Notizie - Centro Chiara Lubich
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Notizie Notiziario dell’Associazione AZIONE PER UN MONDO UNITO Anno XXVIII - N. 1 / Gennaio-Giugno 2018 In prIma persona! Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, DCB - Filiale di Roma Cittadini attivi per l’Italia di oggi | Il tuo 5XMILLE | Dialogo sull’immigrazione per andare “oltre” | Siria, raccontare e ricostruire
sommario Agevolazioni fiscali Come sostenere - Per partecipare ai progetti dell’AMU si può versare il proprio contributo su uno dei seguenti conti: Cittadini attivi nell’Italia di oggi per il Mondo di domani Pag. 3 - Stefano Comazzi Agevolazioni fiscali - I contributi versati all’AMU (contanti esclusi) danno diritto alle agevolazioni fiscali previste APPROFONDIMENTI Il tuo 5XMILLE, una scelta che unisce Pag. 4 - Riccardo Camilleri PROTAGONISTI Scegli di donare, scegli di ricevere Pag. 6 - Giuliana Sampugnaro per le Ong e le Onlus. Per usufruirne è necessario conservare le ricevute dei versamenti. Da Fraternità con l’Africa a Living fraternity • c/c bancario IBAN IT58 S050 1803 2000 0001 1204 344 codice SWIFT/BIC: CCRTIT2T Pag. 8 - Riccardo Camilleri EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO Ogni gesto per la Pace – Living Peace Pag. 9 - Anna Moznich intestati a: Associazione “Azione per un Mondo Unito-Onlus” PROSPETTIVE Via Cavalieri di Vittorio Veneto, 11 00046 Grottaferrata (Roma) Migranti e inclusione, siamo pronti ad andare “oltre”? Pag. 11 - Katiuscia Carnà intervista Cristina Molfetta “Migrantes” Scegliere l’altro, soprattutto quando è ferito nella propria dignità Pag. 14 - Francesco Tortorella Saper fare, poter essere Pag. 15 - Katiuscia Carnà presso Banca Popolare Etica, Filiale di Roma Conoscere e raccontare la Siria per dare speranza Pag. 16 - Stefano Comazzi PROGETTI Forza e determinazione per un sogno Pag. 18 - Andrea Miranda - Resp. Comunicazione PTSNOA • c/c postale n. 81065005 Cuba, una fattoria per la comunità Pag. 20 - Lia Guillen La forza di ripartire - Raise II Pag. 21 - Margarida Esteves Pereira de Rodríguez -Ass. Sociale AMU Portugal Giordania, accoglienza responsabile Pag. 22 - Anna Marenchino Per suggerimenti su AMU Notizie, richieste di invio, cancellazione o variazione di indirizzo scrivici a: comunicazione@amu-it.eu Notizie Redazione Riccardo Camilleri, Emanuela Castellano, Katiuscia Carnà, Stefano Comazzi, Foto Archivio Progetti AMU Si ringraziano per le foto Editore Francesco Gifuni, Lia Guillen, Gianpaolo Bucci ed Emanuela Castellano Associazione Azione per un Mondo Unito – Onlus Marta Minghetti, Anna Moznich, Immagini Via Cavalieri di Vittorio Veneto, 11 – 00046 Grottaferrata (Roma) Giuliana Sampugnaro, Francesco Tortorella Alcune immagini e infografiche CF 97043050588 - Tel. 06-94792170 Hanno collaborato sono realizzate utilizzando E-mail: comunicazione@amu-it.eu a questo numero canva.com ® Autorizzazione Robert C. – Coordinatore progetti in Siria Tribunale di Velletri n. 1/98 del 15/01/98 Progetto grafico Anna Miranda – Responsabile Programma Direttore responsabile Riccardo Camilleri e Marco Massacci di Turismo Sostenibile e Solidale nel Nord Michele Zanzucchi Ovest Argentina - PTSNOA Impaginazione e stampa Coordinamento Margarida Esteves Pereira de Rodríguez – Tipografia Legatoria Santa Lucia Riccardo Camilleri, Anna Marenchino Assistente Sociale AMU Portugal Via Cairoli, 28 - 00047 Marino (Roma)
editoriale CITTADINI ATTIVI NELL’ITALIA DI OGGI PER IL MONDO DI DOMANI Stefano Comazzi uando questo notiziario sarà tra le vostre mani, co- della nostra povertà, della nostra insicurezza e della per- Q nosceremo (almeno si spera …) quale sarà il nuovo Parlamento e quali le scelte politiche fatte dagli elettori; dita della nostra identità. Ovviamente dati statistici seri ed oggettivi smentiscono questa narrazione, ma una de- sapremo se e quanto avrà pagato, in termini di consenso magogia urlata fa più presa di un ragionamento pacato politico, il ricorso ad una strumentale semplificazione ed e documentato. estremizzazione delle realtà complesse che sfidano la Davanti a questi eventi, noi tutti che abbiamo a cuore la nostra società ed il futuro dell’Italia e dell’Europa. fraternità universale, non dobbiamo perdere la speranza Di certo è in atto un profondo cambiamento strutturale nel nostro sogno, ma piuttosto aumentare e migliorare nel paese: reazioni e fenomeni sociali che mai avremmo il nostro impegno: è questo uno dei momenti per ren- immaginato di (ri)vedere si stanno non solo diffondendo dere con coraggio la nostra testimonianza, sebbene ma consolidando nella società civile, riorientandola in possa sembrare minoritaria od avversata. Questa di- modo del tutto inatteso. Per restare nel campo del volon- venta una delle forme più belle di cittadinanza attiva, che tariato e della cooperazione popolare, fino a qualche probabilmente sarà osteggiata in certe piazze reali o vir- anno fa nessuno avrebbe mai pensato di accusare le tuali, che genererà discussioni e dilemmi, ma che al- ONG per il loro lavoro. C’era, e dovrà continuare a es- meno serva per tenere viva e forte la coscienza serci, attenzione e biasimo per quelle che vengono meno collettiva, ad evitare che certi germi sociali riportino in- ai loro scopi statutari, distraendo fondi e sottraendo ri- dietro, ad anni bui e terribili, la storia dei nostri paesi e sorse, o peggio ancora compiendo azioni deprecabili, dell’umanità. abusando della fiducia ricevuta. Un giorno la storia giudicherà questi tempi, e con essi Dall’estate scorsa è invece iniziata una intensa campa- anche chi ha saputo proporre nuovi percorsi, afferrare lo gna di accuse anche alla comunità delle ONG in quanto spirito del tempo e declinarlo per il Bene Comune, re- tali, in particolare contro quelle che hanno voluto man- stando autenticamente “umano” al di là di ogni scusa, tenere una giusta indipendenza nella loro azione di sal- pretesto o convenienza. vataggio in mare dei migranti (col tempo sapremo se Nell’augurarci che l’Italia sappia mantenere fede ai pro- erano davvero fondate, ed in quale misura, le accuse di pri valori di solidarietà popolare, famigliare, comunitaria intesa con i trafficanti umani). Arrivando al paradosso ed associativa, vogliamo restare dalla parte di chi non che ora le ONG vengono biasimate perché effettiva- segue facili semplificazioni, ma si impegna per il Bene mente svolgono il loro dovere umanitario, cercando di Comune, offrendo con umiltà il proprio contributo senza salvare vite di esseri umani schiavi di un meccanismo delegare o imporsi. Insieme a voi, sono certo, scegliamo mostruoso, che li porta a fuggire dalle loro terre verso di rimanere dalla parte di chi per sua natura sceglie di mete ignote e con rischi e sofferenze inenarrabili. A sen- esserci, in prima persona! tire notizie e molta propaganda politica, sembrerebbe che tutti (o quasi) i mali d’Italia siano derivati da una de- Nella foto alcuni dei protagonisti del progetto AMU-PROFOR bordante ed incontrollata presenza di migranti, causa in Brasile. amu Notizie I N. 1/2018 3
