S. MATERNO DI COMAZZO - S. BASSIANO DI LAVAGNA
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S. MATERNO DI COMAZZO - S. BASSIANO DI LAVAGNA BOLLETTINO MENSILE N°9/19 – SETTEMBRE 2019 Tel. Parrocchia : 02 90 61 017 / Don Paolo: 347 85 20 635 Mail: comazzo@diocesi.lodi.it – Web: www.comazzo-lavagna.it ciclostilato in proprio SOMMARIO IL MARE HA DUE SPONDE P. 1 OPERAZIONE MATO GROSSO P. 8 GIORNATA DEI MIGRANTI: LE PAROLE DEL PAPA P. 2 L'ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE P. 8 DALL’AFRICA PIÙ BENI CHE PERSONE P. 5 PREGHIERE P. 10 L’AFRICA NON È POVERA, ANZI P. 6 BACHEA: AVVISI E SEGNALAZIONI P. 11 DALLE MAFIE DEL TRASPORTO ALLO SFRUTTAMENTO P. 7 CALENDARIO DELLE MESSE P. 12 IL MARE HA DUE SPONDE Il mare ha due sponde ma spesso ci concentriamo solo ne troveremo molti! L’unica “merce” che non vogliamo su una delle due, quella che lambisce le nostre coste di- sono gli africani. Ho volutamente usato il termine merce menticandoci che il mare la collega all’altra parte, quella perché da questa parte del mediterraneo, purtroppo, è africana. E non solo il mare! da secoli Europa e Africa così che vengono inquadrati gli uomini e le donne, le per- solo legate. Forse sarebbe meglio dire che l’Europa lega sone (bisognerebbe iniziare ad usare sempre questo ter- l’Africa per tenerla sotto il suo controllo, ieri con la colo- mine quando si affronta l’argomento): sono un elemento nizzazione imperiale armata e schiavista, oggi con quelle economico, per lo più a servizio dell’economia illegale le- economica altrettanto armata e schia- gata alle mafie e agli approfittatori (come vista solo con forme più subdole e chi, per arricchirsi, paga 1.50 € l’ora nascoste: eserciti paramilitari quelli che raccolgono per noi i pomo- europei che sostengono si- dori e li fa abitare, spesso sotto gnori della guerra, riforni- minaccia, in baracche disuma- menti di armi ad en- nizzanti). A volte sembra che trambi gli schieramenti i delinquenti siano solo quelli (e così le tante guerre che arrivano dimenticando che oggi si stanno com- che la mafia è affare ita- battendo non finiranno liano. Penso che sia questa mai), sfruttamento delle la radice malata da che ali- immense risorse naturali menta un albero malvagio del continente (che fanno da cui non possono che ve- dell’Africa il continente nire frutti cattivi. In un potenzialmente più ricco mondo, quello occidentale, del mondo), mercato di dominato dalla finanza (a essere umani. cui devono sottostare an- Ma le nostre telecamere che economia e politica) non inquadrano questa tutto è in funzione del busi- sponda (vale il detto: oc- ness, del guadagno e così an- chio non vede, cuore non che l’accoglienza e l’integrazione duole), arrivano solo le voci, sono state pensate come fonte di spesso soffocate, di chi è là per guadagno la cui merce di scambio sono aiutare davvero e concretamente “a casa loro”, missio- le persone da qui la nascita di migliaia di ONLUS che mi- nari in primis (che non hanno interessi economici da di- rano ad accaparrarsi i famosi 35 € al giorno (che non fendere). Dall’Africa ognuno di noi prende molto: il cotone vanno agli stranieri “accolti” se non una diaria di 2,5 €, dei nostri vestiti, l’oro e i diamanti dei gioielli, i materiali con il resto dovrebbe essere garantito loro vitto e allog- dei cellulari, petrolio (e quindi carburanti e plastiche), gio); strutture fatiscenti che rappresentavano un debito caffè, tabacco, alluminio (per le nostre lattine e pentole). per i proprietari che improvvisamente sono state auto- Quanti oggetti quotidiani abbiamo che vengono rizzate come alloggi; alberghi che si assicurano un in- dall’Africa? se diamo un rapido sguardo alla nostra casa casso garantito per 365 giorni; ecc.
Se fossimo stati così forti da far prevalere, sopra tutto, truffa perché si vende una vita migliore, si vende la spe- quei valori che hanno, da sempre, permesso alla civiltà ranza ma in realtà si incatena la loro vita. È da una occidentale europea e italiana in particolare, di non truffa nasce la disperazione: non permettere agli africani smarrirsi e di uscire dalle disgrazie e calamità (si pensi di essere i padroni della loro casa (se fosse cosi l’occi- ad esempio al recente dopoguerra) con un guadagno di dente dovrebbe rinunciare a molti privilegi e interessi umanità, molte situazioni critiche si sarebbero evitate. economici) oltre agli altri problemi legati all’ambiente Tali valori sono quelli della solidarietà, del rispetto per la (desertificazione e riscaldamento globale che in vari modi dignità di ogni uomo, della fraternità e certamente anche dipendono anche dallo stile di vita occidentale) e alle della giustizia (che ci mette al riparo dal buonismo at- guerre “sponsorizzate” da poteri forti non africani. Ma è traverso l’insegnamento e il rispetto delle leggi, della cul- una truffa anche per noi perché fomentando le paure di tura, della storia del paese che accoglie, senza ecce- contro-colonizzazione, di violenza, di perdite economiche zioni). Sono valori indubbiamente di radice cristiana e ci stanno pian pian educando (e imponendo) una cultura che, per un cristiano, sono indispensabili per vivere da che viene venduta come sicura e buona ma in realtà lo è cristiano. Questo è un altro problema che la “crisi” dei solo per chi ci guadagna e a noi ci scippa della nostre migranti ha evidenziato, le nostre radici cristiane sono radici, della nostra cultura, dei nostri valori…della no- state negate dall’Europa, e noi le stiamo negando con i stra anima. fatti! Ci siamo scoperti deboli, fragili, impauriti, se dav- Il mare ha due sponde, se si vuole affrontare la questione vero pensiamo che la nostra cultura, la nostra civiltà (e bisogna avere un piede su entrambe, ci deve essere un la nostra fede) possano essere minacciate (fino addirit- ponte a doppio senso perché si restituisca a tutti la di- tura a sparire secondo i profeti di sventura) allora signi- gnità. Ne ha bisogno l’occidente per non arrendersi fica in fondo non ci crediamo più. Di cosa avere paura? La all’egemonia