Cultivons notre jardin - INCONTRI ITALO - FRANCESI SUL MONDO DI DOMANI - AWS

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Cultivons notre jardin - INCONTRI ITALO - FRANCESI SUL MONDO DI DOMANI - AWS
Cultivons notre jardin

INCONTRI ITALO - FRANCESI
SUL MONDO DI DOMANI         2018   ITALIA
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Cultivons notre jardin - INCONTRI ITALO - FRANCESI SUL MONDO DI DOMANI - AWS
Cultivons
    notre jardin
    INCONTRI ITALO - FRANCESI
    SUL MONDO DI DOMANI

                                      Christian Masset
                                      Ambasciatore di Francia in Italia

                                       Nel 2017, l’iniziativa Make our Planet great       zioni concrete e pronte a partecipare all’invenzio-
                                again del presidente Emmanuel Macron ha volu-             ne di nuovi modi di abitare, forme di mobilità, stili
                                to dare un nuovo impulso internazionale all’appli-        di vita per rendere questa transizione irreversibile.
                                cazione degli Accordi di Parigi. L’appello alla mo-
                                bilitazione generale per il clima è stato lanciato               Il ciclo «Cultivons notre jardin», che si svol-
                                agli Stati, ma anche alle ONG, alle aziende, alle         gerà per tre mesi, dal 6 settembre al 17 dicembre,
                                associazioni, ai ricercatori, ai cittadini.               in undici città, Mantova, Roma, Bologna, Torino,
                                                                                          Ferrara, Napoli, Firenze, Palermo, Bari, Genova,
                                       In questo contesto di forte determinazione         Milano, in stretto partenariato con le università
                                politica, proporzionale all’estrema vulnerabilità         e alcuni dei più importanti festival e sedi di di-
                                dei nostri ecosistemi, l’Ambasciata di Francia in         battiti italiani, affronterà una realtà, per non dire
                                Italia/Institut français Italia ha deciso di mettere      un’emergenza: le città sono responsabili del
                                in scena nell’autunno 2018 la ricchezza del dialo-        70% delle emissioni globali di CO2; il 60% della
                                go italo-francese su un tema più che mai priorita-        popolazione mondiale vivrà nelle città nel 2030.
                                rio: la lotta contro il cambiamento climatico e la        Bisogna coltivare il proprio «giardino planetario»,
                                conservazione dell’ambiente.                              così come chiama il nostro pianeta il paesaggi-
                                                                                          sta Gilles Clément, i cui lavori hanno ampiamente
                                       L’Italia e la Francia condividono molte del-       ispirato questa iniziativa e che avremo l’onore di
                                le strategie da adottare a livello locale, naziona-       ascoltare a Roma e a Palermo – dove si svolge
                                le, europeo e internazionale per salvaguardare            in questi mesi Manifesta, anch’essa largamente
                                il futuro del pianeta. L’eccellenza della ricerca e       ispirata ai suoi lavori.
                                dell’innovazione ecosensibili nei nostri due paesi
                                dimostra il ruolo di primo piano che Francia e Ita-             Dal rinnovo dell’agricoltura urbana allo svi-
                                lia sono in grado di svolgere nella transizione eco-      luppo dei giardini condivisi, passando per la rive-
                                logica. La presenza delle questioni ambientali nel        getalizzazione delle strutture e la valorizzazione
                                dibattito pubblico in entrambi i paesi manifesta          degli spazi aperti e quelli interstiziali: oggi emerge
                                l’inquietudine delle società civili, in attesa di solu-   un rapporto più flessibile tra città e natura, non-

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ché nuove dinamiche tra centri, periferie e cam-
    pagna. In Cina Stefano Boeri, che sarà anche lui
    con noi il 24 settembre, sta dando forma a nuo-
    vi progetti urbani. Utopia o necessità? Abbiamo
    invitato urbanisti, architetti, paesaggisti, biologi,
    filosofi, sociologi, registi, artisti, politici francesi e
    italiani a riflettere insieme sull’apporto di questi
    progetti in materia di riduzione dell’inquinamento,
    di protezione della biodiversità, di miglioramento
    del paesaggio, della sanità, del benessere, della
    coesione sociale. Hanno tutti una convinzione
    profonda: la necessità di inventare un modello di
    sviluppo che tenga conto dell’interazione tra l’uo-
    mo e la natura.

           Tra gli ospiti di questo ciclo, possiamo ci-
    tare anche il filosofo Bruno Latour al Festival di
    Mantova, il paesaggista Pierre Donadieu all’u-
    niversità di Genova, il fotografo Mathieu Pernot
    all’Institut français di Milano, l’architetto Carlo
    Ratti, il neurobiologo Stefano Mancuso, i presi-
    denti dell’Agenzia Spaziale italiana e del CNES a
    Palazzo Farnese, lo scrittore e regista Cyril Dion
    alla Libreria francese di Roma, il filosofo Emanue-
    le Coccia a Palermo, e tanti altri studiosi, intellet-
    tuali, artisti, politici, chiamati a partecipare a una
    grande diversità d’incontri.

            Desidero ringraziare il nostro sponsor Edi-
    son, che sostiene il dibattito sulle grandi sfide di
    oggi come l’energia sostenibile, il futuro delle cit-
    tà e l’abitare contemporaneo.

           Mi auguro che il ciclo «Cultivons notre ja-
    rdin» sia un momento appassionante di scambi
    liberi e coinvolgenti sul mondo di domani.

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Dibattito                                   p. 16
                                       Settembre                                              27 settembre

    Cultivons                          Dibattiti                                       p. 8
                                                                                              Giardini condivisi: lo spazio pubblico come bene
                                                                                              comune
                                                                                              Con: Jean-Noël Consalès, Egidio Dansero

    notre jardin
                                       6 e 8 settembre
                                       Bruno Tertrais e Bruno Latour ospiti del               Torino, Urban Center
                                       Festivaletteratura

                                       Mantova
                                       Festivaletteratura                                     Ottobre
    INCONTRI ITALO - FRANCESI          6 settembre: Una riga tracciata sul foglio
    SUL MONDO DI DOMANI                Con: Bruno Tertrais e Franco Farinelli                 Convegno e Esplorazione                     p. 18
                                                                                              4-6 ottobre
                                       8 settembre: Etica e politica per il mondo di          La città selvatica
                                       domani, con Bruno Latour e Tommaso Venturini
                                                                                              Roma
                                                                                              Ex Mattatoio, Testaccio
                                       Nell’ambito dei Dialoghi del Farnese          p. 10
                                       24 settembre                                           Convegno
                                       La natura, futuro delle città?                         4 e 5 ottobre
                                       Con: Stefano Boeri, Hervé Brunon                       Architettura del paesaggio per un urbanesimo
                                       Modera: Antonio Cianciullo                             lussureggiante

                                       Roma                                                   Roma
                                       Palazzo Farnese                                        Ex Mattatoio, Testaccio

                                                                                              6 ottobre
                                       Convegno                                      p. 12    Esplorazione: Roma e la Selva
                                       24 e 25 settembre                                      Con: Guillaume Monsaingeon, Lorenzo Romito
                                       Il ruolo degli spazi aperti nella trasformazione
                                       delle città mediterranee
                                                                                              Dibattito                                   p. 21
                                       Roma                                                   7 ottobre
                                       École Française de Rome                                Rallentare
                                                                                              Con: Nelly Pons
                                                                                              Modera: Marco Fratoddi
                                       Dibattito                                     p. 14
                                       26 settembre                                           Ferrara
                                       Tecnica, ambiente e cittadinanza                       Festival Internazionale
                                       Con: Francesco Luca Basile, Laura Centemeri

                                2018   Modera: Elena Davigo

                                       Bologna
                                                                                              Mostra e dibattito
                                                                                              12 ottobre - 10 novembre
                                                                                                                                          p. 22

                                       Fondazione Gramsci Emilia Romagna                      Il giardino siciliano come metafora
                                                                                              Con: Emanuele Coccia

