USTICA LINES Giovedì, 15 settembre 2016 - Liberty Lines
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USTICA LINES Giovedì, 15 settembre 2016 Ustica Lines 15/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 15 PRODOTTI TIPICI SULL' ALISCAFO 1 Autorità portuali 15/09/2016 Centonove Pagina 22 GIANPIERO CASAGNI Interporti, nomina al volo 2 15/09/2016 Centonove Pagina 22 Sis, partecipata 4 15/09/2016 Gazzetta del Sud Pagina 26 GIOVANNI PETRUNGARO Irsap senza risorse Niente manutenzione 5 15/09/2016 Giornale di Sicilia Pagina 23 Nel 2015 dalle crociere oltre 11 milioni di euro Dai negozi ai trasporti:... 7 15/09/2016 Giornale di Sicilia Pagina 23 Termini Imerese, in calo merci e navi Ma si punta al rilancio della... 9 15/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 30 I sindacati: preoccupati per i lavoratori 10 14/09/2016 LiveSicilia "Porti, da Crocetta la proroga a un' Autorità che non esiste" 11 14/09/2016 LiveSicilia Il "bottino" delle crociere Palermo ottava in Italia 12 14/09/2016 Quotidiano di Sicilia Pagina 22 Piani d' utilizzo del demanio marittimo 14 15/09/2016 Quotidiano di Sicilia Pagina 1 Emergenza Porto, c' è l' intesa aperti tutti i varchi d' accesso 18 15/09/2016 Quotidiano di Sicilia Pagina 10 Emergenza porto, ecco l' intesa Aperti tutti i varchi d' accesso 19 Trasporti Marittimi 15/09/2016 L' Avvisatore Marittimo PALERMO Da crociere indotto da 16 milioni 21 15/09/2016 L' Avvisatore Marittimo Alberto Ghiara Portacontainer, la flotta vale 130 miliardi 22 15/09/2016 La Gazzetta Marittima Demolizioni navali a Piombino ora PIM mette mano alle aree 24 15/09/2016 La Gazzetta Marittima Antonio Fulvi Su Sintermar e Porto 2000 sussurri & grida 26 Trasporti marittimi 14/09/2016 Ansa Crociere: a Palermo raddoppiato flusso in 15 anni 28 15/09/2016 Centonove Pagina 2 Cessione Hotel Riviera Ricorso al Tar del Cava Group 29 15/09/2016 Centonove Pagina 10 Bilancio, riequilibri... sti 30 15/09/2016 Centonove Pagina 10 Ecopass, se il Comune non si occupa dei rilievi 33 15/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 23 Autonoleggiatori nel mirino? Nuovo incendio a Lampedusa 35 15/09/2016 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 10 Fumi dalle navi, controlli durante le traversate 36 15/09/2016 MF Pagina 1 Nel 2017 la fiera del settore in città 37 14/09/2016 Palermo Today Un concorso per celebrare la Palermo arabonormanna: in palio anche un... 38 Porti 14/09/2016 Agi Porti: Palermo nella top ten traffico... 40 14/09/2016 Ansa Crociere: Palermo all' ottavo posto, 17 mln euro spesi 42 14/09/2016 Ansa Porti: Cannatella, Palermo può migliorare... 43 15/09/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 30 Nuova rotta dall' India per i container della Uasc 44 15/09/2016 Il Mattino Pagina 16 ENZO GENTILE Sky, il racconto del reale tra Ciro Esposito e Caivano 45 15/09/2016 La Repubblica (ed. Palermo) Pagina 11 "Sette e mezzo" di rivolta e repressione i monumenti sfregiati dalle... 47
15/09/2016 La Sicilia Pagina 6 Gela adesso punta sul gas naturale liquefatto 49 15/09/2016 La Sicilia (ed. Ragusa) Pagina 39 Dopo l' ennesimo sbarco l' hotspot è strapieno 51 15/09/2016 La Sicilia (ed. Ragusa) Pagina 39 VALENTINA RAFFA I gommoni erano carichi di disperati In manette quattro giovani scafisti 52 15/09/2016 MF Pagina 1 ANTONIO GIORDANO Crociere, tesoro da 17 mln 53 14/09/2016 Palermo Today Caos al porto, i sindacati: "Lavoratori danneggiati da scelte politiche... 55 14/09/2016 TempoStretto Autorità portuale, Mancuso: "Crocetta fa come Ponzio Pilato e... 57
15 settembre 2016 Pagina 15 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Ustica Lines TURISMO. Dopo i controlli dei vigili urbani soprattutto per quanto riguarda i B& B PRODOTTI TIPICI SULL' ALISCAFO Per tutto il mese di settembre sui mezzi della Liberty Lines che collegano Trapani e le Egadi sarà possibile degustare i prodotti del territorio. L'iniziativa Welcome to the Egadi Islands by Erice Doc è promossa dall'associazione Strada del Vino Erice Doc, in collaborazione con la Liberty Lines, Caronte e Tourist e alcune aziende del territorio. Il progetto rientra nell'am bito della campagna promozionale dell'Assessorato regionale all'agri coltura In Sicilia c'è un mare di sapori. Hostesssommelier faranno degustare i bianchi delle cantine Fazio di Erice, l'olio extravergine d'oliva Dop Valli trapanesi prodotto dai Premiati Oleifici Barbera, i prodotti di tonnara Nino Castiglione, il sale marino di Trapani Igp prodotto dalle Saline della laguna, il pane artigianale da grani antichi del Forno Martinez. «Il turista è il migliore promotore del territorio e delle eccellenze della Sicilia spie ga Vincenzo Fazio, presidente della Strada del vino Erice Doc e manager della Casa vinicola F a z i o accoglierlo con un benvenuto a bordo accompagnato da un calice di vino Erice Doc fa crescere la percezione positiva della sua vacanza e la reputazione della destinazione». Welcome to the Egadi Islands by Erice Doc sarà riproposto la prossima stagione estiva, (*MAX*) (Nella foto : Pietro Miosi , Ettore Morace e Vincenzo Fazio). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
15 settembre 2016 Pagina 22 Centonove Autorità portuali IL CASO. Alessandro Albanese amministratore unico della società Interporti, nomina al volo L'incarico al presidente degli industriali palermitani conferito senza la presenza della città metropolitana di Catania. La paura della mancanza del numero legale. Che non ha impedito anche la modifica dello Statuto PALERMO La provvidenziale presenza del direttore generale di Confindustria Palermo, Giacomo Riina, delegato 'al volo' dalla Città metropolitana di Catania, ha consentito alla società degli Interporti siciliani di modificare lo statuto, cancellare il Cda e nominare alla guida della stessa, come amministratore unico, Alessandro Albanese il presidente degli industriali palermitani 'in corsa' per la guida della Camera di Commercio di Palermo ed Enna. E' successo il 6 settembre scorso quando, dopo ben 4 riunioni convocate per il rinnovo delle cariche scadute ad aprile pare che i rappresentanti della Regione non fossero informati sull' ordine del giorno finalmente c' è stata la "fumata bianca". L' attesa riunione, in cui tutti i presenti erano finalmente edotti sull' ordine del giorno, si è tenuta, non nella sede etnea della società che quale 'stazione appaltante' gestisce circa 200milioni di fondi europei bensì a Palermo, nei locali graziosamente messi a disposizione della locale associazione degli industriali. Fra i primi ad arrivare il ragioniere generale della Regione