COMUNE DI ANZOLA Martedì, 18 ottobre 2016

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COMUNE DI ANZOLA Martedì, 18 ottobre 2016
COMUNE DI ANZOLA
  Martedì, 18 ottobre 2016
COMUNE DI ANZOLA Martedì, 18 ottobre 2016
COMUNE DI ANZOLA
                                                          Martedì, 18 ottobre 2016

Economia e lavoro
 18/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 13                                                                NICOLA GIARDINO
 Per il 2017 Autopromotec punta al record di espositori e visitatori                                                   1
Politica locale
 18/10/2016 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 8                                                      SILVIA BIGNAMI
 Referendum, la "Sinistra del Sì" volta le spalle a Bersani e Cuperlo                                                  2
Sport
 18/10/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 8
 Le classifiche                                                                                                        4
 18/10/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 8
 Lolli fa sorridere la Bsl e stoppa il Bologna 2016                                                                    5
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 18/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 1
 Mobility manager, figura da valorizzare                                                                               6
 18/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 6                                                  MARCO MOBILI, GIOVANNI PARENTE
 Cartelle, rottamazione anche a rate                                                                                   7
 18/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 7                                                                 NICOLA GIARDINO
 Il nodo delle revisioni stretto dalla pratica di allungare la durata...                                               9
 18/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 13                                                                   SARA MONACI
 Ex stazioni, si riapre la trattativa sul recupero                                                                     11
 18/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 17                                                                  CLAUDIA LA VIA
 Il car sharing vola a 5,4 miliardi di fatturato e 730mila vetture                                                     12
 18/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 19
 Domani stop alla manutenzione                                                                                         14
 18/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 49                                                                  GLAUCO BISSO
 Acqua, 50 litri ai morosi ma in condominio è rebus                                                                    15
 18/10/2016 Italia Oggi Pagina 28
 Il rinnovo dei Ccnl si incaglia sul salario accessorio                                                                17
 18/10/2016 Italia Oggi Pagina 28                                                              FRANCESCO CERISANO
 Tasse locali ancora congelate                                                                                         19
 18/10/2016 Italia Oggi Pagina 31                                                                 GABRIELE VENTURA
 Compensazione ridotta                                                                                                 21
 18/10/2016 Italia Oggi Pagina 32
 Bonus cultura per i diciottenni, si parte                                                                             23
 18/10/2016 Italia Oggi Pagina 33                                                           GIORGIA PACIONE DI BELLO
 Entrate tributarie e contributive, aumento...                                                                         25
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18 ottobre 2016
Pagina 13                                    Il Sole 24 Ore
                                                  Economia e lavoro

  Fiere / 2

  Per il 2017 Autopromotec punta al record di
  espositori e visitatori
  Scalda i motori la macchina organizzativa di
  Autopromotec 2017, che si svolgerà a
  BolognaFiere dal 24 al 28 maggio del
  prossimo anno (in modalità biennale, almeno
  fino al 2025 dopo il recente accordo con l' ente
  fieristico bolognese). Ad Anzola Emilia, dove
  ha sede Promotec che organizza la rassegna,
  la squadra che si muove attorno all'
  amministratore delegato Renzo Servadei non
  si è mai fermata.
  Giunta alla 27esima edizione, Autopromotec,
  in oltre 50 anni di storia, è cresciuta fino a
  diventare evento internazionale di
  aggregazione dell' intera filiera dell'
  aftermarket automobilistico. La svolta decisiva
  è avvenuta nel 2005 con l' apertura ai
  componenti, ai ricambi e al service. Fino a
  quella data Autopromotec era riservata alle
  attrezzature d' officina, di cui l' area emiliana
  costituisce un polo produttivo di eccellenza
  mondiale. Una grande risorsa per il nostro
  export. Con oltre 15mila addetti, il settore
  produce attrezzature per 2,7 miliardi di euro di
  cui il 79% destinato ai mercati stranieri. La
  scorsa edizione la rassegna bolognese ha
  registrato un' affluenza di 104mila visitatori che
  hanno affollato gli stand di 1.587 espositori, provenienti da 47 paesi, dislocati su un' area di 157mila mq.
  Le previsioni per il 2017 sono più che positive perché, già a metà settembre, il numero di aziende che
  ha confermato la presenza alla prossima edizione è pari a 530, con un incremento del 19% rispetto alle
  adesioni raccolte allo stesso periodo del 2014.
  Il cammino non è stato però sempre facile. Se all' inizio gli organizzatori hanno tratto vantaggio dalla
  continua espansione dell' automotive, sono poi subentrate difficoltà di non poco conto, come la crisi
  economica e quella del mondo auto in Italia, che hanno avuto impatto negativo su diverse fiere.
  Nello stesso periodo è da ricordare anche lo sbarco a Roma della tedesca Automechanika, con due
  edizioni biennali e la successiva ritirata strategica.
  Per la prossima edizione gli organizzatori bolognesi contano di confermare il positivo andamento delle
  adesioni finora registrato e di battere il record di affluenza di visitatori.
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                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                                 1
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                                                       Politica locale

  Referendum, la "Sinistra del Sì" volta le spalle a
  Bersani e Cuperlo
  Il gruppo interno al Pd si presenta "Con noi tutti i deputati bolognesi"

