N. 66 GIUGNO 2016/XXIII - Fondazione ed Ente Baden

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N. 66 GIUGNO 2016/XXIII - Fondazione ed Ente Baden
BOLLETTINO QUADRIMESTRALE FUORI COMMERCIO DELLA “FONDAZIONE ED ENTE MONS. ANDREA GHETTI-BADEN”
                                                 DESTINATO AI SOCI ED AMICI DELL’ASSOCIAZIONE “ENTE EDUCATIVO MONS. ANDREA GHETTI”

                               N. 66 GIUGNO 2016/XXIII

                                                                            bambini vengono tenuti per mano, perchè il pozzo è
                                                                            profondo ed è pericoloso
                                                                            E' come una ferita nella terra che, però, genera vita.
                                                                            Che meraviglia vedere salire dal buio più profondo, il
                                                                            secchio con l'acqua che assume riflessi sempre più
                                                                            luminosi, sino ad arrivare alla luce per mostrarsi in
                                                                            tutta la sua freschezza e trasparenza. Sembra quasi
                                                                            volerci dire che così, anche noi, dobbiamo scendere
                                                                            nel profondo del nostro cuore, per ascoltare quelle
                                                                            domande che rimangono inespresse e inascoltate e
                                                                            portarle alla luce. Così anche nei nostri incontri, nei
                                                                            rapporti con gli altri, troviamo persone che sono come
                  EDITORIALE                                                la sorgente, la fontana, che si rapportano a noi
                  “IL POZZO”                                                immediatamente, senza indugi o titubanze. Altre più
                    di Gege Ferrario                                        riservate, più chiuse, più titubanti, hanno bisogno di un
                                                                            secchio, del tempo, dell'ascolto, che faccia emergere e
Eccoci ancora con voi, con questo numero di “Per-                           porti alla luce tutta la limpidezza e la freschezza che
corsi”, per raccontarvi e tenervi aggiornati su quanto                      tengono dentro il loro cuore.
Ente e Fondazione hanno realizzato e progettato da                          E' anche per questo che al pozzo si va e si ritorna, non
febbraio scorso ad oggi.                                                    si va soltanto e basta, si va perchè l'acqua è vita,
Inoltre come sempre, vogliamo, molto timidamente e                          l'incontro e il dialogo sono indispensabili, la sosta è
incompiutamente, porre qualche spunto di riflessione                        per contemplare, la méta non è solo traguardo ma
per tutti noi sul “Pozzo”, dopo aver parlato nello                          ripartenza.
scorso numero della “Sorgente” e parlare poi del “Fiu-                      Buona lettura a tutti.
me” nel numero di ottobre.

 “Ciò che rende bello il deserto, disse il Piccolo
Principe, è che da qualche parte nasconde un
pozzo” (Antoine Saint Exupery).                                             Per ricordare Vittorio Ghetti anche in questo numero
                                                                            di Percorsi, vi proponiamo la lettura di un suo
Anche se per noi occidentali è diventato difficile                          articolo, tratto da Servire N°3-4 del 1966. Il titolo del
trovare ancora l'utilizzo del pozzo, lo troviamo spesso                     quaderno è: “In un mondo in tensione”.
citato in letteratura, nelle canzoni popolari e non, nella                  Forse c'è qualcosa ancora da cogliere nei nostri
pittura, per non parlare dei testi biblici dell'antico e                    giorni.
nuovo testamento, dove il pozzo ci ricorda in più
occasioni il luogo di incontro, di riflessione, di                          I simboli misteriosi del nostro domani sono già tra di
conversione, di sosta e di ristorazione.                                    noi. Una società di privilegiati si sta dissolvendo
Anche nella nostra storia, tra i nostri ricordi affiora                     mentre sotto i nostri occhi erompe la civilizzazione di
spesso l'immagine di un pozzo, forse oggi dimenticato                       massa con le sue folle sul proscenio della storia. Siamo
ed abbandonato perchè la rete idrica ci porta in casa                       oggi più lontani dall'universo mentale con cui i nostri
l'acqua per ogni bisogno.                                                   nonni partivano in grigioverde per conquistare una
La nostalgia di un passato non tanto remoto, mi porta a                     provincia, di quanto non lo siamo da un mondo che si
ricordare questa immagine ricca di significati profondi.                    appresta a celebrare l'occupazione di Marte. Ieri e
Un luogo d'incontro e di condivisione, dove ci si                           domani, due mondi vicini e tanto lontani, in cui
sofferma, con la tanica ai piedi, per salutare, raccon-                     significati umani, sociali, intellettuali e religiosi tra
tare, ascoltare, incoraggiare ed aiutare. Dove si                           loro contrapposti ci costringono ad essere ad un tempo
mormora e si pettegola ma, si sosta in compagnia. I                         spettatori e protagonisti di un universo in violenta

                                                                 1
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tensione.                                                  Occorre credere nella Chiesa dello Spirito e del
Nuove proposte si affacciano per dare una una              Popolo di Dio: ognuno deve poter dialogare
diversa visione dell'eterno e del temporale.               con il proprio pastore, far sentire la sua voce e
Quelli che credevamo valori immutabili, come               la sua opinione, vivere assieme a lui, una realtà
il sacro concetto di Patria, stanno evolvendo              comunitaria.
verso nuove dimensioni. La stessa Chiesa,                  Il sacerdote e il popolo devono diventare una
quella trionfante ed imperante di soli pochi anni          sola famiglia: uno al servizio dell'altro.
fa, sente il bisogno di rinnovarsi per un riavvi-          Occorre credere in una Chiesa che non butti
cinamento all'uomo ed alla società.                        fuori nessuno ma anzi accolga tutti e in primo
Mentre si stanno configurando nuovi approcci               luogo coloro che nella società civile sono i
per superare il dualismo tra spirito e carne, la           rifiutati, gli oppressi, gli ultimi.
civiltà del benessere, quella che del potere               Ogni rapporto giuridico che si ponga fuori da
d'acquisto ha fatto il suo supremo obiettivo e la          questo Spirito di servizio e di carità non ha
sua ragione d'esistere, scopre assieme ai                  senso.
“beatnicks” la fame nel mondo. La scienza,
indiscussa protagonista ed artefice della nostra
epoca, ci pone di fronte a drammatiche alter-
native tra conoscenza umanistica e competenza
dimostrando l'impossibilità della loro                                 BADEN POWELL
coesistenza.                                                 Lo scoutismo è un gioco, non una scienza
                                                                   da The Scouter, gennaio 1931

