Bioattualità 7/07 Certificazione: quali sono i vantaggi dell'apertura?
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bioattualità
7/07
L A R I V I S TA D E L M O V I M E N T O B I O SETTEMBRE
Natura pura per pelle e capelli pagina 4
Protezione del clima e del paesaggio al voto pagina 10
Certificazione: quali sono i vantaggi dell’apertura? pagina 14Eroi della natura. Agosto.
«Ho vinto me stesso.»
Sono tondo e rosso. Sono un pomodoro. E ne vado realtà non mi mancava proprio niente. A dire il vero
fiero. Sono noto anche con il nome di oro rosso e origi- non potevo che essere felice e soddisfatto. Ho una
nariamente provengo dai territori degli Aztechi, che mi contadina che mi dedica amorevoli cure. E un tetto di
chiamavano «tumatl». Non sono solo: siamo in sessan- vetro sulla testa che mi protegge dal freddo e dalla
tatre, distribuiti su otto rami di una pianta alta tre me- grandine, dal vento e dalla pioggia. Ho
tri nella serra della mia contadina. Lei sa come prender- fugato ogni dub-
si cura di noi e concima la terra senza usare nessun bio. Ho vinto
prodotto chimico, solo con me stesso. E ne
il buon compost e sono fiero.
il letame della
nostra fatto- Ora sono maturo al
ria. Sono un punto giusto, pro-
pomodoro felice. prio come mi
vuole chi ama gli
Ma sono davve- ortaggi ricchi di
ro felice? Non tante preziose
sono forse divo- vitamine e sali
rato dal deside- minerali. Sono
rio, dalla strug- un pomodoro
gente nostalgia svizzero da agri-
della natura libe- coltura biologica
ra, della vita al- controllata. Un pia-
l’aperto, alla luce di- cere per tutti quelli
retta del sole? Non sono che mi mangiano così
forse un po’ invidioso del- come sono, ma anche per
le altre piante, che possono chi beve il mio succo o fa di
crescere in completa libertà? Non me sughi deliziosi. Un pomodo-
sono forse un po’ geloso di chi può sentire la ro che sa di pomodoro. Un pomodoro bio. E
luce, il vento e le intemperie senza nessuna protezio- ne vado fiero. Venite a visitare una vera fattoria biolo-
ne, senza un vetro di mezzo? gica svizzera, una di quelle con la Gemma, gestite bio-
logicamente dall’A alla Z, dal mangime al concime,
Sì, lo ammetto, ero divorato da questo tarlo. Ero un dalla semina al raccolto. Senza se e senza ma. Oppure
po’ invidioso e un po’ geloso. Ma poi ho capito che in informatevi su www.bio-suisse.chE D I TO R I A L E SOMMARIO N
bioattualità
Due iniziative
hanno bisogno
del nostro appoggio!
Alla presente edizione di bioattualità so-
no allegati due formulari per la raccolta di
firme: uno per l’iniziativa sul clima e l’altro
per l’iniziativa per il paesaggio. In ambe- COMMERCIO
due i casi si tratta di temi importanti che 4 Cosmetici naturali in costante crescita
riguardano la politica ambientale e che Nei negozi bio i cosmetici naturali occupano
concernono direttamente anche l’agri- sempre più spazio. La cura naturale presenta alti
coltura biologica. Per questo motivo Bio coefficienti di crescita.
Suisse sostiene ambedue le iniziative.
L’«iniziativa per un clima sano» chiede M E R C ATO
alla Confederazione e ai
7 Relazioni con la clientela:
Cantoni che sia ancorata
spinta innovativa dalla Svizzera romanda
nella Costituzione sviz-
zera una riduzione delle
POLITICA
emissioni di gas serra pari
al trenta per cento entro il 8 L’iniziativa per il paesaggio
2020 rispetto ai livelli del mira a proteggere le terre coltive
1990. Le priorità tematiche
sono un uso più efficiente 9 Lo scopo dell’iniziativa sul clima
dell’energia e l’incentivazione delle ener- è la riduzione di emissioni
gie rinnovabili. Numerose organizzazioni
per la protezione dell’ambiente, fra cui in CERTIFICAZIONE
particolare il WWF, appoggiano l’iniziativa
sul clima.
10 «L’apertura non porterà
grandi cambiamenti»
L’iniziativa per il paesaggio, lanciata da Pro 9
Natura, chiede di fermare l’insediamen- Intervista con Markus Wittmer in merito alla pros-
to disordinato del territorio e chiede alla sima apertura della certificazione
Confederazione e ai Cantoni di assicurare
un’utilizzazione parsimoniosa del suolo, 12 SQS e bio.inspecta collaborano
la separazione tra aree edificabili e aree Due delle ditte di certificazione ammesse da Bio
non edificabili nonché la protezione delle Suisse collaborano strettamente. Un’intervista con
terre coltive. Giusta il testo dell’iniziativa, Ueli Steiner, il nuovo direttore di bio.inspecta
per 20 anni la superficie totale delle zone
edificabili non potrà essere aumentata. PRODUZIONE
I terreni agricoli, i boschi e le superfici na- 14 Mungere, tutta routine?
turali vanno invece salvaguardati per la
pro-Q scopre i dettagli
produzione di derrate alimentari e come
Poiché la mungitura è un lavoro di routine è sog-
aree di svago e di rilassamento.
getto a «errori dovuti a disattenzione».
La gestione sostenibile del Paese e l’utiliz-
zazione parsimoniosa dell’energia fanno
RUBRICHE
parte dei principi dell’agricoltura biologi-
ca. Con le nostre firme contribuiamo a 15 Consumo
mantenere le nostre risorse vitali. 16 Consigli
Grazie per il vostro sostegno!
Regina Fuhrer, presidente Bio Suisse
Foto in prima pagina: Catherine Bussard consiglia una
cliente Foto: Thomas Alföldi
bioattualità 7/07 3N COMMERCIO
Cosmetici naturali in costante
crescita
Il mercato dei cosmetici naturali presenta un coefficiente di crescita a due cifre. I prodotti naturali tut-
tavia non si vendono da soli – la consulenza è essenziale. Per i piccoli produttori la coltivazione di erbe
per i cosmetici non è interessante.
L avera, Dr. Hauschka, Li Cosmetic,
Tautropfen. I clienti del negozio di
prodotti ecologici basilese Theaterpassage
shampoo convenzionale a sostanze attive
naturali richiede un adeguamento». Lo
shampoo naturale fa meno schiuma, inol-
rispondere in modo competente ai clienti
e convincerli ad acquistare il prodotto giu-
sto» conclude Pfeiffer.
trovano prodotti cosmetici naturali per il tre non contiene prodotti che aderiscono Anche la clientela desidera essere
viso, il corpo e i capelli su quattro lumi- ai capelli per renderli particolarmente consigliata: Lotty Aeschbacher, fonda-
nosi scaffali. Catherine Bussard, che nel morbidi e facili da pettinare. «In questi trice di Li Cosmetic, nonostante lo shop
negozio di prodotti ecologici si occupa casi è necessaria la consulenza e la sensi- su internet consegue il grosso della cifra
del reparto cosmetici, è soddisfatta dello bilizzazione» spiega Pfeiffer. Vanadis in- d’affari nei negozi specializzati in prodot-
sviluppo del mercato. Negli ultimi sette fatti invia nei negozi il proprio specialista ti biologici nei quali la clientela può farsi
anni la cifra d’affari conseguita con i co- esterno e offre corsi. «I venditori desidera- consigliare. Quindici anni fa i cosmetici
smetici si è triplicata, il tasso di crescita no informazioni supplementari per poter naturali non erano un tema nei negozi di
degli ultimi tre anni è a due cifre. «I clienti
che altrimenti non andrebbero mai in un
Foto: Thomas Alföldi
negozio bio vengono da noi appositamen-
te per acquistare i cosmetici naturali» af-
ferma Catherine Bussard.