  SILVIA BIGNAMI NASCE il "correntone" della sinistra
  per il Sì dentro al Pd. Cuperliani a braccetto coi
  prodiani.
  Bersaniani coi Turchi. Un' area trasversale schierata a
  favore della riforma nonostente i rispettivi capi­corrente,
  da Pierluigi Bersani, il più critico, fino a Gianni Cuperlo,
  più dialogante, siano per ora orientati a votare No al
  referendum del 4 ottobre.
  La "Sinistra per il Sì", lanciata su scala nazionale dai
  ministri Maurizio Martina e Andrea Orlando, a Bologna
  ha la sua particolarità: «Tutti i parlamentari bolognesi
  voteranno Sì», dice la prodiana Sandra Zampa. Con lei
  al circolo Passepartout c' è anche il cuperliano Andrea
  De Maria, la bersaniana Marilena Fabbri, e Donata
  Lenzi, pure lei vicina a sinistra dem. Non ci sono, ma
  votano comunque Sì, anche Claudio Broglia, pure lui
  area Bersani, e Sergio Lo Giudice, ex civatiano.
  E della partita sono pure i Giovani Turchi, rappresentati
  a Bologna da Alberto Aitini, nella segreteria dem, e dal
  consigliere comunale Vinicio Zanetti.
  «La sinistra c' è ed è per il Sì», dice De Maria,
  cuperliano di ferro che assicura «massimo rispetto a chi
  vota No» e promette: «Lavoro per portare il Pd unito sul Sì». Anche perchè il Sì sta per De Maria all'
  ombra dell' Ulivo: «Il riformismo è nella storia di Bologna ». Parole che richiama anche Zampa: «Il
  superamento del bicameralismo era già nei programmi dell' Ulivo». La prodiana è poi dura con le agioni
  del No: «È grave che dicano: se non passa questa riforma poi ne faremo una migliore. Con questo
  ragionamento abbiamo perso decenni. E lo scenario del giorno dopo una vittoria del No sarebbe
  devastante per il Paese».
  La "Sinistra per il Sì" parte dunque con le visite del ministro Orlando, il 7 novembre, e di Martina, il 17, a
  Bologna. Ma soprattutto parte con iniziative che puntano tutto su dibattiti «di merito » contro i
  rappresentanti del No, nei circoli dem e non solo.
  Bocciata la formula della Festa dell' Unità, dove non erano previsti dibattiti Sì­No, si punta invece tutto
  sui faccia a faccia modello Renzi­Zagrebelsky. Il calendario è ancora in definizione, ma in questa ottica,
  De Maria sfiderà Stefano Fassina il 21 novembre in Cirenaica, mentre Fabbri sfiderà Carlo Giovanardi il
  25 ottobre a Reggio Emilia, Cesare Melloni (Cgil) il 4 novembre a Bologna, e Katia Zanotti (Sinistra
  Italiana) il 9 novembre a San Lazzaro. E il 23 novembre match tra Luciano Violante e Gianfranco
  Pasquino a Giurisprudenza, organizzato da "Studenti di Sinistra per il Sì".
  «Se ci confrontiamo sul merito, di solito prevaliamo sul No ­ dice De Maria, che il 23 ottobre sarà a San
  Donato a un pranzo per il Sì col segretario Pd Francesco Critelli ­ e la gente accorre anche più
  numerosa».

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                                                         Sport

  Le classifiche
  Bologna TUTTE le classifiche dalla C Gold
  alla serie D, C Gold: Lugo, New Flying Balls e
  Salus 6; Fiorenzuola e Bsl San Lazzaro 4;
  Gaetano Scire, 4 Torri Ferrara, Virtus Imola,
  Titaano e Bologna 2016 2; Arene,
  Pontevecchio For e Psa Modena 0.
  C Silver: Lg Competition, Academy Fidenza e
  Virtus Medicina 6; Castelfranco Emilia e
  Riccione 4; MOlinella, Guelfo, Granarolo,
  Novellara, Olimpia Castello, Castenaso,
  Cavriago e Cvd Tecnopose Casalecchio 2;
  Rebasket e Anzola 0.
  D girone A: Vis Persiceto, Atletico Borgo e
  Francesco Francia 6; Nazareno Carpi,
  Vignola, Magik, La Torre, Antal Pallavicini e
  Altedo 4; Stars, Voltone e Fulgor Fidenza 2;
  Veni, Sampolese, Aquila e Castellana 0.
  D girone B: Santarcangelo, Aics Junior Forlì,
  Grifo Imola e Scuola Ferrara 6; Argenta,
  Internationale e Artusiana 4; Giardini
  Margherita, Bellaria, Pgs Welcome, Budrio,
  San Mamolo e Party&Sport 2; Cral E. Mattei,
  Audax Ferrara e Village Granarolo 0.

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                                                          Sport

  Lolli fa sorridere la Bsl e stoppa il Bologna 2016
  Vetta Cutolo, Agusto e Gianasi spingono in alto Ozzano

