È tempo di ripresa - TFF 2010 le strategie d'investimento - Bcc San Marzano di San Giuseppe
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NOVEMBRE 2010 - ANNO VII - N° 3 È tempo di ripresa • TFF 2010 • Basilea 3: • Pianeta BCC: le strategie scopriamo Agrobresciano d’investimento i nuovi scenari e Monte Pruno
36 Universiadi Giovani trader crescono. Si va in Europa 2 Editoriale 20 Inaugurazione 37 Il Vertice Non chiamatela crisi, Il Rione Italia-Montegranaro Boeing, così può volare l’area ma cambiamento epocale adesso ha la sua Banca 38 Il Dibattito 3 Renzo e i suoi capponi alla corte 22 Pianeta BCC Gli avvocati ionici analizzano di Azzecca-Garbugli BCC Agrobresciano un ponte lo “stalking” 4 L’Evento tra finanza e Comunità locale 39 Soci Taranto Finanza Forum: 24 La Bcc Monte Pruno: il volto di Tutti insieme contro la fame Direzione Mondo una banca credibile 41 Solidarietà 8 Le Immagini 26 Cinema Un treno carico di speranza Io, Alessandro Haber, vi L’agenda 42 Il Torneo 10 Il Report del TFF racconto la crisi vista da vicino Piccoli campioni crescono con La tempesta perfetta 28 La Coincidenza non è ancora finita Quella “H” è stata una 44 Cultura il Torneo Under League 11 Il mondo dopo la crisi premonizione Taranto in vetrina 12 29 Lo Spot Da questa crisi non si esce gratuitamente Benvenuti nella Banca che vi con il XXX Premio “Colonie Magna Grecia” assomiglia 13 Imprese, banche e 30 Operatività 45 Arte professionisti alle prese Il Risk Management al centro Lo spazio infinito della vena con le nuove sfide creativa: 100 opere in gara dell’analisi 15 Il Forum 31 Banca moderna: il Controllo di 47 Atletica Banche locali a confronto Gestione Undici chilometri di corsa. Alla fine vincono tutti Modello ancora valido? 32 Il Convegno 48 Negozio amico 16 Credito Credito è Speranza. Nel 2010: 30 milioni di impieghi Fare Banca per costruire il a sostegno del Territorio Bene Comune 17 Normativa 34 Vita di Filiale NOVEMBRE 2010 - ANNO VII - N° 3 Basilea 3: La coesione: i nuovi scenari il vero valore aggiunto 18 L’Approfondimento 35 Assicurazioni Sarà il tracollo definitivo FormulaSalute: sulla salute della finanza creativa? non risparmio, mi assicuro È tempo di ripresa Hanno collaborato Mauro Roussier-Fusco Presidenza e Direzione Generale Michele Albanese Eugenio Travanini Via Vittorio Emanuele, 190/A Stefano Antonacci Vita Valente 74020 San Marzano di S.G. Novembre 2010 - Anno VII - N° 3 Silvia Bertero Foto Centralino 099 9577411 Periodico di economia, Antonio Biella ActionAid San Marzano di San Giuseppe Segreteria Generale 099 9577412 • TFF 2010 • Basilea 3: • Pianeta BCC: cultura e sociale Gianni Carbotti Angelo Ingenito le strategie scopriamo Agrobresciano Relazioni Esterne 099 9577420 d’investimento i nuovi scenari e Monte Pruno Elisabetta Carrozzini Archivio BCC Agrobresciano Registrazione Tribunale Anna Conticchio Borsa e Finanza 099 9577428 Archivio BCC Monte Pruno di Taranto numero 247/2004 Angelo Ciavarella Fax 099 9575501 Archivio BCC San Marzano di San Giuseppe Imma De Giorgio Archivio Directa SIM San Marzano di San Giuseppe Leporano Direttore Editoriale Gerardo Di Punzio Via De Gasperi, 37 (Pal. A) Emanuele di Palma Cassa Centrale Banca Via Vittorio Emanuele, 190/A Alessandro Failoni Bunker Lab 099 9577441 - 099 9577442 (fax) 099 5315002 - 099 5316856 (fax) Direttore Responsabile Dafne Foderà Galleria d’Arte ed editing Taranto Francavilla Fontana Alessandro Gelo IPSOA Editrice Rocco Viola Via Pupino, 13 (ang. C.so Umberto) C.so Garibaldi, 77 Lucia Giallorenzo Direzione e Redazione L’Archivio Storico di Sportello Aperto è 099 4535806 - 099 4538017 (fax) 0831 812855 - 0831 812856 (fax) Francesco Lenoci Via Vittorio Emanuele, 190 scaricabile gratuitamente in formato PDF Giuseppe Lenti Taranto 2 Villa Castelli Tel. 099 9577420 sul sito www.bccsanmarzano.it 74020 San Marzano Rosa Lupo Via Umbria, 216 (ang. Via Romagna) Via per Ceglie di San Giuseppe (Ta) Francesca Alessandra Nicolini Stampa 099 374973 - 099 7301356 (fax) 0831 860195 - 0831 867257 (fax) rocco.viola@bccsanmarzano.it Umberto Pellegrino Litografia Ettorre - Grottaglie (Ta) Faggiano Massafra Florella Pennone Sportello Aperto è amico Via V. Emanuele (ang. Via Alfieri) Via Falcone, 8 Donatella Principe dell’ambiente. 099 5914229 - 099 5914230 (fax) 099 8854266 - 099 8800588 (fax) BCC San Marzano Alfonso Raguso È stampato su carta Marco Reggio ecologica Grottaglie Sava www.bccsanmarzano.it Cosimo Rochira Filiale: Via Messapia (ang. Via Emilia) Via Mazzini, 118 info@bccsanmarzano.it Luca Ramponi 099 5637899 - 099 5669074 (fax) 099 9746172 - 099 9726427 (fax) 1
Editoriale • Francesco Cavallo Non chiamatela crisi, ma cambiamento epocale C ’è voglia di ripresa. Senza trop- in questo modo, infatti, si potranno af- pi proclami, magari lavorando frontare i problemi e fornire soluzioni. serenamente e nel silenzio. Ma Invece, finora, si è solo parlato di pro- quest’aria la si respira. Il periodo che blemi senza andare oltre. Cioè, cosa stiamo vivendo ha ridisegnato anche fare per risolverlo? La risposta non può la definizione di crisi, non più sempli- essere fumosa, ma chiara sotto tutti gli cemente fase di recessione, ma addirit- aspetti: da quello tecnico alla tempisti- tura cambiamento epocale che ha mo- ca. Altrimenti è una non-risposta che è dificato un intero sistema. Il che vuol poi il guaio che le imprese del territo- dire che dopo questa fase nulla sarà più rio sono chiamate ad affrontare prima come prima. La cosa da non trascurare ancora della crisi. Molte indicazioni in è che l’evoluzione di questo periodo ol- tal senso sono emerse nel nostro ultimo tre a portare mutamenti sotto il profilo Taranto Finanza Forum nel corso del economico e sociale, inciderà necessa- quale il confronto ci ha portati a riflet- riamente anche sotto l’aspetto cultura- tere non solo sulle strategie future, ma le. anche su quelle che nel recente passato La speranza è che chi guida la politica hanno fallito. Il sistema economico-fi- economica e rappresenta le istituzioni, nanziario è chiamato a ripartire proprio sia in grado di comprendere la necessità da quegli errori, facendo ammenda e ri- di un lavoro serio, determinato, chiaro. convergendo le proprie attenzioni sulla Un percorso fatto di progetti precisi. tutela dei risparmiatori e la trasparen- Anche di una politica dei piccoli passi, za dei comportamenti. In definitiva, non necessariamente di grandi salti. E’ ad agire come le Casse Rurali, capaci di opportuno adottare una strategia con- interpretare anche in piena crisi quella divisa e allo stesso operativa. Come im- mission che da sempre contraddistin- prenditore, penso che questa sia l’unica gue le cooperative del credito al servizio strada e che non ce ne siano altre. Solo dei singoli territori. Nonostante il clima di recessione, si comincia a respirare un’aria nuova. C’è voglia di ripresa 2
