L'Amico Infermi - Opera Santa Teresa Ravenna
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Poste Italiane s. p. a. - Spedizione in abbonamento postale -70% - CN/RA C/C Postale n. 14251482 - Opera di S. Teresa del B. G. - Via S. Teresa n. 8 - 48121 Ravenna L’Amico degli Infermi n. 2 - FEBBRAIO 2019
La pagina del direttore Pubblichiamo per intero la lettera di Papa Fran- della Chiesa nel mondo secolarizzato. cesco, in occasione della Giornata Mondiale Accogliamo il monito del Papa e facciamo si dell'Ammalato, che ci parla di dono gratuito, che le strutture cattoliche eprimano il senso del come quello del Buon Samaritano, e dice che dono, della gratuità e della solidarietà, in rispo- quel dono gratuito è la via più credibile di Evan- sta alla logica del profitto ad ogni costo, evitando gelizzazione. di cadere nell'aziendalismo, ma solo operando la S. Madre Teresa di Calcutta è indicata come dis- cura della persona. pensatrice di Misericordia e il Santo Padre esor- ta il Volontariato ad essere segno della presenza don Alberto Camprini Lettera di Papa Francesco Giornata Mondiale del Malato 2019 Cari fratelli e sorelle, «Gratuitamente avete ricevu- to, gratuitamente date» (Mt 10,8). Queste sono le parole pronunciate da Gesù quando inviò gli apo- stoli a diffondere il Vangelo, affinché il suo Regno si propagasse attraverso gesti di amore gratuito. In occasione della XXVII Giornata Mondiale del Malato, che si celebrerà in modo solenne a Calcut- ta, in India, l’11 febbraio 2019, la Chiesa, Madre di tutti i suoi figli, soprattutto infermi, ricorda che i gesti di dono gratuito, come quelli del Buon Sa- maritano, sono la via più credibile di evangelizza- zione. La cura dei malati ha bisogno di professionalità e di tenerezza, di gesti gratuiti, immediati e sempli- ci come la carezza, attraverso i quali si fa sentire all’altro che è “caro”. La vita è dono di Dio, e come ammonisce San Paolo: «Che cosa possiedi che tu non l’abbia ricevuto?» (1 Cor 4,7). Proprio perché è dono, l’esistenza non può essere considerata un mero possesso o una proprietà privata, soprattutto di fronte alle con- quiste della medicina e della biotecnologia che potrebbero indurre l’uomo a cedere alla tentazio- ne della manipolazione dell’“albero della vita” (cfr Gen 3,24). Di fronte alla cultura dello scarto e dell’indifferenza, mi preme affermare che il dono va posto come il paradigma in grado di sfidare l’individualismo e la frammentazione sociale contemporanea, per muo- vere nuovi legami e varie forme di cooperazione In occasione umana tra popoli e culture. di questa giornata: Il dialogo, che si pone come presupposto del dono, apre spazi relazionali di crescita e sviluppo umano - Domenica 10 febbraio in Duomo: capaci di rompere i consolidati schemi di esercizio ore 15.00 S. Rosario di potere della società. ore 15.30 S. Messa presieduta dal nostro Il donare non si identifica con l’azione del regalare Arcivescovo S. E. Mons. Lorenzo Ghizzoni perché può dirsi tale solo se è dare sé stessi, non può ridursi a mero trasferimento di una proprietà - Lunedì 11 febbraio nella chiesa o di qualche oggetto. Si differenzia dal regalare dell'Opera di S. Teresa: proprio perché contiene il dono di sé e suppone il ore 10.00 S. Messa desiderio di stabilire un legame. Il dono è, quindi, prima di tutto riconoscimento reciproco, che è il L’Amico degli Infermi - febbraio 2019 Pag. 3
La pagina del direttore carattere indispensabile del legame sociale. Nel La gratuità umana è il lievito dell’azione dei volon- dono c’è il riflesso dell’amore di Dio, che culmina tari che tanta importanza hanno nel settore socio- nell’incarnazione del Figlio Gesù e nella effusione sanitario e che vivono in modo eloquente la spiri- dello Spirito Santo. tualità del Buon Samaritano. Ogni uomo è povero, bisognoso e indigente. Ringrazio e incoraggio tutte le associazioni di volon- Quando nasciamo, per vivere abbiamo bisogno tariato che si occupano di trasporto e soccorso dei delle cure dei nostri genitori, e così in ogni fase e pazienti, quelle che provvedono alle donazioni di tappa della vita ciascuno di noi non riuscirà mai sangue, di tessuti e organi. a liberarsi totalmente dal bisogno e dall’aiuto al- Uno speciale ambito in cui la vostra presenza trui, non riuscirà mai a strappare da sé il limite esprime l’attenzione della Chiesa è quello della tu- dell’impotenza davanti a qualcuno o qualcosa. tela dei diritti dei malati, soprattutto di quanti sono Anche questa è una condizione che caratterizza il affetti da patologie che richiedono cure speciali, nostro essere “creature”. senza dimenticare il campo della sensibilizzazione Il leale riconoscimento di questa verità ci invita a e della prevenzione. rimanere umili e a praticare con coraggio la solida- Sono di fondamentale importanza i vostri servizi di rietà, come virtù indispensabile all’esistenza. volontariato nelle strutture sanitarie e a domicilio, Questa consapevolezza ci spinge a una prassi re- che vanno dall’assistenza sanitaria al sostegno sponsabile e responsabilizzante, in vista di un bene spirituale. che è inscindibilmente personale e comune. Solo Ne beneficiano tante persone malate, sole, an- quando l’uomo si concepisce non come un mondo ziane, con fragilità psichiche e motorie. a sé stante, ma come uno che per sua natura è le- Vi esorto a continuare ad essere segno della pre- gato a tutti gli altri, originariamente sentiti come senza della Chiesa nel mondo secolarizzato. “fratelli”, è possibile una prassi sociale solidale im- Il volontario è un amico disinteressato a cui si pos- prontata al bene comune. sono confidare pensieri ed emozioni; attraverso Non dobbiamo temere di riconoscerci bisognosi e l’ascolto egli crea le condizioni per cui il malato, da incapaci di darci tutto ciò di cui avremmo bisogno, passivo oggetto di cure, diventa soggetto attivo e perché da soli e con le nostre sole forze non riu- protagonista di un rapporto di reciprocità, capace sciamo a vincere ogni limite. Non temiamo questo di recuperare la speranza, meglio disposto ad ac- riconoscimento, perché Dio stesso, in Gesù, si è cettare le terapie. Il volontariato comunica valori, chinato (cfr