Scuola Primaria "Dante Alighieri" Brusciano
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New Generation Anno 10 numero 1 Scuola Primaria “Dante Alighieri” Brusciano “La gentilezza è una catena Parola non difficile da che tiene uniti gli uomini” comprendere, ma difficile da Così diceva Goethe molti anni fa! Il nostro amico Giovanni ha detto che applicare questa frase ce la dovremmo scolpire La parola gentilezza non è una parola tutti nella testa. difficile da pronunciare e perciò noi La gentilezza è un ingrediente essen- bambini con tutto il nostro impegno, ziale per tenere insieme le persone, per dobbiamo convincere tutte le persone vivere meglio con se stessi e con gli al- nel modo ad “usare”, ogni giorno, la tri. È una virtù di pochi e per avere que- parola GENTILEZZA. sta virtù basta fare dei piccoli gesti. Noi, mai come in questo momento, ab- Avete mai riflettuto sul potere della biamo bisogno di riscoprire e coltivare gentilezza? Su quante cose possiamo quella che si definisce “la gioia cambiare in meglio, nella nostra vita e dell’umanità”: la gentilezza. Perché in quella di chi ci circonda? Basta dav- quest’ ultima migliora la vita e la rende vero poco per cogliere in pieno una se- più dolce per tutti. Il suo contrario cioè: rie di benefici, che vanno nella qualità la maleducazione, l’insolenza e l’arro- delle relazioni fino al benessere fisico. Editoriale ganza avvelenano la vita e sfociano in Benefici che spesso sprechiamo solo Il coraggio di vivere forme di violenze. Essere gentili anche per stili di vita sbagliati, dove la genti- Compiere certe scelte richiede corag- con chi non la merita ci fa guadagnare lezza si eclissa e si nasconde dietro gio, essere una voce fuori dal coro ri- in salute e fa bene a l’anima. facce imbronciate, bocche chiuse e oc- chiede coraggio, essere felici richiede (continua a pag. 2) chi freddi! La gentilezza è avere un coraggio. Ci vuole coraggio ogni comportamento corretto nei confronti giorno, ogni ora, ogni momento. Co- di altre persone. Ad esempio, quando raggio per demolire e coraggio per co- una persona parla, noi la dobbiamo struire. Coraggio dinanzi al ridicolo e ascoltare, lo facciamo sempre? Ci dob- coraggio dinanzi all’amore. Ci vuole biamo prendere cura di mamma o coraggio bambine, bambini! Per al- papà quando hanno bisogno di noi. zarsi in piedi quando gli altri stanno Dobbiamo essere pazienti quando ci di- seduti. Scegliere una strada poco bat- cono di aspettare un attimo! Quanti di tuta, ridere quando gli altri sono seri. noi lo fanno? Quanti piangono, prote- Abbiate sempre il coraggio di amare, stano, sbattono i piedi e si immusoni- perché tutti nella vita abbiamo biso- scono quando non ottengono subito ciò gno di qualcuno che si preoccupi per che vogliono? Amici, dobbiamo essere noi, che ci faccia sentire speciali. Ab- i primi a praticare la gentilezza, che co- biate il coraggio di intraprendere il sta sacrificio sicuramente, ma farà vi- viaggio della vita con entusiasmo. Ab- vere meglio noi e chi vive con noi: biate il coraggio di meravigliarvi sem- mamma, papà, nonni, fratelli, amici, … pre davanti alla bellezza del mondo… abbiate il coraggio di essere felici. Siate ribelli praticando gentilezza. Siate gentili, ma senza mai perdere la vostra essenza, senza mai svilire le vo- stre aspirazioni, senza mai mortificare il vostro essere. Antonio Scarpetti www.circolodidatticobrusciano.gov.it 1
New Generation Anno 10 numero 1 (continua da pag. 1) Quando la gentilezza di- venta bontà. Sara era una bambina di 10 anni che frequentava la quinta elementare. Purtroppo aveva la sindrome di Down e per questo si sentiva di- versa dagli altri. Lei era sempre tri- ste e sola perché nessuno le voleva bene e tutti la prendevano in giro. Un giorno una bambina di nome Serena le si avvicinò e le chiese il motivo di quelle lacrime. Sara ri- spose che piangeva perché tutti la consideravano diversa, quindi nes- suno giocava mai con lei. Serena le disse di non preoccuparsi, perché da quel momento non sarebbe stata più sola. Le spiegò che non era di- versa, che ognuno di noi è uguale e diverso nello stesso tempo: “In certe cose siamo uguali e in altre ci differenziamo. Tutti abbiamo un cuore, una faccia, dei capelli, ma i miei sono scuri e i tuoi biondi…e in questo siamo diverse” Quelle pa- role sembrarono a Sara molto dolci e così diventarono amiche per la pelle. Ogni giorno Serena le diceva parole gentili, giocava con lei e le dedicava tanto tempo. Ci è sembrato dolce e tenero con- cludere con questa storia scritta da una nostra amica; ci piacerebbe che la realtà di ogni giorno fosse dav- vero così, che i rapporti tra noi fos- sero pieni di gentilezza, dolcezza e onestà. Redazione I piccoli amici di penna www.circolodidatticobrusciano.gov.it 2
New Generation Anno 10 numero 1 UN SEME MERAVIGLIOSO Dolce e buona come la Nutella ma anche fresca e bella. Lei è purezza: è la gentilezza! Ci aiuta in tutto, La gentilezza è… e come per incanto, basta la sua presenza La gentilezza è… per cambiare tutto! quando ci si aiuta tra persone “d’altro mondo” Se hai una malattia, perché non si è razzisti, lei entra e …la porta via! ma gentili e altruisti. Se una “brutta strada” prendiamo La gentilezza è… Lei arriva e noi l’abbandoniamo! Un gesto d’amore Se la terremo sempre nel cuore, tramandato da persona a persona. vinceremo una coppa fatta d’amore. La gentilezza è… La gentilezza è come un seme, Quando usi il tuo tempo “d’oro” se ce ne prendiamo cura, saremo davvero tutti più felici insieme! per aiutare “loro”. La gentilezza è… Federica Montanile un dono del Signore a persone Giulia Pia Lisbo Parrella che unendosi formano un grande cuore. 5^ D La gentilezza è … Quando un raggio solare Un fiore speciale aiuta i fiori a sbocciare. La gentilezza è la parola del cuore La gentilezza è … che fa vivere in amore; Indescrivibile, è come un seme che piano piano sboccia; inestimabile; è la parola da portare sempre nel cuore è qualcosa che nemmeno noi sappiamo: una stretta di mano? e usarla con amore! O un gesto sovrumano? La gentilezza è amore Che profuma come un fiore, Giovanni Vivolo quinta sez. A e quando entra nel cuore Claudia Benedetta quinta sez. A non la dobbiamo abbandonare mai, perché essa è una rosa che non riposa! F. Montanile, G.Lisbo Parrella, C.Terracciano,S. Masullo, C.Giugliano 5^ D www.circolodidatticobrusciano.gov.it 3
