JACOPO DA MONTAGNANA GIORNALE STUDENTESCO - ANNO V - DICEMBRE 2019 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE - Istituto di ...
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GIORNALE STUDENTESCO ANNO V - DICEMBRE 2019 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE JACOPO DA MONTAGNANA Elisabetta Amaddeo
di Krystal Ferrari - V AA E sattamente il 28 febbraio È stata un'esperienza davvero 2019, alle ore 18.00 (ora lo- Si realizzano sempre unica e spero che molte altre cale americana), sono at- le cose in cui credi realmente persone, oltre a me, possano terrata al J.F.K. International e il credere in una cosa, avere questa opportunità. Airport di New York City. la rende possibile. Non nego che le tematiche af- Tutto è iniziato nel momento Frank Lloyd Wright frontate siano state piuttosto in cui ho aderito al programma complesse, ma il risultato è Studenti Ambasciatori alle Nazio- voluto cogliere questa opportu- quello che conta. Ritengo, in- ni Unite. Un’esperienza che si è nità e, per meglio dire, grande fatti, dal profondo del cuore, rivelata veramente interessante occasione, allo scopo di miglio- che nella vita sia giusto lottare e ricca di soddisfazioni, in rare ulteriormente la conoscen- per ciò in cui si crede, perché la quanto ho potuto rendermi con- za e la padronanza della lingua costanza e il sacrificio, alla fi- to in prima persona di che cosa inglese. Un requisito molto im- ne, vengono premiati. significa e che cosa si prova nel portante per il mio futu- partecipare ai lavori dell’ONU a ro lavoro. New York. L’obiettivo princi- New York è stupenda. Si pale del programma era quello tratta di una città in cui di trovare delle soluzioni con- c'è sempre movimento e crete e realistiche alle proble- non si nota per nulla la matiche globali, mediante differenza tra il giorno e un'intensa e produttiva attività la notte. Non potevo cre- di confronto, dibattito e nego- dere ai miei occhi quan- ziazione. Una sinergia che ha do mi sono trovata di portato alla redazione di un do- fronte alla Statua della cumento ufficiale delle Nazioni Libertà, al Ponte di Broo- Unite: una Risoluzione. klyn, al suggestivo panorama dall'Empire State Building! Ma Nella vita non bisogna ciò che mi ha particolarmente emozionata è stato visitare il mai rassegnarsi, National September 11 Memo- arrendersi alla mediocrità, rial Museum nel World Trade bensì uscire Center, luogo in cui, purtroppo, l'11 settembre 2001, è stato com- da quella zona grigia piuto l'attentato alle Torri Ge- in cui tutto è abitudine melle. e rassegnazione passiva, A New York ci siamo divertiti moltissimo e di sera la città è bisogna coltivare fantastica! Oltre alla stupenda il coraggio di ribellarci. Times Square, abbiamo avuto la possibilità di recarci presso il Rita Levi Montalcini Barclays Center e vedere dal Ho potuto, quindi, confrontar- vivo la partita dell'N- mi e conoscere l'opinione di BA, il più prestigioso moltissimi studenti provenienti torneo di basket al mon- da tutto il mondo, partecipando do. Inoltre, è stato emo- alle conferenze organizzate da zionante assistere alle Future We Want Model United esibizioni delle Cheer- Nations. leader, che facevano il Poiché il mio sogno è quello di tifo per i talentuosi gio- diventare una receptionist, ho catori di pallacanestro! •2•
l rientro dalle vacanze esti- A ve, gli studenti dello Jacopo da Montagnana hanno trova- to alla guida dell’Istituto INTERVISTA AL DIRIGENTE una nuova figura: Elisa Pedrina. di Nicole Baretella e Federica Furlani - III AP Abbiamo deciso di intervistarla. Dal primo momento che è entrata in questa scuola, come le è sembrata? È stata accolta bene? Sì, certo e devo dire che è una scuola vivace ed ho notato una grande di- sponibilità da parte di tutti: studen- ti, insegnanti e collaboratori. Quali aspetti del nostro sistema scola- stico le sembrano poco precisi? Cosa farebbe per migliorarli? Ho trovato molta competizione tra liceo e alberghiero. Penso che l’uni- co modo per far regnare l’armonia tra questi indirizzi sia lasciare che gli uni possano partecipare ai labo- ratori previsti per gli altri. Quali progetti ha per questa scuola? Non voglio stravolgere tutto quan- to, ma soltanto rendere tutto più digitale. Dall’anno nuovo infatti avremo un nuovo registro scolasti- co. Da quale scuola viene? Fino all’anno scorso esercitavo nell’istituto alberghiero “Pietro D’Abano” di Abano Terme. Quali differenze ha riscontrato tra que- sta scuola e quella da cui viene? Non molte, sono molto simili. Come le sono sembrati gli studenti? Gli studenti mi sono sembrati sin da subito molto educati e veramente eccezionali. E gli insegnanti? I docenti mi hanno colpito molto per l’amore che hanno nei confronti del loro lavoro, per la passione che Come si comportava lei quando era una cambiare sempre, è il mondo che li ci mettono in ciò che fanno. Per studentessa? circonda e in particolare modo il giunta sono molto professionali e Quando ero una studentessa ero comportamento dei genitori verso il competenti. diligente e molto curiosa, anche se, proprio figlio. È sempre più presente Cosa l’ha spinta a scegliere il mestiere come tutti i ragazzi, ho fatto anch’io nelle famiglie un accudimento pres- di insegnante? le mie sciocchezze. sante che induce il figlio a sentirsi Volevo stare a