Buone Vacanze La scuola vi aspetta - www. scuolamausiliatriceroma.org - Scuola Maria Ausiliatrice | Roma
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Scuola Paritaria Maria Ausiliatrice Via Dalmazia, 12 Roma WOW Anno XXI Pubblicazione trimestrale Giugno 2020 il giornale dei ragazzi di via Dalmazia Buone Vacanze La scuola vi aspetta www. scuolamausiliatriceroma.org
In questo numero 5 Fatti e Mis fatti La vita al tempo del 11 Vita di Istituto corona virus Non Le considerazioni Lasciamoci di alcuni alunni per fermare dal FreedArte virus... PGS Folgore 15 S cuola S econdaria di secondo grado S cuola S econdaria Maturità 24 di primo grado 2020 La nostra Osservo, rifletto e vivo ai tempi del COVID-19 scuola non si ferma Interview to teacher 31 S cuola P rimaria Chesti Noi e la S cuola nostra 36 dell'Infanzia madre terra Di necessità Cara Suor Margherita virtù
Quanto è stato scritto su questo tempo creativa sul lamento, il tempo popolato di così particolare che stiamo attraversando, relazioni reali, semplici e quotidiane, sulla non solo dalle diverse fonti e attraverso i marea dei contatti virtuali. tanti mezzi di cui disponiamo, ma da noi Il mondo digitale, così prezioso per entrare stessi che formiamo la vostra scuola! in contatto con scuola e cultura, competen- Presidi, docenti hanno inventato di tutto ti e discipline, ci si rivela nella sua povertà e Il giornale dei ragazzi per raggiungere voi alunni e le vostre fami- limitatezza di fronte alla ricchezza dell’in- di via Dalmazia glie, esprimervi vicinanza e dedizione. contro reale con persone ed eventi. Ci preme il vostro progresso di apprendi- Quale occasione per riscoprire, al tempo mento a distanza, ma ancor più desideria- stesso, la bellezza dell’incontrare gli altri mo darvi una mano per far abitare il vostro con i loro vissuti e situazioni e la preziosi- cuore in pensieri e sentimenti di fiducia e tà della modalità digitale per mantenere Hanno collaborato di speranza. contatti ampi e costruttivi, specialmente È lì, nel cuore, la molla che muove il nostro ora che siamo costretti al distanziamento i giornalisti e le giornaliste della essere e il nostro fare ed è lì che risiede la sociale. Scuola di Via Dalmazia: chiave perché l’intraprendenza abbia la Un equilibrio importante, che il periodo che allievi dell’Infanzia, della Primaria, meglio sull’apatia, la riflessione profonda e stiamo vivendo ci sta indicando, per salva- della Secondaria di Primo e guardare la nostra umanità, la cui dignità è Secondo Grado con maestre, tanto grande e al tempo stesso così fragile maestri e professori da correre costantemente il rischio di rima- nere sfigurata. Il “non temete”, che risuona continuamen- Direttore Responsabile te nella Parola di Dio di questo periodo Maria Antonia Chinello pasquale, ci rassicura che c’è qualcosa o meglio Qualcuno, che è più forte del male, dell’angoscia, della stessa morte, non Autorizzazione Tribunale di Roma perché ha tolte di mezzo queste fatiche e n. 306 del 07/06/2002 sofferenze ma perché le ha attraversate e vinte. Una vittoria concessa anche a noi, non da soli, ma in compagnia con il Signore della Progetto grafico e vita, che ci ama e dà tutto per noi. impaginazione POOYA srl di Sr Franca Ridella www.pooya.it Direttrice Stampa: Tipografia Pio XI Via Umbertide, 11 Roma Associato all’Uspi Unione Stampa Periodica Italiana Contatti Scuola Paritaria Maria Ausiliatrice Via Dalmazia, 12 Roma
Un onere e un onore Fatti & Misfatti N el ventunesimo secolo noi giovani nati a cavallo del più gravoso cam- bio generazionale siamo soliti definirci Penisola unico scenario di lotta per la collettività sarebbe una pretesa infan- tile, diversi furono gli episodi di con- è ad oggi l’antagonista della favola al- trimenti perfetta, come ogni malvagio ci pone di fronte a timore, sconforto e cittadini del mondo, sormontiamo bar- flitto per l’unità di un popolo. Primo incertezza, ma come ogni favola che riere fisiche e metaforiche, studiamo tra tutti la caduta del muro di Berlino, si rispetti è il protagonista ad uscirne lingue diverse, viaggiamo fino all’altro simbolo del successo, del valore e del vincitore, come lui noi cittadini ci ritro- capo del mondo nel tentativo di sen- coraggio di coloro che sostennero la veremo vittoriosi, responsabili e con- tirci parte di una comunità infinita, collettività come necessità del singolo. sapevoli di quanto sia bello tornare ad impregnata di culture e costumi tra i Evento vivido nella memoria di molti, abbracciarsi. più disparati. Il tentativo di abbattere tale accadimento si identifica con la 4 le mura secolari che inevitabilmente ci convinzione che nonostante le avversi- Federica Tarozzi separano ci conduce spesso dal sentir- tà gioiremo sempre nel ritrovarci uniti Quinto Anno ci parte di un “tutto” al sentirci parte sotto una stessa bandiera. Il Covid-19 di un “nulla”, al dimenticare le nostre radici a favore di un mondo che ci ri- sulta incredibilmente accattivante. Dal marzo 2020 abbiamo assistito al lento affievolirsi di quel sogno che ci acco- munava un pò tutti: essere cittadini della Terra. Ci siamo improvvisamen- te ritrovati soli con noi stessi e con le nostre radici, a riscoprirci patrioti e sentimentalisti. L’emergenza sanitaria che incombe sulle nostre case e sulle nostre famiglie ci richiede di rispolve- rare gli ideali e i valori, per i quali i no- stri predecessori combatterono arden- temente. Definirsi cittadino italiano è un’affermazione piena di sudore e di sacrificio, che ha caratterizzato la sto- ria di migliaia di abitanti della Penisola che credettero fermamente nell’ag- gettivo sopracitato, con la convinzione che per quest’ultimo valesse la pena di rinunciare alla propria vita. Esem- plare accadimento che accumuna il nostro passato come italiani sono le suddette “cinque giornate di Milano”, evento tanto lontano quanto vicino alla nostra momentanea quotidianità. Come citato nel libro di Alfio Caruso, “A Milano nasce l’Italia”, oggi come allora “il destino dell’Italia è nelle no- stre mani, un giorno può decidere la sorte di un secolo”. Ritenere la nostra
La vita al tempo del coronavirus Andrà tutto bene Fatti & Misfatti “…Se ti dico che Come affrontare tutto questo? Sem- plicemente con la musica. La musica, “Amo questa vita andrà tutto bene colei che non ci ha mai abbandonati. Quindi adesso mentre leggi queste all’infinito Se ti dico “non ti mie righe voglio che tu metta le tue Amo l’infinito in cuffiette e selezioni “play”. preoccupare” questa vita…” 5 Che alla fine ne “Che poi io l’ho È un’altra strofa toccante: in questo usciremo insieme sempre saputo periodo buio potremmo pensare di non farcela, di non volere questa vita. Anche al costo di In tutti i momenti Ma quanto è bello in realtà esistere? Non crolliamo, perché quando ne usci- dover lottare…” difficili remo apprezzeremo tutto ciò che ci circonda. (Nesli) E volevo solo dirti che Quale canzone migliore per rappresen- se ci credi in fondo “Che alla fine ne tare questo momento? Ho scelto que- sto brano dell’artista Nesli perché il Andrà tutto bene usciremo insieme titolo può essere usato come “slogan”, parole utili per rialzarsi se le difficoltà Questo è l’inizio, non è Anche al costo di della vita ci buttano giù, da sussurrare la fine…” dover lottare…” a qualcuno che soffre e che ha perso la speranza, parole da ripetere quasi Inizia così la nostra canzone, con un Nel ritornello invece troviamo queste come un mantra. Credo che in questo turbine di emozioni. “Se ci credi fino parole potenti: i brutti momenti non si momento la popolazione mondiale in fondo andrà tutto bene” è una delle superano mai da soli. In questi giorni sia in pericolo non solo per la propria frasi che maggiormente mi ha colpita ho imparato che nel mondo esistono salute, ma anche per il proprio equili- di questo testo. In queste giornate in persone fantastiche che per gli altri brio emotivo e psicologico. Le persone cui il nostro umore è altalenante e nei smettono di dormire, di mangiare e rischiano di impazzire chiuse nelle loro momenti in cui vediamo tutto buio, che lavorano anche 24h al giorno. Ne case: se infatti in un primo momento sappiamo comunque che c’è una fine, usciremo perché saremo insieme e lot- abbiamo dedicato il nostro tempo a una luce in fondo al tunnel. È l’inizio di teremo per farlo. delle cose che nella frenesia della vita una nuova scoperta di noi stessi e del di tutti i giorni stavamo ignorando, ora mondo in cui viviamo. Un modo per Elisabetta Belibani, rischiamo di finire in una condizione lasciare le cattive abitudini e prendere Terzo Anno di apatia che ci fa sentire “depressi”. strade migliori.
