Nasce il blog della rivista: Sotto l'albero di Natale poliziapenitenziaria.net - Anno XVI - n. 168

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Nasce il blog della rivista: Sotto l'albero di Natale poliziapenitenziaria.net - Anno XVI - n. 168
Poste Italiane S.p.A. Sped. in A.P. DL n.353/03 conv. in Legge n.46/04 - art 1 comma 1 - Roma aut. n. 30051250-002

                                                                                                                     Anno XVI - n. 168

          Nasce il blog della rivista:
          Sotto l’albero di Natale poliziapenitenziaria.net
                                                                                                                     Dicembre 2009
Nasce il blog della rivista: Sotto l'albero di Natale poliziapenitenziaria.net - Anno XVI - n. 168
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Organo Ufficiale Nazionale
del S.A.P.Pe.
Sindacato Autonomo
Polizia Penitenziaria                                                       La Copertina

                                                                            I nostri auguri ai lettori

ANNO XVI
Numero 168
Dicembre 2009                                           L’EDITORIALE
                                                        Basta con questo massacro mediatico
Direttore Responsabile                                  di Donato Capece
Donato Capece
capece@sappe.it
                                                        IL PULPITO
Direttore Editoriale                                    Sotto l’albero il Blog della Rivista
Giovanni Battista De Blasis
deblasis@sappe.it                                       di Giovanni Battista De Blasis
Direttore Organizzativo
Moraldo Adolini                                         IL COMMENTO
Capo Redattore                                          Ripensare il carcere? Forse si può
Roberto Martinelli                                      di Roberto Martinelli
Comitato di Redazione
Nicola Caserta                                          L’OSSERVATORIO POLITICO
Umberto Vitale
                                                        Emergenza carcere
Redazione Politica                                      di Giovanni Battista Durante
Giovanni Battista Durante
Redazione Sportiva                                      NON SOLO SPORT
Lara Liotta
                                                        Alessandro e il calcio
Progetto Grafico e impaginazione
© Mario Caputi (art director)
                                                        di Lara Liotta

Direzione e Redazione Centrale                          LE FIAMME AZZURRE
Via Trionfale, 79/A
00136 Roma                                              La tassa sulla speranza di vita
tel. 06.3975901 r.a.                                    a cura di Lionello Pascone
fax 06.39733669
E-mail: rivista@sappe.it                                SAPPEINFORMA
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Le Segreterie Regionali del Sappe,
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di: “Polizia Penitenziaria -
Società Giustizia & Sicurezza”
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                                            poliziapenitenziaria.net
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Dicembre 2009                                             CHI VUOLE RICEVERE LA RIVISTA DIRETTAMENTE AL PROPRIO DOMICILIO,
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Questo Periodico è associato alla                         SE ISCRITTO SAPPE, OPPURE DI 30,00 EURO SE NON ISCRITTO.
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                                                          L’IMPORTO VA VERSATO SUL C. C. POSTALE N.
           Il S.A.P.Pe. è il sindacato
                                                          54789003             INTESTATO A:
           più rappresentativo del                               POLIZIA PENITENZIARIA - Società Giustizia & Sicurezza
           Corpo di Polizia Penitenziaria                          Via Trionfale, 79/A - 00136 Roma
                                                                   indicando l’indirizzo dove va spedita la rivista          3
                                    Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Nasce il blog della rivista: Sotto l'albero di Natale poliziapenitenziaria.net - Anno XVI - n. 168
Donato Capece
                                                                                                           Segretario Generale Sappe
                                                                                                                    capece@sappe.it
                                                                                                               Direttore Responsabile

                                                                 Basta
                          col massacro mediatico
                        della Polizia penitenziaria
                  n queste ultime settimane, la Poli-    Non possiamo non pensare che anche               zionale, continue aggressioni da una
                  zia penitenziaria è stata messa in     questo grave episodio possa essere stato         parte di popolazione detenuta aggres-
                  croce con illazioni inaccettabili      il frutto del clima di tensione che si regi-     siva e violenta.
                  circa il ruolo che svolge nei peni-    stra nelle carceri italiane, in cui l’esplo-     Nessuno, però, mette in evidenza questi
           tenziari italiani.                            siva combinazione tra il grave                   nobili gesti delle donne e degli uomini
           La miglior risposta a queste false, ingrate   sovraffollamento pari a circa 66mila de-         della Polizia penitenziaria.
           e ingiuste accuse sono i quotidiani gesti     tenuti e una carenza di 5.000 unità negli        Lo facciamo noi, come primo e più rap-
           eroici che compie il nostro Personale, ed     organici della Polizia penitenziaria deter-      presentativo Sindacato della Polizia Peni-
           il comportamento che assume in rappre-        mina di fatto livelli di sicurezza assoluta-     tenziaria, da sempre in prima linea per
           sentanza dello Stato.                         mente insufficienti per i nostri Agenti,         valorizzare l’importanza del nostro duro
           Gesti e comportamenti che avvengono           specie per coloro che lavorano ogni              e difficile lavoro, a tutela dell’onorabilità
           quasi sempre nel totale silenzio degli or-    giorno, ogni ora, nella prima linea delle        del Corpo e di tutti i suoi appartenenti.
           gani di informazione.                         sezioni detentive, nelle traduzioni e nei        Abbiamo chiesto di attivare tavoli politici
           Merita allora il massimo risalto media-       piantonamenti.                                   e tecnici per trovare, insieme, soluzioni
           tico quanto avvenuto a Palmi (RC), con        L’eroico gesto dei nostri valorosi Agenti,       al grave problema del sovraffollamento
           tre agenti feriti per aver sventato un ten-   che hanno impedito l’evasione dei de-            penitenziario.
           tativo di evasione.                           tenuti, dimostra una volta di più, specie        Come sindacato abbiamo l’obbligo istitu-
           I nostri Agenti, fatti oggetto anche di       in questo periodo in cui la Polizia Pe-          zionale di svolgere un’opera di controllo
           colpi d’arma, sono riusciti con grande        nitenziaria subisce critiche false, gra-         sulle questioni che ledono i diritti dei no-
           professionalità a sventare l’evasione di      tuite ed ingiuste, la grande                     stri iscritti e abbiamo l’obbligo morale di
           due pericolosi detenuti che hanno ripor-      professionalità, il senso del dovere e lo        perseguire un’attività di proposta e di in-
           tato immediatamente in carcere.               sprezzo del pericolo dei Baschi Az-              dirizzo sulle problematiche penitenziarie,
           A loro, e a tutto il Reparto di Polizia pe-   zurri, fedeli rappresentati dello Stato          seguendo le indicazioni che sono frutto
           nitenziaria di Palmi, il SAPPe ha espresso    democratico nel difficile contesto peni-         della nostra ventennale esperienza sul
           l’incondizionata solidarietà e vicinanza      tenziario italiano.                              campo.
           del primo e più rappresentativo Sinda-        Altrettanta visibilità merita la notizia che     Per questo auspichiamo che si attivi
           cato del Corpo.                               Antonio Panico, capo dell’omonimo clan           presso il ministero della Giustizia un ta-
                                                         camorristico, detenuto in regime di 41           volo tecnico sulle criticità penitenziarie,
                                                         bis (il cosiddetto carcere duro) nel pe-         presieduto dal ministro Alfano.
                                                         nitenziario romano di Rebibbia, è stato          Il grave momento di crisi che ricade per
Giornali                                                 salvato dagli uomini dalla Polizia Peniten-      ora unicamente sui trentottomila Agenti
impilati                                                 ziaria da un tentativo di suicidio.              e sulle loro famiglie ci impone di trovare
                                                         E’ stato proprio il tempestivo intervento        e discutere su soluzioni che possano es-
                                                         degli agenti penitenziari a salvare la vita      sere comprese e condivise dai cittadini e
                                                         a Panico.                                        fatte proprie dal Governo.
                                                         I poliziotti e le poliziotte penitenziarie nel   E noi vogliamo fare la nostra parte.
                                                         solo 2008 sono intervenuti tempestiva-           Chiediamo quindi di aprire da subito
                                                         mente in carcere salvando la vita ai 683         questo tavolo di trattativa tecnica con il
                                                         detenuti che hanno tentato di suicidarsi         ministro Alfano e le altre realtà sociali
                                                         ed impedendo che i 4.928 atti di autole-         che operano negli istituti penitenziari,
                                                         sionismo posti in essere da altrettanti ri-      per trovare insieme delle soluzioni con-
                                                         stretti potessero degenerare ed ulteriori        divise tese a risolvere il grave momento
                                                         avere gravi conseguenze.                         di crisi che il settore penitenziario sta vi-
                                                         Sono persone che nelle carceri italiane          vendo e che principalmente la Polizia Pe-
                                                         subiscono con drammatica sistemati-              nitenziaria sta fronteggiando e pagando
                                                         cità, nell’indifferenza dell’opinione            in termini di condizioni di lavoro gravose
    4                                                    pubblica, della classe politica ed istitu-       e particolarmente stressanti. ✦
                                              Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Nasce il blog della rivista: Sotto l'albero di Natale poliziapenitenziaria.net - Anno XVI - n. 168
Giovanni Battista De Blasis
                  Segretario Generale Aggiunto Sappe
                  deblasis@sappe.it
                  Direttore Editoriale

