JACOPO DA MONTAGNANA GIORNALE STUDENTESCO - ANNO V - DICEMBRE 2019 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE - Istituto di ...

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JACOPO DA MONTAGNANA GIORNALE STUDENTESCO - ANNO V - DICEMBRE 2019 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE - Istituto di ...
GIORNALE STUDENTESCO
         ANNO V - DICEMBRE 2019

 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE

    JACOPO DA
  MONTAGNANA

                  Elisabetta Amaddeo
JACOPO DA MONTAGNANA GIORNALE STUDENTESCO - ANNO V - DICEMBRE 2019 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE - Istituto di ...
di Krystal Ferrari - V AA

E
      sattamente il 28 febbraio                                              È stata un'esperienza davvero
      2019, alle ore 18.00 (ora lo-   Si realizzano sempre                   unica e spero che molte altre
      cale americana), sono at-       le cose in cui credi realmente         persone, oltre a me, possano
terrata al J.F.K. International       e il credere in una cosa,              avere questa opportunità.
Airport di New York City.             la rende possibile.                    Non nego che le tematiche af-
Tutto è iniziato nel momento                              Frank Lloyd Wright frontate siano state piuttosto
in cui ho aderito al programma                                               complesse, ma il risultato è
Studenti Ambasciatori alle Nazio-       voluto cogliere questa opportu-      quello che conta. Ritengo, in-
ni Unite. Un’esperienza che si è        nità e, per meglio dire, grande      fatti, dal profondo del cuore,
rivelata veramente interessante         occasione, allo scopo di miglio-     che nella vita sia giusto lottare
e ricca di soddisfazioni, in            rare ulteriormente la conoscen-      per ciò in cui si crede, perché la
quanto ho potuto rendermi con-          za e la padronanza della lingua      costanza e il sacrificio, alla fi-
to in prima persona di che cosa         inglese. Un requisito molto im-      ne, vengono premiati.
significa e che cosa si prova nel       portante per il mio futu-
partecipare ai lavori dell’ONU a        ro lavoro.
New York. L’obiettivo princi-           New York è stupenda. Si
pale del programma era quello           tratta di una città in cui
di trovare delle soluzioni con-         c'è sempre movimento e
crete e realistiche alle proble-        non si nota per nulla la
matiche      globali,    mediante       differenza tra il giorno e
un'intensa e produttiva attività        la notte. Non potevo cre-
di confronto, dibattito e nego-         dere ai miei occhi quan-
ziazione. Una sinergia che ha           do mi sono trovata di
portato alla redazione di un do-        fronte alla Statua della
cumento ufficiale delle Nazioni         Libertà, al Ponte di Broo-
Unite: una Risoluzione.                 klyn, al suggestivo panorama
                                        dall'Empire State Building! Ma          Nella vita non bisogna
                                        ciò che mi ha particolarmente
                                        emozionata è stato visitare il
                                                                                    mai rassegnarsi,
                                        National September 11 Memo-          arrendersi alla mediocrità,
                                        rial Museum nel World Trade                    bensì uscire
                                        Center, luogo in cui, purtroppo,
                                        l'11 settembre 2001, è stato com-
                                                                                 da quella zona grigia
                                        piuto l'attentato alle Torri Ge-        in cui tutto è abitudine
                                        melle.                                 e rassegnazione passiva,
                                        A New York ci siamo divertiti
                                        moltissimo e di sera la città è
                                                                                    bisogna coltivare
                                        fantastica! Oltre alla stupenda        il coraggio di ribellarci.
                                        Times Square, abbiamo avuto
                                        la possibilità di recarci presso il               Rita Levi Montalcini
                                        Barclays Center e vedere dal
Ho potuto, quindi, confrontar-          vivo la partita dell'N-
mi e conoscere l'opinione di            BA, il più prestigioso
moltissimi studenti provenienti         torneo di basket al mon-
da tutto il mondo, partecipando         do. Inoltre, è stato emo-
alle conferenze organizzate da          zionante assistere alle
Future We Want Model United             esibizioni delle Cheer-
Nations.                                leader, che facevano il
Poiché il mio sogno è quello di         tifo per i talentuosi gio-
diventare una receptionist, ho          catori di pallacanestro!

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I NOSTRI RAPPRESENTANTI
                  di Shirley Carli - III AV

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l rientro dalle vacanze esti-

A         ve, gli studenti dello Jacopo
          da Montagnana hanno trova-
          to alla guida dell’Istituto
                                           INTERVISTA AL DIRIGENTE
una nuova figura: Elisa Pedrina.                                                       di Nicole Baretella e Federica Furlani - III AP
Abbiamo deciso di intervistarla.
Dal primo momento che è entrata in
questa scuola, come le è sembrata? È
stata accolta bene?
Sì, certo e devo dire che è una scuola
vivace ed ho notato una grande di-
sponibilità da parte di tutti: studen-
ti, insegnanti e collaboratori.
Quali aspetti del nostro sistema scola-
stico le sembrano poco precisi? Cosa
farebbe per migliorarli?
Ho trovato molta competizione tra
liceo e alberghiero. Penso che l’uni-
co modo per far regnare l’armonia
tra questi indirizzi sia lasciare che
gli uni possano partecipare ai labo-
ratori previsti per gli altri.
Quali progetti ha per questa scuola?
Non voglio stravolgere tutto quan-
to, ma soltanto rendere tutto più
digitale. Dall’anno nuovo infatti
avremo un nuovo registro scolasti-
co.
Da quale scuola viene?
Fino all’anno scorso esercitavo
nell’istituto alberghiero “Pietro
D’Abano” di Abano Terme.
Quali differenze ha riscontrato tra que-
sta scuola e quella da cui viene?
Non molte, sono molto simili.
Come le sono sembrati gli studenti?
Gli studenti mi sono sembrati sin da
subito molto educati e veramente
eccezionali.
E gli insegnanti?
I docenti mi hanno colpito molto
per l’amore che hanno nei confronti
del loro lavoro, per la passione che       Come si comportava lei quando era una       cambiare sempre, è il mondo che li
ci mettono in ciò che fanno. Per           studentessa?                                circonda e in particolare modo il
giunta sono molto professionali e          Quando ero una studentessa ero              comportamento dei genitori verso il
competenti.                                diligente e molto curiosa, anche se,        proprio figlio. È sempre più presente
Cosa l’ha spinta a scegliere il mestiere   come tutti i ragazzi, ho fatto anch’io      nelle famiglie un accudimento pres-
di insegnante?                             le mie sciocchezze.                         sante che induce il figlio a sentirsi
Volevo stare a contatto con le perso-      Che scuola ha frequentato?                  sempre più soffocare e a temere di
ne, in particolare modo con i ragazzi      Ho frequentato il liceo classico e poi      sbagliare, e quindi di conseguenza i
poiché con loro devi stare, come           ho proseguito i miei studi di giuri-        figli andranno sempre in cerca del
dire, nel pezzo, quindi è una cosa         sprudenza all’Università di Milano.         genitore perché sanno che da loro
che mi è sempre piaciuta. Prima di         Quando era una studentessa, cosa pen-       non sbaglieranno mai. Questi ragaz-
insegnare diritto ed economia, ero         sava della scuola?                          zi, invece, devono essere lasciati
una professoressa di sostegno e co-        Come tutti i ragazzi, non si ha vo-         autonomi perché senza sbagliare
me tale avevo un rapporto più stret-       glia di studiare, però, all’infuori di      non impareranno mai e quando si
to con i ragazzi e mostravo di più la      questo, sono sempre rimasta affasci-        ritroveranno fuori dal nido avranno
mia umanità.                               nata dal modo di insegnare e dal            molti problemi.
Perché ha accettato il ruolo di preside?   carattere che i miei professori dimo-
Ho accettato questo ruolo perché           stravano.                                                       • • •
volevo che gli alunni mi vedessero         Secondo lei gli studenti sono cambiati
come un soggetto da cui poter veni-        rispetto ai primi tempi in cui insegnava?   Ringraziamo infinitamente la presi-
re se avessero avuto bisogno.              Dal mio punto di vista, no, non ho          de per averci concesso questa inter-
Cosa ha provato quando ha esercitato       mai notato nessun cambiamento               vista al fine di conoscerla meglio e
per la prima volta questo ruolo?           negli alunni che ho avuto da quando         le auguriamo buona fortuna per il
Ero molto emozionata ed agitata            ho cominciato ad esercitare il ruolo        suo ruolo all’interno dello Jacopo da
all’idea di ricoprire un incarico così     di insegnante. Quello che è vera-           Montagnana.
importante.                                mente cambiato, e che continuerà a

