Silvia Salis, Vice Presidente (vicario) del CONI: "Fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria" - Polizia ...

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Silvia Salis, Vice Presidente (vicario) del CONI: "Fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria" - Polizia ...
ANNO XXVIII

                                                                                                                                                                      ISSN 2421-1273
                                                                                                                                                     NUMERO 297
                                                                                                                                                     SETTEMBRE 2021
                                                                                                                                                     SOCIETÀ
                                                                                                                                                     GIUSTIZIA
                                                                                                                                                     & SICUREZZA
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                                                                                                intervista esclusiva

                                                                                                Silvia Salis, Vice Presidente (vicario) del CONI:
                                                                                                “Fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria”
                                                                                                                       www.poliziapenitenziaria.it
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                                                                                                                                                                                                     In copertina:
                                                                                                                                                                                                     Silvia Salis
                                                                                                                                                                                                     fotografata da
                                                                                                                                                                                                     Ilaria Fochetti
     SOCIETÀ GIUSTIZIA & SICUREZZA
     Anno XXVIII • n. 297 • Settembre 2021

04 L’EDITORIALE                                              18 CRIMINI E CRIMINALI                                                        06
   E’ ora di svegliarsi, le carceri stanno implodendo!          Il serial killer della porta accanto:
   di Donato Capece                                             Antonio Mantovani - di Pasquale Salemme

05 IL PULPITO                                                20 CONTEST FOTOGRAFICO
   Il carcere è diventato come il Far West ,                    Vincitore del mese di agosto: Massimo                                                                                                   12
   ma senza il Settimo Cavalleggeri
   di Giovanni Battista de Blasis                            21 ATTUALITA’
                                                                Cessazione dal servizio e trattamento pensionistico                                                                                     18
06 L’INTERVISTA                                                 del personale di Polizia Penitenziaria
   Silvia Salis, Vice Presidente (vicario) del CONI:            di Giovanni B. de Blasis
   “Sono fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria”
                                                             24 DIRITTO E DIRITTI
   di Roberto Martinelli
                                                                Le garanzie difensive del detenuto straniero                                                                             16
08 L’OSSERVATORIO POLITICO                                      di Fabiana Sasso
    Le nuove proposte di organizzazione
                                                               26 L’ANGOLO DELLE MERAVIGLIE
    della Polizia Penitenziaria - di Giovanni Battista Durante
                                                                  Gaeta, storia di una roccaforte che divenne
 11 CONTEST FOTOGRAFICO                                           il carcere militare più famoso d’Italia
    Vincitori del mese di luglio: Carla e Giovanni                di Antonio Montuori

                                                             28 COME SCRIVEVAMO                                                            21                                                          24
12 CRIMINOLOGIA
   La sindrome della rete oscura                                Come eravamo - Documenti storici del Corpo
   e i videogiochi pericolosi
    di Roberto Thomas                                        31 DALLE SEGRETERIE                                                           26
                                                                Bologna - Convegno su Taser e Bodycam
15 CINEMA DIETRO LE SBARRE                                      Castelfranco - Mensa, sala convegno e palestra
   Ariaferma - a cura di Giovanni B. de Blasis                  Genova - Stand del Corpo al 61° Salone Nautico

16 MONDO PENITENZIARIO                                       33 L’ANGOLO DI CAROLINA                                                                                                        31
   Le persone inutili - di Francesco Campobasso                 Genovese classica napoletana- di Carolina Zizzari

                                                                                                                   SOCIETÀ     Per ulteriori approfondimenti visita il nostro sito
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                                                                                                                   & SICUREZZA www.poliziapenitenziaria.it
     Organo Ufficiale Nazionale del S.A.P.Pe.                     Direzione e Redazione centrale                                       Chi vuole ricevere la Rivista al proprio domicilio, può
     Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria                     Via Trionfale, 79/A - 00136 Roma                                     farlo versando un contributo per le spese di spedi-
                                                                  tel. 06.3975901                                                      zione pari a 25,00 euro, se iscritto SAPPE, oppure di
     Direttore responsabile: Donato Capece                        e-mail: rivista@sappe.it
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                                                                  web: www.poliziapenitenziaria.it
                                                                                                                                       conto corrente postale numero 5 4 7 8 9 0 0 3 inte-
     Direttore editoriale: Giovanni Battista de Blasis
                                                                                                                                       stato a: POLIZIA PENITENZIARIA Società Giustizia
     deblasis@sappe.it                                            Progetto grafico e impaginazione:
                                                                  © Mario Caputi www.mariocaputi.it
                                                                                                                                       e Sicurezza Via Trionfale, 79/A - 00136 Roma, specifi-
     Capo redattore: Roberto Martinelli                                                                                                cando l’indirizzo, completo, dove va recapitata la rivista.
     martinelli@sappe.it                                          “l’appuntato Caputo” e “il mondo dell’appuntato Caputo”
                                                                  © 1992-2021 by Caputi & de Blasis (diritti di autore riservati)      Si consiglia di inviare la copia del bollettino pagato alla
     Redazione cronaca:                                                                                                                redazione per velocizzare le operazioni di spedizione.        290
     Umberto Vitale, Pasquale Salemme                             Registrazione:
                                                                  Tribunale di Roma n. 330 del 18 luglio 1994
     Redazione politica: Giovanni Battista Durante
                                                                  Cod. ISSN: 2421-1273 • ISSN web : 2421-2121
     Comitato Scientifico:
     Prof. Vincenzo Mastronardi (Responsabile),                   Stampa: Romana Editrice s.r.l.                                                               Edizioni SG&S
     Cons. Prof. Roberto Thomas,                                  Via dell’Enopolio, 37 - 00030 S. Cesareo (Roma)
     On. Avv. Antonio Di Pietro
                                                                  Finito di stampare: Settembre 2021                                                         Il S.A.P.Pe. è il sindacato
     Donato Capece, Giovanni Battista de Blasis,
     Giovanni Battista Durante, Roberto Martinelli,               Questo periodico è associato alla                                                    più rappresentativo del Corpo
     Pasquale Salemme                                             Unione Stampa Periodica Italiana                                                              di Polizia Penitenziaria

                                                                                                          Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 3
Silvia Salis, Vice Presidente (vicario) del CONI: "Fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria" - Polizia ...
Donato Capece
     Direttore Responsabile
        Segretario Generale   E’ ora di svegliarsi,
                              le carceri stanno implodendo!
                  del Sappe
         capece@sappe.it

