IlCIVETTINOperiodico della contrada priora della civetta - Anno XXXVII n. 2
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ilCIVETTINO C 'è stato un tempo, non lontano, in cui attraverso le proprie iniziative. Tutti concorda- alcuni valori erano talmente radicati no, sul piano teorico, che la Contrada sia più periodico della contrada priora della civetta nella coscienza dei giovani da portar- un dare che un ricevere, ma non proprio tutti Anno XXXVII n. 2 - OTTOBRE 2019 li a condurre una vita sprezzante del pericolo. riescono sempre ad aderire a questo proposito, Spedizione in abbonamento postale Art. 2 comma 20/C legge 662/96 - Filiale di Siena Nel secolo scorso, ad esempio, un certo tipo che passa attraverso un necessario "darsi" per Iscrizione al Tribunale di Siena n° 589 del 20/12/1993 di eroismo romantico era una condizione così portare avanti il vessillo e i colori, non solo delle Direttore normale, così connaturata al "vivere" da gene- belle tradizioni, ma anche dei valori profondi Paolo Betti rare impensabili slanci di coraggio e di abnega- che sono ad essi sottesi. Per esempio, il lavoro Direttore Responsabile Giuseppe Stefanachi zione, che oggi ci appaiono così lontani e così che sta dietro e intorno ad una manifestazio- Addetto Stampa improbabili a noi uomini moderni. Ma un certo ne come Il Novello, divenuto un happening ri- Gianpaolo Rabazzi Hanno collaborato eroismo, soprattutto nelle vesti di quella dispo- conosciuto da tutta la città, il mestiere perduto Compagnia di Pier Pettinaio, Carlo Agricoli, Jacopo sizione spirituale che mira a far prevalere gli in- delle silenti bandieraie, il portato degli addetti Bruttini, Luca Corsi, Alberto Fiorini, Beatrice Gorelli, Luca Luchini, Loreno Martellini, Fabio Pannacci, Emy Passavanti, teressi sociali rispetto a quelli personali, credia- ai piccoli, la dedizione dello staff del nostro mu- Milena Pulito, Patrizia Scapin, Simone Teschioni mo che non sia sparito, ma preferiamo pensare seo, la voce della Compagnia di Pier Pettina- Si ringraziano per foto, immagini e vignette Comm. Permanente Archivio, Jacopo Bruttini, Riccardo che sia rimasto nella nostra cultura, sotto soglia, io, i giovani compatti contro il cyberbullismo o Cerpi, Duccio Ciampoli, Alberto Fiorini, Duccio Fiorini, ancora vivo dentro certi atteggiamenti. Questo l'impegno di chi organizza una riuscitissima gita Elisa Guerri, Milena Pulito, Simone Teschioni Immagine di copertina Civettino autunnale, tratteggia, tra i suoi articoli, socio-culturale a Bologna, e ciò che fanno tutti Gianpaolo Rabazzi il senso eroico di certe azioni e ne vuole ripor- quelli che non citiamo, ognuno singolarmente, Progetto grafico e impaginazione Irene Bimbi tare alla luce tutto il valore attraverso grandi ma tutti collettivamente portando avanti, talvol- Stampa e piccole testimonianze. Già dai tempi antichi ta neppure del tutto coscientemente, una sin- Industria Grafica Pistolesi con la Pia de' Tolomei, eroina sempre vicina a golarissima "eroica" battaglia contro una società noi grazie alla storia-leggenda dell'esilio in Ma- (non quella di contrada, bensì quella intesa nel remma celebrata da Dante con quel sommesso senso più ampio) che purtroppo troppo spes- "ricordati…", passando dalla memoria dei caduti so premia -erroneamente- il singolo a discapito s o m m ario civettini nella Grande Guerra il cui ricordo è si- del gruppo. E non c'è bisogno di medaglie o di gillato nella bellissima pubblicazione del primo gagliardetti o di attestati o di pompose cele- volume de "I quaderni del Castellare" e poi an- brazioni per guadagnare la notorietà, la popo- la chiusura di un cerchio 4 cora sancito dall'eroismo di un civettino, Gino larità o la famosa memoria dei posteri (che poi, lego commissioni 6 Fruschelli, caduto nella seconda grande guerra peraltro, devono pur'essi affidarsi ai loro posteri ad memoriam 8 durante un'offensiva nei pressi di Ravenna. E per perpetrare la stessa evanescente memoria), un eroe civettino 10 poi ancora quell'eroismo di chi come Gabriele, ma basta domandarsi di fronte allo specchio, di fronte ad una personale tragedia, si mette la mattina (è meglio la mattina perché la sera i la contrada è una famiglia? 13 letteralmente in "Piazza" con grande umiltà e buoni propositi si perdono nell'oblio del sonno): i primi cappotti della storia 16 senza vergogna vestendosi come capopopolo, "cosa posso fare io per gli altri??". La Contra- novello nel castello 20 sfidando così la propria condizione, trasfiguran- da è fortunatamente d'aiuto nella recitazione di storia di un capopopolo 22 dola e trasformando un personale dramma, in questo "mantra", perché ci ricorda ogni giorno bullisti navigati 24 un gesto dal grande valore simbolico colletti- questa piccola regola del "dare", facendo da chagall 27 vo. E ancora, sempre ai giorni nostri, diremmo cassa di risonanza e diventando l'hub di tante museo 2.0 28 un eroismo minoritario, meno evidente, ma non piccole azioni e di buone pratiche. Piccole, me- pia tolomei e la maremma 31 meno importante, di tutti quelli che ogni giorno die o grandi. Tutte. E non c'è da aver paura che la pia de' tolomei e il martello 34 si mettono a disposizione degli altri, nel quoti- sia solo questione di sudore & fatica, perché elogio de "la fantasia" 36 diano, nelle piccole cose, quelle piccine piccine, le soddisfazioni arrivano e conseguentemente diventata sommelier 37 che sfuggono alle prime pagine (ed all'occhio ripagano dello sforzo profuso e c'è spazio pure disattento) e che la Contrada invece promuove per il divertimento. Quello sano. Buona lettura. le silenti bandieraie 39 compagnia di pier pettinaio 41 3
la chiusura di nendo da due anni, con lo stesso obiettivo in termini mare più profondo. E chiedo, spingendo il gas a ma- Aldo Petessi Rabazzi Gianpaolo di continuità di quando feci il Capitano e sono con- netta: "Lo rifaresti (il Priore ndr)", sottolineando, ".. con vinto che il nuovo Piore opererà con ancora più rinno- tutti i lavori??". Arriva una risposta sferzante che mi vato spirito e slancio". Essendo in clima di campagna ammutolisce, ma sì!! Evviva la sincerità: "Neanche un cerchio elettorale e consapevole che il nome gira ed è già stipendiato!! Però lo sapevo. Per la verità la sape- noto, con doveroso rispetto, giro pagina ed abban- vo mezza, perché ero stato Vicario Generale con dono anche il territorio comodo dei ringraziamenti Priore Luca Garosi, che era presente ovunque e che che Paolo, in cuor e in testa sua, non mancherà di suppliva perennemente. Per me è stato diverso. Gli volgere a tutti, alla prima occasione, chiedendogli eventi cui un Priore deve partecipare sono divenuti invece che Contrada si aspetta per il prossimo bien- esponenziali, ho fatto un conto sono qualcosa come C i ritroviamo con Paolo, come avevamo una smorfia ed un: "Bella questa!!" E pur consapevo- nio. "Mi aspetto che si faccia quel passo in più per 100 inviti l'anno, di cui 50/60 che non possono