Fil 2,8) e si china su di noi e sulle no- comportamenti e stili di vita che hanno al centro stre povertà per aiutarci e donarci quei beni che il fermento del donare. È anche così che si realizza da soli non potremmo mai avere. l’umanizzazione delle cure. In questa circostanza della celebrazione solenne in La dimensione della gratuità dovrebbe animare India, voglio ricordare con gioia e ammirazione la fi- soprattutto le strutture sanitarie cattoliche, per- gura di Santa Madre Teresa di Calcutta, un modello di ché è la logica evangelica a qualificare il loro ope- carità che ha reso visibile l’amore di Dio per i poveri e rare, sia nelle zone più avanzate che in quelle più i malati. disagiate del mondo. Come affermavo in occasione della sua canonizzazio- Le strutture cattoliche sono chiamate ad esprim- ne, «Madre Teresa, in tutta la sua esistenza, è stata ere il senso del dono, della gratuità e della soli- generosa dispensatrice della misericordia divina, ren- darietà, in risposta alla logica del profitto ad ogni dendosi a tutti disponibile attraverso l’accoglienza e co-sto, del dare per ottenere, dello sfruttamento la difesa della vita umana, quella non nata e quella che non guarda alle persone. abbandonata e scartata. […] Vi esorto tutti, a vari livelli, a promuovere la cultura Si è chinata sulle persone sfinite, lasciate morire ai della gratuità e del dono, indispensabile per supera- margini delle strade, riconoscendo la dignità che Dio re la cultura del profitto e dello scarto. aveva loro dato; ha fatto sentire la sua voce ai potenti Le istituzioni sanitarie cattoliche non dovrebbero della terra, perché riconoscessero le loro colpe dinanzi cadere nell’aziendalismo, ma salvaguardare la cura ai crimini […] della povertà creata da loro stessi. della persona più che il guadagno. Sappiamo che La misericordia è stata per lei il “sale” che dava sapore la salute è relazionale, dipende dall’interazione a ogni sua opera, e la “luce” che rischiarava le tene- con gli altri e ha bisogno di fiducia, amicizia e soli- bre di quanti non avevano più neppure lacrime per darietà, è un bene che può essere goduto “in pie- piangere la loro povertà e sofferenza. no” solo se condiviso. La gioia del dono gratuito è La sua missione nelle periferie delle città e nelle peri- l’indicatore di salute del cristiano. ferie esistenziali permane ai nostri giorni come te- stimonianza eloquente della vicinanza di Dio ai più Vi affido tutti a Maria, Salus infirmorum. Lei ci poveri tra i poveri» (Omelia, 4 settembre 2016). aiuti a condividere i doni ricevuti nello spirito del Santa Madre Teresa ci aiuta a capire che l’unico cri- dialogo e dell’accoglienza reciproca, a vivere come terio di azione dev’essere l’amore gratuito verso tutti fratelli e sorelle attenti ai bisogni gli uni degli altri, senza distinzione di lingua, cultura, etnia o religione. a saper donare con cuore ge-neroso, a imparare la Il suo esempio continua a guidarci nell’aprire orizzonti gioia del servizio disinteressato. di gioia e di speranza per l’umanità bisognosa di com- A tutti con affetto assicuro la mia vicinanza nella prensione e di tene-rezza, soprattutto per quanti sof- preghiera e invio di cuore la Benedizione Apostoli- frono. ca. Pag. 4 L’Amico degli Infermi - febbraio 2019
la pagina del vice direttore L'intelligenza umana: aspetto significativo a supporto dell'esistenza di Dio U n grave errore che spesso permea il ragiona- di andare al di là dell’aspetto esterno della realtà e scru- mento dell’uomo odierno, e dal quale deriva la tare la profondità del pensiero di Dio e del suo disegno sua infelicità, è quello di ritenere che Dio non di salvezza” (Udienza Generale Papa Francesco del esista. La sua presenza è negata perché non dimostra- 30.04.2014). Questo dono dell’intelletto produce gli bile con il ragionamento, perché non verificabile scien- effetti descritti dall’apostolo Paolo rivolgendosi alla tificamente e anche perché percepita come motivo comunità di Corinto: “Quelle cose che occhio non vide, limitante della libertà individuale. né orecchio udì, né mai entrarono in cuore d’uomo, Dio le Questo atteggiamento, questo tentativo da parte ha preparate per coloro che lo amano. Ma a noi Dio le ha dell’uomo di emanciparsi da Dio, è tuttavia la causa del rivelate per mezzo dello Spirito” (1 Cor. 2, 9-10). male che dilaga nel mondo. Senza Dio, che è amore, L’intelligenza che possediamo credo che sia di per sè avanzano le violenze, le guerre, le divisioni, l’egoismo, un aspetto significativo a supporto dell’esistenza di le ingiustizie, ecc. Non riuscire a dimostrare con Dio. Infatti, se Dio non esistesse, non ci sarebbe la vita l’intelligenza umana, in maniera oggettiva, l’esistenza eterna, allora l’intelligenza che l’uomo possiede sareb- di Dio non significa che Dio non esista, ma solo che be una “crudeltà”, perché lo spingerebbe ad appurare la Dio è inaccessibile all’uomo. Infatti, l’essere umano, limitatezza della sua esistenza, che s’infrange contro la l’intelligenza umana non può dimostrare l’esistenza barriera della morte. Solo con la presenza dell’eternità, di Dio per motivi filosofici razionali, perché qualora e quindi di Dio, l’intelligenza umana acquisirebbe il l’uomo riuscisse a dimostrare l’esistenza di Dio, questo suo pieno significato: essa è data all’uomo per ricer- Dio sarebbe comunque controllabile dall’uomo, diven- care e conoscere Dio che un giorno incontrerà. terebbe un prodotto della sua mente, e quindi non Anche la non verificabilità scientifica della presenza di sarebbe Dio. Dio è stata confutata da alcuni scienziati italiani come L’intelligenza non ci è data per mettere in dubbio Antonino Zichichi e il Premio Nobel Carlo Rubbia. l’esistenza di Dio ma per farci compiere un percorso Il primo ha affermato che: di conoscenza di Dio, come afferma Giovanni nella sua “Le scoperte scientifiche sono la prova che non siamo figli prima lettera: “Sappiamo che il Figlio di Dio è venuto e ci del caos, ma di una logica rigorosa. Se c’è una Logica ci deve ha dato l’intelligenza per conoscere il vero Dio” (1 Gv. 5, essere un Autore” e il secondo si è lasciato interrogare 20). dal “perché” la scienza