  Giacomo Gelati Bologna PRIMI ALLUNGAMENTI in
  classifica dopo appena tre uscite sui parquet delle
  'minors' bolognesi, tra canestri allo scadere e primi punti
  riposti in cassaforte. In C Gold prosegue la cavalcata
  della Salus di coach Giuliani, che tra campionato e
  Coppa ha collezionato cinque vittorie filate: i bolognesi
  piegano Modena 67­51 con le doppie cifre di Percan e
  Lugli e agganciano in vetta i cugini ozzanesi dei New
  Flying Balls, 75­69 contro Bertinoro, grazie ai 34 punti
  del trittico Cutolo­Gianasi­Augusto. A Granarolo un
  clamoroso cesto di Riccardo Lolli sulla quarta sirena
  regala alla Bsl la seconda vittoria filata sul parquet del
  Bologna 2016. Nulla da fare per la Pontevecchio, ancora
  a secco, che crolla in casa 80­100 sotto i colpi di
  Fiorenzuola. La Virtus Medicina è l' unica bolognese nel
  gruppo di testa della C Silver, in compagnia di
  Castelnovo, 89­64 contro Novellara, e idenza, 73­84 a
  Molinella. I gialloneri di coach Curti espugnano Cavriago
  77­85 col contributo di 5 uomini in doppia cifra (Tinti e
  Biguzzi top scorer con 18 punti). Primi cincin per
  Olimpia Castello, 64­62 contro Granarolo, Cvd, 62­61 all' overtime contro Rubiera (Tapia firma la vittoria
  con 3/3 ai liberi a tempo scaduto), e Castenaso, 68­76 sul campo di Anzola (40 punti per il tandem
  Spinosa­Trombetti). TUTTO BOLOGNESE il trio di testa del girone A di serie D: ancora immacolato il
  ruolino di marcia di Vis Persiceto, 52­78 a Luzzara, Atletico Borgo, 56­51 contro Altedo, e Francesco
  Francia, 65­70 a San Pietro in Casale. Va alla Pallavicini il derby sul campo degli Stars, 69­73 con 15
  punti di Maestripieri, mentre lambisce la vittoria il Voltone sul campo de La Torre Reggio 65­61 all'
  overtime. Nel girone B primi due punti per Giardini Margherita, 44­74 a Budrio, San Mamolo, 60­51
  contro Argenta, e Party & Sport, 61­54 contro Ravenna. Anzola 68 Castenaso 76 ANZOLA: L. Poluzzi 5,
  D. Venturi, N. Venturi 5, Cacciari, Giugni, Cataldo 13, Zucchini 17, Gandolfi, Kalfus 6, Mazza 16, Penè 6,
  Lambertini. All. Coppeta. CASTENASO: Spinosa 21, Puzzo, Pesino 6, Beccari 2, Curione 10, Cantore 9,
  Masini ne, Pedrielli 2, Baroncini, Recchia, Parenti 7, Trombetti 19. All. Fragomeni. Arbitri: Collaro e
  Fusetti. Note: parziali 22­14; 34­38; 56­58.

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  ANALISI

  Mobility manager, figura da valorizzare
  Delle tre aree in cui si articola la mobilità
  aziendale quella meno presidiata è la più
  importante dal punto di vista dell' impatto sul
  traffico e quindi sull' ambiente. Si tratta della
  mobilità che afferisce alla figura del
  "responsabile della mobilità aziendale"
  espressamente prevista dal decreto 27 marzo
  1998 del Ministero dell' Ambiente. Questa
  figura, meglio nota in ambito internazionale
  come "mobility manager", ha il compito di
  intervenire sugli spostamenti casa­lavoro
  a t t r a v e r s o l a e l a b o r a z i o n e d i u n piano
  «finalizzato alla riduzione dell' uso del mezzo
  di trasporto individuale e ad una migliore
  organizzazione degli orari per limitare la
  congestione del traffico».
  Il decreto citato prevede che si dotino di un
  mobility manager tutte le imprese e gli enti con
  singole unità locali con più di 300 dipendenti e
  le imprese con complessivamente più di 800
  addetti ubicate nei Comuni a r i s c h i o d i
  inquinamento atmosferico.
  Il decreto prevede anche che, per agevolare l'
  attività del mobility manager aziendale nei
  Comuni interessati, l' ufficio traffico istituisca
  un mobilty manger di area.
  Nell' ottica della realizzazione di una mobilità sempre più sostenibile, l' azione del mobility manager
  aziendale è particolarmente importante perché gli spostamenti casa­lavoro (e quelli casa­scuola) sono
  le principali attività generatrici di traffico e soprattutto di congestione del traffico.
  È evidente che l' obbligo dell' istituzione del mobility manager non corrisponde a un preciso interesse
  aziendale, ma ad un interesse della collettività. In considerazione di questo fatto il ministero dell'
  Ambiente ha ripetutamente varato programmi di cofinanziamento della mobilità sostenibile finalizzati a
  migliorare i flussi di traffico casa­lavoro e casa­scuola ed è di prossima pubblicazione un nuovo
  programma.
  Oggi,grazie anche ai finanziamenti fin qui concessi, in Italia ci sono oltre 850 mobility manager, di cui
  750 aziendali. L' obiettivo di dotare di un mobility manager tutte le aziende che devono gestire flussi
  casa­lavoro di rilievo è però ancora lontano dall' essere raggiunto. Per raggiungerlo i finanziamenti
  pubblici sono importanti, ma occorre anche un impegno delle aziende motivato dalla presa di coscienza
  della loro "responsabilità sociale" e dal fatto che l' attività del mobility manager aziendale apporta
  benefici anche ai dipendenti e quindi, sia pure indirettamente, incide sulla produttività del lavoro.

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  Cartelle, rottamazione anche a rate
  Possibile dilazionare il pagamento in due o tre anni ­ Multe auto fuori dalla sanatoria

