Silvia Salis, Vice Presidente (vicario) del CONI: "Fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria" - Polizia ...
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ANNO XXVIII ISSN 2421-1273 NUMERO 297 SETTEMBRE 2021 SOCIETÀ GIUSTIZIA & SICUREZZA Poste italiane spa • spedizione in abbonamento postale 70% Roma • AUT. MP-AT/C/RM/AUT.14/2008 intervista esclusiva Silvia Salis, Vice Presidente (vicario) del CONI: “Fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria” www.poliziapenitenziaria.it
04 In copertina: Silvia Salis fotografata da Ilaria Fochetti SOCIETÀ GIUSTIZIA & SICUREZZA Anno XXVIII • n. 297 • Settembre 2021 04 L’EDITORIALE 18 CRIMINI E CRIMINALI 06 E’ ora di svegliarsi, le carceri stanno implodendo! Il serial killer della porta accanto: di Donato Capece Antonio Mantovani - di Pasquale Salemme 05 IL PULPITO 20 CONTEST FOTOGRAFICO Il carcere è diventato come il Far West , Vincitore del mese di agosto: Massimo 12 ma senza il Settimo Cavalleggeri di Giovanni Battista de Blasis 21 ATTUALITA’ Cessazione dal servizio e trattamento pensionistico 18 06 L’INTERVISTA del personale di Polizia Penitenziaria Silvia Salis, Vice Presidente (vicario) del CONI: di Giovanni B. de Blasis “Sono fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria” 24 DIRITTO E DIRITTI di Roberto Martinelli Le garanzie difensive del detenuto straniero 16 08 L’OSSERVATORIO POLITICO di Fabiana Sasso Le nuove proposte di organizzazione 26 L’ANGOLO DELLE MERAVIGLIE della Polizia Penitenziaria - di Giovanni Battista Durante Gaeta, storia di una roccaforte che divenne 11 CONTEST FOTOGRAFICO il carcere militare più famoso d’Italia Vincitori del mese di luglio: Carla e Giovanni di Antonio Montuori 28 COME SCRIVEVAMO 21 24 12 CRIMINOLOGIA La sindrome della rete oscura Come eravamo - Documenti storici del Corpo e i videogiochi pericolosi di Roberto Thomas 31 DALLE SEGRETERIE 26 Bologna - Convegno su Taser e Bodycam 15 CINEMA DIETRO LE SBARRE Castelfranco - Mensa, sala convegno e palestra Ariaferma - a cura di Giovanni B. de Blasis Genova - Stand del Corpo al 61° Salone Nautico 16 MONDO PENITENZIARIO 33 L’ANGOLO DI CAROLINA 31 Le persone inutili - di Francesco Campobasso Genovese classica napoletana- di Carolina Zizzari SOCIETÀ Per ulteriori approfondimenti visita il nostro sito GIUSTIZIA e blog: & SICUREZZA www.poliziapenitenziaria.it Organo Ufficiale Nazionale del S.A.P.Pe. Direzione e Redazione centrale Chi vuole ricevere la Rivista al proprio domicilio, può Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Via Trionfale, 79/A - 00136 Roma farlo versando un contributo per le spese di spedi- tel. 06.3975901 zione pari a 25,00 euro, se iscritto SAPPE, oppure di Direttore responsabile: Donato Capece e-mail: rivista@sappe.it capece@sappe.it 35,00 euro se non iscritto al Sindacato, tramite il web: www.poliziapenitenziaria.it conto corrente postale numero 5 4 7 8 9 0 0 3 inte- Direttore editoriale: Giovanni Battista de Blasis stato a: POLIZIA PENITENZIARIA Società Giustizia deblasis@sappe.it Progetto grafico e impaginazione: © Mario Caputi www.mariocaputi.it e Sicurezza Via Trionfale, 79/A - 00136 Roma, specifi- Capo redattore: Roberto Martinelli cando l’indirizzo, completo, dove va recapitata la rivista. martinelli@sappe.it “l’appuntato Caputo” e “il mondo dell’appuntato Caputo” © 1992-2021 by Caputi & de Blasis (diritti di autore riservati) Si consiglia di inviare la copia del bollettino pagato alla Redazione cronaca: redazione per velocizzare le operazioni di spedizione. 290 Umberto Vitale, Pasquale Salemme Registrazione: Tribunale di Roma n. 330 del 18 luglio 1994 Redazione politica: Giovanni Battista Durante Cod. ISSN: 2421-1273 • ISSN web : 2421-2121 Comitato Scientifico: Prof. Vincenzo Mastronardi (Responsabile), Stampa: Romana Editrice s.r.l. Edizioni SG&S Cons. Prof. Roberto Thomas, Via dell’Enopolio, 37 - 00030 S. Cesareo (Roma) On. Avv. Antonio Di Pietro Finito di stampare: Settembre 2021 Il S.A.P.Pe. è il sindacato Donato Capece, Giovanni Battista de Blasis, Giovanni Battista Durante, Roberto Martinelli, Questo periodico è associato alla più rappresentativo del Corpo Pasquale Salemme Unione Stampa Periodica Italiana di Polizia Penitenziaria Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 3
Donato Capece Direttore Responsabile Segretario Generale E’ ora di svegliarsi, le carceri stanno implodendo! del Sappe capece@sappe.it A ssurdo e incredibile è quel che Frosinone è un carcere abbastanza bat- di cinta e lo smantellamento delle poli- è accaduto domenica 19 set- tuto da queste incursioni dei droni, e tiche di sicurezza delle carceri, tembre nel carcere di Frosinone, questo ci induce ad essere più solerti preferendo una vigilanza dinamica e il dove un detenuto napoletano possibile, con un impegno di risorse e regime penitenziario aperto con dete- del circuito Alta Sicurezza, che era stato tecnologie avanzatissime e io confido nuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al minacciato e picchiato nei giorni scorsi sul fatto che con la mia volontà, con giorno, con controlli sporadici e occasio- da altri ristretti, ha prima minacciato un quella della Ministra e del Governo, si nali, con detenuti di 25 anni che poliziotto penitenziario con una pistola possa risolvere questo problema, sem- incomprensibilmente continuano a stare e poi ha sparato tre colpi verso le celle pre pensando che poi non si aprano ristretti in carceri minorili. dove sono ristretti i detenuti che lo ave- altre frontiere di aggressione” ha pro- Proprio con riferimento alla sicurezza vano minacciato. seguito il Capo del Dap. negli Istituti penitenziari, è dal 2015 che abbiamo denunciato l’introduzione ille- cita di sostanze stupefacenti e di oggetti comunque non consentiti, all’interno degli Istituti penitenziari, mediante appunto l’utilizzo dei droni. E non a caso, dicemmo di immaginare che cosa sarebbe potuto accadere se un drone fosse riuscito a trasportare esplo- sivo o armi dentro a un carcere: ora lo sappiamo, purtroppo... Io credo che la Polizia Penitenziaria dovrebbe disporre di un Nucleo di poli- ziotti penitenziari specializzati ed esperti nell’utilizzo e nella gestione dei Nella foto: Ma confesso che a lasciarmi sconcer- Petralia ha anche sottolineato che il droni, sia in ottica preventiva che dis- l’ingresso del carcere di Frosinone tato è stata anche la ricostruzione di “sistema dei droni è il più attuale e perico- suasiva dei fenomeni di violazione degli quanto accaduto nel carcere frusinate loso” e si basa su una tecnologia che sarà spazi penitenziari o di introduzione di da parte del Capo Dap, Bernardo Petra- affrontata con una “contro-tecnologia”. materiale illecito di qualsiasi natura. lia, inviato sul territorio dalla ministra Sul panorama nazionale è infatti già allo Per altro, i droni si prestano bene alla della Giustizia Marta Cartabia. studio una sperimentazione fatta in un ricognizione delle aree vicine ad un car- “Il fatto è gravissimo, tutto quello che carcere, “ora si tratta di vagliare i costi cere e possono fornire valido aiuto: si può fare, come impiego di personale e dare inizio alle procedure amministra- pensiamo, ad esempio, in caso di eva- e di risorse, come Dap faremo, e faremo tive di acquisto che verranno”. sione giacché consentono velocemente fin da domani lavorando anche sull’ac- Non so se ridere o piangere. L’Ammini- di rilevare