Dichiarazione Ambientale - Spinelli & Mannocchi s.r.l.
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Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 Dichiarazione Ambientale Spinelli & Mannocchi s.r.l. Strada San Marco Colle Umberto, 10 06131 – Perugia REDATTO ED APPROVATO A CURA DI: Il Direttore Tecnico Il Presidente del CdA Gianni Baldassarri Paolo Piselli ____________________________ ____________________________ CONVALIDA: Data Il Valutatore _____________ ____________________________ Pagina 1 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 INDICE DEL CONTENUTO Premessa 1. Presentazione dell’organizzazione 1.1 – Storia 1.2 – Organizzazione 1.3 - Ubicazione della sede e inquadramento ambientale 2. Descrizione dei principali cicli produttivi 2.1 – Preparazione cantiere 2.2 – Scavi e movimentazione terra 2.3 – Stabilizzazione dei terreni 2.4 – Opere urbanizzazione incluse reti fognarie, acquedotti e gasdotti 2.5 – Realizzazione di strade 2.6 – Costruzioni opere edili 3. Politica integrata qualità e ambiente 4. Sistema di gestione 5. Aspetti ambientali significativi 5.1 – Definizione del criterio di significatività dell’aspetto 5.2 – Aspetti ambientali e loro quantificazione 5.3 – Sicurezza dei lavoratori 6. Modalità di comunicazione 7. Obiettivi e target 8. Indicatori di prestazione 9. Norme di riferimento Riferimenti per il pubblico Informazioni sulla Convalida e Validità Pagina 2 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 Premessa Il presente documento costituisce la Dichiarazione Ambientale della SPINELLI & MANNOCCHI s.r.l. ai sensi di quanto indicato dal Regolamento EMAS del Parlamento europeo e del Consiglio – n. 1221/2009. Il contenuto del documento è strutturato secondo quanto indicato all’Allegato IV dello stesso Regolamento EMAS. I dati in esso contenuti, utilizzati per la presentazione dell’Organizzazione e, in particolare, delle sue prestazioni ambientali, si riferiscono all’Anno 2016 e al 1° sem. 2017, mentre sono definiti con proiezione annuale gli obiettivi individuati che saranno poi annualmente rivisti in occasione dei Riesami della Direzione e degli aggiornamenti annuali della stessa Dichiarazione Ambientale. 1. Presentazione dell’organizzazione 1.1 – La storia La SPINELLI & MANNOCCHI S.r.l. nasce nel 1993 in seguito alla fusione per incorporazione dell’impresa A. Spinelli con la Mannocchi S.r.L. e la Tigellino srl. Le imprese operavano prevalentemente nel campo dei lavori pubblici, in particolare la A. Spinelli dagli anni ’60 (costituita con atto del 22/02/1965) e la Mannocchi srl addirittura dalla seconda metà dell’ ‘800. Sulla scia della tradizione, la A. Spinelli ha sempre operato nello stesso settore, integrando nel tempo alcune attività, fino a quelle odierne, che sono descritte più avanti al punto 2. In seguito all’incorporazione, la A. SPINELLI ha cambiato denominazione diventando SPINELLI & MANNOCCHI s.r.l., costituita con atto del 08/01/1993 ed iscritta nel registro delle imprese di Perugia nella sezione ordinaria in data 19/02/1996. La società risulta iscritta inizialmente come A. Spinelli con il numero REA PG- 79675, Partita IVA 00162500540. Iscrizione poi mantenuta anche come SPINELLI & MANNOCCHI s.r.l. La sede legale della SPINELLI & MANNOCCHI S.r.l. è situata presso frazione San Marco n. 10, Perugia, all’interno di un’area per la quale ha stipulato contratto di affitto con la Società Piselli Cave srl. Essa realizza prevalentemente e mediante processi gestiti attraverso il Sistema Integrato Qualità-Ambiente-Sicurezza, le seguenti tipologie di attività: Scavi e movimento terra Lavori di costruzioni e manutenzione di strade e autostrade; Opere di urbanizzazione complete di rete fognaria, acquedotti e gasdotti; Lavori di sistemazione e consolidamento di costruzioni, terreni e corsi d’acqua. Tali attività sono riepilogate nel campo di applicazione del Certificato Qualità e Am- biente con la descrizione “Realizzazione di strade ed opere di urbanizzazione su progetto Pagina 3 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 del cliente” e sono identificate con i Codici NACE: Classe 42.11 – Costruzione di strade e autostrade (attività prevalente) Classe 42.21 – Costruzione di infrastrutture per il trasporto di fluidi (attività di peso inferiore) La società è già in possesso di: Attestazione di qualificazione alla esecuzione di lavori pubblici SOA n° 24380/17/00 valida fino al 14/06/2021 per le categorie OG1, OG3, OG6, 0S21, OS12-A; Certificato di conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2015 n° 2119-A scadente il 27/07/2020 per “Realizzazione di strade e opere di urbanizzazione primaria su progetto del cliente” (EA 28); Certificato di conformità alla norma UNI EN ISO 14001:2015 n° 2119-E scadente il 07/09/2020 per “Realizzazione di strade e opere di urbanizzazione primaria su progetto del cliente” (EA 28); Certificato di conformità alla norma BS-OHSAS 18001:2007 n° 2119-I scadente il 30/08/2020 per “Realizzazione di opere di ingegneria civile, strade, opere di urbanizzazione su progetto del cliente” (EA 28); Elenco di opere importanti svolte nel corso degli ultimi anni: comm. N. 447 Sant’Egidio S.c.a.r.l. - Sbancamento, formazione rilevanti, fresature, conglomerati bituminosi e altro (4.991.697,31 euro); comm. N. 461 Sant’Egidio S.c.a.r.l. , Opere relative al parcheggio di seconda fase dell’area esterna dell’aeroporto di Sant’Egidio (840.000,00 euro); comm. N. 466 Anas Sps Comp. Umbria – Realizzazione opere integrative variante esterna abitato Tavernelle SS 220 Pievaiola (794.775,18 euro); comm. N. 467 Anas Sps Comp. Toscana – M.S. Lavori di miglioramento condizioni in sicurezza tra il km.22+500 e 43+100 R.A. SI-FI (6.479.202,66 euro); comm. N. 468 Anas Sps Comp. Umbria – M.S. 2012-S,S,3 Bis Tiberina – Lavori urgenti di ripristino pavimentazioni ammalo rate tra i km 55+000 e 65+000 in t.s. (518.443,68 euro); comm. N. 469 Anas Sps Comp. Umbria – Risanamento pavimentazioni ammalo rate centro manut.2 – nucleo2, lotto2, “Valfabbrica” SS. 318 ed altre (425.008,00 euro); comm. N. 479 Provincia Arezzo – Realizzazione passarella ciclopedonale sul Canale Maestro della Chiana in loc. Cerace – Comune di Arezzo (476.335,05 euro); comm. N. 481 S.A.L.P.A. S.A.S. – Opere di urbanizzazione primaria e sistemazioni esterne ed interne al costruendo stabilimento industriale (1.529.000,00 euro); comm. N. 482 Comune di Fano – Interventi sulle strade comunali Lotto n. 4 fresatura e pavimentazione (520.652,43 euro). Pagina 4 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 1.2 – Organizzazione L’organizzazione della SPINELLI & MANNOCCHI srl è composta da: Direttore Generale Responsabile Sistema Integrato Responsabile servizio di prevenzione e protezione (RSPP) Amministrazione Direttore Tecnico Responsabile Acquisti Responsabile Risorse Responsabile Gare Tecnici Responsabili