PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA - ISTITUTO COMPRENSIVO MANTOVA 3 - Triennio 2019-2022 - Istituto Comprensivo ...
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I.C. Mantova 3 - PTOF 2019/2021
ISTITUTO COMPRENSIVO MANTOVA 3
PIANO TRIENNALE OFFERTA
FORMATIVA
Triennio 2019-2022
Pagina 1I.C. Mantova 3 - PTOF 2019/2021
INDICE
Premessa 3
Identità dell’istituto 3
L’istituto in sintesi 4
I bisogni formativi dell’utenza e del territorio 7
La proposta educativa 9
Scelte formative della scuola 9
Programmazione educativa e didattica di istituto 10
Condivisione delle scelte formative con le famiglie 12
L’offerta formativa 13
Organizzazione didattica della scuola dell’infanzia 13
Organizzazione didattica della scuola primaria 14
Organizzazione didattica della scuola secondaria di primo grado 16
Scelte metodologiche della scuola 17
Come si insegna 17
• Le classi Montessori 18
Come si valuta 20
Inclusione e successo formativo 27
Continuità tra gli ordini di scuola 31
Orientamento permanente e in uscita 32
Il potenziamento e l'ampliamento dell’offerta formativa 34
Progettualità d'istituto e sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza 34
La scuola “fuori”: uscite didattiche, visite d’istruzione, gemellaggi, soggiorni all’estero 44
Progetti nell’ambito del PNSD 45
L’organizzazione dell’istituto 47
Supporto all’organizzazione scolastica 47
Organi collegiali e partecipativi 49
Organizzazione e gestione dell’offerta formativa 50
Organico dell’autonomia 51
Formazione del personale 55
La scuola "in rete" con altre scuole 57
Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa e le sue prospettive di sviluppo 60
Allegato 1 - Patto educativo di corresponsabilità (scuola primaria)
Allegato 2 - Patto educativo di corresponsabilità (scuola secondaria)
Allegato 3 - Griglia per la valutazione del comportamento (scuola primaria)
Allegato 4 - Griglia per la valutazione del comportamento (scuola secondaria)
Allegato 5 - Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione
Allegato 6 - Certificazione delle competenze
Allegato 7 – Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri
Allegato 8 – Scheda orientativa
Allegato 9 - Dettaglio dei progetti a.s. 2018-2019
Allegato 10 – Curriculum verticale di istituto
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Premessa
Il collegio docenti redige il PTOF (Piano triennale dell’Offerta Formativa) in
ottemperanza alla legge n. 107 del 13/07/2015 recante la “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni
legislative vigenti”.
L’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno
scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa;
2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per
le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal
dirigente scolastico;
3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i
limiti di organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR
al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà
pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
Identità dell’istituto
L’Istituto Comprensivo Mantova 3 nasce il
1^ settembre 2009 dalla fusione della
Direzione Didattica di Mantova
(comprendente le scuole elementari Martiri
di Belfiore, don Leoni, don Minzoni e De
Amicis, e le scuole materne ad esse
collegate) con la scuola media Bertazzolo,
in un'ottica di istituto verticale atto ad
accogliere alunni dai 3 ai 14 anni.
L’istituto si trova nell'area sud-ovest del Comune di Mantova, che comprende una
parte del centro storico e la prima periferia residenziale con i quartieri di Valletta
Paiolo, Pompilio-Due Pini, Borgo Chiesanuova e Borgo Angeli.
Il contesto economico e socio-culturale è complessivamente medio-alto e negli ultimi
anni è stato caratterizzato da un incremento della popolazione straniera al pari
dell'intera provincia di Mantova.
Il territorio è caratterizzato da numerose strutture e risorse utili per la scuola quali
cooperative, associazioni di volontariato, associazioni culturali e sportive.
Fanno parte dell’Istituto Comprensivo Mantova 3:
● Le scuole dell’infanzia: “Campogalliani”, “Collodi”, “Tom Sawyer”, “Ricordo ai
Caduti”;
● Le scuole Primarie: “Martiri di Belfiore”, “De Amicis”, “Don Minzoni”, “Don Leoni”;
● La Scuola Secondaria di 1° Grado “G. Bertazzolo”.
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L’istituto in sintesi
Scuole dell’infanzia
Campogalliani
Sezioni: 2 • Mensa
via Parilla n. 3 • Spazio
Alunni: 44 (*) esterno
Mantova
Collodi
Sezioni: 1 • Mensa
via Indipendenza n. • Spazio
Alunni: 24 (*) esterno
22A
Mantova
Tom Sawyer
Sezioni: 2 • Mensa
• Spazio
Via Miglioretti n.4 esterno
Mantova Alunni: 46 (*)
Ricordo ai
Sezioni: 2 • Mensa
Caduti • Spazio
esterno
Via Cremona n.56 Alunni: 41 (*)
• Palestra
Mantova
(*) dati riferiti all’anno scolastico 2018-2019
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Scuole primarie
Martiri di
Belfiore Classi: 19 ● Mensa
● Spazio
Alunni: 410 esterno
Viale Gobio n.8/10 ● Laboratori
Mantova (*)
● Biblioteca
● Palestra
Edmondo
De Amicis Classi: 4 ● Mensa
● Spazio
Alunni: 80 (*) esterno
Via Indipendenza ● Laboratori
n.49 ● Biblioteca
Mantova ● Palestra
Don Leoni
Classi: 5 ● Mensa
● Spazio
Via Miglioretti n.4
Alunni: 95 (*) esterno
Mantova ● Laboratori
● Palestra
Don Minzoni
Classi: 5 ● Mensa
● Spazio
Via Cremona n.60
Alunni: 102 esterno
Mantova ● Laboratori
(*)
● Biblioteca
● Palestra
(*) dati riferiti all’anno scolastico 2018-2019
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Scuola secondaria di primo grado
Bertazzolo
Classi: 24 ● Spazio
esterno
Via Conciliazione
● Laboratori
n.75 Alunni: 554 (*)
● Biblioteca
Mantova ● Palestra
(*) dati riferiti all’anno scolastico 2018-2019
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I bisogni formativi dell’utenza e del territorio
L’individuazione dei Bisogni Formativi degli studenti che frequentano l’Istituto
avviene attraverso l’osservazione, l’analisi e l’interpretazione del contesto territoriale
nei suoi diversi aspetti (sociali, economici, etc.) e si effettua in classe con gli alunni,
negli incontri con le famiglie, negli Organi Collegiali, negli incontri con associazioni
del territorio ed enti locali.
