COMUNE DI ANZOLA Giovedì, 26 marzo 2015
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COMUNE DI ANZOLA Giovedì, 26 marzo 2015 Sport 26/03/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 9 Settimana corsa: Nosaka e Putnik d'Aghi chiedono spazio 1 26/03/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 9 L' anteprima del Gp Italiasi vede con Telecomando Ok 3 Pubblica amministrazione 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 1 LUIGI ZINGALES Premiare chi denuncia 4 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 6 CsC: si consolida la ripresa nel primo trimestre 6 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 8 Cantone «sfida» la Corte dei conti e limita la tassa odiata... 8 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 8 Stretta sulle stazioni appaltanti 9 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 22 Real estate europeo più trasparente 11 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 26 Tensioni con l' Ncd, slitta l' anticorruzione 13 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 28 I quattro passi verso la legalità 15 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 48 Dichiarazione unica per la Tasi 17 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 48 Nella gestione della Pa responsabili solo i dirigenti 19 26/03/2015 Italia Oggi Pagina 12 PIETRO VERNIZZI Le riforme sono ferme al palo 21 26/03/2015 Italia Oggi Pagina 27 PAGINE A CURA DI ENRICO SBANDI Noleggio, gennaio record 23
26 marzo 2015 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport Settimana corsa: Nosaka e Putnik d'Aghi chiedono spazio 1ª Corsa, ore 14:30 Premio PITERMAR m. 1660 Euro 5.060,00 1 TEDDY BEAR (BAVERESI A. ) 15.4 2 TABULA RASA (VITAGLIANO AND. ) 17.4 3 TURBO BYE BYE (TREVELLIN M. ) 16.0 4 TANJA VIK (CONGIU B.) 5 TAIBANA JET (ANDREGHETTI R. ) 6 THE MONEY LAKSMY (BEZZECCHI PI. ) 15.9 7 TEMPORALE OK (BELLEI E. ) 18.6 2ª Corsa, ore 14:55 Premio PALM BEACH AS m. 1660 Euro 4.290,00 1 SPECIAL MATTO (GREPPI A. ) 15.4 2 SABRIMAR (KORPI H.J.) 16.1 3 SAARLAND (POLLINI A.) 16.7 4 SPORT D' ANZOLA (CHELI M. ) 15.5 5 SALOMONE (VOLPATO M.) 16.8 6 SABA STT (SALACONE N.) 18.0 7 STEEL KRONOS (FAROLFI A. ) 16.1 8 SPYRIT OF BROWN (STEFANI M. ) 9 SERENA LADY (ANDREGHETTI R. ) 17.1 10 SABINE INN RONCO (BELLEI E. ) 14.6 3ª Corsa, ore 15:20 Premio NORDALBION m. 1660 Euro 4.400,00 1 NUREIEV CHAMP (MASETTI GC. ) 2 PICCADILLY (LASI M. ) 15.8 3 PRISCILLA BI (MONTI F.) 14.9 4 RAVENNA (ZANICHELLI M. ) 14.8 5 LEROY GIO' (CANALI M.) 14.8 6 PANTHER NOR (RIZZO GIU. ) 16.6 7 PENSIERO ADRI (DE LUCA M. ) 17.0 8 OSCAR DI JESOLO (ZACCHERINI M. ) 14.6 9 PLEASE PLEASE ME (DEVIDE' A. ) 15.6 4ª Corsa, ore 15:45 Premio OKEN m. 1660 Euro 6.600,00 1 SCARLET MATTO (GREPPI A. ) 15.5 2 SARULE (D' AMBRUOSO G.) 15.9 3 SUNRISE ZEN (ORLANDI O. ) 15.8 4 SORAYA GRIF (TARGHETTA G. ) 14.1 5 SERENA GRIF (BELLEI E.) 14.6 6 SIADA SPRITZ (BASILE M. ) 14.3 7 SMERALDEA BRO (VOLPATO M. ) 16.3 8 SHAKIRA MAIO (CONGIU B. ) 14.8 9 SGARZA JET (ANDREGHETTI R. ) 17.6 5ª Corsa, ore 16:10 Premio TRIAL G.P. ITALIA m. 1660 Euro 13.200,00 1 TALENT BI (ESPOSITO FED.) 14.8 2 TEDO FKS (TREVELLIN M.) 13.3 3 TODAY WINNER FONT (ANDREGHETTI R.) 13.7 4 TELECOMANDO OK (BELLEI E. ) 5 TALISH AS (VECCHIONE R. ) 6 TRESOR ZS (FAROLFI A.) 13.2 7 TERRA DELL' EST (BALDI E. ) 6ª Corsa, ore 16:40 Premio PAL PAL II TRIS m. 2060 Nastri Euro 3.410,00 1 RAGGIODISOLE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1
26 marzo 2015 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport Ippica All' Arcoveggio si comincia alle 14,30. L' anteprima del Gp Italiasi vede con Telecomando Ok Bologna PROVE di Gran Premio all' Arcoveggio, con i campioni in fieri, il top della classe indigena 2012, che già oggi si ritrovano a Bologna in una sorta di anteprima del Gp Italia. Un miglio velocissimo questo della quinta corsa, nessun partecipante di secondo piano, guidatori eccellenti e i migliori trainer in attività nel belpaese. Holger Ehlert presenta con fiducia due dotati allievi, Talish As, vincitrice sia del Gp Allevatori Filly che del Premio Anact, e Telecomando Ok, secondo nel Gran Criterium, con i top driver rispettivamente Roberto Vecchione ed Enrico Bellei alle redini. Scuola e guida Trevellin per lo svelto Tedo Fks, Zanetti al training e Andrea Farolfi in sulky per l' altro veneto, Tresor Zs, con la toscana Terra Dell' East già esibita in prima classe e oggi in coppia con Edoardo Baldi. Incuriosisce il cresciuto pupillo di Bondo, Talent Bi, come quello di Giammarinaro Today Winner Font, in arrivo dalla vicina Anzola, con i supercatch driver Federico Esposito e Roberto Andreghetti. GLI ANZIANI la fanno da padroni nella seconda parte del pomeriggio, dall' equilibrato handicap della sesta corsa, seconda Tris nazionale dalla complessa tattica, con validi performer al secondo nastro, come Ryana Hall Dvs e Renè Palle Bigi, mentre Iacopo Duke e Raggiodisole Bigi sono i più temibili. Ippica nazionale anche per la settima, con Nosaka Prav contrastato da Putnik D' Aghi e dall' unica femmina, Procella Marina. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3
