La prudenza è il primo vaccino - Il Centro Don Vecchi

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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM   COPIA GRATUITA   ANNO 17 - N° 6 / Domenica 7 febbraio 2021

La prudenza è
il primo vaccino
di don Gianni Antoniazzi

Da un mese è iniziata la campagna
di vaccinazione per il Sars-CoV-2.
L’organizzazione è gestita dal Mi-
nistero della Salute, coordinato col
Commissario straordinario Arcuri e
le Regioni. A gennaio è stato vacci-
nato il personale sanitario, gli ope-
ratori e gli ospiti delle Rsa. Qualcu-
no ha già la seconda dose. Adesso
però le ditte rallentano le consegne,
secondo Arcuri anche del 70%. Per
non rischiare sui richiami è stata so-
spesa la fase due, quella dedicata
agli ultra-ottantenni. Facciamo dun-
que il punto della situazione. Per
raggiungere “l’immunità di gregge”
serve che il 65% della popolazione
sia difesa dal vaccino. Se si continua
a questo ritmo il traguardo non arri-
verà per novembre 2021 ma, secon-
do alcuni, nell’estate 2022. Teniamo
poi conto che viviamo a Venezia
e abbiamo bisogno di un turismo
mondiale. Nel nostro caso il vacci-
no sarà efficace se il pianeta intero
ne sarà raggiunto; pare invece che
soltanto 10 Nazioni su 150 abbiamo
davvero cominciato le iniezioni. In
tutta l’Africa, per esempio, al mo-
mento i vaccinati sarebbero poco
più di 7.000. Vale allora una pre-
occupazione: che qualcuno porti a
Venezia un nuovo ceppo di virus e il
territorio, come nel gioco dell’oca,
possa tornare al punto di parten-
za. In questa faticosa valutazione,
poi, diamo per scontato che i vac-
cini abbiano un’efficacia duratura
anche nel tempo. Queste premesse
impongono prudenza e, in attesa di
dati più chiari, il vaccino più effica-
ce resta il comportamento quotidia-
no, utile forse quanto un’iniezione.
Il bello della vita

                         La saga dei vaccini
                         di Plinio Borghi

Il ricorso ai vaccini a livello mondiale rischia di diventare un’asta e manca un piano
Serve aderire senza indugio per ridurre i tempi. Proseguire nello stallo è un rischio
“Manco mal che i ga fatto presto!”,         visto e si sta ancora arrancando per       vanno anche spuntate le dita ai tanti
s’era cominciato col dire, già paven-       predisporlo. Se ci fosse stato, ancora     furbetti del quartierino che perpetua-
tando, con tutte queste ondate, che         una volta avremmo fatto i conti senza      no il solito malcostume di approfittare
per lunga pezza il lockdown sarebbe         l’oste, com’è successo con le masche-      per saltare la fila, con l’ovvia compli-
diventato la condizione ordinaria e         rine, con i supporti per i sanitari, con   cità degli addetti ai lavori. L’altro gior-
la libera uscita l’eccezione. A dire il     le strutture per i ricoveri, con le bom-   no, di quest’ultimi, è apparsa un’ani-
vero, un po’ di titubanza serpeggiava       bole d’ossigeno e via dicendo. Tut-        ma candida in Tv che si meravigliava
negli animi a causa dell’insolita veloci-   tavia, la regolarità sarebbe che, una      perché in fin dei conti da noi è d’uso
tà con la quale è partita la produzione     volta inquadrato il fabbisogno, fosse      comune favorire qualche vip o qual-
industriale dei nuovi vaccini anti Co-      tosto reso noto tutto il quadro dell’in-   che amico dell’amico, specie se qual-
vid-19, ma la sicurezza manifestata         tervento di massa (altrove avevano già     che dose rischia di essere buttata. Gli
dalla scienza circa i sistemi avanzati      predisposto le lettere che sarebbero       avrei sferrato volentieri un pugno sul
oggi in atto, rispetto a un tempo, e        arrivate a ogni singolo cittadino con      naso, se non avessi avuto la certezza
dagli organi di garanzia, particolar-       indicati luogo, data e ora di sommi-       che a rimetterci sarebbe stato il tele-
mente attenti a facilonerie e precipi-      nistrazione), fatti salvi gli eventuali    visore! Perdonatemi, ma non mi sono
tose concorrenze, hanno tranquilliz-        aggiustamenti a seguito dei possibili      ancora abituato. Soprusi a parte e
zato infine i cuori: si parte e in men       inghippi. Solo dopo e a fronte di un       ammesso che non ci saranno problemi
che non si dica avremo raggiunto l’im-      costante monitoraggio si sarebbe po-       per le forniture, il nostro compito ora
munità di gregge. Addirittura si sono       tuto valutare se la risposta si palesava   è di essere pronti ad aderire in mas-
aperti subito i dibattiti sull’eventuale    sufficiente e, in caso negativo, consi-      sa alla campagna di vaccinazioni, per
obbligatorietà, nel caso in cui le te-      derare l’opportunità di rendere obbli-     raggiungere quanto prima l’obiettivo
orie dei soliti renitenti facessero ec-     gatorio l’adempimento. Farlo oggi e        e uscire finalmente da questa situa-
cessiva presa. Troppo bello per essere      avendo in mente i precedenti (ci son       zione di stallo, che, al di là di tutto,
vero! Infatti, gli intoppi sono arrivati    voluti anni per rendere accettabili i      continua a mietere troppe vittime. C’è
presto e l’entusiasmo ha già subito         numeri di quello per l’influenza sta-       una socialità che va recuperata al più
la prima smorzatura. Per i nostri re-       gionale) equivale a gettare un sasso in    presto, prima di tornare a diventare
sponsabili, che si stracciano le vesti      piccionaia. Non entro nel merito della     uomini delle caverne, e un’economia
e minacciano rivalse, probabilmente         grancassa no-vax perché ho già det-        che sta andando a rotoli, col rischio di
non tutto il male viene per nuocere,        to più volte, però insisto: se vogliamo    fare ancora più morti del Covid. Sen-
dato che in linea di massima un vero        metterle la sordina, occorre impara-       za contare che cassa integrazione e
e proprio piano vaccinale non s’è mai       re a far le cose per bene. Di contro,      ristori non durano in eterno. E dopo?

