O a San - San Giorgio Limbiate

Pagina creata da Jessica Graziano
 
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O a San - San Giorgio Limbiate
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    a  n   S i ro
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O a San - San Giorgio Limbiate
OSTEOPATA D.O.
             Luigi Barbieri
   ? Libero professionista presso Ospedale
            San Raffaele di Milano
   ? Tecniche osteopatiche per tutte le età
? Manipolazioni vertebrali ? Trattamenti viscerali

 Limbiate - Via Bellaria 26 - Mob. 339.4331534

                           Officina
                           F.lli Bogani s.a.s.
                           Costruzioni
                           Metalliche
                           Via Verdi 1
                           20812 Limbiate (MB)
                           Tel. 02 99 63 288
                           Fax 02 99 60 088
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                           bogani.fabbro@tiscali.it

                                                                       

                                                           

                                                      Tel. 02.9961984 - Fax 02.9961987
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               IMBIANCATURE DI
               PORRO CHRISTIAN
O a San - San Giorgio Limbiate
E i discepoli gioirono al vedere il Signore (Gv 20,20)
                  ‘Sperare’, crea un po’ di timore perché vorremmo essere
                       a posto in tutto e non bisognosi di altro o di altri.
             ‘Sperare’, lo sentiamo forte nelle difficoltà e quando ci imbattiamo
                            in ostacoli che ci appaiono insuperabili.
  ‘Sperare’, vuol dire che forse qualcosa è andato storto ed è sfuggito ai nostri calcoli:
      è un’implicita ammissione di colpa che ci facciamo, noi che non siamo perfetti.
‘Sperare’, non dovremmo lasciarlo da solo ma completarlo perché lasciato a se stesso,
                           ‘sperare’ ci riporta indietro, a noi stessi.
         Possiamo fare un’azione sorprendente e associare ‘sperare’ a ‘Signore’.
 Meglio, a ‘Signore risorto’. La Pasqua del Signore risorto ci invita a sperare nel Figlio
    di Dio vincitore della morte: in assoluto l’avvenimento naturale più indecifrabile e a
 volte ingiusto che segna la vita di tutti gli uomini. Vincere la morte non significa fuggire
   dalla vita reale e terrena di tutti i giorni. Significa avere la certezza che nessun tipo e
   gradazione di male hanno l’ultima parola nella vita dei figli di Dio perché il Signore è
            sempre al nostro fianco e nemmeno la morte ci può separare da Lui.
   Davvero è Pasqua con Gesù, davvero si può “passare oltre”, non perché si aggirano
  gli ostacoli ma perché qualcuno ci prende per mano, quelle mani segnate dai chiodi,
          e al nostro fianco ci accompagna al compimento della nostra esistenza.
      A Pasqua non ci vergogneremo di sperare ma ringrazieremo il Signore Risorto
                       per aver donato a noi tutti qualcosa di insperato.

               Buona Pasqua del Signore a tutti voi e alle vostre famiglie!

                                        Don Valerio

             “Cresce lungo il cammino il suo vigore!”

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O a San - San Giorgio Limbiate
sinodo minore
                                                   Chiesa dalle genti
                 Ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell’Agnello
Responsabilità
 e prospettive

                 Nel promulgare gli atti conclusivi del Sinodo Minore, il nostro Arcivescovo ha desiderato
                 indicare la via per delineare quel “volto di Chiesa” che la comunità Ambrosiana è invitata
                 a seguire. Nella promulgazione l’Arcivescovo ha voluto evidenziare quattro “tratti” ritenuti
                 irrinunciabili, per meglio incoraggiare, ispirare e orientare il cammino che ci attende.
                 Di seguito riportiamo alcune parti di questi quattro “tratti”.

                 Dimorare nello stupore                   to scetticismo, vive i momenti di
                                                          depressione senza rassegnarsi.
                                                          Le nostre terre hanno conosciuto

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                       La comunità dei credenti
                       continua a vivere nello Spi-       tempi di prosperità e di miseria: i
                       rito di Dio, continua a parte-     nostri padri hanno fatto fronte a
                       cipare all’evento di Penteco-      tutto, si sono dati da fare di fronte
                                 ste. Perciò la Chiesa    alle sfide più drammatiche, hanno
                                 continua a dimo-         percorso strade inedite, talora ge-
                                 rare nello stupore.      niali, talora discutibili. Hanno sem-
                                 Come sarà la gente       pre confidato nella Provvidenza di
                                 che “dimora nel-         Dio. Le nostre terre hanno visto
                                 lo stupore”? Tutti i     giorni in cui si andava altrove per
                                                                                                  Vieni, ti mostrerò
                                 fedeli della Diocesi     guadagnarsi il pane e hanno visto
                                                                                                  la promessa sposa,
                                 Ambrosiana, come         giorni in cui gente da ogni parte
                                                                                                  la sposa dell’Agnello
                                                          del mondo è venuta qui a gua-

                                                                                                  4
                                 tutti i credenti in                                                       Si può immaginare che
                                 Cristo, si sentono       dagnarsi il pane: i nostri padri ci              chi lascia spazio alle an-
                                 convocati a speri-       hanno insegnato a non negare il                  tipatie, ai pregiudizi sugli
                                 mentare quell’esse-      pane all’affamato e nello stesso                 altri, alla diffidenza di fron-
                                 re “stupiti e fuori di   tempo, a non fare sconti agli sfa-      te a stili, culture, lingue, pratiche
                                 sé per la meraviglia”    ticati. Insomma si può definire il       religiose, abitudini sociali diffe-
                                 che la folla dalle       nostro modo di vivere da Cristia-       renti, vivrà con imbarazzo e ver-
                 molte provenienze e dalle molte          ni, dai tempi di Ambrogio ai giorni     gogna la manifestazione gloriosa
                 lingue ha vissuto a Gerusalemme.         nostri, come un trovarci a nostro       della festa che Dio prepara per
                 Mentre le letture politiche, socio-      agio nella storia.                      tutti i popoli sul suo santo monte
                 logiche, storiche, cronachistiche                                                …. Nel tempo del pellegrinaggio
                 possono leggere il convergere di                                                 terreno, dunque, la Chiesa già si
                                                          Il forte grido                          pone come casa della fraterni-
                 molti popoli come un problema da

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                 affrontare, come una minaccia da                  La vocazione a dare for-       tà universale e celebra la dignità
                 cui difendersi, come un fenomeno                  ma alla Chiesa di domani,      di tutti i figli di Dio: “noi fin d’ora
                 da regolamentare, i discepoli di                  vissuta nella docilità dello   siamo figli di Dio”. La recezione
                 Gesù che formano la Chiesa Cat-                   Spirito di Dio, impegna a      del Sinodo è un processo che in
                 tolica continuano a dimorare nello       percorsi di sobrietà, a una sen-        nome della vocazione universale
                 stupore, ad essere fuori di sé per       sibilità Cattolica che non tollera      alla partecipazione alla vita di Dio
                 la meraviglia, ad ascoltare la paro-     discriminazioni. Siamo chiamati a       propone la chiesa come un segno
                 la degli Apostoli che danno testi-       una lettura più critica della storia    che offra a tutti i popoli e a tut-
                 monianza della Pasqua del Signo-         che non nasconde le responsabi-         to il mondo la speranza e come
                 re con un annuncio che risponde          lità dei “Paesi ricchi” nei confronti   un’anticipazione del compimen-
                 alle attese di tutti.                    dei “Paesi poveri”, che non chiude      to …. Perciò le nostre liturgie, i
                                                          gli occhi di fronte alla corruzione,    nostri canti, la nostra poesia, le
                                                          ai guadagni illeciti accumulati con     immagini della nostra devozio-
                 A proprio agio nella storia              la prevaricazione e con le forme il-    ne, ogni celebrazione accoglie
                                                          legali di produzione e di commer-       il dono della comunione che ci

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                        La nostra tradizione Cri-
                        stiana vive con una pacifi-        cio. Continuiamo a domandarci;          unisce e invita ad esprimerlo con
                        cata naturalezza la storia:       “perché i poveri sono poveri?” e        gratitudine e gioia edificando una
                        non ne soffre come di una         sentiamo di dover dar voce a tut-       comunità che rivela nell’unità la
                 prigione, non l’idealizza come un        te le Chiese del mondo, testimoni       ricchezza della pluriformità.
                 Paradiso, non vi si perde come in        spesso perseguitate e crocifisse
                 una confusione inestricabile. Vive       di storie drammatiche e di ingiu-
                 i momenti di euforia con un cer-         stizie croniche.                                               Sergio Luzzini