di una finanzia senza anima e cuore (e fede) frase più ridicola è “ci occuperanno tutte le chiese” se le e ne ha bisogno l’Africa perché possano sentirsi a casa chiese verranno occupate è perché i cristiani le hanno la- nelle loro terre non essendo più sfruttati, schiavizzati sciate vuote! E la criminalità si combatte con la legalità ma liberi di restare a casa loro. (che, non essendo razzista non deve fare differenze) e Scriveva Papa Benedetto XVI nel messaggio per la gior- l’integrazione (e non la ghettizzazione con tutti i pro- nate del migrante del 2013 : « Certo, ogni Stato ha il blemi che ovviamente comporta). Se invece l’accoglienza diritto di regolare i flussi migratori e di attuare politiche fosse all’insegna della solidarietà e non della finanza, se dettate dalle esigenze generali del bene comune, ma fosse l’espressione di un popolo che crede nei valori che sempre assicurando il rispetto della dignità di ogni per- lo hanno costituito (prendiamo ad esempio “gli italiani”: sona umana. Il diritto della persona ad emigrare – come dalla Sicilia al Trentino quante etnie, lingue, tradizioni si ricorda la Costituzione conciliare Gaudium et spes al n. sono arricchite reciprocamente nel momento in cui 65 – è iscritto tra i diritti umani fondamentali, con fa- hanno imparato a convivere!) e di una cultura che, fiera coltà per ciascuno di stabilirsi dove crede più opportuno di sé, avesse la capacità di proporsi come buona e non di per una migliore realizzazione delle sue capacità e aspi- nascondersi perché si sente debole, allora si potrebbe razioni e dei suoi progetti. Nel contesto socio-politico parlare di accoglienza e non di “mercato” e di possibilità attuale, però, prima ancora che il diritto a emigrare, va di guadagno. Qualcuno ci sta guadagnando però molti ci riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in con- stanno perdendo, non tanto (o solo) in tasse spese ma dizione di rimanere nella propria terra, ripetendo con il in umanità (su entrambi i versanti del mare) e con la Beato Giovanni Paolo II che «diritto primario dell’uomo è morte. Per questo la questione dell’accoglienza può es- di vivere nella propria patria: diritto che però diventa ef- sere vista come una enorme, mondiale, truffa che colpi- fettivo solo se si tengono costantemente sotto con- sce gli uomini di entrambe le sponde del Mediterraneo. In trollo i fattori che spingono all’emigrazione» (Discorso al Africa si vende il miraggio di una vita buona in occidente IV Congresso mondiale delle Migrazioni, 1998). […] e per questo gli uomini e le donne si vendono (per assurdo Il cammino di integrazione comprende diritti e doveri, at- pagando loro stessi il proprio prezzo) magari racco- tenzione e cura verso i migranti perché abbiano una vita gliendo i soldi tra i parenti per poi restituirli una volta decorosa, ma anche attenzione da parte dei migranti sistemati; in altri casi invece sono rapiti nei villaggi dai verso i valori che offre la società in cui si inseriscono. » trafficanti di uomini che prendono quelli con una forma fisica migliore, più appetibile per chi li sfrutta perché re- Don Paolo sistono di più (minor rischio di perdere la merce a causa della morte) e possono lavorare di più (nei campi o a bordi In questo numero del bollettino sono pubblicati alcuni delle strade a disposizione dei clienti bianchi). È una contributi per capire meglio il quadro della situazione soprattutto della sponda africana 2
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE PER LA 105MA GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO 2019 Cari fratelli e sorelle, la fede ci assicura che il Regno di nota particolarmente oggi, di fronte all’arrivo di migranti Dio è già presente sulla terra in modo misterioso (cfr e rifugiati che bussano alla nostra porta in cerca di Conc. Ecum. Vat. II, Cost. Gaudium et spes, 39); protezione, di sicurezza e di un futuro migliore. È vero, il tuttavia, anche ai nostri giorni, timore è legittimo, anche dobbiamo con dolore perché manca la preparazione constatare che esso incontra a questo incontro» (Omelia, ostacoli e forze contrarie. Sacrofano, 15 febbraio 2019). Conflitti violenti e vere e proprie Il problema non è il fatto di guerre non cessano di lacerare avere dubbi e timori. Il l’umanità; ingiustizie e problema è quando questi discriminazioni si susseguono; si condizionano il nostro modo di stenta a superare gli squilibri pensare e di agire al punto da economici e sociali, su scala renderci intolleranti, chiusi, locale o globale. E a fare le spese forse anche – senza di tutto questo sono accorgercene – razzisti. E così soprattutto i più poveri e la paura ci priva del desiderio e svantaggiati. Le società della capacità di incontrare economicamente più avanzate l’altro, la persona diversa da sviluppano al proprio interno la tendenza a un me; mi priva di un’occasione di incontro col Signore (cfr accentuato individualismo che, unito alla mentalità Omelia nella Messa per la Giornata Mondiale del utilitaristica e moltiplicato dalla rete mediatica, produce Migrante e del Rifugiato, 14 gennaio 2018). «Se amate la “globalizzazione dell’indifferenza”. In questo scenario, i quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non migranti, i rifugiati, gli sfollati e le vittime della tratta fanno così anche i pubblicani?» (Mt 5,46). Non si tratta sono diventati emblema dell’esclusione perché, oltre ai solo di migranti: si tratta della carità. Attraverso le disagi che la loro condizione di per sé comporta, sono opere di carità dimostriamo la nostra fede (cfr Gc 2,18). spesso caricati di un giudizio negativo che li considera E la carità più alta è quella che si esercita verso chi non come causa dei mali sociali. L’atteggiamento nei loro è in grado di ricambiare e forse nemmeno di ringraziare. confronti rappresenta un campanello di allarme che «Ciò che è in gioco è il volto che vogliamo darci come avvisa del declino morale a cui si va incontro se si società e il valore di ogni vita. […] Il progresso dei nostri continua a concedere terreno alla