In particolare,
attraverso un
questionario, è
stato chiesto ai
genitori, di
esprimersi
relativamente ad
alcuni aspetti della
vita scolastica e
della progettazione
didattica. I risultati
sono stati rilevati
nell’ottobre 2018 e
si riferiscono ad un
campione di 841
famiglie su 1360.
La maggior parte delle famiglie ha indicato quale valore prioritario da sostenere il
rispetto, nelle sue diverse sfaccettature: rispetto degli altri, della diversità, delle
regole, dell’ambiente, chiamando la scuola ad una costante attenzione e promozione
di momenti di riflessione sui temi della legalità e della cittadinanza attiva.
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E, per favorire una cittadinanza non solo attiva, ma europea e globale, i genitori
chiedono una scuola che potenzi principalmente l’insegnamento delle lingue
straniere, favorendo l’inserimento di docenti madrelingua nelle classi.
Si aspettano una scuola che, prima ancora che trasmettere nozioni, guidi gli alunni
verso l’acquisizione di un metodo di studio e di lavoro che li possa sostenere nei
diversi contesti in cui saranno chiamati ad operare in futuro e li sappia rinforzare e
valorizzare nelle proprie caratteristiche individuali con opportuni interventi di recupero
o potenziamento.
Cercano, infine, una scuola che fornisca un sostegno alla genitorialità e collabori
nella crescita dei loro figli anche attraverso ulteriori servizi quali l’aiuto compiti o la
proposta di attività ricreative extrascolastiche.
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La proposta educativa
ll nostro Istituto, ispirandosi alla normativa vigente, per il prossimo triennio intende
concentrarsi in via prioritaria sull’ambito dell’orientamento e sulle aree ad esso
afferenti con l’intento di garantire il successo scolastico a tutti gli alunni.
L’attuazione del diritto di ciascun alunno all’istruzione, alla formazione e
all’educazione costituisce il fine di ogni attività organizzata dall’Istituto Comprensivo,
in riferimento al suo compito istituzionale di Scuola Pubblica Statale.
I docenti esercitano il proprio diritto alla libertà d’insegnamento nella garanzia del
diritto all’apprendimento degli alunni.
Scelte formative della scuola
Le scelte formative della nostra scuola si ispirano alle "Indicazioni Nazionali per il
curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione", secondo le quali "la
finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona,
all'interno dei principi della Costituzione Italiana e della tradizione culturale europea,
nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle
diversità individuali"
L'Istituto pone sempre al centro dell'attenzione il diritto dell’alunno all’apprendimento
e allo sviluppo delle sue potenzialità personali, sociali e culturali nella
consapevolezza che la personalità di ogni alunno si struttura su aree e capacità
diversificate (cognitive, affettive, emotive, senso-motorie, sociali) al cui sviluppo
concorrono tutte le discipline.
Da queste scelte deriva un’idea di scuola che:
● si propone di promuovere la valorizzazione delle individualità e di favorire lo
scambio e la relazione a tutti i livelli;
● si organizza secondo un modello flessibile nella scelta del tempo scuola, delle
metodologie di lavoro e delle proposte didattiche nell'intento di condurre ogni
singolo alunno attraverso un percorso pluriennale di crescita personale;
● è aperta al territorio e sa rapportarsi alle diverse realtà e istituzioni;
● seleziona le proposte delle associazioni ed enti del territorio coerentemente con
gli obiettivi formativi individuati.
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Programmazione educativa e didattica d’istituto
Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni Scolastiche, le
Indicazioni Nazionali costituiscono il quadro di riferimento delle scelte affidate alla
progettazione delle scuole. Il curricolo consente di guardare all’educazione a scuola
come ad un processo complesso di trasmissione culturale e di orientamento
personale e di focalizzarne le diverse componenti.
La proposta formativa dell'istituto si suddivide in attività:
● obbligatorie relative ai diversi campi di esperienza nella scuola dell'infanzia e alle
diverse aree disciplinari nella scuola primaria e secondaria di primo grado; tali
attività possono essere arricchite attraverso la proposta di specifici progetti che
scaturiscono dalle possibilità di arricchimento individuate dai docenti, dai bisogni
formativi manifestati dalle famiglie e dall’analisi della nostra realtà locale;
● facoltative/opzionali basate su specifiche scelte effettuate dalle famiglie.
Tutte le attività concorrono alla progressiva acquisizione delle Competenza Chiave e
di cittadinanza previste dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE), così come ripresa e rinnovata dal
recente decreto n.62 del 13 aprile 2017.
Tra le varie interpretazioni del concetto di competenza, infatti, l’Istituto Comprensivo
Mantova 3 ritiene che la più valida debba essere quella che identifica la competenza
come la capacità di comprendere, interpretare e dominare la realtà.
Partendo da questa idea, riteniamo che l’acquisizione delle competenze avvenga in
tre momenti fondamentali:
● acquisizione delle conoscenze (il sapere), vale a dire i fatti, i principi, le
teorie, i concetti che sono alla base delle discipline;
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● acquisizione delle capacità (il saper fare), cioè le procedure e il modo di
operare;
● acquisizione delle competenze vere e proprie (il saper essere), cioè la
capacità di utilizzare autonomamente le conoscenze per applicarle a contesti
diversi e acquisirne di nuove.
Sapere, saper fare e saper essere sono alla base di tutti i processi didattici di tutti i
docenti di tutti gli ordini di scuola.
Il dettaglio dei traguardi per lo sviluppo delle competenze in uscita dai diversi ordini
di scuola è riportato nell’allegato 10.
Nel corso del triennio 2019-2022 l’istituto sarà impegnato nella revisione del
curriculum di istituto in un’ottica di sviluppo verticale dall’infanzia alla secondaria di
primo grado, nel rispetto del documento delle “Indicazioni nazionali per il curricolo
della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” e del successivo documento
delle “Indicazioni nazionali e nuovi scenari”.
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Condivisione delle scelte formative con le famiglie
Affinché la proposta educativa e didattica sia efficace è essenziale che l’istituto
comprensivo condivida costantemente con le famiglie le azioni quotidiane e le finalità
a cui si ispirano.
In tutti gli ordini di scuola sono previsti incontri periodici tra i docenti e le famiglie
per favorire la conoscenza reciproca, verificare la graduale progressione degli alunni
ed analizzare specifiche problematiche didattiche o relazionali.
Di particolare rilievo è il Patto Educativo di Corresponsabilità (allegati n.1-2)
illustrato alle famiglie della scuola primaria e secondaria nell’assemblea di inizio
anno scolastico.