26 marzo 2015 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione IL?COMMENTO. Premiare chi denuncia di Luigi Zingales È positivo che il governo si stia impegnando attivamente nella lotta alla corruzione. La corruzione è un cancro che se non viene estirpato si diffonde. Poche persone giustificano moralmente la corruzione, ma molte la accettano perché il costo di non essere corrotti aumenta con il numero di corrotti. Continua?pagina?28 Continua da pagina 1 È come il costo di rispettare la fila per prendere uno skilift. Quando pochi la rispettano: chi lo fa non va avanti, ma va indietro. Tanto più elevata è la percezione della corruzione, tanto più i cittadini si sentono giustificati nell' accettare e pagare tangenti, perché sanno che rispettando le regole non riceveranno mai i servizi dovuti. Non a caso sulle nostre piste di sci vediamo i tedeschi, che in patria rispettano rigorosamente le code, tagliare le nostre con gusto. Gli inglesi hanno perfino un detto "quando sei a Roma fai come i Romani" (e non si riferiscono al cappuccino). Prima che la metastasi uccida il nostro Paese è necessario agire. Il Governo ha scelto due direzioni di attacco: da un lato una nuova legge sulla corruzione, dall' altro un nuovo regolamento anticorruzione per le società partecipate dal governo. Apprezzo soprattutto la seconda. Il Governo non è credibile nella lotta alla corruzione se non comincia prima di tutto in casa propria. La normativa è piena di ragionevoli precetti: trasparenza, monitoraggio, rotazione. Manca però un aspetto fondamentale, che gli Americani chiamano " tone at the top ", i valori condivisi dai vertici aziendali. Per sradicare la corruzione ci vuole una forte volontà di pulizia al vertice. Nessuna organizzazione può prevenire gli atti di un singolo impiegato disonesto. Ma qualsiasi organizzazione può, se lo vuole, evitare la corruzione diffusa. Per farlo, però, l' esempio deve partire dal vertice e si deve applicare la tolleranza zero. Non solo chi viola le norme interne, ma anche chi le rispetta in modo solo formale deve venire penalizzato la prima volta e licenziato la seconda. Purtroppo viene esteso in modo improprio il garantismo anche alla responsabilità manageriale. Per licenziare un dirigente non occorre dimostrare in tribunale la colpevolezza, basta che si rompa il rapporto fiduciario. Quando i vertici di una società si impegnano chiaramente nella lotta alla corruzione, anche solo il "girarsi dall' altra parte" di fronte ad un episodio di corruzione rompe questo rapporto. Non solo l' atto corruttivo, ma la tolleranza dell' atto diventa motivo di licenziamento. La protezione del posto di lavoro di fronte ad episodi di questo tipo è insostenibile. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4
26 marzo 2015 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione CsC: si consolida la ripresa nel primo trimestre roma Le «potenti spinte esterne» hanno rimesso in moto l' Eurozona e l' Italia. È la diagnosi che arriva dal Centro studi di Confindustria (CsC): «Gli effetti di euro più debole, tassi ridotti e prezzo dimezzato del petrolio iniziano ad essere ben visibili negli indicatori», è scritto nelle prime righe del documento Congiuntura flash pubblicato ieri. Alcuni indicatori sono addirittura al massimo da quattro anni a questa parte. La ripresa accelera, quindi, e lo fa a mano a mano che quelle spinte esterne aumentano la fiducia e modificano le decisioni di spesa. Ma la posizione competitiva dell' Italia non cambia e quindi, sottolinea il CsC, queste condizioni favorevoli devono essere uno stimolo a fare le riforme. Il contesto è propizio: il trend di accelerazione dell' economia si diffonde e si consolida attraverso la sua stessa diffusione sia tra le nazioni dell' area euro sia tra i territori e i settori dell' economia nazionale, dove aumenta la quota di quelli che registrano incrementi di produzione e fatturato, anche interno. Secondo i calcoli del CsC, il Pil del nostro paese «viaggia verso un +0,2% nel primo trimestre», una stima che è stata influenzata negativamente dall'«inciampo» della produzione industriale di gennaio (0,7%), un dato che però potrebbe essere ribaltato a