di Cantiere Personale operativo Presso la sede di San Marco sono svolte le seguenti attività: Direzione generale con la definizione delle linee di indirizzo, della politica e degli obiettivi aziendali Pianificazione e coordinamento dei processi aziendali e delle attività relative alla gestione dei Sistemi Qualità-Ambiente-Sicurezza Gestione Gare e Offerte Gestione del Personale Gestione degli Acquisti e Fornitori/Subappaltatori Amministrazione e Contabilità Presso i cantieri sono svolte le seguenti attività: Esecuzione delle varie fasi di lavoro relative alle opere di: Scavi e movimento terra Lavori di costruzioni e manutenzione di strade e autostrade Opere di urbanizzazione complete di rete fognaria, acquedotti e gasdotti Lavori di sistemazione e consolidamento di costruzioni, terreni e corsi d’acqua Approvvigionamento e controllo materiali in ingresso Controlli e collaudi interni in corso d’opera e finali Gestione modalità operative che hanno influenza sugli aspetti della Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza Di seguito si riporta l’Organigramma aziendale, dove sono riportate tutte le funzioni dell’Organizzazione: Pagina 5 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 1.3 – Ubicazione della sede e inquadramento ambientale La sede della Spinelli & Mannocchi srl è costituita da una porzione di stabile coperto la cui ampiezza è di circa 150 mq. Tale area è parte di una struttura più grande avente superficie totale è di mq 302,14, totalmente di proprietà della Piselli Cave srl, con cui quindi la Spinelli & Mannocchi ha sottoscritto un contratto di affitto. L’area adibita a deposito mezzi ed attrezzature, invece, è costituita da un terreno scoperto in terra battuta di circa 3600mq, anch’esso in affitto dalla Piselli Cave srl. In particolare, le aree oggetto di contratto di affitto sono distinte come di seguito: - Contratto del 04/02/2017 (valido dal 01/01/2017 al 31/12/2017) per un immobile adibito ad ufficio composto da un piano terreno ed un seminterrato, censito nel Catasto Urbano del Comune di Perugia al foglio n. 169 particella n. 49 sub. 1, e particella n. 130 categoria, Zona Censuria 2, Categoria A/ 2. - Contratto del 10/02/2017 (valido dal 01/01/2017 al 31/12/2017) per un’area sco- perta di complessivi mq 3.600 destinata al deposito di materiali e mezzi, di cui una provvista di tettoia distinto al Catasto Terreni di Perugia al foglio n. 169, par- ticella n. 1202, Zona Censuaria 2, Categoria C/2, e una completamente scoperta distinto al Catasto Terreni di Perugia al foglio n. 169, particella n. 1203. Il sito si trova nel Comune di Perugia, Strada San Marco Colle Umberto, in un’area lontana dai centri abitati e destinata ad attività industriale ed estrattiva e pertanto dal punto di vista paesaggistico il sito è legato a tale destinazione d’uso. La regolarità edilizia ed urbanistica è garantita con lo stesso contratto di affitto dal proprietario dell’immobile. 2. Descrizione dei principali cicli produttivi 2.1 – Preparazione cantiere La preparazione di un cantiere comporta una serie di attività quali: - la recinzione dell’area di intervento; - l’ubicazione degli accessi; - la realizzazione della viabilità e degli impianti del cantiere; - la localizzazione dei servizi igienico – assistenziali; - la localizzazione dei luoghi di lavoro fissi; - la localizzazione dei servizi antincendio; - la localizzazione delle gru; - altro Essendo la prima operazione da compiere, dalle scelte logistiche alla localizzazione, ha come obiettivo fondamentale quello di eliminare o ridurre al minimo i rischi a cui gli addetti al cantiere sono esposti. 2.2 – Scavi e movimentazione terra Con il termine movimento terra si intendono tutte quelle attività riguardanti la modifica superficiale del terreno: una serie di fasi che necessitano di attente valutazioni al fine di evitare l’insorgere di situazioni a rischio. Le tipologie di movimento terra influenzano significativamente la scelta dei provvedimenti di ordine tecnico-organizzativo diretti ad Pagina 7 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 eliminare o ridurre sufficientemente i pericoli alla fonte ed a proteggere i lavoratori mediante dispositivi di protezione collettiva e individuale. Gli scavi possono comprendere: - scavi in aree non antropizzate: scavi di splateamento o sbancamento; - scavi in aree antropizzate: scavi a sezione obbligata per sottomurazioni o fondazioni; - altro. Gli scavi di splateamento e di sbancamento vengono effettuati su aree di notevoli dimensioni e presentano problematiche di sicurezza simili tra loro. Essi possono essere distinti, dal punto di vista tecnico, nella maniera che segue: - lo splateamento è l’attività relativa ad un vasto scavo ad andamento pianeggiante; - lo sbancamento è l’attività relativa alla modifica dell’andamento naturale del terreno. La vastità delle aree di intervento presuppone varie tipologie di attività di scavo e di sagomatura dei versanti,in quanto devono essere considerate l’antropizzazione del territorio, le opere previste lungo il tracciato el’assetto plano-altimetrico. L’ampiezza dell’area di intervento permette l’utilizzo di mezzi meccanici, sia per lo scavo che per il trasporto del materiale, con conseguente ulteriore rischio connesso alla movimentazione degli stessi. Negli scavi di splateamento e di sbancamento possono verificarsi problemi di stabilità dei versanti, dovuti alla variabilità delle caratteristiche strutturali e di composizione dei terreni trasversalmente e lungo il tracciato. Gli scavi a sezione obbligata vengono effettuati in tutte quelle attività dove la sezione dello scavo è vincolata allo stato dei luoghi e/o alla presenza di strutture o servizi. Questa tipologia di scavi a cielo aperto presentano pareti verticali o subverticali, e vengono effettuati spesso nei centri urbani per realizzare sottomurazioni e fondazioni. Questa tipologia di scavo è adottata per la realizzazione di servizi interrati ed è caratterizzata da una elevata lunghezza. FOTO - GESTIONE DEI MEZZI MOVIMENTO TERRA TRAMITE TECNOLOGIA GPS Pagina 8 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 2.3 – Stabilizzazione dei terreni La stabilizzazione del terreno può avvenire ai fini di attività di bonifica oppure nell’ambito delle lavorazioni stradali. Nel primo caso la stabilizzazione si tratta di un processo di bonifica dei suoli inquinati che prevede l'inertizzazione del terreno. Il trattamento consiste nel rendere inerti i composti inquinanti intrappolandoli fisicamente all’interno di una matrice solida e/o generando delle reazioni chimiche che riducono la tendenza dei contaminati, presenti nel composto da bonificare, a separarsi, diminuendone quindi la solubilità, la mobilità e la tossicità. L’obiettivo dei processi di stabilizzazione/solidificazione è quello di ridurre la mobilità dei contaminanti, prevenendo