                              A
                                        ssurdo e incredibile è quel che    Frosinone è un carcere abbastanza bat-          di cinta e lo smantellamento delle poli-
                                        è accaduto domenica 19 set-        tuto da queste incursioni dei droni, e          tiche di sicurezza delle carceri,
                                        tembre nel carcere di Frosinone,   questo ci induce ad essere più solerti          preferendo una vigilanza dinamica e il
                                        dove un detenuto napoletano        possibile, con un impegno di risorse e          regime penitenziario aperto con dete-
                              del circuito Alta Sicurezza, che era stato   tecnologie avanzatissime e io confido           nuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al
                              minacciato e picchiato nei giorni scorsi     sul fatto che con la mia volontà, con           giorno, con controlli sporadici e occasio-
                              da altri ristretti, ha prima minacciato un   quella della Ministra e del Governo, si         nali, con detenuti di 25 anni che
                              poliziotto penitenziario con una pistola     possa risolvere questo problema, sem-           incomprensibilmente continuano a stare
                              e poi ha sparato tre colpi verso le celle    pre pensando che poi non si aprano              ristretti in carceri minorili.
                              dove sono ristretti i detenuti che lo ave-   altre frontiere di aggressione” ha pro-         Proprio con riferimento alla sicurezza
                              vano minacciato.                             seguito il Capo del Dap.                        negli Istituti penitenziari, è dal 2015 che
                                                                                                                           abbiamo denunciato l’introduzione ille-
                                                                                                                           cita di sostanze stupefacenti e di oggetti
                                                                                                                           comunque non consentiti, all’interno
                                                                                                                           degli Istituti penitenziari, mediante
                                                                                                                           appunto l’utilizzo dei droni.
                                                                                                                           E non a caso, dicemmo di immaginare
                                                                                                                           che cosa sarebbe potuto accadere se un
                                                                                                                           drone fosse riuscito a trasportare esplo-
                                                                                                                           sivo o armi dentro a un carcere: ora lo
                                                                                                                           sappiamo, purtroppo...
                                                                                                                           Io credo che la Polizia Penitenziaria
                                                                                                                           dovrebbe disporre di un Nucleo di poli-
                                                                                                                           ziotti penitenziari specializzati ed
                                                                                                                           esperti nell’utilizzo e nella gestione dei
            Nella foto:       Ma confesso che a lasciarmi sconcer-         Petralia ha anche sottolineato che il           droni, sia in ottica preventiva che dis-
l’ingresso del carcere
          di Frosinone
                              tato è stata anche la ricostruzione di       “sistema dei droni è il più attuale e perico-   suasiva dei fenomeni di violazione degli
                              quanto accaduto nel carcere frusinate        loso” e si basa su una tecnologia che sarà      spazi penitenziari o di introduzione di
                              da parte del Capo Dap, Bernardo Petra-       affrontata con una “contro-tecnologia”.         materiale illecito di qualsiasi natura.
                              lia, inviato sul territorio dalla ministra   Sul panorama nazionale è infatti già allo       Per altro, i droni si prestano bene alla
                              della Giustizia Marta Cartabia.              studio una sperimentazione fatta in un          ricognizione delle aree vicine ad un car-
                              “Il fatto è gravissimo, tutto quello che     carcere, “ora si tratta di vagliare i costi     cere e possono fornire valido aiuto:
                              si può fare, come impiego di personale       e dare inizio alle procedure amministra-        pensiamo, ad esempio, in caso di eva-
                              e di risorse, come Dap faremo, e faremo      tive di acquisto che verranno”.                 sione giacché consentono velocemente
                              fin da domani lavorando anche sull’ac-       Non so se ridere o piangere. L’Ammini-          di rilevare e monitorare ampi spazi senza
                              certamento di ciò che è accaduto, in         strazione Penitenziaria non ascolta il          essere visti.
                              perfetto accordo e sinergia con l’auto-      SAPPE e gli altri Sindacati e succede           Ovviamente al drone si devono accom-
                              rità giudiziaria – ha voluto specificare     quel che è successo a Frosinone, dove           pagnare strumenti di ultima generazione,
                              Petralia - Credo che il problema, dal        poteva accadere l’irreparabile.                 ad esempio software in grado di utiliz-
                              punto di vista dei riscontri, sia ormai      Il DAP naviga a vista: quel che è avve-         zare i frame dei video mandati alle
                              ragionevolmente chiaro: si è trattato        nuto è accaduto non solo per l’assenza          Centrali Operative (che devono essere
                              di un drone che ha recapitato questa         di provvedimenti utili a fronteggiare il        presenti sul territorio ed invece sono
                              pistola della quale si è impossessato il     sorvolo di droni sulle carceri (che il          state assurdamente chiuse pur essendo
                              detenuto. Il problema si sposta sotto il     SAPPE sollecita dal 2015!) ma anche             fondamentali per il sistema sicurezza
                              profilo degli accorgimenti che               come conseguenza per avere scelto la            delle carceri!) e, soprattutto, una forma-
                              il Dap affronterà fin da subito.             soppressione delle sentinelle dalle mura        zione specializzata per il personale. l

                              4 • Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 2021
Silvia Salis, Vice Presidente (vicario) del CONI: "Fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria" - Polizia ...
Il carcere è diventato come
                                                                                              Firenze, c’è stata inerzia da parte dell’am-
                                                                                              ministrazione regionale e nazionale che,             Giovanni Battista
                                                                                                                                                   de Blasis
                                                                                              nonostante tre detenuti alta sicurezza               Direttore Editoriale

il Far West, ma senza il
                                                                                              avessero aggredito e picchiato un altro              Segretario Generale
                                                                                                                                                   Aggiunto del Sappe
                                                                                              detenuto AS, hanno lasciato che soggetti             deblasis@sappe.it
                                                                                              ad alto rischio responsabili di gravi epi-

Settimo Cavalleggeri                                                                          sodi rimanessero nello stesso carcere e
                                                                                              nella stessa sezione.
                                                                                              È evidente che le due vicende confer-

U
           no dei tanti modi di dire che cir-   Tre giorni di impunità in carcere per dete-   mano (semmai ce ne fosse stato bisogno)
           cola ultimamente tra il              nuti che hanno commesso un atto               che l’inerzia dell’amministrazione (tem-
           personale della Polizia Peniten-     gravissimo sono un’eternità, mentre gli       poranea o definitiva) rispetto agli eventi
           ziaria è che «il carcere è           stessi tre giorni per un burocrate in         critici è la regola e non l’eccezione.
diventato come il Far West».                    giacca e cravatta sono un tempo brevis-       Tuttavia, mentre i burocrati assistono
In realtà la definizione non è poi così sur-    simo.                                         impavidi al degrado delle carceri, i poli-
reale se teniamo conto di quello che sta        Una volta Einstein per spiegare il trascor-   ziotti penitenziari subiscono impotenti
succedendo ultimamente negli istituti           rere del tempo secondo la sua teoria          l’arroganza e la protervia di una popola-
penitenziari.                                   della relatività usò una metafora molto       zione detenuta sempre più arrogante,
In particolare, sono emblematici due            divertente sostenendo che la percezione       aggressiva e, purtroppo, impunita.
recenti episodi accaduti nelle carceri di       cambia rispetto a quale lato della porta      Io non so cosa debba accadere di ancor
Firenze Sollicciano e Frosinone.                del bagno ci si trova.                        più grave (e non ci
Nel carcere fiorentino, due detenuti            In altre parole, secondo lo scienziato, per   voglio nemmeno
ubriachi (1) hanno versato una notevole         chi sta espletando un bisogno fisiologico     pensare…)          per
quantità di olio sul pavimento antistante       il tempo vola, al contrario per chi sta       indurre chi ci
il cancello al fine di far cadere il primo      aspettando fuori la porta del bagno con       governa e chi ci
poliziotto penitenziario che si fosse avvi-     la vescica piena, lo stesso tempo non         amministra a fer-
cinato alla cella. Una volta che lo             passa mai.                                    mare la follia di un
sventurato collega è caduto nel tranello        Pochi giorni dopo il gravissimo episodio di   sistema penitenzia-
(2) rovinando a terra, gli stessi detenuti      Firenze, ahinoi, è accaduto un altro episo-   rio dove chi rappresenta lo Stato                    Nellla foto:
                                                dio se possibile ancor più preoccupante.                                                           bandiera del
hanno aggiunto olio bollente e dato fuoco                                                     soccombe a chi ha commesso crimini                   7° Cavalleggeri
a tutto il liquido. Inevitabilmente, le         Nel carcere di Frosinone un detenuto alta     contro di esso e contro la società civile.
fiamme hanno raggiunto istantanea-              sicurezza, appartenente alla camorra, ha      Il carcere è diventato davvero come il Far
mente il poliziotto penitenziario a terra       minacciato un collega con una pistola         West, ma senza nemmeno la speranza
attingendo l’uniforme che aveva indosso.        puntandogliela in faccia dopo aver scar-      che arrivi il Settimo Cavalleggeri.
Solo grazie al tempestivo intervento di         rellato (3) obbligandolo a consegnargli le
due colleghi immediatamente soprag-             chiavi delle celle. Dopo di che è andato a    (1) Non desti stupore la condizione di ebrezza
giunti, il fuoco non è potuto divampare         trovare altri tre detenuti sparandogli        alcolica, chi lavora in carcere sa bene quanti
completamente per causare gravissimi            all’interno delle rispettive celle (4).       stratagemmi esistano per ottenere alcol suffi-
danni al malcapitato.                           Lo stesso detenuto, dopo aver portato a       ciente ad ubriacarsi … dalla fermentazione
A rendere ancor più grave la situazione, il     termine la propria vendetta (5) , ha tirato   della frutta, al mettere da parte le razioni gior-
fatto che i due detenuti sono rimasti al        fuori anche un telefonino con il quale ha     naliere di vino da consumare poi in un'unica
loro posto per tre giorni ancora nel car-       chiamato il proprio avvocato che, pare, lo    occasione …
cere        fiorentino,     prima       che     avrebbe convinto a consegnare la pistola      (2) Tra l’altro riportando la frattura del gomito
l’amministrazione si decidesse a trasfe-        alla Polizia Penitenziaria, evitando così     nella caduta
rirli altrove. Qualcuno potrebbe consi-         peggiori conseguenze.                         (3) Inserito il colpo in canna dopo aver armato
derare marginale questa cosa ma, in             Soltanto in un secondo momento si è           il carrello della pistola
realtà, è invece un fatto molto grave per-      potuto accertare che la pistola era stata     (4) Il detenuto ha esploso i colpi da fuori per-
ché per tre lunghissimi giorni (secondo la      consegnata al detenuto a mezzo di un          ché non è riuscito ad aprire i cancelli grazie
time line del carcere) si è respirata la        drone.                                        al fatto che il poliziotto penitenziario minac-
solita aria di impunità.                        Unica nota positiva, la Polizia Penitenzia-   ciato ha avuto la felice intuizione di
Infatti, c’è una netta discrepanza nel tra-     ria di concerto con la Polizia di Stato è     consegnargli solo le chiavi dei cancelli esterni
scorrere del tempo per come viene               riuscita ad individuare e denunciare per      e non quelle delle celle
percepito in galera rispetto a come viene       favoreggiamento la persona che ha pilo-       (5) I detenuti contro i quali ha sparato erano
percepito nelle comode stanze del prov-         tato il drone.                                gli stessi che lo avevano aggredito e picchiato
veditorato o del dipartimento.                  Anche in questo caso, così come a             giorni addietro. l