febbraio: la previsione è +0,4 per cento. I segnali positivi si avvertono sull' occupazione: ha già dato segnali di ripartenza nel 2014 e avanzerà «in presa diretta» con la congiuntura (il tasso di disoccupazione è 12,6 in gennaio). Un fattore, questo, che aiuterà le famiglie a liberarsi dall' incertezza causata dalla crisi. Le condizioni finanziarie sono molto migliorate grazie a cambio, Borsa e tassi, al di là della persistente restrizione del credito (ma ci sono timidi progressi). La liquidità delle imprese, sottolinea il Csc, è stata sostenuta dal pagamento degli arretrati della Pubblica amministrazione, che ha quasi compensato il calo dei prestiti bancari. Questo contesto favorevole non cambia però la posizione competitiva dell' Italia perchè è temporanea ed è comune a tutta l' Eurozona. Anzi, può evidenziare le lacune del nostro paese se, essendo meglio sfruttato dai sistemi più dinamici, ampliasse il divario di performance con gli altri paesi. Anche per questo, quindi, deve essere da sprone alle riforme. Si tratta di cogliere anche il positivo andamento della domanda mondiale: nel resto del mondo, sottolinea il CsC, il rallentamento Usa è passeggero e verrà superato in primavera perchè è più legato al meteo e agli scioperi nei porti che alla rivalutazione del dollaro. È invece duratura, perchè programmatica, la frenata della Cina, che comunque continuerà a fornire il maggiore contributo alla crescita globale. Sta andando bene l' India, male il Brasile, malissimo la Russia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6
26 marzo 2015 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Soccorso istruttorio. Pagano solo le aziende che vogliano rientrare in gara sanando irregolarità formali. Cantone «sfida» la Corte dei conti e limita la tassa odiata dalle imprese ROMA O la multa o il cartellino rosso. Il presidente dell' Anac, Raffaele Cantone, va incontro alle imprese vessate dagli eccessi di burocrazia in gara. E preferisce applicare i principi europei rispetto alla stretta interpretazione letterale delle norme, che pure, nel caso specifico, era piaciuta alla Corte dei Conti. La questione potrebbe sembrare una tecnicalità, nascosta peraltro dietro al complicato nome di «soccorso istruttorio». Se non fosse che incide sulle casse delle imprese (piccole e grandi) interessate agli appalti pubblici. Riassumiamo. Per limitare le esclusioni dalle gare d' appalto pubbliche (e i relativi ricorsi al Tar) giustificate da errori puramente formali (come la dimenticanza di una firma o di una dichiarazione) lo scorso agosto il decreto Pa (Dl 90/2014) ha introdotto una norma che permette agli imprenditori di sanare i documenti irregolari entro 10 giorni, pagando una sanzione (compresa tra l' uno per mille e l' uno per cento dell' appalto, entro i 50mila euro). Chi non si mette in regola viene comunque escluso. Problema: lo spirito della norma è chiaro, non la sua trasposizione letterale, che anzi induce molte stazioni appaltanti a comminare la sanzione anche alle imprese che decidono di non avvalersi della nuova possibilità di restare in corsa per il contratto sanando i documenti. E anzi preferirebbero rinunciare alla chance (magari del tutto aleatoria) di vincere l' appalto, rispetto alla certezza di dover sborsare subito qualche migliaio di euro. Non la pensa così Cantone che aveva già chiarito la sua interpretazione nella determinazione n.1/2015 dell' Autorità, mirata proprio a fugare i dubbi sull' applicazione del nuovo «soccorso istruttorio». Ora la posizione viene ribadita con un comunicato che, rispondendo ad alcuni quesiti del ministero dell' Interno, spiega che quell' interpretazione è «doverosa sia per evitare eccessive ed immotivate vessazioni delle imprese» sia per rispettare i principi contenuti nelle nuove direttive Ue che offrono «la possibilità di integrare o chiarire i certificati», «senza il pagamento di alcuna sanzione». Ma in Italia, si sa, ci piace distinguerci. © RIPRODUZIONE RISERVATA Mauro Salerno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8
