Scuola e dintorni 2 - LICEO PETILIA

Pagina creata da Mario Di Marco
 
CONTINUA A LEGGERE
Scuola e dintorni 2 - LICEO PETILIA
Scuola e dintorni
Giornale del Liceo Scientifico, Linguistico e delle Scienze Umane - Petilia Policastro, Cotronei e Mesoraca
Dirigente Scolastica Antonella Parisi       Anno Scolastico 2020-2021          Responsabile Giovanni Ierardi

                                                                                                               2
Scuola e dintorni 2 - LICEO PETILIA
Scuola e dintorni
Giornale del Liceo Scientifico, Linguistico e delle Scienze Umane - Petilia Policastro, Cotronei e Mesoraca
Dirigente Scolastica Antonella Parisi                                    Responsabile Giovanni Ierardi                                              Anno Scolastico 2020-2021   2
                                                                            in questo numero
                                   Prima pagina                                                      Centenario di Leonardo Sciascia   13/14
                                    GUARDANDO                                                           IL MIO OMAGGIO
                                    OLTRE LA PANDEMIA                                              A LEONARDO SCIASCIA
                                    di Antonella Parisi                                                     di Luigi M. Lombardi Satriani

                                   3                                                                 Centenario di Leonardo Sciascia   15/16
                                    LA SHOAH                                                              IL GIORNO DELLA CIVETTA
                                    È UN EVENTO UNICO                                                                        di Giovanni Ierardi
                                    A cura della II A (Liceo Scientifico di Petilia)                        IO FACEVO IL BANDITORE
                                                                                                                              di Silvestro Pulerà
                                    LA LIBERTÀ A UN PASSO
                                    di Caterina Corea                                                            SPERANZA E IMPEGNO
                                                                                                                              di Elena Bertonelli
                                    DA FOSSOLI A PRAGA,                                                    CHISSÀ DOVE È ARRIVATA
                                    PER NON DIMENTICARE                                                   “LA LINEA DELLA PALMA”?
                                    di Giusy Marrazzo e Vanessa Liberto                                          di Francesca della Ratta-Rinaldi
                                   4/5                                                               Centenario di Leonardo Sciascia   17/18
                                    CIÒ CHE È SUCCESSO                                                       IL MIO AMICO NANÀ
                                                                                                                                 di Melo Freni
                                    NON SI RIPETA MAI PIÙ
                                    A cura della V D (Liceo Scientifico di Cotronei)
                                                                                                    PREMESSA AL VOLUME DI
                                                                                                   MELO FRENI Il senso delle cose
                                    RIFLETTERE E RICORDARE                                                               di Leonardo Sciascia
                                    A cura della III B (Liceo Economico Sociale)                 LETTERA DELLA MOGLIE DI
                                                                                                    SCIASCIA A MELO FRENI
                                   6                                                                                                       19
                                    SUPERIAMO                                                                        L’ARTE DELLA
                                    PREGIUDIZI E STEREOTIPI                                                           TRADUZIONE
                                    di Alessia Lechiara                                                   di Isabella Fazio e Maria Proietto

                                   7                                                                                                   20/21
                                    MARISA RODANO                                                                I liceali petilini insieme al
                                    COMPIE 100 ANNI                                           Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro
                                    La Dirigente Antonella Parisi a Marisa Rodano             UN ALBERO PER IL FUTURO
                                    “AUGURI DI BUON 100° COMPLEANNO!”
                                                                                                                               di Luigi Concio
                                    Marisa Rodano scrive alla Dirigente Antonella Parisi
                                    “VI ABBRACCIO TUTTI”

                                   8/9                                                                                         22/23/24
                                    Centesimo anniversario di Marisa Rodano:                                     Come un fiore in un deserto
                                    penso quando venne al nostro Liceo
                                                                                                      IL FALSO PESSIMISMO
                                    CENTO ANNI DI CONQUISTE                                                   DI LEOPARDI
                                    di Mario Bonofiglio                                                                  di Angela Marazzita

                                   10                                                                                                  25/26
                                    VIOLENZA DI GENERE:                                               LA MERCE IN FORMA
                                    PREVENZIONE E CORAGGIO!                                         VIVENTE TRANSITORIA
                                    di Elvira Tripodi e Martina Pace                                                   di Annamaria Rivera

                                   11/12 Centenario di Leonardo Sciascia                                                               27/28
                                    LEONARDO SCIASCIA:                                        MASCHERE E MASCHERINE
                                    UN FOTOGRAFO “ATIPICO”                                                  di Luigi M. Lombardi Satriani
                                    di Giulia Nero

In copertina Leonardo Sciascia
In terza di copertina Lavori di liceali sulla Giornata della Memoria
In retrocopertina La senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz

                                            Stampato il 19 febbraio 2021 nella Tipografia DUE L                   di Mesoraca (KR)
Scuola e dintorni 2 - LICEO PETILIA
Scuola e dintorni                                                                                                                  Prima pagina

                GUARDANDO OLTRE LA PANDEMIA
                                                     di Antonella Parisi (Dirigente Scolastica)

