XXXVIII Assemblea elettiva: un plebiscito! - Fijlkam
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periodico bimestrale della FIJLKAM - anno 31° n. 11-12 novembre-dicembre 2012 Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1 DCB - ROMA - Tariffa Roc: Poste Italiane S.p.A. XXXVIII Assemblea elettiva: un plebiscito! A Matteo Pellicone Tempesta e Forciniti, Luigi Busà l’ultimo iridato il 98 % dei consensi Alfa ed Omega del Judo del quadriennio 2009-2012 a pagina 3 a pagina 5 a pagina 7
Q Questo numero di Athlon, che chiude il quadriennio 2009-2012, è dedicato in particolare al rinnovo delle alle Società ed agli Atleti più meritevoli. Come meglio viene spiegato all’interno, vengono anche presentati sommario cariche federali, ai bilanci, ai programmi per un i nuovi componenti del Consiglio. Il tutto con articoli impegno organizzativo ed agonistico che propone, firmati da Giovanna Grasso, Enzo de Denaro, Giorgio Lo come suo massimo traguardo, i Giochi della XXXI Giudice, Andrea Sozzi. Olimpiade che si terranno a Rio de Janeiro dal 5 al 21 Nella seconda parte del periodico federale Daniele agosto 2016. La XXXVIII Assemblea Nazionale Ordinaria Poto racconta il Campionato Mondiale di Karate, Elettiva ha tributato un plebiscitario apprezzamento disputato a Parigi con gli Azzurri ancora una volta all’operato di Matteo Pellicone, riconfermato per la protagonisti, ed Enzo de Denaro presenta la bella nona volta alla Presidenza, sfiorando il 98 per cento prova dei nostri judoka al Campionato Europeo under dei consensi e stabilendo il record di durata al vertice 23 di Praga. di una Federazione, superando ogni precedente in L’ultimo dei servizi è riservato all’inaugurazione del campo nazionale. L’applauso riservatogli dai Delegati Museo degli Sport di Combattimento: Livio Toschi ne si è esteso ai cinque membri uscenti del Consiglio parla con la competenza e la passione di chi in prima Federale che non hanno riproposto la loro candidature: linea ha progettato e realizzato l’Opera. riconoscenti saluti ed apprezzati ringraziamenti Chiude il Calendario Interdisciplinare 2013. Buona In copertina: Il PalaFijlkam ha ospitato i lavori della XXXVIII Assemblea Elettiva vengono dedicati a Giuseppe Pellicone, acclamato lettura. Presidente Onorario, ai Membri d’Onore della FIJLKAM, (vanni lòriga) Periodico bimestrale della FIJLKAM - n. 11-12 Novembre/Dicembre 2012 XXXVIII assemblea ordinaria elettiva XXXVIII Assemblea ordinaria elettiva 3 Direttore Matteo Pellicone di Vanni Lòriga Direttore responsabile Giovanni Maria (Vanni) Lòriga I volti nuovi del Consiglio Federale 10 Comitato di Redazione Aldo Albanese, Franco Capelletti, Domenico Falcone, di Giovanna Grasso Giuseppe Pellicone e Giancarlo Bagnulo Progetto e impaginazione Monica Filosini A lezione dal “Professore” Servizi Fotografici 14 di Vanni Lòriga il saluto di cinque benemeriti Emanuele Difeliciantonio e Carlos Ferreira Abbonamenti Aldo Albanese, principe del foro annuale (gen/dic): euro 15,00 versamento in c/c post. n° 269019 intestato a: 16 di Enzo de Denaro C.O.N.I. F.I.J.L.K.A.M. - Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido RM Giuseppe Vitucci, una vita nella lotta 17 Inviare copia del versamento via fax (06 56434801), o e-mail: stampa@fijlkam.it di Giorgio Lo Giudice oppure per posta a: FIJLKAM-UFFICIO STAMPA Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido Minissale, la “prevalenza” della Regola Sito Internet http://www.fijlkam.it 18 di Andrea Sozzi Di Maggio, polisportivo e polivalente 20 Direzione e Segreteria di redazione Claudio Marchese di Andrea Sozzi Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido (RM) tel. 06 56434606 fax 06 56434801 e-mail: stampa@fijlkam.it internazionale Karate - Mondiale di Parigi Amministrazione (tel. 06 56434613) Pubblicità (tel. 06 56434614) di Daniele Poto 23 Stampa Judo - A Praga cinque medaglie europee attività Stab. Tipolit. Ugo Quintily S.p.A. Viale Enrico Ortolani, 149-151 - 00125 Acilia, Z.I. (Roma) di Enzo de Denaro 32 Autorizzazione Tribunale di Roma n. 3418 dell’11.08.1953 le rubriche Iscrizione al R.O.C. n. 7498 del 29.08.2001 Sport & Storia: Il Museo degli Sport di Combattimento Associato all’USPI - Unione Stampa Periodica Italiana 39 di Livio Toschi Si ricorda cortesemente ai corrispondenti di ogni livello di inviare testi per e-mail. Materiale pervenuto diversamente e non corredato da fotografie con didascalie non può essere preso in considerazione. Calendario interdisciplinare 43 Novembre/Dicembre 2012 - ATHLON
XXXVIII Assemblea ordinaria elettiva Un plebiscito per Matteo Pellicone rieletto alla Presidenza XXXVIII Assemblea ordinaria elettiva sfiorando il 98 per cento dei voti di Vanni Lòriga - foto di Emanuele Difeliciantonio L’appassionata relazione di Matteo Pellicone La 38^ Assemblea ordinaria ha confermato alla Presiden- pico federale, gremito nel suo ampio parterre, quando il za della Fjlkam, per il quadriennio olimpico 2013-2016, Presidente dell’Assemblea Avvocato Gian Carlo Zannier il Dottor Matteo Pellicone, eletto alla carica per la prima (assistito dall’avvocato Armando Argano) ha annunciato volta il 29 marzo 1981. Il suo mandato, confermato per la l’esito dello spoglio. decima volta e che pertanto copre un periodo ininterrotto Il primo intervento è stato dedicato, dal rieletto Presiden- di 9 quadrienni olimpici corrispondenti a 36 anni, è stato te, al ringraziamento rivolto a tutto il mondo delle oltre plebiscitariamente approvato con il 97,78 per cento dei 3000 Società che operano sul Territorio, ai loro Dirigenti, voti, espressi da 853 delegati. ai Tecnici, agli Atleti. Lo ha esteso, in forma incondizionata, Un lungo, sentito, riconoscente applauso è crepitato, al Personale che lavora in Federazione, sintonizzato con nel pomeriggio dell’8 dicembre 2012, sotto la “vela” del passione, entusiasmo e ineccepibile rigore alle comples- PalaFijlkam, centro e punto di partenza del Centro Olim- se funzioni messe in atto dalla Segreteria Generale. Novembre/Dicembre 2012 - ATHLON 3
