COMUNE DI RUSSI Giovedì, 13 giugno 2019

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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 13 giugno 2019
COMUNE DI RUSSI
 Giovedì, 13 giugno 2019
COMUNE DI RUSSI Giovedì, 13 giugno 2019
COMUNE DI RUSSI
                                                           Giovedì, 13 giugno 2019

Prime Pagine
 13/06/2019 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                          1
 13/06/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                         2
Cultura e Turismo
 13/06/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42
 Finora ne sono stati installati 38 Ma gli apparecchi fissi sono solo sei                                   3
 12/06/2019 Ravenna Today
 Giornate Europee dell' Archeologia: visite per tutti alla Villa Romana                                     4
Economia e Lavoro
 13/06/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50
 Confcommercio premia gli associati: 7 nuovi ambasciatori                                                   5
Politica locale
 12/06/2019 RavennaNotizie.it
 Russi. Valentina Palli ha presentato la sua Giunta                                                         7
sport
 13/06/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 22
 Tutti in corsa verso una cultura più green Premiate 13 associazioni...                                     8
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 13/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                                L.Ser.
 «Fondi per gli immobili pubblici»                                                                          9
 13/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                                G.Sa.
 «Una Spa pubblica per portare l' acqua al Sud»                                                             11
 13/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 8
 Corsia più rapida per le assunzioni nella Pa                                                               13
 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 18                                                    GIANFRANCO FERRONI
 500 mila utenti per Ufirst                                                                                 15
 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 38
 Bastone e carota nella p.a.                                                                                16
 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 39
 Durc, medici, coop: raffica di impugnazioni                                                                18
 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 41                                                      CRISTINA BARTELLI
 La Scia solo se si paga l' Imu                                                                             20
 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 41
 La tassazione influenza la struttura finanziaria delle imprese                                             22
 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 43                                                       PASQUALE PIRONE
 Zero Imu per l' abitazione principale locata                                                               24
 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 45                                                         GIOVANNI GALLI
 Telelavoro sconosciuto nella p.a.                                                                          26
 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 47                                                      SIMONA D' ALESSIO
 Fondi pensione in salita                                                                                   27
COMUNE DI RUSSI Giovedì, 13 giugno 2019
13 giugno 2019
                 Corriere di Romagna
                    (ed. Ravenna)
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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 13 giugno 2019
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                 Il Resto del Carlino (ed.
                         Ravenna)
                                     Prima Pagina

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                                                  Cultura e Turismo

  LO STATO DELL' ARTE

  Finora ne sono stati installati 38 Ma gli apparecchi
  fissi sono solo sei
  SONO 38 i box per la velocità installati negli
  ultimi anni dall' amministrazione comunale su
  tutto il territorio, a cui si aggiungono 4
  autovelox fissi. Questi ultimi apparecchi, i più
  temuti, possono essere posizionati solo fuori
  dai centri abitati, e si trovano a Coccolia lungo
  la Ravegnana, Fosso Ghiaia sulla Statale 16,
  Castiglione di Ravenna sulla Bagnolo-Salara e
  vicino a Mirabilandia sulla Provinciale 1.
  Altri due velox fissi, installati nel 2015, si
  trovano invece sulla San Vitale, su entrambi i
  sensi di marcia.
  Per quanto riguarda i box, gli ultimi 22 che
  sono stati installati si trovano a Marina Romea
  (viale Italia), Marina di Ravenna (viale della
  Pace), Lido Adriano (viale Manzoni), Lido di
  Savio (viale Byron), Grattacoppa (via
  Grattacoppa), Savarna (via Savarna), due a
  Borgo Masotti (entrambi in via Zuccherificio),
  Mezzano (via Reale), Porto Fuori (via
  Bonifica), San Michele (via Faentina), Classe
  (via Romea Sud), Roncalceci (via Babini),
  Gambellara (Provinciale 3 via Gambellara),
  Osteria (via Dismano), Carraie (via Cella),
  Coccolia (Ravegnana, a qualche centinaio di metri dal velox fisso), Campiano (via Petrosa), Matellica
  (Provinciale 33 Mensa-Matellica) e Borgo Faina sulla via Dismano.
  A queste si aggiungono anche alcuni installazioni in città in via Trieste in prossimità della rotonda
  Finlandia e in via Destra Canale Molinetto vicino all' uscita del Pala De Andrè. Negli ultimi anni anche
  nel resto della provincia le amministrazioni comunali hanno provveduto a installare tanti nuovi box nei
  paesi e soprattutto nelle strade ritenute più trafficate: nella Romagna Faentina ne sono attesi 25 e altri
  12 nel territorio del Comune di Cervia. La Bassa Romagna negli ultimi due anni ne ha montati
  addirittura 55, mentre altri 5 sono arrivati a Russi: due a San Pancrazio (entrambi sulla Provinciale 5) e
  tre a Godo (lungo via Faentina nord). Le installazioni e gli interventu vengono valutati dalle
  amministrazioni comunali assieme alla Prefettura, che effettua periodicamente studi sulla pericolosità
  delle strade. Ora da varie zone di Ravenna sono arrivate nuove richieste: segno che forse anche il
  modo di pensare degli automobilisti (e sicuramente quello dei paesi) sta cambiando.
  sa.ser © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 13 giugno 2019
12 giugno 2019
                                         Ravenna Today
                                                  Cultura e Turismo

