Hai mai provato? Hai mai fallito? Non importa. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio - Samuel Beckett - Piceno33
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Hai mai provato? Hai mai fallito? Non importa. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio. Samuel Beckett Maggio • Anno X • n° 4 AGENZIA DI COMUNICAZIONE
L'editoriale ● Fabiana Pellegrino Sommario " Ogni giudizio o valutazione che contrav- 6 NEWS venga al criterio ammesso come valido. A Bandi, fondi e stanziamenti differenza della menzogna e del sofisma, Web Marketing festival l’errore rappresenta un fallimento incon- 11 FOCUS sapevole del pensiero nel raggiungimento Vietato Sbagliare della verità”. Ci sono due parole essenziali in questa definizione: fallimento inconsapevole. 14 PERSONAGGI Alberto Fabiani Sta qui l’anima dell’ineluttabilità dell’errore e dell’umana inclinazione allo sbaglio. Eppu- 16 STORIE re, non ammettiamo di fallire. Nonostante ciò Andrea Petrucci che siamo conduca inevitabilmente all’errore, 21 ARTE non concediamo a esso nessuna indulgenza. Robocake Abituati a un mondo in cui tutto si confonde continuamente, indossiamo improvvisamen- 22 INTERVISTE Trippadvisor, il Tripponario e te la casacca del giudice più rigoroso davanti la Vergara agli sbagli naturali. E così un errore diventa un fallimento inesorabile. La debolezza del 24 STORIA dubbio, la timidezza del tentativo, la coscien- Memorie della città za dello sbaglio assumono le sembianze di un illogico corto circuito dentro a un sistema che brilla sempre e comunque e che non ammette RUBRICHE imperfezione. Le lacrime di chi non è al posto giusto, l’insicurezza di chi non sa vivere di 27 LO YOGA DI RAFFA standard, l’esitazione di chi non può sorride- Sorridi re a prescindere, sono insinuazioni alla quiete sociale prestabilita. La clemenza che concedia- 28 ASCOLI DI PETÒ Scherzi da quintana mo a chi, sopra di noi, dovrebbe protendere al bene pubblico e a un’indiscussa moralità per- 29 PNL, ISTRUZIONI PER L'USO sonale, si fa intolleranza davanti alle bugie di Svegliati o dormirai per sempre un ragazzo, alla malattia di un conoscente, al 30 UNIVERSITÀ nostro stesso disagio. Si deve splendere a ogni Patrimoni dell'umanità costo. E chi non ce la fa? Brucia. Eppure, in un mondo ideale vivremmo esattamente alla ro- 31 LIBERRANTE Il potere delle parole vescia, condannando corruzione, menzogna, convenienza, ingiustizia e accettando gli errori 32 LIBERA LE IDEE commessi per sbaglio. Fallire non deve signifi- Liberi di scegliere care morire. Recuperiamo l’abilità di affrontare 33 A QUALCUNO PIACE NERD la realtà e, soprattutto, di perdonare. Possiamo Un maggio da cinema essere ciò che vogliamo, molto di meno, molto 34 IL GIARDINO DI LOLA di più, eternamente diversi da quello che ave- La Begonia vamo immaginato. Non chiamiamoli errori, ma tentativi di libertà. 35 VIANDANTE Festival dell'Appennino 36 CHEAP & CREATIVE SCRIVETECI A direttore@piceno33.it, seguiteci sulla nostra Sorprendetevi a fare l'impossibile pagina Facebook Piceno33 o chiamateci allo 0736.255656. Maggio • PICENO 33 |5
NEWS BANDI, FONDI E LE OPPORTUNITÀ di Dina Maria Laurenzi Il rilancio dell’economia territoriale, soprattutto per un territorio incastrato tra l’eredità del terremoto e l’area di crisi complessa, può trovare terreno fertile nei nuovi bandi emanati e quelli ancora validi per il 2018 a cui possono accedere le imprese. Le agevolazioni per le imprese sono emanate da Governo, Regioni ed Enti per favorire nuovi investimenti e ridare slancio all’economia locale. Fondo centrale di garanzia Stando alle nuove disposizioni operative contenute nel decreto ministeriale del 21 dicembre 2017, le imprese comprese quelle agricole e i liberi profes- sionisti possono accedere al Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese. La finalità del fondo è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie per investimenti materiali e immateriali attraverso la concessione di una ga- ranzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali porta- te dalle imprese. Il fondo non ha scadenza. Start-up e investimenti produttivi Il bando mette a disposizione 48 milioni di euro per acquistare, costruire e ri- strutturare immobili, impianti, macchinari, hardware, software e consulenze. Le domande vanno presentate dal 10 maggio 2018 al 9 luglio 2018 all’Agen- zia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa – In- vitalia. Gli investimenti devono essere di almeno 1,5 milioni e le agevolazioni saranno fino al 75% di cui fino a 50% di mutuo agevolato e fino al 25% a fondo perduto. 6| PICENO 33 • Maggio
NEWS STANZIAMENTI À PER IL PICENO Fondi per i giovani agricoltori I giovani agricoltori fino a 40 anni di età hanno dalla loro un aiuto all’avvia- mento e all’insediamento stanziato dalla Regione Marche. A bando, con sca- denza 4 dicembre 2018, uno stanziamento forfettario da 40 a 60mila euro per azienda oltre a un contributo agli investimenti fino a 250mila euro. Sempre nel settore agricoltura la Regione ha messo a disposizione per l’area del sisma fondi per 8 milioni di euro volti a sostenere investimenti per immobili, fabbri- cati, impianti, macchine, attrezzature, energia e non solo. Il bando scade il 2 ottobre 2018 e stanzia un contributo a fondo perduto fino al 60%. Zona Franca e danni indiretti Oltre ai 490 milioni di euro stanziati per l’esenzione Irpef, Ires, Irap e Imu 2017 e 2018 per imprese e lavoratori autonomi e l’esenzione Inps per il titolare e i familiari negli stessi anni, ci sono altri provvedimenti. Dal 14 maggio al 30 giugno 2018 le aziende artigiane, commerciali, turistiche, i pubblici esercizi, gli agriturismi e altre attività del settore ricadenti nelle province di Ascoli Pi- ceno potranno accedere al bando per Danni indiretti area sisma Centro Italia. Stanziati 46 milioni di euro per far fronte alla riduzione del fatturato tra il 19 gennaio e il 19 luglio 2017. Riqualificazione dei centri storici e dei borghi Il bando del Gal Piceno è rivolto a quelle realtà con meno di 5mila abitanti come Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Carassai, Castignano, Castorano, Comunanza, Cossignano, Cupra Marittima, Force, Massignano, Montalto delle Marche, Montedinove, Mon- tefiore dell’Aso, Montegallo, Montemonaco, Offida, Palmiano, Ripatransone, Roccafluvione, Rotella e Venarotta. Stanziati 300mila euro, le domando vanno inviate tramite Siar entro le 13 del 10 giugno 2018. Per approfondire i bandi attivi e rimanere aggiornati sui nuovi bandi in pub- blicazione è possibile consultare i siti del Ministero dello Sviluppo economi- co, della Regione Marche e del Gal Piceno. Maggio • PICENO 33 |7