                                                           Sì, lo scoutismo è un gioco. Ma talvolta mi
                                                           chiedo se, con tutti i nostri manuali, regole,
                                                           dibattiti sulla rivista dei capi, conferenze, corsi
                                                           di formazione per commissari e altri capi ecc.,
DAGLI SCRITTI                                              non diamo l’impressione di considerarlo un
DI BADEN                                                   gioco troppo serio. E’ vero che tutto ciò è
                                                           necessario e utile per chi abbia capito il
                                                           nocciolo dello scoutismo, e per portare a
                                                           risultati positivi. Ma tutto ciò può crescere in
                                                           misura assai notevole senza che ce ne
                                                           accorgiamo (come succede con i nostri figli o
Il pezzo che segue, tratto da RS Servire, 1968,            con i nostri modi di dire o di fare), pur restando
n. 5 (seconda di copertina), pur essendo stato             immediatamente evidente per coloro che per la
scritto quasi cinquant’anni fa è ancora di gran-           prima volta si accostano dall’esterno. Perciò
de attualità ed esattamente in linea con le esor-          questa falange di sussidi educativi appare
tazioni di Papa Francesco.                                 terribilmente impegnativa a molti capi, mentre
                                                           per gli adulti esterni che diano uno sguardo al
Questo difficilissimo post-concilio pone alla              Movimento prima di fare il gran salto nel
cristianità italiana interrogativi ed ansie urgenti.       nostro vortice deve fungere in molti casi da
Ci si accorge che è sempre più difficile vivere            preciso deterrente. Quando si prende a consi-
integralmente la propria scelta cristiana                  derare tutto ciò come qualcosa di troppo serio si
all'interno di Strutture ecclesiastiche immobili,          rischia di perderne tutto lo spirito e la gioia; i
non sempre vivificate dall'amore e dal Vangelo.            vostri ragazzi assorbono da voi questa
Perché, oggi più che mai, occorre scegliere per            atmosfera deprimente, e lo scoutismo, perduto
una “Chiesa povera“, per una Chiesa priva di               il suo spirito, non è più un gioco per essi. È
ricchezze e di potere, dove più di tutto si tiene          come il gioco del polo quale me lo suggerì un
ai poveri e dove i poveri contano più tutti.               generale alle cui dipendenze io servivo, in una
Occorre realizzare questa Chiesa vivendo da                triste Ricorrenza venne ordinato alla guar-
persone semplici, ascoltando i poveri,                     nigione dì prendere il lutto, proprio nel giorno
lasciandoli parlare, aiutandoli anche a lottare.           in cui avrebbe dovuto disputarsi un’importante
Occorre credere nel Vangelo e andare fino in               partita di polo. Perciò io venni mandato in
fondo. Occorre, oggi, applicare il Concilio non            deputazione dai generale per chiedere se la
in modo formale, burocratico e chiuso, ma in               partita di polo dovesse essere annullata. Il
modo sostaniziale e aperto, lasciandosi                    generale rispose, ammiccando: «Credo che la
giudicare dal Cristo che vive soprattutto negli            partita possa tenersi in forma appropriata alla
umili, negli abbandonati e negli oppressi.                 circostanza, purché giochiate molto lentamente

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e vi serviate di una palla nera». Lo scautismo,            tra, tradizionalmente, fra le responsabilità di
come ho detto dinanzi, non è una scienza da                enti pubblici, perché l’acqua è stata sempre
studiare solennemente, né una collezione di                considerata come un bene pubblico, caratteri-
dottrine e di testi. E neppure è un codice                 stica che va mantenuta qualora la gestione ven-
militare per inculcare disciplina ai ragazzi a             ga affidata al settore privato. Il diritto al-
suon di addestramento formale reprimendone                 l’acqua, come tutti i diritti dell’uomo, si basa
l’individualità e lo spirito di iniziativa. No, è un       sulla dignità umana, e non su valutazioni di
gioco allegro all’aperto, dove uomini-ragazzi e            tipo meramente quantitativo, che considerano
ragazzi possono vivere insieme l’avventura                 l’acqua solo come un bene economico. Senza
come fratelli più anziani e più giovani, cre-              acqua la vita è minacciata. Dunque, il diritto
scendo in salute e semplicità, in abilità manuale          all’acqua è un diritto universale e inalienabi-
e in disponibilità a aiutare il prossimo. Molti            le».
giovani sono distolti dal divenire capi nel                L’acqua quindi è uno di quei beni pubblici a
movimento dalla paura dì dover essere tanti                destinazione universale che deve essere garanti-
pozzi di scienza, in grado di insegnare ai loro            to a tutti e sottratto a considerazioni puramente
ragazzi tutti i dettagli di ogni prova di                  mercantili.
specialità; mentre il loro compito è di entu-              Ma perché tutto questo?
siasmarvi i ragazzi e cercare esperti per                  Già nella lettera enciclica Populorum Progres-
insegnargliele. I regolamenti servono solo a dar           sio (nn.201-208) di papa Paolo VI si trovano i
linee indicative per aiutare un capo in una                fondamenti per i quali Dio, creando la Terra,
difficoltà; i campi scuola sono solo per                   l’ha destinata insieme a tutto ciò che contiene
mostrargli più speditamente i modi migliori per            all’uso del genere umano con il comando che i
applicare il nostro metodo ed ottenere buoni               beni creati debbano essere ripartiti con equo
risultati. Perciò vorrei insistere con tutti i capi        criterio, avendo per guida la giustizia e per
che l’obiettivo più importante per quest’anno              compagna la carità, nella Centesimus Annus
dovrebbe essere quello di stimolare lo spirito di          (n.31) di S. Giovanni Paolo II si ribadisce che
gioia dello scautismo con campi ed uscite,                 la creazione e destinata «a tutto il genere uma-
considerati non già come una concessione                   no, perché essa sostenti tutti i suoi membri sen-
occasionale in un susseguirsi di scautismo da              za escludere né privilegiare nessuno» e nella
salotto o da parata, ma come la forma di                   Caritas in Veritate (n.51) di Benedetto XVI si
educazione abituale per i loro ragazzi e, perché           ribadisce che l’acqua, come l’aria e la terra è un
no?, anche per loro stessi.                                dono del Creatore appartenente a tutti, singolar-
                                                           mente e comunitariamente.
                                                           Papa Francesco, da ultimo, nella sua Laudato
                                                           si’ ha dedicato molto spazio all’acqua, ribaden-
                                                           do tra l’altro che «l’accesso all’acqua potabile
                                                           e sicura è un diritto umano essenziale, fonda-
                                                           mentale e universale, perché determina la so-
SULLA STRADA                                               pravvivenza delle persone, e per questo è con-
                                                           dizione per l’esercizio degli altri diritti umani»
                                                           (n.30).
                                                           Se per i cristiani questo è vero e accettato, allo-
                                                           ra, dobbiamo riconoscere che ogni persona de-
                                                           ve poter accedere all’acqua per godere di quel
    ACQUA, DONO DI DIO                                     livello minimo necessario al suo pieno svilup-
                                                           po: la persona è destinataria dei beni del creato.
A DESTINAZIONE UNIVERSALE                                  Questo principio tipico che la Dottrina Sociale
                di Davide Caocci                           pone alla base di ogni ordinamento è considera-
                                                           to di diritto naturale, e dunque iscritto nella na-
Sul tema “acqua” la Dottrina Sociale della                 tura stessa dell’uomo, non di diritto positivo,
Chiesa è chiara: al n.484 enuncia esplicitamen-            vale a dire non “prodotto” da un legislatore,
te che «Il principio della destinazione universa-          non riconosciuto da una norma, e di diritto ori-
le dei beni si applica naturalmente anche                  ginario, nel senso che inerisce alla singola per-
all’acqua, considerata nelle Sacre Scritture               sona ed è prevalente rispetto a qualunque ulte-
come simbolo di purificazione e di vita» e al              riore intervento che gli ordinamenti giuridici e i
seguente n.485 aggiunge «L’acqua, per la sua               sistemi economici possano attuare sui beni.
stessa natura, non può essere trattata come una            Ancora la Populorum Progressio, al n.22, ri-
mera merce tra le altre e il suo uso deve essere           corda che «Tutti gli altri diritti, di qualunque
razionale e solidale. La sua distribuzione rien-           genere, ivi compresi quelli della proprietà e del