  ROMA Rottamazione delle cartelle di Equitalia
  anche a rate. Si va verso la possibilità di
  consentire la chiusura dei conti con l' agente
  d e l l a riscossione a n c h e a t t r a v e r s o u n
  meccanismo dilazionato su due o tre anni. Con
  il primo versamento da effettuare a stretto giro
  rispetto all' adesione alla definizione "scontata"
  dei ruoli e le altre tranche da saldare entro 12
  e 24 mesi dal pagamento iniziale.
  Continua il lavoro di messa a punto del testo
  del Dl fiscale esaminato «salvo intese» sabato
  scorso dal Cdm e che potrebbe ricevere il via
  libera definitivo in settimana. Il decreto
  conterrà l' addio a Equitalia per andare nella
  direzione di quel «fisco amico» il cui ispiratore
  è stato l' attuale Ad di Equitalia, Ernesto Maria
  Ruffini che ­ come ammesso ieri da Matteo
  Renzi a Radio 105 ­ già alla Leopolda del 2010
  «parlava di fisco 2.0: ci stavano dentro la
  fatturazione elettronica, l a d i c h i a r a z i o n e
  precompilata ­ cose che abbiamo fatto ­ e il
  fisco amico anziché il fisco vessatorio».
  Ma torniamo alla sanatoria delle vecchie
  cartelle da cui il Governo conta di ricavare 4,2
  miliardi di euro. Al momento l' orientamento
  sembra quello di definire con esattezza il
  perimetro di cosa sarà effettivamente definibile. L' ipotesi più probabile ­ in attesa di conoscere le norme
  finale ­ è quella di delimitare il campo ai tributi contestati dall' agenzia delle Entrate e ai contributi
  previdenziali e assistenziali (di competenza rispettivamente di Inps e Inail) affidati per la riscossione o
  inseriti in ruoli ordinari o straordinari entro il 31 dicembre 2015. Se questa sarà la scelta finale, la
  rottamazione escluderà le multe per le violazioni al Codice della strada. Diventerebbe, infatti, un'
  operazione non facile anche per la contabilità statale sanare gli importi affidati all' agente della
  riscossione dai Comuni e dagli altri enti locali.
  Sui tempi di varo definitivo del Dl fiscale peserà ­ e non poco ­ la scadenza di giovedì prossimo.
  Entro il 20 ottobre, infatti, i contribuenti decaduti da piani di rateazione con Equitalia possono presentare
  la richiesta per essere riammessi. L' annuncio di Renzi di sabato scorso potrebbe incentivare a non
  mettersi in regola in attesa di accedere alla sanatoria, che tra l' altro prevede costi molto più bassi.
  Inoltre, la rottamazione dovrà giocoforza tener conto anche della chance già consentita dalle regole
  attuali di poter riprendere i versamenti a rate versando in un' unica soluzione tutte le "mensilità" saltate.
  Soprattutto per evitare di penalizzare i contribuenti più virtuosi.
  Il 60% del potenziale aggredibile dalla rottamazione (poco più di 51 miliardi di euro) riguarda ruoli di
  provenienza dell' agenzia delle Entrate. Quasi il 21% è di competenza dell' Inps. Se si somma anche il

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COMUNE DI ANZOLA Martedì, 18 ottobre 2016
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  Manutenzione / 1

  Il nodo delle revisioni stretto dalla pratica di
  allungare la durata dei contratti del noleggio
  Nel 2015 la spesa degli automobilisti italiani in
  revisioni obbligatorie periodiche ha sfiorato un
  miliardo. Più precisamente 646,7 milioni per
  compensi ai centri ministeriali o privati abilitati
  e 297,2 milioni per Iva, diritti fissi e bollettini
  postali. La stima è dell' Osservatorio
  Autopromotec, la struttura di ricerca che fa
  capo alla grande manifestazione fieristica
  internazionale delle attrezzature e dell'
  aftermarket automobilistico. La revisione
  periodica è lo strumento previsto dalla legge
  per accertare che le vetture in circolazione
  siano perfettamente in ordine.
  La revisione può essere periodica, annuale e
  straordinaria. Gli autoveicoli e i rimorchi con
  massa complessiva inferiore a 3,5 tonn. sono
  soggetti a revisione periodica dopo 4 anni
  dalla prima immatricolazione e
  successivamente ogni 2 anni. Tutti gli altri
  veicoli, i taxi, i veicoli adibiti al servizio di
  noleggio con autista (NCC), gli autobus e le
  autoambulanze devono sottoporsi alla
  revisione annuale. Nel caso di autoveicolo
  coinvolto in incidente stradale, le autorità di
  Polizia possono segnalare al ministero dei
  trasporti la necessità di sottoporre il veicolo a
  revisione straordinaria.
  Le vetture controllate lo scorso anno sono state in totale 14,4 milioni, per un costo unitario medio di poco
  superiore a 65 euro (più precisamente 45 presso i centri della Motorizzazione civile e 65,68 presso
  quelli privati abilitati). In generale i proprietari di auto non lamentano il costo della revisione bensì quello
  delle operazioni di accertamento preventivo delle condizioni del veicolo per accertarsi di poter superare
  la revisione vera e propria. Secondo Marc Aguettaz, responsabile della società di consulenza e analisi
  Gipa in Italia, le lamentele non sono giustificate perché «il mercato della prerevisione non rappresenta
  che il 4% degli ingressi in officina e non va confusa con la manutenzione ordinaria dei veicoli e la
  riparazione. Per esempio la sostituzione degli pneumatici e la riparazione preventiva dei guasti o degli
  incidenti non rientrano nella prerevisione perché sono interventi che comunque andrebbero effettuati,
  indipendentemente dalla revisione». Una precisazione che ridimensiona il fenomeno della prerevisione.
  Se il veicolo non viene giudicato idoneo alla circolazione, perché non conforme ai parametri di legge,
  viene respinto e sul libretto annotato "ripetere" o "sospeso dalla circolazione". Nel primo caso si può
  circolare un mese allo scopo di effettuare le riparazioni necessarie. Se invece il veicolo è sospeso, vuol