• Emanuele di Palma Renzo e i suoi capponi alla corte di Azzecca-Garbugli R acconta il Manzoni ne “I Promes- rietà delle difficoltà del momento, ma si Sposi” che Renzo Tramaglino, non credo che sia vero che “la banca co- andando a chiedere un parere operativa da sola non ce la fa più” (Ra- al dottor Azzecca-Garbugli, portava in diocor del 12 ottobre 2010, ore 15,13). E omaggio quattro capponi vivi legati per se questo fosse vero, bisognerebbe farsi i piedi e a testa in giù; e che quelli ignari un esame di coscienza, sulle responsa- di essere affratellati da un comune de- bilità, sul tempo perso in discussioni stino, la pentola, si beccavano fra loro. inutili, nella ricerca del consenso, in- Le parole del Poeta mi sono venute in teso come supina accettazione delle mente mentre leggevo la pagina econo- decisioni. Ecco, le Casse Rurali, credo mica del quotidiano Libero di giovedì abbiano le spalle abbastanza larghe non 14 ottobre, che titolava: “Le BCC del solo per poter fronteggiare la crisi, ma Nord-Est fanno la secessione”. Nel cor- anche per poter sostenere concreti pro- po dell’articolo veniva dato grande ri- getti di sviluppo delle realtà territoriali. salto alla diatriba tra Iccrea Holding da Non penso, alla nostra rete, come ad un un lato e Cassa Centrale Banca dall’al- sistema assistenzialista ma di coopera- tro, sugli accordi di una con Cattolica zione, capace di interagire, proporre e Assicurazioni e dell’altra con Assimoco- proporsi. Invece, è proprio questo che DZ Bank. Argomento che certo appas- talvolta manca. siona gli economisti italiani ed europei, Noto, come aspetto positivo, che negli nonché i numerosi lettori di Libero, ma ultimi mesi sono aumentati considere- poco interessa al sottoscritto e, credo, volmente i rapporti diretti tra le singole a molti altri colleghi del Sistema del BCC, con lo scopo di essersi reciproca- Credito Cooperativo (per non parlare mente utili e interagire nel comune in- dei nostri Soci e Clienti), in quanto il teresse. Un capitolo a parte meritereb- Le BCC hanno problema dibattuto non è certo al cen- be la storia, l’evoluzione, le criticità del tro dei nostri interessi o, come si dice, il Credito Cooperativo, nel Sud Italia ma spalle larghe per nostro core-business. ne parleremo in altra occasione. Sempre fronteggiare la crisi, Ritengo si debba prendere atto con se- se non saremo finiti…in pentola. ma il Sistema è chiamato a non perdersi in diatribe che poco hanno a che fare con la cooperazione 3
L’Evento Successo confermato per la quarta edizione Taranto Finanza Forum: del nostro forum che ha radiografato l’economia globale e lo Direzione stato della crisi Mondo 4
«I l mondo si è meridionalizzato. delle imprese internazionali in Medio come quello greco, che presenta invece, C’è sviluppo assistito e quindi Oriente è questa: «Le migliori battaglie eccellenti opportunità d’investimento spesso si naviga a vista». E’ si vincono con un’equipe di teste che nonostante il difficile momento che sta questo il messaggio che emerge dalla decidono di lavorare sodo in modo si- attraversando». Quarta Edizione del Taranto Finanza nergico per uno scopo comune. Anche «Un evento, il cui risultato è stato al di Forum, l’evento di economia e finanza le realtà locali come quelle del territo- sopra di qualsiasi previsione. A dimo- promosso dalla nostra Banca che ha ri- rio ionico che desiderano intraprende- strazione che l’interesse verso l’econo- chiamato oltre quaranta esperti da ogni re la via degli Emirati Arabi, pertanto, mia, la finanza e lo sviluppo è molto parte del mondo e suscitato le attenzio- hanno bisogno di costruire una propria elevato». Con queste parole, il Direttore ni di un vasto pubblico (oltre 700 i par- squadra nel Paese di destinazione. Le Generale Emanuele di Palma ha conclu- tecipanti giunti da ogni parte d’Italia imprese necessitano di contatti in loco, so una lunga giornata di tavole rotonde per un appuntamento che ha coniugato che possano aiutarne l’insediamento e e confronti a 360°. «Sono stati creati i operatività in diretta sui mercati con guidarne gli investimenti. Bisogna te- presupposti giusti per avviare una nuo- economia reale. La sintesi: «L’economia nere in considerazione, infatti, che il va fase di confronto con paesi esteri. Le è in difficoltà, ma il sostegno delle ban- Medio Oriente non è solo Dubai ed Abu nostre aziende hanno incontrato, no- che centrali riesce a drenare in qualche Dabi, ma grandi opportunità possono nostante la crisi, dei punti di riferimen- modo la recessione. Si guarda con atten- essere presenti anche in Arabia Saudita to innovativi sui quali poter lavorare. E’ zione ai prossimi grandi appuntamenti ed Iraq». importante – ha continuato di Palma nell’agenda quando la Federal Reserve Per Nicola Facciorusso che a Monaco – creare una squadra di idee e progetti immetterà nuova liquidità sui mercati di Baviera lavora con i fondi sovrani e, concreti per condividere un percorso di e alla tornata elettorale di fine anno in in questa particolare fase con le critici- sviluppo comune. Il nostro ruolo sarà America. All’interno di questo quadro si tà della Grecia: «Il grado di inefficien- quello di continuare a favorire non solo muove l’Italia e il sistema Puglia non fa za dei mercati aumenta e offre diverse l’accesso al credito in un momento in cui eccezione». opportunità d’investimento a medio e si avverte questa necessità, ma anche di La ricetta fornita dall’economista Char- lungo termine. Un’eventuale crollo dei sostenere il dialogo e la comunicazione les Hamill-Stewart che a Dubai si oc- mercati offre possibilità di sviluppo in con nuove realtà». cupa di investimenti e posizionamenti paesi dichiarati a rischio fallimentare Tornado alla lunga giornata, in coda ai 5
London Activetrades; Paolo Dal Negro, Associate UniCredit Corporate & In- vestment Banking; Emanuele di Palma, Economista; Giuseppe Di Vittorio, Ana- lista Finanziario; Nicola R. Facciorusso, Esperto di Economia Internazionale; Nicola Francia, Responsabile Strumen- ti quotati Italia RBS; Stefano Giancola, Area Commerciale Cassa Centrale Ban- ca; Patrick Girondi, American Trader, Filantropo; Massimo Intropido, Anali- sta tecnico; Giovanni Lapidari, Trader; Antonio Lengua, Futures Trader; Fran- cesco Lenoci, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano; Gianni Lupotto, Consulente Finanziario Indipendente; Enrico Malverti, Analista Quantitativo; Lorenzo Marconi, Formatore e analista finanziario; Manuela Massari, Univer- lavori è emersa su «tutto - spiega Mau- I RELATORI sità degli Studi, Bari; Stefano Masullo, rizio Mazziero, importante analista fi- Ecco chi ha partecipato alla Quarta Segretario Generale Assoconsulenza; nanziario internazionale - la necessità Edizione del TFF apportando preziosi Maurizio Mazziero, Esperto Materie di diversificazione degli investimenti, contributi tecnici: Alessandro Aldro- Prime; Domenico Palmiotti, Giornali- un maggiore studio