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libero commercio, sono subordinati alla desti-                              IL POZZO
nazione universale dei beni: non devono quindi                      di don Giovanni Battista Biffi
intralciarne, bensì al contrario facilitarne la
realizzazione, ed è un dovere sociale grave ed            Dentro di me c’è una sorgente molto profonda.
urgente restituirli alla loro finalità originaria».       E in quella sorgente c’è Dio. A volte riesco a
Le conseguenze di simili premesse sono, o al-             raggiungerla, più sovente è coperta di pietra e
meno dovrebbero essere, univoche: la creazione            di sabbia: allora Dio è sepolto, allora bisogna
di un sistema regolamentare (norme giuridiche             dissotterrarlo di nuovo.
locali, nazionali e internazionali) che garantisca                                  Etty Hillesum, Diario
l’accesso universale all’acqua; la condivisione
di un modello economico che non perda di vista            Benché per la maggior parte di noi il pozzo non
l’origine e le finalità del bene acqua.                   sia ormai più un’esperienza, ciò nonostante
Dobbiamo ricordare che il principio della desti-          esso rimane una realtà fortemente evocativa. E
nazione universale dei beni pubblici è caratte-           questo non solo perché abbiamo forse
rizzato da due elementi: da una parte, il perdu-          contribuito, da remoto, allo scavo di un pozzo
rare del dominio di Dio, completo nello spazio            in qualche villaggio africano ma anche perché
e continuo nel tempo, su ogni realtà; dall’altra,         il racconto che il IV vangelo ci ha consegnato
la necessità intrinseca che tutto il creato nel suo       circa l’incontro di Gesù con la donna di
complesso e i singoli beni siano finalizzati e            Samaria al pozzo di Giacobbe a Sicar (cf Gv 4)
destinati allo sviluppo integrale di tutto l’uomo         tiene vivo in noi il profondo valore simbolico
e di tutti gli uomini, e questo sia riconosciuto.         che il pozzo nasconde e rivela.
Un simile principio non si oppone certamente              Il pozzo, ferita della terra che genera vita, è
alla proprietà privata, ma comporta l’obbligo di          opera dell’uomo che cerca acqua viva per la sua
apportarvi dei correttori che consentano il per-          sete ed, insieme, inscindibilmente, è scoperta di
seguimento del bene comune. La proprietà pri-             un dono: io scavo il pozzo ma non creo
vata così intesa non è un valore primario ogget-          l’acqua! Scavare un pozzo presuppone, dunque,
to di un diritto assoluto bensì un mezzo per il           un bisogno ed una speranza: bisogno di vivere e
raggiungimento di altri e più importanti obietti-         speranza che la sete non venga delusa e che per
vi.                                                       essa ci sia un esaudimento, una risposta; spero,
Lo stesso papa Francesco, poi, al n.31 della sua          infatti, che lo scavo trovi. Nella Sacra Scrittura
Laudato si’ ammonisce la comunità internazio-             si scavano pozzi alla ricerca di acqua ma si va
nale sui pericoli inerenti la mercificazione              al pozzo anche per cercare altro. I pozzi, infatti,
dell’acqua dicendo che «è prevedibile che il              sono luoghi di incontro sicuro perché l’acqua è
controllo dell’acqua da parte di grandi imprese           vita e, di vita, tutti siamo assetati. Lì tutti noi,
mondiali si trasformi in una delle principali             cercatori di vita, ci ritroviamo. In particolare,
fonti di conflitto di questo secolo» trasforman-          acqua per la vita è una donna che tu possa
dosi così in una duplice causa di morte: per co-          amare e che ti ami, che ti diventi sposa, madre
loro che non possono accedervi e per gli altri            dei tuoi figli e segno della benedizione di Dio
che lottano per il suo controllo.                         “Signore della vita”. Una donna così, realizza
Non facile è trovare un accordo sul tema, anche           per te lo shalom, è l’ “aiuto che ti corrisponde”;
solo tra i cristiani, e sicuramente arduo sarà            come Adamo, di fronte ad essa esclami: “osso
promuovere nelle opportune sedi un approfon-              dalle mie ossa, carne dalla mia carne, final-
dimento per far rientrare l’acqua tra quei «beni          mente!”.
comuni» (global commons), la cui definizione è            Così vediamo che il servo di Abramo fa
comunque ancora molto controversa a livello               fermare i cammelli ad un pozzo e lì innalza una
internazionale.                                           preghiera al Dio del suo padrone perché possa
Nostro compito è e continuerà ad essere quello            trovare una sposa per Isacco:
di sostenere il principio della destinazione uni-         Il servo di Abramo si mise in viaggio e andò nel
versale dei beni del creato, nel rispetto della           paese dei due fiumi, alla città di Nacor per
centralità della persona e per la realizzazione           scegliere una moglie per Isacco. Fece ingi-
del bene comune, in ogni ambiente in cui ope-             nocchiare i cammelli fuori della città, presso
riamo, come “buoni cittadini”, elettori, ammini-          un pozzo d’acqua, nell’ora della sera, quando
stratori, governanti.                                     le donne escono ad attingere. “Signore del mio
E il dono dell’acqua è il primo di questi beni!           padrone Abramo, concedimi un felice incontro
                                                          quest’oggi e usa benevolenza verso il mio
                                                          padrone Abramo. … la ragazza alla quale dirò:
                                                          Abbassa l’anfora e lasciami bere e che mi
                                                          risponderà: Bevi! Anche ai tuoi cammelli darò

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da bere, sia quella che tu hai destinata al tuo           Dio non lascia che Agar si perda nel deserto né
servo Isacco”.…Rebecca era molto bella di                 che il suo bambino muoia. La prima volta la fa
aspetto, era vergine ….Il servo le corse                  tornare da Sarai, la seconda le “apre gli occhi”
incontro e disse: “Fammi bere un po’ d’acqua              perché veda il pozzo e così possa vivere, lei e il
dalla tua anfora”. Rispose: “Bevi, mio                    figlio. Vedere il pozzo è sperimentare che Dio
Signore”. In fretta calò l’anfora sul braccio e           ti ha visto e ti ha a cuore.
lo fece bere e poi disse: “Anche per i tuoi               - Lo è stato per il popolo d’Israele nel deserto,
cammelli ne attingerò, finché finiranno di                durante l’esodo verso la terra della promessa.
bere”.                                                    Nella tradizione rabbinica l'acqua nel deserto
Quell’uomo prese un pendente d’oro del peso               era il dono di un pozzo, pozzo che era stato
di mezzo siclo e glielo pose alle narici e le pose        scavato secoli prima dai patriarchi. Era dunque
sulle braccia due braccialetti del peso di dieci          lo stesso pozzo che fu di Abramo, di Isacco e di
sicli d’oro.                                              Giacobbe. E questo pozzo miracoloso accom-
La giovinetta corse ad annunciare a casa di               pagnava il popolo nei suoi spostamenti. Israele
sua madre tutte queste cose … (Gen 24,10-28)              non ha, dunque, incontrato vari pozzi: non c’era
 Allo stesso modo Gen 29, 2ss racconta di                 che un pozzo solo, una sorgente pellegrinante
Giacobbe che, ad un pozzo, sceglie Rachele ed             data da Dio per dissetare i suoi nel momento
Es 2,15-21 di Mosè che visse una simile espe-             del bisogno; unico il pozzo, come unico il suo
rienza al pozzo di Madian.                                Dio.
Ma, poiché abbiamo sempre paura che qual-                 Noi ritroviamo l’eco di tutti questi testi, e di
cuno ci possa rubare la vita o, almeno, toglier-          altri ancora, nel racconto giovanneo dell’in-
cene un po’, ecco che i pozzi sono anche                  contro di Gesù con la donna di Samaria al
occasione di liti e contese. E, quando si è               pozzo di Sicar/Sichem. Al pozzo Gesù si siede,
invidiosi della vita di altri, si riempiono i suoi        stanco, a mezzogiorno e aspetta. E’ assetato.
campi di pietre (cf 2Re 3,25), i suoi pozzi di            Ma nel dialogo con la donna di Samaria
terra se ne custodisce la bocca con pesanti               scopriamo che sì, ha sete ma di lei, di donarle
pietre (cf. Gen 29).                                      acqua viva, un’acqua che, addirittura, diventi in
                                                          lei “sorgente di acqua viva che zampilla per la
                                                          vita eterna”. Quando avverrà questo ella non
                                                          avrà più bisogno di andare ad attingere la solita
                                                          acqua, non avrà più bisogno di cercare amori
                                                          che non fanno vivere e che la lasciano delusa e
                                                          con addosso il marchio del ripudio.
                                                          Non facciamo fatica a leggere, nella vicenda di
                                                          questa donna, quella del popolo di Dio e la
                                                          nostra stessa storia. Per bocca del profeta
                                                          Geremia, Dio aveva rinfacciato al suo popolo
                                                          due peccati:
                                                          Due sono le colpe che ha commesso il mio
                                                                  popolo:
                                                          ha abbandonato me,
                                                          sorgente di acqua viva,
                                                          e si è scavato cisterne,
                                                          cisterne piene di crepe,
                                                          che non trattengono l'acqua.(Ger 2,13)

