Relazione anno 2017 - Centro Pecci
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Mostra: La fine del mondo 16 ottobre 2016-19 marzo 2017 Gli artisti: Adel Abdessemed, Jananne Al-Ani, Dar- A cura del direttore Fabio Cavallucci con la colla- ren Almond, Giovanna Amoroso & Istvan Zim- borazione, oltre che del team interno, di un nutri- mermann, Anonimi del paleolitico inferiore, Ano- to gruppo di advisor internazionali composto da nimo del paleolitico superiore, Aristide Antonas, Elena Agudio, Antonia Alampi, Luca Barni, My- Riccardo Arena, Kader Attia, Francis Bacon, Babi riam Ben Salah, Marco Brizzi, Lorenzo Bruni, Jota Badalov, Fayçal Baghriche, Francesco Bertelè, Castro, Wlodek Goldkorn, Katia Krupennikova, Rossella Biscotti, Björk, Umberto Boccioni, Kerstin Morad Montazami, Giulia Poli, Luisa Santacesaria, Brätsch, Cai Guo-Qiang, Julian Charrière & Julius Monika Szewczyk e Pier Luigi Tazzi. von Bismarck, Ali Cherri, Analivia Cordeiro, Isabel- L’anno si è aperto con La fine del mondo, la mo- le Cornaro, Vincenzo Maria Coronelli, Hanne Dar- stra con la quale il Centro Pecci ha inaugurato i boven, Pippo Delbono, Marcel Duchamp, Marle- nuovi spazi espositivi nell’ottobre 2016. La collet- ne Dumas, Jimmie Durham, Olafur Eliasson, Fede- tiva comprende le opere di oltre 50 artiste ed ar- rico Fellini, Didier Fiuza Faustino, Lucio Fontana, tisti internazionali, presentando al pubblico una Carlos Garaicoa, Adalberto Giazotto, Arash Ha- archeologia della contemporaneità in cui ogni naei, Camille Henrot, Thomas Hirschhorn, Joakim, singolo spettatore è chiamato ad intraprendere Polina Kanis,Tadeusz Kantor, Tigran Khachatryan, un viaggio attraverso il presente, ponendosi fac- Robert Kusmirowski, Andrey Kuzkin, Volodymyr cia a faccia con le contraddizioni e le ferite che lo Kuznetsov, Suzanne Lacy, Ahmed Mater, Boris caratterizzano. La mostra si articolava su tutta la Mikhailov, NASA, Henrique Oliveira, Lydia Oura- superficie espositiva del museo, accogliendo me- hmane, Pëtr Pavlensky, Gianni Pettena, Agnieszka dia diversi tra loro convergenti e creando un per- Polska, Pablo Picasso, Pussy Riot / Taisiya Kru- corso esperienziale scandito da momenti di pausa govykh, Qiu Zhijie, Józef Robakowski, Batoul e riflessione. Installazioni, video, suoni, fotografie S’Himi, Fari Shams, Santiago Sierra, Hiroshi Su- e disegni, sono alcuni dei numerosi linguaggi gimoto, Luis Urculo, Emmanuel Van der Auwera, espressivi che, stabilendo forti connessioni gli uni Ekaterina Vasilyeva & Hanna Zubkova, Andy con gli altri, creavano un dialogo continuo tra le Warhol, Ingrid Wildi Merino, Andrzej Wróblewski, diverse opere per tentare di evidenziare le mol- Alik Yakubovich, David Zink Yi. teplici sfaccettature che costituiscono il presente. 1
Incontri alla fine del mondo Nel primo trimestre del 2017 sono proseguiti gli Sperello di Serego Alighieri, Inizio, evolu- Incontri alla fine del mondo, conferenze e dibatti- zione e destino dell’Universo - La visione ti che hanno sviluppato i vari temi della mostra della scienza inaugurale La fine del mondo secondo prospetti- 7 febbraio ve scientifiche, filosofiche, letterarie: dalle teorie L’Universo per uno scienziato comprende recentissime della fisica alla preistoria, dalla fan- tutto ciò che esiste e che ha senso studiare. Sap- tascienza all’ecologia e alla sostenibilità. Nei pri- piamo che ha avuto inizio circa 14 miliardi di anni mi mesi dell’anno, fino alla chiusura della mostra, fa e che è evoluto attraverso una serie di cam- si sono svolti 6 incontri. biamenti importanti, che fra l’altro hanno portato allo sviluppo della vita sulla Terra e probabilmen- Roberta Barsanti, Leonardo Da Vinci. Sug- te anche altrove. Ma cosa succederà all’Universo gestioni dalla fine del mondo in futuro? Si può prevederne una fine, ben al di là 12 gennaio del destino della vita? Sperello di Serego Alighieri, Nella sua vastissima ricerca, Leonardo da astrofisico e viaggiatore, come il suo antenato Vinci si è confrontato con tanti dei temi della mo- Dante, ha condotto il pubblico in un viaggio stra La fine del mondo. La direttrice del Museo estremo ai confini del conoscibile. Leonardiano di Vinci, Roberta Barsanti, ha fatto un excursus sui contributi del genio toscano me- Stefano Mancuso, Senza umani. Quando no noti al grande pubblico: dall'ingegneria milita- la terra torna a se stessa re alla geologia, con le folgoranti intuizioni sulla 21 febbraio prevenzione di diluvi e terremoti. Il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, primo italiano invitato per un TEDtalk a Oxford, Luca Mercalli, La fine del mondo, lectio ha immaginato come si potrebbe articolare un'e- magistralis ventuale "era delle piante”. Un percorso sor- 24 gennaio prendente che ha toccato, tra le altre co- E se fosse proprio l' uomo a far finire il se, l’intelligenza delle piante, le modalità di co- mondo, almeno quello ospitale che ci è familiare municazione dei vegetali, l’ambizioso progetto di da qualche millennio? Quali minacce ambientali un orto galleggiante dove le piante possono cre- la nostra specie ha creato e cosa può fare concre- scere senza terra, la curiosa strategia di adatta- tamente ognuno di noi per limitarle? Il climatolo- mento del peperoncino. Per approfondire quello go e divulgatore scientifico Luca Mercalli ha gui- che sosteneva più di un secolo fa il naturalista in- dato, con il rigore dello studioso e la sua naturale glese Charles Darwin: "le piante non hanno un ironia, attraverso le trappole dell'Antropocene - cervello, perché sono le loro radici a determinar- la nuova epoca geologica nella quale siamo ap- ne il comportamento intelligente". pena entrati - e le scelte di vita sostenibile che dovrebbero evitare di far finire il nostro mondo. Gigi Riva. Il fatale 2017: L'Europa dopo Trump Guido Chelazzi, Impatto zero 23 febbraio 31 gennaio L’avvento al potere di Donald Trump ha in Che impatto ha avuto l'uomo sul nostro parte rinnovato antiche paure che avevamo ri- pianeta? Quali sono le nostre responsabilità sul mosso. La Russia si avvicina agli Stati Uniti, che cambiamento climatico? Sono davvero tanti gli rompono con il Messico. L’Inghilterra si allontana spunti di carattere ecologico che sono emersi dal- dall’Europa, che riallaccia rapporti con l’Africa. E la mostra La fine del mondo: il professore Guido l’Australia? Diventa una megacolonia cinese. Chelazzi, ordinario di Ecologia e presidente del Muri, nuove barriere e dilagare del populismo in Museo di Storia Naturale dell'Università di Firen- Europa e oltre. Cosa sta succedendo nel vecchio ze, ha raccontato in che maniera abbiamo cam- continente? Cosa possiamo fare? Ne ha parlato biato e stiamo cambiando il nostro pianeta. Gigi Riva, editorialista del gruppo Espresso, con riferimento anche a quello che sta succedendo nei Balcani. 2
