LEGO: mattoncini per sognare - Istituto Tecnico Commerciale Statale "Pier Fortunato Calvi" Anno scolastico 2013/2014 Esame di Stato

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LEGO: mattoncini per sognare - Istituto Tecnico Commerciale Statale "Pier Fortunato Calvi" Anno scolastico 2013/2014 Esame di Stato
Istituto Tecnico Commerciale Statale
       “Pier Fortunato Calvi”

    Anno scolastico 2013/2014

          Esame di Stato

              LEGO:

    mattoncini per sognare

                                Martina Garon
                                5^bp
LEGO: mattoncini per sognare - Istituto Tecnico Commerciale Statale "Pier Fortunato Calvi" Anno scolastico 2013/2014 Esame di Stato
INDICE DEI CONTENUTI

  1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2

  2. Mappa del percorso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3

  3. Storia di un gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4

  4. Economia Aziendale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 7

              Il sogno diventa un incubo

  5. Matematica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 13

              Vendite inaspettate

  6. Scienza delle Finanze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 16

              Il Fisco tra i giocattoli

  7. Inglese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20

              Legoland

  8. Informatica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22

              Robot e cubetti

  9. Curiosità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 26

  10. Conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 27

  11. Bibliografia e sitografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 29

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LEGO: mattoncini per sognare - Istituto Tecnico Commerciale Statale "Pier Fortunato Calvi" Anno scolastico 2013/2014 Esame di Stato
1. INTRODUZIONE

LEGO: solo un giocattolo?

    I LEGO sono giocattoli, forse i primi giochi "da grandi", con i quali, da bambini, abbiamo passato
molte ore, che hanno lasciato un ricordo indelebile della nostra infanzia.
     Questo passatempo, però, continua ad invitarci, in qualche modo, ad incastrare quei pezzi di
plastica: sarà per il colore attraente, per la voglia di creare miniature di oggetti reali o per il semplice
desiderio di incastrare, tanto che sembra, quasi, un impulso automatico.
    Oltre ad un mero passatempo, quei famosi mattoncini aiutano il bambino ad imparare, testare,
costruire e distruggere di sua iniziativa, senza che ci siano obblighi o regole vincolanti.
    Un'eccezione sono le cosiddette “istruzioni”, basilari per la costruzione di “opere” meno infantili, che
possono essere modificate in qualsiasi momento, permettendo la nascita di qualcosa di nuovo: un po' di
immaginazione ed anche la costruzione meno artistica trova un senso.
      Se si approfondisce l'argomento, però, si scopre che non è solamente un giocattolo, ma che trova
l'attenzione sia di ragazzi, sia di persone più mature, che lo descrivono quasi come una forma d'arte, se
non un mezzo utile a scopi tutt'altro che ludici.
    Inizia, quindi, un viaggio tra i mattoncini più famosi del mondo, che risalta il valore delle cose
semplici, necessarie per progetti più ampi e funzionali, non solo a livello educativo, ma anche a livello
economico e sociale.
    Questo cammino comincia con la nascita e la crescita di una grande azienda, nata dalla fantasia,
passando per un successivo periodo di declino, descritto in termini economici aziendali.
    La situazione, poi, è migliorata, anche rispetto a quella iniziale, affermazione confermata dal trend
vendite e dal grafico che si è potuto ricavare, analizzato nella parte di Matematica.
     L'imposizione fiscale, a cui è sottoposta questa società, è descritta nella sezione dedicata alla
Scienza delle Finanze, mentre i parchi a tema LEGO, presenti in mezzo mondo, sono presentati in
Inglese.
    Infine, i mattoncini sono applicati alla robotica che, insieme al sito web (supporto della
presentazione dell'elaborato), viene descritta nella sezione Informatica.
    Il percorso si conclude con delle piccole curiosità, che risultano molto interessanti.

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2. MAPPA DEL PERCORSO

LEGO: mattoncini per sognare

                               Analisi delle cause
      ECONOMIA
                               che portarono alla
      AZIENDALE
                                 crisi aziendale

                               Analisi del trend di
     MATEMATICA
                                 serie storiche

       SCIENZA
                                 Regime fiscale
    DELLE FINANZE

       INGLESE                      Legoland

                               Robotica e software
     INFORMATICA                  open-source,
                                    sito Web

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3. STORIA DI UN GRUPPO

         “Costruire è molto importante.
         Permette di ascoltare l'intera persona.”
                         Valeria Maltoni,
                         Direttore delle Comunicazioni Cerexagri Inc., USA

                                    Da mobili a giocattoli

                                         I mattoncini colorati sono nati dalla mente di Ole Kirk
                                    Christiansen (7 aprile 1891 – 11 marzo 1958), un falegname danese,
                                    che, nel 1916, aprì a Billund (Danimarca) una piccola falegnameria,
                                    nella quale costruiva abitazioni ed arredi interni per le fattorie della
                                    regione, grazie all'aiuto di una squadra di apprendisti.
                                         Nell'arco della storia, quest'attività è stata colpita da molte
                                    sfortune, la prima delle quali fu accidentale: nel 1924, infatti, la
                                    piccola bottega fu oggetto di un incendio, causato accidentalmente
                                    dai due figli.
                                        Christiansen non si abbatté e ne costruì un'altra, più grande della
                                    precedente, che dovette affrontare la Grande Depressione del '29.
                                           Quest'ultima provocò una crisi economica (e non solo, perché fu
anche sociale, industriale ed istituzionale), che colpì tutti gli Stati a livello mondiale e che mise a dura
prova le attività dell'epoca: le alternative, infatti, non erano molte e consistevano nel chiudere l'attività
od abbassare drasticamente i costi di produzione.
    La falegnameria in questione decise, quindi, di fabbricare versioni in miniatura dei prodotti,
producendo principalmente giocattoli, che, però, venivano acquistati raramente dalle famiglie, che, non
avendo denaro per comprarli, pagavano con cibo.
    Una breve prosperità fu data dalla produzione degli arredi e degli yo-yo, che, se rimanevano
invenduti, diventavano ruote per i camion giocattolo.
    Nel frattempo, il figlio Godtfred iniziò a lavorare col padre e, successivamente, nacquero i primi
mattoncini, nominati LEGO, termine ispirato da leg godt ("gioca bene" in danese); da altre possibili fonti,
                                                    traduzioni potrebbero derivare da lĕgo (dal latino
                                                    "metto insieme", "assemblo") o legot (in finlandese,
                                                    termine gergale per indicare i denti umani, che
                                                    richiamano la forma dei mattoncini).
                                                            Nel 1949, grazie alla diffusione della plastica, fu
                                                      utilizzato l'acetato di cellulosa come materia prima
                                                      dei mattoncini, che componevano il primo camion
                                                      scomponibile (ispirato dai prodotti brevettati da
                                                      Hilary "Harry" Fisher Page, per la società Kiddicraft):
                                                      questi avevano una forma simile a quelli attuali e
                                                      vennero denominati "LEGO Mursten" (mattoncini
                                                      LEGO).