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di Noemi Vezzon - III BC

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                                                                                               e cannucce di plastica,
                                                                                               usate principalmente per
                                                                                               ragioni igieniche, sono
                                                                                        spesso gettate via. Senza alcun
                                                                                        riguardo per lo smisurato dan-
                                                                                        no ecologico che questo nostro
                                                                                        gesto istintivo provoca.
                                                                                        Lo smaltimento di una cannuc-
                                                                                        cia richiede qualche centinaio di
                                                                                        anni. Tanto basta per capire che
                                                                                        a questi oggetti nocivi per l’am-
                                                                                        biente possiamo e dobbiamo
                                                                                        rinunciare.
                                                                                        Nella sola Londra se ne usano
                                                                                        circa 2 miliardi l’anno, tanto che
                                                                                        il quotidiano locale Evening
                                                                                        Standard ha lanciato una peti-
                                                                                        zione per chiedere ai produttori
         I MILLE USI DEL CAFFÈ...                                                       di metterle al bando o trovare
                                                                                        soluzioni ecosostenibili entro la
                                                             di Noemi Vezzon - III BC   fine del 2018.
                                                                                        Rinunciare al loro impiego po-

 J
        ulian Lechner è un designer          ristoratori della zona di Berlino, in
        tedesco che ha pensato di po-        collaborazione con un’organizzazio-        trebbe aprire la strada all’abban-
        ter riutilizzare i fondi del caffè   ne sociale che si occupa anche             dono di altri utensili e accessori
        per creare tazze, bicchieri e        dell’essiccatura. Non si usano, però,      monouso.
piattini: parola d’ordine riciclare.         solo i fondi di caffè, ma anche ami-       Da qualche anno, si sta svilup-
I prodotti non sono solo leggeri e           do, cere, legno, resina e oli: tutte ma-   pando una nuova sensibilità
resistenti, ma profumano anche di            terie prime ecosostenibili con le quali    anche tra i proprietari di bar,
caffè.                                       si crea un composto.                       locali e ristoranti, che aderisco-
                                             Unica regola: non usare prodotti de-       no con maggiore frequenza a
Come è nata questa idea?                                                                programmi di sensibilizzazione,
                                             rivati dal petrolio!
“L’idea del prodotto nasce nello stu-                                                   finalizzati a ridurre o eliminare
                                             L’azienda assicura che le tazze realiz-
dio Product Design di Bolzano, in                                                       le cannucce di plastica.
                                             zate in tal modo si mantengono nel
Italia. Dopo innumerevoli tazze di                                                      Queste sono sostituite da bio-
                                             tempo e se cadono a terra non si
espresso, Julian Lechner si chiese se                                                   cannucce che possiedono le
gli avanzi di un’azienda di caffè po-        rompono.
                                             Tazze e piattini made in Berlin sono       stesse caratteristiche meccani-
tessero essere usati per qualcosa di                                                    che, igieniche e d’impiego, ma
                                             già in commercio. In Italia possiamo
nuovo: ed ecco, nel 2009, realizzata                                                    hanno un grande vantaggio:
                                             acquistarli nei negozi Friendly Shop
una prima tazzina”.                                                                     quello di decomporsi in condi-
                                             di Padova e Roma.
I fondi del caffè vengono raccolti                                                      zioni di compostaggio controlla-
giornalmente presso le caffetterie e i                       • • •                      te.
                                                                                        La cannuccia biologica contri-
 Piattini, tazzine e tazzoni                                                            buisce in modo significativo alla
 ottenuti dal riciclo dei fondi di caffè                                                riduzione delle emissioni di ani-
                                                                                        dride carbonica e del conse-
                                                                                        guente effetto serra.
                                                                                        Totalmente biodegradabile, a
                                                                                        fine ciclo di vita può essere
                                                                                        smaltita secondo un naturale
                                                                                        processo di decomposizione.
                                                                                        Abbandonate gradualmente le
                                                                                        cannucce di plastica, scegliete le
                                                                                        cannucce biodegradabili e le
                                                                                        cannucce commestibili!