26 marzo 2015 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Inchiesta grandi opere. Stretta sulle stazioni appaltanti Anac fornirà indicatori per ridurre i 30mila enti Via subito la direzione lavori al general contractor. ROMA A quasi sette mesi dall' approvazione in Consiglio dei ministri, decolla l' esame della riforma del codice degli appalti in commissione Lavori pubblici del Senato. Ieri è cominciata la discussione generale dopo le molte audizioni: il relatore Stefano Esposito (Pd) ha spinto molto sulla necessità di un dialogo con tutte le opposizioni e ha inviato «una traccia di lavoro informale ai colleghi» con un elenco di temi «sui quali si dovrebbero concentrare gli interventi di integrazione e modifica del testo in sede emendativa». In questoprimo elenco di possibili modifiche e integrazioni al testo del governo, Esposito ha inserito «temi largamente condivisi» in commissione, su cui comunque si aspetta «utili indicazioni» dai gruppi. Fra questi c' è quello di una forte stretta sulle stazioni appaltanti, che oggi potrebbero sfiorare le 30mila: un' operazione di razionalizzazione (e spending review) più volte annunciata o tentata dai governi, ma che stavolta verrebbe fatta sulla base di parametri oggettivi che dovrebbero essere forniti dall' Autorità nazionale anticorruzione. Non sarà l' unico caso di rafforzamento del ruolo e dei poteri dell' Autorità guidata da Raffaele Cantone. Sempre in materia di stazioni appaltanti, un emendamento potrebbe affidare all' Anac il compito di tenere una classificazione degli enti appaltanti fatta in base alla organizzazione e alla qualificazione professionale dei dipendenti che vi operano. Ipotizzato anche un Albo nazionale degli appaltatori che dovrebbero a loro volta essere classificati con il rating di legalità ma anche sulla base dei criteri reputazionali (una valutazione cioè su come siano stati eseguiti gli appalti avuti dalle Pa). Ci sarebbe una revisione severa dei criteri di affidamento per le gare relative alle concessioni, mentre i criteri di trasparenza e concorrenza oggi applicati alle gare sopra la soglia Ue saranno estesi anche alle gare sotto soglia. Per la scelta dei membri delle commissioni aggiudicatrici Esposito pensa a un sistema misto fra scelta da parte dell' Anac e sorteggio: l' Autorità dovrebbe presentare una lista di nove soggetti qualificati, poi scatterebbe una selezione sulla base della sorte. Su un punto Esposito è assolutamente determinato e ritiene che ci sia unanimità in commissione: occorre togliere immediatamente la responsabilità della direzione lavori ai general contractor. Sono le norme della legge obiettivo che oggi sono sotto inchiesta della procura di Firenze per gli affidamenti delle direzioni lavori a Stefano Perotti sulla base di segnalazioni da parte di Ercole Incalza. C' è un altro fronte su cui Esposito pensa di riportare le funzioni dell' impresa appaltatrice di lavori alla sola esecuzione di lavori: l' appalto integrato progettazionelavori che sarà notevolmente ridimensionato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9
26 marzo 2015 Pagina 8 Il Sole 24 Ore
26 marzo 2015 Pagina 22 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione alleanza istatcervedspazio dati. Real estate europeo più trasparente Un passo verso la trasparenza e l' efficienza del mercato immobiliare. È quanto si propone l' iniziativa ai nastri di partenza che unisce Cerved, Istat e SpazioDati in una partnership strategica per il progetto europeo proDataMarket. Un progetto, finanziato dalla Commissione europea per un controvalore di 3,5 milioni di euro, che si propone di creare una infrastruttura accessibile in modalità sia open che a pagamento che contenga dati relativi al territorio in Europa, tra cui una serie di informazioni riguardanti gli immobili e i terreni e l' analisi di trend sociodemografici. La collaborazione rientra nel quadro del programma Horizon 2020, cofinanziato dall' Unione europea per promuovere l' innovazione e la ricerca all' interno dei Paesi membri al fine di incentivare la competitività dell' Europa a livello globale. Quattro i Paesi coinvolti, Italia, Spagna, Norvegia e Bulgaria. «Il progetto europeo si innesta nel filone dell' innovazione di prodotto e in particolare nel settore dei dati immobiliari del territorio presidiato da una serie di prodotti Cerved, ma si inserisce in un progetto europeo con altri otto partner spiega Stefano Gatti, area IT, Innovation & Data Sources Manager di Cerved . Obiettivo della comunità europea è costruire servizi a beneficio del cittadino partendo da questa banca dati e rendendo così più trasparente ed efficiente il mercato immobiliare. Sia per il mercato retail che corporate. Per fare questo nella banca dati si sta realizzando una vera e propria collezione di dati e informazioni che arrivano dal territorio. Il progetto europeo creerà valore dai "big data" favorendo la nascita di prodotti e servizi innovativi a beneficio della competitività globale». Tra i dati per esempio ci saranno l' efficienza energetica degli edifici, il posizionamento delle aree verdi sul territorio, oltre a una serie di dati sull' inquinamento e sul traffico e dati in arrivo dalla mappa del territorio. Ci sono anche best case a livello