Performance Sayoko Onishi, Animal Science, danza tro tra l’artista visivo Mollaseconda, al secolo Ja- Butoh copo Buono, e il performer/coreografo Jacopo 22 gennaio Jenna. Stash è un magazzino danzato dove Regia, coreografia e danza Sayoko Onishi, l’abbondanza di segni e riferimenti sfuma i confi- Musica Tony Lloyd, Direttore artistico Hermann ni tra noi e il mondo. Stash invita ad un immer- Marcare. sione in un oceano ipnotico di azioni e suoni per Definita da alcuni “la versione punk della danza determinare movimenti nascosti fuori e dentro il classica giapponese”, la danza Butoh si caratteriz- corpo. Stash getta una strana luce sulla natura za per i volti dipinti, le teste rasate e la nudità dei ibrida delle cose, sulla relazione tra organico, ma- danzatori ed è un teatro della convulsione, della terialità e forze impalpabili. repulsione, della contemplazione, dell’amore e Per (n): un progetto site specific di Gruppo del dolore. M.U.D. - Motore di urgenze dinamiche In Animal Science, primo premio al Concorso In- Siamo figli di un’eredità trascorsa e testimoni di ternazionale solista di danza contemporanea di un disegno universale, sordi osservatori della Augusburg, va in scena una sorta di lotta di so- mobilità del divenire. Dinanzi all’incerto, alla scel- pravvivenza tra scienza e mondo animale, dove la ta, alle possibilità la risposta dell’uomo è il silen- scienza deforma la vita animale per sviluppare zio e l’abbandono all’inevitabile legge della natu- una forma nuova. La furia dell’animale si rivolta ra. contro il potere dell’uomo e infine, mescolando le due forze, ne scaturisce un'unica energia Andreco. Parata della fine dell’universo. 28 febbraio Parata della fine è il nuovo progetto di An- This is the end dreco a cura di Giada Pellicari, pensato apposi- Performance di Matteo Coluccia, Gaetano tamente per il Centro Pecci in occasione di Car- Cunsolo, Stefano Giuri, Daniela Pitré, a cu- nevale. Si tratta di una performance collettiva ra di Elena Magini sotto forma di corteo, che ha coinvolto la comu- 11 febbraio: nità locale lungo un percorso nella zona attorno Quattro giovani artisti chiamati a confron- al museo. tarsi con l’idea della fine del mondo attraverso il Il pubblico è stato invitato a partecipare in ma- linguaggio della performance. niera attiva vestendosi di nero e recandosi alle Una maratona dalla partitura libera ed eteroge- 16.30 al punto di partenza situato ai Giardini di nea che si nutre di suggestioni molteplici: la cadu- Piazzale Falcone Borsellino, Viale della Repubbli- ta come risposta alla vertigine, il tempo ca, in corrispondenza della rotonda in piazza del dell’uomo contrapposto a quello della storia, il Tribunale. In questo luogo sono state distribuite peso del corpo e la sua liberazione, lo spazio che una mappa per seguire l’itinerario e delle ma- abitiamo come rifugio e protezione. schere fatte dall’artista per consentire a tutti di Le azioni, specificatamente pensate per la mo- condividere l’esperienza. stra La fine del mondo, si articolano all’interno Parata della fine dialoga con i temi della mo- dello spazio espositivo in una successione che stra La fine del mondo mediante un’estetica pre- porta lo spettatore ad imbattersi ora in gesti gna di immagini che ricordano grandi macigni, spontanei e simbolici ora in “atti eroici” e costru- montagne ed elementi geologici della crosta ter- zioni senza tempo. reste. Grazie alla presenza di bandiere e masche- re, la parata ha preso la forma simbolica di un ri- New Gesture #1 tuale pagano in cui si renderà omaggio alla natu- 18 febbraio ra. Due performance site-specific in dialogo con i La parata è stata preceduta da un workshop che temi della mostra La fine del mondo: ha consentito di approfondire le tematiche del Stash: un progetto site specific di Jacopo Jenna & progetto, insieme allo sviluppo di sequenze di Moallaseconda movimento e musicali. Stash si presenta come un primo spazio di incon- 3
Playlist for the end of the world Una figura, come un Virgilio dantesco, accompa- 12 marzo gna il pubblico attraverso le sale espositive, con- Lo spettacolo Playlist for the End of the World è ducendolo tra le installazioni e le azioni sceni- un progetto site-specific ideato appositamente che. Lo spettacolo che ne deriva è una collezione per la mostra La fine del mondo da due giovani di immagini, emozioni, suggestioni legate al tema compagnie già affermate sulla scena della danza della fine del mondo, non nella sua accezione contemporanea italiana – Compagnia universale, ma in quella intima, dei percorsi uma- DNA e Compagnia Opus Ballet. ni nelle loro infinite pieghe e ripercussioni. Cinema: 3-21 gennaio: Il cittadino illustre - El ciudadano 16 febbraio – 1 marzo: The Challenge di Yuri An- ilustre di Gastón Duprat, Mariano Cohn ( Arg- carani (Ita-Fra-Svi, 2016; 65’; v.o.s.i.) Spa, 2016; 118’; v.o.s.i.) 17-28 febbraio: Zero Days, di Alex Gibney (Usa, 3-24 gennaio: Alps di Yorgos Lanthimos (Gre, 2016; 116’; v.o.s.i.) 2011; dis; 93’; v.o.s.i.) 2-18 marzo: Moonlight, di Barry Jenkins (Usa, 14-31 gennaio: I Cormorani, di Fabio Bobbio (Ita, 2016; 111’; v.o.s.i.) 2016; 88’) 2-18 marzo: En quête de sens - Alla ricerca di un 14 gennaio - 1 febbraio: Knight of Cups, di Ter- senso, di Nathanaël Coste (Fra, 2015; 87’; v.o.s.i.) rence Malick (Usa, 2015; 118’; v.o.s.i.) 3-14 marzo: David Lynch - The Art Life di Rick 2-8 febbraio: Il Refettorio: Miracolo a Milano di Barnes, Jon Nguyen, Olivia Neergaard-Holm (Usa- Peter Svatek (Can, 2016; 93’; v.o.s.i.) Dan,2016; 90’; v.o.s.i.) 2-15 febbraio: Paterson, di Jim Jarmusch, (Usa, 9-19 marzo: Wróble - Passeri di Rúnar 2016; 115’; v.o.s.i.) Rúnarsson (Isl-Dan-Cro, 2015; 99’; v.o.s.i.) 3-14 febbraio: Arrival, di Denis Villeneuve (Usa, 10-19 marzo: Un altro me di Rick Barnes, Jon 2016; 116’; v.o.s.i.) Nguyen, Olivia Neergaard-Holm - (Usa-Dan,2016; 90; v.o.s.i.) 9-15 febbraio: Aquarius di Kleber Mendonça Filho (Bra - Fra, 2016; 140’) 16-19 marzo: Mister Universo di Tizza Covi, Rai- ner Frimmel - (Ita-Aus, 2016; 90’) 16-25 febbraio: Zombi - Dawn of the Dead di George A. Romero (Usa, 1978; 120’; v.o.s.i.) 4
