Unione dei Comuni Bassa Romagna - giovedì, 22 agosto 2019

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Unione dei Comuni Bassa Romagna - giovedì, 22 agosto 2019
Unione dei Comuni Bassa Romagna
      giovedì, 22 agosto 2019
Unione dei Comuni Bassa Romagna - giovedì, 22 agosto 2019
Unione dei Comuni Bassa Romagna
                                                     giovedì, 22 agosto 2019

Prime Pagine

 22/08/2019   Il Sole 24 Ore                                                                          4
 Prima pagina del 22/08/2019
 22/08/2019   Italia Oggi                                                                             5
 Prima pagina del 22/08/2019
 22/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                 6
 Prima pagina del 22/08/2019
 22/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                      7
 Prima pagina del 22/08/2019

Il Resto del Carlino Ravenna

 22/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                            8
 «Spazi più ampi nel canile dell' Unione»
 22/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                            9
 BAGNACAVALLO FILM 'UNA NOTTE DI 12 ANNI'
 22/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                            10
 Arte, chiude lunedì l' edizione 2019 di 'Terrena'
 22/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                            11
 Libri: il sesso nella tradizione popolare
 22/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                            12
 Grande festa per i 105 anni di Aldina
 22/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                            13
 L' ultima Festa dei Vicini 2019 Un' occasione per conoscersi
 22/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                            14
 La Sagra del Tortellone aiuta lo Ior
 22/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                            15
 Animali esotici? Vanno denunciati
 22/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                            16
 Fantasia di musiche dal mondo Le Croque Madame trio in giardino

Corriere di Romagna Ravenna

 22/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 18                                       17
 LUGO, PAROLA D' ORDINE RISCATTO
 22/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 27                                       18
 BAGNACAVALLO
 22/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 27                                       19
 LUGO

 22/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                       20
 Oltre 400mila euro dalla Regione per quattro progetti di forestazione

 22/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                AMALIO RICCI GAROTTI   21
 «Il problema viabilità non è mai stato risolto»
Unione dei Comuni Bassa Romagna - giovedì, 22 agosto 2019
22/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                                22
 Flavia "Aldina" Zonnari ha spento 105 candeline
 22/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                                23
 Lugo Summer Live tributo agli Skiantos e ad Aretha Franklin
 22/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                                24
 Sagra delle sfogline al via Sabato l' attesa sfida con il matterello

La Repubblica Bologna

 22/08/2019   La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 2                                             25
 La caccia del Fisco

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 22/08/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 19                                                         26
 Assegno Inps al via per oltre 10mila dipendenti Pa

 22/08/2019   Italia Oggi Pagina 22                                        MATTEO BARBERO      27
 Diritti di rogito È una Odissea

 22/08/2019   Italia Oggi Pagina 22                                                            28
 Quota 100, nella p.a. oltre 10 mila domande
 22/08/2019   Italia Oggi Pagina 26                                     LORENZO ALLEGRUCCI     29
 Le centrali del latte? Senza p.a.
 22/08/2019   Italia Oggi Pagina 27                                            LUIGI OLIVERI   30
 In comune poche ferie arretrate
Unione dei Comuni Bassa Romagna - giovedì, 22 agosto 2019
[ § 1 § ]

            giovedì 22 agosto 2019
                                                     Il Sole 24 Ore

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Unione dei Comuni Bassa Romagna - giovedì, 22 agosto 2019
[ § 2 § ]

            giovedì 22 agosto 2019
                                                        Italia Oggi

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Unione dei Comuni Bassa Romagna - giovedì, 22 agosto 2019
[ § 3 § ]

            giovedì 22 agosto 2019
                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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Unione dei Comuni Bassa Romagna - giovedì, 22 agosto 2019
[ § 4 § ]

     giovedì 22 agosto 2019
                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 7
Unione dei Comuni Bassa Romagna - giovedì, 22 agosto 2019
[ § 1 4 5 7 2 5 3 0 § ]

                          giovedì 22 agosto 2019
                          Pagina 42

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                          Il Resto del Carlino Ravenna

                          «Spazi più ampi nel canile dell' Unione»
                          La struttura di Bizzuno dovrà adeguarsi alla normativa. Ospita circa 100 cani

                          NOVITÀ in vista per il canile comprensoriale di Bizzuno, frazione di Lugo.
                          L' Unione dei Comuni della Bassa Romagna sta infatti facendo le
                          necessarie valutazioni per adeguare la struttura alla nuova normativa
                          regionale, che prevede spazi più ampi per i canili che hanno tanti ospiti
                          come quello di Bizzuno, che serve tutta l' Unione dei Comuni. Al canile,
                          gestito dal Cinoservizio, lavorano 3 dipendenti e una ventina di volontari. I
                          cani ospitati sono in media un centinaio, l' area è ampia, con box più
                          piccoli e più grandi e un grande spazio per lo sgambamento, e la gestione
                          riceve continuamente espressioni di ammirazione, perché i volontari del
                          Cinoservizio li curano davvero bene, con amore e attenzione alle
                          esigenze di ogni amico a 4 zampe. Quindi non c' è nulla che non va al
                          canile di Bizzuno, c' è solo la necessità, peraltro non impellente, di
                          adeguarlo alle nuove normative regionali. «STIAMO lavorando», spiega
                          Paola Pula, sindaco di Conselice e referente per l' ambiente dell' Unione
                          dei Comuni, «a un progetto di ampliamento del canile. La nuova
                          normativa regionale prevede infatti spazi più ampi per i cani, quindi
                          stiamo valutando in particolare l' ampliamento dei box. Ma, appunto,
                          siamo nella fase di valutazione, da cui poi scaturirà il progetto. Quindi l'
                          ampliamento non sarà immediato, anche se per realizzarlo abbiamo già
                          accantonato 100mila euro in due anni». Il canile è una struttura di
                          proprietà dell' Unione dei Comuni, che ospita anche l' Infermeria Felina, che invece è un' iniziativa esclusivamente dell'
                          Enpa (ente nazionale protezione animali). Anche per l' infermeria, sottolinea Paola Pula, «ci siamo comunque dati da
                          fare, migliorando gli ambienti e gli spazi a disposizione, e continueremo a fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità».
                          Va precisato che l' Infermeria Felina non è un 'gattile', ma, appunto, un' infermeria, dove vengono accolti mici
                          incidentati o con problemi di salute, oltre a molte nidiate di gattini abbandonati. IN OGNI Caso, sia al canile che all'
                          infermeria, ci sono sempre tanti 'amici pelosi' da adottare, quindi una visita è sempre gradita, oltre che opportuna per
                          chi desidera avere una compagnia davvero fedele. E in entrambe le strutture c' è anche la possibilità dell' adozione a
                          distanza, che va incontro a chi si innamora di un cane o di un gatto ma non ha lo spazio adeguato per portarlo con sé.
                          In questi casi, viene data la possibilità di andare a trovare regolarmente il 'peloso' scelto e trascorrere con lui il tempo
                          che si desidera. Lorenza Montanari © RIPRODUZIONE RISERVATA© RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 8
Unione dei Comuni Bassa Romagna - giovedì, 22 agosto 2019
[ § 1 4 5 7 2 5 3 2 § ]

