S. MATERNO DI COMAZZO - S. BASSIANO DI LAVAGNA

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S. MATERNO DI COMAZZO - S. BASSIANO DI LAVAGNA
S. MATERNO DI COMAZZO - S. BASSIANO DI LAVAGNA
                                   BOLLETTINO MENSILE N°9/19 – SETTEMBRE 2019
                             Tel. Parrocchia : 02 90 61 017 / Don Paolo: 347 85 20 635
                         Mail: comazzo@diocesi.lodi.it – Web: www.comazzo-lavagna.it
                                                        ciclostilato in proprio

                                                    SOMMARIO
IL MARE HA DUE SPONDE                                      P. 1          OPERAZIONE MATO GROSSO                                 P. 8
GIORNATA DEI MIGRANTI: LE PAROLE DEL PAPA                  P. 2          L'ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE                        P. 8
DALL’AFRICA PIÙ BENI CHE PERSONE                           P. 5          PREGHIERE                                              P. 10
L’AFRICA NON È POVERA, ANZI                                P. 6          BACHEA: AVVISI E SEGNALAZIONI                          P. 11
DALLE MAFIE DEL TRASPORTO ALLO SFRUTTAMENTO                P. 7          CALENDARIO DELLE MESSE                                 P. 12

IL MARE HA DUE SPONDE

Il mare ha due sponde ma spesso ci concentriamo solo                    ne troveremo molti! L’unica “merce” che non vogliamo
su una delle due, quella che lambisce le nostre coste di-               sono gli africani. Ho volutamente usato il termine merce
menticandoci che il mare la collega all’altra parte, quella             perché da questa parte del mediterraneo, purtroppo, è
africana. E non solo il mare! da secoli Europa e Africa                 così che vengono inquadrati gli uomini e le donne, le per-
solo legate. Forse sarebbe meglio dire che l’Europa lega                sone (bisognerebbe iniziare ad usare sempre questo ter-
l’Africa per tenerla sotto il suo controllo, ieri con la colo-          mine quando si affronta l’argomento): sono un elemento
nizzazione imperiale armata e schiavista, oggi con quelle               economico, per lo più a servizio dell’economia illegale le-
economica altrettanto armata e schia-                                                 gata alle mafie e agli approfittatori (come
vista solo con forme più subdole e                                                         chi, per arricchirsi, paga 1.50 € l’ora
nascoste: eserciti paramilitari                                                                quelli che raccolgono per noi i pomo-
europei che sostengono si-                                                                       dori e li fa abitare, spesso sotto
gnori della guerra, riforni-                                                                        minaccia, in baracche disuma-
menti di armi ad en-                                                                                   nizzanti). A volte sembra che
trambi gli schieramenti                                                                                 i delinquenti siano solo quelli
(e così le tante guerre                                                                                  che arrivano dimenticando
che oggi si stanno com-                                                                                  che la mafia è affare ita-
battendo non finiranno                                                                                   liano. Penso che sia questa
mai), sfruttamento delle                                                                                 la radice malata da che ali-
immense risorse naturali                                                                                 menta un albero malvagio
del continente (che fanno                                                                                da cui non possono che ve-
dell’Africa il continente                                                                                nire frutti cattivi. In un
potenzialmente più ricco                                                                                 mondo, quello occidentale,
del mondo), mercato di                                                                                   dominato dalla finanza (a
essere umani.                                                                                            cui devono sottostare an-
Ma le nostre telecamere                                                                                 che economia e politica)
non inquadrano questa                                                                                  tutto è in funzione del busi-
sponda (vale il detto: oc-                                                                          ness, del guadagno e così an-
chio non vede, cuore non                                                                         che l’accoglienza e l’integrazione
duole), arrivano solo le voci,                                                                sono state pensate come fonte di
spesso soffocate, di chi è là per                                                          guadagno la cui merce di scambio sono
aiutare davvero e concretamente “a casa loro”, missio-                  le persone da qui la nascita di migliaia di ONLUS che mi-
nari in primis (che non hanno interessi economici da di-                rano ad accaparrarsi i famosi 35 € al giorno (che non
fendere). Dall’Africa ognuno di noi prende molto: il cotone             vanno agli stranieri “accolti” se non una diaria di 2,5 €,
dei nostri vestiti, l’oro e i diamanti dei gioielli, i materiali        con il resto dovrebbe essere garantito loro vitto e allog-
dei cellulari, petrolio (e quindi carburanti e plastiche),              gio); strutture fatiscenti che rappresentavano un debito
caffè, tabacco, alluminio (per le nostre lattine e pentole).            per i proprietari che improvvisamente sono state auto-
Quanti oggetti quotidiani abbiamo che vengono                           rizzate come alloggi; alberghi che si assicurano un in-
dall’Africa? se diamo un rapido sguardo alla nostra casa                casso garantito per 365 giorni; ecc.
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Se fossimo stati così forti da far prevalere, sopra tutto,           truffa perché si vende una vita migliore, si vende la spe-
quei valori che hanno, da sempre, permesso alla civiltà              ranza ma in realtà si incatena la loro vita. È da una
occidentale europea e italiana in particolare, di non                truffa nasce la disperazione: non permettere agli africani
smarrirsi e di uscire dalle disgrazie e calamità (si pensi           di essere i padroni della loro casa (se fosse cosi l’occi-
ad esempio al recente dopoguerra) con un guadagno di                 dente dovrebbe rinunciare a molti privilegi e interessi
umanità, molte situazioni critiche si sarebbero evitate.             economici) oltre agli altri problemi legati all’ambiente
Tali valori sono quelli della solidarietà, del rispetto per la       (desertificazione e riscaldamento globale che in vari modi
dignità di ogni uomo, della fraternità e certamente anche            dipendono anche dallo stile di vita occidentale) e alle
della giustizia (che ci mette al riparo dal buonismo at-             guerre “sponsorizzate” da poteri forti non africani. Ma è
traverso l’insegnamento e il rispetto delle leggi, della cul-        una truffa anche per noi perché fomentando le paure di
tura, della storia del paese che accoglie, senza ecce-               contro-colonizzazione, di violenza, di perdite economiche
zioni). Sono valori indubbiamente di radice cristiana e              ci stanno pian pian educando (e imponendo) una cultura
che, per un cristiano, sono indispensabili per vivere da             che viene venduta come sicura e buona ma in realtà lo è
cristiano. Questo è un altro problema che la “crisi” dei             solo per chi ci guadagna e a noi ci scippa della nostre
migranti ha evidenziato, le nostre radici cristiane sono             radici, della nostra cultura, dei nostri valori…della no-
state negate dall’Europa, e noi le stiamo negando con i              stra anima.
fatti! Ci siamo scoperti deboli, fragili, impauriti, se dav-         Il mare ha due sponde, se si vuole affrontare la questione
vero pensiamo che la nostra cultura, la nostra civiltà (e            bisogna avere un piede su entrambe, ci deve essere un
la nostra fede) possano essere minacciate (fino addirit-             ponte a doppio senso perché si restituisca a tutti la di-
tura a sparire secondo i profeti di sventura) allora signi-          gnità. Ne ha bisogno l’occidente per non arrendersi
fica in fondo non ci crediamo più. Di cosa avere paura? La           all’egemonia di una finanzia senza anima e cuore (e fede)
frase più ridicola è “ci occuperanno tutte le chiese” se le          e ne ha bisogno l’Africa perché possano sentirsi a casa
chiese verranno occupate è perché i cristiani le hanno la-           nelle loro terre non essendo più sfruttati, schiavizzati
