Avvento, la novità di Dio - Il Centro Don Vecchi
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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM COPIA GRATUITA ANNO 16 - N° 48 / Domenica 29 novembre 2020 Avvento, la novità di Dio di don Gianni Antoniazzi Domenica 29 novembre comincia l’Avvento in preparazione al Nata- le. L’emergenza sanitaria darà alle prossime feste un clima diverso. È l’occasione giusta per riscoprire la fede. Per esempio: si potrebbe leggere l’inizio dei Vangeli di Luca e Matteo che narrano l’infanzia di Gesù. Meritano contemplazione e studio. Chi lo desidera potreb- be raccontare ai nipoti il “Natale di Martin”, una celebre novella di Tolstoj: è facile trovarla in Rete. Quel testo spiega che nonostante un clima di solitudine, il Natale resta vero e gioioso, anche più di prima. È necessario, però, disporsi ad accogliere un Dio sempre nuo- vo. Talvolta, infatti, sembra che i cristiani leggano il tempo senza gli occhi della fede, come una banale ripetizione di eventi, tutti scon- tati. Per costoro il futuro somiglia a una giostra di cavalli, dove gli spettatori osservano incuriositi, ma già intuiscono cosa potranno vedere. La storia sarebbe un mi- nestrone che, mentre bolle, porta in superfice sempre gli stessi pez- zi di verdura. Per costoro il futu- ro è analogo al passato, privo di vere sorprese. Non è così per chi ha fede: nella giostra della vita, come nel caso di Emmaus, Gesù in persona può starci accanto. Sta a noi riconoscere questa novità. La Fondazione Carpinetum, per esempio, vive anche in rottura coi cliché del passato: cerca risposte innovative alle nuove esigenze so- ciali. La vita non è mai noiosa: può essere stravolta dalla venuta del Signore. Sta a noi riconoscerla. Lui bussa: se apriamo sarà una festa.
L'intervista Prepariamoci Avvento a Carpenedo dalla Redazione di Matteo Riberto LA SAN VINCENZO. La Conferenza della San Vincenzo di Carpenedo è Il Covid crea parecchie difficoltà, ma si lavora per proporre operativa tutto l'anno per dare so- una serie di iniziative e percorsi differenziati per l’Avvento stegno a chi chiede aiuto. L'epide- mia ha messo in grossa difficoltà il «Siamo noi a salvare il Natale o è lo che stanno facendo: all’evento mondo del lavoro e sono aumentate il Natale a salvare noi?» domanda parteciperà anche il Patriarca. A le persone che si rivolgono alla San don Francesco Marchesi, respon- Marghera c’è invece il desiderio di Vincenzo, che riesce a offrire un aiuto economico grazie alla genero- sabile della Pastorale giovanile e avere un momento con il profes- sità dei parrocchiani. Per l’Avvento scolastica della Diocesi. «Sentiamo sor Filippetti, storico dell’Arte che si proporranno, epidemia permet- dire che dobbiamo salvare il Na- parlerà del Natale attraverso Giot- tendo, raccolte fondi per aiutare tale anche perché è un momento to e altri grandi pittori italiani". le famiglie in difficoltà nel pagare importante per la nostra economia le bollette del riscaldamento. Altra – spiega don Marchesi – i cristia- Ci sono anche già alcune attività attività consueta a dicembre riguar- ni sanno però che non siamo noi previste dalla pastorale, giusto? da la raccolta di generi alimentari a salvare il nostro tempo ma è un "Sì, la Pastorale universitaria gui- che vengono consegnati in Chiesa Altro che ci salva. E il Natale è la data da don Gilberto Sabbadin o in canonica. Quest'anno, viste le celebrazione del venire in mezzo a proporrà in tre lunedì di Avvento limitazioni, si sta valutando di pro- noi di questo Altro. Non voglio dire dei Vesperi presso la parrocchia porre l'acquisto della GIFT CARD che non è importante il civismo dei Tolentini per approfondire al- dei supermercati: carte prepagate che verranno poi consegnate alle a cui siamo chiamati per arginare cuni temi partendo dal significato persone bisognose che potranno l’emergenza sanitaria ed econo- dell’Avvento". così acquistare generi alimentari. mica, ma credo sia fondamentale soffermarsi sul vero significato del Pastorale giovanile e universita- AVVENTO PER I GIOVANI. La parroc- Natale». ria viaggiano sempre più insie- chia di Carpenedo propone diversi me, no? "È così, sebbene non sia percorsi d’Avvento per i giovani. Le Don Marchesi, come vede questo specificatamente legato all’Avven- attività potrebbero subire variazio- Avvento? to, stiamo portando avanti un per- ni causa epidemia. I gruppi coinvolti "Credo che sia importante prepa- corso sui Dieci Comandamenti che sono i reparti scout (12-16 anni), il rarsi alla venuta di questo Altro, si tiene ogni giovedì sera, in pre- noviziato scout (16-17 anni), il clan preparare con semplicità il cuore senza, dalle 20 alle 21 al Duomo scout (17-20 anni) e i gruppi del ca- a Chi sta venendo in mezzo a noi di Mestre. Partecipano oltre 100 techismo delle stesse fasce d’età. creando spazi in cui questa attesa giovani rispettando tutte le nor- Non si faranno incontri di preghiera tutti insieme, ma si affronterà un della salvezza possa essere colti- me di sicurezza. È un percorso di percorso di avvicinamento speran- vata". Catechesi che attraverso la lettura do di poter vivere insieme la Messa dei Dieci Comandamenti diventa di mezzanotte. Il tema che verrà Cosa propone la Pastorale giova- occasione di riscoperta della pro- sviluppato dai diversi gruppi è la nile per l’Avvento? pria fede e riflessione concreta gioia. Nelle attività sarà quindi dato "La Pastorale non cala direttive sulla realtà che ci circonda". ampio spazio al canto che porta di dall’alto alle parrocchie: prende per sè allegria. Il risultato del per- atto di una vita che c’è nelle di- Tornando all’Avvento, diceva che corso sarà, epidemia permettendo, verse comunità rilanciando quello questa settimana avrà un confron- l’animazione dei canti della Messa che emerge dal territorio. Questa to con i ragazzi del territorio.. di Natale. Ci saranno poi momenti settimana avrò però un confron- "Ci confronteremo per definire al- di confronto sul significato