È Carlo Renoldi il nuovo Capo del Dap - GIUSTIZIA E www.poliziapenitenziaria.it - Polizia Penitenziaria

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SOCIETÀ
                                                                                                                                       GIUSTIZIA E
                                                                                                                                        SICUREZZA
                                                                                                                                       www.poliziapenitenziaria.it

                                                                                                                     È Carlo Renoldi
                                                                                                                       il nuovo Capo
                                                                                                                             del Dap
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                                                                                                anno XXIXI • NUMERO 303 • MARZo 2022
È Carlo Renoldi il nuovo Capo del Dap - GIUSTIZIA E www.poliziapenitenziaria.it - Polizia Penitenziaria
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ANNO XXIX • NUMERO 303                                  IL SOMMARIO
                                                                                            MARZO 2022                        rivista@sappe.it

                                                                                                                                                                In copertina:
                Organo Ufficiale Nazionale del S.A.P.Pe.                                                                                                        Carlo Renoldi,
                Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria                                                                                                        il nuovo Capo
                                                                                                                                                                del Dap
                Direttore responsabile: Donato Capece
                capece@sappe.it                                                                                                                                 (foto de Blasis)
                                                                                            SOCIETÀ GIUSTIZIA E SICUREZZA
                Direttore editoriale: Giovanni Battista de Blasis
                deblasis@sappe.it
                Capo redattore: Roberto Martinelli
                martinelli@sappe.it
                Redazione cronaca:
                Umberto Vitale, Pasquale Salemme                                       04   L’EDITORIALE
                Redazione politica: Giovanni Battista Durante                               Buon lavoro al Capo DAP Carlo Renoldi.
                                                                                            Ma sappia che... di Donato Capece                             05
                Comitato Scientifico:
                Prof. Vincenzo Mastronardi (Responsabile),
                                                                                       05   IL PULPITO
                Cons. Prof. Roberto Thomas,
                On. Avv. Antonio Di Pietro                                                  Un rametto di esperienza vale un’intera foresta di consigli
                Donato Capece, Giovanni Battista de Blasis,                                 di Giovanni Battista de Blasis
                Giovanni Battista Durante, Roberto Martinelli,
                Pasquale Salemme                                                       06   L’OSSERVATORIO POLITICO
                                                                                            Al convegno del Sappe anche il nuovo Capo DAP Renoldi
                Direzione e Redazione centrale                                              di Giovanni Battista Durante                                  08
                Via Trionfale, 79/A - 00136 Roma
                tel. 06.3975901                                                        08   IL COMMENTO
                e-mail: rivista@sappe.it                                                    “Il Re”? Non è”nudo”...semplicemente, non esiste!
                sito web: www.poliziapenitenziaria.it                                       di Roberto Martinelli
                Progetto grafico e impaginazione:                                      11   CINEMA DIETRO LE SBARRE
                © Mario Caputi www.mariocaputi.it
                                                                                            Un anno con Godot - a cura di Giovanni B. de Blasis

3O
                     “l’appuntato Caputo” e                                                                                                               12
                     “il mondo dell’appuntato Caputo”
                                                                                       12   CRIMINOLOGIA
  1992
  2022

l’appuntato Caputo   © 1992-2022 by Caputi & de Blasis (diritti di autore riservati)
                                                                                            I rapporti tra le madri detenute e i loro figli minori
                Registrazione:                                                              di Federico Mancini e Roberto Thomas
                Tribunale di Roma n. 330 del 18 luglio 1994
                                                                                       16   MONDO PENITENZIARIO
                Cod. ISSN: 2421-1273 • ISSN web : 2421-2121
                                                                                            Professione: cascettaro con biscotto
                Stampa: Romana Editrice s.r.l.                                              di Francesco Campobasso
                Via dell’Enopolio, 37 - 00030 S. Cesareo (Roma)                                                                                            16
                Finito di stampare: Marzo 2022                                         18   ATTUALITA’
                                                                                            Burnout negli agenti di Polizia Penitenziaria
                Questo periodico è associato alla                                           di Francesco Borrelli
                Unione Stampa Periodica Italiana

                Per ulteriori approfondimenti visita il nostro sito e blog:            20   ATTUALITA’
                                                                                            Suicidi nel Corpo, le amnesie (e le ipocrisie)
                www.poliziapenitenziaria.it                                                 di Luigi Manconi
                                                                                                                                                          20
                                                                                            di Roberto Martinelli
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                versando un contributo per le spese di spedizione pari a
                                                                                       21   DALLE SEGRETERIE: VERONA
                25,00 euro, se iscritto SAPPE, oppure di 35,00 euro se non
                iscritto al Sindacato, tramite il conto corrente postale nu-                Iniziativa dell’AVIS-Polizia Penitenziaria per l’Ucraina
                mero 54789003 intestato a: POLIZIA PENITENZIARIA                            di Gerardo Notarfrancesco
                Società Giustizia e Sicurezza Via Trionfale, 79/A - 00136
                Roma, specificando l’indirizzo, completo, dove va recapitata           22   CRIMINI E CRIMINALI
                la rivista. Si consiglia di inviare la copia del bollettino pagato          La storia della Uno Bianca - 3ª parte                         22
                alla redazione per velocizzare le operazioni di spedizione.                 di Pasquale Salemme

                                                                                       24   L’ANGOLO DI CAROLINA
                                                                                            Malfatti- di Carolina Zizzari
                         Edizioni SG&S
                                                                                       25   L’ANGOLO DELLE MERAVIGLIE
                                                                                            Pavia, la città dalle mille meraviglie
                                                                                            di Antonio Montuori                                           25
                         Il S.A.P.Pe. è il sindacato
                         più rappresentativo del Corpo                                 28   COME SCRIVEVAMO
                         di Polizia Penitenziaria
                                                                                            Stranieri, la legge e il carcere - di Bianca Racca

                                                                                        N.303 • MARZo 2022 POLIZIA PENITENZIARIA • PAG. 3
È Carlo Renoldi il nuovo Capo del Dap - GIUSTIZIA E www.poliziapenitenziaria.it - Polizia Penitenziaria
Donato Capece                L’EDITORIALE
                                                      Direttore Responsabile, Segretario Generale del Sappe     capece@sappe.it

                                                 Buon lavoro
                                          al Capo DAP Carlo Renoldi.
                                               Ma sappia che...