La vita al tempo del coronavirus Chiusi a scuola, Fatti & Misfatti chiusi a casa 6 M arzo 2020: se chiedessimo ad un qualsiasi studente quale fosse il momento più bello della sua giorna- la giornata. Però, a parte gli scherzi, il Covid-19 ci ha dato un grande inse- gnamento: bisogna apprezzare ogni che essere fantascienza. Perché a que- sto, avremmo pensato se qualcuno ci avesse raccontato l’arrivo di un virus ta, di certo non risponderebbe quello momento della nostra vita in cui stia- capace di infettare milioni di persone in cui sta “rinchiuso” a scuola. Aprile mo con le altre persone che vogliamo e di mettere in ginocchio Paesi interi. 2020: se rifacessimo la stessa doman- bene. Non dare niente per scontato. Eppure siamo qui, in quarantena, nel- da allo stesso studente, paradossal- Godere di ogni momento trascorso in- le nostre case, pregando di non venire mente direbbe stare in classe insieme sieme. Vivere la vita reale, l’unica in cui infettati, pregando che finisca presto ai suoi compagni. Cosa ho provocato, siamo liberi, in cui siamo esseri umani. e che il caldo porti via questo nemico allora, questo repentino cambiamen- invisibile che ci distrugge dall’interno. to di opinione? Bè… la risposta è ab- Francesco Lanzafame, Quinto Anno Come avremmo potuto immaginare bastanza semplice. Il coronavirus, o che ciò che veniva raccontato nei film Covid-19, è entrato nelle nostre vite catastrofici su virus letali, potesse en- come un fulmine: da un giorno all’al- trare a far parte della nostra quotidia- L tro ci siamo trovati dall’andare dove ’attuale situazione di emergenza nità? Immagino già quando, finito tut- ci pare alla “reclusione” in casa. Fortu- globale ci ha costretti a convivere to questo, gireranno decine film sulla natamente molti di noi non sono sta- con i nostri pensieri e a conoscere alcu- pandemia da covid-19. Come lo fece- ti colpiti in maniera diretta da questa ni lati di noi con i quali non c’eravamo ro, per gli attentati alle torri gemelle emergenza. Tuttavia, volenti o nolenti, mai rapportati fino ad ora. Siamo stati e per altri eventi che hanno cambiato tutti noi ne usciamo completamente costretti ad abbandonare le velleità, la storia moderna, monteranno servi- cambiati da questa situazione. Perché? che da tempo facevano parte della zi dei telegiornali realmente messi in Perché abbiamo (ri-)scoperto il valo- nostra vita, e a riscoprire emozioni che onda, i post pubblicati su Instagram re del legame umano. Vivendo in una non ricordavamo di poter provare. Mi e le testimonianze dei sopravvissuti. società digitalizzata come la nostra, auguro che la condizione nella quale ci Non l’avremmo mai detto. Vivevamo i social networks dettavano i nostri troviamo possa finire il prima possibile le nostre vite senza preoccuparci trop- stili di vita, facendoci perdere contat- per tornare ad abbracciarci e a ridere po di quello che sarebbe stato, imma- to con ciò che è “vero”, con ciò che è insieme, ma affinché ciò avvenga è as- ginando una vita normale e tranquilla. “reale”. Basti pensare al semplice fatto solutamente necessario appellarci al Pensavamo all’estate, a ricordarci di che a molti miei coetanei un “like” ad nostro senso civico, sperando che le quel compleanno che dimentichiamo una foto postata era una questione di persone si dimostrino rispettose delle sempre, alla facoltà universitaria da vita o di morte. Una reazione ad una regole, poiché, oggi più che mai, sia- scegliere, a come saremmo diventati e storia acquistava più importanza di un mo chiamati tutti alla responsabilità. a cosa saremmo voluti essere da gran- abbraccio. Preferivamo apparire ugua- Quanto a me, intuisco diverso il mio di. Certo, questo virus ci ha portato via li agli altri che essere noi stessi. Im- rapporto con l’attuale condizione so- tante cose, ma non vuol dire che dob- provvisamente tutto è cambiato, però. cio-sanitaria, approfitto di tali momen- biamo abbatterci. Possiamo continua- Stare isolati, non potere incontrare gli ti per riflettere e cercare risposte alle re a vivere le nostre vite e progettare altri e non giocare all’aperto: tutti que- domande delle quali non mi ero mai il nostro futuro, perché quando usci- sti fattori ci hanno fatto capire, final- preoccupato. remo, perché prima o poi accadrà, la mente quanto sia indispensabile vive- vita andrà avanti e non possiamo e non re la vita “reale”, non quella “virtuale”. Edoardo Querqui, Terzo Anno dobbiamo permettere a questo virus Ebbene, quanto ci è mancato lo stare di portarci via anche questo. con i nostri amici, il ridere e scherzare con loro. Quanto ci è mancata la no- Giulia Nobili Benedetti, Quarto stra ragazza, o il nostro ragazzo a se- Anno conda delle circostanze: tutto questo, i nostri “idolatrati” social non ce lo pos- C i basterebbero un abbraccio, un ba- cio, una passeggiata e tutte quelle piccole cose che prima non riteneva- I sono dare, la “nostra vita virtuale” ne n questo periodo di grande disagio, mo importanti o a cui non facevamo è priva. Molto probabilmente questo bisogna essere più’ uniti che mai, troppo caso. Ripensiamo spesso a periodo ce lo ricorderemo un bel po’. rispettando le regole, i consigli del quell’ultima volta. L’ultima volta che Lo racconteremo ai nostri figli, natural- Governo e le direttive del Comitato siamo usciti, l’ultima volta che abbia- mente esagerando un po’ per aumen- Scientifico per la tutela della Salute mo visto un’amica o i nonni. Ripen- tarne la drammaticità. Non possiamo Pubblica. Gli effetti benefici di que- siamo a quando tutto era normale e di certo dire che abbiamo vinto una sta quarantena, fortunatamente, si scontato e tutto questo non poteva guerra stando sul nostro divano tutta