dell’Av- to con i giovani del territorio per cune attività tenendo conto del- vento partendo da alcune doman- mettere a punto alcune iniziative". le difficoltà legate all’epidemia. de. Quale gioia porta Gesù nascen- do? Qual è la nostra strada verso la L’idea è di mettere in contatto gioia? Verrà approfondito anche il Come si stanno muovendo le par- le diverse comunità: rilanciare le tema dell’attesa, spesso conside- rocchie? iniziative e per quanto possibile rato un aspetto negativo. Nel caso "Alcune sono più affaticate altre condividerle. In un momento in di Maria però l’attesa è qualcosa di stanno già proponendo iniziative. cui siamo costretti spesso a sta- gioioso perché sa che qualcosa di La parrocchia di Zelarino promuo- re distanti, riuscire a condividere importante accadrà. Come affron- ve un evento online con i giovani esperienze e prepararsi insieme al tiamo noi questo periodo di attesa? che metteranno in mostra quel- Natale è quanto mai importante". 2 ANNO 16 - N° 48 / Domenica 29 novembre 2020
Camminare insieme Un Natale essenziale di don Sandro Vigani Meno corse ai regali, probabilmente nessun cenone: il Covid ci obbliga a un Natale diverso È l’occasione per ritrovare la sostanza di una festa che celebra la nascita del Signore Come sarà quest’Avvento 2020? Le dine’. Sarà un tempo molto meno mino. I cristiani hanno sostituito la notizie della pandemia continuano caratterizzato da quell’aspetto festa pagana del ‘Sole invincibile’ a riempire le pagine dei giornali e commerciale che generalmente lo con la celebrazione della nascita di dei notiziari, in un continuo turbi- accompagna: meno luci colorate Gesù, la Luce nuova, il nuovo Sole, nio di voci che finiscono per affol- che abbelliscono i nostri paesi e le guardando il quale ciascuno scopre lare anche la nostra mente e il no- nostre città, meno acquisti e visi- il significato autentico della sua stro cuore. Le immagini delle tera- te ai centri commerciali. Meno di esistenza. È Lui la fonte di quella pie intensive, dei pronto soccorso, tutto ciò che spesso ci dà soltanto speranza che costituisce il filo con- delle proteste nelle piazze delle la sensazione di stare assieme agli duttore del tempo che prepara alla varie categorie sociali che si trova- altri. Questa necessità può tutta- celebrazione della nascita del Si- no senza lavoro a causa del covid, via trasformarsi in un’occasione gnore. L’Avvento è il tempo dell’in- generano un senso generale di in- per andare all’essenziale. L’essen- canto: Il Creatore del mondo, che sicurezza, per molti di ansia e di ziale non è, come generalmente si ama l’uomo di un amore infinito, paura. Quello del 2020 sarà un Na- pensa, ciò che appare ‘minimale’, nascendo bambino ha bisogno di tale diverso: senza pranzi e ceno- ‘povero’, ‘poco’. Al contrario, è il essere avvolto Egli stesso dalla te- ni, senza settimane bianche, senza cuore di una cosa, ciò che la rende nerezza di una donna, allattato al le consuete feste comunitarie, con davvero importante, la sua sostan- suo seno, protetto dall’affetto di molte regioni d’Italia in lockdown za. La ‘sostanza’ del tempo d’Av- un padre, accarezzato dalle loro e col distanziamento sociale che vento è speranza. La speranza nel- giovani mani. Dio ha scelto di aver renderà impossibili quei rapporti la vita che rinasce, che si rinnova. bisogno di noi, del nostro amore. tra parenti ed amici che caratte- Nella forza della vita che, nono- Siamo abituati a pensare che Dio rizzano da sempre la festa più ‘fa- stante le difficoltà e i fallimenti, è Padre e perciò ama e perdona. miliare’ dell’anno. Come potremo alla fine ‘vince’ sempre. Gli anti- Guardando alla stalla di Betlem- vivere l’Avvento in questa situa- chi esprimevano questa speranza me, dobbiamo imparare a pensare zione strana, di isolamento, senza celebrando il 25 dicembre la festa che Dio è anche fratello e figlio, e perdere la voglia di ‘far Natale’, del ‘Sole invincibile’. Il sole nel sol- chiede di essere amato. L’Avvento soprattutto oggi, che di speranza stizio d’inverno, attorno al 25 di- è l’occasione per lasciarsi stupire, abbiamo fame e sete più che mai? cembre, ‘si fermava’ - la sua notte conquistare, convertire, sconvolge- Anzitutto prendendo coscienza che era la più lunga dell’anno – per poi re la vita dal Signore che in ogni vi- ‘isolamento’ non vuol dire ‘solitu- ‘rinascere’, riprendere il suo cam- cenda, molte volte anche in quelle dalle quali sembra lontano, vuole incontrarci per aiutarci a crescere. L’incanto non si vive senza poesia, senza gesti e parole che scaldano il cuore. Nei giorni che preparano al Natale, non lasciamo che la pande- mia raffreddi il nostro cuore, impa- riamo a riscoprire quei riti familia- ri, quei piccoli ma grandi gesti, che un tempo accompagnavano il Na- tale. La preparazione del presepe, gli addobbi della casa, la novena... la preparazione dei cibi e dei dolci che caratterizzano questo perio- do… E infine, ma prima tra tutti i gesti, la solidarietà concreta verso chi è davvero solo e chi è diventato a causa della pandemia più povero. ANNO 16 - N° 48 / Domenica 29 novembre 2020 3