                     L’
                                 Amministrazione Penitenziaria                   Nei suoi scritti passati è possibile rinvenire   renza di garanti e del variegato mondo del-
                                 ha un nuovo Capo, dopo le dimis-                in nuce tracce del suo programma per i           l’associazionismo carcerario, per i quali il
                                 sioni (non si è ancora capito                   detenuti: “Sono per un carcere costituzio-       detenuto è sempre e comunque una vit-
                                 bene se e quanto spontanee o                    nalmente compatibile. Un carcere dei             tima “a prescindere”.
                     ‘spintanee’...) di Bernardo Petralia.                       diritti, in cui però siano garantite le condi-   Auguriamo buon lavoro a Carlo Renoldi,
                     Il Consiglio dei Ministri di giovedì 17 marzo,              zioni di sicurezza”. Un carcere in cui “il       ma sappia che il SAPPE non è un Sinda-
                     su proposta della Ministra della Giustizia                  sindacato ha un valore, ma se svolge una         cato ‘giallo’ e che quello che gli deve dire
                     Marta Cartabia, ha deliberato la nomina, a                  pura difesa corporativa e non guarda alla        – a tutela ed onorabilità degli appartenenti
                     decorrere dal 1° marzo 2022, di Carlo                       funzione istituzionale, allora diventa una       al Corpo di Polizia Penitenziaria – glielo
                     Renoldi, magistrato ordinario attualmente                   forza che tradisce l’istituzione”.               dirà senza se e senza ma! Con rispetto,
          Nel box:   Consigliere della Corte di Cassazione, a                                                                     certo, ma con altrettanta fermezza! Un
titoli di giornale   Capo del Dipartimento dell’amministra-                                                                       consiglio: non si affidi solamente ai teorici
sulle dimissioni     zione penitenziaria. La scelta la                                                                            che il carcere lo conoscono solamente sui
     di Petralia e
    sulla nomina     Guardasigilli l’aveva compiuta almeno un                                                                     libri. Voglio ricordargli che percepirà,
       di Renoldi    mese fa, al termine di una lunga rassegna                                                                    insieme al lauto stipendio mensile, anche
                     di colloqui e Marta Cartabia aveva indivi-                                                                   una corposa indennità economica in
                     duato in Carlo Renoldi, oggi giudice della                                                                   quanto assume anche l’incarico di Capo
                     prima sezione penale della Cassazione, il                                                                    del Corpo di Polizia Penitenziaria.
                     nuovo capo del Dap. Già allievo di un altro                                                                  Ossia di coloro che in carcere sono in
                     magistrato che guidò il Dipartimento del-                                                                    prima linea, spesso soli su quattro piani
                     l’amministrazione penitenziaria, Alessan-                                                                    detentivi, con 300 detenuti da controllare,
                     dro Margara, Renoldi, 53 anni, nato a                                                                        tra i quali un buon dieci per cento psico-
                     Cagliari, dove ha anche lavorato come giu-                  Come dire - alla faccia della Carta costitu-     patici, un altro trenta per cento
                     dice penale e come magistrato di                            zionale... -, i Sindacati vanno bene ma          extracomunitari e un trenta per cento tos-
                     sorveglianza. Ha fatto parte dell’ufficio                     solamente quelli che sostengono le sue           sicodipendenti.
                     legislativo di via Arenula nel 2013 e si è                  tesi, non chi critica e propone alternative      Renoldi non dimentichi, dunque, che
                     occupato di trovare una soluzione norma-                    alla degenerazione penitenziaria quale è la      dovrà rappresentare coloro che - presso-
                     tiva al caso Torreggiani, quando la Corte                   vigilanza dinamica ed il regime aperto a         ché quotidianamente - hanno a che fare
                     dei diritti umani di Strasburgo ha condan-                  tutti i detenuti, indiscriminatamente,           con detenuti che mettono a repentaglio
                     nato l’Italia per il trattamento disumano                   causa dell’esplosione degli eventi critici       l’ordine e la sicurezza delle sezioni deten-
                     dei detenuti. Ha fatto parte dell’ufficio                     nelle carceri                                    tive, che si confrontano a detenuti con in
                     studi del CSM per approdare poi alla                        Non a caso, appena è apparso il suo nome         mano una o più lamette intrise di sangue,
                     Suprema Corte. Da consigliere di Cassa-                     come possibile Capo Dipartimento, sono           con una padella piena di olio bollente o di
                     zione è stato relatore ed estensore di                      state molte le dichiarazioni di contrarietà,     feci e urine tra le mani, pronta per essere
                     sentenze delicate, come quella che apriva                   come mai era successo prima quando si è          buttata in faccia all’operatore, con un
                     ai colloqui via Skype per i mafiosi detenuti                trattato di nominare il Capo DAP: si sono        piede di tavolino o una spranga in mano
                     al 41bis. Negli anni, Renoldi si è espresso                 pubblicamente detti perplessi e contrari         pronto a scagliarsi contro un poliziotto. E
                     per chiare forme di indebolimento del 41-                   familiari di vittime della mafia, magistrati     quindi farebbe bene ad ascoltare chi rap-
                     bis, fondamentale invece per un efficace                      e politici.                                      presenta i poliziotti penitenziari senza i
                     contrasto alla criminalità organizzata. Fa                  Anche noi del SAPPE, memori proprio              pregiudizi ideologici che un Capo Diparti-
                     parte della corrente progressista, Area,                    delle sue esternazioni, una volta uscite le      mento, che è anche Capo di un Corpo di
                     cartello formato da Magistratura Democra-                   prime indiscrezioni sul nome di Renoldi, ci      Polizia dello Stato, non può permettersi e
                     tica e Movimento per la Giustizia.                          siamo detti quantomeno perplessi, a diffe-       non deve avere.

                                                           PAG. 4 • POLIZIA PENITENZIARIA MARZo 2022 • N.303
È Carlo Renoldi il nuovo Capo del Dap - GIUSTIZIA E www.poliziapenitenziaria.it - Polizia Penitenziaria
Giovanni Battista de Blasis                          IL PULPITO
                            Direttore Editoriale, Segretario Generale Aggiunto del Sappe         deblasis@sappe.it

              Un rametto di esperienza
          vale un’intera foresta di consigli

L’
         arrivo del dott. Carlo Renoldi a                     nuova, quasi completamente scono-                      gnere, di un magistrato e/o di un infor-
         capo del DAP è stato oggetto di                      sciuta, nella quale sappiamo per certo                 matico.
         numerose polemiche.                                  che occorrono almeno sei mesi soltanto                 A maggior ragione, dovrà dare il giusto
         Si è discusso a lungo di alcune                      per capire “dove si è capitati”, mi auguro             valore alle opinioni, alle proposte e ai
sue dichiarazioni rilasciate, per lo più, in                  con tutto il cuore che il dott. Renoldi sia            consigli dei garanti dei detenuti che, per
occasione di convegni.                                        consapevole del fatto che le opinioni che              loro stessa natura, non possono che ispi-
Tuttavia, Renoldi stesso sembra aver                          ascolterà ed i consigli che riceverà sono              rarsi alla Santa Inquisizione (ho già avuto
apposto la parola fine al tempo delle                         tutti da considerare faziosi (nel senso eti-           modo di citare la poesia “Er nemico” di
chiacchiere allorquando, proprio al conve-                    mologico del termine).                                 Trilussa che è davvero illuminante).
gno del Sappe, ha affermato di voler                          In altre parole, quando Renoldi ascolterà              Ognuno di loro (direttori, educatori, inge-
passare ai fatti.                                             le opinioni ed i consigli di un direttore              gneri, garanti …) si porta dietro il proprio
Ebbene, lungi da me ogni velleità di volere                   penitenziario avrà il feedback di chi cono-            vissuto, ha le proprie esigenze e le proprie
(e potere) dare consigli (non avendone                        sce il carcere da una posizione                        necessità e, soprattutto, conosce la realtà
alcun titolo né, tantomeno, capacità rico-                    privilegiata e dirigenziale (con un ulte-              penitenziaria soltanto dal proprio punto di
nosciute) mi permetto sommessamente                           riore distinzione secondo se quel direttore            vista. (La saggezza popolare ci avvisa
di sussurrare alcuni suggerimenti, o                          dirige effettivamente un carcere oppure                che: “Chi ha la pancia piena se ne frega
spunti, come dir si voglia.                                   lavora – e magari ha sempre lavorato – in              del digiuno”)
Assunto il ruolo di Capo dell’amministra-                     un Provveditorato o al DAP).                           Insomma, spero proprio che il nuovo Capo
zione penitenziaria, paradossalmente, il                      E tanto vale quando ascolterà le opinioni              del DAP sia consapevole del fatto che
dott. Renoldi non ha più diritto (per come                    ed i consigli di un educatore, di un inge-             avrà vicino e ascolterà tante persone che
dire) ad avere opinioni personali perché                                                                             non sanno cosa vuol dire fare turni sulle      Nella foto:
dovrà assumere decisioni, secondo                                                                                    ventiquattro ore, non riuscire a cambiare      Carlo Renoldi
scienza e coscienza, mediando tante                                                                                  un uniforme da dieci anni, salire a bordo      nel giorno del
                                                                                                                                                                    suo insediamento
posizioni diverse tra loro per trovare solu-                                                                         di un furgone blindato con cinquecento-
                                                                                                                                                                    al DAP
zioni che vadano bene per tutti.                                                                                     mila chilometri percorsi o dormire in una
Trovandosi, poi, catapultato in una realtà                                                                           caserma sporca, umida e fatiscente.