contatto con le perso- Che scuola ha frequentato? sempre più soffocare e a temere di ne, in particolare modo con i ragazzi Ho frequentato il liceo classico e poi sbagliare, e quindi di conseguenza i poiché con loro devi stare, come ho proseguito i miei studi di giuri- figli andranno sempre in cerca del dire, nel pezzo, quindi è una cosa sprudenza all’Università di Milano. genitore perché sanno che da loro che mi è sempre piaciuta. Prima di Quando era una studentessa, cosa pen- non sbaglieranno mai. Questi ragaz- insegnare diritto ed economia, ero sava della scuola? zi, invece, devono essere lasciati una professoressa di sostegno e co- Come tutti i ragazzi, non si ha vo- autonomi perché senza sbagliare me tale avevo un rapporto più stret- glia di studiare, però, all’infuori di non impareranno mai e quando si to con i ragazzi e mostravo di più la questo, sono sempre rimasta affasci- ritroveranno fuori dal nido avranno mia umanità. nata dal modo di insegnare e dal molti problemi. Perché ha accettato il ruolo di preside? carattere che i miei professori dimo- Ho accettato questo ruolo perché stravano. • • • volevo che gli alunni mi vedessero Secondo lei gli studenti sono cambiati come un soggetto da cui poter veni- rispetto ai primi tempi in cui insegnava? Ringraziamo infinitamente la presi- re se avessero avuto bisogno. Dal mio punto di vista, no, non ho de per averci concesso questa inter- Cosa ha provato quando ha esercitato mai notato nessun cambiamento vista al fine di conoscerla meglio e per la prima volta questo ruolo? negli alunni che ho avuto da quando le auguriamo buona fortuna per il Ero molto emozionata ed agitata ho cominciato ad esercitare il ruolo suo ruolo all’interno dello Jacopo da all’idea di ricoprire un incarico così di insegnante. Quello che è vera- Montagnana. importante. mente cambiato, e che continuerà a •4•
di Noemi Vezzon - III BC L e cannucce di plastica, usate principalmente per ragioni igieniche, sono spesso gettate via. Senza alcun riguardo per lo smisurato dan- no ecologico che questo nostro gesto istintivo provoca. Lo smaltimento di una cannuc- cia richiede qualche centinaio di anni. Tanto basta per capire che a questi oggetti nocivi per l’am- biente possiamo e dobbiamo rinunciare. Nella sola Londra se ne usano circa 2 miliardi l’anno, tanto che il quotidiano locale Evening Standard ha lanciato una peti- zione per chiedere ai produttori I MILLE USI DEL CAFFÈ... di metterle al bando o trovare soluzioni ecosostenibili entro la di Noemi Vezzon - III BC fine del 2018. Rinunciare al loro impiego po- J ulian Lechner è un designer ristoratori della zona di Berlino, in tedesco che ha pensato di po- collaborazione con un’organizzazio- trebbe aprire la strada all’abban- ter riutilizzare i fondi del caffè ne sociale che si occupa anche dono di altri utensili e accessori per creare tazze, bicchieri e dell’essiccatura. Non si usano, però, monouso. piattini: parola d’ordine riciclare. solo i fondi di caffè, ma anche ami- Da qualche anno, si sta svilup- I prodotti non sono solo leggeri e do, cere, legno, resina e oli: tutte ma- pando una nuova sensibilità resistenti, ma profumano anche di terie prime ecosostenibili con le quali anche tra i proprietari di bar, caffè. si crea un composto. locali e ristoranti, che aderisco- Unica regola: non usare prodotti de- no con maggiore frequenza a Come è nata questa idea? programmi di sensibilizzazione, rivati dal petrolio! “L’idea del prodotto nasce nello stu- finalizzati a ridurre o eliminare L’azienda assicura che le tazze realiz- dio Product Design di Bolzano, in le cannucce di plastica. zate in tal modo si mantengono nel Italia. Dopo innumerevoli tazze di Queste sono sostituite da bio- tempo e se cadono a terra non si espresso, Julian Lechner si chiese se cannucce che possiedono le gli avanzi di un’azienda di caffè po- rompono. Tazze e piattini made in Berlin sono stesse caratteristiche meccani- tessero essere usati per qualcosa di che, igieniche e d’impiego, ma già in commercio. In Italia possiamo nuovo: ed ecco, nel 2009, realizzata hanno un grande vantaggio: acquistarli nei negozi Friendly Shop una prima tazzina”. quello di decomporsi in condi- di Padova e Roma. I fondi del caffè vengono raccolti zioni di compostaggio controlla- giornalmente presso le caffetterie e i • • • te. La cannuccia biologica contri- Piattini, tazzine e tazzoni buisce in modo significativo alla ottenuti dal riciclo dei fondi di caffè riduzione delle emissioni di ani- dride carbonica e del conse- guente effetto serra. Totalmente biodegradabile, a fine ciclo di vita può essere smaltita secondo un naturale processo di decomposizione. Abbandonate gradualmente le cannucce di plastica, scegliete le cannucce biodegradabili e le cannucce commestibili! ••• •5•
