Vega, un nuoVo presidio per il "petrolio italia"
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23 novembre 2018 Vega, un nuovo presidio per il “petrolio Italia” EDITORIALE Sono diversi gli aspetti da sottolineare rispetto all’ac- “auspichiamo che la nostra idea di aggregazione tra soggetti quisizione dei punti vendita Coop da parte di Vega. privati possa vedere finalmente la sua realizzazione”. Vianello Per la Gdo si tratta di un primo passo indietro dopo ripercorre i tentativi della sua società di mettere insieme le anni di “incursioni” in un mercato che evidentemente energie di un settore che negli ultimi anni è andato sempre si sta dimostrando più complicato e meno redditizio più polverizzandosi. “Da anni Vega Carburanti ha perseguito del previsto. Un mercato nel quale – anche in conside- l’obbiettivo, che ritiene essenziale, di un rafforzamento dei razione del dilagare delle frodi – bisogna sapersi muo- volumi dei carburanti movimentati. Con questo scopo dap- vere. In un certo senso, quindi, un riconoscimento del prima abbiamo cercato di aggregare operatori privati in una know how di chi nel petrolio lavora da anni. centrale di acquisto autonoma nella quale, a fronte di reci- Da parte di Vega si tratta sicuramente di un salto di qualità: proci vincolanti impegni – anche finanziari – si raggiungesse- con quasi 600 milioni di litri venduti (dati 2017: 225 milioni ro accordi migliorativi con i fornitori”. Ma le cose non sono di litri Vega, 343 milioni di litri Coop Alleanza) e oltre 800 andate come Vega sperava. “Purtroppo in questi approcci, al milioni di litri complessivamente movimentati dalla centrale di di là di entusiastiche enunciazioni di principio, al momento di acquisto Energya, siamo su ordini di grandezza che iniziano a concretizzare in maniera vincolante gli impegni di acquisto, essere paragonabili a quelli di una piccola compagnia petroli- unitamente alle relative garanzie finanziarie, non siamo mai fera. Sicuramente si tratta del primo operatore “privato” per stati in grado di raggiungere un accordo”. volumi: poco più di cento punti vendita con un erogato medio Da qui l’idea di “fare da sé”: “Avendo compreso che il mo- superiore ai cinque milioni di litri, quasi quattro volte l’erogato mento non era ancora maturo per portare avanti l’idea di medio per punto vendita della rete italiana. Forte di questi nu- una seria aggregazione tra soggetti privati ci siamo rivolti al meri, Vega si propone esplicitamente con questa operazione mercato per aumentare in tempi relativamente brevi il no- come “punto di riferimento nazionale dei retisti privati”. stro peso in termini di erogato. Nella nostra ricerca abbiamo Cento i dipendenti Coop, mentre i punti vendita sono 63 quindi avvicinato Carburanti 3.0 la quale da tempo era sotto sparsi tra Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Pu- la nostra attenzione per la qualità della rete, per il consisten- glia, di cui 27 a marchio Enercoop, 32 bianchi (ex Tamoil), te erogato medio e per l’analogia nell’impostazione distri- 4 a marchio Eni. Nell’acquisizione è compresa la società di butiva. L’aggregazione delle due società, oltre a consentire trading Energya che rifornisce anche i punti vendita a marchio a Vega di allargare il proprio territorio d’influenza, mette a Enercoop in Lombardia, Liguria e Toscana, che non rientrano fattor comune i valori di successo delle due aziende”. nell’operazione. L’accordo prevede il mantenimento dell’inse- “Ci riteniamo quindi molto soddisfatti ed orgogliosi di aver ini- gna Enercoop per i prossimi 3 anni e iniziative di co-marke- ziato questo nuovo percorso ed auspichiamo che la nostra idea ting, che saranno estese alle stazioni già di proprietà di Vega. di aggregazione tra soggetti privati possa vedere finalmente la Vega Carburanti, associata ad Assopetroli e Assocostieri, con- sua realizzazione”. Insomma, non è che l’inizio. (G.M.) ta 50 stazioni in Veneto, Friuli, Lombardia e Piemonte, con un giro d’affari di 230 milioni di euro e oltre 100 lavoratori. La scelta di vendere la società, sottolinea Coop, è legata an- Sommario che “alla maturità del settore dei carburanti: un ambito che si prevede sarà in evoluzione nei prossimi anni, e dove solo Metano auto, la concentrazione in imprese specializzate ed efficienti potrà l’attacco di T&E e le risposte Pag. 2 traguardare il difficile passaggio verso lo sviluppo dei motori Staffetta prezzi rete Pag. 4 elettrici e ibridi”. Notiziario Pag. 5 Un anno fa Vega aveva nominato direttore generale Luca Ros- Staffetta prezzi Pag. 19 si, già amministratore delegato di Energy Group, che nel 2012 ha dato vita a Energya, la società di trading di Legacoop. Cronologia della mobilità Pag. 20 Elisabetta Vianello ha commentato così con la Staffetta: 1
Metano auto, l’attacco frontale di T&E DAY 2 Il caso Un attacco frontale alla mobilità a gas, da una delle più ascoltate Ong a livello di istituzioni euro- pee. Transport&Environment ha pubblicato oggi uno studio sul metano per auto, camion e navi, sostenendo che il gas naturale per i trasporti è dannoso per il clima come la benzina, il diesel DAY 3 o i combustibili marini convenzionali. Secondo l’associazione, la combustione di gas nelle auto inquina come la benzina, mentre “il vantaggio limitato rispetto alle auto diesel potrebbe essere eliminato con i nuovi standard”. Insomma, secondo T&E “i legislatori devono accettare il fatto che il gas fossile non può contribuire a rendere il trasporto più pulito e dovrebbe iniziare a tassarlo con le stesse aliquote del diesel e della benzina”. Secondo T&E, “se si tiene conto delle fuoriuscite di metano (un La replica di NGV: attacco infondato gas a effetto serra molto potente), il gas fossile potrebbe portare “Lo studio è figlio di un pregiudizio nei confronti del gas na- a un aumento delle emissioni di gas serra fino al 9% o, nel miglio- turale per i trasporti ed è già stato confutato da numerose al- re dei casi, ridurle al massimo del 12%. Nelle auto, le emissioni tre analisi indipendenti che invece confermano le caratteristi- di gas serra delle auto a metano sono simili a quelle del diesel, che di sostenibilità di questa fonte energetica e i suoi impatti mentre nei camion sono uguali a quelle dei migliori mezzi diesel. ambientali significativamente minori rispetto ai combustibili Nel trasporto marittimo, l’impatto del GNL è minore rispetto all’o- derivati dal petrolio come diesel e benzina”. Questa la replica lio combustibile pesante ma simile a quello del gasolio marino, al stretto giro del consorzio per il gas nei trasporti NGV allo anche se i calcoli sono fortemente influenzati dalle perdite. studio della Ong Transport&Environment fortemente critico Per questo T&E chiede per il metano una tassazione analoga a sul potenziale ambientale del gas nell’autotrazione e nel tra- quella di benzina e diesel. “Nell’Ue, in media, il gas è tassato sporto navale, biometano