Pronti a ripartire - Don Tullio, il ritorno dopo 33 anni a Roma Pellegrinaggi, ecco il programma 2022

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Pronti a ripartire - Don Tullio, il ritorno dopo 33 anni a Roma Pellegrinaggi, ecco il programma 2022
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   Mensile della Diocesi di Bolzano-Bressanone   Anno 58, Numero 1 – Gennaio 2022

Impegni e speranze nel nuovo anno

Pronti a ripartire

 Don Tullio, il ritorno    Pellegrinaggi, ecco     Le foto di 12 mesi
 dopo 33 anni a Roma       il programma 2022       per l’addio al 2021
Pronti a ripartire - Don Tullio, il ritorno dopo 33 anni a Roma Pellegrinaggi, ecco il programma 2022
il 2022

Comunità che riparte
La capacità di (ri)costruire tutti assieme una comunità è la bussola da cui ripartire nel 2022:
il messaggio dai rappresentanti delle confessioni cristiane e delle altre religioni in Alto Adige.

Il 2022 si è aperto in duomo a Bolzano con la preghiera dei rappresentanti delle diverse religioni nella Giornata mondiale della pace, promossa da Con-
sulta delle aggregazioni laicali, Katholisches Form e Giardino delle religioni

                                                    Tre pensieri per il 2022
N    el tema del Messaggio della Gior-
     nata della Pace 2022, “Educazione,
lavoro, dialogo tra le generazioni: stru-
                                                    La parola che il vescovo Ivo Muser
                                                    affida al 2022 è speranza, formulata
                                                                                                        donna aspetta un bambino, diciamo
                                                                                                        che è in dolce attesa. Vorrei già da ora
                                                                                                        dare il benvenuto a tutti i bambini che
menti per edificare una pace duratura”,             in tre pensieri: “Il primo: non c’è spe-            nasceranno in questo anno. È un’at-
il Papa ha individuato tre contesti attua-          ranza senza verità. La verità può far               tesa dolce perché colma di speranza,
li su cui riflettere e che hanno segnato            male, ma rende liberi. Perché la spe-               non solo per la loro famiglia ma anche
anche la Giornata celebrata il 1° genna-            ranza non è associabile all’ipocrisia o             per la nostra terra. E un terzo pensie-
io in duomo a Bolzano, come da tradi-               alla falsità. La verità significa anche             ro: a volte anche noi ci troviamo in si-
zione, nel segno dell’ecumenismo e del              riconoscere i nostri limiti, emersi                 tuazioni senza via d’uscita, nella sfera
dialogo interreligioso. Il 2022 si è aper-          chiaramente attraverso la pandemia.                 personale, nelle famiglie, nelle azien-
to in Alto Adige con questo importante              Siamo arrivati al limite della crescita             de. Ci sono situazioni di dipendenza:
segno di unità e condivisione tra le reli-          economica, che non può continuare a                 alcol, droga o altre. E la speranza in
gioni che ha visto nel duomo di Bolzano             salire, abbiamo raggiunto il capolinea              queste situazioni? Per Dio, ogni essere
l’accensione con la Luce di Betlemme                anche per quel che riguarda l’inquina-              umano ha il suo valore, la sua dignità,
delle candele portate dai fedeli, tornati           mento ambientale, che sta assumendo                 il suo futuro. Ed è per questo che nel
poi a casa con questo simbolo luminoso              proporzioni insostenibili. Ma c’è un                nuovo anno possiamo contare anche
di pace. E come sempre l’anno nuovo si              ambito in cui la crescita non conosce               sul fatto che nelle situazioni umana-
apre con gli auspici dei rappresentanti             confini: è il Bene, l’attenzione per l’al-          mente disperate c’è sempre Dio che
delle varie religioni e confessioni per             tro, la solidarietà, la responsabilità.             non ci abbandona mai e ci offre anco-
l’Alto Adige nei prossimi 12 mesi.                  Un secondo pensiero: quando una                     ra una possibilità.”

2    Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022
Pronti a ripartire - Don Tullio, il ritorno dopo 33 anni a Roma Pellegrinaggi, ecco il programma 2022
il 2022

Auguri dalle diverse religioni
L’invito della Chiesa evangelico lu-
terana, rappresentata a Bolzano dal
parroco Michael Jäger, alla comuni-
tà nel 2022 è quello di un’apertura
che ci aiuti “a fidarci di questo Dio
che ci accoglie. E che ci incoraggi
ad accoglierci l’un l’altra.“ Dalla co-
munità evangelico luterana quindi
l’appello ad essere misericordiosi
anche nel nuovo anno: per i più col-
piti dalla malattia, per le persone in
crisi a causa di questa situazione di
emergenza continua. “Siamo invitati
ad incontrare Dio nell’altro, a vede-
re nelle altre persone, anche di altre
religioni, i rappresentanti dell’amore
di Dio.“ La raccomandazione di pa-
dre Lucian Milasan, parroco della
comunità ortodossa rumena di Bol-
zano: “Teniamo nei nostri cuori la
speranza, che è il punto di partenza.
E la speranza viene da Dio, che non
può essere indifferente alle nostre       L’accensione delle candele con la Luce della pace di Betlemme, che poi i fedeli hanno portato a casa
preghiere, se queste vengono dal cuo-
re.“ Per il 2022 uno degli impegni
centrali è quello “di portare un mes-
                                            30 anni di Luce da Betlemme
saggio di pace, un messaggio che la         La Luce proveniente da Betlemme                     stria e da lì viene distribuita in tutta
vita va avanti. Anche se pace oggi è        è giunta in Alto Adige a fine 2021                  Europa e oltre, a Natale e oltre, da
una parola difficile.“. A questi auguri     per la 30.ma volta, consegnata al                   gruppi scout e da altre associazioni.
si uniscono quelli dei rappresentanti       Brennero agli scout altoatesini di                  Dal 1992 la Luce della Pace di Bet-
delle altre comunità religiose presen-      AGESCI e della Südtiroler Pfadfin-                  lemme arriva anche in Alto Adige,
ti in Alto Adige: le fedi musulmana,        derschaft dagli scout di Innsbruck.                 dove la sua distribuzione è legata ad
ebraica, bahai, buddista e sikh. Tutti      Gli scout altoatesini hanno poi                     un’ azione di beneficenza, i cui pro-
hanno partecipato alla celebrazione         portato la Luce della pace in mol-                  venti supportano progetti del ter-
della Giornata mondiale della pace          te altre parrocchie, dove ha acceso                 ritorio nazionale e internazionale.
e hanno formulato i propositi per il        molte candele con cui i fedeli sono                 Quest’anno a beneficiare delle do-
2022: che sia un anno di pace, spe-         tornati a casa. L’idea della Luce di                nazioni della campagna saranno tra
ranza, felicità; che il benessere col-      Betlemme è nata nel 1986 negli stu-                 l’altro due associazioni di volonta-
lettivo venga anteposto al proprio;         di televisivi austriaci di ORF. Da al-              riato: Comedicus, ex Medicus Comi-
che le religioni possano rispondere         lora, alcuni giorni prima di Natale,                cus, che organizza visite settimanali
con saggezza alla situazione sociale,       un bambino accende una candela                      in tutti gli ospedali e nelle case di
economica e politica, portando equi-        dalla fiamma che arde nella Grotta                  riposo di Alto Adige, e l’associazione
librio nella società; che si affermino      della Natività a Betlemme. Questa                   Ariadne, che si occupa di aiuto nel
i valori della famiglia, nella sua ac-      Luce viene portata in aereo in Au-                  settore della salute psichica.
cezione più alta, della condivisione e
del rispetto; che non manchino mai il
dialogo e la compassione per aiutare
le persone sole. Tanti auguri che pos-
sono essere sintetizzati nell’auspicio
del sindaco di Bolzano Renzo Cara-
maschi, anch’egli presente in duomo:
“Dobbiamo essere capaci di costruire
tutti assieme una comunità.“ Questo
il messaggio per il 2022 che parte del
capoluogo, dove oggi vivono 15mila          La Luce della pace di Betlemme sfila al Brennero con gli scout Agesci e i vescovi di Bolzano-
cittadini provenienti da 101 Paesi di-      Bressanone Ivo Muser e di Innsbruck Hermann Glettler
versi.

