Ver(s)o Natale Un Avvento particolare e più sobrio - Darsi tempo per : idee sul tema 2021 - Diözese ...

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Ver(s)o Natale Un Avvento particolare e più sobrio - Darsi tempo per : idee sul tema 2021 - Diözese ...
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  Mensile della Diocesi di Bolzano-Bressanone     Anno 56, Numero 11 – Dicembre 2020

Un Avvento
particolare e più sobrio

Ver(s)o Natale

  Darsi tempo per…:        Proposta ai piccoli:       Cure palliative:
  idee sul tema 2021       siamo tutti Nicolò!        vicini ai più fragili
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                                  Siamo tutti Nicolò!
                                  “Anche la festa di san Nicolò quest’anno è diversa, ma la possiamo ancora festeggiare e io avrei anche
                                  un‘idea...“: inizia così la lettera che il vescovo Ivo Muser ha voluto scrivere ai bambini per un san Nicolò inedito,
                                  senza cortei nelle strade. “Quest‘anno dobbiamo essere tutti san Nicolò!“, propone il vescovo.
                                  E nella lettera spiega come.

                                                                                             L’invito del vescovo ai bambini per un San Nicolò speciale

“  Cari bambini, molte cose sono diverse
   quest’anno, sicuramente l’avrete già no-
tato. Anche la festa di san Nicolò del 6 di-
                                                      così bella! Grazie! Non ci vuole molto di
                                                      più, se viene dal cuore.
                                                                                                        speranza e diciamo a tutti: Dio ci è vicino,
                                                                                                        ci vuole bene!

cembre sarà diversa. Ma la possiamo an-               Siamo tutti Nicolò!                               Tra poco è Natale
cora festeggiare e io avrei anche un’idea...          Quest’anno la festa di san Nicolò può             La festa di san Nicolò ci dice: tra poco
Sono pochi i santi di cui si raccontano               ricordarci in modo speciale di vedere il          arriva il Natale, e noi festeggiamo il com-
tante storie. Uno di questi è san Nicolò.             bene, come faceva san Nicolò. È impor-            pleanno di Gesù. Egli appartiene tutto a
Qui in Alto Adige ci sono una cinquanti-              tante che ci diciamo continuamente: “Ti           Dio e tutto a noi. È diventato un bambino,
na di chiese dedicate a lui. Forse ne cono-           voglio bene! Tu conti molto per me! Desi-         proprio come voi adesso. Vuole accompa-
scete una? La gente era entusiasta di san             dero che tu stia bene! Sono qui per te!“ Ed       gnarci per tutta la nostra vita. Ecco quan-
Nicolò, per questo ne parliamo ancora                 è importante che lo mostriamo. E allora,          to è importante il Natale. Quanto è bella
oggi. Le storie ci dicono che gli piaceva-            sapete cosa vorrei suggerirvi? Quest’anno         la nostra fede!
no le persone, che le aiutava come poteva.            dobbiamo essere tutti san Nicolò!                 Gesù benedica voi, i vostri genitori, i vo-
Aveva un cuore grande, soprattutto per                Come Nicolò, anche noi possiamo chie-             stri nonni, fratelli e sorelle e tutti coloro
chi soffriva e aveva bisogno di aiuto. Ha             derci: per chi posso fare qualcosa di buo-        a cui volete bene. E che il vescovo Nicolò
cercato di vedere il bene in tutti e di fare          no? Forse nella mia famiglia, con una pa-         vi sostenga!
del bene!                                             rola gentile o un piccolo segno? O dare
                                                      un po’ di gioia a chi non sta bene in que-        Il vostro vescovo
Persona speciale                                      sto momento? Anche una telefonata o un
I santi sono persone che ci fanno sentire             breve messaggio possono portare gioia.
Dio in un modo molto speciale. A volte                Ci sono molti gesti che sono possibili an-        2^ Domenica di Avvento, festa di san Ni-
non servono grandi miracoli, ma piccoli               che in questo periodo. Così tutti saremo          colò, 6 dicembre 2020
segni d’amore. Una storia racconta che                un po‘ san Nicolò e faremo agli altri delle
ogni anno, alla vigilia del suo complean-             belle sorprese!                                      Info:
no, san Nicolò girava per la città e lasciava         Anch’io sono contento che ci sia san Ni-             Sulla pagina web www.bz-bx.net/
regali davanti alle case di bambini poveri.           colò. Per me è un collega vescovo grande             pregareacasa sono disponibili anche
Così, molto semplicemente. Tutti noi pos-             e santo. Mi ricorda, e lo ricorda a tutti, ciò       materiali per la famiglia, un video
siamo capire questi gesti senza molte spie-           che è importante nella vita di noi cristia-          con la storia di san Nicolò, immagi-
gazioni. Ci dicono: sono contento che tu              ni: che impariamo da Gesù, che ci aiutia-            ni da colorare.
ci sei! Senza di te, la mia vita non sarebbe          mo a vicenda, che trasmettiamo ad altri la

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Natale vero e di speranza
Un tempo di Avvento particolare conduce a un Natale per molti versi inedito, che ci richiama a riscoprire
la sobrietà come il mistero centrale della fede: le testimonianze di un decano, un cooperatore e un diacono.

I n questo difficile passaggio storico,
  che non rende più praticabili molte
delle forme che ci erano familiari, la
Chiesa è chiamata a dare speranza alle
persone, a trovare vie per essere vici-
na e comunicare loro che sono Chiesa
e comunità anche a casa. Un banco di
prova centrale è la celebrazione del Na-
tale, e prima ancora la sua preparazione
comunitaria nel periodo dell’Avvento.
Siamo in emergenza, ma il tempo li-
turgico della nascita del Signore non fa
trovare le parrocchie impreparate. Ecco
tre testimonianze di chi a vario titolo è
impegnato nell’attività pastorale in par-
rocchia: il decano di Merano don Gioe-
le Salvaterra, il cooperatore di Brunico
don Massimiliano Sposato e il diacono
di Bressanone Luciano Lorenzi.                 Il tempo inedito del Covid richiama a un Natale sobrio, allo sguardo vero sul presepe

1. Il Covid e le sue conseguenze,             esteriore e simbolica. Il rumore au-                Luciano Lorenzi: Vivremo un
   come la cancellazione dei mer-              menta e si fa del Natale una festa                  Natale diverso. Ma come? Dipende
    catini, aiutano a recuperare il si-        “che sa di diabete”, molto zucchero-                tutto da noi. Certo, sarà strano quel
    gnificato originario di Avvento e          sa, piena di canti romantici che spes-              silenzio; soprattutto per quelle per-
    Natale?                                    so non ci smuovono spiritualmente                   sone per cui il Natale si è ridotto
Gioele Salvaterra: Penso che il                per convertirci davvero a Dio né ad                 a consumo, chiasso, allegria, luci e
nostro compito di cristiani in que-            una maggiore unità col prossimo.                    vin brulé. Togliendo tutto questo
sto periodo sia quello di aiutarci ed          Gli spazi che si riempiono, i suoni, i              resterà un grande vuoto e come
aiutare a riscoprire il senso più vero         rumori favoriscono lo stress, la fret-              fare a riempirlo “partendo dal nul-
dell’Avvento e del Natale e in genera-         ta e l´intolleranza. La cancellazione               la”? Quante famiglie - sia di altre
le della nostra vita. Proprio ora che          dei mercatini quest´anno ci dona                    fedi che cristiane - fanno l’albero
tutti ci riscopriamo particolarmente           purtroppo o per fortuna, a seconda                  di Natale senza il presepe… E ai
fragili, possiamo capire lo splendore          di come la si vede, la possibilitá di               bambini viene raccontato di Bab-
di Dio che si fa bambino. Questa è             respirare aria di semplicità, vivendo               bo Natale. Se il messaggio f inisce
l’occasione per tutti noi per risco-           nella sobrietà del cammino, l‘attesa                tutto qui, certo quest’anno le case e
prire la bellezza della solidarietà e          di quel Salvatore che nacque nel si-                i cuori si riempiranno di tristezza,
della carità che possono illuminare            lenzio, senza eventi, né mercati. Ab-               delusione, rabbia. Chi invece ha da
il buio della sofferenza.                      biamo bisogno di conversione più                    sempre vissuto il Natale nella fede
Massimiliano Sposato: Non ser-                 che di eventi. Conversione per cui                  cristiana, scorgerà forse dei risvolti
ve certamente il covid per compren-            ci si possa affidare a quello sguardo               inaspettati nella situazione attuale:
dere il valore dell‘Avvento. Si prova          che ogni giorno Gesù ti rivolge. È lo               per esempio si ritroverà probabil-
a fare in questi casi di necessità vir-        sguardo della Misericordia. Che Egli                mente più tempo libero per parte-
tù. Quando arriva l‘Avvento anziché            ci aiuti a verificare a che punto sia-              cipare alle celebrazioni. Non c’è da
raccoglierci, semplificare e togliere          mo con la nostra vita. Ecco il Natale.              preparare il grande cenone; non ci
gli eccessi, si finisce per aggiungere         E che quest‘anno le vere luci siano                 saranno gli ospiti per giocare a car-
in eccesso. Le piazze, le strade ven-          gli occhi dei membri delle famiglie,                te: nessuno da congedare sgarba-
gono riempite di casette, cavi, pal-           contenti di essere insieme e di voler-              tamente per andare a partecipare
chi, luna-park e quant´altro. In Av-           si bene, grati per il dono di essere                alla Veglia in chiesa. E chissà che
vento le nostre città, nei vari luoghi,        arrivati anche a questo Natale. Tutto               non venga il coraggio d’invitare i
perdono la loro originaria bellezza            il resto é commercio.                               propri familiari a seguirci… Ad

