La preghiera che illumina - Il Centro Don Vecchi
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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM COPIA GRATUITA ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023 La preghiera che illumina di don Gianni Antoniazzi Walter Kasper, teologo del ‘900, amava ripetere che la preghiera è il “caso serio” della fede: «Dimmi come preghi e ti dirò che fede hai». Aveva ragione. Per qualcuno pre- gare significa “pagare un tributo”, quasi per placare Dio ed evitare ca- stighi. Evidentemente pensa che il ‘Supremo’ sia tremendo, capace di punire con sofferenze. Per qualcun altro la preghiera è un salvagente: quando finiscono le soluzioni uma- ne si fanno suppliche per ricevere “l’aiuto dal cielo”. È l’idea di un Dio ‘tappabuchi’, da interpellare come un distributore di grazie. Con Lui si fa commercio, non c’è un rapporto famigliare. Per altri la preghiera è gesto tradi- zionale che dà pace. Come a dire: la vita è rischiosa quanto una barca in alto mare. Meglio tenersi stretti alla preghiera, quasi fosse un’an- cora, un porto sicuro, una zona di conforto e consolazione. Bisogna riconoscere che Gesù ha idee modo diverse da queste. Per Lui la pre- ghiera è il luogo dell’incontro se- reno col Padre, un colloquio che illumina il cammino quotidiano e rafforza la vita coi fratelli. Di più. Per Schopenhauer c’è la ragione oppure la fede, le due realtà sono alternative. Il Vangelo dice il rovescio: la pre- ghiera fiorisce insieme alla razio- nalità, si concilia con la scienza e, poco per volta, arriva a cambiare la vita quotidiana. Ecco: chi prega se- guendo il Vangelo impara a capire il cuore di Dio, scopre che nel Padre c’è soltanto la vita e avverte di di- ventare una persona libera.
Camminare insieme Contemplare Dio di don Sandro Vigani In quale modo è cambiata la preghiera dalla civiltà contadina di un tempo al nostro? Potremmo probabilmente affermare che il suo baricentro si è spostato da Dio all’uomo Era una donna di fede, mia bisnon- versato due guerre, aveva perso ll lavoro allo stesso suono. I morti na Carolina, che non ho conosciuto, quattro figli, conosciuto la pover- venivano annunciati dai battiti del- perché è morta un anno dopo la fine tà e la fame: per la nonna che mi le medesime campane. Ad ogni col- della seconda guerra mondiale. Le raccontava “le cose di una volta”... mello, o in testa ai campi, c’era un pareti della sua camera erano tutte Era la certezza che, nonostante capitello dedicato alla Vergine, o a tappezzate di quadretti e immagini tutto, l’abbraccio di Dio ti accom- Sant’Isidoro o Sant’Antonio, o alla di santi. Uno dei suoi figli, Riccardo, pagna, ogni giorno della vita, e non Croce. Le feste dell’anno liturgico, il matto di casa, ogni tanto girava ti abbandona. Era come l’aria che il Natale, la Pasqua, le feste maria- tutti i santi e le madonne dalla par- respiri, come il cielo che sovrasta ne si dilatavano in famiglia, attra- te del muro. E Carolina piangeva. il mondo. Per questo la preghiera verso riti e segni che le rendevano Quando morì prepararono la ca- dei nostri nonni era semplice, ripe- parte dell’esistenza contadina. Il mera ardente in una stanza: quella titiva: le massime eterne, il rosa- tempo dell’uomo era il tempo di notte mio padre dormì in camera rio, le litanie... Piccole preghiere Dio. Niente di idilliaco, la vita era con la morta, perché una volta non ai Santi spesso in latino, storpiate, molto più faticosa di oggi, ma la è che ci fossero tanti spazi. Allora la come il “Si quaeris” in “Sichieri”, fede aiutava a vivere. vita e la morte si accompagnavano, o, raccontava il mio professore Come è cambiata la preghiera dal- si tenevano per mano e non aveva- studioso di tradizioni popolari, il la civiltà contadina di un tempo al no paura l’una dell’altra. “Tantum ergo sacramentum vene- nostro? Mentre nella società conta- Ricordo bene invece mia nonna: remur cernui” che nel canto della dina la vita era, per così dire, ‘piena durante gli ultimi anni della sua gente diventava “Canta el merlo di fede’, la fede era vissuta dentro vita, quando andavo a farle visita, sul formento, canta ti che canto l’esperienza della vita, oggi, nella spesso la trovavo seduta sul diva- mi”. Il senso delle parole non con- società secolarizzata, la fede spesso no, davanti al caminetto acceso, tava, le preghiere erano soltanto è diventata un fatto privato, perso- con il libro delle Massime Eterne, il modo per sentire la Provvidenza nale, soggettivo vissuto nell’intimità il breviario dei poveri. Io, fresco di presente, forte, nella vita: erano della coscienza. Fede e vita si sono studi di teologia, ammiravo la sua contemplazione, diremmo oggi. La separate, come due binari che scor- fede semplice e pura. Ora capivo il chiesa, al centro del paese, con le rono paralleli ma distaccati. L’antica senso che aveva la parola che mol- campane del campanile, batteva le idea di Provvidenza non c’è più. In te volte mi aveva ripetuto - Prov- ore della giornata. Ci si alzava al un’esistenza nella quale la presenza videnza – per lei che aveva attra- suono delle campane e si smetteva di Dio sembra sfuggire, dove il rin- tocco delle campane non segna più il tempo dell’uomo perché la vita è legata all’agenda degli impegni e all’orologio, conta di più la preghie- ra fatta di parole personali, di pen- sieri rivolti a Dio – quella che con un brutto termine viene chiamata ‘pre- ghiera mentale' - attraverso i qua- li l’uomo cerca di creare un ponte con il divino. Potremmo dire che il baricentro della preghiera si è spo- stato da Dio all’uomo. La preghiera che un tempo era contemplazione della Provvidenza - di Dio presente nella vita – è diventata un tentati- vo dell’uomo di mettersi in contatto con Dio e parlargli, in un mondo nel quale è incapace di trovarlo. 2 ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023