o limitando al minimo il loro trasferimento nell’ambiente. Nel secondo caso, invece, la stabilizzazione del terreno viene effettuata nell’ambito delle opere di realizzazione o rifacimento di strade ed è un processo di consolidamento adottato allo scopo di migliorare le proprietà meccaniche delle terre e delle rocce presenti nello strato di sottofondo di una pavimentazione stradale, al fine di aumentarne la portanza. La stabilizzazione, a seconda di quanto stabilito dal capitolato, può essere meccanica, granulometrica o chimica e può avvenire su rilevati, in trincea o su terreno esistente. Nel caso particolare della Spinelli & Mannocchi, in base alle indicazioni date dallo stesso capitolato, la stabilizzazione viene effettuata a calce oppure a cemento e le modalità di lavoro, ovviamente saranno diverse nei due casi, prevedendo la stabilizzazione rispettivamente di materiale inerte oppure di fresato. Qualora la tipologia di lavorazione e di terreno lo consentano, sempre ove previsto dal capitolato, la Spinelli & Mannocchi privilegia la stabilizzazione dei terreni esistenti, tal quale o fresato, con cemento. Questo tipo di lavorazione consente la riduzione del consumo di materiale vergine al 100% e, per la stessa percentuale, consente l’abbattimento nella produzione di rifiuto (fresato). Consente inoltre un abbattimento praticamente totale nel consumo di carburante e quindi anche nella produzione di CO 2. FOTO - LAVORI REALIZZAZIONE VIABILITA’ LOCALITA’ PIEVAIOLA – PERUGIA Pagina 9 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 2.4 – Realizzazione di opere di urbanizzazione incluse reti fognarie, acquedotti e gasdotti Le opere consistono nella realizzazione/rifacimenti di: - rete fognaria comprendenti la posa di pozzetti, collettori e tubature di varia tipologia con i relativi allacci, finalizzati alla gestione delle acque bianche e nere; - rete acquedottistica costituita dal sistema di distribuzione della rete idrica comprensiva di tubazioni, pozzetti di linea e di tutti i pezzi speciali e delle apparecchiature necessari per il corretto funzionamento dell’acquedotto; - rete gas-metano costituita dal sistema di distribuzione del gas-metano comprensiva di tubazioni, punti di rilevamento rete e di tutti i pezzi speciali e delle apparecchiature necessari per consentire la corretta erogazione alle utenze; - rete telefonica, elettrica ed altre, la cui realizzazione avviene mediante la posa di tubazioni, solitamente corrugati, aventi le caratteristiche previste in progetto, insieme con i pozzetti di linea accessibili per le ispezioni. FOTO - REALIZZAZIONE OPERE URBANIZZAZIONE CITTA’ DI FOLIGNO Pagina 10 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 2.5 – Realizzazione di strade I lavori sono finalizzati alla costruzione o rifacimento di strade attraverso la realizzazione di tutte o parte delle seguenti opere: strato di fondazione (rilevato, trincea o esistente) con stabilizzazione del sottofondo, realizzazione della pavimentazione stradale con le diverse stratificazioni previste dal progetto (strato di base e sottobase, binder e tappeto di usura). In particolare: - la stabilizzazione dello strato di sottofondo che avviene con le modalità già descritte al punto 2.3. - la posa dello strato di base può avvenire tramite conglomerato bituminoso a caldo o tramite riciclato a freddo con emulsione bituminosa. - la posa dello strato di binder può avvenire anch’esso con diverse modalità. In particolare è possibile applicare conglomerati a caldo oppure conglomerati tiepidi - la posa del tappeto d’usura che avviene con modalità e materiali diversi a seconda dei terreni e della destinazione d’uso, secondo quanto indicato dal progettista nel capitola d’appalto. Tutti gli strati posti in opera, in ogni caso, vengono realizzati con le caratteristiche richieste dal progetto e con materiali costantemente sottoposti a gestione e controlli finalizzati al rispetto dei requisiti ambientali e normativi. L’organizzazione, in particolare, è impegnata nell’applicazione delle metodologie e dei materiali utili alla riduzione dei consumi di materiali vergini e di risorse e quindi all’abbattimento nella produzione di materiali inquinanti quali CO 2 e rifiuti (per i dettagli si rimanda ai paragrafi successivi). FOTO - LAVORI REALIZZAZIONE VIABILITA’ SANTA MARIA DEGLI ANGELI ASSISI Pagina 11 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 FOTO - LAVORI REALIZZAZIONE VIABILITA’ SANTA MARIA DEGLI ANGELI ASSISI Pagina 12 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 2.6 – Costruzioni opere di edilizia stradale Le attività di cantiere sono volte alla realizzazione di un’opera secondo le specifiche di un progetto e pertanto la realizzazione comprende numerose attività che dipendono dalle specifiche progettuali dell’opera da realizzare e variano in funzione di numerosi parametri quali il sistema costruttivo (getti in opera, utilizzo di elementi prefabbricati, ecc.) il tipo di struttura (a muratura continua, a gabbia in c.a., a struttura reticolare di acciaio, ecc.), il grado di rifinitura (controsoffittature, particolari rifiniture, ecc.), realizzazione delle operazioni di “tamponatura” cioè la posa in opera di barriere verticali (murature esterne e tramezzi interni). FOTO - LAVORI REALIZZAZIONE VIABILITA’ SANTA MARIA DEGLI ANGELI ASSISI Pagina 13 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 3. Politica Ambientale La SPINELLI & MANNOCCHI s.r.l. opera da oltre 50 anni nel settore dell’edilizia pubblica e privata attraverso opere di edilizia civile, di costruzione e manutenzione stradale, opere di urbanizzazione e opere di sistemazione e consolidamento di terreni e di strutture di vario genere. La Direzione ha voluto certificare il Sistema di Gestione della propria Organizzazione e pertanto rende noto, sia all’interno che all’esterno, la POLITICA DEL SISTEMA INTEGRATO QUALITA’-AMBIENTE-SICUREZZA, attuata attraverso il consolidamento ed il mantenimento del sistema di gestione stesso, predisposto e descritto attraverso la documentazione di analisi del contesto e dei rischi, il suo campo di applicazione ed i documenti descrittivi dei processi, della struttura organizzativa e delle procedure gestionali ed operative. Inoltre, intende rendere noti, attraverso la DICHIARAZIONE AMBIENTALE, i suoi obiettivi ed i suoi impegni in tema di prestazioni ambientali, identificati ai fini della salvaguardia di tutti gli aspetti ambientali significativi su cui l’Organizzazione ha influenza sia diretta che indiretta. Tale Politica ha come obiettivi principali: Il miglioramento del Sistema Integrato Qualità-Ambiente-Sicurezza secondo le norme UNI EN ISO 9001:2015, 14001:2015 e la BS OHSAS 18001:2007, al fine di garantire il costante monitoraggio e miglioramento di tutte le attività che hanno influenza sulla qualità, sugli aspetti ambientali e