                                                                                                               Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020   3
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Don Massimiliano Sposato, cooperatore a Brunico   Don Gioele Salvaterra, decano a Merano    Luciano Lorenzi, diacono a Bressanone

ogni modo, la verità è che ci trovia-             Massimiliano Sposato: Personal-           rare proprio ora che ognuno “si è ri-
mo tutti impreparati alla situazio-               mente sono in contatto con diverse        tirato nelle proprie case”. La nostra
ne: credenti e non credenti, prati-               famiglie che vado a trovare, a cui por-   buona volontà viene poi frenata non
canti e non praticanti…Chi crede,                 to la Santa Comunione e una parola        solo da decreti ma anche dal sen-
quest’anno è chiamato a dare una                  di speranza. Le visite sono occasione     so di responsabilità. Cerchiamo di
testimonianza più forte: Il Natale                per raccontarci le novità e per parla-    difendere gli anziani e i malati dal
è, malgrado tutto, GIOIA. È la festa              re degli amici comuni. Non bisogna        virus… isolandoli. E togliendo loro
dell’AMORE. E perché non diventi-                 lasciare i più deboli, in particolare     la nostra presenza, l’affetto… la so-
no parole buttate al vento, bisogna               i soli. In altre forme uso telefona-      litudine si fa più pesante. L’iniziati-
che siano seguite dai fatti: piccoli              re a malati risultati positivi, i quali   va “La spesa la facciamo noi” della
gesti concreti. In origine l’Av vento             apprezzano il gesto e le preghiere.       Young Caritas è una solidale e con-
era addirittura vissuto come una                  Si sentono uniti alla comunità nel-       creta risposta ad una delle nuove
Quaresima… A noi non viene chie-                  la persona del sacerdote. Anche in        esigenze di chi è solo. Il nostro pen-
sto tanto, ma di “vivere bene” que-               questa fase inoltre uso inviare picco-    siero dovrebbe andare pure ai senza-
sto tempo di preparazione, che può                le meditazioni alle famiglie, questa      tetto. Non tutti i centri d’aiuto sono
aiutare il credente ad acquistare                 volta sulla figura del neo-beato Carlo    aperti durante il lockdown e viene
una maggiore serenità interiore e                 Acutis, il giovane beatificato ad As-     a mancare (forse) il cibo ma soprat-
che permette di sviluppare l’atten-               sisi lo scorso 10 ottobre. Una figura     tutto manca il calore umano, cioè
zione verso l’altro. E ci dà la forza             che aiuta molto spiritualmente.           l’accoglienza e quella piccola chiac-
di far sentire il profumo del Nato                Luciano Lorenzi: Per quegli an-           chierata che spezza il vagabondare
per eccellenza; prima in famiglia e               ziani per cui è ancora possibile ve-      solitario. E penso anche agli immi-
poi tutt’intorno a noi.                           nire a messa, forse è cambiato poco.      grati che restano tra di loro anche se
                                                  Ma c’è chi non viene più per paura        avrebbero la voglia d’inserirsi. Pen-
2. In questo tempo di crisi si riesce            propria oppure dietro consiglio dei       so alle donne straniere che frequen-
    a mantenere una relazione con i               figli. Qui l’idea della parrocchia di     tavano i corsi di lingua. Il corso era
    fedeli anziani e con quelli malati?           trasmettere tutti i giorni la S. Mes-     per tante di loro l’unico contatto con
Gioele Salvaterra: Al giorno d’og-                sa mattutina alla radio è stata vera-     gente di altra cultura e nazionalità.
gi abbiamo diverse possibilità di ri-             mente una valida iniziativa. Soprat-
manere in relazione anche a distan-               tutto nei giorni di festa poi bisogna     3. Come ci si prepara al Natale nella
za. Certamente questo richiede un                 dare un caloroso benvenuto a chi              sua comunità parrocchiale?
impegno nuovo e differente, ma è si-              partecipa da casa. Gli anziani e gli      Gioele Salvaterra: Certamente le ce-
curamente bello scoprire e conosce-               ammalati a casa sono tristemente          lebrazioni del Natale saranno diverse
re nuove vie per vivere la missione               un po’ gli “eterni dimenticati” nelle     dagli scorsi anni: le dimensioni ridotte
dell’annuncio. Credo inoltre che in               nostre comunità. Spesso neanche li        della chiesa permetteranno solo a po-
questo tempo sia importante anche                 conosciamo perché non hanno voce.         chi di partecipare alle S.Messe e la so-
prendersi cura dei bambini e dei gio-             Ecco, piuttosto che mantenere una         lennità esteriore delle celebrazioni sarà
vani, che vivono un tempo di pau-                 relazione si tratta di stabilirla. Que-   limitata. Proprio questa è una buona
ra e solitudine e per questo vanno                sta tendenza a dimenticare, esistita      occasione per vivere ancora di più la
ascoltati e sostenuti.                            tutt’ora, è molto difficile da recupe-    dimensione familiare della preghiera,

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ma anche per riscoprire che l’annun-            per chi deve rimanere isolato a causa                      Luciano Lorenzi:
cio del Natale deve essere vissuto nella        del virus, per i malati, gli anziani e per                 La Comunità in questo tempo d’av-
vita concreta e nella semplicità di ogni        coloro che soffrono e hanno paura di                       vento è invitata a pregare in famiglia
giorno. Spero che insieme con la co-            uscire in questo periodo. Un partico-                      recitando ogni giorno l’Angelus e a
munità riusciremo ad offrire occasio-           lare pensiero va ai giovani e ai bam-                      meditare la Parola di Dio mediante
ni di riflessione e di speranza, sia at-        bini che soffrono anche essi visto il                      la guida diocesana che viene distri-
traverso piccole offerte di spiritualità        limite notevole imposto alla scuola e                      buita. La messa viene trasmessa con
on-line, sia attraverso una maggiore            alla vita sociale. In occasione dell‘ado-                  la radio parrocchiale per chi non può
attenzione all’aspetto della carità.            razione dunque pregheremo per tutti                        assistervi, e al termine sono recitate
Massimiliano Sposato: Una volta                 gli assenti, i quali saranno inclusi nel-                  comunitariamente le Lodi mattutine.
alla settimana ha luogo l‘ora santa in          la benedizione eucaristica. In genera-                     Abbiamo la secolare tradizione mol-
chiesa. Un‘ora di adorazione indivi-            le ci aspetta un periodo natalizio, in                     to partecipata specie dalle persone
duale e guidata. La relazione con Gesù          cui concentrarsi di più sulla bellezza                     di madrelingua tedesca del “Rorate”
é essenziale e occorre darle prioritá.          essenziale della liturgia. I testi delle                   mattutino. Il giovedì c’è un’ora di Ado-
Solo la preghiera ci salva dalla depres-        preghiere del nuovo Messale, i canti                       razione Eucaristica nel pomeriggio e
sione di non vedere più la luce in fon-         semplici, la Parola di Dio ascoltata con                   alla sera la possibilità di partecipare
do al tunnel della pandemia. Occorre            attenzione, il raccoglimento più inten-                    alla Lectio divina sulle letture della
che nelle nostre comunitá si preghi             so, siano il nostro pane di vita da gu-                    domenica. Ci si può confessare ogni
di più gli uni per gli altri. Soprattutto       stare nello spirito. Senza distrazioni.                    giorno feriale in duomo.