Il bello della vita Il mondo che prega di Plinio Borghi La preghiera in sè non richiede formule particolari: sono le religioni a farlo al fine di distinguersi e distinguere i propri Referenti. In tutte però si ricorre a forme d’intimità Un giorno, mentre scorazzavamo per accostare quella religione alla nostra si palpa con mano un livello di devo- il Medio Oriente, a un tratto l’autista e quasi a definirla monoteista, visto zione indefinibile. del pullman si ferma, esce, cerca un che alla fine la corrente di pensiero si Con questo non voglio dire che a noi luogo un po’ appartato e stende per rifà a un solo dio, Brahma, anche se manchi altrettanto, anzi, l’incalcolabi- terra un tappetino, sul quale s’ingi- poi è meno venerato degli altri. Ne- le valore di una fede in un Dio Trini- nocchia rivolto in direzione della Mec- gli induisti si nota, tuttavia, la prati- tario come il nostro non ha pari, ma ca. Il suo islam gli impone di farlo al- ca anche in forme individuali, ma un il guaio è che spesso non si avverte meno cinque volte al giorno. In realtà ricorso minore alla preghiera intima. nel nostro modo di rivolgerci a Lui poteva anche farne a meno: nessuno Cosa invece più diffusa nel Buddismo, quel “pathos” collettivo e individuale l’avrebbe rilevato. Tuttavia l’ha fatto pur non rappresentando questo una più percepibile altrove: troppe vol- e non solo per adempiere un obbligo, religione vera e propria che si rivolga te emerge l’attenzione alla ritualità ci ha spiegato più tardi, quanto per al trascendente. Nella suggestiva for- piuttosto che alla liturgia. Forse c’è una sua intima esigenza. Altro luogo, ma di preghiera che si ammira nelle più sostanza nei luoghi di missione, altro ambiente: eravamo in California, zone buddiste, l’espressione pubblica dove i neofiti e i convertiti di lungo e la nostra guida, non so di quale re- dell’individuo è avvincente, nel modo corso mantengono quello spessore ligione, ma ex pellerossa, ha ritenuto con cui si accosta ai luoghi di culto, che avevano quando nei riti tribali, opportuno santificare la domenica fa- nelle forme con cui si esprime, facen- pur privi di elementi trascendentali, cendoci cantare un noto Alleluia a cori do girare i più o meno grandi e nume- non si facevano mancare uno dei bi- alterni. Un esempio più plateale, ma rosi cilindri nei quali sono contenute sogni primari dell’uomo: la preghiera. curioso. le preghiere scritte, nel roteare co- In Africa, malgrado le forti alterazioni I modi differenziati con cui si espri- stante e ovunque del cilindretto per- musulmane, specie al nord, in molte mono in India, invece, è altra cosa e sonale, sostenuto da un manico, nello realtà si mantiene ancora questa com- penso siano i più variopinti, stante il sgranare una specie di rosario con 108 presenza molto istruttiva. Piuttosto nutrito Pantheon cui si rivolgono. Con grani corrispondenti alle altrettante fredde appaiono invece le situazioni un po’ di pazienza si riesce a distin- lodi dedicate al Buddha. Il Tibet, il nell’America del Nord e nell’Australia, guere il ruolo di ogni figura divina e Ladakh e il Bhutan, già siti avvincenti dove, vanificate di brutto le culture l’appartenenza dei rispettivi adepti, ed esaltanti in sé, offrono momenti di dei nativi, non si apprezzano radici ma non è facile percepire come si dif- suggestività unica, specie se si ha l’oc- sufficienti su cui siano cresciute forme ferenzi la singola preghiera, stante il casione di assistere in ore antilucane originali di culto e di preghiera. Sareb- fatto che il culto di ciascuno è rivolto alle cerimonie dei monaci e soprattut- be utile pure per noi adire un’analisi a tutti. Nel complesso sarei portato ad to ai festival che durano anche giorni: più approfondita dei motivi. Editrice L’incontro Il settimanale L’incontro è pubbli- cato in 5 mila copie in distribuzio- ne gratuita in tutta la città, ma può essere letto anche con la versione digitale scaricabile dal sito inter- net www.centrodonvecchi.org. La nostra editrice pubblica inoltre: Sole sul nuovo giorno, un quader- no mensile utile per la meditazio- ne quotidiana; Favole per adulti, quindicinale di racconti di fantasia con una finalità morale; Il libro delle preghiere, delle verità e del- le fondamentali regole morali per un cristiano, edito in 8 mila copie. ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023 3
Sottovoce Il frate domenicano di don Gianni Antoniazzi Talvolta chi prega pensa di essere no a pranzare insieme con loro. Dopo persone di preghiera non abbiano a migliore degli altri. Riportiamo un aver mangiato, frate Diotisalvi andò a stare un gradino sopra gli altri. Il Van- racconto preso dalle cronache di Sa- far i suoi bisogni e, dice il racconto, gelo riporta la parabola del fariseo e limbeni, nel 1200 (al tempo non cor- mentre si puliva, lasciò cadere la “re- del pubblicano: una perla di sapienza. reva buon sangue tra francescani e liquia” nella latrina. Cominciò allora Noi ricordiamo che Gesù non si è sedu- domenicani). C’era dunque un certo a disperarsi, a urlare e a chiamare i to su un trono e non ha cercato onori. Giovanni da Vicenza, frate domenica- domenicani: «Oddio – diceva – la reli- È salito sulla croce e poco prima ha la- no, che si vantava della sua santità e quia del vostro ‘Santo’ è caduta nella vato i piedi ai discepoli. Una preghiera pretendeva che tutti riconoscessero la fogna. Aiutatemi a raccoglierla». Per sana dovrebbe renderci umili. sua grandezza. Venne dunque in quel prenderli in giro, mentre quelli accor- monastero un fraticello da Firenze, revano, lui rimestava la fossa con un discepolo di Francesco, un certo Dio- lungo bastone. I domenicani capirono tisalvi, autentico burlone. Chiese ai che il fraticello di Firenze si stava bur- domenicani una reliquia del “santo” lando di loro e voleva vedere se erano Giovanni e quelli, soddisfatti per la disposti a sporcarsi le mani per difen- notorietà del loro confratello, taglia- dere la santità del confratello. Inutile rono un pezzo di stoffa dal vecchio dire che nessuno ebbe il coraggio di saio del “santo” e la consegnarono al andare fino in fondo. frate di passaggio. Quindi lo invitaro- L’episodio venne raccontato perché le In punta di piedi Il Rosario e Venezia Cerchiamo di capire come si sia diffu- L’allora Papa Pio V, infatti, aveva at- altre potenze, tutte insieme, avevano so il Rosario. Bisogna sapere che fino tribuito la