                                                          Gesù si propone a noi come la sorgente d’acqua
                                                          viva in alternativa ad un acqua che non può
Nella Scrittura il pozzo/sorgente è sempre                saziare la nostra sete di vita piena e felice:
anche dono di Dio e luogo dove Dio ti si fa               Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa,
incontro.                                                 Gesù, ritto in piedi, gridò: "Se qualcuno ha
 - Lo è stato in particolare per Agar, la schiava         sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come
di Sarai, moglie di Abramo, che Sarai allontana           dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorghe-
per gelosia nei confronti di lei, rimasta incinta e       ranno fiumi di acqua viva" (Gv 7,37-38); e
poi nei confronti del figlio che ella ha avuto da         Giovanni racconta che, al momento della la
Abramo. In Gen 16,4-9e Gen 21, 17-19 si                   morte/esaltazione di Gesù, “un soldato gli colpì
racconta di come Dio la cerchi là dove ella è,            il fianco e subito ne uscì sangue ed acqua” (Gv
fuggita, attento alla sua vicenda e commosso              19,34). Quello che Gesù aveva promesso alla
dal pianto del fanciullo “là dove esso si trova”.         donna di Samaria qui è donato per tutti coloro

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agli eventuali crolli, scendere fino a quando
che innalzano “lo sguardo a colui che hanno               non si raggiunge la falda. Ci vuole abilità e
trafitto”. E come dal pozzo, ferita della terra,          attenzione.
viene l’acqua fonte di vita, così dalla ferita del        Poi c'è da puntellare le pareti con sassi o
costato di Cristo è donato a noi il suo santo             cemento. Anche qui molta perizia, competenza
Spirito, principio in noi della vita nuova di figli       e conoscenza.
di Dio.                                                   Ed infine si arriva ad estrarre l'acqua così da
Ed ancora, come, attingendo con continuità da             dare significato a quel buco scavato e renderlo
un pozzo, facciamo sì che l’acqua non ristagni            finalmente un pozzo.
e sia sempre viva, similmente, attingendo al              Insomma un gran lavoro, per ottenere infine
pozzo/sorgente che è il Signore Gesù esau-                qualcosa di così fondamentale ed importante.
diamo la sua sete e contribuiamo a compiere il            Quante cose ci vogliono per fare un pozzo;
suo desiderio di essere fonte di vita per noi.            quante cose si possono imparare costruendone
“Dissotterrarlo” in noi è fonte di vita per noi e         uno; quante cose mi sono perso.
gioia profonda per Lui.                                   Ma sapete non dovendo fare fatica per avere il
                                                          necessario, ho dato per scontato l'essenziale.
                                                          Si, un pozzo potrebbe essere un bel esempio su
                                                          quanto abbiamo permesso alla comodità di
                                                          allontanarci da esperienze così altamente
                                                          formative.

       COSTRUIRE UN POZZO
                di Antonio Marini

Come si costruisce un pozzo?
Bella domanda.
Io non l'ho mai fatto. Anche nella mia lunga
esperienza scoutistica. No. Mai.
Anzi devo dire che non mi sono mai trovato
nella situazione di averne bisogno. Ho sempre
avuto accesso all'acqua, e anzi, come ogni buon
scout, l'acqua me lo sono sempre cercata alla
fonte.
Al massimo me la portavo io da casa, nella
borraccia.
Mai nessun bisogno di un pozzo, quindi.
Posso dirmi fortunato.
A pensarci bene nel mio mondo da cittadino, il
pozzo ormai è diventato solo un simbolo di un
passato quasi nostalgico. I pozzi al giorno
d'oggi sono tutti chiusi. Ci siamo evoluti, non               L’ANGOLO DELLA POESIA
ne abbiamo più bisogno.
Ma con questo ne abbiamo perso, come è il
nostro solito, anche il vero significato e oltre a                DA “OSSI DI SEPPIA”
quello più intrinseco. Anzi ce ne siamo persi un                       di Eugenio Montale.
bel po'.
Il pozzo prima di tutto è qualcosa di fortemente           Cigola la carrucola del pozzo,
comunitario. Sia nella sua realizzazione, sia nel         l’acqua sale alla luce e vi si fonde.
suo utilizzo finale. In tanti ci lavorano, in tanti       Trema un ricordo nel ricolmo secchio,
posso farne uso. E' un punto di ritrovo, uno              nel puro cerchio un’immagine ride.
spazio in cui l'essenziale viene condiviso con             Accosto il volto a evanescenti labbri:
gli altri.                                                si deforma il passato, si fa vecchio,
E poi ci vuole mestiere per realizzarne uno.              appartiene ad un altro…
E' necessario trovare un punto adatto in cui              Ah che già stride
possa esserci l'acqua. E qui ci vuole un po' di           la ruota, ti ridona all’atro fondo,
azzardo per trovare il punto esatto e anche un            visione, una distanza ci divide.
po' di speranza.
Poi bisogna scavare. Fare fatica e prestare
molta attenzione al lavoro svolto. Stare attenti