Il Patto Educativo di Corresponsabilità (DPR 249/1998; Art. 3 DPR 21 novembre
2007) ha l’obiettivo esplicito di definire in maniera chiara e condivisa i diritti e i doveri
nel rapporto tra l’istituzione scolastica, le famiglie, le studentesse e gli studenti. Si
basa su un positivo dialogo fra tutti i soggetti coinvolti.
Negli ultimi anni la condivisione di intenti con le famiglie si è rafforzata grazie alla
nascita di associazioni di genitori che perseguono finalità comuni e complementari a
quelle dell'istituzione scolastica. Rientrano tra queste:
Associazione Montessori Mantova:
finalizzata al sostegno del metodo
Montessori nella scuola primaria;
Associazione PonteBaleno2000: nata
nell'ambito del progetto "Scuole aperte"
finanziato dal Settore Servizi Educativi del
Comune di Mantova nell'intento di rendere
fruibili gli spazi scolastici in orario extra-
curricolare.
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L’offerta formativa
Organizzazione didattica della scuola dell’infanzia
Ogni plesso di scuola dell’infanzia è aperto per 8 ore al giorno dalle 7.50 alle 15.50
per 5 giorni alla settimana per comprensive 40 ore settimanali.
La giornata educativa è di regola scandita dalle seguenti attività:
7.50 - 9.00 Ingresso
7.50 - 9.30 Accoglienza e attività libere
9.30 - 10.30 Conversazione, canti, attività di routine e piccola colazione
con frutta
10.30 - 11.30 Attività didattiche a piccoli gruppi omogenei per età
11.30 - 11.45 1^ uscita
11.45 - 13.00 Pranzo e riordino sezione
13.00 - 13.15 2^ uscita
13.00 - 13.30 Lettura, racconto, gioco libero o guidato in sezione, in
salone o in giardino
13.30 - 15.30 Servizi, riposo
15.30 - 15.50 3^ uscita
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Organizzazione didattica della Scuola Primaria
L’istituto comprensivo offre nei diversi plessi tre diversi tempi-scuola:
Tempo scuola Orario Plessi
Antimeridiano Da lunedì a sabato Martiri di Belfiore
• Ingresso ore: 8.00
• Intervallo: 10.00 – 10.15
• Uscita ore: 13.00
Settimana corta Da lunedì a venerdì Martiri di Belfiore
Tre giorni: De Amicis (solo classe quarta)
● Ingresso ore: 8.00 Don Leoni
● Intervallo: 10.00 – 10.15 Don Minzoni
● Uscita ore: 13.00
Due giorni:
● Ingresso ore: 8.00
● Intervallo: 10.00 – 10.15
● Uscita ore: 16.00
Servizio mensa facoltativo
Tempo pieno Da lunedì a venerdì Martiri di Belfiore
● Ingresso ore: 8.00 De Amicis (solo classi prima,
● Intervallo: 10.00 – 10.15 seconda e terza)
● Uscita ore: 16.00 Don Leoni e Don Minzoni
Servizio mensa obbligatorio
L'istituto comprensivo attiva ulteriori servizi facoltativi a sostegno delle esigenze delle
famiglie. I servizi sono effettuati a fronte di un numero minimo di richieste di
partecipazione, in collaborazione con cooperative di educatori professionali
adeguatamente selezionati e/o con le associazioni dei genitori. Per tali servizi si
richiede un contributo da parte delle famiglie.
Servizi Orario Plessi
Pre-scuola Dalle 7.30 alle 7.55 Tutti i plessi
Antimeridiano – Martiri di Belfiore
Post-scuola dalle 13 alle 13.30 Don Leoni
Don Minzoni
Pomeridiano – Martiri di Belfiore
dalle 16 alle 16.30 De Amicis
Dalle 13 alle 16 Don Leoni
Dopo-scuola nei tre giorni della settimana Don Minzoni
con lezioni solo al mattino
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SETTIMANA CORTA
(2 rientri)
1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Italiano 8 7 7 7 7
Storia - Cittadinanza 2 2 2 2 2
Geografia 2 2 2 2 2
Inglese 1 2 3 3 3
Matematica 6 6 6 6 6
Scienze 2 2 2 2 2
Musica 1 1 1 1 1
Arte immagine 2 2 1 1 1
Tecnologia/informatica 1 1 1 1 1
Motoria 2 2 2 2 2
IRC /att. alternative 2 2 2 2 2
ORE DIDATTICA 29 29 29 29 29
Mensa (non obbligatoria) 2 2 2 2 2
TOTALE tempo scuola 31 31 31 31 31
TEMPO PIENO
ANTIMERIDIANO (solo 30 ore)
1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Italiano 8 7 7 7 7
Storia - Cittadinanza 2 2 2 2 2
Geografia 2 2 2 2 2
Inglese 1 2 3 3 3
Matematica 7 7 7 7 7
Scienze 2 2 2 2 2
Musica 1 1 1 1 1
Arte immagine 2 2 1 1 1
Tecnologia/informatica 1 1 1 1 1
Motoria 2 2 2 2 2
IRC /att. alternative 2 2 2 2 2
ORE DIDATTICA 30 30 30 30 30
Mensa 10 ore - obbligatoria 10 10 10 10 10
TOTALE tempo scuola 40 40 40 40 40
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Organizzazione didattica della Scuola Secondaria di 1° grado
Nella scuola secondaria sono previsti due diversi tempi-scuola:
Tempo scuola Orario
Antimeridiano Da lunedì a sabato
● Ingresso ore: 8.00
● Intervallo ore: 10.55 – 11.05
● Uscita ore: 13.00
Settimana corta Da lunedì a venerdì
● Ingresso ore: 8.00
● Primo intervallo ore: 10.55 – 11.05
● Secondo intervallo: 13.00 – 13.05
● Uscita ore: 14.00
La quota oraria delle discipline è la medesima, indipendentemente dal tempo scuola
frequentato.
(*) si specifica la quota oraria settimanale
Discipline Tempo scuola 30 ore
Italiano 6
Storia 2
Geografia - Cittadinanza 2
Inglese 3
Seconda lingua comunitaria (francese, 2
tedesco, spagnolo)
Matematica e scienze 6
Informatica e tecnologia 2
Musica 2
Arte e immagine 2
Scienze motorie e sportive 2
Religione cattolica o attività alternativa 1
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Scelte metodologiche della scuola
Le scelte metodologiche tendono a migliorare sia i risultati individuali, sia le proposte
didattiche attraverso:
● adattabilità ai cambiamenti;
● interventi differenziati;
● valorizzazione delle competenze metacognitive;
● valorizzazione delle competenze comunicative;
● valorizzazione dei concetti di tolleranza, solidarietà e accettazione del diverso,
nei rapporti interpersonali.