vittoria della ‘Santa Lega’ messo a disposizione 20.000 fanti ma al 1500 questa preghiera non era mol- sui musulmani proprio all’intercessio- la battaglia, appunto, era sull’acqua. to conosciuta. Poi ci fu la battaglia ne della Vergine Maria implorata col Insomma: la vittoria della Santa Lega di Lepanto che arrestò l’avanzata dei Rosario. Ad essere esatti, però, i fatti era da attribuire a Venezia. Pur di non Turchi e scandì il declino dell’Impero andarono in modo alquanto diverso. dare lustro alla Serenissima il Papa musulmano. Il 7 ottobre 1571 le flotte Il grande merito della vittoria di Le- indicò la vittoria nella preghiera del cristiane vinsero i Turchi a Lepanto, panto sarebbe spettato alla flotta dei Rosario. Questo fatto oggi darebbe sulle sponde greche del Peloponneso. Veneziani. Pensate che la metà delle scandalo: come si fa a pregare perché Da lì ha cominciato a diffondersi la navi presenti in battaglia, comprese il Signore conceda la morte di altri preghiera di 50 Ave Maria. le 6 “ammiraglie”, erano di proprietà uomini (per quanto nemici)? In quel della serenissima Repubblica. Gli altri tempo però andava benissimo. Così si 12 Stati della coalizione (Impero spa- è diffusa la preghiera del Rosario, di- gnolo, Regno di Napoli e Sicilia, Sta- ventato in seguito un vero tesoro del- to Pontificio, Repubblica di Genova, la fede cristiana. Chissà quanta gente Cavalieri di Malta, Ducato di Savoia, ha incontrato il Padre con l’aiuto di Granducato di Toscana, Ducato di Ur- questo strumento. In effetti la reci- bino, Repubblica di Lucca, Ducato di ta delle 50 Ave Maria può sembrare Ferrara e Ducato di Mantova) avevano un’invocazione modesta, ripetitiva, messo il resto delle imbarcazioni ma adatta a persone senza cultura… e in- si trattava per lo più di navi vecchie, vece è un invito incessante a contem- giunte persino in ritardo, lasciate nelle plare i misteri della salvezza. È pro- retrovie. Anche le forze umane erano prio vero che Dio sa scrivere diritto impari: Venezia era intervenuta con anche sulle righe storte delle nostre 5.000 soldati professionisti di mare. Le vicende umane. 4 ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023
Vivere la comunità Esercizi spirituali di Daniela Bonaventura Ho cercato il libretto delle preghie- dinaria ) e la mia fede che sembrava vuole da me dei gesti eroici ma mi re che mi era stato regalato per la ormai consolidata è stata smontata aiuta a vivere la mia vita con i talen- mia Prima Comunione, era custodi- pezzo per pezzo per lasciare spazio ti che mi sono stati donati. to in una scatola con la mia tunica ad una fede più viva e più profonda. Ho imparato a riconoscerli e cerco ed il velo con coroncina che si usava Gli EVO sono l’adattamento alla di farne buon uso. A volte ricompare nei primi anni sessanta. Il libretto è “vita ordinaria” del metodo messo a la super donna, la super mamma, la un po’ sgualcito a conferma che l’ho punto da S. Ignazio tanti secoli fa. super moglie etc. ma poi basta un sfogliato tanto: mia mamma lo rac- Ad ogni incontro (ogni 15 giorni circa) momento di raccoglimento e tutto contava a tutti. Poi sono cresciuta si vivono con il gruppo tre momenti: viene ridimensionato. La preghiera ed il libretto è finito in una scatola condivisione, spiegazione del tema non è più qualcosa per mettere a po- dei ricordi. da approfondire, preghiera. Ma se sto la mia coscienza ma è il miglior La preghiera, da adolescente, è di- importantissimo è stato il lavoro di modo per ascoltare ciò che il Signore ventata preghiera di gruppo. Era gruppo, è l’approfondimento da svol- vuole dirmi. bello andare in patronato, stare con gere a casa che ha operato su di me Per riassumere il mio sentire condi- gli amici, e cantare e pregare insie- un cambiamento radicale. vido un pensiero di Michel Quoist: me soprattutto nei momenti forti La riflessione, la preghiera, il vive- …l’abbandono deriva dalla fiducia, dell’anno liturgico: Natale, Pasqua, re quotidiano, la verifica di quanto la fiducia deriva dall’amore, l’amo- Pentecoste e poi ai campi scuola. La vissuto mi hanno aiutato (e mi aiu- re deriva dalla conoscenza, la cono- mia fede stava maturando, ho avu- tano) ad andare in fondo al cuore, scenza deriva dalla frequentazione, to la fortuna di incontrare sacerdoti a ritrovare i momenti belli e brut- la frequentazione di Dio è la pre- che mi hanno fatto crescere, che mi ti della vita per far tesoro dei pri- ghiera: è dunque la preghiera che hanno aiutata nei periodi di scora- mi e per andare finalmente oltre ai genera l’abbandono! mento, che hanno condiviso i miei secondi. Ed è cambiata soprattutto momenti di gioia. la preghiera, perché il Signore è di- CENTRI DON VECCHI Però la preghiera era sempre o un ventato il mio compagno di strada a momento da vivere insieme o se da cui raccontare tutto, a cui chiedere Intrattenimenti marzo 2023 sola una sequenza di preghiere già consigli con la consapevolezza che la scritte, imparate a memoria. Il mio risposta potrebbe non essere quella ARZERONI dialogo con il Signore era sporadico, che vorrei ma con la disposizione Domenica 26 marzo ore 16:30 il più delle volte domandavo qualco- d’animo ad accogliere qualsiasi cosa Ensemble cameristico veneto in concerto sa, talvolta ringraziavo. Ormai adul- vorrà dirmi. ta ho conosciuto il percorso degli E ho realizzato, così, che il Signore Ingresso libero EVO (esercizi spirituali nella vita or- mi vuole bene per come sono, non Il nostro aiuto è rivolto a tutti Molti pensano che i generi alimen- tari, la frutta e la verdura, i mo- bili, gli indumenti e gli oggetti per la casa, distribuiti al Centro Papa Francesco, siano destinati soltan- to a chi si trova in una situazione di fragilità. In realtà quanto viene raccolto è a disposizione di tutti indistintamente e quanto viene raccolto si può ricevere a fronte di un’offerta simbolica, destinata ai costi di gestione. Per fortuna pro- dotti e materiali ne abbiamo spes- so in abbondanza: chi ne avesse bisogno non esiti a farsi avanti! ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023 5