                          giovedì 22 agosto 2019
                          Pagina 42

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                          Il Resto del Carlino Ravenna

                          BAGNACAVALLO FILM 'UNA NOTTE DI 12 ANNI'

                          PER la rassegna estiva Bagnacavallo a l c i n e m a a l P a r c o d e l l e
                          Cappuccine questa sera sarà la volta del film di Àlvaro Brechner 'Una
                          notte di 12 anni', pellicola di denuncia sulla dittatura uruguayana degli anni
                          Settanta. Le proiezioni iniziano alle 21.30. L' arena è in via Berti 6 a
                          Bagnacavallo.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
Unione dei Comuni Bassa Romagna - giovedì, 22 agosto 2019
[ § 1 4 5 7 2 5 3 1 § ]

                          giovedì 22 agosto 2019
                          Pagina 43

                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                         Il Resto del Carlino Ravenna

                          CONSELICE

                          Arte, chiude lunedì l' edizione 2019 di 'Terrena'

                          CHIUDE lunedì a Conselice l' edizione 2019 di Terrena, tracciati di land
                          art in Bassa Romagna con l' inaugurazione dell' opera Alma al Viento di
                          Oscar Dominguez, installata nel Canale dei Mulini di San Patrizio a
                          Conselice. Dalle 19 sarà recuperato infatti il 5° movimento, rimandato per
                          maltempo, dei sei tracciati che il Festival di Land Art ha lasciato sul
                          territorio della Bassa Romagna nella sua seconda edizione. Dopo i saluti
                          del sindaco Paola Pula l' artista Oscar Dominguez presenterà la sua
                          opera realizzata con materiali naturali. L' inizio del percorso si trova in
                          corrispondenza del Mulino di San Patrizio, in Via Selice, 2. Oscar
                          Dominguez propone l' installazione semipermanente Alma al viento, una
                          nuova opera d' arte ambientale in dialogo con la natura, con la sua
                          mutevolezza e la sua bellezza estetica.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 10
[ § 1 4 5 7 2 5 3 3 § ]

                          giovedì 22 agosto 2019
                          Pagina 43

                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino Ravenna

                          BARBIANO

                          Libri: il sesso nella tradizione popolare

                          IL NUOVO parco Domenico Conti di Barbiano d i Cotignola, in via
                          Quasimodo, ospita un appuntamento che garantisce tante risate e la
                          possibilità di scoprire numerosi aneddoti della tradizione popolare:
                          domani dalle 20 è in programma 'Il sesso e la Romagna'. Si comincia con
                          un assaggio di vini di Romagna allestito da Terre Cevico, mentre alle 21
                          gli autori Giuseppe Sangiorgi e Alfonso Nadiani, traendo spunto dai loro
                          libri racconteranno di sesso e amore nella Romagna popolare.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
[ § 1 4 5 7 2 5 3 4 § ]

                          giovedì 22 agosto 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                          Il Resto del Carlino Ravenna

                          MASSA LOMBARDA IL TRAGUARDO DI FLAVIA ZONNARI

                          Grande festa per i 105 anni di Aldina

                          GRANDE festa a Massa Lombarda. Ieri ha compiuto 105 anni la
                          massese Flavia Zonnari, detta 'Aldina'. Circondata dall' affetto di parenti e
                          amici, ha ricevuto anche la visita del sindaco Daniele Bassi che le ha
                          donato un mazzo di fiori e una pergamena a ricordo. La signora Aldina,
                          nata a Berra in provincia di Ferrara, in ottime condizioni di salute, vive
                          accudita amorevolmente dalla famiglia in via Imola da oltre cinquant' anni
                          e con la nascita del piccolo Nicolò è diventata trisavola. A lei gli auguri da
                          parte di tutta la comunità di Massa Lombarda.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                             Il Resto del Carlino Ravenna

                          VILLA PRATI APPUNTAMENTO DOMANI SERA

                          L' ultima Festa dei Vicini 2019 Un' occasione per conoscersi

                          DOMANI nella corte della chiesa delle Abbadesse, a Villa Prati, si terrà l'
                          ultimo appuntamento della Festa dei Vicini 2019. A partire dalle 19 i
                          residenti nella frazione potranno ritrovarsi per cenare assieme e
                          conoscersi meglio. Ci saranno tagliatelle e pizza fritta per tutti e gli ospiti
                          potranno portare dolci e vino da condividere con gli altri commensali.
                          Organizzano il Consiglio di Zona e l' associazione L' Incontro. Si invita a
                          raggiungere la sede dell' iniziativa in bicicletta mentre chi arriverà in auto
                          potrà parcheggiare nel cortile del civico 29. Dalle 18 alle 23 via
                          Abbadesse sarà chiusa al traffico fra gli incroci di via Guarno e vicolo
                          Tasselli. In caso di maltempo la festa si terrà presso la Câ di Prè, in via
                          Sinistra Canale Inferiore 103. Si concludono così gli appuntamenti della
                          Festa dei Vicini 2019, promossa dall' assessorato alla Partecipazione del
                          Comune e dai Consigli di Zona e che da giugno e per tutta l' estate ha
                          coinvolto più di mille cittadini in quindici ritrovi conviviali in strade, parchi e
                          aree private di Bagnacavallo e delle frazioni. Per informazioni: Ufficio
                          Cultura, 0545 280814; partecipazione @comune.bagnacavallo.ra.it.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                           Il Resto del Carlino Ravenna

