PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO OTTOBRE 2020

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PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO OTTOBRE 2020
PARROCCHIA
                        SANTA MARIA MAGGIORE
                         MONTE SANT’ANGELO
VOCE della COMUNITÁ
                      MENSILE DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE
                              CULTURALE E RELIGIOSO

                                              ANNO XXX n. 10

                                         OTTOBRE 2020
PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO OTTOBRE 2020
La Voce della Comunità

                                        INDICE
La voce di Franciscus. Messaggio per la Giornata missionaria mondiale        p. 3

Fratelli tutti. 10 frasi della nuova enciclica firmata il 3 ottobre   p. 7

Guida alla lettura                                                    p. 9

Attualità. Dal Gloria al Padre nostro: così cambia il messale         p. 16

Tutte le info sul nuovo testo                                         p. 18

Spiritualità. Carlo Acutis                                            p.   21
S. Francesco e il nuovo B. Carlo Acutis                               p.   23
Rinato alla Vita che non muore                                        p.   26
Cresimati 10/11-10-2020                                               p.   26
Novena a S. Giuseppe Moscati                                          p.   27
Ottavario di preghiera per i defunti                                  p.   28

Direttore responsabile: don Leonardo Petrangelo

Comitato di redazione:
Ernesto Scarabino                               Antonio Falcone
Rosa di Padova                                  Matteo Armillotta
Guglielmo Ferosi

A questo supplemento hanno collaborato:
Alessandra Smerilli; Giacomo Gambasso.

Foto: vari siti web; archivio fotografico.

Ciclostilato in proprio. Ad uso interno.

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                                                      La voce di

            MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
         PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2020

                         «Eccomi, manda me» (Is 6,8)

Cari fratelli e sorelle,                     bisognosi di confortarci a vicenda. Su
Desidero esprimere la mia gratitudine a      questa barca... ci siamo tutti. Come quei
Dio per l’impegno con cui in tutta la        discepoli, che parlano a una sola voce e
Chiesa è stato vissuto, lo scorso ottobre,   nell’angoscia dicono: “Siamo perduti” (v.
il Mese Missionario Straordinario. Sono      38), così anche noi ci siamo accorti che
convinto che esso ha contribuito a           non possiamo andare avanti ciascuno per
stimolare la conversione missionaria in      conto     suo,     ma    solo     insieme»
tante comunità, sulla via indicata dal       (Meditazione in Piazza San Pietro, 27
tema “Battezzati e inviati: la Chiesa di     marzo 2020).
Cristo in missione nel mondo”.               Siamo veramente spaventati, disorientati
In questo anno, segnato dalle sofferenze     e impauriti. Il dolore e la morte ci fanno
e dalle sfide procurate dalla pandemia da    sperimentare la nostra fragilità umana;
covid 19, questo cammino missionario di      ma nello stesso tempo ci riconosciamo
tutta la Chiesa prosegue alla luce della     tutti partecipi di un forte desiderio di
parola che troviamo nel racconto della       vita e di liberazione dal male. In questo
vocazione del profeta Isaia: «Eccomi,        contesto, la chiamata alla missione,
manda me» (Is 6,8). È la risposta sempre     l’invito ad uscire da sé stessi per amore
nuova alla domanda del Signore: «Chi         di Dio e del prossimo si presenta come
manderò?» (ibid.). Questa chiamata           opportunità di condivisione, di servizio,
proviene dal cuore di Dio, dalla sua         di intercessione. La missione che Dio
misericordia che interpella sia la Chiesa    affida a ciascuno fa passare dall’io
sia l’umanità nell’attuale crisi mondiale.   pauroso e chiuso all’io ritrovato e
«Come i discepoli del Vangelo siamo          rinnovato dal dono di sé.
stati presi alla sprovvista da una           Nel sacrificio della croce, dove si compie
tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo     la missione di Gesù (cfr Gv 19,28-30),
resi conto di trovarci sulla stessa barca,   Dio rivela che il suo amore è per ognuno
tutti fragili e disorientati, ma nello       e per tutti (cfr Gv 19,26-27). E ci chiede
stessotempo importanti e necessari, tutti    la nostra personale disponibilità ad
chiamati a remare insieme, tutti             essere inviati, perché Egli è Amore in
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perenne movimento di missione, sempre         un seme che, nei battezzati, prenderà
in uscita da sé stesso per dare vita. Per     forma matura come risposta d’amore nel
amore degli uomini, Dio Padre ha              matrimonio e nella verginità per il
inviato il Figlio Gesù (cfr Gv 3,16). Gesù    Regno di Dio. La vita umana nasce
è il Missionario del Padre: la sua Persona    dall’amore di Dio, cresce nell’amore e
e la sua opera sono interamente               tende verso l’amore. Nessuno è escluso
obbedienza alla volontà del Padre             dall’amore di Dio, e nel santo sacrificio
(cfr Gv 4,34; 6,38; 8,12-30; Eb 10,5-10).     di Gesù Figlio sulla croce Dio ha vinto il
A sua volta Gesù, crocifisso e risorto per    peccato e la morte (cfr Rm 8,31-39). Per
noi, ci attrae nel suo movimento di           Dio, il male – persino il peccato –
amore, con il suo stesso Spirito, il quale    diventa una sfida ad amare e amare
anima la Chiesa, fa di noi dei discepoli di   sempre di più (cfr Mt 5,38-48; Lc 23,33-
Cristo e ci invia in missione verso il        34). Perciò, nel Mistero pasquale, la
mondo e le genti.                             divina misericordia guarisce la ferita
«La missione, la “Chiesa in uscita” non       originaria dell’umanità e si riversa
sono un programma, una intenzione da          sull’universo intero.
realizzare per sforzo di volontà. È Cristo    La Chiesa, sacramento universale
che fa uscire la Chiesa da se stessa. Nella   dell’amore di Dio per il mondo, continua
missione di annunciare il Vangelo, tu ti      nella storia la missione di Gesù e ci invia
muovi perché lo Spirito ti spinge e ti        dappertutto affinché, attraverso la nostra
porta» (Senza di Lui non possiamo far         testimonianza della fede e l’annuncio del
nulla, LEV-San Paolo, 2019, 16-17). Dio       Vangelo, Dio manifesti ancora il suo
ci ama sempre per primo e con
questo amore ci incontra e ci
chiama. La nostra vocazione
personale proviene dal fatto che
siamo figli e figlie di Dio nella
Chiesa, sua famiglia, fratelli e
sorelle in quella carità che Gesù
ci ha testimoniato. Tutti, però,
hanno una dignità umana
fondata sulla chiamata divina ad
essere figli di Dio, a diventare,
nel sacramento del Battesimo e
nella libertà della fede, ciò che
sono da sempre nel cuore di
Dio.
Già         l’aver        ricevuto
gratuitamente la vita costituisce
un implicito invito ad entrare
nella dinamica del dono di sé:

