La preghiera che illumina - Il Centro Don Vecchi

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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM   COPIA GRATUITA   ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023

La preghiera
che illumina
di don Gianni Antoniazzi

Walter Kasper, teologo del ‘900,
amava ripetere che la preghiera è
il “caso serio” della fede: «Dimmi
come preghi e ti dirò che fede hai».
Aveva ragione. Per qualcuno pre-
gare significa “pagare un tributo”,
quasi per placare Dio ed evitare ca-
stighi. Evidentemente pensa che il
‘Supremo’ sia tremendo, capace di
punire con sofferenze. Per qualcun
altro la preghiera è un salvagente:
quando finiscono le soluzioni uma-
ne si fanno suppliche per ricevere
“l’aiuto dal cielo”. È l’idea di un Dio
‘tappabuchi’, da interpellare come
un distributore di grazie. Con Lui si
fa commercio, non c’è un rapporto
famigliare.
Per altri la preghiera è gesto tradi-
zionale che dà pace. Come a dire:
la vita è rischiosa quanto una barca
in alto mare. Meglio tenersi stretti
alla preghiera, quasi fosse un’an-
cora, un porto sicuro, una zona di
conforto e consolazione. Bisogna
riconoscere che Gesù ha idee modo
diverse da queste. Per Lui la pre-
ghiera è il luogo dell’incontro se-
reno col Padre, un colloquio che
illumina il cammino quotidiano e
rafforza la vita coi fratelli. Di più.
Per Schopenhauer c’è la ragione
oppure la fede, le due realtà sono
alternative.
Il Vangelo dice il rovescio: la pre-
ghiera fiorisce insieme alla razio-
nalità, si concilia con la scienza e,
poco per volta, arriva a cambiare la
vita quotidiana. Ecco: chi prega se-
guendo il Vangelo impara a capire il
cuore di Dio, scopre che nel Padre
c’è soltanto la vita e avverte di di-
ventare una persona libera.
Camminare insieme

                       Contemplare Dio
                       di don Sandro Vigani

In quale modo è cambiata la preghiera dalla civiltà contadina di un tempo al nostro?
Potremmo probabilmente affermare che il suo baricentro si è spostato da Dio all’uomo
Era una donna di fede, mia bisnon-        versato due guerre, aveva perso         ll lavoro allo stesso suono. I morti
na Carolina, che non ho conosciuto,       quattro figli, conosciuto la pover-      venivano annunciati dai battiti del-
perché è morta un anno dopo la fine        tà e la fame: per la nonna che mi       le medesime campane. Ad ogni col-
della seconda guerra mondiale. Le         raccontava “le cose di una volta”...    mello, o in testa ai campi, c’era un
pareti della sua camera erano tutte       Era la certezza che, nonostante         capitello dedicato alla Vergine, o a
tappezzate di quadretti e immagini        tutto, l’abbraccio di Dio ti accom-     Sant’Isidoro o Sant’Antonio, o alla
di santi. Uno dei suoi figli, Riccardo,    pagna, ogni giorno della vita, e non    Croce. Le feste dell’anno liturgico,
il matto di casa, ogni tanto girava       ti abbandona. Era come l’aria che       il Natale, la Pasqua, le feste maria-
tutti i santi e le madonne dalla par-     respiri, come il cielo che sovrasta     ne si dilatavano in famiglia, attra-
te del muro. E Carolina piangeva.         il mondo. Per questo la preghiera       verso riti e segni che le rendevano
Quando morì prepararono la ca-            dei nostri nonni era semplice, ripe-    parte dell’esistenza contadina. Il
mera ardente in una stanza: quella        titiva: le massime eterne, il rosa-     tempo dell’uomo era il tempo di
notte mio padre dormì in camera           rio, le litanie... Piccole preghiere    Dio. Niente di idilliaco, la vita era
con la morta, perché una volta non        ai Santi spesso in latino, storpiate,   molto più faticosa di oggi, ma la
è che ci fossero tanti spazi. Allora la   come il “Si quaeris” in “Sichieri”,     fede aiutava a vivere.
vita e la morte si accompagnavano,        o, raccontava il mio professore         Come è cambiata la preghiera dal-
si tenevano per mano e non aveva-         studioso di tradizioni popolari, il     la civiltà contadina di un tempo al
no paura l’una dell’altra.                “Tantum ergo sacramentum vene-          nostro? Mentre nella società conta-
Ricordo bene invece mia nonna:            remur cernui” che nel canto della       dina la vita era, per così dire, ‘piena
durante gli ultimi anni della sua         gente diventava “Canta el merlo         di fede’, la fede era vissuta dentro
vita, quando andavo a farle visita,       sul formento, canta ti che canto        l’esperienza della vita, oggi, nella
spesso la trovavo seduta sul diva-        mi”. Il senso delle parole non con-     società secolarizzata, la fede spesso
no, davanti al caminetto acceso,          tava, le preghiere erano soltanto       è diventata un fatto privato, perso-
con il libro delle Massime Eterne,        il modo per sentire la Provvidenza      nale, soggettivo vissuto nell’intimità
il breviario dei poveri. Io, fresco di    presente, forte, nella vita: erano      della coscienza. Fede e vita si sono
studi di teologia, ammiravo la sua        contemplazione, diremmo oggi. La        separate, come due binari che scor-
fede semplice e pura. Ora capivo il       chiesa, al centro del paese, con le     rono paralleli ma distaccati. L’antica
senso che aveva la parola che mol-        campane del campanile, batteva le       idea di Provvidenza non c’è più. In
te volte mi aveva ripetuto - Prov-        ore della giornata. Ci si alzava al     un’esistenza nella quale la presenza
videnza – per lei che aveva attra-        suono delle campane e si smetteva       di Dio sembra sfuggire, dove il rin-
                                                                                  tocco delle campane non segna più
                                                                                  il tempo dell’uomo perché la vita
                                                                                  è legata all’agenda degli impegni e
                                                                                  all’orologio, conta di più la preghie-
                                                                                  ra fatta di parole personali, di pen-
                                                                                  sieri rivolti a Dio – quella che con un
                                                                                  brutto termine viene chiamata ‘pre-
                                                                                  ghiera mentale' - attraverso i qua-
                                                                                  li l’uomo cerca di creare un ponte
                                                                                  con il divino. Potremmo dire che il
                                                                                  baricentro della preghiera si è spo-
                                                                                  stato da Dio all’uomo. La preghiera
                                                                                  che un tempo era contemplazione
                                                                                  della Provvidenza - di Dio presente
                                                                                  nella vita – è diventata un tentati-
                                                                                  vo dell’uomo di mettersi in contatto
                                                                                  con Dio e parlargli, in un mondo nel
                                                                                  quale è incapace di trovarlo.