                                                                                                     •••

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JACOPO DA MONTAGNANA GIORNALE STUDENTESCO - ANNO V - DICEMBRE 2019 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE - Istituto di ...
I     l clima e la salvaguardia
      della Terra sono temi che
      riguardano sempre più da
                                     I CAMBIAMENTI CLIMATICI
                                                                                   di Elisabetta Amaddeo - V AL
vicino la nostra quotidianità.
A partire dagli anni '90, gli stu-   l’alternanza di periodi di glacia-   lioni di persone in tutto il mon-
diosi hanno rilevato significati-    zione con quelli più caldi in        do. Nel corso dell’anno, infatti,
ve alterazioni rispetto agli stan-   modo regolare                        si sono svolti diversi scioperi
dard climatici fino ad allora re-    A Milano è stata organizzata         ad opera degli studenti, i cosid-
gistrati. Gli Stati sono stati in-   una mostra fotografica con           detti Fridays for Future, per so-
formati e hanno cominciato a         scatti realizzati dai più bravi      stenere la causa climatica.
valutare eventuali iniziative per    fotografi del National Geo-          Questa, tuttavia, non è l’unica
reagire ed arginare le problema-     graphic. Le immagini mostrano        questione da analizzare: in qua-
tiche riscontrate.                   gli effetti del riscaldamento glo-   si ogni parte del mondo si veri-
Di recente, con la Conferenza        bale sulla Terra: dalla fusione      ficano dei problemi relativi
di Parigi del 2015, accordo entra-   dei ghiacci perenni che si ridu-     all’inquinamento dell’ambien-
to in vigore l’anno successivo,      cono di oltre 400 miliardi di        te, dagli scarichi delle fabbriche
195 Paesi hanno adottato un pri-     tonnellate ogni anno, ai feno-       alle sostanze inquinanti, agli
mo documento giuridicamente          meni meteorologici estremi co-       incidenti delle petroliere. Non
vincolante sul clima mondiale.       me tempeste e uragani, dall'au-      bisogna, pertanto, soffermarsi
L'obiettivo è quello di ridurre al   mento dei periodi di intensa         soltanto su un aspetto, bensì
minimo possibile le emissioni        siccità all'aumento del livello      guardare alla situazione nella
di ciascuno Stato e mantenere        dei mari.                            sua totalità: il nostro pianeta è
l'aumento medio della tempera-       Nell’ultimo anno, comunque, la       costituito da una miriade di ele-
tura globale sotto i 2°C.            gente e soprattutto i giovani        menti che, come il riscalda-
L’esigenza di intervenire attiva-    sono stati sensibilizzati a queste   mento, necessitano di controlli
mente è sempre più sentita.          tematiche grazie all’operato di      e soluzioni per limitare e, se
Infatti, numerosi studi hanno        Greta Thunberg. La ragazza sve-      possibile, eliminare il proble-
mostrato che il 2018 è stato il      dese è stata iniziatrice di una      ma.
quarto anno più caldo della sto-     protesta, che ha mobilitato mi-                     • • •
ria a livello globale e il primo
anno più caldo in Italia, Francia
e Svizzera.
Il riscaldamento globale è di-
mostrato da eventi già in atto,
come lo scioglimento dei ghiac-
ci, foriero di siccità, alluvioni,
estinzioni di specie e dei rispet-
tivi habitat, in un futuro non
troppo lontano.
Questi fenomeni impatteranno
su milioni di persone, con effet-
ti ancora maggiori su chi vive
nelle zone più vulnerabili e po-
vere del mondo. Ma per fortu-
na, si stanno via via sviluppan-
do sistemi per cercare di limita-
re tali ripercussioni.
La maggior parte degli scienzia-
ti è concorde nell’attribuire alle
attività dell’uomo questo rapido
aumento della temperatura.
Una minoranza, invece, lo
ascrive ai moti millenari della
Terra, che determinerebbero

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JACOPO DA MONTAGNANA GIORNALE STUDENTESCO - ANNO V - DICEMBRE 2019 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE - Istituto di ...
l corso di astronomia era sta-
      to pensato inizialmente per i
      soli ragazzi del liceo affinché
                                                 Il corso di astronomia                       di Anastasia Marin - III AP
potessero consolidare le loro cono-
scenze scientifiche e studiare con-     Per partecipare al corso non biso-       in astrofisica, e Niccolò Bertazzo.
cretamente l’astronomia. La parte-      gna necessariamente avere cono-          Gli argomenti trattati saranno
cipazione al corso viene adesso         scenze astronomiche.                     diversi: dall'astronomia antica
allargata anche ai ragazzi dell'al-     Il corso si terrà presso la sede cen-    all'astrofisica moderna, passando
berghiero.                              trale dello Jacopo da Montagnana in      per l'evoluzione stellare e la spet-
Perché frequentare un corso di          via Luppia Alberi. È previsto ogni       trometria astronomica. Inoltre i
astronomia anche se non serve           mese un incontro pomeridiano di          ragazzi avranno modo di utilizza-
come approfondimento per il pro-        due ore. Se saremo fortunati e le        re telescopi manuali e vedere il
gramma scolastico?                      temperature lo permetteranno,            telescopio computerizzato in azio-
È un corso, questo, con il quale        potremmo avere l'occasione di            ne. Quest'ultimo telescopio è
tutti, anche i principianti come me,    osservare il cielo invernale duran-      straordinario perché ha la capacità
potrebbero approcciarsi al mondo        te degli incontri serali. Gli interes-   di individuare una stella o una
delle stelle e scoprire, chissà, una    sati al corso avranno modo di es-        galassia dalla digitazione del no-
passione che ancora non si sapeva       sere guidati dalla sapienza dei pro-     me interessato nel cielo.
di avere.                               fessori Simone Gazzetta, laureato        Se il vostro desiderio è quello di
                                                                                 inoltrarvi nel mondo dell'astrono-
                                                                                 mia ma avete la paura costante di
 Uno dei telescopi                                                               dover sostenere un esame, non
 in dotazione all’Istituto
                                                                                 dovete temere! La frequenza del
                                                                                 corso non prevede esami da supe-
                                                                                 rare. Inoltre se non volete spende-
                                                                                 re soldi per un corso, quello di
                                                                                 astronomia fa al vostro caso con-
                                                                                 siderato che è gratuito.
                                                                                 Cosa possiamo ottenere dalle se-
                                                                                 dute di sapienza?
                                                                                 A fine corso noi ex principianti
                                                                                 potremmo sapere come si utilizza
                                                                                 il telescopio manuale e avere mag-
                                                                                 giori conoscenze sul mondo dell’a-
                                                                                 stronomia.
                                                                                 Per i ragazzi del liceo oltre al cor-
                                                                                 so base è previsto anche il labora-
                                                                                 torio. Con il corso pratico e teori-
                                                                                 co, gli alunni frequentanti il liceo
                                                                                 avranno modo di utilizzare le in-
                                                                                 formazioni acquisite per costruire
                                                                                 analisi seguite da uno studio ap-
                                                                                 profondito esaminando formule
                                                                                 aritmetiche basate sui corpi stella-
                                                                                 ri.

                                                      •7•
JACOPO DA MONTAGNANA GIORNALE STUDENTESCO - ANNO V - DICEMBRE 2019 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE - Istituto di ...
I giovani e la lettura
               di Shirley Carli - III AV

                                                       di Fernanda Mazzetto - IV AP

                                           Leggere è importante! Vi invitiamo,
                                           pertanto, a frequentare la biblioteca
                                           dell’Istituto, in sede centrale. La tro-
                                           vate al piano terra, lungo il corridoio
                                           per andare in palestra.

