GALILEO VS GPS Collaborazione o confronto ? - a cura di Bruno Picerno e Francesco Brindisi

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CENTRO MILITARE DI STUDI STRATEGICI
                              PALAZZO SALVIATI, ROMA

           GALILEO VS GPS

     Collaborazione o confronto ?

                     a cura di
         Bruno Picerno e Francesco Brindisi

SUPPLEMENTO ALL’OSSERVATORIO STRATEGICO N° 7 - 2005
Osservatorio
                                                                Strategico
                                                        CENTRO MILITARE DI STUDI STRATEGICI
                                                             PALAZZO SALVIATI, ROMA

L’Osservatorio        Strategico    è      una
pubblicazione del CeMiSS, Centro Militare
                                                      ANNO VII – SUPPL. AL N° 7 – LUGLIO 2005
di Studi Strategici, realizzata sotto la
direzione del C.A. Luciano Callini.                                     INDICE
Le informazioni utilizzate per l’elaborazione
delle analisi provengono tutte da fonti aperte
(pubblicazioni a stampa e siti web) e le fonti,
non citate espressamente nei testi, possono
                                                  Prefazione                                     7
essere fornite su richiesta.

L’Osservatorio Strategico viene realizzato dal    Introduzione                                   9
CeMiSS al fine di contribuire al dibattito
culturale   e     all’approfondimento     della
conoscenza delle tematiche strategiche. Quanto
                                                  Sistemi di posizionamento Globale             11
contenuto nelle analisi riflette, pertanto,
esclusivamente il pensiero degli autori, e non    La Politica Spaziale Europea                  19
quello del Ministero della Difesa né delle
Istituzioni militari e/o civili alle quali gli
autori           stessi          appartengono.    La Costellazione di Galileo                   33

Gli Autori, il Dr. Bruno Picerno e                I Servizi                                     37
l’Ing. Francesco Brindisi, prestano
servizio presso il Dipartimento di                Le Applicazioni per la Difesa                 45
Scienze, Tecnica, Economia e Politica
Industriale.

L’Osservatorio Strategico è disponibile Conclusioni                                             49
anche in formato elettronico (file PDF) nelle
pagine CeMiSS del Centro Alti Studi per la
Difesa: www.casd.difesa.it                    Note Bibliografiche                               51

    CeMiSS - Centro Militare di Studi
                 Strategici
         Ufficio Relazioni Esterne
             Palazzo Salviati
 Piazza della Rovere, 83 00165 – ROMA
    tel. 06 4691 3207 fax 06 6879779
   e-mail relest.cemiss@casd.difesa.it                           IL RAPPORTO È STATO CHIUSO
                                                                       A GIUGNO 2005
CEMISS                                  GALILEO VS GPS               SUPPL. N°7 – LUGLIO 2005

                                     PREFAZIONE

Dedichiamo questo supplemento dell’Osservatorio del mese di Giugno al primo grande
programma spaziale europeo, il Programma Galileo.

Il titolo della presente monografia è senza dubbio provocatorio, evoca la forte delusione e le
velate minacce di ritorsioni che ha provocato negli Stati Uniti il lancio di un programma che,
almeno nella loro ottica, non fa che duplicare il Global Positioning System disponibile a tutti
gli alleati in quanto vi erano, nella loro percezione, altri programmi comuni alle due sponde
dell’Atlantico da portare avanti.

 Per il livello degli investimenti, per il numero di paesi interessati, per l’importanza che la
componente tecnologica riveste e per la portata politica del progetto, esso rappresenta il più
significativo programma che l’ Unione Europea abbia varato sino ad ora in campo
aerospaziale. Di collaborazioni in tale campo abbiamo numerosi e significativi esempi oggi
come nel passato, ma sempre su base bilaterale o multilaterale, fra paesi membri della
Comunità che costituivano consorzi industriali finalizzati alla realizzazione di un dato
programma. Per Galileo invece assistiamo al varo di un programma sotto l’egida
dell’Unione, al primo vero grande e comune programma europeo.

L’importanza di questi grandi programmi, oggi come in passato, è stata ed è anche quella di
creare una mentalità industriale e scientifica europea: si mettono a fuoco metodologie
comuni per affrontare problematiche tecniche, si creano standard e norme di riferimento,
tutto quello che rappresenta quel tessuto connettivo su cui si può creare una base industriale
comune europea, ove un componente disegnato da un CAD a Manchester, può essere
realizzato da un CAM collocato nei pressi di Torino, per essere poi assemblato in un sistema
ad Amburgo. E’ il rafforzamento, quando non la creazione di questo tessuto connettivo di
norme, procedure, metodologie e quindi di una comune mentalità, che applicato in tanti
programmi e collaborazioni future, contribuirà concretamente, tanto piu in questi momenti di
difficoltà politiche, a fare l’Europa e gli europei di domani. Questo è anche quello che tutti ci
aspettiamo dal Programma Galileo.

                                              IL CAPO DIPARTIMENTO
                                SCIENZA, TECNICA, ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE

                                              Brig. Gen. Pietro A. Giuliani

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CEMISS   GALILEO VS GPS   SUPPL. N°7 – LUGLIO 2005

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                  INTRODUZIONE
                  Dopo aver rappresentato un valido strumento in campo militare, essere
                  diventato indispensabile nel campo delle previsioni meteorologiche e
                  dell’osservazione della Terra, aver cambiato il mondo della ricerca e
                  quello delle comunicazioni, il satellite sta per diventare un alleato
                  strategico per la mobilità e la sicurezza quotidiana. Infatti, la messa a
                  punto di sistemi satellitari sempre più sofisticati, ci consentirà, in un
                  futuro ormai prossimo, di viaggiare e muoverci in modo più celere e
                  sicuro. I sistemi di posizionamento satellitare, tuttavia, non sono
                  un'invenzione recentissima; benché nati all’origine per soddisfare solo
                  esigenze di tipo bellico e di ricerca come ad esempio il sistema
                  satellitare Gps (Global Positioning System) americano o il meno
                  conosciuto      sistema      satellitare   russo  Glonass     (Globalnaya
    sistemi di    Navigatsionnaya Sputnikova Sistema ovvero Global Navigation Satellite
 posizionamento   System) utilizzato anche per il soccorso in mare. Un sistema concepito,
     globale      invece, prevalentemente per usi civili sarà il sistema satellitare di
                  posizionamento globale europeo Galileo.
                  Nella tabella sono rappresentati i due sistemi di posizionamento globale
                  attualmente funzionanti ed il futuro terzo sistema, quello europeo, con le
                  loro principali caratteristiche tecniche :

                                         Gps                 Glonass                 Galileo
                    Numero              24 attivi                                       30 attivi
                       di              8 di scorta              24 attivi              (dal 2008)
                    Satelliti

                     Orbita            20200 Km                19000 Km               24000 Km

                   Precisione         100 metri *              60 metri *               4 metri

                     Qualità         Non sempre      Sempre garantita
                       del            garantita e       e non vi è    Sempre garantita
                     Segnale      forte attenuazione   attenuazione

                    Esigenze            Militari           Militari            Civili
                                   (ora anche Civili) (ora anche Civili) (prevalentemente)

                      * i valori si riferiscono agli anni 1995-96 e quindi non contempla i successivi
                                                          aggiornati

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         Già da questa semplice tabella di confronto si possono notare tutta una
         serie di similitudini (il numero di satelliti è lo stesso o l’orbita quasi
         uguale) e di differenze (i valori di precisione o le esigenze che hanno
         spinto i vari Stati a realizzare tali dispositivi) che verranno
         esaurientemente spiegate nell’articolo al fine di avere una piu chiara
         comprensione non solo degli aspetti tecnici e tecnologici per la
         realizzazione e la messa in orbita di queste costellazioni di satelliti, ma
         anche sulle motivazioni politiche che ci inducono a perseguire questi
         programmi con colossali investimenti di risorse e infrastrutture.

