UN SINDACATO IMPEGNATO PER UN RUOLO AUTOREVOLE DEI VETERINARI PUBBLICI NEL SSN - 1978-2018 40 anni di SSN

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UN SINDACATO IMPEGNATO PER UN RUOLO AUTOREVOLE DEI VETERINARI PUBBLICI NEL SSN - 1978-2018 40 anni di SSN
50° Congresso Nazionale S.I.Ve.M.P

                                          1978-2018 40 anni di SSN

                                         UN SINDACATO IMPEGNATO
                                         PER UN RUOLO AUTOREVOLE
                                          DEI VETERINARI PUBBLICI
                                                  NEL SSN
                                         dalle problematiche del contingente
                                              alla proiezione strategica
2   Numero 3/2018
UN SINDACATO IMPEGNATO PER UN RUOLO AUTOREVOLE DEI VETERINARI PUBBLICI NEL SSN - 1978-2018 40 anni di SSN
Relazione del
Segretario Nazionale
     I
         l titolo che abbiamo scelto è un po’ lungo, ma la lun-
         ghezza indica una tensione morale, un interesse vivo
         sulla storia e sul futuro del SSN, e l’importanza storica
     che riveste questo 50° Congresso.
     Il 50° Congresso nazionale del SIVeMP, oltre a rappresen-
     tare una grande occasione per ricordare la lunga storia
     della nostra organizzazione, ha il compito di documentare
     l’evoluzione della Sanità pubblica veterinaria nei 40 anni
     di vita del SSN, nato con la Legge 833 del 1978.
     L’occasione, però, oltre ad essere “storica” – e celebrativa
     – deve essere anche orientata a definire nuove linee di svi-
     luppo e di evoluzione della nostra professione nell’ambito
     di un Servizio sanitario nazionale che, non tradendo i suoi
     valori fondanti, sappia resistere alle necessità e alle sfide
     del futuro.
     Per affrontare il cambiamento necessario e ineludibile che
     si appresta, e per programmare un ricambio e un poten-
     ziamento della nostra organizzazione, abbiamo ritenuto
     opportuno porre una maggiore attenzione sui temi gene-
     rali della sostenibilità del SSN, della sua articolazione ter-
     ritoriale in una fase di autonomia delle Regioni sempre
     più invocata, sui temi della programmazione dell’accesso
     al lavoro, del rapporto tra formazione e lavoro, del lavoro
     precario e con esso della persistenza del clientelismo politi-
     co nella Sanità, delle aspettative dei giovani, della prospet-
     tiva di molti che andranno presto in pensione e del futuro
     della professione del medico veterinario al servizio di una
     società sana e serena.
     In questo Congresso apriremo tavoli di discussione per
     creare le condizioni che facciano emergere consapevolezze
     e motivazioni in una generazione di professionisti maturi e
     di nuovi sindacalisti.
     Non viene naturale in un periodo di grande disimpegno e
     crisi dei valori della rappresentanza politica – ormai su-
     bornata dalla intermediazione mediatica – dedicarsi attiva-
     mente alle vicende della Veterinaria pubblica e del sistema
     di welfare del nostro Paese.
     Men che meno tra i professionisti lo è intestarsi la respon-
     sabilità di far vivere il SSN secondo i principi di universa-
     lità, equità e solidarietà che ne hanno segnato la nascita e
     che ne dovranno caratterizzare la funzioni future se vor-
     remo lasciare a chi vivrà in questo Paese un patrimonio
     di giustizia sociale imprescindibile: l’uguaglianza di fronte
     alla malattia e ai rischi per la salute.

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UN SINDACATO IMPEGNATO PER UN RUOLO AUTOREVOLE DEI VETERINARI PUBBLICI NEL SSN - 1978-2018 40 anni di SSN
RELAZIONE DEL SEGRETARIO NAZIONALE

La nostra generazione di dirigenti sindacali e di classe diri-    Scuole di Veterinaria, degli IZS, e della SIMeVeP, la nostra
gente professionale ha realizzato molti obiettivi, ora ancora     Società scientifica, per riorganizzare i servizi veterinari degli
li difende, ma con il rischio di connotare la sua azione in       Assessorati regionali, per migliorare l’articolazione funzio-
forma rituale, senza una vera anima, con poca passione, con       nale del modello organizzativo dipartimentale veterinario
poca speranza.                                                    in ogni ASL, per innovare il processo formativo e di specia-
Forse stiamo pian piano perdendo il contatto con la realtà        lizzazione dei veterinari che dovranno entrare in servizio
che è oggi incarnata da giovani che nutrono altre sensibilità     nel SSN nei prossimi anni.
e nuove passioni, ma questi giovani sono spesso disorien-         Sono passati due anni e al nostro appello non ha risposto
tati.                                                             nessuno. Ci è stato offerto il rituale confronto con soggetti
Per lasciare un segno, più o meno storico poco importa,           istituzionali che, però, non hanno realmente intenzione di
ma soprattutto per non accettare un declino della nostra          affrontare un progetto di rilancio, non hanno un mandato
professione e del SSN nel suo complesso, occorre avviare          politico per assumere una qualsiasi iniziativa, e talvolta, te-
un cambiamento, un progetto di innovazione che sappia ri-         mendo gli effetti dirompenti sugli equilibri statici generata
spondere a quella che in precedenti congressi avevo chiama-       dalla della messa in discussione di posizioni autoreferenzia-
to “la nuova transizione”. Occorre richiamare le migliori         li, hanno ancora una volta invischiato ogni iniziativa.
energie e le idee più fresche intorno ai valori che ancora        I veterinari pubblici – non diversamente dai colleghi medici
oggi hanno basi solide e condivise e riflettere, proporre, di-    – stanno attraversando da alcuni anni una profonda crisi
scutere, trovare nuove vie e nuovi leader.                        professionale.
Mi hanno insegnato che: «Dopo un raccolto ne viene sem-           Le cause sono molteplici: una perdita del senso del proprio
pre un altro».                                                    ruolo, un sempre minore riconoscimento sociale, una com-
Ma anche che non basta aspettare il giro delle stagioni.          petizione sempre più accesa con professioni arrembanti,
Occorre preparare il terreno e cominciare a seminare.             nessuna gratificazione dall’utenza che ci percepisce come
Per questo tutti i vostri contributi a questo Congresso sa-       controllori e vessatori senza comprendere che molti successi
ranno preziosi per sviluppare una prospettiva capace di           commerciali si basano su precisi percorsi di adeguamento
muovere entusiasmi e che non ci faccia attardare solo sul         ai requisiti sanitari che i veterinari hanno progettato per
contingente.                                                      le aziende, un turn over fermo da 15 anni che ha aumen-
                                                                  tato i carichi di lavoro, e ha impedito l’iniezione di risorse
Dove eravamo rimasti?                                             fresche, ha indotto dinamiche di assestamento di un corpo
                                                                  professionale che sta invecchiando senza stimoli e senza
Nel nostro Congresso di Bergamo, nel 2016, ci eravamo             prospettive.
dati l’impegno di «creare le condizioni di un cambiamento         In qualche caso ci siamo avvitati in discussioni logore e ste-
che ci veda protagonisti della prevenzione, della sanità pub-     rili. E lo sappiamo riconoscere.
blica e del SSN».                                                 Ma non abbiamo mai avuto esortazioni a rompere gli sche-
Le nostre tesi partivano dalla denuncia di evidenti fattori       mi per affermare con maggiore protagonismo e autonomia
di crisi. Abbiamo dimostrato che la tutela della salute at-       intellettuale una professione che in pratica viene relegata a
traverso la prevenzione primaria non è più uguale per tutti       un ruolo di rappresentanza istituzionale e per questo soffre
a causa di arretratezze di alcune aree del Paese e per la pre-    dei limiti tipici delle funzioni pubbliche, più di quanto già
senza di forze oscure che limitano la legalità e impediscono      non soffrano di lacci e laccioli i medici ospedalieri.
un efficace funzione di rimozione dei rischi.                     In verità, ci è stato più spesso chiesto di «non rompere gli
Abbiamo evidenziato che i pilastri del welfare rischiano di       schemi», per non mettere in discussione una catena di co-
non essere più disponibili nel giro di pochi anni per milioni     mando, per non offrire alla pubblica opinione le incoerenze
di italiani, tanto da chiederci se il Servizio sanitario nazio-   del sistema e le nostre debolezze, e per non evidenziare le
nale, riconosciuto solo pochi anni fa come il migliore del        nostre spaccature interne ai non pochi competitor.
mondo, esista ancora.                                             Questo, però, non ha dato i frutti attesi, e se e spesso ha
Abbiamo contestato le soluzioni emergenziali che si sono          favorito il quieto vivere e un certo “comfort” certamente
susseguite senza strategia. Abbiamo posto sotto verifica la       non ha determinato una crescita dei saperi critici e delle le-
soluzione delle macroaziende sanitarie indicandone i punti        adership di cui oggi, guardando alle personalità del passato,
deboli e la necessità di ripristinare il «governo di prossimità   ci accorgiamo di avere grande bisogno.
dei processi», ma le aziende si strutturano in funzione di        Il cambiamento che vagheggiamo a volte è solo una coper-
un ipotetico risparmio e delle sempre presenti pressioni lo-      tura. L’innovazione negata in realtà è spesso un alibi per
calistiche, senza alcuno studio sociologico dei bisogni e del     non schiodarci da una situazione avvilente, ma pur sempre
modo più efficiente per interpretarli e soddisfarli.              stabile e poco impegnativa.
In quel Congresso del 2016, esprimemmo una mozione di             Ma il cambiamento è indispensabile per sopravvivere in un
richiamo all’unità progettuale nei confronti dei Ministeri        sistema sanitario pubblico che si avvita su se stesso e non
della Salute e dell’Università, delle Regioni, delle Facoltà e    evolve.