New Generation Anno 10 numero 1 Storie di vita vera LA GENTILEZZA CHE DIVENTA CORAGGIO Il coraggio di essere giusti Il 2 novembre nella Circumvesu- quel momento non aveva paura ma viana di Napoli, si è verificato un era arrabbiata e si è dichiarata episodio di razzismo tra un napole- pronta a rifarlo se dovesse assistere tano e un ragazzo pakistano. a un altro sopruso. Erano le 19:56, quando sul treno I colleghi della signora Coppola or- della circumvesuviana alla stazione gogliosi di lei hanno giustamente di Piazza Garibaldi è entrato un ra- ricordato che si è comportata da gazzo napoletano, che ha iniziato vera napoletana, un popolo ad insultare un ragazzo di colore, noto per l’accoglienza e la tolle- accusandolo di averlo spinto e ap- ranza. pellandolo “negro di m...a”. Pur- Meno indifferenza e più altruismo e troppo ultimamente questi episodi comprensione potrebbero essere gli stanno diventando sempre più fre- ingredienti di una società migliore. quenti. Il ragazzo di colore, pur ca- pendo gli insulti, non ha reagito alle Redazione A colpi di notizie sue provocazioni. In quella car- rozza del treno, affollata di persone, solo una donna l'ha difeso. Si è ve- nuto a conoscenza che la signora si chiama Maria Rosaria, ha 62 anni e lavora come sarta alla Rai di Na- poli. La passeggera, senza alcun ti- more del tono arrogante e minac- cioso usato dal ragazzo razzista, ha creduto bene di intervenire e lo ha affrontato con coraggio: “L’Italia è nostra! Andatevene via!” La si- gnora, a questo punto, ha riba- dito che avrebbe preferito non vi- vere in un paese con gente come lui, definendolo “scemo razzista”. Il ragazzo ha anche minacciato di picchiarla e lei ha risposto che se ci avesse provato gli avrebbe spezzato l’ombrello in testa. La discussione è durata dalla fermata Garibaldi fino a quella di San Giovanni e, quando la signora si è alzata per scendere, un signore, probabil- mente ucraino, l’ha scortata fino alla porta d’uscita per assicurarsi che il giovane maleducato non la seguisse per farle del male. Questo episodio è stato filmato con un tele- fonino e subito caricato sul web, di- ventando virale in pochissimo tempo. Ciò ha fatto sì che la signora venisse rintracciata e premiata da Umberto De Gregorio, presidente EAV, l'ente che gestisce la Circum- vesuviana, con il premio “Cittadina coraggiosa” e un fascio di fiori. Maria Rosaria, che è stata anche in- tervistata dal TG 3, ha detto che in www.circolodidatticobrusciano.gov.it 4
New Generation Anno 10 numero 1 Guardiamoci intorno...con l'ap- prossimarsi del Natale, la nostra scuola profuma di gioia! Martedì 18 dicembre 2018 abbiamo Il Natale ormai alle porte, tutto in- rappresentato la “nostra personale torno a noi è uno scintillio di luci, nascita di Gesù”. Luogo della ma- di colori e sfarzo. nifestazione la nostra magnifica Anche nella nostra scuola c'è aria di piazza XI Settembre sulla quale la festa... c'è fermento: ci stiamo pre- nostra scuola affaccia, allestita per parando al Natale. Lo stiamo fa- le feste con decori e luci intorno ad cendo lavorando a classe aperte, una caratteristica “capanna” prepa- sotto la guida delle nostre maestre, rata dal nostro custode. Siamo esperienza, possiamo dire entusia- usciti dal cancello della scuola or- smante. Ci apprestiamo a preparare dinati e in fila con i nostri bei ma- balli, canti, drammatizzazioni e glioncini rossi e jeans, con in testa i poesie. Il tema natalizio scelto per consueti cappellini alla Babbo Na- questa manifestazione è "Natale tale e con nastrini che ci adorna- ieri, oggi e domani..." ed ha lo vano i polsi (ci servivano per le co- scopo di aiutarci a capire il vero si- reografie). Ad accoglierci la piazza gnificato del Natale e a scoprire la gremita di spettatori: i nostri fami- differenza tra quello di una volta e liari che si erano anticipati per quello di oggi. Ci siamo resi conto prendere i posti migliori. che questa ricorrenza in passato era Nel silenzio della piazza, è partita una festa cristiana molto sentita, la nostra interpretazione della ora è la festa dei regali e del consu- “Notte Santa” di guido Gozzano, mismo sfrenato e si è perso di vista, molto suggestiva e coinvolgente purtroppo, il suo vero valore. Ci che ha strappato un fragoroso ap- hanno detto i nostri nonni che tanti plauso al pubblico che è rimasto anni fa il Natale era la festa della fino alla fine in religioso silenzio. Messa di mezzanotte, del Presepe Sono partiti poi i cori natalizi: su in ogni casa, delle famiglie riunite. basi musicali tutti abbiamo intonato Noi vogliamo ricreare nella nostra (non sempre!) Astro nel ciel, Na- scuola, lo spirito del Natale che è tale rap, Sarà Natale se…. Tra un fatto dello stare insieme felici a canto e l’altro i nostri amici si sono cantare, a preparare recite, cartel- esibiti in vari sketch tratti dal reper- loni, balletti, proprio come face- torio classico napoletano e da più vano un tempo le nostre nonne che moderne gag. Non sono mancati si riunivano nei cortili per infornare balletti e tarantelle. nei forni in comune e insieme pre- Momento toccante è stato la recita paravano i dolci delle feste, raccon- della poesia “aprimi fratello”. tandosi storie antiche fatte di bontà Che dirvi? È stato un successone! e di cose semplici. Gianluigi Sposito 5^ D Con la stessa allegria noi bambini ci riuniamo nei vari laboratori e diamo libero sfogo alla nostra vo- glia di stare insieme. E allora …via canti e balli, via drammatizzazioni anche in napoletano! Redazione Flying on the news www.circolodidatticobrusciano.gov.it 5