incluso (v. Staffetta 24/10). con aliquote inferiori del 76% rispetto al gasolio. Nei paesi con “E’ ampiamente noto - rileva NGV - che il ricorso al gas na- vendite elevate di veicoli a metano e GNL, il gas fossile benefi- turale per l’autotrazione riduce le emissioni di gas serra in cia di aliquote fiscali ancora più basse. L’Italia – prosegue il co- modo significativo dato che il contenuto di carbonio del me- municato – rappresenta il 60% dei consumi europei di metano tano è estremamente più basso sia di quello di benzina e di auto e il 68% delle vendite di auto a metano. Se il GNL fosse gasolio mentre il peso delle emissioni di gas serra dell’indu- tassato a livelli simili a quelli del diesel, non ci sarebbe alcuna stria estrattiva ha un impatto praticamente irrilevante rispet- convenienza commerciale per i camion a GNL”. to al totale delle emissioni di gas serra planetarie”. Jori Sihvonen, responsabile carburanti T&E, ha dichiarato: A livello di inquinanti il gas naturale “abbatte in modo estremo sia “Le auto, i camion e le navi a gas non danno benefici le emissioni di PM che di NOx, che sono il vero grande problema al clima e distraggono dall’obiettivo reale: il trasporto a per la qualità dell’aria nelle nostre città”, prosegue la nota. emissioni zero. I governi dovrebbero resistere all’offensiva “Lo studio - continua NGV - ammette i benefici del biometano della lobby del gas e smettere di sprecare preziosi fondi e degli altri gas rinnovabili ma ne sottovaluta molto le enormi pubblici per infrastrutture gas e agevolazioni fiscali per i potenzialità. Se il biometano potenzialmente producibile in Ita- gas fossili”. lia fosse interamente destinato ai trasporti (come previsto dal Non manca un attacco al biometano: “i governi che ripon- recente decreto incentivi biometano) potrebbe alimentare un gono nel biometano dai rifiuti le loro speranze per la de- terzo del parco circolante con energia rinnovabile al 100%”. carbonizzazione devono riconoscere che potrebbe fornire “Si tratta di un attacco infondato - conclude NGV - a una filie- solo, al massimo, il 9,5% dei consumi nei trasporti. Ciò, ra molto importante per l’industria e l’occupazione in Europa, inoltre, significherebbe che non resterebbe biometano per in un momento decisivo per il futuro della mobilità sostenibile decarbonizzare gli altri settori che già utilizzano il gas (re- nel nostro continente, nonché importantissima tecnologia di sidenziale, riscaldamento ed energia), dove l’infrastruttura transizione che può portare ad un futuro più sostenibile”. esiste già. E il power-to-gas è molto costoso da produrre”. “Occorre infine considerare - conclude la nota - che la nor- Jori Sihvonen ha concluso: “L’idea di poter decarbonizzare il mativa europea sulle emissioni di gas serra è fortemente sbi- trasporto con il gas rinnovabile è un sogno impossibile. Quel lanciata verso i veicoli elettrici tanto che un veicolo elettrico poco di biometano e power-to-gas sarà necessario per decar- alimentato con energia prodotta da combustione di carbone bonizzare i settori del riscaldamento e dell’energia elettrica, viene considerato ad emissioni zero, mentre un veicolo ali- che attualmente si basano su gas fossili. Spingere il biome- mentato con biometano al 100% viene considerato altamen- tano nei trasporti rende più difficile la battaglia per il clima te emissivo. Tale stortura è dovuta al fatto che la normativa perché priva l’industria e il riscaldamento domestico di una non considera mai l’intera filiera di produzione dell’energia 2 risorsa rinnovabile limitata”. (24/10) per stabilire le reali emissioni dei veicoli”. (24/10)
Vettori (Assogasmetano): mana scorsa dal presidente Paolo Vettori ha attaccato du- vogliono far sparire l’auto a gas ramente l’ultimo studio di T&E (Transport&Environment) DAY 2 che in nome della mobilità elettrica vorrebbe far sparire Ci scrive il presidente di Assogasmetano, Paolo Vettori, dopo dalle strade anche le auto a gas (v. Staffetta 25/10), la il duro attacco della Ong Transport&Environment contro la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile cerca di correre mobilità a gas (v. Staffetta 24/10). ai ripari in un editoriale pubblicato ieri sul suo sito dal direttore Raimondo Orsini dal titolo “Trasporti: perché DAY 3 “Ci risiamo. Gli “elettrici” di T&E (Transport & Environment, favorire il petrolio?”. Una sorta di un colpo al cerchio ma forse si potrebbero chiamare direttamente Transport & e uno alla botte. Si dà il caso infatti che la Fondazione Electric…), pare proprio che ce l’abbiano con il gas. presieduta da Edo Ronchi sia una delle quattro organiz- Già nei primi mesi del 2016 erano usciti con uno studio ana- zazioni italiane che sostengono T&E (v. Staffetta 26/10). logo con tanto di vignetta provocatoria e per certi versi scon- E quindi in qualche modo indirettamente chiamata in certante, nella quale ai veicoli a gas era addirittura impedito causa da Vettori. l’accesso in una virtuale autostrada mentre ai veicoli elettrici Prendendo spunto dal dibattito in corso sul ruolo che dovrà la strada era spalancata. avere il gas naturale ed il suo cugino “green”, il biometa- I dati dello studio erano poi stati confutati da diversi studi no, e sulla presunta contrapposizione fra le future politiche indipendenti che hanno ribadito le note caratteristiche eco- di incentivazione di questi combustibili rispetto a quelle di logiche del gas naturale, rispetto a diesel e benzina. incentivazione verso i veicoli elettrici, senza mai peraltro ci- Rispetto poi all’auto elettrica è risaputo e provato come le tare l’ultimo studio di T&E. Partendo dalla fotografia dello emissioni di quest’ultima dipendano molto da come viene pro- stato attuale della mobilità per disegnare una traiettoria più dotta l’energia per alimentarle. Giusto un paio di settimane fa rapida possibile per una transizione green. Una fotografia un articolo apparso su un’autorevole rivista internazionale af- da cui emerge che in Italia (dati 2016) i trasporti sono ali- fermava che attualmente in Cina un’auto elettrica sia respon- mentati per il 92% dal petrolio (diesel, benzina e combu- sabile del doppio di emissioni di CO2 di un’auto a benzina! stibili per aerei e navi), per meno del 5% dal gas e solo per Ma questa volta T&E ha alzato il tiro con un riferimento il restante 3% da fonti rinnovabili (per metà elettricità rin- anche alle accise del gas per i trasporti in relazione a novabile per treni, metro e tram e l’altra metà quota di bio- quelle di benzina e gasolio. Strano questo riferimento? combustibili): un “mix”, tutto incentrato sul petrolio, con Mica tanto. Con un tempismo eccezionale, proprio ora il risultato negativo di altissime emissioni di gas ad effetto che sta tornando in discussione la direttiva sulla armoniz- serra. Da qui, sostiene Orsini, la necessità di una rivoluzione zazione comunitaria delle accise sui prodotti