RASSEGNA STAMPA MARTEDÌ 22 GENNAIO 2019 - CGILCGIL - CGIL Bergamo
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8 L’ECO DI BERGAMO MARTEDÌ 22 GENNAIO 2019 Economia ECONOMIA@ECO.BG.IT Incerta Piazza Affari: -0,35% Giù Tim (-2,6%), Juve +5,3% Inizia male la settimana Piazza Affari con l’in- dice Ftse Mib a -0,35%. Giù Tim (-2,6%) per le www.ecodibergamo.it/economia/section/ stime sui conti, bene la Juventus (+5,3%) Pmi, lievita ancora il costo dell’energia Lo scenario. Indice Confartigianato: nell’ultimo trimestre 2018 l’incremento ha sfiorato il 12%, il più alto dal 2012 Il paradosso delle piccole: consumano il 34% , ma pagano il 48,3% di oneri. Giambellini: «Vigilare sulle bollette» MARILENA LUALDI to i numeri specie tra i pensiona- Contratti in crescita ti, dando valore ai servizi propo- costante per il Cenpi, il consor- sti come Confartigianato Perso- Quanto costa l’energia alle aziende zio energia di Confartigianato ne nell’ambito welfare». Un in- Prezzi dell'energia elettrica PMI italiane Rincari per l'utente domestico Bergamo. Come anche le azioni cremento che dovrebbe accen- di tutela per le piccole imprese tuarsi, si spiega, nel 2019 e 2020 III trimestre 2018 su III trimeste 2017 +6,5% +7,6% II trim 2018 +6,5% IV trim 2018 sempre più gravate nel nostro in vista della totale liberalizza- 10% Bolletta elettrica Paese dai costi energetici: il 2018 zione del mercato. annuale PMI italiane ha visto l’impatto più pesante La missione di Cenpi è stata IV trimestre 2018 su IV trimestre 2017 delle bollette registrato dal quella di garantire le utenze più (utente medio-piccolo) 70.000 euro 20% più cara rispetto 2012. «In pochi mesi il prezzo in piccole e i soggetti più indifesi alla Francia fascia F1 è aumentato di circa 15 anche di fronte alle forme più euro al MWh – osserva il presi- aggressive di offerte pubblicita- Così in Europa dente di Confartigianato Berga- rie o telefoniche. Quindi svol- Italia Germania Francia Spagna Gran Bretagna mo Giacinto Giambellini - Dob- gendo un’attività di tutela e cer- biamo tenere d’occhio nell’inte- cando di informare e dare un resse delle imprese che le bollet- servizio rispetto a chi invece si 17 te energetiche non diventino, preoccupa solo di vendere. Tan- come nel recente passato, un t’è che si è anche scritto al garan- 15 bancomat per lo Stato. Per que- te e alle Autorità sia della con- sto motivo il ruolo di Cenpi co- correnza sia della regolazione me strumento è fondamentale sull’energia, segnalando opera- 13 anche per avere dati utili anche tori telefonici che telefonavano per monitorare e non solo cal- e si proponevano alle imprese mierare l’andamento di costi e come subentranti di Eviva (ex 11 consumi delle Pmi». fornitore convenzionato Cenpi, Oggi le attività più piccole - ora in liquidazione). dunque in bassa tensione - con- 9 sumano poco più del 34% del- Un anno nero l’energia, ma pagano il 48,3% de- In base ai dati dell’ufficio studi, 7 gli oneri generali. Al contrario, le nell’ultimo trimestre 2018 l’in- grandi imprese in alta tensione dice Confartigianato del costo consumano il 19,2% versando annualizzato dell’energia elet- 5 I II I II I II I II I II I II I II I II I II I solo il 9,3% di oneri. Una dispari- trica sul mercato di maggior tu- 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 tà su cui Confartigianato Berga- tela di una micro-piccola impre- Fonte Enea mo da tempo chiede attenzione sa (con potenza impegnata di 45 e interventi alla politica. kW e consumo annuo di 59 MWh) ammontava a 12.644 eu- nato - l’Autorità di regolazione Più contratti per i pensionati ro. Ciò significa che è cresciuto per energia reti e ambiente ha Identikit Dal punto di vista dei contratti, del 6% rispetto ai tre mesi prece- confermato lo scudo sugli oneri ogni anno Cenpi registra incre- menti a doppia cifra percentua- denti (712 euro in più) e del- l’11,9% rispetto allo stesso tri- che ne ha bloccato l’aumento. Quali sono i fattori scatenanti Quali voci per le imprese da parte di Confar- trasporto e la gestione del conta- pesano di più tigianato indica un forte aumento tore (- 2,3%, -43 euro). Dunque è la le: «Abbiamo chiuso il 2018 con mestre dello scorso anno (1.342 degli oneri? La stessa Autorità (del 12,8%, +712 euro) della spesa prima voce quella che incide 1.672 Pod (punti di prelievo del- euro in più). ne ha indicati alcuni: le quota- per la materia energia. Questo a maggiormente: nel quarto trime- l’elettricità a opera dell’utente, ndr) e 974 Pdr (punti di riconse- In questo modo si