COMUNE DI ANZOLA Giovedì, 26 marzo 2015

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COMUNE DI ANZOLA Giovedì, 26 marzo 2015
COMUNE DI ANZOLA
  Giovedì, 26 marzo 2015
COMUNE DI ANZOLA Giovedì, 26 marzo 2015
COMUNE DI ANZOLA
                                                          Giovedì, 26 marzo 2015

Sport
 26/03/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 9
 Settimana corsa: Nosaka e Putnik d'Aghi chiedono spazio                                                            1
 26/03/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 9
 L' anteprima del Gp Italiasi vede con Telecomando Ok                                                               3
Pubblica amministrazione
 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 1                                                                LUIGI ZINGALES
 Premiare chi denuncia                                                                                              4
 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 6
 CsC: si consolida la ripresa nel primo trimestre                                                                   6
 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 8
 Cantone «sfida» la Corte dei conti e limita la tassa odiata...                                                     8
 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 8
 Stretta sulle stazioni appaltanti                                                                                  9
 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 22
 Real estate europeo più trasparente                                                                                11
 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 26
 Tensioni con l' Ncd, slitta l' anticorruzione                                                                      13
 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 28
 I quattro passi verso la legalità                                                                                  15
 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 48
 Dichiarazione unica per la Tasi                                                                                    17
 26/03/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 48
 Nella gestione della Pa responsabili solo i dirigenti                                                              19
 26/03/2015 Italia Oggi Pagina 12                                                                 PIETRO VERNIZZI
 Le riforme sono ferme al palo                                                                                      21
 26/03/2015 Italia Oggi Pagina 27                                                  PAGINE A CURA DI ENRICO SBANDI
 Noleggio, gennaio record                                                                                           23
COMUNE DI ANZOLA Giovedì, 26 marzo 2015
26 marzo 2015
Pagina 9                    Il Resto del Carlino (ed.
                                    Bologna)
                                                       Sport

  Settimana corsa: Nosaka e Putnik d'Aghi chiedono
  spazio
  1ª Corsa, ore 14:30 ­ Premio PITERMAR m.
  1660 ­ Euro 5.060,00 1 TEDDY BEAR
  (BAVERESI A.
  ) 15.4 2 TABULA RASA (VITAGLIANO AND.
  ) 17.4 3 TURBO BYE BYE (TREVELLIN M.
  ) 16.0 4 TANJA VIK (CONGIU B.) 5 TAIBANA
  JET (ANDREGHETTI R.
  ) 6 THE MONEY LAKSMY (BEZZECCHI PI.
  ) 15.9 7 TEMPORALE OK (BELLEI E.
  ) 18.6 2ª Corsa, ore 14:55 ­ Premio PALM
  BEACH AS m. 1660 ­ Euro 4.290,00 1
  SPECIAL MATTO (GREPPI A.
  ) 15.4 2 SABRIMAR (KORPI H.J.) 16.1 3
  SAARLAND (POLLINI A.) 16.7 4 SPORT D'
  ANZOLA (CHELI M.
  ) 15.5 5 SALOMONE (VOLPATO M.) 16.8 6
  SABA STT (SALACONE N.) 18.0 7 STEEL
  KRONOS (FAROLFI A.
  ) 16.1 8 SPYRIT OF BROWN (STEFANI M.
  ) 9 SERENA LADY (ANDREGHETTI R.
  ) 17.1 10 SABINE INN RONCO (BELLEI E.
  ) 14.6 3ª Corsa, ore 15:20 ­ Premio
  NORDALBION m. 1660 ­ Euro 4.400,00 1
  NUREIEV CHAMP (MASETTI GC.
  ) 2 PICCADILLY (LASI M.
  ) 15.8 3 PRISCILLA BI (MONTI F.) 14.9 4 RAVENNA (ZANICHELLI M.
  ) 14.8 5 LEROY GIO' (CANALI M.) 14.8 6 PANTHER NOR (RIZZO GIU.
  ) 16.6 7 PENSIERO ADRI (DE LUCA M.
  ) 17.0 8 OSCAR DI JESOLO (ZACCHERINI M.
  ) 14.6 9 PLEASE PLEASE ME (DEVIDE' A.
  ) 15.6 4ª Corsa, ore 15:45 ­ Premio OKEN m. 1660 ­ Euro 6.600,00 1 SCARLET MATTO (GREPPI A.
  ) 15.5 2 SARULE (D' AMBRUOSO G.) 15.9 3 SUNRISE ZEN (ORLANDI O.
  ) 15.8 4 SORAYA GRIF (TARGHETTA G.
  ) 14.1 5 SERENA GRIF (BELLEI E.) 14.6 6 SIADA SPRITZ (BASILE M.
  ) 14.3 7 SMERALDEA BRO (VOLPATO M.
  ) 16.3 8 SHAKIRA MAIO (CONGIU B.
  ) 14.8 9 SGARZA JET (ANDREGHETTI R.
  ) 17.6 5ª Corsa, ore 16:10 ­ Premio TRIAL G.P. ITALIA m. 1660 ­ Euro 13.200,00 1 TALENT BI
  (ESPOSITO FED.) 14.8 2 TEDO FKS (TREVELLIN M.) 13.3 3 TODAY WINNER FONT
  (ANDREGHETTI R.) 13.7 4 TELECOMANDO OK (BELLEI E.
  ) 5 TALISH AS (VECCHIONE R.
  ) 6 TRESOR ZS (FAROLFI A.) 13.2 7 TERRA DELL' EST (BALDI E.
  ) 6ª Corsa, ore 16:40 ­ Premio PAL PAL ­ II TRIS m. 2060 Nastri ­ Euro 3.410,00 1 RAGGIODISOLE

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COMUNE DI ANZOLA Giovedì, 26 marzo 2015
26 marzo 2015
Pagina 9                    Il Resto del Carlino (ed.
COMUNE DI ANZOLA Giovedì, 26 marzo 2015
26 marzo 2015
Pagina 9                       Il Resto del Carlino (ed.
                                       Bologna)
                                                          Sport
  Ippica All' Arcoveggio si comincia alle 14,30.

