USTICA LINES Giovedì, 15 settembre 2016 - Liberty Lines

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Giovedì, 15 settembre 2016
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                                                          Giovedì, 15 settembre 2016

Ustica Lines
 15/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 15
 PRODOTTI TIPICI SULL' ALISCAFO                                                                                  1
Autorità portuali
 15/09/2016 Centonove Pagina 22                                                          GIANPIERO CASAGNI
 Interporti, nomina al volo                                                                                      2
 15/09/2016 Centonove Pagina 22
 Sis, partecipata                                                                                                4
 15/09/2016 Gazzetta del Sud Pagina 26                                                 GIOVANNI PETRUNGARO
 Irsap senza risorse Niente manutenzione                                                                         5
 15/09/2016 Giornale di Sicilia Pagina 23
 Nel 2015 dalle crociere oltre 11 milioni di euro Dai negozi ai trasporti:...                                    7
 15/09/2016 Giornale di Sicilia Pagina 23
 Termini Imerese, in calo merci e navi Ma si punta al rilancio della...                                          9
 15/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 30
 I sindacati: preoccupati per i lavoratori                                                                       10
 14/09/2016 LiveSicilia
 "Porti, da Crocetta la proroga a un' Autorità che non esiste"                                                   11
 14/09/2016 LiveSicilia
 Il "bottino" delle crociere Palermo ottava in Italia                                                            12
 14/09/2016 Quotidiano di Sicilia Pagina 22
 Piani d' utilizzo del demanio marittimo                                                                         14
 15/09/2016 Quotidiano di Sicilia Pagina 1
 Emergenza Porto, c' è l' intesa aperti tutti i varchi d' accesso                                                18
 15/09/2016 Quotidiano di Sicilia Pagina 10
 Emergenza porto, ecco l' intesa Aperti tutti i varchi d' accesso                                                19
Trasporti Marittimi
 15/09/2016 L' Avvisatore Marittimo ­
 PALERMO Da crociere indotto da 16 milioni                                                                       21
 15/09/2016 L' Avvisatore Marittimo ­                                                           Alberto Ghiara
 Portacontainer, la flotta vale 130 miliardi                                                                     22
 15/09/2016 La Gazzetta Marittima ­
 Demolizioni navali a Piombino ora PIM mette mano alle aree                                                      24
 15/09/2016 La Gazzetta Marittima ­                                                              Antonio Fulvi
 Su Sintermar e Porto 2000 sussurri & grida                                                                      26
Trasporti marittimi
 14/09/2016 Ansa
 Crociere: a Palermo raddoppiato flusso in 15 anni                                                               28
 15/09/2016 Centonove Pagina 2
 Cessione Hotel Riviera Ricorso al Tar del Cava Group                                                            29
 15/09/2016 Centonove Pagina 10
 Bilancio, riequilibri... sti                                                                                    30
 15/09/2016 Centonove Pagina 10
 Ecopass, se il Comune non si occupa dei rilievi                                                                 33
 15/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 23
 Autonoleggiatori nel mirino? Nuovo incendio a Lampedusa                                                         35
 15/09/2016 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 10
 Fumi dalle navi, controlli durante le traversate                                                                36
 15/09/2016 MF Pagina 1
 Nel 2017 la fiera del settore in città                                                                          37
 14/09/2016 Palermo Today
 Un concorso per celebrare la Palermo arabo­normanna: in palio anche un...                                       38
Porti
 14/09/2016 Agi
 Porti: Palermo nella top ten traffico...                                                                        40
 14/09/2016 Ansa
 Crociere: Palermo all' ottavo posto, 17 mln euro spesi                                                          42
 14/09/2016 Ansa
 Porti: Cannatella, Palermo può migliorare...                                                                    43
 15/09/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 30
 Nuova rotta dall' India per i container della Uasc                                                              44
 15/09/2016 Il Mattino Pagina 16                                                              ENZO GENTILE
 Sky, il racconto del reale tra Ciro Esposito e Caivano                                                          45
 15/09/2016 La Repubblica (ed. Palermo) Pagina 11
 "Sette e mezzo" di rivolta e repressione i monumenti sfregiati dalle...                                         47
USTICA LINES Giovedì, 15 settembre 2016 - Liberty Lines
15/09/2016 La Sicilia Pagina 6
Gela adesso punta sul gas naturale liquefatto                                                   49
15/09/2016 La Sicilia (ed. Ragusa) Pagina 39
Dopo l' ennesimo sbarco l' hotspot è strapieno                                                  51
15/09/2016 La Sicilia (ed. Ragusa) Pagina 39                                  VALENTINA RAFFA
I gommoni erano carichi di disperati In manette quattro giovani scafisti                        52
15/09/2016 MF Pagina 1                                                       ANTONIO GIORDANO
Crociere, tesoro da 17 mln                                                                      53
14/09/2016 Palermo Today
Caos al porto, i sindacati: "Lavoratori danneggiati da scelte politiche...                      55
14/09/2016 TempoStretto
Autorità portuale, Mancuso: "Crocetta fa come Ponzio Pilato e...                                57
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15 settembre 2016
Pagina 15                       Giornale di Sicilia (ed.
                                      Trapani)
                                                     Ustica Lines

  TURISMO. Dopo i controlli dei vigili urbani soprattutto per quanto riguarda i B& B

  PRODOTTI TIPICI SULL' ALISCAFO
  Per tutto il mese di settembre sui mezzi della Liberty
  Lines che collegano Trapani e le Egadi sarà possibile
  degustare i prodotti del territorio. L'iniziativa Welcome to
  the Egadi Islands by Erice Doc è promossa
  dall'associazione Strada del Vino Erice Doc, in
  collaborazione con la Liberty Lines, Caronte e Tourist e
  alcune aziende del territorio. Il progetto rientra nell'am ­
  bito della campagna promozionale dell'Assessorato
  regionale all'agri ­ coltura In Sicilia c'è un mare di sapori.
  Hostess­sommelier faranno degustare i bianchi delle
  cantine Fazio di Erice, l'olio extravergine d'oliva Dop
  Valli trapanesi prodotto dai Premiati Oleifici Barbera, i
  prodotti di tonnara Nino Castiglione, il sale marino di
  Trapani Igp prodotto dalle Saline della laguna, il pane
  artigianale da grani antichi del Forno Martinez. «Il turista
  è il migliore promotore del territorio e delle eccellenze
  della Sicilia spie ­ ga Vincenzo Fazio, presidente della
  Strada del vino Erice Doc e manager della Casa vinicola
  F a z i o accoglierlo con un benvenuto a bordo
  accompagnato da un calice di vino Erice Doc fa
  crescere la percezione positiva della sua vacanza e la
  reputazione della destinazione». Welcome to the Egadi
  Islands by Erice Doc sarà riproposto la prossima stagione estiva, (*MAX*) (Nella foto : Pietro Miosi ,
  Ettore Morace e Vincenzo Fazio).

