IL PERCORSO ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE CON MALATTIA RENALE CRONICA

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IL PERCORSO ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE CON MALATTIA RENALE CRONICA
N°     194
                                                                                                                                          Maggio 2020
                                  ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI - DIALISI E TRAPIANTO - ONLUS. Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica
                                  20121 Milano, Via Hoepli 3, Tel. 02 805 79 27, Fax 02 864439, e-mail: segreteria@aned-onlus.it, c/c postale 23895204, Codice Fiscale: 80101170159

                    Questo numero 194 del Foglio Informativo è stato pensato e scritto prima della terribile epidemia del virus Covid-19. Nei
                    primi giorni di marzo 2020 eravamo pronti per la diffusione, poi le misure di protezione per contenere il virus hanno bloccato
                    la consegna della stampa periodica. Abbiamo rivisitato il testo ed eliminato unicamente le parti degli eventi programmati
                    sospesi o annullati. A segnare la diversità con i numeri precedenti, i nostri lettori potranno trovare i due poster dedicati alla
                    prevenzione dei dializzati e dei trapiantati dal coronavirus. Due messaggi per difendersi dal contagio che testimoniano l’ec-
                    cezionalità di questo periodo, ma anche la capacità della nostra associazione, con la propria rete nazionale di volontari e
                    comitati regionali, di essere al fianco delle persone nefropatiche e trapiantate di tutti gli organi e tessuti.

               IL PERCORSO ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE
                    CON MALATTIA RENALE CRONICA
                                           verso l’insufficienza renale grave              logie dell’apparato gastroenteri-                in corso di patologie sistemiche,
                                           non è automatica e non riguarda                 co, occorre sempre considerare                   come le malattie autoimmuni, le
                                           in modo univoco tutti i pazienti.               che una disfunzione renale, an-                  patologie reumatiche e le vasculi-
                                           Una parte delle persone affette                 che di grado lieve, rappresenta                  ti. Infine, tutti gli episodi di danno
                                           da MRC va incontro al decesso                   un moltiplicatore di rischio                     renale acuto, possono generare
                                                                                                                                            un danno renale persistente, che
                                           o per ragioni anagrafiche o per                 di morbilità e mortalità. La
                                                                                                                                            può avere come esito una nefro-
                                           il sopravvenire di severe compli-               MRC, quindi, costituisce un fat-
                                                                                                                                            patia cronica. Molto importante
                                           canze che, spesso, riguardano                   tore prognostico negativo per                    per le malattie renali, come per
                                           l’apparato cardiovascolare. Una                 l’esito di molte patologie. Infine,              la maggior parte delle patologie
                                           certa quota di persone presenta                 il deficit della funzione renale si              che interessano il nostro organi-
                                           un declino lento della funzione                 ripercuote sull’utilizzo e tossicità             smo, è la prevenzione. Una
         Dott. Antonio Santoro                                                             di molti farmaci, obbligando il                  volta, però, identificata la malat-
                                           renale e potrebbe non arrivare
 Direttore Comitato Scientifico ANED e                                                                                                      tia renale si dovrebbero mettere
           Past President SIN              alla fase di fabbisogno dialitico               medico ad una attenta valutazio-
                                           (cosiddetti slow progressors).                  ne della posologia.                              in atto misure volte alla precoce

L
   a malattia renale cronica                                                               La MRC è tra le patologie indivi-                presa in carico dei pazienti
                                           Un’altra parte di pazienti può
   (MRC) è un problema di salu-                                                            duate nel Piano Nazionale della                  candidati alla insufficienza
                                           rispondere in modo efficace alle                                                                 renale, stabilendo criteri clinici
   te pubblica che coinvolge una                                                           Cronicità del 2016 per rilevanza
                                           modificazioni degli stili di vita e             epidemiologica, gravità, peso                    che consentano di individuare il
larga parte di popolazione. Si sti-
                                           alle terapie farmacologiche ap-                 assistenziale ed economico. Il                   momento, lo specialista e la strut-
ma che nel mondo circa un 10%
                                           propriate, volte a rallentare la                Piano fornisce indicazioni per                   tura che dovrà provvedere all’in-
della popolazione sia affetto da                                                                                                            tervento più appropriato.
                                           progressione della nefropatia,                  favorire una forte integra-
MRC, mentre, secondo lo studio             posticipando nel tempo l’ingres-                zione tra l’assistenza pri-
italiano CARHES, la prevalenza                                                             maria imperniata sul me-                         Il braccio operativo del Piano
                                           so in dialisi (controlled patients).
in Italia sarebbe intorno al 7%                                                            dico di medicina generale                        Nazionale della Cronicità sono
                                           Infine, esiste una parte di pazien-                                                              i percorsi diagnostici terapeutici
circa. La MRC spesso coesiste                                                              (MMG), gli infermieri e le
                                           ti (cosiddetti fast progressors)                                                                 assistenziali (PDTA). Dalla singo-
con altre patologie croniche,                                                              cure specialistiche. Le cau-
                                           che, per fattori intrinseci alla                se più frequenti di MRC sono il                  la prestazione si deve passare
come diabete mellito e malattie            nefropatia iniziale o per la pre-                                                                alla valutazione del sistema com-
                                                                                           diabete, l’ipertensione arterio-
cardiovascolari (CV), e condivi-           senza di altre patologie croniche               sa, l’obesità, le glomerulopatie,                plessivo di cura della persona. Il
de con queste patologie molti fat-         e di fattori di rischio aggiuntivi,             le malattie genetiche (tra cui la                PDTA è uno strumento di grande
tori di rischio, i cosiddetti fattori      evolve in tempi più o meno ra-                  più frequente è rappresentata                    attualità nel contesto della rior-
di rischio intermedio. La MRC              pidi verso uno stadio terminale                 dal rene policistico) e le infezio-              ganizzazione del Sistema Sani-
molto spesso rimane asin-                                                                  ni recidivanti del rene o delle                  tario Nazionale. La principale
                                           della MRC, con necessità di una
                                                                                           vie urinarie. Un’altra causa non                 limitazione dei PDTA nella MRC
tomatica a lungo; presenta                 terapia sostitutiva della funzione
                                                                                           trascurabile è l’eccessivo consu-                è legata ad una intrinseca rigidi-
una tendenza intrinseca alla               renale e, quindi, dialisi o tra-                                                                 tà che confligge con il bisogno di
                                                                                           mo di farmaci “nefrotossici” che
progressiva perdita della funzio-          pianto. In ogni caso, nel decorso               può portare allo sviluppo di una                 personalizzazione. La presenza
ne renale, sino alla necessità di          di svariate patologie, da quelle                nefropatia. Si può avere, infine,                di molteplici comorbidità interfe-
dialisi e trapianto. L’evoluzione          CV, alle pneumopatie, alle pato-                un coinvolgimento renale anche                   risce con l’applicazione del per-
                                                                                                                                                             continua a pag 2 >>
IL PERCORSO ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE CON MALATTIA RENALE CRONICA
FOGLIO INFORMATIVO N° 194

