Ver(s)o Natale Un Avvento particolare e più sobrio - Darsi tempo per : idee sul tema 2021 - Diözese ...
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IP Mensile della Diocesi di Bolzano-Bressanone Anno 56, Numero 11 – Dicembre 2020 Un Avvento particolare e più sobrio Ver(s)o Natale Darsi tempo per…: Proposta ai piccoli: Cure palliative: idee sul tema 2021 siamo tutti Nicolò! vicini ai più fragili
verso il 25 Siamo tutti Nicolò! “Anche la festa di san Nicolò quest’anno è diversa, ma la possiamo ancora festeggiare e io avrei anche un‘idea...“: inizia così la lettera che il vescovo Ivo Muser ha voluto scrivere ai bambini per un san Nicolò inedito, senza cortei nelle strade. “Quest‘anno dobbiamo essere tutti san Nicolò!“, propone il vescovo. E nella lettera spiega come. L’invito del vescovo ai bambini per un San Nicolò speciale “ Cari bambini, molte cose sono diverse quest’anno, sicuramente l’avrete già no- tato. Anche la festa di san Nicolò del 6 di- così bella! Grazie! Non ci vuole molto di più, se viene dal cuore. speranza e diciamo a tutti: Dio ci è vicino, ci vuole bene! cembre sarà diversa. Ma la possiamo an- Siamo tutti Nicolò! Tra poco è Natale cora festeggiare e io avrei anche un’idea... Quest’anno la festa di san Nicolò può La festa di san Nicolò ci dice: tra poco Sono pochi i santi di cui si raccontano ricordarci in modo speciale di vedere il arriva il Natale, e noi festeggiamo il com- tante storie. Uno di questi è san Nicolò. bene, come faceva san Nicolò. È impor- pleanno di Gesù. Egli appartiene tutto a Qui in Alto Adige ci sono una cinquanti- tante che ci diciamo continuamente: “Ti Dio e tutto a noi. È diventato un bambino, na di chiese dedicate a lui. Forse ne cono- voglio bene! Tu conti molto per me! Desi- proprio come voi adesso. Vuole accompa- scete una? La gente era entusiasta di san dero che tu stia bene! Sono qui per te!“ Ed gnarci per tutta la nostra vita. Ecco quan- Nicolò, per questo ne parliamo ancora è importante che lo mostriamo. E allora, to è importante il Natale. Quanto è bella oggi. Le storie ci dicono che gli piaceva- sapete cosa vorrei suggerirvi? Quest’anno la nostra fede! no le persone, che le aiutava come poteva. dobbiamo essere tutti san Nicolò! Gesù benedica voi, i vostri genitori, i vo- Aveva un cuore grande, soprattutto per Come Nicolò, anche noi possiamo chie- stri nonni, fratelli e sorelle e tutti coloro chi soffriva e aveva bisogno di aiuto. Ha derci: per chi posso fare qualcosa di buo- a cui volete bene. E che il vescovo Nicolò cercato di vedere il bene in tutti e di fare no? Forse nella mia famiglia, con una pa- vi sostenga! del bene! rola gentile o un piccolo segno? O dare un po’ di gioia a chi non sta bene in que- Il vostro vescovo Persona speciale sto momento? Anche una telefonata o un I santi sono persone che ci fanno sentire breve messaggio possono portare gioia. Dio in un modo molto speciale. A volte Ci sono molti gesti che sono possibili an- 2^ Domenica di Avvento, festa di san Ni- non servono grandi miracoli, ma piccoli che in questo periodo. Così tutti saremo colò, 6 dicembre 2020 segni d’amore. Una storia racconta che un po‘ san Nicolò e faremo agli altri delle ogni anno, alla vigilia del suo complean- belle sorprese! Info: no, san Nicolò girava per la città e lasciava Anch’io sono contento che ci sia san Ni- Sulla pagina web www.bz-bx.net/ regali davanti alle case di bambini poveri. colò. Per me è un collega vescovo grande pregareacasa sono disponibili anche Così, molto semplicemente. Tutti noi pos- e santo. Mi ricorda, e lo ricorda a tutti, ciò materiali per la famiglia, un video siamo capire questi gesti senza molte spie- che è importante nella vita di noi cristia- con la storia di san Nicolò, immagi- gazioni. Ci dicono: sono contento che tu ni: che impariamo da Gesù, che ci aiutia- ni da colorare. ci sei! Senza di te, la mia vita non sarebbe mo a vicenda, che trasmettiamo ad altri la 2 Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020
verso il 25 Natale vero e di speranza Un tempo di Avvento particolare conduce a un Natale per molti versi inedito, che ci richiama a riscoprire la sobrietà come il mistero centrale della fede: le testimonianze di un decano, un cooperatore e un diacono. I n questo difficile passaggio storico, che non rende più praticabili molte delle forme che ci erano familiari, la Chiesa è chiamata a dare speranza alle persone, a trovare vie per essere vici- na e comunicare loro che sono Chiesa e comunità anche a casa. Un banco di prova centrale è la celebrazione del Na- tale, e prima ancora la sua preparazione comunitaria nel periodo dell’Avvento. Siamo in emergenza, ma il tempo li- turgico della nascita del Signore non fa trovare le parrocchie impreparate. Ecco tre testimonianze di chi a vario titolo è impegnato nell’attività pastorale in par- rocchia: il decano di Merano don Gioe- le Salvaterra, il cooperatore di Brunico don Massimiliano Sposato e il diacono di Bressanone Luciano Lorenzi. Il tempo inedito del Covid richiama a un Natale sobrio, allo sguardo vero sul presepe 1. Il Covid e le sue conseguenze, esteriore e simbolica. Il rumore au- Luciano Lorenzi: Vivremo un come la cancellazione dei mer- menta e si fa del Natale una festa Natale diverso. Ma come? Dipende catini, aiutano a recuperare il si- “che sa di diabete”, molto zucchero- tutto da noi. Certo, sarà strano quel gnificato originario di Avvento e sa, piena di canti romantici che spes- silenzio; soprattutto per quelle per- Natale? so non ci smuovono spiritualmente sone per cui il Natale si è ridotto Gioele Salvaterra: Penso che il per convertirci davvero a Dio né ad a consumo, chiasso, allegria, luci e nostro compito di cristiani in que- una maggiore unità col prossimo. vin brulé. Togliendo tutto questo sto periodo sia quello di aiutarci ed Gli spazi che si riempiono, i suoni, i resterà un grande vuoto e come aiutare a riscoprire il senso più vero rumori favoriscono lo stress, la fret- fare a riempirlo “partendo dal nul- dell’Avvento e del Natale e in genera- ta e l´intolleranza. La cancellazione la”? Quante famiglie - sia di altre le della nostra vita. Proprio ora che dei mercatini quest´anno ci dona fedi che cristiane - fanno l’albero tutti ci riscopriamo particolarmente purtroppo o per fortuna, a seconda di Natale senza il presepe… E ai fragili, possiamo capire lo splendore di come la si vede, la possibilitá di bambini viene raccontato di Bab- di Dio che si fa bambino. Questa è respirare aria di semplicità, vivendo bo Natale. Se il messaggio f inisce l’occasione per tutti noi per risco- nella sobrietà del cammino, l‘attesa tutto qui, certo quest’anno le case e prire la bellezza della solidarietà e di quel Salvatore che nacque nel si- i cuori si riempiranno di tristezza, della carità che possono illuminare lenzio, senza eventi, né mercati. Ab- delusione, rabbia. Chi invece ha da il buio della sofferenza. biamo bisogno di conversione più sempre vissuto il Natale nella fede Massimiliano Sposato: Non ser- che di eventi. Conversione per cui cristiana, scorgerà forse dei risvolti ve certamente il covid per compren- ci si possa affidare a quello sguardo inaspettati nella situazione