                          S. PATRIZIO

                          La Sagra del Tortellone aiuta lo Ior

                          LA TRADIZIONALE Sagra del Tortellone Sanpatriziese, giunta alla 35°
                          edizione, prenderà il via sabato in piazza Mameli a San Patrizio d i
                          Conselice. Lungo tutto l' arco del weekend, fino a lunedì 26, ogni sera, si
                          potranno gustare ottime specialità gastronomiche romagnole, dove il
                          tortellone occupa il ruolo di ambasciatore (orari ristorante: sabato e lunedì
                          cena dalle 19.30; domenica pranzo dalle 12, con possibilità di asporto
                          dalle 11 fino alle 12, e cena anticipata alle 18.30). Spettacoli ed eventi ma
                          il protagonista è il tortellone con sfoglia tirata a mano dalle azdore dell'
                          Associazione Sagra del Tortellone Sanpatriziese. Sabato si comincia col
                          raduno cicloturistico Uisp dalle 7.30; la serata sarà allietata dalle note dell'
                          orchestra Ballaonda. Lunedì la gara podistica. Dal 1985 il ricavato viene
                          destinato all' Istituto Oncologico Romagnolo a sostegno delle attività di
                          assistenza, dei progetti di prevenzione e dei programmi di ricerca per la
                          lotta contro il cancro: un aiuto concreto e fondamentale, che ha
                          contribuito negli anni a devolvere a questa importante causa una cifra che
                          supera i 250.000 euro.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                          Il Resto del Carlino Ravenna

                          UNIONE DEI COMUNI L'OBIETTIVO È CREARE UNA SORTA DI ANAGRAFE

                          Animali esotici? Vanno denunciati

                          SE qualcuno, in Bassa Romagna, possiede un'oca egiziana, o un
                          granchio cinese, o magari una mangusta indiana, è tenuto a comunicarlo
                          al Ministero dell'Ambiente entro il 31 agosto. Lo prevede la nuova
                          normativa nazionale sulla detenzione di animali esotici, per la precisione
                          di specie animali esotiche invasive', che si possono tenere per
                          compagnia purchè se ne denunci il possesso. Significa forse che si
                          intende realizzare un'anagrafe' degli animali esotici, un po' come
                          l'anagrafe canina? «In un certo senso sì», risponde Lucia Poletti,
                          assessore lughese ai diritti degli animali, «fino ad ora non è mai esistita
                          una mappatura' di questo tipo di animali e non sappiamo quanto siano
                          diffusi sul nostro territorio. Di certo qualche esemplare ci sarà, penso ad
                          esempio alle tartarughe, quindi è bene, come prevede la normativa,
                          saperne di più, anche perché diverse specie di questo tipo sono molto
                          invasive». Cosa significa? «Che hanno una grande capacità di riprodursi
                          e più si riproducono più vanno a incidere sulla fauna e la flora locali,
                          intaccando l'ambiente naturale». Oltre a denunciarne il possesso, la
                          normativa infatti prevede che si impedisca la fuga o il rilascio
                          nell'ambiente naturale di questi animali e se ne impedisca la riproduzione.
                          Certo, i nomi di questi animali, riportati in un elenco redatto dalla Regione,
                          fanno sorridere, eppure sembra che non sia così raro trovarne nelle case
                          di privati. Che tipo di animale sarà, ad esempio, quello denominato erba degli alligatori', oppure la pianta dei
                          pappagalli', che sembrerebbero specie vegetali invece sono animali? E ancora, che aspetto avranno la balsamina
                          ghiandolosa' o il topo muschiato'? Un esemplare che più o meno tutti conoscono è invece la nutria, assai diffusa nelle
                          campagne romagnole ma in questo caso classificata come animale esotico. La denuncia di possesso è obbligatoria
                          in base al decreto legislativo che stabilisce che queste specie non possano essere detenute, allevate,
                          commercializzate, cedute, poste in condizione di riprodursi e rilasciate nell'ambiente. I possessori di animali da
                          compagnia appartenenti a specie esotiche invasive, non utilizzati a scopo commerciale, possono continuare a
                          custodirli fino a fine vita a condizione di denunciarne il possesso al Ministero. Le info si trovano nei siti internet della
                          Regione e dell'Unione dei Comuni. Lorenza Montanari

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 15
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                         Il Resto del Carlino Ravenna

                          BAGNACAVALLO

                          Fantasia di musiche dal mondo Le Croque Madame trio in giardino

                          IL BAGNACAVALLO Festival oggi fa tappa al giardino della Signora
                          Maria, in via Baccano 5, dove alle 21.30 si esibisce in concerto Le
                          Croque Madame trio. Il trio vocale, composto da Sabrina Mungari, Ilaria
                          Petrantuono e Debora Bettoli, prende il nome da un originale toast
                          francese e unisce vari ingredienti musicali attraverso le culture di diversi
                          paesi, quali Italia, Francia, Stati Uniti, Brasile, Sud America, Portogallo.
                          Questa formazione tutta al femminile propone al pubblico del
                          Bagnacavallo Festival un viaggio dallo swing alla bossa, fino ai canti
                          popolari del Sud Italia. In caso di maltempo, il concerto si svolge nella
                          chiesa del Suffragio, in via Trento Trieste a Bagnacavallo. L' ingresso è a
                          offerta libera. Info. e programma completo:
                          info@controsensobagnacavallo.it, cell.                 333.7981563 o
                          www.bagnacavallofestival.wordpress.com.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
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                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna Ravenna

                          LUGO, PAROLA D' ORDINE RISCATTO

                          LUGO Vacanze finite anche a Lugo. Ieri la squadra (nella foto Massimo
                          Fiorentini) si è ritrovata al PalaBanca dove lavorerà agli ordini del neo
                          coach Marcello Casadei. Dopo la retrocessione dello scorso anno, la
                          parola d' ordine è riscatto in casa biancoverde e l' obiettivo dichiarato
                          della società è quello di puntare ai play-off.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                         Corriere di Romagna Ravenna

                          BAGNACAVALLO

                          BAGNACAVALLO FESTIVAL Il giardino della Signora Maria ovvero la
                          casa della ceramista Anna Tazzari (che della Signora Maria è creatrice),
                          in via Baccano 5, ospiterà alle 21.30, gli intrecci vocali della formazione al
                          femminile Le Croque Madame trio

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 18
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna Ravenna

                          LUGO

                          CINEMA La rassegna Arena del Carmine, prosegue, al Chiostro del
                          Carmine, alle 21.15 con la proiezione del film, in anteprima nazionale,
                          Wild Rose di Tom Harper ( in lingua originale con sottotitoli in italiano).

