COMUNE DI RUSSI Giovedì, 13 giugno 2019
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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 13 giugno 2019 Prime Pagine 13/06/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 13/06/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cultura e Turismo 13/06/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 Finora ne sono stati installati 38 Ma gli apparecchi fissi sono solo sei 3 12/06/2019 Ravenna Today Giornate Europee dell' Archeologia: visite per tutti alla Villa Romana 4 Economia e Lavoro 13/06/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 Confcommercio premia gli associati: 7 nuovi ambasciatori 5 Politica locale 12/06/2019 RavennaNotizie.it Russi. Valentina Palli ha presentato la sua Giunta 7 sport 13/06/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 22 Tutti in corsa verso una cultura più green Premiate 13 associazioni... 8 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 13/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 3 L.Ser. «Fondi per gli immobili pubblici» 9 13/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 5 G.Sa. «Una Spa pubblica per portare l' acqua al Sud» 11 13/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 8 Corsia più rapida per le assunzioni nella Pa 13 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 18 GIANFRANCO FERRONI 500 mila utenti per Ufirst 15 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 38 Bastone e carota nella p.a. 16 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 39 Durc, medici, coop: raffica di impugnazioni 18 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 41 CRISTINA BARTELLI La Scia solo se si paga l' Imu 20 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 41 La tassazione influenza la struttura finanziaria delle imprese 22 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 43 PASQUALE PIRONE Zero Imu per l' abitazione principale locata 24 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 45 GIOVANNI GALLI Telelavoro sconosciuto nella p.a. 26 13/06/2019 Italia Oggi Pagina 47 SIMONA D' ALESSIO Fondi pensione in salita 27
13 giugno 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
13 giugno 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
13 giugno 2019 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo LO STATO DELL' ARTE Finora ne sono stati installati 38 Ma gli apparecchi fissi sono solo sei SONO 38 i box per la velocità installati negli ultimi anni dall' amministrazione comunale su tutto il territorio, a cui si aggiungono 4 autovelox fissi. Questi ultimi apparecchi, i più temuti, possono essere posizionati solo fuori dai centri abitati, e si trovano a Coccolia lungo la Ravegnana, Fosso Ghiaia sulla Statale 16, Castiglione di Ravenna sulla Bagnolo-Salara e vicino a Mirabilandia sulla Provinciale 1. Altri due velox fissi, installati nel 2015, si trovano invece sulla San Vitale, su entrambi i sensi di marcia. Per quanto riguarda i box, gli ultimi 22 che sono stati installati si trovano a Marina Romea (viale Italia), Marina di Ravenna (viale della Pace), Lido Adriano (viale Manzoni), Lido di Savio (viale Byron), Grattacoppa (via Grattacoppa), Savarna (via Savarna), due a Borgo Masotti (entrambi in via Zuccherificio), Mezzano (via Reale), Porto Fuori (via Bonifica), San Michele (via Faentina), Classe (via Romea Sud), Roncalceci (via Babini), Gambellara (Provinciale 3 via Gambellara), Osteria (via Dismano), Carraie (via Cella), Coccolia (Ravegnana, a qualche centinaio di metri dal velox fisso), Campiano (via Petrosa), Matellica (Provinciale 33 Mensa-Matellica) e Borgo Faina sulla via Dismano. A queste si aggiungono anche alcuni installazioni in città in via Trieste in prossimità della rotonda Finlandia e in via Destra Canale Molinetto vicino all' uscita del Pala De Andrè. Negli ultimi anni anche nel resto della provincia le amministrazioni comunali hanno provveduto a installare tanti nuovi box nei paesi e soprattutto nelle strade ritenute più trafficate: nella Romagna Faentina ne sono attesi 25 e altri 12 nel territorio del Comune di Cervia. La Bassa Romagna negli ultimi due anni ne ha montati addirittura 55, mentre altri 5 sono arrivati a Russi: due a San Pancrazio (entrambi sulla Provinciale 5) e tre a Godo (lungo via Faentina nord). Le installazioni e gli interventu vengono valutati dalle amministrazioni comunali assieme alla Prefettura, che effettua periodicamente studi sulla pericolosità delle strade. Ora da varie zone di Ravenna sono arrivate nuove richieste: segno che forse anche il modo di pensare degli automobilisti (e sicuramente quello dei paesi) sta cambiando. sa.ser © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 3