Cinema. Dentro il tema con: I cormorani di Fabio Bobbio (Ita, 2016; zione in cui ogni potenziale conflitto, da film 88’). 'all'americana', viene puntualmente, beffarda- 14 gennaio mente eluso. (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero'). Il regista ha incontrato il pubblico presen- te. "Questa di Fabio Bobbio è la più bella opera Zero Days di Alex Gibney (Usa, 2016; 116’; prima italiana dell'anno. E' un film piccolo e ma- v.o.s.i.). gico, silenzioso, che esprime l'inesprimibile traiet- 18 febbraio toria di racconto nature che dal documento fa Il regista racconta a passo di thriller un passaggio uscire nascosti grumi poetici". (Maurizio Porro, storico cruciale: la prima volta che uno Stato so- 'Corriere della Sera'). vrano ha creato un virus informatico con lo scopo esplicito di usarlo come arma contro una nazione Don’t Blink – Robert Frank di Laura Israel ostile. E' l'ora zero di un nuovo modo di fare (Can-Fra-Usa, 2015; 82’; v.o.s.i.). guerra. Ha commentato il film Serena Lisi. 27 gennaio Cine-ritratto del fotografo e regista Robert Moonlight di Barry Jenkins (Usa, 2016; Frank, giunto alla ribalta nel 1958 con la pubbli- 111’; v.o.s.i.) cazione del rivoluzionario libro fotografico The 18 marzo americans. In un collage composto da immagini Ospite il noto critico cinematografi- tratte dalle sue foto e dai suoi film, accompagna- co Enrico Magrelli. te dal commento dello stesso Robert Frank e dal- "Un film visivamente sontuoso, narrativamente le testimonianze di amici e conoscenti, con gran- spericolato, socialmente incandescente. Capace de umorismo e candore vengono ripercorse le di restituire alla causa 'black' la tensione stilistica sue esperienze personali e professionali: dalla che merita." (Fabio Ferzetti, Il Messaggero, 16 giovinezza in Svizzera ai primi anni come fotogra- febbraio 2017) fo a New York e il suo lungo viaggio attraverso Prima e dopo la proiezione del film è stato ospite l'America. Ha presentato il documentario il foto- il noto critico cinematografico Enrico Magrelli, grafo pratese Andrea Abati. che ha parlato dell'edizione di quest'anno degli Oscar, del film vincitore del premio più importan- Il cittadino illustre di Gastón Duprat, Ma- te, ma anche degli altri candidati, nonché dell'A- riano Cohn,(Arg-Spa, 2016; 118’; v.o.s.i.) cademy Award, della sua storia e di ciò che sta 4 febbraio dietro al premio cinematografico più importante “Uno dei ritratti di artista e intellettuale e ambito. più convincenti che si siano visti di recente al ci- nema". (Emiliano Morreale, 'La Repubblica'). Lo Enrico Rava - Note necessarie di Monica scrittore Sandro Veronesi, prendendo spunto dai Affatato (Ita, 2015; 97’) temi del film, ha parlato del suo rapporto con la 24 febbraio scrittura e con la città di Prato. Da Torino a New York, da Buenos Aires ad Atlanta, Enrico Rava ha plasmato il jazz contem- Paterson di Jim Jarmusch (Usa, 2016; 115’; poraneo degli ultimi cinquant’anni. Nel film, as- v.o.s.i.) sieme a colleghi e amici, ripercorre la sua vita sal- 11 febbraio vata e modellata dall’incontro con la musica. Con Ha presentato il film Giacomo Trinci. il trombettista, le sue storie personali e gli incon- "Ci sono registi, pochi, che non deludono mai. tri avvincenti dagli anni Sessanta fino ad oggi, En- Fra questi Jim Jarmusch occupa un posto a parte, rico Rava. Note Necessarie ci accompagna in un anche perché da più di trent'anni resta ostinata- viaggio (non solo biografico) che attraversa il mente fedele al suo modo di fare cinema indi- mondo del jazz, per scoprirne la forza di musica pendente, senza nostalgie ma con rigore, inventi- rivoluzionaria e il potere di arte liberatoria che si va e curiosità inesauribili. Questo Paterson poi, trasforma insieme con la società. Ha commentato così distillato e minimale, è quasi una provoca- il film il musicologo Stefano Zenni. 5
Educational L’offerta educativa si è sviluppata con workshop no in dialogo discipline artistiche quali la musica, nelle scuole e negli spazi del Centro: 20 workshop la danza e il cinema delle origini, mentre altre diversi, per scuole di ogni ordine e grado, visite proposte sono strutturate a partire dai program- guidate e laboratori per studenti, famiglie, adulti, mi scolastici su tematiche quali l’evoluzione della anziani e nuovi cittadini. Per i ragazzi, l’arte è sta- Terra e dell’uomo, o la casa nella storia e nelle ta un’occasione per leggere e comprendere il varie culture. mondo. I laboratori per ragazzi e famiglie, basati L’educazione alla cittadinanza e all’integrazione è sull’interdisciplinarità, partono da questa consa- stata al centro delle attività ideate per la scuola pevolezza e si pongono l’obiettivo di aiutare a ca- secondaria di primo grado, Astrocittadini, La sto- pire il mondo, confrontando i giovani con la com- ria infinita, Ritmi stellari; i laboratori in classe plessità dell’attualità e della vita, a partire hanno mirato a stimolare le capacità di osserva- dall’arte. zione e analisi critica dei ragazzi nei confronti del- La nuova avveniristica architettura del Centro la realtà circostante. Pecci è stata al centro della riflessione di labora- Per la scuola secondaria di secondo grado sono tori sulla costruzione, sullo spazio e la città, pro- stati strutturati otto percorsi tematici in mostra, posti alle scuole per tutto l’arco dell’anno scola- che pongono l’arte contemporanea in dialogo stico. Le visite e i laboratori per le scuole dedicati con le altre discipline, quali la letteratura, la sto- alla mostra inaugurale hanno proposto percorsi ria, la filosofia, la fisica e la geologia. I laboratori differenziati per ordine e grado. in classe, Prima lezione di arte contemporanea, Per la scuola dell’infanzia: In viaggio con Laika, Ciak si postproduce e Archivi senza polvere, sug- Tutti i colori dell’universo e L’artista smemorato, geriti per le classi in cui è assente l’insegnamento adottando il metodo della narrazione indicano della storia dell’arte, introducono argomenti e azioni educative propedeutiche all’analisi visuale, tematiche che è possibile approfondire alla mo- spaziale e cromatica; l’interdisciplinarità che in- stra. forma la mostra è spunto per due percorsi inte- Visite specialistiche e tematiche sono state pro- rattivi per i più piccoli dedicati rispettivamente al poste anche per le università italiane, disponibili suono e al movimento. Le visite e i laboratori in lingua inglese e cinese per le università stranie- proposti per la scuola primaria, Big Bang Orche- re in Italia e per le scuole di lingua. stra, A passo di Robot e Animali animati metto- 6