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  IL CASO. Alessandro Albanese amministratore unico della società

  Interporti, nomina al volo
  L'incarico al presidente degli industriali palermitani conferito senza la presenza della
  città metropolitana di Catania. La paura della mancanza del numero legale. Che non ha
  impedito anche la modifica dello Statuto

  PALERMO ­ La provvidenziale presenza del direttore
  generale di Confindustria Palermo, Giacomo Riina,
  delegato 'al volo' dalla Città metropolitana di Catania, ha
  consentito alla società degli Interporti siciliani di
  modificare lo statuto, cancellare il Cda e nominare alla
  guida della stessa, come amministratore unico,
  Alessandro Albanese il presidente degli industriali
  palermitani 'in corsa' per la guida della Camera di
  Commercio di Palermo ed Enna. E' successo il 6
  settembre scorso quando, dopo ben 4 riunioni
  convocate per il rinnovo delle cariche scadute ad aprile ­
  pare che i rappresentanti della Regione non fossero
  informati sull' ordine del giorno ­ finalmente c' è stata la
  "fumata bianca".
  L' attesa riunione, in cui tutti i presenti erano finalmente
  edotti sull' ordine del giorno, si è tenuta, non nella sede
  etnea della società ­ che quale 'stazione appaltante'
  gestisce circa 200milioni di fondi europei ­ bensì a
  Palermo, nei locali graziosamente messi a disposizione
  della locale associazione degli industriali. Fra i primi ad
  arrivare il ragioniere generale della Regione Siciliana,
  Salvatore Sammartano, poi il commissario Irsap, Maria
  Grazia Brandara e quindi, alla spicciolata, l' autorità
  portuale di Palermo, l' Ast con l' avvocato Claia e un
  dirigente in rappresentanza del Comune di Catania. Il 'timore' di non raggiungere il numero legale
  idoneo a modificare lo statuto per abbandonare il costoso "cda" per il più economico amministratore
  unico, però, serpeggiava nell' aria.
  "Perché mai la città metropolitana di Catania di Bianco non si è presentata?", si saranno chiesti i
  presenti che avevano pure notato l' assenza del comune di Termini Imerese. Poi un colpo di telefono e il
  contestuale arrivo in sede di Riina, ha fatto il resto: "il delegato della città metropolitana di Catania è il
  direttore generale di Confindustria Palermo" pare si sia sentito dall' altra parte della cornetta telefonica.
  E così sia!.
  Poco dopo la modifica dello statuto, arriva l' elezione.
  Seguendo le indicazioni del Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, la Regione Siciliana propone di
  nominare il confindustriale Albanese amministratore unico. I soci presenti approvano. Poco dopo si
  passa alla nomina dei sindaci revisori.
  Dopo la Sac (la società che gestisce gli aeroporti di Catania e Comiso), Carmelina Volpe Tucci, si
  occuperà di spulciare i conti della società interporti siciliani.
  Con lei lavoreranno pure il presidente del Corecom Sicilia, Ciro Di Vuolo ed il commercialista nisseno
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  CRONISTORIA

  Sis, partecipata
  PALERMO ­ La Società Interporti Siciliani spa
  (SIS), nasce il 19 gennaio del 2004, quando l'
  assemblea straordinaria dei soci di Interporto
  Catania (nata agli inizi degli anni Novanta) ne
  deliberò la trasformazione in esecuzione della
  legge regionale che assegnava alla Società un
  finanziamento di oltre 30 milioni di euro, di cui
  15 milioni destinati alla realizzazione di
  Termini Imerese. L' idea era quella di mettere
  le basi della piattaforma logistica siciliana con
  un sistema unificato costituito da due porti con
  acque profonde che diventano i gates d'
  ingresso e uscita per le merci provenienti dai
  Paesi del Mediterraneo, ma anche da sei
  autoporti strategicamente distribuiti sul
  territorio e dai due interporti interconnessi.
  Nel febbraio del 2005 la SIS, presieduta da
  Rodolfo De Dominicis, diventò regionale
  anche nel capitale azionario. Divennero soci,
  infatti, anche gli enti territorialmente interessati
  della Sicilia occidentale: il Consorzio Asi di
  Palermo con il 5% delle azioni, cedute dalla
  Camera di Commercio di Catania e dall'
  Azienda siciliana trasporti, e il Comune di
  Termini Imerese con il 2% delle azioni, cedute
  dal Comune di Catania. Il 30 novembre del
  2007 entrò in SIS anche l' autorità portuale di
  Palermo e Termini Imerese. Nel maggio del
  2011 venne bandita la procedura di gara per la
  realizzazione di Termini Imerese. Fra il 2011 e il 2014 la società fece segnare perdite complessive per
  tre milioni e 200 mila euro. ll 22 ottobre del 2015 guai giudiziari colpiscono la Tecnis, una delle società
  che si era aggiudicata l' appalto per la realizzazione delle opere. Il 29 ottobre M5S all' Ars, parlando di
  sperpero di fondi pubblici denunciò la grave crisi della società che, "dopo aver avuto finanziati 190
  milioni di euro, rischia adesso la liquidazione per mancanza di una ricapitalizzazione inferiore ai 3
  milioni di euro mentre i 13 dipendenti erano stati messi in cassa integrazione". Il 27 novembre 2015, fra
  le società Partecipate messe in liquidazione dal Governatore Crocetta, spunta anche la Sis (Società
  interporti siciliani) il cui scopo era la realizzazione degli interporti, che ogni anno ha da dei costi e
  chiude in passivo, ma non ha portato a termine il suo mandato.
  Adesso la riduzione del Cda con la riconferma al vertice, come amministratore Unico, di Alessandro
  Albanese.

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  Bonifica strada ex Asi

  Irsap senza risorse Niente manutenzione
  Il vicedirettore generale Viavattene ai sindaci: non possiamo fare nulla

  Giovanni Petrungaro MILAZZO Non abbiamo
  neppure i soldi per pagare gli stipendi,
  figurarsi se possiamo procedere alla bonifica
  delle discariche abusive della strada ex Asi di
  Milazzo e Giammoro.
  Questo in sintesi il messaggio inviato ai
  sindaci del comprensorio tirrenico e alle altre
  istituzioni dal vicedirettore generale dell' Irsap,
  Carmelo Viavattene, investito della questione
  dalle forze politiche locali. Non solo non è
  possibile intervenire, ma addirittura si propone
  agli amministratori locali «di valutare l'
  opportunità dell' eventuale interdizione al
  transito veicolare dell' asse viario che da Archi
  collega all' agglomerato industriale di
  Giammoro nei tratti in cui il tracciato ricade sui
  territorio comunali di rispettiva competenza».
  Come dire, si sceglie la soluzione più
  semplice. Niente risorse, niente manutenzione
  o assistenza. Ignorando che in quella zonavi
  sono delle aziende che nonostante tutto
  tentano di sopravvivere dopo aver sperato nel
  supporto del Consorzio Asi. Nella nota inviata
  ai sindaci, il vicedirettore comunica che era
  stata anche individuata una ditta disponibile ad
  eseguire l' intervento di rimozione, recupero e
  smaltimento dei rifiuti depositati abusivamente
  nei territori dei comuni di San Filippo e San
  Pier Nice to, ma non si è potuto procedere all' affidamento proprio per carenza di risorse. «Si confida
  comunque di trovare una soluzione anche se spetta ai sindaci adottare direttamente i provvedimenti
  necessari». Anche perché "le infrastrutture viarie realizzate nella zona Asi sono utilizzate non soltanto
  dalle aziende insediate, ma anche e soprattutto dalla popolazione residente, con flussi veicolari che
  sono notevolmente incrementati negli anni e pertanto tale viabilità costituisce sempre più un' alternativa
  alle strade statali e comunali». Da qui l' auspicio «che si proceda ad una riclassificazione della stessa
  strada affinché la gestione venga presa in carico da uno degli altri enti (Comuni, città metropolitana) che
  sia preposto a tali funzioni. L' Irsap si farà promotore di una apposita conferenza di servizi per giungere
  a tale soluzione».
  Questa mattina alle 10 intanto la questione sarà affrontata nel corso di un incontro promosso a Messina
  presso la sede dell' Autorità portuale dal commissario straordinario De Simone. Invitati i sindaci di
  Milazzo, Pace del Mela e San Filippo, la Città metropolitana e lo stesso Irsap.3.