è raggiunto il valore massimo dall’inizio del- zioni internazionali delle mate- rie prime energetiche, la cresci- nella bolletta livello congiunturale. Invariati invece gli oneri fiscali e parafisca- stre 2018 risultava di 5.623 euro ed è praticamente raddoppiata gna) per le imprese con +16% e 1.664 Pod e 1.383 Pdr per utenze le rilevazioni nel 2012. Prova ul- teriore: il costo medio nell’inte- ta senza precedenti del prezzo dei permessi di emissione di ani- elettrica li come la spesa per il trasporto e la gestione del contatore. (+97,3%) rispetto al minimo di 2.850 euro del secondo trimestre domestiche (+48%) – rileva Ro- ro 2018 registra una crescita del dride carbonica e le limitazioni A livello tendenziale, la stessa 2016. berto Sottocornola, responsabi- 7,5% rispetto all’anno preceden- sul livello di attività per oltre un Decifrare la bolletta elettrica, spesa per la materia energia vede Invece, la spesa per oneri di le innovazione e competitività -. te, la più intensa dal 2012. terzo dei reattori nucleari in un’avventura. E così venire a capo un incremento del 29,2% (+1.415 sistema è ferma sui 3.770 euro Quest’ultimo dato è interessan- E poteva andare peggio, per- Francia. di ciò che incide di più. L’esame euro). In diminuzione gli oneri (andamento registrato già del te, perché abbiamo incrementa- ché almeno – rileva Confartigia- ©RIPRODUZIONE RISERVATA della dinamica delle componenti (-0,7% -30 euro) e la spesa per il terzo trimestre 2018). Banche, gli Npl restano «il problema» cupazione per la situazione ge- nerale è condivisa», ma «il fatto di essere considerata banca sana ci fa sicuramente piacere». E a to che «dal lato banche, fatta qualche eccezione, abbiamo un sistema che si è aiutato da solo. Se in Germania sono serviti 200 Moltrasio: Ubi non apre a Mps e Carige una domanda su un intervento di Ubi per i dossier Mps e Carige e su contatti col Tesoro, Moltra- sio ha risposto come in passato miliardi mentre in Italia solo una dozzina un motivo ci sarà». Anche il presidente Brembo, Alberto Bombassei, era presen- Rapporto Einaudi In Italia il problema per le deteriorati ha continuato a «ri- ancora con un secco «no». Il te alla presentazione e non ha banche resta quello «degli Npl dursi per il secondo anno conse- consigliere delegato Victor espresso giudizi lusinghieri sul- Nel sistema bancario ma in altri Paesi non stanno me- cutivo, facendo scendere i volu- Massiah ha spiegato che al mo- l’ecotassa: «Non è stata una bella «credo che tutti i bubboni che glio». Il 2017 e gli inizi 2018 sono mi lordi dai 341 miliardi del 2015 mento «non ci sono le condizio- pensata - ha detto -: l’idea era fa- dovevano scoppiare sono scop- stati il «periodo - è scritto nel ai 264 di fine 2017. Si tratta di mi- ni» per fare di Ubi Banca un sog- cilitare le classi più basse dando piati». Così l’economista Mario rapporto - delle cosiddette ope- glioramenti importanti, ma oc- getto aggregatore. «Come sape- un premio alle auto elettriche. Deaglio alla presentazione mi- razioni “jumbo”, in grado di corre ricordare che, rispetto al te - ha aggiunto - per le tre ban- Dipendesse da me avrei fatto un lanese, ieri in Assolombarda, cambiare radicalmente la situa- totale dei crediti, quelli non per- che non eravamo interessati, incentivo per rottamare ben 5 del Rapporto sull’Economia zione di una banca e rimetterla formanti rappresentano ancora poi si sono create le condizioni e milioni di vetture che sono euro globale e l’Italia promosso da sui binari di una maggiore nor- il 17,6% del totale». abbiamo fatto l’operazione. Al zero o euro tre che inquinano». Centro studi Einaudi e Ubi malità, riducendo l’esposizione Alla presentazione, il presi- momento, invece, non ci sono le Su un altro tema caldo Bombas- Banca (la presentazione a Ber- ai rischi. In particolare, ciò è sta- dente del Consiglio di Sorve- condizioni per altre operazio- sei ha aggiunto che «i dazi fanno gamo sarà martedì 29 gennaio to vero nell’ambito dei crediti glianza Ubi, Andrea Moltrasio, ni». Sul rapporto tra banche e solo danni: stiamo pagando il co- alle 17,30 all’ex Borsa Merci). deteriorati». Lo stock di crediti da un lato ha detto che «la preoc- La presentazione ieri a Milano imprese, Massiah ha sottolinea- sto anche noi europei». 2h8vjok8VKKAEUs1fCaxUzZzluin1t7mITpLPEwMW7k=