         Sotto l’albero di Natale
        quest’anno i nostri lettori
     troveranno il BLOG della rivista
           così... dopo un lungo periodo di       network mediatico del Sappe chiudendo,        Ogni mese, così come è stato dal dicem-
          gestazione e dopo una lunga             con un mezzo di informazione quoti-           bre 1994, continueranno ad essere di-
          sosta sul sito del Sappe che ne ha      diano, il circolo virtuoso composto dalla     stribuite in tutta Italia le ottomila copie
          ospitato la versione pdf on line,       Rivista mensile (Polizia Penitenziaria -      della Rivista.
ecco che, finalmente, sbarca sul web il           Società Giustizia e Sicurezza) e dal-         Da questo Natale, però, avremo un nuovo
blog della Rivista Polizia Penitenziaria          l’Agenzia di Stampa settimanale (Sap-         strumento di informazione, una pagina
- Società, Giustizia & Sicurezza.                 peinforma).                                   web nella quale (a fianco della versione
Non vi nascondo che la realizzazione del          Nessun timore per gli affezionati lettori     telematica della Rivista) leggeremo tante
sito www.poliziapenitenziaria.net ha              di questa Rivista: non abbiamo alcuna in-     altre notizie, arricchite dai commenti dei
comportato un grosso impegno da parte             tenzione di disimpegnarci nella sua rea-      lettori.
di tutti noi, soprattutto per lo staff tecnico.   lizzazione. Resta intatta la redazione di     Inevitabilmente, e come sempre, sarà il
Ma non potevamo sottrarci a questa                Polizia Penitenziaria - SG&S, sono con-       gradimento dei lettori a decretare la
sfida. Tutti i nostri sforzi sono stati ripa-     fermati tutti i suoi collaboratori e riman-   bontà del nostro lavoro.
gati dalla soddisfazione di vedere, final-        gono inalterati tutti gli appuntamenti        Auguri a tutti noi. ✦
mente, on line la versione telematica             editoriali.                                                                                 La home
della gloriosa Rivista del Sappe che, alla                                                                                                    page di
                                                                                                                                              www.
veneranda età di diciassette anni, apre un                                                                                                    polizia
                                                                                                                                              penitenziaria
collegamento virtuale con tutto il mondo.                                                                                                     .net
Il blog poliziapenitenziaria.net, ov-
viamente, intende solamente affiancare
la Rivista cartacea, che continuerà ad es-
sere pubblicata e distribuita ai suoi let-
tori con lo stesso numero di copie e la
stessa linea editoriale, con l’ intento di
raggiungere un nuovo target editoriale ed
allargare, così, il numero dei suoi lettori.
Ciò nondimeno, il Blog della Rivista avrà
- anche - una vita propria, una propria
redazione e, soprattutto, una propria ver-
sione (ulteriore rispetto a quella carta-
cea) dove saranno pubblicati altri articoli
con periodicità quotidiana, all’interno di
proprie rubriche e di propri editoriali.
Il nostro ambizioso obiettivo è quello di
diventare, anche nel web, un riferimento
editoriale per tutti gli iscritti al Sappe, ma
anche per tutti i colleghi della polizia pe-
nitenziaria, che cercano un informazione
libera, attendibile ed autorevole così
come quella che da quasi diciassette anni
offre il mensile di riferimento.
In altre parole, con il blog poliziapeni-
tenziaria.net, vorremmo completare il                                                                                                         5
                                         Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Nasce il blog della rivista: Sotto l'albero di Natale poliziapenitenziaria.net - Anno XVI - n. 168
Roberto Martinelli
                                                                                                   Segretario Generale Aggiunto Sappe
                                                                                                                   martinelli@sappe.it
                                                                                                                       Capo Redattore

                        Ripensare il carcere?
                           Forse si puo’...
                       asta leggere alcune cifre relative
                       alla situazione delle carceri ita-
                       liane per rendersi conto della
                       situazione in cui esse si trovano:
              a fronte di una capienza complessiva di
              poco superiore ai 42mila posti, oggi ,
              nei 206 penitenziari italiani, ci sono
              circa 66mila detenuti, più di 24mila dei
              quali (il 37% dei presenti) sono stra-
              nieri.
              Tutto ciò viene ormai comunemente
              riassunto con la parola “sovraffolla-
              mento” ed è un termine talmente infla-
Nella foto,   zionato che questi numeri non fanno più
  detenuti    notizia. Per noi del SAPPE invece, il Sin-
   in cella
              dacato più rappresentativo della Polizia
              Penitenziaria, si tratta di condizioni di     pacità della politica di fronteggiare questa   nitenziaria e del Comparto ministeri, ca-
              lavoro e di vita impossibili da sostenere     situazione.                                    serme del personale e strutture peniten-
              per i poliziotti penitenziari e, oltre al     Non è onesto partecipare in massa a pas-       ziarie spesso fatiscenti e che cadono
              danno di cercare di lavorare in simili        serelle mediatiche a Ferragosto in visita      letteralmente a pezzi, mense di servizio
              condizioni, si aggiunge l’ulteriore danno     nelle carceri per poi arrivare a Natale e      del tutto scadenti sotto il profilo qualita-
              di essere considerati – come conse-           scaricare sulla Polizia Penitenziaria le       tivo e quantitativo, benessere (sic!) del
              guenza di una inaccettabile campagna          colpe di fatti che traggono le loro origini    personale inesistente, stipendi inadeguati
              mediatica di linciaggio e massacro al-        da una mancanza di capacità, soprattutto       al costo della vita (specie per chi lavora
              l’onorabilità del Corpo - la causa del        politiche, di fronteggiare questa situa-       in carceri del Nord Italia). Da tempo im-
              problema, visto che ormai l’attenzione        zione al collasso che noi del SAPPE ave-       memore il SAPPE sostiene l’esigenza di
              si è spostata su presunti - ripetiamo, pre-   vamo ampiamente previsto più di tre anni       definire i circuiti penitenziari differenziati
              sunti! - abusi da parte di singoli poli-      fa, nei giorni immediatamente successivi       in relazione alla gravità dei reati com-
              ziotti.                                       all’approvazione dell’indulto del 2006.        messi, con particolare riferimento al bi-
              Gli appartenenti alla Polizia Penitenzia-     E’ ora che la si smetta di innescare isteri-   sogno di destinare, a soggetti di scarsa
              ria sono i primi, e finora unici, rappre-     smi collettivi nei confronti dell’opinione     pericolosità, specifici circuiti di custodia
              sentanti dello Stato che stanno subendo       pubblica che, guarda caso, non viene in-       attenuata e potenziando il ricorso alle mi-
              le conseguenze di comportamenti iste-         vece informata della reale situazione in       sure alternative alla detenzione per la pu-
              rici di politici dell’opposizione come        cui sono costretti a lavorare migliaia di      nibilità dei fatti che non manifestano
              della maggioranza parlamentare, che           poliziotti penitenziari.                       pericolosità sociale. E i detenuti stranieri
              lanciano slogan al proprio elettorato di      Sarebbe ora che Parlamento e Governo           dovrebbero scontare la pena nelle car-
              riferimento proponendo un giorno mag-         adottino rapidamente alcune soluzioni le-      ceri dei Paesi di provenienza, non Italia!
              giore sicurezza e un altro giorno mag-        gislative concrete per ridurre il sovraffol-   Ma si deve anche introdurre il lavoro ob-
              giori diritti per le persone detenute.        lamento delle carceri e rendere la pena        bligatorio per i detenuti. Oggi sono po-
              Tutto ciò è semplicemente disonesto nei       nel contempo afflittiva e improntata alla      chissimi i carcerati che lavorano nei
              confronti del proprio mandato istituzio-      rieducazione.                                  penitenziari e, se è vero – come è vero -
              nale e nei confronti della Polizia Peni-      I mali del sistema carcere sono, da anni,      che il lavoro è potenzialmente determi-
              tenziaria che, 24 ore su 24 per 365           sempre gli stessi: sovraffollamento di de-     nante per il trattamento rieducativo dei
       6      giorni l’anno, deve rimediare alle inca-      tenuti, carenza di personale di Polizia Pe-    detenuti (perché li terrebbe impiegati