La più recente di- mostrazione di effi- cienza è stata fornita dalla preparazione all’ appuntamen- to elettivo, con una XXXVIII Assemblea ordinaria elettiva Assemblea che si è svolta in una cornice eccezionale e che ha riscosso il plauso dei partecipanti per effi- cienza, funzionalità e regolarità. Il miglior elogio è forse quello espresso da un Presi- dente di Società che entrando nel PalaFi- jlkam, ammirando- ne l’arredamento e apprezzando la fun- zionalità delle pro- cedure attuate per le operazioni di voto ha esclamato: “ Anche L’avvocato Gian Carlo Zannier impeccabile Presidente dell’Assemblea elettiva a voler cercare il pelo nell’uovo, qui non lo trovi. Siamo tutti protagonisti di una Stabilità. Stare insieme ci dà la forza e questa sinergia va tro- fantastica impresa”. vata anche sul territorio”. Il concetto di unicità di intenti e di sforzi è stato anche ri- badito ed esaltato dal Consigliere Stefano Stefanel (con- “ Sono veramente orgoglioso della nostra Federazione - ci fermato con il massimo dei consensi): dice Matteo Pellicone – e della dimostrazione di efficienza “ I nostri punti fondamentali sono l’Unità, la Continuità, la e di solidità confermata anche in questa circostanza. Tut- to dimostra che la base societaria, sui cui fondiamo la complessa struttura, è solida e produttiva. Debbo dare atto, dopo quello doverosamente rivolto alla Segreteria ed a tutto il personale, del produttivo e leale lavoro svolto dal Con- siglio uscente”. “ Di cui faceva parte il caro Salvatore Passafiume che recentemente ci ha dolorosamente lasciati e che voglio ri- cordare con un affettuoso e commosso saluto, in cui accomuno anche Giorgio Sozzi, un altro valente nostro amico di viaggio nel mondo dello sport”. “ Alcuni membri hanno rinunciato ad una ulteriore candidatura: fra questi i Vice Presidenti Giuseppe Pellicone e Aldo Albanese ed i consiglieri Gaetano Minissale, Antonio Di Maggio e Giusep- pe Vitucci. Per lo snellimento organi- co voluto dai nuovi Statuti dettati dal Il Segretario Generale Domenico Falcone, organizzatore e regista dei complessi CONI hanno pagato con la non riele- lavori assembleari zione anche Lucio Caneva e Giovanni 4 ATHLON - Novembre/Dicembre 2012
soprattutto al coordinamento del lavoro con tutto lo staff tecnico. Grande attenzione sarà come sem- pre rivolta all’attività delle Commis- sioni giovanili, finalizzata soprattut- to alla scoperta dei talenti”. XXXVIII Assemblea ordinaria elettiva “ Il tutto ambientato nel nostro mi- cro-macro mondo del Centro Olim- pico che è nato per fare sport e per insegnare sport. Sarà un’ operazio- ne di natura eminentemente cultu- rale che ruoterà attorno alla Scuola Nazionale. Punteremo soprattutto Le operazioni di voto e scrutinio sono state facilitate dalla perfetta organizzazione sulla formazione, aggiornando i Barbone: a tutti loro va l’incondizionato apprezzamento mio personale e di tutta la Federazione. Così come rivolgiamo un augu- rio di buon lavoro ai nuovi Consiglieri Gianni Morsiani, Franco Sorbello, Giovanni Straz- zeri, Roberto D’Alessandro, Marco Arfè ed al Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Demetrio Serra che subentra al preziosissino Carlo Ceccarani, nominato Membro d’Onore della Federazione”. “ Ho voluto aprire la mia relazione eviden- ziando due avvenimenti agonistici che hanno chiuso la stagione a livello interna- zionale: il Campionato Mondiale di Karate e l’europeo Under 23 di judo. Tutti si sono espressi ai livelli di eccellenza a cui da tem- po siamo abituati e siamo entusiasti per il loro impegno. Entusiasmo che abbiamo condiviso con il Presidente della WKF An- tonio Espinòs, che subito dopo la rassegna iridata di Parigi ci ha raggiunto a Roma con Nicola Tempesta e Rosalba Forciniti, la storia del judo italiano il Segretario Generale George Yerolimpos . Espinos, di professione ingegnere e costruttore, ha espresso il programmi, rivolgendoci a docenti di prestigio, curando al suo incondizionato e competente apprezzamento per la rea- massimo le pubblicazioni tecniche e la comunicazione”. lizzazione del Centro Olimpico Federale ed ha confermato la sua determinazione nel battersi, presso la Commissione Pro- “Stiamo vivendo nell’era dei rapporti immediati e senza con- grammi del CIO, per l’inserimento del Karate nel programma fini: possiamo sapere, e far sapere, in qualsiasi momento dei Giochi”. qualunque avvenimento succeda in ogni parte del mondo. Il nostro “prodotto” dovrà essere di altissima qualità, forni- “I giovani del judo verranno seguiti sempre più attentamente re un’immagine che invogli gli sponsor ad accorgersi che in proiezione Rio 2016, con un progetto che costantemente esistiamo tanto da puntare su di noi. Perciò gare ben orga- viene aggiornato.” nizzate, della durata ben definita, che non terminino troppo tardi, circostanza che disamora i giovani e soprattutto i loro “ Non a caso abbiamo aperto i lavori trattando del futuro. Su genitori”. quello dobbiamo lavorare. Il fulcro di una scelta tattica che mira al massimo risultato è imperniata sulla figura centrale “ Grande spazio e puntualità con Athlon-net ma la Rivista fe- degli Allenatori Federali. Saranno maggiormente respon- derale Athlon non cesserà le pubblicazioni perché è la nostra sabilizzati mentre i Direttori Tecnici che dovranno dedicarsi storia e lo sarà anche in futuro, puntando su una cadenza Novembre/Dicembre 2012 - ATHLON 5
“ Così come abbiamo ca- lorosamente ringraziato coloro che bene hanno operato negli anni pas- sati, con lo stesso spirito rinnoviamo il benvenu- XXXVIII Assemblea ordinaria elettiva to ai nuovi giunti. Salu- tiamo Gianni Morsiani che per tanti anni ha ret- to il Comitato Regionale Emiliano e la gloriosa CISA Faenza; Giovanni Stefano Stefanel, Giuseppe Pellicone e Matteo Pellicone Strazzeri e Franco Sor- bello che si sono distinti meno frequente e assumendo carattere monografico e fisio- come vicepresidenti del nomia insostituibile di documentazione ufficiale”. Comitato siciliano; Roberto D’Alessandro, attivissimo mem- bro della Commissione Scuola e Marco Arfè, un atleta di va- “ Anche il Museo degli sport di combattimento, recentemen- lore e di prestigio. Nessuno è stato paracadutato dal cielo te inaugurato, non servirà soltanto a rendere onore con i ma tutti hanno lavorato a lungo e lealmente per il maggior suoi cimeli a coloro che hanno fatto grandi i nostri sport ma bene dell’istituzione”. svolgerà funzioni di motore culturale, coinvolgendo giova- * * * ni, studiosi e ricercatori. Servirà a farci conoscere meglio da Per concludere questa intervista-relazione è doveroso sot- tutti”. tolineare come la rielezione di Matteo Pellicone alla Presi- denza stabilisca un record nazionale di durata nella carica “ Una volta confermato il concetto che ogni attività culturale di massima responsabilità federale, superando i 31 anni e di miglioramento fisico ed agonistico rivestono importan- al timone della Federscherma del mitico ingegner Renzo za fondamentale per lo sviluppo delle nostre discipline non Nostini. Va anche considerato che in un ennesimo esame possiamo dimenticare che la stessa nostra sopravvivenza è assembleare il dottor Pellicone ha raccolto il massimo dei garantita da quanto sul territorio creano le Società. Ai diri- consensi, sfiorando il 98 per cento a dimostrazione che i genti, ai maestri e tecnici va il grazie di tutti. Senza di loro meriti non si misurano con il calendario ma con altri metri niente potrebbe essere migliorato perché nulla