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Chi desidera cambiamento lo persegue attivamente. Non            Le soluzioni per il domani si trovano soprattutto
sempre lo realizza, ma chi lo realizza sicuramente si è dato     sul piano professionale
da fare. Non ci sono pasti gratis.
Soprattutto dobbiamo ammettere che non dobbiamo pen-             Il lavoro del medico veterinario pubblico non può essere
sare di trovare soluzioni buone per il futuro lavorando solo     meno importante di quanto lo è la Medicina veterinaria
sul piano organizzativo o normativo.                             pubblica.
Il D.lgs. 502/92 lo abbiamo modificato almeno 4 volte per        E la Medicina veterinaria, pubblica e privata, ha un enorme
dare sempre maggior autonomia ai servizi veterinari delle        riconoscimento in tutte le politiche internazionali.
ASL, ma i risultati sperati per la sanità veterinaria sono ve-   La nostra professione sta cambiando rapidamente con il
nuti solo in alcune Regioni e rischiano ogni anno di vederli     mutare delle condizioni socio economiche, o delle nuove
azzerati, mentre in altre Regioni tutto è regredito nella più    abitudini alimentari, con la nuova sensibilità animalista,
generale indifferenza.                                           con i nuovi squilibri climatici, con le nuove opportunità

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RELAZIONE DEL SEGRETARIO NAZIONALE

commerciali e le nuove materie prime per le filiere, con le         qui dopo anni di attacchi violenti e di delegittimazione con-
nuove criticità che vanno dall’impatto ambientale degli al-         tinua è miracoloso. Essere ancora rappresentativi ed essere
levamenti intensivi al problema della AMR, all’importazio-          addirittura un punto di riferimento dopo dieci anni di as-
ne di specie esotiche e alla migrazione di quelle selvatiche,       senza di un contratto di lavoro è incredibile.
al bioterrorismo e alla diffusione di patologie animali come        Ma non ci illudiamo sia passata la nottata solo perché un
strumento di guerra fredda, dal benessere animale alla sicu-        contratto sta bollendo in pentola.
rezza alimentare.                                                   Fare sindacato oggi vuole dire per prima cosa sostenere nel
Il lavoro dei veterinari pubblici di domani non si trova nelle      tempo un dialogo costante, impegnativo, mai rinunciatario,
gazzette ufficiali di oggi.                                         per fronteggiare la parte che governa (locale, regionale o
Si trova nella letteratura scientifica, su Internet, nei rapporti   nazionale) senza debolezze o infingimenti, per costruire in-
degli organismi internazionali, nella ricerca, nei bisogni de-      tese e arginare le derive del potere che dilaga ogni volta che
gli stakeholder economici e di quelli sociali.                      non trova ostacoli.
                                                                    Fare sindacato significa oggi soprattutto non aspettarsi so-
Il lavoro è il motore del nostro cambiamento                        luzioni indovinate ai nostri problemi, ma anzi vigilare per
                                                                    prevenire gli errori frequenti che lamentiamo e che spesso
Riprogettarlo individuando precisi obiettivi strategici è una       dipendono dal fatto che i decisori si avvalgono di esperti
sfida possibile. Non saremo esortati a farlo da direttori ge-       incompetenti sulle nostre competenze, di tecnici che non ci
nerali che misurano le loro strategie con la bilancia delle         conoscono, che ci valutano in modo distratto, insensibile,
relazioni di potere o con l’orologio biologico della durata         autoritario e pregiudiziale.
dei loro incarichi.                                                 Tocca a noi costruire una dialettica franca, portata an-
Non ce lo chiederanno le amministrazioni regionali, le quali        che allo scontro se occorre, in modo che per ognuno sia
– anche se si ergono a stati autonomi – non hanno tecno-            chiaro che la comunità e i luoghi del lavoro in cui si vive,
strutture e personale politico in grado di comprendere la           in cui noi vogliamo vivere, sono gli spazi dei diritti e
complessità del nostro ruolo di mediazione e controllo di           dei doveri reciproci, cioè una comunità democratica in
una dinamica delicata e complessa in cui convergono inte-           cui si collabora per trovare i modi per realizzare il bene
ressi industriali e esigenze delle microimprese, problemi di        comune.
salute pubblica e flussi commerciali internazionali, sensibi-       Se si assottiglia lo spazio del confronto e della partecipazio-
lità animaliste e necessità di preservare le microfiliere dei       ne in ossequio all’efficienza e al decisionismo, si riduce la
territori rurali, concreti rischi per la salute globale e oppor-    democrazia, si umiliano le professionalità e le esperienze e
tunità di ridurre enormemente la spesa sanitaria.                   si commettono errori che dureranno nel tempo.
I livelli essenziali di garanzia per i cittadini e per le im-       Il primo compito del sindacato, naturalmente, è quello di
prese, il benessere animale, la salute dell’ambiente rurale         salvaguardare la propria dialettica interna. Il che oggi non
e della fauna selvatica, la salute delle popolazioni animali        è più così ovvio. Lo spazio del confronto oggi soffre di una
e dei consumatori dipendono dalla professionalità di noi            forte disaffezione alla partecipazione e al coinvolgimento e
veterinari, non dai direttori generali che devono quadrare          di non poco fatalismo.
i conti, dai dirigenti regionali che devono dare sfogo alla         Ma se si vuole ridurre lo spazio occupato da una concezio-
follia organizzativa o dagli assessori alla Sanità che devono       ne tecnocratica della politica sanitaria, ridotta a governan-
badare ai conti e al consenso politico, a volte anche con           ce, mera amministrazione, subordinata all’economia e vo-
politiche clientelari, più che alla soddisfazione di reali bi-      tata al soluzionismo di stampo darwinista, è indispensabile
sogni di salute.                                                    elaborare teorie politiche.
Chi cerca di mantenere all’infinito il vecchio modello e il         Vi sarete accorti che spesso non importa che non ci siano
suo comfort – personale o politico – può solo sperare che           giustizia, razionalità, uguaglianza, solidarietà nel sistema
duri, ma si vedrà togliere autonomia e rispetto. Questo vale        sanitario pubblico; ciò che importa, invece, è l’economicità
per noi, per i medici degli ospedali, per gli assessori alla        dell’amministrazione.
Sanità, per i politici che ci ripetono anno dopo anno, come         Non meno grave e speculare è il pericolo che viene dal po-
un disco rotto, che il SSN è nel ventricolo più profondo del        pulismo, quella reazione apparentemente anti-tecnocrati-
loro cuore.                                                         ca, in grado di raccogliere malessere e frustrazione degli
Per quanto ci riguarda faremo bene a ricordare che, prima           elettori esclusi dalla politica per farne combustibile della
del sindacato, sono le nostre competenze e la nostra cul-           delegittimazione globale di tutti i ruoli, di tutti i livelli di
tura che ci danno libertà di azione professionale e rispetto        responsabilità e di tutte le professioni.
sociale.                                                            Dunque, anzitutto occorre una azione politica che guardi ai
                                                                    fini, parli di ideali, mobiliti in nome della speranza contro la
Una nuova narrazione                                                paura, della scienza contro la diceria, della realtà oggettiva
                                                                    contro la manipolazione, del valore dei professionisti – che
Fare sindacato non è mai stato così difficile. Essere ancora        sembrano non avere più cittadinanza nel contesto della tu-