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O a San - San Giorgio Limbiate
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                                                   Cosa hanno in mente i giovani?               GENNAIO
                                                   Quale è la loro speranza?                    2019
                                                   Ci sono poi i giovani che vivono

                                                                                        Visita pastorale del nostro Arcivescovo
                                                   nella devianza... Bisogna
                                                   avere il coraggio di tentare
                                                   un’impresa! Collaborando con
                                                   le realtà presenti sul territorio.
                                                   2. Inviare altrove. Aprirsi ad
                                                   orizzonti più grandi. Invitare
                                                   giovani famiglie o persone
                                                   alle esperienze missionarie.
                                                   L’apertura missionaria vissuta
                                                   come un invio, una missione.
                                                   L’esperienza del servizio in
                                                   paesi stranieri è da proporre.
                                                   Facciamo parte di una Diocesi,
                                                   di una Chiesa cattolica e non
                                                   solo di una Parrocchia o di

Incontro con   Quello che non è esplicitato
               nella relazione ma che emerge
                                                   una città. Le persone “brave”
                                                   non sono da trattenere ma da

il Consiglio
               è una visione positiva della        inviare. Più uno è generoso più
               comunità. L’Arcivescovo “sente”     si moltiplica quanto riceverà.
               apprezzamento e fierezza per

Pastorale e    quello che si riesce a fare.
               Ne risulta una comunità che
                                                   Risposte a due interventi di
                                                   membri del CPP:

il Consiglio
               partecipa alla vita pastorale con
               diverse fasce d’età.                N Gesù dice che è venuto a
               Una comunità ricca di gruppi          portare la divisione. Questo

Affari
               e varie iniziative. La domanda        vuol dire affrontare le
               da porsi è: a servizio di chi         domande della vita e chiedersi
               mettiamo tutto questo?                come il Vangelo risponde a

Economici      Ricordando la parabola dei
               talenti, possiamo dire che siamo
                                                     queste domande. È l’annuncio
                                                     del modo più bello di vivere:

nella visita
               come quelli che ne hanno              questo significa annunciare
               ricevuti 5. Cosa ne facciamo di       il Vangelo. Non una norma,
               questi 5 talenti? Una comunità        una regola. Il Vangelo è

pastorale      ha delle responsabilità di questi
               talenti che possiede.
               L’Arcivescovo ribadisce la
                                                     l’interpretazione più bella della
                                                     vita. Nel Vangelo abbiamo
                                                     una risposta alle domande
               necessità del coordinamento           fondamentali della vita.
               cittadino e chiede al Vicario di
               prendersene cura.                   N Occorre sottolineare quello
                                                     che va bene, senza lamentarsi
               Come mettere a frutto la              o scoraggiarsi. Rispetto alle
               “ricchezza” della nostra              prime impressioni, occorre
               comunità? L’Arcivescovo ci            essere più critici senza
               consegna due “strade” possibili:      fermarsi a giudizi sommari o
               1. Accettare le sfide del              alle prime impressioni.
               territorio. Quali sono le
               problematiche del territorio in
               cui viviamo? Forse la fascia
               giovanile, come emerge dalla
               relazione. Occorre chiedersi
               quale è l’attrattiva esercitata
               dalla nostra comunità sui
               giovani: non c’è attualmente.

                                                                                    5
O a San - San Giorgio Limbiate
1

                                                                                                                       La nostra parrocchia ha accolto con gioia
                                                                                                presenti.
                                                                  2
                                                                                ai parrocchiani
                                                                      un saluto
                                                   im itero e rivolge
                                              tro c
                                     o nel nos
                    fa il suo ingress
                 vo
         rcivesco                                   3
1-2 - L’A

                                                                                                                   a
                                                                                                         nizio dell
                                                                 4                      io e prima dell’i
                                                                                    iorg
                                                                            in San G
                                                        rio De lp ini entra
                                                       a
                                               escovo M          .
                          sa  grem ita l’Arciv rroco Don Valerio
                  na ch ie             s tro pa
        colto da
                 u           to del no
3-4 - Ac essa riceve il salu                         5
      S. M

                                                                  6

                                  razione.
                 menti della celeb
        - Vari mo                                    7
5-6-7-8

                                                                 8
O a San - San Giorgio Limbiate
9-10-11
l’Arcivescovo Mario Delpini

                               9-10-11: Be
                                          nedizione a
                                                     l termine    della S. Me
                                                                             ssa.

                                                                                               12

                              12 - Delpin
                                         i incontra i
                                                      disabili.                                13
                                                                                                 13 - L’Arciv
                                                                                                             escovo distr
                                                                                                                         ibuisce ai n
                                                                                                                                     onni “La reg
                                                                                              14                                                 ola di vita”.

                              14-15 - Foto
                                           di   gruppo dei
                                                           chierichetti                  15
                                                                        con l’Arcive
                                                                                    scovo e in sa
                                                                                                 crestia fa lo
                                                                                                              ro dono de
                                                                                                                        lla “Fiaccolin
                                                                                                                                      a”.
                                                                                          1      6

                              16-17 - L’A
                                         rcivescovo
                                                    posa con le                                17
                                                                autorità   della città...
                                                                                          e   cena in Ora
                                                                                                         torio.
O a San - San Giorgio Limbiate
viaggio apostolico di Papa Francesco negli Emirati

