COMUNE DI MESOLA - Linee programmatiche 2019-2024 - Una Amministrazione al servizio di tutti i propri cittadini - Mesola Cambia

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COMUNE DI MESOLA - Linee programmatiche 2019-2024 - Una Amministrazione al servizio di tutti i propri cittadini - Mesola Cambia
COMUNE DI MESOLA
Una Amministrazione al servizio di tutti i propri cittadini
         Candidato Sindaco Dott. Carlo Ragazzi

        Linee programmatiche 2019-2024
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COMUNE DI MESOLA
         Una Amministrazione al servizio di tutti i propri cittadini
                         Linee programmatiche 2019-2024

Ci piace distinguere tra tifoso e sportivo. Il tifoso manifesta entusiasmo, talora fanatica
ammirazione, per una squadra e/o un atleta disinteressandosi di tutto il resto; il tifoso vuole
vincere sempre anche se sa in cuor suo che la sua posizione in quel momento è sbagliata e per
farlo trasforma normali scambi di pareri in guerriglia verbale in cui ha come unico obiettivo
solo quello di convincere che la ragione è sua. Lo sportivo segue le attività motorie e
agonistiche con correttezza, lealtà e altruismo, lo sportivo riesce ad essere obiettivo e quindi
apprezza il gesto atletico anche dell’avversario. Ecco, donne e uomini, diversi tra loro per
esperienza di lavoro, famiglia e volontariato, hanno deciso di non imboccare la strada del
tifoso/militante di partito che non porta a niente e di percorrere una via diversa: la via di
un’azione veramente civica che prende quanto di buono ogni individuo della comunità ha da
proporre, senza obbedire a bandiere o a quelli che vivono di politica, vicini e lontani. Queste
donne e questi uomini hanno deciso di costruire insieme una casa delle idee e delle buone
azioni per il bene di tutti quelli che in questo territorio meraviglioso sono nati, curano i propri
cari e lavorano, avendo come Stella Polare i valori della partecipazione attiva, della
solidarietà e dello sviluppo.

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TRE PRINCIPI PER UN’AZIONE DI GOVERNO CONSAPEVOLE
            partecipazione attiva - solidarietà - sviluppo consapevole

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“La libertà non è uno spazio libero. Libertà è partecipazione” (testo “La libertà” Gaber-
Luporini).

“È come se la vecchia morale non ci bastasse più. In compenso se ne sta diffondendo una
nuova, che consiste nel prendere in considerazione più che altro, i doveri degli altri, verso di
noi. Sembrerà strano, ma sta diventando fortemente morale, tutto ciò che ci conviene o che è
cinico opportunismo. Praticamente un affare” (testo “Una nuova Coscienza” Gaber –
Luporini).
Riteniamo che l’azione civica si debba basare sulla partecipazione di tutti al dibattito su cosa
sia giusto o sbagliato per l’intera comunità e che questo sia possibile se ci sono 1)
informazione; 2) capacità di ascolto; 3) obiettivi condivisi di breve e lungo periodo. Per
partecipare occorre essere informati e quindi bisogna fornire a tutti le medesime informazioni
in maniera trasparente. Per partecipare occorre dialogare serenamente e dirsi disponibili ad
accogliere le idee dell’altro se questo riesce a dimostrare che esse sono valide.
Attraverso una lettura profonda e attenta della nostra comunità, è necessario superare le
divisioni di campanile che stanno minando la crescita e lo sviluppo dell'intero Comune.
Bisogna dar vita a un’aggregazione più ampia, matura e aperta al confronto con l’esterno.
Per partecipare occorre condividere degli obiettivi o proporre azioni che possano portare il
bene di tutti e non di un solo paese, una sola borgata un solo gruppo di famiglie, anche nella
prospettiva di chi verrà dopo di noi.
Riteniamo che la partecipazione attiva debba condurre le persone a cambiare modo di
ragionare: si deve passare dall’ottica egoistica di cosa è utile per il singolo alla visione di
azioni utili per la comunità. Ci piace il confronto per costruire: non ci interessa la polemica
distruttiva.
Partecipazione significa anche che la comunità si rende conto di non essere un’isola e che
quindi si impegna nel confronto con i comuni vicini, la provincia, la regione.
Riteniamo che sia utile dare nuovo impulso alla Unione dei Comuni del Delta: 1) per rendere
più efficiente l’azione della P.A., migliorare i servizi e offrire una più elevata qualità di vita ai
residenti; 2) per concertare con gli altri Comuni, la Provincia, la Regione e lo Stato lo
sviluppo del territorio; 3) per privilegiare e rafforzare le relazioni con i Comuni di Goro e di
Codigoro con i quali all’interno dell'Unione possiamo condividere, per vicinanza territoriale e
analogie nelle attività produttive, azioni comuni.

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SOLIDARIETA’
Non ci piace chi è troppo solidale e fa il professionista del sociale
Pensiamo ad una comunità matura, solidale, concreta, una comunità viva che si prende cura di
se stessa. Le azioni dovranno essere impostate sul come dare concreta solidarietà a chi è
rimasto indietro. Concreta solidarietà; non ci piace la solidarietà fatta solo con le parole,
bisogna: 1) leggere con attenzione le cause e le complessità del disagio; 2) impegnarsi di più
per monitorare le condizioni e le tipologie di disagio; 3) impegnarsi di più per cercare di
capire le cause di difficoltà; 4) impegnarsi di più per dare un sostegno non solo economico e
non solo nel momento del bisogno acuto; 5) costruire un percorso di medio-lungo periodo nel
quale si possano creare occasioni di lavoro e sviluppo sociale; 6) coinvolgere ancora di più le
Associazioni di Volontariato per offrire soluzioni di inclusione; 7) eliminare i comportamenti
volti a produrre dipendenza e strumentalizzazione delle persone in condizioni di disagio.

                                SVILUPPO CONSAPEVOLE
Lo sviluppo che vogliamo non deve rimanere un’idea da campagna elettorale, un sogno, un
obiettivo irrealizzabile. Si è spesso detto che l’appartenenza del nostro territorio al Parco del
Delta del Po è un vincolo alla crescita, che tutto è destinato a rimanere com’è e che anzi tutto
andrà in declino. Lo è nella misura in cui l’Amministrazione Comunale non è in grado di
valorizzare a pieno tutte le potenzialità del proprio territorio.

Noi ci opponiamo con tutte le forze al concetto di decadenza inevitabile e, anzi, riteniamo che
essere nel Parco del Delta del Po non debba essere un ostacolo per la creazione di nuovi posti
di lavoro e di ricchezza, ma potrebbe fare da volano per una crescita; la nostra particolarità
deve diventare un punto di forza. Per sviluppo intendiamo, oltre a crescita economica, uno
sviluppo e un progresso sociale e culturale di tutta la comunità Mesolana.

La crescita non deve essere solo un aumento nel tempo di ricchezza, investimenti,
occupazione, reddito pro capite; lo sviluppo deve porre un freno al veloce declino
demografico del nostro Comune. Lo sviluppo della comunità deve interessare anche
istruzione, cultura, vita sociale.