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  Milano

  Ex stazioni, si riapre la trattativa sul recupero
  MILANO Entro fine mese la nuova delibera per
  la riqualificazione degli ex scali ferroviari di
  Milano sarà pronta. Sarà un documento di
  iniziativa consiliare, e proprio in queste ore il
  dibattito prosegue nelle stanze di Palazzo
  Marino per inserire maggiori percentuali di
  verde e più case dello studente.
  Il progetto, che riguarda sette aree periferiche
  di Milano, per un' estensione pari a 1,3 milioni
  di metri quadrati, dovrà basarsi su un intesa
  fra il Comune di Milano e Ferrovie dello Stato,
  ma intanto la parte politica formulerà la sua
  proposta, con l' obiettivo di non arretrare
  rispetto a quei 120 milioni di investimento
  promessi da Fs a inizio anno, quando l'
  accordo era già pronto ma poi fu bocciato dal
  consiglio comunale a causa della campagna
  elettorale per le amministrative già inoltrata.
  Le novità chieste dal Comune saranno
  sostanzialmente tre: il verde dovrà essere se
  possibile superiore al quel 52% già trattato; ci
  dovrà essere la possibilità di uso temporaneo
  di parte degli spazi per eventuali
  manifestazioni; l' housing sociale dovrà avere
  maggiori spazi, comprendendo anche
  appartamenti per le giovani coppie e case per
  gli studenti.
  Il capogruppo del Pd a Palazzo Marino, Filippo Barberis, sottolinea infatti che a Milano ci sono «200mila
  studenti a cui bisogna dare una risposta».
  Gli ex scali ferroviari dovranno diventare aree polifunzionali, anche con spazi per il coworking, dove
  sperimentare il concetto di "smart city". Ogni quartiere tuttavia presenta caratteristiche diverse, anche in
  termini di estensione: si va da 30mila metri quadrati ai 300mila dell' ex scalo Farini.
  In quest' ultimo si parla di un' area verde simile a parco Sempione. L' accordo dovrebbe essere firmato
  con Fs prima dell' estate 2017.
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  La rivelazione dell' anno

  Il car sharing vola a 5,4 miliardi di fatturato e 730mila
  vetture
  Quando si tratta di spostamenti urbani, in molti
  casi il concetto di utilizzo sta superando quello
  di proprietà. Non è una tendenza che riguarda
  solo i privati. Anzi, molto spesso sono anche le
  aziende a cercare una formula più conveniente
  per gli spostamenti che possa magari
  combinare mezzi pubblici, auto private e
  servizi di mobilità condivisa. Un quadro in cui
  il car sharing ha guadagnato uno spazio
  importante. Lo confermano i dati: il settore dei
  veicoli in condivisione ha registrato nel 2015
  un giro d' affari di 5,4 miliardi di euro (+5,7%
  rispetto al 2014), con una flotta che ha toccato
  quota 730mila vetture e le immatricolazioni
  che hanno registrato un rialzo del 18% rispetto
  all' anno precedente. E i numeri sono ancora
  più incoraggianti per il 2016.
  A dirlo è l' ultimo Rapporto stilato da Aniasa, l'
  associazione nazionale dell' autonoleggio e dei
  servizi automobilistici che un anno fa, oltre ai
  segmenti del noleggio a breve e lungo
  termine, ha attivato al suo interno anche il
  segmento dei veicoli in condivisione assieme
  ai principali gruppi di car sharing in Italia
  (Car2Go, Enjoy e il servizio offerto da Aci, a
  cui si sono da poco aggiunti anche i servizi
  elettrici di Share' ngo e le auto di Iniziativa car sharing).
  Il car sharing è oggi un' abitudine per 12mila utenti, ma anche 65mila aziende e 2.700 Pubbliche
  amministrazioni che ogni giorno per varie ragioni si rivolgono a questi servizi. Ad aprile 2016 gli iscritti
  totali in Italia, secondo Aniasa, erano circa 650mila con 11 milioni di noleggi dei quasi 4.500 mezzi totali
  in flotta. Le città dove il servizio è usato in modo più estensivo sono Milano e Roma, ma vanno bene
  anche Firenze, Verona e Bari. Il settore sta vivendo comunque una fase di grande competizione.
  Proprio a Milano è pronto a debuttare DriveNow, il car sharing di Bmw e Sixt che, assicurano dal
  gruppo tedesco, sta già lavorando per stringere accordi con il trasporto pubblico locale per offrire un
  servizio di intermobilità cittadina. Car2go, invece ­ che in Italia può contare su un parco auto di quasi
  2mila vetture ­ , sempre a Milano ha da poco presentato la sua nuova flotta (che ora comprende anche
  le quattro posti smart forfour) e ritoccato al ribasso le tariffe aumentando invece il raggio di chilometri
  (prima erano 50 ora sono 200) che si possono percorrere con una tariffa giornaliera. Una buona notizia
  anche per brevi trasferte aziendali.
  Quando si parla di veicoli in condivisione, però, non si parla solo di auto tradizionali; sono tante anche le

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  Autostrade

  Domani stop alla manutenzione
  Domani scioperano gli addetti degli appalti
  autostradali. Ad annunciarlo Fillea, Filca e
  Feneal che in un comunicato unitario ricordano
  che 403 sono stati già licenziati, altri 2.600
  tremano. «Chiediamo al Governo di intervenire
  sul codice appalti e alle imprese di fermare i
  licenziamenti», spiegano i sindacati. «Mentre
  si sta discutendo il decreto correttivo della
  legge sugli appalti pubblici, le concessionarie
  autostradali non affidano più i lavori alle
  società controllate. Queste, a loro volta, stanno
  licenziano i lavoratori per mancanza di
  commesse», continua la nota.