della sicurezza, affinché siano svolte in conformità alle normative applicabili, sia esse cogenti che volontarie ed ai requisiti del cliente e delle altre parti interessate, relativamente al contesto analizzato; l’ottenimento della Registrazione EMAS, secondo il Regolamento 1221/2009 del Parlamen- to Europeo, attraverso la condivisione con le parti interessati e il relativo ambiente e territorio, dei propri obiettivi ambientali e delle relative prestazioni; il rispetto dei diritti, della salute e della Sicurezza dei lavoratori impiegati all’interno dell’Organizzazione, attraverso il costante aggiornamento dei Documenti di Valutazione dei Ri- schi e dei Piani di sicurezza specifici per i cantieri e le attività svolte; il miglioramento continuo degli standard dei propri servizi e della propria organizzazione attra- verso: la valutazione ed il controllo dei fornitori e subappaltatori che hanno influenza sulla qualità delle opere e delle lavorazioni eseguite e sul rispetto degli aspetti ambientali e della sicurez- za, il costante rispetto dei tempi di esecuzione e di consegna delle opere, la gestione flessibile delle risorse interne, al fine di adattare le capacità dell’Organizzazione alle mutevoli esigenze del mercato, la tenuta sotto controllo della produttività e dell’efficienza economica, il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e dei requisiti della sicurezza, l’aggiornamento continuo delle conoscenze, sia tecniche che normative, la promozione di programmi di conservazione dell’energia e delle risorse naturali, che privi- legino logiche di riutilizzo e riciclo materiali e che passa anche attraverso programmi di ri- strutturazione e manutenzione strutturale finalizzati al rispetto delle normative vigenti in ma- teria di risparmio energetico e della sicurezza, la promozione specifica di tecniche e metodologie di lavoro che consentano di ridurre il consumo delle risorse naturali e le emissioni di sostanze dannose per l’ambiente; Pagina 14 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 il mantenimento della propria posizione sul mercato, anche attraverso l’utilizzo della certifica- zione del Sistema Integrato quale strumento per: comunicare al committente/cliente ed alle altre parti interessate la garanzia dell’affidabilità delle opere eseguite e della corretta gestione degli aspetti ambientali e dei requisiti della Si- curezza, comunicare al committente la garanzia dell’affidabilità del personale aziendale, tenere sotto controllo i processi produttivi allo scopo di ridurre gli impatti ambientali e gli sprechi e limitare il più possibile le perdite di produttività e di redditività dovute alla crisi eco- nomica congiunturale in corso. Al fine di permettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati, la Direzione si impegna a: Verificare almeno annualmente l’analisi del contesto e dei rischi al fine di individuare eventuali carenze e/o opportunità che necessitino di azioni correttive o di miglioramento per abbassare il valore di criticità dei rischi e per accertare che non ce ne siano di nuovi; monitorare costantemente il sistema di rilevamento di indicatori che possano permettere di te- nere sotto controllo alcuni dei parametri delle attività (produttività e capacità produttiva, effi- cienza economica, tempi di consegna, rispetto specifiche richieste dal cliente e dalle normative applicabili, prestazioni ambientali e del sistema della sicurezza ecc.), ai fini del monitoraggio dei processi e del sistema sulla base delle risultanze dell’analisi dei rischi, compresi nello spe- cifico quelli ambientali e della sicurezza; garantire il monitoraggio continuo e la misurazione dei requisiti legali applicabili; fornire le necessarie risorse economiche e tecniche; mantenere attivo il coinvolgimento di tutto il personale in tutte le attività, sia di consolidamento del sistema, che di miglioramento continuo; verificare continuamente il rispetto e l’efficacia dei ruoli e delle responsabilità all’interno dell’organizzazione, valutando anche la possibilità di variazioni ed approfondimenti di forma- zione, così da rendere efficace la gestione del sistema integrato e raggiungere gli obiettivi pre- fissati; mantenere attiva, nell’ambito dell’organizzazione, la cultura della qualità come approccio alle esigenze del mercato e del contesto in genere, attraverso la comunicazione e l’esposizione sui luoghi di lavoro del decalogo della Politica Integrata per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza. La Direzione ha individuato e nominato il Responsabile del Sistema Integrato (RSI) con il preciso compito di aiutare la crescita dell’impresa. L’andamento degli obiettivi di cui sopra viene verificato annualmente al fine di individuare e attuare azioni tali da consentire il raggiungimento degli obiettivi stessi. La verifica viene svolta nel corso dei Riesami Direzionali a cui partecipa tutto lo staff aziendale e dove vengono programmati nuovi obiettivi di miglioramento. Perugia, 10 ottobre 2017 La Direzione Generale Presidente del CdA Paolo Piselli Pagina 15 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 4. Sistema di gestione Il sistema di gestione integrato Qualità-Ambiente-Sicurezza è la parte del sistema globale dell’organizzazione che riguarda tutte le problematiche ambientali connesse alle attività dell’organizzazione stessa. Scopo principale è quello di proteggere la salute dell’uomo e dell’ambiente dalle possibile conseguenze dovute alle attività dell’organizzazione, contribuire a mantenere e migliorare la qualità dell’ambiente e nello stesso tempo ricercare/individuare possibili benefici economici e significativi vantaggi competitivi. Un sistema di gestione credibile può creare opportunità per: una riduzione dei costi di produzione, una riduzione delle spese ambientali dovuta alla minimizzazione dei rischi di incorrere in sanzioni amministrative, maggiore competitività sul mercato, possibilità di ottenere agevolazioni finanziarie o incentivi economici e di accedere a finanziamenti. Il sistema adottato dalla SPINELLI & MANNOCCHI s.r.l. è conforme alle norme UNI EN ISO 9001:2015 e 14001:2015 ed BS OHSAS 18001:2007 ed il suo sviluppo ha richiesto l’impegno e il coinvolgimento di tutti i livelli e funzioni dell’organizzazione in particolare del management che ha scelto di incorporare la governance ambientale nel proprio sistema di gestione globale. Il sistema è definito in un set di documenti (comprese procedure, istruzioni, specifiche, etc. come riportato nell’Elenco della documentazione valida allegato alla presente Dichiarazione Ambientale) elaborati al fine di effettuare una valutazione del contesto nel quale si trova ad operare l’organizzazione, individuare le esigenze ed aspettative delle parti interessate, effettuare una valutazione delle prestazione e determinare i rischi connessi. Attraverso lo