Hai mai provato? Hai mai fallito? Non importa. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio - Samuel Beckett - Piceno33

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Hai mai provato? Hai mai fallito? Non importa. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio - Samuel Beckett - Piceno33
Hai mai provato? Hai mai fallito?
                                                      Non importa. Prova ancora.
                                                     Fallisci ancora. Fallisci meglio.
                                                               Samuel Beckett
Maggio • Anno X • n° 4

                         AGENZIA DI COMUNICAZIONE
Hai mai provato? Hai mai fallito? Non importa. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio - Samuel Beckett - Piceno33
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Hai mai provato? Hai mai fallito? Non importa. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio - Samuel Beckett - Piceno33
L'editoriale
● Fabiana Pellegrino
                                                             Sommario

"
     Ogni giudizio o valutazione che contrav-                 6   NEWS
     venga al criterio ammesso come valido. A                     Bandi, fondi e stanziamenti
     differenza della menzogna e del sofisma,                     Web Marketing festival
     l’errore rappresenta un fallimento incon-               11   FOCUS
sapevole del pensiero nel raggiungimento                          Vietato Sbagliare
della verità”. Ci sono due parole essenziali in
questa definizione: fallimento inconsapevole.
                                                             14   PERSONAGGI
                                                                  Alberto Fabiani
Sta qui l’anima dell’ineluttabilità dell’errore
e dell’umana inclinazione allo sbaglio. Eppu-                16   STORIE
re, non ammettiamo di fallire. Nonostante ciò                     Andrea Petrucci
che siamo conduca inevitabilmente all’errore,                21   ARTE
non concediamo a esso nessuna indulgenza.                         Robocake
Abituati a un mondo in cui tutto si confonde
continuamente, indossiamo improvvisamen-
                                                             22   INTERVISTE
                                                                  Trippadvisor, il Tripponario e
te la casacca del giudice più rigoroso davanti                    la Vergara
agli sbagli naturali. E così un errore diventa
un fallimento inesorabile. La debolezza del                  24   STORIA
dubbio, la timidezza del tentativo, la coscien-                   Memorie della città
za dello sbaglio assumono le sembianze di un
illogico corto circuito dentro a un sistema che
brilla sempre e comunque e che non ammette                          RUBRICHE
imperfezione. Le lacrime di chi non è al posto
giusto, l’insicurezza di chi non sa vivere di                27   LO YOGA DI RAFFA
standard, l’esitazione di chi non può sorride-                    Sorridi
re a prescindere, sono insinuazioni alla quiete
sociale prestabilita. La clemenza che concedia-              28   ASCOLI DI PETÒ
                                                                  Scherzi da quintana
mo a chi, sopra di noi, dovrebbe protendere al
bene pubblico e a un’indiscussa moralità per-                29   PNL, ISTRUZIONI PER L'USO
sonale, si fa intolleranza davanti alle bugie di                  Svegliati o dormirai per sempre
un ragazzo, alla malattia di un conoscente, al               30   UNIVERSITÀ
nostro stesso disagio. Si deve splendere a ogni                   Patrimoni dell'umanità
costo. E chi non ce la fa? Brucia. Eppure, in un
mondo ideale vivremmo esattamente alla ro-                   31   LIBERRANTE
                                                                  Il potere delle parole
vescia, condannando corruzione, menzogna,
convenienza, ingiustizia e accettando gli errori             32   LIBERA LE IDEE
commessi per sbaglio. Fallire non deve signifi-                   Liberi di scegliere
care morire. Recuperiamo l’abilità di affrontare             33   A QUALCUNO PIACE NERD
la realtà e, soprattutto, di perdonare. Possiamo                  Un maggio da cinema
essere ciò che vogliamo, molto di meno, molto
                                                             34   IL GIARDINO DI LOLA
di più, eternamente diversi da quello che ave-
                                                                  La Begonia
vamo immaginato. Non chiamiamoli errori,
ma tentativi di libertà.                                     35   VIANDANTE
                                                                  Festival dell'Appennino
                                                             36   CHEAP & CREATIVE
SCRIVETECI A direttore@piceno33.it, seguiteci sulla nostra        Sorprendetevi a fare l'impossibile
pagina Facebook Piceno33 o chiamateci allo 0736.255656.

                                                                                        Maggio • PICENO 33 |5
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NEWS

                        BANDI, FONDI E
                        LE OPPORTUNITÀ
                        di Dina Maria Laurenzi

                        Il rilancio dell’economia territoriale, soprattutto
                        per un territorio incastrato tra l’eredità del
                        terremoto e l’area di crisi complessa, può trovare
                        terreno fertile nei nuovi bandi emanati e quelli
                        ancora validi per il 2018 a cui possono accedere
                        le imprese.
                        Le agevolazioni per le imprese sono emanate
                        da Governo, Regioni ed Enti per favorire nuovi
                        investimenti e ridare slancio all’economia locale.

                        Fondo centrale di garanzia
                        Stando alle nuove disposizioni operative contenute nel decreto ministeriale
                        del 21 dicembre 2017, le imprese comprese quelle agricole e i liberi profes-
                        sionisti possono accedere al Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie
                        imprese. La finalità del fondo è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie
                        per investimenti materiali e immateriali attraverso la concessione di una ga-
                        ranzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali porta-
                        te dalle imprese. Il fondo non ha scadenza.

                        Start-up e investimenti produttivi
                        Il bando mette a disposizione 48 milioni di euro per acquistare, costruire e ri-
                        strutturare immobili, impianti, macchinari, hardware, software e consulenze.
                        Le domande vanno presentate dal 10 maggio 2018 al 9 luglio 2018 all’Agen-
                        zia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa – In-
                        vitalia. Gli investimenti devono essere di almeno 1,5 milioni e le agevolazioni
                        saranno fino al 75% di cui fino a 50% di mutuo agevolato e fino al 25% a
                        fondo perduto.

6| PICENO 33 • Maggio
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NEWS

 STANZIAMENTI
À PER IL PICENO
 Fondi per i giovani agricoltori
 I giovani agricoltori fino a 40 anni di età hanno dalla loro un aiuto all’avvia-
 mento e all’insediamento stanziato dalla Regione Marche. A bando, con sca-
 denza 4 dicembre 2018, uno stanziamento forfettario da 40 a 60mila euro per
 azienda oltre a un contributo agli investimenti fino a 250mila euro. Sempre
 nel settore agricoltura la Regione ha messo a disposizione per l’area del sisma
 fondi per 8 milioni di euro volti a sostenere investimenti per immobili, fabbri-
 cati, impianti, macchine, attrezzature, energia e non solo. Il bando scade il 2
 ottobre 2018 e stanzia un contributo a fondo perduto fino al 60%.

 Zona Franca e danni indiretti
 Oltre ai 490 milioni di euro stanziati per l’esenzione Irpef, Ires, Irap e Imu 2017
 e 2018 per imprese e lavoratori autonomi e l’esenzione Inps per il titolare e
 i familiari negli stessi anni, ci sono altri provvedimenti. Dal 14 maggio al 30
 giugno 2018 le aziende artigiane, commerciali, turistiche, i pubblici esercizi,
 gli agriturismi e altre attività del settore ricadenti nelle province di Ascoli Pi-
 ceno potranno accedere al bando per Danni indiretti area sisma Centro Italia.
 Stanziati 46 milioni di euro per far fronte alla riduzione del fatturato tra il 19
 gennaio e il 19 luglio 2017.

 Riqualificazione dei centri storici e dei borghi
 Il bando del Gal Piceno è rivolto a quelle realtà con meno di 5mila abitanti
 come Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Arquata
 del Tronto, Carassai, Castignano, Castorano, Comunanza, Cossignano, Cupra
 Marittima, Force, Massignano, Montalto delle Marche, Montedinove, Mon-
 tefiore dell’Aso, Montegallo, Montemonaco, Offida, Palmiano, Ripatransone,
 Roccafluvione, Rotella e Venarotta.
 Stanziati 300mila euro, le domando vanno inviate tramite Siar entro le 13 del
 10 giugno 2018.

