Nasce il blog della rivista: Sotto l'albero di Natale poliziapenitenziaria.net - Anno XVI - n. 168
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Poste Italiane S.p.A. Sped. in A.P. DL n.353/03 conv. in Legge n.46/04 - art 1 comma 1 - Roma aut. n. 30051250-002 Anno XVI - n. 168 Nasce il blog della rivista: Sotto l’albero di Natale poliziapenitenziaria.net Dicembre 2009
Organo Ufficiale Nazionale del S.A.P.Pe. Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria La Copertina I nostri auguri ai lettori ANNO XVI Numero 168 Dicembre 2009 L’EDITORIALE Basta con questo massacro mediatico Direttore Responsabile di Donato Capece Donato Capece capece@sappe.it IL PULPITO Direttore Editoriale Sotto l’albero il Blog della Rivista Giovanni Battista De Blasis deblasis@sappe.it di Giovanni Battista De Blasis Direttore Organizzativo Moraldo Adolini IL COMMENTO Capo Redattore Ripensare il carcere? Forse si può Roberto Martinelli di Roberto Martinelli Comitato di Redazione Nicola Caserta L’OSSERVATORIO POLITICO Umberto Vitale Emergenza carcere Redazione Politica di Giovanni Battista Durante Giovanni Battista Durante Redazione Sportiva NON SOLO SPORT Lara Liotta Alessandro e il calcio Progetto Grafico e impaginazione © Mario Caputi (art director) di Lara Liotta Direzione e Redazione Centrale LE FIAMME AZZURRE Via Trionfale, 79/A 00136 Roma La tassa sulla speranza di vita tel. 06.3975901 r.a. a cura di Lionello Pascone fax 06.39733669 E-mail: rivista@sappe.it SAPPEINFORMA Sito Web: www.sappe.it A Rimini il Salone della Giustizia Le Segreterie Regionali del Sappe, sono sede delle Redazioni Regionali di: “Polizia Penitenziaria - Società Giustizia & Sicurezza” Registrazione Per ulteriori Tribunale di Roma n. 330 del 18.7.1994 approfondimenti Stampa visita il sito www. Romana Editrice s.r.l. Via dell’Enopolio, 37 poliziapenitenziaria.net 00030 S. Cesareo (Roma) Finito di stampare: Dicembre 2009 CHI VUOLE RICEVERE LA RIVISTA DIRETTAMENTE AL PROPRIO DOMICILIO, PUO’ VERSARE UN CONTRIBUTO DI SPEDIZIONE PARI A 20,00 EURO, Questo Periodico è associato alla SE ISCRITTO SAPPE, OPPURE DI 30,00 EURO SE NON ISCRITTO. Unione Stampa Periodica Italiana L’IMPORTO VA VERSATO SUL C. C. POSTALE N. Il S.A.P.Pe. è il sindacato 54789003 INTESTATO A: più rappresentativo del POLIZIA PENITENZIARIA - Società Giustizia & Sicurezza Corpo di Polizia Penitenziaria Via Trionfale, 79/A - 00136 Roma indicando l’indirizzo dove va spedita la rivista 3 Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Donato Capece Segretario Generale Sappe capece@sappe.it Direttore Responsabile Basta col massacro mediatico della Polizia penitenziaria n queste ultime settimane, la Poli- Non possiamo non pensare che anche zionale, continue aggressioni da una zia penitenziaria è stata messa in questo grave episodio possa essere stato parte di popolazione detenuta aggres- croce con illazioni inaccettabili il frutto del clima di tensione che si regi- siva e violenta. circa il ruolo che svolge nei peni- stra nelle carceri italiane, in cui l’esplo- Nessuno, però, mette in evidenza questi tenziari italiani. siva combinazione tra il grave nobili gesti delle donne e degli uomini La miglior risposta a queste false, ingrate sovraffollamento pari a circa 66mila de- della Polizia penitenziaria. e ingiuste accuse sono i quotidiani gesti tenuti e una carenza di 5.000 unità negli Lo facciamo noi, come primo e più rap- eroici che compie il nostro Personale, ed organici della Polizia penitenziaria deter- presentativo Sindacato della Polizia Peni- il comportamento che assume in rappre- mina di fatto livelli di sicurezza assoluta- tenziaria, da sempre in prima linea per sentanza dello Stato. mente insufficienti per i nostri Agenti, valorizzare l’importanza del nostro duro Gesti e comportamenti che avvengono specie per coloro che lavorano ogni e difficile lavoro, a tutela dell’onorabilità quasi sempre nel totale silenzio degli or- giorno, ogni ora, nella prima linea delle del Corpo e di tutti i suoi appartenenti. gani di informazione. sezioni detentive, nelle traduzioni e nei Abbiamo chiesto di attivare tavoli politici Merita allora il massimo risalto media- piantonamenti. e tecnici per trovare, insieme, soluzioni tico quanto avvenuto a Palmi (RC), con L’eroico gesto dei nostri valorosi Agenti, al grave problema del sovraffollamento tre agenti feriti per aver sventato un ten- che hanno impedito l’evasione dei de- penitenziario. tativo di evasione. tenuti, dimostra una volta di più, specie Come sindacato abbiamo l’obbligo istitu- I nostri Agenti, fatti oggetto anche di in questo periodo in cui la Polizia Pe- zionale di svolgere un’opera di controllo colpi d’arma, sono riusciti con grande nitenziaria subisce critiche false, gra- sulle questioni che ledono i diritti dei no- professionalità a sventare l’evasione di tuite ed ingiuste, la grande stri iscritti e abbiamo l’obbligo morale di due pericolosi detenuti che hanno ripor- professionalità, il senso del dovere e lo perseguire un’attività di proposta e di in- tato immediatamente in carcere. sprezzo del pericolo dei Baschi Az- dirizzo sulle problematiche penitenziarie, A loro, e a tutto il Reparto di Polizia pe- zurri, fedeli rappresentati dello Stato seguendo le indicazioni che sono frutto nitenziaria di Palmi, il SAPPe ha espresso democratico nel difficile contesto peni- della nostra ventennale esperienza sul l’incondizionata solidarietà e vicinanza tenziario italiano. campo. del primo e più rappresentativo Sinda- Altrettanta visibilità merita la notizia che Per questo auspichiamo che si attivi cato del Corpo. Antonio Panico, capo dell’omonimo clan presso il ministero della Giustizia un ta- camorristico, detenuto in regime di 41 volo tecnico sulle criticità penitenziarie, bis (il cosiddetto carcere duro) nel pe- presieduto dal ministro Alfano. nitenziario romano di Rebibbia, è stato Il grave momento di crisi che ricade per Giornali salvato dagli uomini dalla Polizia Peniten- ora unicamente sui trentottomila Agenti impilati ziaria da un tentativo di suicidio. e sulle loro famiglie ci impone di trovare E’ stato proprio il tempestivo intervento e discutere su soluzioni che possano es- degli agenti penitenziari a salvare la vita sere comprese e condivise dai cittadini e a Panico. fatte proprie dal Governo. I poliziotti e le poliziotte penitenziarie nel E noi vogliamo fare la nostra parte. solo 2008 sono intervenuti tempestiva- Chiediamo quindi di aprire da subito mente in carcere salvando la vita ai 683 questo tavolo di trattativa tecnica con il detenuti che hanno tentato di suicidarsi ministro Alfano e le altre realtà sociali ed impedendo che i 4.928 atti di autole- che operano negli istituti penitenziari, sionismo posti in essere da altrettanti ri- per trovare insieme delle soluzioni con- stretti potessero degenerare ed ulteriori divise tese a risolvere il grave momento avere gravi conseguenze. di crisi che il settore