GIORNALE DEL ROSSO - Rione Rosso

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GIORNALE DEL ROSSO - Rione Rosso
GIORNALE DEL ROSSO
     Periodico di infor maz ione a cura del Gr uppo Comunicaz ione del Rione Rosso di Faenza. Uscita N° 1/2021

MEDORI
SCENDE DA
CAVALLO
Intervista al Capo Rione
Maiardi e all’ex cavaliere
Valentino Medori                                                           BANDIERE E MUSICI
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                                                                       I regolamenti crescono tecnicamente e
                                                                              gli atleti calano; è il momento di
                                                                                                        fermarsi?
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TESSERAMENTO 2021
IL RIONE DIVENTA
QUARTIERE
Nasce il progetto per coinvolgere le
attività del territorio e offrire sconti ai                                                              PALIO
Soci rionali
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                                                                                               I provvedimenti
                                                                                    dell’amministrazione per lo
                                                                                             svolgimento delle
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GIORNALE DEL ROSSO - Rione Rosso
EDITORIALE

UN NUOVO INIZIO
Sarà un team di esperti a curare la comunicazione del Rione a 360 gradi

Sono pochissime le cose che ricorderemo con piacere di questo Duemilaventi, si contano sulle dita di
una mano, ma è certo che impareremo a vivere il Rione dandolo meno per scontato.
Questo lunghissimo inverno paliesco, che sembra non finire mai, ci ha riservato nuovi ostacoli sociali
e comunicativi a cui si è cercato di dare risposte diverse, reinventandoci dove necessario.
Il bisogno di trovare metodi alternativi per rimanere uniti anche nel distanziamento ha fatto si che
alcune persone, tra le quali ho avuto la fortuna di essere, abbiano pensato ad un format per intrattene-
re gli amanti del Palio e non solo. Con questo fine sono nate le puntate di “Niballo Live” della scorsa
primavera, che nel loro modo anche folkloristico, hanno contribuito a tenere accesa la fiamma del
Niballo e a gettare le basi del progetto di comunicazione più ampio di cui vi sto per parlare.

Sulla scia di quanto fatto prima dell’estate abbiamo sentito la necessità di darvi un seguito, per la
nostra passione, ma anche per i tanti complimenti ricevuti, e di provare a metterci in gioco con un
progetto più ampio e strutturato con numerosi professionisti che hanno deciso di mettersi a disposi-
zione volontariamente per il nostro Rione.
È su queste basi che possiamo dire oggi di avere a nostra disposizione un vero e proprio Team di
Comunicazione Rionale in grado di rimettere alla luce dopo cinque anni il giornale “Il Rione”, di
redigere comunicati stampa e gestire direttamente il rapporto Rione-Stampa locale, creare contenuti

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Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
GIORNALE DEL ROSSO - Rione Rosso
EDITORIALE
nuovi e accattivanti, gestire in maniera professionale i profili Social rionali e sviluppare il sito web
www.rionerossofaenza.it.

Ho deciso di mettere a disposizione le mie competenze per coordinare questo gruppo composto da
rionali più o meno conosciuti, ma non solo: la parte legata alla stesura del giornale e dei comunicati
stampa è affidata alle penne di Claudio Ossani e Damiano Ventura, due professionisti del settore; il
sito web, gestito in collaborazione con Buonsenso, verrà arricchito di nuove parti dal nostro Ing.
Marco Sangiorgi; tutti i contenuti, digitali e non, saranno curati da Raffaele Rampino Jr., studente
presso l’ISIA, l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche con sede a Faenza; i nostri canali social,
infine, verranno amministrati da Antonio Caselli, studente di Scienze della Comunicazione, e Caroli-
na Riccardi, laureata in Mass-Media e Politica presso l’Università di Bologna e attualmente Social
Media Manager di Trony.
Su quest’ultima vorrei soffermarmi un secondo: è il risultato migliore che potessi aspettarmi; riuscire
a coinvolgere una persona totalmente esterna al mondo del Palio con tante competenze potrà darci
una visione eterodiretta che porterà nuovi stimoli per riuscire a raggiungere anche un pubblico diver-
so.
Non ci accontentiamo, c’è spazio per altre persone volenterose di dare il proprio contributo professio-
nale o semplicemente di aiutare imparando un nuovo “lavoro”, per questo se qualcuno fosse interessa-
to basterà scrivere una mail a rionerossosocial@gmail.com per essere ricontattato.
Questo è il momento in cui stiamo unendo tutti i tasselli del puzzle per poter riuscire a dare al gruppo
una progettualità sul medio-lungo periodo e dare a tutti voi il miglior prodotto possibile nei prossimi
mesi.

Edoardo Caselli

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Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
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CAPO RIONE

VITA RIONALE, È UN ANNUS HORRIBILIS
Parla il Capo Rione Maiardi: risultati pari a zero sotto ogni aspetto

Si è finalmente concluso un anno che dire
orribile è un eufemismo.
Un anno che ci ha privato di tutto, colpen-
doci personalmente nel modo di vivere fino a
condizionarci nelle semplici abitudini quoti-
diane. Ci siamo trovati privati della libertà di
muoverci, di fare cose che erano normali nel
nostro quotidiano, di come disporre del
nostro tempo, ma soprattutto alle generazio-
ni più giovani sono stati strappati via i propri
cari, gli anziani, i nonni.
Parlare di noi, del nostro Rione, delle diffi-
coltà che stiamo incontrando in questo
momento, è riduttivo e forse non è nemme-
no giusto nei confronti di chi soffre e patisce
serie conseguenze da questa pandemia; nel
nostro piccolo grande mondo però, ci sono
state tolte le nostre fondamenta che stanno nell’associazionismo e nel vivere in comunità.
Ci siamo visti privare della forza maggiore che hanno i Rioni:
la socializzazione, lo stare insieme, fare gruppo per risolvere problemi, divertirsi e gareggiare insieme
verso un obbiettivo.
Anche noi del Rione Rosso siamo stati fortemente penalizzati sia sul piano economico che nei risul-
tati che tutte le componenti sopra citate portano durante le nostre manifestazioni e gare; i risultati
sono pari a zero sotto ogni aspetto. Ancora ora ci troviamo con le sedi ed i circoli chiusi.
Non si è fatta praticamente nessuna attività ed attualmente non si prospetta la possibilità di fare e
partecipare alle nostre manifestazioni nel breve periodo.
Il direttivo rionale è comunque sempre allerta per individuare idee e trovare modi per sopravvivere in
attesa di tempi migliori che sicuramente arriveranno.
Proprio in questa prospettiva i volontari del rione si sono nuovamente messi in campo anche per le
richieste di aiuto votate ai più bisognosi, pronti appena si potrà, a ripartire e spendere energie per il
futuro del Rione Rosso.
Questa situazione ha portato tutti noi a trascorrere in maniera atipica le ultime festività, ma mi
auguro che questa sia la conclusione di un anno che vorremmo rimuovere per quanto indimenticabile
e che i prossimi mesi possano riportarci nella nostra normalità.