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la sua vita (amorosa?) e disastrata
  DALLA CANZONE “ANDREA”                                Si accorse, però, di non essere sola;
             di Fabrizio De André                       un uomo giovane, straniero e (per di più bello!)
                                                        l’attendeva.
 “Il secchio gli disse: Signore il pozzo è              Per un sussulto di antica innocente femminilità,
profondo, più profondo del fondo degli occhi            raddrizzò le spalle e sistemò una ciocca di
della Notte del Pianto, lui disse: mi basta, mi         capelli,
basta che sia più profondo di me”.                      sfuggita dal velo che incorniciava il viso.
                                                        E Lui: ”Donna, dammi da bere!”
                                                        Era abituata a tentare di soddisfare la sete e i
                                                        bisogni
                                                        di tanti uomini, passati come meteore nella sua
                                                        vita
                                                        ed ancora lì era giunta per servire l’ultimo
               SI SCIRES…                               amante,
          di Omati Silvana Anghinelli                   strappato dalle braccia di una moglie
                                                        forse meno seducente di lei…
Al pozzo, dove Solo, umanamente stanco,                 Ma chi le parlava ora sembrava chiederle un
ci aspettavi,                                           favore,
noi, ancora ebbri per il profumo del mosto              Senza malizie nascoste, tanto che osò
che diventava vino a Cana,                              rispondergli
Ti abbiamo donato la nostra acqua.                      con una nota di ironia scherzosa e perfino
Il Maestro, sorseggiandola, compiacente,                supponente,
sussurrava:                                             quando lui l’assicurò di essere in possesso di
“Si scires..si scires….”                                un’Acqua Viva
Noi ripartimmo compiaciuti,                             che a lei avrebbe tolto la sete una volta per
 ma resi inquieti dal “si scires”                       tutte!
che da sussurro si fa grido .                           “Dimmi dove la tieni e mi risparmierai la fatica
E non possiamo più dire “Non capisco!”                  di vivere!”
Acqua; inodore, insapore, incolore.                     Fu quando Gesù le svelò di conoscere tutti i
Ce ne chiedi, ma ne hai bisogno Tu?                     particolari scabrosi
Solo una goccia da versare                              della sua storia, senza aggiungere un giudizio
nel tuo calice già colmo.                               definitivo
Hai davvero sete di quei miniscoli                      e privo di Misericordia, che la Samaritana,
brillanti di rugiada?                                   memore
Continueremo a offrirtene :                             di una catechesi mai dimenticata, si rese conto
da incerti, da dubbiosi, da limitati.                   di essere al cospetto del Messia e corse, come
Hai guarito ciechi, sordi, muti;                        impazzita,
nobilita tutti i nostri sensi.                          ad annunciarlo a tutti, quasi fosse diventata già
Vogliamo continuare a condividere.                      discepola!
Vogliamo capire.                                        Finalmente aveva trovato la fonte dell’unico
Vogliamo testimoniare.                                  Amore
Da soli non siamo capaci!                               che non delude e che dura per Sempre!

     AL POZZO DI GIACOBBE.
          di Omati Silvana Anghinelli

Era arrivata al pozzo, sudata e stremata da tante
fatiche,
nell’ora più calda della giornata:
l’aveva scelta di proposito, per evitare gli
sguardi sprezzanti e giudicanti
di tante donne “per bene” dedite a facili gossip
riguardanti

                                                    7
N. 66 GIUGNO 2016/XXIII - Fondazione ed Ente Baden
EX AGI
                                                                di Carla (Uccia) Bianchi Iacono
                   MASCI
              di Giorgio Frigerio                       L'uscita di fine anno delle amiche dell'Ex Agi si
                                                        è svolta ad Erba (CO), nella casa “Simone di
Dopo il successo dell’Agorà sull’Educazione             Cirene”, in mezzo al verde di un bel parco che
dell’Adulto, svoltasi a Caserta lo scorso               accoglie sacerdoti in difficoltà.
autunno, come Movimento ci si è impegnati               Il tema della giornata dal titolo “scolte vian-
nella raccolta firme con una petizione rivolta          danti”, si riferisce simbolicamente per scelta
al Parlamento Italiano ed Europeo al fine di            all'essere in cammino, come il guidismo ha
sensibilizzare a migliorare le condizioni dei           propugnato nei tempi passati con la spiritualià
migranti che arrivano scappando da tragedie             della strada.
che facciamo fatica anche solo ad immaginare.            “Viandanti per scelta” si contrappone con
Chiunque voglia aiutarci può consultare per             “viandanti per forza”. E chi sono i viandanti per
approfondimenti il seguente link:                       forza?
http://www.masci.it/content/migranti-masci-             Lo ha spiegato molto bene, con parole semplici,
prosegue-la-raccolta-di-firme-dignit%C3%A0-             senza fronzoli, con una esemplare chiarezza il
e-vita.                                                 neo presidente della Caritas Ambrosiana
                                                        Luciano Guazzetti; primo laico nella storia che
Ma un'altro appuntamento importante si staglia          ricopre tale incarico.
all’orizzonte: l’Assemblea Nazionale ad Assisi          E' necessario sfatare il linguaggio, i luoghi
a ottobre! Un momento importantissimo perché            comuni, le false dicerie del fenomeno immi-
non solo si sceglieranno le linee program-              grazione; i migranti, i profughi sono persone
matiche sulla quali il MASCI lavorerà per i tre         che attraversano il confine della loro terra per
anni successivi, ma anche perché si avrà modo           trovare, i primi, situazioni economiche migliori
di rinnovare (o confermare) la maggior parte            (per non morire di fame), i secondi, per fuggire
dei componenti del Consiglio Nazionale tra cui          dalla guerra. Non è nemmeno vero che arrivano
il Presidente ed il Segretario.                         nel nostro Paese i migranti più poveri; sono al
                                                        contrario persone che hanno una certa dispo-
Come MASCI Lombardia ospiteremo a giugno                nibilità economica, più istruzione, più salute,
ad Albino BG un incontro formativo al ruolo             che, con queste premesse, hanno più speranza
per i Segretari Regionali provenienti da tutta          per un futuro migliore.
Italia. Infine, ma assai importante, la fiamma          Le difficoltà sono innumerevoli per rag-
scout continua ad alimentare i cuori di molti           giungere una dignitosa forma di integrazione, e
adulti che non ritengono l’età o le indubbie            per ciò è necessario operare un cambiamento
responsabilità genitoriali motivi sufficienti per       culturale, difficoltoso anche a causa dell'infor-
smettere di “giocare il gioco” .. e chissà che          mazione dei media, superficiale, poco veritiera,
ben presto vedremo spuntare nuove Comunità!             e mistificante che ha interesse a far sorgere
                                                        nella gente comune la diffidenza e lo spregio
                                                        verso queste persone.
                                                        La Caritas ha centri di accoglienza straordinari
                                                        in accordo con le varie Prefetture; ha istituito
                                                        centri per i minori non accompagnati.
                                                        La riflessione sulla immigrazione è continuata
                                                        nel pomeriggio divise in gruppi con la messa in
                                                        comune di ciò che si è compreso e degli
                                                        eventuali chiarimenti.
                                                        Il gruppo è sempre numeroso, una cinquantina
                                                        di ex ragazze dell'Agi provenienti da Milano,
                                                        Cantù, Lecco, Saronno.
                                                        Avanti così, dunque, ragazze.

                                                    8
scambio per attuare a quanto contenuto
                                                           nell’Appello del Papa “Voi fate ponti per favo-
                                                           re!” rivolto agli scout dell’AGESCI lo scorso
                                                           13 giugno.
NOTIZIE DAL                                                Prevista anche la presenza di una delegazione
MONDO SCOUT                                                al passo del Brennero, in segno di solidarietà
a cura di Betty Nicoletti                                  con tutti coloro, al di qua e al di là del passo, si
                                                           impegnano per un’Europa solidale.