esisterebbe”. di valutazione. Si può concludere con una dichiarazione resa dal Presidente in sede di puntuale replica all’ inter- “ E bisogna ribadire che senza il lavoro svolto nelle struttu- vento di un delegato : “ Siamo sportivi e ci piace misurarci re territoriali non ci sarebbe una Federazione né esisterebbe con gli altri: ritengo questo il massimo della democrazia. una categoria dirigenziale. Tutti i membri del Consiglio, par- Sono gli elettori che debbono decidere chi deve governarli tendo dal Presidente per giungere al più giovane dei neoelet- e chi ne ha le capacità. Antidemocratico è invece parlare di ti, hanno agito inizialmente in prima linea confrontandosi, : sono le Società che scelgono i loro dirigen- magari per decenni, con le realtà e le difficoltà quotidiane. ti e non altri”. Hanno frequentato quella che è la vera scuola della Dirigen- za, misurandosi con problemi di ogni genere e risolvendoli. Nel rispetto delle regole, che sono scritte negli Statuti ma che sono soprattutto frutto della ragione e del merito”. I Membri d’onore Consiglio Federale 2013 - 2016 L’Assemblea ha approvato per acclamazione la propo- Presidente Matteo Pellicone sta del Consiglio Federale di eleggere Presidente Ono- Consiglieri Judo: Stefano Stefanel, Franco Capelletti, rario della Fijlkam Giuseppe Pellicone. Luigi Nasti, Giovanni Strazzeri; Sempre per acclamazione sono stati eletti Membri Lotta: Luciano Alberti, Giovanni Morsiani, Franco Sor- d’Onore: bello, Marco Arfè; Aldo Albanese, Cesare Bertone, Carlo Ceccarani, Alber- Karate: Sergio Donati, Roberto D’Alessandro, Pietro to Di Francia, Andrea Lino, Riccardo Sangiuolo, Nicola Zaupa, Salvatore Nastro; Tempesta, Gian Carlo Zannier. Presidente Collegio Revisori dei Conti Demetrio Serra 6 ATHLON - Novembre/Dicembre 2012
Premiate Società ed Atleti Le premiazioni prima dell’Assemblea Le operazioni di voto della 38^ Assemblea Nazionale Elet- Medaglia ricordo Giochi Olimpici 2012 tiva sono state precedute dalle premiazioni di Società ed Daigoro Timoncini Lotta XXXVIII Assemblea ordinaria elettiva Atleti. Elio Verde Judo Gran Premio Fijlkam 2011 Francesco Faraldo Judo JUDO AS Nippon Club Napoli Antonio Ciano Judo LOTTA Polisportiva Mandraccio Genova Roberto Meloni Judo KARATE Champion Center Napoli Francesco Bruyere Judo Gran Premio Fijlkam 2012 Elena Moretti Judo JUDO GS Fiamme Gialle Edwige Gwend Judo LOTTA CUS Torino Erica Barbieri Judo KARATE GS Fiamme Oro Giulia Quintavalle Judo Trofeo Athlon 2009-2012 Rosalba Forciniti Judo JUDO AS Nippon Club Napoli LOTTA Club Atletico Faenza KARATE GS Forestale Medaglia ricordo Mondiali Karate 2012 Stefano Maniscalco Bronzo Kumite Luca Valdesi Bronzo Kata Vincenzo Figuccio Argento Kata sq Lucio Maurino Argento Kata sq Luca Valdesi Argento Kata sq Sara Battaglia Argento Kata sq Viviana Bottaro Argento Kata sq Michela Pizzetti Argento Kata sq Greta Vitelli Argento Kumite Luigi Busà Oro Kumite Luigi Busà campione iridato a Parigi Greta Vitelli sempre al vertice mondiale Giulia Quintavalle sposa e prossima mamma Novembre/Dicembre 2012 - ATHLON 7
Medaglia d’oro della Fijlkam a Rosalba Forciniti XXXVIII Assemblea ordinaria elettiva Elio Verde, ai piedi del podio nonostante tutto Francesco Bruyere, il riposo del guerriero Roberto Meloni alla sua terza Olimpiade 8 ATHLON - Novembre/Dicembre 2012
I volti nuovi del Consiglio Federale Accanto a Capelletti, Stefanel, Nasti, Alberti, Donati, Zaupa, Nastro entrano Morsiani, Strazzeri, Sorbello, Arfè e D’Alessandro di Giovanna Grasso XXXVIII Assemblea ordinaria elettiva Nominato il nuovo Consiglio Federale che insieme al Pre- i tempi. Mi spiego meglio: se pensiamo al Judo come ad sidente guiderà la Federazione alle Olimpiadi di Rio de un iceberg, vediamo di esso solo una piccola parte. Que- Janeiro 2016. sta parte è costituita dai Campioni, dalle stelle che brillano Le novità riguardano sia gli avvicendamenti nei settori, sia sui podi con le medaglie al collo. Ma esiste - e non si deve la riduzione del numero totale dei Consiglieri stabilito dal ignorare - la parte sommersa che sono i Clubs; questa è la CONI. Il nuovo Consiglio è composto da dodici membri, parte meno visibile ma vitale. Ritornare al messaggio ori- quattro per settore, dei quali due per la componente di- ginale del Judo significa proprio porre attenzione e cura rigenti e uno ciascuno per la componente tecnici e atleti. all’aspetto educativo della vita dei Clubs; questo discorso Presentiamo dei brevi curricula dei Consiglieri eletti per la lo stiamo già portando avanti a livello di EJU da diversi prima volta, introducendoli con il saluto di Franco Capel- anni e sta dando ottimi frutti. Ora è il momento di am- letti, unico fra i tre vicepresidenti uscenti ad essersi rican- pliarlo anche in patria perché è proprio l’Italia ad avere le didato e decano dei Dirigenti Federali. caratteristiche per diventare una forza trainante del cam- biamento culturale.” Giovanni Strazzeri, Judo. Classe 1959, cintura nera 6° dan. Dopo una brillante carriera agonistica che conta di- versi titoli italiani ed un titolo a squadre con i Carabinieri, consegue il titolo di Maestro ed è uno dei primi ad acqui- sire la qualifica di Arbitro Mondiale di Kata. E’ stato Vice- presidente del Co- mitato Regionale Siciliano negli ulti- mi due quadrienni. “La mia visione del mondo federale è positiva perché è da tanti anni che mi muovo in esso e ho sempre potuto Franco Capelletti constatare che c’è entusiasmo e vo- glia di collaborare. Franco Capelletti, Judo. Classe 1938, in Federazione ha Ci troviamo in un coperto diversi e prestigiosi incarichi: Direttore Tecnico momento difficile del Judo dal 1976 al 1988. Fino al 1992 è stato Consigliere dal punto di vista tecnico del Presidente e nello stesso anno viene eletto per delle risorse eco- la prima volta nel Consiglio Federale. Due anni più tardi nomiche, quindi il ricoprirà la carica di Consigliere anche a livello europeo. grande sforzo sarà Nel 2007 succede al Generale Ezio Evangelisti nella carica nel trovare il modo di Vicepresidente del settore Judo. di far progredire “Dopo i tanti anni passati in Federazione posso dire di la nostra discipli- avere una visione orientata al futuro, nel senso che sono na nonostante le profondamente convinto che sia nostro dovere lasciare rinunce cui sare- alle prossime generazioni un’organizzazione al passo con mo costretti. In 10 ATHLON - Novembre/Dicembre 2012 Giovanni Strazzeri