Viva il Rione Rosso
Il caporione
Gianluca Maiardi
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Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
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SCUDERIA

“NON ABBIAMO CACCIATO NESSUNO”
“I cambiamenti sono difficili da accettare”. Intervista a Gianluca Maiardi

«Sappiamo bene che un cavaliere del Palio deve innanzi tutto trovarsi bene con le persone dello staff
a lui più vicine. E visti i tanti cambiamenti in scuderia, abbiamo cercato l’impegno di altre persone
che sapessero portare avanti il lavoro iniziato pensando poi a come affrontare i prossimi anni».

Qualcosa però non ha funzionato. E Gianluca Maiardi, da CapoRione e Capo scuderia, deve per
forza sapere che cosa.

«Penso che Valentino sia prevenuto su alcuni giudizi, e questo mi dispiace molto. Lui ha sentenziato
subito che il suo modo di lavorare in scuderia non era compatibile con quello delle altre persone:
sembra voler ragionare solo su un gruppo chiuso e immobile».

Partiamo dal principio. È stato l’anno senza Palio a complicare tutto all’improvviso?

«No, non direi, anche se non è stato facile preparare i cavalli inseguendo notizie incerte, possibili
spostamenti di data del Niballo e rispettando le giuste nuove normative sanitarie. Ma Valentino è
sempre stato regolare negli allenamenti anche quando poteva contare su un solo uomo a terra».

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SCUDERIA
L’abbandono di Valentino è stata una decisione improvvisa o il risultato di una situazione che si
trascinava da tempo?

«È stata una decisione improvvisa. In alcuni momenti difficili, come umanamente è facile capire,
Valentino ripeteva che sarebbe stato il suo ultimo anno, ma poi ha sempre dimostrato a tutti la sua
voglia di andare avanti».

Fino a quando avete deciso di cambiare il veterinario.

«E non è stata sicuramente una decisione a cuor leggero, anche perché Elena Tabanelli lavorava per il
Rione Rosso da 12 anni. Noi ci siamo confrontati con tutti: abbiamo fatto le nostre valutazioni anche
basandoci sui cambi di persone nel gruppo scuderia, seguendo un percorso annunciato nella riunione
di programmazione a inizio stagione e considerando che siamo stati eletti per valutare strategie a
lungo termine».

Il primo cavaliere del Rione Rosso è stato coinvolto nella scelta di un nuovo veterinario, o ne è
stato solo informato?

«Attenzione: la decisione di cambiare veterinario non nasce negli ultimi mesi, e Valentino conosceva
benissimo il percorso anche se fin da subito ha avuto una reazione non certo felice. Ed è proprio per
questo che, seguendo anche i consigli di Gianni Vignoli, abbiamo aspettato a lungo. Quando infine
abbiamo ufficializzato la nostra decisione, Valentino ha iniziato a insistere che Ugo Carrozzo non
sarebbe mai riuscito a portare a regime Usurpatore».

E perché non credergli visto che è lui che lo cavalca da anni?

«Perché è un atteggiamento sbagliato: significa considerarsi sconfitti in partenza e sinceramente
questo non è il mio modo di pensare. Ma, soprattutto, non è il modo di pensare del Rione Rosso».

Nel Rione Rosso c’è invece chi pensa che l’atteggiamento sbagliato sia quello della dirigenza.

«I cambiamenti non sono facili da gestire, figuriamoci da accettare. Gli equilibri della scuderia, poi,
sono sottilissimi: è in assoluto il settore più delicato di tutto il Rione. Ma noi non abbiamo mai
cacciato nessuno e, anzi, in scuderia abbiamo trovato poche persone, forse meno di quelle che serviva-
no, in una situazione non facile nata anni prima della nostra dirigenza. Dopo aver dato piena fiducia a
quel gruppo, abbiamo iniziato a rimpiazzare le caselle abbandonate. E non è così facile trovare perso-
ne che decidano di impegnarsi nel volontariato rionale in un luogo come la scuderia dove la responsa-
bilità è tantissima».

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Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
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SCUDERIA
Insomma, il cavaliere Valentino Medori se n’è andato ma al di là del cambio di veterinario il
CapoRione non saprebbe spiegare il perché ai soci.

«Ma è davvero il classico insieme di cose: Valentino è cresciuto in scuderia con alcune persone, al
Palio e al Rione ha fatto cose stratosferiche, ma poi forse ha perso la voglia di mettersi in gioco.
Ripeto: è stato lui a sentenziare subito che il suo modo di lavorare in scuderia non era compatibile
con quello delle altre persone».

Ma quali sono allora le diverse esigenze di scuderia che hanno formato il nuovo gruppo di lavoro?

«La dirigenza di un Rione deve pensare e affrontare una gestione che guardi agli anni futuri e che
sappia andare oltre proprio i punti di rottura personali. Non è facile, soprattutto in un momento in
cui le entrate rionali sono praticamente annullate e in cui è molto probabile che non si corrano
giostre neanche nel 2021».

Vi accorgete di quanto perde il Rione senza Valentino? Un cavaliere così, sempre disponibile,
sempre tra i rionali, con un modo di fare e di essere diverso da tutti gli altri, ce l’aveva solo il
Rione Rosso.

«Sappiamo bene che Valentino, prima ancora di essere un fortissimo cavaliere del Niballo, è una
persona del popolo del Rosso. Di più: sappiamo bene che un semplice cavaliere professionista, ma
anche un vero campione del Palio, nelle sue stesse condizioni del 2019 avrebbe fatto fatica a finire le
tornate, mentre Valentino è arrivato terzo proprio perché capace di una spinta e di un’energia che ha
soltanto lui. Ed è per questo che Valentino potrà essere ancora e sempre un valore aggiunto del Rosso:
ha scelto di non essere più cavaliere, ma da Rionale sarà ancora decisivo».

Claudio Ossani

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SCUDERIA

“SOLO E DELUSO: IO MI FERMO QUI”
 “Ho resistito fino alla fine, ora non c'è fiducia”. Intervista a Valentino Medori

«Io, fino a 17 anni, un cavallo non l’avevo neanche mai visto. E quando ho deciso di entrare in scude-
ria non l’ho fatto perché mi piacevano i cavalli: io sono diventato cavaliere perché mi piaceva il
Rione».

E ora invece? A Valentino Medori il Rione piace ancora?

«Ma certo che sì, non si litiga mai con il Rione, si discute con le persone».

E allora dai, sei già pronto a tornare.

«Certo, non appena in scuderia ci sarà un altro gruppo di cui potrò fidarmi».