                 “Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un               alcuni aspetti valoriali che sono al centro del benessere della
                 po’…”                                                     famiglia e della società.
                 La nostra vita è un insieme di ricordi ed emozioni        “L’anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa ancora qui non
                 che ci permettono di individuare momenti                  va… si esce poco la sera, compreso quando è festa e c’è chi ha
                 felici e spensierati, vissuti armoniosamente, e           messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra”.
   Antonella
     Parisi
                 momenti di tristezza, ansia, paura, incertezza.           L’anno 2020 è stato un anno particolare, pieno di eventi di
                 Le canzoni sono sempre parte integrante di                portata mondiale: Il Regno Unito esce dall’Unione Europea; gli
questo processo di ricordi e L’anno che verrà di Lucio Dalla               USA attaccano l’Iran, uccidendo Soleimani (generale iraniano)
è una canzone, che, pur avendo qualche riferimento all’epoca               con il rischio di una terza guerra mondiale; l’imponente incendio
nella quale è stata scritta, è ancora attualissima e, in alcuni            in Australia; la morte di importantissime figure del mondo dello
punti, profetica. L’amicizia, le relazioni sociali, nel testo              sport e della politica; il primo lockdown per l’Italia, numero
del cantautore bolognese, sono intese come valore primario                 dei contagi e dei morti che cresce incessantemente, sanità al
della società, elemento fondamentale… “e siccome sei molto                 collasso; le immagini drammatiche dei furgoni dell’esercito in
lontano, più forte ti scriverò. Da quando sei partito c’è una
grossa novità”… Anche in quel caso la distanza fisica richiedeva
una comunicazione più energica e la sofferenza per la partenza
dell’amico era compensata da una rassegnazione interiore.
Oggi la pandemia da Covid-19 ci ha portato a vivere una
condizione inedita, sia sul piano personale che nei rapporti
sociali; abbiamo modificato drasticamente pensieri, emozioni
e relazioni in ambito professionale, familiare e sociale,
come se ci trovassimo in una dimensione del tutto alterata
della libertà personale. Ciascuno di noi è stato chiamato
rapidamente a modificare abitudini e a costruire nuove abilità
e nuovi automatismi per adattarsi ad una mutata situazione
sociale. La distanza fisica è diventata distanziamento sociale.
Comportamenti che prima erano consueti, sono diventati
dannosi e vanno evitati per il rischio di essere contagiati o di
essere portatori del contagio.
Tuttavia, un effetto positivo della pandemia che stiamo vivendo
è quello di averci aperto gli occhi su ciò che veramente è
essenziale e indispensabile e ci ha fatto riscoprire il valore delle
piccole cose, dei piccoli gesti che riempiono il cuore. Poco
spesso ci soffermiamo a pensare quanto sia importante e vitale                             Il cantautore Lucio Dalla (1943-2012)
la realtà che ci circonda, troppo in fretta ci dimentichiamo di            fila nel centro di Bergamo per trasportare le bare, le immagini
                                                                           di Papa Francesco, solo in una Piazza San Pietro deserta, per
                                                                           la benedizione urbi et orbi, o del Presidente Mattarella solo
                                                                           all’Altare della Patria a rendere omaggio alle vittime di guerra
                                                                           e del Covid, il rientro di Silvia Aisha Romano; il Black Lives
                                                                           Matter; la grave esplosione a Beirut.
                                                                           Anche per me personalmente è stato un anno particolare
                                                                           visto che, dal 1° settembre 2020, ho assunto l’incarico di
                                                                           Dirigente Scolastico, un nuovo ruolo, giunto in un momento
                                                                           particolarmente complesso ed incerto in ordine al possibile
                                                                           futuro sviluppo della pandemia Covid-19.
                                                                           Ho dovuto raccogliere la sfida di guidare una comunità scolastica
                                                                           e istituzionale in un momento “epocale” anche per la scuola.
                                                                           Tutti noi, il 24 settembre 2020, al suono della prima campanella,
                                                                           eravamo consapevoli che sarebbe stato un anno scolastico
                                                                           diverso, sicuramente il più difficile dal dopoguerra ad oggi. E
                                                                           la scuola, pilastro della società, è stata pronta ad agire secondo
                                                                           l’urgenza che la situazione imponeva, contemperando i principi
                                                                           di precauzione, di proporzionalità e di doverosità dell’azione.
                                                                           Anche in questo caso l’emergenza Covid-19 ha ricordato
                                                                           a tutti la “centralità della scuola”, ed ha evidenziato che il
                  Il filosofo Seneca (4 a.C. - 65 d. C.)                   Sistema d’Istruzione deve essere una priorità, per cui qualsiasi
Scuola e dintorni 2 - LICEO PETILIA
2                                                                                                                                   Scuola e dintorni
risorsa si investa sulla scuola non sarà mai una perdita, ma un è uno spiraglio di luce e di speranza per la lotta contro questo
investimento sicuro per l’oggi e per il futuro. “Non ci siamo mai terribile virus e, in questi primi giorni dell’anno, il piano
accorti così tanto dell’importanza della Scuola come da quando vaccinale è già partito in tutte le Nazioni del mondo.
siamo stati costretti dall’emergenza sanitaria a chiuderla” - dice E poi il 2021 dovrebbe essere l’anno del Recovery Plan, degli
Massimo Recalcati in un suo recente articolo su la Repubblica interventi nel settore economico messo in ginocchio dalla
in cui parla della nuova generazione Covid. Afferma: “Insegnare pandemia, delle progettualità decisive per il futuro del Paese,
davanti ad uno schermo significa non                                                                      rivoluzione         green,        innovazione,
indietreggiare di fronte alla necessità di                                                                digitalizzazione,         investimenti         in
trovare un nuovo adattamento imposto                                                                      ricerca e formazione.
dalle avversità del reale, testimoniando                                                                  Il mio auspicio è che i nostri
che la formazione non avviene mai                                                                         governanti puntino alla realizzazione
sotto la garanzia dell’ideale, ma sempre                                                                  di nuove infrastrutture per una mobilità
controvento, con quello che c’è e non                                                                     sostenibile, alla centralità della salute,
con quello che dovrebbe essere e non                                                                      mediante il potenziamento del Servizi
c’è”. Ho avuto modo di sperimentare,                                                                      Sanitari territoriali, all’attenzione
l’anno scorso come docente, e                                                                             all’inclusione         e     alla      coesione
quest’anno come dirigente scolastico,                                                                     territoriale.
che la DAD, nata nell’emergenza, oggi                                                                     Che questo 2021 possa davvero far
ribattezzata Didattica digitale integrata                                                                 risvegliare l’uomo, possa scuotere gli
(DDI), può diventare un’opportunità                                                                       animi, possa cambiare un mondo, in
per scoprire validi processi di                                                                           cui ciascuno di noi, nel suo piccolo, è
insegnamento-apprendimento e, pur                                                                         chiamato ad adoperarsi, impegnandosi
nella consapevolezza che nulla può                                                                        in prima persona.
sostituire appieno ciò che avviene,                                                                       E, nonostante tutto il grigio dell’anno
                                                           Testa di Giano bifronte
in presenza, in una classe, anche                                                                         precedente, si esalti la voglia alla
con la DDI si è comunque potuto dar vita a un “ambiente di vita, al sogno, al continuare ad esser presenti a se stessi e per
apprendimento” nuovo e stimolante.                                        gli altri (vedi amico mio / come diventa importante / che in
Ed ancora il testo di Lucio Dalla parla da sé e scatta così un questo istante ci sia anch’io) contro ogni paura, debolezza
tempismo incredibile con la situazione che stiamo vivendo: i e indifferenza altrui, in cui si integra un’importante lezione
sacchi di sabbia vicino alla finestra rappresentano la paura, la che viene catturata un attimo prima della fine dell’anno ormai
quale, però, non riesce ad uccidere l’immortale speranza che, con vecchio, inteso come un momento di rivoluzione personale:
l’arrivo del nuovo anno, tutto possa cambiare “Ma la televisione accettare il mondo per quel che è, ma non subirlo, bensì
ha detto che il nuovo anno / porterà una trasformazione”, cercando di farlo ruotare in un moto più armonioso e giocoso
in quello che è un miscuglio di illusioni e bisogno di affetto, (L’anno che sta arrivando tra un anno passerà / io mi sto
di abbracci, di calore familiare, di amore e di sicurezza, non preparando, è questa la novità).
solo durante le ricorrenze (sarà tre volte Natale e festa tutto il Il domani non si attende ma si prepara, ma il domani può
giorno), ma per tutto l’anno, e che sia fruibile per tutti, a partire attrarre e può far paura. Bob Marley diceva “Non aver paura
dai più sfortunati.                                                       del domani, perché in fondo oggi è il giorno che ti faceva paura
L’anno nuovo è arrivato anche per noi e si spera di cancellare ieri”.
i ricordi dolorosi e amari                                                                                               Sospeso fra due impulsi
delle perdite subite, di                                                                                                 ugualmente            irrazionali
un’esistenza sofferta ma,                                                                                                – la paura e la speranza
per tanti altri, ricompensata                                                                                            – l’uomo deve affrontare
dall’enorme dono della                                                                                                   una sorta di scommessa
vita.                                                                                                                    pascaliana: e, anche se
E Gennaio diventa il                                                                                                     la paura è talvolta più
mese      della      speranza.                                                                                           persuasiva, deve scegliere
Per gli antichi romani                                                                                                   comunque la speranza.
il mese di gennaio era                                                                                                   È quello che diceva il
il simbolo di un nuovo                                                                                                   filosofo Seneca all’amico
inizio, significativamente                                                                                               Lucilio poco meno di
incarnato nel dio Giano: Infermieri, medici e operatori sociosanitari ricevono i primi vaccini allo Spallanzani duemila anni fa:“Nulla
divinità con una doppia                                                                                                  sembra più certo di quel
faccia, capace di guardare contemporaneamente al passato e al che ci fa paura; ma è molto più vero che le cose temute
futuro, padre del creato e custode della città in tempo di guerra. svaniscono e quelle attese ci ingannano. Osserva bene paura
È da lui, e dal suo affascinante mito, che nasce il nome che e speranza, e ogni volta che sarai nell’incertezza, fatti un
utilizziamo ancora oggi per il primo mese dell’anno.                      favore: abbi fiducia in ciò che ti fa sentire meglio. Anche se
Periodo di passaggio e mutamento, speranza per il futuro il timore dovesse avere più argomenti, tu, comunque, scegli la
profondamente radicata nel passato: il mese di gennaio è sempre speranza”.
stato, da un certo punto della storia in poi, carico di significati
simbolici e sentimenti ancestrali che accompagnavano                                      * Estratto dal numero 3 del mese di gennaio di
l’avvicendarsi delle stagioni e degli anni.                               “Diccica: Fatti sull’orlo del precipizio” giornale a cura della Proloco Siberene.
Con il mese di gennaio è arrivato il vaccino anti Covid-19 che
Scuola e dintorni 2 - LICEO PETILIA
Scuola e dintorni                                                                                                                                 3

                                                      Il valore della memoria

                    LA SHOAH È UN EVENTO UNICO
                                            A cura della II A (Liceo Scientifico di Petilia)