         Consapevolezza e partecipazione del paziente
      Intorno al 2000 nasce il concetto di empowerment e da allora
      questo è ufficialmente diventato il nuovo obiettivo della Sanità.
 P
      er empowerment del paziente si in-            la relazione medico/paziente spesso          dall’altro è una grande perdita per la
      tende l’obiettivo di mettere il mala-         manca una reciprocità, sostituita invece     Sanità. Favorire il coinvolgimento degli
      to al centro delle sue cure, renderlo         dalla passiva accettazione da parte del      assistiti significa creare una mappa del-
  costantemente informato e partecipe nel           malato delle decisioni del suo medico.       la malattia molto più completa, che può
  processo decisionale e di cura, poiché            Se da un lato la totale fiducia resa al      fornire indicazioni importanti, andando
  le personali decisioni di un paziente             medico è un grande attestato di fiducia,     a migliorare l’efficacia e l’efficienza del-
  possono influenzare anche la sua stessa           che rafforza il legame tra le parti ed       la terapia.
  condizione di salute psico-fisica. Nel-           elimina meccanismi di rifiuto delle cure,

                                                     La prevenzione
      La prevenzione primaria delle malattie renali si concretizza essenzialmente sul ricondurre le persone a
    corretti stili di vita e nel cercare di controllare i cosiddetti fattori intermedi di insorgenza e di progressione

 È
       quindi necessario: 1) Agire su fattori di rischio come iper-       nefrotossici. Per questo è necessario che il medico di medicina
       tensione, diabete, obesità, dislipidemia ecc. con interven-        generale e gli altri specialisti si possano interfacciare con il
       ti mirati. È evidente come la correzione di tali fattori di        nefrologo per tutti i casi in cui vi sia il dubbio che un determi-
  rischio, che sono in gran parte modificabili, sia un compito            nato farmaco o una procedura possa causare o peggiorare
  affidato al medico di medicina generale. 2) Ridurre il consumo          una patologia renale.
  dei farmaci in generale ed in particolare quelli potenzialmente
IL PERCORSO ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE CON MALATTIA RENALE CRONICA
ANED Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto ONLUS

                                           CONSENSO INFORMATO
        LA CENTRALITA’ DEL RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE
La legge 219/2017, più conosciuta          o in strutture dedica-                                          lattia potrà compor-       to mentale del paziente non sempre
come “legge sul testamento biologi-        te) non possa essere                                            tare nel futuro, quali     ideale (ancor più nel paziente molto
co”, ha segnato un momento storico         una scelta più indica-                                          sono le reali possibili-   anziano), ma molto spesso è larga-
in materia sanitaria. Il consenso in-      ta per questi pazienti                                          tà di fronteggiarla con    mente influenzato dalla necessaria
formato e le disposizioni anticipate       ,piuttosto che iniziare                                         le terapie disponibili e   “frettolosità” con la quale il medi-
di trattamento interessano anche i         una terapia sostitutiva                                         cosa può comportare        co somministra l’informazione al
pazienti in dialisi, perché la scelta      dialitica.                                                      l’uso dei farmaci e/o      paziente, spesso con termini molto
del tipo di terapia, sotto la guida del    Pertanto, il ruolo del                                          della dieta che verrà      tecnici e poco comprensibili.
medico, spetta al paziente e, quan-        nefrologo nel proces-                                           prescritta,    richiede    Ma, ancora una volta, possiamo
do ciò non è possibile, coinvolge i        so decisionale in tali                                          tempi sicuramente più      incolpare sempre e solo il medico
familiari. Nel numero 193 abbiamo          pazienti parte dalla                                            lunghi di quelli che       per questa necessità di utilizzare il
pubblicato un interessante intervento      stessa decisione di                                             vengono previsti dagli     tempo per tutti i crescenti carichi di
del prof. Rombolà, oggi riprendiamo        iniziare o meno tale                                            organi regolatori.         lavoro che pesano sulle sue spalle?
il filo del discorso con il prof. Pier-    trattamento. Compito            Dott. Piergiorgio Messa           Il consenso informa-
giorgio Messa, Direttore di Unità          questo non facile, né          Presidente Incoming della          to, un passaggio         Quali figure a sostegno dei
Operativa Complessa di Nefrologia          da un punto di vista          Società Italiana di Nefrologia      ineludibile nel rap-
                                                                                                                                      pazienti e delle loro famiglie
e Dialisi del Policlinico Ca' Granda       clinico e ancor meno                                              porto tra medico e
                                                                                                                                      andrebbero, a suo parere,
di Milano e Presidente Incoming del-       etico.                                          paziente, che prevede tutti i passag-
                                                                                                                                      introdotte di fronte a casi di
la Società Italiana di Nefrologia.                                                         gi sopra elencati e numerosi altri più
                                           Secondo lei, la normativa                       tecnici che riguardano ogni singola        pazienti in dialisi non autosuf-
Professor Piergiorgio Messa,               vigente aiuta il medico e le                    procedura, non può che incidere ul-        ficienti? In questo percorso,
l’età media dei pazienti in                equipe non lasciandoli soli di                  teriormente sul tempo necessario al        secondo lei, è possibile che
dialisi ha raggiunto in mol-               fronte a scelte importanti?                     medico per informare il paziente in        la dialisi possa in determinati
tissime realtà i 70 anni e per             Indubitabilmente, queste nuove nor-             modo completo, chiaro e comprensi-         casi assumere il carattere di
molti di loro la malattia si ac-           mative riconoscono come tali de-                bile su ogni proposta diagnostica e        “accanimento           terapeutico”,
compagna a una “fragilità”                 cisioni, in qualche modo legate al              terapeutica.                               tanto da ritenere doveroso
generale, dovuta a plurime                 delicatissimo problema del fine vita,           Tutto ciò trova, però, degli ostacoli      che il medico si confronti con
comorbidità. Questo condizio-              debbano avere nel parere motivato               oggettivi nella normale attività quo-      il paziente o i familiari, per
na le scelte terapeutiche del              della figura del tecnico (medico)               tidiana dei nefrologi, che si vedono       verificare insieme alternative
paziente? Qual è il ruolo del              una componente fondamentale.                    decurtati nel numero in molte delle        terapeutiche?
nefrologo di fronte a pazienti             Questo sottolinea la necessità di               Nefrologie nazionali e chiamati ad         Certamente, sempre di più il nefro-
anziani e gravemente malati,               avere una valutazione che debba                 affrontare compiti crescenti sia nel-      logo dovrebbe potersi avvalere di
ma che possono accedere a                  tener conto delle peculiarità di ogni           la quantità (il numero dei pazienti        figure professionali di supporto.
una terapia salvavita come la              singolo caso, difficilmente generaliz-          con malattia renale ai vari stadi è        È scontato che la figura dell’infermie-
dialisi?                                   zabili, aumentando la responsabilità            in progressivo aumento) che nella          re sia fondamentale anche nelle atti-
L’aumento dell’età media della po-         medica nel processo decisionale,                complessità (aumento dei pazienti          vità ambulatoriali che coinvolgono i
polazione generale ha avuto, come          con tutto quello che ciò comporta.              anziani con comorbidità, aumento           pazienti con malattia renale ai vari
conseguenza attesa, un aumento                                                             dei pazienti portatori di trapianto        stadi. Ma ancora una volta, non solo
anche dell’età dei pazienti con ma-        ll comma 8 dell’articolo 1 del-                 renale).                                   il numero degli infermieri è lontano
lattia renale, in particolare di quelli    la legge 219/2017 dice che “il                  Inoltre, il carico sempre più crescen-     dall’essere quello ideale, ma anche
che arrivano allo stadio avanzato          tempo della comunicazione                       te di adempimenti burocratici (più         per tali figure professionali i carichi
per il quale è richiesta una terapia       tra medico e paziente costitu-                  o meno utili), ruba altro tempo a          di lavoro aumentano sempre di più,
sostitutiva.                               isce tempo di cura”. Un’affer-                  quello che il nefrologo dovrebbe e         rendendo molto complicato mettere
Sebbene l’età di per sé non costi-         mazione che, come associa-                      vorrebbe dedicare al rapporto diret-       in atto tutto ciò che si dovrebbe e
tuisca ormai un limite assoluto a          zione di pazienti, sosteniamo                   to con il paziente, rendendo l’enun-       vorrebbe fare.
nessuna delle due terapie proponi-         e promuoviamo. Tuttavia,                        ciato formulato dalla legge poco at-       Inoltre, diventa imprescindibile la
bili (dialisi e trapianto), la frequente   riceviamo ancora molte se-                      tuabile se non addirittura utopistico.     presenza di personale professionale
contemporanea presenza di com-             gnalazioni di problematiche                                                                dedicato all’attività nutrizionistica,
promissione di altri organi e appa-        legate alla relazione tra pa-                   La legge dice che il paziente              fisioterapeutica e di sostegno psi-
rati non solo rappresenta spesso un        ziente, curanti e familiari. Alla               deve essere informato, ha il
                                                                                                                                      cologico per i nostri pazienti con
limite invalicabile all’introduzione di    luce della sua esperienza, la                   diritto di rifiutare o di accet-
                                                                                                                                      malattia renale, sempre più anziani
tali pazienti in una lista di trapian-     legge sul consenso informato                    tare le cure e il medico deve
                                                                                                                                      e fragili.
to, ma pone anche problemi relativi        ha cambiato il modo di comu-                    essere sicuro che abbia capito
alla programmazione dello stesso           nicare tra medico e paziente?                   le opzioni terapeutiche. Cosa              Sarebbe, inoltre, auspicabile che
trattamento dialitico. Infatti, la tera-   Quali sono le criticità al ri-                  accade se il paziente ha perso             tutti questi supporti potessero essere
pia dialitica in pazienti molto anzia-     guardo?                                         la capacità di comprendere e               erogabili anche a livello domiciliare.
ni con insufficienza renale cronica        Spesso gli enunciati formali di legge           decidere per sé?                           Tutto ciò non solo faciliterebbe l’effi-
avanzata, ancor più se associata ad        sono completamente condivisibili e              Riagganciandomi a quanto ho detto          cacia dei trattamenti, ma rendereb-
una compromissione di altri organi         sacrosanti. Il vero problema risiede,           nel precedente punto, il consenso          be più accettabile la scelta di una
e apparati, non è dimostrato possa         però, nel riuscire a metterli in atto           informato passa necessariamente            terapia “palliativa” domiciliare nei
aumentare né la quantità e ancor           nella realtà quotidiana.                        da un tempo di informazione, che           casi in cui, dopo un esame appro-
meno la qualità di vita attesa.            Il medico, e in particolare il nefrolo-         deve non solo permettere di spiega-        fondito e condiviso dal paziente, se
Queste considerazioni da tempo             go, sa bene che il paziente ha spes-            re nei dettagli il razionale di quanto     in grado di farlo, e comunque dai fa-
hanno posto il nefrologo davanti al        so bisogno più di essere ascoltato              viene proposto, ma anche quello di         migliari, si addivenga alla decisione
quesito se, in alcuni casi, una terapia    che di ascoltare. Inoltre, la possibi-          verificare quanto di quello detto al       che tale scelta sia la più ragionevole
conservativa (affidata ad interventi       lità del nefrologo di illustrare in cosa        paziente sia stato compreso in termi-      e utile per la qualità del tempo di
dietetici e farmacologici protratti, as-   consiste la malattia renale da cui il           ni corretti. Tutto ciò passa attraverso    vita che rimane per quel particolare
sociati ad un’assistenza domiciliare       paziente è affetto, cosa questa ma-             barriere a volte culturali o di uno sta-   paziente.