energetici. che ribalti completamente questi numeri, portando le fonti Solo un caso? rinnovabili dal 3% di oggi al 100% nel 2050. Favorendo e Ma al riguardo, stando in Italia, perché allora non parlare spingendo al massimo possibile l’elettrificazione (la princi- dell’elettricità intesa come “carburante” su scala, visto che pale alleata delle fonti rinnovabili e delle basse emissioni) e qualche ambientalista, e non solo, ipotizza la sostituzione di cercando di arrivare nei prossimi 10 anni almeno al 50%, 18 milioni di veicoli a benzina e gasolio? fra i veicoli privati elettrici immatricolati ogni anno sul totale Carbon tax? Qual è l’impatto reale sulla CO2 di un’auto elet- del venduto fra elettrico puro e ibrido plug-in, oggi pari allo trica se consideriamo tutto il ciclo di vita sia del veicolo che 0,5%. Partendo in quarta anche con gli scooter elettrici e del “carburante”? con i bus e i van elettrici. Numerosi studi sull’LCA (life cicle assessment) dell’auto elet- In questa transizione, e qui arriva il contentino alle auto a trica riportano dati di emissioni di CO2 equivalenti addirittura gas, i combustibili gassosi (auto a metano e GPL) possono superiori a quelli dei veicoli tradizionali. Allora che livello di ancora fungere da tecnologia “ponte” residuale, soprattut- carbon tax dovrebbe essere applicato a tali veicoli? to grazie alle minori emissioni atmosferiche, destinata poi a Quindi ancora una volta emerge, nei fatti, la volontà degli “elet- scomparire progressivamente via via che si procederà all’e- trizzati”, con l’ausilio anche di studi “autorevoli” che evidente- lettrificazione. Per quanto riguarda invece gli aerei, i camion mente lavorano e amano fare beneficienza in nome degli ideali, e le navi (settori in cui non è ancora possibile prevedere di fare sparire la mobilità a gas, non nella logica dell’interesse una forte penetrazione sul mercato di modelli elettrici nei del paese o, come giustamente ha fatto rilevare NGV Italia (v. prossimi 10-15 anni anni) il ruolo del GNL, soprattutto se Staffetta 24/10), della filiera industriale e commerciale del me- affiancato al biometano, può essere determinante, in man- tano, ma del “mors tua vita mea”, perché probabilmente è l’u- canza di alternativa. nico argomento che possono spendere”. (25/10) Oggi, conclude Orsini, chi osteggia il gas naturale e il bio- metano, anche nella transizione ecologica dei trasporti a Auto a gas, la risposta di Fondazione medio termine, propone come alternativa quella di rimanere per lo Sviluppo Sostenibile al diesel (che sarebbe addirittura “più pulito”) mentre oggi Presa in contropiede da Assogasmetano, uno dei suoi soci dovremmo far scendere drasticamente il 92% del petrolio, 3 fondatori, che in una lettera inviata alla Staffetta la setti- non il 4% del gas. (30/10)
Staffetta prezzi rete DAY 2 Tab. 1 - Prezzi praticati – medie nazionali (€/lt) Tab. 4 - I prezzi praticati in autostrada (€/lt) MEDIA COMPAGNIE POMPE BIANCHE BENZINA GASOLIO GPL METANO Self Servito Self Servito Self Servito Self Servito Self Servito (€/Kg) DAY 3 Benzina 1,625 1,746 1,630 1,784 1,606 1,654 Media 1,731 1,914 1,647 1,848 0,789 1,095 -0,018 -0,013 -0,018 -0,013 -0,015 -0,014 Nota: medie settimanali nel periodo 14 – 20 novembre. Gasolio 1,542 1,666 1,547 1,704 1,525 1,570 -0,010 -0,007 -0,010 -0,007 -0,008 -0,007 Tab. 5 - Lo “sconto” pompe bianche (€/lt) Gpl 0,687 0,695 0,675 BENZINA GASOLIO GPL METANO -0,003 -0,003 -0,003 Self Servito Self Servito (€/Kg) Metano 0,989 1,002 0,976 Media 0,024 0,130 0,022 0,135 0,020 0,026 +0,001 -0,001 +0,001 Nota: al 20 novembre, rispetto alle medie nazionali delle compagnie. Nota: medie settimanali nel periodo 14 – 20 novembre. Variazioni rispetto alla rilevazione precedente. Tab. 6 - Le variazioni dei prezzi Eni (€/lt)* Tab. 2 - Prezzi praticati per compagnia (€/lt) DAL BENZINA GASOLIO GPL BENZINA GASOLIO GPL METANO 8/11 – 0,010 1,847 — 1,761 — 0,730 Self Servito Self Servito (€/Kg) 10/11 – 0,020 1,827 – 0,010 1,751 — 0,730 Agip Eni 1,609 1,768 1,541 1,703 0,689 1,015 15/11 – 0,010 1,817 – 0,010 1,741 — 0,730 -0,017 -0,018 -0,012 -0,013 -0,002 -0,001 20/11 – 0,020 1,797 – 0,010 1,731 — 0,730 Api-Ip 1,644 1,834 1,548 1,746 0,701 0,988 (*) Prezzi consigliati in modalità servito calcolati dalla Staffetta. -0,021 -0,001 -0,012 -0,002 – – Esso 1,625 1,756 1,541 1,671 0,703 0,990 Sei mesi di variazioni Eni (€/lt) -0,018 -0,016 -0,009 -0,009 -0,004 +0,003 1,950 1,900 Ies 1,636 1,676 1,547 1,588 0,696 1,030 1,850 -0,014 -0,001 -0,011 -0,001 -0,018 +0,040 1,800 Lukoil 1,591 1,766 1,507 1,708 0,684 0,999 1,750 -0,010 -0,010 -0,003 +0,002 – – 1,700 1,650 Benzina Gasolio Q8 1,614 1,801 1,533 1,720 0,693 0,996 1,600 -0,016 -0,012 -0,010 -0,008 -0,002 -0,002 Repsol 1,586 1,648 1,525 1,583 0,672 0,980 -0,016 -0,019 -0,007 -0,011 -0,005 +0,005 Margini lordi benzina (€/lt) Tamoil 1,628 1,730 1,556 1,665 0,685 1,008 0,220 -0,015 -0,011 -0,008 -0,003 -0,005 -0,001 Andamento settimanale Media 12 mesi 0,200 TotalErg 1,645 1,803 1,549 1,707 0,700 0,986 0,180 -0,016 -0,008 -0,009 -0,002 – +0,001 0,160 Nota: medie nazionali al 20 novembre, variazioni rispetto al 13. 0,140 0,120 Tab. 3 - Prezzi praticati nelle Regioni (€/lt)• 0,100 BENZINA GASOLIO GPL METANO (€/Kg) Abruzzo 1,606 1,534 0,694 0,973 Basilicata 1,630 1,553 0,683 1,003 Margini g lordi g gasolio (€/lt) Bolzano 1,676 1,620 0,700 1,039 0,180 Andamento settimanale Media 12 mesi Calabria* 1,648 1,540 0,719 1,035 0,160 Campania* 1,634 1,527 0,661 0,985 0,140 Emilia-R. 1,594 1,535 0,676 0,971 Friuli-V.G. 1,606 1,560 0,675 0,989 0,120 Lazio* 1,631 1,526 0,683 1,019 0,100 Liguria*** 1,679 1,552 0,739 1,031 Lombardia 1,614 1,546 0,681 0,973 Marche** 1,615 1,522 0,708 0,957 Molise* 1,649 1,543 0,691 0,996 Tab. 7 - Riferimenti (€/’000 lt) Piemonte* 1,635 1,534 0,680 1,009 DAL BENZINA GASOLIO GPL Puglia 1,620 1,538 0,692 0,978 Sardegna 1,617 1,548 0,736 - “Prezzo Italia” del 19/11 Sicilia 1,619 1,542 0,726 1,058 - con imposte 1.619,37 1.543,80 702,42 Toscana 1,607 1,540 0,688 1,031 - al netto di accisa e IVA 598,95 648,01 428,48 Trento 1,643 1,581 0,690 1,088 - accisa 728,40 617,40 147,27 Umbria 1,623 1,539 0,737 0,974 - Iva 292,02 278,39 126,67 Valle d’A. 1,632 1,563 0,755 0,999 Quotazione Cif Med del 20/11 367,72 463,16 — Veneto 1,583 1,525 0,667 0,976 Indicazioni per il 22/11 -14 -15 — Nota: prezzi al 20 novembre. (•) Gpl e metano solo servito. Fonte: elaborazioni Staffetta su dati Osservaprezzi - ministero dello Sviluppo (*) addizionale sulla benzina di 3,1 cent (Iva inclusa); (**) addizionale di 2,4 cent economico, “prezzi Italia” e dati di mercato. (Iva inclusa); (***) addizionale di 6,1 cent (Iva inclusa). 4 E’ vietata la copia, la riproduzione anche parziale o la diffusione con qualsiasi mezzo del presente documento. © RIP Srl – Tutti i diritti riservati Legge n°663 del 22/4/1941. Protezione del diritto d’autore ed altri diritti connessi al suo esercizio.