NEWS Web Marketing Festiv I l Web Marketing Festival, l'evento ita- tà che il Festival, in un’ottica di inclusione e liano più completo sull'innovazione condivisione del sapere e della conoscenza, digitale in programma dal 21 al 23 Giu- mette a disposizione dei suoi partecipanti gno presso il Palacongressi di Rimini, da sei anni a questa parte. Brand, Program- in questa sesta edizione si presenta con matic, Social Media Marketing, Digital diverse novità, soprattutto a livello Journalism, SEO, Content Marketing, Di- formativo. Con oltre 50 gli eventi rea- gital Health sono solo alcune delle tema- lizzati durante la tre giorni, più di 40 tiche che verranno affrontate all’interno sale formative, circa 400 tra speaker e delle varie sale formative, oltre 40, previste ospiti da tutto il mondo e 20 iniziative quest’anno. A queste, poi, vanno ad aggiun- in programma, il Festival si pone come gersi alcune novità nate dai suggerimenti una vera e propria agorà del digitale, un in- dei partecipanti che ampliano ulteriormente cubatore d'innovazione e uno strumento di l’offerta formativa del Festival. Tra queste la crescita e formazione professionale. sala Coding & IT, Digital HR, Blockchain e Criptovalute, Digital Fashion, Open Inno- Il cuore dell’evento è la formazione di quali- vation, Big Data e Digital Food. 8| PICENO 33 • Maggio
NEWS val, largo ai giovani “Vogliamo offrire ai partecipanti un’occa- di sviluppo future su temi legati all’innova- sione di crescita professionale e persona- zione digitale, a quella sociale, all’open inno- le – spiega Cosmano Lombardo, Chairman vation e a nuove forme di imprenditorialità. del Web Marketing Festival. Con un evento Anche quest’anno player nazionali e inter- come il Web Marketing Festival e grazie alle nazionali e rappresentanti del mondo istitu- iniziative a esso collegate cerchiamo di con- zionale si alterneranno sul palco del Festival tribuire, per quanto possibile, a una maggio- per discutere di tematiche attuali e di quelle re diffusione ed educazione digitale nel no- che rappresentano le prospettive future del stro Paese. E tutto ciò non sarebbe possibile panorama digitale, come l’Intelligenza Arti- senza il sostegno e il coinvolgimento diretto ficiale, i Big Data, la Sostenibilità Ambien- degli utenti e dei partecipanti che ogni anno tale, l’Industry 4.0 e molto altro. ci supportano”. Change Education: così il Web Marketing Spazio inoltre anche momenti “inspiratio- Festival si rivolge ai giovani nal” di riflessione e di confronto in Sala Ple- In questa sesta edizione più che mai, una naria, luogo in cui vengono tracciate le linee particolare attenzione è riservata a giovani Maggio • PICENO 33 |9
NEWS e studenti, grazie a progetti di formazione e di sensibilizzazione negli Istituti Superiori Secondari e nelle Università legati sempre al tema del Digitale. Change Education è il nome del progetto educativo-formativo del Web Marketing Festival composto da ini- ziative volte a connettere, con cognizione e consapevolezza, i più giovani con le nuove professioni e gli strumenti digitali che le caratterizzano. Tra queste ci sono la Startup Competition Young, Digital For Sport e il WMF Lab, tre iniziative diverse tra loro, per background e impostazione, ma con lo stes- so minimo comune denominatore: aiutare i più giovani a usare gli strumenti forniti dal digitale in modo consapevole, grazie a mo- menti formativi ed educativi che li possano preparare al meglio all’interno di un mondo – e successivamente di un mercato del lavo- ro – quanto mai dinamico e che sarà sempre più improntato all’innovazione digitale. Nello specifico, la Startup Competition Young, novità assoluta di questa edizione 2018, è nata per sensibilizzare ed educare i giovani tra i 16 e i 22 anni alle nuove forme di imprenditorialità cercando di indirizzarli, attraverso incontri e momenti di confronto, allo sviluppo di idee di innovazione digitale a forte impatto sociale. “Durante un incontro con i ragazzi delle scuole superiori si parlava di quanto fosse importante lavorare insieme per promuovere una cultura imprenditoria- le fondata sull’idea di essere “imprenditori della società. Ciò che mi ha colpito parlando con loro è stato il grado di coinvolgimento dei ragazzi rispetto a una declinazione di impresa vol- ta non solo al business, ma soprattutto alla costruzione della società. Ed è esattamente per proseguire l’attività di promozione e sensibilizzazione alla cultura imprenditoria- le e digitale che abbiamo deciso di lanciare all’interno del WMF questa nuova iniziativa: la Startup Competition Young”, ha spiegato Lombardo, a margine di un incontro con i ragazzi dell’Istituto Einaudi Ceccherelli di Piombino, coinvolti nel progetto. 10| PICENO 33 • Maggio
FOCUS Vietato sbagliare Fallire. Un atteggiamento intrinsecamente umano stigmatizzato da chi umano forse si sente poco. Una cultura in cui in sostanza è “vietato sbagliare” pur ammettendo continui, macroscopici, errori nelle sue forme pubbliche. Una società in cui i costanti tentativi dall’alto si fracassano su chi sta in basso. Valeria Allevi, psicologa e psicoterapeuta familiare, spiega come la nostra mente affronti il senso di fallimento con cui, per natura, siamo spesso costretti a fare i conti. Valeria Allevi psicologa ● di Fabiana Pellegrino I l portale Skuola.net ha ricostruito le vicen- pervasa da un perfezionismo estremo che, per de di studenti o studentesse italiane che definizione, implica la tendenza a richiedere a negli ultimi anni hanno scelto il suicidio sé stessi (o agli altri), delle prestazioni al massi- di fronte prima di una laurea “inventata”. mo delle proprie possibilità se non addirittura Si parla di bugie, delusione, vergogna: ma al di sopra, allo scopo di soddisfare delle aspi- cosa, esattamente, accade nella mente di un razioni che possono avere origine nell’ambito ragazzo per spingerlo a una decisione estre- familiare. Il risultato è la generazione di un ma? conflitto tra le mete prefissate e le possibilità a «Troppo spesso, purtroppo, la mente viene disposizione per attuarle, e la mente può ricor- Maggio • PICENO 33 |11