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amore e possa toccare e trasformare            relazioni sociali, e anche della relazione
cuori, menti, corpi, società e culture in      comunitaria con Dio.
ogni luogo e tempo.                            Lungi dall’aumentare la diffidenza e
La missione è risposta, libera e               l’indifferenza,     questa      condizione
consapevole, alla chiamata di Dio. Ma          dovrebbe renderci più attenti al nostro
questa chiamata possiamo percepirla solo       modo di relazionarci con gli altri. E la
quando viviamo un rapporto personale           preghiera, in cui Dio tocca e muove il
di amore con Gesù vivo nella sua Chiesa.       nostro cuore, ci apre ai bisogni di amore,
Chiediamoci: siamo pronti ad accogliere        di dignità e di libertà dei nostri fratelli,
la presenza dello Spirito Santo nella          come pure alla cura per tutto il creato.
nostra vita, ad ascoltare la chiamata alla     L’impossibilità di riunirci come Chiesa
missione, sia nella via del matrimonio,        per celebrare l’Eucaristia ci ha fatto
sia in quella della verginità consacrata o     condividere la condizione di tante
del sacerdozio ordinato, e comunque            comunità cristiane che non possono
nella vita ordinaria di tutti i giorni?        celebrare la Messa ogni domenica. In
Siamo disposti ad essere inviati ovunque       questo contesto, la domanda che Dio
per testimoniare la nostra fede in Dio         pone: «Chi manderò?», ci viene
Padre misericordioso, per proclamare il        nuovamente rivolta e attende da noi una
Vangelo della salvezza di Gesù Cristo,         risposta generosa e convinta: «Eccomi,
per condividere la vita divina dello           manda me!» (Is 6,8). Dio continua a
Spirito Santo edificando la Chiesa? Come       cercare chi inviare al mondo e alle genti
Maria, la madre di Gesù, siamo pronti ad       per testimoniare il suo amore, la sua
essere senza riserve al servizio della         salvezza dal peccato e dalla morte, la sua
volontà di Dio (cfr Lc 1,38)? Questa           liberazione dal male (cfr Mt 9,35-
disponibilità     interiore     è      molto   38; Lc 10,1-12).
importante per poter rispondere a Dio:         Celebrare la Giornata Missionaria
“Eccomi,       Signore,     manda       me”    Mondiale significa anche riaffermare
(cfr Is 6,8).E questo non in astratto, ma      come la preghiera, la riflessione e l’aiuto
nell’oggi della Chiesa e della storia.         materiale delle vostre offerte sono
Capire che cosa Dio ci stia dicendo in         opportunità per partecipare attivamente
questi tempi di pandemia diventa una           alla missione di Gesù nella sua Chiesa. La
sfida anche per la missione della Chiesa.      carità espressa nelle collette delle
La malattia, la sofferenza, la paura,          celebrazioni liturgiche della terza
l’isolamento ci interpellano. La povertà       domenica di ottobre ha lo scopo di
di chi muore solo, di chi è abbandonato a      sostenere il lavoro missionario svolto a
sé stesso, di chi perde il lavoro e il         mio nome dalle Pontificie Opere
salario, di chi non ha casa e cibo ci          Missionarie, per andare incontro ai
interroga. Obbligati alla distanza fisica e    bisogni spirituali e materiali dei popoli e
a rimanere a casa, siamo invitati a            delle Chiese in tutto il mondo per la
riscoprire che abbiamo bisogno delle           salvezza di tutti.

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La Santissima Vergine Maria, Stella
dell’evangelizzazione e Consolatrice
degli afflitti, discepola missionaria del
proprio Figlio Gesù, continui a
intercedere per noi e a sostenerci.

Roma, San Giovanni in Laterano, 31
maggio 2020, Solennità di Pentecoste

     VEGLIA MISSIONARIA PARROCCHIALE
                    Giovedì 22 ottobre 2020
                                  Ore 19.30

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                             FRATELLI TUTTI
         10 frasi della nuova Enciclica firmata il 3 ottobre
Papa Francesco non è tenero. E utilizza
espressioni molto forti, per far riflettere
le coscienze di tutti noi. Ecco le parole
più potenti di questa enciclica.
Fraternità e amicizia sociale sono le vie
indicate dal Pontefice per costruire un
mondo migliore, più giusto e pacifico,
con l’impegno di tutti: popolo e
istituzioni.
Ecco Fratelli tutti, la nuova enciclica
di Papa Francesco.
Un segno di speranza in un mondo
troppo spesso indifferente. Ma il Papa
non è tenero. E utilizza espressioni
molto forti, per scuotere le coscienze di
tutti noi.
“Consegno questa Enciclica sociale – si
legge in un tweet condiviso dal suo           anziane a una dolorosa solitudine,
account – come un umile apporto alla          afferma implicitamente che tutto finisce
riflessione affinché, di fronte a diversi     con noi, che contano solo i nostri
modi attuali di eliminare o ignorare gli      interessi individuali».
altri, siamo in grado di reagire con un
                                              3_«La solitudine, le paure e l’insicurezza
nuovo sogno di fraternità e di amicizia
                                              di tante persone, che si sentono
sociale che non si limiti alle parole“.
                                              abbandonate dal sistema, fanno sì che si
1_«Prendersi cura del mondo che ci            vada creando un terreno fertile per le
circonda e ci sostiene significa prendersi    mafie. Queste infatti si impongono
cura di noi stessi. Ma abbiamo bisogno di     presentandosi come “protettrici” dei
costituirci in un “noi” che abita la Casa     dimenticati, spesso mediante vari tipi di
comune. Tale cura non interessa ai            aiuto, mentre perseguono i loro interessi
poteri economici che hanno bisogno di         criminali».
entrate veloci».
                                              4_«Se tutto è connesso, è difficile
2_«La mancanza di figli, che provoca un       pensare che questo disastro mondiale (la
invecchiamento    della     popolazione,      pandemia) non sia in rapporto con il
insieme all’abbandono delle persone           nostro modo di porci rispetto alla realtà,

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pretendendo di essere padroni assoluti          tendenze che mirano ad omogeneizzare
della propria vita e di tutto ciò che esiste.   il mondo, affiorano interessi di potere
Non voglio dire che si tratta di una sorta      che beneficiano della scarsa stima di sé,
di castigo divino. E neppure basterebbe         nel momento stesso in cui, attraverso i
affermare che il danno causato alla             media e le reti, si cerca di creare una
natura alla fine chiede il conto dei nostri     nuova cultura al servizio dei più potenti.
soprusi. È la realtà stessa che geme e si      Da      ciò     traggono       vantaggio
ribella. Viene alla mente il celebre verso      l’opportunismo      della    speculazione
del poeta Virgilio che evoca le                 finanziaria e lo sfruttamento, dove i
lacrimevoli vicende umane».                     poveri sono sempre quelli che perdono».

5_«I migranti vengono considerati non           9_«Aggrediscono una persona per la
abbastanza degni di partecipare alla vita       strada, e molti scappano come se non
sociale come qualsiasi altro, e si              avessero visto nulla. Spesso ci sono
dimentica che possiedono la stessa              persone che investono qualcuno con la
intrinseca dignità di qualunque persona.       loro automobile e fuggono. Pensano solo
Pertanto, devono essere “protagonisti del       a non avere problemi, non importa se un
proprio riscatto”. Non si dirà mai che         essere umano muore per colpa loro.
non sono umani, però in pratica, con le        Questi però sono segni di uno stile di
decisioni e il modo di trattarli, si            vita generalizzato, che si manifesta in
manifesta che li si considera di minor          vari modi, forse più̀ sottili. Inoltre,
valore, meno importanti, meno umani. È         poiché tutti siamo molto concentrati
inaccettabile che i cristiani condividano       sulle nostre necessità, vedere qualcuno
questa mentalità e questi atteggiamenti».       che soffre ci dà fastidio, ci disturba,
                                                perché non vogliamo perdere tempo per
6_«Il mettersi seduti ad ascoltare l’altro,
                                                colpa dei problemi altrui».
caratteristico di un incontro umano, è un
paradigma di atteggiamento accogliente,         10_«C’è una triste ipocrisia là dove
di chi supera il narcisismo e accoglie          l’impunità del delitto, dell’uso delle
l’altro, gli presta attenzione, gli fa spazio   istituzioni per interessi personali o
nella propria cerchia».                         corporativi, e altri mali che non
                                                riusciamo a eliminare, si uniscono a un
7_«Il     cumulo       opprimente     di
                                                permanente squalificare tutto, al
informazioni che ci inonda non equivale
                                                costante seminare sospetti propagando la
a maggior saggezza. La saggezza non si
                                                diffidenza e la perplessità. All’inganno
fabbrica con impazienti ricerche in
                                                del “tutto va male” corrisponde un
internet, e non è una sommatoria di
                                                “nessuno può aggiustare le cose”, “che
informazioni la cui veracità non è
                                                posso fare io?”».
assicurata. In questo modo non si matura
nell’incontro con la verità».