 Per approfondire i bandi attivi e rimanere aggiornati sui nuovi bandi in pub-
 blicazione è possibile consultare i siti del Ministero dello Sviluppo economi-
 co, della Regione Marche e del Gal Piceno.

                                                                                       Maggio • PICENO 33 |7
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    Web Marketing Festiv

I
           l Web Marketing Festival, l'evento ita-    tà che il Festival, in un’ottica di inclusione e
           liano più completo sull'innovazione        condivisione del sapere e della conoscenza,
           digitale in programma dal 21 al 23 Giu-    mette a disposizione dei suoi partecipanti
           gno presso il Palacongressi di Rimini,     da sei anni a questa parte. Brand, Program-
           in questa sesta edizione si presenta con   matic, Social Media Marketing, Digital
           diverse novità, soprattutto a livello      Journalism, SEO, Content Marketing, Di-
           formativo. Con oltre 50 gli eventi rea-    gital Health sono solo alcune delle tema-
           lizzati durante la tre giorni, più di 40   tiche che verranno affrontate all’interno
           sale formative, circa 400 tra speaker e    delle varie sale formative, oltre 40, previste
           ospiti da tutto il mondo e 20 iniziative   quest’anno. A queste, poi, vanno ad aggiun-
           in programma, il Festival si pone come     gersi alcune novità nate dai suggerimenti
     una vera e propria agorà del digitale, un in-    dei partecipanti che ampliano ulteriormente
     cubatore d'innovazione e uno strumento di        l’offerta formativa del Festival. Tra queste la
     crescita e formazione professionale.             sala Coding & IT, Digital HR, Blockchain e
                                                      Criptovalute, Digital Fashion, Open Inno-
     Il cuore dell’evento è la formazione di quali-   vation, Big Data e Digital Food.

8| PICENO 33 • Maggio
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NEWS

val, largo ai giovani

   “Vogliamo offrire ai partecipanti un’occa-       di sviluppo future su temi legati all’innova-
  sione di crescita professionale e persona-        zione digitale, a quella sociale, all’open inno-
  le – spiega Cosmano Lombardo, Chairman            vation e a nuove forme di imprenditorialità.
  del Web Marketing Festival. Con un evento         Anche quest’anno player nazionali e inter-
  come il Web Marketing Festival e grazie alle      nazionali e rappresentanti del mondo istitu-
  iniziative a esso collegate cerchiamo di con-     zionale si alterneranno sul palco del Festival
  tribuire, per quanto possibile, a una maggio-     per discutere di tematiche attuali e di quelle
  re diffusione ed educazione digitale nel no-      che rappresentano le prospettive future del
  stro Paese. E tutto ciò non sarebbe possibile     panorama digitale, come l’Intelligenza Arti-
  senza il sostegno e il coinvolgimento diretto     ficiale, i Big Data, la Sostenibilità Ambien-
  degli utenti e dei partecipanti che ogni anno     tale, l’Industry 4.0 e molto altro.
  ci supportano”.
                                                    Change Education: così il Web Marketing
  Spazio inoltre anche momenti “inspiratio-         Festival si rivolge ai giovani
  nal” di riflessione e di confronto in Sala Ple-   In questa sesta edizione più che mai, una
  naria, luogo in cui vengono tracciate le linee    particolare attenzione è riservata a giovani

                                                                                        Maggio • PICENO 33 |9
Hai mai provato? Hai mai fallito? Non importa. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio - Samuel Beckett - Piceno33
NEWS
    e studenti, grazie a progetti di formazione e
    di sensibilizzazione negli Istituti Superiori
    Secondari e nelle Università legati sempre
    al tema del Digitale. Change Education è il
    nome del progetto educativo-formativo del
    Web Marketing Festival composto da ini-
    ziative volte a connettere, con cognizione e
    consapevolezza, i più giovani con le nuove
    professioni e gli strumenti digitali che le
    caratterizzano. Tra queste ci sono la Startup
    Competition Young, Digital For Sport e il
    WMF Lab, tre iniziative diverse tra loro, per
    background e impostazione, ma con lo stes-
    so minimo comune denominatore: aiutare i
    più giovani a usare gli strumenti forniti dal
    digitale in modo consapevole, grazie a mo-
    menti formativi ed educativi che li possano
    preparare al meglio all’interno di un mondo
    – e successivamente di un mercato del lavo-
    ro – quanto mai dinamico e che sarà sempre
    più improntato all’innovazione digitale.

    Nello specifico, la Startup Competition
    Young, novità assoluta di questa edizione
    2018, è nata per sensibilizzare ed educare i
    giovani tra i 16 e i 22 anni alle nuove forme
    di imprenditorialità cercando di indirizzarli,
    attraverso incontri e momenti di confronto,
    allo sviluppo di idee di innovazione digitale
    a forte impatto sociale. “Durante un incontro
    con i ragazzi delle scuole superiori si parlava
    di quanto fosse importante lavorare insieme
    per promuovere una cultura imprenditoria-
    le fondata sull’idea di essere “imprenditori
    della società.

    Ciò che mi ha colpito parlando con loro è
    stato il grado di coinvolgimento dei ragazzi
    rispetto a una declinazione di impresa vol-
    ta non solo al business, ma soprattutto alla
    costruzione della società. Ed è esattamente
    per proseguire l’attività di promozione e
    sensibilizzazione alla cultura imprenditoria-
    le e digitale che abbiamo deciso di lanciare
    all’interno del WMF questa nuova iniziativa:
    la Startup Competition Young”, ha spiegato
    Lombardo, a margine di un incontro con i
    ragazzi dell’Istituto Einaudi Ceccherelli di
    Piombino, coinvolti nel progetto.

10| PICENO 33 • Maggio
FOCUS

  Vietato sbagliare
                         Fallire. Un atteggiamento intrinsecamente umano stigmatizzato
                         da chi umano forse si sente poco. Una cultura in cui in sostanza è
                         “vietato sbagliare” pur ammettendo continui, macroscopici, errori
                         nelle sue forme pubbliche. Una società in cui i costanti tentativi
                         dall’alto si fracassano su chi sta in basso.
                         Valeria Allevi, psicologa e psicoterapeuta familiare, spiega
                         come la nostra mente affronti il senso di fallimento con cui, per
                         natura, siamo spesso costretti a fare i conti.
        Valeria Allevi
        psicologa        ● di Fabiana Pellegrino

 I
    l portale Skuola.net ha ricostruito le vicen-   pervasa da un perfezionismo estremo che, per
    de di studenti o studentesse italiane che       definizione, implica la tendenza a richiedere a
    negli ultimi anni hanno scelto il suicidio      sé stessi (o agli altri), delle prestazioni al massi-
    di fronte prima di una laurea “inventata”.      mo delle proprie possibilità se non addirittura
    Si parla di bugie, delusione, vergogna: ma      al di sopra, allo scopo di soddisfare delle aspi-
  cosa, esattamente, accade nella mente di un       razioni che possono avere origine nell’ambito
  ragazzo per spingerlo a una decisione estre-      familiare. Il risultato è la generazione di un
  ma?                                               conflitto tra le mete prefissate e le possibilità a
  «Troppo spesso, purtroppo, la mente viene         disposizione per attuarle, e la mente può ricor-