Siciliana, Salvatore Sammartano, poi il commissario Irsap, Maria Grazia Brandara e quindi, alla spicciolata, l' autorità portuale di Palermo, l' Ast con l' avvocato Claia e un dirigente in rappresentanza del Comune di Catania. Il 'timore' di non raggiungere il numero legale idoneo a modificare lo statuto per abbandonare il costoso "cda" per il più economico amministratore unico, però, serpeggiava nell' aria. "Perché mai la città metropolitana di Catania di Bianco non si è presentata?", si saranno chiesti i presenti che avevano pure notato l' assenza del comune di Termini Imerese. Poi un colpo di telefono e il contestuale arrivo in sede di Riina, ha fatto il resto: "il delegato della città metropolitana di Catania è il direttore generale di Confindustria Palermo" pare si sia sentito dall' altra parte della cornetta telefonica. E così sia!. Poco dopo la modifica dello statuto, arriva l' elezione. Seguendo le indicazioni del Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, la Regione Siciliana propone di nominare il confindustriale Albanese amministratore unico. I soci presenti approvano. Poco dopo si passa alla nomina dei sindaci revisori. Dopo la Sac (la società che gestisce gli aeroporti di Catania e Comiso), Carmelina Volpe Tucci, si occuperà di spulciare i conti della società interporti siciliani. Con lei lavoreranno pure il presidente del Corecom Sicilia, Ciro Di Vuolo ed il commercialista nisseno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2
15 settembre 2016 Pagina 22 Centonove Autorità portuali CRONISTORIA Sis, partecipata PALERMO La Società Interporti Siciliani spa (SIS), nasce il 19 gennaio del 2004, quando l' assemblea straordinaria dei soci di Interporto Catania (nata agli inizi degli anni Novanta) ne deliberò la trasformazione in esecuzione della legge regionale che assegnava alla Società un finanziamento di oltre 30 milioni di euro, di cui 15 milioni destinati alla realizzazione di Termini Imerese. L' idea era quella di mettere le basi della piattaforma logistica siciliana con un sistema unificato costituito da due porti con acque profonde che diventano i gates d' ingresso e uscita per le merci provenienti dai Paesi del Mediterraneo, ma anche da sei autoporti strategicamente distribuiti sul territorio e dai due interporti interconnessi. Nel febbraio del 2005 la SIS, presieduta da Rodolfo De Dominicis, diventò regionale anche nel capitale azionario. Divennero soci, infatti, anche gli enti territorialmente interessati della Sicilia occidentale: il Consorzio Asi di Palermo con il 5% delle azioni, cedute dalla Camera di Commercio di Catania e dall' Azienda siciliana trasporti, e il Comune di Termini Imerese con il 2% delle azioni, cedute dal Comune di Catania. Il 30 novembre del 2007 entrò in SIS anche l' autorità portuale di Palermo e Termini Imerese. Nel maggio del 2011 venne bandita la procedura di gara per la realizzazione di Termini Imerese. Fra il 2011 e il 2014 la società fece segnare perdite complessive per tre milioni e 200 mila euro. ll 22 ottobre del 2015 guai giudiziari colpiscono la Tecnis, una delle società che si era aggiudicata l' appalto per la realizzazione delle opere. Il 29 ottobre M5S all' Ars, parlando di sperpero di fondi pubblici denunciò la grave crisi della società che, "dopo aver avuto finanziati 190 milioni di euro, rischia adesso la liquidazione per mancanza di una ricapitalizzazione inferiore ai 3 milioni di euro mentre i 13 dipendenti erano stati messi in cassa integrazione". Il 27 novembre 2015, fra le società Partecipate messe in liquidazione dal Governatore Crocetta, spunta anche la Sis (Società interporti siciliani) il cui scopo era la realizzazione degli interporti, che ogni anno ha da dei costi e chiude in passivo, ma non ha portato a termine il suo mandato. Adesso la riduzione del Cda con la riconferma al vertice, come amministratore Unico, di Alessandro Albanese. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4
15 settembre 2016 Pagina 26 Gazzetta del Sud Autorità portuali Bonifica strada ex Asi Irsap senza risorse Niente manutenzione Il vicedirettore generale Viavattene ai sindaci: non possiamo fare nulla Giovanni Petrungaro MILAZZO Non abbiamo neppure i soldi per pagare gli stipendi, figurarsi se possiamo procedere alla bonifica delle discariche abusive della strada ex Asi di Milazzo e Giammoro. Questo in sintesi il messaggio inviato ai sindaci del comprensorio tirrenico e alle altre istituzioni dal vicedirettore generale dell' Irsap, Carmelo Viavattene, investito della questione dalle forze politiche locali. Non solo non è possibile intervenire, ma addirittura si propone agli amministratori locali «di valutare l' opportunità dell' eventuale interdizione al transito veicolare dell' asse viario che da Archi collega all' agglomerato industriale di Giammoro nei tratti in cui il tracciato ricade sui territorio comunali di rispettiva competenza». Come dire, si sceglie la soluzione più semplice. Niente risorse, niente manutenzione o assistenza. Ignorando che in quella zonavi sono delle aziende che nonostante tutto tentano di sopravvivere dopo aver sperato nel supporto del Consorzio Asi. Nella nota inviata ai sindaci, il vicedirettore comunica che era stata anche individuata una ditta disponibile ad eseguire l' intervento di rimozione, recupero e smaltimento dei rifiuti depositati abusivamente nei territori dei comuni di San Filippo e San Pier Nice to, ma non si è potuto procedere all' affidamento proprio per carenza di risorse. «Si confida comunque di trovare una soluzione anche se spetta ai sindaci adottare direttamente i provvedimenti necessari». Anche perché "le infrastrutture viarie realizzate nella zona Asi sono utilizzate non soltanto dalle aziende insediate, ma anche e soprattutto dalla popolazione residente, con flussi veicolari che sono notevolmente incrementati negli anni e pertanto tale viabilità costituisce sempre più un' alternativa alle strade statali e comunali». Da qui l' auspicio «che si proceda ad una riclassificazione della stessa strada affinché la gestione venga presa in carico da uno degli altri enti (Comuni, città metropolitana) che sia preposto a tali funzioni. L' Irsap si farà promotore di una apposita conferenza di servizi per giungere a tale soluzione». Questa mattina alle 10 intanto la questione sarà affrontata nel corso di un incontro promosso a Messina presso la sede dell' Autorità portuale dal commissario straordinario De Simone. Invitati i sindaci di Milazzo, Pace del Mela e San Filippo, la Città metropolitana e lo stesso Irsap.3. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5