  Giornate Europee dell' Archeologia: visite per tutti
  alla Villa Romana
  In occasione delle Giornate Europee dell'
  Archeologia , gestite dall' Istituto nazionale di
  ricerca archeologica preventiva della Francia
  (Inrap), la Pro Loco di Russi organizza due
  giornate di visite e non solo, all' interno della
  Villa Romana di via Fiumazzo. Sabato 15 e
  domenica 16 giugno è possibile visitare il sito
  archeologico accompagnati da una guida
  volontaria e nel pomeriggio di domenica, per i
  più piccoli, è organizzata una "Caccia al tesoro
  dei mosaici". La Villa romana di Russi è una
  delle ville rustiche meglio conservate dell' Italia
  settentrionale, aveva un' estensione
  complessiva di almeno 8000 metri quadrati,
  comprendenti un impianto termale e alcune
  parti oggi ancora da scavare. Fino al I sec.
  a.C. tali ville rustiche erano modeste case di
  campagna di dimensioni ridotte. Si
  producevano cereali, vino e frutta e si
  allevavano pochi animali da cortile. In epoca
  augustea, con la costruzione del porto di
  Classe e il conseguente ampliamento del
  centro urbano di Ravenna, da cui la Villa dista
  circa 20 km, questa si ampliò notevolmente e
  divenne il centro di un vasto podere, i cui
  prodotti erano destinati agli uomini della flotta
  militare romana di stanza proprio nel porto di
  Classe. Programma: Sabato 15 giugno 2019
  ore 16.00 e 17.00 accompagnamento alla visita Domenica 16 giugno 2019 ore 10.30, 15.00, 16.00 e
  17.00 accompagnamento alla visita dalle ore 15.00 alle 17.00, per i più piccoli, laboratorio "Caccia al
  tesoro dei mosaici" Attendere un istante: stiamo caricando la mappa del posto... Caricamento in corso...
  Auto A piedi Bici.

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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 13 giugno 2019
13 giugno 2019
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                                       Ravenna)
                                                 Economia e Lavoro

  ECONOMIA L' ASSEMBLEA ANNUALE

  Confcommercio premia gli associati: 7 nuovi
  ambasciatori
  SETTE nuovi ambasciatori del Commercio
  'laureati' dall' associazione durante l'
  assemblea generale annuale dei soci. L'
  ambito riconoscimento per i 50 anni di attività
  è andato a Eligio Braga (agente di commercio,
  Ravenna), Carlo Giuliani (macelleria,
  Roncalceci), Attiliana Gobbi (ristorazione,
  S.Pietro in Vincoli Ra), Ada Maestri Soc.
  Marchesini (gastronomia ristorazione,
  Ravenna), Ermanno Piccinini (cornici,
  Ravenna), Remo Savini (calzature, Lido di
  Savio Ra), Giordano Brunelli Soc. Brunelli e C.
  (panificio, Ravenna). Oltre agli Ambasciatori
  del Commercio, l' Assemblea ha assegnato in
  totale 17 medaglie d' oro e targhe d' argento
  (Maestri del commercio) a imprenditori che
  hanno scolto l' attività interrottamente per oltre
  30 o 40 anni, oltre a 27 premi Fedeltà
  Associativa. Inoltre, sono stati consegnati i
  'Diplomi di Merito' ai dipendenti
  Confcommercio a Romano Bertaccini, Giorgio
  Bettoli, Diana Farina, Milena Maestri e Flavia
  Piermattei. A consegnare gli attestati erano
  presenti il sindaco Michele de Pascale, il
  presidente di Confcommercio Ravenna Mauro Mambelli, il vice Giovanni Mazzini, la responsabile
  Cultura di Confcommercio Ravenna Patrizia Passanti e il direttore Giorgio Guberti. Approvato inoltre all'
  unanimità il bilancio.
  ECCO I PREMI. Maestri del commercio, medaglia d' oro a chi ha più di 40 anni di gestione: Antonio
  Arfelli (Dett. macch, attrez.
  agricoltura, Russi), Paolo De Lorenzi Soc D.M.C. (Conad, Ravenna), Andrea Fabbri (macelleria, Porto
  Fuori), Tomaso Giambi (comm. prodotti ittici, Marina di Ravenna), Giuseppina Lagonegro (ambulante,
  Ravenna), Vincenzo Pasini (frutta e verdura, Ravenna), Carlo Poverini Soc. Menotti Poverini (Articoli
  industriali, Fornace Zarattini), Francesco Testardi (abbigliamento - Ravenna).
  Maestri del commercio, targa d' argento (oltre 30 anni di gestione): Andrea Baroncini (dett. amb.
  tessuti, Fusignano), Egidio Biagioni (attività mediazione immobiliare, Lido Adriano), Stefano Boattini
  Soc. Boattini Stefano e C. (panificio, Ravenna), Roberto Busetti Soc. S.I.A.M. (casa di spedizione,
  Ravenna), Albarosa Chiapponi (trattoria Flora, Ragone Ra), Mario Gambi (agente di commercio
  ,Ravenna), Pierpaolo Manara (comm.
  dett. carburante, Alfonsine), Franco Pilia Soc. Sitris (spedizionieri, Ravenna), Iride Siboni Soc. Saint
  Tropez di Iride Siboni e C. (Albergo Saint Tropez, Lido Di Savio).

