Scuola e dintorni 2 - LICEO PETILIA
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Scuola e dintorni Giornale del Liceo Scientifico, Linguistico e delle Scienze Umane - Petilia Policastro, Cotronei e Mesoraca Dirigente Scolastica Antonella Parisi Anno Scolastico 2020-2021 Responsabile Giovanni Ierardi 2
Scuola e dintorni Giornale del Liceo Scientifico, Linguistico e delle Scienze Umane - Petilia Policastro, Cotronei e Mesoraca Dirigente Scolastica Antonella Parisi Responsabile Giovanni Ierardi Anno Scolastico 2020-2021 2 in questo numero Prima pagina Centenario di Leonardo Sciascia 13/14 GUARDANDO IL MIO OMAGGIO OLTRE LA PANDEMIA A LEONARDO SCIASCIA di Antonella Parisi di Luigi M. Lombardi Satriani 3 Centenario di Leonardo Sciascia 15/16 LA SHOAH IL GIORNO DELLA CIVETTA È UN EVENTO UNICO di Giovanni Ierardi A cura della II A (Liceo Scientifico di Petilia) IO FACEVO IL BANDITORE di Silvestro Pulerà LA LIBERTÀ A UN PASSO di Caterina Corea SPERANZA E IMPEGNO di Elena Bertonelli DA FOSSOLI A PRAGA, CHISSÀ DOVE È ARRIVATA PER NON DIMENTICARE “LA LINEA DELLA PALMA”? di Giusy Marrazzo e Vanessa Liberto di Francesca della Ratta-Rinaldi 4/5 Centenario di Leonardo Sciascia 17/18 CIÒ CHE È SUCCESSO IL MIO AMICO NANÀ di Melo Freni NON SI RIPETA MAI PIÙ A cura della V D (Liceo Scientifico di Cotronei) PREMESSA AL VOLUME DI MELO FRENI Il senso delle cose RIFLETTERE E RICORDARE di Leonardo Sciascia A cura della III B (Liceo Economico Sociale) LETTERA DELLA MOGLIE DI SCIASCIA A MELO FRENI 6 19 SUPERIAMO L’ARTE DELLA PREGIUDIZI E STEREOTIPI TRADUZIONE di Alessia Lechiara di Isabella Fazio e Maria Proietto 7 20/21 MARISA RODANO I liceali petilini insieme al COMPIE 100 ANNI Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro La Dirigente Antonella Parisi a Marisa Rodano UN ALBERO PER IL FUTURO “AUGURI DI BUON 100° COMPLEANNO!” di Luigi Concio Marisa Rodano scrive alla Dirigente Antonella Parisi “VI ABBRACCIO TUTTI” 8/9 22/23/24 Centesimo anniversario di Marisa Rodano: Come un fiore in un deserto penso quando venne al nostro Liceo IL FALSO PESSIMISMO CENTO ANNI DI CONQUISTE DI LEOPARDI di Mario Bonofiglio di Angela Marazzita 10 25/26 VIOLENZA DI GENERE: LA MERCE IN FORMA PREVENZIONE E CORAGGIO! VIVENTE TRANSITORIA di Elvira Tripodi e Martina Pace di Annamaria Rivera 11/12 Centenario di Leonardo Sciascia 27/28 LEONARDO SCIASCIA: MASCHERE E MASCHERINE UN FOTOGRAFO “ATIPICO” di Luigi M. Lombardi Satriani di Giulia Nero In copertina Leonardo Sciascia In terza di copertina Lavori di liceali sulla Giornata della Memoria In retrocopertina La senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz Stampato il 19 febbraio 2021 nella Tipografia DUE L di Mesoraca (KR)
Scuola e dintorni Prima pagina GUARDANDO OLTRE LA PANDEMIA di Antonella Parisi (Dirigente Scolastica) “Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un alcuni aspetti valoriali che sono al centro del benessere della po’…” famiglia e della società. La nostra vita è un insieme di ricordi ed emozioni “L’anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa ancora qui non che ci permettono di individuare momenti va… si esce poco la sera, compreso quando è festa e c’è chi ha felici e spensierati, vissuti armoniosamente, e messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra”. Antonella Parisi momenti di tristezza, ansia, paura, incertezza. L’anno 2020 è stato un anno particolare, pieno di eventi di Le canzoni sono sempre parte integrante di portata mondiale: Il Regno Unito esce dall’Unione Europea; gli questo processo di ricordi e L’anno che verrà di Lucio Dalla USA attaccano l’Iran, uccidendo Soleimani (generale iraniano) è una canzone, che, pur avendo qualche riferimento all’epoca con il rischio di una terza guerra mondiale; l’imponente incendio nella quale è stata scritta, è ancora attualissima e, in alcuni in Australia; la morte di importantissime figure del mondo dello punti, profetica. L’amicizia, le relazioni sociali, nel testo sport e della politica; il primo lockdown per l’Italia, numero del cantautore bolognese, sono intese come valore primario dei contagi e dei morti che cresce incessantemente, sanità al della società, elemento fondamentale… “e siccome sei molto collasso; le immagini drammatiche dei furgoni dell’esercito in lontano, più forte ti scriverò. Da quando sei partito c’è una grossa novità”… Anche in quel caso la distanza fisica richiedeva una comunicazione più energica e la sofferenza per la partenza dell’amico era compensata da una rassegnazione interiore. Oggi la pandemia da Covid-19 ci ha portato a vivere una condizione inedita, sia sul piano personale che nei rapporti sociali; abbiamo modificato drasticamente pensieri, emozioni e relazioni in ambito professionale, familiare e sociale, come se ci trovassimo in una dimensione del tutto alterata della libertà personale. Ciascuno di noi è stato chiamato rapidamente a modificare abitudini e a costruire nuove abilità e nuovi automatismi per adattarsi ad una mutata situazione sociale. La distanza fisica è diventata distanziamento sociale. Comportamenti che prima erano consueti, sono diventati dannosi e vanno evitati per il rischio di essere contagiati o di essere portatori del contagio. Tuttavia, un effetto positivo della pandemia che stiamo vivendo è quello di averci aperto gli occhi su ciò che veramente è essenziale e indispensabile e ci ha fatto riscoprire il valore delle piccole cose, dei piccoli gesti che riempiono il cuore. Poco spesso ci soffermiamo a pensare quanto sia importante e vitale Il cantautore Lucio Dalla (1943-2012) la realtà che ci circonda, troppo in fretta ci dimentichiamo di fila nel centro di Bergamo per trasportare le bare, le immagini di Papa Francesco, solo in una Piazza San Pietro deserta, per la benedizione urbi et orbi, o del Presidente Mattarella solo all’Altare della Patria a rendere omaggio alle vittime di guerra e del Covid, il rientro di Silvia Aisha Romano; il Black Lives Matter; la grave esplosione a Beirut. Anche per me personalmente è stato un anno particolare visto che, dal 1° settembre 2020, ho assunto l’incarico di Dirigente Scolastico, un nuovo ruolo, giunto in un momento particolarmente complesso ed incerto in ordine al possibile futuro sviluppo della pandemia Covid-19. Ho dovuto raccogliere la sfida di guidare una comunità scolastica e istituzionale in un momento “epocale” anche per la scuola. Tutti noi, il 24 settembre 2020, al suono della prima campanella, eravamo consapevoli che sarebbe stato un anno scolastico diverso, sicuramente il più difficile dal dopoguerra ad oggi. E la scuola, pilastro della società, è stata pronta ad agire secondo l’urgenza che la situazione imponeva, contemperando i principi di precauzione, di proporzionalità e di doverosità dell’azione. Anche in questo caso l’emergenza Covid-19 ha ricordato a tutti la “centralità della scuola”, ed ha evidenziato che il Il filosofo Seneca (4 a.C. - 65 d. C.) Sistema d’Istruzione deve essere una priorità, per cui qualsiasi