                                                                                             L’editrice L’incontro
                                                                                        La nostra editrice pubblica anche:
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                                                                                        Francesco, settimanale che riporta
                                                                                        i passaggi più importanti dei di-
                                                                                        scorsi tenuti dal Pontefice; Favole
                                                                                        per adulti, quindicinale di racconti
                                                                                        di fantasia con una finalità morale;
                                                                                        Il libro delle preghiere, delle verità
                                                                                        e delle fondamentali regole mora-
                                                                                        li per un cristiano, edito in 8 mila
                                                                                        copie. Il settimanale è pubblicato
                                                                                        in 5 mila copie in distribuzione
                                                                                        gratuita in tutta la città, ma può
                                                                                        essere letto anche con la versio-
                                                                                        ne digitale scaricabile dal sito in-
                                                                                        ternet www.centrodonvecchi.org

2                                                                                             ANNO 17 - N° 6 / Domenica 7 febbraio 2021
Da sapere

                              Non solo Covid
                              di Matteo Riberto

La morsa del virus ha portato gli ospedali, da novembre, a sospendere l’attività ordinaria
Migliaia di prestazioni sono saltate: l’obiettivo è recuperarle nel minor tempo possibile
Nel Veneziano, come in tutta la               za dell’epidemia che renderebbe        tutte le Usl, si sono accumulati un
regione, il virus ha rallentato la            l’impresa ancora più complicata.       sacco di arretrati: esami, visite
sua corsa: le stringenti norme im-            La partita principale riguarda la      cardiologiche, ortopediche e tut-
poste durante le festività hanno              campagna vaccinale: terminata la       to quanto non fosse – appunto –
ripagato. I prossimi mesi saranno             somministrazione della seconda         strettamente necessario erogare.
però complicati: il virus non se              dose di vaccini a sanitari e case di   Nell’Usl 3 sono saltate 15.632 pre-
n’è andato e gli ospedali dovranno            riposo, si comincerà con la Fase       stazioni che, prenotate prima del
ancora prestare cura ai pazienti              2 che riguarderà – in primis e a       6 novembre, sono state messe in
contagiati. D’altro lato, la campa-           meno di ulteriori cambi di pro-        galleggiamento. A queste si som-
gna vaccinale – dopo il primo step            gramma – gli anziani tra i 75 e gli    mano 12 mila richieste che – no-
che riguarda operatori sanitari e             85 anni. Si dovrebbe concludere        nostante lo stop – sono pervenute
case di riposo - dovrà accelerare             a inizio maggio. Nel complesso,        all’Azienda sanitaria negli ultimi
allargandosi al resto della popola-           la Fase 2, considerando anche          tre mesi. Nel complesso l’Usl 3
zione (con numeri ben più impor-              gli step successivi, interesserà la    dovrà quindi – a partire da questa
tanti). A tutto questo si somma               popolazione Over 60: consideran-       settimana – iniziare a recuperare
un’altra complessità: da questa               do solo il comune di Venezia si        tutte le prestazioni in stand by:
settimana l’Usl 3 riprende, gra-              tratta di un esercito di oltre 90      un lavoro anche in questo caso
dualmente, l’attività ordinaria so-           mila persone (circa 24 mila over       enorme. E quanto mai importan-
spesa il 7 novembre quando la Re-             80 e circa 65 mila tra i 60 e gli      te: se è vero che le prestazioni
gione, per consentire agli ospeda-            80 anni). Sarà quindi uno sforzo       urgenti sono sempre state ga-
li di reggere l’urto della seconda            immane. L’altro binario, duplice,      rantite, non significa che le altre
ondata, bloccò con un’ordinanza               riguarda l’attività degli ospedali     – quelle saltate – siano di poco
l’erogazione delle prestazioni non            che dovranno – contemporanea-          conto. In un minuzioso studio re-
urgenti in tutti i nosocomi. Insom-           mente – continuare ad assistere i      alizzato a fine ottobre e riferito
ma, il sistema sanitario dovrà af-            pazienti Covid riprendendo però        a quanto avvenuto in primavera,
frontare mesi intensi: necessaria             ad effettuare l’attività ordinaria.     Spi Cgil, Uilp Uil e Fnp Cisl hanno
sarà la collaborazione della po-              Come detto, dal 7 novembre è           evidenziato cosa ha comportato
polazione chiamata a rispettare               stata bloccata ogni prestazione        in Veneto il blocco dell’attività
le norme di distanziamento per                non urgente (quelle urgenti sono       ordinaria durante parte della pri-
evitare una nuova recrudescen-                sempre state garantite). E così, in    ma ondata “Da marzo a maggio
                                                                                     il numero di decessi fra gli over
                                                                                     65 in Veneto si è impennato del
                                                                                     23%, rispetto allo stesso periodo
                                                                                     del 2019. Un aumento da impu-
                                                                                     tare al virus solo in parte, se si
                                                                                     considera che i decessi di perso-
                                                                                     ne positive al Covid rappresenta
                                                                                     l'8% del totale - sostengono le si-
                                                                                     gle - Anche se è molto probabile
                                                                                     che gli anziani morti per o con
                                                                                     Covid siano molti di più perché
                                                                                     non sono stati eseguiti i tampo-
                                                                                     ni su tutti i decessi nel periodo
                                                                                     critico, questa ricerca conferma
                                                                                     che il blocco della sanità ordi-
                                                                                     naria ha favorito l'aggravarsi di
                                                                                     malattie preesistenti e la manca-
                                                                                     ta diagnosi tempestiva di altre”.

ANNO 17 - N° 6 / Domenica 7 febbraio 2021                                                                              3
Sottovoce

                       Il valore di una telefonata
                       di don Gianni Antoniazzi

Cominciamo da lontano. Il 10 gen-        le prometteva attenzione vigile:         tervento per i residenti anziani dei
naio, in Cina ci fu un’esplosione in     “Gent.mo – scriveva – le assicuro        Centri. Ha giustificato l’attuale len-
una miniera d’oro. Restarono bloc-       ogni attenzione dell'A zienda sanita-    tezza attribuendola alla mancanza
cati 22 minatori. Fra le prime atti-     ria per le persone anziane e per le      di vaccini: “la macchina è in moto
vità, i 450 soccorritori hanno crea-     strutture che le accolgono. L'Ulss 3     ma la benzina manca”, ci ha spie-
to un tunnel stretto, per una linea      […] distribuirà il vaccino nel pieno     gato e ha assicurato che “gli over
telefonica. Di lì, poi, sono passati     rispetto delle priorità, a tutela del-   80 saranno vaccinati nel più breve
anche viveri e farmaci. I corsi di so-   le persone più a rischio”. Dagli altri   tempo possibile” visto che le indu-
pravvivenza insegnano che la possi-      nessun segnale. Finalmente, oggi,        strie portano di nuovo la merce. La
bilità di comunicare è più importan-     29 gennaio, ci ha telefonato il diret-   telefonata di oggi ha tolto un po’ di
te di un riparo. Così, per esempio,      tore sanitario dell’Ulss 3, Michele      nebbia dal percorso. Non ci si sen-
nel film “the Martian”, “Il soprav-       Tessarin, che ha assicurato la mas-      te dimenticati; qualcuno vede che
vissuto”, l’astronauta dimenticato       sima attenzione e il tempestivo in-      stiamo soltanto aiutando Mestre.
sul pianeta rosso, si è preoccupato
subito di dialogare con la Terra. È
vero: una telefonata dà vita, non
ci si sente soli, si trova un orien-
tamento, si prendono decisioni. A
inizio dicembre abbiamo scritto
alle autorità sanitarie che i Centri
don Vecchi domandavano il vacci-
no alla stregua delle Rsa. Abbiamo
spiegato che ci sono 500 residenti
non più ventenni, abituati ad una
vita in comune. Il direttore Dal Ben
ci ha risposto il giorno seguente, 3
dicembre, con una mail nella qua-