                                                                                              Palermo
                                                                                              Chiostro di San Domenico/Società Siciliana per la
                                                                                              Storia Patria
4                                                                                                                                                 5
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Nell’ambito dei Dialoghi del Farnese         p. 24   Convegno                                        p. 32   Dibattiti                                      p. 40   Roma, 23 novembre
    19 ottobre                                           26 e 27 ottobre                                         7 e 8 novembre                                         Incontro con Lucas Harari alla Librairie française
    Smart, Sensibile, Sostenibile? Ripensare la vita     Biodiversità, partecipazione e forme artistiche         Focus Pierre Donadieu, paesaggista                     Stendhal
    urbana
    Con: Eric Cassar, Carlo Ratti, Nicola Delon          Roma                                                    Genova e Torino                                        Bologna, 24 novembre
                                                         Bosco temporaneo San Lorenzo                                                                                   Incontro con Lucas Harari all’Alliance française
    Roma
    Palazzo Farnese                                                                                              7 novembre Nuove co-costruzioni città/natura nel
                                                         Dibattito                                       p. 34   XXI secolo, con Roberto Bobbio e Pierre Donadieu       Proiezione e dibattito                        p. 48
                                                         30 ottobre                                                                                                     27 novembre
    Dibattiti                                    p. 26   En compagnie des hommes. La preoccupazione              Genova                                                 Focus Cyril Dion, ospite della «Semaine des pos-
    19, 23 e 24 ottobre                                  ecologica in Africa                                     Università degli studi di Genova                       sibles»
    Focus David Lopez, scrittore                         Con: Véronique Tadjo, Dacia Maraini                                                                            Proiezione e dibattito in presenza del regista:
                                                                                                                                                                        Domani
    Bari e Roma                                          Roma                                                    8 novembre Progetto urbanistico e nuove iden-
                                                         Institut français Centre Saint-Louis                    tità del paesaggio, con Cristina Bianchetti e Pierre   Roma
    Bari, 19 ottobre: Incontro con David Lopez all’Al-                                                           Donadieu                                               Institut français Centre Saint-Louis
    liance française
                                                         Nell’ambito dei Dialoghi del Farnese            p. 36   Torino                                                 Dibattito
    Roma, 23 ottobre: David Lopez alla Libreria fran-    31 ottobre                                              PAV, Parco Arte Vivente                                27 novembre
    cese Stendhal nell’ambito del Festival Italiques     L’emergenza biodiversità                                                                                       Focus Cyril Dion, ospite della «Semaine des pos-
                                                         Con: Gilles Bœuf, Gilles Clément e Stefano Mancuso                                                             sibles»
    Roma, 24 ottobre: Incontro con David Lopez                                                                   Dibattito                                      p. 42   Dibattito intorno a Petit manuel de résistance con-
    all’Università Roma La Sapienza                      Roma                                                    22 novembre                                            temporaine (2017)
                                                         Palazzo Farnese                                         La natura citata - Incontro con Philosophy
                                                                                                                 Kitchen                                                Roma
    Giornata di Studio                           p. 28                                                           Con: Michele Cometa, Giovanni Leghissa,                Institut Français
    22 ottobre                                                                                                   Ermanno Torre, Veronica Cavedagna                      Libreria Stendhal - Librairie française de Rome
    Una natura a misura d’uomo: archeologia dei          Novembre
    giardini, archeologia dei paesaggi                                                                           Torino
                                                                                                                 Urban Center                                           27 novembre - 1 dicembre                   p. 50
    Napoli                                               Conferenza                                      p. 38                                                          Ambiente, natura e società, cosa fare? «Semaine
    Institut Français                                    2 novembre                                                                                                     des possibles» in collaborazione con Actes Sud
                                                         L’uomo e la natura, un rapporto inquieto                Dibattito                                      p. 44
                                                         Con: Gilles Bœuf                                        23 novembre                                            Roma
    Mostra e dibattito                           p. 30                                                           Rinnovo dell’agricoltura urbana e cooperazione         Libreria Stendhal - Librairie française de Rome
    23 e 24 ottobre                                      Genova                                                  decentrata                                             Institut français - Centre Saint-Louis
    Déconstruction, mostra di Mathieu Pernot             Festival della Scienza                                  Con: Didier Martinet, Michela Palestra, Paolo Pileri

    Milano                                                                                                       Milano
    Institut Français                                    Proiezioni e dibattiti                          p. 39   Institut Français                                      Dicembre
    Palazzo delle Stelline                               6, 7, 8 novembre
                                                         Nessun uomo è un’isola
    23 ottobre                                           Con: Dominique Marchais                                 Dibattito                                      p. 46   Nell’ambito dei Dialoghi del Farnese           p.52
    Opening Mostra Déconstruction                                                                                23 e 24 novembre                                       17 dicembre
                                                         Firenze                                                 Architettura, natura, linea chiara: Focus Lucas        La Terra vista dal Cielo
    24 ottobre                                           Institut Français Firenze/Festival dei popoli           Harari, fumettista                                     Con: Roberto Battiston, Jean-Yves Le Gall
    Incontro tra Mathieu Pernot e Paolo Pileri
                                                                                                                 Roma e Bologna                                         Roma
                                                                                                                                                                        Palazzo Farnese

6                                                                                                                                                                                                                             7
Cultivons notre jardin - INCONTRI ITALO - FRANCESI SUL MONDO DI DOMANI - AWS
Una riga tracciata                        Frontiera: linea di confine tra due stati. Se ci
                                                                                                                        si attiene alla definizione del vocabolario, è sem-
                                                                                     sul foglio                         plice definire un concetto la cui sola esistenza ha
                                                                                                                        creato infiniti dibattiti e guerre, ma la realtà è mol-
                                                                                                                        to più complicata. Ci sono frontiere visibili e altre
                                                                                                                        invisibili, alcune imposte dalla conformazione del
                                                                                                                        territorio e altre decise a tavolino con carta e pen-
                                                                                                                        na, senza contare quelle economiche o culturali
                                                                                                                        che quasi mai seguono quelle che definiscono
                                                                                                                        i contorni delle nazioni. In un momento storico
                                                                                                                        segnato da guerre, istanze separatiste e migra-
                                                                                                                        zioni, a interrogarsi sul significato e il futuro delle
                                                                                        Aula magna dell’Università      frontiere sono Bruno Tertrais, esperto di relazioni
                                                                                                ore 21.15               internazionali e il geografo Franco Farinelli, che
                                                                                         Via Angelo Scarsellini, 2      in numerosi suoi studi (L’invenzione della terra, Le
                                                                                                                        frontiere della geografia) è tornato sul concetto
                                                                                                                        di confine, accompagnati dal giornalista Valerio
                                                                                             Con Bruno Tertrais e       Pellizzari, che per oltre quarant’anni, da inviato
                                                                                               Franco Farinelli         speciale, ha seguito alcuni dei più cruenti conflitti
                                                                                                                        lungo le linee che separano popoli e stati.
                                                                                           Modera: Valerio Pellizzari
                                                                                                                                Con il sostegno di Gruppo Giovani indu-
                                                                                                                        striali Mantova.

                                   Bruno Tertrais è un politologo francese,
                            vice-direttore della Fondation pour la recherche                                                   Dall’inizio dell’esplosione sempre più ver-

    Bruno Tertrais          stratégique (FRS). Esperto in geopolitica e rela-
                            zioni internazionali, si occupa di crisi e conflitti,    Etica e Politica per               tiginosa delle disuguaglianze negli anni ’90, fino
                                                                                                                        agli eventi odierni che riempiono i quotidiani tra

    e Bruno Latour          dell’analisi della politica estera degli Stati Uniti e
                            di questioni nucleari. Per le sue ricerche, ha rice-     il mondo di domani                 istanze separatiste e fenomeni migratori, le clas-
                                                                                                                        si dirigenti si sono comportate come se la Storia

    ospiti del              vuto nel 2010 il premio Vauban dell’Institut des
                            Hautes Études de Défense Nationale (IHEDN).
                            Nel 2018 ha pubblicato Atlante delle frontiere.
                                                                                                                        dell’uomo non proseguisse verso un orizzonte
                                                                                                                        comune, relegando la questione ambientale ai
                                                                                                                        margini dei programmi governativi. Secondo il
    Festivaletteratura      Muri, conflitti, migrazioni (add editore) in cui af-
                            fronta con Delphine Papin il tema del cambia-
                                                                                                                        filosofo e sociologo Bruno Latour non si posso-
                                                                                                                        no comprendere le posizioni politiche degli ulti-
                            mento climatico e il modo in cui può modificare                                             mi cinquant’anni se non si attribuisce un posto
                            certe frontiere esistenti.                                                                  centrale alla questione del mutamento climatico.
                                                                                                                        Bisogna ripensare società ed economia tenendo
                                   Bruno Latour è un sociologo, antropologo                                             presente che l’ecosistema non è un oggetto da
                            e filosofo francese. È attualmente professore or-              Basilica Palatina di         dominare, ma «si insinua come soggetto terzo in
                            dinario presso la Sciences Po Paris e la London                  Santa Barbara              tutte le nostre azioni». Del profondo legame tra
                            School of Economics (LSE). Nel 2018 ha pubbli-                       ore 14.45              crisi sociale e ambientale l’autore di Tracciare la
                            cato Tracciare la rotta, presso Raffaello Cortina                                           rotta discute insieme a Tommaso Venturini, ricer-
                            Ed. (Où atterrir ? Comment s’orienter en politique,
                                                                                           Piazzetta S. Barbara         catore presso INRIA France.
            Mantova         La Découverte, 2017), un saggio in cui «l’ipotesi
       Festivaletteratura   è che […] siamo entrati nell’epoca di un profondo                                                 Con il sostegno di Novellini.
                            disorientamento, che vede la terra sottrarsi a noi               Con Bruno Latour e
                            umani come terreno di vita, reagendo alle nostre                 Tommaso Vanturini                 Organizzato da: Marella Paramatti, Festi-
             Dibattiti      azioni con sconvolgimenti climatici globali».                                               valetteratura, con il sostegno dell’Institut français
                                                                                                                        Italia
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Cultivons notre jardin - INCONTRI ITALO - FRANCESI SUL MONDO DI DOMANI - AWS
La natura,
     futuro della città?