La voce del Centro La fede: pilastro del Centro di Edoardo Rivola Il Centro di Solidarietà cristiana detto – non seguiamo quello che è persona. Diversi sono i richiami e Papa Francesco è stato pensato e il nostro credo e infatti in questi le frasi prese da preghiere di Papa costruito con spazi e ambienti de- quasi due anni di apertura ci son Francesco e ognuna ha un suo si- stinati al servizio di distribuzione state diverse occasioni in cui si gnificato. In particolare, nel re- di alimentari, mobili e vestiti che sono svolte messe o richiami di co- parto mobili è stato ricavato uno vengono raccolti e messi a disposi- munità rivolte alla preghiera all’in- spazio attrezzato con oggettistica zione di tutti coloro che ne hanno terno della struttura. Momenti che che fa riferimento e richiama alla necessità e bisogno: senza ovvia- ritengo siano stati molto impor- preghiera: icone, rosari, croci e mente distinzione di etnia, credo tanti: rinsaldano la nostra grande molto altro. Anche la libreria com- religioso o politico. Gli spazi e gli famiglia e ci spingono sempre a prende spazi dedicati a testi che ambienti sono stati ideati e succes- fare meglio, nonostante le difficol- trattano la fede o approfondiscono sivamente allestiti in modo umile tà. Quella che mi piace chiamare tematiche legate alla religione: sia e decoroso ma con un focus preci- la nostra missione è infatti ispirata con un taglio più saggistico sia sto- so: volevamo che richiamassero le dalla nostra fede e momenti come rico. C’è anche qualche testo lega- nostre radici e la nostra estrazio- questi ci danno la forza di conti- to ad altre religioni perché, come ne cristiana e che ci fossero forti nuare e non mollare mai sapendo detto, questo luogo vuole essere richiami alla preghiera. In tutte le che stiamo facendo del bene per le ed è aperto a tutti nel pieno ri- aree, infatti, ci sono elementi che persone in difficoltà. Cosa che cre- spetto reciproco. richiamano l'essenza della pre- do sia un fine per ogni cristiano che ghiera: dalle stampe e i manifesti non può che essere felice quando Momenti di preghiera dedicati a Papa Francesco e le sue riesce concretamente ad aiutare All'interno del Centro di Solidarie- azioni, alle immagini con scritte chi è meno fortunato. tà cristiana Papa Francesco si sono che riassumono lo spirito cristia- svolti diversi momenti di preghiera. ni. Per tutte cito il grande mani- Manifesti e oggettistica All'inaugurazione non poteva ov- festo con Madre Teresa all'entrata Come detto, la nostra estrazione viamente mancare: c’è stata infatti del Banco Alimentare. Anche se il cristiana l’abbiamo voluta rappre- preghiera a cui è seguita la benedi- Centro porta il nome di Solidarietà sentare anche nella forma. I car- zione. A inizio novembre del 2021 cristiana, ci tengo a ribadire che la tellini che sono stati messi nelle c’è stato poi, per esempio, un con- porta è aperta a tutti: non chiedia- parti alte dell'edificio sono stati vegno e tra i temi trattati all’inter- mo a nessuno quale sia il suo cre- divisi in colori con delle scritte no del variegato programma c’era do religioso e il rispetto reciproco che vogliono dare un segno al luo- appunto la preghiera. Lo scorso lo si sente, lo si vede e lo si tocca go con richiami all'aiuto e al soste- giugno, in occasione dell'anniver- con mano. Non per questo – come gno alle fragilità e al bisogno della sario del primo anno di apertura, Centro di Solidarietà cristiana Papa Francesco Vi invitiamo a visitare il Cen- tro di Solidarietà cristiana Papa Francesco. È un ambiente acco- gliente, semplice, familiare, di- verso dai supermercati ai quali siamo abituati. Desidera essere un luogo di fraternità concreta: chi può dà una mano mentre chi ha bisogno trova un soccorso. Al momento il Centro si occupa di raccogliere e distribuire abi- ti, mobili usati, e alimenti an- che in prossimità di scadenza. 6 ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023
La voce del Centro c’è stata invece una grande messa re perché accada qualcosa di posi- l’amichevole visita pomeridiana nel reparto vestiti, a cui è segui- tivo per il Centro. Faccio un piccolo del nostro sindaco Luigi Brugnaro ta un cena comunitaria nel settore esempio, non nascondendo la nota che si è fermato molto in compa- mobili. Ad agosto abbiamo invece polemica: mi verrebbe da pregare gnia di don Armando. È stata ve- ospitato due gruppi scout, di Tori- per chiedere che sia spostato il palo ramente una bella sorpresa, come no e Novara: i due giorni di impe- Tim-Telecom-Sip che è ancora pre- è stato bello vedere don Armando gno come volontari che ci hanno sente in un’area del Centro e che che, come sempre, ha voluto rac- dedicato si sono conclusi con un impedisce di utilizzare alcuni spa- contargli come procedono le cose momento di preghiera all’interno zi esterni. Stessa cosa per quanto all’interno del Centro. della nostra struttura. Ovviamente riguarda l’attivazione dei pannelli vogliamo continuare in questo per- solari, anche se pare che su que- corso, che ci dà forza: momenti di sto fronte la partita sia in dirittura preghiera sono infatti stati organiz- d’arrivo. C’è poi la questione del- zati per domenica 26 marzo. Ci sa- la sistemazione dell’area esterna, ranno ragazzi della comunità gio- dell’asfaltatura, delle buche, della vanile di Chirignago: sarà una gior- fermata del bus, della zona par- nata intensa. All’inizio verrà cele- cheggi e il nodo della mancanza di brata la messa, aperta ovviamente segnaletica orizzontale e verticale: anche ai nostri volontari, poi delle tutte cose che sarebbero importan- ore di impegno e volontariato che ti e utili per garantire la massima si concluderanno con un pranzo al sicurezza agli utenti – spesso fragili sacco nel pomeriggio. – che frequentano il Centro. Preghiera personale Nota lieta Chiunque prega non lo fa solo nei Lo dico sottovoce, ma gli auguri momenti condivisi, durante la mes- arrivati a don Armando per il suo sa o in occasioni in cui si ritrova con compleanno sono stati tanti: elen- un gruppo o una comunità. Ognuno carli tutti significherebbe riempire lo fa anche nei momenti che la sua il foglio. Da quelli ricevuti telefo- sensibilità ritiene più