e monitorare ampi spazi senza certamento di ciò che è accaduto, in strazione Penitenziaria non ascolta il essere visti. perfetto accordo e sinergia con l’auto- SAPPE e gli altri Sindacati e succede Ovviamente al drone si devono accom- rità giudiziaria – ha voluto specificare quel che è successo a Frosinone, dove pagnare strumenti di ultima generazione, Petralia - Credo che il problema, dal poteva accadere l’irreparabile. ad esempio software in grado di utiliz- punto di vista dei riscontri, sia ormai Il DAP naviga a vista: quel che è avve- zare i frame dei video mandati alle ragionevolmente chiaro: si è trattato nuto è accaduto non solo per l’assenza Centrali Operative (che devono essere di un drone che ha recapitato questa di provvedimenti utili a fronteggiare il presenti sul territorio ed invece sono pistola della quale si è impossessato il sorvolo di droni sulle carceri (che il state assurdamente chiuse pur essendo detenuto. Il problema si sposta sotto il SAPPE sollecita dal 2015!) ma anche fondamentali per il sistema sicurezza profilo degli accorgimenti che come conseguenza per avere scelto la delle carceri!) e, soprattutto, una forma- il Dap affronterà fin da subito. soppressione delle sentinelle dalle mura zione specializzata per il personale. l 4 • Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 2021
Il carcere è diventato come Firenze, c’è stata inerzia da parte dell’am- ministrazione regionale e nazionale che, Giovanni Battista de Blasis nonostante tre detenuti alta sicurezza Direttore Editoriale il Far West, ma senza il avessero aggredito e picchiato un altro Segretario Generale Aggiunto del Sappe detenuto AS, hanno lasciato che soggetti deblasis@sappe.it ad alto rischio responsabili di gravi epi- Settimo Cavalleggeri sodi rimanessero nello stesso carcere e nella stessa sezione. È evidente che le due vicende confer- U no dei tanti modi di dire che cir- Tre giorni di impunità in carcere per dete- mano (semmai ce ne fosse stato bisogno) cola ultimamente tra il nuti che hanno commesso un atto che l’inerzia dell’amministrazione (tem- personale della Polizia Peniten- gravissimo sono un’eternità, mentre gli poranea o definitiva) rispetto agli eventi ziaria è che «il carcere è stessi tre giorni per un burocrate in critici è la regola e non l’eccezione. diventato come il Far West». giacca e cravatta sono un tempo brevis- Tuttavia, mentre i burocrati assistono In realtà la definizione non è poi così sur- simo. impavidi al degrado delle carceri, i poli- reale se teniamo conto di quello che sta Una volta Einstein per spiegare il trascor- ziotti penitenziari subiscono impotenti succedendo ultimamente negli istituti rere del tempo secondo la sua teoria l’arroganza e la protervia di una popola- penitenziari. della relatività usò una metafora molto zione detenuta sempre più arrogante, In particolare, sono emblematici due divertente sostenendo che la percezione aggressiva e, purtroppo, impunita. recenti episodi accaduti nelle carceri di cambia rispetto a quale lato della porta Io non so cosa debba accadere di ancor Firenze Sollicciano e Frosinone. del bagno ci si trova. più grave (e non ci Nel carcere fiorentino, due detenuti In altre parole, secondo lo scienziato, per voglio nemmeno ubriachi (1) hanno versato una notevole chi sta espletando un bisogno fisiologico pensare…) per quantità di olio sul pavimento antistante il tempo vola, al contrario per chi sta indurre chi ci il cancello al fine di far cadere il primo aspettando fuori la porta del bagno con governa e chi ci poliziotto penitenziario che si fosse avvi- la vescica piena, lo stesso tempo non amministra a fer- cinato alla cella. Una volta che lo passa mai. mare la follia di un sventurato collega è caduto nel tranello Pochi giorni dopo il gravissimo episodio di sistema penitenzia- (2) rovinando a terra, gli stessi detenuti Firenze, ahinoi, è accaduto un altro episo- rio dove chi rappresenta lo Stato Nellla foto: dio se possibile ancor più preoccupante. bandiera del hanno aggiunto olio bollente e dato fuoco soccombe a chi ha commesso crimini 7° Cavalleggeri a tutto il liquido. Inevitabilmente, le Nel carcere di Frosinone un detenuto alta contro di esso e contro la società civile. fiamme hanno raggiunto istantanea- sicurezza, appartenente alla camorra, ha Il carcere è diventato davvero come il Far mente il poliziotto penitenziario a terra minacciato un collega con una pistola West, ma senza nemmeno la speranza attingendo l’uniforme che aveva indosso. puntandogliela in faccia dopo aver scar- che arrivi il Settimo Cavalleggeri. Solo grazie al tempestivo intervento di rellato (3) obbligandolo a consegnargli le due colleghi immediatamente soprag- chiavi delle celle. Dopo di che è andato a (1) Non desti stupore la condizione di ebrezza giunti, il fuoco non è potuto divampare trovare altri tre detenuti sparandogli alcolica, chi lavora in carcere sa bene quanti completamente per causare gravissimi all’interno delle rispettive celle (4). stratagemmi esistano per ottenere alcol suffi- danni al malcapitato. Lo stesso detenuto, dopo aver portato a ciente ad ubriacarsi … dalla fermentazione A rendere ancor più grave la situazione, il termine la propria vendetta (5) , ha tirato della frutta, al mettere da parte le razioni gior- fatto che i due detenuti sono rimasti al fuori anche un telefonino con il quale ha naliere di vino da consumare poi in un'unica loro posto per tre giorni ancora nel car- chiamato il proprio avvocato che, pare, lo occasione … cere fiorentino, prima che avrebbe convinto a consegnare la pistola (2) Tra l’altro riportando la frattura del gomito l’amministrazione si decidesse a trasfe- alla Polizia Penitenziaria, evitando così nella caduta rirli altrove. Qualcuno potrebbe consi- peggiori conseguenze. (3) Inserito il colpo in canna dopo aver armato derare marginale questa cosa ma, in Soltanto in un secondo momento si è il carrello della pistola realtà, è invece un fatto molto grave per- potuto accertare che la pistola era stata (4) Il detenuto ha esploso i colpi da fuori per- ché per tre lunghissimi giorni (secondo la consegnata al detenuto a mezzo di un ché non è riuscito ad aprire i cancelli grazie time line del carcere) si è respirata la drone. al fatto che il poliziotto penitenziario minac- solita aria di impunità. Unica nota positiva, la Polizia Penitenzia- ciato ha avuto la felice intuizione di Infatti, c’è una netta discrepanza nel tra- ria di concerto con la Polizia di Stato è consegnargli solo le chiavi dei cancelli esterni scorrere del tempo per come viene riuscita ad individuare e denunciare per e non quelle delle celle percepito in galera rispetto a come viene favoreggiamento la persona che ha pilo- (5) I detenuti contro i quali ha sparato erano percepito nelle comode stanze del prov- tato il drone. gli stessi che lo avevano aggredito e picchiato veditorato o del dipartimento. Anche in questo caso, così come a giorni addietro. l Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 5
