Pronti a ripartire - Don Tullio, il ritorno dopo 33 anni a Roma Pellegrinaggi, ecco il programma 2022
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IP Mensile della Diocesi di Bolzano-Bressanone Anno 58, Numero 1 – Gennaio 2022 Impegni e speranze nel nuovo anno Pronti a ripartire Don Tullio, il ritorno Pellegrinaggi, ecco Le foto di 12 mesi dopo 33 anni a Roma il programma 2022 per l’addio al 2021
il 2022 Comunità che riparte La capacità di (ri)costruire tutti assieme una comunità è la bussola da cui ripartire nel 2022: il messaggio dai rappresentanti delle confessioni cristiane e delle altre religioni in Alto Adige. Il 2022 si è aperto in duomo a Bolzano con la preghiera dei rappresentanti delle diverse religioni nella Giornata mondiale della pace, promossa da Con- sulta delle aggregazioni laicali, Katholisches Form e Giardino delle religioni Tre pensieri per il 2022 N el tema del Messaggio della Gior- nata della Pace 2022, “Educazione, lavoro, dialogo tra le generazioni: stru- La parola che il vescovo Ivo Muser affida al 2022 è speranza, formulata donna aspetta un bambino, diciamo che è in dolce attesa. Vorrei già da ora dare il benvenuto a tutti i bambini che menti per edificare una pace duratura”, in tre pensieri: “Il primo: non c’è spe- nasceranno in questo anno. È un’at- il Papa ha individuato tre contesti attua- ranza senza verità. La verità può far tesa dolce perché colma di speranza, li su cui riflettere e che hanno segnato male, ma rende liberi. Perché la spe- non solo per la loro famiglia ma anche anche la Giornata celebrata il 1° genna- ranza non è associabile all’ipocrisia o per la nostra terra. E un terzo pensie- io in duomo a Bolzano, come da tradi- alla falsità. La verità significa anche ro: a volte anche noi ci troviamo in si- zione, nel segno dell’ecumenismo e del riconoscere i nostri limiti, emersi tuazioni senza via d’uscita, nella sfera dialogo interreligioso. Il 2022 si è aper- chiaramente attraverso la pandemia. personale, nelle famiglie, nelle azien- to in Alto Adige con questo importante Siamo arrivati al limite della crescita de. Ci sono situazioni di dipendenza: segno di unità e condivisione tra le reli- economica, che non può continuare a alcol, droga o altre. E la speranza in gioni che ha visto nel duomo di Bolzano salire, abbiamo raggiunto il capolinea queste situazioni? Per Dio, ogni essere l’accensione con la Luce di Betlemme anche per quel che riguarda l’inquina- umano ha il suo valore, la sua dignità, delle candele portate dai fedeli, tornati mento ambientale, che sta assumendo il suo futuro. Ed è per questo che nel poi a casa con questo simbolo luminoso proporzioni insostenibili. Ma c’è un nuovo anno possiamo contare anche di pace. E come sempre l’anno nuovo si ambito in cui la crescita non conosce sul fatto che nelle situazioni umana- apre con gli auspici dei rappresentanti confini: è il Bene, l’attenzione per l’al- mente disperate c’è sempre Dio che delle varie religioni e confessioni per tro, la solidarietà, la responsabilità. non ci abbandona mai e ci offre anco- l’Alto Adige nei prossimi 12 mesi. Un secondo pensiero: quando una ra una possibilità.” 2 Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022
il 2022 Auguri dalle diverse religioni L’invito della Chiesa evangelico lu- terana, rappresentata a Bolzano dal parroco Michael Jäger, alla comuni- tà nel 2022 è quello di un’apertura che ci aiuti “a fidarci di questo Dio che ci accoglie. E che ci incoraggi ad accoglierci l’un l’altra.“ Dalla co- munità evangelico luterana quindi l’appello ad essere misericordiosi anche nel nuovo anno: per i più col- piti dalla malattia, per le persone in crisi a causa di questa situazione di emergenza continua. “Siamo invitati ad incontrare Dio nell’altro, a vede- re nelle altre persone, anche di altre religioni, i rappresentanti dell’amore di Dio.“ La raccomandazione di pa- dre Lucian Milasan, parroco della comunità ortodossa rumena di Bol- zano: “Teniamo nei nostri cuori la speranza, che è il punto di partenza. E la speranza viene da Dio, che non può essere indifferente alle nostre L’accensione delle candele con la Luce della pace di Betlemme, che poi i fedeli hanno portato a casa preghiere, se queste vengono dal cuo- re.“ Per il 2022 uno degli impegni centrali è quello “di portare un mes- 30 anni di Luce da Betlemme saggio di pace, un messaggio che la La Luce proveniente da Betlemme stria e da lì viene distribuita in tutta vita va avanti. Anche se pace oggi è è giunta in Alto Adige a fine 2021 Europa e oltre, a Natale e oltre, da una parola difficile.“. A questi auguri per la 30.ma volta, consegnata al gruppi scout e da altre associazioni. si uniscono quelli dei rappresentanti Brennero agli scout altoatesini di Dal 1992 la Luce della Pace di Bet- delle altre comunità religiose presen- AGESCI e della Südtiroler Pfadfin- lemme arriva anche in Alto Adige, ti in Alto Adige: le fedi musulmana, derschaft dagli scout di Innsbruck. dove la sua distribuzione è legata ad ebraica, bahai, buddista e sikh. Tutti Gli scout altoatesini hanno poi un’ azione di beneficenza, i cui pro- hanno partecipato alla celebrazione portato la Luce della pace in mol- venti supportano progetti del ter- della Giornata mondiale della pace te altre parrocchie, dove ha acceso ritorio nazionale e internazionale. e hanno formulato i propositi per il molte candele con cui i fedeli sono Quest’anno a beneficiare delle do- 2022: che sia un anno di pace, spe- tornati a casa. L’idea della Luce di nazioni della campagna saranno tra ranza, felicità; che il benessere col- Betlemme è nata nel 1986 negli stu- l’altro due associazioni di volonta- lettivo venga anteposto al proprio; di televisivi austriaci di ORF. Da al- riato: Comedicus, ex Medicus Comi- che le religioni possano rispondere lora, alcuni giorni prima di Natale, cus, che organizza visite settimanali con saggezza alla situazione sociale, un bambino accende una candela in tutti gli ospedali e nelle case di economica e politica, portando equi- dalla fiamma che arde nella Grotta riposo di Alto Adige, e l’associazione librio nella società; che si affermino della Natività a Betlemme. Questa Ariadne, che si occupa di aiuto nel i valori della famiglia, nella sua ac- Luce viene portata in aereo in Au- settore della salute psichica. cezione più alta, della condivisione e del rispetto; che non manchino mai il dialogo e la compassione per aiutare le persone sole. Tanti auguri che pos- sono essere sintetizzati nell’auspicio del sindaco di Bolzano Renzo Cara- maschi, anch’egli presente in duomo: “Dobbiamo essere capaci di costruire tutti assieme una comunità.“ Questo il messaggio per il 2022 che parte del capoluogo, dove oggi vivono 15mila La Luce della pace di Betlemme sfila al Brennero con gli scout Agesci e i vescovi di Bolzano- cittadini provenienti da 101 Paesi di- Bressanone Ivo Muser e di Innsbruck Hermann Glettler versi. Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022 3