FOCUS rere alla menzogna per poterlo risolvere». soddisfare le aspettative delle persone per noi importanti e sentirsi amati, è in parte una ten- Prima ancora, cosa potrebbe spingere un ra- denza naturale. Quando la paura di deludere gazzo a costruire un mondo immaginario fat- supera però certi limiti, diventa patologia. La to di bugie ed esami mai dati? percezione che abbiamo dell’amore o della de- «La cultura in cui viviamo ci porta fin da piccoli lusione degli altri è comunque una proiezione ad eccellere e a competere, creando il falso mito di quanto amiamo o deludiamo noi stessi». della felicità connessa a un risultato, che sia la laurea, un certo lavoro, una relazione amorosa. Cosa spaventa - mentalmente - così tanto Ognuno di questi obiettivi assume un signifi- dell’errore e del fallimento? cato simbolico che troppo spesso viene confuso «In base a ciò che ho appena detto, la pau- con felicità. Poche volte ci viene insegnato cosa ra più grande è quella di non essere amati. Il significa amare noi stessi e sentire davvero ciò comportamento umano è spesso guidato dalle che vogliamo». aspettative. È stato dimostrato per esempio, che un farmaco somministrato all’insaputa Finzione e fallimento sono due concetti che del paziente risulta essere meno efficace se il accomunano molti casi del genere, non solo paziente non sa di riceverlo. Se da una nostra nel campo universitario. Psicologicamente azione ci si aspetta qualcosa di negativo (come cosa comportano nella nostra mente e quali per esempio la delusione o il giudizio degli al- sentimenti e quali reazioni fanno scattare? tri), si tenderà a cambiare comportamento, e «Il fallimento, di qualunque genere esso sia, as- sume spesso una portata colossale, tanto da inglobare l’intera persona. È come se l’indivi- duo fosse interamente il fallimento a cui è an- dato incontro. Non parlo di eventi specifici, i significati degli accadimenti sono strettamente soggettivi e dipendono dalla storia di ciascu- no, per cui ciò che risulta essere estremamente grave per qualcuno può non esserlo per altri. Basti pensare che si sono rilevati più numerosi i suicidi nelle classi economicamente più agiate rispetto a quelle meno abbienti. In ogni caso, se il fallimento viene ritenuto inaccettabile, può causare un mutamento del tono dell’umo- re o può essere completamente negato, dando origine alla finzione». La paura di deludere gli altri arriva prima o dopo della delusione di deludere sé stessi? «Prima di rispondere a questa domanda è do- veroso fare una premessa importante. Nascia- mo e cresciamo nell’ambito di relazioni, è stato dimostrato che il bisogno affettivo è pari e ad- dirittura superiore ai bisogni definiti “fonda- mentali” ai fini della sopravvivenza. In parole povere ognuno di noi desidera essere amato, desiderio che si concentra sulle figure genito- riali e che può essere “spostato” su altre figu- re significative nel corso della vita. Cercare di 12| PICENO 33 • Maggio
FOCUS non sempre in maniera sana e corrispondente assumono un ruolo determinante. I bambini alla propria natura». imitano ciò che fanno i genitori. Se i genitori sono soliti usare il telefono durante i pasti, i Psicologicamente chi pensa al suicidio è co- figli faranno lo stesso. Se per un genitore è fon- sciente del pensiero? damentale avere un figlio laureato, questo inci- «Rispondere a questa domanda è piuttosto derà sulla sua vita e sull’idea che avrà di sé in difficile. Solitamente si ipotizza una certa in- caso di fallimento». tenzionalità e coscienza, mentre ciò che spin- ge un tentato suicidio è spesso un tentativo, Esistono dei segnali, delle spie da tenere in seppur inadeguato, di richiesta di aiuto». considerazione rispetto a una problematica del genere? Che ruolo assume la famiglia davanti a un «Come tutte le patologie, in alcuni casi può es- problema del genere? sere preceduta da sintomi riconoscibili, in al- «Il ruolo della famiglia è come sempre fonda- tri può essere asintomatica e integrarsi in una mentale. Ricordiamoci che è dalla famiglia che quotidianità apparentemente comune». noi apprendiamo i significati che attribuiamo alle cose, apprendiamo cosa vuol dire essere Esiste una forma di prevenzione dei suicidi una buona persona, un valido studente, un secondo lei? buon genitore o un coniuge modello. L’influen- «Rispondo a questa domanda in modo più za e l’esempio che i genitori possono fornire ampio. Esiste una forma di prevenzione della patologia mentale, e può essere perseguita sin dalla tenera età, in ambito familiare, scolasti- co, sociale. La patologia giovanile esordisce spesso come difesa o protesta nei confronti di una frustrazione che si ha l’impressione di non poter reggere, la perdita o il rifiuto di un og- getto d’amore. Fornire ai bambini l’illusione di una disponibilità e di un’attenzione continua non fa che rendere più cocenti le frustrazioni che inevitabilmente incontrerà, in ogni ambito della sua vita. Troppo spesso la dedizione mo- strata verso i ragazzi è frutto di un’esigenza di riconoscimento, di confronto, del bisogno di sentirsi “bravi”. I ragazzi non hanno biso- gno di persone che “fanno”, ma di persone che “sentono”». Infine, esiste una forma di protezione perso- nale da una cultura che non ammette il falli- mento umano? «Posso rispondere a questa domanda solo guidata dall’amore e dalla passione che provo per il lavoro che svolgo. La protezione perso- nale può significare chiedere aiuto e questo non vuol dire necessariamente che si è mala- ti, o fragili, o che i genitori abbiano sbagliato, semplicemente che qualche volta si ha bisogno di qualcuno che ci insegni come amarsi e non avere paura». Maggio • PICENO 33 |13
PERSONAGGI Alberto Fabiani, vio ● di Giuliano Centinaro Secondo la scrittrice Louisa May Alcott, il violino è “il più umano di tutti gli strumenti”. Questa umanità è sicuramente rintracciabile nel Maestro Alberto Fabiani, considerato uno dei più apprezzati violinisti del panorama italiano, grazie anche alla sua dedizione per la musica, alla sua professionalità e a un importante curriculum. Il Maestro Fabiani ha partecipato a numerosi concorsi e corsi musicali, ottenendo diversi riconoscimenti ed effettuando molte tournè e in Italia e all’estero. Tra le sue collaborazioni quelle con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, l’Orchestra Internazionale d’Italia, la Corale Polifonica Ascolana “A.Clementoni” e l’Orchestra Sinfonica della Marsica. Ha preso parte, inoltre, a numerose registrazioni con Maestri del calibro di Ennio Morricone e Armando Trovajoli. 14| PICENO 33 • Maggio