Lo sviluppo e le azioni dovranno essere sostenibili nel tempo: si dovrà fare attenzione al
soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità
delle generazioni future di realizzare i propri. Ci impegneremo per progetti concreti a
supporto di agricoltura, pesca, artigianato/industria, commercio e turismo per incentivare gli
imprenditori che già ci sono e incoraggiare nuove attività produttive a investire sul nostro
territorio.

Lo sviluppo e la crescita passano soprattutto attraverso il recupero di maggiore efficienza e
trasparenza Amministrativa.

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Le scelte della Giunta uscente, il colpevole mancato buon utilizzo degli strumenti che
l’ordinamento mette a disposizione, hanno portato a una endemica e cronica inefficienza
dell’azione amministrativa, oltre che a maggiori costi. Tra questi, vanno evidenziati quelli
relativi ai tanti contenziosi dinanzi al Tar e al Consiglio di Stato pendenti. Questi sono dovuti,
essenzialmente, all’incapacità dell’amministrazione uscente di assumersi le responsabilità che
le leggi – statali come regionali – attribuiscono ai Comuni, dalla pianificazione paesaggistica
alle licenze commerciali, dall’autorizzazione alle attività sportive alla pianificazione
urbanistica. Da una parte, molti cittadini hanno dovuto fare causa al Comune perché è stato
loro negato un permesso che l’amministrazione ha dato ad altri; dall’altra parte,
l’amministrazione uscente ha spesso preferito delegare al giudice amministrativo decisioni
che avrebbe dovuto prendere in prima persona. Tutto ciò ha condotto a maggiori spese per
l’amministrazione e per i cittadini, che hanno dovuto pagare avvocati e spese processuali.

Anche qui vi è la necessità di un cambio di passo. Proponiamo quindi, per il bene della
collettività nel suo insieme, il riesame di tutti quei provvedimenti oggetto di contenzioso e la
chiusura dei contenziosi attivi, in via di transazione.

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MESOLA OGGI

Gli obiettivi del nostro programma sono stati elaborati dopo un attento confronto con
associazioni di categoria, approfondito e partecipato da molti cittadini: si è analizzata l’attuale
situazione del territorio, se ne sono cercate le cause, si è fatta un’analisi di quali siano le
esigenze e si è arrivati alla formulazione delle proposte. Questi i numeri:

-   nel lungo periodo la popolazione del Comune di Mesola è calata dell’11,5% (dati Istat
    2018): tuttora ci sono più morti che nuove nascite.

-   si registra una scarsissima incidenza di stranieri residenti (4,7%), notevolmente al di sotto
    della media provinciale (8,6%), regionale (11,9%) e nazionale (8,3% dati Istat 2018),

-   nel Comune di Mesola i residenti anziani over 65 sono presenti in percentuale alta
    (29,9%) rispetto alla popolazione giovane (13,3% dati Istat 2017) e il livello di
    invecchiamento (3,04) è superiore alla media provinciale (2,49), regionale (1,78) e
    nazionale (1,65).

-   nel nostro territorio vi è un’incidenza alta di pendolari che per studio o lavoro vanno fuori
    comune (30,2%): più alta del dato regionale (26,2%) e nazionale (24,2% dati Istat 2011).

Guardando nel medio-lungo periodo 2001-2011 e oltre i confini comunali, per comprendere
meglio le dinamiche del territorio, emerge un quadro complessivo ancora più critico.
L’andamento demografico dell’area è negativo con una perdita di popolazione del 5,9% dal
2001-2011 e del -16,8% tra il 1971 e il 2011. Nell’arco dell’ultimo intervallo censuario
(2001-2011) tutti i comuni dell’area progetto hanno perso popolazione ma con differenze
significative tra i singoli comuni: Berra (-11,5%), Jolanda di Savoia (-10,4%) sono i comuni
che hanno subito il maggior calo demografico, mentre Formignana (il comune più piccolo
dell’area con 2.803 abitanti) ha perso l’1,3% della popolazione residente. Tutti gli altri
comuni hanno perso in media il 4,8% dei propri abitanti. Tra i comuni dell’Area Strategia
individuata dalla recente Strategia Aree Interne (SNAI) l’unico che è in crescita demografica
è Lagosanto (+12,6% tra il 2001-2011 e con una popolazione di 4.952 abitanti). L’indice di
vecchiaia dell’area è pari a 309 e i valori più alti si hanno nel comune di Berra (355) e quelle
più bassi nel comune di Goro (231). La percentuale di popolazione straniera, nel 2011, è di
4,5% ed è un valore inferiore a quello delle altre aree interne della regione Romagna (9,5%) e
di quello registrato su tutto il territorio regionale (10,4%). Berra e Tresigallo sono i comuni
con la maggiore percentuale di cittadini stranieri (6,9% e 6,7%). La variazione percentuale tra
2001 e 2011 sulla presenza di cittadini stranieri è particolarmente significativa nell’area
passando dai 503 stranieri residenti nel 2001 (0,8% dei residenti) a 2.499 del 2011 (5,9% dei
residenti). Ulteriori elementi descrittivi di carattere demografico riguardano la percentuale di
popolazione di età 0-16 che è pari al 10,6% (il valore regionale aree interne è del 14,4% e

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quello regionale del 15,0%), mentre la popolazione con più di 65 anni è il 28,5% (24,1% e
22,9% sono i valori regionali, aree interne e non).

Dentro questo quadro di contesto complessivo il territorio di Mesola ha visto, nello specifico,
un indebolimento del tessuto sociale ed economico. La mancanza di risorse è una delle cause
delle poche nascite. La popolazione diminuirà in termini di numero e in media sarà più
anziana. I nostri laureati e diplomati specializzati devono andare via per cercare lavori
qualificati. Non si vogliono gli immigrati e questi non ritengono attrattivo il nostro territorio.

Le conseguenze del calo dei residenti sono: meno manodopera a supporto di artigiani e
agricoltori; meno produzione remunerativa e meno coltivazioni orticole (competenze e
ore/lavoro fanno da moltiplicatore del capitale: se non ci sono, il capitale non produce una
remunerazione soddisfacente); più case vuote, più case sfitte; si pagherà IMU senza ricevere
proventi da locazioni; diminuirà il valore degli immobili (legge domanda/offerta); diminuirà
la ricchezza delle famiglie accumulata in anni di lavoro (le famiglie del comune hanno gran
parte del proprio patrimonio investito in immobili); meno clienti per bar e negozi (chiusura
dei punti di aggregazione sociale e dei negozi di vicinato); desertificazione dei paesi che
diventeranno agglomerati urbani/dormitorio, serviti da realtà urbane più grandi e lontane
come Chioggia, Ferrara, Ravenna). L’Italia è il Paese dei mille campanili ma si sta
trasformando: i campanili delle piccole comunità si spengono e gli abitanti, perdendo
tradizioni e identità, come le falene, seguono la luce intensa dei centri commerciali di
agglomerati urbani distanti e indistinti, e come le falene, il Comune di Mesola andrà
impazzito verso la luce e … morirà senza rendersene conto.
Bisogna assolutamente invertire questa tendenza.