New Generation Anno 10 numero 1 VACANZE DI NATALE BUSSETTI: “MENO COMPITI AGLI STUDENTI” Il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha invitato gli insegnanti ad assegnare meno compiti durante le va- canze di Natale affinché i ragazzi siano più liberi e ab- biano più tempo da dedicare alla famiglia, agli hobby, alla lettura, allo sport o alla visione di qualche mostra. Noi, della redazione “Piccoli amici di penna”, abbiamo pensato di sondare il terreno tra i nostri insegnanti, nella “speranza” che siano d’accordo col Ministro, e di intervistare gli alunni di alcune classi per avere anche il loro parere. La maggior parte degli insegnanti ha espresso parere favorevole alla proposta del Ministro “Perché i ragazzi devono interrompere l’impegno mentale per un oppor- tuno riposo e contemporaneamente devono poter tra- scorrere più tempo con la famiglia”. Anche il nostro Dirigente “è dalla nostra parte” e addi- rittura sottolinea che sarebbe opportuno che gli inse- gnanti ci assegnassero meno compiti anche durante tutto l’anno scolastico. (“Wow!” -abbiamo pensato- “EVVIVA il nostro Dirigente!”). Ai nostri compagni, invece, abbiamo chiesto: “Se durante le vacanze natalizie non vi vengono asse- gnati i compiti come occupate il tempo?” Il 12% ha risposto di leggere un libro; il 33% di giocare con gli amici; il 37% di fare giochi virtuali (telefonino, com- puter, playstation…); il 18% di fare una passeggiata con i genitori. Alla fine ci siamo resi conto che non tutti gli insegnanti hanno seguito il consiglio del Ministro (assegnando più compiti del dovuto), e non tutti i ragazzi trascorrono più tempo con la famiglia (preferiscono giocare con la play station); ma noi non molliamo: il nostro diritto al “riposo” va rispettato! Redazione Piccoli amici di penna www.circolodidatticobrusciano.gov.it 6
New Generation Anno 10 numero 1 27 gennaio: per non dimenticare Non c’è belva più feroce e malva- ATTO PRIMO gia dell’essere umano... l’uomo LEGGI DI NORIMBERGA che uccide, devasta, distrugge, an- Sono dette Leggi di Norimberga nienta senza nessun motivo valido, l'insieme di tre leggi emesse il 15 non perché ha fame, non perché di- settembre 1935 dal Partito Nazio- fende la famiglia, non per difen- nalsocialista convocato a Norim- dere se stesso, come invece fanno berga in occasione del 7º Raduno. gli animali, l’uomo uccide per rab- Le leggi comprendevano: bia, per soldi, per potere, per invi- 1) la "legge per la protezione del dia, per sopraffazione… sangue e dell'onore tedesco"; Ma mai l’uomo ha commesso un 2) la "legge sulla cittadinanza del tale brutale genocidio, mai la sua Reich"; mostruosa cattiveria ha toccato li- 3) la "legge sulla bandiera del velli così bassi come nel secolo Reich". scorso. In pratica l’articolo 1 proibiva i ma- Noi della redazione, Piccoli amici trimoni e i rapporti tra ebrei e non di penna, siamo allibiti, annientati, ebrei e viceversa. I trasgressori ve- impauriti dalla storia che abbiamo nivano puniti con il carcere! studiato, dai filmati che abbiamo Il secondo articolo divideva la po- visto…e le maestre hanno evitato polazione di sangue tedesco da di farci vedere cose, che hanno quella tedesca solo per cittadinanza detto, ci avrebbero sconvolto ma di razza diversa. Venne di fatto troppo. Quello che abbiamo ap- stabilita una società divisa in due preso, però, è bastato. classi: Dalle leggi razziali alla deporta- - cittadini con pieni poteri politici; zione, le tre tappe della Shoah. - persone con poteri e diritti limi- LE RAGIONI CHE Ad essere oggetto delle attenzioni tati. PORTARONO del dittatore e dei suoi soci erano La legge sulla bandiera del Reich ALLA CATASTROFE categorie sociali poco gradite al na- stabiliva che la croce uncinata di- In Germania, dopo la sconfitta su- zismo come i malati di mente e i ventasse il simbolo sulla bandiera bita nella Prima Guerra Mondiale, portatori di handicap che secondo del Reich. Con questa legge sulla si verificarono condizioni di mise- loro imbruttivano l’immagine del bandiera si stabilivano, in maniera ria e crisi economica. I tedeschi de- Reich, ma anche zingari, omoses- definitiva, i colori del Reich e della sideravano una rivincita dalla scon- suali, non solo ebrei e oppositori bandiera. fitta subita e si alimentò in essi il politici. Queste comportavano, in pratica desiderio di riconquistare l’Europa L’idea era quella di creare un Im- che: e riscattare così le umiliazioni su- pero abitato da persone di razza - gli ebrei dovevano lasciare i posti bìte. Fu così che finirono per vedere pura: alti, biondi, tedeschi! di lavoro importanti e dovevano nel Nazionalsocialismo l’opportu- Siamo al preludio del delirio! dare spazio ai tedeschi. nità del riscatto e ... la Germania -gli ebrei vennero allontanati dalla finì sotto dittatura. Il Nazismo di politica, dagli ospedali, dalle Hitler, oltre a sopprimere tutti i di- aziende ritti fondamentali, diffuse l’idea -nei negozi, nei ristoranti c’ erano i della superiorità della razza tede- cartelli “VIETATO L’ INGRESSO sca, “Razza Ariana”, sulle altre AGLI EBREI”. razze e attuò la soppressione della -gli ebrei maschi dovevano aggiun- razza ebrea (diffondendo la notizia gere al loro nome ISRAEL e le che fosse loro la causa di ogni male femmine SARAH; sui passaporti della Germania) e di tutte quelle veniva timbrata la J che significava persone non allineate con la “nor- Jude= giudeo. malità”. La discriminazione e le -i bambini ebrei non potevano fre- persecuzioni cominciarono nel quentare le scuole pubbliche. 1933 con il boicottaggio dei negozi (continua a pag.6) ebrei. www.circolodidatticobrusciano.gov.it 7