possa essere così efficace: “Se Se l’uomo, con la sua intelligenza, si apre a Dio allora contiamo le galassie del mondo o dimostriamo l’esistenza viene permeato dal dono dell’intelletto da parte dello delle particelle elementari, in modo analogo probabil- Spirito Santo, che permette di “intus legere”, cioè di mente non possiamo avere prove di Dio. Ma, come ricer- “leggere dentro” consentendo all’uomo stesso di ca- catore, sono profondamente colpito dall’ordine e dalla pire le cose come le capisce Dio, con l’intelligenza di bellezza che trovo nel cosmo, così come all’interno delle Dio. “L’intelletto è una grazia che solo lo Spirito Santo cose materiali. E come osservatore della natura, non pos- può infondere e che suscita in ogni cristiano la capacità so fare a meno di pensare che esiste un ordine superiore. L’idea che tutto questo è il risultato del caso o della pura diversità statistica, per me è completamente inaccettabile. C’è un’Intelligenza ad un livello superiore, oltre all’esistenza dell’universo stesso”. Nel cuore dell’uomo vi è un richiamo costante e insopprimibile a ricercare ciò per cui è stato fatto e allora solo quando scopre la presenza di Dio dentro di sé trova la pace e riesce a capire fino in fondo il senso della pro- pria esistenza. In Dio l’uomo scopre veramente la sua identità. “Cristo […], proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore, svela anche pienamente l’uomo all’uomo e gli fa nota la sua al- tissima vocazione” (C.C.C. n. 1701). Diacono Luciano Di Buò L’Amico degli Infermi - febbraio 2019 Pag. 5
la sacra scrittura Pregare con i Salmi Tratto da una catechesi di Sua Santità Benedetto XVI (22 giugno 2011) …Entreremo nel “libro di preghiera” per eccellenza, dell’intervento divino e si fa poi esplicita quando la il libro dei Salmi. …..Il Salterio si presenta come salvezza divina diventa realtà. un “formulario” di preghiere, una raccolta di cen- In modo analogo, nei Salmi di ringraziamento e di tocinquanta Salmi che la tradizione biblica dona lode, facendo memoria del dono ricevuto o con- al popolo dei credenti perché diventino la sua, la templando la grandezza della Misericordia di Dio, nostra preghiera, il nostro modo di rivolgersi a Dio si riconosce anche la propria piccolezza e la neces- e di relazionarsi con Lui. sità di essere salvati, che è alla base della supplica. In questo libro, trova espressione tutta l’esperienza Si confessa così a Dio la propria condizione crea- umana con le sue molteplici sfaccettature, e tut- turale inevitabilmente segnata dalla morte, eppure ta la gamma dei sentimenti che accompagnano portatrice di un desiderio radicale di vita. l’esistenza dell’uomo. Nei Salmi, si intrecciano e si Perciò il Salmista esclama, nel Salmo 86: «Ti esprimono gioia e sofferenza, desiderio di Dio e loderò, Signore, mio Dio, con tutto il cuore e darò percezione della propria indegnità, felicità e senso gloria al tuo nome per sempre, perché grande con di abbandono, fiducia in Dio e dolorosa solitudine, me è la tua Misericordia: hai liberato la mia vita pienezza di vita e paura di morire. ….. dal profondo degli inferi» (vv. 12-13). In quanto preghiere, i Salmi sono manifestazioni In tal modo, nella preghiera dei Salmi, supplica e dell’animo e della fede, in cui tutti si possono ri- lode si intrecciano e si fondono in un unico canto conoscere e nei quali si comunica quell’esperienza che celebra la grazia eterna del Signore che si chi- di particolare vicinanza a Dio a cui ogni uomo è na sulla nostra fragilità. chiamato. ….. Nonostante questa molteplicità espressiva, pos- sono essere identificati due grandi ambiti che sintetizzano la preghiera del Salterio: la supplica, connessa al lamento, e la lode, due dimensioni correlate e quasi inscindibili. La supplica è animata dalla certezza che Dio risponderà, e questo apre alla lode e al rendimento di grazie; e la lode e il ringraziamento scaturiscono dall’esperienza di una salvezza ricevuta, che sup- pone un bisogno di aiuto che la supplica esprime. Nella supplica, l’orante si lamenta e descrive la sua situazione di angoscia, di pericolo, di desolazione, oppure, come nei Salmi penitenziali, confessa la colpa, il peccato, chiedendo di essere perdonato. Egli espone al Signore il suo stato di bisogno nella fiducia di essere ascoltato, e questo implica un ri- conoscimento di Dio come buono, desideroso del bene e “amante della vita” (cfr Sap 11,26), pronto ad aiutare, salvare, perdonare. Così, ad esempio, prega il Salmista nel Salmo 31: «In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso […] Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, perché sei tu la mia difesa» (vv. 2.5). Già nel lamento, dunque, può emergere qualco- sa della lode, che si preannuncia nella speranza Pag. 6 L’Amico degli Infermi - febbraio 2019
La pagina del servo di dio don angelo lolli I poveri C om’è grande e sconfinato nel mondo il cam- dei sacerdoti che salvano. po della miseria materiale e spirituale, della Per primo riflettiamo: come possiamo essere sofferenza fisica, intellettuale e morale! dei ricchi che donano a chi è povero? Che cosa Vi è una miseria che consiste nella privazione possiamo donare ad un povero? dei mezzi necessari alla vita e si chiama povertà. Il povero ordinariamente è avvilito o sfiduciato, Vi è una miseria che consiste nella privazione diamogli la nostra compassione; è un naufrago della salute del corpo e si chiama malattia. impotente di procurarsi i mezzi per vivere, Vi è una miseria che consiste nella privazione diamogli il nostro soccorso. Il povero, sotto della pace, della gioia dell’anima e si chiama un’apparenza dimessa, è un essere nobile per avvilimento, tristezza, disperazione. dignità umana e cristiana, per i meriti che gli Vi è una miseria che consiste nella privazione procura la sua lotta contro la povertà. di ogni luce, di ogni verità e si chiama igno- È un uomo come noi, ha un cuore affinato dal ranza. Vi è infine una miseria che consiste nella dolore e forse quindi più delicato e sensibile privazione della conoscenza di Dio, dell’amicizia del nostro; ha una volontà avvezza a combat- di Dio, della grazia di Dio ed è la più grande di tere