                                                                                           Maggio • PICENO 33 |11
FOCUS

    rere alla menzogna per poterlo risolvere».           soddisfare le aspettative delle persone per noi
                                                         importanti e sentirsi amati, è in parte una ten-
    Prima ancora, cosa potrebbe spingere un ra-          denza naturale. Quando la paura di deludere
    gazzo a costruire un mondo immaginario fat-          supera però certi limiti, diventa patologia. La
    to di bugie ed esami mai dati?                       percezione che abbiamo dell’amore o della de-
    «La cultura in cui viviamo ci porta fin da piccoli   lusione degli altri è comunque una proiezione
    ad eccellere e a competere, creando il falso mito    di quanto amiamo o deludiamo noi stessi».
    della felicità connessa a un risultato, che sia la
    laurea, un certo lavoro, una relazione amorosa.      Cosa spaventa - mentalmente - così tanto
    Ognuno di questi obiettivi assume un signifi-        dell’errore e del fallimento?
    cato simbolico che troppo spesso viene confuso       «In base a ciò che ho appena detto, la pau-
    con felicità. Poche volte ci viene insegnato cosa    ra più grande è quella di non essere amati. Il
    significa amare noi stessi e sentire davvero ciò     comportamento umano è spesso guidato dalle
    che vogliamo».                                       aspettative. È stato dimostrato per esempio,
                                                         che un farmaco somministrato all’insaputa
    Finzione e fallimento sono due concetti che          del paziente risulta essere meno efficace se il
    accomunano molti casi del genere, non solo           paziente non sa di riceverlo. Se da una nostra
    nel campo universitario. Psicologicamente            azione ci si aspetta qualcosa di negativo (come
    cosa comportano nella nostra mente e quali           per esempio la delusione o il giudizio degli al-
    sentimenti e quali reazioni fanno scattare?          tri), si tenderà a cambiare comportamento, e
    «Il fallimento, di qualunque genere esso sia, as-
    sume spesso una portata colossale, tanto da
    inglobare l’intera persona. È come se l’indivi-
    duo fosse interamente il fallimento a cui è an-
    dato incontro. Non parlo di eventi specifici, i
    significati degli accadimenti sono strettamente
    soggettivi e dipendono dalla storia di ciascu-
    no, per cui ciò che risulta essere estremamente
    grave per qualcuno può non esserlo per altri.
    Basti pensare che si sono rilevati più numerosi
    i suicidi nelle classi economicamente più agiate
    rispetto a quelle meno abbienti. In ogni caso,
    se il fallimento viene ritenuto inaccettabile,
    può causare un mutamento del tono dell’umo-
    re o può essere completamente negato, dando
    origine alla finzione».

    La paura di deludere gli altri arriva prima o
    dopo della delusione di deludere sé stessi?
    «Prima di rispondere a questa domanda è do-
    veroso fare una premessa importante. Nascia-
    mo e cresciamo nell’ambito di relazioni, è stato
    dimostrato che il bisogno affettivo è pari e ad-
    dirittura superiore ai bisogni definiti “fonda-
    mentali” ai fini della sopravvivenza. In parole
    povere ognuno di noi desidera essere amato,
    desiderio che si concentra sulle figure genito-
    riali e che può essere “spostato” su altre figu-
    re significative nel corso della vita. Cercare di

12| PICENO 33 • Maggio
FOCUS

non sempre in maniera sana e corrispondente        assumono un ruolo determinante. I bambini
alla propria natura».                              imitano ciò che fanno i genitori. Se i genitori
                                                   sono soliti usare il telefono durante i pasti, i
Psicologicamente chi pensa al suicidio è co-       figli faranno lo stesso. Se per un genitore è fon-
sciente del pensiero?                              damentale avere un figlio laureato, questo inci-
«Rispondere a questa domanda è piuttosto           derà sulla sua vita e sull’idea che avrà di sé in
difficile. Solitamente si ipotizza una certa in-   caso di fallimento».
tenzionalità e coscienza, mentre ciò che spin-
ge un tentato suicidio è spesso un tentativo,      Esistono dei segnali, delle spie da tenere in
seppur inadeguato, di richiesta di aiuto».         considerazione rispetto a una problematica
                                                   del genere?
Che ruolo assume la famiglia davanti a un          «Come tutte le patologie, in alcuni casi può es-
problema del genere?                               sere preceduta da sintomi riconoscibili, in al-
«Il ruolo della famiglia è come sempre fonda-      tri può essere asintomatica e integrarsi in una
mentale. Ricordiamoci che è dalla famiglia che     quotidianità apparentemente comune».
noi apprendiamo i significati che attribuiamo
alle cose, apprendiamo cosa vuol dire essere       Esiste una forma di prevenzione dei suicidi
una buona persona, un valido studente, un          secondo lei?
buon genitore o un coniuge modello. L’influen-     «Rispondo a questa domanda in modo più
za e l’esempio che i genitori possono fornire      ampio. Esiste una forma di prevenzione della
                                                   patologia mentale, e può essere perseguita sin
                                                   dalla tenera età, in ambito familiare, scolasti-
                                                   co, sociale. La patologia giovanile esordisce
                                                   spesso come difesa o protesta nei confronti di
                                                   una frustrazione che si ha l’impressione di non
                                                   poter reggere, la perdita o il rifiuto di un og-
                                                   getto d’amore. Fornire ai bambini l’illusione di
                                                   una disponibilità e di un’attenzione continua
                                                   non fa che rendere più cocenti le frustrazioni
                                                   che inevitabilmente incontrerà, in ogni ambito
                                                   della sua vita. Troppo spesso la dedizione mo-
                                                   strata verso i ragazzi è frutto di un’esigenza
                                                   di riconoscimento, di confronto, del bisogno
                                                   di sentirsi “bravi”. I ragazzi non hanno biso-
                                                   gno di persone che “fanno”, ma di persone che
                                                   “sentono”».

                                                   Infine, esiste una forma di protezione perso-
                                                   nale da una cultura che non ammette il falli-
                                                   mento umano?
                                                   «Posso rispondere a questa domanda solo
                                                   guidata dall’amore e dalla passione che provo
                                                   per il lavoro che svolgo. La protezione perso-
                                                   nale può significare chiedere aiuto e questo
                                                   non vuol dire necessariamente che si è mala-
                                                   ti, o fragili, o che i genitori abbiano sbagliato,
                                                   semplicemente che qualche volta si ha bisogno
                                                   di qualcuno che ci insegni come amarsi e non
                                                   avere paura».

                                                                                       Maggio • PICENO 33 |13
PERSONAGGI

    Alberto Fabiani, vio
    ● di Giuliano Centinaro

    Secondo la scrittrice Louisa May Alcott, il violino è “il più umano di
    tutti gli strumenti”. Questa umanità è sicuramente rintracciabile nel
    Maestro Alberto Fabiani, considerato uno dei più apprezzati violinisti
    del panorama italiano, grazie anche alla sua dedizione per la musica,
    alla sua professionalità e a un importante curriculum. Il Maestro Fabiani
    ha partecipato a numerosi concorsi e corsi musicali, ottenendo diversi
    riconoscimenti ed effettuando molte tournè e in Italia e all’estero. Tra
    le sue collaborazioni quelle con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana,
    l’Orchestra Internazionale d’Italia, la Corale Polifonica Ascolana
    “A.Clementoni” e l’Orchestra Sinfonica della Marsica. Ha preso parte,
    inoltre, a numerose registrazioni con Maestri del calibro di Ennio
    Morricone e Armando Trovajoli.