Le notizie dell’ultimo mese* DAY 2 Notiziario Leggi e atti amministrativi messo di acclarare che il carburante, proveniente dalla Libia, Taranto, Fiamme Gialle scoprono sia stato realmente fatto giungere in Italia mediante navi ci- sterna di un armatore maltese (già tratto in arresto nell’ot- evasione sul gasolio agricolo da 53 mln tobre 2017 dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania Sette arresti per associazione per delinquere finaliz- nell’ambito dell’operazione Dirty Oil, v. Staffetta 07/05) DAYe suc- 3 zata alla sottrazione di prodotti petroliferi all’accer- cessivamente distribuito, a seguito di false fatturazioni, tra le tamento ed al pagamento dell’accisa, truffa e falsità varie società cartiere aderenti al circuito fraudolento, a favore ideologica del privato in atto pubblico; 6 depositi di depositi commerciali e\o distributori stradali (rientranti nel commerciali di oli minerali sequestrati a Palagiano circuito delle “pompe bianche”) sparsi sul territorio nazionale. (TA), Scanzano Jonico (MT), Aliano (CE), Somma Nel solo periodo monitorato (2016-2017), i finanzieri hanno Vesuviana (NA), Torre Annunziata (NA) e Fiumicino accertato l’introduzione, nel territorio italiano, di oltre 350 mi- (Roma), nonché 25 motrici e 16 rimorchi. Per un ammontare lioni di litri di carburante attraverso 30 viaggi effettuati da navi di 53 milioni e 260mila €. Questo il bilancio dei sequestri effet- cisterna, rivenduto “sottocosto”, con un danno erariale, in soli tuati nell’ambito dell’operazione “Oro Blu” dalla Guardia di termini di Iva evasa, quantificabile in capo ai soli due soggetti Finanza di Taranto. Di questi, 39 milioni e 151mila € sono rela- economici operativi nell’importazione e nella distribuzione del tivi all’importo delle accise evase, mentre i restanti 14 milioni e carburante, pari ad oltre 55 milioni di euro, in relazione ad un 109mila € all’indebito risparmio dell’Iva. (23/10) volume di fatture false per 308 milioni di euro. Frodi carburanti, la Gdf su Oilchem Tra i beni sinora sottoposti a sequestro figurano: circa 29 mi- e Xcel Petrolium lioni di litri di carburante (benzina e gasolio, del valore com- Indiscrezioni circolavano da mercoledì sera: alcuni depositi merciale stimato pari ad oltre 44 milioni di euro), 11 immobili bloccati per il sequestro di un ingente quantitativo di carbu- (siti a Genova, Trieste ed Abbiategrasso), una autovettura, un ranti, nell’ambito di una vasta operazione della Guardia di motociclo, una imbarcazione da diporto (lunghezza 14 metri Finanza. Sabato mattina è arrivata la conferma: sequestro di sequestrata dalla Stazione Navale della Guardia di Finanza di beni per oltre 55 milioni di euro (tra cui 29 milioni di litri di Civitavecchia), nonché disponibilità finanziarie su conti corren- carburanti) alle società Oilchem e Xcel Petrolium, arresto per ti per oltre 1,3 milioni di euro. (29/10) Antonio Desiata, che secondo gli inquirenti sarebbe al centro della frode, mentre sono indagati i rappresentanti legali delle CO2 camion, via libera dell’Europarlamento due società Lorenzo Sassi, Luciano Seregni, Angelo Iacobino e Il Parlamento europeo ha approvato giovedì per la prima volta Luciano Bologna. La tesi degli inquirenti è che Oilchem agisse degli obiettivi di riduzione delle emissioni prodotte da camion come società cartiera a vantaggio della Xcel Petrolium. per contribuire al taglio di CO2 entro il 2030, e rilancia sull’o- L’operazione è stata portata a temine dal nucleo di Polizia biettivo della Commissione Ue. I deputati hanno adottato un economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Varese, su obiettivo più elevato per i camion nuovi (35%) rispetto a quel- ordinanza di del G.I.P del Tribunale di Milano e richiesta della lo proposto dalla Commissione europea (30%) al 2030. L’o- locale Procura della Repubblica. biettivo intermedio è fissato al 20% entro il 2025. Le ipotesi di reato contestate dalla Procura milanese (pubblico I costruttori dovranno garantire che i veicoli a zero e a basse ministero Paolo Filipini), a carico delle due società e dei cinque emissioni (che ne emettono almeno il 50% in meno) rappre- soggetti indagati, concernono un articolato contesto di frode sentino una quota di mercato di almeno il 5% entro il 2025 e carosello Iva di estensione internazionale, nel settore del com- del 20% delle vendite entro il 2030. mercio di carburanti e riguardano l’emissione ed utilizzazione Il Parlamento chiede inoltre che la Commissione europea met- di fatture per operazioni inesistenti, distruzione ed occulta- ta a punto misure per test in condizioni reali di guida per le mento di documentazione contabile, autoriciclaggio. emissioni CO2 su strada entro il 2020. Le indagini dell’operazione denominata “XP” – condotte a Nella sua relazione al 2022, la Commissione europea dovrà mezzo di intercettazioni telefoniche, perquisizioni, sequestri, inoltre valutare le emissioni di CO2 prodotte dai veicoli pesanti analisi forense di supporti informatici, accertamenti bancari e durante il loro intero ciclo di vita e proporre, se necessario, riscontri contabili – hanno consentito di inquadrare, al centro obblighi di informazione per i costruttori. del meccanismo di frode, la Xcel Petrolium, con sede legale a Il relatore Bas Eickhout (Verdi/Ale, NL) ha dichiarato: “Stiamo Milano ed operativa a Genova, quale beneficiaria principale regolando le emissioni di CO2 dei veicoli pesanti per la prima degli indebiti vantaggi fiscali, ottenuti per il tramite di inter- volta nella storia europea. Il settore è in rapida crescita, così posizioni fittizie di società che non avevano avuto alcun ruolo come le sue emissioni. Abbiamo convenuto di aumentarne concreto nella commercializzazione del prodotto. l’ambizione rispetto a quanto proposto dalla Commissione, il 5 L’ampia attività investigativa, si legge nella nota Gdf, ha per- che è possibile con le tecnologie esistenti. Dobbiamo anche
prepararci per le nuove tecnologie ed è per questo motivo che pubblicate le informazioni per l’accesso al portale e l’espleta- proponiamo questo mandato, per spingere il mercato verso le mento delle funzioni di rispettiva competenza. (21/11) DAY 2 nuove tecnologie”. Il Parlamento ha approvato la sua posizio- ne con 373 voti in favore, 285 voti contrari e 16 astensioni. I Società e associazioni deputati avvieranno ora i negoziati del trilogo con il Consiglio. Fegica, proposta per la rivincita delle parti sane (15/11) del settore carburanti Riordino e aggiornamento del quadro normativo dellaDAY distri- 3 Gasolio agricolo, Fiamme Gialle buzione carburanti entro la fine della Legislatura; seconda fase sequestrano deposito a Brindisi della razionalizzazione della rete e chiusura degli impianti inef- Sequestrato dalla Guardia di Finanza di Francavilla Fontana ficienti per un obiettivo finale ai 15.000 punti vendita; attirare in località Villa Castelli (Br), un deposito di carburanti com- nuove aziende petrolifere integrate nel mercato italiano anche prensivo di 4 colonnine di erogazione ed altrettante cisterne quale antidoto strutturale al dilagare del prodotto illegale e di stoccaggio. alle infiltrazioni mafiose; riforma del decreto interministeriale A seguito di un controllo