sciate vuote! E la criminalità si combatte con la legalità           ma liberi di restare a casa loro.
(che, non essendo razzista non deve fare differenze) e               Scriveva Papa Benedetto XVI nel messaggio per la gior-
l’integrazione (e non la ghettizzazione con tutti i pro-             nate del migrante del 2013 : « Certo, ogni Stato ha il
blemi che ovviamente comporta). Se invece l’accoglienza              diritto di regolare i flussi migratori e di attuare politiche
fosse all’insegna della solidarietà e non della finanza, se          dettate dalle esigenze generali del bene comune, ma
fosse l’espressione di un popolo che crede nei valori che            sempre assicurando il rispetto della dignità di ogni per-
lo hanno costituito (prendiamo ad esempio “gli italiani”:            sona umana. Il diritto della persona ad emigrare – come
dalla Sicilia al Trentino quante etnie, lingue, tradizioni si        ricorda la Costituzione conciliare Gaudium et spes al n.
sono arricchite reciprocamente nel momento in cui                    65 – è iscritto tra i diritti umani fondamentali, con fa-
hanno imparato a convivere!) e di una cultura che, fiera             coltà per ciascuno di stabilirsi dove crede più opportuno
di sé, avesse la capacità di proporsi come buona e non di            per una migliore realizzazione delle sue capacità e aspi-
nascondersi perché si sente debole, allora si potrebbe               razioni e dei suoi progetti. Nel contesto socio-politico
parlare di accoglienza e non di “mercato” e di possibilità           attuale, però, prima ancora che il diritto a emigrare, va
di guadagno. Qualcuno ci sta guadagnando però molti ci               riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in con-
stanno perdendo, non tanto (o solo) in tasse spese ma                dizione di rimanere nella propria terra, ripetendo con il
in umanità (su entrambi i versanti del mare) e con la                Beato Giovanni Paolo II che «diritto primario dell’uomo è
morte. Per questo la questione dell’accoglienza può es-              di vivere nella propria patria: diritto che però diventa ef-
sere vista come una enorme, mondiale, truffa che colpi-              fettivo solo se si tengono costantemente sotto con-
sce gli uomini di entrambe le sponde del Mediterraneo. In            trollo i fattori che spingono all’emigrazione» (Discorso al
Africa si vende il miraggio di una vita buona in occidente           IV Congresso mondiale delle Migrazioni, 1998). […]
e per questo gli uomini e le donne si vendono (per assurdo           Il cammino di integrazione comprende diritti e doveri, at-
pagando loro stessi il proprio prezzo) magari racco-                 tenzione e cura verso i migranti perché abbiano una vita
gliendo i soldi tra i parenti per poi restituirli una volta          decorosa, ma anche attenzione da parte dei migranti
sistemati; in altri casi invece sono rapiti nei villaggi dai         verso i valori che offre la società in cui si inseriscono. »
trafficanti di uomini che prendono quelli con una forma
fisica migliore, più appetibile per chi li sfrutta perché re-                                                          Don Paolo
sistono di più (minor rischio di perdere la merce a causa
della morte) e possono lavorare di più (nei campi o a bordi             In questo numero del bollettino sono pubblicati alcuni
delle strade a disposizione dei clienti bianchi). È una                 contributi per capire meglio il quadro della situazione
                                                                                          soprattutto della sponda africana
                                                                 2
S. MATERNO DI COMAZZO - S. BASSIANO DI LAVAGNA
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE PER LA 105MA GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO 2019
Cari fratelli e sorelle, la fede ci assicura che il Regno di nota particolarmente oggi, di fronte all’arrivo di migranti
Dio è già presente sulla terra in modo misterioso (cfr e rifugiati che bussano alla nostra porta in cerca di
Conc. Ecum. Vat. II, Cost. Gaudium et spes, 39); protezione, di sicurezza e di un futuro migliore. È vero, il
tuttavia, anche ai nostri giorni,                                                       timore è legittimo, anche
dobbiamo           con        dolore                                                    perché manca la preparazione
constatare che esso incontra                                                            a questo incontro» (Omelia,
ostacoli e forze contrarie.                                                             Sacrofano, 15 febbraio 2019).
Conflitti violenti e vere e proprie                                                     Il problema non è il fatto di
guerre non cessano di lacerare                                                          avere dubbi e timori. Il
l’umanità;        ingiustizie      e                                                    problema è quando questi
discriminazioni si susseguono; si                                                       condizionano il nostro modo di
stenta a superare gli squilibri                                                         pensare e di agire al punto da
economici e sociali, su scala                                                           renderci intolleranti, chiusi,
locale o globale. E a fare le spese                                                     forse      anche     –     senza
di     tutto       questo      sono                                                     accorgercene – razzisti. E così
soprattutto i più poveri e                                                              la paura ci priva del desiderio e
svantaggiati.        Le     società                                                     della capacità di incontrare
economicamente più avanzate                                                             l’altro, la persona diversa da
sviluppano al proprio interno la tendenza a un me; mi priva di un’occasione di incontro col Signore (cfr
accentuato individualismo che, unito alla mentalità Omelia nella Messa per la Giornata Mondiale del
utilitaristica e moltiplicato dalla rete mediatica, produce Migrante e del Rifugiato, 14 gennaio 2018). «Se amate
la “globalizzazione dell’indifferenza”. In questo scenario, i quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non
migranti, i rifugiati, gli sfollati e le vittime della tratta fanno così anche i pubblicani?» (Mt 5,46). Non si tratta
sono diventati emblema dell’esclusione perché, oltre ai solo di migranti: si tratta della carità. Attraverso le
disagi che la loro condizione di per sé comporta, sono opere di carità dimostriamo la nostra fede (cfr Gc 2,18).
spesso caricati di un giudizio negativo che li considera E la carità più alta è quella che si esercita verso chi non
come causa dei mali sociali. L’atteggiamento nei loro è in grado di ricambiare e forse nemmeno di ringraziare.
confronti rappresenta un campanello di allarme che «Ciò che è in gioco è il volto che vogliamo darci come
avvisa del declino morale a cui si va incontro se si società e il valore di ogni vita. […] Il progresso dei nostri
continua a concedere terreno alla cultura dello scarto. popoli […] dipende soprattutto dalla capacità di
Infatti, su questa via, ogni soggetto                                              lasciarsi smuovere e commuovere
che non rientra nei canoni del                                                     da chi bussa alla porta e col suo
benessere fisico, psichico e sociale               Non si tratta solo              sguardo scredita ed esautora tutti
diventa a rischio di emarginazione e                                               i falsi idoli che ipotecano e
di esclusione. Per questo, la
                                              di migranti:   si tratta della       schiavizzano la vita; idoli che
presenza dei migranti e dei rifugiati                nostra  umanità               promettono una felicità illusoria ed
– come, in generale, delle persone                                                 effimera, costruita al margine della
vulnerabili – rappresenta oggi un                                                  realtà e della sofferenza degli altri»
invito a recuperare alcune dimensioni essenziali della (Discorso presso la Caritas Diocesana di Rabat, 30
nostra esistenza cristiana e della nostra umanità, che marzo 2019). «Invece un Samaritano, che era in viaggio,
rischiano di assopirsi in un tenore di vita ricco di passandogli accanto lo vide e ne ebbe compassione» (Lc
comodità. Ecco perché “non si tratta solo di migranti”, 10,33). Non si tratta solo di migranti: si tratta della
vale a dire: interessandoci di loro ci interessiamo anche nostra umanità. Ciò che spinge quel Samaritano – uno
di noi, di tutti; prendendoci cura di loro, cresciamo tutti; straniero rispetto ai giudei – a            fermarsi è la
ascoltando loro, diamo voce anche a quella parte di noi compassione, un sentimento che non si spiega solo a