penitenziario sta vi- Sono persone che nelle carceri italiane vendo e che principalmente la Polizia Pe- subiscono con drammatica sistemati- nitenziaria sta fronteggiando e pagando cità, nell’indifferenza dell’opinione in termini di condizioni di lavoro gravose 4 pubblica, della classe politica ed istitu- e particolarmente stressanti. ✦ Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Giovanni Battista De Blasis Segretario Generale Aggiunto Sappe deblasis@sappe.it Direttore Editoriale Sotto l’albero di Natale quest’anno i nostri lettori troveranno il BLOG della rivista così... dopo un lungo periodo di network mediatico del Sappe chiudendo, Ogni mese, così come è stato dal dicem- gestazione e dopo una lunga con un mezzo di informazione quoti- bre 1994, continueranno ad essere di- sosta sul sito del Sappe che ne ha diano, il circolo virtuoso composto dalla stribuite in tutta Italia le ottomila copie ospitato la versione pdf on line, Rivista mensile (Polizia Penitenziaria - della Rivista. ecco che, finalmente, sbarca sul web il Società Giustizia e Sicurezza) e dal- Da questo Natale, però, avremo un nuovo blog della Rivista Polizia Penitenziaria l’Agenzia di Stampa settimanale (Sap- strumento di informazione, una pagina - Società, Giustizia & Sicurezza. peinforma). web nella quale (a fianco della versione Non vi nascondo che la realizzazione del Nessun timore per gli affezionati lettori telematica della Rivista) leggeremo tante sito www.poliziapenitenziaria.net ha di questa Rivista: non abbiamo alcuna in- altre notizie, arricchite dai commenti dei comportato un grosso impegno da parte tenzione di disimpegnarci nella sua rea- lettori. di tutti noi, soprattutto per lo staff tecnico. lizzazione. Resta intatta la redazione di Inevitabilmente, e come sempre, sarà il Ma non potevamo sottrarci a questa Polizia Penitenziaria - SG&S, sono con- gradimento dei lettori a decretare la sfida. Tutti i nostri sforzi sono stati ripa- fermati tutti i suoi collaboratori e riman- bontà del nostro lavoro. gati dalla soddisfazione di vedere, final- gono inalterati tutti gli appuntamenti Auguri a tutti noi. ✦ mente, on line la versione telematica editoriali. La home della gloriosa Rivista del Sappe che, alla page di www. veneranda età di diciassette anni, apre un polizia penitenziaria collegamento virtuale con tutto il mondo. .net Il blog poliziapenitenziaria.net, ov- viamente, intende solamente affiancare la Rivista cartacea, che continuerà ad es- sere pubblicata e distribuita ai suoi let- tori con lo stesso numero di copie e la stessa linea editoriale, con l’ intento di raggiungere un nuovo target editoriale ed allargare, così, il numero dei suoi lettori. Ciò nondimeno, il Blog della Rivista avrà - anche - una vita propria, una propria redazione e, soprattutto, una propria ver- sione (ulteriore rispetto a quella carta- cea) dove saranno pubblicati altri articoli con periodicità quotidiana, all’interno di proprie rubriche e di propri editoriali. Il nostro ambizioso obiettivo è quello di diventare, anche nel web, un riferimento editoriale per tutti gli iscritti al Sappe, ma anche per tutti i colleghi della polizia pe- nitenziaria, che cercano un informazione libera, attendibile ed autorevole così come quella che da quasi diciassette anni offre il mensile di riferimento. In altre parole, con il blog poliziapeni- tenziaria.net, vorremmo completare il 5 Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Roberto Martinelli Segretario Generale Aggiunto Sappe martinelli@sappe.it Capo Redattore Ripensare il carcere? Forse si puo’... asta leggere alcune cifre relative alla situazione delle carceri ita- liane per rendersi conto della situazione in cui esse si trovano: a fronte di una capienza complessiva di poco superiore ai 42mila posti, oggi , nei 206 penitenziari italiani, ci sono circa 66mila detenuti, più di 24mila dei quali (il 37% dei presenti) sono stra- nieri. Tutto ciò viene ormai comunemente riassunto con la parola “sovraffolla- mento” ed è un termine talmente infla- Nella foto, zionato che questi numeri non fanno più detenuti notizia. Per noi del SAPPE invece, il Sin- in cella dacato più rappresentativo della Polizia Penitenziaria, si tratta di condizioni di pacità della politica di fronteggiare questa nitenziaria e del Comparto ministeri, ca- lavoro e di vita impossibili da sostenere situazione. serme del personale e strutture peniten- per i poliziotti penitenziari e, oltre al Non è onesto partecipare in massa a pas- ziarie spesso fatiscenti e che cadono danno di cercare di lavorare in simili serelle mediatiche a Ferragosto in visita letteralmente a pezzi, mense di servizio condizioni, si aggiunge l’ulteriore danno nelle carceri per poi arrivare a Natale e del tutto scadenti sotto il profilo qualita- di essere considerati – come conse- scaricare sulla Polizia Penitenziaria le tivo e quantitativo, benessere (sic!) del guenza di una inaccettabile campagna colpe di fatti che traggono le loro origini personale inesistente, stipendi inadeguati mediatica di linciaggio e massacro al- da una mancanza di capacità, soprattutto al costo della vita (specie per chi lavora l’onorabilità del Corpo - la causa del politiche, di fronteggiare questa situa- in carceri del Nord Italia). Da tempo im- problema, visto che ormai l’attenzione zione al collasso che noi del SAPPE ave- memore il SAPPE sostiene l’esigenza di si è spostata su presunti - ripetiamo, pre- vamo ampiamente previsto più di tre anni definire i circuiti penitenziari differenziati sunti! - abusi da parte di singoli poli- fa, nei giorni immediatamente successivi in relazione alla gravità dei reati com- ziotti. all’approvazione dell’indulto del 2006. messi, con particolare riferimento al bi- Gli appartenenti alla Polizia Penitenzia- E’ ora che la si smetta di innescare isteri- sogno di destinare, a soggetti di scarsa ria sono i primi, e finora unici, rappre- smi collettivi nei confronti dell’opinione pericolosità, specifici circuiti di custodia sentanti dello Stato che stanno subendo pubblica che, guarda caso, non viene in- attenuata e potenziando il ricorso alle mi- le conseguenze di comportamenti iste- vece informata della reale situazione in sure alternative alla detenzione per la pu- rici di politici dell’opposizione come cui sono costretti a lavorare migliaia di nibilità dei fatti che non manifestano della maggioranza parlamentare, che poliziotti penitenziari. pericolosità sociale. E i detenuti stranieri lanciano slogan al proprio elettorato di Sarebbe ora che Parlamento e Governo dovrebbero scontare la pena nelle car- riferimento proponendo un giorno mag- adottino rapidamente alcune soluzioni le- ceri dei Paesi di provenienza, non Italia! giore sicurezza e un altro giorno mag- gislative concrete per ridurre il sovraffol- Ma si deve anche introdurre il lavoro ob- giori diritti per le persone detenute. lamento delle carceri e rendere la pena bligatorio per i detenuti. Oggi sono po- Tutto ciò è semplicemente disonesto nei nel contempo afflittiva e improntata alla chissimi i carcerati che lavorano nei confronti del proprio mandato istituzio- rieducazione. penitenziari e, se è vero – come è vero - nale e nei confronti della Polizia Peni- I mali del sistema carcere sono, da anni, che il lavoro è potenzialmente determi- tenziaria che, 24 ore su 24 per 365 sempre gli stessi: sovraffollamento di de- nante per il trattamento rieducativo dei 6 giorni l’anno, deve rimediare alle inca- tenuti, carenza di personale di Polizia Pe- detenuti (perché li terrebbe impiegati Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