I l clima e la salvaguardia della Terra sono temi che riguardano sempre più da I CAMBIAMENTI CLIMATICI di Elisabetta Amaddeo - V AL vicino la nostra quotidianità. A partire dagli anni '90, gli stu- l’alternanza di periodi di glacia- lioni di persone in tutto il mon- diosi hanno rilevato significati- zione con quelli più caldi in do. Nel corso dell’anno, infatti, ve alterazioni rispetto agli stan- modo regolare si sono svolti diversi scioperi dard climatici fino ad allora re- A Milano è stata organizzata ad opera degli studenti, i cosid- gistrati. Gli Stati sono stati in- una mostra fotografica con detti Fridays for Future, per so- formati e hanno cominciato a scatti realizzati dai più bravi stenere la causa climatica. valutare eventuali iniziative per fotografi del National Geo- Questa, tuttavia, non è l’unica reagire ed arginare le problema- graphic. Le immagini mostrano questione da analizzare: in qua- tiche riscontrate. gli effetti del riscaldamento glo- si ogni parte del mondo si veri- Di recente, con la Conferenza bale sulla Terra: dalla fusione ficano dei problemi relativi di Parigi del 2015, accordo entra- dei ghiacci perenni che si ridu- all’inquinamento dell’ambien- to in vigore l’anno successivo, cono di oltre 400 miliardi di te, dagli scarichi delle fabbriche 195 Paesi hanno adottato un pri- tonnellate ogni anno, ai feno- alle sostanze inquinanti, agli mo documento giuridicamente meni meteorologici estremi co- incidenti delle petroliere. Non vincolante sul clima mondiale. me tempeste e uragani, dall'au- bisogna, pertanto, soffermarsi L'obiettivo è quello di ridurre al mento dei periodi di intensa soltanto su un aspetto, bensì minimo possibile le emissioni siccità all'aumento del livello guardare alla situazione nella di ciascuno Stato e mantenere dei mari. sua totalità: il nostro pianeta è l'aumento medio della tempera- Nell’ultimo anno, comunque, la costituito da una miriade di ele- tura globale sotto i 2°C. gente e soprattutto i giovani menti che, come il riscalda- L’esigenza di intervenire attiva- sono stati sensibilizzati a queste mento, necessitano di controlli mente è sempre più sentita. tematiche grazie all’operato di e soluzioni per limitare e, se Infatti, numerosi studi hanno Greta Thunberg. La ragazza sve- possibile, eliminare il proble- mostrato che il 2018 è stato il dese è stata iniziatrice di una ma. quarto anno più caldo della sto- protesta, che ha mobilitato mi- • • • ria a livello globale e il primo anno più caldo in Italia, Francia e Svizzera. Il riscaldamento globale è di- mostrato da eventi già in atto, come lo scioglimento dei ghiac- ci, foriero di siccità, alluvioni, estinzioni di specie e dei rispet- tivi habitat, in un futuro non troppo lontano. Questi fenomeni impatteranno su milioni di persone, con effet- ti ancora maggiori su chi vive nelle zone più vulnerabili e po- vere del mondo. Ma per fortu- na, si stanno via via sviluppan- do sistemi per cercare di limita- re tali ripercussioni. La maggior parte degli scienzia- ti è concorde nell’attribuire alle attività dell’uomo questo rapido aumento della temperatura. Una minoranza, invece, lo ascrive ai moti millenari della Terra, che determinerebbero •6•
l corso di astronomia era sta- to pensato inizialmente per i soli ragazzi del liceo affinché Il corso di astronomia di Anastasia Marin - III AP potessero consolidare le loro cono- scenze scientifiche e studiare con- Per partecipare al corso non biso- in astrofisica, e Niccolò Bertazzo. cretamente l’astronomia. La parte- gna necessariamente avere cono- Gli argomenti trattati saranno cipazione al corso viene adesso scenze astronomiche. diversi: dall'astronomia antica allargata anche ai ragazzi dell'al- Il corso si terrà presso la sede cen- all'astrofisica moderna, passando berghiero. trale dello Jacopo da Montagnana in per l'evoluzione stellare e la spet- Perché frequentare un corso di via Luppia Alberi. È previsto ogni trometria astronomica. Inoltre i astronomia anche se non serve mese un incontro pomeridiano di ragazzi avranno modo di utilizza- come approfondimento per il pro- due ore. Se saremo fortunati e le re telescopi manuali e vedere il gramma scolastico? temperature lo permetteranno, telescopio computerizzato in azio- È un corso, questo, con il quale potremmo avere l'occasione di ne. Quest'ultimo telescopio è tutti, anche i principianti come me, osservare il cielo invernale duran- straordinario perché ha la capacità potrebbero approcciarsi al mondo te degli incontri serali. Gli interes- di individuare una stella o una delle stelle e scoprire, chissà, una sati al corso avranno modo di es- galassia dalla digitazione del no- passione che ancora non si sapeva sere guidati dalla sapienza dei pro- me interessato nel cielo. di avere. fessori Simone Gazzetta, laureato Se il vostro desiderio è quello di inoltrarvi nel mondo dell'astrono- mia ma avete la paura costante di Uno dei telescopi dover sostenere un esame, non in dotazione all’Istituto dovete temere! La frequenza del corso non prevede esami da supe- rare. Inoltre se non volete spende- re soldi per un corso, quello di astronomia fa al vostro caso con- siderato che è gratuito. Cosa possiamo ottenere dalle se- dute di sapienza? A fine corso noi ex principianti potremmo sapere come si utilizza il telescopio manuale e avere mag- giori conoscenze sul mondo dell’a- stronomia. Per i ragazzi del liceo oltre al cor- so base è previsto anche il labora- torio. Con il corso pratico e teori- co, gli alunni frequentanti il liceo avranno modo di utilizzare le in- formazioni acquisite per costruire analisi seguite da uno studio ap- profondito esaminando formule aritmetiche basate sui corpi stella- ri. •7•