                                                                                                                Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022   3
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il 2022

                                  Tre pilastri per la pace
                                  L’educazione, il lavoro e il dialogo tra le generazioni sono stati individuati da papa
                                  Francesco, nel suo primo discorso dell’anno, come i tre pilastri per una pace duratura.
                                  di Mattia Vicentini

C    on questi tre parole (educazione, lavo-
     ro, dialogo) al centro di un discorso
sulla pace, il Pontefice ci suggerisce che
questo termine non significa la sempli-
ce assenza di guerra ma è piuttosto una
virtù: è la capacità di essere in armonia
con se stessi e gli altri, per parafrasare il
filosofo Baruch Spinoza. La pace si confi-
gura quindi come un impegno costante e
quotidiano, che va costruito passo dopo
passo fornendo – tra il resto – opportunità
e strumenti per una adeguata istruzione,
garantendo un’occupazione adeguatamen-
te retribuita e mettendo i giovani al centro
dell’edificazione di una società sempre più
improntata verso ideali di giustizia.
La pace è il tema a cui la Chiesa ha deci-              Come ogni anno, la Luce della pace proveniente da Betlemme è arrivata anche al Brennero,
so di dedicare una particolare attenzione               portata dagli scout
il primo giorno dell’anno, fin dal 1968,
quando l’allora Pontefice, San Paolo VI, de-
cise di indire la prima Giornata mondia-
                                                           Settimana per l’unità dei cristiani
le per la pace. Da allora molte cose sono                  Con tre preghiere ecumeniche a Bol-            so Gesù bambino, e rappresenta un’im-
cambiate, è terminata la guerra del Vie-                   zano, Merano e Bressanone si celebra           magine di come i cristiani si uniscono
tnam, come anche la minaccia nucleare, e                   dal 18 al 25 gennaio la tradizionale Set-      in comunione tra loro mentre si avvi-
la seconda guerra mondiale non è che un                    timana di preghiera per l’unità dei cri-       cinano a Cristo”, spiega don Salvaterra.
ricordo nella memoria collettiva. Eppure                   stiani, che vede riunite assieme le con-       Il tema della Settimana vuole dunque
l’attenzione che la Chiesa dedica a questo                 fessioni cristiane (cattolici, protestanti,    essere un invito per i cristiani ad essere
tema, come la sua urgenza nella nostra so-                 ortodossi). “Abbiamo visto sorgere la          un simbolo come la stella, che conduce
cietà, non sono sfumate.                                   sua stella, e siamo venuti per adorarlo”       tutti i popoli verso Cristo, il mezzo at-
La questione è extra-ecclesiale e al tempo                 è il titolo, tratto dal Vangelo di Matteo,     traverso il quale Dio guida tutti i popoli
stesso intra-ecclesiale, non è un caso che                 della Settimana di preghiera 2022. Tre         all’unità.
la nostra Diocesi abbia organizzato in oc-                 gli appuntamenti in programma:                 Il materiale per la Settimana di pre-
casione di questa giornata una preghie-                    • martedì, 18 gennaio, alle ore 18 nella      ghiera per l’unità dei cristiani è dispo-
ra bilingue, ecumenica e interreligiosa                      chiesa parrocchiale di Bressanone            nibile online sul sito della Diocesi al
nel Duomo di Bolzano. È una questione                      • giovedì, 20 gennaio, alle 19 nella chie-    link www.bz-bx.net/it/settimana
interna alla Chiesa perché il messaggio                      sa parrocchiale S. Nicolò a Merano
evangelico è anche parola di riconciliazio-                • venerdì, 21 gennaio, alle ore 20 nella
ne, uguaglianza e amore; ma è al tempo                       chiesa evangelica di Bolzano.
stesso una questione esterna alla Chiesa                   “Mai come in questi tempi difficili sen-
perché riguarda la società nella sua glo-                  tiamo il bisogno di una luce che vinca
balità. Qui, nella società, la Chiesa come                 le tenebre, e quella luce, come procla-
comunità credente e praticante è chiama-                   mano i cristiani, è stata manifestata in
ta a vivere e annunciare un Vangelo che è                  Gesù Cristo”, sottolinea il responsabile
parola ed esempio di pace.                                 diocesano per l’ecumenismo, don Gioe-
Questa giornata ci vuole ricordare che la                  le Salvaterra. I cristiani in Medio Orien-
pace una missione quotidiana che tutti                     te hanno trovato nella “stella” un’imma-
siamo chiamati a vivere e promuovere.                      gine della vocazione cristiana. “La stella
                                                           era il segno che ha guidato i Magi da          Don Gioele Salvaterra, decano a Merano e
 Mattia Vicentini, teologo e filosofo, insegna             luoghi lontani e da diverse culture ver-       responsabile diocesano per l’ecumenismo
 all’ISSR di Bolzano

4    Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022
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in parrocchia

CPP al lavoro
Buon avvio dei neocostituiti consigli pastorali parrocchiali: l’Ufficio pastorale
diocesano ha promosso tre incontri online che hanno avuto grande interesse.
Il punto con Giuseppe Ganarini, responsabile parrocchie e comunità.

A    novembre è stata ufficializzata la
     composizione dei nuovi consigli
pastorali parrocchiali scaturiti dalle
                                                  intima della nostra vita, letteralmente
                                                  nel nostro salotto di casa!

elezioni di ottobre, che resteranno in            Sono arrivate dai consiglieri domande          Partito il lavoro dei volontari dei CPP, per dare
carica fino al 2026. Entro dicembre si            e osservazioni particolari?                    ancora più voce alla parrocchia
sono poi tenute le sedute costitutive e le        A motivo della diversa formazione ed
elezioni dei singoli presidenti. Nell’ulti-       esperienza dei partecipanti, nonché dei        Francesco ponga l’ascolto dello Spirito
mo quinquennio sono stati circa 3mila i           diversi contesti ecclesiali rappresenta-       Santo al primo posto… Uno Spirito che
volontari impegnati nei CPP per il bene           ti (non dobbiamo dimenticare che agli          già ora suscita nelle nostre comunità
della comunità e a sostegno delle attivi-         incontri erano presenti persone appar-         parrocchiali i carismi necessari alle ri-
tà della parrocchia. In avvio del nuovo           tenenti a tutti e tre i gruppi linguistici     sposte che le domande del nostro tempo
periodo di lavoro, l’Ufficio pastorale ha         della diocesi, nonché membri di diversi        richiedono. Porre al primo posto l’ascol-
promosso tre incontri online per tutti            movimenti e comunità religiose), è dif-        to della Parola di Dio non significa dun-
gli interessati. Ne abbiamo parlato con           ficile indicare un tipo di domande che         que perdere del tempo, da destinarsi ad
Giuseppe Ganarini, responsabile par-              si sono presentate con maggior frequen-        altre attività più importanti, ma aprire
rocchie e comunità.                               za. L’incontro stesso non era incentrato       gli occhi alle possibilità e ai carismi che
                                                  sulla mera trasmissione di informazioni        lo Spirito mette a disposizione. Questo
Quale bilancio si può fare degli                  utili a trattare problemi concreti della       è anche il consiglio e l’auspicio rivolto
incontri online per i componenti dei              quotidianità parrocchiale – a tal fine vi      ai nuovi consigli pastorali parrocchiali.
nuovi CPP?                                        sono altri canali comunicativi. Al cen-
Gli incontri, che sono stati un momento           tro delle tre serate vi erano le persone,
importante di scambio, hanno visto nel-           la conoscenza reciproca, il sapersi in            Percorso di
le tre serate la partecipazione di un tota-
le di circa 300 persone. Una prima par-
                                                  cammino verso la stessa meta. In fon-
                                                  do, camminare assieme non consiste
                                                                                                    formazione ad hoc
te è stata dedicata all’approfondimento           nell’apprendere e trasmettere informa-            Per favorire il lavoro dei nuovi CPP
di alcuni temi generali, ad esempio i             zioni sul percorso da fare, ma nel cono-          la Diocesi ha promosso anche il
rapporti all’interno della parrocchia             scere coloro con cui si è sulla via.              “percorso diocesano di formazio-
dei diversi organi consultivi e direttivi,                                                          ne”, un sistema modulare di offerta
quali il consiglio pastorale parrocchia-          Quali sono stati i consigli e i                   formativa per i volontari nelle par-
le e il consiglio per gli affari economici,       suggerimenti ai CPP per iniziare bene il          rocchie. A seconda del servizio svol-
e il ruolo della parrocchia stessa nella          nuovo periodo di lavoro in parrocchia?            to e dei diversi compiti si possono
propria unità pastorale e nella diocesi.          I tre incontri si sono aperti con un breve        frequentare moduli già program-
La seconda parte era dedicata ad un in-           momento di preghiera e riflessione sul            mati ma anche organizzarli nelle
contro personale tra i partecipanti e i           mandato dei consigli pastorali parroc-            parrocchie stesse. L’Accademia Cu-
direttori d’ufficio della Curia diocesana.        chiali. Il direttore dell’ufficio pastorale       sanus di Bressanone, attraverso il
Erano presenti l’ufficio pastorale, l’uffi-       Reinhard Demetz ricordato come Papa               servizio denominato “formazione
cio catechistico, l’ufficio matrimonio e                                                            nelle parrocchie”, le aiuta nella scel-
famiglia, Missio e il settore caritas e co-                                                         ta delle offerte formative secondo le
munità della Caritas diocesana. Nono-                                                               esigenze, si incarica di contattare i
stante si sia trattato di un incontro vir-                                                          relatori e del disbrigo delle pratiche
tuale, tramite cioè i nuovi mezzi digitali                                                          amministrative. Il percorso diocesa-
che negli ultimi due anni abbiamo im-                                                               no di formazione si fonda su 5 mo-
parato a conoscere e che sono sempre                                                                duli-base: essere Chiesa oggi, la Pa-
più entrati a far parte della nostra quo-                                                           rola di Dio, la liturgia, l’annuncio, la
tidianità, abbiamo potuto sperimentare                                                              carità. Questi moduli di base sono il
assieme un’atmosfera di vera comunio-                                                               punto di partenza per costruire poi
ne: partecipare ad una videoconferenza,                                                             diversi percorsi formativi a seconda
infatti, se da un lato costringe ad una                                                             dell’ambito nel quale una persona
maggior distanza, dall’altro permette             Giuseppe Ganarini, responsabile parrocchie e      svolge il suo servizio.
agli altri di entrare in una sfera molto          comunità nell’Ufficio pastorale diocesano

