Programma Elettorale Movimento 5 Stelle 2019/2024 - Comune di Gubbio

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Programma Elettorale Movimento 5 Stelle 2019/2024 - Comune di Gubbio
Programma Elettorale
 Movimento 5 Stelle
     2019/2024
1
INDICE

 Trasparenza, partecipazione ed educazione civica                         6
   I cittadini tornano proprietari del Comune                             6
   PROGRAMMA                                                              7
 Economia, imprese                                                        9
   Rendere Gubbio accogliente e conveniente per chi vuole creare lavoro   9
   PROGRAMMA                                                              9
 Ambiente e Salute                                                        11
   Monitoraggio, qualità della vita. I soldi spesi sul nostro comune      11
   PROGRAMMA                                                              12
 Urbanistica, territorio e viabilità                                      14
   Sostenibilità e semplificazione. Uguale per tutti                      14
   PROGRAMMA                                                              15
 Agricoltura                                                              17
   Pilastro per lo sviluppo e per il turismo                              17
   PROGRAMMA                                                              18
 Turismo                                                                  20
   Nuova frontiera dell’occupazione                                       20
   PROGRAMMA                                                              20

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Cultura                                                                                 22
  Riconoscere ed esaltare la nostra vocazione naturale: la fortuna di vivere a Gubbio   22
  PROGRAMMA                                                                             22
Sport                                                                                   24
  Prevenzione e socializzazione per tutte le età                                        24
  PROGRAMMA                                                                             24
Scuola                                                                                  26
  Dialogo con il mondo del lavoro, con il territorio e sicurezza                        26
  PROGRAMMA                                                                             26
Sociale                                                                                 28
  Nessuno deve rimanere indietro                                                        28
  PROGRAMMA                                                                             28
Protezione civile                                                                       30
  Arrivare prima, arrivare pronti                                                       30
  PROGRAMMA                                                                             31
Sicurezza                                                                               32
  Un problema nuovo da affrontare con decisione                                         32
  PROGRAMMA                                                                             32

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“Il Comune ha come valore fondante l’attivo concorso
dei cittadini alle scelte di governo ed alla loro
conseguente attuazione.”

                   Dall’art. 1 dello Statuto del Comune di Gubbio

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Trasparenza, partecipazione ed educazione civica
I cittadini tornano proprietari del Comune
Tutti vogliono trasparenza e partecipazione. Eppure la distanza fra politica e
società civile non è mai stata così grande.
Mai come oggi, le decisioni che dovrebbero essere pubbliche sono prese in stanze
segrete mentre le richieste dei cittadini vengono ignorate.
La riforma Bassanini; le leggi sulla semplificazione e sulla trasparenza; la legge
sulle attività di comunicazione e informazione e soprattutto la riforma del Titolo V
della Carta Costituzionale, dovevano tutte riportare la politica vicino ai cittadini.
Lo Statuto del Comune di Gubbio recepisce al suo interno una buona parte dei
principi elencati. L’art 1: “Individua nei valori fondanti della democrazia comunale e
nel principio statutario di autodeterminazione la costante volontà di realizzare l’attivo
concorso dei cittadini alle scelte di governo della comunità e del territorio ed alla loro
conseguente attuazione. Riconosce il valore simbolico della tradizione di
autogoverno del suo passato, sancito dagli statuti che per secoli ne hanno
disciplinato la vita.”
Argomenta poi in maniera più esplicita questi principi attraverso tutto il Titolo II:
Partecipazione Politica, con l’art. 18 Consultazioni, l’art. 19 Istanze e petizioni, l’art.
20 Proposte e l’art. 21 Referendum).
La partecipazione viaggia di pari passo con un altro concetto fondamentale: la
"trasparenza". La trasparenza intesa come "accessibilità totale" trova naturale
attuazione, nell'era digitale, attraverso la pubblicazione sui siti web istituzionali
delle amministrazioni pubbliche delle informazioni concernenti ogni aspetto
dell'organizzazione. I curricula, le retribuzioni, i tassi di assenza e di presenza del
personale, i risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi
competenti sono solo alcuni degli elementi essenziali per favorire la diffusione di
forme di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. La
trasparenza costituisce, infatti, un livello essenziale delle prestazioni erogate dalle
amministrazioni pubbliche ai sensi dell'art.      117, secondo comma, lettera m)
della Costituzione.

Il problema, è che manca la volontà di applicarli. Basta vedere i ritardi con cui gli
attuali amministratori danno corso perfino agli obblighi di legge introdotti dal D.
Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 - Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di
pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche
amministrazioni.
L'art. 118 della nostra Costituzione stabilisce che ”... Stato, Regioni, Città
metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini,
singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base
del principio di sussidiarietà.”
Nelle ultime amministrazioni si è dovuto assistere, invece, prima al progressivo
azzeramento dell’Agenda 21 e poi allo svuotamento di operatività e di senso delle

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Consulte. Non solo: gli istituti sanciti negli statuti necessitano di regolamenti
specifici per divenire effettivamente operativi e le amministrazioni le hanno
lasciate lettera morta.
Un esempio emblematico a Gubbio: l’istituto del referendum comunale (pure se
poco efficace) che attende invano da molti anni un regolamento per diventare
operativo.
Lavoreremo sulla riorganizzazione del modo in cui l’Amministrazione serve i
cittadini mediante l’istituzione dello Sportello Unico del Cittadino, una vera
rivoluzione: un punto fisso dove i cittadini (privati ed imprese) potranno recarsi e
dove sarà il Comune a “ruotare intorno” alla loro richiesta, grazie a tutor che
seguiranno le pratiche dall’inizio alla fine, come consulenti personali. Un servizio
pro-attivo che semplifica gli adempimenti per le imprese gestendo in maniera
semplificata tutte le scadenze e gli adempimenti.
Noi ci crediamo davvero nella sovranità popolare. Per questo adotteremo un
regolamento per la trasparenza e la partecipazione, pieno di strumenti che la
rendano effettiva. Vogliamo amministrare la città insieme ai cittadini, ponendoli al
centro degli organi consultivi.
Nell’arco della legislatura sarà perseguito con ostinazione l’obiettivo di avere la
possibilità di redigere finalmente un Bilancio in maniera partecipata che consentirà
ai cittadini essere coinvolti negli indirizzi per alcuni capitoli di spesa. Questa
operazione non andrà, però, a depauperamento delle funzioni del Consiglio
Comunale, massimo organo democratico del Comune ma, anzi, intendiamo ridare
vigore e dignità all’Assemblea consiliare nelle sue prerogative di luogo di
confronto, di indirizzo e di controllo e che invece, fino ad oggi, ha rappresentato
solo un apatico “votificio” al solo scopo di ratifica delle scelte della Giunta e del
Sindaco.