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                 SISTEMI DI POSIZIONAMENTO GLOBALE
                 Entrambi i sistemi di posizionamento globale attualmente in uso, il russo
                 Glonass russo e l’americano Gps, sfruttano il medesimo meccanismo;
                 infatti ciascuno dei satelliti che compongono le due costellazioni
                 trasmette in continuazione due portanti a radiofrequenza. La prima
                 portante L1 trasporta il segnale per la localizzazione grossolana
                 ("course acquisition") ed il segnale di tempo, in Utc; la seconda
                 portante L2 trasporta, invece, il segnale per la localizzazione di
                 precisione.
   le portanti   Nella tabella qui sotto sono riportati i valori delle due portanti per i tre
     L1 e L2     sistemi considerati :

                                                  Portante L1                 Portante L2
                                                    (MHz)                       (MHz)
                         Gps                        1563 - 1587                  1216 – 1240
                        Glonass                     1591 - 1610                  1240 – 1256
                        Galileo                     1563 - 1587                  1188 – 1215
                         Valori delle due portanti per i tre Sistemi di Posizionamento Globale

                 Grazie al fatto che il sistema russo Glonass non presenta nessuna
                 degradazione del segnale utile, si ha che ad esempio che un tipico
                 ricevitore differenziale di precisione per Gps necessita di circa 30 - 40
                 minuti per arrivare alla precisione centimetrica, mentre ad un
                 equivalente ricevitore Glonass bastano solamente da 5 a 15 minuti di
                 acquisizione.
                 Come è noto (vedi : La Triangolazione) per il posizionamento
                 differenziale di precisione gli utenti hanno bisogno di almeno quattro
                 satelliti in serie costante, ma ai fini pratici, a causa degli ostacoli e del
                 continuo sorgere e tramontare dei satelliti, il minimo, realistico, è sei;
                 vediamo ora piu nel dettaglio i due sistemi di posizionamento globale
                 attualmente in uso.

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                             La Triangolazione

          Il Sistema di Posizionamento Globale funziona sfruttando
          il concetto di triangolazione ed orologi atomici
          estremamente precisi. Consideriamo ora un esempio
          esplicativo chiarificatore, immaginando di essere in una
          pianura con una cartina senza riferimenti e di non sapere
          dove ci troviamo. Un automobilista di passaggio ci dice
          che proviene dal punto A ed ha percorso 600 Km (per
          semplicità consideriamoli in linea retta). Un altro
          automobilista ci dice, invece, di provenire dal punto B,
          diverso da A, e di averne percorsi 400. Sulla cartina
          disegniamo due circonferenze una da 600 Km di raggio
          centrata in A ed un’altra di 400 Km in B. Le due
          circonferenze si incontreranno in due nuovi punti e molto
          probabilmente già con soli due riferimenti, punti A e
          B, sarà possibile determinare la nostra posizione visto
          che uno dei due nuovi punti potrebbe trovarsi in mare;
          nel caso in cui ciò non si verificasse, avremmo bisogno
          di un terzo riferimento (un terzo automobilista che ci
          dicesse di provenire da un punto C e di aver percorso un
          certo numero di Km). Passando a tre dimensioni si devono
          sostituire le circonferenze con le sfere, ma sostanzialmente
          il ragionamento è lo stesso, anche se a causa dell’aumento
          di dimensioni, saremo costretti a considerare un ulteriore
          riferimento, il punto D, per determinare la nostra
          posizione.
         Quindi per determinare un qualunque punto posto sulla
         superficie della Terra, con una buona approssimazione,
         abbiamo bisogno di 4 satelliti (4 punti di riferimento), è
         implicito che aumentando il numero di satelliti, e quindi di
         informazioni in nostro possesso, la precisione tende a
         migliorare sensibilmente.

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                   Glonass (1)
                   Il Sistema Glonass nato per esigenze di tipo militare in contrapposizione
                   al sistema americano Gps, è in grado di fornire informazioni relative sia
                   alla posizione (longitudine, latitudine e altitudine) che al tempo riferito
                   alle scale Utc (Universal Time Conversion, noto anche come Gmt,
                   Greenwich Mean Time) del paese in questione.
 caratteristiche   Il sistema in origine comprendeva 24 satelliti (attualmente né sono in
    tecniche       funzione solo 6 di quelli originari), ma dalla metà degli anni ‘90, degli
                   oltre 40 satelliti (tra satelliti veri e propri e quelli usati per i test) lanciati
                   con successo, la maggior parte non sono piu funzionanti. Ciononostante
                   la Federazione Russa, che ora è la proprietaria del sistema, a partire dal
                   1995 ha curato il lancio di 10 nuovi satelliti e 7 di questi stanno
                   lavorando in modo affidabile. Altri tre sono stati aggiunti di recente e
                   l’anno scorso è stato assunto un impegno a ri-completare la costellazione
                   originale (24 satelliti) entro il 2007, e possibilmente prima. Ci si aspetta
                   inoltre che l’attendibilità dei satelliti migliori con il lancio degli ultimi
                   modelli di Glonass-M, per i quali è prevista una vita media piu lunga. La
                   spinta per questa rinnovata attenzione sul Glonass, oltre che proveniente
                   dall’apparato militare, è commerciale.
                   Il lancio dei primi satelliti operativi, risale al 1982 e risulta operativo dal
                   1996; le orbite ruotano su 3 piani, con 8 satelliti su ognuno di essi; ma
                   l'inclinazione dei piani orbitali del Glonass e' leggermente superire (64.8
                   gradi) rispetto a quella del Gps (55 gradi). Le orbite sono in entrambi i
                   casi circolari, con raggio analogo (Gps : 26.560 Km, Glonass : 25.510
                   Km), ma il Glonass non ha nessun tipo di degrado sulla precisione per
                   cui si possono ottenere informazioni con accuratezze molto piu' elevate
                   di quelle ottenibili con il sistema Gps.

                   Gps (2)
                   Il primo sistema di localizzazione, chiamato Transit (statunitense),
                   diventò operativo nel 1964, poi seguiti altri sistemi, tra cui l'Argos (nato
                   da una collaborazione Usa-Francia), operativo dal 1978 ed il piu noto
                   sistema di navigazione Gps (noto anche con il nome di NavStar -
                   NAVigation Satellite Time And Ranging - Global Positioning System).
                   Concepito dalla Difesa americana come mezzo efficace per determinare
                   con grande precisione le coordinate geografiche di un punto nel quale
                   e' posto il ricevitore del segnale. Il sistema funziona su tutto il pianeta e
                   oltre ad un'accurata definizione della posizione geografica, permette di
                   ottenere un campione di tempo molto preciso.
                   Il completamento della costellazione Gps nei primi anni 90 portò ad
                   un’esplosione delle applicazioni commerciali. La decisione,assunta nel

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                   maggio 2000 dall’allora Presidente Usa Bill Clinton, di rimuovere la
                   disponibilità selettiva dei segnali (alterazione e degradazione del segnale
                   introdotta per prevenire eventuali attacchi terroristici contro gli Usa) ed
                   un impegno ad estendere e migliorare la costellazione Gps, hanno
                   spronato sviluppatori in tutto il mondo a cercare soluzioni per un
                   posizionamento sempre migliore, e ad includere il Gps all’interno di
                   dispositivi apparentemente sempre piu piccoli.