                                                     Al Salamò Alaikum!
                                                                      La pace sia con voi!
                                                     setato di pace, come fratello che      una grave profanazione del Nome
                                                     cerca la pace con i fratelli. Volere   di Dio utilizzarlo per giustificare
                                                     la pace, promuovere la pace, es-       l’odio e la violenza contro il fratel-
                                                     sere strumenti di pace: siamo qui      lo. Non esiste violenza che possa
                                                     per questo.                            essere religiosamente giustifica-
                                                     Il logo di questo viaggio raffigura     ta.
                                                     una colomba con un ramoscel-           Nemico della fratellanza è l’indi-
              Ringrazio di cuore Sua Altezza lo      lo di ulivo. È un’immagine che         vidualismo, che si traduce nella
              Sceicco Mohammed bin Rashid            richiama il racconto del diluvio       volontà di affermare sé stessi e
              Al Maktoum e il Dottor Ahmad Al-       primordiale, presente in diverse       il proprio gruppo sopra gli altri.
              Tayyib, Grande Imam di Al-Azhar,       tradizioni religiose. Secondo il       È un’insidia che minaccia tutti gli
              per le loro parole. Sono grato al      racconto biblico, per preserva-        aspetti della vita, perfino la più
              Consiglio degli Anziani per l’in-      re l’umanità dalla distruzione Dio     alta e innata prerogativa dell’uo-
              contro che abbiamo poc’anzi            chiede a Noè di entrare nell’arca      mo, ossia l’apertura al trascen-
              avuto, presso la Moschea dello         con la sua famiglia. Anche noi         dente e la religiosità. La vera re-
              Sceicco Zayed.                         oggi, nel nome di Dio, per sal-        ligiosità consiste nell’amare Dio
  Discorso    Saluto cordialmente anche il Si-       vaguardare la pace, abbiamo bi-        con tutto il cuore e il prossimo
   di Papa    gnore Abd Al-Fattah Al-Sisi, Pre-      sogno di entrare insieme, come         come sé stessi. La condotta reli-
Francesco     sidente della Repubblica Araba         un’unica famiglia, in un’arca che      giosa ha dunque bisogno di esse-
        del   d’Egitto, terra di Al-Azhar. Saluto    possa solcare i mari in tempesta       re continuamente purificata dalla
              cordialmente le Autorità civili e      del mondo: l’arca della fratellanza.   ricorrente tentazione di giudicare
4 febbraio
              religiose e il Corpo diplomatico.      Il punto di partenza è riconosce-      gli altri nemici e avversari. Cia-
      2019
              Permettetemi anche un grazie           re che Dio è all’origine dell’unica    scun credo è chiamato a supera-
              sincero per la calorosa accoglien-     famiglia umana. Egli, che è il Crea-   re il divario tra amici e nemici, per
              za che tutti hanno riservato a me      tore di tutto e di tutti, vuole che    assumere la prospettiva del Cie-
              e alla nostra delegazione.             viviamo da fratelli e sorelle, abi-    lo, che abbraccia gli uomini senza
              Ringrazio anche tutte le persone       tando la casa comune del creato        privilegi e discriminazioni.
              che hanno contribuito a rendere        che Egli ci ha donato. Si fonda        Desidero perciò esprimere ap-
              possibile questo viaggio e che         qui, alle radici della nostra comu-    prezzamento per l’impegno di
              hanno lavorato con dedizione,          ne umanità, la fratellanza, quale      questo Paese nel tollerare e ga-
              entusiasmo e professionalità per       «vocazione contenuta nel dise-         rantire la libertà di culto, fronteg-
              questo evento: gli organizzatori,      gno creatore di Dio». Essa ci dice     giando l’estremismo e l’odio. Così
              il personale del Protocollo, quello    che tutti abbiamo uguale dignità e     facendo, mentre si promuove la
              della Sicurezza e tutti coloro che     che nessuno può essere padrone         libertà fondamentale di profes-
              in diversi modi hanno dato il loro     o schiavo degli altri.                 sare il proprio credo, esigenza in-
              contributo “dietro le quinte”. Un      Non si può onorare il Creatore         trinseca alla realizzazione stessa
              grazie speciale al Sig. Mohamed        senza custodire la sacralità di        dell’uomo, si vigila anche perché
              Abdel Salam, già consigliere del       ogni persona e di ogni vita uma-       la religione non venga strumenta-
              Grande Imam.                           na: ciascuno è ugualmente pre-         lizzata e rischi, ammettendo vio-
              Dalla vostra patria mi rivolgo a       zioso agli occhi di Dio. Perché        lenza e terrorismo, di negare sé
              tutti i Paesi di questa Penisola,      Egli non guarda alla famiglia uma-     stessa.
              ai quali desidero indirizzare il mio   na con uno sguardo di preferenza       La fratellanza certamente «espri-
              più cordiale saluto, con amicizia      che esclude, ma con uno sguardo        me anche la molteplicità e la dif-
              e stima.                               di benevolenza che include. Per-       ferenza che esiste tra i fratelli,
              Con animo riconoscente al Si-          tanto, riconoscere ad ogni essere      pur legati per nascita e aventi la
              gnore, nell’ottavo centenario          umano gli stessi diritti è glorifica-   stessa natura e la stessa dignità».
              dell’incontro tra San Francesco        re il Nome di Dio sulla terra. Nel     La pluralità religiosa ne è espres-
              di Assisi e il sultano al-Malik        Nome di Dio Creatore, dunque,          sione. In tale contesto il giusto at-
              al-K mil, ho accolto l’opportunità     va senza esitazione condannata         teggiamento non è né l’uniformità
              di venire qui come credente as-        ogni forma di violenza, perché è       forzata, né il sincretismo conci-

               8
O a San - San Giorgio Limbiate
distinguere la verità, né dentro di
                                                                                 sé, né intorno a sé, e così comin-
                                                                                 cia a non avere più stima né di sé
                                                                                 stesso, né degli altri».
                                                                                 In tutto ciò la preghiera è impre-
                                                                                 scindibile: essa, mentre incarna il
                                                                                 coraggio dell’alterità nei riguardi
                                                                                 di Dio, nella sincerità dell’inten-
                                                                                 zione, purifica il cuore dal ripie-
                                                                                 gamento su di sé. La preghiera
                                                                                 fatta col cuore è ricostituente di
liante: quel che siamo chiamati          quotidiano ed effettivo. Esso pre-      fraternità. Perciò, «quanto al fu-
a fare, da credenti, è impegnarci        suppone la propria identità, cui        turo del dialogo interreligioso, la
per la pari dignità di tutti, in nome    non bisogna abdicare per com-           prima cosa che dobbiamo fare è
del Misericordioso che ci ha crea-       piacere l’altro. Ma al tempo stesso     pregare. E pregare gli uni per gli
ti e nel cui nome va cercata la          domanda il coraggio dell’alterità,      altri: siamo fratelli! Senza il Si-
composizione dei contrasti e la          che comporta il riconoscimento          gnore, nulla è possibile; con Lui,
fraternità nella diversità. Vorrei       pieno dell’altro e della sua libertà,   tutto lo diventa! Possa la nostra
qui ribadire la convinzione della        e il conseguente impegno a spen-        preghiera – ognuno secondo la
Chiesa Cattolica: «Non possiamo          dermi perché i suoi diritti fonda-      propria tradizione – aderire piena-
invocare Dio come Padre di tutti         mentali siano affermati sempre,         mente alla volontà di Dio, il quale
gli uomini, se ci rifiutiamo di com-      ovunque e da chiunque. Perché           desidera che tutti gli uomini si ri-
portarci da fratelli verso alcuni tra    senza libertà non si è più figli del-    conoscano fratelli e vivano come
gli uomini che sono creati ad im-        la famiglia umana, ma schiavi.          tali, formando la grande famiglia
magine di Dio».                          Tra le libertà vorrei sottolineare      umana nell’armonia delle diversi-
Vari interrogativi, tuttavia, si im-     quella religiosa. Essa non si limita    tà».
pongono: come custodirci a vi-           alla sola libertà di culto, ma vede
cenda nell’unica famiglia umana?         nell’altro veramente un fratello,
Come alimentare una fratellanza          un figlio della mia stessa umanità
non teorica, che si traduca in au-       che Dio lascia libero e che pertan-
tentica fraternità? Come far pre-        to nessuna istituzione umana può
valere l’inclusione dell’altro sull’e-   forzare, nemmeno in nome suo.
sclusione in nome della propria
appartenenza? Come, insomma,             Il dialogo e la preghiera
le religioni possono essere canali       Il coraggio dell’alterità è l’anima
di fratellanza anziché barriere di       del dialogo, che si basa sulla sin-     Non c’è alternativa: o costruiremo
separazione?                             cerità delle intenzioni. Il dialogo è   insieme l’avvenire o non ci sarà
                                         infatti compromesso dalla finzio-        futuro. Le religioni, in particolare,
La famiglia umana e il coraggio          ne, che accresce la distanza e il       non possono rinunciare al compi-
dell’alterità                            sospetto: non si può proclamare         to urgente di costruire ponti fra i
Se crediamo nell’esistenza della         la fratellanza e poi agire in senso     popoli e le culture. È giunto il tem-
famiglia umana, ne consegue che          opposto. Secondo uno scrittore          po in cui le religioni si spendano
essa, in quanto tale, va custodita.      moderno, «chi mente a sé stes-          più attivamente, con coraggio e
Come in ogni famiglia, ciò avvie-        so e ascolta le proprie menzogne,       audacia, senza infingimenti, per
ne anzitutto mediante un dialogo         arriva al punto di non poter più        aiutare la famiglia umana a matu-
                                                                                 rare la capacità di riconciliazione,
                                                                                 la visione di speranza e gli itinera-
                                                                                 ri concreti di pace.