quest’ottica la collaborazione tra tutti sarà indispensabile importanza; sono gli atleti giovani che assicurano la cre- ed è la carta vincente per avere successo.” scita del movimento e forniscono la base della piramide di cui agli atleti di alto livello sono il vertice. In questo senso possiamo pensare ad una crescita che può essere facilita- ta anche fornendo un supporto continuo alle Società che operano sul territorio, sia in termini di organizzazione che XXXVIII Assemblea ordinaria elettiva di servizi forniti.” Franco Sorbello, Lotta. Classe 1960, laureato in Scienze Motorie insegna Educazione Fisica nel liceo classico. Ini- zia a praticare il Judo per poi essere iniziato al Sambo da Nino Caudullo ed appassionarsi alla Lotta. Dal 1983 svol- ge attività di tecnico nella ASD Meeting Sport Giarre sia nel Judo che nella Lotta, proponendo, in particolare, lo stile libero e la femminile. Riveste fino al 2012 il ruolo di Vicepresidente del settore Lotta nel Comitato Regionale Siciliano. “La priorità è nel far ripartire la Lotta, soprattutto lo stile libero che è una specialità intrinsecamente difficile. Occorre recuperare il gap che ci separa dai paesi dell’ex URSS, il lavoro da fare è tanto e non ci deve spaventare. Posso sintetizzare dicendo che gli obiettivi principali sono due: valorizzare le eccellenze che ci sono in Italia e allar- gare la base. La mia visione è fiduciosa, siamo una grande Federazione e siamo in grado di farcela ovviamente con Gianni Morsiani tanto, tanto lavoro.” Marco Arfè, Lotta. Classe Gianni Morsiani, Lotta. Classe 1956, inizia a praticare la 1975, è il più giovane dei lotta greco romana nella CISA Faenza sotto la guida di consiglieri eletti ed è rap- Antonio Randi. Entra nel consiglio direttivo e nel 1993 di- presentante la componen- viene Vicepresidente. L’anno seguente succede al mitico te atleti nel settore Lotta. Napoleone Mainardi alla presidenza. Dal 1996 è alla guida Ha iniziato a praticare lo del Comitato Regionale Emilia Romagna, prima come Pre- stile libero nella storica sidente di settore, poi come Presidente di Comitato. “Sono palestra dei Vigili del Fuo- convinto che la cura del settore giovanile sia di primaria co di Napoli sotto la guida Marco Arfè del Maestro Marigliano, per poi essere reclutato dalle Fiamme Oro. Vincitore di cinque titoli assoluti (tre in stile libero e due in greco romana) ha ricoperto il ruolo di collaboratore tecnico della nazionale giovanile dal 2006 al 2012. “Ho deciso di affrontare questa nuova avventura dopo attenta riflessione. Essere in palestra con gli atleti è un’esperienza veramente stimolante, ma passare da que- sta parte della barricata lo è altrettanto. Penso che c’è mol- to lavoro da fare nella Lotta, proprio a partire dal settore giovanile. Credo che sia essenziale agire a livello territoria- le, stimolando e supportando i Comitati Regionali ad am- pliare la loro azione. E’ necessario aumentare le occasioni di confronto per gli atleti giovani al di là delle occasioni date dalle gare nazionali in modo da far crescere i vivai.” Roberto D’Alessandro, Karate. Classe 1967, ha iniziato la sua carriera sportiva nella storica polisportiva Angiulli Bari con il Judo ottenendo il 1° Dan, per poi arrivare allo stes- so risultato nel Karate. E’ stato Presidente del Comitato Franco Sorbello Novembre/Dicembre 2012 - ATHLON 11
organizzatore del XX Campionato del Mediterraneo 2011. “E’ gratificante aver avuto tanto sostegno alla decisione di candidarmi, ci ho letto il riconoscimento per il mio im- pegno nel contribuire a realizzare tanti progetti federali. Inizio il mio nuovo incarico con due sogni nel cassetto: il primo è il più grande e il più condiviso e cioè vedere il Ka- XXXVIII Assemblea ordinaria elettiva rate nel programma olimpico del 2020; il secondo è quello di ospitare a Bari il Campionato del Mondo.” Roberto D’Alessandro Una staffetta che dura da 111 anni La vita di una Federazione Sportiva Nazionale è simile ad una corsa a staffetta, nella quale gli atleti si passano il “ testimone”. Gli uomini cambiano a turno, ma il bastoncino non può mai fermarsi ed anzi deve procedere il più veloce possibile. Lo stesso concetto è applicabile nella dinamica vita di un Consiglio Federale. Passano gli anni ed, a mano a mano, i dirigenti si avvicendano. Se il capo-cordata della Fijlkam ha iniziato un altro giro di pista della sua preziosa marato- na altri uomini, come lui benemeriti e che con lui hanno a lungo lavorato, non si sono ricandidati. Raccontano le loro esperienze (raccolte da Vanni Lòriga, Enzo de Denaro, Giorgio Lo Giudice ed Andrea Sozzi) Giuseppe Pellicone, Aldo Albanese, Giuseppe Vitucci, Gaetano Minissale e Antonio Di Maggio. Ci sono poi i neo- promossi Giovanni Strazzeri, Giovanni Morsiani, Franco Sorbello, Marco Arfè e Roberto D’Alessandro intervistati da Giovanna Grasso ed introdotti da Franco Capelletti che capeggia la lista dei “confer- mati” Stefano Stefanel, Luigi Nasti, Luciano Alberti, Sergio Donati, Pietro Zaupa e Salvatore Nastro. La riduzione dell’organico stabilita dalle nuove norme statutarie dettate dal CONI non ha consentito la rielezione dei Consiglieri Lucio Caneva e Giovanni Barbone, il cui prezioso contributo alla causa comune viene Giovanni Barbone evidenziato ed elogiato dal Presidente Matteo Pellicone nell’ intervista che apre questo numero di Athlon. Parlando d’ impegno collettivo per il bene della Federazione è opportuno riportare quanto dichiarato dal Consigliere Stefanel: “Ogni progresso sarà possibile soltanto se si lavorerà tutti uniti per il bene dell’Istituzione”. Continua una corsa a staffetta che dura ormai da 111 anni, cioè da quel 18 gennaio 1902 quando venne fon- data la nostra Federazione che allora si chiamava FAI, Federazione Atletica Italiana.(v.l.) Lucio Caneva 12 ATHLON - Novembre/Dicembre 2012
A lezione dal “Professore” Giuseppe Pellicone Presidente onorario della Fijlkam di Vanni Lòriga il saluto di cinque benemeriti Matteo e Giuseppe Pellicone Lo chiamano “Il Professore” ed un motivo c’è. E’ infatti Ionico, altro che palestra…Nel 1944 si ricominciò a parlare laureato in lettere classiche all’Università di Messina, con di sport, un po’ di calcio con la San Giorgio, poi tanto pat- una tesi su “Antonio Gramsci ed il Risorgimento Italiano”. tinaggio a rotelle. E finalmente nel 1948 l’ingresso nella fa- Professore non solo per questo: ha anche insegnato latino mosa Fortitudo Reggio Calabria 1903: lì oltre alla ginnastica e storia all’Istituto Magistrale Tommaso Gulli e poi latino artistica con Consolato Cirino e il Maestro Francesco Lab- e greco al Liceo Classico Tommaso Campanella, entrambi bate si praticava la greco-romana con il professor Giuseppe di Reggio Calabria. Successivamente è stato preside del- Stillitano, un ufficiale dei bersaglieri. Cominciammo anche la Scuola Media Carmela Borelli di Sersale, in Provincia di a dedicarci alla pesistica, come si usava allora che si amava Catanzaro. Ma Giuseppe Antonio Francesco Pellicone è fare un po’ di tutto. E non si tratta di un modo di dire perché anche, e forse