14| PICENO 33 • Maggio
PERSONAGGI

olinista per passione
   C
             ome è nata la passione per la musica         Dopo il diploma in Conservatorio, ho iniziato
             e per il violino?                            a insegnare in alcuni istituti musicali; ma ho
             «Premetto che in famiglia tutti i miei       anche avuto un’intensa attività concertistica,
             fratelli suonano strumenti musicali,         sia come solista, sia in diverse orchestre. At-
   una sorella è flautista, un’altra suona il pia-        tualmente mi sto dedicando soprattutto all’in-
   noforte e mio fratello è violoncellista. Inoltre,      segnamento del violino in una Scuola Media a
   c’è stato un equivoco: un giorno, quando ero           Indirizzo musicale vicino Roma, ma ciò che mi
   bambino, mi recai dal liutaio ascolano Cesare          diverte maggiormente è suonare nei concerti.
   Castelli, che aveva realizzato un violoncello in       Suono anche in due gruppi musicali: gli “Old
   miniatura da regalare a qualcuno. Lo raccon-           Ways” con un repertorio di musica medievale,
   tai ai miei genitori e dissi loro che avrei voluto     celtica e irlandese, e il “Clavis Quartet” sulle
   suonare un “violoncello piccolo”, loro interpre-       colonne sonore dei film, musica jazz, tango».
   tarono questa mia espressione come il deside-
   rio di suonare il violino, anche se in realtà avrei    Quali sono i tuoi generi musicali preferiti?
   voluto suonare un vero e proprio violoncello».         «Sono abbastanza eclettico, mi piace ascolta-
                                                          re un po’ di tutto: dalla musica classica da cui
   Come hai deciso di fare della tua passione un          provengo a quella popolare, celtica, medievale,
   lavoro?                                                jazz e rock. Il mio gruppo musicale preferito
   «Dopo il Liceo Scientifico, nel 1989 mi sono           sono i “Pink Floyd”».
   iscritto alla Facoltà di Scienze Statistiche dell’u-
   niversità “La Sapienza” di Roma; parallela-            Secondo te esiste un’età specifica per iniziare
   mente, ho continuato a studiare violino con il         a suonare il violino?
   Maestro Montserrat Cervera. Erano gli anni in          «L’approccio musicale al violino è molto com-
   cui c’era la protesta del movimento studente-          plesso e non immediato. Ho iniziato a suonare
   sco “La Pantera” che aveva occupato l’univer-          a 7 anni, ma in alcuni casi si può iniziare prima
   sità, impedendo lo svolgimento di lezioni ed           con un metodo ludico e accattivante. All’inizio,
   esami. Perciò, ho continuato a studiare esclu-         con il violino si deve lavorare soprattutto sul
   sivamente violino e ho lasciato l’università per       suono, dato che è difficile riprodurre una me-
   seguire la mia passione. Con la mia insegnante         lodia in modo immediato. È molto importante
   ho iniziato ad affrontare un repertorio violini-       avere un approccio didattico relativo all’uso
   stico interessante, piacevole e gratificante».         dell’archetto e solo in seguito esecutivo. È ri-
                                                          chiesta la predisposizione dell’orecchio, ma è
   Per te, suonare il violino è solo piacevole op-        una cosa che si sviluppa con il tempo».
   pure è anche faticoso?
   «Come per qualsiasi lavoro, ci vuole passione.         Coltivi altre passioni, oltre a quella per la mu-
   Suonare è bello, ma ovviamente richiede anche          sica?
   impegno, serietà e un costante esercizio quoti-        «Mi piace molto passeggiare e andare in bi-
   diano».                                                cicletta, ovviamente ascoltando la musica.
                                                          Inoltre, sono curioso di visitare luoghi a me
   Come si svolge la tua attività di musicista?           sconosciuti, dei quali mi piace assaggiare cibi
   «Nel mio lavoro di musicista, c’è una parte            e bevande tipici. Anche se le olive all’ascolana
   didattica e una parte dedicata all’esecuzione.         sono sempre le mie preferite»

                                                                                              Maggio • PICENO 33 |15
STORIE

       ANDREA
    PETRUCCI
     LA FORZA DELLA MUSICA PER
     RISORGERE DALLE FERITE DEL SISMA
     ● di Alessandro Mannocchi

                                 Un artista che ha girato in
                                 lungo e in largo l’Italia e poi
                                 causa il terremoto che ha
                                 colpito anche la sua famiglia
                                 originaria di Arquata del
                                 Tronto, è stato chiamato dal
                                 Vescovo Giovanni D’Ercole
                                 per scrivere e interpretare
                                 una canzone sul delicatissimo
                                 tema del sisma. Stiamo
                                 parlando di Andrea Petrucci.

16| PICENO 33 • Maggio
STORIE

                Q
                             uando e come è         ra è solo un piccolissimo puntino di fronte alla
                             nata la passione       vastità dell’universo e che la scienza non esclu-
                             per la musica?         de l’esistenza di altre forme di vita intelligen-
                             «La passione per la    ti. Anche il Papa ha affrontato l’argomento in
                 musica è nata a 7 anni mentre      un’intervista, segno che trattasi di una questio-
                 guardavo un servizio in tv         ne per niente banale. L’anno scorso ho compo-
                 su una collaborazione fra il       sto, per ricordare le vittime del terremoto del
                 cantante Freddie Mercury e il      24 agosto, un brano dal titolo “Polvere e sassi
                 soprano Montserrat Caballe’        nel cuore”, non avrei mai pensato di affrontare
                 che vide la nascita del famo-      una tematica così difficile e delicata».
                 sissimo singolo “Barcelona”,
                 scritto come inno dei giochi       Raccontaci un po’ di te…
                 olimpici del ’92. La presenza      «Dopo aver suonato a lungo e in tutta Italia
                 scenica, la voce di Freddie mi     canzoni cover e con la tribute band, per con-
                 fecero rimanere folgorato e mi     cretizzare il sogno di scrivere la mia musica,
                 colpirono a tal punto che dissi    ho dovuto fare le valigie e partire per Milano,
                 a mia madre di voler diventa-      città che poi è diventata la mia seconda casa.
                 re un artista come lui».           Da lì, ho iniziato a studiare canto in maniera
                                                    professionale, mantenendomi facendo serate
                 A quali artisti ti ispiri?         con band milanesi, comparse tv e altri lavoretti:
                 «La mia guida è sicuramen-         una volta mi sono ritrovato a guidare un pul-
                 te Freddie Mercury, ma sono        mino per Milano che trasportava schede elet-
                 anche sempre stato attratto        torali senza neanche conoscere bene le strade.
                 dal personaggio di Piero Pelù,     In breve tempo preparavo il mio materiale ine-
                 frontman dei Litfiba; negli        dito ed andavo in giro a consegnarlo alle case
                 anni tra il 97 e il 2004 misi in   discografiche. Nel 2010 ho pubblicato 3 brani
piedi una tribute band dei Litfiba e devo dire      con un Duo francese elettro dance ADDVinta-
che ciò mi ha permesso di far crescere la mia       ge/AndreaPetrucci; nel 2010 l’omonimo album
popolarità e di farmi conoscere al raduno del       “Andrea Petrucci” di13 brani (Moletto/EDEL);
fan club a Firenze dove ebbi l’onore e il piace-    nel 2013 “Questa notte un po’ di te” (singolo
re di cantare per Piero Pelù. Ora i tributi sono    TopRecords /edel); nel dicembre 2017, con il
molto apprezzati ma a quei tempi si preferiva       duo Redpassion, “Redpassion Keep dreaming”
la musica inedita, ciononostante ebbi molto         di 5 brani (Moletto/EDEL musica pop dance);
successo nelle vesti di interprete. Da un po’ di    l’ultimo lavoro, nel 2018, “Polvere e sassi nel
tempo, invece, sto viaggiando al contrario dato     cuore” (edita ma non pubblicata ancora di-
che faccio musica inedita, quindi dischi miei,      scograficamente). Attualmente a lavoro per il
ma probabilmente rivisitare repertorio altrui       prossimo ep/album».
nelle serate non sarebbe una cattiva idea».
                                                    Hai scritto, assieme al Vescovo di Ascoli Gio-
Quali sono i temi dominanti nelle tue canzo-        vanni D’Ercole, Polvere e Sassi nel cuore, una
ni?                                                 canzone dedicata al tema del terremoto. Cosa
«Non ho temi dominanti, alcuni sono legati          ti ha spinto a fare questo e quale messaggio
alla quotidianità e di facile comprensione, al-     vuoi dare con il brano in questione?
tri sono così enigmatici che anche io mi perdo      «È stato veramente emozionante essere chia-
nei miei stessi pensieri. Il mio primo singolo      mato dal Monsignor Giovanni D’Ercole, uomo
è “Non siamo soli nell’universo”, pubblicato        di un altruismo pazzesco, un animo travol-
nel 2010; parlava della vita extraterrestre, un     gente, buono e misericordioso. Premetto che
argomento per molti non condivisibile ma non        sono figlio di arquatani, motivo per cui questa
assurdo: basta pensare che il nostro pianeta ter-   terra mi sta molto a cuore, e che a causa del

