O a San - San Giorgio Limbiate
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OSTEOPATA D.O. Luigi Barbieri ? Libero professionista presso Ospedale San Raffaele di Milano ? Tecniche osteopatiche per tutte le età ? Manipolazioni vertebrali ? Trattamenti viscerali Limbiate - Via Bellaria 26 - Mob. 339.4331534 Officina F.lli Bogani s.a.s. Costruzioni Metalliche Via Verdi 1 20812 Limbiate (MB) Tel. 02 99 63 288 Fax 02 99 60 088 e-mail: bogani.fabbro@tiscali.it Tel. 02.9961984 - Fax 02.9961987 20812 Limbiate - MB - Via F.lli Casati, 14 IMBIANCATURE DI PORRO CHRISTIAN
E i discepoli gioirono al vedere il Signore (Gv 20,20) ‘Sperare’, crea un po’ di timore perché vorremmo essere a posto in tutto e non bisognosi di altro o di altri. ‘Sperare’, lo sentiamo forte nelle difficoltà e quando ci imbattiamo in ostacoli che ci appaiono insuperabili. ‘Sperare’, vuol dire che forse qualcosa è andato storto ed è sfuggito ai nostri calcoli: è un’implicita ammissione di colpa che ci facciamo, noi che non siamo perfetti. ‘Sperare’, non dovremmo lasciarlo da solo ma completarlo perché lasciato a se stesso, ‘sperare’ ci riporta indietro, a noi stessi. Possiamo fare un’azione sorprendente e associare ‘sperare’ a ‘Signore’. Meglio, a ‘Signore risorto’. La Pasqua del Signore risorto ci invita a sperare nel Figlio di Dio vincitore della morte: in assoluto l’avvenimento naturale più indecifrabile e a volte ingiusto che segna la vita di tutti gli uomini. Vincere la morte non significa fuggire dalla vita reale e terrena di tutti i giorni. Significa avere la certezza che nessun tipo e gradazione di male hanno l’ultima parola nella vita dei figli di Dio perché il Signore è sempre al nostro fianco e nemmeno la morte ci può separare da Lui. Davvero è Pasqua con Gesù, davvero si può “passare oltre”, non perché si aggirano gli ostacoli ma perché qualcuno ci prende per mano, quelle mani segnate dai chiodi, e al nostro fianco ci accompagna al compimento della nostra esistenza. A Pasqua non ci vergogneremo di sperare ma ringrazieremo il Signore Risorto per aver donato a noi tutti qualcosa di insperato. Buona Pasqua del Signore a tutti voi e alle vostre famiglie! Don Valerio “Cresce lungo il cammino il suo vigore!” 3
sinodo minore Chiesa dalle genti Ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell’Agnello Responsabilità e prospettive Nel promulgare gli atti conclusivi del Sinodo Minore, il nostro Arcivescovo ha desiderato indicare la via per delineare quel “volto di Chiesa” che la comunità Ambrosiana è invitata a seguire. Nella promulgazione l’Arcivescovo ha voluto evidenziare quattro “tratti” ritenuti irrinunciabili, per meglio incoraggiare, ispirare e orientare il cammino che ci attende. Di seguito riportiamo alcune parti di questi quattro “tratti”. Dimorare nello stupore to scetticismo, vive i momenti di depressione senza rassegnarsi. Le nostre terre hanno conosciuto 1 La comunità dei credenti continua a vivere nello Spi- tempi di prosperità e di miseria: i rito di Dio, continua a parte- nostri padri hanno fatto fronte a cipare all’evento di Penteco- tutto, si sono dati da fare di fronte ste. Perciò la Chiesa alle sfide più drammatiche, hanno continua a dimo- percorso strade inedite, talora ge- rare nello stupore. niali, talora discutibili. Hanno sem- Come sarà la gente pre confidato nella Provvidenza di che “dimora nel- Dio. Le nostre terre hanno visto lo stupore”? Tutti i giorni in cui si andava altrove per Vieni, ti mostrerò fedeli della Diocesi guadagnarsi il pane e hanno visto la promessa sposa, Ambrosiana, come giorni in cui gente da ogni parte la sposa dell’Agnello del mondo è venuta qui a gua- 4 tutti i credenti in Si può immaginare che Cristo, si sentono dagnarsi il pane: i nostri padri ci chi lascia spazio alle an- convocati a speri- hanno insegnato a non negare il tipatie, ai pregiudizi sugli mentare quell’esse- pane all’affamato e nello stesso altri, alla diffidenza di fron- re “stupiti e fuori di tempo, a non fare sconti agli sfa- te a stili, culture, lingue, pratiche sé per la meraviglia” ticati. Insomma si può definire il religiose, abitudini sociali diffe- che la folla dalle nostro modo di vivere da Cristia- renti, vivrà con imbarazzo e ver- molte provenienze e dalle molte ni, dai tempi di Ambrogio ai giorni gogna la manifestazione gloriosa lingue ha vissuto a Gerusalemme. nostri, come un trovarci a nostro della festa che Dio prepara per Mentre le letture politiche, socio- agio nella storia. tutti i popoli sul suo santo monte logiche, storiche, cronachistiche …. Nel tempo del pellegrinaggio possono leggere il convergere di terreno, dunque, la Chiesa già si Il forte grido pone come casa della fraterni- molti popoli come un problema da 3 affrontare, come una minaccia da La vocazione a dare for- tà universale e celebra la dignità cui difendersi, come un fenomeno ma alla Chiesa di domani, di tutti i figli di Dio: “noi fin d’ora da regolamentare, i discepoli di vissuta nella docilità dello siamo figli di Dio”. La recezione Gesù che formano la Chiesa Cat- Spirito di Dio, impegna a del Sinodo è un processo che in tolica continuano a dimorare nello percorsi di sobrietà, a una sen- nome della vocazione universale stupore, ad essere fuori di sé per sibilità Cattolica che non tollera alla partecipazione alla vita di Dio la meraviglia, ad ascoltare la paro- discriminazioni. Siamo chiamati a propone la chiesa come un segno la degli Apostoli che danno testi- una lettura più critica della storia che offra a tutti i popoli e a tut- monianza della Pasqua del Signo- che non nasconde le responsabi- to il mondo la speranza e come re con un annuncio che risponde lità dei “Paesi ricchi” nei confronti un’anticipazione del compimen- alle attese di tutti. dei “Paesi poveri”, che non chiude to …. Perciò le nostre liturgie, i gli occhi di fronte alla corruzione, nostri canti, la nostra poesia, le ai guadagni illeciti accumulati con immagini della nostra devozio- A proprio agio nella storia la prevaricazione e con le forme il- ne, ogni celebrazione accoglie legali di produzione e di commer- il dono della comunione che ci 2 La nostra tradizione Cri- stiana vive con una pacifi- cio. Continuiamo a domandarci; unisce e invita ad esprimerlo con cata naturalezza la storia: “perché i poveri sono poveri?” e gratitudine e gioia edificando una non ne soffre come di una sentiamo di dover dar voce a tut- comunità che rivela nell’unità la prigione, non l’idealizza come un te le Chiese del mondo, testimoni ricchezza della pluriformità. Paradiso, non vi si perde come in spesso perseguitate e crocifisse una confusione inestricabile. Vive di storie drammatiche e di ingiu- i momenti di euforia con un cer- stizie croniche. Sergio Luzzini 4