Sottovoce L’attesa non è inutile di don Gianni Antoniazzi Molti non hanno tempo per pregare mai più. Il Signore combatterà per Essere fermi per noi è una sconfit- e attendere il Signore. Su questo ar- voi e voi ve ne starete tranquilli" (Es ta. E invece, nel libro dell’Esodo, gomento, un sacerdote statuniten- 14,13-14). Non è un invito ad esse- trovare il tempo per ascoltare Dio, se, preside di Università, sostiene re passivi, ma a combattere il male significa vincere. Se non preghiamo che non sia una questione di tem- seguendo Dio. Le nostre giornate è forse perché non crediamo che il po ma di fede. Secondo quell’uomo sono piene di urgenze. Non perdia- Signore possa davvero intervenire saggio, quando una cosa interessa, mo neanche un istante perché ci e salvarci. Il testo dell’Esodo ci ga- si trova il modo per farla. Se mol- sembra di perdere “il vantaggio”. rantisce però che alla fine si vince. ti trascurano la preghiera è perché pensano che non abbia valore, che non “funzioni”. C’è un episodio del libro dell’Esodo: il testo raccon- ta la fuga dall’Egitto; celebrata la Pasqua, il popolo lascia le sue case ma presto scende in panico perché l’esercito egiziano, super-potenza del tempo, lo insegue con cavalli e carri di ferro. È l’immagine del male che avanza. Dio allora parla per bocca di Mosè, e dice: "Non abbia- te paura, state fermi e vedrete la salvezza che il Signore compirà oggi per voi; infatti gli Egiziani che ave- te visti quest'oggi, non li rivedrete In punta di piedi Un regalo non basta I nostri anziani sono messi alla prova, in tutti i sensi. loro però vedono di rado i parenti e talora la visita L’emergenza sanitaria, quasi per preservarli, riduce i sembra posta sul piano del dovere più che su quello contatti intorno a loro. Già ricevano rare visite… figu- dell’affetto. Per solito, a Natale, si cercava di ricupe- riamoci adesso. Ai centri don Vecchi tocchiamo con rare le mancanze, facendo loro un regalo. Quest’an- mano questa situazione. I nostri residenti dovrebbe- no però non sarà sufficiente. Il “regalo” infatti è un ro essere sostenuti dalle proprie famiglie. Alcuni fra termine ambiguo: fa riferimento alla “regalia” cioè alla tassa che si doveva pagare per il Re. Nel nostro linguaggio il regalo è un dovere, un adempimento, una sorta di lasciapassare. Lo dimostra il fatto che spesso non è indovinato, è acquistato all’ultimo, non esprime un cuore attento. Altra cosa è invece il “dono”. La parola è legata all’ambito della gratui- tà libera da doveri. Il dono è puro, esprime affetto, spesso è frutto del proprio lavoro, viene concepito con delicatezza e per tempo. Ecco: quest’anno i no- stri anziani non hanno bisogno anzitutto di un regalo. Essi cercano forse un dono autentico, una manife- stazione concreta, intelligente, pensata per il tem- po di quanto il nostro affetto per loro possa essere ragionato e ponderato. Pensiamoci se non è così. 4 ANNO 16 - N° 48 / Domenica 29 novembre 2020
Il bello della vita Speriamo nell’Avvento di Plinio Borghi Se non si allenta la stretta, al danno economico si aggiunge quello spirituale, già messo alla prova con il lockdown di Quaresima e Pasqua. Per recuperare, viviamo bene l’Avvento Se dicessi che non m’interessa più di corsa agli acquisti una sorta di riequi- nare come prima: ormai le uova si son tanto l’ulteriore crollo che l’economia librio delle proprie ansie. D’altronde è rotte, alcuni danni sono irreparabili (a subirebbe se non allentiamo le restri- comprovato che lo shopping per molte partire dalle conseguenze anche letali zioni in atto, sarei un bugiardo. È vero persone costituisce un toccasana psi- in chi si è imbattuto nel virus, senza che sono da sempre critico nei con- cologico che, di converso, favorisce lo contare le fratture causate dalla con- fronti dell’incursione sul Natale delle sviluppo dell’economia. Ciò premesso, vivenza forzata), alcune soluzioni si proposte commerciali, che imperver- non va comunque trascurato l’effetto riveleranno percorribili anche dopo sano con molto anticipo, ma è altret- negativo procurato dal lockdown sul (didattica a distanza, smartworking..), tanto vero che dipende da chi si lascia piano religioso. L’aver dovuto rinun- sebbene non socialmente tanto accet- irretire fino a soffocare il vero anelito ciare pochi mesi fa all’altro periodo tabili. Per noi credenti sarà bene non che caratterizza questo periodo forte forte della Quaresima e della Pasqua fare la stessa fine nell’ambito della della nostra liturgia. A dirla tutta, se ha provocato nei fedeli uno sconvol- fede e invece approfittare di questa fosse per me, poco avvezzo allo scam- gimento del loro ritmo e un allenta- circostanza, specie se ci sarà conces- bio di regali o ai pranzi luculliani ov- mento della tensione spirituale, che so di vivere le liturgie “in presenza”, vero agli acquisti legati a periodi ben si avverte ancor oggi. Il repentino e per recuperare il terreno perduto e concertati (Natale, Fine anno, Carne- prolungato cambiamento delle abi- rimettere sul giusto piano l’attesa del vale, San Valentino, feste della don- tudini e dei punti di riferimento non Salvatore, avvenimento che riallaccia na, del papà e della mamma, Pasqua, provoca a lungo andare mutamenti con Dio il rapporto che l’uomo aveva Saldi stagionali, I nonni, Halloween, solo comportamentali, ma anche af- infranto con la sua disobbedienza. E il San Martino, ecc., tanto per citare i fettivi, sensitivi, mentali e, in defini- rivivere certi riti che hanno perso la principali), le attività che poggiano tiva, spirituali. Tuttavia, se il ciclone presa, come la novena di Natale, ricca su tali fenomeni sarebbero già fallite sta procedendo come un rullo com- di spunti utili alla bisogna, speriamo da un pezzo. A giusta ragione c’è chi pressore, non ne dobbiamo per forza ci faccia ritrovare con quelle “scar- la pensa diversamente e bene fanno subire le conseguenze, almeno non su pe nuove” di cui parlavo la settimana quelli che riescono a tirarsi su più di tutto. Questo Avvento è un’occasione scorsa, acquisibili senza shopping al- qualche costola in quei frangenti ad per tutti di riflettere su tante priori- cuno, pronti a compiere un salto più approfittarne. E il mio spiccato senso tà della nostra vita che troppe volte convinto verso la vita che continua e civico mi spinge ad essere solidale non non sono tali e quindi di rimetterne a rimetterci a correre più pimpanti solo con gli operatori falcidiati dalle in ordine certi aspetti. Sappiamo già che mai. Allora pure un Avvento come norme in atto, ma anche con la “clien- che qualsiasi epilogo, fosse anche il questo assumerà i contorni che gli tela” diversa da me che vede nella miracolo dei vaccini, non ci farà tor- sono propri e sarà servito allo scopo. L’editrice L’incontro La nostra editrice pubblica anche: Sole sul nuovo giorno, un quaderno mensile utile per la meditazione quotidiana; Il messaggio di Papa Francesco, settimanale che riporta i passaggi più importanti dei di- scorsi tenuti dal Pontefice; Favole per adulti, quindicinale di racconti di fantasia con una finalità morale; Il libro delle preghiere, delle verità e delle fondamentali regole mora- li per un cristiano, edito in 8 mila copie. Il settimanale è pubblicato in 5 mila copie in distribuzione gratuita in tutta la città, ma può essere letto anche con la versio- ne digitale scaricabile dal sito in- ternet www.centrodonvecchi.org ANNO 16 - N° 48 / Domenica 29 novembre 2020 5