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                                                     Autorità portuali

  Nel 2015 dalle crociere oltre 11 milioni di euro Dai
  negozi ai trasporti: ecco chi guadagna
  Sono oltre 55 mila i visitatori approdati lo scorso anno

  Palermo è l' ottavo porto per movimentazione
  dopo Civitavecchia, Venezia, Napoli, Savona,
  Genova, Livorno e La Spezia. Lo scalo
  palermitano da oltre 15 anni si colloca tra i
  primi dieci in Italia.
  Pierpaolo Maddalena OOO È di 16,6 milioni di
  euro la ricaduta economica del movimento
  crocieristico che fa tappa a Palermo. Di questi,
  11,5 restano nelle tasche del capoluogo, il
  resto va a gonfiare quelle di alcuni centri della
  provincia e poi del Trapanese e Agrigentino,
  per una spesa media di 30 euro a turista. Il
  dato è riferito al 2015, quando nel principale
  scalo cittadino si sono registrati 200 accosti e
  quasi 550 mila turisti del mare che, una volta
  sbarcati, hanno scelto tour guidati ­ quasi
  sempre organizzati a bordo ­ o una visita fai
  da te.
  «E per il 2016 le cifre resteranno tali», ha
  spiegato Vincenzo Cannatella, presidente dell'
  Autorità portuale. L' ente ha commissionato
  alla società di consulenza Risposte Turismo,
  con sede a Venezia, uno studio sull' impatto
  delle crociere per il territorio e i risultati sono
  stati presentati ieri. In Italia, Palermo è l' ottavo
  porto per movimentazione dopo Civitavecchia
  (grazie a Roma), Venezia, Napoli, Savona,
  Genova, Livorno e La Spezia. Lo scalo palermitano da oltre 15 anni si colloca tra i primi dieci porti
  nazionali, anche se con risultati altalenanti. L' appeal della città deriva dalla posizione strategica, perché
  considerata porta d' ingresso per altre destinazioni come Cefalù, Selinunte, Segesta e la Valle dei
  Templi: «Ma è la città stessa ad attrarre i crocieristi che, arrivando al porto, sbarcano direttamente nel
  cuore antico di Palermo», ha spiegato il segretario generale della Port authority, Renato Coroneo, che
  ha posto l' accento sulla «necessità di fare sinergia» per dare ulteriore sviluppo al comparto turistico. Un
  ruolo strategico, quindi, che porterà Palermo ­ come annunciato ieri ­ ad ospitare nell' ottobre del 2017 l'
  Italian Cruise Day, tappa fissa per l' industria crocieristica nazionale organizzata da Risposte Turismo.
  Tornando alle cifre divulgate ieri da Francesco Di Cesare, presidente della società veneta, dei 16 milioni
  e rotti spesi qui la parte del leone la fa il commercio al dettaglio (24,5%), seguito da vicino dai trasporti
  (22,3%, taxi, ape calesse e carrozze). Ci si aspettava qualcosa di più invece dallo street food, ma
  alimenti e bevande in questa statistica sono staccati: solo 13,9%, dovuto al fatto che in molti tornano a
  bordo per pranzare. Ancora meno i ristoranti (7,5% insieme agli al berghi) e solo il 4,5% per attività

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  IL DATO. A incidere sul transito le carenze dell' area industriale e le infrastrutture

  Termini Imerese, in calo merci e navi Ma si punta al
  rilancio della struttura
  OOO Numeri in calo per il porto di Termini
  Imerese. Nel corso degli ultimi cinque anni, si
  sono registrati dati negativi. A partire ad
  esempio dalle tonnellate in transito che sono
  passate da 1.514.367 (813.838 in e 700.529
  out) nel 2012 a 120.612(76.491 in e 44.121
  out) nel periodo compreso tra gennaio e luglio
  dell' anno corrente. Anche le rinfuse solide
  hanno registrato un segno negativo, passando
  da 107.174 (di questi 48.164 solo cereali) nel
  2012 a 69.260 (20.454 solo cereali) tra
  gennaio ­luglio 2016. Stessa sorte per le merci
  varie in colli, da 1.407.193 nel 2012 a 51.352
  nei primi sette mesi del 2016, tutte Ro/ro.
  Tralasciando il numero delle rinfuse liquide e
  delle Crociere («Home Porto» e «Transiti»),
  pari a zero, anche la quantità di navi si è
  drasticamente ridotta, passando da 958 nel
  2012 a solo 118 nei primi 7 mesi del 2016.
  Infine c' è il movimento dei passeggeri, sceso
  vertiginosamente negli ultimi anni.
  Da 98.358 nel 2012, a solo 8.060 passeggeri
  nel periodo gennaio ­luglio 2016 (con un
  +4,3%, pari a 335, rispetto all' anno
  p r e c e d e n t e ) . I l p r e s i d e n t e d e l l ' Autorità
  portuale di Palermo, Vincenzo Cannatella, ha
  sottolineato due criticità: «Termini Imerese non
  ha più alle spalle le industrie. L' anno scorso è stata chiusa l' autostrada Palermo ­ Catania. Oggi molte
  merci vengono imbarcate non più a Termini Imerese, bensì a Catania». Anche il senatore Giuseppe
  Lumia è intervenuto: «Il Porto di Termini è stato inserito tra i 57 porti strategici italiani. È stato pubblicato
  in gazzetta il decreto di rilancio della portualità italiana varato dal Consiglio dei Ministri. Negli anni
  passati lo scalo era marginale e vuoto. Oggi, invece, è una realtà in via di sviluppo. Ha una presenza
  turistica dignitosa e dei collegamenti navali, mai avuti prima, per il trasporto di merci e persone».
  «Questa città ­ha commentato, infine, il commissario straordinario Girolamo Di Fazio ­ non solo ha un
  porto completo ma ha anche grandi.