internazionale ai quali ispirarsi come illustreet.co.uk per quanto riguarda la Gran Bretagna oppure zillow.com, siti internet che contengono una serie di dati e di strumenti per comprendere nel dettaglio il territorio e stimare il valore del mattone in modo tale da aumentare l' efficienza del mercato immobiliare. Manca però tra i partner, almeno al momento, l' agenzia delle Entrate, che vanta i dati di prezzi residenziali al metro quadrato via per via in Italia portati in dote da quella che fu l' agenzia del Territorio. «Sono stati selezionati alcuni partner per avviare il progetto, ma il numero dei soggetti coinvolti è destinato a salire» conclude Gatti. I dati raccolti nella piattaforma potranno essere utilizzati anche dalle imprese e startup europee per Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11
26 marzo 2015 Pagina 22 Il Sole 24 Ore
26 marzo 2015 Pagina 26 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Giustizia. Rinviata al 1° aprile l' approvazione del ddl a Palazzo Madama. Orlando: certo che i tempi saranno brevi. Tensioni con l' Ncd, slitta l' anticorruzione Alla fine neppure questa sarà la settimana decisiva per l' approvazione al Senato del disegno di legge anticorruzione. Doveva esserlo già la scorsa, almeno negli auspici del presidente del Senato Pietro Grasso (che a inizio legislatura presentò il testo poi abbondantemente rivisto), ma neppure nei prossimi giorni arriverà il sospirato voto finale. A metà di un' altra giornata complicata, mentre Grasso si era invece detto speranzoso, la conferenza dei capigruppo ha fatto di nuovo slittare il via libera a mercoledì prossimo 1°aprile. Nessun dramma, assicurava Renato Schifani, capogruppo di Area popolare (Ncd più Udc), solo i normali tempi parlamentari. Sarà, ma dopo le tensioni dell' altro giorno alla Camera sulla prescrizione (che incide in particolare anche sui tempi di alcuni reati c o n t r o l a pubblica amministrazione) e l ' impegno del ministro della Giustizia Andrea Orlando per una mediazione, da parte dei "centristi", assai più determinanti a Palazzo Madama, è apparsa evidente la volontà di marcare il territorio, mentre comunque il ministero dell' Interno Angelino Alfano annunciava nuclei specializzati anticorruzione in ogni questura e chiudeva a qualsiasi ipotesi di appoggio esterno. «Dovremmo essere tutti dalla stessa parte, nel combattere la corruzione». Così Orlando, mentre nell' Aula del Senato, si stava svolgendo la discussione generale sulla legge anticorruzione. Una precisazione solo all' apparenza superflua, alla quale è arrivato poi il controcanto di un tweet del coordinatore nazionale Ncd Gaetano Quagliariello: «Battaglia comune contro la corruzione? È quello che stiamo facendo». «Mai avuto dubbi ha poi chiarito Orlando che si sarebbe proceduto in tempi brevi, per il disegno di legge anticorruzione nessun timore dal nuovo centrodestra. C' è stato un iter rapido osserva ancora Orlando , almeno dal momento in cui il provvedimento é partito in commissione fino alla prossima approvazione, ho sempre detto che i procedimenti legislativi vanno avanti quando si sciolgono le contraddizioni politiche e rivendico il merito del governo di aver sciolto alcuni nodi. Il lavoro fatto fin qui sarà utile per un passaggio rapido alla Camera». Intanto, ieri Forza Italia ha visto respinte le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Antonio Caliendo e Ciro Falanga. In particolare quest' ultimo aveva messo l' accento sul rinvio fatto dall' emendamento del Governo sul falso in bilancio a una misura, l' archiviazione per tenuità del fatto, non ancora entrata in vigore. E il presidente della commissione Giustizia Francesco Nitto Palma ha puntato il dito contro l' impianto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13
26 marzo 2015 Pagina 26 Il Sole 24 Ore
26 marzo 2015 Pagina 28 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Contro la corruzione / 2. I quattro passi verso la legalità Non è la prima volta che il Papa va a Napoli a predicare contro corruzione e delinquenza. L' ha fatto Papa Francesco sabato scorso, ma l' aveva già fatto 25 anni fa (il 10 novembre 1990) Giovanni Paolo II. In quella occasione, il Papa aveva sottolineato con forza «l' urgenza di un grande ricupero di moralità personale e sociale, di legalità». Al tema della legalità aveva dedicato un anno di lavoro la Commissione Giustizia e Pace dei vescovi italiani che aveva poi pubblicato una nota intitolata "Educare alla legalità". Se rileggete oggi quelle pagine, sembrano tratte dalla attualità. Eppure, i costi della illegalità sono continuamente aumentati, mentre i rimedi tante volte promessi non sembrano