Carlo Renoldi è il nuovo capo del Diparti-                                                                        hanno costituito la base del DL 23 dicem-
mento dell’Amministrazione Penitenziaria.                                                                         bre 2013, n. 146 “Misure urgenti in tema di
Originario di Cagliari, 53 anni, magistrato,                                                                      tutela dei diritti fondamentali dei detenuti
Renoldi, prima di quest’incarico, era in ser-                                                                     e di riduzione controllata della popolazione
vizio presso la Corte di Cassazione, da                                                                           carceraria”). Renoldi ha fatto parte del
ultimo assegnato alla Prima sezione penale,                                                                       Comitato scientifico del Consiglio superiore
con competenza nella materia penitenziaria                                                                        della Magistratura ed è stato componente
e dell’esecuzione penale. È stato tra l’altro                                                                     della “Commissione Giostra” per la riforma
anche magistrato di sorveglianza e giudice                                                                        dell’ordinamento penitenziario. Docente
penale presso il Tribunale di Cagliari. Di car-                                                                   presso la Scuola di perfezionamento in
cere, si è occupato anche da magistrato                                                                           materie giuridiche della Facoltà di Giuri-
addetto all’ufficio legislativo del Ministero della Giustizia nel                            sprudenza di Cagliari e, negli anni, anche nell’ambito di corsi
2013, ai tempi della condanna all’Italia da parte della Corte euro-                        organizzati dall’Amministrazione penitenziaria presso la Scuola
pea dei diritti umani di Strasburgo per il sovraffollamento degli                          di formazione della Polizia penitenziaria di Monastir e nel master
istituti penitenziari (ha seguito la predisposizione dei testi che                         “Diritto penitenziario e Costituzione” dell’Università di Roma Tre.
                                                                                                                                                                     s

                                                            N.303 • MARZo 2022 POLIZIA PENITENZIARIA • PAG. 5
È Carlo Renoldi il nuovo Capo del Dap - GIUSTIZIA E www.poliziapenitenziaria.it - Polizia Penitenziaria
IL PULPITO
                                                    deblasis@sappe.it

                                                                                         I
(Preferisco evitare altri esempi che         diverse e, magari, pure contrarie. Perchè         l 30 marzo si è svolto, come previ-
sarebbero certamente più incisivi ma         un rametto di esperienza vale un’intera           sto, nella sala Capitolare, presso il
finirebbero per urtare la sensibilità di     foresta di consigli. Il Capo DAP deve             chiostro del convento di Santa Maria
chi mi legge). Insomma, il dott. Renoldi     essere sintesi, compendio e unificazione.         sopra Minerva, al Senato, il conve-
dovrà valutare bene le fonti dalle quali,    Probabilmente non avremo la possibilità,    gno organizzato dal Sappe dal tema “Il
inevitabilmente, attingerà esperienze ed     né il tempo, di valutare se le scelte di    ruolo della Polizia Penitenziaria nel
informazioni, perché quelle esperienze       Renoldi saranno giuste o sbagliate ma,      sistema della sicurezza nazionale”.
e quelle informazioni le dovrà elaborare     sicuramente, dovremo affrontare le con-     Tanti e autorevoli sono stati gli interventi,
da un livello superiore, paragonandole       seguenze delle sue decisioni.               da parte delle personalità intervenute.
e confrontandole con tante altre...          Buon lavoro.                                Hanno portato il saluto i segretari gene-
                                                                                         rali, o loro delegati, delle organizzazioni
                                                                                         sindacali della Polizia di Stato SIULP,
                                                                                         SAP, SIAP, l’USPP della Polizia Peniten-
  Il saluto del dott. Carlo Renoldi rivolto a tutto il personale                         ziaria e Associazione Dirigenti Polizia
  nel giorno del suo insediamento nelle funzioni di Capo del                             Penitenziaria, attraverso il segretario
  Dipartimento                                                                           nazionale Daniela Caputo.
                                                                                         Sono stati quattro i relatori: oltre a

 V
             oglio rivolgere un breve saluto a tutte le donne e a tutti gli uomini che   Donato Capece, Segretario Generale del
             lavorano per il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, che        SAPPe, Sebastiano Ardita, Componente
             oggi ho il privilegio di essere chiamato a guidare. E', questa, una re-     del Consiglio Superiore della Magistra-
             sponsabilità di cui avverto il grande peso, ma che molto mi onora, per      tura, Mauro D’Amico, direttore del
  il fondamentale significato di Servizio per le nostre Istituzioni che porta con sé.    Gruppo Operativo Mobile e Augusto Zac-
  L'Amministrazione penitenziaria rappresenta una parte fondamentale dello               cariello, Comandante del Nucleo
  Stato ed è un presidio essenziale della nostra democrazia, saldamente co-              Investigativo Centrale.
  struita sulla nostra Costituzione.
  La Repubblica non si ferma davanti ai muri di cinta degli istituti penitenziari,
  ma si rinnova nel lavoro quotidiano di ogni operatore, negli sforzi dei dirigenti
  penitenziari e del personale tutto delle funzioni centrali
  La Repubblica vive nel fondamentale presidio garantito, all'interno delle car-
  ceri e non solo, da ogni donna e da ogni uomo della Polizia Penitenziaria, il
  Corpo con cui, da oggi, avrò l'onore di condividere l'alto compito di "garantire
  la speranza", come recita il motto: "Despondere spem manus nostrum"; Corpo
  il cui spirito di servizio ben conosco, anche per le mie esperienze professionali
  passate.
  Di tutto questo, ogni donna e ogni uomo dell'Amministrazione penitenziaria,
  ciascuno di noi, deve essere fiero e orgoglioso. Ben sapendo che quanto, ogni
  giorno, siamo chiamati ad offrire, con la serietà del nostro lavoro, è la condi-
  zione perché le nostre comunità possano vivere in sicurezza e in questo modo           Il SAPPe, attraverso il suo Segretario
  garantire i diritti fondamentali di tutti i cittadini, liberi e detenuti.              Generale, ha proposto, tra le altre cose,
  "Nessuno si salva da solo", ci ha ricordato Papa Francesco.                            che la guida del Dipartimento venga affi-
                                                                                         data a un Dirigente generale della Polizia
  Una frase che, trasferita dal piano spirituale a quello del vivere e dell'operare
                                                                                         Penitenziaria, appena avremo i dirigenti
  insieme, ci ammonisce sulla necessità di pensare a noi stessi e a quello che
                                                                                         generali del Corpo. È ormai non più rinvia-
  facciamo, non come entità isolate, accerchiate nella solitudine di un lavoro
                                                                                         bile una riorganizzazione dell’Ammini-
  di così grande responsabilità, ma come parte essenziale di una Comunità più            strazione Penitenziaria che contempli
  grande, che ha bisogno del contributo fondamentale che ciascuno di noi può             un’adeguata struttura verticistica del
  dare, con il suo onesto lavoro quotidiano e quale sia il ruolo che è chiamato          Corpo, fino a giungere all’autonomo
  a ricoprire, sempre e comunque essenziale per l'Amministrazione di cui fac-            governo dello stesso, attraverso una Dire-
  ciamo parte.                                                                           zione Generale, con a capo sempre un
  Con questo pensiero e con l'auspicio di una proficua esperienza di lavoro co-          dirigente generale della Polizia Peniten-
  mune, vi rinnovo il mio saluto e vi ringrazio per l'accoglienza.                       ziaria, che si occupi di tutto ciò che
  Carlo Renoldi                                                                          riguarda l’organizzazione e la gestione
                                                                                         del Corpo, nonché della sicurezza delle

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È Carlo Renoldi il nuovo Capo del Dap - GIUSTIZIA E www.poliziapenitenziaria.it - Polizia Penitenziaria
Giovanni Battista Durante                    L’OSSERVATORIO POLITICO
                               Redazione politica, Segretario Generale Aggiunto del Sappe   durante@sappe.it