 caratteristiche                                           Il sistema Gps si compone di tre
    tecniche                                               parti: il segmento spaziale, il
                                                           centro        di controllo e i
                                                           ricevitori.
                                                           Il segmento spaziale e' costituito
                                                           dalla costellazione di 24
                                                           satelliti, piu' 8 di riserva, posti
                                                           in un orbita circolare a circa
                                                           20.200 km di quota i quali
                                                           compiono       una     rivoluzione
                                                           orbitale in 12 ore. I piani
                                                           orbitali su cui ruotano i satelliti
                                 Satellite Gps             sono 6, con 4 satelliti su ogni
                                                           piano, sfasati di 60

                   gradi tra loro e inclinati di circa 55 gradi rispetto al piano equatoriale
                   della Terra. Questa peculiare distribuzione delle orbite e dei satelliti in
                   ciascuna orbita non e' stata scelta a caso, ma con il preciso obiettivo di
                   far si che in ogni punto del pianeta sia sempre possibile ricevere i
                   segnali di un numero di satelliti compreso tra 5 e 8 (vedi : Diluizione
                   della Precisione). I segnali dei satelliti sono rilevati da varie stazioni
                   riceventi poste su tutto il globo ed in particolare : sull'Isola di
                   Ascensione, a Diego Garcia, alle Hawaii e a Kwajalein. Le misurazioni
                   vengono poi trasmesse alla Stazione Master di controllo a Colorado
                   Springs dove i dati vengono elaborati per rilevare eventuali errori in
                   ciascun satellite ed infine, ritrasmessi alle quattro stazioni di
                   monitoraggio ed ai satelliti.
                   Il lancio del primo satellite risale al 1978 ed il progetto è stato
                   completato e risulta in piena operatività dal 17 luglio del 1995. Il
                   Sistema Gps originario aveva una precisione sull’errore pari a circa 100
                   metri poiché sfruttava una sola portante (L1); da quando è stata
                   introdotta la seconda portante (L2, fine anni ’90) la precisione è
                   notevolmente migliorata consentendo di stabilire in tempo reale la
                   posizione con un margine di soli 4 metri, ma solo per il 10% del tempo e
                   senza alcuna garanzia di sicurezza del dato acquisito; per il restante 90%
                   del tempo lo scarto rispetto alla posizione reale sale fino a 25 metri! In
                   un futuro abbastanza prossimo (Gps3) sarà possibile installare ed
                   utilizzare un nuovo tipo di software che ridurrà la precisione a qualche

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                decina di centimetri (comparabile con le ultime versioni di Galileo!).
   confronto    Nella tabella qui sotto sono indicati il numero di satelliti e le inclinazioni
    tra i due   dei due Sistemi di Posizionamento Globale :
     sistemi

                                                         Gps            Glonass
                             Satelliti Totali       32                      24
                                Satelliti      4 operativi              8 operativi
                                   Per        1 / 2 di scorta
                                                 (6 piani)               (3 piani)
                                Orbita
                              Inclinazione          55°                    64,8°
                                orbitale
                          I due Sistemi di Posizionamento Globale attualmente in funzione

                                      Diluizione della Precisione

                  I segnali dei satelliti con bassa elevazione, tipo quelli usati dal Gps
                  o da Galileo, sono maggiormente soggetti a variazioni rispetto ai
                  satelliti con maggiore elevazione. Ciò è dovuto alla maggiore
                  distanza percorsa dal segnale attraverso l’atmosfera (in
                  particolare attraverso la ionosfera). Un parametro fondamentale
                  per calcolare il minor numero di satelliti da lanciare ci è fornito
                  dal Dop (Diluizione della Precisione) che ci permette di valutare la
                  disposizione, la distanza e la posizione ottimale che i satelliti
                  devono avere nel cielo. Quando i satelliti sono correttamente
                  distanziati la posizione è individuabile nell'ambito dell'area in
                  ombra e il margine di errore possibile è ridotto. Quando i satelliti
                  sono eccessivamente ravvicinati le dimensioni dell'area in ombra
                  aumentano e aumenta di conseguenza anche l'incertezza della
                  posizione.
                  I diversi tipi di diluizione della precisione sono calcolabili in base
                  alle dimensioni :
                      ! VDOP(Diluizione verticale della precisione in verticale) :
                           indice della degradazione dell'accuratezza nella direzione
                           verticale;
                      ! HDOP(Diluizione della precisione in orizzontale) : indice
                           della degradazione dell'accuratezza nella direzione
                           orizzontale;
                      ! PDOP(Diluizione della precisione della posizione) : indice
                           della degradazione della posizione in senso
                           tridimensionale;

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            !      GDOP(Diluizione della precisione geometrica) : indice
                   della      degradazione    della    posizione   in    senso
                   tridimensionale e del tempo;
         Il dato Dop più utile è Gdop, trattandosi di una combinazione di
         tutti i fattori; i ricevitori comunque calcolano Pdop, Hdop e Vdop
         che non includono la componente temporale. Il miglior modo per
         ridurre al minimo gli effetti del Gdop consiste nell'osservare il
         maggior numero possibile di satelliti.
         E' opportuno tuttavia rammentare che i segnali emessi dai satelliti
         a bassa elevazione sono in genere più soggetti all'influenza di
         gran parte delle fonti di errore.

                                                      Come        indicazione
                                                      generale, quando si
                                                      eseguono rilevamenti
                                                      con il sistema Gps (e
                                                      quindi anche con il
                                                      Galileo o il Glonass),
                                                      è meglio osservare i
                                                      satelliti     che      si
                                                      trovano a 15° sopra
                                                      l'orizzonte     (quindi
                                                      360° diviso 15° fa
                                                      esattamente           24
                                                      satelliti); le posizioni
                                                      più      accurate      si
                                                      ottengono in genere
                                                      quando il valore di
                                                      Gdop        è     basso
                                                      (solitamente inferiore
                                                      a 8).

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               Un sistema combinato è meglio di due : Gps + Glonass
               Anche se la maggioranza dei costruttori di ricevitori satellitari per la
               navigazione ed il posizionamento si è concentrata completamente sui
               segnali Gps, un piccolo numero ha creduto fermamente che si potessero
               ottenere dei vantaggi da ricevitori che associano i segnali sia
               Gps che Glonass; nonostante l’insufficienza di satelliti e la scarsa
               affidabilità del secondo fino ad oggi. Javad Ashjee, fondatore della
   Ashtech     Ashtech, fu un pioniere nella costruzione di ricevitori doppio uso, ma
               nella metà degli anni novanta i vantaggi furono abbastanza ridotti, oggi
               questa situazione sta rapidamente migliorando. Topcon, che nel luglio
               del 2000 ha acquisito la Javad Positioning Systems di Ashjee, oggi
               propone ricevitori Gps + Glonass e dice che in molte situazioni i
               topografi saranno in grado di acquisire piu punti in minor tempo.

               Una ricerca eseguita da Swissat, una società che ha realizzato in
               Svizzera una rete di ricevitori satellitari per la navigazione ed il
               posizionamento basata su ricevitori che associano i due sistemi, offre
               un     convincente      attestato     che questa combinazione accresce
               sostanzialmente la lunghezza del tempo di disponibilità nell’arco di un
               giorno lavorativo, e migliora drasticamente la velocità di
               inizializzazione.
               La società svizzera ha misurato e confrontato la differenza di tempo
               necessario ad un sistema Gps + Glonass e ad un sistema solo Gps per
               risolvere le ambiguità. Per garantire risultati giusti, entrambi i ricevitori
               sono stati collegati alla stessa antenna attraverso uno sdoppiatore. Sono
               state misurate cento inizializzazioni in piu di sette giorni, usando otto
               diverse configurazioni dei satelliti.

  warm start                                           Dopo un warm start il ricevitore
                                                       Gps + Glonass ha richiesto 27
                                                       secondi per fissare l’origine del
                                                       segnale, rispetto ai 47 secondi
                                                       richiesti dall’unità solo Gps.
                                                       Durante l’ultimo warm start, i
                                                       risultati sono stati ancora piu
                                                       sorprendenti : il Gps + Glonass
                                                       ha impiegato 13 secondi, mentre
                                                       il ricevitore solo Gps ne ha
                          Costellazione Gps
                                                       impiegato 38 di secondi.