es- concordato, in ufficio da me in una pia- le che è una domanda perigliosa non si tira indietro. quanto riguarda l'aggregazione e per sentire propri sere mancati." cevole calda mattina ottobrina non per Paolo sintetizza le due risposte in corpo unico, con: quegli spazi che faticosamente abbiamo realizza- Faccio l'espressione di quando si dice "collo!!" e bla- parlare di programmi, ma stavolta per tirare le "Sono riuscito a portare in fondo ciò che pareva im- to. Abbiamo un museo che presenta delle bellissime tero un: "sono 5/6 al mese minimo.. " conclusioni sul suo mandato (se di conclusioni si può possibile fino a completare tutto il lavoro, ma avrei mostre e accoglie turisti ogni giorno, abbiamo una Esatto! Ma è stata una grande grandissima soddi- parlare quando si ragiona della Contrada), e per voluto lasciare tutti i settori al 100%, pronti per dare Società con un nutrito calendario di grandi eventi e sfazione. fare alcune domande che sanno molto di commiato. al mio successore le chiavi della Contrada (e magari di piccoli cenini, che mi auguro possano essere tutti Ed ora.. che farai? Se non fosse per l'intermezzo del "Fagiano", ce la vincere quel Palio sfuggito di un soffio ndr)". Eviden- momenti di quel necessario stare insieme." Quello che mi chiedono, disponibilità assoluta. saremmo sbrigata molto prima, ma obiettivamente temente, la seconda parte della risposta deve pro- Sì, Paolo ho capito.. ma in sostanza che significa per Mi sembra basti. Ci alziamo, colpo d'occhio all'oro- Fabio mi leva quell'imbarazzo di attaccare il discorso venire da una sua attitudine personale a pretendere te lo "stare in Contrada"? logio, gli dico: "gnamo, si fa una foto proprio dove con qualche domanda che sappia di sensato e di da se stesso il 110%, perché a distanza millimetrica È come se ognuno si sentisse a casa sua, vedi.. la facesti la prima volta". Sono le mie innocue fisse. interessante ed infatti, sigaretta alla mano, incomincia dalla precedente frase, lui stesso chiosa con una sin- ognuno ha il suo modo di vivere la propria casa, Acconsente. Mi porto dietro il Civettino di Giugno lui, non interpellato, ma assolutamente interpellante, cera menzione di grande merito a tutto il Seggio, c'è quello che si leva le scarpe prima di entrare, del 2016, si scende le scale e ci si incammina verso il a parlare della Civetta. In poche parole, la mia mi- che dichiara: "Ha reso oltre le più rosee aspettative". quello che ha amici a cena una sera sì e quell'altra Castellare che.. stamani è bello, diciamo pure bellis- crointervista prende una piegaccia e mi sfugge di Sul Priore che verrà, di Dalliana memoria, chiedo uguale, quello che la lascia un po’ garbatamente simo con una aggraziata lama di luce che lo taglia in mano, immancabilmente il pennuto fantasista occupa qualche dichiarazione, posto che senza averlo for- e studiatamente disordinata, quello che la tiene in due e non c'è un'anima. Pare il set di un film. Si ricerca la scena, sfoggiando la sua proverbiale dialettica, malmente chiesto, Paolo è in chiusura di mandato. "Il modo maniacale, insomma è quel come ognuno se la posizione per lo scatto fotografico, c'è un poco di mi toglie lo scettro di mano e mi obbliga ad una rin- passaggio del testimone lo sto proponendo e soste- la fa e se la sente sua. La casa. E così la Contrada. imbarazzo da gestire per la posa, mitigato tuttavia corsa verbale di dieci minuti fino a che non gli dico: "Eh.. " dico io "ma come dialogano i bisogni del singo- da due parole di accompagnamento, poi tiro fuori "Oh Fabino.. te c'hai da fare verooooo??" Ricevuto. lo con i bisogni del collettivo??" la macchina fotografica, metto le pile e blocco il flash Capito. Ed eccolo che silente riparte verso i suoi con- Mah… senti.. non si tratta di dialogo, si tratta di sen- nell'alloggio e.. e.. e.. noooo!!! Mi manca la sd card. sueti lidi. Ritorniamo a noi e quindi al Priore, a Paolo. sibilità, di intelligenza e di maturità, si può arrivare ad Paolo.. ehm.. abbi pazienza, non te la posso fare, Gli avevo illustrato poco prima le uscite del Civettino una sensazione di maggior libertà personale senza aspetta un attimino. Parto a corsa e lo lascio lì ad per fargli vedere la sua prima volta, quella del pri- dar fastidio agli altri. aspettare. Corro in giù per le Donzelle, come da pic- mo mandato, quella delle foto nel Castellare, luogo S'è presa la piega della banale deriva sociologica, cino, torno su e scarrello uno, due, tre, quattro scatti in cui torneremo a fine intervista. con rischio di arenarsi sui fondali bassi del registro a razzo. E concludo con un: ".. grazie & scusa". Rompo il ghiaccio con una domanda scomoduccia: politically correct, e siccome me ne rendo conto Oh.. ripensandoci a freddo Paolo aveva davvero "Cosa ti è piaciuto di più e cosa ti è piaciuto di meno percependolo dalla sua espressione abbrutita (che ragione, tutti i settori non li ha lasciati al 100%.. io di.. Paolo Betti?". Raccoglie, sorridente, la sfida, con deve fare il paio con la mia) viro a babordo, verso il per esempio avevo un fiatone pazzesco.. 4 5
lego Aldo Petessi Redazione commissioni L e due commissioni elettorali sono al lavoro certo brevissimo, perché procederanno a "senti- staremo piuttosto "abbottonati", visto che al tam gone il lavoro delle due commissioni, ma anzi da metà settembre per il rinnovo del Seg- re" il più alto numero di persone, per registrare tam delle voci ci pensa ognuno da solo, attra- vogliamo nobilitarne l'intensa attività, perché gio e del Capitano. Le stesse sono state quello che alla fine rappresenta un vero son- verso quella personalissima e genuina disposi- altrimenti sarebbe come confondere una foto- rapidissimamente elette, grazie all'alzata di daggio, sia sul gradimento degli organi direttivi zione in noi a raccontare pizzicosi aneddoti, a grafia con un video, che sono due cose ben mano di 8 civettini (Donatella, Beppe, Antonio, della Contrada ed anche, casomai ci fosse il prevedere formazioni, a immaginare assetti, di- diverse. La Contrada di oggi è divenuta una Elisa, Francesco, Guido, Bernardo e Barbara), bisogno di ribadirlo, per accogliere lo slancio segnare scenari, proporre vecchie combinazio- realtà sistemica, dinamica e in evoluzione, dove che proponendosi in questo entusiastico modo di qualche civettino per candidarsi a ricoprire ni ed a formulare nuove combinatorie. In questo ogni persona che ricopre un incarico deve ne- hanno non solo dimostrato una graditissima (e qualche ruolo. Non importa quanto grande, ba- senso, la Commissione che subisce il maggior cessariamente sapere portare avanti il proprio mai troppa) buona volontà, ma hanno anche sta che uno si metta a disposizione. Poi un la- carico per trovare la giusta "quadra" riguar- compito, ma anche tessere relazioni orizzontali reso l'Assemblea Generale più snella, con la vorino o un lavorone gli viene trovato di sicuro. do alla Contrada del prossimo mandato, è la verso gli altri settori