2 Scuola e dintorni risorsa si investa sulla scuola non sarà mai una perdita, ma un è uno spiraglio di luce e di speranza per la lotta contro questo investimento sicuro per l’oggi e per il futuro. “Non ci siamo mai terribile virus e, in questi primi giorni dell’anno, il piano accorti così tanto dell’importanza della Scuola come da quando vaccinale è già partito in tutte le Nazioni del mondo. siamo stati costretti dall’emergenza sanitaria a chiuderla” - dice E poi il 2021 dovrebbe essere l’anno del Recovery Plan, degli Massimo Recalcati in un suo recente articolo su la Repubblica interventi nel settore economico messo in ginocchio dalla in cui parla della nuova generazione Covid. Afferma: “Insegnare pandemia, delle progettualità decisive per il futuro del Paese, davanti ad uno schermo significa non rivoluzione green, innovazione, indietreggiare di fronte alla necessità di digitalizzazione, investimenti in trovare un nuovo adattamento imposto ricerca e formazione. dalle avversità del reale, testimoniando Il mio auspicio è che i nostri che la formazione non avviene mai governanti puntino alla realizzazione sotto la garanzia dell’ideale, ma sempre di nuove infrastrutture per una mobilità controvento, con quello che c’è e non sostenibile, alla centralità della salute, con quello che dovrebbe essere e non mediante il potenziamento del Servizi c’è”. Ho avuto modo di sperimentare, Sanitari territoriali, all’attenzione l’anno scorso come docente, e all’inclusione e alla coesione quest’anno come dirigente scolastico, territoriale. che la DAD, nata nell’emergenza, oggi Che questo 2021 possa davvero far ribattezzata Didattica digitale integrata risvegliare l’uomo, possa scuotere gli (DDI), può diventare un’opportunità animi, possa cambiare un mondo, in per scoprire validi processi di cui ciascuno di noi, nel suo piccolo, è insegnamento-apprendimento e, pur chiamato ad adoperarsi, impegnandosi nella consapevolezza che nulla può in prima persona. sostituire appieno ciò che avviene, E, nonostante tutto il grigio dell’anno Testa di Giano bifronte in presenza, in una classe, anche precedente, si esalti la voglia alla con la DDI si è comunque potuto dar vita a un “ambiente di vita, al sogno, al continuare ad esser presenti a se stessi e per apprendimento” nuovo e stimolante. gli altri (vedi amico mio / come diventa importante / che in Ed ancora il testo di Lucio Dalla parla da sé e scatta così un questo istante ci sia anch’io) contro ogni paura, debolezza tempismo incredibile con la situazione che stiamo vivendo: i e indifferenza altrui, in cui si integra un’importante lezione sacchi di sabbia vicino alla finestra rappresentano la paura, la che viene catturata un attimo prima della fine dell’anno ormai quale, però, non riesce ad uccidere l’immortale speranza che, con vecchio, inteso come un momento di rivoluzione personale: l’arrivo del nuovo anno, tutto possa cambiare “Ma la televisione accettare il mondo per quel che è, ma non subirlo, bensì ha detto che il nuovo anno / porterà una trasformazione”, cercando di farlo ruotare in un moto più armonioso e giocoso in quello che è un miscuglio di illusioni e bisogno di affetto, (L’anno che sta arrivando tra un anno passerà / io mi sto di abbracci, di calore familiare, di amore e di sicurezza, non preparando, è questa la novità). solo durante le ricorrenze (sarà tre volte Natale e festa tutto il Il domani non si attende ma si prepara, ma il domani può giorno), ma per tutto l’anno, e che sia fruibile per tutti, a partire attrarre e può far paura. Bob Marley diceva “Non aver paura dai più sfortunati. del domani, perché in fondo oggi è il giorno che ti faceva paura L’anno nuovo è arrivato anche per noi e si spera di cancellare ieri”. i ricordi dolorosi e amari Sospeso fra due impulsi delle perdite subite, di ugualmente irrazionali un’esistenza sofferta ma, – la paura e la speranza per tanti altri, ricompensata – l’uomo deve affrontare dall’enorme dono della una sorta di scommessa vita. pascaliana: e, anche se E Gennaio diventa il la paura è talvolta più mese della speranza. persuasiva, deve scegliere Per gli antichi romani comunque la speranza. il mese di gennaio era È quello che diceva il il simbolo di un nuovo filosofo Seneca all’amico inizio, significativamente Lucilio poco meno di incarnato nel dio Giano: Infermieri, medici e operatori sociosanitari ricevono i primi vaccini allo Spallanzani duemila anni fa:“Nulla divinità con una doppia sembra più certo di quel faccia, capace di guardare contemporaneamente al passato e al che ci fa paura; ma è molto più vero che le cose temute futuro, padre del creato e custode della città in tempo di guerra. svaniscono e quelle attese ci ingannano. Osserva bene paura È da lui, e dal suo affascinante mito, che nasce il nome che e speranza, e ogni volta che sarai nell’incertezza, fatti un utilizziamo ancora oggi per il primo mese dell’anno. favore: abbi fiducia in ciò che ti fa sentire meglio. Anche se Periodo di passaggio e mutamento, speranza per il futuro il timore dovesse avere più argomenti, tu, comunque, scegli la profondamente radicata nel passato: il mese di gennaio è sempre speranza”. stato, da un certo punto della storia in poi, carico di significati simbolici e sentimenti ancestrali che accompagnavano * Estratto dal numero 3 del mese di gennaio di l’avvicendarsi delle stagioni e degli anni. “Diccica: Fatti sull’orlo del precipizio” giornale a cura della Proloco Siberene. Con il mese di gennaio è arrivato il vaccino anti Covid-19 che
Scuola e dintorni 3 Il valore della memoria LA SHOAH È UN EVENTO UNICO A cura della II A (Liceo Scientifico di Petilia) Il 27 Gennaio il Liceo Scientifico “Raffaele storia; non accettare questa “normalità” che Lombardi Satriani” ha partecipato a una tanti, allora accettarono. Si potrà obiettare diretta di “Sale Scuola Viaggi” dedicata che la storia dell’umanità è una catena alla commemorazione della giornata della ininterrotta di sangue, dolore, orrore, terrore; Caterina Corea Memoria. che popoli sterminano altri popoli da quando La diretta ha consentito a tutti noi di fare esiste l’uomo; e per restare ai nostri tempi: i LA LIBERTÀ A UN PASSO una visita, seppure virtuale, nel campo di crimini staliniani, quelli della Cina di Mao; di Caterina Corea Fossoli, un campo di concentramento, oggi e poi Srebrenica, i macellai alla Slobodan Classe II A in possesso del comune di Carpi, in provincia Milosevic, Ratko Mladic, Radovan Karadzic; Ecco... di Modena. La cosa che ci ha maggiormente i massacri di Pol Pot in Cambogia; quelli colpito è che per molti anni Fossoli è stato in Ruanda, gli stermini ignorati in Africa; L’ultimo fiore è spuntato dimenticato, forse perché è stato un luogo di Aleppo … Tutto vero, tutto giusto. dentro al dolore, alla penombra, transito, dove si sono incrociati tanti diversi La Shoah, però, è un evento unico. Non si dentro ad un recinto che non lascerà mai. destini e tante storie di deportati. Ma è stato vuole stabilire una gerarchia del dolore, una Il suo colore giallo comunque un luogo del terrore, un’anticamera classifica dell’orrore più orrore di un altro. Il mi trasmette serenità, pace, dell’inferno. Lo stesso Primo Levi, scrittore fatto è che mai, nella storia dell’umanità si felicità. italiano testimone della Shoah, è passato nel è progettato con freddezza e determinazione, Ecco... Campo di Fossoli, come testimonia questo lo sterminio di un popolo in quanto tale. suo componimento: Il tramonto di Fossoli Io Mai si è pianificata questa eliminazione, Una farfalla bianca, so cosa vuol dire tornare / Attraverso il filo studiando e cercando le formule dei gas più che vola sui fili spinati, spinato / Ho visto il sole scendere e morire “efficaci”, progettando i ghetti nelle città libera. / Ho sentito lacerarmi la carne/ Le parole occupate, costruendo i lager, predisponendo Alzo lo sguardo al grigio, del vecchio poeta / “Possono i soli cadere e la complessa rete dei trasporti. Un orrore ma io io lo vedo blu, tornare / A noi, quando la breve luce è spenta fatto sistema; è questa la differenza. perché, sì, mi hanno tolto tutto, ma non / Una notte infinita è da dormire” (7 febbraio Su questo e su tanto altro, abbiamo riflettuto, la libertà di immaginare e sognare. 