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
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                          giovedì 22 agosto 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                         Corriere di Romagna Ravenna

                          Oltre 400mila euro dalla Regione per quattro progetti di forestazione
                          Diradamento dei boschi per favorire il rinnovo delle alberature e accrescere la resistenza alle avversità e ai
                          cambiamenti climatici. Conservazione di edifici rurali lungo i percorsi escursionistici

                          FAENZA Cinque milioni e mezzo di euro per la salvaguardia di boschi e
                          radure della Regione. Di questi una fetta sono destinati al territorio
                          faentino e lughese. Gli interventi in particolare verranno effettuati nei
                          comuni di Casola, Brisighella e Conselice. SONO 49 I PROGETTI Il
                          mantenimento del polmone verde della regione e la necessità di
                          riqualificare alcuni ambienti che condizioni atmosferiche e ambientali
                          mettono a rischio, è una delle priorità della Regione che ha realizzato in
                          tutte le province una serie di progetti, esattamente 49, finalizzati ad
                          accrescere la resilienza - ovvero la capacità dei sistemi di adattarsi ai
                          cambiamenti - e il pregio ambientale delle aree forestali. Gli interventi
                          hanno come obiettivo conservare gli habitat naturali, la biodiversità e gli
                          antichi edifici testimoni della vita agraria dell' Appennino, a partire da quelli
                          un tempo utilizzati per essiccare le castagne; riqualificare quattro "boschi
                          in pianura", veri e propri polmoni verde alle porte di città e dei centri
                          abitati uno dei quali si trova a Conselice. In particolare, alla provincia di
                          Ravenna la Regione ha destinato 416 mila euro per realizzare quattro
                          interventi. PATRIMONIO DA TUTELARE «I boschi sono il grande
                          patrimonio verde dell' Emilia-Romagna - afferma l' assessora regionale
                          Paola Gazzolo -, cresciuto del 20% negli ultimi 30 anni e arrivato ad
                          occupare 600 mila ettari della superficie regionale: l' obiettivo è
                          valorizzarli e renderli sempre più attraenti e fruibili in chiave turistica o
                          ricreativa, recuperando anche elementi del paesaggio rurale che
                          costituiscono il tratto dell' identità e la storia delle popolazioni dell'
                          Appennino. E da progetti come questi - chiude - che si possono compiere
                          passi avanti importanti per l' ambiente, le aziende agricole e il futuro
                          stesso sia della montagna sia della pianura». I PROGETTI NEL RAVENNATE Il territorio ravennate beneficerà di 416
                          mila euro per quattro progetti di forestazione. Si tratterà di lavori per diradamento dei boschi per favorire il rinnovo
                          delle alberature e accrescere la resistenza alle avversità e ai cambiamenti del clima, oltre che per conservare edifici
                          rurali presenti lungo i percorsi escursionistici in Comune di Brisighella, nella località Ca' Malanca, Prati, Castagneto di
                          Vigo, Castagneti di Malanca e in altri punti del complesso forestale "Alto Lamone" (119.541), oltre che nella Tenuta "I
                          Boschi di Villa Corte" di proprietà dell' Asp Romagna Faentina (141.317 euro); nel complesso forestale "Alto Lamone"
                          in Comune di Brisighella, e nel complesso forestale "Alto Senio", in comune di Casola Valsenio (100.700). A
                          Conselice, sarà riqualificato il "bosco in pianura" che si affaccia sull' area di via Dalle Vacche, adiacente al municipio
                          (54.995). Si eliminerà la vegetazione instante, verranno realizzate piccole strutture per ospitare la nidificazione della
                          fauna e sarà creato un percorso didattico ed escursionistico.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 20
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                          giovedì 22 agosto 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna Ravenna

                          «Il problema viabilità non è mai stato risolto»
                          Antonella Brini interviene sulla questione dei parcheggi selvaggi che da anni creano disagi

                                                                                                                            AMALIO RICCI GAROTTI
                          MASSA LOMBARDA Sulla situazione viabilità a Massa Lombarda
                          interviene Antonella Brini, capogruppo di Uniti per Massa. Dopo aver
                          appreso dal Corriere Romagna un mese fa della determinazione del
                          sindaco Daniele Bassi, ad affrontare un "rivoluzionario" riordino della
                          viabilità, con l' istituzione di sensi unici, indispensabili per far spazio agli
                          stalli, in modo da eliminare le diffuse e frequenti consuetudini di diversi
                          massesi a parcheggiare la propria auto sui marciapiedi, la Brini
                          sollevaalcune obiezioni. «Non credo che, con tutta la buona volontà, il
                          sindaco Daniele Bassi, in collaborazione con il nostro distaccamento di
                          Polizia Locale, riesca a rimettere ordine togliendo tutti quegli automezzi
                          dai marciapiedi, una anomalia tutta massese». Problema vecchio
                          Rifacendosi poi alla legislatura precedente, cita l' interessamento
                          espresso più volte dal capogruppo di "Per Massa", Alberto Buscaroli,
                          sfociato in un nulla di fatto, sottolineando che «dopo tre mandati, mi
                          domando e domando al sindaco, come mai gli agenti della polizia locale
                          non siano mai intervenuti a questa sorta di normalizzazione delle soste,
                          riguardanti diverse strade, in particolare Via Dante Alighieri, Via Gramsci,
                          Via Turati, Via Vicini, Via Marchetti ,dove risiedo. Come mai salta fuori
                          adesso? A proposito nella mia strada, trafficatissima ed a senso
                          alternato, anche per essere vicino alle scuole elementari, causa la sosta
                          dial meno dieci veicoli sul lato Nord, la carreggiata stretta, obbliga uno dei
                          due veicoli in direzione contraria, a fermarsi. Dato che il problema è
                          consolidato da tempo come giustifica il sindaco il fatto di non aver
                          provveduto, eserci tando opera di convinzione (o prevenzione) nei
                          confronti dei proprietari dei veicoli fuori regola, in massima parte provvisti
                          di cortili più che sufficienti ad ospitare i rispettivi automezzi?». La proposta «Evidentemente, come mi risulta, qualche
                          raro tentativo dell' Amministrazione comunale per evitare l' uso improprio dei marciapiedi - prosegue Brini - avrebbe
                          scatenato raccolte di firme bloccando il provvedimento. Il nostro gruppo è prontoa fornire un contributo per affrontare
                          e risolvere questo problema, magari discutendolo in una apposita commissione, la cui istituzione è stata da noi
                          sollecitata, per affrontare i problemi del territorio, in particolare la viabilità e la raccolta rifiuti».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 21
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                          giovedì 22 agosto 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                         Corriere di Romagna Ravenna