sviluppo di un documento di Analisi Ambientale, l’Organizzazione ha sviluppato una specifica analisi degli eventuali rischi ambientali generati dai processi e determinato le azioni necessarie per monitorare tali prestazioni anche al fine di individuare e quantificare possibili miglioramenti. L’organizzazione ritiene che il coinvolgimento e la partecipazione del personale siano essenziali nella gestione o nel miglioramento del sistema di gestione ambientale. Per tale ragione tutto il personale che svolge attività lavorativa è competente e consapevole del proprio contributo e viene informato della politica ambientale e di come le proprie attività hanno influenza sulle prestazioni ambientali dell’organizzazione. Le attività di formazione sono programmate annualmente e ripetute in occasione di nuovi inserimenti e cambio mansione. Al fine di coinvolgere ulteriormente il personale nel processo di miglioramento del sistema di gestione ambientale, vengono effettuati incontri periodici in presenza della Direzione nei quali si analizzano gli aspetti ambientali e le problematiche correlate ad una corretta gestione dei cantieri. 5. Aspetti ambientali significativi 5.1. Definizione del criterio di significatività e relativo impatto Le singole fasi dei processi svolti dalla SPINELLI & MANNOCCHI s.r.l. comportano degli aspetti ambientali che possono interagire con l’ambiente. E’ stato necessario procedere ad una valutazione degli stessi in termini di “significatività” considerando che un aspetto significativo è potenziale causa di un impatto ambientale significativo ovvero una Pagina 16 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 modificazione dell’ambiente. Quindi la relazione tra aspetto e impatto è la stessa di causa- effetto. L’identificazione degli aspetti ambientali ha tenuto conto sia delle attività svolte dall’Organizzazione su cui la stessa esercita pieno controllo (aspetti diretti), sia delle attività su cui la SPINELLI & MANNOCCHI esercita o può esercitare un’influenza ma senza un pieno controllo gestionale (aspetti indiretti). Sono stati considerati Aspetti Diretti applicabili all’Organizzazione: - Emissioni in atmosfera - Scarichi idrici - Gestione e produzione Rifiuti - Rumore - Gestione delle sostanze pericolose - Utilizzo di risorse - Gestione Materiali in cantiere - Prevenzione incendi - Effetti sulla biodiversità Sono invece considerati Aspetti indiretti : - Traffico veicolare per trasporto materiali su cantieri - Gestione dei fornitori materiali e servizi - Trasportatori e gestori di rifiuti. Valutazione degli aspetti ambientali Tutti gli aspetti ambientali diretti individuati precedentemente sono stati oggetto di analisi, al fine di valutarne la significatività, applicando una serie di criteri oggettivi. I criteri di valutazione definiti, sono stati applicati sia nel caso in cui l’aspetto ambientale significativo si manifesti in situazioni di normale operatività, che nel caso si manifesti in condizioni di anormalità o emergenza. Il processo di selezione e classificazione degli aspetti ambientali significativi avviene secondo il seguente percorso metodologico. Pagina 17 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 Come primo passo di valutazione della significatività di un aspetto ambientale, la Spinelli & Mannocchi verifica, ove applicabile, il rispetto della normativa ambientale. L’organizzazione nell’individuazione della significatività e quindi della priorità di intervento per il miglioramento delle proprie prestazioni ambientali, antepone sempre, in tutti i comparti, l’ottenimento della piena conformità normativa. Il rispetto della normativa ambientale applicabile è quindi il punto di riferimento minimo per valutare l’efficienza ambientale dell’organizzazione. Qualora emergessero non conformità ambientali (scarsa garanzia per il mantenimento della conformità oppure conformità imperfetta, non completa o assente), la Spinelli & Mannocchi valuterà come molto significativo l’aspetto ambientale connesso e metterà in campo azioni correttive a breve termine. Come secondo step del processo di selezione e classificazione degli aspetti ambientali significativi, soddisfatti i requisiti di conformità ambientale (ove pertinente), la Spinelli & Mannocchi ha valutato le priorità di intervento (Lp), prendendo in considerazione i parametri rilevanza, efficienza e sensibilità del territorio, nonché le eventuali situazioni di emergenza. Di seguito è riportata l’analisi relativa ai principali aspetti ambientali dell’Organizzazione. Conformità alla normativa ambientale I criteri generali per valutare la conformità alla normativa ambientale, sono i seguenti: - espletamento eventuali pratiche autorizzative; - ottenimento formale delle autorizzazioni e regolarità amministrativa; - ottemperanza alle prescrizioni degli organi di vigilanza; - rappresentatività e significatività della situazione autorizzativa/amministrativa; - rispetto di prescrizioni e dei limiti/vincoli. In merito all’applicazione da parte dell'organizzazione di quanto previsto dalle pertinenti leggi e regolamenti in materia ambientale è possibile individuare il Livello di conformità (Lc), attraverso l’applicazione di una scala di valori del Fattore Impatto Ambientale (FIA), e determinare la significatività dell’aspetto ambientale. Un valore 4 del parametro Lc implica, da parte dell’organizzazione, azioni correttive immediate, allo scopo di risanare l’assenza di conformità. L’analisi eseguita sulla Spinelli & Mannocchi ha evidenziato la completa conformità dell’organizzazione alla normativa ambientale pertinente. A conclusione del presente documento viene riportato in allegato un elenco dei disposti legislativi ambientali a cui la Spinelli & Mannocchi è soggetta. Pagina 18 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 Verifica della conformità normativa ed individuazione delle priorità di intervento Livello di Conformità Significatività Conformità Azioni Lc Nessuna N.A. Nulla F.I.A.