Il 27 Gennaio il Liceo Scientifico “Raffaele      storia; non accettare questa “normalità” che
Lombardi Satriani” ha partecipato a una           tanti, allora accettarono. Si potrà obiettare
diretta di “Sale Scuola Viaggi” dedicata          che la storia dell’umanità è una catena
alla commemorazione della giornata della          ininterrotta di sangue, dolore, orrore, terrore;                     Caterina Corea
Memoria.                                          che popoli sterminano altri popoli da quando
La diretta ha consentito a tutti noi di fare      esiste l’uomo; e per restare ai nostri tempi: i       LA LIBERTÀ A UN PASSO
una visita, seppure virtuale, nel campo di        crimini staliniani, quelli della Cina di Mao;                  di Caterina Corea
Fossoli, un campo di concentramento, oggi         e poi Srebrenica, i macellai alla Slobodan                         Classe II A
in possesso del comune di Carpi, in provincia     Milosevic, Ratko Mladic, Radovan Karadzic;
                                                                                                                          Ecco...
di Modena. La cosa che ci ha maggiormente         i massacri di Pol Pot in Cambogia; quelli
colpito è che per molti anni Fossoli è stato      in Ruanda, gli stermini ignorati in Africa;                  L’ultimo fiore è spuntato
dimenticato, forse perché è stato un luogo di     Aleppo … Tutto vero, tutto giusto.                       dentro al dolore, alla penombra,
transito, dove si sono incrociati tanti diversi   La Shoah, però, è un evento unico. Non si           dentro ad un recinto che non lascerà mai.
destini e tante storie di deportati. Ma è stato   vuole stabilire una gerarchia del dolore, una                    Il suo colore giallo
comunque un luogo del terrore, un’anticamera      classifica dell’orrore più orrore di un altro. Il          mi trasmette serenità, pace,
dell’inferno. Lo stesso Primo Levi, scrittore     fatto è che mai, nella storia dell’umanità si                          felicità.
italiano testimone della Shoah, è passato nel     è progettato con freddezza e determinazione,
                                                                                                                          Ecco...
Campo di Fossoli, come testimonia questo          lo sterminio di un popolo in quanto tale.
suo componimento: Il tramonto di Fossoli Io       Mai si è pianificata questa eliminazione,                       Una farfalla bianca,
so cosa vuol dire tornare / Attraverso il filo    studiando e cercando le formule dei gas più                   che vola sui fili spinati,
spinato / Ho visto il sole scendere e morire      “efficaci”, progettando i ghetti nelle città                            libera.
/ Ho sentito lacerarmi la carne/ Le parole        occupate, costruendo i lager, predisponendo                  Alzo lo sguardo al grigio,
del vecchio poeta / “Possono i soli cadere e      la complessa rete dei trasporti. Un orrore                      ma io io lo vedo blu,
tornare / A noi, quando la breve luce è spenta    fatto sistema; è questa la differenza.               perché, sì, mi hanno tolto tutto, ma non
/ Una notte infinita è da dormire” (7 febbraio    Su questo e su tanto altro, abbiamo riflettuto,
                                                                                                         la libertà di immaginare e sognare.
1946).                                            perché, il valore della Memoria non venga
A questo serve il Giorno della Memoria: è un      meno anche e soprattutto tra noi giovani, che                    Sognare la libertà.
riconoscere, non dimenticare questa terribile     siamo il futuro dell’umanità.                                    Riavere la libertà.

          DA FOSSOLI A PRAGA, PER NON DIMENTICARE
                             di Giusy Marrazzo e Vanessa Liberto (IV A Liceo Scientifico di Petilia)

                                Lo scorso Mercoledì 27 Gennaio, riportò il campo all’assetto originale per creare un luogo di
                                in occasione della Giornata della accoglienza. E i volontari furono i primi a prendersi cura del
                                Memoria, abbiamo partecipato posto.
                                all’iniziativa       organizzata In seguito, siamo stati in collegamento da Praga e abbiamo
                                dall’agenzia    “Sale      Scuola visto la sinagoga Pinkas e il Museo di Teresin. Il primo è uno
     Giusy         Vanessa
                                Viaggi” e dalla Fondazione dei luoghi più famosi della città di Praga e oggi rappresenta
    Marrazzo       Liberto
                                Fossoli, che ci ha dato la un monumento: al suo interno, sono presenti sulle pareti 80
 possibilità di visitare virtualmente il campo di Fossoli e tutti mila nomi di ebrei cechi e moravi periti durante il nazismo,
 i luoghi dove si sono verificati gli eventi più terribili che la divisi per famiglie e scritti in ordine alfabetico. Invece, nel
 storia abbia mai conosciuto.                                         Museo di Teresin, vi sono rappresentati alcuni disegni di
 Fossoli ha una funzione nazionale e una storia europea. In bambini, che un professore nascose dentro una valigia.
 questo campo passarono oltre cinquemila                                                 È stata un’esperienza interessante
 prigionieri, tra cui Primo Levi e molti                                                 e molto utile, volta a trasmettere,
 oppositori politici. Il campo era così                                                  ricordare e raccogliere quei piccoli
 diviso: a sinistra vi erano le baracche                                                 frammenti di storia che non devono
 degli ebrei ed erano precisamente otto; a                                               essere assolutamente dimenticati. Le
 destra vi erano gli oppositori politici. Il                                             vicende susseguitesi nel ventesimo
 comando veniva gestito da un tedesco e                                                  secolo sono state atroci e molto difficili,
 da un italiano. Si trattava di un campo di                                              ma è necessario commemorare le
 transito successivamente abbandonato;                                                   vittime ed è un dovere conoscere la
 solo nel 1996 nacque la Fondazione                                                      storia che ci precede, per far sì che gli
 Fossoli, ossia quando il Comune                     Un disegno del Museo di Teresin     errori commessi non vengano ripetuti.
Scuola e dintorni 2 - LICEO PETILIA
4                                                                                                                   Scuola e dintorni

                                                        Il Giorno del Ricordo
                    CIÒ CHE È SUCCESSO NON SI RIPETA MAI PIÙ
                                            A cura della V D (Liceo Scientifico di Cotronei)

Il Giorno del Ricordo, il 10                                                                     nell’ultima fase della Seconda
febbraio, è stato istituito al fine di                                                           Guerra mondiale e nell’immediato
conservare e rinnovare la memoria                                                                dopoguerra”.
della tragedia di tutte le vittime                                                               Dobbiamo partire parlando della
delle foibe. Proprio per questo
gli alunni delle classi III, IV e V
del Liceo Scientifico “Raffaele
Lombardi Satriani” di Cotronei
                                               “       Fummo condotti in sei, legati
                                                 insieme con un unico filo di ferro, oltre
                                                   a quello che ci teneva avvinte le mani
                                                 dietro la schiena, in direzione di Arsia.
                                                                                                 situazione italiana alla fine della
                                                                                                 Prima Guerra Mondiale. Con i
                                                                                                 trattati di Parigi del 1919 l’Italia
                                                                                                 ricevette i territori austriaci
hanno ritenuto necessario riflettere              Indossavamo i soli pantaloni e ai piedi        della Venezia Giulia, dell’Istria
e far riflettere sull’avvenimento                avevamo solo le calze. Un chilometro di         e della Dalmazia e, negli anni a
terribile, taciuto per circa 60 anni,           cammino e ci fermammo ai piedi di una            seguire, avvenne un processo di
che è il massacro delle foibe.                  collinetta dove, mediante un filo di ferro,      italianizzazione di questi luoghi.
Cosa si intende per “foibe”? Questo              ci fu appeso alle mani legate un masso          Dal 1922 con l’avvento del
termine ha duplice significato:
1) al singolare, di “buca naturale
tipica dell’Italia del nord-est”; 2)
                                                                                  “
                                                 di almeno 20 kg. Fummo sospinti verso
                                                 l’orlo di una foiba, la cui gola si apriva
                                                                                                 Fascismo in Italia questo processo
                                                                                                 di italianizzazione si intensificò
                                                                                                 violentemente, attraverso una serie
                                                            paurosamente nera.
al plurale, invece, di “fosse comuni                                                             di costrizioni ed imposizioni, ad
per l’occultamento dei cadaveri                                                                  iniziare dall’imposizione della
delle vittime di rappresaglie                    (Testimonianza di un sopravvissuto)             lingua italiana e la cancellazione
militari e di assassini politici, con                                                            di tutte le tradizioni slave che
particolare riferimento agli eccidi                                                              avevano caratterizzato la società
compiuti dai partigiani iugoslavi in                                                             di quei luoghi fino a quegli
Istria, Dalmazia e Venezia Giulia                                                                anni. Ciò indurì gli animi dei