I giovani e la lettura di Shirley Carli - III AV di Fernanda Mazzetto - IV AP Leggere è importante! Vi invitiamo, pertanto, a frequentare la biblioteca dell’Istituto, in sede centrale. La tro- vate al piano terra, lungo il corridoio per andare in palestra. Leggere danneggia seriamente la tua ignoranza Potete trovare libri per tutti i gusti: dai classici senza tempo ai testi filo- sofici, dalle enciclopedie ai dizionari e tanto altro ancora... Se non volete leggere ma avete bisogno di un mo- mento di quiete per lo studio, qui potete trovare rifugio. Abbiamo chiesto il motivo per cui le persone non leggono più. Ci hanno risposto: è stancante e noioso. Forse non hanno ancora trovato il libro giusto. Chi legge sa bene che la lettu- ra è un ottimo mezzo per distaccarci dalla realtà che ci circonda ed essere trasportati in un mondo altro, fatto di tante emozioni. Allora, che aspetti? ORARIO D’APERTURA LUNEDÌ dalle 9,25 alle 12,25 MARTEDÌ dalle 11,25 alle 12,25 GIOVEDÌ dalle 10,25 alle 12,25 VENERDÌ dalle 9,25 alle 12,25 •8•
IL GENERE GIALLO: DOYLE E CAMILLERI di Elisabetta Amaddeo - V AL argomento oggetto di discus- prima persona, ma lascia che siano gli to per gli altri suoi libri. Nessuno ap- sione è la rotondità terrestre. occhi di Watson a descrivere e a nar- prezzava i suoi altri tentativi editoria- Chi direbbe mai una cosa del rare le gesta di Sherlock. li: tutti volevano Sherlock. Fu così che genere? No, non è un vostro compa- Doyle, un giorno, decise di scrivere gno durante un’interrogazione, ma il Facciamo un salto ai nostri giorni. Il L’ultima avventura in cui il protago- celebre Sherlock Holmes, il primo - più grande giallista contemporaneo, a nista sembra dirci addio per sempre. forse no, non è il primo, ma sicura- mio avviso, è Andrea Camilleri, da Tuttavia, le lamentele del pubblico lo mente il più famoso - investigatore, poco scomparso. Di origine siciliana, costrinsero a farlo resuscitare, tornan- personaggio di romanzi gialli per an- è il padre del noto Commissario Mon- do a deliziarci con altre sue avventure. tonomasia. talbano. Sì, proprio quello del tele- Diversamente, Andrea Camilleri, uo- Il genere giallo… aspettate un attimo: film, sulla Rai. Salvo Montalbano, mo dei nostri tempi, saggio e colto, ha ma poi, perché si dice giallo? Biso- uomo schivo e solitario, fedele ai suoi dipinto il suo personaggio con caratte- gnerebbe anche chiedersi perché da valori e molto legato ai suoi uomini, è ri che non riescono ad appassionare noi, in Italia, si dice giallo, ma se si il commissario della polizia di Vigata, tutti. La sua scelta di colorare il suo frequentano librerie all’estero non si cittadina siciliana immaginaria. Di italiano letterario con il dialetto sici- trova certo lo scaffale yellow (provate umore instabile, con una relazione a liano, pur mantenendolo comprensibi- a chiedere alla commessa!). L’origine distanza con Livia, la fidanzata ligure le a tutti, rappresenta un segno distin- del termine deriva dalla famosissima e con una passione per la buona cuci- tivo. Da poco, Camilleri ci ha lasciati. collana Il Giallo Mondadori, edita na, a stomaco vuoto non riesce a ra- Tuttavia, ha lasciato un libro, che sarà dall’omonima casa a partire dal 1929. gionare, dice (e come dargli torto). pubblicato post mortem, con la con- La copertina di questi romanzi poli- Due modi e mondi diversi, ma lo stes- clusione sulla storia del Commissario zieschi/thriller era di colore giallo so fascino. Entrambi i nostri autori Montalbano. In un’intervista aveva (non si poteva sbagliare!). Se ve lo riescono a far restare il lettore col fia- detto di averlo già scritto da un po’ e state chiedendo, sì, sono proprio quelli to sospeso, assorbendolo nella suspen- di tenerlo in serbo, in vista della fine, che trovate a 2 euro alla bancarella in ce della trama, sicuramente avvincen- per non lasciare in sospeso tutti gli offerta sul lungomare. te. amanti di Salvo Montalbano, qualora Tornando a noi, il genere è sempre Leggere almeno un romanzo dell’uno lui ci avesse abbandonati strada facen- stato, fin dalla sua nascita, molto ama- e dell’altro è d’obbligo: sicuramente do. to dai lettori. Il perché è presto detto: non potrete più fare a meno delle orri- I libri sono un’eredità! Entrambi gli la suspence, il mistero, il brivido da de melodie suonate al violino mentre autori con le loro opere ci hanno la- sempre attraggono i lettori, che tendo- Sherlock sta cercando di farsi venire sciato delle riflessioni molto preziose, no ad immedesimarsi nella trama gio- in mente un’idea, né, tantomeno, di un dei valori e degli insegnamenti. cando ad indovinare il colpevole. “di persona personalmente” che rie- Volete un consiglio? Leggete Uno Uno dei maestri giallisti più noti al cheggia nel commissariato di Vigata. scandalo in Bohemia di Conan Doyle pubblico e più apprezzati nel mondo è Ancora una riflessione. e Gli arancini di Montalbano di Ca- indubbiamente Sir Arthur Conan Doy- Vedete, Doyle ha amato il suo perso- milleri, non ve ne pentirete! le. Proprio lui, ideatore del celebre naggio, Sherlock, ma l’inaspettato Sherlock, rappresenta l’emblema del successo ha rappresentato un fallimen- • • • filone investigativo. Doyle scrisse a cavallo tra il XIX e il XX secolo: il suo esordio fu Uno studio in Rosso in cui compare per la prima volta il fa- mosissimo Sherlock Holmes. La sua personalità è assai particolare. Si tratta di un investigatore privato, con acute doti di osservazione e deduzione che gli permettono di accorgersi di detta- gli che gli altri tralasciano. Si occupa soltanto di quello che ritiene impor- tante nonostante abbia vaste cono- scenze in molti campi (spesso inutili o assai strane). Un ottimo schermidore, pugile e violinista, spesso anche di- pendente da droghe, scontroso e chiu- so, ma non manchevole di affetto nei confronti del suo fidato amico John Watson, medico militare che per una strana coincidenza diventa, dapprima, suo coinquilino e, successivamente, il suo migliore amico di cui l’autore si servirà per parlarci di Sherlock. Doy- le, infatti, non scrive un racconto in •9•