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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 13 giugno 2019
13 giugno 2019
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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 13 giugno 2019
12 giugno 2019
                                          RavennaNotizie.it
                                                          Politica locale

  Russi. Valentina Palli ha presentato la sua Giunta
  Nel pomeriggio di ieri, martedì 11 giugno, si è
  ufficialmente insediata, la nuova giunta
  comunale di Russi, che affiancherà la neo-
  sindaca Valentina Palli. La Palli ha scelto Anna
  Grazia Bagnoli, che ricoprirà anche l' incarico
  di vice sindaco; Alessandro Donati; Mirco
  Frega, Jacta Gori e Monica Grilli (già
  assessore nella giunta Retini). Ravenna-
  PageDetail728x90_320x50-1 Al sindaco
  resteranno le deleghe a polizia municipale,
  attività produttive, commercio, lavori pubblici,
  ed edilizia privata. Anna Grazia Bagnoli sarà
  assessore a Istruzione, cultura, personale.
  Alessandro Donati assessore a Urbanistica,
  ambiente, mobilità e trasporti, protezione
  civile. Mirco Frega assessore a Sport, politiche
  giovanili, innovazione tecnologica e
  semplificazione, informazione e
  comunicazione, rapporti con società
  partecipate. Monica Grilli assessore a Politiche
  sociali e sanità, t u r i s m o e p r o m o z i o n e
  territorio, bilancio e tributi. Jacta Gori
  assessore a Associazionismo, servizi
  demografici, gemellaggio e politiche
  internazionali, decentramento, pari
  opportunità.

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                                                          sport

  CONCORSO PROMOSSO DA UISP E REGIONE EMILIA ROMAGNA

  Tutti in corsa verso una cultura più green Premiate
  13 associazioni e società sportive
  BOLOGNA LO SPORT scende in campo e si
  schiera dalla parte dell' ambiente. E la Uisp,
  Unione italiana sport per tutti, insieme alla
  regione Emilia-Romagna, ha premiato le
  associazioni più virtuose che si sono
  impegnate per promuovere manifestazioni
  ecosostenibili. Si tratta del concorso 'Primo è l'
  Ambiente. La tua idea di sostenibilità diventa
  realtà', l' iniziativa che ha lo scopo di dare
  valore ambientale alle attività sportive che si
  svolgono sull' intero territorio regionale. Il
  riconoscimento è andato a tredici realtà tra
  Associazioni e società che in collaborazione
  con le amministrazioni locali e le scuole hanno
  realizzato, tra ottobre 2018 e giugno 2019,
  eventi sportivi, dalla maratona al nuoto, dal
  beach tennis al ciclismo, che hanno coinvolto
  migliaia di persone, dai più giovani agli adulti.
  I PREMI sono stati consegnati dall' assessore
  regionale all' Ambiente, Paola Gazzolo, dal
  presidente Uisp, Mauro Rozzi e dagli
  amministratori comunali di Rubiera (Reggio
  Emilia), Gianfranco Murrone, Russi (Ravenna)
  Sergio Retini, Formigine (Modena), Giorgia
  Bartoli, presenti assieme agli organizzatori.
  «Con manifestazioni come queste - ha sottolineato l' assessore Gazzolo - il mondo sportivo ha
  dimostrato ancora una volta una grande sensibilità verso l' ambiente e verso temi importanti come la
  riduzione dei rifiuti o l' incentivazione del riciclo e riuso di materiali. Il nostro impegno e il nostro
  interesse come Regione è quello di dare continuità ad una esperienza importante sia per i suoi effetti
  pratici che per il valore educativo e per l' ampia diffusione sul territorio regionale». Ai premiati della
  prima edizione contributi compresi tra i 300 e i 2.200 euro, grazie ai fondi messi a disposizione dalla
  Regione per complessivi 17mila euro.

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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  LA PROPOSTA DI CARLO MESSINA (ad banca intesa)

  «Fondi per gli immobili pubblici»
  L' ad di IntesaSanPaolo: «Spread a livello greco, il governo eviti la procedura»

  ROMA Un trilione di euro. È questo il valore
  degli immobili di proprietà pubblica, sia statale
  che degli enti locali, sul quale potrebbe essere
  veicolato il risparmio italiano (pari a 10 trilioni
  di euro) attraverso la costituzione di appositi
  fondi immobiliari. A rilanciare la proposta, per
  rimettere in moto investimenti per la crescita e
  al contempo ridurre il debito pubblico, è stato
  ieri l' ad di IntesaSanPaolo, Carlo Messina. Il
  manager ha auspicato il lancio di un progetto
  per valorizzare la massa da 1 trilione di euro
  degli asset pubblici attraverso «l' utilizzo in
  maniera intelligente del risparmio privato».
  Altrimenti, ha messo in guardia, sarà
  «inevitabile che questo nei prossimi anni sia
  utilizzato per fare la patrimoniale». Ci
  dobbiamo ricordare, ha detto Messina, «che in
  questo paese siamo riusciti a creare le
  condizioni per cui il nostro spread è come
  quello della Grecia nonostante questo non sia
  giustificato dai fondamentali dell' economia».
  In una fase come questa, ha aggiunto, bisogna
  «fare modo di evitare la procedura di
  infrazione».
  L' idea è creare fondi per la messa a reddito di
  immobili non utilizzati ma anche per
  riqualificare e mettere in sicurezza edifici scolastici o ospedalieri.
  Il rendimento non dovrebbe essere necessariamente elevato, basterebbe che fosse competitivo con i
  titoli di Stato e garantito. Meglio ancora se questi fondi potessero godere di un' incentivazione agevolata
  come quella dei Pir, per cui il rendimento sarebbe fiscalmente esente. Le quote dei fondi potrebbero
  essere cedute a risparmiatori ma anche a investitori istituzionali. E sarebbe comunque il segnale dell'
  inizio di un percorso virtuoso per ridurre il debito e rilanciare la crescita. Il ministro per l' Economia,
  Giovanni Tria, ha assicurato di voler «approfondire» la proposta. In piccolo, ha detto il ministro, «stiamo
  andando in questa direzione costituendo con le società del Mef dei fondi, sebbene di dimensioni minori,
  per privatizzare l' immobiliare.
  Non c' è comunque moltissimo perchè molti immobili sono occupati dalla stessa pubblica
  amministrazione».
  Per il ministro è un tema che va studiato anche perché in passato lo schema di vendere e poi riaffittare
  «non è stato vincente». Secondo Messina si potrebbe «abbattere il debito» che con la sola crescita,
  oltretutto insufficiente di questi anni, non è possibile fare.
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  INTERVISTA Andrea Guerrini . Il consigliere dell' Autorità: no a pubblicizzazione e ritorno a
  regolazione ministeriale