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                  Le principali critiche al sistema Gps (3)
                  Il Gps conta circa 100 milioni di utenti nel mondo da quando gli Stati
                  Uniti lo hanno messo a disposizione dei civili (maggio 2000), però
                  essendo nato per esigenze militari continua ad essere gestito da militari e
                  questo presenta vari inconvenienti :

                     !   In occasioni di eventi bellici il sistema viene chiuso o ne viene
                         limitato l’uso; nulla, infatti, impedirebbe agli Stati Uniti, in caso
                         di necessità, di far “restare al buio” alcune aree geografiche (si
                         stima che nel 2006 un’eventuale interruzione di 3 giorni del
                         sistema americano e il conseguente black-out dei trasporti
                         basterebbero a "bruciare" 2 miliardi di euro!) o, addirittura,
                         fornire dati completamente falsati;
                     !   L’accuratezza della localizzazione, che è volutamente imprecisa,
                         talora di molte decine di metri, e l’affidabilità, con una copertura
                         aleatoria delle regioni situate a latitudini estreme e ridotta
                         penetrazione del segnale nelle aree urbane (per lanciare un
                         missile a testata nucleare 100 metri in piu o in meno contano
                         poco!);

 certificazione   Un istituto di ricerca canadese ha segnalato il caso di un aereo vittima di
 delle critiche   un'interruzione non annunciata del segnale durata più di un’ora e 20
                  minuti, peggiorata da un errore iniziale di posizionamento di 200 km al
                  momento del suo ristabilimento.
                  Le autorità aeronautiche islandesi hanno registrato molti voli
                  transatlantici perturbati nello stesso modo nella loro zona di controllo;
                  persino negli Stati Uniti, aerei civili hanno subito un'interruzione di
                  segnale di 20 minuti in tre Stati del centro del paese; comandanti di navi
                  hanno segnalato lo stesso fenomeno nel Mediterraneo, ecc.
                  Nell'agosto      2001     la    relazione    dell'istituto Volpe National
                  Transportation Center, richiesta dal governo americano, ha denunciato
                  varie debolezze e il potenziamento del sistema previsto dagli Stati Uniti
                  (Gps III) non risolverà tutte le sue carenze, anche se gli americani si
                  ostinano a sostenere il contrario!

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                   LA POLITICA SPAZIALE EUROPEA
                   Lo spazio si sta dimostrando uno dei campi di maggiore successo
                   dell’integrazione europea, e difatti l’Ue è sempre più decisa a procedere
                   verso il coordinamento e lo sviluppo delle politiche spaziali,
                   fondamentali per garantire all’Europa il futuro da superpotenza che le
                   dovrebbe competere.
                   Gli sforzi compiuti in Europa negli ultimi decenni sono stati motivati ad
                   un desiderio di autonomia in materia spaziale e finora sono stati condotti
                   principalmente in un quadro intergovernativo e nazionale. Questi diversi
                   sforzi hanno permesso di creare una solida base industriale e di conferire
                   all’Europa una capacità riconosciuta nel settore dei lanciatori, della
                   scienza e tecnologia, ed in particolare dei satelliti di comunicazioni.

   successi e      I successi ottenuti finora a questo ambizioso programma , sono da
 nuovi obiettivi   attribuire a vari attori, in particolare grazie all’azione dell’Agenzia
                   Spaziale Europea (Esa), la quale ha risposto con successo all’obiettivo di
                   raccogliere e coordinare le risorse e le esperienze disponibili nei singoli
                   Paesi aderenti, permettendo all’Europa il raggiungimento di traguardi
                   scientifici molto importanti. L’Esa costituisce e continua ad essere un
                   “modello di riferimento” per l’Ue, garantendogli non solo una solida
                   base industriale, ma anche un’autonomia strategica nell’accesso allo
                   spazio, grazie alle affermazioni nel settore dei lanciatori, nonché il
                   conseguimento di notevoli capacità nella scienza, nella tecnologia e
                   nelle applicazioni. Essa è ormai capace di prendere l’iniziativa, di
                   intervenire in condizioni di parità con i suoi partner e di svolgere un
                   ruolo “strategico” nei grandi progetti spaziali realizzati in cooperazione.
                   Sembra necessario riflettere sull’insieme dei grandi programmi spaziali
                   del futuro, relativamente all’equilibrio che si dovrà trovare fra
                   autonomia europea e cooperazione internazionale. Da qualche anno,
                   infatti l’Unione ha preso coscienza dell’importanza dello spazio e
                   interviene progressivamente come soggetto attivo, in funzione
                   soprattutto delle applicazioni utili al perseguimento delle sue politiche.
                   Lo spazio rappresenta uno strumento con caratteristiche uniche che può
                   ormai essere messo al servizio di numerosi obiettivi e politiche, come i
                   trasporti e la mobilità, la società dell’informazione e la competitività
                   industriale, lo sviluppo sostenibile e, più in generale, la “strategia di
                   Lisbona” che mira a fare dell’Unione Europea una società basata sulla
                   conoscenza più avanzata del mondo.
                   Le crescenti sfide in materia di sicurezza, associate agli usi polivalenti
                   che offre lo spazio, portano oggi a riconsiderare nell’insieme il ruolo
                   dell’Europa nel settore spaziale.
                   A tale riguardo, il rapido Sviluppo della Politica Estera e di Sicurezza
                   Comune (Pesc) e della Politica Europea di Sicurezza e di Difesa (Pesd)
                   richiedono un’attenzione particolare: il fatto che gli Stati Uniti dedichino
                   allo spazio sei volte più risorse pubbliche di tutti i Paesi europei non
                   può lasciare l’Europa indifferente se vuole essere presente nello spazio.

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                   L’affermazione dell’Europa come potenza spaziale è stata però possibile
                   solamente a seguito di una precisa volontà politica che ha permesso di
                   definire nella Costituzione europea, attraverso un accordo di
                   cooperazione con l’Esa nel 2003, lo Spazio come una materia di
                   competenza comunitaria.
                   Il varo dei progetti del sistema di navigazione satellitare Galileo e del
                   sistema di osservazione Gmes (Global Monitoring for Environment and
                   Security : controllo planetario per l’ambiente e la sicurezza), reso
                   possibile grazie alla straordinaria sinergia nata dalla fusione delle
                   competenze tecniche dell’Esa con gli stanziamenti finanziari e la volontà
                   politica dell’Unione, sono gli esempi più lampanti dei nuovi risultati
                   della politica spaziale europea.
                   La Pesd, che gradualmente completerà il processo di integrazione
                   europea, sta mirando a dotare l’Unione della capacità di decidere e agire
                   in maniera autonoma in vista di un approccio globale della gestione delle
                   crisi, compresa la prevenzione dei conflitti, per mezzo di diversi
                   strumenti civili e militari. Essa tiene conto delle profonde evoluzioni del
                   concetto di sicurezza registrate negli ultimi anni e del forte potenziale di
                   progresso che potrebbe generare la sua dimensione scientifica,
                   tecnologica e industriale. E’ quindi di primaria importanza che i servizi
                   offerti dallo spazio in tempo normale e in periodi di crisi siano
                   debitamente protetti. Una Pesd credibile ed efficace comporterà
                   necessariamente una componente spaziale a sostegno di un processo
                   decisionale rapido.

     lo spazio     In Europa, lo spazio può svolgere un ruolo unico importantissimo per far
 diventa materia   convergere processi diversi verso scopi comuni. Le capacità strettamente
  di competenza    militari rimangono infatti in gran parte sotto la sovranità degli Stati
      dell’Ue      membri, con la conseguenza che esistono molti programmi satellitari
                   differenti. Un esempio è dato nel settore militare spaziale: vi sono 5
                   programmi in Europa per i satelliti di comunicazione e 3 per i satelliti di
                   osservazione, ciascuno basato su una tecnologia propria, cosa che rende
                   delicata un’eventuale “interoperabilità”.
                   In pratica questi sistemi sono stati realizzati senza concertazione: in
                   alcuno dei settori militari non esiste finora un sistema operativo europeo
                   e a proposito, il rapporto Star21* raccomanda che l’Unione sviluppi una
                   capacità satellitare di difesa e di sicurezza su una base interamente
                   europea.