attuale: dere il valore dell‘Avvento. Si prova che ogni giorno Gesù ti rivolge. È lo per esempio si ritroverà probabil- a fare in questi casi di necessità vir- sguardo della Misericordia. Che Egli mente più tempo libero per parte- tù. Quando arriva l‘Avvento anziché ci aiuti a verificare a che punto sia- cipare alle celebrazioni. Non c’è da raccoglierci, semplificare e togliere mo con la nostra vita. Ecco il Natale. preparare il grande cenone; non ci gli eccessi, si finisce per aggiungere E che quest‘anno le vere luci siano saranno gli ospiti per giocare a car- in eccesso. Le piazze, le strade ven- gli occhi dei membri delle famiglie, te: nessuno da congedare sgarba- gono riempite di casette, cavi, pal- contenti di essere insieme e di voler- tamente per andare a partecipare chi, luna-park e quant´altro. In Av- si bene, grati per il dono di essere alla Veglia in chiesa. E chissà che vento le nostre città, nei vari luoghi, arrivati anche a questo Natale. Tutto non venga il coraggio d’invitare i perdono la loro originaria bellezza il resto é commercio. propri familiari a seguirci… Ad Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020 3
verso il 25 Don Massimiliano Sposato, cooperatore a Brunico Don Gioele Salvaterra, decano a Merano Luciano Lorenzi, diacono a Bressanone ogni modo, la verità è che ci trovia- Massimiliano Sposato: Personal- rare proprio ora che ognuno “si è ri- mo tutti impreparati alla situazio- mente sono in contatto con diverse tirato nelle proprie case”. La nostra ne: credenti e non credenti, prati- famiglie che vado a trovare, a cui por- buona volontà viene poi frenata non canti e non praticanti…Chi crede, to la Santa Comunione e una parola solo da decreti ma anche dal sen- quest’anno è chiamato a dare una di speranza. Le visite sono occasione so di responsabilità. Cerchiamo di testimonianza più forte: Il Natale per raccontarci le novità e per parla- difendere gli anziani e i malati dal è, malgrado tutto, GIOIA. È la festa re degli amici comuni. Non bisogna virus… isolandoli. E togliendo loro dell’AMORE. E perché non diventi- lasciare i più deboli, in particolare la nostra presenza, l’affetto… la so- no parole buttate al vento, bisogna i soli. In altre forme uso telefona- litudine si fa più pesante. L’iniziati- che siano seguite dai fatti: piccoli re a malati risultati positivi, i quali va “La spesa la facciamo noi” della gesti concreti. In origine l’Av vento apprezzano il gesto e le preghiere. Young Caritas è una solidale e con- era addirittura vissuto come una Si sentono uniti alla comunità nel- creta risposta ad una delle nuove Quaresima… A noi non viene chie- la persona del sacerdote. Anche in esigenze di chi è solo. Il nostro pen- sto tanto, ma di “vivere bene” que- questa fase inoltre uso inviare picco- siero dovrebbe andare pure ai senza- sto tempo di preparazione, che può le meditazioni alle famiglie, questa tetto. Non tutti i centri d’aiuto sono aiutare il credente ad acquistare volta sulla figura del neo-beato Carlo aperti durante il lockdown e viene una maggiore serenità interiore e Acutis, il giovane beatificato ad As- a mancare (forse) il cibo ma soprat- che permette di sviluppare l’atten- sisi lo scorso 10 ottobre. Una figura tutto manca il calore umano, cioè zione verso l’altro. E ci dà la forza che aiuta molto spiritualmente. l’accoglienza e quella piccola chiac- di far sentire il profumo del Nato Luciano Lorenzi: Per quegli an- chierata che spezza il vagabondare per eccellenza; prima in famiglia e ziani per cui è ancora possibile ve- solitario. E penso anche agli immi- poi tutt’intorno a noi. nire a messa, forse è cambiato poco. grati che restano tra di loro anche se Ma c’è chi non viene più per paura avrebbero la voglia d’inserirsi. Pen- 2. In questo tempo di crisi si riesce propria oppure dietro consiglio dei so alle donne straniere che frequen- a mantenere una relazione con i figli. Qui l’idea della parrocchia di tavano i corsi di lingua. Il corso era fedeli anziani e con quelli malati? trasmettere tutti i giorni la S. Mes- per tante di loro l’unico contatto con Gioele Salvaterra: Al giorno d’og- sa mattutina alla radio è stata vera- gente di altra cultura e nazionalità. gi abbiamo diverse possibilità di ri- mente una valida iniziativa. Soprat- manere in relazione anche a distan- tutto nei giorni di festa poi bisogna 3. Come ci si prepara al Natale nella za. Certamente questo richiede un dare un caloroso benvenuto a chi sua comunità parrocchiale? impegno nuovo e differente, ma è si- partecipa da casa. Gli anziani e gli Gioele Salvaterra: Certamente le ce- curamente bello scoprire e conosce- ammalati a casa sono tristemente lebrazioni del Natale saranno diverse re nuove vie per vivere la missione un po’ gli “eterni dimenticati” nelle dagli scorsi anni: le dimensioni ridotte dell’annuncio. Credo inoltre che in nostre comunità. Spesso neanche li della chiesa permetteranno solo a po- questo tempo sia importante anche conosciamo perché non hanno voce. chi di partecipare alle S.Messe e la so- prendersi cura dei bambini e dei gio- Ecco, piuttosto che mantenere una lennità esteriore delle celebrazioni sarà vani, che vivono un tempo di pau- relazione si tratta di stabilirla. Que- limitata. Proprio questa è una buona ra e solitudine e per questo vanno sta tendenza a dimenticare, esistita occasione per vivere ancora di più la ascoltati e sostenuti. tutt’ora, è molto difficile da recupe- dimensione familiare della preghiera, 4 Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020
verso il 25 ma anche per riscoprire che l’annun- per chi deve rimanere isolato a causa Luciano Lorenzi: cio del Natale deve essere vissuto nella del virus, per i malati, gli anziani e per La Comunità in questo tempo d’av- vita concreta e nella semplicità di ogni coloro che soffrono e hanno paura di vento è invitata a pregare in famiglia giorno. Spero che insieme con la co- uscire in questo periodo. Un partico- recitando ogni giorno l’Angelus e a munità riusciremo ad offrire occasio- lare pensiero va ai giovani e ai bam- meditare la Parola di Dio mediante ni di riflessione e di speranza, sia at- bini che soffrono anche essi visto il la guida diocesana che viene distri- traverso piccole offerte di spiritualità limite notevole imposto alla scuola e buita. La messa viene trasmessa con on-line, sia attraverso una maggiore alla vita sociale. In occasione dell‘ado- la radio parrocchiale per chi non può attenzione all’aspetto della carità. razione dunque pregheremo per tutti assistervi, e al termine sono recitate Massimiliano Sposato: Una volta gli assenti, i quali saranno inclusi nel- comunitariamente le Lodi mattutine. alla settimana ha luogo l‘ora santa in la benedizione eucaristica. In genera- Abbiamo la secolare tradizione mol- chiesa. Un‘ora di adorazione indivi- le ci aspetta un periodo natalizio, in to partecipata specie dalle persone duale e guidata. La relazione con Gesù cui concentrarsi di più sulla bellezza di madrelingua tedesca del “Rorate” é essenziale e occorre darle prioritá. essenziale della liturgia. I testi delle mattutino. Il giovedì c’è un’ora di Ado- Solo la preghiera ci salva dalla depres- preghiere del nuovo