Roma, da Zazà. Pizza al taglio bio a Sant'Eustachio - Luciano Pignataro
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Roma, da Zazà. Pizza al taglio bio a Sant’Eustachio Zaza’ a sant’Eustachio, l’insegna di Virginia Di Falco Zazà a Roma è una piccola pizzeria al taglio che si trova in una posizione a dir poco privilegiata. Siamo infatti in piazza Sant’Eustachio, a due passi dall’omonima basilica, di fronte ad uno dei caffè più (giustamente) famosi della capitale. © 2001 - 2018 Luciano Pignataro Wine&Food Blog pag. 1
Basilica di Sant’Eustachio Il locale è davvero un buco: un banco mignon con davanti delle cassette in legno con frutti in vendita, e uno staff altrettanto mignon, con il pizzaiolo, che impasta e inforna a vista, e a servire, una giovane ragazza che taglia e riscalda i tranci. Fuori qualche tavolo sotto l’ombrellone, per godersi la pizza e la piazza: ci si serve da soli con il vassoio, quindi non si paga nulla. Sempre all’ingresso un contenitore con le bottiglie d’acqua che hanno il logo della pizzeria: unico accenno al fatto che si tratta di un piccolo franchising (hanno un’altra sede in via Cina). Servizio dunque molto sciolto ed informale. Qui si fermano tanto i clienti abituali quanto i turisti. Zaza’, pomodorini e melanzane Le pizze hanno in verità una bella faccia, le teglie si svuotano e si riempiono nuovamente alla velocità della luce. La lievitazione è di quelle lunghe (fino a 72 ore) e i prodotti usati vengono dichiarati biologici. © 2001 - 2018 Luciano Pignataro Wine&Food Blog pag. 3
All’assaggio la pizza risulta leggera e saporita, e dopo aver mangiato, si apprezza che il condimento non disturba né il palato né la digestione. La base è piuttosto croccante, non eccessivamente unta, e quasi tutti gli ingredienti hanno un sapore netto e distinto. Zaza’, caprese © 2001 - 2018 Luciano Pignataro Wine&Food Blog pag. 4
Zaza’, ricotta e funghi Buona, ad esempio, la rossa con melanzane e pomodorini oppure la caprese, con pomodori, rucola e mozzarella di bufala. © 2001 - 2018 Luciano Pignataro Wine&Food Blog pag. 5
Zaza’, caprese Un po’ pasticciata quella con ricotta e funghi champignon, dove forse si potrebbe evitare la crema tartufata: ma qui, davvero, è solo questione di gusti. Nella media la margherita. © 2001 - 2018 Luciano Pignataro Wine&Food Blog pag. 6
Zaza’, la margherita Non si fa ricordare, invece il supplì: la frittura è ben eseguita e riso e pomodoro sono discreti, ma all’interno non abbiamo trovato traccia di mozzarella. Per chiudere, una nota di merito sul rapporto qualità prezzo. Un listino in formato gigante esposto all’ingresso dà al cliente l’idea della spesa in maniera chiara e corretta. Con 10-12 euro un paio di persone fanno almeno tre o quattro assaggi più che soddisfacenti. Si va infatti dai 10 euro al chilo della pizza bianca, ai 15 della margherita, fino ai 18 delle ripiene e 25 delle pizze “speciali”. © 2001 - 2018 Luciano Pignataro Wine&Food Blog pag. 7
Zaza’, i prezzi Costi tutto sommato contenuti, soprattutto se rapportati da un lato, ad una qualità dei prodotti più che discreta, e dall’altro, ai prezzi non certo economici e spesso truffaldini di molti bar e paninerie del centro (non dimenticate che siete a due passi dal Pantheon). Con il valore aggiunto di poter chiudere un lunch veloce con un frutto biologico in © 2001 - 2018 Luciano Pignataro Wine&Food Blog pag. 8
vendita al banco oppure, con un caffè più che speciale, nello storico caffè di fronte. Il che non è poco. Zaza’, la frutta in vendita al banco ZAZA’ Piazza Sant’Eustachio, 49 Tel. 06 6880 1357 Aperto tutti i giorni, dalle 9:00 alle 23:00 www.pizzazaza.it © 2001 - 2018 Luciano Pignataro Wine&Food Blog pag. 9
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