Quindi ora non se ne parla.

«Tutti hanno avuto i loro motivi per andarsene, magari anche frettolosamente. Io invece ho resistito
fino alla fine, anche se su tante decisioni non ero d’accordo e di tante altre non ero informato».

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SCUDERIA
Tipo il cambio del veterinario?

«Quella è stata la classica goccia che fa traboccare il vaso. Ma per esempio: è stata cambiata l’alime-
ntazione di Usurpatore e nessuno mi ha detto niente. Queste non sono scelte personali, cioè legate
alle persone: questi sono ragionamenti tecnici».

Ma infatti il veterinario è un tecnico, non è un rionale.

«Io e la dottoressa Tabanelli abbiamo cresciuto Usurpatore, che è un cavallo con un fisico particolare
che ora ha 12 anni. Ricordo che la Fiamma ha vinto il Palio a 14, quindi non vale dire “eh, ma tanto è
un cavallo a fine carriera”. Usurpatore può ancora vincere, ma deve essere curato da chi lo conosce».

Hai un pregiudizio su Ugo Carrozzo?

«No, è un ottimo veterinario, ma non conosce né il cavallo né la sua storia».

Beh, avrà il tempo di conoscere e pensare a tutto.

«Ma il punto non è il lavoro da fare, sul quale comunque dubito ci sia davvero il tempo necessario per
farlo come si deve. La domanda è: perché cambiare il preparatore atletico di una squadra che ha
sempre vinto in 4 degli ultimi 6 anni di giostre a Faenza?».

Non spetta a me rispondere, ma immagino ci possano essere strategie, nuove organizzazioni, costi
diversi, esigenze cambiate.

«Io so che sto in piedi con i piedi del cavallo, in un giochino che molte persone non si accorgono di
quanto può essere pericoloso. Si rischia davvero tanto a cadere da un cavallo al galoppo, ma anche
quando va tutto bene, come a me, ci si può rompere una clavicola, e poi non si riesce più a stare in
ginocchio, perché le tibie sbattono continuamente sugli stalli».

Ma questo cosa c’entra?

«C’entra che io posso allenare il cavallo e allenarmi con lui, conoscerlo, gestirlo durante una gara. Ma
devo fidarmi ciecamente di chi controlla la sua salute, di chi lo alimenta, e soprattutto di chi mi porta
dentro gli stalli».

E delle persone nuove arrivate in scuderia non ti puoi fidare?

«È difficile farlo se prendono decisioni, giuste o sbagliate che siano, senza dirmi nulla. A volte mi
sono sentito tagliato fuori, quasi sempre mi sono sentito solo. E mi dispiace vedere, soprattutto nei

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SCUDERIA
più giovani, un metodo di lavoro completamente diverso da quello che a me è stato insegnato in
vent’anni di lavoro in scuderia. Loro, non so come, hanno molto tempo per stare seduti con il telefo-
no in mano».

Il primo cavaliere del Rione Rosso è stato coinvolto nella scelta di un nuovo veterinario, o ne è
stato solo informato?

«Mi è stato detto che il Consiglio aveva in mente di farlo e poi mi è stata comunicata la decisione
finale».

Sei deluso o sei arrabbiato?

«Sono deluso, ma non tanto dal punto di vista personale. Sono deluso perché tante decisioni sono
state prese in ignoranza, nel senso italiano della parola: senza la necessaria conoscenza tecnica della
scuderia».

Esempio?

«Comprare un cavallo non è come comprare le mazze o la pelle di un tamburo, che individuata la
migliore si ordina e via. Per comprare un cavallo servono 20 o 30 lastre e tempi perfetti, quando si
trova il soggetto giusto bisogna essere pronti, non si può aspettare una settimana o un mese. È anche
per questo che in scuderia abbiamo sempre cercato di aiutarci a vicenda e fare presto per essere pronti
all’occasione».

Però Valentino, realisticamente: è possibile che qualcuno abbia preso decisioni apposta per man-
darti via?

«No, e non lo penso. Anzi, quando è cambiato il veterinario mi è stato pure detto “Tanto sei tu
quello che vinci”. E però è proprio questo quello che non mi sta bene: io sono diventato cavaliere
perché mi piaceva il Rione, non perché volevo sentirmi dire che ero io a vincere il Palio. A me i tifosi
delle squadre di calcio che dicono “Oggi abbiamo vinto 3-0” fanno ridere, perché loro non hanno
vinto proprio nulla. Forse c’è qualcuno che alle cene propiziatorie non mi ha mai ascoltato: io lo so
bene che senza chi fa i cappelletti, senza i volontari agli stand, senza le uscite degli sbandieratori e
senza le attività rionali non ci sono nemmeno i soldi per la scuderia».

Ti è mancato l’affetto dei rionali?

«Non mi è mai mancato e anche il Consiglio sa quanta forza ho tra i soci. Per questo ho contestato
decisioni che venivano prese portandomi come riferimento il Giallo o il Borgo. Noi siamo o non
siamo il Rione da battere? Siamo noi con i nostri 32 palii il punto di riferimento a Faenza, o mi sono
perso qualcosa? Gli ultimi decenni di storia, la nostra scuola di monta, le scelte del Rosso, hanno
ancora senso?».

Claudio Ossani
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BANDIERE E MUSICI

LA STORIA LA FA CHI C’É, NON CHI NON C’É
Cresce il livello tecnico e cala il numero di componenti delle Grandi Squadre

Qualche mese fa riguardando alcune foto del Gruppo del Rione Rosso e parlando con i ragazzi mi
chiedevo come mai c’era una certa dissonanza tra i numeri … inteso come un modo di esprimere una
quantità.

Allora ho ripreso dal sito FISB i dati numerici dal 2011 delle presenze in Grande Squadra dei vari
Campionati Italiani e anche delle 4 gare interne dei Gruppi fondatori (1966) Ascoli, Faenza, Querce-
ta e di Ferrara (che si è iscritta nel 1969) – non me ne vogliono gli altri Gruppi associati che svolgono
Tornei anche di Grande squadra, ma se inseriamo dentro anche quei dati, si riscontra ancora di più la
carenza di sbandieratori e Musici.

Queste tabelle sono state composte solo dai numeri relativi alla composizione degli sbandieratori in
Grande Squadra e della categoria Musici – non tengono conto degli under15, dei singoli, coppia e
piccola.
Per motivi editoriali vi riportiamo qui solamente i grafici riassuntivi dei dati relativi al numero di
atleti Sbandieratori e Musici che hanno preso parte come Grandi Squadre ai maggiori Campionati
Fisb degli ultimi anni, tralasciamo le gare interne sopra citate che seguono comunque lo stesso anda-
mento.

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BANDIERE E MUSICI
    Nei grafici si può notare che c’è stato una crescita dell’attività 2011/2014 terminata con i campio-
    nati a Lecce 2014.