stanno pian piano vedendo, ma tutto ciott’anni, stappando una bottiglia di dalla nostra quotidianità da sembrar- ancora “sa di strano”. Questa mattina spumante in videochiamata, non era ci quasi paradossale, ingiusta, troppo mi sono affacciato alla mia finestra e certo quello che mi aspettavo quando lontana dal “ritmo” a cui siamo abitua- ho visto la strada, in cui prima di tut- a Settembre pensavo al mio comple- ti e non nascondo che per me è stato Fatti & Misfatti to ciò, io, i miei fratelli e i miei amici, anno. Ma per quanto la quarantena difficile adattarmi; non ci si vuole adat- passeggiavamo tranquilli, semideser- sia stata e continui ad essere faticosa, tare a qualcosa che non vediamo l’ora ta, non ci sono molte persone, non si devo ammettere che ha svolto un ruo- finisca, suona come arrendersi. Quello sentono gli schiamazzi dei bambini, lo importante in quella che potremmo che però ci ho messo tanto a capire è l’aria , per quanto cupa, è assordante, definire “riscoperta”, nel campo delle che chi si arrende il traguardo neanche sembra rimbombare. È tutto molto mie priorità. Una cena con la mia fami- lo vede, chi sa adattarsi, ci arriva per malinconico. Ma ancora non possiamo glia in terrazzo, e i miei amici lontani primo. abbassare la guardia, dobbiamo tener ma vicini, insieme come piccoli quadra- duro, continuare a limitare la nostra tini luminosi in uno schermo, mi hanno Margherita Salvati, Quarto Anno socialità e presto potremo ritornare, fatto capire quanto certe volte diamo gradualmente, alla normalità e tutto troppe cose per scontate. La difficoltà ciò sarà solo un brutto ricordo. Pas- di questa situazione sta nel fatto che sare a casa la notte prima dei miei di- la scansione del tempo è così diversa 7 I l COVID-19, un agglomerato di ammi- noacidi e nucleotidi, probabilmente Sarà più ha sortito l’effetto di una sveglia per La quotidianità l’umanità. Si sono riscoperti i valori che ci legano, la solidarietà e la consa- bello di durante la pevolezza che ognuno di noi è parte integrante del Paese, perciò la nostra quarantena prima nazione può essere liberata se tutti i cittadini italiani sono uniti per lo stes- so obiettivo: sconfiggere il virus. In questo periodo si è compreso il potere dell’informazione e della divulgazio- N on conosciamo il vero significato di isolamento fino a quando non lo proviamo su noi stessi. Non capiamo il P roprio mentre il mondo stava lot- tando per realizzare gli obiettivi dell’Agenda 2020-2030 per la soste- ne, attraverso la televisione e i social networks si è potuto trasmettere a mi- lioni di persone l’opportuno senso di vero significato di un abbraccio, di un nibilità ambientale, siamo stati colpiti responsabilità e di vicinanza. Molti uo- bacio, di poter uscire con gli amici, di in pieno e senza preavviso dall’emer- mini si sono sensibilizzati, hanno sco- poter incontrare i propri parenti o di genza del Coronavirus. Il mondo si è perto che i soldi hanno un importante fare un viaggio fino a quando tutto fermato. Stop agli aerei, ai treni, alle peso se investiti per il benessere di chi questo non ci viene negato. Siamo auto e a tutti quegli impegni che carat- ci circonda e chiunque credeva di esse- sempre stati abituati a vivere la nostra terizzavano la nostra quotidianità. Die- re potente ha dovuto piegarsi di fron- vita in modo così libero e frenetico che tro lo scenario tragico dell’emergenza, te ai pericoli della malattia ricordando spesso abbiamo dato tutto ciò che fa- l’isolamento nelle nostre case, ha però l’uguaglianza fra gli esseri umani. È un cevamo ogni giorno per scontato. Ora fatto sì che ognuno di noi riscoprisse tempo adatto per la riflessione, per tutte queste libertà che avevamo ci gli “antichi” valori come la famiglia, il rimanere soli con sé stessi e rivalutare sono state sottratte e non ci sentiamo piacere dello stare insieme, della cre- la propria interiorità. Da questa qua- più liberi di poter fare ciò che prima ci atività e l’importanza di condividere le rantena ne usciremo con diverse con- faceva star bene. In questi giorni non nostre passioni. Nonostante le serate siderazioni e sarà fondamentale non possiamo far altro che usufruire delle con amici, le giornate a scuola con i dimenticarla mai. tecnologie che ci permettono di man- compagni, lo sport, il cinema, il teatro tenere i contatti con le persone a cui restino per ora solo un ricordo, siamo Flavia Costantini, Quarto Anno teniamo di più e che non possiamo riusciti, grazie alla tecnologia, a ricrea- avere vicine. Ma è proprio durante re una sorta di normalità accettando, questo periodo così difficile e nuovo anche se con molta fatica, un nuovo per tutti che dobbiamo farci forza e modo di andare avanti: scuola e attività rispettare le indicazioni sanitarie che ci sportive online, scambi di saluti, feste vengono date per poter tornare, al più di compleanno a distanza. Dobbiamo presto, a quella normalità che tanto ci fare di tutto per non cadere nella pas- manca e di cui sentiamo il bisogno. sività e inattività e dobbiamo tenerci Dicono sempre che “tutto andrà pronti per quando tutto questo fini- bene”, ma siamo noi a dover far si che rà. Perché finirà! E probabilmente alla ciò accada. fine questa epidemia ci farà apprezza- Non dobbiamo farci prendere dallo re ancor di più la libertà, anche quella sconforto perché, grazie a noi, presto di fare solo una piccola passeggiata torneremo a vivere e sarà più bello che magari mangiando anche un gelato… mai. un lusso in questo momento! Samantha Moretta, Quarto Anno Valeria Munafò, Quarto Anno
La vita al tempo del coronavirus Le considerazioni di Fatti & Misfatti alcuni alunni 8 per FreedArte L a situazione eccezionale che stiamo vivendo, dovuta all’attuale emer- genza sanitaria per il Coronavirus, ha prendo l’un l’altro. Tutto sommato sto affrontando abbastanza bene questo momento anche se devo ammettere appariva la strada che percorrevo con un nodo in gola. Dobbiamo protegge- re noi e gli altri, questo ci hanno detto; modificato repentinamente le nostre che, con il passare del tempo, comin- vi chiederemo dei sacrifici, vi chiedere- vite costringendoci a cambiare abitudi- cio a sentire il peso di questa “reclusio- mo di cambiare le vostre abitudini, ma ni e a limitare forzatamente le nostre ne” prolungata! Il primo mese di qua- per me è stato come se mi chiedessero libertà. Ovviamente la prima conse- rantena mi ha permesso di dedicare di rinunciare a vivere. guenza del lockdown, che ha rivoluzio- più tempo allo svolgere con costanza I primi giorni è stato un vero choc e le nato la mia routine è stata la chiusura attività fisica, cosa che mi riusciva sal- ore sembravano eterne, poi piano pia- delle scuole. La necessità di ricorrere tuariamente. Ma ora, soprattutto con no ho cominciato ad abituarmi anche alla didattica a distanza però non ha l’avvicinarsi della bella stagione, sento se l’incertezza di quel che sarebbe sta- trovato impreparato il nostro Istituto, la nostalgia delle passeggiate in cen- to mi metteva timore. Mi ha molto aiu- infatti dopo appena due giorni erava- tro con gli amici, delle partite a pallone tato e rasserenato riprendere l’attività mo già attivi sulla nostra piattaforma a Villa Ada, della possibilità di chiama- scolastica seppure a distanza perché in online. I nostri