e verso le relative sottocom- sola aggiunta dei due rispettivi Presidenti di Chiamiamolo pure incarico, che fa più "fico", ma Commissione "Seggio" che dopo aver ascolta- missioni. In questo senso, il lavoro che attende i Commissione nelle persone di Mauro Lorenzetti tanto alla fine di lavoro si tratta. In questo pre- to fiumi di parole, elogi e lamentele, menzioni commissari è proprio questo, trovare il modo di e di Renzo Traballesi. A loro, vanno intanto gli ciso momento, proprio quando esce il Civettino, al merito e critiche severe, deve scomporre e rispondere rapidamente a quanto conferitogli auguri per far bene il loro lavoro, che non sarà siamo in piena "campagna elettorale", per cui ricomporre un puzzle, smontandolo e rimontan- con il mandato, individuando una formula, possi- dolo con persone e ruoli come se fossero parte bilmente la migliore possibile, in cui gli ingredien- di un maxi Lego. Che, come tutti i Lego, deve ti, ovvero le persone che comporranno il nuovo non solo essere bello, ma deve pure stare in Seggio vogliano lavorare con grande slancio e piedi da solo. Non so se l'avete presente, ma in stimolo, ma soprattutto, sappiano applicarsi per alcune manifestazioni degli amanti del "matton- curare con massima attenzione anche quella di- cino" danese, e c'è ne sono un po' ovunque, ci mensione fondamentale che ci piace chiamare sono dei grandi tavoli allestiti con cura mania- "Civetta transgenerazionale", quella dove, a cale dagli hobbisti, dove si ammirano porzioni prescindere dall'anagrafe di ognuno, le attività di ferrovie, quartieri di città, moderni aeroporti e i progetti che si vedranno nel prossimo bien- e dove tutto il set, seppure montato staticamen- nio, potranno essere partecipate da tutti, senza te, sembra funzionare perfettamente con quei esclusione. Del resto come nel Lego dove tutto simpatici omìni impeccabilmente vestiti e disposti funziona e ci sono proprio tutti. Ma noi faremo al proprio posto, precisi precisi. E non vogliamo sicuramente meglio. E non s'avrà bisogno del assolutamente svilire con questo bizzarro para- libretto delle istruzioni. 6 7
1° quaderno nobili ideali. dell'apporto che le diciassette consorelle posso- Aldo Petessi Beatrice È bello e degno di elogio che a distanza di oltre no dare alla crescita intellettuale e sociale del- cento anni da un evento che sconvolse il mondo, la comunità senese, al di là dell'appassionante Gorelli e Luca Luchini segnando un drammatico passo nella storia di Giostra sul Campo e degli aspetti ludici che del castellare - tanti Paesi, si voglia ricordare ai contemporanei contraddistinguono tanti lieti momenti di aggre- e ai posteri le tragiche vicende di persone il cui gazione dei nostri popoli. caduco cammino è stata stroncato quando ave- Le autrici di "Ad memoriam" infatti, nonostante le va appena iniziato a delineare i suoi contorni. apprezzabili modeste dichiarazioni con le qua- ad memoriam Vite future che, nella maggioranza dei casi, si li presentano il loro lavoro, hanno affrontato il presentavano costellate di grandi speranze e un mai facile problema di "raccontare la storia" con radioso avvenire. un perfetto approccio. Questo primo Quaderno Limitare tutto a quel magico ancestrale vincolo del Castellare, infatti, superando il rischio di pe- che nella nostra città ancora lega generazioni ricolose concessioni al romanticismo e alle emo- diverse a distanza di un secolo sarebbe però zioni, spesso ingombranti protagoniste quando riduttivo. si ricostruiscono tristi vicende umane, è contras- L a collana dei "Quaderni del Castellare" a tutte le persone che in qualsiasi forma hanno L'ambizioso progetto presentato dalla Contrada segnato da una meticolosa ed approfondita ri- nasce come progetto dell'Archivio della collaborato alla realizzazione del quaderno. Un Priora della Civetta assume infatti un importan- cerca delle fonti. Contrada per la realizzazione di uno stru- grazie particolare a Luca Luchini, che ha pre- te valore culturale a dimostrazione e conferma Ruoli matricolari e liste di leva, registri degli atti mento utile alla diffusione e divulgazione della sentato "Ad memoriam" con grande sensibilità e di nascita e morte, materiale epistolare di fa- nostra memoria storica. "Ad memoriam" è il pri- leggerezza. Ricordiamo che alcune copie di "Ad miliari e conoscenti dei caduti, documentazione mo numero di questa neonata collana, e vuole memoriam" sono disponibili presso l'archivio di proveniente da contrade, associazioni e sodalizi ricordare i Caduti civettini della Grande Guerra Contrada. vari della città sono stati passati al setaccio. Così che la Civetta già volle onorare, nel 1924, con la come sono stati minuziosamente scandagliati " realizzazione della lapide monumentale opera A loro abbiamo voluto l'Archivio di Stato, quello Comunale e Le Univer- di Luigi Sguazzini. sità di Pisa e di Siena, la Biblioteca degli Introna- A loro abbiamo voluto dedicare questo primo dedicare questo ti e quella dell'Accademia di Modena, gli articoli quaderno e "a tutti i giovani Civettini di ogni della stampa locale e gli annuari, per non par- primo quaderno e a tutti i lare della consultazione di importanti pubblica- tempo" affinché non perdano le tracce del sen- tiero che ci ha condotti fin qui. Come preannunciato nel Civettino edito in oc- giovani Civettini " zioni sulla Grande Guerra. Un lavoro scrupoloso e diligente, dunque, che deve essere d'esempio casione del "giro" 2019, la presentazione del di ogni tempo per chiunque voglia avvicinarsi a qualsiasi tipo primo numero dei "Quaderni del Castellare" si di ricerca storica. I è tenuta il 7 giugno scorso nella sala Sabatino l primo volume de "I quaderni del Castellare" Questa cospicua raccolta di dati e notizie, inol- Mori del nostro Museo alla presenza dei molti è indubbiamente un riuscito e meritevole atto tre, offre la possibilità di fare un affascinante tuffo Contradaioli che non hanno voluto mancare a di amore da parte del popolo civettino per nel passato, aprendo un'istruttiva finestra su un questo appuntamento con la memoria civettina, alcuni giovani appartenenti al rione, accomunati mondo ed una Siena, con le sue luci ed ombre, molti anche gli ospiti, sempre graditissimi. Voglia- dallo stesso affetto e la medesima vibrante pas- che pochi conoscono, ben difficile da immagina- mo rivolgere da queste pagine del Civettino, un sione per i colori dell'amata contrada, che sa- re alla luce della nostra quotidianità e che non caloroso ringraziamento a tutti gli intervenuti e crificarono la loro ancora acerba esistenza per può non far riflettere. 8 9