15 settembre 2016 Pagina 23 Giornale di Sicilia Autorità portuali Nel 2015 dalle crociere oltre 11 milioni di euro Dai negozi ai trasporti: ecco chi guadagna Sono oltre 55 mila i visitatori approdati lo scorso anno Palermo è l' ottavo porto per movimentazione dopo Civitavecchia, Venezia, Napoli, Savona, Genova, Livorno e La Spezia. Lo scalo palermitano da oltre 15 anni si colloca tra i primi dieci in Italia. Pierpaolo Maddalena OOO È di 16,6 milioni di euro la ricaduta economica del movimento crocieristico che fa tappa a Palermo. Di questi, 11,5 restano nelle tasche del capoluogo, il resto va a gonfiare quelle di alcuni centri della provincia e poi del Trapanese e Agrigentino, per una spesa media di 30 euro a turista. Il dato è riferito al 2015, quando nel principale scalo cittadino si sono registrati 200 accosti e quasi 550 mila turisti del mare che, una volta sbarcati, hanno scelto tour guidati quasi sempre organizzati a bordo o una visita fai da te. «E per il 2016 le cifre resteranno tali», ha spiegato Vincenzo Cannatella, presidente dell' Autorità portuale. L' ente ha commissionato alla società di consulenza Risposte Turismo, con sede a Venezia, uno studio sull' impatto delle crociere per il territorio e i risultati sono stati presentati ieri. In Italia, Palermo è l' ottavo porto per movimentazione dopo Civitavecchia (grazie a Roma), Venezia, Napoli, Savona, Genova, Livorno e La Spezia. Lo scalo palermitano da oltre 15 anni si colloca tra i primi dieci porti nazionali, anche se con risultati altalenanti. L' appeal della città deriva dalla posizione strategica, perché considerata porta d' ingresso per altre destinazioni come Cefalù, Selinunte, Segesta e la Valle dei Templi: «Ma è la città stessa ad attrarre i crocieristi che, arrivando al porto, sbarcano direttamente nel cuore antico di Palermo», ha spiegato il segretario generale della Port authority, Renato Coroneo, che ha posto l' accento sulla «necessità di fare sinergia» per dare ulteriore sviluppo al comparto turistico. Un ruolo strategico, quindi, che porterà Palermo come annunciato ieri ad ospitare nell' ottobre del 2017 l' Italian Cruise Day, tappa fissa per l' industria crocieristica nazionale organizzata da Risposte Turismo. Tornando alle cifre divulgate ieri da Francesco Di Cesare, presidente della società veneta, dei 16 milioni e rotti spesi qui la parte del leone la fa il commercio al dettaglio (24,5%), seguito da vicino dai trasporti (22,3%, taxi, ape calesse e carrozze). Ci si aspettava qualcosa di più invece dallo street food, ma alimenti e bevande in questa statistica sono staccati: solo 13,9%, dovuto al fatto che in molti tornano a bordo per pranzare. Ancora meno i ristoranti (7,5% insieme agli al berghi) e solo il 4,5% per attività Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7
15 settembre 2016 Pagina 23 Giornale di Sicilia
15 settembre 2016 Pagina 23 Giornale di Sicilia Autorità portuali IL DATO. A incidere sul transito le carenze dell' area industriale e le infrastrutture Termini Imerese, in calo merci e navi Ma si punta al rilancio della struttura OOO Numeri in calo per il porto di Termini Imerese. Nel corso degli ultimi cinque anni, si sono registrati dati negativi. A partire ad esempio dalle tonnellate in transito che sono passate da 1.514.367 (813.838 in e 700.529 out) nel 2012 a 120.612(76.491 in e 44.121 out) nel periodo compreso tra gennaio e luglio dell' anno corrente. Anche le rinfuse solide hanno registrato un segno negativo, passando da 107.174 (di questi 48.164 solo cereali) nel 2012 a 69.260 (20.454 solo cereali) tra gennaio luglio 2016. Stessa sorte per le merci varie in colli, da 1.407.193 nel 2012 a 51.352 nei primi sette mesi del 2016, tutte Ro/ro. Tralasciando il numero delle rinfuse liquide e delle Crociere («Home Porto» e «Transiti»), pari a zero, anche la quantità di navi si è drasticamente ridotta, passando da 958 nel 2012 a solo 118 nei primi 7 mesi del 2016. Infine c' è il movimento dei passeggeri, sceso vertiginosamente negli ultimi anni. Da 98.358 nel 2012, a solo 8.060 passeggeri nel periodo gennaio luglio 2016 (con un +4,3%, pari a 335, rispetto all' anno p r e c e d e n t e ) . I l p r e s i d e n t e d e l l ' Autorità portuale di Palermo, Vincenzo Cannatella, ha sottolineato due criticità: «Termini Imerese non ha più alle spalle le industrie. L' anno scorso è stata chiusa l' autostrada Palermo Catania. Oggi molte merci vengono imbarcate non più a Termini Imerese, bensì a Catania». Anche il senatore Giuseppe Lumia è intervenuto: «Il Porto di Termini è stato inserito tra i 57 porti strategici italiani. È stato pubblicato in gazzetta il decreto di rilancio della portualità italiana varato dal Consiglio dei Ministri. Negli anni passati lo scalo era marginale e vuoto. Oggi, invece, è una realtà in via di sviluppo. Ha una presenza turistica dignitosa e dei collegamenti navali, mai avuti prima, per il trasporto di merci e persone». «Questa città ha commentato, infine, il commissario straordinario Girolamo Di Fazio non solo ha un porto completo ma ha anche grandi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9
15 settembre 2016 Pagina 30 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Autorità portuali Porto I sindacati: preoccupati per i lavoratori OOO Le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sono «fortemente preoccupate per il futuro del porto e per i posti di lavoro che rischiano sempre di più un' ulteriore irreversibile riduzione». «La Stazione Marittima continua la nota dei sindacati è posta da anni sotto sequestro senza che qualcuno intervenga. Le Compagnie portuali sono sotto amministrazione giudiziaria con tutte le gravi vicende a ciò connesse, da tempo mortificano i lavoratori che sono i veri motori del lavoro portuale e dell' economia. I lavoratori dipendenti dell' Autorità Portuale sono in stato di agitazione contro le scelte che stanno mettendo in dubbio la loro professionalità ed i loro posti di lavoro. Infine da giorni è esplosa in tutta la sua gravità la carenza del nostro porto a fare fronte alle norme di security con l' entrata in vigore delle norme, dove è stato elevato il livello per cui si sono resi obbligatori controlli all' imbarco più mirati e quindi più lunghi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10