PROGRAMMA
   ● adozione di un Regolamento comunale per la trasparenza e la
     partecipazione
   ● istituzione di una delega alla trasparenza e alla partecipazione al fine di
     fornire massima efficienza ed efficacia agli interventi necessari per dare
     piena attuazione al Regolamento comunale per la partecipazione
   ● garanzia dell’informazione, soprattutto preventiva, e del diritto di accesso
     agli atti e ai documenti amministrativi attraverso anche l’utilizzo del sito web
     e l’istituzione di un ufficio per la trasparenza
   ● revisione dell'organizzazione della macchina comunale per renderla più
     efficiente, più vicina alla città e direttamente responsabile della
     soddisfazione dei cittadini
   ● istituzione di una Commissione Comunale sulla Partecipazione al fine di
     favorire una adeguata e corretta attuazione delle forme di partecipazione
     previste dal Regolamento sulla partecipazione, nonché per garantire una
     attività di supervisione e di supporto ai processi di consultazione e di
     partecipazione attiva
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● riformulazione degli strumenti partecipativi come le istanze, le petizioni e le
  proposte
  di iniziativa popolare
● regolamentazione dello strumento del Referendum comunale;
● realizzazione di una piattaforma informatica sulla quale pubblicare i
  provvedimenti in itinere e per raccogliere i pareri dei cittadini per un
  confronto aperto sul merito delle iniziative.

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Economia, imprese
Rendere Gubbio accogliente e conveniente per chi vuole creare lavoro
“Fare economia” vuol dire innanzitutto non sprecare le risorse. Non possiamo
aumentare la spesa ma possiamo spostarla dagli sprechi alla spesa produttiva.
“Fare economia” vuol dire pagare il giusto prezzo: gli stipendi dei dirigenti, i
consulenti; le società di servizi incaricate. Rivedremo i contratti e tutto ciò che è
rivedibile.
“Fare economia” vuol dire scegliere le proposte più convenienti alla città, non agli
“amici”.
Solo la trasparenza dell'azione amministrativa lo garantisce: sviluppiamo il nostro
reale benessere, non il PIL.
Bruciare rifiuti urbani in un inceneritore fa crescere il PIL ma procura morte. Aprire
un nuovo centro commerciale fa crescere il PIL ma schiaccia i piccoli produttori e
uccide il tessuto economico locale.
È fondamentale ristabilire l'ordine di priorità nelle cose di cui abbiamo veramente
bisogno. Il Piano Pluriennale Partecipato di Sviluppo Economico del Territorio
serve a deciderlo insieme.
Dalla competizione verso la solidarietà: favoriremo i progetti capaci di associare gli
operatori economici. Saremo molto attenti ai più bisognosi. La privatizzazione dei
servizi nega il servizio a chi non può pagarlo.
Valorizziamo il Patrimonio Comunale: il patrimonio pubblico deve produrre valore
per la collettività. I vincoli attuali negano all'Amministrazione la possibilità di
investire direttamente nella sua valorizzazione. Possiamo però coinvolgere i
cittadini in una “finanza di progetto" a misura della nostra città, che utilizzi le nostre
comuni risorse. Il Comune mette a disposizione gli immobili, la macchina
amministrativa, la propria competenza; i cittadini privati possono partecipare chi
con i propri risparmi, chi con il proprio lavoro, chi con il proprio tempo e le proprie
professionalità. Vogliamo consegnare ai figli dei nostri figli l'eredità, arricchita dal
nostro lavoro, che abbiamo ricevuto in dono dai padri dei nostri padri.

L’accoglienza di nuove imprese che vorranno insediarsi sul nostro territorio sarà
oggetto della massima attenzione (e ricerca) da parte dell’amministrazione
impostando progetti e trattative che vadano oltre i meri oneri di urbanizzazione ma
coinvolgano tutto il territorio nel suo complesso (nuovi posti di lavoro, nuove
presenze turistiche, nuovi servizi, migliori prezzi).
Soprattutto è necessario sviluppare una diffusa cultura di impresa, prevedendo
una apposita scuola che organizzi momenti di formazione che aiutino nuove e
vecchie generazioni ad essere efficaci sul mercato.
PROGRAMMA
   ● istituzione di un ufficio del lavoro, che centralizzi le funzioni dello sviluppo
     economico, accelerazione di impresa, reperimento fondi europei, accesso
     ai fondi ed agevolazioni locali, regionali e nazionali

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● daremo priorità agli investimenti che creano lavoro e producano beni e
  servizi utili alla comunità;
● rilanceremo un Acceleratore di Imprese che riesca a promuovere la
  creazione di nuove aziende
● a fianco ed in sinergia con l’Acceleratore verrà creata una scuola di
  formazione che promuova la cultura di impresa necessaria alle nuove sfide
  del mercato
● creeremo un ufficio di reperimento finanziamenti, in collaborazione con una
  rete di comuni vicini, dedicato alle imprese ed ai privati per informare e
  creare le condizioni per il reperimento finanziamenti. Il nostro territorio deve
  poter cogliere tutte le agevolazioni possibili.
● difenderemo il patrimonio pubblico per metterlo a frutto alle migliori
  condizioni possibili;
● i terreni agricoli comunali incolti saranno un’opportunità di lavoro per i
  giovani
● spingeremo l’agricoltura a creare filiere nel settore agro-alimentare ed
  agro-industriale per sviluppare materiali innovativi a partire da prodotti
  antichissimi, ad esempio materiali da costruzioni con fibre vegetali e
  coltivazioni pregiate e particolari da poter segnalare e pubblicizzare come
  prodotto locale tipico.
● revisione delle società partecipate nell’ottica di perseguire il minor
  coinvolgimento possibile del comune in attività economiche
● promozione del centro storico come “Centro Commerciale Diffuso”
  coinvolgendo i commercianti nell’accoglienza del turismo in diversi periodi
  dell’anno.

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Ambiente e Salute
Monitoraggio, qualità della vita. I soldi spesi sul nostro comune
Salute e Ambiente sono due espressioni della stessa cosa: la vita.
Basta guardarsi intorno e tutto parla di ambiente: aria, acqua, terra. La nostra salute
e la nostra esistenza è il risultato dell’ambiente in cui viviamo: ciò che beviamo, che
mangiamo che respiriamo.
Noi tutti, abbiamo la responsabilità di preservarlo, se vogliamo bene a noi stessi.
Purtroppo, la situazione generale dell’ambiente in Italia è molto critica e tutti i giorni
sono riportate notizie di disastri ambientali: inquinamento industriale, incuria e
disinteresse del territorio, rifiuti pericolosi e ingombranti bruciati o nascosti sotto
terra, e così continuando con l’inquinamento del mare e delle falde acquifere, l’aria
insalubre delle città per gas di scarico delle auto. Le leggi che tutelano la salute e
l’ambiente sono innumerevoli, ma spesso vengono ignorate o raggirate, complici
anche gli enti che dovrebbero controllare, senza che i responsabili siano alla fine
puniti. Prevalgono gli interessi economici di pochi, che danno vita a leggi e norme
che permettono ancora la costruzione di inceneritori, addirittura incentivandoli.
Incentivano l’utilizzo dei cementifici per bruciare il Combustibile Solido
Secondario.
Il Movimento 5 stelle è sempre stato coerente e determinato, in materia. Contro gli
inceneritori e a favore di un ciclo virtuoso dei rifiuti. Contro il consumo del territorio,
a favore della ristrutturazione degli edifici esistenti, per favorire l’efficienza
energetica e la valorizzazione dei centri storici e paesaggistici. Contro la gestione
privata dell’acqua a favore di quella pubblica. Contro l’inquinamento nelle città a
favore di una mobilità sostenibile e condivisa.

