Reinventiamo le nostre città - Ecomondo - Vita.it

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               Smart city Energia, mobilità, rifiuti. Ecco il futuro
               Green economy Il ministro Clini lancia gli Stati Generali dello sviluppo                  2012
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                Reinventiamo
                le nostre città
               Progetti, filosofie e buone pratiche che stanno rendendo sempre più smart le città italiane. La
               crescita - anche in termini di occupazione - di innovativi settori legati alla green economy come
               via d’uscita alla crisi. E una coscienza sempre più diffusa tra i cittadini sul valore del riciclo e del
               riuso di plastica, legno, alluminio. Dal 7 al 10 novembre, per il 16esimo anno, Rimini ospita la più
               importante esposizione dedicata al “futuro sostenibile”. L’Italia di domani parte da qui
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Smart city
                                                                                                                                                                                focus

                                                                                                                                                                                                      7

                                                                                                                                                                                    REYKJAVIK

  La via italiana alla città
sostenibile del futuro
parte da un ripensamento
delle funzioni delle metropoli.
Mettendo al centro le persone                                                                                                                                                          6

P
di Mattia Schieppati

              ER COMPRENDERE IL DISCORSO bisogna partire da un punto fer-      il centro di analisi Pike Research, nei prossimi 10 anni le                               PAREDES
                                                                                                                                                                              ES
              mo. «Tutto quello che si sta pensando, dicendo, proget-          aziende private investiranno oltre 100 miliardi di dollari a
              tando riguardo alle smart city non è uno sfizio, ma è una        livello mondiale in tecnologie innovative per le città.
              necessità. Oggi sono 600 i centri urbani, nel mondo, che
              contano oltre un milione di abitanti. Nel 2015 le megalopoli         Le città italiane hanno partecipato ai bandi europei sul-
              da oltre 8 milioni di abitanti saranno un sessantina. In Ci-     le smart city con progetti innovativi e spesso “premiati”.
              na, Colombia, a Panama, in Cile, nell’Oman, in Malesia.          Su questo fronte anche il Governo dimostra di aver capito
              Entro due anni, vivranno in città 1,5 miliardi di persone.       l’importanza dell’antifona “o si innova, o si muore” e ha
              O si trovano formule per conciliare questi numeri con un         allargato i cordoni della borsa: il ministro Profumo (è infatti
              orizzonte di sostenibilità, o altrimenti siamo spacciati».       in capo al Miur tutto il pacchetto “Smart Cities and Com-
              Le parole di Mark Esposito, docente di Pensiero sistemico        munities”) ha già messo a disposizione 240 milioni di euro
              e complessità alla Harvard University lasciano pochi spazi       in due bandi destinati al Mezzogiorno, mentre altri 655
              ai vaneggiamenti su fantomatiche città del futuro dove           milioni dovrebbero arrivare per smartizzare tutte le città
              tutto è tecnologia e i problemi verranno magicamente ri-         dello stivale (170 milioni soto forma di contributo, 485 co-
              solti. Quello che dovrà - necessariamente – portarci verso       me credito agevolato). Ma è soprattutto quella che il pre-
              la smart city, ovvero la città che attraverso le nuove tec-      sidente dell’Anci Graziano Delrio ha definito «l’innovazio-
              nologie ridurrà il proprio impatto nei settori chiavi del        ne dal basso» (vedi box a lato) a fare la differenza a livello     La top ten dell’Italia smart
              consumo di energia, dell’inquinamento, della mobilità e          di città italiane. L’Anci stessa si è subito attivata su questo    Bologna guida la classifica
              della produzione e smaltimento dei rifiuti, è un cammino         fronte, e ha istituito un “Osservatorio nazionale Smart Ci-        realizzata da Forum PA
              che è appena iniziato. Un cammino fitto di ostacoli con          ties” per supportare l’evoluzione urbana e smart dei Co-
              cui in tutto il mondo, sta cominciando a fare i conti. Per       muni sia sotto il profilo statistico-filosofico, che per quanto    A fare una valutazione scientifica del grado
              motivi di sopravvivenza, certo, ma anche perché le città         riguarda gli aspetti tecnici, ma anche per fare da raccordo        di “sostenibilità” delle città italiane ha
              intelligenti rappresentano un modello di vivibilità che va       tra le varie esperienze ed esigenze messe in atto sul terri-       provveduto Forum PA, società che
              a beneficio della comunità, oltre che dell’ambiente. Ma          torio e i filoni di innovazione che si stanno sviluppando a        promuove l’incontro e il confronto tra
              anche perché la rivoluzione smart rappresenta un inve-           livello mondiale.                                                  pubbliche amministrazioni, imprese e
              stimento sulla capacità produttiva delle città, sulla loro                                                                          cittadini sui temi chiave dell’innovazione,
              espansione economica, oltre che urbanistica; già oggi nelle          Non mancano i vincoli e i ritardi tutti italiani, certo,       che ha publicato a fine ottobre una
              città, sotto varie forme, di produce il 38% del Pil mondiale,    come l’estrema rigidità dei vincoli imposti dal Patto di sta-      dettagliatissima classifica dei 103
              e, conclude Esposito, «le città diventeranno sempre più          bilità, che di fatto riducono le possibilità di investimento       capoluoghi di provincia. Sono stati
              incubatori di idee e di innovazione».                            diretto delle città per l’innovazione, la poca consuetudine        utilizzati oltre cento indicatori, tra i quali le
                                                                               ad adottare una visione di tipo olistico che approcci tutte        dimensioni della governance,
                  Investire sulla smartizzazione delle città quindi con-       le variabili (urbanistica, energetica, economica, sociale,         dell’economia, della mobilità,
              viene, e gli investimenti, massicci, stanno cominciando a        ecc.), e una diffusa scarsa cultura della pianificazione stra-     dell’ambiente, del capitale sociale e della
              materializzarsi anche nella cara vecchia Europa. L’Agenda        tegica pluriennale e integrata, decisiva ai fini della messa       qualità della vita. Nella scelta delle
              digitale europea da una parte, e gli obiettivi della strategia   in cantiere di interventi di smart city. Ma il grande cantiere     dimensioni da analizzare si è fatto
              “20-20-20” dall’altra (il taglio delle emissioni di gas serra    si muove. E l’impegno italiano ha portato, nella riflessione       riferimento ad un analogo lavoro svolto
              del 20%, la riduzione del consumo di energia del 20%, il         globale sulle smart city, elementi di valutazione importanti       dalla Commissione Europea così da poter
              20% del consumo energetico totale europeo generato da            in più, che hanno contribuito a umanizzare certe visioni           rendere i risultati più possibile equiparabili
              fonti rinnovabili) sono i binari all’interno dei quali si sta    ipertecnologiche.                                                  a livello internazionale. «La classifica,
              muovendo questa trasformazione. Per il 2013 la Commis-               Come ha osservato Andrea Granelli, ex responsabile             piuttosto che considerarsi un punto di
              sione europea ha già stanziato 365 milioni di euro per il        delle attività di Ricerca e Sviluppo del gruppo Telecom e          arrivo, vuole essere utile per fotografare lo
              programma Smart Cities, e ha attivato l’European energy          autore di Città intelligenti? Per una via italiana alle smart      stato attuale, di partenza dei processi in
              efficienty fund, un fondo europeo da 800 milioni per l’effi-     cities (Luca Sossella editore), «una città è prima di tutto le     corso» ha dichiarato Gianni Dominici,
              cienza energetica (la “tenuta” degli edifici è uno dei fattori   sue persone, e la sua storia», ed è evidente che in città ita-     direttore generale di Forum PA. «Per fare
              che più influisce sul risparmio energetico urbano). Ma se        liane con millenni di storia alle spalle anche le teorie più       un paragone automobilstico, questa non è
              il fronte pubblico fa quel che può è dal privato, o meglio       smart devono fare i conti con la realtà. «Le nostre città          la classifica finale, ma la griglia di partenza
              dalle collaborazioni virtuose tra pubblico e privato, che si     sono piccole, con i centri storici e le piazze su cui converge     di una gara ancora tutta da correre. Certo,
              potranno creare strumenti e progetti di sviluppo. Secondo        la vita della comunità, possono avere una vocazione turi-          in pole position non ci si arriva per caso e le
                                                                               stica o industriale; altre, abitate da anziani, vanno adattate     città più avanti nello schieramento sono
                                                                               alle loro esigenze. E dunque i sistemi di automazione, le          quelle che possono vantare
L’Ue ha già stanziato 365 milioni di euro                                                                                                         un’accumulazione importante nei diversi
                                                                               reti di sensori, i sistemi di trasporto digitali che si vogliono
per il programma Smart Cities 2013,                                            introdurre devono tener conto dell’essenza del tessuto ur-         ambiti considerati».
e ha attivato l’European energy efficienty fund                                bano». Per guardare al futuro, si parte da qui...
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Ecomondo 2012
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  focus

                                                                                                                      Innovazione
                                                                                                                      Sette modelli di smart cities europee
                                                                                                                         Cittalia-Fondazione Anci Ricerce ha passato in rassegna
                                                                                                                         tutte le cità ad alevata innovazione d’Europa, provando
                                                                                                                         a raccontare le buone pratiche che si stanno
                                                                                                                         sviluppando nel continente sul fronte delle smart city.
                                                                                                                         Queste le città che sono un passo avanti sul fronte
                                              5                                                                          dell’innovazione.
                                              8                                                                       Amsterdam
                                              HELSINKI
                                              HE
                                              HEL
                                               ELS
                                                LSINKII
                                                LSINKI                                                                   Ha portato l’innovazione tecnologica nella quotidianità
                                                                                                                         dei cittadini, rendendola accessibile a tutti e decisiva per
                                    TALLINN
                                         N
                                         NN
                            13                                                                                           la riduzione delle emissioni urbane

                                                                                                                      Paredes
                  AARHUS
                  AAR
                  AARHUUS   COPENAGHEN
                                    EN
                                                                                                                         È stata scelta da Living Plan IT per la realizzazione di un
              2                                                                                                          progetto che punta a rendere questa citadina da 80mila
          4                                                                                                              abitanti un modello replicabile nei Paesi emergenti.