                              RIFLETTERE E RICORDARE
                                       A cura della III B (Liceo Economico Sociale di Mesoraca)

    I ragazzi del Liceo “Raffaele Lombardi Satriani” hanno             Le vittime furono più di diecimila. Furono uccisi non
    commemorato la “Giornata del Ricordo” con una diretta              solo fascisti e avversari politici, ma anche e soprattutto
    Live da Trieste e dal Carso, i luoghi che hanno visto              civili, donne, bambini, persone anziane e tutti coloro che si
    consumarsi l’eccidio delle foibe. La diretta è stata               opposero alla violenza dei partigiani titini. Le zone colpite
    organizzata dall’associazione Sale Scuola Viaggi, che ha           furono quelle della Venezia-Giulia e dell’Istria, in cui ad
    raccolto testimonianze, filmati e racconti per ricostruire         oggi sono state trovate più di 1700 foibe.
    una delle pagine più buie della storia italiana, per ricordare     I soldati di Tito facevano irruzione di notte nelle abitazioni
    le migliaia di innocenti giuliani ed istriani, barbaramente        dei civili, caricando sui camion decine di persone alla
    trucidati dai partigiani jugoslavi di Tito, tra il 1943 e il       volta. Le vittime venivano poi legate l’una all’altra con
    1947. Una pagina dolorosa e drammatica, avvolta per lungo          corde, fil di ferro, filo spinato e poi disposte sull’orlo del
    tempo nell’oblio e nel silenzio. Infatti, solo dopo la caduta      precipizio. I primi, poi, venivano fucilati trascinando con
    del muro di Berlino e l’autoestinzione del comunismo               sé anche tutti gli altri, che spesso morivano dopo ore di
    sovietico, nel 1989, qualche debole spiraglio si è aperto          agonia. Talvolta, prima della morte le vittime venivano
    per riportare a galla, poco alla volta, la verità sulla tragedia   torturate e seviziate. Nelle fosse carsiche sono state trovate
    delle terre orientali italiane.                                    donne stuprate, uomini evirati, cadaveri decapitati…
    Il 3 novembre 1991, il Presidente della Repubblica                 La foiba di Basovizza, alle porte di Trieste, è divenuta
    Francesco Cossiga si recava in pellegrinaggio alla foiba di        l’emblema dello sterminio. Non è una cavità naturale, ma
    Basovizza e, in ginocchio, chiedeva perdono per un silenzio        un pozzo di una miniera di carbone abbandonata, con una
    durato 50 anni. Tuttavia, bisognerà attendere l’anno 2004          fenditura di 226 metri, in cui trovarono la morte migliaia di
    per l’approvazione della “legge Menia”, con la quale fu            persone. Ben 500 metri cubi di cadaveri, successivamente
    istituita una vera e propria “Giornata del Ricordo”. Così,         ricoperti di munizioni e detriti, rendono l’idea dell’orrore
    a partire dal 2005, ogni 10 febbraio in Italia si celebra “Il      che si è consumato in questo luogo. Un orrore che non può
    Giorno del Ricordo” dedicato alla commemorazione dei               e non deve essere dimenticato.
    massacri delle foibe e dell’esodo di migliaia di italiani          Rinaldo Sidoli ha scritto che “dimenticare e cancellare le
    dall’Istria, dalla Dalmazia e dalla Venezia Giulia.                foibe è come seppellire la nostra storia” e che “un Paese
Scuola e dintorni 2 - LICEO PETILIA
Scuola e dintorni                                                                                                                          5

sopravvissuti alle violenze dei nazi-fascisti, che decisero di
allearsi con il maresciallo Josip Broz detto Tito che guidava
i soldati comunisti Iugoslavi. Dopo l’armistizio del 1943 il
maresciallo Tito assunse grande potere nelle zone italiane ed
è proprio qui che arrestò centinaia di persone innocenti e le
costrinse a rinunciare alla loro italianità. Coloro i quali non
si sottomisero al suo regime furono costretti a scappare nella
stessa Italia, che per molto tempo li trattò come dei profughi,
oppure vennero gettati nelle foibe e morirono di una morte
lenta e terribile.
Furono circa 250 mila gli italiani costretti a scappare e
trai 4 mila e i 6 mila i morti. Soltanto dal 2004-5 la verità
è stata rivelata. Perché ci sono voluti 60 anni per ricordare
dignitosamente questo dramma italiano? Il problema
                                                                   Il Presidente Sergio Mattarella con la Sen. Avv. Maria Elisabetta Alberti
                                                                    Casellati, Presidente del Senato della Repubblica, e l’On. Roberto Fico,
                                                                   Presidente della Camera dei Deputati, in occasione della Celebrazione del
                                                                        Giorno del Ricordo delle Foibe e dell’Esodo Giuliano-Dalmata

                                                                  della memoria collettiva divenne problema politico, che
                                                                  per convenienza venne taciuto! E nel momento in cui la
                                                                  verità venne a galla, iniziò a dilagare il negazionismo e il
                                                                  riduzionismo delle foibe! Ecco, caro lettore, cosa vogliamo
                                                                  evitare. Il 10 febbraio, anzi, tutti i giorni della nostra vita sono
                                                                  utili per ricordare e dire basta… Dire basta al negazionismo
                                                                  e alla strumentalizzazione politica dei morti. Ricordare di
                                                                  difendere la nostra democrazia e i diritti umani. La tragedia
                                                                  delle foibe è una cicatrice che ci porteremo per sempre
                                                                  addosso. Ed è per questo che dobbiamo sempre ricordare. Per
                     Foibe di Aurora Ruberto                      far sì che ciò che è successo non si ripeta mai più.

  senza memoria è un Paese senza identità”. Ma è nostro
  dovere ricordare anche affinché simili atrocità non abbiano
  più a ripetersi.
                                                                                       FOIBA DI BASOVIZZA
  E Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere                                   O tu che ignaro passi
  è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le                         per questo Carso forte ma buono,
  coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate:                     fermati ! Sosta su questa grande tomba!
  anche le nostre” (Se questo è un uomo).                                               E’ un calvario con il vertice
  Abbiamo voluto fare “nostra” la lezione di questi grandi                       sprofondato nelle viscere della terra.
  scrittori e dare il nostro contributo per abbattere la coltre                      Qui, nella primavera del 1945,
  di silenzio che per troppo tempo ha avvolto un capitolo                         fu consumato un orrendo Olocausto.
  tragico della storia della nostra nazione. Perché, laddove                                  A guerra finita!
  l’odio e l’orrore hanno la meglio sull’umanità, è sempre                     Nell’abisso fummo precipitati a centinaia,
  giusto fermarsi a riflettere e a ricordare.                                 crivellati dal piombo e straziati dalle rocce.
                                                                                      Nessuno ci potrà mai contare!
                                                                                  Avidità di conquista, odio e vendetta
                                                                                congiurarono e infierirono contro di noi.
                                                                                   Essere italiani era la nostra colpa.
                                                                                           A gettarci nel baratro
                                                                                         furono torme di invasori,
                                                                                calati nella nostra terra sotto l’influsso
                                                                                     di una malefica stella vermiglia.
                                                                                             Per viltà gli uomini
                                                                                       non ci hanno reso giustizia.
                                                                              Ce l’ha resa Dio accogliendo i nostri spiriti,
                                                                                       purificati da tanto martirio.
                                                                                 O tu che, ora non più ignaro, scenderai
                                                                                             da questo Carso,
                                                                                 ricorda, e racconta la nostra tragedia

                                                                                Andrea nipote di Esuli | 18/04/2010
             La Foiba di Basovizza, monumento nazionale
Scuola e dintorni 2 - LICEO PETILIA
6                                                                                                                       Scuola e dintorni

                            Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nelle scienze

           SUPERIAMO PREGIUDIZI E STEREOTIPI
                                           di Alessia Lechiara (V A Liceo delle Scienze Umane)