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tela della salute – contro la forza ottusa delle aggregazioni       potenti acceleratori dell’uguaglianza sociale e del miglio-
spontanee che oggi possono determinare in modo referen-             ramento del benessere complessivo delle nostre società.
dario le scelte strategiche sulla sanità e sui suoi professio-      Non a caso l’Organizzazione mondiale (OMS) della sani-
nisti.                                                              tà incoraggia incessantemente i singoli Paesi a sviluppare
                                                                    sistemi di finanziamento della Sanità capaci di istituire o
Lo scontro mediatico oggi insegna                                   salvaguardare una copertura universale, in grado di con-
che le parole contano più dei fatti                                 sentire alle persone di avere prevenzione primaria e di acce-
                                                                    dere ai servizi di cui hanno bisogno senza incorrere in gravi
Se è vero che i fatti hanno la testa dura e prima poi di-           problemi economici e senza rischiare conseguenze finanzia-
ventano incontestabili, le parole d’ordine – anche le più           rie disastrose.
stolte – hanno il vantaggio della leggerezza, della como-           Il Direttore generale dell’OMS ha affermato che «il paga-
dità di essere urlate oggi e dismesse domani, come un               mento diretto delle prestazioni sanitarie costituisce il più
cappello che si può comodamente cambiare ogni giorno,               grande ostacolo all’accesso alle cure» tanto che, a livello
senza fatica, senza memoria e soprattutto senza respon-             globale, «più di un miliardo di persone non ha potuto ricor-
sabilità.                                                           rere alle cure necessarie a causa del loro costo eccessivo».
Per questo alle professioni sanitarie occorre ricominciare          D’altra parte, «esistono abbondanti prove che la costituzio-
da una narrazione nuova, aggressiva se occorre, ma seria,           ne di fondi finanziati da contributi prepagati è la base più
attendibile, basata su evidenze, comprensibile e non auto-          equa ed efficiente per aumentare la copertura della popola-
referenziale.                                                       zione. Con tale meccanismo il ricco sovvenziona il povero
Occorre evitare la via della chiusura ora in voga, che non è        e il sano sovvenziona il malato. L’esperienza dimostra che
solo chiusura dei confini nazionali, ma anche chiusura in se        tale approccio funziona meglio quando il sistema coinvolge
stessi dei diversi mondi vitali.                                    una larga quantità di popolazione, con la costituzione di
Il ripiegamento su di sé e l’autocommiserazione portano a           un pool di risorse in grado di coprire le spese sanitarie di
una progressiva atrofia della forza dialettica e della vis de-      tutti».
mocratica, sino a far accettare una progressiva marginaliz-         Dal punto di vista strettamente economico, il dibattito sulla
zazione che ci consegna nelle mani di apprendisti stregoni          sostenibilità del SSN è affrontato normalmente con riguar-
o a poteri che ci rendono di fatto servi.                           do alla compatibilità della dinamica della spesa sanitaria
Una narrazione alternativa deve certamente denunciare i             pubblica rispetto agli obiettivi di finanza pubblica, definiti
programmi non dichiarati o malcelati di rendere ineffi-             anche a livello europeo.
ciente il SSN per sostituirlo con assicurazioni e sanità pri-       L’analisi è normalmente svolta con un orizzonte temporale
vata a pagamento per chi potrà pagare. Una sanità ottusa            di medio-lungo periodo sulla base di modelli previsionali
che chiederà alla prevenzione di costare poco e di non              che tengono conto di parametri soprattutto demografici e
intralciare più di tanto chi deve fare i suoi affari. Come          dell’andamento del costo di nuove tecnologie e farmaci.
sempre privatizzando gli utili e socializzando le perdite o         Si tratta di una analisi della sostenibilità circoscritta agli
i danni.                                                            aspetti di finanza pubblica.
                                                                    Il sistema non può però rischiare di essere reso sostenibile
La sostenibilità e il finanziamento del SSN                         dal punto di vista delle finanze pubbliche a prescindere da
                                                                    ogni considerazione circa i possibili effetti sui bilanci delle
Da parecchi anni il dibattito sulla sostenibilità del Servizio     famiglie (per le spese sopportate direttamente dai cittadini),
sanitario nazionale è al centro dell’attenzione di istituzioni,    sulle persone a rischio di povertà (per i costi delle cure, ele-
enti di ricerca, industria, parti sociali e politica.               vati e imprevedibili), sulle condizioni di salute della popo-
L’acuirsi dell’attenzione è legato alle difficoltà della finanza   lazione (per il mancato o ritardato accesso a servizi sanitari
pubblica, difficoltà che sembrano mettere in dubbio la ca-         o a piani di prevenzione tempestivi ed efficaci).
pacità del nostro Paese di preservare un sistema destinato a       Con ciò verrebbe peraltro contraddetto quanto l’UE af-
svolgere un ruolo sempre più rilevante in termini di risorse       ferma circa la «centralità della salute in tutte le politiche»
assorbite allo scopo di offrire risultati soddisfacenti e al        (agricole, industriali, del lavoro, dei trasporti, energetiche,
passo con le innovazioni tecnico scientifiche offerte dalla         abitative, dell’istruzione, alimentari, dello sport e tempo li-
ricerca per il miglioramento dello stato di salute della po-        bero).
polazione, anche in relazione alle sensibilità emergenti nella      Occorre fare riferimento al profilo economico in senso
società.                                                            ampio (con riguardo al contributo del settore sanitario
La crisi economica ha messo a dura prova e in discus-               alla crescita, all’occupazione, al progresso scientifico, allo
sione il “valore residuo” del Servizio sanitario nazionale          sviluppo economico e, al contempo, al contributo degli
universale, solidale e globale, proprio in un momento in            altri settori alla tutela della salute – trasporti, industria,
cui la letteratura scientifica e gli organismi internazionali       comparto agro-zootecnico-alimentare, istruzione etc.), al
indicano le coperture universalistiche come uno dei più            profilo ambientale (ovvero al rapporto tra evoluzione del