(*) non applicabile Piena conformità con Miglioramento 1 Trascurabile mantenimento continuo Piena conformità senza Miglioramento 2 Bassa mantenimento continuo Azioni correttive 3 Media Conformità non completa urgenti Azioni correttive 4 Alta Assenza di conformità immediate Nota (*) F.I.A. = Fattore Impatto Ambientale Rilevanza efficienza e sensibilità degli aspetti ambientali Per stabilire la significatività di un aspetto ambientale, la valutazione è stata effettuata considerando i seguenti elementi: - la Rilevanza del fattore di impatto ambientale (LR); La rilevanza (indicata con il parametro LR) dei diversi fattori di impatto è stata valutata, in maniera oggettiva, tenendo conto della possibile produzione d’inquinamento da parte dell’azienda, della gravità del danno di tale inquinamento in relazione alla probabilità di accadimento. - l’ Efficienza nella gestione del fattore di impatto (LE); L’efficienza gestionale (indicata con il parametro L E) è stata valutata misurando la capacità dell’azienda di gestire i diversi aspetti ambientali in funzione della loro rilevanza. Nelle risposte contenute nel criterio oggettivo adottato, sono stati considerati i rapporti tra la lavorazione e il suo impatto ambientale, le scelte strategiche in relazione alle tecnologie disponibili, il tipo di organizzazione aziendale, la formazione interna del personale in merito alle questioni ambientali, le risorse economiche destinate alla gestione ambientale e ai nuovi investimenti. - la Sensibilità socio territoriale (LS); La sensibilità socio territoriale (indicata con il parametro L s) è una caratteristica ambientale sia oggettiva che soggettiva. Infatti, risulta oggettiva in quanto l’entità di un danno ambientale dipende dalla vulnerabilità del territorio; soggettiva perché il livello di sensibilità dei soggetti coinvolti (autorità politiche, cittadinanza, soggetti locali, ecc.) varia a seconda delle circostanze specifiche. Nelle risposte contenute nel criterio oggettivo adottato, sono state prese in considerazioni, tra l’altro, eventuali segnalazioni o lamentele espresse dai vari soggetti interessati. Pagina 19 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 Per ogni elemento è stato dato un criterio oggettivo con valore su una scala da 1 a 4 dove 1 ha un peso trascurabile contrariamente a 4 (il dettaglio di tale valutazione è riportato nel documento di Analisi Ambientale Iniziale). La valutazione della conformità normativa (Lc) non risente della valutazione degli altri elementi in quanto il risultato è vincolante ai fini di possibili interventi correttivi. Criterio oggettivo per valutare la priorità (Lp) degli aspetti ambientali significativi Criteri di valutazione 1 2 3 4 L’aspetto L’aspetto L’aspetto L’aspetto considerato considerato produce considerato produce considerato produce potenzialmente non impatti ambientali impatti ambientali di impatti ambientali di Rilevanza (LR) produce impatti trascurabili da tangibile entità considerevole entità ambientali tenere sotto controllo L’aspetto L’aspetto L’aspetto L’aspetto considerato risulta considerato risulta considerato risulta considerato non efficacemente efficacemente gestito solo risulta gestito ne gestito anche gestito (monitorato e attraverso risorse tecnicamente ne Efficienza (LE) tramite interventi controllato) anche addestrate attraverso risorse tecnologicamente tramite personale appositamente compatibili e addestrato addestrate personale addestrato L’aspetto L’aspetto L’aspetto L’aspetto considerato non considerato considerato considerato costituisce motivo di costituisce motivo di costituisce motivo di costituisce motivo di contenzioso con le interessamento da contenzioso da conflittualità da parti, né è causa di parte di soggetti parte di soggetti parte di soggetti danno ambientale interni e/o esterni interessati interni e/o esterni (vulnerabilità del (segnalazioni o (segnalazioni o (reclami) e provoca Sensibilità (LS) territorio). lamentele) anche lamentele) nonché un possibile danno per un potenziale di utilizzo di fonti ambientale causa danno ambientale energetiche per un l’uso di materie (vulnerabilità del probabile danno prime (vulnerabilità territorio). ambientale del territorio). (vulnerabilità del territorio). Il peso complessivo degli altri parametri, individuato con LP (livello di priorità), viene calcolato attraverso la formula Lp = LR x LE x LS Se 1 < Lp < 4 l’aspetto ambientale non è significativo (azioni a lungo termine). Se 4 ≤ Lp < 8 l’aspetto ambientale ha una bassa significatività (azioni sul medio termine). Se 8 ≤ Lp < 32 l’aspetto ambientale è significativo (azioni a breve termine). Se Lp ≥ 32 l’aspetto ambientale è molto significativo (azioni urgenti). La stessa valutazione vene effettuata sugli aspetti ambientali considerare in condizioni normali ed in condizioni anormali, ovvero quelle condizioni che potrebbero trasformarsi in possibile rischio. Pagina 20 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 Aspetti ambientali significativi Dall’applicazione dei criteri di valutazione descritti, sono stati individuati gli aspetti ambientali significativi ed il loro impatto sull’ambiente come riportato nella seguente tabella. Tabella n°1 Aspetti ambientali Attività correlate Conformità Condizioni Condizioni Impatto significativi o molto presenti nello legislativa normali anormali ambientale significativi stabilimento LC
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 Gravità delle conseguenze (G) Valore Gravità delle conseguenze Molto limitate, impatto localizzato, bassa tossicità. Trascurabile gli aspetti 1 negativi Impatto limitato. Basso potenziale di danno, può causare disturbi o danno 2 passeggero 3 Moderato impatto. Possibili danni all’ambiente, aspetti cronici a lungo tempo 4 Può causare danno significativo all’ambiente. 5 Danno esteso e grave all’ambiente o danni seri all’uomo. Perdita di habitat C= F x G Se il valore di C < 8 l’aspetto ambientale, in condizione di emergenza, risulta non critico e quindi non significativo. Se il valore di C ≥ 8 l’aspetto ambientale, in condizione di emergenza, risulta critico è quindi significativo (azioni urgenti e/o a breve termine). Tabella n°2 Aspetto ambientale Modalità di risposta F G C In condizioni di emergenza Emissioni in atmosfera da impianti di climatizzazione – Piano Emergenza - Sostituzione macchine 3 4 12 perdita R22 Emissioni CO2 in atmosfera da attrezzature e mezzi di trasporto Manutenzione, gestione lavorazioni e 2 2 4 (traffico indotto) trasporto Perdite serbatoio gasolio Piano emergenza, Bonifica 2 3 6 Sversamenti accidentali materiali Piano Emergenza, Bonifica, gestione inquinanti (rifiuti, oli, batterie, rifiuti-fornitori 2 3 6 ecc) Inquinamento del suolo/acque da 2 3 6 gestione rifiuti da wc chimici Piano emergenza e bonifica ambientale Piano emergenza (infortunio e Ribaltamento mezzo di Trasporto 3 2 6 sversamenti) Incendi Piano di emergenza, Sistema antincendio 2 3 6 Alluvione Piano emergenza, Contenimenti, quadri e 1 4 4 cabine elettriche rialzati Terremoto Piano emergenza 3 2 6 Pagina 22 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 5.2 – Aspetti ambientali valutati e loro quantificazione 5.2.1 – Aspetti ambientali “diretti” Di seguito viene effettuata un’analisi degli aspetti ambientali direttamente influenzati dall’Organizzazione, con una descrizione puntuale degli elementi di influenza. In linea generale, comunque, l’Organizzazione è impegnata nella gestione di tali aspetti ambientali con l’obiettivo di ridurre al minimo gli impatti che ne derivano e, a tale scopo, ha effettuato uno studio per valutare l’influenza che le tipologie di lavorazione hanno sul consumo di risorse, sulla produzione di rifiuti e di emissioni dannose. In