13 Cosa hanno in mente i giovani? GENNAIO Quale è la loro speranza? 2019 Ci sono poi i giovani che vivono Visita pastorale del nostro Arcivescovo nella devianza... Bisogna avere il coraggio di tentare un’impresa! Collaborando con le realtà presenti sul territorio. 2. Inviare altrove. Aprirsi ad orizzonti più grandi. Invitare giovani famiglie o persone alle esperienze missionarie. L’apertura missionaria vissuta come un invio, una missione. L’esperienza del servizio in paesi stranieri è da proporre. Facciamo parte di una Diocesi, di una Chiesa cattolica e non solo di una Parrocchia o di Incontro con Quello che non è esplicitato nella relazione ma che emerge una città. Le persone “brave” non sono da trattenere ma da il Consiglio è una visione positiva della inviare. Più uno è generoso più comunità. L’Arcivescovo “sente” si moltiplica quanto riceverà. apprezzamento e fierezza per Pastorale e quello che si riesce a fare. Ne risulta una comunità che Risposte a due interventi di membri del CPP: il Consiglio partecipa alla vita pastorale con diverse fasce d’età. N Gesù dice che è venuto a Una comunità ricca di gruppi portare la divisione. Questo Affari e varie iniziative. La domanda vuol dire affrontare le da porsi è: a servizio di chi domande della vita e chiedersi mettiamo tutto questo? come il Vangelo risponde a Economici Ricordando la parabola dei talenti, possiamo dire che siamo queste domande. È l’annuncio del modo più bello di vivere: nella visita come quelli che ne hanno questo significa annunciare ricevuti 5. Cosa ne facciamo di il Vangelo. Non una norma, questi 5 talenti? Una comunità una regola. Il Vangelo è pastorale ha delle responsabilità di questi talenti che possiede. L’Arcivescovo ribadisce la l’interpretazione più bella della vita. Nel Vangelo abbiamo una risposta alle domande necessità del coordinamento fondamentali della vita. cittadino e chiede al Vicario di prendersene cura. N Occorre sottolineare quello che va bene, senza lamentarsi Come mettere a frutto la o scoraggiarsi. Rispetto alle “ricchezza” della nostra prime impressioni, occorre comunità? L’Arcivescovo ci essere più critici senza consegna due “strade” possibili: fermarsi a giudizi sommari o 1. Accettare le sfide del alle prime impressioni. territorio. Quali sono le problematiche del territorio in cui viviamo? Forse la fascia giovanile, come emerge dalla relazione. Occorre chiedersi quale è l’attrattiva esercitata dalla nostra comunità sui giovani: non c’è attualmente. 5
1 La nostra parrocchia ha accolto con gioia presenti. 2 ai parrocchiani un saluto im itero e rivolge tro c o nel nos fa il suo ingress vo rcivesco 3 1-2 - L’A a nizio dell 4 io e prima dell’i iorg in San G rio De lp ini entra a escovo M . sa grem ita l’Arciv rroco Don Valerio na ch ie s tro pa colto da u to del no 3-4 - Ac essa riceve il salu 5 S. M 6 razione. menti della celeb - Vari mo 7 5-6-7-8 8
9-10-11 l’Arcivescovo Mario Delpini 9-10-11: Be nedizione a l termine della S. Me ssa. 12 12 - Delpin i incontra i disabili. 13 13 - L’Arciv escovo distr ibuisce ai n onni “La reg 14 ola di vita”. 14-15 - Foto di gruppo dei chierichetti 15 con l’Arcive scovo e in sa crestia fa lo ro dono de lla “Fiaccolin a”. 1 6 16-17 - L’A rcivescovo posa con le 17 autorità della città... e cena in Ora torio.
viaggio apostolico di Papa Francesco negli Emirati Al Salamò Alaikum! La pace sia con voi! setato di pace, come fratello che una grave profanazione del Nome cerca la pace con i fratelli. Volere di Dio utilizzarlo per giustificare la pace, promuovere la pace, es- l’odio e la violenza contro il fratel- sere strumenti di pace: siamo qui lo. Non esiste violenza che possa per questo. essere religiosamente giustifica- Il logo di questo viaggio raffigura ta. una colomba con un ramoscel- Nemico della fratellanza è l’indi- Ringrazio di cuore Sua Altezza lo lo di ulivo. È un’immagine che vidualismo, che si traduce nella Sceicco Mohammed bin Rashid richiama il racconto del diluvio volontà di affermare sé stessi e Al Maktoum e il Dottor Ahmad Al- primordiale, presente in diverse il proprio gruppo sopra gli altri. Tayyib, Grande Imam di Al-Azhar, tradizioni religiose. Secondo il È un’insidia che minaccia tutti gli per le loro parole. Sono grato al racconto biblico, per preserva- aspetti della vita, perfino la più Consiglio degli Anziani per l’in- re l’umanità dalla distruzione Dio alta e innata prerogativa dell’uo- contro che abbiamo poc’anzi chiede a Noè di entrare nell’arca mo, ossia l’apertura al trascen- avuto, presso la Moschea dello con la sua famiglia. Anche noi dente e la religiosità. La vera re- Sceicco Zayed. oggi, nel nome di Dio, per sal- ligiosità consiste nell’amare Dio Discorso Saluto cordialmente anche il Si- vaguardare la pace, abbiamo bi- con tutto il cuore e il prossimo di Papa gnore Abd Al-Fattah Al-Sisi, Pre- sogno di entrare insieme, come come sé stessi. La condotta reli- Francesco sidente della Repubblica Araba un’unica famiglia, in un’arca che giosa ha dunque bisogno di esse- del d’Egitto, terra di Al-Azhar. Saluto possa solcare i mari in tempesta re continuamente purificata dalla cordialmente le Autorità civili e del mondo: l’arca della fratellanza. ricorrente tentazione di giudicare 4 febbraio religiose e il Corpo diplomatico. Il punto di partenza è riconosce- gli altri nemici e avversari. Cia- 2019 Permettetemi anche un grazie re che Dio è all’origine dell’unica scun credo è chiamato a supera- sincero per la calorosa accoglien- famiglia umana. Egli, che è il Crea- re il divario tra amici e nemici, per za che tutti hanno riservato a me tore di tutto e di tutti, vuole che assumere la prospettiva del Cie- e alla nostra delegazione. viviamo da fratelli e sorelle, abi- lo, che abbraccia gli uomini senza Ringrazio anche tutte le persone tando la casa comune del creato privilegi e discriminazioni. che hanno contribuito a rendere che Egli ci ha donato. Si fonda Desidero perciò esprimere ap- possibile questo viaggio e che qui, alle radici della nostra comu- prezzamento per l’impegno di hanno lavorato con dedizione, ne umanità, la fratellanza, quale questo Paese nel tollerare e ga- entusiasmo e professionalità per «vocazione contenuta nel dise- rantire la libertà di culto, fronteg- questo evento: gli organizzatori, gno creatore di Dio». Essa ci dice giando l’estremismo e l’odio. Così il personale del Protocollo, quello che tutti abbiamo uguale dignità e facendo, mentre si promuove la della Sicurezza e tutti coloro che che