sugli strumenti vandi, Trader; Nicolas Barile, Gestore sta; Sante Pellegrino, Trader; Donatella d’investimento e quindi maggiore cono- patrimoniale; Vittorio Basta, Commer- Principe, Head of Investment Advisory scenza ed educazione finanziaria, che cialista, Esperto Finanza; Saverio Ber- Schroders; Luca Ramponi, Analista e sia capace di preservare il valore del pro- linzani, Forex Trader; Davide Biocchi, Gestore Aureo SGR; Vito Roberto San- prio patrimonio e di incrementarlo nel Equity Trader; Giovanni Borsi, Trader; tamato, Università degli Studi Aldo tempo senza sottoporlo a quello stress Nicola Bruni, Università degli Studi - Moro, Bari; Hamill Stewart, Esperto che ha portato, nel corso degli ultimi Bari; Stefano Calamita, Psicologo di Mercati Mediorientali, Dubai; Paolo anni ad una fase storica che sarà ricor- Borsa; Francesco Carbone, Economista; Serafini, Trader; Giancarlo Somaschini, data a lungo». Per oltre dieci ore filate, Angelo Ciavarella, Head of Italian Desk, Consulente Finanziario; Mario Tagarel- nelle due sale conferenze, nonostante gli argomenti impegnativi trattati, la sensazione espressa dai partecipanti e dai relatori è stata quella di una giorna- ta vissuta in un clima propositivo teso a ricercare le forze e le idee utili per af- frontare il delicato momento sociale. Particolarmente apprezzata è stata la proiezione del backstage del film corto “Il Signor H” prodotto dalla BCC San Marzano di San Giuseppe e legato ad un concorso nazionale teso a raccontare l’ultima crisi economico-finanziaria. Il film corto, interpretato da Alessandro Haber, diventa la prima pellicola italia- na ad usufruire del tax credit, formula che libera il cinema dall’assistenzialismo economico. Sarà presentato ai prossimi festival internazionali e racconta in sal- sa pugliese il dramma di un uomo co- stretto a rivedere la propria vita per via della perdita del posto di lavoro. 6
IL RISK STOCK li, Presidente Ordine Commercialisti Taranto; Vincenzo Tedeschi, Responsa- bile Marketing IWBank; Gabriele Villa, EXCHANGE Head of Private Investors Business De- velopment Borsa Italiana. I MARCHI CHE HANNO Ha premiato essenzialmente la Puglia il Risk Stock Exchange, il primo SCOMMESSO SULL’EVENTO fantaportafoglio della finanza. La miglior performance è stata realiz- Sempre più ricco e prestigioso il par- zata da Domenico De Vito, da Altamura (Bari), il quale ha totalizzato terre dei Marchi presenti al Taranto un guadagno del 4,63 con i titoli: Banco Popolare, BCA Popolare Mila- Finanza Forum: dalle rilevanti part- no e BCA MPS (short) aggiundicandosi il BlackBerry Pearl offerto dal- nership istituzionali con l’Università lo Store 3 Mignini di Taranto. Decisamente negativa, invece, la pre- di Bari-Taranto all’Ordine dei Dottori stazione di Giuseppe Battista di Lecce con una performance del -4,18 Commercialisti e degli Esperti Conta- (agguantata con buy su Unicredit, Banco Popolare e BCA Popolare di bili di Taranto a Borsa Italiana S.p.A. e Milano). Negativa per modo di dire, visto che ha portato a casa un TV Assoconsulenza, alle primarie società Full HD Samsung (offerto da Effegivision). Gli abbonamenti Monda- finanziarie e tecniche: ActivTrades, Au- dori a Panorama Economy sono andati ad Alida Grottoli di Guagnano reo Gestioni, Autenrieth Capital, Cassa (Lecce), Federico Roveda di Milano e Ferdinando Germinario di Bari. Centrale Banca, Directa SIMpa, Credi- I vincitori, hanno sba- treform, Ipsoa, IWBank, Quanteviour, ragliato un’agguerrita RBS, Schroders, Traderlink, Unicredit. concorrenza (ben 109 i Molte, le realtà locali che sostengono il portafogli in gara). Fra TFF: Auriga S.p.A.; Effegivision; Mon- i titoli maggiormente cafè; Serveco; Mignini 3; Petrolmenga; gettonati, quello di Uni- Sai Fondiaria Taranto; Serveco; Soave; credit (ben il 12% dei Tecnocamini. partecipanti ha scom- L’evento, infine, sostiene la Fondazione messo sul colosso ban- OrphanDream che si occupa di pazienti cario italiano). affetti da malattie rare e alle loro fami- Bene anche Fiat: l’8% glie, messa in campo dal gestore e tra- dei concorrenti ha scelto der Pat Girondi. la casa torinese per cer- care di mettere in piedi la performance vincen- te. Terzo titolo, nel ca- pitolo delle preferenze, quello di Intesa San Pa- olo (5%). E’ prevalso in questa edizione del Risk Stock Exchange, un ve- lato senso di ottimismo: ben 63% delle previsioni hanno scommesso sul ri- alzo, mentre il 37% sono state le quote ribassiste. La classifica completa e definitiva è visitabile sul sito internet del Taranto Finanza Forum. Il Direttore Generale Emanuele di Palma premia il vincitore del Risk Stock Exchange 2010: Domenico De Vito di Altamura, ma anche l’ultimo classificato Giuseppe Battista di Lecce 7
Le Immagini l’AGEN l’AGENDA TOL FOR FOUR I Top Trader in gara per l’intera giornata in una sfida rigoro- samente in tempo reale. Tutte le operazioni dei trader sono state seguite e monitorate per permettere, anche ai neofiti del trading, di comprendere il perché del loro successo e i se- greti delle loro strategie vincenti. L’UNIVERSITÀ INCONTRA IL TFF Rinnovato e ancora più incisivo, grazie alla disponibilità della docente Manuela Massari, il legame fra il TFF e mondo uni- versitario. I Relatori del Taranto Finanza Forum incontrano gli studenti universitari della Facoltà di Economia per parlare delle prospettive occupazionali nei vari ambiti dell’economia e della finanza. TUTTI ATTORNO AL DESK Le società partecipanti hanno potuto incontrare in maniera diretta i partecipanti al Taranto Finanza Forum. All’interno dell’area espositiva c’è stata la possibilità per tutti di scambia- re contatti, opinioni, ricevere informazioni e i tanti gadget a tema distribuiti. LA FIDUCIA DEI RISPARMIATORI Come riconquistare la fiducia della clientela? A questa tavola rotonda le società di gestione e d’intermediazione presentano le strategie dopo tre anni di turbolenze sui mercati finanziari. Una guida pratica per proteggere i risparmi. LE STRATEGIE D’INVESTIMENTO Quali sono le migliori opportunità d’investimento per i nostri risparmi? La parola agli esperti del TFF. I mercati finanzia- ri più interessanti, dagli Stati Uniti al Giappone incrociando il “sogno” Mediorientale e l’analisi approfondita degli asset principali: dalle materie prime ai metalli preziosi, il mercato dell’arte e immobiliare, le obbligazioni e le azioni. 8