          Al convegno del Sappe
      anche il nuovo Capo DAP Renoldi
strutture penitenziarie, vista l’ineffi-                       autorizzato ad indossare le insegne di          maschi e 30% donne.
cienza raggiunta da questo punto di                            qualifica di primo Primo Ddirigente del         Quindi, avremo 714 uomini e 306 donne
vista. Proprio per questo è necessario e                       Corpo. Non è una ripetizione, ma serve          militari, 476 uomini e 204 donne civili.
urgente istituire, della sicurezza, presso                     proprio a sottolineare che è il primo ad        Infine, molto apprezzato l’intervento del
il Dipartimento dell’Amministrazione                           indossare quella qualifica, non essendoci       Senatore Maurizio Gasparri, sempre pre-
Penitenziaria, anche un ufficio di livello                     ancora, al momento, altri primi dirigenti       sente alle iniziative del SAPPe.
dirigenziale, con a capo un dirigente                          nella Polizia Penitenziaria.                    Questa volta, come anche in altre, è
superiore o un primo dirigente, in man-                        Auguri all’amico Augusto per la meritata        stato protagonista nell’aver permesso la
canza della qualifica superiore, che si                        promozione ancora in itinere, frutto della      realizzazione dell’evento in una presti-
occupi della sicurezza delle strutture                         brillante carriera.                             giosa sala del Senato.
penitenziarie.                                                 Il GOM e il NIC, lo abbiamo più volte sot-      Sono intervenuti l’onorevole Jacopo Mor-
Molto interessanti anche le altre rela-                        tolineato, sono il fiore all’occhiello del      rone, già Sottosegretario alla Giustizia, il
zioni. Il Consigliere Ardita, in perfetta                      Corpo, al quale danno lustro e prestigio,       quale continua a seguire con attenzione
sintonia con quanto diciamo anche noi
da tempo, ha sottolineato la gravità della
situazione delle carceri, dal punto di
vista della sicurezza e dell’organizza-
zione. Ancor più grave il fatto che dopo
le rivolte di marzo 2020 nessuna ha
fatto nulla per ripristinare le regole e la
sicurezza delle strutture, attraverso un
nuovo modello organizzativo che tenga
conto del comportamento dei detenuti.
Carceri aperte e detenuti liberi, ma solo
per coloro che lo meritano, gli altri, i vio-
lenti, nel regime chiuso.
Purtroppo, a spegnere ogni velleità in tal
senso ci ha pensato il nuovo capo del                          senza dimenticare tutti quei colleghi che       i problemi delle carceri, il Senatore          Nelle foto:
                                                                                                                                                              sopra
Dipartimento, Carlo Renoldi, affermando,                       ogni giorno lavorano nelle carceri e negli      Alberto Balboni, responsabile del Dipar-       Mauro D’Amico
nel corso dl suo intervento, che è difficile                   altri servizi dell’amministrazione e fuori      timento Giustizia di Fratelli D’Italia,        e Jacopo Morrone
togliere i diritti acquisiti. Si è poi corretto                dall’amministrazione.                           anche lui attento ai problemi delle car-
                                                                                                                                                              a sinistra
dicendo che non si tratta di diritti, ma                       Sono intervenuti poi il vicecapo del Dipar-     ceri. molto apprezzata la presenza e           Augusto
comunque di una situazione di fatto dif-                       timento dell’Amministrazione peniten-           l’intervento dell’onorevole Stefania           Zaccariello
ficile da cambiare. Noi siamo convinti                         ziaria Roberto Tartaglia, il Direttore Gene-    Ascari, anche lei conoscitrice dei pro-
                                                                                                                                                              nell’altra pagina
che non si può cambiare solo ciò che                           rale del personale e delle risorse              blemi delle carceri per l’attività
                                                                                                                                                              Sebastiano
non si vuole cambiare.                                         Massimo Parisi, il quale ha annunciato il       parlamentare e soprattutto per il lavoro       Ardita
Alla fine, ha comunque lasciato uno spi-                       bando di un altro concorso per 1.700            che svolge in Commissione Antimafia.
raglio aperto, affermando che se ne può                        agenti, uomini e donne.                         Per il governo è intervenuto il Sottose-
parlare. Ci mancava anche che non se ne                        Il concorso dovrebbe essere bandito il 19       gretario alla Giustizia Francesco Paolo
potesse parlare.                                               aprile, così suddiviso: il 60% riservato ai     Sisto, il quale ha sottolineato l’attività
Molto apprezzati gli interventi del Gene-                      militari e il 40% ai civili, quindi 1.020       del Ministero della Giustizia e dello
rale Mauro D’Amico e del dirigente                             militari e 680 civili.                          stesso governo, soprattutto per quanto
Augusto Zaccariello, per l’occasione                           Ogni aliquota verrà suddivisa in 70%            riguarda le assunzioni di personale.

                                                              N.303 • MARZo 2022 POLIZIA PENITENZIARIA • PAG. 7
È Carlo Renoldi il nuovo Capo del Dap - GIUSTIZIA E www.poliziapenitenziaria.it - Polizia Penitenziaria
Roberto Martinelli                    IL COMMENTO
                                                 Capo Redattore, Segretario Generale Aggiunto del Sappe         martinelli@sappe.it

                        “Il Re”? Non è “nudo”
                    ...semplicemente, non esiste!
                   “       Ringrazio ciascuno di voi per il lavoro che svolgete,
                           ognuno nei suoi ambiti, nelle sue difficoltà. Sappiate che
                   più conosco il mondo del carcere, più nutro una sincera ammi-
                   razione. Ho incontrato anche alcuni dei tirocinanti della Polizia
                   Penitenziaria e mi è venuto dal cuore dire loro 'state per intra-
                                                                                                          tivamente, così come mi colpirono quelle dette dalla Ministra
                                                                                                          Cartabia in Parlamento sui noti e tristi fatti di S. Maria Capua
                                                                                                          Vetere. Non voglio entrare nel merito dell’indagine: massima è
                                                                                                          infatti la fiducia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria
                                                                                                          SAPPE (la prima e più rappresentativa Organizzazione dei Baschi
                   prendere una carriera bellissima'. So che è un paradosso, che è                        Azzurri) nella Magistratura. Ciò premesso, nell'assoluta convin-
                   una carriera fatta di tanti sacrifici, che è un lavoro usurante, che                   zione dei capisaldi giuridici della presunzione d'innocenza e del
                   lo è stato in questi anni di pandemia più che nei tempi di norma-                      carattere personale della responsabilità penale, che vale per
                   lità. Ma più vi conosco e più capisco che avete una particolare                        tutti, è del tutto evidente che rendersi responsabili di compor-
                   vocazione a un’umanità complessa, piena di contraddizioni, ma                          tamenti che sono non solo contrari alla nostra etica
                   che può anche sorprendere per le risposte e le rinascite che                           professionale (...devono essere fieri della loro divisa e devono
                   potete vedere ogni giorno attraverso il frutto del vostro lavoro.                      portarla con dignità e onore...) ma addirittura illegali perché vio-
                   Vi auguro di non perdere mai questa passione".                                         lano le norme penali è assolutamente ingiustificabile.
    Nella foto:
    la Ministra
Marta Cartabia
     durante la
      sua visita
     al carcere
       di Torino

                   Queste che avete appena letto sono le frasi di ringraziamento                          Non ci stancheremo mai di evidenziare che le donne e gli uomini
                   che la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha rivolto al per-                    della Polizia Penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio
                   sonale del carcere di Torino in occasione di una sua visita nel                        con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità in
                   penitenziario lo scorso 11 marzo.                                                      un contesto assai complicato.
                   Un messaggio che vale per tutte le persone che operano negli                           Negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Peniten-
                   istituti penitenziari d'Italia, come si è voluto precisare sul sito                    ziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 21mila
                   istituzionale Giustizia.it. E sono frasi che mi hanno colpito posi-                    tentati suicidi ed impedito che quasi 170mila atti di autolesioni-

                                                        PAG. 8 • POLIZIA PENITENZIARIA MARZo 2022 • N.303
È Carlo Renoldi il nuovo Capo del Dap - GIUSTIZIA E www.poliziapenitenziaria.it - Polizia Penitenziaria
IL COMMENTO