Economia 9 L’ECO DI BERGAMO MARTEDÌ 22 GENNAIO 2019 Cina, boom prodotti per bambini coli per l’infanzia e che que- st’anno per la prima volta par- teciperà alla fiera di Shangai. Tenaris chiude «Abbiamo realizzato proprio quest’anno una linea interna- l’acquisizione Grande occasione per Bergamo zionale di fascia alta per la gamma legno, dalle sedie “evo- lutive” (seggioloni che si tra- sformano in sedie per adulti) a culle e lettini. Per la Cina stia- del 47,7% di Saudi Steel mo cercando un distributore», Per 124 milioni di euro Nuovi scenari. Il ritorno alla natalità ha favorito la crescita del mercato sottolinea Michela Zanelli, re- sponsabile ufficio estero della Tenaris ha concluso Da Foppapedretti a OkBaby, tante le aziende interessate a esportare Baby Division. La Foppape- dretti chiuderà il 2018 con un l’acquisizione, da un fondo di private equity, del 47,79% di fatturato intorno ai 50 milioni Saudi Steel Pipe (Ssp), quotata MARIAGRAZIA MAZZOLENI di euro (35 milioni provengo- nel listino saudita, per l’equiva- Un affare da Paperon no dai prodotti per l’infanzia) e lente di 141 milioni di dollari de’ Paperoni: è il mercato dei al momento l’export – princi- (124,15 milioni di euro). prodotti per l’infanzia (0-14 palmente in Europa - riguarda L’azienda - si legge in una nota - anni) in Cina. il 10% del volume d’affari. «Il ha una capacità produttiva di Per capirci, nel 2017 – l’anno made in Italy va salvaguardato 360 milioni di tonnellate l’an- successivo alla chiusura della – sottolinea Zanelli – ben ven- no. A seguito dell’operazione politica «one-child» (un figlio ga l’idea della filiera bergama- sono stati nominati 4 rappre- solo) - si sono registrate oltre sca, anche se penso sia di diffi- sentanti di Tenaris all’interno 17 milioni di nuove nascite e al- cile realizzazione». del cda, con Mariano Armen- la fine del 2017 la popolazione Chi invece in Cina c’è da 12 gol, già manager di Tenaris, di- al di sotto dei 15 anni in Cina anni è OkBaby, azienda sem- rettore generale e finanziario. contava 233 milioni di bambi- pre con sede a Telgate che rea- Saudi Steel Pipe Company è ni. Circa il 51% di questi è nato lizza prodotti in plastica. «È il principale produttore di tubi in famiglia che aveva già un fi- uno dei nostri mercati di rife- saldati ad alta frequenza pre- glio, con un incremento del 5% rimento (il 70% del fatturato mium nella regione del Medio sul 2016. dell’impresa è export) – rac- Oriente e del Nord Africa. Ieri Il mercato dei prodotti per conta Silvia Erli, export mana- alla Borsa di Milano il titolo Te- bambini è esploso dai 308 mi- ger -. Si evolve molto più rapi- naris ha chiuso a 10,57 euro liardi di dollari del 2015 ai 462 damente di quello europeo e il (-0,80%). miliardi del 2018: ogni famiglia consumatore cinese oggi sta cinese, con un reddito medio guardando con interesse al ca- Rocca: «Accuse infondate» mensile intorno ai 1.625 dolla- Fabbrica di giocattoli in Cina: il volume d’affari sui prodotti per l’infanzia è in continua crescita nale on line. Abbiamo aperto Intanto, ieri Gianfelice Rocca, ri, ne spende circa 216 per l’ac- negozi virtuali sulle piattafor- presidente di Techint, la capo- quisto di articoli per l’infanzia. spiega Giovanna Ricuperati, del made in Italy». me cinesi più usate come gruppo che controlla Tenaris, Sono i dati snocciolati ieri vicepresidente di Confindu- Distributori e rivenditori ci- Tmall e Jd». ha detto che «il gruppo Tenaris nel corso dell’incontro pro- n Da Confindustria stria Bergamo –, oltre alle nesi infatti – stando alla ricer- Secondo la ricerca presen- ha dimostrato in modo inequi- mosso da Confindustria Ber- l’incontro sul tema: aziende che producono car- ca – nel 2018 hanno considera- tata, infatti, in Cina i negozi vocabile» la sua estraneità al- gamo su «Il mercato dell’in- rozzine, seggiolini e seggiolo- to determinanti nella scelta tradizionali sono ancora i l’accusa di corruzione in Ar- fanzia in Cina» in collabora- dati incoraggianti ni, lettini ci sono infatti le dei partner stranieri la qualità principali canali di vendita gentina (indagato è Paolo Roc- zione con Paralleli Trade Fairs anche per le filiere aziende meccaniche, tessili, e il servizio post vendita, men- (53%) ma è in forte espansione ca, presidente e a.d. di Tenaris). e Ubm, gli organizzatori della della gomma, della plastica e tre gli imprenditori locali che l’e-commerce (20%), seguito Gianfelice Rocca ha ricordato fiera Cbme - Mostra interna- di gomma e legno del legno che insistono sulla cercano partnership all’estero dal 6% dei supermercati, del che l’azienda «non ha preso la- zionale del Bambino, dell’in- medesima filiera. Vogliamo puntano sempre sulla qualità 5% dei negozi specializzati. Al- vori