  «Una Spa pubblica per portare l' acqua al Sud»
  «Il nuovo collegio dell' Autorità sta dando
  continuità al lavoro che negli ultimi anni ha
  incentivato la crescita degli investimenti nel
  settore idrico e avviato l' Italia verso un
  allineamento con le migliori prassi europee. La
  spesa per investimenti in infrastrutture idriche
  è passata, per i due terzi della popolazione in
  cui la regolazione è a regime, da 961 milioni
  nel 2012 a 1,49 miliardi nel 2015 (+55%). Nel
  periodo 2016-2019 sono programmati
  investimenti da finanziare con tariffa per 8,4
  miliardi (166 euro per abitante): si passa da
  1,8 miliardi nel 2016 a 2,1 miliardi nel 2017 a
  2,3 miliardi nel 2018 e a 2,2 miliardi nel 2019.
  Nel 2018-2019, inoltre, per effetto degli
  obiettivi posti dalla regolazione della qualità
  tecnica, i piani di investimento sono stati rivisti
  al rialzo del 20%. Ci sarà una riduzione del
  19% delle perdite idriche in cinque anni. Il tutto
  con variazione media delle tariffe dello 0,3%
  nel 2018 e dello 0,7% nel 2019».
  Andrea Guerrini, consigliere d e l l ' A r e r a
  (Autorità regolazione energia, rifiuti e acqua)
  racconta il lavoro di questi primi mesi sull'
  acqua e prende posizione sulle iniziative
  legislative che vorrebbero ripubblicizzare le
  gestioni idriche e riportare la regolazione al ministero.
  Nonostante i risultati, il settore è al centro di un dibattito parlamentare, con la proposta di legge Daga
  orientata alla ripubblicizzazione delle aziende del servizio idrico e al ritorno alla regolazione
  ministeriale.
  Le ragioni di questo dibattito hanno origine nel passato più che nel presente: negli anni in cui l' attività di
  regolazione era svolta soprattutto a livello locale, quando gli utenti di varie regioni hanno fruito di servizi
  di qualità ampiamente differenti, erogati da gestori non sempre perfettamente controllati nelle loro
  politiche di investimento e di efficientamento dei costi.
  L' introduzione del regolatore indipendente a livello nazionale, avvenuta dopo il referendum nel 2012, ha
  contribuito a omogeneizzare le regole del gioco per tutte, o quasi, le regioni italiane, stringendo la vite
  della regolazione e del controllo sulle aziende: questo grazie proprio all' azione dell' Arera cui la
  proposta di legge citata vorrebbe togliere le competenze sulla regolazione del servizio idrico.

  Ma c' è qualcosa da correggere?
  Sul fronte degli investimenti un aspetto critico era l' utilizzo del Fondo nuovi investimenti, alimentato con

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  sì al ddl bongiorno

  Corsia più rapida per le assunzioni nella Pa
  Gianni Trovati - Con 135 voti favorevoli, 104
  contrari e 3 astenuti si chiude al Senato il
  percorso della prima riforma della Pa targata
  Giulia Bongiorno. Il Ddl che la titolare della
  Funzione pubblica ha voluto intitolare alla
  «concretezza» ha occupato il dibattito con i
  tornelli con le impronte digitali per combattere
  l' assenteismo e le false timbrature. La stessa
  Bongiorno ieri ha salutato l' approvazione
  definitiva dicendosi «felice di poter finalmente
  dire addio ai truffatori del cartellino» grazie ai
  controlli biometrici. Ma nonostante la fortuna
  mediatica del tema non arriveranno da lì i
  primi effetti del provvedimento. Anche perché
  nella versione finale si prevede che la
  sostituzione dei vecchi tornelli, introdotti ad
  ampio raggio dopo la riforma Brunetta del
  2009, avvenga «nell' ambito delle risorse
  umane, finanziarie e strumentali disponibili a
  legislazione vigente». Vero è che nella
  «legislazione vigente» sono compresi anche
  35 milioni di euro raccolti in un fondo dallo
  stesso Ddl; ma per distribuirli ci vorrà prima
  una «ricognizione dei fabbisogni» e una serie
  di decreti di Palazzo Chigi da adottare su
  proposta della Funzione pubblica di concerto
  con il ministero dell' Economia.
  Insomma: ci vorrà tempo.
  L' agenda operativa delle amministrazioni allora guarda altrove.
  E prima di tutto ai tentativi di accelerazione delle assunzioni (ma quelle con i concorsi di quest' anno
  potranno essere effettuate negli enti statali solo dal 15 novembre), fondati sulla messa a regime del turn
  over al 100%: tentativi che potranno tornare utili anche per tamponare un po' più in fretta le falle in via di
  apertura per «quota 100».
  L' accelerazione funziona su più livelli. Nei ministeri e negli altri enti dell' amministrazione centrale l'
  80% delle assunzioni può essere effettuato pescando fra vincitori e idonei delle graduatorie in vigore
  oppure avviando concorsi senza l' autorizzazione ministeriale, che diventa successiva anziché
  preventiva. Agli enti territoriali, da ora fino al 2021, si dà invece la possibilità di avviare i concorsi senza
  prima cercare candidati alla mobilità volontaria. La riforma fissa anche delle priorità generali alle nuove
  assunzioni, che dovranno puntare prima di tutto su figure specializzate in digitalizzazione,
  riorganizzazione delle amministrazioni e gestione dei fondi strutturali. L' obiettivo è di rafforzare le parti
  più deboli della Pa, che rallentano i processi di innovazione e la macchina degli investimenti. Ma nell'
  elenco delle priorità entrano anche gli esperti di appalti, i profili dedicati alla contabilità e alla gestione