Pensieri a voce alta Il coraggio dell’amore di Federica Causin Siamo realmente capaci di vedere chi sta male, soffre e avrebbe bisogno del nostro aiuto? Già accorgersene è importante, ma ciò che conta è avere il coraggio di tendere una mano In occasione della Giornata mondiale messo nelle nostre mani con grande in cui decidono di andare verso l’altro dei poveri, istituita nel 2016 a con- fiducia nella nostra abilità di farlo acquistano, a mio avviso, una potenza clusione del Giubileo della Miseri- fruttare, ma i talenti portano frutto dirompente che si contrappone all’in- cordia, domenica 15 novembre Papa solo se vengono spesi. Quante volte differenza, alla volontà di chiudersi, Francesco ha celebrato l’Eucarestia ci ho riflettuto, eppure gli interro- d’ignorare le difficoltà altrui, di ri- nella Basilica di San Pietro. Al termi- gativi che il Papa ha posto mi hanno piegarsi su se stessi, alla presunzione ne della celebrazione, al posto del spinto a riconsiderare le risposte che di poter stabilire chi merita di essere consueto pranzo, che la pandemia credevo di avere trovato. “Io seguo aiutato e chi, invece, può essere ab- non ha consentito di organizzare, ai i bisogni, soltanto, o sono capace di bandonato al proprio destino, come senza tetto e alle persone in difficoltà guardare a chi ha bisogno? A chi è se le vite umane non avessero tutte è stata offerta l’opportunità di effet- nel bisogno?”. E ancora “se abbiamo lo stesso valore. Mani come quelle di tuare tamponi e vaccini anti influen- dei doni, è per essere doni”. Mi sono don Armando Trevisiol che da sempre zali. Un gesto concreto per rendere resa conto che sono meno duttile di si spende per dare voce a chi non ce tangibile quello spirito di servizio che quanto pensavo e che forse mi manca l’ha e che si sta battendo per dare dà un senso alla nostra vita perché, anche un po’ di quella “iniziativa e un letto ai senzatetto di Mestre. In come ha affermato il Santo Padre, creatività” che, l'ha ricordato il Pon- una recente intervista rilasciata per “Alla fine della vita, tramonterà la tefice, sono indispensabili per essere Vatican News, ha affermato che “sa- finzione del mondo, secondo cui il discepoli. Non commettere errori, ri- rebbe doveroso creare un ostello con successo, il potere e il denaro danno spettare i comandamenti infatti non almeno cento, duecento posti letto, senso all’esistenza, mentre l’amore, basta, bisogna rischiare, mettersi in facendo anche delle stanzette mini- quello che abbiamo donato, emerge- gioco. Dobbiamo avere il “coraggio me, da frati, dove la gente possa pas- rà come la vera ricchezza”. Il Vangelo dell’amore”, lo stesso che ha guidato sare la notte, pagando un euro o due. ha riproposto la parabola dei talenti e persone come don Roberto Malgesini È tragico”, ha detto, “vederli dormi- l’omelia di Francesco ha regalato mol- che ha vissuto per i poveri e ha fat- re su un cartone sotto i portici; c’è ti spunti sui quali vorrei soffermarmi to della volontà di tendere la mano il gente che è stata malata, o che non perché definiscono la nostra identità suo imperativo, anche a costo della è riuscita ad arrivare alla pensione”. d’individui e di cristiani. Tutto scatu- vita. In questo momento le mani tese Lui sostiene di essere ormai troppo risce dalla scelta del padrone di non sono molte: medici, infermieri, volon- anziano per realizzare qualcosa, ma tenere per sé le proprie ricchezze tari, sacerdoti ma anche tutti coloro io sono convinta che il suo esempio ma di donarle ai servi, in base alle che continuano a svolgere il proprio e l’abnegazione con cui continua a loro capacità. Anche per noi è inizia- lavoro per permettere alla società di sensibilizzare l’opinione pubblica to tutto con il dono che il Signore ha andare avanti. Mani che nel momento non mancheranno di portare frutto. Testamento a favore della Fondazione Carpinetum La Fondazione Carpinetum ha come scopo il supporto alle persone anziane accolte nei sei Centri don Vecchi pre- senti tra Carpenedo, Marghera, Cam- palto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti più fragili che vivono in città. Si so- stiene solo con le offerte e i contri- buti della gente di buona volontà che vengono tutti destinati ad azioni di be- neficienza. Per sostenerla è possibile fare testamento a suo favore: chi non avesse eredi o chi volesse comunque lasciare un legato, sappia che il suo grande gesto di generosità si tradurrà in carità concreta, per fare del bene a vantaggio del prossimo che ha bisogno. 6 ANNO 16 - N° 48 / Domenica 29 novembre 2020