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RELAZIONE DEL SEGRETARIO NAZIONALE

settore sanitario ed ecosistemi nei quali l’uomo vive e che        si non compaiono, cosa difficilissima da far comprendere
condivide con le popolazioni animali), al profilo cultura-         anche ai politici più accorti, ci siamo trovati sempre più
le-politico (le conoscenze e il sistema di valori che sorreg-      spesso, spaesati e avviliti, a inseguire il lavoro dei NAS
gono le scelte degli individui e della collettività rispetto      perché ciò che fa notizia oggi non è la prevenzione, ma la
ai temi della salute), al profilo sociale (ovvero ai fattori       repressione.
che contribuiscono a migliorare il benessere complessivo           E così abbiamo pian piano dismesso lo spirito scientifico
di una collettività: dalla qualità della vita al rispetto dei    della nostra professione.
diritti umani, dall’uguaglianza sociale alle libertà indivi-      Se sappiamo quali modesti risparmi possono essere stati
duali, dalla coesione territoriale alla sicurezza delle comu-      conseguiti penalizzando la prevenzione, non conosciamo
nità), al profilo intergenerazionale (con riguardo al tipo di     per il momento i danni che potremmo dover subire in futu-
tutela della salute che l’attuale generazione di contempo-         ro. La prevenzione infatti: così come manifesta nel medio
ranei ritiene di voler lasciare in eredità alle future genera-    periodo i suoi benefici, altrettanto manifesta nel medio lun-
zione e alle solide basi su cui costruirlo).                       go periodo le carenze che vanno a ridurre progressivamente
Se è vero che il Servizio sanitario nazionale deve concorrere     la porta degli interventi e delle tutele.
al miglioramento dello stato di salute degli individui e delle
collettività, dovranno essere i bisogni di salute epidemiolo-     Sorge, poi, il dubbio che qualcuno giochi la
gicamente rilevati alla base della programmazione sanitaria,       partita della sostenibilità con carte truccate
da cui derivano modelli organizzativi idonei alla realizzazio-
ne degli obiettivi, non un determinato volume di spesa.            Da quando il Fondo sanitario nazionale contiene indistinti
I servizi non possono essere modellati solo sulla disponibi-       sia il finanziamento dei Livelli essenziali di assistenza sia
lità contingente di risorse.                                      la spesa per gli stipendi del personale, capita di sentir dire
L’ottica della sostenibilità della spesa è in ogni caso da af-   che i risparmi sul personale sono serviti per far quadrare
frontare con riguardo ai livelli e alla dinamica, passata e        i bilanci della spesa farmaceutica, delle cure, delle nuove
programmatica, della spesa sanitaria pubblica, in partico-         tecnologie, e di tutto ciò che dovremmo salutare come una
lare alla luce delle recenti manovre di finanza pubblica che       conquista per la salute della popolazione tutta e porlo a
hanno previsto tagli consistenti ai fondi per il Servizio sa-      carico della fiscalità generale.
nitario nazionale.                                                 In pratica, invece, lo Stato che consente agli evasori di farla
Con riguardo alla spesa sanitaria, a fronte di una spesa to-       franca e non ha sufficienti rimesse fiscali per finanziare le
tale nettamente inferiore a quella dei Paesi con livello di        cure, per far quadrare il bilancio della sanità impiega quote
sviluppo simile al nostro negli ultimi anni la spesa pubblica      degli stipendi del personale andato in pensione, che non
si è mantenuta su livelli sostanzialmente stabili in valori no-   viene rimpiazzato facendo aumentare così notevolmente le
minali, intorno ai 110-113 miliardi di euro, con conseguen-        quote di lavoro del personale residuo.
ti importanti ricadute positive in termini di risanamento          Ne abbiamo le prove tangibili. Nel conto annuale dello Sta-
dei conti pubblici, ma anche con rilevanti ricadute negative       to si evidenzia un risparmio sulla spesa per il personale di
in termini di servizi erogati alle persone più fragili (soprat-   circa mezzo miliardo l’anno dal 2010 ad oggi.
tutto sul socio-sanitario) e nel settore della prevenzione         Questo modo di dare sostenibilità al SSN non ci piace! E
primaria, limitata a un ruolo di controllo della situazione        deve finire!
esistente e non più all’analisi di elementi predittivi e alla      E oggi soprattutto ci indigna!
rimozione dei rischi per la salute.                                Ci indigna perché, mentre questo Governo (come i preceden-
In tutta la sanità le restrizioni imposte sono tali da ribaltare   ti) non trova le risorse necessarie alla sanità e al nostro con-
di fatto la questione della sostenibilità.                        tratto (per riconoscerci dopo nove anni – né più né meno –
Il problema è la sostenibilità (la sopravvivenza) del sistema    gli stessi aumenti riservati agli altri contratti già sottoscritti),
di tutela della salute (a fronte di restrizioni così rilevanti)   questo stesso Governo “del cambiamento” offre l’ennesimo
e non la sostenibilità della spesa (a fronte delle difficoltà    condono a quella moltitudine di evasori italiani che sfaccia-
della finanza pubblica)!                                           tamente hanno rubato allo Stato e alla Sanità.
I servizi più frequentemente ridimensionati nelle diverse         E la beffa ulteriore, che non dovrebbe bruciare solo a noi
Regioni, soprattutto in quelle sottoposte a piani di rientro,      ma a tutti gli italiani onesti, è che molti di questi evasori,
sono quelli della prevenzione primaria.                            con dichiarazioni infedeli quanto infime, hanno potuto an-
Questo perché la domanda di prevenzione è una doman-               che ottenere cure gratis dal SSN perché esenti ticket.
da prevalentemente istituzionale, e l’istituzione (nel suo         La politica non può essere solo consenso, altrimenti si do-
senso più generale) attribuisce priorità ai servizi che gene-      vrà ufficialmente andare a patti con mafia, ‘ndrangheta e
rano una domanda immediata tra il cittadino e l’azienda            camorra.
sanitaria.                                                         La politica è anche esempio e lezione pedagogica.
In una crescente disattenzione verso i risultati della pre-        Il messaggio forte oggi è semplice. Se puoi rubare allo Stato
venzione primaria che si misurano in quanti eventi danno-          fallo.