aver dato grandi risultati. C' è il pericolo che anche i prossimi rimedi, immediatamente annunciati, non producano la svolta necessaria, se non si tiene conto di quanto da tempo è stato studiato e proposto in merito. Perché è molto abbondante la letteratura scientifica sulle cause e sui possibili rimedi della illegalità con particolare riferimento a corruzione ed evasione fiscale (le due cose sono quasi sempre connesse). Proviamo a darne un breve riassunto. L' etica è necessaria, ma da sola non sufficiente ad impedire che vi siano scandali. Anzi, di solito è meglio partire dall' ipotesi che la disonestà e la corruzione vi siano (una versione aggiornata di Matteo 18 : è bene che gli scandali vi siano!). Perciò, non cercare norme "risolutive", grazie alle quali la corruzione sarà sconfitta per sempre: servirebbero solo ad illudere e ad abbassare la guardia. La semplificazione della normativa è la prima condizione di successo , se vogliamo evitare che solo pochi "esperti" siano in grado di capire ed applicare le norme rilevanti, e solo loro siano quindi " indispensabili" La trasparenza di tutte le fasi dei procedimenti è altrettanto importante. Negli anni passati, per opinabili ragioni di "privacy" si è andato oscurando il modo di operare della pubblica amministrazione. Mi limito ad un esempio concreto: pochi Comuni pubblicano tutti i verbali dei consigli comunali in cui si è discusso e deliberato un importante atto amministrativo legato a varianti urbanistiche ed opere pubbliche. Con le moderne tecnologie, il costo della trasparenza è irrisorio: è possibile scaricare il verbale del board della Fed americana che ha discusso della disoccupazione, ma non si riesce a vedere il verbale del consiglio comunale che ha "regalato" milioni di euro a qualcuno. L' ultima condizione, non meno importante, è la certezza del diritto in tempi brevi. Se è bassa la probabilità di essere scoperti, e bassa la probabilità di subire una pena che in tempi brevi sia un multiplo di quanto la corruzione ha fruttato, è ovvio (a parte gli aspetti etici di cui si occupa il Papa) che essere corrotti conviene ! Di questo aspetto cioè della convenienza ad essere onesti abbiamo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15
26 marzo 2015 Pagina 28 Il Sole 24 Ore
26 marzo 2015 Pagina 48 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Immobili. Il dipartimento delle Finanze risponde a un quesito sul tributo per i servizi indivisibili. Dichiarazione unica per la Tasi Il modello unificato, da adottare con Dm, non è previsto dalla norma. Il modello di dichiarazione della Tasi deve essere "unico", cioè adottato con un decreto ministeriale e utilizzabile sull' intero territorio nazionale. Lo ha chiarito il dipartimento delle Finanze con la risoluzione 3/DF di ieri, rispondendo a un quesito dell' Anutel (associazione nazionale uffici tributi enti locali) sulle modalità di predisposizione dei modelli e sull' eventualità che tale adempimento spetti ai singoli Comuni . Scelta, quest' ultima, che costringerebbe i contribuenti a doversi informare presso ciascun Comune e renderebbe impossibile predisporre una procedura e un software unici per assolvere gli obblighi dichiarativi. Criticità che il Mef ritiene superabili attraverso l' adozione di un modello unico di dichiarazione ministeriale. Una soluzione ispirata a esigenze di uniformità ma sfornita di un chiaro supporto normativo. Al contrario, il quadro è piuttosto confuso perché il legislatore, quando ha introdotto la Iuc (imposta unica comunale che accorpa l' Imu, la Tasi e la Tari), ha previsto un' unica dichiarazione per i tre prelievi e al tempo stesso diverse eccezioni a questa regola. In particolare, dopo aver disciplinato in generale i termini e le modalità di presentazione della dichiarazione Iuc, la legge di stabilità 2014 ha precisato che alla dichiarazione relativa alla Tasi si applicano le disposizioni concernenti la presentazione della dichiarazione dell' Imu (comma 687) e che l' istituzione della Iuc lascia salva la disciplina per l' applicazione dell' Imu (comma 703). Resta però da chiarire se il Comune deve predisporre il modello di dichiarazione della Tasi, non essendovi un obbligo espresso in tal senso: infatti la norma parla solo di «modello messo a disposizione dal comune» e non è previsto alcun rinvio a decreti ministeriali di approvazione del modello di dichiarazione Tasi. In tale contesto deve comunque escludersi la possibilità di adottare un modello unico valido per i tre tributi della Iuc (Imu, Tari e Tasi), che hanno caratteristiche diverse e suggeriscono distinti modelli dichiarativi contenenti ciascuno gli specifici elementi necessari alla corretta applicazione del tributo. Da escludere anche la possibilità di utilizzare per la Tasi lo stesso modello di dichiarazione previsto per l' Imu, perché mancherebbe la parte relativa all' occupante. Dovrebbe quindi concludersi nel senso che ogni ente deve predisporre il proprio modello di dichiarazione Tasi, come avviene per la Tari. Infatti diversi comuni (tra cui Verona, Rimini e Mantova) li hanno già messi in rete. Ma la solerzia di questi enti non è stata però premiata perché pone il contribuente di fronte ad un dilemma: utilizzare i modelli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17