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LE NOSTRE IDEE PER UNA COMUNITÀ CONSAPEVOLE
                    economia – coesione – ambiente

Un’azione di governo consapevole ed efficace può essere basata solo sulla definizione di
azioni integrate e multisettoriali in grado di favorire la sinergia tra settori produttivi,
componenti sociali, caratteristiche e identità territoriali, valori ed esigenze della comunità.

Vogliamo scardinare azioni individuali e soluzioni temporanee ed autoreferenziali in favore di
processi gestionali e programmazione multisettoriali sviluppate nel tempo e per fasi
progressive.

Sei sono gli assi dell’azione verso la quale far convergere singole idee ed interventi e superare
la frammentarietà dell’azione amministrativa e politica:

asse 1      Produzione Industriale, Artigianale e Agricoltura;
asse 2      Turismo, Natura ed Eccellenza;
asse 3      Commercio e Servizi al cittadino;
asse 4      Gestione del Territorio e decoro urbano e rurale;
asse 5      Coesione Salute e Sanità;
asse 6      Dialogo, formazione e innovazione.

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ASSE 1

  PRODUZIONE INDUSTRIALE, ARTIGIANALE E AGRICOLTURA

Una soluzione: più lavoro per tutti e per tutto l’anno.
A noi piace la formula: + lavoro + operai + persone che abitano qui.

Le leve economiche:
Occorre produrre più ricchezza sul territorio:
(Obiettivo A) lo puoi fare con nuove attività produttive;
(Obiettivo B) lo puoi fare sostenendo le aziende già presenti sul territorio;
(Obiettivo C) lo puoi fare con più produzione a maggior valore aggiunto (il prodotto ha un
valore unitario maggiore) delle aziende che già ci sono.
Di seguito si descrivono gli obiettivi dell’azione di governo del territorio e le azioni proposte
per ogni specifico obiettivo.

OBIETTIVO A: NUOVE ATTIVITA’ PRODUTTIVE NEL COMUNE

Il primo Obiettivo potrà essere realizzato attraverso sette (7) azioni coordinate di intervento:

Proposta 1: PROMOZIONE DEL COMUNE PRESSO CHI CERCA NUOVE AREE
DOVE INSEDIARE ATTIVITÀ PRODUTTIVE.
L’esempio viene dalla Città Metropolitana di Bologna in convenzione con Unindustria Emilia
(www.areeindustriali.it): il Comune di Mesola potrebbe aderire al portale e mettere “in
vetrina” tutti i capannoni dismessi in vendita, le aree artigianali libere per nuovi insediamenti
di imprese, gli immobili produttivi delle esecuzioni immobiliari e da procedure concorsuali.

Proposta 2: SUAP E TUTOR.
Rendere più semplici e certe nei tempi le pratiche burocratiche per nuovi insediamenti.
Il personale addetto allo sportello unico attività produttive SUAP deve essere presente tutta la
settimana (e non part-time come adesso); deve fare promozione del territorio presso Unione
Industriali e alle manifestazioni nelle quali si possono creare contatti con imprese che
vogliono investire sul territorio; deve fare assistenza anche presso le aziende che vogliono
insediarsi, non solo allo sportello.
Nel caso di un nuovo insediamento di attività produttiva, si individua tra il personale del
comune un “Tutor” dell’impresa che segua tutte le pratiche amministrative ed edilizie in
modo da accorciare i tempi della burocrazia.

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Proposta 3: FINANZIAMENTI AGEVOLATI DA REGIONE E UE.
Il SUAP deve promuovere e ricercare occasioni di insediamento per le imprese proponendo
loro l’accesso a bandi di finanziamento regionali ed europei.

Proposta 4: ONERI DI URBANIZZAZIONE.
Gli oneri di urbanizzazione per la costruzione di nuovi capannoni industriali e fabbricati
“D10” per utilizzo in attività agricole vengono ridotti in proporzione ai nuovi posti di lavoro a
tempo indeterminato creati: si detrae una percentuale per ogni nuovo posto di lavoro fino a
totale azzeramento. Il comune si tutela facendo stipulare fidejussione bancaria
all’imprenditore: se alla verifica nell’anno successivo non sono stati creati i posti di lavoro
promessi, il comune escute la fidejussione per l’importo degli oneri non pagati….

Proposta 5: IMU.
IMU agevolata a fabbricati e nuove costruzioni destinati ad insediamenti di nuove attività
produttive a carattere industriale, artigianale, commerciale, non classificati nel gruppo
catastale “D”, realizzati su aree individuate dal Comune… L’agevolazione si applica per la
durata di 5 anni dalla data di insediamento della nuova attività produttiva come risultante da
visura camerale. I fabbricati di nuova costruzione per aver diritto all’agevolazione in
questione devono essere posseduti ed utilizzati dal medesimo soggetto esercente l’attività di
nuova costruzione, ovvero da altro soggetto giuridico esercente che diventi proprietario
dell’immobile, soggetto ad aliquota agevolata e che continui la stessa attività produttiva;
IMU agevolata a fabbricati acquistati dal 01/01/2019 da fallimento, da altra procedura
concorsuale, destinati all’insediamento di nuove attività produttive, non classificati nel gruppo
catastale “D”.
Rimodulazione generale dell’IMU.

Proposta 6: DEPOSITO DOGANALE NELL’AREA EX MANIFATTURA
TABACCHI.
Incentivare i commercianti di pesce e non solo della zona a rilevare da Fintecna il grande
complesso della Manifattura Tabacchi sulla S.S. Romea in modo che possano aprire, anche
con consorzio, un Deposito Doganale di grandi dimensioni a servizio di tutta l’area che va
da Chioggia a Ravenna. Si recupererebbe un’area abbandonata e la si destinerebbe a struttura
autorizzata dall’Autorità doganale territorialmente competente nella quale è possibile stoccare
per un periodo indefinito merci non comunitarie beneficiando di un regime economico
sospensivo. Ciò significa che il pagamento di dazi, IVA e tutte le restrizioni o gli oneri
doganali relativi all’importazione della merce restano in sospeso come se i beni si trovassero
ancora all’estero, restando così negoziabili in attesa di procedere all’invio verso un altro
deposito doganale o all’importazione definitiva per l’assegnazione della destinazione finale,
con importanti vantaggi strategici per tutte le aziende del territorio, agroalimentari e non.

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Proposta 7: AGRICOLTURA.
I volumi e la qualità delle produzioni dell’agricoltura Mesolana rivestono una particolare
importanza entro il PIL (prodotto interno lordo) di tutta la provincia di Ferrara ed in ambito
regionale. Questo elemento deve diventare uno degli snodi per creare occupazione e valore
aggiunto sul nostro territorio. Bisogna passare da una logica sterile di “portatori d’acqua” ad
una logica di comunità agricola matura, consapevole delle proprie potenzialità e della propria
forza. Il mondo agricolo locale dovrà fare sistema e sarà stimolato ad investire in ricerca ed
innovazione in un quadro di crescita armonica e sostenibile di tutto il territorio.
Bisognerà che tutto il mondo agricolo Mesolano inizi a ragionare in termini di qualità dei
prodotti, abbandonando la logica basata sulla quantità.
E’ utile che il mondo agricolo inizi ad affrontare il tema di cosa fare quando si verificano
eccedenze di produzione o crisi di mercato, individuando processi di trasformazione o utilizzo
del prodotto che consentano una valorizzazione in una logica di economia circolare.
Corsi di formazione per gli agricoltori per il mantenimento della biodiversità e della fertilità
dei suoli.
Controllo e adeguata rivalutazione scientifica in merito allo spandimento sistematico di fanghi
di depurazione che avviene sul territorio Comunale.