1946). perché, il valore della Memoria non venga A questo serve il Giorno della Memoria: è un meno anche e soprattutto tra noi giovani, che Sognare la libertà. riconoscere, non dimenticare questa terribile siamo il futuro dell’umanità. Riavere la libertà. DA FOSSOLI A PRAGA, PER NON DIMENTICARE di Giusy Marrazzo e Vanessa Liberto (IV A Liceo Scientifico di Petilia) Lo scorso Mercoledì 27 Gennaio, riportò il campo all’assetto originale per creare un luogo di in occasione della Giornata della accoglienza. E i volontari furono i primi a prendersi cura del Memoria, abbiamo partecipato posto. all’iniziativa organizzata In seguito, siamo stati in collegamento da Praga e abbiamo dall’agenzia “Sale Scuola visto la sinagoga Pinkas e il Museo di Teresin. Il primo è uno Giusy Vanessa Viaggi” e dalla Fondazione dei luoghi più famosi della città di Praga e oggi rappresenta Marrazzo Liberto Fossoli, che ci ha dato la un monumento: al suo interno, sono presenti sulle pareti 80 possibilità di visitare virtualmente il campo di Fossoli e tutti mila nomi di ebrei cechi e moravi periti durante il nazismo, i luoghi dove si sono verificati gli eventi più terribili che la divisi per famiglie e scritti in ordine alfabetico. Invece, nel storia abbia mai conosciuto. Museo di Teresin, vi sono rappresentati alcuni disegni di Fossoli ha una funzione nazionale e una storia europea. In bambini, che un professore nascose dentro una valigia. questo campo passarono oltre cinquemila È stata un’esperienza interessante prigionieri, tra cui Primo Levi e molti e molto utile, volta a trasmettere, oppositori politici. Il campo era così ricordare e raccogliere quei piccoli diviso: a sinistra vi erano le baracche frammenti di storia che non devono degli ebrei ed erano precisamente otto; a essere assolutamente dimenticati. Le destra vi erano gli oppositori politici. Il vicende susseguitesi nel ventesimo comando veniva gestito da un tedesco e secolo sono state atroci e molto difficili, da un italiano. Si trattava di un campo di ma è necessario commemorare le transito successivamente abbandonato; vittime ed è un dovere conoscere la solo nel 1996 nacque la Fondazione storia che ci precede, per far sì che gli Fossoli, ossia quando il Comune Un disegno del Museo di Teresin errori commessi non vengano ripetuti.
4 Scuola e dintorni Il Giorno del Ricordo CIÒ CHE È SUCCESSO NON SI RIPETA MAI PIÙ A cura della V D (Liceo Scientifico di Cotronei) Il Giorno del Ricordo, il 10 nell’ultima fase della Seconda febbraio, è stato istituito al fine di Guerra mondiale e nell’immediato conservare e rinnovare la memoria dopoguerra”. della tragedia di tutte le vittime Dobbiamo partire parlando della delle foibe. Proprio per questo gli alunni delle classi III, IV e V del Liceo Scientifico “Raffaele Lombardi Satriani” di Cotronei “ Fummo condotti in sei, legati insieme con un unico filo di ferro, oltre a quello che ci teneva avvinte le mani dietro la schiena, in direzione di Arsia. situazione italiana alla fine della Prima Guerra Mondiale. Con i trattati di Parigi del 1919 l’Italia ricevette i territori austriaci hanno ritenuto necessario riflettere Indossavamo i soli pantaloni e ai piedi della Venezia Giulia, dell’Istria e far riflettere sull’avvenimento avevamo solo le calze. Un chilometro di e della Dalmazia e, negli anni a terribile, taciuto per circa 60 anni, cammino e ci fermammo ai piedi di una seguire, avvenne un processo di che è il massacro delle foibe. collinetta dove, mediante un filo di ferro, italianizzazione di questi luoghi. Cosa si intende per “foibe”? Questo ci fu appeso alle mani legate un masso Dal 1922 con l’avvento del termine ha duplice significato: 1) al singolare, di “buca naturale tipica dell’Italia del nord-est”; 2) “ di almeno 20 kg. Fummo sospinti verso l’orlo di una foiba, la cui gola si apriva Fascismo in Italia questo processo di italianizzazione si intensificò violentemente, attraverso una serie paurosamente nera. al plurale, invece, di “fosse comuni di costrizioni ed imposizioni, ad per l’occultamento dei cadaveri iniziare dall’imposizione della delle vittime di rappresaglie (Testimonianza di un sopravvissuto) lingua italiana e la cancellazione militari e di assassini politici, con di tutte le tradizioni slave che particolare riferimento agli eccidi avevano caratterizzato la società compiuti dai partigiani iugoslavi in di quei luoghi fino a quegli Istria, Dalmazia e Venezia Giulia anni. Ciò indurì gli animi dei RIFLETTERE E RICORDARE A cura della III B (Liceo Economico Sociale di Mesoraca) I ragazzi del Liceo “Raffaele Lombardi Satriani” hanno Le vittime furono più di diecimila. Furono uccisi non commemorato la “Giornata del Ricordo” con una diretta solo fascisti e avversari politici, ma anche e soprattutto Live da Trieste e dal Carso, i luoghi che hanno visto civili, donne, bambini, persone anziane e tutti coloro che si consumarsi l’eccidio delle foibe. La diretta è stata opposero alla violenza dei partigiani titini. Le zone colpite organizzata dall’associazione Sale Scuola Viaggi, che ha furono quelle della Venezia-Giulia e dell’Istria, in cui ad raccolto testimonianze, filmati e racconti per ricostruire oggi sono state trovate più di 1700 foibe. una delle pagine più buie della storia italiana, per ricordare I soldati di Tito facevano irruzione di notte nelle abitazioni le migliaia di innocenti giuliani ed istriani, barbaramente dei civili, caricando sui camion decine di persone alla trucidati dai partigiani jugoslavi di Tito, tra il 1943 e il volta. Le vittime venivano poi legate l’una all’altra con 1947. Una pagina dolorosa e drammatica, avvolta per lungo corde, fil di ferro, filo spinato e poi disposte sull’orlo del tempo nell’oblio e nel silenzio. Infatti, solo dopo la caduta precipizio. I primi, poi, venivano fucilati trascinando con del muro di Berlino e l’autoestinzione del comunismo sé anche tutti gli altri, che spesso morivano dopo ore di sovietico, nel 1989, qualche debole spiraglio si è aperto agonia. Talvolta, prima della morte le vittime venivano per riportare a galla, poco alla volta, la verità sulla tragedia torturate e seviziate. Nelle