su strada nei confronti di un autocar- del 2015 su autostrade per arrestare la duplicazione di pe- ro che usciva da un deposito di prodotti energetici, le Fiamme daggi e royalty; restituire ai soggetti “oil” piena responsabilità Gialle hanno rinvenuto all’interno del veicolo, 5 fusti in plasti- delle politiche commerciali, dei prezzi e degli investimenti sulla ca contenenti complessivi 300 litri di gasolio agricolo privi di qualità del servizio; contendere ai marchi della ristorazione il idonea documentazione di trasporto. Da lì l’ispezione è stata business ceduto e la ristorazione stessa: questa la sintesi della estesa all’intero deposito mediante il conteggio delle giacenze mozione approvata oggi all’unanimità dal Consiglio Nazionale del gasolio agricolo stipato nelle cisterne e la disamina della della Fegica al termine di due giorni di dibattito (v. allegato). documentazione contabile. Obiettivo: offrire a tutti coloro a cui sta a cuore l’avvenire della Dai successivi riscontri effettuati le Fiamme Gialle hanno con- distribuzione dei carburanti “una proposta programmatica per statato che l’impresa aveva consumato in frode 6.534 litri e la rivincita della parti sane della rete”. detenuto irregolarmente 5.252 litri di carburante agricolo Il Consiglio ha anche ratificato l’accordo con UP per l’intro- agevolato, in numerosi casi impiegato anche per rifornire au- duzione del contratto di commissione di cui vi era stata una toveicoli in assenza di specifiche autorizzazioni, così come ri- pre-sigla in settembre (v. Staffetta 10/10) e ha proposto a Faib scontrato dalla visione delle telecamere di videosorveglianza e Figisc/Anisa un seminario di due giorni per definire inziative della struttura. comuni. In vista del Consiglio il 3 ottobre la Fegica aveva diffu- Pertanto i militari hanno proceduto al sequestro penale dell’au- so un decalogo delle cose che non vanno nella rete carburanti tocarro e dei 300 litri di gasolio trasportati, dell’intero deposito (v. Staffetta 03/10). (18/10) carburanti comprensivo delle 4 colonnine di erogazione, delle cisterne di stoccaggio dei combustibili e degli oltre 5 mila litri Faib, il rischio dell’implosione della rete di gasolio agricolo rinvenuti al loro interno. carburanti al centro dell’assemblea di oggi Il titolare dell’impianto ed il conducente dell’autocarro sono Nel primo pomeriggio di oggi è in programma a Roma, presso stati segnalati a piede libero alla locale Autorità Giudiziaria, il palazzo Confesercenti, l’assemblea organizzativa della Faib. in violazione alla normativa che disciplina il pagamento delle Al centro il documento politico programmatico ed organiz- accise (D.Lgs.vo 504/95). (19/11) zativo e gli adempimenti statutari per l’aggiornamento della presidenza nazionale in seguito alle nuove nomine in sede ter- Anagrafe carburanti accessibile da ieri ritoriale di nuovi presidenti e direttori. La manifestazione sarà L’anagrafe dei punti vendita carburanti istituita sulla base della conclusa dal presidente Martino Landi. legge sulla Concorrenza è da oggi accessibile da parte delle Un appuntamento, rileva un comunicato, che cade in un mo- amministrazioni interessate “per l’espletamento delle funzioni mento di forti criticità per il settore. La mancata ristrutturazio- di rispettiva competenza”. Ne discende che da oggi i Comuni ne della rete, dovuta agli enormi ritardi della riforma varata potranno verificare l’effettiva rispondenza delle autodichiara- solo nel 2017, con almeno due decenni di ritardo, ha lasciato il zioni di compatibilità. segno nella caratterizzazione del sistema distributivo petrolife- Il ministero dello Sviluppo economico ha comunicato ieri a ro italiano. Il sottodimensionamento degli erogati rispetto alla Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, ai Co- media europea, la polverizzazione della rete e i conseguenti muni, all’Agenzia delle Dogane e all’Acquirente Unico che l’a- aumenti dei costi legati alla logistica hanno dato luogo a due nagrafe degli impianti di distribuzione dei carburanti stradali fenomeni contrapposti ma correlati: da una parte la frammen- e autostradali di cui all’art. 1 commi 100 e ss. della Legge n. tazione dei marchi operanti e la destrutturazione della rete e 124/2017 è accessibile in modalità interattiva per garantire dall’altra l’abbandono del mercato della distribuzione petroli- l’interoperabilità delle Amministrazioni, collegandosi al sito fera da parte di alcune grandi compagnie come Shell, Total, 6 internet https://registrazioneimpianti.mise.gov.it, dove sono Erg e Esso. Quest’ultima ha preferito lasciare la fase finale della
commercializzazione affidandola a grossisti che rivendono in te fisse previste dall’Accordo e non corrisposte alle scadenze autonomia il prodotto a marchio. previste. DAY 2 Si è così assistito, continua il comunicato, alla destrutturazione Il giudice, si legge in una nota Faib, ha sancito che gli accordi della rete in cui permangono solo pochi grandi operatori come economici normativi conclusi tra le associazioni di categoria e Eni, Italiana Petroli, che ha inglobato il gruppo TotalErg, Q8 e la Esso rientrano nel contesto normativo delineato dal disposto la Tamoil, il cui operato sul mercato interno appare sempre più dell’articolo 1 del dlgs 32/98 e che non si possa “nemmeno problematico e border line. A fronte di questo quadro cresce dubitarsi della circostanza che in virtù della successione DAY di Pe- 3 una presenza di operatori locali con poche decine di impian- trolifera Adriatica nella posizione della Esso italiana nel singolo ti, con le eccezioni di alcune esperienze andatesi consolidan- contratto di fornitura di carburante essa avesse assunto anche do nel corso degli anni come Retitalia e, di recente, come il l’obbligo di pervenire alla determinazione dei prezzi di vendita gruppo Eurogarages, subentrato nella gestione di circa 1.200 secondo i criteri delineati dagli accordi collettivi sottoscritti”. impianti Esso, di fatto il 5° operatore nazionale. Ci sono poi “Si tratta – ha detto Martino Landi, presidente della Faib nazio- gruppi di distribuzione di carattere regionale o interregionale nale – di un risultato storico per il settore, perché per la prima che stentano a darsi una dimensione adeguata al mercato volta si va a sentenza su una questione di tale importanza. Vie- A cornice di questo quadro cresce l’allarme illegalità su tutta ne ancora una volta affermata la validità erga omnes degli ac- la rete, investendo tutti i passaggi nodali della filiera. Dall’ar- cordi economici e normativi siglati dalle Associazioni dei gestori rivo sulla rete di distribuzione di prodotti di provenienza opa- in forza di legge. È ora che tutti gli operatori che finora si sono ca, fatta di triangolazioni nell’area mediterranea e dei Balcani, sottratti all’obbligo di applicazione degli accordi facciano una con conseguente elusione degli obblighi fiscali alla crescente riflessione seria e avviino l’attuazione della normativa di setto- criminalità che trova sulla rete carburanti motivi di attrazione re. Siamo soddisfatti come Faib, in quanto promotori di questa crescente dovuta alla massa monetaria circolante, in assenza come di altre decine di azioni che stanno arrivando a