8_«Demolire l’autostima di qualcuno è
un modo facile di dominarlo. Dietro le
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           GUIDA ALLA LETTURA
di ALESSANDRA SMERILLI FMA, Docente di Economia politica presso la Pontificia
Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, Consigliere dello Stato della Città del
Vaticano.

1. LA VENTINOVESIMA SCENA                      questa Enciclica Fratelli tutti (FT) si
TORNA ALLA LUCE                                vuole dipingere, con realismo, ma anche
Nella Basilica di San Francesco ad Assisi      con       speranza,     proprio       quella
si possono ammirare affrescate da Giotto       ventinovesima scena che era stata
28 scene che narrano la vita del Santo. In     scartata. Essa è un invito a comprendere
realtà le scene avrebbero dovuto essere        le implicazioni concrete della fraternità.
29, ma all'epoca i ricchi e i notabili della   E ad agire di conseguenza.
città, che finanziavano l'opera, non                 E per farlo si confronta con la
vollero pagare la realizzazione della          parabola evangelica del buon samaritano
ventinovesima scena, quella del bacio e        (Lc 10,25-37), che viene posta come
dell'abbraccio di san Francesco con il         prospettiva di interpretazione dei tempi
lebbroso a Rivotorto. Quell'abbraccio          che stiamo vivendo e nello stesso tempo
che ha fatto di Francesco un uomo              come faro per guidare la direzione dei
nuovo, quell'abbraccio che ha fatto            nostri passi.
assaporare a Francesco, e a tutti coloro             Il commento alla parabola è fresco
che lo hanno seguito, il gusto della           e vivace, ma nello stesso tempo
fraternità. Ciò che a Francesco risultava      coinvolgente, con spunti che aiutano ad
amaro, e cioè l'accostarsi ai lebbrosi,        interrogarsi. Esso si colloca dopo l'analisi
dopo quell'abbraccio fu tramutato in           del tempo che stiamo vivendo e precede
dolcezza. Il motivo per cui non si             la parte di interpretazione e di proposta
autorizzò la realizzazione pittorica di        per promuovere cammini concreti. Il
quella scena è molto semplice: i signori       commento è un invito a porsi domande,
della città non volevano che si sapesse        a mettersi personalmente in questione,
della presenza di lebbrosi ad Assisi. La       prima di proseguire nella lettura.
città ne avrebbe sfigurato. I poveri,          Dopo il confronto con la parabola, non si
coloro che ci sembrano diversi da noi,         può leggere con distacco quello che
che con la loro presenza ci interrogano,       segue: il lettore è continuamente
escono dalla storia, ma anche dalla sua        invitato a prendere posizione, a non
narrazione.                                    restare neutrale. Si entra nel vivo
      Tutto il magistero di Papa               dell'Enciclica da protagonisti, e si è
Francesco, fin dall'inizio, ha denunciato      invitati a diventare veri e propri
con forza la cultura dell'indifferenza e       promotori di processi di fraternità.
dello scarto, ha invitato a guardare il              «Con chi ti identifichi?... A quale di
mondo a partire dalle periferie, quelle        loro assomigll?» (FT 64), «Sarà quel ferito
economiche, materiali ed esistenziali. In      la giustificazione delle nostre divisioni
                                    9|Ottobre 2020
PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO OTTOBRE 2020
La Voce della Comunità

inconciliabili, delle nostre indifferenze          sofferenza sociale, oltre che economica.
crudeli, dei nostri scontri intestini?» (FT        Non è altrettanto chiaro per la cura:
72). Queste alcune delle domande con               siamo intimamente convinti che
cui ci si confronta nella lettura del              prenderci cura di altre persone, non solo
secondo capitolo dell'Enciclica.                   quelle legate alla mia famiglia, sia
      Il passare davanti a un bisognoso di         qualcosa che ci rende degni di abitare
aiuto perché ferito e non essere capaci di         questa terra? Quando parliamo di cura
dedicargli tempo e cura, non voler                 qui intendiamo l'attenzione, l'ascolto, il
«perdere tempo per colpa dei problemi              prendersi a cuore anima e corpo di chi
altrui» (FT 65) è un qualcosa che nella            ne ha bisogno in un dato momento:
storia si ripete e forse negli ultimi anni         aiutare una persona anziana non
sta diventando più evidente.                       autosufficiente a mangiare o a vestirsi,
                                                   leggere delle favole ad un bambino,
Analfabeti della cura                              pulire degli ambienti abitati da chi non
«Diciamolo, siamo cresciuti in tanti
                                                   riesce a farlo, e così via. Non stiamo
aspetti     ma      siamo      analfabeti          parlando       di     cura    professionale.
nell'accompagnare, curare e sostenere I            Normalmente la prima domanda che
più fragili e deboli delle nostre società          facciamo ad una persona, quando la
sviluppate» (FT 64). Sappiamo andare               incontriamo per la prima volta, dopo il
sulla luna, ma non abbiamo imparato il
                                                   nome, è: di cosa ti occupi? Che lavoro
linguaggio del prendersi cura gli uni
                                                   fai? Non le chiediamo: di chi ti occupi?
degli altri. Sappiamo farlo forse
                                                   Di chi ti prendi cura? La cura è di solito
all'interno di cerchie ristrette, ma non è
                                                   considerata come una distrazione da
un'attitudine sociale. Eppure, il lavoro e
                                                   compiti più importanti, quindi appaltata
la     cura    sono     due      dimensioni
                                                   in genere alle donne o a persone che lo
fondamentali dell'essere umano. Come
                                                   fanno al posto di altri e che devono
mai attraverso il lavoro siamo riusciti ad
                                                   vivere, spesso miseramente, di questo. Il
avanzare e a raggiungere enormi
                                                   fatto stesso che le remunerazioni di chi
progressi, e siamo rimasti indietro nella
                                                   fa questi lavori siano più basse della
capacità di prenderci cura? Vorrei
                                                   media di altri lavori ci dice che la cura
tentare qui un'interpretazione forse un
                                                   non ha una considerazione sociale
po' ardita.
                                                   elevata.
Non abbiamo imparato l'alfabeto e la
                                                   Allora non dobbiamo meravigliarci che
semantica della cura perché da sempre
                                                   si passi oltre quando si incontrano i
l'abbiamo relegata alla sfera privata e in
                                                   feriti, i bisognosi, coloro che ci stanno di
particolare alle donne. Questo ci ha
                                                   fronte mendicando un po' del nostro
portati socialmente a considerare la cura
                                                   tempo, della nostra attenzione, delle
come qualcosa di meno rilevante rispetto
                                                   nostre carezze. Perché come abbiamo
ad altri aspetti. Siamo tutti d'accordo che
                                                   bisogno di una scuola per imparare a
il lavoro ci dà dignità, tanto che non
                                                   leggere e a scrivere, così per imparare
poter      lavorare    rappresenta      una
                                                   l'alfabeto      della    cura     dobbiamo