2                                                                                       ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023
Il bello della vita

                             Il mondo che prega
                             di Plinio Borghi

La preghiera in sè non richiede formule particolari: sono le religioni a farlo al fine di
distinguersi e distinguere i propri Referenti. In tutte però si ricorre a forme d’intimità
Un giorno, mentre scorazzavamo per              accostare quella religione alla nostra      si palpa con mano un livello di devo-
il Medio Oriente, a un tratto l’autista         e quasi a definirla monoteista, visto        zione indefinibile.
del pullman si ferma, esce, cerca un            che alla fine la corrente di pensiero si     Con questo non voglio dire che a noi
luogo un po’ appartato e stende per             rifà a un solo dio, Brahma, anche se        manchi altrettanto, anzi, l’incalcolabi-
terra un tappetino, sul quale s’ingi-           poi è meno venerato degli altri. Ne-        le valore di una fede in un Dio Trini-
nocchia rivolto in direzione della Mec-         gli induisti si nota, tuttavia, la prati-   tario come il nostro non ha pari, ma
ca. Il suo islam gli impone di farlo al-        ca anche in forme individuali, ma un        il guaio è che spesso non si avverte
meno cinque volte al giorno. In realtà          ricorso minore alla preghiera intima.       nel nostro modo di rivolgerci a Lui
poteva anche farne a meno: nessuno              Cosa invece più diffusa nel Buddismo,        quel “pathos” collettivo e individuale
l’avrebbe rilevato. Tuttavia l’ha fatto         pur non rappresentando questo una           più percepibile altrove: troppe vol-
e non solo per adempiere un obbligo,            religione vera e propria che si rivolga     te emerge l’attenzione alla ritualità
ci ha spiegato più tardi, quanto per            al trascendente. Nella suggestiva for-      piuttosto che alla liturgia. Forse c’è
una sua intima esigenza. Altro luogo,           ma di preghiera che si ammira nelle         più sostanza nei luoghi di missione,
altro ambiente: eravamo in California,          zone buddiste, l’espressione pubblica       dove i neofiti e i convertiti di lungo
e la nostra guida, non so di quale re-          dell’individuo è avvincente, nel modo       corso mantengono quello spessore
ligione, ma ex pellerossa, ha ritenuto          con cui si accosta ai luoghi di culto,      che avevano quando nei riti tribali,
opportuno santificare la domenica fa-            nelle forme con cui si esprime, facen-      pur privi di elementi trascendentali,
cendoci cantare un noto Alleluia a cori         do girare i più o meno grandi e nume-       non si facevano mancare uno dei bi-
alterni. Un esempio più plateale, ma            rosi cilindri nei quali sono contenute      sogni primari dell’uomo: la preghiera.
curioso.                                        le preghiere scritte, nel roteare co-       In Africa, malgrado le forti alterazioni
I modi differenziati con cui si espri-           stante e ovunque del cilindretto per-       musulmane, specie al nord, in molte
mono in India, invece, è altra cosa e           sonale, sostenuto da un manico, nello       realtà si mantiene ancora questa com-
penso siano i più variopinti, stante il         sgranare una specie di rosario con 108      presenza molto istruttiva. Piuttosto
nutrito Pantheon cui si rivolgono. Con          grani corrispondenti alle altrettante       fredde appaiono invece le situazioni
un po’ di pazienza si riesce a distin-          lodi dedicate al Buddha. Il Tibet, il       nell’America del Nord e nell’Australia,
guere il ruolo di ogni figura divina e           Ladakh e il Bhutan, già siti avvincenti     dove, vanificate di brutto le culture
l’appartenenza dei rispettivi adepti,           ed esaltanti in sé, offrono momenti di       dei nativi, non si apprezzano radici
ma non è facile percepire come si dif-          suggestività unica, specie se si ha l’oc-   sufficienti su cui siano cresciute forme
ferenzi la singola preghiera, stante il         casione di assistere in ore antilucane      originali di culto e di preghiera. Sareb-
fatto che il culto di ciascuno è rivolto        alle cerimonie dei monaci e soprattut-      be utile pure per noi adire un’analisi
a tutti. Nel complesso sarei portato ad         to ai festival che durano anche giorni:     più approfondita dei motivi.

                                                                                                   Editrice L’incontro
                                                                                             Il settimanale L’incontro è pubbli-
                                                                                             cato in 5 mila copie in distribuzio-
                                                                                             ne gratuita in tutta la città, ma può
                                                                                             essere letto anche con la versione
                                                                                             digitale scaricabile dal sito inter-
                                                                                             net www.centrodonvecchi.org. La
                                                                                             nostra editrice pubblica inoltre:
                                                                                             Sole sul nuovo giorno, un quader-
                                                                                             no mensile utile per la meditazio-
                                                                                             ne quotidiana; Favole per adulti,
                                                                                             quindicinale di racconti di fantasia
                                                                                             con una finalità morale; Il libro
                                                                                             delle preghiere, delle verità e del-
                                                                                             le fondamentali regole morali per
                                                                                             un cristiano, edito in 8 mila copie.

ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023                                                                                             3
Sottovoce

                       Il frate domenicano
                       di don Gianni Antoniazzi

Talvolta chi prega pensa di essere        no a pranzare insieme con loro. Dopo         persone di preghiera non abbiano a
migliore degli altri. Riportiamo un       aver mangiato, frate Diotisalvi andò a       stare un gradino sopra gli altri. Il Van-
racconto preso dalle cronache di Sa-      far i suoi bisogni e, dice il racconto,      gelo riporta la parabola del fariseo e
limbeni, nel 1200 (al tempo non cor-      mentre si puliva, lasciò cadere la “re-      del pubblicano: una perla di sapienza.
reva buon sangue tra francescani e        liquia” nella latrina. Cominciò allora       Noi ricordiamo che Gesù non si è sedu-
domenicani). C’era dunque un certo        a disperarsi, a urlare e a chiamare i        to su un trono e non ha cercato onori.
Giovanni da Vicenza, frate domenica-      domenicani: «Oddio – diceva – la reli-       È salito sulla croce e poco prima ha la-
no, che si vantava della sua santità e    quia del vostro ‘Santo’ è caduta nella       vato i piedi ai discepoli. Una preghiera
pretendeva che tutti riconoscessero la    fogna. Aiutatemi a raccoglierla». Per        sana dovrebbe renderci umili.
sua grandezza. Venne dunque in quel       prenderli in giro, mentre quelli accor-
monastero un fraticello da Firenze,       revano, lui rimestava la fossa con un
discepolo di Francesco, un certo Dio-     lungo bastone. I domenicani capirono
tisalvi, autentico burlone. Chiese ai     che il fraticello di Firenze si stava bur-
domenicani una reliquia del “santo”       lando di loro e voleva vedere se erano
Giovanni e quelli, soddisfatti per la     disposti a sporcarsi le mani per difen-
notorietà del loro confratello, taglia-   dere la santità del confratello. Inutile
rono un pezzo di stoffa dal vecchio        dire che nessuno ebbe il coraggio di
saio del “santo” e la consegnarono al     andare fino in fondo.
frate di passaggio. Quindi lo invitaro-   L’episodio venne raccontato perché le