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                                        Trapani)
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  Porto

  I sindacati: preoccupati per i lavoratori
  OOO Le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit
  Cisl e Uiltrasporti sono «fortemente
  preoccupate per il futuro del porto e per i posti
  di lavoro che rischiano sempre di più un'
  ulteriore irreversibile riduzione». «La Stazione
  Marittima continua la nota dei sindacati ­ è
  posta da anni sotto sequestro senza che
  qualcuno intervenga. Le Compagnie portuali
  sono sotto amministrazione giudiziaria con
  tutte le gravi vicende a ciò connesse, da
  tempo mortificano i lavoratori che sono i veri
  motori del lavoro portuale e dell' economia. I
  lavoratori dipendenti dell' Autorità Portuale
  sono in stato di agitazione contro le scelte che
  stanno mettendo in dubbio la loro
  professionalità ed i loro posti di lavoro. Infine
  da giorni è esplosa in tutta la sua gravità la
  carenza del nostro porto a fare fronte alle
  norme di security con l' entrata in vigore delle
  norme, dove è stato elevato il livello per cui si
  sono resi obbligatori controlli all' imbarco più
  mirati e quindi più lunghi».

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  "Porti, da Crocetta la proroga a un' Autorità che non
  esiste"
  Eleonora 'silura' George Giorni da cani per Pif

  PALERMO ­ "La richiesta di proroga da parte
  della regione siciliana dell' autorità portuale di
  Trapani, c he non esiste dal 2012, è la prova di
  quanto la questione dei porti e del loro rilancio
  sia trattata con superficialità dalle nostre
  istituzioni": lo dicono Michele Pagliaro,
  segretario generale della Cgil Sicilia e Franco
  Spanò, segretario della Filt regionale. Domani
  entrerà in vigore la riforma nazionale con l'
  istituzione delle nuove autorità portuali. Ma la
  regione siciliana, secondo le previsioni di
  legge, ha provveduto per tempo a chiedere la
  proroga triennale delle autorità di Palermo e
  Catania e di quella inesistente di Trapani. "Il
  fatto è ­ dicono Pagliaro e Spanò­ che sulla
  portualità siciliana e sul suo rilancio in vista
  della riforma non c' è stata alcuna discussione
  istituzionale . E ora la Regione preferisce
  restare ferma, garantendo non si sa che
  interessi non certo quelli dei siciliani che
  vedrebbero così sfumare l' opportunità di
  rendere competitivi i porti dell' isola sfruttando
  i finanziamenti europei anche per ampliare e
  dare forza alla logistica". I segretari della Cgil
  e della Filt auspicano dunque che "il ministro
  Delrio non dia seguito alla richiesta della
  regione, che taglierebbe fuori dal sistema
  nazionale i porti siciliani facendo perdere all'
  isola una straordinaria opportunità di sviluppo e di crescita dell' occupazione". share Mercoledì 14
  Settembre 2016 ­ 11:28 !­­

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  Il "bottino" delle crociere Palermo ottava in Italia
  "Intitoliamo l' aula a Falcone e Borsellino" Ma il consiglio comunale dice 'no'

  PALERMO ­ Il porto di Palermo come biglietto
  da visita della città e della Sicilia intera. Già un
  d a t o d i f a t t o , p e r l ' Autorità portuale d e l
  capoluogo siciliano, ma anche un obiettivo da
  rafforzare negli anni a venire, stabilendo
  "sinergie positive" con gli enti locali. Il pensiero
  corre immediatamente al botta e risposta tra il
  presidente dell' Autorità, Vincenzo Cannatella,
  e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando , sui
  cantieri di via Crispi che rendono complicato l'
  accesso alla stazione marittima e confondono i
  turisti che cercano di orientarsi in città. La
  riflessione sulle "opportunità ancora non
  pienamente espresse" del porto nasce dall'
  analisi dei dati del 2015 di Risposte Turismo,
  società di ricerca e consulenza, sul traffico di
  navi da crociera in città. Con oltre 550 mila
  crocieristi e 200 accosti, Palermo è l' ottavo
  porto per movimentazione in Italia. Ma il dato
  più interessante è quello della ricaduta
  economica sul territorio che si attesta sui 16,6
  milioni di euro. Lo studio è stato presentato
  questa mattina dal presidente dell' Authority,
  Vincenzo Cannatella, dal segretario generale,
  Renato Coroneo, e da Francesco Di Cesare,
  presidente di Risposte Turismo. "Secondo le
  nostre stime ­ ha detto Di Cesare ­ i 547 mila
  crocieristi movimentati nel porto di Palermo
  nel 2015 avrebbero speso quasi 16 milioni di euro a terra (oltre 11 milioni solo nella città di Palermo)
  implicando un valore medio di circa 30 euro a persona. In più ci sono le spese dei membri dell'
  equipaggio che arrivano a circa 1,6 milioni di euro. Il tutto in circa sei ore di soste nella città. Convincere
  le compagnie a rimanere di più potrebbe essere uno dei temi da affrontare per il futuro". Oltre alle
  spese sostenute dai viaggiatori, bisogna inoltre prendere in considerazione quelle delle compagnie che
  attraccano nel porto cittadino che ammontano a 3,58 milioni di euro. Per il presidente dell' Autorità
  portuale "l' attività del porto di Palermo è la più importante attività economica della città", ma "ci sono
  questioni infrastrutturali su cui bisogna intervenire al più presto". Cannatella ha sottolineato, per
  esempio, la necessità di "riprendere i lavori della stazione marittima". "Inoltre ­ ha aggiunto ­ è
  sostanziale e non più procrastinabile lavorare alle opere previste dal Piano regolatore portuale che è
  fermo da anni all' assessorato regionale al Territorio". Gli fa eco il segretario generale Coroneo:
  "Sempre di più si avverte la necessità che la Regione, il Comune, la Camera di commercio e le
  associazioni di categoria del settore si interessino concretamente al comparto. L' autorità portuale
  gestisce il porto e la banchine e si adopera per creare tutte le facilities e offrire servizi di supporto. Ma

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  L' assessore Maurizio Croce ha presentato, mediante decreto, le Linee guida valide per i
  comuni costieri dell' Isola

  Piani d' utilizzo del demanio marittimo
  Chiarimenti sulla gestione, organizzazione e anche sul riordino, che non spettano più
  alla Regione

  DECRETO 5 agosto 2016.
  Demanio marittimo regionale. Adempimenti
  attuativi previsti dalla legge regionale 17
  marzo 2016, n. 3, e avvio delle procedure di
  revisione della fascia costiera demaniale.
  Validità dei rapporti concessori già instaurati e
  pendenti.
  Approvazione delle linee guida per la
  redazione dei Piani di utilizzo delle aree
  demaniali marittime da parte dei comuni
  costieri della Sicilia.
  L' ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'
  AMBIENTE Decreta: Art. 1 Riordino del
  demanio marittimo regionale. Validità dei
  rapporti concessori già instaurati e pendenti in
  applicazione del D.A. n. 180 del 12 agosto
  2014. Conclusione dei procedimenti
  concessori pendenti.
  1. Al fine di rispondere all' esigenza degli
  operatori del mercato di usufruire di un quadro
  normativo stabile che, conformemente ai
  principi comunitari, consenta lo sviluppo e l'
  innovazione dell' impresa turistico, balneare e
  ricreativa, nelle more della revisione e del
  riordino della materia in conformità ai principi
  di cui alla sentenza della Corte di giustizia ­ V
  Sezione 14 luglio 2016, conservano validità i
  rapporti concessori già instaurati e pendenti in
  applicazione al D.A. n. 180 del 12 agosto
  2014.
  2. Nelle more della revisione e del riordino della materia in conformità ai principi comunitari, in
  attuazione dell' atto di indirizzo prot. n.
  3617/GAB/12 dell' 8 giugno 2016, il Dipartimento regionale dell' ambi nte è tenuto a concludere i
  procedimenti amministrativi relativi a tutte le richieste di concessione presentate in data antecedente al
  18 marzo 2016.
  Art. 2 Integrazione degli obblighi di pubblicazione relativi alle procedure di rilascio delle concessioni
  demaniali marittime.
  1. Fermi restando gli obblighi di pubblicazione di cui agli articoli 3 (concessioni non di interesse
  transfrontaliero) e 4 (concessioni di interesse transfrontaliero) del D.A. n.
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  Cinque ingressi attivi per migliorare la viabilità e decongestionare il traffico