                                                                                        Maggio • PICENO 33 |17
STORIE

    terremoto ho perso una zia a me molto cara.            sono ancora guarito da quella sensazione di
    Insieme, io e il vescovo, abbiamo concentrato          terrore e di precarietà, la sento ancora vibrare
    tutte le nostre energie su un progetto che po-         dentro. Spero di riuscire a superare definitiva-
    tesse tenere vivo il ricordo di questa tragedia        mente il trauma e a liberarmi da quelle brutte
    e allo stesso tempo diffondere un messaggio            sensazioni».
    di speranza e di rinascita. Penso che la musica
    sia uno strumento molto efficace per sensibi-          Oltre alla musica, quali sono le altre tue pas-
    lizzare verso certi temi perché arriva dritta al       sioni?
    cuore; con la musica ricordiamo il dolore ma           «Un’altra passione, oltre la musica, è lo sport:
    vogliamo anche aiutare la nostra popolazione e         ho giocato a basket dai 5 anni fino ai 23 rag-
    più in generale tutti quelli che nella vita hanno      giungendo vari successi; ho avuto risultati in-
    perso qualcosa di molto importante a trovare           teressanti anche nell’atletica. Inoltre, colleziono
    la forza di andare avanti. Lui mi ha trasmesso         musica, vinili e cd ed i più importanti articoli
    quell’energia, quella spiritualità necessarie per      della mia collezione sono quelli dei Queen».
    mettere insieme le parole di una canzone così
    difficile che mai avrei pensato di poter scrivere.     I tuoi progetti futuri?
    Ringrazio, inoltre, il mio produttore Raffaele         «L'atteso Ep/Cd che conterrà “polvere e sassi
    Petrucci ed i miei collaboratori Valeria Leteo e       nel cuore” e poi un altro album con sonorità
    Marco Baldoni».                                        rock… non molliamo».

    Hai cantato a un anno esatto dal sisma nei             ALCUNI DATI PERSONALI E CURIOSITÀ:
    luoghi del dramma, cosa hai provato?
    «Ho cantato il 24 agosto del 2017, davanti ai pa-      Luogo di nascita / Ascoli Piceno
    renti delle vittime, alle istituzioni, alle autorità   Data di nascita / 29-04-1981
    religiose. Non è stato per niente facile cantare       Altezza /184 cm
    quel brano per la commozione e per l’intensa           Bevanda preferita / Moscow Mule
    emozione, dal momento che avevo la grande              Ruolo nel Basket / playmaker, guardia destra
    responsabilità di dover trasmettere speranza,          Atletica / 100 metri piani /400 m. ostacoli
    forza di ripartire e fiducia nel futuro».              Ha ricevuto da Brian May chitarrista dei Queen,
                                                           davanti ad un ristorante, il suo plettro.
    Come hai vissuto il terremoto?                         Non sopporta la falsità.
    «Il terremoto l’ho vissuto direttamente e non          Ama i mercatini dell’antiquariato e dell’usato.

18| PICENO 33 • Maggio
ARTE

                                                                        Visita le pagine:
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                                                                                TransHuman
                                                                                RadioApocalypse

ROBOCAKE:
“se smetti di credere negli eroi,
l’eroe dentro di te muore”

R
● di Valentina Falcioni
                    oboCake è un collettivo com-       sin da piccola si è interessata al disegno, ma
                    posto da diverse figure arti-      è stato durante gli anni della scuola superio-
                    stico-professionali che convo-     re che è entrata in contatto con il mondo dei
                    gliano passione, competenza        fumetti giapponesi. «È in quel momento che
                    ed entusiasmo verso uno stru-      ho deciso di trasformare la mia passione in
                    mento espressivo che sebbene       un lavoro» ha affermato. Altro componente di
                    sia emblematico della cultura      RoboCake è Leonardo Carboni che sin da gio-
pop, in realtà vanta origini antiche e sofisticate:    vanissimo si è dedicato alla lettura di manga
il fumetto.                                            giapponesi così come di fumetti americani e
Il gruppo marchigiano-abruzzese, composto              italiani. Dopo aver frequentato la Scuola Inter-
da cinque elementi, è l’incarnazione della cita-       nazionale di Comics a Pescara, è diventato un
zione tratta da Superman: “Se smetti di credere        fumettista e illustratore freelance. Ha ideato e
negli eroi, l’eroe dentro di te muore” poiché i suoi   autoprodotto HOPE/HOME, un fumetto fan-
membri non hanno mai cessato di confidare in           tasy dalle tinte fiabesche che affronta il tema
loro.                                                  della depressione.
Questa compagine di cui sicuramente sentire-           Leila Caringola è l’altra ragazza del collettivo
mo parlare è costituita da Claudia Cocci che           che racconta: «La mia storia ha avuto inizio

                                                                                          Maggio • PICENO 33 |19
ARTE

    quando ero molto piccola. Secondo fonti segre-        stica. Il fumetto per noi è un mezzo di comuni-
    te (mia madre), ho sempre avuto questa pro-           cazione molto potente del quale servirsi, senza
    pensione per il disegno e tutto quello che erano      però lasciarlo mai fine a sé stesso, cercando
    fumetti e anime Anni 80/90».                          piuttosto di donare qualcosa al lettore. Nel
    Francesco Massetti, in arte MASO, invece si è         nostro caso non si tratta semplicemente di una
    descritto come «una persona poco raccoman-            morale, ma di puro intrattenimento che vuole
    dabile, nata sulla costa marchigiana del Sud          aiutare a divagare e viaggiare in mondi fanta-
    che disegna sin da quando ha memoria». Dopo           stici, disseminati oltre la realtà».
    l’Acca Academy di Jesi, sezione Fumetto, ha
    collaborato con diversi registi e sceneggiatori.      Quali sono stati i fumetti che hanno segnato
    Alberto Rotili, infine, dopo l’Accademia del          l’adolescenza, cosa vi hanno insegnato e in-
    Fumetto di Pescara, ha realizzato nel 2012 delle      fine ci sono personaggi che hanno inciso sul
    illustrazioni per il manuale del gioco di ruolo       percorso di crescita, sperimentazione e pro-
    Shah Mat e due anni dopo si è iscritto alla filiale   gettazione di un’opera tutta vostra?
    aquilana della Scuola di Fumetto d’Abruzzo.           «Crediamo che in ambito artistico non si fini-
                                                          sca mai di imparare. Da bambini comunque
    Per RoboCake cos’è e cosa rappresenta il fu-          siamo cresciuti tutti a pane e Mazinga e a se-
    metto nel panorama contemporaneo?                     guire con l’intera “compagnia” dei robottoni.
    «Il fumetto può raccontare storie di qualsiasi        Giapponesi sono anche i personaggi e le opere
    genere, ma non c’è segreto nel dire che RoboCa-       che ci hanno formati. Si può affermare che ci
    ke punta molto sulla narrativa leggera e fanta-       siamo nutriti con gli ideali tratti da I Cavalieri
                                                          dello Zodiaco, L’Uomo Tigre, Rocky Joe, One Piece
                                                          o da Hagane del grande Masaomi Kanzaki. E
                                                          poi chi non ha mai letto il manga o visto l’ani-
                                                          me di Dragonball? Rocky Joe può insegnarti la
                                                          perseveranza nella vita, Goku l’unione e l’ami-
                                                          cizia. Ciò che siamo, anche come persone, lo
                                                          dobbiamo a tutti quegli autori che prima di noi
                                                          hanno sognato e realizzato il loro desiderio.
                                                          Perciò credo proprio che l’insegnamento mi-
                                                          gliore che abbiamo ricavato da questo mondo
                                                          sia proprio questo: fantasticare per riuscire a
                                                          concretizzare ciò a cui teniamo».