INTERVISTA Intervista esclusiva con Roberto Martinelli Silvia Salis, Vice Presidente Capo Redattore Segretario Generale (vicario) del CONI Aggiunto del Sappe martinelli@sappe.it Sono fiera di rappresentare la Polizia Penitenziaria è Nella foto: la prima donna ad essere stata eletta vice presidente L’abbiamo incontrata in esclusiva per le lettrici ed i lettori di Silvia Salis vicario del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, “Polizia Penitenziaria – Società, Giustizia & Sicurezza”. insieme al Presidente l’Ente pubblico cui è demandata l'organizzazione e il del CONI potenziamento dello sport nazionale, promuove la Non possiamo che partire dagli straordinari risultati di Giovanni Malagò massima diffusione della pratica sportiva. questa estate, che ci hanno fatto sognare ed esultare, (© CONI Silvia Salis, genovese, trentasei anni portati benissimo (!), ottenuti dagli atleti italiani alle Olimpiadi di Tokyo. ph. S. Ferraro) poliziotta penitenziaria e atleta del Gruppo Sportivo Fiamme Il “carico” record di medaglie, 40 (10 ori, 10 argenti, Azzurre, è una ex specialista del lancio del martello, disci- 20 bronzi), ha confermato il nostro Paese nella Top Ten plina in cui vanta un personale di 71,93 metri quarta miglior del Gotha sportivo mondiale (settimo posto in generale prestazione italiana di tutti i tempi, che le ha permesso di vin- per numero di podi, il primo tra i Paesi dell’Unione cere numerosissimi titoli italiani, un oro e un bronzo ai Giochi Europea). del Mediterraneo oltre a tante partecipazioni internazionali, Possiamo avere un tuo commento come Vicepresidente tra cui spiccano quelle delle Olimpiadi di Pechino 2008 e vicario del CONI e come atleta? Londra 2012. Vincitrice di dieci titoli italiani tra invernali ed assoluti, nel È stata un'Olimpiade incredibile, al di là delle aspettative, al novembre 2016 è stata eletta nel Consiglio Federale della di là delle più rosee aspettative, ma non direi sorprendente FIDAL e successivamente, nel 2017, nel Consiglio Nazionale nel vero senso della parola perché è stato fatto un lavoro paz- del CONI, il Comitato Olimpico Italiano, quale rappresentante zesco quasi maniacale, nell'affrontare nel migliore dei modi degli atleti. il periodo della pandemia. Le nostre Federazioni hanno dedi- Nella riunione del 13 maggio scorso, che ha confermato (per cato grande attenzione alla preparazione olimpica degli atleti, la terza volta!) Giovanni Malagò alla guida del Comitato Olim- consentendo loro, pur in un momento così drammatico e diffi- pico Nazionale italiano, Silvia è stata eletta vice presidente cile, di potersi preparare ed allenare nelle migliori condizioni: vicario. e questa differenza si è vista sul campo. 6 • Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 2021
Quanto, a tuo giudizio, questi risultati possono fare da volano per avvicinare molti giovani, tendenzialmente e principalmente attratti dal calcio anche per lo spazio che ad esso è riservato da giornali e TV, verso le altre disci- pline sportive, specie l’atletica? Le Olimpiadi sono un momento, soprattutto per i giovanissimi ed i bambini che le guardano, fondamentale di avvicinamento allo sport e di comprensione di quanto il mondo dello sport sia immenso e variegato e di quante opportunità ci siano. In questo senso, i risultati dell'atletica, come tu mi hai chiesto, sono stati a livello comunicazione molto “iconici” e molto rappresentativi e sicuramente ci aspettiamo che questo abbia una ricaduta su ovviamente il mondo dell'atletica e sul pra- ticare l’atletica. Ma sappiamo anche che gli ori, le altre medaglie ed i vari successi ispirano bambini e bambine soprattutto verso quegli sport che magari, nell'immaginario, non sono erroneamente identificati con la sfera femminile, e quindi spingono le future generazioni ad avvicinarsi alla pra- tica e per noi questo è importante. Da Tokio 2020 è arrivata la prima storica medaglia d’oro per le Fiamme Azzurre della Polizia Penitenziaria con Francesco Lamon (inseguimento a squadre di ciclismo). Oltre a questa, sono arrivate anche due medaglie d’ar- gento - Giorgia Bordignon, sollevamento pesi, categoria 64 kg, ed Aldo Montano, scherma, sciabola a squadre - che hanno portato il bottino totale delle Fiamme Azzurre alle Olimpiadi – dalla prima partecipazione a Seul 1988 – a un oro, sei argenti e cinque bronzi. Sulla scorta di questi risultati, possiamo affermare che le Fiamme Azzurre sono finalmente arrivate al livello degli altri Gruppi Sportivi militari? tipo di traguardi e questa è una sfortuna perché ovviamente Nella foto: Silvia alla partenza mi sarei aspettata come tutti una carriera con più soddisfa- per le Olimpiadi di Per le Fiamme Azzurre è stata una grande Olimpiade e per- zione. Quando sogni, a diciott'anni, sogni in grande e però Tokio 2020 mettimi di dire anche una grandissima Paralimpiade. Quindi, questo mi ha dato anche l'opportunità e la consapevolezza di proprio l'esperienza complessiva di Tokyo 2020 - sia olim- sapere che devo investire sul mio futuro perché sicuramente pica che paralimpica -, testimonia di come e quanto il lavoro non sarei stata un atleta che avrebbe potuto vivere sugli della Fiamme Azzurre sia progredito e di come il livello del allori. Questo è stato importantissimo per la mia vita di oggi nostro Gruppo sportivo si sia alzato nettamente ad un livello e per la vita che verrà. di assoluto profilo internazionale. E di questo ne andiamo tutti orgogliosi. Cresciuta sportivamente nel Cus Genova, eri stata reclu- tata nel 2005 dalla Forestale, ma nell’ottobre 2010 sei Silvia Salis ha iniziato con il salto in lungo per poi suc- passata alle Fiamme Azzurre. cessivamente scegliere il lancio del martello, di cui è Come sei arrivata da noi e cosa ha voluto dire, per te che stata dieci volte campionessa italiana, con trascorsi oggi sei Agente Scelto, rappresentare la Polizia Peniten- europei e mondiali di tutto rispetto (due olimpiadi e tre ziaria nello sport nazionale e mondiale? mondiali), diventando la terza italiana di sempre con E quanto è forte il senso di appartenenza ai Baschi 71.93 metri Hai qualcosa da recriminare per la tua car- Azzurri tra gli atleti del Gruppo Sportivo? riera di atleta agonista? Io vado molto fiera del fatto che le Fiamme Azzurre non solo Beh, diciamo che è stata una carriera che mi ha dato buone le ho scelte ma ho scelto di spostarmi da un altro gruppo soddisfazioni. Ecco, io dico sempre che ho avuto la fortuna e sportivo, quello della Forestale che poi è stato fuso con quello la sfortuna di non essere stata una vera campionessa: sono dei Carabinieri. Credo anzi che questo sia stato uno degli “sli- stata un'ottima atleta ma non mai potuto ambire a un certo ding doors” importanti della mia vita, perché a parte s Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 7
INTERVISTA l'orgoglio di far parte delle Fiamme Azzurre, sono fiera di Le Fiamme Azzurre sono state il primo gruppo sportivo poter rappresentare un Corpo di Polizia che svolge un com- dello Stato ad aver costituito una Sezione per atleti para- pito così duro, così poco esaltato, così poco conosciuto limpici nel 2007: un fiore all’occhiello per il Corpo di veramente e nelle mansioni quotidiane, spesso idealizzato in Polizia Penitenziaria. maniera negativa e ingiustamente ed invece il Corpo di Poli- Quanto è importante la solidarietà nello sport? zia Penitenziaria è un Corpo glorioso, che svolge un ruolo Nella foto: sociale determinante nella nostra società per cui è un grande Un altro fattore che mi rende particolarmente orgogliosa di Roberto Martinelli orgoglio farne parte sono felice di averlo scelto. far parte della Fiamme Azzurre è senza dubbio la nostra sen- e Silvia Salis, Sono felice soprattutto di aver scelto un Gruppo sportivo che sibilità, la nostra attenzione e anche la nostra avanguardia uniti dalla comune si è occupato di me quando ero un’atleta di alto livello, che anche nell'investire nel sostenere il movimento paralimpico, fede calcistica, con la bandiera mi ha permesso di sviluppare le mie ambizioni e le mie capa- dell'essere stati comunque i primi a crederci 14 anni fa e nel della Sampdoria cità anche nel post carriera atletica. far diventare di altissimo livello internazionale anche questa 8 • Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 2021