per l’intero arco della giornata parole non servono a nulla: sono Apertura di un durante la detenzione - ore che necessari atti concreti ed efficaci. cancello oggi passano nell’ozio quasi E il mio augurio è che quando si assoluto -; perché permette- parla di carcere non ci si occupi rebbe loro di acquisire solo della condizione dei dete- un’esperienza lavorativa utile nuti. E’ soprattutto necessario fuori dalla galera, una volta avere maggiore attenzione poli- scontata la pena), perché non tica e sociale anche e soprattutto provare a percorrere anche que- per chi lavora in carceri ancora sta strada? Circa la loro retribu- fatiscenti e sovraffollati, spesso zione, poi, il 50 per cento verrebbe assegnato all’interessato (che contribuirebbe così anche a sostenere una parte dei costi che la collettività sostiene per la sua deten- zione) e l’altro 50 per cento destinato ad un fondo istituito dallo Stato per le “vit- time della criminalità”. Sono positive le recenti iniziative del- l’Amministrazione Penitenziaria che, nel quadro degli scopi trattamentali previsti dall’Ordinamento Penitenziario, ha da tempo intrapreso una serie di progetti sperimentali volti a favorire il reinseri- mento socio-lavorativo di soggetti in espiazione di pena mediante la parteci- pazione responsabile e consapevole in progetti di recupero del patrimonio am- bientale e lavori di pubblica utilità. Gra- piano trattamentale che nei confronti lontani centinaia di chilometri dal pro- Agenti di Polizia zie alla collaborazione intrapresa con il della cittadinanza che ha visto attivamente prio luogo d’origine e dai propri fami- Penitenziaria Comune di Roma ed A.M.A. S.p.A. sfo- impegnati in lavori di pubblica utilità co- liari; per chi vive in caserme ancora schierati ciata nella sigla del protocollo d’intesa loro che hanno commesso un reato, è troppo spesso malsane e deprimenti; per del 5 agosto 2009, è stata realizzata una certamente utile, anche per il futuro, in- chi non ha in Istituto neppure una sala grande operazione di pulizia straordina- dirizzare ogni sforzo al fine di dare con- bar dove poter consumare un caffè che ria in cui venti detenuti ristretti presso la tinuità ed operatività ad analoghi progetti non sia quello surrogato delle macchi- Casa di Reclusione di Roma Rebibbia ed anzi, come accennavo prima, ad au- nette; per chi quando va a pranzo o a hanno contribuito al ripristino di aree spicare l’obbligatorietà del lavoro per tutti cena nelle mense di servizio si trova da- degradate della Capitale. Questa positiva i detenuti. vanti solamente un piatto di pasta scon- esperienza è stata replicata nella giornata Sul carcere, insomma, è davvero il mo- dita ed una scatoletta di tonno; per chi dell’8 dicembre scorso, con il coinvolgi- mento di passare dalle parole ai fatti. Le deve indossare una la stessa divisa tre o mento di un più consistente numero di quattro anni perché non ce ne sono altre; L’emiciclo detenuti in espiazione di pena (47 uo- per chi si sente troppo spesso abbando- parlamentare mini della Casa di reclusione e 10 donne nato al proprio destino; per chi oggi si della Casa circondariale femminile degli sente linciato e massacrato media- Istituti penitenziari di Roma Rebibbia), mente per colpa di una certa informa- che fin dalle prime ore del mattino sono zione irresponsabile. stati impegnati in attività di recupero del E’ necessario avere maggiore attenzione patrimonio ambientale nei siti dei Fori per le donne e gli uomini della Polizia Imperiali e del Parco della Caffarella. Penitenziaria, come sempre impegnati – Certo, il numero dei detenuti coinvolti è 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno – sicuramente troppo esiguo ma per i po- a rappresentare lo Stato e le sue leggi sitivi risultati finora conseguiti, sia sul nel difficile mondo carcerario. ✦ 7 Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Giovanni Battista Durante Segretario Generale Aggiunto Sappe durante@sappe.it Responsabile redazione politica Emergenza Carcere meeting a Bologna dei Commissari della Polizia Penitenziaria mazione. Sono, altresì, intervenuti l'ono- revole Luigi Vitali e il Senatore Filippo Berselli, presidente della commissione giustizia del Senato. Sono personalmente intervenuto al mee- ting, sia come funzionario del Corpo, sia in rappresentanza del Sappe, su delega del segretario generale, impegnato in un'altra iniziativa. Sono stati affrontati i vari aspetti che hanno determinato la crisi del sistema penitenziario e le possibili soluzioni. Per quanto ci riguarda noi del Sappe ab- biamo espresso alcune considerazioni che sintetizzo di seguito. Per capire che siamo in una situazione di emergenza basta guardare i numeri. A ei giorni 27 e 28 novembre si è né, tanto meno, quei dirigenti che da anni gennaio 2009 i detenuti erano 39.156, a svolto a Bologna il terzo meeting sbandierano la loro appartenenza ad un novembre sono arrivati a 65.702. L'orga- nazionale dei commissari della ruolo guida che in realtà non hanno mai nico della polizia penitenziaria a gennaio polizia penitenziaria. saputo interpretare appieno, se non per era di 39.156, a inizio novembre è arri- Il 27 novembre si è tenuto un convegno ottenere esclusivamente benefici econo- vato a 38.604. Quindi, mentre i detenuti dal tema EMERGENZA CARCERE: LA NE- mici e di carriera, hanno mai assunto ini- sono aumentati di 6.642 unità in undici CESSITA' DI RIPENSARE IL SISTEMA. ziative così importanti e futuristiche. mesi, la polizia penitenziaria è diminuita Il tema del convegno pone all'attenzione Non possiamo che esprimere un grande di 552 unità nello stesso arco di tempo. dell'amministrazione e, più in generale, plauso ai commissari della polizia peni- Il trend di crescita è di 670 detenuti ogni del mondo politico, il ruolo guida che i tenziaria, di cui mi onoro di far parte, per mese, con un incremento dell'11%. Gli commissari del Corpo di polizia peniten- l'importante iniziativa. Ora, è opportuno istituti sovraffollati sono 177 sui 205 esi- ziaria si prefiggono di svolgere in futuro, che l'amministrazione penitenziaria dia stenti. Gli stranieri sono 24.326, quindi, nell'ambito dell'amministrazione peni- ai commissari gli strumenti operativi ne- il 37% come media nazionale, mentre al