il 2022 Tre pilastri per la pace L’educazione, il lavoro e il dialogo tra le generazioni sono stati individuati da papa Francesco, nel suo primo discorso dell’anno, come i tre pilastri per una pace duratura. di Mattia Vicentini C on questi tre parole (educazione, lavo- ro, dialogo) al centro di un discorso sulla pace, il Pontefice ci suggerisce che questo termine non significa la sempli- ce assenza di guerra ma è piuttosto una virtù: è la capacità di essere in armonia con se stessi e gli altri, per parafrasare il filosofo Baruch Spinoza. La pace si confi- gura quindi come un impegno costante e quotidiano, che va costruito passo dopo passo fornendo – tra il resto – opportunità e strumenti per una adeguata istruzione, garantendo un’occupazione adeguatamen- te retribuita e mettendo i giovani al centro dell’edificazione di una società sempre più improntata verso ideali di giustizia. La pace è il tema a cui la Chiesa ha deci- Come ogni anno, la Luce della pace proveniente da Betlemme è arrivata anche al Brennero, so di dedicare una particolare attenzione portata dagli scout il primo giorno dell’anno, fin dal 1968, quando l’allora Pontefice, San Paolo VI, de- cise di indire la prima Giornata mondia- Settimana per l’unità dei cristiani le per la pace. Da allora molte cose sono Con tre preghiere ecumeniche a Bol- so Gesù bambino, e rappresenta un’im- cambiate, è terminata la guerra del Vie- zano, Merano e Bressanone si celebra magine di come i cristiani si uniscono tnam, come anche la minaccia nucleare, e dal 18 al 25 gennaio la tradizionale Set- in comunione tra loro mentre si avvi- la seconda guerra mondiale non è che un timana di preghiera per l’unità dei cri- cinano a Cristo”, spiega don Salvaterra. ricordo nella memoria collettiva. Eppure stiani, che vede riunite assieme le con- Il tema della Settimana vuole dunque l’attenzione che la Chiesa dedica a questo fessioni cristiane (cattolici, protestanti, essere un invito per i cristiani ad essere tema, come la sua urgenza nella nostra so- ortodossi). “Abbiamo visto sorgere la un simbolo come la stella, che conduce cietà, non sono sfumate. sua stella, e siamo venuti per adorarlo” tutti i popoli verso Cristo, il mezzo at- La questione è extra-ecclesiale e al tempo è il titolo, tratto dal Vangelo di Matteo, traverso il quale Dio guida tutti i popoli stesso intra-ecclesiale, non è un caso che della Settimana di preghiera 2022. Tre all’unità. la nostra Diocesi abbia organizzato in oc- gli appuntamenti in programma: Il materiale per la Settimana di pre- casione di questa giornata una preghie- • martedì, 18 gennaio, alle ore 18 nella ghiera per l’unità dei cristiani è dispo- ra bilingue, ecumenica e interreligiosa chiesa parrocchiale di Bressanone nibile online sul sito della Diocesi al nel Duomo di Bolzano. È una questione • giovedì, 20 gennaio, alle 19 nella chie- link www.bz-bx.net/it/settimana interna alla Chiesa perché il messaggio sa parrocchiale S. Nicolò a Merano evangelico è anche parola di riconciliazio- • venerdì, 21 gennaio, alle ore 20 nella ne, uguaglianza e amore; ma è al tempo chiesa evangelica di Bolzano. stesso una questione esterna alla Chiesa “Mai come in questi tempi difficili sen- perché riguarda la società nella sua glo- tiamo il bisogno di una luce che vinca balità. Qui, nella società, la Chiesa come le tenebre, e quella luce, come procla- comunità credente e praticante è chiama- mano i cristiani, è stata manifestata in ta a vivere e annunciare un Vangelo che è Gesù Cristo”, sottolinea il responsabile parola ed esempio di pace. diocesano per l’ecumenismo, don Gioe- Questa giornata ci vuole ricordare che la le Salvaterra. I cristiani in Medio Orien- pace una missione quotidiana che tutti te hanno trovato nella “stella” un’imma- siamo chiamati a vivere e promuovere. gine della vocazione cristiana. “La stella era il segno che ha guidato i Magi da Don Gioele Salvaterra, decano a Merano e Mattia Vicentini, teologo e filosofo, insegna luoghi lontani e da diverse culture ver- responsabile diocesano per l’ecumenismo all’ISSR di Bolzano 4 Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022
in parrocchia CPP al lavoro Buon avvio dei neocostituiti consigli pastorali parrocchiali: l’Ufficio pastorale diocesano ha promosso tre incontri online che hanno avuto grande interesse. Il punto con Giuseppe Ganarini, responsabile parrocchie e comunità. A novembre è stata ufficializzata la composizione dei nuovi consigli pastorali parrocchiali scaturiti dalle intima della nostra vita, letteralmente nel nostro salotto di casa! elezioni di ottobre, che resteranno in Sono arrivate dai consiglieri domande Partito il lavoro dei volontari dei CPP, per dare carica fino al 2026. Entro dicembre si e osservazioni particolari? ancora più voce alla parrocchia sono poi tenute le sedute costitutive e le A motivo della diversa formazione ed elezioni dei singoli presidenti. Nell’ulti- esperienza dei partecipanti, nonché dei Francesco ponga l’ascolto dello Spirito mo quinquennio sono stati circa 3mila i diversi contesti ecclesiali rappresenta- Santo al primo posto… Uno Spirito che volontari impegnati nei CPP per il bene ti (non dobbiamo dimenticare che agli già ora suscita nelle nostre comunità della comunità e a sostegno delle attivi- incontri erano presenti persone appar- parrocchiali i carismi necessari alle ri- tà della parrocchia. In avvio del nuovo tenenti a tutti e tre i gruppi linguistici sposte che le domande del nostro tempo periodo di lavoro, l’Ufficio pastorale ha della diocesi, nonché membri di diversi richiedono. Porre al primo posto l’ascol- promosso tre incontri online per tutti movimenti e comunità religiose), è dif- to della Parola di Dio non significa dun- gli interessati. Ne abbiamo parlato con ficile indicare un tipo di domande che que perdere del tempo, da destinarsi ad Giuseppe Ganarini, responsabile par- si sono presentate con maggior frequen- altre attività più importanti, ma aprire rocchie e comunità. za. L’incontro stesso non era incentrato gli occhi alle possibilità e ai carismi che sulla mera trasmissione di informazioni lo Spirito mette a disposizione. Questo Quale bilancio si può fare degli utili a trattare problemi concreti della è anche il consiglio e l’auspicio rivolto incontri online per i componenti dei quotidianità parrocchiale – a tal fine vi ai nuovi consigli pastorali parrocchiali. nuovi CPP? sono altri canali comunicativi. Al cen- Gli incontri, che sono stati un momento tro delle tre serate vi erano le persone, importante di scambio, hanno visto nel- la conoscenza reciproca, il sapersi in Percorso di le tre serate la partecipazione di un tota- le di circa 300 persone. Una prima par- cammino verso la stessa meta. In fon- do, camminare assieme non consiste formazione ad hoc te è stata dedicata all’approfondimento nell’apprendere e trasmettere informa- Per favorire il lavoro dei nuovi CPP di alcuni temi generali, ad esempio i zioni sul percorso da fare, ma nel cono- la Diocesi ha promosso anche il rapporti all’interno