                                                           * La 22° Conferenza Europea WOSM e la 15°
                                                           conferenza Europea WAGGGS si terranno in
                                                           contemporanea tra il 17 e il 21 giugno in Nor-
* Il Consiglio generale AGESCI si è svolto a               vegia. Le forti relazioni e la cooperazione tra i
Bracciano dal 23 al 25 aprile. I delegati prove-           due movimenti scout riuniranno i delegati in
nienti da tutta Italia si sono riuniti per discutere       una sessione congiunta in cui verranno elabora-
intorno ad alcuni temi importanti per l’asso-              ti e approvati programmi e eventi futuri di lavo-
ciazione.                                                  ro comune.
Si è deciso di dare alle Zone un ruolo più cen-            European Youth Event, EYE 2016, Together
trale nella vita dell’associazione, dando loro             we can make a change. La sede del Parlamento
una rappresentanza più diretta nel Consiglio               Europeo a Strasburgo è stata invasa pacifica-
generale, colmando la distanza percepita tra               mente dal 20 al 22 maggio da 7500 giovani
base e luoghi decisionali.                                 provenienti da tutta Europa, impegnati in una
Sono stati anche votate modifiche relative ai              due giorni di dibattiti, confronti, workshop e
Settori e all’iter di formazione capi.                     tavole rotonde sul tema della pace, della parte-
In seguito alla verifica della Route Nazionale             cipazione, del dialogo interreligioso,
svoltasi la scorsa estate, è emerso chiaramente            dell’integrazione e della solidarietà e del prota-
il desiderio dei rover e delle scolte di trovare           gonismo dei giovani. La regione scout Europa
luoghi di confronto e partecipazione, al fine di           di WOSM era presente con una delegazione di
dare un contributo alla vita associativa; questa           27 scout di varie provenienze, che hanno ani-
richiesta si concretizzerà nella proposta per le           mato molte iniziative.
comunità RS, attraverso gli incaricati di branca,
di “occasioni autentiche di ascolto, confronto
ed elaborazione di un pensiero politico condivi-
so”.
Si sono anche svolte le votazioni necessarie al
rinnovo di alcune cariche:
Matteo Spanò è stato confermato come Presi-
dente del Comitato nazionale,                              IN BIBLIOTECA
Donatella Mela è stata eletta come Capo Guida,             a cura di Laura Galimberti
Paola Gatti come Incaricata nazionale alla For-
mazione Capi e Maria Iolanda Famà come In-
caricata nazionale alla branca EG.
Si sono poi svolte alcune cerimonie: è stato
consegnato un riconoscimento di benemerenza
a Giampaolo Mora, Daino, Aquila Randagia,                  Pranzini V., Settineri S.: SIMBOLISMO
mancato nello scorso febbraio, e svelata la pie-           SCOUT ASPETTI PEDAGOGICI E PSI-
tra celebrativa per i 100 anni di scautismo cat-           COLOGICI, Edizioni Scout Fiordaliso, Roma,
tolico. E’ stato ricordato il messaggio del Papa           2016, pp. 174, seconda edizione.
con un piccolo ponte, costruito dagli R/S che
hanno prestato servizio al Consiglio Generale.             È uscito agli inizi di quest’anno la seconda
Nella ricorrenza del centenario del lupettismo,            edizione rivista di Simbolismo Scout, dopo
sono stati lanciati il Grande Urlo e il Grande             varie ristampe che sono indicative dell’in-
Saluto, in contemporanea in tutt’Italia!                   teresse che ha suscitato il volume nel corso
                                                           degli anni. Gli autori sono entrambi competenti
* In merito all’“Appello per un’Europa soli-               nel settore pedagogico e psicologico oltre a
dale” gli scout dell’AGESCI – assieme alle al-             conoscere molto bene lo scautismo, vissuto in
tre associazioni scout della regione Trentino              prima persona anche come responsabili di vari
Alto Adige – organizzeranno alla fine di mag-              livelli associativi nell’AGESCI.
gio a Bolzano un evento di formazione e di                 Nel libro viene affrontato, per la prima volta in

                                                       9
modo così ampio e approfondito, l’affascinante              Di tutte le cose che la saggezza procura per
tema del Simbolismo Scout, secondo una                      ottenere un’esistenza felice, la più grande è
visione sia pedagogica che psicologica, con                 l’amicizia. (Epicuro)
frequenti riferimenti alle opere di Baden-                  Baden Powell è stato molto chiaro e
Powell e agli aspetti metodologici delle varie              determinato nel dire che la vera felicità si trova
Branche.                                                    nel fare felici gli altri e da sempre filosofi e
Nel saggio risultano evidenti due anime, anche              pensatori hanno confermato questa tendenza, il
in relazione alle diverse competenze degli                  bisogno dell'uomo di stare bene con gli altri.
autori, la prima delle quali è pedagogica, di               In ottica di fede questa spinta, questa ricerca di
Vittorio Pranzini, e cioè orientata a far                   pienezza è parte dell'essere creatura, una ricerca
emergere il valore educativo del simbolo nei                di amore di cui nella Bibbia si parla conti-
vari aspetti del metodo, dall’ambiente naturale             nuamente.
a quello del mondo animale fino ai simboli di               Il tema dell'incontro con l'altro è di grande
origine militare, con l’indicazione anche di                attualità, come ci ricorda anche Stefano Costa,
giochi e attività che presentano contenuti                  in una chiacchierata:
simbolici. La seconda anima del saggio, di                  - ha un forte valore politico, dalla diffidenza
Salvatore Settineri, è decisamente psicologica              verso lo straniero, che porta alla costruzione di
ed è finalizzata ad evidenziare quegli aspetti dei          muri, all'appello all'accoglienza senza alcuna
simboli scout che hanno una ricaduta nella                  esclusione che ci viene forte e ripetuto da Papa
formazione del carattere e della personalità.               Francesco.
A questo proposito risulta di particolare inte-             - ha una grande rilevanza sociale e individuale
resse quanto ha scritto don Giorgio Basadonna               perché è da ripetuti incontri e da relazioni che
nella presentazione alla prima edizione, nel                viene plasmata e si sviluppa la nostra vita; il
2002: Ben vengano queste pagine nate da due                 valore dell'amicizia sembra resistere alle spinte
esperienze e da due competenze che indagano                 del consumismo e dell'individualismo e pare
nel linguaggio simbolico dello Scautismo e ne               rimanere un aspetto ancora “sano”, ancora
rivelano l’importanza basilare per l’azione                 incontaminato sia per i giovani, sia per gli
educativa all’interno di questa proposta                    adulti.
giovanile, e di qualunque altra modalità che                Anzi emerge sempre più chiaramente da diversi
voglia rilevare la realtà profonda della persona            studi di psicologia dell'età evolutiva come la
umana e aiutarla a realizzarsi. Sono pagine che             capacità relazione e l'amicizia siano poten-
aiutano ad approfondire la tematica peda-                   tissimi fattori protettivi, forse i più importanti,
gogica e psicologica superando le facili                    rispetto ad eventi e stimoli negativi che è facile
conoscenze superficiali, legate all’abitudine di            incontrare crescendo.
frasi e di espressioni imparate a memoria.                  Ha quindi grande importanza nel mondo
Per collegare le varie parti fra di loro è stato            educativo e nella società di oggi in generale,
utilizzato un sistema per il quale tutti i simboli          dedicare attenzione ad uno sviluppo inten-
citati nel libro sono riassunti in un indice                zionale di relazioni positive fra ragazzi come
analitico, con 120 voci. È presente anche un                fra noi adulti.
glossario, con oltre 100 parole, in cui si                  Ed è proprio di relazioni, di amicizia e di
sintetizzano o si chiariscono alcune voci del               comunità che tratta Io e gli altri, inserito, in
testo e che facilitano nel lettore la possibilità di        questa seconda edizione, nella collana dei
creare percorsi specifici o diversi dalle finalità          sussidi R/S.
del saggio. Inoltre, a commento del testo, vi               Spiega Stefano Costa nell’introduzione: “È
sono numerose illustrazioni, oltre 200, che,                attraverso il rapporto con gli altri che cre-
tramite il linguaggio iconografico, testimoniano            sciamo, a partire dalle relazioni all’interno
ulteriormente la grande ricchezza del                       della nostra famiglia, fino a quelle con gli
simbolismo presente nel metodo educativo                    amici. Le prime relazioni formano ciò che noi
dello scautismo.                                            siamo, fondano le basi della nostra personalità,
                                                            poi con gli anni ogni relazione significativa
                                                            lascia una traccia nella nostra persona, un
                                                            segno nel carattere o negli atteggiamenti.
                                                            L’altro ha quindi un grande potere sul nostro
                                                            Io... un potere che può essere negativo quando,
                                                            nelle relazioni superficiali, ci lasciamo
Costa S., Manaresi M. e Cecchini M.: IO E
                                                            attaccare ed attribuiamo ad altri etichette con
GLI ALTRI LE RELAZIONI E L’AMI-
                                                            poco contenuto, ma è soprattutto una
CIZIA, Edizioni Scout Fiordaliso, Roma,
                                                            potenzialità che, sviluppata in alcune vere
2016, pp. 132, seconda edizione
                                                            amicizie, può rappresentare una ricchezza