Messale, i canti razione Eucaristica nel pomeriggio e sione di non vedere più la luce in fon- semplici, la Parola di Dio ascoltata con alla sera la possibilità di partecipare do al tunnel della pandemia. Occorre attenzione, il raccoglimento più inten- alla Lectio divina sulle letture della che nelle nostre comunitá si preghi so, siano il nostro pane di vita da gu- domenica. Ci si può confessare ogni di più gli uni per gli altri. Soprattutto stare nello spirito. Senza distrazioni. giorno feriale in duomo. Avvento con l‘Angelus Prendersi tempo, secondo il mot- L’Angelus è una preghiera di speranza vescovo per l’Avvento è disponibile to del tema diocesano annuale, per che ci guida e ci accompagna nella pan- online sul sito della Diocesi www. soffermarsi sulla preghiera dell’An- demia, conclude il vescovo. L‘invito del bz-bx.net gelus nel periodo di Avvento e fino alla vigilia di Natale: è l’invito del ve- scovo Muser ai fedeli della diocesi. “Forse questa pausa si trasformerà in una buona abitudine quotidiana che ci accompagnerà durante tutto l’anno. Proprio questa fase segnata dal coronavirus – con le sue tante incertezze e paure – ci invita a pren- derci consapevolmente tempo per la preghiera, a praticare la spiritualità nel quotidiano“, scrive il vescovo ri- cordando che prendersi tempo per pregare significa fermarsi, ascoltare, fidarsi, ma anche dare risposte e ac- cettare la missione di Dio per noi. Da qui l’invito a recitare l’Angelus, “fra le preghiere più belle e cono- sciute. Possiamo considerarla e re- citarla come un riassunto della fede cristiana“, ricorda il vescovo e rin- grazia “tutti coloro che, attraverso l’Angelus, tessono una rete di pre- ghiera che ci unisce nella Chiesa lo- cale e nel mondo: a livello personale, nelle famiglie, nelle comunità dome- stiche, nelle congregazioni religiose, nelle case di riposo e ovunque le persone credenti vivano insieme.“ Verso il Natale in compagnia dell’Angelus: è l‘invito del vescovo alla comunità dei fedeli Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020 5
verso il 25 Avvento/1: iniziative online A seguito della pandemia, nell’Av- vento 2020 molte celebrazioni ed eventi sono stati annullati, ma il tem- po di preparazione al Natale può arric- chirsi di aspetti nuovi e preziosi. Idee e sussidi sono già disponibili online. Quest’anno siamo invitati a non la- sciar trascorrere il tempo di Avvento, segnato da molte limitazioni anti-Co- vid, con atteggiamento di passività, ma a sceglierlo consapevolmente come un momento di speranza, preghiera, at- tenzione – a Dio, agli altri, a se stessi – e di gioia. Per questo periodo litur- gico diverse organizzazioni ecclesiali (Pastorale Giovanile e Servizi giovani, Caritas, Azione cattolica, Familienver- Idee e sussidi online per preparare il Natale anche in casa band, Jungschar, Movimento cattolico femminile e maschile, Südtirols Katho- pie e comunità domestiche. Settimana li e iniziative (celebrazioni, informazio- lische Jugend) propongono assieme ad per settimana, durante tutto l’Avvento ni, spunti di riflessione) che vogliono alcuni uffici diocesani un sussidio spe- saranno disponibili sul sito web della essere un invito a fare di questo tempo cifico rivolto a tutti: famiglie, giovani e Diocesi di Bolzano-Bressanone (link trascorso in casa un momento speciale anziani, persone che vivono sole, cop- www.bz-bx.net/pregareacasa) materia- di comunione e di attività. Avvento/2: il calendario P er il periodo di Avvento e Natale, come da buona tradizione, è dispo- nibile per tutte le parrocchie il calen- una preghiera da fare ogni giorno in famiglia (eventualmente la sera, quan- do tutta la famiglia è riunita), una pic- dario d’Avvento-Natale 2020, realizza- cola riflessione e alcune proposte per to in sinergia dalle Diocesi di Trento giovani e adulti per entrare nel clima e Bolzano-Bressanone. Il sussidio, che natalizio. Questo sussidio accompagna accompagna la preghiera quotidiana le famiglie fino al 6 gennaio 2021, gior- in famiglia nelle settimane di prepa- no dell’Epifania. Il calendario è a cura razione al Natale, porta quest’anno il dell’Ufficio matrimonio e famiglia del- titolo “Quando venne la pienezza del la Diocesi di Bolzano-Bressanone e del La copertina del calendario tempo“ e trae spunto dalla lettera di Servizio famiglia della Diocesi di Tren- 2020 Paolo ai Galati. Il calendario propone to. Avvento/3: l‘offerta L a terza domenica di Avvento, il 13 dicembre, nelle parrocchie e nelle chiese aperte al pubblico del- gliere un importo complessivo di 86.001,10 euro. “Ai parroci e sacer- doti, alle parrocchie e alle comunità la diocesi di Bolzano-Bressanone si religiose un sincero grazie di cuore raccoglie l’Offerta di Avvento. Que- per il loro sostegno. Rinnoviamo sta tradizionale colletta è un segno anche quest’anno l’invito alla comu- concreto con cui la comunità cri- nità ecclesiale a confermare il suo Offerta d’Avvento stiana esprime il suo legame e la impegno attraverso un contributo 13.12.2020 Il tuo contributo sua volontà di partecipare in modo concreto per sostenere gli impegni per la Diocesi di Bolzano-Bressanone solidale alle esigenze della Chiesa della Chiesa locale“, sottolinea il di- Il manifesto locale. Nel 2019 l’Offerta di Avven- rettore dell’Ufficio amministrativo un grazie di cuore! DIOZESE BOZEN-BRIXEN dell’Offerta di to in diocesi ha permesso di racco- diocesano, Michael Mitterhofer. Avvento 2020 DIOCESI BOLZANO-BRESSANONE Medaglia di Martin Rainer, Bressanone Idea di Dr. Karl Gruber DIOZEJA BULSAN-PERSENON Responsabile: Ufficio amministrativo della Diocesi di Bolzano-Bressanone 6 Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020
verso il 25 Un nuovo Natale è possibile Natale in tempo di crisi: la Consulta delle aggregazioni laicali e il Katholisches Forum chiedono di rinnovare l’impegno per una società più equa, sostenibile e giusta. Ecco la loro lettera congiunta. “ L’anno 2020 che stiamo per terminare è stato un anno molto difficile per tut- ti, che reclama un momento di pausa e di riflessione responsabile. Il pensiero che Papa Francesco ci ha affidato con la sua Enciclica Laudato si’ si sta rivelando sem- pre più attuale. Essa ci invita con forza a riflettere sul rispetto per questo nostro mondo, che è la nostra casa comune, e in- dica con vigore la strada di un’ecologia integrale, che metta da parte la logica del profitto per mettere al centro l’atten- zione per la persona e il creato. La pandemia in atto ci riporta all’essen- il messaggio della gioia, della pace uomo: perciò chiediamo che istituzioni zialità e alla premurosa attenzione verso e della fraternità. Gesù è nato per tut- ecclesiali e civili non diano troppa enfasi il prossimo per intercettare le sue fragi- ti noi: ricchi e poveri, immigrati e sen- ai festeggiamenti esteriori per il Natale e lità e le sue paure. Più che mai ora è at- za tetto, di ogni idea politica; per questo per il nuovo anno, ma utilizzino quei fon- tuale il messaggio evangelico che si basa vogliamo riconoscere che tutti hanno il di per aiutare le persone in difficoltà sull’amore reciproco e sul fare all’altro diritto di vivere in un mondo migliore che vivono tra