che forse teniamo nascosta perché oggi non è ben vista. livello razionale. La compassione tocca le corde più
«Coraggio, sono io, non abbiate paura!» (Mt 14,27). Non sensibili della nostra umanità, provocando un’impellente
si tratta solo di migranti: si tratta anche delle nostre spinta a “farsi prossimo” di chi vediamo in difficoltà.
paure. Le cattiverie e le brutture del nostro tempo Come Gesù stesso ci insegna (cfr Mt 9,35-36; 14,13-14;
accrescono «il nostro timore verso gli “altri”, gli 15,32-37), avere compassione significa riconoscere la
sconosciuti, gli emarginati, i forestieri […]. E questo si sofferenza dell’altro e passare subito all’azione per
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lenire, curare e salvare. Avere compassione significa dare dell’umanità degli altri e finisce per rendere le persone
spazio alla tenerezza, che invece la società odierna tante pavide e ciniche. Non sono forse questi i sentimenti che
volte ci chiede di reprimere. «Aprirsi agli altri non spesso abbiamo di fronte ai poveri, agli emarginati, agli
impoverisce, ma arricchisce, perché aiuta ad essere più ultimi della società? E quanti ultimi abbiamo nelle nostre
umani: a riconoscersi parte attiva di                                                  società! Tra questi, penso
un insieme più grande e a                                                              soprattutto ai migranti, con il
interpretare la vita come un dono                                                      loro carico di difficoltà e
per gli altri; a vedere come traguardo          Lo  sviluppo    vero è quello          sofferenze, che affrontano ogni
non i propri interessi, ma il bene            che si propone di includere              giorno nella ricerca, talvolta
dell’umanità»         (Discorso     nella      tutti gli uomini e le donne             disperata, di un luogo ove vivere in
Moschea “Heydar Aliyev”di Baku,                                                        pace e con dignità» (Discorso al
Azerbaijan, 2 ottobre 2016).                  del   mondo,     promuovendo             Corpo Diplomatico, 11 gennaio
«Guardatevi dal disprezzare uno               la loro crescita integrale, e            2016). Nella logica del Vangelo gli
solo di questi piccoli, perché vi dico                                                 ultimi vengono prima, e noi
                                                si preoccupa anche delle
che i loro angeli nel cielo vedono                                                     dobbiamo metterci a loro servizio.
sempre la faccia del Padre mio che è                generazioni    future              «Io sono venuto perché abbiano la
nei cieli» (Mt 18,10). Non si tratta                                                   vita e l’abbiano in abbondanza»
solo di migranti: si tratta di non                                                     (Gv 10,10). Non si tratta solo di
escludere nessuno. Il mondo odierno è ogni giorno più migranti: si tratta di tutta la persona, di tutte le
elitista e crudele con gli esclusi. I Paesi in via di sviluppo persone. In questa affermazione di Gesù troviamo il
continuano ad essere depauperati delle loro migliori cuore della sua missione: far sì che tutti ricevano il dono
risorse naturali e umane a beneficio di pochi mercati della vita in pienezza, secondo la volontà del Padre. In
privilegiati. Le guerre interessano solo alcune regioni del ogni attività politica, in ogni programma, in ogni azione
mondo, ma le armi per farle vengono prodotte e vendute pastorale dobbiamo sempre mettere al centro la
in altre regioni, le quali poi non vogliono farsi carico dei persona, nelle sue molteplici dimensioni, compresa quella
rifugiati prodotti da tali conflitti. Chi ne fa le spese sono spirituale. E questo vale per tutte le persone, alle quali
sempre i piccoli, i poveri, i più vulnerabili, ai quali si va riconosciuta la fondamentale uguaglianza. Pertanto,
impedisce di sedersi a t avola e si lasciano le “briciole” «lo sviluppo non si riduce alla semplice crescita
del banchetto (cfr Lc 16,19-21). «La Chiesa “in uscita” [...] economica. Per essere autentico sviluppo, deve essere
sa prendere l’iniziativa senza paura,                                                  integrale, il che vuol dire volto alla
andare incontro, cercare i lontani e                                                   promozione di ogni uomo e di
arrivare agli incroci delle strade per          la risposta alla sfida posta           tutto l’uomo» (S. Paolo VI, Enc.
invitare gli esclusi» (Esort. ap.                                                      Populorum progressio, 14). «Così
Evangelii gaudium, 24). Lo sviluppo
                                                      dalle   migrazioni               dunque voi non siete più stranieri
esclusivista rende i ricchi più ricchi e i         contemporanee si può                né ospiti, ma siete concittadini
poveri più poveri. Lo sviluppo vero è              riassumere in quattro               dei santi e familiari di Dio» (Ef
quello che si propone di includere tutti                                               2,19). Non si tratta solo di
gli uomini e le donne del mondo,                      verbi:   accogliere,             migranti: si tratta di costruire la
promuovendo          la    loro   crescita       proteggere, promuovere                città di Dio e dell’uomo. In questa
integrale, e si preoccupa anche delle                      e integrare                 nostra epoca, chiamata anche
generazioni        future.    «Chi vuole                                               l’era delle migrazioni, sono molte
diventare grande tra voi sarà vostro                                                   le persone innocenti che cadono
servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo vittime del “grande inganno” dello sviluppo tecnologico e
di tutti» (Mc 10,43-44). Non si tratta solo di migranti: consumistico senza limiti (cfr Enc. Laudato si’, 34). E
si tratta di mettere gli ultimi al primo posto. Gesù così si mettono in viaggio verso un “paradiso” che
Cristo ci chiede di non cedere alla logica del mondo, che inesorabilmente tradisce le loro aspettative. La loro
giustifica la prevaricazione sugli altri per il mio presenza, a volte scomoda, contribuisce a sfatare i miti
tornaconto personale o quello del mio gruppo: prima io e di un progresso riservato a pochi, ma costruito sullo
poi gli altri! Invece il vero motto del cristiano è “prima gli sfruttamento di molti. «Si tratta, allora, di vedere noi
ultimi!”. «Uno spirito individualista è terreno fertile per il per primi e di aiutare gli altri a vedere nel migrante e nel
maturare di quel senso di indifferenza verso il prossimo, rifugiato non solo un problema da affrontare, ma un
che porta a trattarlo come mero oggetto di fratello e una sorella da accogliere, rispettare e amare,
compravendita, che spinge a disinteressarsi un’occasione che la Provvidenza ci offre per contribuire
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alla costruzione di una società più giusta, una                         difficilmente raggiunti. Dunque, non è in gioco solo la
democrazia più compiuta, un Paese più solidale, un                      causa dei migranti, non è solo di loro che si tratta, ma di
mondo più fraterno e una comunità cristiana più aperta,                 tutti noi, del presente e del futuro della famiglia umana.
secondo il Vangelo» (Messaggio per la Giornata Mondiale                 I migranti, e specialmente quelli più vulnerabili, ci aiutano
del Migrante e del Rifugiato 2014).                                     a leggere i “segni dei tempi”. Attraverso di loro il Signore
Cari fratelli e sorelle, la risposta alla sfida posta dalle             ci chiama a una conversione, a liberarci dagli esclusivismi,
migrazioni contemporanee si può riassumere in quattro                   dall’indifferenza e dalla cultura dello scarto. Attraverso
verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Ma               di loro il Signore ci invita a riappropriarci della nostra
questi verbi non valgono solo per i migranti e i rifugiati.             vita cristiana nella sua interezza e a contribuire,
Essi esprimono la missione della Chiesa verso tutti gli                 ciascuno secondo la propria vocazione, alla costruzione
abitanti delle periferie esistenziali, che devono essere                di un mondo sempre più rispondente al progetto di Dio. È
accolti, protetti, promossi e integrati. Se mettiamo in                 questo l’auspicio che accompagno con la preghiera
pratica questi verbi, contribuiamo a costruire la città di              invocando, per intercessione della Vergine Maria,
Dio e dell’uomo, promuoviamo lo sviluppo umano integrale                Madonna della Strada, abbondanti benedizioni su tutti i
di tutte le persone e aiutiamo anche la comunità                        migranti e i rifugiati del mondo e su coloro che si fanno
mondiale ad avvicinarsi agli obiettivi di sviluppo                      loro compagni di viaggio.
sostenibile che si è data e che, altrimenti, saranno