New Generation Anno 10 numero 1 (continua da pag.5) ATTO SECONDO Le fucilazioni in massa creavano -le persone con 4 nonni tedeschi LEGGE SULL’EMIGRA- problemi ai soldati e c’ erano costi vennero considerate di sangue tede- ZIONE eccessivi per le munizioni. Così si sco. Nel 1939 furono emanate altre pensò al gas da usare nei campi di -era ebreo chi aveva 3 o 4 nonni leggi sull’EMIGRAZIONE FOR- concentramento. Fu scelto il campo ebrei. ZATA degli ebrei dal territorio te- di concentramento che sitrovava in -le persone con 1 o 2 nonni ebrei desco verso i ghetti. Polonia ad AUSCHWITZ. Le ca- erano considerate di sangue misto. Il primo ghetto a essere ufficial- mere gas erano le docce o camere -gli ebrei non potevano avere la cit- mente costituito fu quello di Łódź il di disinfestazione. La macchina tadinanza germanica, non furono 10 dicembre 1939, seguirono poi dello sterminio venne mantenuta considerati cittadini tedeschi. Varsavia, Cracovia, Lublino, nella massima segretezza; infatti -si proibivano matrimoni e convi- Kielce, Radom. La vita degli ebrei non veniva fornita nessuna indica- venza tra gli ebrei. in queste aree totalmente isolate e zione sulla destinazione degli ebrei. -le ragazze tedesche che avevano sovraffollate, divenne estrema- Per tranquillizzare le vittime veniva meno di 45 anni non potevano la- mente difficile: la fame e le malat- detto che sarebbero stati trasferiti in vorare in case di famiglie ebree. tie provocarono tante morti per posti più confortevoli dove avreb- -molti ebrei fuggirono dalla Ger- fame, malattie, delinquenza, si dif- bero anche lavorato. In realtà veni- mania e in più dovevano pagare an- fuse la microcriminalità, la pre- vano trasferiti in campi di concen- che una tassa. senza di una polizia ebraica al ser- tramento raggiunti da numerose reti -le imprese ebree fallirono e dovet- vizio dei tedeschi favorì le conflit- ferroviarie provenienti da tutta Eu- tero cederle ai tedeschi. tualità fra gli stessi ebrei e si molti- ropa. Questi centri senza precedenti plicarono rivalità e scontri. nella storia dell’umanità erano for- Nel 1938 un giovane ebreo polacco mati da due parti: il campo di con- per vendicare l’espulsione dei suoi centramento propriamente detto, genitori dalla Germania sparò un dove gli ebrei erano costretti a svol- diplomatico tedesco. Hitler, dopo gere lavori pesanti, e apparati per questo evento, ordinò una forte re- uccisioni di massa con camere a pressione. I nazisti distrussero ne- gas, docce e forni crematori. I prin- gozi, vetrate, sinagoghe. Questa cipali campi di concentramento fu- venne chiamata la notte dei cri- rono Auschwitz, Birkenau, Belzec, stalli, in riferimento ai vetri rotti la- Chelmno, Majdanek, Sobibor, sciati per strada. Dopo la notte dei Treblinka. cristalli e con la 2° guerra mondiale Il massacro terminò il 27 gennaio si passò dalla politica di persecu- 1945 grazie alle truppe sovietiche zione a quella di sterminio di massa dell’Armata Rossa. dai vecchi ai bambini (SHOAH). L’apertura dei cancelli di Ausch- ATTO TERZO witz mostrò al mondo intero gli LA SOLUZIONE FINALE strumenti di tortura e di annienta- La “questione” SOLUZIONE FI- mento utilizzati nel lager nazista. NALE fu discussa durante la confe- renza di Wannsee, che ebbe luogo Il 27 gennaio, anche indicato nei pressi dell'omonimo lago, vi- come Giorno della Memoria, è cino a Berlino, il 20 gennaio 1942, una ricorrenza internazionale, fu una discussione condotta da un dove si commemorano le vittime gruppo Di 15 ufficiali nazisti per del nazismo e della Shoah, in decidere le modalità della "SOLU- onore di tutti coloro che a rischio ZIONE FINALE DELLA QUE- della propria vita hanno protetto i STIONE EBRAICA". Della confe- perseguitati. Così facendo si cerca renza fu redatto un verbale da di conservare la memoria di que- Adolf Eichmann che venne distri- sto tragico e oscuro periodo della buito in trenta copie. L’ultimo atto storia dell’Europa, ma soprattutto era iniziato. La questione ebraica per ricordare a tutti di coltivare cominciata nel ’35 si concretizzò sempre il dialogo e la pace, avere verso la fine del 1940, quando co- rispetto dell’altro, a condannare minciò la deportazione e lo stermi- senza mezzi termini qualsiasi nio sistematico. Una soluzione fi- forma di intolleranza e razzismo nale raccapricciante: la distruzione affinché non si ripeta mai più una di 6 milioni di vite! così immane tragedia. Redazione Piccoli amici di penna www.circolodidatticobrusciano.gov.it 8
New Generation Anno 10 numero 1 UN ARCOBALENO DI COLORI Il razzismo è una violenza contro le persone che non comunicano molto, magari nere di volto! Questa violenza è una cosa brutta, piena di gente che insulta. Al suo posto dovremmo provare la pace: se tutti ci proviamo sarà efficace. Dovremmo provare anche l' amore così finalmente apriremo il cuore. SHOAH Per un capriccio di esaltazione Aboliamo questa violenza... è stata commessa una completa distruzione ma non deve essere solo un' apparenza, fino ad arrivare ad una “Finale Soluzione”. potremmo campare anche senza! Prima una selezione, Protestiamo per il razzismo, poi una classificazione per creare più altruismo! ed infine la separazione degli ebrei. Se ci impegniamo a fare questo nascerà l' I tedeschi si illudevano di essere degli dèi, arcobaleno ma erano solo dei babbei e il razzismo sparirà in un baleno! con a capo un dittatore A questo punto il mondo si dipingerà di con la ferocia di un alligatore. mille colori Nessuno riusciva a fermare quel maledetto e sbocceranno un sacco di fiori! treno che partiva per un viaggio senza freno; Fabrizio Turboli e Chiara Montanile 5^C diretto verso quei cancelli A colpi di notizie che, una volta chiusi, non sembravano per niente belli. Questo evento Addio al mondo è stato un vero e proprio accanimento. Solo un numero Per tanti è sembrato un bruttissimo tormento… mi determina: Purtroppo questa vicenda è successa nella vivo in un campo realtà dove il mondo termina! e ha portato al mondo tanta oscurità. Mi hanno tolto tutto anche il sorriso! Federica Montanile 5^ D Dopo tutte le torture che ho subìto, insieme agli altri mi hanno ucciso. In un giorno solo Ho detto addio: addio al mio popolo… E il mio popolo ha detto addio al mondo… Redazione Piccoli amici di penna www.circolodidatticobrusciano.gov.it 9