cultura dello scarto. popoli […] dipende soprattutto dalla capacità di Infatti, su questa via, ogni soggetto lasciarsi smuovere e commuovere che non rientra nei canoni del da chi bussa alla porta e col suo benessere fisico, psichico e sociale Non si tratta solo sguardo scredita ed esautora tutti diventa a rischio di emarginazione e i falsi idoli che ipotecano e di esclusione. Per questo, la di migranti: si tratta della schiavizzano la vita; idoli che presenza dei migranti e dei rifugiati nostra umanità promettono una felicità illusoria ed – come, in generale, delle persone effimera, costruita al margine della vulnerabili – rappresenta oggi un realtà e della sofferenza degli altri» invito a recuperare alcune dimensioni essenziali della (Discorso presso la Caritas Diocesana di Rabat, 30 nostra esistenza cristiana e della nostra umanità, che marzo 2019). «Invece un Samaritano, che era in viaggio, rischiano di assopirsi in un tenore di vita ricco di passandogli accanto lo vide e ne ebbe compassione» (Lc comodità. Ecco perché “non si tratta solo di migranti”, 10,33). Non si tratta solo di migranti: si tratta della vale a dire: interessandoci di loro ci interessiamo anche nostra umanità. Ciò che spinge quel Samaritano – uno di noi, di tutti; prendendoci cura di loro, cresciamo tutti; straniero rispetto ai giudei – a fermarsi è la ascoltando loro, diamo voce anche a quella parte di noi compassione, un sentimento che non si spiega solo a che forse teniamo nascosta perché oggi non è ben vista. livello razionale. La compassione tocca le corde più «Coraggio, sono io, non abbiate paura!» (Mt 14,27). Non sensibili della nostra umanità, provocando un’impellente si tratta solo di migranti: si tratta anche delle nostre spinta a “farsi prossimo” di chi vediamo in difficoltà. paure. Le cattiverie e le brutture del nostro tempo Come Gesù stesso ci insegna (cfr Mt 9,35-36; 14,13-14; accrescono «il nostro timore verso gli “altri”, gli 15,32-37), avere compassione significa riconoscere la sconosciuti, gli emarginati, i forestieri […]. E questo si sofferenza dell’altro e passare subito all’azione per 3
lenire, curare e salvare. Avere compassione significa dare dell’umanità degli altri e finisce per rendere le persone spazio alla tenerezza, che invece la società odierna tante pavide e ciniche. Non sono forse questi i sentimenti che volte ci chiede di reprimere. «Aprirsi agli altri non spesso abbiamo di fronte ai poveri, agli emarginati, agli impoverisce, ma arricchisce, perché aiuta ad essere più ultimi della società? E quanti ultimi abbiamo nelle nostre umani: a riconoscersi parte attiva di società! Tra questi, penso un insieme più grande e a soprattutto ai migranti, con il interpretare la vita come un dono loro carico di difficoltà e per gli altri; a vedere come traguardo Lo sviluppo vero è quello sofferenze, che affrontano ogni non i propri interessi, ma il bene che si propone di includere giorno nella ricerca, talvolta dell’umanità» (Discorso nella tutti gli uomini e le donne disperata, di un luogo ove vivere in Moschea “Heydar Aliyev”di Baku, pace e con dignità» (Discorso al Azerbaijan, 2 ottobre 2016). del mondo, promuovendo Corpo Diplomatico, 11 gennaio «Guardatevi dal disprezzare uno la loro crescita integrale, e 2016). Nella logica del Vangelo gli solo di questi piccoli, perché vi dico ultimi vengono prima, e noi si preoccupa anche delle che i loro angeli nel cielo vedono dobbiamo metterci a loro servizio. sempre la faccia del Padre mio che è generazioni future «Io sono venuto perché abbiano la nei cieli» (Mt 18,10). Non si tratta vita e l’abbiano in abbondanza» solo di migranti: si tratta di non (Gv 10,10). Non si tratta solo di escludere nessuno. Il mondo odierno è ogni giorno più migranti: si tratta di tutta la persona, di tutte le elitista e crudele con gli esclusi. I Paesi in via di sviluppo persone. In questa affermazione di Gesù troviamo il continuano ad essere depauperati delle loro migliori cuore della sua missione: far sì che tutti ricevano il dono risorse naturali e umane a beneficio di pochi mercati della vita in pienezza, secondo la volontà del Padre. In privilegiati. Le guerre interessano solo alcune regioni del ogni attività politica, in ogni programma, in ogni azione mondo, ma le armi per farle vengono prodotte e vendute pastorale dobbiamo sempre mettere al centro la in altre regioni, le quali poi non vogliono farsi carico dei persona, nelle sue molteplici dimensioni, compresa quella rifugiati prodotti da tali conflitti. Chi ne fa le spese sono spirituale. E questo vale per tutte le persone, alle quali sempre i piccoli, i poveri, i più vulnerabili, ai quali si va riconosciuta la fondamentale uguaglianza. Pertanto, impedisce di sedersi a t avola e si lasciano le “briciole” «lo sviluppo non si riduce alla semplice crescita del banchetto (cfr Lc 16,19-21). «La Chiesa “in uscita” [...] economica. Per essere autentico sviluppo, deve essere sa prendere l’iniziativa senza paura, integrale, il che vuol dire volto alla andare incontro, cercare i lontani e promozione di ogni uomo e di arrivare agli incroci delle strade per la risposta alla sfida posta tutto l’uomo» (S. Paolo VI, Enc. invitare gli esclusi» (Esort. ap. Populorum progressio, 14). «Così Evangelii gaudium, 24). Lo sviluppo dalle migrazioni dunque voi non siete più stranieri esclusivista rende i ricchi più ricchi e i contemporanee si può né ospiti, ma siete concittadini poveri più poveri. Lo sviluppo vero è riassumere in quattro dei santi e familiari di Dio» (Ef quello che si propone di includere tutti 2,19). Non si tratta solo di gli uomini e le donne del mondo, verbi: accogliere, migranti: si tratta di costruire la promuovendo la loro crescita proteggere, promuovere città di Dio e dell’uomo. In questa integrale, e si preoccupa anche delle e integrare nostra epoca, chiamata anche generazioni future. «Chi vuole l’era delle migrazioni, sono molte diventare grande tra voi sarà vostro le persone innocenti che cadono servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo vittime del “grande inganno” dello sviluppo tecnologico e di tutti» (Mc 10,43-44). Non si tratta solo di migranti: consumistico senza limiti (cfr Enc. Laudato si’, 34). E si tratta di mettere gli ultimi al primo posto. Gesù così si mettono in viaggio verso un “paradiso” che Cristo ci chiede di non cedere alla logica del mondo, che inesorabilmente tradisce le loro aspettative. La loro giustifica la prevaricazione sugli altri per il mio presenza, a volte scomoda, contribuisce a sfatare i miti tornaconto personale o quello del mio gruppo: prima io e di un progresso riservato a pochi, ma costruito sullo poi gli altri! Invece il vero motto del cristiano è “prima gli sfruttamento di molti. «Si tratta, allora, di vedere noi ultimi!”