NDA l’AGENDA l’AGENDA APERITIVO CON IL RELATORE Un momento d’incontro informale: i partecipanti al Taranto Finanza Forum hanno potuto chiedere suggerimenti e con- frontarsi con i relatori nel corso di un aperitivo molto perso- nale. L’iniziativa, in principio limitata a 20 aperitivi è stata portata a 60 per via delle tante richieste giunte in fase di pre- notazione. IMPRESE E ACCESSO AL CREDITO In collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti di Taranto è stato presentato in anteprima nazionale, il Volume redatto da Francesco Lenoci e Stefano Peola: “Nuovo merito crediti- zio: sfide e prospettive per imprese, confidi, banche e profes- sionisti”. E’ stata l’occasione per un confronto a tutto campo sull’economia anche del territorio. L’ESPERTO RISPONDE Per 90 minuti, i protagonisti sono stati i partecipanti al TFF con le loro domande. Non semplici spettatori, ma parte attiva del dibattito: 30 domande selezionate tra tutte quelle proposte dagli iscritti all’Evento alle quali dovranno rispondere i relatori e gli esper- ti delle Società partecipanti. LA CRISI E’ FINITA? Faccia a faccia senza confini tra i relatori del TFF. Pes- simisti e ottimisti a confronto hanno commentato e spiegato le dinamiche della crisi in atto e le prospettive economico-finanziarie dei prossimi anni. CASE HISTORY Dapprima Aureo Gestioni, poi Cassa Centrale Banca e infine Unicredit hanno incontrato i risparmiatori e gli operatori economici in tavoli tematici ad hoc per illu- strare le future prospettive non solo per i privati, ma anche per gli investitori istituzionali. 9
Il Report del TFF stato possibile inoltre raggiungere un ambizioso compromesso: dimezzare i • Angelo Ciavarella (*) deficit pubblici entro il 2013 e riporta- re lo stock dei debiti sovrani sotto con- La tempesta trollo entro il 2016. Il rischio, oltre alla consueta smentita in caso di fallimento, è che nell’attuale assetto multipolare dell’economia globale, processi di risa- perfetta namento degli elevati indebitamenti dei paesi non coordinati a livello inter- nazionale rischiano di rallentare forte- mente, se non addirittura di spegnere, non è ancora la timida ripresa in corso. A tal propo- sito persistono forti timori al crescente indebitamento dei paesi che compongo- no l’Eurozona: Irlanda, Grecia, Spagna e finita A Portogallo, downgradate dalle agenzie, settembre si è celebrato un anni- hanno già gravato sulle casse della Ban- versario decisamente significati- ca Centrale Europea (BCE), che ha stabi- vo: l’annuncio che Lehman Bro- lizzato con un massiccio acquisto titoli, thers avrebbe fatto ricorso al Chapter di 60 miliardi di euro, i rendimenti dei 11 per la “liquidazione pilotata” di tutti bond dei paesi interessati conferendo i suoi asset sancendo l’inizio della più seppur con timidezza fiducia al siste- grande crisi economica mondiale dal ma. Cosa potrebbe aver innescato tutto 1929. Nominata crisi del credito pri- ciò? L’adozione di una moneta unica, ma, la tempesta perfetta, che ha sgre- una medesima politica monetaria, una tolato la fiducia sui mercati finanziari, differente guidance fiscale e politica da è divenuta in poco tempo una vera crisi parte dei paesi che compongono l’unio- del debito sovrano delle maggiori eco- ne monetaria può aver contribuito ad nomie. I maxi piani di rilancio dell’eco- accentuare tali squilibri economici e a nomia americana ed europea, gli inter- generare il nuovo assetto di debito. I venti straordinari di autorità monetarie paesi dell’unione appaiano molto diffe- del calibro della Fed, BCE e BoE, la netta renti e ancora troppo poco flessibili per riduzione dell’avversione al rischio degli intervenire con tempestività e far fron- operatori e il contestuale miglioramen- te alle difficoltà economiche in manie- to del “sentiment” generale sono segnali ra congiunta e complemetare. Quando inequivocabili che il sistema economico l’euro veniva creato, infatti i suoi idea- globale è in recupero. In questo conte- tori decisero di fissarne il valore e non sto persistono però freni strutturali alla fare affidamento sulla disciplina di mer- crescita e in particolare preoccupano cato, in ragione delle mutate condizioni ancora le previsioni riguardo alla dina- economiche e pertanto sembra sia ne- mica della disoccupazione USA, europea cessario ridisegnare il valore dell’Euro e nipponica che si attesta a livelli stabi- all’interno della Comunità Economica li del 9% 10%. L’andamento “positivo” Europea. Al fine di rientrare all’inter- dei dati macroeconomici potrebbe così no degli estremi del “patto di stabilità e Ai Raggi X risultare di natura temporanea, frutto crescita” che avrebbe dovuto limitare il di stimoli economici straordinari non disavanzo di bilancio di ciascun paese al la mappatura: sufficienti a rimettere in moto il siste- 3% del PIL (ricordando i valori attuali: dall’America ma economico internazionale. Emergo- Irlanda 12%, spagna 9.8%, Grecia 9.5%, no dal fronte statunitense nuove pre- e Portogallo 8.5%) e il debito pubblico all’Eurozona. occupazioni per la dinamica deflattiva al 60% del PIL i paesi in deficit hanno di Ecco le principali aprendo la porta a nuovi interventi di stimolo quantitativo da parte della FED. fatto tre possibilità: svalutazione mone- taria (che riduce i salari facendo acqui- preoccupazioni Dal vertice del G20 tenutosi a Toronto è sire un vantaggio competitivo rispetto 10
agli altri competitor), tagli salariali a di un risanamento della condizione eco- mico dell’Unione rischiano di fatto di fronte di una maggiore produttività e nomica dei vari paesi attraverso la ridu- spegnere la timida ripresa economica in politica fiscale espansiva. Data l’impos- zione del lavoro, o semplicemente del corso facendo riaprire il dibattito sulla sibilità per l’Unione Europea di svalu- suo costo, non solo genera ulteriore ma- forma della ripresa, se a “V” o a “W”, tare la propria valuta a solo favore di lessere sociale tra i cittadini del vecchio anche se per ora abbiamo imboccato la quelle economie soffocate dal debito, la continente ma piuttosto imbarazzo tra gamba ascendente di una “V”. partita verrà giocata sugli altri due cam- coloro i quali avevano battezzato questa pi dove l’arbitro imparziale della ripresa Europa unita forgiando una sola mone- (*) Head of Italian Desk, economica non farà sconti: la promessa ta. I freni strutturali al rilancio econo- London ActiveTrades • Donatella Principe (*) Il mondo nomica. Minore creazione di credito in dopo la crisi futuro (ma in realtà già oggi) vuol dire minori consumi e minori investimenti delle aziende, quindi una più ridotta do- manda del settore privato. I governi in una prima fase hanno tentato di sosti- L a crisi scoppiata nel 2007 a causa tuirsi a questo calo con la spesa pubbli- dei mutui sub-prime, e tramuta- ca, ma anche questa forma di domanda tasi successivamente in crisi del è destinata a esaurirsi, a causa del peso credito prima e del debito sovrano poi, crescente del debito pubblico; debito è eccezionale non solo per la sua durata che porta con sé anche l’attesa di una e la sua natura a fasi. Come solo altre maggiore pressione fiscale, essa stessa 4 recessioni nell’era moderna essa si è un nuovo ostacolo alla spesa privata. caratterizzata per un crollo contestuale Non si deve poi dimenticare che questa del prezzo delle azioni e degli immobili, crisi ha agito come cartina di tornasole, accompagnato da una stretta creditizia. mettendo