contro le difficoltà della vita e quindi più tutte le miserie. forte della nostra. Ha una sua dignità cristiana Chi ha l’anima grande comprende che la vita perché è un figlio di Dio come noi ed è, quindi, non ci è stata data per noi, ma per una mis- nostro fratello. È un essere grande per la sua sione di bene; chi ha il cuore buono sente e si pazienza nel sopportare i disagi della vita, per il commuove. distacco e la sobrietà nell’usare i beni di quag- Chi ha la volontà generosa, insaziata di ope- giù, per l’umiltà nel considerarsi inferiore agli rare, di soccorrere, deve gloriarsi di essere un altri; la sua spiritualità essendo meno ingombra apostolo, un combattente contro ogni forma di cose materiali, sente di più il bisogno di Dio di miseria e di dolore, di farsi cioè un ricco e delle cose del cielo. Per questo i poveri sono donatore per chi è povero, un medico soccor- i prediletti di Dio. E Gesù, venendo in questo ritore per chi è malato, un consolatore per chi mondo, volle essere un povero. è nell’afflizione, un maestro illuminatore per E dunque, poiché il povero è un nostro fratel- chi è avvolto nelle tenebre dell’ignoranza e lo sofferente per le privazioni della vita, è un dell’errore, un sacerdote salvatore per chi è fratello umiliato, disperso, avvilito, è un rap- perduto nelle vie della colpa. presentante di Cristo, amiamolo veramente! Ecco cinque forme di apostolato che andremo Amiamolo come ameremmo uno dei nostri considerando per divenire anche noi dei ricchi fratelli, uno della nostra famiglia. Amiamolo che donano, dei medici che soccorrono, degli come amiamo il sofferente, amiamolo come angeli che consolano, dei maestri che illuminano, ameremmo Gesù Cristo. Siamo gli amici dei poveri. Questo nostro amore non sia soltanto un amore della volontà e del sentimento, ma un amore di opere. Dobbiamo soccorrere il povero per confortarlo, per aiutarlo a vincere le difficoltà provvedendo ai suoi bisogni. Ecco l’offerta dell’amore che con- forta e solleva, delle opere che lo difendono ed aiutano, ecco la prestazione del nostro lavoro, del nostro denaro, delle nostre vesti. Servo di Dio don Angelo Lolli (dal libro “La Carità. Meditazioni” di don Angelo Lolli, ed Shalom, 2003) L’Amico degli Infermi - febbraio 2019 Pag. 7
DALL’OPERA S. TERESA DI FAENZA Diario dei mesi di dicembre e gennaio Tanto entusiasmo per le piccole cose Il mese di dicembre è stato particolarmente ricco il concerto di Natale del prof. Zauli e dei ragazzi di appuntamenti ed iniziative a S. Teresa di Faenza. della scuola media Europa di Faenza, in cui tutti I nostri amici a 4 zampe sono venuti a trovarci saba- (prof. compreso) si sono messi in gioco esibendosi to 1 e sabato 15 dicembre, affettuosi e vivaci come in canti natalizi e letture di Natale. sempre, per poi tornare a sorpresa (con grande Il prof. Zauli ha inoltre cantato da solista la canzone stupore da parte di tutti i nonni!) la mattina della “Firenze” sfoderando una voce da tenore! Il concer- vigilia di Natale per farci gli auguri e fare un po’ di to è stato davvero gradito da tutti, Ospiti, parenti e festa assieme, portandoci anche panettoni e regali- operatori. ni. Con la loro allegria ci hanno ancora una volta Mi è bastato guardare i visi dei Nonni per cogliere la travolto e trasportato, facendoci per qualche ora loro serenità, in quel contagioso e meraviglioso sor- tornare bambini con la voglia di giocare con loro, riso che non troppo spesso amano mostrare. lanciandogli la palla o coccolandoli. Ringraziamo i ragazzi e il prof. Zauli per la loro in- condizionata disponibilità e per averci ricordato an- Giovedì 13 dicembre abbiamo svolto in Struttura cora una volta che “A Natale puoi”, come loro stessi la Festa di Natale, durante la quale (alcuni di) noi hanno a gran voce cantato. operatori abbiamo animato il pomeriggio insieme al volontario Damiano che suonava, esibendoci in I mercoledì 12 e 19 dicembre (durante la matti- una corrida canora, in cui gli Ospiti erano i giudici! nata) sono venuti a trovarci in Struttura i bambini di Al termine della gara i Nonni hanno decretato i vin- S. Umiltà (il primo giorno quelli del nido e il secondo citori, con le relative premiazioni. quelli della scuola materna). È stato davvero bello vedere tutti i nonni e i loro Hanno portato come sempre una ventata d’aria fre- familiari partecipare attivamente e lasciarsi co- sca facendo a tratti commuovere i nostri Nonni, con involgere, in un’atmosfera di puro divertimento i loro auguri di Natale, le poesie, le canzoni ecc… Ci ed allegria. Mi sorprende ogni volta il trovarmi di hanno anche portato in dono dei biglietti fatti da fronte a tanto entusiasmo per queste piccole cose, loro a scuola, un gesto d'amore e che tutti hanno quell’entusiasmo che tante volte sembra spento o molto apprezzato. sopito dai tempi lenti dalla routine quotidiana della Mi sono stupita per la spontaneità di questi bimbi, vita in Struttura. per il modo genuino di accostarsi ai Nonni, senza Ho inoltre approfittato dell’occasione per suonare pregiudizi o preconcetti. qualche pezzo, natalizio e non, con la tromba. Dunque, non è vero che tanti valori si stanno lenta- Per concludere, dopo aver fatto merenda tutti mente perdendo sotto i nostri occhi senza lasciarci assieme con pandoro e panettone e brindato con lo nemmeno il tempo di rendercene conto... spumante, abbiamo distribuito a tutti i partecipanti E sono le emozioni a mantenerci vivi e a renderci delle piccole decorazioni natalizie da appendere quello che siamo, per cui è giusto stupirsi di fronte all’albero e dei biglietti di auguri fatti da noi, come alle piccole cose che ancora rendono bello il mon- ricordino. Infine l’asta delle torte (preparate in strut- do, e il sorriso o la carezza di un bambino sicura- tura sempre da noi operatori), che i familiari degli mente ne fanno parte. Ospiti presenti hanno generosamente apprezzato. A tal proposito vorrei spendere due parole, per Infine, giovedì 27 dicembre, abbiamo svolto in ringraziarli per il loro impegno e per la fiducia che Struttura la nostra consueta e mensile festa dei ripongono in me e negli altri operatori, elementi compleanni. imprescindibili per una concreta e proficua alleanza Ciò che di diverso rispetto al solito ha caratterizzato educativa. questo pomeriggio, è stata la presenza del Sindaco Mercoledi 19 dicembre, nel pomeriggio, si è svolto Giovanni Malpezzi, che ho personalmente invitato Pag. 8 L’Amico degli Infermi - febbraio 2019