          AMSTERDAM
          AM
           MSTERRDAAM                                                                                                 Aarhus
  GENT
  GE
   ENTT                                                                                                                  La città danese sta proseguendo a tappe forzate l’obiet-
                                                                                                                         tivo di diventare totalmente carbon neutral entro il
                                                                                                                         2030.

                                                                                                                      Reykjavik
                                                                                                                         È la prima città al mondo che attinge per il 100% della
                                         Campioni d’Europa                                                               produzione della propria energia a risorse rinnovabili.

                                                                                                                      Helsinki
                                                                                                                         La strategia smart della città prevede lo sviluppo di ser-
                                                                                                                         vizi digitali - info sul traffico, sui vari database cittadini,
                                                                                                                         sui servizi ai cittadini - fruibili attraverso dispositivi mo-
                                                                                                                         bili.

                                                                                                                      Gent
                                                                                                                         I cittadini sono stati coinvolti nell’ideazione e atuazione di
                                                                                                                         politiche green per la riduzione delle emissioni urbane.

                                                                                                                      Tallinn
                                                                                                                         Attrae start up e aziende tecnologiche. Il New York Times
                                                                                                                         l’ha definita “una sorta di Silicon Valley sul mar Baltico”

                                         Graziano Delrio - Anci
1. Bologna                   529
                                         «Serve un grande programma nazionale
2. Parma                     488         che metta a sistema l’innovazione»

                                                I
3. Trento                    486                     NVESTIRE SULLE SMART CITIES rappresenta opportunità di
                                                     sviluppo economico, stimolo delle filiere produttive
                                                                                                                   tecnologiche rappresentano solamente una condizio-
                                                                                                                   ne perché le nostre imprese possano investire in in-
                                                     e recupero urbano, dai siti dismessi di produzione in-        novazione; occorre che queste infrastrutture siano in-

4. Firenze
                                                     dustriale ai poli tecnologici, spesso sedi di distretti in-   nervate da servizi ad alto valore aggiunto. L’Italia an-
                             478                     novativi. Significa sostenere i comportamenti virtuosi
                                                     dal basso dando visibilità ai vantaggi individuali e col-
                                                                                                                   che in questo ambito ha accumulato un grave ritardo:
                                                                                                                   manca, come avviene in altri contesti internazionali,
                                                     lettivi, anche in termini monetari. Significa conside-        un grande programma nazionale, riconosciuto e rico-

5. Milano                    476
                                                     rare la città come un sistema complesso di molteplici
                                                     organismi in relazione tra loro. Siamo consapevoli del
                                                     drammatico ritardo sul piano delle infrastrutture tec-
                                                                                                                   noscibile, capace di ottimizzare gli sforzi e attrarre i
                                                                                                                   migliori talenti in un cono di luce visibile. È necessario
                                                                                                                   fare massa critica, anche sul piano simbolico e comu-
                                                     nologiche che sconta l’Italia. Quale condizione di base       nicativo e orientare le iniziative nell’ambito di un gran-

6. Ravenna 469                                       per lo sviluppo delle smart cities, occorre
                                                     investire rapidamente nella cablatura del
                                                                                                                                  de progetto Paese. Si tratta di coagulare
                                                                                                                                  gli sforzi già in atto. La proposta concreta
                                                     territorio e portare la fibra ottica nelle no-                               è quella di affiancare a un piano di cabla-
                                                     stre imprese e nelle nostre case: un gran-                                   tura delle città, un programma nazionale

7. Genova                    464                     de progetto Paese per rendere le nostre
                                                     città capaci di affrontare le sfide della
                                                                                                                                  per favorire lo sviluppo di imprese e bu-
                                                                                                                                  siness nel settore della new economy,
                                                     competizione internazionale non è più                                        partecipato dalle principali industrie del

8. R. Emilia 463
                                                     rinviabile.                                                                  Paese e articolato in declinazioni opera-
                                                         Le città possono mettere a disposizio-                                   tive e scelte settoriali differenti nelle di-
                                                     ne la conoscenza del suolo, il fast tracking                                 verse città, al fine di valorizzare le com-
                                                     per le autorizzazioni amministrative ne-                                     petenze distintive dei singoli territori. Il

9. Venezia
                                                     cessarie; possono impegnare le proprie                                       fermento diffuso di nuove infrastrutture
                             460                     strutture tecniche a fornire dati, informazioni e studi       e nuovi servizi, coagulato in un progetto Paese, può
                                                     fattibilità per la cablatura del territorio, assicurare il    rappresentare una sfida importante verso il futuro per
                                                     contributo delle multiutilities di loro proprietà; pos-       l’Italia.

10. Pisa                     459
                                                     sono promuovere la partecipazione di partners locali
                                                     e l’adesione delle comunità a un progetto così ambi-
                                                                                                                       *dall’introduzione a cura del presidente dell’Anci,
                                                                                                                   Graziano Delrio, al volume Smart cities nel mondo rea-
                                                     zioso per il Paese. Allo stesso tempo le infrastrutture       lizzato da Cittalia-Fondazione Anci ricerche
Reinventiamo le nostre città - Ecomondo - Vita.it
4

Energia
                                                                                                                                                                  focus

  Le città sono ernegivore.
Ma la tecnologia è pronta
per abbattere i consumi,                                                                                                  interventi sull’involucro degli edifici: costosi

dalla casa alla mobilità.
                                                                                                                          e con tempi di ritorno più lunghi, ma struttu-
                                                                                                                          ralmente più efficaci. Una casa ben isolata rag-
                                                                                                                          giunge il comfort termico con un minimo ap-
                                                                                                                          porto di combustibile», dice Mario Gamberale,

Ecco le sfide verso il 2030                                                                                               ad di AzzeroCO2 e coordinatore del gruppo di
                                                                                                                          lavoro Fonti rinnovabili di Kyoto Club. «Non
                                                                                                                          dimentichiamo poi che, sul bilancio energetico
                                                                                                                          delle città, la mobilità pesa più del 50%», con-
                                                                                                                          tinua Gamberale, «un settore complesso, che
                                                                                                                          richiede una politica di medio e lungo termine
                                                                                                                          con l’intervento congiunto di pubblico e pri-
                                                                                                                          vato per coprire i costi sia in termini di infra-
                                                                                                                          strutture che di gestione della domanda. Come
                                                                                                                          per le rinnovabili, gli strumenti esistono da
                                                                                                                          tempo: tante tecnologie per tante soluzioni,
                                                                                                                          che singolarmente però non raggiungono
                                                                                                                          obiettivi rilevanti di riduzione. Serve un ap-
                                                                                                                          proccio olistico che abbatta i consumi metten-