nessuno può essere padrone libertà fondamentale di profes- in diversi modi hanno dato il loro o schiavo degli altri. sare il proprio credo, esigenza in- contributo “dietro le quinte”. Un Non si può onorare il Creatore trinseca alla realizzazione stessa grazie speciale al Sig. Mohamed senza custodire la sacralità di dell’uomo, si vigila anche perché Abdel Salam, già consigliere del ogni persona e di ogni vita uma- la religione non venga strumenta- Grande Imam. na: ciascuno è ugualmente pre- lizzata e rischi, ammettendo vio- Dalla vostra patria mi rivolgo a zioso agli occhi di Dio. Perché lenza e terrorismo, di negare sé tutti i Paesi di questa Penisola, Egli non guarda alla famiglia uma- stessa. ai quali desidero indirizzare il mio na con uno sguardo di preferenza La fratellanza certamente «espri- più cordiale saluto, con amicizia che esclude, ma con uno sguardo me anche la molteplicità e la dif- e stima. di benevolenza che include. Per- ferenza che esiste tra i fratelli, Con animo riconoscente al Si- tanto, riconoscere ad ogni essere pur legati per nascita e aventi la gnore, nell’ottavo centenario umano gli stessi diritti è glorifica- stessa natura e la stessa dignità». dell’incontro tra San Francesco re il Nome di Dio sulla terra. Nel La pluralità religiosa ne è espres- di Assisi e il sultano al-Malik Nome di Dio Creatore, dunque, sione. In tale contesto il giusto at- al-K mil, ho accolto l’opportunità va senza esitazione condannata teggiamento non è né l’uniformità di venire qui come credente as- ogni forma di violenza, perché è forzata, né il sincretismo conci- 8
distinguere la verità, né dentro di sé, né intorno a sé, e così comin- cia a non avere più stima né di sé stesso, né degli altri». In tutto ciò la preghiera è impre- scindibile: essa, mentre incarna il coraggio dell’alterità nei riguardi di Dio, nella sincerità dell’inten- zione, purifica il cuore dal ripie- gamento su di sé. La preghiera fatta col cuore è ricostituente di liante: quel che siamo chiamati quotidiano ed effettivo. Esso pre- fraternità. Perciò, «quanto al fu- a fare, da credenti, è impegnarci suppone la propria identità, cui turo del dialogo interreligioso, la per la pari dignità di tutti, in nome non bisogna abdicare per com- prima cosa che dobbiamo fare è del Misericordioso che ci ha crea- piacere l’altro. Ma al tempo stesso pregare. E pregare gli uni per gli ti e nel cui nome va cercata la domanda il coraggio dell’alterità, altri: siamo fratelli! Senza il Si- composizione dei contrasti e la che comporta il riconoscimento gnore, nulla è possibile; con Lui, fraternità nella diversità. Vorrei pieno dell’altro e della sua libertà, tutto lo diventa! Possa la nostra qui ribadire la convinzione della e il conseguente impegno a spen- preghiera – ognuno secondo la Chiesa Cattolica: «Non possiamo dermi perché i suoi diritti fonda- propria tradizione – aderire piena- invocare Dio come Padre di tutti mentali siano affermati sempre, mente alla volontà di Dio, il quale gli uomini, se ci rifiutiamo di com- ovunque e da chiunque. Perché desidera che tutti gli uomini si ri- portarci da fratelli verso alcuni tra senza libertà non si è più figli del- conoscano fratelli e vivano come gli uomini che sono creati ad im- la famiglia umana, ma schiavi. tali, formando la grande famiglia magine di Dio». Tra le libertà vorrei sottolineare umana nell’armonia delle diversi- Vari interrogativi, tuttavia, si im- quella religiosa. Essa non si limita tà». pongono: come custodirci a vi- alla sola libertà di culto, ma vede cenda nell’unica famiglia umana? nell’altro veramente un fratello, Come alimentare una fratellanza un figlio della mia stessa umanità non teorica, che si traduca in au- che Dio lascia libero e che pertan- tentica fraternità? Come far pre- to nessuna istituzione umana può valere l’inclusione dell’altro sull’e- forzare, nemmeno in nome suo. sclusione in nome della propria appartenenza? Come, insomma, Il dialogo e la preghiera le religioni possono essere canali Il coraggio dell’alterità è l’anima di fratellanza anziché barriere di del dialogo, che si basa sulla sin- Non c’è alternativa: o costruiremo separazione? cerità delle intenzioni. Il dialogo è insieme l’avvenire o non ci sarà infatti compromesso dalla finzio- futuro. Le religioni, in particolare, La famiglia umana e il coraggio ne, che accresce la distanza e il non possono rinunciare al compi- dell’alterità sospetto: non si può proclamare to urgente di costruire ponti fra i Se crediamo nell’esistenza della la fratellanza e poi agire in senso popoli e le culture. È giunto il tem- famiglia umana, ne consegue che opposto. Secondo uno scrittore po in cui le religioni si spendano essa, in quanto tale, va custodita. moderno, «chi mente a sé stes- più attivamente, con coraggio e Come in ogni famiglia, ciò avvie- so e ascolta le proprie menzogne, audacia, senza infingimenti, per ne anzitutto mediante un dialogo arriva al punto di non poter più aiutare la famiglia umana a matu- rare la capacità di riconciliazione, la visione di speranza e gli itinera- ri concreti di pace. L’educazione e la giustizia Torniamo così all’immagine inizia- le della colomba della pace. An- che la pace, per spiccare il volo, ha bisogno di ali che la sostenga- no. Le ali dell’educazione e della giustizia. L’educazione – in latino indica l’estrarre, il tirare fuori – è por- 9
viaggio apostolico mo lasciato loro solo dei miraggi e la desolata prospettiva di nefa- sti scontri di inciviltà. La giustizia è la seconda ala della pace, la quale spesso non è com- promessa da singoli episodi, ma è lentamente divorata dal cancro dell’ingiustizia. Non si può, dunque, credere in Dio e non cercare di vivere la giu- stizia con tutti, secondo la regola d’oro: «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti» (Mt 7,12). Pace e giustizia sono inseparabi- li! Il profeta Isaia dice: «Praticare la giustizia darà pace» (32,17). La pace muore quando divorzia dal- tare alla luce le risorse preziose messaggi negativi e fake news, la giustizia, ma la giustizia risul- dell’animo. È confortante consta- hanno bisogno di imparare a non ta falsa se non è universale. Una tare come in questo Paese non si cedere alle seduzioni del materia- giustizia indirizzata solo ai fami- investa solo sull’estrazione delle lismo, dell’odio e dei pregiudizi; liari, ai compatrioti, ai credenti risorse della terra, ma anche su imparare a reagire all’ingiustizia della stessa fede è una giustizia quelle del cuore, sull’educazione e anche alle dolorose esperienze zoppicante, è un’ingiustizia ma- dei giovani. È un impegno che mi