della parrocchia scere coloro con cui si è sulla via. “percorso diocesano di formazio- dei diversi organi consultivi e direttivi, ne”, un sistema modulare di offerta quali il consiglio pastorale parrocchia- Quali sono stati i consigli e i formativa per i volontari nelle par- le e il consiglio per gli affari economici, suggerimenti ai CPP per iniziare bene il rocchie. A seconda del servizio svol- e il ruolo della parrocchia stessa nella nuovo periodo di lavoro in parrocchia? to e dei diversi compiti si possono propria unità pastorale e nella diocesi. I tre incontri si sono aperti con un breve frequentare moduli già program- La seconda parte era dedicata ad un in- momento di preghiera e riflessione sul mati ma anche organizzarli nelle contro personale tra i partecipanti e i mandato dei consigli pastorali parroc- parrocchie stesse. L’Accademia Cu- direttori d’ufficio della Curia diocesana. chiali. Il direttore dell’ufficio pastorale sanus di Bressanone, attraverso il Erano presenti l’ufficio pastorale, l’uffi- Reinhard Demetz ricordato come Papa servizio denominato “formazione cio catechistico, l’ufficio matrimonio e nelle parrocchie”, le aiuta nella scel- famiglia, Missio e il settore caritas e co- ta delle offerte formative secondo le munità della Caritas diocesana. Nono- esigenze, si incarica di contattare i stante si sia trattato di un incontro vir- relatori e del disbrigo delle pratiche tuale, tramite cioè i nuovi mezzi digitali amministrative. Il percorso diocesa- che negli ultimi due anni abbiamo im- no di formazione si fonda su 5 mo- parato a conoscere e che sono sempre duli-base: essere Chiesa oggi, la Pa- più entrati a far parte della nostra quo- rola di Dio, la liturgia, l’annuncio, la tidianità, abbiamo potuto sperimentare carità. Questi moduli di base sono il assieme un’atmosfera di vera comunio- punto di partenza per costruire poi ne: partecipare ad una videoconferenza, diversi percorsi formativi a seconda infatti, se da un lato costringe ad una dell’ambito nel quale una persona maggior distanza, dall’altro permette Giuseppe Ganarini, responsabile parrocchie e svolge il suo servizio. agli altri di entrare in una sfera molto comunità nell’Ufficio pastorale diocesano Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022 5
in diocesi Bentornato, don Tullio Incaricato nella Segreteria di Stato vaticana, direttore della Casa Santa Marta, responsabile dell’Ufficio Obolo di San Pietro: conclusi 33 anni di significativo servizio a Roma, don Tullio Poli è tornato a Bressanone. Uno sguardo al cammino percorso e a quello che inizia ora. D opo 33 anni di servizio nella Segre- teria vaticana a Roma, compiuti i 70 di età don Tullio Poli è rientrato nella cuore della Chiesa universale. E gratitu- dine per una esperienza ricca e varia: ho lavorato dal 1988 al 2004 nella seconda travo specie durante le vacanze estive. Quanto agli avvenimenti della vita dio- cesana, il Vescovo Mons. Wilhelm Eg- Diocesi di origine per stabilirsi a Bres- Sezione della Segreteria di Stato, per i ger, venuto una volta a visitarmi nel mio sanone. Il 12 dicembre scorso il vescovo Rapporti con gli Stati, seguendo diversi ufficio nel Palazzo Apostolico, vedendo Ivo Muser lo ha nominato canonico del settori, e dal 2005 al 2021 nella Prima che disponevo di un buon collegamento Capitolo della Cattedrale di Bressanone. Sezione, come responsabile dell’Ufficio internet, fece sì che mi venissero invia- Don Tullio Poli sarà ora a disposizione in Obolo di San Pietro. Senza contare i tre ti in posta elettronica tutti i comunicati particolare per curare il ministero della anni, dal 1988 al 1991, vissuti con gli dell’Ufficio comunicazioni sociali, che confessione, l’accompagnamento spi- studenti universitari di Villa Nazareth, ricevo tuttora. Infine, ma certo non ulti- rituale e il sostegno alle parrocchie. In i circa due anni, dal 2002 all’inizio del ma cosa per importanza, ho sempre cu- questa intervista ci parla della sua lunga 2005, di impegno come direttore della rato, salvo gli ultimi anni segnati dalla esperienza nella Santa Sede e dei legami Casa Santa Marta, come pure i quasi pandemia, la partecipazione alla Messa (mai interrotti) con la Chiesa altoatesi- trent’anni, dal 1990 al 2020 con una bre- Crismale del Giovedì Santo. Tornato in na. ve interruzione, di insegnamento della Diocesi, conto di conoscere meglio i con- Teologia Spirituale per la Diocesi di Ci- fratelli ordinati sacerdoti negli anni in Don Tullio Poli, con quali sentimenti ha vita Castellana. Tutto ciò ha significato cui sono stato via, come pure di vedere lasciato Roma dopo tanti anni trascorsi molti contatti, umani e professionali. nella pratica gli sviluppi che ha avuto la in Vaticano? vita pastorale delle parrocchie. Direi, certo con profonda gratitudine, In questi anni ha mantenuto i contatti verso Dio e verso i superiori. Gratitudine con la Diocesi di Bolzano-Bressanone? Come si immagina questa nuova per aver potuto servire per un periodo Certo, vivere lontano a lungo ha le sue fase della sua esperienza umana e consistente della mia vita sacerdotale conseguenze. In questo tempo, però, ho sacerdotale? – più di trentatre anni – la Santa Sede, mantenuto contatti con alcuni sacerdoti Non ho un programma mio: piuttosto, dove ho sentito, per così dire, battere il della Diocesi che conoscevo e che incon- spero di servire la vita della Chiesa lo- Nel Duomo di Bressanone il vescovo Muser ha introdotto don Un’immagine di qualche anno fa che testimonia il legame con la Diocesi Poli come nuovo canonico del Capitolo della Cattedrale di origine: don Poli con lo scomparso vescovo Karl Golser a un incontro nell’Accademia Cusano a Bressanone 6 Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022
in diocesi cale come e dove lo Spirito Santo, che si C’è qualche progetto finanziato tramite Sede. L’importanza del progetto è data manifesta anche attraverso i superiori, l’Obolo in questi decenni che Lei anche dal fatto che si tratta dell’unico ricorda in modo particolare? mi farà capire. Portando, certo, ciò che centro pediatrico di quel Paese, molto è maturato in me nel corso degli anni: Premetto che l’Ufficio Obolo di San Pie- povero e tormentato dalla guerra civile. curare in particolare il ministero della tro non si occupa di progetti da finan- Un altro intervento che vorrei ricordare confessione e favorire lo sviluppo, nelle ziare, che vengono decisi molto spesso è un’importante somma impiegata per persone, della preghiera personale, in dal Santo Padre in persona. Un progetto, aiutare i profughi che, venendo da diver- particolare dell’adorazione, cui del resto voluto da Papa Francesco e finanziato si Paesi dell’America Latina, si erano am- anche Papa Francesco spesso esorta. con fondi dell’Obolo di San Pietro, che massati alla frontiera con gli Stati Uniti, mi ricordo in particolare, è il reparto pe- nel tentativo di passarla: un intervento Tornando al suo pluriennale incarico diatrico dell’ospedale di Bangui, capitale umanitario