                                                                                 L’educazione e la giustizia
                                                                                 Torniamo così all’immagine inizia-
                                                                                 le della colomba della pace. An-
                                                                                 che la pace, per spiccare il volo,
                                                                                 ha bisogno di ali che la sostenga-
                                                                                 no. Le ali dell’educazione e della
                                                                                 giustizia.
                                                                                 L’educazione – in latino indica
                                                                                 l’estrarre, il tirare fuori – è por-

                                                                                                                   9
O a San - San Giorgio Limbiate
viaggio apostolico

                                                                                     mo lasciato loro solo dei miraggi
                                                                                     e la desolata prospettiva di nefa-
                                                                                     sti scontri di inciviltà.
                                                                                     La giustizia è la seconda ala della
                                                                                     pace, la quale spesso non è com-
                                                                                     promessa da singoli episodi, ma
                                                                                     è lentamente divorata dal cancro
                                                                                     dell’ingiustizia.
                                                                                     Non si può, dunque, credere in
                                                                                     Dio e non cercare di vivere la giu-
                                                                                     stizia con tutti, secondo la regola
                                                                                     d’oro: «Tutto quanto volete che
                                                                                     gli uomini facciano a voi, anche
                                                                                     voi fatelo a loro: questa infatti è la
                                                                                     Legge ed i Profeti» (Mt 7,12).
                                                                                     Pace e giustizia sono inseparabi-
                                                                                     li! Il profeta Isaia dice: «Praticare
                                                                                     la giustizia darà pace» (32,17). La
                                                                                     pace muore quando divorzia dal-
      tare alla luce le risorse preziose    messaggi negativi e fake news,           la giustizia, ma la giustizia risul-
      dell’animo. È confortante consta-     hanno bisogno di imparare a non          ta falsa se non è universale. Una
      tare come in questo Paese non si      cedere alle seduzioni del materia-       giustizia indirizzata solo ai fami-
      investa solo sull’estrazione delle    lismo, dell’odio e dei pregiudizi;       liari, ai compatrioti, ai credenti
      risorse della terra, ma anche su      imparare a reagire all’ingiustizia       della stessa fede è una giustizia
      quelle del cuore, sull’educazione     e anche alle dolorose esperienze         zoppicante, è un’ingiustizia ma-
      dei giovani. È un impegno che mi      del passato; imparare a difende-         scherata!
      auguro prosegua e si diffonda al-     re i diritti degli altri con lo stesso   Le religioni hanno anche il com-
      trove. Anche l’educazione avvie-      vigore con cui difendono i propri        pito di ricordare che l’avidità del
      ne nella relazione, nella recipro-    diritti. Saranno essi, un giorno, a      profitto rende il cuore inerte e che
      cità. Alla celebre massima antica     giudicarci: bene, se avremo dato         le leggi dell’attuale mercato, esi-
      “conosci te stesso” dobbiamo          loro basi solide per creare nuovi        gendo tutto e subito, non aiuta-
      affiancare “conosci il fratello”: la   incontri di civiltà; male, se avre-      no l’incontro, il dialogo, la fami-
      sua storia, la sua cultura e la sua                                            glia, dimensioni essenziali della
      fede, perché non c’è conoscenza                                                vita che necessitano di tempo e
      vera di sé senza l’altro. Da uomi-                                             pazienza. Le religioni siano voce
      ni, e ancor più da fratelli, ricor-                                            degli ultimi, che non sono stati-
      diamoci a vicenda che niente                                                    stiche ma fratelli, e stiano dalla
      di ciò che è umano ci può ri-                                                     parte dei poveri; veglino come
      manere estraneo. È impor-                                                            sentinelle di fraternità nella
      tante per l’avvenire forma-                                                           notte dei conflitti, siano ri-
      re identità aperte, capaci                                                             chiami vigili perché l’uma-
      di vincere la tentazione                                                                nità non chiuda gli occhi di
      di ripiegarsi su di sé e                                                                 fronte alle ingiustizie e non
      irrigidirsi.                                                                             si rassegni mai ai troppi
      Investire sulla cultura                                                                   drammi del mondo.
      favorisce una decresci-
      ta dell’odio e una cre-                                                                Il deserto che fiorisce
      scita della civiltà e della                                                            Dopo aver parlato della
      prosperità. Educazione                                                                fratellanza come arca di
      e violenza sono inver-                                                                pace, vorrei ora inspirarmi
      samente proporzionali.                                                               a una seconda immagine,
      Gli istituti cattolici – ben                                                        quella del deserto, che ci av-
      apprezzati anche in questo                                                         volge.
      Paese e nella regione – pro-                                                      Qui, in pochi anni, con lungi-
      muovono tale educazione alla                                                    miranza e saggezza, il deserto
      pace e alla conoscenza recipro-                                                è stato trasformato in un luogo
      ca per prevenire la violenza.                                                  prospero e ospitale; il deserto è
      I giovani, spesso circondati da                                                diventato, da ostacolo impervio

       10
e inaccessibile, luogo di incontro
tra culture e religioni. Qui il deser-
to è fiorito, non solo per alcuni
giorni all’anno, ma per molti anni
a venire. Questo Paese, nel quale        secoli, hanno trovato opportunità       ranno mai stabilità. La guerra non
sabbia e grattacieli si incontrano,      e portato un contributo significa-       sa creare altro che miseria, le armi
continua a essere un importante          tivo alla crescita e al benesse-        nient’altro che morte!
crocevia tra Occidente e Orien-          re del Paese. Oltre alle capacità       La fratellanza umana esige da
te, tra Nord e Sud del pianeta, un       professionali, vi recano la genui-      noi, rappresentanti delle religioni,
luogo di sviluppo, dove spazi un         nità della loro fede. Il rispetto e     il dovere di bandire ogni sfuma-
tempo inospitali riservano posti di      la tolleranza che incontrano, così      tura di approvazione dalla parola
lavoro a persone di varie nazioni.       come i necessari luoghi di culto        guerra. Restituiamola alla sua mi-
Anche lo sviluppo, tuttavia, ha i        dove pregano, permettono loro           serevole crudezza. Sotto i nostri
suoi avversari. E se nemico del-         quella maturazione spirituale che       occhi sono le sue nefaste conse-
la fratellanza era l’individualismo,     va poi a bene-
vorrei additare quale ostacolo allo      ficio dell’intera
sviluppo l’indifferenza, che finisce      società.       Inco-
per convertire le realtà fiorenti in      raggio a prose-
lande deserte. Infatti, uno svilup-      guire su questa
po puramente utilitaristico non dà       strada, affinché
progresso reale e duraturo. Solo         quanti qui vi-
uno sviluppo integrale e coeso           vono o sono di
dispone un futuro degno dell’uo-         passaggio con-
mo. L’indifferenza impedisce di          servino non solo
vedere la comunità umana oltre i         l’immagine delle
guadagni e il fratello al di là del      grandi opere in-
lavoro che svolge. L’indifferenza,       nalzate nel de-
infatti, non guarda al domani, non       serto, ma di una
bada al futuro del creato, non ha        nazione che in-
cura della dignità del forestiero e      clude e abbrac-
dell’avvenire dei bambini.               cia tutti.
In questo contesto mi rallegro           È con questo
che proprio qui ad Abu Dhabi, nel        spirito che, non
novembre scorso, abbia avuto             solo qui, ma in
luogo il primo Forum dell’Allean-        tutta l’amata e nevralgica regione      guenze. Penso in particolare allo
za interreligiosa per Comunità più       mediorientale, auspico opportu-         Yemen, alla Siria, all’Iraq e alla
sicure, sul tema della dignità del       nità concrete di incontro: società      Libia. Insieme, fratelli nell’unica
bambino nell’era digitale. Questo        dove persone di diverse religioni       famiglia umana voluta da Dio, im-
evento ha raccolto il messaggio          abbiano il medesimo diritto di cit-     pegniamoci contro la logica della
lanciato, un anno prima, a Roma          tadinanza e dove alla sola violen-      potenza armata, contro la mone-
nel Congresso internazionale sul-        za, in ogni sua forma, sia tolto tale   tizzazione delle relazioni, l’arma-
lo stesso tema, a cui avevo dato         diritto.                                mento dei confini, l’innalzamento
tutto il mio appoggio ed incorag-        Una convivenza fraterna, fondata        di muri, l’imbavagliamento dei
giamento. Ringrazio quindi tutti i       sull’educazione e sulla giustizia;      poveri; a tutto questo opponia-
leader che si impegnano in que-          uno sviluppo umano, edificato            mo la forza dolce della preghiera
sto campo e assicuro il sostegno,        sull’inclusione accogliente e sui       e l’impegno quotidiano nel dialo-
la solidarietà e la partecipazione       diritti di tutti: questi sono semi di   go. Il nostro essere insieme oggi
mia e della Chiesa Cattolica a           pace, che le religioni sono chia-       sia un messaggio di fiducia, un
questa causa importantissima             mate a far germogliare. Ad esse,        incoraggiamento a tutti gli uomini
della protezione dei minori in tutte     forse come mai in passato, spet-        di buona volontà, perché non si
le sue espressioni.                      ta, in questo delicato frangente        arrendano ai diluvi della violenza
Qui, nel deserto, si è aperta una        storico, un compito non più ri-         e alla desertificazione dell’altrui-
via di sviluppo feconda che, a           mandabile: contribuire attivamen-       smo. Dio sta con l’uomo che cer-
partire dal lavoro, offre speranze       te a smilitarizzare il cuore dell’uo-   ca la pace. E dal cielo benedice
a molte persone di vari popoli,          mo. La corsa agli armamenti,            ogni passo che, su questa strada,
culture e credo. Tra loro, anche         l’estensione delle proprie zone di      si compie sulla terra.
molti cristiani, la cui presenza         influenza, le politiche aggressive
nella regione risale addietro nei        a discapito degli altri non porte-