Da quando ha iniziato la sua attivi-
tà quattro anni fa, l’assortimento è stato
continuamente ampliato. L’offerta conta
ora dieci marche fra le quali anche piccole
marche innovative come Robert&Josiane:
l’azienda svizzera produce nella sua mani-
fattura a Winterthur una serie di prodotti
per la cura del corpo in quantità minime,
offerti solo a pochi negozi bio e a qualche
drogheria. Gli imballaggi dal design so-
brio, con testi poetici che descrivono un
mondo profumato attirano l’attenzione
– una particolarità decisiva vista l’enorme
quantità di tubetti, barattoli e boccette di
creme e gel.
Negozio bio piuttosto
che shop internet
Fra tanta scelta di prodotti sconosciuti
il cliente finisce per acquistare la marca
alla quale è abituato. Perciò per Carola
Pfeiffer, manager dei prodotti cosmetici
naturali presso il grossista di prodotti bio
Vanadis è chiaro: «La consulenza è molto
importante nel settore dei cosmetici natu-
rali». Infatti non solo l’offerta di prodotti
si arricchisce in continuazione, ma occor-
re anche spiegare ai clienti quali sono gli
effetti. Un esempio: «Il passaggio da uno
La consulenza è essenziale. Catherine
Bussard, responsabile del reparto cosme-
tici nel negozio ecologico a Basilea, consi-
glia una cliente.
4 bioattualità 7/07prodotti biologici, afferma Aeschbacher. Anche il grande distributore infatti ha caso a sé: per le creme, i gel e le lozioni
«Oggi i negozi bio sono moderni e ac- riconosciuto la tendenza verso i cosmeti- Soglio da un lato trasforma erbe di mon-
coglienti, perciò le possibilità di ven- ci naturali: nei supermercati Coop sono tagna, siero del latte di pecora e burro di
dere cosmetici naturali sono migliori». in vendita prodotti Weleda e prodotti capra di ottima qualità. Dall’altro lato per
Risulterebbe invece più difficile piazzare Naturaline, il marchio proprio di Coop; singoli prodotti sono impiegate materie
la propria marca esistente da 19 anni nei sugli scaffali dei grandi magazzini Coop prime che secondo le direttive BDIH non
negozi di prodotti dietetici. City si trovano anche altre linee. A cau- vanno utilizzate per cosmetici naturali co-
sa della crescente domanda, nei grandi me per esempio paraffine, altri prodotti a
Meglio Nivea magazzini sono stati creati 14 appositi base di petrolio e conservanti sintetici.
Catherine Bussard illustra come si presen- spazi di vendita di prodotti naturali che Il direttore di Soglio Martin
tano le marche; il profumo e l’imballaggio spaziano dai prodotti cosmetici naturali Ermatinger spiega che non è preponde-
sono essenziali: i prodotti dr. Hauschka fino all’ovatta bio. Nel 2006 Coop ha con- rante la domanda di cosmetici puramente
per esempio sono conosciuti per il profu- seguito una cifra d’affari di oltre dodici naturali bensì la trasformazione dei pre-
mo di rosa, Lavera è sinonimo di giova- milioni di franchi solo con la linea per la parati in prodotti possibilmente naturali.
ne e pulito, Li Cosmetic spicca per il lin- cura del corpo Naturaline. Migros inve- Le materie prime particolarmente delicate
guaggio ridotto delle forme. Della marca ce rimane indietro e offre solo i prodotti possono essere trasformate solo grazie a
Weleda il negozio di prodotti ecologici naturali Kneipp il cui smercio, a detta del una conservazione delicata. Ermatinger,
vende solo creme per la protezione solare portavoce, è in regresso – la clientela pre- che smercia i prodotti grigionesi soprat-
e la linea madre e bambino. «I clienti qual- ferisce Nivea. tutto tramite i negozi Claro spiega che
che volta chiedono i prodotti di Weleda Soglio evita l’impiego di alcol dando la
ma al momento non abbiamo spazio per Erbe di montagna e petrolio preferenza a conservanti sintetici che pos-
una marca venduta anche da Coop», così I prodotti di Soglio, una piccola azienda sono essere impiegati in quantità minime
Bussard spiega questa lacuna. della Valle Bregaglia, rappresentano un senza irritare la pelle.
I campioncini rendono
Foto: Jacques Burkhardt, © biopartner, Seon
più facile la scelta
Nel supermercato bio sangallese Yardo si
è rinunciato ai prodotti Soglio, la gamma
di prodotti del resto è già estremamente
ampia: su dieci metri di scaffali il diret-
tore Albert Keel, oltre alle grandi marche
Weleda, Lavera e Dr. Hauschka offre an-
che prodotti di Li Cosmetic, Tautropfen,
Wellments, Goloy e Athenor. «All’inizio il
programma comprendeva altre tre picco-
le marche» spiega Keel. È tuttavia difficile
vendere marche di cosmetici sconosciute.
«Più l’offerta è grande, più la clientela ac-
quista marche affermate».
Anche Keel punta sulla consulenza e
ha ampliato il reparto cosmetici. Ovunque
è possibile testare i prodotti, il personale
di cassa distribuisce in modo mirato dei
campioncini. Con successo: nel primo
semestre 2007 la vendita di cosmetici ha
visto un tasso di crescita del 40 per cen-
to rispetto allo steso periodo dell’anno
scorso. La vendita di cosmetici rappre-
senta ora il 12 per cento della cifra d’affari
complessiva e dovrebbe raggiungere il 20
per cento. Nonostante tutte le previsioni
rosee, la vendita di prodotti cosmetici per
uomo stenta a decollare. Keel non rende
responsabili solo gli uomini: «La scelta di
prodotti in questo settore è ancora scarsa.
Quanto viene offerto non ha abbastanza
carattere».
Cosmetici per uomo: crescita piuttosto len-
ta. Renzo Blumenthal pubblicizza prodotti
cosmetici naturali per Vanadis.
bioattualità 7/07 5Luppolo, calendula, fiori di tiglio, echinacea, ortiche, melissa – Isa Althaus produce per Li Cosmetic.