  L' anteprima del Gp Italiasi vede con Telecomando
  Ok
  Bologna PROVE di Gran Premio all'
  Arcoveggio, con i campioni in fieri, il top della
  classe indigena 2012, che già oggi si ritrovano
  a Bologna in una sorta di anteprima del Gp
  Italia. Un miglio velocissimo questo della
  quinta corsa, nessun partecipante di secondo
  piano, guidatori eccellenti e i migliori trainer in
  attività nel belpaese. Holger Ehlert presenta
  con fiducia due dotati allievi, Talish As,
  vincitrice sia del Gp Allevatori Filly che del
  Premio Anact, e Telecomando Ok, secondo
  nel Gran Criterium, con i top driver
  rispettivamente Roberto Vecchione ed Enrico
  Bellei alle redini. Scuola e guida Trevellin per
  lo svelto Tedo Fks, Zanetti al training e Andrea
  Farolfi in sulky per l' altro veneto, Tresor Zs,
  con la toscana Terra Dell' East già esibita in
  prima classe e oggi in coppia con Edoardo
  Baldi. Incuriosisce il cresciuto pupillo di
  Bondo, Talent Bi, come quello di
  Giammarinaro Today Winner Font, in arrivo
  dalla vicina Anzola, con i super­catch driver
  Federico Esposito e Roberto Andreghetti.
  GLI ANZIANI la fanno da padroni nella
  seconda parte del pomeriggio, dall' equilibrato handicap della sesta corsa, seconda Tris nazionale dalla
  complessa tattica, con validi performer al secondo nastro, come Ryana Hall Dvs e Renè Palle Bigi,
  mentre Iacopo Duke e Raggiodisole Bigi sono i più temibili. Ippica nazionale anche per la settima, con
  Nosaka Prav contrastato da Putnik D' Aghi e dall' unica femmina, Procella Marina.

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COMUNE DI ANZOLA Giovedì, 26 marzo 2015
26 marzo 2015
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                                             Pubblica amministrazione

  IL?COMMENTO.