   Avvento con l‘Angelus
   Prendersi tempo, secondo il mot-             L’Angelus è una preghiera di speranza                     vescovo per l’Avvento è disponibile
   to del tema diocesano annuale, per           che ci guida e ci accompagna nella pan-                   online sul sito della Diocesi www.
   soffermarsi sulla preghiera dell’An-         demia, conclude il vescovo. L‘invito del                  bz-bx.net
   gelus nel periodo di Avvento e fino
   alla vigilia di Natale: è l’invito del ve-
   scovo Muser ai fedeli della diocesi.
   “Forse questa pausa si trasformerà
   in una buona abitudine quotidiana
   che ci accompagnerà durante tutto
   l’anno. Proprio questa fase segnata
   dal coronavirus – con le sue tante
   incertezze e paure – ci invita a pren-
   derci consapevolmente tempo per la
   preghiera, a praticare la spiritualità
   nel quotidiano“, scrive il vescovo ri-
   cordando che prendersi tempo per
   pregare significa fermarsi, ascoltare,
   fidarsi, ma anche dare risposte e ac-
   cettare la missione di Dio per noi.
   Da qui l’invito a recitare l’Angelus,
   “fra le preghiere più belle e cono-
   sciute. Possiamo considerarla e re-
   citarla come un riassunto della fede
   cristiana“, ricorda il vescovo e rin-
   grazia “tutti coloro che, attraverso
   l’Angelus, tessono una rete di pre-
   ghiera che ci unisce nella Chiesa lo-
   cale e nel mondo: a livello personale,
   nelle famiglie, nelle comunità dome-
   stiche, nelle congregazioni religiose,
   nelle case di riposo e ovunque le
   persone credenti vivano insieme.“            Verso il Natale in compagnia dell’Angelus: è l‘invito del vescovo alla comunità dei fedeli

                                                                                                                        Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020   5
Ver(s)o Natale Un Avvento particolare e più sobrio - Darsi tempo per : idee sul tema 2021 - Diözese ...
verso il 25

Avvento/1: iniziative online
A    seguito della pandemia, nell’Av-
     vento 2020 molte celebrazioni ed
eventi sono stati annullati, ma il tem-
po di preparazione al Natale può arric-
chirsi di aspetti nuovi e preziosi. Idee
e sussidi sono già disponibili online.
Quest’anno siamo invitati a non la-
sciar trascorrere il tempo di Avvento,
segnato da molte limitazioni anti-Co-
vid, con atteggiamento di passività, ma
a sceglierlo consapevolmente come un
momento di speranza, preghiera, at-
tenzione – a Dio, agli altri, a se stessi
– e di gioia. Per questo periodo litur-
gico diverse organizzazioni ecclesiali
(Pastorale Giovanile e Servizi giovani,
Caritas, Azione cattolica, Familienver-            Idee e sussidi online per preparare il Natale anche in casa
band, Jungschar, Movimento cattolico
femminile e maschile, Südtirols Katho-             pie e comunità domestiche. Settimana                  li e iniziative (celebrazioni, informazio-
lische Jugend) propongono assieme ad               per settimana, durante tutto l’Avvento                ni, spunti di riflessione) che vogliono
alcuni uffici diocesani un sussidio spe-           saranno disponibili sul sito web della                essere un invito a fare di questo tempo
cifico rivolto a tutti: famiglie, giovani e        Diocesi di Bolzano-Bressanone (link                   trascorso in casa un momento speciale
anziani, persone che vivono sole, cop-             www.bz-bx.net/pregareacasa) materia-                  di comunione e di attività.

Avvento/2: il calendario
                                                   P   er il periodo di Avvento e Natale,
                                                       come da buona tradizione, è dispo-
                                                   nibile per tutte le parrocchie il calen-
                                                                                                        una preghiera da fare ogni giorno in
                                                                                                        famiglia (eventualmente la sera, quan-
                                                                                                        do tutta la famiglia è riunita), una pic-
                                                   dario d’Avvento-Natale 2020, realizza-               cola riflessione e alcune proposte per
                                                   to in sinergia dalle Diocesi di Trento               giovani e adulti per entrare nel clima
                                                   e Bolzano-Bressanone. Il sussidio, che               natalizio. Questo sussidio accompagna
                                                   accompagna la preghiera quotidiana                   le famiglie fino al 6 gennaio 2021, gior-
                                                   in famiglia nelle settimane di prepa-                no dell’Epifania. Il calendario è a cura
                                                   razione al Natale, porta quest’anno il               dell’Ufficio matrimonio e famiglia del-
                                                   titolo “Quando venne la pienezza del                 la Diocesi di Bolzano-Bressanone e del
                                  La copertina
                                  del calendario   tempo“ e trae spunto dalla lettera di                Servizio famiglia della Diocesi di Tren-
                                  2020             Paolo ai Galati. Il calendario propone               to.

Avvento/3: l‘offerta
L   a terza domenica di Avvento, il
    13 dicembre, nelle parrocchie e
nelle chiese aperte al pubblico del-
                                                   gliere un importo complessivo di
                                                   86.001,10 euro. “Ai parroci e sacer-
                                                   doti, alle parrocchie e alle comunità
la diocesi di Bolzano-Bressanone si                religiose un sincero grazie di cuore
raccoglie l’Offerta di Avvento. Que-               per il loro sostegno. Rinnoviamo
sta tradizionale colletta è un segno               anche quest’anno l’invito alla comu-
concreto con cui la comunità cri-                  nità ecclesiale a confermare il suo                           Offerta d’Avvento
stiana esprime il suo legame e la                  impegno attraverso un contributo                                    13.12.2020
                                                                                                                 Il tuo contributo
sua volontà di partecipare in modo                 concreto per sostenere gli impegni                            per la Diocesi
                                                                                                                 di Bolzano-Bressanone
solidale alle esigenze della Chiesa                della Chiesa locale“, sottolinea il di-                                                                                                                                     Il manifesto
locale. Nel 2019 l’Offerta di Avven-               rettore dell’Ufficio amministrativo                           un grazie di cuore!
                                                                                                                     DIOZESE BOZEN-BRIXEN
                                                                                                                                                                                                                               dell’Offerta di
to in diocesi ha permesso di racco-                diocesano, Michael Mitterhofer.                                                                                                                                             Avvento 2020
                                                                                                                     DIOCESI BOLZANO-BRESSANONE                                     Medaglia di Martin Rainer, Bressanone
                                                                                                                                                                                                     Idea di Dr. Karl Gruber
                                                                                                                     DIOZEJA BULSAN-PERSENON      Responsabile: Ufficio amministrativo della Diocesi di Bolzano-Bressanone

6    Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020
Ver(s)o Natale Un Avvento particolare e più sobrio - Darsi tempo per : idee sul tema 2021 - Diözese ...
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Un nuovo Natale è possibile
Natale in tempo di crisi: la Consulta delle aggregazioni laicali e il Katholisches Forum chiedono
di rinnovare l’impegno per una società più equa, sostenibile e giusta. Ecco la loro lettera congiunta.