    P
                di Chiara Cantoni                                                                                         do a sistema, attraverso le reti informatiche, i
                                                                                                                          mezzi esistenti. E la Smart City è la via».
                ARLANO I NUMERI. LE 400 CITTÀ che oggi nel mon-      lia: un’opportunità nello spirito del Rinasci-
                do contano più di un milione di abitanti con-        mento per una nuova qualità della vita, pre-         Sbilanciamenti del fotovoltaico
                sumano circa il 90% delle risorse prodotte a         sentato all’ultimo workshop The European                 «Va detto però che, in alcuni Paesi UE, l’e-
                livello globale. Sono responsabili del 45-75%        House Ambrosetti di Cernobbio. «La capacità          levata penetrazione di fonti non programma-
                delle emissioni totali di gas serra e, soprattut-    dei sistemi, che dovranno far fronte a un au-        bili impone un approccio diverso alla gestione
                to, assorbono il 60-80% del consumo energe-          mento della domanda e a un’interazione sem-          delle reti», spiega Gamberale. «In italia, per
                tico nazionale dei paesi sviluppati: Londra,         pre più spinta tra fornitore e utente nella frui-    esempio, il fotovoltaico sta generando gravi
                per esempio, utilizza da sola tanta energia          zione dei servizi; la sostenibilità, in grado di     sbilanciamenti: sia di mercato, perché la pro-
                quanta la Grecia, mentre i grattacieli di            gestire l’integrazione di fonti alternative e di     duzione di punta nelle ore diurne azzera il
                Manhattan, a New York, addirittura più del           ridurre le emissioni di CO2; l’efficienza nell’u-    prezzo dell’energia fossile, sia di stabilità del
                Kenya. In barba all’11° comandamento della           tilizzo delle risorse, che già oggi offre ampi       servizio, nel caso in cui una linea sia intera-
                modernità evoluta: non inquinare.                    margini di miglioramento con tempi di ritorno        mente alimentata da fonte aleatoria. Bisogna
                   Nel rapporto International Energy Outlook         rapidissimi; l’affidabilità, per mitigare i pro-     integrare le reti, in modo tale che una suppli-
                2011, l’EIA (Energy Information Administra-          blemi di stabilità legati alle rinnovabili, sog-     sca alle carenze dell’altra, oppure, adottare si-
                tion) prevede che i consumi di energia delle         gette a variazioni climatiche».                      stemi di accumulo, magari a batteria elettro-
                metropoli del mondo aumenteranno del 53%                                                                  chimica o idroelettrica. Nella smart city del
                entro il 2035 e, anche se il delta maggiore spet-    La tecnologia all’attacco                            futuro, la generazione da fonte rinnovabile, il
                terà alle fonti rinnovabili, con un incremento           Nella partita, la tecnologia gioca un ruolo      calore recuperato dai motori, metodi di im-
                annuo del 2,8%, i combustibili fossili (carbone,     da attaccante. «Entro il 2030 la torta del rispar-   magazzinamento sia stazionari che dai mezzi
                gas e petrolio) continueranno a far la parte del     mio energetico sarà spartita fra edifici (34%,       di trasporto elettrici e una gestione domotica
                leone. In Italia, l’Istat parla di un consumo pro-   molti studi parlano di riduzioni possibili fino      della domanda, con sistemi di armonizzazione
                capite 2010 di 5.055 kWh, inferiore alla media       al 50% a costi bassi o nulli), trasporti (24%),      dei picchi, dovrebbero far parte di un unico
                europea ma in crescita rispetto al 2009 (+ 3%),      industria (20%), apparecchiature elettriche          grande sistema che integra produzione, con-
                con una quota interna lorda del 22,2% coperta        (13%) e illuminazione (10%)», prosegue Frei.         sumi, storage e reti».
                dalle fonti alternative (Noi Italia 2012).           «L’edilizia assorbe circa il 40% dei consumi.            Tutto molto intelligente. E molto costoso.
                                                                     Grazie alla domotica e ai sistemi di automa-         «Secondo i calcoli condotti con la Fondazione
                Smart City all’italiana                              zione e gestione intelligente sarà possibile ra-     EnergyLab, per trasformarsi, l’Italia dovrebbe
                   Parlano i numeri, certo, ma c’è un’evidenza       zionalizzare temperatura, illuminazione e flus-      investire tre punti di Pil da qui al 2030, circa
                che si può già trarre: il mondo è in rapida tra-     si elettrici di uffici, scuole, alberghi, case,      50 miliardi l’anno, che si riducono a sei se l’in-
                sformazione, e se non vuole implodere le città       ospedali, infrastrutture. Nell’industria italiana,   tervento è rivolto solo alle 10 principali città»,
                devono fare i conti con la sfida della sosteni-      il consumo elettrico è esploso sino a rappre-        conclude Frei. «Un Paese più smart, però, vale
                bilità. «Sul fronte della gestione energetica, la    sentare il 35% del totale: l’applicazione di mo-     anche di più. L’introduzione di tecnologie in-
                città intelligente sta evolvendo in rapporto a       derni sistemi di controllo e automazione e di        novative, infatti, innesca un recupero di effi-
                quattro priorità», dice Barbara Frei, ad di ABB,     motori ad alto rendimento, sono una soluzione        cienza, tempo utile, produttività e una ridu-
                che ha promosso il rapporto Smart City in Ita-       di rapido ritorno dell’investimento, normal-         zione dei costi di transazione che si traduce in
                                                                     mente meno di un anno, per ottimizzare i pro-        una crescita aggiuntiva equivalente a 8-10
                                                                     cessi produttivi».                                   punti di PIL all’anno. Investimenti che, in que-
Le città sono responsabili del 45-75% delle                              Nell’edilizia terziaria e residenziale, la de-   sta fase critica della nostra economia, richie-
emissioni totali di gas serra e, soprattutto,                        trazione fiscale al 55% introdotta nel 2007 ha       dono coraggio e visione». Ma la vera questione
assorbono il 60-80% del consumo energetico                           messo le ali a diverse misure di efficientamen-      è: quanto potrebbe costare al sistema paese il
                                                                     to energetico, dal solare termico alle pompe         fatto di non investire, non progettare, non go-
nazionale dei paesi sviluppati. Londra utilizza                      di calore, alle caldaie a condensazione. «Man-       vernare un cambiamento che nonostante tutto
tanta energia quanto la Grecia                                       cano nelle politiche energetiche nazionali gli       si avvicina?
Reinventiamo le nostre città - Ecomondo - Vita.it
Ecomondo 2012
           5

           focus

                                                                                                                                                            Energia e accesso
                                                                                                                                                            Sostenibile, e per tutti
                                                                                                                                                            Il percorso di Energythink,
                                                                                                                                                            dopo Rio +20
                                                                                                                                                            Se da una parte le megalopoli urbane si
                                                                                                                                                            confermano le maggiori e più voraci
                                                                                                                                                            consumatrici di energia, sono ancora oltre 1,3
                                                                                                                                                            miliardi nel mondo le persone che vivono senza
                                                                                                                                                            energia elettrica, e 2,7 miliardi quelle che
                                                                                                                                                            dipendono dall’utilizzo “artigianale” di biomasse
                                                                                                                                                            per poter cucinare pasti caldi. Uno squilibrio
                                                                                                                                                            assurdo, ma purtroppo drammaticamente reale,
                                                                                                                                                            su cui tiene i riflettori puntati EnergyThink, la
                                                                                                                                                            collaborazione nata tra Eni e Legambiente per
                                                                                                                                                            approfondire i grandi temi legati all’ambiente e
                                                                                                                                                            alle sfide energetiche della contemporaneità.
                                                                                                                                                            Dopo la grande conferenza tenutasi in primavera
                                                                                                                                                            Venezia, preparatoria all’appuntamento di Rio
                                                                                                                                                            +20, EnergyThink porta a Milano il secondo step
                                                                                                                                                            di ragionamento. Una densa giornata di
                                                                                                                                                            interventi e dibattiti organizzata il 21 novembre
                                                                                                                                                            presso l’Università Bocconi che vedono al centro
                                                                                                                                                            la domanda delle domande: come assicurare a
                                                                                                                                                            miliardi di persone l’accesso sicuro all’energia,
                                                                                                                                                            senza che uno sviluppo fuori controllo peggiori
                                                                                                                                                            gli indici già allarmanti del climate change?
                                                                                                                                                            A introdurre i lavori è stato chimato il ministro
                                                                                                                                                            Andrea Riccardi mentre tra i relatori, coordinati
                                                                                                                                                            dal direttore di Limes Lucio Caracciolo, ci
                                                                                                                                                            saranno Barbara Buchner, direttore del Climate
                                                                                                                                                            Policy Initiative Europe, Georg Obeng direttore
                                                                                                                                                            del ghanese Technology Consultancy Centre,
                                                                                                                                                            Paolo Frankl, capo della Renewable Energy
                                                                                                                                                            Division dell’IEA. Nel corso della giornata, gruppi
                                                                                                                                                            di lavoro e team di ricerca delle Università
                                                                                                                                                            milanesi presenteranno studi e progetti di
                                                                                                                                                            soluzioni per lo sviluppo sostenibile.