pubblici negli ultimi 15 an- fanzia e della maternità - che il avviare un confronto sul futu- seguita però dalla capacità in- l’incontro, oltre a Foppape- ni, pur essendo la più grande prossimo luglio si terrà a Shan- ro del comparto, sulle oppor- novativa. dretti e OkBaby, erano presen- impresa di costruzioni dell’Ar- ghai. tunità e sulle criticità, condivi- E a guardare con interesse ti Carioca, Jacklon Sas, L’in- gentina. Credo che non ci sia «C’è un’alta specializzazio- dendo iniziative di promozio- alla Cina c’è la Foppapedretti, glesina, Pali, Cam, Ellepi, Far altra dimostrazione di quello ne del nostro territorio sulle ne sulla valorizzazione del- l’azienda di Telgate che ha lan- Trade e Prosol. che è stato l’atteggiamento del produzioni per l’infanzia – l’immagine degli operatori e ciato negli anni ’50 i primi arti- ©RIPRODUZIONE RISERVATA gruppo in quel periodo». Centri per l’impiego Posti di lavoro negli enti pubblici Le offerte di lavoro negli enti pubblici che saranno evase domani dalle 9 alle 12,30 nei Centri per l’impiego della Provin- cia di Bergamo. Gli interessati dovranno presentarsi personal- mente muniti di: dichiarazione di disponibilità Dlgs 150/15; even- tuali attestati di qualifica, certifi- cato di stato di famiglia. CREA (Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura) Luogo di lavoro Treviglio Numero posti Uno Profilo professionale Operaio agricolo (Ccnl operai agricoli e florovivai- sti. Livello 1B) Requisiti richiesti Cittadinanza italiana o cittadi- nanza di uno dei paesi dell’Ue o Sanità privata, presidio cittadinanza di un paese non comunitario con permesso di soggiorno CE, e passaporto o altro documento equipollente. Contratto. Sanità privata in fermento. Ieri la mobilitazione ha -Licenza media inferiore fatto tappa a Ponte S. Pietro con un presidio sindacale fuori dal -Patente B Policlinico, organizzato da Cisl Fp, Fp Cgil e Uil Fpl. Tema della -Diritto di precedenza nello contesa: il rinnovo del contratto collettivo nazionale. Secondo le stesso ente organizzazioni sindacali le trattative con le associazioni datoriali Prova di idoneità di Aris e Aiop procedono con «lentezza innaturale e pretestuosa». 1)Colloquio:conoscenza delle Prossima tappa il presidio regionale a Milano del 30 gennaio in principali tecniche agricole piazza città di Lombardia: «Chiediamo a Regione Lombardia di tradizionali ed innovative. farsi garante del percorso di rinnovo contrattuale e di non porre 2) Prova pratica: Capacità d’uso le condizioni per la coesistenza, in sanità, di due realtà distinte di macchine agricole. e diverse: e cioè che non vi siano professionisti della Salute di serie Tipologia di rapporto A e di serie B» ha detto Caterina Dezio della segreteria Cisl Fp. Tempo determinato (189 giorni lavorativi). 2h8vjok8VKKAEUs1fCaxU3EBByF2OPTuev3jSOI3XEg=
10 Economia L’ECO DI BERGAMO MARTEDÌ 22 GENNAIO 2019 Ozonoterapia Caso diamanti Dichiarata Bancari Npl di Banco Bpm salva-vigne fallita la società Idb 12 coinvolti a Bergamo con il brevetto Investitori in allerta Nuovo capitolo della vicenda legata di diamanti da in- bergamasco vestimento. Il Tribunale di Mi- lano, lo scorso 15 gennaio, ha di- chiarato il fallimento della so- cietà Intermarket Diamond Bu- siness (Idb), una delle due socie- tà attive nella vendita di pietre Agricoltura. Scoperta messa a punto preziose attraverso l’interme- diazione di alcune grandi ban- dalla Multiossigen di Gorle che italiane. Il Tribunale mila- nese ha già incaricato un cura- La sede di Porta Nuova «Così addio ai pesticidi chimici» tore per il fallimento e fissato la prima udienza per l’accerta- Cessione ramo d’azienda mento dello stato passivo per l’8 Olio arricchito di cerca per comprendere se fos- aprile. La sentenza, spiega una Adesione elevata, se- ozono per combattere gli in- se possibile ottenere risultati nota Adiconsum, assegna ai cre- condo i sindacati, allo sciopero setti nocivi per le piante. analoghi anche nel settore ditori e ai terzi, che vantano di- dei dipendenti del Banco Bpm È la scoperta, brevettata, agricolo». ritti reali e mobiliari su cose in del comparto Npl e di Profamily. della Multiossigen di Gorle. Il La ricerca si è concentrata possesso del fallito (la società In piazza Meda a Milano, dove si prodotto oggi è sul mercato sull’analisi, la sperimentazio- Idb) il termine perentorio di 30 trova il quartier generale del con il marchio «Biozon», una ne e la realizzazione di una mi- giorni prima dell’udienza per gruppo, è stato anche organizza- linea