Dopo di che c’è stato un lento e inesorabile calo di sbandieratori in Grande Squadra, dovuto ?
Io ho la mia idea ma se cerchiamo degli alibi ne troviamo tantissimi, legati:
•      ah era un altro periodo;
•      ah, il regolamento premiava le grandi a 16;
•      oggi i ragazzi hanno altri interessi;
•      ma questi dati sono parziali;
•      in ogni caso abbiamo pagato più iscrizioni F.I.SB. rispetto lo scorso anno;
•      abbiamo più ragazzini iscritti al Gruppo;
•      “ovviamente è un periodo di cambiamento del gruppo” e quindi c’è un cambio di generazione;
•      … è cambiato il regolamento F.I.SB.

Bene come detto a seconda dell’alibi o della giustificazione che vogliamo dare abbiamo la “FAMOSA
TEORIA DEGLI ALIBI” e ci facciamo forza e ci convinciamo che la strada intrapresa è quella giusta
e non vogliamo vedere e RIPROGRAMMARE il futuro.
Se come Gruppo e quindi Federazione siamo andati giustamente sempre più in alto con il Regola-
mento Tecnico Gare, vedi Singoli, Coppie e Piccole, dove noi dilettanti sfioriamo il PROFESSIONI-
SMO abbiamo già alcune crepe ovvero i Gruppi forti e rinomati (che non cito) non vorranno mai
cambiare per non perdere il potere di vincere quella gara o quel Campionato.
Ma io vorrei che il Gruppo forte e vincente rimanga sempre il gruppo forte e vincente, ma vorrei
anche più gente più ragazzi/atleti in Grande squadra/Musici nelle famose piazze – che poi portano
inevitabilmente più passabandiera, più tesserati, più famiglie, più gente che frequenta i gruppi/con-
trade/rioni.

Questo disallineamento lo si nota nei “gruppi minori” o con meno “storia garaiola” anche di città
titolate ma lo si riscontra maggiormente nei gruppi classificati oltre il decimo posto dell’A1, in quasi
tutti i gruppi dell’A2 e ovviamente nell A3.
Ovviamente colpisce circa l’80% dei gruppi ma se come alibi diciamo “ah il mio gruppo in grande è

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BANDIERE E MUSICI
già in 16/14 elementi” … vuol dire che non vogliamo analizzare completamente il movimento e
guardiamo principalmente “il nostro orticello” e in ogni caso si sta parlando di uno “sport di nicchia”
dove al massimo abbiamo 6.000 tesserati per 90 gruppi e fuori dalla Federazione ci sono “malcontati”
circa altri 230 gruppi.

Io vedo un piccolo problema che si ripercuote su tutti noi NON abbiamo gente in GRANDE
SQUADRA come qualche lustro fa e qualche carenza la noto anche nel gruppo Musici che potete
vedere nel grafico dedicato.
Questo è il problema, la soluzione va trovata dagli organi competenti, non spetta a me anche se ovvia-
mente ho il mio pensiero.
E’ giusto iniziare un percorso per rimodulare e casomai rifondare il movimento della bandiera e
musici.

Detto questo: La storia la fa chi c’è … non la fa … chi non c’è.

Francesco Gorini

   Sbandieratore dal 1977 a Faenza, partecipante di qualche gara a livello nazionale dal 1979 e parteci-
  pante dei Campionati Italiani Sbandieratori dal 1984 oltre che del Torneo delle Bandiere a Faenza dal
                                                                              1978 fino all’altro … ieri.

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Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
BANDIERE E MUSICI

BANDIERE: É IL MOMENTO DI FERMARSI?
Come è cambiata la bandiera negli ultimi 15 anni. Abbiamo esagerato?

E’ abitudine delle persone annoverate tra i “vecchi” descrivere ai più giovani gli anni passati come
qualcosa di straordinario, caratterizzato da difficoltà maggiori sottolineando come le generazione
successive si trovino in una situazione più agiata senza raccoglierne i benefici.

Questo accade in tutti i campi della vita, in tutti i settori e in tutti gli sport, comprese le bandiere.
Ora che anche io vengo considerato “vecchio” dai più giovani in questo ambito della mia vita che è
stato sicuramente il più dispendioso in termini di fatica mentale e fisica non posso far altro che
fermarmi a osservare in quale maniera esso sia mutato e come sia variato il suo rapporto con il Rione.

Come molti figli di rionali iniziai dagli Under a metà degli anni 2000; all’epoca per fare il singolo
bastava un allenamento alla settimana, era principalmente un gioco, puntando a crescere come collet-
tivo, come Squadra, e come attaccamento al contesto rionale dando più spazio a cene ed eventi che ad
allenare allo sfinimento dei ragazzini di 14 anni.

Nonostante questo possa sembrare un atteggiamento da chi ha interesse solo a partecipare portammo
a casa diversi risultati in Piazza del Popolo e importanti piazzamenti ai Campionati Italiani Under.

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 Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
BANDIERE E MUSICI
Passai dopo un paio d’anni ai tamburi, per poi tornare alle bandiere nel gruppo “senior” che nel
frattempo aveva visto l’arrivo di Francesco Gorini.

Primo anno Coppia Giovani: secondi classificati, con una stesa, a 2 punti da Rava-Menghi i quali
solamente tre anni più tardi avrebbero raggiunto la medaglia di bronzo ai Campionati di Faenza
2012.
In un anno da 0 a 19,54; oggi sarebbe impensabile.
Non eravamo fenomeni noi, il regolamento di allora permetteva di prendere due ragazzini e portarli a
credere di potersela giocare, motivandoli così a sperarci quell’anno e riprovarci quello dopo, e quello
dopo ancora.
Quelli erano anni in cui si provava parecchio, è vero, non lo nego, ma avevi il tempo di imparare a
sbandierare senza saltare le basi, c’era spazio per inventare nuovi passaggi che valevano dei punti, c’era
tempo per organizzare una cena, fermarsi al Rione dopo allenamento, fare un calcetto insieme saltan-
do una prova senza sentirsi in colpa, c’era la voglia di stare insieme e condividere momenti rionali
slegati dalle bandiere.

Iniziando a sbandierare oggi per prendere 19 punti in coppia sei costretto a sbandierare 4-5 giorni alla
settimana per arrivare, se ti va grassa, 4° in piazza del Popolo.
Per imparare quei lanci che ti portano vicino a quel punteggio devi saltare le basi e l’impostazione
dello Sbandieratore, perché per tutto non c’è tempo.
Se non c’è tempo per insegnare le basi della bandiera non c’è tantomeno quello di coinvolgere i giova-
ni, in quei pochi giorni che restano liberi, in cene o eventi rionali: hanno anche i loro impegni privati.