che ha ha dovuto scontrarsi in Vaticano: qual è la peculiarità e della Repubblica Centrafricana. L’opera anche con vive forme di protesta, da par- l’importanza dell’Obolo di San Pietro è nata in seguito al viaggio apostolico in te di persone che non erano d’accordo. rispetto ad altre forme di solidarietà? Africa, che ha dato inizio nel 2015 al Giu- In entrambi i casi, si tratta di autentiche I campi per fare il bene, come pure le bileo della Misericordia, ed è stata orga- testimonianze della cura con cui Papa raccolte fondi, sono certamente ampi nizzata e seguita dall’Ospedale Bambino Francesco segue con attenzione i più bi- e vari: presso la stessa Santa Sede esi- Gesù, l’ospedale pediatrico della Santa sognosi. stono diverse entità, tra cui, ad es., le Pontificie Opere Missionarie, quanto si fa per la Terra Santa, l’Elemosineria Apostolica con il suo aiuto immedia- to ai poveri, ed altro. La particolarità dell’Obolo di San Pietro è di essere un aiuto messo a libera disposizione del Papa, che lo può destinare alle finalità che egli ritiene di volta in volta più im- portanti o urgenti. Per gran parte, esso va a sostenere le attività della Chiesa universale, come la Curia Romana e le Rappresentanze Pontificie, che, del resto, sono al servizio delle Chiese lo- cali; oltre a ciò, esso è impiegato per soccorrere popolazioni colpite da cala- mità naturali o da conflitti, come pure migranti e altre necessità che fanno appello alla carità dei cristiani. Infatti Commiato dai fedeli romani: don Tullio Poli a conclusione della Messa in cui ha salutato la parrocchia il Santo Padre, come Pastore di tutta la di Santa Rita nel quartiere romano di Casalotti, dove si è recato la domenica dal 1997 fino a quando è Chiesa, si preoccupa sia delle necessità tornato in Alto Adige. di evangelizzazione (spirituali, educa- tive, di giustizia, di comunicazione, di carità politica, di attività diplomatica…) sia delle necessità materiali di diocesi Oltre trent’anni in Vaticano povere, istituti religiosi e fedeli in gra- vi difficoltà (poveri, bambini, anziani, emarginati, vittime di guerre e disastri D on Tullio Poli, nato a Brescia nel 1951 e approdato in gioventù a Trento, dove il padre si era trasferi- Stato vaticana a Roma chiamato dal cardinale Achille Silvestrini, diplo- matico di primo piano che necessi- naturali; aiuti particolari a Vescovi o to per motivi di lavoro. ha compiuto tava di un sacerdote che conoscesse diocesi in necessità, educazione cat- il percorso verso l’ordinazione sa- il tedesco. In Vaticano don Poli ha tolica, aiuto a profughi, ecc.). Donare cerdotale negli anni Settanta nella lavorato prima nell’ambito dei rap- all’Obolo di San Pietro è partecipare neoistituita diocesi di Bolzano-Bres- porti con gli Stati e dal 2005 quale alle sollecitudini apostoliche e carita- sanone. È stato ordinato sacerdote Direttore dell’Ufficio Obolo di San tive del Successore di Pietro. Come ha dal vescovo Gargitter a Bressano- Pietro, operativo presso la stessa Se- detto una volta Papa Benedetto XVI ne nel giugno 1977 (assieme a don greteria di Stato. In tutti questi anni ai soci del Circolo San Pietro, offrire Jimmy Baldo, parroco di Tre Santi) ha mantenuto contatti costanti con all’Obolo di San Pietro è un gesto che e ha poi svolto il servizio di coope- la Chiesa altoatesina, partecipando ha valore non soltanto pratico, ma an- ratore a Bolzano nella parrocchia di tra l’altro alla Messa del Crisma nel- che fortemente simbolico: è un segno Regina Pacis e a Millan. Dal 1988 è la Settimana Santa con i confratelli di comunione col Papa e di attenzione stato incaricato nella Segreteria di sacerdoti diocesani. alle necessità dei fratelli. Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022 7
le foto È successo nel 2021/1 Abbiamo scelto otto immagini significative della vita ecclesiale nella diocesi di Bolzano-Bressanone, ricca di momenti importanti anche in un 2021 ancora segnato dal Covid. Sabiona, dopo 336 anni Padre Markus, festa l‘addio delle suore per il nuovo sacerdote A fine novembre le ultime due suore benedettine hanno lasciato lo sto- Nella chiesa di Santa Croce a Lana il 29 giugno il vescovo Ivo rico monastero di Sabiona sopra Chiusa dopo una presenza durata 336 Muser ha ordinato sacerdote Markus Mur, 41 anni, originario anni. Sabiona ha accolto 550 suore, ma con la crisi delle vocazioni ne di Longomoso sul Renon e religioso dell’Ordine teutonico. erano rimaste due, impossibilitate a continuare nel grande complesso. L’ordinazione sacerdotale di padre Markus, prevista nel 2020, Suor Ancilla Hohenegger, undicesima e ultima badessa, ha affidato al era stata rinviata a causa della pandemia. Il neosacerdote ha 41 vescovo le chiavi del monastero. Contatti e colloqui per mantenere Sa- anni e ha lavorato per 11 anni come contabile in banca prima di biona come luogo spirituale e meditativo sono in corso, nel frattempo rispondere alla vocazione sacerdotale. Ora è cooperatore nella la Diocesi si occupa di cura, manutenzione e gestione dell’areale. parrocchia di Sarentino. Eletti i nuovi CCP Covid, la visita fino al 2026 a malati e sanitari A mezzo secolo dalla prima volta (era il 1972), domenica 24 ottobre La 29.ma Giornata mondiale del malato, l’11 febbraio 2021, è stata si sono svolte le elezioni dei nuovi Consigli pastorali parrocchiali. speciale: in piena pandemia il vescovo Muser ha celebrato una Nelle parrocchie hanno votato i battezzati della comunità che il liturgia della Parola nell’ospedale di Bressanone e ha incontrato il giorno delle elezioni avevano compiuto i 16 anni. Non è risultato personale sanitario. Poi il vescovo ha fatto visita ad alcuni reparti facile trovare candidati ovunque e infatti in diverse parrocchie non compreso quelli in cui erano ricoverati i pazienti colpiti dal Covid, è stato necessario procedere al voto perchè il numero dei candidati accompagnato dal primario Othmar Bernhart e con tutte le al nuovo CPP non superava la soglia minima richiesta. A novembre protezioni anticontagio necessarie. A seguire monsignor Muser ha i nuovi Consigli parrocchiali sono stati insediati e hanno avviato il visitato anche il reparto di Terapia intensiva. Due momenti davvero lavoro dei prossimi cinque anni. particolari. 8 Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022