                 L’11 febbraio, in occasione della “Giornata            fallimenti. Grazie ai loro
                 nazionale delle donne e delle ragazze nelle            esempi, sempre più donne
                 scienze”, gli studenti delle classi quarte e quinte    si     appassionano       oggi
                 del nostro Istituto hanno aderito all’evento           alla scienza e chissà, un
                 online promosso dall’Assessorato Regionale             domani, potranno regalarci
    Alessia      all’Istruzione in collaborazione con l’Università      il risultato e il frutto delle
   Lechiara
                 della Calabria, con l’Ufficio Orientamento e il        loro intelligenze brillanti,
Centro di Women’s Studies “Milly Villa”.                                che potrebbero dar vita a
Ospite d’onore è stata Gabriella Greison, fisica, scrittrice,           importanti scoperte.
drammaturga e attrice teatrale italiana. È stato presentato e           Attraverso l’incontro, è
commentato uno dei suoi libri più celebri, intitolato Sei donne         stato, dunque, possibile
che hanno cambiato il mondo. Le sei storie raccolte nel testo           tracciare la storia delle
sono quelle di Marie Curie, Lise Meitner, Emmy Noether,                 donne nella società e nella
Rosalind Franklin, Hedy Lamarr, Mileva Marić. Sei scienziate            cultura scientifica: una
che possono apparire sconosciute a molti, ma che in realtà              storia di emarginazione fino
hanno operato negli anni cruciali del Novecento, caratterizzati         alla fine dell’Ottocento e in
da guerre terribili, ma allo stesso tempo da progressi scientifici      gran parte ancora fino alla
molto importanti. Le sei “eroine” presentate dall’autrice sono          prima metà del Novecento.
molto diverse fra loro, accomunate però dall’amore e dalla              Ancora oggi,è un luogo
passione per la scienza, dalla curiosità che le ha spinte in un         comune consolidato quello
cammino lungo e tortuoso, di cui possono andare fiere, come             secondo cui le ragazze
nel caso della chimica polacca che non poteva frequentare               siano più inclini allo studio
l’università, della fisica ebrea odiata dai nazisti o ancora della      delle materie umanistiche,
matematica tedesca che nessuno amava e stimava, della teorica           “credenza”         sostanziata
serba messa in ombra dal marito, della cristallografa inglese alla      forse dal fatto che, per
quale “rubarono” le scoperte. Le sei donne presentate all’interno       secoli, le sole donne
del libro non sono tuttavia le sole donne che si sono affermate nel     che potevano accedere
mondo della scienza, ma rappresentano sicuramente sei esempi            all’istruzione erano quelle
da emulare, con la loro volontà, il loro interesse, il loro coraggio,   rinchiuse nei conventi,
in un mondo ancora del tutto ostile, un mondo che è ancora              centri notoriamente legati
                                                                                                                    Gabriella Greison
molto maschilista nelle sue pretese e nelle sue richieste. Sono         alla diffusione della cultura
indubbiamente protagoniste di storie uniche, che non sempre si          umanistica. È altrettanto
concludono con un lieto fine o in modo allegro, e questo proprio        risaputo, infatti, come, nella maggior parte dei casi, le donne
perché sono storie autentiche, racconti veri, di successi e di          messe nelle condizioni di approcciarsi agli studi scientifici
                                                                                   fossero quelle che avevano un padre, un fratello o un
                                                                                   marito scienziato, disposto a condividere le proprie
                                                                                   conoscenze. È, ad esempio, il caso dell’alessandrina
                                                                                   Ipazia (figura celebrata più volte nel nostro Istituto),
                                                                                   figlia del matematico e filosofo Teone, che, grazie alla
                                                                                   sua brillante intelligenza, divenne capo di una scuola
                                                                                   neoplatonica, per poi essere crudelmente uccisa.
                                                                                   Va comunque sottolineato come, ancora oggi, a distanza
                                                                                   di secoli, si registrino pesanti disparità di trattamento
                                                                                   tra donne e uomini nel mondo della ricerca: si pensi
                                                                                   che, nelle università, le ricercatrici sono ormai più
                                                                                   della metà rispetto ai propri colleghi uomini, ma che,
                                                                                   passando al livello successivo, le donne sono meno del
                                                                                   30%. Stando così le cose, il percorso da fare appare
                                                                                   ancora molto lungo: la lotta per la parità non è ancora
                                                                                   del tutto finita! Le uniche strade che permetteranno
                                                                                   a noi donne di superare pregiudizi e stereotipi sono
                                                                                   quelle della costanza, dell’amore per il sapere e della
                                                                                   curiosità: solo così, finalmente, potremo raggiungere i
                                                                                   nostri obiettivi e dare il nostro importante contributo al
                                                                                   mondo della conoscenza, superando steccati e barriere
                           Illustrazione della Giornata                            innalzate nei secoli.
Scuola e dintorni 2 - LICEO PETILIA
Scuola e dintorni                                                                                                                                 7
                                                 21 gennaio 1921 - 21 gennaio 2021

                     MARISA RODANO COMPIE 100 ANNI

                  La Dirigente Antonella Parisi a Marisa Rodano                        Marisa Rodano scrive alla Dirigente Antonella Parisi

“AUGURI DI BUON 100° COMPLEANNO!”                                                        “VI ABBRACCIO TUTTI”
                  Gentilissima on. Marisa Rodano, provo una grandissima                    Cara e gentile Dirigente Parisi,
                  emozione mentre scrivo. Ringrazio vivamente il professore                accolgo con vero piacere gli
                  Giovanni Ierardi e il Suo amato figlio Giaime per avermi                 auguri formulati da Lei e
                  dato questa straordinaria opportunità che mi riempie il cuore            dalla Sua scuola per il mio
                  di gioia e anche di un pizzico di orgoglio. Si, perché mi sento          centesimo compleanno. Auguri
   Antonella      onorata e ritengo di essere una privilegiata rivolgendomi ad             tanto più graditi perché mi
      Parisi
                  una Donna la cui biografia potrebbe riempire gli annali della            riportano col cuore e con la Marisa Rodano
storia del nostro Paese, un esempio per l’universo femminile intero per le                 memoria alle due esperienze -
affermazioni della parità e non solo. Una Donna che ha combattuto le più                   ricche di stimoli e suggestioni -, coordinate dal
grandi e importanti battaglie per l’Italia e lo ha fatto con discrezione e autorità,       prof. Giovanni Ierardi, che ho avuto la fortuna
con coraggio e dignità, senza remore alcune. Ciò che mi colpisce di Lei, al di             (e la gioia) di vivere presso il Liceo “Raffaele
là dei tantissimi ruoli politici e sociali che ha ricoperto, è il fatto di essere stata    Lombardi Satriani” di Petilia Policastro. Gioia
sempre dalla parte delle donne e aver incarnato un modello di equilibrio fra               dicevo: nella mia lunga vita di militante ho
vita privata e vita pubblica. Mi ha colpito una volta una Sua intervista in cui            sempre creduto che i giovani - le ragazze e
raccontava la sua spinta originaria ad entrare a far parte della lotta contro il i ragazzi - fossero la linfa potenziale della
Fascismo, insieme ad altre donne: vale a dire “la voglia di esserci, di affermare          buona politica, soprattutto quando hanno la
nei fatti l’eguaglianza coi maschi, perché non volevate vivere come le vostre              ventura di incontrare buoni maestri. I vivaci
madri, spesso frustrate e infelici”. Ma Lei è stata principalmente una moglie              dibattiti con gli allievi hanno ribadito questa
che ha amato profondamente suo marito, e madre di cinque figli che sono                    mia convinzione: il loro entusiasmo genuino,
stati il Suo dono più prezioso. Una combattente, una donna, moglie, madre                  la loro curiosità per le complesse vicende della
di animo gentile e nobile e di grande umanità. Quale migliore esempio di                   propria regione, dell’Italia e del mondo, la
vita da offrire ai miei studenti del Liceo “Raffaele Lombardi Satriani” di                 loro stessa garbata cortesia umana mi hanno
Petilia Policastro che oggi mi onoro di dirigere? Educare alla legalità e alla             profondamente segnato e sono ben vivi nel
cittadinanza attiva è da sempre una priorità del nostro istituto per favorire              mio ricordo. I due quaderni che condensarono
la riflessione degli studenti sulla necessità dell’azione di contrasto ad ogni             quegli incontri ne sono un fedele documento
forma di violenza e di criminalità organizzata, promuovere la riaffermazione               e una felice conferma. Di tutto questo - di
dei valori irrinunciabili della Libertà, consentire                                                                questi ricordi, di queste
l’acquisizione di una nozione più profonda ed estesa                                                               emozioni- non posso non
dei diritti di cittadinanza. L’azione educativa non                                                                essere grata al Suo Liceo,
deve essere fine a se stessa, ma deve essere rivolta                                                               ai Presidi che L’hanno
anche ad altri aspetti della vita sociale, per migliorare                                                          preceduta, ai Docenti,
le opportunità di successo nella società civile, a tutti                                                           ai      Suoi     splendidi
gli studenti, creando sinergia con la classe dirigente                                                             allievi     e    all’intero
e politica, per la realizzazione di una scuola più                                                                 personale dell’Istituto.
sicura ed efficiente, di una scuola che si apra                                                                    A Lei rinnovo la mia
all’esterno e si trasformi in osservatorio e servizio                                                              gratitudine      per      il
facendo leva sulle risorse umane, intellettuali e                                                                  caloroso pensiero e il
ambientali. Il futuro si prepara nel presente e i nostri                                                           mio apprezzamento più
giovani studenti, se opportunamente educati oggi,                                                                  vivo per il Suo impegno
saranno la linfa potenziale della buona politica                                                                   nella costruzione di una
e della classe dirigente illuminata del domani. È                                                                  società più avanzata
questa la vera scommessa per fare uscire il nostro                                                                 e    nella     formazione
territorio calabrese così difficile e martoriato dalla                                                             democratica           delle
sindrome del sottosviluppo e della rassegnazione.                                                                  nuove generazioni, di
Con questo auspicio, e nel bellissimo ricordo delle                                                                particolare importanza
Sue due Pregiatissime Visite a Petilia Policastro,                                                                 in un momento così
ricche di stimoli e suggestioni per tutta la comunità                                                              drammatico e in una
petilina, Le rivolgo, i miei personali e, a nome di                                                                realtà così complessa
tutti gli studenti, docenti e personale scolastico del                                                             e difficile come quella
Liceo Raffaele Lombardi Satriani, i più affettuosi                                                                 della Calabria.
                                                                      Mimosa, acquerello di Elena Bertonelli
Auguri di Buon 100° Compleanno! Cordiali Saluti                   (Cosarte Spazio Creativo di Simona Gloriani –
                                                                                                                   Con commozione e
e buona Vita!                                                                   Garbatella, Roma)                  affetto vi abbraccio tutti.
Scuola e dintorni 2 - LICEO PETILIA
8                                                                                                                Scuola e dintorni