  Premiare chi denuncia
  di Luigi Zingales È positivo che il governo si stia impegnando
  attivamente nella lotta alla corruzione. La corruzione è un
  cancro che se non viene estirpato si diffonde. Poche persone
  giustificano moralmente la corruzione, ma molte la accettano
  perché il costo di non essere corrotti aumenta con il numero
  di corrotti.
  Continua?pagina?28 Continua da pagina 1 È come il costo di
  rispettare la fila per prendere uno skilift. Quando pochi la
  rispettano: chi lo fa non va avanti, ma va indietro.
  Tanto più elevata è la percezione della corruzione, tanto più i
  cittadini si sentono giustificati nell' accettare e pagare
  tangenti, perché sanno che rispettando le regole non
  riceveranno mai i servizi dovuti. Non a caso sulle nostre piste
  di sci vediamo i tedeschi, che in patria rispettano
  rigorosamente le code, tagliare le nostre con gusto. Gli
  inglesi hanno perfino un detto "quando sei a Roma fai come i
  Romani" (e non si riferiscono al cappuccino).
  Prima che la metastasi uccida il nostro Paese è necessario
  agire. Il Governo ha scelto due direzioni di attacco: da un lato
  una nuova legge sulla corruzione, dall' altro un nuovo
  regolamento anticorruzione per le società partecipate dal
  governo. Apprezzo soprattutto la seconda. Il Governo non è
  credibile nella lotta alla corruzione se non comincia prima di
  tutto in casa propria.
  La normativa è piena di ragionevoli precetti: trasparenza,
  monitoraggio, rotazione.
  Manca però un aspetto fondamentale, che gli Americani
  chiamano " tone at the top ", i valori condivisi dai vertici
  aziendali. Per sradicare la corruzione ci vuole una forte
  volontà di pulizia al vertice. Nessuna organizzazione può
  prevenire gli atti di un singolo impiegato disonesto. Ma
  qualsiasi organizzazione può, se lo vuole, evitare la
  corruzione diffusa. Per farlo, però, l' esempio deve partire dal
  vertice e si deve applicare la tolleranza zero. Non solo chi
  viola le norme interne, ma anche chi le rispetta in modo solo
  formale deve venire penalizzato la prima volta e licenziato la
  seconda.
  Purtroppo viene esteso in modo improprio il garantismo
  anche alla responsabilità manageriale. Per licenziare un
  dirigente non occorre dimostrare in tribunale la colpevolezza, basta che si rompa il rapporto fiduciario.
  Quando i vertici di una società si impegnano chiaramente nella lotta alla corruzione, anche solo il
  "girarsi dall' altra parte" di fronte ad un episodio di corruzione rompe questo rapporto. Non solo l' atto
  corruttivo, ma la tolleranza dell' atto diventa motivo di licenziamento. La protezione del posto di lavoro di
  fronte ad episodi di questo tipo è insostenibile.
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COMUNE DI ANZOLA Giovedì, 26 marzo 2015
26 marzo 2015
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26 marzo 2015
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  CsC: si consolida la ripresa nel primo trimestre
  roma Le «potenti spinte esterne» hanno
  rimesso in moto l' Eurozona e l' Italia. È la
  diagnosi che arriva dal Centro studi di
  Confindustria (CsC): «Gli effetti di euro più
  debole, tassi ridotti e prezzo dimezzato del
  petrolio iniziano ad essere ben visibili negli
  indicatori», è scritto nelle prime righe del
  documento Congiuntura flash pubblicato ieri.
  Alcuni indicatori sono addirittura al massimo
  da quattro anni a questa parte. La ripresa
  accelera, quindi, e lo fa a mano a mano che
  quelle spinte esterne aumentano la fiducia e
  modificano le decisioni di spesa.
  Ma la posizione competitiva dell' Italia non
  cambia e quindi, sottolinea il CsC, queste
  condizioni favorevoli devono essere uno
  stimolo a fare le riforme.
  Il contesto è propizio: il trend di accelerazione
  dell' economia si diffonde e si consolida
  attraverso la sua stessa diffusione sia tra le
  nazioni dell' area euro sia tra i territori e i
  settori dell' economia nazionale, dove aumenta
  la quota di quelli che registrano incrementi di
  produzione e fatturato, anche interno.
  Secondo i calcoli del CsC, il Pil del nostro
  paese «viaggia verso un +0,2% nel primo
  trimestre», una stima che è stata influenzata negativamente dall'«inciampo» della produzione industriale
  di gennaio (­0,7%), un dato che però potrebbe essere ribaltato a febbraio: la previsione è +0,4 per
  cento.
  I segnali positivi si avvertono sull' occupazione: ha già dato segnali di ripartenza nel 2014 e avanzerà
  «in presa diretta» con la congiuntura (il tasso di disoccupazione è 12,6 in gennaio). Un fattore, questo,
  che aiuterà le famiglie a liberarsi dall' incertezza causata dalla crisi. Le condizioni finanziarie sono molto
  migliorate grazie a cambio, Borsa e tassi, al di là della persistente restrizione del credito (ma ci sono
  timidi progressi). La liquidità delle imprese, sottolinea il Csc, è stata sostenuta dal pagamento degli
  arretrati della Pubblica amministrazione, che ha quasi compensato il calo dei prestiti bancari.
  Questo contesto favorevole non cambia però la posizione competitiva dell' Italia perchè è temporanea
  ed è comune a tutta l' Eurozona.
  Anzi, può evidenziare le lacune del nostro paese se, essendo meglio sfruttato dai sistemi più dinamici,
  ampliasse il divario di performance con gli altri paesi. Anche per questo, quindi, deve essere da sprone
  alle riforme.
  Si tratta di cogliere anche il positivo andamento della domanda mondiale: nel resto del mondo,
  sottolinea il CsC, il rallentamento Usa è passeggero e verrà superato in primavera perchè è più legato
  al meteo e agli scioperi nei porti che alla rivalutazione del dollaro. È invece duratura, perchè
  programmatica, la frenata della Cina, che comunque continuerà a fornire il maggiore contributo alla
  crescita globale. Sta andando bene l' India, male il Brasile, malissimo la Russia.
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COMUNE DI ANZOLA Giovedì, 26 marzo 2015
26 marzo 2015
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26 marzo 2015
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  Soccorso istruttorio. Pagano solo le aziende che vogliano rientrare in gara sanando irregolarità
  formali.

  Cantone «sfida» la Corte dei conti e limita la tassa
  odiata dalle imprese
  ROMA O la multa o il cartellino rosso. Il
  presidente dell' Anac, Raffaele Cantone, va
  incontro alle imprese vessate dagli eccessi di
  burocrazia in gara. E preferisce applicare i
  principi europei rispetto alla stretta
  interpretazione letterale delle norme, che pure,
  nel caso specifico, era piaciuta alla Corte dei
  Conti.
  La questione potrebbe sembrare una
  tecnicalità, nascosta peraltro dietro al
  complicato nome di «soccorso istruttorio». Se
  non fosse che incide sulle casse delle imprese
  (piccole e grandi) interessate agli appalti
  pubblici. Riassumiamo. Per limitare le
  esclusioni dalle gare d' appalto pubbliche (e i
  relativi ricorsi al Tar) giustificate da errori
  puramente formali (come la dimenticanza di
  una firma o di una dichiarazione) lo scorso
  agosto il decreto Pa (Dl 90/2014) ha introdotto
  una norma che permette agli imprenditori di
  sanare i documenti irregolari entro 10 giorni,
  pagando una sanzione (compresa tra l' uno
  per mille e l' uno per cento dell' appalto, entro i
  50mila euro). Chi non si mette in regola viene
  comunque escluso.
  Problema: lo spirito della norma è chiaro, non
  la sua trasposizione letterale, che anzi induce molte stazioni appaltanti a comminare la sanzione anche
  alle imprese che decidono di non avvalersi della nuova possibilità di restare in corsa per il contratto
  sanando i documenti. E anzi preferirebbero rinunciare alla chance (magari del tutto aleatoria) di vincere
  l' appalto, rispetto alla certezza di dover sborsare subito qualche migliaio di euro.
  Non la pensa così Cantone che aveva già chiarito la sua interpretazione nella determinazione n.1/2015
  dell' Autorità, mirata proprio a fugare i dubbi sull' applicazione del nuovo «soccorso istruttorio». Ora la
  posizione viene ribadita con un comunicato che, rispondendo ad alcuni quesiti del ministero dell'
  Interno, spiega che quell' interpretazione è «doverosa sia per evitare eccessive ed immotivate
  vessazioni delle imprese» sia per rispettare i principi contenuti nelle nuove direttive Ue che offrono «la
  possibilità di integrare o chiarire i certificati», «senza il pagamento di alcuna sanzione». Ma in Italia, si
  sa, ci piace distinguerci.
  © RIPRODUZIONE RISERVATA Mauro Salerno.