approvata dal ministero scela che mantenesse al più al- l’eventuale presentazione delle to un presidio. Un incontro tra dell’Agricoltura come corro- to livello possibile le caratteri- domande di ammissione nella azienda e sindacati (Fabi, First- borante (fortificante) per stiche tipiche dell’ozono, in procedura fallimentare. Un’op- Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin) è l’agricoltura biologica. Alla particolare le sue proprietà zione che dovranno valutare i in programma domani. base lo stesso principio: l’ozo- antibatteriche e antimicoti- La viticoltura tra i campi di applicazione del Biozon risparmiatori che hanno ancora Banco Bpm con tutta proba- noterapia, da oltre vent’anni che, oltre che l’attività di sti- in deposito presso Idb i diaman- bilità comunicherà l’avvio delle utilizzata come alternativa ai molazione immunitaria e di ti a suo tempo acquistati. due procedure: il conferimento processi chimici di disinfezio- riattivazione del microcirco- L’applicazione pratica «Visto quanto accaduto – sot- del ramo d’azienda legato alla ne e per la cura di pazienti af- lo, per favorire il massimo be- tolinea Mina Busi, presidente di gestione degli Npl alla società fetti da varie patologie. nessere delle colture. «È nato «Usiamo il trattamento da due anni Adiconsum Bergamo – ci saran- First Servicing e la cessione del Multiossigen, fondata nel così Biozon che abbiamo poi Il nostro olio non ha mutato qualità» no ulteriori ritardi nella ricon- 70% del capitale azionario della 1993, dodici dipendenti, pro- brevettato a livello interna- segna delle pietre, condizione First Servicing al Credito Fon- getta e realizza infatti genera- zionale» precisa Camolese. Aurora Piloni e il marito Giuseppe venzionale. Biozon viene utilizzato essenziale per procedere alle diario. I dipendenti del Banco tori di ozono, commercializ- Ma come funziona? L’olio Pesenti di Fara Gera d’Adda possie- su frutteti e colture orticole, più azioni di risarcimento delle Bpm interessati a questa opera- zati in vari settori, da quello ozonizzato aumenta, in prati- dono due ettari di terreno a Suve- colpite da virosi come la perono- somme nella procedura stragiu- zione sono 157, 12 dei quali ope- medicale, alla veterinaria, fino ca, la clorofilla nelle piante, reto (Livorno) dove coltivano un spora (fungo che attacca in partico- diziale con la banca». In campo ranti nella sede di Porta Nuova a all’industria, passando per stimolando la fotosintesi. «Di- oliveto con circa 400 piante. Biolo- lare viti e pomodori), mal bianco e è rimasto solo il Banco Bpm che Bergamo, per i quali il rapporto l’agroalimentare e la co- stribuito sulla pianta - spiega gico e biodinamico è la loro filoso- muffa grigia (devastante per i ha scelto da subito la linea di va- di lavoro continuerà senza solu- smeceutica. Ed è proprio gra- il professor Marianno Franzi- fia di vita e sono giunti all’applica- vigneti), oltre che per giardini, orti lutare ogni singolo caso e deci- zione di continuità con la nuova zie all’esperienza maturata ni (Sioot) - forma una patina zione di Biozon sui propri olivi. «Lo e abitazioni. «In molti casi - precisa dere poi la percentuale del- società. E Bergamo dovrebbe negli anni sull’utilizzo in am- che la difende dagli attacchi usiamo da due anni – dichiara l’azienda - sono stati osservati l’eventuale risarcimento. La continuare ad essere uno dei bito medico e veterinario degli organismi patogeni». Aurora Piloni – e già notiamo un importanti risultati contro oidio scelta di Adiconsum è di insiste- sette presìdi nazionali. (l’azienda bergamasca vanta Nelle prime fasi di sviluppo miglioramento estetico delle (mal bianco), peronospora, drosofi- re nel tentativo di soluzione «L’adesione allo sciopero dei oggi 12 brevetti legati a speci- della coltura, ne aumenta i piante. Inoltre, posso confermare la ed altri insetti «Tramite le ricer- concordando con il curatore dipendenti coinvolti è stata ele- fiche applicazioni dell’ozono) meccanismi di naturale. Con- che l’olio che produciamo ha man- che di Multiossigen - conferma il delle procedure che permetta- vata - spiega Fabio Benaglia del- che è arrivata la scoperta de- tenendo ozono, è poi utile ap- tenuto un’acidità quasi nulla anche professor Marianno Franzini, no la soluzione transattiva». la Fabi - a Bergamo siamo attor- stinata all’agricoltura. plicarlo nelle fasi in cui gli or- con il trattamento, significa che il presidente di Sioot e inventore di Federconsumatori, che a no all’80-90%. Noi come sinda- «D’accordo con