Vivere la comunità Avvento insieme Lente d'ingrandimento di don Gianni Antoniazzi di Daniela Bonaventura I presepi Di solito, in questo periodo dell’an- Domenica scorsa con il gruppo sposi qualcosa che faccia bene al cuore. E no, negli spazi comuni dei vari avremmo dovuto andare a Marango per allora....che fare a distanza? Come di- Centri don Vecchi, vengono alle- trascorrere una giornata di riflessione ceva una vecchia pubblicità...il Natale stiti dei presepi. Forse quest’anno e programmazione. Avremmo dovuto quando arriva, arriva....possiamo far- potrebbero esserci degli inconve- incontrare, nel pomeriggio, don Gior- ci cogliere impreparati? Abbiamo pen- nienti legati anche alla situazio- gio Scatto per avere un primo “assag- sato allora di ritagliarci un momento ne sanitaria così da dover saltare gio” dell’enciclica Fratelli tutti. Abbia- di preghiera ogni sera alle 21. Legge- questa bella tradizione. Portiamo mo deciso, invece, di trovarci tramite remo insieme il Vangelo del giorno, pazienza. Il segno del presepio è video conferenza per proteggere noi ci sarà poi un momento di riflessione comunque prezioso e invito i let- e i nostri cari. Alla fine dell’incontro preparato da una famiglia, ogni gior- tori, a farne uno, se possibile nel con don Giorgio che ci ha aperto un no diversa e poi reciteremo insieme il proprio appartamento. Per quanto mondo su questo nuovo documento salmo del giorno. Un incontro sempli- umile e modesto, il presepe ci to- papale che dovremmo approfondire ce che faccia vivere ad ognuno di noi glierà da un’idea utopica del Na- nel nuovo anno, ci siamo chiesti come questo periodo di attesa, attesa del tale e ci aiuterà a prepararci con avremmo potuto affrontare il perio- Natale, attesa della gioia di Gesù che concretezza al Signore che viene. do d’Avvento. Non sappiamo cosa ci nasce, periodo di speranza perché si aspetta da qui al 25 dicembre, forse attenui questa pandemia per torna- Restiamo attenti al Covid Incrociamo le dita: nei nostri cen- il Natale potremo viverlo in famiglia, re a condividere momenti di incontro tri il Covid resta ancora confinato con qualche regola da rispettare, ma non tramite computer. Chiunque può a qualche caso isolato. Non siamo non sarà così il periodo d’Avvento che unirsi, perché essere in tanti uniti totalmente esenti dal contagio. È vedeva fiorire nelle nostre comunità nella preghiera è motivo di conforto. però vero che uno o due casi su 600 incontri di preghiera e di solidarietà. Ovviamente non c’è alcun obbligo di residenti circa resta un notevole ri- Ho dei nitidi ricordi di preparazioni di presenza, tutti possono partecipare sultato. Dobbiamo restare attenti: incontri di preghiera, di discussioni, di liberamente in base ai propri impegni, molto. È facile prevedere che non risate, di ricerca (non c’era Internet) chiunque può dare il proprio contri- sia stato ancora raggiunto il picco di brani, testimonianze, testi sacri buto. Potete scrivere una mail a dbo- del contagio e che questo virus per poter arrivare alla festa della Na- naventura@virgilio.it e vi verrà fornito possa dare notevole filo da torcere tività pieni d’amore, di riconoscenza un link per collegarvi dal 29 novembre a chi contasse, presuntuoso, nelle verso quel Bambino che mai si stan- fino alla Vigilia di Natale ed un link se proprie forze. Scrivo queste righe ca di volerci bene. Tutto questo non vorrete preparare un incontro. Pote- perché ogni tanto capita di vedere è possibile farlo perché la pandemia te anche chiedere il cell di Daniela qualcuno che abbassa la mascheri- ci fa rallentare, ci fa astenere da- Bonaventura Masiero in parrocchia a na in modo un poco superficiale… gli abbracci, dalle discussioni a viso Carpenedo: volentieri verranno for- aperto, dalla preparazione insieme di nite risposte a dubbi e/o domande. Le occasioni di festa Qualcuno chiede chiarimenti in merito alle feste del Natale. Gli anni scorsi in ogni centro c’era qualche momento di festa comune nei giorni precedenti le feste: in qualche caso si facevano brindisi e si tagliava la fetta di panettone in- sieme. Quest’anno non ci saranno concerti, recite, musical, né altre attività comuni. L’emergenza sani- taria ce lo vieta. Anzi, con un po’ di rammarico dobbiamo invitare tutti a far festa, se possibile, nel modo più austero. Lo scrivo in que- sti giorni perché già i parenti e gli amici cominciano ad organizzarsi. Per quanto riguarda noi, residenti nei centri, sappiamo dunque di re- golarci con la massima prudenza. ANNO 16 - N° 48 / Domenica 29 novembre 2020 7
Viaggio nella mente Entrare nella terza età di Nelio Fonte Non vi nascondo quanto questo a questo interferiscono tanti altri voro da essi svolto nell’arco della tema sia tutt’altro che facile da af- fattori che vale la pena enunciare: vita. Ecco che il cuore si esauri- frontare e trasmettere nelle debite quello di tipo educativo-culturale, rebbe in seguito alla sua attività di riflessioni, anche perché la grande quello economico, lo stato di salu- molti decenni e quindi non sarebbe varietà con la quale la senescenza te, la connotazione della personali- più in grado di pompare sangue e si esprime fa pensare che essa non tà, la struttura familiare di apparte- di fornire ossigeno agli organi pe- possa avere una sola valenza, ben- nenza, le esperienze di vita; in una riferici ed ai tessuti, come il rene sì molteplici e variegate. Anzitutto sola parola “l’ambiente” interno ed che, a sua volta, perderebbe la ritengo sia necessario soffermarsi esterno all’individuo con il quale sua capacità di depurare il sangue su un fenomeno che sempre più si lo stesso ha dovuto e deve costan- dai prodotti tossici, ecc. Ciò non è sta diffondendo (anche a causa del temente confrontarsi. Nonostante del tutto vero! La realtà non è così Covid), cioè la fragilità della per- siano alquanto numerosi, fra tutti semplice perché, se così fosse, sa- sona over 65, che va ricondotta a i fattori che concorrono in diverso rebbe necessaria solo la sostituzio- tutta una serie di aspetti definiti modo al processo di invecchiamen- ne delle parti esaurite per risolve- come “fattori di invecchiamento”. to, quello sul quale ci si sofferma re qualsiasi problema che riguarda E allora, a questo punto, viene da maggiormente è quello genetico. la nostra salute e l’intera nostra chiedersi: cosa significa diventare In tal senso, proprio per interpre- vita. Tutte le più recenti ricerche vecchi? Tra i molti fattori che de- tare questo programma biologico si sono invece orientate in altre di- terminano l’invecchiamento ed in ereditario al quale sarebbe legato rezioni e, come prima accennavo, questo la fragilità, è indubbio che il processo di invecchiamento stes- la curiosità scientifica è stata por- quello genetico riveste la maggior so sono state proposte moltissime tata soprattutto verso lo studio del importanza, in