DALL’OPERA S. TERESA DI FAENZA per un’occasione speciale, più unica che rara: alle 10,00, con tanti Ospiti e con i loro famigliari: è il 106esimo compleanno del nostro caro Nonno bello condividere l’Eucaristia, che ci unisce. Antonio Tamburini!! Il Sindaco, venuto in Struttura, gli ha consegnato Eccomi, Signore. una pergamena in regalo, a ricordo dell’evento, che Alla fine di novembre ha lasciato questo mondo per Antonio, nonostante le difficoltà espressive, ha co- entrare nell’Eternità Don Roberto Brunato. Lo ricor- munque chiaramente fatto intendere di avere ap- diamo per la sua dedizione alla Chiesa nel semplice prezzato! Infine una bella e buona torta da condi- e quotidiano servizio, anche come rettore e vicario videre. Auguri a tutti. generale. GENNAIO Hanno detto il loro “eccomi, Signore ” due cari Ospiti L’anno nuovo a Santa Teresa di Faenza è iniziato della nostra Casa: Angelo e Eutelia. decisamente in festa! Abbiamo infatti salutato il L’avvocato Angelo Zoli era con noi da tre anni e 2019 con l’arrivo della Befana, giovedì 03/01, che viveva in attesa del Signore, teso verso il Cielo, è venuta a trovarci portando a tutti i Nonni ciocco- pellegrino sulla terra, con l’ansia e la gioia di poter latini e caramelle! L’allegria che si respirava nell’aria aiutare qualcuno a conoscere e ad amare il Signore: era contagiosa, tanto che accompagnati dalle note un cuore missionario. del gruppo “Traccia Verde” di Felisio, venuto per Aveva raggiunto la bella età di 99 anni. Lascia tanto l’occasione, Ospiti e familiari si sono esibiti in balli vuoto, perché diffondeva serenità. favolosi! Un uomo di Dio, amava la Sacra Scrittura, godeva Non sono mancati attimi di commozione. quando si approfondiva la Parola, ogni giorno si Possiamo comunque affermare che, se il detto “chi nutriva dell’Eucaristia, sempre puntuale per la recita ben comincia è a metà dell’opera” è vero, allora lo del S. Rosario. possiamo proprio dire: ci aspetta davvero un anno Devoto di Santa Teresa del Bambino Gesù, amava emozionante! il nostro don Angelo Lolli e diceva: “Chissà, lassù, Buon anno a tutti. quanto lavora perché l’Opera S. Teresa possa con- Giulia Animatrice nell'Opera S. Teresa tinuare…” di Faenza La signora Eutelia, ha lasciato questo mondo per nascere in Cielo il giorno della Solennità di Maria Il 22 dicembre ci hanno fatto una visita graditissima, Madre di Dio. con i loro Catechisti, i Ragazzi della Parrocchia di S. Era nostra Ospite da due anni, molto devota della Agostino, per augurare il Buon Natale ai nostri Ospiti. Madonna, ogni giorno partecipava al S. Rosario. Aveva Da Forlì è arrivata una carissima amica, la signora donato alla struttura una statua della Madonna di Anna Mancini, per trascorrere con noi il Natale e Lourdes, che aveva chiesto e ottenuto di innalzare le altre Festività del periodo, La ringraziamo per la su di un pilastrino fra due colonne del porticato presenza, l’aiuto e la generosa disponibilità. che guarda al giardino. Da Ravenna è arrivato don Alberto Camprini, Diret- Amava la natura e i fiori e attorno alla Madonna tore dell’Opera S. Teresa del Bambino Gesù, con le teneva una coltura di fiori e piante. Suore della “Piccola Famiglia”. E, in preparazione Negli ultimi giorni della sua vita mi ha detto: “Mi aiuti al grande evento del S. Natale, abbiamo avuto la a morire bene….” gioia di vivere un momento forte di preghiera con la Da quel giorno, mi recavo vicino al suo letto, le sue celebrazione dell’Eucaristia. Ospiti, Parenti e Amici, forze erano in declino, ma mi seguiva con la mente, tutti uniti attorno all’altare di Gesù che si offre al il suo volto si illuminava e mi ringraziava tanto: aveva Padre per ciascuno di noi. capito che la preghiera è l’alimento dell’anima…. e Terminata la S. Messa e in clima natalizio, ci siamo in questo abbandono filiale, si è spenta nella pace. scambiati gli auguri, facendo merenda tutti insieme. Cara Eutelia, ora hai incontrato Tuo figlio e Tuo marito, la famiglia si è riunita in Cielo. Il 25 dicembre, Solennità del S. Natale Prega per noi. Dio viene incontro agli uomini, perché gli uomini Suor Oriana e Suor Teresa possano incontrare Dio nel Bambino Gesù. della Piccola Famiglia di Santa Teresa Don Elio Cenci ha celebrato la S. Messa di Natale, di Gesù Bambino L’Amico degli Infermi - febbraio 2019 Pag. 9
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pagina aperta I NOSTRI OSPITI SCRIVONO La gallina bianca Avevo 4 anni e tante bambole, ma tutte di esserlo, credeva di essere una persona statiche, non si muovevano, non parla- come noi, perché non aveva mai visto le vano, ed io ero una bambina cui piaceva sue simili e parlava sempre con me, mi parlare molto, ero figlia unica e non avevo rispondeva. nessuno con cui parlare. Io le avevo fatto tanti fazzolettini da portare Il mio papà era prigioniero in Germania e la in testa, glieli mettevo, poi prendevo un mia mamma piangeva e pregava soltanto. ce-stino tondo con il manico, ci mettevo Un bel giorno, una vicina mi regalò un dentro la gallina, l’attaccavo al manubrio pulcino giallo, bellissimo e quella sì che fu della mia biciclettina rosa a 4 ruote, e una bellissima festa, perché quel piccolino uscivamo per strada, fin dalla mia nonna, si muoveva e pigolava nella piazza del paese e tutte le donne si tutto il giorno. fermavano per strada a farci i complimenti. Io parlavo sempre con La mia felicità era alle stelle, ma un brutto lui, che mi rispondeva. giorno la gallina, che era bella e grassa, Lo tenevo sempre con miste-riosamente scomparve, forse in me, con grande dis- qualche pentola assassina. perazione della mia Così, malinconicamente passai alle bam- mamma che dove- bole. Ora sono anziana, però quel ricordo va sempre pulire. è ancora vivo in me. Si trasformò in una magnifica gallina bi- Flavia Golfieri anca e lei mica sapeva La ricetta di Flavia Torta Marianne E ora