smo potessero avere nefaste conseguenze. Questo è quel che              nostra con giudizi sommari, affrettati e sbagliati!
fanno tutti i giorni le donne e gli uomini del Corpo: salvare la vita   Sia chiaro: facciamo nostre le parole dette dal Presidente del
ai detenuti che hanno tentato di togliersi la vita in cella medi-       Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, alla Casa circondariale di
tante impiccamento o con una busta di plastica stretta al collo.        Santa Maria Capua Vetere in occasione della visita fatta con la
Ma i Baschi Azzurri sono anche intervenuti ed intervengono quo-         Guardasigilli il 14 luglio 2021: “Quello che abbiamo visto negli
tidianamente, spesso subendo conseguenze fisiche di rilievo, in         scorsi giorni ha scosso nel profondo le coscienze degli italiani.
aggressioni, risse, colluttazioni, manifestazioni di protesta sin-      E ha scosso nel profondo la coscienza degli agenti della polizia
gole e collettive non sempre pacifiche. Sono le donne e gli             penitenziaria che lavorano con fedeltà in questo carcere”.
uomini che il carcere lo vivono in prima linea, spesso da soli su       Ma è un’altra la cosa che più mi ha rammaricato: la mancanza
quattro piani detentivi, con 300 e più detenuti da controllare,         di una efficace comunicazione istituzionale utile a “fronteg-
tra i quali un buon dieci per cento psicopatici, un altro trenta per    giare” il tiro al bersaglio che è stato fatto contro la Polizia
cento extracomunitari e un trenta per cento tossicodipendenti.          Penitenziaria, la sua stessa immagine ed i suoi appartenenti.
Notizie, queste, che però difficilmente trovano spazio su molti           Donato Capece, il nostro inossidabile segretario generale del
organi di informazione.                                                 SAPPE, sui fatti di S. Maria Capua Vetere ci ha messo, come
Il carcere è un luogo oscuro, dove esistono innumerevoli pro-           sempre, “la faccia” – la sua e quella del Sindacato che con
blemi ...lo abbiamo detto, lo diciamo e lo continueremo a dire.         onore rappresenta – ed è comparso sugli organi di informazione
Eppure, l’approccio mediatico sembra essere spesso mosso più            (Tv, radio, giornali) dicendo di fare attenzione a fare “di tutta
da emergenze da spettacolarizzare che non da criticità da rac-          l’erba un fascio”. Lo ha fatto come lo fece a Sassari per i fatti
contare, affrontare e superare. E pur tuttavia, spenti i riflettori     dell’aprile 2000, per la strage
sulla notizia, chi resta in carcere (recluso o poliziotto) rimane       Ma il DAP e il Ministero dov’erano?
sempre a fare i conti con i suoi problemi e con la sua emergenza        Lo abbiamo già detto e scritto, ma è utile ribadirlo: si può e si
quotidiana.                                                             deve parlare di Polizia Penitenziaria, di carcere e di quel che in
Come ha giustamente evidenziato nel suo discorso alla Camera            esso avviene con semplicità, chiarezza, precisione, concisione,
dei Deputati la Ministra Guardasigilli, leggendo l’informativa          concretezza, personalità. Ed è invece proprio il silenzio ad ali-
urgente del Governo sui fatti di S.Maria Capua Vetere, “...il car-
cere è specchio della nostra società ed è un pezzo di Repubblica,
che non possiamo rimuovere dal nostro sguardo e dalle nostre
coscienze… quei fatti di Santa Maria Capua Vetere sono stati
una ferita e un'umiliazione oltre che per i detenuti, per tutti gli
agenti. Uno di loro così testualmente mi diceva: “Io non sono un
picchiatore (aveva il nodo alla gola); sono lo stesso padre amo-
revole che, ogni sera, torna in famiglia, ma ormai faccio fatica a
farmi credere”. A fronte dell'onda emotiva innescata dai fatti di
Santa Maria, sono stati segnalati e registrati anche gravi episodi
di intimidazione nei confronti della Polizia Penitenziaria. Questo
non può succedere, non deve succedere. L'ho detto a loro e l'ho
ripetuto: devono essere fieri della loro divisa e devono portarla
con dignità e onore”.
Per questo mi hanno colpito gli striscioni, le scritte sui muri, i
manifesti contro la Polizia Penitenziaria ed i suoi appartenenti
che sono comparsi un po' ovunque in varie città d’Italia.
Mi hanno indignato quelle redazioni e quei giornalisti che, in
barba a ogni Codice deontologico, hanno “sbattuto il mostro in
prima pagina”, con tanto di foto, cognome e nome dei poliziotti
coinvolti nella vicenda di S. Maria Capua Vetere e che allo stato,
è bene ricordarlo, sono indagati. Una vicenda inqualificabile, che
ha suscitato molte proteste, e la reprimenda del presidente del
Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna.            mentare disinformazione: ciò spinge i giornalisti a rivolgersi ad      Nella foto:
                                                                                                                                               Luca Zingaretti
Mi hanno ferito le bottiglie molotov lanciate nei parcheggi auto        altre fonti o a ripiegare su temi minori, collaterali, ma più sen-
                                                                                                                                               come appare
delle colleghe e dei colleghi in servizio (penso a quelle lanciate      sazionalisti, fondati su dicerie e speculazioni provenienti da fonti   nella locandina
nel luglio scorso nel carcere femminile di Rebibbia a Roma), che        meno affidabili. Il silenzio può inoltre essere interpretato come        della fiction
hanno attinto alcune auto parcheggiate con gravi conseguenze.           intenzione di nascondere una colpa e, in ogni caso, condiziona         “Il Re” prodotta
                                                                                                                                               da Sky
No, non è giusto: non si può e non si deve tentare di demo-             la percezione del pubblico e della stampa.
lire l’onorabilità e l’immagine di una Istituzione come è la            Verità e giustizia devono sempre prevalere, per il bene dell’ono-
                                                                                                                                                 s

                                               N.303 • MARZo 2022 POLIZIA PENITENZIARIA • PAG. 9
È Carlo Renoldi il nuovo Capo del Dap - GIUSTIZIA E www.poliziapenitenziaria.it - Polizia Penitenziaria
IL COMMENTO
                                                                                                    martinelli@sappe.it

                      rabilità del Corpo di Polizia Penitenziaria e coloro che ne fanno      Eppure, il cast è d’eccellenza per sperare di vedere qualcosa di
                      parte, perché nulla dev’esserci da nascondere. Ma sono le aule         diverso ovvero reale.
                      di Giustizia le uniche sedi deputate ad accertare anomalie, irre-      Accanto a Zingaretti nel ruolo del direttore Bruno Testori, Isa-
                      golarità, violazioni o reati. Non i salotti tv, le conferenze stampa   bella Ragonese (Lei mi parla ancora, Rocco Schiavone, Il padre
                      (anche se in luoghi autorevoli, come talune Sale del Parlamento,       d’Italia) nei panni di un’Ispettore della polizia carceraria del San
                      spesso usate per conferenze stampa), le colonne di quotidiani          Michele, Anna Bonaiuto (Loro, Napoli velata, Mio fratello è figlio
                      e settimanali.                                                         unico), che interpreta il pubblico ministero che indaga sulla rete
      Nella foto:
  una immagine
    del set della
          fiction

                      Ed allora, alla luce delle considerazioni fino a qui espresse, non     di illeciti e connivenze che fanno capo a Testori, Barbora Bobu-
                      si capisce davvero che senso ha avere prodotto il prison               lova (Scialla!, Cuori puri, Cuore sacro), che nella serie è l’ex
                      drama “Il Re”, targato Sky Original, con Luca Zingaretti, di cui       moglie del personaggio interpretato da Zingaretti, e Giorgio
                      proprio non sentivamo la mancanza. La serie, in otto episodi           Colangeli (Il divo, Speravo de morì prima, Un posto sicuro) nei
                      diretti da Giuseppe Gagliardi, ha esordito il 17 marzo scorso su       panni di Iaccarino, comandante della prigione.
                      Sky e sarà disponibile in streaming su NOW. Prodotta da Sky            Sottoscrivo e faccio mio il giudizio ed il commento di Gianni de
                      Studios, “Il Re” vede Zingaretti protagonista in un ruolo lonta-       Blasis, amico, collega e rinomato critico cinematografico che
                                                                                             cura una rubrica ad hoc su queste colonne: “...il San Michele
                                                                                             (questo il nome inventato dagli sceneggiatori) è un carcere buio
                                                                                             e fatiscente, volutamente cupo e degradato, nel quale si muo-
                                                                                             vono ed interagiscono personaggi border line tra il lecito e
                                                                                             l’illecito, tra il buono e il cattivo e fra il bene e il male. Infatti, nel
                                                                                             distopico penitenziario immaginato dal regista della serie TV,
                                                                                             esiste un’inverosimile connivenza tra poliziotti e detenuti, con
                                                                                             tanto di accordo tra direttore e “capo” dei reclusi finalizzato a
                                                                                             cogestire i traffici intramurali. Nemmeno a dire, poi, che la vio-
                                                                                             lenza sembra essere di casa al San Michele. Inevitabile per lo
                                                                                             spettatore che non conosce il carcere, percepire quello che vede
                                                                                             come fosse il normale svolgere degli eventi nel sistema peniten-
        Nella foto:                                   nissimo da quelli che ne hanno         ziario italiano. E a nulla vale il fatto che il personale di custodia
   uso improprio
       dei simboli
                                                      fatto uno dei volti più conosciuti e   non indossa le uniformi e le insegne del Corpo di Polizia Peni-
      istituzionali                                   amati della TV e del cinema ita-       tenziaria e si chiama Polizia Carceraria perché, comunque,
      della Polizia                                   liani: quello del controverso          tranne gli addetti ai lavori, nessuno noterà la differenza...”.
    Penitenziaria     direttore di un carcere di frontiera, sovrano assoluto di una strut-   Che senso ha, dunque, avere prodotto questa serie Tv, se non ali-
 un frame tratto
    dalla serie tv    tura - il San Michele - in cui nessuna delle leggi dello Stato ha      mentare la disinformazione sul carcere e chi in esso vi lavora?
            “Il Re”   valore, perché il bene e il male dipendono unicamente dal suo          E mi chiedo: ma gli autori avrebbero avuto e hanno il coraggio di
     (episodio 5),    giudizio. Un direttore che esercita la sua personale idea di giu-      fare una analoga serie Tv che sullo sfondo critichi ed umili l’ope-
              sotto
 il logo ufficiale    stizia, il suo quarto grado di giudizio, al di sopra della legge dei   ratività dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della
del Bicentenario      tribunali e dei codici di procedura penale.                            Guardia di Finanza, dell’Esercito, della Marina e dell’Aviazione?