PERSONAGGI olinista per passione C ome è nata la passione per la musica Dopo il diploma in Conservatorio, ho iniziato e per il violino? a insegnare in alcuni istituti musicali; ma ho «Premetto che in famiglia tutti i miei anche avuto un’intensa attività concertistica, fratelli suonano strumenti musicali, sia come solista, sia in diverse orchestre. At- una sorella è flautista, un’altra suona il pia- tualmente mi sto dedicando soprattutto all’in- noforte e mio fratello è violoncellista. Inoltre, segnamento del violino in una Scuola Media a c’è stato un equivoco: un giorno, quando ero Indirizzo musicale vicino Roma, ma ciò che mi bambino, mi recai dal liutaio ascolano Cesare diverte maggiormente è suonare nei concerti. Castelli, che aveva realizzato un violoncello in Suono anche in due gruppi musicali: gli “Old miniatura da regalare a qualcuno. Lo raccon- Ways” con un repertorio di musica medievale, tai ai miei genitori e dissi loro che avrei voluto celtica e irlandese, e il “Clavis Quartet” sulle suonare un “violoncello piccolo”, loro interpre- colonne sonore dei film, musica jazz, tango». tarono questa mia espressione come il deside- rio di suonare il violino, anche se in realtà avrei Quali sono i tuoi generi musicali preferiti? voluto suonare un vero e proprio violoncello». «Sono abbastanza eclettico, mi piace ascolta- re un po’ di tutto: dalla musica classica da cui Come hai deciso di fare della tua passione un provengo a quella popolare, celtica, medievale, lavoro? jazz e rock. Il mio gruppo musicale preferito «Dopo il Liceo Scientifico, nel 1989 mi sono sono i “Pink Floyd”». iscritto alla Facoltà di Scienze Statistiche dell’u- niversità “La Sapienza” di Roma; parallela- Secondo te esiste un’età specifica per iniziare mente, ho continuato a studiare violino con il a suonare il violino? Maestro Montserrat Cervera. Erano gli anni in «L’approccio musicale al violino è molto com- cui c’era la protesta del movimento studente- plesso e non immediato. Ho iniziato a suonare sco “La Pantera” che aveva occupato l’univer- a 7 anni, ma in alcuni casi si può iniziare prima sità, impedendo lo svolgimento di lezioni ed con un metodo ludico e accattivante. All’inizio, esami. Perciò, ho continuato a studiare esclu- con il violino si deve lavorare soprattutto sul sivamente violino e ho lasciato l’università per suono, dato che è difficile riprodurre una me- seguire la mia passione. Con la mia insegnante lodia in modo immediato. È molto importante ho iniziato ad affrontare un repertorio violini- avere un approccio didattico relativo all’uso stico interessante, piacevole e gratificante». dell’archetto e solo in seguito esecutivo. È ri- chiesta la predisposizione dell’orecchio, ma è Per te, suonare il violino è solo piacevole op- una cosa che si sviluppa con il tempo». pure è anche faticoso? «Come per qualsiasi lavoro, ci vuole passione. Coltivi altre passioni, oltre a quella per la mu- Suonare è bello, ma ovviamente richiede anche sica? impegno, serietà e un costante esercizio quoti- «Mi piace molto passeggiare e andare in bi- diano». cicletta, ovviamente ascoltando la musica. Inoltre, sono curioso di visitare luoghi a me Come si svolge la tua attività di musicista? sconosciuti, dei quali mi piace assaggiare cibi «Nel mio lavoro di musicista, c’è una parte e bevande tipici. Anche se le olive all’ascolana didattica e una parte dedicata all’esecuzione. sono sempre le mie preferite» Maggio • PICENO 33 |15
STORIE ANDREA PETRUCCI LA FORZA DELLA MUSICA PER RISORGERE DALLE FERITE DEL SISMA ● di Alessandro Mannocchi Un artista che ha girato in lungo e in largo l’Italia e poi causa il terremoto che ha colpito anche la sua famiglia originaria di Arquata del Tronto, è stato chiamato dal Vescovo Giovanni D’Ercole per scrivere e interpretare una canzone sul delicatissimo tema del sisma. Stiamo parlando di Andrea Petrucci. 16| PICENO 33 • Maggio
STORIE Q uando e come è ra è solo un piccolissimo puntino di fronte alla nata la passione vastità dell’universo e che la scienza non esclu- per la musica? de l’esistenza di altre forme di vita intelligen- «La passione per la ti. Anche il Papa ha affrontato l’argomento in musica è nata a 7 anni mentre un’intervista, segno che trattasi di una questio- guardavo un servizio in tv ne per niente banale. L’anno scorso ho compo- su una collaborazione fra il sto, per ricordare le vittime del terremoto del cantante Freddie Mercury e il 24 agosto, un brano dal titolo “Polvere e sassi soprano Montserrat Caballe’ nel cuore”, non avrei mai pensato di affrontare che vide la nascita del famo- una tematica così difficile e delicata». sissimo singolo “Barcelona”, scritto come inno dei giochi Raccontaci un po’ di te… olimpici del ’92. La presenza «Dopo aver suonato a lungo e in tutta Italia scenica, la voce di Freddie mi canzoni cover e con la tribute band, per con- fecero rimanere folgorato e mi cretizzare il sogno di scrivere la mia musica, colpirono a tal punto che dissi ho dovuto fare le valigie e partire per Milano, a mia madre di voler diventa- città che poi è diventata la mia seconda casa. re un artista come lui». Da lì, ho iniziato a studiare canto in maniera professionale, mantenendomi facendo serate A quali artisti ti ispiri? con band milanesi, comparse tv e altri lavoretti: «La mia guida è sicuramen- una volta mi sono ritrovato a guidare un pul- te Freddie Mercury, ma sono mino per Milano che trasportava schede elet- anche sempre stato attratto torali senza neanche conoscere bene le strade. dal personaggio di Piero Pelù, In breve tempo preparavo il mio materiale ine- frontman dei Litfiba; negli dito ed andavo in giro a consegnarlo alle case anni tra il 97 e il 2004 misi in discografiche. Nel 2010 ho pubblicato 3 brani piedi una tribute band dei Litfiba e devo dire con un Duo francese elettro dance ADDVinta- che ciò mi ha permesso di far crescere la mia ge/AndreaPetrucci; nel 2010 l’omonimo album popolarità e di farmi conoscere al raduno del “Andrea Petrucci” di13 brani (Moletto/EDEL); fan club a Firenze dove ebbi l’onore e il piace- nel 2013 “Questa notte un po’ di te” (singolo re di cantare per Piero Pelù. Ora i tributi sono TopRecords /edel); nel dicembre 2017, con il molto apprezzati ma a quei tempi si preferiva duo Redpassion, “Redpassion Keep dreaming” la musica inedita, ciononostante ebbi molto di 5 brani (Moletto/EDEL musica pop dance); successo nelle vesti di interprete. Da un po’ di l’ultimo lavoro, nel 2018, “Polvere e sassi nel tempo, invece, sto viaggiando al contrario dato cuore” (edita ma non pubblicata ancora di- che faccio musica inedita, quindi dischi miei, scograficamente). Attualmente a lavoro per il ma probabilmente rivisitare repertorio altrui prossimo ep/album». nelle serate non sarebbe una cattiva idea». Hai scritto, assieme al Vescovo di Ascoli Gio- Quali sono i temi dominanti nelle tue canzo- vanni D’Ercole, Polvere e Sassi nel cuore, una ni? canzone dedicata al tema del terremoto. Cosa «Non ho temi dominanti, alcuni sono legati ti ha spinto a fare questo e quale messaggio alla quotidianità e di facile comprensione, al- vuoi dare con il brano in questione? tri sono così enigmatici che anche io mi perdo «È stato veramente emozionante essere chia- nei miei stessi pensieri. Il mio primo singolo mato dal Monsignor Giovanni D’Ercole, uomo è “Non siamo soli nell’universo”, pubblicato di un altruismo pazzesco, un animo travol- nel 2010; parlava della vita extraterrestre, un gente, buono e misericordioso. Premetto che argomento per molti non condivisibile ma non sono figlio di arquatani, motivo per cui questa assurdo: basta pensare che il nostro pianeta ter- terra mi sta molto a cuore, e che a causa del Maggio • PICENO 33 |17