qualcosa di dolce e di piacevole: la TORTA MARIANNE: ricetta di una torta storica, che mi ha dato Ingredienti: Farina gialla gr. 200, farina bianca una nonnina di Fusignano. gr. 300, zucchero gr. 250. Marmellata di ciliegia Si chiama TORTA MARIANNE, come la gr. 100, mandorle tritate gr. 100, cacao dolce Repubblica francese e risale al tempo delle gr. 100, uva sultanina gr.100, la scorza di un truppe napoleoniche, quando invasero lo limone, 1 grande bicchiere di latte, 1 grande Stato Pontificio nel lontano 1790 e la Ro- bicchiere di rum. magna era sotto il Papa. Mancano uova e lievito, ma è una torta “di I soldati francesi invasero le nostre campagne guerra”, molto buona. e si stabilirono nelle case dei contadini, an- Impastare il tutto, ungere la teglia con olio e che a Fusignano, così si è tramandata questa zucchero e infornare a 180° per 40 minuti. ricetta. Buon Appetito. L’Amico degli Infermi - febbraio 2019 Pag. 11
vita in famiglia Hanno pensato alle nostre necessità Ringraziamo di cuore per la loro generosità Maria Mosca in Costa ed Emanuele Costa Varie motivazioni: Da Ravenna e provincia: Ingoli Rosa e Gelosi Da Forlì Cesena e provincia: Leoni Fosca di Tre- Primo di RA - Celotti Sonia di RA - Gradassi Ilario dozio - Cucchi Marco di San Vittore di Cesena e Chiara di S. Pietro in Trento - Bezzi Monica di - Gridelli Gino Ettore di Sogliano al Rubicone - RA - Sbaraglia Eugenio di RA - Missiroli Vincenzo Giannatempo Luca di Cesena - Fabbri Tebe di For- e Lazzaro di Russi - Melandri Giovanni di Reda di lì - Maldini Paolo di Cesena - Zamagna Giuseppe Faenza - Cassandra Renato di Riolo Terme - Ghetti e Quinta di Cesenatico - Casadei Liliana di Cese- natalina di Alfonsine - Lolli Giorgio di Punta Marina natico - Gagliardi Franco di Forlì - Succi Armando Terme - Zattini Sesto di Traversara - Bondi Carla e di Ruffio - Fusconi Ivan di Cesena - Serri Alieto di Fabrizio di RA - Donati Letizia di RA - Montanari Forlì - Vincenti Verdiana Galassi di Gattolino - Ci- Fabrizia di Faenza - Prati Arturo di Cervia - Ress cognani Roberto di Forlì - Babbi Attilio di Cesena - Pietro Adelia di Lugo - Maurizio Magnani di Lugo Lelli Lora di Cesena - Famiglia Orlandi di Longiano - Comandini Elvea di RA - Famiglia Vettorel Luigia - Farina Stefanina di Gambettola - Monti Eleonora Maria - Mazzotti Giorgio di Russi - Faverio Liliana di di Premilcuore - RA - Melchiorri Valerio di Cervia - N.N.- Ferlini Bru- no e Carmen di Bagnacavallo - Famiglia Paifelman di Da Bologna e provincia: Cenni Luca di Imola BO RA - Ceccaroni Fernanda di RA - Famiglia Barichello - Nanni Resta Rolanda di Casalecchio di Reno BO Babolin Anna - Castelvetro Casacci Vilma di Casti- - Lanzoni Giorgio di BO - Di Gennaro Rolando di glione di RA - Castagnoli Adriana di Castiglione di BO - Luciani Giuseppe di Casalecchio di Reno BO - Cervia - Savini Elsa di RA - Galdelli Anna e Giulio - Suor Maria Giovanna Tarroni c/o suore Ghiselli RA Ringraziamo sentitamente la signora Maria Luisa - Ghetti Alberto Leopoldo Dal Monte - Crescentini Monti Riffeser per il dono natalizio molto generoso Natale di S. Pietro in Vincoli - Chiesa Cattedrale di che ci ha inviato. Da molti anni la signora Maria Cervia - Gallamini Bagnoli Eloisa di Russi - Buccella Luisa è una nostra Benefattrice fra le più sollecite, Gigliola Piraccini di Savio - Galliani Zeno di Lugo - è nel nostro cuore, nelle nostre preghiere, parti- Bracci Lorena di Bagnacavallo - Benelli Sebastiano colarmente la ricordano con gratitudine le nostre di RA - Quercioli Giuseppe di Pisignano - Ghiberti Suore. Il Signore La benedica e L’accompagni nel Gianna di RA - Vespignani Giuseppe di Casola Val- cammino il sollievo della Beata Vergine Maria. senio - Tampieri Antonietta Rinaldi di Lugo - Crosa Un abbraccio nel Signore e un Augurio per un Buon Mario di RA - Zaccherini Ernesta Zavoli di Bagnaca- Anno 2019. vallo - Lotti Giovanna di Faenza - Bellina Giuseppe di RA - Foschini Paolo di Faenza - Dalle Fabbriche Da altre province: Rollini Giorgio e Bessi Orten- don Tommaso di Faenza - Babini Dino Costetti sia di Abbiategrasso MI - Camaggi Stefano di Lido Giuliana di Godo - Forlivesi Angela di Alfonsine - degli Estensi FE - Rinaldi Maria Luisa di Portomag- Pelliconi Egisto di Brisighella - Gasperotti Ines e giore FE - Laura Savorelli di Segrate MI - Rizzi Lu- Luigi di Piangipane - Errani Mezzogori Maria Grazia isa di Bracciano RM - Nati Domenico di Bassano di Faenza - Minghetti Sante Maltoni Giovanna di del Grappa VI - Franzin Dina di Lonate Ceppino Faenza - Filippini Augusto di S. Martino in Gattara VA - Galeati Fausta di Monza MB - Piva Luciano - Famiglia Silvagni di Granarolo - Orlandi Orlanda di e Diplotti Marina di Treviso - Rita Zaffi Pinzi di Faenza - Emiliani Domenico di Faenza - Frati Minori Alpignano TO - Andreoli Alberto e Domenico di Conventuali di RA - Gruppo Caritas di Pieve Cesato Ferrara - Vincenzi Odo e Deserti Franca Luisa di - Dal Monte Vittorio di Errano - Montanari Verdiana Tresigallo FE - Schincaglia Lucci Oriana di Ferrara di S. Pietro in Campiano - Frega Franco di Pieve - Famiglia Pegoraro di Bando FE - Pellegatta Me- Cesato - Isopo Giuseppe di Mandriole - Carmellini roni Anna di Meda MB - Luccardi Liliana di Milano Silvana di Ammonite - Sette Bruno di RA - Peroni - Bettini Graziella di Villa d’Adige RO - Tesei Anna Giovanni di Faenza - Timo Antonio e Monica di RA Maria di Pessano con Bornago MI - Peverati Anna -Malvasi Mario di RA - Pelliconi Alda Briccoli di di Portomaggiore FE - Famiglia Pignatti di Parma Fognano - Tomisani Anna Elda Cricca di Lugo - Fa- - Miglio James di Bellinzago Novarese NO - Tu- gnocchi Giovanna di Cotignola - Vespignani Italo di biana Antonio e Giueppina di Medusa di Livenza Bizzuno - Masotti Maria di Faenza - Faccani Anna TV - Rambaldi Ermes di S.Arcangelo di Romagna Galeati di Villa San Martino - Armuzzi Bruno e Irma RN - Biancoli Rosalia di Padova - Malvaso Grazia di Cervia - Spallone Angelo di Faenza - Cirri Alieto di Volania FE - Giacobbi Teresa di Repubblica di di RA - Gorini Rino di Russi - Cantagalli Michele San Marino - Bernardi Natalina di Borgo Maggiore Pederzoli Luana di Faenza - Benigno Luciano di Repubblica di San Marino - Boscolo Maria di Porto S. Antonio - Morelli Giuliana di S. Alberto - Vicchi Garibaldi FE - Nolfi Marisa di Fano PU - Valentini Alba di Ghibullo - Bortolotto Luciano di S. Alberto - Adolfo Vill. Fastigi di Pesaro PU - Romboli Maria Pag. 12 L’Amico degli Infermi - febbraio 2019