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3. STORIA DI UN GRUPPO

    Rivenditori e consumatori, però, rimasero scettici nei confronti del nuovo materiale, facendo sì che
molte scatole fossero restituite per scarsa vendita; inoltre i mattoncini in sé avevano problemi di
duttilità, che limitavano gli incastri tra loro.
     Per risolvere questi problemi, venne modificata la struttura del giocattolo, aggiungendo un altro
cilindro nella parte inferiore, che assicurava maggiore stabilità e più possibilità di combinazioni.
    Alla morte del padre, avvenuta nel 1958, il figlio Godtfred fu a capo della società, integrandola con
una nuova sezione interna, denominata “Futura”, con il compito di sviluppare nuove idee.
   Nel '60 l'azienda, che contava 450 dipendenti, fu colpita da un altro incendio, che bruciò il
magazzino dei giocattoli in legno: si decise, quindi, di abbandonare la produzione con questo materiale.
      Da questo momento, inizia la storia dei LEGO come li conosciamo oggi: l'introduzione delle ruote
(1962), i mattoncini adatti anche ai più piccoli e, nel '63, l'abbandono della cellulosa, per essere
sostituita dalla plastica ABS (acrilonitrile butadiene stirene), che è atossica, meno soggetta a
deformazioni ed alla perdita di colore e più resistente a calore, acidi ed altri agenti chimici: una prova ne
è la loro compatibilità con quelli attuali e la conservazione delle forme e dei colori originali.
    Furono, inoltre, introdotti i manuali d'istruzione, che decretarono il successo del sistema “Treno”,
con motore originale a 4,5 volt.
    Infine, furono creati il il Parco a tema “Legoland” a Billund (inaugurato il 7 giugno 1968) e
mattoncini della linea Duplo, adatti ai bambini più piccoli.

Il mito si fa strada

    Negli anni Settanta, la produzione venne particolareggiata grazie all'introduzione di parti di mobilio
per le case delle bambole e alle navi dagli scafi realmente galleggianti, per rendere felici sia le
femminucce che i maschietti.
     Nel frattempo il figlio di Godtfred, Kield Kirk Kristiansen (con la "k" a causa di un errore anagrafico
del certificato di nascita, mai corretto), entrò a far parte dell'azienda,che contava oltre 900 dipendenti.
     Kristiansen, dopo varie specializzazioni in business, sia in Svizzera, sia in Danimarca, fu parte attiva
dell'azienda, anche se partecipava sin da bambino, comparendo nelle immagini pubblicitarie e
progettando nuovi modelli.
    La sua attenzione si concentrò nella creazione di nuovi stabilimenti di produzione e di dipartimenti
per la ricerca e lo sviluppo, per mantenere un costante aggiornamento sulla produzione, e nelle prime
                                         figure umane, inserite nelle scatole LEGO family (diventando
                                         così la linea più venduta in assoluto).
                                              Le prime confezioni per "costruttori esperti" risalgono al
                                          1975, con parti mobili come ingranaggi, differenziali,
                                          cremagliere, leve, assi e perni per riprodurre le vere automobili,
                                          dotate addirittura di sterzo, cilindri e pistoni in movimento.
                                              L'aggiunta degli "omini" decretò il successo, con gambe e
                                          braccia orientabili, un bel sorriso e il classico viso giallo, che
                                          popolarono abitazioni, strade e veicoli, razzi e Rover lunari.
    LEGO cercò però di soddisfare le esigenze delle più piccole con la produzione di animaletti e
elementi di gioielleria da assemblare.

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3. STORIA DI UN GRUPPO

    Nel 1979, Kristiansen divenne il presidente della società e l'anno dopo istituì la "Divisione Prodotti
Educativi", per rendere più istruttivo questo semplice giocattolo, continuando sempre ad aprire nuovi
stabilimenti in Europa ed in America (ad esempio, quello nello Jutland, Danimarca, competente nella
sola produzione di pneumatici).

La seconda generazione

     Tutto era pronto per la nascita di una seconda generazione, che sperimentava ancor di più: da treni
con motori a 12V (con luci, scambi, segnali e sistemi di frizione), alla definizione degli attuali “LEGO
Technic”, con automobili e fuoristrada che puntavano più sulla struttura meccanica che all'estetica in sé,
a mattoncini dedicati ai bambini piccoli tali da evitare il soffocamento, senza contare i castelli con tanto
di principesse protette da cavalieri e le navi dei pirati, pronte a salpare verso nuove isole, senza
dimenticare l'introduzione dei primi LEGO controllabili da un computer, con pezzi speciali gestiti dal
linguaggio di programmazione LOGO.
     Intanto, il parco “Legoland” a Billund contava più di un milione di visitatori, l'azienda diventò una tra
le dieci maggiori industrie produttrici di giocattoli (l'unica europea in classifica) ed, al “professore di
Dinamiche di Business LEGO”, Xavier Gilbert, fu assegnata la cattedra all' International Institute for
Management Development a Losanna, Svizzera.
      Nel 1991, fu attuato un processo di standardizzazione dei componenti elettrici, per renderli
utilizzabili con qualsiasi altro componente, e nel '92 furono stabiliti due Guinness World Record: un
castello composto da 400.000 mattoncini, di 4,45m per 5,22m (costruito e pubblicizzato dalla televisione
svedese), ed una ferrovia lunga 545m, con tre locomotive.
    Le innovazioni, però, continuarono, con l'aggiunta di viti, dati e chiavi inglesi per piccoli carpentieri
e dei colori pastello per le signorine.

L'importanza del particolare

    I colori base dei mattoncini sono stati fin da sempre rosso, giallo, blu, nero, bianco e grigio chiaro,
che vennero accompagnati da altri negli anni Novanta, grazie al rinnovamento degli stampi.
     La curiosità è il rifiuto, per molto tempo, della produzione di mattoncini di colore verde, per evitare
la costruzione di mezzi militari in miniatura e l'associazione dell'azienda ad immagini di guerra; questa
ideologia venne, poi, modificata con la produzione dei personaggi armati (indiani, pirati, cavalieri ed i
protagonisti di “Guerre Stellari”).
     Il colore degli omini rimase sempre il giallo, con qualche cambio di tonalità, che li riavvicinava alla
realtà, e solamente con le linee “Guerre Stellari” ed “Harry Potter” furono introdotti i personaggi ispirati
a figure cinematografiche.

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4. ECONOMIA AZIENDALE

         “Fra il 1999 e il 2003, l’azienda non aveva alcuna idea di quanto costasse produrre la maggior parte
         dei suoi mattoncini. Addirittura, i kit con micromotori e fibra ottica costavano di più rispetto a
         quanto l’azienda incassasse dalla vendita. In pratica, si trattava di referenze in perdita di cui
         nessuno era a conoscenza.”
                         Mark Stafford,
                         uno dei designer selezionati presso la base di fan

Il sogno diventa un incubo

     Sembrava che LEGO potesse continuare a produrre e confezionare i suoi blocchetti ad oltranza,
riscuotendo il successo meritato e rallegrando i pomeriggi di miliardi di bambini, e perché no, anche
degli adulti... Ma non aveva fatto i conti proprio con i suoi clienti migliori.
    E mentre la British Association of Toy Retailers nominava questo prodotto “il giocattolo del secolo”,
alcuni dei loro “clienti” decisero di approdare nel mondo dei videogiochi, facendo crollare le vendite dei
mattoncini.
     Fu così che l'anno 2004 fu l'apice delle perdite, dato che LEGO dovette dichiarare che, in bilancio,
figurava un deficit di 188 milioni di euro.
     Le prime conseguenze furono le dimissioni del presidente Poul Plougmann e l'immediato ritorno di
Kjeld Kirk Kristiansen, che provò a salvare l'azienda con un migliaio di licenziamenti di dipendenti e con
la modifica di alcune tonalità di colore (grigio, grigio scuro, marrone e viola): questa manovra però non
risollevò il risultato economico dell'impresa, che l'anno successivo accusava perdite maggiori,
nonostante le vendite ammontassero a 100.000.000 euro (1,35 miliardi di dollari); Kristianses, quindi, si
dimise, versando alla società più di 100.000 euro del suo patrimonio personale.