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davvero grande per costruire quello che siamo
e per condividerlo con l’altro per la vita.
L’amicizia vera è una perla rara, spesso si
sviluppa in adolescenza ed è un valore che non
                                                         PER LA GIOIA
è in “calo”: anzi, risulta che i ragazzi di oggi         DELLA MENTE
diano molto peso all’amicizia e che agli amici           di Roberto Dionigi
dedichino molto del loro tempo e delle loro
energie. Sono vari e sempre diversi gli
ingredienti che portano a far progredire un
rapporto fra due persone fino all’amicizia:
sicuramente fra questi troviamo fiducia e                La chiarezza e la limpidezza del messaggio di
lealtà, mentre la diffidenza e la falsità portano        Papa Francesco appaiono sempre più nel corso
sempre alla rottura delle relazioni.                     dei nostri giorni e sempre, finalmente,
Solo con la dedizione costante possiamo                  ravvivano le nostre coscienze, quasi fosse
costruire rapporti veri e di valore: l’investi-          giunto il momento di condividere nelle nostre
mento richiesto è grande, tanto più riusciamo a          comunità una “con-fusione evangelica”. Fanno
dare, tanto maggiore sarà ciò che riceveremo...          Fede le omelie di Santa Marta, certamente le
L’idea di questo libro è di trasmettere a tutti          sue encicliche, le esortazioni apostoliche, e in
l’importanza delle relazioni e dell’amicizia in          particolare alcune lettere e discorsi; per
particolare attraverso un percorso che vede tre          esempio, tra i più recenti, il discorso alla
tappe:                                                   conferenza episcopale italiana. Faccio poi
* nella prima viene descritta l’evoluzione delle         riferimento alla lettera del Santo Padre al
relazioni nella storia di ogni individuo e come          Presidente della pontificia commissione per
l’uomo nei suoi secoli di storia abbia parlato di        l’America latina dove, tra l’altro, ricorda la
relazioni, rapporti, amicizie. Viene anche               famosa frase “è l’ora dei laici” e aggiunge:
spiegato il ruolo del gruppo e delle dinamiche           “Ma sembra che l’orologio si sia fermato”.
di gruppo nella costruzione dell'identità.               Così pure nell’ultimo discorso, sopra citato, alla
* La seconda parte tratta più specificamente             CEI afferma:” il presbitero è tale nella misura
del valore delle relazioni nella crescita della          in cui si sente partecipe di una comunità
persona dal punto di vista educativo e spi-              concreta, …il primo compito è quello di
rituale; viene affrontata anche la Comunità              costruire una comunità … La comunione è
come strumento di crescita reciproca con le              davvero uno dei nomi della Misericordia”.
attenzioni da avere perché sia davvero efficace.         Credo proprio che laddove, tra presbiteri,
* La terza ed ultima parte contiene numerose             religiosi e laici, si manifesta disagio verso
                                                         l’attuale magistero papale sotto forma di
                                                         affanno, di esigenza di chiarezza (ma questa è
                                                         un po’ un limite caratteriale di chi non vuol
                                                         capire), e talvolta, anche in forma organizzata,
                                                         di rigetto, il disagio dunque, sia l’espressione di
                                                         una diretta carenza di sperimentata vita comu-
                                                         nitaria cristiana. E questo può accadere in una
                                                         chiesa locale, in una comunità parrocchiale, in
                                                         una famiglia, in una comunità capi di un
                                                         reparto Scout, in un’associazione o movimento
                                                         che si colloca nella vita della chiesa, in una
                                                         fraternità monastica e in tante altre condizioni
                                                         che regolano la vita ecclesiale.
proposte di attività di conoscenza di sé e degli         Per questo motivo oggi più che mai avverto
altri che potranno essere usate come spunto              l’esigenza di una pausa di riflessione, che per il
per riflettere ed agire sulle relazioni.                 cristiano si traduce in preghiera, lettura ed
Il testo è arricchito anche di schede tecniche su        ascolto della Parola, discernimento, proprio per
come fare lo zaino, come organizzare una                 liberarci da una “agenda da difendere …da un
uscita, un fuoco serale, un'attività a tema, una         ruolo di burocrate o anonimo funzionario
veglia e cioè indicazioni pratiche sul come              dell’istituzione” per liberarci da “un ruolo
vivere e far vivere momenti di comunità che              impiegatizio”.
siano semplici, divertenti, ma anche ricchi e             E’ questa una scelta per occultarsi ai bisogni
profondi. Un sussidio utile non solo per la vita         contingenti, è una scelta intimistica per
di Clan, ma per tante occasioni della vita.              rifugiarsi in una cittadella che si sente peren-