12 giugno 2019 Ravenna Today Cultura e Turismo Giornate Europee dell' Archeologia: visite per tutti alla Villa Romana In occasione delle Giornate Europee dell' Archeologia , gestite dall' Istituto nazionale di ricerca archeologica preventiva della Francia (Inrap), la Pro Loco di Russi organizza due giornate di visite e non solo, all' interno della Villa Romana di via Fiumazzo. Sabato 15 e domenica 16 giugno è possibile visitare il sito archeologico accompagnati da una guida volontaria e nel pomeriggio di domenica, per i più piccoli, è organizzata una "Caccia al tesoro dei mosaici". La Villa romana di Russi è una delle ville rustiche meglio conservate dell' Italia settentrionale, aveva un' estensione complessiva di almeno 8000 metri quadrati, comprendenti un impianto termale e alcune parti oggi ancora da scavare. Fino al I sec. a.C. tali ville rustiche erano modeste case di campagna di dimensioni ridotte. Si producevano cereali, vino e frutta e si allevavano pochi animali da cortile. In epoca augustea, con la costruzione del porto di Classe e il conseguente ampliamento del centro urbano di Ravenna, da cui la Villa dista circa 20 km, questa si ampliò notevolmente e divenne il centro di un vasto podere, i cui prodotti erano destinati agli uomini della flotta militare romana di stanza proprio nel porto di Classe. Programma: Sabato 15 giugno 2019 ore 16.00 e 17.00 accompagnamento alla visita Domenica 16 giugno 2019 ore 10.30, 15.00, 16.00 e 17.00 accompagnamento alla visita dalle ore 15.00 alle 17.00, per i più piccoli, laboratorio "Caccia al tesoro dei mosaici" Attendere un istante: stiamo caricando la mappa del posto... Caricamento in corso... Auto A piedi Bici. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4
13 giugno 2019 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Economia e Lavoro ECONOMIA L' ASSEMBLEA ANNUALE Confcommercio premia gli associati: 7 nuovi ambasciatori SETTE nuovi ambasciatori del Commercio 'laureati' dall' associazione durante l' assemblea generale annuale dei soci. L' ambito riconoscimento per i 50 anni di attività è andato a Eligio Braga (agente di commercio, Ravenna), Carlo Giuliani (macelleria, Roncalceci), Attiliana Gobbi (ristorazione, S.Pietro in Vincoli Ra), Ada Maestri Soc. Marchesini (gastronomia ristorazione, Ravenna), Ermanno Piccinini (cornici, Ravenna), Remo Savini (calzature, Lido di Savio Ra), Giordano Brunelli Soc. Brunelli e C. (panificio, Ravenna). Oltre agli Ambasciatori del Commercio, l' Assemblea ha assegnato in totale 17 medaglie d' oro e targhe d' argento (Maestri del commercio) a imprenditori che hanno scolto l' attività interrottamente per oltre 30 o 40 anni, oltre a 27 premi Fedeltà Associativa. Inoltre, sono stati consegnati i 'Diplomi di Merito' ai dipendenti Confcommercio a Romano Bertaccini, Giorgio Bettoli, Diana Farina, Milena Maestri e Flavia Piermattei. A consegnare gli attestati erano presenti il sindaco Michele de Pascale, il presidente di Confcommercio Ravenna Mauro Mambelli, il vice Giovanni Mazzini, la responsabile Cultura di Confcommercio Ravenna Patrizia Passanti e il direttore Giorgio Guberti. Approvato inoltre all' unanimità il bilancio. ECCO I PREMI. Maestri del commercio, medaglia d' oro a chi ha più di 40 anni di gestione: Antonio Arfelli (Dett. macch, attrez. agricoltura, Russi), Paolo De Lorenzi Soc D.M.C. (Conad, Ravenna), Andrea Fabbri (macelleria, Porto Fuori), Tomaso Giambi (comm. prodotti ittici, Marina di Ravenna), Giuseppina Lagonegro (ambulante, Ravenna), Vincenzo Pasini (frutta e verdura, Ravenna), Carlo Poverini Soc. Menotti Poverini (Articoli industriali, Fornace Zarattini), Francesco Testardi (abbigliamento - Ravenna). Maestri del commercio, targa d' argento (oltre 30 anni di gestione): Andrea Baroncini (dett. amb. tessuti, Fusignano), Egidio Biagioni (attività mediazione immobiliare, Lido Adriano), Stefano Boattini Soc. Boattini Stefano e C. (panificio, Ravenna), Roberto Busetti Soc. S.I.A.M. (casa di spedizione, Ravenna), Albarosa Chiapponi (trattoria Flora, Ragone Ra), Mario Gambi (agente di commercio ,Ravenna), Pierpaolo Manara (comm. dett. carburante, Alfonsine), Franco Pilia Soc. Sitris (spedizionieri, Ravenna), Iride Siboni Soc. Saint Tropez di Iride Siboni e C. (Albergo Saint Tropez, Lido Di Savio). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 5
12 giugno 2019 RavennaNotizie.it Politica locale Russi. Valentina Palli ha presentato la sua Giunta Nel pomeriggio di ieri, martedì 11 giugno, si è ufficialmente insediata, la nuova giunta comunale di Russi, che affiancherà la neo- sindaca Valentina Palli. La Palli ha scelto Anna Grazia Bagnoli, che ricoprirà anche l' incarico di vice sindaco; Alessandro Donati; Mirco Frega, Jacta Gori e Monica Grilli (già assessore nella giunta Retini). Ravenna- PageDetail728x90_320x50-1 Al sindaco resteranno le deleghe a polizia municipale, attività produttive, commercio, lavori pubblici, ed edilizia privata. Anna Grazia Bagnoli sarà assessore a Istruzione, cultura, personale. Alessandro Donati assessore a Urbanistica, ambiente, mobilità e trasporti, protezione civile. Mirco Frega assessore a Sport, politiche giovanili, innovazione tecnologica e semplificazione, informazione e comunicazione, rapporti con società partecipate. Monica Grilli assessore a Politiche sociali e sanità, t u r i s m o e p r o m o z i o n e territorio, bilancio e tributi. Jacta Gori assessore a Associazionismo, servizi demografici, gemellaggio e politiche internazionali, decentramento, pari opportunità. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