OBIETTIVO B: INNALZARE LA PRODUTTIVITA’ DELLE AZIENDE GIA’
PRESENTI SUL TERRITORIO.

Il secondo Obiettivo potrà essere realizzato attraverso sette (7) azioni coordinate di intervento:

Proposta 1: PROMOZIONE VERSO ATTIVITA’ INDUSTRIALI DEL
TERRITORIO.
Rendere più semplici e certe nei tempi le pratiche burocratiche per ampliamento e
trasformazione degli insediamenti già presenti.
Il Comune deve promuovere le attività industriali che trasformano le verdure prodotte qui.
Il SUAP deve promuovere occasioni di sviluppo alle imprese proponendo loro l’accesso a
bandi regionali ed europei in accordo con Camera di Commercio, Ordini Professionali e
Associazioni di Categoria attraverso seminari di approfondimento (locazione gratuita delle
sale comunali per quegli eventi).

Proposta 2: SUAP E TUTOR.
Informazione e assistenza su finanziamenti agevolati da Regione e UE.
Il personale addetto allo sportello unico attività produttive SUAP deve essere presente tutta la
settimana (e non part-time come adesso); deve fare assistenza anche presso le aziende che
vogliono incrementare la produzione, non solo allo sportello.
Nel caso di ampliamento e/o trasformazione di una attività produttiva, si individua tra il
personale del comune un “Tutor” dell’impresa che segua tutte le pratiche amministrative ed
edilizie in modo da accorciare i tempi della burocrazia.

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Proposta 3: IMU.
Riduzione dei costi di ampliamento e trasformazione.
Aliquota agevolata per fabbricati in categoria “D” interessati da lavori di ampliamento almeno
di 1/3 del volume. L’agevolazione si applica per la durata di 5 anni dalla data di insediamento
della nuova attività produttiva come risultante da visura camerale. I fabbricati per aver diritto
all’agevolazione in questione devono essere posseduti ed utilizzati dal medesimo soggetto
esercente l’attività di nuova costruzione, ovvero da altro soggetto giuridico esercente che
diventi proprietario dell’immobile, soggetto ad aliquota agevolata e che continui la stessa
attività produttiva.

Proposta 4: RIDUZIONE DEI COSTI DELL’ENERGIA.
IMU agevolata per gli impianti fotovoltaici e di produzione di energia da fonti rinnovabili a
servizio esclusivo delle produzioni industriali ed agricole.

Proposta 5: ASFALTATURA E VIABILITA’.
Ci impegneremo affinché il Comune possa provvedere a nuova asfaltatura delle zone
artigianali e sulle zone di accesso alle attività produttive da strada comunale.
Ci impegneremo affinché il Comune destini le risorse e si impegni a reperire finanziamenti
regionali per il riammodernamento e valorizzazione della viabilità rurale.
Particolare attenzione sarà dedicata al tema delle alberature prospicienti le strade, ai fini della
sicurezza degli utenti ed ai danni al manto stradale prodotti dalle radici.
Con l’aiuto del mondo accademico saranno ricercate soluzioni tecniche e materiali innovativi
allo scopo di mettere in sicurezza tutto il manto stradale comunale.
Il Comune si farà concretamente parte attiva al fine della messa in sicurezza di tutto il tratto di
SS 309 Romea che attraversa il Comune di Mesola.
Riteniamo fondamentale la messa in sicurezza dei parchi e giardini pubblici.

Proposta 6: IRRIGAZIONE/SCOLO - MANUTENZIONE CORSI D’ACQUA E
FIUME PO.
In un quadro di maggiore responsabilità collettiva e di intensificazione dei rapporti con i
soggetti istituzionali deputati appare necessario rafforzare e implementare la rete dei soggetti
coinvolti nel “ cambio di Passo” di cui Mesola oggi ha indispensabilmente bisogno.
Ci impegneremo nei confronti del Consorzio di Bonifica per chiedere e, se possibile,
incentivare un piano di manutenzione straordinaria delle canalette di irrigazione in vaste aree
comunali.
Devono essere attuati programmi e progetti sperimentali volti al risparmio idrico ed al
contenimento della risalita del cuneo salino.
In collaborazione con il Consorzio di Bonifica si devono attuare politiche di salvaguardia
della biodiversità e di estetica del paesaggio.

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Bisognerà costruire un rapporto solido, strutturato con AIPO per una diversa, migliore cura
del letto del fiume, gestione degli spazi arginali del Po, con funzioni di navigabilità, con un
compito estetico e di salvaguardia della biodiversità.
Con AIPO bisognerà affrontare il tema della manutenzione e cura generale del corso d’acqua
del fiume Po e della risalita del cuneo salino al fine della salvaguardia delle nostre attività
agricole.

Proposta 7: IMPRESE AGRICOLE LOCALI PER LA MANUTENZIONE VERDE.
Il Comune, nei limiti della legislazione sugli appalti pubblici, incoraggerà le imprese agricole
locali a partecipare ai bandi per la manutenzione/sfalci del verde pubblico e sulle strade di sua
competenza.

OBIETTIVO C: PRODUZIONE A MAGGIOR VALORE AGGIUNTO

Il terzo Obiettivo potrà essere realizzato attraverso un’azione coordinata di intervento nella
quale il Comune deve incentivare l’imprenditoria locale alla creazione di Marchi di
caratterizzazione per le produzioni orticole: asparago, radicchio, patata, carota, ecc….
Ci impegneremo a confermare e a supportare le manifestazioni che valorizzano i prodotti
tipici locali (radicchio, asparago, carota, tartufo, vino ecc.).
Ci impegneremo per valorizzare la produzione locale del vino, distillati e aceti inserendo i
nostri vini delle sabbie nell’adeguato contesto enogastronomico.
L’azione di governo supporterà le imprese che lavorano i prodotti orticoli, rispondendo alle
richieste dei consumatori che chiedono prodotti freschi confezionati pronti per il consumo e
prodotti ortofrutticoli cotti e confezionati, generalmente sotto vuoto, la cui conservazione
arriva a 15 giorni: tali attività economiche danno più valore alla merce venduta e possono fare
da volano ad altre aziende che potrebbero inserirsi nella filiera (ad esempio con la produzione
di imballaggi compostabili magari dagli stessi scarti di produzione).
Ci impegneremo per la costruzione della catena del freddo anche sul nostro territorio.

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ASSE 2

                    TURISMO, NATURA ED ECCELLENZA:
        MESOLA, TERRA DEL BUON CIBO E DEL BUON GUSTO

Il turismo può essere un aiuto (non deve essere l’unico) al tessuto economico per:
- promuovere il territorio e le sue potenzialità anche nei confronti di chi vuole insediare nuove
attività produttive;
- promuovere le produzioni locali di qualità verso i consumatori;
- dare un reddito supplementare alle famiglie nei periodi estivi e legati alle manifestazioni che
si svolgono sul territorio.