                    *   Rassegna strategica del settore aerospaziale nel 21° secolo condotta da un
                        gruppo di membri della Commissione Europea e di amministratori delegati
                        delle maggiori società aerospaziali europee, insieme con l’Alto
                        Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune Ue e due
                        membri del Parlamento Europeo (luglio 2002).

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         Molti stati maggiori nazionali si sono già associati per definire
         congiuntamente le necessità operative comuni al fine di ottenere un
         sistema globale europeo di osservazione via satellite allo scopo di
         sicurezza e difesa (Boc), che potrebbe essere esteso ad altri partner.
         Questo primo passo è già stato compiuto ormai, grazie all’attivazione
         quasi completata del Gmes (Global Monitoring for Environment and
         Security).

         Le priorità del futuro in una Europa spaziale
         Dal 1980, l’Europa dispone, con l’Ariane** ed il Centro spaziale della
         Guyana francese***, di un accesso indipendente e affidabile allo spazio
         che le garantisce un’ampia libertà di iniziativa nella realizzazione delle
         sue ambizioni spaziali. Tuttavia la competitività europea in questo
         settore richiederà nuovi sviluppi tecnici e nuove modalità di erogazione
         del sostegno pubblico e privato. Sarà quindi necessario garantire
         l’accesso europeo allo spazio e il suo finanziamento a lungo termine,
         facendo convergere le responsabilità tra soggetti nazionali ed europei.
         L’Europa deve innanzitutto prendere l’iniziativa ed intervenire presso i
         suoi partner per svolgere un ruolo strategico nei grandi progetti spaziali
         realizzati in cooperazione, garantendo una base tecnologica vasta ed
         efficace e mantenendo il trasferimento di conoscenze e informazioni tra
         le generazioni di scienziati e ingegneri: si calcola infatti che in Europa
         quasi il 30% degli addetti del settore spaziale andrà in pensione nei
         prossimi 10 anni. Si tenga ben presente, quindi che in questo scenario
         futuro ad esempio, la gestione delle crisi sarà in diretto rapporto con il
         “controllo delle tecnologie spaziali” e questo avrà valore soprattutto nel
         campo spaziale militare.

          **   Vettore europeo progettato per portare in orbita veicoli spaziali pilotati.
               Lanciato per la prima volta nello spazio a fine 1979; da allora sono state
               costruite altre versioni ben più potenti e versatili, fino ad arrivare ad
               Ariane 5, il vettore europeo di ultima generazione costruito e già
               utilizzato per lanciare satelliti pesanti per comunicazioni su orbite Gto.

          *** Situato a Kourou nella Guyana francese dove operano 3 diverse
                organizzazioni:
                    ! l’Agence Spatiale Europèenne (Agenzia Spaziale Europea);
                    ! Centre Nazionale d’Etudes Spatiales (Agenzia Spaziale
                         Francese);
                    ! Arianspace (un’impresa commerciale privata cui è affidata la
                         realizzazione del razzo Ariane);
                Complessivamente queste società totalizzano circa il 15% dell’attività
                economica del paese, impiegano circa 1000 persone ed effettuano una
                decina di lanci spaziali l’anno.

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  lo spazio come    Sono state inoltre avviate azioni per semplificare le procedure e limitare
 elemento chiave    gli ostacoli normativi al fine di far evolvere l’industria spaziale in un
   nella politica   quadro normativo prevedibile e stabile che dia motivazione agli attori
   comunitaria      coinvolti (decisori e investitori). In questo contesto, nell’ottimizzare il
                    patrimonio spaziale europeo, nel rispetto del principio di sussidiarietà
                    onde stabilire nuovi obiettivi e assicurare la convergenza dei contributi
                    di diversi soggetti istituzionali verso obiettivi comuni, si dovranno
                    definire le responsabilità dei soggetti istituzionali in materia spaziale, in
                    particolare le agenzie di sviluppo e le strutture operative e le loro
                    relazioni con il settore privato.

                    Guardando all’Europa : l’Italia nel Programma Galileo
                    Il 2003 è stato l’anno dell’avvio operativo di un progetto molto
                    importante : il sistema di posizionamento globale europeo Galileo; ma
                    molte altre sono state le iniziative che sono nate e si sono sviluppate, e
                    molto è stato l’impegno profuso nell’ambito del semestre Europeo di
                    Presidenza Italiana.
                    Per arrivare, però, alla stesura definitiva del Progetto Galileo si sono
                    dovute superare non poche difficoltà; non ultima il riacutizzarsi dei
                    dissidi tra Italia e Germania in merito alle diverse prospettive su quale
                    delle due potenze doveva assumere la leadership del progetto.

   posizione di     Le prime avvisaglie si sono avute sul finire dello scorso anno (2002),
      rilievo       con un primo allarme fatto risuonare dall’agenzia spaziale europea (Esa)
  dell’industria    dopo che la Germania aveva accusato il nostro Paese di aver assunto un
     spaziale       atteggiamento troppo rigido e intransigente nella ricerca di un
                    compromesso per l’individuazione del paese più idoneo a condurre lo
                    sviluppo di Galileo. La contesa Italia - Germania era stata la punta di un
                    iceberg che nei mesi precedenti aveva coinvolto anche gli altri due
                    partecipanti al progetto, cioè Francia e Gran Bretagna, e che portò
                    addirittura a un congelamento per mesi delle attività di sviluppo. Grazie
                    ad una serie di fitti colloqui tra il Presidente del Consiglio Silvio
                    Berlusconi e il Cancelliere tedesco Gerhard Schroder tutte le
                    controversie sono state appianate e si è arrivati ad una fruttuosa
                    collaborazione in funzione del bene comune.
                    Galileo è, infatti, un progetto di grande importanza che prende le mosse
                    dall’ azione congiunta dell’Unione e dei suoi Paesi membri con una
                    delle principali Agenzie, l’Esa. Un progetto in cui imprese e consorzi
                    privati entrano a buon diritto fin dall’inizio come soci investitori e
                    gestori, in misura pressoché pari a quella del tradizionale gestore
                    pubblico. Galileo, va anche letto come azione di autonomia politica di
                    un’Europa che lancia una sfida strategica e tecnologica al gigante
                    americano, che col suo sistema Gps ha detenuto il monopolio della
                    navigazione satellitare su scala globale.

