COMUNE DI MESOLA - Linee programmatiche 2019-2024 - Una Amministrazione al servizio di tutti i propri cittadini - Mesola Cambia
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
COMUNE DI MESOLA Una Amministrazione al servizio di tutti i propri cittadini Candidato Sindaco Dott. Carlo Ragazzi Linee programmatiche 2019-2024
2
COMUNE DI MESOLA Una Amministrazione al servizio di tutti i propri cittadini Linee programmatiche 2019-2024 Ci piace distinguere tra tifoso e sportivo. Il tifoso manifesta entusiasmo, talora fanatica ammirazione, per una squadra e/o un atleta disinteressandosi di tutto il resto; il tifoso vuole vincere sempre anche se sa in cuor suo che la sua posizione in quel momento è sbagliata e per farlo trasforma normali scambi di pareri in guerriglia verbale in cui ha come unico obiettivo solo quello di convincere che la ragione è sua. Lo sportivo segue le attività motorie e agonistiche con correttezza, lealtà e altruismo, lo sportivo riesce ad essere obiettivo e quindi apprezza il gesto atletico anche dell’avversario. Ecco, donne e uomini, diversi tra loro per esperienza di lavoro, famiglia e volontariato, hanno deciso di non imboccare la strada del tifoso/militante di partito che non porta a niente e di percorrere una via diversa: la via di un’azione veramente civica che prende quanto di buono ogni individuo della comunità ha da proporre, senza obbedire a bandiere o a quelli che vivono di politica, vicini e lontani. Queste donne e questi uomini hanno deciso di costruire insieme una casa delle idee e delle buone azioni per il bene di tutti quelli che in questo territorio meraviglioso sono nati, curano i propri cari e lavorano, avendo come Stella Polare i valori della partecipazione attiva, della solidarietà e dello sviluppo. 3
TRE PRINCIPI PER UN’AZIONE DI GOVERNO CONSAPEVOLE partecipazione attiva - solidarietà - sviluppo consapevole PARTECIPAZIONE ATTIVA “La libertà non è uno spazio libero. Libertà è partecipazione” (testo “La libertà” Gaber- Luporini). “È come se la vecchia morale non ci bastasse più. In compenso se ne sta diffondendo una nuova, che consiste nel prendere in considerazione più che altro, i doveri degli altri, verso di noi. Sembrerà strano, ma sta diventando fortemente morale, tutto ciò che ci conviene o che è cinico opportunismo. Praticamente un affare” (testo “Una nuova Coscienza” Gaber – Luporini). Riteniamo che l’azione civica si debba basare sulla partecipazione di tutti al dibattito su cosa sia giusto o sbagliato per l’intera comunità e che questo sia possibile se ci sono 1) informazione; 2) capacità di ascolto; 3) obiettivi condivisi di breve e lungo periodo. Per partecipare occorre essere informati e quindi bisogna fornire a tutti le medesime informazioni in maniera trasparente. Per partecipare occorre dialogare serenamente e dirsi disponibili ad accogliere le idee dell’altro se questo riesce a dimostrare che esse sono valide. Attraverso una lettura profonda e attenta della nostra comunità, è necessario superare le divisioni di campanile che stanno minando la crescita e lo sviluppo dell'intero Comune. Bisogna dar vita a un’aggregazione più ampia, matura e aperta al confronto con l’esterno. Per partecipare occorre condividere degli obiettivi o proporre azioni che possano portare il bene di tutti e non di un solo paese, una sola borgata un solo gruppo di famiglie, anche nella prospettiva di chi verrà dopo di noi. Riteniamo che la partecipazione attiva debba condurre le persone a cambiare modo di ragionare: si deve passare dall’ottica egoistica di cosa è utile per il singolo alla visione di azioni utili per la comunità. Ci piace il confronto per costruire: non ci interessa la polemica distruttiva. Partecipazione significa anche che la comunità si rende conto di non essere un’isola e che quindi si impegna nel confronto con i comuni vicini, la provincia, la regione. Riteniamo che sia utile dare nuovo impulso alla Unione dei Comuni del Delta: 1) per rendere più efficiente l’azione della P.A., migliorare i servizi e offrire una più elevata qualità di vita ai residenti; 2) per concertare con gli altri Comuni, la Provincia, la Regione e lo Stato lo sviluppo del territorio; 3) per privilegiare e rafforzare le relazioni con i Comuni di Goro e di Codigoro con i quali all’interno dell'Unione possiamo condividere, per vicinanza territoriale e analogie nelle attività produttive, azioni comuni. 4
SOLIDARIETA’ Non ci piace chi è troppo solidale e fa il professionista del sociale Pensiamo ad una comunità matura, solidale, concreta, una comunità viva che si prende cura di se stessa. Le azioni dovranno essere impostate sul come dare concreta solidarietà a chi è rimasto indietro. Concreta solidarietà; non ci piace la solidarietà fatta solo con le parole, bisogna: 1) leggere con attenzione le cause e le complessità del disagio; 2) impegnarsi di più per monitorare le condizioni e le tipologie di disagio; 3) impegnarsi di più per cercare di capire le cause di difficoltà; 4) impegnarsi di più per dare un sostegno non solo economico e non solo nel momento del bisogno acuto; 5) costruire un percorso di medio-lungo periodo nel quale si possano creare occasioni di lavoro e sviluppo sociale; 6) coinvolgere ancora di più le Associazioni di Volontariato per offrire soluzioni di inclusione; 7) eliminare i comportamenti volti a produrre dipendenza e strumentalizzazione delle persone in condizioni di disagio. SVILUPPO CONSAPEVOLE Lo sviluppo che vogliamo non deve rimanere un’idea da campagna elettorale, un sogno, un obiettivo irrealizzabile. Si è spesso detto che l’appartenenza del nostro territorio al Parco del Delta del Po è un vincolo alla crescita, che tutto è destinato a rimanere com’è e che anzi tutto andrà in declino. Lo è nella misura in cui l’Amministrazione Comunale non è in grado di valorizzare a pieno tutte le potenzialità del proprio territorio. Noi ci opponiamo con tutte le forze al concetto di decadenza inevitabile e, anzi, riteniamo che essere nel Parco del Delta del Po non debba essere un ostacolo per la creazione di nuovi posti di lavoro e di ricchezza, ma potrebbe fare da volano per una crescita; la nostra particolarità deve diventare un punto di forza. Per sviluppo intendiamo, oltre a crescita economica, uno sviluppo e un progresso sociale e culturale di tutta la comunità Mesolana. La crescita non deve essere solo un aumento nel tempo di ricchezza, investimenti, occupazione, reddito pro capite; lo sviluppo deve porre un freno al veloce declino demografico del nostro Comune. Lo sviluppo della comunità deve interessare anche istruzione, cultura, vita sociale. Lo sviluppo e le azioni dovranno essere sostenibili nel tempo: si dovrà fare attenzione al soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri. Ci impegneremo per progetti concreti a supporto di agricoltura, pesca, artigianato/industria, commercio e turismo per incentivare gli imprenditori che già ci sono e incoraggiare nuove attività produttive a investire sul nostro territorio. Lo sviluppo e la crescita passano soprattutto attraverso il recupero di maggiore efficienza e trasparenza Amministrativa. 5