STORIE terremoto ho perso una zia a me molto cara. sono ancora guarito da quella sensazione di Insieme, io e il vescovo, abbiamo concentrato terrore e di precarietà, la sento ancora vibrare tutte le nostre energie su un progetto che po- dentro. Spero di riuscire a superare definitiva- tesse tenere vivo il ricordo di questa tragedia mente il trauma e a liberarmi da quelle brutte e allo stesso tempo diffondere un messaggio sensazioni». di speranza e di rinascita. Penso che la musica sia uno strumento molto efficace per sensibi- Oltre alla musica, quali sono le altre tue pas- lizzare verso certi temi perché arriva dritta al sioni? cuore; con la musica ricordiamo il dolore ma «Un’altra passione, oltre la musica, è lo sport: vogliamo anche aiutare la nostra popolazione e ho giocato a basket dai 5 anni fino ai 23 rag- più in generale tutti quelli che nella vita hanno giungendo vari successi; ho avuto risultati in- perso qualcosa di molto importante a trovare teressanti anche nell’atletica. Inoltre, colleziono la forza di andare avanti. Lui mi ha trasmesso musica, vinili e cd ed i più importanti articoli quell’energia, quella spiritualità necessarie per della mia collezione sono quelli dei Queen». mettere insieme le parole di una canzone così difficile che mai avrei pensato di poter scrivere. I tuoi progetti futuri? Ringrazio, inoltre, il mio produttore Raffaele «L'atteso Ep/Cd che conterrà “polvere e sassi Petrucci ed i miei collaboratori Valeria Leteo e nel cuore” e poi un altro album con sonorità Marco Baldoni». rock… non molliamo». Hai cantato a un anno esatto dal sisma nei ALCUNI DATI PERSONALI E CURIOSITÀ: luoghi del dramma, cosa hai provato? «Ho cantato il 24 agosto del 2017, davanti ai pa- Luogo di nascita / Ascoli Piceno renti delle vittime, alle istituzioni, alle autorità Data di nascita / 29-04-1981 religiose. Non è stato per niente facile cantare Altezza /184 cm quel brano per la commozione e per l’intensa Bevanda preferita / Moscow Mule emozione, dal momento che avevo la grande Ruolo nel Basket / playmaker, guardia destra responsabilità di dover trasmettere speranza, Atletica / 100 metri piani /400 m. ostacoli forza di ripartire e fiducia nel futuro». Ha ricevuto da Brian May chitarrista dei Queen, davanti ad un ristorante, il suo plettro. Come hai vissuto il terremoto? Non sopporta la falsità. «Il terremoto l’ho vissuto direttamente e non Ama i mercatini dell’antiquariato e dell’usato. 18| PICENO 33 • Maggio
ARTE Visita le pagine: RoboCake TransHuman RadioApocalypse ROBOCAKE: “se smetti di credere negli eroi, l’eroe dentro di te muore” R ● di Valentina Falcioni oboCake è un collettivo com- sin da piccola si è interessata al disegno, ma posto da diverse figure arti- è stato durante gli anni della scuola superio- stico-professionali che convo- re che è entrata in contatto con il mondo dei gliano passione, competenza fumetti giapponesi. «È in quel momento che ed entusiasmo verso uno stru- ho deciso di trasformare la mia passione in mento espressivo che sebbene un lavoro» ha affermato. Altro componente di sia emblematico della cultura RoboCake è Leonardo Carboni che sin da gio- pop, in realtà vanta origini antiche e sofisticate: vanissimo si è dedicato alla lettura di manga il fumetto. giapponesi così come di fumetti americani e Il gruppo marchigiano-abruzzese, composto italiani. Dopo aver frequentato la Scuola Inter- da cinque elementi, è l’incarnazione della cita- nazionale di Comics a Pescara, è diventato un zione tratta da Superman: “Se smetti di credere fumettista e illustratore freelance. Ha ideato e negli eroi, l’eroe dentro di te muore” poiché i suoi autoprodotto HOPE/HOME, un fumetto fan- membri non hanno mai cessato di confidare in tasy dalle tinte fiabesche che affronta il tema loro. della depressione. Questa compagine di cui sicuramente sentire- Leila Caringola è l’altra ragazza del collettivo mo parlare è costituita da Claudia Cocci che che racconta: «La mia storia ha avuto inizio Maggio • PICENO 33 |19
ARTE quando ero molto piccola. Secondo fonti segre- stica. Il fumetto per noi è un mezzo di comuni- te (mia madre), ho sempre avuto questa pro- cazione molto potente del quale servirsi, senza pensione per il disegno e tutto quello che erano però lasciarlo mai fine a sé stesso, cercando fumetti e anime Anni 80/90». piuttosto di donare qualcosa al lettore. Nel Francesco Massetti, in arte MASO, invece si è nostro caso non si tratta semplicemente di una descritto come «una persona poco raccoman- morale, ma di puro intrattenimento che vuole dabile, nata sulla costa marchigiana del Sud aiutare a divagare e viaggiare in mondi fanta- che disegna sin da quando ha memoria». Dopo stici, disseminati oltre la realtà». l’Acca Academy di Jesi, sezione Fumetto, ha collaborato con diversi registi e sceneggiatori. Quali sono stati i fumetti che hanno segnato Alberto Rotili, infine, dopo l’Accademia del l’adolescenza, cosa vi hanno insegnato e in- Fumetto di Pescara, ha realizzato nel 2012 delle fine ci sono personaggi che hanno inciso sul illustrazioni per il manuale del gioco di ruolo percorso di crescita, sperimentazione e pro- Shah Mat e due anni dopo si è iscritto alla filiale gettazione di un’opera tutta vostra? aquilana della Scuola di Fumetto d’Abruzzo. «Crediamo che in ambito artistico non si fini- sca mai di imparare. Da bambini comunque Per RoboCake cos’è e cosa rappresenta il fu- siamo cresciuti tutti a pane e Mazinga e a se- metto nel panorama contemporaneo? guire con l’intera “compagnia” dei robottoni. «Il fumetto può raccontare storie di qualsiasi Giapponesi sono anche i personaggi e le opere genere, ma non c’è segreto nel dire che RoboCa- che ci hanno formati. Si può affermare che ci ke punta molto sulla narrativa leggera e fanta- siamo nutriti con gli ideali tratti da I Cavalieri dello Zodiaco, L’Uomo Tigre, Rocky Joe, One Piece o da Hagane del grande Masaomi Kanzaki. E poi chi non ha mai letto il manga o visto l’ani- me di Dragonball? Rocky Joe può insegnarti la perseveranza nella vita, Goku l’unione e l’ami- cizia. Ciò che siamo, anche come persone, lo dobbiamo a tutti quegli autori che prima di noi hanno sognato e realizzato il loro desiderio. Perciò credo proprio che l’insegnamento mi- gliore che abbiamo ricavato da questo mondo sia proprio questo: fantasticare per riuscire a concretizzare ciò a cui teniamo». Che ruolo riveste oggi in Italia questa forma d’arte che investe letteratura e illustrazione? Quali sono le maggiori differenze, anche a li- vello di marketing, fra i graphic novels nostrani e quelli di paesi come Stati Uniti e Giappone? «Purtroppo ancora oggi in Italia il fumetto viene spesso accostato dall’immaginario comune a una forma di comunicazione per bam- bini. In realtà l’universo fumettistico italiano è vastissimo e ha una storia che vanta opere di prestigio. Le differenze con i prodotti USA e giapponesi sono tan- te, si può dire che il fumetto europeo sia 20| PICENO 33 • Maggio