soprattutto, “professore” in materia di sport. eravamo allo stesso tempo ginnasti, lottatori, pesisti, allena- Ci racconta come si avvicinò all’agonismo. tori, giovani dirigenti. Ed anche Presidente: nel 1955 fui eletto “Sono nato a Reggio Calabria nel 1931. A cavallo degli anni al vertice della Fortitudo, la società che ormai conta 110 anni ’30-40 ero balilla, per la precisione balilla moschettiere e di attività”. partecipavo agli immancabili saggi ginnici. In occasione di Partendo dal benemerito sodalizio reggino, l’attività di- non ricordo quale cerimonia sfilammo in parata, preceduti rigenziale di Giuseppe Pellicone procede passo dopo dalla banda musicale. Davanti a tutti festeggiavano l’avve- passo dall’ambito regionale (anni ’60) per spaziare verso nimento dei monelli che si esibivano in capriole, in capovol- confini nazionali ed internazionali. te, in ruote e rondate. Li ammiravo molto e decisi che avrei Nel 1961 è eletto Presidente del Comitato calabrese della fatto anch’io il ginnasta. Dovetti attendere parecchio, perché FIAP e nel 1966 è chiamato a gestire anche il Karate che nel 1943 Reggio venne bombardata e sfollammo a Fossato fa capo alla FIK presieduta da Augusto Ceracchini. Il suo 14 ATHLON - Novembre/Dicembre 2012
inserimento a livello nazionale è progressivo: nel 1982 è dell’Italia, anche ai più qualificati livelli, per l’inserimento Vicepresidente della FIKDA per il karate con Sun Jae Park della disciplina nel programma dei Giochi olimpici. che ricopre lo stesso incarico per il taekwondo. Nel 1986 è Il Professor Pellicone elenca i concetti che hanno ispirato Vicepresidente della FIKTA e dal 1995, con l’ingresso defini- la sua azione dirigenziale, i cosiddetti “segreti” che hanno tivo del karate nella Federazione, della stessa FILPIK. Carica portato alle affermazioni che abbiamo elencato. che ricopre, anche come Vicario, sino alla decisione di non “Ci siamo battuti, tutti noi del settore Karate della Fijlkam, il saluto di cinque benemeriti ricandidarsi in occasione della Assemblea elettiva 2012. per adottare i principi di allenamento più avanzati e razio- La sua opera per lo sviluppo ed il progresso del karate è nali; per applicare una metodologia scientifica nella prepa- testimoniata dalle cariche che lo accompagnano nel mo- razione e nella pratica agonistica; per sintonizzarci con le mento dell’uscita dalla scena dirigenziale e, soprattutto, Società di base e con quelle militari e degli Enti dello Stato dai risultati conseguiti dall’Italia in campo agonistico e per avviare i giovani alla competizione e per garantire loro politico. un soddisfacente presente ed un sicuro avvenire. Il tutto ani- Il Professore è attualmente Membro d’onore della WGF ; mato da un costante spirito di servizio, profuso anche per la Presidente onorario della EKF, dell’Unione delle Federa- qualificazione dei tecnici e del corpo arbitrale”. zioni di Karate Mediterranee e della FIJLKAM. A questi principii continuerà ad ispirarsi anche adesso. I risultati sono noti a tutti gli addetti ai lavori: il karate ita- Dedicando particolare attenzione alla realtà della sua liano è fra i primissimi al mondo. Le cifre, per limitarci alle Reggio Calabria. Dove è stato recentemente affidata ai Co- più importanti, testimoniano 40 medaglie ( di cui 10 d’oro) mitati regionali della Fijlkam (Antonio Laganà), della Fipe nei campionati mondiali e 120 ( di cui 41 d’oro) in quelli (Gerardo Gemelli) e del taekwondo (Demetrio Mangiola) europei. Per quanto si riferisce al peso politico-sportivo la gestione de “ La Pagoda”, un Centro Sportivo che ospita della nostra Federazione in campo mondiale risulta deter- palestra, spogliatoi, infermeria, aula magna, uffici, percor- minante l’alta considerazione che ci riservano le massime so esterno per allenamento aerobico ed un Laboratorio di autorità della World Karate Federation, dal Presidente An- Anatomia Archeostatuaria. Il che, nel territorio dei Bron- tonio Espinòs al Segretario Generale George Yerolimpos, zi di Riace, non appare assolutamente fuori luogo. Non a che spesso ed esplicitamente hanno elogiato l’impegno caso lo chiamano il “Professore”… Centodecimo compleanno della Fortitudo R.C. 1903 La Fortitudo Reggio Calabria ha festeggiato il 6 gennaio Nell’ambito sportivo, come già ricordato in altre pagine di scorso i suoi primi 110 anni di vita essendo stata fondata Athlon, i fratelli Giuseppe e Matteo Pellicone, Aldo Alba- il giorno della Epifania del 1903, come si evidenzia dalla nese e Antonio Laganà. sua ragione sociale. Nata per volere del Cardinale Gennaro Toccante la testimonianza resa alcuni anni fa da Giuseppe Portanova e realizzata per l’impegno di Don Antonio At- Stillitano, citato nelle dichiarazioni del Professor Pellicone. tanasio si dedicò inizialmente alla ginnastica ed alla lotta La riportiamo. ed in seguito alla pesistica, al judo ed al karate. E’ sempre “Mi incombe il dovere, oltre al mio grande desiderio, di ricor- stato luogo di formazione fisica e morale della gioventù dare che nell’immediato dopoguerra riuscimmo ad ottenere, ed anche centro di cultura. Fra i suoi tesserati si sono di- per l’intervento diretto del Sindaco di Reggio Comm. Giusep- stinti uomini di lettere e di spettacolo, come Corrado Cala- pe Romeo, l’utilizzo dei locali posti al piano terra dell’Istituto brò, Stefano Mangione, Francesco Cornelio, Paolo Praticò Magistrale T. Gulli. I nostri lottatori, costretti ad effettuare e Oreste Lionello; alti funzionari dello Stato (come il già gli allenamenti a giorni alterni, dovevano smontare il tap- citato Calabrò) fra cui Silvio Napoli, Andrea Monorchio, peto, costituito da sacchi di paglia, per dare ai ginnasti la Domenico Salazar, Giuseppe Tuccio, Francesco Sinicropi; possibilità di svolgere il giorno successivo i loro allenamenti. personaggi di spicco quali Giovanni Morgante, Domenico Nessuna lamentela, si operava con entusiasmo consapevoli Caristi, Diego Serra, Michele Salazar, Demetrio e Saverio del particolare momento e per la reciproca comprensione in- Neri; esemplari amministratori fra cui spiccano Giuseppe staurata nel nostro ambiente fra persone che amavamo lo Romeo, Tonino Monorchio, Franco Le Pera, Giovanni Nu- sport con passione, disciplina e correttezza”. cera ed Ermete Tripodi. Novembre/Dicembre 2012 - ATHLON 15