Le scelte della Giunta uscente, il colpevole mancato buon utilizzo degli strumenti che l’ordinamento mette a disposizione, hanno portato a una endemica e cronica inefficienza dell’azione amministrativa, oltre che a maggiori costi. Tra questi, vanno evidenziati quelli relativi ai tanti contenziosi dinanzi al Tar e al Consiglio di Stato pendenti. Questi sono dovuti, essenzialmente, all’incapacità dell’amministrazione uscente di assumersi le responsabilità che le leggi – statali come regionali – attribuiscono ai Comuni, dalla pianificazione paesaggistica alle licenze commerciali, dall’autorizzazione alle attività sportive alla pianificazione urbanistica. Da una parte, molti cittadini hanno dovuto fare causa al Comune perché è stato loro negato un permesso che l’amministrazione ha dato ad altri; dall’altra parte, l’amministrazione uscente ha spesso preferito delegare al giudice amministrativo decisioni che avrebbe dovuto prendere in prima persona. Tutto ciò ha condotto a maggiori spese per l’amministrazione e per i cittadini, che hanno dovuto pagare avvocati e spese processuali. Anche qui vi è la necessità di un cambio di passo. Proponiamo quindi, per il bene della collettività nel suo insieme, il riesame di tutti quei provvedimenti oggetto di contenzioso e la chiusura dei contenziosi attivi, in via di transazione. 6
MESOLA OGGI Gli obiettivi del nostro programma sono stati elaborati dopo un attento confronto con associazioni di categoria, approfondito e partecipato da molti cittadini: si è analizzata l’attuale situazione del territorio, se ne sono cercate le cause, si è fatta un’analisi di quali siano le esigenze e si è arrivati alla formulazione delle proposte. Questi i numeri: - nel lungo periodo la popolazione del Comune di Mesola è calata dell’11,5% (dati Istat 2018): tuttora ci sono più morti che nuove nascite. - si registra una scarsissima incidenza di stranieri residenti (4,7%), notevolmente al di sotto della media provinciale (8,6%), regionale (11,9%) e nazionale (8,3% dati Istat 2018), - nel Comune di Mesola i residenti anziani over 65 sono presenti in percentuale alta (29,9%) rispetto alla popolazione giovane (13,3% dati Istat 2017) e il livello di invecchiamento (3,04) è superiore alla media provinciale (2,49), regionale (1,78) e nazionale (1,65). - nel nostro territorio vi è un’incidenza alta di pendolari che per studio o lavoro vanno fuori comune (30,2%): più alta del dato regionale (26,2%) e nazionale (24,2% dati Istat 2011). Guardando nel medio-lungo periodo 2001-2011 e oltre i confini comunali, per comprendere meglio le dinamiche del territorio, emerge un quadro complessivo ancora più critico. L’andamento demografico dell’area è negativo con una perdita di popolazione del 5,9% dal 2001-2011 e del -16,8% tra il 1971 e il 2011. Nell’arco dell’ultimo intervallo censuario (2001-2011) tutti i comuni dell’area progetto hanno perso popolazione ma con differenze significative tra i singoli comuni: Berra (-11,5%), Jolanda di Savoia (-10,4%) sono i comuni che hanno subito il maggior calo demografico, mentre Formignana (il comune più piccolo dell’area con 2.803 abitanti) ha perso l’1,3% della popolazione residente. Tutti gli altri comuni hanno perso in media il 4,8% dei propri abitanti. Tra i comuni dell’Area Strategia individuata dalla recente Strategia Aree Interne (SNAI) l’unico che è in crescita demografica è Lagosanto (+12,6% tra il 2001-2011 e con una popolazione di 4.952 abitanti). L’indice di vecchiaia dell’area è pari a 309 e i valori più alti si hanno nel comune di Berra (355) e quelle più bassi nel comune di Goro (231). La percentuale di popolazione straniera, nel 2011, è di 4,5% ed è un valore inferiore a quello delle altre aree interne della regione Romagna (9,5%) e di quello registrato su tutto il territorio regionale (10,4%). Berra e Tresigallo sono i comuni con la maggiore percentuale di cittadini stranieri (6,9% e 6,7%). La variazione percentuale tra 2001 e 2011 sulla presenza di cittadini stranieri è particolarmente significativa nell’area passando dai 503 stranieri residenti nel 2001 (0,8% dei residenti) a 2.499 del 2011 (5,9% dei residenti). Ulteriori elementi descrittivi di carattere demografico riguardano la percentuale di popolazione di età 0-16 che è pari al 10,6% (il valore regionale aree interne è del 14,4% e 7
quello regionale del 15,0%), mentre la popolazione con più di 65 anni è il 28,5% (24,1% e 22,9% sono i valori regionali, aree interne e non). Dentro questo quadro di contesto complessivo il territorio di Mesola ha visto, nello specifico, un indebolimento del tessuto sociale ed economico. La mancanza di risorse è una delle cause delle poche nascite. La popolazione diminuirà in termini di numero e in media sarà più anziana. I nostri laureati e diplomati specializzati devono andare via per cercare lavori qualificati. Non si vogliono gli immigrati e questi non ritengono attrattivo il nostro territorio. Le conseguenze del calo dei residenti sono: meno manodopera a supporto di artigiani e agricoltori; meno produzione remunerativa e meno coltivazioni orticole (competenze e ore/lavoro fanno da moltiplicatore del capitale: se non ci sono, il capitale non produce una remunerazione soddisfacente); più case vuote, più case sfitte; si pagherà IMU senza ricevere proventi da locazioni; diminuirà il valore degli immobili (legge domanda/offerta); diminuirà la ricchezza delle famiglie accumulata in anni di lavoro (le famiglie del comune hanno gran parte del proprio patrimonio investito in immobili); meno clienti per bar e negozi (chiusura dei punti di aggregazione sociale e dei negozi di vicinato); desertificazione dei paesi che diventeranno agglomerati urbani/dormitorio, serviti da realtà urbane più grandi e lontane come Chioggia, Ferrara, Ravenna). L’Italia è il Paese dei mille campanili ma si sta trasformando: i campanili delle piccole comunità si spengono e gli abitanti, perdendo tradizioni e identità, come le falene, seguono la luce intensa dei centri commerciali di agglomerati urbani distanti e indistinti, e come le falene, il Comune di Mesola andrà impazzito verso la luce e … morirà senza rendersene conto. Bisogna assolutamente invertire questa tendenza. 8