“   L’anno 2020 che stiamo per terminare
    è stato un anno molto difficile per tut-
ti, che reclama un momento di pausa e di
riflessione responsabile. Il pensiero che
Papa Francesco ci ha affidato con la sua
Enciclica Laudato si’ si sta rivelando sem-
pre più attuale. Essa ci invita con forza a
riflettere sul rispetto per questo nostro
mondo, che è la nostra casa comune, e in-
dica con vigore la strada di un’ecologia
integrale, che metta da parte la logica
del profitto per mettere al centro l’atten-
zione per la persona e il creato.
La pandemia in atto ci riporta all’essen-       il messaggio della gioia, della pace          uomo: perciò chiediamo che istituzioni
zialità e alla premurosa attenzione verso       e della fraternità. Gesù è nato per tut-      ecclesiali e civili non diano troppa enfasi
il prossimo per intercettare le sue fragi-      ti noi: ricchi e poveri, immigrati e sen-     ai festeggiamenti esteriori per il Natale e
lità e le sue paure. Più che mai ora è at-      za tetto, di ogni idea politica; per questo   per il nuovo anno, ma utilizzino quei fon-
tuale il messaggio evangelico che si basa       vogliamo riconoscere che tutti hanno il       di per aiutare le persone in difficoltà
sull’amore reciproco e sul fare all’altro       diritto di vivere in un mondo migliore        che vivono tra noi. Chiediamo a tutti di
quello che vorresti fosse fatto a te. In pie-   dove si rispetti la natura e si dia ascolto   accogliere il messaggio di Gesù che nasce
no lockdown, dove tanta gente si trova          a chi soffre.                                 in una stalla, si fida di noi e ci porta una
in difficoltà e non sa come proseguire          Crediamo di essere chiamati a festeggia-      parola di amore e fiducia. Chiediamo a
e metter insieme il pranzo con la cena,         re un nuovo Natale, anzi il perenne Nata-     tutti di accogliere la parola dell’angelo: io
anche il Natale che si avvicina non po-         le di Cristo con occhi e cuore nuovo: non     vi annuncio una grande gioia!
trà essere un Natale normale. Con tutto         nell’egoismo e nel consumismo, ma nella
quanto questo anno difficile ci ha inflitto,    sobrietà di vita, nella fraternità gioiosa,   La Consulta delle aggregazioni laicali e il
emerge con forza la necessità e l´import-       seguendo la luce che viene da Betlemme.       Katholisches Forum con le singole Asso-
anza di annunciare e di diffondere              Questa è la luce vera, che illumina ogni      ciazioni aderenti “

    Natale in Terrasanta

    L’attesa delle celebrazioni nei luoghi      piano sanitario e della sicurezza.“ Un
    santi – fra Covid, speranza e pellegri-     dialogo necessario specie per facilita-
    naggi – nelle parole di padre France-       re, spiega il Custode in Terrasanta, gli
    sco Patton, 56 anni, trentino, dal 2016     spostamenti delle persone per le feste
    Custode francescano in Terrasanta. A        di Natale, anche di coloro che vivono
    febbraio, prima della pandemia, era         in Cisgiordania. Sul piano liturgico,
    stato a Bolzano per una conferenza          come raccontato già nella visita a Bol-
    all‘Istituto di scienze religiose a Bol-    zano, il francescano trentino ricorda
    zano, ora si prepara a celebrare il Na-     che presiedere le grandi celebrazioni
    tale in Terrasanta, dove la Custodia        di Natale nei luoghi santi “è un misto
    è presente da 800 anni. La speranza         di sensazioni, sicuramente un’emo-
    per le festività natalizie, racconta pa-    zione molto forte. Quando ad esem-
    dre Patton, “è che possano essere ce-       pio celebro nella notte di Natale nella
    lebrate nel rispetto delle regole e delle   grotta davanti alla mangiatoia dove
    limitazioni anti Covid. Per questo è        Maria ha deposto il bambino Gesù,
    importante che sia ripreso il dialo-        è un’esperienza che mi porta a com-           Il Custode francescano di Terrasanta,
    go fra Israele e Palestina, almeno sul      prendere l’umiltà di Dio.“                    il trentino padre Francesco Patton

                                                                                                          Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020   7
Ver(s)o Natale Un Avvento particolare e più sobrio - Darsi tempo per : idee sul tema 2021 - Diözese ...
verso il 25

                                 Ripensare il Natale
                                 In tempi di Covid non cerchiamo di salvare il solito Natale, ma di reinterpretarlo
                                 per vivere la festa in maniera diversa, recuperando il suo senso profondo
                                 di Mattia Vicentini

I n questi giorni da più parti emergo-
  no voci per salvare il Natale, per vi-
verlo il più similmente possibile agli
                                                        rizzata, come scegliere i regali, vedere
                                                        i parenti lontani e dedicare parte del
                                                        nostro tempo a persone che di solito
                                                                                                       vano impegnati e che ora vanno a cade-
                                                                                                       re, l’opportunità è quella di tentare di
                                                                                                       tornare a intravedere l’origine di tutto
anni precedenti. Le motivazioni sono                    vediamo solo occasionalmente. Questa           questo, coglierne il messaggio origina-
tanto distinte quanto legittime: chi                    ritualità almeno in parte verrà messa          rio, con la sua carica di bellezza e di li-
desidera semplicemente passarlo in fa-                  in discussione, non potrà essere messa         berazione. Il Natale in fondo ci dice che
miglia, chi ha paura di venire privato                  in pratica.                                    non ci salviamo ma che veniamo sal-
della sua dimensione spirituale e litur-                                                               vati, insegna un abbandono fiduciale.
gica, chi teme ingenti perdite economi-                 La dimensione spirituale                       Non cerchiamo allora di salvare il so-
che. Il periodo di quarantena è stato                   Nel momento di ripensare le proprie            lito Natale, ma reinterpretiamolo per
ed è un momento di discernimento                        certezze occorre fare un passo indietro        vivere questa festa in maniera diversa.
obbligato: siamo chiamati a rivedere le                 e verificarne il senso profondo. Provia-
nostre priorità e la forma della quoti-                 moci allora. Il Natale religiosamente           Mattia Vicentini, teologo e filosofo, insegna
                                                                                                        all’ISSR di Bolzano
dianità, dando importanza a cose che                    è una festa perché mostra la realtà di
prima davamo per scontate. In questa                    un Dio che si è incarnato, che si è fat-
situazione ancora precaria arriva il                    to uomo, anzi bambino – la figura più
Natale, un momento in cui si sperava                    fragile – per essere prossimo all’uomo,
di riprendere fiato, di “fare ciò che si                che è agape, amore e chiede di riorien-
faceva prima” per parafrasare un’affer-                 tare la propria vita a partire da questa
mazione molto ricorrente. Quest’anno                    presa di coscienza. Questa festa chia-
il Natale sembra invece essere carico                   ma quindi i credenti a un atteggiamen-
di incertezze, dubbi, paure. La voglia di               to realista: partire dalle cose concrete
vivere questa festa in tutte le dimensio-               del mondo in cui si vive. L’invito è al-
ni con cui siamo abituati a celebrarla si               lora quello di recuperare il senso pro-
trova di fronte alla presa di coscienza                 fondo della festa, la sua dimensione
che almeno in parte bisognerà ripen-                    spirituale. Nel momento della proibi-
sarne la forma concreta. Questa è una                   zione di ciò che davamo per scontato,
festa con la sua ritualità, anche secola-               di tanti suppellettili, orpelli che ci tene-

                                                        Il libro del mese

                                                        “Il mistero del Natale”, di Edith              unità chiamata a lavorare insieme –
                                                        Stein, edizioni EDB Bologna                    e l’essere uno in Dio. Il Dio di Gesù
                                                        Il Natale come tempo, come tempo               Cristo diventa l’elemento centrale di
                                                        che scandisce il tempo. Partendo dalla         questa concezione della vita e colui
                                                        festività come evento condiviso tra cre-       che la permette, innalzando al tem-
                                                        denti e non credenti, l’autrice in questo      po stesso l’umanità. L’essere umano
                                                        breve saggio imbastisce una riflessione        viene caratterizzato come una figu-
                                                        sul senso religioso e spirituale della         ra relazionale, che trova in questa
                                                        festività rileggendola come chiave di          dimensione il suo compimento. La
                                                        comprensione della fede cristiana. La          relazione con l’altra e l’altro da sé e
                                                        stella diviene così simbolo del momen-         quella con Dio non vanno separate.
                                                        to culminante della storia, che mostra         Il Natale viene mostrato come even-
                                                        l’incarnazione come dono e porta l’u-          to rappresentativo di un’umanità e
                                                        manità a una duplice comprensione:             una divinità che sono unite e prose-
                                          Edith Stein   l’essere tutti uno – quindi un’umanità         guono insieme nella storia.mv

8   Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020
Ver(s)o Natale Un Avvento particolare e più sobrio - Darsi tempo per : idee sul tema 2021 - Diözese ...
lettera pastorale

Abusi: dall’ignorare al vigilare
Tutela dei minori: la lettera pastorale del vescovo sostiene l’azione di sensibilizzazione del Servizio diocesano
nella Giornata contro sfruttamento e abuso sessuale e la Giornata dei diritti dell’infanzia.