Letteratura è femminile! MALEFICENT 2 di Iris Fiorati - III AP Signora del male di Elisabetta Amaddeo - V AL “Come siete stati gentili ad invitarmi qui, stasera” (immaginate un sorriso forzato) Se non avete visto Maleficent, il primo live-action de La bella addormentata nel bosco, fatelo subito e poi tornate a legge- re il mio articolo. Se adesso non potete farlo, beh, provve- dete prima possibile, non ve ne pentire- te! E soprattutto, potrete così vedere il sequel, quello di cui vi voglio parlare. Maleficent 2 - Signora del male, uscito nelle sale alla fine di Ottobre, ha ottenu- to critiche e lodi. Molti sono rimasti soddisfatti della performance di Angeli- na Jolie, protagonista nei panni della storica cattiva della Bella addormentata - Malefica -, ma altrettanti sono rimasti delusi dalla trama. Non posso assolutamente spoilerare nulla (altrimenti perché invitarvi a ve- derlo?), ma la trama, che riprende la storia della splendida Aurora, regina della Brughiera, e del suo innamorato, il principe Filippo, vi lascerà piacevol- mente sorridenti. La figura della cattiva, abilmente im- personata dalla Jolie, viene spogliata delle presunzioni di malvagità che con- notano tendenzialmente gli antagonisti delle fiabe. Sguardo truce, denti aguzzi, corna, possenti ali nere e uno scettro nodoso sicuramente non aiutano a tra- smettere cordialità. Tuttavia, la prota- gonista, sfidando la sua natura e gli stereotipi che tutti sembrano addossar- le, svela la sua vera essenza di donna e madre, capace di amare, pur mantenen- do il suo minaccioso aspetto. Il suo modo di fare, ironico e pungente, ma allo stesso tempo elegante, mostra il giusto equilibrio tra forza imposta a se stessa per proteggersi e timore di non essere accettata e di restare, di conse- guenza, ferita. La storia che, di per sé, si ispira alle trame fiabesche, vede due donne con- trapposte, bianco e nero, bionda e mo- ra, ricca e povera (no, questo non c’era), portando sullo schermo un confronto non scevro da riflessioni che vanno ben oltre il mero racconto, invitando lo spettatore ad abbandonare i pregiudizi basati sulle apparenze per riflettere sulle persone per quello che sono in realtà. Riflessione quanto mai necessa- ria, soprattutto di questi tempi in cui la paura dell’altro rappresenta un ostacolo al miglioramento ed alla crescita della società. Prima di chiudere e a margine di questa profonda riflessione, vi invito a valuta- re attentamente il personaggio di Fosco: vi riserverà non poche e divertentissime perle di saggezza, e non solo. • 10 •
di Anastasia Marin - III AP M olti sostengono che tra i genitori di ieri e quelli di oggi ci sono molte diffe- renze e che gli ultimi sono peggio- no di grassi. Un tempo, invece, sulla tavola c’era poco cibo ma era buono e genuino: proveniva dal proprio orto o dal proprio alleva- Rispetto al passato, inoltre, sono cambiati la mentalità dei ragazzi e il loro modo di intendere il sapere: i ragazzi d’oggi non hanno voglia ri rispetto ai primi. Ma a cambiare, mento. Dopo aver cenato, i geni- di apprendere e se ne fregano del- nel corso degli anni, sono stati tori di oggi hanno voglia di rilas- le persone, dei loro valori e del solo i genitori? sarsi, guardando un film o il tele- rispetto da dare agli altri, anche Per poter dare una risposta è ne- fono, compromettendo e addirit- quando i loro genitori li hanno cessario valutare diversi fattori tra tura annullando, in tal modo, il educati diversamente. Inoltre alla cui l’economia, il lavoro e la socie- rapporto con i figli. tà in generale. Una volta invece non Intorno alla metà del XX secolo si potevano utilizzare in Italia si è registrata un’impor- smartphone o apparec- tante crescita economica e l’au- chi elettronici perché mento demografico è stato piutto- non esistevano. I figli, sto sostenuto. All’interno di un inoltre, dovevano mo- nucleo familiare si arrivavano a strare rispetto nei con- contare anche cinque o sei figli. fronti dei genitori, Nella società odierna, invece, i soprattutto del padre, figli sono al massimo due, rara- il capofamiglia. mente di più. Inoltre le mamme di Un altro aspetto che oggi hanno una baby-sitter o pos- possiamo analizzare è sono contare sull’aiuto dei nonni il rapporto tra figli/ che si occupano dei nipoti mentre genitori e scuola. Fino loro sono a lavoro. Nel passato a a qualche anno fa la lavorare erano principalmente gli frequenza scolastica uomini e si riusciva a vivere anche era obbligatoria fino alla terza me- base dei rapporti tra coetanei vi è con un solo stipendio. Le mamme dia, oggi, invece, bisogna andare a un’incomunicabilità di fondo. Si erano soprattutto casalinghe; il scuola fino al raggiungimento dei preferisce chattare