                     Roma
                Palazzo Farnese
                    ore 18.30
                Piazza Farnese 67

                    Nell’ambito dei
                 Dialoghi del Farnese

           Stefano Boeri, architetto, Hervé Brunon,                 Stefano Boeri, architetto e urbanista italia-           Hervé Brunon è uno storico d’arte francese, di-
     storico dei giardini e del paesaggio                   no, ha progettato diversi waterfront, come quelli        rettore di ricerca al CNRS, specialista dei giardini e del
           Modera: Antonio Cianciullo, giornalista del-     di Napoli, Trieste, Genova, La Maddalena, Doha,          paesaggio. Dopo studi scientifici (biologia ed ecolo-
     la Repubblica                                          Marsiglia e Salonicco, con una grande attenzione         gia) e umanistici (storia dell’arte, letteratura, filosofia e
                                                            ai rapporti tra medio ambiente e città. Ha ricevuto      paesaggistica), è stato borsista a Villa Medici, a Roma,
            Il 60% della popolazione mondiale nel 2030      molti premi internazionali per il Bosco Verticale,       e fellow dell’Harvard University Center for Italian Re-
     vivrà nelle città. Le città sono responsabili del      che integra la vegetazione nella struttura dell’edi-     naissance Studies (Firenze). Il suo lavoro si inserisce
     70% delle emissioni globali di CO2. Che bilancio       ficio, realizzato a Milano nel 2014. Ha partecipato      nell’ambito delle «umanità ambientali», studiando l’im-
     trarre dall’applicazione degli accordi di Parigi dal   alla Conferenza COP21 di Parigi nel 2015, presen-        maginario della natura e la poetica dei luoghi.
     2015? Come rispondono le città oggi all’emer-          tando il suo progetto di Città Foresta. Professore              Membro del comitato editoriale della rivista Les
     genza ambientale? Tra le varie soluzioni al pro-       Ordinario di Urbanistica presso il Politecnico di        Carnets du paysage (I Quaderni del paesaggio), Hervé
     blema del riscaldamento globale, si parlerà della      Milano, è stato invitato in molti atenei internazio-     Brunon si occupa della rubrica «Cultiver notre jardin»
     valorizzazione del patrimonio vegetale e della         nali. Oggi dirige il Future City Lab della Tongji Uni-   (Coltivare il nostro giardino) nella rivista Vacarme.
     rivegetalizzazione dei centri urbani.                  versity di Shanghai.                                            In italiano, è stato pubblicato il suo libro Giardini
                                                                                                                     di saggezza in Occidente (DeriveApprodi, 2017).                 Organizzato da: Institut français Italia

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Cultivons notre jardin - INCONTRI ITALO - FRANCESI SUL MONDO DI DOMANI - AWS
L’obiettivo di questo convegno è analizzare              Jordi Ballesta (CIERC/UMR LARCA),                zia Cianci, Francesca Paola Mondelli, Saverio
                                 il ruolo degli spazi aperti nelle trasformazioni del-     Mayté Banzo, Damien Toublant (Université de             Massaro, Giovanni Perrucci (Roma Tre), Giam-
     Il ruolo degli spazi        le metropoli mediterranee.
                                         In un contesto di crescita urbana, gli spazi
                                                                                           Bordeaux), Laura Centemeri (CEMS-EHESS-C-
                                                                                           NRS), Ségolène Darly (Ladyss, Université Paris
                                                                                                                                                   piero Mazzocchi, Romina Ascanio (La Sapienza
                                                                                                                                                   e Roma Tre), Lucia Nucci (Roma Tre), Martina

     aperti nella                non costruiti, agricoli o naturali, sono stati a lungo
                                 considerati spazi vuoti, abbandonati o in attesa
                                                                                           8 Vincennes Saint-Denis), Hélène Jeanmougin
                                                                                           (MES-UMR 7305), Lucette Laurens (Université
                                                                                                                                                   Pietropaoli (Roma Tre), Marta Rabazo Martin
                                                                                                                                                   (Roma Tre), Antonio Jesús Santana Guzmàn

     trasformazione              di urbanizzazione. Con l’avvento del paradigma
                                 dello sviluppo sostenibile e della pianificazione
                                                                                           Paul Valéry-Montpellier 3), Anna Madoeuf (Uni-
                                                                                           versité de Tours), Najet Mouaziz-Bouchent (Uni-
                                                                                                                                                   (Università di Malaga), Serenella     Stasi, Ste-
                                                                                                                                                   fano Tornieri (University Iuav of Venice), Sabrina

     delle città                 di scala metropolitana, la prospettiva è cambiata.
                                 Nelle aree peri-urbane, gli spazi verdi e i terreni
                                 agricoli sono considerati come spazi multifunzio-
                                                                                           versité des sciences et de la technologie d’ORAN
                                                                                           USTO-MB), Moussalih Abdellah, Stefano de
                                                                                           Falco (Università degli Studi di Napoli Federico
                                                                                                                                                   Spagnuolo (Roma Tor Vergata), Stefano Tornieri
                                                                                                                                                   (IUAV)

     mediterranee                nali, fattori di resilienza urbana. Al contempo, in
                                 città, la trama di spazi aperti interstiziali (parchi,
                                                                                           II), Luc Gwiazdzinski (Université de Grenoble),
                                                                                           Aziz El Maoula El Iraki (Institut National d’Amén-
                                                                                                                                                         Organizzato da: EFR (programma «Metro-
                                                                                                                                                   poli: crisi e mutazioni nell’area euro-mediterra-
                                 lotti liberi) permette un insieme di usi che suppor-      agement et d’urbanisme de Rabat), Jean-Noël             nea» - 2017/2021), LIA MediterraPolis, CROMA
                                 tano la vivibilità e la sostenibilità della vita citta-   Consalès (Université Aix-Marseille), Ümmühan            (Roma Tre), ANR (progetto JASMINN), con il so-
                                 dina.                                                     Östürk (ENSA Grenoble), Monique Poulot (Paris           stegno di Institut français Italia
                                         Questo convegno è un invito a far chiarezza       Ouest Nanterre La Défense), Sofiane Saadia (Uni-
                                 sull’evoluzione di rappresentazioni, usi e norme          versité Paris Diderot), Victoria Sachsé (Université           Responsabili scientifici: Fabrice Jesné
                                 degli spazi aperti metropolitani e a riflettere sulle     de Strasbourg), Pascale Scheromm, Françoise             (EFR), Coline Perrin, Christophe Soulard (INRA),
                Roma             storie degli spazi aperti, le loro specificità e le re-   Jarrige (INRA), Giulia Caneva, Flavia Bartoli,          Carlo Maria Travaglini, Keti Lelo, Anna Laura Pa-
       École Française de Rome   lazioni che intrattengono con le aree edificate, per      Ilaria Zappitelli, V. Savo (Roma Tre), Francesca        lazzo (CROMA)
            ore 9.00-18.00       comprendere meglio i loro problemi di sviluppo e          Capano (Università Napoli Federico II), Aurora
                                 la diversità dei ruoli che possono svolgere nelle         Cavallo, Filippo De Dominicis (Roma Tre), Danie-
           Piazza Navona 62
                                 trasformazioni delle metropoli del Mediterraneo.          la Cinti (Università di Firenze), Maria Rita Gisotti,
                                                                                           Daniela Poli (Università di Firenze), Maria Gra-
               Convegno
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Cultivons notre jardin - INCONTRI ITALO - FRANCESI SUL MONDO DI DOMANI - AWS
Il dibattito intende esplorare i legami fra           Francesco Luca Basile è un chimico italia-
                            scienza, sviluppo sostenibile e partecipazio-         no, professore associato di Chimica industriale
                            ne collettiva. Numerose mobilitazioni cittadine       all’Università di Bologna. Responsabile del grup-
                            hanno cercato di mettere in risalto la necessità      po Ambiente per Coalizione Civica per Bologna,
                            di uno scambio democratico attorno a problemi         è particolarmente legato all’iniziativa Aria Pesa,
                            che, a prima vista, potevano sembrare riservati       volta a misurare in un modo capillare e parteci-
                            ai soli specialisti o presentarsi come esenti da      pativo la qualità dell’aria a Bologna. È anche inter-
                            implicazioni politiche. Così sono nate le proteste    venuto sulla questione del passante autostradale
                            contro l’ampliamento dell’aeroporto di Malpensa       di Bologna.
                            o la realizzazione del passante di Bologna. Come
                            mostra l’iniziativa bolognese Aria Pesa, coordina-           Laura Centemeri è una ricercatrice in so-
                            ta dal professore Basile e volta ad un campiona-      ciologia ambientale. Si occupa di problemi am-
                            mento collettivo del biossido di azoto nell’aria, i   bientali e mobilitazioni sociali; è autrice di un li-
                            cittadini possono investire in prima persona in       bro sul disastro di Seveso (Ritorno a Seveso. Il
                            un campo che concretamente riguarda tutti. La         danno ambientale, il suo riconoscimento, la sua
                            nascita e lo sviluppo di questi movimenti – che       riparazione, Bruno Mondadori Editore, 2006). Ha
                            spesso stentano ad imporsi nel dibattito pubbli-      lavorato in centri di ricerca in Italia e in Portogal-