del passato; imparare a difende- scherata! auguro prosegua e si diffonda al- re i diritti degli altri con lo stesso Le religioni hanno anche il com- trove. Anche l’educazione avvie- vigore con cui difendono i propri pito di ricordare che l’avidità del ne nella relazione, nella recipro- diritti. Saranno essi, un giorno, a profitto rende il cuore inerte e che cità. Alla celebre massima antica giudicarci: bene, se avremo dato le leggi dell’attuale mercato, esi- “conosci te stesso” dobbiamo loro basi solide per creare nuovi gendo tutto e subito, non aiuta- affiancare “conosci il fratello”: la incontri di civiltà; male, se avre- no l’incontro, il dialogo, la fami- sua storia, la sua cultura e la sua glia, dimensioni essenziali della fede, perché non c’è conoscenza vita che necessitano di tempo e vera di sé senza l’altro. Da uomi- pazienza. Le religioni siano voce ni, e ancor più da fratelli, ricor- degli ultimi, che non sono stati- diamoci a vicenda che niente stiche ma fratelli, e stiano dalla di ciò che è umano ci può ri- parte dei poveri; veglino come manere estraneo. È impor- sentinelle di fraternità nella tante per l’avvenire forma- notte dei conflitti, siano ri- re identità aperte, capaci chiami vigili perché l’uma- di vincere la tentazione nità non chiuda gli occhi di di ripiegarsi su di sé e fronte alle ingiustizie e non irrigidirsi. si rassegni mai ai troppi Investire sulla cultura drammi del mondo. favorisce una decresci- ta dell’odio e una cre- Il deserto che fiorisce scita della civiltà e della Dopo aver parlato della prosperità. Educazione fratellanza come arca di e violenza sono inver- pace, vorrei ora inspirarmi samente proporzionali. a una seconda immagine, Gli istituti cattolici – ben quella del deserto, che ci av- apprezzati anche in questo volge. Paese e nella regione – pro- Qui, in pochi anni, con lungi- muovono tale educazione alla miranza e saggezza, il deserto pace e alla conoscenza recipro- è stato trasformato in un luogo ca per prevenire la violenza. prospero e ospitale; il deserto è I giovani, spesso circondati da diventato, da ostacolo impervio 10
e inaccessibile, luogo di incontro tra culture e religioni. Qui il deser- to è fiorito, non solo per alcuni giorni all’anno, ma per molti anni a venire. Questo Paese, nel quale secoli, hanno trovato opportunità ranno mai stabilità. La guerra non sabbia e grattacieli si incontrano, e portato un contributo significa- sa creare altro che miseria, le armi continua a essere un importante tivo alla crescita e al benesse- nient’altro che morte! crocevia tra Occidente e Orien- re del Paese. Oltre alle capacità La fratellanza umana esige da te, tra Nord e Sud del pianeta, un professionali, vi recano la genui- noi, rappresentanti delle religioni, luogo di sviluppo, dove spazi un nità della loro fede. Il rispetto e il dovere di bandire ogni sfuma- tempo inospitali riservano posti di la tolleranza che incontrano, così tura di approvazione dalla parola lavoro a persone di varie nazioni. come i necessari luoghi di culto guerra. Restituiamola alla sua mi- Anche lo sviluppo, tuttavia, ha i dove pregano, permettono loro serevole crudezza. Sotto i nostri suoi avversari. E se nemico del- quella maturazione spirituale che occhi sono le sue nefaste conse- la fratellanza era l’individualismo, va poi a bene- vorrei additare quale ostacolo allo ficio dell’intera sviluppo l’indifferenza, che finisce società. Inco- per convertire le realtà fiorenti in raggio a prose- lande deserte. Infatti, uno svilup- guire su questa po puramente utilitaristico non dà strada, affinché progresso reale e duraturo. Solo quanti qui vi- uno sviluppo integrale e coeso vono o sono di dispone un futuro degno dell’uo- passaggio con- mo. L’indifferenza impedisce di servino non solo vedere la comunità umana oltre i l’immagine delle guadagni e il fratello al di là del grandi opere in- lavoro che svolge. L’indifferenza, nalzate nel de- infatti, non guarda al domani, non serto, ma di una bada al futuro del creato, non ha nazione che in- cura della dignità del forestiero e clude e abbrac- dell’avvenire dei bambini. cia tutti. In questo contesto mi rallegro È con questo che proprio qui ad Abu Dhabi, nel spirito che, non novembre scorso, abbia avuto solo qui, ma in luogo il primo Forum dell’Allean- tutta l’amata e nevralgica regione guenze. Penso in particolare allo za interreligiosa per Comunità più mediorientale, auspico opportu- Yemen, alla Siria, all’Iraq e alla sicure, sul tema della dignità del nità concrete di incontro: società Libia. Insieme, fratelli nell’unica bambino nell’era digitale. Questo dove persone di diverse religioni famiglia umana voluta da Dio, im- evento ha raccolto il messaggio abbiano il medesimo diritto di cit- pegniamoci contro la logica della lanciato, un anno prima, a Roma tadinanza e dove alla sola violen- potenza armata, contro la mone- nel Congresso internazionale sul- za, in ogni sua forma, sia tolto tale tizzazione delle relazioni, l’arma- lo stesso tema, a cui avevo dato diritto. mento dei confini, l’innalzamento tutto il mio appoggio ed incorag- Una convivenza fraterna, fondata di muri, l’imbavagliamento dei giamento. Ringrazio quindi tutti i sull’educazione e sulla giustizia; poveri; a tutto questo opponia- leader che si impegnano in que- uno sviluppo umano, edificato mo la forza dolce della preghiera sto campo e assicuro il sostegno, sull’inclusione accogliente e sui e l’impegno quotidiano nel dialo- la solidarietà e la partecipazione diritti di tutti: questi sono semi di go. Il nostro essere insieme oggi mia e della Chiesa Cattolica a pace, che le religioni sono chia- sia un messaggio di fiducia, un questa causa importantissima mate a far germogliare. Ad esse, incoraggiamento a tutti gli uomini della protezione dei minori in tutte forse come mai in passato, spet- di buona volontà, perché non si le sue espressioni. ta, in questo delicato frangente arrendano ai diluvi della violenza Qui, nel deserto, si è aperta una storico, un compito non più ri- e alla desertificazione dell’altrui- via di sviluppo feconda che, a mandabile: contribuire attivamen- smo. Dio sta con l’uomo che cer- partire dal lavoro, offre speranze te a smilitarizzare il cuore dell’uo- ca la pace. E dal cielo benedice a molte persone di vari popoli, mo. La corsa agli armamenti, ogni passo che, su questa strada, culture e credo. Tra loro, anche l’estensione delle proprie zone di si compie sulla terra. molti cristiani, la cui presenza influenza, le politiche aggressive nella regione risale addietro nei a discapito degli altri non porte- 11