approfondimento IL TUO 5 X MILLE, UNA SCELTA CHE UNISCE riCCardo Camilleri gni anno l’AMU riceve dallo sistenza che non consente alle dei beneficiari. I primi risultati O Stato il contributo derivante dal 5XMILLE che amici e soste- famiglie di migliorare le proprie condizioni di vita. Si è avviato riguardano l’elaborazione, in loco, di 5 progetti di sviluppo e nitori hanno deciso di devolverle, cosi un programma di microcre- di sostegno alle comunità di al momento della compilazione dito, che prevede la formazione Ruyigi, Kayanza, Cibitoke e Bu- della dichiarazione dei redditi. a una corretta gestione delle ri- jumbura e lo studio di un pro- Una scelta importante, che unisce sorse famigliari e che ha rilevato gramma di sicurezza alimentare i nostri donatori con i protagonisti una sorprendente capacità di ri- a favore delle comunità di dei progetti e che a novembre sparmio. Queste risorse vanno Ruyigi e Bujumbura. 2016 (in base alle dichiarazioni a costituire i fondi di microcredito dei redditi del 2014) ha permesso che le persone del gruppo pos- Costo del progetto a carico AMU: € 53.499,49 all’AMU di ricevere € 111.885,04 sono utilizzare per avviare o mi- grazie a 3394 sottoscrittori. Que- Contributo 5 per mille: € 38.035,78 gliorare le proprie attività agri- sta somma è stata destinata a cole. Il progetto è concluso. La differenza è stata coperta due progetti di Cooperazione e Nel 2017 grazie al contributo del con altri fondi raccolti da AMU. un progetto di Educazione allo 5xMILLE abbiamo potuto tra- sviluppo. sformare i gruppi di microcre- In Brasile il seme dito in 16 cooperative agricole che genera l’economia In Burundi nei comuni di Ntahangwa, Mu- di comunione per il microcredito timbuzi e Butezi migliorando le Proprio in Brasile, nel 1991, Da molti anni AMU e la ONG lo- condizioni di vita di 338 conta- Chiara Lubich lancia il progetto cale CASOBU collaborano a so- dini e delle loro famiglie. Per di Economia di Comunione e stegno della popolazione, in par- permettere all’ONG CASOBU di dopo oltre venticinque anni ticolare dei contadini e delle per- migliorare le proprie compe- l’idea di ridurre gli effetti della sone che vivono nelle zone rurali tenze gestionali abbiamo realiz- povertà attraverso una econo- all’interno del paese. La povertà zato un percorso di formazione mia più giusta, inclusiva e so- diffusa in queste aree è deter- che consentirà loro di avviare at- stenibile è una realtà che vive minata da un’agricoltura di sus- tività più incisive nei confronti ormai a livello mondiale. 4 amu Notizie I N. 1/2018
Nel 2015 nasce PROFOR, il Pro- In Italia investire e arrivare a costruire un’azione gramma di rafforzamento di im- nell’educazione concreta per rispondere a tale prese inclusive di comunione, allo sviluppo per costruire necessità. Al corso hanno parte- per l’avvio di piccole imprese davvero la Pace cipato 98 animatori e insegnanti sociali volte a creare posti di la- Nel mondo attuale, chiamato ad provenienti da 25 Paesi dei 5 con- voro per persone indigenti. At- affrontare sfide nuove e scenari tinenti. traverso la formazione, l’accom- profondamente diversi da quelli pagnamento e la donazione del Costo del Progetto del recente passato, si avverte la Living Peace 2017: € 42.300,00 capitale di avvio (chiamato ca- necessità di un’affermazione pitale-seme), nei primi due anni Contributo 5 per mille: € 14.000,00 della cultura della Pace in cui il progetto ha generato 45 posti La differenza è stata coperta tutti siano protagonisti: adulti e da altri fondi raccolti da AMU. di lavoro cambiando le condi- giovani, educatori e bambini, ge- zioni di vita di altrettante famiglie nitori e figli. per un totale di 200 persone. Grazie al contributo del 5x1000 In questo contesto è nato il pro- nel 2017 abbiamo potuto creato getto Living Peace International posti di lavoro che oggi generano e il primo corso internazionale di un reddito stabile per 7 famiglie educazione alla pace per anima- uscite così da condizioni di vul- tori, educatori e insegnanti, pro- nerabilità. mosso da AMU, Ragazzi per l’unità e New Humanity. Cinque Costo del progetto giorni di approfondimenti e la- a carico AMU: € 244.798,34 boratori, dal 25 al 29 settembre Contributo 2017 sulla pedagogia del dado della pace. Metodo principale del Nelle foto della pagina accanto 5 per mille 2017: € 49.849,26 alcuni dei protagonisti del progetto Il progetto è in corso. progetto è il 6x1: 6 passi per in- in Burundi, nell’ultima missione La differenza verrà coperta dividuare una necessità nella di gennaio 2018. con altri fondi raccolti da AMU. propria classe, scuola, territorio amu Notizie I N. 1/2018 5
protagonisti SCEGLI DI DONARE, SCEGLI DI RICEVERE Giuliana SampuGnaro Le storie di ogni giorno ci fanno capire che non ci sono differenze tra i protagonisti dei nostri progetti. Sostenitori e beneficiari donano e ricevono allo stesso tempo e ogni gesto per l’altro diventa un’emozione n questi mesi abbiamo raccontato In questo numero vogliamo rac- costruiti rapporti molto belli con I spesso le storie dei gruppi di sup- porto dell’AMU e nella rubrica “Rac- contare tre piccole, grandi avventure (che ritroverete anche sul nostro il personale del negozio arrivando a sentirsi una famiglia. Anche tra contiAMUci” del nostro sito ab- sito). La prima è quella del gruppo di noi è scattata un’amicizia nuova biamo riportato anche le esperienze che intorno a Natale si è creato a che ci ha confermato l’esistenza e le scelte di singoli beneficiari che Mantova. Dall’idea di Enzo, il diret- di rapporti che avevamo in pas- hanno donato parte del loro tempo tore del locale Toys Center – Punto sato, ma che erano stati dimenti- alle azioni di raccolta fondi per i Bimbo, l’energica Maria Rosa ha cati o non coltivati da tempo.” nostri progetti. riunito il gruppo del mercantino Ecco, ancora una volta, un’azione Quello che scopriamo ogni volta “Passaparola” per offrire il servizio nata per dare si è trasformata in leggendo le vostre storie è che di impacchettamento dei regali pro- un momento per ricevere affetto, sempre più i veri beneficiari sono prio per i clienti del centro, a fronte amicizia, senso di appartenenza. E i sostenitori. Oltre alla gratitudine di una piccola offerta da donare ai allora grazie ancora a tutto il gruppo. nostra e dei protagonisti dei nostri progetti AMU. Quella che sembrava Moltiplicare queste esperienze oltre progetti, infatti, vi è la gioia di vi- una piccola azione si è trasformata a sostenere i nostri progetti di svi- vere concretamente la Fraternità in un’occasione per andare oltre il luppo aiuterà, davvero, a costruire universale, pensando che i gesti gruppo originario e coinvolgere mol- una nuova solidarietà anche tra i che compiamo andranno a inci- te persone della comunità cittadi- partecipanti. Un mondo Unito. dere nel futuro di qualcuno, vicino na. o lontano da noi. Lo stesso vale Alla fine il gruppo contava oltre Hai già compilato per i cosiddetti beneficiari, che una ventina di collaboratrici e come il questionario oltre ricevere supporto per le loro ci racconta Maria Rosa per conoscerci vite, diventano donatori di impor- “È stata un’esperienza molto im- meglio? tanti riflessioni. pegnativa, ma speciale: si sono Vai su www.amu-it.eu 6 amu Notizie I N. 1/2018