Foto: Simone Aeschbacher
Weleda per tre rie prime: da oltre 80 anni la ditta impiega ha ridotto la produzione di erbe che pri-
Lo smercio di cosmetici per uomo è in co- materie prime rinnovabili nella misura di ma coltivava su 5 are a Milken BE a un
stante crescita ma a un basso livello, così oltre il 90 per cento, di cui oltre la metà orto casalingo in cui crescono luppolo,
spiega Michael Leuenberger di Weleda il attualmente proviene da coltivazione bio- calendula, fiori di tiglio, echinacea, orti-
lento sviluppo del settore. Gli articoli più logica o biodinamica. che e melissa. «L’impegno è grande e la
richiesti infatti sono piuttosto i prodotti cifra d’affari così esigua che considero la
per signora: olio di betulla contro la cel- Grande onere per i contadini coltivazione di erbe un hobby», afferma.
lulite e olio per massaggi all’arnica sono Ernst Neuenschwander di Menzberg Per lei, che da molti anni usa prodotti di Li
infatti i prodotti più venduti. «Grazie a LU fornisce l’altea a Weleda. Su 25 are il Cosmetic, l’attrattiva consiste nel fatto che
queste innovazioni, anche nel settore del- bioagricoltore coltiva menta, salvia, iso- un’azienda gestita da una sola donna for-
la cura per neonati, Weleda negli ultimi po, erba cipollina e appunto altea. Ricola nisca erbe di alta qualità a un’altra azienda
anni ha registrato tassi di crescita a due acquista una parte delle erbe, un’altra gestita da mano femminile.
cifre», afferma Leuenberger. Sul mercato parte va al caseificio vicino, Weleda è «La coltivazione di erbe, in particola-
svizzero la ditta antroposofica detiene l’acquirente dell’altea. «La coltivazione di re di erbe di montagna, conviene solo se
una quota di mercato del 40 per cento nel erbe richiede molto lavoro soprattutto i produttori sono innovativi e coltivano
settore dei cosmetici naturali e prevede manuale e non rende veramente» spie- in modo professionale» afferma Markus
anche in futuro una domanda crescente. ga Neuenschwander. L’attività principale Gammeter della comunità di lavoro erbe
Entro il 2014 Weleda intende raddoppiare infatti rimane il lavoro di macchinista e di montagna. Prezzi equi sono possibi-
o addirittura triplicare la produzione sen- l’allevamento di vacche madri. li solo se sono considerate qualità come
za tuttavia diminuire la qualità delle mate- Isa Althaus, che rifornisce Li Cosmetic, coltivazione in montagna, naturalezza e
produzione indigena. Nella comunità di
lavoro sono organizzati 150 agricoltori
Le direttive tedesche sono applicate anche in Svizzera che coltivano erbe secondo le direttive
In Svizzera non è chiaramente definito il gli esperimenti su animali. Si rinuncia a biologiche. Ogni anno vendono fino a 300
concetto di cosmetici naturali. Numerosi profumi sintetici, a paraffine e ad altri pro-
tonnellate di erbe essiccate. Gli acquirenti
produttori si attengono alle direttive del- dotti derivati dal petrolio. Sono ammessi
sono in primo luogo i produttori di der-
l’associazione Bundesverband Deutscher conservanti naturali e determinati con-
Industrie- und Handelsunternehmen für servanti identici alla natura. I produttori rate alimentari. Il ruolo dell’industria dei
Arzneimittel, Reformwaren, Nahrungs- che si attengono alle prescrizioni posso- cosmetici è piccolo. Solo coloro che pro-
ergänzungsmittel und Körperpflege, in no contrassegnare i propri prodotti come ducono in grande stile hanno una possibi-
breve direttiva BDIH. I prodotti certificati «cosmetici naturali controllati». Anche in lità di coprire le spese.
BDIH contengono «un numero possibil- Svizzera alcuni produttori, per esempio
mente elevato» di materie prime prove- Weleda e Farfalla si fanno certificare. Le Annett Altvater
nienti da coltivazione ecologica control- ditte applicano in parte regole interne più
lata. Le materie prime geneticamente severe.
Ulteriori informazioni:
manipolate sono escluse tanto quanto as
www.kontrollierte-naturkosmetik.de
6 bioattualità 7/07M E R C ATO N
Spinta innovativa
dalla Svizzera romanda per
le relazioni con la clientela
Il tempo è maturo per idee fresche e nuove vie per avvicinare produttori e consumatori, città e cam-
pagna. Questa spinta innovativa davvero necessaria giunge dalla Svizzera romanda. I partecipanti al-
l’escursione dei consulenti bio di quest’anno hanno potuto rendersene conto.
C ome può la popolazione urbana trova-
re il contatto con l’agricoltura? Questa
è la domanda centrale nelle pubbliche
va ancora un passo oltre. Su quattro etta-
ri è nato nel 2006 un nuovo progetto di
raccolta in proprio con una vasta offerta
Agricolture = agricoltura comunitaria” in
cui non sono prefinanziati solo prodotti
scelti bensì intere aziende. Interi comuni
relazioni di un’azienda agricola. Sono ri- di diversi ortaggi, frutta, bacche ma anche si assicurano così il loro autoapprovvigio-
chieste nuove forme che corrispondano erbe aromatiche e medicinali. L’impianto namento regionale.
alla sensibilità sociale per avvicinare il po- è coltivato da persone che collaborano al La conseguenza è nel contempo sem-
polo cittadino alla campagna, si cercano progetto. Chi vuole partecipare paga in plice e radicale: se l’esistenza dell’azienda è
vie attraenti che portino a capire l’azienda anticipo 700 franchi all’anno e può racco- assicurata dal prefinanziamento, i prodot-
agricola. gliere quello che c’è. Ogni anno sono di- ti non devono più essere venduti poiché
sponibili 60 posti. Non vi è alcun controllo sono già pagati e possono essere regalati,
Vicinanza con un contratto della ripartizione equa di quanto cresce. rispettivamente distribuiti. Non esiste al-
Un nuovo tentativo giunge dalla Svizzera La fiducia e la lealtà formano la base delle lora più nessun rapporto diretto tra dena-
romanda dove si parla di «agriculture con- buone relazioni tra il contadino e il con- ro e merce.
tractuelle de proximité», l’idea di un’agri- sumatore da un lato e fra i consumatori Le aziende raggiungono una libertà
coltura contrattuale di prossimità, dove dall’altro. finanziaria dato che l’esistenza economica
prossimità è da intendersi sia dal punto Sul sito internet del progetto sono è già assicurata. Questa libertà è nuova in
di vista umano che nello spazio. All’inizio pubblicate ogni settimana delle racco- agricoltura. Anche per i consumatori vale
del periodo vegetativo dei consumatori mandazioni su quanto si può raccogliere la pena: si assumono i costi di produzione
impegnati acquistano da produttori im- di ogni coltura e sul campo vi sono alcune unicamente per prodotti sani, biologici e
pegnati il raccolto di una determinata bilance. Le «cueillettes» si sono rivela- trasformati artigianalmente. Non vi so-
superficie coltivata a un prezzo forfetta- te un successo, vi è già una lista d’attesa. no costi per la commercializzazione, per
rio. Le condizioni sono disciplinate in un Reto Cadotsch, uno dei promotori delle l’imballaggio e per la pubblicità. Esiste
contratto fisso. «cueillettes» è convinto che l’agricoltura forse una migliore situazione in cui tutti
A seconda di come si sviluppa la col- contrattuale regionale rappresenti un mo- sono vincitori?
tura si riceve una quantità minore o supe- dello per il futuro: «Immaginiamoci una Mareike Jäger, Agridea Lindau
riore della quantità stimata in precedenza piccola e versatile azienda agricola con
di mele, cereali o olio. Il consumatore e due vacche, venti galline, verdura, bacche, Continueremo ad occuparci delle relazioni
l’agricoltore si spartiscono la responsabi- pecore, capre eccetera e calcoliamo quan- consumatori-produttori. Il 28 settembre
lità della produzione – e quindi anche il te famiglie sono necessarie. I consumatori Agridea propone a Zurigo un workshop sul
rischio. L’iniziativa senz’altro più popolare non rischiano niente e oltre alle patate e tema relazioni produttori-consumatori.