                                              Leggere danneggia
                                                  seriamente
                                               la tua ignoranza

                                           Potete trovare libri per tutti i gusti:
                                           dai classici senza tempo ai testi filo-
                                           sofici, dalle enciclopedie ai dizionari
                                           e tanto altro ancora... Se non volete
                                           leggere ma avete bisogno di un mo-
                                           mento di quiete per lo studio, qui
                                           potete trovare rifugio.
                                           Abbiamo chiesto il motivo per cui le
                                           persone non leggono più. Ci hanno
                                           risposto: è stancante e noioso. Forse
                                           non hanno ancora trovato il libro
                                           giusto. Chi legge sa bene che la lettu-
                                           ra è un ottimo mezzo per distaccarci
                                           dalla realtà che ci circonda ed essere
                                           trasportati in un mondo altro, fatto
                                           di tante emozioni.
                                           Allora, che aspetti?

                                               ORARIO
                                             D’APERTURA
                                            LUNEDÌ dalle       9,25 alle 12,25
                                           MARTEDÌ dalle 11,25 alle 12,25
                                           GIOVEDÌ dalle 10,25 alle 12,25
                                           VENERDÌ dalle       9,25 alle 12,25

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JACOPO DA MONTAGNANA GIORNALE STUDENTESCO - ANNO V - DICEMBRE 2019 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE - Istituto di ...
IL GENERE GIALLO:
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                                                                                                     di Elisabetta Amaddeo - V AL

         argomento oggetto di discus-        prima persona, ma lascia che siano gli       to per gli altri suoi libri. Nessuno ap-
         sione è la rotondità terrestre.     occhi di Watson a descrivere e a nar-        prezzava i suoi altri tentativi editoria-
         Chi direbbe mai una cosa del        rare le gesta di Sherlock.                   li: tutti volevano Sherlock. Fu così che
genere? No, non è un vostro compa-                                                        Doyle, un giorno, decise di scrivere
gno durante un’interrogazione, ma il         Facciamo un salto ai nostri giorni. Il       L’ultima avventura in cui il protago-
celebre Sherlock Holmes, il primo -          più grande giallista contemporaneo, a        nista sembra dirci addio per sempre.
forse no, non è il primo, ma sicura-         mio avviso, è Andrea Camilleri, da           Tuttavia, le lamentele del pubblico lo
mente il più famoso - investigatore,         poco scomparso. Di origine siciliana,        costrinsero a farlo resuscitare, tornan-
personaggio di romanzi gialli per an-        è il padre del noto Commissario Mon-         do a deliziarci con altre sue avventure.
tonomasia.                                   talbano. Sì, proprio quello del tele-        Diversamente, Andrea Camilleri, uo-
Il genere giallo… aspettate un attimo:       film, sulla Rai. Salvo Montalbano,           mo dei nostri tempi, saggio e colto, ha
ma poi, perché si dice giallo? Biso-         uomo schivo e solitario, fedele ai suoi      dipinto il suo personaggio con caratte-
gnerebbe anche chiedersi perché da           valori e molto legato ai suoi uomini, è      ri che non riescono ad appassionare
noi, in Italia, si dice giallo, ma se si     il commissario della polizia di Vigata,      tutti. La sua scelta di colorare il suo
frequentano librerie all’estero non si       cittadina siciliana immaginaria. Di          italiano letterario con il dialetto sici-
trova certo lo scaffale yellow (provate      umore instabile, con una relazione a         liano, pur mantenendolo comprensibi-
a chiedere alla commessa!). L’origine        distanza con Livia, la fidanzata ligure      le a tutti, rappresenta un segno distin-
del termine deriva dalla famosissima         e con una passione per la buona cuci-        tivo. Da poco, Camilleri ci ha lasciati.
collana Il Giallo Mondadori, edita           na, a stomaco vuoto non riesce a ra-         Tuttavia, ha lasciato un libro, che sarà
dall’omonima casa a partire dal 1929.        gionare, dice (e come dargli torto).         pubblicato post mortem, con la con-
La copertina di questi romanzi poli-         Due modi e mondi diversi, ma lo stes-        clusione sulla storia del Commissario
zieschi/thriller era di colore giallo        so fascino. Entrambi i nostri autori         Montalbano. In un’intervista aveva
(non si poteva sbagliare!). Se ve lo         riescono a far restare il lettore col fia-   detto di averlo già scritto da un po’ e
state chiedendo, sì, sono proprio quelli     to sospeso, assorbendolo nella suspen-       di tenerlo in serbo, in vista della fine,
che trovate a 2 euro alla bancarella in      ce della trama, sicuramente avvincen-        per non lasciare in sospeso tutti gli
offerta sul lungomare.                       te.                                          amanti di Salvo Montalbano, qualora
Tornando a noi, il genere è sempre           Leggere almeno un romanzo dell’uno           lui ci avesse abbandonati strada facen-
stato, fin dalla sua nascita, molto ama-     e dell’altro è d’obbligo: sicuramente        do.
to dai lettori. Il perché è presto detto:    non potrete più fare a meno delle orri-      I libri sono un’eredità! Entrambi gli
la suspence, il mistero, il brivido da       de melodie suonate al violino mentre         autori con le loro opere ci hanno la-
sempre attraggono i lettori, che tendo-      Sherlock sta cercando di farsi venire        sciato delle riflessioni molto preziose,
no ad immedesimarsi nella trama gio-         in mente un’idea, né, tantomeno, di un       dei valori e degli insegnamenti.
cando ad indovinare il colpevole.            “di persona personalmente” che rie-          Volete un consiglio? Leggete Uno
Uno dei maestri giallisti più noti al        cheggia nel commissariato di Vigata.         scandalo in Bohemia di Conan Doyle
pubblico e più apprezzati nel mondo è        Ancora una riflessione.                      e Gli arancini di Montalbano di Ca-
indubbiamente Sir Arthur Conan Doy-          Vedete, Doyle ha amato il suo perso-         milleri, non ve ne pentirete!
le. Proprio lui, ideatore del celebre        naggio, Sherlock, ma l’inaspettato
Sherlock, rappresenta l’emblema del          successo ha rappresentato un fallimen-                        • • •
filone investigativo. Doyle scrisse a
cavallo tra il XIX e il XX secolo: il
suo esordio fu Uno studio in Rosso in
cui compare per la prima volta il fa-
mosissimo Sherlock Holmes. La sua
personalità è assai particolare. Si tratta
di un investigatore privato, con acute
doti di osservazione e deduzione che
gli permettono di accorgersi di detta-
gli che gli altri tralasciano. Si occupa
soltanto di quello che ritiene impor-
tante nonostante abbia vaste cono-
scenze in molti campi (spesso inutili o
assai strane). Un ottimo schermidore,
pugile e violinista, spesso anche di-
pendente da droghe, scontroso e chiu-
so, ma non manchevole di affetto nei
confronti del suo fidato amico John
Watson, medico militare che per una
strana coincidenza diventa, dapprima,
suo coinquilino e, successivamente, il
suo migliore amico di cui l’autore si
servirà per parlarci di Sherlock. Doy-
le, infatti, non scrive un racconto in
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JACOPO DA MONTAGNANA GIORNALE STUDENTESCO - ANNO V - DICEMBRE 2019 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE - Istituto di ...
Letteratura è femminile!                      MALEFICENT 2
                   di Iris Fiorati - III AP
                                                Signora del male
                                                              di Elisabetta Amaddeo - V AL