14 settembre 2016 LiveSicilia Autorità portuali "Porti, da Crocetta la proroga a un' Autorità che non esiste" Eleonora 'silura' George Giorni da cani per Pif PALERMO "La richiesta di proroga da parte della regione siciliana dell' autorità portuale di Trapani, c he non esiste dal 2012, è la prova di quanto la questione dei porti e del loro rilancio sia trattata con superficialità dalle nostre istituzioni": lo dicono Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia e Franco Spanò, segretario della Filt regionale. Domani entrerà in vigore la riforma nazionale con l' istituzione delle nuove autorità portuali. Ma la regione siciliana, secondo le previsioni di legge, ha provveduto per tempo a chiedere la proroga triennale delle autorità di Palermo e Catania e di quella inesistente di Trapani. "Il fatto è dicono Pagliaro e Spanò che sulla portualità siciliana e sul suo rilancio in vista della riforma non c' è stata alcuna discussione istituzionale . E ora la Regione preferisce restare ferma, garantendo non si sa che interessi non certo quelli dei siciliani che vedrebbero così sfumare l' opportunità di rendere competitivi i porti dell' isola sfruttando i finanziamenti europei anche per ampliare e dare forza alla logistica". I segretari della Cgil e della Filt auspicano dunque che "il ministro Delrio non dia seguito alla richiesta della regione, che taglierebbe fuori dal sistema nazionale i porti siciliani facendo perdere all' isola una straordinaria opportunità di sviluppo e di crescita dell' occupazione". share Mercoledì 14 Settembre 2016 11:28 ! Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11
14 settembre 2016 LiveSicilia Autorità portuali Il "bottino" delle crociere Palermo ottava in Italia "Intitoliamo l' aula a Falcone e Borsellino" Ma il consiglio comunale dice 'no' PALERMO Il porto di Palermo come biglietto da visita della città e della Sicilia intera. Già un d a t o d i f a t t o , p e r l ' Autorità portuale d e l capoluogo siciliano, ma anche un obiettivo da rafforzare negli anni a venire, stabilendo "sinergie positive" con gli enti locali. Il pensiero corre immediatamente al botta e risposta tra il presidente dell' Autorità, Vincenzo Cannatella, e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando , sui cantieri di via Crispi che rendono complicato l' accesso alla stazione marittima e confondono i turisti che cercano di orientarsi in città. La riflessione sulle "opportunità ancora non pienamente espresse" del porto nasce dall' analisi dei dati del 2015 di Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza, sul traffico di navi da crociera in città. Con oltre 550 mila crocieristi e 200 accosti, Palermo è l' ottavo porto per movimentazione in Italia. Ma il dato più interessante è quello della ricaduta economica sul territorio che si attesta sui 16,6 milioni di euro. Lo studio è stato presentato questa mattina dal presidente dell' Authority, Vincenzo Cannatella, dal segretario generale, Renato Coroneo, e da Francesco Di Cesare, presidente di Risposte Turismo. "Secondo le nostre stime ha detto Di Cesare i 547 mila crocieristi movimentati nel porto di Palermo nel 2015 avrebbero speso quasi 16 milioni di euro a terra (oltre 11 milioni solo nella città di Palermo) implicando un valore medio di circa 30 euro a persona. In più ci sono le spese dei membri dell' equipaggio che arrivano a circa 1,6 milioni di euro. Il tutto in circa sei ore di soste nella città. Convincere le compagnie a rimanere di più potrebbe essere uno dei temi da affrontare per il futuro". Oltre alle spese sostenute dai viaggiatori, bisogna inoltre prendere in considerazione quelle delle compagnie che attraccano nel porto cittadino che ammontano a 3,58 milioni di euro. Per il presidente dell' Autorità portuale "l' attività del porto di Palermo è la più importante attività economica della città", ma "ci sono questioni infrastrutturali su cui bisogna intervenire al più presto". Cannatella ha sottolineato, per esempio, la necessità di "riprendere i lavori della stazione marittima". "Inoltre ha aggiunto è sostanziale e non più procrastinabile lavorare alle opere previste dal Piano regolatore portuale che è fermo da anni all' assessorato regionale al Territorio". Gli fa eco il segretario generale Coroneo: "Sempre di più si avverte la necessità che la Regione, il Comune, la Camera di commercio e le associazioni di categoria del settore si interessino concretamente al comparto. L' autorità portuale gestisce il porto e la banchine e si adopera per creare tutte le facilities e offrire servizi di supporto. Ma Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12
14 settembre 2016 LiveSicilia
14 settembre 2016 Pagina 22 Quotidiano di Sicilia Autorità portuali L' assessore Maurizio Croce ha presentato, mediante decreto, le Linee guida valide per i comuni costieri dell' Isola Piani d' utilizzo del demanio marittimo Chiarimenti sulla gestione, organizzazione e anche sul riordino, che non spettano più alla Regione DECRETO 5 agosto 2016. Demanio marittimo regionale. Adempimenti attuativi previsti dalla legge regionale 17 marzo 2016, n. 3, e avvio delle procedure di revisione della fascia costiera demaniale. Validità dei rapporti concessori già instaurati e pendenti. Approvazione delle linee guida per la redazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime da parte dei comuni costieri della Sicilia. L' ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L' AMBIENTE Decreta: Art. 1 Riordino del demanio marittimo regionale. Validità dei rapporti concessori già instaurati e pendenti in applicazione del D.A. n. 180 del 12 agosto 2014. Conclusione dei procedimenti concessori pendenti. 1. Al fine di rispondere all' esigenza degli operatori del mercato di usufruire di un quadro normativo stabile che, conformemente ai principi comunitari, consenta lo sviluppo e l' innovazione dell' impresa turistico, balneare e ricreativa, nelle more della revisione e del riordino della materia in conformità ai principi di cui alla sentenza della Corte di giustizia V Sezione 14 luglio 2016, conservano validità i rapporti concessori già instaurati e pendenti in applicazione al D.A. n. 180 del 12 agosto 2014. 2. Nelle more della revisione e del riordino della materia in conformità ai principi comunitari, in attuazione dell' atto di indirizzo prot. n. 3617/GAB/12 dell' 8 giugno 2016, il Dipartimento regionale dell' ambi nte è tenuto a concludere i procedimenti amministrativi relativi a tutte le richieste di concessione presentate in data antecedente al 18 marzo 2016. Art. 2 Integrazione degli obblighi di pubblicazione relativi alle procedure di rilascio delle concessioni demaniali marittime. 1. Fermi restando gli obblighi di pubblicazione di cui agli articoli 3 (concessioni non di interesse transfrontaliero) e 4 (concessioni di interesse transfrontaliero) del D.A. n. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14