L’interazione di queste scelte ha lo scopo di agevolare il raggiungimento di uno degli
obiettivi primari della nostra scuola: la riduzione dell’insuccesso scolastico e della
dispersione.
Come si insegna
Il nostro istituto mantiene come nucleo
principale delle attività didattiche il gruppo di
classe o di sezione, ma non esclude la
possibilità di modulare, suddividere e allargare i
gruppi-classe secondo altri criteri.
Il lavoro viene organizzato secondo diverse
modalità, adattate di volta in volta alle situazioni
ed ai contenuti: possono essere utilizzate
lezioni frontali, attività per gruppi di ricerca,
attività a classi aperte, in piccolo gruppo, in rapporto diretto alunno-insegnante per il
recupero o il potenziamento.
I docenti sperimentano varie metodologie didattiche, scelte ogni volta il relazione alla
tipologia di classe ed al contesto educativo di riferimento: laboratori, cooperative
learning, flipped classroom, strategie didattiche basate sul gioco,
insegnamento peer to peer, scuola senza libri sono alcune delle scelte
metodologiche attuate negli anni più recenti.
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Le classi montessoriane
Nell’intento di rafforzare l’azione didattica attraverso la sperimentazione e l’adozione
di nuove metodologie, nell'ambito della convenzione tra M.I.U.R. e Opera Nazionale
Montessori per l'attuazione della metodologia Montessori all'interno dei diversi ordini
di scuola, l’istituto ha stipulato una convenzione con l'Opera Nazionale
Montessori per l’adozione del metodo Montessori alla scuola primaria.
Dall'anno scolastico 2016/2017 è stata attivata una classe prima montessoriana
presso la scuola primaria De Amicis; la scuola risulta, infatti, dotata di classi ampie
e di diversi spazi in cui poter svolgere le attività didattiche secondo la metodologia.
Particolare attenzione viene rivolta all'acquisizione del materiale scientifico e alla
formazione del personale che deve essere specializzato secondo il metodo di
differenziazione didattica “Montessori”.
Attraverso la convenzione tra MIUR e Opera Nazionale MONTESSORI i contenuti
che vengono veicolati nel corso della scuola primaria sono i medesimi della scuola
tradizionale.
L’attualità del metodo è insita nei suoi principi fondamentali quali la libertà intesa
come la capacità dell’alunno di affrancarsi dal docente e non dipendere da questi per
l’attuazione del percorso educativo. La potenza del metodo sta nel regalare al
bambino il “piacere della scoperta”, dando al bambino costantemente la possibilità di
sperimentarsi in esperienze positive che accrescono la stima di sé donandogli la
gioia del fare e l’interesse per apprendere.
La grande conquista del bambino di
questa età è l’apprendimento della
lettura che gli apre una finestra infinita
sul sapere, e della scrittura come
strumento attraverso il quale può
condividere il proprio pensiero e
lasciarne traccia agli altri.
L’ambiente scolastico offre le
occasioni per dare stimoli ai bambini di
scrivere, di utilizzare questo strumento
nella modalità che gli è più congeniale.
Attraverso la scrittura spontanea il
bambino, con il supporto
dell’insegnante, inizia il lungo percorso
verso il perfezionamento ortografico.
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Nel frattempo prosegue il percorso di esplorazione della
natura ma ora si pone quesiti più complessi: la formazione
della Terra, dell’Universo, la comparsa della vita, la presenza
dell’uomo. Ma anche lo studio dei fenomeni atmosferici,
geologici e fisici l’analisi del mondo animale e vegetale.
Tutto questo avviene attraverso l’Educazione cosmica che
Maria Montessori definisce la chiave di accesso al sapere per i
bambini di questa fascia di età poichè dà loro la possibilità di
fare esperienza sul mondo in modo chiaro, completo ed
approfondito, valorizzando allo stesso tempo la comprensione
delle relazioni. In questo modo i bambini sviluppano una
visione ecologica e responsabile del mondo, ne colgono la
complessità e la bellezza e se ne sentono parte come soggetti
attivi.
Il bambino della scuola primaria ha la
necessità di relazionarsi con il gruppo dei
pari e di starvi bene. I bambini interagiscono
in modo più costruttivo perché via via
acquistano progressiva capacità di
organizzare progetti comuni sulla base di
regole condivise, sono interessati a
comprendere gli stati d'animo di chi li
circonda e le dinamiche che li provocano.
Maturano autocritica, spirito di giustizia e
senso morale. I bambini sono abituati a
condividere spazi, materiali, sono incentivati a comprendere e rispettare gli stati
d’animo dell’altro e vivono la relazione con gruppi eterogenei d’età rivestendo il ruolo
di tutor ma anche apprendendo attraverso l’esempio altrui.
La giornata scolastica è
scandita dai ritmi e dalle
esigenze dei singoli bambini
che scelgono e svolgono in
modo libero ed autonomo le
attività, ci sono momenti in
cui i bambini lavorano in
piccoli gruppi guidati
dall’insegnante.
L’insegnante supporta il bambino verso la maturazione della capacità di
autovalutazione ma anche di autocorrezione, ognuno costruisce il proprio processo
di apprendimento. Non vengono richiesti compiti da svolgere a casa ma possono
essere i bambini stessi che spontaneamente, anche lontano da scuola, continuano
a volersi occupare ciò che li interessa.
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Come si valuta
La valutazione degli alunni avviene nel rispetto del Decreto Legislativo 13 aprile
2017, n. 62 "Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel
primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i),
della legge 13 luglio 2015, n. 107".
La valutazione disciplinare
La valutazione disciplinare ha per oggetto il processo di apprendimento ed il
rendimento scolastico degli alunni. In particolare, la valutazione disciplinare:
• è indirizzata sugli apprendimenti e non sulla persona;
• si basa su diverse tipologie di prove (scritta, orale, pratica) scelte di volta in volta
dai docenti in relazione agli apprendimenti da verificare;
• si concentra sull'evoluzione dell'apprendimento e non solo sul risultato, sul
processo più che sul prodotto;
• si concretizza in descrizioni sintetiche dei processi di apprendimento dalle quali
gli alunni e le loro famiglie possano trarre elementi per comprendere quanto e
cosa è stato valutato e come l'alunno possa migliorare;
• si riferisce agli obiettivi proposti alla classe e/o al singolo alunno; nel caso in cui i
risultati raggiunti siano ritenuti insoddisfacenti, si vaglierà una riformulazione degli
obiettivi ed una messa a punto nuove di strategie di intervento;
• è numerica (tranne che per l'insegnamento della religione cattolica) e può
assumere un valore da 5 a 10 nella scuola primaria e da 4 a 10 nella scuola
secondaria di primo grado.