sentenza. di politiche pubbliche apprezzabili per la diffusione di moneta Anche questa è una pronuncia contro l’illegalità e una vittoria elettronica. Infine, c’è da sottolineare la sistematica violazione per affermare lo stato di diritto nel nostro settore”. (23/10) del quadro legislativo esistente in materia di affidamento de- gli impianti che si realizza con il proliferare di una contratta- Fattura elettronica, Faib: avvio scaglionato zione tanto di fantasia quanto illegale, nell’indifferenza delle Critiche su anagrafe e Fondo indennizzi istituzioni e degli organi di vigilanza, pur avvertititi da puntuali “Negli ultimi sette anni hanno chiuso circa quattromila pom- denunce. pe colorate. E altri 10mila, quasi la metà della rete, sono già Non è difficile in tutto questo immaginare, conclude il comu- senza contratto o precari, a causa della sistematica violazione nicato, che il sistema, in assenza di un intervento deciso dei delle leggi sull’affidamento degli impianti da parte di chi ere- principali attori della filiera, lato mercato e lato istituzionale, è dita le reti dei grandi marchi. Una situazione che ha dato vita destinato ad implodere lasciando sul campo un paese impove- ad una contrattazione tanto di fantasia quanto illegale, fino rito, senza servizi adeguati alla mobilità moderna, vulnerabile al caporalato petrolifero, come dimostra la sentenza contro dal punto di vista della sicurezza energetica. (23/10) Petrolifera Adriatica. Bisogna intervenire per riportare ordine nel settore: è a rischio il lavoro di oltre 10mila operatori”. è “Petrolifera Adriatica applichi l’accordo la denuncia di Martino Landi, presidente Faib, “la più grande di colore Esso” associazione italiana di gestori carburanti”, come l’ha definita Dopo aver respinto l’iniziativa delle associazioni dei gestori per ieri lo stesso Landi in occasione dell’assemblea organizzativa mancanza di legittimazione (v. Staffetta 19/02), il Tribunale di dell’associazione. Roma ha invece accolto le istanze dei singoli gestori (v. Staf- Faib ha presentato ieri il Rapporto 2018 che fotografa lo sta- fetta 01/06) contro Petrolifera Adriatica, obbligando il retista to della rete di distribuzione carburanti in Italia. Tra il 2010 e ad applicare l’accordo di colore Esso per gli impianti acquisiti 2017 i punti vendita colorati sono passati da 21mila a 16.667, nell’ambito del “modello grossista”. con una riduzione del 21%; sono diminuiti in modo più dra- Il Tribunale di Roma, sezione XVII, con sentenza n. 3648 del stico gli operatori indipendenti che espongono marchi delle 19 ottobre scorso ha accolto la domanda di un gestore Esso compagnie petrolifere (-31% in dieci anni) ma anche gli im- rappresentato e difeso dagli avvocati Paolo Grassi e Michele pianti delle compagnie petrolifere stesse (-17% sempre in die- Guidugli, del pool legale della Faib nazionale, condannando ci anni). Si allarga, invece, quella che viene definita “la zona Petrolifera Adriatica ad applicare nella somministrazione di grigia delle pompe bianche”: dal 2010 l’aumento è del 138%, carburante le condizioni economiche previste dall’Accordo e da 1.780 unità arrivano a oltre 4mila. Il 41% dei punti vendi- aziendale sulla viabilità ordinaria della rete Esso del 16 luglio ta sono stazioni di servizio e anche se in valore assoluto si sono 2014, e condannando la società al pagamento della cifra fissa ridotte, il loro peso non è cambiato. prevista dall’accordo, oltre gli interessi. Un quadro da razionalizzare, secondo Faib, ma “stando ai ri- 7 Nel ricorso, il gestore chiedeva il riconoscimento delle quo- sultati delle iscrizioni all’anagrafe le finalità della legge sono
state già aggirate con l’evidenza di poche decine di impianti comportamenti continuino a generare vantaggi competitivi da avviare a chiusura”. Secondo Faib si tratta di “una presa in per quanti la violano più o meno palesemente”. DAY 2 giro”, anche per la “duplicazione delle banche dati. Che sen- Retitalia e le organizzazioni dei gestori auspicano che si apra so ha, infatti, fare una nuova banca dati quando poteva ben una stagione di confronto tra tutti i soggetti principali del essere utilizzata quella dell’Osservaprezzi? Con due direzioni settore (industria, retisti, gestori) che consenta di sottoporre generali che se ne occupano? Si potrebbe risparmiare tempo alle istituzioni politiche, Governo e Parlamento, una proposta e risorse umane. Considerato che al Mise sulla materia al mo- strutturata di riforma normativa volta a una sua necessaria DAYat- 3 mento sono completamente fermi e non sanno neanche da tualizzazione, al cui interno preveda anche la concreta realiz- dove cominciare”. zazione della seconda fase della razionalizzazione della rete, Altro punto dolente secondo Faib è il “fondo indennizzi quale basata sulla chiusura di impianti inefficienti e improduttivi. strumento di ammortizzatore per la ristrutturazione della rete. Proprio per rendere credibile tale proposta di riforma, prose- L’attuale fase di gestione del Fondo, a seguito del passaggio gue la nota, ciascuno è chiamato a dare dimostrazione della ad Acquirente Unico, appare complicata e appesantita da altri propria convinta propensione al rispetto delle regole vigenti. compiti estranei alle finalità originali. Accanto dunque, al rilan- Per queste ragioni, nell’annunciare il formale deposito del pro- cio del Fondo dedicato, la Faib intende mobilitare l’attenzione tocollo presso il ministero dello Sviluppo economico, le parti lo della categoria per rivitalizzare il Fondo a sostegno dei gestori mettono a disposizione per la sottoscrizione di quanti altri ri- espulsi dal settore, così come originariamente era previsto”. tengono importante dare la loro tangibile adesione alla diffici- Quanto agli aspetti commerciali, secondo Faib “sarebbe auspi- le operazione di restituire una piena legalità al settore. (24/10) cabile la rimodulazione commerciale dell’offerta carburanti – per il duplice effetto concorrenziale e ambientale – puntando Carburanti, Energas compra Semeraro e Spem esclusivamente sui prodotti premium di benzina e gasolio”. Due importanti acquisizioni nel settore “polverizzato” dei reti- Quanto ai contratti, occorre “giungere ad un margine unico sti. Energas ha infatti acquistato Semeraro carburanti, opera- equo e non discriminatorio”, prevedendo “un costo di distri- tore della distribuzione attivo in Puglia, già in joint venture con buzione o margine medio di settore”. Api, è la Spem di Napoli. Infine, continuano le critiche sulla fattura elettronica: “segna- Con Semeraro, Energas acquista 24 punti vendita, di cui 16 a liamo diversi profili di problematicità: l’ingorgo amministrativo marchio Eni e 8 a marchio Esse Carburanti (3 in gestione diret- e fiscale dal 1° gennaio 2019; l’appesantimento economico e ta e gli altri in comodato). I punti vendita sono tutti nel leccese. burocratico a carico delle gestioni che dovranno emettere fat- A Energas va anche la rete Spem, 13 punti vendita in Cam- tura; l’estensione improvvisa e contemporanea del ricorso alla pania. fattura elettronica; l’aumento dei costi delle transazioni con La rete Energas sale così intorno ai 300 punti vendita: 140 in pagamento elettronico. Alla luce di queste considerazioni – si capo alla “casa madre”, 87 Amegas, 44 Uga (al 70%), 12 Gas legge nel documento programmatico – è fondata la richiesta Auto Sud (al 50%), più i 24 Semeraro e i 13 Spem. (25/10) di prevedere un avvio della normativa scaglionata per alcune categorie di partita Iva, in modo da far andare a regime il nuo- Fattura elettronica, il punto dell’UP vo sistema e procedere gradualmente all’applicazione univer- Spinaci: bene, ora estenderla a tutti sale ai soggetti obbligati”. L’obbligo di fatturazione elettronica è un’opportunità per le In allegato la relazione e il documento programmatico. (24/10) imprese e un potente strumento contro le frodi, e va esteso a tutti per “chiudere il cerchio” della lotta all’illegalità. Così il Rete carburanti, il protocollo Retitalia-Gestori presidente UP Claudio Spinaci ha aperto il convegno svoltosi Retitalia e le organizzazioni dei gestori (Faib, Fegica e Figisc) questa mattina a Roma sulla fatturazione elettronica. hanno sottoscritto un protocollo d’intesa di condivisione del A distanza di tre mesi dalla partenza dell’obbligo della fattu- quadro normativo di riferimento (norme e accordi collettivi) razione elettronica per le cessioni di benzina e gasolio motori, relativo alla distribuzione carburanti, in particolare per gli im- l’Unione Petrolifera ha voluto fare un primo bilancio su quanto pianti di rete ordinaria. Il documento (disponibile in allegato) è si è fatto e quanto ancora si può fare per un utilizzo ottimale stato ratificato questa mattina in una riunione. di uno strumento che si ritiene essenziale nel contrasto alle Si tratta, prosegue la nota, di un primo significativo esempio frodi Iva, portando l’esperienza delle proprie associate agli altri per il settore con il quale le parti intendono dare il proprio settori che partiranno il prossimo 1° gennaio. esplicito riconoscimento alle regole del gioco vigenti ed offrire Nel corso del workshop è emerso che, nel trimestre luglio-set- in questo modo a tutto il settore un contributo tangibile volto tembre 2018, complessivamente sono state emesse intorno a contrastare ogni comportamento illegittimo ed il dilagante ai 3 milioni di e-fatture, a fronte di quasi 10 miliardi di litri di fenomeno dell’illegalità ad ogni livello della filiera. benzina e gasolio motori venduti per un importo totale stima- Lo scopo dichiarato è “che comportamenti irrispettosi della to, nei vari passaggi commerciali, in circa 25 miliardi di euro. 8 normativa vengano finalmente penalizzati e impedire che tali Introducendo i lavori, il presidente dell’Unione Petrolifera,
Claudio Spinaci, ha detto che “la fatturazione elettronica è Carburanti, i gestori incontrano uno strumento per noi particolarmente importante in quan- i deputati 5 Stelle DAY 2 to, insieme alle altre misure introdotte con le ultime Leggi di Una delegazione di Faib Fegica e Figisc, composta dai presi- Bilancio (DAS elettronico, corrispettivi telematici, pagamen- denti e direttori delle Federazioni, ha incontrato alla Camera ti tracciati e GPS sulle autobotti) permetterà di tracciare, il capogruppo parlamentare dei 5 Stelle Francesco D’Uva e i sia in termini fisici che finanziari, tutte le cessioni lungo la membri della commissione Attività produttive, con il capo- filiera dei carburanti, non solo per reprimere, ma soprattut- gruppo Andrea Vallascas. DAY 3 to per prevenire i fenomeni di illegalità. Obiettivo peraltro Ai rappresentanti del movimento 5 Stelle, si legge in una nota confermato dalle Legge di Bilancio in discussione”. Faib, le Federazioni hanno illustrato i principali dossier del set- “Un sentito ringraziamento – ha proseguito - va all’Agenzia tore, a partire dalla mancata ristrutturazione della rete, dovuta delle Entrate che ha svolto un lavoro eccellente, mostran- agli enormi ritardi della riforma varata solo nel 2017, al sotto- dosi sempre molto disponibile ad ascoltare le nostre proble- dimensionamento degli erogati rispetto alla media europea, matiche, i nostri dubbi e le nostre proposte, e mettendo a alla polverizzazione della rete, alla frammentazione dei mar- punto un sistema che è risultato semplice ed efficace”. chi operanti che sta portando alla destrutturazione della rete “Ora, per cogliere appieno i benefici attesi in termini di ef- e all’abbandono del mercato della distribuzione petrolifera ficienza, ha spiegato Spinaci - bisognerà attendere che il in Italia da parte delle grandi compagnie petrolifere come la sistema di fatturazione elettronica sia esteso a tutti i pro- Shell, la Total, la Erg e la Esso. (9/11) dotti e a tutti i clienti professionali, eliminando la necessità di mantenere attive entrambe le modalità, cartacea e digi- Carburanti, EG Group sbarca in Australia tale. Per quanto riguarda l’efficacia nella lotta all’illegalità, Dopo lo sbarco negli Usa dello scorso febbraio (v. Staffetta occorrerà sfruttare tutte le potenzialità del nuovo sistema 20/04), EG Group allarga il proprio raggio d’azione all’Au- che permetterà di potenziare i processi di controllo e di fo- stralia. Il gruppo che ha acquistato lo scorso anno il “maxi calizzare, con appositi alert, l’attenzione sui soggetti più a pacchetto” di impianti Esso in Italia (v. Staffetta 14/06/17) rischio e sulle liquidazioni dell’IVA. La fatturazione elettro- ha infatti firmato un accordo vincolante con l’australiana nica – ha quindi concluso – dovrà quindi dialogare con gli Woolworths Group per l’acquisizione di una rete di 540 altri strumenti sopracitati per poter “chiudere il cerchio” dei punti vendita “Woolworths Petrol” per 1,725 miliardi di controlli”. (25/10) dollari. Il bilancio Woolworths Group chiuso il 30 giugno 2018 ha EG Italia, i gestori protestano registrato 4,8 miliardi di dollari di entrate e un erogato di Faib, Fegica e Figisc, a seguito dell’incontro avuto con EG su 3,6 miliardi di litri di carburanti. Woolworths Petrol impiega diverse criticità riscontrate in merito all’applicazione dell’ac- circa 4.000 persone. cordo sottoscritto tre mesi fa (v. Staffetta 30/07), hanno Nell’ambito della transazione, EG Group e Woolworths formalizzato al gruppo “il loro disappunto e messo in chiaro hanno stipulato un accordo commerciale di 15 anni che ri- le contestazioni avanzate”. guarda carte fedeltà, rimborso degli sconti sui carburanti e I gestori hanno ricordato che “l’accordo sottoscritto tre fornitura all’ingrosso. Le caratteristiche principali dell’alle- mesi fa poggia su alcuni elementi fondamentali: tra essi, il anza includono: primo a emergere è il rispetto e la dignità dei gestori, che, EG Group ha 4.700 punti vendita in Europa e Nord Ameri- evidentemente, continua ad essere ritenuta dall’azienda – ca, impiega oltre 28.500 persone e opera con i marchi Esso, nonostante le professioni di fede sulla centralità del Gesto- BP, Shell, Carrefour, Louis Delhaize, SPAR, Starbucks, Burger re – come terminale inintelligente di politiche commerciali King, KFC, Greggs, Pomme de Pain, Subway, Turkey Hill, costruite a tavolino” Loaf ‘N Jug e Kwik Shop. Le associazioni contestano “un’interpretazione dell’accordo Con la nuova acquisizione EG Group detiene e gestisce cir- univoca, contraddittoria, riduttiva, fiscale fino al parossismo ca 5.250 siti tra Europa, Stati Uniti e Australia. e