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oratorio ORATORIO ESTIVO 2019 Il tema dell’ORATORIO ESTIVO di questo anno è BELLA STORIA e sono già in movimento le pri- me fasi della grande organizzazione che accoglie in oratorio i bambini della nostra parrocchia (ma non solo). Un grande aiuto concreto alle famiglie che, quest’anno, si prolungherà per 5 settimane: dal 10 giugno al 13 luglio. Prenderanno il via in aprile i corsi per gli anima- tori, completamente rinnovati e maggiormente interattivi, per dare sostegno, supporto e con- sapevolezza ai nostri adolescenti che, sempre numerosi, offrono con grande disponibilità e im- pegno il loro servizio ai più piccoli. Un invito particolare rivolgiamo agli adulti che hanno è lo slogan dell’Oratorio la possibilità di essere presenti in oratorio nel corso estivo 2019, dell’Oratorio Estivo: aspettiamo chi ha già sperimen- un’esclamazione di gioia tato questa grande e vivace esperienza di servizio ma e di stupore che dice quanto possa essere cerchiamo NUOVI VOLONTARI con forze e cuori di- bella la vita se vissuta sponibili, per poter garantire alle famiglie un’ospitalità dentro il progetto di Dio ai loro figli sempre più accogliente e protetta. e nell’incontro con Lui. A conclusione delle 5 settimane, come sempre, iniziano Diremo che la vita di ciascuno è un “talento”. i turni delle vacanze estive suddivise ad età. Ai ragazzi chiederemo di “starci” dentro una vita Per i bambini delle elementari, i ragazzi delle medie e gli così, che viene accolta come un dono di Dio, adolescenti la meta è Brusson, in Valle d’Aosta. ricca di quel “talento” che ci viene affidato per TURNO ELEMENTARI: dal 6 luglio al 13 luglio la nostra felicità e perché sia speso per il bene di TURNO MEDIE: dal 13 luglio al 20 luglio tutti. TURNO ADO: dal 20 luglio al 27 luglio Estate... siamo quasi pronti Quest’anno nuova proposta per giovanissimi e gio- vani con il cammino di Santiago de Compostela dal 4 agosto all’11 agosto. Fiorangela 13
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Mons. Paolo Martinelli ha conferito la S. Cresima a 76 ragazzi e ragazze il 2 marzo scorso.
sacramenti Il giorno 2 marzo i nostri ragazzi di Ia media hanno ricevuto la S. Cresime - 2 marzo 2019 S. Cresima e con la forza dello Spirito Santo e la concretezza dei suoi doni, sono testimoni e vivo esempio della gioia del Vangelo nella nostra comunità, in Oratorio, in famiglia. Gli incontri del Per loro inizia l’avventura nel gruppo PREADO, un importante cammino Preado si appuntamento dove, ora, sono loro stessi chiamati a scegliere tengono il Venerdì di voler vivere con Gesù. Esperienze nuove e diversificate in dalle ore 18.00 un gruppo che crea la possibilità di esprimersi e di confrontar- alle ore 19.00 si, continuando la ricerca personale di un Dio che li accompa- gnerà per tutta la vita perché sia vissuta nel bene, con passio- ne e con gioia, dando senso e valore ad ogni giorno e ad ogni esperienza. toccato profondamente, probabilmente anche grazie alla presenza di un Vescovo, padre Martinelli, che ha saputo ar- rivare dritto al cuore dei ragazzi e di noi genitori con parole semplici ma efficaci. Ha ricordato ai ragazzi che Gesù potrà essere per loro, se lo vorranno, un vero Amico, che li saprà ascoltare, spronare e, se ce ne sarà bisogno, perdonare. Un’unica cosa chiederà loro in cambio: di non sprecare i doni che hanno ricevuto dallo Spirito Santo e di metterli a disposizione di chi incon- treranno sul loro cammino, solo così potranno essere auten- tici testimoni del Vangelo. Facciamo nostro questo augurio e ringraziamo don Vale- rio, don Marco e tutto il gruppo delle catechiste che con il Sabato 2 marzo abbiamo accompagnato loro costante impegno hanno accompagnato i ragazzi sino Vittoria alla celebrazione della Santa Cre- a questo traguardo importante e chiediamo loro di aiutarci sima. ancora a farli crescere alla luce del Vangelo, per trasformarli È stato un momento intenso, che come in giovani adulti assetati di vita vera. genitori avevamo già vissuto, ma che ci ha I genitori di Vittoria In Chiesa i nostri Mi hanno chiesto di sguardi si sono scrivere un pensiero incrociati e guar- sulla Cresima di mia dandoti negli oc- figlia... Non è semplice chi sono tornata esprimere le sensazioni indietro nel tempo che ognuno di noi ha al momento del provato, di certo l’agi- tuo Battesimo, un tazione è stata la pro- sacramento im- tagonista principale per portante ma scel- tutti, fino a che il Vesco- to da me. vo l’ha fatta sciogliere, Oggi, giorno del- con una celebrazione la tua Cresima, dai toni amichevoli, ma l’emozione è più forte, più intensa e signi- molto sentita. ficativa perché oggi TU HAI SCELTO di Sono state parole semplici le sue, che ci hanno ricordato esprimere personalmente e liberamente l’importanza del nostro compito più grande, essere genitori la professione di fede in Cristo Gesù. presenti, guide, insieme al Signore, nel cammino della vita dei La felicità è tanta nel sentir definire ora la nostri ragazzi. E poi, da parte mia, l’emozione della “lettura”, tua vita più SALATA e piena di gioia! un piccolo segno di partecipazione, un gesto fatto con gioia per lei, per rendere ancora più significativo questo giorno La mamma di Sofia speciale... Un giorno che non dimenticheremo mai. I genitori di Alessandra 16
gruppo S. Giorgio & Cultura Firenze GITA A Mercoledì 27 febbraio si è svolta e autentici capolavori (cito solo al- l’uscita a Firenze e in particolare cune delle numerose opere d’arte) ai musei degli Uffizi, promossa dal come: L’Annunciazione di Leonar- gruppo “San Giorgio & Cultura”. do da Vinci, la Madonna del Ma- Puntuali alle 7,25 siamo partiti dal- gnificat del Botticelli, e, sempre del la stazione centrale di Milano con Botticelli, la famosa “Primavera” e il treno ad alta velocità “Italo”. Era- la “Nascita di Venere”, che hanno vamo emozionati ed incuriositi per suscitato particolare interesse. Un la velocità del treno che sfreccia- altro dipinto importante e maestoso va a 300 Km/h verso la meta, ma che ci ha particolarmente colpito è tutto si è svolto in modo eccellente rappresentato dalla Sacra Famiglia viaggiando comodi, dialogando di Michelangelo Buonarroti, il quale zione a Firenze per il ritorno. Era- tranquillamente tra di noi. Il tempo dipinse questo quadro per Agnolo vamo stanchi e soddisfatti con il era bello, sembrava una giornata Doni, ricco mercante fiorentino, per cuore e gli occhi pieni di bellezze. primaverile. Arrivati a Firenze, gra- il suo matrimonio nel 1504. Miche- Mentre il treno sfrecciava veloce- zie alla perfetta organizzazione di langelo aveva