gino fruschelli, con il grado di caporal maggiore di fanteria. Il Alberto Fiorini fatto è un po’ strano, perché l’amica di Fruschelli aveva vari rapporti epistolari con soldati dell'E- sercito Regio quando – non essendo ancora in- un eroe civettino tervenuto l’armistizio – i nemici erano ancora gli inglesi e gli alleati erano i tedeschi. Forse Adriana era un'infiltrata. Ma ecco la lettera, che abbiamo trascritto: Monza, 28.8.’43 Il professionale approccio delle autrici al tema in Carissima Adriana, Oggi mi resta tempo più del oggetto non deve, però, far passare in secondo solito. Voglio scrivere a te perché sei una ragaz- piano le drammatiche storie dei caduti civettini, za e un’amica che veramente merita tutta la mia in alcuni casi assurdamente vittime delle beffe attenzione. D del destino che, pur condizionati da un ambien- i fianco al monumento in bronzo realiz- rio Fruschelli, che poi me l’ha cortesemente fatta Come forse già saprai dopo quei famosi quattro te fortemente pervaso da pericolosa retorica, zato dallo scultore Luigi Sguazzini (1870 conoscere. Negli anni 1941-1943 Gino Fruschelli bombardamenti Anglo-Sassoni su Milano sono dimostrano quanta importanza possa avere in - 1934) per ricordare i nostri contrada- era stato mandato prima in Jugoslavia e poi sul qua a Monza. Come anche dalle mie precedenti animi nobili e sensibili il senso di appartenenza e ioli martiri della Grande Guerra – monumento fronte russo. Riuscì a rientrare in Italia, e nell’agosto lettere avrai compreso che quei bombardamenti dell'onore, l'amore per un ideale che oggi, pur- murato nel nostro Oratorio –, due tabelle bron- 1943 si trovava a Milano per mantenere l’ordine che io assistii furono nel vero senso della parola troppo, appare sempre più illusorio e impalpabi- zee dello scultore Carlo Sassi apposte ai lati del- tra la popolazione durante i bombardamenti. La terroristici. Credimi, io ho assistito a cose peggiori, le: la Patria. la scultura ricordano i civettini caduti dell’ultimo città di Milano venne bombardata durante il se- ma in Italia fa veramente male al cuore. Più di L'augurio è che questo sentito omaggio a fratelli conflitto mondiale: il sottotenente Cesare Gori, condo conflitto mondiale ben sessanta volte, ma una via è un cumulo di macerie, più ti lascio con- che hanno percorso il periglioso tragitto terreno medaglia d’argento, perito sul fronte orientale i bombardamenti più pesanti avvennero proprio siderare quale strazio fanno quella pora gente prima di noi possa rafforzare un legame fra ge- durante la disgraziata Campagna di Russia, e il nel mese di agosto del 1943 quando vi prestava che impotentemente assisteva al falò della casa nerazioni diverse che rischia di divenire troppo caporal maggiore Gino Fruschelli, nato a Siena il servizio militare il nostro Fruschelli. Sotto le bom- e dei suoi beni, mentre le fiamme salivano alte al tenue. nel 1912 e morto in combattimento ad Alfonsine be morirono più di 2.000 persone. Anche i danni cielo e grida salivano salivano prive di confor- Fino ad oggi, al di là del loro valore artistico, (Ravenna) l'11 aprile 1945. Di Gino Fruschelli la al patrimonio artistico e culturale furono ingenti. siamo passati di fronte a monumenti e targhe a Contrada conserva almeno due foto fatte dallo Nella lettera – scritta a Monza, dove Gino si era prima vista freddi, incuranti di quello che signi- Studio Lombardi in occasione del rinnovo delle rifugiato per evitare i bombardamenti di Milano ficavano, con totale indifferenza, sempre presi monture del 1928, disegnate dal pittore Icilio Fe- – il nostro contradaiolo racconta ad una ragaz- dai troppi problemi del nostro abituale freneti- derico Joni (1866 - 1946). Gino era veramente za di nome Adriana gli orrori di quei momenti, co tran tran. Soffermiamoci un attimo, invece, e un bel ragazzo, alto, slanciato, con un volto dai esprimendo i propri sentimenti di orrore per i di- rivolgiamo a questi nostri progenitori un pen- lineamenti regolari, perfetto per essere vestito da sastri della guerra e di pietà per la popolazione. siero commosso ed un partecipe ringraziamen- Paggio Maggiore. E come tale si riconosce anche Non sappiamo chi fosse questa Adriana; sappia- to. Forse, da un luogo a noi del tutto ignoto e in una foto di gruppo fatta in Piazza del Duomo mo solo che risulta presente come destinataria di difficilmente immaginabile, questi "eroi" che ab- con il drappellone vinto dalla Civetta nel 1937. Di altre due lettere inviate da altri partigiani senesi biamo imparato a conoscere grazie al primo Gino Fruschelli esiste una lettera nell'Archivio Sto- dispersi per l’Italia in guerra. La lettera è datata de "I quaderni del Castellare" sorrideranno e rico dei partigiani senesi, che di recente la cura- 28 agosto 1943 e dunque è di poco precedente penseranno che il loro sacrificio non è stato del trice dell’archivio, Senia Pocci, ha fatto pervenire all’8 settembre, quando il soldato civettino Gino tutto inutile. alla famiglia Fruschelli nella persona del dott. Ma- Fruschelli militava ancora nel regio Esercito Italiano 10 11
La Contrada è to perché non era possibile dato i mille ostacoli l'avanzata dell'armata britannica, Gino Fruschelli Carlo Agricoli portarle immediato aiuto, è un vero strazio. Poi morì da eroe, meritando la medaglia d'oro al va- ti lascio considerare i pianti di mamme e di figli, lor militare alla memoria. La motivazione dell’ono- facce sconvolte di giovani donne che rendevano rificenza ricorda che Gino Fruschelli "comandan- una famiglia? anche più triste il quadro della bella Milano. Noi te di squadra avanzata, durante l'attacco contro eravamo là per mantenere l’ordine, ma non c’è una munitissima posizione tedesca, mentre la sua mai stato bisogno perché anche col cambiamento squadra, sorpresa sul fianco destro da un violento del governo Milano si è saputo tenere all’altezza fuoco di mitragliatrice, rallentava l'impeto offensi- del suo buon senso. vo, ripresi alla mano gli uomini e strappato il fucile Così il nostro lavoro e la nostra opera si è solo ri- mitragliatore dalle mani di un porta-arma, apriva C volta per aiutare i sinistrati, e credimi quando sono decisamente il fuoco per proteggere i movimen- ertamente sì! Si assumono sempre in famiglia lo può fare anche con la Contrada? Cer- venuto a Monza ero stanchissimo (Quindici giorni ti dei compagni. Gravemente ferito, continuava Contrada tutti gli atteggiamenti conse- tamente sì!... Per simmetria mi aspettavo un altro bel con le scarpe chiodate e tra polvere, fuoco e ro- a sparare fino al termine delle munizioni. Colpito guenti? Certamente no! no, ma invece è a tutti chiaro che la risposta è sì! vine sfibrano). Non so ma è probabile che torni una seconda volta, vincendo con ferrea volontà Ohibò! Può costui essere sicuro che la Contrada si ricor- ancora a Milano, ma alla mia mamma non gli dirò lo strazio della carne martoriata, riusciva a trasci- Recentemente in Civetta si è concretizzato uno di derà di questo? Che prenderà le giuste decisione nulla, così starà più tranquilla. narsi fino ad afferrare il mortaio di un compagno questi possibili atteggiamenti. È giusto che si sap- alla luce di queste sue segnalazioni o desideri o Con questa mia ti giunga pure tanti saluti per tutta caduto e ad aprire nuovamente il fuoco. Colpito pia? Certamente