A Gubbio abbiamo indizi di un ambiente compromesso, ma non abbiamo una base
certa sulla quale prendere decisioni di indirizzo per il territorio, quindi tra le prime
azioni della nostra Amministrazione ci sarà quella di una indagine approfondita e
condivisa sia dell’incidenza delle malattie nelle diverse aree del Comune, sia dello
stato di salute di aria, acqua e terreni.

Tale studio ambientale sarà alla base di una strategia coerente di risanamento e di
costante miglioramento dello stato dell’ambiente nel nostro territorio.
I risultati epidemiologici invece verranno sia correlati allo studio ambientale per
capire la necessità di eventuali interventi di miglioramento, sia per incentivare una
rinnovata prevenzione primaria.
La difesa del nostro ospedale con la sua qualifica di “Ospedale d’emergenza” sarà
una costante priorità della nostra amministrazione, accanto ad un monitoraggio
costante dei servizi offerti dalla nostra sanità, armonizzati con i trasporti ed i diversi
servizi comunali, per far sentire la vicinanza della comunità a chi è nel momento
della malattia.

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PROGRAMMA
  ● Investire nel ruolo del distretto sanitario come luogo della prevenzione
    primaria, della presa in carico del paziente cronico tramite l'assistenza
    domiciliare integrata, luogo della partecipazione del cittadino agli obiettivi
    di salute.
  ● Ambiente e Salute: promozione di uno studio approfondito sia
    epidemiologico che ambientale su aria, terreni ed acqua.
  ● Rendere il comune di Gubbio “plastic free”
  ● Inizio del percorso per ritorno alla gestione pubblica dell’Acqua
  ● Rifiuti: Applicazione della strategia Rifiuti Zero. A Gubbio la raccolta
    differenziata è attualmente lontana dal 65% che doveva essere raggiunta a
    dicembre 2012. Secondo il Rapporto dell’ARPA, si attesta intorno al 52%.
  ● Applicazione della tariffa puntuale per i rifiuti: più differenzi e meno paghi
  ● Programmi costanti di prevenzione primaria delle malattie su tutte le fasce
    della popolazione
  ● Agevolare la bonifica dell'eternit attraverso una mappatura e incentivi,
    intervenendo con decisione su tutti gli edifici di proprietà pubblica.
  ● Biomasse:       disincentivare,     con    tutti   i    mezzi     a      disposizione
    dell’amministrazione comunale, la costruzione di impianti a biomasse.
  ● Risparmio energetico: Riqualificazione energetica e strutturale degli edifici,
    miglioramento sismico, pannelli fotovoltaici e solare termico sui tetti di
    edifici pubblici (scuole, palestre, ospedale, enti ...)
  ● Riconversione dell’illuminazione pubblica e per uffici con lampade a LED e
    a basso consumo.
  ● Gestione del territorio (aria, acqua, flora e fauna). Rendere la città di Gubbio
    più ciclabile di adesso, anche nei punti più difficili, in modo che anche il
    centro della città sia collegato.
  ● Installazione di sistemi fissi di monitoraggio delle attività produttive a rischio
    di alto impatto ambientale. Verifica di fonti eventuali di inquinamento dei
    fiumi, torrenti e falde acquifere con l’attivazione di tutti i mezzi disponibili per
    la relativa bonifica, per la denuncia di chi genera inquinamento e
    l’elevazione di multe adeguate.
  ● Ristrutturazione della rete idrica per ridurre le perdite, con gare d’appalto
    che consentano di trasformare i risparmi sui costi di gestione in quote di
    ammortamento degli investimenti.
  ● Divieto di utilizzo di diserbanti sui bordi stradali, piste ciclabili e argini di corsi
    d’acqua;
  ● Attivare una politica per la riduzione dell’utilizzo di pesticidi.
  ● Lavori Verdi: incentivi e promozione pratica di nuovi posti di lavoro “verdi”
    collegati allo sviluppo di energie alternative, ai settori ecologici, a nuovi stili
    di mobilità e trasporti, alle filiere biologiche locali, e soprattutto al turismo.
    Espansione del verde urbano nell’ottica di una riduzione dello squilibrio
    complessivo tra inorganico e organico, con fissazione di percentuali annue
    di incremento, al fine di: migliorare i microclimi urbani; aumentare
    l’alimentazione delle falde idriche riducendo l’impermeabilizzazione dei
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suoli; potenziare la fotosintesi clorofilliana per incrementare l’assorbimento
  CO2.
● Benessere animale: prevenzione e informazione su randagismo e zootecnia.
● Massimi disincentivi ed azione culturale contro giochi d’azzardo
● Verifica costante della qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini

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Urbanistica, territorio e viabilità
Sostenibilità e semplificazione. Uguale per tutti

Il nostro territorio comunale non è solo luogo di residenza e consumo. È punto
d'incontro fra la natura, i suoi equilibri, l'intervento dell'uomo.
L'Urbanistica è l'arte e la scienza di forgiare l'ambiente prendendo in
considerazione tutti gli aspetti di vita territoriale e di aggregazione urbana, in
continuo e fisiologico cambiamento; organizzare razionalmente ed esteticamente
i diversi aggregati urbani: il centro storico, le zone di espansione, le periferie, le
frazioni e le zone rurali; consentendo di esprimersi al meglio alle componenti
sociali e produttive: artigiani, commercianti, professionisti, imprenditori.
L’uomo ha il diritto di fecondare il territorio ma il dovere di preservarlo da
pericolose intrusioni speculative.
Il comune di Gubbio è il settimo in Italia (il primo in Umbria) per estensione, con
una superficie di 525 kmq. Gubbio è il quinto comune più popoloso in Umbria con
i suoi 32.500 abitanti.
Il patrimonio paesaggistico è un capitale economico inestimabile: “intra Tupino e
l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo, fertile costa d'alto monte
pende...”
La sua morfologia vede la meravigliosa “piana” circondata a sud da colline e a nord
degli Appennini.
Il patrimonio artistico è costituito dai grandi monumenti, dai palazzi nobiliari, dalle
piazze, le loro pertinenze, dagli antichi quartieri popolari, dai particolari fontanili,
dalle icone votive. Tutto questo rischia di essere irreversibilmente compromesso.
L’agricoltura scivola verso un impoverimento senza ritorno, mentre l'Italia ha perso
negli ultimi 20 anni il 15% della terra coltivata. La colpa è della cementificazione e
dell'abbandono provocato da un "modello di sviluppo sbagliato" in cui ogni giorno
viene sottratta terra agricola, in Italia, per un'area equivalente a circa 400 campi da
calcio (288 ettari). Il risultato: 5 milioni di cittadini si trovano in zone esposte al
pericolo di frane e alluvioni.