noi. Chiediamo a tutti di quello che vorresti fosse fatto a te. In pie- dove si rispetti la natura e si dia ascolto accogliere il messaggio di Gesù che nasce no lockdown, dove tanta gente si trova a chi soffre. in una stalla, si fida di noi e ci porta una in difficoltà e non sa come proseguire Crediamo di essere chiamati a festeggia- parola di amore e fiducia. Chiediamo a e metter insieme il pranzo con la cena, re un nuovo Natale, anzi il perenne Nata- tutti di accogliere la parola dell’angelo: io anche il Natale che si avvicina non po- le di Cristo con occhi e cuore nuovo: non vi annuncio una grande gioia! trà essere un Natale normale. Con tutto nell’egoismo e nel consumismo, ma nella quanto questo anno difficile ci ha inflitto, sobrietà di vita, nella fraternità gioiosa, La Consulta delle aggregazioni laicali e il emerge con forza la necessità e l´import- seguendo la luce che viene da Betlemme. Katholisches Forum con le singole Asso- anza di annunciare e di diffondere Questa è la luce vera, che illumina ogni ciazioni aderenti “ Natale in Terrasanta L’attesa delle celebrazioni nei luoghi piano sanitario e della sicurezza.“ Un santi – fra Covid, speranza e pellegri- dialogo necessario specie per facilita- naggi – nelle parole di padre France- re, spiega il Custode in Terrasanta, gli sco Patton, 56 anni, trentino, dal 2016 spostamenti delle persone per le feste Custode francescano in Terrasanta. A di Natale, anche di coloro che vivono febbraio, prima della pandemia, era in Cisgiordania. Sul piano liturgico, stato a Bolzano per una conferenza come raccontato già nella visita a Bol- all‘Istituto di scienze religiose a Bol- zano, il francescano trentino ricorda zano, ora si prepara a celebrare il Na- che presiedere le grandi celebrazioni tale in Terrasanta, dove la Custodia di Natale nei luoghi santi “è un misto è presente da 800 anni. La speranza di sensazioni, sicuramente un’emo- per le festività natalizie, racconta pa- zione molto forte. Quando ad esem- dre Patton, “è che possano essere ce- pio celebro nella notte di Natale nella lebrate nel rispetto delle regole e delle grotta davanti alla mangiatoia dove limitazioni anti Covid. Per questo è Maria ha deposto il bambino Gesù, importante che sia ripreso il dialo- è un’esperienza che mi porta a com- Il Custode francescano di Terrasanta, go fra Israele e Palestina, almeno sul prendere l’umiltà di Dio.“ il trentino padre Francesco Patton Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020 7
verso il 25 Ripensare il Natale In tempi di Covid non cerchiamo di salvare il solito Natale, ma di reinterpretarlo per vivere la festa in maniera diversa, recuperando il suo senso profondo di Mattia Vicentini I n questi giorni da più parti emergo- no voci per salvare il Natale, per vi- verlo il più similmente possibile agli rizzata, come scegliere i regali, vedere i parenti lontani e dedicare parte del nostro tempo a persone che di solito vano impegnati e che ora vanno a cade- re, l’opportunità è quella di tentare di tornare a intravedere l’origine di tutto anni precedenti. Le motivazioni sono vediamo solo occasionalmente. Questa questo, coglierne il messaggio origina- tanto distinte quanto legittime: chi ritualità almeno in parte verrà messa rio, con la sua carica di bellezza e di li- desidera semplicemente passarlo in fa- in discussione, non potrà essere messa berazione. Il Natale in fondo ci dice che miglia, chi ha paura di venire privato in pratica. non ci salviamo ma che veniamo sal- della sua dimensione spirituale e litur- vati, insegna un abbandono fiduciale. gica, chi teme ingenti perdite economi- La dimensione spirituale Non cerchiamo allora di salvare il so- che. Il periodo di quarantena è stato Nel momento di ripensare le proprie lito Natale, ma reinterpretiamolo per ed è un momento di discernimento certezze occorre fare un passo indietro vivere questa festa in maniera diversa. obbligato: siamo chiamati a rivedere le e verificarne il senso profondo. Provia- nostre priorità e la forma della quoti- moci allora. Il Natale religiosamente Mattia Vicentini, teologo e filosofo, insegna all’ISSR di Bolzano dianità, dando importanza a cose che è una festa perché mostra la realtà di prima davamo per scontate. In questa un Dio che si è incarnato, che si è fat- situazione ancora precaria arriva il to uomo, anzi bambino – la figura più Natale, un momento in cui si sperava fragile – per essere prossimo all’uomo, di riprendere fiato, di “fare ciò che si che è agape, amore e chiede di riorien- faceva prima” per parafrasare un’affer- tare la propria vita a partire da questa mazione molto ricorrente. Quest’anno presa di coscienza. Questa festa chia- il Natale sembra invece essere carico ma quindi i credenti a un atteggiamen- di incertezze, dubbi, paure. La voglia di to realista: partire dalle cose concrete vivere questa festa in tutte le dimensio- del mondo in cui si vive. L’invito è al- ni con cui siamo abituati a celebrarla si lora quello di recuperare il senso pro- trova di fronte alla presa di coscienza fondo della festa, la sua dimensione che almeno in parte bisognerà ripen- spirituale. Nel momento della proibi- sarne la forma concreta. Questa è una zione di ciò che davamo per scontato, festa con la sua ritualità, anche secola- di tanti suppellettili, orpelli che ci tene- Il libro del mese “Il mistero del Natale”, di Edith unità chiamata a lavorare insieme – Stein, edizioni EDB Bologna e l’essere uno in Dio. Il Dio di Gesù Il Natale come tempo, come tempo Cristo diventa l’elemento centrale di che scandisce il tempo. Partendo dalla questa concezione della vita e colui festività come evento condiviso tra cre- che la permette, innalzando al tem- denti e non credenti, l’autrice in questo po stesso l’umanità. L’essere umano breve saggio imbastisce una riflessione viene caratterizzato come una figu- sul senso religioso e spirituale della ra relazionale, che trova in questa festività rileggendola come chiave di dimensione il suo compimento. La comprensione della fede cristiana. La relazione con l’altra e l’altro da sé e stella diviene così simbolo del momen- quella con Dio non vanno separate. to culminante della storia, che mostra Il Natale viene mostrato come even- l’incarnazione come dono e porta l’u- to rappresentativo di un’umanità e manità a una duplice comprensione: una divinità che sono unite e prose- Edith Stein l’essere tutti uno – quindi un’umanità guono insieme nella storia.mv 8 Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020