New Generation Anno 10 numero 1 Insieme per la legalità È il 18/10/2018 e sono le ore 16:50: pò stanchi ma felici perché usciamo È stato detto di unire le nostre forze io, i miei amici del giornalino e la coltivando la speranza che un do- per rafforzare il nostro paese, dove maestra ci troviamo nella Sala Con- mani, magari, le cose si aggiuste- manca la cultura. Legalità signi- siliare del Comune di Brusciano. ranno e avremo un futuro migliore. fica lavorare insieme per un obiet- Stiamo aspettando l'inizio dell'As- tivo comune e per vivere bene. Af- semblea che si terrà anche insieme finché ci siano dei cambiamenti è ai Sindaci dei Paesi limitrofi. Il Redazione A colpi di notizie necessario rispettare i propri do- confronto inizia con un discorso di veri: tutti insieme per rispettare le Peppe Montanile, sindaco di Bru- leggi e per mantenere la pace nel sciano, che si è soffermato molto mondo! Siamo illegali quando non sulla crisi, sulla mafia e sugli epi- abbiamo il coraggio di denunciare sodi intimidatori che si sono verifi- i criminali. L’illegalità non signi- cati ultimamente nel nostro Paese. fica solo uccidere, rubare, ecc. ma Il suo discorso sulla legalità mi ha significa anche lasciare rifiuti a colpito in modo particolare perché terra, mozziconi di sigarette, ecc. Il ho capito che è un modo di fare le- discorso sulla legalità e sicurezza galità già collaborare insieme, an- ha avuto un continuo sabato 20 ot- che solo nelle piccole cose quoti- tobre con la marcia per le vie del diane, come, ad esempio, non rovi- paese di Brusciano. C’è stato il ra- nare le cose pubbliche, non spor- duno in Piazza XI Settembre con care le strade ecc. Il suo discorso si partenza alle ore 9:30. La prima è concluso con un caloroso ap- sosta è stata fatta nel quartiere ex plauso. Man mano tutti i sindaci 219 con l’esibizione degli alunni hanno parlato più o meno delle delle scuole di Brusciano accompa- stesse problematiche di Brusciano, gnati dagli insegnanti. Qui non a prima il Sindaco di Marigliano, poi caso è stata cantata una canzone quello di Pomigliano, poi quello di del cantante Roberto Vecchioni dal Somma Vesuviana e via via tutti gli altri. Tra le tante proposte c'è stata New Generation titolo “Sogna ragazzo sogna”. La marcia si è conclusa in via Sem- anche quella di reintrodurre Educa- invitato alle tavole mola dove sono intervenuti Don zione Civica nelle scuole, materia molto importante perché ci educa rotonde dei grandi Salvatore Purcaro, il Dirigente scolastico Fortuna Parma e alcuni fin da bambini al rispetto delle re- rappresentanti delle forze dell’or- gole, degli altri e dell'ambiente. La due giorni sulla dine. Il Sindaco Peppe Montanile Tutti i presenti all'Assemblea legalità e ha fatto un discorso incoraggiante hanno parlato e in tutti i paesi limi- dando a tutti la speranza di cam- trofi le problematiche sono risultate la sicurezza: biare Brusciano e il mondo! La quasi sempre le stesse. Alla fine, noi c’eravamo! marcia è stata una bella iniziativa hanno salutato noi ragazzi dicendo per riunire i cittadini e per far ca- che saremo il futuro di Brusciano e pire che la camorra è la strada sba- promettendoci che faranno di tutto Brusciano giovedì gliata! Noi ragazzi del giornalino per assicurarci un futuro migliore, a partire dal lavoro, dagli spazi pub- 18 ottobre 2018 siamo contenti di aver partecipato e di aver contribuito a mandare un blici, aree verdi dove passeggiare e messaggio contro la criminalità. respirare aria un po' più pulita. A Il Sindaco Peppe Montanile, in- Attraverso questa iniziativa ab- conclusione dell'Assemblea ha sieme all’ amministrazione comu- biamo capito che bisogna rispet- preso parola un Rappresentante del nale ha organizzato una tavola ro- tare il proprio paese, il proprio am- Governo di nome Gennaro Migliori tonda. Tutto si è svolto nell’aula biente, la propria salute. e anche lui si è soffermato su tutti i consiliare del comune di Brusciano problemi del nostro paese, ricor- dove hanno partecipato anche i Di Palma Christiancarmine dando la sua infanzia molto più sindaci dei paesi vicini, il Parroco Lisbo Parrella Giulia Pia tranquilla dei giorni nostri. Infine, Don Salvatore Purcaro e l’Asses- Montanile Federica tutto si conclude con un caloroso sore alla legalità della regione Sposito Gianluigi applauso: sono le 18:40, siamo un Campania. 5^ D www.circolodidatticobrusciano.gov.it 10
New Generation Anno 10 numero 1 Storie di un paese che vive da vicino la delinquenza Legalità e sicurezza...e che non resti solo un sogno A Brusciano il paese dice No scendendo per le strade! La prima tavola rotonda si è svolta nella sala consiliare del comune. Oltre ai nostri politici e al nostro sa- cerdote hanno partecipato: il dott. Franco Roberti (assessore alla Le- galità e alla sicurezza della Regione Campania), l'onorevole Gennaro Migliore e molti sindaci dei paesi limitrofi. A questo dibattito interes- sante abbiamo assistito anche noi piccoli "giornalisti in erba" che fac- ciamo parte del giornalino della scuola. È stata un'esperienza emo- zionante che difficilmente dimenti- cheremo. Tutti i partecipanti inter- venuti hanno espresso dolore e sde- gno per quello che sta accadendo. Brusciano, piccolo paese della pro- Ognuno ha suggerito proposte per Il 20, ottobre per concludere queste vincia di Napoli, paese tranquillo, combattere questo fenomeno dila- giornate di dibattiti e riflessioni su dove la gente si conosce tutta, da gante della criminalità organizzata. questo tema scottante, per le strade qualche anno sta vivendo un mo- Sono stati richiesti più controlli da di Brusciano si è svolta la "marcia mento difficile: qui l'illegalità da parte delle forze dell'ordine, video- della legalità e della sicurezza ". A qualche tempo la fa da padrona. Le sorveglianza nelle zone a rischio, questo corteo, oltre alla classe poli- sue strade che brulicavano di per- più posti di lavoro, più importanza tica, al clero, agli esponenti dell sone allegre e spensierate, ora sono alla cultura che ci rende liberi. 