                                                                                                                                                                           3
IL PERCORSO ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE CON MALATTIA RENALE CRONICA
FOGLIO INFORMATIVO N° 194

                                                 Occhio ai tuoi diritti
                      Buongiorno, sono stata trapiantata di          opzione, rifiuto e procedo avviando un contenzio-
                      rene a inizio dicembre 2002, all’epoca         so contro la delibera di annullamento. Per questo
                      avevo 16 anni. Questa situazione mi dà         volevo condividere con Lei la mia storia! E volevo
                      una invalidità civile del 60%, il minimo       chiedere aiuto a voi come associazione.
                      ottenibile. C’è una differenza tra me e
                      le altre persone: per mantenere il rene
assumo farmaci che abbassano le mie difese immunitarie e,            Lettera Firmata
quindi rispetto alla popolazione normale sono più a rischio
di infezioni. Quindi in teoria tutto ciò che per gli altri           Cara socia,
presenta un rischio, nel mio caso risulta aumen-
                                                                       dal suo racconto emerge lo stato di difficoltà delle persone
tato. Ci tengo a precisare, tuttavia, che il trapianto ha reso
                                                                       invalide per l’accesso al lavoro, nonostante la legislazione
migliore la mia vita, perché mi ha permesso di studiare, lavo-
                                                                       vigente valorizzi le residue capacità lavorative dei disabili.
rare e di condurre una vita normale come tutti.
                                                                       Per quanto riguarda la prima parte della narrazione, mi
Dopo la laurea triennale in tecnico di laboratorio, infatti, ho compiaccio perché il nostro slogan “il trapianto è
subito iniziato a lavorare presso il laboratorio dell’Istituto eu- vita” trova un concreto riscontro nell’andamento
ropeo di oncologia (IEO) da dicembre 2008 e a dicembre del suo percorso di studio e di lavoro. Quanto poi al
2015 sono stata assunta come categoria protetta con la leg- fatto che non tutti i trapiantati sono uguali ed occorrerebbe
ge 68/99. Premetto che la mia attività lavorativa da parte degli organismi una maggiore capacità di collegare
è sempre stata normale e posso sottopormi senza il proprio giudizio al singolo caso, mi trova concorde. In li-
particolari limiti alle visite di controllo post trapian- nea di principio, però, è proprio questo l’obiettivo
to.                                                                    della visita collegiale. Altrimenti basterebbe applicare le
                                                                       tabelle di legge: trapiantato di rene, la legge stabilisce il 60%
Nell’ottobre del 2018 ho fatto un concorso                                              di invalidità, e ciò dovrebbe bastare. Inve-
pubblico a tempo indeterminato per                                                      ce, per la normativa vigente - ed è da
tecnico di laboratorio presso una ASST e
sono entrata in graduatoria. Successivamente
                                                      ANED TI ASCOLTA                   condividere      - il giudizio deve essere
                                                                                        complessivo, con l’obbligo di valutare tutti
la graduatoria viene ceduta a vari ospedali,      L’ESPERTO RISPONDE gli aspetti della persona per giungere alla de-
tra i quali uno che delibera la mia assunzio-                                           cisione nel modo più attendibile.
ne a tempo indeterminato. Alla visita medica
preassuntiva l’esito è “idoneità con limi-                                              Quanto alla storia del concorso pubblico,
tazione”. La limitazione è: “NON può                                                    posso   concordare con la strada intrapresa,
essere assegnata a reparti ad alto ri-                                                  se  ha  la garanzia dell’assunzione. Per una
schio biologico”: questo perché sono                                                    valutazione più compiuta avrei bisogno, tut-
immunosoppressa. Il che significa che il                                                tavia, di studiare la documentazione. Più in
laboratorio escluso è uno solo, microbiolo-          Consulenza sui problemi
                                                                                        generale   posso dirle che ogni tanto si pre-
gia! Il laboratorio al quale ero stata assegna-    giuridici e sociali dei malati       sentano   casi simili al suo. Parziale inidonei-
ta, però, era il trasfusionale, perfetto per me,      di rene; invalidità civile        tà, però, vuol dire letteralmente che occorre
come confermato anche dal medico compe-                (assegno di invalidità);         impiegare la persona in mansioni compatibili
tente del lavoro. L'11 Febbraio scorso ho rice-       diritti e tutele lavorative       con lo stato di salute, senza esclusioni a pri-
vuto la comunicazione che non sarò assunta         (collocamento      obbligatorio,     ori. Se le mansioni possibili sono pre-
causa idoneità con limitazione. Io rispondo         legge     104/92,   pensioni  e     senti e disponibili nel luogo di lavoro,
spiegando la situazione, e il loro stesso capo        previdenza); indennizzo           la persona già in attività lavorativa
della medicina del lavoro a ribadire che nel             per epatite ex legge           non può essere licenziata. Per analogia
                                                       210/92 (emotrasfusi e            - principio giuridico applicabile in materia di
reparto nel quale sono stata assegnata pos-
                                                    dializzati), benefici fiscali.      lavoro - è possibile anche l’assunzione
so svolgere il mio lavoro. Ciononostante, ho
ricevuto dal legale interno dell’ospedale la              Il servizio è offerto         del disabile, ancorché parzialmente idoneo,
comunicazione che a breve ci sarà la revoca         gratuitamente a tutti i soci        in mansioni compatibili con il suo stato di sa-
ufficiale della delibera della mia assunzione,                  A.N.E.D.                lute. Vi è quindi materia anche per so-
a seguito della quale rientrerò nella gradua-            Telefona il martedì e          stenere un ricorso. Spetta a Lei decidere
toria originaria, con la possibilità di essere          il giovedì dalle 10.00          la strada da intraprendere. Sappia però che
assunta dall’ASST presso cui ho sostenuto               alle 13.00 al numero            A.N.E.D. non la lascerà sola. Cordiali saluti.
il concorso. È a questo punto l’opzione che         02.8057927       oppure   scrivi
                                                    a consulenza@aned-onlus.it                                 Consulenza A.N.E.D.
penso di seguire, sperando però che la storia
non si ripeta. Oppure, avrei la seconda

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IL PERCORSO ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE CON MALATTIA RENALE CRONICA
ANED Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto ONLUS