                                                                                                               Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022     5
Pronti a ripartire - Don Tullio, il ritorno dopo 33 anni a Roma Pellegrinaggi, ecco il programma 2022
in diocesi

Bentornato, don Tullio
Incaricato nella Segreteria di Stato vaticana, direttore della Casa Santa Marta, responsabile dell’Ufficio Obolo di San Pietro: conclusi 33
anni di significativo servizio a Roma, don Tullio Poli è tornato a Bressanone. Uno sguardo al cammino percorso e a quello che inizia ora.

D    opo 33 anni di servizio nella Segre-
     teria vaticana a Roma, compiuti i 70
di età don Tullio Poli è rientrato nella
                                                  cuore della Chiesa universale. E gratitu-
                                                  dine per una esperienza ricca e varia: ho
                                                  lavorato dal 1988 al 2004 nella seconda
                                                                                                   travo specie durante le vacanze estive.
                                                                                                   Quanto agli avvenimenti della vita dio-
                                                                                                   cesana, il Vescovo Mons. Wilhelm Eg-
Diocesi di origine per stabilirsi a Bres-         Sezione della Segreteria di Stato, per i         ger, venuto una volta a visitarmi nel mio
sanone. Il 12 dicembre scorso il vescovo          Rapporti con gli Stati, seguendo diversi         ufficio nel Palazzo Apostolico, vedendo
Ivo Muser lo ha nominato canonico del             settori, e dal 2005 al 2021 nella Prima          che disponevo di un buon collegamento
Capitolo della Cattedrale di Bressanone.          Sezione, come responsabile dell’Ufficio          internet, fece sì che mi venissero invia-
Don Tullio Poli sarà ora a disposizione in        Obolo di San Pietro. Senza contare i tre         ti in posta elettronica tutti i comunicati
particolare per curare il ministero della         anni, dal 1988 al 1991, vissuti con gli          dell’Ufficio comunicazioni sociali, che
confessione, l’accompagnamento spi-               studenti universitari di Villa Nazareth,         ricevo tuttora. Infine, ma certo non ulti-
rituale e il sostegno alle parrocchie. In         i circa due anni, dal 2002 all’inizio del        ma cosa per importanza, ho sempre cu-
questa intervista ci parla della sua lunga        2005, di impegno come direttore della            rato, salvo gli ultimi anni segnati dalla
esperienza nella Santa Sede e dei legami          Casa Santa Marta, come pure i quasi              pandemia, la partecipazione alla Messa
(mai interrotti) con la Chiesa altoatesi-         trent’anni, dal 1990 al 2020 con una bre-        Crismale del Giovedì Santo. Tornato in
na.                                               ve interruzione, di insegnamento della           Diocesi, conto di conoscere meglio i con-
                                                  Teologia Spirituale per la Diocesi di Ci-        fratelli ordinati sacerdoti negli anni in
Don Tullio Poli, con quali sentimenti ha          vita Castellana. Tutto ciò ha significato        cui sono stato via, come pure di vedere
lasciato Roma dopo tanti anni trascorsi           molti contatti, umani e professionali.           nella pratica gli sviluppi che ha avuto la
in Vaticano?                                                                                       vita pastorale delle parrocchie.
Direi, certo con profonda gratitudine,            In questi anni ha mantenuto i contatti
verso Dio e verso i superiori. Gratitudine        con la Diocesi di Bolzano-Bressanone?            Come si immagina questa nuova
per aver potuto servire per un periodo            Certo, vivere lontano a lungo ha le sue          fase della sua esperienza umana e
consistente della mia vita sacerdotale            conseguenze. In questo tempo, però, ho           sacerdotale?
– più di trentatre anni – la Santa Sede,          mantenuto contatti con alcuni sacerdoti          Non ho un programma mio: piuttosto,
dove ho sentito, per così dire, battere il        della Diocesi che conoscevo e che incon-         spero di servire la vita della Chiesa lo-

Nel Duomo di Bressanone il vescovo Muser ha introdotto don               Un’immagine di qualche anno fa che testimonia il legame con la Diocesi
Poli come nuovo canonico del Capitolo della Cattedrale                   di origine: don Poli con lo scomparso vescovo Karl Golser a un incontro
                                                                         nell’Accademia Cusano a Bressanone

6    Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022
Pronti a ripartire - Don Tullio, il ritorno dopo 33 anni a Roma Pellegrinaggi, ecco il programma 2022
in diocesi