lettera pastorale Abusi: dall’ignorare al vigilare Tutela dei minori: la lettera pastorale del vescovo sostiene l’azione di sensibilizzazione del Servizio diocesano nella Giornata contro sfruttamento e abuso sessuale e la Giornata dei diritti dell’infanzia. “ Per una cultura della vigilanza e della corresponsabilità“: è il tito- lo della lettera pastorale scritta dal la necessità di “un radicale cambia- mento di mentali- vescovo Ivo Muser a sostegno dell’a- tà: da una cultura zione di sensibilizzazione “Stop agli dell’ignorare a una abusi in ambito ecclesiale” avviata cultura del vigila- dalla Diocesi nella comunità eccle- re; da una cultura siale contro gli abusi e le altre forme della non ingeren- di violenza sui minori e le persone za a una cultura vulnerabili. della trasparenza “Le scioccanti notizie di abusi ses- e della correspon- suali nella Chiesa in tutto il mondo – sabilità”. I A BUS I esordisce il vescovo – hanno infran- A G L to un tabù che per troppo tempo ha Contattare lo STOP LE! Sportello dioce- ESIA ignorato le sofferenze delle persone sano O E C C L BIT colpite e di coloro che le circondano. Finalmente le vittime hanno trova- to ascolto. Finalmente si è iniziato Tutti i sacerdoti, diaconi, religio- IN AM a prendere sul serio le accuse, a in- si, religiose, in- Nei casi di abuso all’interno della Chiesa, dagare su di esse e ad adottare mi- segnanti di reli- per sospetti o segnalazioni, rivolgersi al sure adeguate. Questa realtà è stata gione, comunità Centro di ascolto della diocesi ed è dolorosa, e anche vergognosa: parrocchiali, orga- Contatto è necessario affrontarla in modo re- nizzazioni eccle- Maria Sparber Tel. (+39) 348 37 63 034 sponsabile.” Ciò richiede, scrive il ve- siastiche, scuole e E-Mail ombudsstelle.sportello@bz-bx.net scovo, “un onesto e radicale esame di convitti, istituzio- coscienza sia a livello personale che ni e gruppi sono strutturale, ossia come Chiesa con esortati dal vesco- www.bz-bx.net/abusi tutte le sue istituzioni. Allo stesso vo “a mandare un modo, la società è chiamata a riflet- chiaro segnale in Il manifesto dell’azione di sensibilizzazione della Diocesi tere sui propri valori fondamenta- tal senso. La pre- li affinché la dignità di ogni essere venzione è un compito pastorale pe- tela dei minori e degli adulti vulne- umano venga fatta valere.” culiare, il bene dei bambini e degli rabili, della prevenzione degli abusi adolescenti, così come quello degli sessuali e di altre forme di violenza.” Nuovo dialogo fra Chiesa e società adulti vulnerabili, ha la massima pri- Monsignor Muser sottolinea l’impor- orità secondo la visione cristiana di tanza di un nuovo dialogo fra Chiesa Dio e dell’uomo.” e società: “Senza in alcun modo di- Nella lettera si ricorda esplicitamente INFO: stogliere l’attenzione dalla respon- che “in presenza di sospetti, segnala- sabilità della Chiesa, non possiamo zioni o casi di abuso in ambito eccle- Il testo della lettera pastorale è ignorare il fatto che la maggior parte siale, è necessario contattare imme- disponibile online sul sito della della violenza con implicazioni ses- diatamente lo Sportello diocesano, Diocesi www.bz-bx.net suali avviene nelle nostre famiglie e dove saranno definiti e avviati i passi nel contesto di parentela e di vicina- successivi. Ogni segnalazione viene Informazioni sull’azione di sen- to. Dobbiamo inoltre prendere atto presa sul serio, indipendentemente sibilizzazione e sui recapiti utili: con particolare preoccupazione del dal fatto che il caso sia attuale o ri- h t t p s : // w w w. b z - b x . n e t / i t / fatto che gli abusi sessuali nei con- salga al passato.” Al mondo ecclesiale news/dettaglio/stop-agli-abu- fronti dei minori circolano sempre è rivolto anche l’invito a “tematizzare si-azione-di-sensibilizzazio- più spesso attraverso i social media costantemente nei loro programmi e ne-della-diocesi.html e internet”, osserva il vescovo. Da qui comunicazioni la questione della tu- Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020 9
tema annuale Una nuova qualità di vita Prendersi tempo, prendersi cura di se stessi, è la precondizione per poter vivere veramente le relazioni. Aiuta ad essere davvero aperti verso ciò a cui una persona va incontro. di Irene Vieider Quando prendersi tempo D a un lato ci si chiede: prendersi del tempo? Quando c’è così tanto da fare? Come può essere scelto dalla Essere in grado di aspettarsi qualcosa è una grande pretesa. Spesso anch’io diocesi un simile tema annuale alla penso: non è possibile che non stia luce delle molte sfide nella Chiesa e succedendo nulla in questa o quella nel mondo che vanno affrontate con cosa, che noi come individui o come urgenza? Come possiamo fermar- comunità non si stia facendo quasi ci mentre siamo impegnati a cerca- nessun passo avanti in questo o quel re soluzioni di fronte a sfide come il settore. cambiamento climatico, la solidarietà Prendersi tempo. I momenti per pren- globale vissuta, la questione delle dersi tempo possono essere molto di- donne nella Chiesa e nella società, versi: momenti quotidiani di riflessio- la pastorale e molte altre questioni? ne e di preghiera, la domenica come Non si tratta di fare una pausa, ma di giorno di riposo, ma anche periodi flitto con me stessa e nell’incontro diventare attivi! più lunghi di pausa dalla vita quo- con gli altri. Prendersi cura di se stes- Ma dall’altro lato: prendersi tem- tidiana. O, più semplicemente: fer- si è la condizione per poter vivere ve- po! Un proverbio giapponese dice: marmi prima di fare torto a qualcun ramente le relazioni. Aiuta ad essere “Quando hai fretta, vai piano”. An- altro con un’affermazione sconsidera- aperti verso ciò a cui una persona va dare lentamente non è lo spirito del ta. Ognuno di noi ha delle strategie incontro, verso ciò che ci si aspetta da nostro tempo. Tutto dovrebbe essere personali per ritrarsi e staccare. A me lei e ciò che si confida possa fare. C’è fatto velocemente, tutto dovrebbe es- personalmente, fare escursioni offre una crescente convinzione che siamo sere fatto immediatamente e con la questa occasione, posso stare con me all’altezza di ciò che “la vita ha in ser- massima qualità. Posso certamente stessa, guardare le cose con distacco, bo per noi” e che possiamo gestirlo comprendere l’impazienza che molti riflettere. bene con gli altri. E allora il prendersi provano quando si tratta di risolvere tempo diventa una nuova qualità di le questioni scottanti del nostro tem- Aprire finestre nuove vita. po, o di trovare una prospettiva di Darsi tempo, naturalmente, non si- speranza per un problema personale. gnifica restare fermi, bensì è un tema Irene Vieider è la presidente diocesana della attivo. Quando mi prendo una pausa Katholische Frauenbewegung (Movimento cattolico femminile) nella mia attività, inizia a lavorare in me e ci vuole un po’ di tempo prima che il rilassamento entri in gioco. Questo, per così dire, apre spesso fine- Mi prendo tempo per… stre sconosciute verso l’esterno e l’aria fresca entra. Si aprono nuovi orizzon- La serie di interventi mensili sul ti, nasce la gratitudine per le piccole tema annuale diocesano 2020/21 cose e si crea una vastità del cuore. Il “Sulla tua Parola: darsi il tempo prendersi tempo e la riflessione sono per...” è un’iniziativa dell’Ufficio quindi anche tempi salutari. Aprono pastorale, che ha invitato rap- a visioni che non emergono quando presentanti della Chiesa, della siamo presi dal quotidiano, e le cose società civile e della politica a essenziali della vita diventano più riflettere in modo personale sul chiare. tema del perchè fermarsi e per cosa prendersi tempo. I testi pub- Vivere bene le relazioni blicati di mese in mese saranno “Abbi fede in te stesso e vai per la tua disponibili anche online sul sito strada. Cammina a cuore aperto. Sii della Diocesi all’indirizzo www. coraggioso, forte e gentile“: questa bz-bx.net/temannuale frase mi rafforza nei momenti di con- 10 Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020