                                                    11
nemente assediata da una rimonta (?) laicista ?          traccia per come vivere una giornata in
certamente no .                                          comunità, come vivere una giornata in
E’ una scelta che vuole riscoprire spazio e              solitudine, come vivere il servizio in comunità
tempo per riscoprire il nostro ruolo (aggiornato)        fino all’epilogo del testo con il richiamo al
affidandoci al messaggio evangelico: “Venne              significato della Confessione e al primato
un uomo mandato da Dio il suo nome era                   dell’Eucarestia (Santa Cena).
Giovanni. Egli venne come testimone per dare             Sono tutte pagine densissime dove il suo
testimonianza alla luce perché tutti credessero          pensiero originale si avvicenda alle Sacre
per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva         Scritture e consente di integrarle con le nostre
dare testimonianza alla luce”; proprio per               realtà quotidiane : nella vita ecclesiale, nella
liberarci dalla presunzione di essere noi luce           vita di ogni comunità, nella vita familiare, in
per il mondo e per riscoprire invece la realtà           ogni fase della nostra vita:
bellissima di essere noi illuminati: è un                “conosci le Sacre Scritture fin dall’infanzia:
passaggio ineludibile che non consente scor-             queste possono istruirti per la salvezza”
ciatoie. Il cristiano per amare deve avere piena         (2 Tm 3,15).
consapevolezza di essere l’amato.                        Buona lettura.
Diversamente il suo amore per il prossimo,
privato di questa pre-condizione, non sarebbe
amore cristiano.
Se mai tutto questo fosse vero, quale percorso
seguire? Certamente l’accompagnamento
spirituale rimane essenziale, sperando in questo         RACCONTIAMOCI
modo di assecondare una tradizione della
comunità cristiana un po’ in disuso e che
meriterebbe, a mio avviso, di essere testimo-
niata con maggior intensità; poi certamente
delle buone letture aiutano non poco alla
riflessione e alla maturazione; come ho già                                  ENTE
avuto modo di scrivere, in analoghi contesti,               di Claudio Gibelli e Cecilia Bossi Zanetti
non si può tralasciare di proporre, di Dietrich
Bonhoeffer, in particolare “La vita comuni-              Il 7 maggio si è tenuta l’Assemblea Annuale
taria dei cristiani”, ed. Città Nuova. E’                Ordinaria, con 24 presenti e 16 presenti per
certamente superfluo scrivere dell’importanza e          delega.
della ricchezza di questo grande teologo che ha          Vi proponiamo uno stralcio del Verbale, che
segnato il pensiero della cristianità dalla prima        sarà pubblicato sul sito dell'Ente come al solito.
metà del secolo scorso sino a oggi. Ogni lettura         I vari punti all'Ordine del Giorno vengono
dei suoi testi ha sempre consentito di portare           esposti con l'ausilio di una presentazione Power
sempre in casa nostra qualche cosa di buono. Il          Point, dalla Vicepresidente (Cecilia Bossi
testo pur se di 130 paginette, compresa                  Zanetti) e dalla Segretaria (Giovanna Pissavini)
un’eccellente introduzione di Natale Benazzi,            in assenza del Presidente, Claudio Gibelli.
arricchita di una breve biografia di Dietrich
Bonhoeffer e di una bibliografia essenziale,             A proposito della gestione della Biblioteca/
consente di comprendere cosa sia la comunità             Centro Documentazione viene letta la rela-
cristiana: “innanzitutto, che la fraternità              zione del responsabile (Fabio Pavanati), assente
cristiana non è un ideale, ma una realtà data            per impegni associativi.
da Dio; e in seconda battuta, che la fraternità          La Biblioteca/Centro Documentazione è una
cristiana è una realtà pneumatica, non                   realtà molto frequentata; soprattutto cresce la
psichica.… moltissime volte una comunità                 richiesta di accedere a documenti e pubbli-
cristiana intera si è frantumata, per aver posto         cazioni utili ad esplorare le storie di scoutismo
il proprio fondamento su un’immagine ideale.             “locale”, all’allestimento di mostre, alla stampa
… Dio infatti non è un Dio d’emozioni                    di libri ecc. in occasione di anniversari di
sentimentali, ma un Dio di verità. … ed è la             fondazione dei gruppi scout.
grazia di Dio che presto conduce al fallimento
questo genere di sogni.”                                 La rivista Percorsi nell’anno in corso uscirà
“proprio quando le nebbie mattutine degli                quadrimestralmente e con numeri monografici;
ideali immaginari si dissolvono, ecco che si             il tema scelto è “l’acqua”. Poiché questa pub-
leva il giorno luminoso della comunità                   blicazione risulta gradita, si pensa di prov-
cristiana”                                               vedere a migliorare la sua diffusione.
La ricchezza di questo testo si espande nella

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L’editoria e le stampe varie permettono al-                soprattutto inscatolamento libri e documenti,
l’Ente di assolvere ad uno dei suoi scopi: la              smontaggio armadi ecc.
pubblicazione e la diffusione di tutto quanto              La sala Diamante sarà la nuova sede della
può servire a promuovere lo sviluppo di attività           Biblioteca/Centro Documentazione.
educative scout e giovanili in genere, secondo il
pensiero di Baden e del metodo.                            Si prosegue con l’elencazione commentata
                                                           degli eventi promossi dall’Ente e quelli che ci
La comunicazione rappresenta un punto car-                 hanno visto come invitati. Sono stati veramente
dine del programma del Consiglio; molto è                  numerosi e abbastanza impegnativi, ma siamo
stato fatto nell’anno intercorso dalla scorsa              consapevoli che anche questo è uno dei canali
Assemblea, ma rimane ancora tanto da fare.                 di comunicazione e di diffusione della realtà
Viene letto il Report della pagina facebook,               dell’Ente e di ciò che rappresenta.
inviato da Emanuele Locatelli e Francesco                  A questo punto viene proiettato un breve
Sportelli, con le relative proposte per il futuro,         filmato (9 minuti circa), realizzato dal socio
al fine di migliorare la comunicazione dell’Ente           fondatore Maurizio Zanni, in occasione di
e delle sue attività.                                      eventi che ci hanno coinvolto: EXPO, percorso
Risulta confortante il successo della pagina               in città sulle tracce delle Aquile Randagie,
facebook, aumentato da 1.000 a 6.000 fan nel               riapertura della cripta del S.Sepolcro.
corso dell’anno e merita una riflessione il sito
dell’Ente/Fondazione; già lo scorso anno, nel              Il bilancio dell'ultimo periodo è sembrato
corso dell’Assemblea, era stato suggerito un               positivo. Vengono presentate le proposte da
intervento di ammodernamento. Il Consiglio si              realizzare nell’ultimo anno di mandato: la
impegna a trovare le risorse e le modalità per             comunicazione a cui dedicheremo un impegno
rendere questo canale di comunicazione più                 particolare, l’utilizzo di nuovi strumenti per
efficiente, adeguato e conforme alle esigenze              lasciare una “traccia” più puntuale delle attività
dell’oggi.                                                 svolte dall’Ente (es. libro di bordo, conser-
                                                           vazione e raccolta documenti e foto), la
Per la pattuglia “Agescimus”, Pietro Boselli               continuazione della revisione della “mission”
esprime la necessità di una riflessione; il                già iniziata e il miglioramento dell’operatività
progetto era nato come esperimento. Purtroppo              dell’Ente stesso senza escludere un’eventuale
non ha sortito gli effetti desiderati; in questo           rivisitazione dello Statuto in merito al funzio-
momento di trasloco si è sospeso tutto e non si            namento dell’Ente e non certo alle sue finalità
riprenderà.                                                che lo costituiscono.

Si illustrano le attività straordinarie che ci             Si apre la discussione agli interventi dei
hanno coinvolto: la presenza all’EXPO; la                  presenti.
celebrazione del 35° della morte di Baden con
la S.Messa e la cena (a cui hanno partecipato              Gianni Cucchiani invita tutti a rivolgere un
circa 100 persone) che ha permesso di                      pensiero affettuoso a mons. Giovanni Barba-
avvicinare i parrocchiani del Suffragio (grazie            reschi, ultima A.R. rimasta ancora in vita; fa
anche alla testimonianza di due suore che                  presente che anche nel Parco di San Rossore,
collaborarono con Baden proprio sul fronte                 dove si è svolta l’ultima route nazionale
della “carità”) ed offrire il ricavato alla Caritas        dell’Agesci, è stato dedicato un viale alle A.R.;
parrocchiale; il lancio di un concorso su base             informa che la fondazione Brownsee ha
nazionale (diffuso anche dai canali di comu-               dedicato risorse proprio all’acqua, bene vitale
nicazione associativi, sia regionali sia nazio-            per i paesi africani (richiamando il tema
nali, dell’Agesci), in occasione del centenario            annuale di Percorsi) e suggerisce di dedicare
dello scoutismo cattolico in Italia.                       una riflessione alla ricerca di modalità per
                                                           avvicinare i giovani.
Dovrebbe essere a buon punto anche il
progetto proposto dal prof. Giorgio Prada, in              Carla (Uccia) Bianchi Iacono interviene facen-
collaborazione con l’Università Bicocca,                   do presente il suo impegno per portare i valori
presentato lo scorso anno in assemblea e non               dell’Ente in tanti eventi che l’hanno vista
ancora realizzato causa carenza di fondi della             protagonista: a Carpi (A.R., Oscar), a Via-
stessa Università.                                         reggio, alla Casa della Memoria di Milano, a
                                                           Lecco per la mostra “Dalla ribellione alla
Da ultimo si relaziona sulla ristrutturazione              Libertà”.
Casa Scout di Burigozzo che ci ha visti
impegnati nella preparazione del trasloco,                 Franco Capsoni suggerisce che l’interesse

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