opportuni. Si nicamente, in viva voce o per mes- Per chi ha un può infatti pregare nei “luoghi de- saggio l’elenco è veramente lungo. basso reddito putati”, ma anche in auto, a casa: Il suo compleanno è stato per la Tutti i concittadini che hanno un in qualsiasi istante e momento del- nostra famiglia, come sempre, un reddito inferiore ai 6000 euro “an- la giornata. Insomma quando il sin- momento importante che ci ha riu- nuali” possono prendere contatto golo ne sente il bisogno, sente quel- nito: penso al pranzo con i residen- con l’Associazione Il Prossimo pres- la spinta a soffermarsi sulla propria ti del don Vecchi di Carpenedo a so il Centro di Solidarietà cristiana Papa Francesco per ricevere ogni fede e a dedicarsi alla preghiera. cui hanno partecipato anche i suoi settimana una spesa di alimentari A volte lo si fa per “rinsaldare” il parenti oltre alla comunità della totalmente gratuita proporziona- rapporto con la propria fede, con parrocchia, della Fondazione Car- ta al numero di componenti della Dio, ma anche come auspicio per- pinetum e dell’Associazione Il Pros- famiglia. Giorni di apertura: mar- tedì e giovedì dalle 9:00 alle 12:00 ché succeda qualcosa di positivo. simo. C’è stato anche un regalo a e mercoledì dalle 15:00 alle 18:00. Per auspicare che, per esempio, sorpresa particolarmente gradito: una persona cara superi un momen- to difficile, una malattia o che un progetto a cui si teine particolar- Donazioni per aiutare il Centro mente vada a buon fine. Credo che Per tutti coloro che desiderano donare per aiutare la nostra attivi- la preghiera sia una cosa così intima tà, e lo fanno con bonifico bancario, nella causale della donazione che ognuno possa declinarla e indi- aggiungano il proprio Codice Fiscale e/o Partita Iva. In questo modo rizzarla come si sente. A volte – an- possiamo rilasciare una ricevuta. Questa potrà essere utilizzata nella che se la preghiera è una cosa seria dichiarazione dei redditi per dedurre il 35% dell'importo della dona- – credo sia capitato a tutti di farlo zione. Qui di seguito i riferimenti per le donazioni. per cose che magari possono appa- rire di meno conto rispetto a grandi Iban: IT88 O 05034 02072 0000 0000 0809 problemi e temi. Credo sia una cosa Intestato Associazione Il Prossimo odv umana. Concedetemi una nota po- Centro di Solidarietà cristiana Papa Francesco lemica. A volte sono spinto a prega- ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023 7
Da sapere La salute della Chiesa di Matteo Riberto Si può catturare la fede in numeri? gione Cattolica è la più diffusa: secon- dove abitano le difficoltà maggiori. No, anche se non mancano statistiche do i dati dell’ultimo Annuario Statisti- Aspetto, questo, che potrebbe proba- e studi sulla frequenza alle messe e co della Chiesa – pubblicato nel 2022 bilmente riavvicinare anche i più gio- sui battesimi. E non mancano nemme- e aggiornato al 2020 – conta circa il vani. Se ci si sofferma sui minorenni, no indagini e sondaggi che, attraverso 17,7% dei credenti pari a 1,3 miliardi e soprattutto se si punta la lente sugli interviste a un campione significativo di persone. La percentuale di cattolici under 12, la percentuale di credenti e di persone, cercano di fotografare la è in lieve diminuzione ma – in numeri praticanti è abbastanza elevata in Ita- “salute della Chiesa.” Un concetto, assoluti – è in crescita: sono infatti au- lia, ma se si sale con l’età c’è il crollo. questo, assai vago e difficile da defini- mentati rispetto all’anno precedente L’ipotetica curva poi risale tra adulti re. Quando, infatti, si può dire che la di oltre 15 milioni. Alla crescita in ter- e anziani. In Italia, comunque, secon- Chiesa è in salute? Quando il numero mini assoluti contribuisce in maniera do alcune ricerche, appena il 14% dei di fedeli che partecipano alla mes- significativa l’Africa: lì i cattolici sono giovani tra i 18 e i 29 anni dichiara di sa cresce? Quando si riescono a rag- aumentati di oltre 5 milioni di unità. E essere praticante. Pochi quelli che giungere obiettivi e azioni concrete a già questo dato suggerisce qualcosa. Il vanno alle messe, spesso percepite – beneficio dell’umanità? Le risposte le continente africano ha infatti un an- ovviamente non mancano le eccezio- lascio a chi legge. Diamo però qualche damento demografico opposto a quel- ni – come noiose. Tra chi non crede strumento e dato per aiutare la rifles- lo dei Paesi europei: chiaro che dove e non pratica è interessante notare sione, facendo prima una premessa si fanno più figli cresce anche il nume- le ragioni. Ovviamente sono diverse importante. ro di credenti. Ma c’è un altro aspetto. e complesse ma alcune indagini evi- La Chiesa abbraccia il mondo e quello Chi sperimenta la povertà, la fame e denziano che quando si chiede a un che vale per un Paese non vale per un il dolore sarebbe anche più portato ad giovane tra i 18 e i 29 anni perché non altro. L’Italia, per esempio, fa storia a avvicinarsi a una fede che parla agli si avvicina alla Chiesa (o perché se ne sé: per la sua tradizione, per la pre- ultimi. In Africa la Chiesa, per molti, è è allontanato), le risposte spesso si di- senza del Vaticano ma anche per la sinonimo di salvezza e aiuto concreto: vidono in due macro-aree: una fetta composizione della sua popolazione. le tante parrocchie e le opere missio- dice che non ha fede, ma un’altra che Siamo lo Stato più anziano del mon- narie sono un’àncora fondamentale; vede la Chiesa come “un’istituzione do e se è vero che tra le persone più dal punto di vista spirituale ma anche chiusa nella sua ricchezza”, “distante avanti con l’età si registra una mag- materiale. dai problemi reali”. gior percentuale di fedeli e praticanti; Nei Paesi europei – i luoghi del Pianeta Avvicinarsi di più alle persone in diffi- è anche vero che in uno Stato dove dove c’è più benessere – questo aspet- coltà, agli ultimi – o anche raccontare l’inverno demografico è particolar- to è meno forte. Non mancano, infat- meglio quando lo si fa, perché sono mente duro il numero di nuovi fedeli ti, voci all’interno della Chiesa che tante le parrocchie attive su questo fa più fatica ad aumentare. chiedono alle parrocchie di avvicinar- fronte - potrebbe quindi aiutare a rag- Fatto sta che, a livello globale, la reli- si sempre di più alle zone periferiche giungere anche i più giovani. Camere disponibili ai Centri don Vecchi 6 e 7 Ai Centri don Vecchi 6 e 7 degli Arze- roni che si trovano in via Marsala, a non molta distanza dalla zona degli Ipermercati e dell’ospedale dell’An- gelo, può esserci la disponibilità di qualche stanza per chi dovesse tra- scorrere un certo periodo a Mestre per lavorare oppure, ad esempio, per assistere i propri parenti ricove- rati in città. Queste stanze sono a disposizione anche di chi abbia per qualsiasi motivo una necessità abi- tativa di carattere temporaneo. Per prenotare una stanza cosiddetta di “formula uno” è possibile chiamare lo 0413942214 oppure il 3285316849. 8 ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023