di questo tipo è l’azienda rurale urbana di alle mele hanno il piacere del contatto di- Ulteriori informazioni sotto www.agridea-
Ginevra «TourneRêve» alla quale parteci- retto con i contadini» e perciò parla anche lindau.ch/kurse (in tedesco)
pano 12 contadini e ogni anno oltre 1200 di «consomm’acteur”, consumattori.
economie domestiche. Per un prezzo for- Complessivamente in Svizzera ro-
fettario di 175 franchi queste ultime rice- manda dal 2003 sono nati 15 progetti di
vono due volte all’anno un cesto equili- questo tipo, quasi tutti in aziende biolo-
brato di prodotti la cui produzione hanno giche. 3500 economie domestiche fan-
prefinanziato loro stessi. L’idea che sta alla no parte di questa nuova generazione di
base di «TourneRêve» è nata contempo- «agricolture contractuelle de proximité».
raneamente con aziende pioniere come L’organizzazione di contadini Uniterre ha
«Les jardins de cocagne» che da 30 anni contribuito in modo decisivo al successo
curano una stretta relazione produttore- di questa iniziativa, infatti agisce come
consumatore. punto d’informazione e di contatto. Un’azienda pioniere in fatto di relazio-
ni produttori-consumatori è l’azienda
Raccolta come nel proprio orto Coltivazione prefinanziata Birsmattehof presso Basilea gestita dalla
cooperativa Agrico. Circa 300 soci collabo-
Il progetto «Les cueillettes de Landecy», Sin dagli anni 80 negli USA esiste il mo- rano sull’arco dell’anno durante la raccolta
anch’esso situato nei dintorni di Ginevra, vimento CSA (Community supported o a preparare i cesti di verdura.
bioattualità 7/07 7N POLITICA
L’iniziativa per il paesaggio
mira a proteggere le terre coltive
L’agricoltura svizzera è sotto pressione, ogni secondo un metro quadrato di terreno viene inghiottito da
costruzioni. Nell’ambito della revisione della legge sulla pianificazione del territorio si teme un nuovo
ammorbidimento del quadro giuridico. Perciò a metà luglio è stata lanciata l’iniziativa per il paesaggio,
appoggiata da Bio Suisse. Lo scopo dell’iniziativa è che l’edificazione dispersiva nel nostro Paese si tra-
sformi in uno sviluppo qualitativamente elevato degli insediamenti.
I l terreno è un bene scarso in Svizzera,
ancora più scarsi sono i terreni fertili
che vengono sempre più inghiottiti da
introdotta nel 1980 cerca di frenare questo
sviluppo e di armonizzarlo. Questa legge
mira a separare chiaramente le aree edifi-
l’associazione dei proprietari di case vor-
rebbe abolire tutte le norme relative alla
pianificazione del territorio per le costru-
strade, centri commerciali, aree indu- cabili da quelle non edificabili proteggen- zioni all’infuori della zona edificabile.
striali, posteggi e abitazioni. Da anni ogni do le terre coltive e il paesaggio. Il succes-
secondo in Svizzera scompare un metro so finora è risultato limitato: circa il 30 per Grandi riserve di terreni
quadrato di area verde, circa dieci ettari al cento di tutte le costruzioni in Svizzera si edificabili
giorno. I margini dei villaggi e delle città trova fuori dalle aree edificabili (si tratta L’iniziativa popolare federale «Spazio per
sconfinano sempre più nelle campagne. di 500 000 edifici!). E la legge sulla piani- l’uomo e la natura», o in breve iniziativa
Il problema dell’edificazione dispersiva ficazione del territorio sarà ulteriormente per il paesaggio, sostiene la pianificazio-
è visibile soprattutto sull’Altopiano e nei ammorbidita – il «caso Galmiz» lo sta a ne del territorio in questo dibattito. Essa
centri turistici delle Alpi. dimostrare. chiede alla Confederazione e ai Cantoni
Nella prossima legislatura le Camere che provvedano ad assicurare un’uti-
Separare le aree edificabili da federali dovranno rielaborare la legge lizzazione parsimoniosa del suolo, che
quelle non edificabili sulla pianificazione del territorio. La la separazione delle aree edificabili e di
La legge sulla pianificazione del territorio pressione esercitata è forte, infatti que- quelle non edificabili sia ancorata nella
sta legge da certi ambienti Costituzione federale e che la superficie
Sondaggio rappresentativo sull’edificazione dispersiva in Svizzera è considerata un intralcio totale delle zone edificabili non possa es-
allo sviluppo economico, sere aumentata per 20 anni. Ciò non si-
In Svizzera viene usato troppo, in giusta misura o troppo poco terreno una privazione della liber- gnifica che diminuirebbe la possibilità di
per l’edilizia? tà e un mostro burocrati- costruire: le attuali riserve di terreni edifi-
co. La pianificazione del cabili sono sufficienti per costruire nuove
in giusta misura (30%)
territorio, i pianificatori abitazioni per 2,5 milioni di persone!
troppo (52%) del territorio e le autorità Bio Suisse appoggia attivamente l’ini-
addette alla pianificazione ziativa promossa da Pro Natura. Essa cor-
troppo poco (7%))
del territorio sono politi- risponde a un’esigenza della popolazione
non so/nessuna risposta (11%)
camente nella difensiva e e ha quindi buone possibilità di riuscire.
si trovano con le spalle al In un sondaggio rappresentativo in meri-
muro. Nella discussione to all’edificazione dispersiva in Svizzera,
Sarebbe d’accordo di limitare le aree insediative al livello attuale in Svizzera?
politica c’è chi desidera una netta maggioranza degli intervistati
«liberare» la Svizzera dal si è espressa a favore dell’iniziativa (cfr.
no (34%)
diritto della pianificazione grafico).
sì (50%) del territorio. Sedici organizzazioni nazionali e un
All’inizio di agosto l’as- comitato d’iniziativa composto da rap-
sociazione dei proprietari presentanti dei più svariati orientamenti
non so/nessuna risposta (16%) di case (HEV) ha lanciato politici fra cui Consiglieri nazionali e di
l’offensiva con un docu- Stato appartenenti a 4 partiti (PPD, PEV,
mento di posizione sfer- Verdi e PS) appoggiano l’iniziativa.
Andrebbe limitata l’edificazione nei paesaggi particolarmente belli? rando un attacco contro la Per finire ci sia permessa la seguente
pianificazione del territo- osservazione: mentre avete letto questo
rio e in particolare contro il articolo in Svizzera sono state edificate
diritto fondiario rurale. La circa tre are. Alfred Schädeli
sì (80%)
limitazione dell’edificazio-
ne di case secondarie a loro Al presente bollettino è allegato un formu-
no (11%)
avviso andrebbe pertanto lario per la raccolta di firme. Potete richie-
non so/nessuna risposta (9%)
abrogata e le costruzioni derne altri telefonando al no. 061 317 92
Fonte: gfs-zürich su incarico di Pro Natura (2006) agricole per non agricol- 00 oppure scaricarli dal sito internet www.