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  app tagliacode

  500 mila utenti per Ufirst
  Oltre 500 mila utenti e 250 partner nella
  pubblica amministrazione e nei servizi: questi i
  numeri di Ufirst, app e piattaforma web nata
  tre anni fa per eliminare le code negli uffici e
  che «punta a diventare una piattaforma
  protagonista nella smart city del futuro»,
  secondo quanto dichiarato dal managing
  director Matteo Lentini. Qual è il punto di forza
  di Ufirst? È diversa da tanti altri servizi simili di
  prenotazione, sia pubblici che privati, per la
  capacità di interfacciarsi direttamente col
  sistema di prenotazione, in modo che il
  numero virtuale prenotato dall' utente sia
  inserito istantaneamente nella fila reale, senza
  cioè il bisogno di confermare la propria
  presenza nell' ufficio di arrivo tramite totem o
  altri sistemi di interfacciamento e
  prenotazione.
  Lentini sottolinea: «La gran parte dei nostri
  ricavi viene dalle partnership con i clienti» che
  vanno dai comuni di Milano, Trieste, Genova,
  Bologna, Fiumicino, Firenze e Prato a l l e
  università romane La Sapienza, Luiss e Roma
  Tre, senza dimenticare i servizi di Enel, Acea,
  Wind, AdR, Zetema, Coopculture, Policlinico
  Gemelli, Humanitas e Ospedale Bambino
  Gesù.
  L' accesso prioritario è una delle opportunità
  offerte dall' app per alcuni servizi, con un importo che varia dai 6 ai 10 euro: «Negli aeroporti in
  particolare si acquista la priorità nei controlli per la sicurezza o l' accesso a una lounge, utile anche a chi
  non è un viaggiatore abituale».
  Tutto è nato a Roma da un' idea dell' imprenditore Paolo Barletta, e con il sostegno di imprenditori quali
  Eduardo Teodorani Fabbri, Fabio Borghese, Gilda e Angelo Maria Moratti, progettando un aggregatore
  di servizi premium nel settore dei viaggi e del lusso, per offrire servizi on demand in Italia e all' estero.
  Lo scorso anno, grazie all' acquisizione di Qurami, app pensata per migliorare la qualità dei tempi di
  attesa nelle strutture pubbliche e private, è stata creata una sinergia con l' obiettivo di far diventare
  Ufirst la prima piattaforma globale in grado di facilitare l' accesso ai servizi nelle città, per risparmiare
  tempo e, quindi, denaro.
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                                                                                                GIANFRANCO FERRONI

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  Approvato il ddl concretezza. Bongiorno: ricambio generazionale grazie al turnover

  Bastone e carota nella p.a.
  Impronte digitali contro i furbetti. Assunzioni più facili

  FRANCESCO CERISANO.- Stretta sui furbetti
  del cartellino che verranno stanati grazie alle
  impronte digitali (controlli biometrici).
  Ricambio generazionale nella p.a. grazie al
  turnover al 100% e ad assunzioni mirate in
  settori strategici (digitalizzazione, fondi
  strutturali, semplificazioni, contratti, gestione
  finanziaria).
  Concorsi pubblici più veloci, visto che le
  procedure potranno essere avviate anche
  senza preventiva autorizzazione, nel limite
  massimo dell' 80% delle facoltà di assunzione
  maturate (cosiddetta Scia delle assunzioni).
  Mobilità verso il settore privato estesa a tutti i
  dipendenti pubblici (e non più limitata ai soli
  dirigenti). E una task force ministeriale (il
  cosiddetto «Nucleo per la concretezza») che
  andrà in loco negli enti in difficoltà per
  accompagnarli nell' attuazione delle riforme e
  nel miglioramento dei servizi. Sono le novità
  principali introdotte dal ddl concretezza
  approvato ieri in via definitiva (con 135 sì, 104
  no e 3 astenuti) dal senato che in terza lettura
  ha dato il via libera al testo già modificato dalla
  camera dei deputati ad aprile (si veda
  ItaliaOggi dell' 11 aprile).
  Il disegno di legge del ministro per la pubblica
  amministrazione Giulia Bongiorno conferma la
  disciplina più stringente per il controllo delle presenze nei luoghi di lavoro attraverso le rilevazioni
  biometriche (impronte digitali) dei dipendenti e l' utilizzo di nuovi sistemi di videosorveglianza.
  Saranno esclusi dal controllo (ed è la grande novità introdotta nel passaggio a Montecitorio) i docenti e il
  personale educativo della scuola, mentre per i dirigenti scolastici resta la verifica della presenza negli
  istituti, secondo modalità che verranno stabilite da un decreto ad hoc della Funzione pubblica d i
  concerto con il Miur.
  «Con l' approvazione in via definitiva del ddl concretezza, la p.a. avrà nuovi e preziosi strumenti per
  garantire i migliori servizi per cittadini e imprese. Ogni articolo reca un cambiamento profondo», ha
  osservato Bongiorno. «Con i controlli biometrici diciamo finalmente addio ai furbetti del cartellino, che
  truffano i colleghi e lo Stato. La videosorveglianza e la rilevazione delle impronte digitali contro le false
  attestazioni della presenza in ufficio rappresentano una misura davvero rivoluzionaria. Ci saranno poi
  assunzioni e reclutamento mirato per dare linfa a tutte le amministrazioni» Turnover al 100%, assunzioni
  più facili e in settori mirati. In materia di assunzioni si prevede che le amministrazioni dello stato (anche
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  determinazioni del consiglio dei ministri sulle leggi regionali