Il catalogo Accanto alla mostra inaugurale una serie di even- La fine del mondo, a cura di Fabio Cavallucci, Sil- ti e mostre collaterali, presentati nella città di vana Editoriale, Milano 2016, pubblicato in due Prato e sul territorio, coinvolgendo Firenze, Pisa, lingue: italiano e inglese, pp.548 Vinci, sono raccontati nelle pagine del catalogo, Saggi di: Fabio Cavallucci, Marco Brizzi, Pierluigi pubblicato in occasione della riapertura Tazzi, Wlodek Goldkorn, Alessandra Mammì. nell’ottobre 2016. Contributi di: Chiara Valerio, Donatella Di Cesare, Joumana Waiting for the end Aspettando la fine della mostra 17—19 marzo 2017 Due giorni e due notti di concerti, incontri e performance, per vivere gli ultimi momenti della mostra La fi- ne del mondo. Cosa rimarrà del nostro contemporaneo? In una realtà in cui tutto sembra dover mutare, tendiamo a per- dere anche i riferimenti che poco fa ci sembravano inamovibili. Come attraversare quindi il cambiamento mentre si viene cambiati? Più di quarantotto ore di eventi, incontri, dibattiti e discussioni aperti a tutta la città per parlare e capire cosa sta succedendo intorno a noi. Una lunga maratona aspettando la fine de La fine del mondo. IL PROGRAMMA VENERDÌ 17 fra suono e respiro | con Live set di Gea Brown 21.00 – 22.00 Introduzione | Talk | "Le ra- 11.00 - 12.00 Didier Fiuza Faustino (Archi- gioni de La fine del mondo" intervista con il diret- tetto e artista) in dialogo con ECOL | Talk | "Bor- tore Fabio Cavallucci ders. Tra arte, architettura e società" 22.00 – 23.00 Nizza, 14 luglio - Teatr Ci- 12.00 - 13.00 Padre Bernardo (Abate nema & Teatr Akhe | Performance dell'Abbazia di San Miniato) | Talk | "Apocalisse e 23.30 - 00.30 Guido Risaliti (Astronomo, rinascita" Università di Firenze) | Talk | “La fine delle stelle: 13.00 - 14.30 Lunch time | con lo chef An- luce dai buchi neri” giolo Barni 14.30 – 15.30 “Oltre la fine. Migrazioni e SABATO 18 migranti” Incontro con i ragazzi della comunità di 00.30 - 1.00 Simone Molinaroli e Alessio Santa Rita | Talk Chiappelli | reading + chitarra | "Desiderantes. 15.30 - 16.30 Matteo Cerri (Ricercatore Uomini sotto le stelle" UniBo fisiologia) | Talk | “Inco-scienza. Tra sonno 01.00 - 02.00 Sperello di Serego Alighieri e ibernazione” (Astronomo, Osservatorio Astrofisico di Arcetri) | 17.00 - 18.00 Antonio Girardi (Designer) | Talk | “La mostra finisce, ma il mondo continua: Talk | "Le responsabilità del designer. The jel- considerazioni sul tempo” lyfish barge" 02.00 - 06.00 Lorenzo Fortino (experimen- 18.00 – 19.00 Aspettando il live di Paolo tal dj-set) + David Hartono (visual) Angeli | Open soundcheck 06.00 - 07.00 Colazione della fine | Sunrise 19.00 – 21.00 Aperitivo della fine breakfast 21.00 – 22.00 Paolo Angeli e Luisa Santace- 07.00 - 09.00 Qi Gong | workshop | con il saria | Talk | “Intorno a Bjork” maestro Alfredo Albiani 22.00 – 23.30 Paolo Angeli plays Bjork | 09.30 - 11.00 Ossigeno | autoesplorazione concerto 7
DOMENICA 19 12.00 - 14.30 Lunch time | con lo chef An- 24.00 – 01.00 Luigi Dei (Chimico, Rettore giolo Barni dell’Università di Firenze) | Talk | "Chimica, lette- 14.30 – 15.30 Nicolò Porcelluzzi (Giornali- ratura e memoria: la lezione di Primo Levi" sta) e Cesare Alemanni (Giornalista) | Talk | "Elon 01.00 – 02.00 Serena Altavilla | Live con- Musk, la peste del Trecento e il Chthulucene" cert 15.30 - 16.30 Tim Small (Giornalista) | Talk 02.00 – 07.00 Hand Signed Set w/ Di- | "Nuovi alfabeti. Come ripensare il racconto del- sco_nnect e OOH-sounds (Andrea Mi, Matteo la città, dello sport e del nostro mondo” Braccialini, Michele Pardo Pauli) | DJ-SET 17.00 – 18.00 Giovanna Riboli plays Hanne 07.00 – 08.00 Colazione della fine | Early Darboven “Requiem” | concerto morning breakfast 18.00 – 19.00 Luce Lacquaniti (Interprete e 08.00 – 09.30 Tai Ji Quan |workshop| con traduttrice) | Talk | “Muri in rivolta. Street-art e il maestro Alfredo Albiani (nel giardino antistan- graffiti in Medio Oriente” te) 19.00 -20.00 Lorenzo Giorgi (Executive di- 10.00 – 11.00 Naomi Berrill | Live Concert rector Liter of Light Italia) | Talk | "Ricostruire il | voce, violoncello mondo. Sviluppo e cooperazione internazionale" 11.00 – 12.00 Giampaolo Preti (Fisico) | 20.00 – 21.00 Aperitivo della fine Talk | "Da Marte alla tua scrivania. Come le 22.00 - 23.00 Michela Murgia | Talk esplorazioni spaziali hanno cambiato la nostra vi- | "Ereditare la Terra" ta quotidiana" Programma speciale Cinema VENERDI’ 17 col critico cinematografico Enrico Magrelli ore 19.00 Moonlight di Barry Jenkins (Usa, ore 20.00 Mister Universo di Tizza Covi, 2016;; 111’; v.o.s.i.) Rainer Frimmel (Ita-Aus, 2016; 90’) ore 21.15 Vi presento Toni Erdmann di ore 21.45 Vi presento Toni Erdmann di Maren Ade (Ger-Aus, 2016; 162’) Maren Ade (Ger-Aus, 2016; 162’) SABATO 18 DOMENICA 19 ore 00.15 David Lynch: The Art Life di Rick ore 0.45 Wróble - Passeri di Rúnar Rúnars- Barnes, Jon Nguyen, Olivia Neergaard-Holm (Usa- son (Isl-Dan-Cro, 2015; 99’; v.o.s.i.) Dan, 2016; 90; v.o.s.i.) ore 3.00 Don’t Blink - Robert Frank di Lau- ore 2.30 Mapplethorpe: Look at the pic- ra Israel (Can-Fra-Usa, 2015; 82’; v.o.s.i.) tures di Fenton Bailey, Randy Barbato (Usa-Ger, ore 5.00 Enrico Rava - Note necessarie di 2016;; 108’; v.o.s.i.) Monica Affatato (Ita, 2015; 97’) ore 5.00 Vi presento Toni Erdmann di Ma- ore 8.00 Un altro me di Claudio Casazza ren Ade (Ger-Aus, 2016; 162’) (Ita, 2016; 83) ore 8.15 Mister Universo di Tizza Covi, Rai- ore 10.30 Phantom Boy di Alain Gagnol, ner Frimmel (Ita-Aus, 2016; 90’) Jean-Loup Felicioli (Bel-Fra, 2015; 84’) ore 10.30 Phantom Boy di Alain Gagnol, ore 12.30 David Lynch: The Art Life di Rick Jean-Loup Felicioli (Bel-Fra, 2015; 84’) Barnes, Jon Nguyen, Olivia Neergaard-Holm (Usa- ore 12.30 En quête de sens - Alla ricerca di Dan, 2016; 90; v.o.s.i.) un senso di Nathanael Coste, Marc de la Ménar- ore 14.30 La teoria svedese dell’amore di dière (Fra, 2015; 87'; v.o.s.i.) Erik Gandini (Sve, 2015; 90’) ore 14.30 Phantom Boy di Alain Gagnol, ore 16.30 Phantom Boy di Alain Gagnol, Jean-Loup Felicioli (Bel-Fra, 2015; 84’) Jean-Loup Felicioli (Bel-Fra, 2015; 84’) Cineforum: Il Caso Moonlight. Dentro gli ore 18.30 Vi presento Toni Erdmann di Oscar 2017 con Enrico Magrelli Maren Ade (Ger-Aus, 2016; 162’) ore 16.30 Moonlight di Barry Jenkins (Usa, ore 21.30 Mister Universo di Tizza Covi, 2016; 111’; v.o.s.i.) a seguire Incontro-dibattito Rainer Frimmel (Ita-Aus, 2016; 90’) 8
Programma speciale educazione SABATO 18 DOMENICA 19 H 10.00 Laika ai confini dello spazio | visita H 10.00 Laika ai confini dello spazio | visita animata per bambini 3-6 anni (Prenotazione ob- animata per bambini 3-6 anni (Prenotazione ob- bligatoria) bligatoria) H 16.30 Ritorno al futuro | visita animata H 16.30 Ritorno al futuro | visita animata per bambini 6-11 anni (Prenotazione obbligato- per bambini 6-11 anni (Prenotazione obbligato- ria) ria) H 11.30, 15.00. 17.00, 18.30, 21.30, 23.00 H 11.30 15.00 17.00 18.30 21.30 23.00 visi- visite guidate alla mostra (senza prenotazione) te guidate alla mostra (senza prenotazione) Rassegna stampa Il museo non dorme (e fa colazione all'alba) “Fine del mondo” da record aspettando la “Fine” Gran finale per “La fine del mondo” al Cen- Il Pecci non va a dormire questo fine setti- tro Pecci che ha fatto registrare il pienone di visi- mana. Luci accese, parole, musica, corpi, , cine- te. Gli ultimi due giorni della mostra che coinci- ma, visite guidate. Cinquantuno ore di apertura devano con le iniziative no stop di “Waiting for no stop (…). Un evento che fa calare il sipario sul- the End” hanno richiamato oltre 3500 visitatori la mostra del rigenerato Centro per l'Arte Con- all'interno delle sale espositive nelle oltre 50 ini- temporanea Luigi Pecci (…) (Laura Montanari) ziative programmate per l'occasione. (La Repubblica Firenze, 17 marzo 2017) (La Nazione, Prato, 22 marzo 2017) 9