professori si sono dati re un compagno e dirgli: “Ci vediamo questo modo mi è sembrato di poter subito molto da fare per riorganizzare tra dieci minuti”. Adesso diventa tutto riprendere le mie abitudini quotidiane. i programmi scolastici in chiave tele- più difficile. Però è adesso che bisogna La mia Scuola ed i miei insegnanti sono matica, caricando file, dispense e link essere più responsabili. Stiamo diven- stati eccezionali, veramente grandi e con video di approfondimento per tando più coscienti della nostra vulne- sempre presenti. Sin dalla prima setti- aiutare noi studenti a capire meglio rabilità, ma dopo aver sperimentato mana di quarantena abbiamo iniziato gli argomenti del programma di stu- questo senso di fragilità avremo l’op- le lezioni tutte le mattine per cinque dio. Riesco a seguire con attenzione le portunità di apprezzare di più la vita. ore e rivedere i miei professori ed i lezioni e in definitiva mi sto trovando miei compagni di classe, seppure in molto bene. A volte sorrido pensando Andrea Biffani, Secondo anno piattaforma on line, mi ha comunque che, fino a qualche mese fa, il sogno di dato gran gioia e fiducia in una ripresa ogni studente o della maggior parte di di vita normale per quanto diversa e mi essi era stare a casa sul divano a fare ha riempito il cuore. F lezione e ora tutto questo si è tramu- orse non ci credevo? O forse non me Certo i primi giorni abituarmi alla video tato in realtà. Una realtà ben diversa: lo sarei mai aspettato? Non lo so ma camera e al rapporto a distanza non è si sente la mancanza della scuola tra- di una cosa sono sicura: è accaduto e stato facile; ci siamo dovuti abituare dizionale, fatta di contatto fisico e visi- mi sono sentita come quando all’im- ma con l’aiuto della Preside e dei no- vo, di risate e di ricreazione. Il rapporto provviso va via luce e, per qualche stri professori siamo riusciti ad avere con i miei compagni di classe è in qual- istante, rimani immobile e non sai cosa quel contatto giornaliero che apprez- che modo cambiato, si è persa quella fare perché ti senti solo e disorienta- zo ogni giorno di più e di cui sono gra- complicità che una videochiamata non to. Cosi è stato... era pomeriggio ed ta alla mia scuola. Certo devo dire che permette di avere, ma sono sicuro che, ero in piazzetta con le mie amiche, mia il rapporto personale e la frequenza tornati a scuola, saremo tutti più uniti mamma mi ha avvertito che dovevo quotidiana in Istituto per me sono in- ed apprezzeremo sicuramente di più rientrare; e anche se lei non me lo ha sostituibili; mi trovo bene con le lezioni lo stare insieme. Ovviamente anche il detto direttamente ho capito che fare on line perché sono molto ben orga- rapporto con la mia famiglia ha subi- quello che facevo tutti i giorni (cioè nizzate e – tranne qualche difficoltà to dei cambiamenti. Qualche volta gli uscire con gli amici, andare a scuola ed di collegamento – si riesce a seguire equilibri possono diventare precari, anche in palestra) all’indomani non sa- bene, ma non cambierei mai la scuola perché non siamo abituati a questa rebbe stato più possibile per un po’ di tradizionale con le lezioni su piatta- convivenza forzata, ma ho ritrovato tempo. Rientravo a casa con la tristez- forma on line poiché preferisco senza il piacere di condividere quotidiana- za nel cuore e via via che percorrevo la dubbio avere un rapporto diretto con mente sia con i miei genitori che con i strada del ritorno intorno a me tutti i le persone. miei fratelli momenti di confronto che negozi ed i locali stavano chiudendo… È vero che siamo comunque fortunati prima, a causa dei vari impegni, forse a testa bassa tutti si preparavano a un di poterci vedere quotidianamente an- si erano un po’ persi. Ci stiamo risco- periodo buio così come troppo buia mi che con i compagni di classe con i quali
pre nel cuore e nelle nostre preghiere coloro che purtroppo non ce la hanno fatta e che saranno per sempre i nostri EROI; noi adesso, anche per onorare Fatti & Misfatti il loro sacrificio, abbiamo il compito preciso di impegnarci a costruire un mondo più sicuro per tutti e comincia- re a correre tutti insieme sempre con amore e con il sorriso per mano verso quella luce che se ne era andata all’im- provviso ma che adesso vedo si sta pian piano riaccendendo. Lavinia Albero, Secondo anno 9 Q uest’emergenza sanitaria ha deci- samente influenzato le abitudini di tutti i giorni, negandoci le cose più semplici della quotidianità. Cose e abi- tudini di cui oggi sentiamo un po’ tutti la mancanza. La didattica a distanza, fortunatamente, sta dimostrando di essere un ottimo metodo per prose- guire il percorso scolastico. Ci tiene occupati nelle lunghe giornate che hanno caratterizzato gli ultimi mesi e Ringraziamo il blog FreedArte, ci permette di trascorrere un po’ del nostro tempo con i compagni di classe, anche se il rapporto non è paragonabi- con il quale la nostra redazione le allo stare insieme nella stessa aula… Prima che scoppiasse la pandemia, sta- ha collaborato per realizzare re con i propri compagni e vedersi qua- si tutti i giorni, sembrava una normali- tà, una di quelle poche cose che mai ci articoli sulla pandemia. si saremmo aspettati di vedere nega- ta. Le lezioni in classe ci permettevano di interagire tra di noi, alcune volte Vi invitiamo a visitare il blog e anche contro le regole dei professori! Con questo nuovo metodo non è più come prima, non si ha più la possibilità a trovare i nostri prodotti! di condividere le proprie opinioni tra compagni come avveniva faccia a fac- cia, o di poter condividere un sorriso e mi sembra il rapporto si sia in qualche dire che, se pure inaspettatamente, ho né di poter assistere alla staffetta che modo rafforzato quasi ci sentissimo apprezzato questo periodo perché ho avveniva tutti i giorni durante l’inter- tutti parte di una stessa squadra pron- assaporato il piacere di godermi l’af- vallo, per raggiungere al più presto il ta a combattere questo “mostro” che fetto della mia famiglia e dello stare in banco delle merende, oppure ai rim- ci ha privato del nostro diritto alla li- casa dedicandomi a tante cose diverse; proveri di Eva, la nostra sorvegliante bertà e che sicuramente sconfiggere- ho capito che seppure mi sono sentita di piano, verso coloro che entravano mo. Sembra quasi che il legame tra noi molto limitata nella mia libertà, fuori in classe prima della campanella! Così si sia rafforzato pur stando lontani e c’era qualcuno che soffriva e che il mio come il virus