Nelle foto: Silvia Salis abbraccia il Presidente Malagò dopo la sua nomina a Vicepresidente del CONI e, sotto, mentre segue l’intervento del Presidente (© CONI ph. S. Ferraro) parte del nostro Gruppo sportivo: l'abbiamo visto alla Para- il lavoro che svolgono ogni giorno, specie per i sacrifici che limpiadi. La solidarietà nello sport è importantissima ma qui dovuto svolgere in questi anni di pandemia. Quindi, grazie per si parla di campioni, di atleti, di professionisti e quindi è un quello che rappresentate ed è giusto che il Paese conosca il concetto che va oltre la solidarietà. Il movimento paralimpico vostro vero sacrificio ed i lati nascosti del lavoro della Polizia ispira generazioni, ispira genitori di bambini disabili a poter penitenziaria Che è un lavoro di grande umanità, di grande credere di uscire di casa e di andare a fare sport, di vivere la sostegno ed è un lavoro importantissimo per il recupero di vita che hanno, di viverla con gioia e di far aprire nuove pos- individui che hanno sbagliato e che possono integrarsi nella sibilità. società. Quindi, ancora una volta, grazie! È da poco iniziato il campionato di calcio 2021-2022. Grazie, da parte nostra, a Silvia per la sua disponibilità e Sappiamo che hai seguito e segui il calcio da sportiva, da schiettezza. giornalista e da tifosa blucerchiata. È d’obbligo, allora, E un grazie va anche al Gruppo Sportivo delle Fiamme Azzurre chiederti un commento su questo campionato (ed anche ed al suo Responsabile, il dirigente aggiunto Mariano Salva- su quello della “nostra” Sampdoria …). tore, per le autorizzazioni che hanno permesso questa intervista. l Sì, è iniziato da poco il campionato e la Sampdoria finora ha fatto vedere cose buone, per cui siamo diciamo moderata- mente fiduciosi. Per quanto riguarda il campionato di calcio è un campionato che vuole parlare di ripartenza, che vuole un ritorna normalità: lo vogliono i tifosi, lo vogliono le curve, lo vogliono le società e lo vuole un sistema che obiettivamente fa molto per lo sport, produce un volano importante per lo sport e che quindi è importante che riesca ripartire sui ritmi che gli permettono di funzionare al meglio. Nel ringraziarti per la disponibilità, vorrei chiederti, in chiusura, di rivolgere un breve messaggio direttamente a tutte le donne e gli uomini del Corpo di Polizia Peniten- ziaria. Voglio ringraziare di cuore, davvero dal profondo del mio cuore, tutte le Agenti e gli Agenti di Polizia penitenziaria per Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 9
Giovanni Battista Durante Segretario Generale Le nuove proposte di organizzazione della Polizia Penitenziaria Aggiunto del Sappe durante@sappe.it L a Ministra della Giustizia Marta provocatorie, viste le tendenze ideologi- Penitenziaria. (Morrone ed altri. Atto Cartabia ha di recente istituito che degli ultimi tempi. Camera N. 3191) una commissione che avrà il Si tratta, per alcuni aspetti, di proposte • Disposizioni relative ai funzionari giu- compito di: di legge che già si trovano in Parlamento ridico pedagogici del dipartimento • Rilevare le principali criticità relative e che affrontano i problemi dell’organiz- dell’amministrazione penitenziaria. all’esecuzione della pena detentiva e zazione del Corpo di Polizia Penitenziaria (D’angelo ed altri: Atto Camera N. 1754) l’individuazione di possibili interventi per e, quindi, dell’amministrazione peniten- Non cito quello del senatore Romano, migliorare la qualità della vita delle per- ziaria più in generale, considerato che progetto attraverso il quale si vorrebbe sone recluse e di coloro che operano una di queste riguarda anche i funzionari introdurre la qualifica di dirigente supe- all’interno degli istituti penitenziari, giuridico pedagogici. riore per i dirigenti penitenziari, nella prospettiva del compiuto rafforza- Andiamo per ordine: utilizzando parte delle risorse destinate mento dei principi costituzionali e degli • Riorganizzazione dei dipartimenti del alle assunzioni, perché ne abbiamo già standard internazionali; ministero della giustizia competenti in detto tutto quanto di negativo si potesse dire. Quelli citati sono tutti progetti di legge che meritano di essere esaminati e por- tati avanti, qualcuno, a nostro avviso, con delle correzioni importanti, come l’atto Camera N. 1754. A questi provvedimenti bisognerebbe aggiungerne uno che prevede il ricovero dei detenuti con problemi psichiatrici in strutture sanitarie esterne al carcere, istituendo, nel frattempo, sezioni ad essi dedicate, sempre con la presenza di per- sonale sanitario per ventiquattro ore continuative. Altro aspetto da rivedere è la vigilanza dinamica, con apertura delle stanze Nella foto: • Individuare i bisogni formativi che inte- materia di esecuzione penale e istitu- dalla mattina alla sera ed i detenuti che la Ministra della Giustizia ressano le diverse professionalità zione del Dipartimento per la sicurezza circolano liberamente all’interno delle Marta Cartabia dell’amministrazione penitenziaria e del- della giustizia. (Morrone ed altri. Atto sezioni, senza fare nessuna attività. l’amministrazione della giustizia Camera N. 2705); Il regime aperto deve costituire criterio minorile e di comunità; • Disposizioni e delega al governo per la di selezione meritocratica, basata sul • Formulare alla ministra specifiche pro- riorganizzazione dell’amministrazione comportamento. poste per puntuali interventi sia sulla penitenziaria… (Del Mastro Delle Quindi, sarebbe opportuno prevedere normativa primaria e secondaria sia Vedove ed altri. Atto Camera N. 2587) sezioni aperte e sezioni chiuse, nonché nella prospettiva della formulazione di • Istituzione della carriera dei funzionari la diversificazione delle strutture, in isti- direttive da tradurre in circolari ammini- tecnici del Corpo di Polizia Penitenziaria tuti di massima, media sicurezza e strative, nonché ai fini della nei ruoli dei medici, degli psicologi e custodia attenuata. rimodulazione dei programmi di forma- dell’amministrazione e del commissa- Oggi abbiamo tre livelli di massima sicu- zione iniziale e in itinere. riato. (Morrone ed altri. Atto camera N. rezza: AS1, AS2, AS3. Si potrebbe Considerata la volontà e, quindi, la 2713) prevedere un regime ulteriore, AS4, in grande occasione riformatrice, ci per- • Modifica all’articolo 5 della legge 15 cui collocare tutti quei detenuti che ten- mettiamo di fare alcune proposte che, dicembre 1990, n. 395, in materia di gono comportamenti aggressivi verso il agli occhi di molti, potranno apparire compiti istituzionali del Corpo di Polizia personale. 10 • Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 2021