In punta di piedi

Quando ai Don Vecchi?
Come già detto qui sopra abbiamo         ne Venturini. Testolina Michele (di-     in alto mare. L’urgenza è dettata dal
chiesto il vaccino per gli anziani del   rigenza sanità territoriale), in una     fatto che nei Centri c’è un nume-
Don Vecchi il 2 dicembre. La mail è      telefonata, sperava di poter dare il     ro significativo di anziani, abituati
stata inviata all’Ulss 3, alla Regione   vaccino a inizio 2021. Data la scarsi-   a socializzare. Al momento il virus
Veneto (ufficio Lanzarin) e a Simo-        tà di prodotto, però, tutto è tornato    non si è diffuso grazie al lavoro e al
                                                                                  sacrificio di molti. Già quattro quin-
                                                                                  ti dei residenti, però, ha portato in
                                                                                  segreteria la domanda ufficiale per
                                                                                  avere il vaccino. Dopo tante richie-
                                                                                  ste di chi sarà la responsabilità se
                                                                                  adesso dovesse diffondersi il Covid?
                                                                                  Michele Tessarin, dirigente Ulss 3,
                                                                                  con una telefonata gentile, avrebbe
                                                                                  espresso la speranza che per prima
                                                                                  di Marzo prossimo tutti i residenti
                                                                                  oltre gli 80 anni siano immunizza-
                                                                                  ti. Se così fosse potremmo affron-
                                                                                  tare con cuore più sereno il futuro.

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Camminare insieme

                              Pestilenze e vaccini
                              di don Sandro Vigani

L’Italia, nella sua storia, fu colpita da diverse pestilenze che portarono paura e morte
Dalla peste e i lazzaretti, al vaiolo e i vaccini: come la conoscenza frena le malattie
La peste nera scoppiò in Asia nei              è quella raccontata da Alessandro       cini, che nei due secoli successivi
primi decenni del 1300 e si diffuse             Manzoni nei Promessi Sposi, che         salveranno dalla morte o da ter-
poi in Europa: è la prima grande               nel 1630 scoppiò nel nord dell’Ita-     ribili menomazioni milioni di per-
pandemia della storia ampiamente               lia, raggiungendo Venezia, dove         sone. È il caso, ad esempio, della
documentata. Il contagio si trasmi-            uccise quasi metà della popolazio-      poliomielite che aggrediva i bambi-
se in Occidente attraverso le pulci            ne. Nell’ottobre del 1630 i venezia-    ni paralizzando i loro arti e spesso
delle ‘pantegane’ che arrivavano               ni fecero un voto: avrebbero edi-       causandone la morte: il vaccino fu
sulle navi dall’Oriente alle coste             ficato una grande chiesa a Maria,        scoperto nel 1952. A volte i vaccini
dell’Europa. Non essendoci anco-               se la peste fosse cessata. La peste     eradicheranno totalmente la ma-
ra conoscenze mediche sufficienti                cessò e venne eretta la magnifica        lattia, come per il vaiolo che scom-
per spiegare le cause e le modalità            Basilica della Salute. Le conoscen-     parirà definitivamente a partire
del contagio, la peste fu vissuta dal          ze erano nel frattempo progredite       dal 1997. Oggi abbiamo una lunga
popolo come un castigo di Dio per i            rispetto al 1300, e si comprendeva      serie di vaccini che ci difendono
peccati dell’uomo: ci si rivolgeva a           meglio che il contagio avveniva at-     dalle malattie che fino ad in tem-
Dio con voti e preghiere o ai Santi,           traverso il contatto fisico. Vennero     po non lontano causavano la morte
san Rocco in particolare. La peste             costruiti i Lazzaretti, per isolare     di migliaia di persone, soprattutto
nera era letale per la maggior par-            gli appestati, molti veneziani si ri-   dei bambini che costituivano la ca-
te degli appestati: si ritiene che             tirarono nelle barche, lontano dal      tegoria più fragile: la difterite, il
abbia causato la morte di più di               resto della popolazione, vestiti e      morbillo, il tetano, la rosolia, la
un terzo degli abitanti dell’Europa            oggetti degli appestati venivano        varicella, la pertosse… Ma come
di allora. Unica medicina contro il            bruciati. Dobbiamo aspettare un         funziona il vaccino? La sua azione
morbo fu quella che oggi chiamia-              altro secolo, tuttavia, perché si       è apparentemente semplice, anche
mo ‘immunità di gregge’, anche                 scopra il primo vaccino. Edward         se richiede spesso studi e speri-
se alcuni medici intuirono che la              Jenner nel 1798 osservò la malattia     mentazioni che durano decenni.
peste si trasmetteva attraverso il             del vaiolo nelle vacche, che conta-     Si tratta di introdurre nel corpo
contatto fisico e perciò suggeriva-             giava spesso le mungitrici, e scoprì    umano una infinitesimale quantità
no già allora qualche forma di di-             che l’inoculazione nell’uomo del        dell’agente che provoca la malat-
stanziamento sociale e di maggior              vaiolo bovino proteggeva la gente       tia, reso sostanzialmente incapace
igiene. L’Italia fu colpita nei secoli         dal vaiolo. Si aprì così, quasi per     di nuocere. Il sistema immunitario
da molte altre pestilenze. Celebre             caso, la strada allo studio dei vac-    dell’uomo reagisce a questo ospite
                                                                                       inatteso trattandolo come un ne-
                                                                                       mico e producendo i ‘soldati’ (gli
                                                                                       anticorpi) capaci di sconfiggerlo. Il
                                                                                       corpo conserva la memoria di quei
                                                                                       ‘soldati’: se la malattia in tempi
                                                                                       successivi tenterà di aggredirlo,
                                                                                       essi saranno già pronti a combatte-
                                                                                       re contro per sconfiggerla. La con-
                                                                                       troprova della straordinaria impor-
                                                                                       tanza del processo originato dal
                                                                                       vaccino è il fatto che, nel XVI sec.,
                                                                                       durante la conquista spagnola delle
                                                                                       Americhe, la popolazione dei nati-
                                                                                       vi fu sterminata più che dalle armi,
                                                                                       dalle malattie che prendevano dai
                                                                                       conquistatori, non avendo nel loro
                                                                                       sistema immunitario anticorpi ca-
                                                                                       paci di combattere contro esse.