fuori da ogni ragionevole dialettica fra le Parti”. Mohsin Issa, fondatore e co-ceo di EG Group, ha commen- In tema di prezzi, le federazioni rimarcano a EG i contenuti tato: “Siamo il principale rivenditore indipendente di ben- normativi e quelli derivanti dagli accordi sindacali che “la- zina in Europa e stiamo riscuotendo un grande successo scia libero il rivenditore di fissare il prezzo al pubblico e, nel negli Stati Uniti. Le attività Woolworths rappresentano una contempo, vieta al fornitore in esclusiva (per poter rimanere fantastica opportunità per far crescere ulteriormente la no- tale) di obbligare il rivenditore a rispettare un prezzo impo- stra presenza internazionale e offrire la migliore esperienza sto: ciò determinerebbe – secondo il legislatore nazionale di vendita al dettaglio in una nuova area”. e comunitario – una decadenza dalla deroga ad effettuare EG Group si è servita di Citigroup come lead financial advisor singole transazioni senza ottenere, in via preventiva e su e di Barclays come consulente finanziario. Nell’ambito dell’o- 9 tutti gli atti, l’approvazione dell’Unione Europea”. (30/10) perazione, EG Group ha ricevuto finanziamenti da un gruppo
bancario guidato da Barclays. situazione di fibrillazione” che stanno caratterizzando l’avvio Lo scorso settembre EG Group ha acquisito 225 punti vendita della nuova esperienza societaria legata all’acquisto della rete DAY 2 negli Usa a marchio Minit Mart. (12/11) TotalErg. Essendo ormai sotto gli occhi di tutti “la mancanza di una strategia chiara e di progetti di respiro e politiche di Carburanti: a Eni, Q8 e Api la gara Poste marketing che - contrariamente a quanto dovrebbero - esau- Poste italiane ha aggiudicato a Eni, Q8 e Api il bando per la riscono la loro spinta, almeno sulla rete di distribuzione, con fornitura di 28 milioni di litri di carburanti tramite fuel card da l’utilizzo della sola leva del prezzo”. Con un differenzialeDAYche 3 utilizzarsi presso la rete di punti vendita da circa 36.000 veicoli, si spinge così in alto da arrivare -fra le vendite effettuate in tra automezzi e motomezzi di Poste Italiane. modalità self e quelle in modalità servita- a 35-40 €cent/lt. Che La Save Spa ha bandito una gara per la fornitura di gasolio per si traduce, “in una sottrazione delle potenzialità di vendita autotrazione e riscaldamento presso gli aeroporti Marco Polo dei Gestori sempre più confinati ad essere meri spettatori dei di Tessera Venezia, A. Canova di Treviso, Valerio Catullo di Ve- processi distributivi ed in una profittabilità consistente riser- rona Villafranca e Gabriele d’Annunzio di Brescia Montichiari. vata solo all’Azienda”. Tra l’altro in presenza di una involu- Valore totale stimato, Iva esclusa, 3.441.164,55 euro. Termine zione nel sistema delle relazioni industriali intervenuta dopo per il ricevimento delle offerte 11 dicembre. (15/11) la trasformazione di TotalErg in Italiana Petroli e nei rapporti (accompagnata da un’assenza di risposte) e dalla difficoltà di Carburanti in autostrada, Fegica scrive raggiungere una sintonia fra “vecchio e nuovo”. E soprattutto a Governo e Parlamento che di una grande difficoltà -dopo circa un anno- a ridefinire Ottenere il rinnovo degli accordi collettivi aziendali Eni scaduti compiti, ruoli e strategie. nel 2011, con adeguamento del margine di gestione e ripristi- Per questi motivi (e per altri che, per brevità ma non per gra- no del prezzo massimo di rivendita, ritorno a un prezzo equo e vosità sono stati omessi, le tre organizzazioni si augurano che competitivo anche presso le aree di servizio autostradali. Que- il “gruppo Api” possa avviare su questi temi quella riflessione ste le richieste contenute in una lettera che la Fegica ha invia- attesa da mesi e possa fornire risposte credibili in tempi ristret- to, per conto dei gestori autostradali Eni, ai ministri Toninelli tissimi. Al fine di arrivare alla definizione di un accordo unico, e Di Maio, ai presidenti delle commissioni parlamentari com- valido per entrambe le reti (ex Api ed ex TotalErg), sia su rete petenti e ai presidenti delle Regioni lungo le quali si snoda la ordinaria che autostradale. (21/11) A14, tratta per la quale Fegica ha condotto un’analisi relativa ai prezzi Eni. (21/11) Api, i sindacati proclamano sciopero Dopo quella dei gestori (v. Staffetta 21/11), arriva nei confronti Dura lettera dei gestori ad Api: di Api anche la protesta dei sindacati confederali che non si “senza risposte si va verso chiusura impianti” limitano a minacciare iniziative ma passano subito ai fatti. Le “Non siamo più in condizione di attendere altro tempo: oc- segreterie nazionali di Filctem-Cgil Femca-Cisl Uiltec-Uilt han- corrono interventi immediati che ridiano certezza alle gestioni: no proclamato per il 3 dicembre 8 ore di sciopero di tutti i tanto di rete ordinaria quanto di quella autostradale” Questo lavoratori di Api e Italiana Petroli. L’agitazione arriva, si legge il passaggio chiave di una lunga lettera inviata ieri congiun- in una nota diffusa ieri sera, dopo avere “esperito la procedura tamente da Faib, Fegica e Figisc/Anisa al presidente, all’am- di raffreddamento così come previsto dalla legge 83/2000 con ministratore delegato e al direttore rete di Api spa (v. testo esito negativo”. allegato). Con l’annuncio “della ferma determinazione di pro- L’iniziativa, sottolineano i sindacati in una lettera inviata per clamare una chiusura degli impianti a partire da quelli in au- conoscenza anche ai ministeri del Lavoro, dello Sviluppo eco- tostrada, e della denuncia delle chiusure dell’Azienda, le viola- nomico e a Confindustria Energia, “si rende necessaria per zioni degli Accordi e delle norme poste a garanzia del settore, rimuovere l’atteggiamento assunto dalla società che rifiuta la mancata applicazione degli impegni assunti dalla medesima ogni confronto sul piano industriale e sugli assetti organizza- Azienda nei confronti delle Concessionarie in termini di pri- tivi derivanti dall’acquisizione di TotalErg da parte dell’Api, a cing e non solo e del tentativo di ribaltare sui Gestori oneri ed distanza di circa un anno dall’avvenuta operazione societaria adempimenti che i Gestori non hanno assunto. Chiusura degli e dell’accordo sottoscritto presso il ministero dello Sviluppo impianti che verrà replicata anche sulla rete ordinaria qualo- economico”. ra l’Azienda non chiarisca come intende restituire il 10% del Lo sciopero, si legge ancora, avrà svolgimento con l’inizio della margine sottratto a tutti i gestori ex Api-Ip e continui a taglia- giornata di lavoro e terminerà alla fine della stessa. Per i lavora- re il riconoscimento cali allineando il rimborso nel rispetto dei tori organizzati a turni avvicendati, lo sciopero riguarderà ogni tempi previsti nell’accordo”. turno di lavoro. Facendo seguito, si fa notare, alla copiosa, pregressa corri- Lo sciopero, specificano i sindacati, avverrà nel rispetto di spondenza, alle riunioni tenute negli scorsi mesi, che non han- quanto previsto dalle leggi 83/2000 e 46/90, garantendo, nel 10 no prodotto alcun risultato ed al perdurare di una “palpabile rispetto degli accordi sull’assetto impianti, il presidio delle at-
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