  Emergenza Porto, c' è l' intesa aperti tutti i varchi d'
  accesso
  Precari Ee.Ll Asu Lsu Ex Pip Formazione
  Forestali Sportelli multif.
  Consorzi di Bonifica 18.025 6.000 7.000 2.300
  2.000 24.000 1.415 1.446 Totale precari
  62.186 *Disoccupati 357.000 *(Non privilegiati
  perché non raccomandati) Rimarranno tutti
  aperti i cinque varchi d' accesso al porto del
  capoluogo.
  Ci sono voluti due giorni ma alla fine Autorità
  portuale, Autorità marittima, Agenzia delle
  Dogane, Guardia di Finanza, Polizia marittima
  e Amministrazione comunale sono riusciti a
  trovare un accordo per decongestionare il
  traffico che da settimane affligge la zona.
  a pagina 10.

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  Dopo molte polemiche, raggiunto un compromesso fra Amministrazione comunale e Autorità
  portuale

  Emergenza porto, ecco l' intesa Aperti tutti i varchi d'
  accesso
  Cinque ingressi attivi per migliorare la viabilità e decongestionare il traffico

  PALERMO ­ Rimarranno tutti aperti i cinque
  varchi d' accesso al porto del capoluogo. Ci
  sono voluti due giorni ma alla fine Autorità
  portuale, Autorità marittima, Agenzia delle
  Dogane, Guardia di Finanza, Polizia marittima
  e Amministrazione comunale (rappresentata
  dal vice sindaco, Emilio Arcuri e dall'
  assessore alla mobilità, Giusto Catania) sono
  riusciti a trovare un accordo per
  decongestionare il traffico che da settimane
  affligge la zona.
  L' intesa è arrivata dopo settimane di
  polemiche e una serie di accesi botta e
  risposta tra l' Amministrazione Orlando e il
  presidente dell' Autorità portuale, Vincenzo
  Cannatella. Al centro dello scontro l' ormai
  celebre via Crispi, interessata dai lavori per l'
  anello ferroviario che, unitamente al
  potenziamento dei controlli antiterrorismo,
  hanno contribuito a rendere difficoltoso l'
  accesso al porto.
  L' ordinanza del Comune, che nei giorni scorsi
  aveva disposto la chiusura di due dei varchi
  principali (Amari e Santa Lucia) ,non era
  piaciuta all' Autorità portuale: "Non va ­ aveva
  tuo nato il presidente ­ . Crea disagi ad
  automobilisti e autotrasportatori. Si
  ripercuoterà gravemente sulla circolazione
  cittadina e sulle attività portuali". Cannatella si
  era poi rivolto direttamente all' Amministrazione Orlando accusandola di non aver tenuto conto dei
  suggerimenti e delle proposte avanzate dall' Ente. Immediata la risposta del Comune che si era
  dichiarato "indisponibile a polemiche pubbliche" e intenzionato a "proseguire nella collaborazione
  istituzionale al fine di raggiungere l' obiettivo primario di mitigare la pressione veicolare in via Crispi e
  tutelare la salute dei cittadini palermitani".
  La collaborazione auspicata dall' Amministrazione comunale, si è concretizzata in una riunione indetta
  negli uffici dell' assessorato alle Infrastrutture con lo scopo di regolamentare l' area. Per migliorare la
  viabilità si è deciso di mantenere aperti tutti gli accessi, compreso quello di Sammuzzo, in modo da
  decongestionare la pressione sul varco di via Amari, il più vicino dei cinque al cantiere dell' anello
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                                                  Trasporti Marittimi

  PALERMO Da crociere indotto da 16 milioni
  Il porto di Palermo, pur con un andamento
  altalenante del suo traffico, da oltre 15 anni si
  colloca tra i primi dieci porti nazionali per
  traffico crocieristico in Italia e non è mai sceso
  sotto la soglia di 300.000 passeggeri. Nel 2015
  si è collocato all'ottavo posto nazionale con
  quasi 550.000 crocieristi e 200 accosti,
  confermandosi primo scalo regionale. Tra i
  motivi di grande espansione crocieristica di
  Palermo, sicuramente la localizzazione
  geografica, punto d'accesso strategico per
  numerose destinazioni come Cefalù, il
  Trapanese e la Valle dei Templi. Ma è la città
  ad attrarre i crocieristi che sbarcano
  direttamente nel cuore antico di Palermo. Lo
  studio, realizzato da Risposte Turismo, società
  di ricerca e consulenza nella macroindustria
  turistica, presentato oggi, ha fatto emergere la
  rilevanza e gli impatti economici nel territorio
  palermitano generati a partire dalla presenza
  del fenomeno crocieristico, con il 2015 come
  anno di riferimento. Ammonta a 16,6 milioni di
  euro la ricaduta economica diretta totale per il
  territorio palermitano, frutto di spese dei
  crocieristi, dei membri dell'equipaggio e delle
  compagnie di crociera in fase di accosto ed
  operatività nel porto. Un valore che sale a oltre
  53 milioni di euro se si considerano gli effetti
  indiretti ed indotti generati a livello locale e nazionale a partire dalla presenza delle navi bianche a
  Palermo.

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                               L' Avvisatore Marittimo ­
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  Portacontainer, la flotta vale 130 miliardi
  Intanto continua la crisi dei fondi Kg: una nave su cinque è insolvente