ARTE più ricercato, tenda a un realismo che non si quazione cominciata con TransHuman. Poteva- ferma semplicemente al tratto della matita ma mo estendere quell’universo condiviso? Dove va oltre. Noi della RoboCake siamo frutto di una potevamo spingerci? Erano le nostre domande contaminazione sempre più dilagante che av- ricorrenti e allora siamo andati direttamente viene indiscutibilmente attraverso internet. Per alla fine dei mondi: l’Apocalisse. Con Radio- cui la cifra stilistica che ciascuno di noi ha non- Apocalypse narriamo la fine ma anche l’inizio. ché le storie stesse che andiamo a raccontare, Gli autori partecipanti sono stati chiamati a sono il risultato di un modo di vedere il mondo scegliere una canzone che li ispirasse nella cre- che oggi non conosce confini, ma è sempre più azione di un’illustrazione in grado di mostrare vasto e alla portata di qualche click». la fine o anche l’inizio di una realtà post apo- calittica». Come sono nati TransHuman e RadioApo- calypse e cosa volevate trasmettere attraverso Rivelateci i vostri progetti futuri… la loro storia? «Nel futuro di RoboCake c’è la pubblicazione di «TransHuman è nato quasi per caso, sempli- alcune storie a fumetti che hanno come prota- cemente dalla voglia di unire diversi autori gonisti dei personaggi già visti nell’art-book per creare un prodotto originale che potesse TransHuman, ma anche di nuovi. Maggio sarà interessare dei potenziali lettori. Questo ha un mese molto impegnativo. Saremo presenti dato vita a un mondo, anzi a un vero e pro- con un nostro tavolo al Teramo Comix l’11, 12 prio universo condiviso tra i vari personaggi e 13; inoltre avremo un tavolo anche alla Sel- ideati da ciascun autore che ha compartecipa- fArea dell’ARFestival il 25, 26 e 27. Porteremo to all’art-book. Successivamente ci siamo resi TransHuman, RadioApocalypse e Didone, un fu- conto di dover dare una realtà ancor più con- metto presentato alla fiera milanese Cartoomi- sistente a tutto e alcuni di noi hanno unito le cs svoltasi a marzo. Non mancheranno poi dei proprie menti per creare il collettivo RoboCake. fumetti che saranno introdotti appositamente RadioApocalypse è stato il secondo fattore dell’e- per l’occasione». Maggio • PICENO 33 |21
INTERVISTE TRIPPADVISOR, IL TRIPPONARIO E Dai social alla cucina di casa in sals TRIPPAdvisor è la pagina Facebbok con followers in continua crescita, Il tripponario è il libro pubblicato dalla Giaconi Editore e la vergara è la donna di casa declinata nelle sue più svariate mansioni. Sono questi i tre ingredienti di una ricetta perfetta che prende per la gola e in simpatia un’intera comunità, quella marchigiana. Dietro questa idea che unisce terra, tradizione, quotidianità e marketing territoriale c’è la fermana Deborah Iannacci che abbiamo deciso di intervistare in un botta e risposta affiancata da una narratrice d’eccezione, la vergara Palmira interpretata dall’attore cuprense Luca Vagnoni. ● di Dina Maria Laurenzi D ebora, come è nata l’idea di TRIPPAd- visor e come sei arrivata alla pubblica- zione del libro? «Trippadvisor nasce per caso, dopo una serata deludente in un ristorante che su TripAdvi- sor era invece posizionato molto bene. Allora ho pensato di aprire una pagina dove parla- re delle mie esperienze al ristorante in modo assolutamente obiettivo e da cliente pagante. Poi con il passare del tempo, man a mano che i fan aumentavano ed interagivano, si è trasfor- mato in un contenitore di ricordi, ricette della tradizione, Vergare e parole in dialetto. Tutto questo si è poi tradotto nella pubblicazione del Tripponario: Usi e Costumi Scostumati della Vergara». Il Tripponiario – Usi e costumi scostumati del- la Vergara è un condensato di elementi sim- bolo della tradizione marchigiana e interviste alle vergare doc con tanto di suggerimenti e segreti per la riuscita dei piatti tipici tradizio- nali. Raccontaci il libro e la sua mission… «Il libro racchiude uno spaccato di vita e mar- chigianità nel quale, ho scoperto solo dopo, si identificano in molti. I ricordi di mia nonna che 22| PICENO 33 • Maggio
INTERVISTE E LA VERGARA. rappresenta un patrimonio di ricordi, tradizio- ni, che andrebbero perdute, se non fosse per le sa marchigiana persone che come Deborah Iannacci, decidono di salvaguardare questo patrimonio di cono- scenze dal valore inestimabile. Chi in maniera più seria. Chi in maniera più spiritosa come me e "Trippa". La vergara è anche l'emblema della saggezza, che passa e arriva al mittente, attraverso la leggerezza del dialetto, dei modi di dire e di quell'impara l'arte e mettila da parte che tanto è caro ai nostri anziani». Debora Iannacci ha già fatto tappa ad Ascoli Piceno per la presentazione del suo libro alla libreria Prosperia scoprendo che le nostre Mar- che così plurali trovano il loro minimo comun denominatore proprio a tavola. Accoppiata vincente quella di Debora e la vergara Palmira, che ricordiamo essere interpretata dall’attore Luca Vagnoni, che hanno presentato il libro all’agriturismo La Castelletta di Cupra Marit- tima con tanto di menù a tema. Luca, ora una domanda è rivolta a te, come stendeva la pannella con il matterello facendo- è nato il personaggio di Palmira? Una bella la schioccare, i profumi della cucina, i rumo- trasformazione direi… Ci sono altri appun- ri… è venuto fuori che sono parte dei ricordi tamenti in programma con la vergara di casa di molti altri marchigiani. Stesso discorso per nostra? i termini dialettali, che seppure variano di pa- «Il personaggio è nato per raccontare in ma- ese in paese, le spiegazioni ironiche e il risco- niera simpatica le disavventure