tema annuale Un passo verso il prossimo Il tema diocesano 2020/21 invita a riflettere e approfondire anche i concetti di cammino, direzione, meta. Con un fermarsi che ci serve per ripartire. di Paolo Valente Compagni di viaggio V iviamo nel tempo e nello spazio. In un tempo e in uno spazio specifici. Ci muoviamo attraverso il tempo che ci Il percorso verso il Bene, verso la Ve- rità, la Giustizia, la Vita può essere in- è un fermarsi per fermarsi, ma un fer- marsi per ripartire. è dato e lo spazio nel quale siamo stati terrotto? Quando cambiamo strada ci La porta sempre aperta collocati. Muoversi è essenziale. Le no- facciamo del male. Anche quando im- Il cristiano è la persona che si dà il stre giornate sono tutte un cammino e bocchiamo una scorciatoia, non è det- tempo “per”. La sosta è quanto mai ne- questo cammino ha bisogno di un oriz- to che sia una buona scelta. Chi cono- cessaria, ma essa stessa è già un primo zonte. L’orizzonte è il punto di incontro sce la montagna sa dell’importanza di prossimo passo. Un primo passo ver- tra il nostro tempo e il nostro spazio. restare sul sentiero e di procedere col so il prossimo. Il cristiano è l’uomo, la Muoversi verso l’orizzonte significa giusto ritmo. Sa quanto sia necessario donna dalla porta aperta. Aperta per sapere che né oggi né domani saremo avere compagni di viaggio e condivide- uscire e aperta per far entrare. E “la arrivati. Man mano che avanziamo, re il cibo. Chiesa ‘in uscita’ è una Chiesa con le anche l’orizzonte si sposta inesorabil- Chi conosce la montagna sa anche porte aperte. Uscire verso gli altri per mente più in là. Quasi a ripeterci di che ogni tanto è bene fermarsi. Per giungere alle periferie umane non vuol continuo: vai avanti, non ti fermare. riprendere fiato, innanzitutto. Per re- dire correre verso il mondo senza una Ci indica la direzione, ma non si lascia cuperare le energie necessarie ai pros- direzione e senza senso. Molte volte è mai raggiungere in modo definitivo. simi passi. Per consultare la carta e ac- meglio rallentare il passo, mettere da Così è il cammino verso il Bene. Per certarsi che il sentiero sia quello che parte l’ansietà per guardare negli occhi chi crede: verso Dio. Il Bene è l‘orizzon- porta alla meta. Per chiedere ad altri e ascoltare, o rinunciare alle urgenze te, l’Amore è la via verso il Bene. un’informazione o un consiglio. Non per accompagnare chi è rimasto al bor- do della strada. A volte è come il padre del figlio prodigo, che rimane con le Darsi tempo… l‘8 dicembre porte aperte perché quando ritornerà possa entrare senza difficoltà” (Evange- Il tema annuale della Diocesi è anche mente luogo e anche da casa ci si può lii Gaudium, 46). al centro dell’invito del vescovo Ivo mettere in rete per pregare, prendersi Muser a un momento di riflessione tempo, adorare, ringraziare, chiedere Paolo Valente, è il direttore della Caritas diocesana personale e comunitaria nella solen- e orientare la propria vita verso Cri- nità dell’Immacolata Concezione, sto. “Particolarmente importante è la martedì 8 dicembre: “Con Maria dar- preghiera in rappresentanza di altri“, si tempo per il Signore”, sottolinea il ricorda il vescovo. La data scelta è an- vescovo che invita ad esporre il San- che simbolica: l‘8 dicembre di 55 anni tissimo alle 14 dell‘8 dicembre per fa si chiudeva il Concilio Vaticano II l’adorazione silenziosa dei fedeli nelle (1962-1965) e cinque anni fa, sempre cattedrali di Bressanone e Bolzano, in nella solennità dedicata a Maria, si è tutte le chiese parrocchiali e delle con- concluso il Sinodo diocesano. gregazioni, nei santuari, nelle cappel- le degli ospedali, delle case di riposo e delle comunità religiose. “Soffermar- si in silenzio davanti al Signore sia reso possibile in tutta la diocesi fino alle 18: per prendersi tempo, ascolta- re, rispondere, confidare e accettare la missione di Dio - come Maria, la Madre di Dio“, scrive il vescovo alle parrocchie. Le celebrazioni e i mo- menti di preghiera già pianificati per il pomeriggio dell‘8 avranno natural- Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020 11
pastorale&salute Cure palliative: una visione cristiana Come ogni anno in Avvento, il 13 dicembre il Vescovo Ivo Muser visita il reparto Hospice all’ospedale di Bolzano. Un’occasione per evidenziare la visione cristiana delle cure palliative. Ne parliamo con Renato Decarli (Servizio Hospice della Caritas). Renato Decarli è dal 2004 coordi- per una speranza affidabile. L’identi- natore e formatore dei volontari del tà dell’Hospice cattolico e di ispira- Servizio Hospice in Caritas. Ha se- zione cristiana”. guito molti corsi specialistici e nel 2013 ha conseguito all’Università Qual è la convinzione di fondo? di Bologna un Master di 1° livello L’Hospice è un luogo che apre alla in “Cure palliative”, poi un Master speranza, un luogo in cui ci si apre in ‘accompagnamento spirituale nel alla vita e si sviluppano reti di soli- fine vita’. È anche socio della “Società darietà fra persone. Un luogo in cui Italiana Cure Palliative” (SICP*). le cure palliative sono “il prendersi cura” non solo del morente ma an- Anche per questo nel 2018, in rap- che della sua famiglia, nei bisogni presentanza della nostra Caritas, fisici, psicologici, sociali e spirituali. ha partecipato al tavolo di lavoro Proprio questo ultimo punto è quel- della CEI per dare voce agli Hospice lo in cui gli Hospice cattolici e di cattolici e di ispirazione cristiana? ispirazione cristiana hanno trovato Certo, in 16 anni ho acquisito diver- la propria identità. L’Hospice catto- se competenze e titoli, ma sono state lico ha ora e avrà in futuro la sua le esperienze sul campo a essere le specificità: essere un luogo che ri- migliori maestre. Il tavolo di lavoro sponde in modo adeguato ai bisogni Renato Decarli, coordinatore e formatore dei della CEI aveva come obiettivo riu- spirituali e religiosi del paziente, un volontari del Servizio Hospice in Caritas nire i 21 Hospice nati in seno alla luogo che sa accogliere fedi diverse, Chiesa italiana per aiutarli a tro- e contemporaneamente un luogo conseguente abbandono del pazien- vare la comune identità cristiano/ che mette al centro l’Eucarestia e la te al suo destino. Ma se pazienti e cattolica. Si è partiti da una visione preghiera in tutte le sue forme. familiari ritrovano nell’Hospice il cristiana dell’Hospice: luogo in cui senso e la speranza attraverso quel la morte non è vista solo come ‘fine Eppure l’Hospice viene troppo “prendersi cura” da parte di tutti gli della vita’ ma innanzitutto come spesso considerato come un luogo operatori (non solo “curare”!), quel apertura alla Risurrezione. Abbia- dove “si va a morire”, quando non momento carico di morte diventa mo cercato punti comuni e visioni c’è più speranza. Invece nel docu- un tempo pieno di vita. La speranza cattoliche concordi, che integrano mento della CEI è tutt’altro! permette di raggiungere pace e se- le indicazioni date dalla SICP* e da È vero. Purtroppo per molti malati renità