     Tecnica, ambiente      co – si collegano a questioni centrali del nostro
                            tempo, dalla qualità della vita all’organizzazione
                                                                                  lo; attualmente è in Francia presso il CNRS, dove
                                                                                  svolge ricerche sul movimento «glocal» della per-

       e cittadinanza       dei mezzi di produzione e alla distribuzione della
                            ricchezza.
                                                                                  macultura.
                                                                                         Si è interessata ai processi di partecipazio-
                                                                                  ne in relazione all’inquinamento o alla pianifica-
                                                                                  zione industriale, come nel caso dell’ampliamen-
                                                                                  to dell’aeroporto di Malpensa.

                                                                                          Organizzato da: Fabien Coletti, Lettore di
                                                                                  scambio Università di Bologna/Institut français
                                                                                  Italia, in collaborazione con Maria Chiara Sbiroli,
                                                                                  Fondazione Gramsci Emilia Romagna, e Aurélie
                                                                                  Rambaud, direttrice Alliance française Bologna
             Bologna
       Fondazione Gramsci
         Emilia Romagna
             ore 17.15
                                 Francesco Luca Basile, chimico e Laura Centemeri, sociologa
          Via Mentana 2     Modera: Elena Davigo, storica, Università degli studi di Firenze

             Dibattito

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Cultivons notre jardin - INCONTRI ITALO - FRANCESI SUL MONDO DI DOMANI - AWS
Giardini condivisi:
     lo spazio pubblico
     come bene comune

                    Torino
                Urban Centre
                   ore 18.00
           Piazza Palazzo di Città 8/F

                          Dibattito

           Jean-Noël Consalès, urbanista e
     Egidio Dansero, geografo

           Cosa rappresenta l’agricoltura urbana oggi?        urbanisti nell’ambito di un progetto di ricerca na-              Jean-Noël Consalès, urbanista e ricercato-       Torino. È specialista di sviluppo sostenibile e del-
     Qual è la sua importanza economica? Cosa signi-          zionale: con carte, disegni, foto, e cinque itinerari     re francese in agricoltura urbana, è docente uni-       le problematiche legate all’agricoltura urbana. Ha
     fica da un punto di vista ambientale e sociale? In       adatti alle famiglie per scoprire Marsiglia oltre i       versitario presso l’Università d’Aix-Marseille. Le      partecipato al progetto Atlante del cibo di Torino
     questo incontro dedicato alla questione degli orti       sentieri comunemente percorsi; per delineare un           sue ricerche si concentrano sui rapporti tra città      Metropolitana.
     urbani, Jean-Noel Consalès e Egidio Dansero, a           nuovo modo di guardare, abitare e organizzare le          e natura e sulla mobilitazione della natura nei pro-
     partire dai risultati delle loro ricerche più recenti,   nostre città. Grazie alla ricchezza e alla comples-       getti urbanistici e paesaggistici. Ha coordinato il           Organizzato da: Benoît Monginot, Lettore
     cercheranno di proporre delle risposte a questi          sità delle sue relazioni con la natura, Marsiglia         progetto interdisciplinario JASSUR (Jardins AS-         di scambio Institut français Italia/Università di
     quesiti.                                                 rappresenta un laboratorio privilegiato per stu-          Sociatifs Urbains - Orti associativi urbani) sull’e-    Torino, in collaborazione con Valentina Campana,
           Negli ultimi dieci anni la questione della         diare l’insolita distribuzione delle interazioni tra il   mergere degli orti associativi nelle città, sul loro    Giulietta Fassino, Urban Center Torino
     «natura in città» si è imposta all’attenzione di ur-     mondo urbano e il mondo naturale. Al di là dei            ruolo e uso. È stato coautore di Petit Atlas d’une
     banisti, ecologisti, operatori culturali. Nell’opera     suoi paesaggi naturali spesso esaltati – spiagge,         ville-nature. Jardins urbains et cultures buisson-
     collettiva Petit Atlas d’une ville-nature. Jardins       colline, calanche – Marsiglia nasconde, all’inter-        nières à Marseille, Ed. Wildproject, 2017 (Piccolo
     urbains et cultures buissonières à Marseille (Edi-       no stesso del tessuto urbano, una moltitudine di          Atlante di una città-natura. Giardini urbani e cultu-
     tions wildproject, 2017), Jean-Noël Consalès rac-        spazi naturali pubblici o privati, ma anche terre-        re originali a Marsiglia).
     coglie pratiche convergenti, provenienti da questi       ni incolti, interstizi che permettono a numerose
     mondi differenti, per proporre un nuovo modo di          piante e animali di vivere tra noi.                             Egidio Dansero è professore di geografia
     vedere e di fare la città. Questo atlante è stato                                                                  economico-politica presso il Dipartimento Cul-
     realizzato da un gruppo di ecologisti, sociologi e                                                                 ture Politica Società dell’Università degli Studi di

16                                                                                                                                                                                                                                     17
gen (Michael Van Valkenburg Associates, New
                                           Lungi dall’essere un ossimoro che è sem-
                                    pre stato nella civiltà occidentale, la «natura urba-   Architettura del                                         York), Günther Vogt (Vogt Landschaftsarchitekten,
                                                                                                                                                     Zurigo), Laura Zampieri (CZ studio, Venezia), e i
                                    na» è oggi ampiamente rivendicata dalla cultura
                                    contemporanea come il migliore degli antidoti,          paesaggio per                                            moderatori Daniela Colafranceschi (Mediterranean
                                                                                                                                                     University, Reggio Calabria), Isotta Cortesi (Federi-
                                    sempre che ancora si ambisca a salvare il pia-
                                                                                            un urbanesimo                                            co II University, Naples), Gabriele Paolinelli (Univer-

           La città                 neta, afflitto dagli eccessi dell’urbanizzazione.
                                    La presenza del selvatico in città è forse l’ultima
                                                                                            lussureggiante
                                                                                                                                                     sity of Florence)