  Di fronte alla crisi dei noli e dei traffici, le
  compagnie marittime hanno reagito negli ultimi
  anni associandosi in alleanze di dimensioni
  sempre maggiori. Curiosamente, la recente
  crisi di Hanjin ha provocato la nascita anche di
  una mini­alleanza, che Hyundai ha formato con
  Korea Marine Transport, Sinokor Merchant
  Marine, e Heung­A Shipping per coprire vuoti
  lasciati dal blocco delle navi della compagnia
  connazionale nel mercato intra­asiatico.
  Secondo i dati di VesselsValue. com, le tre
  maggiori alleanze, una già formata (2M) e le
  altre pronte a diventare operative nel 2017
  (Ocean Alliance e The Alliance),
  rappresentano il 44 per cento del valore
  complessivo (circa 130 miliardi di dollari) della
  flotta mondiale di portacontainer. La ricetta è
  quasi obbligata: navi sempre più grandi, noli
  sempre più bassi, merce sempre più scarsa
  richiedono una condivisione dei rischi e delle
  spese. Secondo Deutsche Fondresearch, che
  ha analizzato in un rapporto la situazione degli
  armatori tedeschi, il fenomeno dei fondi Kg,
  che hanno gonfiato il mercato delle costruzioni
  di portacontainer prima della crisi del 2008, sta
  lasciando ancora pesanti strascichi. Oggi circa
  1.800 Kg controllano 2.200 portacontainer, per
  un investimento che vale complessivamente
  decine di miliardi di euro. Circa una su cinque delle navi appartenenti a questi fondi è insolvente.
  L'investimento effettuato non riesce a essere ammortizzato con i noli attuali. Intanto, in attesa di capire
  come inciderà sugli assetti futuri dello shipping la vicenda Hanjin, VesselsValue fotografa la situazione
  attuale, che vede prevalere fra le alleanze Ocean Alliance, di cui faranno parte Cma­Cgm (con il nuovo
  acquisto Apl), Coscocs (Cosco più China Shipping), Evergreen e Oocl. Con 539 unità e una capacità
  complessiva di 4,08 milioni di teu, la flotta di Ocean vale 23,9 miliardi di dollari. Coscocs è il soggetto
  principale dell'alleanza con 203 navi per 1,6 milioni di teu. Cma­ Cgm (grazie all'aggiunta di Apl con 54
  navi e capacità per 460.656 teu) porta in dote 155 navi e 1,2 milioni di teu di stiva per un valore di 7,3
  miliardi di dollari. Secondo Alphaliner, sulla rotta transpacifica Far East­America settentrionale Ocean
  rappresenta il 39 per cento della capacità disponibile, contro il 35 per cento di The Alliance e il 19 per
  cento di 2M. Le compagnie non comprese nelle tre alleanze maggiori si stima che potranno disporre del
  7 per cento della capacità. Lo scarso peso di 2M in quest'area alimenta le voci di un interessamento di
  Maersk per l'acquisto di compagnie asiatiche. L'alleanza 2M, secondo i dati di VesselsValue, è al
  secondo posto. Con il recente accordo dei due membri fondatori, Maersk e Msc, per l'ingresso della

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15 settembre 2016
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  Demolizioni navali a Piombino ora PIM mette mano
  alle aree
  Programmi e previsioni per la joint venture tra il gruppo livornese Neri e quello genovese
  dei Cantieri San Giorgio Il tema del bacino di carenaggio e l'accordo con la Marina
  Militare

  FIRENZE L'atto di concessione delle aree alla
  Piombino Industrie Marittime (PIM) è stato
  firmato nella sede della Regione Toscana, su
  precisa volontà del governatore Enrico Rossi.
  E anche questo ha un significato: nel senso
  che l'iniziativa di un grande polo portuale per
  le demolizioni navali, il refitting e la
  realizzazione di navi (questa la formula usata
  dalla Regione) non solo è stata appoggiata
  dalla Regione stessa con un contributo di
  quasi 100 milioni, ma risponde anche a una
  precisa strategia di rilancio dell'economia del
  sistema portuale Livorno­Piombino. Non per
  niente PIM nasce dalla joint venture tra il
  gruppo livornese Neri e il gruppo genovese
  Cantieri San Giorgio, quest'ultimo
  specializzato proprio in lavori navali di alto
  livello. Piero Neri è il neo presidente di PIM:
  alla firma degli atti c'erano a fianco di Enrico
  Rossi e dei VIP di PIM Piero Neri e
  Ferdinando Garrè (amministratore delegato
  per i San Giorgio) il commissario dell'Authority
  di Piombino Luciano Guerrieri, il consigliere
  regionale piombinese Gianni Anselmi, il
  presidente di Logistica Toscana Giovanni
  Bonadio, il comandante Angelo Roma
  maritime consultant molto vicino a Rossi,
  Nereo Marcucci presidente di Confetra e pochi
  altri livornesi. Di PIM e dei progetti di fare a Piombino un grande polo di demolizioni navali se n'è parlato
  spesso su queste colonne e non solo. Forse l'idea era maturata con la grande beffa della demolizione
  della Costa Concordia che però ha almeno regalato al porto uno sviluppo prima impensabile grazie alla
  previdenza del piano regolatore fortemente voluto da Luciano Guerrieri forse era stata coltivata anche
  prima. Piero Neri, detto La Sfinge, non ama esternare programmi e iniziative prima che siano
  completati. Fatto sta che nato il problema quello di demolire in Mediterraneo navi obsolete secondo
  regole moderne, civili e rispettose dell'ambiente, con tanto di normative imposte dall'UE si è studiata la
  soluzione. E malgrado le tante chiacchiere in giro in tanti porti, Piombino è arrivata per prima. Gli manca
  ancora un bacino di carenaggio, che per certe operazioni è importante, ma non sembra un ostacolo:
  tanto più che da mesi lo steso Guerrieri va sondando in giro per il mondo il settore dei bacini di
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  Su Sintermar e Porto 2000 sussurri & grida
  LIVORNO Qualcuno le chiama grandi
  manovre, altri si limitano a sostenere che era
  tutto scontato. Fatto sta che due eventi stanno
  movimentando questa metà di settembre: il
  nient del sindaco di Livorno Filippo Nogarin
  alla gara per la privatizzazione della Porto
  2000, e l'uscita del gruppo storico Fremura dal
  terminal Sintermar che aveva creato insieme
  ai D'Alesio e ai Neri con il subentro nella
  propria quota del gruppo Grimaldi. Se si tiene
  conto del fatto ne abbiamo scritto di recente
  che i Neri sono oggi in possesso attraverso la
  società PIM (vedi a fianco) del grande terminal
  per le demolizioni navali a Piombino, con
  investimenti milionari e il filo diretto con la
  Regione, il nuovo assetto di Sintermar (50%
  ciascuno tra Neri e Grimaldi) qualche ipotesi la
  consente sulla crescita del polo dei ro/ro a
  Livorno. In più girano da qualche tempo
  sussurri & grida di un possibile
  accomodamento (armistizio o accordo) tra i
  gruppi Grimaldi ed Onorato, di cui si sarebbe
  fatto parte attiva lo stesso premier Matteo
  Renzi. Forse sono chiacchiere, forse sono solo
  speranze per scongiurare una guerra che
  come tutte le guerre rischia di far male non
  solo ad entrambe le parti, ma anche al
  territorio. Di certo Livorno sta diventando, se
  non l'ombelico del mondo, l'ombelico dei nuovi assetti portuali del Tirreno, anche e specialmente nella
  speranza di quella Piattaforma Europa di cui tutti parlano e per la gara della quale ci si va schierando.
  Da notare ma forse è la pausa estiva il silenzio pressoché assoluto del quotidiano livornese sulla
  Sintermar, almeno fino a ieri. Strategia o dormono? E l'intervento di Nogarin sulla Porto 2000? In attesa
  che il presidente della società dei traghetti & crociere Massimo Provinciali torni in sede, si è sentita solo
  la voce del sindaco. Durissimo, Nogarin: ha scritto a Gallanti di sospendere la gara che dovrebbe
  chiudersi per le adesioni il prossimo 28 settembre o in caso contrario si rivolgerà ai ministero e al
  governo. Da Palazzo Rosciano nessuna replica ufficiale, anche se si è fatto capire che si considera
  l'uscita del sindaco totalmente fuori tema, e la gara non verrà sospesa, dopo i precedenti rinvii.
  Comunque non è una faccenda da prendere alla leggera: perché Nogarin è testardo e perché anche nel
  cluster marittimo, il rinvio (l'ennesimo) della gara non dispiacerebbe a molti, visti i tempi di riforme, le
  incertezze sull'applicazione concreta della stessa, l'attesa (spasmodica!) delle designazioni di Delrio
  per i nuovi presidenti, i dubbi sulla durata del necessario iter con le commissioni parlamentari da
  consultare, la Corte dei Conti e infine il rodaggio. Tanta carne al fuoco: e c'è anche il timore che a
  insistere, dall'una o dall'altra parte, qualcuno rimanga scottato.