La seconda storia che vogliamo Fuggire, per poi tornare, senza aver ancora la possibilità di continuare progetti condividere ci arriva dall’équipe provato il sacrificio della rinascita insieme. del progetto RImPRESA, che ha non è una vittoria, ma una profonda Anna, Gian Luca e il piccolo Enrico portato aiuto alle piccole aziende sconfitta. La situazione dopo il 24 dell’azienda Volpe Oro di Castel- colpite dal sisma del 2016 nel cen- agosto 2016 per noi non è miglio- luccio di Norcia.” tro Italia. rata, della nostra struttura resta Come scrive Stefano, dell’équipe: Una parte del progetto consisteva solo un cumulo di macerie, non “il messaggio da un lato è certa- nel sostenere le vendite dei prodotti abbiamo ancora una struttura dove mente di sollievo perché certifica delle aziende agricole che stavano esercitare la nostra attività…Ma… l’importanza che ha avuto il nostro ripartendo, attraverso dei gruppi Grazie a te Federica, a te Antonella, impegno, non solo da un punto di di acquisto solidale. a te Stefano e grazie Progetto Rim- vista economico, ma anche e so- “O uomo, puoi fuggire lontano da presa, che con la vostra solidarietà prattutto da un punto di vista di tutto ciò che vuoi, ma non dalla ci avete aiutato a credere e sperare supporto psicologico, di “terapia tua coscienza” Sant’Agostino ancora. La vostra vicinanza è stata del lavoro”, di solidarietà e speranza Non possiamo fuggire dalla realtà, per noi come un forte e caloroso nel futuro. non possiamo fuggire dalla nostra abbraccio. La vostra carezza ci ha Dall’altro lato è anche un grido di vita, quello che prima era anormalità scaldato il cuore e ci ha aiutato ad dolore da parte di chi, dopo oltre è diventata normalità. andare avanti. Grazie anche a tutte un anno e mezzo dal sisma, ancora Non possiamo abbandonare la re- quelle famiglie che ci hanno so- non vede la luce in fondo al tunnel. altà della nostra terra, le nostre ra- stenuto in questi mesi con i loro È un grido che ci interroga tutti e dici non ci permettono di mollare. acquisti, non ci abbandonate, aiu- che ci invita a non guardare ciò tateci ancora a respirare la che è stato fatto ma ciò che cia- fresca aria della rinascita. scuno di noi potrà e vorrà ancora Il percorso fatto insieme in fare, innanzitutto, affinché l’atten- questi mesi ci ha fatto cre- zione verso quei luoghi resti alta scere ed essere ancora più e affinché tante famiglie continuino determinati e a non mollare. a sperimentare il calore di un ab- Non ci abbandonate, dateci braccio solidale”. Anche l’arte della pittura viene do- magini in divenire, a volte discrete, nata a sostegno dei nostri progetti. a volte accese. Questa è la scelta generosa di To- Tonina realizza non solo magliette nina Niola di Cagliari, che si diverte ma una serie di articoli originali e a dipingere scrivendo con l’acque- simpatici personalizzati con il nome rello nomi propri di persona. Una dipinto con la tecnica dell’acquarello. tecnica di pittura originale: le lettere Si può scegliere tra borse, cuscini, che compongono il nome non si altri articoli utili e simpatici per la leggono in modo immediato, ma il casa, per lo smartphone e computer, colore s’impone sul pennello e pren- e tante altre sorprendenti soluzioni. de forma sul foglio in una frenetica Chi fosse interessato ad acquistare In questa pagina alcuni oggetti perso- danza cromatica, nelle lettere che le sue opere può visitare il sito nalizzabili con le ultime creazioni di si rincorrono, si incrociano, si attor- www.nomiecolori.wordpress.com Tonina, acquistabili direttamente dal cigliano, si organizzano in una sorta contattarla via mail all’indirizzo to- suo sito. di schermaglia dove i colori si fon- nina.niola@alice.it. Una parte del Nella pagina accanto due volontarie dono e paiono agglomerarsi in una ricavato della sua produzione arti- dell’Associazione “Insieme per forza evocatrice di immagini lontane, stica viene donata da Tonina a so- l’Unità dei Popoli” durante la sagra o di suoni, o di silenzi. Del mare, stegno dei progetti AMU in Giorda- organizzata per sostenere i progetti del cielo, del caos, della terra. Im- nia, Siria, Burundi, Egitto. AMU. amu Notizie I N. 1/2018 7
Da Fraternità con l’Africa a Living Fraternity riCCardo Camilleri el 2006 a Budapest, i Volontari del Movimento dei Focolari lanciavano con AMU il progetto “Fraternità N con l’Africa” con la consapevolezza che per lo sviluppo del continente africano fosse fondamentale, allora come oggi, sostenere la formazione, soprattutto nei paesi sub-sahariani. Da qui l’idea di un pro- gramma per l’erogazione di borse di studio per giovani e adulti africani in necessità. In questi undici anni si sono moltiplicati momenti di condivisione e sensibilizzazione e iniziative per raccogliere fondi. Dopo una valutazione condivisa con le commissioni locali del progetto si è sentita la necessità di un rilancio dell’impegno dei Volontari coinvolgendo nuovi ambiti e Paesi. Fraternità con l’Africa diventa Living Fra- ternity! Rimangono tre pilastri importanti: l’impegno a rispondere ai bisogni delle comunità più vulnerabili in forma non assistenzialistica; l’impegno e l’esperienza di AMU nella gestione di pro- getti di cooperazione; la Fraternità universale, che oggi si amplia e abbraccia diverse parti del Mondo. Per il 2018 i progetti che entrano a far parte del Programma Living Fraternity sono quattro: “Acqua Fonte di Vita ” per l’accesso all’acqua potabile, in Bu- rundi; “Chance for tomorrow” per l’educazione alla pace, il dialogo interreligioso e l’emancipazione della donna, in Egitto; “Profor” per il rafforzamento di imprese inclu- sive di comunione e per un lavoro dignitoso, in Brasile e “Fare sistema oltre l’acco- glienza” per l’accoglienza e l’inserimento socio-lavorativo dei migranti in Italia. 8 amu Notizie I N. 1/2018