In questo anno particolare ho avuto il tempo di fermarmi e pensare:
penso alla mia piccola squadra del 2003, classificata terza ai campionati italiani Under, e quanto di
essa è rimasto oggi al Rione:
Io tutt’ora sbandiero, vivendo attivamente la vita rionale, il mio ex socio ricopre attualmente la carica
di Primo Capitano, un altro ancora fa parte del Gruppo Comunicazione del Rione, un quarto ha
sbandierato qualche anno fa e si è allontanato solamente per seguire la sua passione per la fotografia,
ma non dimenticando l’attaccamento al Palio pochi mesi fa ha inaugurato una sua mostra sulle figure
del Niballo esposta nel nostro Centro Storico.

Ecco, paragonandola alle Piccole Squadra Under che abbiamo portato in piazza del Popolo negli
ultimi anni il confronto è inglorioso: di loro nessuno è diventato parte integrante del gruppo Sban-
dieratori e, tantomeno, del Rione.
Credo sia arrivato il momento di fermarci un secondo, soprattutto noi “vecchi”, per chiedersi se
questa sia la direzione che vogliamo seguire, non tanto per il futuro della bandiera, ma per lo sviluppo
del movimento legato al nostro Palio o se sia arrivato il momento di cambiare rotta prima che sia
tardi.

Edoardo Caselli

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Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
SERVIZIO SPESA

IL RIONE NELLA LOTTA AL CORONAVIRUS
“Orgogliosi di aver aperto la strada ad una risposta condivisa dei 5 rioni.”
La pandemia aveva ormai preso il largo in tutta Italia ed ovviamente,
anche se in piccola parte, aveva ampiamente colpito la nostra amata
Faenza.
Era passata qualche settimana da quando siamo stati obbligati a chiude-
re il Bar e tutto il circolo del nostro rione.
Isolandoci e parlando da lontani nacque questa idea di “fare qualcosa”,
di aiutare chi aveva bisogno, le persone anziane che dovevano rimanere
isolate ed in generale chi poteva essere piu’ esposto ai rischi di questa
malattia. Nacque così il servizio di spesa a domicilio per tutti i soci del
nostro rione e per tutte le persone residenti nelle vie del nostro quartie-
re.
Con grande velocità ed impegno si è riusciti a creare un gruppo di
volontari rionali che dando la massima disponibilità nel giro di pochi
giorni era già per le strade, supermercati e farmacie pronti ad aiutare
chiunque ci chiedesse il nostro aiuto
Nel giro di poche settimane Faenza si è riempita di associazioni ed altri
rioni che si sono uniti a noi in questa bella ed entusiasmante iniziativa,
volta ad aiutare gli altri ed in secondo piano a far capire a tutta la cittadi-
nanza che i rioni sono molto altro al di fuori delle manifestazioni palie-
sche.Tirando le somme di ciò che è stato ma che ancora non è finito
devo dire che è stato un bellissimo modo per aiutare qualcuno ed estre-
mamente gratificante per una realtà come la nostra. Tutto questo credo
ci abbia fatto capire che c’è sempre qualcuno vicino a noi da aiutare ma
che c’è anche sempre qualcuno vicino a noi pronto ad aiutarci.Ci tengo
in queste poche righe a ringraziare tutte le persone che hanno aiutato il
rione in questa emergenza con la certezza di aver fatto qualcosa di utile
per Faenza, cercando di superare tutt assieme questo momento di diffi-
coltà.

Gian Luca Mainetti

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Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
TESSERAMENTO

IL RIONE DIVENTA QUARTIERE
Sconti nelle attività del territorio dedicate ai soci. E’ solo la prima iniziativa

Quante volte ci può essere capitato parlando con Faentini estranei ai rioni di avere la sensazione che
sappiano poco o nulla della vita rionale?
Che ai loro occhi appariamo solo come persone che si esaltano un mese all’anno per un rullo di
tamburi, uno sventolio di bandiere o per una corsa di cavalli?
Molte volte sorridiamo commentando: “ma lui non può capire”, ed è proprio da questo nostro
affrettato commento che dobbiamo partire, non dal fatto che molti faentini non conoscano, ma dal
fatto che noi, forse, dando per scontato che debbano sapere, ci poniamo su un gradino più alto di
loro perché ci sentiamo addosso quel senso di appartenenza che loro non provano.
Ci sentiamo privilegiati e fieri, consapevoli di far parte di un mondo tutto nostro per destino, scelta o
familiarità lasciando forse non troppo aperte le nostre porte.
Crediamo sia giunto il momento di fare di più, di aprirsi di più, di uscire dalle nostre mura e di far
conoscere il nostro mondo.
Dimostrare che al di là del mese di Giugno ce ne sono altri undici e che son proprio quelli che danno
vita, forza e continuità al tutto.
Andare in mezzo alla gente di quartiere, parlare con loro spiegando che il Rione non è una roccaforte
chiusa e impenetrabile ma che può anche dare molto in cambio.
Da queste considerazioni nasce l’idea di coinvolgere il quartiere, nello specifico le attività
commerciali, gli enti benefici le scuole e tanto altro, mettendoci a loro disposizione in termine di
forze, idee e spazi per creare un connubio e dare vita a nuove iniziative.

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Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
TESSERAMENTO
E il primo passo è stato fatto: da quest’anno, infatti, sarà possibile fare acquisti nelle attività di quar-
tiere che avranno aderito all’iniziativa, usufruendo di uno sconto che gli stessi riserveranno ai soci del
rione Rosso semplicemente mostrando la tessera sociale valida accompagnata da un documento di
riconoscimento.
Siamo voluti partire appositamente da questo punto perchè crediamo possa essere un modo utile e
pratico anche per aiutare i commercianti locali in un momento così difficile.
L’elenco delle attività sarà a disposizione a breve sul nostro sito internet e costantemente aggiornato.

Questo è l’inizio, tante sono le idee che abbiamo e saranno da sviluppare, mettendoci tutto il nostro
tempo, le nostre energie e la nostra passione.
È un progetto ambizioso e dispendioso in termini di forze lavoro e organizzative, ma ci crediamo e
vogliamo puntarci perché ognuno di noi è prezioso, ognuno di noi è la forza, ognuno di noi è indi-
spensabile.

Viva il rione Rosso

Lidia Monti

                                        TESSERAMENTO 2021
                         A causa dell’attuale situazione igienico-sanitaria legata alla
                       pandemia da Covid-19 il nostro circolo ricreativo non potrà
                      riaprire le porte fino a nuova indicazione. Per questo motivo il
                     Consiglio Direttivo si è mosso per dare la possibilità a tutti i soci e
                     non di poter comunque sottoscrivere il tesseramento nei seguenti
                         giorni entrando dal portone del cortile in via Campidori:

                                               Tutti i venerdì dalle 16.00 alle 18.30
                                                Tutti sabati dalle 10.00 alle 12.30

                        Il costo del rinnovo resta invariato rispetto allo scorso anno:
                          35€ per gli adulti e 10€ per i ragazzi fino ai 16 anni di età.
                      Sarà possibile, anche per chi ancora non fosse socio, richiedere la
                           sottoscrizione di nuovi tesseramenti, ai medesimi costi.