cale come e dove lo Spirito Santo, che si
                                              C’è qualche progetto finanziato tramite              Sede. L’importanza del progetto è data
manifesta anche attraverso i superiori,
                                              l’Obolo in questi decenni che Lei                    anche dal fatto che si tratta dell’unico
                                              ricorda in modo particolare?
mi farà capire. Portando, certo, ciò che                                                           centro pediatrico di quel Paese, molto
è maturato in me nel corso degli anni:        Premetto che l’Ufficio Obolo di San Pie-             povero e tormentato dalla guerra civile.
curare in particolare il ministero della      tro non si occupa di progetti da finan-              Un altro intervento che vorrei ricordare
confessione e favorire lo sviluppo, nelle     ziare, che vengono decisi molto spesso               è un’importante somma impiegata per
persone, della preghiera personale, in        dal Santo Padre in persona. Un progetto,             aiutare i profughi che, venendo da diver-
particolare dell’adorazione, cui del resto    voluto da Papa Francesco e finanziato                si Paesi dell’America Latina, si erano am-
anche Papa Francesco spesso esorta.           con fondi dell’Obolo di San Pietro, che              massati alla frontiera con gli Stati Uniti,
                                              mi ricordo in particolare, è il reparto pe-          nel tentativo di passarla: un intervento
Tornando al suo pluriennale incarico          diatrico dell’ospedale di Bangui, capitale           umanitario che ha ha dovuto scontrarsi
in Vaticano: qual è la peculiarità e          della Repubblica Centrafricana. L’opera              anche con vive forme di protesta, da par-
l’importanza dell’Obolo di San Pietro         è nata in seguito al viaggio apostolico in           te di persone che non erano d’accordo.
rispetto ad altre forme di solidarietà?       Africa, che ha dato inizio nel 2015 al Giu-          In entrambi i casi, si tratta di autentiche
I campi per fare il bene, come pure le        bileo della Misericordia, ed è stata orga-           testimonianze della cura con cui Papa
raccolte fondi, sono certamente ampi          nizzata e seguita dall’Ospedale Bambino              Francesco segue con attenzione i più bi-
e vari: presso la stessa Santa Sede esi-      Gesù, l’ospedale pediatrico della Santa              sognosi.
stono diverse entità, tra cui, ad es., le
Pontificie Opere Missionarie, quanto
si fa per la Terra Santa, l’Elemosineria
Apostolica con il suo aiuto immedia-
to ai poveri, ed altro. La particolarità
dell’Obolo di San Pietro è di essere un
aiuto messo a libera disposizione del
Papa, che lo può destinare alle finalità
che egli ritiene di volta in volta più im-
portanti o urgenti. Per gran parte, esso
va a sostenere le attività della Chiesa
universale, come la Curia Romana e
le Rappresentanze Pontificie, che, del
resto, sono al servizio delle Chiese lo-
cali; oltre a ciò, esso è impiegato per
soccorrere popolazioni colpite da cala-
mità naturali o da conflitti, come pure
migranti e altre necessità che fanno
appello alla carità dei cristiani. Infatti    Commiato dai fedeli romani: don Tullio Poli a conclusione della Messa in cui ha salutato la parrocchia
il Santo Padre, come Pastore di tutta la      di Santa Rita nel quartiere romano di Casalotti, dove si è recato la domenica dal 1997 fino a quando è
Chiesa, si preoccupa sia delle necessità      tornato in Alto Adige.
di evangelizzazione (spirituali, educa-
tive, di giustizia, di comunicazione, di
carità politica, di attività diplomatica…)
sia delle necessità materiali di diocesi
                                                 Oltre trent’anni in Vaticano
povere, istituti religiosi e fedeli in gra-
vi difficoltà (poveri, bambini, anziani,
emarginati, vittime di guerre e disastri
                                                 D    on Tullio Poli, nato a Brescia nel
                                                      1951 e approdato in gioventù a
                                                 Trento, dove il padre si era trasferi-
                                                                                                   Stato vaticana a Roma chiamato dal
                                                                                                   cardinale Achille Silvestrini, diplo-
                                                                                                   matico di primo piano che necessi-
naturali; aiuti particolari a Vescovi o          to per motivi di lavoro. ha compiuto              tava di un sacerdote che conoscesse
diocesi in necessità, educazione cat-            il percorso verso l’ordinazione sa-               il tedesco. In Vaticano don Poli ha
tolica, aiuto a profughi, ecc.). Donare          cerdotale negli anni Settanta nella               lavorato prima nell’ambito dei rap-
all’Obolo di San Pietro è partecipare            neoistituita diocesi di Bolzano-Bres-             porti con gli Stati e dal 2005 quale
alle sollecitudini apostoliche e carita-         sanone. È stato ordinato sacerdote                Direttore dell’Ufficio Obolo di San
tive del Successore di Pietro. Come ha           dal vescovo Gargitter a Bressano-                 Pietro, operativo presso la stessa Se-
detto una volta Papa Benedetto XVI               ne nel giugno 1977 (assieme a don                 greteria di Stato. In tutti questi anni
ai soci del Circolo San Pietro, offrire          Jimmy Baldo, parroco di Tre Santi)                ha mantenuto contatti costanti con
all’Obolo di San Pietro è un gesto che           e ha poi svolto il servizio di coope-             la Chiesa altoatesina, partecipando
ha valore non soltanto pratico, ma an-           ratore a Bolzano nella parrocchia di              tra l’altro alla Messa del Crisma nel-
che fortemente simbolico: è un segno             Regina Pacis e a Millan. Dal 1988 è               la Settimana Santa con i confratelli
di comunione col Papa e di attenzione            stato incaricato nella Segreteria di              sacerdoti diocesani.
alle necessità dei fratelli.

                                                                                                                 Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022   7
Pronti a ripartire - Don Tullio, il ritorno dopo 33 anni a Roma Pellegrinaggi, ecco il programma 2022
le foto

È successo nel 2021/1
Abbiamo scelto otto immagini significative della vita ecclesiale nella diocesi di Bolzano-Bressanone, ricca
di momenti importanti anche in un 2021 ancora segnato dal Covid.

    Sabiona, dopo 336 anni                                                   Padre Markus, festa
    l‘addio delle suore                                                      per il nuovo sacerdote

    A fine novembre le ultime due suore benedettine hanno lasciato lo sto-   Nella chiesa di Santa Croce a Lana il 29 giugno il vescovo Ivo
    rico monastero di Sabiona sopra Chiusa dopo una presenza durata 336      Muser ha ordinato sacerdote Markus Mur, 41 anni, originario
    anni. Sabiona ha accolto 550 suore, ma con la crisi delle vocazioni ne   di Longomoso sul Renon e religioso dell’Ordine teutonico.
    erano rimaste due, impossibilitate a continuare nel grande complesso.    L’ordinazione sacerdotale di padre Markus, prevista nel 2020,
    Suor Ancilla Hohenegger, undicesima e ultima badessa, ha affidato al     era stata rinviata a causa della pandemia. Il neosacerdote ha 41
    vescovo le chiavi del monastero. Contatti e colloqui per mantenere Sa-   anni e ha lavorato per 11 anni come contabile in banca prima di
    biona come luogo spirituale e meditativo sono in corso, nel frattempo    rispondere alla vocazione sacerdotale. Ora è cooperatore nella
    la Diocesi si occupa di cura, manutenzione e gestione dell’areale.       parrocchia di Sarentino.

    Eletti i nuovi CCP                                                       Covid, la visita
    fino al 2026                                                             a malati e sanitari

    A mezzo secolo dalla prima volta (era il 1972), domenica 24 ottobre      La 29.ma Giornata mondiale del malato, l’11 febbraio 2021, è stata
    si sono svolte le elezioni dei nuovi Consigli pastorali parrocchiali.    speciale: in piena pandemia il vescovo Muser ha celebrato una
    Nelle parrocchie hanno votato i battezzati della comunità che il         liturgia della Parola nell’ospedale di Bressanone e ha incontrato il
    giorno delle elezioni avevano compiuto i 16 anni. Non è risultato        personale sanitario. Poi il vescovo ha fatto visita ad alcuni reparti
    facile trovare candidati ovunque e infatti in diverse parrocchie non     compreso quelli in cui erano ricoverati i pazienti colpiti dal Covid,
    è stato necessario procedere al voto perchè il numero dei candidati      accompagnato dal primario Othmar Bernhart e con tutte le
    al nuovo CPP non superava la soglia minima richiesta. A novembre         protezioni anticontagio necessarie. A seguire monsignor Muser ha
    i nuovi Consigli parrocchiali sono stati insediati e hanno avviato il    visitato anche il reparto di Terapia intensiva. Due momenti davvero
    lavoro dei prossimi cinque anni.                                         particolari.

8     Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022
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È successo nel 2021/2
Nuova vita in Seminario, impegni diretti per tutelare ambiente e clima, un altro Sinodo:
anche questo nel vecchio anno.

   Arrivati i seminaristi                                                          Via alla fase diocesana
   da Asia e Africa                                                                del Sinodo dei vescovi

   A metà aprile la comunità del Seminario di Bressanone ha accolto                Due appuntamenti pubblici hanno avviato a novembre la fase diocesana
   dodici nuovi candidati al sacerdozio: 10 provenienti dalla Tanzania e           del Sinodo dei vescovi 2021-2023, che ha per tema “Chiesa sinodale.
   2 dall’India. Il progetto, varato dalla Chiesa altoatesina d‘intesa con le      Comunione. Partecipazione. Missione”: il primo appuntamento in presenza
   diocesi di origine, prevede che dopo la conclusione degli studi e l’ordi-       all’Accademia Cusano di Bressanone, il secondo online. I lavori si sono svolti
   nazione sacerdotale i giovani svolgano il servizio di cooperatori in varie      in gruppi di lavoro, composti da religiosi e laici, sulla base delle tematiche
   parrocchie altoatesine per cinque anni, prima di rientrare nel Paese di         poste dal Sinodo, tra cui: cosa si intende con noi nella Chiesa? Come
   origine. Dall’autunno nel fine settimana i seminaristi hanno iniziato an-       partecipiamo al dibattito sociale, ecologico e politico? Quale è la nostra
   che la pratica del servizio pastorale nelle singole parrocchie della diocesi.   corresponsabilità nella missione? Il dibattito riprende nella primavera 2022.