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Una pubblica amministrazione che consente o addirittura           andare oltre al finanziamento minimo di sopravvivenza che
incentiva l’evasone fiscale come può perseguire con serietà       di fatto determina la regressione continua che riscontriamo
l’evasione dal lavoro, l’inefficienza, la malafede dei pubblici   nei fatti quotidiani.
dipendenti?                                                       Ma non sarà qualcosa in più oltre il “miliardo ballerino” a
Tutto questo non ci piace.                                        mettere la Sanità in sicurezza.
Non è questo il modello di Paese che vogliamo.                    Se la coperta è troppo piccola oggi e la domanda di salute
E non serve a nulla dire «prima gli italiani» se questo Paese     cresce anno dopo anno, allora la Sanità da una parte si co-
è sempre considerato il primo in classifica per i suoi livelli    pre e dall’altra si scopre.
di corruzione.                                                    Dovremmo allargare la coperta e per farlo la Sanità do-
                                                                  vrebbe sforzarsi di andare oltre la benevolenza del governo
Il finanziamento non basterà mai                                  di turno e mostrare di avere anche un proprio innegabile
se non si collega a un progetto                                   valore finanziario.
                                                                  Senza un “progetto” tutto quello che chiedono le Regioni e
Il SSN è tributario del Ministero dell’Economia e delle Fi-       la Ministra della Salute, resta, agli occhi del MEF e di tutte
nanze che dovrebbe saper prelevare il necessario per far          le istituzioni economiche, un maledetto incremento di spesa
funzionare la cosa pubblica, ma si sa che il MEF non è ca-        pubblica, specie adesso che, per mantenere le promesse fatte
pace a far entrare risorse perché ha il difetto di essere inef-   agli italiani, i soldi che servono sono parecchi, e il Tesoro
ficiente nella individuazione degli evasori nella captazione      non li ha e deve chiederli a prestito a mercati poco disponi-
delle tasse.                                                      bili a imbarcarsi nel rischio Italia.
Però il MEF è efficientissimo nel controllare la spesa pub-       Per questi motivi si comincia a dire – e dovremmo comin-
blica in sanità, tanto è vero che sono anni di definanziamen-     ciare a ragionarci sul serio – che ci vorrebbe una “quarta
to, e dal 2010 ad oggi, solo con la diminuzione del 10%           riforma”.
del personale lo Stato e le Regioni hanno sono risparmiato        Certamente la Sanità italiana potrebbe costare meno di ciò
circa 5 miliardi di euro.                                         che costa se smettesse il ruolo di ammortizzatore sociale di
In sostanza da una parte si definiscono i LEA, si fa una of-      certi territori e se perseguisse obiettivi di efficienza in tutti i
ferta di servizio ai cittadini e poi non la si onora.             comparti di spesa non solo nella dirigenza e nei livelli delle
I cittadini si rivolgono alla sanità privata perché la salute     ASL.
dei singoli non segue lo sviluppo di piani quinquennali, ma       Trovare il “miliardo ballerino”, a sistema invariante, è me-
ha urgenze immediate.                                             glio di niente, ma alla fine, a bilancio, la sanità resta un
Si riduce il numero dei medici e dei sanitari in genere e il      costo difficile da finanziare.
risultato è l’allungamento delle liste d’attesa: i cittadini si
rivolgono alla sanità privata.                                    Le autonomie regionali in Sanità
Per lavorare nelle strutture del SSN i medici, i veterinari e     aumenteranno le disuguaglianze
i sanitari devono possedere una specializzazione. Mancano
migliaia di specialisti di diverse discipline. L’Università non   In questo scenario si innesta in questi mesi la richiesta di
si dedica da anni a un’analisi dei fabbisogni e della doman-      autonomia delle Regioni.
da nel mercato del lavoro del suo prodotto, i laureati, che       Per cominciare cerchiamo di capire questo disegno che si in-
nel caso dei sanitari devono essere specializzati.                serisce in un movimento autonomista in tema di sanità pub-
In sintesi, l’università produce laureati, ma non li fa spe-      blica (gli accordi stipulati tra lo Stato e quattro Regioni) e
cializzare perché non mette a disposizione i posti nei corsi.     che trova spazio in questa sorta di “sovranismo regionale”.
Perché? Domandiamocelo. Non sarà che tutti i medici non           Il primo effetto che si può immaginare, e che ci tocca diret-
specializzati – che non possono lavorare nel SSN – invece         tamente, è la frantumazione del contratto nazionale. Avre-
possono lavorare senza problemi nella sanità privata (con         mo trattamenti e regole differenti a seconda delle fantasie
stipendi molto più bassi) per erogare le prestazioni che il       regionali e si creeranno di fatto orrende gabbie salariali.
SSN non può offrire per mancanza di specialisti?                  Si prefigura un quadro molto problematico per la difesa
Un malato quando ha urgenza di una prestazione non aspet-         dell’ultimo tessuto connettivo del SSN.
ta 6-12 mesi per averla da uno specialista certificato, ma        E poi si prefigurano tempi duri per difendere i lavoratori. È,
spera di ottenerla quanto prima da chiunque gliela offra.         infatti, molto più semplice imporre condizioni stringenti a
Sia ben chiaro che non si tratta di scegliere tra politiche di    1.000 dirigenti piuttosto che a 100.000. È molto più facile
destra o di sinistra.                                             piegare il sindacato laddove il datore di lavoro del sindaca-
Oggi è evidente che la cultura politica di destra è più sincro-   lista è anche la sua diretta controparte in ogni materia di
nizzata col popolo e più attuale di quella di sinistra, rimasta   contrattazione.
avvinghiata, almeno in Italia, a persone e concetti – anche       Naturalmente il problema delle disuguaglianze riguarda
nobili – ma di decenni fa.                                        anche i Livelli essenziali di assistenza che potranno essere
La Sanità ha bisogno davvero di essere rifinanziata, cioè di      diversi senza più rispettare il principio di universalità del