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14 settembre 2016
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  Crociere: a Palermo raddoppiato flusso in 15 anni
  Studio per Authority realizzato da Risposte Turismo

  (ANSA) ­ PALERMO, 14 SET ­ Palermo,
  solidamente nel business crocieristico da molti
  anni, ha registrato in questi ultimi un
  andamento altalenante del suo traffico: picchi
  e diminuzioni si sono susseguiti nel tempo all'
  interno di un intervallo compreso tra 300mila e
  600mila crocieristi movimentati l' anno. Lo dice
  uno studio realizzato da Risposte Turismo,
  società di ricerca e consulenza, per l' Autorità
  portuale. Palermo ­ si legge nel report ­ si
  colloca da ormai 15 anni tra i primi dieci porti
  nazionali per traffico crocieristico (ottava nel
  2015 e primo porto siciliano). Il confronto nell'
  arco temporale 2001­2015 del movimento
  crocieristico mostra la solidità del business
  con un andamento in crescita fino al 2008,
  seguito da un trend oscillante proseguito fino
  ad oggi. Nel primo periodo si è passati da
  poco più di 180.000 crocieristi nel 2001 a
  quasi 540.000 nel 2008 ed a seguire si è
  registrato il picco di oltre 560.000 nel 2011,
  avvicinato nel 2015 con 550.000 passeggeri
  movimentati grazie a 200 accosti di navi d a
  crociera. Ponendo a confronto il traffico
  crocieristico con quello degli arrivi turistici in
  senso lato (registrati presso le strutture
  ricettive), tanto nel comune e nella provincia di
  Palermo che nel totale regionale e in tutta
  Italia, emerge come questi ultimi siano cresciuti di poco ­ di fatto stabili ­ in tutte le aree prese in
  considerazione. La variazione 2014 rispetto al 2010 indica come il +35% di crocieristi sia decisamente
  maggiore rispetto alle altre componenti di domanda turistica e ­ nonostante le già citate oscillazioni ­
  complessivamente più marcato anche rispetto all' andamento della crocieristica nazionale nel
  quinquennio preso in considerazione (+7% la variazione nazionale).

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  TOP SECRET

  Cessione Hotel Riviera Ricorso al Tar del Cava
  Group
  MESSINA. La cessione dell' Hotel Riviera è
  una corsa ad ostacoli: dopo il sì della ex
  Provincia alla permuta del vecchio albergo con
  un edificio del Gruppo Franza, in via Corbino
  Orso a Maregrosso, da adibire a scuola, un
  nuovo intralcio: La Cava Group, la società che
  ha partecipato alla selezione dei primi due
  bandi, ha deciso di proporre un altro ricorso al
  Tar "per i motivi aggiunti" e ha chiesto l'
  accesso agli atti: l' intesa con Franza è ancora
  da perfezionare.

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  Bilancio, riequilibri... sti
  Ecco il piano elaborato sotto la regia del direttore generale Antonino Le Donne. Sedici i
  punti ­cardine. Dal Palazzo dell' Atm alla richiesta di contribuzione avanzata all' Italgas.
  Ma sui contenziosi resta la nebbia

  MESSINA. E' una corsa contro il tempo quella che ha intrapreso
  il Comune di Messina per presentare in tempo il bilancio
  consuntivo 2016 e il previsionale.
  Ma gli scogli maggiori sono sul Piano di riequilibrio. Un punto su
  quale è appeso il destino della giunta Accorinti.
  Più volte rispedito indietro dal Ministero degli Interni,
  rimaneggiato in alcune poste con pesanti interrogativi dalla
  Corte dei Conti, il Piano "top sescret", punta su sedici ­punti
  cardine per il risanamento del Comune di Messina.
  Un piano elaborato sotto la regia del direttore generale Antonio
  Le Donne, che "Centonove" ora anticipa, prima della sua
  presentazione che ha già registrato momenti di forte contrasto
  interno alla giunta, al punto che esiste un Piano "A" e un Piano
  "B", un piano Signorino "rimpastato" e un piano Eller ancora tutto
  da definire.
  Sono sedici i punti ­cardine sui quali Le Donne punta,
  tralasciando in una nebulosa ancora tutta da verificare molti dei
  contenziosi che gravano sul Comune, dopo la complessa fase di
  accertamento dei residui attivi e passivi che ha fatto registrare
  momenti di forte frizione con i revisori dei conti, al punto che il
  sindaco, in una delle sue versioni show da "legalità e sviluppo"
  ha presentato anche una denuncia alla Procura.
  Il Palazzo dell' Atm Al primo punto del Piano torna il Palazzo
  dell' Atm, in via La Farina, un oggetto del desiderio che aveva
  già trattato l' ex commissario del Comune di Messina Luigi
  Croce, sempre indeciso se dichiarare dissesto oppure no. Alla
  fine non lo ha fatto, e l' immobile riappare: nella sua delibera Le
  Donne fa notare che l' immobile non risulta ancora catastato e
  che è necessario in tempi brevissimi riaffidare una perizia per
  fare in modo che la proprietà dell' edificio, frutto di due diversi
  mutui sottoscritti dal Comune e dall' Atm per l' importo di miliardi
  e mezzo il primio e di 5.903.102,00 euro il secondo, possa
  essere assegnato in quote parti al Comune e all' Atm, in modo
  che quest' ultima possa portarlo a patrimonio e fare scendere
  così la sua esposizione nel bilancio consolidato del Comune.
  Una solenne sciocchezza, a dire di altri tecnici, che serve solo a
  fare aggredire il patrimonio Atm da potenziali creditori.
  Messinambiente Sulla partecipata più spinosa del Comune, il
  Piano sorvola elegantemente, evitando di indicare le esposizioni
  e invitando i dirigenti in tempi brevi a fare chiarezza sui conti che vanno riallineati, secondo le
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  RENDICONTAZIONE