le foto È successo nel 2021/2 Nuova vita in Seminario, impegni diretti per tutelare ambiente e clima, un altro Sinodo: anche questo nel vecchio anno. Arrivati i seminaristi Via alla fase diocesana da Asia e Africa del Sinodo dei vescovi A metà aprile la comunità del Seminario di Bressanone ha accolto Due appuntamenti pubblici hanno avviato a novembre la fase diocesana dodici nuovi candidati al sacerdozio: 10 provenienti dalla Tanzania e del Sinodo dei vescovi 2021-2023, che ha per tema “Chiesa sinodale. 2 dall’India. Il progetto, varato dalla Chiesa altoatesina d‘intesa con le Comunione. Partecipazione. Missione”: il primo appuntamento in presenza diocesi di origine, prevede che dopo la conclusione degli studi e l’ordi- all’Accademia Cusano di Bressanone, il secondo online. I lavori si sono svolti nazione sacerdotale i giovani svolgano il servizio di cooperatori in varie in gruppi di lavoro, composti da religiosi e laici, sulla base delle tematiche parrocchie altoatesine per cinque anni, prima di rientrare nel Paese di poste dal Sinodo, tra cui: cosa si intende con noi nella Chiesa? Come origine. Dall’autunno nel fine settimana i seminaristi hanno iniziato an- partecipiamo al dibattito sociale, ecologico e politico? Quale è la nostra che la pratica del servizio pastorale nelle singole parrocchie della diocesi. corresponsabilità nella missione? Il dibattito riprende nella primavera 2022. Auguri a Ivo Muser Alleanza per il clima vescovo da 10 anni c’é anche la Diocesi Due momenti di festa a Bressanone per ricordare il decimo Impegnata da anni con misure a salvaguardia del Creato, la diocesi anniversario dell’ordinazione episcopale di Ivo Muser, alla guida di Bolzano-Bressanone ha compiuto un ulteriore passo: con un della Chiesa altoatesina dal 9 ottobre 2011. La ricorrenza è atto formale il 31 agosto, prima in Italia, ha aderito all’Alleanza stata ripercorsa, esattamente 10 anni dopo, dapprima con una europea per il clima. La Diocesi ha elaborato le linee guida per un celebrazione molto partecipata in duomo, a seguire c’è stata la rapporto responsabile con il Creato, una sorta di bussola nei vari cerimonia nell’antica biblioteca del Seminario. I principali relatori campi dell’attività diocesana. Sette le tematiche: energia,habitat della giornata sono stati da Trento l’arcivescovo Lauro Tisi e e stile di vita, ecologico ed equo, pubbliche relazioni, formazione e l’arcivescovo emerito Luigi Bressan. aggiornamento, mobilità,referente diocesano per l’ambiente. Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022 9
chiesa&società Religione, ma anche etica I n Alto Adige su oltre 74mila studenti delle scuole di ogni ordine e grado di tutti e tre i gruppi linguistici circa il 12%, È questa l’inten- zione della Giunta provinciale, an- ovvero oltre 8.600 ragazze e ragazzi, non nunciata a dicem- frequentano le ore di insegnamento di bre dall’assessore religione. La percentuale maggiore si re- alla scuola in lin- gistra nelle scuole di lingua italiana con gua tedesca Phi- un 18%, mentre in quelle di lingua tede- lipp Achammer. sca è del 9,8% e nelle scuole ladine del “ L’i nt rodu z ione 3,3%. La percentuale maggiore di abban- dell’insegnamen- dono dell’insegnamento della religione to di etica quale si registra nelle scuole superiori con una offerta alternativa percentuale di oltre il 16%, che corrispon- obbligatoria ri- de a oltre 3.200 ragazze e ragazzi. Quale spetto all’insegna- offerta alternativa obbligatoria per il fu- mento di religio- turo la Provincia pensa all’introduzione ne garantirebbe a Tra due anni la Provincia punta a introdurre etica come materia dell‘insegnamento dell’etica, ma even- tutti gli studenti la di insegnamento tualmente non prima dell‘anno scolasti- frequenza del me- co 2023/2024. È necessaria, infatti, una desimo numero di ore d’insegnamento e duzione dell’insegnamento obbligatorio modifica alla legge provinciale 5/2008, e farebbe chiarezza nell’attuale gestione”, di etica, in alternativa a quello di religio- quindi la strutturazione di adeguati mo- ha fatto presente l’assessore Achammer. ne, a livello provinciale si intende fornire delli d’insegnamento per i singoli gradi Attualmente, infatti, le norme vigenti alle ragazze e ai ragazzi una formazione scolastici, oltre al via libera del Miur, il consentono varie opzioni: lo svolgimento religiosa-etica-filosofica e trasmettere Ministero dell‘istruzione. I progetti pilota di attività autonome degli alunni sotto il loro valori quali la consapevolezza della in corso attualmente nei circoli didattici a controllo di un insegnante, offerte istrut- propria identità e cultura, la tolleranza e Bolzano e Merano potranno servire qua- tive accessorie, ma anche l’assenza da il rispetto, al fine di sviluppare la respon- le riferimento. scuola nelle ore di religione. Con l’intro- sabilità sociale e favorire la convivenza. Ricordo di Golser: vicini alla malattia C inque anni fa, la notte di Natale del 2016, si spegneva a 73 anni Karl Golser. Era stato ordinato vescovo del- Nell’omelia il vescovo ha ribadito che su questi temi “dobbiamo scegliere la direzione della vita. Vorrei che come la Diocesi di Bolzano-Bressanone nel Chiesa assumessimo una posizione marzo 2009 e nel luglio 2011 papa Ra- chiara, anche politicamente ma non tzinger aveva accolto la sua rinuncia al solo. Ma soprattutto scegliendo incon- governo pastorale causa malattia, una dizionatamente di portare vicinanza. rara e atipica forma della sindrome di Nessun essere umano va lasciato solo, Parkinson. Nella Messa celebrata oggi nessun grido di aiuto deve restare ina- in Duomo a Bressanone nel quinto scoltato.” Il compito come cristiani, ha anniversario della scomparsa, il suo proseguito Muser, “è testimoniare la successore Ivo Muser ha ricordato un vicinanza e l’amore di Dio, sfruttan- tema che stava molto a cuore al teologo do tutte le possibilità per alleviare la morale Golser, ancor più sentito negli sofferenza fisica e psichica, avvalendo- ultimi e difficili anni: la cura delle ci di ogni possibile modo per includere persone malate e l’assistenza nel socialmente le persone e per accompa- fine vita. “È un tema sul quale la pan- gnarle spiritualmente. Ma anche – ha demia ci ha reso ancor più consapevoli, chiarito il vescovo – accettando i li- ma è anche un argomento che ha as- miti della medicina: ciò vuol dire sunto una dimensione completamente non sottoporre nessuno a terapie non nuova attraverso i dibattiti sull’eutana- volute, vuol dire interrompere o desi- Il vescovo diocesano Karl Golser, sia e il suicidio assistito“, ha detto il ve- stere se un trattamento non raggiunge scomparso 5 anni fa a 73 anni scovo Muser. più il suo scopo.” 10 Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022