          selvatica                 frontiera di questa tendenza, perché rappresenta
                                    senza dubbio la più «naturale delle nature» che
                                    siamo in grado di immaginare e l’estremo oppo-
                                                                                                                                                            Mathieu Gontier è un paesaggista francese,
                                                                                                                                                     cofondatore nel 2010 di Wagon Landscaping, con
                                                                                                                                                     François Vadepied. Dopo studi di lingua russa e di
                                    sto di tutto ciò che è urbano. Tra i progettisti, gli                                                            belle arti, è stato allievo dell’École du paysage de
                                    studiosi, artisti, scienziati, imprenditori, politici                                                            Versailles, dove oggi insegna ed è direttore degli
                                    che se ne occupano, alcuni hanno sposato que-                                                                    studi per la sede di Marsiglia. Nei suoi progetti, cer-
                                    sta prospettiva come l’unica via per la redenzione                                                               ca di unire le belle arti e la paesaggistica. Si occupa
                                    urbana, sfoderando con un certo piglio ideologi-                                                                 dello sviluppo di Wagon Landscaping nella regione
                                    co le armi della biodiversità e dell’ecologia; qual-
                                                                                                             Roma                                    francese di Provence-Alpes-Côte d’Azur e in Russia.
                                    cun altro ha abbracciato la causa della compre-                Ex Mattatoio, Testaccio                                  François Vadepied è un paesaggista, carto-
                                    senza tra la selva e la città come un’occasione                     ore 9.00 - 18.00                             grafo e geofisico francese. Dopo più di dieci anni
               Roma                 opportunistica per nuovi prodotti di successo nel             Piazza Orazio Giustiniani, 4                       di lavoro nell’ambito della cartografia e dei Siste-
      Ex Mattatoio, Testaccio       mercato urbano globale; altri ancora, al contrario,                                                              mi d’Informazione Geografica, è entrato nel 2003
     Piazza Orazio Giustiniani, 4   sono molto scettici e diffidenti. Ciò che è certo,                                                               all’École du paysage de Versailles (ENSP), dove oggi
                                    è che è il momento di riconsiderare il selvatico                             Convegno                            insegna. Nel 2010 ha cofondato Wagon Landsca-
                                    e, per suo tramite, ripensare la città in relazione                                                              ping con Mathieu Gontier. Nei suoi progetti cerca di
        Convegno e Esplorazione     ai valori etici ed estetici della società del nostro           Il relatore Fabio Di Carlo (La Sapienza Univer-   unire la creatività paesaggistica con una forte atten-
                                    tempo. Vent’anni dopo la conferenza di Parigi           sità di Roma), Andrea Filpa (Università Roma Tre),       zione ai luoghi e alla loro storia.
                                    Sauvage dans la ville. De l’inventaire naturaliste      Francesco Ferrini (Università di Firenze), Teresa
                                    à l’écologie urbaine e dieci anni dopo il simposio      Galì Izard (GSD, Harvard University), Mathieu Gon-              Organizzato da: Annalisa Metta e Maria Livia
                                    di Dumburton Oaks Designing Wildlife Habitats,          tier e François Vadepied (WAGON landscaping,             Olivetti, Università Roma Tre, in collaborazione con
                                    LA CITTÀ SELVATICA intende rinnovare il dibatti-        Parigi/Marsiglia), Giovanni Longobardi (Università       Fiona Lejosne, Lettrice di scambio e Claire Mille,
                                    to, attraverso un convegno internazionale e un’e-       Roma Tre), Franco Panzini (IUAV, Venezia), Martin        ex-Lettrice di scambio Università degli studi Roma
                                    splorazione nella selva di Roma.                        Schmitz (Atelier Loidl, Berlino), Jason Siebenmor-       Tre/Institut français Italia
18                                                                                                                                                                                                             19
Esplorazione:                                                   Guillaume Monsaingeon è un filosofo e cu-
                                                              ratore d’arte francese. È stato direttore dell’Audi-

     Roma e la selva                                          torium del Louvre, e direttore del Centre culturel
                                                              français a Roma. Attualmente insegna filosofia a
                                                              Marsiglia. I suoi lavori si concentrano sulla carto-
                                                              grafia e sui rapporti tra arte, cartografia e spazio
                                                              urbano. Ha fondato l’OuCarPo, Ouvroir de carto-
          Guillaume Monsaingeon, filosofo e
                                                              graphie potentielle (Opificio di cartografia poten-
     Lorenzo Romito, architetto                               ziale).

                                                                     Lorenzo Romito è un architetto, artista e
                                                              curatore d’arte italiano. È il cofondatore di Stalker
                                                              (1995), Osservatorio Nomade (2002), Primavera-
                                                              romana (2009) e Stalker Walking School (2012).
                                                                                                                      Rallentare
                        Roma                                  Con Stalker ha partecipato alle principali mani-
                       ore 10.00                              festazioni d’arte e di architettura in Europa e nel
                                                              mondo, come la Biennale di Venezia (2000, 2008,
                                                              2014), la biennale d’arte europea Manifesta a Lu-
                                                              biana (2000), la Triennale di Milano (2006) e la
                        Convegno
                                                              Quadriennale di Roma (2006). Ha insegnato in
                                                              corsi, master, seminari e workshop in diverse uni-                                                                     Sopravvissuta ad un burn-out, un vero e
           Una passeggiata collettiva nella parte sel-        versità d’arte e di architettura del mondo. È stato                      Ferrara                                proprio crollo fisico e psichico in Choisir de ra-
     vatica di Roma, per osservarla da diversi punti di       vincitore del Prix de Rome presso Villa Medici                   Festival Internazionale                        lentir (Scegliere di rallentare, Actes Sud/Kaizen,
     vista e per indagare la natura selvatica della città     (2000-2001).                                                                                                    collana «Je passe à l’acte», 2017), Nelly Pons ci
     facendone esperienza diretta.
                                                                                                                                      ore 14.30                               accompagna passo dopo passo nella scoperta
           Il selvatico è un rifugio in una città ovunque           Cura e organizzazione                                                                                     di questa nuova relazione particolare che ci uni-
     controllata e anestetizzata dall’isteria della sicu-           Francesco Careri                                                       Dibattito                          sce al mondo. Condivide qui, le tappe della sua
     rezza e dalla paura della diversità. L’obiettivo prin-                                                                                                                   riflessione e della sua esperienza per imparare a
     cipale di questa esplorazione è sperimentare che              Guide                                                                                                      vivere al passo con i tempi, pur prendendosi del
     il tema del confronto non è «natura contro città»,            Lorenzo Romito (Stalker, Noworking)                           Nelly Pons, giornalista                      tempo per sé. Perché se il mondo non smette di
     o «naturale contro artificiale», ma uno spettro di            Guillaume Monsaingeon (OuCarPo, Ouvroir                   Modera: Marco Fratoddi                           accelerare, la sola leva su cui possiamo agire è
     mediazione ampio, aperto, concreto e accogliente.        de cartographie potentielle)                                                                                    noi stessi.
                                                                                                                              «Non c’è tempo», «oberati», «in ritardissi-
                                                                                                                      mo», «sovraccarichi di lavoro»… Crescita illimita-             Nelly Pons ha problematizzato i modelli di
                                                                                                                      ta, consumo eccessivo, iperconnettività, aumenti        vita dominanti attraverso numerosi lavori, tra cui
                                                                                                                      di rendimento e produttività…                           la fondazione e la realizzazione del festival Entre
                                                                                                                              Nella sua costante ricerca del sempre di        tradition et modernité. Dopo essere stata balle-
                                                                                                                      più, il mondo moderno ci costringe ad una brama         rina, giornalista, assistente dell’attivista Pierre
                                                                                                                      smaniosa del possedere e del riuscire. Una corsa        Rabhi e direttrice dell’associazione Terre & Hu-
                                                                                                                      sfrenata in cui è inevitabile lo sfruttamento: del      manisme, oggi si dedica alla scrittura. Per la casa
                                                                                                                      pianeta, delle sue risorse naturali, e perfino degli    editrice Actes Sud ha firmato Choisir de ralentir e
                                                                                                                      uomini. Di fronte ad una tale constatazione, solo       Débuter son potager en permaculture («Je passe
                                                                                                                      una reazione: rallentare. Presentato qui come           à l’acte», Actes Sud, illustrazioni di Pome Bernos),
                                                                                                                      una risposta, una scelta lungimirante di fronte         in cui la permacultura è presentata come un’e-
                                                                                                                      alla corsa sfrenata del mondo, il rallentare è mol-     sperienza concreta e personale, ma anche come
                                                                                                                      to più di un semplice strumento al servizio del         una filosofia cui ricorrere in molteplici situazioni.
                                                                                                                      nostro benessere. È letteralmente un’arte di vive-
                                                                                                                      re, che ci invita a riprendere il potere sulle nostre         Organizzato da: Luisa Ciffolilli e Chiara Niel-
                                                                                                                      esistenze: una pratica cosciente che si decide, si      sen, Festival Internazionale Ferrara, in collabora-
                                                                                                                      trasmette e si apprende.                                zione con Institut français Italia
20                                                                                                                                                                                                                                    21
Il giardino siciliano
     come metafora

                                                                            Palermo
                                                                   Chiostro di San Domenico
                                                                      Società Siciliana per
           Emanuele Coccia, filosofo (EHESS) e au-
     tore, Édith de La Héronnière, scrittrice, Angelo                   la Storia Patria
     Pitrone, fotografo, Giuseppe Barbera, professo-                 Piazza San Domenico 1
     re di colture arboree all’Università degli Studi di
     Palermo, Gaël Le Bihan, fotografa, Anthony Car-
     cone, artista sonoro, Christian Schreckenberger,                        Mostra e Dibattito
     scultore