. «Uno spirito individualista è terreno fertile per il per primi e di aiutare gli altri a vedere nel migrante e nel maturare di quel senso di indifferenza verso il prossimo, rifugiato non solo un problema da affrontare, ma un che porta a trattarlo come mero oggetto di fratello e una sorella da accogliere, rispettare e amare, compravendita, che spinge a disinteressarsi un’occasione che la Provvidenza ci offre per contribuire 4
alla costruzione di una società più giusta, una difficilmente raggiunti. Dunque, non è in gioco solo la democrazia più compiuta, un Paese più solidale, un causa dei migranti, non è solo di loro che si tratta, ma di mondo più fraterno e una comunità cristiana più aperta, tutti noi, del presente e del futuro della famiglia umana. secondo il Vangelo» (Messaggio per la Giornata Mondiale I migranti, e specialmente quelli più vulnerabili, ci aiutano del Migrante e del Rifugiato 2014). a leggere i “segni dei tempi”. Attraverso di loro il Signore Cari fratelli e sorelle, la risposta alla sfida posta dalle ci chiama a una conversione, a liberarci dagli esclusivismi, migrazioni contemporanee si può riassumere in quattro dall’indifferenza e dalla cultura dello scarto. Attraverso verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Ma di loro il Signore ci invita a riappropriarci della nostra questi verbi non valgono solo per i migranti e i rifugiati. vita cristiana nella sua interezza e a contribuire, Essi esprimono la missione della Chiesa verso tutti gli ciascuno secondo la propria vocazione, alla costruzione abitanti delle periferie esistenziali, che devono essere di un mondo sempre più rispondente al progetto di Dio. È accolti, protetti, promossi e integrati. Se mettiamo in questo l’auspicio che accompagno con la preghiera pratica questi verbi, contribuiamo a costruire la città di invocando, per intercessione della Vergine Maria, Dio e dell’uomo, promuoviamo lo sviluppo umano integrale Madonna della Strada, abbondanti benedizioni su tutti i di tutte le persone e aiutiamo anche la comunità migranti e i rifugiati del mondo e su coloro che si fanno mondiale ad avvicinarsi agli obiettivi di sviluppo loro compagni di viaggio. sostenibile che si è data e che, altrimenti, saranno MIGRAZIONI E SFRUTTAMENTO. DALL’AFRICA PRENDIAMO PIÙ BENI CHE PERSONE https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/dallafrica-prendiamo-pi-beni-che-persone Il tema migratorio è oggetto di dibattiti e polemiche a legata al business delle commodity africane (materie non finire. Con il risultato che spesso l’opinione pubblica prime e fonti energetiche in primis) da parte di molte viene fortemente condizionata dai potenze straniere. I numerosi cosiddetti luoghi comuni. conflitti armati che insanguinano Emblematico è l’esempio della Paesi come la Repubblica mobilità umana dalla sponda nel 2017 l’Africa ha Democratica del Congo e la africana, spesso descritta come un ospitato 24,7 milioni di Repubblica Centrafricana sono fenomeno in aumento, migranti, contro i 14,8 emblematici delle ingiustizie e apparentemente incontrollabile e sopraffazioni che interessano il pericoloso per la stabilità e la milioni registrati nel continente, congiuntamente alla sicurezza dei Paesi europei. Ma la 2000 a livello globale povertà delle popolazioni autoctone situazione è davvero così e al deficit di virtuosismo da parte allarmante? delle leadership locali. Le Secondo lo studio "Africa in movimento: Dinamica e informazioni raccolte in questi anni dall’Onu hanno anche motori della migrazione a sud del Sahara", pubblicato nel evidenziato lo stretto rapporto esistente tra le risorse novembre 2017 dall’Agenzia dell’Onu per l’alimentazione accumulate dalle famiglie africane e la loro effettiva e l’agricoltura (Fao) e dal Centro di cooperazione disponibilità a migrare. I più poveri, quelli cioè che internazionale nella ricerca agronomica per lo sviluppo sopravvivono in condizioni di forte esclusione sociale (ad (Cirad), il 75% di coloro che nell’Africa sub-sahariana esempio, nelle grandi baraccopoli delle megalopoli hanno deciso di migrare sono rimasti all’interno del africane o in regioni rurali depresse), non si spostano continente. I rilevamenti sulle affatto, semplicemente perché non migrazioni effettuati dalle Nazioni dispongono delle risorse Unite, . Sempre stando alla stessa i governi europei, in linea di economiche per farlo. I migranti, fonte, nel 2015 la maggior parte dei principio, sono più o meno invece, che hanno disponibilità migranti nati in Africa che vivevano disposti ad accettare i limitate, preferiscono trasferirsi al di fuori del continente risiedevano 'rifugiati' e non i 'migranti nei Paesi limitrofi. In termini di in Europa (9 milioni), in Asia (4 numero di immigrati, il Sudafrica è economici' milioni) e in Nord America (2 milioni). il Paese di destinazione più Pertanto, assecondare la retorica significativo in Africa, con circa 3,1 dell’invasione, come spesso si legge milioni di migranti internazionali che sui giornali, è decisamente fuori luogo. Peraltro, spesso risiedono nel Paese (circa il 6% della sua popolazione si sottovalutano gli effetti dell’attività predatoria, totale). Solo una parte dei migranti africani si allontana 5