L'antefatto

    Tra il 1998 ed il 2004, la società aveva continuamente perso soldi, fino a quando le vendite
diminuirono del 30% nel 2003 e del 40% l'anno successivo, tanto che i dirigenti di LEGO Group
stimarono di distruggere 250.000 euro (337.000 dollari) ogni giorno.
     Nel 2004, la Danske Bank A/S smise di concedere fido all'azienda, date le numerose perdite, prestiti
di cui Kjeld usufruì dal 1997 al 2001.
     Nonostante l'introduzione di nuove serie, come i “LEGO Technic ”, che prevedono la costruzione di
macchine e robot con ingranaggi azionabili con motori a carica manuale o elettrica, o i “Mindstrom”, in
collaborazione con il Mit di Boston, la crisi fu pesante e colpì tutti i settori dell'azienda.

                                                    Incastri fatti male

                                                         Le cause possono essere molte, come la troppa
                                                    diversificazione della linea di prodotti, dato che erano
                                                    stati fatti parchi a tema e gadget senza, però,
                                                    rinnovare il prodotto in sé, oppure l'avanzata dei
                                                    videogiochi o la concorrenza a basso costo cinese.

                                                                                                           7
LEGO: mattoncini per sognare - Istituto Tecnico Commerciale Statale "Pier Fortunato Calvi" Anno scolastico 2013/2014 Esame di Stato
4. ECONOMIA AZIENDALE

     Forse, però, le cause andrebbero ricercate nell'organizzazione della società, nello specifico
nell'innovazione e nella catena di fornitura.
    Ad esempio, nel 2004 vigevano gli stessi sistemi di approvvigionamento di 10 anni prima, con l e
aggravanti di un servizio clienti scadente e della poca organizzazione della vendita prodotti.
    La vendita, infatti, era rimasta focalizzata verso i piccoli dettaglianti, che richiedevano la merce LEGO
quand'era necessaria ed in piccole quantità, proprio come accadeva nel 1950, sistema che venne, però,
surclassato dai grandi rivenditori come “WalMart” e “Carrefour”.
    L'azienda, quindi, non aveva perso in qualità del prodotto, dato che il suo brand building era uno
dei principali riconosciuti in tutto il mondo, ma in qualità d'organizzazione, che venne sorpassata da chi
analizzava meglio ciascun cost driver per fornire la merce just-in-time.
     La situazione poteva essere salvata solamente eliminando le inefficienze, allineandosi, quindi, al
mercato e limitando gli sprechi dovuti ai trasporti tra due stabilimenti e tre centri d'imballaggio,
ciascuno localizzato in uno Stato diverso; all'Amministratore delegato d'allora, Jorgen Vig Knudstorp, fu
affidato questo compito.
      Il problema di fondo era uno: LEGO era incapace di gestire i propri costi; iniziarono, così, analisi su
livelli diversi, che portarono alla ricostruzione dell'azienda, mattone dopo mattone.

Product development

     La produzione dei nuovi mattoncini era diventata molto particolareggiata, tanto che, ad esempio,
dai due colori primari originari (bianco e nero), si era passati a più di cento tonalità diverse, oppure una
scatola per costruire una nave pirata comprendeva otto pirati, con dieci tipi di gambe diversi ed
altrettanti abiti: tutto ciò dimostrava la cura dei dettagli, indispensabile in una produzione artigianale,
ma anche che i progettisti non avevano tenuto conto dei costi dei materiali e per la produzione in sé.
    Inoltre, l'aumento della diversificazione dei nuovi prodotti, non è fatto negativo, ma ha portato ad
uno scoordinamento con la strategia di business che era stata attuata: infatti, solamente trenta prodotti
hanno generato l'80% delle vendite, facendo sì che gli altri non fossero più fabbricati. Ogni anno, quindi,
venivano sostenuti costi per prodotti che non venivano venduti, fatto continuato per anni.

Sourcing

    LEGO aveva più di undicimila fornitori, che procuravano le materie prime necessarie: un numero
quasi doppio del personale di cui necessita la “Boeing” per costruire i suoi aerei.
     Inoltre, ogni ingegnere aveva i suoi fornitori di fiducia, fatto che costituiva un problema, data
l'espansione a livello mondiale dell'azienda.
     Infine, ogni prodotto aveva il suo specifico materiale, che veniva ordinato in quantità ridotte ed ad
intervalli irregolari, dato lo specifico utilizzo, creando così molto spreco, sia di tempo, che di denaro.

                                                                                                           8
LEGO: mattoncini per sognare - Istituto Tecnico Commerciale Statale "Pier Fortunato Calvi" Anno scolastico 2013/2014 Esame di Stato
4. ECONOMIA AZIENDALE

Manufacturing

     Fin dall'inizio, LEGO ha avuto un grosso vantaggio a livello produttivo, con i più sofisticati processi
di stampaggio ad iniezione di tutto il mondo, grazie ad ottocento macchine solo nelle sedi danesi.
    Ciascun stabilimento produttivo era gestito, però, come una sede indipendente da tutti gli altri,
senza coordinazione all'interno di tutto il sistema: ad esempio, gli ordini non erano organizzati e non era
possibile creare un quadro affidabile delle esigenze della domanda, dell'inventario e della capacità di
fornitura; inoltre, i siti produttivi erano collocati in Danimarca, Svizzera e Stati Uniti d'America, dove le
spese di trasporto sono maggiori.
     Ciò rendeva la programmazione a lungo termine molto difficile e gli ordini dovevano essere fatti
all'esigenza, aumentandone i costi.

Distribution

    Il Gruppo LEGO ha dato, fin dalla nascita, molta attenzione ai piccoli rivenditori, che costituivano un
terzo dei grossisti totali, senza dare molta importanza alle grandi catene di distribuzione.
     Così, l'azienda aveva grandi spese per fornire i piccoli negozi, che richiedevano poca merce, dato
che il 7% delle richieste consisteva in meno di una scatola piena: quindi, non c'erano sol amente i costi
logistici, ma anche di confezionamento per una quantità ridottissima di merce, oltre a quelli per la
tenuta degli inventari e dei piccoli magazzini in ciascuna località.

                                                    Un nuovo inizio

                                                         Era, quindi, palese la necessità di trasformazione.
                                                         Knudstorp creò un gruppo eterogeneo di
                                                    dirigenti e senior management che doveva sviluppare
                                                    una strategia per la ripresa, mentre un altro gruppo,
                                                    formato da progettisti, rappresentanti di vendita,
                                                    logistica, IT e manifatturieri, doveva modificare il
                                                    sistema a livello operativo.
                                                      Questo portò certamente a nuove strategie, che
portavano sempre ad accusare qualcun altro d'inefficienza.

I lavoratori

    La situazione era grave e le soluzioni dei numerosi problemi richiedevano molto tempo, che, però
non era disponibile.
    Furono, comunque, fissati degli obiettivi da raggiungere, tramite un'analisi approfondita della
supply-chain, della produttività, della pianificazione e del controllo.
    Il progetto, dopo essere stato approvato, sarebbe stato modificato solo in caso di difetto,
garantendo la rigidità del lavoro che si stava svolgendo.
     Inoltre, LEGO Group era nata come impresa familiare: era, quindi, necessario mantenere la fedeltà
del gruppo lavoro, attuando una totale trasparenza con i dipendenti.