                                              CURARE LA SANITÀ
                             PER CURARE MEGLIO LE PERSONE
L
   a spesa sanitaria rappresen-                                a decollare, l’organizzazione        osmoticamente correlato con il ter-
   ta oltre il 75% del bilancio                                del nostro Sistema Sanitario,        ritorio.
   delle Regioni italiane. Tutta-                              sostanzialmente trova le radici      In conclusione, quali sono gli ostacoli allo
via, la complessità assistenzia-                               sulle esigenze di salute dei pri-    sviluppo di questo modello che sembra
le dei pazienti polipatologici                                 mi anni 50 del secolo scorso:        l’uovo di Colombo?
unitamente all’età avanzata,                                   il sistema calibrato per le          • Mancanza di scelte politiche impor-
da una parte, e le difficoltà                                  patologie acute, cioè atti-              tanti e coerenti con una programma-
sull’accessibilità ai servizi in-    Dott. Giuseppe Rombolà     vo e operante H24 in at-                zione dell’assistenza in relazione alle
trecciate con l’accelerazione        ASST Sette Laghi, Varese   tesa dell’evento acuto.                 caratteristiche epidemiologiche e non
dei ritmi di lavoro del persona-                                Si tratta di un modello culturale       guidate da obiettivi di corto respiro.
le, dall’altra, generano insoddisfazione e organizzativo nel quale i medici e la                    • Mancati investimenti per lo sviluppo
nei pazienti e frustrazione negli opera- ricerca sono spinti a individuare soluzioni                    della “telemedicina” con la formazio-
tori sanitari. D’altra parte, se si voglio- per singoli problemi il cui risultato sia im-               ne di reti assistenziali estese, valoriz-
no mantenere sia gli standard qualitativi mediatamente apprezzabile. La gestione                        zando e condividendo gli standard
raggiunti e l’ammodernamento tecnologi- di un paziente cardiopatico sottoposto,                         dei centri.
co e strutturale, sia recepire in un tempo ad esempio, a rivascolarizzazione co-                    • I tabù secondo i quali la risposta alla
ragionevole i nuovi farmaci e far fronte ronaria viene assimilata all’incisione di                      domanda di salute passa attraverso
alla necessità di assumere medici e infer- un ascesso: guarito l’ascesso, guarito il                    l’assistenza ospedaliera, valorizzan-
mieri, sarebbero richiesti continui paziente. Viceversa, questo paziente an-                            do prioritariamente una rete di servizi
investimenti e non tagli al Sistema drebbe censito e inserito in un progetto                            territoriali, comprendente i medici di
Sanitario pubblico.                                terapeutico assistenziale teso a valorizza-          medicina generale.
Si aggiunga che, almeno negli ultimi due re quell’evento come la punta di un ice-                   • Modelli culturali della classe medica:
decenni, abbiamo assistito a un aumento berg di una vasculopatia polidistrettuale                       - Lavorare per un’organizzazione
drammatico delle patologie cronico-de- aterosclerotica che coinvolge reni, retina,                          che privilegi la collaborazione e
generative, tanto che l’Organizzazione sistema nervoso, ecc..                                               l’integrazione fra professionisti.
Mondiale della Sanità definisce tale an- È evidente che l’invecchiamento della                          - Riappropriarsi di una metodolo-
damento come una vera epidemia. Le popolazione e l’enorme prevalenza di                                     gia clinica che usa gli esami per
patologie cardiovascolari, polmonari, patologie cronico-degenerative hanno                                  validare o confutare ipotesi dia-
renali, cerebrovascolari, il diabete e i tu- reso quel modello organizzativo non più                        gnostiche e non la ricerca di una
mori rappresentano oramai oltre il 75% attuale. Nel nuovo contesto curare ade-                              possibile diagnosi tramite l’esame
delle cause di morte e oltre il 75% della guatamente le persone vorrebbe dire                               tecnologicamente più complesso e
spesa. Molte di queste patologie spesso investire sulla prevenzione (primaria e                             costoso.
coesistono, di modo che gli ultimi anni secondaria), instaurare una corretta edu-                       - Valorizzare le condizioni patologi-
di vita vengono spesi rincorrendo le pe- cazione sanitaria (l’Italia è uno dei paesi                        che subcliniche curabili con il cam-
riodiche riacutizzazioni, con necessità di ad elevato consumo di farmaci, compresi                          biamento dello stile di vita. Oggi,
ricoveri ripetuti e solo avvalendosi di far- gli antibiotici, usati spesso in modo inap-                    purtroppo, in ambito sanitario,
maci e tecnologie molto costose si riesce propriato) e incentivare contemporane-                            questo spazio è completamente
(purtroppo non sempre) a riequilibrare amente i cambiamenti dello stile di vita                             ignorato.
il paziente. Contemporaneamente, negli (fumo, obesità, sedentarietà, ecc).
ultimi decenni abbiamo assistito ad un al-
                                                   In pratica avere come obiettivo
lungamento dell’aspettativa di vita, que-
                                                   l’aspettativa di vita in buona sa-                       CENTRI DIALISI
sto non vuol dire che molte perso-
ne superano i cento anni, ma che
                                                   lute e non la semplice estensione                    SUL SITO DI A.N.E.D. LA MAPPA
                                                   temporale della vita. In questo nuovo
molte più persone raggiungono gli
                                                   modello i posti letto attuali per acuti (cir-     INTERATTIVA DI TUTTI I CENTRI IN ITALIA
ottanta anni. Il parametro che meglio                                                                                      Cerchi un centro
                                                   ca 3/1000 abitanti) sarebbero senz’altro
qualifica lo stato di efficienza e di effica-                                                                              dialisi vicino a te
                                                   sufficienti. Ma questi “pochi” posti letto
cia del servizio sanitario di un Paese in                                                                                  o al tuo luogo di
                                                   dovrebbero essere dedicati alla medicina
realtà non dovrebbe essere solo l’aspet-                                                                                   vacanza? Sul no-
                                                   specialistica, mentre le patologie a bassa
tativa di vita alla nascita, ma l’aspetta-                                                                                 stro sito è dispo-
                                                   complessità e la fase riabilitativa assisten-
tiva di vita in buona salute dopo                                                                                          nibile una pratica
                                                   ziale dovrebbero essere gestite in altro
una certa età.                                                                                                             mappa interatti-