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                    Di grande rilievo è anche il suo contenuto innovativo, il conseguente
                    impulso che produrrà sul mondo industriale e il trasferimento di
                    tecnologia in altri Paesi e verso altri settori non specificamente coinvolti,
                    diversi da quello spaziale e delle telecomunicazioni. I servizi che Galileo
                    introduce nella società sono un esempio della moderna cultura e della
                    società informatica. Per questo il programma si pone come un potente
                    strumento per collegare tutti i settori e superare il “digital divide”.

 nuovi scenari      Le applicazioni del sistema Galileo sono infatti veramente destinate a
  tecnologici       moltiplicarsi e non sono limitate al settore dei trasporti, ma spaziano
       e            quasi in ogni campo: dall’agricoltura, all’ambiente, dalla ricerca agli
  industriali       affari interni di regioni e Paesi membri, dalla protezione del mercato alla
                    sicurezza di uomini e beni. Argomento quest’ultimo di grande attualità
                    nel panorama politico-sociale e in quello della società dell’informazione.
                    In termini puramente finanziari le cifre che ruotano intorno al
                    programma Galileo sono da capogiro. Miliardi di euro, sia come
                    investimenti, sia come indotto e ricaduta pioveranno su industria e
                    servizi e su tutto il tessuto economico dei Paesi membri. Un grande
                    progetto Europeo, dunque, nato come un successo e destinato a
                    rimanere tale. Un’impresa della quale essere orgogliosi, in particolar
                    modo come italiani, perché italiane sono le società, come Alenia
                    Spazio e Telespazio, che partecipano a Galileo con ruoli di primario
                    rilievo. A questo proposito riportiamo quanto detto dal Ministro Moratti
                    dopo la Conferenza di Edimburgo del 14 novembre 2001 : “La nuova
                    politica dell’Italia si è focalizzata strategicamente su progetti con la
                    maggiore ricaduta sull’industria nazionale con particolare attenzione
                    alle piccole e medie imprese. Per quanto riguarda il programma Galileo
                    di navigazione satellitare, definito centrale anche dall’Unione Europea,
                    l’Italia ha confermato ad Edimburgo la propria volontà di aver la
                    leadership del Progetto, svolgendo attraverso le proprie imprese anche la
                    funzione di primo contatto industriale.

il ruolo primario Nella politica dei lanciatori - ha proseguito il Ministro Moratti -
    dell’Italia   fondamentale per l’accesso allo spazio, l’Italia ha ottenuto la
  in ambito Esa   significativa adesione finanziaria della Francia, nel progetto Vega,
                  relativo ai piccoli e medi lanciatori di satelliti, affermando la leadership
                  italiana in un nuovo settore che si affianca alle iniziative già esistenti
                  della Francia nell’area dei grandi lanciatori di satelliti”. Si aprono così
                  per l’Italia nuovi, importanti scenari per la collaborazione spaziale
                  europea in cui il nostro Paese assume funzioni e ruoli di guida.

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                   Le nuove alleanze extra-europee al Progetto (13)
                   Per acquisire maggiore forza, economica e politica, l’Unione Europea ha
                   allargato il progetto anche a paesi extra-europei, concludendo importanti
                   accordi con Cina (Ottobre 2003), India (Novembre 2003), Israele
                   (Marzo 2004), Russia (Gennaio 2005), Brasile, Giappone, Canada e
                   Corea del Sud (nel 2005).

    il gigante     La Cina ha firmato con l’Unione un accordo in base al quale Pechino
   asiatico alla   contribuirà al progetto con uno stanziamento di 200 milioni di Euro Si
 conquista dello   tratta, almeno fino ad oggi, del più importante programma di
      spazio       cooperazione scientifica avviato dalla Cina con altri Paesi e proprio per
                   questa ragione, la notizia ha suscitato non poco allarme negli Stati Uniti
                   , dove la cooperazione tra il grande paese asiatico e l’Ue, per di più
                   abbinata alle non poche pressioni che l’Unione stessa sta esercitando
                   affinché venga eliminato l’embargo sulla vendita di sistemi d’arma alla
                   Cina, è vista legittimamente o meno come un preoccupante “indizio” di
                   possibile mutamento di indirizzi strategici, che non potrebbe che
                   risultare molto pericoloso per gli Usa.
                   I cinesi si aspettano un ottimo ritorno dall’investimento e danno quindi
                   ampio credito al progetto. Inoltre Pechino ha stretto alleanze con diverse
                   imprese costruttrici di satelliti (come la francese Alcatel Space) e con
                   singoli paesi europei tra cui Francia, Germania e Italia. Con il nostro
                   paese già nel 1997 venne formato il protocollo per la Cooperazione
                   scientifica e Tecnologica.
                   I rapporti con gli Stati Uniti sono decisamente più difficili: l’ala
                   conservatrice si sente già minacciata dai movimenti cinesi in campo
                   spaziale, e dalle sue nuove alleanze. Secondo Joan Johnson Frese,
                   un’esperta di politica spaziale, alcuni elementi dell’amministrazione Usa
                   mostrano una forte preoccupazione per la Cina e le sue ambizioni
                   spaziali, spingendo verso un livello di cooperazione minimale in questo
                   campo. Il sistema di regolazione delle esportazioni di tecnologie Usa,
                   attivo dal 1999, proibisce il lancio di satelliti americani tramite i razzi
                   cinesi “Lunga marcia”. Questo embargo ha causato seri problemi
                   all’industria cinese del settore, che è infatti in cerca di contatti
                   internazionali alternativi. Le misure di restrizione nei confronti di
                   Pechino sono motivati dal fatto che quest’ultimo sembra vendere
                   tecnologia missilistica a paesi giudicati instabili e strettamente legati al
                   terrorismo come Pakistan e Iran.
                   Tutte queste manovre non fanno altro che rafforzare la volontà cinese di
                   raggiungere una propria via allo spazio, cercando nuove alleanze
                   pericolose per gli Stati Uniti. Le prospettive di un rafforzamento della
                   cooperazione tecnologica con la Russia e i vantaggi logistici derivanti
                   per la Cina dallo sviluppo e dall’uso del sistema Galileo potranno
                   allertare seriamente il governo americano, che rischia di essere
                   minacciato in ambito economico e allo stesso tempo in quello militare.

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  anche l’India     Anche l’India parteciperà al progetto europeo Galileo, contribuendo con
    entra nel       uno stanziamento di ben 300 milioni di euro, superiore quindi ai 200
    consorzio       milioni che la Cina si è detta pronta a mettere a disposizione del
                    progetto. Quote e modalità di partecipazione devono ancora essere
                    negoziate e l’India ha voluto sottolineare che devono essere definite su
                    una base di equità. Secondo la stampa indiana tale evento rappresenta
                    senza dubbio il massimo esempio dei legami rafforzati tra India e Ue.

 programma di       E’ molto recente il primo passo di Israele verso la partecipazione al
  joint-venture     progetto Galileo; infatti dovrebbero ottenere l’approvazione dell’Ue,
 italo-israeliana   alcune compagnie israeliane tra cui figurano le Industrie Aeronautiche
                    Israeliane (Iai), Orbit e Rokar International, la cui decisione di proporre
                    queste compagnie per la partecipazione al progetto, è stata raggiunta agli
                    inizi di marzo 2004 in una riunione tra funzionari israeliani e italiani a
                    Tel Aviv. Israele investirà almeno 15 milioni di euro in cinque anni, e
                    una somma equivalente sarà fornita dagli europei in ordinazioni alle
                    compagnie israeliane per attrezzatura e tecnologia. Matimop, il Centro
                    dell’industria israeliana per la Ricerca e lo Sviluppo presso l’Ufficio
                    dello scienziato Capo, guidato da Lior Amitai, è responsabile della
                    gestione della partecipazione israeliana al progetto.

    accordi         Anche con la Russia è iniziata una “cooperazione europea” per quanto
   Ue-Russia        riguarda il settore dei lanciatori. Da sempre infatti lanciatori ed
                    infrastrutture di lancio costituiscono elementi di base per ogni progetto
                    spaziale: la loro presenza è indispensabile per garantire l’autonomia
                    nell’accesso allo spazio. L’accordo di Mosca del 19 gennaio 2005, con
                    cui l’Ue e la Russia hanno sancito un “partenariato” e una
                    collaborazione a lungo termine per lo sviluppo, la realizzazione e l’uso
                    di esistenti e futuri lanciatori, segna quindi un passo significativo nelle
                    strategie europee per l’accesso allo spazio: autonomia dagli Usa e
                    collaborazione con altre potenze mondiali.