26 marzo 2015 Pagina 48 Il Sole 24 Ore
26 marzo 2015 Pagina 48 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Pubblica amministrazione. Si conferma la «salvaguardia» dei politici. Nella gestione della Pa responsabili solo i dirigenti ROMA La responsabilità di gestione di un' amministrazione, dal più piccolo comune al maggior ministero di spesa, sarà tutta in capo alla dirigenza che risponderà dei risultati (o degli eventuali errori) sul piano contabile ed erariale. È quanto prevede l' emendamento al Ddl Pa presentato dal relatore, Giorgio Pagliari (Pd), e approvato ieri in commissione Affari costituzionali del Senato. L' ok è arrivato dopo un teso confronto politico con i rappresentanti del Movimento 5 Stelle all' attacco contro una «misura salvapolitici» e con altri settori dell' opposizioni critici per la scarsa efficacia della norma. Critiche anche fuori dal Parlamento con alcuni sindacati dei dirigenti pubblici che parlano di misura «salvasindaci» e «salva presidenti di Provincia e Regione». Tutti rilievi respinti con forza da Governo e relatore. L' emendamento approvato affida al Governo una delega in più nell' ambito del previsto riordino del lavoro pubblico per meglio distinguere gli atti che rientrano nella gestione di un' amministrazione da quelli più propri dell' indirizzo politico. In altre parole si definirà con un decreto legislativo la tipizzazione di casi e fattispecie che non rientrano nell' indirizzo politico ma che sono propri della funzione amministrativa di cui risponde, appunto, la dirigenza. «Immaginiamo una dirigenza autonoma anche in grado, se lo ritiene, di dire no alla politica» grazie alla «separazione tra l' attività di gestione e l' indirizzo politico», ha chiarito il ministro della Semplificazione e della Pa, Marianna Madia. Un concetto ribadito anche dal relatore Pagliari che ha sottolineato come l' approvazione dell' emendamento «che rafforza il principio di separazione tra l' indirizzo politico amministrativo e la gestione» sia «un punto importante della riforma. Per questo ha aggiunto trovo ingiuste le critiche piovute dai gruppi di opposizione». Sulla riforma più complessiva della dirigenza prevista all' articolo 10 del Ddl che è incardinata sul principio della rotazione degli incarichi e dell' istituzione del ruolo unico, la Commissione dovrebbe votare probabilmente martedì prossimo, data in cui la "Affari costituzionali" dovrebbe concludere i suoi lavori che per oggi prevedono il voto sul capitolo delle partecipate. In ogni caso il testo approderà in Aula al Senato il 2 aprile e non più il 31 marzo come originariamente previsto. Un leggero slittamento che è stato deciso ieri dalla Conferenza dei capigruppo di palazzo Madama. Il Senato darà quindi il suo via libera dopo Pasqua al provvedimento che a quel punto potrà cominciare il suo cammino alla Camera. Ieri in Commissione sono stati approvati diversi altri emendamenti all' articolo 13, sul lavoro pubblico, che spaziano dal conferimento all' Inps dell' attività di accertamento sulle assenze per malattia alla semplificazione di tutta la normativa prevista nella riforma Brunetta per il riconoscimento del merito e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19
26 marzo 2015 Pagina 48 Il Sole 24 Ore
26 marzo 2015 Pagina 12 Italia Oggi Pubblica amministrazione Lo dice Francesco Forte ex ministro delle Finanze e per il Coordimamento delle politiche Ue. Le riforme sono ferme al palo Renzi non vuol scontentare enti locali e minoranza Pd. Il programma Bce di acquisti dei titoli pubblici migliora il contesto macro, riduce l' incertezza e sostiene la fiducia, ma è destinato per sua natura a smorzarsi quando avrà raggiunto l' obiettivo». Lo ha rimarcato Ignazio Visco, presidente di Bankitalia, il quale ha aggiunto che «per questo è il momento di intervenire strutturalmente sul potenziale di crescita dell' economia» con riforme per opera del governo italiano. Intanto Mario Draghi, presidente della Bce, ha detto in un' audizione al Parlamento europeo che