Aldo Albanese, principe del foro Un grande arbitro italiano nella Hall of Fame di Enzo de Denaro il saluto di cinque benemeriti «È stata una vita, la mia, ricca ricchissi- ma di emozioni, ma le più forti, le più intense di tutte sono state quelle susci- tate dalle medaglie olimpiche». A par- lare è Aldo Albanese, settantasei anni spesi fra la professione di avvocato di successo e la passione per lo sport, ed in particolare per la lotta, disciplina che l’ha visto protagonista fin dall’ini- zio degli anni 60. «Ho iniziato a fare la lotta quando avevo dieci, dodici anni, una passione giovanile che mi ritrovai a condividere con i fratelli Pellicone e Corrado Calabrò nella Fortitudo Reg- gio Calabria 1903 ed ai campionati na- zionali universitari a Pisa nel 1960 o 61 fummo i primi lottatori della Calabria a vincere una medaglia d’oro in un cam- pionato italiano». E se le soddisfazioni sulla materassina non sono mancate, a quelle ottenute a livello agonistico Aldo Albanese sono seguite ancora maggiori quelle di arbitro. È in questo ruolo infatti, che Aldo Albanese è stato impegnato alle Olimpiadi a Mon- più forti che affiorano per prime nella chiacchierata con treal nel 1976, Mosca 1980, Los Angeles 1984, poi da pre- Aldo Albanese, emozioni di uno sportivo vero e comple- sidente di tappeto a Seul 1988, Barcellona 1992, Atlanta to, che si emoziona per i successi degli altri ed agli altri 1996 e quale designatore degli arbitri e segretario della dedica i suoi pensieri, con gli altri condivide le sue vit- commissione arbitrale a Sydney 2000, Atene 2004, Pechi- torie. «Siamo stati sempre presenti alle Olimpiadi – tiene no 2008, fino ad arrivare a Londra 2012, decima Olimpia- a sottolineare – anche quando non è riuscita a salire sul de di una carriera unica e straordinaria, che il presidente podio, la lotta italiana c’era». E parlando della sua carriera della FILA, la federazione mondiale della lotta, ha voluto professionale, quella di avvocato, quasi di sfuggita fa cen- riconoscere premiandola con decisione motu proprio di no al fatto che fu lui a sostenere la difesa in tribunale di iscrivere il nome di Aldo Albanese nella “Wrestling hall of Patrizio Peci, primo pentito della spietata organizzazione fame”. A pieno titolo dunque è diventato una “Stella” del terroristica Brigate Rosse. Erano gli anni 70 e l’Italia era firmamento mondiale della lotta, ciononostante le emo- tutta un tumulto, una rivoluzione, spietata e paurosa al zioni più forti di Aldo Albanese rimangono altre: «L’oro di tempo stesso ed Aldo Albanese, avvocato professionista, Claudio Pollio a Mosca è stato incredibile, perché non ce era il difensore di un terrorista pentito. “Me la cavavo” dice lo aspettavamo. Soprattutto dopo che, da com’era inizia- “e quando andavo alle udienze portavo con me il calen- ta, la gara sembrava dovesse prendere una piega diversa dario federale per schivare le sovrapposizioni” e chiude da quella che invece si è conclusa con una vittoria bellis- con un sorriso una pagina fra le più agghiaccianti della sima, indimenticabile. È stata la prima medaglia d’oro che storia italiana. All’assemblea elettiva dell’8 dicembre un liberista italiano ha vinto alle Olimpiadi, dopo quelle 2012, Aldo Albanese ha salutato quel consiglio federale di Porro, Gotti e Lombardi nella greco-romana. Poi arriva- che l’ha visto protagonista per decenni, anche da vice- rono anche le medaglie di Vincenzo Maenza, oro nel 1984 presidente del settore lotta, ruolo onorato sostenendo in a Los Angeles, oro nel 1988 a Seul, argento nel 1992 a Bar- ogni modo quella nobile disciplina che lui per primo ha cellona, fino ad arrivare alla medaglia d’oro di Minguzzi a interpretato alla grande da atleta, tecnico, arbitro e diri- Pechino 2008, inaspettata anche quella, ma di una bellez- gente. Al punto da meritare un posto nella Hall of Fame za straordinaria come tutte le altre». Queste le emozioni della lotta mondiale. 16 ATHLON - Novembre/Dicembre 2012
Giuseppe Vitucci, una vita nella lotta Come sempre sarà accanto ai giovani della sua Angiulli di Giorgio Lo Giudice il saluto di cinque benemeriti Una vita nella lotta. Giuseppe Vitucci ha lasciato il suo in- di con alcuni provveditorati agli studi, formando anche carico federale dopo essere stato in carica, eletto, per tre dei gruppi sportivi per svolgere l’attività agonistica, fatto mandati consecutivi quale consigliere federale della di- pubblicazioni promozionali e divulgative. Ci è mancato sciplina. Una scelta maturata d’accordo con il presidente un pizzico di fortuna. Magari poteva capitare di trovare un Pellicone, come spiega il dirigente pugliese: “Ho parlato atleta valido che arrivava a qualificarsi per le Olimpiadi e a lungo con Matteo – spiega – e lui mi ha presentato un tutti pronti a dire che eravamo stati bravi e lungimiranti. tipo di situazione per cui era opportuno operare alcuni Certo se fosse possibile lavorare sui giovani in possesso cambiamenti anche alla luce del nuovo statuto e della ri- di qualità ottimali e con un potenziale diverso sarebbe un duzione del numero dei consiglieri. Mi sono trovato d’ac- altro discutere. Dobbiamo accontentarci e tenere sempre cordo sulla decisione e sulle scelte conseguenti per cui ho la guardia alta”. accettato di non ricandidarmi. Tutto qui. Tra persone per Cosa si sente di dire a conclusione di questa avventura du- bene che hanno un obiettivo comune, il progresso della rata dodici anni? disciplina e della federazione, è facile trovare un accordo”. “Che la federazione e la lotta mi hanno dato tutto ed io Ora il ritorno a casa come Cincinnato. ho cercato di ricambiare in ogni modo. Spero di esserci “Neanche per idea. Torno ma per lavorare ancora e dare se riuscito, ad ogni modo qualunque sia il giudizio esterno, possibile il mio contributo, stavolta da dirigente di società. io ho la coscienza a posto. Penso di aver fatto il massimo Voglio ricordare che l’Angiulli, alla quale ho l’onore di ap- in ogni circostanza. Resterò comunque nel mondo della partenere da anni è un punto fisso della lotta italiana, una lotta e lavorerò con la base. C’è tanto da fare ed io sono a formazione storica che vanta anche un campione olimpi- disposizione come sempre”. co. Cercheremo quindi di fare il meglio possibile per essere all’altezza del nostro compito che re- sta quello di svolgere promozione fra i giovani e nel mondo della scuola”. Qualche rimpianto per qualche progetto non realizzato o idea non sviluppata in questi dodici anni da dirigente federale? “Assolutamente no. Nel lungo lasso di tempo in cui ho lavorato da dirigente centrale è stata bat- tuta ogni possibile strada per ridare vigore alla disciplina. Abbiamo allargato l’orizzonte con il progetto scuola. Abbiamo provato a sviluppare presso i giovani l’idea positiva della disciplina che per storia e tradizione resta una delle più antiche e prestigiose. Purtroppo i tempi cambiano. Le scelte dei ragazzi e delle ragazze sono orientate diversamente; da noi arrivano quelli che magari hanno fallito altrove e provano strade nuove. In parole povere le prime scelte sono orientate ver- so il solito calcio, pallavolo, basket e così via. Per questo le difficoltà di reclutamento sono tante anche perché nessuno è in grado di offrire con la nostra disciplina stipendi o prebende. Siamo ancora in pieno dilettantismo. Tra l’altro in molte regioni dove non esiste una solida tradizione, è ancora più difficile operare un lavoro di base ra- zionale e questo rende ancora più complesso il lavoro impostato dalla federazione”. In definitiva è stato fatto il possibile? “Direi proprio di si. Abbiamo creato degli accor- Giuseppe Vitucci Novembre/Dicembre 2012 - ATHLON 17