14 settembre 2016 Pagina 22 Quotidiano di Sicilia
14 settembre 2016 Pagina 22 Quotidiano di Sicilia 16
14 settembre 2016 Pagina 22 Quotidiano di Sicilia
15 settembre 2016 Pagina 1 Quotidiano di Sicilia Autorità portuali Cinque ingressi attivi per migliorare la viabilità e decongestionare il traffico Emergenza Porto, c' è l' intesa aperti tutti i varchi d' accesso Precari Ee.Ll Asu Lsu Ex Pip Formazione Forestali Sportelli multif. Consorzi di Bonifica 18.025 6.000 7.000 2.300 2.000 24.000 1.415 1.446 Totale precari 62.186 *Disoccupati 357.000 *(Non privilegiati perché non raccomandati) Rimarranno tutti aperti i cinque varchi d' accesso al porto del capoluogo. Ci sono voluti due giorni ma alla fine Autorità portuale, Autorità marittima, Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza, Polizia marittima e Amministrazione comunale sono riusciti a trovare un accordo per decongestionare il traffico che da settimane affligge la zona. a pagina 10. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18
15 settembre 2016 Pagina 10 Quotidiano di Sicilia Autorità portuali Dopo molte polemiche, raggiunto un compromesso fra Amministrazione comunale e Autorità portuale Emergenza porto, ecco l' intesa Aperti tutti i varchi d' accesso Cinque ingressi attivi per migliorare la viabilità e decongestionare il traffico PALERMO Rimarranno tutti aperti i cinque varchi d' accesso al porto del capoluogo. Ci sono voluti due giorni ma alla fine Autorità portuale, Autorità marittima, Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza, Polizia marittima e Amministrazione comunale (rappresentata dal vice sindaco, Emilio Arcuri e dall' assessore alla mobilità, Giusto Catania) sono riusciti a trovare un accordo per decongestionare il traffico che da settimane affligge la zona. L' intesa è arrivata dopo settimane di polemiche e una serie di accesi botta e risposta tra l' Amministrazione Orlando e il presidente dell' Autorità portuale, Vincenzo Cannatella. Al centro dello scontro l' ormai celebre via Crispi, interessata dai lavori per l' anello ferroviario che, unitamente al potenziamento dei controlli antiterrorismo, hanno contribuito a rendere difficoltoso l' accesso al porto. L' ordinanza del Comune, che nei giorni scorsi aveva disposto la chiusura di due dei varchi principali (Amari e Santa Lucia) ,non era piaciuta all' Autorità portuale: "Non va aveva tuo nato il presidente . Crea disagi ad automobilisti e autotrasportatori. Si ripercuoterà gravemente sulla circolazione cittadina e sulle attività portuali". Cannatella si era poi rivolto direttamente all' Amministrazione Orlando accusandola di non aver tenuto conto dei suggerimenti e delle proposte avanzate dall' Ente. Immediata la risposta del Comune che si era dichiarato "indisponibile a polemiche pubbliche" e intenzionato a "proseguire nella collaborazione istituzionale al fine di raggiungere l' obiettivo primario di mitigare la pressione veicolare in via Crispi e tutelare la salute dei cittadini palermitani". La collaborazione auspicata dall' Amministrazione comunale, si è concretizzata in una riunione indetta negli uffici dell' assessorato alle Infrastrutture con lo scopo di regolamentare l' area. Per migliorare la viabilità si è deciso di mantenere aperti tutti gli accessi, compreso quello di Sammuzzo, in modo da decongestionare la pressione sul varco di via Amari, il più vicino dei cinque al cantiere dell' anello Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19
15 settembre 2016 Pagina 10 Quotidiano di Sicilia
15 settembre 2016 L' Avvisatore Marittimo Trasporti Marittimi PALERMO Da crociere indotto da 16 milioni Il porto di Palermo, pur con un andamento altalenante del suo traffico, da oltre 15 anni si colloca tra i primi dieci porti nazionali per traffico crocieristico in Italia e non è mai sceso sotto la soglia di 300.000 passeggeri. Nel 2015 si è collocato all'ottavo posto nazionale con quasi 550.000 crocieristi e 200 accosti, confermandosi primo scalo regionale. Tra i motivi di grande espansione crocieristica di Palermo, sicuramente la localizzazione geografica, punto d'accesso strategico per numerose destinazioni come Cefalù, il Trapanese e la Valle dei Templi. Ma è la città ad attrarre i crocieristi che sbarcano direttamente nel cuore antico di Palermo. Lo studio, realizzato da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza nella macroindustria turistica, presentato oggi, ha fatto emergere la rilevanza e gli impatti economici nel territorio palermitano generati a partire dalla presenza del fenomeno crocieristico, con il 2015 come anno di riferimento. Ammonta a 16,6 milioni di euro la ricaduta economica diretta totale per il territorio palermitano, frutto di spese dei crocieristi, dei membri dell'equipaggio e delle compagnie di crociera in fase di accosto ed operatività nel porto. Un valore che sale a oltre 53 milioni di euro se si considerano gli effetti indiretti ed indotti generati a livello locale e nazionale a partire dalla presenza delle navi bianche a Palermo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21
15 settembre 2016 L' Avvisatore Marittimo Trasporti Marittimi Portacontainer, la flotta vale 130 miliardi Intanto continua la crisi dei fondi Kg: una nave su cinque è insolvente Di fronte alla crisi dei noli e dei traffici, le compagnie marittime hanno reagito negli ultimi anni associandosi in alleanze di dimensioni sempre maggiori. Curiosamente, la recente crisi di Hanjin ha provocato la nascita anche di una minialleanza, che Hyundai ha formato con Korea Marine Transport, Sinokor Merchant Marine, e HeungA Shipping per coprire vuoti lasciati dal blocco delle navi della compagnia connazionale nel mercato intraasiatico. Secondo i dati di VesselsValue. com, le tre maggiori alleanze, una già formata (2M) e le altre pronte a diventare operative nel 2017 (Ocean Alliance e The Alliance), rappresentano il 44 per cento del valore complessivo (circa 130 miliardi di dollari) della flotta mondiale di portacontainer. La ricetta è quasi obbligata: navi sempre più grandi, noli sempre più bassi, merce sempre più scarsa richiedono una condivisione dei rischi e delle spese. Secondo Deutsche Fondresearch, che ha analizzato in un rapporto la situazione degli armatori tedeschi, il fenomeno dei fondi Kg, che hanno gonfiato il mercato delle costruzioni di portacontainer prima della crisi del 2008, sta lasciando ancora pesanti strascichi. Oggi circa 1.800 Kg controllano 2.200 portacontainer, per un investimento che vale complessivamente decine di miliardi di euro. Circa una su cinque delle navi appartenenti a questi fondi