la Società ganismi patogeni attaccano le Biozon non intacca le qualità Biozon - abbiamo scoperto che Bergamo sta seguendo 200 casi, cati continuiamo ad essere con- scientifica di ossigeno ozono piante. Nella fase di pre-rac- organolettiche, come verificato l’olio destinato all’alimentazione in attesa di capire come muo- trari a questa operazione non terapia (Sioot) con cui colla- colta dei prodotti ortofrutti- dall’analisi effettuata sull’olio dopo umana è il giusto veicolo per stabi- versi, ha avviato una verifica tra prevista dal piano industriale boriamo da tempo - spiega coli, ne migliora inoltre le qua- la frangitura». Il prodotto, infatti, è lizzare la molecola dell’ozono. Così i propri assistiti per capire che, tra l ’altro, non ci sembra l’amministratore delegato lità nutraceutiche. stato inserito fra i corroboranti abbiamo iniziato a trattare le quanti ancora non hanno ritira- neppure, per le modalità segui- dell’azienda, Manuele Camo- G. B. anche per l’agricoltura biologica e piante con il prodotto, con risultati to i preziosi affidati in custodia te, una vera cessione di ramo lese - abbiamo investito in ri- ©RIPRODUZIONE RISERVATA biodinamica oltre che quella con- sorprendenti». G. B. alla società fallita. d’azienda». L’INTERVENTO Coop sociali: più attenzione smo ha portato al farwest che ha devastato il settore della logisti- ca e dei trasporti, che ha con- tengono un presidio andrebbe considerata con maggiore pro- fondità perché non si tratta solo volta per tutte portate ad assu- mere una forma giuridica di- versa da quella della cooperati- per chi lavora al bene comune sentito pesanti infiltrazioni di di posti di lavoro, ma di signifi- va sociale; è tempo infine di ri- illegalità ed evasione, che se cati e senso che al lavoro voglia- vedere a fondo la legislazione non sapremo mettere adeguati mo riconoscere ed attribuire, a sul lavoro per fare chiarezza in argini, rischia di infettare an- maggior ragione quando si trat- quel vastissimo mercato della che un settore delicato e fonda- ta del lavoro di cura. pseudo intermediazione di ma- mentale come quello dei servizi Infatti se i lavoratori appar- no d’opera, occupato da troppe a vicenda che in questi non vogliono difendere sempli- ciali nella forma nativa e auten- sociali. tengono alla struttura che ap- cooperative che non fanno altro L giorni ha visto i lavora- tori della cooperativa sociale Monterosso te- nere un presidio da- vanti all’Istituto Don Orione per difendere il loro lavoro e la loro identità di soci di una coo- cemente il loro posto di lavoro, ma anche la possibilità di sce- gliere o comunque partecipare alla scelta su come determinare il loro stesso futuro lavorativo, senza essere considerati mera forza lavoro da spostare da un tica, sono espressione delle co- munità che si organizzano per coinvolgere le persone di un territorio a dare risposte ai bi- sogni sociali. Il legislatore è molto chiaro nel definire le coo- perative sociali come organiz- Le cooperative sociali, espressioni di comunità locale, dovrebbero essere considerate come un «bene comune» e non uno strumento gestionale: sia perché si occupano di servizi delicati che non si possono ri- palta, perché allora non assu- merli direttamente? Se invece appartengono alla cooperativa, perché allora non ascoltare la loro voce quando gridano con forza che si sentono parte e vo- gliono restare della cooperativa che erogare prestazioni con la- voratori che rimanendo sempre allo stesso posto di lavoro, cam- biano in continuazione il datore di lavoro, perdendo qualche di- ritto e qualche parte di identità ad ogni cambio d’appalto. perativa dice molto più di quan- gestore ad un altro. zazioni che devono perseguire durre a prestazioni, perché ri- a cui appartengono? Anche solo per questo do- to non appare a prima vista, ma Quelle donne e quegli uomini l’interesse generale delle co- guardano la cura e l’assistenza, Troppe vicende ci hanno or- vremmo guardare con più at- soprattutto di quanto percepi- ci dicono che lavorando hanno munità locali e non strumenti l’educazione e la salute; sia per- mai dimostrato che sono mol- tenzione e con maggiore senso scono quanti, a cominciare dai costruito una storia, si sono co- per erogare prestazioni di ser- ché impiegano risorse pubbli- tissimi i casi per i quali i cambi di solidarietà alle donne e agli sindacati, si ritengono soddi- struiti un’identità condivisa, vizio. Questa previsione rimane che, che arrivano dalle rette dei di gestione sono funzionali alla uomini che