13 giugno 2019 Pagina 22 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport CONCORSO PROMOSSO DA UISP E REGIONE EMILIA ROMAGNA Tutti in corsa verso una cultura più green Premiate 13 associazioni e società sportive BOLOGNA LO SPORT scende in campo e si schiera dalla parte dell' ambiente. E la Uisp, Unione italiana sport per tutti, insieme alla regione Emilia-Romagna, ha premiato le associazioni più virtuose che si sono impegnate per promuovere manifestazioni ecosostenibili. Si tratta del concorso 'Primo è l' Ambiente. La tua idea di sostenibilità diventa realtà', l' iniziativa che ha lo scopo di dare valore ambientale alle attività sportive che si svolgono sull' intero territorio regionale. Il riconoscimento è andato a tredici realtà tra Associazioni e società che in collaborazione con le amministrazioni locali e le scuole hanno realizzato, tra ottobre 2018 e giugno 2019, eventi sportivi, dalla maratona al nuoto, dal beach tennis al ciclismo, che hanno coinvolto migliaia di persone, dai più giovani agli adulti. I PREMI sono stati consegnati dall' assessore regionale all' Ambiente, Paola Gazzolo, dal presidente Uisp, Mauro Rozzi e dagli amministratori comunali di Rubiera (Reggio Emilia), Gianfranco Murrone, Russi (Ravenna) Sergio Retini, Formigine (Modena), Giorgia Bartoli, presenti assieme agli organizzatori. «Con manifestazioni come queste - ha sottolineato l' assessore Gazzolo - il mondo sportivo ha dimostrato ancora una volta una grande sensibilità verso l' ambiente e verso temi importanti come la riduzione dei rifiuti o l' incentivazione del riciclo e riuso di materiali. Il nostro impegno e il nostro interesse come Regione è quello di dare continuità ad una esperienza importante sia per i suoi effetti pratici che per il valore educativo e per l' ampia diffusione sul territorio regionale». Ai premiati della prima edizione contributi compresi tra i 300 e i 2.200 euro, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione per complessivi 17mila euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 8
13 giugno 2019 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali LA PROPOSTA DI CARLO MESSINA (ad banca intesa) «Fondi per gli immobili pubblici» L' ad di IntesaSanPaolo: «Spread a livello greco, il governo eviti la procedura» ROMA Un trilione di euro. È questo il valore degli immobili di proprietà pubblica, sia statale che degli enti locali, sul quale potrebbe essere veicolato il risparmio italiano (pari a 10 trilioni di euro) attraverso la costituzione di appositi fondi immobiliari. A rilanciare la proposta, per rimettere in moto investimenti per la crescita e al contempo ridurre il debito pubblico, è stato ieri l' ad di IntesaSanPaolo, Carlo Messina. Il manager ha auspicato il lancio di un progetto per valorizzare la massa da 1 trilione di euro degli asset pubblici attraverso «l' utilizzo in maniera intelligente del risparmio privato». Altrimenti, ha messo in guardia, sarà «inevitabile che questo nei prossimi anni sia utilizzato per fare la patrimoniale». Ci dobbiamo ricordare, ha detto Messina, «che in questo paese siamo riusciti a creare le condizioni per cui il nostro spread è come quello della Grecia nonostante questo non sia giustificato dai fondamentali dell' economia». In una fase come questa, ha aggiunto, bisogna «fare modo di evitare la procedura di infrazione». L' idea è creare fondi per la messa a reddito di immobili non utilizzati ma anche per riqualificare e mettere in sicurezza edifici scolastici o ospedalieri. Il rendimento non dovrebbe essere necessariamente elevato, basterebbe che fosse competitivo con i titoli di Stato e garantito. Meglio ancora se questi fondi potessero godere di un' incentivazione agevolata come quella dei Pir, per cui il rendimento sarebbe fiscalmente esente. Le quote dei fondi potrebbero essere cedute a risparmiatori ma anche a investitori istituzionali. E sarebbe comunque il segnale dell' inizio di un percorso virtuoso per ridurre il debito e rilanciare la crescita. Il ministro per l' Economia, Giovanni Tria, ha assicurato di voler «approfondire» la proposta. In piccolo, ha detto il ministro, «stiamo andando in questa direzione costituendo con le società del Mef dei fondi, sebbene di dimensioni minori, per privatizzare l' immobiliare. Non c' è comunque moltissimo perchè molti immobili sono occupati dalla stessa pubblica amministrazione». Per il ministro è un tema che va studiato anche perché in passato lo schema di vendere e poi riaffittare «non è stato vincente». Secondo Messina si potrebbe «abbattere il debito» che con la sola crescita, oltretutto insufficiente di questi anni, non è possibile fare. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 9
13 giugno 2019 Pagina 3 Il Sole 24 Ore