                                              “Come siete stati gentili
                                               ad invitarmi qui, stasera”
                                                  (immaginate un sorriso forzato)

                                              Se non avete visto Maleficent, il primo
                                              live-action de La bella addormentata nel
                                              bosco, fatelo subito e poi tornate a legge-
                                              re il mio articolo.
                                              Se adesso non potete farlo, beh, provve-
                                              dete prima possibile, non ve ne pentire-
                                              te! E soprattutto, potrete così vedere il
                                              sequel, quello di cui vi voglio parlare.
                                              Maleficent 2 - Signora del male, uscito
                                              nelle sale alla fine di Ottobre, ha ottenu-
                                              to critiche e lodi. Molti sono rimasti
                                              soddisfatti della performance di Angeli-
                                              na Jolie, protagonista nei panni della
                                              storica cattiva della Bella addormentata -
                                              Malefica -, ma altrettanti sono rimasti
                                              delusi dalla trama.
                                              Non posso assolutamente spoilerare
                                              nulla (altrimenti perché invitarvi a ve-
                                              derlo?), ma la trama, che riprende la
                                              storia della splendida Aurora, regina
                                              della Brughiera, e del suo innamorato,
                                              il principe Filippo, vi lascerà piacevol-
                                              mente sorridenti.
                                              La figura della cattiva, abilmente im-
                                              personata dalla Jolie, viene spogliata
                                              delle presunzioni di malvagità che con-
                                              notano tendenzialmente gli antagonisti
                                              delle fiabe. Sguardo truce, denti aguzzi,
                                              corna, possenti ali nere e uno scettro
                                              nodoso sicuramente non aiutano a tra-
                                              smettere cordialità. Tuttavia, la prota-
                                              gonista, sfidando la sua natura e gli
                                              stereotipi che tutti sembrano addossar-
                                              le, svela la sua vera essenza di donna e
                                              madre, capace di amare, pur mantenen-
                                              do il suo minaccioso aspetto.
                                              Il suo modo di fare, ironico e pungente,
                                              ma allo stesso tempo elegante, mostra il
                                              giusto equilibrio tra forza imposta a se
                                              stessa per proteggersi e timore di non
                                              essere accettata e di restare, di conse-
                                              guenza, ferita.
                                              La storia che, di per sé, si ispira alle
                                              trame fiabesche, vede due donne con-
                                              trapposte, bianco e nero, bionda e mo-
                                              ra, ricca e povera (no, questo non c’era),
                                              portando sullo schermo un confronto
                                              non scevro da riflessioni che vanno ben
                                              oltre il mero racconto, invitando lo
                                              spettatore ad abbandonare i pregiudizi
                                              basati sulle apparenze per riflettere
                                              sulle persone per quello che sono in
                                              realtà. Riflessione quanto mai necessa-
                                              ria, soprattutto di questi tempi in cui la
                                              paura dell’altro rappresenta un ostacolo
                                              al miglioramento ed alla crescita della
                                              società.
                                              Prima di chiudere e a margine di questa
                                              profonda riflessione, vi invito a valuta-
                                              re attentamente il personaggio di Fosco:
                                              vi riserverà non poche e divertentissime
                                              perle di saggezza, e non solo.

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di Anastasia Marin - III AP

M         olti sostengono che tra i
          genitori di ieri e quelli di
          oggi ci sono molte diffe-
renze e che gli ultimi sono peggio-
                                         no di grassi. Un tempo, invece,
                                         sulla tavola c’era poco cibo ma era
                                         buono e genuino: proveniva dal
                                         proprio orto o dal proprio alleva-
                                                                                     Rispetto al passato, inoltre, sono
                                                                                     cambiati la mentalità dei ragazzi e
                                                                                     il loro modo di intendere il sapere:
                                                                                     i ragazzi d’oggi non hanno voglia
ri rispetto ai primi. Ma a cambiare,     mento. Dopo aver cenato, i geni-            di apprendere e se ne fregano del-
nel corso degli anni, sono stati         tori di oggi hanno voglia di rilas-         le persone, dei loro valori e del
solo i genitori?                         sarsi, guardando un film o il tele-         rispetto da dare agli altri, anche
Per poter dare una risposta è ne-        fono, compromettendo e addirit-             quando i loro genitori li hanno
cessario valutare diversi fattori tra    tura annullando, in tal modo, il            educati diversamente. Inoltre alla
cui l’economia, il lavoro e la socie-    rapporto con i figli.
tà in generale.                          Una volta invece non
Intorno alla metà del XX secolo          si potevano utilizzare
in Italia si è registrata un’impor-      smartphone o apparec-
tante crescita economica e l’au-         chi elettronici perché
mento demografico è stato piutto-        non esistevano. I figli,
sto sostenuto. All’interno di un         inoltre, dovevano mo-
nucleo familiare si arrivavano a         strare rispetto nei con-
contare anche cinque o sei figli.        fronti dei genitori,
Nella società odierna, invece, i         soprattutto del padre,
figli sono al massimo due, rara-         il capofamiglia.
mente di più. Inoltre le mamme di        Un altro aspetto che
oggi hanno una baby-sitter o pos-        possiamo analizzare è
sono contare sull’aiuto dei nonni        il rapporto tra figli/
che si occupano dei nipoti mentre        genitori e scuola. Fino
loro sono a lavoro. Nel passato a        a qualche anno fa la
lavorare erano principalmente gli        frequenza scolastica
uomini e si riusciva a vivere anche      era obbligatoria fino alla terza me-        base dei rapporti tra coetanei vi è
con un solo stipendio. Le mamme          dia, oggi, invece, bisogna andare a         un’incomunicabilità di fondo. Si
erano soprattutto casalinghe; il         scuola fino al raggiungimento dei           preferisce chattare tramite social
loro lavoro era quello di accudire       sedici anni. I genitori di una volta        anche quando si è l’uno davanti
la famiglia. Oggi, invece, lavorano      erano molto più severi: la scuola           all’altro, in una sorta di appunta-
entrambi i genitori: il costo della      veniva presa molto seriamente e             mento virtuale che sminuisce l’ap-
vita è aumentato, un solo stipen-        se i figli non ottenevano buoni             puntamento stesso. Quello che
dio non è più sufficiente.               risultati potevano subire anche             conta è essere fighi e per esserlo
Al ritorno dal lavoro, solitamente       punizioni. Venivano pure mandati            bisogna scattare foto, magari fin-
verso le 19/20, i genitori di oggi       a lavorare per capire cosa voleva           gendo di essere contenti, ed appa-
hanno poca voglia di cucinare,           dire fare dei sacrifici. I ragazzi, inol-   rire continuamente sui social, al-
quindi tendono ad ordinare cibo          tre, avevano rispetto dei profes-           trimenti sei ritenuto uno sfigato.
spazzatura o a cucinare cibo surge-      sori . Oggigiorno, invece sempre            Anche studiare è da sfigati. Meglio
lato, magari di qualità scarsa e pie-    più spesso si parla di genitori che         prendere un misero sei piuttosto
                                                                si recano a          che essere additati come i secchio-
                                                                scuola per sgri-     ni di turno.
                                                                dare i prof          Possiamo, pertanto, dire che ri-
                                                                quando i loro        spetto al passato non solo i geni-
                                                                figli tornano a      tori sono cambiati, ma la famiglia
                                                                casa con voti        in sé e il mondo che ci circonda. I
                                                                bassi o con del-     ragazzi di ieri sono cresciuti cono-
                                                                le note, mentre      scendo il significato della parola
                                                                gli alunni spes-     sacrificio, vivendola sulla loro pelle.
                                                                so sono scorte-      Oggi i ragazzi sono isolati dal
                                                                si e irreverenti     comfort che un certo status socia-
                                                                nei confronti        le conferisce loro e credono che
                                                                degli insegnan-      tutto sia loro dovuto.
                                                                ti.                                   ● ● ●