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Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
PROGETTO CUCINA

LA NUOVA CUCINA: COSA BOLLE IN PENTOLA
Dopo anni di attesa è arrivata l’approvazione. Termine lavori previsto per marzo

Sarà una data che rimarrà impressa nella storia del Rione Rosso, il giorno in cui i muratori daranno il
primo colpo di piccone per avviare la ristrutturazione dei locali della cucina. E’ proprio vero! Dopo
anni e anni di promesse e di attese; dopo svariati incontri con gli esponenti delle maggiori forze
politiche, ripetuti incontri con il Sindaco Malpezzi, al quale va riconosciuta la disponibilità che ha
sempre mostrato nei nostri confronti, la Giunta comunale ha finalmente approvato la spesa per i
lavori suddetti.
Appena appresa la notizia, il gruppo cucina si è messo al lavoro per disegnare la nuova disposizione
dei locali, con l’obiettivo di migliorarne la disposizione e le potenzialità. Tante sono state le ipotesi
considerate. Dapprima l’intenzione era di invertire l’uso delle due stanze, spostando tutte le attrezza-
ture per la cottura nella sala grande; questo non è stato possibile per motivi legati alle normative
antincendio. A seguire, sono state fatte tante simulazioni, utilizzando una planimetria in scala su cui
venivano posizionate le sagome (in scala) delle diverse attrezzature. E’ stato un processo laborioso, ma
anche divertente, che ha portato alla versione definitiva.
La parte progettuale è stata eseguita e presentata dall’architetto Tiziano Conti, che in passato ha
sapientemente curato il restauro del nostro meraviglioso Baiocco e, durante la realizzazione ricoprirà
il ruolo di Direttore dei lavori. Il progetto ha già avuto l’approvazione della Soprintendenza alla Belle
Arti, anche se al momento i lavori non sono ancora iniziati, perché come spesso accadde in questi
casi, l’iter burocratico è piuttosto lungo e complicato, ma stando alle rassicurazioni ricevute, saranno
completati entro il Marzo prossimo.

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Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
PROGETTO CUCINA
Occorre ricordare che, in qualità di proprietario della sede del Rione Rosso, il Comune finanzierà i
costi per la ristrutturazione delle opere murarie e impiantistiche. Quindi, tutte le attrezzature (ad.
esempio la zona cottura, l’area lavaggio stoviglie, ecc.) saranno a carico del Rione. Nonostante le
difficoltà dovute in primis al mancato svolgimento delle settimane di Giugno scorso, tutto il Consi-
glio direttivo è fortemente motivato nel perseguimento di questo obiettivo, perché è consapevole che
il potenziamento della cucina permetterà di organizzare eventi che porteranno maggiori risorse al
Rione, sia in termini economici che di immagine. A tal proposito, già da tempo è stato messo a punto
un programma pluriennale che prevede, oltre ai tradizionali appuntamenti, svariate altre attività.

Valerio Zannoni

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Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
PALIO e POLITICA

I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA PER IL PALIO
Isola: “Nott de Bisò forse in primavera e più contributi ai rioni”

«E’ una manifestazione che si nutre di partecipazione, assembramenti e socialità». Così il nuovo
sindaco di Faenza Massimo Isola riferendosi alla Nott de Bisò. Se il 2020 è stato l’anno del Palio non
disputato, prima volta in assoluto dal 1959 ai giorni nostri, il 2021 è iniziato, purtroppo, senza il
capodanno dei rioni. Il motivo per cui allo scoccare della mezzanotte del 5 Gennaio la piazza di
Faenza era insolitamente deserta e non è stato appiccato alcun rogo benaugurale si può facilmente
individuare nelle stesse ponderate parole pronunciate dal Magistrato dei rioni per descrivere l’evento
che ogni anno, con la sola eccezione del 1985, ha contraddistinto Faenza dalle altre città della Roma-
gna nel giorno dell’Epifania. Tra coprifuoco e divieti di assembramenti su tutto il territorio nazionale
si sapeva o sarebbe stato facile presumere già dall’autunno che la manifestazione non si sarebbe
potuta svolgere, eppure nonostante ciò la speranza, come nel mese di giugno scorso, non è andata
persa e si è aspettato fino all’ultimo momento prima di alzare bandiera bianca. Solo temporaneamen-
te però, perché l’idea di organizzare un’altra Nott de Bisò non è del tutto tramontata.
«Abbiamo avuto una discussione importante in Comitato Palio - ha detto il sindaco Isola -, tecnica-
mente era impossibile organizzarla durante le festività con l’istituzione della zona rossa su tutto il
territorio nazionale, per questo abbiamo ragionato sulla possibilità di provare ad organizzare qualco-
sa tra febbraio e marzo, oppure tra marzo e aprile. L’idea è quella di riaggiornarci per un evento tra la
fine dell’inverno e l’inizio della primavera».

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Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
PALIO e POLITICA

Verosimilmente l’idea di non rinunciare tout-court alla Nott de Bisò, oltre che per i motivi legati alla
tradizione, è da ricercare nel forte danno economico che i rioni hanno avuto come conseguenza di
questo particolare momento storico. I circoli sono stati a lungo chiusi e le settimane del palio sono
andate del tutto perse. Il rione Rosso, ha provato, attenendosi alle regole in vigore, a tamponare
l’emorragia organizzando qualche “cenino” per i soci ma ciò ovviamente non è stato sufficiente tanto
che lo stesso caporione Gianluca Maiardi nel consueto messaggio natalizio aveva parlato di una “forte
penalizzazione” e di “risultati pari a zero”.

Anche in tal senso però l’amministrazione comunale ha rinnovato il proprio impegno. Sono infatti in
via di erogazione 20mila euro di contributi una tantum da ripartire tra i cinque rioni e da gennaio lo
stesso sindaco ha parlato di un contributo più consistente a partire dal 2021 attraverso una nuova
convenzione.
«I rioni svolgono una funzione fondamentale - ha detto Massimo Isola -. Abbiamo chiuso il 2020
con un ristoro di 4000 euro ad ogni rione. Come ho detto loro stiamo lavorando per aggiornare la
convenzione con i rioni e dal 2021 il contributo che il comune darà per l’attività ordinaria sarà più
alto».

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Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
PALIO 2021

AL LAVORO PER IL PALIO 2021
Possibili lavori al Bruno Neri: la Coop. dei Manfredi ha chiesto un incontro.