                                                                                                           9
4. ECONOMIA AZIENDALE

    I lavoratori furono messi a conoscenza della grave situazione dell'azienda e furono partecipi delle
decisioni aziendali, anche a sacrificio delle loro occupazioni.
   Le squadre di lavoro riuscirono a trovare un accordo, tanto che la produzione fu spostata dal nord
America al Messico, così da abbassare i costi a scapito di grandi licenziamenti.

Strategie d'impresa leadership di costo

    Oltre ad un programma per la pianificazione della produzione, ne fu fatto uno sui costi, che
rendesse il sourcing più strategico.
    Così, furono pianificati gli acquisti delle resine e scartati i fornitori più onerosi, dando un nuovo
slancio alla produzione.
                                                       Furono anche creati dei nuovi vincoli, che
                                                   potessero essere la base del motto “solo il meglio è
                                                   abbastanza buono”, che si rifà al famoso Leg Godt.
                                                      I termini, infatti, erano nati per dare orgoglio al
                                                 prodotto, ma si erano trasformati nella pura
                                                 produzione di giocattoli e giustificazione per difendere
una qualità, che non poteva essere modificata: ad esempio, se erano necessarie delle variazioni, non
potevano essere apportate, perché infierivano sulla qualità.
    Furono ridotti la gamma di personaggi, le sfumature e i costi d'acquisto, che permisero di
abbassare questi ultimi dell'80%.
   Inoltre, ai progettisti furono dati dei vincoli per la realizzazione di nuovi personaggi e l'utilizzo di
nuove materie prime, utilizzando le forme ed i colori in modi nuovi, anziché crearne altri.
     Il senior manager scrisse “i migliori cuochi non sono quelli che hanno tutti gli ingredienti di fronte a
loro. Sono quelli che vanno in qualunque cucina e lavorano con quello che hanno” : ciò permise di
aumentare la creatività, con una contemporanea diminuzione dei costi.
     Altra innovazione riguardava la produzione: furono tagliati i cicli produttivi, adattando le macchine
a tutti i mattoncini, riducendo i costi di riattrezzaggio, ed impostando con una ciclicità di fabbricazione
da quattro a dodici settimane.
     Infine, le vendite avrebbero avuto una cadenza mensile verso lo stesso cliente, abbassandone i
costi.
    Se erano necessarie delle modifiche alle macchine, dovevano essere coordinate anche con il team di
imballaggio, dato che ciascuna scatola ha un packaging diverso.
                                                                 Fu            modernizzata           anche
                                                            l'esternalizzazione: LEGO, in passato, aveva già
                                                            optato per l'outsourcing per il 10% della
                                                            produzione, ma era convinta a non dare la
                                                            produzione ad aziende cinesi; scelse, quindi, la
                                                            Repubblica Ceca, dato che era più vicina ai
                                                            mercati orientali.
                                                                La logistica fu migliorata, oltre per questo
                                                            aspetto, anche perché il numero di fornitori

                                                                                                          10
4. ECONOMIA AZIENDALE

scese da ventisei a tre o quattro: questa fu un adattamento alle politiche della concorrenza, dato che
altre aziende avevano apportato queste modifiche anni prima.
     La vera novità fu quella di creare un unico centro di produzione in Repubblica Ceca, chiudendone
cinque tra Danimarca, Germania e Francia: ciò permise di essere vicino alla grande distribuzione, grazie
all'apparato logistico rinnovato, e di avere buona traccia delle scorte.
     Fu chiara la consapevolezza che i clienti avevano esigenze diverse e che era necessario mantenere
un contatto continuo con i rivenditori più grandi, con la gestione delle scorte e con la personalizzazione
del prodotto.
    I rivenditori più piccoli sarebbero stati ancora forniti, ma a condizioni più regolari e standardizzate,
aggiungendo sconti per i primi ordini e rifiutando l'invito di cartoni non a pieno carico.
     Anche i clienti furono partecipi allo sviluppo del prodotto, rendendoli più felici e dando maggiore
attenzione all'acquirente stesso, che poteva trovare un assortimento migliore ed un'esclusiva molto
limitata di alcuni prodotti.
      Ad esempio, quando ci si rese conto che esistevano problemi anche con i designer, furono assunti
altri trenta laureati provenienti dalle migliori scuole di design europee: questi, però, non sapevano nulla
né del giocattolo in questione, né della filosofia di fondo dell'impresa.
    In questo modo, la produzione di mattoncini raddoppiò, da seimila a dodicimila, aumentando le
problematiche relative allo stoccaggio ed al trasporto di merce, che non dava ritorno economico; nel
2006, quindi, venne fatto il primo workshop per reclutare veri appassionati, sia bambini, che adulti
(quest'ultimi denominati “Afol”).

Un solo obiettivo

     Tutti questi radicali cambiamenti hanno portato dei risvolti positivi: hanno salvato 50 milioni di euro
(67 milioni di dollari) dal 2004 e si prevede che si possano risparmiarne altri 100 milioni di euro (135
milioni di dollari), nei prossimi due anni.
    Nonostante l'aumento dei prezzi del petrolio sui materiali e sui mezzi di trasporto, il fatturato è
aumentato del 12% nel 2005, anno in cui il gruppo ha registrato i suoi primi profitti, che ammontavano
a 61.000.000 di euro (72 milioni di dollari).

                                                                                                         11
4. ECONOMIA AZIENDALE

    Nel 2006 il fatturato è aumentato dell'11% ed i profitti del 240%, rispetto a quelli dell'anno
precedente: Knudstorp disse, addirittura, che l'azienda sarebbe stata “un po' troppo avanti rispetto alla
concorrenza in alcuni parametri”.
     Secondo Bloomberg, infatti, LEGO è diventato il primo produttore di giocattoli, capitalizzando, nel
2012, 14,6 milioni di dollari, superando il maggiore concorrente, il produttore di Barbie Mattel, con 14,4
milioni di dollari, e Hasbro, che con i giochi in scatola capitalizza 5,4 miliardi di dollari; il tutto grazie a
45,7 miliardi di mattoncini prodotti, mentre le vendite quadruplicavano negli ultimi anni.

Al giorno d'oggi...

    Oggi, Kjel Kirk Kristiansen ha un patrimonio netto di 5,9 miliardi di dollari.
    La famiglia controlla LEGO Group per il 75% attraverso la società d'investimento “Kirkbi A / S”,
mentre il 25% è detenuto da “LEGO Foundation”, associazione fondata nel '86 che raccoglie fondi da
destinare ai bambini più poveri.
     Riuscire ad ottenere il prodotto giusto, nel momento e nel luogo giusti, ha permesso a LEGO Group
di dedicarsi nuovamente allo sviluppo del business, che non era possibile quando l'intero sistema era
arretrato di 10-15 anni.
    Ora, quindi, rimane un unico obiettivo: fare meravigliosi giocattoli.