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  Servizi comuni. Il nuovo Dpcm fissa il «minimo vitale» e affida le regole all' Authority

  Acqua, 50 litri ai morosi ma in condominio è rebus
  Se il tubo è unico è impossibile limitare l' uso di chi non paga

  Saranno circa cinque milioni gli utenti morosi,
  con un indicatore Isee non superiore a 7.500
  euro e (nel massimo) a 20.000 per le famiglie
  con più di tre figli a carico, a cui gli acquedotti
  non potranno chiudere l' utenza per assicurare
  loro il "minimo vitale" di 50 litri giorno per
  persona. A stabilirlo, con rinvio al
  provvedimento che farà l' Autorità garante per
  l' energia elettrica, il gas e i servizi idrici
  (Aeegsi), è il decreto della presidenza del
  Consiglio dei ministri del 29 agosto 2016
  (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 241 del 14
  ottobre 2016). E 130 sono i milioni di euro di
  maggiori costi che in base al principio, ribadito
  nelle stesso decreto, dell' equilibrio
  economicodei gestori, saranno spalmati sugli
  altri utenti con un aumento del 2% delle tariffe.
  A parte i costi per i servizi di pubblica utilità
  morosi, anch' essi non più "disalimentabili" .
  Ma il Dpcm stabilisce anche nuove regole
  generali.
  Per tutti L' articolo 61 dellla legge 221/2015, il
  "collegato ambientale" della legge 208/2016,
  stabilisce che L' Aeegsi emanerà, dopo ll'
  entrata in vigore di questo Dpcm , «direttive
  per il contenimento della morosità degli utenti
  d e l servizio idrico integrato». È la risposta al rapporto Federutility che fotografava la morosità
  ricompresa tra l' 1 ed il 10 per cento.
  L' articolo2 del Dpcm prevede che molte delle regole attualmente contenute dai regolamenti di servizio
  degli acquedotti gestori incaricati dagli Ato vadano riscritte per adeguarle a quello che Aeegsi andrà a
  definire.
  Così per la lettura dei contatori e il loro ammodernamento, la fatturazione, i piani di rientro del debito, i
  reclami e le controversie, la messa in mora ed la chiusura della fornitura. Proprio l' inserimento in un
  provvedimento dell' Autorità di regole uniformi permetterà all' utente consumatore di farvi più facilmente
  ricorso per richiedere l' irrogazione al gestore di consistenti sanzioni per pratiche commerciale
  aggressive, sanzioni che l' Aeeegsi ha già irrogato in passato .
  L' alimentazione potrà essere sospesa alle utenze solo dopo la messa in mora e solo se il deposito
  cauzionale non sia sufficiente. Per le sole utenze domestiche, rubinetto chiuso se il dovuto supera il
  corrispettivo annuo relativo al volume della fascia agevolata non riferita agli accordi contrattuali dei vari
  acquedotti ma come sarà determinata dalla Aeegsi.
  Per chi non ce la fa Il provvedimento riguarda, per evidenti ragioni di uguaglianza.
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  lo sblocco dei contratti determinerebbe l' applicazione della legge brunetta

  Il rinnovo dei Ccnl si incaglia sul salario accessorio
  LUIGI OLIVERI­ Il rinnovo dei contratti collettivi
  nazionali di lavoro dei comparti del pubblico
  impiego continua a trovare difficoltà per le
  conseguenze sul salario accessorio.
  Lo sblocco dei contratti, infatti, determinerebbe
  l'applicazione delle disposizioni del dlgs
  150/2009, noto come «legge Brunetta», che ha
  introdotto nell'articolo 40 del dlgs 165/2001 il
  comma 3­bis, il quale impone di destinare «al
  trattamento economico accessorio collegato
  alla performance individuale una quota
  prevalente del trattamento accessorio
  complessivo comunque denominato».
  Il problema è intendersi sul concetto di «quota
  prevalente». L' interpretazione più immediata
  della norma porterebbe a ritenere che occorre
  destinare almeno il 50% più dei fondi del
  salario accessorio alla «produttività». Il che
  determinerebbe la conseguenza che lo
  sblocco della contrattazione finirebbe per
  ridurre, invece di adeguare, i trattamenti
  economici dei dipendenti pubblici.
  Infatti, la riforma Brunetta consente di premiare
  pienamente solo il 25% dei dipendenti meglio
  valutati col 50% dei fondi disponibili per i
  premi; un altro 50% dei dipendenti dovrebbe
  concorrere con il restante 50%, mentre l' altro
  25% dei dipendenti perderebbe la possibilità
  di ottenere il salario accessorio. Per il 75% dei dipendenti pubblici, quindi, il rinnovo della contrattazione
  finirebbe per rivelarsi controproducente.
  Tuttavia, l' interpretazione fornita sopra non persuade. Non è materialmente possibile che i premi per il
  risultato siano il 50% più del trattamento accessorio. Questo, infatti, è composto da una serie di voci,
  delle quali il finanziamento per il risultato è solo una componente non maggioritaria.
  Accedendo ai dati del Conto annuale del personale del 2014 riferito ai comuni, è possibile comprendere
  meglio come siano composta la spesa del personale.
  Nel 2014 per il personale comunale sono stati spesi euro 8.108.336.271, riguardanti lo stipendio
  tabellare, comprensivo di anzianità (per i pochi che ormai ne hanno diritto, essendo stata abolita nel
  1992) e tredicesima.
  Una spesa di euro 858.549.667 è stata sostenuta per indennità varie: vacanza contrattuale, vigilanza,
  per il personale scolastico, per il comparto (allo scopo di coprire il differenziale negativo con gli altri
  comparti pubblici), per la posizione e il risultato delle posizioni organizzative (i «quadri» della pubblica
  amministrazione). Queste somme non sono relative al risultato, ma accedono ordinariamente al