ANNO 17 - N° 6 / Domenica 7 febbraio 2021                                                                                 5
Pensieri a voce alta

                        Si torna sui banchi
                        di Federica Causin

Dopo mesi davanti ai pc, gli studenti delle superiori tornano alle lezioni in classe
Didattica e socialità ne beneficeranno: resta però l’incognita dei mezzi di trasporto
Dal 1 febbraio, in Veneto, anche gli stu-   rimane l’incognita legata all’utilizzo     poco e a sfidare loro stessi a riuscire
denti delle superiori tornano a scuola:     del trasporto pubblico la cui inciden-     a imparare in qualsiasi circostanza.
al 50% per tre settimane e poi al 75%,      za non è trascurabile, visto che il 60%    Come Vecchioni, per il quale il volo
se il quadro epidemiologico rimarrà in-     degli studenti lo adopera per gli spo-     rappresenta la capacità di sognare, la
variato. Un momento molto atteso da         stamenti, ma una nota della Regione        professoressa invita i suoi alunni a nu-
docenti e alunni che accusano il peso       parla di un rafforzamento che prevede       trire i sogni, perché la realtà si cambia
del protrarsi della didattica a distan-     l’aggiunta di 704 mezzi e 224 unità di     immaginandola. Inoltre rammenta loro
za. Dal momento che della questione         personale. È prevista anche la figura       d’impegnarsi a rimanere in contatto
si è già discusso molto, io ho pensato      di uno steward per regolare i flussi di     con i compagni e ad aiutare gli inse-
di affidarmi, con grande semplicità,          ragazzi sugli autobus ed evitare gli as-   gnanti meno avvezzi alla tecnologia.
alla neutralità dei numeri per poi la-      sembramenti. Tutti ci auguriamo che        Così facendo, lì porteranno nel loro
sciare spazio ad alcune testimonianze       questa ripartenza si concluderà con il     mondo, un’occasione che non ricapite-
che offrono molti interessanti spunti        termine dell’anno scolastico, senza ul-    rà facilmente e che sarebbe peccato
di riflessione. Parto quindi da qualche      teriori interruzioni. E, dopo l’istanta-   non cogliere. Bella l’idea di uno scam-
dato che può contribuire a “fotogra-        nea delineata dalle cifre, vorrei dare     bio generazionale favorito dall’oppor-
fare” la situazione e, nel contempo,        voce ad alcuni protagonisti del mondo      tunità di fare insieme qualcosa, ma
suffraga la decisione di tornare a fare      della scuola che stanno dietro la cat-     soprattutto è fondamentale aiutare i
lezione in presenza. Le statistiche che     tedra e dietro il banco. Il primo è Ro-    ragazzi a intravedere le opportunità
riguardano le positività riscontrate a      berto Vecchioni, noto cantautore, che      tra le pieghe della fatica che stanno
scuola nell’area Usl 3, aggiornate al 24    è anche insegnante e scrittore. Pre-       vivendo. Dal canto loro, gli studenti ri-
gennaio, parlano di 1.066 casi rilevati     sentando il suo ultimo libro, “Lezioni     badiscono che la scuola è una priorità
dall’inizio dell’anno scolastico. Un nu-    di volo e di atterraggio” (una raccolta    e che tornare in classe è una necessi-
mero confortante se rapportato alla         di racconti), ha affermato che la scuola    tà. Hanno accettato molte rinunce per
popolazione scolastica e all’andamen-       è coralità e ha il compito d’insegnare     senso di responsabilità verso gli altri e
to complessivo dell’epidemia (a quella      il bene e il male di stare insieme, un     soprattutto verso i loro cari più fragili,
data erano 36.276 le persone dell’area      compito nel quale la fisicità è impor-      però si rammaricano che non sia stato
Usl 3 entrate in contatto col Covid da      tante per imparare a fare parte di un      deciso d’investire sulla loro formazio-
inizio epidemia) e che deve servire da      gruppo e per abituarsi a comprendere       ne. Perché veniamo presi in conside-
stimolo per non abbassare la guardia        il punto di vista degli altri. La secon-   razione come consumatori e non come
e continuare a rispettare quelle norme      da è una giovane docente di greco e        persone e come risorse?, si chiedono.
di comportamento che ormai sono en-         latino che, in una lettera ai suoi stu-    Vorrebbero essere non soltanto il futu-
trate nella nostra quotidianità. Certo,     denti, li esorta a saper fare tesoro del   ro della società ma anche il presente.

                                                                                        Testamento a favore della
                                                                                         Fondazione Carpinetum
                                                                                        La Fondazione Carpinetum ha come
                                                                                        scopo il supporto alle persone anziane
                                                                                        accolte nei sei Centri don Vecchi pre-
                                                                                        senti tra Carpenedo, Marghera, Cam-
                                                                                        palto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti
                                                                                        più fragili che vivono in città. Si so-
                                                                                        stiene solo con le offerte e i contri-
                                                                                        buti della gente di buona volontà che
                                                                                        vengono tutti destinati ad azioni di be-
                                                                                        neficienza. Per sostenerla è possibile
                                                                                        fare testamento a suo favore: chi non
                                                                                        avesse eredi o chi volesse comunque
                                                                                        lasciare un legato, sappia che il suo
                                                                                        grande gesto di generosità si tradurrà
                                                                                        in carità concreta, per fare del bene a
                                                                                        vantaggio del prossimo che ha bisogno.

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Dal cuore

                              Capostipite
                              di Luciana Mazzer

È stata la prima delle realtà benefi-          donata da Coin ed OVS, molto altro         uno alla volta, dopo un’ultima ulte-
che volute da don Armando ad esse-            viene donato da quanti riempiono           riore valutazione, degli indumenti
re ospitata negli spazi del Centro don        quotidianamente i raccoglitori posi-       ormai ridotti a cenci. Con gentilezza
Vecchi di Carpenedo. Il suo ideatore          zionati all’esterno del centro. Inizia     la prega di desistere perché quanto
ha voluto intitolarla a San Martino,          qui l’insostituibile opera dei nume-       “donato” non potrà certamente es-
il santo vescovo di Tour, che quando          rosissimi volontari che consentono         sere utilizzato. “Ma non va ai poveri
era ancora soldato romano, divise il          l’apertura dei Magazzini tutti i po-       quanto raccolto?”. È la stupita, stiz-
suo mantello con un mendicante. Su            meriggi cinque giorni su sette. Un         zita, non intelligente domanda della
scaffali ed espositori mobili trovano          enorme spazio occupato in toto da          “donatrice”. Ebbene si! Se pur meno
posto indumenti per uomo, donna,              tavoli accostati l’uno all’altro così da   frequenti che in passato avvengono
bambino, biancheria per la casa,              formare un vasto piano lavoro con          ancora tali vergognose “donazioni”.
calzature, accessori; numerose le             uno stretto passaggio che consente         Gli indumenti ed ogni altra cosa de-
cabine a disposizione di chi deside-          di girarvi attorno; come avviene per       stinata ai Magazzini San Martino, se
ra provare, valutare la vestibilità di        frutta e verdura anche qui le volon-       pur usata, deve essere in buono sta-
quanto intende scegliere. Ciò che             tarie preposte controllano, valuta-        to, pulita, e avvolta in sacchetti pu-
differenzia i Magazzini San Martino            no, nel caso scartano. L’ottimo viene      liti. Lo smaltimento di quanto scar-
da ogni altro negozio di abbigliamen-         prelevato, ed esposto. In ogni setto-      tato costituisce infatti una spesa non
to è il costo di quanto viene acqui-          re altri volontari controllano, consi-     indifferente. Ecco perché chi dona
stato che varia da pochi centesimi a          gliano, accompagnano ai camerini di        è bene lo faccia secondo i canoni di
qualche euro. Così, come ha voluto            prova, e verificano che quanto non          raccolta prestabiliti, così da permet-
l’ideatore di tutto ciò: anche il più         scelto venga rimesso dove è stato          tere l’uso ottimale di quanto donato
povero deve potersi permettere di             trovato. Un giovane volontario, im-        e senza ulteriormente gravare nè su
scegliere, provare, acquistare. Una           pegnato nel suo continuo lavoro mat-       inesistenti guadagni nè sulla genero-
parte del venduto è merce nuova               tutino, vede una signora introdurre        sa insostituibile opera dei volontari.