In punta di piedi

Il Rosario e Venezia
Cerchiamo di capire come si sia diffu-     L’allora Papa Pio V, infatti, aveva at-      altre potenze, tutte insieme, avevano
so il Rosario. Bisogna sapere che fino     tribuito la vittoria della ‘Santa Lega’      messo a disposizione 20.000 fanti ma
al 1500 questa preghiera non era mol-     sui musulmani proprio all’intercessio-       la battaglia, appunto, era sull’acqua.
to conosciuta. Poi ci fu la battaglia     ne della Vergine Maria implorata col         Insomma: la vittoria della Santa Lega
di Lepanto che arrestò l’avanzata dei     Rosario. Ad essere esatti, però, i fatti     era da attribuire a Venezia. Pur di non
Turchi e scandì il declino dell’Impero    andarono in modo alquanto diverso.           dare lustro alla Serenissima il Papa
musulmano. Il 7 ottobre 1571 le flotte     Il grande merito della vittoria di Le-       indicò la vittoria nella preghiera del
cristiane vinsero i Turchi a Lepanto,     panto sarebbe spettato alla flotta dei        Rosario. Questo fatto oggi darebbe
sulle sponde greche del Peloponneso.      Veneziani. Pensate che la metà delle         scandalo: come si fa a pregare perché
Da lì ha cominciato a diffondersi la       navi presenti in battaglia, comprese         il Signore conceda la morte di altri
preghiera di 50 Ave Maria.                le 6 “ammiraglie”, erano di proprietà        uomini (per quanto nemici)? In quel
                                          della serenissima Repubblica. Gli altri      tempo però andava benissimo. Così si
                                          12 Stati della coalizione (Impero spa-       è diffusa la preghiera del Rosario, di-
                                          gnolo, Regno di Napoli e Sicilia, Sta-       ventato in seguito un vero tesoro del-
                                          to Pontificio, Repubblica di Genova,          la fede cristiana. Chissà quanta gente
                                          Cavalieri di Malta, Ducato di Savoia,        ha incontrato il Padre con l’aiuto di
                                          Granducato di Toscana, Ducato di Ur-         questo strumento. In effetti la reci-
                                          bino, Repubblica di Lucca, Ducato di         ta delle 50 Ave Maria può sembrare
                                          Ferrara e Ducato di Mantova) avevano         un’invocazione modesta, ripetitiva,
                                          messo il resto delle imbarcazioni ma         adatta a persone senza cultura… e in-
                                          si trattava per lo più di navi vecchie,      vece è un invito incessante a contem-
                                          giunte persino in ritardo, lasciate nelle    plare i misteri della salvezza. È pro-
                                          retrovie. Anche le forze umane erano         prio vero che Dio sa scrivere diritto
                                          impari: Venezia era intervenuta con          anche sulle righe storte delle nostre
                                          5.000 soldati professionisti di mare. Le     vicende umane.

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Vivere la comunità

                             Esercizi spirituali
                             di Daniela Bonaventura

Ho cercato il libretto delle preghie-        dinaria ) e la mia fede che sembrava      vuole da me dei gesti eroici ma mi
re che mi era stato regalato per la          ormai consolidata è stata smontata        aiuta a vivere la mia vita con i talen-
mia Prima Comunione, era custodi-            pezzo per pezzo per lasciare spazio       ti che mi sono stati donati.
to in una scatola con la mia tunica          ad una fede più viva e più profonda.      Ho imparato a riconoscerli e cerco
ed il velo con coroncina che si usava        Gli EVO sono l’adattamento alla           di farne buon uso. A volte ricompare
nei primi anni sessanta. Il libretto è       “vita ordinaria” del metodo messo a       la super donna, la super mamma, la
un po’ sgualcito a conferma che l’ho         punto da S. Ignazio tanti secoli fa.      super moglie etc. ma poi basta un
sfogliato tanto: mia mamma lo rac-           Ad ogni incontro (ogni 15 giorni circa)   momento di raccoglimento e tutto
contava a tutti. Poi sono cresciuta          si vivono con il gruppo tre momenti:      viene ridimensionato. La preghiera
ed il libretto è finito in una scatola        condivisione, spiegazione del tema        non è più qualcosa per mettere a po-
dei ricordi.                                 da approfondire, preghiera. Ma se         sto la mia coscienza ma è il miglior
La preghiera, da adolescente, è di-          importantissimo è stato il lavoro di      modo per ascoltare ciò che il Signore
ventata preghiera di gruppo. Era             gruppo, è l’approfondimento da svol-      vuole dirmi.
bello andare in patronato, stare con         gere a casa che ha operato su di me       Per riassumere il mio sentire condi-
gli amici, e cantare e pregare insie-        un cambiamento radicale.                  vido un pensiero di Michel Quoist:
me soprattutto nei momenti forti             La riflessione, la preghiera, il vive-     …l’abbandono deriva dalla fiducia,
dell’anno liturgico: Natale, Pasqua,         re quotidiano, la verifica di quanto       la fiducia deriva dall’amore, l’amo-
Pentecoste e poi ai campi scuola. La         vissuto mi hanno aiutato (e mi aiu-       re deriva dalla conoscenza, la cono-
mia fede stava maturando, ho avu-            tano) ad andare in fondo al cuore,        scenza deriva dalla frequentazione,
to la fortuna di incontrare sacerdoti        a ritrovare i momenti belli e brut-       la frequentazione di Dio è la pre-
che mi hanno fatto crescere, che mi          ti della vita per far tesoro dei pri-     ghiera: è dunque la preghiera che
hanno aiutata nei periodi di scora-          mi e per andare finalmente oltre ai        genera l’abbandono!
mento, che hanno condiviso i miei            secondi. Ed è cambiata soprattutto
momenti di gioia.                            la preghiera, perché il Signore è di-
                                                                                               CENTRI DON VECCHI
Però la preghiera era sempre o un            ventato il mio compagno di strada a
momento da vivere insieme o se da            cui raccontare tutto, a cui chiedere       Intrattenimenti marzo 2023
sola una sequenza di preghiere già           consigli con la consapevolezza che la
scritte, imparate a memoria. Il mio          risposta potrebbe non essere quella                  ARZERONI
dialogo con il Signore era sporadico,        che vorrei ma con la disposizione           Domenica 26 marzo ore 16:30
il più delle volte domandavo qualco-         d’animo ad accogliere qualsiasi cosa        Ensemble cameristico veneto
                                                                                                 in concerto
sa, talvolta ringraziavo. Ormai adul-        vorrà dirmi.
ta ho conosciuto il percorso degli           E ho realizzato, così, che il Signore               Ingresso libero
EVO (esercizi spirituali nella vita or-      mi vuole bene per come sono, non

                                                                                                 Il nostro aiuto
                                                                                                è rivolto a tutti
                                                                                        Molti pensano che i generi alimen-
                                                                                        tari, la frutta e la verdura, i mo-
                                                                                        bili, gli indumenti e gli oggetti per
                                                                                        la casa, distribuiti al Centro Papa
                                                                                        Francesco, siano destinati soltan-
                                                                                        to a chi si trova in una situazione
                                                                                        di fragilità. In realtà quanto viene
                                                                                        raccolto è a disposizione di tutti
                                                                                        indistintamente e quanto viene
                                                                                        raccolto si può ricevere a fronte di
                                                                                        un’offerta simbolica, destinata ai
                                                                                        costi di gestione. Per fortuna pro-
                                                                                        dotti e materiali ne abbiamo spes-
                                                                                        so in abbondanza: chi ne avesse
                                                                                        bisogno non esiti a farsi avanti!

ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023                                                                                        5
La voce del Centro

                      La fede: pilastro del Centro
                      di Edoardo Rivola

Il Centro di Solidarietà cristiana        detto – non seguiamo quello che è       persona. Diversi sono i richiami e
Papa Francesco è stato pensato e          il nostro credo e infatti in questi     le frasi prese da preghiere di Papa
costruito con spazi e ambienti de-        quasi due anni di apertura ci son       Francesco e ognuna ha un suo si-
stinati al servizio di distribuzione      state diverse occasioni in cui si       gnificato. In particolare, nel re-
di alimentari, mobili e vestiti che       sono svolte messe o richiami di co-     parto mobili è stato ricavato uno
vengono raccolti e messi a disposi-       munità rivolte alla preghiera all’in-   spazio attrezzato con oggettistica
zione di tutti coloro che ne hanno        terno della struttura. Momenti che      che fa riferimento e richiama alla
necessità e bisogno: senza ovvia-         ritengo siano stati molto impor-        preghiera: icone, rosari, croci e
mente distinzione di etnia, credo         tanti: rinsaldano la nostra grande      molto altro. Anche la libreria com-
religioso o politico. Gli spazi e gli     famiglia e ci spingono sempre a         prende spazi dedicati a testi che
ambienti sono stati ideati e succes-      fare meglio, nonostante le difficol-      trattano la fede o approfondiscono
sivamente allestiti in modo umile         tà. Quella che mi piace chiamare        tematiche legate alla religione: sia
e decoroso ma con un focus preci-         la nostra missione è infatti ispirata   con un taglio più saggistico sia sto-
so: volevamo che richiamassero le         dalla nostra fede e momenti come        rico. C’è anche qualche testo lega-
nostre radici e la nostra estrazio-       questi ci danno la forza di conti-      to ad altre religioni perché, come
ne cristiana e che ci fossero forti       nuare e non mollare mai sapendo         detto, questo luogo vuole essere
richiami alla preghiera. In tutte le      che stiamo facendo del bene per le      ed è aperto a tutti nel pieno ri-
aree, infatti, ci sono elementi che       persone in difficoltà. Cosa che cre-      spetto reciproco.
richiamano l'essenza della pre-           do sia un fine per ogni cristiano che
ghiera: dalle stampe e i manifesti        non può che essere felice quando        Momenti di preghiera
dedicati a Papa Francesco e le sue        riesce concretamente ad aiutare         All'interno del Centro di Solidarie-
azioni, alle immagini con scritte         chi è meno fortunato.                   tà cristiana Papa Francesco si sono
che riassumono lo spirito cristia-                                                svolti diversi momenti di preghiera.
ni. Per tutte cito il grande mani-        Manifesti e oggettistica                All'inaugurazione non poteva ov-
festo con Madre Teresa all'entrata        Come detto, la nostra estrazione        viamente mancare: c’è stata infatti
del Banco Alimentare. Anche se il         cristiana l’abbiamo voluta rappre-      preghiera a cui è seguita la benedi-
Centro porta il nome di Solidarietà       sentare anche nella forma. I car-       zione. A inizio novembre del 2021
cristiana, ci tengo a ribadire che la     tellini che sono stati messi nelle      c’è stato poi, per esempio, un con-
porta è aperta a tutti: non chiedia-      parti alte dell'edificio sono stati      vegno e tra i temi trattati all’inter-
mo a nessuno quale sia il suo cre-        divisi in colori con delle scritte      no del variegato programma c’era
do religioso e il rispetto reciproco      che vogliono dare un segno al luo-      appunto la preghiera. Lo scorso
lo si sente, lo si vede e lo si tocca     go con richiami all'aiuto e al soste-   giugno, in occasione dell'anniver-
con mano. Non per questo – come           gno alle fragilità e al bisogno della   sario del primo anno di apertura,

                                                                                             Centro di
                                                                                       Solidarietà cristiana
                                                                                         Papa Francesco
                                                                                   Vi invitiamo a visitare il Cen-
                                                                                   tro di Solidarietà cristiana Papa
                                                                                   Francesco. È un ambiente acco-
                                                                                   gliente, semplice, familiare, di-
                                                                                   verso dai supermercati ai quali
                                                                                   siamo abituati. Desidera essere
                                                                                   un luogo di fraternità concreta:
                                                                                   chi può dà una mano mentre chi
                                                                                   ha bisogno trova un soccorso.
                                                                                   Al momento il Centro si occupa
                                                                                   di raccogliere e distribuire abi-
                                                                                   ti, mobili usati, e alimenti an-
                                                                                   che in prossimità di scadenza.

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La voce del Centro

c’è stata invece una grande messa          re perché accada qualcosa di posi-       l’amichevole visita pomeridiana
nel reparto vestiti, a cui è segui-        tivo per il Centro. Faccio un piccolo    del nostro sindaco Luigi Brugnaro
ta un cena comunitaria nel settore         esempio, non nascondendo la nota         che si è fermato molto in compa-
mobili. Ad agosto abbiamo invece           polemica: mi verrebbe da pregare         gnia di don Armando. È stata ve-
ospitato due gruppi scout, di Tori-        per chiedere che sia spostato il palo    ramente una bella sorpresa, come
no e Novara: i due giorni di impe-         Tim-Telecom-Sip che è ancora pre-        è stato bello vedere don Armando
gno come volontari che ci hanno            sente in un’area del Centro e che        che, come sempre, ha voluto rac-
dedicato si sono conclusi con un           impedisce di utilizzare alcuni spa-      contargli come procedono le cose
momento di preghiera all’interno           zi esterni. Stessa cosa per quanto       all’interno del Centro.
della nostra struttura. Ovviamente         riguarda l’attivazione dei pannelli
vogliamo continuare in questo per-         solari, anche se pare che su que-
corso, che ci dà forza: momenti di         sto fronte la partita sia in dirittura
preghiera sono infatti stati organiz-      d’arrivo. C’è poi la questione del-
zati per domenica 26 marzo. Ci sa-         la sistemazione dell’area esterna,
ranno ragazzi della comunità gio-          dell’asfaltatura, delle buche, della
vanile di Chirignago: sarà una gior-       fermata del bus, della zona par-
nata intensa. All’inizio verrà cele-       cheggi e il nodo della mancanza di
brata la messa, aperta ovviamente          segnaletica orizzontale e verticale:
anche ai nostri volontari, poi delle       tutte cose che sarebbero importan-
ore di impegno e volontariato che          ti e utili per garantire la massima
si concluderanno con un pranzo al          sicurezza agli utenti – spesso fragili
sacco nel pomeriggio.                      – che frequentano il Centro.