sì! Lo sanno tutti i Civettini? Cer- notizie? E ancora una volta non c'è dubbio. Cer- la tua famiglia. una terza volta da una scheggia di mortaio che tamente no! tamente no! Per te tanti sinceri saluti fraterni, tuo amico gli squarciava una spalla, prima di abbattersi al Ohibò! Alè! Fruschelli Gino suolo, con l'ultimo anelito di vita rimastogli incitava La partecipazione alle recenti Assemblee di re- Qualcuno è di opinione contraria? Vuol dire che Pochi giorni dopo aver scritto questa lettera, l'8 i suoi uomini a proseguire nella lotta e decedeva visione dello Statuto e dei Regolamenti della è un ottimista, beato lui! O forse sta pensando a settembre 1943 vi fu l’armistizio e Gino, come tanti poco dopo. Esempio di ferrea volontà, di indomito Contrada e della Società non è stata infatti così quando, decenni e decenni fa, la Civetta era via altri militari sbandati, si dette alla macchia. Dopo la coraggio, di italica virtù guerriera". straripante come sempre accade per molte altre Cecco Angiolieri e poco più. Si potrebbe anche liberazione della Toscana, nel gennaio del 1945, Il testo proviene dalla relativa voce del progetto Assemblee... non so perché... E quindi è facile che farlo riflettere su almeno un caso piuttosto impor- si arruolò volontario nel rinato Esercito italiano e "Donne e Uomini della Resistenza", opera dell'As- molti non sappiano che certi comportamenti usuali tante e non molto lontano nel tempo, quando un fu assegnato al 22º Reggimento del Gruppo di sociazione Nazionale Partigiani d'Italia, pubblica- in famiglia sono stati assunti, udite!, udite! al rango desiderio che pareva universalmente noto non fu combattimento "Cremona", che partecipò alla bat- ta sotto licenza Creative Commons. di norma Statutaria. invece esaudito alla morte del soggetto che lo taglia del fiume Senio, detta anche "Battaglia dei Ohibò! aveva espresso. Diverso avrebbe potuto essere tre fiumi", sul delta del Po, tra le valli di Argenta e In famiglia può capitare che il nonno o la nonna, il l'esito se la Contrada avesse avuto un documento quelle di Comacchio. Lo scontro si svolse nell'apri- babbo o la mamma sentano la necessità di par- scritto che sancisse questo desiderio. Ma il docu- le 1945 ad Alfonsine, fra le forze tedesche della lare con i nipoti o con i figlioli, ma anche con i fra- mento la Contrada non lo aveva. Erano sempre X Armata e quelle britanniche e polacche dell'VIII telli e le sorelle, la moglie col marito e viceversa, e soltanto chiacchiere. Non è il caso di entrare in Armata Britannica. La battaglia vide una serie di di certe cose che si vorrebbe segnalare, portare altri dettagli, ma si rimane a disposizione per chia- azioni, condotte principalmente dalla 2ª Divisio- all'attenzione di chi resterà, perché se le ricordino rimenti orali. ne Neozelandese e dalla 5ª Divisione Polacca quando loro scompariranno per sempre da que- Da qui in avanti invece, in Civetta, si è creato uno contro la linea tenuta dall'esercito tedesco. In forza sta terra. strumento di cui potrà avvalersi chi lo desideras- nella VIII Armata Britannica c’era anche la Brigata Si può fare questa cosa in famiglia? Certamente se per "lasciar detto qualcosa", come si usa dire, Ebraica. Nello scontro decisivo che si risolse con lo sì! Ma se uno non ha famiglia o comunque anche alla Contrada, ed essere certo che venga presa sfondamento della linea difensiva tedesca e con per chi ce l'ha, se la Contrada è una seconda in considerazione al momento giusto. 12 13
Si tratta della così denominata Busta Documentale non vuol proprio comunicare alla moglie o al ma- ci sia anche il testamento olografo che ciascuno non si comanda?... "La concessione scade pertanto introdotta nel Regolamento della Contrada, che rito... neanche morto!... ci si scusi il bisticcio... o ai figli può affidare a chi gli pare e piace, figuriamoci se il 6 dicembre 2116 ed è rinnovabile. Come richiesto all'art. 32 ora così recita: "Con l'occasione presso o ai nipoti, ma invece, guarda un po', alla Contra- non può darlo a un familiare, e quindi, siamo alle dal Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria l'Archivio è anche istituita un'apposita Busta Docu- da sì, e addirittura perché potrebbe ritenerla più solite, se la Contrada è una famiglia perchè no vigente all'atto del contratto il donatore doveva mentale e relativo registro di deposito (riportante affidabile! alla Contrada?... O sbaglio? Non so... Comunque, stabilire i criteri da adottare per le future sepolture. nome e data della consegna) dove... potranno es- Ohibò! più difficile sarà stabilire se chi vuol lasciare che so Quanto sopra è stato effettuato di concerto con la sere riposte volontà a carattere non patrimoniale È scandaloso? Non credo proprio. Comunque io, soltanto una bandiera, un singolo libro, anche Contrada ed inserito come dovuto nell'atto di ces- che qualunque Contradaiolo intenda affidare alla giudicherà il Priore in carica, perchè l'interlocutore se prezioso, un suo oggetto caro, debba andare sione, stabilendo quanto riportato in estratto all'art. Contrada perché se ne possa tenere debito conto del depositante è evidentemente il "Capofamiglia" dal notaio. Non credo proprio. Potrà forse bastare 32 del Regolamento." al suo decesso. della Famiglia Contrada, e cioè solo e soltanto, il uno scritto affidato alla Contrada da esibire al mo- E all'art. 32 si recita: "Alla Dirigenza in carica spet- Allo scopo l'Archivio si incaricherà di portare a co- Priore in carica. Sarà lui a decidere se accettare o mento opportuno all'erede. Insomma si farà quello ta l'onere di decidere su ogni nuova sepoltura da noscenza di ogni nuovo Priore entrante l'esistenza meno il "deposito" che sta ricevendo. Impossibile che si farebbe con un familiare qualunque, perchè, effettuarsi in Cappella, nonché sulle operazioni della suddetta Busta e del relativo registro di de- sarà però annullare il fatto che la cosa, buona o come si sta dicendo, questa è cosa, nello spirito inerenti alle salme ivi sepolte e ceneri ivi conser- posito. Ciò a garanzia della corretta trasmissione cattiva, gradita o spiacevole e che lui vorrebbe e nel concreto, in teoria e in pratica, da trattare vate, quali rimozioni definitive, spostamenti altro- delle conoscenze necessarie per l'esecuzione del- rifiutare, a quel punto gli è stata comunque detta. come si farebbe in famiglia, in questo caso nella ve, trasferimento negli ossari interni alla Cappella le suddette volontà." Esattamente come succederebbe in famiglia. La famiglia Contrada... se la Contrada è una famiglia... e quant'altro necessario o ritenuto opportuno. Il Per facile estensione si potranno qui deposita- cosa detta può far ribrezzo, ma ormai è stata det- altrimenti lasciamo perdere, saranno le solite belle tutto di concerto con la Famiglia interessata, ove re anche semplici desideri piuttosto che volontà, ta! In seguito si vedrà! chiacchiere di principio che piace sbandierare a esistente, e ponendo