Altro aspetto che merita una particolare attenzione è quello relativo ai detenuti tossicodipendenti. Bisognerebbe replicare, in ogni regione, l’esperienza del carcere di Rimini, dove esiste una sezione di sedici posti, nella quale accedono quei soggetti tossicodipendenti che sottoscrivono un programma con l’amministrazione e si impegnano a rispettare determinate regole, come non assumere metadone, lavorare, fare corsi di formazione. Dopo un percorso positivo vanno in una comunità esterna. Quasi tutti coloro che sono passati attraverso questo per- corso sono stati recuperati. Bisognerebbe investire nelle tecnologie, per evitare l’in- gresso dei telefoni cellulari e, adesso, anche dei droni. Infine, bisogna modificare il percorso di formazione degli agenti, prevedendo anche compiti di gestione dell’ordine Partecipa alla gara. Invia una foto e della sicurezza che non vuol dire sempre e solo uso della forza fisica. La formazione deve essere più consona a quella di un Corpo di polizia e non sostitutiva di altre figure, come quelle che si occupano di trattamento e rieducazione, anche se l’attuale indirizzo politico sembra propendere verso tale seconda ipotesi. Le iniziative future confermeranno questa nostra tesi, oppure la smentiranno. Saremmo felici di essere smentiti. l Il 2 ottobre si celebra la festa dei nonni Che gioia sono i nonni, per tutti i nipotini. I nonni sono preziosi, anzi, di più: sono favolosi! Ecco, nel giorno della ricorrenza della loro festa, riportiamo una bellissima let- terina della piccola Giulia che ci piace eleggere come emblema di tutti i bambini che amano i loro meravigliosi nonni rendendo loro omaggio ad un vero tesoro per tutte le famiglie. Si è conclusa la gara del mese di luglio 2021 con la vittoria di Carla e Giovanni in servizio presso la Casa Circondariale di Prato, che hanno ottenuto 1.494 preferenze. “indossare quotidianamente questa uniforme è un'orgoglio per noi ed oltre al nostro amore, saremo legati per sempre anche ad essa...” Le foto degli altri partecipanti sono state registrate nell’archivio foto, ognuna nella categoria scelta dall’utente che l’ha inviata. Intanto è in fase di conclusione la gara per il mese di settembre 2021 e a breve inizierà quella di ottobre 2021. Invia le tue foto e condividile con i tuoi amici. Ricorda che è possibile votare una volta al giorno per ogni foto. Cosa aspetti? Regolamento completo su: www.poliziapenitenziaria.it Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 11
La sindrome della rete oscura Roberto Thomas già Magistrato minorile Direttore del Corso di specializzazione in e i videogiochi pericolosi Criminologia minorile, Psicologia giuridica e sociale presso LUMSA Università di Roma rivista@sappe.it è indubitabile che la nascita del- camente la mancanza della presenza pornografia, degli stupri, dell’apprendi- l’informatica ha prodotto fisica quotidiana dei loro compagni di mento della costruzioni di bombe e di sicuramente giganteschi pro- scuola . armi per usi terroristici, della prepara- gressi nelle comunicazioni Di più la stessa simultaneità globale del zione di omicidi e suicidi, dell’uso di umane e nelle conoscenze scientifiche, flusso delle informazioni che circolano droghe e così via. Insomma una vera e aprendo la scoperta di un nuovo mondo sulla rete informatica (“web”), nella per- propria diffusione dell’orrore da parte di per la vita degli esseri umani, come fu fetta sincronia istantanea del “tempo questa “lista nera” ( “black list”) di siti quella dell’America da parte di Cristoforo reale”, ha cambiato il tradizionale con- informatici facilmente accessibili da tutti Colombo nel lontano 1492, con ricadute cetto del fluire della storia, appiatten- gli utenti, nonostante gli sforzi beneme- estremamente positive sulla loro salute, dolo in una spirale sincronica della riti della Polizia Postale e delle Teleco- con il massiccio sviluppo della medicina simultaneità degli eventi, come nota municazioni di “chiuderli” con una lotta che ha portato ad un forte incremento acutamente il filosofo inglese Edward impari perché, subito dopo la loro chiu- sura, si rigenerano incessantemente in altri nuovi spazi della rete. In un mio precedente articolo pubblicato su questa Rivista (1) ho già scritto che la predetta tristissima situazione di uso invasivo e trasgressivo dei mezzi digitali, in particolare da parte degli adolescenti che utilizzano la precitata “black list”, ha prodotto “la sindrome della rete oscura (“dark web”), suscitando nelle loro menti fragili, un forte potere morbo- samente attrattivo ed emulativo dei fenomeni devianti e criminali che la popolano, costituendo, pertanto, una vera e propria sottocultura criminale minorile . L'emulazione digitale deviante e crimi- nale , data l'assoluta interattività per il Nella foto: della speranza di vita, ma anche , pur- Burman secondo cui : “Internet sembra suo fruitore, che può liberamente chat- immagine troppo, ha avuto dei risvolti negativi per offrire una connettività globale senza tare in maniera attiva sui social, è evocativa del Dark Web quanto concerne un certo “appiatti- tempo: la home page ( idealmente con stimolata e rafforzata inquietantemente mento” delle naturali emozioni dei suoi una connessione di ventiquattro ore al proprio da un mondo globale di soggetti utenti, con il rischio di una loro sempre giorno) è sempre accesa , anche quando che navigano in rete , venendosi così a maggiore “disumanizzazione” . il suo proprietario dorme.”. creare, con un'operazione “a cascata”, In effetti l’attuale uomo tecnologico sta Per quanto concerne la criminologia, poi, l'effetto estremamente negativo di una perdendo sempre più qualcosa della sua è sicuramente negativo il fatto che la emulazione molto più forte e più perico- specifica umanità nel rapporto con gli connessione alla rete informatica mostra losa, perché diffusa globalmente - altri suoi simili. Lo si è visto chiaramente, la presenza di siti pericolosi che costitui- propria della sindrome della rete oscura per citare un solo esempio , con la rea- scono dei veri e propri buchi neri, assai - di quella meramente passiva e “solita- lizzazione della didattica a distanza dannosi soprattutto per le menti più fra- ria”- e quindi ben più debole - indotta tramite le piattaforme informatiche nelle gili, che confluiscono nell’ambiente dai tradizionali mass media analogici scuole (cosiddetta DAD) a causa della virtuale della cosiddetta rete oscura quali la televisione e i film. presente pandemia, per la quale i giovani (“dark web”) ove primeggiano violenza Di più si deve osservare che lo stru- studenti hanno assai sofferto psicologi- e sopraffazioni quali, quelle della pedo- mento digitale in molti casi, non 12 • Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 2021