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  LEGGE DI BILANCIO/ Investimenti comunali rilanciati grazie agli avanzi e al Fpv

  Tasse locali ancora congelate
  Blocco aliquote confermato. Meno tagli a province e città

  Rilancio degli investimenti comunali attraverso
  il rifinanziamento del Fondo pluriennale
  vincolato e lo sblocco degli avanzi di
  amministrazione. I tagli a città metropolitane e
  province (1 miliardo per il 2017) verranno
  sterilizzati in tutto o in parte. Turnover del
  personale sbloccato, ma non per tutti.
  Confermato infine il blocco totale delle aliquote
  d e i tributi locali. Sono queste le novità più
  rilevanti del pacchetto enti locali contenuto
  nella legge di bilancio.
  Il governo, dopo la presentazione in cdm
  sabato, sta ultimando la stesura delle norme
  da presentare il 20 ottobre in parlamento. Ma
  al di là delle possibili limature dell' ultim' ora,
  le direttrici sembrano ormai tracciate.
  Aliquote congelate anche nel 2017 Così come
  nel 2016, anche l' anno prossimo i sindaci non
  potranno premere sulla leva fiscale a nessun
  livello. Con la conseguenza che gli enti
  avranno le mani legate non solo sull' Imu e la
  Tasi, ma anche per esempio sull' istituzione di
  nuovi tributi locali come l' imposta di soggiorno
  o il tributo di sbarco sulle isole minori, previsti
  dal legislatore ma ormai congelati da due anni.
  I comuni non potranno nemmeno ridurre
  eventuali agevolazioni già esistenti a beneficio
  dei contribuenti perché un alleggerimento dei
  benefici si tradurrebbe in un aggravio di pressione fiscale. Fuori dal blocco resterà solo la Tassa rifiuti
  (Tari) e il canone idrico.
  Investimenti La voce investimenti locali è una fetta importante del capitolo che la legge di bilancio
  dedica alla ripresa degli investimenti pubblici.
  Sul piatto ci sono nel complesso 12 miliardi di euro in tre anni di cui 2 miliardi nel 2017, 4 nel 2018 e 6
  nel 2019. Come anticipato da ItaliaOggi (si veda il numero dell' 1/10/2016), a ridare linfa alle spese in
  conto capitale dei comuni sarà il rifinanziamento del Fondo pluriennale vincolato che, come chiarito
  dallo stesso premier Matteo Renzi all' assemblea Anci di Bari (si veda ItaliaOggi del 14/10/2016) potrà
  contare su una dotazione di 490 milioni di euro l' anno per il triennio 2017­2019 in grado di generare
  investimenti per 1,4 miliardi. Gli avanzi di amministrazione saranno sbloccati per i sindaci virtuosi e
  potranno essere utilizzati per finanziare in particolare l' edilizia scolastica.
  Turnover Lo sblocco del turnover e dei concorsi riguarderà solo alcuni settori del pubblico impiego e
  alcune categorie di comuni. Lo stato tornerà a bandire concorsi pubblici ma solo per le forze dell'
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  GRATUITO PATROCINIO/ Circolare sui compensi usati per le tasse

  Compensazione ridotta
  Gli studi associati di legali sono esclusi

  Studi associati esclusi dalla compensazione
  dei debiti fiscali con i crediti maturati dall'
  attività di gratuito patrocinio. Tale credito,
  infatti, presuppone la nomina di un avvocato
  da parte di un soggetto ammesso al patrocinio
  a spese dello stato e ha quindi natura
  esclusivamente individuale. Le uniche fatture
  per le quali l' avvocato può esercitare l'
  opzione di compensazione sono invece quelle
  presenti sulla piattaforma di certificazione dei
  crediti. Mentre per il 2016, le funzionalità che
  consentono la selezione delle fatture è
  disponibile da ieri e fino al 30 novembre
  prossimo. A decorrere dal 2017, la medesima
  opzione può essere esercitata dal 1° marzo al
  30 aprile di ciascun anno. Sono alcuni dei
  chiarimenti forniti dal ministero della giustizia
  con la circolare del 3 ottobre scorso sul dm 15
  luglio 2016 ­ Compensazione dei debiti fiscali
  con i crediti per spese, diritti e onorari spettanti
  agli avvocati del patrocinio a spese dello stato,
  pubblicata il 14 ottobre scorso sul sito di via
  Arenula. Anzitutto, la circolare specifica l'
  indirizzo web della piattaforma di certificazione
  d     e    i        c    r      e    d    i   t    i