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26 marzo 2015
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  Inchiesta grandi opere.

  Stretta sulle stazioni appaltanti
  Anac fornirà indicatori per ridurre i 30mila enti ­ Via subito la direzione lavori al general
  contractor.

  ROMA A quasi sette mesi dall' approvazione in
  Consiglio dei ministri, decolla l' esame della riforma del
  codice degli appalti in commissione Lavori pubblici del
  Senato.
  Ieri è cominciata la discussione generale dopo le molte
  audizioni: il relatore Stefano Esposito (Pd) ha spinto
  molto sulla necessità di un dialogo con tutte le
  opposizioni e ha inviato «una traccia di lavoro informale
  ai colleghi» con un elenco di temi «sui quali si
  dovrebbero concentrare gli interventi di integrazione e
  modifica del testo in sede emendativa».
  In questoprimo elenco di possibili modifiche e
  integrazioni al testo del governo, Esposito ha inserito
  «temi largamente condivisi» in commissione, su cui
  comunque si aspetta «utili indicazioni» dai gruppi. Fra
  questi c' è quello di una forte stretta sulle stazioni
  appaltanti, che oggi potrebbero sfiorare le 30mila: un'
  operazione di razionalizzazione (e spending review) più
  volte annunciata o tentata dai governi, ma che stavolta
  verrebbe fatta sulla base di parametri oggettivi che
  dovrebbero essere forniti dall' Autorità nazionale
  anticorruzione.
  Non sarà l' unico caso di rafforzamento del ruolo e dei poteri dell' Autorità guidata da Raffaele Cantone.
  Sempre in materia di stazioni appaltanti, un emendamento potrebbe affidare all' Anac il compito di
  tenere una classificazione degli enti appaltanti fatta in base alla organizzazione e alla qualificazione
  professionale dei dipendenti che vi operano.
  Ipotizzato anche un Albo nazionale degli appaltatori che dovrebbero a loro volta essere classificati con il
  rating di legalità ma anche sulla base dei criteri reputazionali (una valutazione cioè su come siano stati
  eseguiti gli appalti avuti dalle Pa).
  Ci sarebbe una revisione severa dei criteri di affidamento per le gare relative alle concessioni, mentre i
  criteri di trasparenza e concorrenza oggi applicati alle gare sopra la soglia Ue saranno estesi anche alle
  gare sotto soglia.
  Per la scelta dei membri delle commissioni aggiudicatrici Esposito pensa a un sistema misto fra scelta
  da parte dell' Anac e sorteggio: l' Autorità dovrebbe presentare una lista di nove soggetti qualificati, poi
  scatterebbe una selezione sulla base della sorte.
  Su un punto Esposito è assolutamente determinato e ritiene che ci sia unanimità in commissione:
  occorre togliere immediatamente la responsabilità della direzione lavori ai general contractor. Sono le
  norme della legge obiettivo che oggi sono sotto inchiesta della procura di Firenze per gli affidamenti
  delle direzioni lavori a Stefano Perotti sulla base di segnalazioni da parte di Ercole Incalza.
  C' è un altro fronte su cui Esposito pensa di riportare le funzioni dell' impresa appaltatrice di lavori alla
  sola esecuzione di lavori: l' appalto integrato progettazione­lavori che sarà notevolmente ridimensionato

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26 marzo 2015
Pagina 8                                      Il Sole 24 Ore
26 marzo 2015
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                                              Pubblica amministrazione

  alleanza istat­cerved­spazio dati.