MIGRAZIONI E SFRUTTAMENTO. DALL’AFRICA PRENDIAMO PIÙ BENI CHE PERSONE
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/dallafrica-prendiamo-pi-beni-che-persone

Il tema migratorio è oggetto di dibattiti e polemiche a legata al business delle commodity africane (materie
non finire. Con il risultato che spesso l’opinione pubblica prime e fonti energetiche in primis) da parte di molte
viene fortemente condizionata dai                                               potenze straniere. I numerosi
cosiddetti         luoghi       comuni.                                         conflitti armati che insanguinano
Emblematico è l’esempio della                                                   Paesi      come      la     Repubblica
mobilità umana dalla sponda
                                                  nel 2017    l’Africa   ha     Democratica del Congo e la
africana, spesso descritta come un            ospitato     24,7  milioni    di  Repubblica Centrafricana sono
fenomeno            in        aumento,          migranti, contro i 14,8         emblematici delle ingiustizie e
apparentemente incontrollabile e                                                sopraffazioni che interessano il
pericoloso per la stabilità e la                 milioni   registrati    nel    continente, congiuntamente alla
sicurezza dei Paesi europei. Ma la              2000   a  livello   globale     povertà delle popolazioni autoctone
situazione       è     davvero     così                                         e al deficit di virtuosismo da parte
allarmante?                                                                     delle     leadership      locali.    Le
Secondo lo studio "Africa in movimento: Dinamica e informazioni raccolte in questi anni dall’Onu hanno anche
motori della migrazione a sud del Sahara", pubblicato nel evidenziato lo stretto rapporto esistente tra le risorse
novembre 2017 dall’Agenzia dell’Onu per l’alimentazione accumulate dalle famiglie africane e la loro effettiva
e l’agricoltura (Fao) e dal Centro di cooperazione disponibilità a migrare. I più poveri, quelli cioè che
internazionale nella ricerca agronomica per lo sviluppo sopravvivono in condizioni di forte esclusione sociale (ad
(Cirad), il 75% di coloro che nell’Africa sub-sahariana esempio, nelle grandi baraccopoli delle megalopoli
hanno deciso di migrare sono rimasti all’interno del africane o in regioni rurali depresse), non si spostano
continente. I rilevamenti sulle                                                 affatto, semplicemente perché non
migrazioni effettuati dalle Nazioni                                             dispongono          delle       risorse
Unite, . Sempre stando alla stessa           i  governi  europei,   in linea di economiche per farlo. I migranti,
fonte, nel 2015 la maggior parte dei           principio, sono più o meno       invece, che hanno disponibilità
migranti nati in Africa che vivevano              disposti ad accettare i       limitate, preferiscono trasferirsi
al di fuori del continente risiedevano         'rifugiati' e non i 'migranti    nei Paesi limitrofi. In termini di
in Europa (9 milioni), in Asia (4                                               numero di immigrati, il Sudafrica è
                                                       economici'
milioni) e in Nord America (2 milioni).                                         il Paese di destinazione più
Pertanto, assecondare la retorica                                               significativo in Africa, con circa 3,1
dell’invasione, come spesso si legge                                            milioni di migranti internazionali che
sui giornali, è decisamente fuori luogo. Peraltro, spesso risiedono nel Paese (circa il 6% della sua popolazione
si sottovalutano gli effetti dell’attività predatoria, totale). Solo una parte dei migranti africani si allontana
                                                                    5
di molto dalla propria terra d’origine. Com’è noto, . Si                     migrazione forzata), se invece corre via da inedia e
tratta di una distinzione elaborata, nel 1973, da Egon                       pandemie, in quanto nel suo Paese non esistono le
Kunz, nota come 'push/pull theory' che riconduce la                          condizioni di sussistenza, non può partire e deve
mobilità umana a due gruppi fattoriali: i fattori push,                      accettare inesorabilmente il suo infausto destino. E dire
cioè quelli che spingono fuori dal Paese di origine                          che molti popoli africani sono penalizzati proprio dalla
(conflitti e mancanza di diritti) e i fattori pull che                       iniqua globalizzazione dei mercati che non hanno certo
attirano verso il Paese di destinazione (migliori                            inventato i migranti. Ecco perché sarebbe auspicabile
opportunità lavorative, diverse condizioni di vita,                          definire un progetto europeo che trovi nella solidarietà il
presenza dello stato di diritto...). Il paradosso è                          suo punto di forza, nella consapevolezza che la libertà di
evidente. Se il migrante fugge dalla guerra o è                              partire o di restare è un diritto sociale esigibile e
perseguitato da un regime totalitario può essere                             sacrosanto per ogni essere umano..
accolto (qualificandosi appunto come profugo, vittima di

L’AFRICA NON È POVERA, ANZI. MA LE MULTINAZIONALI LE STANNO RUBANDO TUTTA LA RICCHEZZA
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/12/11/lafrica-non-e-povera-anzi-ma-le-multinazionali-le-stanno-rubando-tutta-la-ricchezza/4827459/