'arma dei carabinieri, alle associa- sempre più deserte, perché conti- Hanno affermato che nelle scuole zioni culturali e sportive, abbiamo nuamente avvengono le cosiddette bisogna sensibilizzare i ragazzi al partecipato soprattutto noi ragazzi "stese", cioè accade che delinquenti senso del dovere e della legalità. con le nostre famiglie. Il sindaco sparano all'impazzata, colpendo an- Don Salvatore Purcaro, ha invitato Montanile ha invitato i cittadini a che innocenti, solo per sfidare e ad individuare bene chi è il nemico, scendere in piazza e ad alzare la spaventare i propri rivali nelle atti- perché ha detto che l'illegalità si in- voce contro l'illegalità. Continuava vità illecite. La povertà, la disoccu- sinua anche nelle istituzioni e negli a ripetere che il nostro è un paese di pazione, i pochi negozi rimasti incarichi ottenuti per favoritismi. persone per bene che dobbiamo aperti, le attività del tutto assenti "Chi è entrato per camorra, gestirà riappropriarsi dei nostri luoghi, per i giovani, fanno sì che la ca- il suo ruolo per camorra". L'onore- delle nostre strade, delle nostre morra incrementi le sue attività il- vole Migliore ha asserito che noi piazze, delle nostre chiese. Se legali e diventi sempre più forte. ragazzi dobbiamo essere la genera- ognuno di noi fa il proprio dovere, Per protestare e cercare nuove solu- zione che dirà fine alla mafia e alle senza paura e senza omertà, ben zioni a questo problema, l'ammini- sue attività illecite.Sempre il giorno presto Brusciano tornerà come strazione comunale, guidata dal 18, alle ore 19, una nuova assem- prima ... anzi migliore. Noi bam- sindaco Giuseppe Montanile, la co- blea si è svolta nella Chiesa San bini, che siamo il futuro, speriamo munità interparrocchiale con a capo Giovanni Battista, hanno parteci- che tutto ciò non resti solo un so- il parroco don Salvatore Purcaro, le pato il nostro Sindaco, il nostro par- gno...e uniti facciamo nostro lo slo- scuole e le varie associazioni pre- roco, i sacerdoti di altre diocesi e gan: "VIVA LA LEGALITÀ! senti sul territorio, hanno promosso l'onorevole Carmine Mocerino VIVA LA SICUREZZA! VIVA IL una manifestazione tenutasi nei (presidente della commissione anti- NOSTRO PAESE! giorni 18 e 20 ottobre. camorra della Regione Campania). Redazione "Flying on the news". www.circolodidatticobrusciano.gov.it 11
New Generation Anno 10 numero 1 Una regola per ogni cosa! Legalità, per molte persone è vanità! Regole a casa, regole a scuola, regole a lavoro. Non urlare, non rubare, tutte le leggi devi rispettare! -Non è questa una follia? Non si vive in libertà! Dice lo stolto Che non sa Che se di regole Il pieno si fa Tutti si vive in piena libertà! Tutti si vive in un mondo migliore Dove ogni uomo ha il suo valore. Emanuele Savino 5^ B www.circolodidatticobrusciano.gov.it 12
New Generation Anno 10 numero 1 È strano ma vero, anche le foto sono dei veri e propri capolavori d’arte. Esse sostituiscono appieno un articolo, suscitano grandi emozioni e trasmettono il messaggio dell’autore senza l’utilizzo della parola … è quanto noi “piccoli amici di penna” abbiamo appreso nella lettura di una pagina di giornale. La foto in questione è la seguente … L’autore è Massimo Sestini, uno dei più famosi fotoreporter (collaboratore di un giornale o di un’agenzia, incaricato a fornire foto) dei giorni nostri. La caratte- ristica che lo differenzia dagli altri foto- grafi è quella dell’utilizzo delle foto ze- nitali (foto perpendicolari, scattate dall’alto per avere una prospettiva “di- versa e globale” che possa suscitare in chi le guarda una grande emozione). Quest’uomo regala al mondo, attra- verso le sue foto, attimi di gioia, di sof- ferenza, di curiosità …. di umanità e noi non possiamo fare altro che esserne fieri. Grazie Massimo! Massimo Sestini è un fotoreporter cioè un giornalista che rac- conta i fatti attraverso le fotografie (nato a Prato in Toscana il 24 aprile 1963). È il fotografo più famoso d’Italia. È stato au- tore di fotografie che immortalano eventi e personaggi della politica, della cronaca, ma anche fotografie che riguardano gossip (cioè fotografie di attori, cantanti, per fare pettego- lezzo). Tutte le sue fotografie hanno la caratteristica di essere particolari e non scontate. Sestini ha scattato fotografie ai vip italiani, come per esempio la foto del matrimonio di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti. Poi è riuscito ad ottenere le foto dell’incidente di Lady Diana, che però non ha pubblicato, per- ché troppo macabre e dice di averle bruciate. Egli scatta foto- grafie dall’ alto per avere una prospettiva diversa, che possa suscitare in chi la guarda una grande emozione. In un’intervista ha raccontato come è riuscito a fotografare l’attentato che fu fatto a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; noleggiando un elicottero, fece delle foto dall’ alto, cosicché tutti quelli che guardavano quell’ immagine capissero la grande tragedia. Poi ci fu un altro episodio: gli fu chiesto di fotografare due italiani che erano stati arrestati alle Maldive. Arrivato sull’ isola non riuscì a vederli e, dopo tante disavventure, ebbe un’idea ge- niale: andò a casa di un gendarme del carcere e gli chiese di fotografare i due italiani. Questa foto fu pubblicata ed il nostro Presidente del Consiglio, che era all’epoca Lamberto Dini, andò a patteggiare con il presidente delle Maldive e i nostri connazionali furono liberati. La foto più famosa ed unica è quella che Massimo Sestini ha fatto, dall’ alto su un elicottero, del barcone dei migranti. Questa foto, dice Sestini, l’ha rega- lata al mondo e ha ripreso non la sofferenza delle persone che stavano sul barcone, ma la loro umanità. Infatti tutti i migranti guardano in alto con il sorriso. La caratteristica di Massimo Sestini è fare fotografie diverse dagli altri, in modo tale che possano suscitare una grande emozione e la prospettiva per lui è importante per trasmettere un messaggio. Redazione Piccoli amici di penna www.circolodidatticobrusciano.gov.it 13