                 Centesimo anniversario di Marisa Rodano: penso quando venne al nostro Liceo

                              CENTO ANNI DI CONQUISTE
                                                         di Mario Bonofiglio

                                                                  soffermava su alcune vicende cruciali della storia del ’900.
             Mario Bonofiglio Ha studiato al Liceo Scientifico
                                                                  Io non ho vissuto quella prima esperienza: la nostra classe
             “Raffaele Lombardi Satriani” di Petilia Policastro,
                                                                  avrebbe partecipato all’incontro successivo nel 2011.
             è laureando in Ingegneria Civile all’Università
                                                                  Marisa Rodano, moglie di Franco Rodano, uno “tra i
             della Calabria, componente dell’Orchestra di fiati
                                                                  pensatori politici italiani più robusti e originali”, ha
             della Scuola civica di musica “Leonardo Vinci” di
                                                                  partecipato alla Resistenza ed è stata tra le fondatrici
             Roccabernarda, dove è consigliere comunale.
                                                                  dell’Udi (Unione Donne Italiane) di cui è stata dirigente
Sinceri auguri, signora Rodano! Ogni volta che io penso e presidente nazionale. Prima donna nella storia italiana
alla storia e al ruolo delle donne nel nostro Paese, penso a venire eletta alla carica di vicepresidente della Camera
all’onorevole Marisa Rodano, che è amica del nostro dei Deputati, Marisa Rodano è una figura determinante
Liceo, che la stima profondamente. Desidero aprire la nel quadro della politica italiana e per lo sviluppo della
mia riflessione richiamando alla memoria gli atti di democrazia. Fascino, forza di attrazione, storia, idee,
discriminazione e violenza che ancora oggi, in molti amicizia, onore: si capisce facilmente che è bastato questo
luoghi, le donne patiscono.                                                                           per stimolare un secondo
Indubbiamente nel corso                                                                               coinvolgimento, ancora più
degli anni le donne hanno                                                                             ampio del primo.
acquisito una serie di diritti:                                                                       Ricorreva il 150° anniversario
oggi sono più istruite, più                                                                           dell’Unità d’Italia quando
acculturate, più presenti nella                                                                       la nostra scuola volle
sfera pubblica. Tante sono                                                                            mostrarci da così vicino la
titolari di piccole imprese                                                                           storia delle donne del nostro
commerciali e agricole e                                                                              Paese: la coincidenza con
affrontano con coraggio                                                                               quell’anniversario contribuì
le difficoltà del mercato.                                                                            a elevare il prestigio del
Da un altro lato, però, il                                                                            percorso formativo dal punto
nostro sistema sociale è                                                                              di vista storico. La prima
ancora caratterizzato da una                                                                          fase dell’iniziativa è stata
divisione dei ruoli in base al               Marisa Rodano riceve una targa del Liceo
                                                                                                      l’accoglienza: una bellissima
sesso. Allora è possibile una                                                                         serata, con noi ragazzi spinti
totale emancipazione delle donne? Io credo di sì. Ci credo dalla curiosità e guidati dalla consapevolezza di avere
perché ho un’idea di società che tenga conto del fatto che la un’opportunità unica, che il Liceo ci offriva. La storia
donna ha una sua specificità, e le differenze rappresentano dell’emancipazione femminile coincide con la storia della
un valore.                                                        vita di questa donna, che ne è stata largamente protagonista.
Se oggi posso scrivere quello che penso e dare voce alle E c’era anche il suo nuovo libro, Memorie di una che c’era.
mie idee, lo devo alla mia scuola ed ai
miei insegnanti. Per quanto riguarda
“Cittadinanza e Costituzione”, il nostro
Liceo ha sempre promosso itinerari
formativi che hanno saputo colmare
efficacemente tutti i vuoti che durante un
percorso possono crearsi.
Tra questi momenti si collocano, in
maniera particolarmente significativa
i due incontri con l’onorevole Marisa
Rodano, coordinati dal nostro professore
di storia e filosofia Giovanni Ierardi, e
che hanno profondamente coinvolto ed
entusiasmato gli studenti. Gli incontri
poggiavano sulla lettura di due suoi libri:
del mutare dei tempi” nel 2009 e Memorie
di una che c’era. Una storia dell’Udi nel
2011.
Come mi hanno raccontato alcuni miei
ex-compagni più grandi che hanno avuto
la fortuna di partecipare a quell’incontro,                    Libri di Marisa Rodano approfonditi dai liceali di Petilia
del mutare dei tempi colpì tutti perché si
Scuola e dintorni                                                                                                                                    9

        I liceali eseguono l’Inno di Mameli al secondo incontro           Marisa Rodano tra (da sin.) il prof. Giovanni Ierardi, il preside Franco
                           con Marisa Rodano                                               Gentile e il sindaco Dionigi Fera