In una recente intervista sul web il sindaco Massimo Isola ha parlato anche dell’edizione del Palio da
disputarsi nel 2021. In seguito a quelle dichiarazioni abbiamo sentito il primo cittadino di Faenza il
quale ha rimarcato la funzione simbolica che l’evento svolge per la comunità «Per quanto riguarda il
periodo estivo valuteremo quali saranno le condizioni dei DPCM a giugno. Da febbraio sappiamo
che è difficile fare previsioni a lungo termine, bisognerà essere flessibili e intelligenti. Il palio per noi è
fondamentale quindi lavoreremo affinché si svolga discutendo anche le consuetudini». In particolare
potrebbe essere necessario approntare investimenti sullo stadio. Un capitolo del quale da tempo
discute anche la Cooperativa Dei Manfredi, gestore dell’impianto. Qualche settimana fa il nuovo
presidente della coop. Gino Tommasin aveva dichiarato di aver chiesto un incontro all’amministrazi-
one comunale proprio in merito allo stadio e al centro civico. «Abbiamo già presentato il progetto
dello spazio food giovani dentro lo stadio. Si tratta di un primo lavoro importante condiviso con la
cooperativa - ha sottolineato Massimo Isola -. Abbiamo iniziato a parlare di ristrutturazioni e questo
relativo all’ex Mordillo è il primo tassello». In un’ottica più globale: «Stiamo lavorando ad un pro-
getto su palestre e spazi sportivi di Faenza. Su ciascuno di questi cercheremo risorse e finanziamenti.
Ad oggi stiamo eseguendo l’attività di monitoraggio di tutti gli spazi per stabilire tutte le priorità». I
lavori potrebbero essere finanziati o co-finanziati dalla Regione che negli ultimi giorni dell’anno ha
approvato il nuovo bilancio in cui rientrano anche importanti investimenti. Alcuni di questi potreb-
bero essere indirizzati alla città manfreda.

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CORTEO STORICO

BANDI REGIONALI PER RINNOVARE IL CORTEO
“Ci hanno dato il coraggio di intraprendere progetti in passato accantonati”

Alla fine dell’anno 2009 la Regione Umbria aveva già approvato una legge per il riconoscimento delle
manifestazioni storiche del proprio territorio, quali espressioni del patrimonio storico e culturale della
comunità regionale e di lì a pochi mesi anche la Regione Marche si dotava di un analogo provvedimen-
to al fine di salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico-culturale e folkloristico delle Marche. Già
da tempo, visti i continui contatti che i Rioni faentini avevano con queste regioni vicine, anche a casa
nostra qualcosa si stava muovendo. A Faenza consci di quanto si stava organizzando in queste terre
vicine si pensò che per rimanere al passo con i tempi era giunto il momento di organizzarsi anche nella
nostra Regione. Promossa dal Comitato Palio, nasce a Faenza la “Commissione Storica” e nel corso
dell’anno 2004 si vedono già i primi risultati pratici. La commissione formata dalla valida e decisa
presidente M.Luisa Martinez (Rione Nero), Mainetti Gianfranco (Rione Rosso), Banchini Giorgio
(Borgo D’Urbecco), Emiliani Beppe (Rione Verde), Casta Enzo (Rione Giallo), Timoncini Daniele
(Gruppo Municipale) e Aldo Ghetti in rappresentanza della Amministrazione Comunale (Ufficio
Palio) e consigliere della FIGS (Federazione Italiana Giochi Storici) si mette al lavoro di gran lena. Si
lavora per preparare uno Statuto per l’associazione, si cominciano a prendere i primi contatti con città
di palio e con manifestazioni storiche. Per Faenza è importante avere appoggi con altre città di palio in
regione e fondamentale sarà lavorare assieme ai rappresentanti del Palio della città di Ferrara. Rappre-
sentati dal Dott. Ghetti, membro all’epoca del consiglio della Federazione Italiana dei Giochi Storici, si
ottengono altre preziose informazioni e Faenza si propone ben presto alla Commissione Storica della
FIGS e si ottiene di organizzare a Faenza nel mese di marzo del 2005 l’Assemblea nazionale della Fede

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CORTEO STORICO
razione, con l’intenzione di presentare e discutere una bozza di legge Regionale per le manifestazioni
storiche della Emilia Romagna.
E’ a Faenza il 24 novembre 2004, nella sede del Borgo d’Urbecco che si ha il primo vero incontro con i
primi gruppi che aderiscono: Terra del Sole, Mandaino, Quattro Castella, San Secondo Parmense,
Ferrara ed è in quella serata che Luisa Martinez presenta una bozza del progetto costitutivo della asso-
ciazione. Nei mesi invernali si lavorò molto, era indispensabile per avere consensi regionali raccogliere
adesioni nelle città storiche ove si organizzavano manifestazioni. Fondamentale ancora in quei momen-
ti il lavoro messo in atto dalla Sig.ra Martinez che in pochi mesi aveva ottenuto una buona adesione di
città/manifestazioni. E’ da questo lavorio di contatti intrapresi da Faenza e Ferrara con i responsabili
delle varie manifestazioni che nel 2005 nasce l’Associazione Emilia-Romagna .

Rievocazioni Storiche (A.E.R.R.S.), costituita sotto l’egida della F.I.G.S., con lo scopo di valorizzare,
preservare e promuovere la cultura dei territori.

Nella storia dell’AERRS la professoressa Martinez sarà il primo presidente eletto e vi rimarrà alla guida
fino al 2008, quando per motivi di salute dovrà lasciare, non prima però di aver impostato coi propri
collaboratori le basi per la stesura della prima legge regionale.
Nel 2007 vide la luce il “Progetto di Legge d’iniziativa dei consiglieri regionali Pironi, Lucchi, Fiammen-
ghi e Piva “Partecipazione della Regione Emilia-Romagna all’Associazione dell’Emilia Romagna delle
Rievocazioni Storiche (A.E.R.R.S.)”, che pur nelle buone intenzioni mostrò subito un problema di base,
era richiesto che le associazioni che vi aderivano dovessero conseguire il riconoscimento della personali-
tà giuridica. Cosa impossibile per associazioni di volontariato.
Il percorso per giungere in Regione a qualcosa di concreto e finanziato, fu lungo e tortuoso, con l’AER-
RS a visionare e controllare i lavori. Ci furono proposte anche da parte delle forze di opposizione, come
nei primi mesi del 2012 quando in commissione cultura e turismo della Regione iniziò l’iter del progetto
di legge presentato dal consigliere PdL Gianguido Bazzoni per la valorizzazione del Palio del Niballo di
Faenza con un contributo finanziario. Non se ne fece nulla perché fu bocciato in aula in quanto per la
maggioranza non si poteva sostenere un singolo evento, a fronte di decine di manifestazioni e rievoca-
zioni storiche sul territorio regionale. Questo stop fu comunque un'altra spinta data alla maggioranza
del governo regionale per muoversi verso la costituzione di qualcosa di concreto. Finalmente si giunse al
29/07/2016 con la presentazione in aula del Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Valorizza-
zione delle manifestazioni storiche dell'Emilia-Romagna". Furono molti i consiglieri firmatari della
proposta divenuta legge regionale n.3 del 2017. Occorre menzionare chi si spese veramente per la conclu-
sione positiva dell’iter le consigliere regionali Manuela Rontini e Marcella Zappaterra.
Fu così che la nostra Regione legiferò una delle migliori leggi fino ad allora pubblicate in ambito nazio-
nale per la promozione e valorizzazione delle manifestazioni storiche al fine di favorire la conoscenza
delle tradizioni regionali e del territorio e lo sviluppo del turismo culturale con l’intenzione intrinseca
della rivitalizzazione dei centri storici in cui le manifestazioni hanno luogo, senza dimenticare l'aggrega-
zione e la coesione sociale attraverso il ruolo del volontariato e dell'associazionismo, ruolo estremamen-
te importante e rivalutato in quest’ultimo anno di pandemia con il notevole impegno messo in atto dai
rioni e associazioni storiche in aiuto verso i cittadini più esposti alla pandemia.