fosse carsiche sono state trovate delle terre orientali italiane. donne stuprate, uomini evirati, cadaveri decapitati… Il 3 novembre 1991, il Presidente della Repubblica La foiba di Basovizza, alle porte di Trieste, è divenuta Francesco Cossiga si recava in pellegrinaggio alla foiba di l’emblema dello sterminio. Non è una cavità naturale, ma Basovizza e, in ginocchio, chiedeva perdono per un silenzio un pozzo di una miniera di carbone abbandonata, con una durato 50 anni. Tuttavia, bisognerà attendere l’anno 2004 fenditura di 226 metri, in cui trovarono la morte migliaia di per l’approvazione della “legge Menia”, con la quale fu persone. Ben 500 metri cubi di cadaveri, successivamente istituita una vera e propria “Giornata del Ricordo”. Così, ricoperti di munizioni e detriti, rendono l’idea dell’orrore a partire dal 2005, ogni 10 febbraio in Italia si celebra “Il che si è consumato in questo luogo. Un orrore che non può Giorno del Ricordo” dedicato alla commemorazione dei e non deve essere dimenticato. massacri delle foibe e dell’esodo di migliaia di italiani Rinaldo Sidoli ha scritto che “dimenticare e cancellare le dall’Istria, dalla Dalmazia e dalla Venezia Giulia. foibe è come seppellire la nostra storia” e che “un Paese
Scuola e dintorni 5 sopravvissuti alle violenze dei nazi-fascisti, che decisero di allearsi con il maresciallo Josip Broz detto Tito che guidava i soldati comunisti Iugoslavi. Dopo l’armistizio del 1943 il maresciallo Tito assunse grande potere nelle zone italiane ed è proprio qui che arrestò centinaia di persone innocenti e le costrinse a rinunciare alla loro italianità. Coloro i quali non si sottomisero al suo regime furono costretti a scappare nella stessa Italia, che per molto tempo li trattò come dei profughi, oppure vennero gettati nelle foibe e morirono di una morte lenta e terribile. Furono circa 250 mila gli italiani costretti a scappare e trai 4 mila e i 6 mila i morti. Soltanto dal 2004-5 la verità è stata rivelata. Perché ci sono voluti 60 anni per ricordare dignitosamente questo dramma italiano? Il problema Il Presidente Sergio Mattarella con la Sen. Avv. Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato della Repubblica, e l’On. Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati, in occasione della Celebrazione del Giorno del Ricordo delle Foibe e dell’Esodo Giuliano-Dalmata della memoria collettiva divenne problema politico, che per convenienza venne taciuto! E nel momento in cui la verità venne a galla, iniziò a dilagare il negazionismo e il riduzionismo delle foibe! Ecco, caro lettore, cosa vogliamo evitare. Il 10 febbraio, anzi, tutti i giorni della nostra vita sono utili per ricordare e dire basta… Dire basta al negazionismo e alla strumentalizzazione politica dei morti. Ricordare di difendere la nostra democrazia e i diritti umani. La tragedia delle foibe è una cicatrice che ci porteremo per sempre addosso. Ed è per questo che dobbiamo sempre ricordare. Per Foibe di Aurora Ruberto far sì che ciò che è successo non si ripeta mai più. senza memoria è un Paese senza identità”. Ma è nostro dovere ricordare anche affinché simili atrocità non abbiano più a ripetersi. FOIBA DI BASOVIZZA E Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere O tu che ignaro passi è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le per questo Carso forte ma buono, coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: fermati ! Sosta su questa grande tomba! anche le nostre” (Se questo è un uomo). E’ un calvario con il vertice Abbiamo voluto fare “nostra” la lezione di questi grandi sprofondato nelle viscere della terra. scrittori e dare il nostro contributo per abbattere la coltre Qui, nella primavera del 1945, di silenzio che per troppo tempo ha avvolto un capitolo fu consumato un orrendo Olocausto. tragico della storia della nostra nazione. Perché, laddove A guerra finita! l’odio e l’orrore hanno la meglio sull’umanità, è sempre Nell’abisso fummo precipitati a centinaia, giusto fermarsi a riflettere e a ricordare. crivellati dal piombo e straziati dalle rocce. Nessuno ci potrà mai contare! Avidità di conquista, odio e vendetta congiurarono e infierirono contro di noi. Essere italiani era la nostra colpa. A gettarci nel baratro furono torme di invasori, calati nella nostra terra sotto l’influsso di una malefica stella vermiglia. Per viltà gli uomini non ci hanno reso giustizia. Ce l’ha resa Dio accogliendo i nostri spiriti, purificati da tanto martirio. O tu che, ora non più ignaro, scenderai da questo Carso, ricorda, e racconta la nostra tragedia Andrea nipote di Esuli | 18/04/2010 La Foiba di Basovizza, monumento nazionale
6 Scuola e dintorni Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nelle scienze SUPERIAMO PREGIUDIZI E STEREOTIPI di Alessia Lechiara (V A Liceo delle Scienze Umane) L’11 febbraio, in occasione della “Giornata fallimenti. Grazie ai loro nazionale delle donne e delle ragazze nelle esempi, sempre più donne scienze”, gli studenti delle classi quarte e quinte si appassionano oggi del nostro Istituto hanno aderito all’evento alla scienza e chissà, un online promosso dall’Assessorato Regionale domani, potranno regalarci Alessia all’Istruzione in collaborazione con l’Università il risultato e il frutto delle Lechiara della Calabria, con l’Ufficio Orientamento e il loro intelligenze brillanti, Centro di Women’s Studies “Milly Villa”. che potrebbero dar vita a Ospite d’onore è stata Gabriella Greison, fisica, scrittrice, importanti scoperte. drammaturga e attrice teatrale italiana. È stato presentato e Attraverso l’incontro, è commentato uno dei suoi libri più celebri, intitolato Sei donne stato, dunque, possibile che hanno cambiato il mondo. Le sei storie raccolte nel testo tracciare la storia delle sono quelle di Marie Curie, Lise Meitner, Emmy Noether, donne nella società e nella Rosalind Franklin, Hedy Lamarr, Mileva Marić. Sei scienziate cultura scientifica: una che possono apparire sconosciute a molti, ma che in realtà storia di emarginazione fino hanno operato negli anni cruciali del Novecento, caratterizzati alla fine dell’Ottocento e in da guerre terribili, ma allo stesso tempo da progressi scientifici gran parte ancora fino alla molto importanti. Le sei “eroine” presentate dall’autrice sono prima metà del Novecento. molto diverse fra loro, accomunate però dall’amore e dalla Ancora oggi,è un luogo passione per la scienza, dalla curiosità che le ha spinte in un comune consolidato quello cammino lungo e tortuoso, di cui possono andare fiere, come secondo cui le ragazze nel caso della chimica polacca che non poteva frequentare siano più inclini allo studio l’università, della fisica ebrea odiata dai nazisti o ancora della delle materie umanistiche, matematica tedesca che nessuno amava e stimava, della teorica “credenza” sostanziata serba messa in ombra dal marito, della cristallografa inglese alla forse dal fatto che, per quale “rubarono” le scoperte. Le sei donne presentate all’interno secoli, le sole donne del libro non sono tuttavia le sole donne che si sono affermate nel che potevano accedere mondo della scienza, ma