  Durc, medici, coop: raffica di impugnazioni
  Raffica di impugnazioni di leggi regionali da
  parte del consiglio dei ministri. Nella riunione
  dell' 11 giugno scorso, infatti, l' esecutivo ha
  esaminato 13 leggi e ha deliberato di
  impugnare: la legge della Regione Umbria n. 2
  dell' 11/4/2019, recante «Disciplina delle
  cooperative di comunità», in quanto, spiega
  una nota, una norma riguardante l'
  individuazione degli enti del terzo settore
  invade la materia dell' ordinamento civile in
  violazione dell' art.
  117, secondo comma, lett.
  l), della Costituzione; la legge della Regione
  Marche n. 8 del 18/4/2019, recante
  «Disposizioni di semplificazione e
  aggiornamento della normativa regionale», in
  quanto una norma, istitutiva di una professione
  medica, contrasta con i principi fondamentali
  della legislazione statale in materia di
  professioni, in violazione dell' art.
  117, terzo comma, della Costituzione; la legge
  della Regione Toscana n. 17 del 16/4/2019,
  recante «Documento unico di regolarità
  contributiva.
  Modifiche alla lr 40/2009», in quanto una
  norma, riguardante l' acquisizione del
  documento unico di regolarità contributiva
  delle imprese, incide sulla «tutela della
  concorrenza», materia riservata alla competenza statale dall' art. 117, secondo comma, lett.
  e), della Costituzione; la legge della Regione Toscana n. 18 del 16/4/2019, recante «Disposizioni per la
  qualità del lavoro e per la valorizzazione della buona impresa negli appalti di lavori, forniture e servizi.
  Disposizioni organizzative in materia di procedure di affidamento di lavori. Modifiche alla lr 38/2007», in
  quanto una norma riguardante i contratti pubblici viola i principi di libera concorrenza e di non
  discriminazione, invadendo la competenza esclusiva statale in materia di tutela della concorrenza, di cui
  all' articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione.
  Disco verde in via preliminare anche al decreto legislativo con le «Disposizioni integrative e correttive al
  decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 174, recante Codice della giustizia contabile, adottato ai sensi
  dell' articolo 20 della legge 7 agosto 2015, n. 124» (si veda ItaliaOggi dell' 11 giugno scorso).
  Nel corso della riunione il ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani ha chiesto di
  attivare la procedura prevista dall' articolo 3, comma 3, del decreto legislativo n. 281 del 1997, al fine di
  procedere alla ripartizione del «Fondo nazionale integrativo per i comuni montani», da destinare al
  finanziamento di 34 progetti di sviluppo socio-economico presentati dai comuni montani per un valore

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  Novità in un emendamento approvato al decreto crescita in commissione VI della camera

  La Scia solo se si paga l' Imu
  Comuni potranno condizionare il rilascio delle licenze