                                                                                                                                                            Per informazioni: www.energythink.it

               Così cresceranno le città
                                                                                                         Best practice. Il caso del capoluogo ligure
               Entro il 2025 le metropoli cambieranno
               i parametri dello sviluppo                                                                Un cruscotto guida Genova
               OGGI                                                                                      ai consumi intelligenti
                                                              6,6         55.500

                                                                                                         P
                                                             miliardi     miliardi
                                                                          di dollari

               22%
                                                                                                               RIMO COMUNE AD ADERIRE, NEL 2009, al Patto         d’intervento: 6,9% in edilizia e illuminazio-
                                                                                                               dei Sindaci, l’iniziativa Ue che coinvolge su      ne pubblica; 5% nei trasporti; 7,4% nella
                                        Aree rurali                        21%                                 base volontaria le città impegnate in obiet-       produzione locale di elettricità, e così via.
               della popolazione                                                                               tivi di efficienza energetica e riduzione del-     Il tutto grazie al supporto di tecnologie so-
               mondiale la quota                              51%          13%
               che vive nelle                                                                                  le emissioni più ambiziosi del 20% stabilito       stenibili: dalle pompe di calore al fotovol-
               600 maggiori                                                16%                                 per il 2020. Primo a veder validato il Piano       taico, dalla trigenerazione all’eolico offsho-
               città genera il 51%                                                                             d’azione per l’energia sostenibile (Saep). E       re, dalla domotica alle smart grid. Un cru-
               del Pil globale          Piccole città         15%                                              primo, in Europa, a vincere subito tre bandi       scotto di monitoraggio esegue check up sul-
                                                                                                               nell’ambito di Smart cities and Communi-           l’avanzamento di ogni azione, incrociando
                                        Città medio
                                        grandi (1400)         12%          51%                                 ties 2011. A Genova, la metamorfosi “intel-        i dati di consumo georeferiziati per muni-
                                        Grandi città
                                                              22%                                              ligente” è già cominciata e muove da una           cipio con gli obiettivi aziendali del comu-
                                        (600)
                                                                                                               visione lungimirante della città: «Il piano        ne».
                                                          Popolazione        Pil                               urbanistico firmato da Renzo Piano con Ur-             Contestualmente, opera su tre binari
                                                                                                               ban Lab ci ha permesso di individuare dieci        l’Associazione Genova Smart City: impresa
                                                                                                               punti programmatici per un’evoluzione so-          e ricerca, comunicazione, finanziamenti.
               DOMANI                                                                                          stenibile che, valorizzando l’identità terri-      «Il sindaco ha firmato protocolli con l’uni-
                                     Contributo nella crescita del Pil (2007-2025)                             toriale, mettesse a sistema il rapporto col        versità e più di 200 imprese locali, da Enel
                                                                                                               mare e il verde, la fruizione paesaggistica e      a Ibm, da Telecom a Siemens, perché sot-
                                     Città piccole e aree rurali                   Città medio grandi
                                     Paesi emergenti                                 Paesi emergenti           un ripensamento della mobilità sia verticale       topongono al comitato tecnico-scientifico
                                     29                                                     39 di cui:         che orizzontale», dice Pinuccia Montanari,         le loro iniziative “smart”. Si è costruita così

               39%
               del Pil globale
                                                                                       Piccole
                                                                                        Medie
                                                                                                   14
                                                                                                   14
                                                                                                               ex assessore ai Parchi storici, che ha seguito
                                                                                                               il processo fino a maggio.
                                                                                                                   In questo quadro il Seap, elaborato con
                                                                                                                                                                  una micro-progettualità che si confronta
                                                                                                                                                                  con le possibilità di copertura dei bandi Ue».
                                                                                                                                                                  In partenza quelli vinti con tre progetti:
                                                                                       Grandi      10
               sarà generato                                                                                   l’Università, l’Are Liguria e il Centro di ri-     Transform, un manuale delle Città Intelli-
               nel periodo fino                                                                                cerca in urbanistica e ingegneria ecologica,       genti per una pianificazione integrata verso
               al 2025 nelle città
                                                                                                               ha individuato il gol: ridurre del 23,7% le        la città smart (674mila euro); Celsius, con
               medio grandi nei
               Paesi emergenti                                                                                 emissioni attraverso 80 azioni a breve, me-        la realizzazione di una rete di tele-riscalda-
                                                                                                               dio e lungo termine. «Fotografando la si-          mento/raffreddamento alle Gavette, a Sta-
                                                                                                               tuazione energetica, è emerso che, tra set-        glieno (2.425.000 euro); infine, R2Cities,
                                                                                                               tore civile e trasporti, Genova consuma            che prevede la riqualificazione energetica
                                     Megalopoli                                             Economie           8.076.600 MWh, pari a 2.271.900 t CO2. La          della diga di Begato, sviluppando soluzioni
                                                                                                               creazione di una banca dati ha consentito          innovative da applicare a realtà distrettuali
McKinsey

                                     Paesi emergenti                                       sviluppate
                                     9                                                             23
                                                                                                               di incrociare le azioni ispirate alle linee gui-   ad energia netta zero replicabili altrove
                                                                                                               da coi target di riduzione in diversi ambiti       (2.486.000 euro).
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6

Mobilità
                                                                                                                                                                            focus

    Nelle città del futuro
mobilità non significherà
più possesso del veicolo.
E l’informazione
sarà il vero carburante

    C
di Chiara Cantoni                                                            gegneristica, l’idea è nata nel 2003, quando il
                                                                             Mit di Boston avvia lo Smart City Project per
                    HE L’ACCELERAZIONE DELLA VITA, TECNOLOGICA, SOCIA-       inventare mezzi alternativi che favorissero la
                    LE, PRODUTTIVA, si stia impennando non è un se-          circolazione in città. Da allora, si sono mossi i
                    greto. La domanda di “connessione” del mondo             giganti dell’ICT che, sempre più, hanno legato
                    contemporaneo sfida i tradizionali paradigmi di          il concetto a quello di tecnologia». Con un nota
                    spostamento e, fra 20 anni, eccederà le capacità         bene: «Il termine “smart” contiene una doppia
                    degli attuali sistemi di trasporto: in Europa, per       valenza semantica che può tradursi in un ap-
                    il 2030, si stima un incremento del 60% nel traf-        proccio elegante e intelligente, ma può anche
                    fico merci e del 40% in quello passeggeri; entro         prestarsi a scorciatoie “furbe”, che alla lunga        ad esempio, nei sistemi di pagamento tra par-
                    il 2050, il tasso di motorizzazione esploderà tra        non sono né sostenibili né incisive sulla qualità      cheggio e metropolitana, sia informativo, ad
                    il 250 e il 375%, la mobilità globale di persone         della vita».                                           esempio, nelle segnaletiche. Oggi, uscendo da
                    triplicherà, il flusso merci quadruplicherà (In-                                                                una stazione ferroviaria, è complicatissimo ca-
                    ternational Transport Forum 2011). Sempre che            Condivisione dei mezzi                                 pire quale linea prendere, dove e come prender-
                    la crisi non imponga una drastica frenata.                   Partiamo dunque dall’abc. «Potrebbe aiutare        la».
                        Già oggi le inefficienze delle reti costano da       definire l’idea di smart city sulla base di due            È l’approccio logico a fare la differenza più
                    1 a 2 trilioni di dollari l’anno (quasi il Pil dell’I-   assi principali», dice Gabriele Grea, responsabile     della tecnologia. «Si tratta di applicare con in-
                    talia), mentre la congestione, l’ottava piaga della      area Trasporti del CERTeT della Bocconi.«I flus-       telligenza strumenti che esistono già, come un
                    modernità, pesa secondo la Banca mondiale per            si: energetici, informativi, di traffico; e le dota-   sistema di bike sharing capillare e integrato con
                    circa l’1% del Pil nei paesi sviluppati e addirit-       zioni, fisiche o immateriali: tempo, infrastrut-       la rete dei trasporti; o car sharing legati ai nodi
                    tura il 2-3% in Italia, il paese Ue a più alta densità   ture, risorse. In questo quadro, la smart mobility     di attrazione della mobilità, come E-vai, promos-
                    di traffico interno. Un primato non lusinghiero          è un’evoluzione della mobilità sostenibile che         so da Trenord e Sems presso le principali stazioni
                    (in città, la velocità media nelle ore di punta è        crea competitività del territorio e si dimostra        e gli aeroporti lombardi; o, ancora, formule che
                    di 7-8 km/h, con tempi di percorrenza in salita          socialmente inclusiva, offrendo alle persone           integrano l’alta velocità a servizi di ultimo miglio
                    del 30% dal 2000) e, purtroppo, non l’unico: se-         una porta d’accesso a servizi e spazi d’intera-        ecologici, come ElectriCity, che consente ai pas-
                    condo in Europa per parco auto circolanti, il tri-       zione. Posto che il trasporto è un’attività alta-      seggeri di Italo di noleggiare una Smart elettrica
                    colore conta anche i più alti costi e la più alta        mente inefficiente ed energivora, il sistema in-       a condizioni privilegiate nei car rental Hertz. Esi-
                    quota di inquinamento dovuti al trasporto: ri-           telligente è quello che valorizza la condivisione      stono, poi, sperimentazioni su flotte dotate di
                    spettivamente 300 miliardi di euro l’anno e il           di mezzi e risorse, rispondendo in maniera fles-       sistemi tecnologi avanzati per monitare infor-
                    27% delle emissioni di CO2, contro una media             sibile alle esigenze dell’utente, sempre più com-      mazioni sui flussi di traffico, la puntualità, lo
                    Ue del 23%.                                              posite e sempre meno legate a modelli di mobi-         stile di guida, ecc. Ma perché possano davvero
                                                                             lità standard: oggi, anche il pendolare si muove       migliorare la qualità del viaggio, occorre capire
                    Incidere sulla domanda                                   in maniera elastica. In questo senso, l’utilizzo       cosa chiede l’utente».
                        Cercasi, dunque, risposte flessibili, adattive,      sistematico e integrato delle informazioni può
                    efficaci. «Una definizione in corso d’opera della        favorire la fruizione di una rete composita di         Incentivi e disincentivi
                    smart mobilty è la capacità di incidere qualita-         servizi, complementari o in concorrenza, che               «Spesso, nel voler migliorare i sistemi di tra-
                    tivamente sulla domanda e sull’offerta di mo-            permettono di organizzare catene di viaggio se-        sporto si comprime la domanda, ma quale?»,
                    bilità urbana in maniera intelligente, elegante e        condo le esigenze individuali, superando il pa-        chiede Garau. «Se parliamo di città smart, forse,
                    sostenibile», dice Pietro Garau, consigliere del-        radigma di mobilità privata come possesso del          avremmo bisogno di più spostamenti per colti-
                    l’Inu, Istituto nazionale di urbanistica, ed ex di-      veicolo».                                              vare l’intelligenza, la cultura, la geografia del
                    rettore della Divisione ricerca e sviluppo del                                                                  luogo. Potrebbero invece essere eliminate le fun-
                    Centro delle Nazioni Unite per gli insediamenti          verso la seamless mobility                             zioni che non richiedono la presenza: dal ritiro
                    umani. «Secondo un’accezione prettamente in-                È il concetto di seamless mobility, trasporto       di certificati alle operazioni bancarie. Una mo-
                                                                             plurimodale effettuato senza rotture di carico,        bilità smart, inoltre, concilia l’offerta con il ser-
In Europa, per il 2030, si stima un incremento del                           ossia senza che l’utente percepisca disconti-          vizio di qualità, quindi anche elegante, come
                                                                             nuità nell’esperienza di viaggio passando dal-         vuole il termine. Non si tratta solo di frequenza
60% nel traffico merci e del 40% in quello
                                                                             l’auto alla rete pubblica. «L’integrazione dei no-     e copertura dei mezzi, ma di buon design, perché
passeggeri. Entro il 2050 la mobilità globale di                             di di interscambio gioca un ruolo fondamenta-          questi siano confortevoli e a basso impatto am-
persone triplicherà, il flusso merci quadruplicherà                          le», continua Grea. «Sia a livello infrastrutturale,   bientale. Finanziando, magari gli incentivi con i
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Ecomondo 2012
7