Le aziende agricole, riconvertite ad un’agricoltura più naturale, rappresentano la
prima e più efficace tutela dell'integrità del territorio.
La città storica è un ambiente urbanistico delicatissimo e il suo fascino è frutto di
un equilibrio sottile. Non è opera di un artista ma è dovuto alla coralità di una
comunità che ha espresso e attuato un suo linguaggio architettonico vivendo la
sua storia secolare. Quel costruire, divenuto il nostro centro storico, è scaturito dai
bisogni della gente. La creazione dei borghi ha generato la costruzione delle
nuove mura. Non viceversa. Si tratta di proporre nuove forme di organizzazione
dello spazio urbano fondate sull’esigenza di contenere il consumo del suolo,

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periferia e campagna, promuovendo forme di riuso del patrimonio edilizio
esistente e garantendo la massima permeabilità del suolo.
In questa maniera non si blocca l’occupazione, non si blocca l’edilizia, si indirizza
invece l’edilizia a mantenere e ristrutturare l’esistente. Si è costruito per anni senza
alcun disegno e i risultati delle continue deroghe e frammentazioni sono davanti
agli occhi di tutti: moltissime costruzioni sparse su un territorio grande come il
nostro comporta poi un costo di fornitura di servizi molto più alto della media;
significa allacci alle fogne più lunghi, illuminazioni più distanti, percorsi più lunghi
degli scuolabus, maggiori costi di un porta a porta per la raccolta dei rifiuti. Tutti
coloro che lavorano nell’edilizia, ampliando la loro professionalità, hanno la
possibilità di rimettere a posto i guasti che si sono fatti, costruendo in una maniera
più rispettosa dell’ambiente. La manutenzione ordinaria e programmata
permetterà, insieme alle probabili e necessarie ristrutturazioni, anche ai fini
antisismici, un impegno economico che garantirà lavoro. È questo il modo per
rilanciare una città o un settore come quello dell’edilizia. Vogliamo sviluppare
progressivamente il concetto che i cittadini siano anche “custodi” del territorio
dove vivono, sia urbano che rurale. La custodia avviene sia prendendosi cura del
luogo in cui si vive, sia segnalando tempestivamente l’insorgere di problemi (frane,
incuria, ecc.). Prevediamo anche un piano di interventi diretti degli abitanti per la
soluzione di piccoli problemi a fronte di incentivi. Molti soggetti professionali e
associazioni specializzate riconoscono l’unicità di questo territorio, la grande
eredità ricevuta e la necessità di tutela e valorizzazione. Ritengono superata
l’equazione: “maggior consumo di territorio = maggior sviluppo”. Affermano che, se
adeguatamente gestito, l’attuale patrimonio edilizio esistente può soddisfare
ampiamente le esigenze abitative e produttive dell’intero comune per molti anni a
venire.

PROGRAMMA

   ● Riduzione al minimo del consumo del territorio, incentivando innanzitutto le
     ristrutturazioni del patrimonio esistente secondo logiche di risparmio
     energetico, e introducendo il meccanismo di perequazioni e
     compensazioni, come presenti nei più recenti strumenti di pianificazione
     urbanistica.
   ● Creazione di un portale per consultazione del Piano Regolatore,
     compilazione e deposito digitale delle pratiche, alleggerimento burocrazia,
     e conseguente ottimizzazione degli uffici tecnici
   ● Regolare le molte aree industriali/artigianali presenti, riqualificando quelle
     dismesse ed evitando frazionamenti non funzionali
   ● Facilitazioni, tariffe e tasse agevolate per commercianti, artigiani ed uffici
     per aprire nuovi locali e nuove attività in centro storico.
   ● Messa a disposizione di spazi destinati ad attività artistiche permanenti

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● Istituzione dei “custodi del territorio”, figure di riferimento che segnalino
  tempestivamente i problemi locali e che adeguatamente incentivati
  possano intervenire - Estensione dei percorsi turistici e naturalistici, sia
  pedonali che ciclabili a tutto il territorio - Definizione di un progetto di città
  ad emissioni zero.
● Impostazione di una strategia energetica comunale volta al risparmio per
  reperire nuove risorse economiche per alleggerire il bilancio con interventi
  quali efficientamento energetico ed accentramento degli immobili destinati
  a pubblici uffici, accorpamento delle sedi, revisione dei contratti di fornitura
  di beni e servizi energetici
● Sostegno (nell'ambito di un piano pluriennale) a tutti quei progetti volti a
  migliorare i collegamenti con le altre città vicine e le grandi arterie di
  comunicazione, anche ricorrendo allo strumento del project financing
  (raddoppio variante Gubbio-Branca, asse ferroviario Ancona – Fossato di
  Vico - Sant’Egidio, variante alla strada della Contessa)
● Redazione nuovo piano per la mobilità interna e nuova regolamentazione
  degli accessi al Centro Storico
● Redazione di un piano di monitoraggio sullo stato di manutenzione della
  viabilità cittadina tramite la creazione di un codice tipo “Triage” (codice
  rosso: intervento urgente; codice arancio: intervento necessario; codice
  giallo: intervento consigliato; codice verde: manutenzione sufficiente).
  Da affiancare a un piano anche per marciapiedi e piste ciclabili.

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Agricoltura
Pilastro per lo sviluppo e per il turismo
Il nostro Comune in quanto uno dei maggior territori umbri è sempre stato poco
sfruttato e poco agevolato per le sue caratteristiche e qualità di territorio verde e
naturale, sempre poco o niente rappresentato in regione e poco sostenuto
dall’amministrazione locale in proposte e progetti.
Come movimento promuoviamo e proponiamo alle amministrazioni di questo
Comune di favorire l’imprenditoria agricola a svolgere il proprio lavoro in modo
semplice e redditizio, favorendo operazioni consociative, associative, promozionali
per migliorare la qualità dei nostri prodotti e facilitare il loro inserimento nei
mercati.
Oggi piccole e medie aziende, che sono la realtà del nostro comune, non hanno
da sole la forza di reggere all’impatto di tutti gli oneri burocratici, legislativi e alla
velocità dei cambiamenti dei mercati, in quanto il prodotto agricolo richiede una
costante presenza nell’azienda.
Un’amministrazione attenta alla salvaguardia delle sue imprese dovrebbe tener
presente che un agricoltore non può esser un buon burocrate ma sarà invece un
ottimo custode del suo territorio arricchendo la comunità per il risparmio di quelle
spese fatte sempre in emergenza per una cattiva prevenzione dello stesso e
quindi bisogna in qualunque modo armonizzazione e rendere compatibili queste
esigenze tra mercato, produzione e burocrazia sostenibile.
Gli investimenti richiesti per lo svolgimento dell'attività agricola, oggi sono
complessi e costosi a causa di innumerevoli vincoli burocratici (piano regolatore,
normative ambientali, normative igienico-sanitarie, ecc.); si rende quindi
necessario intervenire, dove possibile, senza contestarne la loro validità, con
norme più semplici in base alle caratteristiche aziendali, tenuto conto che nel
nostro territorio ci sono aziende di modeste dimensioni dove le imposizioni
burocratiche non permettono il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile.
Se la realizzazione di una stalla prevede l'utilizzo di materiali costosi come ad
esempio zampini in legno, coppi di recupero in stile antico, infissi in legno e
quant'altro, è palese che l'investimento non sarà ammortizzato dalla produzione
che quella struttura andrà a produrre.
Da ciò si evidenzia l'incapacità di comprendere in tempo reale da parte delle
Amministrazioni che strutture economiche come ad esempio le tensostrutture,
considerate in passato un abuso edilizio, possano svolgere le stesse funzioni con
costi di gran lunga inferiori.