Numero degli intervistati: 1005
tori rese possibili. In breve: iniziativa-paesaggio.ch.
8 bioattualità 7/07Foto: ©Greenpeace/Ex-Press/Würtenberg
600 persone si avviano verso il ghiacciaio di Aletsch dove nell’ambito di un’azione di Greenpeace per la protezione del clima si faranno
fotografare nudi da Spencer Tunick
Lo scopo dell’iniziativa sul clima
è la riduzione di emissioni
Dall’inizio dell’industrializzazione le temperature nella zona alpina sono aumentate di 1,6 gradi, i
ghiacciai si stanno sciogliendo, il clima sembra impazzito. Per scongiurare le peggiori ripercussioni è
necessario che entro il 2020 i Paesi industrializzati riducano le proprie emissioni di gas a effetto serra
del 30 per cento. L’iniziativa sul clima vuole ancorare questo obiettivo nella Costituzione federale.
A ll’inizio di agosto l’equipaggio di un
minisommergibile russo ha piantato
nel sottofondo marino il vessillo naziona-
Limite di 2 gradi
I ricercatori che studiano il clima affer-
mano che per scongiurare ripercussioni
humus invece lega CO2. Nell’esperimento
DOK è stato possibile dimostrare che la
gestione biologica mantiene il tenore di
le a 4200 metri sotto il ghiaccio del Polo climatiche gravissime sull’uomo e l’am- humus mentre la concimazione minerale
Nord, annunciando così la rivendicazio- biente, la temperatura media mondiale ne comporta la riduzione.
ne del diritto di sovranità russo su questa non deve superare la temperatura media Non solo per questo motivo il biologi-
regione. Mentre la Danimarca, territorio preindustriale di oltre 2 gradi Celsius. co favorisce il clima ma anche per un altro
metropolitano della Groenlandia, ha defi- Nello spazio alpino la temperatura è già motivo importante che è stato dimostra-
nito questa azione audace uno spettacolo aumentata di 1,6 gradi ma non è ancora to con l’esperimento DOK: l’agricoltura
mediatico, gli altri Paesi confinanti con il troppo tardi. Per rimanere al di sotto del biologica ha una maggiore efficienza
Polo Nord Canada e USA ai più alti livelli limite globale di 2 gradi occorre dimezzare energetica dato che rinuncia a concimi e
politici e militari hanno reagito in modo le emissioni mondiali di gas a effetto ser- trattamenti chimici di sintesi la cui produ-
stizzito a questo atto simbolico. Anche ra entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990. zione richiede ingenti quantità di energia
loro infatti rivendicano il diritto a questa Saranno soprattutto i Paesi industrializza- fossile.
zona inospitale poiché sul fondale sotto il ti a dover ridurre le proprie emissioni del I bioagricoltori pertanto sono già ora
ghiaccio e il mare sembrano giacere enor- 30 per cento entro il 2020. «agricoltori per il clima» e hanno la pos-
mi riserve di petrolio e di gas naturale, Ed è proprio questo obiettivo che l’ini- sibilità di diventare ancora più efficienti.
circa un quarto dei giacimenti di vettori ziativa sul clima lanciata alla fine di maggio Il potenziale è grande, per esempio per
energetici fossili a livello mondiale. Dal vuole vedere ancorato nella Costituzione quanto riguarda l’impiego di energie rin-
punto di vista tecnico l’estrazione dovreb- federale: la Confederazione e i Cantoni novabili e la lavorazione ridotta del suo-
be già presto essere possibile poiché la si impegnino a adottare misure per rag- lo. Per questi motivi Bio Suisse appoggia
calotta polare “grazie” al riscaldamento giungere questo obiettivo dando partico- l’iniziativa sul clima lanciata dal WWF e
del clima si è sufficientemente sciolta da lare importanza all’efficienza energetica e sostenuta da organizzazioni per la prote-
permettere alle navi rompighiaccio di promuovendo energie rinnovabili. zione della natura e dell’ambiente nonché
muoversi meglio nella regione. dalla politica energetica. Le probabilità
Questo conflitto al Polo Nord batte Ottimo per il clima che le 10'000 firme necessarie vengano
tutto in quanto a cinismo. Il riscaldamen- L’agricoltura da un lato è direttamente raccolte sono buone, infatti dai sondaggi
to climatico permette l’emissione di ulte- interessata dagli effetti del riscaldamento è emerso che la politica climatica attual-
riori gas a effetto serra. Nello stesso mese climatico. Dall’altro lato essa stessa contri- mente è il tema che preoccupa maggior-
sono giunte notizie da tutto il mondo di buisce a emettere gas a effetto serra. La ge- mente il popolo svizzero.
catastrofi naturali causate dal “cambia- stione del suolo è decisiva, infatti il suolo è Alfred Schädeli
mento climatico” come viene chiamata il più grande pozzo di carbonio sulla terra. Al presente bollettino è allegato un formu-
eufemisticamente la catastrofe climatica Il carbonio è contenuto nell’humus. Una lario per la raccolta di firme. Potete scari-
da quando non vi è più alcun dubbio che gestione che a lungo termine comporta carne altri dal sito internet www.ch/klima-
esiste davvero. una riduzione del tenore di humus nel initiative o richiederli a WWW Svizzera,
suolo libera CO2, una gestione che man- iniziativa sul clima, casella postale, 8010
tiene o addirittura aumenta il tenore di Zurigo.
bioattualità 7/07 9N CERTIFICAZIONE
L’apertura non porterà grandi
cambiamenti
Lo scorso autunno i delegati di Bio Suisse hanno deciso che a partire dall’inizio del 2008, oltre a bio.
inspecta, per la certificazione con la Gemma potranno essere ammesse altre ditte. Bio Suisse, quale
organizzazione concessionaria, deve prendere in mano le redini e assicurare che tutti i certificatori
lavorino nello stesso modo. Markus Wittmer, capo della divisione assicurazione della qualità e rilascio
del marchio ne è il responsabile.
bioattualità: La situazione di concorrenza In tal caso l’azienda potrebbe continuare a Ha luogo davvero questa interazione?
renderà meno cara la certificazione per le farsi controllare da BTA e farsi certificare Penso di sì. I capiazienda che sanno che
aziende bio? da bio.inspecta, o non è possibile? le direttive sono elaborate da colleghi le
Markus Wittmer: bio.inspecta quest’an- Certo, è possibile. Un’azienda può farsi accettano più facilmente. Durante i con-
no chiede 100 franchi per la certificazio- controllare da una ditta A e farsi certifica- trolli pertanto non è necessario un com-
ne, Bio Test Agro (BTA) ne chiede 60. re dalla ditta B (cfr. riquadro), questo vale portamento esageratamente poliziesco.