focus

                                                                                                   Una app trova-parcheggio
                                                                                                      È il sogno di ogni automobilista urbano. Si chiama Streetline ed è una app per
                                                                                                      il parcheggio intelligente che ha debuttato a Los Angeles nel dicembre 2010 e
                                                                                                      si è diffusa l’anno scorso in altre città degli USA (Indianapolis, Fort Worth,
                                                                                                      New York). Proposto in Italia da Sinergis, azienda appartenente a Dedagroup
                                                                                                      ICT Network che negli ultimi 20 anni ha aiutato diverse Regioni e grandi città
                                                                                                      italiane a creare, gestire e far evolvere i loro sistemi geografici per la cono-
                                                                                                      scenza e la pianificazione del territorio, la soluzione è un esempio di ecosiste-
                                                                                                      ma in cui l’interazione fra amministrazione, cittadino e impresa migliora l’e-
                                                                                                      sperienza della città con benefici su tutti gli attori coinvolti. Grazie all’app per
                                                                                                      smartphone, l’automobilista sa in anticipo dove andare a parcheggiare, si fa
                                                                                                      guidare dal navigatore attraverso il percorso più breve e paga la sua sosta. At-
                                                                                                      traverso le analytics e il software di gestione, l’ente progetta i parcheggi, li in-
                                                                                                      tegra in struttura, può variare il prezzo in base alla disponibilità, sanziona le
                                                                                                      soste irregolari. La soluzione utilizza i dati provenienti da sensori collocati nei
                                                                                                      posti auto a pagamento esistenti, li integra con quelli disponibili sui parcheggi
                                                                                                      e fornisce informazioni aggiornate. L’app riduce il tempo necessario per par-
                                                                                                      cheggiare e dunque il consumo di carburante e la produzione di Co2.

                                                                                                   Peugeot, la sostenibilità fa strada
                                                                                                      Chi fino ad ora li ha considerati solo giochini, dovrà cominciare a ricredersi. I
                                                                                                      passi da gigante dell’auto elettrica sono confermati dalla piccola Peugeot Ion, la
                                                                                                      vettura 100% elettrica che sta riscuotendo un grande successo in Europa, tan-
                                                                                                      to che ha spinto la casa a incrementare la produzione e - buonissima notizia per
                                                                                                      i futuri clienti - a rivedere al ribasso il prezzo di listino. Ion è la punta più avanza-
                                                                                                      ta dell’impegno che la casa automobilistica sta spendendo da anni nell’attenzio-
                                                                                                      ne all’ambiente e al contenimento dell’impatto. Una filosofia che va oltre i sin-
                                                                                                      goli modelli messi su strada. Dopo essere stata, anche nel 2012, sostenitrice
                                                                                                      della Giornata Mondiale della Terra, l’impegno “allargato” del marchio per lo svi-
                                                                                                      luppo di una mobilità finalmente sostenibile si è concretizzato nella fornitura di
                                                                                                      vetture per la flotta aziendale di Terna, contribuendo a Impatto Zero®, il proget-
                                                                                                      to di LifeGate che calcola, riduce e compensa le emissioni di CO2 generate dalle
                                                                                                      attività di persone, eventi, prodotti e aziende contribuendo alla creazione e alla
                                                                                                      tutela di foreste in crescita. Grazie a questo progetto, Peugeot ha contribuito
                                                                                                      alla creazione e alla tutela di 606.317 mq di foresta in Costa Rica e 2.500 mq in
                                                                                                      Italia, nel Parco Madonnetta di Roma, per compensare in cinque anni, oltre due
                                                                                                      milioni di chilogrammi di CO2 rilasciati dalla percorrenza di 75.000 km per ogni
                                                                                                      vettura fornita a Terna.

disincentivi, come la congestion charge di Lon-        Best practice. Sotto la Mole sempre più a due ruote
dra».
   Londra è il caso più emblematico: affronta
in modo sistemico il problema dell’inquinamen-
to con la Low Emission Zone più grande del
                                                       A Torino il piano regolatore
                                                       della mobilità si chiama Bici Plan
mondo, ovvero un’estensione di quasi 1.570
kmq (pari a tutta Roma) interdetta al traffico dei
mezzi pesanti. Attualmente possono circolare
liberamente pullman e autocarri almeno Euro-