riempiendo di senso il tempo tutte le società scientifiche riguardo e i loro familiari entrare in Hospi- che resta da vivere. Come dice Ci- alle cure palliative. Questa ricerca è ce rappresenta il fallimento del- cely Saunders: occorre aggiungere ora raccolta nel libro “Una presenza le cure, il fine vita imminente e il vita ai giorni e non giorni alla vita. La Giornata nazionale Vescovo in ospedale gli operatori, rincuorare le fami- Venerdì 11 dicembre 2020, “Gior- glie con un congiunto in Hospice, Nel pomeriggio di domenica 13 di- nata Nazionale per le Cure pallia- costruire una maggiore sensibili- cembre, limitazioni anti-Covid per- tive”: occasione di presentazione tà ecclesiale sul tema dell’accom- mettendo, il vescovo Ivo Muser visita del documento “Una presenza pagnamento nel fine vita terrena, il reparto Cure palliative dell’Ospe- per una speranza affidabile. promuovere forme di volontaria- dale di Bolzano. Come negli scorsi L’identità dell’Hospice cattoli- to, contribuire a una “catechesi anni, anche in questo tempo d’Av- co e di ispirazione cristiana”. sulla vita” soprattutto per adole- vento il vescovo vuole essere presen- Obiettivi: valorizzare il lavoro de- scenti e giovani. te accanto ai malati più fragili. 12 Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020
pastorale&salute E proprio Cicely Saunders parla Covid-19 significa perso- di “dolore totale”: cos’è? Perché si ne che muoiono in solitu- lega alle cure palliative? dine, vivere in isolamento Oggi si rischia di ridurre il dolore la quarantena, rispettare ad un aspetto esclusivamente fisico il distanziamento, reparti da trattare. Il dolore totale, secondo di terapia intensiva a ri- la Saunders, è quello che nel malato schio collasso! In questa terminale abbraccia tutta la perso- situazione, è ancora im- na e può avere una sua espressio- portante parlare di cure ne e origine fisica, psichica, sociale palliative? e spirituale. Le cure palliative sono una risposta specialistica per gestire Questa pandemia ha evi- questo ‘dolore totale’ e per control- denziato i limiti di un larne i sintomi. Somministrare una sistema sanitario non terapia antalgica efficace attraverso preparato a far fronte all’e- l’uso di farmaci antidolorifici e op- sperienza della ‘morte in pioidi, liberando il paziente dal do- solitudine’, che pazienti e lore “inutile” e dai sintomi refrattari familiari vivono (Covid e è un ambito strettamente medico non). Isolamento e distan- e specialistico delle cure palliative. ziamento fisico ci chiedo- Ma se vuole essere efficace, impo- no di rivedere la nostra ne anche il trattamento e la cura di idea della morte. Le cure tutte le sofferenze psichiche, sociali palliative si sono sempre e spirituali del paziente. Questo è dedicate all’accompagna- anche un diritto sancito dalla legge mento dei malati termi- La locandina della Giornata nazionale per le cure palliative 38. La sofferenza interiore, spesso nali e delle loro famiglie; 2020 legata alla disperazione, allo smarri- hanno sviluppato modelli mento e paura che il morente porta di approccio al fine vita con sé, impone alle cure palliative di che oggi dovrebbero essere più co- che tuteli la salute, riesca a frenare essere attente ai bisogni psicologici, nosciuti e applicati: le istituzioni, la diffusione del virus, ma rispetti il spirituali e sociali del malato e dei che si trovano a ‘gestire’ il fine vita forte bisogno di vicinanza dei propri suoi familiari. Oggi le cure palliati- di numerosi malati terminali e mo- cari che ogni paziente sente. Perciò ve ci interrogano sul nostro impe- renti, hanno bisogno di forti punti in questo momento si deve assolu- gno come comunità cristiana: dav- di riferimento! Mettere al centro la tamente evitare che si muoia in so- vero poniamo al centro la persona persona malata e morente, i suoi af- litudine! quando malattia e morte stravolgo- fetti e il bisogno di relazioni: questo (Intervista di Paola Vismara, referente no la vita? deve animare la ricerca di una via per la pastorale della salute e del lutto) De Pace Fidei, nuovo Consiglio L’Istituto ecumenico e interreligio- Direttore dell’Ufficio provinciale caccia te focalizzate soprattutto tematiche so per la pace, la giustizia e la sal- e pesca. Contestualmente il direttore relative alla tutela del clima, in sin- vaguardia del Creato “De Pace Fidei” Paolo Renner ringrazia sentitamente i tonia con le decisioni del Sinodo dio- rinnova il suo Consiglio scientifico. tre membri uscenti Maria Teresa Pon- cesano del 2013-2015. I tre nuovi membri sono Mara Alai- tara, don Flavio Debertol e don Mario mo, Judith Hafner e Luigi Spagnolli, Gretter per i molti anni di proficua col- espressione di diversi ambiti di atti- laborazione. Compito dell’Istituto De vità. Mara Alaimo è tra altro attiva Pace Fidei, eretto nel 1994 dal Vescovo nel settore della finanza etica per Wilhelm Egger e con sede presso lo “Oikocredit”, Judith Hafner lavora Studio teologico accademico di Bres- per la Caritas diocesana e gestisce sanone, è di fornire aiuto alla Chiesa la “Rete per la sostenibilità dell’Al- locale nello svolgere compiti che deriva- to Adige” e Luigi Spagnolli porta no dalla visione cristiana dei temi della Luigi Spagnolli, ex sindaco di Bolzano, tra i l’esperienza politico-istituzionale di giustizia, della pace e della salvaguardia nuovi nel Consiglio scientifico del De Pace ex sindaco di Bolzano e di attuale del creato. Negli ultimi tempi sono sta- Fidei Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020 13
disabilità Una Giornata straordinaria Per sottolineare la Giornata dedicata dall’ONU alla disabilità, la CEI organizza un evento online che supera il livello nazionale, per dare voce e visibilità ai “testimoni di speranza”, troppo spesso invisibili. di Paola Vismara I nizio dicembre 2019: il coronavirus era sconosciuto ai più. Sul Segno parlavo di un nuovo servizio pastorale in seno alla CEI, tutto dedicato alle persone con di- sabilità, la cui responsabile, Sr. Veronica Donatello, è poi diventata più che famosa nelle celebrazioni in TV che si sono molti- plicate nel lockdown di primavera: era lei (e lo è tuttora) a tradurre in Lis (lingua dei segni) le celebrazioni, le omelie del Papa o di altri celebranti. Inizio dicembre 2020: dopo un anno drammatico e tragico torno sul Segno per annunciare un evento senza precedenti che ha origine dalla stessa Sr. Veronica: l’evento nazionale online “Profezia della fraternità”, seguito da condivisione e pre- Il manifesto per la Giornata mondiale 2020 ghiera a livello mondiale. Due giorni di appuntamenti morì la beata Margherita), ore 7 - 8.30 “L’ispirazione è nata pregando in questo (con traduzione in Lis per le disabilità tempo di Covid. Più volte ci siamo ritro- comunicative) - 19 Date&storia vati a pregare insieme nelle varie lingue, Margherita nacque cieca e storpia nel con i simboli etc. Nell’enciclica “Fratelli 1287, a Metola, presso Mercatello sul • 1981 - Anno Internazionale tutti”, il Papa parla di “profezia della fra- Metauro (Pesaro e Urbino). I suoi geni- delle Persone Disabili: l’ONU ternità”, ognuno di noi ha sperimentato tori, dopo aver chiesto invano il miracolo istituisce