tenziaria e non solo. cessari, a cominciare dal riallineamento Sopra, il Non può, infatti, sottacersi che questo che, così come il Sappe ha evidenziato tavolo della evento ha segnato una svolta storica nel- nel corso del convegno, deve tenere Presidenza l'ambito dell'amministrazione peniten- anche conto delle sperequazioni esistenti del ziaria, dove non si era mai verificato che nei ruoli sovrintendenti e ispettori. Meeting di Bologna una parte del Corpo, una categoria, un Al convegno sono intervenute importanti ruolo, indicasse tra le sue aspirazioni personalità del mondo accademico, cul- sotto principali quella di individuare delle so- turale e sociale, nonché autorevoli espo- a destra, l’inter- luzioni percorribili per migliorare un'or- nenti del Dipartimento vento di ganizzazione, un sistema, quello in cui dell'Amministrazione Penitenziaria, come Giovanni Battista sono inseriti e da cui dipendono, af- il consigliere Riccardo Turrini Vita, diret- Durante flitta/o da gravi problemi. tore generale dell'esecuzione penale Neppure la stessa amministrazione peni- esterna e il dott Massimo De Pascalis, di- 8 tenziaria, nella sua massima espressione, rettore generale del personale e della for- Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Nord la percentuale arriva anche a rad- doppiare in alcune realtà. Circa 5.000 detenuti stranieri sono nella condizione di poter essere espulsi, ma continuano a rimanere nelle carceri italiane. Circa i due terzi dei detenuti sono in at- tesa di giudizio. Al Nord, circa la metà sono in carcere per reati connessi al- l'uso e/o allo spaccio di sostanze stupe- facenti. Nel carcere di Ferrara addirittura i tre quinti sono detenuti per questo tipo di reati. Negli ultimi 10 anni sono morti circa 1.500 detenuti, molti dei quali si sono suicidati. Nello stesso periodo si sono suicidati circa 70 appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria. Tanti altri chie- dono il pensionamento anticipato per patologie causate dallo stress psico fi- sico. carcere a vita gente come Totò Riina ed sicurezza dei cittadini non si può garan- l’attenta tire limitando le misure alternative alla platea del Questi dati ci devono far riflettere ma, altri della sua specie, ciò è dovuto pro- Convegno soprattutto, ci confermano che se siamo prio al fatto che esiste il principio di fles- detenzione, perché è statisticamente di- in una situazione di emergenza lo dob- sibilità della pena. mostrato che il settanta per cento di co- biamo al fatto che nel corso degli ultimi Cosa deve intendersi, allora, per certezza loro che passano attraverso le misure anni i problemi del carcere sono stati della pena, posto che nel nostro ordina- alternative non delinquono più, mentre trascurati da tutti i governi che si sono mento vige il principio di flessibilità? per coloro che hanno un impatto imme- succeduti. Oggi, in Italia, solo l'uno per cento di co- diato con la società esterna, senza pas- Spesso si pensa di risolvere i problemi loro che commettono dei reati vengono sare attraverso il filtro delle misure della sicurezza solo attraverso l'uso del assicurati alla giustizia, nel senso che alternative, la percentuale si inverte: il carcere. Si invoca la certezza della pena vengono individuati, arrestati e condan- settanta per cento torna a delinquere. per dire che coloro che vengono con- nati. Qualche volta, anche se condannati, Quindi, va bene costruire più istituti di dannati ad una pena detentiva devono non riusciamo neanche a fargli scontare pena, ma bisogna soprattutto ripensare scontare l'intero periodo in carcere, la pena, come è avvenuto nel caso di Ce- l'intero sistema, prendendo magari ad confondendo la certezza della pena con sare Battisti. esempio quello tedesco, dove il settanta la rigidità della stessa. Noi viviamo in un E' questo che rende insicuri i cittadini e per cento dei detenuti lavora e non esiste sistema caratterizzato dal principio della inefficiente l'intero sistema della sicu- la giurisdizionalizzazione dell'esecuzione flessibilità della pena. Lo ha detto chia- rezza, le cui agenzie non riescono a ga- penale, poiché è il direttore, proveniente ramente la Corte costituzionale con una rantire appieno il controllo dei fenomeni dalla carriera dei magistrati, insieme al- ormai famosa sentenza del 1974, criminali, per ragioni che non possiamo l'equipe di osservazione, che decide chi quando, pronunciandosi sulla legittimità indagare in questa sede. E' questo che può essere ammesso ai benefici previsti costituzionale della previsione dell'erga- rende, invece, più sicuri i criminali che dalla legge. Bisognerebbe proporre stolo nel nostro ordinamento, ha statuito delinquono con la consapevolezza di re- come misura alternativa il lavoro sostitu- che tale previsione era ed è legittima, stare impuniti nel novantanove per cento tivo, nel senso che coloro che sono con- proprio in virtù del fatto che il nostro or- dei casi. Bisogna dire, egoisticamente, dannati a pene detentive brevi, due o tre dinamento, attraverso il principio della che l'inefficienza del sistema aiuta non anni, anziché restare in carcere possano flessibilità della pena, ed a ciò si giunge poco il carcere, perché se il numero dei scegliere di svolgere un lavoro social- attraverso l'interpretazione del combi- condannati passasse dall'uno al due per mente utile presso enti o comunità, con nato disposto dei commi 1 e 3 dell'arti- cento avremmo una popolazione carce- una retribuzione non superiore al qua- colo 27 della Costituzione, consente raria di oltre 130.000 detenuti. ranta o cinquanta per cento di quella sin- anche al condannato all'ergastolo di Quindi, la sicurezza dei cittadini non si dacale, in modo da risarcire le vittime poter uscire, a certe condizioni, dopo può garantire attraverso la rigidità della del reato e lo Stato per il danno arrecato. aver espiato 26 anni di reclusione (si pena, così come intesa dai più, ma attra- In Germania i detenuti percepiscono veda l'istituto della liberazione condi- verso la certezza della pena, intesa come poco più di un euro e cinquanta cente- zione). capacità dello Stato di assicurare alla simi all'ora, perché il lavoro penitenzia- Quindi, se nel nostro ordinamento vige giustizia un numero sempre maggiore di rio rende molto di meno di quello svolto ancora l'ergastolo e possiamo tenere in persone che delinquono, così come la all'esterno. ✦ 9 Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Lara Liotta info@sappe.it Redazione sportiva Una parentesi narrativa: la storia di Alessandro L’attaccante e ...i difensori uella di Alessandro è Alla notizia che sarebbe andato via una storia di sport e di dal team della città in cui era nato vita. Talvolta quella vita, e cresciuto, dispiacere e lacrime come quella di molta dei tifosi, ma c’era anche chi ca- gente, è stata piena di piva che occasioni così importanti mareggiate e di tempeste da af- capitano poche volte nella