  Real estate europeo più trasparente
  Un passo verso la trasparenza e l' efficienza
  del mercato immobiliare.
  È quanto si propone l' iniziativa ­ ai nastri di
  partenza ­ che unisce Cerved, Istat e
  SpazioDati in una partnership strategica per il
  progetto europeo proDataMarket. Un progetto,
  finanziato dalla Commissione europea per un
  controvalore di 3,5 milioni di euro, che si
  propone di creare una infrastruttura
  accessibile in modalità sia open che a
  pagamento che contenga dati relativi al
  territorio in Europa, tra cui una serie di
  informazioni riguardanti gli immobili e i terreni
  e l' analisi di trend socio­demografici.
  La collaborazione rientra nel quadro del
  programma Horizon 2020, co­finanziato dall'
  Unione europea per promuovere l' innovazione
  e la ricerca all' interno dei Paesi membri al fine
  di incentivare la competitività dell' Europa a
  livello globale.
  Quattro i Paesi coinvolti, Italia, Spagna,
  Norvegia e Bulgaria.
  «Il progetto europeo si innesta nel filone dell'
  innovazione di prodotto e in particolare nel
  settore dei dati immobiliari del territorio
  presidiato da una serie di prodotti Cerved, ma
  si inserisce in un progetto europeo con altri otto partner ­ spiega Stefano Gatti, area IT, Innovation &
  Data Sources Manager di Cerved ­. Obiettivo della comunità europea è costruire servizi a beneficio del
  cittadino partendo da questa banca dati e rendendo così più trasparente ed efficiente il mercato
  immobiliare. Sia per il mercato retail che corporate. Per fare questo nella banca dati si sta realizzando
  una vera e propria collezione di dati e informazioni che arrivano dal territorio. Il progetto europeo creerà
  valore dai "big data" favorendo la nascita di prodotti e servizi innovativi a beneficio della competitività
  globale».
  Tra i dati per esempio ci saranno l' efficienza energetica degli edifici, il posizionamento delle aree verdi
  sul territorio, oltre a una serie di dati sull' inquinamento e sul traffico e dati in arrivo dalla mappa del
  territorio. Ci sono anche best case a livello internazionale ai quali ispirarsi come illustreet.co.uk per
  quanto riguarda la Gran Bretagna oppure zillow.com, siti internet che contengono una serie di dati e di
  strumenti per comprendere nel dettaglio il territorio e stimare il valore del mattone in modo tale da
  aumentare l' efficienza del mercato immobiliare.
  Manca però tra i partner, almeno al momento, l' agenzia delle Entrate, che vanta i dati di prezzi
  residenziali al metro quadrato via per via in Italia portati in dote da quella che fu l' agenzia del Territorio.
  «Sono stati selezionati alcuni partner per avviare il progetto, ma il numero dei soggetti coinvolti è
  destinato a salire» conclude Gatti.
  I dati raccolti nella piattaforma potranno essere utilizzati anche dalle imprese e start­up europee per
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26 marzo 2015
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26 marzo 2015
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                                              Pubblica amministrazione

  Giustizia. Rinviata al 1° aprile l' approvazione del ddl a Palazzo Madama. Orlando: certo che i
  tempi saranno brevi.

  Tensioni con l' Ncd, slitta l' anticorruzione
  Alla fine neppure questa sarà la settimana
  decisiva per l' approvazione al Senato del
  disegno di legge anticorruzione. Doveva
  esserlo già la scorsa, almeno negli auspici del
  presidente del Senato Pietro Grasso (che a
  inizio legislatura presentò il testo poi
  abbondantemente rivisto), ma neppure nei
  prossimi giorni arriverà il sospirato voto finale.
  A metà di un' altra giornata complicata, mentre
  Grasso si era invece detto speranzoso, la
  conferenza dei capigruppo ha fatto di nuovo
  slittare il via libera a mercoledì prossimo
  1°aprile. Nessun dramma, assicurava Renato
  Schifani, capogruppo di Area popolare (Ncd
  più Udc), solo i normali tempi parlamentari.
  Sarà, ma dopo le tensioni dell' altro giorno alla
  Camera sulla prescrizione (che incide in
  particolare anche sui tempi di alcuni reati
  c o n t r o l a pubblica amministrazione) e l '
  impegno del ministro della Giustizia Andrea
  Orlando per una mediazione, da parte dei
  "centristi", assai più determinanti a Palazzo
  Madama, è apparsa evidente la volontà di
  marcare il territorio, mentre comunque il
  ministero dell' Interno Angelino Alfano
  annunciava nuclei specializzati anticorruzione
  in ogni questura e chiudeva a qualsiasi ipotesi di appoggio esterno.
  «Dovremmo essere tutti dalla stessa parte, nel combattere la corruzione». Così Orlando, mentre nell'
  Aula del Senato, si stava svolgendo la discussione generale sulla legge anticorruzione. Una
  precisazione solo all' apparenza superflua, alla quale è arrivato poi il controcanto di un tweet del
  coordinatore nazionale Ncd Gaetano Quagliariello: «Battaglia comune contro la corruzione? È quello
  che stiamo facendo».
  «Mai avuto dubbi ­ ha poi chiarito Orlando ­ che si sarebbe proceduto in tempi brevi, per il disegno di
  legge anticorruzione nessun timore dal nuovo centrodestra. C' è stato un iter rapido ­ osserva ancora
  Orlando ­, almeno dal momento in cui il provvedimento é partito in commissione fino alla prossima
  approvazione, ho sempre detto che i procedimenti legislativi vanno avanti quando si sciolgono le
  contraddizioni politiche e rivendico il merito del governo di aver sciolto alcuni nodi. Il lavoro fatto fin qui
  sarà utile per un passaggio rapido alla Camera».
  Intanto, ieri Forza Italia ha visto respinte le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Antonio
  Caliendo e Ciro Falanga. In particolare quest' ultimo aveva messo l' accento sul rinvio fatto dall'
  emendamento del Governo sul falso in bilancio a una misura, l' archiviazione per tenuità del fatto, non
  ancora entrata in vigore.
  E il presidente della commissione Giustizia Francesco Nitto Palma ha puntato il dito contro l' impianto
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26 marzo 2015
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26 marzo 2015
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                                              Pubblica amministrazione

  Contro la corruzione / 2.