educazione allo sviluppo OGNI GESTO PER LA PACE LIVING PEACE anna mozniCh urante il Percorso di forma- tuazione, possa costruire un’alle- era stato lui a scrivere brutte parole D zione alla Pace di Living Peace, Vincenzo Buonomo ha par- anza di pace. “Abbiamo comin- ciato creando nell’aula l’angolo su una porta, anche se in realtà non era vero. Però quando dal lan- lato di come spetti a ognuno non della pace formato da due seggio- cio del dado è uscita la frase “amo restare più testimone sorpreso e line, una di fronte all’altra, dove i l’altra persona” sentivo che dovevo immobile per quanto accade nel bambini che avevano litigato si se- dire la verità. Così gli ho detto che nostro piccolo o grande mondo devano per parlare e trovare una lo avevo accusato ingiustamente. quotidiano. Non possiamo gridare risoluzione al conflitto. La regola Gli ho chiesto scusa e insieme ab- allo scandalo pensando che la so- era: non si urla, non si usano le biamo pulito ciò che era stato spor- luzione spetti ad altri. La pace di- mani, ma uno alla volta si espon- cato”. Marvin, 12 anni - Guate- pende dalle scelte di ciascuno. Il gono all’altro le proprie ragioni. mala progetto Living Peace propone di All’inizio affiancavo io la coppia In queste due piccole storie, la muoversi concretamente proprio aiutandoli nell’ascolto reciproco, semplicità e la forza di Living in questa direzione. E tutti lo pos- poi via via i bambini “facevano da Peace che anche quest’anno pre- sono sperimentare, adulti e ra- soli la pace”. I più grandi disegna- vede importanti appuntamenti per gazzi. Tutti noi siamo i protagoni- vano poi il litigio e la risoluzione. ritrovarsi, dalla Run4Unity di mag- sti della cultura di pace nel nostro È stata un’esperienza molto forma- gio, fino ai corsi di formazione per ambiente, costruendo e rinno- tiva anche per me che per prima educatori e insegnanti durante vando rapporti autentici con chi ho dovuto riflettere sul mio modo l’anno. ci sta accanto. Così, ogni ragazza di vivere e risolvere i conflitti, di o ragazzo possono partire dal pro- perdonare e ricominciare”. Inse- Per rimanere aggiornati sulle no- gnante - Italia ster iniziative e sui corsi per inse- prio quotidiano per costruire la gnanti ed educatori visitate il sito Pace. E chi ha la responsabilità di “Ho compreso che sono respon- www.amu-it.eu sezione “Educa- far crescere e formare le donne e sabile della costruzione della pace zione allo sviluppo”. gli uomini di domani deve riuscire e che questa è possibile se si inizia a trasmettere l’unicità e l’impor- ad essere onesti e dicendo la ve- Nela foto il progetto 2018 di Living tanza che ogni singolo gesto, fatto rità. L’altro giorno ingiustamente Peace: la creazione di un grande dado da ciascuno di noi, in qualsiasi si- ho detto ad un mio compagno che della pace in un luogo pubblico. amu Notizie I N. 1/2018 9
prospettive MIGRANTI E INCLUSIONE, SIAMO PRONTI AD ANDARE “OLTRE”? KatiuSCia Carnà Dalla percezione costruita dal sistema mediatico alle reali politiche di accoglienza e alle loro prospettive: in dialogo con Cristina Molfetta, referente area formazione e ricerca del diritto di asilo Migrantes-Torino, per andare “oltre”. Come è cambiata la migrazione verso l’Europa negli ultimi anni? Diciamo subito che i migranti e i richiedenti asilo che ci sono in Europa e in Italia non sono così tanti come la maggioranza delle persone pensa. Negli ultimi anni vi è stato un forte investimento sulle politiche di controllo ed esternalizzazione volte più ad una chiusura che non ad un’accoglienza: dedichiamo molte risorse per limitare i richiedenti asilo piuttosto che per accoglierli. Mentre i motivi delle migrazioni ri- mangono complessi e interrelati. A monte vi è una forte disuguaglianza in termini di distribuzione della ricchezza e della possibilità di ac- cesso e utilizzo delle materie prime nel mondo. Le politiche economiche occidentali sono volte all’acqui- sizione delle materie prime dirette, dal classico petrolio al coltan, un minerale che si estrae in Congo, in condizioni di lavoro disumano, e che serve per fare le batterie dei nostri cellullari. L’Europa e l’Italia (i nostri governi e più spesso i nostri gruppi economici e finanziari) portano avanti po- litiche che favoriscono i loro interessi anche nell’accaparrarsi risorse fondamentali come terra ed acqua in paesi molto più poveri dei nostri. L’Italia ad esempio è un “grande” venditore di armi, ma questo ovviamente non ci viene molto raccontato. Il commercio delle armi alimenta i conflitti, i conflitti costringono le persone ad abbandonare le proprie case e, tutto sommato, solo una piccola percentuale arriva nei nostri paesi. In realtà in Europa, ad esempio, abbiamo meno del 10% dei migranti forzati, non bisogna dimenticare, infatti, che solitamente chi fugge lo fa andando a cercare rifugio nel primo paese più vicino a quello di origine, non troppo distante dalla propria casa. amu Notizie I N. 1/2018 11
Se consideriamo le persone in fuga dalla Siria, ad esempio, la maggioranza ha trovato rifugio in Giordania, Turchia o in Libano dove, su una popolazione complessiva di circa 4 milioni vengono accolti più di un milione di rifugiati siriani. Fermiamoci a guardare le proporzioni: in Libano ogni 4 abitanti ci sono quasi 2 rifugiati; in Italia ci sono quasi 2 richiedenti asilo ogni 1.000 abitanti. Di questo siamo poco abituati a ragionare e a riflettere. Non veniamo aiutati a capire quello che davvero accade e che sta dietro un fenomeno globale come quello della mobilità delle emigrazioni, immigrazioni e migrazioni forzate. Non si parla mai delle cause che sono all’origine, non si aiutano le persone a capire che ogni nostra azione ha delle conseguenze a livello locale, ma soprattutto globale. Il divario tra percezione del fenomeno e sua reale entità è uno dei problemi che deve af- frontare chi si occupa di migranti nel nostro Paese, qual è la situazione oggi? Divario tra percezione e realtà nasce da una strategia di comunicazione ventennale. La verità è che lo spostarsi/la mobilità è una possibilità che noi stessi utilizziamo e abbiamo utilizzato (propria anche dei nostri giovani), ma tendiamo a sentirci minacciati dalla stessa possibilità quando sono gli altri ad eser- citarla. Nel nostro paese l’8% è costituito da cittadini stranieri, ma secondo alcune ricerche l’immaginario sociale ritiene che la popolazione straniera sia tra il 20% e il 30%. Il mondo mediatico enfatizza e alla fine quasi trasmette l’idea di una vera e propria invasione via mare, ma non è affatto così! In Italia abbiamo circa 5 milioni di migranti, di questi solo poche centinaia arrivano via mare ogni anno, ma una certa comunicazione alimenta la percezione di un afflusso costante. La realtà è che dei 5 milioni di migranti del nostro paese chi arriva via mare ogni anno è una minoranza. Quali altri luoghi comuni secondo lei sono ancora preponderanti e come stanno invece le cose? Oltre a quella di considerare il fenomeno migratorio italiano al pari di una vera e propria invasione, assistiamo al luogo comune che considera i migranti competitivi nei servizi di welfare e del lavoro, in particolar modo. In realtà studi e ricerche dimostrano che gli stranieri continuano a contribuire al welfare molto più di quanto né percepiscano, e che i settori lavorativi nei quali sono inseriti sono spesso quelli non più appetibili per gli