Preghiera personale                        Nota lieta
Chiunque prega non lo fa solo nei          Lo dico sottovoce, ma gli auguri
momenti condivisi, durante la mes-         arrivati a don Armando per il suo
sa o in occasioni in cui si ritrova con    compleanno sono stati tanti: elen-
un gruppo o una comunità. Ognuno           carli tutti significherebbe riempire
lo fa anche nei momenti che la sua         il foglio. Da quelli ricevuti telefo-
sensibilità ritiene più opportuni. Si      nicamente, in viva voce o per mes-                 Per chi ha un
può infatti pregare nei “luoghi de-        saggio l’elenco è veramente lungo.                 basso reddito
putati”, ma anche in auto, a casa:         Il suo compleanno è stato per la
                                                                                     Tutti i concittadini che hanno un
in qualsiasi istante e momento del-        nostra famiglia, come sempre, un          reddito inferiore ai 6000 euro “an-
la giornata. Insomma quando il sin-        momento importante che ci ha riu-         nuali” possono prendere contatto
golo ne sente il bisogno, sente quel-      nito: penso al pranzo con i residen-      con l’Associazione Il Prossimo pres-
la spinta a soffermarsi sulla propria       ti del don Vecchi di Carpenedo a          so il Centro di Solidarietà cristiana
                                                                                     Papa Francesco per ricevere ogni
fede e a dedicarsi alla preghiera.         cui hanno partecipato anche i suoi        settimana una spesa di alimentari
A volte lo si fa per “rinsaldare” il       parenti oltre alla comunità della         totalmente gratuita proporziona-
rapporto con la propria fede, con          parrocchia, della Fondazione Car-         ta al numero di componenti della
Dio, ma anche come auspicio per-           pinetum e dell’Associazione Il Pros-      famiglia. Giorni di apertura: mar-
                                                                                     tedì e giovedì dalle 9:00 alle 12:00
ché succeda qualcosa di positivo.          simo. C’è stato anche un regalo a         e mercoledì dalle 15:00 alle 18:00.
Per auspicare che, per esempio,            sorpresa particolarmente gradito:
una persona cara superi un momen-
to difficile, una malattia o che un
progetto a cui si teine particolar-                           Donazioni per aiutare il Centro
mente vada a buon fine. Credo che            Per tutti coloro che desiderano donare per aiutare la nostra attivi-
la preghiera sia una cosa così intima       tà, e lo fanno con bonifico bancario, nella causale della donazione
che ognuno possa declinarla e indi-         aggiungano il proprio Codice Fiscale e/o Partita Iva. In questo modo
rizzarla come si sente. A volte – an-       possiamo rilasciare una ricevuta. Questa potrà essere utilizzata nella
che se la preghiera è una cosa seria        dichiarazione dei redditi per dedurre il 35% dell'importo della dona-
– credo sia capitato a tutti di farlo       zione. Qui di seguito i riferimenti per le donazioni.
per cose che magari possono appa-
rire di meno conto rispetto a grandi                Iban: IT88 O 05034 02072 0000 0000 0809
problemi e temi. Credo sia una cosa                 Intestato Associazione Il Prossimo odv
umana. Concedetemi una nota po-                     Centro di Solidarietà cristiana Papa Francesco
lemica. A volte sono spinto a prega-

ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023                                                                                     7
Da sapere

                         La salute della Chiesa
                         di Matteo Riberto

Si può catturare la fede in numeri?          gione Cattolica è la più diffusa: secon-      dove abitano le difficoltà maggiori.
No, anche se non mancano statistiche         do i dati dell’ultimo Annuario Statisti-     Aspetto, questo, che potrebbe proba-
e studi sulla frequenza alle messe e         co della Chiesa – pubblicato nel 2022        bilmente riavvicinare anche i più gio-
sui battesimi. E non mancano nemme-          e aggiornato al 2020 – conta circa il        vani. Se ci si sofferma sui minorenni,
no indagini e sondaggi che, attraverso       17,7% dei credenti pari a 1,3 miliardi       e soprattutto se si punta la lente sugli
interviste a un campione significativo        di persone. La percentuale di cattolici      under 12, la percentuale di credenti e
di persone, cercano di fotografare la        è in lieve diminuzione ma – in numeri        praticanti è abbastanza elevata in Ita-
“salute della Chiesa.” Un concetto,          assoluti – è in crescita: sono infatti au-   lia, ma se si sale con l’età c’è il crollo.
questo, assai vago e difficile da defini-       mentati rispetto all’anno precedente         L’ipotetica curva poi risale tra adulti
re. Quando, infatti, si può dire che la      di oltre 15 milioni. Alla crescita in ter-   e anziani. In Italia, comunque, secon-
Chiesa è in salute? Quando il numero         mini assoluti contribuisce in maniera        do alcune ricerche, appena il 14% dei
di fedeli che partecipano alla mes-          significativa l’Africa: lì i cattolici sono   giovani tra i 18 e i 29 anni dichiara di
sa cresce? Quando si riescono a rag-         aumentati di oltre 5 milioni di unità. E     essere praticante. Pochi quelli che
giungere obiettivi e azioni concrete a       già questo dato suggerisce qualcosa. Il      vanno alle messe, spesso percepite –
beneficio dell’umanità? Le risposte le        continente africano ha infatti un an-        ovviamente non mancano le eccezio-
lascio a chi legge. Diamo però qualche       damento demografico opposto a quel-           ni – come noiose. Tra chi non crede
strumento e dato per aiutare la rifles-       lo dei Paesi europei: chiaro che dove        e non pratica è interessante notare
sione, facendo prima una premessa            si fanno più figli cresce anche il nume-      le ragioni. Ovviamente sono diverse
importante.                                  ro di credenti. Ma c’è un altro aspetto.     e complesse ma alcune indagini evi-
La Chiesa abbraccia il mondo e quello        Chi sperimenta la povertà, la fame e         denziano che quando si chiede a un
che vale per un Paese non vale per un        il dolore sarebbe anche più portato ad       giovane tra i 18 e i 29 anni perché non
altro. L’Italia, per esempio, fa storia a    avvicinarsi a una fede che parla agli        si avvicina alla Chiesa (o perché se ne
sé: per la sua tradizione, per la pre-       ultimi. In Africa la Chiesa, per molti, è    è allontanato), le risposte spesso si di-
senza del Vaticano ma anche per la           sinonimo di salvezza e aiuto concreto:       vidono in due macro-aree: una fetta
composizione della sua popolazione.          le tante parrocchie e le opere missio-       dice che non ha fede, ma un’altra che
Siamo lo Stato più anziano del mon-          narie sono un’àncora fondamentale;           vede la Chiesa come “un’istituzione
do e se è vero che tra le persone più        dal punto di vista spirituale ma anche       chiusa nella sua ricchezza”, “distante
avanti con l’età si registra una mag-        materiale.                                   dai problemi reali”.
gior percentuale di fedeli e praticanti;     Nei Paesi europei – i luoghi del Pianeta     Avvicinarsi di più alle persone in diffi-
è anche vero che in uno Stato dove           dove c’è più benessere – questo aspet-       coltà, agli ultimi – o anche raccontare
l’inverno demografico è particolar-           to è meno forte. Non mancano, infat-         meglio quando lo si fa, perché sono
mente duro il numero di nuovi fedeli         ti, voci all’interno della Chiesa che        tante le parrocchie attive su questo
fa più fatica ad aumentare.                  chiedono alle parrocchie di avvicinar-       fronte - potrebbe quindi aiutare a rag-
Fatto sta che, a livello globale, la reli-   si sempre di più alle zone periferiche       giungere anche i più giovani.