chiesa&società Diocesi e carabinieri contro le truffe Diocesi di Bolzano-Bressanone e i par- roci costituiscono indubbiamente uno straordinario mezzo di comunicazione nei confronti della cittadinanza. Da qui è nata l’idea di sinergia tra le due istitu- zioni, nella convinzione che lavorando congiuntamente si possano raggiungere il massimo numero di concittadini. I carabinieri hanno quindi deciso di ri- volgersi anche alla Diocesi e alle parroc- chie per fare prevenzione. La guida con i preziosi consigli è stata illustrata dal co- mandante della Compagnia di Bolzano, il capitano Gennaro De Gabriele, presen- La presentazione dell’inziative con i carabinieri, il vicario generale e i decani di Bolzano ti anche il vicario generale Eugen Rung- galdier e i decani di Bolzano Bernhard A nziani vittime di truffe: il fenome- no è in aumento e così i carabinie- ri chiedono aiuto anche alla diocesi di Si stima che circa l‘80% delle truffe non vengano denunciate e anche in Alto Adi- ge soprattutto gli anziani che ne rimango- Holzer e Mario Gretter. Il documento illustra i casi più comuni di truffa e gli accorgimenti più immediati per non ca- Bolzano-Bressanone. Con la diffusione no vittima sono sempre di più: via com- derne vittima. I consigli dei carabinieri tra i fedeli di un piccolo vademecum puter, con falsi messaggi sul telefonino richiamano al buonsenso dei cittadini. bilingue, di facile lettura, le parrocchie o con visite porta a porta di falsi tecnici In particolare: non fidatevi di nessuno vengono coinvolte nell’informazione o funzionari. L’Arma dei carabinieri ha che vi chiede soldi, specie in contanti, e nella prevenzione. Il nuovo progetto 80 presìdi nel territorio altoatesino e ha non fidatevi di offerte telematiche appa- dell’Arma per contrastare il problema una buona capacità di arrivare ai cittadi- rentemente vantaggiose, non fate entra- delle truffe è stato sviluppato con l’aiu- ni, ma questi ultimi difficilmente vanno re in casa sconosciuti, anche se si presen- to della Diocesi di Bolzano-Bressanone in caserma se non hanno un problema tano come avvocati o come operai venuti e presentato a fine dicembre nel Centro da risolvere. Al contrario moltissimi fre- a fare controlli o manutenzione in casa. pastorale a Bolzano. quentano le oltre 280 parrocchie della Nel dubbio, meglio una telefonata al 112. 5000 Sternsinger, 100 progetti L a pandemia non ferma nel periodo a cavallo del nuovo anno gli oltre 5mila Sternsinger, i Cantori della stel- della Jungschar, in collaborazione con l’Ufficio missionario diocesano, scelgo- no ogni anno uno o due progetti da il- ni di tutte le confessioni. Al termine della raccolta fondi, appuntamento a sabato 8 gennaio alle 14 in duomo la, che come da tradizione – dal lontano lustrare. Quest’anno in primo piano c’é a Bolzano, dove si svolge il tradizionale 1958 – tra Natale e l’Epifania girano di la Romania con la città di Sighet, dove incontro liturgico con il vescovo Muser casa in casa in Alto Adige a raccogliere molte famiglie lottano contro la pover- per ringraziare gli Sternsinger e i loro offerte per progetti a favore di bambini tà. Due comunità religiose cattoliche accompagnatori del loro inestimabile in difficoltà. Anche in questo secondo lavorano a Sighet per aiutare i bambi- impegno gratuito. anno segnato dalle limitazioni causa Covid l’iniziativa degli Sternsinger è sta- ta ammessa nel rispetto di determinate misure: bambini e ragazzi hanno dovu- to indossare la mascherina, mantene- re il distanziamento sociale, fermarsi sull’uscio di casa. Le offerte raccolte nell’azione 2022 serviranno a finanzia- re 100 progetti di aiuto e sviluppo per i bambini in varie parti del mondo, aiuti ancora più urgenti alla luce della pande- mia. L’azione 2021 degli Sternsinger ha fruttato oltre 1,1 milioni di euro. Anche per l’azione 2022, poiché non è possibile presentare singolarmente tut- ti i progetti di aiuto, i giovani cattolici Anche quest’anno gli Sternsinger raccolgono fondi per aiutare i coetanei meno fortunati Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022 11
chiesa&società Tornano i pellegrinaggi D opo due anni difficili a causa del Covid, si spera di poter ri- tornare ai pellegrinaggi “reali”. Nel Amburgo. Con il vescovo Ivo Muser i pellegrini potranno recarsi a San- tiago de Compostela (29 agosto-1 2020 sono nati per necessità i “pel- settembre) e percorrere un tratto del legrinaggi digitali” su facebook, un Cammino a piedi. progetto che l’Ufficio diocesano pel- Il programma diocesano 2022 pre- legrinaggi ha mantenuto e amplia- vede anche un pellegrinaggio a S. to. Ci sono stati picchi di più di 500 Giovanni Rotondo (21-24 settembre), persone interessate. Ma nel 2022 si dove i pellegrini potranno celebrare torna a viaggiare, con la preferenza la memoria liturgica di San Pio da per gli spostamenti in pullman, che Pietrelcina. Per chi ama i pellegri- permettono una pianificazione più naggi a piedi il programma offre il f lessibile. Resta ovviamente confer- Camino del Norte in Spagna, che si mato il volo per la Terra Santa, rima- snoda per lunghi tratti lungo la costa sta chiusa nel 2021 causa pandemia. nord della Spagna, e un pellegrinag- E si ricorda che partecipare ai pelle- Santiago de Compostela, meta del pellegri- gio nelle montagne dell’Alto Adige. grinaggi è possibile soltanto presen- naggio diocesano 2022 con il vescovo I moduli di iscrizione e il calendario tando il Green Pass. completo con i dettagli dei pellegri- I pellegrinaggi in pullman sono 12: mete e pellegrinaggi che non è sta- naggi diocesani previsti nel 2022, si inizia in marzo in Alsazia e si to possibile realizzare negli ultimi coronavirus e limitazioni degli spo- chiude a dicembre a Salisburgo con i due anni, tra cui Ungheria, Cipro e stamenti permettendo, sono online canti dell’Avvento. Oltre alla destina- Malta. Ma anche Roma, Assisi, la Si- al link https://www.bz-bx.net/it/ zioni consuete ci sono anche nuove cilia, Napoli, Fatima, Copenhagen e pellegrinaggi Libro del mese Lintner, Mantovani: vani, decano della Facoltà di filosofia A questa visione, problematica per “Antropocentrismo non dispotico. dell’Università Pontificia Salesiana. Il entrambi, si contrappone la pro- Implicazioni antropologiche ed volume ha come obiettivo l’evidenzia- spettiva di una antropologia non di- educative della Laudato Sí di Papa re il legame tra la cura dell’ambiente spotica, come proposta dall’attuale Francesco”, Castelvecchi, 2021, e la cura dell’uomo alla luce dell’en- Pontefice nella Laudato Sí. Nel testo pp.79. ciclica Laudato Sí di Papa Francesco. emerge come il futuro del pianeta e il «Ascoltare il gri- Il primo capitolo, curato dal teologo destino dell’uomo siano legati. A par- do della terra sudtirolese, parte dalla constatazione tire da questa osservazione vengono quanto il grido che l’uomo contemporaneo ragiona individuati tre elementi centrali per dei poveri ri- attraverso un paradigma tecnocrati- una sana relazione tra i due: tutti gli chiede di inte- co: non si considera come una par- esseri viventi hanno un valore intrin- grare le esigen- te della natura e vede quest’ultima seco, la cura per gli ecosistemi e il ze di giustizia come una realtà da dominare. Noi principio di interconnessione. sociale con le percepiamo il mondo come un estra- Il secondo capitolo, scritto da Manto- esigenze del- neo, sottomesso alle nostre esigenze vani, indaga invece la relazione tra il la tutela della e ai nostri bisogni. Le conseguenze nuovo umanesimo proposto dal Pon- biodiversità e degli ecosistemi», con di questa concezione possono essere tefice nella sua enciclica e il carisma questa breve frase è sintetizzabile l’e- gravi: non parliamo solo di una “pe- salesiano, mostrandone non solo il mergenza da cui nasce il nuovo libro ricolosa” idea di uomo, ma anche di legame ma anche come l’uno possa scritto a quattro mani da Martin Lin- rischi per l’ambiente come la distru- aiutare a comprendere e far fruttifi- tner, professore ordinario di teologia zione di interi ecosistemi, il surriscal- care l’altro. morale allo Studio Teologico Accade- damento globale e più in generale la mico di Bressanone e Mauro Manto- compromissione dell’intero pianeta. Mattia Vicentini 12 Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022