Asta pubblica 4 aprile: "Quarantine" di Robert Kuśmirowski In collaborazione con Farsettiarte il Cen- sta, in quanto creatore del lavoro, un terzo alla tro Pecci ha organizzato una vendita all’asta per Comunità Emmaus (che ha contribuito alla realiz- gli elementi che hanno composto l'opera Qua- zazione fornendo il materiale) e un terzo al Cen- rantine dell'artista polacco Robert Kuśmirowski, tro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci che così realizzata in occasione della mostra La fine del ha potuto recuperare i costi di produzione. mondo. L'asta si è svolta presso il Centro Pecci, L'asta pubblica di martedì 4 aprile è diventata co- proprio nella sala che ha ospitato il lavoro. sì un'opportunità non solo per scoprire più da vi- I vari elementi dell'opera sono stati venduti a cino un interessante strumento di avvicinamento blocchi tematici e a pezzi singoli, con valori di ba- all'arte, ma anche per contribuire ad uno scopo se da poche decine di euro a alcune migliaia, a sociale attraverso l'acquisizione di oggetti valoriz- seconda della dimensione e dell’importanza. zati da un importante artista a livello internazio- Il ricavato è stato così suddiviso: un terzo all'arti- nale. 10
Mostra: Dalla caverna alla luna Viaggio dentro la collezione del Centro Pecci A cura di Stefano Pezzato 8 aprile 2017—28 gennaio 2018 Due percorsi espositivi, articolati fra l'ala sinistra Opere di del nuovo e metà del vecchio edificio museale, Vito Acconci, Vahram Aghasyan, Archizoom Asso- suddivisi in otto sezioni collegate dialogicamente ciati, Marco Bagnoli, Pier Paolo Calzolari, Paolo con spettacolari evidenze, attraverso relazioni Canevari, Loris Cecchini, Marcos Chaves, Giusep- inedite e raffronti originali fra le opere che inglo- pe Chiari, Fabrizio Corneli, Enzo Cucchi, Gino De bano oppure evitano di volta in volta combina- Dominicis, Ulan Djaparov, VALIE EXPORT, Jan Fa- zioni filologiche per generi artistici, gruppi stilisti- bre, Factory of Found Clothes, Sylvie Fleury, Mi- ci o cronologia storica, raccontano una prima par- chael Fliri, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Rainer te del patrimonio d'arte contemporanea raccolto Ganahl, Marco Gastini, Nan Goldin, Franco Gri- negli ultimi tre decenni dal Centro per l'Arte Con- gnani, Pietro Grossi, Shirazeh Houshiary, Ilya Ka- temporanea Luigi Pecci di Prato, finalmente pre- bakov, Anish Kapoor, Dani Karavan, Joseph Ko- sentata al pubblico. Si tratta della prima proposta suth, Jannis Kounellis, Ketty La Rocca, Sol LeWitt, espositiva del nuovo Centro Pecci incentrata sulla Francesco Lo Savio, Amedeo Martegani, Fabio collezione d'arte che è il riflesso della lunga attivi- Mauri, Mario Merz, Robert Morris, Maria Mulas, tà operativa e delle effettive opportunità di ac- Ugo Mulas, Bruno Munari, Marco Neri, Lamberto quisizione di otto direzioni e vari curatori che si Pignotti, Michelangelo Pistoletto, Chris Sacker, sono succeduti alla guida del museo toscano dal Remo Salvadori, Paolo Scheggi, Julian Schnabel, 1988 ad oggi; uno spaccato di ciò che è stato Keith Sonnier, Esther Stocker, Superstudio, David prodotto e lasciato da grandi e piccole mostre del Tremlett, UFO, JCJ Vanderheyden, Luigi Veronesi, passato, a cui si aggiungono per l'occasione alcu- Massimo Vitali, Andy Warhol, Erwin Wurm, Gil- ne opere mai esposte prima o di recente acquisi- berto Zorio. zione al Centro Pecci. 11
Performance Contestualmente all'esposizione di opere 22 GIUGNO appartenenti alla collezione si è svolto un origina- Michael Fliri Come out and play with me le programma di azioni e performance d'artista , La performance, realizzata dall'artista per riattivate per l'occasione, che sono entrate a far un'opera video del 2004, riproposta dal vivo al parte della raccolta museale. Il Centro Pecci si Centre Pompidou di Parigi nel 2012, entra a far conferma così come la prima istituzione italiana parte della collezione del Centro Pecci. La nuova dedicata alle arti contemporanee che colleziona esecuzione dal vivo al Centro Pecci, svolta in col- performance e azioni d'artista. laborazione con l'Accademia di Belle Arti di Firen- I primi "eventi" fissati per l'inaugurazione, ze, è stata preceduta da una presentazione pub- venerdì 7 e sabato 8 aprile 2017 alle ore 18 , blica condotta dal curatore del Centro Stefano sono stati: in sala eventi la performance Senza Pezzato insieme all'artista. titolo (1992) di Fabio Mauri; dentro e fuori il Centro Pecci l'azione OPLÁ (1969) di Paolo Scheggi; davanti al nuovo ingresso l'happening 14 OTTOBRE Casa ANAS gonfiabile degli UFO (1969/2000). La Suonare la Stanza - Azione/concerto di prima realizzata da Fabio Mauri nel 1992, è uno Giuseppe Chiari spogliarello di una giovane modella napoletana, L’evento speciale si è svolto in occasione Giovanna Landolfi, che si sveste e si riveste da- della XIII Giornata del Contemporaneo organiz- vanti ad uno specchio nelle sale del museo. La se- zata da AMACI - Associazione dei Musei dell'Arte conda è Opla’, un’azione ideata da Paolo Scheggi Contemporanea Italiani. nel 1969, con un gruppo di studenti L'esecuzione dell'opera di Giuseppe Chiari al Cen- dell’Accademia di belle arti di Firenze, con le 4 tro Pecci è stata resa possibile per la gentile cor- lettere giganti del titolo sulle spalle, in giro fra il tesia di Mario Chiari e dell'Archivio Giuseppe e pubblico, sia fuori che dentro il museo, mentre la Victoria Chiari. terza installazione è Casa Anas gonfiabile inven- La presentazione è collegata all'esposizione Dalla tata dagli Ufo nel 1969 e posizionata fuori del caverna alla luna. Viaggio dentro la collezione del museo, per segnalare che ci sono ancora lavori in Centro Pecci, dove è inclusa l'opera fotografica di corso. Chiari, Gesti sul piano,1973 - donata da Carlo Pal- li. 12