“  Per una cultura della vigilanza e
   della corresponsabilità“: è il tito-
lo della lettera pastorale scritta dal
                                              la necessità di “un
                                              radicale cambia-
                                              mento di mentali-
vescovo Ivo Muser a sostegno dell’a-          tà: da una cultura
zione di sensibilizzazione “Stop agli         dell’ignorare a una
abusi in ambito ecclesiale” avviata           cultura del vigila-
dalla Diocesi nella comunità eccle-           re; da una cultura
siale contro gli abusi e le altre forme       della non ingeren-
di violenza sui minori e le persone           za a una cultura
vulnerabili.                                  della trasparenza
“Le scioccanti notizie di abusi ses-          e della correspon-
suali nella Chiesa in tutto il mondo –        sabilità”.
                                                                                         I A BUS                                       I
esordisce il vescovo – hanno infran-
                                                                                   A G L
to un tabù che per troppo tempo ha            Contattare    lo
                                                                              STOP
                                                                                                                                           LE!
                                              Sportello dioce-
                                                                                                          ESIA
ignorato le sofferenze delle persone
                                              sano
                                                                                                O E C C L
                                                                                            BIT
colpite e di coloro che le circondano.
Finalmente le vittime hanno trova-
to ascolto. Finalmente si è iniziato
                                              Tutti i sacerdoti,
                                              diaconi,     religio-
                                                                            IN AM
a prendere sul serio le accuse, a in-         si, religiose, in-        Nei casi di abuso all’interno della Chiesa,
dagare su di esse e ad adottare mi-           segnanti di reli-         per sospetti o segnalazioni, rivolgersi al
sure adeguate. Questa realtà è stata          gione,    comunità        Centro di ascolto della diocesi

ed è dolorosa, e anche vergognosa:            parrocchiali, orga-       Contatto
è necessario affrontarla in modo re-          nizzazioni eccle-         Maria Sparber
                                                                        Tel. (+39) 348 37 63 034
sponsabile.” Ciò richiede, scrive il ve-      siastiche, scuole e       E-Mail ombudsstelle.sportello@bz-bx.net
scovo, “un onesto e radicale esame di         convitti, istituzio-
coscienza sia a livello personale che         ni e gruppi sono
strutturale, ossia come Chiesa con            esortati dal vesco-                                                   www.bz-bx.net/abusi

tutte le sue istituzioni. Allo stesso         vo “a mandare un
modo, la società è chiamata a riflet-         chiaro segnale in Il manifesto dell’azione di sensibilizzazione della Diocesi
tere sui propri valori fondamenta-            tal senso. La pre-
li affinché la dignità di ogni essere         venzione è un compito pastorale pe- tela dei minori e degli adulti vulne-
umano venga fatta valere.”                    culiare, il bene dei bambini e degli rabili, della prevenzione degli abusi
                                              adolescenti, così come quello degli sessuali e di altre forme di violenza.”
Nuovo dialogo fra Chiesa e società            adulti vulnerabili, ha la massima pri-
Monsignor Muser sottolinea l’impor-           orità secondo la visione cristiana di
tanza di un nuovo dialogo fra Chiesa          Dio e dell’uomo.”
e società: “Senza in alcun modo di-           Nella lettera si ricorda esplicitamente             INFO:
stogliere l’attenzione dalla respon-          che “in presenza di sospetti, segnala-
sabilità della Chiesa, non possiamo           zioni o casi di abuso in ambito eccle-              Il testo della lettera pastorale è
ignorare il fatto che la maggior parte        siale, è necessario contattare imme-                disponibile online sul sito della
della violenza con implicazioni ses-          diatamente lo Sportello diocesano,                  Diocesi www.bz-bx.net
suali avviene nelle nostre famiglie e         dove saranno definiti e avviati i passi
nel contesto di parentela e di vicina-        successivi. Ogni segnalazione viene                 Informazioni sull’azione di sen-
to. Dobbiamo inoltre prendere atto            presa sul serio, indipendentemente                  sibilizzazione e sui recapiti utili:
con particolare preoccupazione del            dal fatto che il caso sia attuale o ri-             h t t p s : // w w w. b z - b x . n e t / i t /
fatto che gli abusi sessuali nei con-         salga al passato.” Al mondo ecclesiale              news/dettaglio/stop-agli-abu-
fronti dei minori circolano sempre            è rivolto anche l’invito a “tematizzare             si-azione-di-sensibilizzazio-
più spesso attraverso i social media          costantemente nei loro programmi e                  ne-della-diocesi.html
e internet”, osserva il vescovo. Da qui       comunicazioni la questione della tu-

                                                                                                             Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020   9
Ver(s)o Natale Un Avvento particolare e più sobrio - Darsi tempo per : idee sul tema 2021 - Diözese ...
tema annuale

                                  Una nuova qualità di vita
                                  Prendersi tempo, prendersi cura di se stessi, è la precondizione per poter vivere veramente
                                  le relazioni. Aiuta ad essere davvero aperti verso ciò a cui una persona va incontro.
                                  di Irene Vieider

                                                     Quando prendersi tempo
D    a un lato ci si chiede: prendersi
     del tempo? Quando c’è così tanto
da fare? Come può essere scelto dalla
                                                     Essere in grado di aspettarsi qualcosa
                                                     è una grande pretesa. Spesso anch’io
diocesi un simile tema annuale alla                  penso: non è possibile che non stia
luce delle molte sfide nella Chiesa e                succedendo nulla in questa o quella
nel mondo che vanno affrontate con                   cosa, che noi come individui o come
urgenza? Come possiamo fermar-                       comunità non si stia facendo quasi
ci mentre siamo impegnati a cerca-                   nessun passo avanti in questo o quel
re soluzioni di fronte a sfide come il               settore.
cambiamento climatico, la solidarietà                Prendersi tempo. I momenti per pren-
globale vissuta, la questione delle                  dersi tempo possono essere molto di-
donne nella Chiesa e nella società,                  versi: momenti quotidiani di riflessio-
la pastorale e molte altre questioni?                ne e di preghiera, la domenica come
Non si tratta di fare una pausa, ma di               giorno di riposo, ma anche periodi             flitto con me stessa e nell’incontro
diventare attivi!                                    più lunghi di pausa dalla vita quo-            con gli altri. Prendersi cura di se stes-
Ma dall’altro lato: prendersi tem-                   tidiana. O, più semplicemente: fer-            si è la condizione per poter vivere ve-
po! Un proverbio giapponese dice:                    marmi prima di fare torto a qualcun            ramente le relazioni. Aiuta ad essere
“Quando hai fretta, vai piano”. An-                  altro con un’affermazione sconsidera-          aperti verso ciò a cui una persona va
dare lentamente non è lo spirito del                 ta. Ognuno di noi ha delle strategie           incontro, verso ciò che ci si aspetta da
nostro tempo. Tutto dovrebbe essere                  personali per ritrarsi e staccare. A me        lei e ciò che si confida possa fare. C’è
fatto velocemente, tutto dovrebbe es-                personalmente, fare escursioni offre           una crescente convinzione che siamo
sere fatto immediatamente e con la                   questa occasione, posso stare con me           all’altezza di ciò che “la vita ha in ser-
massima qualità. Posso certamente                    stessa, guardare le cose con distacco,         bo per noi” e che possiamo gestirlo
comprendere l’impazienza che molti                   riflettere.                                    bene con gli altri. E allora il prendersi
provano quando si tratta di risolvere                                                               tempo diventa una nuova qualità di
le questioni scottanti del nostro tem-               Aprire finestre nuove                          vita.
po, o di trovare una prospettiva di                  Darsi tempo, naturalmente, non si-
speranza per un problema personale.                  gnifica restare fermi, bensì è un tema           Irene Vieider è la presidente diocesana della
                                                     attivo. Quando mi prendo una pausa               Katholische Frauenbewegung (Movimento
                                                                                                      cattolico femminile)
                                                     nella mia attività, inizia a lavorare in
                                                     me e ci vuole un po’ di tempo prima
                                                     che il rilassamento entri in gioco.
                                                     Questo, per così dire, apre spesso fine-           Mi prendo tempo per…
                                                     stre sconosciute verso l’esterno e l’aria
                                                     fresca entra. Si aprono nuovi orizzon-             La serie di interventi mensili sul
                                                     ti, nasce la gratitudine per le piccole            tema annuale diocesano 2020/21
                                                     cose e si crea una vastità del cuore. Il           “Sulla tua Parola: darsi il tempo
                                                     prendersi tempo e la riflessione sono              per...” è un’iniziativa dell’Ufficio
                                                     quindi anche tempi salutari. Aprono                pastorale, che ha invitato rap-
                                                     a visioni che non emergono quando                  presentanti della Chiesa, della
                                                     siamo presi dal quotidiano, e le cose              società civile e della politica a
                                                     essenziali della vita diventano più                riflettere in modo personale sul
                                                     chiare.                                            tema del perchè fermarsi e per
                                                                                                        cosa prendersi tempo. I testi pub-
                                                     Vivere bene le relazioni                           blicati di mese in mese saranno
                                                     “Abbi fede in te stesso e vai per la tua           disponibili anche online sul sito
                                                     strada. Cammina a cuore aperto. Sii                della Diocesi all’indirizzo www.
                                                     coraggioso, forte e gentile“: questa               bz-bx.net/temannuale
                                                     frase mi rafforza nei momenti di con-