            Incontro, incrocio, intreccio: il giardino di-
     venta metafora delle sfide che l’Europa e la Sicilia
     si trovano ad affrontare nell’età contemporanea.
     L’Institut français e il Goethe-Institut di Palermo
     invitano artisti e pensatori francesi, tedeschi ed
     italiani ad aprire una prospettiva interdisciplinare
     sul tema della coesistenza, indagare il legame tra             Giuseppe Barbera è un agronomo italiano,
     natura e politica e sviluppare spazi ed occasioni       professore ordinario di Colture arboree all’Uni-
     per pensare e praticare il bene comune.                 versità di Palermo. Si occupa di alberi, sistemi e
            Il progetto – che include una mostra con         paesaggi agrari. È stato responsabile e consulen-
     opere di artisti provenienti dalla Francia, dalla       te di diversi progetti di ricerca e ha curato il re-
     Germania e dalla Sicilia, e una tavola rotonda – fa     cupero del Giardino della Kolymbetra nella Valle
     parte del programma collaterale di Manifesta 12.        dei Templi e del giardino Donnafugata nell’isola
                                                             di Pantelleria.
                                                                    È stato membro del Consiglio del Parco
           Emanuele Coccia è un filosofo italiano.           della Valle dei Templi (2000-2009) e assessore al
     Specialista di filosofia medievale e di Averroè, in-    Verde del Comune di Palermo (2012-2014). Tra i
     segna all’École des Hautes Études en Sciences           suoi ultimi libri, Pantelleria. Di luce e di vento, di
     Sociales (EHESS, Parigi) dal 2011. I suoi libri si      pietra e di fiori (Rizzoli, 2016) e Abbracciare gli al-
     confrontano con il nostro rapporto con la realtà:       beri (2a edizione, Il saggiatore, 2017).
     La vita sensibile (Il Mulino, 2011), Il bene nelle
     cose (Il Mulino, 2014), sull’estetica della pubbli-           Organizzato da: Eric Biagi, Institut français
     cità.                                                   Palermo e Heidi Sciacchitano, Goethe-Institut, in
           Ha pubblicato nel 2016 La vie des plantes.        collaborazione con il Verein Düsseldorf-Palermo
     Une métaphysique du mélange, presso Payot et            e l’Università di Palermo, con il sostegno dei Mi-
     Rivages (La vita delle piante. Una metafisica della     nisteri degli Esteri di Francia e Germania (Fonds
     mescolanza, Il Mulino, 2017).                           Franco-Allemand)

22                                                                                                                     23
Eric Cassar è un architetto e ingegnere
                                                                                                                                         francese, fondatore dello studio Arkhenspaces.
                                                                                                                                         Ha sviluppato la visione d’un’«architettura sotti-
                                                                                                                                         le», con l’integrazione del digitale nell’architettura
                                                                                                                                         e nella ricerca d’una progettazione urbana soste-
                                                                                                                                         nibile e artistica.
                                                                                                                                                 Nel 2010, ha ricevuto il Premio in architettu-
                                                                                                                                         ra dell’Académie des Beaux-Arts (Prix Pierre Car-
                                                                                                                                         din) e nel 2017 il Grand Prix européen Smart-city
                                                                                                                                         Le Monde per il suo progetto Habiter l’infini (Abi-
                                                                                                                                         tare l’infinito).

                                                                                                                                               Nicola Delon è un architetto francese,
                                                                                                                                         membro fondatore di Encore Heureux, équipe
                                                                                                                                         responsabile del Padiglione francese alla Bien-
                                                                                                                                         nale Internazionale d’Architettura di Venezia nel
                                                                                                                                         2018. Ha cominciato i suoi studi di architettura a
                                                                                                                                         Tolosa, continuando all’Università di Montréal e
                                                                                                                                         alla McGill University, terminandoli alla scuola di
                                                                                                                                         architettura Paris La Villette. Vincitore del Nouve-
                                                                                                                                         aux Albums des Jeunes Architectes, è stato nel
                                                                                                                                         2015 ambasciatore rappresentante dell’architet-
                                                                                                                                         tura alle Assises de la Jeune Création.

                                                                                                                                                Carlo Ratti è un architetto e ingegnere ita-
                                                                                                                                         liano. È partner fondatore dello studio interna-
                                                                                                                                         zionale di design e architettura CRA-Carlo Ratti
                                                                                                                                         Associati e insegna presso il Massachusetts In-
                                                                                                                                         stitute of Technology di Boston, USA, dove diri-
                                                                                                                                         ge il Senseable City Lab. Lavora su progetti che
                                                                                                                                         mirano a creare un nuovo rapporto tra persone,
                                                                                                                                         tecnologie e città: in una TED Talk del 2011, ha
                                                                                                                                         elaborato l’idea di un’architettura «che percepisce
                                                                                                                                         e risponde». Due tra i suoi progetti – Digital Water
                                                                                                                                         Pavilion e Copenhagen Wheel – sono stati inclusi
                                                                                                                                         nella lista delle «Migliori invenzioni dell’anno» dal-

           Smart, Sensibile, Sostenibile?                                                                                                la rivista Time (2007 e 2014).

           Ripensare la vita urbana                                                                                    Roma
                                                                                                                                               Organizzato da: Institut français Italia

                                                                                                                                               Eric Cassar, architetto, Carlo Ratti, architetto,
                                                                                                                  Palazzo Farnese        Nicola Delon, architetto
                                                                                                                      ore 18.30
                                                                                                                  Piazza Farnese 67
           Se il digitale ha profondamente rivoluzio-      colare, di porre in relazione tra loro gli spazi, ma
     nato il nostro approccio al mondo, potrebbe an-       anche gli spazi e chi li occupa, e di conseguenza
     che avere un’incidenza sulla nostra comunità,         anche tutti quelli che occupano tali spazi, cre-
                                                                                                                    Nell’ambito dei
     attraverso i nostri insediamenti. Nuovi progetti di   ando nuovi modi di abitare la città ma anche di
     architettura, che integrano le tecnologie digitali,   condividerla.                                          Dialoghi del Farnese
     cominciano ad emergere, permettendo, in parti-

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Focus David Lopez
     scrittore

               Bari e Roma

                   Dibattiti

                  Bari
           Alliance française
                ore 19.00
      Via Marchese di Montrone, 39

                   Roma
       Libreria francese Stendhal
     nell’ambito del Festival Italiques
                                                  «…E Candide dice sì, è proprio così, sai, ma      […], classe media in una villetta tra i ragazzi di pe-   do che conosceva un tizio così che ha mandato
                  ore 19.00                la cosa più importante è coltivare il proprio giar-      riferia e i borghesi del centro di Nemours. Oggi         tutto affanculo e si è messo a fare il contadino,
     Piazza di S. Luigi de’ Francesi, 23   dino».                                                   si parla di suburbano, che è una parola ibrida.          ma Lahuiss dice che non è esattamente di quel-
                                                  Il primo romanzo di David Lopez, Fief, Seuil,     Non esiste un termine specifico per designare            lo che si tratta.» (Fief, p. 54) Ma di cosa si tratta
                                           2017 (Premio Inter e Premio Primoli 2018), pub-          quest’entre-deux». Si parlerà della scrittura della      esattamente? Questi incontri a Bari e a Roma ci
                                           blicato l’anno scorso, è stato senza dubbio uno          città e dei suoi paradossi, delle «giungle» (Fief),      daranno l’opportunità per discuterne.
                                           dei fenomeni più importanti nel mondo letterario         cioè i buchi che la natura si scava a volte nella
                                           francese degli ultimi anni. Si tratta sia di un’esplo-   rete urbana, zone indefinite che sfaldano le fron-              Organizzato da: Renaud Lejosne, Lettore di
                                           razione molto accurata dell’entre-deux urbano,           tiere tra campagna e città. L’autore leggerà inoltre     scambio Università degli Studi di Bari Aldo Moro/
                                           dei margini e degli interstizi della città, sia delle    dei brani del suo libro. «E l’ultima frase del libro è   Institut français Italia, in collaborazione con Do-
                  Roma                     relazioni tra questa, i giardini, le aree in abban-      quando, praticamente, arriva il padrone e dice che       menico D’Oria (Alliance Française Bari), Martine
      Università Roma La Sapienza          dono, ecc. Il libro, che mostra inoltre un lavoro        la vita è ben fatta, perché se Candide non avesse        Van Geertruijden (Roma La Sapienza), Marie-Ève
                ore 13.00                  affascinante sulla scrittura e sull’oralità, verrà       vissuto tutte ’ste cose, beh, non sarebbe qui oggi       Venturino (Libreria Stendhal - Librairie française
                                           discusso in occasione di questa tavola rotonda.          così a far crescere dei ravanelli, e Candide dice sì,    de Rome), Fondazione Primoli
                                           In un’intervista per Mediapart, Lopez si presenta        è proprio così, sai, ma la cosa più importante è
                                           così: «Cresciuto da genitori funzionari pubblici         coltivare il proprio giardino. Poto reagisce dicen-
26                                                                                                                                                                                                                   27
Una natura a misura d’uomo:
     archeologia dei giardini,
     archeologia dei paesaggi

                                                   Napoli
                                             Institut Français
                                                 ore 16.00
                                          Via Francesco Crispi 86

                                                 Giornata di studio

             Il Centre Jean Berard e l’Institut français di         Stéphanie Wyler è una storica e archeolo-
     Napoli propongono un ciclo di tre interventi sul         ga francese. È professoressa di storia e archeolo-
     tema dell’interazione tra l’uomo e la natura nelle       gia dei mondi romani all’Université Paris-Diderot
     case, nelle città e nel territorio nell’antichità gre-   Paris-VII. Le sue ricerche si concentrano sulle
     co-romana. I relatori, attraverso la storia della pit-   immagini dionisiache e le rappresentazioni della
     tura e l’archeologia dei giardini e dei paesaggi,        natura nelle ville antiche.
     offriranno tre prospettive diverse avvalendosi di
     una convergenza di discipline e di metodi scien-                Amina-Aïcha Malek è un’architetta e arche-
     tifici, da confrontare non solo con la percezione        ologa francese, esperta in scenografia, giardini e
     che gli Antichi avevano del loro ambiente natura-        Maghreb antico. Le sue ricerche si concentrano
     le e con gli interventi che avevano immaginato e         sullo studio dello spazio pittorico nel mosaico
     realizzato per riorganizzarlo, sfruttarlo e abitarlo,    antico, sull’arte e la natura nelle Domus romane
     ma anche con le trasformazioni che questo am-            dell’Africa romana, sui mosaici della Città bassa
     biente subisce e di cui ora più che mai è urgente        di Lambaesis e sulle loro grandi ed esuberanti
     parlare.                                                 composizioni vegetali.