                          Flavia "Aldina" Zonnari ha spento 105 candeline

                          MASSA LOMBARDA Traguardo incredibile e festa grande ieri per i 105
                          anni della massese Flavia Zonnari, detta "Aldina". Circondata dall' affetto
                          di parenti e amici, ha ricevuto anche la visita del sindaco Daniele Bassi
                          che le ha donato un mazzo di fiorie una pergamena a ricordo. La signora
                          Aldina, nata a Berra in provincia di Ferrara, in ottime condizioni di salute,
                          vive accudi ta amorevolmente dalla famiglia in via Imola da oltre cinquant'
                          anni e con la nascita del piccolo Nicolò è diventata trisavola. A lei sono
                          andati gli auguri da parte di tutta la comunità di Massa Lombarda.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                          giovedì 22 agosto 2019
                          Pagina 33

                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna Ravenna

                          Lugo Summer Live tributo agli Skiantos e ad Aretha Franklin

                          LUGO Quarto appuntamento con i concerti del Lugo Summer Live.
                          Domani e sabato protagonisti alle 21.30 in piazza Martiri a Lugo i
                          Monotoni Skiantos Tribute e la Lady Soul band. Domani tocca ai
                          Monotoni Skiantos Tribute. Gli Skiantos hanno formato la migliore cover
                          band di loro stessi, siccome nel gruppo troviamo Granito Morsiani, Luca
                          Tornado, Gianluca La molla e Max Magnus, alcuni dei veri componenti
                          della mitica band bolognese. Da "Le sbarbine" a "Sesso & karnazza", da
                          "Kakkole" a "Ti amo terrone", gli Skiantos ripropongono i loro classici più
                          conosciuti. I Monotoni sono Luca "Tornado" Testoni (chitarra, voce),
                          Massimo "Magnus" Magnani (basso, voce), Roberto "Granito" Morsiani
                          (bat teria, voce), Gianluca "Lamolla" Schiavon (batteria, voce). Sabato
                          invece serata all' insegna del soul, dedicata alla musica di Aretha Franklin
                          con il gruppo Lady Soul. Aretha con le sue canzoni e la sua espressività
                          ha saputo indirizzare idee e tendenze musicali sin dalla fine degli anni
                          Cinquanta. La voce calda e carica di struggente aggressività "Regina del
                          soul" raccontava le sfumature della musica che risuonava nella città
                          industriale di Detroit: blues, soul, jazz, rock, sonorità che la giovane
                          cantante seppe convogliare anche nei successivi brani di carattere pop.
                          La band è composta da Elena Giardina (voce), AlessioAlberghini (sax),
                          Giacomo Fantoni (chitarra), Valerio Chetta (tastiere), Francesco Boni
                          (basso), Alberto Coda (batteria). I concerti sono a offerta libera. In caso
                          di maltempo il concerto verrà posticipato alla domenica; per informazioni
                          e prenotazioni contattare Lug - La birreria del Pava glione al numero 333
                          4750066, email borgodibagna@gmail.com.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 23
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                          giovedì 22 agosto 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                          Corriere di Romagna Ravenna

                          Sagra delle sfogline al via Sabato l' attesa sfida con il matterello

                          MASSA LOMBARDA Al via stasera la 34esima Sagra delle sfogline che
                          proseguirà fino al 28 nell' area Feste di Via Rabin. La festa, organizzata
                          dalla Pro Loco, avrà il suo momento clou sabato 24 alle 20.30 con la
                          tradizionale sfida tra professionisti e non. «Si tratta - spiega Antonio
                          Falzoni ,Presidente della Pro loco - di una particolare manifestazione
                          legata ad una attività altrettanto speciale: fare la sfoglia con il matterello.
                          Questo significaper noivalorizzare e soprattutto mantenere una tradizione
                          che le generazioni attuali nonvogliono o non hanno il tempo di coltivare».
                          La gara tra le "sfogline", condotta come sempre da Mauro Marani, vedrà
                          in campo tre categorie di partecipanti: Dilettanti, Amatori e Professionisti
                          (nel 2018 sono stati 50 i concorrenti) che si sfideranno tra loro e saranno
                          giudicati da una giuria di esperti che stabilirà il vincitore. Al termine della
                          sfida tutti verranno premiati dalle autorità presenti alla serata con targhe e
                          prodotti vari forniti dalle aziende sponsor della manifestazione. «Come
                          ogni anno dedichiamo, alla presenza del sindaco Daniele Bassi e della
                          Vicesindaco Carolina Ghiselli, una serata (il 26) alle persone affette da
                          patologie senili od in disagio sociale - aggiunge Falzoni - Un momento di
                          solidarietà verso le persone in difficoltà, molto gradito dalle persone
                          ospiti». La sagra significa impegno e soprattutto lavoro per tantissimi
                          volontari, in parte adibiti al servizio ai tavoli, in parte addetti alla cucina;
                          che Falzoni ringrazia «per la loro opera fondamentale per la buona
                          riuscita della manifestazione».A.R.G.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
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                          giovedì 22 agosto 2019
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                                                                   La Repubblica (ed. Bologna)
                                                                                La Repubblica Bologna

                          La caccia del Fisco
                          Controlli su chi non paga a Bologna calano gli incassi