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La Voce della Comunità

esercitarci, e bisogna imparare fin da             figurato, come ad esempio l'ambiente.
piccoli. Per farlo dobbiamo riscoprirci            Tra i meccanismi ve ne sono un paio
come persone che necessitano di questa             molto interessanti: l'etichettamento
esperienza     per    "restare     umani",         eufemistico e la colpevolizzazione e
curandomi dell'altro curo la mia persona,          deumanizzazione delle vittime. Il primo
la mia capacità di sentirmi in reciprocità,        consiste nell'utilizzare un linguaggio
cioè di sentirmi più umano.                        edulcorato,       confuso     o     innocuo
                                                   riferendoci ad alcune azioni dannose per
Cosa posso fare io?                                gli altri, in modo da ridurre
L'interpretazione va oltre la parabola
                                                   l'autosanzione morale che deriva da quei
stessa e ad un certo punto leggiamo: «I
                                                   comportamenti. Il secondo consiste nel
"briganti della strada" hanno di solito
                                                   dimostrare a noi stessi che chi stiamo
come segreti alleati quelli che "passano           attaccando ha delle colpe, in modo da
per la strada guardando dall'altra parte"»         non farci scalfire dalle sue parole o dal
(FT 75). L'indifferenza è complice delle
                                                   suoi comportamenti. L'Enciclica spinge a
ingiustizie: il mio passare oltre ha
                                                   superare questi atteggiamenti e questi
implicazioni sociali di cui bisognerebbe
                                                   meccanismi e a mettersi all'opera. Ma
tener conto. L'Enciclica smaschera i
                                                   non da soli. Il samaritano ha messo in
meccanismi di autogiustificazione che
                                                   moto un processo, ha coinvolto
molte volte ci immobilizzano: cosa posso
                                                   l'albergatore: il messaggio dell'Enciclica
fare io? Sono solo una goccia in un
                                                   è ispirare «un nuovo sogno di fraternità e
oceano di soprusi e cose che non
                                                   di amicizia sociale» (FT 6), che coinvolga
funzionano. E nel frattempo il ferito
                                                   singoli, gruppi, istituzioni, popoli interi.
rimane a terra.
                                                         Perché questo avvenga viene
       Albert Bandura, lo psicologo
                                                   lanciato un messaggio anche a chi si
sociale che si è occupato di studiare i
                                                   preoccupa di insegnare e trasmettere il
meccanismi      che     permettono     la
                                                   bagaglio della fede cristiana: «è
violazione dei propri principi senza la
                                                   importante che la catechesi e la
perdita di una buona considerazione di
                                                   predicazione includano in modo più
sé, ha scritto un libro dedicato a questi
                                                   diretto e chiaro il senso sociale
temi: Disimpegno morale. Come
                                                   dell'esistenza, la dimensione fraterna
facciamo del male continuando a vivere             della     spiritualità,   la    convinzione
bene. In generale i processi di                    sull'inalienabile dignità di ogni persona e
disimpegno morale appartengono a tre
                                                   le motivazioni per amare e accogliere
grandi gruppi: processi di disimpegno
                                                   tutti» (FT 86).
che operano sulla definizione della
condotta, meccanismi che determinano               2.  LA  DECLINAZIONE   DELLA
una distorsione nella relazione causa-             FRAERNITÀ   E   DELL'AMICIZIA
effetto, processi che provocano una                SOCIALE
svalutazione della vittima, che può
                                                   L'Enciclica, come altri testi di Papa
essere persona umana o vittima in senso
                                                   Francesco, si ispira direttamente al santo

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La Voce della Comunità

di   Assisi.    L'esortazione apostolica            dell'elezione: non scegliamo di essere
Evangelii gaudium ha come sfondo il                 fratelli, ma se lo assumiamo possiamo
"Va' e ripara la mia casa", la Laudato si' è        rendere amici i fratelli. Questo accade
modellata sul Cantico delle creature.               solo se abbiamo il coraggio di baciare e
Fratellli tutti si lascia ispirare dalla            abbracciare i lebbrosi che incontriamo
capacità di dialogo e dalla fraternità che          lungo le nostre strade.
hanno caratterizzato la vita e la missione                L'amicizia sociale è una forma di
di san Francesco. Il testo è anche                  amore, ed è il frutto di quell'amore che
attraversato dai grandi temi esposti nel            ci spinge ad uscire da noi stessi per
documento sulla fratellanza umana e                 andare incontro all'Altro, e agli altri,
rilancia quell'appello come frutto del              quelli più vicini, ma anche quelli più
dialogo e di un impegno congiunto.                  lontani: «La vera carità è capace di
      Le parole chiave sono fraternità e            includere tutto questo nella sua
amicizia sociale. L'amicizia sociale                dedizione, e se deve esprimersi
implica il sentirsi uniti a tutti coloro che        nell'incontro da persona a persona, è
sono della nostra stessa carne,                     anche in grado di giungere a un fratello
abbracciare tutti coloro che vengono                e a una sorella lontani e persino ignorati,
messi da parte, scartati, abbandonati e             attraverso le varie risorse chele
camminare insieme con loro. L'amicizia              istituzioni di una società organizzata,
sociale è perciò alla base di un modo               libera e creativa sono capaci di generare»
nuovo di intendere la società declinata             (FT 165).
in tutti i suoi aspetti, compresi politica                Con questa chiave Papa Francesco
ed economia.                                        ripercorre e colloca nell'attualità i grandi
      Di solito, quando parliamo di                 principi a cui si ispira il pensiero sociale
amicizia, intendiamo una forma di                   cattolico: la dignità della persona umana,
amore elettiva: gli amici si scelgono, i            la destinazione universale dei beni, la
fratelli no. Viene spontaneo dunque                 solidarietà e la funzione sociale della
chiedersi come si possono mettere                   proprietà, ricordando che la proprietà
insieme i due termini "amicizia" e                  privata è un diritto subordinato alla
"sociale", e accostarli poi alla fraternità.        destinazione universale dei beni.
Credo che questo sia il cuore del                         Alla luce di questi principi si
messaggio che Papa Francesco vuole far              leggono i passi concreti realizzabili e gli
arrivare a tutti gli uomini di buona                impegni da prendere in vari ambiti della
volontà, a cui è rivolta l'Enciclica.               vita sociale, economica e politica, come
Portare nel cuore della fraternità                  il fenomeno delle migrazioni, il buon
universale il "tu" dell'amico ed eleggere           governo e la buona politica, la pace, le
come amici i fratelli vicini e lontani.             religioni al servizio della fraternità. Non
Questo rende l'amicizia non una                     ripercorro, né riassumo qui i vari capitoli
faccenda privata, ma una categoria                  dell'Enciclica, che rappresentano un
sociale. Nello stesso tempo rende                   compendio di quanto Papa Francesco è
concreta la fraternità e le dà il sapore            andato esprimendo lungo il suo