           Alfonso Santoriello è un archeologo e ar-                 Organizzato da: Claude Pouzadoux, direttri-
     chitetto italiano, ricercatore presso l’Università di    ce del Centre Jean Bérard, in collaborazione con
     Salerno. In particolare, i suoi lavori e i suoi pro-     Institut français Napoli e Institut français Italia
     getti di ricerca si concentrano sull’Archeologia
     dei paesaggi. Collabora con le Soprintendenze
     Archeologiche della Calabria, della Puglia, delle
     province di Salerno, Avellino, Benevento e Caser-
     ta e con la Soprintendenza di Napoli e Pompei.

28                                                                                                                  29
Déconstruction                             Milano
                                           Institut Français
                                         Palazzo delle Stelline
                                          Corso Magenta 63

                                     Le grand ensemble raggruppa tre serie
                             di fotografie su di uno stesso soggetto. Il titolo

      Opening Mostra         dell’opera, al singolare, fa riferimento allo stesso
                             tempo all’insieme iconografico che le immagini

      Déconstruction         costituiscono e ai quartieri di edilizia popolare
                             costruiti nella periferia delle grandi città francesi
                             tra gli anni ’50 e ’70. Le grand ensemble confronta
                             l’utopia e la sua distruzione attraverso le tre serie
                             di fotografie.

                                    Implosione. La foto in grande formato mo-
                             stra frontalmente la distruzione di un edificio du-
           ore 18.00         rante degli interventi di rinnovamento urbano.

                                    Il migliore dei mondi. Realizzate a partire da
        Mostra e dibattito   cartoline edite tra gli anni ’50 e ’80, queste imma-
                             gini dei grands ensembles (grandi edifici di edilizia
                             popolare) evocano la modernità urbana che incar-
                             navano nel momento in cui sono stati costruiti,
                             privi della stigmatizzazione di cui oggi sono og-

       Incontro tra          getto. Grazie alla scelta della panoramica è pos-
                             sibile la resa dell’immensità di queste costruzioni

      Mathieu Pernot,        nel momento in cui si sono innalzate al cielo.             sul quartiere di Villeneuve a Grenoble. Quest’ultimo
                                                                                        costituisce l’ultima serie dei lavori che l’autore ha re-
                                                                                                                                                    del suo lavoro, come ha recentemente dimostrato
                                                                                                                                                    in Stalingrad (2016).

        fotografo e                 I testimoni. Gli ingrandimenti delle cartoline,
                             realizzati dal fotografo, fanno emergere le silhouet-
                                                                                        alizzato sui grandi complessi di edilizia popolare a
                                                                                        partire dal 2000. Sui piani tracciati da un architetto             Paolo Pileri è professore di pianificazione e

       Paolo Pileri,         te imprecise degli abitanti di questi luoghi. L’ingran-
                             dimento di tali figure sembra aver permesso il loro
                                                                                        alla fine degli anni ’60, Mathieu Pernot realizza dei
                                                                                        collage con le fotografie del quartiere scattate dopo
                                                                                                                                                    progettazione urbanistica al Politecnico di Milano.
                                                                                                                                                    Le sue ricerche si concentrano sul tema del suolo

         urbanista           insorgere. La dimensione ridotta di queste esisten-
                             ze contrasta con l’immensità degli edifici che le
                                                                                        più di cinquanta anni. Pernot accosta due rappre-
                                                                                        sentazioni di uno stesso spazio per creare una dop-
                                                                                                                                                    e delle questioni ambientali, ecologiche e paesaggi-
                                                                                                                                                    stiche nella pianificazione territoriale e urbanistica.
                             ospitano.                                                  pia iconografia del luogo. Il disegno del progetto e la     È anche stato l’ideatore e responsabile scientifico
                                                                                        fotografia del reale si scontrano tra loro per rappre-      di VENTO, un progetto di territorio attraverso una
                                    Infine, questo trittico gioca sull’intreccio del-   sentare un’archeologia visuale della città.                 dorsale cicloturistica tra Venezia e Torino lungo il
                             le temporalità: l’istante violento dell’esplosione, il                                                                 Po. Coautore nel 2017 con Matilde Casa di Il solo
                             lungo tempo dell’espansione e dell’urbanizzazione                      Mathieu Pernot è un fotografo francese.         soprattutto, Cercasi «terreno comune»: dialogo tra
                             durante il cosiddetto glorioso trentennio e il tempo       Borsista a Villa Medici, a Roma nel 1999, e a Casa          un sindaco e un urbanista, Altreconomia, 2017, ha
           ore 18.30
                             biografico che si misura attraverso i momenti vissu-       Velazquez, a Madrid nel 2003, ha vinto il Premio Na-        pubblicato nel 2018 100 parole per salvare il suolo.
                             ti in questi luoghi dai testimoni. Ma si tratta anche      dar nel 2013 e il Premio Niépce nel 2014. Una parte         Piccolo dizionario urbanistico-italiano, presso Altre-
                             delle tracce di queste esistenze che scompaiono            importante della sua opera ha avuto come oggetto            conomia.
        Mostra e dibattito
                             sepolte dall’implosione.                                   di studio i temi urbanistici e i grandi complessi edili-
                                    La mostra include una nuova serie di foto:          zi della banlieue. La rappresentazione delle popola-              Organizzato da: Pascale Just, Institut
                             nel 2016, Mathieu Pernot ha realizzato un lavoro           zioni rom e dei migranti rappresenta un’altra parte         français Milano e Institut français Italia

30                                                                                                                                                                                                            31
Biodiversità, partecipazione                                                                  Quali sono le condizioni e gli strumenti