                                                    Lente d'ingrandimento
                                                      di don Gianni Antoniazzi

                                                  La lettera merita un quadretto
  Il 18 gennaio ho ricevuto una lettera dalla Regione. Era la risposta alle richieste di sostegno per l’emergenza sanita-
  ria al Don Vecchi. Le parole meritano un quadretto per la vaghezza e l’ignoranza della situazione. Taccio il mittente
  ma riporto alcuni passaggi. Comincia così:
  DIREZIONE PREVENZIONE, SICUREZZA ALIMENTARE, VETERINARIA
  Dorsoduro, 3493, 30123 VENEZIA
  Egregio Don Gianni, per le informazioni scientifiche relative alla vaccinazione anti-COVID la invitiamo a consultare
  la pagina dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) accedendo al seguente link […]. Qui potrà trovare le risposte ai
  più frequenti quesiti riguardanti la vaccinazione. Per ogni eventuale valutazione di carattere clinico, incluse quelle
  riguardanti eventuali controindicazioni alla vaccinazione, le raccomandiamo di consultare il Suo Medico curante.
  Non ci posso credere: chiedono di contattare il medico di base! Cari lettori, sia chiaro: sono stati i medici di base
  a salvare i don Vecchi. Con due settimane di anticipo rispetto alle indicazioni Nazionali hanno sempre dato dispo-
  sizioni esatte. Di seguito, come se fossi un ragazzino capriccioso, la lettera mi suggerisce dove posso leggere le
  leggi nazionali. Il mittente, poi, descrive le varie fasi di pianificazione fornite dal Ministero per l’intera nazione.
  Conclude così: “l’evoluzione della campagna vaccinale, dipende inoltre dai dati disponibili e dalle valutazioni alle
  agenzie regolatorie in materia di approvazione dei diversi vaccini, alcuni dei quali ancora in corso di autorizzazio-
  ne. Ogni Azienda ULSS attuerà il Piano per il proprio territorio di competenza, provvedendo alla programmazione
  della chiamata della popolazione target. La popolazione coinvolta nelle diverse fasi dell’offerta vaccinale, riceverà
  opportuna comunicazione sulle modalità di accesso alla vaccinazione, in funzione della categoria di appartenenza.
  Cordiali Saluti”.
  Nessun riferimento alle richieste della Fondazione. Una volta si diceva “aria fritta”. Questa lettera somiglia ad una
  saponetta, non si riesce a trattenere queste parole, sfuggono dalle mani.

ANNO 17 - N° 6 / Domenica 7 febbraio 2021                                                                                    7
Prospettive

                        DNA e vita
                        di Adriana Cercato

Una delle scoperte fondamentali nel        altà, hanno supposto l’esistenza di un     faccia scaturire nell’uomo la capacità
campo della genetica è senza dubbio        vitalismo “magico” interno alla mate-      di ragionare, di volere, di distinguere,
quella del DNA, ovvero di quell’acido      ria, ipotizzando una “sostanza divina”     quasi come se l’intera scienza e arte e
contenuto nel corpo umano, che con-        che tuttavia nulla avrebbe a che fare      tutte le opere dell’uomo fossero da at-
tiene le nostre informazioni genetiche.    con un Dio Creatore. In realtà, l’aver     tribuire a quel minimo valore percen-
Sembrerebbe che questa sostanza sia        capito che l’uomo è diverso dallo          tuale. Per lo stesso motivo potremmo
in grado di dirci tutto sui nostri avi,    scimpanzè, nonostante sia l’animale        presumere allora di derivare da una
potendo addirittura ipotizzare quali       che geneticamente più gli assomiglia       banana, avendo questa ben il 50% di
saranno le nostre malattie e quindi il     avendo oltre il 90% del suo patrimonio     DNA uguale a noi; oppure da una gal-
nostro futuro biologico. In realtà an-     genetico, implica che esiste qualcosa      lina, avendo l’uomo lo stesso numero
che qui la scienza deve riconoscere il     di immateriale che caratterizza solo       di geni. Non è questa la corretta via
proprio limite: i geni che ci compon-      l’uomo, essere dotato di intelligen-       su cui procedere: l’unico ragionamen-
gono rimandano necessariamente ad          za, coscienza, libero arbitrio e volon-    to che resta in piedi è che esiste un
una “intelligenza programmatrice”,         tà. Così, gli evoluzionisti materialisti   Dio creatore che ha disposto ogni cosa
non riuscendo quindi a spiegare l’uo-      continuano ad arrabattarsi a cercare       non a caso, ma con intelligenza, se-
mo in tutta la sua unità. Insomma, il      le prove delle trasformazioni fisiche       condo numero, peso e misura, e che
nostro destino non è iscritto solo nel     dell’uomo nei millenni, sostenendo         ha dato solo all’uomo le facoltà men-
nostro DNA: oltre al genoma ci sono        che egli è un derivato della scimmia,      tali e spirituali che lo posizionano al
l’ambiente, le scelte personali, il rap-   ma escludendo del tutto l’unica vera       vertice del Creato, il luogo in cui il co-
porto con gli altri. Il DNA non lavora     evoluzione importante: la crescita         smo assume coscienza e significato. Il
da solo, ma esiste un altro “fattore”      interiore, il cammino faticoso delle       nostro più sincero riconoscimento va
che collabora alla costruzione del de-     virtù, evoluzione che non riguarda la      in ogni caso alla scienza, che – con i
stino del singolo. Entriamo pian piano     storia personale di un unico individuo,    suoi esperimenti e le sue speculazio-
nel mondo della metafisica, ovvero          ma quella dell’umanità intera. Non è       ni – ci ha permesso di avvicinarci alla
dell’ultraterreno: il mondo dello spi-     tuttavia accettabile che tutto l’univer-   soluzione del problema che per tan-
rito. In realtà questo passaggio, per      so, uomo compreso, sia regolato esclu-     ti secoli ha fatto discutere l’umanità
alcuni scienziati, non è affatto obbli-     sivamente da leggi fisiche e chimiche       intera: grazie, scienza, che ti attesti
gato, chiudendo - con queste paro-         e che poco importi se questi passaggi      comunque il risultato delle operazioni
le - ogni possibile ulteriore dibattito:   evolutivi siano inspiegabili; non inte-    del pensiero umano, luogo spirituale e
“C’è qualcosa di divino all’interno di     ressa che tra l’animale e l’uomo vi        metafisico, che non potrà mai essere
una cellula, qualcosa che si chiama        sia una evidente incommensurabilità.       dimostrato, se non accettando il po-
vita?”. La scoperta della doppia elica     D’altro canto, non si può nemmeno          stulato che l’uomo è fatto ad imma-
(DNA) sembrerebbe rispondere con un        pensare che sia quella minima percen-      gine e somiglianza del suo Creatore,
definitivo no. Alcuni scienziati, in re-    tuale di differenza dalla scimmia che       come affermato in Genesi (1, 26).