                                                   ambito a ciò dedicato.
Un quadro d’insieme, dunque, dettato                                                                                       va. Un solo click
                                                   Questa è la declinazione più auspicabile
dalla cronicità, complesso e, per taluni                                                                                   per avere tutte le
                                                   del modello assistenziale “per intensità
versi, inedito. Purtroppo, anche se alcu-                                                                                  informazioni.
                                                   di cura”: non diversi ambiti dello
ne Regioni hanno avviato riforme orga-
                                                   stesso reparto, ma diversi repar-
nizzative sulla gestione della cronicità,
                                                   ti dello stesso (o altro) nosocomio                  www.aned-onlus.it
ad amor del vero con notevoli difficoltà

                                                                                                                                              5
IL PERCORSO ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE CON MALATTIA RENALE CRONICA
FOGLIO INFORMATIVO N° 194

     Rapporto CENSIS: la Sanità che gli italiani vivono
          Una persona su tre si rivolge alle strutture private
                 Punto fermo la fiducia nei medici
Il diritto alle cure è una parte fondante       preferite, sia per le difficoltà di accedere        mente colpite dai contagi.
del nostro essere cittadini e, in questi mesi   al pubblico a causa di liste d’attesa trop-
                                                                                                    In tale contesto, i medici e tutti gli operato-
di emergenza sanitaria per la diffusione        po lunghe. Nel 2019, su 100 prestazioni
                                                                                                    ri sanitari hanno sottolineato il loro valore
del coronavirus, la necessità di un sistema     rientranti nei Livelli Essenziali di Assisten-
                                                                                                    professionale e umano, già riconosciuto
sanitario forte e in grado di far fronte ai     za, cui appartengono anche i servizi per
                                                                                                    dai cittadini prima dell’arrivo del Covid.
bisogni della popolazione è apparsa an-         i nefropatici e dializzati, che i cittadini
cora più evidente.                              hanno provato a prenotare nel pubblico,             Lo stesso rapporto qui citato, infatti, foto-
                                                27,9 sono transitate nella Sanità a paga-           grafava un Servizio Sanitario Nazionale
Come sarà il rapporto degli italiani con
                                                mento.                                              che si regge sulla relazione di cura e sul
la Sanità è un quesito che come associa-
                                                                                                    rapporto tra medici e pazienti. Altissima
zione di pazienti non possiamo esimerci         Un italiano su tre, dunque, si è rivolto al
                                                                                                    si riconfermava la fiducia nei medici di
dal fare nostro, nella consapevolezza           Privato, aumentando di conseguenza la
                                                                                                    famiglia (82,3%) e nei medici specialisti
che il Sistema Sanitario Nazionale italia-      spesa economica sostenuta dalle fami-
                                                                                                    (91%).
no, improntato ai principi di solidarietà,      glie: a conferma di ciò, l’81,5% degli ita-
universalismo e uguaglianza, rimane uno         liani ha dichiarato che la pressione della          Nella fase 2 del contrasto a Covid 19,
dei migliori nel panorama internazionale.       spesa sanitaria pesa “molto o abbastan-             siamo tutti chiamati, Istituzioni, associa-
                                                za” sul bilancio familiare.                         zioni di settore e cittadini, a un confronto
A dicembre 2019, il Censis ha presen-
                                                                                                    onesto su quali siano i limiti e le criticità,
tato il rapporto annuale sulla situazione       Marcate, a tal riguardo, le differenze ter-
                                                                                                    ma anche i punti di forza e le eccellenze,
sociale del Paese, con un intero capitolo       ritoriali: si rivolgono ai privati più i cittadi-
                                                                                                    emerse con grande chiarezza, nel mo-
dedicato proprio al rapporto con la Sani-       ni del Sud Italia (33,2%) rispetto a quelli
                                                                                                    mento in cui il Sistema Sanitario è stato
tà. Quest’ultimo risulta improntato a una       residenti al Nord (il 22,6%).
                                                                                                    chiamato a fronteggiare la pandemia.
logica combinatoria: gli italiani, per ave-
                                                Il Rapporto del Censis, a pochi mesi dall’i-        L’esperienza che stiamo ancora vivendo
re ciò di cui hanno bisogno per la propria
                                                nizio della pandemia, raccontava un Si-             cambierà il rapporto con le strutture sani-
salute, si rivolgono sia al Servizio Sanita-
                                                stema Sanitario vissuto dai suoi fruitori           tarie: i prossimi mesi saranno cruciali per
rio Nazionale, sia a operatori e strutture
                                                con una modalità complementare, nella               delineare una stima oggettiva di quanto
private, a pagamento. Nell’ultimo anno,
                                                quale alcune prestazioni rimanevano fa-             accaduto e delle prospettive future, che
il 62% degli italiani che ha svolto almeno
                                                cilmente accessibili a tutti nelle strutture        - ci auguriamo - siano migliorative per il
una prestazione nel pubblico ne ha fat-
                                                pubbliche e per altre, invece, si preferiva         bene di tutti i cittadini, soprattutto di co-
ta anche almeno una a pagamento. Ci si
                                                rivolgersi ai privati. Un sistema misto, di         loro che convivono una malattia cronica.
rivolge al di fuori del Ssn sia per motivi
                                                cui nel corso dell’emergenza, siamo stati
soggettivi, per il desiderio di avere ciò
                                                chiamati a scoprire fragilità e contraddi-                               Dott.ssa Tyar Ciangola
che si vuole nei tempi e nelle modalità
                                                zioni, soprattutto nelle Regioni maggior-                                       A.N.E.D. Onlus