da giorni tengono il sfatti e rassicurati dal manteni- hanno partecipato ad un pro- spesso disattesa e così i lavora- familiari e dalle rette regionali riduzione del costo del lavoro e presidio in via Don Orione, in mento dei «posti di lavoro». getto di autodeterminazione tori delle cooperative troppe o comunali per i servizi socio- dei diritti dei lavoratori. qualche modo non difendono Sì, perché c’è una grande dif- che l’appartenenza ad una coo- volte sono considerati solo for- assistenziali e sanitari. Valori e È tempo di mettere un freno solo un posto di lavoro ma di- ferenza tra lavoro e posti di la- perativa sociale espressione del za lavoro che «appartiene al- denaro che genera una ricchez- a questa ipocrisia ed interveni- fendono una idea di società ed voro, come spesso ci insegnano territorio, nata nella parroc- l’appalto». I lavoratori sono in za che, quando una cooperativa re con forza per ripulire a fondo economia che pensa anche al i teorici della flessibilità, a cui chia del quartiere da cui prende questo modo strumento in ma- è radicata sul territorio, su quel il mondo della cooperazione, bene comune. molti si oppongono, salvo poi il nome, rappresenta molto più no all’ente che esternalizza e territorio rimangono e genera- impedire che organizzazioni, Giuseppe Guerini non comprendere che i soci del- di un posto di lavoro, ma diven- che può scegliere, secondo le no valori aggiunti ulteriori. senza alcun legame con la co- la cooperativa sociale Monte- ta una famiglia e una comunità. sue convenienze, il gestore che Per questo la lotta di quelle munità locale e con il territorio, Presidente Confcooperative Bergamo rosso, ci stanno dicendo che Del resto le cooperative so- meglio crede. Questo meccani- donne e uomini che da giorni siano definitivamente e una ©RIPRODUZIONE RISERVATA 2h8vjok8VKKAEUs1fCaxU3EBByF2OPTuH8HJNbiRzBI=
IL MATTINALE della CGIL Nazionale Martedì 22 gennaio 2019 Italia contro tutti. Potrebbe essere questa la sintesi delle prime pagine dei quotidiani nazionali di oggi che parlano dello scontro tra il governo in carica e il resto del mondo, a partire dalla Francia con la quale palazzo Chigi sta ingaggiando una vera e propria guerra fredda (anche con risvolti diplomatici immediati) e il Fondo Monetario internazionale, che è accusato dal ministro Salvini di essere il vero artefice del disastro globale. Sui giornali si torna a parlare della Cgil che è impegnata da oggi a venerdì a Bari per il suo XVIII Congresso. Giovedì l’Assemblea generale - che sarà eletta dal Congresso - voterà il nuovo segretario generale. Sul manifesto uno speciale di otto pagine dedicato interamente all’appuntamento di Bari. Su Repubblica parla Vincenzo Colla, uno dei due candidati alla segreteria generale. Ieri l’intervista a Maurizio Landini. EUROPA: CGIL, SERVE UN’AZIONE GLOBALE PER GESTIRE I CAMBIAMENTI FUTURI “Senza un'azione globale il sindacato non sarà in grado di affrontare fenomeni così complessi. Populismo, crisi della democrazia, innovazione digitale rappresentano le sfide più importanti che attendono i sindacati nei prossimi anni. Per questo è opportuno offrire una dimensione globale alla nostra discussione”. Questo il nodo centrale del dibattito che la Cgil ha affrontato ieri insieme alle circa cento delegazioni sindacali internazionali riunite a Bari per l’iniziativa dal titolo “Il futuro del movimento sindacale europeo e internazionale. Crisi della democrazia e populismo, rivoluzione digitale e tendenze della globalizzazione”, alla vigilia del XVIII Congresso della Cgil, in programma da domani alla Fiera del Levante. Dai vari interventi che si sono alternati nella sala dell’Archivio di Stato è emersa una chiara richiesta rivolta alla Ces, la Confederazione Europa dei Sindacati, ossia quella di “assumere una proposta forte per cambiare l’Europa, subendo in misura minore il condizionamento della Commissione europea” e affinché venga garantita “la tradizionale dialettica tra “potere‟ e parti sociali in tutto il mondo”. Inoltre, “si auspica che i cambiamenti del mondo del lavoro, la rivoluzione 4.0, vengano gestiti a livello globale”. Dalla Conferenza Internazionale è stata espressa solidarietà a Luis Inácio Lula da Silva, ex sindacalista, ed ex Presidente del Brasile che continua ad essere “ingiustamente” in carcere. “Confidiamo nella dichiarazione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, ci auguriamo confermi la grave violazione dei diritti che si sta perpetrando nei confronti di Lula. Purtroppo, il governo di