                                                                                                                  11
12
oratorio

                                                                                                                      ORATORIO ESTIVO 2019
  Il tema dell’ORATORIO ESTIVO di questo anno è
  BELLA STORIA e sono già in movimento le pri-
  me fasi della grande organizzazione che accoglie
  in oratorio i bambini della nostra parrocchia (ma
  non solo). Un grande aiuto concreto alle famiglie
  che, quest’anno, si prolungherà per 5 settimane:
               dal 10 giugno al 13 luglio.
  Prenderanno il via in aprile i corsi per gli anima-
  tori, completamente rinnovati e maggiormente
  interattivi, per dare sostegno, supporto e con-
  sapevolezza ai nostri adolescenti che, sempre
  numerosi, offrono con grande disponibilità e im-
  pegno il loro servizio ai più piccoli.

                                                        Un invito particolare rivolgiamo agli adulti che hanno
                           è lo slogan dell’Oratorio    la possibilità di essere presenti in oratorio nel corso
                           estivo 2019,                 dell’Oratorio Estivo: aspettiamo chi ha già sperimen-
                           un’esclamazione di gioia
                                                        tato questa grande e vivace esperienza di servizio ma
                          e di stupore che dice
                          quanto possa essere           cerchiamo NUOVI VOLONTARI con forze e cuori di-
                          bella la vita se vissuta      sponibili, per poter garantire alle famiglie un’ospitalità
                          dentro il progetto di Dio     ai loro figli sempre più accogliente e protetta.
                          e nell’incontro con Lui.      A conclusione delle 5 settimane, come sempre, iniziano
Diremo che la vita di ciascuno è un “talento”.          i turni delle vacanze estive suddivise ad età.
Ai ragazzi chiederemo di “starci” dentro una vita       Per i bambini delle elementari, i ragazzi delle medie e gli
così, che viene accolta come un dono di Dio,            adolescenti la meta è Brusson, in Valle d’Aosta.
ricca di quel “talento” che ci viene affidato per        TURNO ELEMENTARI: dal 6 luglio al 13 luglio
la nostra felicità e perché sia speso per il bene di    TURNO MEDIE: dal 13 luglio al 20 luglio
tutti.                                                  TURNO ADO: dal 20 luglio al 27 luglio

  Estate... siamo quasi pronti

                                                        Quest’anno nuova proposta per giovanissimi e gio-
                                                        vani con il cammino di Santiago de Compostela dal
                                                        4 agosto all’11 agosto.

                                                                                                       Fiorangela

                                                                                                               13
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Mons. Paolo Martinelli
ha conferito la S. Cresima a 76 ragazzi e ragazze il 2 marzo scorso.
sacramenti

                            Il giorno 2 marzo i nostri ragazzi di Ia media hanno ricevuto la
S. Cresime - 2 marzo 2019
                            S. Cresima e con la forza dello Spirito Santo e la concretezza
                            dei suoi doni, sono testimoni e vivo esempio della gioia del
                            Vangelo nella nostra comunità, in Oratorio, in famiglia.                                 Gli incontri del
                            Per loro inizia l’avventura nel gruppo PREADO, un importante                           cammino Preado si
                            appuntamento dove, ora, sono loro stessi chiamati a scegliere                          tengono il Venerdì
                            di voler vivere con Gesù. Esperienze nuove e diversificate in                             dalle ore 18.00
                            un gruppo che crea la possibilità di esprimersi e di confrontar-                          alle ore 19.00
                            si, continuando la ricerca personale di un Dio che li accompa-
                            gnerà per tutta la vita perché sia vissuta nel bene, con passio-
                            ne e con gioia, dando senso e valore ad ogni giorno e ad ogni
                            esperienza.

                                                                             toccato profondamente, probabilmente anche grazie alla
                                                                             presenza di un Vescovo, padre Martinelli, che ha saputo ar-
                                                                             rivare dritto al cuore dei ragazzi e di noi genitori con parole
                                                                             semplici ma efficaci.
                                                                             Ha ricordato ai ragazzi che Gesù potrà essere per loro, se lo
                                                                             vorranno, un vero Amico, che li saprà ascoltare, spronare e,
                                                                             se ce ne sarà bisogno, perdonare. Un’unica cosa chiederà
                                                                             loro in cambio: di non sprecare i doni che hanno ricevuto
                                                                             dallo Spirito Santo e di metterli a disposizione di chi incon-
                                                                             treranno sul loro cammino, solo così potranno essere auten-
                                                                             tici testimoni del Vangelo.
                                                                             Facciamo nostro questo augurio e ringraziamo don Vale-
                                                                             rio, don Marco e tutto il gruppo delle catechiste che con il
                            Sabato 2 marzo abbiamo accompagnato              loro costante impegno hanno accompagnato i ragazzi sino
                            Vittoria alla celebrazione della Santa Cre-      a questo traguardo importante e chiediamo loro di aiutarci
                            sima.                                            ancora a farli crescere alla luce del Vangelo, per trasformarli
                            È stato un momento intenso, che come             in giovani adulti assetati di vita vera.
                            genitori avevamo già vissuto, ma che ci ha                                                   I genitori di Vittoria

                                                      In Chiesa i nostri                                             Mi hanno chiesto di
                                                      sguardi si sono                                                scrivere un pensiero
                                                      incrociati e guar-                                             sulla Cresima di mia
                                                      dandoti negli oc-                                              figlia... Non è semplice
                                                      chi sono tornata                                               esprimere le sensazioni
                                                      indietro nel tempo                                             che ognuno di noi ha
                                                      al momento del                                                 provato, di certo l’agi-
                                                      tuo Battesimo, un                                              tazione è stata la pro-
                                                      sacramento im-                                                 tagonista principale per
                                                      portante ma scel-                                              tutti, fino a che il Vesco-
                                                      to da me.                                                      vo l’ha fatta sciogliere,
                                                      Oggi, giorno del-                                              con una celebrazione
                                                      la tua Cresima,                                                dai toni amichevoli, ma
                            l’emozione è più forte, più intensa e signi-                                             molto sentita.
                            ficativa perché oggi TU HAI SCELTO di            Sono state parole semplici le sue, che ci hanno ricordato
                            esprimere personalmente e liberamente            l’importanza del nostro compito più grande, essere genitori
                            la professione di fede in Cristo Gesù.           presenti, guide, insieme al Signore, nel cammino della vita dei
                            La felicità è tanta nel sentir definire ora la   nostri ragazzi. E poi, da parte mia, l’emozione della “lettura”,
                            tua vita più SALATA e piena di gioia!            un piccolo segno di partecipazione, un gesto fatto con gioia
                                                                             per lei, per rendere ancora più significativo questo giorno
                                                    La mamma di Sofia        speciale... Un giorno che non dimenticheremo mai.
                                                                                                                      I genitori di Alessandra