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IL PERCORSO ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE CON MALATTIA RENALE CRONICA
ANED Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto ONLUS

                      Buon viaggio, Renato                                                                 NOTIZIE DAI
  Si è spento il 30 aprile il Tesoriere di A.N.E.D., Renato Cibischino                                  COMITATI REGIONALI
Si era sempre messo a                                          glio Direttivo, ma ciò che          In questi mesi sono stati rinnovati i
disposizione dei più de-                                       più conta è che per noi Re-         Comitati Regionali di nove Regioni.
boli. Dei più sofferenti. E                                    nato era un amico. Anche            I Comitati Regionali sono un punto
in ogni occasione sempre                                       nei momenti difficili, sape-        centrale dell’attività dell’associazione,
con tono pacato, gentile                                       va conservare il suo esse-          perché operano a stretto contatto con i
ed elegante. Renato Ci-                                        re gentile ed elegante. Ci          pazienti su tutto il territorio nazionale,
bischino, ex Segretario                                        mancherà come dirigente             garantendo una stretta vicinanza con i
Regionale del Comita-                                          e come tesoriere, ma ci             malati e le loro famiglie.
to A.N.E.D. Piemonte,                                          mancherà in particolare             Sul sito www.aned-onlus.it puoi
e tesoriere nazionale di                                       come uomo. Una persona              trovare tutti i riferimenti per
                                                                                                   contattare il Comitato A.N.E.D.
A.N.E.D. Onlus è morto a                                       che ha dimostrato un pro-
                                                                                                   più vicino a te.
Torino, per l’aggravarsi di una malattia       fondo attaccamento alle famiglie di tutti
                                                                                                   Di seguito, la formazione dei nuovi
che lo affliggeva da anni. Viveva con la       i pazienti, che non ha mai lasciato sole            Comitati, cui auguriamo un buono e
moglie Rita, una donna forte e straordi-       in tanti anni di vita associativa”.                 proficuo lavoro.
naria che per anni gli è stata vicino strin-   L’intera associazione, il Consiglio Diretti-
gendogli la mano nei momenti di mag-           vo, il Collegio dei Segretari e il Comitato         Comitato A.N.E.D. Abruzzo – Molise
gior difficoltà. Con loro anche la figlia      Piemonte, a lui così vicino, si uniscono al           STOPPANI MARINA - Segretario
Francesca che tanto amava.                     dolore della famiglia.
“È stato un protagonista della vita e del-     “Renato aveva un grande cuore - conti-                 Comitato A.N.E.D. Basilicata
la storia di A.N.E.D., in Piemonte e non       nua Vanacore - appena ci sarà possibi-                ANDRISANI DONATO - Segretario
soltanto" ricorda il Presidente Nazionale      le, ci adopereremo per ricordarlo e per               MARINO RAFFAELE - Vicesegretario
Giuseppe Vanacore "Il suo impegno ci-          esprimere l’affetto di tutti i dirigenti e soci         LORUSSO NICOLA - Tesoriere
vile a sostegno dei malati nefropatici e       di A.N.E.D., che Renato hanno conosciu-
                                                                                                      Comitato A.N.E.D. Calabria
trapiantati lo aveva portato a ricoprire la    to e stimato, alla sua famiglia”.                       LAGANO ROCCO - Segretario
carica di tesoriere all’interno del Consi-                                                            LAROSA MARIA - Vicesegretario
                                                                                                       CICINO GIOVANNI - Tesoriere

                                  SOLO QUASSU’                                                      Comitato A.N.E.D. Campania
                                                                                                   ANNUNZIATA LUISANNA - Segretario
 Batte e tramonta contro i vetri
 La luce dei rododendri. Senza fiorire         Solo quassù la voce non ha morte.                   BENCIVENGA FABIO - Vicesegretario
 Una storia. Sali al tuono duro delle valli,   E’ un chiarore. Fra le torri dell’azzurro.            MALASOMMA ANNA - Tesoriere
 all’ostensorio delle cime dove
 un disegno di sole gocciola                   Striscia su questo bianco un’onda                        Comitato A.N.E.D. Lazio
 sulla nostra terra.                           Che non conosco; mi ricorda mani                        CARLETTI PAOLO - Segretario
                                               Malate di una lenta morte.
 Pane e freddo in baita. Fuori, il viola       Sui vetri, avvenimenti del passato                     BORDONI SARA - Vicesegretario
 Acceso dell’ora scalpella l’aria.             Si distendono a macchia d’olio,                          MARE RAFFAELE - Tesoriere
 Qui ride la solitudine al                          ma, come gridi, confuso è il loro dire.
 solletico                                                                                             Comitato A.N.E.D. Liguria
 Del corvo, croci e incroci                        Lontana, carica di neve, fende                     ANTICHI GIOVANNI - Segretario
 ricama                                            La calma una valanga. E sa di sortilegio.        PIAGGIO GIORGIO - Vicesegretario
 Sulla neve la lepre bianca,
                                                                                                         BARBIERI UGO - Tesoriere
 senza                                             A tutti i soci A.N.E.D. con grata
 Smarrimenti. E senza calcolo                      riconoscenza, in memoria di Mario
 Sa ascoltare le ombre,                            Cotelli, dalla moglie                             Comitato A.N.E.D. Lombardia
 quassù…                                           Giuliana Rigamonti Cotelli                         IRACE VINCENZO - Segretario
                                                                                                    SCAGNETTO ROBERTO - Vicesegretario
                                                                                                        SICLARI TERESA - Tesoriere