in luce tutta la forza acquisita Ma, a differenza di queste prime 4 re- dai Paesi Emergenti. Oggi, forti del loro cessioni, che furono circoscritte geogra- nuovo ruolo internazionale, appaiono ficamente, quella attuale è stata anche meno disposti a finanziare con i loro una crisi globale. Un evento così raro, risparmi e i loro surplus gli eccessi di eppure dirompente, che il matematico spesa dei Paesi Sviluppati. Questa crisi Nassim Taleb lo definirebbe “un cigno segna quindi la fine di quella che il go- nero”. Come sempre accade in presen- vernatore della Bank of England definì za di un “cigno nero”, si tratta di un l’epoca NICE: in inglese “bello”, ma in re- evento in grado di modificare la realtà altà acronimo di Non Inflationary Con- così come siamo abituati a conoscerla: tinuous Expansion (crescita continua e, in effetti, il contesto sia economi- senza inflazione). Il mondo di domani, co che dei mercati finanziari ha subito il mondo dopo la crisi sarà un mondo profonde trasformazioni durante que- VILE: Volatile Inflation Low Expansion, sta crisi. Dopo gli scandali della finan- un mondo quindi caratterizzato da tas- za e l’ingresso dei governi nel capitale si di crescita strutturalmente più bassi, delle banche si è prodotta un’ondata di che si accompagneranno a livelli d’infla- “rancore” nei confronti della finanza in zione più volatili. Una grande sfida, non generale, che si traduce tra l’altro anche solo per i governi e la finanza, ma anche Com’è cambiato il in una forte avversione (ove non paura) per l’ingegneria finanziaria. Tuttavia per i singoli cittadini, nel loro diverso ruolo di consumatori, risparmiatori, pianeta e quali i futuri proprio l’ingegneria finanziaria è alla investitori. base della creazione del credito e quindi mutamenti in seguito di quella benzina che serve a far pro- (*) Head of Investment Advisory alla grande recesione cedere in modo spedito la crescita eco- Schroders Italy 11
Il Report del TFF • Luca Ramponi (*) Da questa crisi non si esce gratuitamente I l 2010 si sta caratterizzando come Grecia), generando tensioni sui prezzi un tipico periodo post-recessivo. Se dei titoli di stato. I timori di governi è vero, infatti, che la crisi che ab- troppo indebitati e con un’economia biamo attraversato è unica rispetto alla ancora a rischio “ricaduta” in recessione causa scatenante, altrettanto non si può non hanno comunque impedito ai mer- dire per gli effetti che ha generato. Pro- cati azionari di registrare, dall’inizio del viamo ad analizzare questi ultimi prima 2010, rendimenti lievemente positivi. con gli “occhiali” dell’economista e poi Da questa crisi non si esce gratuitamen- con quelli dell’analista finanziario. te; si pagherà il dazio di paesi più indebi- L’economista nel corso dell’anno ha re- tati e meno flessibili nelle loro politiche gistrato segnali di ripresa congiuntura- economiche e con una disoccupazione le in quasi tutti i paesi industrialmen- più vischiosa. te avanzati: la produzione è tornata a Ma l’economia si sta rimettendo in crescere sia negli USA che in Europa; i moto, soprattutto grazie ai paesi emer- prezzi immobiliari hanno arrestato la genti che lungi ormai dall’essere mere discesa; la spesa pubblica è lievitata sot- “fabbriche del mondo”, ormai rappre- to forma di incentivi fiscali; gli investi- sentano mercati di sbocco rilevanti per menti sono tornati positivi; i consumi i prodotti del mondo occidentale. L’as- stanno iniziando a risalire. Come tipi- senza d’inflazione camente accade nella prima fase di un consentirà ai tassi di ciclo economico non mancano margini rimanere su livelli me- di incertezza: dappertutto, nel mondo diamente bassi e ciò sviluppato, la disoccupazione è elevata. di solito consente alle Ma ciò rappresenta il normale dispie- aziende di crescere sia garsi dei differenti cicli dell’economia in termini di profitto dove una nuova fase espansiva inizia che di fatturato con a generare nuovi occupati solo quando effetto positivo sui gli investimenti sono tornati su livelli mercati azionari che normali e il credito erogato è tornato a in questo momento crescere. L’analista finanziario, che tra il appaiono da preferi- 2008 e il 2009 si era tanto preoccupa- re alle obbligazioni, to dei margini di profitto delle aziende con una opportuna (e dal forte calo delle quotazioni) per diversificazione so- Economisti e analisti poi tirare un sospiro di sollievo nel ri- prattutto guardando finanziari hanno vedere un incremento degli utili (e dei ai mercati finanziari relativi prezzi delle azioni), nel 2010 si emergenti. sfumature e pensieri è concentrato sui bilanci dei governi. diversi ma su una cosa L’accumulo di debito pubblico ha pro- vocato maggiori rischi di solvibilità dei (*) Direttore Investimenti sono tutti d’accordo governi (emblematica la vicenda della Aureo Gestioni 12
Finanza aziendale Con l’attuale implementazione di tipo statistico/automatico di Basilea 2 è ormai a tutti Imprese, evidente che i rating del 2010 sono condannati al deterioramento e che, con la con- giuntura che riparte con lentezza, è assai improbabile che si assista a significativi mi- glioramenti nel 2011. I rating prodotti nel corso del 2010 risentono dei cattivi bilanci 2009 (i peggiori di sem- Francesco Lenoci - Stefano Peola S. Peola F. Lenoci pre) e, in molti casi, di linee di credito maggiormente utilizzate. Ciò comporta: • politiche commerciali più prudenti e, quindi, minori quantità offerte; • pratiche creditizie più rischiose assoggettate ad analisi presso le sedi centrali e, di conseguenza, tempi di risposta più lunghi; • spread più elevati. Nuovo merito Poiché con il progressivo inasprirsi della crisi economica l’analisi quantitativa ha assun- to un peso maggiore nelle decisioni di affidamento, troppe imprese soffrono e conti- banche e nueranno a soffrire senza credito. Il rischio concreto è di perdere parte di un immenso patrimonio di conoscenze, di progettualità e d’innovazione. creditizio Le banche debbono stare vicine alle imprese che sanno e sanno fare, ossia a quelle Nuovo merito creditizio imprese che hanno prospettive di crescita. Occorre correggere al più presto la pratica elettronica di fido: ciò significa utilizzare nella valutazione del cliente conoscenze accumulate nel corso di anni, ben più accurate di quelle desumibili da modelli quantitativi. In altri termini, significa saper discernere l’im- presa meritevole anche quando i dati quantitativi desumibili dai bilanci 2009 non sono a suo favore, dando maggior peso a dati prospettici, qualitativi e andamentali. Sfide e prospettive per imprese, A tal fine risulterà fondamentale il nuovo ruolo che sono chiamati a svolgere i confidi e i professionisti. confidi, banche e professionisti professionisti Mettendo a frutto le diverse esperienze e competenze degli autori, l’opera affronta tutti i temi precedentemente citati “in maniera trasversale”, ossia