LE NOSTRE IDEE PER UNA COMUNITÀ CONSAPEVOLE economia – coesione – ambiente Un’azione di governo consapevole ed efficace può essere basata solo sulla definizione di azioni integrate e multisettoriali in grado di favorire la sinergia tra settori produttivi, componenti sociali, caratteristiche e identità territoriali, valori ed esigenze della comunità. Vogliamo scardinare azioni individuali e soluzioni temporanee ed autoreferenziali in favore di processi gestionali e programmazione multisettoriali sviluppate nel tempo e per fasi progressive. Sei sono gli assi dell’azione verso la quale far convergere singole idee ed interventi e superare la frammentarietà dell’azione amministrativa e politica: asse 1 Produzione Industriale, Artigianale e Agricoltura; asse 2 Turismo, Natura ed Eccellenza; asse 3 Commercio e Servizi al cittadino; asse 4 Gestione del Territorio e decoro urbano e rurale; asse 5 Coesione Salute e Sanità; asse 6 Dialogo, formazione e innovazione. 9
ASSE 1 PRODUZIONE INDUSTRIALE, ARTIGIANALE E AGRICOLTURA Una soluzione: più lavoro per tutti e per tutto l’anno. A noi piace la formula: + lavoro + operai + persone che abitano qui. Le leve economiche: Occorre produrre più ricchezza sul territorio: (Obiettivo A) lo puoi fare con nuove attività produttive; (Obiettivo B) lo puoi fare sostenendo le aziende già presenti sul territorio; (Obiettivo C) lo puoi fare con più produzione a maggior valore aggiunto (il prodotto ha un valore unitario maggiore) delle aziende che già ci sono. Di seguito si descrivono gli obiettivi dell’azione di governo del territorio e le azioni proposte per ogni specifico obiettivo. OBIETTIVO A: NUOVE ATTIVITA’ PRODUTTIVE NEL COMUNE Il primo Obiettivo potrà essere realizzato attraverso sette (7) azioni coordinate di intervento: Proposta 1: PROMOZIONE DEL COMUNE PRESSO CHI CERCA NUOVE AREE DOVE INSEDIARE ATTIVITÀ PRODUTTIVE. L’esempio viene dalla Città Metropolitana di Bologna in convenzione con Unindustria Emilia (www.areeindustriali.it): il Comune di Mesola potrebbe aderire al portale e mettere “in vetrina” tutti i capannoni dismessi in vendita, le aree artigianali libere per nuovi insediamenti di imprese, gli immobili produttivi delle esecuzioni immobiliari e da procedure concorsuali. Proposta 2: SUAP E TUTOR. Rendere più semplici e certe nei tempi le pratiche burocratiche per nuovi insediamenti. Il personale addetto allo sportello unico attività produttive SUAP deve essere presente tutta la settimana (e non part-time come adesso); deve fare promozione del territorio presso Unione Industriali e alle manifestazioni nelle quali si possono creare contatti con imprese che vogliono investire sul territorio; deve fare assistenza anche presso le aziende che vogliono insediarsi, non solo allo sportello. Nel caso di un nuovo insediamento di attività produttiva, si individua tra il personale del comune un “Tutor” dell’impresa che segua tutte le pratiche amministrative ed edilizie in modo da accorciare i tempi della burocrazia. 10
Proposta 3: FINANZIAMENTI AGEVOLATI DA REGIONE E UE. Il SUAP deve promuovere e ricercare occasioni di insediamento per le imprese proponendo loro l’accesso a bandi di finanziamento regionali ed europei. Proposta 4: ONERI DI URBANIZZAZIONE. Gli oneri di urbanizzazione per la costruzione di nuovi capannoni industriali e fabbricati “D10” per utilizzo in attività agricole vengono ridotti in proporzione ai nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato creati: si detrae una percentuale per ogni nuovo posto di lavoro fino a totale azzeramento. Il comune si tutela facendo stipulare fidejussione bancaria all’imprenditore: se alla verifica nell’anno successivo non sono stati creati i posti di lavoro promessi, il comune escute la fidejussione per l’importo degli oneri non pagati…. Proposta 5: IMU. IMU agevolata a fabbricati e nuove costruzioni destinati ad insediamenti di nuove attività produttive a carattere industriale, artigianale, commerciale, non classificati nel gruppo catastale “D”, realizzati su aree individuate dal Comune… L’agevolazione si applica per la durata di 5 anni dalla data di insediamento della nuova attività produttiva come risultante da visura camerale. I fabbricati di nuova costruzione per aver diritto all’agevolazione in questione devono essere posseduti ed utilizzati dal medesimo soggetto esercente l’attività di nuova costruzione, ovvero da altro soggetto giuridico esercente che diventi proprietario dell’immobile, soggetto ad aliquota agevolata e che continui la stessa attività produttiva; IMU agevolata a fabbricati acquistati dal 01/01/2019 da fallimento, da altra procedura concorsuale, destinati all’insediamento di nuove attività produttive, non classificati nel gruppo catastale “D”. Rimodulazione generale dell’IMU. Proposta 6: DEPOSITO DOGANALE NELL’AREA EX MANIFATTURA TABACCHI. Incentivare i commercianti di pesce e non solo della zona a rilevare da Fintecna il grande complesso della Manifattura Tabacchi sulla S.S. Romea in modo che possano aprire, anche con consorzio, un Deposito Doganale di grandi dimensioni a servizio di tutta l’area che va da Chioggia a Ravenna. Si recupererebbe un’area abbandonata e la si destinerebbe a struttura autorizzata dall’Autorità doganale territorialmente competente nella quale è possibile stoccare per un periodo indefinito merci non comunitarie beneficiando di un regime economico sospensivo. Ciò significa che il pagamento di dazi, IVA e tutte le restrizioni o gli oneri doganali relativi all’importazione della merce restano in sospeso come se i beni si trovassero ancora all’estero, restando così negoziabili in attesa di procedere all’invio verso un altro deposito doganale o all’importazione definitiva per l’assegnazione della destinazione finale, con importanti vantaggi strategici per tutte le aziende del territorio, agroalimentari e non. 11