                                                                                                     Comitato A.N.E.D. Piemonte
                                                                                                        PAOLO NENCI - Segretario
                                                                                                    CAPITINI PIERANTONIO - Vicesegretario
                                                                                                     ANDREATTA ISABELLA - Tesoriere

                                                                                                        Comitato A.N.E.D. Sicilia
                                                                                                       BELLUOMO FABIO - Segretario
                                                                                                    RISUGLIA ROBERTO - Vicesegretario
                                                                       Seminario A.N.E.D. Onlus,         TESTA COSIMO - Tesoriere
                                                                       Milano - ottobre 2019

                                                                                                                                          7
FOGLIO INFORMATIVO N° 194                                                         Speciale Coronavirus

                            MAI SOLI A.N.E.D. è al tuo fianco
Carissimi soci e lettori,
Il numero 194 del Foglio va in stampa in presenza dell’epidemia dovuta al Coronavirus e quando da parte delle Istituzioni e delle
autorità sanitarie, a partire dal 4 maggio 2020, si sta avviando la cosiddetta fase 2.
Sappiamo tutti che il virus non potrà essere combattuto e debellato con i decreti ministeriali e sappiamo, nello stesso tempo, che
dovremo imparare a convivere con il Covid-19 fino a quando saranno disponibili il vaccino e farmaci in grado di curare le persone
contagiate fino alla guarigione. Naturalmente la prima ed efficace misura di tutela della nostra salute è affidata alla responsabilità
di ciascuno di noi, adottando le misure di sicurezza raccomandate e vigilando che le terapie siano somministrate in sicurezza. In
particolare, per i dializzati a partire dal proprio domicilio, durante il trasporto (parte integrante della terapia) e durante la dialisi.
Sperando di fare cosa gradita a tutti, una parte di questo numero è dedicata al contagio e ai comportamenti per farvi fronte. Gli
articoli, le immagini e i suggerimenti contenuti nelle pagine successive, sono destinati ad informare e guidare i nostri soci e i nostri
lettori – tenendo conto dei pareri del nostro Comitato Scientifico – per una maggiore e compiuta consapevolezza dei rischi, cui le
persone dializzate e trapiantate sono esposte, e per assumere comportamenti adeguati onde evitarli, nonché per tenersi in
forma con l’esercizio fisico, considerata la necessità di continuare ad evitare assembramenti e a limitare le uscite alle ragioni di
urgenza e indispensabili.
Un saluto e un augurio per tutti.

                       Il Presidente                                                       Il Segretario Generale
                    Giuseppe Vanacore                                                          Emilio Mercanti

                                    LAVORATORI DIALIZZATI E TRAPIANTATI:
                                 TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SUI CONGEDI

    F
         in dai primi giorni dell’arrivo del Coronavirus in Italia, ai
         pazienti dializzati e trapiantati è stato consigliato di rima-
         nere a casa, per evitare il contagio in virtù del loro stato
    di maggiore fragilità.
    Cosa accade, però, con l’attività lavorativa? Una prima ri-
    sposta è arrivata con il Decreto Legge del 17 marzo (il cosid-
    detto Cura Italia), che all’articolo 26 ha previsto: “Fino al
    30 aprile 2020 per i lavoratori dipendenti pubblici
    e privati in possesso del riconoscimento di disabi-
    lità con connotazione di gravità ai sensi dell’articolo
    3, comma 3, della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonché
    per i lavoratori in possesso di certificazione rilasciata dai
    competenti organi medico-legali, attestante una condizione            Al lavoratore trapiantato, immunodepresso o sottoposto a
    di rischio derivante da immunodepressione o da esiti                  terapia salvavita, come la dialisi, è stato quindi garantito di
    da patologie oncologiche o dallo svolgimento di                       potersi astenere dall’attività lavorativa, rimanendo a casa in
    relative terapie salvavita, ai sensi dell’articolo 3, com-            regime di ricovero ospedaliero (i giorni, quindi, non si an-
    ma 1, della medesima Legge n. 104 del 1992, il periodo                dranno a sommare al periodo di comporto).
    di assenza dal servizio è equiparato al ricovero                      Il medico di medicina primaria, così come sottolineato nel DL
    ospedaliero di cui all’articolo 87, comma 1, primo periodo,           18/2020, è incaricato di sottoscrivere il relativo certificato
    del presente decreto ed è prescritto dalle competenti autorità        che attesti la condizione del paziente e il suo diritto a stare a
    sanitarie, nonché dal medico di assistenza primaria                   casa (codice INPS V07). Questo non solo fino al 30 aprile:
    che ha in carico il paziente, sulla base documentata del              l’ultimo Dpcm del 17 maggio, convertito in DL il 19 maggio,
    riconoscimento di disabilità o delle certificazioni dei compe-        ha, infatti, posticipato la validità di queste indicazio-
    tenti organi medico-legali di cui sopra, i cui riferimenti sono       ni fino al 31 luglio 2020 (art. 74 del DL Rilancio).
    riportati, per le verifiche di competenza, nel medesimo cer-
    tificato”.

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Speciake Coronavirus
Speciale Coronavirus                                   ANED Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto ONLUS

            L’ATTIVITA’ FISICA AL TEMPO DEL COVID-19
                    NEL PRE E POST TRAPIANTO
 S
        pesso capita di praticare attività    munosoppressive che spesso comporta-             co e psicologico di tutti coloro che sono
        fisica senza indicazioni sul tipo e   no alterazioni del metabolismo glucidi-          in attesa di trapianto e che hanno subito
        sulle modalità di allenamento da      co e lipidico.                                   un trapiantato d’organo. L’allenamento
 seguire; in molti casi ci si affida a con-   E’ stato dimostrato che l’attività fisi-         induce nell’organismo degli adattamenti
 sigli di amici o ad internet i quali non     ca riduce l’incidenza di mortalità               che s’instaurano lentamente e persistono
 sempre danno indicazioni precise o cor-      prematura, di malattie coronariche,              nel tempo almeno fino a quando lo sti-
 rette.                                       d’ipertensione e di diabete non solo nei         molo allenante rimane presente.
 L’Organizzazione Mondiale della Sani-        soggetti trapiantati ma anche in attesa          Lo scopo di questo articolo è di forni-
 tà (OMS) raccomanda di praticare alme-       di trapianto, mostrando effetti benefi-          re sinteticamente delle indicazioni sul-
 no 150 minuti di attività fisica moderata    ci sull’intero organismo. La letteratura         le modalità di allenamento a casa per
 a settimana per contrastare l’insorgenza     scientifica riporta che l’esercizio fisico       indirizzare il paziente, sia nel pre che
 di patologie correlate alla sedentarietà     nel pre-trapianto migliora lo stato fisico       nel post trapiantato, verso una sempre
 come malattie cardiovascolari (iperten-      generale del paziente permettendo di             migliore gestione della propria salute at-
 sione, diabete) e dislipidemie.              arrivare al trapianto in condizioni fisiche      traverso uno stile di vita attivo.
 Nel soggetto trapiantato d’organo le         ottimali che sono correlate a un migliore
 patologie cardiovascolari rappresenta-       outcome post-trapianto. L’attività fisica                                Dr.ssa Valentina Totti
 no la principale causa di morte. Queste      deve, quindi, essere considerata come              Specialista dell’Esercizio Preventivo e Adattato
 patologie sono favorite dalle terapie im-    un fattore vitale per l’intero recupero fisi-                (ANED - Centro Nazionale Trapianti)