studiato da poco le mente, il gruppo, ancora frastorna- Katia e Sara, ci ha accolti la guida potenzialità del formato circolare. to dai ricordi, cercava di memoriz- sig.ra Silvia. Per prima cosa ci ha Le figure sacre rappresentate sono zare i luoghi significativi della storia accompagnati al caffè-pasticceria animate al suo interno dalle torsio- artistica e culturale di Firenze e la “Paszkowski”, famoso a Firenze ni dei corpi, che trasmettono un per le sue specialità dolciarie. Rifo- senso di movimento e dalla conca- cillati ci siamo avviati verso gli “Uf- tenazione dei gesti per il passaggio fizi” che costituiscono la più illustre delicatissimo del Bambino dalle galleria italiana, una delle più note mani di San Giuseppe a quelle del- al mondo. Furono commissionati a la Vergine. Anche la cornice, rea- Giorgio Vasari dalla famiglia Medi- lizzata sempre da Michelangelo, ci; dovevano diventare uffici ammi- merita particolare attenzione: gran nistrativi (da qui il nome). Iniziati nel parte della decorazione è vegeta- 1560 sono stati ultimati vent’anni le da cui spiccano quattro teste dopo. Sono formati da due “cor- che sono rivolte verso il dipinto e pi di fabbrica”, come ci ha detto rappresentano Cristo, i Profeti e la guida, chiusi nel fondo da un ricordano le porte del Battistero di terzo corpo con belle arcate che Firenze del Ghiberti. Nel percorso danno sul lungarno, uno spettaco- del pomeriggio la guida ci ha ac- lo sorprendente. La galleria degli compagnati sul Ponte Vecchio con Uffizi offre un panorama delle varie le famose botteghe degli orafi e al scuole di pittura fiorentina, rappre- cui centro abbiamo ammirato la sentate da opere importantissime statua di Benvenuto Cellini; prose- guendo poi sul Lungarno Acciaioli paura di dimenticare qualche parti- siamo arrivati a Piazza della Trinità colare, favoriva lo scambio freneti- e più avanti al Mercato Nuovo, con co delle foto. la famosa statua del “porcellino” e Puntuali siamo arrivati a Milano e dove sono esposti prodotti tipici prima di lasciarci, tutti insieme ab- dell’artigianato fiorentino. Siamo biamo tributato a Katia e Sara un’e- poi entrati nella particolare Chie- sclamazione di plauso intonando sa di Orsanmichele, quindi per Via “Hip Hip Urrà” per ringraziarle del Calzaioli (con pausa gelato) siamo loro perfetto lavoro organizzativo, arrivati a Piazza Duomo. Al termine grazie al quale abbiamo potuto tra- abbiamo trovato un piccolo spazio scorrere una splendida giornata. per la visita ai negozi. Alle 17,25 ci siamo ritrovati in sta- Lucia 17
fili d’argento Pellegrinaggio a Corbetta e Vigevano Il 28 Febbraio con il nostro Don Luigi e con la nostra guida Sergio, ci siamo recati al Santuario della Beata Vergine dei Mi- racoli a Corbetta, già da noi visitato alla fine di Novembre, ma non avendo potuto allora per ragioni di tempo fermarci più di tanto, si è deciso di ritornare con più calma per poter visitare tutto il complesso e portare le nostre intenzioni di preghiera alla Beata Vergine. Verso le 15.30 siamo arrivati a Vigevano, bellissima cittadina lombarda con la sua famosissima piazza in stile rinascimen- tale costruita nel 1492 per volere di Ludovico il Moro come anticamera del Castello. Attualmente è il salotto della città, con tanti negozi e piccoli bar dove gustare un buon caffè in compagnia di amici. All’inizio della piazza si trova la cattedrale di Sant’Ambrogio con la sua particolare facciata concava in stile barocco. Adia- cente al Castello ed alla piazza, la strada coperta della Ghir- landa, restaurata e attualmente percorribile a piedi, illuminata da un centinaio di finestrelle affacciate sul fossato. Dopo aver visitato i vari luoghi non potevamo non fare una sosta caffè con le amiche all’interno di uno dei tanti e graziosi bar del centro. Ringraziamo il sig. Luzzini Sergio per averci fatto da guida in questa bellissima giornata. Dottor Caldarini Nei primi due incontri del mese di Marzo abbiamo avuto il piacere di avere con noi il Dr. Caldarini che ci ha aiutato a comprendere quanto sia importante alla nostra età avere Tutti i pomeriggi del un’alimentazione sana, leggera, ricca di verdure, frutta, ce- giovedì sono per noi un reali, pochi zuccheri, poco sale e possibilmente movimento. A scuola del Ci ha messo in guardia anche del pericolo Alzheimer, bisogna momento di piacevole quindi sconfiggere l’insonnia non con varie pillole ma condu- incontro e vorremmo cendo una vita priva di stress inutili, non chiudersi nel proprio poter condividere questi mondo ma stare in compagnia di altre persone, parlare dei momenti con molte altre propri problemi con amiche e amici, confidare per un aiuto nel persone della nostra prossimo e anche nella divina provvidenza e non trascurare la preghiera che può aiutarci nei momenti difficili. Coricarsi con comunità animo sereno è una buona regola. Ringraziamo il Dr. Caldarini sempre disponibile a incontrare i Marisa Fili d’Argento. 18
missioni padre Rino Bonvini Missionario Comboniano e Medico Psichiatra al Congresso Medico Mondiale di Psichiatria a Lisbona (Portogallo) e Successi e grandi realizzazioni quel- so Casa AME). È stato realizzato il poi in Italia le del nostro amato fratello e con- progetto della Scuola di Gastrono- cittadino, Padre Rino Bonvini. Oltre mia Autosostenibile, ora totalmen- ad essere missionario comboniano te operativo, condotto in collabora- è medico psichiatra (recentemente zione con l’Università Federale del incaricato anche come consulente Cearà (progetto di estensione) nel- psichiatrico del tribunale ecclesiasti- la quale i partecipanti apprendono co presso l’Arcidiocesi di Fortaleza modi più sani per preparare il cibo - Brasile. per se stessi e per avere la possibi- Dal 21 al 24 agosto 2019 Padre lità di lavorare nel crescente numero Rino è stato invitato come relatore dei ristoranti della città di Fortaleza. al Congresso Medico Mondiale di La piu’ recente realizzazione è l’Ate- Psichiatria a Lisbona (Portogal- lier Arte e Moda “Florecer” dove si lo), dove presenterà il lavoro svolto può apprendere l’arte della sartoria negli anni nel Movimento Salute e del cucito per poi poter avviare Mentale Comunitaria, applicando delle attività famigliari o artigianali. le cure della Metodologia Siste- Tra le attività più importanti vi è il la- mica Comunitaria (ASC), di cui è voro svolto dal Movimento di Salu- l’ideatore. Poi tornerà per un breve te MSMC in particolare nel progetto periodo in Italia, felice d’incontrare “Sì alla Vita no alla droga”, che ac- ed abbracciare gli amici, le associa- coglie ed accompagna bambini ed zioni, i sostenitori, i