Educational Dopo la riapertura al pubblico dell’ottobre 2016 il Centro Pecci continua a investigare le tematiche più inte- ressanti per la società, riaffermando la sua identità di ponte tra arte contemporanea e vita quotidiana. L’obiettivo per il futuro è continuare a produrre mostre ed eventi, sviluppando un programma educativo vasto e articolato che aiuti a comprendere il significato delle opere attraverso visite e laboratori. La pro- grammazione 2017 ha previsto infatti percorsi educativi legati alle mostre temporanee. Le proposte riser- vate alle scuole sono state le seguenti: Nido Scuola primaria Primi passi al Museo Una caverna fatata, Curiosity. Esplorazioni spaziali L’arte con- una luna imbiancata, una stanza colorata: che temporanea stimola la fantasia e la curiosità dei meraviglia questa passeggiata! Il percorso di visi- bambini, che la osservano con sguardo libero da ta, come una fiaba, conduce i bambini più piccoli preconcetti. Sono tanti gli interrogativi che l’arte alla scoperta delle opere della collezione del Cen- è capace di far sorgere: dalla storia alla geografia, tro stimolando la vista, l’udito, il tatto e anche dalla matematica alla trasformazione chimico-fi- l’olfatto, in un gioco di spazi, suoni, forme e colori sica della materia. I bambini esploreranno la mo- che li aiuta a leggere il mondo. stra della collezione del Centro Pecci accompa- gnati da Curiosity, il robottino spaziale che ri- Scuola dell’infanzia sponderà ai loro “perché”. Toc toc: aprite quella porta L’arte contem- Vestirsi è facile Si possono progettare abiti poranea crea nuove percezioni e ci trasporta in senza sprecare nemmeno un centimetro di stof- mondi inesplorati grazie a installazioni che tocca- fa? La risposta è sì! Archizoom, gruppo di archi- no tutti i sensi. I bambini percorreranno le sale tetti radicali fiorentini degli anni ‘70, ha infatti guidati da una magica porta parlante, sofferman- messo a punto un sistema che permette di otte- dosi negli ambienti immersivi della collezione del nere abiti senza taglie e senza scarti. I bambini Centro. approfondiranno le incursioni degli artisti con- La magia dei colori Colori primari e forme temporanei nella moda, e realizzeranno, grazie al geometriche sono le basi di molte opere d’arte. kit predisposto in collaborazione con Dario Barto- L’incontro dei bambini con le opere di Julian Sch- lini, i loro modelli di abiti colorati ispirati al pro- nabel, Marco Bagnoli e Anish Kapoor stimolerà il getto Vestirsi è facile. Alla fine dell’anno le classi loro innato spirito d’esplorazione e li condurrà a potranno prendere parte a un evento collettivo una sperimentazione di gruppo sulle possibili finale. combinazioni di luce e colore. La ripetizione differenze Scorrendo Google Ballo della matita e della mosca Cosa suc- Images si comprende cosa intendesse Walter Be- cede se una matita gialla e una mosca blu lascia- njamin scrivendo già negli anni ‘30 che l’opera no le pagine di un abbecedario per andare a d’arte non sarebbe più stata la stessa “all’epoca esplorare il mondo? I bambini visiteranno la mo- della sua riproducibilità tecnica”. Le classi visite- stra della collezione e, a partire dall’opera degli ranno la mostra approfondendo, tramite le opere artisti russi Ilya ed Emilia Kabakov, sperimente- di Munari e Warhol, le declinazioni contempora- ranno le conseguenze imprevedibili e straordina- nee dei concetti di originale/copia e serialità, che rie del caso. potranno poi sperimentare attraverso tecniche Suonare la natura Tutto in natura è musi- quali xerografia e serigrafia. ca. Il suono si nasconde nei materiali più impen- Suonare la stanza Le installazioni immersi- sati. I bambini percorreranno le sale tenendo le ve circondano completamente i visitatori, crean- orecchie ben aperte, pronti a raccoglierne le sug- do sensazioni percettive inedite. I bambini per- gestioni sonore. Partendo dall’opera di Giuseppe correranno le sale della mostra, soffermandosi Chiari scopriranno i suoni nascosti negli oggetti, negli ambienti polisensoriali della collezione del facendoli emergere con semplici gesti ed elabo- Centro Pecci, registrandone le variazioni sonore. rando una improvvisazione creativa. Usando gli “strumenti” più semplici, la voce e le mani, gli studenti proveranno i rumori dei diversi 13
oggetti e superfici, seguendo le istruzioni redatte realizzazione di un progetto basato sulle istruzio- dal musicista Giuseppe Chiari. ni dell’artista. Il percorso potrà proseguire a scuo- Azione! Chi l’ha detto che al museo biso- la, con la realizzazione di un murales ispirato ai gna stare immobili e in silenzio? Al Centro Pecci Wall Paintings. musica, arte, teatro e danza si incontrano nella Spartito al buio Se tutto il mondo è fatto di performance! Attraverso le opere della collezione musica... allora tutti possiamo essere composito- i bambini avranno l’occasione di vedere e speri- ri! La pensava così l’artista e musicista mentare con azioni di gruppo la storia e le diverse d’avanguardia Giuseppe Chiari. I ragazzi percorre- forme della “performance”, a partire dall’Action ranno le sale della mostra, soffermandosi negli Painting fino alle forme più recenti e narrative. ambienti polisensoriali della collezione del Centro Durata: visita-laboratorio di 2 ore alla mostra. Pecci, registrandone le variazioni sonore; speri- menteranno poi, attraverso le istruzioni di Giu- Scuola secondaria di primo grado seppe Chiari, la modalità più semplice e intuitiva Opera aperta I linguaggi del contempora- di composizione, basata sulle alternative rumo- neo sono molteplici e spesso si mescolano in un re/silenzio, buio/luce. intreccio tipico della nostra società dell’immagine. Per introdurre l’argomento, alle Scuola secondaria di secondo grado classi verrà fornito un vademecum con domande Mitologie individuali I linguaggi del con- aperte sull’arte e sulla società, che gli insegnanti temporaneo sono molteplici e spesso si mescola- potranno utilizzare come strumento di base per no in un intreccio tipico della nostra società avviare un dialogo che proseguirà poi al museo dell’immagine. Per introdurre l’argomento, alle davanti alle opere, insieme agli operatori musea- classi verrà fornito un vademecum con domande li. aperte sull’arte e sulla società, che gli insegnanti Copia difforme Scorrendo Google Images si potranno utilizzare come strumento di base per comprende cosa intendesse Walter Benjamin avviare un dialogo che proseguirà poi al museo scrivendo già negli anni ‘30 che l’opera d’arte non davanti alle opere, insieme agli operatori musea- sarebbe più stata la stessa “all’epoca della sua li. riproducibilità tecnica”. Le classi visiteranno la Giovani allo specchio Michelangelo Pisto- mostra approfondendo, tramite le opere di Mu- letto è uno degli artisti italiani più importanti nel nari e Warhol, le declinazioni contemporanee dei mondo: attraversando Pop Art e Arte Povera, ha concetti di originale/copie e serialità, che potran- sperimentato con successo pittura, scultura, per- no poi sperimentare attraverso tecniche quali xe- formance e arte pubblica. Partendo dai “quadri rografia e serigrafia. specchianti” di Pistoletto, i ragazzi sperimente- Whatshappening Piegati sugli schermi dei ranno, prima da soli poi in coppia e infine in cellulari, spesso i ragazzi perdono di vista la gruppo, attività di scoperta e definizione dell’io, straordinaria vivacità del mondo. La performan- attraverso