Le Nazioni Unite temono che l’espulsione di massa dei dollari. L’Africa non è povera, ma ricca. Poco rimane
rifugiati congolesi dall’Angola potrebbe innescare una all’Africa di questa ricchezza, però. Se i Paesi africani
crisi umanitaria. Sono più di mezzo milione, oltre a quelli hanno indubbi benefici dagli investimenti stranieri,
che hanno già lasciato il Paese il mese scorso, perché dovrebbero poter regolamentare questi flussi finanziari
identificati come migranti irregolari dal governo tramite leggi che oggi non hanno. Al contrario, alle
angolano. Il sogno di trovare la salvezza emigrando nella multinazionali viene permesso di razziare legalmente
sponda angolana del fiume Congo, protetti dall’Agenzia molto di ciò che ricavano dal continente, attraverso i
per i rifugiati dell’Onu, sembra                                                     paradisi        fiscali. Secondo
svanito. E la lezione europea                                                         un’inchiesta di Al Jazeera, i
sul controllo delle migrazioni      «Sai  ched'è  la statistica? È 'na cosa           cosiddetti “flussi finanziari
trova        seguaci       anche    che serve pe fa' un conto in generale             illeciti” superano il 6% del Pil
nell’Africa australe. L’Angola,     de la gente che nasce, che sta male,              dell’intero continente, tre volte
ex colonia portoghese, ha un        che more, che va in carcere e che spósa.          più di quanto l’Africa riceva in
territorio ricco di diamanti,                                                         aiuti. Senza contare i 30
petrolio, oro e rame: un            Ma pe' me la statistica curiosa                   miliardi di dollari che queste
grande potenziale agricolo di       è dove c'entra la percentuale,                    società rimpatriano: tutti
terre fertili tuttora incolte,      pe' via che lì la media è sempre eguale           profitti fatti in Africa ma
più del 95%, e una Banca                                                              prontamente trasferiti a casa
nazionale senza pesanti
                                    puro  co' la persona   bisognosa.                 madre, gestiti dalle piazze
vincoli neo-coloniali. Secondo i    Me spiego: da li conti che se fanno               finanziarie europee, americane
dati del Fondo Monetario, ha                                                          e, da poco, orientali. Non solo,
                                    seconno le statistiche d'adesso
un Pil pro-capite di 4.342                                                            circa 29 miliardi di dollari
dollari. A sua volta, la            risurta  che  te tocca un pollo  all'anno:        all’anno vengono razziati
Repubblica del Congo –                                                                all’Africa con i disboscamenti,
                                    e se nun entra nelle spese tue
dilaniata dalla corruzione e                                                          la caccia e la pesca illegali. E il
dalla guerra civile – è un’ex       t'entra ne la statistica lo stesso                danno che la società e
colonia francese, con un Pil        perché c'è un antro che ne magna due.»            l’economia              africana
pro-capite di 1.831 dollari,                                                          sopportano a causa della
meno della metà dei vicini,                     La Statistica, Trilussa (1871-1950)   lotta ai cambiamenti climatici
nonostante sia altrettanto                                                            ammonta a 36 miliardi. Gli
ricca di petrolio, oro, fosfati e                                                    africani non possono utilizzare
diamanti, ma con un’economia esclusivamente neo- i combustibili fossili per svilupparsi così come ha fatto
coloniale. Non sono tra i più poveri del continente, poiché storicamente l’Europa. La crisi climatica non è stata
il Pil pro-capite di vari stati africani non supera mille favorita né innescata dagli africani, ma sono loro a
dollari all’anno. Ma la divergenza delle loro traiettorie pagarne gli esiti più dei tutti gli altri.
pare evidente, se 40 anni fa il Pil pro-capite congolese Aiutarli a casa loro? I governi occidentali si atteggiano
superava quello angolano, 1.304 dollari contro 669 a generosi benefattori che fanno il possibile per “aiutare

                                                                         6
chi non sarebbe in grado di aiutare se stesso”. Ipocrisie i fatti sono testardi, le statistiche sono malleabili”. E
spesso propagate dai media. Meglio invece se conosciamo tutti i polli di Trilussa. Le disuguaglianze che
smettessero di perpetuare il danno che stanno facendo, tormentano i Paesi guida del mondo, e innescano
costringendo i governi africani ad aprire la loro economia turbolenze politiche impensabili fino a pochi anni fa, si
alla privatizzazione e i loro                                                      trasferiscono tal quali nei Paesi
mercati alla concorrenza sleale. E                                                 africani. Qui si amplificano
non trasferire in Africa le pulsioni       E se ogni abitante della Terra          attraverso antiche ostilità tribali
sovraniste che si stanno                  consuma quasi 15 chili di pollo          e nuove rivalse che alimenteranno
imponendo in Europa e in Usa. Nel      all’anno, il Paese che ha inventato         futuri conflitti. E se ogni abitante
1980, il Pil pro-capite angolano                                                   della Terra consuma quasi 15 chili
                                           il fried chicken lascia poco più
era un ventesimo di quello                                                         di pollo all’anno, il Paese che ha
statunitense. Nel 2017, il gap è          delle   ossa a chi vive nell’Africa      inventato il fried chicken lascia
sceso: per fare un americano                          equatoriale                  poco più delle ossa a chi vive
bastano “soltanto” 14 angolani,                                                    nell’Africa equatoriale. Ma non
ma non sono sufficienti 33                                                         dimentichiamo i 165mila africani
congolesi. Non sono argomenti di alto profilo finanziario, molto ricchi, con un patrimonio complessivo di 860
ma banale e forse velleitaria economia domestica, per di miliardi di dollari – in media più di 5 milioni a testa – per
più soggetta all’eterna lezione di Mark Twain, giacché “se più della metà custoditi al riparo dei paradisi fiscali.

AFRICA, DALLE MAFIE DEL TRASPORTO ALLO SFRUTTAMENTO: LA TRATTA DI ESSERI UMANI È IL BUSINESS DEL FUTURO
https://www.repubblica.it/solidarieta/emergenza/2019/04/15/news/africa_dalle_mafie_dal_trasporto_allo_sfruttamento_la_tratta_di_e
sseri_umani_e_il_business_del_futuro-224101595/?refresh_ce