La validità dell'anno scolastico
Nella scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla valutazione finale solo gli
allievi che hanno frequentato per almeno tre quarti del monte ore annuale
personalizzato ai sensi del D.Lgs.62/2017 art.5 c.1.
L'istituto Comprensivo Mantova 3 ha stabilito di derogare al suddetto limite nel caso
di:
• motivi di salute adeguatamente documentati;
• bisogni educativi speciali formalmente riconosciuti dall'istituto;
• partecipazione ad attività sportive e agonistiche, almeno a livello regionale,
organizzate da federazioni riconosciute dal CONI e certificate dall’associazione
sportiva o FSN di appartenenza.
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La valutazione disciplinare intermedia e finale
La valutazione intermedia e finale sarà basata sui risultati raggiunti da ciascun
alunno, sia nel campo cognitivo, sia in quello della socializzazione, cioè sul
progresso e sul grado di maturazione effettivamente raggiunti.
Per una corretta valutazione, il Team docente/Consiglio di Classe terrà conto non
solo dei risultati emersi da una pluralità di verifiche (almeno 3 per discipline con
monte ore settimanale superiore a 3, almeno 2 per le altre discipline) ma anche:
● del reale livello di partenza dell’alunno;
● della partecipazione, ovvero della collaborazione con compagni e docenti;
● dell’impegno e della motivazione allo studio (il lavoro svolto a casa, la
responsabilità, l’interesse, lo svolgimento dei compiti assegnati, gli
approfondimenti);
● del grado di autonomia e della capacità di organizzare il proprio lavoro;
● delle concrete possibilità di recupero e sviluppo nelle classi successive.
Verranno utilizzati i voti in decimi da 5 a 10 alla scuola primaria e da 4 a 10 alla
scuola secondaria di primo grado.
Descrittore
4 Difficoltà tali da richiedere azioni didattiche specifiche per il
recupero dei prerequisiti necessari all'acquisizione delle
conoscenze ed abilità di base.
5 Mancata acquisizione delle conoscenze ed abilità di base;
l’allievo manifesta difficoltà tali da richiedere azioni didattiche
specifiche.
6 Acquisizione delle conoscenze ed abilità di base
7 Conoscenze ed abilità acquisite con l’ausilio di mediazioni e
procedure, che l’allievo utilizza in situazioni guidate
8 Competenza sicura, che l’allievo tende a manifestare
prevalentemente in situazioni strutturate
9 Competenza sicura, che l'allievo manifesta in sostanziale
autonomia.
10 Competenza piena, che l’allievo manifesta in autonomia, anche
in situazioni nuove e diversificate
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La valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di
cittadinanza ed è espressa mediante un giudizio sintetico attribuito collegialmente
dal team docente della scuola primaria o dal consiglio di classe della scuola
secondaria.
La formulazione del giudizio sintetico è basata sulla valutazione delle seguenti
abilità, ritenute fondamentali al fine di un'adeguata crescita delle competenze di
cittadinanza:
• Rispettare, accettare, accogliere: l'alunno ha rispetto di se stesso, degli altri
(compagni e adulti) e degli ambienti, nella consapevolezza dei diversi ruoli, delle
diverse istituzioni e delle regole che le caratterizzano.
• Assumere impegni e responsabilità: l'alunno si impegna con determinazione e
perseveranza nelle attività proposte e le porta a termine in maniera autonoma e
personale. Sa assumersi responsabilità e contribuire fattivamente alla soluzione
di situazioni problematiche.
• Collaborare e partecipare: insieme agli altri compagni e agli adulti, l'alunno
contribuisce attivamente alla realizzazione di un obiettivo comune, mettendo a
disposizione il proprio sapere e le proprie capacità in modo consapevole,
riconoscendo i diversi punti di vista ed accettando i contributi altrui.
In ciascun ordine di scuola, per ciascuna delle tre abilità elencate è assegnato un
giudizio graduato su quattro livelli: avanzato, intermedio, base ed iniziale.
Il giudizio sintetico espresso ai sensi del D.Lgs.62/2017 scaturisce dal giudizio delle
tre abilità e dall'importanza assegnata a ciascuna di esse. Per i docenti dell'istituto
risulta prioritaria la capacità dell'alunno di "Rispettare, accettare, accogliere", cui
fanno seguito le altre abilità, proprio nell'ordine in cui sono state elencate.
Di seguito è riportata una griglia sintetica con i giudizi assegnati a ciascuna abilità e
graduati su quattro livelli nei vari ordini di scuola. In allegato (Allegati 4 e 5) sono
riportate le griglie di valutazione del comportamento distinte per ordine di scuola.
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RISPETTARE, ACCETTARE E ACCOGLIERE
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA
Riconosce il ruolo degli adulti. Rispetta i compagni e gli adulti riconoscendo Rispetta i compagni e gli adulti riconoscendo e
Rispetta le diversità. interagisce e e accettando le diversità personali e culturali. accettando le diversità personali e culturali.
ascolta gli altri bambini. Utilizza i Rispetta l'ambiente circostante sia in Rispetta l'ambiente circostante sia in situazioni
materiali in maniera corretta e li situazioni formali che in situazioni informali. formali che in situazioni informali . Rispetta
avanzato riordina. Rispetta autonomamente le Rispetta pienamente le regole scolastiche e pienamente le regole scolastiche e assolve
regole nelle diverse situazioni. assolve responsabilmente i doveri scolastici. responsabilmente i doveri scolastici.
Riconosce il ruolo degli adulti. Rispetta i compagni e gli adulti. Rispetta Rispetta i compagni e gli adulti. Rispetta
Interagisce e ascolta gli altri bambini. l'ambiente circostante soprattutto in l'ambiente circostante soprattutto in situazioni
Utilizza i materiali in maniera situazioni formali. Rispetta consapevolmente formali. Rispetta consapevolmente le regole
intermedio corretta e li riordina. Condivide e le regole scolastiche e assolve in maniera scolastiche e assolve in maniera regolare i
rispetta le regole della scuola. regolare i doveri scolastici. doveri scolastici.
Interagisce con i coetanei. Utilizza i Rispetta generalmente i compagni e gli Rispetta generalmente i compagni e gli adulti.
materiali in maniera corretta, ma adulti. Rispetta l'ambiente circostante solo in Rispetta l'ambiente circostante solo in
non li riordina. Applica le regole di situazioni formali e rielabora i richiami in situazioni formali. Rispetta generalmente le
base base della scuola, sollecitato caso di mancanze. Rispetta generalmente le regole scolastiche. Assolve di massima i doveri
dall'adulto. regole scolastiche ed assolve di massima i scolastici.
doveri scolastici.