quanto indica e sta- tesi che hanno superato, per il ri- “programma genetico”, dal quale bilisce il “programma” attraverso il gore scientifico degli studi che le deriverebbe principalmente il no- quale lo stesso processo di invec- supportano, teorie e convinzioni stro destino e il nostro personale chiamento di ogni singola persona precedenti. Fra queste merita di essere più o meno fragili nella terza si compie. La senescenza rappre- essere ricordata la famosa “teoria età. Ma come dicevo questo è solo senterebbe così la fase finale della dell’usura”, tra l’altro una delle più un aspetto, un unico e riduttivo differenziazione di un organismo e antiche e consolidate. Essa, parten- modo di vedere e capire la perso- si realizzerebbe secondo i tempi do dal considerare il corpo umano na anziana. Molte altre angolature di un “orologio biologico”, cioè di come una macchina, intende l’in- ed argomentazioni ci possono dare una sequenza finalizzata di eventi, vecchiamento come un processo una più chiara e completa imma- le cui istruzioni sono scritte nel co- di consumazione, di logoramento gine dell'invecchiamento. E que- dice genetico di ciascun individuo. a carico dei vari organi del corpo sto lo vedremo, di volta in volta, Attenzione però, perché accanto umano, per il lungo e faticoso la- nelle nostre successive riflessioni. Il nostro aiuto è rivolto a tutti Molti pensano che i generi alimenta- ri, la frutta e la verdura, i mobili, gli indumenti e gli oggetti per la casa, distribuiti al Don Vecchi, siano desti- nati esclusivamente ai senza tetto, ai disperati e ai mendicanti. In real- tà tutto ciò che viene raccolto e che si può ricevere a fronte di un’offerta simbolica, destinata ai costi di gestio- ne, è a disposizione di chiunque abbia una difficoltà ad arrivare alla fine del mese: disoccupati, precari, lavorato- ri con stipendio inadeguato, famiglie numerose o in situazioni di disagio. Per fortuna di prodotti e materiali ne abbiamo spesso in abbondanza: chi ne avesse bisogno non esiti a farsi avanti! 8 ANNO 16 - N° 48 / Domenica 29 novembre 2020
Prospettive La Torre di Siloe di Adriana Cercato Dinanzi allo scenario relativo alla quantistica ci fornisce una chiave pandemia, che è costantemente di lettura: c’è una stretta correla- Ad Adriana Cercato sotto ai nostri occhi ormai da parec- zione tra osservato e osservatore, chi mesi e che sembra peggiorare di cioè tra realtà esterna e coscien- Direi di leggere con serena pru- giorno in giorno, tanto da giustifi- za dell’uomo. Allora chiediamoci: denza le parole riportate in care l’affermazione dell’OMS “Tut- se Gesù ci insegnava a cambiare questa pagina da Adriana. La ta l’umanità è a rischio”, desidero modo di pensare, inducendoci alla ringrazio perché spesso colla- proporre alcune considerazioni. Mi conversione, non voleva forse aiu- bora con questo giornale. Ri- rifaccio ad un passo della Bibbia, e tarci a cambiare corrispondente- porto il suo articolo perché L’in- precisamente a quello relativo alla mente la realtà esterna del nostro contro non censura l’opinione di Torre di Siloe, contenuto nel Vange- mondo? Tornando al Covid, ritengo alcuno. Chiedo però ai lettori lo di Luca (13,1–5), che recita come che questa mia interpretazione ci di valutare con prudenza alcuni segue: In quello stesso tempo si fornisca l’unica soluzione possibile passaggi. Adriana ritiene che il presentarono alcuni a riferirgli circa e percorribile per uscire da questa Covid ci sia dato “per la conver- quei Galilei… Prendendo la parola, terribile pandemia, considerato poi sione”: certo, chi ha fede può Gesù rispose: "Credete che quei Ga- che questa ci viene fornita diretta- leggere in ogni evento un invito lilei fossero più peccatori di tutti i mente da Gesù Cristo, nostro Mae- personale di Dio che ci interpel- Galilei, per aver subito tale sorte? stro. È inutile pensare che la solu- la a cambiare vita e a cammina- No, vi dico, ma se non vi converti- zione al problema del Coronavirus re nel bene. Vero. Ma Dio non te, perirete tutti allo stesso modo. consista nell’uso delle mascherine invita di certo a conversione O quei diciotto, sopra i quali rovinò e del distanziamento sociale, in at- la torre di Sìloe e li uccise, crede- tesa del vaccino: il problema e la organizzando un’epidemia con te che fossero più colpevoli di tutti sua soluzione stanno da tutt’altra oltre un milione di morti… La gli abitanti di Gerusalemme? No, vi parte! Non è fondamentalmente pandemia ha le sue origini. Dio dico, ma se non vi convertite, pe- una questione di salute, ma di co- esorta alla conversione sempre rirete tutti allo stesso modo". Cosa scienza! C’è bisogno di conversione con l’attrazione del suo amore. era successo? Al tempo di Gesù, la del cuore; questo è l’unico antidoto Ora, Egli ci sta vicino e soffre gente – dinanzi a simili notizie (un ai nostri mali.Sarà solo attraverso accanto a noi. Il Signore ci vuol temporale fece cadere la torre di Si- la conversione del cuore che si in- bene. Se talvolta cadiamo vuole loe, uccidendo diciotto persone che terromperà la profezia di Osea (4, sollevarci, come un bimbo che si stavano riparando sotto di essa) 6), tristemente valida proprio per viene sostenuto dai genitori. – tentava di autogiustificarsi (cosa i nostri giorni: “Perisce il mio po- C’è poi un altro passaggio: è de- che peraltro si verifica ancor oggi) e polo per mancanza di conoscenza”. licato dire che non servano le si difendeva dicendo: "È un castigo mascherine e gli altri dispositivi di Dio per i loro peccati!" (Gv 9,2- ma sia sufficiente un’opera di 3). Gesù, invece, ci invita a leggere coscienza. Ai farisei che osser- i fatti con uno sguardo diverso ed vavano le minuzie e trascurava- a trarne una conclusione valida per no le cose gravi, Gesù risponde la propria vita. Dice che le sciagure non sono un castigo di Dio, però… che “bisogna fare questo senza "se non vi convertite, perirete tut- trascurare quello”. Tutti com- ti allo stesso modo". Cerca cioè di prendiamo anche quanto sia invitare alla conversione ed al cam- importante creare un ambiente biamento. In buona sostanza Gesù più sano ma, al momento, cer- ci indica che esiste correlazione chiamo, per quanto sia possibi- tra la coscienza dell’uomo – a cui le, di usare ogni strumento Dio sono delegati i suoi pensieri, i suoi abbia messo a nostra disposizio- gesti, le sue azioni - e le sciagure ne per vincere questo virus. Sia “naturali” che appaiono ai nostri dunque osservata e bene ogni occhi come inevitabili. Per chi è ap- norma sanitaria. don Gianni passionato di scienza, già la fisica ANNO 16 - N° 48 / Domenica 29 novembre 2020 9