Minissale, la “prevalenza” della Regola Continuerà ad occuparsi soprattutto della classe arbitrale di Andrea Sozzi il saluto di cinque benemeriti Ho incontrato per i lettori di Athlon Gaetano Minissa- le. Un maestro di judo che vive da sempre nel mondo del judo, per il judo e per la Federazione. Amici messi- nesi che da molti anni vi- vono a Cremona, pur non avendo mai praticato arti marziali, lo conoscono di fama e mi spiegano che «Tanino» è a Messina un personaggio istituzionale, così come la sua società, che il Maestro racconta così, con orgoglio: «Lo Yama Arahi Messina, dal 1975 ad oggi, ha gua- dagnato ben 43 titoli ita- liani, formando atleti come Mimma Soraci, Rosa Pa- gano, Angelina Bombara e Simona Abate, fresca cam- pionessa europea U23. In Sicilia c’è una buona scuola e una buona tradi- zione, che è stata costruita con determinazione e fati- ca, negli anni in cui sembra- va impossibile crescere una Gaetano Minissale realtà così forte nel pro- fondo Sud. Eppure lo Yama Arashi è sempre tra le prime venti società d’Italia, insieme sto: è un inferno, nel quadrato dove si svolge l’incontro. Ri- agli altri siciliani che lavorano ugualmente bene. chiede grande dedizione: non ci si può nascondere». La difficoltà è, naturalmente, traghettare gli atleti dall’età giovanile all’età adulta: nel momento del passaggio non ci Che cosa Le piace e che cosa cambierebbe nel judo di sono alternative, per i nostri giovani, ai gruppi sportivi mili- oggi? tari. La priorità, diversamente, è cercare un lavoro che spesso «Il judo di oggi richiede grande attenzione da parte dei tecni- non c’è, motivo per cui è quasi impossibile mantenere costan- ci in molteplici aspetti: tecnici, strategici, atletici e soprattut- te l’allenamento. Il judo italiano deve riflettere su questo». to situazionali. Avendo poco tempo, ma anche avendone a disposizione, insegnare judo è difficilissimo. Leggendo il la- Maestro, in Lei leggo ancora un grande passione per la voro ‘Mind over muscles’, che raccoglie alcuni scritti di Jigoro nostra disciplina. Qual è l’elemento più importante che Kano, mi è capitato di riflettere su una grande rischio, molto dopo tanti anni La tiene ancora legata al judo? attuale, che già il fondatore aveva ravvisato: oggi i tecnici «Vedi, io paragono il judo al pugilato, alla scherma e addi- non insegnano più il judo, ma le situazioni del judo. E le si- rittura al tennis, anche se qui non c’è contatto diretto. Sono tuazioni sono determinate dalle regole». discipline che non danno tregua: o sai prevenire l’attacco dell’avversario, o sei perduto: non c’è scampo. Il judo è que- E qui, maestro Minissale, tocchiamo un punto dolente: 18 ATHLON - Novembre/Dicembre 2012
i cambiamenti delle regole del judo sportivo si susse- motivi non è riuscito a portare a termine? guono, alla ricerca di una purezza iniziale. Ma in quale direzione stiamo andando? «Negli ultimi anni abbiamo messo molta carne al fuoco. Tra i «Anzitutto, le regole devono favorire lo spirito del judo, a par- molti interventi positivi, voglio ricordare il regolamento pre- tire dal rispetto dell’avversario e devono garantire l’incolumi- agonistico, il lavoro della Commissione Attività Giovanile, tà e l’educazione. con la costituzione e l’estensione dei Gran Prix, l’introduzione il saluto di cinque benemeriti Quando capitano incidenti, per fortuna rari, nei soffoca- degli esami di 6° dan, dal 2006 e molto altro ancora. menti, soprattutto nelle classi giovanili, questo desta grande Qualcosa, oggettivamente, non ci è riuscito di fare: non ab- sorpresa e preoccupazione nel pubblico e tra i genitori, che biamo ristrutturato come avrei voluto i corsi di aggiorna- sono restii ad accettare che il proprio figlio possa essere sof- mento obbligatorio degli insegnanti, che ritengo un punto focato dall’avversario. Per capire dove stiamo andando, è importantissimo per il futuro. Questi corsi dovranno assu- necessaria una riflessione seria sul judo sportivo, che parta mere uno sviluppo differenziato, utile alla carriera di tutti i dal rispetto reciproco dei combattenti. tesserati e non dovranno più essere un fatto istituzionale.» Poi c’è l’aspetto tecnico: il judo si è evoluto per numero di pra- ticanti, ma il gesto tecnico ha subito involuzioni a causa del Senza sbilanciarsi con delle anticipazioni, ci può dire regolamento. quale sarà il Suo ruolo nell’immediato futuro? Perché un atleta è sanzionato se non attacca a sufficienza in «Non è un mistero. Mi occuperò, come già feci in passato, un dato tempo, ma gli si consente di difendersi con l’addome delle problematiche della classe arbitrale. Su questo punto, e la faccia a terra? Questa regola è di difficile comprensione, nel nostro gruppo di lavoro abbiamo già alcune idee ben de- e la cattiva comprensione crea difficoltà nella diffusione del finite da proporre all’attenzione del Consiglio: contenuti im- judo. Le regole devono divenire più semplici e logiche e tutti portanti che produrranno un miglioramento generale utile devono poterle comprendere.» al judo. Ma non voglio anticipare troppo...» Riguardo alla carica di consigliere, che ha deciso di la- In una parola, dove insisterà il cambiamento? sciare, quali sono gli interventi e le proposte di cui è più «Posso certamente dire che l’imperativo sarà la formazione fiero, e quali le cose che avrebbe voluto fare ma per vari degli arbitri…» Nota biografica Maestro benemerito di judo, 7° dan. Inizia la pratica del judo nel 1954 con il maestro Giovanni Bonfiglio. Nel 1975 è allenatore della Nazionale Italiana ragazzi. Dal 1996 è membro della Commissione Nazionale Insegnanti Tecnici. Dal 2000 ricopre la carica di Consigliere Federale e dal 2004 è presidente della Commissione Insegnanti. Guida tuttora la prestigiosa società Yama Arashi Messina. XXXVIII Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva - Nel maxischermo si legge la sintesi della Relazione del Presidente Matteo Pellicone: “Costruiamo il nostro futuro con i fatti del presente e sulle fondamenta del passato”. Al tavola della Presidenza, da sinistra, Barbone, Alberti, Minissale, Stefanel, G. Pellicone, Falcone, M.Pellicone, Zannier, Argano, Albanese, Nasti, Vitucci e Di Maggio. Novembre/Dicembre 2012 - ATHLON 19