                                                 Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Nasce il blog della rivista: Sotto l'albero di Natale poliziapenitenziaria.net - Anno XVI - n. 168
per l’intero arco della giornata                                                                     parole non servono a nulla: sono        Apertura
                                                                                                                                             di un
durante la detenzione - ore che                                                                      necessari atti concreti ed efficaci.    cancello
oggi passano nell’ozio quasi                                                                         E il mio augurio è che quando si
assoluto -; perché permette-                                                                          parla di carcere non ci si occupi
rebbe loro di acquisire                                                                               solo della condizione dei dete-
un’esperienza lavorativa utile                                                                        nuti. E’ soprattutto necessario
fuori dalla galera, una volta                                                                          avere maggiore attenzione poli-
scontata la pena), perché non                                                                          tica e sociale anche e soprattutto
provare a percorrere anche que-                                                                         per chi lavora in carceri ancora
sta strada? Circa la loro retribu-                                                                      fatiscenti e sovraffollati, spesso
zione, poi, il 50 per cento
verrebbe assegnato all’interessato
(che contribuirebbe così anche a
sostenere una parte dei costi che
la collettività sostiene per la sua deten-
zione) e l’altro 50 per cento destinato ad
un fondo istituito dallo Stato per le “vit-
time della criminalità”.
Sono positive le recenti iniziative del-
l’Amministrazione Penitenziaria che, nel
quadro degli scopi trattamentali previsti
dall’Ordinamento Penitenziario, ha da
tempo intrapreso una serie di progetti
sperimentali volti a favorire il reinseri-
mento socio-lavorativo di soggetti in
espiazione di pena mediante la parteci-
pazione responsabile e consapevole in
progetti di recupero del patrimonio am-
bientale e lavori di pubblica utilità. Gra-     piano trattamentale che nei confronti           lontani centinaia di chilometri dal pro-     Agenti
                                                                                                                                             di Polizia
zie alla collaborazione intrapresa con il       della cittadinanza che ha visto attivamente     prio luogo d’origine e dai propri fami-      Penitenziaria
Comune di Roma ed A.M.A. S.p.A. sfo-            impegnati in lavori di pubblica utilità co-     liari; per chi vive in caserme ancora        schierati

ciata nella sigla del protocollo d’intesa       loro che hanno commesso un reato, è             troppo spesso malsane e deprimenti; per
del 5 agosto 2009, è stata realizzata una       certamente utile, anche per il futuro, in-      chi non ha in Istituto neppure una sala
grande operazione di pulizia straordina-        dirizzare ogni sforzo al fine di dare con-      bar dove poter consumare un caffè che
ria in cui venti detenuti ristretti presso la   tinuità ed operatività ad analoghi progetti     non sia quello surrogato delle macchi-
Casa di Reclusione di Roma Rebibbia             ed anzi, come accennavo prima, ad au-           nette; per chi quando va a pranzo o a
hanno contribuito al ripristino di aree         spicare l’obbligatorietà del lavoro per tutti   cena nelle mense di servizio si trova da-
degradate della Capitale. Questa positiva       i detenuti.                                     vanti solamente un piatto di pasta scon-
esperienza è stata replicata nella giornata     Sul carcere, insomma, è davvero il mo-          dita ed una scatoletta di tonno; per chi
dell’8 dicembre scorso, con il coinvolgi-       mento di passare dalle parole ai fatti. Le      deve indossare una la stessa divisa tre o
mento di un più consistente numero di                                                           quattro anni perché non ce ne sono altre;
                                                                                                                                             L’emiciclo
detenuti in espiazione di pena (47 uo-                                                          per chi si sente troppo spesso abbando-      parlamentare
mini della Casa di reclusione e 10 donne                                                        nato al proprio destino; per chi oggi si
della Casa circondariale femminile degli                                                        sente linciato e massacrato media-
Istituti penitenziari di Roma Rebibbia),                                                        mente per colpa di una certa informa-
che fin dalle prime ore del mattino sono                                                        zione irresponsabile.
stati impegnati in attività di recupero del                                                     E’ necessario avere maggiore attenzione
patrimonio ambientale nei siti dei Fori                                                         per le donne e gli uomini della Polizia
Imperiali e del Parco della Caffarella.                                                         Penitenziaria, come sempre impegnati –
Certo, il numero dei detenuti coinvolti è                                                       365 giorni all’anno, 24 ore al giorno –
sicuramente troppo esiguo ma per i po-                                                          a rappresentare lo Stato e le sue leggi
sitivi risultati finora conseguiti, sia sul                                                     nel difficile mondo carcerario. ✦            7
                                     Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Nasce il blog della rivista: Sotto l'albero di Natale poliziapenitenziaria.net - Anno XVI - n. 168
Giovanni Battista Durante
                                                                                                    Segretario Generale Aggiunto Sappe
                                                                                                                      durante@sappe.it
                                                                                                         Responsabile redazione politica