                                                       • 11 •
IL BULLISMO: FENOMENO SOCIALE
                                                                                                      di Sara Zuffo - I DE

       l bullismo è, in Italia, un fe-
I      nomeno che colpisce l’80%
       dei ragazzi. Molte sono le
ragazze che subiscono atti di bulli-
smo e di cyberbullismo. Questi ge-
nerano nelle vittime mancanza di
autostima e di fiducia, depressione
e sempre più spesso conducono al
suicidio.
Voglio raccontarvi la storia di M.,
una vostra compagna di scuola,
dando a lei la parola.
D. Da quanto tempo vieni bullizza-
ta e perché?
R. Il perché non lo so. So, però, che
vengo bullizzata da quando avevo
tre anni, praticamente una vita.
D. Da così tanto tempo? Vuoi rac-
contarmi cosa ti hanno fatto, cosa
ti hanno detto e come ti sentivi e ti
senti?
R. Quando frequentavo le elementa-
ri hanno iniziato a dirmi frasi del
tipo “sei grassa, brutta, ma vai via
mostro. Non ti vogliamo” per poi
passare a parole più pesanti come
“crepa! Muori! Sei solo uno schi-
fo”. A quel punto caddi in depres-       vo a parlare, nonostante mia madre      alle superiori, la situazione com'è?
sione per un lungo periodo. Alle         continuasse a chiedermi sempre          R. Adesso va meglio. Con i compa-
medie la situazione non è migliora-      come andava. Non riuscivo a confi-      gni mi trovo bene, nonostante i so-
ta. Le offese erano all'ordine del       darmi con lei. Vedevo tutto nero.       liti battibecchi da compagni di clas-
giorno. In tutti questi anni mi sono     L'unica via d'uscita che vedevo di-     se. Inoltre i professori sono dispo-
sentita stressata, triste, non capita.   nanzi a me era togliermi la vita per    nibili. Quando dicono: “se ci sono
Ho provato rabbia e odio nei con-        non subire più, per non soffrire più.   problemi venite e vediamo di risol-
fronti di quelli che mi deridevano.      Fortunatamente non l'ho fatto!          verli”, lo fanno veramente. Ne ho
Coloro che dovevano proteggermi          Qualcosa dentro di me mi ha spinto      avuto la prova.
da questi bulli, cioè maestre e pro-     a pensare ai miei familiari che mi      D. Cosa vorresti dire a chi sta leg-
fessori, non hanno mai fatto niente.     amano e che me lo dimostrano sem-       gendo questa intervista?
Sono arrivata anche a pensare di         pre. Ho pensato soprattutto a mia       R. Vorrei dire alle vittime di bulli-
suicidarmi perché non ce la facevo       madre che tutte le sere mi dice “ti     smo di non arrendersi mai, di parla-
più. Con i miei genitori non riusci-     voglio bene”. Quando sono riuscita      re con un adulto di cui si fidano. E
                                                               a parlare, il     qui, ragazzi, abbiamo dei professori
                                                               cielo si è un     che ci ascoltano veramente. Non
                                                               po' schiarito     abbiate paura e confidatevi! Ai bul-
                                                               e mi sono         li invece dico di pensare al male
                                                               resa conto di     che stanno facendo non solo alle
                                                               aver      vinto   loro vittime, ma anche a loro stessi.
                                                               contro tutti                       ● ● ●

                                                               quelli che mi     Grazie M. per la tua disponibilità.
                                                               volevano          Spero che la tua storia possa essere
                                                               spezzare.         di aiuto a chi non ha avuto ancora il
                                                               D. E adesso,      coraggio di parlare.