Non riconosce il ruolo degli adulti. Non sempre rispetta i compagni e gli adulti e Non sempre rispetta i compagni e gli adulti e
Ha atteggiamenti scorretti nei deve essere guidato alla comprensione delle deve essere guidato alla comprensione delle
confronti dei pari. Usa i materiali in diversità personali e culturali. Non sempre diversità personali e culturali. Non sempre
iniziale maniera inappropriata, senza rispetta l'ambiente circostante e necessita di rispetta l'ambiente circostante e necessita di
riordinarli e/o danneggiandoli. Non richiami. Non rispetta le regole scolastiche e richiami. Non rispetta le regole scolastiche e
accetta le regole e non le applica. assolve in modo discontinuo i doveri assolve in modo discontinuo i doveri scolastici
scolastici
ASSUMERE IMPEGNI E RESPONSABILITÀ
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA
Porta a termine Sa portare a termine in maniera autonoma le Sa pianificare e portare a termine in maniera
autonomamente le attività proprie attività, fornendo il proprio contributo autonoma le proprie attività, fornendo il proprio
in maniera adeguata. Aiuta il personale. contributo personale.
avanzato compagno in difficoltà
attivando azioni di tutoring
con i più piccoli.
Porta a termine Sa svolgere e portare a termine le proprie Sa svolgere e portare a termine le proprie attività in
autonomamente attività attività in situazioni note. situazioni note.
intermedio consuete. Con qualche aiuto
svolge attività nuove. Aiuta i
compagni su richiesta.
Esegue e porta a termine le Sa portare a termine le proprie attività Sa svolgere e portare a termine le proprie attività
attività su sollecitazione seguendo indicazioni. seguendo indicazioni.
base dell'insegnante
Richiede l'affiancamento Svolge compiti semplici in situazioni note solo Svolge compiti semplici in situazioni note solo se
dell'insegnante e se opportunamente guidato. opportunamente guidato.
l'incoraggiamento
iniziale dell'insegnante per svolgere
le attività e ha difficoltà nel
portarle a termine.
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COLLABORARE E PARTECIPARE
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA
Interagisce in modo propositivo Interagisce in modo propositivo e Interagisce in modo propositivo e collaborativo
con i compagni, organizzando collaborativo con il gruppo classe ed è con il gruppo classe, è disponibile all'ascolto e
insieme a loro giochi ed attività. disponibile all'ascolto e al confronto con i al confronto con i compagni e con gli adulti
avanzato compagni e con gli adulti accettando i diversi accettando i diversi punti di vista. Apporta
punti di vista. Apporta validi contributi alle validi contributi alle attività comuni.
attività comuni.
Interagisce con i compagni Interagisce in modo collaborativo con il Interagisce in modo collaborativo con il gruppo
organizzandosi nel gioco libero. gruppo classe ed è disponibile all'ascolto e al classe, è disponibile all'ascolto e al confronto
confronto con i compagni e con gli adulti. con i compagni e con gli adulti. Apporta
intermedio Apporta contributi alle attività comuni. contributi alle attività comuni.
Vive serenamente il distacco dalla Se sollecitato interagisce con il gruppo classe, Se sollecitato interagisce con il gruppo classe,
famiglia, gioca vicino ai compagni e anche se talvolta ha difficoltà a riconoscere anche se talvolta ha difficoltà a riconoscere ed
talvolta insieme a loro. ed accettare i diversi punti di vista. Apporta accettare i diversi punti di vista. Apporta
base contributi alle attività che suscitano il suo contributi alle attività che suscitano il suo
interesse. interesse.
Non interagisce con gli adulti ed i Non sempre interagisce e collabora col Non sempre interagisce e collabora col gruppo
compagni e tende ad isolarsi. gruppo classe, assumendo talvolta classe, assumendo talvolta atteggiamenti
iniziale atteggiamenti conflittuali. conflittuali.
La valutazione dei processi di apprendimento
La valutazione degli alunni del primo ciclo scolastico e' integrata dalla descrizione
del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto. Tale
descrizione si basa sull’analisi dei seguenti indicatori:
• frequenza che può essere regolare, discontinua o saltuaria;
• impegno nel lavoro scolastico che può essere intenso e costante, costante,
alterno, saltuario e superficiale;
• organizzazione del lavoro scolastico che può essere espressa attraverso uno
delle seguenti voci: sa organizzare il proprio lavoro in modo funzionale e
produttivo; sa organizzare il proprio lavoro; non sempre sa organizzare il lavoro; il
lavoro scolastico non viene organizzato in maniera adeguata.
• progresso negli obiettivi rispetto alla situazione di partenza che può essere
significativo, regolare, discontinuo o minimo.
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Le strategie per il recupero degli apprendimenti
A fronte di valutazioni intermedie e/o finali insufficienti gli insegnanti attivano una tra
le seguenti strategie:
Pausa didattica Sospensione dello svolgimento di nuove parti di programma per dare
agli alunni la possibilità di consolidare/recuperare i contenuti trattati
Recupero in Prevedere uno spazio, all'interno della lezione, per dare la possibilità
itinere ad alcuni alunni di recuperare parte dei contenuti trattati
Verifica di Proporre una ulteriore verifica sugli argomenti trattati dopo aver fornito
recupero agli alunni spiegazioni sugli errori commessi. La verifica di recupero
può riguardare solo gli obiettivi minimi
Predisposizione In particolari situazioni il consiglio di classe può predisporre un piano
di PDP didattico personalizzato per individuare modalità idonee di recupero.
Questo strumento è destinato in modo particolare agli alunni con
bisogni educativi speciali certificati o rilevati dal consiglio di classe.
Interventi Affiancamento di un educatore o di un insegnante all'alunno o a gruppi
individualizzati di alunni con necessità di recupero, in classe o individualmente.
Lavori di Formazione di gruppi con alunni a livelli diversi, per la realizzazione di
gruppo un obiettivo comune.
Peer tutoring Lavoro a coppie, in cui uno studente che ha raggiunto la piena
competenza nella disciplina affianca l'alunno in difficoltà.
Attività a classi Formazioni di gruppi omogenei a classi parallele, per il recupero e il
aperte consolidamento
In sede di scrutinio i docenti predispongono una scheda attraverso la quale
comunicano alle famiglie le strategie di recupero adottate per ciascuna disciplina.