tramite social loro lavoro era quello di accudire sedici anni. I genitori di una volta anche quando si è l’uno davanti la famiglia. Oggi, invece, lavorano erano molto più severi: la scuola all’altro, in una sorta di appunta- entrambi i genitori: il costo della veniva presa molto seriamente e mento virtuale che sminuisce l’ap- vita è aumentato, un solo stipen- se i figli non ottenevano buoni puntamento stesso. Quello che dio non è più sufficiente. risultati potevano subire anche conta è essere fighi e per esserlo Al ritorno dal lavoro, solitamente punizioni. Venivano pure mandati bisogna scattare foto, magari fin- verso le 19/20, i genitori di oggi a lavorare per capire cosa voleva gendo di essere contenti, ed appa- hanno poca voglia di cucinare, dire fare dei sacrifici. I ragazzi, inol- rire continuamente sui social, al- quindi tendono ad ordinare cibo tre, avevano rispetto dei profes- trimenti sei ritenuto uno sfigato. spazzatura o a cucinare cibo surge- sori . Oggigiorno, invece sempre Anche studiare è da sfigati. Meglio lato, magari di qualità scarsa e pie- più spesso si parla di genitori che prendere un misero sei piuttosto si recano a che essere additati come i secchio- scuola per sgri- ni di turno. dare i prof Possiamo, pertanto, dire che ri- quando i loro spetto al passato non solo i geni- figli tornano a tori sono cambiati, ma la famiglia casa con voti in sé e il mondo che ci circonda. I bassi o con del- ragazzi di ieri sono cresciuti cono- le note, mentre scendo il significato della parola gli alunni spes- sacrificio, vivendola sulla loro pelle. so sono scorte- Oggi i ragazzi sono isolati dal si e irreverenti comfort che un certo status socia- nei confronti le conferisce loro e credono che degli insegnan- tutto sia loro dovuto. ti. ● ● ● • 11 •
IL BULLISMO: FENOMENO SOCIALE di Sara Zuffo - I DE l bullismo è, in Italia, un fe- I nomeno che colpisce l’80% dei ragazzi. Molte sono le ragazze che subiscono atti di bulli- smo e di cyberbullismo. Questi ge- nerano nelle vittime mancanza di autostima e di fiducia, depressione e sempre più spesso conducono al suicidio. Voglio raccontarvi la storia di M., una vostra compagna di scuola, dando a lei la parola. D. Da quanto tempo vieni bullizza- ta e perché? R. Il perché non lo so. So, però, che vengo bullizzata da quando avevo tre anni, praticamente una vita. D. Da così tanto tempo? Vuoi rac- contarmi cosa ti hanno fatto, cosa ti hanno detto e come ti sentivi e ti senti? R. Quando frequentavo le elementa- ri hanno iniziato a dirmi frasi del tipo “sei grassa, brutta, ma vai via mostro. Non ti vogliamo” per poi passare a parole più pesanti come “crepa! Muori! Sei solo uno schi- fo”. A quel punto caddi in depres- vo a parlare, nonostante mia madre alle superiori, la situazione com'è? sione per un lungo periodo. Alle continuasse a chiedermi sempre R. Adesso va meglio. Con i compa- medie la situazione non è migliora- come andava. Non riuscivo a confi- gni mi trovo bene, nonostante i so- ta. Le offese erano all'ordine del darmi con lei. Vedevo tutto nero. liti battibecchi da compagni di clas- giorno. In tutti questi anni mi sono L'unica via d'uscita che vedevo di- se. Inoltre i professori sono dispo- sentita stressata, triste, non capita. nanzi a me era togliermi la vita per nibili. Quando dicono: “se ci sono Ho provato rabbia e odio nei con- non subire più, per non soffrire più. problemi venite e vediamo di risol- fronti di quelli che mi deridevano. Fortunatamente non l'ho fatto! verli”, lo fanno veramente. Ne ho Coloro che dovevano proteggermi Qualcosa dentro di me mi ha spinto avuto la prova. da questi bulli, cioè maestre e pro- a pensare ai miei familiari che mi D. Cosa vorresti dire a chi sta leg- fessori, non hanno mai fatto niente. amano e che me lo dimostrano sem- gendo questa intervista? Sono arrivata anche a pensare di pre. Ho pensato soprattutto a mia R. Vorrei dire alle vittime di bulli- suicidarmi perché non ce la facevo madre che tutte le sere mi dice “ti smo di non arrendersi mai, di parla- più. Con i miei genitori non riusci- voglio bene”. Quando sono riuscita re con un adulto di cui si fidano. E a parlare, il qui, ragazzi, abbiamo dei professori cielo si è un che ci ascoltano veramente. Non po' schiarito abbiate paura e confidatevi! Ai bul- e mi sono li invece dico di pensare al male resa conto di che stanno facendo non solo alle aver vinto loro vittime, ma anche a loro stessi. contro tutti ● ● ● quelli che mi Grazie M. per la tua disponibilità. volevano Spero che la tua storia possa essere spezzare. di aiuto a chi non ha avuto ancora il D. E adesso, coraggio di parlare. • 12 •