                                                       PAG. 10 • POLIZIA PENITENZIARIA MARZo 2022 • N.303
a cura di Giovanni Battista de Blasis           CINEMA DIETRO LE SBARRE
                                                                                 deblasis@sappe.it

Un anno con Godot

è
          dura la vita degli attori di teatro,      Sarà sorprendente scoprire il modo in cui                                                 Nelle foto:
         tanto che Etienne (interpretato da         l’arte, dentro le mura di un carcere, può                                                 la locandina e
                                                                                                                                              alcune scene
         uno straordinario Kad Merad), per          diventare simbolo di speranza, libertà                                                    del film
         sbarcare il lunario, accetta di            ed... evasione, nel vero senso della
tenere un seminario ai detenuti di un car-          parola.
cere proprio sull’arte teatrale.                    Alla fine, però, il regista e i suoi attori
Il film è ispirato ad una incredibile storia        dovranno affrontare lo stesso problema,
vera accaduta in Svezia al regista teatrale         il ritorno dietro le sbarre, che per gli
Jan Jönson.                                         attori sarà un passo indietro doloroso,
Rimasto piacevolmente sorpreso dalle                mentre per Etienne rappresenterà la fine
particolari doti di alcuni partecipanti,            di un grande momento teatrale.
                                                                                                     LA SCHEDA DEL FILM
Etienne decide di organizzare un vero               Tuttavia, questo straordinario esperi-           REGIA: Emmanuel Courcol
spettacolo teatrale scegliendo come sog-            mento sociale si concluderà in modo
getto Aspettando Godot di Samuel                    inaspettato, tanto da lasciare tutti a           ALTRI TITOLI:
Beckett, perché a suo modo di vedere                bocca aperta.                                    Un triomphe, The Big Hit
rappresenta il costante stato di attesa dei                                                          Liberamente ispirato alla storia
detenuti.                                                                                            di Jan Jönson
E prende molto sul serio il suo lavoro con                                                           SOGGETTO: Emmanuel Courcol
i detenuti, che tratta come fossero dei                                                              SCENEGGIATURA: Emmanuel
veri attori.                                                                                         Courcol, Thierry De Carbonnieres
Etienne sarà anche l'unica persona ad                                                                FOTOGRAFIA: Yann Maritaud
avere il coraggio di affrontare Kamel, il                                                            MONTAGGIO: Guerric Catala
boss della prigione temuto da tutti.                                                                 MUSICHE: Fred Avril
Dopo un difficile approccio iniziale, il                                                             SCENOGRAFIA: Rafael Mathé
regista riesce a far entrare i detenuti                                                              COSTUMI: Christel Birot
nelle parti, portando a teatro una ver-
sione davvero originale del capolavoro di                                                            PRODUZIONE:
Beckett.                                                                                             Marc Bordure, Robert Guèdiguian per
                                                                                                     AGAT Films & CIE, in coproduzione con-
                                                                                                     LES PRODUCTIONS DU CH'TIMI
                                                                                                     DISTRIBUZIONE: TEODORA FILM
                                                                                                     INTERPRETI E PERSONAGGI:
                                                                                                     Kad Merad: Étienne
                                                                                                     David Ayala: Patrick
                                                                                                     Lamine Cissokho: Alex,
                                                                                                     Sofian Khammes: Kamel
                                                                                                     Pierre Lottin: Dylan
                                                                                                     Wabinlé Nabié: Moussa
                                                                                                     Alexandre Medvedev: Boïko
                                                                                                     Saïd Benchnafa: Nabil
                                                                                                     Marina Hands: Ariane
                                                                                                     Laurent Stocker: Stéphane
                                                                                                     GENERE: Commedia, Drammatico
                                                                                                     DURATA: 105 minuti,
                                                                                                     ORIGINE: Francia, 2020

                                                   N.303 • MARZo 2022 POLIZIA PENITENZIARIA • PAG. 11
Federico Mancini                 Roberto Thomas            Direttore del Corso di perfezionamento in Criminologia minorile,

                                                                           Avvocato               già Magistrato minorile   Psicologia giuridica e sociale presso l’Università LUMSA di Roma

                       I rapporti fra le madri detenute
                             e i loro figli minori

                 C
                         ome è noto la criminologia ha per        quanto la presenza dei figli in tenera età                La legge n. 354 del 1975 prevede nell’art.
                         principale obiettivo generale            allocati, insieme alla madre, nella strut-                14 co. 6, che “Alle madri è consentito di
                         quello di studiare i crimini al fine     tura carceraria non solo non tutela il                    tenere presso di sé i figli fino all'età di tre
                         d prevenirli e di operare il reiseri-    rapporto madre-bambino, compromesso                       anni. (attualmente tale limite di età è
                 mento sociale dei loro autori, si sensi          dalle restrizioni proprie della realtà puni-              stato elevato a sei anni dalla legge n. 62
                 dell'art.27, terzo comma, della Costitu-         tiva ma, di fatto, estende le limitazioni                 del 2011) . Per la cura e l'assistenza dei
                 zione ("Le pene non possono consistere in        della detenzione al minore: un bambino                    bambini sono organizzati appositi asili
                 trattamenti contrari al senso di umanità         ha il diritto di crescere in libertà e di venir           nido."
                 e devono tendere alla rieducazione del           accudito dalla madre, della cui pena egli                 Tale norma è volta a preservare, quanto
                 condannato." ) .                                 non può e non deve subirne le pregiudi-                   più possibile, il legame madre/ figlio che,
                                                                                                                            nelle primissime fasi di vita, se limitato,
                                                                                                                            potrebbe essere irrimediabilmente com-
                                                                                                                            promesso.
                                                                                                                            Il favore del legislatore a tutela del rap-
                                                                                                                            porto genitore/figlio emerge anche
                                                                                                                            nell’ambito della disciplina del lavoro del
                                                                                                                            detenuto all’esterno (art. 21), allorché si
                                                                                                                            prevede che “le condannate e le internate
                                                                                                                            possono essere ammesse alla cura e
                                                                                                                            all'assistenza all'esterno dei figli di età
                                                                                                                            non superiore agli anni dieci” (art.21 bis).
                                                                                                                            Ciò in ragione del fatto che l’assistenza ai
                                                                                                                            figli minori deve essere garantita anche
                                                                                                                            quando gli stessi iniziano ad intrapren-
                                                                                                                            dere il percorso scolastico, in modo da
                                                                                                                            non pregiudicare, per quanto possibile,
                                                                                                                            una crescita sana e un corretto apprendi-
  Nella foto:    Quindi il mantenimento dei rapporti affet-       zievoli conseguenze, ai sensi del'art.31,                 mento.
madre e figlio
   in carcere    tivi in generale con l'esterno della realtà      secondo comma , della Costituzione per                    Nello stesso senso si pone l’art. 47 quin-
                 carceraria (mediante permessi, colloqui,         il quale la Repubblica "protegge la                       quies della medesima legge, interamente
                 telefonate ecc,) è una parte fondamen-           maternità, l'infanzia e la gioventù, favo-                dedicato alle madri detenute con figli
                 tale di ogni strategia di recupero del           rendo gli istituti necessari a tale scopo.".              minori. Esso introdotto dalla legge n. 40
                 detenuto operata dalla pena che lo stesso        Tale rapporto, da sempre delicato e assai                 del 2001, ha subito, nel corso degli ultimi
                 deve scontare.                                   complesso da gestire, è stato reso ancora                 anni, una lenta ma progressiva evoluzione
                 Il presente contributo costituisce una           più gravoso dalla pandemia da virus                       nella prospettiva della sempre maggiore
                 breve analisi del particolare rapporto che       Covid 19 che ha limitato e continua a                     tutela del minore, anche in osservanza
                 interessa la figura della madre detenuta         limitare, di fatto, tutti i rapporti umani,               delle numerose previsioni che trovano ori-
                 con figli minori, all’interno del sistema        specialmente quelli che interessano le                    gine nel diritto sovranazionale e, in
                 normativo penitenziario ( 1 ) , che ha ini-      persone detenute, le quali hanno subito,                  specie, nella Convenzione di New York,
                 ziato a suscitare l’attenzione del               nel momento più critico della pandemia                    statuita dall'Organizzazione delle Nazioni
                 legislatore, già dal primo intervento di         e ancora oggi, ulteriori e inevitabili limi-              Unite (ONU), del 1989 sui diritti dei bam-
                 riforma dell’Ordinamento penitenziario,          tazioni dei contatti con l'esterno, di                    bini, che sancisce il principio del
                 operato con la legge n. 354 del 1975, in         qualsiasi tipo e natura.                                  superiore interesse del minore e dispone