Gestiscono un traffico internazionale di armi e droga, mercati illeciti". Alcune confraternite, questo il nome con
contrabbandano petrolio e medicinali contraffatti, sono cui sono conosciute le mafie africane, riescono ad avere
dei maestri nelle truffe online. Ma per le organizzazioni un giro di affari superiore a quello di intere regioni degli
criminali africane il business del                                                Stati del continente. La loro
futuro è soprattutto la tratta di                                                 portata è globale e va ad
esseri umani. Donne e uomini                   per le organizzazioni              abbracciare l'Africa, l'America, e
disperati che fuggono dai conflitti,       criminali africane il business         l'Europa. Mentre le attività sono
dalla crisi economica, e anche dal                                                molteplici: si va dallo spaccio di
                                            del futuro è soprattutto la
riscaldamento globale che inaridisce                                              droga alla vendita di prodotti
le terre riducendo i raccolti. Una
                                              tratta  di esseri umani.            contraffatti.
miseria su cui far leva per accrescere                                            Dal trasporto allo sfruttamento di
la propria forza lavoro, come                                                     esseri umani. Ma è appunto il
documenta un report redatto dal Centro studi traffico di umani il mercato del presente e del futuro
internazionali e Intellegit, startup dell'università di perché la richiesta di trasporto dall'Africa all'Europa è
Trento, grazie al sostegno finanziario del Ministero degli cresciuta e ci si aspetta che aumenterà ancora nei
affari esteri e della Cooperazione internazionale.          prossimi anni per via di fattori demografici ed economici.
Un problema sottostimato. "Negli ultimi anni tutta Chi non riuscirà a muoversi legalmente, andrà a
l'attenzione si è concentrata                                                     ingrossare il portafoglio dei
soprattutto sul terrorismo e, in                                                  trafficanti. In Africa come in Italia
particolar modo, sul jihadismo. Così        Chi non riuscirà a muoversi           sono i più deboli a cadere nella rete.
la criminalità organizzata in Africa è          legalmente, andrà a               "A stupirci è il fatto che la
stata sottostimata", spiega a                                                     criminalità organizzata africana
                                           ingrossare il portafoglio dei
Repubblica Marco Di Liddo, an alista                                              curi ogni aspetto della tratta —
del Centro studi internazionali, e uno               trafficanti .                prosegue Di Liddo —. Dal
degli autori della ricerca. Riflettori                                            reclutamento        dei    potenziali
bassi che hanno fatto la fortuna dei                                              migranti allo sfruttamento per lo
gruppi criminali. Gli hanno consentito di crescere e spaccio o la prostituzione, passando per il trasporto".
rafforzarsi, fino a diventare un "fenomeno territoriale La traversata comincia via terra: ci si muove dai luoghi
ascendente, molto più vasto del terrorismo e in grado di di origine alle coste nord-africane, passando attraverso
muovere maggiori capitali nonché di accedere a molti più i paesi della fascia del Sahel. Qui sono i dintorni della
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città di Agadez a fare da punto di snodo.                               Le alleanze con la Camorra, la 'ndrangheta e i colletti
Il "cartello" dei trafficanti. I trafficanti, riuniti in un             bianchi. Tutto ciò non sarebbe possibile se i criminali non
cartello chiamato Bureau des passeurs (ufficio dei                      si fossero dotati di strutture flessibili ma fortemente
contrabbandieri), dispongono di intere flotte di pick-up e              gerarchiche. Il termine mafia viene usato se
fuoristrada. Ma soprattutto di burocrazie informali per                 l'organizzazione è ben strutturata, ci sono delle precise
la gestione dei trasporti, di alberghi dove accogliere                  funzioni e un rito di iniziazione simbolico. Quando, invece,
temporaneamente le persone, e persino di uffici di                      è più fluida si parla di crimine organizzato e in patria può
collocamento per offrire lavori utili a pagare il prezzo dei            spesso contare sui rapporti con individui all'interno di
viaggi della speranza. Un biglietto per Ubari o Sebha, in               apparati politici e militari. Un altro punto di forza è
Libia, costa circa 250 dollari. Il secondo passaggio                    l'alleanza con le organizzazioni criminali dei luoghi in cui
avviene via mare, con il Mediterraneo che diventa un                    arrivano i migranti, in Italia soprattutto con la camorra
ponte verso le coste meridionali europee. Chi sopravvive,               e la 'ndrangheta. Alleanze che, sottolinea Di Liddo,
una volta giunto a destinazione, affronta un nuovo                      "rendono più complicate le azioni di contrasto"
inferno. Sempre in balìa della criminalità organizzata.

OPERAZIONE MATO GROSSO

L'Operazione Mato Grosso è un movimento di giovani vo-                  e le rivendono ad amici, parenti e alle comunità sempre
lontari che da 50 anni si impegnano ad aiutare i più bi-                con la volontà di mandare tutto il ricavato in America
sognosi.        Nasce                                                                                       Latina.
tutto dal desiderio                                                                                         Se volete darci una
di Padre Ugo de                                                                                             mano ad aiutare i
Censi (salesiano) di                                                                                        poveri, saremo qui a
dare ai giovani la                                                                                          Comazzo fuori dalla
possibilità di vivere                                                                                       chiesa sabato 31
una vita buona aiu-                                                                                         Agosto dopo la
tando chi si trova                                                                                          messa delle 08:30 e
più nel bisogna. Du-                                                                                        domenica 1 Settem-
rante il loro tempo                                                                                         bre dopo la messa
libero i ragazzi svol-                                                                                      delle 10:30 per ven-
gono lavori umili                                                                                           dere la nostra buo-
(imbiancature, tra-                                                                                         nissima uva di Gi-
slochi...) il cui ricavato viene devoluto interamente alle              nosa.
missioni in America latina, precisamente in Perù, Bolivia,              Se invece avete bisogno di IMBIANCATURE, SGOMBERI
Ecuador e Brasile. Ad oggi sono presenti 100 missioni                   E TRASLOCHI, GIARDINAGGIO, SISTEMAZIONE DI
aperte con più di 400 volontari che regalano la loro vita               CANCELLI E RINGHIERE, PULIZIA BOSCHI/SENTIERI,
per aiutare i più poveri. Oltre ai gruppi di ragazzi giovani,           non esitate a chiamarci!
in Italia sono nati progetti alternativi per raccogliere                Gaia 3887751470
fondi. Uno di questi è la raccolta uva in Puglia. I ragazzi             Anna 3471520640
dell' OMG raccolgono e comprano l'uva delle viti di Ginosa

L'ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE, LE COSE DA SAPERE
http://www.famigliacristiana.it/articolo/oggi-si-celebra-l-esaltazione-della-santa-croce-le-cose-da-sapere.aspx

La Chiesa cattolica, molte Chiese protestanti e la                      Roma, in quella che diventerà la basilica di Santa Croce
Chiesa ortodossa celebrano la festività liturgica dell'E-               in Gerusalemme, e una parte rimase a Gerusalemme.
saltazione della Santa Croce, il 14 settembre, anniver-                 Bottino dei persiani nel 614, fu poi riportata trionfal-
sario del ritrovamento della vera Croce da parte di                     mente nella Città Santa.
sant'Elena (14 settembre 320), madre dell'imperatore                    Nella celebrazione eucaristica di questo giorno il colore
Costantino, e della consacrazione della Chiesa del Santo                liturgico è il rosso, il colore della Passione di Gesù che
Sepolcro in Gerusalemme (335). Secondo la tradizione,                   richiama appunto la Santa Croce e che viene utilizzato
Sant'Elena avrebbe portato una parte della Croce a                      anche il giorno del Venerdì Santo durante il quale i fedeli