                                                                                                     Numero 3/2018                 9
RELAZIONE DEL SEGRETARIO NAZIONALE

diritto alla tutela della salute e di uguaglianza nell’accesso   per la salute dei consumatori, non la burocrazia dei fun-
alle prestazioni e alla prevenzione collettiva.                  zionari regionali che ci identificano ancora come i docili
                                                                 veterinari ufficiali del secolo scorso.
La “Quarta rivoluzione industriale”                              Noi non intendiamo migrare nei ruoli del Ministero del-
                                                                 le politiche agricole e alimentari, ma non fateci morire
La Sanità galleggia in un mare stagnante e nel contempo,         nei sottoscala di una sanità pubblica passiva e oramai
invece, il mondo del lavoro evolve rapidamente.                  anacronistica.
Dalla ricerca The future of the jobs presentata al World
economic forum è emerso che, nei prossimi anni, fattori          Le autonomie, i rischi, i costi, i risparmi
tecnologici e demografici influenzeranno profondamente           sulla prevenzione veterinaria
l’evoluzione del lavoro.
Alcuni, come la tecnologia del cloud, la robotizzazione          Dalla Sars all’aviaria, dalla mucca pazza all’influenza
e la flessibilizzazione del lavoro, stanno influenzando le       suina, il 75% degli agenti infettivi “emergenti o riemer-
dinamiche già adesso e lo faranno ancora di più nei pros-        genti” che minacciano la salute dell’uomo derivano da
simi anni.                                                       animali.
L’effetto sarà la creazione di nuovi posti di lavoro, ma         Per questo la salute degli uni ha conseguenze importanti
contemporaneamente ne spariranno altri con un saldo              sugli altri, anche perché strettamente collegata a uno dei
netto probabilmente molto negativo.                              maggiori problemi di sanità pubblica, la resistenza agli
A livello di gruppi professionali, le perdite si concentre-      antibiotici.
ranno nelle aree amministrative e della produzione: ri-          «Le malattie dell’uomo generate dagli alimenti sono
spettivamente 4,8 e 1,6 milioni di posti distrutti.              in aumento e i livelli di prevenzione e protezione dei
Secondo la ricerca compenseranno parzialmente queste             consumatori devono essere costantemente adeguati
perdite l’area finanziaria, il management, l’informatica e       ai rischi» [A. Grasselli - Roma il 5 novembre 2015
l’ingegneria.                                                    - Convegno organizzato dalla Società italiana di me-
Cambiano di conseguenza le competenze e abilità ricer-           dicina veterinaria preventiva e dall’Istituto superiore
cate e anche in sanita assisteremo a una rivoluzione. E          di sanità dal titolo: “Food Safety e Food Security: sce-
questa rivoluzione sta entrando anche nel mondo che in-          nari futuri e ineludibile evoluzione della prevenzione
teressa la Medicina veterinaria.                                 primaria”].
Il Piano nazionale “Industria 4.0” rappresenta un cam-           Per farlo, servono risorse da destinare alla ricerca, alla
bio di passo strategico per rilanciare la competitività del-     formazione e alla comunicazione sulla sicurezza alimen-
le imprese italiane.                                             tare e una gestione che sappia comprendere gli effetti
Per approfondire questa tematica si è tenuto nel 2017            moltiplicatori della catena alimentare, il fitto reticolo di
presso la sede del Politecnico di Milano un seminario            interconnessioni esistenti.
promosso da Federalimentare, in collaborazione con               Un approccio olistico è necessario, ad esempio, per fron-
il Politecnico di Milano e la Fondazione Politecnico             teggiare la sempre più frequente resistenza dei germi agli
di Milano, diretto a illustrare il Piano alle Aziende            antibiotici che, in Europa, causa la morte di 25mila per-
alimentari e alle loro rappresentanze, evidenziando le           sone l’anno.
opportunità per il secondo settore manifatturiero del            «Un fenomeno preoccupante a cui hanno contribuito sia
Paese.                                                           le prescrizioni inappropriate da parte dei medici, sia l’ec-
In particolare, sono state analizzate le principali misure       cessivo utilizzo di antibiotici negli allevamenti animali«
introdotte dal Programma, a partire dagli incentivi per          [A. Grasselli SIMeVeP - C. Signorelli SItI - One Health
introdurre la digitalizzazione nelle diverse fasi dei pro-       2016”].
cessi produttivi, fino ai provvedimenti per lo sviluppo di       I due fattori hanno fatto guadagnare all’Italia il secondo
competenze 4.0 (scuola digitale, alternanza scuola - la-         posto in Europa, dopo la Grecia, per antibioticoresisten-
voro, dottorati industriali) e alle possibili aree di inter-     za (dati ECDC)”. Per questo, è «importante sviluppare
vento agrifood 4.0 in ricerca e innovazione.                     il concetto di ‘One health’, ovvero unire le forze di chi
L’agroalimentare è il solo comparto in crescita del Paese.       si occupa di questioni mediche, veterinarie e ambientali»
Vale 140 miliardi di fatturato, occupa 400.000 addetti,          [A. Grasselli, SIMeVeP - C. Signorelli SItI - One Health
7.000 aziende, genera un saldo positivo della bilancia           2016”].
commerciale di oltre 10 miliardi l’anno. Nel primo tri-          A queste criticità bisogna poi aggiungere le numerose e
mestre 2018 le vendite all’estero dei prodotti agroali-          sempre più vicine e insidiose patologie esclusivamente
mentari italiani hanno registrato un balzo in avanti del         animali che però hanno impatti devastanti sulle filiere
3,3%.                                                            agro-zootecnico alimentari.
Vorremmo far capire che il nostro target è mantenere             Non tutti qui sono veterinari, ma credo sia sufficiente sa-
aperti questi canali commerciali garantendo sicurezza            pere che due malattie virali (afta epizootica e peste suina