  (http://certificazionecrediti.mef.gov.it/CertificazioneCredito/home.xhtml), illustrando i passaggi necessari
  per accedervi: registrazione dell' avvocato nella piattaforma come libero professionista, accesso con le
  proprie credenziali e l' inserimento dei dati di dichiarazione di iscrizione all' albo degli avvocati. Ogni
  ufficio giudiziario, inoltre, deve provvedere a registrare un funzionario sulla piattaforma per attivare la
  procedura di preregistrazione degli avvocati, i quali dovranno poi perfezionare autonomamente la
  registrazione seguendo le istruzioni che riceveranno via Pec dal sistema. Inoltre, le dichiarazioni di
  responsabilità previste dall' art. 3 del decreto (sussistenza dei requisiti) possono essere sottoscritte dall'
  avvocato unicamente mediante un certificato di firma digitale in corso di validità. L' avvocato può
  esercitare l' opzione di compensazione solo per le fatture presenti sulla piattaforma di certificazione dei
  crediti. Le fatture elettroniche vengono trasmesse alla piattaforma tramite il sistema di interscambio e
  sono associate automaticamente ai codici fiscali dei creditori registrati nella piattaforma, mentre le
  fatture cartacee, ove non presenti, devono essere immesse specificatamente a cura del creditore. Il
  ministero raccomanda di procedere al loro inserimento da subito, appena terminate le procedure di
  accreditamento. Al momento dell' inserimento della richiesta di compensazione, la piattaforma
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  Bonus cultura per i diciottenni, si parte
  Coloro i quali compiono 18 anni nel 2016
  hanno tempo fino al 31 gennaio 2017 per
  registrarsi alla piattaforma che consente di
  avere i 500 euro del bonus cultura. Mentre gli
  esercenti che intendono partecipare all'
  operazione devono registrarsi entro giugno
  2017. Il bonus sarà utilizzabile per tutto il 2017.
  Lo prevede il dpcm 15 settembre 2016, n. 187
  «Regolamento recante i criteri e le modalità di
  attribuzione e di utilizzo della Carta elettronica,
  prevista dall' articolo 1, comma 979, della
  legge 28 dicembre 2015, n.
  208 e successive modificazioni», pubblicato
  ieri sulla G.U. n. 243 e in vigore dall' 1
  novembre prossimo (si veda ItaliaOggi dell' 8
  settembre scorso). I ragazzi interessati In
  totale sono 576.953 e a ciascuno di loro
  andranno appunto 500 euro che potranno
  essere spesi per acquistare biglietti per
  rappresentazioni teatrali e cinematografiche e
  spettacoli dal vivo, libri, ingressi a musei,
  mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie,
  aree archeologiche, parchi naturali. Il tutto
  avverrà appunto attraverso una card
  elettronica, secondo queste modalità la Carta
  è realizzata in forma di applicazione
  informatica, utilizzabile tramite accesso alla
  rete Internet. Richiede la registrazione dei
  beneficiari e delle strutture e degli esercizi commerciali presso cui è possibile utilizzare la Carta. L'
  applicazione prevede la generazione, nell' area riservata di ciascun beneficiario registrato, di buoni di
  spesa elettronici, con codice identificativo, associati ad un acquisto di uno dei beni o servizi consentiti.
  Per fruire del bonus è necessario che gli interessati richiedano l' attribuzione della Spid, identità digitale
  ai sensi del dpcm 24 ottobre 2014. Palazzo Chigi potrà decidere di inviare ai soggetti che risultano
  beneficiari della Carta una comunicazione postale. Per tale attività informativa è comunque fissato un
  tetto di spesa di 116 mila euro per l' anno 2016. La registrazione da parte dei beneficiari è consentita
  fino al 31 gennaio 2017. La Carta è utilizzabile, entro e non oltre il 31 dicembre 2017. Le imprese e gli
  esercizi commerciali, le sale cinematografiche, da concerto e teatrali, gli istituti e i luoghi della cultura e i
  parchi naturali, le altre strutture ove si svolgono eventi culturali o spettacoli dal vivo, presso i quali è
  possibile utilizzare la Carta sono inseriti, a cura del ministero dei beni culturali, regista dell' operazione
  e soggetto che eserciterà i controlli, in un apposito elenco, consultabile sulla piattaforma informatica
  dedicata. La registrazione sulla piattaforma dedicata andrà fatta entro e non oltre il 30 giugno 2017.
  A seguito dell' accettazione del buono di spesa al momento dell' acquisto è riconosciuto un credito di
  pari importo all' esercente registrato. In seguito a emissione di fattura elettronica, il soggetto ottiene l'
  accredito di un importo pari a quello del credito maturato.
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  i primi 8 mesi del 2016

  Entrate tributarie e contributive, aumento dello 0,9%
  N e i p r i m i o t t o m e s i d e l 2 0 1 6 l e entrate
  contributive e tributarie sono aumentante dello
  0,9% (+3.897 milioni di euro) rispetto allo
  stesso periodo dell' anno scorso. A sostenerlo
  è i l comunicato stampa del ministero dell'
  economia di ieri.
  Le entrate tributarie erariali accertate in base
  al criterio della competenza giuridica risultano
  essere pari a +4,7% (12.546 milioni di euro).
  Nel dettaglio: le imposte dirette ammontano a
  154.917 milioni di euro e quelle indirette a
  128.159 milioni di euro. La variazione di gettito
  riscontrata sulle imposte dirette è legata all'
  andamento dell' Irpef che cresce dello 3,7%
  (4.204 milioni di euro) rispetto al 2015. E la
  variazione nel gettito delle ritenute effettuate
  sui redditi da lavoro dipendente rimane la voce
  più significativa perché registra un aumento
  dell' 4,5% (2.299 milioni). Nel periodo in
  esame si rileva anche una crescita dei
  versamenti in autoliquidazione dell' Irpef (+7%)
  e dell' Ires (+9,6%) rispetto all' anno scorso. Le
  entrate contributive sono anche loro aumentate
  dell' 1,5% rispetto al 2015.
  Nel dettaglio: le entrate Insp risultano in
  aumento dell' 1,5% (1.956 milioni di euro)
  grazie agli incassi delle gestioni del settore
  privato che hanno registrato una crescita pari
  all' 1,3%. Sempre positive risultano anche le entrate degli enti privati che hanno segnato un +400 milioni
  di euro. Di segno opposto sono invece gli incassi Inail. Questi hanno, infatti, fatto registrare un risultato
  in negativo a causa della riduzione di 260 milioni di euro, equivalente a un ­4,6% rispetto al 2015.

                                                                                    GIORGIA PACIONE DI BELLO

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                                                                                                                  25
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