   Auguri a Ivo Muser                                                              Alleanza per il clima
   vescovo da 10 anni                                                              c’é anche la Diocesi

   Due momenti di festa a Bressanone per ricordare il decimo                       Impegnata da anni con misure a salvaguardia del Creato, la diocesi
   anniversario dell’ordinazione episcopale di Ivo Muser, alla guida               di Bolzano-Bressanone ha compiuto un ulteriore passo: con un
   della Chiesa altoatesina dal 9 ottobre 2011. La ricorrenza è                    atto formale il 31 agosto, prima in Italia, ha aderito all’Alleanza
   stata ripercorsa, esattamente 10 anni dopo, dapprima con una                    europea per il clima. La Diocesi ha elaborato le linee guida per un
   celebrazione molto partecipata in duomo, a seguire c’è stata la                 rapporto responsabile con il Creato, una sorta di bussola nei vari
   cerimonia nell’antica biblioteca del Seminario. I principali relatori           campi dell’attività diocesana. Sette le tematiche: energia,habitat
   della giornata sono stati da Trento l’arcivescovo Lauro Tisi e                  e stile di vita, ecologico ed equo, pubbliche relazioni, formazione e
   l’arcivescovo emerito Luigi Bressan.                                            aggiornamento, mobilità,referente diocesano per l’ambiente.

                                                                                                                            Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022       9
Pronti a ripartire - Don Tullio, il ritorno dopo 33 anni a Roma Pellegrinaggi, ecco il programma 2022
chiesa&società

Religione, ma anche etica
I n Alto Adige su oltre 74mila studenti
  delle scuole di ogni ordine e grado di
tutti e tre i gruppi linguistici circa il 12%,
                                                 È questa l’inten-
                                                 zione della Giunta
                                                 provinciale,      an-
ovvero oltre 8.600 ragazze e ragazzi, non        nunciata a dicem-
frequentano le ore di insegnamento di            bre dall’assessore
religione. La percentuale maggiore si re-        alla scuola in lin-
gistra nelle scuole di lingua italiana con       gua tedesca Phi-
un 18%, mentre in quelle di lingua tede-         lipp Achammer.
sca è del 9,8% e nelle scuole ladine del         “ L’i nt rodu z ione
3,3%. La percentuale maggiore di abban-          dell’insegnamen-
dono dell’insegnamento della religione           to di etica quale
si registra nelle scuole superiori con una       offerta alternativa
percentuale di oltre il 16%, che corrispon-      obbligatoria       ri-
de a oltre 3.200 ragazze e ragazzi. Quale        spetto all’insegna-
offerta alternativa obbligatoria per il fu-      mento di religio-
turo la Provincia pensa all’introduzione         ne garantirebbe a Tra due anni la Provincia punta a introdurre etica come materia
dell‘insegnamento dell’etica, ma even-           tutti gli studenti la di insegnamento
tualmente non prima dell‘anno scolasti-          frequenza del me-
co 2023/2024. È necessaria, infatti, una         desimo numero di ore d’insegnamento e duzione dell’insegnamento obbligatorio
modifica alla legge provinciale 5/2008, e        farebbe chiarezza nell’attuale gestione”, di etica, in alternativa a quello di religio-
quindi la strutturazione di adeguati mo-         ha fatto presente l’assessore Achammer. ne, a livello provinciale si intende fornire
delli d’insegnamento per i singoli gradi         Attualmente, infatti, le norme vigenti alle ragazze e ai ragazzi una formazione
scolastici, oltre al via libera del Miur, il     consentono varie opzioni: lo svolgimento religiosa-etica-filosofica e trasmettere
Ministero dell‘istruzione. I progetti pilota     di attività autonome degli alunni sotto il loro valori quali la consapevolezza della
in corso attualmente nei circoli didattici a     controllo di un insegnante, offerte istrut- propria identità e cultura, la tolleranza e
Bolzano e Merano potranno servire qua-           tive accessorie, ma anche l’assenza da il rispetto, al fine di sviluppare la respon-
le riferimento.                                  scuola nelle ore di religione. Con l’intro- sabilità sociale e favorire la convivenza.

Ricordo di Golser: vicini alla malattia
                                                 C   inque anni fa, la notte di Natale del
                                                     2016, si spegneva a 73 anni Karl
                                                 Golser. Era stato ordinato vescovo del-
                                                                                                 Nell’omelia il vescovo ha ribadito che
                                                                                                 su questi temi “dobbiamo scegliere la
                                                                                                 direzione della vita. Vorrei che come
                                                 la Diocesi di Bolzano-Bressanone nel            Chiesa assumessimo una posizione
                                                 marzo 2009 e nel luglio 2011 papa Ra-           chiara, anche politicamente ma non
                                                 tzinger aveva accolto la sua rinuncia al        solo. Ma soprattutto scegliendo incon-
                                                 governo pastorale causa malattia, una           dizionatamente di portare vicinanza.
                                                 rara e atipica forma della sindrome di          Nessun essere umano va lasciato solo,
                                                 Parkinson. Nella Messa celebrata oggi           nessun grido di aiuto deve restare ina-
                                                 in Duomo a Bressanone nel quinto                scoltato.” Il compito come cristiani, ha
                                                 anniversario della scomparsa, il suo            proseguito Muser, “è testimoniare la
                                                 successore Ivo Muser ha ricordato un            vicinanza e l’amore di Dio, sfruttan-
                                                 tema che stava molto a cuore al teologo         do tutte le possibilità per alleviare la
                                                 morale Golser, ancor più sentito negli          sofferenza fisica e psichica, avvalendo-
                                                 ultimi e difficili anni: la cura delle          ci di ogni possibile modo per includere
                                                 persone malate e l’assistenza nel               socialmente le persone e per accompa-
                                                 fine vita. “È un tema sul quale la pan-         gnarle spiritualmente. Ma anche – ha
                                                 demia ci ha reso ancor più consapevoli,         chiarito il vescovo – accettando i li-
                                                 ma è anche un argomento che ha as-              miti della medicina: ciò vuol dire
                                                 sunto una dimensione completamente              non sottoporre nessuno a terapie non
                                                 nuova attraverso i dibattiti sull’eutana-       volute, vuol dire interrompere o desi-
Il vescovo diocesano Karl Golser,                sia e il suicidio assistito“, ha detto il ve-   stere se un trattamento non raggiunge
scomparso 5 anni fa a 73 anni                    scovo Muser.                                    più il suo scopo.”