di molto dalla propria terra d’origine. Com’è noto, . Si migrazione forzata), se invece corre via da inedia e tratta di una distinzione elaborata, nel 1973, da Egon pandemie, in quanto nel suo Paese non esistono le Kunz, nota come 'push/pull theory' che riconduce la condizioni di sussistenza, non può partire e deve mobilità umana a due gruppi fattoriali: i fattori push, accettare inesorabilmente il suo infausto destino. E dire cioè quelli che spingono fuori dal Paese di origine che molti popoli africani sono penalizzati proprio dalla (conflitti e mancanza di diritti) e i fattori pull che iniqua globalizzazione dei mercati che non hanno certo attirano verso il Paese di destinazione (migliori inventato i migranti. Ecco perché sarebbe auspicabile opportunità lavorative, diverse condizioni di vita, definire un progetto europeo che trovi nella solidarietà il presenza dello stato di diritto...). Il paradosso è suo punto di forza, nella consapevolezza che la libertà di evidente. Se il migrante fugge dalla guerra o è partire o di restare è un diritto sociale esigibile e perseguitato da un regime totalitario può essere sacrosanto per ogni essere umano.. accolto (qualificandosi appunto come profugo, vittima di L’AFRICA NON È POVERA, ANZI. MA LE MULTINAZIONALI LE STANNO RUBANDO TUTTA LA RICCHEZZA https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/12/11/lafrica-non-e-povera-anzi-ma-le-multinazionali-le-stanno-rubando-tutta-la-ricchezza/4827459/ Le Nazioni Unite temono che l’espulsione di massa dei dollari. L’Africa non è povera, ma ricca. Poco rimane rifugiati congolesi dall’Angola potrebbe innescare una all’Africa di questa ricchezza, però. Se i Paesi africani crisi umanitaria. Sono più di mezzo milione, oltre a quelli hanno indubbi benefici dagli investimenti stranieri, che hanno già lasciato il Paese il mese scorso, perché dovrebbero poter regolamentare questi flussi finanziari identificati come migranti irregolari dal governo tramite leggi che oggi non hanno. Al contrario, alle angolano. Il sogno di trovare la salvezza emigrando nella multinazionali viene permesso di razziare legalmente sponda angolana del fiume Congo, protetti dall’Agenzia molto di ciò che ricavano dal continente, attraverso i per i rifugiati dell’Onu, sembra paradisi fiscali. Secondo svanito. E la lezione europea un’inchiesta di Al Jazeera, i sul controllo delle migrazioni «Sai ched'è la statistica? È 'na cosa cosiddetti “flussi finanziari trova seguaci anche che serve pe fa' un conto in generale illeciti” superano il 6% del Pil nell’Africa australe. L’Angola, de la gente che nasce, che sta male, dell’intero continente, tre volte ex colonia portoghese, ha un che more, che va in carcere e che spósa. più di quanto l’Africa riceva in territorio ricco di diamanti, aiuti. Senza contare i 30 petrolio, oro e rame: un Ma pe' me la statistica curiosa miliardi di dollari che queste grande potenziale agricolo di è dove c'entra la percentuale, società rimpatriano: tutti terre fertili tuttora incolte, pe' via che lì la media è sempre eguale profitti fatti in Africa ma più del 95%, e una Banca prontamente trasferiti a casa nazionale senza pesanti puro co' la persona bisognosa. madre, gestiti dalle piazze vincoli neo-coloniali. Secondo i Me spiego: da li conti che se fanno finanziarie europee, americane dati del Fondo Monetario, ha e, da poco, orientali. Non solo, seconno le statistiche d'adesso un Pil pro-capite di 4.342 circa 29 miliardi di dollari dollari. A sua volta, la risurta che te tocca un pollo all'anno: all’anno vengono razziati Repubblica del Congo – all’Africa con i disboscamenti, e se nun entra nelle spese tue dilaniata dalla corruzione e la caccia e la pesca illegali. E il dalla guerra civile – è un’ex t'entra ne la statistica lo stesso danno che la società e colonia francese, con un Pil perché c'è un antro che ne magna due.» l’economia africana pro-capite di 1.831 dollari, sopportano a causa della meno della metà dei vicini, La Statistica, Trilussa (1871-1950) lotta ai cambiamenti climatici nonostante sia altrettanto ammonta a 36 miliardi. Gli ricca di petrolio, oro, fosfati e africani non possono utilizzare diamanti, ma con un’economia esclusivamente neo- i combustibili fossili per svilupparsi così come ha fatto coloniale. Non sono tra i più poveri del continente, poiché storicamente l’Europa. La crisi climatica non è stata il Pil pro-capite di vari stati africani non supera mille favorita né innescata dagli africani, ma sono loro a dollari all’anno. Ma la divergenza delle loro traiettorie pagarne gli esiti più dei tutti gli altri. pare evidente, se 40 anni fa il Pil pro-capite congolese Aiutarli a casa loro? I governi occidentali si atteggiano superava quello angolano, 1.304 dollari contro 669 a generosi benefattori che fanno il possibile per “aiutare 6
chi non sarebbe in grado di aiutare se stesso”. Ipocrisie i fatti sono testardi, le statistiche sono malleabili”. E spesso propagate dai media. Meglio invece se conosciamo tutti i polli di Trilussa. Le disuguaglianze che smettessero di perpetuare il danno che stanno facendo, tormentano i Paesi guida del mondo, e innescano costringendo i governi africani ad aprire la loro economia turbolenze politiche impensabili fino a pochi anni fa, si alla privatizzazione e i loro trasferiscono tal quali nei Paesi mercati alla concorrenza sleale. E africani. Qui si amplificano non trasferire in Africa le pulsioni E se ogni abitante della Terra attraverso antiche ostilità tribali sovraniste che si stanno consuma quasi 15 chili di pollo e nuove rivalse che alimenteranno imponendo in Europa e in Usa. Nel all’anno, il Paese che ha inventato futuri conflitti. E se ogni abitante 1980, il Pil pro-capite angolano della Terra consuma quasi 15 chili il fried chicken lascia poco più era un ventesimo di quello di pollo all’anno, il Paese che ha statunitense. Nel 2017, il gap è delle ossa a chi vive nell’Africa inventato il fried chicken lascia sceso: per fare un americano equatoriale poco più delle ossa a chi vive bastano “soltanto” 14 angolani, nell’Africa equatoriale. Ma non ma non sono sufficienti 33 dimentichiamo i 165mila africani