vita e frontare. vanno colte al volo. Per questo a Durante le intemperie che lasciano malincuore una parte della tifo- dietro macerie non sempre il ri- seria accettava. paro che si trova dalla loro forza di- Alessandro se ne andò dal suo struttrice riesce a far credere che ci ambiente lasciando in eredità ai si potrà rialzare indenni o che il sole compagni di squadra tanti gol, tornerà a sorgere di nuovo. un fine stagione nella parte alta della classi- Ma l’uomo ha in sé una forza sopran- fica e un campionato da incorniciare. naturale per riuscire a tornare a sperare. Se e quando la scopre Enorme la festa di saluto per quel campione che iniziava altrove può dire di essere realmente diventato grande, qualunque sia la rincorsa verso il grande salto che il calcio poteva rappresen- la sua età. tare. Tanti abbracci, tante promesse di ritornare più bravo e più Alessandro l’ha cercata in fondo al pozzo buio del suo cuore esperto di prima. quella forza, ne ha fatto tesoro e ha ricominciato a vivere. In Alessandro cambiò, maglia, cambiò città e cambiò amicizie. quel percorso comunque, non è stato solo. Qualcuno di quello Non passò molto tempo da quando anche nel nuovo ambiente Stato che non dovrebbe mai abbandonare i suoi cittadini nei ci si accorse che era nato con la palla al piede. momenti più bui, gli è stato vicino. Segnava e divertiva: «Proprio una promessa mantenuta quel Questa storia la cominceremo dalla fine. ragazzo», lo dicevano tutti. Era un giovanotto pieno di talento quando un’importante squa- Poi, vuoi la lontananza, vuoi la malinconia di certi momenti, dra di calcio delle serie maggiori lo chiamò a giocare in prima prese ad uscire spesso la sera coi nuovi compagni. squadra. Aveva 18 anni ed il talento del predestinato: estro im- Si divertiva come qualunque giovane poco più che maggio- prevedibile e creativo, dribbling brucianti, assist per tutti, tanta renne: cinema, locali, discoteche o magari serate passate a cer- grinta e generosità. care di avvicinare qualche ragazza dopo le cene nei bei Se la squadra era in svantaggio era l’ultimo a smettere di cor- ristoranti del centro. rere, di sostenere ed incitare i compagni a non mollare fino al Tutto scorreva tranquillo tra allenamenti, partite ed uscite. Poi doppio fischio finale. Già da qualche tempo vari procuratori un giorno vide lei che rideva in mezzo al gruppetto delle sue gli avevano messo gli occhi addosso per incassare i meriti delle amiche. Biondissima, occhi chiari, bel fisico e quel sorriso che sue prodezze portandoselo in qualche prestigioso club. Lui lo incantava. Nelle foto immagini sapeva, ma al di là di qualunque più rosea prospettiva futura Mai visto un sorriso e uno sguardo così. del racconto che certo, non poteva dispiacergli, quel pallone da prendere a Alessandro chiese agli amici chi fosse calci era e restava soprattutto un bellissimo gioco. quella creatura stupenda. Era della città, Da piccolo giocava con qualunque oggetto somigliasse ad una studiava all’università e aveva il massimo sfera: un sassolino, una palla da tennis, una palla di carta, tutto dei voti gli dissero. era buono per palleggiare e sognare di trovarsi in un grande Doveva assolutamente conoscerla ed era stadio con i tifosi che acclamavano e gli striscioni a coprire le così testardo che si poteva scommettere che ci sarebbe riuscito. gradinate. Soprattutto quando la mamma, dopo l’ennesimo Infatti ci riuscì. Settimane a sperare di incontrarla, ormai aveva vetro rotto glielo toglieva per qualche tempo, non smetteva mai capito orari e spostamenti di lei, e ogni volta che capitava o fa- né i sogni né gli esercizi con quelle palle rimediate. Poi le ceva in modo che capitasse, provava a farla ridere, a farle capire prime sfide per strada, le partite con i fratelli più grandi che che esisteva e che voleva solo starle accanto come nessun’altra lo volevano sempre con loro e mai contro perché cominciava cosa al mondo. Giulia, così si chiamava, non era indifferente ad essere chiara la sua predisposizione al gol, e la scuola calcio all’esuberanza e al fisico muscoloso di quel giovanotto. Andò 10 che affinò, non costruì, quel talento che era solo suo. pure a vederlo giocare in casa in una delle partite del campio- Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
nato. Lui lo sapeva e la cercò con lo sguardo prima di comin- «Che ho fatto? che ho fatto?...» si chiedeva. ciare. Nei 90 minuti segnò due gol da applauso e glieli dedicò Alessandro corse a piedi per una decina di minuti. Arrivò da- correndo verso la tribuna e facendo il gesto del cuore che batte vanti ad un parco giochi col rimorso che gli attanagliava lo sto- con la mano sotto la maglietta. maco. Pianse e quando riuscì finalmente a parlare dopo tanti Una settimana dopo i due iniziarono ad uscire regolarmente ed singhiozzi, telefonò alla stazione dei carabinieri. Disse di an- in città già si mormorava: «Si sono fidanzati». Erano felici, darlo a prendere perché aveva ferito un uomo. Lo trovarono avevano una luce speciale negli occhi quando stavano insieme. ancora su quel muretto quei militari increduli. In operazioni Cominciarono a convivere dopo poco tempo e nulla ne scalfiva di servizio d’ordine allo stadio lo avevano visto segnare gol e la chimica perfetta. Più il tempo passava più lui si attaccava a gioire. Mentre fu condotto in caserma il suo presunto rivale in lei sentendosi meno di lei e diventandone geloso senza motivi amore morì in ambulanza. apparenti. La città e la società di calcio furono scosse dal All’inizio solo tanti dubbi che Alessandro teneva per sé, poi, da dramma che intanto era rimbalzato fino dalle quando lei usciva per andare all’università fino a quando non sue parti, a casa dei suoi e tra gli amici del rientrava cominciò a non smettere mai di chiedersi dove fosse, paese natale. con chi fosse, chi poteva esserci di interessante in quell’univer- Per Alessandro si aprirono le porte del carcere sità. Lui si era fermato al diploma, e se a lei piacevano più colti ed iniziò lì una nuova vita, senza scarpini né gli uomini che bravi nello sport?. pubblico, senza più il suo amore tormentato, Ogni volta era un interrogatorio, un cercare di capire anche né prospettive o idee di come farcela di nuovo a vivere con quel- solo dallo sguardo o dai cambiamenti d’umore se fosse occu- l’omicidio, volontario e premeditato secondo il giudice, che pata da altri pensieri. Lei cercava di rassicurarlo in ogni modo sulla coscienza si faceva sempre più pesante ed insopportabile. ma non gli bastava mai che lei gli ribadisse che non aveva altri Non dormì le prime notti. Glielo aveva predetto un vecchio lupo pensieri oltre a lui, a loro, alla vita che vivevano insieme. Se si di cella che i primi mesi erano i più duri. spazientiva per i dubbi che lui puntualmente nutriva su qualsiasi Come stavano i suoi? Aveva fatto un gran disastro, aveva paura cosa le facesse fuori dall’uscio, la discussione si