italiani. Se le dico “Aiutiamoli a casa loro”, cosa mi risponde?... Sarebbe condivisibile se lo facessimo, dovremmo innanzi tutto smettere di derubarli a casa loro! Smet- tiamo di prenderci le loro risorse in termini di materie prime, di acqua, di terra, di petrolio, di diamanti. L’Italia e l’Europa negli ultimi anni, invece di impiegare i fondi della cooperazione in opere a vantaggio esclusivo della popolazione locale sia in beni che in servizi, li ha piegati a logiche di controllo delle mi- grazioni. Gli accordi internazionali degli ultimi anni vengono stabiliti in una sorta di “scambio” con i fondi di cooperazione. È come se dicessimo agli stati, quali Eritrea, Mali, Libia ect.: “Io ti do questi fondi, ma tu ti devi impegnare a controllare e limitare la migrazione in uscita e in transito nel tuo paese.” Con il Progetto Fare Sistema oltre l’Accoglienza ci occupiamo della creazione di una rete per l’inserimento socio-lavorativo delle persone migranti. Quanto sappiamo di ciò che ac- cade “dopo l’accoglienza”, ovvero del percorso di inserimento dei migranti una volta usciti dai centri di accoglienza? A partire dal 2011, l’Italia ha provato a fatica a lavorare su un percorso di accoglienza. Ma queste “acco- glienze” non sono tutte uguali e non funzionano tutte allo stesso modo. Su 100 che entrano, solo a 40 viene riconosciuta in prima istanza una protezione internazionale (status di rifugiato o protezione sussidiaria) o una protezione umanitaria. Ma non per tutti coloro che compon- gono quel 40% è previsto un vero ed effettivo percorso di inserimento. 12 amu Notizie I N. 1/2018
Assistiamo ad un ritardo delle politiche di accompagnamento e di inserimento sociale. Sebbene il Mini- stero dell’Interno abbia deliberato un primo piano di integrazione, siamo ancora lontani da una attuazione reale. Oggi ci sono ancora realtà del terzo settore che a livello locale, mettono in atto piccoli sistemi di accompagnamento. Sono azioni a macchia di leopardo e spesso si tratta di progetti vincolati a fondi. Siamo lontani da un sistema reale a livello nazionale. In realtà, però, anche per gli italiani che perdono casa e lavoro non esiste un welfare reale proattivo che supporta la ricerca di casa, la riqualificazione professionale ect. Questa potrebbe essere la nostra occasione per ripensare il welfare nazionale per tutte le persone in dif- ficoltà, al di là della provenienza. Una differenza che ci può essere e che andrebbe curata maggiormente per le persone migranti è la di- versa rete familiare ed amicale nella quale il cittadino italiano, a differenza di un richiedente asilo, sa di poter contare o alla quale può comunque rivolgersi. Il sistema di accoglienza e di integrazione dovrebbe quindi riuscire a portare chi arriva o come migrante o come richiedente asilo almeno in una condizione simile a chi è qui: parlare la lingua, avere delle com- petenze da spendere sul mercato del lavoro e poter contare su una rete sociale ed amicale. Quali prospettive future? Difficile a dirsi. Da una parte dovremmo ormai essere un paese di emigrazione ed immigrazione stabile, dall’altra continuiamo ad avere degli strumenti di gestione legati alla straordinarietà e all’emergenza più tipici di una migrazione di passaggio. In realtà il fenomeno migratorio in Italia è caratterizzato ormai da progetti migratori a lungo termine, come nel caso dei ricongiungimenti familiari o dell’acquisizione della cittadinanza. Se guardiamo come si stanno muovendo l’Italia e l’Europa, le prospettive sono di chiusura. Non ci si pone l’obiettivo di gestire le problematiche ma di “allontanarle”. Mi auguro, da ottimista quale sono, che presto si riesca a fare meglio, dando risposte migliori a chi è più fragile cioè a chi arriva in fuga da conflitti e guerre ed è in cerca di protezione. Così, forse, saremmo in grado di dare risposte migliori anche a tutti gli altri che al momento non sappiamo valorizzare, come ad esempio i nostri giovani. Scopri le proposte del programma Fare Si- stema Oltre l’Acco- glienza ed entra a far parte della rete con la tua famiglia, la tua associazione o la tua azienda. Scopri di più sul programma e le diverse possi- bilità per sostenerlo sul nostro sito o sulla nostra pagina FB. amu Notizie I N. 1/2018 13
Scegliere l’altro, soprattutto quando è ferito nella propria dignità framCeSCo tortorella Fare sistema ha incontrato Papa Francesco a febbraio, in occasione della IV Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione Contro la Tratta di Persone, insieme a un centinaio di persone, di ordini religiosi e movimenti, che si occupano di migrazioni e vittime della tratta di esseri umani apa Francesco, questo è un programma di accoglienza che abbiamo avviato, con una rete di famiglie e «P di imprese che aiutano i giovani migranti a inserirsi nel mondo del lavoro». A queste parole, il papa, ha alzato lo sguardo visibilmente sorpreso e interessato: «Ah... Bello!». Pochi secondi per condividere con papa Francesco che cos’è Fare Sistema Oltre l’Accoglienza e lasciargli una nostra brochure. Pochi secondi per uno sguardo, un sorriso, una stretta di mano che ci ha dato coraggio per andare avanti in questo cammino. «Da parte mia, come avrete notato, non ho mai perso occasione per denunciare apertamente la tratta come un crimine contro l’umanità» ha detto il papa. E in effetti lui è una delle poche per- sone che insistono su questo doloroso aspetto delle migrazioni, ignorato e tenuto nascosto da molti anche – ha sottolineato – per complicità. «La Chiesa deve promuovere e creare spazi di incontro, per questo motivo ho chiesto di aprire le parrocchie all’accoglienza. Bisogna riconoscere il grande impegno in risposta al mio appello, grazie! Chiedo a voi qui presenti oggi di operare a favore dell’apertura al- l’altro, soprattutto quando è ferito nella propria dignità. .... Aiutate la Chiesa a creare spazi di condivisione di esperienze e integrazione di fede e di vita». Queste parole ci hanno toccato personalmente, per l’impegno che in questi ultimi due anni abbiamo messo nel lanciare Fare Sistema Oltre l’Accoglienza e nel creare quella rete di famiglie e di imprese che oggi sta prendendo forma in tutta Italia, finalizzata proprio a creare spazi di condivisione e di integrazione. «La criminalità organizzata e il traffico illegale di droghe e di esseri umani scelgono le prede tra le persone che oggi hanno scarsi mezzi di sussistenza e ancor meno speranze per il domani. La ri- sposta è quindi creare opportunità per uno sviluppo umano inte- grale, iniziando con un’istruzione di qualità fin dalla prima infanzia, creando successivamente opportunità di crescita attraverso l’oc- cupazione. Queste due modalità di crescita, nelle diverse fasi della vita, rappresentano gli antidoti alla vulnerabilità e alla tratta». Un colpo al cuore… sentire da lui queste parole, proprio le idee che ci eravamo scambiati all’inizio, quando studiavamo il problema e la fattibilità del nostro Programma: dobbiamo puntare ad offrire for- mazione ed opportunità di lavoro ai giovani, migranti ed italiani, per ridurre il rischio che cadano nelle maglie della criminalità. La strada continua, allora, per Fare Sistema Oltre l’Accoglienza, con tutte le famiglie, le im- prese, le associazioni, i gruppi e ogni singola persona che in questi anni ci hanno affiancato. Grazie papa Francesco, per il coraggio, l’incisività e la semplicità delle tue parole! 14 amu Notizie I N. 1/2018