                                                                                Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 5
Silvia Salis, Vice Presidente (vicario) del CONI: "Fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria" - Polizia ...
INTERVISTA
                                                                                                                   Intervista esclusiva con
Roberto Martinelli                                                                                                 Silvia Salis, Vice Presidente
      Capo Redattore
  Segretario Generale                                                                                              (vicario) del CONI
   Aggiunto del Sappe
  martinelli@sappe.it

                                                                                                                   Sono fiera di
                                                                                                                   rappresentare
                                                                                                                   la Polizia
                                                                                                                   Penitenziaria

                        è
       Nella foto:                la prima donna ad essere stata eletta vice presidente      L’abbiamo incontrata in esclusiva per le lettrici ed i lettori di
       Silvia Salis              vicario del Comitato Olimpico Nazionale Italiano,           “Polizia Penitenziaria – Società, Giustizia & Sicurezza”.
          insieme
    al Presidente
                                 l’Ente pubblico cui è demandata l'organizzazione e il
         del CONI                potenziamento dello sport nazionale, promuove la            Non possiamo che partire dagli straordinari risultati di
Giovanni Malagò         massima diffusione della pratica sportiva.                           questa estate, che ci hanno fatto sognare ed esultare,
         (© CONI
                        Silvia Salis, genovese, trentasei anni portati benissimo (!),        ottenuti dagli atleti italiani alle Olimpiadi di Tokyo.
   ph. S. Ferraro)
                        poliziotta penitenziaria e atleta del Gruppo Sportivo Fiamme         Il “carico” record di medaglie, 40 (10 ori, 10 argenti,
                        Azzurre, è una ex specialista del lancio del martello, disci-        20 bronzi), ha confermato il nostro Paese nella Top Ten
                        plina in cui vanta un personale di 71,93 metri quarta miglior        del Gotha sportivo mondiale (settimo posto in generale
                        prestazione italiana di tutti i tempi, che le ha permesso di vin-    per numero di podi, il primo tra i Paesi dell’Unione
                        cere numerosissimi titoli italiani, un oro e un bronzo ai Giochi     Europea).
                        del Mediterraneo oltre a tante partecipazioni internazionali,        Possiamo avere un tuo commento come Vicepresidente
                        tra cui spiccano quelle delle Olimpiadi di Pechino 2008 e            vicario del CONI e come atleta?
                        Londra 2012.
                        Vincitrice di dieci titoli italiani tra invernali ed assoluti, nel   È stata un'Olimpiade incredibile, al di là delle aspettative, al
                        novembre 2016 è stata eletta nel Consiglio Federale della            di là delle più rosee aspettative, ma non direi sorprendente
                        FIDAL e successivamente, nel 2017, nel Consiglio Nazionale           nel vero senso della parola perché è stato fatto un lavoro paz-
                        del CONI, il Comitato Olimpico Italiano, quale rappresentante        zesco quasi maniacale, nell'affrontare nel migliore dei modi
                        degli atleti.                                                        il periodo della pandemia. Le nostre Federazioni hanno dedi-
                        Nella riunione del 13 maggio scorso, che ha confermato (per          cato grande attenzione alla preparazione olimpica degli atleti,
                        la terza volta!) Giovanni Malagò alla guida del Comitato Olim-       consentendo loro, pur in un momento così drammatico e diffi-
                        pico Nazionale italiano, Silvia è stata eletta vice presidente       cile, di potersi preparare ed allenare nelle migliori condizioni:
                        vicario.                                                             e questa differenza si è vista sul campo.

                        6 • Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 2021
Silvia Salis, Vice Presidente (vicario) del CONI: "Fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria" - Polizia ...
Quanto, a tuo giudizio, questi risultati possono fare da
volano per avvicinare molti giovani, tendenzialmente e
principalmente attratti dal calcio anche per lo spazio che
ad esso è riservato da giornali e TV, verso le altre disci-
pline sportive, specie l’atletica?

Le Olimpiadi sono un momento, soprattutto per i giovanissimi
ed i bambini che le guardano, fondamentale di avvicinamento
allo sport e di comprensione di quanto il mondo dello sport
sia immenso e variegato e di quante opportunità ci siano. In
questo senso, i risultati dell'atletica, come tu mi hai chiesto,
sono stati a livello comunicazione molto “iconici” e molto
rappresentativi e sicuramente ci aspettiamo che questo abbia
una ricaduta su ovviamente il mondo dell'atletica e sul pra-
ticare l’atletica. Ma sappiamo anche che gli ori, le altre
medaglie ed i vari successi ispirano bambini e bambine
soprattutto verso quegli sport che magari, nell'immaginario,
non sono erroneamente identificati con la sfera femminile, e
quindi spingono le future generazioni ad avvicinarsi alla pra-
tica e per noi questo è importante.

Da Tokio 2020 è arrivata la prima storica medaglia d’oro
per le Fiamme Azzurre della Polizia Penitenziaria con
Francesco Lamon (inseguimento a squadre di ciclismo).
Oltre a questa, sono arrivate anche due medaglie d’ar-
gento - Giorgia Bordignon, sollevamento pesi, categoria
64 kg, ed Aldo Montano, scherma, sciabola a squadre -
che hanno portato il bottino totale delle Fiamme Azzurre
alle Olimpiadi – dalla prima partecipazione a Seul 1988
– a un oro, sei argenti e cinque bronzi.
Sulla scorta di questi risultati, possiamo affermare che
le Fiamme Azzurre sono finalmente arrivate al livello
degli altri Gruppi Sportivi militari?                              tipo di traguardi e questa è una sfortuna perché ovviamente        Nella foto:
                                                                                                                                      Silvia alla partenza
                                                                   mi sarei aspettata come tutti una carriera con più soddisfa-
                                                                                                                                      per le Olimpiadi di
Per le Fiamme Azzurre è stata una grande Olimpiade e per-          zione. Quando sogni, a diciott'anni, sogni in grande e però        Tokio 2020
mettimi di dire anche una grandissima Paralimpiade. Quindi,        questo mi ha dato anche l'opportunità e la consapevolezza di
proprio l'esperienza complessiva di Tokyo 2020 - sia olim-         sapere che devo investire sul mio futuro perché sicuramente
pica che paralimpica -, testimonia di come e quanto il lavoro      non sarei stata un atleta che avrebbe potuto vivere sugli
della Fiamme Azzurre sia progredito e di come il livello del       allori. Questo è stato importantissimo per la mia vita di oggi
nostro Gruppo sportivo si sia alzato nettamente ad un livello      e per la vita che verrà.
di assoluto profilo internazionale. E di questo ne andiamo tutti
orgogliosi.                                                        Cresciuta sportivamente nel Cus Genova, eri stata reclu-
                                                                   tata nel 2005 dalla Forestale, ma nell’ottobre 2010 sei
Silvia Salis ha iniziato con il salto in lungo per poi suc-        passata alle Fiamme Azzurre.
cessivamente scegliere il lancio del martello, di cui è            Come sei arrivata da noi e cosa ha voluto dire, per te che
stata dieci volte campionessa italiana, con trascorsi              oggi sei Agente Scelto, rappresentare la Polizia Peniten-
europei e mondiali di tutto rispetto (due olimpiadi e tre          ziaria nello sport nazionale e mondiale?
mondiali), diventando la terza italiana di sempre con              E quanto è forte il senso di appartenenza ai Baschi
71.93 metri Hai qualcosa da recriminare per la tua car-            Azzurri tra gli atleti del Gruppo Sportivo?
riera di atleta agonista?
                                                                   Io vado molto fiera del fatto che le Fiamme Azzurre non solo
Beh, diciamo che è stata una carriera che mi ha dato buone         le ho scelte ma ho scelto di spostarmi da un altro gruppo
soddisfazioni. Ecco, io dico sempre che ho avuto la fortuna e      sportivo, quello della Forestale che poi è stato fuso con quello
la sfortuna di non essere stata una vera campionessa: sono         dei Carabinieri. Credo anzi che questo sia stato uno degli “sli-
stata un'ottima atleta ma non mai potuto ambire a un certo         ding doors” importanti della mia vita, perché a parte
                                                                                                                                               s