di una verga- prire termini finiti da tempo nel dimenticatoio ra dei nostri giorni, e per commentare a modo fanno fare un tuffo nell’infanzia e fa ripensare suo fatti ed episodi che sentiamo tutti i giorni alle nostre amate Vergare. La mission è sicura- al telegiornale e in tv. Palmira, nasce per esse- mente quella di ridere, ricordare e tramandare re la "paladina" delle persone anziane, di cui quanto più possiamo alle nuove generazioni. Si spesso ci si dimentica il valore e che spesso può acquistare online direttamente dal sito di vivono sole o ai margini della società. Palmi- Giaconi Editore, altrimenti in tutte le migliori ra, vuole riscattarli. Far capire soprattutto alle librerie delle Marche, costa poco che ce vò!» nuove generazioni, che hanno ancora i nonni o gli anziani in casa, la fortuna che hanno tra le La Marche viste dagli occhi della vergara, mani. Oltre questo, Palmira è una vergara un cosa ne pensa Palmira di tutta questa storia? po’ anomala, diciamo 2.0 grazie ai suoi video «Spero di fare bella figura. Sa, è la mia prima che hanno superato le duemila visualizzazioni. intervista! So di essere fortunata, perché vivo Dopo il primo live, la vergara Palmira tornerà in una regione meravigliosa. I giovani d'oggi nell’ambito del Vagnon’s Live Show, il one pensano sempre a viaggiare lontano, andare man show che sto preparando e che debutterà all'estero, e non conoscono nemmeno le bellez- ad ottobre 2018 con gag, sketch ed evoluzioni ze, a due passi da noi. Raccontare le Marche, artistiche». o una parte di esse, attraverso gli occhi della Insomma, le Marche e il Piceno si rivelano an- vergara è un privilegio. La vergara è un'istitu- cora una volta fucina di originalità e talenti. A zione marchigiana per eccellenza. La sua figura noi il gusto di scoprirli. Maggio • PICENO 33 |23
STORIA Memorie della città Luoghi, vite, ricette e mestieri di mare Stiamo parlando del concorso nell’ambito del progetto di Promozione e comunicazione della pesca e dell’acquacoltura sostenibile, sostenuto dai fondi europei. Coinvolte le scuole medie pubbliche del Comune di San Benedetto del Tronto in collaborazione con Partners in Service srls titolare del Cea Ambiente e Mare Marche. Ecco, dunque, i migliori lavori realizzati dagli studenti. ● di Dina Maria Laurenzi A sinistra: “Il cuore del Mandracchio” In basso: “La ricétte jé la mmine e nen la dinghe a nesciò” C on l’elaborato video “Il cuore del Mandracchio” gli alunni della 3° B della scuola media Curzi hanno restituito un’interpretazio- ne della città tra passato e presente avvalendosi di interviste agli abitanti sto- rici di via Laberinto, cuore pulsante della memoria popolare, mostrando- ci foto e testimonianze dei luoghi com’erano e come sono, in una cornice di volti giovani, 24| PICENO 33 • Maggio
STORIA A destra: I Migliori artisti della memoria. In basso: I migliori scrittori della memoria. polare e dialettale dando vita in prima persona a scene quotidiane, capaci di trasportare indie- tro negli anni, anche grazie al mascheramen- to e al repertorio fotografico che accompagna la narrazione e accentua l’immedesimazione dell’osservatore. I Migliori artisti della memoria sono stati invece i ragazzi della 2° F della scuola media Sacconi. Mentre i Migliori scrittori della Me- moria sono stati i ragazzi della 2° F della scuola media Manzoni per il testo elaborato che è ri- uscito a creare un ponte di comunicazione tra passato e presente. Il tema della memoria locale è stato affrontato le scolaresche, alla ricerca delle proprie radici in piena libertà compositiva con il solo vinco- tra le vie del centro. Il lavoro è valso il premio lo tematico imposto alle classi, le quali hanno Migliori ricercatori del passato. Sempre della rappresentato il passato storico della città, fuso stessa classe è stato degno di nota l’elaborato con la marineria locale, in una chiave origina- “Sentieri di Mare” ovvero una proposta di iti- le, tenera, attraverso proposte video, illustra- nerario turistico a piedi, curato dai ragazzi. zioni e racconti che catturano l’attenzione per Premio Migliori interpreti della memoria agli la loro autenticità e una notevole padronanza alunni della 3° D della scuola media Cappella dei mezzi espressivi attuali. con l’elaborato video “La ricétte jé la mmine e Il concorso, unitamente agli altri eventi del nen la dinghe a nesciò”. Un riconoscimento ar- progetto, è stato inserito tra le iniziative della rivato per la schiettezza e la bravura con cui gli Settimana UNESCO di Educazione alla Soste- alunni si sono resi interpreti della cultura po- nibilità 2017 promossa dal Cnes Agenda. Maggio • PICENO 33 |25
Stefano Lelii 12.000 ”[...] più di una professione è una passione [...]” presenze di Sergio Consorti – Radio Incredibile nel 2017 3 giorni +50 eventi +30 sale formative +400 speaker internazionali +300 tra espositori e partner Digital e social innovation www.recordingstudio.it 26| PICENO 33 • Maggio
LO YOGA DI RAFFA di Raffaella Impedovo Sorridi A carponi: mani sotto le spalle; parte interna dei gomiti che si guarda; spalle ruotate indietro; ginocchia aperte per la larghezza del bacino. In- spirando punto i piedi e sollevo il bacino e le ginocchia, spingendo il petto in direzione delle cosce, allungando una gamba alla volta fino ad L a tecnica che pratico, si chiama Vyniassa arrivare in posizione. Espirando: distendo bene ed è un po’ una sorta di fusione tra le due gambe e braccia, spostando il peso del corpo tecniche, le sequenze sono diverse e ogni sui piedi e spingendo i talloni in direzione del Asana ti prepara a quella successiva; quando suolo. Le orecchie sono allineate alle braccia. il praticante prende confidenza con il proprio corpo si allungano i tempi di “posa” e solo quan- do si riesce a mantenere serenamente un’Asana si comincia a lavorare sulla meditazione. Una costante di ogni tecnica è il Sorriso. Sor- ridere rilassa i muscoli del viso e “distrae” la mente dai piccoli fastidi che l’allungamento di muscoli e articolazioni provoca, permettendoci di tenere le posizioni più allungo. Ogni Asana ci ricorda il concetto fondamentali di ESHO FUNI Lentamente, inspirando, sposto il peso del cor- (non dualità) tra noi e l’universo tutto e viene po in avanti fino ad assumere una posizione pa- chiamata con il nome di un animale o di un ele- rallela al pavimento, come se fossimo, appunto, mento della natura: una tavola. ADHO MUKA SVANASANA - cane a testa in giù CHATURANGA o MUKARASANA – tavola o coccodrillo URVHA MUKA SVANASANA – cane a testa in su. Tutto nello Yoga ha una valenza simbolica, non è un caso che per arrivare in Adho Muka, bisogna necessariamente passare attraverso la Spingo forte con le mani tanto da distendere, posizione dei 4 punti o del gatto o della tigre inarcando, la schiena e il collo, fino a guardare MARIASANA o SARDUKASANA. il cielo, senza toccare il tappetino con il bacino seppur avvicinandolo. Ad ogni posizione, mi fermo, faccio 5 lunghi, re- spiri profondi e sooooorriiiidooooo. Namastè Grazie raffa_yoga Raffa Ella 3921901322 Maggio • PICENO 33 |27