particolare attenzione ad oppure semplici notizie. E da prendere in esame All'interpretazione del Priore sarà anche rimessa destra e a manca, ma a cui non seguono compor- assumere decisioni coerenti nel tempo. non solo alla morte, ma anche al verificarsi di al- la valutazione se si tratti o meno di desideri e vo- tamenti coerenti. E allora sarà dunque il Capofa- In proposito sono in primo luogo da rispettare le tri eventi quali, primo fra tutti, il venir meno della lontà a "carattere patrimoniale". Perché se è ov- miglia Priore che, per definizione, sarà capace di disposizioni ed i criteri definiti nell'atto notarile di capacità di intendere e di volere del soggetto, o vio che chi vuol lasciare una casa alla Contrada distinguere e consigliare di caso in caso, esatta- acquisizione della concessione, così come richiesto la sua infermità o quant'altro ciascuno ritenga utile non va a fare testamento nelle mani del Priore, ma mente come farebbe il figlio, il nipote o chi altri, a dal Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria decidere. O anche, perchè no?, cose che il tizio in quelle di un notaio... però chissà? mi pare che seconda delle circostanze. vigente all'epoca dell'acquisizione del bene." Si è visto che il suddetto art. 32 del Regolamento È stata soprattutto l'esigenza fondamentale di ga- inizia con la formula "con l'occasione..." che potreb- rantire che nel tempo si assumano "decisioni coe- be suonare sibillina. Quale occasione? Non tutti renti" in relazione alle future sepolture, quella che potrebbero infatti sapere che ci si riferisce a una ha fatto decidere che anche queste disposizioni cosa avvenuta di recente e che è stata anch'es- scritte nell'atto di cessione, comunque ovviamente sa inserita nello Statuto così descritta: "Con rogito conservato in Archivio, saranno inserite nella sud- notarile del 7 dicembre 2017 la Contrada ha ac- detta "Busta Documentale", così da essere dav- quisito per donazione la concessione per 99 anni vero certissimi che ogni Priore entrante ne venga della Cappella Sepolcrale Privata contraddistinta a conoscenza. E subito, fin dall'inizio del mandato, dal n° 73, situata in Siena nel Cimitero Comunale così da essere pronto a valutare al verificarsi di del Laterino, quadro E/1, viale del Beato Pier Pet- ogni evento luttuoso se possano o meno ricorrere tinaio." ...Sic! È proprio lui! Non si può aggiungere le condizioni per la sepoltura in Cappella. Anche nulla. Ogni parola è vana. Ognuno pensi quello perchè in quel momento di certo concitato, di tem- che crede. La ragione può avallare quello che fa po per decidere ce ne sarà pochissimo, 4-6 ore al sobbalzare il cuore?... Ma è vero o no che al cuor massimo. 14 15
i primi cappotti ricorsa (anche quella che aveva vinto a luglio) Laschi detto Bechino, che seppe resistere ad un Aldo Petessi Alberto estraendone dall'urna dieci come per i Palii stra- acerbo contrasto con il Valdimontone. Il Capita- ordinari. no si chiamava Antonio Masotti. Fiorini Il fatto che una Contrada potesse partecipare La Lupa, per "ripicca" nei confronti della Civetta, della storia alla ricorsa di mezz'agosto anche se aveva vin- il 20 luglio 1761 chiese al Granduca il permes- to il Palio di Provenzano, consentì ad alcune di so di organizzare la Ricorsa d'agosto a proprie vincere due volte nello stesso anno. Dal 1933 spese, offrendo un premio di 240 lire (l'equiva- (quando entrambi i Palii furono vinti dalla Tartu- lente di 40 tolleri). ca) il doppio successo – a prescindere dal fatto L'avvio della procedura paliesca fu agitato, per- che fosse conseguito con lo stesso cavallo e lo ché alcuni rappresentati del comunello di Mu- stesso fantino – nel gergo contradaiolo è detto nistero presentarono istanza di partecipazione N el Settecento la Carriera alla tonda no dei privati cittadini, che a mezzo di pubblica "cappotto". L'evento si verificò per la prima volta come antica Contrada della Quercia; ma le del 16 agosto fu chiamata ricorsa, questua si adoperarono affinché non mancasse nel 1761 e ne fu protagonista la nostra Contra- proteste delle vere Contrade convinsero i Prov- perché normalmente la Contrada che lo spettacolo tanto gradito al popolo. Le carriere da. veditori di Biccherna ad escludere Munistero aveva vinto il Palio di Provenzano indiceva una organizzate per iniziativa privata furono dette La Civetta aveva vinto il Palio di luglio, il Palio dal sorteggio. nuova carriera in segno di allegrezza utilizzan- Ricorse del Pubblico o dell'Universale e ad esse in onore della Vergine di Provenzano, ma essa Anche la Civetta chiese di "ricorrere". Essa però do la somma vinta a luglio (60 tolleri). Solitamen- potevano prendere parte anche le Contrade rinunciò ad orga- venne ammessa senza obiezione alcuna delle te 20 tolleri erano impiegati per l'interramento che avevano vinto a luglio. nizzare la ricor- della pista e 40 erano erogati a chi vinceva la La prima ricorsa organizzata raccogliendo il sa per motivi che ricorsa dopo la riconsegna del piatto argentato denaro necessario mediante accattonaggio si non si conoscono. in Biccherna. Naturalmente la Contrada vitto- ebbe il 16 agosto 1750, quando si seppe che Assunse allora l'ini- riosa tratteneva per sé il "cencio" che recava in la Giraffa, vincitrice della Carriera di Proven- ziativa la Contra- alto il Santo Patrono della Contrada organizza- zano, non aveva intenzione di far "ricorrere" il da della Lupa, che trice e, sotto, gli stemmi dei Protettori Nobili che Palio. Alcuni privati cittadini presero l'iniziativa di a luglio era stata avevano concorso alle spese della manifestazio- allestirne uno per conto proprio, raccogliendo i clamorosamente ne, l'emblema della Contrada stessa e la data. fondi occorrenti mediante una questua pubbli- sconfitta: la Con- La Contrada che aveva indetto la ricorsa si ca. La Giraffa non chiese di parteciparvi, ma, in trada di Vallerozzi asteneva dal correre, ma apriva la sfilata nel seguito, la Contrade che avevano vinto il Palio aveva avuto in sor- Campo con la comparsa più bella e con un gran a luglio poterono segnarsi per correre senza dif- te il miglior cavallo, carro allegorico scortato da figuranti a cavallo. ficoltà alcuna sia nel caso che la Ricorsa fosse un fortissimo baio, Il sistema cambiò nella seconda metà del Sette- effettuata con pubblica raccolta di denaro, sia e l'aveva affidato cento, quando le Contrade, sempre più spesso, che fosse promossa da una Contrada che a lu- al fantino Luchino, cominciarono a festeggiare la propria vittoria glio non aveva vinto. che durante il ter- senza privarsi dei 60 tolleri guadagnati vincen- Fino al 1741 avevano partecipato di diritto alle zo giro fu nerbato do il Palio di Provenzano. Talvolta si sostituì alla "ricorse" le Contrade escluse dal Palio di luglio, da Ministro, fantino Contrada vincitrice una generosa ed ambiziosa mentre per completare il lotto delle dieci par- del Drago, e così Drappellone del Palio del 2 luglio Drappelloncino di una carriera rionale, usato dalla Contrada del- consorella, magari per rifarsi di una sconfitta op- tecipanti venivano sorteggiate le rimanenti. Dal 1761, vinto dalla Contrada del- la vittoria arrise la Civetta in luogo del palio originale del 16 agosto 1761, andato la Civetta. I due stemmi superstiti evidentemente perduto. La data sembra comunque autentica. pure per dimostrarsi più brava della rivale. Altre 1743 al 1802, invece, furono imbossolate tutte appartengono ai deputati Gigli e alla Civetta con il La Civetta espone nel proprio museo un drappellonincino ana- Del Cotone; mancano l’arme Buc- logo (vi sono raffigurate Santa Caterina da Siena e l’arme della volte – specialmente dal 1874 al 1800 – furo- le Contrade datesi in nota per partecipare alla ci e la data originale. fantino Domenico famiglia Trecerchi) con la data del Palio vinto il 2 luglio 1727. 16 17