mettendo a sistema le conoscenze, le relazioni e le competenze appartenenti a culture e professionalità che, normalmente, non comunicano fra loro in maniera adeguata. IL Cd-Rom Completa il libro l’allegato Cd-Rom, che consente la rielaborazione della Centrale dei Rischi, ossia di uno strumento molto più importante del bilancio e della dichiarazione dei redditi ai fini della determinazione del rating delle PMI. alle prese con le nuove sfide 00118444 Con Cd-Rom P resentato in anteprima naziona- rating del 2010 sono condannati al de- Per questo è fondamentale per le im- le, nell’ambito del TFF 2010, dal terioramento e che, con la congiuntura prese fare innovazione e per le banche Prof. Francesco Lenoci, il libro che riparte con lentezza, è assai impro- sostenere, in particolare, le imprese scritto a quattro mani con Stefano Peo- babile che si assista a significativi mi- che sanno innovare. Occorre, quindi, la “Nuovo Merito Creditizio: sfide e pro- glioramenti nel 2011. I rating prodotti correggere la pratica elettronica di fido: spettive per imprese, confidi, banche e nel corso del 2010 risentono dei cattivi ciò significa utilizzare nella valutazione professionisti” (Ipsoa, 2010, pagg. 784). bilanci 2009 (i peggiori di sempre) e, in del cliente conoscenze accumulate nel «Con l’attuale implementazione di tipo molti casi, di linee di credito maggior- corso di anni, ben più accurate di quelle statistico/automatico di Basilea 2 – dice mente utilizzate. Ciò comporta: politi- desumibili da modelli quantitativi. In Lenoci - è ormai a tutti evidente che i che commerciali più prudenti e, quindi, altri termini, significa saper discernere minori quantità offerte; pratiche credi- l’impresa meritevole anche quando i tizie più rischiose assoggettate ad anali- dati quantitativi desumibili dai bilan- si presso le sedi centrali e, di conseguen- ci 2009 non sono a suo favore, dando za, tempi di risposta più lunghi; spread maggior peso a dati prospettici, quali- più elevati». E sottolinea: «Poiché con tativi e andamentali. A tal fine risulterà il progressivo inasprirsi della crisi eco- fondamentale il nuovo ruolo che sono nomica l’analisi quantitativa ha assun- chiamati a svolgere i confidi e i profes- to un peso maggiore nelle decisioni di sionisti. Mettendo a frutto le diverse affidamento, troppe imprese soffrono e esperienze e competenze degli autori, continueranno a soffrire senza credito. l’opera affronta tutti i temi preceden- Il rischio concreto è di perdere parte di temente citati “in maniera trasversale”, un immenso patrimonio di conoscen- ossia mettendo a sistema le conoscen- ze, di progettualità e d’innovazione. Le ze, le relazioni e le competenze appar- banche debbono stare vicine alle impre- tenenti a culture e professionalità che, se che sanno e sanno fare, ossia a quelle normalmente, non comunicano fra loro imprese che hanno prospettive di cre- in maniera adeguata. Completa il libro scita». Fare impresa vuol dire fronteg- l’allegato Cd-Rom, che consente la riela- giare continuativamente una scelta tra borazione della Centrale dei Rischi, os- tradizione e cambiamento. Scelta diffi- sia di uno strumento molto più impor- cile. Ma dal compierla, e dal compierla tante del bilancio e della dichiarazione nel momento giusto, spesso dipende il dei redditi ai fini della determinazione futuro prossimo o remoto dell’azienda. del rating delle PMI. 13
GRAZIE! Ai 720 partecipanti al TFF 2010 - Ai 588 Amici e Amiche della Pagina Facebook Ai 240 che hanno risposto all’evento su FB - Ai Relatori e alle Società partecipanti Alle Aziende che ci hanno sostenuto - Ai Media per l’attenzione riservata Arrivederci alla Quinta Edizione BCC San Marzano www.tarantofinanzaforum.it 14
Il Forum Banche locali a confronto. Modello ancora valido? I l modello delle Banche Locali Italia- si e alle attività di marketing e fidelizza- A Milano il nostro ne viene generalmente riconosciuto zione della clientela, fino alla moderna Direttore Generale come caso di successo nel contesto gestione del risparmio. Fra i relatori, il bancario Europeo: attività bancaria tra- nostro Direttore Generale, Emanuele relatore al dibattito dizionale, forte radicamento sul territo- di Palma, il quale nel corso del proprio al quale hanno preso rio, contatto diretto con la clientela, ma questi fattori possono ritenersi ancora intervento ha sottolineato: «Le Ban- che Locali hanno sostenuto i territori parte oltre 100 Istituti vincenti nell’attuale scenario finanziario all’indomani della grande crisi. Lo han- Europeo? La presenza sul territorio e la no sempre fatto, ma negli ultimi anni di Credito territoriali conoscenza della clientela sono ancora quest’attività è emersa in modo premi- fattori di successo? Le Banche Locali, nente, quando – vale a dire – i rispar- oggi, sono realmente in grado di stabiliz- miatori avevano bisogno di chiari punti zare i mercati finanziari? La loro struttu- di riferimento. Questo perché, per noi, i ra finanziaria può rappresentare un fat- clienti sono importanti al di là del grado tore di debolezza? A questi interrogativi economico. Rappresentano la priorità ha dato risposta il VII Forum delle Ban- assoluta rispetto alla politica dei pro- che Locali, svoltosi a Milano sotto l’im- dotti. Per le banche locali, in definitiva, pulso di Business International. Evento la crisi si è trasformata in una preziosa diventato appuntamento fisso e che per opportunità». «È importante - ha con- l’edizione 2010 ha richiamato oltre cento cluso il Direttore Generale Emanuele banche locali da ogni provincia italiana. di Palma - che le Banche locali diventi- I continui richiami da parte delle auto- no banche di eccellenza. E per realizza- rità di vigilanza, rivolti anche ai piccoli re questo progetto occorre valorizzare Istituti di Credito, per innovare il mo- al meglio i propri territori. Non ci può dello di offerta, i prodotti, le strategie essere un credito cooperativo omologa- sul territorio sono stati solo alcuni dei to al nord come al sud. Non credo a un temi al centro del dibattito dell’edizione sistema modello Crédit Agricole, come di quest’anno, che come sempre ha visto invece vine fatto intendere. Siamo una protagonisti gli Executive delle Banche storia a parte. Ogni territorio ha una Locali più competitive sul territorio Ita- propria identità e proprie risorse. Il fat- liano, chiamati a confrontarsi sui temi tore comune sono i giovani. Dal Trenti- di principale interesse per il settore: dal no alla Puglia e fino alla Sicilia dobbiamo sostegno al territorio dopo la grande cri- scommettere su loro». 15