                                                      • 12 •
LA VIOLENZA SULLE DONNE È DI TUTTI
                                                                                       di Nicole Baretella - III AP

      l giorno d’oggi sentiamo       mondo e si chiude in se stessa.      oggetto da possedere.
A     molto spesso, purtroppo,
      notizie di donne picchiate
e violentate dai loro uomini.
                                     Poche sono quelle che, dopo
                                     aver subìto abusi, riescono a
                                     parlarne con qualcuno. Pochis-
                                                                          La violenza però non è solo
                                                                          quella diretta, fatta di contusio-
                                                                          ni, lividi o sangue. Esiste anche
Questi non arrecano alla perso-      sime quelle che hanno il corag-      la violenza indiretta, che è an-
na danni solo fisici, ma anche       gio di denunciare.                   cora più sottile e difficile da
psicologici, portando la donna a     Per poterle aiutare bisogna          contrastare. Un fischio o un
sentirsi inadeguata e sbagliata e    ascoltare il loro dolore, spesso     commento osceno al passare di
a credere di aver fallito nella      silenzioso, cercando di evitare      una ragazza sono anch’essi vio-
vita.                                un’ulteriore violenza irreparabi-    lenza che sottintendono un giu-
Molti studi hanno dimostrato         le, ma a volte già preannuncia-      dizio di genere sulla donna.
che, sia in Paesi industrializzati   ta: l’uccisione. Questa potrebbe     L’Assemblea delle Nazioni
come il nostro sia in quelli di      essere considerata il caso estre-    Unite ha deciso di dichiarare il
sviluppo, la violenza contro le      mo, ma non per questo meno           25 novembre Giornata interna-
donne è una piaga assai diffusa.     frequente. Sui giornali spesso si    zionale contro la violenza sulle
Tutti possono essere dei possi-      legge di donne ammazzate, di         donne per far focalizzare l’atten-
bili violentatori: dai mariti ai     omicidi passionali e di momenti di   zione generale di tutto il mon-
padri agli amici. Si registra,       gelosia; espressioni che spesso      do su questo grave problema
inoltre, uno stupro ogni quindi-     nascondono una realtà più com-       che è diventato sempre più al-
ci minuti. Perché? Gli uomini,       plessa e crudele.                    larmante. È stata scelta tale da-
forse, vogliono dimostrare di        Negli ultimi anni, inoltre, per      ta anche per ricordare le tre so-
essere più forti. Vogliono far       parlare di tali morti avvenute       relle Mirabal che sono state as-
capire alla donna chi è che co-      tra le mura domestiche è stata       sassinate proprio il 25 novem-
manda veramente e nello stesso       utilizzata sempre di più la paro-    bre del 1960 dai soldati del dit-
tempo far valere il loro dominio     la femminicidio a voler sottoli-     tatore Trujillo, che in quegli
su di lei.                           neare come matrice comune di         anni controllava l’America La-
La donna, di contro, come rea-       tali uccisioni l’odio verso il ge-   tina.
gisce? Spesso si emargina dal        nere femminile, considerato un       Molte donne, inoltre, hanno
                                                                          trovato la forza di parlare in
                                                                          nome di tutte.
                                                                          Tra le più grandi esponenti del
                                                                          femminismo possiamo ricorda-
                                                                          re Simone de Beauvoir, scrittri-
                                                                          ce e filosofa francese nata nei
                                                                          primi anni del ’900, che si è bat-
                                                                          tuta per i diritti delle donne. La
                                                                          sua espressione più famosa è
                                                                          “Donne non si nasce, lo si diven-
                                                                          ta”.
                                                                          Con Simone riconosciamo
                                                                          quanto le donne possano essere
                                                                          forti e determinate. Devono
                                                                          pertanto ribellarsi a quei pre-
                                                                          giudizi che le vedono sottomes-
                                                                          se all’uomo. Nessun individuo
                                                                          deve dipendere da un altro solo
                                                                          per la differenza di sesso. Così
                                                                          dovrebbe essere sempre e in
                                                                          ogni luogo.
                                                                                         • • •

                                                 • 13 •
JACOPO DA MONTAGNANA
       UNA “ECCELLENZA” DEL NOSTRO TERRITORIO
                                                                                                di Nicola Zanchetta - III BC

L’
         Istituto Scolastico Supe-      ganizzazione, abbia contribuito             Cucina è stato assegnato al no-
         riore Jacopo da Monta-         alla valorizzazione della buona             stro Istituto per l’impegno nel
         gnana nasce nel 1999 e         tavola del proprio territorio.              trasmettere la cultura enogastro-
da allora ha vinto molti premi,         Il prestigioso riconoscimento               nomica e per la formazione sem-
uno di questi è il Premio               dell’Accademia Italiana della               pre aggiornata degli studenti
“Giovanni Nuvoletti” 2017.                                                          che vengono avviati in impor-
Il premio è dedicato a Giovanni                                                     tanti stage professionali.
Nuvoletti Perdomini, il quale è                                                     Nuvoletti era fermamente con-
stato uno dei fondatori dell’Ac-                                                    vinto dell’importanza degli Isti-
cademia Italiana della Cucina e                                                     tuti Alberghieri nel far emergere
presidente della stessa dal 1983                                                    i nuovi talenti.
al 1993. Nel 1994 è stato eletto                                                    La passione è ciò che spinge a
Presidente dell’Académie Inter-                                                     dare il meglio cucina. Uno dei
nationale de la Gastronomie di                                                      grandi lavori che sta facendo il
Parigi.                                                                             nostro Istituto è proprio questo:
Tale premio annualmente viene                                                       sfornare nuove “Eccellenze” pie-
conferito a chi, ristoratore o or-                                                  ne di passione ed entusiasmo!

                                                                                    comincia, pertanto, a condurre
                                                                                    un’indagine propria cercando in
                                                                                    tutti i modi di scagionare il pro-
                                                     di Federica Furlani - III AP
                                                                                    fessore.
                                                                                    Un romanzo pieno di colpi di sce-

L
      a verità sul caso Harry Quebert   vuto consegnare al suo editore.
      è il secondo romanzo di Joël      Marcus, però, è “bloccato”, non             na, assai scorrevole alla lettura e
      Dicker, nato nel 1985 in          riesce a scrivere nemmeno una               anche piacevole. Ideale per un
Svizzera. L’opera ha ricevuto di-       parola. Disperato, cerca dapprima           appassionato di romanzi gialli. Un
versi premi tra i quali il Grand        di trovare l’ispirazione nella came-        libro sicuramente da leggere. Re-
Prix du roman de l’Academie Fra-        retta della sua infanzia, successiva-       sta solo una cosa da scoprire: chi
nçaise e il Prix Goncourt des ly-       mente a casa del suo ex professo-           ha ucciso Nola Kellergan?
céens.                                  re dell’università, Harry Quebert,                          ▪ ▪ ▪

                                                                                                             Joel Dicker

Harry Quebert è un professore           senza però successo. Poco tempo
universitario e uno stimato scrit-      dopo esser ritornato a New York,
tore americano. Marcus Goldman,         il giovane scrittore riceve una
invece, è un suo ex allievo e scrit-    chiamata da Harry che gli comu-
tore a cui è rimasto molto legato       nica di essere stato incriminato
anche dopo l’università. Marcus,        per l’omicidio di Nola Kellergan, i
dopo quasi due anni dall’uscita del     cui resti sono stati ritrovati nel
suo primo romanzo, deve, come           giardino di casa sua. Marcus ripar-
da contratto, scrivere un secondo       te per il New Hampshire. Vuole
libro che di lì a poco avrebbe do-      difendere il suo migliore amico e