Proposta 7: AGRICOLTURA. I volumi e la qualità delle produzioni dell’agricoltura Mesolana rivestono una particolare importanza entro il PIL (prodotto interno lordo) di tutta la provincia di Ferrara ed in ambito regionale. Questo elemento deve diventare uno degli snodi per creare occupazione e valore aggiunto sul nostro territorio. Bisogna passare da una logica sterile di “portatori d’acqua” ad una logica di comunità agricola matura, consapevole delle proprie potenzialità e della propria forza. Il mondo agricolo locale dovrà fare sistema e sarà stimolato ad investire in ricerca ed innovazione in un quadro di crescita armonica e sostenibile di tutto il territorio. Bisognerà che tutto il mondo agricolo Mesolano inizi a ragionare in termini di qualità dei prodotti, abbandonando la logica basata sulla quantità. E’ utile che il mondo agricolo inizi ad affrontare il tema di cosa fare quando si verificano eccedenze di produzione o crisi di mercato, individuando processi di trasformazione o utilizzo del prodotto che consentano una valorizzazione in una logica di economia circolare. Corsi di formazione per gli agricoltori per il mantenimento della biodiversità e della fertilità dei suoli. Controllo e adeguata rivalutazione scientifica in merito allo spandimento sistematico di fanghi di depurazione che avviene sul territorio Comunale. OBIETTIVO B: INNALZARE LA PRODUTTIVITA’ DELLE AZIENDE GIA’ PRESENTI SUL TERRITORIO. Il secondo Obiettivo potrà essere realizzato attraverso sette (7) azioni coordinate di intervento: Proposta 1: PROMOZIONE VERSO ATTIVITA’ INDUSTRIALI DEL TERRITORIO. Rendere più semplici e certe nei tempi le pratiche burocratiche per ampliamento e trasformazione degli insediamenti già presenti. Il Comune deve promuovere le attività industriali che trasformano le verdure prodotte qui. Il SUAP deve promuovere occasioni di sviluppo alle imprese proponendo loro l’accesso a bandi regionali ed europei in accordo con Camera di Commercio, Ordini Professionali e Associazioni di Categoria attraverso seminari di approfondimento (locazione gratuita delle sale comunali per quegli eventi). Proposta 2: SUAP E TUTOR. Informazione e assistenza su finanziamenti agevolati da Regione e UE. Il personale addetto allo sportello unico attività produttive SUAP deve essere presente tutta la settimana (e non part-time come adesso); deve fare assistenza anche presso le aziende che vogliono incrementare la produzione, non solo allo sportello. Nel caso di ampliamento e/o trasformazione di una attività produttiva, si individua tra il personale del comune un “Tutor” dell’impresa che segua tutte le pratiche amministrative ed edilizie in modo da accorciare i tempi della burocrazia. 12
Proposta 3: IMU. Riduzione dei costi di ampliamento e trasformazione. Aliquota agevolata per fabbricati in categoria “D” interessati da lavori di ampliamento almeno di 1/3 del volume. L’agevolazione si applica per la durata di 5 anni dalla data di insediamento della nuova attività produttiva come risultante da visura camerale. I fabbricati per aver diritto all’agevolazione in questione devono essere posseduti ed utilizzati dal medesimo soggetto esercente l’attività di nuova costruzione, ovvero da altro soggetto giuridico esercente che diventi proprietario dell’immobile, soggetto ad aliquota agevolata e che continui la stessa attività produttiva. Proposta 4: RIDUZIONE DEI COSTI DELL’ENERGIA. IMU agevolata per gli impianti fotovoltaici e di produzione di energia da fonti rinnovabili a servizio esclusivo delle produzioni industriali ed agricole. Proposta 5: ASFALTATURA E VIABILITA’. Ci impegneremo affinché il Comune possa provvedere a nuova asfaltatura delle zone artigianali e sulle zone di accesso alle attività produttive da strada comunale. Ci impegneremo affinché il Comune destini le risorse e si impegni a reperire finanziamenti regionali per il riammodernamento e valorizzazione della viabilità rurale. Particolare attenzione sarà dedicata al tema delle alberature prospicienti le strade, ai fini della sicurezza degli utenti ed ai danni al manto stradale prodotti dalle radici. Con l’aiuto del mondo accademico saranno ricercate soluzioni tecniche e materiali innovativi allo scopo di mettere in sicurezza tutto il manto stradale comunale. Il Comune si farà concretamente parte attiva al fine della messa in sicurezza di tutto il tratto di SS 309 Romea che attraversa il Comune di Mesola. Riteniamo fondamentale la messa in sicurezza dei parchi e giardini pubblici. Proposta 6: IRRIGAZIONE/SCOLO - MANUTENZIONE CORSI D’ACQUA E FIUME PO. In un quadro di maggiore responsabilità collettiva e di intensificazione dei rapporti con i soggetti istituzionali deputati appare necessario rafforzare e implementare la rete dei soggetti coinvolti nel “ cambio di Passo” di cui Mesola oggi ha indispensabilmente bisogno. Ci impegneremo nei confronti del Consorzio di Bonifica per chiedere e, se possibile, incentivare un piano di manutenzione straordinaria delle canalette di irrigazione in vaste aree comunali. Devono essere attuati programmi e progetti sperimentali volti al risparmio idrico ed al contenimento della risalita del cuneo salino. In collaborazione con il Consorzio di Bonifica si devono attuare politiche di salvaguardia della biodiversità e di estetica del paesaggio. 13
Bisognerà costruire un rapporto solido, strutturato con AIPO per una diversa, migliore cura del letto del fiume, gestione degli spazi arginali del Po, con funzioni di navigabilità, con un compito estetico e di salvaguardia della biodiversità. Con AIPO bisognerà affrontare il tema della manutenzione e cura generale del corso d’acqua del fiume Po e della risalita del cuneo salino al fine della salvaguardia delle nostre attività agricole. Proposta 7: IMPRESE AGRICOLE LOCALI PER LA MANUTENZIONE VERDE. Il Comune, nei limiti della legislazione sugli appalti pubblici, incoraggerà le imprese agricole locali a partecipare ai bandi per la manutenzione/sfalci del verde pubblico e sulle strade di sua competenza. OBIETTIVO C: PRODUZIONE A MAGGIOR VALORE AGGIUNTO Il terzo Obiettivo potrà essere realizzato attraverso un’azione coordinata di intervento nella quale il Comune deve incentivare l’imprenditoria locale alla creazione di Marchi di caratterizzazione per le produzioni orticole: asparago, radicchio, patata, carota, ecc…. Ci impegneremo a confermare e a supportare le manifestazioni che valorizzano i prodotti tipici locali (radicchio, asparago, carota, tartufo, vino ecc.). Ci impegneremo per valorizzare la produzione locale del vino, distillati e aceti inserendo i nostri vini delle sabbie nell’adeguato contesto enogastronomico. L’azione di governo supporterà le imprese che lavorano i prodotti orticoli, rispondendo alle richieste dei consumatori che chiedono prodotti freschi confezionati pronti per il consumo e prodotti ortofrutticoli cotti e confezionati, generalmente sotto vuoto, la cui conservazione arriva a 15 giorni: tali attività economiche danno più valore alla merce venduta e possono fare da volano ad altre aziende che potrebbero inserirsi nella filiera (ad esempio con la produzione di imballaggi compostabili magari dagli stessi scarti di produzione). Ci impegneremo per la costruzione della catena del freddo anche sul nostro territorio. 14