     e forme artistiche
                                                                                            che consentono di realizzare in città una natura
                                                                                            temporanea quanto indispensabile? Quali forme
                                                                                            di natura e per quali obiettivi ? Quali sono i ruoli
                                                  Roma
                                                                                            degli attori locali? Chi è responsabile della diffu-
                                     Bosco temporaneo San Lorenzo                           sione e dell’accompagnamento della natura in
                                             ore 9.00 - 18.00                               città? Quale ruolo svolgono a questo riguardo le
                                                                                            piattaforme digitali e i social network? In definiti-
                                                 Ex Dogana                                  va la sperimentazione Bosco Temporaneo è ripe-
                                                                                            tibile? Davvero potrà influenzare il progetto delle
                                       Via dello Scalo San Lorenzo, 10
                                                                                            nuove trasformazioni dando alla vegetazione il
                                                                                            ruolo che gli spetta in una logica di rigenerazione
                                                                                            sostenibile?
                                                        Convegno
                                                                                                    Gli obiettivi del Convegno riguardano la di-
                                                                                            vulgazione delle molteplici forme di natura non
                                                                                            convenzionale che si stanno sviluppando nelle
                                                                                            città; la condivisione di modalità diverse per coin-
                                                                                            volgere gli abitanti e i bambini nelle «pratiche ver-
                                                                                            di»; la diffusione della «cultura verde» attraverso
                                                                                            progetti green e la collaborazione tra scuole, uni-
                                           Più di cento alberi, di cui venti donati dalla   versità e centri di ricerca.
                                    Riserva Naturale Presidenziale di Castelporzia-
                                    no, sono stati installati il 24 luglio 2017 a Roma,
                                    nell’area dell’Ex Dogana, che fa parte del com-                Pénélope Komitès, assessore Espaces ver-
                                    plesso dello Scalo di San Lorenzo, una enclave          ts, nature en ville, biodiversité, agriculture urbaine
                                    ferroviaria dismessa dal futuro incerto. Dal 2017       et affaires funéraires presso il Comune di Parigi;
                                    l’area, di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti,   Giuseppina Montanari, assessore alla Sosteni-
                                    viene affittata dalla struttura Ex Dogana per svol-     bilità Ambientale, Roma Capitale; Francesca Del
                                    gere attività culturali e concerti. In quest’occa-      Bello, Presidente Municipio II; Madeline Floran-
                                    sione si è sviluppata la proposta di realizzare un      ce, direttrice di Végétalisons Paris, Direction des
                                    Bosco Temporaneo.                                       Espaces verts et de l’Environnement, presso il Co-
                                           I meccanismi sottesi ai comportamenti dei        mune di Parigi; Nathalie Blanc e Cédissia About,
                                    cittadini mettono in luce l’importanza crescente        Collettivo Urban Art, Luigi Palumbo, Prorettore
                                    di una domanda di natura troppo spesso sottosti-        alla Pianificazione strategica (Sapienza), Ingo
                                    mata nelle strategie di sviluppo degli spazi verdi      Kowarik (Tu-Berlin), Tommaso Sitzia (Università
                                    urbani. Il Bosco vuole al tempo stesso rappresen-       di Padova), Enrico Fusto (boomforest.org), Fede-
                                    tare questa domanda e il primo passo per aprire         rico Oliva (Politecnico di Milano), Daniela D’Ales-
                                    il confronto sul destino verde dello Scalo e sulla      sandro, direttore DICEA, Giordana Castelli, CNR,
                                    possibilità di un futuro green per San Lorenzo e,       Fabio Attorre, DBA, Sapienza, Emiliano Agrillo,
                                    più in generale, per Roma.                              DBA, Sapienza, studenti del corso di Urbanistica
                                           Il Bosco Temporaneo è un progetto che può        (Corso di Laurea Ingegneria Edile - Architettura
                                    trasformarsi da temporaneo a stabile, può e deve        DICEA), France e studenti del Master Bioterre
                                    essere replicato perché è una forma di natura in        dell’Université Paris 1
                                    città capace di favorire le relazioni tra cittadini e
                                    natura «avvicinando la natura» e «accompagnan-                Organizzato da: Fabiola Fratini, DICEA, Uni-
                                    do» l’incontro.                                         versità Roma La Sapienza e Catherine Carré, Paris
                                           In attesa dei dati, il Bosco permette di sol-    1 Panthéon Sorbonne, in partenariato con Ex Do-
                                    levare alcune questioni circa le possibili relazioni    gana, con il sostegno del Municipio II, e di Institut
                                    tra città e natura.                                     français Italia
32                                                                                                                                                   33
En compagnie des hommes.
     La preoccupazione ecologica in Africa
                                                                                          Roma
                                                                                    Institut Français
                                                                                   Centre Saint-Louis
                                                                                        ore 18.00
                                                                                 Largo Giuseppe Toniolo,
                                                                                          20-22

                                                                                              Dibattito

                                                   Véronique Tadjo, scrittrice e
                                                   Dacia Maraini, scrittrice

                                                    Nell’ultima opera di Véronique Tadjo, En         accademica, pittrice, autrice di libri per l’infanzia
                                             compagnie des hommes (Don Quichotte, 2017),             che illustra da sola. I suoi romanzi e le sue poesie
                                             un virus mortale e senza cura minaccia l’estinzio-      rivivono la storia familiare (Loin de mon père), la
                                             ne della specie umana. Un baobab, albero primo,         storia nazionale (Reine Pokou) e una delle trage-
                                             eterno e simbolo di saggezza, prende la parola          die africane più atroci del nostro tempo, il genoci-
                                             e risveglia la memoria dell’umanità. Sotto la sua       dio dei Tutsi in Ruanda, (L’ombre d’Imana).
                                             ombra, uomini, donne, bambini in piena emergen-
                                             za, soldati assetati di sopravvivenza, affidano al             Dacia Maraini, voce di spicco nel panora-
                                             Baobab la loro lotta contro gli effetti devastanti      ma letterario italiano, vincitrice nel 2012 del pre-
                                             dell’Ebola: il dottore che, giorno dopo giorno, cura    mio della Fondazione Campiello, ha scritto poe-
                                             i malati sotto una tenda; l’infermiera, un’ostetri-     sie, saggi, romanzi e di teatro. Nelle sue opere ha
                                             ca, i cui gesti e la cui attenzione restituiscono un    delineato delle figure di donne complesse e de-
                                             briciolo di umanità; i becchini che, di fronte all’e-   terminate, inserite in una riflessione su molteplici
                                             catombe, seppelliscono i corpi nel suolo rosso; i       tematiche sociali e storiche. Tra le sue opere più
                                             contadini che rinunciano alle loro usanze tradizio-     recenti, la biografia Chiara di Assisi. Elogio della
                                             nali pur di sconfiggere il virus.                       disobbedienza (2013), La bambina e il sognatore
                                                                                                     (2015), e Tre donne (2017).
                                                   Véronique Tadjo vive tra Londra e Abidjan,
                                             dopo 14 anni vissuti a Johannesburg, dove ha                  Organizzato da: Natasa Raschi, Università
                                             diretto il Dipartimento di Francese e di Studi fran-    di Perugia, in collaborazione con Institut français
                                             cofoni dell’Università di Witwatersrand (2007-          Centre Saint-Louis e Institut français Italia
                                             2015). È nata a Parigi da padre ivoriano e da
                                             madre francese, ma è cresciuta in Costa d’Avorio.
                                             Figura polivalente, è poetessa, autrice di romanzi,

34                                                                                                                                                           35
L’emergenza
                biodiversità

                        Roma
                   Palazzo Farnese
                       ore 18.30
                   Piazza Farnese 67

                        Nell’ambito
                  dei Dialoghi del Farnese

           Gilles Clément, paesaggista, Gilles Bœuf,
     biologo e Stefano Mancuso, neurobiologo

            Per tre anni, circa 550 scienziati di un centina-
     io di paesi hanno realizzato un lungo lavoro di ricer-
     ca e analisi di migliaia di articoli scientifici arrivando
     ad una conclusione inequivocabile: la biodiversità
     è minacciata in tutti i continenti e in tutti gli stati.
     Entro il 2050 tra il 38% e il 46% delle specie animali
     e vegetali potranno scomparire con delle ripercus-
     sioni tragiche per il nostro pianeta. I continenti più a
     rischio sono il centro e il sud America, l’Africa sub-
     sahariana e l’Asia, più vulnerabili a causa dell’impo-
     verimento del suolo.

            Gilles Clément è un paesaggista, giardiniere
     e botanico francese. Ha insegnato all’École Natio-                  Tra le sue realizzazioni, il Parco André-Citroën   Le sue ricerche si concentrano sulla biodiversità e        Con altri studiosi, ha aperto un nuovo campo di stu-
     nale Supérieure du Paysage de Versailles e al Col-           a Parigi (1992), il Parco Matisse a Lille (1990) e il     sulla fisiologia ambientale. È stato titolare della Cat-   dio, la «neurobiologia vegetale», sostenendo che le
     lège de France.                                              giardino del museo del quai Branly a Parigi (2006).       tedra di «Sviluppo sostenibile, energia, ambiente e        piante abbiano una capacità propria di elaborare le
            Il suo lavoro, che consta di un’importante            Nel 2018 Gilles Clément cura con Coloco il progetto       società» del Collège de France nel 2013-2014, pre-         informazioni, paragonabile all’intelligenza animale.
     dimensione teorica sul paesaggio e sul medio am-             di riqualificazione Zen 2 a Palermo, nell’ambito di       sidente del Muséum national d’histoire naturelle di        Con la sua start-up universitaria PNAT ha brevetta-
     biente, ha avuto una grande influenza sulla scienza          Manifesta 12, di cui è stato l’ispiratore.                Parigi dal 2009 al 2015 e consigliere scientifico del      to Jellyfish Barge, un modulo autonomo galleggian-
     del paesaggio e dei giardini, con concetti come il                                                                     ministro dell’ambiente francese tra il 2015 e il 2017.     te per coltivare ortaggi e fiori.
     «giardino in movimento», il «giardino planetario» o                  Gilles Bœuf è biologo, professore all’Univer-                                                                       Il suo ultimo libro è Plant Revolution. Le pian-
     il «Terzo-paesaggio». In Italia i suoi libri sono pubbli-    sité Pierre et Marie Curie, Sorbonne Université e ri-             Stefano Mancuso è neurobiologo, professo-          te hanno già inventato il nostro futuro (Giunti edito-
     cati dalle edizioni Quodlibet.                               cercatore nel Laboratorio Arago di Banyuls-sur-Mer.       re all’Università di Firenze, dove dirige il Laboratorio   re, 2017).
                                                                                                                            internazionale di neurobiologia vegetale (LINV).
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