ha influenzato l’aspetto non vediamo l’ora di poterci finalmen- stare in casa era un qualcosa di prezio- didattico della nostra quotidianità, lo te riabbracciare e poter di nuovo riem- so per chi allo stesso tempo stava cer- stesso è accaduto tra le mura di casa, si pire le nostre giornate di risate e gioia cando di curare tante persone malate può dire che, prima tutti andavano un e delle tante chiacchiere che facevano e di evitare che questo brutto virus at- po’ di fretta, ognuno era impegnato a impazzire i nostri professori. taccasse i più deboli. dover perseguire i propri doveri, ma In ogni caso in questo periodo da tra- Ho capito che devo godere di ogni di questi tempi siamo stati costretti a scorrere in casa ho cercato di riorga- momento della mia vita e che questo casa, portandoci ad assistere, almeno nizzare le mie giornate al meglio pos- lo potrò fare se di volta in volta saprò per molti, ad un notevole rallenta- sibile e di utilizzare il molto tempo a adattarmi alle diverse situazioni che mento della nostra vita. Questo virus disposizione per dedicarmi alle cose mi si presenteranno. ci ha portato a trascorrere più tempo su cui non riuscivo mai a soffermarmi. All’inizio ero molto arrabbiata, vedevo all’interno del nucleo familiare e, quin- Riordino la mia libreria, rivoluziono la solo buio intorno a me; ora so che il di, può essere considerato un fattore mia stanza, guardo continuamente le mio impegno e sacrificio sono serviti a positivo, contemporaneamente ci ha foto piene di bellissimi ricordi, faccio qualcosa…anzi a molto perché le per- anche allontanati dai parenti meno sport in casa, vedo serie TV, leggo e mi sone si ammalano di meno e chi stava stretti ma non meno importanti, cau- dedico alla preparazione di dolci. Devo male sta guarendo. Porteremo sem-
sando una grande mancanza. Nel mio mi del fatto che la componente ma- il più alto nel mondo; di certo stando caso è da molto tempo che non vado schile del gruppo sia infantile e debba intere giornate sotto lo stesso tetto, a Napoli, la mia città, di cui sento una crescere, mi mancano i loro sorrisi e le avendo sospeso quasi tutte le attività grande mancanza, in particolare, della loro battute, mi mancano gli aperitivi sportive, didattiche e lavorative è stata Fatti & Misfatti mia casa e dei miei nonni. nel nostro bar preferito, mi mancano dura resistere a crolli emotivi, scorag- le lacrime a causa delle troppe risate, giamenti, brutte sensazioni e paure ma Riccardo Nicoletti, Secondo anno mi manca giocare a palla al parco, mi per fortuna siamo stati uniti e tuttora mancano persino le arrabbiature a cerchiamo di tenerci occupati svolgen- causa delle penne che presto e non do attività che nella vita monotona di mi vengono mai restituite, mi manca sempre non abbiamo mai avuto la pos- L o scoppio dell’emergenza sanitaria di questo periodo, causata dal co- ronavirus, ha radicalmente cambiato cantare a squarciagola canzoni italiane ad un volume assordante, mi manca vagare per i corridoi della mia scuola sibilità e il tempo di praticare. Stando in casa mi sento persa in un grande labirinto dal quale si può uscire solo fa- le dinamiche di vita di ognuno di noi e accennare a chiunque un sorriso, mi cendo pace con se stessi, accettando il costringendoci in casa e privandoci di manca salutare tutti la mattina presto, fatto che la nostra vita per il momento intrattenere relazioni umane a meno mi manca la quotidianità e solo adesso è in stand-by e cercando di soffermarsi 10 che non siano a distanza. Come molte mi rendo conto di quanto dessi tutto il meno possibile sulla libertà della qua- altre scuole, anche la nostra, ha ricorso questo per scontato. Questa quaran- le siamo stati privati ma facendo caso a al metodo della “didattica a distan- tena, arrivati al cinquantesimo giorno come siano già passati circa due mesi e za” così da far rimanere noi studenti e poco più, mi sembra una grossa pa- a quanto noi tutti siamo stati forti nel concentrati sullo studio e dimostrare rentesi di riflessione all’interno della non cedere e crollare, a quanto sareb- che, nonostante il grande ostacolo mia vita, un’opportunità che ci è stata be inutile sprecare i sacrifici fatti fino da superare, l’importante è rimanere regalata per ridimensionarci, renderci ad ora uscendo prematuramente. L’u- uniti e non demordere anche se, per conto delle cose che possiamo lasciar nico augurio che porgo a me stessa è ovvi motivi, le lezioni online non po- andare e di quelle delle quali non pos- quello di rimanere stabile, solida e for- tranno mai sostituire la didattica tra- siamo fare a meno, una possibilità di te come una roccia, come ho fatto fi- dizionale. Sotto alcuni punti di vista le pensare ai nostri errori e a come rime- nora, di non scoraggiarmi adesso dopo video-lezioni possiedono dei vantaggi, diare, perché è proprio nei momenti in aver trascorso giorni e giorni a sperare infatti i professori hanno la possibilità cui non si vorrebbe riflettere e ricorda- in un miglioramento ed ora che ciò in di spiegare senza essere interrotti e di re che la nostra mente genera pensieri cui ho sperato si sta avverando, di non proporre interrogazioni programma- che possono arrivare ad angosciarci, vedere tutti gli sforzi fatti andare in te. Purtroppo però, la scuola digitale, ferirci o a volte farci raggiungere solu- fumo per colpa di persone ignoranti non consente a noi alunni di svolgere zioni ai nostri problemi. In famiglia non che non rispettano il prossimo e le re- compiti scritti, ai docenti di verificare si respira più l’aria di paura del mese strizioni della quarantena, mi auguro e la nostra onestà mentre si svolgono le di marzo, quella che ci faceva tremare ci auguro con tutto il cuore di credere interrogazioni, e naturalmente di ave- ogni giorno quando all’ora di pranzo ancora, nonostante tutto, nella vita. re contatti tra di noi, soprattutto tra e di cena accendevamo la televisione compagni di classe. Com’è giusto che per scoprire che il virus si stava portan- Sofia Pellegrino Secondo anno sia, ciò di cui sento più la mancanza do via sempre più persone innocenti, sono i miei amici: mi manca lamentar- che il numero dei contagi in Italia era