l’uso di superfici specchianti. ce, in cui si incontrano aspetto visivo, sonoro, Theatre piece #1 Con la nascita della “per- teatrale ed espressione corporea, serve proprio a formance” nella seconda metà del ‘900 si rag- ricordarcelo. Attraverso le opere della collezione giunge la sintesi tra le arti, dove si incontrano del Centro Pecci i ragazzi avranno l’occasione di aspetto visivo, sonoro, teatrale e di espressione vedere e sperimentare con azioni di gruppo la corporea. Attraverso le opere della collezione del storia e le diverse forme della “performance”, a Centro Pecci i ragazzi avranno l’occasione di ve- partire dall’Action Painting fino alle forme più re- dere e sperimentare con azioni di gruppo la storia centi e narrative. e le diverse forme della “performance”, a partire Geometrie concettuali L’attività ha dall’Action Painting fino alle forme più recenti e l’obiettivo di introdurre i ragazzi all’Arte Concet- narrative. tuale: in mostra le classi potranno verificare la La moda intelligente Si possono progettare continuità tra opere contemporanee e del passa- abiti senza sprecare nemmeno un centimetro di to, accomunate dall’uso della geometria. Attra- stoffa? La risposta è sì! Archizoom, un gruppo di verso le opere di Sol LeWitt avranno poi modo di architetti radicali fiorentini degli anni ‘70, ha in- sperimentare ciò che caratterizza il contempora- fatti messo a punto un sistema basato sulla forma neo, ovvero l’approccio concettuale, attraverso la del quadrato, che permette di ottenere abiti sen- 14
za taglie e senza scarti. I ragazzi approfondiranno d’avanguardia Giuseppe Chiari. I ragazzi percorre- le incursioni degli artisti contemporanei nella ranno le sale della mostra, soffermandosi negli moda, e realizzeranno, grazie al kit predisposto in ambienti polisensoriali della collezione del Centro collaborazione con Dario Bartolini, i loro modelli Pecci, registrandone le variazioni sonore e, appli- di abiti colorati ispirati al progetto Vestirsi è faci- cando i principi di libera composizione e musica le. “instruction-based” di Chiari, potranno inventare Suonare il Museo Se tutto il mondo è fatto uno “spartito” visuale dedicato alle sale del mu- di musica... allora tutti possiamo essere composi- seo. Durata: visita-laboratorio di 2 ore alla mostra tori! La pensava così l’artista e musicista Catalogo: La mostra è accompagnata dal catalogo : Pecci Centre, a cura di Stefano Pezzato. Silvana Dalla caverna alla luna. Viaggio dentro la colle- editoriale, Milano 2017. Ediz. illustrata pubblicata zione del Centro Pecci-From the cavern to the in due lingue: italiano e inglese, pp. 156. moon. A journey through the collection of the 15
Rassegna stampa Il Pecci vola. Un viaggio nelle collezioni e (1969) fino a Casa Anas gonfiabile degli UFO nelle “azioni” (1969-2000). E, nel futuro del centro, la prima Prato. Dopo la chiusura, con soddisfacenti mostra personale del coreografo francese Jérôme risultati di pubblico, de “La fine del mondo” a cu- Bel, maestro della “non danza” (dal 29 aprile del ra di Fabio Cavallucci, che comprendeva tutti gli prossimo anno) e, dal 7 maggio, un re- spazi del museo ora ingrandito con la nuova ala di enactement della biennale di Venezia del 1972. Maurice Nio (cfr. n. 368, ott. ’16, “Vernissage”), il (Gaia Rau) Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci pro- (Repubblica Firenze, 8 aprile 2017) segue con mostre scaglionate nel tempo e divise in aree diverse. La prima è quella in corso fino al La caverna, la luna e poi risplende la colle- 28 gennaio, intitolata “Dalla caverna alla Luna” e zione Pecci a cura di Stefano Pezzato, che consiste in una Il viaggio nella storia dell’arte contempora- pausata presentazione di una parte delle opere nea, intrapreso dal Centro Pecci di Prato, a nuova della collezione permanente (una sessantina su vita restituito dopo il restyling curato circa un migliaio), messa insieme da sette diretto- dall’architetto Maurice Nio, continua senza solu- ri e vari curatori dal 1988 a oggi, e articolata se- zione di continuità . “La fine del mondo”, la maxi guendo diversi temi. Il titolo si rifà alla “Caverna collettiva curata da Fabio Cavallucci, è già alle dell’antimateria” di Pinot Gallizio e alla “Luna” di spalle (…) e ora si apre un itinerario altrettanto Fabio Mauri. (…)(Laura Lombardi) suggestivo, “Dalla caverna alla luna”, titolo della (Il Giornale dell’Arte, maggio 2017) mostra che oggi apre i battenti. (…) La piattafor- ma avventurosa che “dalla caverna alla luna” co- Pecci, il mondo non è finito e dalla caverna struisce, racconta uno spaccato di ciò che in tre arriva alla luna decenni è stato prodotto e lasciato da grandi e Dopo essersi interrogato su La fine del piccole mostre, a cui si aggiungono per mondo (titolo della fortunata collettiva – 65 mila l’occasione alcune opere mai esposte prima o di visitatori – che ha segnato l’inaugurazione della recente acquisizione del Pecci. (…) (G. Rizza) “navicella spaziale” progettata dall’architetto (Il Tirreno, 8 aprile 2017) Maurice Nio e la riapertura del museo pratese “Dalla caverna alla luna” nel Pecci dopo oltre tre anni di lavori), il Centro Pecci volge “La mostra è esagerata”, così il curatore lo sguardo indietro, per scoprire la propria storia Stefano Pezzato ieri mattina al termine della pre- e la propria identità. Succede con la mostra Dalla sentazione di “Dalla caverna alla luna”, visibile al caverna alla luna, visitabile fino al 28 gennaio pubblico dalle 12 di oggi fino al 28 gennaio 2018, 2018, (…). Curata da Stefano Pezzato e dislocata nelle sale del nuovo Centro Pecci. Sono 80 opere fra l’anello di Nio e lo storico edificio di Italo delle 1.175 della collezione permanente del mu- Gamberini, questa nuova, grande operazione seo, realizzate da 60 dei 310 artisti presenti, rac- espositiva è pensata come un viaggio nella colle- colte in quasi 30 anni di vita del Centro, molte zione permanente del museo (…). Accanto alle acquisite grazie al sostegno finanziario dei soci opere, un programma di azioni e performance fondatori. (Riccardo Tempestini) d’artista, riattivate per l’occasione e riproposte (Il Tirreno – Prato, 8 aprile 2017) ieri e oggi (ore 18) dentro e fuori dal museo: da Senza titolo di Mauri (1992) a Oplà di Scheggi 16