è insolvente. L'investimento effettuato non riesce a essere ammortizzato con i noli attuali. Intanto, in attesa di capire come inciderà sugli assetti futuri dello shipping la vicenda Hanjin, VesselsValue fotografa la situazione attuale, che vede prevalere fra le alleanze Ocean Alliance, di cui faranno parte CmaCgm (con il nuovo acquisto Apl), Coscocs (Cosco più China Shipping), Evergreen e Oocl. Con 539 unità e una capacità complessiva di 4,08 milioni di teu, la flotta di Ocean vale 23,9 miliardi di dollari. Coscocs è il soggetto principale dell'alleanza con 203 navi per 1,6 milioni di teu. Cma Cgm (grazie all'aggiunta di Apl con 54 navi e capacità per 460.656 teu) porta in dote 155 navi e 1,2 milioni di teu di stiva per un valore di 7,3 miliardi di dollari. Secondo Alphaliner, sulla rotta transpacifica Far EastAmerica settentrionale Ocean rappresenta il 39 per cento della capacità disponibile, contro il 35 per cento di The Alliance e il 19 per cento di 2M. Le compagnie non comprese nelle tre alleanze maggiori si stima che potranno disporre del 7 per cento della capacità. Lo scarso peso di 2M in quest'area alimenta le voci di un interessamento di Maersk per l'acquisto di compagnie asiatiche. L'alleanza 2M, secondo i dati di VesselsValue, è al secondo posto. Con il recente accordo dei due membri fondatori, Maersk e Msc, per l'ingresso della Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22
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15 settembre 2016 La Gazzetta Marittima Trasporti Marittimi Demolizioni navali a Piombino ora PIM mette mano alle aree Programmi e previsioni per la joint venture tra il gruppo livornese Neri e quello genovese dei Cantieri San Giorgio Il tema del bacino di carenaggio e l'accordo con la Marina Militare FIRENZE L'atto di concessione delle aree alla Piombino Industrie Marittime (PIM) è stato firmato nella sede della Regione Toscana, su precisa volontà del governatore Enrico Rossi. E anche questo ha un significato: nel senso che l'iniziativa di un grande polo portuale per le demolizioni navali, il refitting e la realizzazione di navi (questa la formula usata dalla Regione) non solo è stata appoggiata dalla Regione stessa con un contributo di quasi 100 milioni, ma risponde anche a una precisa strategia di rilancio dell'economia del sistema portuale LivornoPiombino. Non per niente PIM nasce dalla joint venture tra il gruppo livornese Neri e il gruppo genovese Cantieri San Giorgio, quest'ultimo specializzato proprio in lavori navali di alto livello. Piero Neri è il neo presidente di PIM: alla firma degli atti c'erano a fianco di Enrico Rossi e dei VIP di PIM Piero Neri e Ferdinando Garrè (amministratore delegato per i San Giorgio) il commissario dell'Authority di Piombino Luciano Guerrieri, il consigliere regionale piombinese Gianni Anselmi, il presidente di Logistica Toscana Giovanni Bonadio, il comandante Angelo Roma maritime consultant molto vicino a Rossi, Nereo Marcucci presidente di Confetra e pochi altri livornesi. Di PIM e dei progetti di fare a Piombino un grande polo di demolizioni navali se n'è parlato spesso su queste colonne e non solo. Forse l'idea era maturata con la grande beffa della demolizione della Costa Concordia che però ha almeno regalato al porto uno sviluppo prima impensabile grazie alla previdenza del piano regolatore fortemente voluto da Luciano Guerrieri forse era stata coltivata anche prima. Piero Neri, detto La Sfinge, non ama esternare programmi e iniziative prima che siano completati. Fatto sta che nato il problema quello di demolire in Mediterraneo navi obsolete secondo regole moderne, civili e rispettose dell'ambiente, con tanto di normative imposte dall'UE si è studiata la soluzione. E malgrado le tante chiacchiere in giro in tanti porti, Piombino è arrivata per prima. Gli manca ancora un bacino di carenaggio, che per certe operazioni è importante, ma non sembra un ostacolo: tanto più che da mesi lo steso Guerrieri va sondando in giro per il mondo il settore dei bacini di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24
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15 settembre 2016 La Gazzetta Marittima Trasporti Marittimi Su Sintermar e Porto 2000 sussurri & grida LIVORNO Qualcuno le chiama grandi manovre, altri si limitano a sostenere che era tutto scontato. Fatto sta che due eventi stanno movimentando questa metà di settembre: il nient del sindaco di Livorno Filippo Nogarin alla gara per la privatizzazione della Porto 2000, e l'uscita del gruppo storico Fremura dal terminal Sintermar che aveva creato insieme ai D'Alesio e ai Neri con il subentro nella propria quota del gruppo Grimaldi. Se si tiene conto del fatto ne abbiamo scritto di recente che i Neri sono oggi in possesso attraverso la società PIM (vedi a fianco) del grande terminal per le demolizioni navali a Piombino, con investimenti milionari e il filo diretto con la Regione, il nuovo assetto di Sintermar (50% ciascuno tra Neri e Grimaldi) qualche ipotesi la consente sulla crescita del polo dei ro/ro a Livorno. In più girano da qualche tempo sussurri & grida di un possibile accomodamento (armistizio o accordo) tra i gruppi Grimaldi ed Onorato, di cui si sarebbe fatto parte attiva lo stesso premier Matteo Renzi. Forse sono chiacchiere, forse sono solo speranze per scongiurare una guerra che come tutte le guerre rischia di far male non solo ad entrambe le parti, ma anche al territorio. Di certo Livorno sta diventando, se non l'ombelico del mondo, l'ombelico dei nuovi assetti portuali del Tirreno, anche e specialmente nella speranza di quella Piattaforma Europa di cui tutti parlano e per la gara della quale ci si va schierando. Da notare ma forse è la pausa estiva il silenzio pressoché assoluto del quotidiano livornese sulla Sintermar, almeno fino a ieri. Strategia o dormono? E l'intervento di Nogarin sulla Porto 2000? In attesa che il presidente della società dei traghetti & crociere Massimo Provinciali torni in sede, si è sentita solo la voce del sindaco. Durissimo, Nogarin: ha scritto a Gallanti di sospendere la gara che dovrebbe chiudersi per le adesioni il prossimo 28 settembre o in caso contrario si rivolgerà ai ministero e al governo. Da Palazzo Rosciano nessuna replica ufficiale, anche se si è fatto capire che si considera l'uscita del sindaco totalmente fuori tema, e la gara non verrà sospesa, dopo i precedenti rinvii. Comunque non è una faccenda da prendere alla leggera: perché Nogarin è testardo e perché anche nel cluster marittimo, il rinvio (l'ennesimo) della gara non dispiacerebbe a molti, visti i tempi di riforme, le incertezze sull'applicazione concreta della stessa, l'attesa (spasmodica!) delle designazioni di Delrio per i nuovi presidenti, i dubbi sulla durata del necessario iter con le commissioni parlamentari da consultare, la Corte dei Conti e infine il rodaggio. Tanta carne al fuoco: e c'è anche il timore che a insistere, dall'una o dall'altra parte, qualcuno rimanga scottato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26