                                                                                                             12
5. MATEMATICA

          “Il nostro obiettivo è: zero richiami di prodotto – sempre.”
                          Kjel Kirk Kristiansen

                                                                   Vendite inaspettate

                                                                         La felicità dei bambini aumentò con la
                                                                   contemporanea crescita delle vendite, che
                                                                   è       possibile       analizzare   tramite
                                                                   l'interpolazione statistica.
                                                                        Quest'ultima indica i legami che
                                                                   esistono tra due variabili x e y,
                                                                   permettendo di determinare la funzione il
                                                                   cui grafico si “accosti” il più possibile ai
                                                                   dati osservati, senza però attraversare i
                                                                   punti noti.
                                                                      Ciò è possibile grazie a diversi
                                                                 procedimenti, tra cui il più diffuso è il
metodo dei minimi quadrati, che consiste nella determinazione dei valori che rendano minima la somma
dei quadrati delle differenze fra i valori osservati y i ed i valori teorici ŷ: quindi, ∑(yi - ŷi)2 da rendere
minimo.
     In questo caso, è stata utilizzata la perequazione per medie mobili (o meccanica), che sostituisce i
valori reali con altri teorici, ottenuti mediante medie semplici, o ponderate, di tre, cinque, … termini, di
cui quello considerato occupa il posto centrale, per rendere l'andamento dei dati più regolare: in questo
modo, viene eliminato il movimento ciclico, che riguarda le oscillazioni periodiche, o non periodiche,
dovute ai “cicli economici” (prosperità, recessione, crisi, ripresa).
    In questo modo, i risultati sono più livellati, ma bisogna tenere conto di alcuni inconvenienti: la
perdita del primo e l'ultimo termine e l'arbitrarietà con la quale si sceglie il numero di dati da sommare.

Analisi

    È stata considerata una parabola d'equazione y=a+bx+cx2 come funzione interpolante, ottenuta
con il metodo dei minimi quadrati.
     Dati, quindi, i dati dei fatturati (iscritti nei bilanci di Lego Group A / S) relativi agli esercizi compresi
tra gli anni 1995 e 2013, sono stati livellati sette dati per volta, facendone una media semplice.
     In seguito, sono stati calcolati i valori dei coefficienti di a, b e c, che sono stati sostituiti
nell'equazione, per poi ricavarne i dati teorici.
   A dimostrazione che è stata fatta una buona interpolazione, è stato calcolato l'indice quadratico
medio di scostamento (I2), che deve essere minore di 0,1 per accettare la funzione interpolante.

                                                                                                               13
5. MATEMATICA

Funzione parabola interpolante: y=a+bx+ cx2
n=13

                      Reddito      Dati
  Anno        x                                 x2         x3       x4         xy             x2*y          ŷi        (yi-ŷi)^2
                      (mDKK)    Perequati/yi
    1995     0            6,844       0,00000          0        0         0      0,00000         0,00000    0,00000        0,000
    1996     0            7,534       0,00000          0        0         0      0,00000         0,00000    0,00000        0,000
    1997     0            7,616       0,00000          0        0         0      0,00000         0,00000    0,00000        0,000
    1998     4            7,680       8,27843         16       64       256     33,11372       132,45488    9,52300        1,549
    1999     5            9,808       8,67229         25      125       625     43,36145       216,80725    8,61118        0,004
    2000     6            9,467       8,56314         36      216     1.296     51,37884       308,27304    7,94985        0,376
    2001     7            9,000       8,37443         49      343     2.401     58,62101       410,34707    7,53902        0,698
    2002     8            9,601       8,28114         64      512     4.096     66,24912       529,99296    7,37869        0,814
    2003     9            6,770       7,99400         81      729     6.561     71,94600       647,51400    7,46885        0,276
    2004     10           6,295       7,78829        100    1.000    10.000     77,88290       778,82900    7,80950        0,000
    2005     11           7,027       7,86343        121    1.331    14.641     86,49773       951,47503    8,40065        0,289
    2006     12           7,798       8,15771        144    1.728    20.736     97,89252     1.174,71024    9,24230        1,176
    2007     13           8,027       9,47829        169    2.197    28.561    123,21777     1.601,83101   10,33444        0,733
    2008     14           9,526      11,25486        196    2.744    38.416    157,56804     2.205,95256   11,67707        0,178
    2009     15          11,661      13,55029        225    3.375    50.625    203,25435     3.048,81525   13,27020        0,078
    2010     16          16,014      16,06229        256    4.096    65.536    256,99664     4.111,94624   15,11383        0,900
    2011     0           18,731       0,00000          0        0         0      0,00000         0,00000    0,00000        0,000
    2012     0           23,095       0,00000          0        0         0      0,00000         0,00000    0,00000        0,000
    2013     0           25,382       0,00000          0        0         0      0,00000         0,00000    0,00000        0,000

TOTALE       130         207,876    124,31859    1.482     18.460   243.750   1.327,98009   16.118,94853 124,31859         7,072

{   na+b∑x+c∑x2=∑yi
    a∑x+b∑x2+c∑x3=∑xyi
    a∑x2+b∑x3+c∑x4=∑x2yi

{   13a+130b+1.482c=124,31859
    130a+1.482b+18.460c=1.327,98009
    1.482a+18.460b+243.750c=16.118,94853

Matrice denominatore
       13,00000       130,00000   1.482,00000
      130,00000     1.482,00000 18.460,00000 = 4.736.732
    1.482,00000    18.460,00000 243.750,00000

Matrice a
     124,31859        130,00000   1.482,00000
   1.327,98009      1.482,00000 18.460,00000 = 74.249.368,09                        a= 15,67523
  16.118,94853     18.460,00000 243.750,00000

Matrice b
       13,00000       124,31859   1.482,00000
      130,00000     1.327,98009 18.460,00000 = -9.658.422,05                        b = -2,03905
    1.482,00000    16.118,94853 243.750,00000

                                                                                                                              14
5. MATEMATICA

Matrice c
                       13,00000           130,00000        124,31859
                      130,00000         1.482,00000      1.327,98009 = 593.263,78            c= 0,12525
                    1.482,00000        18.460,00000     16.118,94853

Equazione parabola interpolante:
y=15,67523-2,03905x+0,12525x2

Indice quadratico medio di scostamento:

                     √     ∑(yi-ŷi)2
                             n              √   7,072
                                                 13
I2 =                                    =                 = 0,077125
                           ∑ŷi              124,32
                            n                13

                    I2 è minore di 0,1, quindi i valori teorici rappresentano in modo ottimale quelli originali.

                                         Trend serie storica - fatturati "Lego Group A / S" anni 1998-2010
                    18
                    16
                    14
                    12
 Fatturati (mDDK)

                    10
                    8
                    6
                    4
                    2
                    0
                    1998       1999     2000    2001      2002   2003   2004   2005     2006     2007     2008   2009   2010
                                                                        Anni
                                                      Reddito (mDKK)     Dati Perequati/yi        ŷi

                                                                                                                          15
6. SCIENZA DELLE FINANZE

         “La separazione degli interessi dei proprietari da quelli della dirigenza non costituisce una
         debolezza per l'azienda, poiché i proprietari sono membri del consiglio di amministrazione e
         sempre al corrente delle attività quotidiane.”
                          Codice di Condotta Aziendale

Il Fisco tra i giocattoli

    LEGO Group A / S è una holding danese, con una forma giuridica che equivale alla società per azioni
italiana.
    Come le ApS (società a responsabilità limitata danese), è soggetta ad imposta sui redditi che grava
sulla persona giuridica, a differenza delle società di persone, dove la tassazione avviene in capo ai soci.
   In generale, l'onere fiscale è molto elevato ed è una caratteristica che accomuna tutti i Paesi
scandinavi, dato l'alto livello di benessere della popolazione.

                                 Imposta sul reddito

                                      Le imposte sui redditi sono imposte dirette, che colpiscono le
                                 manifestazioni direte ed immediate di ricchezza, cioè il conseguimento
                                 di redditi o il possesso di patrimonio.
                                      Le imposte riguardanti i redditi di persone fisiche sono molto alte in
                                  Danimarca, ma questo compensa il numero ridotto di contributi sociali e
previdenziali richiesti dallo Stato.
   Queste imposte sono formate da altre cinque: contributo al mercato del lavoro, imposta statale,
imposta municipale, oneri sanitari e imposta ecclesiastica.
     Queste valgono sia per i residenti, che per i non: per essere considerati domiciliati, si deve avere la
residenza in Danimarca o vi si deve risiedere per più di sei mesi.