ASSE 2 TURISMO, NATURA ED ECCELLENZA: MESOLA, TERRA DEL BUON CIBO E DEL BUON GUSTO Il turismo può essere un aiuto (non deve essere l’unico) al tessuto economico per: - promuovere il territorio e le sue potenzialità anche nei confronti di chi vuole insediare nuove attività produttive; - promuovere le produzioni locali di qualità verso i consumatori; - dare un reddito supplementare alle famiglie nei periodi estivi e legati alle manifestazioni che si svolgono sul territorio. L’economia del turismo si fonda su principi e valori che devono essere condivisi con la comunità e con gli operatori già presenti sul territorio. Il primo passo fondamentale è quello di guardare e comprendere dalle esperienze di successo nazionali ed internazionali che sono state in grado di portare valori stabili sul territorio, anche in contesti fragili come quello di Mesola. Crediamo fortemente che la dimensione turistica sia indissolubilmente connessa ai valori della natura, della storia, del paesaggio produttivo e dell’acqua. Un turismo che deve trovare una sua “dimensione esperienziale” aprendo con uno sguardo nuovo verso la crescente domanda di turismo europeo e nazionale sempre più interessata alla qualità, all’autenticità, all’esperienza. Sotto questo punto di vista deve svolgere un ruolo importantissimo di propulsione il Consorzio Degli Uomini di Massenzatica, recente vincitore del Premio Nazionale del Paesaggio e che rappresenterà l’Italia al Premio del Consiglio D’Europa a Strasburgo. In tema di MAB UNESCO bisogna immediatamente porre rimedio agli errori, alle storture ed alle incoerenze create delle precedenti Amministrazioni Comunali estendendo a tutto il Comune di Mesola questo riconoscimento. Deve essere rivista/adattata ai nuovi scenari delineatisi tutta la Pianificazione Comunale (PSC – POC - RUE) e ci si dovrà attivare per l’adeguamento di quella sovraordinata. Si lavorerà affinché il Castello di Mesola possa essere individuato come la sede principale delle attività MAB UNESCO. Dovrà essere realizzato, in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali, un volume storico sociale sulla Comunità di Massenzatica. Massenzatica è una delle Comunità più antiche del Delta del Po e attraverso una sua adeguata valorizzazione si possono attivare significative sinergie e linee di finanziamento per una crescita collettiva. 15
Il secondo passo è riconoscere i valori territoriali e le opportunità presenti per [ri]costruire un’identità di territorio che sia la somma dei valori presenti e non un’azione di marketing o comunicazione estemporanea. Per anni abbiamo assistito sul territorio ad azioni e operazioni di promozione turistica schizofreniche e programmazioni territoriali velleitarie e autoreferenziali: questi tentativi, prevalentemente fallimentari, non hanno saputo convergere in una visione unica, forte, riconoscibile e comunicabile. Crediamo che sia prioritario rafforzare le possibili sinergie tra operatori e avviare un processo di “filiera” tra risorse naturali, multifunzionalità in agricoltura, innovazione dell’offerta ricettiva e delle “esperienze”, legando paesaggio, produzione agricola di eccellenza, cibo e natura. Sintesi e coordinamento degli operatori di settore. Il terzo passo è Cultura dell’accoglienza - sinergia, sintesi e coordinamento degli operatori di settore. Tale azione è possibile solo attraverso l’incentivazione alla formazione dell’ospitalità, allo sviluppo della capacità imprenditoriale di settore, ma soprattutto al potenziamento dentro la comunità stessa della sensibilità nel saper cogliere i valori del paesaggio e renderli valori condivisi e occasioni piacevoli di permanenza. Per questo è necessario: Proposta 1: COLLABORAZIONE IN RETE DEGLI OPERATORI RICETTIVI / TURISTICI. - Promuovere e consolidare la collaborazione in rete degli operatori di settore esistenti sul territorio e favorire la sinergia con altri operatori non di settore principalmente nei settori dell’agricoltura, dello sport e del benessere, della cultura e dell’intrattenimento, del sociale. - Favorire l’utilizzo di piattaforme innovative e supporti digitali all’accoglienza. - Promuovere la formazione di offerte turistiche integrate per la condivisione di spazi, anche mediante nuove piattaforme web (come ad esempio AirBnb) e digitali che permettano il coinvolgimento coordinato anche dei privati, favorendo la riattivazione del patrimonio immobiliare sottoutilizzato. - Coinvolgimento delle nostre attività di ristorazione con corsi di formazione al fine d’integrare le offerte del territorio con le scuole di alta ristorazione presenti in ambito nazionale. - Ricerche storiche per la creazione di proposte di menù stagionali e caratteristici basati sulle produzioni locali. - Distribuzione gratuita agli operatori turistici o esercizi pubblici del Comune, che ne facciano richiesta, di copie delle tavole storiche più significative del nostro territorio, disponibili presso gli Archivi di Stato, per essere affisse. - Rafforzare i rapporti con i comuni confinanti allo scopo di creare nuove sinergie nel Delta del Po’. 16
Proposta 2: PROGRAMMA RI.CA.VA. IN CAMPAGNA. Fatti: sul territorio ci sono molte case coloniche disabitate e non locate; per i proprietari sono un costo (IMU e manutenzioni). Ri.Ca.Va. = riqualificazione case vacanze, come ad esempio l’iniziativa promossa da CNA per le case vacanza ai Lidi Ferraresi. Il Comune può fare un bando nel quale assegna contributi a fondo perduto per la ristrutturazione e conseguente acquisto di mobili nuovi (es. il Comune di Comacchio ne ha destinati € 25.000 con massimali bassi per ogni intervento di ristrutturazione e/o acquisto di mobili) se: - il proprietario si è avvalso di artigiani e professioni locali; - il proprietario intraprende l’attività di affitti dell’immobile come casa vacanza da maggio a settembre per almeno 3 anni; - parte della provvigione data all’agenzia turistica on line (OLTA online tourist agency) rimane sul territorio per iniziative benefiche e/o di volontariato (la fairbnb Coop di Bologna offrirà questo servizio da maggio 2019… ci sono già proposte per destinare metà delle somme dovute all’agenzia turistica a favore della Comunità Alloggio di Bosco Mesola…) Proposta 3: VALORIZZAZIONE DEL BOSCONE. Fatti: il Boscone della Mesola sta morendo. - Il Comune può fare una valutazione/verifica ambientale sullo stato di salute del Boscone della Mesola, dei boschetti Santa Giustina e delle pinete annesse, e realizzazione di un piano di risanamento e manutenzione ambientale. L’obiettivo è quello della ricerca di fondi europei per il mantenimento della biodiversità nel nostro territorio. - Creazione/realizzazione di infrastrutture verdi di connessione per percorsi turistici/ambientali di valorizzazione territoriale per il superamento, in punti mirati, delle barriere viarie (Romea). - In chiave turistica di fruizione del territorio, per riattivare le “piccole economie di borgata” si lavorerà per la realizzazione di un ponte ciclopedonale per unire Mesola a Rivà. - Apertura del Boscone ai residenti: potranno pulire il Boscone, tramite guida della guardia forestale, da ramaglie e tronchi morti che potranno portare presso la propria residenza. Proposta 4: PESCA SPORTIVA ACQUE INTERNE. Valorizzazione della pesca sportiva acque interne attraverso la realizzazione di una rete di postazioni fisse e organizzate con eventuali servizi di supporto con la possibilità di prenotazione on line (valorizzazione turistica - ricreativa) Protezione e valorizzazione della pesca come mestiere storico del delta del Po anche con funzioni di presidio e controllo del territorio. 17