vita in famiglia Teresa di Pomigliano D’Arco NA - Collareta Giorgio RA per Vivi e Defunti della sua famiglia - Famiglia di Novi Ligure AL - Filippi Onelia di Lonate Ceppi- Grassi Fiorella di Lido Adriano RA per Grassi Ma- no VA - Pietro Saracini di Albairate MI rio - Baccarini Gian Luca di Faenza RA per Coniugi Baccarini Guido e Norma Placci - Sangiorgi Laura Hanno fatto un’offerta in memoria di Bagnacavallo RA per Vivi e Defunti di Sangiorgi Da Ravenna e provincia: Maria, Daniela e Monica Vincenzo e di Cricca Eugenio - per Defunti delle Plazzi di RA per Lamberto Lambertucci - Giusy e Famiglie Baroni e Marangoni - Merenda Maria Pia Claudia Sassi di RA per Gianna Ferrari Bulzacchi di Bagnacavallo per Defunti Merenda Lino e Rosina - Condominio 14 di RA per Fancareggi Mauro - Costa, Babbo e Mamma - Cardinali Silvana di RA Famiglia Cesare Lorenzi di Marina di Ravenna per per Don Dino Cardinali - Fam. Fiori di Lugo RA per Massimo Buratti - Rossetti Giorgio e Patroni Bru- Peroni Maria - Fam. Viminucci per Franco na per Adriano Rossetti - Umberto e Danila Burgio di RA per la cara Anna Maria - Staglianò Soccorsa Ci hanno offerto vari doni per Mauro Fancareggi - Strocchi Fulvio di RA per Da varie province: Alvaro Zavaglia ditta GOLFERA Defunti Vicari - Famiglia Solaroli di Brisighella per i di Lavezzola/Conselice - Sirotti Pietro di RA in ricor- Cari Defunti - Gobbi Saura di San Marco per Con- do della Mamma Morini Maria - Famiglia Reggidori tarini Antonio - Alessi Baldini Liliana di RA per i di Faenza RA, ha collaborato Pallottini Marcella propri Defunti - Penazzi Anna di S.Agata sul San- di Macerata - Gottardo Cinzia di Camerlona RA terno per Katia Penazzi e Defunti della Famiglia - - Forno Nuovo BRUNELLI Cristian - N.N. - Lorenzetti Fabio di RA per Angelina Giuliani - Man- Dai ragazzi della “ASD YARA DOJO - SCUOLA cini Giacomo di Ghibullo per i cari Elena, Angelo, KARATE RAVENNA” ci sono pervenuti Doni e Rina e Anna - Pasi Luciana di RA per Pasi Agostino Auguri di Buone Feste, ringraziamo e ricambiamo (Papà di Cecilia) - Casadei Bruno di RA per i Cari gli Auguri Silvio e Emma e per Luigi e Adele - Bratti Achille di Savio per Defunti Fam. Ciampi Pellegrino, Zarri Grazie alla Parrocchia e al Gruppo Caritas di San Amos, Rondoni Angelo, Bratti Natale - Favalli Dol- Mauro in Valle di Cesena FC, come sempre generosi cini Laura di RA per Savini Vanda e Glauco Favalli e fedeli benefattori dell’Opera S.Teresa, un grazie - Raggini Nello per Defunti Fam. Raggini - Dona- di vero cuore da tutti noi. ti Pierina di Russi per Foschi Paolina e Giuseppe Il Signore Vi ricompensi. Tutto ciò che ci fate avere Otello Babini, Valli Renato e Babini Angela - Salva- ci è utile, o in casa nostra oppure al nostro piccolo tori Anna di Russi per Salvatori Domenico e Gio- Mercatino di Beneficenza. conda, Alba Pascoli e Fam. Defunti, Defunti Do- nati - Zama Natale di Faenza per Giacomo Zama Offerte raccolte durante le esequie e donate alla e don Ermanno Maiolani - Budellazzi Luciana di nostra Opera : Faenza per i Cari Defunti - Tedioli Maria Grazia di La Famiglia Bertoni Pirazzoli di RA ricorda con S.Cassiano per Defunti Brunetti, Tedioli - affetto la carissima Anna Maria; La Famiglia Orlandi di RA per il carissimo Domenico Da varie province: (Mimmo); Ricci Antonio di Cesenatico FC per i cari Genito- La Famiglia Grassi Fiorella di Lido Adriano RA per ri Ricci Luigi e Luisa Diena - Minguzzi Dante di il carissimo Mario. Quattro Castella RE per Bucci Giuseppina e Min- guzzi Guerrino - Giorgini Silvano per i suoi Cari Defunti - Bellobono Ignazio Renato Stefanelli di Milano per Defunti Famiglie Bellobono, Cifali, Li- stro, Stefanelli - Vespi M. Teresa di Premilcuore FC per i Cari Defunti - Amoni Mara di Roma per Lilia e Renato Amoni - Francesco Furlan di Gaiarine TV per le carissime Sorelle Zanette - La sig.a Maria ricorda con affetto il caro figlio Gaddoni G. Luca S. Messe Perpetue per Vivi e Defunti nel 19º anniversario della morte e il caro marito Gaddoni An- (primo lunedì del mese): Hanno fatto un’offerta: gelo nel 8º anniversario. Da varie province: La Famiglia Dal Monte di Fossolo di Faenza RA per il caro Galeazzo - Rusui Gaetana di Nuoro per in- tenzione urgente di Gaetana - Guernieri Gianna di Lido di Spina FE per Vivi e Defunti della sua Famiglia La famiglia Silvagni Bruno ricorda con affet- - Famiglia Bertoni Pirazzoli di RA per la carissima to il caro Silvagni Paolo nel suo 5º anniver- sario, inoltre ricorda i cari genitori Michele Anna Maria - Famiglia Orlandi di RA per il carissimo e Emma. Domenico (Mimmo) - Dapporto Pietro di Faenza L’Amico degli Infermi - febbraio 2019 Pag. 13
VITA IN FAMIGLIA QUI SI 16 dicembre 2018 - Bagnacaval- lo San Michele Arcangelo e S. Pi- etro Apostolo e Pieve di S. Pietro in Sylvis Un ringraziamento speciale per l’accoglienza veramente genero- RIDE sa, da parte del caro Don Ugo Facchini e da parte dei fedeli di “Dotto’, davvero ce vedrò meglio con le lenti che questa vivace Comunità Parroc- m'ha prescritto? chiale. Abbiamo trascorso una intensa mattinata “Certamente, potrà anche leggere e scrivere senza di preghiera, nella Domenica terza di Avvento, problemi”. presso la Vostra bella chiesa di S. Michele Arcan- “Anvedi la scienza… e pensare che fino a ieri ero gelo e San Pietro Apostolo, e nella piccola, ma analfabeta!” bellissima Pieve, S. Pietro in Silvis, situata a po- chi chilometri di distanza. “Dottore, oggi ho starnutito almeno trenta volte: Quattro le Celebrazioni Eucaristiche per la Gior- che mi dice?” nata della Carità che ci avete dedicato. Grazie “Salute!” per l’attenzione e per la numerosa partecipazi- one. La mamma a Pierino: “Ma insomma, Pierino, quan- Il Signore Vi benedica. to ci metti a mangiare questi biscotti? Sbrigati!” “Non c'è fretta, mama, sulla scatola c'è scritto: da 30 dicembre - SAN BARNABA consumarsi entro il 18 giugno 2019.” Un