13 giugno 2019 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali INTERVISTA Andrea Guerrini . Il consigliere dell' Autorità: no a pubblicizzazione e ritorno a regolazione ministeriale «Una Spa pubblica per portare l' acqua al Sud» «Il nuovo collegio dell' Autorità sta dando continuità al lavoro che negli ultimi anni ha incentivato la crescita degli investimenti nel settore idrico e avviato l' Italia verso un allineamento con le migliori prassi europee. La spesa per investimenti in infrastrutture idriche è passata, per i due terzi della popolazione in cui la regolazione è a regime, da 961 milioni nel 2012 a 1,49 miliardi nel 2015 (+55%). Nel periodo 2016-2019 sono programmati investimenti da finanziare con tariffa per 8,4 miliardi (166 euro per abitante): si passa da 1,8 miliardi nel 2016 a 2,1 miliardi nel 2017 a 2,3 miliardi nel 2018 e a 2,2 miliardi nel 2019. Nel 2018-2019, inoltre, per effetto degli obiettivi posti dalla regolazione della qualità tecnica, i piani di investimento sono stati rivisti al rialzo del 20%. Ci sarà una riduzione del 19% delle perdite idriche in cinque anni. Il tutto con variazione media delle tariffe dello 0,3% nel 2018 e dello 0,7% nel 2019». Andrea Guerrini, consigliere d e l l ' A r e r a (Autorità regolazione energia, rifiuti e acqua) racconta il lavoro di questi primi mesi sull' acqua e prende posizione sulle iniziative legislative che vorrebbero ripubblicizzare le gestioni idriche e riportare la regolazione al ministero. Nonostante i risultati, il settore è al centro di un dibattito parlamentare, con la proposta di legge Daga orientata alla ripubblicizzazione delle aziende del servizio idrico e al ritorno alla regolazione ministeriale. Le ragioni di questo dibattito hanno origine nel passato più che nel presente: negli anni in cui l' attività di regolazione era svolta soprattutto a livello locale, quando gli utenti di varie regioni hanno fruito di servizi di qualità ampiamente differenti, erogati da gestori non sempre perfettamente controllati nelle loro politiche di investimento e di efficientamento dei costi. L' introduzione del regolatore indipendente a livello nazionale, avvenuta dopo il referendum nel 2012, ha contribuito a omogeneizzare le regole del gioco per tutte, o quasi, le regioni italiane, stringendo la vite della regolazione e del controllo sulle aziende: questo grazie proprio all' azione dell' Arera cui la proposta di legge citata vorrebbe togliere le competenze sulla regolazione del servizio idrico. Ma c' è qualcosa da correggere? Sul fronte degli investimenti un aspetto critico era l' utilizzo del Fondo nuovi investimenti, alimentato con Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 11
13 giugno 2019 Pagina 5 Il Sole 24 Ore
13 giugno 2019 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali sì al ddl bongiorno Corsia più rapida per le assunzioni nella Pa Gianni Trovati - Con 135 voti favorevoli, 104 contrari e 3 astenuti si chiude al Senato il percorso della prima riforma della Pa targata Giulia Bongiorno. Il Ddl che la titolare della Funzione pubblica ha voluto intitolare alla «concretezza» ha occupato il dibattito con i tornelli con le impronte digitali per combattere l' assenteismo e le false timbrature. La stessa Bongiorno ieri ha salutato l' approvazione definitiva dicendosi «felice di poter finalmente dire addio ai truffatori del cartellino» grazie ai controlli biometrici. Ma nonostante la fortuna mediatica del tema non arriveranno da lì i primi effetti del provvedimento. Anche perché nella versione finale si prevede che la sostituzione dei vecchi tornelli, introdotti ad ampio raggio dopo la riforma Brunetta del 2009, avvenga «nell' ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente». Vero è che nella «legislazione vigente» sono compresi anche 35 milioni di euro raccolti in un fondo dallo stesso Ddl; ma per distribuirli ci vorrà prima una «ricognizione dei fabbisogni» e una serie di decreti di Palazzo Chigi da adottare su proposta della Funzione pubblica di concerto con il ministero dell' Economia. Insomma: ci vorrà tempo. L' agenda operativa delle amministrazioni allora guarda altrove. E prima di tutto ai tentativi di accelerazione delle assunzioni (ma quelle con i concorsi di quest' anno potranno essere effettuate negli enti statali solo dal 15 novembre), fondati sulla messa a regime del turn over al 100%: tentativi che potranno tornare utili anche per tamponare un po' più in fretta le falle in via di apertura per «quota 100». L' accelerazione funziona su più livelli. Nei ministeri e negli altri enti dell' amministrazione centrale l' 80% delle assunzioni può essere effettuato pescando fra vincitori e idonei delle graduatorie in vigore oppure avviando concorsi senza l' autorizzazione ministeriale, che diventa successiva anziché preventiva. Agli enti territoriali, da ora fino al 2021, si dà invece la possibilità di avviare i concorsi senza prima cercare candidati alla mobilità volontaria. La riforma fissa anche delle priorità generali alle nuove assunzioni, che dovranno puntare prima di tutto su figure specializzate in digitalizzazione, riorganizzazione delle amministrazioni e gestione dei fondi strutturali. L' obiettivo è di rafforzare le parti più deboli della Pa, che rallentano i processi di innovazione e la macchina degli investimenti. Ma nell' elenco delle priorità entrano anche gli esperti di appalti, i profili dedicati alla contabilità e alla gestione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 13
13 giugno 2019 Pagina 8 Il Sole 24 Ore