Questo non vieta che chi può non possa fare investimenti più onerosi, ma
dobbiamo rendere possibile la concorrenza tra prodotti basata sulla qualità e sul
prezzo e non sulla capacità di investimento.
L’informazione di nuove regole risulta insufficiente e la formazione fatta spesso in
modo non adeguato, specialmente verso operatori anziani che a volte si trovano
nella difficoltà di comprendere qualcosa che nella loro cultura è un controsenso,
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e spesso, rispetto a burocrati che vivono la regola davanti ad un foglio di carta,
hanno ragione.
Se tra controllati e controllori non si raggiunge un’intesa di sopravvivenza, di
condivisione del lavoro, in quanto sia il produttore sia il controllore vivono grazie
alla stessa azienda, il rispetto delle regole è necessario quanto il rispetto della
dignità di chi lavora, senza questo equilibrio diventa difficile rendere produttive le
nostre attività, che sono la colonna portante del benessere di tutti, naturalmente
mettere insieme tante teste non è facile, ma se non si comincia non si arriva da
nessuna parte, anche perché se i pensieri possono essere diversi il fine è lo stesso
per tutti.

Ad oggi, visto lo stato di crisi che stiamo attraversando, rimane un’occasione
imperdibile poter accedere ai finanziamenti della comunità europea, è una delle
opportunità più concrete per sviluppare un progetto di crescita e di nuovi posti di
lavoro, dobbiamo influire sulle deroghe che Stato e Regione possono fare perché
siano adattate al nostro territorio, alle nostre esigenze.
Oltre a ciò, l'amministrazione del luogo, dovrebbero intervenire con forme di
microcredito e/o altre forme di sostegno, per rendere meno oneroso la quota di
autofinanziamento che l'azienda è obbligata ad impegnare, questa condizione
limita spesso la possibilità di accedere ai finanziamenti comunitari proprio per
mancanza della quota aziendale e per la difficoltà di accesso al credito presso gli
istituti finanziari.

PROGRAMMA
   ● privilegiare prodotti stagionali e filiere corte favorendo il consumo di
     prodotti del territorio riducendo i passaggi dal produttore al consumatore
     con un maggior introito per l’agricoltore e una minore spesa per il
     consumatore
   ● mettere a disposizione alle aziende agricole, che intendono trasformare e/o
     vendere i loro prodotti, degli spazi o dei laboratori che possano fungere da
     vetrina e fare da punto vendita, creando una rete di e-commerce per
     promuovere e valorizzare i prodotti locali
   ● creare associazioni e consorzi composti dai piccoli produttori agricoli che
     tutelino e valorizzino le loro produzioni per potersi maggiormente imporre
     sul mercato per proporre i loro prodotti;
   ● fare accordi con le mense per permettere agli imprenditori agricoli di fornire
     i loro prodotti agricoli freschi o trasformati
   ● mettere a disposizione terreni di Enti locali per iniziare una attività o
     incrementare quella esistente con la possibilità di sperimentare nuove
     colture più redditizie e/o sviluppare colture per la bio-economia, con la
     prospettiva di aumentare e diversificare il reddito dell'imprenditore agricolo
   ● sostenere la collaborazione tra proprietari che non utilizzano i loro terreni e
     gli agricoltori attivi per coltivare i fondi ed evitare, quindi, l’abbandono dei
     terreni
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● istituzione di un organo consultivo il quale esamina, discute ed esprime
  pareri sui principali problemi del settore agricolo
● incentivazione alla manutenzione del territorio da parte degli imprenditori
  agricoli sotto forma di convenzioni
● organizzazione di fiere ed eventi, a cadenza programmata, con a turno un
  tema rivolto ad un particolare prodotto agricolo, finalizzate a valorizzare e
  pubblicizzare i prodotti locali
● formare delle nuove figure professionali e specializzate in vari settori come
  le nuove tecnologie, il marketing, la tutela del territorio, la biodiversità
● istituzione di un vero e proprio marchio del territorio che possa certificare e
  garantire la qualità delle produzioni locali e renderle riconoscibili all’interno
  del vasto mercato dei prodotti agricoli regionali

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Turismo
Nuova frontiera dell’occupazione
Il turismo è un’operazione matematica: moltiplica tra loro tutti gli elementi di un
territorio.
Gli elementi sono ambiente, centro storico, verde, percorsi, musei, tavole
eugubine, artigianato, cultura, eventi, quartieri, Balestra, ristorazione, accoglienza,
Ceri, S. Ubaldo, il clima, le persone, la comunicazione, il marketing, l’immagine, la
qualità e mille altre cose.

Basta che solo una di queste sia negativa o zero che la moltiplicazione fallisce.
Un sistema Turistico Integrato deve rendere positivi tutti questi aspetti e deve
coordinarli in una visione coerente. Dobbiamo creare nuove competenze,
attraverso la formazione dedicata e attrarre quelle esistenti nel paese.

  È fondamentale avere nuove imprese che si occupino professionalmente del
  turismo, dobbiamo creare legami forti con i comuni a noi vicini per creare
  percorsi ed esperienze sempre più attrattivi e coerenti, perché insieme potremo
  investire di più e meglio.
Se il "nostro Comune" trasmette informazione corretta, difende i beni comuni, la
salute e la felicità dei cittadini, se valorizza le scelte di vita sane e soddisfacenti,
oltre a valorizzare il proprio patrimonio artistico e culturale, attrae i visitatori che
sono alla disperata ricerca di esperienze "vere e riparatorie": che li ristorino dallo
stress metropolitano.
Più investiremo nella città, nel territorio e nel benessere dei suoi abitanti più ne
avremo un ritorno a livello turistico.

Una città che trasmette tranquillità e serenità: è accogliente.

PROGRAMMA
   ● Obiettivo: Sistema Turistico Integrato. Sono tanti e diversi i soggetti che
     attraggono i turisti, li accolgono, li accompagnano, li indirizzano verso le
     "esperienze" diverse che Gubbio è in grado di offrire ai suoi ospiti. Devono
     essere messi a sistema, per garantire che le azioni degli uni siano coordinate
     e coerenti con quelle degli altri. Creeremo una nuova struttura che coordini
     gli interventi pubblici e privati. Serviranno forti interventi soprattutto
     nell’ambito       della       comunicazione,       del       marketing       e
     dell’internazionalizzazione dell’offerta mediante un portale internet
   ● Promozione dei percorsi e delle strutture turistiche nell’ambito della
     strategia “marchio Gubbio" incentivando la qualità dell’accoglienza.
   ● Decoro. Tutela, la cura e la conservazione dell'immenso patrimonio
     pubblico esistente, attraverso azioni di intervento congiunto, e