Mostra: Jérôme Bel 76’38’’ + ∞ a cura di Antonia Alampi 29 aprile—25 giugno Nel percorso di ricerca con il quale intende tro Pecci ongoing durante tutto il periodo di indagare il carattere e le prospettive dell'atto apertura della mostra: un’opera senza fine realiz- performativo, il Centro Pecci di Prato ha organiz- zata per essere esperita dai pochi secondi zato la prima mostra personale in un museo del all’eternità. coreografo francese Jérôme Bel. Da un punto di vista formale, 76’38’’ + È il tempo, più che lo spazio, a caratterizza- ∞ ha una componente performativa e una filmi- re questo percorso. Da qui il titolo 76’38’’ + ca, con performance presentate ogni domenica, ∞ che allude proprio alla durata, alla somma del- ed una che si svolge ogni giorno durante l’intero le lunghezze dei video in mostra: un incoraggia- orario di apertura del museo. Tutti gli altri lavori mento a osservare i lavori dall’inizio alla fine, in mostra sono stati espressamente realizzati per norma classica all’interno del teatro, comporta- la video-camera, un mezzo che Bel adotta da mento inconsueto nel museo. Dove ∞ è invece sempre per riproporre i suoi lavori, legandosi alla riferito alle innumerevoli possibilità della nuova storia della danza contemporanea e al suo rap- danza, un loop creato appositamente per il Cen- porto con l’immagine in movimento. 17
Evento: 27 APRILE tempo) alle arti visive? Cosa “produce” il museo Jérôme Bel sulla danza? E, specularmente, la danza sul mu- In conversazione con Kinkaleri seo? Nell’incontro si è discusso di questo genere Si può “fare danza” in un contesto musea- di questioni con Jérôme Bel e il gruppo Kinkaleri, le? Come si fa a lasciarsi trascinare dalla potenza evidenziando similitudini e differenze tra la scena di questa disciplina in un luogo per definizione italiana e quella francese nel contesto di una più dedicato (anche se con minore esclusività di un ampia scena europea. Performance: Compagnia compagnia Gala ogni domenica alle ore 17 e alle ore 21 10 e 11 maggio - Stazione Leopolda di Fi- Compagnia compagnia è la performance renze | IT realizzata da Jérôme Bel nel 2015 e riproposta Gala, che nella versione presentata a Fi- esclusivamente per il Centro Pecci. renze è frutto di una coproduzione Fabbrica Eu- Un corpo di ballo è composto da non professioni- ropa e Centro per l’arte contemporanea Luigi sti di ogni età provenienti dal tessuto sociale di Pecci di Prato in occasione della mostra 76’38’’ + Prato e della provincia di Firenze. Ognuno crea ∞ , è dedicata al lavoro del coreografo francese, una coreografia a cui il resto del gruppo, a turno, riunisce danzatori e non professionisti per un la- si deve adeguare. In questo modo Jérôme Bel voro che vuole essere una riflessione sul concetto demolisce gerarchie e convenzioni teatrali. di danza. La pièce esplora una via alternativa ai canali uffi- ciali dell’arte coreografica. La scelta della forma del gala, parente povero dello spettacolo profes- sionale, mette sotto i riflettori la semplicità di esecuzione della danza “domestica”, quella che si può praticare a casa propria, senza maestri, senza tecnica, sacrificando qualsiasi finalità estetica. Venuti con i loro abiti da festa, pescati nei loro guardaroba personali, i danzatori si appropriano di quel luogo di potere che è la scena e ne sfida- no in qualche modo l’autorità. Riportato alla sua nudità, il palco si presenta come uno spazio vuo- to per questi interpreti improvvisati, un luogo neutro dove mostrare conoscenze intuitive e ge- sti non costruiti. Jérôme Bel scredita così l’idea di una presunta impotenza del dilettante e la sua definizione di figura imperfetta, per valorizzare il suo potenziale coreografico. Progetto realizzato in coproduzione con Fondazione Teatro Metastasio 18
Catalogo: Il catalogo è un compendio del lavoro di clude immagini in grande formato e schede de- Bel, pensato per fornire un approfondimento ge- scrittive della maggioranza dei suoi lavori. nerale sulla sua pratica artistica. Oltre a un testo critico di Gerald Siegmund che fornisce una lunga Jerôme Bel. 76'38''+ infinito, a cura di A. Alampi analisi della sua ricerca dagli anni Novanta ad og- e V. Pianezzi. Catalogo della mostra. Silvana edi- gi e una conversazione con la curatrice in cui Bel toriale, Milano 2017. Ediz. illustrata pubblicata in discute molto dei problemi teorici che lo hanno due lingue: italiano e inglese, pp. 47 portato alla creazione delle sue opere, il libro in- Rassegna stampa: Arte che cambia il mondo: il museo dan- Jérôme Bel. Tempo e durata al Centro Pecci zante di Jérôme Bel Ginevra De Pascalis: 76’38’’ + infinito, il ti- Ogni domenica, alle 17 e alle 20 al Museo tolo lascia intuire che il tempo abbia un peso spe- Pecci di Prato si rinnova un rito affascinante: un cifico nella costruzione del percorso espositivo. gruppo di cittadini di tutte le età e di tutte le Cosa significa e cosa vedremo nella mostra? condizioni prende possesso di una grande sala e Antonia Alampi: La questione temporale è stata mette in scena un performance danzando. Non la prima cosa che abbiamo discusso. Iltempo de- sono professionisti della danza, ma ci sanno fare. finisce i modi completamente diversi di esprime- Tra di loro ci sono persone disabili in carrozzina, re un’opera in un contesto espositivo e in uno perfettamente integrate nel “copione”. Infatti un teatrale. In questo senso, il titolo è un incorag- copione c’è e lo ha immaginato il coreografo giamento ad osservare i lavori in mostra francese, Jérôme Bel, che al Pecci sta tentando dall’inizio alla fine, cosainconsueta nel museo e sino al 25 giugno (a cura di Antonia Alampi) una del tutto normale nel teatro, infatti 76’38’’ è la mostra affascinante tutta dedicata alla danza, durata complessiva dei lavori. L’infinito invece si come esperienza di emancipazione etica ed este- relaziona ad una nuova opera che Jerôme ha tica. (…) (Giuseppe Frangi) concepito proprio per questa mostra: un’opera (Life Museum, giugno 2017) con una durata ptenzialmente terna, un’opera che esiste con o senza pubblico, un’opera realiz- La danza di Bel. Prima mostra sul coreogra- zata per esistere ed essere preservata all’interno fo francese al Pecci di una collezione. (…) (Ginevra De Pascalis) Museo come luogo flessibile e dinamico, (Arte e critica, Agosto 2017) dedicato non solo alle arti visive e alla rigida ar- chitettura ma anche al movimento e alla danza. È Jérôme Bel’s “76’38’’ + ∞” su questo concetto che si basa il pensiero del co- (…)“76’38’’ + ∞,” the title of Jeróme Bel’s reografo francese Jérôme Bell, che domani (ore current exhibition at the museum (curated by An- 18) inaugurerà “76’39” più infinito”, la sua prima tonia Alampi), fits well with sci-fi mood. It corre- mostra al Centro Pecci. La rappresentazione, a sponds to the minimum amount of time required cura di Antonia Alampi, garantisce un percorso to see the works on show from beginning till end, caratterizzato sul tempo più che sullo spazio. (…) plus the possibility of extending the experience (La Nazione Prato, 27 aprile 2017) ad infinitum. I abided to it, so that Bel paced my steps to his tempo-larghissimo, adagissimo, len- tissimo.(Barbara Casavecchia) (Art Agenda, 23 giugno 2017) 19
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