13 giugno 2019 Pagina 18 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali app tagliacode 500 mila utenti per Ufirst Oltre 500 mila utenti e 250 partner nella pubblica amministrazione e nei servizi: questi i numeri di Ufirst, app e piattaforma web nata tre anni fa per eliminare le code negli uffici e che «punta a diventare una piattaforma protagonista nella smart city del futuro», secondo quanto dichiarato dal managing director Matteo Lentini. Qual è il punto di forza di Ufirst? È diversa da tanti altri servizi simili di prenotazione, sia pubblici che privati, per la capacità di interfacciarsi direttamente col sistema di prenotazione, in modo che il numero virtuale prenotato dall' utente sia inserito istantaneamente nella fila reale, senza cioè il bisogno di confermare la propria presenza nell' ufficio di arrivo tramite totem o altri sistemi di interfacciamento e prenotazione. Lentini sottolinea: «La gran parte dei nostri ricavi viene dalle partnership con i clienti» che vanno dai comuni di Milano, Trieste, Genova, Bologna, Fiumicino, Firenze e Prato a l l e università romane La Sapienza, Luiss e Roma Tre, senza dimenticare i servizi di Enel, Acea, Wind, AdR, Zetema, Coopculture, Policlinico Gemelli, Humanitas e Ospedale Bambino Gesù. L' accesso prioritario è una delle opportunità offerte dall' app per alcuni servizi, con un importo che varia dai 6 ai 10 euro: «Negli aeroporti in particolare si acquista la priorità nei controlli per la sicurezza o l' accesso a una lounge, utile anche a chi non è un viaggiatore abituale». Tutto è nato a Roma da un' idea dell' imprenditore Paolo Barletta, e con il sostegno di imprenditori quali Eduardo Teodorani Fabbri, Fabio Borghese, Gilda e Angelo Maria Moratti, progettando un aggregatore di servizi premium nel settore dei viaggi e del lusso, per offrire servizi on demand in Italia e all' estero. Lo scorso anno, grazie all' acquisizione di Qurami, app pensata per migliorare la qualità dei tempi di attesa nelle strutture pubbliche e private, è stata creata una sinergia con l' obiettivo di far diventare Ufirst la prima piattaforma globale in grado di facilitare l' accesso ai servizi nelle città, per risparmiare tempo e, quindi, denaro. © Riproduzione riservata. GIANFRANCO FERRONI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 15
13 giugno 2019 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Approvato il ddl concretezza. Bongiorno: ricambio generazionale grazie al turnover Bastone e carota nella p.a. Impronte digitali contro i furbetti. Assunzioni più facili FRANCESCO CERISANO.- Stretta sui furbetti del cartellino che verranno stanati grazie alle impronte digitali (controlli biometrici). Ricambio generazionale nella p.a. grazie al turnover al 100% e ad assunzioni mirate in settori strategici (digitalizzazione, fondi strutturali, semplificazioni, contratti, gestione finanziaria). Concorsi pubblici più veloci, visto che le procedure potranno essere avviate anche senza preventiva autorizzazione, nel limite massimo dell' 80% delle facoltà di assunzione maturate (cosiddetta Scia delle assunzioni). Mobilità verso il settore privato estesa a tutti i dipendenti pubblici (e non più limitata ai soli dirigenti). E una task force ministeriale (il cosiddetto «Nucleo per la concretezza») che andrà in loco negli enti in difficoltà per accompagnarli nell' attuazione delle riforme e nel miglioramento dei servizi. Sono le novità principali introdotte dal ddl concretezza approvato ieri in via definitiva (con 135 sì, 104 no e 3 astenuti) dal senato che in terza lettura ha dato il via libera al testo già modificato dalla camera dei deputati ad aprile (si veda ItaliaOggi dell' 11 aprile). Il disegno di legge del ministro per la pubblica amministrazione Giulia Bongiorno conferma la disciplina più stringente per il controllo delle presenze nei luoghi di lavoro attraverso le rilevazioni biometriche (impronte digitali) dei dipendenti e l' utilizzo di nuovi sistemi di videosorveglianza. Saranno esclusi dal controllo (ed è la grande novità introdotta nel passaggio a Montecitorio) i docenti e il personale educativo della scuola, mentre per i dirigenti scolastici resta la verifica della presenza negli istituti, secondo modalità che verranno stabilite da un decreto ad hoc della Funzione pubblica d i concerto con il Miur. «Con l' approvazione in via definitiva del ddl concretezza, la p.a. avrà nuovi e preziosi strumenti per garantire i migliori servizi per cittadini e imprese. Ogni articolo reca un cambiamento profondo», ha osservato Bongiorno. «Con i controlli biometrici diciamo finalmente addio ai furbetti del cartellino, che truffano i colleghi e lo Stato. La videosorveglianza e la rilevazione delle impronte digitali contro le false attestazioni della presenza in ufficio rappresentano una misura davvero rivoluzionaria. Ci saranno poi assunzioni e reclutamento mirato per dare linfa a tutte le amministrazioni» Turnover al 100%, assunzioni più facili e in settori mirati. In materia di assunzioni si prevede che le amministrazioni dello stato (anche Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 16
13 giugno 2019 Pagina 38 Italia Oggi