Certo, è una differenza, ma non è poi così anche per le aziende di trasformazione. Sarebbe molto sgradevole e anche molto
grande. Questi sono i prezzi per una cer- Potrebbe però risultare più caro, infatti più caro se le direttive venissero elaborate
tificazione senza problemi. Non appena si Bio Suisse finora poteva prescrivere a bio. a tavolino e poi messe in atto da una specie
è in presenza di incertezze o se mancano inspecta di applicare le stesse tariffe per la di polizia bio.
documenti di qualsiasi genere i prezzi sal- certificazione per i clienti BTA poiché fino
gono immediatamente. Il potenziale di ad ora aveva l’esclusiva. Ora non possiamo Assicurazione della qualità nel pacchetto
risparmio in questo caso è molto grande. più intrometterci. Naturalmente costa di globale quindi?
più se il dossier deve essere trattato da due Sì, e ognuno ha un proprio compito. I con-
Quali conseguenze avrà l’apertura per le offerenti. trollori sono elementi importanti in que-
aziende agricole? sto pacchetto globale, ogni anno devono
Secondo me si sopravalutano gli effetti, Dopo l’apertura della certificazione le di- tenere gli occhi ben aperti nelle aziende
non vi saranno grandi cambiamenti per rettive saranno applicate in modo più o e eventualmente annotare fatti sgradevoli.
quanto riguarda il controllo e la certifica- meno rigoroso? Sono gli unici a comparire regolarmente
zione. Coloro che sono controllati da BTA Vi è il rischio che siano applicate in modo nelle aziende e sarà così anche in futuro.
di regola sono ora anche certificati dalla meno rigoroso e dobbiamo contrastare Per questo motivo per Bio Suisse è molto
stessa BTA. Le aziende che praticano la per tempo questa tendenza, lo dobbiamo importante rimanere in costante contatto
vendita diretta invece saranno confrontati ai nostri membri. Devono poter essere con le organizzazioni di controllo.
con un maggior onere poiché se si faran- certi che siano trattati allo stesso modo
no certificare da BTA dovranno sostituire dei loro colleghi. Altrimenti verrebbe a Grazie alla decisione dell’AD a favore del-
l’ente di certificazione sugli imballaggi. crearsi una disparità di trattamento e non l’apertura della certificazione la Bio Suisse
renderemmo servizio a nessuno. si è ritrovata con un’infinità di compiti.
Quali sono i più importanti? A che punto
c Il controllo e la cer- Le ditte di controllo si presentano almeno siete?
una volta all’anno in ogni azienda imper- Questa decisione ha conferito alla Bio
tificazione non devono
sonificate dal controllore. Esse diventano Suisse un ruolo più importante di rego-
necessariamente essere quindi visibili, rimane sospeso se in senso latore. Dovevamo stabilire chi può certifi-
congiunti positivo o negativo. Bio Suisse diventa più care e a quali condizioni. A questo scopo
Corrigenda: su bioattualità no. 6 di lu- percettibile grazie al rafforzato impegno nel abbiamo allestito un regolamento che
glio/agosto avevamo informato in me- controllo e nella certificazione nelle azien- definisce gli ambiti e stabilisce come gli
rito alle novità nell’ambito dell’apertura de? enti di certificazione dovranno lavorare
della certificazione. Tra l’altro avevamo No, non credo, e non è nemmeno il no- in futuro. Si tratta in fondo di una specie
affermato che il controllo e la certifica-
stro obiettivo. Il compito principale di Bio di direttiva per gli enti di certificazione.
zione devono essere eseguiti dalla stes-
Suisse è sviluppare le normative alle AD Questo lavoro è stato svolto.
sa ditta. bio.inspecta ora ci ha fatto no-
tare che questo obbligo non esiste. Ciò e nelle commissioni. Inoltre cerchiamo di
corrisponde al vero. Dal punto di vista far valere gli interessi dei nostri membri a Come avete proceduto?
puramente teorico un’azienda agricola livello nazionale e internazionale. Un’altra Dapprima abbiamo analizzato i rischi del-
può farsi controllare e certificare da dit- parte importante dell’offerta complessiva l’apertura. Uno dei rischi è come ho già
te diverse anche l’anno prossimo. Nella è la consulenza bio: i contadini sanno che detto quello che le aziende potrebbero
maggior parte dei casi tuttavia una tale la consulenza fornisce loro le informazio- essere valutate dagli enti di certificazio-
suddivisione non comporterebbe alcun ni che desiderano. Il terzo elemento è il ne in modo eterogeneo e che quindi non
vantaggio per le aziende agricole.
controllo e la certificazione. Questi tre sarebbe più data l’uguaglianza dei diritti.
Bio Suisse
campi devono interagire. Un altro rischio potrebbe essere una valu-
10 bioattualità 7/07ni per l’agricoltura. Per quanto riguarda
Bild: Thomas Alföldi
la produzione, effettivamente una gran
parte delle direttive Gemma è già inclusa
nell’Ordinanza Bio. Non bisogna però di-
menticare il settore della trasformazione
dove le proporzioni sono quasi invertite.
Anche l’UFAG ha delegato determinati
compiti agli enti di certificazione e finché
bio.inspecta svolgeva la maggior parte del
lavoro questo era semplice. Bio Suisse si
era già occupata prima di determinati
compiti dello Stato. Il nostro obiettivo in-
fatti è sempre stato una specie di servizio
pubblico, gli enti di certificazione doveva-
no essere attivi in tutta la Svizzera. L’UFAG
non ha mai imposto questo tipo di requi-
siti. Adesso queste questioni assumono
un’importanza ancora più grande.
Gli enti di certificazione accarezzano l’idea
di creare marchi propri. Che cosa fa Bio
Suisse per contrastare questo sviluppo?
«Non vogliamo nuovi marchi bio. Bio Suisse ha una posizione forte che vogliamo mante- La Gemma da un lato è un marchio di
nere e ampliare»: Markus Wittmer, responsabile assicurazione della qualità e rilascio del garanzia, ma dall’altro lato è anche una
marchio presso Bio Suisse.
marca che deve figurare sull’imballaggio.
Non vogliamo che si creino nuovi marchi
bio perché abbiamo una posizione forte
che intendiamo mantenere e ampliare e
anche perché la clientela non è interes-
sata ad avere nuovi marchi sul mercato.
Se un ente di certificazione certifica per
tazione più clemente per acquisire clien- risorse esistenti. Creare un nuovo posto di la Gemma non può figurare sull’imbal-
ti. Inoltre l’interesse potrebbe limitarsi lavoro sarà difficile poiché non riceviamo laggio con il proprio logo ma solo con il
ai buoni clienti, a grandi aziende situate mezzi supplementari. Internamente tutta- numero o il nome della ditta. Sui prodotti
in posizioni comode. Si potrebbero sco- via ridistribuiremo i compiti e collabore- senza la Gemma può figurare il logo della
raggiare le piccole aziende discoste nelle remo maggiormente con le commissioni ditta ma la stessa non può promuoverlo
regioni italofone o francofone con tariffe del marchio che assumeranno una parte come marchio, questo è disciplinato con-
elevate in modo che si rivolgano alla con- degli oneri supplementari. trattualmente.
correnza. Per prevenire questi rischi ab-
biamo redatto un regolamento, elaborato Non è anche positivo il fatto che Bio Susse Nella discussione sull’apertura della certifi-
contratti e esaminato molto attentamente quale organizzazione del marchio abbia di cazione Bio Suisse desiderava una maggio-
tutti quanti hanno chiesto di essere am- nuovo più voce in capitolo per quanto ri- re partecipazione a bio.inspecta mentre ora
messi. guarda la certificazione? batte in ritirata, quale strategia perseguite
Un lato positivo è il fatto che possiamo a questo proposito?