                           Emergenza Carcere
                                      meeting a Bologna dei
                                        Commissari della
                                      Polizia Penitenziaria
                                                                                                             mazione. Sono, altresì, intervenuti l'ono-
                                                                                                             revole Luigi Vitali e il Senatore Filippo
                                                                                                             Berselli, presidente della commissione
                                                                                                             giustizia del Senato.
                                                                                                             Sono personalmente intervenuto al mee-
                                                                                                             ting, sia come funzionario del Corpo, sia
                                                                                                             in rappresentanza del Sappe, su delega
                                                                                                             del segretario generale, impegnato in
                                                                                                             un'altra iniziativa.
                                                                                                             Sono stati affrontati i vari aspetti che
                                                                                                             hanno determinato la crisi del sistema
                                                                                                             penitenziario e le possibili soluzioni.
                                                                                                             Per quanto ci riguarda noi del Sappe ab-
                                                                                                             biamo espresso alcune considerazioni
                                                                                                             che sintetizzo di seguito.
                                                                                                             Per capire che siamo in una situazione di
                                                                                                             emergenza basta guardare i numeri. A
                         ei giorni 27 e 28 novembre si è      né, tanto meno, quei dirigenti che da anni     gennaio 2009 i detenuti erano 39.156, a
                         svolto a Bologna il terzo meeting    sbandierano la loro appartenenza ad un         novembre sono arrivati a 65.702. L'orga-
                         nazionale dei commissari della       ruolo guida che in realtà non hanno mai        nico della polizia penitenziaria a gennaio
                         polizia penitenziaria.               saputo interpretare appieno, se non per        era di 39.156, a inizio novembre è arri-
                Il 27 novembre si è tenuto un convegno        ottenere esclusivamente benefici econo-        vato a 38.604. Quindi, mentre i detenuti
                dal tema EMERGENZA CARCERE: LA NE-            mici e di carriera, hanno mai assunto ini-     sono aumentati di 6.642 unità in undici
                CESSITA' DI RIPENSARE IL SISTEMA.             ziative così importanti e futuristiche.        mesi, la polizia penitenziaria è diminuita
                Il tema del convegno pone all'attenzione      Non possiamo che esprimere un grande           di 552 unità nello stesso arco di tempo.
                dell'amministrazione e, più in generale,      plauso ai commissari della polizia peni-       Il trend di crescita è di 670 detenuti ogni
                del mondo politico, il ruolo guida che i      tenziaria, di cui mi onoro di far parte, per   mese, con un incremento dell'11%. Gli
                commissari del Corpo di polizia peniten-      l'importante iniziativa. Ora, è opportuno      istituti sovraffollati sono 177 sui 205 esi-
                ziaria si prefiggono di svolgere in futuro,   che l'amministrazione penitenziaria dia        stenti. Gli stranieri sono 24.326, quindi,
                nell'ambito dell'amministrazione peni-        ai commissari gli strumenti operativi ne-      il 37% come media nazionale, mentre al
                tenziaria e non solo.                         cessari, a cominciare dal riallineamento
   Sopra, il    Non può, infatti, sottacersi che questo       che, così come il Sappe ha evidenziato
     tavolo
       della
                evento ha segnato una svolta storica nel-     nel corso del convegno, deve tenere
Presidenza      l'ambito dell'amministrazione peniten-        anche conto delle sperequazioni esistenti
        del     ziaria, dove non si era mai verificato che    nei ruoli sovrintendenti e ispettori.
   Meeting
di Bologna      una parte del Corpo, una categoria, un        Al convegno sono intervenute importanti
                ruolo, indicasse tra le sue aspirazioni       personalità del mondo accademico, cul-
       sotto    principali quella di individuare delle so-    turale e sociale, nonché autorevoli espo-
  a destra,
     l’inter-   luzioni percorribili per migliorare un'or-    nenti           del          Dipartimento
   vento di     ganizzazione, un sistema, quello in cui       dell'Amministrazione Penitenziaria, come
  Giovanni
   Battista     sono inseriti e da cui dipendono, af-         il consigliere Riccardo Turrini Vita, diret-
   Durante      flitta/o da gravi problemi.                   tore generale dell'esecuzione penale
                Neppure la stessa amministrazione peni-       esterna e il dott Massimo De Pascalis, di-
        8       tenziaria, nella sua massima espressione,     rettore generale del personale e della for-

                                                   Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Nasce il blog della rivista: Sotto l'albero di Natale poliziapenitenziaria.net - Anno XVI - n. 168
Nord la percentuale arriva anche a rad-
doppiare in alcune realtà. Circa 5.000
detenuti stranieri sono nella condizione
di poter essere espulsi, ma continuano
a rimanere nelle carceri italiane.
Circa i due terzi dei detenuti sono in at-
tesa di giudizio. Al Nord, circa la metà
sono in carcere per reati connessi al-
l'uso e/o allo spaccio di sostanze stupe-
facenti. Nel carcere di Ferrara
addirittura i tre quinti sono detenuti per
questo tipo di reati.
Negli ultimi 10 anni sono morti circa
1.500 detenuti, molti dei quali si sono
suicidati. Nello stesso periodo si sono
suicidati circa 70 appartenenti al Corpo
di polizia penitenziaria. Tanti altri chie-
dono il pensionamento anticipato per
patologie causate dallo stress psico fi-
sico.                                          carcere a vita gente come Totò Riina ed          sicurezza dei cittadini non si può garan-     l’attenta
                                                                                                tire limitando le misure alternative alla     platea del
Questi dati ci devono far riflettere ma,       altri della sua specie, ciò è dovuto pro-                                                      Convegno
soprattutto, ci confermano che se siamo        prio al fatto che esiste il principio di fles-   detenzione, perché è statisticamente di-
in una situazione di emergenza lo dob-         sibilità della pena.                             mostrato che il settanta per cento di co-
biamo al fatto che nel corso degli ultimi      Cosa deve intendersi, allora, per certezza       loro che passano attraverso le misure
anni i problemi del carcere sono stati         della pena, posto che nel nostro ordina-         alternative non delinquono più, mentre
trascurati da tutti i governi che si sono      mento vige il principio di flessibilità?         per coloro che hanno un impatto imme-
succeduti.                                     Oggi, in Italia, solo l'uno per cento di co-     diato con la società esterna, senza pas-
Spesso si pensa di risolvere i problemi        loro che commettono dei reati vengono            sare attraverso il filtro delle misure
della sicurezza solo attraverso l'uso del      assicurati alla giustizia, nel senso che         alternative, la percentuale si inverte: il
carcere. Si invoca la certezza della pena      vengono individuati, arrestati e condan-         settanta per cento torna a delinquere.
per dire che coloro che vengono con-           nati. Qualche volta, anche se condannati,        Quindi, va bene costruire più istituti di
dannati ad una pena detentiva devono           non riusciamo neanche a fargli scontare          pena, ma bisogna soprattutto ripensare
scontare l'intero periodo in carcere,          la pena, come è avvenuto nel caso di Ce-         l'intero sistema, prendendo magari ad
confondendo la certezza della pena con         sare Battisti.                                   esempio quello tedesco, dove il settanta
la rigidità della stessa. Noi viviamo in un    E' questo che rende insicuri i cittadini e       per cento dei detenuti lavora e non esiste
sistema caratterizzato dal principio della     inefficiente l'intero sistema della sicu-        la giurisdizionalizzazione dell'esecuzione
flessibilità della pena. Lo ha detto chia-     rezza, le cui agenzie non riescono a ga-         penale, poiché è il direttore, proveniente
ramente la Corte costituzionale con una        rantire appieno il controllo dei fenomeni        dalla carriera dei magistrati, insieme al-
ormai famosa sentenza del 1974,                criminali, per ragioni che non possiamo          l'equipe di osservazione, che decide chi
quando, pronunciandosi sulla legittimità       indagare in questa sede. E' questo che           può essere ammesso ai benefici previsti
costituzionale della previsione dell'erga-     rende, invece, più sicuri i criminali che        dalla legge. Bisognerebbe proporre
stolo nel nostro ordinamento, ha statuito      delinquono con la consapevolezza di re-          come misura alternativa il lavoro sostitu-
che tale previsione era ed è legittima,        stare impuniti nel novantanove per cento         tivo, nel senso che coloro che sono con-
proprio in virtù del fatto che il nostro or-   dei casi. Bisogna dire, egoisticamente,          dannati a pene detentive brevi, due o tre
dinamento, attraverso il principio della       che l'inefficienza del sistema aiuta non         anni, anziché restare in carcere possano
flessibilità della pena, ed a ciò si giunge    poco il carcere, perché se il numero dei         scegliere di svolgere un lavoro social-
attraverso l'interpretazione del combi-        condannati passasse dall'uno al due per          mente utile presso enti o comunità, con
nato disposto dei commi 1 e 3 dell'arti-       cento avremmo una popolazione carce-             una retribuzione non superiore al qua-
colo 27 della Costituzione, consente           raria di oltre 130.000 detenuti.                 ranta o cinquanta per cento di quella sin-
anche al condannato all'ergastolo di           Quindi, la sicurezza dei cittadini non si        dacale, in modo da risarcire le vittime
poter uscire, a certe condizioni, dopo         può garantire attraverso la rigidità della       del reato e lo Stato per il danno arrecato.
aver espiato 26 anni di reclusione (si         pena, così come intesa dai più, ma attra-        In Germania i detenuti percepiscono
veda l'istituto della liberazione condi-       verso la certezza della pena, intesa come        poco più di un euro e cinquanta cente-
zione).                                        capacità dello Stato di assicurare alla          simi all'ora, perché il lavoro penitenzia-
Quindi, se nel nostro ordinamento vige         giustizia un numero sempre maggiore di           rio rende molto di meno di quello svolto
ancora l'ergastolo e possiamo tenere in        persone che delinquono, così come la             all'esterno. ✦                                9
                                    Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Nasce il blog della rivista: Sotto l'albero di Natale poliziapenitenziaria.net - Anno XVI - n. 168
Lara Liotta
                                                                                                                            info@sappe.it