tema annuale Onnipresente, con tenerezza Dio come autentica vicinanza in tutta la nostra esistenza umana, tanto più celebrata nel periodo natalizio: la riflessione mensile per approfondire gli aspetti legati al tema annuale diocesano 2021/22 “Sulla tua Parola: vicini e assieme”. di Johanna Brunner L a vista di un neona- to mi commuove sempre e di nuovo: la di Dio è cambiata molto nel corso degli anni e non voglio più cre- vicinanza diventa possibile dove si per- mette all’umanità di essere tale, dove si riconosce il bisogno e si conserva la tenerezza, il suo esse- dere in nessun altro dignità. La vicinanza diventa possibile re indifeso, un picco- Dio se non in quello dove c’è rispetto e comprensione, dove lo essere umano che che vuole essere vi- le persone si ascoltano a vicenda, dove dipende completa- cino a noi, non inva- si incontrano nelle loro preoccupazio- mente da altre perso- dente ma tenero, non ni e condividono le loro gioie. ne che se ne prendono onnipotente ma nella “Dio è amore”, così dice la Prima Let- cura. Se queste persone potenza dell’amore. tera di Giovanni, e vorrei dire che è e questo prendersi cura Un Dio che - soprattutto una delle professioni di fede più brevi non esistono, per il piccolo nell’evento natalizio - non che abbiamo. Nel periodo del Natale diventa molto rapidamente Il logo del tema pastorale solo si fa un po’ umano, possiamo festeggiare e rassicurarci una questione di vita o di annuale: vicini e assieme ma in quanto Dio condivi- proprio su questo: Dio è amore, in lui morte. E ogni anno sono de con noi il nostro essere non c’è nessun “ma”, nessuna minaccia sopraffatta dal pensiero che Dio entra nel umano, anche nell’impotenza. È un Dio subliminale. Viene a noi indifeso, si af- mondo nello stesso modo: tenero, impo- che - come lo descrive la teologa ameri- fida a noi, si consegna a noi. Vorrei che tente, bisognoso di protezione e cura. cana Catherine Keller - rinuncia alla sua potessimo celebrarlo con gioia e grati- Questo non corrisponde affatto all’im- onnipotenza in favore di una “onnipre- tudine come individui, ma soprattutto magine del Dio “onnipotente” che ricordo senza”, un’autentica vicinanza in tutta la come Chiesa: Natale, la festa della vici- dalle lezioni di religione dei miei primi nostra esistenza umana. nanza infinita e incondizionata di Dio anni di scuola: un Dio che appare con po- La vicinanza diventa possibile dove a tutte le persone! tenza e forza e che, in casi estremi, non deponiamo le nostre armi, dove non sembra rifuggire da dure punizioni come siamo più concentrati sulla difesa e il Johanna Brunner è la Direttrice dell’Ufficio diocesano matrimonio e famiglia piaghe e distruzione. La mia immagine rifiuto, ma ci incontriamo alla pari. La Cuoricini per gli ospedali “ Un piccolo cuore…da tanti cuori!” è il motto della singolare iniziativa lanciata da Diocesi e Caritas per la Giornata mondiale del malato 2022, che si celebra l’11 febbraio: l’azione propone di realizzare tanti cuorici- ni per i malati ricoverati in ospedale. L’invito è rivolto a tutti: gruppi par- Per l’11 febbraio, Giornata del malato, regaliamo un cuoricino ai pazienti negli ospedali rocchiali, famiglie, bambini, giovani, anziani. I piccoli cuori possono essere di Merano (via Galilei 84), Bressanone ospedale consegneranno infatti i cuo- preparati con qualsiasi materiale e tec- (via Stazione 27/a) e Brunico (via Paul von ricini ai pazienti nei nosocomi come nica, l’importante è che non risultino Sternbach 6). Si chiede di consegnare i gesto di ricordo e di amicizia. troppo pesanti. Dev’essere un piccolo cuoricini preferibilmente entro lunedì 7 Si ricordano infine le regole d’igiene da segno. febbraio, in modo da poter essere pun- osservare anche nel realizzare i lavoret- I cuoricini possono essere poi conse- tualmente recapitati negli ospedali alto- ti: lavarsi spesso le mani e usare il gel gnati a Bolzano (Ufficio pastorale in atesini. Nella Giornata del malato, vener- disinfettante, consegnare i cuoricini in piazza Duomo 2) o agli Uffici Caritas dì 11 febbraio, gli assistenti spirituali in un recipiente chiuso. Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022 13
psicologia&spiritualità Vaccinati dalla vita Siamo pronti ad affrontare le sfide e i rischi che un vero amore alla vita richiede? Solo in questo caso potremmo dirci vaccinati davvero. In nome di una vera passione per la vita, avremmo infatti imparato a fare i conti in modo corretto con la sofferenza. di Dario Fridel I o sono cresciuto nella convinzione che il rischio di pandemia fosse or- mai esperienza d’altri tempi. L’essere vaccinato aveva quindi assunto un si- gnificato meno materiale ed oggetti- vo e molto più una valenza personale. “Quella è ormai una persona vaccinata” voleva dire che aveva già superato tan- te prove e che quindi si era irrobustita a sufficienza per affrontare le nuove sfide e i nuovi imprevisti. Data la sua esperienza le prove che ancora la aspet- tano non lo avrebbero schiacciato, ma sarebbero state occasione per maturare ulteriormente; trasformandole quindi in opportunità di crescita sia individua- le che collettiva. Per vedere se siamo davvero vaccinati dovremmo allora verificare se stiamo Guardare con speranza e responsabilità al futuro e avere passione per la vita, che porta a una maggiore attraversando questa pandemia con un umanità: un bell’augurio per il 2022 corretto rapporto verso la sofferenza nostra e collettiva, accettando come ne- ti, apertura alla sofferenza universale, sogno di ricominciare il nuovo anno cessarie le rinunce e sacrifici che essa un rinnovato senso di responsabilità. con i migliori auspici, mi piace allora comporta. Chi non è riuscito a fare di Quanti sono riusciti a fare questa svol- rifarmi a Gesù che, proprio perché ri- necessità virtù si trova inevitabilmente ta hanno senz’altro iniziato a liberarsi scoperto in questi ultimi tempi per la a fare i conti con le derive sadiche o ma- dalla mistica del sacrificio che in pas- sua pienezza umana, riesce finalmente sochistiche che un rapporto sbagliato sato aveva impregnato la sensibilità di ad essere un riferimento prezioso e si- con il soffrire comporta. Penso a quanti molti, abbandonando finalmente la gnificativo anche al di là degli orizzonti si sono atteggiati a vittime di un desti- convinzione che il sacrificio avesse un religiosi: un Gesù che appartiene alla no malevolo, o di una scienza e di una valore in se stesso. Una persona ben terra, alla storia, all’umanità intera. politica inadeguate. Il loro conseguente orientata alla vita sa infatti fare i sacri- Egli infatti ancora ci insegna che c’è un sfogo ha probabilmente