Vita di Istituto 11 Non lasciamoci fermare dal virus… “ Buoni cristiani e onesti cittadini” è l’invito che don Bosco rivolgeva ai suoi ragazzi e che tante volte abbiamo meno simpatico, stare vicino a chi era più solo, aiutare un compagno in dif- ficoltà, lasciare la classe ordinata (… sura delle scuole e ad adottare altre modalità di relazione, lavoro e studio. Ma il nostro Oscar Don Bosco, cari ra- sentito risuonare nel nostro ambien- come suggerito dalla professoressa gazzi, può continuare e può costituire te. Quest’anno è stato anche il tema Barbanera!), ma anche dare una mano l’occasione giusta per tante piccole che ha ispirato l’“Oscar Don Bosco”, il concreta a casa. azioni anche da casa: una telefonata ai “concorso” annuale organizzato dai sa- Non era contemplato un premio finale nonni dedicando loro più tempo, una lesiani cooperatori e rivolto ai ragazzi perché ovviamente non vi è un impe- chiacchierata con un amico invece dei della scuola secondaria di primo grado gno migliore di un altro. L’obiettivo era soliti messaggi veloci su WhatsApp, un e delle ultime classi della primaria. semplicemente quello di accrescere la aiuto a casa ad apparecchiare la tavolo Se nelle edizioni precedenti i ragazzi consapevolezza che ognuno di noi è o a riordinare la propria camera! Il mo- erano stati invitati ad affrontare te- importante in questo mondo e può e mento che stiamo vivendo può costi- matiche relative alla vita di un santo o deve dare il suo contributo, seguendo tuire un’opportunità, sia per i ragazzi alla figura del prete oggi (edizione del- l’insegnamento di Don Bosco di vive- che per noi adulti, per riprendere in lo scorso anno), per quest’anno si era re l’ordinario in modo straordinario. mano la propria vita e ritornare ad uno scelto un taglio diverso riprendendo Tanti santi sconosciuti, quelli “della stile più umano, non più vittime, ma anche il tema della santità nel quoti- porta accanto” di cui parla spesso Papa padroni del nostro tempo e del nostro diano, spesso ribadito dal nostro Papa. Francesco, nel silenzio hanno fatto re- quotidiano. Ai ragazzi è stato affidato il compito di almente della loro vita un capolavoro, Coraggio! Il mondo si è fermato, cer- rendere concreto nel quotidiano l’es- donandosi agli altri senza azioni ecla- chiamo di farlo ripartire nel modo mi- sere “buoni cristiani e onesti cittadini”. tanti, ma nelle azioni di vita quotidia- gliore ricordandoci che la santità non Come? Prendendo un impegno per na. Questi santi non spunteranno mai è solo un punto di arrivo, ma un dono contribuire a rendere il mondo miglio- nel calendario, non saranno mai famo- ed una chiamata quotidiana per tutti. re, perché i grandi cambiamenti inizia- si, ma quanti di noi non hanno un ami- A differenza di quanto fatto in questo no dal nostro piccolo e se vogliamo co, un parente, un conoscente che può periodo, la vita non va osservata dal che qualcosa cambi dobbiamo partire essere preso come modello di pazien- balcone, ma va vissuta in tutta la sua da noi stessi. za, attenzione agli altri, amore donato pienezza da buoni cristiani e onesti cit- È stato dunque chiesto ai ragazzi di senza chiedere nulla in cambio? tadini. assumersi un compito di responsabili- La pandemia che stiamo vivendo in tà da portare avanti con costanza: tra- questo momento ha bloccato il nostro Elena Ciccarello Porcasi, Salesiani Cooperatori scorrere la ricreazione con chi risultava ritmo quotidiano, ha portato alla chiu-
Ancora in diretta da: la casa di Via Dalmazia Vita di Istituto E ccoci di nuovo a parlare di voi, della vostra Casa, quella di via Dalmazia. Per i pochi che non ci conoscono siamo siamo ritrovati, grazie alla presentazione dell’attivissima socia Stefania Ferraioli, a parlare con il simpatico giornalista Filip- scoperta degli angoli più suggestivi, delle vie urbanisticamente più aggraziate, dei momenti descrittivi di storia vera raccon- l’Associazione dei genitori della nostra po Anastasi del grande Papa dei nostri tata con i particolari di colui che ci mette Scuola e ci siamo costituiti per fornire tempi, San Giovanni Paolo II; attraverso i PASSIONE e AMORE: mai come in questa risorse economiche al “Fondo di Solida- resoconti dettagliati degli oltre 50 viaggi occasione si è compreso da parte nostra rietà” in supporto ai bisogni di ciascuno apostolici in sua compagnia, minuziosa- che solo con queste ultime due rare doti che ne abbia necessità nel sostegno alla mente riportati nel suo libro “In viaggio si ottengono i veri risultati. E infatti tut- 12 frequenza del percorso scolastico del con un Santo” (Editore Messaggero - Pa- to questo lavoro di raccolta certosina si proprio figlio. dova), egli ci ha raccontato di aneddoti e è concretizzato nella pubblicazione di Forse mai, come in questo momento curiosità, spesso inedite, e del suo vissu- uno dei libri più completi mai scritti sulla storico, abbiamo motivo di esistere, ope- to accanto al grande Santo che amava la storia del quartiere con fotografie e testi rare, raccogliere e donare. Le richieste spinta propositiva della gioventù, facen- di rara completezza: “Quartiere Trieste - crescono , le situazioni di difficoltà si fan- dosene da sempre suo forte sostenitore. immagini e testimonianze della sua sto- no pesanti, a volte nascoste; ci appaiono Ci ha raccontato del Santo nei viaggi ria” (Editore Arbor Sapientiae - Roma). con il delicato tocco di chi non vorrebbe dello “stupore”, dell’“entusiasmo”, del- Purtroppo dopo questo ultimo evento ci far sapere ma sono lì, presenti, attua- la “politica” e delle “radici. Ma anche in siamo fermati per quanto universalmen- li, grandi come macigni che sembrano quelli molto toccanti e poco noti della te accaduto, ma solo nell’attività ope- schiacciare tutto e tutti. “sconfitta” e della “solitudine”. rativa. Non ci siamo fermati nella pro- L’Associazione si interroga su come agi- La breve ma appassionata relazione ha gettualità, nella programmazione e nel re, in ausilio alla Scuola, per aiutare ora, poi lasciato spazio alle domande del confronto. Questi eventi svolti ci hanno nell’immediato: perché questa emergen- numeroso pubblico, incuriosito dai tanti permesso di conoscerci, di approfondire za finirà ma non finirà tutto quello che si aspetti biografici e caratteriali che l’in- i rapporti e le competenze in cui ciascu- lascerà dietro. E noi dobbiamo continua- telligenza emotiva e la capacità di coin- no, sia tra di noi che tra di voi, potrebbe re a credere che le nostre risposte siano volgimento dell’autore ci hanno saputo svolgere con un ruolo fattivo nell’Asso- quelle necessarie: dare il proprio tempo riportare in prima persona. ciazione. per gli altri costa poco e poi “fa bene a L’attività “un caffe con” è poi prosegui- Ma abbiamo bisogno di voi: genitori, ex chi lo fa” ! ta nella giornata del 29 