L’economia del turismo si fonda su principi e valori che devono essere condivisi con la
comunità e con gli operatori già presenti sul territorio.

Il primo passo fondamentale è quello di guardare e comprendere dalle esperienze di successo
nazionali ed internazionali che sono state in grado di portare valori stabili sul territorio, anche
in contesti fragili come quello di Mesola.
Crediamo fortemente che la dimensione turistica sia indissolubilmente connessa ai valori della
natura, della storia, del paesaggio produttivo e dell’acqua. Un turismo che deve trovare una
sua “dimensione esperienziale” aprendo con uno sguardo nuovo verso la crescente domanda
di turismo europeo e nazionale sempre più interessata alla qualità, all’autenticità,
all’esperienza.
Sotto questo punto di vista deve svolgere un ruolo importantissimo di propulsione il
Consorzio Degli Uomini di Massenzatica, recente vincitore del Premio Nazionale del
Paesaggio e che rappresenterà l’Italia al Premio del Consiglio D’Europa a Strasburgo.
In tema di MAB UNESCO bisogna immediatamente porre rimedio agli errori, alle storture ed
alle incoerenze create delle precedenti Amministrazioni Comunali estendendo a tutto il
Comune di Mesola questo riconoscimento.
Deve essere rivista/adattata ai nuovi scenari delineatisi tutta la Pianificazione Comunale (PSC
– POC - RUE) e ci si dovrà attivare per l’adeguamento di quella sovraordinata.
Si lavorerà affinché il Castello di Mesola possa essere individuato come la sede principale
delle attività MAB UNESCO.
Dovrà essere realizzato, in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali, un volume
storico sociale sulla Comunità di Massenzatica.
Massenzatica è una delle Comunità più antiche del Delta del Po e attraverso una sua adeguata
valorizzazione si possono attivare significative sinergie e linee di finanziamento per una
crescita collettiva.

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Il secondo passo è riconoscere i valori territoriali e le opportunità presenti per [ri]costruire
un’identità di territorio che sia la somma dei valori presenti e non un’azione di marketing o
comunicazione estemporanea. Per anni abbiamo assistito sul territorio ad azioni e operazioni
di promozione turistica schizofreniche e programmazioni territoriali velleitarie e
autoreferenziali: questi tentativi, prevalentemente fallimentari, non hanno saputo convergere
in una visione unica, forte, riconoscibile e comunicabile.
Crediamo che sia prioritario rafforzare le possibili sinergie tra operatori e avviare un processo
di “filiera” tra risorse naturali, multifunzionalità in agricoltura, innovazione dell’offerta
ricettiva e delle “esperienze”, legando paesaggio, produzione agricola di eccellenza, cibo e
natura.

Sintesi e coordinamento degli operatori di settore.

Il terzo passo è Cultura dell’accoglienza - sinergia, sintesi e coordinamento degli operatori di
settore. Tale azione è possibile solo attraverso l’incentivazione alla formazione dell’ospitalità,
allo sviluppo della capacità imprenditoriale di settore, ma soprattutto al potenziamento dentro
la comunità stessa della sensibilità nel saper cogliere i valori del paesaggio e renderli valori
condivisi e occasioni piacevoli di permanenza. Per questo è necessario:

Proposta 1: COLLABORAZIONE IN RETE DEGLI OPERATORI RICETTIVI /
TURISTICI.
- Promuovere e consolidare la collaborazione in rete degli operatori di settore esistenti sul
territorio e favorire la sinergia con altri operatori non di settore principalmente nei settori
dell’agricoltura, dello sport e del benessere, della cultura e dell’intrattenimento, del sociale.
- Favorire l’utilizzo di piattaforme innovative e supporti digitali all’accoglienza.
- Promuovere la formazione di offerte turistiche integrate per la condivisione di spazi,
anche mediante nuove piattaforme web (come ad esempio AirBnb) e digitali che permettano il
coinvolgimento coordinato anche dei privati, favorendo la riattivazione del patrimonio
immobiliare sottoutilizzato.
- Coinvolgimento delle nostre attività di ristorazione con corsi di formazione al fine
d’integrare le offerte del territorio con le scuole di alta ristorazione presenti in ambito
nazionale.
- Ricerche storiche per la creazione di proposte di menù stagionali e caratteristici basati
sulle produzioni locali.
- Distribuzione gratuita agli operatori turistici o esercizi pubblici del Comune, che ne
facciano richiesta, di copie delle tavole storiche più significative del nostro territorio,
disponibili presso gli Archivi di Stato, per essere affisse.
- Rafforzare i rapporti con i comuni confinanti allo scopo di creare nuove sinergie nel Delta
del Po’.

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Proposta 2: PROGRAMMA RI.CA.VA. IN CAMPAGNA.
Fatti: sul territorio ci sono molte case coloniche disabitate e non locate; per i proprietari sono
un costo (IMU e manutenzioni).
Ri.Ca.Va. = riqualificazione case vacanze, come ad esempio l’iniziativa promossa da CNA
per le case vacanza ai Lidi Ferraresi.
Il Comune può fare un bando nel quale assegna contributi a fondo perduto per la
ristrutturazione e conseguente acquisto di mobili nuovi (es. il Comune di Comacchio ne ha
destinati € 25.000 con massimali bassi per ogni intervento di ristrutturazione e/o acquisto di
mobili) se:
- il proprietario si è avvalso di artigiani e professioni locali;
- il proprietario intraprende l’attività di affitti dell’immobile come casa vacanza da maggio a
settembre per almeno 3 anni;
- parte della provvigione data all’agenzia turistica on line (OLTA online tourist agency)
rimane sul territorio per iniziative benefiche e/o di volontariato (la fairbnb Coop di Bologna
offrirà questo servizio da maggio 2019… ci sono già proposte per destinare metà delle somme
dovute all’agenzia turistica a favore della Comunità Alloggio di Bosco Mesola…)

Proposta 3: VALORIZZAZIONE DEL BOSCONE.
Fatti: il Boscone della Mesola sta morendo.
- Il Comune può fare una valutazione/verifica ambientale sullo stato di salute del Boscone
della Mesola, dei boschetti Santa Giustina e delle pinete annesse, e realizzazione di un piano
di risanamento e manutenzione ambientale. L’obiettivo è quello della ricerca di fondi europei
per il mantenimento della biodiversità nel nostro territorio.
- Creazione/realizzazione di infrastrutture verdi di connessione per percorsi
turistici/ambientali di valorizzazione territoriale per il superamento, in punti mirati, delle
barriere viarie (Romea).
- In chiave turistica di fruizione del territorio, per riattivare le “piccole economie di borgata”
si lavorerà per la realizzazione di un ponte ciclopedonale per unire Mesola a Rivà.
- Apertura del Boscone ai residenti: potranno pulire il Boscone, tramite guida della guardia
forestale, da ramaglie e tronchi morti che potranno portare presso la propria residenza.