progetti SAPER FARE, POTER ESSERE KatiuSCia Carnà are sistema oltre l’accoglienza” è cresciuto ed è mente ogni ragazzo per costruire insieme il proprio “F diventato un Programma! Uno dei progetti che lo compongono è finanziato dal Fondo Asilo, Migra- piano. Durante i colloqui si farà un bilancio di compe- tenze della persona, approfondendo tutte le esperienze zione e Integrazione 2014-2020 (FAMI) e ha l’obiettivo formative e lavorative intraprese sia nel paese di ori- di completare il percorso di autonomia dei rifugiati in gine sia in Italia. Il passato così non rappresenta più uscita dagli SPRAR. semplicemente un racconto spesso doloroso da ricor- In che modo? Predisponendo per ogni beneficiario un dare, ma diventa testimonianza di un bagaglio di espe- Piano individuale di autonomia con competenze e at- rienze importanti per la formazione in un nuovo titudini personali e che gli dia l’opportunità di inte- contesto sociale. I beneficiari finora individuati sono 8 grarsi a livello sociale e lavorativo nel territorio. Questo uomini e 7 donne, di età e status sociali differenti, di bilancio sarà curato e redatto da un’équipe multidisci- nazionalità e di culture diverse, residenti presso vari plinare, già individuata da AMU e AFN, composta da SPRAR di Roma e dintorni. Facciamo un grande, dop- quattro esperti nel settore della migrazione e della me- pio, augurio: all’équipe per il suo lavoro di ascolto e ai ragazzi e alle ragazze che parteciperanno affinché per diazione, e da due psicologhe, selezionati sulla base loro possa essere l’inizio di un percorso ricco di nuove delle loro competenze e della loro pregressa espe- e fruttuose esperienze! rienza nel settore. Analizzare ed elencare competenze e attitudini è molto importante per un efficace percorso di accoglienza. In FARE SISTEMA OLTRE L’ACCOGLIENzA alcuni casi le esperienze pregresse possono essere va- PROGRAMMA 2017-2019 lorizzate subito, in altri dovranno essere rafforzate per Costo preventivato € 1.770.193,85 adattarle al mercato lavorativo italiano. È per tutte que- Contributi ottenuti o richiesti ste ragioni che si cerca di conoscere bene ogni bene- a finanziatori istituzionali € 1.380.358,66 ficiario per inserirlo nel mondo del lavoro, prima Contributi altri partner € 224.406,00 attraverso la formazione e poi cercando di offrire un’op- Costo a carico AMU € 165.429,19 portunità concreta. Contributi già reperiti da AMU € 124.377,62 Il gruppo di professionisti, quindi, incontrerà personal- Contributi da reperire: € 41.051,57 amu Notizie I N. 1/2018 15
prospettive Conoscere e raccontare la Siria per dare speranza alla ricostruzione Stefano Comazzi Ora che l’attenzione mediatica sta tornando a causa degli scontri, con- tinuare a raccontare ciò che succede in Siria è più che mai necessario per sostenere la pace e la ricostruzione on è la prima volta che Impressionante il giro nel mer- viamo alcuni stampi per il la- N viaggio in contesti di guerra, e di certo la Siria di fine cato antico di Aleppo, una delle più antiche città al mondo, il cui voro di Mustafà, una coppa vinta ad un concorso ippico in 2017 presenta tanti aspetti co- bazar era una città vera e pro- età giovanile, cocci di un lampa- muni a paesi martoriati da pria (per questo chiamato “me- dario che una volta era certa- guerre civili, dove altri e pode- dina”), patrimonio culturale di mente oggetto di valore, la rosi interessi opachi e senza immenso valore ed ora in molte libreria di Denise trasformata in scrupoli si contendono potere, sue parti ridotto a cumuli di ma- un fuligginoso focolare, Naya ricchezze, e dominio incontra- cerie e rottami. Con Mustafà e dalla strada mi mostra i resti stato. sua figlia Naya, torniamo da- dell’altalena e ciò che rimane Tuttavia, appena arrivo ad vanti alle rovine della loro casa, della sua stanza di bambina fe- Aleppo dopo un lungo viaggio dove avevano un laboratorio per lice, prima che una guerra as- via terra da Beirut, trovo la casa la creazione di complementi di surda la catapultasse a forza che mi accoglie piena di bam- arredo secondo la più antica tra- nell’età adulta. bini che gioiosamente si prepa- dizione araba. Dato che Mustafà Anche Jalal, che oggi aiuta rano ad una festa simile al è mussulmano e sua moglie De- nella gestione dei progetti so- nostro carnevale, nel ricordo nise cristiana, le minacce di stenuti dall’AMU a favore della della martire Santa Barbara; morte non sono tardate ad arri- Siria, aveva un suo fiorente ne- sembra che la guerra non li toc- vare al precipitare della crisi e, gozio di tessuti in questo im- chi, ma in effetti ciascuna delle dopo la loro fuga dalla “me- menso mercato, dove lo loro famiglie in un modo o nel- dina”, la casa è stata sventrata cercavano clienti da molte parti l’altro ne soffre le conseguenze. e saccheggiata. Insieme ritro- del mondo; il suo volto si fa pen- 16 amu Notizie I N. 1/2018
soso e trasognato e le sue dita di palazzoni spettrali ed abban- sita il centro storico è stato nuo- strusciano con delicata atten- donati. Siamo accolti dai gesuiti, vamente bersaglio di mortai con zione quando trova uno scam- un cui confratello Padre Franz è la perdita di vite umane e danni polo di stoffa ed un registro stato assassinato per non aver ad edifici storici antichi. scritto a mano in mezzo a mace- voluto lasciare il convento alla I miei amici siriani mi invitano a rie e rottami all’aria aperta, dove partenza delle forze ribelli. Oggi, tornare, e a portare anche altri una volta c’erano i negozi di tes- sulla sua tomba, i suoi confratelli con me: mi rendo conto che per suti. continuano il suo impegno nel loro è essenziale sapere che La visita alla comunità di Ka- dialogo con l’Islam e sostengono fuori dai confini ci sia chi pensa farbo, piccolo centro rurale azioni di aiuto alla popolazione a loro e li aiuta materialmente, locale. In quei ma soprattutto sono grati a chi locali anche al- non dimentica la loro situazione cuni membri e le sofferenze che stanno vi- del Movimento vendo da anni, senza che una dei Focolari seria e solida speranza di pace svolgono emerga dalla volontà dei “po- un’azione di tenti” della terra. aiuto alle fami- glie con malati gravi, e con il loro impegno accolgono, ascoltano, con- fortano e dan- no pace alla presso Hama, 150 km a sud di gente. Una donna è seduta qui Aleppo, invece, non ha come in