accendeva di che non lo avrebbero mai perdonato, e aveva paura a restare più perché, parole di Alessandro: «Chi non ha nulla da na- dentro. Il carcere non l’aveva mai nemmeno considerato come scondere non perde la pazienza». Scenate e discussioni con- una costruzione del reale fino a quel momento tanto gli era di- tinue, oggetti che volavano e urla dal loro appartamento. stante per prospettive e stile di vita. Non era più lui, fuori e dentro il campo da calcio. Temeva di trovarsi tra vecchi criminali incalliti pronti a fargli Parlava e scherzava sempre meno con i compagni di squadra, la pelle e temeva pure le divise della Polizia Penitenziaria. Fu non segnava più e sembrava che la sua aura dorata si fosse accompagnato in cella da dei ragazzi pressappoco della sua età. spenta come un fiammifero al vento. Nell’ambiente tanta pre- Però non sembravano giudicarlo e guardarlo come si attendeva occupazione. Nessuno dei suoi amici riusciva più a farlo tornare di meritare. Erano gentili nei modi. il ragazzo gioviale di una volta, a farlo parlare, o a ridonargli Provavano a tranquillizzarlo nei giorni più difficili, soprattutto un minimo di tranquillità. perché quando la malinconia era troppa si rifiutava di man- Poi l’acme di quei sentimenti di gelosia esplose in una giornata giare. Probabilmente temevano potesse farsi del male gli psi- che non ti aspetti da uno come lui. Una giornata maledetta in cologi. Lo capì da quanto spesso sorvegliavano quelle divise cui Giulia, usciva dalla casa di un’amica dove si era organizzato blu. Gli psicologi avevano ragione... Alessandro voleva poter un gruppo di studio in vista degli imminenti esami. Stava par- sparire. Passò del tempo, che sembrava non fluire mai in cella. lando con un compagno di università chiudendosi la porta dello Si accorse che quel mondo che respirava tra il cemento ed il stabile alle spalle. Rideva e scherzava come Alessandro non le ferro era fatto di persone e che lui, tutta quell’umanità nascosta, aveva più visto fare da tempo in sua compagnia. Alessandro la l’aveva sempre ignorata fino a quel momento. Le diffidenze osservava da dentro alla sua macchina, verso i baschi azzurri svanirono e addirittura, al riparo dalla l’aveva seguita saltando l’allenamento riprovazione di quelli che erano fuori per ciò che aveva fatto, del pomeriggio senza avvisare né il mi- cominciò a sentirsi più al sicuro dentro che fuori. In cella ov- ster né i compagni di dove si trovasse. viamente non trovò un criminale incallito come temeva, ma un Si era appostato per tre ore in attesa che trentenne con pochi precedenti ed una maxi rissa sulle spalle uscisse svelando chissà quali segreti. in cui alcuni si fecero male sul serio. Stava lì da qualche mese, Per lui quella era la conferma dei suoi non si comportava male nei suoi confronti e spesso si ritrova- dubbi, delle fondatezza di tutti i suoi sospetti. vano a parlare un po’ di tutto. Anche quella era una persona, Prese dal cruscotto qualcosa comprata poco tempo prima. Uscì lo comprese allora. Passavano i giorni, passarono i mesi e le dalla macchina e non disse una parola. stagioni. Alessandro collaborava in carcere guadagnando qual- L’amico di Giulia non sapeva chi fosse quel tipo che gli veniva cosa per sé. La mamma ed il papà andavano spesso ai colloqui incontro ma qualcosa dovette capire dallo sguardo terrorizzato e gli dicevano di aver pazienza. di lei. Una due, tre coltellate. Il corpo che cade, le urla di Giulia Le lettere di Alessandro colmavano il vuoto di non poter vedere il sangue sulle mani e per terra a formare una pozza, la voglia i fratelli più piccoli di lui. In una scrisse loro che cominciava di spegnere tutto e un primo barlume di lucidità che ritornava. ad abituarsi, che non era né vessato né umiliato. 11 Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Bergamo: Il cibo non era quello del ristorante ma tutto sommato quelli FIS POLICE SKI del convento se la cavavano onestamente per come lo prepa- ravano. Scrisse di sentirsi un ragazzo diverso, e che in ogni Mondiale di sci dei caso quell’esperienza dolorosa gli stava cominciando a ripor- tare il senso delle cose, di sé stesso. Corpi di Polizia «Al mattino battono i ferri, ci contano e ci ispezionano Dal 16 al 21 marzo Sestriere ospiterà per il quinto anno anche quando vorremmo dormire, però quando ho mani- consecutivo le FIS POLICE SKI 2010, Campionati del festato qualunque esigenza, non hanno mai mancato di Mondo di Sci dei Corpi di Polizia. Lo Sci Club Teamitalia, in provare a venirmi incontro. Voi non fate cretinate che dob- collaborazione con Teamitalia, con il patrocinio della Presi- biate pagare come me e non preoccupatevi senza motivo denza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Gioventù per come sto, capito?» e del Comune di Sestriere, ha voluto riproporre sulle piste Anni dopo arrivò anche per lui il giorno del definitivo congedo olimpiche della storica meta del turismo invernale la 14ª edi- zione di questa grande manifestazione internazionale intera- dal mondo penitenziario. mente dedicata alle forze dell’ordine. Riprese le sue poche cose, salutò un po’ di compagni di sven- La settimana dal 16 al 21 marzo 2010 sarà ricca di gare e ri- tura e si avviò verso l’uscita accompagnato da due agenti in di- unirà i più importanti atleti dei Corpi di Polizia italiani e visa. Da fuori al cancello, a metà percorso, intravide i suoi stranieri, insieme agli sportivi degli Sci Club pronti a sfidarsi genitori, i suoi fratelli e si fermò all’istante. Erano cresciuti!. sugli stessi tracciati nelle competizioni targate sia FISI che Iniziò a piangere a dirotto. Loro piangevano a loro volta os- FIS. Dunque gli atleti italiani e stranieri della Finanza, dei servandolo in lontananza. Un gruppetto di agenti andò incon- Carabinieri, della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, tro al ragazzo. Gli dissero di non farsi vedere così, che era tutto dell’Aeronautica Militare, della Polizia Locale, della Polizia finito, che se ne doveva andare di corsa che non volevano mai Provinciale, del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco, dell’E- più rivederlo da quelle parti. Lo accompagnarono fino all’in- sercito e degli Alpini potranno competere sulla pista Agnelli gresso. Da lì in poi ritornò tra le braccia dei familiari. nelle gare di Slalom Gigante e Slalom Speciale per aggiudi- Quella parentesi si era finalmente chiusa. Ora doveva inventarsi carsi il titolo di campione del mondo di sci dei corpi di un nuovo modo per risorgere dalle sue ceneri ed andare polizia. Il programma prevede Mercoledì 17 e giovedì 18 avanti. La vita, nonostante tutto continuava a scorrere così marzo, le gare di Slalom Gigante e Slalom Speciale femminile come aveva continuato a fare mentre si trovava dentro e gli pa- e maschile per l'assegnazione del titolo di Campione Italiano reva di non poterla afferrare più. di Sci dei Corpi di Polizia e Campione