10   Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022
chiesa&società

Diocesi e carabinieri contro le truffe                                                                         Diocesi di Bolzano-Bressanone e i par-
                                                                                                               roci costituiscono indubbiamente uno
                                                                                                               straordinario mezzo di comunicazione
                                                                                                               nei confronti della cittadinanza. Da qui
                                                                                                               è nata l’idea di sinergia tra le due istitu-
                                                                                                               zioni, nella convinzione che lavorando
                                                                                                               congiuntamente si possano raggiungere
                                                                                                               il massimo numero di concittadini.
                                                                                                               I carabinieri hanno quindi deciso di ri-
                                                                                                               volgersi anche alla Diocesi e alle parroc-
                                                                                                               chie per fare prevenzione. La guida con i
                                                                                                               preziosi consigli è stata illustrata dal co-
                                                                                                               mandante della Compagnia di Bolzano,
                                                                                                               il capitano Gennaro De Gabriele, presen-
La presentazione dell’inziative con i carabinieri, il vicario generale e i decani di Bolzano                   ti anche il vicario generale Eugen Rung-
                                                                                                               galdier e i decani di Bolzano Bernhard

A    nziani vittime di truffe: il fenome-
     no è in aumento e così i carabinie-
ri chiedono aiuto anche alla diocesi di
                                                          Si stima che circa l‘80% delle truffe non
                                                          vengano denunciate e anche in Alto Adi-
                                                          ge soprattutto gli anziani che ne rimango-
                                                                                                               Holzer e Mario Gretter. Il documento
                                                                                                               illustra i casi più comuni di truffa e gli
                                                                                                               accorgimenti più immediati per non ca-
Bolzano-Bressanone. Con la diffusione                     no vittima sono sempre di più: via com-              derne vittima. I consigli dei carabinieri
tra i fedeli di un piccolo vademecum                      puter, con falsi messaggi sul telefonino             richiamano al buonsenso dei cittadini.
bilingue, di facile lettura, le parrocchie                o con visite porta a porta di falsi tecnici          In particolare: non fidatevi di nessuno
vengono coinvolte nell’informazione                       o funzionari. L’Arma dei carabinieri ha              che vi chiede soldi, specie in contanti,
e nella prevenzione. Il nuovo progetto                    80 presìdi nel territorio altoatesino e ha           non fidatevi di offerte telematiche appa-
dell’Arma per contrastare il problema                     una buona capacità di arrivare ai cittadi-           rentemente vantaggiose, non fate entra-
delle truffe è stato sviluppato con l’aiu-                ni, ma questi ultimi difficilmente vanno             re in casa sconosciuti, anche se si presen-
to della Diocesi di Bolzano-Bressanone                    in caserma se non hanno un problema                  tano come avvocati o come operai venuti
e presentato a fine dicembre nel Centro                   da risolvere. Al contrario moltissimi fre-           a fare controlli o manutenzione in casa.
pastorale a Bolzano.                                      quentano le oltre 280 parrocchie della               Nel dubbio, meglio una telefonata al 112.

5000 Sternsinger, 100 progetti
L   a pandemia non ferma nel periodo
    a cavallo del nuovo anno gli oltre
5mila Sternsinger, i Cantori della stel-
                                                          della Jungschar, in collaborazione con
                                                          l’Ufficio missionario diocesano, scelgo-
                                                          no ogni anno uno o due progetti da il-
                                                                                                               ni di tutte le confessioni. Al termine
                                                                                                               della raccolta fondi, appuntamento a
                                                                                                               sabato 8 gennaio alle 14 in duomo
la, che come da tradizione – dal lontano                  lustrare. Quest’anno in primo piano c’é              a Bolzano, dove si svolge il tradizionale
1958 – tra Natale e l’Epifania girano di                  la Romania con la città di Sighet, dove              incontro liturgico con il vescovo Muser
casa in casa in Alto Adige a raccogliere                  molte famiglie lottano contro la pover-              per ringraziare gli Sternsinger e i loro
offerte per progetti a favore di bambini                  tà. Due comunità religiose cattoliche                accompagnatori del loro inestimabile
in difficoltà. Anche in questo secondo                    lavorano a Sighet per aiutare i bambi-               impegno gratuito.
anno segnato dalle limitazioni causa
Covid l’iniziativa degli Sternsinger è sta-
ta ammessa nel rispetto di determinate
misure: bambini e ragazzi hanno dovu-
to indossare la mascherina, mantene-
re il distanziamento sociale, fermarsi
sull’uscio di casa. Le offerte raccolte
nell’azione 2022 serviranno a finanzia-
re 100 progetti di aiuto e sviluppo per i
bambini in varie parti del mondo, aiuti
ancora più urgenti alla luce della pande-
mia. L’azione 2021 degli Sternsinger ha
fruttato oltre 1,1 milioni di euro.
Anche per l’azione 2022, poiché non è
possibile presentare singolarmente tut-
ti i progetti di aiuto, i giovani cattolici               Anche quest’anno gli Sternsinger raccolgono fondi per aiutare i coetanei meno fortunati

                                                                                                                              Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022   11
chiesa&società

Tornano i pellegrinaggi

D     opo due anni difficili a causa
      del Covid, si spera di poter ri-
tornare ai pellegrinaggi “reali”. Nel
                                                                                             Amburgo. Con il vescovo Ivo Muser
                                                                                             i pellegrini potranno recarsi a San-
                                                                                             tiago de Compostela (29 agosto-1
2020 sono nati per necessità i “pel-                                                         settembre) e percorrere un tratto del
legrinaggi digitali” su facebook, un                                                         Cammino a piedi.
progetto che l’Ufficio diocesano pel-                                                        Il programma diocesano 2022 pre-
legrinaggi ha mantenuto e amplia-                                                            vede anche un pellegrinaggio a S.
to. Ci sono stati picchi di più di 500                                                       Giovanni Rotondo (21-24 settembre),
persone interessate. Ma nel 2022 si                                                          dove i pellegrini potranno celebrare
torna a viaggiare, con la preferenza                                                         la memoria liturgica di San Pio da
per gli spostamenti in pullman, che                                                          Pietrelcina. Per chi ama i pellegri-
permettono una pianificazione più                                                            naggi a piedi il programma offre il
f lessibile. Resta ovviamente confer-                                                        Camino del Norte in Spagna, che si
mato il volo per la Terra Santa, rima-                                                       snoda per lunghi tratti lungo la costa
sta chiusa nel 2021 causa pandemia.                                                          nord della Spagna, e un pellegrinag-
E si ricorda che partecipare ai pelle-          Santiago de Compostela, meta del pellegri-   gio nelle montagne dell’Alto Adige.
grinaggi è possibile soltanto presen-           naggio diocesano 2022 con il vescovo         I moduli di iscrizione e il calendario
tando il Green Pass.                                                                         completo con i dettagli dei pellegri-
I pellegrinaggi in pullman sono 12:             mete e pellegrinaggi che non è sta-          naggi diocesani previsti nel 2022,
si inizia in marzo in Alsazia e si              to possibile realizzare negli ultimi         coronavirus e limitazioni degli spo-
chiude a dicembre a Salisburgo con i            due anni, tra cui Ungheria, Cipro e          stamenti permettendo, sono online
canti dell’Avvento. Oltre alla destina-         Malta. Ma anche Roma, Assisi, la Si-         al link https://www.bz-bx.net/it/
zioni consuete ci sono anche nuove              cilia, Napoli, Fatima, Copenhagen e          pellegrinaggi

     Libro del mese
     Lintner, Mantovani:                        vani, decano della Facoltà di filosofia      A questa visione, problematica per
     “Antropocentrismo non dispotico.           dell’Università Pontificia Salesiana. Il     entrambi, si contrappone la pro-
     Implicazioni antropologiche ed             volume ha come obiettivo l’evidenzia-        spettiva di una antropologia non di-
     educative della Laudato Sí di Papa         re il legame tra la cura dell’ambiente       spotica, come proposta dall’attuale
     Francesco”, Castelvecchi, 2021,            e la cura dell’uomo alla luce dell’en-       Pontefice nella Laudato Sí. Nel testo
     pp.79.                                     ciclica Laudato Sí di Papa Francesco.        emerge come il futuro del pianeta e il
                          «Ascoltare il gri-    Il primo capitolo, curato dal teologo        destino dell’uomo siano legati. A par-
                          do della terra        sudtirolese, parte dalla constatazione       tire da questa osservazione vengono
                          quanto il grido       che l’uomo contemporaneo ragiona             individuati tre elementi centrali per
                          dei poveri ri-        attraverso un paradigma tecnocrati-          una sana relazione tra i due: tutti gli
                          chiede di inte-       co: non si considera come una par-           esseri viventi hanno un valore intrin-
                          grare le esigen-      te della natura e vede quest’ultima          seco, la cura per gli ecosistemi e il
                          ze di giustizia       come una realtà da dominare. Noi             principio di interconnessione.
                          sociale con le        percepiamo il mondo come un estra-           Il secondo capitolo, scritto da Manto-
                          esigenze      del-    neo, sottomesso alle nostre esigenze         vani, indaga invece la relazione tra il
                          la tutela della       e ai nostri bisogni. Le conseguenze          nuovo umanesimo proposto dal Pon-
     biodiversità e degli ecosistemi», con      di questa concezione possono essere          tefice nella sua enciclica e il carisma
     questa breve frase è sintetizzabile l’e-   gravi: non parliamo solo di una “pe-         salesiano, mostrandone non solo il
     mergenza da cui nasce il nuovo libro       ricolosa” idea di uomo, ma anche di          legame ma anche come l’uno possa
     scritto a quattro mani da Martin Lin-      rischi per l’ambiente come la distru-        aiutare a comprendere e far fruttifi-
     tner, professore ordinario di teologia     zione di interi ecosistemi, il surriscal-    care l’altro.
     morale allo Studio Teologico Accade-       damento globale e più in generale la
     mico di Bressanone e Mauro Manto-          compromissione dell’intero pianeta.                              Mattia Vicentini