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La Voce della Comunità

pontificato attorno a questi temi. Mi               disuguaglianze di opportunità, di accesso
soffermerò solo su alcuni nuclei.                   al cibo, di diritti, in altre parole dalla
                                                    mancanza dì uno sviluppo umano
La pace, un processo sempre in corso                integrale. La pandemia ha accelerato e
Il processo di costruzione della pace
                                                    aggravato questi problemi: non è per
richiede architetti, ma anche artigiani: la
                                                    niente semplice vivere in pace quando si
riconciliazione ha bisogno di strategie e
                                                    ha lo stomaco vuoto.
impegni formali, ma soprattutto di cuori
                                                          E allora ci chiediamo: se invece di
pulsanti che aiutino a scrivere nuove
                                                    fare la corsa agli armamenti, facessimo la
pagine di storia, perché «le grandi
                                                    corsa verso la sicurezza alimentare, di
trasformazioni non si costruiscono alla             salute e lavorativa? Ogni governante
scrivania o nello studio» (FT 231). Di              dovrebbe domandarsi cosa chiedono i
fronte ai conflitti e alle lacerazioni, non
                                                    cittadini in questo momento. Chiedersi
si può negare la verità (cfr FT 227):
                                                    se hanno bisogno di uno Stato
anche il perdono, profondamente
                                                    militarmente forte, o di uno Stato che
necessario       nei        processi      di
                                                    investa in beni comuni. Noi, come
riconciliazione,      non      chiede     di
                                                    cittadini, come vorremmo che fossero
dimenticare, anzi, la memoria è
                                                    spesi i nostri soldi oggi? Ha senso
necessaria       affinché       non       ci
                                                    continuare a fare massicci investimenti
anestetizziamo di fronte al male e ai
                                                    in armi se poi le vite umane non possono
soprusi.
                                                    essere salvate perché mancano le
     L'Enciclica contiene affermazioni
                                                    strutture sanitarie e le cure adeguate? La
chiare e inequivocabili anche sulla
                                                    spesa militare nel mondo nei 2019 ha
guerra, «oggi è molto difficile sostenere i
                                                    raggiunto il livello più elevato. Se ho una
criteri maturati in altri secoli per parlare        persona malata in famiglia e ho bisogno
di una possibile "guerra giusta"» (FT               di spendere per le cure, non indirizzerò
258), e sulla pena di morte: «Il fermo
                                                    tutte le mie risorse per curare il mio
rifiuto della pena di morte mostra fino a           familiare?
che punto è possibile riconoscere                         Siamo nella fase in cui dobbiamo
l'inalienabile dignità di ogni essere               comprendere dove indirizzare le risorse
umano e ammettere che abbia un suo                  in un momento di svolta epocale. Oggi la
posto in questo mondo. Poiché, se non lo            prima sicurezza è quella della salute e
nego al peggiore dei criminali, non lo              del bene-stare. A cosa servono arsenali
negherò a nessuno, darò a tutti la                  per essere più sicuri, se poi basta una
possibilità di condividere con me questo            manciata di persone infette per far
pianeta malgrado ciò che possa                      dilagare l'epidemia e provocare tante
separarci» (FT 269).                                vittime? La pandemia, lo abbiamo visto
      Uno dei passaggi più interessanti
                                                    non conosce confini.
sul tema della pace è quello che la lega
                                                          Sappiamo bene che il tema è più
allo sviluppo: oggi i processi di pace sono
                                                    complicato di quello che sembra: la corsa
fortemente          minacciati         dalle
                                                    agli armamenti è un dilemma che vede

                                   13 | O t t o b r e 2 0 2 0
La Voce della Comunità

gli Stati, per paura degli altri Stati, o per        interessi particolari di ciascuno. Ce lo
voler primeggiare, continuare ad                     ricorda il Papa stesso che bisogna andare
aumentare i propri arsenali militari, in             verso un oltre utopico, in cui l'utopia è
particolare quelli di armi nucleari. Se gli          critica della realtà che ispira la ricerca di
altri posseggono armi potenti possono                nuove strade.
minacciarmi e impormi i loro voleri, e
questo mi porta ad aumentare i miei
                                                     Politica ed economia, quali equilibri?
arsenali. Al tempo stesso posso                            L’Enciclica dedica un intero
primeggiare sugli altri se a garanzia ho             capitolo al tema della politica, con
un arsenale potente. Ma questo genera                analisi, esortazioni e suggerimenti che
un circolo vizioso che non finisce mai,              chiamano in causa chi vuole servire il
spingendo ad aumentare sempre più le                 bene comune, e quindi i singoli politici,
spese militari, che, ricordiamocelo, sono            ma anche la politica in senso più ampio.
spese pubbliche, derivano dai soldi dei              Alla politica si chiede visione, la capacità
cittadini. È una competizione che spinge             di fecondità, più che risultati immediati,
a spese irrazionali pur di mantenere le              e ai politici si chiede di essere
proprie posizioni. Tale tipo di corsa si             espressione del popolo e non dei
arresta solo con una volontà collettiva di           populismi. Nel rapporto tra economia e
autodelimitazione. È chiaro che nessuno              politica, si ribadisce che l'economia deve
Stato può riuscire da solo in questa                 essere ai servizio dello sviluppo e del
impresa: «La crescente interdipendenza e             bene comune e la politica non
la globalizzazione significano che                   sottomessa ai dettami della finanza. La
qualunque risposta diamo alla minaccia               pandemia ha reso evidente, soprattutto
delle armi nucleari, essa debba essere               nei periodi intensi di gestione
collettiva e concertata, basata sulla                dell'emergenza, l'importanza e il ruolo
fiducia reciproca» (FT 262).                         dello Stato, e su questa scia l'Enciclica
Abbiamo bisogno di leader coraggiosi                 mette in guardia da visioni troppo
che dimostrino di credere al bene                    liberiste. Non si può lasciare il governo
comune, che si impegnino per garantire               dell'economia e della società alle sole
quello di cui oggi c'è maggior bisogno.              forze di mercato, soprattutto quando il
Abbiamo bisogno di un patto collettivo               principio       orientatore     è     quello
per indirizzare le risorse perla sicurezza           dell'efficienza e del profitto.
nella salute e per il benessere. Papa                Questo è verissimo, ma mentre lo si
Francesco propone che con le risorse che             afferma occorre anche lavorare perché il
si libereranno dagli acquisti di armi sia            mercato torni alla sua vocazione
costituito un fondo mondiale per                     originaria, al suo dover essere: il mercato
risolvere il problema della fame nel                 «può essere paragonato ad un grande
mondo. Utopia? Le grandi trasformazioni              organismo, nelle cui vene scorrono,
non avverranno mai se non c'è qualcuno               come linfa vitale, ingentissime quantità
che inizia ad andare oltre, che provi ad             di capitali. Prendendo a prestito
allargare gli orizzonti rispetto agli                quest'analogia possiamo dunque parlare
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La Voce della Comunità