New Generation Anno 10 numero 1 Siamo quello che mangiamo Il buono e il sano insieme per crescere bene “Siamo quello che mangiamo” diceva un famoso filosofo e, in un certo senso, aveva ragione, perché è scientificamente provato che più una dieta è equilibrata e più si è in salute. L’alimentazione di noi ragazzi non fa ec- cezione a questa regola, quindi attenzione a ciò che mangiamo! Noi ragazzi possiamo arricchirci attra- verso la cultura alimentare, infatti, impa- rare a cucinare, inventare ricette, cono- scere gli alimenti del nostro territorio, le tradizioni e condividerle attraverso blog creati da noi è stimolante ed entusia- smante. Mangiare sano oggi è diventata una cultura e questo per noi costituisce un input per far sì che si apprezzi il cibo sano, senza rinun- ciare al gusto. Quindi diciamo no al cibo spazzatura e di- fendiamo la nostra terra. Cibi sani e cibi spazzatura Più che parlare di cibi sani occorre parlare di sana alimentazione. Mangiare sano si- gnifica innanzitutto seguire un’alimenta- zione varia consumando tre pasti principali al giorno, ossia colazione, pranzo e cena e due spuntini: uno a metà mattina e una nel pomeriggio. (Attenzione: spuntini e non camionate di biscotti, patatine, panini da mezzo chilo con altrettanti salumi!). È importante consumare legumi, preferire il pesce alla carne e la carne bianca (pollo, tacchino, coniglio) a quella rossa. Anche i formaggi e le uova hanno la loro impor- tanza insieme alla frutta e alla verdura. Il cibo spazzatura, anche definito “junk food”, è rappresentato da alimenti poco nutrienti e squilibrati, cioè ricchi di zuc- cheri e grassi e poveri di fibre, proteine e vitamine. Esso è la principale causa di ma- lattie come il diabete e di malattie legate al cuore e al sangue, oltre ad essere il respon- sabile di malattie dentarie, della pelle …. E non dimentichiamoci che provoca so- vrappeso e obesità fin da bambini. Che dite? Continuiamo a mangiare brio- scine, biscottini, cremine varie? Meglio di no, vero? Redazione Mela Rossa www.circolodidatticobrusciano.gov.it 14
New Generation Anno 10 numero 1 Inno alla vita sana Quando il grasso noi mangiamo Calorie accumuliamo. Se mangiamo le verdure del bravo agricoltore Evitiamo di correre sempre dal dottore. La salute è molto importante E noi la dobbiamo difendere con attenzione Praticando sempre una corretta alimentazione. Spinaci, ceci, zucchine Come son buoni al posto delle patatine! Vuoi mettere una premuta con le arance di Zio Nicola Niente a che vedere con la dannosa Coca cola! Mangiamo tanta frutta e verdura, la vita di sicuro sarà meno dura! Serena Liscio 4^ C Gnam gnam… i pensieri di Gigiotto il golosone “La pizza margherita Ti rallegra la vita”! Frutta buona e colorata, succosa e zuccherina… già mi viene l’acquolina! Biscotti al cioccolato e coppe di gelato a merenda e a colazione senza limitazione… Frittelle e panzerotti… Patatine e sgonfiotti, Panini al prosciutto insomma un po’ di tutto” Mangia mangia golosone, Mangia pure più porzioni!! Ma, ahimè, povero Gigiotto sei diventato proprio un salsicciotto. Redazione Mela Rossa www.circolodidatticobrusciano.gov.it 15
New Generation Anno 10 numero 1 Si dice sempre che “bisogna imparare dal passato per mi- gliorare il nostro futuro”, allora la nostra redazione ha deciso di andare a cercare delle frasi dette da personaggi famosi, che secondo noi danno un messaggio positivo e un’indicazione importante per la vita di tutti i giorni. Ab- biamo trovato tantissime citazioni, più o meno impegna- tive, tutte però molto attuali e degne di riflessione. Ve ne proponiamo alcune e invitiamo te, che stai leggendo, ad approfittare dell’occasione per scoprirne il valore. Buona lettura! Redazione A colpi di notizie Rita Levi Montalcini, una grande scienziata, senatrice e Pre- mio Nobel per la medicina queste le sue parole che mi hanno colpito: "Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza". Leggendo questa frase, ho pensato che la Mon- talcini volesse invitare le donne a non mettersi in evidenza solo per la loro bellezza e apparenza, ma a mostrare ciò che veramente è importante in ogni persona, cioè le qualità inte- riori e l’intelligenza, quello che c' è nel cervello di ognuno di noi, magari dimostrando seppur minime le proprie capacità. Rita Sparagno 5^ C “Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore e uni- che coloro che usano entrambi”. Quest’affermazione è di Rita Levi Montalcini e mi ha colpita perché sono davvero rare le persone che, prima di compiere un’azione, ri- flettono e davvero poche quelle che, quando compiono un’azione, la fanno con il cuore e non perché sono state obbligate. Credo fermamente che se le persone riuscissero ad usare sia il cuore che la mente quando compiono delle azioni, si potrebbero fare grandi cose. Lucia Bilancio 4^B Se non conoscete Bebe Vio, ora vi racconterò un po' la sua sto- ria. Praticava scherma, ma purtroppo un giorno si ammalò, andò in ospedale, ma fu troppo tardi. Era stata colpita da una meningite fulminante, che le causò una grave infezione ad avambracci e gambe, di cui si rese necessaria l'amputazione. Dopo essere guarita dall'operazione, gli misero delle protesi alle braccia e alle gambe. Nonostante tutto, continuò a praticare scherma e riprese immediatamente la scuola. È nata nel 1997 a Venezia, oggi ha ventuno anni ed è una grande schermitrice italiana, campionessa paralimpica, mondiale ed europea in ca- rica. Ecco qualche sua frase: “Essere speciale significa riuscire a far capire che il tuo punto debole diventa quello di cui vai più fiero” “Se sembra impossibile, allora, si può fare”. Parole che mi hanno colpito molto perché lei, una ragazza gio- vane, con una forte disabilità, non si arrende e diventa esempio per tutti i giovani di oggi che devono superare le difficoltà della vita. Mattia Mocerino, 5^ C www.circolodidatticobrusciano.gov.it 16