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La comunicazione delle valutazioni alle famiglie
In base al recente D.Lgs.62/2017, per favorire i rapporti scuola-famiglia, "le istituzioni
scolastiche adottano modalità di comunicazione efficaci e trasparenti in merito alla
valutazione del percorso scolastico delle alunne e degli alunni”.
Al riguardo l'istituto prevede:
Comunicazione Comunicazione delle Comunicazione dei
dell'andamento valutazioni risultati intermedi e
generale del percorso interquadrimestrali finali
scolastico
Scuola • comunicazioni ------------ --------------
dell'infanzia quotidiane con i
genitori alla consegna
e al ritiro dei bambini
• colloqui sul percorso di
crescita dei bambini a
richiesta delle famiglie
• colloqui con le famiglie
dei bambini iscritti alla
scuola primaria
Scuola • colloqui pomeridiani • compilazione • scheda di valutazione
primaria (una volta a quotidiana del individuale (*)
quadrimestre) registro elettronico e eventualmente
contemporanea accompagnata da
registrazione sul lettera per la
diario scolastico segnalazione delle
carenze disciplinari e
delle strategie di
recupero
Scuola • colloqui individuali • compilazione • scheda di valutazione
secondaria di mattutini con i singoli quotidiana del individuale (*)
primo grado docenti sulla base di registro elettronico eventualmente
un orario di accompagnata da
ricevimento prefissato • lettere individuali per lettera per la
segnalare specifiche segnalazione delle
• colloqui pomeridiani difficoltà nel profitto carenze disciplinari e
(una volta a e/o nel delle strategie di
quadrimestre) comportamento e/o recupero
nella frequenza
(*) Nel primo quadrimestre la scheda di valutazione è fornita in formato digitale, mentre nel secondo
quadrimestre è consegnata dai docenti direttamente alle famiglie in formato cartaceo
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Inclusione e successo formativo
Il concetto di “inclusione” si applica a tutti gli alunni come garanzia diffusa e stabile di
poter partecipare alla vita scolastica e di sviluppare al massimo livello le proprie
potenzialità.
La Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 ha introdotto nella scuola i BES (Bisogni
Educativi Speciali) intendendo per essi qualsiasi difficoltà in ambito educativo e/o di
apprendimento che richieda una speciale attenzione da parte della scuola e che non
contempli necessariamente una certificazione di deficit.
Tra i Bisogni Educativi Speciali si distinguono tre categorie:
• La disabilità (Legge104/1992);
• I disturbi evolutivi da distinguere in DSA/deficit del linguaggio, delle abilità non
verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività;
• Lo svantaggio socio-economico-linguistico e culturale.
Nel nostro Istituto la presenza di alunni Stranieri, con DSA e con BES ha assunto
una rilevanza numerica significativa riferibile a tutte le tipologie indicate dalla
normativa.
Gli interventi per gli alunni con BES
Per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali l’Istituzione scolastica elabora un
documento progettuale che esplicita il percorso di personalizzazione elaborato per
ciascuno di essi (PEI / PDP) in cui sono contemplate le strategie e le modalità di
intervento che il Consiglio di Classe predispone al momento della individuazione.
Tali interventi prevedono:
• la programmazione di misure dispensative e compensative di flessibilità
didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione;
• l’utilizzo di una didattica individualizzata o personalizzata, con forme efficaci e
flessibili di lavoro scolastico;
• l’utilizzo di strumenti compensativi, comprese le nuove tecnologie;
• la possibilità di dispensare l’alunno da alcune prestazioni non essenziali ai fini
della qualità dei concetti da apprendere;
• l‘uso di strumenti compensativi per l’apprendimento delle lingue straniere
finalizzati a favorire la comunicazione verbale prevedendo anche la possibilità
dell’esonero.
L'organizzazione scolastica a favore degli alunni con BES
In ottemperanza al Decreto Legislativo 66 del 13 aprile 2017, nell'istituto opera un
Gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI) nominato e presieduto dal dirigente scolastico
con "il compito di supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione
del Piano per l'inclusione nonchè i docenti contitolari e i consigli di classe
nell'attuazione dei PEI".
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Annualmente il gruppo di lavoro predispone il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI)
in cui sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che
orientano le azioni volte a migliorare il livello di inclusività dell’Istituzione scolastica.
L’accoglienza degli alunni stranieri
L’accoglienza degli alunni stranieri è effettuata nel rispetto dei criteri indicati dal DPR
31/08/99 n.394, sulla base di uno specifico protocollo dell’istituto (Allegato 7) che
specifica le procedure di carattere:
1) Amministrativo-burocratico-informativo, riguardanti l'iscrizione e l'inserimento
a scuola degli alunni stranieri;
2) Comunicativo-relazionale, riguardanti i compiti e i ruoli degli operatori scolastici
e le fasi dell'accoglienza a scuola;
3) Educativo-didattico, relative all'assegnazione della classe.
Si prevede un iniziale inserimento in una classe corrispondente all’età anagrafica
durante il quale i docenti del team didattico o del consiglio di classe osserveranno
l’alunno per verificare se la classe assegnata corrisponda ai suoi bisogni. Nel caso in
cui i docenti del consiglio di classe ritengano necessario uno spostamento, il
Dirigente provvederà all’assegnazione ad altra classe immediatamente inferiore o
superiore a quella dell’età anagrafica, previa consultazione con gli insegnanti
incaricati. La fase di osservazione dovrà concludersi entro un mese dall'ingresso
dell'alunno.
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I progetti per l'inclusione
L’istituto mette in atto, attraverso l’operato dei docenti, strategie, metodologie e
specifici interventi in grado di far fronte ai bisogni educativi speciali dei singoli
studenti e di garantire il loro successo formativo.
Alfabetizzazione Percorsi di PRIMA E SECONDA ALFABETIZZAZIONE per alunni
dell'italiano per stranieri (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) come
studenti di strumento fondamentale di comunicazione, integrazione ed
cittadinanza o di apprendimento. L’acquisizione della lingua è, infatti, lo strumento
lingua non fondamentale del processo di comunicazione e di integrazione,
italiana soprattutto per quegli alunni che si trovano ad affrontare una realtà
scolastica per molti aspetti diversa da quella di origine.
Istruzione In forza del DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI, sono previsti
domiciliare percorsi di apprendimento all’interno delle proprie mura domestiche
per alunni che abbiano gravi problematiche di salute (alunni con
gravi patologie già ospedalizzati) che impediscono di frequentare la
scuola.