attesa del suo turno, e scopro sfondo rovine e distruzioni fisi- che in effetti non è venuta per le che, ma dai racconti della gente medicine, ma per ringraziare e di Don Nabil, il locale parroco dell’aiuto che le è stato dato con Nelle foto in queste pagine alcune im- magini della missione di Stefano Co- greco cattolico, emerge tutta la vestiti e scarpe. Mi dice di essere mazzi presso i progetti AMU in Siria, drammatica lotta per la soprav- mussulmana, ma di ringraziare i nel novembre 2017. vivenza quotidiana in un paese padri gesuiti e gli amici del fo- dove il costo della vita è miste- colare per quanto hanno fatto riosamente decuplicato, mentre per lei e la popolazione, e mi Programma Emergenza Siria i salari (per chi li riceve) sono invita a denunciare con forza al Costo totale programma per il 2018: € 293.138,33 sempre più bassi. Una delle mondo la sofferenza e le umilia- Contributi controparte principali sfide è poter curare zioni che il popolo siriano sta locale: € 51.552,13 famigliari colpiti da malattie soffrendo per questa guerra as- Contributi già ricevuti gravi, come i tumori di vario ge- surda e feroce. Infine giungo a 2018 € 23.035,32 nere che si stanno diffondendo Damasco, la capitale: il traffico Contributi da reperire € 218.550,88 con preoccupante ampiezza tra è caotico e rumoroso, ma la città Per approfondire le storie e il Pro- la popolazione, a fronte della (come del resto l’intero paese) è gramma Emergenza Siria vai sul sito scarsità e limitatezza di accesso piena di posti di blocco militari, www.amu-it.eu a cure adeguate, sia per i costi e chiaramente l’accesso a certe che per i centri sanitari lontani aree è interdetto. Visito il centro ed affollati. della città, entro le mura antiche, Sempre proseguendo verso sud, la situazione sembra calma e la arriviamo a Homs, i cui sobborghi vita appare normale, ma in effetti settentrionali si presentano con i pericoli sono sempre latenti; una fila quasi infinita di scheletri poche settimane dopo la mia vi- amu Notizie I N. 1/2018 17
progetti FORZA E DETERMINAZIONE PER COSTRUIRE UN SOGNO andrea miranda* Le storie dal Nord Ovest dell’Argentina ci raccontano del desiderio di coniugare tradizioni, rispetto e recupero del territorio per uno sviluppo sostenibile e dignitoso orena Uncos è una donna di erano in disuso nel campo dei con il fango), ma hanno creato un L 35 anni che vive a “Potrerillos” (Regione di Salta, Argentina) con suoi genitori. Ma per rendere le stufe adatte tetto completamente nuovo. Lorena ricorda i lunghi giorni in suo marito Ramón e i suoi due alla ricezione andava affrontata cui lei e suo marito, tornati dal figli, Facundo di 11 anni e Franci- una ristrutturazione degli stabili loro lavoro, impugnavano pala, sco di 3. non sempre semplice. Ed è qui piccone e spatola fino a notte. Durante un viaggio Lorena ha che a supporto di Lorena e della Così hanno posto le piastrelle, in- visto come delle vecchie stufe di sua famiglia arriva il programma tonacato e dipinto i muri, livel- tabacco siano state trasformate PTSNOA – Programma di Turi- lato il pavimento, collegato in bellissimi alloggi per turisti. smo Sostenibile e Solidale del l’impianto idraulico e l’elettricità. In effetti le stufe del tabacco Nord Ovest Argentina. Con un mi- Tutto insieme a Lorelé, il mura- sono dei magazzini molto alti crocredito del programma di tore del villaggio che ha indicato con alcune finestrelle vicino al 15.000 pesos (circa 960 euro), il loro i compiti e come eseguirli, soffitto che fungono da riparo al contributo di AMU di 65.000 passo dopo passo, seguendo le tabacco una volta raccolto e pesos (4.150 euro) e i contributi istruzioni che l’architetto aveva messo ad essiccare. Sono per- della famiglia stessa, i lavori si lasciato. Anche il figlio di Lorena, fette per essere riutilizzate come sono avviati. Facundo, ha collaborato in tutto alloggi. Da quel giorno Lorena Con l’aiuto di un architetto hanno ciò che poteva, secondo la sua ha cominciato a sognare di fare mantenuto la struttura di “adobe” forza o prendendosi cura del fra- lo stesso con le 4 stufe che della capanna (mattoni modellati tello minore. 18 amu Notizie I N. 1/2018
In quei mesi di sacrifici è stato I letti, la casa, l’acqua calda che propri riti ancestrali legati all’in- fondamentale il sostegno della esce da una stufa a legna, la de- tero processo artigianale, dal- mamma di Lorena, per questo in corazione con artigianato tipico, l’ottenimento della materia suo onore hanno chiamato la tutto è pensato nel dettaglio e ri- prima alla sua classificazione, prima stufa “Doña Catalina”. specchia l’animo determinato di ed elaborazione finale. Una Il progetto, iniziato come un Lorena, che ora sogna di poter esperienza da non perdere visi- sogno, ha appassionato tutta la ristrutturare anche le altre stufe. tando le belle terre di Salta. famiglia e dal 2016 accoglie turi- L’alloggio è a 1 km da “El Espi- sti argentini e stranieri. Oltre ad nal”, dove un’associazione di essere un bell’alloggio – per ora donne offre ai turisti un tour con l’unico nella zona – la famiglia gli apicoltori per conoscere offre altri servizi legati al turi- l’arte di allevare le api e il pro- Nelle foto alcuni protagonisti del Programma di Turismo Sostenibile smo e al tempo libero come cesso del miele. Quella di El e Solidale nel Nord-Ovest Argentina. l’equitazione o le passeggiate Espinal è una antica comunità guidate e, soprattutto, tutto il di filatori e sellai, che amano far *Responsabile comunicazione suo calore. partecipare i turisti a dei veri e per PTSNOA. PTSNOA-Turismo Sostenibile Rimani aggiornato Costo totale del prog. € 783.965,90 sulle novità Costi a carico AMU € 658.935,39 del Programma Contributi reperiti € 490.820,68 e sulle storie di cui EDC € 101.949,68 dei suoi protagonisti di cui CEI € 388.721,00 dal sito Contributi da reperire € 168.114,71 www.amu-it.eu amu Notizie I N. 1/2018 19