Credito ratività messa in campo con la Società Garanzia Commercianti di Taranto. «E’ una fase congiunturale complessa – ha detto di Palma – che può essere supe- rata solo con una stretta e trasparente Nel 2010: collaborazione fra le categorie economi- che e le Istituzioni attive all’interno del territorio. La nostra Banca, pur aderen- 30 milioni do a tutte le strategie utili per un fronte comune contro la crisi, ha una propria autonoma struttura che, come si evince dai dati, fornisce il proprio contributo di impieghi a a imprese e famiglie in maniera rapida e diretta, tenendo conto delle situazio- ni contingenti e anche delle necessità sostegno primarie. Per queste ragioni abbiamo dato vita ad un vero e proprio team di lavoro che si occupa essenzialmen- te dei crediti a beneficio del comparto del Territorio imprenditoriale, in modo da accelerare i tempi di risposta e fornire anche una consulenza per agevolare i rapporti tra imprenditori locali e non, esigenza for- temente sentita. In tale contesto la BCC San Marzano di San Giuseppe, finora, Finanziamenti alla T renta milioni di nuovi impieghi ha fatto segnare per l’anno in corso un nel 2010 a sostegno dell’econo- +13% nella voce finanziamenti al ter- nostra area: mia del territorio. Venti già ero- ritorio. E’ chiaro, altresì, che il sistema gati nella prima parte dell’anno, altri la BCC San Marzano dieci disponibili e da collocare (con pro- bancario e il mondo dell’associazioni- smo, in questo caso la Società Garan- di San Giuseppe cedure snelle e a tassi competitivi) all’in- zia Commercianti, non possono essere terno dell’area di appartenenza entro il considerati come la panacea di tutti i pratico supporto 31 dicembre 2010. È questo, in estrema mali. L’erogazione del credito, per quan- per la ripresa sintesi, il supporto della BCC San Mar- to ci riguarda – nonostante il periodo – zano di San Giuseppe alle imprese della continua ad essere costante ed è rivolta provincia ionica, come evidenziato dal in modo particolare ad accompagnare le Direttore Generale, Emanuele di Palma, imprese verso la ripresa. Non possiamo in occasione della presentazione, nella certo sostenere attività già decotte o in sede della Società Garanzia Commer- difficoltà irreversibili. L’azione sociale cianti di Taranto, dei nuovi progetti di che contraddistingue il nostro essere finanza agevolata attivabili dalla Cofidi. Banca locale, ci ha portato a mettere in Un plafond aggiuntivo, quello dell’Isti- campo tutti quei meccanismi di soste- tuto di Credito ionico che si va ad af- gno alla comunità (come l’adesione alla fiancare, e non a sovrapporre, all’ope- Legge 108 antiusura) che guardano non solo alla salvaguardia delle imprese e dei posti di lavoro, ma anche e soprattutto delle persone». La Conferenza Stampa alla Società di Garanzia Commercianti di Taranto. Da sinistra: il Presidente dell’Ascom Confcommercio Leonardo Giangrande, il Direttore Generale Emanuele di Palma e il Presidente della Società Garanzia Giuseppe Sebastio 16
Normativa to che di altra natura (rischi operativi). • Giuseppe Lenti (*) L’attuale requisito minimo di capitale per le banche non cambia e resta all’8% in rapporto alle attività ponderate per il Basilea 3: rischio, ma le banche che oggi devono avere un rapporto di capitale + riserve (il capitale migliore) pari al 2%, nel regi- me di Basilea 3 dovranno averne il 4,5% i nuovi scenari di questo capitale di alta qualità; inoltre il Tier 1, cioè il requisito del patrimonio di base che include anch’esso altri stru- menti di qualità rafforzata, passa dal 4 al 6%. I banchieri centrali, inoltre, han- Più rigore e controlli I l sistema bancario italiano ha ap- no stabilito che verrà richiesto alle ban- pena digerito i vincoli previsti dagli che di mantenere un cuscinetto (buffer) ma con gradualità. accordi di Basilea 2 entrati in vigo- di capitale aggiuntivo sopra i minimi, re nel 2008 e già si profilano le nuove e pari al 2,5%; questo cuscinetto, potreb- La certezza: più stringenti regole che, massimo della be anche aumentare nelle fasi di crisi o continuerà il nostro fantasia, saranno denominate “Basi- di eccessiva richiesta di crediti da parte lea 3”. Questa accelerazione, anche se i del mercato. Anche il cuscinetto (di sal- sostegno all’economia nuovi parametri entreranno in vigore vataggio) dovrà essere composto di ca- del territorio con molta gradualità, è dovuta alla re- pitale di elevata qualità. cente crisi finanziaria, ancora non del I nuovi requisiti sono più stringenti ed tutto risolta, che ha fatto scricchiolare impegnativi per le banche, ma, in consi- numerose banche, soprattutto estere, derazione dell’esigenza di non compro- portandone al fallimento alcune, prima mettere la ripresa in corso, è prevista fra tutte la Lehman Brothers. Il siste- molta gradualità, in modo da permet- ma bancario italiano ha retto bene gra- tere alle banche di continuare ad assicu- zie ad una impostazione tradizionale e rare i necessari flussi di credito all’eco- prudente della maggior parte degli ope- nomia. Di riflesso, naturalmente, com’è ratori, prime fra tutte le BCC che utiliz- avvenuto per Basilea 2 anche le imprese zano marginalmente (o non utilizzano) dovranno seguire dei percorsi virtuosi strumenti finanziari sofisticati ad alto di capitalizzazione e qualificazione dei rischio (derivati) e concedono mutui e loro attivi di bilancio al fine di ricevere, fidi rispettando le regole di una sana e da parte delle banche finanziatrici, dei prudente gestione del credito, tenendo rating di buona qualità che consentiran- sempre presente che il denaro che si im- no da un lato di spuntare migliori con- piega in prestiti alla clientela proviene dizioni e, per contro, assorbire il mini- dai depositi di famiglie e imprese che bi- mo possibile del prezioso capitale delle sogna necessariamente salvaguardare. banche. I principi sopra enunciati hanno consen- Ovviamente nessuno sa se i nuovi vin- tito alle banche italiane di non cadere coli eviteranno le crisi finanziarie del nella trappola dei mutui sub-prime che recente passato in quanto questi prov- hanno portato al tracollo alcune decine vedimenti sono adottati a posteriori, di banche statunitensi. E, quindi, il 12 quando il danno è già emerso, ciò che settembre scorso con un comunicato di 7 manca, o non funziona o non si vuol far pagine scritto in inglese e pubblicato an- funzionare, sono i controlli nel durante, che in francese tedesco e spagnolo (così cioè mentre si compiono le operazioni ci considerano in Europa) Jean-Claude speculative ad alto rischio o addirittura Trichet ha annunciato che gradualmen- fraudolente che minano il sistema fi- te fino al 2019 con alcuni effetti anche a nanziario e la fiducia degli investitori. partire dal 2023, le banche si dovranno adeguare e rafforzare il proprio patri- (*) Vice Direttore Generale monio a presidio dei rischi sia di credi- Responsabile Ufficio Legale 17