Una storia dell’Udi, che ha fatto da base al secondo incontro.                Quella giornata è stata dunque un importante momento
Nella Biblioteca Comunale quel giorno c’erano studenti e                      di studio e di riflessione sul tema dell’educazione alla
cittadini e anche il sindaco e l’amministrazione comunale.                    cittadinanza. Ricordo con quanta semplicità e con quanta
Una giornata speciale, rimasta viva nella nostra memoria:                     chiarezza Marisa Rodano rispondeva alle questioni e alle
capimmo che eravamo di fronte ad una protagonista della                       domande che noi studenti avevamo preparato. Del suo
storia del nostro paese, e questa storia veniva esplorata in                  libro mi colpì e mi stimolò in maniera particolare questo
maniera nuova, diversa da quella tradizionale: intrecciata                    passaggio: “La verità è che sono spinta a tentare questa
con essa la storia delle conquiste delle donne che ci veniva                  narrazione perché mi dispiace che vada dispersa la memoria
raccontata in tutti gli aspetti e in tutte le difficoltà da una               di una parte importante della storia italiana e, anche, della
protagonista, una persona che l’aveva fatta e l’aveva vissuta                 mia vita”. La giornata si è svolta grazie alla passione
direttamente passo dopo passo.                                                e alla dedizione dei nostri insegnanti e del dirigente del
Cosa colpiva di più di questa grande donna? Dico la                           nostro Liceo anche grazie all’impegno di tutti gli studenti:
generosità con cui rispondeva alle domande che le abbiamo                     quelli che hanno pensato all’accoglienza, quelli che hanno
posto. Ognuno di noi, infatti, ha avuto la possibilità di                     preparato e fatto le domande, quelli che hanno suonato.
fare delle domande, che riguardavano la storia dell’Udi                       Io, come tutti gli altri studenti, avevo partecipato alla
e la donna nella società moderna e spaziavano dal ruolo                       lettura e all’approfondimento del libro, alla sottolineatura
delle donne nelle istituzioni alle differenze nell’azione di                  dei temi, alla preparazione delle domande. Quel giorno
governo tra uomo e donna e al valore delle cosiddette quote                   ero tra i suonatori. Abbiamo eseguito l’Inno di Mameli
rosa. Temi di attualità relativi a elementi della convivenza                  in apertura e in chiusura della manifestazione. Facendo
civile, necessari a ridurre la distanza che divide molti                      parte di una comunità con una lunga tradizione bandistica,
giovani dalle istituzioni, e quindi il grande tema dello                      Roccabernarda, io e alcuni miei compagni strumentisti
spazio che i giovani devono avere… E chi può farsi carico                     abbiamo vissuto quella straordinaria esperienza anche
di questo impegno se non la scuola?                                           attraverso questo impegno particolare. Dirò di più: l’idea
                                                                                                si rivelò feconda, dato che riscuotemmo
                                                                                                un grande successo e questo ci avrebbe
                                                                                                portato a suonare in tutti gli incontri che da
                                                                                                lì in poi il Liceo continuò a promuovere.
                                                                                                All’onorevole Marisa Rodano, donna di
                                                                                                grandi valori, protagonista della storia
                                                                                                e figura leggendaria delle istituzioni,
                                                                                                rivolgo il mio augurio sincero per i suoi
                                                                                                cento anni. Il suo compleanno coincide
                                                                                                anche con i cento anni della fondazione
                                                                                                del PCI. Ricordo con simpatia quando,
                                                                                                rispondendo alla domanda di una nostra
                                                                                                compagna, ci disse che considera “una
                                                                                                fortunata coincidenza” questo fatto.
                                                                                                “Fortunata coincidenza”, perché considero
                                                                                                la storia del PCI una storia di pensatori
                                                                                                e dirigenti dal profondo senso delle
                                                                                                istituzioni e di tante donne e uomini con i
                                                                                                valori nobili di libertà ed uguaglianza: su
                                                                                                questi valori penso che abbiamo l’obbligo
           I due quaderni relativi agli incontri di Marisa Rodano al Liceo di Petilia            di continuare a puntare.
10                                                                                                                           Scuola e dintorni

         La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne al Liceo Raffaele Lombardi Satriani

     VIOLENZA DI GENERE: PREVENZIONE E CORAGGIO!
                                       di Elvira Tripodi e Martina Pace (V C Liceo Linguistico)

                              In occasione del 25 novembre, sfaccettature. In particolare, la dott.ssa Schipani ci ha mostrato
                              una data che ha un’estrema quanto sia alto il tasso di violenza tra gli adolescenti, spiegando
                              importanza, poiché ricorre la come riconoscerla e quali strumenti preventivi usare. Monito
                              Giornata internazionale contro della relatrice è stato quello secondo cui noi donne dovremmo
     Elvira       Martina     la violenza sulle donne, la nostra accorgerci del pericolo a cui potremmo andare incontro prima
    Tripodi        Pace
                              scuola ci ha permesso di assistere che esso si concretizzi. Si è soffermata sulla violenza “da
virtualmente ad un incontro che si è tenuto sulla piattaforma appuntamento” tra adolescenti, ha sottolineato come il partner
Microsoft Teams. Dopo il saluto della Dirigente Scolastica, crei situazioni in cui impone il suo pensiero, non lasciando spazio
prof.ssa Antonella Parisi, che ha sottolineato come auspicio di al confronto, nemmeno in quelle situazioni che potrebbero
tutti sia quello di non dover più parlare di violenza di genere, benissimo risolversi con un chiarimento. È da ciò che nasce
la videoconferenza ha visto il susseguirsi di interventi da parte la violenza psicologica. L’intervento di Maria Esposito ha
di tre esperti (mediati dall’organizzatore dell’evento, prof. invece messo in evidenza la sfera emotiva del bambino in un
Francesco Grano): Giusy                                                                                          rapporto di coppia connotato
Schipani, assistente sociale                                                                                     dalla violenza: nonostante
esperta in criminologia,                                                                                         si trovi in una situazione
mediatore familiare penale,                                                                                      “privilegiata”,           poiché
penale minorile e scolastico,                                                                                    non riceve direttamente
il cui contributo si è basato                                                                                    maltrattamenti      fisici,    il
su quella che è la violenza                                                                                      minore è pervaso dalla
di genere in adolescenza;                                                                                        tristezza e da un senso di
Maria Esposito, psicologa                                                                                        impotenza di fronte agli
e psicodiagnosta, nonché                                                                                         abusi perpetrati sulla madre.
docente presso l’Università                                                                                      Cosa fare davanti ad una
telematica Pegaso, che si è                                                                                      violenza? La via maestra è
concentrata su quelle che                                                                                        caratterizzata da due parole:
sono le conseguenze a livello                                                                                    prevenzione e coraggio. È
psicologico della violenza                                                                                       proprio sulla prevenzione che
sulle donne e sui figli minori;                                                                                  si è incentrato l’intervento di
Gianluca Lumare, presidente                                                                                      Gianluca Lumare, membro
dell’associazione “Educando                                                                                      delle Forze dell’Ordine,
Peter Pan”, specializzato in                                                                                     che si è soffermato sui
materia di violenza di genere,                                                                                   comportamenti da tenere nei
che ha invece incentrato                                                                                         casi di violenza, offrendo
la propria trattazione sul                           Il Liceo contro la violenza sulle donne                      importanti          riferimenti
                                                    (Biblioteca di Petilia, 27 febbraio 2014)
codice rosso, evidenziando                                                                                        alla legislazione vigente e
i     riferimenti    normativi                                                                                    indicazioni sugli strumenti
che tutelano le donne e                                                                                           telematici di supporto per chi
i soggetti che subiscono                                                                                          subisce violenza. Alla luce
violenza. Quest’ultima è                                                                                          di quanto emerso in questa
una gravissima forma di                                                                                           giornata     di    riflessione,
discriminazione           legata                                                                                  l’invito per tutti è quello di
ad una cultura sessista,                                                                                          essere vigili, attenti, non
che svilisce la donna, ne                                                                                         dando per scontati i risultati
oggettivizza il corpo e ne                                                                                        raggiunti nel campo del
limita l’individualità e la                                                                                       contrasto alla violenza di
rispettabilità. È emerso che,                                                                                     genere. Sarebbe, infatti,
in ogni parte del mondo,                                                                                          una      sconfitta      cocente
migliaia di donne vivono                                                                                          doverci accorgere un giorno
violenze domestiche, offese,                                                                                      di aver fatto dei passi
abusi sul posto di lavoro e                                                                                       indietro! Il nostro monito
aggressioni da sconosciuti.                                                                                       è dunque quello di stare
Dalle minacce e dagli attacchi                                                                                    in guardia, dal momento
verbali alle aggressioni                                                                                          che la posta in gioco sono
fisiche, dallo stalking allo                                                                                      i diritti inviolabili, sanciti
stupro, la violenza sulle           Panchina rossa per dire stop alla violenza contro le donne, inaugurata il 25  dalla nostra meravigliosa
donne ha migliaia di forme e novembre 2020 dalla Commissione Comunale Pari Opportunità di Mesoraca Costituzione.
Scuola e dintorni                   Centenario della nascita di Leonardo Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921)                        11