LA VIOLENZA SULLE DONNE È DI TUTTI di Nicole Baretella - III AP l giorno d’oggi sentiamo mondo e si chiude in se stessa. oggetto da possedere. A molto spesso, purtroppo, notizie di donne picchiate e violentate dai loro uomini. Poche sono quelle che, dopo aver subìto abusi, riescono a parlarne con qualcuno. Pochis- La violenza però non è solo quella diretta, fatta di contusio- ni, lividi o sangue. Esiste anche Questi non arrecano alla perso- sime quelle che hanno il corag- la violenza indiretta, che è an- na danni solo fisici, ma anche gio di denunciare. cora più sottile e difficile da psicologici, portando la donna a Per poterle aiutare bisogna contrastare. Un fischio o un sentirsi inadeguata e sbagliata e ascoltare il loro dolore, spesso commento osceno al passare di a credere di aver fallito nella silenzioso, cercando di evitare una ragazza sono anch’essi vio- vita. un’ulteriore violenza irreparabi- lenza che sottintendono un giu- Molti studi hanno dimostrato le, ma a volte già preannuncia- dizio di genere sulla donna. che, sia in Paesi industrializzati ta: l’uccisione. Questa potrebbe L’Assemblea delle Nazioni come il nostro sia in quelli di essere considerata il caso estre- Unite ha deciso di dichiarare il sviluppo, la violenza contro le mo, ma non per questo meno 25 novembre Giornata interna- donne è una piaga assai diffusa. frequente. Sui giornali spesso si zionale contro la violenza sulle Tutti possono essere dei possi- legge di donne ammazzate, di donne per far focalizzare l’atten- bili violentatori: dai mariti ai omicidi passionali e di momenti di zione generale di tutto il mon- padri agli amici. Si registra, gelosia; espressioni che spesso do su questo grave problema inoltre, uno stupro ogni quindi- nascondono una realtà più com- che è diventato sempre più al- ci minuti. Perché? Gli uomini, plessa e crudele. larmante. È stata scelta tale da- forse, vogliono dimostrare di Negli ultimi anni, inoltre, per ta anche per ricordare le tre so- essere più forti. Vogliono far parlare di tali morti avvenute relle Mirabal che sono state as- capire alla donna chi è che co- tra le mura domestiche è stata sassinate proprio il 25 novem- manda veramente e nello stesso utilizzata sempre di più la paro- bre del 1960 dai soldati del dit- tempo far valere il loro dominio la femminicidio a voler sottoli- tatore Trujillo, che in quegli su di lei. neare come matrice comune di anni controllava l’America La- La donna, di contro, come rea- tali uccisioni l’odio verso il ge- tina. gisce? Spesso si emargina dal nere femminile, considerato un Molte donne, inoltre, hanno trovato la forza di parlare in nome di tutte. Tra le più grandi esponenti del femminismo possiamo ricorda- re Simone de Beauvoir, scrittri- ce e filosofa francese nata nei primi anni del ’900, che si è bat- tuta per i diritti delle donne. La sua espressione più famosa è “Donne non si nasce, lo si diven- ta”. Con Simone riconosciamo quanto le donne possano essere forti e determinate. Devono pertanto ribellarsi a quei pre- giudizi che le vedono sottomes- se all’uomo. Nessun individuo deve dipendere da un altro solo per la differenza di sesso. Così dovrebbe essere sempre e in ogni luogo. • • • • 13 •
JACOPO DA MONTAGNANA UNA “ECCELLENZA” DEL NOSTRO TERRITORIO di Nicola Zanchetta - III BC L’ Istituto Scolastico Supe- ganizzazione, abbia contribuito Cucina è stato assegnato al no- riore Jacopo da Monta- alla valorizzazione della buona stro Istituto per l’impegno nel gnana nasce nel 1999 e tavola del proprio territorio. trasmettere la cultura enogastro- da allora ha vinto molti premi, Il prestigioso riconoscimento nomica e per la formazione sem- uno di questi è il Premio dell’Accademia Italiana della pre aggiornata degli studenti “Giovanni Nuvoletti” 2017. che vengono avviati in impor- Il premio è dedicato a Giovanni tanti stage professionali. Nuvoletti Perdomini, il quale è Nuvoletti era fermamente con- stato uno dei fondatori dell’Ac- vinto dell’importanza degli Isti- cademia Italiana della Cucina e tuti Alberghieri nel far emergere presidente della stessa dal 1983 i nuovi talenti. al 1993. Nel 1994 è stato eletto La passione è ciò che spinge a Presidente dell’Académie Inter- dare il meglio cucina. Uno dei nationale de la Gastronomie di grandi lavori che sta facendo il Parigi. nostro Istituto è proprio questo: Tale premio annualmente viene sfornare nuove “Eccellenze” pie- conferito a chi, ristoratore o or- ne di passione ed entusiasmo! comincia, pertanto, a condurre un’indagine propria cercando in tutti i modi di scagionare il pro- di Federica Furlani - III AP fessore. Un romanzo pieno di colpi di sce- L a verità sul caso Harry Quebert vuto consegnare al suo editore. è il secondo romanzo di Joël Marcus, però, è “bloccato”, non na, assai scorrevole alla lettura e Dicker, nato nel 1985 in riesce a scrivere nemmeno una anche piacevole. Ideale per un Svizzera. L’opera ha ricevuto di- parola. Disperato, cerca dapprima appassionato di romanzi gialli. Un versi premi tra i quali il Grand di trovare l’ispirazione nella came- libro sicuramente da leggere. Re- Prix du roman de l’Academie Fra- retta della sua infanzia, successiva- sta solo una cosa da scoprire: chi nçaise e il Prix Goncourt des ly- mente a casa del suo ex professo- ha ucciso Nola Kellergan? céens. re dell’università, Harry Quebert, ▪ ▪ ▪ Joel Dicker Harry Quebert è un professore senza però successo. Poco tempo universitario e uno stimato scrit- dopo esser ritornato a New York, tore americano. Marcus Goldman, il giovane scrittore riceve una invece, è un suo ex allievo e scrit- chiamata da Harry che gli comu- tore a cui è rimasto molto legato nica di essere stato incriminato anche dopo l’università. Marcus, per l’omicidio di Nola Kellergan, i dopo quasi due anni dall’uscita del cui resti sono stati ritrovati nel suo primo romanzo, deve, come giardino di casa sua. Marcus ripar- da contratto, scrivere un secondo te per il New Hampshire. Vuole libro che di lì a poco avrebbe do- difendere il suo migliore amico e • 14 •