10   Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020
tema annuale

                            Un passo verso il prossimo
                            Il tema diocesano 2020/21 invita a riflettere e approfondire anche i concetti
                            di cammino, direzione, meta. Con un fermarsi che ci serve per ripartire.
                            di Paolo Valente

                                               Compagni di viaggio
V     iviamo nel tempo e nello spazio. In
      un tempo e in uno spazio specifici.
Ci muoviamo attraverso il tempo che ci
                                               Il percorso verso il Bene, verso la Ve-
                                               rità, la Giustizia, la Vita può essere in-
                                                                                               è un fermarsi per fermarsi, ma un fer-
                                                                                               marsi per ripartire.

è dato e lo spazio nel quale siamo stati       terrotto? Quando cambiamo strada ci             La porta sempre aperta
collocati. Muoversi è essenziale. Le no-       facciamo del male. Anche quando im-             Il cristiano è la persona che si dà il
stre giornate sono tutte un cammino e          bocchiamo una scorciatoia, non è det-           tempo “per”. La sosta è quanto mai ne-
questo cammino ha bisogno di un oriz-          to che sia una buona scelta. Chi cono-          cessaria, ma essa stessa è già un primo
zonte. L’orizzonte è il punto di incontro      sce la montagna sa dell’importanza di           prossimo passo. Un primo passo ver-
tra il nostro tempo e il nostro spazio.        restare sul sentiero e di procedere col         so il prossimo. Il cristiano è l’uomo, la
Muoversi verso l’orizzonte significa           giusto ritmo. Sa quanto sia necessario          donna dalla porta aperta. Aperta per
sapere che né oggi né domani saremo            avere compagni di viaggio e condivide-          uscire e aperta per far entrare. E “la
arrivati. Man mano che avanziamo,              re il cibo.                                     Chiesa ‘in uscita’ è una Chiesa con le
anche l’orizzonte si sposta inesorabil-        Chi conosce la montagna sa anche                porte aperte. Uscire verso gli altri per
mente più in là. Quasi a ripeterci di          che ogni tanto è bene fermarsi. Per             giungere alle periferie umane non vuol
continuo: vai avanti, non ti fermare.          riprendere fiato, innanzitutto. Per re-         dire correre verso il mondo senza una
Ci indica la direzione, ma non si lascia       cuperare le energie necessarie ai pros-         direzione e senza senso. Molte volte è
mai raggiungere in modo definitivo.            simi passi. Per consultare la carta e ac-       meglio rallentare il passo, mettere da
Così è il cammino verso il Bene. Per           certarsi che il sentiero sia quello che         parte l’ansietà per guardare negli occhi
chi crede: verso Dio. Il Bene è l‘orizzon-     porta alla meta. Per chiedere ad altri          e ascoltare, o rinunciare alle urgenze
te, l’Amore è la via verso il Bene.            un’informazione o un consiglio. Non             per accompagnare chi è rimasto al bor-
                                                                                               do della strada. A volte è come il padre
                                                                                               del figlio prodigo, che rimane con le
   Darsi tempo… l‘8 dicembre                                                                   porte aperte perché quando ritornerà
                                                                                               possa entrare senza difficoltà” (Evange-
   Il tema annuale della Diocesi è anche       mente luogo e anche da casa ci si può           lii Gaudium, 46).
   al centro dell’invito del vescovo Ivo       mettere in rete per pregare, prendersi
   Muser a un momento di riflessione           tempo, adorare, ringraziare, chiedere             Paolo Valente, è il direttore della Caritas
                                                                                                 diocesana
   personale e comunitaria nella solen-        e orientare la propria vita verso Cri-
   nità dell’Immacolata Concezione,            sto. “Particolarmente importante è la
   martedì 8 dicembre: “Con Maria dar-         preghiera in rappresentanza di altri“,
   si tempo per il Signore”, sottolinea il     ricorda il vescovo. La data scelta è an-
   vescovo che invita ad esporre il San-       che simbolica: l‘8 dicembre di 55 anni
   tissimo alle 14 dell‘8 dicembre per         fa si chiudeva il Concilio Vaticano II
   l’adorazione silenziosa dei fedeli nelle    (1962-1965) e cinque anni fa, sempre
   cattedrali di Bressanone e Bolzano, in      nella solennità dedicata a Maria, si è
   tutte le chiese parrocchiali e delle con-   concluso il Sinodo diocesano.
   gregazioni, nei santuari, nelle cappel-
   le degli ospedali, delle case di riposo e
   delle comunità religiose. “Soffermar-
   si in silenzio davanti al Signore sia
   reso possibile in tutta la diocesi fino
   alle 18: per prendersi tempo, ascolta-
   re, rispondere, confidare e accettare
   la missione di Dio - come Maria, la
   Madre di Dio“, scrive il vescovo alle
   parrocchie. Le celebrazioni e i mo-
   menti di preghiera già pianificati per
   il pomeriggio dell‘8 avranno natural-

                                                                                                            Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020   11
pastorale&salute

Cure palliative: una visione cristiana
Come ogni anno in Avvento, il 13 dicembre il Vescovo Ivo Muser visita il reparto Hospice all’ospedale di Bolzano. Un’occasione
per evidenziare la visione cristiana delle cure palliative. Ne parliamo con Renato Decarli (Servizio Hospice della Caritas).

Renato Decarli è dal 2004 coordi-           per una speranza affidabile. L’identi-
natore e formatore dei volontari del        tà dell’Hospice cattolico e di ispira-
Servizio Hospice in Caritas. Ha se-         zione cristiana”.
guito molti corsi specialistici e nel
2013 ha conseguito all’Università           Qual è la convinzione di fondo?
di Bologna un Master di 1° livello          L’Hospice è un luogo che apre alla
in “Cure palliative”, poi un Master         speranza, un luogo in cui ci si apre
in ‘accompagnamento spirituale nel          alla vita e si sviluppano reti di soli-
fine vita’. È anche socio della “Società    darietà fra persone. Un luogo in cui
Italiana Cure Palliative” (SICP*).          le cure palliative sono “il prendersi
                                            cura” non solo del morente ma an-
Anche per questo nel 2018, in rap-          che della sua famiglia, nei bisogni
presentanza della nostra Caritas,           fisici, psicologici, sociali e spirituali.
ha partecipato al tavolo di lavoro          Proprio questo ultimo punto è quel-
della CEI per dare voce agli Hospice        lo in cui gli Hospice cattolici e di
cattolici e di ispirazione cristiana?       ispirazione cristiana hanno trovato
Certo, in 16 anni ho acquisito diver-       la propria identità. L’Hospice catto-
se competenze e titoli, ma sono state       lico ha ora e avrà in futuro la sua
le esperienze sul campo a essere le         specificità: essere un luogo che ri-
migliori maestre. Il tavolo di lavoro       sponde in modo adeguato ai bisogni           Renato Decarli, coordinatore e formatore dei
della CEI aveva come obiettivo riu-         spirituali e religiosi del paziente, un      volontari del Servizio Hospice in Caritas
nire i 21 Hospice nati in seno alla         luogo che sa accogliere fedi diverse,
Chiesa italiana per aiutarli a tro-         e contemporaneamente un luogo                conseguente abbandono del pazien-
vare la comune identità cristiano/          che mette al centro l’Eucarestia e la        te al suo destino. Ma se pazienti e
cattolica. Si è partiti da una visione      preghiera in tutte le sue forme.             familiari ritrovano nell’Hospice il
cristiana dell’Hospice: luogo in cui                                                     senso e la speranza attraverso quel
la morte non è vista solo come ‘fine        Eppure l’Hospice viene troppo                “prendersi cura” da parte di tutti gli
della vita’ ma innanzitutto come            spesso considerato come un luogo             operatori (non solo “curare”!), quel
apertura alla Risurrezione. Abbia-          dove “si va a morire”, quando non            momento carico di morte diventa
mo cercato punti comuni e visioni           c’è più speranza. Invece nel docu-           un tempo pieno di vita. La speranza
cattoliche concordi, che integrano          mento della CEI è tutt’altro!                permette di raggiungere pace e se-
le indicazioni date dalla SICP* e da        È vero. Purtroppo per molti malati           renità riempiendo di senso il tempo
tutte le società scientifiche riguardo      e i loro familiari entrare in Hospi-         che resta da vivere. Come dice Ci-
alle cure palliative. Questa ricerca è      ce rappresenta il fallimento del-            cely Saunders: occorre aggiungere
ora raccolta nel libro “Una presenza        le cure, il fine vita imminente e il         vita ai giorni e non giorni alla vita.