Proposta 4: PESCA SPORTIVA ACQUE INTERNE.
Valorizzazione della pesca sportiva acque interne attraverso la realizzazione di una rete di
postazioni fisse e organizzate con eventuali servizi di supporto con la possibilità di
prenotazione on line (valorizzazione turistica - ricreativa)
Protezione e valorizzazione della pesca come mestiere storico del delta del Po anche con
funzioni di presidio e controllo del territorio.

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Proposta 5: COORDINAMENTO, METODO INCLUSIVO E TRASPARENTE:
“MODULO MANIFESTAZIONE”.
Da quando sono state inventate la MesolaCastleBike e MesolaCastleTrail si vedono tutto
il periodo dell'anno atleti in Mtb e corsa sui tracciati delle manifestazioni, percorsi grazie alla
propria particolarità ambientale, storica e culturale, diventati punto di riferimento per tutti gli
appassionati di tutto il nord e centro Italia. In quest’ottica diventa importante consolidare i
percorsi intrapresi ed estendere il coinvolgimento della cittadinanza cercando di favorire per
gemmazione iniziative e attività collaterali per rafforzare le manifestazioni esistenti e
favorirne l’avvio di nuove.
- Cercare di dare più visibilità alle manifestazioni inserendole nelle clip video di
     promozione turistica, facendone promozione tramite i canali turistici del Parco del
     Delta del Po, attività del parco.
- Facilitare l'organizzazione con supporto sicurezza sulle strade tramite Vigili Urbani, e
     coinvolgimento del volontariato, azioni di Marketing.
- Favorire momenti di incontro con tutte le associazioni del territorio per l’organizzazione
     di un Calendario Eventi in maniera tale da non sovrapporre manifestazioni e
     pubblicizzarle al meglio con conferenze stampa.
- Creare "MODULO MANIFESTAZIONE" per favorire proposte e dare strumenti di
support per la formazione di progetti: attivare una piattaforma o una guida per la
presentazione della domanda, dove siano chiaramente accessibili: modulistica sicurezza, kit
sicurezza, convenzione con Medico, ambulanza, Vigili del Fuoco..., in modo da semplificare
la fase di avvio dei progetti.
- Realizzare un Regolamento strutturato per lo svolgimento delle manifestazioni che
permetta la fornitura di energia elettrica da punti di presa/tombini comunali (prevendendo,
quando possibile, il pagamento del solo costo vivo dell’energia elettrica).
- Realizzare un Regolamento unico per l’utilizzo delle sale palazzo della Cultura e di tutte le
sale comunali, rendere accessibile attraverso il web il sistema di prenotazione ed utilizzo delle
strutture comunali.

Proposta 6: POTENZIAMENTO DEI CORRIDOI E DEI “SENTIERI DELLE TERRE
EMERSE”.
- Favorire la realizzazione di Corridoi Naturali per unire le comunità.
         Ad esempio la Vecchia via Canal Bianco Mesola - Monticelli: valida alternativa
         alla destra Po’ essendo un tratto in mezzo al traffico veicolare e non
         esclusivamente ciclabile, oppure il corridoio naturale Pineta delle Motte: la
         creazione del sotto/sovrappasso tra la pineta e Bosco Mesola, oppure creare una pista
         ciclabile sulla capezzagna che collega Monticelli a ltalba;
- “Costruire una grammatica” della segnaletica, per evidenziare e valorizzare le zone di
   interesse, le aree di sosta, g l i alberi monumentali, i siti storici, i monumenti.
- Valorizzazione della chiesetta di Massenzatica e delle Dune con l’inserimento di tutto il
   Comune di Mesola dentro il MAB Unesco.

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-    Ciclabile di campagna Ariano – Mesola lungo le capezzagne del Canal Bianco e
     valorizzazione del Palazzo Ottagonale di Ariano.
Sul tema delle Dune di Massenzatica riteniamo che il bene da tutelare debba essere
intimamente legato e strettamente interconnesso alla comunità di riferimento, pertanto
dovranno essere incoraggiate e sostenute le proposte di gestione delle popolazioni residenti.
Lo stesso approccio dovrà essere utilizzato per le Pinete, per il Boscone della Mesola, per i
laghetti del Fondo e per tutte le peculiarità del nostro territorio.

Proposta 7: TURISMO SLOWBIKE – Realizzazione di ciclabili con materiali
innovativi.
Creare un Prodotto Turistico (es. Ciclabile delle dolomiti o www.slowbiketourism.com)
attraverso:
- la definizione di un proprio ruolo territoriale nel sistema delle ciclovie europee-nazionali
     e locali;
- l’integrazione con strade bianche, sentieristica e percorsi esistenti anche funzionali a
     unire le comunità distribuite nei diversi nuclei frazionali;
- inclusione di servizi e attrezzature di supporto dedicate, integrate con i progetti di
     multifunzionalità agricola e di collegamento;
- valorizzazione dei prodotti agricoli – tema degli scarti di produzione (valorizzazione e
     recupero).

Proposta 8: MESOLA COMUNITA’ DEL “BUON GUSTO”.
Si vorrebbe elevare il borgo storico di Mesola a comunità “del buon gusto” attraverso la
creazione di una proposta turistica enogastronomica di qualità come, ad esempio, l’Anello
Paesano Castello/vicolo Castello/Canal bianco/vecchie barche da carico sale/cereali (Modello
Cesenatico ma più piccole) che all'epoca trasportavano merci dal Mare a Magazzino Merci
Palazzo Remì (in base alle varie stagioni - addobbo imbarcazioni FioriPrimavera, Presepi
sull'acqua-periodo natalizio), cigni nel canal bianco/argine del Po, passeggiata
panoramica/borgo storico.

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ASSE 3

                   COMMERCIO E SERVIZI AL CITTADINO
                      MESOLA CITTÀ DI CONFINE

Non si può puntare solo su commercio e altri servizi perché il territorio non è densamente
popolato, è lontano da aeroporti, autostrade, grandi stazioni ferroviarie che sono i nodi della
logistica. Per questo risulta fondamentale ricercare un modello di sviluppo differente che
permetta di fermare il veloce declino degli ultimi anni, consolidare i servizi esistenti e
ampliare il ventaglio dei servizi con nuove forme di supporto, non esclusivamente di natura
assistenzialistiche.
Superare la frammentazione dell’azione amministrativa e giocare un ruolo attivo nelle
politiche e nelle strategie territoriali precisando il proprio ruolo dentro le politiche Regionale e
nazionali; ad esempio andando a definire un ruolo importante e attivo dentro la Strategie Aree
Interne (SNAI) per il Basso Ferrarese mediante azioni di coordinamento e maggiore
autonomia nel contribuire alla costruzione dei percorsi decisionali e proponendo dentro un
quadro generale soluzioni inedite, in grado di crescere e far crescere tutto il territorio di
Mesola per poi essere esportate negli altri comuni della strategia, come ad esempio:

proposta 1: PROGRAMMA ACQUISTO PRODOTTI A KM ZERO.
Il Comune potrebbe emanare un bando per finanziare parzialmente le attività produttive e gli
agricoltori per costruire e gestire uno spaccio aziendale e promuovere la costituzione di un
Consorzio o di una Rete tra imprenditori locali, affinché gestiscano assieme uno spazio
dedicato alla vendita dei prodotti tipici, dai tartufi alle zucche, alle carote, alle patate ecc…
rivolto non solo alla popolazione residente ma anche ai turisti.