                                                          Che ruolo riveste oggi in Italia questa forma
                                                          d’arte che investe letteratura e illustrazione?
                                                          Quali sono le maggiori differenze, anche a li-
                                                                 vello di marketing, fra i graphic novels
                                                                    nostrani e quelli di paesi come Stati
                                                                     Uniti e Giappone?
                                                                     «Purtroppo ancora oggi in Italia
                                                                      il fumetto viene spesso accostato
                                                                      dall’immaginario comune a una
                                                                      forma di comunicazione per bam-
                                                                     bini. In realtà l’universo fumettistico
                                                                 italiano è vastissimo e ha una storia che
                                                                vanta opere di prestigio. Le differenze
                                                               con i prodotti USA e giapponesi sono tan-
                                                               te, si può dire che il fumetto europeo sia

20| PICENO 33 • Maggio
ARTE

più ricercato, tenda a un realismo che non si         quazione cominciata con TransHuman. Poteva-
ferma semplicemente al tratto della matita ma         mo estendere quell’universo condiviso? Dove
va oltre. Noi della RoboCake siamo frutto di una      potevamo spingerci? Erano le nostre domande
contaminazione sempre più dilagante che av-           ricorrenti e allora siamo andati direttamente
viene indiscutibilmente attraverso internet. Per      alla fine dei mondi: l’Apocalisse. Con Radio-
cui la cifra stilistica che ciascuno di noi ha non-   Apocalypse narriamo la fine ma anche l’inizio.
ché le storie stesse che andiamo a raccontare,        Gli autori partecipanti sono stati chiamati a
sono il risultato di un modo di vedere il mondo       scegliere una canzone che li ispirasse nella cre-
che oggi non conosce confini, ma è sempre più         azione di un’illustrazione in grado di mostrare
vasto e alla portata di qualche click».               la fine o anche l’inizio di una realtà post apo-
                                                      calittica».
Come sono nati TransHuman e RadioApo-
calypse e cosa volevate trasmettere attraverso        Rivelateci i vostri progetti futuri…
la loro storia?                                       «Nel futuro di RoboCake c’è la pubblicazione di
«TransHuman è nato quasi per caso, sempli-            alcune storie a fumetti che hanno come prota-
cemente dalla voglia di unire diversi autori          gonisti dei personaggi già visti nell’art-book
per creare un prodotto originale che potesse          TransHuman, ma anche di nuovi. Maggio sarà
interessare dei potenziali lettori. Questo ha         un mese molto impegnativo. Saremo presenti
dato vita a un mondo, anzi a un vero e pro-           con un nostro tavolo al Teramo Comix l’11, 12
prio universo condiviso tra i vari personaggi         e 13; inoltre avremo un tavolo anche alla Sel-
ideati da ciascun autore che ha compartecipa-         fArea dell’ARFestival il 25, 26 e 27. Porteremo
to all’art-book. Successivamente ci siamo resi        TransHuman, RadioApocalypse e Didone, un fu-
conto di dover dare una realtà ancor più con-         metto presentato alla fiera milanese Cartoomi-
sistente a tutto e alcuni di noi hanno unito le       cs svoltasi a marzo. Non mancheranno poi dei
proprie menti per creare il collettivo RoboCake.      fumetti che saranno introdotti appositamente
RadioApocalypse è stato il secondo fattore dell’e-    per l’occasione».

                                                                                          Maggio • PICENO 33 |21
INTERVISTE

    TRIPPADVISOR, IL TRIPPONARIO E
    Dai social alla cucina di casa in sals
    TRIPPAdvisor è la pagina Facebbok con followers in continua
    crescita, Il tripponario è il libro pubblicato dalla Giaconi Editore
    e la vergara è la donna di casa declinata nelle sue più svariate
    mansioni. Sono questi i tre ingredienti di una ricetta perfetta
    che prende per la gola e in simpatia un’intera comunità, quella
    marchigiana. Dietro questa idea che unisce terra, tradizione,
    quotidianità e marketing territoriale c’è la fermana Deborah
    Iannacci che abbiamo deciso di
    intervistare in un botta e risposta
    affiancata da una narratrice d’eccezione,
    la vergara Palmira interpretata
    dall’attore cuprense Luca Vagnoni.
    ● di Dina Maria Laurenzi

   D
           ebora, come è nata l’idea di TRIPPAd-
           visor e come sei arrivata alla pubblica-
           zione del libro?
    «Trippadvisor nasce per caso, dopo una serata
    deludente in un ristorante che su TripAdvi-
    sor era invece posizionato molto bene. Allora
    ho pensato di aprire una pagina dove parla-
    re delle mie esperienze al ristorante in modo
    assolutamente obiettivo e da cliente pagante.
    Poi con il passare del tempo, man a mano che i
    fan aumentavano ed interagivano, si è trasfor-
    mato in un contenitore di ricordi, ricette della
    tradizione, Vergare e parole in dialetto. Tutto
    questo si è poi tradotto nella pubblicazione del
    Tripponario: Usi e Costumi Scostumati della
    Vergara».

    Il Tripponiario – Usi e costumi scostumati del-
    la Vergara è un condensato di elementi sim-
    bolo della tradizione marchigiana e interviste
    alle vergare doc con tanto di suggerimenti e
    segreti per la riuscita dei piatti tipici tradizio-
    nali. Raccontaci il libro e la sua mission…
    «Il libro racchiude uno spaccato di vita e mar-
    chigianità nel quale, ho scoperto solo dopo, si
    identificano in molti. I ricordi di mia nonna che

22| PICENO 33 • Maggio
INTERVISTE

E LA VERGARA.                                          rappresenta un patrimonio di ricordi, tradizio-
                                                       ni, che andrebbero perdute, se non fosse per le

sa marchigiana
                                                       persone che come Deborah Iannacci, decidono
                                                       di salvaguardare questo patrimonio di cono-
                                                       scenze dal valore inestimabile. Chi in maniera
                                                       più seria. Chi in maniera più spiritosa come
                                                       me e "Trippa". La vergara è anche l'emblema
                                                       della saggezza, che passa e arriva al mittente,
                                                       attraverso la leggerezza del dialetto, dei modi
                                                       di dire e di quell'impara l'arte e mettila da parte
                                                       che tanto è caro ai nostri anziani».