rappresentano sicuramente sei esempi all’istruzione erano quelle da emulare, con la loro volontà, il loro interesse, il loro coraggio, rinchiuse nei conventi, in un mondo ancora del tutto ostile, un mondo che è ancora centri notoriamente legati Gabriella Greison molto maschilista nelle sue pretese e nelle sue richieste. Sono alla diffusione della cultura indubbiamente protagoniste di storie uniche, che non sempre si umanistica. È altrettanto concludono con un lieto fine o in modo allegro, e questo proprio risaputo, infatti, come, nella maggior parte dei casi, le donne perché sono storie autentiche, racconti veri, di successi e di messe nelle condizioni di approcciarsi agli studi scientifici fossero quelle che avevano un padre, un fratello o un marito scienziato, disposto a condividere le proprie conoscenze. È, ad esempio, il caso dell’alessandrina Ipazia (figura celebrata più volte nel nostro Istituto), figlia del matematico e filosofo Teone, che, grazie alla sua brillante intelligenza, divenne capo di una scuola neoplatonica, per poi essere crudelmente uccisa. Va comunque sottolineato come, ancora oggi, a distanza di secoli, si registrino pesanti disparità di trattamento tra donne e uomini nel mondo della ricerca: si pensi che, nelle università, le ricercatrici sono ormai più della metà rispetto ai propri colleghi uomini, ma che, passando al livello successivo, le donne sono meno del 30%. Stando così le cose, il percorso da fare appare ancora molto lungo: la lotta per la parità non è ancora del tutto finita! Le uniche strade che permetteranno a noi donne di superare pregiudizi e stereotipi sono quelle della costanza, dell’amore per il sapere e della curiosità: solo così, finalmente, potremo raggiungere i nostri obiettivi e dare il nostro importante contributo al mondo della conoscenza, superando steccati e barriere Illustrazione della Giornata innalzate nei secoli.
Scuola e dintorni 7 21 gennaio 1921 - 21 gennaio 2021 MARISA RODANO COMPIE 100 ANNI La Dirigente Antonella Parisi a Marisa Rodano Marisa Rodano scrive alla Dirigente Antonella Parisi “AUGURI DI BUON 100° COMPLEANNO!” “VI ABBRACCIO TUTTI” Gentilissima on. Marisa Rodano, provo una grandissima Cara e gentile Dirigente Parisi, emozione mentre scrivo. Ringrazio vivamente il professore accolgo con vero piacere gli Giovanni Ierardi e il Suo amato figlio Giaime per avermi auguri formulati da Lei e dato questa straordinaria opportunità che mi riempie il cuore dalla Sua scuola per il mio di gioia e anche di un pizzico di orgoglio. Si, perché mi sento centesimo compleanno. Auguri Antonella onorata e ritengo di essere una privilegiata rivolgendomi ad tanto più graditi perché mi Parisi una Donna la cui biografia potrebbe riempire gli annali della riportano col cuore e con la Marisa Rodano storia del nostro Paese, un esempio per l’universo femminile intero per le memoria alle due esperienze - affermazioni della parità e non solo. Una Donna che ha combattuto le più ricche di stimoli e suggestioni -, coordinate dal grandi e importanti battaglie per l’Italia e lo ha fatto con discrezione e autorità, prof. Giovanni Ierardi, che ho avuto la fortuna con coraggio e dignità, senza remore alcune. Ciò che mi colpisce di Lei, al di (e la gioia) di vivere presso il Liceo “Raffaele là dei tantissimi ruoli politici e sociali che ha ricoperto, è il fatto di essere stata Lombardi Satriani” di Petilia Policastro. Gioia sempre dalla parte delle donne e aver incarnato un modello di equilibrio fra dicevo: nella mia lunga vita di militante ho vita privata e vita pubblica. Mi ha colpito una volta una Sua intervista in cui sempre creduto che i giovani - le ragazze e raccontava la sua spinta originaria ad entrare a far parte della lotta contro il i ragazzi - fossero la linfa potenziale della Fascismo, insieme ad altre donne: vale a dire “la voglia di esserci, di affermare buona politica, soprattutto quando hanno la nei fatti l’eguaglianza coi maschi, perché non volevate vivere come le vostre ventura di incontrare buoni maestri. I vivaci madri, spesso frustrate e infelici”. Ma Lei è stata principalmente una moglie dibattiti con gli allievi hanno ribadito questa che ha amato profondamente suo marito, e madre di cinque figli che sono mia convinzione: il loro entusiasmo genuino, stati il Suo dono più prezioso. Una combattente, una donna, moglie, madre la loro curiosità per le complesse vicende della di animo gentile e nobile e di grande umanità. Quale migliore esempio di propria regione, dell’Italia e del mondo, la vita da offrire ai miei studenti del Liceo “Raffaele Lombardi Satriani” di loro stessa garbata cortesia umana mi hanno Petilia Policastro che oggi mi onoro di dirigere? Educare alla legalità e alla profondamente segnato e sono ben vivi nel cittadinanza attiva è da sempre una priorità del nostro istituto per favorire mio ricordo. I due quaderni che condensarono la riflessione degli studenti sulla necessità dell’azione di contrasto ad ogni quegli incontri ne sono un fedele documento forma di violenza e di criminalità organizzata, promuovere la riaffermazione e una felice conferma. Di tutto questo - di dei valori irrinunciabili della Libertà, consentire questi ricordi, di queste l’acquisizione di una nozione più profonda ed estesa emozioni- non posso non dei diritti di cittadinanza. L’azione educativa non essere grata al Suo Liceo, deve essere fine a se stessa, ma deve essere rivolta ai Presidi che L’hanno anche ad altri aspetti della vita sociale, per migliorare preceduta, ai Docenti, le opportunità di successo nella società civile, a tutti ai Suoi splendidi gli studenti, creando sinergia con la classe dirigente allievi e all’intero e politica, per la realizzazione di una scuola più personale dell’Istituto. sicura ed efficiente, di una scuola che si apra A Lei rinnovo la mia all’esterno e si trasformi in osservatorio e servizio gratitudine per il facendo leva sulle risorse umane, intellettuali e caloroso pensiero e il ambientali. Il futuro si prepara nel presente e i nostri mio apprezzamento più giovani studenti, se opportunamente educati oggi, vivo per il Suo impegno saranno la linfa potenziale della buona politica nella costruzione di una e della classe dirigente illuminata del domani. È società più avanzata questa la vera scommessa per fare uscire il nostro e nella formazione territorio calabrese così difficile e martoriato dalla democratica delle sindrome del sottosviluppo e della rassegnazione. nuove generazioni, di Con questo auspicio, e nel bellissimo ricordo delle particolare importanza Sue due Pregiatissime Visite a Petilia Policastro, in un momento così ricche di stimoli e suggestioni per tutta la comunità drammatico e in una petilina, Le rivolgo, i miei personali e, a nome di realtà così complessa tutti gli studenti, docenti e personale scolastico del e difficile come quella Liceo Raffaele Lombardi Satriani, i più affettuosi della Calabria. Mimosa, acquerello di Elena Bertonelli Auguri di Buon 100° Compleanno! Cordiali Saluti (Cosarte Spazio Creativo di Simona Gloriani – Con commozione e e buona Vita! Garbatella, Roma) affetto vi abbraccio tutti.