                                                                                                                       Redazione sportiva

               Una parentesi narrativa: la storia di Alessandro

               L’attaccante e ...i difensori
                         uella di Alessandro è                                                                        Alla notizia che sarebbe andato via
                         una storia di sport e di                                                                     dal team della città in cui era nato
                         vita. Talvolta quella vita,                                                                   e cresciuto, dispiacere e lacrime
                         come quella di molta                                                                          dei tifosi, ma c’era anche chi ca-
                         gente, è stata piena di                                                                        piva che occasioni così importanti
               mareggiate e di tempeste da af-                                                                          capitano poche volte nella vita e
               frontare.                                                                                                vanno colte al volo. Per questo a
               Durante le intemperie che lasciano                                                                        malincuore una parte della tifo-
               dietro macerie non sempre il ri-                                                                          seria accettava.
               paro che si trova dalla loro forza di-                                                                    Alessandro se ne andò dal suo
               struttrice riesce a far credere che ci                                                                     ambiente lasciando in eredità ai
               si potrà rialzare indenni o che il sole                                                                    compagni di squadra tanti gol,
               tornerà a sorgere di nuovo.                                                                   un fine stagione nella parte alta della classi-
               Ma l’uomo ha in sé una forza sopran-                                   fica e un campionato da incorniciare.
               naturale per riuscire a tornare a sperare. Se e quando la scopre       Enorme la festa di saluto per quel campione che iniziava altrove
               può dire di essere realmente diventato grande, qualunque sia           la rincorsa verso il grande salto che il calcio poteva rappresen-
               la sua età.                                                            tare. Tanti abbracci, tante promesse di ritornare più bravo e più
               Alessandro l’ha cercata in fondo al pozzo buio del suo cuore           esperto di prima.
               quella forza, ne ha fatto tesoro e ha ricominciato a vivere. In        Alessandro cambiò, maglia, cambiò città e cambiò amicizie.
               quel percorso comunque, non è stato solo. Qualcuno di quello           Non passò molto tempo da quando anche nel nuovo ambiente
               Stato che non dovrebbe mai abbandonare i suoi cittadini nei            ci si accorse che era nato con la palla al piede.
               momenti più bui, gli è stato vicino.                                   Segnava e divertiva: «Proprio una promessa mantenuta quel
               Questa storia la cominceremo dalla fine.                               ragazzo», lo dicevano tutti.
               Era un giovanotto pieno di talento quando un’importante squa-          Poi, vuoi la lontananza, vuoi la malinconia di certi momenti,
               dra di calcio delle serie maggiori lo chiamò a giocare in prima        prese ad uscire spesso la sera coi nuovi compagni.
               squadra. Aveva 18 anni ed il talento del predestinato: estro im-       Si divertiva come qualunque giovane poco più che maggio-
               prevedibile e creativo, dribbling brucianti, assist per tutti, tanta   renne: cinema, locali, discoteche o magari serate passate a cer-
               grinta e generosità.                                                   care di avvicinare qualche ragazza dopo le cene nei bei
               Se la squadra era in svantaggio era l’ultimo a smettere di cor-        ristoranti del centro.
               rere, di sostenere ed incitare i compagni a non mollare fino al        Tutto scorreva tranquillo tra allenamenti, partite ed uscite. Poi
               doppio fischio finale. Già da qualche tempo vari procuratori           un giorno vide lei che rideva in mezzo al gruppetto delle sue
               gli avevano messo gli occhi addosso per incassare i meriti delle       amiche. Biondissima, occhi chiari, bel fisico e quel sorriso che
               sue prodezze portandoselo in qualche prestigioso club. Lui lo          incantava.
  Nelle foto
   immagini    sapeva, ma al di là di qualunque più rosea prospettiva futura          Mai visto un sorriso e uno sguardo così.
del racconto   che certo, non poteva dispiacergli, quel pallone da prendere a         Alessandro chiese agli amici chi fosse
               calci era e restava soprattutto un bellissimo gioco.                   quella creatura stupenda. Era della città,
               Da piccolo giocava con qualunque oggetto somigliasse ad una            studiava all’università e aveva il massimo
               sfera: un sassolino, una palla da tennis, una palla di carta, tutto    dei voti gli dissero.
               era buono per palleggiare e sognare di trovarsi in un grande           Doveva assolutamente conoscerla ed era
               stadio con i tifosi che acclamavano e gli striscioni a coprire le      così testardo che si poteva scommettere che ci sarebbe riuscito.
               gradinate. Soprattutto quando la mamma, dopo l’ennesimo                Infatti ci riuscì. Settimane a sperare di incontrarla, ormai aveva
               vetro rotto glielo toglieva per qualche tempo, non smetteva mai        capito orari e spostamenti di lei, e ogni volta che capitava o fa-
               né i sogni né gli esercizi con quelle palle rimediate. Poi le          ceva in modo che capitasse, provava a farla ridere, a farle capire
               prime sfide per strada, le partite con i fratelli più grandi che       che esisteva e che voleva solo starle accanto come nessun’altra
               lo volevano sempre con loro e mai contro perché cominciava             cosa al mondo. Giulia, così si chiamava, non era indifferente
               ad essere chiara la sua predisposizione al gol, e la scuola calcio     all’esuberanza e al fisico muscoloso di quel giovanotto. Andò
       10      che affinò, non costruì, quel talento che era solo suo.                pure a vederlo giocare in casa in una delle partite del campio-
                                                   Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
nato. Lui lo sapeva e la cercò con lo sguardo prima di comin-           «Che ho fatto? che ho fatto?...» si chiedeva.
ciare. Nei 90 minuti segnò due gol da applauso e glieli dedicò          Alessandro corse a piedi per una decina di minuti. Arrivò da-
correndo verso la tribuna e facendo il gesto del cuore che batte        vanti ad un parco giochi col rimorso che gli attanagliava lo sto-
con la mano sotto la maglietta.                                         maco. Pianse e quando riuscì finalmente a parlare dopo tanti
Una settimana dopo i due iniziarono ad uscire regolarmente ed           singhiozzi, telefonò alla stazione dei carabinieri. Disse di an-
in città già si mormorava: «Si sono fidanzati». Erano felici,           darlo a prendere perché aveva ferito un uomo. Lo trovarono
avevano una luce speciale negli occhi quando stavano insieme.           ancora su quel muretto quei militari increduli. In operazioni
Cominciarono a convivere dopo poco tempo e nulla ne scalfiva            di servizio d’ordine allo stadio lo avevano visto segnare gol e
la chimica perfetta. Più il tempo passava più lui si attaccava a        gioire. Mentre fu condotto in caserma il suo presunto rivale in
lei sentendosi meno di lei e diventandone geloso senza motivi           amore morì in ambulanza.
apparenti.                                                              La città e la società di calcio furono scosse dal
All’inizio solo tanti dubbi che Alessandro teneva per sé, poi, da       dramma che intanto era rimbalzato fino dalle
quando lei usciva per andare all’università fino a quando non           sue parti, a casa dei suoi e tra gli amici del
rientrava cominciò a non smettere mai di chiedersi dove fosse,          paese natale.
con chi fosse, chi poteva esserci di interessante in quell’univer-      Per Alessandro si aprirono le porte del carcere
sità. Lui si era fermato al diploma, e se a lei piacevano più colti     ed iniziò lì una nuova vita, senza scarpini né
gli uomini che bravi nello sport?.                                      pubblico, senza più il suo amore tormentato,
Ogni volta era un interrogatorio, un cercare di capire anche            né prospettive o idee di come farcela di nuovo a vivere con quel-
solo dallo sguardo o dai cambiamenti d’umore se fosse occu-             l’omicidio, volontario e premeditato secondo il giudice, che
pata da altri pensieri. Lei cercava di rassicurarlo in ogni modo        sulla coscienza si faceva sempre più pesante ed insopportabile.