febbraio scorso alunne/i amiche/i affinché i tanti ruscel- In questo solco ormai tracciato gli eventi con l’uscita fuori scuola articolata nella li che rappresentate nei vostri percorsi principali, che hanno permesso di incon- bellissima visita organizzata dal nostro compongano un fiume inarrestabile di trarci nel trimestre prima del blocco, socio Fabrizio Gasparollo, illuminato in- positività e generosità. sono stati incentrati sulla diffusione cul- gegnere e genitore con il talento della Vi aspettiamo nella vostra Casa, quella di turale del nostro Format denominato scrittura. via Dalmazia ! “un caffè con…”; esso ha richiamato no- Egli ci ha portato in un viaggio di fantasia, tevole interesse per l’argomento tratta- percorso con la realtà di una suggestiva Gianluca Lucatelli - Presidente del to unito alla curiosità per la formula del passeggiata di un gruppo di oltre trenta Consiglio d’Istituto - Socio Fonda- caffè offerto al termine dell’evento. partecipanti, cane compreso, attraverso tore de “La Casa di via Dalmazia” Così il 30 novembre dello scorso anno ci le vie principali del nostro quartiere, alla
#lapgsfolgorenonsiferma Il BASKET Vita di Istituto Dal 5 marzo 2020, le scuole di Italia chiuderanno fino al 15 marzo! C i dicono che questa pandemia ci in- segnerà qualcosa, ma che cosa? Che siamo tutti sulla stessa barca? no protagonisti, ma sarà comunque un anno vissuto. Ed anche se in foto non comparirà per la prima volta la statua di Don Bosco a proteggerci le spalle né Q uesta comunicazione ha preso tut- ti alla sprovvista e, dopo aver pro- vato anche una certa “gioia” iniziale, ci Nel gergo sportivo si potrebbe par- lare di gioco di squadra. Perché fare il sole del cortile ad allargare i sorrisi, non abbiamo voluto che questo mo- squadra è fondamentale per vincere. mento non rimanesse nella memoria. è subito venuto un dubbio: ma anche 13 Si vince quando ognuno fa la sua parte Lo spirito di squadra è rimasto in cia- lo sport verrà chiuso? E quanto durerà e tutti condividono la stessa linea, la scuna di quelle stanze da cui i ragazzi si tutto questo? Ed allora la nostalgia, la stessa strategia. Se il gruppo è com- collegavano sulla piattaforma di turno delusione, la tristezza, hanno iniziato patto e diligente, se tutti seguono le per la chat settimanale, o per vedere a prevalere su ogni altro sentimento. indicazioni date e condivise, allora le l’ultimo documentario dei Chicago Un nuovo anno sportivo iniziato con possibilità di vittoria aumentano. Se Bulls tramite la versione party della tanto entusiasmo, è sembrato svanito invece viene a mancare questa com- società distributrice di prime visioni tv. come una bolla di sapone. Ma poi, ab- pattezza e ciascuno agisce in base alle F biamo subito compreso che lo scopo proprie convinzioni e volontà, ecco orse per gli atleti più piccoli le dif- di una PGS è anche quello di educare i che tutto diventa più difficile, l’esito ficoltà sono state maggiori nel ri- ragazzi, giovani e bambini, alla speran- rischia di essere molto più incerto e il manere in contatto. L’operosità dei za. Per cui, ci siamo tutti rimboccati le risultato è compromesso. genitori è stata messa a dura prova maniche e, vogliamo raccontarvi come nel seguire i coach che ogni tanto se la PGS Folgore sta vivendo lo sport in Sarebbe stato facile in questo momen- ne inventavano una!! Dalla più classica epoca di Covid-19. Ma lasciamo la pa- to disgregarsi, ognuno rinchiuso nella delle Challenge dove si raccontava ai rola ai nostri coach. sua realtà e senza l’effettiva necessità compagni come si stava facendo sport di relazionarsi. Ma la forza del gruppo tra le quattro mura domestiche al cru- ha retto. I cestisti della Folgore hanno cipuzzle in tema rigorosamente cesti- continuato a scendere in campo. Non stico da risolvere quotidianamente per abbiamo rinunciato neanche alla foto ottenere i 2 punti, se si va a segno e della stagione 2019/2020, perché an- riuscire così a vincere la partita alla fine che questo, di anno, non lo scordere- della settimana. mo mai. Non lo riporteremo alla me- moria per le partite vinte o perse, per PGSI di Duisburg o per le premiazioni D i certo ci siamo mancati. Di certo non vediamo l’ora di batterci il 5 e riempire il cortile con il nostro vociare. dei campionati che ogni anno ci vedo-
#lapgsfolgorenonsiferma La GINNASTICA ARTISTICA Il VOLLEY Vita di Istituto C ampionati, manifestazioni e feste sportive, partite, trasferte, vitto- rie, sconfitte, classifiche, allenamenti, fatica, ma anche sorrisi, abbracci, stare insieme… termini che nella pallavolo e nello sport, sentiamo tutti i giorni. Fino a marzo abbiamo fatto nostre queste parole, le abbiamo vissute e 14 “respirate”; oggi le ricordiamo! Ci siamo dovuti tutti confrontare con una nuova realtà, con una nuova rou- tine sportiva, più sedentaria, solitaria, meno divertente eppure la pallavolo continua ad essere nei pensieri di tutti noi… atleti e allenatori! Le piccole del mini-volley ci hanno inondato di disegni allegri e colorati con i quali stiamo pensando di realiz- zare una sorpresa per loro, mentre con le U14, oltre a delle brevi sedute di al- lenamento settimanali coordinate da Chiara e Roberto, stiamo provando a N oi abbiamo deciso di allenarci, per non permettere al virus di fermare anche la ginnastica. Per fare in modo giornate e tenere impegnate queste ragazze. Per le più piccole invece, abbiamo re- fare un esperimento: abbiamo chiesto ad ognuna di loro di scrivere una breve storia sulla pallavolo, inventata o reale, che le nostre atlete - che da un giorno gistrato dei piccoli video con alcuni al- che proveremo poi, ad unire e farla di- all’altro si sono dovute allontanare da lenamenti più facili e li abbiamo inviati ventare un’unica grande storia scritta un luogo che per loro era come casa, così che possano restare un pochino insieme ma… distanti. dalla loro passione e dalle loro amici- in forma, anche loro. Per questo dob- A casa qualunque spazio a disposizio- zie - possano ancora sentirsi unite. Far biamo ringraziare le atlete più esperte ne al chiuso (speriamo senza rompere parte della squadra nonostante tutto. che si sono prestate a registrarsi per lampade e televisori) o all’aperto, si Certamente la tristezza è tanta per aiutare le più piccoline. Questo ci ren- trasforma in terreno di gioco: abbiamo non aver potuto partecipare a tutte de orgogliose perché ci dà dimostra- testimonianze di fratelli e genitori “uti- le gare e Manifestazioni Nazionali che zione del fatto