Come sarà controllato a lungo termine il di nuovo concedere l’uso del marchio. Il consiglio direttivo un anno fa ha pre-
rispetto di questo regolamento? Dobbiamo inoltre intensificare il contat- sentato diverse possibilità strategiche. La
Proporremo dei corsi e le ditte ammesse to con l’Ufficio federale dell’agricoltura maggiore partecipazione di Bio Suisse a
saranno regolarmente sottoposte ad audit, (UFAG) per quanto riguarda l’interpre- bio.inspecta era legata alla sua certifica-
con lo scopo di raggiungere anche in fu- tazione delle direttive. E avremo mag- zione esclusiva ed è venuta a cadere con
turo una valutazione possibilmente unita- giormente contatto anche con l’Ufficio la decisione dell’apertura. Infatti sarebbe
ria. Se dovesse essere necessario avremmo federale di accreditamento che sorveglia una situazione strana se Bio Suisse da un
anche la possibilità di aumentare il grado anch’esso la certificazione. Anch’esso deve lato come regolatore dovesse trattare tutte
di dettaglio del regolamento o eventual- riflettere su come assicurare una certifica- le ditte allo stesso modo e dall’altro lato
mente di ridurre le possibilità di interpre- zione armoniosa. avrebbe una forte partecipazione finan-
tazione delle direttive. ziaria in una di queste ditte. Il consiglio
A Bio Suisse rimane ancora libertà d’azio- direttivo ha pertanto deciso che Bio Suisse
Il segretariato centrale si è riorganizzato ne? Numerose questioni che riguadano debba vendere le azioni di bio.inspecta.
per svolgere questi compiti? Oppure ha l’attuazione sono già ora di competenza di Con essa continueremo tuttavia a coope-
creato un nuovo posto di lavoro? questi uffici federali. rare strettamente come con le altre ditte di
Finora no. I lavori preliminari sono sta- Si è sempre trattato di un lavoro comu- certificazione.
ti svolti nell’ambito regolare e abbiamo nitario. Assieme all’UFAG e ai Cantoni
potuto sbrigare il maggior lavoro con le redigiamo il regolamento delle sanzio- Intervista: Alfred Schädeli
bioattualità 7/07 11Collaborazione fra SQS
e bio.inspecta
Due delle tre ditte ammesse da Bio Suisse per la certificazione di aziende di trasformazione in futuro
collaboreranno strettamente: si tratta della SQS di Zollikofen BE e della bio.inspecta, Frick. Assieme
offrono una vasta gamma di servizi. bio.inspecta assume tutti i compiti che hanno a che fare con i mar-
chi.
L e due ditte ammesse da Bio Suisse
per la certificazione di aziende di
trasformazione bio.inspecta SA di Frick
centro di competenze. Il 2 agosto scorso i
due offerenti hanno convenuto di offrire i
servizi in comune.
ta come associazione. In Svizzera è la ditta
più importante nel ramo della certifica-
zione della gestione (qualità, ambiente, si-
e la Schweizerische Vereinigung für Le ditte bio.inspecta e q.inspecta di curezza del lavoro, sicurezza delle derrate
Quaitäts- und Management-Systeme SQS Frick in futuro si concentreranno sui alimentari). Fondata nel 1983, è stata una
di Zollikofen BE hanno deciso di mettersi marchi di derrate alimentari bio e con- delle prime organizzazioni al mondo per
insieme. Esse hanno convenuto una col- venzionali mentre la SQS si occuperà della i servizi di valutazione e di certificazione
laborazione esclusiva con un’offerta defi- certificazione degli standard di sicurezza ed è attiva a livello internazionale.
nita. Per i sistemi di gestione, gli standard delle derrate alimentari e delle norme Iso Nell’ambito della nuova collaborazio-
di sicurezza delle derrate alimentari e i re- internazionali per la qualità, l’ambiente e ne, la SQS assume il 5 per cento del ca-
quisiti del marchio, i produttori di derrate la sicurezza del lavoro. pitale azionario di bio.inspecta. Ambedue
alimentari, i trasformatori e il commercio La SQS è un’organizzazione indipen- le organizzazioni siedono nei reciproci
in futuro potranno contare su un forte dente senza scopo di lucro ed è organizza- organi direttivi. mgt
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&!' $")'$)!+.!")-!%$. ""!$-%$
)" .!$%+!$!( .,,,$")'$)!+«I clienti vogliono tutto
da un’unica fonte»
Quest’estate il bioagricoltore Ueli Steiner di Schlossrued nel Canton Argovia ha assunto il posto di di-
rettore in seno alla bio.inspecta. Sostituisce Frank Rumpe che ha lasciato la ditta di controllo e di certi-
ficazione e ha trovato un nuovo compito nel movimento bio russo. La prima azione del neodirettore è
la riorganizzazione della certificazione.
bioattualità: Tu come contadino e presi- Come valuti la situazione ora che la deci- alimentari. Entrambe le ditte rimangono
dente dell’Aargauer Biovereinigung eri pre- sione è stata presa e che sei direttore di bio. fedeli alle proprie competenze centrali e
sente all’assemblea dei delegati Bio Suisse inspecta? non devono inserirsi in nuovi settori.
quando è stata decisa l’apertura della cer- I contadini hanno la possibilità di scegliere
tificazione? e questo è un fatto positivo. Bio Suisse con Come contadino hai collaborato alla crea-
Ueli Steiner: No, ho rinunciato all’inca- l’apertura ha dovuto assumere numerosis- zione della commercializzazione online
rico l’anno precedente e quindi non ero simi compiti supplementari per assicurare bio-direct e ora sei a capo di bio.inspecta,
più delegato. Ho partecipato come mem- che tutte le ditte eseguano le certificazioni come riesci a conciliare tutto quanto?
bro a un’assemblea cantonale su questo secondo gli stessi criteri. Ciò crea un mag- La mia azienda agricola è gestita già da
tema assieme a Frank Rumpe e a Niklaus gior onere che in definitiva va a carico dei qualche tempo da una coppia. Da tempo
Wynistorf. In seguito mi sono opposto contadini. ho quindi potuto occuparmi di altre attivi-
con veemenza all’apertura perché ero con- tà all’infuori dell’agricoltura. L’informatica
vinto che non fosse possibile risparmiare Anche bio.inspecta sarà confrontata con un è stata un tema, bio-direct è stata ripresa
costi per l’agricoltura. maggior onere? dal mio partner Markus Schütz che ora ne
Sì, soprattutto nel settore dello scambio è il direttore.
Sapevi già allora che ti attendeva un futuro elettronico di dati poiché Bio Suisse ora Intervista: Alfred Schädeli
come direttore della bio.inspecta? necessita più dati e più informazioni.
Non ne avevo idea, non era assolutamente
oggetto di discussione. Che ne pensi ora? Si abbasseranno i costi
grazie all’apertura? Aperta la caccia al cliente
No, a questo proposito sono sempre del-
Foto: Thomas Alföldi
Cambiando da una ditta di certificazione a un’altra vi
lo stesso parere. Un vantaggio tuttavia è
sono determinati problemi di definizione. Le aziende
il fatto che essendo in una situazione di
finora controllate da BTA e certificate da bio.inspecta
concorrenza esamineremo molto atten- quest’estate hanno ricevuto un certificato valido solo
tamente i costi interni. Credo comunque fino alla fine del 2007 e non come d’abitudine fin alla
che il potenziale di risparmio sia scarso. fine dell’anno successivo. Motivo: se nel 2008 si fanno
Come ha reagito la bio.inspecta alla deci- certificare da BTA, a partire da capodanno per loro è
sione dell’apertura? responsabile la nuova ditta di certificazione.