di sci della Polizia Pen- L’inizio di questa storia è fermo ad itenziaria. L’evento sarà seguito dalla Rai con Paolo De una mattina di fine estate, in un bar. Chiesa, ex campione della valanga azzurra, che sarà lo Mentre un ragazzo serviva al banco un speaker d’eccezione. ✦ caffè ad un agente della Polizia Peni- FIS Police Ski 10 tenziaria in divisa. Nel porgerglielo gli si velarono gli occhi. Quel ragazzo era Alessandro, nel suo nuovo impiego: non aveva mai più rivisto quella divisa blu dalla sua dipartita dal carcere e nel rivederla si commosse. «Voi siete stati i miei angeli...» e si mise a raccontare. Dai racconti in cui l’umanità della Po- 9^ world edition lizia Penitenziaria viene fuori si smentisce il teatrino mediatico di chi vorrebbe credere e far credere che dietro alla divisa blu che compie con dedizione e responsabilità il servizio d’istituto si nasconda il lupo. Doverosa e giusta è la difesa dei baschi azzurri da parte di chi, dai sindacati ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria si im- pegna a tutelare l’onore e l’immagine del Corpo. Ma se questa tutela continuasse ad essere considerata un atto dovuto o un’azione condotta con spirito di crociata da una sola delle parti in causa, a beneficio della verità sarebbe utile, negli in- termezzi del teatrino di cui sopra, dare altrettanto peso alle te- stimonianze di chi quell’umanità l’ha sperimentata di persona. I difensori difesi dunque anche da coloro che difendono? Ales- Sestrière sandro, sebbene nato come attaccante di classe, ci direbbe di 16 - 21 marzo 2010 12 si, ne siamo certi. ✦ Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria augura a tutti gli iscritti ai loro familiari e a tutti gli appartenenti al Corpo Buon Natale e Felice Anno Nuovo Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria
Lionello Pascone Coordinatore Nazionale Anppe Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria Le Pensioni del domani n relazione alle pensioni che per- Per i giovani “no”. la nuova tassa sulla speranza di vita, cepiranno i nostri giovani, si ri- Tutto questo non è un progetto, è già de- avrebbe un assegno pari al 60 per cento porta l’articolo del signor Marco ciso e scatterà dal primo gennaio 2010. del proprio stipendio. Con la tassa, ot- Ruffolo, estremamente interes- Lo ha disposto la riforma Dini del ‘95, lo terrà solo poco più del 52%. Se invece sante, pubblicato di recente su un’altra ha tradotto in cifre una legge del 2007, decidesse di rinviare il pensionamento rivista del Settore: Si potrebbe chiamare lo ha confermato l’attuale governo. Dun- fino al sessantacinquesimo compleanno, tassa sulla speranza di vita, Il fatto che que, decisione assolutamente bipartisan. otterrebbe il 57 per cento, ossia recupe- gli italiani vivano più a lungo rispetto a Il fatto che non se ne parli tanto è almeno rerebbe qualcosa ma perderebbe co- quindici anni fa nasconde una contro- in parte dovuto all’astruso titolo di questa munque tre punti percentuali del proprio partita che in pochi conoscono: la pen- norma, incomprensibile per i non addetti stipendio. Una stangata anche maggiore sione sarà più bassa. Con buona pace di ai lavori: Revisione dei coefficienti di subirebbe chi avesse fin dall’inizio pro- chi annuncia che il sistema previdenziale trasformazione. gettato di andare in pensione a 65 anni: non sarà toccato. Si tratta di quei numeretti che moltiplicati perdita secca di nove punti, che, per uno Tutto nasce da un semplice problema: vi- per la totalità dei contributi versati danno stipendio di 2.000 euro, equivale a quasi vere di più significa, a parità di condi- come risultato la pensione dovuta a cia- 200 euro al mese in meno. zioni, ricevere la pensione per un scun lavoratore. Ogni tre anni questi nu- Tutto chiaro. Ma resta un dubbio, anzi numero maggiore di anni, con un costo meri andranno rivisti al ribasso man due. Finora ci hanno ripetuto fino alla che lo Stato ritiene fin d’ora insosteni- mano che crescerà la speranza di vita. nausea che per salvare il sistema previ- bile. La soluzione trovata è aritmetica- Primo taglio a gennaio, dopo un lungo denziale è necessario innalzare l’età pen- mente ineccepibile: l’assegno mensile rimpallo tra i governi succedutisi dopo sionistica, anche più di quanto già non potrà più essere quello di prima, ma Dini. previsto. E ora scopriamo che per tutti i necessariamente più leggero. Ma lasciamo parlare i dati, cominciando giovani lavoratori e i futuri assunti, rin- Lo Stato, invece di pagare poniamo dalla situazione del lavoratore dipendente viare l’addio al lavoro non servirà affatto 1.000 euro al mese per 19 anni (era la cinquantenne (diciamo 52), assunto nel a evitare un taglio dell’assegno. Ci si speranza di vita dei maschi ultrasessan- 1985. Immaginiamo che voglia andare in aspetterebbe che il sacrificio richiesto tenni una quindicina di anni fa), darà pensione nel 2020 all’età minima con- andasse in una sola direzione, e invece 905 euro al mese per 21 anni (speranza sentita: 62 anni e 35 di contributi. Se non non solo si dovrà andare in pensione più di vita attuale). E non è finita qui, perché fosse introdotta la nuova tassa sulla spe- tardi, ma si riceveranno meno soldi. ogni ulteriore aumento della vita media ranza di vita prenderebbe il 62 per Un doppio onere che per molti critici del in futuro farà scattare di tre anni in tre cento dello stipendio. Con la penalizza- nuovo sistema non sembra avere alcuna anni un taglio della pensione. Insomma, zione avrà invece il 58,5%. Per conti- logica. Secondo dubbio: il taglio dei co- campare di più non è un regalo ma ha nuare a prendere il 62%, dovrà aspettare efficienti si applica a tutta la massa dei un prezzo da pagare alla collettività. tre anni, fino al sessantacinquesimo anno contributi versati nel corso della propria Non stiamo ovviamente parlando di di età. Se invece il lavoratore aveva deciso vita lavorativa e non - come sarebbe più quanti vanno in pensione adesso o ci in ogni caso di andare in pensione a 65 giusto per evitare la retroattività - solo a stanno per andare: per loro l’assegno anni, perderà quattro punti percentuali quelli successivi all’introduzione del più o meno resta quello previsto. Stiamo del proprio stipendio: circa 80 euro al nuovo sacrificio. parlando di tutti gli altri: i cinquantenni mese su uno stipendio di 2.000 euro. Alla fine, tirate le somme, il baratro che cui manca ancora una decina di anni, e Prendiamo ora un giovane ventisettenne divide giovani e meno giovani non fa che soprattutto i giovani appena assunti o de- che dopo un lungo precariato sta final- allargarsi ulteriormente, con i primi co- stinati ad esserlo, che si porranno subito mente per essere assunto all’inizio del stretti a pagare, oltre alle conseguenze una domanda: scegliendo di andare in prossimo anno. Nel 2045 avrà 62 anni e della propria precarietà lavorativa, anche pensione più tardi, si eviterà la decurta- 35 anni di contributi (di più non è riu- quelle della crescente speranza di vita. zione dell’assegno? Per i cinquantenni la scito ad accumularne). Lasciando il la- Su cui sta per abbattersi la nuova tassa 14 risposta è “sì”, almeno in parte. voro a quell’età, se non venisse introdotta occulta. ✦ Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