particolare, lo studio ha evidenziato che l’organizzazione e le tipologie delle lavorazioni, hanno un’influenza diretta sul consumo di carburante e quindi sull’emissione di CO2 nell’atmosfera, sul consumo di materiali vergini e sulla produzione di rifiuti. Lo stesso studio ha quindi consentito all’Organizzazione di stabilire degli obiettivi in termini di prestazioni ambientali che sono riportato all’interno del Piano di Miglioramento ambientale e descritto all’interno dello specifico paragrafo dedicato agli indicatori ambientali. In questa sede si specifica, richiamando quanto già accennato nel paragrafo dedicato alla descrizione dei processi lavorativi, che l’Organizzazione è impegnata nella promozione, in sede di offerta o di gara di appalto, di tecniche di lavorazione in ambito stradale volte alla riduzione di materiale vergine e di risorse in generale ed all’abbattimento di emissioni di materiali inquinanti (in particolare CO 2) e di produzione di rifiuti. In particolare, tali obiettivi (in seguito meglio quantificati), vengono perseguiti attraverso l’adozione delle seguenti tecniche di lavorazione: realizzazione del sottofondo con utilizzo del fondo esistente tal quale o fresato, stabilizzato a cemento – in questo caso si ha un risparmio del 100% sull’utilizzo di materiale vergine e sul consumo di gasolio per il relativo trasporto e si ha quindi anche un abbattimento nelle emissioni di CO2; stesa dello strato di base con riciclato a freddo con emulsione bituminosa (invece che riciclato a caldo) – in questo caso si utilizza quasi totalmente materiale fresato con l’aggiunta soltanto del 10% di materiale vergine, consentendo una riduzione nella produzione di rifiuti di quasi il 100% (rifiuti prodotti max 10%); inoltre il ridotto tenore dei trasporti e la lavorazione sul cantiere invece che in impianto, consente una ridu- zione nei consumi di carburante e combustibile, che determina una riduzione nell’emissione di CO2 tra i 20 e i 25kg per tonnellata stesa di strato di base. Utilizzo di bitume tiepido nel confezionamento del binder – in tal caso il procedi- mento a tiepido invece che a caldo consente una riduzione nei consumi di combu- stibile e quindi nell’emissione di CO2 di circa il 30%. Quelle appena descritte sono modalità di lavorazione che dipendono dalle specifiche progettuali e/o dall’approvazione della Direzione Lavori, ma indipendentemente da queste, l’Organizzazione può comunque realizzare un abbattimento minimo nell’emissione di CO2 di circa il 30% sui trasporti del fresato, in virtù di un’adeguata Pagina 23 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 organizzazione degli stessi: il materiale fresato, infatti, invece di essere trasportato ad ogni lavorazione, viene stoccato in apposite aree e con adeguate modalità, per essere poi trasportate a pieno carico, consentendo la riduzione del numero dei viaggi e quindi dei consumi di carburante. Di seguito viene descritta nello specifico il tipo di influenza che l’Organizzazione ha nella gestione dei diversi aspetti ambientali diretti. Emissioni L’attività comporta potenzialmente una serie di emissioni: • Polverose: dovute alla demolizione delle strutture ed alle attività di scavo ed anche alla movimentazione dei materiali e dei mezzi sui cantieri; • Gassose: dovute agli scarichi dei motori dei mezzi in movimento (mezzi di trasporto e macchine operatrici) , particolarmente per le attività di cantiere; • Emissioni centrali termiche; • Perdita di impianti di climatizzazione. Per quanto riguarda le emissioni relative ai cantieri, queste sono meglio descritte e valutate all’interno dell’Analisi Ambientale redatta nello specifico dei cantieri. In generale, comunque, le emissioni polverose vengono mitigate attraverso impianti di nebulizzazione che possono essere installati in caso di necessità sui singoli cantieri. Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, è attivo un piano di manutenzione finalizzato alla piena efficienza degli stessi al fine di ridurre al minimo le emissioni di CO 2 ed inoltre, essendo i mezzi dell’Organizzazione di vecchia generazione, la stessa relega l’utilizzo di questi mezzi a trasporti saltuari e per brevi percorsi, affidando la maggior parte dei trasporti di materiali e di rifiuti a ditte esterne specializzate in possesso di mezzi di nuova generazione e quindi a bassa emissione di CO2 (EURO5 o EURO6). Inoltre, come meglio descritto nel piano degli indicatori, le emissioni di CO2 sono controllate attraverso l’adozione delle tecniche viste per le lavorazioni a freddo e per l’organizzazione dei trasporti dei materiali e dei rifiuti. Per quanto riguarda le centrali termiche e gli impianti di climatizzazione si evidenzia quanto segue. Le macchine esterne che spingono i condizionatori sono 7, tutte di capacità inferiore a 3 kg e sono quasi tutte caricate con R410A, ad eccezione di 2 macchine che sono ancora caricate con R22 in quanto non ancora esaurito. Per queste due macchine, quando l’R22 sarà giunto ad esaurimento, come stabilito dalla normativa vigente, è prevista la sostituzione con macchine nuove conformi con i requisiti ambientali cogenti, la cui pianificazione è evidenziata nel Piano di Miglioramento Ambientale in allegato. Per tutte le macchine presenti, comunque, è stato redatto un registro che ne riepiloga i dati identificativi e riporta le manutenzioni, che sono effettuate dalla Ditta esterna specializzata con cui è stato redatto apposito contratto di assistenza e manutenzione. Al registro sono allegate le schede tecniche di ciascuna macchina. Pagina 24 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 Il climatizzatore invernale è costituito da un Gruppo Termico a metano GT1 installato il 09/01/2001 con potenza termica nominale inferiore a 100kW. La Centrale Termica è sottoposta a manutenzione annuale e ad analisi dei fumi quadriennale, tramite contratto di assistenza con ditta specializzata sottoscritto in data 03/01/2017. Il Libretto di impianto è stato redatto in data 17/11/2014 e l’ultima Analisi dei Fumi è del 09/03/2016 . La verifica quadriennale di efficienza energetica non è necessaria in quanto la potenza termica della Centrale è inferiore a 100kW. Scarichi idrici Presso l’impianto di San Marco, sia i sistemi di raccolta delle acque di prima pioggia dei piazzali, sia il sistema di raccolta delle acque di scarico dei reflui, sono gestiti come aspetti indiretti in quanto lo stabile e le aree annesse sono utilizzate dalla Spinelli & Mannocchi tramite apposito contratto di locazione sottoscritto con la Piselli Cave srl, che nello stesso contratto assicura la regolarità edilizia ed urbanistica dell’immobile. A fronte di ciò, comunque, allo scopo di garantire l’evidenza e la tracciabilità di tale regolarità, l’Organizzazione ha richiesto al locatore la copia di tutta la documentazione attestante la conformità