questa Giornata per che “siamo tutti sulla stessa barca”, la della guarigione, la abbandonarono. Ma promuovere una maggiore cono- grande fatica, il timore, ma anche la pos- alcune donne la raccolsero e se ne prese- scenza delle disabilità, sostenere sibilità di un tempo nuovo. Le persone ro cura, ospitandola a turno. Cresciuta, la piena inclusione, i diritti e il con disabilità sono state e sono in que- entrò nel ‘Terz’Ordine della Penitenza’ di benessere dei disabili, allontana- sto tempo segno di speranza sull’ignoto, san Domenico e visse in preghiera e pe- re ogni forma di discriminazione perché si fidano. La proposta è che ogni nitenza fino alla morte, nel 1320 a Città e violenza. nazione, diocesi, realtà associativa, possa di Castello. Qui il suo corpo incorrotto • 1993 - il 3 dicembre diventa an- raccontare tramite dei video, dei segni di si venera nella Chiesa di san Domenico. che Giornata Europea delle Per- speranza dando voce alle stesse persone http://www.santiebeati.it/dettaglio/90763 sone con Disabilità, come voluto con disabilità. In questo tempo non sono Il programma dell’evento in Internet, pre- dalla Commissione Europea in stati solo oggetto di cura e di protezione, via iscrizione: accordo con le Nazioni Unite. ma sono stati testimoni di speranza, sono • 1. parte: dalle 18 alle 19 (solo in Italia) - • 2006 - la Convenzione ONU stati donatori di gioia e operatori di cari- La profezia della fraternità (italiano sui diritti delle persone con di- tà.”: così spiega Sr. Veronica. Siamo dun- – lingua dei segni – caa italiano): pre- sabilità, adottata nel 2006, ha que invitati a seguire in TV e in Internet ghiera e meditazione con il card. Tolen- ulteriormente promosso i diritti l’evento “Profezia della fraternità”. Il pro- tino Mendonça e video e il benessere delle persone con gramma in TV: • 2. parte: dalle 19.15 alle 20 (internazio- disabilità, ribadendo il principio • mercoledì 2 dicembre ore 21 - nale) - preghiera in varie lingue dai di uguaglianza e la necessità di TV2000: Rosario (dalla Diocesi di Ur- 5 continenti (con messaggio del Papa e garantire loro la piena ed effetti- bino Urbania Sant’Angelo in Vado-Mer- riflessione di Rosanna Virgili, scrittrice va partecipazione alla sfera politi- catello, dove è nata la beata Margherita e biblista). ca, sociale, economica e culturale (pluridisabile) della società. • g iovedì 3 dicembre - TV2000 S. Mes- Paola Vismara è referente diocesana per la pastorale con le persone con disabilità se dalla Diocesi di Città di Castello (dove 14 Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020
psicologia&spiritualità Essere attivi nella comunità Le epidemie sollevano angosce, interrogativi, ripensamenti globali sul senso stesso dell’esistenza: estremamente precaria, ma proprio per questo preziosa. E quindi: non essere decaduti e bisognosi di riscatto, ma attivi nella comunità della vita. di Dario Fridel Q uando non avevamo conoscenze scientifiche adeguate, la chiave in- terpretativa prevalente per incanalare il proteggere si trasforma in rispetto, fiducia, ammira- zione, stima. Permane la nostro sentire, per riuscire a preserva- reciprocità del rapporto: re lo spirito e a proteggere la vita era espressione comunque inevitabilmente quella religiosa. Essa ri- sempre di amore. spondeva al bisogno di potersi affidare ad una potenza più grande del destino Dove trovare Dio stesso che stava schiacciandoci; alla pau- Tutto questo mi sembra ra di essere da questa abbandonati o ca- una parabola di come stigati per le nostre colpe; alla speranza dovrebbe evolversi nella che la supplica e la penitenza possano storia il nostro rapporto smuovere tale potenza in nostro favore. con Dio. Finché le nostre Un residuo di questa tendenza perdura conoscenze erano povere, e riemerge qua e là, in modo autentico ci è probabilmente an- o rigido, specie dove i nuovi ampissimi dato bene mantenere in orizzonti dettati dalla scienza non sono piedi l’idea di Qualcuno ancora assimilati. In questo caso infat- che nella sua onnipoten- ti sopravvive il vecchio schema sacrale za potesse intervenire. che tende a contrapporre fede e scienza, Lo abbiamo collocato in cielo e terra. cielo – dice Freud – pro- prio per preservarlo dal La parabola dei genitori rischio di doverlo ridi- Al tempo in cui la critica alla religione mensionare e poter quin- appariva dissacrante, se non blasfema, di rimandare la fatica di Sigmund Freud sottolineava come fosse prendere in mano re- insopprimibile il bisogno della persona sponsabilmente il nostro umana di affidarsi a qualcuno di supe- futuro. Ne abbiamo salva- Sigmund Freud e il bisogno della persona di affidarsi a qualcuno riore. Se nelle prime fasi del nostro esi- to l’immagine grandiosa di superiore stere riusciamo a far fronte alla nostra e sovrastante, anche a co- estrema fragilità, è proprio perché essa sto di continuare a sentirci impregnati abbandonano la religione stanno forse è compensata e sostenuta dall’immagi- di colpe e bisognosi di riscatto. Adesso solo prendendo le distanze da quanti ne rassicurante, onnipotente, immorta- però siamo cresciuti, il nostro quadro hanno difficoltà a uscire dall’immagine le che attribuiamo alle figure genitoria- sulla realtà - grazie anche alla scienza - di un Dio controllore dell’Universo e del li. “Lo dico al mio papà!” gridavo infatti è cambiato. Oggi “sappiamo che l’uomo mondo umano, e non riescono ancora talvolta da piccolo, sicuro della sua pro- non è superiore alla donna, che l’essere ad entrare in quella di Dio come fonte tezione. Ed è proprio per l’impossibilità umano non è il centro della Terra, che di vita, come respiro benedicente, come di scalfire una tale fede che nelle situa- la Terra non è il centro dell’Universo, presenza amorosa. È questa del resto zioni di conflitto fra i genitori il bambi- che l’Universo che vediamo non è l’u- la prospettiva cui ci invita papa France- no preferisce sentirsi lui colpevole pur nico, che esso va visto come una entità sco: “Dio ha messo nelle nostre mani la di salvare la loro immagine. Crescendo vivente, come manifestazione quindi grazia di nuovi prodigi. Tutto nasce per o consolidandosi queste immagini ver- del divino” (Claudia Fanti). Adesso sen- fiorire in una eterna primavera. Anche ranno ridimensionate: la maestra può tiamo, intuiamo, che Dio è là dove la Dio ci ha fatti per fiorire”. Parlando ai avere qualità che la mamma non ha. vita viene incrementata, dove l’odio vie- giovani nella prospettiva della pace ci Insomma: lungo l’arco della nostra esi- ne sconfitto. È nella realtà stessa quindi conferma che siamo tutti immersi nella stenza tale prezioso rapporto coi geni- che finalmente possiamo cogliere quel- comunità promettente della vita. tori si evolve in modo da favorire la ma- la sacralità che prima supponeva la con- turazione, l’autonomia, la reciprocità e trapposizione della terra al cielo. Quel- Don Dario Fridel ha insegnato religione, psico- logia della religione e psicologia pastorale la creatività. Per i genitori la tendenza a li che sembrano fare a meno di Dio e Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020 15
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