                          In gergo si chiamano « segnalazioni qualificate » e funzionano così: un
                          Comune scova i suoi furbetti che non pagano le tasse locali, come l' Imu
                          sulla casa o la tassa sui rifiuti. Già che c' è, segnala i nomi più sospetti all'
                          Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza evidenziando che, forse,
                          servono controlli più approfonditi sul mancato pagamento di tasse statali:
                          irregolarità nella dichiarazioni Irpef, evasione dell' Iva e così via. I segugi
                          del Fisco si muovono e tutto quello che l' Erario recupera da questi clienti
                          - loro malgrado - viene restituito ai sindaci che hanno segnalato
                          attraverso i loro uffici contabili. Un meccanismo virtuoso, ancora a
                          macchia di leopardo in Italia ( sono una stragrande minoranza le
                          amministrazioni impegnate nel protocollo sottoscritto anche dall' Anci) che
                          ha portato ad agosto, nella sola provincia di Bologna, al versamento da
                          parte del ministero dell' Economia di un milione e 700 mila euro nelle
                          casse di tredici Comuni, capoluogo compreso. I Comuni più virtuosi Gran
                          parte del merito, per quanto riguarda il gruzzoletto raccolto nel
                          Bolognese, spetta a San Giovanni in Persiceto, il Comune più virtuoso in
                          Italia da questo punto di vista, che ha incassato pochi giorni fa un milione
                          e mezzo di euro. Subito dietro c' è Bologna con 75 mila euro e, al terzo
                          posto, Castel San Pietro Terme con 70 mila. Da segnalare anche gli
                          incassi di Castenaso ( 30 mila) e Zola Predosa ( 12 mila), l' ultima delle
                          amministrazioni locali a superare le quattro cifre. Il "caso Bologna"
                          Palazzo d' Accursio, nello specifico, incassa appunto 75 mila euro, frutto
                          delle segnalazioni dei furbetti agli enti competenti. Una cifra decisamente più bassa dei 246 mila euro raccolti grazie
                          al lavoro svolto nel 2017. Così come è inferiore alla mole di denaro ottenuta da altri importanti Comuni italiani: da
                          Milano (745 mila euro) a Torino (820 mila), da Firenze (153 mila) a Genova (760 mila). I migliori in regione Fuori
                          Bologna, l' esempio più virtuoso è quello di Modena, che grazie al contributo nella lotta all' evasione fiscale ha
                          ricevuto 245 mila euro, più del doppio rispetto all' anno precedente. Subito dietro Rimini, che si mantiene stabile con
                          una riscossione di 235 mila euro. A seguire Soliera (159 mila), Cento (157 mila), Reggio Emilia ( 124 mila), Carpi (
                          105 mila). Curiosi gli appena cinquanta euro versati nei conti correnti di Poggio Torriana ( Rimini), Massa Lombarda,
                          Bagnacavallo e Cotignola (Ravenna). I furbetti segnalati Il protocollo fra Comuni, Agenzia delle Entrate e Guardia di
                          Finanza ha dieci anni e coinvolge poco meno di 500 amministrazioni. Il "gettito" restituito ai sindaci, quest' anno, è
                          stato di 11 milioni di euro, in calo di un paio di milioni rispetto all' anno precedente. Le singole città hanno il compito di
                          segnalare agli investigatori del Fisco quelle persone sospettate di non essere in regola in diversi ambiti: da chi svolge
                          lavori senza partita Iva a chi ha un' attività diversa da quella dichiarata ufficialmente, dai « ricavi/ compensi incoerenti
                          rispetto a quelli dichiarati » all' affissione di pubblicità abusiva. Fino a casi di abusivismo edilizio e residenze fiscali all'
                          estero. - r.d.r.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 25
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                          giovedì 22 agosto 2019
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                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          pubblico impiego

                          Assegno Inps al via per oltre 10mila dipendenti Pa
                          L' 80% degli aventi diritto a Quota 100 proviene da enti locali e sanità

                          Claudio Tucci - Parte quota 100 nella Pa: ad agosto escono 10.336
                          dipendenti pubblici, e di questi, 8 su 10 circa provengono da enti locali
                          (5.694) e sanità (2.344, si tratta di paramedici, amministrativi e tecnici,
                          oltre che di medici e veterinari). Altri 1.162 sono le istanze, sempre con
                          decorrenza richiesta agosto 2019, inoltrate dal personale di ministeri e
                          agenzie fiscali; le restanti, poco meno di 700 domande, arrivano da altri
                          comparti, enti di previdenza, autorità indipendenti, università, enti e
                          istituzioni di ricerca. I primi numeri ufficiali sull' impatto nelle gestioni
                          pubbliche delle nuove regole di flessibilità pensionistica introdotte l' anno
                          scorso sono stati forniti ieri dall' Inps. Il 1° settembre toccherà alla scuola,
                          il settore statale più "popoloso", e anche qui si annunciano dati piuttosto
                          consistenti (i sindacati del comparto, da giorni, stimano un numero record
                          di supplenze con l' avvio del nuovo anno, intorno alle 150mila cattedre,
                          che dovranno, pertanto, essere assegnate a un docente con contratto a
                          termine). Nel privato, invece, la formula che, come noto, consente di
                          andare in pensione anticipata con almeno 62 anni di età e 38 di contributi,
                          è operativa da aprile (ma finora, almeno stando sempre ai numeri Inps,
                          non sembra aver avuto un boom di richieste). Cgil, Cisl e Uil si mostrano
                          preoccupate, con una Pa già sotto organico (di circa 250mila lavoratori -
                          frutto del blocco del turn-over del passato), e il rischio - anche legato a un'
                          età media piuttosto elevata - di un' ondata di uscite nel prossimo triennio.
                          Buchi che si sentono, o a breve si sentiranno, soprattutto nelle
                          amministrazioni direttamente al servizio del cittadino. E infatti gli addii, almeno stando alla prima tranche di quota 100,
                          si concentrano proprio negli ospedali e negli enti locali (comuni, regioni, province). Un vero e proprio campanello d'
                          allarme lo lancia il sindacato medici e dirigenti sanitari del Ssn Anaao Assomed: secondo proprie stime, infatti, tra il
                          2019 e il 2021, utilizzando quota 100, possono chiedere di andare in pensione tutti i dirigenti medici del Servizio
                          sanitario nazionale (Ssn) nati tra il 1954 e il 1959: sei classi che corrispondono a 38mila camici bianchi su 105mila.
                          Anche ipotizzando, per via delle penalizzazioni previste dalla legge - che vanno dai limiti alla libera professione al
                          divieto di cumuli - che usciranno effettivamente 24mila medici, vale a dire 8mila l' anno, la situazione nella sanità
                          rimane molto delicata. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          giovedì 22 agosto 2019
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Segretari comunali, nodo quantum