     La Giornata nazionale                                                                Vescovo in ospedale
                                            gli operatori, rincuorare le fami-
     Venerdì 11 dicembre 2020, “Gior-       glie con un congiunto in Hospice,             Nel pomeriggio di domenica 13 di-
     nata Nazionale per le Cure pallia-     costruire una maggiore sensibili-             cembre, limitazioni anti-Covid per-
     tive”: occasione di presentazione      tà ecclesiale sul tema dell’accom-            mettendo, il vescovo Ivo Muser visita
     del documento “Una presenza            pagnamento nel fine vita terrena,             il reparto Cure palliative dell’Ospe-
     per una speranza affidabile.           promuovere forme di volontaria-               dale di Bolzano. Come negli scorsi
     L’identità dell’Hospice cattoli-       to, contribuire a una “catechesi              anni, anche in questo tempo d’Av-
     co e di ispirazione cristiana”.        sulla vita” soprattutto per adole-            vento il vescovo vuole essere presen-
     Obiettivi: valorizzare il lavoro de-   scenti e giovani.                             te accanto ai malati più fragili.

12    Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020
pastorale&salute

E proprio Cicely Saunders parla            Covid-19 significa perso-
di “dolore totale”: cos’è? Perché si       ne che muoiono in solitu-
lega alle cure palliative?                 dine, vivere in isolamento
Oggi si rischia di ridurre il dolore       la quarantena, rispettare
ad un aspetto esclusivamente fisico        il distanziamento, reparti
da trattare. Il dolore totale, secondo     di terapia intensiva a ri-
la Saunders, è quello che nel malato       schio collasso! In questa
terminale abbraccia tutta la perso-        situazione, è ancora im-
na e può avere una sua espressio-          portante parlare di cure
ne e origine fisica, psichica, sociale     palliative?
e spirituale. Le cure palliative sono
una risposta specialistica per gestire     Questa pandemia ha evi-
questo ‘dolore totale’ e per control-      denziato i limiti di un
larne i sintomi. Somministrare una         sistema sanitario non
terapia antalgica efficace attraverso      preparato a far fronte all’e-
l’uso di farmaci antidolorifici e op-      sperienza della ‘morte in
pioidi, liberando il paziente dal do-      solitudine’, che pazienti e
lore “inutile” e dai sintomi refrattari    familiari vivono (Covid e
è un ambito strettamente medico            non). Isolamento e distan-
e specialistico delle cure palliative.     ziamento fisico ci chiedo-
Ma se vuole essere efficace, impo-         no di rivedere la nostra
ne anche il trattamento e la cura di       idea della morte. Le cure
tutte le sofferenze psichiche, sociali     palliative si sono sempre
e spirituali del paziente. Questo è        dedicate all’accompagna-
anche un diritto sancito dalla legge       mento dei malati termi-
                                                                           La locandina della Giornata nazionale per le cure palliative
38. La sofferenza interiore, spesso        nali e delle loro famiglie;
                                                                           2020
legata alla disperazione, allo smarri-     hanno sviluppato modelli
mento e paura che il morente porta         di approccio al fine vita
con sé, impone alle cure palliative di     che oggi dovrebbero essere più co- che tuteli la salute, riesca a frenare
essere attente ai bisogni psicologici,     nosciuti e applicati: le istituzioni, la diffusione del virus, ma rispetti il
spirituali e sociali del malato e dei      che si trovano a ‘gestire’ il fine vita forte bisogno di vicinanza dei propri
suoi familiari. Oggi le cure palliati-     di numerosi malati terminali e mo- cari che ogni paziente sente. Perciò
ve ci interrogano sul nostro impe-         renti, hanno bisogno di forti punti in questo momento si deve assolu-
gno come comunità cristiana: dav-          di riferimento! Mettere al centro la tamente evitare che si muoia in so-
vero poniamo al centro la persona          persona malata e morente, i suoi af- litudine!
quando malattia e morte stravolgo-         fetti e il bisogno di relazioni: questo (Intervista di Paola Vismara, referente
no la vita?                                deve animare la ricerca di una via per la pastorale della salute e del lutto)

  De Pace Fidei, nuovo Consiglio

  L’Istituto ecumenico e interreligio-     Direttore dell’Ufficio provinciale caccia      te focalizzate soprattutto tematiche
  so per la pace, la giustizia e la sal-   e pesca. Contestualmente il direttore          relative alla tutela del clima, in sin-
  vaguardia del Creato “De Pace Fidei”     Paolo Renner ringrazia sentitamente i          tonia con le decisioni del Sinodo dio-
  rinnova il suo Consiglio scientifico.    tre membri uscenti Maria Teresa Pon-           cesano del 2013-2015.
  I tre nuovi membri sono Mara Alai-       tara, don Flavio Debertol e don Mario
  mo, Judith Hafner e Luigi Spagnolli,     Gretter per i molti anni di proficua col-
  espressione di diversi ambiti di atti-   laborazione. Compito dell’Istituto De
  vità. Mara Alaimo è tra altro attiva     Pace Fidei, eretto nel 1994 dal Vescovo
  nel settore della finanza etica per      Wilhelm Egger e con sede presso lo
  “Oikocredit”, Judith Hafner lavora       Studio teologico accademico di Bres-
  per la Caritas diocesana e gestisce      sanone, è di fornire aiuto alla Chiesa
  la “Rete per la sostenibilità dell’Al-   locale nello svolgere compiti che deriva-
  to Adige” e Luigi Spagnolli porta        no dalla visione cristiana dei temi della      Luigi Spagnolli, ex sindaco di Bolzano, tra i
  l’esperienza politico-istituzionale di   giustizia, della pace e della salvaguardia     nuovi nel Consiglio scientifico del De Pace
  ex sindaco di Bolzano e di attuale       del creato. Negli ultimi tempi sono sta-       Fidei

                                                                                                      Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020   13
disabilità

                                   Una Giornata straordinaria
                                   Per sottolineare la Giornata dedicata dall’ONU alla disabilità, la CEI organizza un evento online che
                                   supera il livello nazionale, per dare voce e visibilità ai “testimoni di speranza”, troppo spesso invisibili.
                                   di Paola Vismara