Il nuovo Trattamento di Fine Rapporto Il mondo del lavoro assiste dall’inizio degli anni ’90 ad una l’ambizioso principio dello stato sociale mirante al benessere svolta riformatrice che non sembra eccessivo definire epocale. di tutti i cittadini, a tutte le età, ha lasciato al mercato un com- Vuol dirsi del profondo mutamento connesso alla c.d. priva- pito soltanto residuale, quando non addirittura inesistente a tizzazione dell’intero sistema del pubblico impiego. I pro- causa della mancanza o dell’eccessiva onerosità di strumenti dromi di tale trasformazione sono ravvisabili nel D. Lgs. 503/92 assicurativi per certi tipi di rischi. (riforma Amato) e nel D. Lgs. 29/93. Infatti, col primo provve- Cardine di questa evoluzione è stata l’idea che lo stato potesse dimento aveva inizio l’opera di ridefinizione del sistema previ- fare meglio del mercato non soltanto sotto il profilo del perse- denziale pubblico, mentre col secondo si avviava guimento di obiettivi di equità e di protezione sociale, che al l’omogeinizzazione del comparto pubblico col settore privato. mercato stesso sono estranei, ma anche in termini di efficienza; Tale ristrutturazione radicale discendeva dalla obiettiva con- in tal modo si è venuta a privilegiare una finalità redistributiva statazione di una profonda situazione di crisi generata dal ral- pubblica rispondente ad un ideale di società più giusta, in luogo lentamento dello sviluppo e dal progressivo invecchiamento del meccanismo della capitalizzazione privata. della popolazione, aggravata dalla mancanza di meccanismi Tuttavia, come già accennato, negli ultimi decenni, la sosteni- automatici di correzione degli squilibri. Di qui la necessità di bilità finanziaria dei sistemi pensionistici pubblici è stata minata soluzioni che, evitando di provocare lacerazioni troppo forti dall’emergere di due fattori fondamentali: nel tessuto sociale, fossero però in grado di porre rimedio a a) la diminuzione tendenziale del tasso di crescita dell’econo- dinamiche insostenibili dei sistemi previdenziali. mia, che ha inciso negativamente sulla dinamica delle entrate; Tutto ciò, peraltro, tenendo ben ferme alcune linee guida fon- b) il progressivo invecchiamento della popolazione, che ha for- damentali. Vuol dirsi, in primo luogo, del convincimento per temente incrementato le uscite. A ciò aggiungasi la tendenza cui il contratto di solidarietà tra le generazioni non possa con- dei processi legislativi sia a intervenire in melius, con un ec- siderarsi un istituto storicamente superato. Esso richiede, però, cesso di generosità verso le generazioni presenti e a scapito di un’operazione di ridisegno che individui coerentemente stru- quelle future, sia a frammentare il sistema, con una legislazione menti e obiettivi, rispetti i vincoli di bilancio e metta il sistema ad hoc che non sempre ha favorito l’equità. al riparo da soluzioni meramente temporanee. Ecco quindi presentarsi l’esigenza di ricercare un giusto equi- Vi è, inoltre, l’ulteriore premessa fondamentale secondo cui la librio tra assicurazione e redistribuzione con conseguente ne- previdenza pubblica a ripartizione non potrà più rappresentare cessità di interventi di riforma il cui fulcro centrale è costituito – come ha rappresentato per mezzo secolo – l’unico pilastro dal tema della cosiddetta privatizzazione della previdenza. su cui costruire la ricchezza pensionistica delle famiglie. Sotto il profilo meramente economico, si può argomentare In quest’ottica si è imposta l’operazione di ridisegno di quel come il sistema previdenziale ottimale sembrerebbe essere rap- generale complesso di strumenti di protezione (c.d. welfare presentato da un sistema misto, con la presenza simultanea di state), tendenti ad impedire un’eccessiva divaricazione sociale un’assicurazione pubblica a ripartizione, obbligatoria e uni- tra lavoratori e pensionati. forme tra le categorie, e di un’assicurazione privata a capita- Tale intervento è iniziato pressochè ovunque nei paesi avanzati lizzazione, integrativa della prima, volontaria e più ritagliabile assumendo la forma di una rinuncia, più o meno marcata, al- sulle esigenze e preferenze dei singoli. l’unicità del pilastro pubblico e alla costruzione di un sistema Siffatto sistema misto dovrebbe essere in grado di bilanciare, con molti pilastri nel quale, accanto alle pensioni pubbliche, meglio dell’alternativa basata su uno soltanto degli schemi, gli compaiono, con un ruolo variamente articolato, forme private effetti disincentivanti della redistribuzione con una prospettiva di risparmio per l’età anziana di tipo collettivo (fondi pensione) di relativa sicurezza per le generazioni anziane, l’incentivazione e individuali (assicurazioni sulla vita e piani pensionistici per- al risparmio e all’accumulazione di capitale con l’assicura- sonali), nonché moduli di pensionamento flessibile che con- zione, i rischi sociali con la tutela dei singoli, le libertà invidi- sentano un ritiro graduale dall’attività lavorativa. vuali con la partecipazione obbligatoria a un sistema collettivo Così, nel sistema attuale si determinano i presupposti per una di risparmio per l’età anziana. forte espansione dell’industria dei prodotti previdenziale. Così delineato a grandi linee l’attuale assetto socio-economico In Italia, questo processo di ridefinizione è segnato da due ri- di riferimento è quantomai opportuno sottolineare la rilevanza forme pensionistiche, del 1992 e 1995, e da una serie di prov- delle recenti novità normative in tema di trasformazione del- vedimenti minori nel periodo intermedio e in quello l’indennità di buonuscita in TFR e la contestuale incentivazione successivo; anche se il pilastro pubblico, opportunamente mo- dei fondi pensione nel settore pubblico. dificato e con prestazioni meno generose, è destinato a rima- Da quanto esposto è possibile trarre talune riflessioni conclu- nere di gran lunga prevalente, l’elemento qualificante è sive di sicuro rilievo. rappresentato dal carattere misto del nuovo sistema, con la In primo luogo, la progressiva variazione del sistema pensio- presenza di una componente privata costituita dai fondi pen- nistico pubblico ha prodotto il passaggio da un sistema retri- sione destinati a giocare un ruolo sempre crescente nel tempo. butivo a quello contributivo; ciò che significa che anche Invero, la grandiosa costruzione del welfare state, basata sul- nell’ambito del sistema pensionistico pubblico le future pen- 15 Polizia Penitenziaria - SG&S n. 168 - dicembre 2009
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