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CORTEO STORICO
La legge ben strutturata entrò operativa fin dal 2017 con un finanziamento ad hoc per dare sostegno alle
associazioni che nel frattempo, a norma di legge, si erano iscritte nell’apposito albo regionale al quale si
potevano iscrivere le manifestazioni già attive da almeno dieci anni, andando a formare un calendario
regionale annuale delle manifestazioni di rievocazione storica. La Legge infatti prevede che i contributi
possano essere erogati solo alle manifestazioni comprese nel calendario, che potranno contraddistin-
guersi con un logo previsto dalla Regione.

Ad oggi la Regione Emilia Romagna ha varato quattro bandi ad iniziare dal 2017 (Stanziati 150.000,00 € a
sostegno ad interventi su “Costumi, Attrezzature e Materiali che vengono utilizzati per rievocazioni
storiche”. Deliberati 91.808,00 €), nell’anno 2018 (Stanziati 300.000,00 € per contributi alle associazioni di rievo-
cazione storica per l’organizzazione delle manifestazioni e per progetti di conservazione e restauro del
patrimonio necessario alle attività di rievocazione storica (costumi e accessori). Deliberati 298.538,00 €,
nell’anno 2019 (Stanziati 300.000,00 € contributi alle associazioni di rievocazione storica per l’organizzazione
delle manifestazioni e per progetti di conservazione e restauro del patrimonio necessario alle attività di
rievocazione storica (costumi e accessori). Deliberati 297.091,00 €. Nel 2020 la Regione ha deliberato un
bando per il quale sono stati stanziati 300.000,00 € a sostegno ad interventi su “Costumi, Attrezzature e
Materiali che vengono utilizzati per rievocazioni storiche”. Sono stati deliberati a fronte di progetti
presentati 279.199,00 €. Questo bando dovrà essere portato a termine entro giugno 2021, e sarà molto com-
plicato in questo periodo di blocco delle attività di promozione sociale, completare la realizzazione di
progetti studiati e progettati nell’estate scorsa quando si pensava ormai superata la fase critica legata alla
pandemia da Coronavirus. Va infatti precisato, perché non tutti ne sono al corrente che questi denari
non vengono anticipati alle varie associazioni alla presentazione e approvazione dei progetti, lo saranno
solo dopo averli completati e debitamente presentati agli uffici competenti nei tempi previsti dalla
ordinanza regionale di approvazione, accompagnati dalle note contabili attestanti l’avvenuto e regolare
pagamento verso i fornitori.

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  Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
CORTEO STORICO
Questi finanziamenti promossi dalla regione hanno mosso l’animo interno dei contabili rionali votati
sempre a non esagerare con le spese. Hanno dato coraggio ad intraprendere iniziative prima accantona-
te. Ovvero in associazioni di volontariato ove il denaro non scorre mai a sufficienza e con la crisi finan-
ziaria che ha colpito il nostro paese negli ultimi anni, nei rioni come il nostro si è sempre cercato di
manutentare l’esistente più che progettare miglioramenti nelle attrezzature o nuovi costumi. I Bandi
Regionali hanno permesso questo, assumere più coraggio e vedere che oltre all’ostacolo da superare c’era
un traguardo sicuro che, se raggiunto, ti premiava; ti avrebbe coperto con sicurezza le complicazioni
iniziali e le spese che avevi con difficoltà anticipato. Questo il vero pregio di questa legge di valorizza-
zione delle manifestazioni storiche della nostra Regione, che va a ripagare negli anni la generosità dei
tanti volontari rionali, al lavoro tutto l’anno per la buona riuscita dei nostri eventi. Con questi fondi il
nostro Palio, ma anche tutte le altre manifestazioni storiche regionali sono cresciute ulteriormente,
facendosi “più belle” nei costumi, nella riscoperta di tradizioni, socialità e cultura, con benefici anche
per il turismo delle nostre città.

Elenco dei contributi concessi nel triennio 2017/2019

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 Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
CORTEO STORICO
Il Rione Rosso con la sua manifestazione Sagra del Pellegrino solo per problemi di gestione interna non
ha partecipato al primo bando, concorrendo per gli altri due già conclusi (2018 – 2019) e ora ha in corso la
sua terza partecipazione (2020) che si concluderà nel giugno prossimo. Importante è stata la spinta ricevu-
ta da queste iniziative regionali che nel nostro caso ci hanno dato quel coraggio di investire maggior-
                                  mente nelle nostre attività a tutto guadagno delle manifestazioni che si
     SAGRA DEL PELLEGRINO
                                  promuovono, ad iniziare dalla riuscita 13° Sagra del Pellegrino del 2018. Il
                                  Rione si è potuto impegnare con maggior attenzione e cura all’organi-
                                  zzazione dell’evento senza dimenticare la stesura del libro “Feste Giostre
                                  e Corse al Palio in Romagna” sulla storia dei Palii nel nostro territorio.
                                  Nella edizione del 2019 si è portata l’attenzione sull’integrazione del
                                  patrimonio costumistico rionale oltre che migliorare l’organizzazione e
                                  la promozione della Sagra del Pellegrino, mentre per il 2021 l’attenzione
                                  sarà rivolta, come richiede il bando, alla progettazione di nuovi costumi
                                  e alla manutenzione del parco esistente.

Si ringrazia la Associazione A.E.R.R.S. per i dati forniti.

Gianfranco Mainetti

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Si infonda in te forza, coraggio, virtù che porterai ad esempio per tutta la vita, orgoglioso di essere “uno del Rosso”
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