parrocchiani ed adolescenti in situazione di rischio: i giovani della Parrocchia S. Giorgio quale realizzazione più bella di quel- di Limbiate. la di poter vedere bambini felici e le La Metodologia Sistemica Comu- loro vite efficacemente salvate nel nitaria è una terapia basata sullo loro fiorire dalla droga, dalla mala- sviluppo dell’autostima e delle po- vita e dalla violenza presente nelle tenzialità di ogni persona, approvata favela! La Missione Internazionale e riconosciuta a livello internaziona- CBM e la Comunità Europea sono le dalla MHIN (Mental Health Inno- partners internazionali nella realizza- vation Network), e ormai utilizzata zione di questa iniziativa. ufficialmente anche dai Ministeri È importante sottolineare che tutte della Salute del Brasile, Bolivia ed le attività promosse e sviluppate nel- in altri paesi del Sudamerica per la la missione, da Padre Rino Bonvini sua grande efficacia e gli importanti e dal Movimento di Salute MSMC, risultati di cura raggiunti. stimolano lo sviluppo della persona Nella favela del Bom Jardim – For- e della comunità affinchè diventino taleza (Brasile), Padre Rino lavora forti e autonome, in una visione di sono acquisire autostima e com- con la collaborazione di tanti vo- sviluppo sociale e comunitario lon- petenze professionali, riscattarsi lontari e professionisti che forma- tano da forme di interventi paternali- dalla povertà e dall’abbandono e di- no il “Movimento Salute Mentale stici ed assistenziali. In questo modo ventare cittadini attivi della società, Comunitaria” (potete visitare il sito le persone provenienti dall’interno o autonomi ed in grado di provvedere internet, sempre aggiornato con le emigrate da altri quartieri di Forta- a se stessi ed alle proprie famiglie. notizie sulle attività svolte: www. leza nel Bom Jardim colpite dall’e- Un lavoro grande ed instancabi- msmc.org.br), che promuovono in marginazione sociale, che vivono in le quello del nostro concittadino e maniera continuativa l’istruzione, sia una situazione di mancanza di risor- fratello Padre Rino Bonvini - Mis- per i bambini e ragazzi che per gli se economiche, con scarso livello di sionario Comboniano, che tornerà adulti: vengono ad esempio realizza- scolarizzazione e disoccupazione, presto in Italia dal 26 agosto all’8 ti i corsi professionali di robotica e con gravi problemi di salute per ma- settembre, per incontrarci ed entu- computer per gli adolescenti, corsi lattie conseguenti ad elevato livello siasmarci, per dire ancora una volta, di arte, musica e spettacolo (pres- di stress, di ansia, depressione, pos- sempre e soprattutto: Sì alla Vita! 19
fili d’argento Volontariato in Villa Bianca Il giorno 6 marzo abbiamo avuto il primo incontro di Formazione tenuto dalla dottoressa Sabrina Canali, psicologa che lavora nella struttura stessa, la quale ha spiegato che se il Volontario si impegna a donare il proprio tempo con motivazione, gratuità e com- petenza, deve anche condividere appieno i valori di accoglienza – ascolto – sostegno e condivisione. Per comprendere il significato delle suddette paro- le, la dott.ssa Canali ha illustrato il “Decalogo del Volontario” con una illustrazione spiritosa ma molto esplicita che aiuta a memorizzare le regole di com- portamento più significative. L’incontro ha stimolato la necessità di approfondi- re altri argomenti in quanto, attraverso la chiarezza 349 2596710 della motivazione, ci fa capire meglio noi stessi e il nostro servizio. In occasione della Santa Pasqua, come già per il San- to Natale, il gruppo ha pensato di festeggiare questa solennità con i malati della struttura, con l’appoggio della Capo Sala e della Direzione Sanitaria: il giorno 13 aprile alle ore 15.00 ci sarà un intrattenimento di animazione della Compagnia Teatrale San Giorgio (animata da Roberto Bracali e Tiziano Pagani) con lo scambio degli auguri, allietato dal dolce pasquale. Inoltre il giorno 14 aprile, domenica delle Palme, un gruppo di adolescenti, accompagnati da alcune ca- techiste, porteranno l’ulivo benedetto agli ammalati. Come avevamo annunciato sul bollettino parroc- La partecipazione di altri volontari in Villa Bianca è chiale del mese di dicembre 2018, il gruppo dei sempre gradita, ricordiamo che chiunque desideras- Mariella volontari che operano in Villa Bianca, desidera in- se farne parte può mettersi in contatto con Mariella formare la comunità di Limbiate sulle iniziative fino al n. 349 2596710. ad oggi intraprese a sostegno del servizio di volon- tariato che sta svolgendo. Lucia Attività di Fra le tante iniziative svolte presso il nostro Oratorio, per il secondo anno consecutivo si è voluto riproporre, per le ragazze e i ragazzi che frequentano la “Scuola Secondaria di Primo doposcuola Grado”, una attività di doposcuola che, grazie alla disponibilità e all’impegno di alcuni volontari, offra loro un aiuto ed una guida in Oratorio nello svolgimento degli impegni scolastici. Questa attività, che si svolge il mercoledì pomeriggio e che vede coinvolti un gruppo di ragazzi e ragazze, ha come fine non solo lo svolgimento assistito dei compiti, ma anche un momento di aggregazione e condivisione che, grazie alla guida dei volontari, favoriscono e trasmettono oltre all’apprendimento anche valori educativi. L’interesse per lo svolgimento di questa attività è confermato dalla disponibilità e dall’attenzione dimostrate dagli alunni e dalla condivisione espressa dai genitori. Sergio Luzzini 20
vocazioni Il coraggio di rischiare per la promessa di Dio 12 maggio 2019 56ª giornata mondiale di preghiera per le vocazioni gioco con tutto sé stessi e cor- la solidarietà, alle responsabilità rere il rischio di affrontare una sfi- sociali e politiche, e così via. da inedita; bisogna lasciare tutto Si tratta di vocazioni che ci ren- ciò che ci impedisce di fare una dono portatori di una promessa scelta definitiva; ci viene chiesta di bene, di amore e di giustizia quell’audacia che ci sospinge non solo per noi stessi, ma anche con forza alla scoperta del pro- per i contesti sociali e culturali in getto che Dio ha sulla nostra vita, cui viviamo, che hanno bisogno fidandoci della promessa del Si- di cristiani coraggiosi e di auten- gnore. tici testimoni del Regno di Dio. Penso anzitutto alla chiamata alla Nell’incontro con il Signore qual- Nella storia di ogni chiamata, vita cristiana, che tutti riceviamo cuno può sentire il fascino di una accade un incontro. È successo con il Battesimo e che ci ricorda chiamata alla vita consacrata o al così con la persona con cui ab- come la nostra vita non sia frutto sacerdozio ordinato. biamo scelto