                                                                                                Servizio di
                                                                                            smaltimento mobili
                                                                                        Gli addetti ai magazzini San Giusep-
                                                                                        pe che fanno parte dell'ente solidale
                                                                                        Il Prossimo sono a disposizione per
                                                                                        ritirare gratuitamente i mobili che
                                                                                        possono essere donati ai poveri sen-
                                                                                        za necessità di sistemazione. Sono a
                                                                                        disposizione anche per sgomberare
                                                                                        appartamenti, destinando ai biso-
                                                                                        gnosi il mobilio che può essere recu-
                                                                                        perato e portando in discarica tutto
                                                                                        il resto, a fronte di un contributo
                                                                                        modesto per le spese di smaltimen-
                                                                                        to. Per prenotare l'intervento con-
                                                                                        tattare la direzione allo 0415353204:
                                                                                        la segreteria è sempre attiva men-
                                                                                        tre gli addetti sono presenti dal lu-
                                                                                        nedì al venerdì dalle ore 15 alle 18.

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Viaggio nella mente

                              Curarsi per tempo
                              di Nelio Fonte

Tutti sappiamo che col passare de-             l'insorgenza o il progressivo aggra-     considerato che, oltre a mantene-
gli anni il nostro fisico si modifica,           vamento di malattie a evoluzione         re bene il nostro corpo, dobbiamo,
si logora, ma non tutti sanno che è            cronica con effetto invalidante. Si       con l'invecchiamento, imparare a
possibile influenzare il nostro modo            pensi al processo dell'aterosclerosi     mantenere bene anche la funzione
di essere anziani e che di molte pa-           (formazione di placche a vario con-      della nostra mente; poiché anche il
tologie, che pensiamo inevitabili              tenuto di grassi che si formano nel-     cervello invecchia e le sue capacità
nella vecchiaia, in realtà siamo noi i         le pareti delle arterie con effetto       tendono a diminuire. Come si dice:
responsabili. Ci sono certi compor-            ostruttivo) e di quanto questo sia       "Mens sana in corpore sano"! Molti
tamenti e stili di vita che contribu-          accelerato dal vizio di fumare, da       studi ci dicono che più impariamo
iscono ad accelerare i processi di             una alimentazione ricca di grassi,       ad utilizzare il nostro cervello, o
invecchiamento: fumo, alcool, ali-             da una scarsa, se non nulla, atti-       meglio la nostra mente, sfruttan-
mentazione sregolata, limitata atti-           vità motoria. Sappiamo che alcune        do tutte le sue funzioni, e maggiori
vità fisica, stress. Basta ricordare la         patologie o cattive condizioni che       poi saranno le sue capacità in età
grande importanza che ha il seguire            possono insorgere già in età giova-      avanzata; e a riguardo va precisato
un regime nutrizionale corretto, sia           nile o adulta (malattie ai denti, lie-   che, una delle sue principali funzio-
per il mantenimento della salute,              vi diabeti, innalzamento dei valori      ni è la memoria: grande magazzino
sia per allungare la durata della vita         della pressione sanguigna, ernie         della mente. Essa permette al sog-
stessa. Numerosi studi hanno dimo-             addominali, esaurimenti nervosi)         getto, per quanto anziano, di man-
strato che una costante restrizione            oppure certi deficit sensoriali (alla     tenere vivo il suo patrimonio cul-
dietetica è correlata ad una maggio-           vista o all'udito) se non corretti e     turale, il suo pensiero, il suo modo
re longevità, ovvero ci si è accorti           curati in tempo, cioè al momento         di agire e di comportarsi sulla base
che questa ritarda, anche di mol-              in cui si manifestano, determinano       delle precedenti esperienze. Per-
to, i processi dell'invecchiamento.            maggiori problemi in età avanza-         tanto è necessario mantenere il più
Come, del resto, non ci si può di-             ta perché si vanno a sommare alle        possibile efficiente tale facoltà me-
menticare la necessità di mante-               modificazioni che inevitabilmente         diante una continua stimolazione,
nere adeguati livelli di esercizio             sono proprie di quegli organi con        non interrompendo mai nel corso
fisico: è in grado di migliorare la             l'invecchiamento. Eppure quanti          di ogni personale esistenza l'im-
funzionalità del cuore e dei polmo-            "corrono ai ripari" velocemente al       magazzinamento di nuove acquisi-
ni, il tono dei muscoli, l'elasticità          comparire di una carie, di un pro-       zioni. Sta di fatto che non va mai
delle articolazioni, di contrastare            lasso, di un importante aumento di       dimenticato che il nostro cervello è
la demineralizzazione delle ossa,              peso o di un episodio di stress emo-     un sistema superpotente, ma anche
nonché di stimolare la funzione                tivo? Spesso procrastiniamo le cure,     sottoutilizzato: dobbiamo perciò
psichica. Comportamenti o abitu-               rischiando di incorrere in futuro in     educarci a tenerlo in continuo al-
dini di vita sbagliati, favoriscono            danni ben più gravi. A proposito, va     lenamento per tutta la nostra vita.

                                                                                                  Il nostro aiuto
                                                                                                 è rivolto a tutti
                                                                                         Molti pensano che i generi alimenta-
                                                                                         ri, la frutta e la verdura, i mobili, gli
                                                                                         indumenti e gli oggetti per la casa,
                                                                                         distribuiti al Don Vecchi, siano desti-
                                                                                         nati esclusivamente ai senza tetto,
                                                                                         ai disperati e ai mendicanti. In real-
                                                                                         tà tutto ciò che viene raccolto e che
                                                                                         si può ricevere a fronte di un’offerta
                                                                                         simbolica, destinata ai costi di gestio-
                                                                                         ne, è a disposizione di chiunque abbia
                                                                                         una difficoltà ad arrivare alla fine del
                                                                                         mese: disoccupati, precari, lavorato-
                                                                                         ri con stipendio inadeguato, famiglie
                                                                                         numerose o in situazioni di disagio.
                                                                                         Per fortuna di prodotti e materiali ne
                                                                                         abbiamo spesso in abbondanza: chi ne
                                                                                         avesse bisogno non esiti a farsi avanti!