                                                       Debora Iannacci ha già fatto tappa ad Ascoli
                                                       Piceno per la presentazione del suo libro alla
                                                       libreria Prosperia scoprendo che le nostre Mar-
                                                       che così plurali trovano il loro minimo comun
                                                       denominatore proprio a tavola. Accoppiata
                                                       vincente quella di Debora e la vergara Palmira,
                                                       che ricordiamo essere interpretata dall’attore
                                                       Luca Vagnoni, che hanno presentato il libro
                                                       all’agriturismo La Castelletta di Cupra Marit-
                                                       tima con tanto di menù a tema.
                                                       Luca, ora una domanda è rivolta a te, come
   stendeva la pannella con il matterello facendo-     è nato il personaggio di Palmira? Una bella
   la schioccare, i profumi della cucina, i rumo-      trasformazione direi… Ci sono altri appun-
   ri… è venuto fuori che sono parte dei ricordi       tamenti in programma con la vergara di casa
   di molti altri marchigiani. Stesso discorso per     nostra?
   i termini dialettali, che seppure variano di pa-    «Il personaggio è nato per raccontare in ma-
   ese in paese, le spiegazioni ironiche e il risco-   niera simpatica le disavventure di una verga-
   prire termini finiti da tempo nel dimenticatoio     ra dei nostri giorni, e per commentare a modo
   fanno fare un tuffo nell’infanzia e fa ripensare    suo fatti ed episodi che sentiamo tutti i giorni
   alle nostre amate Vergare. La mission è sicura-     al telegiornale e in tv. Palmira, nasce per esse-
   mente quella di ridere, ricordare e tramandare      re la "paladina" delle persone anziane, di cui
   quanto più possiamo alle nuove generazioni. Si      spesso ci si dimentica il valore e che spesso
   può acquistare online direttamente dal sito di      vivono sole o ai margini della società. Palmi-
   Giaconi Editore, altrimenti in tutte le migliori    ra, vuole riscattarli. Far capire soprattutto alle
   librerie delle Marche, costa poco che ce vò!»       nuove generazioni, che hanno ancora i nonni o
                                                       gli anziani in casa, la fortuna che hanno tra le
   La Marche viste dagli occhi della vergara,          mani. Oltre questo, Palmira è una vergara un
   cosa ne pensa Palmira di tutta questa storia?       po’ anomala, diciamo 2.0 grazie ai suoi video
   «Spero di fare bella figura. Sa, è la mia prima     che hanno superato le duemila visualizzazioni.
   intervista! So di essere fortunata, perché vivo     Dopo il primo live, la vergara Palmira tornerà
   in una regione meravigliosa. I giovani d'oggi       nell’ambito del Vagnon’s Live Show, il one
   pensano sempre a viaggiare lontano, andare          man show che sto preparando e che debutterà
   all'estero, e non conoscono nemmeno le bellez-      ad ottobre 2018 con gag, sketch ed evoluzioni
   ze, a due passi da noi. Raccontare le Marche,       artistiche».
   o una parte di esse, attraverso gli occhi della     Insomma, le Marche e il Piceno si rivelano an-
   vergara è un privilegio. La vergara è un'istitu-    cora una volta fucina di originalità e talenti. A
   zione marchigiana per eccellenza. La sua figura     noi il gusto di scoprirli.

                                                                                            Maggio • PICENO 33 |23
STORIA

     Memorie della città
     Luoghi, vite, ricette e
     mestieri di mare
     Stiamo parlando del concorso nell’ambito del progetto di Promozione
     e comunicazione della pesca e dell’acquacoltura sostenibile, sostenuto
     dai fondi europei. Coinvolte le scuole medie pubbliche del Comune
     di San Benedetto del Tronto in collaborazione con Partners in Service
     srls titolare del Cea Ambiente e Mare Marche.
     Ecco, dunque, i migliori lavori realizzati dagli studenti.

     ● di Dina Maria Laurenzi

                                                         A sinistra: “Il cuore del
                                                         Mandracchio”
                                                         In basso: “La ricétte jé la mmine e
                                                         nen la dinghe a nesciò”

   C
                         on l’elaborato video “Il
                         cuore del Mandracchio”
                         gli alunni della 3° B della
                         scuola media Curzi hanno
                         restituito un’interpretazio-
                         ne della città tra passato e
                         presente avvalendosi di
                         interviste agli abitanti sto-
                         rici di via Laberinto, cuore
     pulsante della memoria popolare, mostrando-
     ci foto e testimonianze dei luoghi com’erano
     e come sono, in una cornice di volti giovani,

 24| PICENO 33 • Maggio
STORIA

                           A destra: I Migliori artisti
                                     della memoria.
                         In basso: I migliori scrittori
                                     della memoria.

                                                          polare e dialettale dando vita in prima persona
                                                          a scene quotidiane, capaci di trasportare indie-
                                                          tro negli anni, anche grazie al mascheramen-
                                                          to e al repertorio fotografico che accompagna
                                                          la narrazione e accentua l’immedesimazione
                                                          dell’osservatore.
                                                          I Migliori artisti della memoria sono stati
                                                          invece i ragazzi della 2° F della scuola media
                                                          Sacconi. Mentre i Migliori scrittori della Me-
                                                          moria sono stati i ragazzi della 2° F della scuola
                                                          media Manzoni per il testo elaborato che è ri-
                                                          uscito a creare un ponte di comunicazione tra
                                                          passato e presente.

                                                          Il tema della memoria locale è stato affrontato
le scolaresche, alla ricerca delle proprie radici         in piena libertà compositiva con il solo vinco-
tra le vie del centro. Il lavoro è valso il premio        lo tematico imposto alle classi, le quali hanno
Migliori ricercatori del passato. Sempre della            rappresentato il passato storico della città, fuso
stessa classe è stato degno di nota l’elaborato           con la marineria locale, in una chiave origina-
“Sentieri di Mare” ovvero una proposta di iti-            le, tenera, attraverso proposte video, illustra-
nerario turistico a piedi, curato dai ragazzi.            zioni e racconti che catturano l’attenzione per
Premio Migliori interpreti della memoria agli             la loro autenticità e una notevole padronanza
alunni della 3° D della scuola media Cappella             dei mezzi espressivi attuali.
con l’elaborato video “La ricétte jé la mmine e           Il concorso, unitamente agli altri eventi del
nen la dinghe a nesciò”. Un riconoscimento ar-            progetto, è stato inserito tra le iniziative della
rivato per la schiettezza e la bravura con cui gli        Settimana UNESCO di Educazione alla Soste-
alunni si sono resi interpreti della cultura po-          nibilità 2017 promossa dal Cnes Agenda.

                                                                                              Maggio • PICENO 33 |25
Stefano Lelii
12.000
    ”[...] più di una professione è
    una passione [...]”
presenze
    di Sergio Consorti – Radio Incredibile
nel 2017
3 giorni
+50 eventi
+30 sale formative
+400 speaker
internazionali
+300 tra espositori
e partner

      Digital e social
      innovation

                                             www.recordingstudio.it

26| PICENO 33 • Maggio
LO YOGA DI RAFFA                                                                       di Raffaella Impedovo

Sorridi                                             A carponi: mani sotto le spalle; parte interna
                                                    dei gomiti che si guarda; spalle ruotate indietro;
                                                    ginocchia aperte per la larghezza del bacino. In-
                                                    spirando punto i piedi e sollevo il bacino e le
                                                    ginocchia, spingendo il petto in direzione delle
                                                    cosce, allungando una gamba alla volta fino ad

L
     a tecnica che pratico, si chiama Vyniassa      arrivare in posizione. Espirando: distendo bene
     ed è un po’ una sorta di fusione tra le due    gambe e braccia, spostando il peso del corpo
     tecniche, le sequenze sono diverse e ogni      sui piedi e spingendo i talloni in direzione del
Asana ti prepara a quella successiva; quando        suolo. Le orecchie sono allineate alle braccia.
il praticante prende confidenza con il proprio
corpo si allungano i tempi di “posa” e solo quan-
do si riesce a mantenere serenamente un’Asana
si comincia a lavorare sulla meditazione.

Una costante di ogni tecnica è il Sorriso. Sor-
ridere rilassa i muscoli del viso e “distrae” la
mente dai piccoli fastidi che l’allungamento di
muscoli e articolazioni provoca, permettendoci
di tenere le posizioni più allungo. Ogni Asana ci
ricorda il concetto fondamentali di ESHO FUNI       Lentamente, inspirando, sposto il peso del cor-
(non dualità) tra noi e l’universo tutto e viene    po in avanti fino ad assumere una posizione pa-
chiamata con il nome di un animale o di un ele-     rallela al pavimento, come se fossimo, appunto,
mento della natura:                                 una tavola.

ADHO MUKA SVANASANA - cane a testa in giù
CHATURANGA o MUKARASANA – tavola o
coccodrillo
URVHA MUKA SVANASANA – cane a testa in
su.