                    Secondo la Price Waterhouse Coopers, nel 2020 il mercato del
                    posizionamento globale avrà fatturato circa 154 miliardi di euro e
                    creerà 165 mila nuovi posti di lavoro nella sola Europa. “Adesso è
                    chiaro anche agli Usa che è preferibile cooperare con l’Europa”
                    commenta l’ingegner Giuseppe Viriglio,               direttore   dell’Esa
                    (European Space Agency) per i programmi dell’Unione europea ed
                    affari industriali, ed infatti, lo scorso giugno 2004 al summit Usa-Ue di
                    Dublino Colin Powell e Loyola de Palacio hanno firmato un accordo di
                    cooperazione tra Galileo e Gps per lo sviluppo di un sistema di
                    navigazione satellitare integrato Gnss (Global Navigation Satellite
                    System).

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                   Strategia della navigazione (4)
   Galileo sulla   Il programma Galileo si inserisce, nell’ambito delle attività dell’Agenzia
 rampa di lancio   Spaziale Europea (Esa), in un più vasto programma di navigazione
                   satellitare che ha preso avvio con Egnos (European Geostationary
                   Navigation Overlay Service). Il satellite Egnos rappresenta il primo
                   passo della navigazione satellitare europea, fornendo un complemento,
                   sotto controllo civile, al sistema di navigazione e posizionamento
                   americano (Gps). Si tratta di un programma frutto di un’iniziativa
                   congiunta dell’Esa, della Commissione europea e di EuroControl. Lo
                   sviluppo di Egnos è cominciato concretamente nel 1999 e gli utilizzatori
                   già beneficiano in Europa di un segnale fin dal 2001. Dall’inizio del
                   2004 il segnale operativo Egnos è disponibile rendendo possibile un
                   gran numero di applicazioni utili a preparare il mercato a Galileo. Nel
                   2006 Egnos sarà certificato per le utilizzazioni “Safety of Life” in
                   Europa.

                                                           Galileo rappresenta il secondo
                                                           passo        della    navigazione
                                                           satellitare europea, affrancando
                                                           l’Europa dalla dipendenza dagli
                                                           Stati Uniti d’America e in quanto
                                                           sistema autonomo sotto controllo
                                                           civile rappresenta lo strumento
                                                           per      una     vera   sovranità,
                                                           indipendenza e garanzia         di
                             Costellazione Galileo
                                                           servizio globale per la

                   navigazione satellitare. L’impresa comune “Galileo Joint Undertaking”
                   (Ju) è operativa da alcuni mesi e risponde alle esigenze manifestate dal
                   Consiglio dei Trasporti dell’Unione Europea e dal Consiglio dell’Esa di
                   disporre di uno strumento di coordinamento tra le due organizzazioni
                   nella fase di sviluppo del sistema. Per la gestione della fase di sviluppo e
                   qualifica del programma Galileo, è stata istituita una organizzazione ad
                   hoc, la “Galileo Joint Undertaking” (Impresa Comune Galileo) di cui
                   fanno parte : Eutelsat, Fdc, Indra, Kongsberg Seatex, Septentrio,
                   Telespazio e Thales.
  la società di    Il “Galileo Joint Undertaking” sarà punto di contatto e portavoce delle
    gestione       industrie downstream (terminali, applicazioni e sevizi) e dovrà
        e          sviluppare il mercato potenziale di servizi basati sulla conoscenza della
    i privati      posizione e migliorare l’offerta legata alla navigazione satellitare. Esso
                   deve assicurare alle due organizzazioni internazionali che finanziano alla
                   pari l’impresa, Ue ed Esa, con i rispettivi organi di controllo composti da
                   differenti Stati europei, il conseguimento degli obiettivi e l’erogazione
                   dei fondi comunitari. In particolare, mentre sono state avviate nel quadro
                   della Ju le attività necessarie per strutturare l’organizzazione delle

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                 successive fasi di realizzazione dell’intera costellazione e del suo
                 esercizio, l’Esa ha proseguito le attività di supporto all’industria
                 spaziale europea per lo sviluppo delle capacità tecnologiche e produttive
                 necessarie alla realizzazione dell’intera infrastruttura. L’Agenzia
                 Spaziale Europea è, infatti, responsabile della gestione delle risorse
                 finanziarie messe a disposizione dalla Comunità Europea, tramite la Ju,
                 e dall’Esa stessa per la fase di sviluppo e qualificazione di Galileo e
                 dell’affidamento dei contratti industriali relativi. Tale fase comprende la
                 realizzazione, il lancio e la qualificazione di un satellite sperimentale
                 destinato prioritariamente all’impiego delle frequenze radio
                 indispensabili a Galileo e dei primi quattro satelliti operativi nella
                 configurazione finale con lo scopo appunto di qualificare il sistema.

     i futuri    A questo proposito il costo totale del Progetto Galileo è di circa 3400
  investimenti   milioni di euro (l’equivalente di 150 Km di autostrada!), di cui 1100
    spaziali     (550 milioni di euro provenienti dal bilancio comunitario (Rte) e 550
                 milioni di euro provenienti dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per la
                 fase di sviluppo (2002 – 2005); questa fase ha il compito di realizzare il
                 segmento spaziale e terrestre del sistema nonché di lanciare i primi
                 satelliti per la validazione del sistema stesso. Nella fase successiva,
                 quella di spiegamento (2006 – 2007) saranno fabbricati e lanciati i
                 satelliti, veri e propri, e saranno installate le strutture terrestri. L’ultima
                 fase è quella operativa che prenderà il via dal 2008; il costo, stimato, di
                 manutenzione e gestione dell’intero sistema sarà di circa 220
                 milioni di Euro l’anno, ampiamente superato dai ricavi previsti (si stima
                 che a regime si avrà un fatturato di circa 10 miliardi di euro l’anno a
                 salire!). Dopo aver portato a termine la fase di sviluppo e convalida ed
                 aver scelto il concessionario, il “Consorzio Galileo Services” è destinato
                 a sciogliersi.

   i costi del   Nei diagrammi a torta che seguono vengono rappresentati i costi totali
    Progetto     del Progetto e come questi sono ripartiti fra i vari Stati membri :

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 la cooperazione   Le fasi di spiegamento e sfruttamento saranno gestite dal consorzio,
     comune        sotto il controllo di due nuovi organismi : la “Supervisory Authority” e il
                   “Centre of Security and Safety”.

                   Per la costituzione di tali strutture la Commissione ha da tempo
                   presentato una proposta di regolamento, secondo la quale la
                   “Supervisory Authority” deterrà la proprietà dell’intero sistema di
                   radionavigazione satellitare nonché di tutti i beni, materiali e
                   immateriali, ceduti al Ju o venutisi a creare in seguito alla sua attività.
                   Essa stipulerà il contratto con il concessionario, il quale sarà il suo unico
                   interlocutore per il funzionamento del sistema e sorveglierà
                   l’adempimento degli obblighi derivanti dalla concessione.

                   Il “Centre of Security and Safety” avrà invece il compito di
                   garantire la sicurezza (ivi compresa, quando necessaria, l’interruzione
                   del segnale) e l’affidabilità del sistema. Un ridotto nucleo permanente,
                   sempre operativo, curerà la tutela degli interessi dell’Unione Europea e
                   dei suoi stati membri.