congolesi. Non sono argomenti di alto profilo finanziario, molto ricchi, con un patrimonio complessivo di 860 ma banale e forse velleitaria economia domestica, per di miliardi di dollari – in media più di 5 milioni a testa – per più soggetta all’eterna lezione di Mark Twain, giacché “se più della metà custoditi al riparo dei paradisi fiscali. AFRICA, DALLE MAFIE DEL TRASPORTO ALLO SFRUTTAMENTO: LA TRATTA DI ESSERI UMANI È IL BUSINESS DEL FUTURO https://www.repubblica.it/solidarieta/emergenza/2019/04/15/news/africa_dalle_mafie_dal_trasporto_allo_sfruttamento_la_tratta_di_e sseri_umani_e_il_business_del_futuro-224101595/?refresh_ce Gestiscono un traffico internazionale di armi e droga, mercati illeciti". Alcune confraternite, questo il nome con contrabbandano petrolio e medicinali contraffatti, sono cui sono conosciute le mafie africane, riescono ad avere dei maestri nelle truffe online. Ma per le organizzazioni un giro di affari superiore a quello di intere regioni degli criminali africane il business del Stati del continente. La loro futuro è soprattutto la tratta di portata è globale e va ad esseri umani. Donne e uomini per le organizzazioni abbracciare l'Africa, l'America, e disperati che fuggono dai conflitti, criminali africane il business l'Europa. Mentre le attività sono dalla crisi economica, e anche dal molteplici: si va dallo spaccio di del futuro è soprattutto la riscaldamento globale che inaridisce droga alla vendita di prodotti le terre riducendo i raccolti. Una tratta di esseri umani. contraffatti. miseria su cui far leva per accrescere Dal trasporto allo sfruttamento di la propria forza lavoro, come esseri umani. Ma è appunto il documenta un report redatto dal Centro studi traffico di umani il mercato del presente e del futuro internazionali e Intellegit, startup dell'università di perché la richiesta di trasporto dall'Africa all'Europa è Trento, grazie al sostegno finanziario del Ministero degli cresciuta e ci si aspetta che aumenterà ancora nei affari esteri e della Cooperazione internazionale. prossimi anni per via di fattori demografici ed economici. Un problema sottostimato. "Negli ultimi anni tutta Chi non riuscirà a muoversi legalmente, andrà a l'attenzione si è concentrata ingrossare il portafoglio dei soprattutto sul terrorismo e, in trafficanti. In Africa come in Italia particolar modo, sul jihadismo. Così Chi non riuscirà a muoversi sono i più deboli a cadere nella rete. la criminalità organizzata in Africa è legalmente, andrà a "A stupirci è il fatto che la stata sottostimata", spiega a criminalità organizzata africana ingrossare il portafoglio dei Repubblica Marco Di Liddo, an alista curi ogni aspetto della tratta — del Centro studi internazionali, e uno trafficanti . prosegue Di Liddo —. Dal degli autori della ricerca. Riflettori reclutamento dei potenziali bassi che hanno fatto la fortuna dei migranti allo sfruttamento per lo gruppi criminali. Gli hanno consentito di crescere e spaccio o la prostituzione, passando per il trasporto". rafforzarsi, fino a diventare un "fenomeno territoriale La traversata comincia via terra: ci si muove dai luoghi ascendente, molto più vasto del terrorismo e in grado di di origine alle coste nord-africane, passando attraverso muovere maggiori capitali nonché di accedere a molti più i paesi della fascia del Sahel. Qui sono i dintorni della 7
città di Agadez a fare da punto di snodo. Le alleanze con la Camorra, la 'ndrangheta e i colletti Il "cartello" dei trafficanti. I trafficanti, riuniti in un bianchi. Tutto ciò non sarebbe possibile se i criminali non cartello chiamato Bureau des passeurs (ufficio dei si fossero dotati di strutture flessibili ma fortemente contrabbandieri), dispongono di intere flotte di pick-up e gerarchiche. Il termine mafia viene usato se fuoristrada. Ma soprattutto di burocrazie informali per l'organizzazione è ben strutturata, ci sono delle precise la gestione dei trasporti, di alberghi dove accogliere funzioni e un rito di iniziazione simbolico. Quando, invece, temporaneamente le persone, e persino di uffici di è più fluida si parla di crimine organizzato e in patria può collocamento per offrire lavori utili a pagare il prezzo dei spesso contare sui rapporti con individui all'interno di viaggi della speranza. Un biglietto per Ubari o Sebha, in apparati politici e militari. Un altro punto di forza è Libia, costa circa 250 dollari. Il secondo passaggio l'alleanza con le organizzazioni criminali dei luoghi in cui avviene via mare, con il Mediterraneo che diventa un arrivano i migranti, in Italia soprattutto con la camorra ponte verso le coste meridionali europee. Chi sopravvive, e la 'ndrangheta. Alleanze che, sottolinea Di Liddo, una volta giunto a destinazione, affronta un nuovo "rendono più complicate le azioni di contrasto" inferno. Sempre in balìa della criminalità organizzata. OPERAZIONE MATO GROSSO L'Operazione Mato Grosso è un movimento di giovani vo- e le rivendono ad amici, parenti e alle comunità sempre lontari che da 50 anni si impegnano ad aiutare i più bi- con la volontà di mandare tutto il ricavato in America sognosi. Nasce Latina. tutto dal desiderio Se volete darci una di Padre Ugo de mano ad aiutare i Censi (salesiano) di poveri, saremo qui a dare ai giovani la Comazzo fuori dalla possibilità di vivere chiesa sabato 31 una vita buona aiu- Agosto dopo la tando chi si trova messa delle 08:30 e più nel bisogna. Du- domenica 1 Settem- rante il loro tempo bre dopo la messa libero i ragazzi svol- delle 10:30 per ven- gono lavori umili dere la nostra buo- (imbiancature, tra- nissima uva di Gi- slochi...) il cui ricavato viene devoluto interamente alle nosa. missioni in America latina, precisamente in Perù, Bolivia, Se invece avete bisogno di IMBIANCATURE, SGOMBERI Ecuador e Brasile. Ad oggi sono presenti 100 missioni E TRASLOCHI, GIARDINAGGIO, SISTEMAZIONE DI aperte con più di 400 volontari che regalano la loro vita CANCELLI E RINGHIERE, PULIZIA BOSCHI/SENTIERI, per aiutare i più poveri. Oltre ai gruppi di ragazzi giovani, non esitate a chiamarci! in