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africana) sono sufficienti – ciascuna da sola – a mettere            costituisce la base per il successivo rinnovo contrat-
in ginocchio tutte le aziende esportatrici di prodotti ali-          tuale. Senza una norma che garantisca gli aumenti
mentari italiane e l’economia dell’indotto di intere Re-             contrattuali a regime per il triennio 2019-21 si rischia
gioni del Paese.                                                     di compromettere parte degli aumenti contrattuali
Se di fronte a tali infezioni i servizi veterinari non sa-           futuri. Questo problema è stato sollevato anche dal
ranno in condizione di rispondere efficacemente come                 Ragioniere dello Stato;
hanno fatto in passato si può solo prevedere il blocco            • l’interpretazione della Legge Madia (art.23 D.lgs
commerciale di intere filiere e la perdita di anni di la-            75/2017) per quanto concerne la fine del congela-
voro, di investimenti, di selezione genetica, di ricerca di          mento del trattamento accessorio al 31.12.2016.
sbocchi commerciali, credibilità e apprezzamento del                 È in gioco non solo la destinazione di parte degli
Food made in Italy.                                                  aumenti contrattuali presenti e futuri, ma anche
Per inciso voglio ringraziare io, oggi, i miei colleghi veteri-      quello della RIA dei cessati che costituisce un patri-
nari pubblici che in questi anni di mercati aperti e di cir-         monio di circa 2.000 euro medi pro capite attual-
colazione delle merci, ma anche di importanti patologie e            mente congelato senza un chiaro limite temporale.
sempre nuovi rischi per la salute umana e animale, senza             Senza il ritorno nei fondi aziendali della RIA ven-
mai avere un plauso, un passaggio in TV, una minima cita-            gono depauperate le risorse necessarie per carriere
zione, hanno sempre soffocato sul nascere le crisi e spesso          e disagio. Occorre superare definitivamente inter-
hanno salvato la nostra bilancia commerciale.                        pretazioni come quella della Corte dei Conti, sez.
In un momento in cui le aspettative sul PIL del Paese non            Puglia che addirittura mettono a rischio aumenti
sono rosee e il contesto internazionale è appesantito dalle          contrattuali già dati per acquisiti. Quanto previsto
minacce di dazi e barriere tariffarie che rischiano di minare        dal “Disegno di Legge Concretezza” è un primo
il nostro Made in Italy, il settore agroalimentare continua          passo che va esteso a tutto il contratto 2016-18 e
a tenere.                                                            veicolato con un provvedimento legislativo di più
Evidentemente la qualità premia anche durante la crisi               celere approvazione;
e la filiera del cibo in Italia mostra di essere sempre un        • entità del tabellare unico della Dirigenza, mediante
asset strategico che crea sviluppo e stabilità.                      accorpamento di parte della retribuzione di posizione
Ma ancora una volta occorre ricordare che la prima sta-              fissa;
bilità di cui i mercati hanno bisogno, e che solo la mano         • finanziamento di quota parte del contratto 2019-
pubblica può certificare, è la sicurezza alimentare, intesa          2021 o perlomeno dell’indennità di vacanza contrat-
come garanzia sanitaria data dalle autorità competenti:              tuale nella legge di bilancio 2019;
Ministero della Salute, Regioni, servizi veterinari e medi-       • incremento del finanziamento complessivo del Fondo
ci dei dipartimenti di prevenzione delle ASL, dal campo              sanitario nazionale per garantire risorse indispensa-
alla tavola.                                                         bili per i bilanci delle Regioni anche per onorare i
Per questo il sistema deve essere unitario e le fughe in avan-       contratti di lavoro;
ti disarticolate delle Regioni avide di autonomia possono         • riconoscimento dell’indennità di esclusività di rap-
essere molto dannose anche per la sanità pubblica veteri-            porto nella massa salariale della Dirigenza sanitaria,
naria.                                                               senza il quale questa Dirigenza non potrà godere de-
                                                                     gli aumenti previsti a regime per il restante pubblico
Il Contratto                                                         impiego;
                                                                  • finanziamento della Legge 3/2018 e la problematica
Se oggi siamo qui riuniti è anche per protestare tutti in-           dei medici di Stato nonché un chiaro pronunciamento
sieme e partecipare alle manifestazioni e allo sciopero              sull’utilizzo delle graduatorie concorsuali prorogate
del prossimo 9 novembre.                                             da anni e giacenti in tutto il pubblico impiego;
La paralisi delle trattative per i rinnovi dei contratti del-     • iniziative adeguate e urgenti per porre rimedio alla
le quattro aree della Dirigenza richiede un intervento               grave carenza di medici, veterinari e dirigenti sanita-
della Funzione pubblica e del Ministero dell’Economia e              ri specialisti, pregiudizievole per la sopravvivenza del
una piena assunzione di responsabilità del Governo che               Servizio sanitario nazionale e del diritto alla salute.
chiarisca alcuni punti fondamentali, emersi dopo la sti-          A fronte di queste questioni non abbiamo ricevuto alcu-
pula dei contratti dei comparti in prossimità di scadenze         na risposta e abbiamo dovuto interrompere le trattative.
elettorali (elezioni del parlamento e delle RSU).                 Le Organizzazioni sindacali della dirigenza medica
I punti critici sono i seguenti:                                  veterinaria e sanitaria del SSN stanno ancora aspet-
• la decorrenza degli aumenti contrattuali a regime,              tando. Dopodomani in tutto il Paese i nostri colleghi
   differita al 1 marzo e al 1 aprile 2018 nei contrat-           scenderanno in sciopero per rimarcare il disagio di
   ti di comparto. Non sono in gioco solo pochi mesi              140.000 dirigenti e la completa insolvenza di Regioni
   di arretrati, ma l’intera massa salariale a regime che         e Governo.

                                                                                                Numero 3/2018               11
RELAZIONE DEL SEGRETARIO NAZIONALE

La questione è tutta politica                                     pocket) di chi può pagarsi la sanità, ma lasciando senza
                                                                  cura chi invece ha redditi insufficienti.
Non mancano i soldi per il nostro contratto, manca la             Le proposte che su cui abbiamo ragionato prevedono di
volontà di riconoscerci una ruolo fondamentale per la             assumere gli specializzandi dell’ultimo anno del corso di
sopravvivenza del SSN.                                            specializzazione. Ma se nel corso del 2019 si potrà avere
Forse perché l’intenzione di affondare il SSN è diffusa a         la disponibilità di un gettito maggiore (doppio) di sanitari,
tutti i livelli istituzionali e in ogni area politica.            l’effetto si azzererà già l’anno successivo.
                                                                  Se il medico, il veterinario o il sanitario specializzando an-
L’emergenza carenza di personale                                  drà a coprire posti vacanti della dipendenza o della con-
                                                                  venzione non sarà più remunerato con i fondi della borsa
Il 7 settembre scorso, abbiamo incontrato il Ministro del-        di specializzazione, ma sarà a carico del bilancio della ASL/
la Salute e abbiamo rappresentato le nostre riflessioni in        AO che lo assume con contratto della dirigenza o con ACN
merito.                                                           della specialistica ambulatoriale.
Il numero chiuso nelle Facoltà mediche e sanitarie ha re-         In tal modo, ogni anno, si potrebbero liberare dal 20 al
golato il flusso dei nuovi medici in modo adeguato al fab-        25% delle le borse di specializzazione già oggi disponibili,
bisogno nazionale, ma l’assenza di programmazione dei             che potranno quindi essere riassegnate ad altrettanti nuo-
percorsi di specializzazione ha impedito a decine di mi-          vi specializzandi, sempre che finalmente si possano avere
gliaia di medici laureati e abilitati di accedere alle scuole     borse anche per i medici veterinari e le altre professioni
di specializzazione e di ottenere i titoli indispensabili per     dirigenziali.
operare nel SSN.                                                  Il Governo su questa partita dimostrerà la sua vera capacità
L’età media del personale del SSN è altissima e nei pros-         di dare linfa al SSN. Dovrà dare il segnale di una chiara vo-
simi 5 anni sono previsti esodi pari al 40% degli attuali         lontà politica aumentando nel prossimo anno il numero del-
occupati. Si sta creando un vuoto allarmante che potreb-          le borse per tutte le specializzazioni e per tutte le professioni.
be essere ulteriormente aggravato dall’introduzione della         A nostro avviso si deve ridurre per tutte le discipline il per-
“quota 100”.                                                      corso formativo esclusivamente universitario, consentendo
Le Organizzazioni sindacali dei medici, dei veterinari e dei      l’assunzione nelle ASL/AO/IRCSS/IZS per i medici, i vete-
sanitari del SSN, insieme agli Assessori regionali alla sa-       rinari e i sanitari che devono completare l’ultimo anno di
nità, denunciano da anni una assenza di programmazione            specializzazione, a condizione che il loro impiego e la loro
nell’avvicendamento e turn over del personale sanitario           responsabilità nelle strutture del SSN siano commisurati
del SSN.                                                          alla reale competenza acquisita e che l’anno di “doppio
Le responsabilità di tale mancata programmazione devono           ruolo” sia adeguato e valido per il completamento della
essere imputate ai diversi Governi che, per la loro inerzia       formazione specialistica.
politica, non hanno ritenuto di assumere iniziative tecniche      Lo specializzando assunto nell’interesse del SSN deve avere
di analisi del fenomeno e di tentare di proporre ipotesi di       un contratto di lavoro della dirigenza (o una convenzione
confronto e di soluzione lasciando via via sguarniti interi       come specialista ambulatoriale) che ne remuneri adeguata-
reparti ospedalieri e servizi territoriali.                       mente l’impegno come dovrà essere previsto da una appo-
L’emergenza però non può autorizzare soluzioni tampone e          sita integrazione del CCNL e dell’ACN e ne garantisca la
forzature utili ad accorciare il percorso formativo e l’entra-    copertura previdenziale.
ta in servizio attivo solo delle discipline carenti.
Il sistema va rivisto in modo unitario per tutte le professio-    Le pensioni
ni e per tutte le discipline.
Le soluzioni ordinarie risiedono in una seria programma-          Il mitico approdo nel porto sicuro degli anziani. L’isola
zione per la quale occorre:                                       che non c’è dei giovani.
1. sbloccare il turn over;                                        «Tanto noi la pensione non la vedremo mai». «Precari
2. togliere il limite dell’1,4% alla spesa per il personale im-   oggi, lavoratori poveri fino alla fine».
    posto dal Patto della Salute del 2001;                        Prima o poi tutti coloro che in Italia hanno tra i 25 e i
3. effettuare e mantenere un monitoraggio dei fabbisogni          50 anni avranno pronunciato, o ascoltato, questa frase.
    per ciascuna disciplina;                                      È l’esito estremo di un sistema, perfezionato dalla rifor-
4. aumentare in modo adeguato i contratti di formazione           ma Fornero, che ha radicalizzato la logica del sistema
    specialistica dove occorre.                                   contributivo per tenere in ordine i conti previdenziali.
La situazione emergenziale che riguarda determinati settori       Un sistema che però obbligherà molti a lavorare precaria-
non può, tuttavia, essere trascurata se non si vogliono pe-       mente per tutta la vita, inseguendo una previdenza com-
nalizzare i cittadini razionando le prestazioni o chiudendo i     plementare con soldi che i precari non possono avere.
presidi del SSN a tutto vantaggio della sanità privata verso      Stesso discorso vale per i veterinari liberi professionisti
la quale si riversano oggi circa 40 miliardi di euro (out of      che non hanno redditi dignitosi perché il mercato del