anche di una "sanità" di tale organismo,           viene ampiamente illustrato lungo tutto
quando i suoi mezzi ed apparati                    il percorso dell'Enciclica.
realizzano una buona funzionalità del              La pubblicazione di questo titolo, ancor
sistema, in cui crescita e diffusione della        prima che si potesse leggere il contenuto
ricchezza vanno di pari passo»                     dell'intero testo, ha suscitato non poche
(CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA                     reazioni di perplessità sull'utilizzo del
DELLA FEDE - DICASTERO PER IL SERVIZIO             maschile, che soprattutto in alcune
DELLO SVILUPPO UMANO INTEGRALE,                    culture è sembrato escludere le donne. Il
Oecomicae et pecuniariae quaestiones,              testo è in realtà equilibrato e presenta
19). Oggi viviamo in un mondo così                 molte aperture ed esortazioni ad andare
iperconnesso,         globalizzato        e        proprio in senso opposto.
tecnologicamente avanzato, e le disparità          Le reazioni immediate, tuttavia, ci fanno
di opportunità, che pur la pandemia ha             comprendere quanto ancora questo tema
reso più evidenti, sono ad un livello tale         sia caldo, e quanta necessità si avverta di
che nessuno Stato da solo può governare            fare passi avanti, nella Chiesa e non solo.
i meccanismi economici globali.                    La via è quella espressa da Papa
E per lo stesso motivo non possiamo                Francesco nella sua prima Esortazione
pensare che la funzione dell'economia e            apostolica, all'inizio del suo pontificato:
del mercato sia quella di produrre                 «Ma c'è ancora bisogno di allargare gli
ricchezza e quella dello Stato sia la              spazi per una presenza femminile più
redistribuzione della stessa.                      incisiva nella Chiesa. Perché "il genio
Per cui, oltre a lavorare per un maggiore          femminile è necessario in tutte le
coordinamento internazionale su alcuni             espressioni della vita sociale; per tale
fronti è impellente l'urgenza di fare in           motivo si deve garantire la presenza
modo che il mercato diventi più civile:            delle     donne    anche     nell'ambito
che meccanismi di migliore ripartizione            lavorativo" e nei diversi luoghi dove
dei risultati siano pensati a monte, nel           vengono prese le decisioni importanti,
momento produttivo e dello scambio, e              tanto nella Chiesa come nelle strutture
non solo a valle, attraverso la tassazione.        sociale» (EG 103). Tanto è stato fatto da
Mentre si produce già si distribuisce il           allora e il cammino è ben avviato, ma
valore, mentre si raccoglie il risparmio           nella logica di avviare processi più che
già si pensa a trasformarlo in credito al          occupare spazi, oltre a ruoli e funzioni,
servizio dello sviluppo.                           c'è bisogno che più donne possano, con
                                                   competenza e serietà, partecipare al
3. FRATELLI E SORELLE
                                                   pensiero e al discernimento, perché
Nel chiudere questa guida alla lettura             abbiamo necessità di uno sguardo
non possiamo non fare un cenno al titolo           femminile sulla realtà, sulla Chiesa, e
dell'Enciclica: Fratelli tutti.                    anche sulla fraternità.
Come leggiamo nel preambolo, è una
citazione di san Francesco ed è un invito
alla fraternità universale, nel senso che

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La Voce della Comunità

                                                             Attualità
                        a cura di Giacomo Gambassi, su Avvenire, venerdì 28 agosto 2020

               DAL «GLORIA» AL «PADRE NOSTRO»:
                       COSÌ CAMBIA IL MESSALE.
Il nuovo libro sarà obbligatorio da Pasqua 2021, ma i parroci potranno
usarlo fin da subito. Modificate le Preghiere eucaristiche.

 […] L’utilizzo del nuovo Messale                della nuova traduzione in italiano della
diventerà obbligato nelle parrocchie             terza edizione tipica - in latino - del
della Penisola a partire dalla prossima          Messale Romano scaturito dal Concilio
Pasqua, ossia dal 4 aprile 2021, ma potrà        Vaticano II nella quale cambiano alcune
essere utilizzato immediatamente, cioè           formule con cui viene celebrata
non appena il libro pubblicato giungerà          l’Eucaristia nella nostra lingua.
nelle comunità, anche se ciascun
                                                 Il nuovo volume è edito dalla
vescovo potrà stabilire nella propria
                                                 Fondazione di Religione Santi Francesco
diocesi da quando impiegarlo. Si tratta

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La Voce della Comunità

d’Assisi e Caterina da Siena in un unico             anche ad esempio nelle Preghiere
formato e viene distribuito dalla Libreria           eucaristiche, vale a dire quelle della
Editrice Vaticana che lo farà arrivare               consacrazione del pane e del vino.
nelle librerie e nelle parrocchie che lo
                                                     Oltre ai ritocchi e agli arricchimenti
stanno prenotando a partire dalla fine di
                                                     della terza edizione tipica latina, il
settembre. Il costo è di 110 euro.
                                                     volume propone altri testi facoltativi di
Papa Francesco aveva autorizzato la                  nuova composizione, maggiormente
promulgazione della terza edizione in                rispondenti al linguaggio e alle situazioni
italiano del Messale Romano un anno fa.              pastorali delle comunità e in gran parte
Il testo italiano era passato al vaglio della        già utilizzati a partire dalla seconda
Congregazione per il culto divino e la               edizione in lingua italiana del 1983.
disciplina dei Sacramenti per la
                                                     «Il libro del Messale – spiega il cardinale
necessaria confirmatio.
                                                     Bassetti – non è soltanto uno strumento
La nuova traduzione era stata approvata              liturgico, ma un riferimento puntuale e
nel novembre 2018 dall’Assemblea                     normativo che custodisce la ricchezza
generale della Cei.                                  della tradizione vivente della Chiesa, il
                                                     suo desiderio di entrare nel mistero
Fra le novità introdotte quelle sul Padre
                                                     pasquale, di attuarlo nella celebrazione e
Nostro: non diremo più «e non ci
                                                     di tradurlo nella vita. La riconsegna del
indurre in tentazione», ma «non
                                                     Messale diventa così un’occasione
abbandonarci alla tentazione». Inoltre,
                                                     preziosa di formazione per tutti i
sempre nella stessa preghiera, è previsto
                                                     battezzati, invitati a riscoprire la grazia e
l’inserimento di un «anche» («come
                                                     la forza del celebrare, il suo linguaggio -
anche noi li rimettiamo»). In questo
                                                     fatto di gesti e parole - e il suo essere
modo il testo del Padre Nostro
                                                     nutrimento per una piena conversione
contenuto nella versione italiana della
                                                     del cuore».
Bibbia, approvata dalla Cei nel 2008, e
già recepito nella rinnovata edizione                Le variazioni giungono al termine di un
italiana del Lezionario, entrerà anche               percorso durato oltre 17 anni. Un arco
nell’ordinamento della Messa.                        temporale in cui «vescovi ed esperti
                                                     hanno lavorato al miglioramento del
Altra modifica riguarda il Gloria dove il
                                                     testo sotto il profilo teologico, pastorale e
classico «pace in terra agli uomini di
                                                     stilistico, nonché alla messa a punto della
buona volontà» è sostituito con il nuovo
                                                     presentazione del Messale», aveva
«pace in terra agli uomini, amati dal
                                                     spiegato la Cei in una nota.
Signore».
                                                     La nuova traduzione italiana è quella
Se queste sono le principali variazioni
                                                     della terza edizione tipica del Missale
che riguardano il popolo e quindi
                                                     Romanum, edizione in latino che risale
dovranno essere “imparate” da tutti, si
                                                     al 2002.
annunciano anche altre modifiche in ciò
che viene pronunciato dal sacerdote,

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La Voce della Comunità

La prima editiotypica, che recepiva la             tipica latina porta la data del 1975. E
riforma liturgica del Vaticano II e                proprio      la     traduzione      italiana
seguiva           le          indicazioni          dell’edizione del 1975 – traduzione che
della SacrosanctumConcilium, è       stata         risale al 1983 – è quella ancora in uso per
pubblicata nel 1970 ed era stata tradotta          qualche mese.
in italiano nel 1973. La seconda edizione

       COSA CAMBIA COL NUOVO MESSALE ROMANO
                (TUTTE LE INFO SUL NUOVO TESTO)
di Miguel CuarteroSamperi, 30 settembre 2020
https://www.sabinopaciolla.com/cosa-cambia-col-nuovo-messale-romano-tutte-le-info-
sul-nuovo-testo/