13 giugno 2019 Pagina 39 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali determinazioni del consiglio dei ministri sulle leggi regionali Durc, medici, coop: raffica di impugnazioni Raffica di impugnazioni di leggi regionali da parte del consiglio dei ministri. Nella riunione dell' 11 giugno scorso, infatti, l' esecutivo ha esaminato 13 leggi e ha deliberato di impugnare: la legge della Regione Umbria n. 2 dell' 11/4/2019, recante «Disciplina delle cooperative di comunità», in quanto, spiega una nota, una norma riguardante l' individuazione degli enti del terzo settore invade la materia dell' ordinamento civile in violazione dell' art. 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione; la legge della Regione Marche n. 8 del 18/4/2019, recante «Disposizioni di semplificazione e aggiornamento della normativa regionale», in quanto una norma, istitutiva di una professione medica, contrasta con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di professioni, in violazione dell' art. 117, terzo comma, della Costituzione; la legge della Regione Toscana n. 17 del 16/4/2019, recante «Documento unico di regolarità contributiva. Modifiche alla lr 40/2009», in quanto una norma, riguardante l' acquisizione del documento unico di regolarità contributiva delle imprese, incide sulla «tutela della concorrenza», materia riservata alla competenza statale dall' art. 117, secondo comma, lett. e), della Costituzione; la legge della Regione Toscana n. 18 del 16/4/2019, recante «Disposizioni per la qualità del lavoro e per la valorizzazione della buona impresa negli appalti di lavori, forniture e servizi. Disposizioni organizzative in materia di procedure di affidamento di lavori. Modifiche alla lr 38/2007», in quanto una norma riguardante i contratti pubblici viola i principi di libera concorrenza e di non discriminazione, invadendo la competenza esclusiva statale in materia di tutela della concorrenza, di cui all' articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione. Disco verde in via preliminare anche al decreto legislativo con le «Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 174, recante Codice della giustizia contabile, adottato ai sensi dell' articolo 20 della legge 7 agosto 2015, n. 124» (si veda ItaliaOggi dell' 11 giugno scorso). Nel corso della riunione il ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani ha chiesto di attivare la procedura prevista dall' articolo 3, comma 3, del decreto legislativo n. 281 del 1997, al fine di procedere alla ripartizione del «Fondo nazionale integrativo per i comuni montani», da destinare al finanziamento di 34 progetti di sviluppo socio-economico presentati dai comuni montani per un valore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 18
13 giugno 2019 Pagina 39 Italia Oggi
13 giugno 2019 Pagina 41 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Novità in un emendamento approvato al decreto crescita in commissione VI della camera La Scia solo se si paga l' Imu Comuni potranno condizionare il rilascio delle licenze Fedeltà fiscale per avere una Scia, segnalazione certificata di inizio attività. Gli enti locali prima di rilasciare licenze, concessioni o relativi rinnovi per attività commerciali o produttive possono disporre, con un regolamento che questo rilascio o rinnovo sia dato a condizione che sia verificata la regolarità del pagamento dei tributi locali. La novità è contenuta in un emendamento al decreto crescita, approvato in commissione finanze della Camera il 10 giugno scorso. Ieri i lavori della commissione finanze, sul provvedimento, si sono fermati per riprendere e concludersi oggi con l' approvazione degli emendamenti dei relatori e il deposito di un ultimo emendamento, sempre a firma dei relatori, sulle casse di previdenza e l' inserimento nell' Inpgi, istituto di previdenza dei giornalisti dei comunicatori. Oltre la disposizione sul rilascio dei nulla osta all' apertura dei negozi, condizionato al corretto versamento delle imposte locali, dunque, è stata approvata la conferma delle agevolazioni Imu per le società agricole. Lo scopo della norma interpretativa è conseguente al mancato riconoscimento della agevolazione in materia di Imu. Novità anche per le società di investimento semplice (Sis), introdotte nel decreto crescita. In una delle modifiche proposte si apre alla possibilità di investimento in tale veicolo anche agli investitori non professionali. Per la relazione di accompagnamento all' emendamento si introdurrebbe un' ulteriore semplificazione. In tal senso, la semplificazione permetterebbe l' afflusso di ulteriori capitali verso questo nuovo tipo di veicolo e, di conseguenza, verso l' ecosistema italiano di startup e Pmi innovative. Via libera, poi, a un emendamento che proroga al 30 giugno 2020 i termini per l' adeguamento degli statuti delle bande musicali alle disposizioni del Codice del Terzo settore. Infine a firma del vice presidente della commissione finanze della camera Alberto Gusmeroli arrivano agevolazioni per l' apertura di nuovi negozi in comuni con abitanti al di sotto dei ventimila abitanti. Zero tasse locali al rispetto di determinate condizioni. In particolare le agevolazioni consistono nell' erogazione di contributi per l' anno nel quale avviene l' apertura o l' ampliamento degli esercizi e per i tre anni successivi. La misura del contributo è rapportata alla somma dei tributi comunali dovuti dall' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 20