                                                               A
3, ma dal gennaio 2012 il sistema è statp esteso
anche a furgoni e minibus. Da seguire anche il                         LL’OMBRA DELLA MOLE,     l’azienda dei trasporti       al regime delle concessioni, non pesa sulle casse del
caso di Berlino con la sua Low Emission Zone                             pubblici, GTT, gestisce anche parcheggi e            comune, consentendo di riqualificare le 23 aree in-
di 88 kmq ha abbattuto le polveri del 50% e gli                          strisce blu. Socia al 35% di 5T, leader nei si-      teressate. Detto ciò, la proposta è di utilizzare i mezzi
Nox del 20%.                                                             stemi ITS che controlla il traffico in tempo         GTT, potendo lasciare la macchina in punti di inter-
                                                               reale del capoluogo. «Nell’intreccio fra i suoi diversi        scambio strategici della periferia. In questa direzione
Modello della città compatta                                   bracci operativi, la mobilità torinese è storicamente          và il prolungamento della metropolitana1 fino a piaz-
    La dispersione della città sul territorio per              figlia di una visione integrata, che garantisce a monte        za Bengasi, dove nascerà un parcheggio pubblico da
effetto dell’espansione urbana, sta generando                  un continuo coordinamento». Claudio Lubatti, as-               500 posti. In dirittura d’arrivo anche il Servizio fer-
sistemi insediativi molto costosi, sia dal punto               sessore comunale alla Mobilità di Torino, dà a Cesare          roviario metropolitano: 5 linee che coprono l’intera
di vista della manutenzione di spazi ed edifici,               quel che è di Cesare. Ma non vive di rendita. «Su que-         provincia e attraversano tutta la città. La sfida è ren-
sia dei trasporti. «Negli ultimi anni, in Italia, la           sto impianto nascono alcuni progetti “smart” per ri-           dere i nostri mezzi più attraenti dell’auto».
sfida non era più disciplinare lo sprawl, ma ri-               durre l’inquinamento e i mezzi circolanti». Il primo               Obiettivo ambizioso per una rete di trasporti im-
tagliare all’interno del costruito nuove funzioni,             riguarda la logistica merci, responsabile al 30% del           mutata dal 1982. «I tagli regionali del 15% per il 2013
nuove tipizzazioni, soprattutto in termini di ri-              traffico torinese. «Insieme a tutti i soggetti interessati     hanno imposto una riorganizzazione del servizio,
qualificazione. Era una strategia smart, perché                - commercianti, gdo, corrieri, coperative, ecc - ab-           partita fra settembre e ottobre, che prevede in fascia
reciclava l’esistente. Poi, al modello europeo di              biamo elaborato un piano di consegne basato su due             serale un orario cadenzato, con corse ogni 30 min e
città compatta, si è sovrapposto il mito norda-                punti raccolta, uno a Orbassano e uno nella zona               partenze prestabilite, facilmente consultabili: un’app
mericano della città diffusa, con la residenza                 nord, dove far convergere i prodotti e istituire un ser-       o un sms informano quando il bus è in arrivo alla fer-
unifamiliare e i centri commerciali, che ha az-                vizio di ultimo miglio con furgoni elettrici, integrato        mata, mentre online è possibile monitorare tragitti e
zerato molte delle funzioni tradizionali. Questo               da una piattaforma IT che ottimizzi carichi e percorsi.        tempistiche in real time. Misure che hanno già pro-
impianto, fondato sull’uso dell’auto, troppo                   La scelta di un coinvolgimento ampio fa sì che tutti           dotto un +15% nell’uso dei mezzi e un -10% di veicoli
energivo e responsabile del consumo di suolo,                  siano garantiti e anche il piccolo esercente possa ab-         circolanti». Insieme alla mobilità dolce, che vede To-
sembra essere preferito dagli abitanti per ragioni             battere i costi di trasporto grazie all’economia di scala.     rino seconda in Italia per rapporto kmq/piste ciclabili.
di sicurezza, privacy, tempo, ecc. La via smart                Il progetto parteciperà al bando Miur per le Smart             Il Bici plan, vero e proprio piano regolatore della ci-
può aiutare a trovare la giusta misura fra queste              Cities nella categoria Logistica Last-Mile».                   clabilità torinese, ne è un esempio. «Merito anche di
esigenze legittime e la necessità di città più so-                 Secondo fronte d’azione, la ricerca del posto auto:        un’apertura forte alla città. Per la mobilità, abbiamo
stenibili, che nella loro compattezza, nella loro              un incubo per le 400mila vetture che ogni giorno en-           introdotto un sistema di segnalazioni web che ad
maggiore densità, possano giustificare una serie               trano in città. «Abbiamo presentato un Piano per la            ogni mail assegna un codice identificativo, attraverso
di servizi, come un ottimo ed efficiente traspor-              costruzione di parcheggi pertinenziali: un’operazione          il quale i torinesi possono seguire l’iter amministra-
to pubblico».                                                  da 60-70 milioni che dà lavoro alle imprese e grazie,          tivo della loro pratica».
SUSTAINABLE ENERGY FOR ALL - AFTER RIO +20 UN CONFERENCE ON SUSTAINABLE DEVELOPMENT
                 V CONFERENZA INTERNAZIONALE ENERGYTHINK
21 NOVEMBRE 2012 - ORE 9:00 - UNIVERSITA LUIGI BOCCONI, AULA MAGNA GOBBI, VIA ULISSE GOBBI 5, MILANO

   CI SONO PAESI DOVE L’ACCESSO ALL’ENERGIA
        È UNA COSA DELL’ALTRO MONDO.

                      Collaboriamo oggi per un domani migliore.
                                      www.energythink.it
focus                                                                                            Ecomondo 2012
                                                                                                                                                        L’app Rifiutologo
                                                                                                                                                           Curiosa questa app lanciata da Hera
                                                                                                                                                           lo scorso autunno, il Rifiutologo: in
                                                                                                                                                           base al comune di residenza informa
                                                                                                                                                           il cittadino sulle corrette modalità di
                                                                                                                                                           conferimento dei rifiuti. Attraverso
                                                                                                                                                           un motore di ricerca o scorrendo in
                                                                                                                                                           ordine alfabetico l’elenco degli ogget-
                                                                                                                                                           ti, è possibile trovare informazioni
                                                                                                                                                           dettagliate su come riciclare ogni ti-
                                                                                                                                                           pologia di rifiuto. il Rifiutologo si basa
                                                                                                                                                           anche sul crowd-sourcing: sono stati
                                                                                                                                                           infatti gli stessi utenti a segnalare
                                                                                                                                                           nuovi oggetti e a incrementare le at-
                                                                                                                                                           tuali 700 voci. Si scarica sull’Apple
                                                                                                                                                           Store (per iPhone e iPad), e su An-
                                                                                                                                                           droid Market per sistemi operativi
                                                                                                                                                           Android.

                                                                                                                                                        Forza pneumatica
                                                                                                                                                           Oppent, azienda milanese all’avanguar-
                                                                                                                                                           dia nell’aiutomazione, sta portando una
                                                                                                                                                           innovativa tecnologia in Italia (Automa-
                                                                                                                                                           tic waste system) anche in Italia.. Il pri-
                                                                                                                                                           mo centro residenziale che si doterà di

Rifiuti
                                                                                                                                                           un impianto di raccolta pneumatica dei
                                                                                                                                                           rifiuti è l’Eurosky Tower, il più alto grat-
                                                                                                                                                           tacielo di Roma, ideato da Franco Purini
                                                                                                                                                           come modello di efficienza energetica.
                                                                                                                                                           L’impianto servirà le 200 unità abitative
                                                                                                                                                           su 28 piani della torre Eurosky, attraver-
                                                                                                                                                           so l’istallazione di 168 portelli di carico
                                                                                                                                                           (6 in ogni piano) per la differenziazione
                                                                                                                                                           dei rifiuti. I rifiuti, attraverso una linea di
                                                                                                                                                           tubazione, confluiranno in una centrale
                                                                                                                                                           di raccolta, dove verranno compattati in
                                                                                                                                                           tre container periodicamente prelevati.

   Mandare in                                                                                    mondo. Al centro si sta lavorando per
                                                                                                 raggiungere gli stessi standard di eccel-
                                                                                                 lenza, con picchi virtuosi nella città di
                                                                                                                                                     mile il sistema a calotta, adottato nel ri-
                                                                                                                                                     minese, 3mila cassonetti hi-tech che si
                                                                                                                                                     aprono solo dopo l’identificazione me-

pensione i cassonetti.
                                                                                                 Salerno e in alcuni piccoli comuni della            diante la smart-card in dotazione. Nella
                                                                                                 Campania. La situazione precipita al Sud,           calotta entrano solo sacchetti di capienza
                                                                                                 dove la discarica rimane la principale              non superiore ai 15 litri, in modo tale da

In Italia c’è chi
                                                                                                 fonte di smaltimento».                              limitare il conferimento degli indifferen-
                                                                                                     La sfida, dunque, è replicare in meri-          ziati e di rifiuti ingombranti destinati alla
                                                                                                 dione le ottime performance del setten-             stazione ecologica. Il sistema, sviluppato
                                                                                                 trione. La domanda, va da sé, riguarda il           su un bacino di oltre 300mila abitanti, ha

ci è già riuscito.
                                                                                                 come. «Tre i fattori di un sistema ricono-          incrementato le percentuali di raccolta
                                                                                                 sciuto come virtuoso: primo, una raccolta           differenziata, facendo di Rimini una delle
                                                                                                 il più possibile domiciliata, in modo tale          province più virtuose d’Italia. Da un an-

A Rimini e dintorni
                                                                                                 che le frazioni differenziate siano anche           no, anche nel comune di San Mauro Pa-
                                                                                                 più pulite e il rifiuto conferito risulti ten-      scoli (FC), è partito in via sperimentale il
                                                                                                 denzialmente monofiliera; secondo, gli              sistema di raccolta rifiuti con la E-Key,
                                                                                                 impianti: quelli di compostaggio, innan-            co-brevettata da Hera, per circa 12mila
                                                                                                 zitutto, perché l’organico copre il 40%             abitanti. Con una novità: la chiave elet-
                                                                                                 circa di tutti gli Rsu; ma anche quelli in          tronica personalizzata, consegnata casa
di Chiara Cantoni                                                                                grado di selezionare e separare i materiali         per casa, apre solo i contenitori dell’isola