                          Diritti di rogito È una Odissea

                                                                                                                            MATTEO BARBERO
                          Odissea senza fine per i diritti di rogito dei segretari. Dopo la tribolata
                          vicenda sulla spettanza dell' emolumento, risolta dalla Sezione delle
                          Autonomie dopo anni di incertezza, ora sui tavoli dei magistrati contabili
                          romani arriva un' altra questione che sta dividendo le Sezioni regionali di
                          controllo e che riguarda la corretta quantificazione degli importi. Occorre
                          premettere che, con la deliberazione delle Autonomie n. 18/2018, che ha
                          modificato la precedente deliberazione n. 21/2015, è stato chiarito
                          definitivamente che i diritti di rogito competono, oltre che ai segretari
                          comunali di fascia C, anche a quelli appartenenti alle fasce professionali A
                          e B, qualora esercitino le loro funzioni presso enti nei quali siano assenti
                          figure dirigenziali. A questo punto, però, si è aperto un nuovo fronte di
                          discussione in merito alla corretta quantificazione delle somme destinate
                          al pagamento. Il dubbio è se queste debbano essere considerate al loro o
                          al netto. Per la prima tesi, si è espressa la Sezione Lombardia
                          (deliberazione n. 366/2018), mentre di diverso avviso è la Sezione
                          Veneto (deliberazione n. 400/2018). Alla prima tesi (erogazione al lordo)
                          ha poi aderito anche la Sezione della Campania con la deliberazione n.
                          95/2019 (si veda ItaliaOggi del 9/5/2019), ritenendo ancora valido il
                          principio di diritto espresso dalla deliberazione n. 21/2015 delle
                          Autonomie. Queste ultime avevano affermato che «le somme destinate al
                          pagamento dell' emolumento in parola devono intendersi al lordo di tutti gli
                          oneri accessori connessi all' erogazione, ivi compresi quelli a carico degli
                          enti». Secondo il più recente parere, pur non negando una certa
                          consistenza alla ricostruzione interpretativa sul sistema degli oneri riflessi offerta dalla Sezione Veneto, si ritiene di
                          allinearsi all' orientamento espresso dalla Sezione Lombardia. Da ultimo, la Sezione della Liguria ha ritenuto
                          opportuno sollecitare una nuova pronuncia di orientamento generale, chiarendo anche che, ai fini del computo del
                          «quinto dello stipendio in godimento», si devono cumulare tutti gli emolumenti percepiti nei comuni (o altri enti locali)
                          ove il segretario presta servizio, da titolare, come reggente o a scavalco. © Riproduzione riservata.

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                          giovedì 22 agosto 2019
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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Quota 100, nella p.a. oltre 10 mila domande

                          Quota 100 irrompe nella pubblica amministrazione. E apre le porte della
                          pensione anticipata ai dipendenti pubblici che agganciano i 62 anni di età
                          e i 38 di contributi richiesti. Le domande di uscita anticipata, possibili da
                          questo mese, ammontano a 10.336, fa sapere l' Inps diffondendo i primi
                          dati ufficiali sugli effetti della misura varata dal governo giallo-verde. Nel
                          privato il meccanismo è attivo già da aprile mentre si è preferito dare un
                          po' più di tempo agli uffici pubblici per organizzarsi, viste le carenze di
                          personale ereditate dal blocco del turnover. Gli addii, almeno stando alla
                          prima tranche, si concentrano proprio negli ospedali e negli enti locali:
                          circa l' 80% se ne va dalle autonomie e dalla sanità. Da comuni, regioni e
                          province arriva il 55,1% delle richieste, ben 5.694. La sanità se ne
                          accaparra oltre un quinto, il 22,6%, corrispondente a 2.344 domande di
                          ritiro. Di queste la stragrande maggioranza proviene da infermieri,
                          fisioterapisti, analisti, tecnici radiologi o di laboratorio, amministrativi
                          (2.023). Mentre per ora le uscite di medici, che ovviamente rappresentano
                          un universo più limitato, sono contenute (321 insieme ai veterinari). Un'
                          altra fetta importante fa capo a ministeri e agenzie fiscali (1.612). Ma il
                          bilancio sarebbe destinato ad aumentare. Tra Quota 100 e Legge Fornero
                          la previsione è di 250 mila uscite solo per quest' anno: il sindacato della
                          categoria, Anaao Assomed, vede papabili per Quota 100 circa 38 mila
                          medici in tre anni. Ma l' uscita anticipata non converrebbe a molti a causa
                          di «penalizzazioni» che vanno dai limiti alla libera professione al divieto di
                          cumuli, sostiene l' Anaao. © Riproduzione riservata.

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                          giovedì 22 agosto 2019
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          antitrust

                          Le centrali del latte? Senza p.a.

                                                                                                                            LORENZO ALLEGRUCCI
                          L' Antitrust boccia il disegno di legge che consentirebbe alle p.a. d i
                          detenere partecipazioni in società del settore lattiero-caseario. Il ddl in
                          questione è già stato approvato dalla Camera e trasmesso al Senato per
                          il via libero definitivo (AS 1110). Le partecipazioni pubbliche sono regolate
                          avendo riguardo alla loro efficiente gestione, alla tutela e alla promozione
                          della concorrenza e del mercato, nonché alla razionalizzazione e
                          riduzione della spesa pubblica. Per il perseguimento di tali obiettivi è
                          cruciale la specificazione, tra i criteri di acquisizione e gestione di
                          partecipazioni pubbliche, dei c.d. vincoli di scopo pubblico e vincoli di
                          attività della società partecipata (dlgs 175/2016). Il ddl in questione
                          intende consentire la partecipazione pubblica in società che effettuano la
                          produzione, il trattamento, la lavorazione e l' immissione in commercio del
                          latte, in qualsiasi modo trattato, e dei prodotti lattiero caseari. Attribuendo
                          «alle centrali del latte una funzione di garanzia della distribuzione del
                          prodotto alla comunità locale: le centrali del latte vengono considerate
                          portatrici di innovazione e sensibilità verso le nuove tecnologie e l'
                          evoluzione delle esigenze alimentari. Il lavoro da esse svolto sulla qualità
                          e la sicurezza alimentare è ritenuto funzionale all' esercizio della funzione
                          pubblica e, dunque, va riconosciuto e preservato». L' Antitrust ritiene che
                          tale autorizzazione «risulti ingiustificata» rispetto alle esigenze di tutela
                          della salute e di controllo degli alimenti. Infatti, da un lato, «vi sono
                          specifiche autorità preposte a questi compiti» e, dall' altro, che il settore
                          lattiero-caseario è presidiato dalle regole di libera concorrenza, pertanto
                          tali partecipazioni non sono necessarie «per il perseguimento delle finalità istituzionali degli enti partecipanti». Anche
                          la Corte dei conti ha avuto modo di esprimersi in senso negativo su tali partecipazioni. Inoltre, ci sarebbe da chiedersi
                          perché le p.a. non entrino anche in altri settori del comparto agro-alimentare, quali la produzione di ortaggi e frutta
                          freschi. Su tale ddl ora è calato il gelo della crisi di governo, se ci saranno le elezioni esso decadrà. © Riproduzione
                          riservata.