Di Maggio, polisportivo e polivalente Da atleta, tecnico e dirigente ha seguito judo, karate, pesistica e taekwondo di Andrea Sozzi il saluto di cinque benemeriti Ho incontrato per i lettori di Athlon il Maestro Anto- nio Di Maggio. Un uomo di sport, che proviene dallo sport. Per gran parte della sua vita ha messo impegno e passione nell’accompa- gnare preziosi settori dello sport italiano (karate, ta- ekwondo, pesistica, judo) a quei traguardi di crescita numerica e organizzati- va che sono stati la base dei successi degli ultimi trent’anni. Parlando con il maestro Di Maggio, non si può non essere colpiti dalla sua vasta esperienza di di- rigente, che traspare dalla lucidità con cui dipinge le problematiche passate e presenti del mondo federa- le, in modo da farne appa- rire la soluzione quasi sem- plice, tracciando in modo Antonio Di Maggio acuto probabili scenari. Maestro, se Le chiedessi di sintetizzare l’esperienza di Per fare un esempio, uno non si può improvvisare e inven- tanti anni al servizio della Federazione, cioè se dovesse tarsi un bel mattino di fare il Presidente, senza avere contez- tirarne le somme, che cosa direbbe? za della quantità di lavoro necessaria e di quanto articolate «La filosofia che mi ha consentito di contribuire a raggiun- siano le competenze richieste. Così, poiché l’organizzazione e gere alcuni traguardi, nei molti anni al servizio in Federazio- la pianificazione sono la mia competenza, posso dirti in an- ne, si riassume in una parola, che è disponibilità. Ho sempre teprima che mi occuperò della direzione delle gare». pensato che, in un ingranaggio così complesso come la mac- china federale, ognuno può essere molto importante, purché Maestro, ci racconti un po’ del mondo del judo. Che cosa metta a disposizione di tutti le proprie competenze, se le ha, è cambiato da quando ha incominciato a farne parte, e anteponendo l’essere utile alla collettività alla vanità perso- come? nale del raggiungimento di una carica quale che sia». «È cambiato tutto. E in meglio. Chi non possiede la lucidità di voltarsi indietro e vedere i miglioramenti è privo di discer- Anche in questo caso, dunque, possiamo dire che la ri- nimento. Io appartengo ad un generazione in cui, quando nuncia alla candidatura di consigliere è dettata dal desi- combattevamo, si facevano le strisce con il nastro adesivo da derio di mettersi a disposizione? pacchi per delimitare il tatami. Ricordo un Assoluto dispu- «Come sempre in tutti questi anni, il presidente Pellicone, con tato a Roma con Beltrachini, Marcolina e altri: non c’erano il quale ho un rapporto di fiducia che dura fin dal 1981, mi nemmeno i tabelloni. Ti diro di più: mi ricordo di una fase di ha convocato per chiedermi quali fossero le mie intenzioni. qualificazione in cui avevo marcato waza-ari all’inizio dell’in- Io, anche questa volta, come spesso in passato, gli ho detto: contro e alla fine l’arbitro se n’era dimenticato. Oggi sembra ‘Presidente, dimmi di cosa hai bisogno e io vedo se sono in impossibile, ma era una cosa che poteva succedere spesso. grado di farlo’. È questo che intendo con il mettersi a disposi- Ancora, i tecnici non potevano stare a bordo tatami –regola zione. Ognuno di noi deve aver chiare quali siano le proprie che ho contribuito ad introdurre- e cercavano di comunicare competenze e utilizzarle per migliorare il nostro ambiente. con gli atleti dagli spalti. Cose di un altro mondo.» 20 ATHLON - Novembre/Dicembre 2012
Tutti concordano, a parole, che una buona organizzazio- con mano la sofferenza dei ragazzi del karate e, prima, del ne degli eventi è fondamentale per promuovere il judo. taekwondo, per non poter partecipare alle olimpiadi. È per Ma, nello specifico, intervenire è difficile. Quali sono gli i ragazzi che lo chiedo, perché si sentano realizzati al pare aspetti principali su cui lavorare per migliorare ancora? dei ragazzi degli altri settori, e facciano la Federazione an- «Uno degli aspetti che ho sempre considerato un punto cru- cora più grande. Quel che è certo, è che anche dal punto di ciale è la durata delle competizioni. Chi gioca a calcio, come vista della regolamentazione, a livello Mondiale le guide del il saluto di cinque benemeriti capitò anche a me in gioventù, è in grado di programmare la karate dovrebbero impegnarsi a trovare degli accordi, così sua vita famigliare e sociale, poiché sa quando la competi- come ha fatto il taekwondo, per rendere i verdetti chiari e zione inizia e quando finisce. Così è anche in molti altri sport. comprensibili al pubblico. Non è possibile che noi del judo ancora oggi non riusciamo a Nel judo, fortunatamente, grazie al care-system, il dubbio concludere gare in tempi accettabili. Naturalmente c’è il pro- arbitrale è ormai ridotto al minimo, seppure chi debba utiliz- blema di riempire le competizioni per coprire le spese, ma in zare questa tecnologia e come e quando farlo sono punti da definitiva tutto questo fa male alla nostra disciplina e rischia sviluppare e regolamentare.» di allontanare i giovani. Per il futuro, abbiamo già delle idee su come pianificare in modo accurato la partecipazione alle Maestro Di Maggio, in conclusione, ho sentito dire che gare e l’organizzazione vera e propria degli eventi.» –mi passi la curiosità- dopo il judo, la Sua grande passio- ne è la musica. Lo conferma? Al di là degli aspetti tecnici e del mondo prettamente «Se lo confermo? Assolutamente. Io canto bene e con una voce judoistico, cosa possiamo augurare alla Federazione e a piena: mi è capitato di fare spettacoli e, anche durante un gran- noi stessi per il futuro? de evento sportivo, di lasciare il pubblico straniero a bocca aper- «Certamente la speranza che il karate segua lo stesso percor- ta cantando ‘o Sole mio’. Il mio pezzo magico, però, è ‘My Way’. so del taekwondo e diventi uno sport olimpico. Io ho seguito Per questo motivo, modestamente, alcuni amici mi chiamano entrambi gli ambienti da vicino, conosco tutti e ho toccato ‘Frank’. Non ci credi? Se solo avessi qui un microfono…» Nota biografica Maestro Benemerito di judo, 6° dan, da sempre nell’ambiente sportivo, prima come atleta, allievo dell’Accademia di judo nel 1977, quindi tecnico e dirigente. Incomincia La collaborazione con la Federazione fin dal 1981, quando era segretario generale della F.I.K.D.A. (Federazione Karate) associata alla F.I.L.P.J. (Federazione Lotta Pesi Judo). Si è oc- cupato anche degli aspetti organizzativi di varie discipline, tra cui pesistica e del taekwondo. È Consigliere Federale F.I.J.L.K.A.M. del settore judo nel 2004. XXXVIII Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva - I Delegati hanno affollato il parterre del PalaFijlkam e seguito con grande partecipazione l’intervento di Matteo Pellicone Novembre/Dicembre 2012 - ATHLON 21
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