alimentato un fici che l’amore ad essa comporta, ma sacrificio di sé che è segno di amore e linguaggio tendente alla lagna. Ed essa sa anche ribellarsi ai sacrifici inutili, di dono. Esso riesce ad evitare le derive inevitabilmente, finisce col seminare improduttivi, imposti dal gusto sadi- distruttive o autodistruttive di un rap- mal umore, pessimismo, vittimismo. co di qualcuno. Ben altra cosa da un porto sbagliato con la sofferenza. La morboso amore alla sofferenza è stato passione per la vita porta a protendere Non cedere al pessimismo allora anche l’allenarsi a non cedere al verso la pienezza della nostra umanità; Rispetto ad altri tempi mi sembra che pessimismo dilagante e imparare a col- così umana da essere sconfinata: senza molti credenti abbiano rinunciato a tivare una speranza che sa scommet- confini per l’appunto. In Gesù infatti prendersela con una immagine erro- tere sui tempi lunghi, spezzando con c’era una umanità che includeva tutti e nea di un Dio che punisce e minaccia; ciò gli schemi consumistici. Sono tanti non escludeva nessuno. E il tendere alla o a illudersi che Lui possa risolverci i infatti i ripensamenti necessari perché pienezza della propria umanità è il mi- problemi con i miracoli. Mi sembra si la nuova umanità che sta emergendo gliore modo per far trasparire - come sia piuttosto iniziato a interrogarlo, e da questo travaglio sappia vivere entro ha fatto Gesù in modo eccellente - il no- a interrogarsi davanti a Lui, sul senso gli orizzonti mondiali di solidarietà che stro spessore divino. Un bell’auspicio del vivere, e ad avvertire l’importanza una uscita dignitosa dalla pandemia ed un ottimo augurio. di affinare la propria sensibilità verso comporterebbe. la vita intesa come dono. Questo com- Visto che siamo ancora nel tempo im- Don Dario Fridel ha insegnato religione, psicologia della religione e psicologia pastorale porterebbe l’uscita da orizzonti ristret- pregnato dal clima natalizio e dal bi- 14 Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022
dentro la notizia Dalla tutela alla corresponsabilità 2022: ricorrono i 50 anni del secondo Statuto di autonomia e i 30 dalla chiusura della vertenza altoatesina davanti all’ONU. L’approdo a una visione di responsabilità comune, come sottolineato anche dal Sinodo diocesano. di Paolo Valente Lingue e culture sono ricchezza S e c’è qualcosa di buono in questi due anni di pandemia è l’opportunità che questo tempo ci offre di riflettere su chi tivo ed esecutivo regionale autonomo”. È l’accordo Gruber-Degasperi. Esso preve- de chiaramente un’autonomia territoriale Se la questione possa essere chiusa una volta per tutte è una domanda che lascia- siamo, qual è il nostro orizzonte, quali i e non etnica (“le popolazioni delle zone mo in sospeso. Ci sono cose a cui è neces- nostri obiettivi, come ci organizziamo per sopramenzionate”), sia pure col chiaro sario lavorare giorno per giorno. Vanno raggiungerli e tanto altro. Ciò vale anche intento di tutelare i diritti delle minoran- coltivate. Necessitano di continua cura e per l’autonomia altoatesina che, nella sua ze linguistiche: scuola, bilinguismo, pari vigilanza. Il trentennio seguito al 1992 ha versione “nuova”, compie cinquant’anni. diritti, circolazione e scambi transfronta- evidenziato pregi e difetti delle norme e Il cosiddetto “secondo” Statuto di auto- lieri, riparazione dei torti. La tutela delle soprattutto i limiti e le potenzialità di chi nomia entrò definitivamente in vigore minoranze linguistiche diventa un prin- è chiamato ad attuarle. nel 1972. cipio costituzionale. È interesse di tutti È maturata anche l’idea che la presenza La storia dell’autonomia di questa regio- che le minoranze siano tutelate. di diverse lingue e culture sia una ric- ne (il Tirolo nelle sue varie articolazioni L’Accordo trova una prima attuazione chezza piuttosto che un peso, un pro- storiche) è molto antica. Nato da lotte di nello Statuto del 1948 che pone però il blema. E l’idea di una responsabilità potere e guerre tra conti e principi-vesco- baricentro sulla regione, cosa che vani- comune, espressa anche – per lo meno vi, il Tirolo rivendicò da sempre diritti fica di fatto il peso delle minoranze. Il a parole (ma è già molto) – dal Sinodo particolari in cambio della fedeltà all’im- disagio che ne nasce viene affrontato diocesano: “Nell’ottica del bene comune, pero, alla dinastia, allo stato. Ad inizio nelle sedi istituzionali e politiche, ma dà siamo tutti responsabili di tutti. Nelle co- Ottocento ci si ribellò al potere bavarese luogo anche alla lunga e tragica stagione munità cristiane i membri di un gruppo che cancellava vecchie tradizioni e razio- degli attentati. L’Austria apre una verten- linguistico sono corresponsabili anche nalizzava le leggi sull’onda dell’Illumini- za davanti alle Nazioni Unite. Dal 1961 per i membri di altri gruppi linguistici. smo e del Giuseppinismo. A fine secolo si lavora alla riforma dello Statuto. Solo Tutti coloro che sono attivi nella pasto- fu il cosiddetto “Tirolo italiano” a rivendi- nel 1969 le varie istanze coinvolte trova- rale curano in modo particolare questo care invano una forma di autonomia. Nel no un’intesa. Quest’ultima sarà tradotta aspetto” (n. 58). “Ricerchiamo percorsi frattempo in Europa si era sviluppata l’i- nel cosiddetto “Pacchetto” di cui fa parte unitari, pur nel rispetto delle diversità. dea nazionalistica, il virus mortale per la lo Statuto di autonomia entrato in vigore Apposite regole garantiscono la pari di- convivenza tra lingue, storie e culture che nel 1972. gnità e la corresponsabilità delle diverse avrebbe condotto a guerre di proporzioni Comincia a questo punto il lungo per- componenti linguistiche, evitando l’ap- mai viste e tenuto in scacco il continente. corso dell’attuazione. Solo nel 1992 piattimento sull’una o l’altra tradizione” – altro anniversario tondo per questo (n. 59). Gli anniversari dell’autonomia 2022 – l’Austria, con la “quietanza libe- La cosiddetta “questione altoatesina” si ratoria” dichiara di fronte all’ONU che il Paolo Valente, è giornalista e direttore della Caritas diocesana pone concretamente all’indomani della caso è chiuso. Prima guerra mondiale, con lo smem- bramento del Tirolo storico e l’assegna- zione di Trentino e Alto Adige al regno d’Italia. Subito si parla di autonomia. Un sogno politico e istituzionale che tra- monta in pochi anni. Ecco un altro an- niversario tondo nell’anno che comincia. Cent’anni fa, nel 1922, la presa di potere del fascismo con la marcia su Roma che vide anche a Bolzano un preludio ai pri- mi di ottobre. Tutto cambia dopo la Seconda guerra mondiale. Austria e Italia sono poste ad un tavolo e firmano un accordo che garantisce alle popolazioni altoatesina e Non solo il paesaggio idilliaco: la diversità di lingue e culture contribuisce a un Alto Adige pacificato trentina “l’esercizio di un potere legisla- e responsabile Il Segno, Numero 1 – Gennaio 2022 15
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