consorelle e riportò nuovamente la vittoria con il lare. Questo "cencio" misura cm 150 per cm 50 Il premio della corsa fu pagato al capitano Giu- fantino Mattia Macini detto Bastiancino, facen- e risulta mutilato della parte inferiore. Lo spez- seppe Dinelli ed al camarlengo della Civetta do – come si direbbe oggi – cappotto: il primo zone conserva in alto il busto di Maria Vergine Niccolò Marescotti. del genere nella storia del Palio. di Provenzano coronato di stelle, collocato su di Parte del denaro incassato, e cioè ben 35 Tol- Il premio in denaro della Ricorsa della Lupa venne un cumulo di nubi, e due stemmi. Sono le armi leri (l'equivalente di 5 fiorini), furono versati al ritirato in Biccherna dal camarlengo della Civet- gentilizie dei Deputati della Festa Agostino Fa- parroco della Chiesa di S.Pietro alle Scale in ta, Muzio Ugurgieri, che si presentò in Comune biani Gigli e Anton Maria Del Cotone; è anda- Banchi in base ad un accordo sottoscritto il 16 insieme al capitano Antonio Masotti. Purtrop- to perduto il terzo stemma, quello del deputato giugno 1773 tra il curato don Giuseppe Ciolfi po, è andato perduto il drappellone. Il "cencio" Tommaso Bucci. ed i Deputati della Contrada, cav. Fabio Ac- esposto dalla Civetta nel proprio Museo (sala ex La Civetta riuscì nell'impresa di fare cappotto an- Due barberi in corsa dipinti in una vecchia porta fatta con assi carigi e cav. Alessandro Sansedoni, per dare di legno nella cantina di un palazzo di Via Cecco Angiolieri. Romi), recante la data 1761 è un drappelloncino che nel 1778, vincendo il Palio di Provenzano a effetto alla nota disposizione testamentaria di una corsa rionale con la data palesemente luglio ancora con Bastiancino e ad agosto – con a Luigi Sucini detto Nacche (secondo il Griccioli, del cav. Galgano Perpignani, pittore e civet- ritoccata. Vi è raffigurato Santo Stefano proto- non poca sorpresa di tutti – la ricorsa organizza- sembra che la Civetta vincesse in seguito ad ac- tino, deceduto in Bologna nel 1771. Nei primi martire, a cui era intitolata la chiesa, che prima ta con pubblici accatti da alcuni cittadini grazie cordi e raggiri corsi fra i fantini, ma non ci sono due capitoli del concordato era stato fissato del 1680 ospitava la Contrada del Nicchio, e lo prove di ciò). che alla Contrada dovessero essere corrispo- stemma della famiglia De Vecchi. A luglio, invece, Bastiancino aveva approfitta- sti i denari di un fondo per la partecipazione La Civetta, invece, possiede ancora il drappel- to della lotta tra il fantino Batticulo dell'Oca e alle Carriere di luglio, una dote annuale da lone originale del Palio del 2 luglio 1761. È il più Gigi Sucini del Drago. Bastiancino si fece sotto assegnare per concorso ad una giovane con- antico di quelli rimasti alla Contrada del Castel- ai due, e dopo il terzo Casato li passò entrambi, tradaiola ed altri benefici. Il parroco, in quan- andando a vincere il Palio. to curatore testamentario, si era impegnato a La Contrada della Civetta conserva la metà su- mettere a disposizione della Civetta anche la periore del drappellone di questa carriera di- chiesa e la sagrestia: in S. Pietro la Contrada pinto dal pittore Pietro Fraticelli. Vi si vedono il poteva celebrare le funzioni religiose, poteva busto della Madonna di Provenzano e mezzo tenere le adunanze e conservare i propri beni; stemma del Nobile Deputato Giovan Battista in cambio però era tenuta a pagare due libbre Pannellini (o Pannilini). Nella parte andata perdu- di cera bianca per la festa del Santo Patrono ta c'erano le armi degli altri due Signori della ed a corrispondere 5 fiorini per ogni vittoria Festa, e cioè gli stemmi di Luzio Borghesi e di riportata nel Palio del 2 luglio e 3 fiorini per Giuseppe Bargagli. ogni successo nella Ricorsa d'agosto. Lo stemma rimasto ci consente di precisare che In segno di riconoscenza verso il benefattore, la data apposta sul "cencio" è posticcia (la data la Civetta aveva l'obbligo di curare l'esposi- originale era ovviamente in basso, nella parte zione di una propria bandiera con l'arme dei che non c'è più, sotto le tre armi gentilizie) ed Perpignani presso l'altare di Sant'Antonio da errata. Padova esistente nella chiesa; inoltre, al ter- Il "cencio" del 1768 è stato scambiato con quello mine del "giro" per la festa titolare, i Civettini del 1780. Sono errori fatti probabilmente quan- dovevano fare una sbandierata con l'alzata e do nel 1923 la Contrada allestì il suo primo mu- bruciare due fastella di scopo dinanzi all'abi- I laceri resti dei drappelloni dei Palii del 2 luglio 1778 (a sin.) e del 2 luglio 1780 (a dest.), entrambi vinti dalla Contrada della Civetta. Il seo in un locale del palazzo Bichi Ruspoli Forte- tazione dei Perpigani presso la Croce del Tra- primo mostra una parte dello stemma Pannilini (deputato del Palio del 1778), il secondo quello Saracini (deputato del Palio del 1780), per cui le date posticce "17-80" nel primo e "17-78" nel secondo sono da invertire. guerri con accesso da Via dei Rossi. vaglio. 18 19