di condividere la del caso, ma il dono dell’essere Si tratta di una scoperta che en- vita nel matrimonio, o quando ab- figli amati dal Signore, radunati tusiasma e al tempo stesso spa- biamo sentito il fascino della vita nella grande famiglia della Chie- venta, comporta il rischio di la- consacrata: abbiamo vissuto la sa. sciare tutto per seguire il Signore sorpresa di un incontro e, in quel Proprio nella comunità ecclesia- e di consacrarsi completamente momento, abbiamo intravisto la le l’esistenza cristiana nasce e si a Lui, per diventare collaboratori promessa di una gioia capace di sviluppa, soprattutto grazie alla della sua opera. saziare la nostra vita. La chiama- Liturgia, che ci introduce all’a- Tante resistenze interiori posso- ta del Signore non è un’ingerenza scolto della Parola di Dio e alla no ostacolare una decisione del di Dio nella nostra libertà; non è grazia dei Sacramenti; è qui che, genere, eppure, non c’è gioia più una “gabbia” o un peso che ci fin dalla tenera età, siamo avviati grande che rischiare la vita per il viene caricato addosso. all’arte della preghiera e alla con- Signore! In particolare a voi, gio- Al contrario, è l’iniziativa amore- divisione fraterna. vani, vorrei dire: non siate sor- vole con cui Dio ci viene incon- Proprio perché ci genera alla di alla chiamata del Signore! Se tro e ci invita ad entrare in un vita nuova e ci porta a Cristo, la Egli vi chiama per questa via, progetto grande, del quale vuole Chiesa è nostra madre; perciò, non fatevi contagiare dalla paura, renderci partecipi. Il desiderio di dobbiamo amarla anche quando che ci paralizza davanti alle alte Dio, infatti, è che la nostra vita scorgiamo sul suo volto le rughe vette che il Signore ci propone. non diventi prigioniera dell’ovvio, della fragilità e del peccato, e In questa Giornata, ci uniamo in non sia trascinata per inerzia nel- dobbiamo contribuire a renderla preghiera chiedendo al Signore le abitudini quotidiane e non re- sempre più bella e luminosa, per- di farci scoprire il suo progetto sti inerte davanti a quelle scelte ché possa essere testimonianza d’amore sulla nostra vita, e di do- che potrebbero darle significato. dell’amore di Dio nel mondo. narci il coraggio di rischiare sul- Il Signore non vuole che ci ras- La vita cristiana, poi, trova la la strada che Egli da sempre ha segniamo a vivere alla giorna- sua espressione in quelle scelte pensato per noi. ta pensando che, in fondo, non che, mentre danno una direzione c’è nulla per cui valga la pena di precisa alla nostra navigazione, impegnarsi con passione e spe- contribuiscono anche alla cresci- Papa Francesco gnendo l’inquietudine interiore di ta del Regno di cercare nuove rotte per il nostro Dio nella società. navigare. Penso alla scelta La vocazione, insomma, è un in- di sposarsi in Cri- vito a seguire Gesù lungo la stra- sto e di formare da che ha pensato per noi, per la una famiglia, così nostra felicità e per il bene di co- come alle altre loro che ci stanno accanto. Na- vocazioni legate turalmente, abbracciare questa al mondo del la- promessa richiede il coraggio di voro e delle pro- rischiare una scelta. Ciò significa fessioni, all’im- che per accogliere la chiamata pegno nel campo del Signore occorre mettersi in della carità e del- 21
CITTADINI D’EUROPA Martedì 26 marzo in Villa Mella si è tenuto un incontro organizzato dal locale circolo Acli, dall’Università delle Tre Età, dall’Azione Cattolica di Limbiate, da “Europa che vogliamo” e dalle Parrocchie. Sollecitati dal nostro Vescovo Mario e in preparazione alle prossime elezioni europee di fine maggio, abbiamo ascoltato i due relatori: Erika Panuccio, del circolo Acli Geopolitico e Simone Romagnoli, coordinatore Giovani Acli di Milano. L’ idea della Comunità Europea L’idea di Europa ha origini “mo- derne”: nel Settecento con l’Il- dalle origini alle opportunità dei luminismo e le sue idee di tol- leranza e libertà, nell’Ottocento attraverso le idee di Nazione e giorni nostri migranti drammaticamente pone, siano praticati da tutti i suoi Patria, con lo stesso Mazzini che mondiali come gli Usa, la Cina, membri, senza lasciare tutto sulle aveva fondato la “Giovane Eu- la Russia, che vanno affrontati spalle di quei Paesi dell’area me- ropa”; nel Novecento purtroppo attraverso politiche comunita- diterranea immediatamente rag- le tensioni tra gli Stati e i totali- rie condivise. L’Unione Europea giungibili, come l’Italia! tarismi avevano causato le due oggi è concepita come un con- Di fronte a questo quadro dram- guerre mondiali e mostrato il lato centrato di “poteri forti”, banche matico e critico, l’Unione Euro- peggiore di tali idee, così che si e istituzioni finanziarie, oggetto di pea offre anche delle opportuni- pensò che fosse urgente rifor- attacchi da parte delle “forze po- tà: il libero mercato delle merci, la mulare un’idea di Europa, di una puliste” critiche verso le politiche libera circolazione delle persone, nuova Europa che andasse ri- di austerità che hanno piegato i gli scambi culturali, i progetti di fondata su valori come la pace, popoli impoveriti dalla decennale studio e le possibilità di lavoro, il la tolleranza, la libertà, la difesa crisi mondiale. volontariato non solo europeo ma della democrazia. Il fatto è che all’interno dei Pae- anche internazionale attraverso i Nel corso dei decenni precedenti si membri dell’Unione Europea finanziamenti, che attraggono attraverso altri e ulteriori passag- gli Stati fanno valere i propri in- moltissimi giovani che si sentono gi si è realizzata un’Europa eco- teressi e non riescono a mettere sempre di più cittadini europei! nomica, minacciata dai colossi da parte i propri egoismi e a pro- La crisi dell’Europa è dunque gettare una politica un’occasione per riflettere bene comune e condivi- su quale idea di Europa abbiamo sa; è un dato certo o come vogliamo che sia: sicura- che l’Unione Euro- mente il recuperare i valori origi- pea non abbia una nari fondativi (importante rilegge- Costituzione, che re il “Manifesto di Ventotene”), il non ci sia una Fe- ripensare alla nascita di “nuove derazione di Stati: forme di umanesimo”, capaci di gli Stati Uniti d’Eu- superare l’individualismo esa- ropa! sperato di questi ultimi tempi, Si deve poi costrui- saranno utili esercizi di discerni- re un’Europa socia- mento prima del voto. le, dove i valori del- I risultati delle prossime elezioni la solidarietà, del- europee ci diranno in quale dire- l’accoglienza e del- zione l’Europa andrà. l’inclusione, come la questione dei Ennio Luraschi 22
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