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un'operazione di sensibilizzazione e incentivazione di tutti i proprietari degli
    edifici monumentali importanti per la storia di Gubbio.
●   Verde. Il Movimento vuole portare i cittadini a guardare con un occhio
    attento e diverso il verde del Comune. Partendo dalla gestione del verde
    spontaneo e dall'utilizzo di metodi rispettosi per l'ambiente e per l'uomo.
    Aumentare il verde non significa solo piantare un albero che serva
    unicamente ad abbellire ma anche a funzionare da frangivento, per arginare
    smottamenti, alimentare i passanti, assorbire l'acqua e migliorare il
    microclima.
●   Corsi per lingua inglese estesi a tutti i dipendenti comunali che hanno
    contatti con i turisti, inclusi i vigili Urbani
●   Promozione del Parco Ranghiasci che deve ritornare ad essere un punto di
    aggregazione per la popolazione.
●   Istituzione di un osservatorio permanente (tramite portale web) per le
    segnalazioni di degrado urbano e l'abbattimento delle barriere
    architettoniche attraverso la partecipazione attiva del cittadino.
●   Parcheggi e Mobilità alternativa: piano di accesso agevolato per possessori
    di mezzi elettrici.
●   Definizione nuovi Itinerari e percorsi, piste ciclabili e campestri. Gubbio,
    Umbertide, Città di Castello, Assisi, Norcia, Urbino, Fano possono essere
    collegate tra di loro con percorsi cicloturistici che passino anche per le varie
    vie del Vino, dell’Olio, del Tartufo. Sostegno della pista ciclabile "dei 2 mari".
    Impulso forte ai percorsi francescani.
●   Vogliamo implementare un progetto per il turismo congressuale e religioso
    in sinergia con altre realtà regionali.
●   Turismo sportivo. Adeguando e migliorando le strutture esistenti, vogliamo
    organizzare competizioni agonistiche di livello superiore all'attuale. Nella
    nostra città ci sono realtà associative di carattere sportivo che vantano
    grande tradizione e considerazione. Sono realtà che meritano la massima
    considerazione e il massimo supporto sia da figure pubbliche che private.
    Anche piccoli eventi.
●   Agriturismo: vogliamo sviluppare l’offerta eno-gastronomica del territorio
    (es. rivalutazione dello zafferano, della canapa, del miele, del vino e dell’olio
    anche predisponendo escursioni eno-gastronomiche)
●   Advertising e promozione turismo. Attraverso azioni di marketing turistico e
    web marketing: potenziamento del portale istituzionale; utilizzo app gratuite
    per smartphone e tablet con l’obiettivo di guidare il turista nella città.
●   Teatro Comunale e teatro di strada. Dedicheremo spazi pubblici
    attualmente inutilizzati alle esigenze formative e sperimentali di compagnie
    teatrali e dello spettacolo.

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Cultura
Riconoscere ed esaltare la nostra vocazione naturale: la fortuna di vivere a
Gubbio
Il nostro territorio ha 3000 anni di storia.
Gubbio ha un patrimonio culturale ed una specificità urbanistica che si merita un
posto d’onore nel Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
Vantiamo una tradizione artistica senza pari, eppure l’arte e la cultura, scendono
raramente a diffondersi e confondersi con l'animo e il modo di essere dei suoi
abitanti.
Arte, spettacolo, monumenti, musei... ne siamo ricchi. Però non sono “La Cultura”.
Possono diffonderla e farla crescere. La rappresentano, la esprimono, la
comunicano, la stimolano. Sono strumenti, potenti, da governare.
La vera Cultura è nel bagaglio di conoscenze ed emozioni che si sono stratificate
nelle persone attraverso l'esperienza di generazioni e che si sono tradotte in una
scala di valori identitari.
È ciò che lascia un segno indelebile nella storia e arricchisce nella persona l’idea
di identità ed appartenenza ad una comunità locale. Valori facilmente riconosciuti
e rispettati dai membri della comunità.
Strumentazione indispensabile ad affrontare le sollecitazioni della società
contemporanea che, di fatto, umilia la cultura e le sue manifestazioni e tenta di
demolire i nostri valori, proponendo una squallida mercificazione di ogni cosa.
Assecondata da una guida politica a dir poco miope.
La vera sfida, nelle condizioni presenti, diviene allora duplice. Senza chiuderci, ma
aprendoci ancor più allo spazio internazionale, dobbiamo mantenere la nostra
identità.
Utilizzare almeno alcune fra le manifestazioni artistico culturali per attrarre tutta la
popolazione, non solo i suoi abitanti già sensibili.

Vogliamo avvicinare e aprire l'arte, gli spettacoli, i monumenti al gusto ed ai
desideri popolari. Per permettere alle espressioni ed alle manifestazioni della
cultura di svolgere la loro principale missione: difendere e diffondere i nostri valori
fondanti, la nostra identità, oggi decisamente a rischio.
Vogliamo anche favorire la creazione di "ricchezza" attraverso l'uso e la diffusione
delle manifestazioni artistiche e culturali, ma non vogliamo permettere che
cedano alla tentazione di essere mercificate. Le nostre tradizioni non diventeranno
mai commedie né drammi.

PROGRAMMA
   ● Ridefinire i rapporti con la regione per i progetti destinati alla cultura, la
     programmazione di eventi, la loro promozione e valorizzazione;

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● Definizione di un calendario unico calendario unico di tutte le iniziative
      culturali,
      musicali e teatrali del territorio eugubino.
    ● Gubbio ha un numero elevatissimo di musei ma una bassa percentuale di
      visite: concepiamo un sistema museale inteso non solo come deposito ma
      luogo dell’esperienza cognitiva dell’aggregazione sociale e della crescita
      civile coinvolgendo profondamente le scuole e tutte le associazioni;
    ● Creazione di percorsi di senso legati alle radici e alle ragioni contemporanee
      (scegliere che cosa e come raccontarlo); incentivare e consolidare le
      relazioni internazionali di scambio e confronto con le città nel mondo con
      cui esistono già importanti presupposti (Jessup, Thann);
    ● Integrazione dei percorsi culturali sotto la strategia “marchio Gubbio"
      incentivando fortemente anche l’applicazione delle tecnologie digitali;
    ● Incentivazione e creazione di nuovi percorsi formativi e di tutte le attività di
      confronto e scambio fra la cultura e il turismo;
    ● Percorsi di formazione dell’artigianato, del gusto e dello spettacolo
      connesse alla fruizione culturale:
           o pensare a stagioni teatrali e musicali popolari e fruibili da una larga
               percentuale della popolazione
           o sviluppare percorsi di formazione dell’artigianato in relazione alle
               nuove tecnologie produttive coinvolgendo l’istituto d’arte
               nell’elaborazione di un corso di specializzazione nelle lavorazioni
               artigianale, agevolando la formazione di atelier e residenze per artisti
               internazionali per stimolare l’arricchimento e lo scambio;
           o creazione di spazi espositivi no profit, pubblici e privati es: modello
               Kunsthalle per arte contemporanea (alternanza di artisti locali e
               internazionali);

o      Stilare un calendario con tutte le iniziative culturali/teatrali al fine di rendere
       Gubbio una città viva tutto l’anno.
o      Riscoprire e valorizzare il nostro artigianato d’arte (Liutai, Ceramisti,
       Falegnami,
       Fabbri) inserendoli in percorsi culturali e dentro iniziative ed eventi mirati.
o      Ripensare la Comunicazione integrata attraverso una rete di “amici di
       Gubbio”: programmazione mirata e gestione di un sito internet con tutti gli
       eventi, insieme agli eventi delle città amiche.