                                                                                                Camere disponibili
                                                                                            ai Centri don Vecchi 6 e 7
                                                                                           Ai Centri don Vecchi 6 e 7 degli Arze-
                                                                                           roni che si trovano in via Marsala, a
                                                                                           non molta distanza dalla zona degli
                                                                                           Ipermercati e dell’ospedale dell’An-
                                                                                           gelo, può esserci la disponibilità di
                                                                                           qualche stanza per chi dovesse tra-
                                                                                           scorrere un certo periodo a Mestre
                                                                                           per lavorare oppure, ad esempio,
                                                                                           per assistere i propri parenti ricove-
                                                                                           rati in città. Queste stanze sono a
                                                                                           disposizione anche di chi abbia per
                                                                                           qualsiasi motivo una necessità abi-
                                                                                           tativa di carattere temporaneo. Per
                                                                                           prenotare una stanza cosiddetta di
                                                                                           “formula uno” è possibile chiamare
                                                                                           lo 0413942214 oppure il 3285316849.

8                                                                                                ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023
Eventi

Carpaccio
dalla Redazione/1

È stata inaugurata l’attesa mono-          la mitologia della Repubblica Sere-
grafica “Vittore Carpaccio. Dipinti         nissima, al suo apogeo economico e        Questo è il periodo nel quale molti
e disegni”, allestita nell’Apparta-        culturale.                                fra noi fanno la dichiarazione dei red-
                                                                                     diti o pensano a documenti analoghi
mento del Doge di palazzo Ducale,          “Con questa magnifica esposizione          dal punto di vista fiscale. Ricordiamo
che sarà visitabile fino al 18 giugno       i Musei Civici proseguono l’impor-        allora che ci sono alcune realtà del-
prossimo. La mostra è organizzata          tante attività scientifica su figure        la nostra comunità parrocchiale alle
da Fondazione Musei Civici e dal           artistiche ed emblematiche per la         quali è possibile destinare il 5 per mil-
Comune di Venezia in collabora-            città di Venezia”, ha detto la presi-     le. Anzitutto il nostro Centro Infanzia
zione con la National Gallery of Art       dente della Fondazione Musei Civici       che accoglie gratuitamente i bambini
                                                                                     fuggiti con le loro famiglie dalla guer-
di Washington, ed è a cura di Pe-          di Venezia Mariacristina Gribaudi,
                                                                                     ra. Merita di essere sostenuto anche
ter Humfrey, con Andrea Bellieni e         “oggi Carpaccio ritrova finalmente         per questa iniziativa. C’è poi la no-
Gretchen Hirschauer.                       la sua collocazione, in una mostra        stra antichissima Fondazione Piaven-
La pittura di Vittore Carpaccio            che può contare su numerosi pre-          to che da secoli accoglie donne del
(1460/66 ca – 1525/26 ca) celebra          stiti internazionali d’eccellenza,        nostro territorio in difficoltà abitati-
la Venezia del tardo Quattrocento,         alcuni dei quali mai usciti dai loro      va, bisognose di un piccolo sostegno.
periodo in cui la Serenissima domi-        Paesi ma che hanno in Venezia la          Formano una splendida comunità. In
                                                                                     terzo luogo merita di essere ricorda-
nava un vasto impero marittimo-            loro origine e qui tornano per la
                                                                                     ta l’associazione “Il Prossimo” che
commerciale e fioriva come grande           prima volta”.                             guida il Centro di Solidarietà cristia-
centro di cultura. Regista-scenogra-       L’eccezionale e grande monografica         na Papa Francesco. È la realtà che in
fo dalla particolare propensione per       inaugurata oggi al Ducale propone         prima linea sta combattendo per dare
il poetico e il fantastico, Carpaccio      ben 70 opere del celebre artista, di      una mano alle persone più fragili del
riesce a trasportare le storie sacre       cui 42 dipinti e 28 disegni, sei dei      nostro territorio e, in modo del tut-
dei cicli narrativi realizzati per va-     quali sono recto/verso, per cui le        to gratuito, sostiene quelli che sono
                                                                                     fuggiti dalla guerra dando loro cibo,
rie confraternite nella vita vera,         opere da ammirare nel comples-
                                                                                     abbigliamento, medicinali e molti
all’interno di fantastici scenari ar-      so salgono a 76. Sono state riunite       altri generi di conforto. È possibile
ricchiti di infiniti dettagli e riferi-     soprattutto opere oggi in musei e         anche sostenere la Fondazione Car-
menti contemporanei all’ambiente           collezioni internazionali, oppure in      pinetum, nota a tutti per la sua in-
e alla società della sua straordina-       chiese degli antichi territori del-       tensa attività sociale. Non è soltan-
ria città. Così le sue opere, forse        la Serenissima, dalla Lombardia           to un luogo sereno nel quale trovare
più di quelle di altri artisti venezia-    all’Istria e alla Dalmazia, nell’ottica   conforto in mezzo a tante difficoltà,
                                                                                     ma è anche una struttura che favo-
ni del Rinascimento, ci restituisco-       di illustrare la varietà e l’altezza
                                                                                     risce l’aggregazione, l’autonomia e
no l’essenza stessa della “venezia-        della pittura di Carpaccio, seguen-       la responsabilità di chi decide di tra-
nità”, ossia lo spettacolo sfarzoso e      done anche l’evoluzione.                  scorrere da protagonista la sua terza
                                           All’interno del percorso espositivo       giovinezza. Infine non va dimenticato
                                           lo spettatore si confronterà inoltre      il Gruppo Missioni, Ente Filantropico
                                           con un’opportunità davvero unica:         che tante iniziative promuove in fa-
                                                                                     vore di comunità bisognose di aiuto
                                           ammirare, finalmente riunite, le
                                                                                     in Kenya, India e Filippine. Di segui-
                                           due parti di una scena compiuta           to elenchiamo i loro codici fiscali da
                                           ed unitaria, ma separate in circo-        riportare nei moduli a seconda della
                                           stanze sconosciute verso la fine del       struttura che si desidera sostenere.
                                           Settecento. Si tratta delle “Due          Il Germoglio: con denominazione
                                           dame” del Museo Correr, possedu-          “Associazione Germogliamo” codice
                                                                                     fiscale 90178890274
                                           te a Venezia da Teodoro Correr, e
                                                                                     Associazione Piavento:
                                           de “La caccia in Laguna”, oggi pa-        codice fiscale 90017970279
                                           trimonio del Getty Museum di Ma-          Il Prossimo: codice fiscale
                                           libu. Carpaccio le aveva raffigurate        94089700275
                                           entrambe su quella che, in origi-         Fondazione Carpinetum dei
                                           ne, quasi certamente era un’anta          Centri don Vecchi: codice fiscale
                                                                                     94064080271
                                           di porta a soffietto posta tra i due
                                                                                     Gruppo Missioni Ente Filantropico:
                                           ambienti di un raffinato, privatissi-       codice fiscale 90194910270
                                           mo interno veneziano.

ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023                                                                                         9
Focus sanità

Violenza in corsia
dalla Redazione/2

Secondo l’Organizzazione Mondiale        fermiera incinta presa a pugni da un     E poi ancora la legge 113 del 2020,
della Sanità tra l’8 e il 38% di chi     paziente in un ambulatorio di Mira,      fortemente voluta dall’Ordine dei
lavora a protezione della salute di      l’aggressione e i danni in pediatra      Medici e approvata all’unanimità
tutti subisce violenza fisica a un        all’Angelo, le intimidazioni nei cen-    dal Parlamento, «che – ha specifi-
certo punto della propria carriera:      tri vaccinali. Sono episodi inaccet-     cato Leoni – inasprisce le pene per
molti di più sono minacciati o espo-     tabili: questa violenza va fermata       chi aggredisce medici e infermieri
sti ad aggressioni verbali da parte      ad ogni costo». «Le aggressioni fisi-     e introduce la procedibilità d’uffi-
di pazienti e familiari.                 che o verbali sul posto di lavoro – ha   cio in caso di violenza in corsia. La
Episodi di inciviltà e aggressività      aggiunto Marina Bottacin, presiden-      legge, però, deve essere applicata
sono in aumento e sono probabil-         te dell’Ordine Infermieri di Venezia     con rigore in ogni singolo caso».
mente sottostimati. Non vanno sot-       – colpiscono in media in un anno un      «Le conseguenze materiali per i
tovalutati e per questo, prima della     terzo degli infermieri, la categoria     professionisti delle aggressioni fi-
Giornata nazionale di educazione e       professionale più numerosa in asso-      siche – ha concluso la presidente
prevenzione contro la violenza nei       luto del Servizio sanitario nazionale    Bottacin – vanno nel 32% dei casi da
confronti degli operatori sanitari e     e della sanità in generale. Si tratta    escoriazioni e abrasioni a fratture
sociosanitari che si è celebrata il      del 33%, circa 130 mila casi, e se       e lesioni dei nervi periferici, fino
12 marzo, infermieri e medici vene-      si tenesse conto del “sommerso”          anche, seppure in pochi casi, all’in-
ziani si sono uniti ancora una volta     non denunciato all’INAIL, il dato        validità. La principale conseguenza
per lanciare un forte appello ai cit-    potrebbe raddoppiare. Il 75% delle       psicologica è il burnout che colpisce
tadini: «Basta alle violenze in corsia   aggressioni riguarda donne».             il 10,8% degli infermieri che hanno
e negli ambulatori, rispettate chi si    Un fenomeno che, purtroppo, ne-          subito violenza. I dati sono preoc-
prende cura di voi, altrimenti poi la    anche la pandemia, con la sua re-        cupanti e la situazione è ancora più
vita chi ve la salva?».                  torica degli eroi, ha contribuito a      drammatica se teniamo conto che
«Il nostro territorio purtroppo – ha     limitare. Negli ultimi anni, però,       questo sta incidendo pesantemente
sottolineato il presidente dell’Ordi-    sono state messe in campo azioni         anche sul fenomeno dell’abbando-
ne dei Medici di Venezia Giovanni        di contrasto a livello istituzionale,    no della professione: in Italia il 36%
Leoni – non è immune da questo           a partire dal neonato Osservato-         degli infermieri dichiara di voler
fenomeno: pensando solo all’anno         rio nazionale sulla sicurezza degli      lasciare il luogo di lavoro entro 12
scorso ricordiamo i medici di fami-      esercenti le professioni sanitarie e     mesi; di questi il 33% dichiara di vo-
glia di Cavallino Treporti e di No-      sociosanitarie che, finalmente, a         ler lasciare la professione».
venta di Piave insultati nei loro am-    gennaio si è insediato e ha avvia-       «Un tempo – hanno concluso i presi-
bulatori, la dottoressa dello IOV di     to i suoi lavori per un monitoraggio     denti Bottacin e Leoni – gli ospedali
Padova ferita con un coltello, l’in-     puntuale del fenomeno.                   erano luoghi rispettati, oggi sono
                                                                                  posti in cui la sofferenza si trasfor-
                                                                                  ma in rabbia, dove si pretende tut-
                                                                                  to, subito e ad ogni costo. Luoghi
                                                                                  sempre meno sicuri, in cui un di-
                                                                                  verbio può sfociare in una tragedia.
                                                                                  Bisogna, allora, fare un cambio di
                                                                                  passo culturale: recuperare la di-
                                                                                  mensione umana nell’assistenza e il
                                                                                  calore della solidarietà che è alla
                                                                                  base della relazione di cura».

                                                                                       Il nostro settimanale
                                                                                   Ogni settimana L’incontro è di-
                                                                                   stribuito gratuitamente in 5 mila
                                                                                   copie in molte parrocchie e nei
                                                                                   posti più importanti della cit-
                                                                                   tà. Inoltre è consultabile anche
                                                                                   sul sito www.centrodonvecchi.org

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Avventure missionarie

                             Sport in Africa
                             di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano

Tra le mie passioni c’è sicuramente           così, in ogni posto dove sono stato       noscere molta gente e mi ha fatto
anche quella dello sport. Non amo             destinato, ho aiutato i giovani a fare    apprezzare la loro voglia di fare
solo guardare lo sport in televisione,        sport. Ricordo che abbiamo sistema-       sport e di pensare a qualcosa di
ma anche praticarlo. Anche se oggi,           to un terreno per la pallavolo. Con       meglio per il futuro. Naturalmente
devo dirlo, mi limito alla cyclette o         una rete leggera da pesca e con dei       le cifre, prese dai giocatori, erano
a qualche passeggiata: gli anni ov-           paletti di bambù, abbiamo fatto dei       molto basse. Gli arbitri percepiva-
viamente passano inesorabili per              tornei per rendere la vita un po’         no per le partite a livello regionale
tutti. Nei miei ricordi africani, la          più piacevole e per riunire i giovani.    (circa 2.000 cfa, cioè sui 5 euro) e
prima cosa che torna alla mente è             Passato in Camerun, abbiamo spia-         per le partite di serie A sui 50 mila
stata una domenica (forse di gen-             nato un terreno della parrocchia e        cfa (circa 80 euro, per viaggio, al-
naio o febbraio) del 1984. A Baraka           preparato un campo da calcio, in cui      loggio e mangiare). Tutto ciò mol-
(Congo RDC) era stato costruito lo            sia i giovani, come i papà e le mam-      to è ovviamente distante anni luce
stadio, dietro la chiesa parrocchiale         me, si sfidavano a calcio, oltre a del-    dalle cifre esorbitanti che girano nel
(con i mattoni della vecchia missione         le partite che venivano organizzate       mondo del calcio in Europa. Eppure
sulla collina). Io stavo chiacchieran-        tra le varie parrocchie. Un giorno        andavano, spesso a rischio e perico-
do nel pomeriggio con un gruppo di            sono stato anche invitato ad arbitra-     lo (soprattutto gli arbitri) di essere
giovani quando mi si avvicina un si-          re una partita di allenamento della       malmenati. Le forze dell’ordine (noi
gnore, responsabile dello sport della         locale squadra di serie A con un’altra    le chiamavamo in un modo diverso)
zona. Mi chiede se ho un fischietto            appartenente alla stessa lega. E ho       intervenivano quando la situazione
da prestargli. Io gli rispondo che ce         avuto come guardalinee una donna          era troppo calda, altrimenti guarda-
l’avrei, ma se lui lo desidera, sono          (che veniva nel tempo ad arbitrare        vano la partita…
anche arbitro di calcio (avevo fatto          anche in parrocchia). Ho fatto ami-
il corso e arbitrato partite a Parma,         cizia con gli arbitri locali e così po-
durante gli studi di teologia) e potrei       tevo andare a vedere le partite alla
                                                                                                Aiutare il Centro
anche arbitrare alcune partite. Non           domenica in uno stadio (se così lo si      Chi volesse dare una mano alle
ci pensa due volte. Mi dice di andare         può definire) con la zona spettatori        attività del Centro di Solidarie-
a prepararmi e così comincia anche            coperta da lamiere che spesso vo-          tà cristiana Papa Francesco può
questa avventura.                             lavano via a causa del vento e con         fare un bonifico all'associazione
Oltre a formare un gruppo di giova-           il terreno di gioco, spesso inondato       Il Prossimo ODV all'Iban IT88 O
ni della parrocchia (alcuni veramen-          dalla pioggia. Spogliatoi per giocato-     05034 02072 0000 0000 0809. Le
te bravi), arbitro le partite, unico          ri e arbitri? Neanche a parlarne.          offerte saranno destinate all'aiu-
bianco della situazione, e direi di           È stata un’esperienza davvero mol-         to delle persone in difficoltà.
essermela cavata decentemente. E              to interessante che mi ha fatto co-