Proposta 5: COORDINAMENTO, METODO INCLUSIVO E TRASPARENTE: “MODULO MANIFESTAZIONE”. Da quando sono state inventate la MesolaCastleBike e MesolaCastleTrail si vedono tutto il periodo dell'anno atleti in Mtb e corsa sui tracciati delle manifestazioni, percorsi grazie alla propria particolarità ambientale, storica e culturale, diventati punto di riferimento per tutti gli appassionati di tutto il nord e centro Italia. In quest’ottica diventa importante consolidare i percorsi intrapresi ed estendere il coinvolgimento della cittadinanza cercando di favorire per gemmazione iniziative e attività collaterali per rafforzare le manifestazioni esistenti e favorirne l’avvio di nuove. - Cercare di dare più visibilità alle manifestazioni inserendole nelle clip video di promozione turistica, facendone promozione tramite i canali turistici del Parco del Delta del Po, attività del parco. - Facilitare l'organizzazione con supporto sicurezza sulle strade tramite Vigili Urbani, e coinvolgimento del volontariato, azioni di Marketing. - Favorire momenti di incontro con tutte le associazioni del territorio per l’organizzazione di un Calendario Eventi in maniera tale da non sovrapporre manifestazioni e pubblicizzarle al meglio con conferenze stampa. - Creare "MODULO MANIFESTAZIONE" per favorire proposte e dare strumenti di support per la formazione di progetti: attivare una piattaforma o una guida per la presentazione della domanda, dove siano chiaramente accessibili: modulistica sicurezza, kit sicurezza, convenzione con Medico, ambulanza, Vigili del Fuoco..., in modo da semplificare la fase di avvio dei progetti. - Realizzare un Regolamento strutturato per lo svolgimento delle manifestazioni che permetta la fornitura di energia elettrica da punti di presa/tombini comunali (prevendendo, quando possibile, il pagamento del solo costo vivo dell’energia elettrica). - Realizzare un Regolamento unico per l’utilizzo delle sale palazzo della Cultura e di tutte le sale comunali, rendere accessibile attraverso il web il sistema di prenotazione ed utilizzo delle strutture comunali. Proposta 6: POTENZIAMENTO DEI CORRIDOI E DEI “SENTIERI DELLE TERRE EMERSE”. - Favorire la realizzazione di Corridoi Naturali per unire le comunità. Ad esempio la Vecchia via Canal Bianco Mesola - Monticelli: valida alternativa alla destra Po’ essendo un tratto in mezzo al traffico veicolare e non esclusivamente ciclabile, oppure il corridoio naturale Pineta delle Motte: la creazione del sotto/sovrappasso tra la pineta e Bosco Mesola, oppure creare una pista ciclabile sulla capezzagna che collega Monticelli a ltalba; - “Costruire una grammatica” della segnaletica, per evidenziare e valorizzare le zone di interesse, le aree di sosta, g l i alberi monumentali, i siti storici, i monumenti. - Valorizzazione della chiesetta di Massenzatica e delle Dune con l’inserimento di tutto il Comune di Mesola dentro il MAB Unesco. 18
- Ciclabile di campagna Ariano – Mesola lungo le capezzagne del Canal Bianco e valorizzazione del Palazzo Ottagonale di Ariano. Sul tema delle Dune di Massenzatica riteniamo che il bene da tutelare debba essere intimamente legato e strettamente interconnesso alla comunità di riferimento, pertanto dovranno essere incoraggiate e sostenute le proposte di gestione delle popolazioni residenti. Lo stesso approccio dovrà essere utilizzato per le Pinete, per il Boscone della Mesola, per i laghetti del Fondo e per tutte le peculiarità del nostro territorio. Proposta 7: TURISMO SLOWBIKE – Realizzazione di ciclabili con materiali innovativi. Creare un Prodotto Turistico (es. Ciclabile delle dolomiti o www.slowbiketourism.com) attraverso: - la definizione di un proprio ruolo territoriale nel sistema delle ciclovie europee-nazionali e locali; - l’integrazione con strade bianche, sentieristica e percorsi esistenti anche funzionali a unire le comunità distribuite nei diversi nuclei frazionali; - inclusione di servizi e attrezzature di supporto dedicate, integrate con i progetti di multifunzionalità agricola e di collegamento; - valorizzazione dei prodotti agricoli – tema degli scarti di produzione (valorizzazione e recupero). Proposta 8: MESOLA COMUNITA’ DEL “BUON GUSTO”. Si vorrebbe elevare il borgo storico di Mesola a comunità “del buon gusto” attraverso la creazione di una proposta turistica enogastronomica di qualità come, ad esempio, l’Anello Paesano Castello/vicolo Castello/Canal bianco/vecchie barche da carico sale/cereali (Modello Cesenatico ma più piccole) che all'epoca trasportavano merci dal Mare a Magazzino Merci Palazzo Remì (in base alle varie stagioni - addobbo imbarcazioni FioriPrimavera, Presepi sull'acqua-periodo natalizio), cigni nel canal bianco/argine del Po, passeggiata panoramica/borgo storico. 19
ASSE 3 COMMERCIO E SERVIZI AL CITTADINO MESOLA CITTÀ DI CONFINE Non si può puntare solo su commercio e altri servizi perché il territorio non è densamente popolato, è lontano da aeroporti, autostrade, grandi stazioni ferroviarie che sono i nodi della logistica. Per questo risulta fondamentale ricercare un modello di sviluppo differente che permetta di fermare il veloce declino degli ultimi anni, consolidare i servizi esistenti e ampliare il ventaglio dei servizi con nuove forme di supporto, non esclusivamente di natura assistenzialistiche. Superare la frammentazione dell’azione amministrativa e giocare un ruolo attivo nelle politiche e nelle strategie territoriali precisando il proprio ruolo dentro le politiche Regionale e nazionali; ad esempio andando a definire un ruolo importante e attivo dentro la Strategie Aree Interne (SNAI) per il Basso Ferrarese mediante azioni di coordinamento e maggiore autonomia nel contribuire alla costruzione dei percorsi decisionali e proponendo dentro un quadro generale soluzioni inedite, in grado di crescere e far crescere tutto il territorio di Mesola per poi essere esportate negli altri comuni della strategia, come ad esempio: proposta 1: PROGRAMMA ACQUISTO PRODOTTI A KM ZERO. Il Comune potrebbe emanare un bando per finanziare parzialmente le attività produttive e gli agricoltori per costruire e gestire uno spaccio aziendale e promuovere la costituzione di un Consorzio o di una Rete tra imprenditori locali, affinché gestiscano assieme uno spazio dedicato alla vendita dei prodotti tipici, dai tartufi alle zucche, alle carote, alle patate ecc… rivolto non solo alla popolazione residente ma anche ai turisti. Proposta 2: FILIERA DEL PANE. Sostegno ai prodotti che creano biodiversità con iniziative e interventi mirati e utilizzo dei nostri prodotti per produrre farine in collaborazione con i mulini del territorio: FILIERA DEL PANE LOCALE (utile anche a scopi educativi); Proposta 3: SAGRE CONTADINE. Sagre contadine per la vendita a prezzo agevolato (rispetto a quello di mercato) di tutti i prodotti locali delle aziende del territorio (pesce, frutta, ortaggi, formaggi, pane, vino, ecc.), e per la valorizzazione dei piatti tipici della tradizione locale. Bisogna creare la cultura del fresco e della stagionalità; Proposta 4: AGEVOLAZIONI FISCALI. Agevolazione fiscale per i prodotti venduti ad un prezzo concordato. 