                                                                           Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 7
Silvia Salis, Vice Presidente (vicario) del CONI: "Fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria" - Polizia ...
INTERVISTA
                        l'orgoglio di far parte delle Fiamme Azzurre, sono fiera di     Le Fiamme Azzurre sono state il primo gruppo sportivo
                        poter rappresentare un Corpo di Polizia che svolge un com-      dello Stato ad aver costituito una Sezione per atleti para-
                        pito così duro, così poco esaltato, così poco conosciuto        limpici nel 2007: un fiore all’occhiello per il Corpo di
                        veramente e nelle mansioni quotidiane, spesso idealizzato in    Polizia Penitenziaria.
                        maniera negativa e ingiustamente ed invece il Corpo di Poli-    Quanto è importante la solidarietà nello sport?
                        zia Penitenziaria è un Corpo glorioso, che svolge un ruolo
         Nella foto:
                        sociale determinante nella nostra società per cui è un grande   Un altro fattore che mi rende particolarmente orgogliosa di
Roberto Martinelli      orgoglio farne parte sono felice di averlo scelto.              far parte della Fiamme Azzurre è senza dubbio la nostra sen-
      e Silvia Salis,   Sono felice soprattutto di aver scelto un Gruppo sportivo che   sibilità, la nostra attenzione e anche la nostra avanguardia
uniti dalla comune      si è occupato di me quando ero un’atleta di alto livello, che   anche nell'investire nel sostenere il movimento paralimpico,
   fede calcistica,
   con la bandiera      mi ha permesso di sviluppare le mie ambizioni e le mie capa-    dell'essere stati comunque i primi a crederci 14 anni fa e nel
  della Sampdoria       cità anche nel post carriera atletica.                          far diventare di altissimo livello internazionale anche questa

                        8 • Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 2021
Silvia Salis, Vice Presidente (vicario) del CONI: "Fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria" - Polizia ...
Nelle foto:
                                                                                                                                         Silvia Salis
                                                                                                                                         abbraccia il
                                                                                                                                         Presidente Malagò
                                                                                                                                         dopo la sua nomina
                                                                                                                                         a Vicepresidente
                                                                                                                                         del CONI

                                                                                                                                         e, sotto,
                                                                                                                                         mentre segue
                                                                                                                                         l’intervento del
                                                                                                                                         Presidente
                                                                                                                                         (© CONI
                                                                                                                                         ph. S. Ferraro)

parte del nostro Gruppo sportivo: l'abbiamo visto alla Para-        il lavoro che svolgono ogni giorno, specie per i sacrifici che
limpiadi. La solidarietà nello sport è importantissima ma qui       dovuto svolgere in questi anni di pandemia. Quindi, grazie per
si parla di campioni, di atleti, di professionisti e quindi è un    quello che rappresentate ed è giusto che il Paese conosca il
concetto che va oltre la solidarietà. Il movimento paralimpico      vostro vero sacrificio ed i lati nascosti del lavoro della Polizia
ispira generazioni, ispira genitori di bambini disabili a poter     penitenziaria Che è un lavoro di grande umanità, di grande
credere di uscire di casa e di andare a fare sport, di vivere la    sostegno ed è un lavoro importantissimo per il recupero di
vita che hanno, di viverla con gioia e di far aprire nuove pos-     individui che hanno sbagliato e che possono integrarsi nella
sibilità.                                                           società. Quindi, ancora una volta, grazie!

È da poco iniziato il campionato di calcio 2021-2022.               Grazie, da parte nostra, a Silvia per la sua disponibilità e
Sappiamo che hai seguito e segui il calcio da sportiva, da          schiettezza.
giornalista e da tifosa blucerchiata. È d’obbligo, allora,          E un grazie va anche al Gruppo Sportivo delle Fiamme Azzurre
chiederti un commento su questo campionato (ed anche                ed al suo Responsabile, il dirigente aggiunto Mariano Salva-
su quello della “nostra” Sampdoria …).                              tore, per le autorizzazioni che hanno permesso questa
                                                                    intervista. l
Sì, è iniziato da poco il campionato e la Sampdoria finora ha
fatto vedere cose buone, per cui siamo diciamo moderata-
mente fiduciosi. Per quanto riguarda il campionato di calcio
è un campionato che vuole parlare di ripartenza, che vuole un
ritorna normalità: lo vogliono i tifosi, lo vogliono le curve, lo
vogliono le società e lo vuole un sistema che obiettivamente
fa molto per lo sport, produce un volano importante per lo
sport e che quindi è importante che riesca ripartire sui ritmi
che gli permettono di funzionare al meglio.

Nel ringraziarti per la disponibilità, vorrei chiederti, in
chiusura, di rivolgere un breve messaggio direttamente
a tutte le donne e gli uomini del Corpo di Polizia Peniten-
ziaria.

Voglio ringraziare di cuore, davvero dal profondo del mio
cuore, tutte le Agenti e gli Agenti di Polizia penitenziaria per

                                                                            Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 9
Silvia Salis, Vice Presidente (vicario) del CONI: "Fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria" - Polizia ...
Giovanni Battista
         Durante
  Segretario Generale   Le nuove proposte di organizzazione
                        della Polizia Penitenziaria
  Aggiunto del Sappe
  durante@sappe.it

                        L
                                 a Ministra della Giustizia Marta      provocatorie, viste le tendenze ideologi-     Penitenziaria. (Morrone ed altri. Atto
                                 Cartabia ha di recente istituito      che degli ultimi tempi.                       Camera N. 3191)
                                 una commissione che avrà il           Si tratta, per alcuni aspetti, di proposte    • Disposizioni relative ai funzionari giu-
                                 compito di:                           di legge che già si trovano in Parlamento     ridico pedagogici del dipartimento
                        • Rilevare le principali criticità relative    e che affrontano i problemi dell’organiz-     dell’amministrazione penitenziaria.
                        all’esecuzione della pena detentiva e          zazione del Corpo di Polizia Penitenziaria    (D’angelo ed altri: Atto Camera N. 1754)
                        l’individuazione di possibili interventi per   e, quindi, dell’amministrazione peniten-      Non cito quello del senatore Romano,
                        migliorare la qualità della vita delle per-    ziaria più in generale, considerato che       progetto attraverso il quale si vorrebbe
                        sone recluse e di coloro che operano           una di queste riguarda anche i funzionari     introdurre la qualifica di dirigente supe-
                        all’interno degli istituti penitenziari,       giuridico pedagogici.                         riore per i dirigenti penitenziari,
                        nella prospettiva del compiuto rafforza-       Andiamo per ordine:                           utilizzando parte delle risorse destinate
                        mento dei principi costituzionali e degli      • Riorganizzazione dei dipartimenti del       alle assunzioni, perché ne abbiamo già
                        standard internazionali;                       ministero della giustizia competenti in       detto tutto quanto di negativo si potesse
                                                                                                                     dire.
                                                                                                                     Quelli citati sono tutti progetti di legge
                                                                                                                     che meritano di essere esaminati e por-
                                                                                                                     tati avanti, qualcuno, a nostro avviso,
                                                                                                                     con delle correzioni importanti, come
                                                                                                                     l’atto Camera N. 1754.
                                                                                                                     A questi provvedimenti bisognerebbe
                                                                                                                     aggiungerne uno che prevede il ricovero
                                                                                                                     dei detenuti con problemi psichiatrici in
                                                                                                                     strutture sanitarie esterne al carcere,
                                                                                                                     istituendo, nel frattempo, sezioni ad essi
                                                                                                                     dedicate, sempre con la presenza di per-
                                                                                                                     sonale sanitario per ventiquattro ore
                                                                                                                     continuative.
                                                                                                                     Altro aspetto da rivedere è la vigilanza
                                                                                                                     dinamica, con apertura delle stanze
     Nella foto:        • Individuare i bisogni formativi che inte-    materia di esecuzione penale e istitu-        dalla mattina alla sera ed i detenuti che
     la Ministra
 della Giustizia
                        ressano le diverse professionalità             zione del Dipartimento per la sicurezza       circolano liberamente all’interno delle
 Marta Cartabia         dell’amministrazione penitenziaria e del-      della giustizia. (Morrone ed altri. Atto      sezioni, senza fare nessuna attività.
                        l’amministrazione della giustizia              Camera N. 2705);                              Il regime aperto deve costituire criterio
                        minorile e di comunità;                        • Disposizioni e delega al governo per la     di selezione meritocratica, basata sul
                        • Formulare alla ministra specifiche pro-      riorganizzazione dell’amministrazione         comportamento.
                        poste per puntuali interventi sia sulla        penitenziaria… (Del Mastro Delle              Quindi, sarebbe opportuno prevedere
                        normativa primaria e secondaria sia            Vedove ed altri. Atto Camera N. 2587)         sezioni aperte e sezioni chiuse, nonché
                        nella prospettiva della formulazione di        • Istituzione della carriera dei funzionari   la diversificazione delle strutture, in isti-
                        direttive da tradurre in circolari ammini-     tecnici del Corpo di Polizia Penitenziaria    tuti di massima, media sicurezza e
                        strative, nonché ai fini della                 nei ruoli dei medici, degli psicologi e       custodia attenuata.
                        rimodulazione dei programmi di forma-          dell’amministrazione e del commissa-          Oggi abbiamo tre livelli di massima sicu-
                        zione iniziale e in itinere.                   riato. (Morrone ed altri. Atto camera N.      rezza: AS1, AS2, AS3. Si potrebbe
                        Considerata la volontà e, quindi, la           2713)                                         prevedere un regime ulteriore, AS4, in
                        grande occasione riformatrice, ci per-         • Modifica all’articolo 5 della legge 15      cui collocare tutti quei detenuti che ten-
                        mettiamo di fare alcune proposte che,          dicembre 1990, n. 395, in materia di          gono comportamenti aggressivi verso il
                        agli occhi di molti, potranno apparire         compiti istituzionali del Corpo di Polizia    personale.