Imposte sui redditi di persone fisiche

      Il presupposto per applicazione di quest'imposta è il possesso di redditi, in denaro o natura, da
parte di una persona fisica, che comprendono i redditi da lavoro dipendente e da lavoro autonomo; i
soggetti passivi sono sia i residenti, che i non residenti, per quest'ultimi solamente per i redditi prodotti
all'interno dello Stato.
     Per i lavoratori autonomi danesi c'è una particolarità, dato che il reddito imponibile è calcolato con
le stesse regole che riguardano i redditi di società, al quale verranno aggiunti gli altri redditi, di fonte
diversa.
     Esistono deduzioni per gli interessi passivi, per oneri per i figli a carico, per i contributi previdenziali
(fino a 50 mila corone), per i contributi per il fondo di disoccupazione e per le spese per il trasporto
riguardanti il tragitto casa-lavoro (a seconda del chilometraggio).
    Inoltre, viene riconosciuta un'ulteriore deduzione del 6,95% sulla remunerazione totale, fino ad un
massimo di 22.300 corone: la base imponibile, quindi, è formata dal reddito complessivo del
contribuente, al netto degli oneri deducibili.

                                                                                                              16
6. SCIENZA DELLE FINANZE

    È individuata l'esenzione per le prime 46.630 corone di reddito, cifra che, per le coppie sposate o
conviventi, può essere riconosciuta sul reddito del partner, se non se ne usufruisce; la quota si riduce a
31.500 corone per i minorenni.
     L'imposta ha carattere progressivo: ciò significa che viene calcolata sulla quota di reddito
corrispondente ad una determinata fascia, applicando l'aliquota specifica, mentre la parte che ne eccede
viene applicata un'aliquota diversa.
    Reddito imponibile (DKK)              Reddito imponibile (€)                       Aliquota
Da 0 a 46.630                        Da 0 a 6.265                                         0%
Da 46.630,01 a 423.804,01            Da 6.265,01 a 56.945                                40.23%
Oltre 423.804,01                     Oltre 56.945,01                                      55%

     Una volta sottratte le detrazioni, gli acconti versati in precedenza ed i crediti d'imposta, si avrà
l'imposta netta.
    I ricercatori, o simili, stranieri sono sottoposti ad un'imposizione fiscale diversa: per i primi tre anni
di permanenza in Danimarca, viene applicata un'imposta che sostituisce tutte le altre, con aliquota fissa
del 26%, senza però il beneficio di deduzioni, che può variare a seconda del tipo di lavoro, del reddito
percepito e della durata del soggiorno.
     Allo scadere di questo periodo, vengono concessi altri quattro anni a tassazione ordinaria: nel caso
in cui il contribuente non lasci il Paese in questo lasso di tempo, deve restituire i benefici che ha ricevuto
nell'arco dei primi tre anni.

In Italia...

    L'imposta sul reddito di persone fisiche è denominata “Irpef” ed è molto simile a quella applicata in
Danimarca: l'unica differenza consiste nell'individuazione degli scaglioni.
                Reddito imponibile (€)                                        Aliquota
Fino a 15.000                                                                   23%
Da 15.000,01 a 28.000                                                           27%
Da 28.000,01 a 55.000                                                           38%
Da 55.000,01 a 75.000                                                           41%
Oltre 75.000,01                                                                 43%

   A questo deve essere aggiunta l'addizionale regionale, con un'aliquota media del 1,73%, e quella
comunale, con aliquota compresa tra 0,5% e 0,8%.

                                                                                                           17
6. SCIENZA DELLE FINANZE

     In questo modo, si può notare come l'imposizione fiscale sia diversa nei due Stati:
                                                                        Imposte in                     Imposte in
         Categoria               Reddito imponibile (€)
                                                                         Italia (€)                   Danimarca (€)
         Pensionato                        20.000                           5.206                          5.526
                                           60.000                          20.068                          22.068
                                           100.000                         38.040                          44.068
          Sportivo                        500.000*                        216.606                         264.068
                                         1.5 milioni*                     874.703                             -
                                          2 milioni                           -                          1.089.068
          Manager                          200.000                         83.640                          99.068
                                         1.5 milioni*                     655.337                         814.068
   Libero professionista                   300.000                        128.869                         154.068
                                         1 milione*                       435.912                         539.068

*sui redditi superiori a 300.000€ si applica un contributo di solidarietà pari al 3% sulla parte eccedente ai 300.000€;
è stato utilizzato il cambio medio per il periodo gennaio 2012-novembre 2012 pari ad Euro 7,442247

Imposte sui redditi di società

    In Danimarca, sono esonerati dall'applicazione delle imposte sui redditi di di società ne sono
esonerate le comunità religiose riconosciute e le istituzioni ecclesiastiche collegate alla religione di
Stato, la Banca Centrale danese, i servizi sanitari industriali, le imprese di risanamento urbano ed i fondi
pensione.
     I redditi che derivano da compagnie di assicurazione sono tassati solamente se eccedono 1 milione
di corone.
      Inoltre, sono esenti i dividendi che derivano da società controllate per più del 10% e le perdite,
iscritte in bilancio, possono essere dedotte per i cinque anni immediatamente successivi all'anno
d'imposta nel quale sono conseguite.
     L'imposta italiana corrispondente si chiama “Ires” e non è molto diversa.

Imposta sul Valore Aggiunto

    Quest'imposta viene applicata a tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi, avvenute sia nel
Paese, sia con le importazioni; in Danimarca sono esenti i servizi sanitari, educativi e finanziari ad
un'aliquota del 25%, senza altri scaglioni.
     In Italia, invece, l'aliquota base è del 22%, che si riduce al 10% per i servizi offerti da alberghi, bar,
ristoranti e altri prodotti turistici, determinati prodotti alimentari, i prodotti fitosanitari e particolari
opere di recupero edilizio; diventa del 4% per i generi alimentari di prima necessità, la stampa
quotidiana o periodica, i libri, le opere per l'abbattimento delle barriere architettoniche, alcuni tipi di
sementi ed i fertilizzanti.

                                                                                                                          18
6. SCIENZA DELLE FINANZE

Rapporti fiscali Italia - Danimarca

      Per evitare doppie tassazioni e l'evasione fiscale, esistono diversi accordi stipulati tra la Repubblica
Italiana ed il Regno di Danimarca:
      • Convenzione del 5 maggio 1999, firmata a Copenaghen e ratificata in Italia con legge n. 745
         dell'11 luglio 2002 ed entrata in vigore il 27 gennaio 2003;
      • Accordo operativo tra i Ministeri delle Finanze dei due Paesi, per l'applicazione delle
         disposizioni sulla scambio di informazioni previsto dalla suddetta Convenzione, firmato a Roma
         il 26 ottobre 2004;
      • Accordo amministrativo tra i due Ministeri delle Finanze, per l'effettuazione di verifiche
         simultanee, firmato a Copenaghen il 26 febbraio 1980.