ma non gli bastava mai che lei gli ribadisse che non aveva altri        Non dormì le prime notti. Glielo aveva predetto un vecchio lupo
pensieri oltre a lui, a loro, alla vita che vivevano insieme. Se si     di cella che i primi mesi erano i più duri.
spazientiva per i dubbi che lui puntualmente nutriva su qualsiasi       Come stavano i suoi? Aveva fatto un gran disastro, aveva paura
cosa le facesse fuori dall’uscio, la discussione si accendeva di        che non lo avrebbero mai perdonato, e aveva paura a restare
più perché, parole di Alessandro: «Chi non ha nulla da na-              dentro. Il carcere non l’aveva mai nemmeno considerato come
scondere non perde la pazienza». Scenate e discussioni con-             una costruzione del reale fino a quel momento tanto gli era di-
tinue, oggetti che volavano e urla dal loro appartamento.               stante per prospettive e stile di vita.
Non era più lui, fuori e dentro il campo da calcio.                     Temeva di trovarsi tra vecchi criminali incalliti pronti a fargli
Parlava e scherzava sempre meno con i compagni di squadra,              la pelle e temeva pure le divise della Polizia Penitenziaria. Fu
non segnava più e sembrava che la sua aura dorata si fosse              accompagnato in cella da dei ragazzi pressappoco della sua età.
spenta come un fiammifero al vento. Nell’ambiente tanta pre-            Però non sembravano giudicarlo e guardarlo come si attendeva
occupazione. Nessuno dei suoi amici riusciva più a farlo tornare        di meritare. Erano gentili nei modi.
il ragazzo gioviale di una volta, a farlo parlare, o a ridonargli       Provavano a tranquillizzarlo nei giorni più difficili, soprattutto
un minimo di tranquillità.                                              perché quando la malinconia era troppa si rifiutava di man-
Poi l’acme di quei sentimenti di gelosia esplose in una giornata        giare. Probabilmente temevano potesse farsi del male gli psi-
che non ti aspetti da uno come lui. Una giornata maledetta in           cologi. Lo capì da quanto spesso sorvegliavano quelle divise
cui Giulia, usciva dalla casa di un’amica dove si era organizzato       blu. Gli psicologi avevano ragione... Alessandro voleva poter
un gruppo di studio in vista degli imminenti esami. Stava par-          sparire. Passò del tempo, che sembrava non fluire mai in cella.
lando con un compagno di università chiudendosi la porta dello          Si accorse che quel mondo che respirava tra il cemento ed il
stabile alle spalle. Rideva e scherzava come Alessandro non le          ferro era fatto di persone e che lui, tutta quell’umanità nascosta,
aveva più visto fare da tempo in sua compagnia. Alessandro la           l’aveva sempre ignorata fino a quel momento. Le diffidenze
                          osservava da dentro alla sua macchina,        verso i baschi azzurri svanirono e addirittura, al riparo dalla
                          l’aveva seguita saltando l’allenamento        riprovazione di quelli che erano fuori per ciò che aveva fatto,
                          del pomeriggio senza avvisare né il mi-       cominciò a sentirsi più al sicuro dentro che fuori. In cella ov-
                          ster né i compagni di dove si trovasse.       viamente non trovò un criminale incallito come temeva, ma un
                          Si era appostato per tre ore in attesa che    trentenne con pochi precedenti ed una maxi rissa sulle spalle
                          uscisse svelando chissà quali segreti.        in cui alcuni si fecero male sul serio. Stava lì da qualche mese,
                          Per lui quella era la conferma dei suoi       non si comportava male nei suoi confronti e spesso si ritrova-
dubbi, delle fondatezza di tutti i suoi sospetti.                       vano a parlare un po’ di tutto. Anche quella era una persona,
Prese dal cruscotto qualcosa comprata poco tempo prima. Uscì            lo comprese allora. Passavano i giorni, passarono i mesi e le
dalla macchina e non disse una parola.                                  stagioni. Alessandro collaborava in carcere guadagnando qual-
L’amico di Giulia non sapeva chi fosse quel tipo che gli veniva         cosa per sé. La mamma ed il papà andavano spesso ai colloqui
incontro ma qualcosa dovette capire dallo sguardo terrorizzato          e gli dicevano di aver pazienza.
di lei. Una due, tre coltellate. Il corpo che cade, le urla di Giulia   Le lettere di Alessandro colmavano il vuoto di non poter vedere
il sangue sulle mani e per terra a formare una pozza, la voglia         i fratelli più piccoli di lui. In una scrisse loro che cominciava
di spegnere tutto e un primo barlume di lucidità che ritornava.         ad abituarsi, che non era né vessato né umiliato.                     11
                                    Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Bergamo:
     Il cibo non era quello del ristorante ma tutto sommato quelli
                                                                             FIS POLICE SKI
     del convento se la cavavano onestamente per come lo prepa-
     ravano. Scrisse di sentirsi un ragazzo diverso, e che in ogni
                                                                             Mondiale di sci dei
     caso quell’esperienza dolorosa gli stava cominciando a ripor-
     tare il senso delle cose, di sé stesso.
                                                                             Corpi di Polizia
     «Al mattino battono i ferri, ci contano e ci ispezionano                Dal 16 al 21 marzo Sestriere ospiterà per il quinto anno
     anche quando vorremmo dormire, però quando ho mani-                     consecutivo le FIS POLICE SKI 2010, Campionati del
     festato qualunque esigenza, non hanno mai mancato di                    Mondo di Sci dei Corpi di Polizia. Lo Sci Club Teamitalia, in
     provare a venirmi incontro. Voi non fate cretinate che dob-             collaborazione con Teamitalia, con il patrocinio della Presi-
     biate pagare come me e non preoccupatevi senza motivo                   denza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Gioventù
     per come sto, capito?»                                                  e del Comune di Sestriere, ha voluto riproporre sulle piste
     Anni dopo arrivò anche per lui il giorno del definitivo congedo         olimpiche della storica meta del turismo invernale la 14ª edi-
                                                                             zione di questa grande manifestazione internazionale intera-
     dal mondo penitenziario.
                                                                             mente dedicata alle forze dell’ordine.
     Riprese le sue poche cose, salutò un po’ di compagni di sven-
                                                                             La settimana dal 16 al 21 marzo 2010 sarà ricca di gare e ri-
     tura e si avviò verso l’uscita accompagnato da due agenti in di-        unirà i più importanti atleti dei Corpi di Polizia italiani e
     visa. Da fuori al cancello, a metà percorso, intravide i suoi           stranieri, insieme agli sportivi degli Sci Club pronti a sfidarsi
     genitori, i suoi fratelli e si fermò all’istante. Erano cresciuti!.     sugli stessi tracciati nelle competizioni targate sia FISI che
     Iniziò a piangere a dirotto. Loro piangevano a loro volta os-           FIS. Dunque gli atleti italiani e stranieri della Finanza, dei
     servandolo in lontananza. Un gruppetto di agenti andò incon-            Carabinieri, della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria,
     tro al ragazzo. Gli dissero di non farsi vedere così, che era tutto     dell’Aeronautica Militare, della Polizia Locale, della Polizia
     finito, che se ne doveva andare di corsa che non volevano mai           Provinciale, del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco, dell’E-
     più rivederlo da quelle parti. Lo accompagnarono fino all’in-           sercito e degli Alpini potranno competere sulla pista Agnelli
     gresso. Da lì in poi ritornò tra le braccia dei familiari.              nelle gare di Slalom Gigante e Slalom Speciale per aggiudi-
     Quella parentesi si era finalmente chiusa. Ora doveva inventarsi        carsi il titolo di campione del mondo di sci dei corpi di
     un nuovo modo per risorgere dalle sue ceneri ed andare                  polizia. Il programma prevede Mercoledì 17 e giovedì 18
     avanti. La vita, nonostante tutto continuava a scorrere così            marzo, le gare di Slalom Gigante e Slalom Speciale femminile
     come aveva continuato a fare mentre si trovava dentro e gli pa-         e maschile per l'assegnazione del titolo di Campione Italiano
     reva di non poterla afferrare più.                                      di Sci dei Corpi di Polizia e Campione di sci della Polizia Pen-
                                 L’inizio di questa storia è fermo ad        itenziaria. L’evento sarà seguito dalla Rai con Paolo De
                                 una mattina di fine estate, in un bar.      Chiesa, ex campione della valanga azzurra, che sarà lo
                                 Mentre un ragazzo serviva al banco un       speaker d’eccezione. ✦
                                 caffè ad un agente della Polizia Peni-
                                                                             FIS Police Ski ‘ 10