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Sport
Prevenzione e socializzazione per tutte le età
Lo Sport è l’insieme delle attività fisiche effettuate per fini salutistici, formativi,
ricreativi, competitivi. Per prima cosa, è veicolo per migliorare sia la salute di un
individuo che quella di una comunità. Lo sport è un potente mezzo educativo,
come tale ne vanno promossi i valori e le competenze per gestirlo correttamente.
Solo per ultimo, è competitività.
Per far sì che lo Sport sia sinonimo di salute, educazione e comunità, esso deve
avere finalità sociale e, soprattutto, diventare accessibile a tutti.
La formazione che lo Sport dà all’individuo è fondamentale, sia dal punto di vista
umano che culturale. Ci insegna a rispettare il prossimo, a dare il massimo e ad
accettare sia le sconfitte
che le vittorie.
La nostra amministrazione vuole costruire un progetto per le politiche giovanili atte
a ricercare e valorizzare la partecipazione, il coinvolgimento, il protagonismo dei
cittadini in una serie di interventi, attività e progetti concreti. Il Comune sfrutterà il
più possibile le capacità organizzative dell’associazionismo sportivo: un punto di
riferimento significativo per molti giovani.
Finanzierà i progetti che rispondano ad un protocollo trasparente e non in base
alla appartenenza ad un gruppo politico o a rapporti interpersonali.
È prioritario intervenire sulle strutture con particolare attenzione a quelle dove
viene svolta l’attività di base. L’adozione degli impianti, da parte di una o più
società, è una via ancora percorribile, ma con contratti chiari e regolamenti ben
definiti e successivi e costanti controlli a verifica del rispetto di essi.

PROGRAMMA
   ● Sostegno all'associazionismo sportivo per la promozione di sport quale
     servizio sociale, indirizzato a tutti (compresa la terza età)
   ● Censire tutti gli immobili di proprietà comunali idonei ad ospitare attività
     sportiva e concordare con le società sportive la destinazione delle strutture.
     Avviare le opere di manutenzione ordinaria.
   ● Rendere fruibili per attività amatoriali gli spazi della città anche nel centro
     storico
   ● Responsabilizzare le Società sportive nella gestione a lungo termine degli
     impianti.
   ● Incentivare la programmazione di manifestazioni nazionali, promuovendo la
     rete di collaborazione tra le associazioni sportive Nazionali e Locali e il
     comparto turistico alberghiero sfruttando anche la posizione geografica
     ottimale rispetto al territorio italiano, incrementando il turismo sportivo.
   ● L’attività motoria nelle scuole primarie deve necessariamente essere
     condotta da docenti qualificati (laureati in scienza motorie o diplomati ISEF).

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Tutte le professionalità che operano in ambito sportivo nelle strutture
    comunali dovranno aver conseguito un attestato federale o una laurea in
    scienze motorie.
●   Dovranno essere fissate tariffe eque per ogni struttura e predisporre dei seri
    regolamenti di utilizzo, concordati con tutte le associazioni sportive.
●   Il comune si prenderà carico in collaborazione con tutte le società sportive
    e il provveditorato agli studi dell’organizzazione di tutte le fasi comunali dei
    giochi della gioventù e dei campionati studenteschi e delle successive fasi
    regionali e nazionali. Verranno programmati incontri sportivi tra i vari istituti
    scolastici.
●   Ogni associazione che accoglierà gratuitamente ragazzi con disagio
    economico acquisterà un punteggio per eventuali contributi o altri benefici
    da parte dell’Amministrazione
●   Il comune promuoverà lo sport per ogni fascia d’età in forma libera o
    associativa.
●   Saranno promossi corsi di sport anche per le fasce di età più elevate
●   Tutta l’attività sportiva verrà coordinata con azioni di screening per la
    prevenzione primaria delle malattie

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Scuola
Dialogo con il mondo del lavoro, con il territorio e sicurezza
L’impoverimento della scuola è il segno più evidente del degrado culturale che
caratterizza le scelte della politica attuale. Pur consapevoli delle ristrette
competenze e dei limitati mezzi che il Comune ha in materia (scuola primaria,
edilizia, sicurezza, servizi accessori), vogliamo invertire la rotta per restituire alla
scuola la pienezza della sua missione: preparare cittadini liberi e responsabili.
Vogliamo coinvolgere insegnanti e studenti in tutte le iniziative capaci di
rivitalizzare la cultura cittadina.

PROGRAMMA
   ● Sicurezza scolastica. Obiettivo irrinunciabile è avere una scuola sicura, che
     rispetti tutti i requisiti strutturali, impiantistici ed ambientali. Verrà effettuato
     un attento monitoraggio delle strutture esistenti, valutati tutti i rischi e le
     situazioni critiche, pianificati gli interventi risolutivi.
   ● Coinvolgimento sistematico delle scuole nei progetti di interesse pubblico
   ● Collegamento diretto tra le scuole superiori e le strutture di creazione
     imprese e reperimento finanziamenti
   ● Strategia per dotare il nostro territorio di un istituto alberghiero
   ● Progetto di collaborazione permanente tra scuole ed operatori economici
     del territorio finalizzato alla incentivazione dell’imprenditorialità giovanile
   ● Percorso per inserire nel contesto scolastico un professionista che faccia da
     collegamento tra scuola e famiglia, che coadiuvi il lavoro degli insegnanti e
     supporti i genitori per riconoscere e intervenire su situazioni critiche.
   ● Rivalutazione delle tariffe delle mense scolastiche e asili nido in base alle
     varie fasce di reddito.
   ● Dotare le strutture di armadietti personalizzati dove lo studente può
     depositare il materiale che non necessita di essere portato a casa.
   ● Incentivare le imprese locali a partecipare ad un piano che prevede la
     condivisione di asili nido e scuole materne
   ● Inserimento nelle scuole di ogni ordine e grado di connessione internet
     libera e gratuita e laboratori di informatica. Ci attiveremo presso enti ed
     aziende per rigenerare i vecchi pc dismessi da offrire alle scuole pubbliche
     e anche alle famiglie in difficoltà. Inserimento di una segreteria digitale in
     ogni scuola per ridurre i tempi di consultazione, in cui si può avere accesso
     alla scheda personale dell’alunno con: assenze, voti, valutazioni,
     comunicazioni importanti, modulistica.
   ● Educazione motoria. Le scienze motorie, nella scuola primaria, hanno una
     notevole rilevanza perché coinvolgono lo sviluppo biologico, psicologico e
     il percorso intellettuale del bambino. È quindi importante un approccio
     professionale, che vogliamo assicurare coinvolgendo laureati in scienze
     motorie e diplomati ISEF, anche attraverso l'istituzione di un apposito Albo
     comunale.

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● La scuola adotta un monumento. Per valorizzare le risorse storiche-
  monumentali della città; avvicinarle alla popolazione ed alla cultura
  popolare; renderle pienamente fruibili ai visitatori.
● Attraverso la scuola e i giovani che la frequentano si vuole promuovere il
  contatto e le relazioni umane; facilitare l’incontro tra persone di età diverse,
  accomunate dagli stessi interessi e dallo stesso amore per la scoperta delle
  tradizioni storiche, religiose, artistiche, locali; favorire la didattica
  interdisciplinare.
● L’educazione civica tornerà protagonista nella scuola seguendo un
  programma sviluppato dagli stessi maestri e professori.