Proverbi africani I proverbi, fonte di sapienza di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano Massime antiche, intelligentemente conosce i proverbi, non sa nulla, è parole con le idee” (Ibo, Nigeria). È concepite ed elaborate, i PROVERBI un uomo perduto” (Luluwa, Congo chiaro che ogni suono, ogni parola sono il frutto dell’esperienza vissu- RDC). Qual è lo scopo è la natura ha un suo specifico senso, soprat- ta dalla società. La stessa saggezza dei proverbi? È l’illustrazione del- tutto nelle lingue che hanno diversi tradizionale ne vanta il valore. E la verità, tramite costruzioni ste- modi di pronunciare una parola e raccomanda il loro uso da parte dei reotipate dell’intelligenza. “Come quindi un significato diverso (vedi paesani nella loro vita pratica. Ora l’uccello cucù, preferiamo cantare, il ghomala dell’Ouest del Came- vediamo i proverbi come fonte del- piuttosto che mentire, perché i pro- roun). “Il proverbio assomiglia al la sapienza nella cultura africana. verbi sono soltanto una storia illu- tam-tam” (Hutu, Burundi). A volte “Se qualcosa è citato in proverbio, strata” (Lari, Congo). In Congo RDC, il proverbio viene utilizzato da un significa che ha avuto luogo” (Ba- la tribù dei Warega è tra quelle che gruppo di persone istruite, da una songe, Congo RDC) (il proverbio è abbinano i proverbi con una specie elite, che vivono in una situazione, un ricorrente modo di registrazione di audiovisivo della foresta, cioè contesto particolare e che quindi ed espressione delle esperienze di sospendono, all’inizio del villaggio tutti non possono comprendere il vita e delle realtà concrete). Sareb- una corda con dei pezzetti di qual- messaggio. “Si usa il proverbio per be bene, nella misura del possibile, cosa (es: banana, oggetti di ogni confondere le persone stupide” che ogni discorso venisse presenta- giorno, ecc.) e chi li vede, li accosta (Minyanka, Mali). L’arte del parlare to tramite i proverbi. Per questo, subito a un proverbio da memoriz- ha bisogno del proverbio come del anche nelle omelie delle messe ven- zare subito e da rendere operati- suo veicolo più sicuro ed efficace. gono utilizzati, insieme ai racconti e vo nella vita quotidiana. Tornando “Il proverbio è come il cavallo della questo attira l’attenzione della gen- all’esempio appena citato, se si parola; quando la parola si smarri- te e facilita la comprensione della mette un pezzo di banano, si acco- sce, la si ritrova grazie al prover- Parola di Dio. Dopo tutto, li utiliz- sta questo proverbio “È dal tronco bio” (Yoruba, Nigeria). Aggiungiamo zava anche Gesù (es: medico cura di un banano che ne può nascere un alcuni proverbi, sempre del Congo te stesso). Naturalmente il senso di altro”, cioè non c’è famiglia, se non RDC, in lingua swahili. “Mwana wa ogni proverbio deve essere imme- ci sono bambini. Se tu vivi, è perché kuku hafundishwi kuchakura” (non diatamente evidente, perché parte i tuoi genitori ti hanno dato la vita. si insegna a un pulcino a grattare dalla vita di tutti i giorni che la gen- Il proverbio nasce sempre da una si- la terra, e così pure: non si inse- te capisce molto bene. “Un prover- tuazione di vita. “Il proverbio non gna a una vecchia scimmia a fare le bio non picchia sui sopraccigli, ma trae la sua origine dal nulla” (Tutsi, boccacce. Un altro che conosciamo negli occhi” (Bambara, Mali). An- Rwanda). Come già detto sono un anche noi, per esperienza. “Mtoto che i giovani sono invitati, nel loro modo di esprimersi e uno strumen- wa paka haanguki machali” (il gat- percorso educativo, a conoscere e to didattico. “I proverbi sono l’olio tino non cade sulla schiena, cioè citare i proverbi. “Chiunque non di palma, perché fanno passare le se la cava sempre). (80/continua) Notizie sui Saveriani La comunità dei Saveriani si trova in via Visinoni a Zelari- no. Per avere informazioni sui padri e le missioni seguite nel mondo è possibile consultare il sito internet www.saveriani.it. Il nostro settimanale Ogni settimana L'incontro è di- stribuito gratuitamente in 5 mila copie in molte parrocchie e nei posti più importanti della cit- tà. Inoltre è consultabile anche sul sito www.centrodonvecchi.org 10 ANNO 16 - N° 48 / Domenica 29 novembre 2020
Per trasparenza Per realizzare l'Ipermercato solidale Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore della costruzione della nuova opera di bene La famiglia Nerici ha sottoscritto quasi mezza azione, La signora Lia Coin ha sottoscritto un’azione, pari a pari a € 20, in ricordo di Sandra. sottoscritto un’azione, pari a € € 50, in suffragio della defunta 50, per onorare la memoria del Annunziata Schena Nerici. La figlia dei defunti Flora marito Alessandro. e Fernando ha sottoscritto Le figlie Marina e Maria Cristina due azioni, pari a € 100, per Il marito e i due figli della hanno sottoscritto mezza azione onorare la memoria dei suoi cari defunta Valeria Vianello hanno abbondante, pari a € 30, in genitori. sottoscritto quasi un’azione e suffragio del loro padre Agostino mezza, pari a € 70, per onorare Naida. I familiari della defunta Gilberta la memoria della loro madre. Sambuco hanno sottoscritto tre Una persona, che ha chiesto azioni, pari a € 150, per onorare Il figlio del defunto Giovanni l’anonimato, ha sottoscritto la memoria della loro cara Ongaro ha sottoscritto quattro mezza azione abbondante, pari