                            16
gruppo S. Giorgio & Cultura

Firenze
                                            GITA A

Mercoledì 27 febbraio si è svolta           e autentici capolavori (cito solo al-
l’uscita a Firenze e in particolare         cune delle numerose opere d’arte)
ai musei degli Uffizi, promossa dal          come: L’Annunciazione di Leonar-
gruppo “San Giorgio & Cultura”.             do da Vinci, la Madonna del Ma-
Puntuali alle 7,25 siamo partiti dal-       gnificat del Botticelli, e, sempre del
la stazione centrale di Milano con          Botticelli, la famosa “Primavera” e
il treno ad alta velocità “Italo”. Era-     la “Nascita di Venere”, che hanno
vamo emozionati ed incuriositi per          suscitato particolare interesse. Un
la velocità del treno che sfreccia-         altro dipinto importante e maestoso
va a 300 Km/h verso la meta, ma             che ci ha particolarmente colpito è
tutto si è svolto in modo eccellente        rappresentato dalla Sacra Famiglia
viaggiando comodi, dialogando               di Michelangelo Buonarroti, il quale    zione a Firenze per il ritorno. Era-
tranquillamente tra di noi. Il tempo        dipinse questo quadro per Agnolo        vamo stanchi e soddisfatti con il
era bello, sembrava una giornata            Doni, ricco mercante fiorentino, per     cuore e gli occhi pieni di bellezze.
primaverile. Arrivati a Firenze, gra-       il suo matrimonio nel 1504. Miche-      Mentre il treno sfrecciava veloce-
zie alla perfetta organizzazione di         langelo aveva studiato da poco le       mente, il gruppo, ancora frastorna-
Katia e Sara, ci ha accolti la guida        potenzialità del formato circolare.     to dai ricordi, cercava di memoriz-
sig.ra Silvia. Per prima cosa ci ha         Le figure sacre rappresentate sono       zare i luoghi significativi della storia
accompagnati al caffè-pasticceria           animate al suo interno dalle torsio-    artistica e culturale di Firenze e la
“Paszkowski”, famoso a Firenze              ni dei corpi, che trasmettono un
per le sue specialità dolciarie. Rifo-      senso di movimento e dalla conca-
cillati ci siamo avviati verso gli “Uf-     tenazione dei gesti per il passaggio
fizi” che costituiscono la più illustre      delicatissimo del Bambino dalle
galleria italiana, una delle più note       mani di San Giuseppe a quelle del-
al mondo. Furono commissionati a            la Vergine. Anche la cornice, rea-
Giorgio Vasari dalla famiglia Medi-         lizzata sempre da Michelangelo,
ci; dovevano diventare uffici ammi-          merita particolare attenzione: gran
nistrativi (da qui il nome). Iniziati nel   parte della decorazione è vegeta-
1560 sono stati ultimati vent’anni          le da cui spiccano quattro teste
dopo. Sono formati da due “cor-             che sono rivolte verso il dipinto e
pi di fabbrica”, come ci ha detto           rappresentano Cristo, i Profeti e
la guida, chiusi nel fondo da un            ricordano le porte del Battistero di
terzo corpo con belle arcate che            Firenze del Ghiberti. Nel percorso
danno sul lungarno, uno spettaco-           del pomeriggio la guida ci ha ac-
lo sorprendente. La galleria degli          compagnati sul Ponte Vecchio con
Uffizi offre un panorama delle varie         le famose botteghe degli orafi e al
scuole di pittura fiorentina, rappre-        cui centro abbiamo ammirato la
sentate da opere importantissime            statua di Benvenuto Cellini; prose-
                                            guendo poi sul Lungarno Acciaioli       paura di dimenticare qualche parti-
                                            siamo arrivati a Piazza della Trinità   colare, favoriva lo scambio freneti-
                                            e più avanti al Mercato Nuovo, con      co delle foto.
                                            la famosa statua del “porcellino” e     Puntuali siamo arrivati a Milano e
                                            dove sono esposti prodotti tipici       prima di lasciarci, tutti insieme ab-
                                            dell’artigianato fiorentino. Siamo       biamo tributato a Katia e Sara un’e-
                                            poi entrati nella particolare Chie-     sclamazione di plauso intonando
                                            sa di Orsanmichele, quindi per Via      “Hip Hip Urrà” per ringraziarle del
                                            Calzaioli (con pausa gelato) siamo      loro perfetto lavoro organizzativo,
                                            arrivati a Piazza Duomo. Al termine     grazie al quale abbiamo potuto tra-
                                            abbiamo trovato un piccolo spazio       scorrere una splendida giornata.
                                            per la visita ai negozi.
                                            Alle 17,25 ci siamo ritrovati in sta-                                   Lucia

                                                                                                                       17
fili d’argento

      Pellegrinaggio a Corbetta e Vigevano   Il 28 Febbraio con il nostro Don Luigi e con la nostra guida
                                             Sergio, ci siamo recati al Santuario della Beata Vergine dei Mi-
                                             racoli a Corbetta, già da noi visitato alla fine di Novembre, ma
                                             non avendo potuto allora per ragioni di tempo fermarci più di
                                             tanto, si è deciso di ritornare con più calma per poter visitare
                                             tutto il complesso e portare le nostre intenzioni di preghiera
                                             alla Beata Vergine.
                                             Verso le 15.30 siamo arrivati a Vigevano, bellissima cittadina
                                             lombarda con la sua famosissima piazza in stile rinascimen-
                                             tale costruita nel 1492 per volere di Ludovico il Moro come
                                             anticamera del Castello. Attualmente è il salotto della città,
                                             con tanti negozi e piccoli bar dove gustare un buon caffè in
                                             compagnia di amici.
                                             All’inizio della piazza si trova la cattedrale di Sant’Ambrogio
                                             con la sua particolare facciata concava in stile barocco. Adia-
                                             cente al Castello ed alla piazza, la strada coperta della Ghir-
                                             landa, restaurata e attualmente percorribile a piedi, illuminata
                                             da un centinaio di finestrelle affacciate sul fossato.
                                             Dopo aver visitato i vari luoghi non potevamo non fare una
                                             sosta caffè con le amiche all’interno di uno dei tanti e graziosi
                                             bar del centro.
                                             Ringraziamo il sig. Luzzini Sergio per averci fatto da guida in
                                             questa bellissima giornata.
         Dottor Caldarini

                                             Nei primi due incontri del mese di Marzo abbiamo avuto il
                                             piacere di avere con noi il Dr. Caldarini che ci ha aiutato a
                                             comprendere quanto sia importante alla nostra età avere             Tutti i pomeriggi del
                                             un’alimentazione sana, leggera, ricca di verdure, frutta, ce-       giovedì sono per noi un
                                             reali, pochi zuccheri, poco sale e possibilmente movimento.
         A scuola del

                                             Ci ha messo in guardia anche del pericolo Alzheimer, bisogna        momento di piacevole
                                             quindi sconfiggere l’insonnia non con varie pillole ma condu-        incontro e vorremmo
                                             cendo una vita priva di stress inutili, non chiudersi nel proprio   poter condividere questi
                                             mondo ma stare in compagnia di altre persone, parlare dei           momenti con molte altre
                                             propri problemi con amiche e amici, confidare per un aiuto nel
                                                                                                                 persone della nostra
                                             prossimo e anche nella divina provvidenza e non trascurare la
                                             preghiera che può aiutarci nei momenti difficili. Coricarsi con      comunità
                                             animo sereno è una buona regola.

                                             Ringraziamo il Dr. Caldarini sempre disponibile a incontrare i                          Marisa
                                             Fili d’Argento.