FORMATO E PREZZO                                   “trans-avanguardia”.      Basti    questa
A differenza della vecchia edizione che            informazione per chiarire che nessuna
si presentava in due diversi formati               scuola elementare (come qualcuno ha
(quello grande e quello piccolo) il nuovo          inizialmente creduto guardando le
Messale è disponibile in un solo formato           immagini) è stata coinvolta nella
(19x27cm) e due versioni: quella                   illustrazione del nuovo Messale. Se ne
normale e quella “speciale” o “lusso”,             potrà discutere, se si avrà il tempo. Ma
ossia col taglio (bordo) oro. Il prezzo            oramai il Messale è pronto e le classiche
dell’edizione normale è di 110,00                  solenni immagini del Messale sono, e
euro mentre l’edizione speciale ha un              resteranno per sempre, un (bel) ricordo
costo di 130,00 euro (20 in meno dei 150           per romantici e nostalgici. Cosa sta
euro preventivati qualche mese fa).                succedendo all’arte sacra che – tra le
                                                   altre cose – ha reso glorioso il nostro
LE IMMAGINI                                        paese?
Dopo le discusse e discutibili immagini
scelte dalle CEI per i Lezionari del 2017,         PERCHÉ UN NUOVO MESSALE
commissionate       a    diversi    artisti        Esistono tre diverse edizioni del Missale
contemporanei (c’è chi dopo aver                   Romanum          in     lingua      latina
comprato i lezionari le ha tolte e poi ri-         (chiamata EditioTypica)        pubblicate
rilegato i volumi senza di esse), questa           rispettivamente nel 1970, nel 1975
volta ad occuparsi dell’iconografia del            (editiotypica altera) e nel 2000
Messale è un solo autore, a quanto pare,           (editiotypicatertia). Alle edizioni in
di    fama     internazionale:    Mimmo            latino     corrispondono       altrettante
Paladino, esponente di spicco della                traduzioni nelle diverse lingue, promosse

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La Voce della Comunità

dalle rispettive Conferenze Episcopali            sostanzialmente invariata la struttura
locali.                                           della precedente edizione. Si apre con
                                                  una presentazione generale a cura della
La terza edizione del Messale in lingua           Conferenza Episcopale Italiana che
italiana arriva a cinquant’anni dalla             contiene spunti, suggerimenti ed
pubblicazione del primo Messale                   indicazioni su diversi aspetti liturgici e
Romano di Paolo VI. Pubblicato dopo il            pastorali. Tra questi la possibilità di
Concilio Vaticano II nel 1970, il Messale         pregare il Padre Nostro con le braccia
di Paolo VI presentava tutte le novità            allargate e il divieto di utilizzare musica
del NovusOrdo promosso e ufficializzato           registrata e di inserire avvisi e preghiere
dopo la riforma liturgica sigillata dal           devozionali dopo la Comunione (cfr.
Concilio attraverso la Costituzione               sezione:      “Precisazioni“).      Nessuna
“SacrosanctumConcilium“.                          modifica è stata apportata nelle parti
Questo Messale del 1970 pubblicato in             recitate dall’assemblea tranne che
latino è stato tradotto in italiano per la        nel Gloria,       nel Padre        Nostro e
prima volta nel 1973. La seconda                  nel “Confesso”,      dove      sono    stati
edizione uscì nel 1983 con l’aggiunta di          modificati alcuni vocaboli.
alcuni testi composti appositamente per
la versione italiana (formule, preghiere          IL GLORIA E IL PADRE NOSTRO
eucaristiche, antifone e orazioni redatti         Le novità più significative che si trovano
dalla Conferenza Episcopale Italiana e            nella terza edizione del Messale Romano
non presenti nella versione latina).              e che riguardano più da vicino
                                                  l’assemblea si trovano nel testo dell’Inno
La terza edizione del Missale Romanum             del Gloria e nella Preghiera del Signore,
uscì nel 2000 per volontà di papa                 il Padre Nostro. Nel Gloria il nuovo testo
Giovanni Paolo II. Nel 2002 partirono i           prevede le parole “E pace in terra agli
lavori per la traduzione italiana che si          uomini, amati dal Signore” al posto di “E
conclusero nel 2019 con l’approvazione            pace in terra agli uomini di buona
del testo definitivo da parte di Papa             volontà” (in latino “et in terra pax
Francesco. Questa ultima edizione del             homínibus bonae voluntátis“). Anche se
Messale presenta in realtà poche                  il latino parla chiaramente di “buona
modifiche rispetto alla precedente                volontà” (bonae voluntátis) il cambio è
seconda edizione (molto innovativa                dovuto a una migliore traduzione del
rispetto alla prima): nuove traduzioni dei        testo originale greco (come già effettuato
testi latini e alcune aggiunte, alcune            dalla nuova traduzione della Bibbia CEI
modifiche ai testi precedenti e nuove             del 208). Difatti la formula del Gloria è
preghiere.                                        ripresa dal Vangelo di Luca scritto
                                                  originalmente in greco (Lc 2,14, il canto
NOVITÀ E MODIFICHE NEL NUOVO                      degli angeli dopo la nascita di Gesù). In
MESSALE                                           questo modo si va alla fonte e non ci si
Il nuovo Messale Romano mantiene                  limita a tradurre alla lettera la versione

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La Voce della Comunità

latina. È invece oramai nota, dopo tante          penitenziale, si è optato per un
discussioni, la nuova traduzione della            linguaggio “inclusivo” e “politicamente
frase latina “et ne nos indúcas in                corretto”: dove si diceva “Confesso, a Dio
tentatiónem” alla fine della preghiera del        onnipotente e a voi fratelli…”, dovremo
Padre Nostro. Non diremo più “Non ci              dire “Confesso a Dio onnipotente e a voi,
indurre in tentazione” ma “Non                    fratelli e sorelle...“. Il termine “sorelle”
abbandonarci alla tentazione“. Questa è           (assente nell’editio typica del 2000 e in
la traduzione che la CEI ha approvato             quella del 2008) viene inserito anche in
con la traduzione della Bibbia del 2008.          altre preghiere dove il Celebrante diceva
Dopo lunghi dibattiti e discussioni, i            solamente “fratelli”. Come ad esempio
vescovi hanno finalmente approvato                nell’invito del Celebrante dopo la
questa soluzione introducendola nella             presentazione dei doni, dove si dirà:
liturgia eucaristica. Non si tratta di una        “Pregate fratelli e sorelle, perché il mio e
traduzione letterale del testo greco (che         vostro sacrificio sia gradito…”. Così nel
indica “portare verso” e quindi                   ricordo dei defunti: “Ricordati anche dei
“indurre”) bensì di una forzatura                 nostri fratelli e sorelle che si sono
motivata da esigenze pastorali e                  addormentati nella speranza della
teologiche. Per dirla con parole di papa          risurrezione”.
Francesco, “dobbiamo escludere che sia
Dio il protagonista delle tentazioni che          ALTRE NOVITÀ
incombono sul cammino dell’uomo”. Nel             Un’altra novità importante riguarda
testo del Padre Nostro c’è un’altra               l’atto penitenziale. Non è più previsto
modifica, questa volta dovuta ad una              l’uso dell’italiano “Signore pietà” e
corretta traduzione della versione latina:        “Cristo pietà” ma, anche per l’assemblea,
l’aggiunta della congiunzione “anche”             le formule in lingua greca: “Kýrie,
nella       frase “Come anche noi       li        eléison” e “Christe, éleison”. Anche
rimettiamo ai nostri debitori” (così              l’invito del celebrante al momento della
anche la versione spagnola e quella               pace      cambia     leggermente.     Non
francese). Non viene invece corretta              sentiremo più “Scambiatevi un segno di
quella che il noto esorcista padre                pace” ma “Scambiatevi la pace“.
Gabriele      Amorth     definiva     una         L’epiclesi della Preghiera eucaristica II
“traduzione erronea” del testo del Padre          (la più utilizzata) cambia, con l’aggiunta
nostro, quel “liberaci dal male” che per          della parola “rugiada”. Il celebrante dirà
molti esperti (tra i quali gli esorcisti)         dunque: «santifica questi doni con
dovrebbe essere tradotto correttamente            la rugiada del tuo Spirito». L’invito alla
con “liberaci dal maligno”.                       Comunione cambia l’ordine delle frasi:
                                                  non più “Beati gli invitati… Ecco
LINGUAGGIO           “INCLUSIVO”        E         l’Agnello di Dio…” ma “Ecco l’Agnello
“CORRETTO”                                        di Dio… Beati gli invitati…“, per fedeltà
Per             quanto          riguarda          al testo latino.
il Confiteor (“Confesso…”) durante l’atto