                                                   PAG. 12 • POLIZIA PENITENZIARIA MARZo 2022 • N.303
CRIMINOLOGIA
                                                                               rivista@sappe.it

che in ogni legge, provvedimento, inizia-       espressamente alle loro madri detenute.           di figli affetti da grave disabilità.
tiva pubblica o privata e in ogni situazione    La legge n.62 del 2011 ha innalzato da tre        La Consulta ha infatti ritenuto le esigenze
problematica,          l’interesse       del    a sei anni dell’età del bambino che può           di cura del figlio disabile preminenti
bambino/adolescente deve avere una              restare insieme alla madre detenuta e,            rispetto all’esigenza punitiva, dando
considerazione preminente                       altresì. al di sotto della quale non può          rilievo al rapporto madre/ figlio, fonda-
In particolare, l’art. 9, comma 4, di tale      essere disposta o mantenuta la custodia           mentale per lo sviluppo e la crescita della
Convenzione, garantisce al minore il            cautelare della madre in carcere (ovvero          prole, anche sotto l’aspetto della cura e
divieto di essere separato dai propri geni-     del padre, qualora la madre sia deceduta          delle attenzioni che un genitore - in parti-
tori e, nel caso in cui la separazione sia il   o assolutamente impossibilitata a dare            colar modo la madre – può rivolgere al
risultato di provvedimenti “di detenzione       assistenza alla prole), salvo che sussi-          proprio figlio, portatore di handicap grave
o imprigionamento, esilio, espulsione o         stano esigenze cautelari di eccezionale           e quindi persona fragile.
morte di entrambi i genitori o solo uno di      rilevanza.                                        La normativa sopracitata di tutela sia
essi, o del fanciullo, avvenuta in costanza     In presenza di tali esigenze la medesima          della funzione materna che dell'infanzia
di detenzione”, lo Stato ha l’obbligo di        legge consente la possibilità di disporre         (ai sensi degli articoli precitati 27 , terzo
fornire le necessarie informazioni concer-      la custodia cautelare nei confronti della         comma e 31, secondo comma, della
nenti il luogo dove si trovano il familiare     donna incinta e della madre di prole di età       Costituzione) , è stata di recente com-
o i familiari, a meno che la divulgazione       non superiore ai sei anni in uno dei preci-       mentata dalla Ministra della Giustizia
di tali informazioni possa mettere a            tati I.C.A.M.                                     Cartabia nella sua audizione davanti alla
repentaglio il benessere del fanciullo.         Inoltre con la stessa legge n. 62 del 2011        Commissione parlamentare per l'infanzia
Non vi è dubbio come la sopraddetta Con-        si è permesso a donna incinta o madre di          dello scorso 17 febbraio. In tale occasione
venzione abbia influito sulle modifiche         prole di età inferiore ai dieci anni, con lei     la Ministra ha affrontato il problema con-
apportate dalla legge n. 40 del 2001, e         convivente, di scontare la reclusione non
dalla legge n.62 del 2011, alle disposizioni    superiore a quattro anni (anche se costi-
riguardanti la situazione delle madri con       tuente parte residua di maggior pena)
figli minori nelle carceri, contenute nella     nella propria abitazione, o in altro luogo
precitata legge n. 354 del 1975.                di privata dimora, ovvero in luogo pub-
Nello specifico, la legge n.40 del 2001,        blico di cura, assistenza o accoglienza,
rubricata “Misure alternative alla deten-       ovvero nelle case famiglia protette.
zione a tutela del rapporto tra detenute e      Ancora la precitata legge ha consentito la
figli minori”, ha innovato la originaria        possibilità di scontare per le madri erga-
riforma dell'ordinamento giudiziario del        stolane, quindici anni di detenzione,
1975 con un'apertura incisiva verso la          presso un istituto a custodia attenuata
detenzione domiciliare speciale delle           per detenute madri (ICAM) .
madri recluse e l’assistenza all’esterno        La legge n. 62 del 2011 disciplina, inoltre,
dei loro figli minori, con lo scopo fonda-      il diritto di visita al minore infermo , anche
mentale di raggiungere due obiettivi:           non convivente, da parte della madre
incrementare la tutela del minore nel           detenuta o imputata ovvero del padre
periodo dell’infanzia e della fase preado-      nelle stesse condizioni, nonché il diritto
lescenziale, assicurando alla prole delle       della detenuta o imputata di essere auto-         creto dei bambini in carcere con le loro        Nella foto:
                                                                                                                                                  la Ministra
condannate l’assistenza materna in modo         rizzata dal giudice ad assistere il figlio        madri, affermando: "La nostra meta              Marta Cartabia
continuativo e in ambiente familiare e          durante le visite specialistiche, relative a      ideale è mai più bambini in carcere...
l’abolizione delle ricadute negative sullo      gravi condizioni di salute. Tale ultimo           occuparsi delle detenute madri vuol dire
sviluppo psicofisico della "carcerazione"       diritto spetta anche al padre nel caso in         occuparsi dei bambini innocenti che , loro
dei minori figli di detenute.                   cui la madre sia deceduta o assoluta-             malgrado sono costretti a conoscere e
Un significativo ulteriore passo in avanti      mente impossibilitata a dare assistenza           sperimentare il carcere. Reclusi loro
è stato inoltre compiuto dalla legge n. 62      alla prole.                                       stessi insieme alle madri."
del 2011, che ha ulteriormente riformato        Si deve osservare, inoltre che, con la sen-       A siffatta giusta affermazione si associa la
l’assetto normativo prevedendo, per la          tenza della Corte Costituzionale n.18 del         Presidente della precitata Commissione par-
prima volta, l’operatività di un modello        14 febbraio 2020, è stata dichiarata l’ille-      lamentare, On. Licia Ronzulli, che dichiara:
basato sui cosiddetti “I.C.A.M.” ( istituti     gittimità costituzionale dell’art. 47             "Ci sono ancora troppi bambini senza colpa
a detenzione attenuata per madri dete-          quinquies, comma 1, della legge n. 354            costretti a vivere dietro le sbarre. Minori
nute), cioè sedi esterne agli istituti          del 1975, nella parte in cui non prevede la       senza un padre che trascorrono l'infanzia in
penitenziari, dotati di sistemi di sicurezza    possibilità di concedere la detenzione            un contesto opposto a quello in cui ogni
non riconoscibili dai bambini destinate         domiciliare speciale alle detenute madri          bambino dovrebbe crescere."
                                                                                                                                                    s

                                                N.303 • MARZo 2022 POLIZIA PENITENZIARIA • PAG. 13
CONTEST FOTOGRAFICO
                                                                                     rivista@sappe.it

                                                             Partecipa
               In effetti vi è stata una diminuzione di
               bambini detenuti con le madri dai quaran-

                                                             alla gara.
               totto minori del 2019 agli attuali sedici,
               di cui nove distribuiti nell'ICAM di Lauro
               in provincia di Avellino, due nell'ICAM di
               Milano, due in quello di Torino e uno a
               Venezia.
               Ma sicuramente occorre fare di più , in
                                                             Invia una foto.