Eventi Carpaccio dalla Redazione/1 È stata inaugurata l’attesa mono- la mitologia della Repubblica Sere- grafica “Vittore Carpaccio. Dipinti nissima, al suo apogeo economico e Questo è il periodo nel quale molti e disegni”, allestita nell’Apparta- culturale. fra noi fanno la dichiarazione dei red- diti o pensano a documenti analoghi mento del Doge di palazzo Ducale, “Con questa magnifica esposizione dal punto di vista fiscale. Ricordiamo che sarà visitabile fino al 18 giugno i Musei Civici proseguono l’impor- allora che ci sono alcune realtà del- prossimo. La mostra è organizzata tante attività scientifica su figure la nostra comunità parrocchiale alle da Fondazione Musei Civici e dal artistiche ed emblematiche per la quali è possibile destinare il 5 per mil- Comune di Venezia in collabora- città di Venezia”, ha detto la presi- le. Anzitutto il nostro Centro Infanzia zione con la National Gallery of Art dente della Fondazione Musei Civici che accoglie gratuitamente i bambini fuggiti con le loro famiglie dalla guer- di Washington, ed è a cura di Pe- di Venezia Mariacristina Gribaudi, ra. Merita di essere sostenuto anche ter Humfrey, con Andrea Bellieni e “oggi Carpaccio ritrova finalmente per questa iniziativa. C’è poi la no- Gretchen Hirschauer. la sua collocazione, in una mostra stra antichissima Fondazione Piaven- La pittura di Vittore Carpaccio che può contare su numerosi pre- to che da secoli accoglie donne del (1460/66 ca – 1525/26 ca) celebra stiti internazionali d’eccellenza, nostro territorio in difficoltà abitati- la Venezia del tardo Quattrocento, alcuni dei quali mai usciti dai loro va, bisognose di un piccolo sostegno. periodo in cui la Serenissima domi- Paesi ma che hanno in Venezia la Formano una splendida comunità. In terzo luogo merita di essere ricorda- nava un vasto impero marittimo- loro origine e qui tornano per la ta l’associazione “Il Prossimo” che commerciale e fioriva come grande prima volta”. guida il Centro di Solidarietà cristia- centro di cultura. Regista-scenogra- L’eccezionale e grande monografica na Papa Francesco. È la realtà che in fo dalla particolare propensione per inaugurata oggi al Ducale propone prima linea sta combattendo per dare il poetico e il fantastico, Carpaccio ben 70 opere del celebre artista, di una mano alle persone più fragili del riesce a trasportare le storie sacre cui 42 dipinti e 28 disegni, sei dei nostro territorio e, in modo del tut- dei cicli narrativi realizzati per va- quali sono recto/verso, per cui le to gratuito, sostiene quelli che sono fuggiti dalla guerra dando loro cibo, rie confraternite nella vita vera, opere da ammirare nel comples- abbigliamento, medicinali e molti all’interno di fantastici scenari ar- so salgono a 76. Sono state riunite altri generi di conforto. È possibile ricchiti di infiniti dettagli e riferi- soprattutto opere oggi in musei e anche sostenere la Fondazione Car- menti contemporanei all’ambiente collezioni internazionali, oppure in pinetum, nota a tutti per la sua in- e alla società della sua straordina- chiese degli antichi territori del- tensa attività sociale. Non è soltan- ria città. Così le sue opere, forse la Serenissima, dalla Lombardia to un luogo sereno nel quale trovare più di quelle di altri artisti venezia- all’Istria e alla Dalmazia, nell’ottica conforto in mezzo a tante difficoltà, ma è anche una struttura che favo- ni del Rinascimento, ci restituisco- di illustrare la varietà e l’altezza risce l’aggregazione, l’autonomia e no l’essenza stessa della “venezia- della pittura di Carpaccio, seguen- la responsabilità di chi decide di tra- nità”, ossia lo spettacolo sfarzoso e done anche l’evoluzione. scorrere da protagonista la sua terza All’interno del percorso espositivo giovinezza. Infine non va dimenticato lo spettatore si confronterà inoltre il Gruppo Missioni, Ente Filantropico con un’opportunità davvero unica: che tante iniziative promuove in fa- vore di comunità bisognose di aiuto ammirare, finalmente riunite, le in Kenya, India e Filippine. Di segui- due parti di una scena compiuta to elenchiamo i loro codici fiscali da ed unitaria, ma separate in circo- riportare nei moduli a seconda della stanze sconosciute verso la fine del struttura che si desidera sostenere. Settecento. Si tratta delle “Due Il Germoglio: con denominazione dame” del Museo Correr, possedu- “Associazione Germogliamo” codice fiscale 90178890274 te a Venezia da Teodoro Correr, e Associazione Piavento: de “La caccia in Laguna”, oggi pa- codice fiscale 90017970279 trimonio del Getty Museum di Ma- Il Prossimo: codice fiscale libu. Carpaccio le aveva raffigurate 94089700275 entrambe su quella che, in origi- Fondazione Carpinetum dei ne, quasi certamente era un’anta Centri don Vecchi: codice fiscale 94064080271 di porta a soffietto posta tra i due Gruppo Missioni Ente Filantropico: ambienti di un raffinato, privatissi- codice fiscale 90194910270 mo interno veneziano. ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023 9