  Fedeltà fiscale per avere una Scia,
  segnalazione certificata di inizio attività.
  Gli enti locali prima di rilasciare licenze,
  concessioni o relativi rinnovi per attività
  commerciali o produttive possono disporre,
  con un regolamento che questo rilascio o
  rinnovo sia dato a condizione che sia verificata
  la regolarità del pagamento dei tributi locali. La
  novità è contenuta in un emendamento al
  decreto crescita, approvato in commissione
  finanze della Camera il 10 giugno scorso.
  Ieri i lavori della commissione finanze, sul
  provvedimento, si sono fermati per riprendere
  e concludersi oggi con l' approvazione degli
  emendamenti dei relatori e il deposito di un
  ultimo emendamento, sempre a firma dei
  relatori, sulle casse di previdenza e l'
  inserimento nell' Inpgi, istituto di previdenza
  dei giornalisti dei comunicatori.
  Oltre la disposizione sul rilascio dei nulla osta
  all' apertura dei negozi, condizionato al
  corretto versamento delle imposte locali,
  dunque, è stata approvata la conferma delle
  agevolazioni Imu per le società agricole.
  Lo scopo della norma interpretativa è
  conseguente al mancato riconoscimento della
  agevolazione in materia di Imu.
  Novità anche per le società di investimento
  semplice (Sis), introdotte nel decreto crescita.
  In una delle modifiche proposte si apre alla possibilità di investimento in tale veicolo anche agli
  investitori non professionali. Per la relazione di accompagnamento all' emendamento si introdurrebbe
  un' ulteriore semplificazione.
  In tal senso, la semplificazione permetterebbe l' afflusso di ulteriori capitali verso questo nuovo tipo di
  veicolo e, di conseguenza, verso l' ecosistema italiano di startup e Pmi innovative.
  Via libera, poi, a un emendamento che proroga al 30 giugno 2020 i termini per l' adeguamento degli
  statuti delle bande musicali alle disposizioni del Codice del Terzo settore.
  Infine a firma del vice presidente della commissione finanze della camera Alberto Gusmeroli arrivano
  agevolazioni per l' apertura di nuovi negozi in comuni con abitanti al di sotto dei ventimila abitanti. Zero
  tasse locali al rispetto di determinate condizioni. In particolare le agevolazioni consistono nell'
  erogazione di contributi per l' anno nel quale avviene l' apertura o l' ampliamento degli esercizi e per i
  tre anni successivi. La misura del contributo è rapportata alla somma dei tributi comunali dovuti dall'
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  La tassazione influenza la struttura finanziaria delle
  imprese
  DUILIO LIBURDI E MASSIMILIANO SIRONI -
  La tassazione influenza la struttura finanziaria
  delle imprese. Questa è una delle conclusioni
  che emerge dalla lettura del focus n. 4 diffuso
  dall' Ufficio parlamentare di bilancio in data 10
  giugno 2019.
  Le nuove misure fiscali. Il documento appena
  citato riassume gli esiti di una simulazione
  condotta dall' Ufficio parlamentare di bilancio
  con riguardo ai principali effetti economici e
  finanziari derivanti dalle modifiche al sistema
  di tassazione delle imprese e di lavoro
  autonomo, introdotti con la legge di bilancio
  2019 e con il Dl crescita. A questo proposito,
  vengono preliminarmente ricordate le
  principali novità che operano sia sulla
  determinazione della base imponibile e della
  determinazione del tributo (per es.: l'
  ampliamento della platea di contribuenti che
  possono accedere al regime forfettario), sia su
  alcune misure di favore (per es.: dall'
  abrogazione dell' Ace all' introduzione della
  mini-Ires «incrementale»), influendo su alcune
  scelte di carattere gestionale che i contribuenti
  potrebbero effettuare.
  Gli investimenti. Il potenziamento di alcune
  misure già esistenti nella legge di bilancio
  (quali la reintroduzione dei super-
  ammortamenti accanto agli iper-ammortamenti) e l' incremento della deducibilità Imu per gli immobili
  strumentali, vanno sicuramente nelle direzione di favorire gli investimenti in cespiti produttivi, anche
  dopo le modifiche apportate alla prima versione della mini-Ires che, è bene ricordarlo, prevedeva un'
  agevolazione in termini di detassazione parametrata anche sull' incremento degli investimenti.
  La struttura del prelievo. Nel documento esaminato si evidenzia come il quadro complessivo sia
  maggiormente frammentato rispetto al precedente, venendo ad avere maggiore evidenza le differenze
  in termini di natura giuridica e di soglie dimensionali delle imprese. Da tale considerazione, si delineano
  essenzialmente tre regimi d' impresa: un primo a carattere progressivo, in cui l' Irpef viene scontata
  dalle imprese individuali in contabilità ordinaria e dalle società di persone; un secondo di carattere
  proporzionale (Ires per le società di capitale), e da ultimo un terzo, sempre di carattere proporzionale,
  per coloro che sono ammessi al regime forfettario. L' Ufficio parlamentare di bilancio evidenzia come
  tale ultimo regime (di forte favore per coloro che hanno i requisiti) non possa considerarsi di carattere
  «speciale», in quanto la platea coinvolta è molto ampia.
  La redistribuzione. Un altro aspetto messo in evidenza dal focus attiene alla redistribuzione del carico
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  Zero Imu per l' abitazione principale locata
  Anche se parzialmente locata, l' abitazione
  principale non perde tale destinazione e,
  pertanto, beneficia dell' esenzione dall' Imu
  prevista per tale fattispecie. Lo stesso non può
  dirsi, tuttavia, per la Tasi, nonostante quest'
  ultima presenti analogie con l' imposta
  municipale unica ma si differenzia in virtù del
  fatto che soggetto passivo del tributo è, in
  quota parte, anche l' occupante/inquilino.
  Si tratta di un aspetto che bisogna tener ben
  presente in vista della scadenza dell' acconto
  del 17 giugno prossimo e che trova risoluzione
  in orientamenti di prassi non proprio recenti. In
  primis è stata l' Agenzia delle entrate con la
  circolare n. 5/E/2013, seppur in merito all'
  effetto sostitutivo Imu/Irpef previsto per gli
  immobili non locati (art. 8, comma 1, dlgs n.
  23/2011) richiamando la Circolare n.
  3/Df/2012, ad ammettere che si dovesse
  applicare la sola Imu (e non anche l' Irpef) nell'
  ipotesi in cui l' importo della rendita catastale,
  rivalutata del 5%, risultava maggiore del
  canone annuo di locazione (abbattuto della
  riduzione spettante nel caso di tassazione
  ordinaria). Erano dovute, invece, sia Imu che
  Irpef (o la cedolare secca) nel caso in cui l'
  importo del canone di locazione (abbattuto
  della riduzione spettante) fosse stato di
  ammontare superiore alla rendita rivalutata. Naturalmente, se la locazione di parte dell' abitazione
  principale era estesa solo per una parte del periodo di imposta, quanto sopra precisato in termini di
  confronto tra rendita rivalutata e canone di locazione doveva applicarsi limitatamente alla parte dell'
  anno in cui sussisteva il rapporto di locazione. Ad oggi (in particolare dal 1° gennaio 2014), il predetto
  orientamento è da considerarsi superato dietro la previsione normativa che ha sancito l' esenzione Imu
  per le abitazioni principali di categoria catastale non di lusso (articolo 1, comma 707, legge 147/2013), a
  seguito del quale l' effetto sostitutivo Imu/Irpef su tali unità immobiliari ha perso ragione di esistere.
  Da qui, la nuova prassi espressa dal Mef che ha ammesso, l' esenzione Imu anche nel caso in cui l'
  immobile adibito ad abitazione principale venga parzialmente ceduto in locazione (Faq n. 12 del Mef
  datata 20 gennaio 2014).
  Pertanto, qualora, ad esempio, il proprietario di un immobile adibito a propria abitazione principale di
  categoria A/2, abbia destinato, con decorrenza 2 gennaio 2019, alcune stanze a locazione, questi potrà
  continuare a considerare l' unità immobiliare esente Imu per l' anno 2019. Sotto il profilo della Tasi,
  invece, non è possibile affermare lo stesso dato che manca una presa di posizione ufficiale del Mef e
  visto che, come detto, soggetto passivo è anche l' inquilino. Se il contribuente non si vuole, dunque,
  incorrere nel rischio di eventuali contestazioni da parte dei comuni, è necessario che proceda, per la
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  corte conti