                                                                    8
cattolici compiono l’adorazione della Croce. In Oriente              è stata tolta dal calendario liturgico del rito romano in
questa festa, per importanza, è paragonata a quella                  seguito alle riforme del Missale Romanum operate sotto
della Pasqua.                                                        Giovanni XXIII nel 1960/1962. La Chiesa ortodossa com-
La croce, già segno del più terribile fra i supplizi, è per il       memora ancora entrambi gli eventi, uno il 14 settembre,
cristiano l'albero della vita, il talamo, il trono, l'altare         rappresentando una delle dodici grandi festività
della nuova alleanza. Dal Cristo, nuovo Adamo addor-                 dell'anno liturgico, e l'altro il 1º agosto nel quale si compie
mentato sulla croce, è scaturito il mirabile sacramento              la Processione del venerabile Legno della Croce, giorno in
di tutta la Chiesa. La                                                                                       cui le reliquie della
croce è il segno della                                                                                       Vera Croce furono
signoria di Cristo su                                                                                        trasportate per le
coloro che nel Batte-                                                                                        strade di Costantino-
simo sono configurati                                                                                        poli per benedire la
a lui nella morte e nella                                                                                    città. In aggiunta alle
gloria. Nella tradizione                                                                                     celebrazioni nei giorni
dei Padri la croce è il                                                                                      fissi, ci sono alcuni
segno        del     figlio                                                                                  giorni delle festività
dell'uomo che compa-                                                                                         mobili in cui viene
rirà alla fine dei tempi.                                                                                    fatto particolare ri-
La festa dell'esalta-                                                                                        cordo della Santa
zione della croce, che                                                                                       Croce. La chiesa cat-
in Oriente è parago-                                                                                         tolica compie l'adora-
nata a quella della Pa-                                                                                      zione liturgica della
squa, si collega con la dedicazione delle basiliche costan-          Croce durante gli uffici del Venerdì Santo, mentre la
tiniane costruite sul Golgota e sul sepolcro di Cristo               chiesa ortodossa celebra un'ulteriore venerazione della
(Messale romano).                                                    Croce la terza domenica della Grande Quaresima. In
La stessa evangelizzazione, operata dagli apostoli, è la             tutte le chiese greco-ortodosse, durante il Giovedì
semplice presentazione di "Cristo crocifisso". Il cri-               Santo, una copia della Croce viene portata in proces-
stiano, accettando questa verità, "è crocifisso con Cri-             sione affinché la gente la possa venerare.
sto", cioè deve portare quotidianamente la propria                   Molte le celebrazioni popolari in Italia tra cui la proces-
croce, sopportando ingiurie e sofferenze, come Cristo,               sione del Santo Chiodo, conservato nel Duomo di Milano,
gravato dal peso del "patibulum" (il braccio trasversale             e La Luminara di Lucca. La particolare enfasi con cui in
della croce, che il condannato portava sulle spalle fino al          questa città si celebra la festa è dovuta al millenario
luogo del supplizio dov'era conficcato stabilmente il palo           culto del Volto Santo di Lucca, il grande crocifisso ligneo
verticale), fu costretto a esporsi agli insulti della gente          venerato nella cattedrale che ha finito per spodestare
sulla via che conduceva al Golgota. Le sofferenze che ri-            de facto i patroni ufficiali della città, san Martino e san
producono nel corpo mistico della Chiesa lo stato di                 Paolino di Lucca. Simili occasioni non prevedevano, come
morte di Cristo, sono un contributo alla redenzione degli            nelle processioni tradizionali, il trasporto dell'immagine
uomini, e assicurano la partecipazione alla gloria del Ri-           venerata, bensì un vero e proprio corteo di omaggio che
sorto.                                                               si recava cerimonialmente di fronte all'Immagine. La pro-
Nei secoli questa festività incluse anche la commemora-              cessione attuale è quindi l'ultima testimonianza di una
zione del recupero da parte dell'imperatore Eraclio della            antica usanza diffusa in tutte le maggiori città del me-
Vera Croce dalle mani dei Persiani nel 628. Nell'usanza              dioevo in cui le popolazioni soggette si impegnavano, al
gallese, a partire dal VII secolo, la festa della Croce si           momento della sottomissione, a portare un tributo di
teneva il 3 maggio. Quando le pratiche gallesi e romane              cera, in tempi in cui la cera d'api era un articolo di lusso;
si combinarono, la data di settembre assunse il nome                 anche la quantità di cera veniva stabilita in genere nei
ufficiale di Trionfo della Croce nel 1963, ed era usato per          patti di dedizione, a seconda delle possibilità dell'offe-
commemorare la conquista della Croce dai Persiani, e la              rente. Tale offerta veniva presentata in forma solenne,
data in maggio fu mantenuta come Ritrovamento della                  una volta all'anno, alla festività del patrono della città
Santa Croce, comunemente detta Invenzione della                      egemone. Tale cera non veniva però subito accesa, ma
Croce. In Occidente ci si riferisce spesso al 14 settembre           conservata per provvedere all'illuminazione del simulacro
come al Giorno della Santa Croce; la festività in maggio             per l'anno successivo.

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PREGHIERA A MADRE TERESA DI PAPA
                FRANCESCO

Dio, Padre di Misericordia e di ogni bene,
ti ringraziamo per il dono della vita e del carisma di
Santa Madre Teresa.
ti preghiamo: intercedi presso Gesù affinché anche noi
otteniamo la grazia di essere vigili e attenti al grido dei
poveri, di coloro che sono privati dai loro diritti, degli
ammalati, degli emarginati, degli ultimi.
Lui ci conceda la grazia di vederlo negli occhi di chi ci
guarda perché ha bisogno di noi.
Ci doni un cuore che sa amare Dio presente in ogni
uomo e donna e che sa riconoscerlo in coloro che sono
afflitti da sofferenze e ingiustizie.
Ci conceda la grazia di essere anche noi segno di amore e di speranza nel nostro tempo, che vede
tanti bisognosi, abbandonati, emarginati ed emigranti.
Faccia sì che il nostro amore non sia solo a parole, ma sia efficace e vero, perché possiamo rendere
una testimonianza credibile alla Chiesa che ha il dovere di predicare il Vangelo ai poveri, la libera-
zione ai prigionieri, la gioia agli afflitti, la grazia della salvezza a tutti.
Santa Madre Teresa prega per questa città, per questo popolo, per la sua Chiesa e per tutti coloro
che vogliono seguire Cristo come discepoli di lui, Buon Pastore, compiendo opere di giustizia,
d’amore, di misericordia, di pace e di servizio, come lui che è venuto non per essere servito, ma per
servire e donare la vita per tanti, Cristo nostro Signore. Amen.

                         PREGHIERA DEL BUONUMORE DI SAN TOMMASO MORO

Signore, donami una buona digestione e anche qualcosa da digerire.
Donami la salute del corpo e il buon umore necessario per mantenerla.
Donami, Signore, un’anima semplice che sappia far tesoro di tutto ciò che è buono
e non si spaventi alla vista del male
ma piuttosto trovi sempre il modo di rimetter le cose a posto.
Dammi un’anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i sospiri, i lamenti,
e non permettere che mi crucci eccessivamente per quella cosa troppo ingombrante che si chiama “io”.
Dammi, Signore, il senso del buon umore.
Concedimi la grazia di comprendere uno scherzo per scoprire nella vita un po’ di gioia
e farne parte anche agli altri. Amen.