congiunta. azioni, pari a € 200, per onorare a € 30, in suffragio dell’anima la memoria di suo padre morto a del defunto Renato. È stata sottoscritta un’azione, 92 anni di età. pari a € 50, in memoria dei La signora Rachele Trevisiol defunti: Marcella, Nina e Tullio. I fratelli, le sorelle e i Vigani, nell’anniversario parenti del defunto Giovanni della morte di sua madre, ha Una persona, che desidera Ongaro hanno sottoscritto sottoscritto quasi mezza azione, l’anonimato, ha sottoscritto due un’azione abbondante, pari a pari a € 20, per onorarne la azioni, pari a € 100. € 60, in memoria del loro caro memoria. congiunto. La signora B. ha sottoscritto I familiari del defunto Gino, un’azione, pari a € 50. I figli del defunto Antonio in occasione della sua morte, Barzazzi hanno sottoscritto due hanno sottoscritto quasi mezza Un familiare dei defunti: azioni, par a € 100, per onorare azione, pari a € 20, per onorarne Luigia, Salvatore e Stefano ha la memoria del loro padre. la memoria. sottoscritto quasi mezza azione pari a € 20, per suffragare I recapiti È stata sottoscritta un’azione, le anime di questi suoi cari dei Centri don Vecchi pari a € 50, in memoria dei congiunti. defunti Dino e Giuliana. Centro don Vecchi 1: viale don Sturzo, 53 - Carpenedo - tel. La dottoressa Stefania Bullo ha 0415353000 È stata sottoscritta quasi mezza sottoscritto quasi mezza azione, Centro don Vecchi 2: via dei azione pari a € 20, in ricordo pari a € 20, per ricordare i suoi 300 campi, 6 - Carpenedo - tel. dei defunti: Luciano, Antelma e cari defunti: Umberto e Irma. 0415353000 Guglielmo. Centro don Vecchi 3: via Car- rara, 10 - Marghera - tel. La signora Carmela Camani e la 0412586500 La dottoressa Emma Zamparo figlia Patrizia hanno sottoscritto Centro don Vecchi 4: via Or- ha sottoscritto quattro quinti di un’azione, pari a € 50, in landa, 187 - Campalto - tel. azione, pari a € 40. memoria del loro caro marito e 0415423180 Centro don Vecchi 5: via Mar- padre. sala, 14 - Arzeroni - tel. È stata sottoscritta quasi mezza 0413942480 azione pari a € 20, in suffragio I due figli della defunta Bice Centro don Vecchi 6: via Mar- delle anime: Norma, Guglielmo, Gavioli, morta a 97 anni di età, sala, 14 - Arzeroni - tel. 0413942214 Luigi e Maria. hanno sottoscritto un’azione, Centro don Vecchi 7: via Marsala, pari a € 50, per onorare la 14 - Arzeroni - tel. 0413942214 I coniugi Pinelli hanno memoria della loro cara madre. ANNO 16 - N° 48 / Domenica 29 novembre 2020 11
Il punto di vista Quale Natale? di don Fausto Bonini Comincia il percorso verso la bambini cattivi. E soprattutto più lo stupore di Maria e di Giu- festa di Natale. Un percorso a niente letterine a Babbo Natale. seppe per questa nascita stra- ostacoli quest’anno perché la Non risponde perché è morto. Il ordinaria. E i regali? Quest’anno situazione di pandemia che sia- coronavirus ha ucciso Babbo Na- sarà vietata o faticosa la corsa al mo costretti a vivere sta can- tale, ma non ha ucciso il Figlio. regalo, ma una cosa mi permet- cellando tante belle abitudini Quello continuerà a nascere nel- to di suggerirvi: regalate libri da del periodo natalizio: mercatini la notte di Natale, ma non avrà leggere. Accanto alle regole da natalizi, luminarie, regali, ceno- tutto il contorno di feste e di al- seguire in questi giorni e chissà ni, viaggi. E se qualcosa ci sarà, legria. Ma forse va meglio così. fino a quando, e cioè mascheri- sarà sicuramente in sottotono. Così ci si accorgerà di più di que- ne, lavaggio delle mani, distan- Il coronavirus ha ucciso Babbo sto bambino dimenticato e stor- ziamento fisico (ma non socia- Natale. Quest’anno niente Babbi dito per il troppo frastuono che le!), assembramenti da evitare, Natale vestiti di rosso in giro per gli avevamo costruito intorno. anziché regalare mascherine, le strade. Niente renne. Niente Il coronavirus ha ucciso tutto il saponi, liquidi disinfettanti, re- regali. E prima di lui il coronavi- contorno, ma non ha ucciso l’es- galiamo libri. Avremo tanto tem- rus ha già ucciso gli amici di Bab- senziale della festa. Il Figlio di po a nostra disposizione: meno bo Natale, a cominciare da San Dio che nasce e che noi celebria- televisione e più lettura. E per- Martino, impedendo ai bambini mo nella notte e nel giorno di ché non regalare anche la Bibbia di andare di negozio in negozio a Natale è affidato alle buone cure per far venir voglia di leggere chiedere dolcetti o qualche sol- dei suoi discepoli, di noi cristiani. qualche storia che ci riguarda e dino sbattendo coperchi di vec- Nel silenzio delle nostre clausure in particolare i racconti della na- chie pentole. Ucciderà San Nico- ci accorgeremo di più di questa scita di Gesù scritti da Luca e da lò e Santa Lucia che quest’anno presenza di Dio che si fa uomo e Matteo? Il coronavirus ha ucciso non porteranno doni ai bambini prende casa fra le nostre case. Babbo Natale, ma non riuscirà buoni. E poi anche la Befana. Uno di noi. Benvenuto Gesù, Fi- a uccidere il Natale del Figlio. Niente calze, niente dolci per i glio di Dio. Chissà che non riu- Uniamoci ai pastori e agli ange- bambini buoni e carbone per i sciamo a condividere un po’ di li, gli unici rimasti sulla scena. La grande squadra dei volontari in servizio I volontari all'opera nei diversi ambi- ti d'impegno della Fondazione Car- pinetum sono oltre mezzo migliaio. Quelli che intendono prestare servi- zio nel futuro Ipermercato solidale agli Arzeroni sono circa 130, iscritti nel registro dell'associazione Il Pros- simo che gestirà la futura struttura. Confidiamo che il numero possa sali- re: ad essi possono aggiungersi altre realtà che già collaborano con noi e che potrebbero entrare nell’Ipermer- cato solidale. Quanti ancora il Signo- re sta chiamando a questa impresa? Chi leggendo si sentisse chiamato venga a lasciare la propria adesione. Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del 5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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