8 Scuola e dintorni Centesimo anniversario di Marisa Rodano: penso quando venne al nostro Liceo CENTO ANNI DI CONQUISTE di Mario Bonofiglio soffermava su alcune vicende cruciali della storia del ’900. Mario Bonofiglio Ha studiato al Liceo Scientifico Io non ho vissuto quella prima esperienza: la nostra classe “Raffaele Lombardi Satriani” di Petilia Policastro, avrebbe partecipato all’incontro successivo nel 2011. è laureando in Ingegneria Civile all’Università Marisa Rodano, moglie di Franco Rodano, uno “tra i della Calabria, componente dell’Orchestra di fiati pensatori politici italiani più robusti e originali”, ha della Scuola civica di musica “Leonardo Vinci” di partecipato alla Resistenza ed è stata tra le fondatrici Roccabernarda, dove è consigliere comunale. dell’Udi (Unione Donne Italiane) di cui è stata dirigente Sinceri auguri, signora Rodano! Ogni volta che io penso e presidente nazionale. Prima donna nella storia italiana alla storia e al ruolo delle donne nel nostro Paese, penso a venire eletta alla carica di vicepresidente della Camera all’onorevole Marisa Rodano, che è amica del nostro dei Deputati, Marisa Rodano è una figura determinante Liceo, che la stima profondamente. Desidero aprire la nel quadro della politica italiana e per lo sviluppo della mia riflessione richiamando alla memoria gli atti di democrazia. Fascino, forza di attrazione, storia, idee, discriminazione e violenza che ancora oggi, in molti amicizia, onore: si capisce facilmente che è bastato questo luoghi, le donne patiscono. per stimolare un secondo Indubbiamente nel corso coinvolgimento, ancora più degli anni le donne hanno ampio del primo. acquisito una serie di diritti: Ricorreva il 150° anniversario oggi sono più istruite, più dell’Unità d’Italia quando acculturate, più presenti nella la nostra scuola volle sfera pubblica. Tante sono mostrarci da così vicino la titolari di piccole imprese storia delle donne del nostro commerciali e agricole e Paese: la coincidenza con affrontano con coraggio quell’anniversario contribuì le difficoltà del mercato. a elevare il prestigio del Da un altro lato, però, il percorso formativo dal punto nostro sistema sociale è di vista storico. La prima ancora caratterizzato da una fase dell’iniziativa è stata divisione dei ruoli in base al Marisa Rodano riceve una targa del Liceo l’accoglienza: una bellissima sesso. Allora è possibile una serata, con noi ragazzi spinti totale emancipazione delle donne? Io credo di sì. Ci credo dalla curiosità e guidati dalla consapevolezza di avere perché ho un’idea di società che tenga conto del fatto che la un’opportunità unica, che il Liceo ci offriva. La storia donna ha una sua specificità, e le differenze rappresentano dell’emancipazione femminile coincide con la storia della un valore. vita di questa donna, che ne è stata largamente protagonista. Se oggi posso scrivere quello che penso e dare voce alle E c’era anche il suo nuovo libro, Memorie di una che c’era. mie idee, lo devo alla mia scuola ed ai miei insegnanti. Per quanto riguarda “Cittadinanza e Costituzione”, il nostro Liceo ha sempre promosso itinerari formativi che hanno saputo colmare efficacemente tutti i vuoti che durante un percorso possono crearsi. Tra questi momenti si collocano, in maniera particolarmente significativa i due incontri con l’onorevole Marisa Rodano, coordinati dal nostro professore di storia e filosofia Giovanni Ierardi, e che hanno profondamente coinvolto ed entusiasmato gli studenti. Gli incontri poggiavano sulla lettura di due suoi libri: del mutare dei tempi” nel 2009 e Memorie di una che c’era. Una storia dell’Udi nel 2011. Come mi hanno raccontato alcuni miei ex-compagni più grandi che hanno avuto la fortuna di partecipare a quell’incontro, Libri di Marisa Rodano approfonditi dai liceali di Petilia del mutare dei tempi colpì tutti perché si
Scuola e dintorni 9 I liceali eseguono l’Inno di Mameli al secondo incontro Marisa Rodano tra (da sin.) il prof. Giovanni Ierardi, il preside Franco con Marisa Rodano Gentile e il sindaco Dionigi Fera Una storia dell’Udi, che ha fatto da base al secondo incontro. Quella giornata è stata dunque un importante momento Nella Biblioteca Comunale quel giorno c’erano studenti e di studio e di riflessione sul tema dell’educazione alla cittadini e anche il sindaco e l’amministrazione comunale. cittadinanza. Ricordo con quanta semplicità e con quanta Una giornata speciale, rimasta viva nella nostra memoria: chiarezza Marisa Rodano rispondeva alle questioni e alle capimmo che eravamo di fronte ad una protagonista della domande che noi studenti avevamo preparato. Del suo storia del nostro paese, e questa storia veniva esplorata in libro mi colpì e mi stimolò in maniera particolare questo maniera nuova, diversa da quella tradizionale: intrecciata passaggio: “La verità è che sono spinta a tentare questa con essa la storia delle conquiste delle donne che ci veniva narrazione perché mi dispiace che vada dispersa la memoria raccontata in tutti gli aspetti e in tutte le difficoltà da una di una parte importante della storia italiana e, anche, della protagonista, una persona che l’aveva fatta e l’aveva vissuta mia vita”. La giornata si è svolta grazie alla passione direttamente passo dopo passo. e alla dedizione dei nostri insegnanti e del dirigente del Cosa colpiva di più di questa grande donna? Dico la nostro Liceo anche grazie all’impegno di tutti gli studenti: generosità con cui rispondeva alle domande che le abbiamo quelli che hanno pensato all’accoglienza, quelli che hanno posto. Ognuno di noi, infatti, ha avuto la possibilità di preparato e fatto le domande, quelli che hanno suonato. fare delle domande, che riguardavano la storia dell’Udi Io, come tutti gli altri studenti, avevo partecipato alla e la donna nella società moderna e spaziavano dal ruolo lettura e all’approfondimento del