                        10 • Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 2021
Altro aspetto che merita una particolare attenzione è
quello relativo ai detenuti tossicodipendenti.
Bisognerebbe replicare, in ogni regione, l’esperienza del
carcere di Rimini, dove esiste una sezione di sedici posti,
nella quale accedono quei soggetti tossicodipendenti che
sottoscrivono un programma con l’amministrazione e si
impegnano a rispettare determinate regole, come non
assumere metadone, lavorare, fare corsi di formazione.
Dopo un percorso positivo vanno in una comunità esterna.
Quasi tutti coloro che sono passati attraverso questo per-
corso sono stati recuperati.
Bisognerebbe investire nelle tecnologie, per evitare l’in-
gresso dei telefoni cellulari e, adesso, anche dei droni.
Infine, bisogna modificare il percorso di formazione degli
agenti, prevedendo anche compiti di gestione dell’ordine
                                                                Partecipa alla gara. Invia una foto
e della sicurezza che non vuol dire sempre e solo uso della
forza fisica.
La formazione deve essere più consona a quella di un
Corpo di polizia e non sostitutiva di altre figure, come
quelle che si occupano di trattamento e rieducazione,
anche se l’attuale indirizzo politico sembra propendere
verso tale seconda ipotesi.
Le iniziative future confermeranno questa nostra tesi,
oppure la smentiranno.
Saremmo felici di essere smentiti. l

Il 2 ottobre si celebra la festa dei nonni
Che gioia sono i nonni, per tutti i nipotini. I nonni sono
preziosi, anzi, di più: sono favolosi! Ecco, nel giorno della
ricorrenza della loro festa, riportiamo una bellissima let-
terina della piccola Giulia che ci piace eleggere come
emblema di tutti i bambini che amano i loro meravigliosi
nonni rendendo loro omaggio ad un vero tesoro per tutte
le famiglie.

                                                                Si è conclusa la gara del mese di luglio 2021 con la vittoria di Carla e
                                                                Giovanni in servizio presso la Casa Circondariale di Prato, che hanno
                                                                ottenuto 1.494 preferenze.
                                                                “indossare quotidianamente questa uniforme è un'orgoglio per noi
                                                                ed oltre al nostro amore, saremo legati per sempre anche ad essa...”
                                                                 Le foto degli altri partecipanti sono state registrate nell’archivio foto,
                                                                 ognuna nella categoria scelta dall’utente che l’ha inviata.
                                                                 Intanto è in fase di conclusione la gara per il mese di settembre 2021 e a
                                                                 breve inizierà quella di ottobre 2021. Invia le tue foto e condividile con i
                                                                 tuoi amici. Ricorda che è possibile votare una volta al giorno per ogni foto.
                                                                 Cosa aspetti? Regolamento completo su:
                                                                 www.poliziapenitenziaria.it

                                                                         Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 11
La sindrome della rete oscura
 Roberto Thomas
già Magistrato minorile
     Direttore del Corso
  di specializzazione in

                           e i videogiochi pericolosi
 Criminologia minorile,
    Psicologia giuridica
       e sociale presso
                LUMSA
    Università di Roma
      rivista@sappe.it

                           è
                                     indubitabile che la nascita del-      camente la mancanza della presenza             pornografia, degli stupri, dell’apprendi-
                                    l’informatica ha prodotto              fisica quotidiana dei loro compagni di         mento della costruzioni di bombe e di
                                    sicuramente giganteschi pro-           scuola .                                       armi per usi terroristici, della prepara-
                                    gressi nelle comunicazioni             Di più la stessa simultaneità globale del      zione di omicidi e suicidi, dell’uso di
                           umane e nelle conoscenze scientifiche,          flusso delle informazioni che circolano        droghe e così via. Insomma una vera e
                           aprendo la scoperta di un nuovo mondo           sulla rete informatica (“web”), nella per-     propria diffusione dell’orrore da parte di
                           per la vita degli esseri umani, come fu         fetta sincronia istantanea del “tempo          questa “lista nera” ( “black list”) di siti
                           quella dell’America da parte di Cristoforo      reale”, ha cambiato il tradizionale con-       informatici facilmente accessibili da tutti
                           Colombo nel lontano 1492, con ricadute          cetto del fluire della storia, appiatten-      gli utenti, nonostante gli sforzi beneme-
                           estremamente positive sulla loro salute,        dolo in una spirale sincronica della           riti della Polizia Postale e delle Teleco-
                           con il massiccio sviluppo della medicina        simultaneità degli eventi, come nota           municazioni di “chiuderli” con una lotta
                           che ha portato ad un forte incremento           acutamente il filosofo inglese Edward          impari perché, subito dopo la loro chiu-
                                                                                                                          sura, si rigenerano incessantemente in
                                                                                                                          altri nuovi spazi della rete.
                                                                                                                          In un mio precedente articolo pubblicato
                                                                                                                          su questa Rivista (1) ho già scritto che la
                                                                                                                          predetta tristissima situazione di uso
                                                                                                                          invasivo e trasgressivo dei mezzi digitali,
                                                                                                                          in particolare da parte degli adolescenti
                                                                                                                          che utilizzano la precitata “black list”,
                                                                                                                          ha prodotto “la sindrome della rete
                                                                                                                          oscura (“dark web”), suscitando nelle
                                                                                                                          loro menti fragili, un forte potere morbo-
                                                                                                                          samente attrattivo ed emulativo dei
                                                                                                                          fenomeni devianti e criminali che la
                                                                                                                          popolano, costituendo, pertanto, una
                                                                                                                          vera e propria sottocultura criminale
                                                                                                                          minorile .
                                                                                                                          L'emulazione digitale deviante e crimi-
                                                                                                                          nale , data l'assoluta interattività per il
      Nella foto:          della speranza di vita, ma anche , pur-         Burman secondo cui : “Internet sembra          suo fruitore, che può liberamente chat-
       immagine            troppo, ha avuto dei risvolti negativi per      offrire una connettività globale senza         tare in maniera attiva sui social, è
    evocativa del
       Dark Web
                           quanto concerne un certo “appiatti-             tempo: la home page ( idealmente con           stimolata e rafforzata inquietantemente
                           mento” delle naturali emozioni dei suoi         una connessione di ventiquattro ore al         proprio da un mondo globale di soggetti
                           utenti, con il rischio di una loro sempre       giorno) è sempre accesa , anche quando         che navigano in rete , venendosi così a
                           maggiore “disumanizzazione” .                   il suo proprietario dorme.”.                   creare, con un'operazione “a cascata”,
                           In effetti l’attuale uomo tecnologico sta       Per quanto concerne la criminologia, poi,      l'effetto estremamente negativo di una
                           perdendo sempre più qualcosa della sua          è sicuramente negativo il fatto che la         emulazione molto più forte e più perico-
                           specifica umanità nel rapporto con gli          connessione alla rete informatica mostra       losa, perché diffusa globalmente -
                           altri suoi simili. Lo si è visto chiaramente,   la presenza di siti pericolosi che costitui-   propria della sindrome della rete oscura
                           per citare un solo esempio , con la rea-        scono dei veri e propri buchi neri, assai      - di quella meramente passiva e “solita-
                           lizzazione della didattica a distanza           dannosi soprattutto per le menti più fra-      ria”- e quindi ben più debole - indotta
                           tramite le piattaforme informatiche nelle       gili, che confluiscono nell’ambiente           dai tradizionali mass media analogici
                           scuole (cosiddetta DAD) a causa della           virtuale della cosiddetta rete oscura          quali la televisione e i film.
                           presente pandemia, per la quale i giovani       (“dark web”) ove primeggiano violenza          Di più si deve osservare che lo stru-
                           studenti hanno assai sofferto psicologi-        e sopraffazioni quali, quelle della pedo-      mento digitale in molti casi, non