D
                                                                                                 per il riciclo; infine, gli inceneritori, pochi     ecologica assegnata alla specifica utenza.
               IMMI QUANTA SPAZZATURA FAI E     co-forza, la tendenza parla di una crescita      ma necessari per smaltire la quota di                   «In Italia le iniziative abbondano»,
               TI DIRÒ CHI SEI. Se è vero che   esponenziale, in un settore che già oggi         scarti, tra il 20 e il 40%, che non può es-         conferma Newman. «E c’è chi ai casso-
               un cittadino di Las Vegas        vale circa 430 miliardi di fatturato annuo,      sere recuperata».                                   netti di superficie ha persino detto addio.
               produce 760 kg di immon-         occupando fra mercato formale e infor-               Tracciare i rifiuti è a tutti gli effetti una   Nel centro storico di Ravenna, per esem-
               dizia l’anno contro gli 80 kg    male 40 milioni di persone».                     pratica “smart”. Sapere quali e quanti ne           pio, sono stati eliminati grazie alla rea-
               di un agricoltore indiano,           In termini di rifiuti solidi urbani (Rsu),   escono dalle case degli italiani permette           lizzazione di un’isola ecologica interrata.
non è azzardato individuare nel benes-          l’Italia non fa eccezione e, se la fa, non       di incentivare le buone pratiche attraver-          Collocate su apposite pendane stradali,
sere industriale l’indicatore più attendi-      sempre in positivo: con un picco di 32,5         so tariffe personalizzate e proporzionate           le bocche di conferimento convogliano i
bile dei trend in atto in materia di rifiuti.   milioni di tonnellate prodotte nel 2010,         all’uso effettivo del servizio. L’innova-           rifiuti all’interno di camere sotterranee.
Con un nota bene: «Ogni giorno, 300mila         pari a più di 540 kg pro-capite (Rapporto        zione tecnologica è un caposaldo e il               Quando il contenitore è colmo, un mi-
contadini emigrano dalle campagne alle          Rifiuti Urbani 2012 - SIPRA), il Belpaese        Gruppo Hera ha avviato sul territorio in-           crochip segnala all’operatore che è il mo-
città e, nel momento in cui abbandonano         descrive una curva al rialzo (+1,1% sul          teressanti esperienze di gestione integra-          mento di svuotarlo. Efficace, ma ancora
il contesto rurale per inserirsi in quello      2009) in un contesto europeo che registra        ta. A Spilamberto, nel modenese, la rac-            molto costoso, il sistema di pneumatich
urbano, il volume dei loro scarti automa-       invece una lieve contrazione (-1,1%).            colta differenziata avviene attraverso              tresh collection, che aspira i rifiuti nel
ticamente raddoppia». David Newman,             «Sull’Italia pesa ancora un andamento a          cassonetti intelligenti, che i cittadini pos-       sottosuolo. Lanciato dalla società svede-
presidente dell’International Solid Waste       tre velocità», spiega Newman. «Le regioni        sono aprire solo mediante un’apposita               se Envac e oggi in funzione a Stoccolma
Association e direttore del Consorzio Ita-      del Nord e la Sardegna sono estremamen-          tessera di igiene ambientale: si preme un           e Barcellona, il sistema è relativamente
liano Compostatori, snocciola dati: «At-        te virtuose nella raccolta differenziata:        tasto, si passa la carta e, a riconoscimento        semplice: la spazzatura viene risucchiata
tualmente, il 50% della popolazione             quanto alla frazione organica e al com-          avvenuto, si gettano i rifiuti. I dispositivi       a 70 km/h attraverso tubazioni sottovuo-
mondiale vive nelle metropoli e si pre-         postaggio, che oggi interessa 30 milioni         installati sono circa 500, per un totale di         to, fino alla centrale di raccolta». Così il
vede che fra 20 anni supererà il 70%. Gio-      di cittadini, sono addirittura leader nel        6.500 utenze e 12.500 abitanti serviti. Si-         cassonetto va in pensione.
Ecomondo 2012
13

focus

                                                                                                                                                               +40,9%
     Corrado Clini, dal 16
     novembre 2011 ministro
     dell’Ambiente, della Tutela
     del Territorio e del Mare                                                                                                                                 L'incremento degli impiegati
     del governo Monti.                                                                                                                                        nel mercato del lavoro
     A Ecomondo ha convocato                                                                                                                                   ambientale
     gli Stati Generali della
                                                                                                                                                               tra il 1993 e il 2006
     Green Economy.

                                                                                                                                                               470
                                                                                                                                                               i milioni stanziati dal decreto
                                                                                                                                                               Sviluppo per la rioccupazione in
                                                                                                                                                               aziende di Ict di disoccupati
                                                                                                                                                               provenienti da settori obsoleti

                                                                                                                                                               60mila
                                                                                                                                                               i giovani per cui il ministero
                                                                                                                                                               dell'Ambiente faciliterà
                                                                                                                                                               l'assunzione in aziende green

Green economy
                                                                                                                                                               attraverso un incentivo fiscale

  Corrado Clini:                                                                                                                            le attività cosiddette “verdi” anche nel nostro Pae-
                                                                                                                                            se sta iniziando a produrre numeri importanti.
                                                                                                                                            Tutte le stime parlano di milioni di posti di lavoro

«È un settore produttivo
                                                                                                                                            in più nei prossimi anni. Il mercato del lavoro am-
                                                                                                                                            bientale, secondo i dati delle ricerche più recenti,
                                                                                                                                            ha registrato, tra il 1993 e il 2006 un incremento

ad alta innovazione
                                                                                                                                            del 40,9% di occupati. Proprio per promuovere
                                                                                                                                            l’occupazione giovanile nelle imprese che operano
                                                                                                                                            nei settori avanzati della green economy e della
                                                                                                                                            protezione del territorio, intendiamo attivare un

che può grantire
                                                                                                                                            incentivo fiscale per l’assunzione di 60mila gio-
                                                                                                                                            vani esperti. La misura prevede l’applicazione di
                                                                                                                                            un credito di imposta alle imprese che assumono
                                                                                                                                            a tempo indeterminato giovani di età inferiore ai

milioni di posti di lavoro»
                                                                                                                                            35 anni da impiegare nella protezione del territo-
                                                                                                                                            rio, e prevenzione del rischio idrogeologico e si-
                                                                                                                                            smico, nel settore dei biocarburanti di seconda e
                                                                                                                                            terza generazione e nella produzione di tecnologie
                                                                                                                                            innovative nel solare fotovoltaico, a concentra-

A
               di Mattia Schieppati                                            europea di competere con l’economia degli Stati              zione, termodinamico e nella geotermia.
                                                                               Uniti, dell’India, della Cina e del Brasile, che stan-           Quali sono i vincoli che ancora il sistema-Paese op-
               ECOMONDO 2012 IL MINISTRO DELL’AMBIENTE CORRADO                 no investendo tantissimo nelle nuove tecnologie                  pone allo sviluppo virtuoso di questo settore?
               CLINI ha convocato la grande assise degli Stati Ge-             a basso contenuto di carbonio. Vanno in questa                   La green economy è una sfida non priva di osta-
               nerali della Green economy. Un appuntamento                     direzione le misure che abbiamo attivato, come               coli, ma che rappresenta per un paese come il no-
               che si pone l’obiettivo di elaborare la strategia na-           ministero dell’Ambiente, con il Piano per la ridu-           stro un’opportunità di rilancio della competitività.
               zionale ed europea dopo la Conferenza dell’Onu                  zione delle emissioni al 2020 per l’Italia, inserito         Per liberare investimenti e incrementare l’occu-
               “Rio +20” dello scorso giugno. E che vuole avan-                negli obblighi europei e nella strategia Ue al 2050.         pazione occorrerà affrontare alcuni nodi che ne
               zare una proposta programmatica per lo sviluppo                 Tra le misure, cito la decarbonizzazione dell’eco-           rallentano lo sviluppo: il quadro normativo, le pro-
               della green economy in Italia.                                  nomia, la carbon tax, l’efficientamento energetico,          cedure burocratiche, il settore del credito. Su que-
                                                                               la generazione distribuita e lo sviluppo di reti in-         sti aspetti si è concentrata una parte importante
                  Ministro Clini, quali sono in Italia le filiere produttive   telligenti, l’eco-edilizia, la gestione del patrimonio       dei lavori preparatori agli Stati Generali che tenia-
                  più interessanti riconducibili alla green economy?           forestale sia come serbatoio di cattura della CO2            mo a Ecomondo e, sono certo, molti di questi nodi
                  Le filiere della green economy hanno un ruolo                che per la produzione di biomassa e biocombu-                troveranno una soluzione strategica e program-
               molto importante nel processo di “decarbonizza-                 stibili. Sempre nel solco dello sviluppo di un’eco-          matica.
               zione” del sistema Italia, che è una strategia per              nomia verde e della valorizzazione delle produ-                  Nell’agenda dei lavori un’attenzione è stata data an-
               l’ambiente ma può e deve costituire anche un                    zioni sostenibili, abbiamo promosso finanziamenti                che al contributo allo sviluppo di questo settore dal
               grande volano di sviluppo economico. Il cambio                  per i progetti di ”carbon footprinting”, la rileva-              mondo delle banche...
               delle filiere di produzione insieme all’innovazione             zione dell’impronta di carbonio, ovvero le emis-                 Al settore del credito è stata dedicata una delle
               tecnologica possono mettere in grado l’economia                 sioni di gas serra nei processi produttivi, e regi-          assemblee preparatorie agli Stati Generali, proprio
                                                                               striamo una rispotamolto positiva delle imprese              perché rappresenta uno snodo importante per lo
                                                                               a questa nostra importante iniziativa.                       sviluppo di un’economia verde. Fino ad oggi l’at-
«Per promuovere l’occupazione in imprese                                           Quali sono, in termini occupazionali e di volume d’af-   tenzione degli istituti di credito ha privilegiato po-
                                                                                   fari, le potenzialità della green economy italiana da    co gli investimenti sostenibili, ma ci sono segnali
che operano nella green economy intendiamo
                                                                                   qui al 2020?                                             di un aumento significativo di istituti che oltre a
attivare un incentivo fiscale per l’assunzione                                     La green economy, soprattutto quella legata al-          finanziare in misura privilegiata alcuni comparti
di 60mila giovani esperti»                                                     le energie pulite, all’efficienza energetica e a tutte       della green economy si sono impegnati in                >
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                                                                                                                                                                            focus