Italia sono nati progetti alternativi per raccogliere Gaia 3887751470 fondi. Uno di questi è la raccolta uva in Puglia. I ragazzi Anna 3471520640 dell' OMG raccolgono e comprano l'uva delle viti di Ginosa L'ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE, LE COSE DA SAPERE http://www.famigliacristiana.it/articolo/oggi-si-celebra-l-esaltazione-della-santa-croce-le-cose-da-sapere.aspx La Chiesa cattolica, molte Chiese protestanti e la Roma, in quella che diventerà la basilica di Santa Croce Chiesa ortodossa celebrano la festività liturgica dell'E- in Gerusalemme, e una parte rimase a Gerusalemme. saltazione della Santa Croce, il 14 settembre, anniver- Bottino dei persiani nel 614, fu poi riportata trionfal- sario del ritrovamento della vera Croce da parte di mente nella Città Santa. sant'Elena (14 settembre 320), madre dell'imperatore Nella celebrazione eucaristica di questo giorno il colore Costantino, e della consacrazione della Chiesa del Santo liturgico è il rosso, il colore della Passione di Gesù che Sepolcro in Gerusalemme (335). Secondo la tradizione, richiama appunto la Santa Croce e che viene utilizzato Sant'Elena avrebbe portato una parte della Croce a anche il giorno del Venerdì Santo durante il quale i fedeli 8
cattolici compiono l’adorazione della Croce. In Oriente è stata tolta dal calendario liturgico del rito romano in questa festa, per importanza, è paragonata a quella seguito alle riforme del Missale Romanum operate sotto della Pasqua. Giovanni XXIII nel 1960/1962. La Chiesa ortodossa com- La croce, già segno del più terribile fra i supplizi, è per il memora ancora entrambi gli eventi, uno il 14 settembre, cristiano l'albero della vita, il talamo, il trono, l'altare rappresentando una delle dodici grandi festività della nuova alleanza. Dal Cristo, nuovo Adamo addor- dell'anno liturgico, e l'altro il 1º agosto nel quale si compie mentato sulla croce, è scaturito il mirabile sacramento la Processione del venerabile Legno della Croce, giorno in di tutta la Chiesa. La cui le reliquie della croce è il segno della Vera Croce furono signoria di Cristo su trasportate per le coloro che nel Batte- strade di Costantino- simo sono configurati poli per benedire la a lui nella morte e nella città. In aggiunta alle gloria. Nella tradizione celebrazioni nei giorni dei Padri la croce è il fissi, ci sono alcuni segno del figlio giorni delle festività dell'uomo che compa- mobili in cui viene rirà alla fine dei tempi. fatto particolare ri- La festa dell'esalta- cordo della Santa zione della croce, che Croce. La chiesa cat- in Oriente è parago- tolica compie l'adora- nata a quella della Pa- zione liturgica della squa, si collega con la dedicazione delle basiliche costan- Croce durante gli uffici del Venerdì Santo, mentre la tiniane costruite sul Golgota e sul sepolcro di Cristo chiesa ortodossa celebra un'ulteriore venerazione della (Messale romano). Croce la terza domenica della Grande Quaresima. In La stessa evangelizzazione, operata dagli apostoli, è la tutte le chiese greco-ortodosse, durante il Giovedì semplice presentazione di "Cristo crocifisso". Il cri- Santo, una copia della Croce viene portata in proces- stiano, accettando questa verità, "è crocifisso con Cri- sione affinché la gente la possa venerare. sto", cioè deve portare quotidianamente la propria Molte le celebrazioni popolari in Italia tra cui la proces- croce, sopportando ingiurie e sofferenze, come Cristo, sione del Santo Chiodo, conservato nel Duomo di Milano, gravato dal peso del "patibulum" (il braccio trasversale e La Luminara di Lucca. La particolare enfasi con cui in della croce, che il condannato portava sulle spalle fino al questa città si celebra la festa è dovuta al millenario luogo del supplizio dov'era conficcato stabilmente il palo culto del Volto Santo di Lucca, il grande crocifisso ligneo verticale), fu costretto a esporsi agli insulti della gente venerato nella cattedrale che ha finito per spodestare sulla via che conduceva al Golgota. Le sofferenze che ri- de facto i patroni ufficiali della città, san Martino e san producono nel corpo mistico della Chiesa lo stato di Paolino di Lucca. Simili occasioni non prevedevano, come morte di Cristo, sono un contributo alla redenzione degli nelle processioni tradizionali, il trasporto dell'immagine uomini, e assicurano la partecipazione alla gloria del Ri- venerata, bensì un vero e proprio corteo di omaggio che sorto. si recava cerimonialmente di fronte all'Immagine. La pro- Nei secoli questa festività incluse anche la commemora- cessione attuale è quindi l'ultima testimonianza di una zione del recupero da parte dell'imperatore Eraclio della antica usanza diffusa in tutte le maggiori città del me- Vera Croce dalle mani dei Persiani nel 628. Nell'usanza dioevo in cui le popolazioni soggette si impegnavano, al gallese, a partire dal VII secolo, la festa della Croce si momento della sottomissione, a portare un tributo di teneva il 3 maggio. Quando le pratiche gallesi e romane cera, in tempi in cui la cera d'api era un articolo di lusso; si combinarono, la data di settembre assunse il nome anche la quantità di cera veniva stabilita in genere nei ufficiale di Trionfo della Croce nel 1963, ed era usato per patti di dedizione, a seconda delle possibilità dell'offe- commemorare la conquista della Croce dai Persiani, e la rente. Tale offerta veniva presentata in forma solenne, data in maggio fu mantenuta come Ritrovamento della una volta all'anno, alla festività del patrono della città Santa Croce, comunemente detta Invenzione della egemone. Tale cera non veniva però subito accesa, ma Croce. In Occidente ci si riferisce spesso al 14 settembre conservata per provvedere all'illuminazione del simulacro come al Giorno della Santa Croce; la festività in maggio per l'anno successivo. 9