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costituisce solamente un mezzo al fine        tale da uso di stupefacenti o di alcol) e    mine usato!) ha causato in tutto il mondo
del rafforzamento del potere emulativo        sociale (mancata integrazione scolastica,    centinaia di suicidi di giovani, che sicu-
dei contenuti relativi alla criminalità dei   conflitti culturali ecc.) .                  ramente avevano già altri problemi di
media tradizionali, mediante la comuni-       Nella rete informatica si trovano nume-      identificazione ma che , senza la pre-
cazione interattiva con siti criminali di     rosissimi video-giochi tra cui , negli       senza di questa maledetta balena blu,
forte impatto trasgressivo, bensì, rea-       ultimi anni, sono emersi alcuni estrema-     avrebbero potuti risolverli in maniera
lizza una concausa importantissima che        mente pericolosi per la salute psico-        diversa, continuando la loro vita.
cagiona il comportamento criminale,           fisica del suo utente e che sono già stati   Successivamente sul social cinese Tik-
divenendo di per sé il “chatto forma-         inseristi nella “lista nera” dei siti da     Tok è comparso il videogioco dell’orrore
tore”, cioè l’informatore-ideatore di         oscurare da parte della Polizia Postale e    denominato “sfida dell’oscuramento”
gravi ipotesi di reato per i minori “chatto   delle Telecomunicazioni, come “giochi        (“Blackout Challenge”) , che mostra una
formati” che, quindi, sono stimolati alla     della morte”.                                gara inquietante fra due persone che
realizzazione concreta di reati , quali, ad   Il primo in ordine di tempo è la com-        devono resistere il più a lungo possibile
esempio, le devianze, che spesso trava-       parsa, nel 2017, del videogioco mortale ,    senza respiro per vincerla, mentre si fil-
licano nella commissione di reati,            di provenienza russa, denominato balena                        mano con indosso un
concernenti il cyberbullismo , e quelle       blu (“Blue Whale”),                                            nastro adesivo traspa-
preparatorie dei gravissimi delitti colle-                                                                    rente che occlude
gati al terrorismo, tanto per citare solo                                                                      naso e bocca o si
taluni esempi.                                                                                                 stringono il collo con
Invero per il terrorismo è assolutamente                                                                        un laccio impedendo
evidente come la causa prevalente dei                                                                           la respirazione.
gravissimi reati commessi (strage, omi-
cidio, lesioni personali gravissime,
sequestro di persona) è l'uso esclusivo
dello strumento informatico che , come
si è già detto sopra, non è soltanto un
mezzo di facilitazione alla comunica-
zione di un'idea deviante-criminale sorta
già precedentemente nella mente del-
l'adolescente, ma un vero e proprio
“chatto formatore” , cioè il creatore di
questa inquietante idea. In altri termini è
esclusivamente il computer l’ ideatore e
l’organizzatore che porta alla commis-
sione di attentati terroristici, che
causano gli atroci crimini commessi da
gruppi di minori inquadrati militarmente,
o da bambini isolati che indossano cin-
turoni contenenti esplosivo con cui si
fanno saltare in aria, cagionando terribili   ove il partecipante, rapito nella spirale    Per partecipare a siffatta gioco , il 20      Nelle foto:
stragi di innocenti                           di una sfida violenta della durata di cin-                                                 “giochi” pericolosi
                                                                                           gennaio 2020, a Palermo una bimba di
Ne consegue che la sindrome della rete        quanta giorni, in cui viene scandito un      10 anni, Antonella Sicomero, si è stretta
oscura diventa concausa principale della      calendario giornaliero di presunte prove     una cintura al collo, finendo tragica-
devianza-criminalità minorile, allargan-      di coraggio (quale tagliarsi le vene o       mente la sua breve vita.
dosi poi alla induzione di una vera e         auto-flagellarsi), rimane avviluppato in     Ugualmente, qualche giorno dopo, un
propria sottocultura informatica crimi-       una manipolazione inquietante che vede       bimbo di nove anni, a Bari, visionando il
nale, facilitata dalla realizzazione della    avvenire l’evento morte, allo scadere del-   precitato gioco di Tik-Tok ha seguito la
precitata “disumanità” della rete, ulte-      l'ultimo giorno, quando il giocatore,        stessa drammatica sorte di Antonella,
riore causa scatenante- costituita da una     come prova estrema, si butta giù nel         impiccandosi con una corda al collo
forma multipla di interazioni simboliche      vuoto dall’alto di un palazzo: lo scacco     appesa ad un appendiabito della sua
virtuali “chatto-web- formate”- a cui ,       matto fatale dopo cinquanta mosse sulla      stanzetta.
talora, si possono collegare strettamente     scacchiera della propria vita!               A seguito di questi due drammatici
altri fattori di origine psicologica (man-    Questo inquietante e turpe gioco ( che       eventi il garante per la protezione dei
canze affettive derivanti dalla famiglia di   anche denominarlo “gioco” appare una         dati personali, ha disposto il blocco di
origine, depressione, disgregazione men-      contraddizione palese dello stesso ter-      tutti gli utenti di Tik-Tok per i quali non
                                                                                                                                                  s

                                                                            Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 13
sia stata accertata l’età superiore ai tredici   scendo, in tal maniera, il rischio di rovi-   possibile l’immissione di un filtro preven-
                          anni, limite minimo per l’accesso al pre-        nose cadute con gravi danni fisici per i      tivo     di controllo (soprattutto nel
                          detto social (limite, purtroppo, facilmente      partecipanti. E’ stato ancora una volta       cyberbullismo un cui non ci si collega
                          aggirabile in quanto basato sulla dichiara-      TikTok a lanciare questi filmati “virali”     con un sito della lista nera per imitarlo,
                          zione esclusiva dell’utente medesimo al          dagli Stati Uniti , poi ripreso da Instra-    bensì si utilizza un collegamento ordina-
                          momento dell’iscrizione ) e la Polizia           gam, dopo il blocco effettuato lo scorso      rio riempendolo del turpe contenuto
                          Postale e delle Telecomunicazioni ha ese-        agosto dallo stesso TikTok.                   delle continue vessazioni della vittima
                          guito la chiusura dei siti, diramando al         Tutti i precitati videogiochi sono il         prescelta), deve essere perseguito,
                          contempo una guida in diciassette punti,         simbolo della vulnerabilità imitativa di      mediante l'educazione familiare, scola-
                          destinata prevalentemente ai genitori, al        tanti giovani e di tutte quelle circo-        stica, e della comunità “educante”
                          fine di garantire ai minori un uso respon-       stanze che vanno a minare                     (implementata da più efficienti politi-
                          sabile e sicuro dei loro smartphone,             psicologicamente la loro integrità e          che sui giovani, sulla famiglia, sulla
                          sensibilizzandoli sui linguaggi degli stru-      forma mentis in fluida evoluzione a           scuola e sul lavoro giovanile) che creino
            Nelle foto:
un ragazzo si cimenta
      nella sfida della
 “cassetta del latte”

              a destra
         l’app Tik Tok

                          menti informatici e sui rischi di visioni        motivo dell’età , con offese e minacce        in ciascun bambino un “filtro” di con-
                          pericolose assolutamente da non emulare.         fino a depotenziarli e a farli crollare       trollo individuale che, man mano, li abitui
                          Durante le “chiusure” in casa a motivo           psicofisicamente, come purtroppo              sempre più ad un uso responsabile della
                          del covid 19, poi, sui social è nato un          capita nei tantissimi casi di cyberbul-       rete informatica, stimolandoli alla crea-
                          demenziale gioco basato sulla sfida fra          lismo che, in senso ampio, deve               tività dello studio e alla ricerca di un
                          giovani, per dimostrare di non aver paura        essere considerato l’inquietante gioco        sano equilibrio psico-fisico, idoneo ad
                          del terribile virus, con la videoripresa che     (che più che gioco piuttosto definirei        affrontare con serenità la sfida del vivere,
                          li ritrae mentre sono intenti a leccare i        la tortura di uno o più carnefici nei         consolidando nella persona una fiducia
                          servizi igienici casalinghi .                    confronti di un’indifesa vittima inno-        e una consapevolezza maggiore di se
                          Da ultimo, sempre sui social, è comparso         cente) più pericoloso che circola in          stesso.
                          un nuovo videogioco che prevede una gara         rete per la sua frequenza e per i gravi
                          pericolosa, denominata “sfida della cas-         danni psicologici che cagiona alle            (1) Roberto Thomas “la causa della cri-
                          setta di latte” (“milk crate challenge”),        sue vittime, concludendosi talora con         minalità minorile” in Rivista di Polizia
                          che consiste nel salire e nello scendere su      il loro suicidio. (2)                         Penitenziaria n.283 del maggio 2020.
                          di un’alta piramide formata, in precario         L’ obiettivo della prevenzione delle peri-
                          equilibrio, da una moltitudine di cassette       colose conseguenze prodotte da tutti i        (2) Sul tema del cyberbullismo si veda
                          di plastica giustapposte.                        predetti videogiochi e, in genere, del        Roberto Thomas “ Criminologia minorile-
                          Il predetto percorso ad ostacoli deve            collegamento pericoloso con i siti della      Un approccio sostenibile” Giuffrè Francis
                          essere fatto il più in fretta possibile accre-   già ricordata “black list”, non essendo       Lefebvre, 2020, pagg. 196 ss. l