                                 tenziaria in divisa. Nel porgerglielo gli
                                 si velarono gli occhi. Quel ragazzo era
                                 Alessandro, nel suo nuovo impiego:
                                 non aveva mai più rivisto quella divisa
                                 blu dalla sua dipartita dal carcere e
                                 nel rivederla si commosse.
                                 «Voi siete stati i miei angeli...» e si
                                 mise a raccontare.
                                 Dai racconti in cui l’umanità della Po-
                                                                                               9^ world edition

     lizia Penitenziaria viene fuori si smentisce il teatrino mediatico
     di chi vorrebbe credere e far credere che dietro alla divisa blu
     che compie con dedizione e responsabilità il servizio d’istituto
     si nasconda il lupo.
     Doverosa e giusta è la difesa dei baschi azzurri da parte di chi,
     dai sindacati ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria si im-
     pegna a tutelare l’onore e l’immagine del Corpo. Ma se questa
     tutela continuasse ad essere considerata un atto dovuto o
     un’azione condotta con spirito di crociata da una sola delle
     parti in causa, a beneficio della verità sarebbe utile, negli in-
     termezzi del teatrino di cui sopra, dare altrettanto peso alle te-
     stimonianze di chi quell’umanità l’ha sperimentata di persona.
     I difensori difesi dunque anche da coloro che difendono? Ales-                                                      Sestrière
     sandro, sebbene nato come attaccante di classe, ci direbbe di                                                16 - 21 marzo 2010
12   si, ne siamo certi. ✦
                                         Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Il Sindacato Autonomo
    Polizia Penitenziaria
augura a tutti gli iscritti
         ai loro familiari
              e a tutti gli
  appartenenti al Corpo
      Buon Natale e
Felice Anno Nuovo

     Sindacato Autonomo
     Polizia Penitenziaria
Lionello Pascone
                                                                                                       Coordinatore Nazionale
                                                                                                                       Anppe
                                                                                                       Associazione Nazionale
                                                                                                          Polizia Penitenziaria