progetti CUBA, UNA FATTORIA PER LA COMUNITÀ lia Guillen ario Peláez, tra il 2013 e il riferimento nella comunità. Oltre in seguito si è realizzato un altro M 2014 grazie al sostegno di altri imprenditori della rete inter- a produrre reddito diretto, oggi la fattoria genera lavoro per i servizi allevamento di maiali. Nonostante le difficoltà iniziali e quelle sus- nazionale EdC e dell’AMU riesce di manutenzione, riparazione, pu- seguite nel 2017, Mario ha insistito a uscire dalla disoccupazione e a lizia, trasporto, etc. La fattoria è e, insieme ad altre persone che lo realizzare il sogno di un lavoro divenuta un luogo aperto dove i hanno sostenuto, ora potrà conti- che possa assicurargli una vita vicini si incontrano e danno una nuare a promuovere l’impresa di onesta e dignitosa. Nasce così la mano quando c’è più lavoro, o in Comunione nella sua comunità, sua fattoria per l’allevamento di cui rifornirsi di qualche prodotto a generare cambiamenti e ad in- suini e per la produzione di latte che non trovano al mercato e che coraggiare altri a cominciare una nel piccolo villaggio di Vertientes, Mario condivide come modo per nuova vita nelle terre di Cuba. a pochi chilometri dalla città di realizzare la comunione dei beni. Camaguey. Nel paese caraibico Anche il latte che si produce viene Nella foto alcuni protagonisti attualmente vi è una domanda in- in parte condiviso con altre fami- dei progetti AMU-EDC a Cuba. soddisfatta di prodotti della terra, glie che hanno molti figli. per cui la produzione delle aziende Nel 2017, la carenza d’acqua, la agricole svolge anche un ruolo siccità e alcune circostanze im- Costo totale progetto € 51.794,50 sociale importante per soddisfare previste hanno messo l’impresa Contributi locali € 2.436,29 i bisogni della comunità. in pericolo; per questo a giugno Altri finanziatori € 17.000,00 Per questo Mario non vuole che abbiamo creato insieme a Mario Costo a carico AMU € 32.358,21 la sua fattoria sia solo per sé, ma una nuova strategia: nella prima Contributi EDC € 5.936,22 desidera che diventi un punto di fase si è aperto un nuovo pozzo e Contributi da reperire € 16.421,99 L’Economia di Comunione (EdC) è atterrata sull’isola cubana grazie a persone entusiaste, soprattutto giovani, che diffondono un nuovo modo di fare impresa e di vedere l’economia. Cosi, nel 2017 è stato sviluppato un programma denominato “Sviluppo dell’economia civile e di comunione” con varie attività di formazione e supporto per piccole imprese. 20 amu Notizie I N. 1/2018
news dai progetti LA FORZA DI RIPARTIRE RAISE II marGarida eSteveS pereira de rodríGuez* R AISE, che in inglese significa alzarsi, sollevarsi, contiene nel suo nome la missione del pro- munione, propone anche un so- stegno psicologico e sociale per uno sviluppo completo della per- progetto RAISE e avviato la se- conda edizione, che durerà da gennaio fino a dicembre 2018. getto: sostenere chi vive il sona. “Sogno, possibilità e comunione” dramma della disoccupazione, Ritrovare fiducia significa tornare sono state le parole del nostro dare loro gli strumenti perché a essere forti, superare le diffi- amico Paulo Melo alla conclu- possano rialzarsi e cominciare un coltà di diversa natura e avere più sione del secondo fine settimana nuovo percorso nel mercato del opportunità da poter cogliere. del Bootcamp di Imprenditorialità lavoro. Come è stato per Maria, ad esem- di Comunione. Esprimono l’impe- RAISE nasce, tra aprile 2015 e set- pio, che oltre al problema di es- gno e la dedizione con i quali ab- tembre 2016, dalla forte preoccu- sere disoccupata da molto tempo, biamo afferrato questo progetto e pazione per le conseguenze viveva un periodo di profondo continueremo a lavorarci perché negative della crisi che ha interes- sconforto: la crisi economica tanti altri possano concretizzare il sato il Portogallo negli ultimi aveva portato con sé una crisi fa- proprio sogno, credendo nella anni. Un periodo difficile, che ha migliare e qualche problema di possibilità di farlo e nella comu- portato nella società portoghese salute. Per questo, il progetto nione come stile di vita. un vertiginoso aumento della po- RAISE oltre ad affiancarla nella ri- vertà. Questo clima di incertezza cerca di un lavoro, le ha dato la per il futuro e di mancanza di spe- possibilità di un percorso perso- *Assistente Sociale AMU Portugal ranza, ha aumentato l’angoscia di nalizzato. Maria è riuscita a risco- molte persone e ha causato, di prire molte sue capacità e a Il progetto Raise è promosso da AMU conseguenza, una diminuzione superare alcune sue fragilità Portogallo – Cooperazione e Solida- della solidarietà e della coesione emotive. Grazie ad AMU Porto- rietà Lusofona per un Mondo Unito sociale che hanno sempre carat- gallo, che ha sostenuto alcune (IPSS e ONGD) e AMU Italia, ed è già terizzato il Paese. operazioni e cure mediche, Maria interamente coperto con i contributi di Il progetto, oltre alla integrazione ha superato anche i problemi di Economia di Comunione (EdC). nel mercato del lavoro di donne e salute e proprio dopo l’ultimo trat- Costo totale progetto € 105.887,06 uomini disoccupati attraverso un tamento, ha trovato lavoro! Contributi locali AMU percorso di formazione e dei wor- È per questa ed altre storie che Portogallo € 45.361,50 kshop legati all’economia di co- abbiamo deciso continuare con il Contributi EDC € 60.525,56 amu Notizie I N. 1/2018 21
progetti GIORDANIA, UN’ACCOGLIENZA RESPONSABILE anna marenChino Alla ben nota capacità di accoglienza della terra giordana si affianca la volontà di ridare dignità attraverso il lavoro el febbraio 2008 sono arrivato e il Cristianesimo e per l’accoglienza tiva: chi è esperto in marketing si «N in Giordania e subito sono stato colpito dall’accoglienza calo- massiccia di profughi. Fin dal 1948, ha ricevuto i palestinesi fuggiti dopo occupa della vendita dei prodotti mentre architetti e grafici di ideare rosa e sincera del suo popolo. Gli 8 la creazione dello Stato di Israele. i design dell’arredamento che nasce anni vissuti lì mi hanno trasformato Una vocazione al dialogo tra le cul- dal riciclo dei pallet. facendomi più sensibile al dolore, ture e all’accoglienza ben espressa Nel discorso al Parlamento europeo, ai rapporti profondi, alla ricchezza dal re Abdullah II di Giordania du- il re ha ringraziato tutti coloro che li della diversità e alle necessità del rante il suo intervento al parlamento stanno aiutando a sostenere questa prossimo. Vivere in Giordania in europeo, il 10 marzo 2015: “Il dialogo responsabilità globale. Sì, perché mezzo alle sue bellezze, ma soprat- nel rispetto è il fondamento di tutte accogliere chi scappa dalla morte è tutto poter condividere le giornate le società. Il futuro sta nell’unità e davvero una responsabilità di tutti! con giordani, palestinesi, egiziani, nel rispetto, non nella divisione e siriani, libanesi, iracheni e tanti mi- negli stereotipi”. granti asiatici è una ricchezza cul- Nel 2016 l’AMU ha raccolto l’appello turale, umana e valoriale che non si di Wael Sulieman, Direttore della trova facilmente in uno stesso Pae- Caritas Giordania, impegnata da se». Ecco quello che mi racconta anni a favore dei profughi, per so- Domingos Dirceu Franco, focolarino stenere un progetto di formazione e brasiliano di passaggio all’AMU e inserimento lavorativo di profughi Giordania-accoglienza profughi che ha vissuto diversi anni in Gior- iracheni. Costo totale del progetto € 289.527,27 dania. Questa terra, infatti, si carat- Ne è nato un progetto in cui sono Costi a carico AMU € 244.083,00 terizza per la sua tradizionale aper- loro stessi a occupare anche ruoli Contributi reperiti € 117.142,06 tura, il dialogo rispettoso tra l’Islam centrali all’interno dell’area produt- Contributi da reperire € 126.940,94 22 amu Notizie I N. 1/2018
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