costituisce solamente un mezzo al fine tale da uso di stupefacenti o di alcol) e mine usato!) ha causato in tutto il mondo del rafforzamento del potere emulativo sociale (mancata integrazione scolastica, centinaia di suicidi di giovani, che sicu- dei contenuti relativi alla criminalità dei conflitti culturali ecc.) . ramente avevano già altri problemi di media tradizionali, mediante la comuni- Nella rete informatica si trovano nume- identificazione ma che , senza la pre- cazione interattiva con siti criminali di rosissimi video-giochi tra cui , negli senza di questa maledetta balena blu, forte impatto trasgressivo, bensì, rea- ultimi anni, sono emersi alcuni estrema- avrebbero potuti risolverli in maniera lizza una concausa importantissima che mente pericolosi per la salute psico- diversa, continuando la loro vita. cagiona il comportamento criminale, fisica del suo utente e che sono già stati Successivamente sul social cinese Tik- divenendo di per sé il “chatto forma- inseristi nella “lista nera” dei siti da Tok è comparso il videogioco dell’orrore tore”, cioè l’informatore-ideatore di oscurare da parte della Polizia Postale e denominato “sfida dell’oscuramento” gravi ipotesi di reato per i minori “chatto delle Telecomunicazioni, come “giochi (“Blackout Challenge”) , che mostra una formati” che, quindi, sono stimolati alla della morte”. gara inquietante fra due persone che realizzazione concreta di reati , quali, ad Il primo in ordine di tempo è la com- devono resistere il più a lungo possibile esempio, le devianze, che spesso trava- parsa, nel 2017, del videogioco mortale , senza respiro per vincerla, mentre si fil- licano nella commissione di reati, di provenienza russa, denominato balena mano con indosso un concernenti il cyberbullismo , e quelle blu (“Blue Whale”), nastro adesivo traspa- preparatorie dei gravissimi delitti colle- rente che occlude gati al terrorismo, tanto per citare solo naso e bocca o si taluni esempi. stringono il collo con Invero per il terrorismo è assolutamente un laccio impedendo evidente come la causa prevalente dei la respirazione. gravissimi reati commessi (strage, omi- cidio, lesioni personali gravissime, sequestro di persona) è l'uso esclusivo dello strumento informatico che , come si è già detto sopra, non è soltanto un mezzo di facilitazione alla comunica- zione di un'idea deviante-criminale sorta già precedentemente nella mente del- l'adolescente, ma un vero e proprio “chatto formatore” , cioè il creatore di questa inquietante idea. In altri termini è esclusivamente il computer l’ ideatore e l’organizzatore che porta alla commis- sione di attentati terroristici, che causano gli atroci crimini commessi da gruppi di minori inquadrati militarmente, o da bambini isolati che indossano cin- turoni contenenti esplosivo con cui si fanno saltare in aria, cagionando terribili ove il partecipante, rapito nella spirale Per partecipare a siffatta gioco , il 20 Nelle foto: stragi di innocenti di una sfida violenta della durata di cin- “giochi” pericolosi gennaio 2020, a Palermo una bimba di Ne consegue che la sindrome della rete quanta giorni, in cui viene scandito un 10 anni, Antonella Sicomero, si è stretta oscura diventa concausa principale della calendario giornaliero di presunte prove una cintura al collo, finendo tragica- devianza-criminalità minorile, allargan- di coraggio (quale tagliarsi le vene o mente la sua breve vita. dosi poi alla induzione di una vera e auto-flagellarsi), rimane avviluppato in Ugualmente, qualche giorno dopo, un propria sottocultura informatica crimi- una manipolazione inquietante che vede bimbo di nove anni, a Bari, visionando il nale, facilitata dalla realizzazione della avvenire l’evento morte, allo scadere del- precitato gioco di Tik-Tok ha seguito la precitata “disumanità” della rete, ulte- l'ultimo giorno, quando il giocatore, stessa drammatica sorte di Antonella, riore causa scatenante- costituita da una come prova estrema, si butta giù nel impiccandosi con una corda al collo forma multipla di interazioni simboliche vuoto dall’alto di un palazzo: lo scacco appesa ad un appendiabito della sua virtuali “chatto-web- formate”- a cui , matto fatale dopo cinquanta mosse sulla stanzetta. talora, si possono collegare strettamente scacchiera della propria vita! A seguito di questi due drammatici altri fattori di origine psicologica (man- Questo inquietante e turpe gioco ( che eventi il garante per la protezione dei canze affettive derivanti dalla famiglia di anche denominarlo “gioco” appare una dati personali, ha disposto il blocco di origine, depressione, disgregazione men- contraddizione palese dello stesso ter- tutti gli utenti di Tik-Tok per i quali non s Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 13
sia stata accertata l’età superiore ai tredici scendo, in tal maniera, il rischio di rovi- possibile l’immissione di un filtro preven- anni, limite minimo per l’accesso al pre- nose cadute con gravi danni fisici per i tivo di controllo (soprattutto nel detto social (limite, purtroppo, facilmente partecipanti. E’ stato ancora una volta cyberbullismo un cui non ci si collega aggirabile in quanto basato sulla dichiara- TikTok a lanciare questi filmati “virali” con un sito della lista nera per imitarlo, zione esclusiva dell’utente medesimo al dagli Stati Uniti , poi ripreso da Instra- bensì si utilizza un collegamento ordina- momento dell’iscrizione ) e la Polizia gam, dopo il blocco effettuato lo scorso rio riempendolo del turpe contenuto Postale e delle Telecomunicazioni ha ese- agosto dallo stesso TikTok. delle continue vessazioni della vittima guito la chiusura dei siti, diramando al Tutti i precitati videogiochi sono il prescelta), deve essere perseguito, contempo una guida in diciassette punti, simbolo della vulnerabilità imitativa di mediante l'educazione familiare, scola- destinata prevalentemente ai genitori, al tanti giovani e di tutte quelle circo- stica, e della comunità “educante” fine di garantire ai minori un uso respon- stanze che vanno a minare (implementata da più efficienti politi- sabile e sicuro dei loro smartphone, psicologicamente la loro integrità e che sui giovani, sulla famiglia, sulla sensibilizzandoli sui linguaggi degli stru- forma mentis in fluida evoluzione a scuola e sul lavoro giovanile) che creino Nelle foto: un ragazzo si cimenta nella sfida della “cassetta del latte” a destra l’app Tik Tok menti informatici e sui rischi di visioni motivo dell’età , con offese e minacce in ciascun bambino un “filtro” di con- pericolose assolutamente da non emulare. fino a depotenziarli e a farli crollare trollo individuale che, man mano, li abitui Durante le “chiusure” in casa a motivo psicofisicamente, come purtroppo sempre più ad un uso responsabile della del covid 19, poi, sui social è nato un capita nei tantissimi casi di cyberbul- rete informatica, stimolandoli alla crea- demenziale gioco basato sulla sfida fra lismo che, in senso ampio, deve tività dello studio e alla ricerca di un giovani, per dimostrare di non aver paura essere considerato l’inquietante gioco sano equilibrio psico-fisico, idoneo ad del terribile virus, con la videoripresa che (che più che gioco piuttosto definirei affrontare con serenità la sfida del vivere, li ritrae mentre sono intenti a leccare i la tortura di uno o più carnefici nei consolidando nella persona una fiducia servizi igienici casalinghi . confronti di un’indifesa vittima inno- e una consapevolezza maggiore di se Da ultimo, sempre sui social, è comparso cente) più pericoloso che circola in stesso. un nuovo videogioco che prevede una gara rete per la sua frequenza e per i gravi pericolosa, denominata “sfida della cas- danni psicologici che cagiona alle (1) Roberto Thomas “la causa della cri- setta di latte” (“milk crate challenge”), sue vittime, concludendosi talora con minalità minorile” in Rivista di Polizia che consiste nel salire e nello scendere su il loro suicidio. (2) Penitenziaria n.283 del maggio 2020. di un’alta piramide formata, in precario L’ obiettivo della prevenzione delle peri- equilibrio, da una moltitudine di cassette colose conseguenze prodotte da tutti i (2) Sul tema del cyberbullismo si veda di plastica giustapposte. predetti videogiochi e, in genere, del Roberto Thomas “ Criminologia minorile- Il predetto percorso ad ostacoli deve collegamento pericoloso con i siti della Un approccio sostenibile” Giuffrè Francis essere fatto il più in fretta possibile accre- già ricordata “black list”, non essendo Lefebvre, 2020, pagg. 196 ss. l 14 • Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 2021