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La Voce della Comunità

Queste sono le novità più interessanti e          celebrare” e richiamano ogni presbitero
facilmente riscontrabili che i fedeli             alla responsabilità e alla fedeltà al testo
troveranno         nelle      celebrazioni        liturgico appena pubblicato affinché non
eucaristiche dal momento in cui verrà             ci si affranchi dall’autorità e dalla
adottato il nuovo Messale Romano.                 comunione con la Chiesa.
Ulteriori piccole modifiche si trovano in         Il principio della fedeltà «che si traduce
altre Preghiere eucaristiche, prefazi e           in un vivo senso dell’obbedienza,
orazioni, ma è normale pensare che solo           impegna ciascun ministro a non togliere
i fedeli più attenti e formati riusciranno        o aggiungere alcunché di propria
ad accorgersene.                                  iniziativa in materia liturgica». Difatti «la
FEDELTÀ AL TESTO LITURGICO                        superficiale propensione a costruirsi una
CONTRO LITURGIE “FAI-DA-TE”                       liturgia a propria misura, ignorando le
Nella presentazione al nuovo Messale i            norme liturgiche, non solo pregiudica la
vescovi italiani invitano i pastori a             verità della celebrazione ma arreca una
studiare attentamente il testo per                ferita alla comunione ecclesiale».
imparate “l’arte di evangelizzare e di

Spiritualità
A cura di Antonio Falcone

      Morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante,
                     spesso si domandava:
        "faccio abbastanza per andare dal signore?"
Dopo la recente visita di Papa Francesco          beatificazione di Carlo Acutis, giovane
è tutto pronto ad Assisi per la                   studente morto a 15 anni nel 2006 per

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La Voce della Comunità

una leucemia e proclamato venerabile da                sa solo il Signore». Tuttavia, abbiamo il
papa Francesco il 5 luglio 2018.                       dovere di ricordare quanto dice
Dopo l’apertura della sua tomba al                     sant’Agostino: «Colui che ha creato te
Santuario della Spogliazione, dove il suo              senza di te, non salverà te senza di te».
corpo sarà visibile al momento fino al 17
ottobre, Carlo diventerà beato sabato 10
                                                       L’esempio di Francesco di Fatima
                                                       Un altro libro, scritto da Nicola Gori, Un
ottobre. A presiedere il rito nella Basilica
di San Francesco sarà il cardinale
                                                       genio dell’informatica in cielo. Biografia
Agostino Vallini, Legato Pontificio per le
                                                       del Servo di Dio Carlo Acutis, Ed.
                                                       Vaticana, 2016 ci presenta ulteriori
Basiliche di San Francesco e di Santa
                                                       particolari del Beato,un giovane ragazzo
Maria degli Angeli.
                                                       di 15 anni "patito" di internet come i
Paradiso ed eucaristia                                 suoi coetanei e convinto che debba
La fama di santità di Carlo è raccontata               diventare "veicolo di evangelizzazione e
nel libro di Luigi Francesco Ruffato,                  di catechesi".
Carlo Acutis. Adolescente innamorato di                Nonostante la sua breve vita e la sua
Dio, edizioni Messaggero, in cui l’autore              giovane età Carlo - come afferma don
rivela alcune pensieri del giovane beato               Dario Edoardo Viganò nella Prefazione -
sull’aldilà.                                           era riuscito a cogliere la «bellezza della
Carlo, già prima della malattia, sognava               santità, cercata nell'intimo dell'anima,
di ottenere la grazia di andare                        dove la voce di Dio ci chiama ad affidarci
direttamente in paradiso senza subire il               allo Spirito che dà la saggezza per
purgatorio. Era convinto di farcela,                   discernere la strada da intraprendere,
perché «vanno diritti in paradiso coloro               anche nel rutilante planisfero digitale
che si accostano         tutti    i     giorni         aveva capito che la santità non consiste
all’eucaristia».

“Questo lo sa solo il Signore”
Discutendo con qualche amico più
sensibile e in ricerca, afferma che una
cosa è certa: «Il Signore apre le porte del
paradiso a tutti». Ma un amico obietta:
«Mi hanno insegnato che in paradiso
entrano quelli che credono in Gesù. Ma
se il Signore vuole tutti gli uomini salvi,
dice l’apostolo Paolo, significa che a tutti
dona una fede sufficiente per godere il
paradiso. Come si concilia con il detto
che non tutti vanno in paradiso?».
Carlo è debitamente al corrente di
quanto insegna il Catechismo della
Chiesa Cattolica e risponde: «Questo lo
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La Voce della Comunità

nell'occupare un posto in una nicchia,             affermano, e in modo particolare la
ma nella ricerca quotidiana di felicità,           Madonna apparendo a Fatima nel 1917
nel desiderio di donarsi senza compensi,           ha confermato, mi chiedo il motivo per
fuggendo la tentazione di trasformare              cui oggi non si parli quasi mai
una vocazione in un ruolo, la vita                 dell’inferno, perché è una cosa talmente
cristiana in un'abitudine».                        terribile e spaventosa che mi fa paura il
A volte però, in Carlo salivano dei dubbi.         solo pensarci» (ivi, p. 137).
E si chiedeva se era abbastanza quello
                                                   «Molte anime vanno all’inferno perché
che faceva per meritarsi il paradiso. «Se
Francesco [uno dei pastorelli di Fatima]           non vi è chi prega e si sacrifica per loro »
                                                   (ivi, p. 150).
che era così bravo, così buono e semplice
doveva recitare tanti rosari per andare in         Confidenza con Dio.
paradiso     [gliel’aveva    rivelato   la         «Don, mi dica se sbaglio, ma il Signore è
Madonna], come potrò meritarlo anch’io             l’unico al quale non dobbiamo chiedere
che al suo confronto sono così poco                udienza con preavviso. A lui posso
santo?» (Gori, Un genio dell’informatica,          sempre confidare qualcosa, posso anche
p. 148).                                           lamentarmi, interrogarlo nel suo silenzio
“Molte anime vanno all’inferno perché
                                                   e dirgli quello che non capisco. E poi
non c’è chi prega per loro”.                       dentro di me trovo una parola che Lui
Carlo scriveva anche dei pensieri
                                                   mi manda: un momento del Vangelo che
sull’inferno e le anime dannate.
                                                   mi avvolge di persuasione e di sicurezza»
                                                   (ivi, p. 29)
«Se veramente le anime corrono il
rischio di dannarsi, come le Scritture

                                                    SAN FRANCESCO D'ASSISI
                                                      E IL NUOVO BEATO
                                                         CARLO ACUTIS

                                                   Il carisma francescano aveva affascinato
                                                   Carlo sin da bambino.
                                                   Leggeva volentieri gli scritti di Francesco
                                                   e i biografi che ne hanno raccontato vita
                                                   e gesti.

Non è un caso che sia Assisi il luogo della        programma il 10 ottobre 2020, alla
beatificazione    di Carlo        Acutis, in       basilica di San Francesco.
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