di Nicola Zanchetta - III BC L egnago, con il fiume Adige che la attraversa, è stata un importante centro della Bassa Veronese con fun- zione di porto fluviale. Ma cosa sappiamo realmente dei ponti di Legnago che at- traversavano l’Adige? Nel periodo della Serenissima il ponte che collegava le due sponde della città (Legnago-Porto) era in legno e costruito in modo da consentire il passaggio delle varie imbarcazioni che percorrevano la tratta Verona-Vene-zia e viceversa. A causa di alcune inondazioni, tra le quali ricordiamo quelle avvenute il 7 ottobre 1868 e il 18 settembre 1882, il ponte venne distrutto. Nel 1889 se ne costruì uno nuovo in ferro, pedonale e stradale, chiamato Ponte Umberto I. Con lo sviluppo del sistema ferroviario che permise il colle- gamento delle città di Verona, Rovigo, Mantova, Vicenza e Padova, si è proceduto anche alla costruzione di un nuovo ponte ferroviario con una struttura in ferro che si è rivelata resistente alle onde d’urto causate dagli ordigni bellici caduti numerosi durante la seconda guerra mondiale. L’importanza di questi ponti non poté sfuggire agli alleati contro i quali l’Italia entrò in conflitto a fianco della Ger- mania. Infatti, mettendo fuori uso questi due ponti si sareb- bero bloccati, in parte, i traffici di rifornimento tedeschi. E fu così che dall’estate del 1944 fino alla fine del conflitto mondiale, Legnago fu una città che venne bombardata in- cessantemente sia di giorno sia di notte da bombardieri me- dio-pesanti, causando numerose vittime, ma soprattutto la caduta di moltissimi ponti della zona, compresi i due che attraversavano l’Adige. Il bombardamento fatale avvenne il 23 aprile 1945, giorno in cui furono sganciate tantissime bombe. Tutta la città fu rasa al suolo. Molti furono i morti. Ancora oggi quando si formano le secche del fiume Adige vengono rinvenuti ordigni esplosivi, risalenti a quel fatidico 23 aprile 1945, non ancora detonati. Il 29 aprile 2017 du- rante una secca dell’Adige, a metà fra il ponte stradale/ pedonale e il ponte ferroviario, sono state rinvenute due bombe, probabilmente sganciate proprio il 23 aprile 1945, ancora funzionanti, e non molto lontano è stata rinvenuta una bomba a mano. Distruggere, radere al suolo intere città, stragi di persone … Tutto questo ha la- sciato e lascia un vuoto che nessuno riuscirà a colmare, nonostante le rico- struzioni. Non si deve mai dimentica- re ciò che è accaduto in passato; il ricordo potrebbe essere un ottimo antidoto per evitare che eventi tragici del passato possano ripetersi in futuro. ●●● • 15 •
E PER FINIRE... SHORTNEWS 1 SHORTNEWS 2 Un gruppo di ragazzi di V AL e V AS (Giacomo Dall'Angelo e Tommaso Parolo) Venerdì 8 novembre abbiamo potuto ricevere con l'aiuto dei docenti Davide Simonato, Lo- una grande soddisfazione dal numero di per- renzo Piovan e Franco Ferrari hanno vinto il sone che hanno partecipato alla Notte Bianca primo premio del concorso Storie di Alternan- dello Jacopo e che hanno vissuto sulla propria za istituito dalle Camere di Commercio. Han- no editato un video molto simpatico con cui pelle la magia dello studio inoltrandosi in di- ci invitano a riflettere sull’organizzazione verse attività come A spasso col robot, Passione dell'alternanza scuola-lavoro droni, Rocce, piante e fiori del nostro ambiente, Le Secondi sono arrivati i ragazzi delle classi V AA e V AP (Michelle Baraldo, Emma Tes- stelle ci guardano, Teatro del mito, Laboratorio sari, Samanta Borotto), aiutati dal prof. Save- del gusto e Shackero io. Non poteva mancare rio Lazzaro. un ricco buffet da cui stuzzicare saporite pie- Per entrambi i lavori il nostro Istituto ha rice- tanze preparate dai ragazzi di cucina. vuto un premio in denaro. SHORTNEWS 3 SHORTNEWS 4 Il nostro Istituto partecipa annualmente a progetti eTwinning che offrono la possibilità Due squadre della nostra scuola si sono classi- di imparare le lingue attraverso scambi cultu- ficate vincitrici nelle gare per la finale nazio- rali tra ragazzi dei diversi Paesi aderenti ai nale di MakeX. I ragazzi hanno vinto 500 euro progetti. Lo scorso anno, inoltre, abbiamo da spendere per l’acquisto di materiale per vinto il Certificato di Qualità Nazionale e quel- lo Europeo. robot da CampuStore. ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ Ciao Camilla! In copertina avete letto “Ciao Camilla” e forse molti di voi non sanno chi era Ca- milla Maso. Camilla è stata una delle fondatrici di questo giornale, sei anni fa. Elisabetta Amaddeo Fu la grafica storica di Fuori le mura. Nicole Baretella Ha visto, controllato e impaginato tutta Shirley Carli la vita che è passata su quei file, per Krystal Ferrari farli poi diventare un unico file: il nostro Iris Fiorati giornale. Federica Furlani Ora, lei che ha filtrato così tanta vita, è Anastasia Marin stata costretta a lasciare la sua, come un testimone. Chi l'ha conosciuta porte- Fernanda Mazzetto rà questo testimone nel cuore, mentre Noemi Vezzon chi non l'ha conosciuta è giusto che Nicola Zanchetta sappia che Camilla ha lasciato tanto be- Sara Zuffo ne tra noi, un bene vivo, che ogni giorno Anna Maria Bellanca risponde all'appello: Giuseppe Di Tullio “Presente!” Franco Ferrari Franco Ferrari : Vittorio Sartori • 16 •
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