Proposta 2: FILIERA DEL PANE.
Sostegno ai prodotti che creano biodiversità con iniziative e interventi mirati e utilizzo dei
nostri prodotti per produrre farine in collaborazione con i mulini del territorio: FILIERA DEL
PANE LOCALE (utile anche a scopi educativi);

Proposta 3: SAGRE CONTADINE.
Sagre contadine per la vendita a prezzo agevolato (rispetto a quello di mercato) di tutti i
prodotti locali delle aziende del territorio (pesce, frutta, ortaggi, formaggi, pane, vino, ecc.), e
per la valorizzazione dei piatti tipici della tradizione locale. Bisogna creare la cultura del
fresco e della stagionalità;

Proposta 4: AGEVOLAZIONI FISCALI.
Agevolazione fiscale per i prodotti venduti ad un prezzo concordato.

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Proposta 5: SOSTEGNO E POTENZIAMENTO IMPRESE.
Progetti a sostegno e potenziamento alle imprese di trasformazione: cooperative, consorzi e
piccoli produttori. Con servizio di tutoraggio negli investimenti anche per le aziende agricole.

Proposta 6: MERCATO DELL’ORTICOLTURA “BRUTTA MA BUONA”.
Messa in campo di una strategia integrata: “IL MERCATO DELL’ORTICOLTURA
BRUTTA, MA BUONA”, che da un lato riduca le possibili perdite economiche derivanti
dalla mancata vendita dei prodotti alimentari “non commerciabili” (carote non uniformi, ecc.),
e dall’altro dia sostegno alle persone in difficoltà.

Proposta 7: RIMODULAZIONE IMU.
Introduzione di meccanismi perequativi per la rimodulazione dell'IMU sulle aziende e attività
produttive.

Proposta 8: RIMODULAZIONE TASSA RIFIUTI.
Introduzione di meccanismi perequativi per la rimodulazione della tassa sui rifiuti.

Proposta 9: CENTRO DI RECUPERO “VERDE”
Creazione di un centro per il recupero dei rifiuti "nobili" (derivati da scarti di telefonini e
simili) e la successiva vendita, ovvero il “CENTRO DI RECUPERO VERDE” (che potrebbe
sorgere sull’area dismessa vicino alla Gran Linea).

Proposta 10: ACCESSO AL CREDITO PER AZIENDE E ATTIVITA’ AGRICOLE.
Agevolazioni e garanzie per l’accesso al credito per le aziende/attività agricole che investono
sulla multifunzionalità agricola per servizi di interesse collettivo e riduzione dell’impatto
ambientale ed in particolare sul risparmio idrico.

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ASSE 4

   GESTIONE DEL TERRITORIO E DECORO URBANO E RURALE
             MESOLA CITTÀ DEL BUON ABITARE

Obiettivo di questo quarto pilastro è quello di superare definitivamente la visione settoriale tra
servizi tecnici comunali, in particolare tra lavori pubblici, urbanistica ed edilizia privata.
Presupposto fondamentale è quello di razionalizzare le risorse pubbliche attraverso il
coordinamento degli interventi pubblici ed evitare la frammentazione della gestione
quotidiana degli aspetti di manutenzione per cercare di delineare una visione integrata tra
interventi di programmazione di medio periodo e gestione quotidiana dello spazio pubblico,
delle strade e delle aree che concorrono a vario titolo a definire il decoro dello spazio urbano e
rurale.
Il valore e l’identità della città e del territorio rurale si riconosce dalla qualità e dalla cura
dello spazio lungo le strade principali e lungo i margini urbani.
La cura della città però non può essere più e solo un’operazione di assistenza alla cittadinanza
ma devono essere costruite regole per la gestione condivisa del bene pubblico e privato.
Il valore immobiliare privato è maggiore se la qualità dello spazio pubblico è più alta, se le
componenti ambientali e del paesaggio sono migliori, se la sicurezza e le dotazioni
infrastrutturali sono di qualità. Per questo è necessario iniziare un percorso di adozione-
adesione tra cittadinanza attiva e luoghi pubblici per avviare protocolli di intesa e strumenti
che mettano in condizione la cittadinanza di gestire con l’amministrazione il bene pubblico.

Proposta 1: RAZIONALIZZAZIONE DELLE SPESE E CATTURA DELLE
RISORSE PUBBLICHE.
Partendo da una buona conoscenza del tessuto economico della nostra comunità, per ridare
nuovo slancio al territorio bisognerebbe prevedere:
- attivazione di un programma di alienazioni immobili non utili all’amministrazione
    Comunale;
- conciliazione delle cause in corso per un recupero di maggiore efficienza amministrativa,
    maggiore economia di gestione, ottimizzazione delle risorse umane ed economiche;
- utilizzo di tutti gli strumenti giuridici a disposizione al fine di alleggerire e snellire il
    carico burocratico in capo alla Pubblica Amministrazione per ridare slancio alle attività
    economiche e sociali del territorio;
- recupero di efficienza delle aziende dei servizi a partecipazione comunale (raccolta
    rifiuti, CADF, ecc..);
- potenziamento del SUAP per snellire e accelerare le procedure favorendo gli investimenti
    sia pubblici che privati;
- partecipazione attiva e dinamica del SUAP con servizio di tutoraggio agli investimenti a
    360°;

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-   in una prospettiva di “ Amministrazione al servizio della propria Comunità “ si prevede il
    rafforzamento delle attività comunali volte alla ricerca di finanziamenti (bandi per enti
    pubblici e per privati).

Proposta 2: ETICA – SOSTENIBILITA’ E RICERCA.
- Favorire l’utilizzo di materiali innovativi per la realizzazione di opere pubbliche
   (ciclabili, marciapiedi ecc..), anche attraverso l’impiego di materiali di riciclo
   provenienti eventualmente dagli scarti delle lavorazioni agricole ed industriali;
- nelle costruzioni incentivare l’utilizzo di materiali e tecnologie riferibili alla Bioedilizia.

Proposta 3: GESTIONE CONSAPEVOLE.
- maggiore cura e attenzione per la viabilità in generale, manutenzione in tempo reale e
   messa in sicurezza di tutto il tratto di SS 309 Romea che attraversa il nostro Comune;
- manutenzione/sfalci erba e pulizia neve lungo le strade in convenzione con agricoltori;
- compatibilmente con le risorse disponibili, maggiore attenzione e cura alle “Strade
   Bianche” di campagna anche con la sperimentazione di formule e materiali innovativi.

Proposta 4: SICUREZZA.
- Maggiore coordinamento delle forze dell’ordine, Polizia Municipale con fasce orarie
   rimodulate;
- potenziamento della videosorveglianza.

Proposta 5: RETI DIGITALI E TECNOLOGIE PER L’INFORMAZIONE.
Completamento e potenziamento della rete digitale su tutto il territorio Mesolano.