  Ecopass, se il Comune non si occupa dei rilievi
  MESSINA. Le problematiche relative all'
  Ecopass, sono state oggetto di una scambio
  epistolare tra il dirigente Mario Pizzino della
  Mobilità e il direttore generale Antonio Le
  Donne. L' invito perentorio a Pizzino a
  occuparsi della faccenda Ecopass 4 arrivato
  solo a luglio e non ci sono, secondo i primi
  riscontri, i fondi perché il Comune di Messina
  si doti di strumentazioni utili a rilevare tutti i
  passaggi.
  Il servizio 4 stato finora svolto "in fiducia" dal
  gruppo Franza, c h e s i 4 p r e o c c u p a t o d i
  liquidare le somme al Comune, documentando
  anche i passaggi e gli incassi operati.
  Da quando si 4 insediato Accorinti, che aveva
  presentato in uno dei punti nodali della sua
  della sua campagna elettorale la creazione di
  una flotta comunale, la questione "Ecopass" 4
  stata lasciata decantare: il Comune ha creato
  un capitolo di bilancio in entrata, ma le somme
  non vengono poi destinate, come prevedeva l'
  istituzione del balzello, istituito quando 4 stata
  creata la figura del commissario governativo
  per l' emergenza traffico, per riparare le strade
  e creare polmoni verdi, ma entrano nel più
  grande calderone del bilancio del Comune.
  Ora tutti questi rilievi rischiano di finire alla
  Corte dei Conti, che potrebbe anche chiedere
  conto ai "privati", il Gruppo Caronte & Tourist,
  sulle modalità di rendicontazione adottate verso il Comune di Messina, che non sono state validate dalla
  tesoreria provinciale dello Stato per difformità.
  Una partita che rischia di complicarsi su un settore, quello del traffico e dei rapporti con il gruppo
  Franza, main sponsor di molte attività dell' ente, che di recente hanno conosciuto anche momenti di
  forte tensione a seguito delle dichiararazioni di una esponente del Movimento del sindaco sulla "eticità"
  e sulla "estetica" di alcune donazioni.
  con Bnl e Dexia Group, fa il punto sulla situazione del giudizio in corso al Tribunale di Messina, sospeso
  dopo che la Cassazione ha demandato a un giudice inglese la valutazione della regolarità dei contratti,
  sui quali comunque è in corso una trattativa per ridurre l'esposizione del Comune da 9.658.005,93 a
  3.177.539,33: si chiede la conferma dell'incarico a un perito per definire l'accordo transattivo. Caserma
  vigili del fuoco A fare capolino c'è ancora una volta la caserma dei Vigili del Fuoco. Uscita indenne da
  un tentativo di vendita, si intende velocissimamente riproporne la cessione entro ottobre 2016, una
  vendita sprint dall'incerto risultato. Revisione rendite catastali. Il Comune intende rettificare tutte le poste

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Pagina 23                        Giornale di Sicilia (ed.
                                      Agrigento)
                                                 Trasporti marittimi

  INDAGINI DEI CARABINIERI. La natura del rogo, che ha completamente distrutto l' utilitaria,
  non è chiara

  Autonoleggiatori nel mirino? Nuovo incendio a
  Lampedusa
  O O O A n c o r a a u t o i n f i a m m e s u l l ' isola
  maggiore delle Pelagie. Stavolta un incendio
  ha completamente distrutto la Fiat Punto
  Cabrio di proprietà di un autonoleggiatore di
  44 anni del luogo.
  L' auto si trovava parcheggiata, nella notte tra
  martedì e mercoledì scorsi, in via Silvio
  Pellico.
  Per spegnere il rogo sono intervenuti i vigili del
  fuoco del distaccamento di Lampedusa che
  hanno lavorato per quasi un' ora.
  Non si sono registrati danni ad altre auto o a
  prospetti di abitazioni, come spesso avviene in
  questi casi. Sul posto, per i rilievi di rito, sono
  arrivati i carabinieri della locale stazione,
  coordinati dalla compagnia di Agrigento, che
  hanno dato il via alle indagini nel tentativo di
  fare luce sull' accaduto. Non sarebbero stati
  trovati sul posto bottiglie o taniche con residui
  di liquido infiammabile tali da far pensare con
  certezza a un incendio intimida torio. Ma il
  rogo, con molta probabilità, è di natura dolosa,
  accertamenti sono in corso da parte degli
  investigatori per capire se il rogo sia di natura
  accidentale.
  Di certo c' è una vera e propria escalation di
  incendi di auto e mezzi vari continua a rendere
  rovente il clima a Lampedusa.
  Quello di ieri notte sarebbe il quinto incendio che danneggia mezzi di autonoleggiatori dell' isola
  pelagica. Potrebbe esserci un collegamento tra questi in cendi? E quale sarebbe il movente? È il
  fiorente business dell' autonoleggio ad accendere la miccia? A questi e ad altri interrogativi cercheranno
  di dare una risposta gli inquirenti che stanno indagando sull' incendio che ha distrutto la Fiat Punto in
  via Silvio Pellico, così come sui diversi episodi che si sono registrati nelle ultime settimane. Come, per
  esempio, il rogo che la settimana scorsa, in via La Loggia, ha distrutto il furgone Ford Transit dell'
  impresa turistica Lopades, o quello che lo scorso agosto, in via Egadi, ha mandato in fumo una Fiat
  Tipo che a quanto pare era stata abbandonata da tempo.

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                                          Genova)
                                                  Trasporti marittimi

  Fumi dalle navi, controlli durante le traversate
  IL CASO DOPO ESPOSTI E INCHIESTE
  SULLE EMISSIONI, ACCORDO FRA L'
  AGENZIA, GLI ARMATORI E
  LACAPITANERIA CI sono voluti tantissimi
  esposti presentati dagli abitanti che hanno le
  case affacciate sul porto. Sono state
  necessarie alcune inchieste aperte dalla
  procura della Repubblica. Adesso, però,
  qualcosa si muove, attraverso l' accordo
  firmato tra Capitaneria di Porto, Arpal e
  compagnie a r m a t o r i a l i . T a n t ' è c h e d a i
  prossimi giorni quattro tecnici dell' Agenzia per
  l' ambiente saranno imbarcati sui traghetti che
  fanno rotta tra il porto di Genova e gli scali di
  Corsica, Sardegna, Sicilia, Spagna e Nord
  Africa. Il loro compito è quello di monitorare le
  emissioni in atmosfera dei fumi dei motori: sia
  durante l' accensione dei propulsori (la fase
  più critica che produce maggiore fumosità),
  sia durante le traversate (quando le motonavi
  sono meno sottoposte ai controlli) La
  sperimentazione inizia con le compagnie che
  hanno dato la loro disponibilità: Grandi Navi
  Veloci, Tirrenia e Moby, al momento sulle
  tratte per Palermo e Olbia. Anche se la
  sperimentazione genovese è destinata a fare
  scuola per i porti di Livorno e Civitavecchia.
  Tanto che i ministeri dell' Ambiente e dei Trasporti intendono sfruttarla per stilare una legge nazionale
  che regolamenti le emissioni di fumi da parte della navi traghetto e dei mercantili.
  La problematica è stata affrontata recentemente dall' ammiraglio Giovanni Pettorino, nella sua duplice
  veste di comandante della Capitaneria di Porto e di commissario dell' Autorità Portuale. L' obiettivo è la
  riduzione dell' inquinamento atmosferico, tanto che è stato imposto alle navi in avvicinamento di passare
  al combustibile a basso tenore di zolfo già quando sono a circa 4 miglia dalla costa. Inoltre, l' obiettivo è
  sensibilizzare i comandanti delle navi e i piloti del porto a mantenere, durante le manovre di ormeggio,
  regimi bassi di rotazione dei motori.
  (g.fil.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA INTESA fra Arpal, armatori e Capitaneria.

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