novello nel Aldo Petessi Redazione societa contradaprioradellacivetta cecco angiolieri castello 6 7 • xxvi° edizione XXVI 8•9 novembre 2019 6 Museo della Contrada - sala Sabatino Mori - ore 19,00 Presentazione della Mostra “GIALLO IRIDE” di Riccardo Carrai mer "L a novella stagion che 'l mondo aviva" pesce con la "Locanda dei Tintori" che ci deli- Società Cecco Angiolieri - ore 20,30 Cena nella tradizione senese con “Gli Chef Civettini” scriveva Angelo Ambrogini detto il zierà le papille gustative con piatti genuini e Via Cecco Angiolieri - ore 21,30 Poliziano riferendosi alla primavera… sfiziosi, quali il risotto al nero di seppia ed il Musica dal vivo con gli “Sposi Occidentali” In Civetta invece la novella stagione è quel- filetto di branzino, seguito dal classico sorbet- 7 la del Novello, quella in cui, giocando con le to al limone. E siccome il pesce è leggero, di Società Cecco Angiolieri - ore 20,30 Cena con “Trombicche” parole, si rinnova l'appuntamento novembri- nuovo tutti in Tolomei con il DJ Certosini e con Piazza Tolomei - ore 22,00 gio no, che ha superato agilmente il suo quarto il nostro punto bar, perfetto per assaporare Musica dal vivo con i “BCube” Bar - Novello e vini dolci - Amari e Caffetteria di secolo. La XXVI° edizione della kermesse dolci, amari e caffetteria. Sabato 9 gran fina- 8 civettina dedicata al vino presenta una quat- le con la cena "Meat & Wine Maremma che Società Cecco Angiolieri - ore 20,30 Cena di pesce con “La Locanda dei Tintori” tro giorni da calici alzati! Mercoled ì 6, tappa Ciccia". Nel nome sta tutto il suo programma… ven Piazza Tolomei - ore 22,00 in museo con la mostra "Giallo Iride" di Carrai trippetta al sugo, mezze maniche con pancet- Musica con “Dj Ghigo Certosini” ed a seguire la cena con gli chef autoctoni ta e funghi, tagliata e controfiletto e griglia- Bar - Novello e vini dolci - Amari e Caffetteria 9 civettini che si cimenteranno con pappardelle ta mista e contorno di patate. Ricciarelli con Società Cecco Angiolieri - ore 20,30 e stufato di cinghiale. Poi, dopo il dessert tutti crema, per finire sul velluto. E per chi avesse Cena con “Meat & Wine - Maremma che Ciccia” sab Piazza Tolomei - ore 22,00 in Cecco Angiolieri a danzare con gli "Sposi "saltato" poco i giorni precedenti o per chi in- Musica “Dj Lericc” Occidentali". Gioved ì 7 è invece il turno di vece non volesse saltare l'appuntamento del Bar - Novello e vini dolci - Amari e Caffetteria "Trombicche" che si trasferisce nella Contra- dopo cena, ancora musica, musica, musica, dalle 19.00 in Piazza Tolomei LE SERE con DJ Lericc. Tutti i giorni, aperitivo imman- • Aperitivo da di Cecco per una serata all'insegna della TUTTE buona cucina e della familiarità, con tortello cabile dalle ore 19 e altrettanto immancabile Via Cecco Angiolieri e Castellare degli Ugurgieri • IL RISTORO DI CECCO (Primi, salsicce alla brace, affettati, formaggi, porchetta, dolci) ripieno e faraona alle olive, tutti belli comodi, "Il ristoro di Cecco", eh già Cecco… proprio • CALDARROSTE a concludere con la torta al cioccolato, ma lui che la sapeva lunga su primi, salsicce alla Per le cene è obbligatorio l’acquisto della tessera entro Lunedì 4 Novembre Per informazioni contattare Marco Ricci 339 112 4985 poi di corsa (o quasi) in Piazza Tolomei con i brace, affettati, formaggi, porchetta e dolci. PUNTI VENDITA TESSERE "BCube", che ormai sono musicisti di casa. Ve- Che manca? Che manca?? Direi nulla. Solo • Boutique del Caffè via Cecco Angiolieri, 21 - Dal 25/10 al 4/11- Orario: 09.30-12.30 e 16.00-19.30 • Società Cecco Angiolieri - Dal 25/10 al 31/10- Orario 21.30-23.00. nerd ì 8 l'immancabile cena per gli amanti del voi...!! Vi aspettiamo. 20 21
STORIA DI UN serie di interventi chirurgici ed infine la ripresa Aldo Petessi Fabio animata da una non comune volontà di ritro- Pannacci vare la vita e delle buone ragioni per viverla. La vittoria della Civetta al Palio d'agosto del CAPOPOPOLO.. 2009 fu sicuramente una significativa terapia, anche se si disperava perché l'aveva vista da un letto d'ospedale e non sul posto... comunque per la cena della vittoria organizzammo un tra- IN GAMBA sporto "ad hoc" e con l'intera nostra famiglia civettina, Gabriele poté partecipare, sia pure in sedia a rotelle, inondando di lacrime di gioia tutta piazza del Campo...! Poi, un po' alla volta, è proseguita la ripresa fatta di piccole o grandi conquiste... la protesi per poter camminare (ne "C aro Gianpaolo, come ti ha co- rarie... grato per quanto potrai fare un cordiale ha una dipinta coi colori della contrada) ed municato Carla Bonacci, ho pre- saluto" - Fabio Pannacci. Propongo come tito- una con incorporata una pinna da sub grazie parato un articolo su Gabriele lo: "Storia di un Capopolo... in gamba". Segue alla quale ha ripreso la sua grande passione: che ti invio con proposta di pubblicazione sul testo: È stato emozionante vedere mio figlio la pesca subacquea alla quale, per la verità, periodico della contrada, è scritto col cuore e Gabriele monturato da capopolo, sia perché detti, a suo tempo il mio contributo! Ma voglio con l'orgoglio di padre, ma senza pretese lette- l'immagine mi riporta subito alla memoria ricor- evidenziare in questo contesto della ripresa di mai sopiti di simili esperienze da me vissu- e della rinascita, quanto sia stato significativo te in gioventù, sia e soprattutto perché mai e il contesto di Siena e della Civetta e come mi vaga discriminazione, segnandolo con uno dei poi mai, considerata la menomazione subita, senta orgoglioso di aver trasmesso ai miei figli più significativi crismi del contradaiolo: essere avrei pensato possibile che potesse affrontare l'amore per l'una e per l'altra... forse c'entra un per un pò la contrada stessa, portandone nel e superare questa esperienza, coronando con pò anche il DNA, ma io sono certo che nelle cuore e nell'abito i colori ed i contrassegni! Ma questa vittoria contro la sventura e la malasor- infinite occasioni di racconti, ricordi e scambi di adesso lascio la parola a Gabriele e trascrivo te, una lunga battaglia iniziata nel giugno del impressioni ho, forse anche senza averne una il messaggio che mi ha mandato all'indomani 2009. All'alba di quel giorno una coppia di vi- chiara percezione, trasmesso quell'insieme di del Palio e che, meglio di quanto posso aver gili urbani comunicò a noi genitori che Gabriele sentimenti che ho vivi e presenti dentro di me e spiegato io, ne sintetizza il cuore ed il pensiero: era stato ricoverato in ospedale per un "lieve in- che né il tempo né la lontananza dal Castellare "Ieri è stato uno dei giorni più belli della mia cidente"... La realtà era, purtroppo, ben diversa, hanno minimamente appannato. L'accoglienza vita... Dieci anni esatti dall'incidente... la chiusura il ragazzo, a notte fonda viaggiando in moto, nel popolo della contrada, vissuta in maniera di un cerchio... la Civetta... come sempre ci vede era stato brutalmente investito da un potente viva ed appassionata dai miei figli, ma anche di notte... Arrivato al Casato ero lesso... poi entri SUV che aveva ignorato il segnale di STOP e se spesso solo in spirito da me medesimo, ha e scoppia la magia... non senti più la fatica... il lo aveva trascinato per trenta metri riducendolo avuto un effetto vivificante su di loro e partico- caldo... la gamba bionica che vibra e tende il ad una specie di hamburger semivivente, privo larmente efficace su Gabriele che ha trovato dolore... E l'anima vola... come la Civetta... Que- della gamba destra e per lunghe terribili setti- nella vita di contrada calore ed amore ed infi- sto Palio dentro di me durerà per tutta la vita... mane, allo stato vegetativo. Poi il risveglio e la ne, l'aver avuto l'accesso all'onore della mon- non finirà mai... Sarà il mio Cencio e la Civetta presa di coscienza di quanto avvenuto, la lunga tura ha cancellato anche l'ultimo segno di una per sempre dentro... nel cuore... per sempre!" 22 23
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