                                  INIZIO CATECHESI
                      DOMENICA 29 SETTEMBRE
    RIPRENDE LA CATECHESI CON LA MESSA DELLE 10.30,
           SEGUIRE GLI INCONTRI DEI GRUPPI

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BACHECA: AVVISI E SEGNALAZIONI

                                UN GRAPPOLO DI SOLIDARIETÀ
                        VENDITA PER BENEFICENZA DI GRAPPOLI D’USA AD
                        OPERA DELL’ASSOCIAZIONE MATO GROSSO (GRUPPO
                        DI ZELO). IL RICAVATO SERVIRÀ A FINANZIARE LE
                        LORO MISSIONI.

                                FESTA DI FINE
                                 ESTATE 2019
                                SABATO 14 SETTEMBRE
                             ORE 19.00 CENA SULLA VIA
                            Cena con menù della tradizione in via
                            Giovanni XXII. Informazioni e prenota-
                                       zioni in oratorio

ORE 21.15 : PALO DELLA CUCCAGNA
                     VI ASETTIAMO NUMEROSI

    PREGHIERA AL CROCIFISSO DI ROSSATE
               DOMENICA 15 SETTEMBRE ORE 17.00
 A SEGUIRE UN RINFRESCO, CHI VOLESSE PARTECIPARE PUÒ FARLO PORTANDO TORTE O BIBITE
                                              .

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MESSE DI SETTEMBRE 2019
          Comazzo   8.00    Pro Populo                                                                  XXII DOM. T.O.
Do 1      Lavagna   9.15    Pro Populo
          Comazzo   10.30   Brocchieri Cornelio e Terzi Maria
Lu   2    Lavagna   9.00    Patrini Antonia e Luigi                                                     S. Zenone
Ma   3    Comazzo   17.00   Busnè Giancarlo, Giuseppe, Bruno, Carlo, Ernesto, Augusta e Clara           S. Gregorio Magno (m)
Me   4    Rossate   20.30   Pro Populo                                                                  S. Rosalia
Gi   5    Comazzo   17.00   Negri Lorenzo e Pisciali Emilia                                             S. Teresa di Calcutta
Ve   6    Comazzo   17.00   Pro Populo                                                                  S. Zaccaria
          Comazzo   11.00   Matrimonio                                                                  S. Regina
          Rossate   15.30   Battesimo
                            Don Andrea Polenghi, Don Antonio Mascheroni, Don Vittorio Anelli,
Sa   7    Lavagna   18.00
                            Don Livio Scapuzzi, Sr. Nazzarena Rusconi / Stefano e Maria
                            Affri Erminia, Giovanni, Machina Angelo / Gogna Costanzo, Pietro,
          Comazzo   20.30
                            Agostina
          Comazzo   8.00    Pro Populo                                                                  XXIII DOM. T.O
Do 8      Lavagna   9.15    Corti Rosetta, Fam. Colombo – Corti
          Comazzo   10.30   Marchini Gianbattista e Laura, Rupil Anselmo e Isola Rosa                              Natività B.V. Maria
Lu   9    Lavagna   9.00    Crippa Angela e Morettin Caterina                                           S. Pietro Claver
Ma   10   Comazzo   17.00   Amelia, Battista, Anita, Angelo / Tiraboschi Antonio                        S. Nicola da Tolentino
Me   11   Rossate   20.30   Pro Populo                                                                  Ss. Proto e Giacinto
Gi   12   Comazzo   17.00   Fam. Zuccoti – Gerini                                                       SS. Nome di Maria
Ve   13   Comazzo   17.00   Sr. Lucia, Frate Mauro, sorelle e fratello                                  S. Giovanni Crisostomo
          Comazzo   16.30   Battesimi                                                                   Esaltazione della Santa Croce
Sa   14   Lavagna   18.00   Vicardi Giuseppe, Angelina, Rosa/Corti Rosetta/Sr. Candida, Sr. Felicita
          Comazzo   20.30   Pedrazzini Piero e Luigia / Fam. Maestri e Mai
          Comazzo   8.00    Ceriani Peppino e Arioli Gino / Lauria Gaetano e Alizzi Grazia              XXIV DOM. T.O.
          Lavagna   9.15    Merzario Andrea, Carla, Sergio / Fam. Tagliabue
Do 15     Comazzo   10.30   Cornalba Bassano e Luigino
          Comazzo   12.00   Battessimo
          Rossate   17.00   Preghiera al Crocifisso
Lu   16   Lavagna   9.00    Valeri Romano                                                               Ss. Cornelio e Cipriano (m)
Ma   17   Comazzo   17.00   Pro Populo                                                                  S. Roberto Bellarmino
Me   18   Lavagna   17.00   Rota Francesco e Maria / Locatelli Pietro                                   S. Giuseppe da Copertino
Gi   19   Comazzo   17.00   Bertin Angelo, Gambarana Maria                                              S. Gennaro
Ve   20   Comazzo   17.00   Pro Populo                                                                  Ss. Andrea Kim e c. (m)
          Lavagna   18.00   Vicardi Luigi, Morettin Giselda/ /Maspes Pino                               S. Matteo Ev. (f)
Sa   21
          Comazzo   20.30   Fam. Cavalli / Busnè Pino
          Comazzo   8.00    Meazza Luigia/Sergio, Pierino, Lorenzo, Tullio/Gramegna Luigi, Jolanda      XXV DOM T.O.
Do 22     Lavagna   9.15    Ernestino, Celestina, Eugenio, Fam. Calori, Colombo, Brioschi
          Comazzo   10.30   Bergamin Armando
Lu   23   Lavagna   9.00    Fam. Franetti, Grechi, Livraghi                                             S. Pio da Pietralcina (m)
Ma   24   Comazzo   17.00   Pro Populo                                                                  B.V. Maria della Mercede
Me   25   Lavagna   17.00   Pro Populo                                                                  S. Cleofa
Gi   26   Comazzo   17.00   Pro Populo                                                                  Ss. Cosma e Daminano
Ve   27   Comazzo   17.00   Pro Populo                                                                  S. Vincenzo de’ Paoli (m)
          Lavagna   18.00   Fam. Grassi – Scalvini / Trevisan Silvano e c. Olinda e Giacchino           S. Vincenslao
Sa   28
          Comazzo   20.30   Tambani Franco (dagli amici)
          Comazzo   8.00    Mangiarotti Diamante e Guido                                                XXVI DOM T.O.
          Lavagna   9.15    Pro Populo
Do 29                       Beccalli Santo, Albina, Giancarlo, Tullio / Arrigoni Pierino, Gnesi Lino,
          Comazzo   10.30
                            Cassani Renato
          Rossate   16.00   Matrimonio
Lu   30   Lavagna   9.00    Locatelli Giovanni e Maddalena                                              S. Girolamo (m)
                                                                               PREGHIAMO PER LE FAMIGLIE :
                             LAMPADE                                  COMAZZO                             LAVAGNA
                             VIVENTI DI
                                                                •   Mandelli - Gallo              •     Terzi
                            SETTEMBRE                           •   Feneri - Spoldi               •     Calori - Colombo
                     LA MIA PREGHIERA STIA DAVANTI              •   Ceriani - Arioli              •     Busnè - Rasini
                             A TE COME INCENSO                  •   Bergamin - Folli              •     Ubbiali - Colombo
                                - SALMO 141 -

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