                                                     • 14 •
di Nicola Zanchetta - III BC

L
       egnago, con il fiume Adige che la attraversa, è stata
       un importante centro della Bassa Veronese con fun-
       zione di porto fluviale.
Ma cosa sappiamo realmente dei ponti di Legnago che at-
traversavano l’Adige?
Nel periodo della Serenissima il ponte che collegava le due
sponde della città (Legnago-Porto) era in legno e costruito
in modo da consentire il passaggio delle varie imbarcazioni
che percorrevano la tratta Verona-Vene-zia e viceversa.
A causa di alcune inondazioni, tra le quali ricordiamo quelle
avvenute il 7 ottobre 1868 e il 18 settembre 1882, il ponte
venne distrutto. Nel 1889 se ne costruì uno nuovo in ferro,
pedonale e stradale, chiamato Ponte Umberto I.
Con lo sviluppo del sistema ferroviario che permise il colle-
gamento delle città di Verona, Rovigo, Mantova, Vicenza e
Padova, si è proceduto anche alla costruzione di un nuovo
ponte ferroviario con una struttura in ferro che si è rivelata
resistente alle onde d’urto causate dagli ordigni bellici caduti
numerosi durante la seconda guerra mondiale.
L’importanza di questi ponti non poté sfuggire agli alleati
contro i quali l’Italia entrò in conflitto a fianco della Ger-
mania. Infatti, mettendo fuori uso questi due ponti si sareb-
bero bloccati, in parte, i traffici di rifornimento tedeschi. E
fu così che dall’estate del 1944 fino alla fine del conflitto
mondiale, Legnago fu una città che venne bombardata in-
cessantemente sia di giorno sia di notte da bombardieri me-
dio-pesanti, causando numerose vittime, ma soprattutto la          caduta di moltissimi ponti della zona, compresi i due che
                                                                   attraversavano l’Adige.
                                                                   Il bombardamento fatale avvenne il 23 aprile 1945, giorno
                                                                   in cui furono sganciate tantissime bombe. Tutta la città fu
                                                                   rasa al suolo. Molti furono i morti.
                                                                   Ancora oggi quando si formano le secche del fiume Adige
                                                                   vengono rinvenuti ordigni esplosivi, risalenti a quel fatidico
                                                                   23 aprile 1945, non ancora detonati. Il 29 aprile 2017 du-
                                                                   rante una secca dell’Adige, a metà fra il ponte stradale/
                                                                   pedonale e il ponte ferroviario, sono state rinvenute due
                                                                   bombe, probabilmente sganciate proprio il 23 aprile 1945,
                                                                   ancora funzionanti, e non molto lontano è stata rinvenuta
                                                                   una bomba a mano.
                                                                   Distruggere, radere al suolo intere città, stragi di persone …
                                                                   Tutto questo ha la-
                                                                   sciato e lascia un
                                                                   vuoto che nessuno
                                                                   riuscirà a colmare,
                                                                   nonostante le rico-
                                                                   struzioni. Non si
                                                                   deve mai dimentica-
                                                                   re ciò che è accaduto
                                                                   in passato; il ricordo
                                                                   potrebbe essere un
                                                                   ottimo antidoto per
                                                                   evitare che eventi
                                                                   tragici del passato
                                                                   possano ripetersi in
                                                                   futuro.
                                                                            ●●●

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E PER FINIRE...
               SHORTNEWS 1
                                                                             SHORTNEWS 2
Un gruppo di ragazzi di V AL e V AS
(Giacomo Dall'Angelo e Tommaso Parolo)                       Venerdì 8 novembre abbiamo potuto ricevere
con l'aiuto dei docenti Davide Simonato, Lo-                 una grande soddisfazione dal numero di per-
renzo Piovan e Franco Ferrari hanno vinto il                 sone che hanno partecipato alla Notte Bianca
primo premio del concorso Storie di Alternan-
                                                             dello Jacopo e che hanno vissuto sulla propria
za istituito dalle Camere di Commercio. Han-
no editato un video molto simpatico con cui                  pelle la magia dello studio inoltrandosi in di-
ci invitano a riflettere sull’organizzazione                 verse attività come A spasso col robot, Passione
dell'alternanza scuola-lavoro                                droni, Rocce, piante e fiori del nostro ambiente, Le
Secondi sono arrivati i ragazzi delle classi V
AA e V AP (Michelle Baraldo, Emma Tes-                       stelle ci guardano, Teatro del mito, Laboratorio
sari, Samanta Borotto), aiutati dal prof. Save-              del gusto e Shackero io. Non poteva mancare
rio Lazzaro.                                                 un ricco buffet da cui stuzzicare saporite pie-
Per entrambi i lavori il nostro Istituto ha rice-            tanze preparate dai ragazzi di cucina.
vuto un premio in denaro.

               SHORTNEWS 3                                                   SHORTNEWS 4
Il nostro Istituto partecipa annualmente a
progetti eTwinning che offrono la possibilità                Due squadre della nostra scuola si sono classi-
di imparare le lingue attraverso scambi cultu-               ficate vincitrici nelle gare per la finale nazio-
rali tra ragazzi dei diversi Paesi aderenti ai               nale di MakeX. I ragazzi hanno vinto 500 euro
progetti. Lo scorso anno, inoltre, abbiamo
                                                             da spendere per l’acquisto di materiale per
vinto il Certificato di Qualità Nazionale e quel-
lo Europeo.                                                  robot da CampuStore.

                                         ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪

            Ciao Camilla!
In copertina avete letto “Ciao Camilla” e
forse molti di voi non sanno chi era Ca-
milla Maso.
Camilla è stata una delle fondatrici di
questo giornale, sei anni fa.                                             Elisabetta Amaddeo
Fu la grafica storica di Fuori le mura.                                      Nicole Baretella
Ha visto, controllato e impaginato tutta                                       Shirley Carli
la vita che è passata su quei file, per                                      Krystal Ferrari
farli poi diventare un unico file: il nostro                                    Iris Fiorati
giornale.                                                                   Federica Furlani
Ora, lei che ha filtrato così tanta vita, è                                 Anastasia Marin
stata costretta a lasciare la sua, come
un testimone. Chi l'ha conosciuta porte-                                   Fernanda Mazzetto
rà questo testimone nel cuore, mentre                                         Noemi Vezzon
chi non l'ha conosciuta è giusto che                                        Nicola Zanchetta
sappia che Camilla ha lasciato tanto be-                                        Sara Zuffo
ne tra noi, un bene vivo, che ogni giorno                                 Anna Maria Bellanca
risponde all'appello:                                                      Giuseppe Di Tullio
                “Presente!”                                                  Franco Ferrari

                                 Franco Ferrari :
                                                                              Vittorio Sartori

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