Focus sanità Violenza in corsia dalla Redazione/2 Secondo l’Organizzazione Mondiale fermiera incinta presa a pugni da un E poi ancora la legge 113 del 2020, della Sanità tra l’8 e il 38% di chi paziente in un ambulatorio di Mira, fortemente voluta dall’Ordine dei lavora a protezione della salute di l’aggressione e i danni in pediatra Medici e approvata all’unanimità tutti subisce violenza fisica a un all’Angelo, le intimidazioni nei cen- dal Parlamento, «che – ha specifi- certo punto della propria carriera: tri vaccinali. Sono episodi inaccet- cato Leoni – inasprisce le pene per molti di più sono minacciati o espo- tabili: questa violenza va fermata chi aggredisce medici e infermieri sti ad aggressioni verbali da parte ad ogni costo». «Le aggressioni fisi- e introduce la procedibilità d’uffi- di pazienti e familiari. che o verbali sul posto di lavoro – ha cio in caso di violenza in corsia. La Episodi di inciviltà e aggressività aggiunto Marina Bottacin, presiden- legge, però, deve essere applicata sono in aumento e sono probabil- te dell’Ordine Infermieri di Venezia con rigore in ogni singolo caso». mente sottostimati. Non vanno sot- – colpiscono in media in un anno un «Le conseguenze materiali per i tovalutati e per questo, prima della terzo degli infermieri, la categoria professionisti delle aggressioni fi- Giornata nazionale di educazione e professionale più numerosa in asso- siche – ha concluso la presidente prevenzione contro la violenza nei luto del Servizio sanitario nazionale Bottacin – vanno nel 32% dei casi da confronti degli operatori sanitari e e della sanità in generale. Si tratta escoriazioni e abrasioni a fratture sociosanitari che si è celebrata il del 33%, circa 130 mila casi, e se e lesioni dei nervi periferici, fino 12 marzo, infermieri e medici vene- si tenesse conto del “sommerso” anche, seppure in pochi casi, all’in- ziani si sono uniti ancora una volta non denunciato all’INAIL, il dato validità. La principale conseguenza per lanciare un forte appello ai cit- potrebbe raddoppiare. Il 75% delle psicologica è il burnout che colpisce tadini: «Basta alle violenze in corsia aggressioni riguarda donne». il 10,8% degli infermieri che hanno e negli ambulatori, rispettate chi si Un fenomeno che, purtroppo, ne- subito violenza. I dati sono preoc- prende cura di voi, altrimenti poi la anche la pandemia, con la sua re- cupanti e la situazione è ancora più vita chi ve la salva?». torica degli eroi, ha contribuito a drammatica se teniamo conto che «Il nostro territorio purtroppo – ha limitare. Negli ultimi anni, però, questo sta incidendo pesantemente sottolineato il presidente dell’Ordi- sono state messe in campo azioni anche sul fenomeno dell’abbando- ne dei Medici di Venezia Giovanni di contrasto a livello istituzionale, no della professione: in Italia il 36% Leoni – non è immune da questo a partire dal neonato Osservato- degli infermieri dichiara di voler fenomeno: pensando solo all’anno rio nazionale sulla sicurezza degli lasciare il luogo di lavoro entro 12 scorso ricordiamo i medici di fami- esercenti le professioni sanitarie e mesi; di questi il 33% dichiara di vo- glia di Cavallino Treporti e di No- sociosanitarie che, finalmente, a ler lasciare la professione». venta di Piave insultati nei loro am- gennaio si è insediato e ha avvia- «Un tempo – hanno concluso i presi- bulatori, la dottoressa dello IOV di to i suoi lavori per un monitoraggio denti Bottacin e Leoni – gli ospedali Padova ferita con un coltello, l’in- puntuale del fenomeno. erano luoghi rispettati, oggi sono posti in cui la sofferenza si trasfor- ma in rabbia, dove si pretende tut- to, subito e ad ogni costo. Luoghi sempre meno sicuri, in cui un di- verbio può sfociare in una tragedia. Bisogna, allora, fare un cambio di passo culturale: recuperare la di- mensione umana nell’assistenza e il calore della solidarietà che è alla base della relazione di cura». Il nostro settimanale Ogni settimana L’incontro è di- stribuito gratuitamente in 5 mila copie in molte parrocchie e nei posti più importanti della cit- tà. Inoltre è consultabile anche sul sito www.centrodonvecchi.org 10 ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023
Avventure missionarie Sport in Africa di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano Tra le mie passioni c’è sicuramente così, in ogni posto dove sono stato noscere molta gente e mi ha fatto anche quella dello sport. Non amo destinato, ho aiutato i giovani a fare apprezzare la loro voglia di fare solo guardare lo sport in televisione, sport. Ricordo che abbiamo sistema- sport e di pensare a qualcosa di ma anche praticarlo. Anche se oggi, to un terreno per la pallavolo. Con meglio per il futuro. Naturalmente devo dirlo, mi limito alla cyclette o una rete leggera da pesca e con dei le cifre, prese dai giocatori, erano a qualche passeggiata: gli anni ov- paletti di bambù, abbiamo fatto dei molto basse. Gli arbitri percepiva- viamente passano inesorabili per tornei per rendere la vita un po’ no per le partite a livello regionale tutti. Nei miei ricordi africani, la più piacevole e per riunire i giovani. (circa 2.000 cfa, cioè sui 5 euro) e prima cosa che torna alla mente è Passato in Camerun, abbiamo spia- per le partite di serie A sui 50 mila stata una domenica (forse di gen- nato un terreno della parrocchia e cfa (circa 80 euro, per viaggio, al- naio o febbraio) del 1984. A Baraka preparato un campo da calcio, in cui loggio e mangiare). Tutto ciò mol- (Congo RDC) era stato costruito lo sia i giovani, come i papà e le mam- to è ovviamente distante anni luce stadio, dietro la chiesa parrocchiale me, si sfidavano a calcio, oltre a del- dalle cifre esorbitanti che girano nel (con i mattoni della vecchia missione le partite che venivano organizzate mondo del calcio in Europa. Eppure sulla collina). Io stavo chiacchieran- tra le varie parrocchie. Un giorno andavano, spesso a rischio e perico- do nel pomeriggio con un gruppo di sono stato anche invitato ad arbitra- lo (soprattutto gli arbitri) di essere giovani quando mi si avvicina un si- re una partita di allenamento della malmenati. Le forze dell’ordine (noi gnore, responsabile dello sport della locale squadra di serie A con un’altra le chiamavamo in un modo diverso) zona. Mi chiede se ho un fischietto appartenente alla stessa lega. E ho intervenivano quando la situazione da prestargli. Io gli rispondo