Tutto nello Yoga ha una valenza simbolica,
non è un caso che per arrivare in Adho Muka,
bisogna necessariamente passare attraverso la       Spingo forte con le mani tanto da distendere,
posizione dei 4 punti o del gatto o della tigre     inarcando, la schiena e il collo, fino a guardare
MARIASANA o SARDUKASANA.                            il cielo, senza toccare il tappetino con il bacino
                                                    seppur avvicinandolo.
                                                    Ad ogni posizione, mi fermo, faccio 5 lunghi, re-
                                                    spiri profondi e sooooorriiiidooooo.

                                                    Namastè
                                                    Grazie

                                                         raffa_yoga
                                                         Raffa Ella
                                                         3921901322

                                                                                        Maggio • PICENO 33 |27
ASCOLI DI PETÓ                                                                                   di Pier Paolo Piccioni

   SCHERZI DA QUINTANA:
   Le trasferte in Germania
                                                              della Spaten e all’emprevìse ì chiude l’uocchie
                                                              e gride forte: “Sestieri all’erta, geréte a destra”, e
                                                              ce nzacchèsseme tutte lla dentre a la Spaten a
                                                              beve. Su nnanze dope nuccó Isopi s’areggìra e
                                                              nen ciaretrova nisciuna, era remaste da sule! ‘Na
                                                              ncazzatura!...” chiosa Peppe, orgoglioso di aver
                                                              convertito un famoso ordine quintanaro in una

  N
  w
                                                              esortazione alla bevuta.
                      ei mesi scorsi abbiamo riportato
                      un paio di episodi quintanari,          Sempre in Germania, ma stavolta a Monaco di
                      due scherzi di gran livello occor-      Baviera, un altro episodio da ridere, stavolta ai
                      si al quintanaro doc Peppe Vol-         danni del povero Peppe. Ma sentiamo lui: “A
                      poni, conosciutissimo in città.         Monaco entrèsseme dentre a na birreria e ce
                      E sempre con Peppe, autentica           mettèsseme a sedé. Bive de qua, bive de là, ssi
      miniera di fatterelli e curiosità - tutti immanca-      fighie de zozza che stava che me s’apprefitta
      bilmente di stampo ridanciano - ci siamo fatti          che stié nuccó balustre (alticcio, ndr) e, senza
      un’altra chiacchierata. Lui ci ha raccontato di         che me n’accorghe, nen m’attacca alla sedia e
      qualche altro fatto successo sotto l’egida della        me lascia libbere sule nu vracce pe’ beve? I’ nen
      Quintana ascolana, e come sempre, riportan-             è che me la pegghiai più de tante, sule che chig-
      do il suo racconto, non possiamo omettere di            ghiaddre chiacchierava, gerava, iava a lu cesse
      farlo in maniera estremamente filologica, con-          a refà nuccò d’acqua, i’ nvece stié lo’ ttaccate e
      servando anche il suo eloquio eminentemente             me pegghiai ‘na tropea che a la fine chigghiad-
      dialettale.                                             dre stava tutte normale, e io nvece m’aretrevai
      Rappresentativa della Quintana a Francoforte            mbriache come na votte, e attaccate a la sedia!”
      per una manifestazione, qualche anno fa. Di-            Ora immaginiamoci il simpaticissimo Peppe,
      verse decine di figuranti sfilavano nel torrido         legato a una sedia, in evidente stato di altera-
      pomeriggio tedesco sotto la guida del rettore           zione psicofisica, a mille chilometri da Ascoli,
      Raniero Isopi, sotto una opprimente canicola            derelitto e rassegnato, senza sapere una parola
      estiva continentale. La rappresentativa asco-           di tedesco, e ditemi come si fa a non ridere di
      lana boccheggiava dentro agli abiti di velluto,         uno scherzo del genere. Lui stesso ne ride oggi,
      come racconta Peppe: “Facié nu calle che ce se          pur definendo i suoi compari d’avventura “fig-
      strujé li pié dentr’a li scarpe, ‘na sete che nen se    ghie de zozza”, con una ascolanissima offesa
      po’ raccuntà! I’ chemince a sentì nu sacche de          alle incolpevoli madri.
      proteste da li quintanare pe’ la sete e pe’ lu calle,
      ma Isopi su nnanze nen velié sentì cósa e tera-         Peppe Volponi è una miniera di avvenimenti
      va dritte. Sule che li zauotte se nchemenciava a        ascolani, per cui attendiamo la prossima punta-
      ribellà, ciavié certe facce ncazzate! Nzomma a          ta per ulteriori sviluppi, anche questi di stampo
      nu cierte punte sulla destra spunta na birreria         quintanaro.

28| PICENO 33 • Maggio
PNL, ISTRUZIONI PER L’USO                                                                  di Roberto Palumbo

         SVEGLIATI
   o dormirai per sempre!
                                        Parte terza

Q
                 uando la mattina sei nel dormi-      esse di dominarci e, lentamente, di logorarci.
                 veglia, nel tuo letto, caldo e co-   Eppure, non riusciamo a fermarci, continuiamo
                 modo, non ti alzeresti mai. Il tuo   a pensare le stesse cose, a frequentare gli stessi
                 desiderio sarebbe quello di ri-      posti, le stesse persone (anche quelle che non
                 addormentarti, magari solo per       sopportiamo più); magari ascoltiamo sempre
                 un’altra mezz’oretta; ma anche       la stessa musica, vediamo sempre film dello
dopo mezz’ora la tua situazione non cambia e          stesso genere, senza cambiare mai. Ebbene, più
così rimandi continuamente il momento in cui          ripetiamo le stesse cose, più la qualità della no-
devi lasciare quel letto e quel sonno che tanto ti    stra vita, alla lunga, tende a diminuire e, come
facevano stare bene, finché un impietoso senso        se non bastasse, col passare degli anni, matura-
del dovere ti costringe ad alzarti per affrontare     no e si consolidano i due più grandi nemici del-
la tua nuova imprevedibile e rischiosa giornata.      la felicità: il rimorso e il rimpianto. Di questi par-
Ti riconosci? Spesso, poi, anche quando final-        leremo meglio in un prossimo articolo ma per
mente trovi la forza di alzarti, non fai altro che    adesso ti basti sapere che stanno sempre dietro
maledire quello che stai facendo (il tuo lavoro;      l’angolo, soprattutto il secondo, in attesa di bal-
la persona con cui devi parlare; l’ambiente che       zare fuori, ogni volta che capisci che quella vol-
frequenti) e rimpiangi quel caldo e comodo let-       ta forse valeva la pena provare, parlare, uscire,
tino dove potevi ancora sognare… un giorno            mettersi in gioco, rischiare, insomma… vivere!
migliore! Bene questa è una perfetta metafora         Rifugiarsi nelle abitudini ci da solo un senso ap-
della vita. Fosse per noi, dormiremmo tutta la        parente di sicurezza ma in realtà ci impedisce di
giornata, tutti i giorni, per tutta la vita! Senza    vivere pienamente. Questo non ha nulla a che
pensare però che l’immobilità, il non agire, il       fare con la prudenza o con la cautela che certa-
fuggire continuamente sono l’equivalente del          mente sono necessarie prima di intraprendere
non vivere, cioè della morte.                         una nuova strada ma che troppo spesso sono
Un buon Coach ha il compito di far emergere           solo scuse perché non si ha la forza di fare quel
questa riflessione e di far svegliare la persona      passo decisivo, magari un po’ rischioso ma che
che sta seguendo, stimolando in essa la pro-          ci potrebbe aprire la strada verso nuovi straor-
pensione verso nuove abitudini, più sane e            dinari scenari di vita. E allora, ogni mattina, sve-
potenzialmente produttive. Il fatto è che siamo       gliati, con tutto il corpo, la mente e il cuore e
talmente immersi nelle nostre abitudini che           rivolgiti con fiducia al nuovo giorno perché pri-
non facciamo più caso al fatto che ripetendo          ma o poi arriverà quel giorno in cui dovrai, tuo
le stesse azioni ogni giorno, permettiamo ad          malgrado, dormire per sempre.

                                                                                             Maggio • PICENO 33 |29
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