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Sociale
Nessuno deve rimanere indietro

Lo Stato sociale tipico degli anni sessanta, di tipo assistenzialista, ha iniziato a
perdere efficacia a partire dagli anni ottanta. Vari sono i motivi. La globalizzazione,
l'invecchiamento della popolazione e, in generale, un impoverimento delle
finanze della Pubblica Amministrazione dovuto, soprattutto, ad una crescente
incapacità di usarle in maniera efficiente ed efficace. L'idea della ristrettezza
economica non deve assolutamente farci rinunciare allo Stato Sociale, ma deve
spingerci a ripensarlo, anche procedendo nella direzione del principio di
sussidiarietà: valorizzare la "cittadinanza attiva" (l'associazionismo, il volontariato e
tutte le organizzazioni senza fine di lucro che operano per beni di pubblica utilità;
coadiuvarla con la Pubblica Amministrazione e gli enti privati, per passare da uno
"Stato Sociale" a un " Stato Sociale dei cittadini ", basato sui principi fondamentali
dell’equità, uguaglianza, continuità, centralità della persona, efficienza, efficacia e
trasparenza. Le politiche sociali sono uno strumento necessario per plasmare una
collettività che ritorni ad occuparsi del bene di tutti.
Il comune deve impostare la propria azione su nuovi modelli di stato sociale di
tipo generativo, ovvero impostando azioni capaci a loro volta di generare
sostegno, vicinanza, comunità.
PROGRAMMA
  ● Persone diversamente abili. Censimento e abbattimento delle barriere
    architettoniche. Differenziare progettualità e sostegni, agevolando le
    famiglie che li hanno in cura. Istituzione della Consulta per l’handicap
    composta anche da persone diversamente abili. Formazione dei soggetti
    disabili nell’ottica dello sviluppo di ogni potenzialità per la vita indipendente.
    Semplificazione degli interventi e servizi tesi a rendere fruibile l’ambiente
    per i progetti di coabitazione. Nei parchi gioco per bambini allestire altalene
    e strutture dedicate.
  ● Giovani. Creare spazi dedicati all'incontro, all'ascolto, al confronto, anche in
    un'ottica intergenerazionale. Sostegno a politiche di sviluppo dell’identità
    dei giovani sul piano socio culturale e della partecipazione attiva a
    Programmi Comunitari di mobilità. Miglioramento dell’interfaccia tra il
    Comune e i giovani attraverso l’implementazione di nuovi mezzi di
    comunicazione (social network e internet). Prevedere la partecipazione di
    giovani alle fasi progettuali delle iniziative amministrative, coinvolgendo le
    scuole superiori in progetti che riguardino la città intesa nel suo insieme, per
    organizzare eventi, per collaborare con la protezione civile in caso di
    calamità naturali.
  ● Trovare sistemi di sgravi fiscali per gli esercenti che rinunciano
    all’installazione di macchine per il gioco d’azzardo.
  ● Asili nido e servizi per l’infanzia. Massimo sostegno alla rete pubblica dei nidi
    e delle scuole dell’infanzia potenziandole attraverso nuovi investimenti. La
    regolamentazione di forme alternative di accoglienza (ludoteche e spazi
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bimbi, tagesmutter - “madri di giorno” donne che accudiscono presso il
  proprio domicilio contemporaneamente più bambini...).
● Verifica fiscale al 100% delle famiglie che accedono ad agevolazioni
  comunali in base al reddito (es. asili)
● Persone anziane. Valorizziamo la persona anziana nel proprio contesto
  familiare e nel tessuto sociale, come soggetto rilevante per la società.
  Dedicandole spazio all’interno dei vari quartieri; coinvolgendole in iniziative
  di tipo culturale, sociale e di attività fisiche; con progetti che favoriscano il
  contatto tra diverse generazioni. Collaborazione con la protezione civile.
  Potenziamento di centri diurni per anziani, anche parzialmente
  autosufficienti, con punti internet e biblioteca itinerante. Sviluppo di un
  servizio di screening della popolazione anziana dedicato al supporto di tutte
  quelle situazioni in cui le persone sole intendono continuare a condurre vita
  autonoma. Promozione e implementazione, in collaborazione con le ASL, di
  un’assistenza domiciliare integrata a sostegno dell’impegno del nucleo
  familiare a favore di anziani parzialmente autosufficienti o non
  autosufficienti.
● Sviluppo del servizio di pronto intervento per piccole necessità a domicilio
  degli anziani soli. Creazione di uno sportello dedicato alla popolazione “over
  65”, punto di riferimento per tutto ciò che riguarda le risposte alle necessità
  delle persone anziane, volto, a promuoverne il benessere. Sostegno e
  promozione di tutte le attività volte a prevenire l’isolamento e
  l’emarginazione delle persone anziane, favorendo l’aggregazione
  intergenerazionale (Orti Sociali, Circoli Ricreativi, Sportivi, Feste e Fiere)

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Protezione civile
Arrivare prima, arrivare pronti
Che cos'è la protezione civile? L'idea più diffusa è a tutt'oggi quella di un ente che
si attiva in seguito a eventi disastrosi e segnala situazioni particolarmente critiche.
In realtà gli ultimi trent'anni hanno visto un ripensamento complessivo della
gestione delle emergenze, e hanno dato vita ad un sistema che si colloca
all'avanguardia in Europa. La “protezione civile” è l’insieme delle attività messe in
campo per tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai
danni o dal pericolo di danni che derivano dalle calamità: previsione e
prevenzione dei rischi, soccorso delle popolazioni colpite, contrasto e
superamento dell’emergenza e mitigazione dei rischi.
La protezione civile non è un compito assegnato a una singola amministrazione,
ma è una funzione attribuita a un sistema complesso: il Servizio Nazionale della
Protezione Civile. Istituito con la legge n. 225 del 1992, il Servizio Nazionale ha
come sue componenti le amministrazioni centrali dello Stato, le Regioni e le
Province Autonome, le Province, i Comuni e le Comunità montane. Il Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco, le Forze Armate, le Forze di Polizia, il Corpo
Forestale dello Stato, la Comunità scientifica, la Croce Rossa Italiana, le strutture
del Servizio Sanitario Nazionale, le organizzazioni di volontariato, il Corpo
Nazionale di soccorso alpino e speleologico costituiscono le strutture operative.
Il Servizio Nazionale opera a livello centrale, regionale e locale, nel rispetto del
principio di sussidiarietà.
Il contesto territoriale del nostro Paese, soggetto ad una grande varietà di rischi,
rende infatti necessario un sistema di protezione civile che assicuri in ogni area la
presenza di risorse umane, mezzi e capacità operative in grado di intervenire
rapidamente in caso di emergenza, ma anche di operare per prevenire e, per
quanto possibile, prevedere eventuali disastri.
La prima risposta all’emergenza, qualunque sia la natura e l’estensione
dell’evento, deve essere garantita a livello locale, a partire dalla struttura
comunale, l’istituzione più vicina al cittadino. Il primo responsabile della
protezione civile in ogni Comune è quindi il Sindaco. Quando però l’evento non
può essere fronteggiato con i mezzi a disposizione del comune, si mobilitano i
livelli superiori attraverso un’azione integrata e coordinata: la Provincia, la
Prefettura, la Regione, fino al coinvolgimento dello Stato in caso di emergenza
nazionale. Rimane comunque assoluto il ruolo operativo del Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco. La gestione dell'emergenza, vista come evento suddiviso in fasi,
viene suddivisa dalla legislazione in tre ambiti di attività.

Oggi troviamo a Gubbio una situazione della Protezione Civile molto
compromessa dalle precedenti Amministrazioni che l’hanno sostanzialmente
trattata al livello di una noiosa pratica burocratica da assolvere per obblighi
imposti, e a misconoscere sistematicamente una intera fonte di rischio
gravemente presente nel nostro territorio come il Rischio Sismico. Molte delle
azioni della prossima Amministrazione saranno scelte obbligate che dovremo

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