ANNO 17 - N° 6 / Domenica 7 febbraio 2021                                                                                            9
Proverbi africani

                      Prevedere i pericoli
                      di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano

Il pericolo è qualcosa che minaccia     si. “Di fronte al fumo, il rimedio è      Congo RDC). Se ti esponi a troppi
e nuoce alla vita personale e co-       uno solo: fuggire” (Basutho, Leso-        pericoli, un giorno qualcuno ti farà
munitaria. Ci sono minacce visibi-      tho). Ci può essere il caso che hai       del male. Lo stesso può capitarti se
li ed esplicite e minacce invisibili    evitato un pericolo e ti trovi ad af-     non ascolti i consigli. “Il saltatore
e occulte. L’africano, con la sua       frontarne uno più grande. E se non        di ostacoli non sa quale gli rom-
credenza molto acuta dei perico-        hai protezione, è meglio evitare la       perà la gamba” (Tutsi, Rwanda) e
li provenienti dall’una e dall’altra    provocazione. “Fuori dal suo buco,        “Un bambino testardo uccide un
sfera rende molto vigile il proprio     il topo non sfida mai il gatto” (Mas-      uccello che non si mangia” (Tutsi,
comportamento e i propri contat-        sai, Kenya). Se non ti senti all’altez-   Rwanda). Attento a non creare si-
ti. Con i proverbi, si insegna sia la   za, è meglio prevedere il pericolo.       tuazioni pericolose per la tua vita.
previsione sia la soluzione dei pe-     “Un’antilope nana non dorme sotto         Se tu spargi il male, l’odio, presto
ricoli piccoli e grandi. I saggi rac-   le foglie che si agitano” (Basenge-       o tardi, ti ritornerà con gli interes-
comandano prudenza e chiedono           le, Congo RDC). Se hai scampato           si. “Per favore, non sputare in aria,
persino la fuga dalla tentazione.       un pericolo, non rischiare di nuo-        la saliva ricadrà su di te” (Baoulè,
“Prima che arrivi la notte, non c’è     vo. “Non si accarezza due volte la        Costa d’Avorio). Attento a non pro-
boschetto che non serva di riparo”      coda di un gorilla” (Fante, Ghana)        vocare un avversario nel proprio
(Tutsi, Burundi) (un pericolo rav-      e “La tartaruga non morde la coda         campo di forza, insomma non fare
visato è a metà scongiurato). Uno       del leopardo” (Pygmèe, Gabon).            il bullo. “Non si attacca il leopardo
sconosciuto rappresenta sempre un       C’è un pericolo che sta sempre di-        mentre si trova nel proprio rifugio”
pericolo latente, come oggi quan-       nanzi a tutti. “È come una pantera        (Baluba, Congo RDC) e “Quando
do arriva qualcuno che non è del        che gira intorno all’agnellino” (Ze-      hai una sola lancia, non cercare di
nostro paese. “Chi attraversa una       zenu, Zimbambwe). Fai attenzione          servirtene per attaccare un leo-
foresta sconosciuta, vi taglia un       a non creare, senza saperlo, delle        pardo” (Bamilèkè, Cameroun). Fai
bastone sconosciuto” (Hutu, Bu-         situazioni che comportano pericoli        attenzione a non esporre le tue
rundi). Naturalmente, se possibile,     per la propria vita. “Non fare come       debolezze, perché i tuoi avver-
è meglio saper prevedere i pericoli.    la cavalletta che scava essa stessa       sari potrebbero approfittarne. “Il
“Ciò che attrae un granchio, sono       la propria tomba” (Douala, Came-          maiale che si è ferito alla zampa,
le termiti” (Basonge, Congo RDC).       roun). Se fai un lavoro pericoloso,       nasconde sempre quelle ferite, per
Finchè il pericolo rimane, è meglio     stai sempre vigile, lo stesso se ti       paura di essere abbattuto” (Pyg-
non rischiare. “Finchè il fornello      trovi di fronte a una persona peri-       mèe, Gabon). Infine: stai attento
non si è raffreddato, i cani non vi      colosa. “Attento, è come un coltel-       alle cose troppo desiderate, perché
mettono il muso” (Mossi, Burkina        lo, non ha occhi” (Bangala, Congo         possono portarti delle disgrazie.
Faso). È meglio fuggire di fronte ai    RDC) e “È come un fuoco in fiam-           “La tua golosità ti farà perdere”
pericoli e alle tentazioni che espor-   me, rischia di bruciarti” (Pygmèe,        (Kossi, Cameroun). (89/continua)

                                                                                       La grande squadra
                                                                                     dei volontari in servizio
                                                                                   I volontari all'opera nei diversi ambi-
                                                                                   ti d'impegno della Fondazione Car-
                                                                                   pinetum sono oltre mezzo migliaio.
                                                                                   Quelli che intendono prestare servi-
                                                                                   zio nel futuro Ipermercato solidale
                                                                                   agli Arzeroni sono circa 130, iscritti
                                                                                   nel registro dell'associazione Il Pros-
                                                                                   simo che gestirà la futura struttura.
                                                                                   Confidiamo che il numero possa sali-
                                                                                   re: ad essi possono aggiungersi altre
                                                                                   realtà che già collaborano con noi e
                                                                                   che potrebbero entrare nell’Ipermer-
                                                                                   cato solidale. Quanti ancora il Signo-
                                                                                   re sta chiamando a questa impresa?
                                                                                   Chi leggendo si sentisse chiamato
                                                                                   venga a lasciare la propria adesione.