Regia: Leonardo Di Costanzo Altri titoli: The Inner Cage Ariaferma a cura di Giovanni Battista de Blasis deblasis@sappe.it I Soggetto e Sceneggiatura: l regista Leonardo Di Costanzo si Leonardo Di Costanzo, avvale di un cast di tutto rispetto per Bruno Oliviero, Valia Santella questofilm di genere carcerario. Fotografia: Luca Bigazzi A partire dai due protagonisti Toni Montaggio: Carlotta Cristiani Servillo, nel ruolo di un ispettore di Poli- Musiche: Pasquale Scialò zia Penitenziaria, e Silvio Orlando in Scenografia: Luca Servino quello di un detenuto. Costumi: Florance Emir La storia è piuttosto originale. Produzione: Si racconta di un vecchio carcere, degra- Tempesta con RAI Cinema, dato e fatiscente, (che nella finzione si AMKA Films Productions, chiama Mortana) che sta per chiudere RSI Radiotelevisione Svizzera definitivamente e i detenuti trasferiti in altre strutture (la location è quella del Distribuzione: Vision Distribution vecchio penitenziario di San Sebastiano In un’atmosfera sospesa, le regole di Nelle foto: la locandina di Sassari). Tuttavia, ad operazioni non separazione finiscono per allentarsi e tra Interpreti e personaggi: ancora concluse, arriva un contrordine gli uomini rimasti si intravedono nuove e alcune scene del film Toni Servillo: Gaetano Gargiulo per il quale dodici detenuti ed alcuni forme di relazioni e, giorno dopo giorno, Silvio Orlando: Carmine Lagioia agenti di Polizia Penitenziaria dovranno l'attesa del trasferimento porta a dare Fabrizio Ferracane: Franco Coletti restare ancora nel vecchio istituto perché sempre meno importanza ai regolamenti, Salvatore Striano: Cacace il carcere di destinazione, che dovrebbe che sembrano perdere valore, fino al Roberto De Francesco: Buonocore accoglierli, non è ancora disponibile. punto che i prigionieri formano una nuova Pietro Giuliano: Fantaccini, Di Costanzo rimane fedele al suo modo di comunità, seppure fragile. E in questa fra- Nicola Sechi: Arzano narrare le storie, come ne L’intervallo e ne gilità, in una continua e traballante danza Leonardo Capuano: Sanna L’intrusa, tanto che in questo film rac- di proteste e dinieghi, di proposte e com- Antonio Buíl: Bertoni contano non solo gli esseri umani ma promessi, emerge in maniera naturale lo Giovanni Vastarella: Mazzena anche le mura stesse del penitenziario. scontro/incontro tra le due figure leader Francesca Ventriglia: Direttrice E ci parlano di un edificio che sembra un dei due opposti schieramenti: l’ispettore Genere: Drammatico campo di concentramento dove poliziotti (Toni Servillo) e il detenuto (Silvio Durata: 117 minuti, e detenuti respirano la stessa aria. Due Orlando). In un certo senso, questi due Origine: Italia, 2021 microcosmi che convivono e, allo stesso personaggi (“che non hanno nulla in tempo, sono separati dalle sbarre e dai comune”, come ricorda fieramente reciproci ruoli. Al centro della storia rac- l’ispettore al detenuto), seppure in qual- contata da Di Costanzo ci sono l'ispettore che modo uniti dalle proprie origini, Gaetano Gargiulo (Servillo) e il detenuto ritrovano nel giovane, nuovo detenuto Carmine Lagioia (Orlando). Fantaccini (Pietro Giuliano) un’umanità che forse avevano dimenticato. Il film è calato in una situazione e in un luogo borderline, con un’alternanza di NOTE situazioni, a volte addirittura conviviali Fuori concorso alla 78ª Mostra come la cena tutti insieme a causa di un Internazionale d'Arte blackout, per tornare bruscamente alla Cinematografica realtà quando il poliziotto riporta in cella di Venezia (2021) il detenuto. l Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 15
Le persone inutili Francesco Campobasso Segretario Nazionale del Sappe campobasso@sappe.it “ C'è anche un'altra umanità, dietro a sé non lascerà zione sia mestiere difficile, ma ritengo, altresì, che per proporsi leggi e monumenti, gente destinata a perdere bisogna avere una serie di requisiti che vanno dalla loro tanta e nessuno canterà i suoi fallimenti, uomini in balia di un Dio e decantata "onestà" fino al merito, alle competenze, alla cul- della disallegria che non li abbandona mai, aghi nei pagliai tura, alla credibilità, alla responsabilità, al rispetto istituzionale nascosti fra i passanti …. Sono le persone inutili”, cominciava e via discorrendo. così il brano che fece affermare un giovanissimo Paolo Vallesi Ti ritrovi spesso con personaggi che nel loro percorso istitu- al 41° festival di Sanremo nella categoria delle “nuove propo- zionale non hanno mai brillato, e dove basta davvero poco per ste”. Un brano che mi ritorna in mente (come l’altrettanto capire quanta inefficienza, quanta incompetenza, quanta inet- celebre canzone di Lucio Battisti), quando penso al contesto titudine, quanta falsità ci sia nel loro approccio alla politica che ci circonda, ove abbondano le persone superflue che istituzionale ed al bene pubblico. Direttori di carceri, provve- spesso hanno l’infausto compito di amministrare una catego- ditori, dirigenti, politici di turno, in preda ai loro slogan che ria, un sistema, un percorso. spesso urlano alla rivoluzione, al cambiamento, al migliora- mento della vita in carcere per poi, invece ed in pochi mesi, far venir fuori che nemmeno piccoli, piccolissimi interventi rie- scono a garantire. La lista dei loro flop, dei loro fallimenti è già abbastanza lunga, mi limito a citare qualche esempio per rendere l’idea e per porre la nostra attenzione, perché sono quelle forme embrio- nali ad indicarci che di classe dirigente hanno poco o quasi nulla. Mi vengono in mente le rivolte andate in scena nel marzo del 2020. Istituti devastati, morti e feriti, in piena pan- demia, laddove lo stesso governo faceva letteralmente rabbrividire per la contraddizione costante che lasciava tra- sparire nelle sue “decisioni/non decisioni”. Il carcere di Modena (città dove vivo e risiedo) fu uno dei luo- ghi che fece registrare i maggiori danni, con un’altissima Nella foto: E chiaramente, anche quello del mondo penitenziario, dove da percentuale di inagibilità di settori e reparti detentivi. Nove il cantante anni saccenti personaggi si ostinano ad assumere i galloni dei morti, colleghi sequestrati, in un contesto surreale che, per Paolo Vallesi fautori della verità, per poi cadere nella loro stessa falsità ed chi lo ha vissuto in prima persona, riporta alla mente le imma- anche, perché no, in una irridente incapacità di saper gover- gini della guerra in oriente. Da oltre venti anni chi scrive aveva nare e dirigere le sorti di onesti lavoratori e servitori di uno denunciato alle Autorità amministrative l’assenza di una sala Stato pieno di ferite e di barbarie. regia, di un sistema di antiscavalcamento e di antintrusione, Sono venticinque anni che onoratamente appartengo al Corpo di assenza di congegni di automazione, ma nulla, dico proprio della Polizia Penitenziaria, altrettanti quale segretario del prin- nulla è stato mai fatto. Ed oggi, a ragione, mi domando se, in cipale sindacato della