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14 settembre 2016 Ansa Trasporti marittimi Crociere: a Palermo raddoppiato flusso in 15 anni Studio per Authority realizzato da Risposte Turismo (ANSA) PALERMO, 14 SET Palermo, solidamente nel business crocieristico da molti anni, ha registrato in questi ultimi un andamento altalenante del suo traffico: picchi e diminuzioni si sono susseguiti nel tempo all' interno di un intervallo compreso tra 300mila e 600mila crocieristi movimentati l' anno. Lo dice uno studio realizzato da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza, per l' Autorità portuale. Palermo si legge nel report si colloca da ormai 15 anni tra i primi dieci porti nazionali per traffico crocieristico (ottava nel 2015 e primo porto siciliano). Il confronto nell' arco temporale 20012015 del movimento crocieristico mostra la solidità del business con un andamento in crescita fino al 2008, seguito da un trend oscillante proseguito fino ad oggi. Nel primo periodo si è passati da poco più di 180.000 crocieristi nel 2001 a quasi 540.000 nel 2008 ed a seguire si è registrato il picco di oltre 560.000 nel 2011, avvicinato nel 2015 con 550.000 passeggeri movimentati grazie a 200 accosti di navi d a crociera. Ponendo a confronto il traffico crocieristico con quello degli arrivi turistici in senso lato (registrati presso le strutture ricettive), tanto nel comune e nella provincia di Palermo che nel totale regionale e in tutta Italia, emerge come questi ultimi siano cresciuti di poco di fatto stabili in tutte le aree prese in considerazione. La variazione 2014 rispetto al 2010 indica come il +35% di crocieristi sia decisamente maggiore rispetto alle altre componenti di domanda turistica e nonostante le già citate oscillazioni complessivamente più marcato anche rispetto all' andamento della crocieristica nazionale nel quinquennio preso in considerazione (+7% la variazione nazionale). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28
15 settembre 2016 Pagina 2 Centonove Trasporti marittimi TOP SECRET Cessione Hotel Riviera Ricorso al Tar del Cava Group MESSINA. La cessione dell' Hotel Riviera è una corsa ad ostacoli: dopo il sì della ex Provincia alla permuta del vecchio albergo con un edificio del Gruppo Franza, in via Corbino Orso a Maregrosso, da adibire a scuola, un nuovo intralcio: La Cava Group, la società che ha partecipato alla selezione dei primi due bandi, ha deciso di proporre un altro ricorso al Tar "per i motivi aggiunti" e ha chiesto l' accesso agli atti: l' intesa con Franza è ancora da perfezionare. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29
15 settembre 2016 Pagina 10 Centonove Trasporti marittimi Bilancio, riequilibri... sti Ecco il piano elaborato sotto la regia del direttore generale Antonino Le Donne. Sedici i punti cardine. Dal Palazzo dell' Atm alla richiesta di contribuzione avanzata all' Italgas. Ma sui contenziosi resta la nebbia MESSINA. E' una corsa contro il tempo quella che ha intrapreso il Comune di Messina per presentare in tempo il bilancio consuntivo 2016 e il previsionale. Ma gli scogli maggiori sono sul Piano di riequilibrio. Un punto su quale è appeso il destino della giunta Accorinti. Più volte rispedito indietro dal Ministero degli Interni, rimaneggiato in alcune poste con pesanti interrogativi dalla Corte dei Conti, il Piano "top sescret", punta su sedici punti cardine per il risanamento del Comune di Messina. Un piano elaborato sotto la regia del direttore generale Antonio Le Donne, che "Centonove" ora anticipa, prima della sua presentazione che ha già registrato momenti di forte contrasto interno alla giunta, al punto che esiste un Piano "A" e un Piano "B", un piano Signorino "rimpastato" e un piano Eller ancora tutto da definire. Sono sedici i punti cardine sui quali Le Donne punta, tralasciando in una nebulosa ancora tutta da verificare molti dei contenziosi che gravano sul Comune, dopo la complessa fase di accertamento dei residui attivi e passivi che ha fatto registrare momenti di forte frizione con i revisori dei conti, al punto che il sindaco, in una delle sue versioni show da "legalità e sviluppo" ha presentato anche una denuncia alla Procura. Il Palazzo dell' Atm Al primo punto del Piano torna il Palazzo dell' Atm, in via La Farina, un oggetto del desiderio che aveva già trattato l' ex commissario del Comune di Messina Luigi Croce, sempre indeciso se dichiarare dissesto oppure no. Alla fine non lo ha fatto, e l' immobile riappare: nella sua delibera Le Donne fa notare che l' immobile non risulta ancora catastato e che è necessario in tempi brevissimi riaffidare una perizia per fare in modo che la proprietà dell' edificio, frutto di due diversi mutui sottoscritti dal Comune e dall' Atm per l' importo di miliardi e mezzo il primio e di 5.903.102,00 euro il secondo, possa essere assegnato in quote parti al Comune e all' Atm, in modo che quest' ultima possa portarlo a patrimonio e fare scendere così la sua esposizione nel bilancio consolidato del Comune. Una solenne sciocchezza, a dire di altri tecnici, che serve solo a fare aggredire il patrimonio Atm da potenziali creditori. Messinambiente Sulla partecipata più spinosa del Comune, il Piano sorvola elegantemente, evitando di indicare le esposizioni e invitando i dirigenti in tempi brevi a fare chiarezza sui conti che vanno riallineati, secondo le Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 30