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                 Fase di Sviluppo                            Consorzio
                  e Spiegamento                               Galileo
                                                              Services
                   (2002 / 2007)
                 Fase Operativa                Supervisory               Centre of
                     (dal 2008)                 Authority            Security and Safety

               Il Centro sarà attivo anche per risolvere ogni problema di
               interoperabilità con il Gps americano. Anche se queste due strutture
               devono essere ancora approvate dal Consiglio dei Ministri della Ue, non
               c’è dubbio che il programma Galileo è decisamente avviato e che il
               “Joint Undertaking” ne ha avviato lo sviluppo e la realizzazione. Prova
               ne è che è già operativo il consorzio Galileo Industries, società
               finalizzata alla gestione del programma Galileo, costituita nel 2000 a
               Bruxelles come “joint-venture” fra le maggiori aziende spaziali europee.
               Sono in corso negoziazioni tra Galileo Industries e Thales per l’entrata
               di quest’ultima come settimo azionista della società. La Galileo
               Industries che avrà sede a Roma sarà responsabile di tutte le attività
               di progettazione, ingegneria, sistemistica e approvvigionamento,
               fondamentali anche in previsione delle future evoluzioni, sia di tipo
               tecnico, sia economico del progetto. Sempre a Roma, nel Centro
               Integrazione Satelliti di Alenia Spazio, verranno assemblati i 30 satelliti
               della costellazione, con il completamento del primo a fine 2005, i
               successivi quattro entro il 2006 e i rimanenti 25 entro il 2008.

               Infrastruttura globale
               Galileo è concepito come un sistema autonomo europeo di
               radionavigazione satellitare il cui funzionamento sarà compatibile con
               gli altri sistemi esistenti quali Gps e Glonass ed offrirà una serie di
               servizi per la società civile.

  un Gps per   Dall’utilizzo della tecnologia per i sistemi di navigazione satellitare si
  l’Europa?    svilupperanno rapidamente tutti i settori della società dell’informazione
               in stretta relazione con lo sviluppo delle telecomunicazioni, di Internet e
               di tutte le applicazioni dei servizi mobili. È per questo che la
               navigazione satellitare diventa indispensabile ad una vasta gamma di
               applicazioni, soprattutto nel settore dei trasporti (aeronautici, marittimi e
               terrestri) ma anche in tutti i settori dove la misurazione esatta del tempo
               e la localizzazione precisa sono indispensabili. La disponibilità dei due
               servizi di navigazione, Gps ed i suoi complementi locali, Egnos in
               Europa da una parte e Galileo dall’altra, con le loro caratteristiche di
               interoperabilità e compatibilità funzionale a livello di utente, è
               considerata condizione essenziale per lo sviluppo di servizi di
               navigazione satellitare sicuri e affidabili.

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                                                  Galileo fornirà numerosi servizi
                                                  grazie alla combinazione delle
                                                  capacità di sistema di ciascun
                                                  componente e settore della sua
                                                  architettura:    i   componenti
                                                  mondiali, regionali, locali e
                                                  l’utilizzatore. La costellazione
                                                  Galileo fornirà la capacità di
                                                  radio-diffondere     su    scala
                                                  planetaria un insieme di segnali
                   Costellazione Galileo          di navigazione utili a numerosi
                                                  servizi.

         Ciascun segnale di navigazione si compone di uno o due codici per la
         misura della distanza e di dati di navigazione oltre che di altri codici in
         funzione del servizio specifico. L’architettura di Galileo si basa su una
         componente globale che comprende:I una costellazione di 30 satelliti su
         orbita terrestre media (Meo, vedi : Geo, Meo o Leo?), con una copertura
         adeguata a garantire i servizi a livello planetario. Ciascun satellite avrà
         un carico utile per la navigazione e un ripetitore di ricerca e salvataggio.
         La costellazione fornirà una capacità di radiodiffusione mondiale di un
         insieme di segnali di navigazione nella banda L per i servizi ad accesso
         libero, commerciali, di salvaguardia della vita umana e ad accesso
         controllato. La misura della distanza tra il satellite e l’utilizzatore basata
         sui codici e i dati di misure di distanza saranno sfruttati dai ricevitori
         di Galileo per i diversi servizi offerti; un centro di controllo e di
         missione connesso ad una rete mondiale di sensori e stazioni
         ricetrasmittenti che assicuri la gestione della costellazione dei satelliti
         controllando le funzioni principali della missione di navigazione,
         determinando e trasmettendo le informazioni d’integrità a livello
         mondiale.

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CEMISS                    GALILEO VS GPS                 SUPPL. N°7 – LUGLIO 2005

                                   Geo, Meo o Leo ?

         I più vecchi satelliti per telecomunicazioni occupano delle orbite
         geostazionarie o geosincrone, in cui il periodo orbitale è uguale a
         quello di un punto sulla superficie terrestre (satelliti Geo,
         Geosynchronous Earth Orbit). Quindi il satellite sembra rimanere
         fisso rispetto alla posizione sulla terra in quanto ruota insieme ad essa
         con lo stesso periodo di rotazione, ad un'altitudine di circa 35.800
         chilometri dalla superficie della terra su un piano passante per
         l'equatore. La distanza dei satelliti in orbita geostazionaria causa però
         una delle maggiori restrizioni delle comunicazioni satellitari. I segnali
         radio trasmessi verso un satellite viaggiano alla velocità della luce
         (circa 300.000 chilometri al secondo); a quella velocità essi
         impiegano approssimativamente 125 millisecondi per raggiungere il
         satellite e altrettanto per ritornare sulla terra. Questo ritardo di 250
         millisecondi (un quarto di secondo) nella propagazione del segnale è
         molte volte superiore al ritardo per un segnale trasmesso attraverso
         qualunque altro link terrestre e crea un effetto percepibile
         nelle comunicazioni vocali e impone l'adozione di sofisticati
         protocolli trasmissivi per la trasmissione di dati su un link satellitare.
         Inoltre le limitazioni imposte dagli organismi regolatori alla potenza
         dei segnali satellitari e le grandi distanze in gioco fanno sì che, in
         attesa di nuove tecnologie costruttive di satelliti ad alta potenza, le
         stazioni di terra necessitino di antenne di grosse dimensioni non facili
         da installare. Per ovviare ad alcuni degli inconvenienti sopra descritti
         l'industria aerospaziale ha sviluppato nuove tecnologie che
         permettono ai satelliti di orbitare a distanze più ravvicinate rispetto
         alla superficie terrestre: i satelliti Meo e Leo. I satelliti Meo (Medium
         Earth Orbit) orbitano a una distanza compresa nel range 10.000-
         15.000 chilometri rispetto alla superficie terrestre. I satelliti Leo (Low
         Earth Orbit), invece, orbitano a un'altitudine compresa tra meno di
         1.000 e 2.000 chilometri da terra. Come conseguenza del minor raggio
         orbitale il ritardo di trasmissione è minimo rispetto a quello di un
         sistema Geo, poiché le distanze che i segnali radio devono percorrere
         sono grandemente ridotte. I satelliti stessi sono poi di dimensioni più
         ridotte rispetto ai tipici satelliti per telecomunicazioni della precedente
         generazione e hanno pesi generalmente al di sotto dei 500chilogrammi
         e volumi inferiori ai 2 metri cubi. Per contro, le minori orbite dei
         satelliti Meo e Leo aggiungono complessità al sistema poiché i satelliti
         si muovono relativamente alla superficie terrestre (la loro orbita non è
         infatti stazionaria). In altri termini un'area terrestre non è sempre
         illuminata dallo stesso fascio. Questo implica che l'ingegneria
         delle comunicazioni satellitari deve affrontare una doppia mobilità,
         quella della stazione mobile e quella del satellite.

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