20
Proposta 5: SOSTEGNO E POTENZIAMENTO IMPRESE. Progetti a sostegno e potenziamento alle imprese di trasformazione: cooperative, consorzi e piccoli produttori. Con servizio di tutoraggio negli investimenti anche per le aziende agricole. Proposta 6: MERCATO DELL’ORTICOLTURA “BRUTTA MA BUONA”. Messa in campo di una strategia integrata: “IL MERCATO DELL’ORTICOLTURA BRUTTA, MA BUONA”, che da un lato riduca le possibili perdite economiche derivanti dalla mancata vendita dei prodotti alimentari “non commerciabili” (carote non uniformi, ecc.), e dall’altro dia sostegno alle persone in difficoltà. Proposta 7: RIMODULAZIONE IMU. Introduzione di meccanismi perequativi per la rimodulazione dell'IMU sulle aziende e attività produttive. Proposta 8: RIMODULAZIONE TASSA RIFIUTI. Introduzione di meccanismi perequativi per la rimodulazione della tassa sui rifiuti. Proposta 9: CENTRO DI RECUPERO “VERDE” Creazione di un centro per il recupero dei rifiuti "nobili" (derivati da scarti di telefonini e simili) e la successiva vendita, ovvero il “CENTRO DI RECUPERO VERDE” (che potrebbe sorgere sull’area dismessa vicino alla Gran Linea). Proposta 10: ACCESSO AL CREDITO PER AZIENDE E ATTIVITA’ AGRICOLE. Agevolazioni e garanzie per l’accesso al credito per le aziende/attività agricole che investono sulla multifunzionalità agricola per servizi di interesse collettivo e riduzione dell’impatto ambientale ed in particolare sul risparmio idrico. 21
ASSE 4 GESTIONE DEL TERRITORIO E DECORO URBANO E RURALE MESOLA CITTÀ DEL BUON ABITARE Obiettivo di questo quarto pilastro è quello di superare definitivamente la visione settoriale tra servizi tecnici comunali, in particolare tra lavori pubblici, urbanistica ed edilizia privata. Presupposto fondamentale è quello di razionalizzare le risorse pubbliche attraverso il coordinamento degli interventi pubblici ed evitare la frammentazione della gestione quotidiana degli aspetti di manutenzione per cercare di delineare una visione integrata tra interventi di programmazione di medio periodo e gestione quotidiana dello spazio pubblico, delle strade e delle aree che concorrono a vario titolo a definire il decoro dello spazio urbano e rurale. Il valore e l’identità della città e del territorio rurale si riconosce dalla qualità e dalla cura dello spazio lungo le strade principali e lungo i margini urbani. La cura della città però non può essere più e solo un’operazione di assistenza alla cittadinanza ma devono essere costruite regole per la gestione condivisa del bene pubblico e privato. Il valore immobiliare privato è maggiore se la qualità dello spazio pubblico è più alta, se le componenti ambientali e del paesaggio sono migliori, se la sicurezza e le dotazioni infrastrutturali sono di qualità. Per questo è necessario iniziare un percorso di adozione- adesione tra cittadinanza attiva e luoghi pubblici per avviare protocolli di intesa e strumenti che mettano in condizione la cittadinanza di gestire con l’amministrazione il bene pubblico. Proposta 1: RAZIONALIZZAZIONE DELLE SPESE E CATTURA DELLE RISORSE PUBBLICHE. Partendo da una buona conoscenza del tessuto economico della nostra comunità, per ridare nuovo slancio al territorio bisognerebbe prevedere: - attivazione di un programma di alienazioni immobili non utili all’amministrazione Comunale; - conciliazione delle cause in corso per un recupero di maggiore efficienza amministrativa, maggiore economia di gestione, ottimizzazione delle risorse umane ed economiche; - utilizzo di tutti gli strumenti giuridici a disposizione al fine di alleggerire e snellire il carico burocratico in capo alla Pubblica Amministrazione per ridare slancio alle attività economiche e sociali del territorio; - recupero di efficienza delle aziende dei servizi a partecipazione comunale (raccolta rifiuti, CADF, ecc..); - potenziamento del SUAP per snellire e accelerare le procedure favorendo gli investimenti sia pubblici che privati; - partecipazione attiva e dinamica del SUAP con servizio di tutoraggio agli investimenti a 360°; 22
- in una prospettiva di “ Amministrazione al servizio della propria Comunità “ si prevede il rafforzamento delle attività comunali volte alla ricerca di finanziamenti (bandi per enti pubblici e per privati). Proposta 2: ETICA – SOSTENIBILITA’ E RICERCA. - Favorire l’utilizzo di materiali innovativi per la realizzazione di opere pubbliche (ciclabili, marciapiedi ecc..), anche attraverso l’impiego di materiali di riciclo provenienti eventualmente dagli scarti delle lavorazioni agricole ed industriali; - nelle costruzioni incentivare l’utilizzo di materiali e tecnologie riferibili alla Bioedilizia. Proposta 3: GESTIONE CONSAPEVOLE. - maggiore cura e attenzione per la viabilità in generale, manutenzione in tempo reale e messa in sicurezza di tutto il tratto di SS 309 Romea che attraversa il nostro Comune; - manutenzione/sfalci erba e pulizia neve lungo le strade in convenzione con agricoltori; - compatibilmente con le risorse disponibili, maggiore attenzione e cura alle “Strade Bianche” di campagna anche con la sperimentazione di formule e materiali innovativi. Proposta 4: SICUREZZA. - Maggiore coordinamento delle forze dell’ordine, Polizia Municipale con fasce orarie rimodulate; - potenziamento della videosorveglianza. Proposta 5: RETI DIGITALI E TECNOLOGIE PER L’INFORMAZIONE. Completamento e potenziamento della rete digitale su tutto il territorio Mesolano. Proposta 6: SINERGIE E RETI PUBBLICO-PRIVATE PER IL DECORO URBANO E RURALE. - Sfalci del verde pubblico fatti in convenzione con agricoltori (divisi per aree); - squadra di 2/3 persone (piccole cooperative/associazioni di agricoltori) impegnate nella cura del Paesaggio, pulizia continua di boschi e pinete, ciclabili, semina di fiori autoctoni lungo i sentieri/strade di campagna e prati demaniali (cultura del bello!), raccolta prodotti del sottobosco (asparagina, more, funghi, aglio selvatico, tartufi) da distribuire a ristoratori locali; - utilizzare legna di potatura per creazione di pali per la segnaletica ciclabili, staccionate, zone di ristoro, ponticelli in legno su corsi d'acqua/zone umide/osservatori birdwatching, terrazze panoramiche, fascine per rinforzo arginature (potenziali filiere corte/indotto economico), legna da ardere per famiglie bisognose; - nuovo approccio sul tema degli stabili disabitati, fatiscenti e degradati all’interno dei centri abitati; - valorizzazione naturalistica dei Gorghi; - distribuzione di piante autoctone nelle scuole e nelle scuole materne. 23