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15 settembre 2016 Pagina 10 Centonove Trasporti marittimi RENDICONTAZIONE Ecopass, se il Comune non si occupa dei rilievi MESSINA. Le problematiche relative all' Ecopass, sono state oggetto di una scambio epistolare tra il dirigente Mario Pizzino della Mobilità e il direttore generale Antonio Le Donne. L' invito perentorio a Pizzino a occuparsi della faccenda Ecopass 4 arrivato solo a luglio e non ci sono, secondo i primi riscontri, i fondi perché il Comune di Messina si doti di strumentazioni utili a rilevare tutti i passaggi. Il servizio 4 stato finora svolto "in fiducia" dal gruppo Franza, c h e s i 4 p r e o c c u p a t o d i liquidare le somme al Comune, documentando anche i passaggi e gli incassi operati. Da quando si 4 insediato Accorinti, che aveva presentato in uno dei punti nodali della sua della sua campagna elettorale la creazione di una flotta comunale, la questione "Ecopass" 4 stata lasciata decantare: il Comune ha creato un capitolo di bilancio in entrata, ma le somme non vengono poi destinate, come prevedeva l' istituzione del balzello, istituito quando 4 stata creata la figura del commissario governativo per l' emergenza traffico, per riparare le strade e creare polmoni verdi, ma entrano nel più grande calderone del bilancio del Comune. Ora tutti questi rilievi rischiano di finire alla Corte dei Conti, che potrebbe anche chiedere conto ai "privati", il Gruppo Caronte & Tourist, sulle modalità di rendicontazione adottate verso il Comune di Messina, che non sono state validate dalla tesoreria provinciale dello Stato per difformità. Una partita che rischia di complicarsi su un settore, quello del traffico e dei rapporti con il gruppo Franza, main sponsor di molte attività dell' ente, che di recente hanno conosciuto anche momenti di forte tensione a seguito delle dichiararazioni di una esponente del Movimento del sindaco sulla "eticità" e sulla "estetica" di alcune donazioni. con Bnl e Dexia Group, fa il punto sulla situazione del giudizio in corso al Tribunale di Messina, sospeso dopo che la Cassazione ha demandato a un giudice inglese la valutazione della regolarità dei contratti, sui quali comunque è in corso una trattativa per ridurre l'esposizione del Comune da 9.658.005,93 a 3.177.539,33: si chiede la conferma dell'incarico a un perito per definire l'accordo transattivo. Caserma vigili del fuoco A fare capolino c'è ancora una volta la caserma dei Vigili del Fuoco. Uscita indenne da un tentativo di vendita, si intende velocissimamente riproporne la cessione entro ottobre 2016, una vendita sprint dall'incerto risultato. Revisione rendite catastali. Il Comune intende rettificare tutte le poste Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33
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15 settembre 2016 Pagina 23 Giornale di Sicilia (ed. Agrigento) Trasporti marittimi INDAGINI DEI CARABINIERI. La natura del rogo, che ha completamente distrutto l' utilitaria, non è chiara Autonoleggiatori nel mirino? Nuovo incendio a Lampedusa O O O A n c o r a a u t o i n f i a m m e s u l l ' isola maggiore delle Pelagie. Stavolta un incendio ha completamente distrutto la Fiat Punto Cabrio di proprietà di un autonoleggiatore di 44 anni del luogo. L' auto si trovava parcheggiata, nella notte tra martedì e mercoledì scorsi, in via Silvio Pellico. Per spegnere il rogo sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Lampedusa che hanno lavorato per quasi un' ora. Non si sono registrati danni ad altre auto o a prospetti di abitazioni, come spesso avviene in questi casi. Sul posto, per i rilievi di rito, sono arrivati i carabinieri della locale stazione, coordinati dalla compagnia di Agrigento, che hanno dato il via alle indagini nel tentativo di fare luce sull' accaduto. Non sarebbero stati trovati sul posto bottiglie o taniche con residui di liquido infiammabile tali da far pensare con certezza a un incendio intimida torio. Ma il rogo, con molta probabilità, è di natura dolosa, accertamenti sono in corso da parte degli investigatori per capire se il rogo sia di natura accidentale. Di certo c' è una vera e propria escalation di incendi di auto e mezzi vari continua a rendere rovente il clima a Lampedusa. Quello di ieri notte sarebbe il quinto incendio che danneggia mezzi di autonoleggiatori dell' isola pelagica. Potrebbe esserci un collegamento tra questi in cendi? E quale sarebbe il movente? È il fiorente business dell' autonoleggio ad accendere la miccia? A questi e ad altri interrogativi cercheranno di dare una risposta gli inquirenti che stanno indagando sull' incendio che ha distrutto la Fiat Punto in via Silvio Pellico, così come sui diversi episodi che si sono registrati nelle ultime settimane. Come, per esempio, il rogo che la settimana scorsa, in via La Loggia, ha distrutto il furgone Ford Transit dell' impresa turistica Lopades, o quello che lo scorso agosto, in via Egadi, ha mandato in fumo una Fiat Tipo che a quanto pare era stata abbandonata da tempo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35
15 settembre 2016 Pagina 10 La Repubblica (ed. Genova) Trasporti marittimi Fumi dalle navi, controlli durante le traversate IL CASO DOPO ESPOSTI E INCHIESTE SULLE EMISSIONI, ACCORDO FRA L' AGENZIA, GLI ARMATORI E LACAPITANERIA CI sono voluti tantissimi esposti presentati dagli abitanti che hanno le case affacciate sul porto. Sono state necessarie alcune inchieste aperte dalla procura della Repubblica. Adesso, però, qualcosa si muove, attraverso l' accordo firmato tra Capitaneria di Porto, Arpal e compagnie a r m a t o r i a l i . T a n t ' è c h e d a i prossimi giorni quattro tecnici dell' Agenzia per l' ambiente saranno imbarcati sui traghetti che fanno rotta tra il porto di Genova e gli scali di Corsica, Sardegna, Sicilia, Spagna e Nord Africa. Il loro compito è quello di monitorare le emissioni in atmosfera dei fumi dei motori: sia durante l' accensione dei propulsori (la fase più critica che produce maggiore fumosità), sia durante le traversate (quando le motonavi sono meno sottoposte ai controlli) La sperimentazione inizia con le compagnie che hanno dato la loro disponibilità: Grandi Navi Veloci, Tirrenia e Moby, al momento sulle tratte per Palermo e Olbia. Anche se la sperimentazione genovese è destinata a fare scuola per i porti di Livorno e Civitavecchia. Tanto che i ministeri dell' Ambiente e dei Trasporti intendono sfruttarla per stilare una legge nazionale che regolamenti le emissioni di fumi da parte della navi traghetto e dei mercantili. La problematica è stata affrontata recentemente dall' ammiraglio Giovanni Pettorino, nella sua duplice veste di comandante della Capitaneria di Porto e di commissario dell' Autorità Portuale. L' obiettivo è la riduzione dell' inquinamento atmosferico, tanto che è stato imposto alle navi in avvicinamento di passare al combustibile a basso tenore di zolfo già quando sono a circa 4 miglia dalla costa. Inoltre, l' obiettivo è sensibilizzare i comandanti delle navi e i piloti del porto a mantenere, durante le manovre di ormeggio, regimi bassi di rotazione dei motori. (g.fil.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA INTESA fra Arpal, armatori e Capitaneria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36
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