Nella foto:    una prospettiva di riforma legislativa,
   la stanza
di un ICAM
               quale quella prospettata dalle due propo-
               ste di legge Siani (del 2019) e Bellucci
               (del 2021), che mira ad implementare la
               tutela dei minori delle madri soggette a
               detenzione in carcere, al fine di evitare,
               quanto più possibile, l’entrata in carcere
               dei bimbi, consentendo loro di accedere
               ad un vero e proprio percorso di sviluppo
               psicofisico che li porti ad essere in grado
               di confrontarsi con bimbi educati in
               libertà.
               In particolare entrambe si propongono di
               superare il sistema fondato sulla centra-
               lità degli ICAM, favorendo l’istituzione di
               case famiglia protette, ove collocare le      Si è conclusa la gara fotografica del mese di febbraio 2022 con la vittoria
               madri condannate a pena detentiva con i       di Marzia, in servizio presso la Casa Circondariale di Ragusa che ha rice-
               loro figli minori fino a sei anni (proposta   vuto 1.976 preferenze.
               Siani), ovvero fino ai dieci anni (proposta
               Bellucci), case che, a tutt’oggi, risultano   “Una sognatrice è una vincitrice che non si è mai arresa!”
               essere esclusivamente due, nei comuni di
               Roma e Milano.                                  Le foto degli altri partecipanti sono state registrate nell’archivio foto,
                                                               ognuna nella categoria scelta dall’utente che l’ha inviata.
               ( 1 ) Per un approfondimento di queste          Intanto è in fase di conclusione la gara per il mese di marzo 2022 e a
               problematiche si veda il pregevole arti-        breve inizierà quella di aprile 2022. Invia le tue foto e condividile con
               colo di Federico Mancini "Genitori              i tuoi amici. Ricorda che è possibile votare una volta al giorno per ogni
               detenuti e figli minori" , in pubblicazione
                                                               foto. Cosa aspetti? Regolamento completo su:
               sulla Rivista Temi Romana , organo del
               Consiglio dell'Ordine degli avvocati di         www.poliziapenitenziaria.it
               Roma.

                                               PAG. 14 • POLIZIA PENITENZIARIA MARZo 2022 • N.303
a cura di Erremme             LE RECENSIONI        ANPDI una storia lunga
                                                                                                      al fianco della Folgore
                                                                                 rivista@sappe.it

                                                  I
                                                                                                      Tre quarti di secolo
  Valerio Calzolaio                                    n un'alba livida e fredda del gennaio
                                                                                                      al seguito dell’Esercito
                                                       '79, sulle alture della Genova popo-
  ISOLE CARCERE                                        lare, due colpi di pistola sparati a

                                                                                                    L
                                                       bruciapelo uccidevano l'operaio                     a Presidenza Nazionale dell’Associa-
  GRUPPO ABELE Edizioni                           comunista Guido Rossa.                                   zione Nazionale Paracadutisti
  pagg. 240 - euro 23,00                          Lo uccidevano al buio, nell'ora in cui gli               d’Italia (A.N.P.d’I.) ha pubblicato un
                                                  operai vanno a lavorare. E cosí quell'alba               libro in cui il senso del dovere e l’or-

Q
           uesto libro è molto interessante e     era anche un tramonto. Annunciava la              goglio di appartenenza sono palpabili in
           approfondisce la peculiarità della     sconfitta politica delle brigate rosse,           ogni pagina e si mischiano alla gloriosa ed
           carcerazione insulare dall’antichità   segnava la fine della loro illusione di con-      eroica storia dei Parà. L'Associazione nasce
           ai giorni nostri. Quale significato    quistare il favore delle classi lavoratrici.      nel 1946 e si consolida nell'attuale forma
ha assunto nei secoli, e ha tutt’ora, la reclu-   Ma la vita del «compagno Rossa», cam-             giuridica dal 1956 su proposta del Ministro
sione su territori lontani dalla terraferma?      pione d'arrampicata dalle Alpi                    della Difesa. Nel 1960 ha assunto l'attuale
Quali vicende storiche e quale immaginario        all'Himalaya, paracadutista, fotografo, non       denominazione di A.N.P.d'I. Oggi l'Associa-
(letterario, cinematografico, culturale etc.)     si esaurisce nella sua morte. Né si limita a      zione d'Arma dei paracadutisti italiani, i cui
si legano a questa condizione? Che ruolo          riflettere la morte di un'utopia operaista        scopi statutari sono di altissimo spessore
hanno oggi questi penitenziari, da quelli         respinta dal movimento operaio.                   morale, rappresenta la principale organiz-
ancora attivi a quelli che ormai fanno parte      Grazie allo scavo archivistico di Sergio Luz-     zazione paracadutistica italiana con oltre
del patrimonio storico-paesaggistico?             zatto - e grazie al suo talento narrativo - la    130 Sezioni su tutto il territorio nazionale,
A queste domande risponde compiuta-               storia di un «fresatore meraviglioso»             circa 10.000 soci annual-
mente l’autore Valerio Calzolaio, giornalista     diventa qui il ritratto, sorprendente ed          mente iscritti, sei Scuole
e saggista, già deputato dal 1992 al 2006         esemplare, di un italiano nel dopoguerra.         di paracadutismo, oltre
e sottosegretario al Ministero dell’ambiente      La parabola di un alpinista sceso giú in          160 Istruttori di paraca-
tra il 1996 e il 2001. Isole carcere è un         mezzo agli uomini per cercare insieme a           dutismo con qualifica
volume denso di dati ed è suddiviso in tre        loro la strada della liberazione. Q               riconosciuta dall'Autorità
sezioni. Una prima parte è dedicata agli          uel che mi ha sorpreso, in negativo, è che        Militare. Il diritto alle “ali
aspetti storici, biologici e socioculturali che   anche in un libro in cui si racconta la storia    d'argento”, ottenuti gra-
hanno portato gli esseri umani a raggiungere,     di una vittima del terrorismo, accennando         zie ai corsi organizzati
colonizzare e utiliz- zare le isole come car-     al sequestro di Aldo Moro ed al massacro          proprio dall’A.N.P.d’I ha
ceri. La seconda è invece dedicata alle 22        dei componenti la sua scorta, l’autore parla      consentito a moltissimi
schede relative ad altrettante isole carcere,     di “cinque uomini della scorta trucidati in       carabinieri, finanzieri,
completate da fotografie e mappe, scelte          via Fani”, a Roma. E poche pagine dopo,           poliziotti, marinai e avieri
fra centinaia per costituire una narrazione       parlando dell’uccisione di Francesco Coco,        di indossare il brevetto di
storica rappresentativa di tutte. Da Alcatraz     procuratore generale della Repubblica             paracadutista          senza
a Goli Otok, da Garden Key ad Hashima,            presso la Corte di Appello di Genova, si          stella sulle proprie uni-
passando per Asinara, Favignana e Lampe-          ripete. “Trucidata la scorta”. Come se que-       formi. Il libro racconta
dusa. Le schede raccontano, oltre la vita         gli eroici uomini trucidati senza pietà da        tanti, tantissimi bei
reale, anche i tanti universi narrativi nati      quei folli criminali non meritassero di           momenti di vita associa-
attorno alle isole carcere: dal film Fuga da      essere ricordati con il loro nome ed il loro      tiva a testimonianza di
Alcatraz a Edmond Dantès, l’unico perso-          cognome. Perché?                                  una vitalità che rende
naggio mai fuggito dall’isola di If. Infine,      Perché sempre si dice e scrive più o meno         onore all’Associazione. La
nella terza parte del libro, l’Autore raccoglie   cosi, “la scorta di Moro fu uccisa” o “il         pubblicazione può essere
e classifica tutte le isole carcere cono-         procuratore Coco fu ucciso con la sua             ordinata alla Presidenza
sciute: un elenco unico nel suo genere, che       scorta”? Quegli uomini avevano nome e             (admin@assopar.it) pre-
invita il lettore a segnalare quelle mancanti.    cognome ed è con le loro generalità che           vio versamento su
                                                  devono essere ricordati: Raffaele Iozzino,        c.c.postale n. 32553000
  Sergio Luzzato                                  Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio           o Bonifico su iban:
                                                  Rivera e Francesco Zizzi. A Genova, con           IT97K0200805209000
  GIU’ IN MEZZO AGLI                              Francesco Coco, furono trucidati anche            400344815 intestato a
                                                  l’Agente addetto alla tutela Giovanni Sapo-       Associazione Nazionale
  UOMINI. Vita e morte                            nara e l’appuntato Antioco Deiana che era         Paracadutisti d'Italia -
  di Guido Rossa                                  rimasto all’interno dell’auto di scorta.          Presidenza Nazionale di
  EINAUDI Edizioni                                E allora ricordiamoLi con i Loro nomi e           euro 10,00 (+ spese di
                                                  cognomi. Ad imperitura memoria del Loro           spedizione da 1 a 5 libri di
  pagg. 240 - euro 16,00                          estremo martirio.                                 euro 1,50).

                                                  N.303 • MARZo 2022 POLIZIA PENITENZIARIA • PAG. 15
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