  I quattro passi verso la legalità
  Non è la prima volta che il Papa va a Napoli a
  predicare contro corruzione e delinquenza. L'
  ha fatto Papa Francesco sabato scorso, ma l'
  aveva già fatto 25 anni fa (il 10 novembre
  1990) Giovanni Paolo II.
  In quella occasione, il Papa aveva sottolineato
  con forza «l' urgenza di un grande ricupero di
  moralità personale e sociale, di legalità». Al
  tema della legalità aveva dedicato un anno di
  lavoro la Commissione Giustizia e Pace dei
  vescovi italiani che aveva poi pubblicato una
  nota intitolata "Educare alla legalità". Se
  rileggete oggi quelle pagine, sembrano tratte
  dalla attualità. Eppure, i costi della illegalità
  sono continuamente aumentati, mentre i rimedi
  tante volte promessi non sembrano aver dato
  grandi risultati. C' è il pericolo che anche i
  prossimi rimedi, immediatamente annunciati,
  non producano la svolta necessaria, se non si
  tiene conto di quanto da tempo è stato studiato
  e proposto in merito. Perché è molto
  abbondante la letteratura scientifica sulle
  cause e sui possibili rimedi della illegalità ­
  con particolare riferimento a corruzione ed
  evasione fiscale (le due cose sono quasi
  sempre connesse). Proviamo a darne un
  breve riassunto.
  L' etica è necessaria, ma da sola non sufficiente ad impedire che vi siano scandali. Anzi, di solito è
  meglio partire dall' ipotesi che la disonestà e la corruzione vi siano (una versione aggiornata di Matteo
  18 : è bene che gli scandali vi siano!). Perciò, non cercare norme "risolutive", grazie alle quali la
  corruzione sarà sconfitta per sempre: servirebbero solo ad illudere e ad abbassare la guardia.
  La semplificazione della normativa è la prima condizione di successo , se vogliamo evitare che solo
  pochi "esperti" siano in grado di capire ed applicare le norme rilevanti, e solo loro siano quindi "
  indispensabili"​ La trasparenza di tutte le fasi dei procedimenti è altrettanto importante.
  Negli anni passati, per opinabili ragioni di "privacy" si è andato oscurando il modo di operare della
  pubblica amministrazione. Mi limito ad un esempio concreto: pochi Comuni pubblicano tutti i verbali dei
  consigli comunali in cui si è discusso e deliberato un importante atto amministrativo legato a varianti
  urbanistiche ed opere pubbliche. Con le moderne tecnologie, il costo della trasparenza è irrisorio: è
  possibile scaricare il verbale del board della Fed americana che ha discusso della disoccupazione, ma
  non si riesce a vedere il verbale del consiglio comunale che ha "regalato" milioni di euro a qualcuno.
  L' ultima condizione, non meno importante, è la certezza del diritto in tempi brevi. Se è bassa la
  probabilità di essere scoperti, e bassa la probabilità di subire una pena che ­ in tempi brevi ­ sia un
  multiplo di quanto la corruzione ha fruttato, è ovvio (a parte gli aspetti etici di cui si occupa il Papa) che
  essere corrotti conviene ! Di questo aspetto ­ cioè della convenienza ad essere onesti ­ abbiamo
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26 marzo 2015
Pagina 28                                     Il Sole 24 Ore
26 marzo 2015
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                                             Pubblica amministrazione

  Immobili. Il dipartimento delle Finanze risponde a un quesito sul tributo per i servizi indivisibili.

  Dichiarazione unica per la Tasi
  Il modello unificato, da adottare con Dm, non è previsto dalla norma.

  Il modello di dichiarazione della Tasi deve
  essere "unico", cioè adottato con un decreto
  ministeriale e utilizzabile sull' intero territorio
  nazionale. Lo ha chiarito il dipartimento delle
  Finanze con la risoluzione 3/DF di ieri,
  rispondendo a un quesito dell' Anutel
  (associazione nazionale uffici tributi enti locali)
  sulle modalità di predisposizione dei modelli e
  sull' eventualità che tale adempimento spetti ai
  singoli Comuni .
  Scelta, quest' ultima, che costringerebbe i
  contribuenti a doversi informare presso
  ciascun Comune e renderebbe impossibile
  predisporre una procedura e un software unici
  per assolvere gli obblighi dichiarativi.
  Criticità che il Mef ritiene superabili attraverso
  l' adozione di un modello unico di
  dichiarazione ministeriale. Una soluzione
  ispirata a esigenze di uniformità ma sfornita di
  un chiaro supporto normativo. Al contrario, il
  quadro è piuttosto confuso perché il
  legislatore, quando ha introdotto la Iuc
  (imposta unica comunale che accorpa l' Imu, la
  Tasi e la Tari), ha previsto un' unica
  dichiarazione per i tre prelievi e al tempo
  stesso diverse eccezioni a questa regola.
  In particolare, dopo aver disciplinato in generale i termini e le modalità di presentazione della
  dichiarazione Iuc, la legge di stabilità 2014 ha precisato che alla dichiarazione relativa alla Tasi si
  applicano le disposizioni concernenti la presentazione della dichiarazione dell' Imu (comma 687) e che l'
  istituzione della Iuc lascia salva la disciplina per l' applicazione dell' Imu (comma 703).
  Resta però da chiarire se il Comune deve predisporre il modello di dichiarazione della Tasi, non
  essendovi un obbligo espresso in tal senso: infatti la norma parla solo di «modello messo a
  disposizione dal comune» e non è previsto alcun rinvio a decreti ministeriali di approvazione del
  modello di dichiarazione Tasi.
  In tale contesto deve comunque escludersi la possibilità di adottare un modello unico valido per i tre
  tributi della Iuc (Imu, Tari e Tasi), che hanno caratteristiche diverse e suggeriscono distinti modelli
  dichiarativi contenenti ciascuno gli specifici elementi necessari alla corretta applicazione del tributo.
  Da escludere anche la possibilità di utilizzare per la Tasi lo stesso modello di dichiarazione previsto per
  l' Imu, perché mancherebbe la parte relativa all' occupante. Dovrebbe quindi concludersi nel senso che
  ogni ente deve predisporre il proprio modello di dichiarazione Tasi, come avviene per la Tari. Infatti
  diversi comuni (tra cui Verona, Rimini e Mantova) li hanno già messi in rete. Ma la solerzia di questi enti
  non è stata però premiata perché pone il contribuente di fronte ad un dilemma: utilizzare i modelli