  Telelavoro sconosciuto nella p.a.
  «L' utilizzo del telelavoro nella pubblica
  amministrazione p r e s e n t a u n a s i t u a z i o n e
  disomogenea». È quanto rileva la sezione
  centrale di controllo sulla gestione delle
  amministrazioni dello Stato della Corte dei
  conti nella deliberazione n. 7/2019/G riguardo
  «Lo stato di attuazione del Piano per l' utilizzo
  del telelavoro nell' ambito delle
  amministrazioni statali».
  Sono pochi gli enti che fino ad oggi hanno dato
  impulso a una concreta applicazione del
  telelavoro, mentre una buona parte di essi è
  rimasta alla fase degli studi di fattibilità o,
  addirittura, non ha attivato alcuna azione
  positiva. Salvo rare eccezioni si è venuta a
  creare una sorta di «stasi applicativa»,
  riconducibile a un ritardo organizzativo-
  culturale da parte delle amministrazioni,
  peraltro orientate all' introduzione di pratiche
  più evolute, come lo smart working. La
  relazione considera, altresì, il possibile
  inserimento dei nuovi strumenti tra i parametri
  della valutazione della performance, con
  particolare riguardo ai criteri di premialità della
  dirigenza.
  © Riproduzione riservata.

                                   GIOVANNI GALLI

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  I dati del rapporto 2018 della Covip presentati dal presidente Padula

  Fondi pensione in salita
  Iscritti a 7,9 mln. Cresce il divario Nord-Sud

  Ascesa di coloro che optano per un
  investimento nelle forme di previdenza
  complementare, nel nostro Paese: il
  complesso degli aderenti, al 31 dicembre del
  2018, infatti, è pari a circa 7,9 milioni, con un
  progresso del 4,9% al confronto con l'
  annualità passata, equivalente ad un «tasso di
  copertura del 30,2% sul totale delle forze di
  lavoro». E, seppur si sia raggiunta la
  considerevole quota di 8,7 milioni di posizioni
  (comprensive, tuttavia, di quelle doppie,
  oppure multiple, in capo al medesimo
  associato), il divario uomo-donna, anagrafico e
  Nord-Sud si amplia, giacché il 61,9% degli
  iscritti alla previdenza integrativa (il 73,1% nei
  fondi negoziali) è di sesso maschile, in linea
  con una prevalenza di genere già riscontrata in
  precedenza, così come la distribuzione per età
  vede la preponderanza delle classi intermedie
  e più prossime all' età dell' andata in
  quiescenza (il 54,7% si colloca tra i 35 ed i 54
  anni, il 27,6% ne vanta almeno 55), mentre la
  maggioranza di chi ha deciso di «irrobustire»
  la principale prestazione pensionistica che
  a n d r à a r i c e v e r e r i s i e d e n e l l e regioni
  settentrionali (56,8%).
  È quella di un' Italia in cui la previdenza
  complementare «zoppica» proprio laddove ve
  ne sarebbe più bisogno la fotografia scattata dalla Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione)
  e illustrata ieri, a Montecitorio, dal presidente Mario Padula, che ha snocciolato i numeri del comparto: i
  fondi pensione nello Stivale sono 398, dei quali 33 fondi negoziali, 43 fondi aperti, 70 Piani individuali
  pensionistici (Pip), 251 fondi preesistenti e Fondinps, mentre le risorse accumulate da tali forme «si
  attestano a 167 miliardi di euro, in aumento del 3% rispetto al 2017». I contributi per singolo iscritto
  ammontano mediamente a 2.630 euro nell' arco dell' anno, ma il 25% del totale degli aderenti (circa 2
  milioni) non ha effettuato contribuzioni nel 2018.
  Quanto alle Casse di previdenza dei professionisti (oramai gli «unici investitori istituzionali privi di una
  regolamentazione unitaria sugli investimenti», malgrado fosse prevista nelle pieghe del decreto
  98/2011, ha scandito Padula, ribadendo i contenuti di una recente audizione parlamentare, si veda
  ItaliaOggi dell' 8 maggio 2019), alla fine del 2017, le attività complessivamente detenute dagli Enti
  privati «ammontano, a valori di mercato, a 85,3 miliardi (+6,6%)». E, dal 2011 al 2017, l' incremento è
  stato massiccio, passando da 55,7 a 85,3 miliardi (con un' impennata del 53,2%).
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