               18
missioni

                                                                                       padre Rino
                                                                                          Bonvini
                                                                                       Missionario Comboniano
                                                                                       e Medico Psichiatra
                                                                                       al Congresso Medico
                                                                                       Mondiale di Psichiatria
                                                                                       a Lisbona (Portogallo) e
Successi e grandi realizzazioni quel-     so Casa AME). È stato realizzato il
                                                                                       poi in Italia
le del nostro amato fratello e con-       progetto della Scuola di Gastrono-
cittadino, Padre Rino Bonvini. Oltre      mia Autosostenibile, ora totalmen-
ad essere missionario comboniano          te operativo, condotto in collabora-
è medico psichiatra (recentemente         zione con l’Università Federale del
incaricato anche come consulente          Cearà (progetto di estensione) nel-
psichiatrico del tribunale ecclesiasti-   la quale i partecipanti apprendono
co presso l’Arcidiocesi di Fortaleza      modi più sani per preparare il cibo
- Brasile.                                per se stessi e per avere la possibi-
Dal 21 al 24 agosto 2019 Padre            lità di lavorare nel crescente numero
Rino è stato invitato come relatore       dei ristoranti della città di Fortaleza.
al Congresso Medico Mondiale di           La piu’ recente realizzazione è l’Ate-
Psichiatria a Lisbona (Portogal-          lier Arte e Moda “Florecer” dove si
lo), dove presenterà il lavoro svolto     può apprendere l’arte della sartoria
negli anni nel Movimento Salute           e del cucito per poi poter avviare
Mentale Comunitaria, applicando           delle attività famigliari o artigianali.
le cure della Metodologia Siste-          Tra le attività più importanti vi è il la-
mica Comunitaria (ASC), di cui è          voro svolto dal Movimento di Salu-
l’ideatore. Poi tornerà per un breve      te MSMC in particolare nel progetto
periodo in Italia, felice d’incontrare    “Sì alla Vita no alla droga”, che ac-
ed abbracciare gli amici, le associa-     coglie ed accompagna bambini ed
zioni, i sostenitori, i parrocchiani ed   adolescenti in situazione di rischio:
i giovani della Parrocchia S. Giorgio     quale realizzazione più bella di quel-
di Limbiate.                              la di poter vedere bambini felici e le
La Metodologia Sistemica Comu-            loro vite efficacemente salvate nel
nitaria è una terapia basata sullo        loro fiorire dalla droga, dalla mala-
sviluppo dell’autostima e delle po-       vita e dalla violenza presente nelle
tenzialità di ogni persona, approvata     favela! La Missione Internazionale
e riconosciuta a livello internaziona-    CBM e la Comunità Europea sono
le dalla MHIN (Mental Health Inno-        partners internazionali nella realizza-
vation Network), e ormai utilizzata       zione di questa iniziativa.
ufficialmente anche dai Ministeri          È importante sottolineare che tutte
della Salute del Brasile, Bolivia ed      le attività promosse e sviluppate nel-
in altri paesi del Sudamerica per la      la missione, da Padre Rino Bonvini
sua grande efficacia e gli importanti      e dal Movimento di Salute MSMC,
risultati di cura raggiunti.              stimolano lo sviluppo della persona
Nella favela del Bom Jardim – For-        e della comunità affinchè diventino
taleza (Brasile), Padre Rino lavora       forti e autonome, in una visione di          sono acquisire autostima e com-
con la collaborazione di tanti vo-        sviluppo sociale e comunitario lon-          petenze professionali, riscattarsi
lontari e professionisti che forma-       tano da forme di interventi paternali-       dalla povertà e dall’abbandono e di-
no il “Movimento Salute Mentale           stici ed assistenziali. In questo modo       ventare cittadini attivi della società,
Comunitaria” (potete visitare il sito     le persone provenienti dall’interno o        autonomi ed in grado di provvedere
internet, sempre aggiornato con le        emigrate da altri quartieri di Forta-        a se stessi ed alle proprie famiglie.
notizie sulle attività svolte: www.       leza nel Bom Jardim colpite dall’e-          Un lavoro grande ed instancabi-
msmc.org.br), che promuovono in           marginazione sociale, che vivono in          le quello del nostro concittadino e
maniera continuativa l’istruzione, sia    una situazione di mancanza di risor-         fratello Padre Rino Bonvini - Mis-
per i bambini e ragazzi che per gli       se economiche, con scarso livello di         sionario Comboniano, che tornerà
adulti: vengono ad esempio realizza-      scolarizzazione e disoccupazione,            presto in Italia dal 26 agosto all’8
ti i corsi professionali di robotica e    con gravi problemi di salute per ma-         settembre, per incontrarci ed entu-
computer per gli adolescenti, corsi       lattie conseguenti ad elevato livello        siasmarci, per dire ancora una volta,
di arte, musica e spettacolo (pres-       di stress, di ansia, depressione, pos-       sempre e soprattutto: Sì alla Vita!

                                                                                                                          19
fili d’argento

                              Volontariato in Villa Bianca
                                                                                Il giorno 6 marzo abbiamo avuto il primo incontro di
                                                                                Formazione tenuto dalla dottoressa Sabrina Canali,
                                                                                psicologa che lavora nella struttura stessa, la quale
                                                                                ha spiegato che se il Volontario si impegna a donare
                                                                                il proprio tempo con motivazione, gratuità e com-
                                                                                petenza, deve anche condividere appieno i valori di
                                                                                accoglienza – ascolto – sostegno e condivisione.
                                                                                Per comprendere il significato delle suddette paro-
                                                                                le, la dott.ssa Canali ha illustrato il “Decalogo del
                                                                                Volontario” con una illustrazione spiritosa ma molto
                                                                                esplicita che aiuta a memorizzare le regole di com-
                                                                                portamento più significative.
                                                                                L’incontro ha stimolato la necessità di approfondi-
                                                                                re altri argomenti in quanto, attraverso la chiarezza
           349 2596710

                                                                                della motivazione, ci fa capire meglio noi stessi e il
                                                                                nostro servizio.
                                                                                In occasione della Santa Pasqua, come già per il San-
                                                                                to Natale, il gruppo ha pensato di festeggiare questa
                                                                                solennità con i malati della struttura, con l’appoggio
                                                                                della Capo Sala e della Direzione Sanitaria: il giorno
                                                                                13 aprile alle ore 15.00 ci sarà un intrattenimento
                                                                                di animazione della Compagnia Teatrale San Giorgio
                                                                                (animata da Roberto Bracali e Tiziano Pagani) con lo
                                                                                scambio degli auguri, allietato dal dolce pasquale.
                                                                                Inoltre il giorno 14 aprile, domenica delle Palme, un
                                                                                gruppo di adolescenti, accompagnati da alcune ca-
                                                                                techiste, porteranno l’ulivo benedetto agli ammalati.
                         Come avevamo annunciato sul bollettino parroc-         La partecipazione di altri volontari in Villa Bianca è
                         chiale del mese di dicembre 2018, il gruppo dei        sempre gradita, ricordiamo che chiunque desideras-
Mariella

                         volontari che operano in Villa Bianca, desidera in-    se farne parte può mettersi in contatto con Mariella
                         formare la comunità di Limbiate sulle iniziative fino   al n. 349 2596710.
                         ad oggi intraprese a sostegno del servizio di volon-
                         tariato che sta svolgendo.                                                                               Lucia

                         Attività di                            Fra le tante iniziative svolte presso il nostro Oratorio, per il
                                                                secondo anno consecutivo si è voluto riproporre, per le ragazze
                                                                e i ragazzi che frequentano la “Scuola Secondaria di Primo

                         doposcuola                             Grado”, una attività di doposcuola che, grazie alla disponibilità
                                                                e all’impegno di alcuni volontari, offra loro un aiuto ed una guida

                         in Oratorio
                                                                nello svolgimento degli impegni scolastici.
                                                                Questa attività, che si svolge il mercoledì pomeriggio e che vede
                                                                coinvolti un gruppo di ragazzi e ragazze, ha come fine non solo
                                                                lo svolgimento assistito dei compiti, ma anche un momento di
                                                                aggregazione e condivisione che, grazie alla guida dei volontari,
                                                                favoriscono e trasmettono oltre all’apprendimento anche valori
                                                                educativi.
                                                                L’interesse per lo svolgimento di questa attività è confermato
                                                                dalla disponibilità e dall’attenzione dimostrate dagli alunni e dalla
                                                                condivisione espressa dai genitori.