le prospettive di crescita nella zona euro sono state riviste al rialzo e l' espansione economica sta acquistando slancio. In questa fase di indicatori positivi per l' economia sono in molti a chiedersi che cosa abbia determinato questo inizio di ripresa, soprattutto in Italia. Ne abbiamo parlato con il professor Francesco Forte, ex ministro delle Finanze e per il Coordinamento delle politiche comunitarie. Domanda. I miglioramenti dell' economia dipendono più dalle riforme di Renzi o dalle politiche di Draghi? Risposta. Quanto sta avvenendo è dovuto interamente alla politica monetaria della Bce. A livello internazionale c' è un esodo di capitali dall' Eurozona, dovuto al fatto che il tasso d' interesse è stato reso privo di rilevanza. Il cambio dell' euro intanto scende, e questo effetto inflazionistico genera una ripresa dei prezzi e delle esportazioni, ostacolando nello stesso tempo le importazioni. In alcuni paesi membri, ma non in Italia, ci sono nuovi investimenti resi interessanti dalla riduzione del tasso d' interesse e da operazioni di cartolarizzazione. Complessivamente c' è una crescita di interesse nei confronti dell' Eurozona. D. Come valuta invece lo scenario per quanto riguarda l' Italia? R. In Italia i segnali di ripresa ci sono, ma non hanno a che fare con le politiche del nostro governo in quanto Renzi non sta facendo nulla. Il premier è prigioniero di una vertenza politica interna, e quindi rallenta ogni decisione che possa causare dissensi alla minoranza del suo partito. Nell' imminenza delle elezioni regionali non vuole inoltre disturbare gli interessi locali. D. Quali sono i problemi che andrebbero affrontati e risolti? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21
26 marzo 2015 Pagina 12 Italia Oggi
26 marzo 2015 Pagina 27 Italia Oggi Pubblica amministrazione Il settore ha registrato una crescita del 54,2%, la più alta dal dato paragonabile del 2006 a oggi. Noleggio, gennaio record Ha anche favorito l' andamento del mercato (+11%) Il noleggio batte tutti. Sia i privati, sia i record: in gennaio il mercato dell' auto è tornato a ingranare la marcia giusta e ha fatto segnare una crescita a doppia cifra: +11%, risultato dovuto soprattutto al noleggio che, con 10 mila vetture in più, cresce di ben il 54,2%. Un gennaio così non si ricordava dal 2006. Altri tempi, quando l' auto era ancora un bene che si preferiva acquistare; oggi i privati fermano la loro quota di crescita al 2%, mentre le flotte aziendali fanno sentire la loro incidenza, grazie anche al rinnovo dei contratti, oggetto negli anni passati di scadenze prorogate. Secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti le immatricolazioni di autovetture a trazione alternativa sono state oltre 20.700, una crescita complessiva del 20% rispetto sia a gennaio che a dicembre 2014. In termini di quota le vetture maggiormente ecocompatibili arrivano al 15,8% del mercato, 0,3 punti in meno rispetto alla media annua 2014 (16,1%). Le auto elettriche e ibride immatricolate sono state oltre 2.300, un aumento del 36% rispetto a gennaio 2014. Segna il passo il mercato dell' usato che totalizza a gennaio 351.869 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari, un calo del 2,3% rispetto a gennaio 2014 (dicembre 2014 aveva chiuso a +9,3%). Interessante rilevare che l' indicatore del clima di fiducia degli operatori del settore dell' auto (elaborato dal Centro Studi Promotor) registra a gennaio una crescita su dicembre di quasi cinque punti portandosi a quota 44,10, un livello non toccato dal 2009. L' andamento di tale indicatore è coerente con quelli degli indici Istat sulla fiducia di consumatori e imprese. Rispetto a dicembre, in gennaio l' indice Istat per i consumatori ha un balzo significativo (da 99,9 a 104,0), così come l' indicatore relativo alle imprese (da 87,6 a 91,6). Per il Centro Studi Promotor e Anfia lo scenario dell' economia italiana sta cambiando con ricadute positive sul mercato dell' auto. Di grande rilevanza la riduzione del tasso di disoccupazione per la prima volta da molti mesi che secondo l' Istat è sceso tra novembre e dicembre dal 13,3 al 12,9%. A ciò si aggiunge che la crescita della produzione industriale dello 0,3% in novembre, è proseguita, secondo il Centro Studi di Confindustria, in dicembre e gennaio. Anche in relazione al calo dei costi dei carburanti iniziato nel 2014, dal deprezzamento dell' euro nonché dalle manovre della Bce (Qe e tassi particolarmente bassi), i principali osservatori economici hanno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23
26 marzo 2015 Pagina 27 Italia Oggi
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