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50° Congresso Nazionale S.I.Ve.M.P.

lavoro è stato drogato con troppe lauree in concomi-             nanziando pesantemente il sistema.
tanza con pochi sbocchi e sempre gli stessi, mini lauree         La spesa sanitaria privata degli italiani è in crescita espo-
settoriali iper-competitive, crisi economica. I dati dell’e-     nenziale e rasenterà i 40 miliardi di euro, quando era di
vasione contributiva ENPAV parlano chiaro.                       37,3 miliardi lo scorso anno.
Noi oggi non li consideriamo con la dovuta attenzione,           Il 37,8% degli italiani prova rabbia verso il Servizio sa-
e nemmeno la politica, ma domani i costi sociali saranno         nitario pubblico a causa delle liste d’attesa troppo lun-
immensi.                                                         ghe o dei casi di malasanità.
La frase fatalista «Tanto noi la pensione non la vedremo         Il 26,8% è critico perché, oltre alle tasse, deve pagare
mai» è proprio quello che il sistema dell’economia senza         di tasca propria troppe prestazioni e perché le strutture
tutele sociali – i mercati, le assicurazioni private, le im-     non sempre funzionano rispettando standard di qualità
prese – vogliono sentirci dire e accettare.                      percepita e sostanziale.
Bisogna uscire dall’equivoco generato da una propaganda          Le sempre più frequenti aggressioni di medici e infermie-
individualista, spiegare i vicoli ciechi del sistema contribu-   ri sono la rappresentazione plastica della frattura che si
tivo, e le conseguenze sulla vita delle persone, occorre ener-   è creata tra società e welfare.
gia etico-politica per parlare alle soggettività vulnerabili.    Su un altro fronte, l’aumento delle aggressioni a danno
Il lavoratore giovane oggi è contemporaneamente sfidu-           di veterinari che operano controlli sanitari su benessere
ciato, cinico, indebitato e irresponsabile e non ha stru-        e salute animale e sulla sicurezza alimentare, rappresen-
menti per modificare il corso di un destino che sembra           ta la sempre maggiore insofferenza verso lo Stato e le sue
segnato, ma che invece è ancora aperto alle alternative.         regole di sanità pubblica e prevenzione.
Bisognerebbe ribaltare il paradigma dell’austerità e torna-      Se la sanità pubblica, in una fase lunga di crisi, è una
re a considerare il sistema previdenziale come redistributi-     garanzia che viene meno, i sentimenti e le scelte di una
vo, per ristabilire una giustizia sociale intergenerazionale.    vasta parte della popolazione sempre più fragile e anzia-
Una tesi controcorrente che non coincide con quanto il           na ne vengono influenzati.
Governo Lega-Cinque Stelle intende fare con la cosid-            Se la sanità sarà il laboratorio per il passaggio «dal ran-
detta “quota 100”.                                               core alla speranza del cambiamento» noi saremo felici di
Questa – se vedrà la luce – non sarà la cancellazione            dare il nostro contributo.
della Fornero, perché favorisce una piccola parte delle          Parafrasando l’Imperatore Adriano, al quale è dedicato
persone che hanno subìto la riforma e non risolve i pro-         il tempio in cui noi oggi siamo raccolti, vi dico che «[…]
blemi degli under 50 catturati nelle maglie della società        io non sono ancora giunto a quell’età in cui la vita è, per
della piena occupazione precaria.                                ogni uomo, una sconfitta accettata».
Anche in questo caso il sindacato servirà ancora ai lavo-        Né io né voi, credo di poter dire, se siamo qui oggi con
ratori per molti anni a venire.                                  sincerità, accettiamo di dare per conclusa la storia qua-
                                                                 rantennale del SSN e del ruolo che le nostre professiona-
Dal rancore alla speranza                                        lità hanno ancora da giocare in esso per la salute degli
                                                                 italiani e per il benessere del nostro Paese.
Se i cittadini sono rancorosi verso il Servizio sanitario
nazionale molto dipende dalle responsabilità di chi, in         Grazie della vostra attenzione
questi ultimi anni, ha fiaccato le potenzialità struttura-      …e Buon 50° Congresso!
li e professionali della più importante infrastruttura del
welfare nazionale, demoralizzando il personale e defi-                                                           Aldo Grasselli

                                                                                                 Numero 3/2018              13
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