New Generation Anno 10 numero 1 Navigando in internet tra le frasi celebri quella che più mi ha colpito è "La vita senza l'amicizia è nulla ", del filosofo la- tino Marco Tullio Cicerone, perché, anche se sono piccolo, ho capito che un amico è più importante di mille giochi o privi- legi. Questo deve averlo capito bene anche Cicerone che fu un uomo talmente importante che sicuramente per lui non sarà stato facile trovare un amico leale e perciò ha compreso il vero valore dell’amicizia. Lorenzo Scapolatiello 4^ E "Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con amore". Ecco una importante riflessione di Madre Teresa di Calcutta, religiosa, premio Nobel per la pace, che ha compiuto azioni bellissime, aiutando poveri e biso- gnosi. Questa frase mi ha colpito perché dice che non siamo tutti uguali, né possiamo fare le stesse cose, ma se diamo il meglio di noi andrà tutto bene. Sara Scapolatiello 5^C Una frase che mi ha colpita riguarda l'amore ed è stata detta da una cantante, attrice, modella: Marilyn Monroe. "Trova qualcuno che ti rovini il rossetto, non il mascara!” Questa frase mi è piaciuta perché è molto profonda, ci fa capire tante cose: amore è rispetto nei confronti di una donna. Il compagno ideale per una donna deve essere amorevole e rispettoso, ma- gari riempiendola di baci senza farla piangere. Chiara Montanile 5^C Malala, una giovane indiana che ha rischiato la vita perché lottava per il diritto di tutti i bambini del suo paese di andare a scuola, Premio Nobel per la pace, ha detto: "Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne. Sono le armi più po- tenti". Questa frase mi ha colpita molto perché afferma l’im- portanza per ogni bimbo/a di avere un’istruzione. Nunzianna Marotta 4^B www.circolodidatticobrusciano.gov.it 17
New Generation Anno 10 numero 1 "Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che fanno del male, ma a causa di coloro che guardano senza fare niente." Questa è una frase detta da Albert Einstein, famoso scienziato, e mi ha colpito perché afferma che il mondo è perico- loso non per le persone che fanno del male, ma a causa di quelle che guardano e non reagiscono! Credo che le persone che fanno del male la debbano finire, ma soprattutto che le persone che non reagiscono di fronte al male, finalmente dovrebbero ribellarsi! Angelo Raffaele Crisci 5^E "La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piutto- sto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo l'e- roismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa batta- glia tutte le forze migliori delle istituzioni”. Sono parole di Giovanni Falcone, giudice antimafia, e sono d'accordo con lui. Infatti, ogni persona fa la sua scelta: se essere un cittadino che rispetta la legge oppure no. La mafia è un’organizzazione di per- sone che vive di attività illegali e noi non dobbiamo mai smettere di contrastarla. Un’altra frase che mi ha colpita è “La mafia uc- cide, il silenzio pure…” detta da Peppino Impastato, giornalista antimafia. Se riflettiamo, alla fine capiamo che, se noi agiamo contro la mafia, se non facciamo finta di non vedere e alziamo la voce contro di essa, lo Stato vincerà. Flavia Garbato 5^E Oscar Wilde era un famoso scrittore, giornalista e poeta nato nel 1900 a Parigi. Sono tante le cose che scrisse. Le citazioni che ho voluto ricordare sono basate sulla felicità, quelle che mi hanno colpita molto sono: "la felicità non è avere quello che si desi- dera ma è desiderare quello che si ha.” E poi: “Per essere fe- lici bisognerebbe vivere, ma vivere è la cosa più rara.” Do- vremmo riflettere su queste parole per capire il senso della vita e della felicità. Giovanna Capasso 4^D "Se puoi sognarlo, puoi farlo", affermazione di Walt Elias Di- sney, conosciuto come Walt Disney, animatore, imprenditore, di- segnatore, cineasta, doppiatore e produttore cinematografico sta- tunitense, creatore di Mickey Mouse, da noi Topolino, una serie animata in bianco e nero con protagonista un simpatico topolino. La frase che ho citato trasmette tanta positività e gioia, il suo messaggio è che, se credi in qualcosa veramente, puoi realizzarlo. Credere nei sogni secondo me non è pazzia, per me è pura magia. Fabrizio Turboli 5^C www.circolodidatticobrusciano.gov.it 18
New Generation Anno 10 numero 1 "Ognuno di noi ha dentro di sé una buona notizia. Ed è che non si sa quanto grande si può essere! Quanto si può amare! Che cosa si può realizzare! E quale sarà il nostro potenziale!” Questa frase appartiene ad Anna Frank, perseguitata e uccisa dai nazisti, scritta nell'alloggio segreto dove visse nascosta per lungo tempo e nonostante ciò queste sue parole sono un invito a guar- dare al domani con speranza. Annalisa Esposito 4^B Noi bambini della redazione “A colpi di notizie” speriamo che vi siano piaciute le frasi che abbiamo scelto per voi e che vi abbiano fatto riflettere come hanno fatto riflettere noi. Si dice che “la storia insegna ma non ha scolari”, perché il passato cerca in tutti i modi di insegnarci a non ripetere sempre gli stessi errori ma sono poche le persone disponibili ad imparare. Noi abbiamo capito che c’è molto da imparare dalle grandi donne e dai grandi uomini passati e presenti, che il mondo andrebbe sicuramente meglio se tutti noi dessimo più valore agli insegnamenti positivi e provassimo a non ripetere gli errori del passato. Un saluto e alla prossima! Redazione “A colpi di notizie” www.circolodidatticobrusciano.gov.it 19
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