                          14 • Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 2021
Regia: Leonardo Di Costanzo

Altri titoli: The Inner Cage
                                     Ariaferma                                                                                     a cura di
                                                                                                                                   Giovanni Battista
                                                                                                                                   de Blasis
                                                                                                                                   deblasis@sappe.it

                                     I
Soggetto e Sceneggiatura:                 l regista Leonardo Di Costanzo si
Leonardo Di Costanzo,                     avvale di un cast di tutto rispetto per
Bruno Oliviero, Valia Santella            questofilm di genere carcerario.
Fotografia: Luca Bigazzi                  A partire dai due protagonisti Toni
Montaggio: Carlotta Cristiani        Servillo, nel ruolo di un ispettore di Poli-
Musiche: Pasquale Scialò             zia Penitenziaria, e Silvio Orlando in
Scenografia: Luca Servino            quello di un detenuto.
Costumi: Florance Emir               La storia è piuttosto originale.
Produzione:                          Si racconta di un vecchio carcere, degra-
Tempesta con RAI Cinema,             dato e fatiscente, (che nella finzione si
AMKA Films Productions,              chiama Mortana) che sta per chiudere
RSI Radiotelevisione Svizzera        definitivamente e i detenuti trasferiti in
                                     altre strutture (la location è quella del
Distribuzione: Vision Distribution   vecchio penitenziario di San Sebastiano        In un’atmosfera sospesa, le regole di          Nelle foto:
                                                                                                                                   la locandina
                                     di Sassari). Tuttavia, ad operazioni non       separazione finiscono per allentarsi e tra
Interpreti e personaggi:             ancora concluse, arriva un contrordine         gli uomini rimasti si intravedono nuove
                                                                                                                                   e alcune scene
                                                                                                                                   del film
Toni Servillo: Gaetano Gargiulo      per il quale dodici detenuti ed alcuni         forme di relazioni e, giorno dopo giorno,
Silvio Orlando: Carmine Lagioia      agenti di Polizia Penitenziaria dovranno       l'attesa del trasferimento porta a dare
Fabrizio Ferracane: Franco Coletti   restare ancora nel vecchio istituto perché     sempre meno importanza ai regolamenti,
Salvatore Striano: Cacace            il carcere di destinazione, che dovrebbe       che sembrano perdere valore, fino al
Roberto De Francesco: Buonocore      accoglierli, non è ancora disponibile.         punto che i prigionieri formano una nuova
Pietro Giuliano: Fantaccini,         Di Costanzo rimane fedele al suo modo di       comunità, seppure fragile. E in questa fra-
Nicola Sechi: Arzano                 narrare le storie, come ne L’intervallo e ne   gilità, in una continua e traballante danza
Leonardo Capuano: Sanna              L’intrusa, tanto che in questo film rac-       di proteste e dinieghi, di proposte e com-
Antonio Buíl: Bertoni                contano non solo gli esseri umani ma           promessi, emerge in maniera naturale lo
Giovanni Vastarella: Mazzena         anche le mura stesse del penitenziario.        scontro/incontro tra le due figure leader
Francesca Ventriglia: Direttrice     E ci parlano di un edificio che sembra un      dei due opposti schieramenti: l’ispettore
Genere: Drammatico                   campo di concentramento dove poliziotti        (Toni Servillo) e il detenuto (Silvio
Durata: 117 minuti,                  e detenuti respirano la stessa aria. Due       Orlando). In un certo senso, questi due
Origine: Italia, 2021                microcosmi che convivono e, allo stesso        personaggi (“che non hanno nulla in
                                     tempo, sono separati dalle sbarre e dai        comune”, come ricorda fieramente
                                     reciproci ruoli. Al centro della storia rac-   l’ispettore al detenuto), seppure in qual-
                                     contata da Di Costanzo ci sono l'ispettore     che modo uniti dalle proprie origini,
                                     Gaetano Gargiulo (Servillo) e il detenuto      ritrovano nel giovane, nuovo detenuto
                                     Carmine Lagioia (Orlando).                     Fantaccini (Pietro Giuliano) un’umanità
                                                                                    che forse avevano dimenticato.
                                                                                    Il film è calato in una situazione e in un
                                                                                    luogo borderline, con un’alternanza di         NOTE
                                                                                    situazioni, a volte addirittura conviviali     Fuori concorso
                                                                                                                                   alla 78ª Mostra
                                                                                    come la cena tutti insieme a causa di un
                                                                                                                                   Internazionale d'Arte
                                                                                    blackout, per tornare bruscamente alla         Cinematografica
                                                                                    realtà quando il poliziotto riporta in cella   di Venezia (2021)
                                                                                    il detenuto. l

                                                                    Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 15
Le persone inutili
        Francesco
      Campobasso
   Segretario Nazionale
              del Sappe
campobasso@sappe.it

                          “
                                   C'è anche un'altra umanità, dietro a sé non lascerà          zione sia mestiere difficile, ma ritengo, altresì, che per proporsi
                                   leggi e monumenti, gente destinata a perdere                 bisogna avere una serie di requisiti che vanno dalla loro tanta
                          e nessuno canterà i suoi fallimenti, uomini in balia di un Dio e      decantata "onestà" fino al merito, alle competenze, alla cul-
                          della disallegria che non li abbandona mai, aghi nei pagliai          tura, alla credibilità, alla responsabilità, al rispetto istituzionale
                          nascosti fra i passanti …. Sono le persone inutili”, cominciava       e via discorrendo.
                          così il brano che fece affermare un giovanissimo Paolo Vallesi        Ti ritrovi spesso con personaggi che nel loro percorso istitu-
                          al 41° festival di Sanremo nella categoria delle “nuove propo-        zionale non hanno mai brillato, e dove basta davvero poco per
                          ste”. Un brano che mi ritorna in mente (come l’altrettanto            capire quanta inefficienza, quanta incompetenza, quanta inet-
                          celebre canzone di Lucio Battisti), quando penso al contesto          titudine, quanta falsità ci sia nel loro approccio alla politica
                          che ci circonda, ove abbondano le persone superflue che               istituzionale ed al bene pubblico. Direttori di carceri, provve-
                          spesso hanno l’infausto compito di amministrare una catego-           ditori, dirigenti, politici di turno, in preda ai loro slogan che
                          ria, un sistema, un percorso.                                         spesso urlano alla rivoluzione, al cambiamento, al migliora-
                                                                                                mento della vita in carcere per poi, invece ed in pochi mesi,
                                                                                                far venir fuori che nemmeno piccoli, piccolissimi interventi rie-
                                                                                                scono a garantire.
                                                                                                La lista dei loro flop, dei loro fallimenti è già abbastanza lunga,
                                                                                                mi limito a citare qualche esempio per rendere l’idea e per
                                                                                                porre la nostra attenzione, perché sono quelle forme embrio-
                                                                                                nali ad indicarci che di classe dirigente hanno poco o quasi
                                                                                                nulla. Mi vengono in mente le rivolte andate in scena nel
                                                                                                marzo del 2020. Istituti devastati, morti e feriti, in piena pan-
                                                                                                demia, laddove lo stesso governo faceva letteralmente
                                                                                                rabbrividire per la contraddizione costante che lasciava tra-
                                                                                                sparire nelle sue “decisioni/non decisioni”.
                                                                                                Il carcere di Modena (città dove vivo e risiedo) fu uno dei luo-
                                                                                                ghi che fece registrare i maggiori danni, con un’altissima
       Nella foto:        E chiaramente, anche quello del mondo penitenziario, dove da          percentuale di inagibilità di settori e reparti detentivi. Nove
       il cantante
                          anni saccenti personaggi si ostinano ad assumere i galloni dei        morti, colleghi sequestrati, in un contesto surreale che, per
     Paolo Vallesi
                          fautori della verità, per poi cadere nella loro stessa falsità ed     chi lo ha vissuto in prima persona, riporta alla mente le imma-
                          anche, perché no, in una irridente incapacità di saper gover-         gini della guerra in oriente. Da oltre venti anni chi scrive aveva
                          nare e dirigere le sorti di onesti lavoratori e servitori di uno      denunciato alle Autorità amministrative l’assenza di una sala
                          Stato pieno di ferite e di barbarie.                                  regia, di un sistema di antiscavalcamento e di antintrusione,
                          Sono venticinque anni che onoratamente appartengo al Corpo            di assenza di congegni di automazione, ma nulla, dico proprio
                          della Polizia Penitenziaria, altrettanti quale segretario del prin-   nulla è stato mai fatto. Ed oggi, a ragione, mi domando se, in
                          cipale sindacato della categoria dei baschi azzurri.                  presenza di una sala regia, antiscavalcamento ed antintru-
                          Da sempre amo dire la verità, non riesco a trattenere per me          sione efficienti e funzionanti, le risultanze drammatiche della
                          tutta una serie di angustie, di falsità, di fazioni, nemmeno          rivolta potevano avere esito diverso, chissà forse qualcosa si
                          quella di dire che spesso chi siede sugli scranni del potere          sarebbe potuto evitare, salvare e ...salvato!!!
                          amministrativo non è in grado di assicurare competenza,               Ma cosa succede dall’otto marzo in poi? Che con un carcere
                          fedeltà e credibilità. E mi riferisco chiaramente alla classe poli-   devastato, senza una sala regia, antiscavalcamento e antin-
                          tica e amministrativa, con le dovute eccezioni (ci sono, ci           trusione funzionanti, con i reparti non ancora ripristinati,
                          mancherebbe, dirigenti che hanno lustro e competenza), frutto         l’Amministrazione dopo solo due mesi ordina la riapertura del
                          di una decennale farraginosa attività che ha sempre trovato           carcere (per step), ed a precisa domanda se fossero garantiti
                          l’ostacolo principe che fa il paio al famoso motto “non c’è           i livelli minimi di sicurezza, nulla dixit, il silenzio più assor-
                          miglior sordo di chi non vuol sentire”.                               dante. “Applausi a scena aperta”, e direbbe il compianto
                          Credo che fare l'amministratore di una pubblica amministra-           Fabrizio Frizzi “lodi, lodi, lodi”.