                                                                                                           19
7. INGLESE

         “Everything is awesome”
                         LEGO Movie Music

Legoland

                                                               Legoland (mark registered as "LEGOLAND")
                                                          is a chain of amusement parks by LEGO.
                                                              It isn't exclusive property of LEGO Group,
                                                          since it has only 30% of the total shares, but it is
                                                          managed by Merlin Entertainments, a British
                                                          amusement-parks chain.
                                                                All the attractions of the park are built by
                                                          LEGO bricks and are perfect for families with
                                                          little children, until eleven years old and, for
example, the roller coasters aren't so extreme.
    In each park there are many areas specialized in a specific activity: for example, in “Explorer Land”
there is a safari with LEGO animals, a school for driving mini-electric cars for children and a mini-
monorail.
     Also, “Legoredo” is a small far-west-village, where there is a reconstruction of Mount Rushmore with
the four Presidents (built with 2.500.000 bricks).
     There is “Pirateland”, with pirates and small ships, “Castleland” with LEGO knights and “Duploland”,
for babies.
    The most important area, and the one that is in each park, is “Miniland”, with the representation of
the most famous palaces and points of interest of all the world.
    Today, there are some parks all over the world, such as:
     •   Legoland Billund (Denmark): it is the oldest of all parks and it is visited by 1.6 million of people
         every year, so it is the biggest attraction in Denmark, along with Copenhagen;
     •   Legoland Windsor (UK): it is the first park that was founded in 1994; it has been built where
         there used to be the “Windsor Safari Park”;
     •   Legoland Deutschland (Günzburg, Germany): born in 2002; in Sierksdor (north Germany); there
         was also a second park, opened on 1973, but closed by 1976: now it has been sold and it is
         called “Hansa-Park”;
     •   Legoland California (Carlsbad, USA): opened on 20th March 1999 and it holds also the Water
         Park “Sea Life” (the same as Gardaland);
     •   Legoland Florida (Winter Haven, USA): it was started on 15th October 2011, the biggest of the
         world;
     •   Legoland Malaysia (Nusajaya, Malesia): the attractions that compose Miniland are very
         interesting, because there are all points of interest of Asia; it is the first LEGO's park of the
         Middle East and it was inaugurated on 15th September 2012.

                                                                                                           20
7. INGLESE

    Today, there is work in progress in Dubai (United Arab Emirates), Japan and South Korea.
    In Italy, in 2007, Nick Varney, CEO of Merlin Entertainments, has revealed a project for inserting a
“Legoland Discovery Center” in Gardaland, but the project failed.
    The 75% of shares of Gardaland are property of Merlin.

                                                                                                     21
8. INFORMATICA

         "Fantastico, ho appena ricevuto un regalo da Lego!"
                        Shubham Banerjee,
                        dodicenne californiano

Robot e cubetti

                                                           La robotica è la disciplina dell'ingegneria che
                                                      studia e sviluppa metodi che permettano ad un
                                                      robot di eseguire dei compiti specifici,
                                                      riproducendo il lavoro umano...
                                                           Ed i mattoncini?
                                                          Esistono particolari set di gioco, denominati
                                                      “LEGO MINDSTORMS”, che permettono di
                                                      costruire dei robottini, nei quali sono inseriti dei
                                                      particolari componenti.
                                                           Quest'ultimi possono essere ingranaggi,
                                                      servomotori, sensori di colore, contatto e
                                                      infrarossi che sono all'interno della costruzione
                                                      finale, il tutto gestito da un dispositivo, che fa da
                                                      “cuore” all'intero sistema: questi sono solamente
                                                      le parti basilari, perché è possibile aggiungere
                                                      misuratori di energia, sensori giroscopici, di suono,
                                                      di temperature ed ad ultrasuoni.
                                                             Il risultato sarà un robot di mattoncini, in
                                                         grado di muoversi ed interagire con l'ambiente
circostante, secondo le indicazioni impartite tramite il telecomando ad infrarossi.
    Il “mattoncino intelligente”, che fa da nucleo, è chiamato “EV3” (evoluzione 3) ed è la terza
generazione di queste costruzioni programmabili, preceduta da NTX e NTX 2.0: ha delle porte USB e
microSD ed, inoltre, è in grado di collegarsi via Bluetooth e Wi-Fi con altri dispositivi.
    All'interno contiene un processore che utilizza una piattaforma Linux.
    Esiste anche un linguaggio di programmazione, molto simile a C (linguaggio programmazione ad
alto livello), chiamato ROBOTC, che viene applicato alla robotica, inclusi i LEGO, con tanto di
competizioni a livello mondiale.
    Comunque, il software, scaricabile dal sito, è open-source, quindi è protetto da licenza GPL ed
possibile vederne il contenuto.

                                                                                                        22
8. INFORMATICA

Robot tra i bambini

    “LEGO Education” è un progetto, promosso dall'azienda, che vede i mattoncini applicati nella
robotica per l'educazione dei bambini.
    Il “mattoncino intelligente” è indicato per le scuole secondarie, ma le costruzioni con ingranaggi
sono adatte anche ai bambini più piccoli, con tanto di corsi per istruire gli insegnanti in queste
competenze.
    A livello europeo, questa possibilità è offerta dal “Progetto TERECoP”, proprio per introdurre la
robotica e l'informatica nell'educazione nell'apprendimento.
    In Italia, questo è promosso dal museo civico di Rovereto, dove si svolgono anche i “FIRST LEGO
Legue”, il campionato riservato ai ragazzi con età compresa tra gli 11 e 16 anni.
    Inoltre, l'Università di Padova collaborerà all'incontro internazionale “ Teaching Robotics & Teaching
with Robotics” (TRTWR) ed alla conferenza internazionale “Robotics in Education” (RIE), che si terranno a
Padova il 18 luglio 2014.

                                                                                                       23
8. INFORMATICA

Giocando s'impara

     Shubham Banerjee è un dodicenne californiano che ha realizzato un prototipo di stampante di
caratteri Braille, punzonati su una striscia di carta simile a quella usata dalle calcolatrici portatili: usa una
traballante testina di stampa formata da qualche rondella e una puntina da disegno, che scorre lungo gli
assi incastonati in una struttura di mattoncini colorati.
    La stampante è stata testata da un amico non vedente, che ne conferma il corretto funzionamento:
con un gioco da 350 euro, si può creare una stampante da 2.000 euro.
     Questo è uno dei tanti esempi, come il Guinness World Record ottenuto con la risoluzione del cubo
di Rubik in 3,253 secondi da parte una struttura completamente in mattoncini, o quello per la pista di
un trenino LEGO lunga più di quattro chilometri.
     I mattoncini possono essere usati anche tra i computer e la fantasia non manca: dai case, alle
tastiere e mouse, fino ad arrivare agli switch.

Il viaggio in HTML

    La presentazione di questo lavoro di tesina è supportato da un sito internet, che permette di
cogliere i principali aspetti che caratterizzano questa nicchia del mondo dei giocattoli.
    Il sito web è scritto in linguaggio standard HTML (HyperText Markup Language), che permette di
creare ipertesti da rendere disponibili nel World Wide Web.
     É molto particolare, perché non descrive l'aspetto finale del documento, ma solamente l'aspetto
logico: in questo modo è possibile definire il layout del documento a seconda del dispositivo dal quale
si accede e rendere più facile la manutenibilità.
     Inoltre, non è quindi un linguaggio di programmazione (in quanto non definisce variabili, funzioni o
strutture di controllo), ma di formattazione.
    Il documento viene salvato su dischi fissi, che possono fungere anche da server, per renderlo
accessibile ad un numero ampio di utenti.
    La scrittura è basata sui tag, delle marcature che permettono di specificare il browser le

                                                                                                              24
8. INFORMATICA

informazioni riguardanti l'elemento considerato.
    Il layout di questi documenti è definito da un altro file, detto foglio di stile (con estensione .css,
Cascading Style Sheet), all'interno del quale viene definito l'aspetto grafico degli elementi del
documento in HTML.
    Quindi, una volta definito l'elemento da prendere in considerazione, vengono specificati i diversi
parametri (che variano dall'allineamento allo sfondo).
     Inoltre, è stato utilizzato anche il linguaggio JavaScript, che aggiunge una maggiore interattività al
file HTML, grazie a dei microprogrammi utilizzabili solo nelle pagine web: infatti, è un linguaggio dal
lato client, a differenza del linguaggio Java, che permette di creare programmi, applicazioni e applet da
lato server.
    Javascript, quindi, è un linguaggio di scripting orientato agli oggetti, che permette di automatizzare
alcune azioni compiute all'interno di pagine Web.