       LEONARDO SCIASCIA: UN FOTOGRAFO “ATIPICO”
                                               di Giulia Nero (V C Liceo Linguistico)

                 “Non c’è fotografia che nel giro di pochi anni        scrittura e, non a caso, i giochi da lui preferiti consistevano
                 non diventi bella: per quel che si cristallizza di    in materiale di cancelleria. Un curioso fatto che sembrò
                 nostalgia, di rimpianto, di sentimento personale      preannunciare il suo brillante futuro nel mondo letterario fu il
                 o collettivo. E insomma: perché è un ricordo”.        ritrovamento di un vecchio quadernetto, che riportava la scritta
                 È ironico pensare come, ad oggi, a distanza di        “Autore: Leonardo Sciascia” sulla prima pagina. Il giovane
  Giulia Nero
                 cento anni dalla sua nascita nel paesino siciliano    Leonardo era anche un accanitissimo lettore e divorava
di Racalmuto, Leonardo Sciascia possa essere così ben definito         avidamente qualsiasi libro riuscisse a reperire. Adolescente,
da queste sue stesse parole. Perché le fotografie non sono altro       si trasferì con la famiglia a Caltanissetta, dove si diplomò
che attimi, immagini sottratte, prove inconfutabili dei segni          presso l’Istituto Magistrale che lo abilitò all’insegnamento
lasciati dal tempo sulle cose, sulle persone e dalle persone           nella scuola elementare. Contemporaneamente al lavoro
stesse. Ogni individuo lascia lungo il percorso delle tracce           di maestro, iniziò a scrivere per il “Corriere della Sera”,
di sé e del suo passaggio, sotto forme differenti. Lo ha fatto         prima di una lunga serie di collaborazioni con riviste quali
anche Leonardo Sciascia, non con la macchina fotografica, ma           “Letteratura”, “La Sicilia”, “Il Ponte”, “la Stampa” e “L’Ora”.
attraverso la penna, la testa, le idee, le parole e le azioni. Egli    Sempre in questi anni, si avvicinò alla politica. In particolare,
stesso è diventato un ricordo. E non è un ricordo appannato, ma        appoggiò e sostenne il Partito comunista, spinto da un forte
vivido. Uno di quei ricordi che hanno influenzato la Storia. Col       ideale antifascista maturato già durante l’adolescenza. Venne
tempo ha acquisito un valore sempre più grande e prezioso.             anche eletto consigliere comunale a Palermo, carica alla quale
Spinto dall’esigenza di un impegno verso la realtà sociale del         rinunciò dopo due anni. Tuttavia non abbandonò così il mondo
suo tempo e dall’amore per la storia - come faceva nelle sue           della politica, in quanto venne successivamente eletto come
opere - Sciascia ha finito per assumere il valore che egli dava        deputato al Parlamento italiano. Qui si distinse per il suo
a quest’ultima. Un esempio del passato che è sempre valido e           profondo interessamento in merito al caso dell’Onorevole
riproponibile nel presente.Per comprendere appieno la persona          Aldo Moro, al quale dedicò un’opera, intitolata L’affaire Moro.
dietro al “personaggio”, è bene delineare anche le origini e gli       Dopo una vita tanto piena, si spense a Palermo nel 1989 a causa
episodi salienti della sua vita.                                       di una malattia incurabile.
Leonardo Sciascia era il primo di tre fratelli e la sua era una        Leggendo le sue opere e conoscendo la sua storia politica
famiglia di umili origini. Il padre lavorava nelle miniere di          e ideologica, si può delineare il profilo di un uomo libero e
zolfo e la madre proveniva da una famiglia di artigiani. Fin           anticonformista, un combattente estremamente legato ai propri
da piccolissimo iniziava a manifestare la sua passione per la          princìpi e alla giustizia, che in più occasioni ha dimostrato di

                                                Leonardo Sciascia alla macchina da scrivere
12                                     Centenario della nascita di Leonardo Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921)                    Scuola e dintorni

voler difendere. Giudice imparziale e razionale del suo tempo,
ha sottoposto a un accurato processo di analisi e critica la
società del Novecento, ponendo l’accento sulla losca gestione
delle dinamiche legate al potere che governava le sue terre
(e che tutt’ora persiste). In molte sue opere, principalmente
nei romanzi gialli Il giorno della civetta, A ciascuno il suo,
Todo modo, Porte aperte, Il contesto, egli parla di mafia,
analizzandola anche da un punto di vista antropologico.
Sciascia riesce così a dimostrare come essa agisca conficcando
i suoi artigli sempre più in profondità, sfruttando l’omertà
dei cittadini e delle istituzioni. Sentimento, quest’ultimo,
generato, nel primo caso, dalla paura, e, nel secondo, dalla
corruzione e dall’ottica del guadagno. A questo punto ci viene                                                 Aldo Moro
mostrato un organismo che si estende senza troppe difficoltà in                nulla nel suo sistema, nei suoi principi, che necessariamente la
ogni direzione, proprio come i tentacoli di una piovra, e che si               porti a non poter combattere la mafia, a imporle una convivenza
muove quasi alla luce del sole sotto “le facce di ciechi, senza                con la mafia. Ha anzi tra le mani lo strumento che la tirannia
sguardo”, per citare le parole dello stesso Sciascia.                          non ha: il diritto, la legge uguale per tutti, la bilancia della
Attorno alla figura di quest’uomo dalla penna razionale e                      giustizia. Se al simbolo della bilancia si sostituisse quello
impertinente, si è venuto a creare un singolare spettacolo di                  delle manette come alcuni fanatici dell’antimafia in cuor
luci ed ombre. Egli è stato, infatti, elogiato in moltissime                   loro desiderano, saremmo perduti irrimediabilmente, come
occasioni e da moltissime bocche sapienti. Tuttavia c’è stato un               nemmeno il fascismo c’è riuscito”.

                         Il Corriere della Sera con l’articolo di Leonardo Sciascia intitolato: “I professionisti dell’antimafia”

momento, in particolare, in cui si è trovato a dover affrontare un Resta il fatto che, dopo la pubblicazione dell’articolo, la
colpo durissimo da parte della critica. Ciò avvenne in seguito sua influenza in ambito politico subì un grave danno, ma,
alla pubblicazione sul “Corriere della Sera” dell’articolo “I nonostante questo, il suo impegno nella lotta contro la mafia
professionisti dell’antimafia”. In tale articolo l’autore criticava non venne mai meno. Ad oggi, nonostante egli non ci sia
l’eccessivo      esibizionismo                                                                                  più da ormai trentadue
e      autocelebrazione       da                                                                                anni, la sue lotte e il suo
parte di figure istituzionali                                                                                   pensiero continuano a vivere
dell’antimafia               che                                                                                attraverso coloro i quali ne
sembravano       utilizzare    i                                                                                hanno fatto un vero e proprio
loro meriti, in questa aspra                                                                                    strumento utile nel presente.
battaglia, per fare carriera.                                                                                   A tal proposito è stata,
L’intento di Sciascia era                                                                                       infatti, fondata a Milano, nel
quello di esortare i diretti                                                                                    1993, l’associazione “Amici
interessati a non perdere di                                                                                    di Leonardo Sciascia”, che
vista il loro vero obiettivo.                                                                                   mira alla rivalutazione e
Il motivo di tale necessità di                                                                                  riabilitazione meritocratica
critica scaturiva dal suo essere                                                                                di quest’uomo dalle mille
contrario a qualsiasi metodo                                                                                    sfaccettature, attraverso la
o atteggiamento autoritari,                                                                                     creazione di riviste, collane
temendo profondamente che                                                                                       e numerosi altri progetti,
questi potessero ristabilirsi                                                                                   che possano incrementare
in Italia. La sua replica alle                                                                                  la curiosità attorno alla
critiche fu: “Ma la democrazia                                                                                  sua figura, stimolandone la
non è impotente a combattere        Paolo Borsellino e Leonardo Sciascia, in occasione conviviale il 25 gennaio lettura.
la mafia. O meglio: non c’è            1988, riconciliati dopo la polemica sui “professionisti dell’antimafia”
Puoi anche leggere