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                          giovedì 22 agosto 2019
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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Chiarimenti della Corte dei conti sui periodi di vacanza nella Pa alla luce di quota 100

                          In comune poche ferie arretrate
                          Da evitare eccessivi accumuli. Anche nei piccoli enti

                                                                                                                                     LUIGI OLIVERI
                          Tutti i comuni, anche quelli di piccole dimensioni, sono obbligati a
                          programmare le ferie in modo da evitare eccessivi accumuli che
                          espongano al rischio di pagamento sostitutivo. In ogni caso, durante il
                          preavviso, il datore può rinunciarvi per un periodo corrispondente ai giorni
                          di ferie residui. La Corte dei conti, sezione regionale di controllo per il
                          Molise, col parere 26 luglio 2019, n. 98, interviene per fornire chiarimenti
                          molto utili alle amministrazioni locali, fortemente investite dal fenomeno
                          delle dimissioni anticipate dal lavoro, consentito dalla normativa che ha
                          previsto la «quota 100». La disciplina normativa prevede che le dimissioni
                          siano rassegnate con un preavviso di almeno sei mesi. Questo mette in
                          allarme moltissime amministrazioni, specie di piccole dimensioni, a causa
                          di disfunzioni organizzative e gestionali molto diffuse. Infatti, in una
                          quantità molto rilevante di enti, i dipendenti non fruiscono in modo
                          regolare dei periodi di ferie, così da accumulare «arretrati» talora
                          piuttosto consistenti, che rendono complicata la gestione dei
                          pensionamenti. Il caso sottoposto alla sezione Molise riguarda appunto
                          un dipendente dimessosi per il pensionamento «quota 100» con ancora
                          da smaltire parecchi giorni di ferie del 2018, oltre alle ferie del 2019.
                          Indubbiamente, in contesti caratterizzati da pochi dipendenti, la fruizione
                          delle ferie è complessa, perché l' assenza anche di un solo dipendente
                          compromette l' erogazione dei servizi. In mancanza di un sistema di
                          sostituzione efficiente, gli uffici rischiano di chiudere. Tuttavia, la
                          magistratura contabile è drastica: il parere afferma che «incombe sugli
                          enti datori di lavoro, anche di piccole dimensioni, programmare le attività lavorative al fine di favorire la fruizione delle
                          ferie da parte dei dipendenti, nel contempo valutando con estrema prudenza se in concreto sussistano i presupposti
                          che legittimano, alla luce della prassi e della giurisprudenza anche costituzionale richiamate, la corresponsione di
                          trattamenti economici sostitutivi di ferie non godute». L' obbligo di programmare adeguatamente periodi lavorativi e
                          ferie appare tanto più stringente nei confronti di dipendenti, la cui presenza in servizio è facilmente accertabile, che
                          stiano maturando i requisiti pensionistici. Nei confronti di questi dipendenti, per evitare il danno erariale derivante dall'
                          aggravio di spese dell' indennità sostitutiva delle ferie non godute, appare estremamente necessario programmare in
                          modo molto accorto la fruizione di tutte le ferie cui il dipendente ha diritto. L' articolo 12, comma 6, del Ccnl 9.5.2006
                          del comparto regioni enti locali prevede che «l' assegnazione delle ferie non può avvenire durante il periodo di
                          preavviso. Pertanto, in caso di preavviso lavorato si dà luogo al pagamento sostitutivo delle stesse». Ma, tale norma
                          non autorizza certo nessuna amministrazione a non programmare correttamente le ferie, allo scopo di evitare il
                          pagamento sostitutivo, che è una misura finalizzata a tutelare il lavoratore, ma non legittima le amministrazioni a
                          sceglierla come alternativa equivalente all' esaurimento completo delle ferie maturate. Infatti, si tratta di pagamenti che
                          espongono al danno all' erario. La sezione Molise, comunque, non si limita a ricordare agli enti l' obbligo di
                          programmare efficacemente le ferie. Ricorda due elementi estremamente rilevanti. In primo luogo, il divieto di
                          fruizione delle ferie riguarda i «soli termini minimi di preavviso contrattualmente previsti (di regola, da due a quattro
                          mesi, salvi i casi di dimissioni, ai sensi dei commi 1 e 2 del citato articolo 12 del Ccnl del 2006)»; pertanto il divieto di
                          fruire delle ferie non è efficace «per il maggior termine di anticipo con cui» il lavoratore receda, come nel caso di
                          quota 100. In secondo luogo, in ogni caso l' ente datore di lavoro, allo scopo di evitare la maggiore ed illecita spesa
                          connessa al pagamento sostitutivo, può comunque permettere la fruizione delle ferie anche durante il preavviso,
                          rinunciandovi per un numero di giorni

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 30
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                          giovedì 22 agosto 2019

                                                                                  Italia Oggi
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          corrispondente a quello delle ferie ancora da fruire. Spiega la sezione Molise che «resta ferma la possibilità per il
                          datore di lavoro di permettere il godimento delle ferie maturate dal lavoratore anche nel corso del periodo di
                          preavviso, al fine di scongiurare il rischio della loro non consentita monetizzazione». Ed è da ricordare che l' Aran con
                          i pareri Ral1317 e Ral1762 ha da tempo espresso l' opinione della rinunciabilità al preavviso per un periodo
                          corrispondente alle ferie ancora residue, nel caso di dimissioni del dipendente. © Riproduzione riservata.

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