Adozioni La scuola garantisce ai bambini e ai ragazzi adottati e alle loro
famiglie uno sguardo specifico sul loro percorso di crescita
proponendosi in primo luogo come ambiente protettivo e sicuro, sulla
base delle linee guida fornite dal MIUR.
Con il coordinamento di un docente referente per le adozioni, la
scuola costruisce una didattica ed un’organizzazione flessibile con
particolare cura verso l’aspetto relazionale secondo un protocollo
condiviso.
Progetto Realizzazione di attività individualizzate o in micro-gruppo mirate al
“AFFRONTARE E superamento dei disagi degli alunni.
SUPERARE IL Il progetto è attivo in tutti gli ordini di scuola e garantisce la presenza
DISAGIO” di docenti e/o educatori professionali e/o docenti volontari in
compresenza per il recupero e il potenziamento dell’azione svolta
dai docenti curricolari.
“APPRENDERE Rilevazione in maniera precoce delle difficoltà di apprendimento
SERENAMENTE” nella letto-scrittura e individuazione delle modalità per superarle.
Nell'ambito di un più ampio progetto a livello provinciale, si prevede
per tutte le classi prime. seconde e terze della scuola primaria:
• Verifica del livello dei prerequisiti richiesti per l’apprendimento
della letto-scrittura, attraverso l'uso di materiale strutturato.
• Tabulazione dei dati e confronto sui risultati e sulle eventuali
difficoltà rilevate.
• Monitoraggio in itinere.
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Progetto Nella scuola secondaria di primo grado si organizzano dei laboratori
"NON UNO DI disciplinari in piccoli gruppi omogenei di alunni scarsamente motivati
MENO" alle attività curricolari o sufficientemente motivati per i quali risulti più
efficace il piccolo gruppo di lavoro o il laboratorio disciplinare. Per
quanto riguarda gli alunni delle classi terze i laboratori disciplinari
saranno finalizzati alla preparazione agli esami secondo indicazioni
del Consiglio di classe.
Progetto Alla scuola secondaria di primo grado, con l'intervento di esperti
"LABORATORIO volontari si attivano laboratori di attività manuali da svolgersi una
DI MANUALITÀ" volta alla settimana, per la realizzazione di oggetti e manufatti da
parte degli alunni. Gli alunni coinvolti sono alunni scarsamente
motivati alle attività curricolari o con difficoltà ad esprimersi secondo
le modalità proprie delle discipline scolastiche e che possono
esprimere maggiormente le loro potenzialità proprio attraverso
linguaggi e attività non verbali. Attraverso la creazione di oggetti ci si
pone l'obiettivo di potenziare l'autostima, il senso di autoefficacia, la
capacità di organizzazione e pianificazione ed un metodo di lavoro
proficuo.
Supporto Nella scuola primaria e secondaria di primo grado è previsto
psicologico l'intervento di uno psicologo esterno a supporto dell'operato dei
docenti; la figura dello psicologo può fornire ai docenti indicazioni
riguardo alle strategie metodologiche e/o relazionali da mettere in
atto in situazioni problematiche.
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Continuità tra gli ordini di scuola
L’istituto mette in atto una serie di attività volte a favorire il raccordo tra i diversi
ordini di scuola.
Attività' Periodo di Modalità di effettuazione
effettuazione
Incontri pomeridiani di Gennaio Presentazione della scuola alle famiglie
presentazione delle
scuole Open day con proposte laboratoriali per gli
alunni (solo per la scuola secondaria di
primo grado)
“Gemellaggi” tra classi Gennaio / Febbraio Con la collaborazione dei docenti dei diversi
per ordini di scuola, tra classi di ordini di scuola
visite mattutine alle diversi, si creano "gemellaggi" che si
scuole concretizzano in momenti di accoglienza
degli alunni nelle scuole di futura frequenza.
Passaggio di Maggio Incontri tra i docenti di ordini di scuola
informazioni tra diversi diversi per un passaggio di informazioni sui
ordini di scuola futuri studenti basato sulla redazione e sulla
successiva condivisione di una "scheda di
raccordo" comune.
Formazione delle classi Giugno Un'apposita commissione individuata dal
(dopo la fine delle Collegio dei Docenti provvede alla
lezioni) formazione dei gruppi classe sulla base
delle iscrizioni pervenute e dei criteri definiti
nel Regolamento di Istituto.
Verifica delle azioni di Ottobre Incontri tra i docenti di ordini di scuola
continuità diversi per un "feedback" sui nuovi studenti
acquisiti; gli incontri sono basati sulla
redazione e sulla successiva di una "scheda
di raccordo" comune.
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Orientamento permanente e in uscita
L'Orientamento viene definito come un processo evolutivo trasversale, continuo ed
esteso lungo tutto l'arco di vita: lo studente in questo percorso costruisce la propria
scelta insieme alla scuola, alla famiglia e al territorio. Insegnanti, genitori e orientatori
lo accompagnano in modo misurato e costruttivo per una ricerca di costruzione
identitaria e di autoaffermazione.
In quest'ottica, l’istituto non si limita solo ad informare gli alunni in uscita dalla scuola
secondaria di primo grado sull'offerta scolastica territoriale e sui percorsi delle
diverse scuole superiori, ma tiene conto della globalità della persona e della rete
sociale di cui fa parte.
Gli obiettivi, le abilità fondamentali e le competenze orientative condivise dai tre
ordini di scuola sono:
• acquisizione di un’identità consapevole nel duplice rapporto con se stessi e con
gli altri;
• rimozione degli ostacoli che impediscono la formazione della persona;
• promozione della capacità di operare scelte autonome;
• espressione di una propria progettualità (primaria e secondaria).
In particolare nella scuola secondaria di primo grado gli obiettivi orientativi
sono:
• Analisi interessi scolastici ed extra scolastici;
• Esplorazione del sé (livello interpersonale e intrapersonale);
• Competenza relazionale e comunicativa;
• Info sul sistema scolastico e professionale (generale e territoriale)
Le attività proposte nel percorso orientativo sono:
• Analizzare valori, aspettative, bisogni personali;
• Valutare successi ed insuccessi scolastici;
• Trovare strategie di risoluzione;
• Confrontare il successo scolastico con le aree di interesse;
• Individuare gli elementi che caratterizzano un metodo di studio produttivo e
compiere pianificazioni a riguardo;
• Valutare punti di forza e debolezza relativamente alle proprie potenzialità;
• Individuare la scelta di orientamento e progettarne le fasi attuative;
• Individuare vincoli e condizionamenti individuali e sociali insiti alla scelta;
• Conoscere l’offerta formativa del territorio e l’ordinamento della scuola
secondaria di secondo grado e della formazione professionale.
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