12    Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022
tema annuale

                            Onnipresente, con tenerezza
                            Dio come autentica vicinanza in tutta la nostra esistenza umana, tanto più celebrata nel
                            periodo natalizio: la riflessione mensile per approfondire gli aspetti legati al tema annuale
                            diocesano 2021/22 “Sulla tua Parola: vicini e assieme”.
                            di Johanna Brunner

L   a vista di un neona-
    to mi commuove
sempre e di nuovo: la
                                                                 di Dio è cambiata molto
                                                                    nel corso degli anni e
                                                                     non voglio più cre-
                                                                                                      vicinanza diventa possibile dove si per-
                                                                                                      mette all’umanità di essere tale, dove
                                                                                                      si riconosce il bisogno e si conserva la
tenerezza, il suo esse-                                              dere in nessun altro             dignità. La vicinanza diventa possibile
re indifeso, un picco-                                               Dio se non in quello             dove c’è rispetto e comprensione, dove
lo essere umano che                                                  che vuole essere vi-             le persone si ascoltano a vicenda, dove
dipende      completa-                                               cino a noi, non inva-            si incontrano nelle loro preoccupazio-
mente da altre perso-                                                dente ma tenero, non             ni e condividono le loro gioie.
ne che se ne prendono                                                onnipotente ma nella             “Dio è amore”, così dice la Prima Let-
cura. Se queste persone                                            potenza     dell’amore.            tera di Giovanni, e vorrei dire che è
e questo prendersi cura                                         Un Dio che - soprattutto              una delle professioni di fede più brevi
non esistono, per il piccolo                                  nell’evento natalizio - non             che abbiamo. Nel periodo del Natale
diventa molto rapidamente        Il logo del tema pastorale   solo si fa un po’ umano,                possiamo festeggiare e rassicurarci
una questione di vita o di       annuale: vicini e assieme    ma in quanto Dio condivi-               proprio su questo: Dio è amore, in lui
morte. E ogni anno sono                                       de con noi il nostro essere             non c’è nessun “ma”, nessuna minaccia
sopraffatta dal pensiero che Dio entra nel      umano, anche nell’impotenza. È un Dio                 subliminale. Viene a noi indifeso, si af-
mondo nello stesso modo: tenero, impo-          che - come lo descrive la teologa ameri-              fida a noi, si consegna a noi. Vorrei che
tente, bisognoso di protezione e cura.          cana Catherine Keller - rinuncia alla sua             potessimo celebrarlo con gioia e grati-
Questo non corrisponde affatto all’im-          onnipotenza in favore di una “onnipre-                tudine come individui, ma soprattutto
magine del Dio “onnipotente” che ricordo        senza”, un’autentica vicinanza in tutta la            come Chiesa: Natale, la festa della vici-
dalle lezioni di religione dei miei primi       nostra esistenza umana.                               nanza infinita e incondizionata di Dio
anni di scuola: un Dio che appare con po-       La vicinanza diventa possibile dove                   a tutte le persone!
tenza e forza e che, in casi estremi, non       deponiamo le nostre armi, dove non
sembra rifuggire da dure punizioni come         siamo più concentrati sulla difesa e il                 Johanna Brunner è la Direttrice dell’Ufficio
                                                                                                        diocesano matrimonio e famiglia
piaghe e distruzione. La mia immagine           rifiuto, ma ci incontriamo alla pari. La

   Cuoricini per
   gli ospedali
   “  Un piccolo cuore…da tanti cuori!”
      è il motto della singolare iniziativa
   lanciata da Diocesi e Caritas per la
   Giornata mondiale del malato 2022,
   che si celebra l’11 febbraio: l’azione
   propone di realizzare tanti cuorici-
   ni per i malati ricoverati in ospedale.
   L’invito è rivolto a tutti: gruppi par-     Per l’11 febbraio, Giornata del malato, regaliamo un cuoricino ai pazienti negli ospedali
   rocchiali, famiglie, bambini, giovani,
   anziani. I piccoli cuori possono essere     di Merano (via Galilei 84), Bressanone                ospedale consegneranno infatti i cuo-
   preparati con qualsiasi materiale e tec-    (via Stazione 27/a) e Brunico (via Paul von           ricini ai pazienti nei nosocomi come
   nica, l’importante è che non risultino      Sternbach 6). Si chiede di consegnare i               gesto di ricordo e di amicizia.
   troppo pesanti. Dev’essere un piccolo       cuoricini preferibilmente entro lunedì 7              Si ricordano infine le regole d’igiene da
   segno.                                      febbraio, in modo da poter essere pun-                osservare anche nel realizzare i lavoret-
   I cuoricini possono essere poi conse-       tualmente recapitati negli ospedali alto-             ti: lavarsi spesso le mani e usare il gel
   gnati a Bolzano (Ufficio pastorale in       atesini. Nella Giornata del malato, vener-            disinfettante, consegnare i cuoricini in
   piazza Duomo 2) o agli Uffici Caritas       dì 11 febbraio, gli assistenti spirituali in          un recipiente chiuso.

                                                                                                                     Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022   13
psicologia&spiritualità

                                  Vaccinati dalla vita
                                  Siamo pronti ad affrontare le sfide e i rischi che un vero amore alla vita richiede? Solo in questo caso
                                  potremmo dirci vaccinati davvero. In nome di una vera passione per la vita, avremmo infatti imparato
                                  a fare i conti in modo corretto con la sofferenza.
                                  di Dario Fridel