                                          Le Pensioni
                                          del domani
              n relazione alle pensioni che per-    Per i giovani “no”.                            la nuova tassa sulla speranza di vita,
              cepiranno i nostri giovani, si ri-    Tutto questo non è un progetto, è già de-      avrebbe un assegno pari al 60 per cento
              porta l’articolo del signor Marco     ciso e scatterà dal primo gennaio 2010.        del proprio stipendio. Con la tassa, ot-
              Ruffolo, estremamente interes-        Lo ha disposto la riforma Dini del ‘95, lo     terrà solo poco più del 52%. Se invece
     sante, pubblicato di recente su un’altra       ha tradotto in cifre una legge del 2007,       decidesse di rinviare il pensionamento
     rivista del Settore: Si potrebbe chiamare      lo ha confermato l’attuale governo. Dun-       fino al sessantacinquesimo compleanno,
     tassa sulla speranza di vita, Il fatto che     que, decisione assolutamente bipartisan.       otterrebbe il 57 per cento, ossia recupe-
     gli italiani vivano più a lungo rispetto a     Il fatto che non se ne parli tanto è almeno    rerebbe qualcosa ma perderebbe co-
     quindici anni fa nasconde una contro-          in parte dovuto all’astruso titolo di questa   munque tre punti percentuali del proprio
     partita che in pochi conoscono: la pen-        norma, incomprensibile per i non addetti       stipendio. Una stangata anche maggiore
     sione sarà più bassa. Con buona pace di        ai lavori: Revisione dei coefficienti di       subirebbe chi avesse fin dall’inizio pro-
     chi annuncia che il sistema previdenziale      trasformazione.                                gettato di andare in pensione a 65 anni:
     non sarà toccato.                              Si tratta di quei numeretti che moltiplicati   perdita secca di nove punti, che, per uno
     Tutto nasce da un semplice problema: vi-       per la totalità dei contributi versati danno   stipendio di 2.000 euro, equivale a quasi
     vere di più significa, a parità di condi-      come risultato la pensione dovuta a cia-       200 euro al mese in meno.
     zioni, ricevere la pensione per un             scun lavoratore. Ogni tre anni questi nu-      Tutto chiaro. Ma resta un dubbio, anzi
     numero maggiore di anni, con un costo          meri andranno rivisti al ribasso man           due. Finora ci hanno ripetuto fino alla
     che lo Stato ritiene fin d’ora insosteni-      mano che crescerà la speranza di vita.         nausea che per salvare il sistema previ-
     bile. La soluzione trovata è aritmetica-       Primo taglio a gennaio, dopo un lungo          denziale è necessario innalzare l’età pen-
     mente ineccepibile: l’assegno mensile          rimpallo tra i governi succedutisi dopo        sionistica, anche più di quanto già
     non potrà più essere quello di prima, ma       Dini.                                          previsto. E ora scopriamo che per tutti i
     necessariamente più leggero.                   Ma lasciamo parlare i dati, cominciando        giovani lavoratori e i futuri assunti, rin-
     Lo Stato, invece di pagare poniamo             dalla situazione del lavoratore dipendente     viare l’addio al lavoro non servirà affatto
     1.000 euro al mese per 19 anni (era la         cinquantenne (diciamo 52), assunto nel         a evitare un taglio dell’assegno. Ci si
     speranza di vita dei maschi ultrasessan-       1985. Immaginiamo che voglia andare in         aspetterebbe che il sacrificio richiesto
     tenni una quindicina di anni fa), darà         pensione nel 2020 all’età minima con-          andasse in una sola direzione, e invece
     905 euro al mese per 21 anni (speranza         sentita: 62 anni e 35 di contributi. Se non    non solo si dovrà andare in pensione più
     di vita attuale). E non è finita qui, perché   fosse introdotta la nuova tassa sulla spe-     tardi, ma si riceveranno meno soldi.
     ogni ulteriore aumento della vita media        ranza di vita prenderebbe il 62 per            Un doppio onere che per molti critici del
     in futuro farà scattare di tre anni in tre     cento dello stipendio. Con la penalizza-       nuovo sistema non sembra avere alcuna
     anni un taglio della pensione. Insomma,        zione avrà invece il 58,5%. Per conti-         logica. Secondo dubbio: il taglio dei co-
     campare di più non è un regalo ma ha           nuare a prendere il 62%, dovrà aspettare       efficienti si applica a tutta la massa dei
     un prezzo da pagare alla collettività.         tre anni, fino al sessantacinquesimo anno      contributi versati nel corso della propria
     Non stiamo ovviamente parlando di              di età. Se invece il lavoratore aveva deciso   vita lavorativa e non - come sarebbe più
     quanti vanno in pensione adesso o ci           in ogni caso di andare in pensione a 65        giusto per evitare la retroattività - solo a
     stanno per andare: per loro l’assegno          anni, perderà quattro punti percentuali        quelli successivi all’introduzione del
     più o meno resta quello previsto. Stiamo       del proprio stipendio: circa 80 euro al        nuovo sacrificio.
     parlando di tutti gli altri: i cinquantenni    mese su uno stipendio di 2.000 euro.           Alla fine, tirate le somme, il baratro che
     cui manca ancora una decina di anni, e         Prendiamo ora un giovane ventisettenne         divide giovani e meno giovani non fa che
     soprattutto i giovani appena assunti o de-     che dopo un lungo precariato sta final-        allargarsi ulteriormente, con i primi co-
     stinati ad esserlo, che si porranno subito     mente per essere assunto all’inizio del        stretti a pagare, oltre alle conseguenze
     una domanda: scegliendo di andare in           prossimo anno. Nel 2045 avrà 62 anni e         della propria precarietà lavorativa, anche
     pensione più tardi, si eviterà la decurta-     35 anni di contributi (di più non è riu-       quelle della crescente speranza di vita.
     zione dell’assegno? Per i cinquantenni la      scito ad accumularne). Lasciando il la-        Su cui sta per abbattersi la nuova tassa
14   risposta è “sì”, almeno in parte.              voro a quell’età, se non venisse introdotta    occulta. ✦
                                         Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Il nuovo Trattamento di Fine Rapporto
Il mondo del lavoro assiste dall’inizio degli anni ’90 ad una          l’ambizioso principio dello stato sociale mirante al benessere
svolta riformatrice che non sembra eccessivo definire epocale.         di tutti i cittadini, a tutte le età, ha lasciato al mercato un com-
Vuol dirsi del profondo mutamento connesso alla c.d. priva-            pito soltanto residuale, quando non addirittura inesistente a
tizzazione dell’intero sistema del pubblico impiego. I pro-            causa della mancanza o dell’eccessiva onerosità di strumenti
dromi di tale trasformazione sono ravvisabili nel D. Lgs. 503/92       assicurativi per certi tipi di rischi.
(riforma Amato) e nel D. Lgs. 29/93. Infatti, col primo provve-        Cardine di questa evoluzione è stata l’idea che lo stato potesse
dimento aveva inizio l’opera di ridefinizione del sistema previ-       fare meglio del mercato non soltanto sotto il profilo del perse-
denziale pubblico, mentre col secondo si avviava                       guimento di obiettivi di equità e di protezione sociale, che al
l’omogeinizzazione del comparto pubblico col settore privato.          mercato stesso sono estranei, ma anche in termini di efficienza;
Tale ristrutturazione radicale discendeva dalla obiettiva con-         in tal modo si è venuta a privilegiare una finalità redistributiva
statazione di una profonda situazione di crisi generata dal ral-       pubblica rispondente ad un ideale di società più giusta, in luogo
lentamento dello sviluppo e dal progressivo invecchiamento             del meccanismo della capitalizzazione privata.
della popolazione, aggravata dalla mancanza di meccanismi              Tuttavia, come già accennato, negli ultimi decenni, la sosteni-
automatici di correzione degli squilibri. Di qui la necessità di       bilità finanziaria dei sistemi pensionistici pubblici è stata minata
soluzioni che, evitando di provocare lacerazioni troppo forti          dall’emergere di due fattori fondamentali:
nel tessuto sociale, fossero però in grado di porre rimedio a          a) la diminuzione tendenziale del tasso di crescita dell’econo-
dinamiche insostenibili dei sistemi previdenziali.                     mia, che ha inciso negativamente sulla dinamica delle entrate;
Tutto ciò, peraltro, tenendo ben ferme alcune linee guida fon-         b) il progressivo invecchiamento della popolazione, che ha for-
damentali. Vuol dirsi, in primo luogo, del convincimento per           temente incrementato le uscite. A ciò aggiungasi la tendenza
cui il contratto di solidarietà tra le generazioni non possa con-      dei processi legislativi sia a intervenire in melius, con un ec-
siderarsi un istituto storicamente superato. Esso richiede, però,      cesso di generosità verso le generazioni presenti e a scapito di
un’operazione di ridisegno che individui coerentemente stru-           quelle future, sia a frammentare il sistema, con una legislazione
menti e obiettivi, rispetti i vincoli di bilancio e metta il sistema   ad hoc che non sempre ha favorito l’equità.
al riparo da soluzioni meramente temporanee.                           Ecco quindi presentarsi l’esigenza di ricercare un giusto equi-
Vi è, inoltre, l’ulteriore premessa fondamentale secondo cui la        librio tra assicurazione e redistribuzione con conseguente ne-
previdenza pubblica a ripartizione non potrà più rappresentare         cessità di interventi di riforma il cui fulcro centrale è costituito
– come ha rappresentato per mezzo secolo – l’unico pilastro            dal tema della cosiddetta privatizzazione della previdenza.
su cui costruire la ricchezza pensionistica delle famiglie.            Sotto il profilo meramente economico, si può argomentare
In quest’ottica si è imposta l’operazione di ridisegno di quel         come il sistema previdenziale ottimale sembrerebbe essere rap-
generale complesso di strumenti di protezione (c.d. welfare            presentato da un sistema misto, con la presenza simultanea di
state), tendenti ad impedire un’eccessiva divaricazione sociale        un’assicurazione pubblica a ripartizione, obbligatoria e uni-
tra lavoratori e pensionati.                                           forme tra le categorie, e di un’assicurazione privata a capita-
Tale intervento è iniziato pressochè ovunque nei paesi avanzati        lizzazione, integrativa della prima, volontaria e più ritagliabile
assumendo la forma di una rinuncia, più o meno marcata, al-            sulle esigenze e preferenze dei singoli.
l’unicità del pilastro pubblico e alla costruzione di un sistema       Siffatto sistema misto dovrebbe essere in grado di bilanciare,
con molti pilastri nel quale, accanto alle pensioni pubbliche,         meglio dell’alternativa basata su uno soltanto degli schemi, gli
compaiono, con un ruolo variamente articolato, forme private           effetti disincentivanti della redistribuzione con una prospettiva
di risparmio per l’età anziana di tipo collettivo (fondi pensione)     di relativa sicurezza per le generazioni anziane, l’incentivazione
e individuali (assicurazioni sulla vita e piani pensionistici per-     al risparmio e all’accumulazione di capitale con l’assicura-
sonali), nonché moduli di pensionamento flessibile che con-            zione, i rischi sociali con la tutela dei singoli, le libertà invidi-
sentano un ritiro graduale dall’attività lavorativa.                   vuali con la partecipazione obbligatoria a un sistema collettivo
Così, nel sistema attuale si determinano i presupposti per una         di risparmio per l’età anziana.
forte espansione dell’industria dei prodotti previdenziale.            Così delineato a grandi linee l’attuale assetto socio-economico
In Italia, questo processo di ridefinizione è segnato da due ri-       di riferimento è quantomai opportuno sottolineare la rilevanza
forme pensionistiche, del 1992 e 1995, e da una serie di prov-         delle recenti novità normative in tema di trasformazione del-
vedimenti minori nel periodo intermedio e in quello                    l’indennità di buonuscita in TFR e la contestuale incentivazione
successivo; anche se il pilastro pubblico, opportunamente mo-          dei fondi pensione nel settore pubblico.
dificato e con prestazioni meno generose, è destinato a rima-          Da quanto esposto è possibile trarre talune riflessioni conclu-
nere di gran lunga prevalente, l’elemento qualificante è               sive di sicuro rilievo.
rappresentato dal carattere misto del nuovo sistema, con la            In primo luogo, la progressiva variazione del sistema pensio-
presenza di una componente privata costituita dai fondi pen-           nistico pubblico ha prodotto il passaggio da un sistema retri-
sione destinati a giocare un ruolo sempre crescente nel tempo.         butivo a quello contributivo; ciò che significa che anche
Invero, la grandiosa costruzione del welfare state, basata sul-        nell’ambito del sistema pensionistico pubblico le future pen-
                                                                                                                                               15
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