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26 marzo 2015
Pagina 48                                   Il Sole 24 Ore
26 marzo 2015
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                                              Pubblica amministrazione

  Pubblica amministrazione. Si conferma la «salvaguardia» dei politici.

  Nella gestione della Pa responsabili solo i dirigenti
  ROMA La responsabilità di gestione di un'
  amministrazione, dal più piccolo comune al
  maggior ministero di spesa, sarà tutta in capo
  alla dirigenza che risponderà dei risultati (o
  degli eventuali errori) sul piano contabile ed
  erariale. È quanto prevede l' emendamento al
  Ddl Pa presentato dal relatore, Giorgio Pagliari
  (Pd), e approvato ieri in commissione Affari
  costituzionali del Senato. L' ok è arrivato dopo
  un teso confronto politico con i rappresentanti
  del Movimento 5 Stelle all' attacco contro una
  «misura salva­politici» e con altri settori dell'
  opposizioni critici per la scarsa efficacia della
  norma. Critiche anche fuori dal Parlamento
  con alcuni sindacati dei dirigenti pubblici che
  parlano di misura «salva­sindaci» e «salva­
  presidenti di Provincia e Regione». Tutti rilievi
  respinti con forza da Governo e relatore.
  L' emendamento approvato affida al Governo
  una delega in più nell' ambito del previsto
  riordino del lavoro pubblico per meglio
  distinguere gli atti che rientrano nella gestione
  di un' amministrazione da quelli più propri dell'
  indirizzo politico. In altre parole si definirà con
  un decreto legislativo la tipizzazione di casi e
  fattispecie che non rientrano nell' indirizzo
  politico ma che sono propri della funzione amministrativa di cui risponde, appunto, la dirigenza.
  «Immaginiamo una dirigenza autonoma anche in grado, se lo ritiene, di dire no alla politica» grazie alla
  «separazione tra l' attività di gestione e l' indirizzo politico», ha chiarito il ministro della Semplificazione
  e della Pa, Marianna Madia. Un concetto ribadito anche dal relatore Pagliari che ha sottolineato come l'
  approvazione dell' emendamento «che rafforza il principio di separazione tra l' indirizzo politico­
  amministrativo e la gestione» sia «un punto importante della riforma. Per questo ­ ha aggiunto ­ trovo
  ingiuste le critiche piovute dai gruppi di opposizione».
  Sulla riforma più complessiva della dirigenza prevista all' articolo 10 del Ddl che è incardinata sul
  principio della rotazione degli incarichi e dell' istituzione del ruolo unico, la Commissione dovrebbe
  votare probabilmente martedì prossimo, data in cui la "Affari costituzionali" dovrebbe concludere i suoi
  lavori che per oggi prevedono il voto sul capitolo delle partecipate. In ogni caso il testo approderà in
  Aula al Senato il 2 aprile e non più il 31 marzo come originariamente previsto.
  Un leggero slittamento che è stato deciso ieri dalla Conferenza dei capigruppo di palazzo Madama. Il
  Senato darà quindi il suo via libera dopo Pasqua al provvedimento che a quel punto potrà cominciare il
  suo cammino alla Camera.
  Ieri in Commissione sono stati approvati diversi altri emendamenti all' articolo 13, sul lavoro pubblico,
  che spaziano dal conferimento all' Inps dell' attività di accertamento sulle assenze per malattia alla
  semplificazione di tutta la normativa prevista nella riforma Brunetta per il riconoscimento del merito e
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26 marzo 2015
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26 marzo 2015
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                                              Pubblica amministrazione

  Lo dice Francesco Forte ex ministro delle Finanze e per il Coordimamento delle politiche Ue.

  Le riforme sono ferme al palo
  Renzi non vuol scontentare enti locali e minoranza Pd.