ringraziamento molto speciale ai carissimi don Antonio Samorì, Un calvo incontra un gobbo e lo deride: Franco Ferretti diacono e Parroc- “Ehi, che cos'hai nello zaino?” E il gobbo: “Tremila pettini!” chiani di San Barnaba, la piccola Parrocchia che ci ha accolto nella La maestra chiede a Pierino: sua bella chiesetta, nella domenica “Come si producono i venti?” dedicata alla Santa Famiglia di Naz- Pierino: “Moltiplicando i quattro per i cinque!” areth. Abbiamo avuto modo di trascorrere la tarda mat- Il piccolo Giulio torna a casa con una pagella dai tinata in preghiera con dei cari amici, veri amici voti pessimi. della nostra Casa che ci conoscono da decenni e “Qui ci vuole una bella strigliata!” esclama il padre, ricordano con vero affetto Don Lolli e i suoi col- furioso. laboratori di allora, che hanno donato la vita per “Hai ragione, papà - risponde il ragazzino. - Adesso gli ultimi, per i più bisognosi e sofferenti. ti do l'indirizzo della maestra!” Ringraziamo l’assemblea dei fedeli, molto nu- merosa e generosa, grazie per la musica e per i La maestra all'alunno: “Come si trova l'area del tri- canti che hanno animato la liturgia. angolo?” L'alunno deciso risponde: “Be’, prima di Si sono aggiunti infine molti pacchi - dono, per tutto bisogna ricordarsi dove la si è persa”. la nostra Casa, per i nostri Ospiti, grazie. Il Signore Vi benedica La maestra sta cercando di spiegare l'analisi logica ai suoi alunni: 1 gennaio - PRADA E ALBERETO «Allora ditemi, nella frese “Il chirurgo opera il ma- Il Primo dell’anno il Parroco Don lato”, dove si trova il soggetto?” Giacomo della Parrocchia Prada e “All'ospedale”. Albereto, con i suoi parrocchiani La mamma al figlio: “Andrea, com'è andata la veri- offrono una giornata di Carità in fica oggi? Le domande erano difficili?” favore dell’Opera Santa Teresa di “No, mamma, le domande non erano difficili, il Gesù Bambino. problema erano le risposte!” Non essendo il Parroco presente, perché ricoverato all’ospedale, ha Il paziente al medico: celebrato due S. Messe il nostro “Dottore, può aiutarmi a uscirne?” Direttore Don Alberto alle ore 9 “Certo, può uscire dalla stessa porta dalla quale è e alle 11. entrato.” Ci ha accolto il Diacono, Liverani Fabrizio. Hanno offerto anche Sapete cosa si dicono due libri di matematica? della frutta. “Sono così pieno di problemi!” Don Alberto ha ringraziato e au- “Anche io, e le soluzioni sono così difficili a trova- gurato a tutti un Buon Anno col- re!” mo di Benedizioni dal Signore. Da Junior
Direttore responsabile Don Alberto Camprini Autorizz. Trib. di Ra n. 403 del 10. 04. 1959 Per sostenerci Periodico Mensile dell’Opera di S. Teresa del B. G. 48121 RAVENNA - Via S. Teresa, 8 Tel. 0544/38548 - Fax 0544/214245 A. 91 n. 2 (959) - FEBBRAIO 2019 L’Opera di Santa Teresa vive, si sostiene e serve con il conforto della Provvidenza e la generosità della gente di buona volontà Ai sensi del D. Lgs. 196/3 i dati in possesso di “L’Amico degli Infermi" saranno oggetto di trattamento nel pieno rispetto della normativa vigen- Per i bonifici bancari preghiamo i nostri be- te e saranno utilizzati unicamente per la spedizione del mensile. I dati il cui conferimento ha carattere facoltativo, non verranno comunicati nefattori di né diffusi a terzi. Gli interessati, rivolgendosi al titolare del trattamento INDICARE CHIARAMENTE possono avvalersi dei diritti di cui all’articolo 7 del decreto citato ed in nome - cognome - indirizzo - particolare chiedere l’aggiornamento ovvero la cancellazione dei dati. Il titolare del trattamento è l’Opera di S. Teresa del B. G. nella persona e motivo dell’offerta del suo legale rappresentante Camprini Don Alberto. I lettori sono pregati di comunicare le variazioni di indirizzo e l’eventuale ricezione di più copie del giornale a: I dati dei nostri Conti sono i seguenti: Cassa di Risparmio di Ravenna Rosetti Maria Luisa presso l’Opera Coordinate bancarie Internazionali telefono 0544/38548 IT13 F062 7013 100C C000 0007 384 CREDITO COOPERATIVO Telefoni dell’Opera (pref. 0544) Ravennate e Imolese Coordinate bancarie Internazionali IT71 X085 4213 1030 3600 0100 900 Centralino (Portineria e reparti) 38548 Piccola Famiglia S. Teresa del B. G. 34665 C/C POSTALE - n. 14251482 Farmacia S. Teresa 33054 Invitiamo i nostri benefattori, che ci fanno do- nazioni, mediante bonifico, di contattarci telefo- Negozio “Alla Beneficenza” 212132 nicamente, per fornirci quanto necessario per i Poliambulatorio 38513 doverosi ringraziamenti che la Direzione solita- mente invia. Grazie. Laboratorio Analisi 218229 Centro di Accoglienza San Pietro 563742 Mercatino di Coop. “La Pieve” 215537 Beneficenza Redazione “L’Amico degli Infermi” Via De Gasperi, 67 - Ravenna Tel. 0544.240193 e-mail: centrostampa@cooplapieve. it www. operasantateresa. it ORARIO Impaginazione Centro Stampa Martedì 15.00-18.00 Cooperativa “La Pieve” Tel. 0544/38548 int. 377 Giovedì 09.30-12.00 Stampa Filograf - Arti Grafiche 15.00-18.00 Via Nicola Sacco, 34 - Forlì - tel. 0543-795681 Confezione Venerdì 09.30-12.00 Legatoria Timbrificio Universo di Verità Matteo & C. Via Bruno Buozzi, 38 - Ravenna Ringraziamo tutti coloro che si fanno Tel. 0544 454668 strumento della Provvidenza di Dio
In Preghiera… all’Opera S. Teresa ogni giorno dal lunedì al Sabato ore 06.50 lodi mattutine e Santa Messa ore 09.00 Santa Messa nel reparto Sacerdoti ore 10.00 esposizione del SS.mo SaCraMento e adorazione (dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00) ore 12.00 angelus e Pensiero spirituale dagli scritti del Fondatore Sdd don angelo lolli ore 17.00 Preghiera del rosario ore 17.30 Canto del Vespro e reposizione doMeniCa e FeStiVi ore 09.30 Santa Messa CoMunitaria ore 10.30 esposizione e adorazione (fino 12.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00) ore 17.00 Preghiera del rosario ore 17.30 Canto del Vespro e benedizione eucaristica ogni ultiMa doMeniCa del MeSe ore 15.30 Preghiera e benedizione degli aMMalati • Preghiera del Rosario • Adorazione • Canto del VESPRO • Benedizione EUCARISTICA Pag. 16 • Benedizione individuale L’Amico degli Infermi - febbraio 2019
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