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13 giugno 2019 Pagina 41 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali La tassazione influenza la struttura finanziaria delle imprese DUILIO LIBURDI E MASSIMILIANO SIRONI - La tassazione influenza la struttura finanziaria delle imprese. Questa è una delle conclusioni che emerge dalla lettura del focus n. 4 diffuso dall' Ufficio parlamentare di bilancio in data 10 giugno 2019. Le nuove misure fiscali. Il documento appena citato riassume gli esiti di una simulazione condotta dall' Ufficio parlamentare di bilancio con riguardo ai principali effetti economici e finanziari derivanti dalle modifiche al sistema di tassazione delle imprese e di lavoro autonomo, introdotti con la legge di bilancio 2019 e con il Dl crescita. A questo proposito, vengono preliminarmente ricordate le principali novità che operano sia sulla determinazione della base imponibile e della determinazione del tributo (per es.: l' ampliamento della platea di contribuenti che possono accedere al regime forfettario), sia su alcune misure di favore (per es.: dall' abrogazione dell' Ace all' introduzione della mini-Ires «incrementale»), influendo su alcune scelte di carattere gestionale che i contribuenti potrebbero effettuare. Gli investimenti. Il potenziamento di alcune misure già esistenti nella legge di bilancio (quali la reintroduzione dei super- ammortamenti accanto agli iper-ammortamenti) e l' incremento della deducibilità Imu per gli immobili strumentali, vanno sicuramente nelle direzione di favorire gli investimenti in cespiti produttivi, anche dopo le modifiche apportate alla prima versione della mini-Ires che, è bene ricordarlo, prevedeva un' agevolazione in termini di detassazione parametrata anche sull' incremento degli investimenti. La struttura del prelievo. Nel documento esaminato si evidenzia come il quadro complessivo sia maggiormente frammentato rispetto al precedente, venendo ad avere maggiore evidenza le differenze in termini di natura giuridica e di soglie dimensionali delle imprese. Da tale considerazione, si delineano essenzialmente tre regimi d' impresa: un primo a carattere progressivo, in cui l' Irpef viene scontata dalle imprese individuali in contabilità ordinaria e dalle società di persone; un secondo di carattere proporzionale (Ires per le società di capitale), e da ultimo un terzo, sempre di carattere proporzionale, per coloro che sono ammessi al regime forfettario. L' Ufficio parlamentare di bilancio evidenzia come tale ultimo regime (di forte favore per coloro che hanno i requisiti) non possa considerarsi di carattere «speciale», in quanto la platea coinvolta è molto ampia. La redistribuzione. Un altro aspetto messo in evidenza dal focus attiene alla redistribuzione del carico Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 22
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13 giugno 2019 Pagina 43 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Zero Imu per l' abitazione principale locata Anche se parzialmente locata, l' abitazione principale non perde tale destinazione e, pertanto, beneficia dell' esenzione dall' Imu prevista per tale fattispecie. Lo stesso non può dirsi, tuttavia, per la Tasi, nonostante quest' ultima presenti analogie con l' imposta municipale unica ma si differenzia in virtù del fatto che soggetto passivo del tributo è, in quota parte, anche l' occupante/inquilino. Si tratta di un aspetto che bisogna tener ben presente in vista della scadenza dell' acconto del 17 giugno prossimo e che trova risoluzione in orientamenti di prassi non proprio recenti. In primis è stata l' Agenzia delle entrate con la circolare n. 5/E/2013, seppur in merito all' effetto sostitutivo Imu/Irpef previsto per gli immobili non locati (art. 8, comma 1, dlgs n. 23/2011) richiamando la Circolare n. 3/Df/2012, ad ammettere che si dovesse applicare la sola Imu (e non anche l' Irpef) nell' ipotesi in cui l' importo della rendita catastale, rivalutata del 5%, risultava maggiore del canone annuo di locazione (abbattuto della riduzione spettante nel caso di tassazione ordinaria). Erano dovute, invece, sia Imu che Irpef (o la cedolare secca) nel caso in cui l' importo del canone di locazione (abbattuto della riduzione spettante) fosse stato di ammontare superiore alla rendita rivalutata. Naturalmente, se la locazione di parte dell' abitazione principale era estesa solo per una parte del periodo di imposta, quanto sopra precisato in termini di confronto tra rendita rivalutata e canone di locazione doveva applicarsi limitatamente alla parte dell' anno in cui sussisteva il rapporto di locazione. Ad oggi (in particolare dal 1° gennaio 2014), il predetto orientamento è da considerarsi superato dietro la previsione normativa che ha sancito l' esenzione Imu per le abitazioni principali di categoria catastale non di lusso (articolo 1, comma 707, legge 147/2013), a seguito del quale