Proposta 7: VALORIZZAZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI DI “RAPPRESENTANZA”. - Valorizzazione borgo storico: i visitatori che passando per la Romea vedono un castello e si fermano, immaginano di visitare un castello, con le decorazioni tipiche dell’epoca, carri in legno, botti, stanze di caccia, sale della musica, sale con Mobili dell'epoca!!! Un vero e proprio castello, residenza di caccia degli Estensi! Stessa cosa per il borgo esterno, strutture dell'epoca per dare un po' di atmosfera; - passeggiata in porfido sull’argine del Po nel centro abitato di Mesola, pulizia, potature, creazione punti luce, zone relax, panchine. ASSE 5 COESIONE, SALUTE E SANITA’ MESOLA TERRITORIO DI CONFINE – UNA RICCHEZZA – Coesione territoriale: trasformare la diversità in un punto di forza. Un cambiamento di prospettiva comporta un cambiamento di filosofia: occorre spazzare via stereotipi semplicistici tipo «urbano uguale produttività e rurale uguale svantaggio» così come l’idea che certe topografie siano inestricabilmente correlate a un PIL inferiore. La nostra società è attraversata da nuove forme d’insicurezza degli individui e da frammentazione delle comunità, causate da trasformazioni sociali, culturali, demografiche ed economiche. Mesola esprime oggi un crescente livello di vulnerabilità per una parte della popolazione, in particolare: - la crescente difficoltà da parte delle famiglie ad assolvere ai compiti (educativi, assistenziali, di recupero e integrazione sociale) che esplicitamente o implicitamente sono loro affidati e che hanno assolto in passato; - l’aumento delle persone, giovani e adulte, con carriere lavorative discontinue che vivono condizioni di insicurezza, precarietà, assenza di chiare prospettive personali e familiari; - la diffusione di situazioni di povertà relativa rappresentate dall’inadeguatezza del reddito disponibile rispetto al contesto di riferimento; - l’acuirsi della difficoltà delle persone a convivere con culture diverse - l’aggravio delle condizioni di alcune categorie tradizionalmente svantaggiate o emarginate. “SEMI DI COMUNITÀ”: Reagire a questa condizione, significa operare in maniera trasversale tra le diverse dimensioni degli aspetti legati al benessere della vita, sulla prevenzione e sulla cura, rimandando l’ospedalizzazione e cercando, ove possibile, una crescente capacità di generare longevità attiva e spirito di comunità. 24
Per questo si rende necessario oggi attivare proposte concrete in grado di passare da un sistema sanitario “orizzontale”, sempre più limitato nella qualità dei servizi e dei tempi di attesa, per incentivare la competizione tra servizio pubblico e privato ed innalzare la qualità complessiva dell’offerta ad unico beneficio della comunità Mesolana; nonché azioni multi- direzionali che siano in grado di cambiare la prospettiva attorno al tema più generale della qualità della vita. Le proposte: Proposta 1: RUOLO OSPEDALE DEL DELTA. Rimodulazione del ruolo e dei servizi dell’ospedale del Delta di Lagosanto. Proposta 2: INVESTIMENTI AL POLIAMBULATORIO DI MESOLA. In collaborazione con il privato stimolare investimenti per implementare le attività già esistenti e svolte presso il centro “Poliambulatorio di Mesola”. Stimolare significativi investimenti al fine di elevare il livello di qualità e la quantità dei servizi offerti in campo socio-sanitario e specialistico facendo leva sulla particolare posizione geografica di confine con il Veneto del Comune di Mesola. Utilizzo delle ex scuole di Ariano come struttura polifunzionale per infermieri “badanti” di comunità (problema della 3° età al domicilio in condizioni di non completa autosufficienza). Proposta 3: POTENZIAMENTO CASA ALBERGO. Ampliamento e potenziamento delle attività svolte dalla Struttura Casa Albergo di Bosco in favore della comunità - Infermiere di Comunità – “Badanti di Comunità”. Proposta 4: SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’. Considerato il quadro ed il trend demografico del nostro Comune, in una comunità matura e che vuole continuare ad esistere, bisogna incentivare le nascite attraverso azioni che prevedono il sostegno alla genitorialità (contributo per la fornitura di generi di prima necessità e beni di consumo, come ad esempio pannoloni, pappe, ecc..). Proposta 5: ATTIVITA’ AGGREGATIVA GIOVANILE. Valorizzazione e implementazione dell’attività aggregativa/associativa con particolare attenzione ai più giovani ed ai ragazzi in fasi più critiche del percorso di vita come l’adolescenza. Su questi temi prevediamo un ruolo importante per le parrocchie, per gli Scout, e per le associazioni già ben strutturate. Dovrà essere potenziato l’utilizzo dell’oratorio pomeridiano, dovranno essere rafforzate le azioni legate alla pratica degli sport amatoriali e dilettantistici. 25
Proposta 6: EVOLUZIONE DEL “BANCO ALIMENTARE”. Evoluzione del “Banco alimentare” implementazione e diversa organizzazione, mediante una lettura attenta del bisogno di sostegno ai meno abbienti. Proposta 7: LA “BANCA DELLE ORE”. Attraverso forme di collaborazione volontaria tra il Comune e le maggiori aziende produttive del territorio si vorrebbe creare la “Banca delle Ore” per attivare risorse destinate ad alimentare un fondo di solidarietà da destinare interamente ad interventi di carattere sociale nella nostra comunità. Proposta 8: RIMBORSO SPESE MEDICHE AI PENSIONATI. Tutti i titolari di pensione con un reddito massimo imponibile di € 10.000 (diecimila) che hanno sostenuto spese mediche dichiarate nei modelli 730, UNICO o riepilogate congiuntamente al C.U. possono presentare copia delle suddette dichiarazioni o del C.U. (con atti probanti) presso i competenti uffici comunali. Agli stessi indipendentemente dal rimborso statale, verrà riconosciuto dal Comune un ulteriore contributo del 20% sulle somme eccedenti la franchigia statale (€ 129,11). 26
Puoi anche leggere