Nel settore della trasformazione e del BTA rilascia ai nuovi clienti in possesso di un tale
commercio abbiamo cercato un’organiz- certificato a breve scadenza un certificato transitorio
che permette loro l’accesso senza lacune al mercato
zazione partner idonea. Abbiamo trova-
Gemma senza che debba essere anticipato il prossimo
to la SQS di Zollikofen. Assieme possia- controllo aziendale o eseguita una nuova certificazio-
mo ora offrire ai clienti tutti i servizi da ne. Niklaus Wynistorf assicura che BTA rilascia questo
un’unica fonte. Questo rappresenta un certificato gratuitamente. Sarà valido fino alla fine del
vantaggio soprattutto per grandi aziende 2008.
di trasformazione. Il cliente ha un interlo- Questa prima grande selezione delle aziende offre alle
cutore principale per questioni organizza- due ditte la possibilità di comportarsi conformemen-
tive. Per problemi tecnici saranno a dispo- te alla nuova situazione di concorrenza: coloro che
intendono cambiare la ditta di certificazione devono
sizione tutti gli esperti delle due ditte.
disdire il contratto di certificazione con la bio.inspecta
mediante lettera raccomandata entro il 30 ottobre e
Quali sono i vantaggi di questa collabora- annunciarsi alla BTA. I controllori BTA preparano per
zione tra le due ditte? i propri clienti delle lettere di disdetta già pronte che
Vediamo un grande potenziale per il fu- vanno solo firmate e spedite.
turo. L’offerta comune corrisponde ai Anche dietro ai certificati limitati nel tempo della bio.
desideri della clientela che preferisco- inspecta potrebbero celarsi considerazioni di marke-
no ottenere tutto da un’unica fonte. Noi ting. Nella lettera contenente le motivazioni infatti, la
«I contadini hanno ora la possibilità di sce- ditta di Frick offre agli attuali clienti BTA che per il con-
gliere. L’apertura crea però anche maggiori
copriamo l’intero settore che concerne i
trollo si rivolgono a loro la certificazione 2008 come
oneri»: Ueli Steiner, nuovo direttore di marchi, la SQS si occupa della certifica-
regalo di benvenuto. als
bio.inspecta zione ISO e della sicurezza delle derrate
bioattualità 7/07 13N PRODUZIONE
pro-Q
Mungere, tutta routine? Coop sostiene il progetto «Pro-Q»
con i fondi Coop Naturaplan.
pro-Q scopre i dettagli
Nessun’altra attività viene eseguita così spesso nelle aziende lattiere come la mungitura. Si tratta di un
lavoro estremamente impegnativo ma nel contempo di routine ed è pertanto soggetto a «errori dovuti
a disattenzione».
I mammiferi esistono da 65 milioni di an-
Bilder: Silvia Ivemeyer
ni. Ciò che li accomuna principalmente
è la ghiandola mammaria. Dai tempi più
remoti su questo organo si basa la relazio-
ne madre-figlio, l’allattamento. Da circa
5000 anni l’uomo sfrutta questa relazione
per estrarre il latte con la mungitura.
Senza lasciarsi impressionare dall’av-
vento della microelettronica nella tecno-
logia di mungitura, fino ad oggi il mecca- Una corretta mungitura è prevenzione: premungitura, pulizia, applicazione degli strumenti
nismo di base della lattazione è rimasto
invariato per tutti i mammiferi. Solo la lazione insufficiente, situazioni di stress o zoli. Soprattutto nelle aziende con più di
continua liberazione dell’ormone ossitoci- dolori interrompono immediatamente la un mungitore responsabile è necessario
na determina se l’eiezione del latte avverrà liberazione di ossitocina e quindi anche un modo di procedere unitario di tutti i
in modo delicato, rapido e completo. il flusso del latte. Oltre a una sufficiente mungitori regolari.
stimolazione dei capezzoli è quindi della Il rilevamento del lavoro di mungitu-
Mungere è sfruttare con massima importanza anche un’atmosfera ra è contenuto nel pacchetto di base del
gentilezza gli istinti materni tranquilla e distesa. progetto pro Q. Sulla scorta delle cono-
Gli stimoli tattili sulla punta (e solo sul- scenze precise della salute della mammel-
la punta!) del capezzolo sono convogliati Dapprima occorre rilevare la la di ogni singolo animale ottenute da un
dalle fibre nervose direttamente al cervel- situazione attuale campione del latte possono essere elabo-
lo. Ciò provoca la liberazione dell’ormone Nel progetto pro Q, prima della consu- rate misure individuali per ogni azienda
ossitocina nel sangue per tutta la durata lenza è necessaria l’osservazione della per ottimizzare la mungitura. Queste
degli stimoli attivati attraverso il massag- mungitura: l’analisi del modo di lavorare misure possono spaziare dal passaggio a
gio durante la premungitura e la pulizia dei di tutti i mungitori regolari di un’azienda. un diverso materiale per la pulizia della
capezzoli. Gli stimoli dovrebbero pertan- Quest’analisi comprende il rilevamento mammella attraverso adeguamenti nella
to susseguirsi senza interruzione e durare esatto e la valutazione delle diverse fasi stimolazione fino all’introduzione di un
complessivamente circa 45-90 secondi a della mungitura (applicazione degli stru- ordine di mungitura.
seconda dello stadio di lattazione. Questo menti di mungitura, mungitura, periodo
è il tempo necessario affinché l’ossitocina successivo alla mungitura, ecc.). Sono Due terzi delle aziende posso-
diventi attiva nella mammella e produca inclusi anche fattori generali del manage- no migliorare il management
una sufficiente pressione del latte nella ment della mungitura e dell’igiene come della mungitura
cisterna mammaria e delle ghiandole per ad esempio la premungitura, la pulizia Pur essendo la mungitura vecchia di 5000
poter applicare lo strumento di mungitura. dei capezzoli, la stimolazione prelimi- anni, esistono sempre possibilità di ot-
Grazie alla stimolazione con gli strumenti nare, l’applicazione e la rimozione degli timizzazione. Lo dimostrano i risultati
di mungitura, l’ossitocina viene liberata strumenti di mungitura e – se eseguita del sondaggio eseguito fra aziende che
fino alla mungitura completa. Una stimo- – le modalità di immersione dei capez- partecipano al progetto (vedi bioattualità
6/07): circa due terzi delle aziende pro Q
hanno modificato il management della
Sì, mi interessa. Vi prego di inviarmi la documentazione del progetto pro-Q.. mungitura grazie a proposte scaturite dal
Cognome Nome progetto. Nel pacchetto di base viene ana-
lizzata anche la tecnologia di mungitura.
Indirizzo La prassi dimostra che la tecnologia di
mungitura presenta solo lievi difetti facil-
NPA località mente correggibili. Desiderate saperne di
più del progetto pro Q? Partecipare con
tel. cellulare
la vostra azienda? Con il tagliando potete
richiedere ulteriori ragguagli e ricevere un
e-mail
formulario per l’annuncio.
Inviare il tagliando a FiBL, pro-Q, casella postale, 5070 Frick Michael Walkenhorst, FiBL
14 bioattualità 7/07Puoi anche leggere