che ce avuto come guardalinee una donna era troppo calda, altrimenti guarda- l’avrei, ma se lui lo desidera, sono (che veniva nel tempo ad arbitrare vano la partita… anche arbitro di calcio (avevo fatto anche in parrocchia). Ho fatto ami- il corso e arbitrato partite a Parma, cizia con gli arbitri locali e così po- durante gli studi di teologia) e potrei tevo andare a vedere le partite alla Aiutare il Centro anche arbitrare alcune partite. Non domenica in uno stadio (se così lo si Chi volesse dare una mano alle ci pensa due volte. Mi dice di andare può definire) con la zona spettatori attività del Centro di Solidarie- a prepararmi e così comincia anche coperta da lamiere che spesso vo- tà cristiana Papa Francesco può questa avventura. lavano via a causa del vento e con fare un bonifico all'associazione Oltre a formare un gruppo di giova- il terreno di gioco, spesso inondato Il Prossimo ODV all'Iban IT88 O ni della parrocchia (alcuni veramen- dalla pioggia. Spogliatoi per giocato- 05034 02072 0000 0000 0809. Le te bravi), arbitro le partite, unico ri e arbitri? Neanche a parlarne. offerte saranno destinate all'aiu- bianco della situazione, e direi di È stata un’esperienza davvero mol- to delle persone in difficoltà. essermela cavata decentemente. E to interessante che mi ha fatto co- Emergenza Ucraina: adotta un buono Noi accogliamo più di 60 mam- me e bambini che scappano dalla guerra nella vicina Ucrai- na. Chi desidera aiutare que- ste persone può farlo tramite una donazione con bonifico o in busta chiusa. Il bonifi- co va fatto al seguente IBAN: IT88O 05034 02072 000 000 000 809 (la quinta lettera è una “O” maiuscola); Intestazione “As- sociazione Il Prossimo O.d.V.”; causale “Emergenza Ucraina”. Vengono consegnati n° 3 buoni mensili ad ogni nucleo famigliare censito e con i requisiti previsti. ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023 11
Punto di vista Consolare gli afflitti di don Fausto Bonini Chi sono gli afflitti da consolare? Sono solitudine, farsi presenti, restargli ac- si trovano in ogni genere di afflizione le persone colpite da una qualsiasi canto. Non sempre servono le parole, con la consolazione con cui noi stessi sofferenza. Fisica, morale, spirituale. ma spesso basta la vicinanza fisica, siamo consolati da Dio. Poiché, come Le persone che hanno perso qualco- l’ascolto silenzioso di chi si mette abbondano le sofferenze di Cristo in sa di importante per la loro vita: la nei panni altrui con discrezione, con noi, così, per mezzo di Cristo, abbon- morte di una persona cara, la perdita spirito di amicizia. “Piangere con chi da anche la nostra consolazione”. San dell’amore nel matrimonio, la perdi- piange”, come suggerisce San Paolo al Paolo ci ricorda con insistenza in que- ta del lavoro, della salute, dell’ami- capitolo 12 della Lettera ai Romani. È sto testo che l’unica sorgente della cizia. Un debito che non si riesce a una presenza che non risolve i proble- consolazione è Dio, che ci consola per pagare. La malattia, la notizia di un mi, che non toglie il dolore, ma aiuta a mezzo di Gesù Cristo e ci rende capa- tumore che ha colpito te o una perso- portarlo condividendone il peso. Il suo ci di consolare. Gesù “piange”, condi- na cara, la fatica a sopportare il peso contrario è l’indifferenza, purtroppo vide la sofferenza di una vedova che della vecchiaia propria o dei propri molto diffusa, anche tra i cristiani. Ce sta accompagnando al cimitero il suo cari. Tutto quello insomma che ge- lo ricorda in continuità papa France- unico figlio. Gesù si “commuove pro- nera angoscia e l’impressione di non sco: “La globalizzazione dell’indiffe- fondamente” quando incontra Maria farcela più. renza ci ha tolto la capacità di pian- che gli comunica la morte del fratello L’afflitto ancora è chi si scoraggia di gere”. E ancora: “Dio di misericordia, Lazzaro. Addirittura si dice “scoppia fronte all’avversità, chi è triste, di- destaci dal sonno dell’indifferenza, in pianto” e la sua partecipazione è sperato, deluso, privo di fiducia, chi apri i nostri occhi alle sofferenze al- di grande consolazione per le sorelle vede buio davanti a sé e non si aspet- trui, liberaci dall’insensibilità”. Marta e Maria. ta niente di positivo dal futuro. Tutte Per i cristiani esiste una fonte a cui at- Concludo con un simpatico racconto di queste e tante altre sono le persone tingere per diventare capaci di conso- Bruno Ferrero. da consolare. Il loro volto è la par- lazione. Ce ne parla in modo esplicito Una bambina torna dalla casa di una te più eloquente di tutti questi sen- San Paolo all’inizio della sua Seconda vicina alla quale era appena morta, timenti interni. Gli afflitti hanno un Lettera ai Corinzi: “Sia benedetto in modo tragico, la figlioletta di otto volto triste. Dio, Padre del Signore nostro Gesù anni. "Perché sei andata?", le doman- L’opera di misericordia è consolare, Cristo, Padre misericordioso e Dio di da il padre. "Per consolare la mamma". che significa stare (“con”) chi è “solo” ogni consolazione! Egli ci consola in "E che potevi fare, tu così piccola, per perché colpito da qualcosa di negati- ogni nostra tribolazione, perché pos- consolarla?". "Le sono salita in grembo vo, riempire in qualche modo la sua siamo anche noi consolare quelli che e ho pianto con lei". Testamento a favore della "Fondazione Carpinetum" o de "Il Prossimo" La Fondazione Carpinetum offre allog- gi protetti a persone anziane e biso- gnose di Mestre. Ha creato per questo i sette Centri don Vecchi di Carpene- do, Marghera, Campalto e Arzeroni. Si sostiene solo con le offerte della buo- na gente. L’Associazione Il Prossimo che gestisce il Centro di Solidarietà cristiana Papa Francesco provvede ad alimenti, abbigliamento e mobili per chi si trova in difficoltà. Si può fare un lascito testamentario per l’una o l’al- tra realtà del nostro territorio. Basta chiamare i numeri 34949547970 oppu- re 3358243096. Il grande gesto di ge- nerosità si tradurrà in carità concreta. Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del 5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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