  Il programma Bce di acquisti dei titoli pubblici
  migliora il contesto macro, riduce l' incertezza
  e sostiene la fiducia, ma è destinato per sua
  natura a smorzarsi quando avrà raggiunto l'
  obiettivo». Lo ha rimarcato Ignazio Visco,
  presidente di Bankitalia, il quale ha aggiunto
  che «per questo è il momento di intervenire
  strutturalmente sul potenziale di crescita dell'
  economia» con riforme per opera del governo
  italiano. Intanto Mario Draghi, presidente della
  Bce, ha detto in un' audizione al Parlamento
  europeo che le prospettive di crescita nella
  zona euro sono state riviste al rialzo e l'
  espansione economica sta acquistando
  slancio. In questa fase di indicatori positivi per
  l' economia sono in molti a chiedersi che cosa
  abbia determinato questo inizio di ripresa,
  soprattutto in Italia. Ne abbiamo parlato con il
  professor Francesco Forte, ex ministro delle
  Finanze e per il Coordinamento delle politiche
  comunitarie.

  Domanda. I miglioramenti dell' economia
  dipendono più dalle riforme di Renzi o
  dalle politiche di Draghi?
  Risposta. Quanto sta avvenendo è dovuto
  interamente alla politica monetaria della Bce.
  A livello internazionale c' è un esodo di capitali
  dall' Eurozona, dovuto al fatto che il tasso d' interesse è stato reso privo di rilevanza. Il cambio dell' euro
  intanto scende, e questo effetto inflazionistico genera una ripresa dei prezzi e delle esportazioni,
  ostacolando nello stesso tempo le importazioni. In alcuni paesi membri, ma non in Italia, ci sono nuovi
  investimenti resi interessanti dalla riduzione del tasso d' interesse e da operazioni di cartolarizzazione.
  Complessivamente c' è una crescita di interesse nei confronti dell' Eurozona.

  D. Come valuta invece lo scenario per quanto riguarda l' Italia?
  R. In Italia i segnali di ripresa ci sono, ma non hanno a che fare con le politiche del nostro governo in
  quanto Renzi non sta facendo nulla.
  Il premier è prigioniero di una vertenza politica interna, e quindi rallenta ogni decisione che possa
  causare dissensi alla minoranza del suo partito. Nell' imminenza delle elezioni regionali non vuole
  inoltre disturbare gli interessi locali.

  D. Quali sono i problemi che andrebbero affrontati e risolti?

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26 marzo 2015
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26 marzo 2015
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                                              Pubblica amministrazione

  Il settore ha registrato una crescita del 54,2%, la più alta dal dato paragonabile del 2006 a oggi.

  Noleggio, gennaio record
  Ha anche favorito l' andamento del mercato (+11%)

  Il noleggio batte tutti. Sia i privati, sia i record:
  in gennaio il mercato dell' auto è tornato a
  ingranare la marcia giusta e ha fatto segnare
  una crescita a doppia cifra: +11%, risultato
  dovuto soprattutto al noleggio che, con 10 mila
  vetture in più, cresce di ben il 54,2%. Un
  gennaio così non si ricordava dal 2006. Altri
  tempi, quando l' auto era ancora un bene che
  si preferiva acquistare; oggi i privati fermano
  la loro quota di crescita al 2%, mentre le flotte
  aziendali fanno sentire la loro incidenza, grazie
  anche al rinnovo dei contratti, oggetto negli
  anni passati di scadenze prorogate.
  Secondo i dati diffusi dal ministero dei
  Trasporti le immatricolazioni di autovetture a
  trazione alternativa sono state oltre 20.700,
  una crescita complessiva del 20% rispetto sia
  a gennaio che a dicembre 2014.
  In termini di quota le vetture maggiormente
  ecocompatibili arrivano al 15,8% del mercato,
  0,3 punti in meno rispetto alla media annua
  2014 (16,1%). Le auto elettriche e ibride
  immatricolate sono state oltre 2.300, un
  aumento del 36% rispetto a gennaio 2014.
  Segna il passo il mercato dell' usato che
  totalizza a gennaio 351.869 trasferimenti di
  proprietà al lordo delle minivolture a
  concessionari, un calo del 2,3% rispetto a
  gennaio 2014 (dicembre 2014 aveva chiuso a +9,3%).
  Interessante rilevare che l' indicatore del clima di fiducia degli operatori del settore dell' auto (elaborato
  dal Centro Studi Promotor) registra a gennaio una crescita su dicembre di quasi cinque punti
  portandosi a quota 44,10, un livello non toccato dal 2009.
  L' andamento di tale indicatore è coerente con quelli degli indici Istat sulla fiducia di consumatori e
  imprese. Rispetto a dicembre, in gennaio l' indice Istat per i consumatori ha un balzo significativo (da
  99,9 a 104,0), così come l' indicatore relativo alle imprese (da 87,6 a 91,6).
  Per il Centro Studi Promotor e Anfia lo scenario dell' economia italiana sta cambiando con ricadute
  positive sul mercato dell' auto. Di grande rilevanza la riduzione del tasso di disoccupazione ­per la
  prima volta da molti mesi­ che secondo l' Istat è sceso tra novembre e dicembre dal 13,3 al 12,9%. A
  ciò si aggiunge che la crescita della produzione industriale dello 0,3% in novembre, è proseguita,
  secondo il Centro Studi di Confindustria, in dicembre e gennaio.
  Anche in relazione al calo dei costi dei carburanti iniziato nel 2014, dal deprezzamento dell' euro nonché
  dalle manovre della Bce (Qe e tassi particolarmente bassi), i principali osservatori economici hanno

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26 marzo 2015
Pagina 27                                           Italia Oggi
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