                                                                                                                        Sergio Luzzini

                         20
vocazioni

                                                                                                                       Il coraggio di rischiare per la promessa di Dio
12 maggio 2019 56ª giornata mondiale di preghiera per le vocazioni
                                       gioco con tutto sé stessi e cor-        la solidarietà, alle responsabilità
                                       rere il rischio di affrontare una sfi-   sociali e politiche, e così via.
                                       da inedita; bisogna lasciare tutto      Si tratta di vocazioni che ci ren-
                                       ciò che ci impedisce di fare una        dono portatori di una promessa
                                       scelta definitiva; ci viene chiesta      di bene, di amore e di giustizia
                                       quell’audacia che ci sospinge           non solo per noi stessi, ma anche
                                       con forza alla scoperta del pro-        per i contesti sociali e culturali in
                                       getto che Dio ha sulla nostra vita,     cui viviamo, che hanno bisogno
                                       fidandoci della promessa del Si-         di cristiani coraggiosi e di auten-
                                       gnore.                                  tici testimoni del Regno di Dio.
                                       Penso anzitutto alla chiamata alla      Nell’incontro con il Signore qual-
Nella storia di ogni chiamata,         vita cristiana, che tutti riceviamo     cuno può sentire il fascino di una
accade un incontro. È successo         con il Battesimo e che ci ricorda       chiamata alla vita consacrata o al
così con la persona con cui ab-        come la nostra vita non sia frutto      sacerdozio ordinato.
biamo scelto di condividere la         del caso, ma il dono dell’essere        Si tratta di una scoperta che en-
vita nel matrimonio, o quando ab-      figli amati dal Signore, radunati        tusiasma e al tempo stesso spa-
biamo sentito il fascino della vita    nella grande famiglia della Chie-       venta, comporta il rischio di la-
consacrata: abbiamo vissuto la         sa.                                     sciare tutto per seguire il Signore
sorpresa di un incontro e, in quel     Proprio nella comunità ecclesia-        e di consacrarsi completamente
momento, abbiamo intravisto la         le l’esistenza cristiana nasce e si     a Lui, per diventare collaboratori
promessa di una gioia capace di        sviluppa, soprattutto grazie alla       della sua opera.
saziare la nostra vita. La chiama-     Liturgia, che ci introduce all’a-       Tante resistenze interiori posso-
ta del Signore non è un’ingerenza      scolto della Parola di Dio e alla       no ostacolare una decisione del
di Dio nella nostra libertà; non è     grazia dei Sacramenti; è qui che,       genere, eppure, non c’è gioia più
una “gabbia” o un peso che ci          fin dalla tenera età, siamo avviati      grande che rischiare la vita per il
viene caricato addosso.                all’arte della preghiera e alla con-    Signore! In particolare a voi, gio-
Al contrario, è l’iniziativa amore-    divisione fraterna.                     vani, vorrei dire: non siate sor-
vole con cui Dio ci viene incon-       Proprio perché ci genera alla           di alla chiamata del Signore! Se
tro e ci invita ad entrare in un       vita nuova e ci porta a Cristo, la      Egli vi chiama per questa via,
progetto grande, del quale vuole       Chiesa è nostra madre; perciò,          non fatevi contagiare dalla paura,
renderci partecipi. Il desiderio di    dobbiamo amarla anche quando            che ci paralizza davanti alle alte
Dio, infatti, è che la nostra vita     scorgiamo sul suo volto le rughe        vette che il Signore ci propone.
non diventi prigioniera dell’ovvio,    della fragilità e del peccato, e        In questa Giornata, ci uniamo in
non sia trascinata per inerzia nel-    dobbiamo contribuire a renderla         preghiera chiedendo al Signore
le abitudini quotidiane e non re-      sempre più bella e luminosa, per-       di farci scoprire il suo progetto
sti inerte davanti a quelle scelte     ché possa essere testimonianza          d’amore sulla nostra vita, e di do-
che potrebbero darle significato.       dell’amore di Dio nel mondo.            narci il coraggio di rischiare sul-
Il Signore non vuole che ci ras-       La vita cristiana, poi, trova la        la strada che Egli da sempre ha
segniamo a vivere alla giorna-         sua espressione in quelle scelte        pensato per noi.
ta pensando che, in fondo, non         che, mentre danno una direzione
c’è nulla per cui valga la pena di     precisa alla nostra navigazione,
impegnarsi con passione e spe-         contribuiscono anche alla cresci-                          Papa Francesco
gnendo l’inquietudine interiore di     ta del Regno di
cercare nuove rotte per il nostro      Dio nella società.
navigare.                              Penso alla scelta
La vocazione, insomma, è un in-        di sposarsi in Cri-
vito a seguire Gesù lungo la stra-     sto e di formare
da che ha pensato per noi, per la      una famiglia, così
nostra felicità e per il bene di co-   come alle altre
loro che ci stanno accanto. Na-        vocazioni legate
turalmente, abbracciare questa         al mondo del la-
promessa richiede il coraggio di       voro e delle pro-
rischiare una scelta. Ciò significa     fessioni, all’im-
che per accogliere la chiamata         pegno nel campo
del Signore occorre mettersi in        della carità e del-

                                                                                                                21
CITTADINI D’EUROPA
                       Martedì 26 marzo in Villa
                       Mella si è tenuto un incontro
                       organizzato dal locale
                       circolo Acli, dall’Università
                       delle Tre Età, dall’Azione
                       Cattolica di Limbiate, da
                       “Europa che vogliamo” e
                       dalle Parrocchie. Sollecitati
                       dal nostro Vescovo Mario
                       e in preparazione alle
                       prossime elezioni europee
                       di fine maggio, abbiamo
                       ascoltato i due relatori:
                       Erika Panuccio, del circolo
                       Acli Geopolitico e Simone
                       Romagnoli, coordinatore
                       Giovani Acli di Milano.
                                                             L’ idea della Comunità Europea
                     L’idea di Europa ha origini “mo-
                     derne”: nel Settecento con l’Il-        dalle origini alle opportunità dei
                     luminismo e le sue idee di tol-
                     leranza e libertà, nell’Ottocento
                     attraverso le idee di Nazione e
                                                             giorni nostri                            migranti drammaticamente pone,
                                                                                                      siano praticati da tutti i suoi
                     Patria, con lo stesso Mazzini che       mondiali come gli Usa, la Cina,          membri, senza lasciare tutto sulle
                     aveva fondato la “Giovane Eu-           la Russia, che vanno affrontati          spalle di quei Paesi dell’area me-
                     ropa”; nel Novecento purtroppo          attraverso politiche comunita-           diterranea immediatamente rag-
                     le tensioni tra gli Stati e i totali-   rie condivise. L’Unione Europea          giungibili, come l’Italia!
                     tarismi avevano causato le due          oggi è concepita come un con-            Di fronte a questo quadro dram-
                     guerre mondiali e mostrato il lato      centrato di “poteri forti”, banche       matico e critico, l’Unione Euro-
                     peggiore di tali idee, così che si      e istituzioni finanziarie, oggetto di     pea offre anche delle opportuni-
                     pensò che fosse urgente rifor-          attacchi da parte delle “forze po-       tà: il libero mercato delle merci, la
                     mulare un’idea di Europa, di una        puliste” critiche verso le politiche     libera circolazione delle persone,
                     nuova Europa che andasse ri-            di austerità che hanno piegato i         gli scambi culturali, i progetti di
                     fondata su valori come la pace,         popoli impoveriti dalla decennale        studio e le possibilità di lavoro, il
                     la tolleranza, la libertà, la difesa    crisi mondiale.                          volontariato non solo europeo ma
                     della democrazia.                       Il fatto è che all’interno dei Pae-      anche internazionale attraverso i
                     Nel corso dei decenni precedenti        si membri dell’Unione Europea            finanziamenti, che attraggono
                     attraverso altri e ulteriori passag-    gli Stati fanno valere i propri in-      moltissimi giovani che si sentono
                     gi si è realizzata un’Europa eco-       teressi e non riescono a mettere         sempre di più cittadini europei!
                     nomica, minacciata dai colossi          da parte i propri egoismi e a pro-       La crisi dell’Europa è dunque
                                                                             gettare una politica     un’occasione per riflettere bene
                                                                             comune e condivi-        su quale idea di Europa abbiamo
                                                                             sa; è un dato certo      o come vogliamo che sia: sicura-
                                                                             che l’Unione Euro-       mente il recuperare i valori origi-
                                                                             pea non abbia una        nari fondativi (importante rilegge-
                                                                             Costituzione, che        re il “Manifesto di Ventotene”), il
                                                                             non ci sia una Fe-       ripensare alla nascita di “nuove
                                                                             derazione di Stati:      forme di umanesimo”, capaci di
                                                                             gli Stati Uniti d’Eu-    superare l’individualismo esa-
                                                                             ropa!                    sperato di questi ultimi tempi,
                                                                             Si deve poi costrui-     saranno utili esercizi di discerni-
                                                                             re un’Europa socia-      mento prima del voto.
                                                                             le, dove i valori del-   I risultati delle prossime elezioni
                                                                             la solidarietà, del-     europee ci diranno in quale dire-
                                                                             l’accoglienza e del-     zione l’Europa andrà.
                                                                             l’inclusione, come
                                                                             la questione dei                              Ennio Luraschi

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