libro, alla sottolineatura delle donne nelle istituzioni alle differenze nell’azione di dei temi, alla preparazione delle domande. Quel giorno governo tra uomo e donna e al valore delle cosiddette quote ero tra i suonatori. Abbiamo eseguito l’Inno di Mameli rosa. Temi di attualità relativi a elementi della convivenza in apertura e in chiusura della manifestazione. Facendo civile, necessari a ridurre la distanza che divide molti parte di una comunità con una lunga tradizione bandistica, giovani dalle istituzioni, e quindi il grande tema dello Roccabernarda, io e alcuni miei compagni strumentisti spazio che i giovani devono avere… E chi può farsi carico abbiamo vissuto quella straordinaria esperienza anche di questo impegno se non la scuola? attraverso questo impegno particolare. Dirò di più: l’idea si rivelò feconda, dato che riscuotemmo un grande successo e questo ci avrebbe portato a suonare in tutti gli incontri che da lì in poi il Liceo continuò a promuovere. All’onorevole Marisa Rodano, donna di grandi valori, protagonista della storia e figura leggendaria delle istituzioni, rivolgo il mio augurio sincero per i suoi cento anni. Il suo compleanno coincide anche con i cento anni della fondazione del PCI. Ricordo con simpatia quando, rispondendo alla domanda di una nostra compagna, ci disse che considera “una fortunata coincidenza” questo fatto. “Fortunata coincidenza”, perché considero la storia del PCI una storia di pensatori e dirigenti dal profondo senso delle istituzioni e di tante donne e uomini con i valori nobili di libertà ed uguaglianza: su questi valori penso che abbiamo l’obbligo I due quaderni relativi agli incontri di Marisa Rodano al Liceo di Petilia di continuare a puntare.
10 Scuola e dintorni La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne al Liceo Raffaele Lombardi Satriani VIOLENZA DI GENERE: PREVENZIONE E CORAGGIO! di Elvira Tripodi e Martina Pace (V C Liceo Linguistico) In occasione del 25 novembre, sfaccettature. In particolare, la dott.ssa Schipani ci ha mostrato una data che ha un’estrema quanto sia alto il tasso di violenza tra gli adolescenti, spiegando importanza, poiché ricorre la come riconoscerla e quali strumenti preventivi usare. Monito Giornata internazionale contro della relatrice è stato quello secondo cui noi donne dovremmo Elvira Martina la violenza sulle donne, la nostra accorgerci del pericolo a cui potremmo andare incontro prima Tripodi Pace scuola ci ha permesso di assistere che esso si concretizzi. Si è soffermata sulla violenza “da virtualmente ad un incontro che si è tenuto sulla piattaforma appuntamento” tra adolescenti, ha sottolineato come il partner Microsoft Teams. Dopo il saluto della Dirigente Scolastica, crei situazioni in cui impone il suo pensiero, non lasciando spazio prof.ssa Antonella Parisi, che ha sottolineato come auspicio di al confronto, nemmeno in quelle situazioni che potrebbero tutti sia quello di non dover più parlare di violenza di genere, benissimo risolversi con un chiarimento. È da ciò che nasce la videoconferenza ha visto il susseguirsi di interventi da parte la violenza psicologica. L’intervento di Maria Esposito ha di tre esperti (mediati dall’organizzatore dell’evento, prof. invece messo in evidenza la sfera emotiva del bambino in un Francesco Grano): Giusy rapporto di coppia connotato Schipani, assistente sociale dalla violenza: nonostante esperta in criminologia, si trovi in una situazione mediatore familiare penale, “privilegiata”, poiché penale minorile e scolastico, non riceve direttamente il cui contributo si è basato maltrattamenti fisici, il su quella che è la violenza minore è pervaso dalla di genere in adolescenza; tristezza e da un senso di Maria Esposito, psicologa impotenza di fronte agli e psicodiagnosta, nonché abusi perpetrati sulla madre. docente presso l’Università Cosa fare davanti ad una telematica Pegaso, che si è violenza? La via maestra è concentrata su quelle che caratterizzata da due parole: sono le conseguenze a livello prevenzione e coraggio. È psicologico della violenza proprio sulla prevenzione che sulle donne e sui figli minori; si è incentrato l’intervento di Gianluca Lumare, presidente Gianluca Lumare, membro dell’associazione “Educando delle Forze dell’Ordine, Peter Pan”, specializzato in che si è soffermato sui materia di violenza di genere, comportamenti da tenere nei che ha invece incentrato casi di violenza, offrendo la propria trattazione sul Il Liceo contro la violenza sulle donne importanti riferimenti (Biblioteca di Petilia, 27 febbraio 2014) codice rosso, evidenziando alla legislazione vigente e i riferimenti normativi indicazioni sugli strumenti che tutelano le donne e telematici di supporto per chi i soggetti che subiscono subisce violenza. Alla luce violenza. Quest’ultima è di quanto emerso in questa una gravissima forma di giornata di riflessione, discriminazione legata l’invito per tutti è quello di ad una cultura sessista, essere vigili, attenti, non che svilisce la donna, ne dando per scontati i risultati oggettivizza il corpo e ne raggiunti nel campo del limita l’individualità e la contrasto alla violenza di rispettabilità. È emerso che, genere. Sarebbe, infatti, in ogni parte del mondo, una sconfitta cocente migliaia di donne vivono doverci accorgere un giorno violenze domestiche, offese, di aver fatto dei passi abusi sul posto di lavoro e indietro! Il nostro monito aggressioni da sconosciuti. è dunque quello di stare Dalle minacce e dagli attacchi in guardia, dal momento verbali alle aggressioni che la posta in gioco sono fisiche, dallo stalking allo i diritti inviolabili, sanciti stupro, la violenza sulle Panchina rossa per dire stop alla violenza contro le donne, inaugurata il 25 dalla nostra meravigliosa donne ha migliaia di forme e novembre 2020 dalla Commissione Comunale Pari Opportunità di Mesoraca Costituzione.