Il riscaldamento                                                        secondi. Il corpo deve formare una linea retta. Non oscillare o
10 minuti di camminata sostenuta in piano + 10 minuti di cyclet-        inarcare la schiena. Fare 3 ripetizioni con 20 secondi di recu-
te con resistenza minima (1-3). In questo periodo di emer-              pero.
genza, si può camminare in casa oppure sfruttare le
scale del proprio condominio.                                           Fase 4 Attività aerobica
                                                                        Cyclette: iniziare con 30,40 minuti a intensità moderata fino ad
Mobilità articolare                                                     arrivare progressivamente a un’ora, un’ora e mezza, 2/3 volte
Movimenti di rotazione del capo verso destra e verso sinistra.          alla settimana. Dopo l’emergenza COVID-19 si potrà eseguire
Inclinazioni del capo a destra e a sinistra. Rotazione in avanti        l’esercizio all’aperto, corsa o camminata veloce.
e indietro delle spalle, sia alternate che insieme. Rotazione dei
polsi e delle caviglie.                                                 Fase 5 Core Stability
                                                                        Superman: 10 secondi di
Potenziamento muscolare                                                 estensione per ogni arto
Arti superiori                                                          + 10 secondi combinan-
1. Partendo con le braccia lungo i fianchi, 2 serie da 10 sol-          do braccio destro con
levamenti laterali per ogni braccio, con un minuto di recupero.         gamba sinistra e vicever-
Il peso può essere sostituito con una bottiglia da un litro. Per        sa. Effettuare l’esercizio per sei volte continuativamente.
coloro che hanno una fistola artero-venosa è consigliabile fare
gli esercizi per le braccia senza carico oppure escludere l’arto.       Fase 6 Stretching
Arti inferiori                                                          Tricipite: braccio flesso dietro la testa, creare la tensione tenen-
1. Alzarsi da seduto: alzati dalla sedia con due gambe e sie-           do il gomito con l’altra mano e facendo una leggera pressione
diti scendendo con una gamba sola. 3 serie da 20 ripetizioni,           verso il basso. Mantenere la posizione senza molleggiare per
                con un minuto di recupero.                              10-15 secondi e ripetere la serie 3 volte per ogni braccio.
                Addominali                                              Quadricipite: in piedi, una gamba alla volta, piega il ginocchio
                Partendo sdraiati proni, sollevare il bacino, sor-      e tienilo dietro aiutandoti con la mano. 2 serie da 30 secondi
                reggendosi sugli avambracci, contrarre i muscoli        per ogni gamba, con un recupero di 20 secondi. Resta vicino a
                addominali e mantenere la posizione per 20, 30          una parete per evitare di perdere l’equilibrio.

                         L'allenamento completo, con video esplicativi, è disponibile sul sito web di A.N.E.D.

                                                                Comunica i tuoi dati alla Segreteria
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                                                                Sede Nazionale: Milano - Via Hoepli 3
                                                                tel. 02 8057927 - Fax 02 864439 - info@aned-onlus.it

                                                                                                                                               11
FOGLIO INFORMATIVO N° 194

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                                           DISTANTI MA UNITI.
                              ANCHE A DISTANZA, A.N.E.D. SPORT NON SI FERMA

I
 n questo periodo in cui siamo stati costretti ad annullare la partecipazione a tutti gli eventi
 programmati già da tempo, e ad annullare quella che sarebbe stata la 30esima edizione
 dei Giochi Nazionali Trapiantati e Dializzati A.N.E.D. (vi promettiamo che, appena sarà
possibile, ci impegneremo ad organizzare la più bella edizione mai vista, in ricordo della
nostra cara Presidente Fondatrice Franca Pellini), i nostri atleti ANED Sport, e i soci tutti di
A.N.E.D. Onlus, sono nei nostri pensieri.
E’ importante che tutti noi in questo momento riusciamo ad essere un gruppo coeso e unito,
come una vera squadra, cercando di sostenerci l’un l’altro, ma anche dando spunti per cer-
care di mantenere una mentalità positiva per il prossimo futuro.
Le tecnologie odierne permettono di abbattere le distanze e di creare dei veri e propri
“eventi” virtuali.
Molti dei nostri soci sono parte di squadre di varie discipline, ma vorremmo che le vostre
idee potessero essere trasversali e dessero quel senso di “grande famiglia sportiva”, quale
A.N.E.D. Sport vuole essere.
Siamo aperti quindi alla vostra partecipazione attiva per superare questo momento, speran-
do di poterci ritrovare al più presto per portare con lo sport il nostro messaggio di speranza
per chi attende ancora oggi un organo.
Stiamo già programmando partecipazione ad eventi, quando sarà possibile.
Un caro abbraccio e... arrivederci presto!

                          Marco Mestriner                                                                     Margherita Mazzantini
                  Coordinatore Nazionale ANED Sport                                             Consigliera Nazionale ANED Onlus, con delega allo sport

          World Transplant Winter Games 2020, i trapiantati
        italiani mietono successi sulle piste da sci del Canada

 D
          al 23 al 28 febbraio si sono svolti a Banff, in Canada, gli
          XI World Transplant Winter Games, l’edizione invernale dei
          World Transplant Games, competizione sportiva riservata ai
    trapiantati di organo, ai quali la Nazionale Italiana Trapiantati
    e Dializzati di A.N.E.D. partecipa in rappresentanza del nostro
    Paese per testimoniare sul campo, in questo caso sulle piste, che il
    trapianto è vita e riconquista di benessere psico-fisico. Un'oc-
    casione di promuovere la donazione di organi e rendere omaggio
    ai propri donatori, il cui generoso e solidale gesto di donazione è
    imprescindibile fattore per la rinascita.
    Ai Giochi canadesi ha partecipato una agguerrita compagine
    composta da quattro trapiantati – tre di rene, uno di cuore – che
    ha onorato i colori azzurri conquistando 13 medaglie – 6 ori, 5
    argenti e 2 bronzi – classificandosi all’ottavo posto nel medagliere
    finale.
    Il medagliere completo è consultabile sul sito
    www.aned-onlus.it .

                                 Edito da A.N.E.D. anno 2020 - Dir. Resp. Dr. Giuseppe Vanacore. Poste Italiane Spa Sped. A.P Dldl 353/2003
(conv.L. 27/02/2004 n.46) art.1, DCB-MI. In caso di mancato recapito restituire all’Ufficio Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
                        Stampa: Media - chiuso in stampa a Maggio 2020 - Reg. Trib. Milano n.114 del 25/02/1984 - ROC N. Registrazione 22653

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