                                                                                                        25
9. CURIOSITÀ

         “Si può scoprire di più su una persona in un'ora di gioco, che in un anno di conversazione”
                          Platone

•   La materia prima è l'ABS, una plastica resistente formata da granelli, che vengono scaldati fino a
    232°C e resi liquidi per essere versati negli stampi;
•   La fusione della materia prima avviene in due impianti, localizzati in Danimarca ed in Svizzera. Le
    decorazioni ed il confezionamento si svolgono negli stabilimenti in Danimarca, Svizzera, USA, Corea
    del Sud e Repubblica Ceca;
•   La media di produzione annuale è di circa 20 miliardi di mattoncini all'anno, ovvero circa 2,3 milioni
    all'ora;
•   Vengono fabbricati una quantità limitata di mattoncini con macchine ad alta precisione, tanto che gli
    stampi ad iniezione hanno sensori che rilevano le minime variazioni di pressione e temperatura ed
    hanno una tolleranza di un millesimo di millimetro. Inoltre, il personale specializzato controlla che
    non ci siano anomalie di misura o colore: solo diciotto pezzi su un milione non rispettano gli
    standard qualitativi; ne è conferma il fatto che i mattoncini degli anni Sessanta si incastrano
    perfettamente con quelli attuali;
•   Il nipote di Ole, Kjeld, è l'uomo più ricco della Danimarca, con i suoi 6,5 miliardi di dollari;
•   Il volume del classico pezzo 2x4 è di 4,9152 cm3 e, con sei di questi, sono possibili 915 miliardi di
    combinazioni;
•   Unendo uno sopra l'altro 40 miliardi di mattoncini, si potrebbe raggiungere la Luna;
•   Fino ad oggi sono stati construiti, in tutto il mondo, 190 miliardi di mattoncini ed altri componenti,
    per un totale di 19 miliardi di costruzioni all'anno;
•   I personaggi LEGO che popolano la Terra sono 4 miliardi;
•   Ogni abitante della Terra possiede in media 62 mattoncini;
•   LEGO è la più grande azienda produttrice di pneumatici al mondo, con 306 milioni di ruote all'anno;
•   Sulle ceneri di un deposito bruciato da un incendio, nel parco Legoland di Windsor, fu costruito
    l'attuale “LEGO Hotel”; il 15 maggio scorso ne è scoppiato un altro, nel parco a San Diego;
•   Nel 2001, la filiale svizzera INTERLEGO AG intentò una causa nei confronti della “Tianjin COKO Toy
    Co.”, per violazione del diritto d'autore;
•   “LEGO serious play” è una forma innovativa di espressione, utilizzata nelle aziende, che consiste
    nell'utilizzare i mattoncini per esprimere concetti.

                                                                                                       26
10. CONCLUSIONE

    Ed è così che termina quest'escursione in un mondo dove regna la fantasia, dove non ci sono
regole precise, ma basta l'immaginazione.
    Rimane un mistero cosa ci porta ad essere tanto appassionati di un giocattolo, che non ha nulla di
elaborato e che è semplice come uno scarabocchio su un foglio bianco.
    I mattoncini più famosi del mondo, che tra un po' di anni potranno essere stampati comodamente a
casa, grazie alle stampanti 3D, continueranno ad abitare con i più piccoli, che nonostante le nuove
tecnologie, sentiranno il richiamo di un gioco tanto semplice ed immediato.

                                                                                                   27
10. CONCLUSIONE

      “I migliori cuochi non sono quelli che hanno tutti gli ingredienti di fronte a loro.
      Sono quelli che vanno in qualunque cucina e lavorano con quello che hanno.”
                      Senior Manager LEGO Group

                                                                                             28
11. BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

Storia di un gruppo
   •      http://it.wikipedia.org/wiki/LEGO
   •      http://www.lego.com/it-it

Economia aziendale
   •      http://archiviostorico.corriere.it/1999/gennaio/19/crisi_impero_Lego_videogiochi_battono_co_0_9901193167.shtml
   •      http://economia.panorama.it/aziende/lego-film-fallimento-successo
   •      http://www.bloomberg.com/news/2013-03-13/lego-builds-new-billionaires-as-toymaker-topples-mattel.html
   •      http://www.economist.com/node/8083013
   •      http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-02-27/lego-festeggia-conti-e-assume-2013-utili-volati-820-milioni-+9percento-mentre-
          organico-aumenta-13percento-181817.shtml?uuid=AB1jxdz&fromSearch
   •      http://www.strategy-business.com/article/07306?pg=all
   •      http://www.strategy-business.com/article/07306?pg=all

Matematica
   •      A. M. GAMBOTTO MANZONE, B. CONSOLINI, Conoscere e applicare la matematica 3, Tramontana, 2009
   •      Bilanci d'esercizio LEGO Group A / S, esercizi 1995-2013

Scienza delle Finanze
   •      N. ARDOLFI, R. M. PALMISANO, Scienza delle finanze e sistema tributario, Tramontana, 2011
   •      http://it.wikipedia.org/wiki/Imposta_sul_valore_aggiunto
   •      http://www.fiscoetasse.com/blog/sistema-fiscale-danese/
   •      http://www.fiscooggi.it/dal-mondo/schede-paese/articolo/scheda-paese-la-danimarca
   •      http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Norme%20e%20Tributi/2013/01/tassazione-
          europa.pdf?uuid=022c224e-5645-11e2-90c1-2802a9a02636?uuid=AbqN7DHH
Inglese
   •      http://it.wikipedia.org/wiki/Legoland
   •      http://www.legoland.com/
   •      http://www.touringclub.com/articolo/legoland-il-mondo-e-rettangolare.aspx

Informatica
   •      http://education.lego.com/en-gb/preschool-and-school/secondary/11plus-mindstorms-education
   •      http://en.wikipedia.org/wiki/Lego_Mindstorms_EV3
   •      http://it.wikipedia.org/wiki/CSS
   •      http://it.wikipedia.org/wiki/HTML
   •      http://it.wikipedia.org/wiki/Robotica
   •      http://time.com/27557/watch-this-lego-robot-solve-a-rubiks-cube-in-a-record-3-25-seconds/
   •      http://www.apogeonline.com/webzine/2014/03/26/dodici-anni-e-ancora-a-giocare-con-il-lego
   •      http://www.it-robotics.it/progetti/terecop-project/
   •      http://www.robotc.net/

Curiosità
   •      ED SHEERAN, Lego House, +, Warner Music Group, 2011
   •      http://archiviostorico.corriere.it/1999/gennaio/19/crisi_impero_Lego_videogiochi_battono_co_0_9901193167.shtml
   •      http://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_26/lego_mezzo_secolo_ef4bc16c-cc1e-11dc-91ff-0003ba99c667.shtml
   •      http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-10-10/kjeld-kirk-kristiansen-lego-193426.shtml?uuid=AbnYtVsI&fromSearch
   •      http://www.seriousplay.com/
   •      http://www.terecop.eu/
   •      http://www.robotc.net/

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