PREGHIERA A MADRE TERESA DI PAPA FRANCESCO Dio, Padre di Misericordia e di ogni bene, ti ringraziamo per il dono della vita e del carisma di Santa Madre Teresa. ti preghiamo: intercedi presso Gesù affinché anche noi otteniamo la grazia di essere vigili e attenti al grido dei poveri, di coloro che sono privati dai loro diritti, degli ammalati, degli emarginati, degli ultimi. Lui ci conceda la grazia di vederlo negli occhi di chi ci guarda perché ha bisogno di noi. Ci doni un cuore che sa amare Dio presente in ogni uomo e donna e che sa riconoscerlo in coloro che sono afflitti da sofferenze e ingiustizie. Ci conceda la grazia di essere anche noi segno di amore e di speranza nel nostro tempo, che vede tanti bisognosi, abbandonati, emarginati ed emigranti. Faccia sì che il nostro amore non sia solo a parole, ma sia efficace e vero, perché possiamo rendere una testimonianza credibile alla Chiesa che ha il dovere di predicare il Vangelo ai poveri, la libera- zione ai prigionieri, la gioia agli afflitti, la grazia della salvezza a tutti. Santa Madre Teresa prega per questa città, per questo popolo, per la sua Chiesa e per tutti coloro che vogliono seguire Cristo come discepoli di lui, Buon Pastore, compiendo opere di giustizia, d’amore, di misericordia, di pace e di servizio, come lui che è venuto non per essere servito, ma per servire e donare la vita per tanti, Cristo nostro Signore. Amen. PREGHIERA DEL BUONUMORE DI SAN TOMMASO MORO Signore, donami una buona digestione e anche qualcosa da digerire. Donami la salute del corpo e il buon umore necessario per mantenerla. Donami, Signore, un’anima semplice che sappia far tesoro di tutto ciò che è buono e non si spaventi alla vista del male ma piuttosto trovi sempre il modo di rimetter le cose a posto. Dammi un’anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i sospiri, i lamenti, e non permettere che mi crucci eccessivamente per quella cosa troppo ingombrante che si chiama “io”. Dammi, Signore, il senso del buon umore. Concedimi la grazia di comprendere uno scherzo per scoprire nella vita un po’ di gioia e farne parte anche agli altri. Amen. INIZIO CATECHESI DOMENICA 29 SETTEMBRE RIPRENDE LA CATECHESI CON LA MESSA DELLE 10.30, SEGUIRE GLI INCONTRI DEI GRUPPI 10
BACHECA: AVVISI E SEGNALAZIONI UN GRAPPOLO DI SOLIDARIETÀ VENDITA PER BENEFICENZA DI GRAPPOLI D’USA AD OPERA DELL’ASSOCIAZIONE MATO GROSSO (GRUPPO DI ZELO). IL RICAVATO SERVIRÀ A FINANZIARE LE LORO MISSIONI. FESTA DI FINE ESTATE 2019 SABATO 14 SETTEMBRE ORE 19.00 CENA SULLA VIA Cena con menù della tradizione in via Giovanni XXII. Informazioni e prenota- zioni in oratorio ORE 21.15 : PALO DELLA CUCCAGNA VI ASETTIAMO NUMEROSI PREGHIERA AL CROCIFISSO DI ROSSATE DOMENICA 15 SETTEMBRE ORE 17.00 A SEGUIRE UN RINFRESCO, CHI VOLESSE PARTECIPARE PUÒ FARLO PORTANDO TORTE O BIBITE . 11
MESSE DI SETTEMBRE 2019 Comazzo 8.00 Pro Populo XXII DOM. T.O. Do 1 Lavagna 9.15 Pro Populo Comazzo 10.30 Brocchieri Cornelio e Terzi Maria Lu 2 Lavagna 9.00 Patrini Antonia e Luigi S. Zenone Ma 3 Comazzo 17.00 Busnè Giancarlo, Giuseppe, Bruno, Carlo, Ernesto, Augusta e Clara S. Gregorio Magno (m) Me 4 Rossate 20.30 Pro Populo S. Rosalia Gi 5 Comazzo 17.00 Negri Lorenzo e Pisciali Emilia S. Teresa di Calcutta Ve 6 Comazzo 17.00 Pro Populo S. Zaccaria Comazzo 11.00 Matrimonio S. Regina Rossate 15.30 Battesimo Don Andrea Polenghi, Don Antonio Mascheroni, Don Vittorio Anelli, Sa 7 Lavagna 18.00 Don Livio Scapuzzi, Sr. Nazzarena Rusconi / Stefano e Maria Affri Erminia, Giovanni, Machina Angelo / Gogna Costanzo, Pietro, Comazzo 20.30 Agostina Comazzo 8.00 Pro Populo XXIII DOM. T.O Do 8 Lavagna 9.15 Corti Rosetta, Fam. Colombo – Corti Comazzo 10.30 Marchini Gianbattista e Laura, Rupil Anselmo e Isola Rosa Natività B.V. Maria Lu 9 Lavagna 9.00 Crippa Angela e Morettin Caterina S. Pietro Claver Ma 10 Comazzo 17.00 Amelia, Battista, Anita, Angelo / Tiraboschi Antonio S. Nicola da Tolentino Me 11 Rossate 20.30 Pro Populo Ss. Proto e Giacinto Gi 12 Comazzo 17.00 Fam. Zuccoti – Gerini SS. Nome di Maria Ve 13 Comazzo 17.00 Sr. Lucia, Frate Mauro, sorelle e fratello S. Giovanni Crisostomo Comazzo 16.30 Battesimi Esaltazione della Santa Croce Sa 14 Lavagna 18.00 Vicardi Giuseppe, Angelina, Rosa/Corti Rosetta/Sr. Candida, Sr. Felicita Comazzo 20.30 Pedrazzini Piero e Luigia / Fam. Maestri e Mai Comazzo 8.00 Ceriani Peppino e Arioli Gino / Lauria Gaetano e Alizzi Grazia XXIV DOM. T.O. Lavagna 9.15 Merzario Andrea, Carla, Sergio / Fam. Tagliabue Do 15 Comazzo 10.30 Cornalba Bassano e Luigino Comazzo 12.00 Battessimo Rossate 17.00 Preghiera al Crocifisso Lu 16 Lavagna 9.00 Valeri Romano Ss. Cornelio e Cipriano (m) Ma 17 Comazzo 17.00 Pro Populo S. Roberto Bellarmino Me 18 Lavagna 17.00 Rota Francesco e Maria / Locatelli Pietro S. Giuseppe da Copertino Gi 19 Comazzo 17.00 Bertin Angelo, Gambarana Maria S. Gennaro Ve 20 Comazzo 17.00 Pro Populo Ss. Andrea Kim e c. (m) Lavagna 18.00 Vicardi Luigi, Morettin Giselda/ /Maspes Pino S. Matteo Ev. (f) Sa 21 Comazzo 20.30 Fam. Cavalli / Busnè Pino Comazzo 8.00 Meazza Luigia/Sergio, Pierino, Lorenzo, Tullio/Gramegna Luigi, Jolanda XXV DOM T.O. Do 22 Lavagna 9.15 Ernestino, Celestina, Eugenio, Fam. Calori, Colombo, Brioschi Comazzo 10.30 Bergamin Armando Lu 23 Lavagna 9.00 Fam. Franetti, Grechi, Livraghi S. Pio da Pietralcina (m) Ma 24 Comazzo 17.00 Pro Populo B.V. Maria della Mercede Me 25 Lavagna 17.00 Pro Populo S. Cleofa Gi 26 Comazzo 17.00 Pro Populo Ss. Cosma e Daminano Ve 27 Comazzo 17.00 Pro Populo S. Vincenzo de’ Paoli (m) Lavagna 18.00 Fam. Grassi – Scalvini / Trevisan Silvano e c. Olinda e Giacchino S. Vincenslao Sa 28 Comazzo 20.30 Tambani Franco (dagli amici) Comazzo 8.00 Mangiarotti Diamante e Guido XXVI DOM T.O. Lavagna 9.15 Pro Populo Do 29 Beccalli Santo, Albina, Giancarlo, Tullio / Arrigoni Pierino, Gnesi Lino, Comazzo 10.30 Cassani Renato Rossate 16.00 Matrimonio Lu 30 Lavagna 9.00 Locatelli Giovanni e Maddalena S. Girolamo (m) PREGHIAMO PER LE FAMIGLIE : LAMPADE COMAZZO LAVAGNA VIVENTI DI • Mandelli - Gallo • Terzi SETTEMBRE • Feneri - Spoldi • Calori - Colombo LA MIA PREGHIERA STIA DAVANTI • Ceriani - Arioli • Busnè - Rasini A TE COME INCENSO • Bergamin - Folli • Ubbiali - Colombo - SALMO 141 - 12
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