che siamo una grande lizzati” come compagni di palleggi per oramai erano delle tappe fisse durante famiglia e che, in un momento così dif- ore e ore e ore… l’anno. ficile, riusciamo a stare le une accanto Per le ragazze grandi è stato più faci- Grazie alla tecnologia, con le più esper- alle altre e supportarci anche a distan- le mantenere contatti e forma fisica! te siamo riuscite a fare delle lezioni za. Ovviamente non vediamo l’ora di Ci si ritrova 3 volte a settimana su in- con orari stabiliti, ognuno da casa pro- poter tornare in palestra e stringerci in stagram tutte insieme per allenarsi e pria. Un modo per tenersi in forma ma un abbraccio. ridere, lavorare e chiacchierare come anche per raccontarci un po’ le nostre si faceva sempre durante il riscalda- mento nella nostra palestra. Con loro Ecco, vi abbiamo presentato come i nuiamo così! Camminiamo insieme, stiamo anche pensando ad un video nostri ragazzi insieme agli allenatori cresciamo insieme come un’unica da costruire insieme un po’ alla volta abbiano cercato di riempire questo grande cordata. in attesa di poter tornare a fare quello spazio vuoto che la pandemia ci ha Grazie ragazzi, perché non vi siete che amiamo. costretto a vivere. E’ bello vedere lasciati abbattere! Grazie allenatori, che il rapporto, prima sul piano uma- perché state davvero incarnando il La PGS no e poi sportivo, sia riuscito a supe- ruolo di Alleducatori che accompa- rare distanze e vuoti, tutti si sono in- gnano e seguono anche la crescita ventati qualcosa pur di sentirsi vicini, emotiva dei vostri atleti! Grazie alla superare quegli attimi, e sono tanti, dirigenza ed a tutta la PGS Folgo- di tristezza e nostalgia che abbiamo vissuto e che – purtroppo -stiamo vi- vendo! re! Torneremo nel NOSTRO cortile e continueremo a riempirlo di quel “chiasso” che piaceva tanto a don Folgore non si ferma. Le finalità educative della PGS Fol- Bosco; a festeggiare, ad arrabbiarci gore, lo diciamo con una punta di se un arbitro non ha fischiato quel- orgoglio, credo ci siano tutte! Nel lo che ci sembrava giusto! Ed allora A presto! cammino degli anni abbiamo fatto sarà ancora più bello ristringersi IN- un bel lavoro e l’esperienza di que- SIEME! sti giorni ce lo ha dimostrato. Conti-
Il Bilancio della “Vera Maturità” …non su ciò che è mancato Liceo ma ciò che avete imparato… C arissimi ragazzi è giunta l’ora del bilan- cio, mai come in questo ultimo periodo siamo stati accompagnati dall’ incertezza, la Speranza, cari ragazzi, credo che questi mesi siano il valore aggiunto per il cammi- no verso la maturità. 15 dai dubbi, dalla paura, dalla normativa di- Ad oggi 12 maggio non conosciamo an- sorientante: esame serio, esame semplifi- cora bene la modalità con cui svolgerete il cato, esame in presenza, esame a distanza, vostro esame, ma poco conta, è secondario esame scritto, esame orale e potrei ancora ragazzi, di certo saprete che tipo di bilancio continuare la lunga lista, ma poco servireb- fare per la vostra vita con la vera maturità be, tutto questo è davvero relativo! da voi conquistata. Questi mesi di lock down sono stati i vostri Una maturità che ha il prezzo delle vostre veri maestri ragazzi, sono stati mesi in cui lacrime, il sacrificio dei vostri cari, l’inquie- avete appreso il valore della solitudine per tudine dell’isolamento, la lotta per non ri- ritrovare voi stessi, il valore del silenzio per nunciare ai grandi progetti e ai sogni, que- riflettere sulle scelte da compiere, il valore sta è la vera grande maturità che vi verrà dell’amicizia, individuando chi davvero sia consegnata! Non voglio essere banale o stato capace di comprendervi al di là delle sminuire una tappa che comunque resterà parole, e ancora il valore di ciò che è es- importante nel vostro cammino, ma voglio senziale nella vostra vita e ciò di cui potete semplicemente invitarvi a guardare oltre tranquillamente fare a meno, avete appre- e a discernere sempre di più ciò che conta so soprattutto la capacità di resilienza che davvero da ciò che conta un po’ meno! Per non è rassegnazione ma è saper guardare questo e per tutto. le situazioni da un altro punto di vista e da Auguri ragazzi. Ad Maiora! un’altra angolatura. In questo periodo la vera grande maestra La vostra Preside e compagna di viaggio è stata soprattutto Sr Paola I consigli di Radio S.M.A In questo periodo così difficile in cui tutti siamo costretti a rimanere in casa, il ruo- lo della radio sta acquisendo maggiore passato non ha avuto tempo per ammi- rare ciò che la nostra città ha da offrirci. Un’altra attività che coinvolge tutta la fa- miglia sono i GIOCHI DA TAVOLO come Monopoli e Tabù. importanza. Avendo molto tempo a disposizione ci si può dedicare anche alla visione di FILM Prima di andare a dormire scrivete una La redazione di Radio S.M.A ha deciso di e SERIE TV, lasciate in sospeso nei mesi LISTA DEI DESIDERI, prendete nota di mandare in onda diverse rubriche, tra cui scorsi. Molti i siti che offrono un ampio tutto ciò che vorrete fare finita la qua- un decalogo delle attività da fare dentro repertorio di serie, quelle che vi consi- rantena. casa, per dare suggerimenti utili a tutte gliamo sono Elitè per un pubblico adole- quelle persone che stanno vivendo mo- scenziale, La casa di carta per chi ama le Per concludere ricordatevi di BALLARE menti di profonda malinconia. serie d’azione e Skam Italia per chi vuole e CANTARE a squarcia gola le canzoni e vivere amori impossibili. l’Inno della Nazione. Prima di tutto è fondamentale l’INFOR- MAZIONE. Infatti guardare trasmissioni Nonostante l’isolamento possiamo VE- Continuate ad ASCOLTARE i no- o leggere articoli inerenti ciò che sta DERE e SENTIRE i nostri amici e cari. Gra- stri podcast sulla sezione radio su accadendo può rivelarsi un ottimo pas- zie alla tecnologia ognuno di noi può ef- www.scuolamausiliatriceroma.org satempo. Aggiungiamo anche LEGGERE fettuare videochiamate e trascorrere un un buon libro, la lettura può aiutare a ri- pomeriggio in compagnia. Non scoraggiatevi! Manca davvero poco. fugiarsi in un altro mondo. Presto potremo riabbracciarci senza aver Può essere molto divertente dilettarsi più alcuna paura. Un’altra attività molto particolare sono nell’ambito culinario, SPERIMENTARE le VISITE AI MUSEI, è possibile visitare NUOVE RICETTE e preparare i propri musei e siti archeologici virtualmente. piatti preferiti. Federica Gallastroni, Può essere un’ottima soluzione per chi in Radio S.M.A.
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