Proposta 6: SINERGIE E RETI PUBBLICO-PRIVATE PER IL DECORO URBANO
E RURALE.
- Sfalci del verde pubblico fatti in convenzione con agricoltori (divisi per aree);
- squadra di 2/3 persone (piccole cooperative/associazioni di agricoltori) impegnate nella
   cura del Paesaggio, pulizia continua di boschi e pinete, ciclabili, semina di fiori
   autoctoni lungo i sentieri/strade di campagna e prati demaniali (cultura del bello!),
   raccolta prodotti del sottobosco (asparagina, more, funghi, aglio selvatico, tartufi) da
   distribuire a ristoratori locali;
- utilizzare legna di potatura per creazione di pali per la segnaletica ciclabili, staccionate,
   zone di ristoro, ponticelli in legno su corsi d'acqua/zone umide/osservatori birdwatching,
   terrazze panoramiche, fascine per rinforzo arginature (potenziali filiere corte/indotto
   economico), legna da ardere per famiglie bisognose;
- nuovo approccio sul tema degli stabili disabitati, fatiscenti e degradati all’interno dei
   centri abitati;
- valorizzazione naturalistica dei Gorghi;
- distribuzione di piante autoctone nelle scuole e nelle scuole materne.

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Proposta      7: VALORIZZAZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI DI
“RAPPRESENTANZA”.
- Valorizzazione borgo storico: i visitatori che passando per la Romea vedono un castello e
   si fermano, immaginano di visitare un castello, con le decorazioni tipiche dell’epoca,
   carri in legno, botti, stanze di caccia, sale della musica, sale con Mobili dell'epoca!!! Un
   vero e proprio castello, residenza di caccia degli Estensi! Stessa cosa per il borgo
   esterno, strutture dell'epoca per dare un po' di atmosfera;
- passeggiata in porfido sull’argine del Po nel centro abitato di Mesola, pulizia, potature,
   creazione punti luce, zone relax, panchine.

                                          ASSE 5

                       COESIONE, SALUTE E SANITA’
                      MESOLA TERRITORIO DI CONFINE
                           – UNA RICCHEZZA –

Coesione territoriale: trasformare la diversità in un punto di forza.
Un cambiamento di prospettiva comporta un cambiamento di filosofia: occorre spazzare via
stereotipi semplicistici tipo «urbano uguale produttività e rurale uguale svantaggio» così come
l’idea che certe topografie siano inestricabilmente correlate a un PIL inferiore. La nostra
società è attraversata da nuove forme d’insicurezza degli individui e da frammentazione delle
comunità, causate da trasformazioni sociali, culturali, demografiche ed economiche. Mesola
esprime oggi un crescente livello di vulnerabilità per una parte della popolazione, in
particolare:
- la crescente difficoltà da parte delle famiglie ad assolvere ai compiti (educativi,
     assistenziali, di recupero e integrazione sociale) che esplicitamente o implicitamente sono
     loro affidati e che hanno assolto in passato;
- l’aumento delle persone, giovani e adulte, con carriere lavorative discontinue che vivono
     condizioni di insicurezza, precarietà, assenza di chiare prospettive personali e familiari;
- la diffusione di situazioni di povertà relativa rappresentate dall’inadeguatezza del reddito
     disponibile rispetto al contesto di riferimento;
- l’acuirsi della difficoltà delle persone a convivere con culture diverse - l’aggravio delle
     condizioni di alcune categorie tradizionalmente svantaggiate o emarginate.

“SEMI DI COMUNITÀ”: Reagire a questa condizione, significa operare in maniera
trasversale tra le diverse dimensioni degli aspetti legati al benessere della vita, sulla
prevenzione e sulla cura, rimandando l’ospedalizzazione e cercando, ove possibile, una
crescente capacità di generare longevità attiva e spirito di comunità.

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Per questo si rende necessario oggi attivare proposte concrete in grado di passare da un
sistema sanitario “orizzontale”, sempre più limitato nella qualità dei servizi e dei tempi di
attesa, per incentivare la competizione tra servizio pubblico e privato ed innalzare la qualità
complessiva dell’offerta ad unico beneficio della comunità Mesolana; nonché azioni multi-
direzionali che siano in grado di cambiare la prospettiva attorno al tema più generale della
qualità della vita.

Le proposte:

Proposta 1: RUOLO OSPEDALE DEL DELTA.
Rimodulazione del ruolo e dei servizi dell’ospedale del Delta di Lagosanto.

Proposta 2: INVESTIMENTI AL POLIAMBULATORIO DI MESOLA.
In collaborazione con il privato stimolare investimenti per implementare le attività già
esistenti e svolte presso il centro “Poliambulatorio di Mesola”.
Stimolare significativi investimenti al fine di elevare il livello di qualità e la quantità dei
servizi offerti in campo socio-sanitario e specialistico facendo leva sulla particolare posizione
geografica di confine con il Veneto del Comune di Mesola.
Utilizzo delle ex scuole di Ariano come struttura polifunzionale per infermieri “badanti” di
comunità (problema della 3° età al domicilio in condizioni di non completa autosufficienza).

Proposta 3: POTENZIAMENTO CASA ALBERGO.
Ampliamento e potenziamento delle attività svolte dalla Struttura Casa Albergo di Bosco in
favore della comunità - Infermiere di Comunità – “Badanti di Comunità”.

Proposta 4: SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’.
Considerato il quadro ed il trend demografico del nostro Comune, in una comunità matura e
che vuole continuare ad esistere, bisogna incentivare le nascite attraverso azioni che
prevedono il sostegno alla genitorialità (contributo per la fornitura di generi di prima necessità
e beni di consumo, come ad esempio pannoloni, pappe, ecc..).

Proposta 5: ATTIVITA’ AGGREGATIVA GIOVANILE.
Valorizzazione e implementazione dell’attività aggregativa/associativa con particolare
attenzione ai più giovani ed ai ragazzi in fasi più critiche del percorso di vita come
l’adolescenza.
Su questi temi prevediamo un ruolo importante per le parrocchie, per gli Scout, e per le
associazioni già ben strutturate.
Dovrà essere potenziato l’utilizzo dell’oratorio pomeridiano, dovranno essere rafforzate le
azioni legate alla pratica degli sport amatoriali e dilettantistici.

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Proposta 6: EVOLUZIONE DEL “BANCO ALIMENTARE”.
Evoluzione del “Banco alimentare” implementazione e diversa organizzazione, mediante una
lettura attenta del bisogno di sostegno ai meno abbienti.

Proposta 7: LA “BANCA DELLE ORE”.
Attraverso forme di collaborazione volontaria tra il Comune e le maggiori aziende produttive
del territorio si vorrebbe creare la “Banca delle Ore” per attivare risorse destinate ad
alimentare un fondo di solidarietà da destinare interamente ad interventi di carattere sociale
nella nostra comunità.

Proposta 8: RIMBORSO SPESE MEDICHE AI PENSIONATI.
Tutti i titolari di pensione con un reddito massimo imponibile di € 10.000 (diecimila) che
hanno sostenuto spese mediche dichiarate nei modelli 730, UNICO o riepilogate
congiuntamente al C.U. possono presentare copia delle suddette dichiarazioni o del C.U. (con
atti probanti) presso i competenti uffici comunali. Agli stessi indipendentemente dal rimborso
statale, verrà riconosciuto dal Comune un ulteriore contributo del 20% sulle somme eccedenti
la franchigia statale (€ 129,11).

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