l' effetto sostitutivo Imu/Irpef su tali unità immobiliari ha perso ragione di esistere. Da qui, la nuova prassi espressa dal Mef che ha ammesso, l' esenzione Imu anche nel caso in cui l' immobile adibito ad abitazione principale venga parzialmente ceduto in locazione (Faq n. 12 del Mef datata 20 gennaio 2014). Pertanto, qualora, ad esempio, il proprietario di un immobile adibito a propria abitazione principale di categoria A/2, abbia destinato, con decorrenza 2 gennaio 2019, alcune stanze a locazione, questi potrà continuare a considerare l' unità immobiliare esente Imu per l' anno 2019. Sotto il profilo della Tasi, invece, non è possibile affermare lo stesso dato che manca una presa di posizione ufficiale del Mef e visto che, come detto, soggetto passivo è anche l' inquilino. Se il contribuente non si vuole, dunque, incorrere nel rischio di eventuali contestazioni da parte dei comuni, è necessario che proceda, per la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 24
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13 giugno 2019 Pagina 45 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali corte conti Telelavoro sconosciuto nella p.a. «L' utilizzo del telelavoro nella pubblica amministrazione p r e s e n t a u n a s i t u a z i o n e disomogenea». È quanto rileva la sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti nella deliberazione n. 7/2019/G riguardo «Lo stato di attuazione del Piano per l' utilizzo del telelavoro nell' ambito delle amministrazioni statali». Sono pochi gli enti che fino ad oggi hanno dato impulso a una concreta applicazione del telelavoro, mentre una buona parte di essi è rimasta alla fase degli studi di fattibilità o, addirittura, non ha attivato alcuna azione positiva. Salvo rare eccezioni si è venuta a creare una sorta di «stasi applicativa», riconducibile a un ritardo organizzativo- culturale da parte delle amministrazioni, peraltro orientate all' introduzione di pratiche più evolute, come lo smart working. La relazione considera, altresì, il possibile inserimento dei nuovi strumenti tra i parametri della valutazione della performance, con particolare riguardo ai criteri di premialità della dirigenza. © Riproduzione riservata. GIOVANNI GALLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 26
13 giugno 2019 Pagina 47 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali I dati del rapporto 2018 della Covip presentati dal presidente Padula Fondi pensione in salita Iscritti a 7,9 mln. Cresce il divario Nord-Sud Ascesa di coloro che optano per un investimento nelle forme di previdenza complementare, nel nostro Paese: il complesso degli aderenti, al 31 dicembre del 2018, infatti, è pari a circa 7,9 milioni, con un progresso del 4,9% al confronto con l' annualità passata, equivalente ad un «tasso di copertura del 30,2% sul totale delle forze di lavoro». E, seppur si sia raggiunta la considerevole quota di 8,7 milioni di posizioni (comprensive, tuttavia, di quelle doppie, oppure multiple, in capo al medesimo associato), il divario uomo-donna, anagrafico e Nord-Sud si amplia, giacché il 61,9% degli iscritti alla previdenza integrativa (il 73,1% nei fondi negoziali) è di sesso maschile, in linea con una prevalenza di genere già riscontrata in precedenza, così come la distribuzione per età vede la preponderanza delle classi intermedie e più prossime all' età dell' andata in quiescenza (il 54,7% si colloca tra i 35 ed i 54 anni, il 27,6% ne vanta almeno 55), mentre la maggioranza di chi ha deciso di «irrobustire» la principale prestazione pensionistica che a n d r à a r i c e v e r e r i s i e d e n e l l e regioni settentrionali (56,8%). È quella di un' Italia in cui la previdenza complementare «zoppica» proprio laddove ve ne sarebbe più bisogno la fotografia scattata dalla Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione) e illustrata ieri, a Montecitorio, dal presidente Mario Padula, che ha snocciolato i numeri del comparto: i fondi pensione nello Stivale sono 398, dei quali 33 fondi negoziali, 43 fondi aperti, 70 Piani individuali pensionistici (Pip), 251 fondi preesistenti e Fondinps, mentre le risorse accumulate da tali forme «si attestano a 167 miliardi di euro, in aumento del 3% rispetto al 2017». I contributi per singolo iscritto ammontano mediamente a 2.630 euro nell' arco dell' anno, ma il 25% del totale degli aderenti (circa 2 milioni) non ha effettuato contribuzioni nel 2018. Quanto alle Casse di previdenza dei professionisti (oramai gli «unici investitori istituzionali privi di una regolamentazione unitaria sugli investimenti», malgrado fosse prevista nelle pieghe del decreto 98/2011, ha scandito Padula, ribadendo i contenuti di una recente audizione parlamentare, si veda ItaliaOggi dell' 8 maggio 2019), alla fine del 2017, le attività complessivamente detenute dagli Enti privati «ammontano, a valori di mercato, a 85,3 miliardi (+6,6%)». E, dal 2011 al 2017, l' incremento è stato massiccio, passando da 55,7 a 85,3 miliardi (con un' impennata del 53,2%). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 27
13 giugno 2019 Pagina 47 Italia Oggi
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