ASCOLI DI PETÓ di Pier Paolo Piccioni SCHERZI DA QUINTANA: Le trasferte in Germania della Spaten e all’emprevìse ì chiude l’uocchie e gride forte: “Sestieri all’erta, geréte a destra”, e ce nzacchèsseme tutte lla dentre a la Spaten a beve. Su nnanze dope nuccó Isopi s’areggìra e nen ciaretrova nisciuna, era remaste da sule! ‘Na ncazzatura!...” chiosa Peppe, orgoglioso di aver convertito un famoso ordine quintanaro in una N w esortazione alla bevuta. ei mesi scorsi abbiamo riportato un paio di episodi quintanari, Sempre in Germania, ma stavolta a Monaco di due scherzi di gran livello occor- Baviera, un altro episodio da ridere, stavolta ai si al quintanaro doc Peppe Vol- danni del povero Peppe. Ma sentiamo lui: “A poni, conosciutissimo in città. Monaco entrèsseme dentre a na birreria e ce E sempre con Peppe, autentica mettèsseme a sedé. Bive de qua, bive de là, ssi miniera di fatterelli e curiosità - tutti immanca- fighie de zozza che stava che me s’apprefitta bilmente di stampo ridanciano - ci siamo fatti che stié nuccó balustre (alticcio, ndr) e, senza un’altra chiacchierata. Lui ci ha raccontato di che me n’accorghe, nen m’attacca alla sedia e qualche altro fatto successo sotto l’egida della me lascia libbere sule nu vracce pe’ beve? I’ nen Quintana ascolana, e come sempre, riportan- è che me la pegghiai più de tante, sule che chig- do il suo racconto, non possiamo omettere di ghiaddre chiacchierava, gerava, iava a lu cesse farlo in maniera estremamente filologica, con- a refà nuccò d’acqua, i’ nvece stié lo’ ttaccate e servando anche il suo eloquio eminentemente me pegghiai ‘na tropea che a la fine chigghiad- dialettale. dre stava tutte normale, e io nvece m’aretrevai Rappresentativa della Quintana a Francoforte mbriache come na votte, e attaccate a la sedia!” per una manifestazione, qualche anno fa. Di- Ora immaginiamoci il simpaticissimo Peppe, verse decine di figuranti sfilavano nel torrido legato a una sedia, in evidente stato di altera- pomeriggio tedesco sotto la guida del rettore zione psicofisica, a mille chilometri da Ascoli, Raniero Isopi, sotto una opprimente canicola derelitto e rassegnato, senza sapere una parola estiva continentale. La rappresentativa asco- di tedesco, e ditemi come si fa a non ridere di lana boccheggiava dentro agli abiti di velluto, uno scherzo del genere. Lui stesso ne ride oggi, come racconta Peppe: “Facié nu calle che ce se pur definendo i suoi compari d’avventura “fig- strujé li pié dentr’a li scarpe, ‘na sete che nen se ghie de zozza”, con una ascolanissima offesa po’ raccuntà! I’ chemince a sentì nu sacche de alle incolpevoli madri. proteste da li quintanare pe’ la sete e pe’ lu calle, ma Isopi su nnanze nen velié sentì cósa e tera- Peppe Volponi è una miniera di avvenimenti va dritte. Sule che li zauotte se nchemenciava a ascolani, per cui attendiamo la prossima punta- ribellà, ciavié certe facce ncazzate! Nzomma a ta per ulteriori sviluppi, anche questi di stampo nu cierte punte sulla destra spunta na birreria quintanaro. 28| PICENO 33 • Maggio
PNL, ISTRUZIONI PER L’USO di Roberto Palumbo SVEGLIATI o dormirai per sempre! Parte terza Q uando la mattina sei nel dormi- esse di dominarci e, lentamente, di logorarci. veglia, nel tuo letto, caldo e co- Eppure, non riusciamo a fermarci, continuiamo modo, non ti alzeresti mai. Il tuo a pensare le stesse cose, a frequentare gli stessi desiderio sarebbe quello di ri- posti, le stesse persone (anche quelle che non addormentarti, magari solo per sopportiamo più); magari ascoltiamo sempre un’altra mezz’oretta; ma anche la stessa musica, vediamo sempre film dello dopo mezz’ora la tua situazione non cambia e stesso genere, senza cambiare mai. Ebbene, più così rimandi continuamente il momento in cui ripetiamo le stesse cose, più la qualità della no- devi lasciare quel letto e quel sonno che tanto ti stra vita, alla lunga, tende a diminuire e, come facevano stare bene, finché un impietoso senso se non bastasse, col passare degli anni, matura- del dovere ti costringe ad alzarti per affrontare no e si consolidano i due più grandi nemici del- la tua nuova imprevedibile e rischiosa giornata. la felicità: il rimorso e il rimpianto. Di questi par- Ti riconosci? Spesso, poi, anche quando final- leremo meglio in un prossimo articolo ma per mente trovi la forza di alzarti, non fai altro che adesso ti basti sapere che stanno sempre dietro maledire quello che stai facendo (il tuo lavoro; l’angolo, soprattutto il secondo, in attesa di bal- la persona con cui devi parlare; l’ambiente che zare fuori, ogni volta che capisci che quella vol- frequenti) e rimpiangi quel caldo e comodo let- ta forse valeva la pena provare, parlare, uscire, tino dove potevi ancora sognare… un giorno mettersi in gioco, rischiare, insomma… vivere! migliore! Bene questa è una perfetta metafora Rifugiarsi nelle abitudini ci da solo un senso ap- della vita. Fosse per noi, dormiremmo tutta la parente di sicurezza ma in realtà ci impedisce di giornata, tutti i giorni, per tutta la vita! Senza vivere pienamente. Questo non ha nulla a che pensare però che l’immobilità, il non agire, il fare con la prudenza o con la cautela che certa- fuggire continuamente sono l’equivalente del mente sono necessarie prima di intraprendere non vivere, cioè della morte. una nuova strada ma che troppo spesso sono Un buon Coach ha il compito di far emergere solo scuse perché non si ha la forza di fare quel questa riflessione e di far svegliare la persona passo decisivo, magari un po’ rischioso ma che che sta seguendo, stimolando in essa la pro- ci potrebbe aprire la strada verso nuovi straor- pensione verso nuove abitudini, più sane e dinari scenari di vita. E allora, ogni mattina, sve- potenzialmente produttive. Il fatto è che siamo gliati, con tutto il corpo, la mente e il cuore e talmente immersi nelle nostre abitudini che rivolgiti con fiducia al nuovo giorno perché pri- non facciamo più caso al fatto che ripetendo ma o poi arriverà quel giorno in cui dovrai, tuo le stesse azioni ogni giorno, permettiamo ad malgrado, dormire per sempre. Maggio • PICENO 33 |29
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