Scuola e dintorni Centenario della nascita di Leonardo Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921) 11 LEONARDO SCIASCIA: UN FOTOGRAFO “ATIPICO” di Giulia Nero (V C Liceo Linguistico) “Non c’è fotografia che nel giro di pochi anni scrittura e, non a caso, i giochi da lui preferiti consistevano non diventi bella: per quel che si cristallizza di in materiale di cancelleria. Un curioso fatto che sembrò nostalgia, di rimpianto, di sentimento personale preannunciare il suo brillante futuro nel mondo letterario fu il o collettivo. E insomma: perché è un ricordo”. ritrovamento di un vecchio quadernetto, che riportava la scritta È ironico pensare come, ad oggi, a distanza di “Autore: Leonardo Sciascia” sulla prima pagina. Il giovane Giulia Nero cento anni dalla sua nascita nel paesino siciliano Leonardo era anche un accanitissimo lettore e divorava di Racalmuto, Leonardo Sciascia possa essere così ben definito avidamente qualsiasi libro riuscisse a reperire. Adolescente, da queste sue stesse parole. Perché le fotografie non sono altro si trasferì con la famiglia a Caltanissetta, dove si diplomò che attimi, immagini sottratte, prove inconfutabili dei segni presso l’Istituto Magistrale che lo abilitò all’insegnamento lasciati dal tempo sulle cose, sulle persone e dalle persone nella scuola elementare. Contemporaneamente al lavoro stesse. Ogni individuo lascia lungo il percorso delle tracce di maestro, iniziò a scrivere per il “Corriere della Sera”, di sé e del suo passaggio, sotto forme differenti. Lo ha fatto prima di una lunga serie di collaborazioni con riviste quali anche Leonardo Sciascia, non con la macchina fotografica, ma “Letteratura”, “La Sicilia”, “Il Ponte”, “la Stampa” e “L’Ora”. attraverso la penna, la testa, le idee, le parole e le azioni. Egli Sempre in questi anni, si avvicinò alla politica. In particolare, stesso è diventato un ricordo. E non è un ricordo appannato, ma appoggiò e sostenne il Partito comunista, spinto da un forte vivido. Uno di quei ricordi che hanno influenzato la Storia. Col ideale antifascista maturato già durante l’adolescenza. Venne tempo ha acquisito un valore sempre più grande e prezioso. anche eletto consigliere comunale a Palermo, carica alla quale Spinto dall’esigenza di un impegno verso la realtà sociale del rinunciò dopo due anni. Tuttavia non abbandonò così il mondo suo tempo e dall’amore per la storia - come faceva nelle sue della politica, in quanto venne successivamente eletto come opere - Sciascia ha finito per assumere il valore che egli dava deputato al Parlamento italiano. Qui si distinse per il suo a quest’ultima. Un esempio del passato che è sempre valido e profondo interessamento in merito al caso dell’Onorevole riproponibile nel presente.Per comprendere appieno la persona Aldo Moro, al quale dedicò un’opera, intitolata L’affaire Moro. dietro al “personaggio”, è bene delineare anche le origini e gli Dopo una vita tanto piena, si spense a Palermo nel 1989 a causa episodi salienti della sua vita. di una malattia incurabile. Leonardo Sciascia era il primo di tre fratelli e la sua era una Leggendo le sue opere e conoscendo la sua storia politica famiglia di umili origini. Il padre lavorava nelle miniere di e ideologica, si può delineare il profilo di un uomo libero e zolfo e la madre proveniva da una famiglia di artigiani. Fin anticonformista, un combattente estremamente legato ai propri da piccolissimo iniziava a manifestare la sua passione per la princìpi e alla giustizia, che in più occasioni ha dimostrato di Leonardo Sciascia alla macchina da scrivere
12 Centenario della nascita di Leonardo Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921) Scuola e dintorni voler difendere. Giudice imparziale e razionale del suo tempo, ha sottoposto a un accurato processo di analisi e critica la società del Novecento, ponendo l’accento sulla losca gestione delle dinamiche legate al potere che governava le sue terre (e che tutt’ora persiste). In molte sue opere, principalmente nei romanzi gialli Il giorno della civetta, A ciascuno il suo, Todo modo, Porte aperte, Il contesto, egli parla di mafia, analizzandola anche da un punto di vista antropologico. Sciascia riesce così a dimostrare come essa agisca conficcando i suoi artigli sempre più in profondità, sfruttando l’omertà dei cittadini e delle istituzioni. Sentimento, quest’ultimo, generato, nel primo caso, dalla paura, e, nel secondo, dalla corruzione e dall’ottica del guadagno. A questo punto ci viene Aldo Moro mostrato un organismo che si estende senza troppe difficoltà in nulla nel suo sistema, nei suoi principi, che necessariamente la ogni direzione, proprio come i tentacoli di una piovra, e che si porti a non poter combattere la mafia, a imporle una convivenza muove quasi alla luce del sole sotto “le facce di ciechi, senza con la mafia. Ha anzi tra le mani lo strumento che la tirannia sguardo”, per citare le parole dello stesso Sciascia. non ha: il diritto, la legge uguale per tutti, la bilancia della Attorno alla figura di quest’uomo dalla penna razionale e giustizia. Se al simbolo della bilancia si sostituisse quello impertinente, si è venuto a creare un singolare spettacolo di delle manette come alcuni fanatici dell’antimafia in cuor luci ed ombre. Egli è stato, infatti, elogiato in moltissime loro desiderano, saremmo perduti irrimediabilmente, come occasioni e da moltissime bocche sapienti. Tuttavia c’è stato un nemmeno il fascismo c’è riuscito”. Il Corriere della Sera con l’articolo di Leonardo Sciascia intitolato: “I professionisti dell’antimafia” momento, in particolare, in cui si è trovato a dover affrontare un Resta il fatto che, dopo la pubblicazione dell’articolo, la colpo durissimo da parte della critica. Ciò avvenne in seguito sua influenza in ambito politico subì un grave danno, ma, alla pubblicazione sul “Corriere della Sera” dell’articolo “I nonostante questo, il suo impegno nella lotta contro la mafia professionisti dell’antimafia”. In tale articolo l’autore criticava non venne mai meno. Ad oggi, nonostante egli non ci sia l’eccessivo esibizionismo più da ormai trentadue e autocelebrazione da anni, la sue lotte e il suo parte di figure istituzionali pensiero continuano a vivere dell’antimafia che attraverso coloro i quali ne sembravano utilizzare i hanno fatto un vero e proprio loro meriti, in questa aspra strumento utile nel presente. battaglia, per fare carriera. A tal proposito è stata, L’intento di Sciascia era infatti, fondata a Milano, nel quello di esortare i diretti 1993, l’associazione “Amici interessati a non perdere di di Leonardo Sciascia”, che vista il loro vero obiettivo. mira alla rivalutazione e Il motivo di tale necessità di riabilitazione meritocratica critica scaturiva dal suo essere di quest’uomo dalle mille contrario a qualsiasi metodo sfaccettature, attraverso la o atteggiamento autoritari, creazione di riviste, collane temendo profondamente che e numerosi altri progetti, questi potessero ristabilirsi che possano incrementare in Italia. La sua replica alle la curiosità attorno alla critiche fu: “Ma la democrazia sua figura, stimolandone la non è impotente a combattere Paolo Borsellino e Leonardo Sciascia, in occasione conviviale il 25 gennaio lettura. la mafia. O meglio: non c’è 1988, riconciliati dopo la polemica sui “professionisti dell’antimafia”
Puoi anche leggere