L’Approfondimento • Stefano Antonacci (*) Sarà il tracollo definitivo della finanza creativa? I mostri derivati dalla grande crisi e la loro incidenza nell’economia reale A che punto siamo? Ha senso, di le cose, attribuire ai fenomeni esamina- questi tempi, porsi questa do- ti un valore diverso che non sia solo di manda? Peraltro, abbiamo tutti mera natura economica. gli elementi necessari per poterci dare Consideriamo, ad esempio e con ri- una risposta sensata ed esaustiva? Inol- guardo al momento attuale, quali siano tre, ammesso che riuscissimo a darcela, i fattori che incidono maggiormente siamo poi certi che non sarà ormai su- sull’economia e sui mercati. E’ presto perata, inattuale? Allora forse bisogna detto: oltre alla recente volatilità im- cambiare, almeno in parte, il senso del- mobiliare occorre prendere in conside-
razione un altro elemento d’incertezza più sufficiente operare interventi di che è rappresentato dall’ingegneria manovra economica (tassi, interventi finanziaria (che con un eufemismo è agevolativi istituzionali, ecc.) ma di una detta “creativa”) e speculativa (vedi, pe- rivoluzione copernicana nel modo di trolio). fare impresa. I prodotti derivati, come “call” e “swaps”, La Banca, però, rappresentando l’altra se dapprima erano stati pensati per ri- faccia della stessa medaglia, cosa potrà durre i rischi finanziari, hanno creato, fare? nella realtà, una sorta di “mostro” dou- Già, per noi il punto è questo: cosa ble-face che distrugge la trasparenza. fare? A questo punto, per semplificare, oc- La nostra vocazione di “Banca del Ter- corre chiedersi: quali possono essere le ritorio”, è risaputo, mal si concilia, in prospettive per l’Europa e quindi per la questa situazione, con le esigenze di bi- vo, ancorché debole e bisognoso di nostra economia? lancio che non possono in alcun modo nuova finanza, diventa un problema, Il quadro, appare scontato, risulta ab- essere eluse. oltre che d’irrinunciabile capacità pro- bastanza complicato e, a mio modesto Se poi andiamo a considerare quanto, fessionale, di sana prudenza e di atten- avviso, anche le più accreditate previ- tra le principali attività bancarie (mo- zione. sioni non riescono a fornire elementi netaria, investimento, intermediazio- In definitiva, come è intuibile da queste sufficienti a generare ottimismo. ne creditizia), quest’ultima “pesi” sul poche riflessioni, il quadro d’insieme è Per non sembrare velleitario e presun- nostro bilancio, viene facile pensare in abbastanza complicato, ma per venir- tuoso e per cercare di “fare il punto della quale direzione deve indirizzarsi la no- ne fuori indenni occorrerà sicuramente situazione” e sintetizzare, restringerei stra particolare attenzione. il concorso responsabile di tutti colo- il campo di osservazione al territorio in In definitiva, se “fare credito” è diven- ro che vivono questa realtà, nessuno cui operiamo, non solo per tentare un tato più difficile per via di fattori conte- escluso: il tempo è (sempre) poco ma “bilancio” di ciò che è accaduto o di ciò stuali e normativi, di cui accennavamo possiamo farcela. che siamo riusciti a capitalizzare, quan- prima, se la maggior parte delle impre- to quello di cercare la strada giusta per se si trovano, loro malgrado, ad operare (*) Consulente Crediti/Legale poterlo fare, nel migliore dei modi pos- in un quadro economico-produttivo di BCC San Marzano di San Giuseppe sibili in futuro. difficile decifrabilità fortemente in- Poiché operiamo in Banca, prendiamo a fluenzato da un’economia globalizzata riferimento il “settore del credito”. ed incerta, se le strutture finanziarie Nonostante, infatti, incentivi fiscali e portanti delle unità produttive sono in tassi, tutto sommato, abbastanza con- forte ritardo sulla ineludibile esigen- venienti (soprattutto se paragonati al za di ricapitalizzarsi, se la scarsa tasso d’inflazione effettivo) l’accesso al trasparenza nella rendicon- credito, oggi, è diventato più difficile. tazione rende difficile Il motivo principale è semplice: i rischi quantificare la “so- di credito maggiori e più diffusi impon- stanzialità” del gono al sistema bancario una più pres- reddito d’im- sante cautela ed una più attenta selezio- presa, il no- ne nell’erogazione del credito. stro compito Se a questo si aggiunge, poi, il nuovo si- di “sovventori” stema di “rating” (v. Basilea 3) che sarà del tessuto gradualmente introdotto nella valuta- economi- zione del merito creditizio delle impre- co pro- se, il quadro generale appare sufficiente- dut- mente delineato. Infatti se da un lato si ti- otterrà un miglior assetto del rapporto rischi/patrimonio per le banche, dall’al- tro diventerà più problematico ottenere credito per le imprese. E’ evidente, quindi, che ci troviamo in presenza di un problema (accesso al credito) che per, essere risolto non sarà
Inaugurazione Il Rione Italia-Montegranaro adesso ha la sua Banca La BCC San Marzano di «P er la ripresa della nostra delle news dell’emittente, Walter Bal- economia e soprattutto per dacconi. Riflessioni sullo stato dell’eco- San Giuseppe rafforza il riscatto della nostra area, nomia e sull’effetto della crisi globale sono necessari due elementi: lavorare in chiave locale, che hanno portato al il suo impegno con la tutti, istituzioni, imprese e privati nella comune pensiero dei giornalisti, osser- città di Taranto stessa direzione; impegnarsi con forza vatori del territorio. L’occasione, come per il rispetto della legalità e delle rego- detto, è stata fornita dall’inaugurazione le». E’ la sintesi della tavola rotonda che della seconda filiale tarantina della BCC ha fatto da prologo al taglio del nastro San Marzano di San Giuseppe (in Via della nuova sede della BCC San Marza- Umbria, angolo Via Romagna). Taglio no di San Giuseppe di Taranto, alla qua- del nastro avvenuto in un vero e pro- le hanno partecipato i giornalisti Luisa prio bagno di folla. Campatelli (Direttore del Corriere del Clienti e cittadini del Rione Italia Mon- Giorno), Monica Caradonna (Direttore tegranaro possono avere così un punto WeMag), Domenico Palmiotti (Capore- di riferimento in più in un momento in dattore della Gazzetta del Mezzogior- cui c’è bisogno, di presenze forti e radi- no di Taranto) e il Direttore Generale cate sul territorio per affrontare quelli dell’Istituto di credito ionico, Emanuele che, si spera, siano solo gli ultimi colpi di Palma. A moderare i lavori, in diretta di coda di una fase di recessione molto televisiva su Studio 100 TV, il Direttore complessa e trasversale. La nuova filiale della BCC San Marzano di San Giuseppe, così come nel suo stile, è attenta anche al sociale. Così ha dotato la postazione di un ban- comat avanzato che oltre ad essere tec- nologicamente all’avanguardia per le di- verse operazioni bancarie, è anche una macchina parlante per ipovedenti e non vedenti. La macchina permette, attraverso una voce-guida, di effettuare tutte le ope- razioni bancarie. L’utilizzo è semplice, perché un rilievo tattile sul tasto cen- trale (il cinque) aziona la procedura gui- data di prelievo. Una cuffia, completa il sistema, in modo da salvaguardare an- che la privacy della procedura. 20
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