                                                                                              Emergenza Ucraina:
                                                                                               adotta un buono
                                                                                         Noi accogliamo più di 60 mam-
                                                                                         me e bambini che scappano
                                                                                         dalla guerra nella vicina Ucrai-
                                                                                         na. Chi desidera aiutare que-
                                                                                         ste persone può farlo tramite
                                                                                         una donazione con bonifico
                                                                                         o in busta chiusa. Il bonifi-
                                                                                         co va fatto al seguente IBAN:
                                                                                         IT88O 05034 02072 000 000 000 809
                                                                                         (la quinta lettera è una “O”
                                                                                         maiuscola); Intestazione “As-
                                                                                         sociazione Il Prossimo O.d.V.”;
                                                                                         causale “Emergenza Ucraina”.
                                                                                         Vengono consegnati n° 3 buoni
                                                                                         mensili ad ogni nucleo famigliare
                                                                                         censito e con i requisiti previsti.

ANNO 19 - N° 13 / Domenica 26 marzo 2023                                                                                   11
Punto di vista

                       Consolare gli afflitti
                       di don Fausto Bonini

Chi sono gli afflitti da consolare? Sono    solitudine, farsi presenti, restargli ac-       si trovano in ogni genere di afflizione
le persone colpite da una qualsiasi       canto. Non sempre servono le parole,            con la consolazione con cui noi stessi
sofferenza. Fisica, morale, spirituale.    ma spesso basta la vicinanza fisica,             siamo consolati da Dio. Poiché, come
Le persone che hanno perso qualco-        l’ascolto silenzioso di chi si mette            abbondano le sofferenze di Cristo in
sa di importante per la loro vita: la     nei panni altrui con discrezione, con           noi, così, per mezzo di Cristo, abbon-
morte di una persona cara, la perdita     spirito di amicizia. “Piangere con chi          da anche la nostra consolazione”. San
dell’amore nel matrimonio, la perdi-      piange”, come suggerisce San Paolo al           Paolo ci ricorda con insistenza in que-
ta del lavoro, della salute, dell’ami-    capitolo 12 della Lettera ai Romani. È          sto testo che l’unica sorgente della
cizia. Un debito che non si riesce a      una presenza che non risolve i proble-          consolazione è Dio, che ci consola per
pagare. La malattia, la notizia di un     mi, che non toglie il dolore, ma aiuta a        mezzo di Gesù Cristo e ci rende capa-
tumore che ha colpito te o una perso-     portarlo condividendone il peso. Il suo         ci di consolare. Gesù “piange”, condi-
na cara, la fatica a sopportare il peso   contrario è l’indifferenza, purtroppo            vide la sofferenza di una vedova che
della vecchiaia propria o dei propri      molto diffusa, anche tra i cristiani. Ce         sta accompagnando al cimitero il suo
cari. Tutto quello insomma che ge-        lo ricorda in continuità papa France-           unico figlio. Gesù si “commuove pro-
nera angoscia e l’impressione di non      sco: “La globalizzazione dell’indiffe-           fondamente” quando incontra Maria
farcela più.                              renza ci ha tolto la capacità di pian-          che gli comunica la morte del fratello
L’afflitto ancora è chi si scoraggia di     gere”. E ancora: “Dio di misericordia,          Lazzaro. Addirittura si dice “scoppia
fronte all’avversità, chi è triste, di-   destaci dal sonno dell’indifferenza,             in pianto” e la sua partecipazione è
sperato, deluso, privo di fiducia, chi     apri i nostri occhi alle sofferenze al-          di grande consolazione per le sorelle
vede buio davanti a sé e non si aspet-    trui, liberaci dall’insensibilità”.             Marta e Maria.
ta niente di positivo dal futuro. Tutte   Per i cristiani esiste una fonte a cui at-      Concludo con un simpatico racconto di
queste e tante altre sono le persone      tingere per diventare capaci di conso-          Bruno Ferrero.
da consolare. Il loro volto è la par-     lazione. Ce ne parla in modo esplicito          Una bambina torna dalla casa di una
te più eloquente di tutti questi sen-     San Paolo all’inizio della sua Seconda          vicina alla quale era appena morta,
timenti interni. Gli afflitti hanno un      Lettera ai Corinzi: “Sia benedetto              in modo tragico, la figlioletta di otto
volto triste.                             Dio, Padre del Signore nostro Gesù              anni. "Perché sei andata?", le doman-
L’opera di misericordia è consolare,      Cristo, Padre misericordioso e Dio di           da il padre. "Per consolare la mamma".
che significa stare (“con”) chi è “solo”   ogni consolazione! Egli ci consola in           "E che potevi fare, tu così piccola, per
perché colpito da qualcosa di negati-     ogni nostra tribolazione, perché pos-           consolarla?". "Le sono salita in grembo
vo, riempire in qualche modo la sua       siamo anche noi consolare quelli che            e ho pianto con lei".

                                                                                             Testamento a favore della
                                                                                             "Fondazione Carpinetum"
                                                                                                 o de "Il Prossimo"
                                                                                            La Fondazione Carpinetum offre allog-
                                                                                            gi protetti a persone anziane e biso-
                                                                                            gnose di Mestre. Ha creato per questo
                                                                                            i sette Centri don Vecchi di Carpene-
                                                                                            do, Marghera, Campalto e Arzeroni. Si
                                                                                            sostiene solo con le offerte della buo-
                                                                                            na gente. L’Associazione Il Prossimo
                                                                                            che gestisce il Centro di Solidarietà
                                                                                            cristiana Papa Francesco provvede ad
                                                                                            alimenti, abbigliamento e mobili per
                                                                                            chi si trova in difficoltà. Si può fare un
                                                                                            lascito testamentario per l’una o l’al-
                                                                                            tra realtà del nostro territorio. Basta
                                                                                            chiamare i numeri 34949547970 oppu-
                                                                                            re 3358243096. Il grande gesto di ge-
                                                                                            nerosità si tradurrà in carità concreta.

                                          Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti
                                          a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del
                                          5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei
                                          Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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