dell’immobile alle normative ambientali, edilizie ed urbanistiche. Impianto elettrico Per quanto riguarda l’impianto elettrico, trovandosi in uno stabile costruito negli anni ‘60, nel tempo ha subito piccoli adeguamenti ai fini della messa in sicurezza, che però non erano sufficienti a renderlo conforme alle attuali normative vigenti. Per questo motivo di recente l’impianto è stato oggetto di un radicale intervento di ristrutturazione che ne ha consentito la regolarizzazione dello stato di conformità da parte di una ditta esterna specializzata, che tramite tecnico qualificato ha anche rilasciato il relativo Certificato di Rispondenza. Rumore Le problematiche relative a rumore e vibrazione costituiscono a volte un problema non trascurabile in quanto possono creare disagio nel contesto sociale in cui l’azienda opera. Per quanto riguarda il rumore, si considera sia quello esterno (rivolto all’ambiente), sia quello interno come problema di salute e sicurezza dei lavoratori. Esiste naturalmente una normativa di legge specifica per i due casi. Il sito è collocato in zona con zonizzazione acustica D7, per la quale sono consentite emissioni acustiche fino a 70 Db di giorno e 60 Db di notte. Per quanto riguarda il controllo del rumore negli ambienti interni, si fa riferimento a quanto previsto dal D.Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii. e relative normative specifiche in vigore. Per tale finalità è stata redatto un apposito documento di “analisi del rumore” aggiornato al 30.01.2017. Pagina 25 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 Per quanto concerne le emissioni acustiche nell’ambiente esterno circostante, le fonti di rumore derivano essenzialmente dalla movimentazione degli automezzi e dei mezzi d’opera durante le operazioni di uscita e rientro nel piazzale di stoccaggio. Tali entità di rumore non risultano critiche soprattutto se valutate nel contesto territoriale in cui si trova il sito. Diverso è invece l’impatto del rumore nell’ambito dei cantieri, per i quali però, non potendo adottare alcuno strumento utile ad evitare il superamento dei limiti, l’Organizzazione si avvale della Legge 91/1992 per l’ottenimento dell’ “autorizzazione in deroga ai limiti di rumore ambientale” rilasciata dall’ente competente per territorio ove il cantiere è localizzato. La descrizione del tipo di cantiere soggetto a tale vincolo, è riportata nei documenti di Analisi Ambientale redatti per specifici cantieri. Inquinamento del suolo Presso l’impianto di San Marco, le aree scoperte deputate al solo stoccaggio dei mezzi sono in terra battuta. Attualmente, il sito di non risulta classificato come sito inquinato ai sensi del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. Presso il sito è presente un serbatoio mobile di gasolio posizionato fuori terra da 8993 litri, mentre presso i cantieri di lunga durata sono presenti altri serbatoi mobili aventi capacità di 8993 litri e di 5243 litri. Esistono inoltre altri serbatoi mobili più piccoli che vengono posizionati presso i cantieri, aventi capacità di 453, 420, 375 e 260 litri. I serbatoi più grandi (quelli da 8993 e da 5243 litri) sono dotati di bacino di conteni- mento necessario contro eventuali sversamenti. Per tutti i serbatoi presenti, l’Organizzazione tiene un elenco riepilogativo che indi- ca: nome e matricola del serbatoio, costruttore, capacità, ubicazione e, per quelli più pic- coli, il mezzo al quale sono assegnati. L’elenco funge anche da scadenziario delle verifi- che periodiche e con esso sono conservate in allegato le schede tecniche, i certificati di collaudo e le autorizzazioni (ove necessarie). Inoltre, al fine di evitare danni all’ambiente dovuti a possibili sversamenti, è stata e- laborata una procedura per la gestione delle emergenze diffusa tra il personale e per la quale sono state effettuate anche idonee attività formative di simulazione pratica. Rifiuti La Spinelli & Mannocchi è autorizzata in categoria 2bis al trasporto in proprio di rifiuti non pericolosi in procedura semplificata per i CER 170107, 170302, 170904, come da Autorizzazione al Trasporto concessa tramite Iscrizione all’Albo Gestori Ambientali n. PG00771 valida fino al 10/06/2021, dalla quale risultano autorizzati i seguenti mezzi: - BJ934AB, - CR842DL, - PG754665 Pagina 26 di 44
Dichiarazione Ambientale rev. 1 del 02.10.2017 Per i trasportatori conto terzi viene tenuto un elenco riepilogativo costantemente aggiornato per i quali viene verificata la regolarità all’autorizzazione ad ogni utilizzo, tramite consultazione al sito dell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali. Un elenco riepilogativo è presente anche per i Conferitori e per essi viene indicata anche la scadenza delle autorizzazioni: FIN.CAVE SRL PISELLI CAVE SRL DITTA BIONDI RECUPERI SRL ECOCAVE SRL I rifiuti prodotti presso i cantieri sono qualitativamente tenuti sotto controllo tramite analisi di caratterizzazione da produrre per ogni tipologia di rifiuto per i quali è richiesto il ritiro/smaltimento. A riguardo, è rilevante considerare che l’Organizzazione è soggetta al regime semplificato del trasporto rifiuti e, quindi, non è soggetta alla tenuta dei registri di carico/scarico e che la produzione di rifiuti derivante dalle attività produttive non è significativa ed è rinvenibile solo nei materiali da demolizione (fresato e calcinacci) e da materiali di consumo o comunque derivanti dalle forniture e dall’utilizzo di risorse (es: imballaggi in plastica, olii esausti, ecc.). Il controllo della produzione dei rifiuti, pertanto, è stato gestito fino ad oggi attraverso il controllo e la conservazione dei formulari inerenti il trasporto ed il conferimento degli stessi. Per tali motivi, essendo difficoltoso ricostruire lo storico della produzione dei rifiuti nel loro complesso, l’attuale ricostruzione storica dei rifiuti prodotti viene effettuata raccogliendo i dati di due cantieri significativi, attraverso la spunta dei formulari archiviati, con l’impegno di predisporre per il futuro un sistema di raccolta dati che consenta di tenere sistematicamente sotto controllo le qualità e le tipologie di rifiuti prodotti. I cantieri presi come campione di riferimento per questa prima raccolta dati sono: - S.A.L.P.A. – cantiere di Montone per la costruzione di un capannone industriale e delle relative aree esterne comprese le opere di urbanizzazione; - Comune di Perugia – cantiere di ripristino pavimentazione stradale. Tabella n° 3 Rifiuti prodotti (in tonnellate) da attività di cantiere per il periodo 2016-2017 CANTIERI Cantiere Montone Cantiere Comune Perugia CER prodotto (ton) (capannone industriale) (ripristino pavimentazione stradale) 17 02 03 2 0 Imb. plastica 20 03 04 0,07 0 Fanghi fosse settiche 17 03 02 Miscele bituminose 0 567,61 (fresato) Pagina 27 di 44
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