I  nizio dicembre 2019: il coronavirus era
   sconosciuto ai più. Sul Segno parlavo di
un nuovo servizio pastorale in seno alla
CEI, tutto dedicato alle persone con di-
sabilità, la cui responsabile, Sr. Veronica
Donatello, è poi diventata più che famosa
nelle celebrazioni in TV che si sono molti-
plicate nel lockdown di primavera: era lei
(e lo è tuttora) a tradurre in Lis (lingua dei
segni) le celebrazioni, le omelie del Papa o
di altri celebranti.
Inizio dicembre 2020: dopo un anno
drammatico e tragico torno sul Segno per
annunciare un evento senza precedenti
che ha origine dalla stessa Sr. Veronica:
l’evento nazionale online “Profezia della
fraternità”, seguito da condivisione e pre-             Il manifesto per la Giornata mondiale 2020
ghiera a livello mondiale.
                                                        Due giorni di appuntamenti                               morì la beata Margherita), ore 7 - 8.30
                                                        “L’ispirazione è nata pregando in questo                 (con traduzione in Lis per le disabilità
                                                        tempo di Covid. Più volte ci siamo ritro-                comunicative) - 19
     Date&storia                                        vati a pregare insieme nelle varie lingue,            Margherita nacque cieca e storpia nel
                                                        con i simboli etc. Nell’enciclica “Fratelli           1287, a Metola, presso Mercatello sul
     • 1981 - Anno Internazionale                       tutti”, il Papa parla di “profezia della fra-         Metauro (Pesaro e Urbino). I suoi geni-
     delle Persone Disabili: l’ONU                      ternità”, ognuno di noi ha sperimentato               tori, dopo aver chiesto invano il miracolo
     istituisce questa Giornata per                     che “siamo tutti sulla stessa barca”, la              della guarigione, la abbandonarono. Ma
     promuovere una maggiore cono-                      grande fatica, il timore, ma anche la pos-            alcune donne la raccolsero e se ne prese-
     scenza delle disabilità, sostenere                 sibilità di un tempo nuovo. Le persone                ro cura, ospitandola a turno. Cresciuta,
     la piena inclusione, i diritti e il                con disabilità sono state e sono in que-              entrò nel ‘Terz’Ordine della Penitenza’ di
     benessere dei disabili, allontana-                 sto tempo segno di speranza sull’ignoto,              san Domenico e visse in preghiera e pe-
     re ogni forma di discriminazione                   perché si fidano. La proposta è che ogni              nitenza fino alla morte, nel 1320 a Città
     e violenza.                                        nazione, diocesi, realtà associativa, possa           di Castello. Qui il suo corpo incorrotto
     • 1993 - il 3 dicembre diventa an-                 raccontare tramite dei video, dei segni di            si venera nella Chiesa di san Domenico.
     che Giornata Europea delle Per-                    speranza dando voce alle stesse persone               http://www.santiebeati.it/dettaglio/90763
     sone con Disabilità, come voluto                   con disabilità. In questo tempo non sono              Il programma dell’evento in Internet, pre-
     dalla Commissione Europea in                       stati solo oggetto di cura e di protezione,           via iscrizione:
     accordo con le Nazioni Unite.                      ma sono stati testimoni di speranza, sono             • 1. parte: dalle 18 alle 19 (solo in Italia) -
     • 2006 - la Convenzione ONU                        stati donatori di gioia e operatori di cari-            La profezia della fraternità (italiano
     sui diritti delle persone con di-                  tà.”: così spiega Sr. Veronica. Siamo dun-              – lingua dei segni – caa italiano): pre-
     sabilità, adottata nel 2006, ha                    que invitati a seguire in TV e in Internet              ghiera e meditazione con il card. Tolen-
     ulteriormente promosso i diritti                   l’evento “Profezia della fraternità”. Il pro-           tino Mendonça e video
     e il benessere delle persone con                   gramma in TV:                                         • 2. parte: dalle 19.15 alle 20 (internazio-
     disabilità, ribadendo il principio                 • 
                                                          mercoledì 2 dicembre ore 21 -                         nale) - preghiera in varie lingue dai
     di uguaglianza e la necessità di                     TV2000: Rosario (dalla Diocesi di Ur-                 5 continenti (con messaggio del Papa e
     garantire loro la piena ed effetti-                  bino Urbania Sant’Angelo in Vado-Mer-                 riflessione di Rosanna Virgili, scrittrice
     va partecipazione alla sfera politi-                 catello, dove è nata la beata Margherita              e biblista).
     ca, sociale, economica e culturale                   (pluridisabile)
     della società.                                     • g iovedì 3 dicembre - TV2000 S. Mes-                 Paola Vismara è referente diocesana per
                                                                                                                la pastorale con le persone con disabilità
                                                          se dalla Diocesi di Città di Castello (dove

14    Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020
psicologia&spiritualità

                           Essere attivi nella comunità
                           Le epidemie sollevano angosce, interrogativi, ripensamenti globali sul senso stesso dell’esistenza:
                           estremamente precaria, ma proprio per questo preziosa. E quindi: non essere decaduti e bisognosi
                           di riscatto, ma attivi nella comunità della vita.
                           di Dario Fridel

Q    uando non avevamo conoscenze
     scientifiche adeguate, la chiave in-
terpretativa prevalente per incanalare il
                                              proteggere si trasforma in
                                              rispetto, fiducia, ammira-
                                              zione, stima. Permane la
nostro sentire, per riuscire a preserva-      reciprocità del rapporto:
re lo spirito e a proteggere la vita era      espressione     comunque
inevitabilmente quella religiosa. Essa ri-    sempre di amore.
spondeva al bisogno di potersi affidare
ad una potenza più grande del destino         Dove trovare Dio
stesso che stava schiacciandoci; alla pau-    Tutto questo mi sembra
ra di essere da questa abbandonati o ca-      una parabola di come
stigati per le nostre colpe; alla speranza    dovrebbe evolversi nella
che la supplica e la penitenza possano        storia il nostro rapporto
smuovere tale potenza in nostro favore.       con Dio. Finché le nostre
Un residuo di questa tendenza perdura         conoscenze erano povere,
e riemerge qua e là, in modo autentico        ci è probabilmente an-
o rigido, specie dove i nuovi ampissimi       dato bene mantenere in
orizzonti dettati dalla scienza non sono      piedi l’idea di Qualcuno
ancora assimilati. In questo caso infat-      che nella sua onnipoten-
ti sopravvive il vecchio schema sacrale       za potesse intervenire.
che tende a contrapporre fede e scienza,      Lo abbiamo collocato in
cielo e terra.                                cielo – dice Freud – pro-
                                              prio per preservarlo dal
La parabola dei genitori                      rischio di doverlo ridi-
Al tempo in cui la critica alla religione     mensionare e poter quin-
appariva dissacrante, se non blasfema,        di rimandare la fatica di
Sigmund Freud sottolineava come fosse         prendere in mano re-
insopprimibile il bisogno della persona       sponsabilmente il nostro
umana di affidarsi a qualcuno di supe-        futuro. Ne abbiamo salva- Sigmund Freud e il bisogno della persona di affidarsi a qualcuno
riore. Se nelle prime fasi del nostro esi-    to l’immagine grandiosa di superiore
stere riusciamo a far fronte alla nostra      e sovrastante, anche a co-
estrema fragilità, è proprio perché essa      sto di continuare a sentirci impregnati abbandonano la religione stanno forse
è compensata e sostenuta dall’immagi-         di colpe e bisognosi di riscatto. Adesso solo prendendo le distanze da quanti
ne rassicurante, onnipotente, immorta-        però siamo cresciuti, il nostro quadro hanno difficoltà a uscire dall’immagine
le che attribuiamo alle figure genitoria-     sulla realtà - grazie anche alla scienza - di un Dio controllore dell’Universo e del
li. “Lo dico al mio papà!” gridavo infatti    è cambiato. Oggi “sappiamo che l’uomo mondo umano, e non riescono ancora
talvolta da piccolo, sicuro della sua pro-    non è superiore alla donna, che l’essere ad entrare in quella di Dio come fonte
tezione. Ed è proprio per l’impossibilità     umano non è il centro della Terra, che di vita, come respiro benedicente, come
di scalfire una tale fede che nelle situa-    la Terra non è il centro dell’Universo, presenza amorosa. È questa del resto
zioni di conflitto fra i genitori il bambi-   che l’Universo che vediamo non è l’u- la prospettiva cui ci invita papa France-
no preferisce sentirsi lui colpevole pur      nico, che esso va visto come una entità sco: “Dio ha messo nelle nostre mani la
di salvare la loro immagine. Crescendo        vivente, come manifestazione quindi grazia di nuovi prodigi. Tutto nasce per
o consolidandosi queste immagini ver-         del divino” (Claudia Fanti). Adesso sen- fiorire in una eterna primavera. Anche
ranno ridimensionate: la maestra può          tiamo, intuiamo, che Dio è là dove la Dio ci ha fatti per fiorire”. Parlando ai
avere qualità che la mamma non ha.            vita viene incrementata, dove l’odio vie- giovani nella prospettiva della pace ci
Insomma: lungo l’arco della nostra esi-       ne sconfitto. È nella realtà stessa quindi conferma che siamo tutti immersi nella
stenza tale prezioso rapporto coi geni-       che finalmente possiamo cogliere quel- comunità promettente della vita.
tori si evolve in modo da favorire la ma-     la sacralità che prima supponeva la con-
turazione, l’autonomia, la reciprocità e      trapposizione della terra al cielo. Quel-    Don Dario Fridel ha insegnato religione, psico-
                                                                                           logia della religione e psicologia pastorale
la creatività. Per i genitori la tendenza a   li che sembrano fare a meno di Dio e

                                                                                                            Il Segno, Numero 11 – Dicembre 2020   15
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