I o sono cresciuto nella convinzione
  che il rischio di pandemia fosse or-
mai esperienza d’altri tempi. L’essere
vaccinato aveva quindi assunto un si-
gnificato meno materiale ed oggetti-
vo e molto più una valenza personale.
“Quella è ormai una persona vaccinata”
voleva dire che aveva già superato tan-
te prove e che quindi si era irrobustita
a sufficienza per affrontare le nuove
sfide e i nuovi imprevisti. Data la sua
esperienza le prove che ancora la aspet-
tano non lo avrebbero schiacciato, ma
sarebbero state occasione per maturare
ulteriormente; trasformandole quindi
in opportunità di crescita sia individua-
le che collettiva.
Per vedere se siamo davvero vaccinati
dovremmo allora verificare se stiamo                 Guardare con speranza e responsabilità al futuro e avere passione per la vita, che porta a una maggiore
attraversando questa pandemia con un                 umanità: un bell’augurio per il 2022
corretto rapporto verso la sofferenza
nostra e collettiva, accettando come ne-             ti, apertura alla sofferenza universale,                 sogno di ricominciare il nuovo anno
cessarie le rinunce e sacrifici che essa             un rinnovato senso di responsabilità.                    con i migliori auspici, mi piace allora
comporta. Chi non è riuscito a fare di               Quanti sono riusciti a fare questa svol-                 rifarmi a Gesù che, proprio perché ri-
necessità virtù si trova inevitabilmente             ta hanno senz’altro iniziato a liberarsi                 scoperto in questi ultimi tempi per la
a fare i conti con le derive sadiche o ma-           dalla mistica del sacrificio che in pas-                 sua pienezza umana, riesce finalmente
sochistiche che un rapporto sbagliato                sato aveva impregnato la sensibilità di                  ad essere un riferimento prezioso e si-
con il soffrire comporta. Penso a quanti             molti, abbandonando finalmente la                        gnificativo anche al di là degli orizzonti
si sono atteggiati a vittime di un desti-            convinzione che il sacrificio avesse un                  religiosi: un Gesù che appartiene alla
no malevolo, o di una scienza e di una               valore in se stesso. Una persona ben                     terra, alla storia, all’umanità intera.
politica inadeguate. Il loro conseguente             orientata alla vita sa infatti fare i sacri-             Egli infatti ancora ci insegna che c’è un
sfogo ha probabilmente alimentato un                 fici che l’amore ad essa comporta, ma                    sacrificio di sé che è segno di amore e
linguaggio tendente alla lagna. Ed essa              sa anche ribellarsi ai sacrifici inutili,                di dono. Esso riesce ad evitare le derive
inevitabilmente, finisce col seminare                improduttivi, imposti dal gusto sadi-                    distruttive o autodistruttive di un rap-
mal umore, pessimismo, vittimismo.                   co di qualcuno. Ben altra cosa da un                     porto sbagliato con la sofferenza. La
                                                     morboso amore alla sofferenza è stato                    passione per la vita porta a protendere
Non cedere al pessimismo                             allora anche l’allenarsi a non cedere al                 verso la pienezza della nostra umanità;
Rispetto ad altri tempi mi sembra che                pessimismo dilagante e imparare a col-                   così umana da essere sconfinata: senza
molti credenti abbiano rinunciato a                  tivare una speranza che sa scommet-                      confini per l’appunto. In Gesù infatti
prendersela con una immagine erro-                   tere sui tempi lunghi, spezzando con                     c’era una umanità che includeva tutti e
nea di un Dio che punisce e minaccia;                ciò gli schemi consumistici. Sono tanti                  non escludeva nessuno. E il tendere alla
o a illudersi che Lui possa risolverci i             infatti i ripensamenti necessari perché                  pienezza della propria umanità è il mi-
problemi con i miracoli. Mi sembra si                la nuova umanità che sta emergendo                       gliore modo per far trasparire - come
sia piuttosto iniziato a interrogarlo, e             da questo travaglio sappia vivere entro                  ha fatto Gesù in modo eccellente - il no-
a interrogarsi davanti a Lui, sul senso              gli orizzonti mondiali di solidarietà che                stro spessore divino. Un bell’auspicio
del vivere, e ad avvertire l’importanza              una uscita dignitosa dalla pandemia                      ed un ottimo augurio.
di affinare la propria sensibilità verso             comporterebbe.
la vita intesa come dono. Questo com-                Visto che siamo ancora nel tempo im-                      Don Dario Fridel ha insegnato religione,
                                                                                                               psicologia della religione e psicologia pastorale
porterebbe l’uscita da orizzonti ristret-            pregnato dal clima natalizio e dal bi-

14   Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022
dentro la notizia

                             Dalla tutela alla corresponsabilità
                             2022: ricorrono i 50 anni del secondo Statuto di autonomia e i 30 dalla chiusura della
                             vertenza altoatesina davanti all’ONU. L’approdo a una visione di responsabilità comune,
                             come sottolineato anche dal Sinodo diocesano.
                             di Paolo Valente

                                                                                                       Lingue e culture sono ricchezza
S   e c’è qualcosa di buono in questi due
    anni di pandemia è l’opportunità che
questo tempo ci offre di riflettere su chi
                                                tivo ed esecutivo regionale autonomo”. È
                                                l’accordo Gruber-Degasperi. Esso preve-
                                                de chiaramente un’autonomia territoriale
                                                                                                       Se la questione possa essere chiusa una
                                                                                                       volta per tutte è una domanda che lascia-
siamo, qual è il nostro orizzonte, quali i      e non etnica (“le popolazioni delle zone               mo in sospeso. Ci sono cose a cui è neces-
nostri obiettivi, come ci organizziamo per      sopramenzionate”), sia pure col chiaro                 sario lavorare giorno per giorno. Vanno
raggiungerli e tanto altro. Ciò vale anche      intento di tutelare i diritti delle minoran-           coltivate. Necessitano di continua cura e
per l’autonomia altoatesina che, nella sua      ze linguistiche: scuola, bilinguismo, pari             vigilanza. Il trentennio seguito al 1992 ha
versione “nuova”, compie cinquant’anni.         diritti, circolazione e scambi transfronta-            evidenziato pregi e difetti delle norme e
Il cosiddetto “secondo” Statuto di auto-        lieri, riparazione dei torti. La tutela delle          soprattutto i limiti e le potenzialità di chi
nomia entrò definitivamente in vigore           minoranze linguistiche diventa un prin-                è chiamato ad attuarle.
nel 1972.                                       cipio costituzionale. È interesse di tutti             È maturata anche l’idea che la presenza
La storia dell’autonomia di questa regio-       che le minoranze siano tutelate.                       di diverse lingue e culture sia una ric-
ne (il Tirolo nelle sue varie articolazioni     L’Accordo trova una prima attuazione                   chezza piuttosto che un peso, un pro-
storiche) è molto antica. Nato da lotte di      nello Statuto del 1948 che pone però il                blema. E l’idea di una responsabilità
potere e guerre tra conti e principi-vesco-     baricentro sulla regione, cosa che vani-               comune, espressa anche – per lo meno
vi, il Tirolo rivendicò da sempre diritti       fica di fatto il peso delle minoranze. Il              a parole (ma è già molto) – dal Sinodo
particolari in cambio della fedeltà all’im-     disagio che ne nasce viene affrontato                  diocesano: “Nell’ottica del bene comune,
pero, alla dinastia, allo stato. Ad inizio      nelle sedi istituzionali e politiche, ma dà            siamo tutti responsabili di tutti. Nelle co-
Ottocento ci si ribellò al potere bavarese      luogo anche alla lunga e tragica stagione              munità cristiane i membri di un gruppo
che cancellava vecchie tradizioni e razio-      degli attentati. L’Austria apre una verten-            linguistico sono corresponsabili anche
nalizzava le leggi sull’onda dell’Illumini-     za davanti alle Nazioni Unite. Dal 1961                per i membri di altri gruppi linguistici.
smo e del Giuseppinismo. A fine secolo          si lavora alla riforma dello Statuto. Solo             Tutti coloro che sono attivi nella pasto-
fu il cosiddetto “Tirolo italiano” a rivendi-   nel 1969 le varie istanze coinvolte trova-             rale curano in modo particolare questo
care invano una forma di autonomia. Nel         no un’intesa. Quest’ultima sarà tradotta               aspetto” (n. 58). “Ricerchiamo percorsi
frattempo in Europa si era sviluppata l’i-      nel cosiddetto “Pacchetto” di cui fa parte             unitari, pur nel rispetto delle diversità.
dea nazionalistica, il virus mortale per la     lo Statuto di autonomia entrato in vigore              Apposite regole garantiscono la pari di-
convivenza tra lingue, storie e culture che     nel 1972.                                              gnità e la corresponsabilità delle diverse
avrebbe condotto a guerre di proporzioni        Comincia a questo punto il lungo per-                  componenti linguistiche, evitando l’ap-
mai viste e tenuto in scacco il continente.     corso dell’attuazione. Solo nel 1992                   piattimento sull’una o l’altra tradizione”
                                                – altro anniversario tondo per questo                  (n. 59).
Gli anniversari dell’autonomia                  2022 – l’Austria, con la “quietanza libe-
La cosiddetta “questione altoatesina” si        ratoria” dichiara di fronte all’ONU che il              Paolo Valente, è giornalista e direttore della
                                                                                                        Caritas diocesana
pone concretamente all’indomani della           caso è chiuso.
Prima guerra mondiale, con lo smem-
bramento del Tirolo storico e l’assegna-
zione di Trentino e Alto Adige al regno
d’Italia. Subito si parla di autonomia. Un
sogno politico e istituzionale che tra-
monta in pochi anni. Ecco un altro an-
niversario tondo nell’anno che comincia.
Cent’anni fa, nel 1922, la presa di potere
del fascismo con la marcia su Roma che
vide anche a Bolzano un preludio ai pri-
mi di ottobre.
Tutto cambia dopo la Seconda guerra
mondiale. Austria e Italia sono poste
ad un tavolo e firmano un accordo che
garantisce alle popolazioni altoatesina e       Non solo il paesaggio idilliaco: la diversità di lingue e culture contribuisce a un Alto Adige pacificato
trentina “l’esercizio di un potere legisla-     e responsabile

                                                                                                                     Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022   15
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