categoria dei baschi azzurri. presenza di una sala regia, antiscavalcamento ed antintru- Da sempre amo dire la verità, non riesco a trattenere per me sione efficienti e funzionanti, le risultanze drammatiche della tutta una serie di angustie, di falsità, di fazioni, nemmeno rivolta potevano avere esito diverso, chissà forse qualcosa si quella di dire che spesso chi siede sugli scranni del potere sarebbe potuto evitare, salvare e ...salvato!!! amministrativo non è in grado di assicurare competenza, Ma cosa succede dall’otto marzo in poi? Che con un carcere fedeltà e credibilità. E mi riferisco chiaramente alla classe poli- devastato, senza una sala regia, antiscavalcamento e antin- tica e amministrativa, con le dovute eccezioni (ci sono, ci trusione funzionanti, con i reparti non ancora ripristinati, mancherebbe, dirigenti che hanno lustro e competenza), frutto l’Amministrazione dopo solo due mesi ordina la riapertura del di una decennale farraginosa attività che ha sempre trovato carcere (per step), ed a precisa domanda se fossero garantiti l’ostacolo principe che fa il paio al famoso motto “non c’è i livelli minimi di sicurezza, nulla dixit, il silenzio più assor- miglior sordo di chi non vuol sentire”. dante. “Applausi a scena aperta”, e direbbe il compianto Credo che fare l'amministratore di una pubblica amministra- Fabrizio Frizzi “lodi, lodi, lodi”. 16 • Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 2021
Ma questo solo per citare uno dei tantissimi esempi che pagar dazio sono sempre i poliziotti penitenziari. Ed hai voglia ognuno di noi è in grado di rappresentare, frutto di esperienze a fare incetta di iniziative, manifestazioni, a gettare le chiavi sul campo ed in prima persona. dinanzi ai ministeri, alla fine non si realizza mai nulla. Mi chiedo spesso cosa altro deve ancora capitare affinché tutti Occorre che a metterci mano (parlo di classe dirigenziale) si rendano conto dello schifo in cui viviamo. siano persone desiderose di essere ricordate come i fautori Qualche giorno fa addirittura una pistola in carcere, stile anni della verità, del voler fare davvero gli interessi di una categoria ottanta. Il sistema penitenziario è marcio, fallito da tempo, di onesti servitori dello Stato. Ed in questo, un pensiero “poe- frutto di politiche scellerate e con eloquenti responsabilità di tico” anche ai sindacati. La questione è questa: il sindacato tutti coloro che si sono avvicendati, negli anni, alla guida del và fatto in maniera seria ed onesta. Paese. Una politica ultraventennale caratterizzata davvero da Girando gli istituti, spesso ho visto ragazzotti appena arruolati un nugolo di incompetenze, iniziative discutibili, personalismi, con a seguito già un numero consistente di iscrizioni per più spaccature, ingenuità, e sotto un certo aspetto c'è davvero da di un sindacato. E di questo mi dispiace perché poi chiedi piangere per gli errori grossolani, le furbate, le cose non dette, come mai hanno così tante deleghe ad altrettanti sindacati ed i silenzi, le scorrettezze di chi aveva il preciso mandato di i più rispondono perché in tal modo sono sicuri di stare tran- avere a cuore le sorti di un contesto particolare come quello quilli in servizio. E quindi, un’amministrazione che vigila in delle carceri senza lasciare spazio solo a provvedimenti di cle- maniera corretta su questi aspetti, dovrebbe approfondire le menza utili a sfollare gli istituti di pena, con gli umili servitori tematiche di turno, anche perché simili iniziative determinano dello Stato a dimenarsi oltre ogni limite pur di sbarcare il luna- ulteriormente disagi nella quotidianità delle carceri, dei rap- rio e di assolvere al loro mandato Istituzionale. porti interpersonali e gestionali. Nello svolgere il mio discorso vorrei servirmi di una sola Per non parlare di quei direttori che amano farsi spallucce parola, quella della sventura politica e amministrativa che ci quando devono considerare e criticare il lavoro dei loro colle- persegue da tempo e che noi tutti supinamente subiamo e che non ci consente di volgere uno sguardo al di là della prigione in cui questa classe politica ci ha imprigionato, ci ha relegato, negando al territorio anche la minima briciola di speranza di cambiamento. Tutto questo nel corso del tempo ci ha confinati nell’isolamento, nell’arretratezza più assoluta, in una realtà dove i ruoli si mischiano, la trasparenza svanisce e la giustizia arranca, con i politici che proclamano i loro assurdi slogan, la loro predominanza, la loro innocenza, e dove (aggiungo io) con l’incubo di ritrovarceli tra i piedi deve finire anche per noi, con la speranza che non sia un sogno, non sia una utopia, basta volerlo e qui mi rivolgo anche ai tanti intellettuali che a parole non hanno eguali, ma che nei fatti, lasciano a desiderare. Nelle carceri si avvertono segnali preoccupanti, che non sono solo coincidenze ma veri fatti concreti, palesi segnali di un ghi senza vedere che il proprio agire è pari o peggio ancora e Nella foto: la devastazione nel profondo malessere che attraversa i poliziotti penitenziari più claudicante. E qui ritorna in auge una questione che carcere di Modena sempre più depressi e arrabbiati per le condizioni in cui sono andrebbe risolta: i direttori di carceri cosa hanno in comune costretti ad operare. Sentimenti che si ampliano nel consta- con la Polizia Penitenziaria? Quali basi e formazione possono tare la distanza, il silenzio, l’insensibilità di chi è deputato a vantare per porsi al timone di un corpo di Polizia? gestire, possibilmente risolvere, le notevoli criticità che si Per me sono maturissimi i tempi per una revisione dei ruoli, abbattono sul personale stremato. Siamo spesso ostaggio competenze e dipendenze. della verità, delle bugie, dell’apparenza lontano dalla realtà. Non mi sembra, nei miei articoli, di tediare i miei lettori con Nessuno sa cosa sia una verità, ma tutti sanno o credono di novelle prive di fondamento, lontano dalla realtà, ritenendo sapere cosa sia una bugia, giacché per definire una bugia ci tutti conoscitori della verità e di quali sono le bugie, e che non si può limitare ad affermare che è il contrario della verità. tutti osano dirlo (pur volendo) semplicemente perché il Dire sempre la verità non è facile, ma mentire sempre è addi- sistema non lo vuole. E fin quando andremo avanti così, con rittura impossibile. Eppure siamo bersagliati dalle bugie. la maggior parte delle figure istituzionali che la penseranno in Chi afferma ciò non direbbe la verità né una bugia. Cadrebbe tal modo, saremo messi sempre peggio. in contraddizione con se stesso. E, chiaramente, se non si cambia l’inerzia delle cose, intorno Al liceo, a Montesarchio, una mia cara amica e compagna di vigileranno sempre più quelle persone che Paolo Vallesi apo- classe (diventata poi direttore di carcere, dimostrandosi molto strofa come “inutili”, ben sapendo di come e certe volte la brava e, quindi, una vera eccezione per l’attuale categoria...) bugia è così legata alla verità che l’una non può essere detta direbbe che è “un’aporia”. Eppoi, guarda un po', quando suc- se non mediante l’altra, e viceversa... e restando il tutto frutto cedono eventi di cui non si può far a meno di sottacere, a della politica dei giorni nostri... Ad maiora!! l Polizia Penitenziaria n. 297 • SETTEMBRE 20021 • 17
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