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Per trasparenza

Per realizzare l'Ipermercato solidale
Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore della costruzione della nuova opera di bene
I familiari del defunto Vasco Zanoni        La signora Marton ha sottoscritto      Vecchi di Campalto, che ha chiesto
hanno sottoscritto mezza azione             quasi mezza azione, pari a € 20,       l’anonimato, ha sottoscritto due
abbondante, pari a € 30, per                in suffragio del marito Sergio e del    azioni pari a € 100.
onorare la memoria del loro caro            cognato Rino.
congiunto.                                                                         La moglie e i due figli del defunto
                                            La signora Vanda Battistella           Luciano Nicco hanno sottoscritto
Il marito e i due figli della                Ancilotto e i suoi figli Stefano        quasi un’azione e mezza, pari a €
defunta Elisabetta Zennaro hanno            e Michela, in occasione del            70, in sua memoria.
sottoscritto tre azioni, pari a € 150,      trigesimo della morte di Gianni,
al fine di onorare la memoria della          rispettivamente marito e padre,        Il figlio del defunto Domenico,
loro carissima congiunta.                   hanno fatto celebrate due              in occasione dell’anniversario
                                            Sante Messe sottoscrivendo due         della morte di suo padre, ha
La moglie del defunto Paolo                 azioni, pari a € 100, per onorare      sottoscritto quasi mezza azione,
ha sottoscritto mezza azione                la memoria del loro carissimo          pari a € 20.
abbondante, pari a € 30, in                 congiunto.
suffragio dell’anima di suo marito.                                                 I residenti del Centro Don Vecchi di
                                            Il prof. Mario Carraro ha              Campalto hanno sottoscritto quasi
I figli della defunta Irene Motta            sottoscritto quasi mezza azione,       quattro azioni e mezza, pari a €
hanno sottoscritto dieci azioni, pari       pari a € 20, in ricordo dei defunti    223.52.
a € 500, per onorare la memoria             della sua famiglia e di quella della
della loro cara madre.                      famiglia Bono.                         La moglie e il figlio del defunto
                                                                                   Roberto Lanzafame hanno
La figlia della defunta Francesca            È stata sottoscritta quasi mezza       sottoscritto un’azione, pari a € 50,
Padoan ha sottoscritto un’azione,           azione, pari a € 20, in suffragio dei   per onorare la memoria del loro
pari a € 50, in suffragio di sua             defunti: Maria Comin, Giovanni         congiunto.
madre.                                      Provato e Maria Antonietta.
                                                                                   I familiari della defunta Paola
È stata sottoscritta mezza azione,          È stata sottoscritta quasi mezza       Gallinaro hanno sottoscritto
pari a € 25, per ricordare i seguenti       azione, pari a € 20, per ricordare i   un’azione pari a € 50, per onorare
defunti: Miro, Clarice ed Ettore.           defunti Ezio ed Erminio.               la memoria della loro cara
                                                                                   congiunta.
Una signora ha sottoscritto quasi           I figli del defunto Silvano Scussel
mezza azione, pari a € 20, in               hanno sottoscritto due azioni, pari
memoria dei suoi genitori Lina e            a € 100, in memoria del loro caro                I recapiti
Renato.                                     padre.                                     dei Centri don Vecchi
                                                                                    Don Vecchi 1: Carpenedo - viale
I coniugi Vianello, in occasione del        L’ing. Paolo Piovesana e le sue         don Sturzo, 53 - tel. 0415353000
28° anniversario della morte del            figlie Mariapaola e Valeria hanno
figlio Marco, hanno sottoscritto             sottoscritto due azioni, pari           Don Vecchi 2: Carpenedo - via dei
un’azione, pari a € 50, per                 a € 100, per ricordare la loro          300 campi, 6 - tel. 0415353000
onorarne la cara memoria.                   amatissima Bruna.                       Don Vecchi 3: Marghera - via Car-
                                                                                    rara, 10 - tel. 0412586500
I familiari del defunto Luigi               I coniugi Pinelli hanno sottoscritto
Rovella, In occasione del 3°                quasi mezza azione, pari a € 20,        Don Vecchi 4: Campalto - via Or-
anniversario della sua morte,               per onorare la memoria della            landa, 187 - tel. 0415423180
hanno sottoscritto un’azione, pari          defunta Maria Pomiato.                  Don Vecchi 5: Arzeroni - via Mar-
a € 50, in memoria del loro caro                                                    sala, 14 - tel. 0413942480
congiunto.                                  La figlia della defunta Ivana Cestaro
                                            ha sottoscritto quasi mezza azione,     Don Vecchi 6: Arzeroni - via Mar-
Il fratello della defunta Laura             pari a € 20, in suffragio di sua         sala, 14 - tel. 0413942214
Tonolo ha sottoscritto otto azioni,         madre.                                  Don Vecchi 7: Arzeroni - via Mar-
pari a € 400, per onorare la                                                        sala, 14 - tel. 0413942214
memoria della sua cara congiunta.           Un residente del Centro Don

ANNO 17 - N° 6 / Domenica 7 febbraio 2021                                                                               11
Il punto di vista

                       Il Giorno del ricordo
                       di don Fausto Bonini

Le foibe sono “profonde spaccatu-        accolti in Italia quelli che riusci-            ghera. Qualche settimana fa ab-
re naturali del terreno rintraccia-      rono a fuggire. Finalmente il 10                biamo celebrato la Shoah, cioè il
bili presso le montagne del Carso,       febbraio del 2005 il Parlamento                 ricordo del genocidio degli ebrei
in Friuli e Venezia Giulia”. Sono        italiano ha deciso di dedicare la               dal 1938 in poi. Si parla di sei mi-
tantissime e fino ad oggi ne sono         giornata alle vittime delle foibe,              lioni di ebrei deportati e uccisi nei
state contate circa 1700 e sono di-      chiamandola “Giorno del ricordo”.               campi di concentramento. Una tra-
ventate famose perché tra il 1943        Iniziativa lodevole perché almeno               gedia mille volte più grande della
e il 1945 migliaia di uomini e don-      una volta all’anno se ne parla e lo             sorte toccata agli italiani, che se
ne vi furono gettati dentro: tre-        facciamo anche quest’anno. Senza                non si può definire genocidio fu in
mila, cinquemila, forse diecimila.       vergogna. Senza aver nulla da na-               ogni caso una grande strage. Ma
Impossibile conoscere il numero          scondere. In quelle fosse è stato               che brutto secolo il secolo scorso:
preciso. In ogni caso tantissimi,        buttato dentro un pezzo di Italia.              cominciato con il genocidio degli
tanto da inventare un neologismo:        Senza pietà, senza nessun proces-               Armeni nel 1915-16 e concluso-
“infoibare”, buttare dentro una          so furono gettati dentro gli uccisi             si con quello dei Tutsi, in centro
foiba. Fu un vero massacro di mi-        negli scontri a fuoco, i condannati             Africa, nel 1994. E in mezzo tan-
litari e civili da parte delle truppe    alla pena di morte, ma anche vit-               ti soprusi, stragi, deportazioni e
di Tito, non solo di fascisti e av-      time innocenti. Molti anche vivi,               uccisioni di massa. Nel Giorno del
versari politici, ma anche di tanti      legati con del filo di ferro a un                ricordo portiamo nel nostro cuo-
civili, bambini e donne compresi,        compagno morto e gettati a mo-                  re tutte le vittime delle foibe e le
in odio all’Italia e agli italiani che   rire nelle profondità della foiba.              raccomandiamo al Signore perché
abitavano in quelle terre. Furo-         Condannati anche a non essere                   almeno nel suo paradiso trovino
no gettati dentro a quelle foibe         ricordati per tanti anni e purtrop-             luce e pace. E assieme a loro pre-
tutti coloro che non riuscirono a        po anche ad essere oltraggiati nel              ghiamo anche per i pochi rima-
scappare e a trasferirsi in Italia.      passato e anche oggi da parte di                sti ancora vivi e che si danno da
Considerati invasori dalle truppe        chi nell’ombra deturpa il modesto               fare per conservare il ricordo del-
titine e, quel che è peggio, male        monumento che li ricorda a Mar-                 le sofferenze loro e dei loro cari.

                                                                                              Domanda per entrare
                                                                                              ai Centri don Vecchi
                                                                                           Ai Centri don Vecchi il turnover
                                                                                           degli appartamenti è costante. Chi
                                                                                           pensasse di presentare domanda
                                                                                           d’inserimento, mettendosi in lista
                                                                                           d'attesa, può consegnarla in dire-
                                                                                           zione al Centro don Vecchi 2 di via
                                                                                           dei Trecento campi a Carpenedo.
                                                                                           Per richiedere un alloggio occor-
                                                                                           re: non avere meno di 65 anni e
                                                                                           più di 83; trovarsi in una condi-
                                                                                           zione economica modesta; essere
                                                                                           normalmente autosufficienti; di-
                                                                                           sporre di un garante che si assu-
                                                                                           ma la responsabilità di intervenire
                                                                                           qualora la persona abbia necessità
                                                                                           di una diversa collocazione, in se-
                                                                                           guito alla perdita dell’autonomia.

                                         Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti
                                         a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del
                                         5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei
                                         Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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