                          16 • Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 2021
Ma questo solo per citare uno dei tantissimi esempi che                pagar dazio sono sempre i poliziotti penitenziari. Ed hai voglia
ognuno di noi è in grado di rappresentare, frutto di esperienze        a fare incetta di iniziative, manifestazioni, a gettare le chiavi
sul campo ed in prima persona.                                         dinanzi ai ministeri, alla fine non si realizza mai nulla.
Mi chiedo spesso cosa altro deve ancora capitare affinché tutti          Occorre che a metterci mano (parlo di classe dirigenziale)
si rendano conto dello schifo in cui viviamo.                          siano persone desiderose di essere ricordate come i fautori
Qualche giorno fa addirittura una pistola in carcere, stile anni       della verità, del voler fare davvero gli interessi di una categoria
ottanta. Il sistema penitenziario è marcio, fallito da tempo,          di onesti servitori dello Stato. Ed in questo, un pensiero “poe-
frutto di politiche scellerate e con eloquenti responsabilità di       tico” anche ai sindacati. La questione è questa: il sindacato
tutti coloro che si sono avvicendati, negli anni, alla guida del       và fatto in maniera seria ed onesta.
Paese. Una politica ultraventennale caratterizzata davvero da          Girando gli istituti, spesso ho visto ragazzotti appena arruolati
un nugolo di incompetenze, iniziative discutibili, personalismi,       con a seguito già un numero consistente di iscrizioni per più
spaccature, ingenuità, e sotto un certo aspetto c'è davvero da         di un sindacato. E di questo mi dispiace perché poi chiedi
piangere per gli errori grossolani, le furbate, le cose non dette,     come mai hanno così tante deleghe ad altrettanti sindacati ed
i silenzi, le scorrettezze di chi aveva il preciso mandato di          i più rispondono perché in tal modo sono sicuri di stare tran-
avere a cuore le sorti di un contesto particolare come quello          quilli in servizio. E quindi, un’amministrazione che vigila in
delle carceri senza lasciare spazio solo a provvedimenti di cle-       maniera corretta su questi aspetti, dovrebbe approfondire le
menza utili a sfollare gli istituti di pena, con gli umili servitori   tematiche di turno, anche perché simili iniziative determinano
dello Stato a dimenarsi oltre ogni limite pur di sbarcare il luna-     ulteriormente disagi nella quotidianità delle carceri, dei rap-
rio e di assolvere al loro mandato Istituzionale.                      porti interpersonali e gestionali.
Nello svolgere il mio discorso vorrei servirmi di una sola             Per non parlare di quei direttori che amano farsi spallucce
parola, quella della sventura politica e amministrativa che ci         quando devono considerare e criticare il lavoro dei loro colle-
persegue da tempo e che noi tutti supinamente subiamo e che
non ci consente di volgere uno sguardo al di là della prigione
in cui questa classe politica ci ha imprigionato, ci ha relegato,
negando al territorio anche la minima briciola di speranza di
cambiamento. Tutto questo nel corso del tempo ci ha confinati
nell’isolamento, nell’arretratezza più assoluta, in una realtà
dove i ruoli si mischiano, la trasparenza svanisce e la giustizia
arranca, con i politici che proclamano i loro assurdi slogan, la
loro predominanza, la loro innocenza, e dove (aggiungo io) con
l’incubo di ritrovarceli tra i piedi deve finire anche per noi, con
la speranza che non sia un sogno, non sia una utopia, basta
volerlo e qui mi rivolgo anche ai tanti intellettuali che a parole
non hanno eguali, ma che nei fatti, lasciano a desiderare.
Nelle carceri si avvertono segnali preoccupanti, che non sono
solo coincidenze ma veri fatti concreti, palesi segnali di un          ghi senza vedere che il proprio agire è pari o peggio ancora e        Nella foto:
                                                                                                                                             la devastazione nel
profondo malessere che attraversa i poliziotti penitenziari            più claudicante. E qui ritorna in auge una questione che
                                                                                                                                             carcere di Modena
sempre più depressi e arrabbiati per le condizioni in cui sono         andrebbe risolta: i direttori di carceri cosa hanno in comune
costretti ad operare. Sentimenti che si ampliano nel consta-           con la Polizia Penitenziaria? Quali basi e formazione possono
tare la distanza, il silenzio, l’insensibilità di chi è deputato a     vantare per porsi al timone di un corpo di Polizia?
gestire, possibilmente risolvere, le notevoli criticità che si         Per me sono maturissimi i tempi per una revisione dei ruoli,
abbattono sul personale stremato. Siamo spesso ostaggio                competenze e dipendenze.
della verità, delle bugie, dell’apparenza lontano dalla realtà.        Non mi sembra, nei miei articoli, di tediare i miei lettori con
Nessuno sa cosa sia una verità, ma tutti sanno o credono di            novelle prive di fondamento, lontano dalla realtà, ritenendo
sapere cosa sia una bugia, giacché per definire una bugia ci           tutti conoscitori della verità e di quali sono le bugie, e che non
si può limitare ad affermare che è il contrario della verità.          tutti osano dirlo (pur volendo) semplicemente perché il
Dire sempre la verità non è facile, ma mentire sempre è addi-          sistema non lo vuole. E fin quando andremo avanti così, con
rittura impossibile. Eppure siamo bersagliati dalle bugie.             la maggior parte delle figure istituzionali che la penseranno in
Chi afferma ciò non direbbe la verità né una bugia. Cadrebbe           tal modo, saremo messi sempre peggio.
in contraddizione con se stesso.                                       E, chiaramente, se non si cambia l’inerzia delle cose, intorno
Al liceo, a Montesarchio, una mia cara amica e compagna di             vigileranno sempre più quelle persone che Paolo Vallesi apo-
classe (diventata poi direttore di carcere, dimostrandosi molto        strofa come “inutili”, ben sapendo di come e certe volte la
brava e, quindi, una vera eccezione per l’attuale categoria...)        bugia è così legata alla verità che l’una non può essere detta
direbbe che è “un’aporia”. Eppoi, guarda un po', quando suc-           se non mediante l’altra, e viceversa... e restando il tutto frutto
cedono eventi di cui non si può far a meno di sottacere, a             della politica dei giorni nostri... Ad maiora!! l

                                                                              Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 17
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