Otto temi per il rilancio
  Gli Stati Generali della Green Economy, che si svolgono
  in occasione di Ecomondo (tre sessioni di lavoro, merco-
  ledì 7 e giovedì 8), sono promossi dal Ministero dell´Am-
  biente e da un Comitato organizzatore composto da 39
  organizzazioni di imprese rappresentative della green
  economy italiana. Otto le tematiche affrontate deai
  gruppi di lavoro nelle fasi preparatorie: l’ecoinnovazione,
  l’efficienza e il risparmio energetico, le energie rinnovabi-
  li, il riciclo dei rifiuti, la mobilità sostenibile, le filiere agri-
  cole di qualità ecologica, i servizi ambientali, gli strumen-
  ti economici. «Per affrontare la recessione», ha dichiara-
  to Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Svi-
  luppo Sostenibile e del Comitato organizzatore degli
  Stati Generali, «servono idee e iniziative per innovare,
  convertire, differenziare produzioni di beni e servizi per
  rilanciare nuove possibilità di sviluppo. La green eco-
  nomy è, in Italia, fra le poche possibilità concrete per
  aprire le porte a nuove prospettive. Occorre favorire con
  continuità, senza ripensamenti che alimentano un clima
  di incertezza, lo sviluppo di settori strategici, dalla diffu-
  sione dell’ecoinnovazione delle nostre produzioni mani-
  fatturiere allo sviluppo del riciclo e della chimica verde,
  dalle rinnovabili al risparmio energetico, fino alla mobi-
  lità sostenibile».

Green economy                                                             le energie rinnovabili con strumenti efficaci per
                                                                          le imprese e senza peso per le casse pubbliche,
                                                                          grazie anche al contributo delle Regioni e delle
                                                                          autonomie locali.
                                                                                                                                  vation, che consente di finanziare la sperimen-
                                                                                                                                  tazione avanzata e il lancio sul mercato europeo
                                                                                                                                  di tecnologie verdi.
                                                                                                                                      Quanto cooperative e imprese sociali portano in-
                 > modo significativo sulle tematiche ambientali.             Che cosa si sta facendo a livello Ue per accompa-       novazione in questo settore?
                    Che strumenti ha messoin campo il Governo per             gnare l’impresa italiana in questo percorso?            L’impresa sociale rappresenta l’ossatura del
                    sostenere lo sviluppo della green economy?                Uno dei punti qualificanti del documento            nuovo modello di sviluppo economico, ambien-
                    Il Fondo per Kyoto è, tra gli strumenti varati        uscito dalla Conferenza di Rio è stato proprio          tale. Le buone pratiche delle aziende socialmen-
                 dal Governo in questo senso, quello più inno-            quello relativo alle possibilità e agli orizzonti       te responsabili soprattutto a livello locale hanno
                 vativo, poiché promuove investimenti pubblici            imprenditoriali delle imprese che operano nella         avuto, e hanno tutt’ora, un ruolo essenziale di
                 e privati per l’efficienza energetica nel settore        green economy, vista come strumento e quadro            cambiamento e innovazione in tutti i campi che
                 edilizio e in quello industriale, per piccoli im-        di riferimento per affrontare le tematiche della        sono stati affrontati dalle assemblee preparato-
                 pianti ad alta efficienza, per le fonti rinnovabili      crescita e della lotta alla povertà. Dopo Rio, l’U-     rie degli Stati generali di Rimini. Gli eco-servizi
                 in impianti di piccola taglia, per la gestione so-       nione europea si è impegnata a tradurre il do-          e le aziende sociali che partecipano ad Ecomon-
                 stenibile delle foreste e per la promozione di           cumento in iniziative politiche concrete; gli Stati     do dimostrano, sia nel riciclo, in cui l’Italia è al
                 tecnologie innovative nel settore energetico.            Generali della Green Economy rappresentano              secondo posto in Europa dopo la Germania, ma
                 Inoltre, con il decreto sviluppo abbiamo stan-           una delle principali iniziative in questo senso.        anche in altri settori come la finanza etica, la
                 ziato 470 milioni di euro per quei lavoratori di-        L’Ue aveva, già nel 2008, promosso un piano di          cura del territorio, l’agricoltura ecc., un livello
                 soccupati che vengono da settori non più com-            azione per favorire una politica industriale so-        molto alto di impianti e tecnologie innovative
                 petitivi o obsoleti e che bisogna sostenere con          stenibile e incoraggiare l’industria a sfruttare le     che sono essenziali per passare ad un’economia
                 la creazione di nuovi posti di lavoro nel campo          opportunità di innovazione. Si è poi data stru-         verde, per migliorare l’efficienza d’uso delle ri-
                 delle nuove tecnologie. Oltre al decreto Svilup-         menti finanziari per agevolare il cambiamento,          sorse e anche per offrire potenzialità di crescita
                 po, stiamo finalizzando altre misure per aiutare         tra i quali, uno dei più importanti è Eco-Inno-         economica e competitività sui mercati.

Stefano Leoni - Wwf

«Solo attraverso il green si possono
ristabilire regole di convivenza pacifica»

    L
                 E FILIERE PRODUTTIVE DELLA GREEN ECONOMY possono rappresentare sicuramente           ruolo e i diritti dell’individuo, delle aggregazioni sociali, degli stati e del
                 un settore di sviluppo interessante (e innovativo) per le aziende italiane.          mercato.
                 Ma quanto il percorso che il nostro Paese sta compiendo su questo fronte è              Cosa chiedete al Governo per far sì che si diffondano le buone pratiche green e
                 davvero “sostenibile”, e come si innesta nalle crescita complessiva della               diventino una precisa strategia?
                 sensibilità degli italiani nei confronti di un approccio corretto all’ambiente          Dobbiamo cominciare a pensare che l’emergenza non è solo lo spread
                 e al territorio. Ne abbiamo parlato con Stefano Leoni, presidente di Wwf             tra tassi di interesse, ma tra risorse disponibili per chi vive oggi e tra la pre-
                 Italia.                                                                              sente e le future generazioni. Insomma, occorre prendere atto che la crisi è
                     Presidente Leoni, in che modo la green economy può rappresentare una via         a lungo termine. E come ogni crisi occorre chiedere e fare sacrifici. Questo
                     d’uscita dalla crisi?                                                            postula il compito di cominciare a pensare a come sarà l’Italia, l’Europa e il
                     Oggi l’intero pianeta sta affrontando diverse crisi: quella ambientale,          Mondo al 2020, al 2050 e al 2100. Significa disegnare un quadro, che rende
                 quella economica e quella politica. Tutte e tre colpiscono a fondo la forma          comprensibile il perché delle rinunce, ma anche il valore di quello che ot-
                 di convivenza tra gli uomini e sono tra di loro intrecciate. La green economy        terremmo. E sarà possibile recuperare quella solidarietà, che costituisce la
                 può costituire una risposta solo se sarà in grado di rendere meno impattante         base della pacifica convivenza. Il Wwf sia in sede internazionale che in
                 il nostro modello di vita sul pianeta. Sul breve termine potrà rilanciare la         Italia ha elaborato e presentato studi e percorsi da seguire per il raggiungi-
                 domanda di nuovi beni e servizi, tuttavia il beneficio sarà effimero se non          mento di questi obiettivi. Siamo pronti a fornire tutto il nostro aiuto.
                 si riscrive l’architettura della convivenza tra gli uomini, ridisegnando il             Incentivi sì, incentivi no. Come uscire definitivamente da questo dilemma?
                                                                                                         Quello che non si dice è che tutte le fonti energetiche sono incentivate.
«La green economy può costituire una risposta                                                         Se non ci fossero gli incentivi la benzina costerebbe attorno ai 3 dollari al li-
                                                                                                      tro. Quindi, è un falso problema quello degli incentivi alle rinnovabili. Il
alla crisi che tutto il mondo sta attraversando
                                                                                                      vero ostacolo viene dal fatto che le rinnovabili rompono i monopoli dell’e-
solo se sarà in grado di rendere meno impattante                                                      nergia. Pensate voi quale grande riforma democratica potrebbe essere quella
il nostro modello di vita sul pianeta»                                                                di non dipendere più da nessuno per la fornitura di energia...
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