Bolsonaro, dopo solo 21 giorni dall’insediamento, ha già dimostrato di favorire le vecchie e nuove oligarchie e non di tutelare gli interessi della popolazione brasiliana”. A chiusura dell’evento il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ha dichiarato: “L’Italia è un Paese che ha avuto la fortuna di vivere 70 anni democratici. Purtroppo, ora viviamo in un’Europa in cui è in atto un cambiamento profondo dei rapporti di forza. Il mondo del lavoro è stretto tra vari populismi, di Governi di classe, che non vogliono tenere conto dei diritti dei lavoratori, ma si occupano solo di affossarli”. “Per questo - ha concluso - serve creare una solidarietà e unità tra lavoratori e sindacati di tutto il mondo, e il ruolo della Ces e della Csi è fondamentale e per questo devono cambiare”. Infine, sulle prossime elezioni europee, Camusso ha concluso dicendo “se non diciamo che vogliamo riformare l’Europa non avremo un voto europeista. Dobbiamo far sì che prosegua quel processo di Stati Uniti d’Europa”. Sul sito di RadioArticolo1 che ieri ha trasmesso in diretta la Conferenza internazionale il podcast per riascoltare gli interventi. https://www.radioarticolo1.it/audio/2019/01/21/39028/crisi-della-democrazia-e-populismo. Su Rassegna Sindacale la sintesi della Conferenza: http://www.rassegna.it/articoli/una-proposta-forte-per- riformare-leuropa. XVIII CONGRESSO, IL PROGRAMMA DA OGGI A VENERDI Il XVIII Congresso della Cgil nazionale, “Il Lavoro è”, prende il via questa mattina e si concluderà venerdì 25 gennaio presso la Fiera del Levante di Bari. Si conclude con questo appuntamento il lungo percorso congressuale che ha impegnato la Confederazione a tutti i livelli con lo svolgimento di 46.788 assemblee di base e numerosi congressi territoriali e di categoria. A Bari sono attesi 868 delegati di cui 412 donne (il
47,7%), 1500 invitati e un centinaio di ospiti internazionali provenienti da quaranta Paesi, per un totale di circa tremila presenze. Sul sito della Cgil il pdf con il programma completo: http://www.cgil.it/admin_nv47t8g34/wp- content/uploads/2019/01/Programma_Congresso_2019.pdf. Il programma delle giornate di Bari anche su Rassegna: http://www.rassegna.it/articoli/il-programma-del-xviii- congresso-cgil. GIOVEDÌ L’ASSEMBLEA GENERALE ELEGGERÀ IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE Giovedì 24 gennaio verrà convocata l’Assemblea generale della Cgil che eleggerà il nuovo segretario generale. I delegati dell’Assemblea generale saranno eletti dagli 868 delegati del Congresso e il numero preciso sarà stabilito a Bari. Il numero complessivo dei delegati che eleggeranno il nuovo segretario generale sarà comunque all’incirca di 300 componenti in base alla regola che è stata istituita durante la Conferenza di organizzazione della Cgil del 2015, che ha introdotto per la prima volta il nuovo organismo dell’Assemblea generale, pensato per allargare e rafforzare le forme democratiche e in particolare allargare ai delegati dei posti di lavoro la partecipazione alle decisioni. I delegati dei luoghi di lavoro devono rappresentare infatti il 50 per cento più uno. Un organismo dunque che – sulla carta – potrebbe essere composto fino al doppio dei componenti del Direttivo nazionale (170). Sul sito della cgil il documento della conferenza di organizzazione con le regole istitutive della l’assemblea generale e l’elezione del segretario generale: http://www.cgil.it/conferenza-dorganizzazione/. VENERDÌ 25 GENNAIO IL SALUTO DELLA CGIL A SUSANNA CAMUSSO E IL DISCORSO DEL NUOVO SEGRETARIO GENERALE I lavori del XVIII si concluderanno venerdì 25 gennaio con il saluto della Cgil a Susanna Camusso, previsto per le ore 10, e con l’intervento di chiusura del neoeletto segretario generale in programma alle ore 12. Contestualmente ai lavori del XVIII Congresso della Cgil sarà possibile visitare diverse mostre (vedi più avanti) dedicate ai più importanti protagonisti della storia del sindacato e non solo, e assistere alla proiezione di numerosi film. LA COMUNICAZIONE: RADIOARTICOLO1, RASSEGNA SINDACALE E I SOCIAL DELLA CGIL Tutto il dibattito e gli eventi del Congresso si potranno seguire in diretta su RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it). Materiali, video, cronache e altre informazioni relative al XVIII Congresso sono disponibili sul sito della Cgil nazionale www.cgil.it, su www.rassegna.it e sugli account social della Cgil Twitter, Facebook e Instagram. L’EREDITÀ DI CAMUSSO. L’EDITORIALE DI RADIOARTICOLO1 L’editoriale di RadioArticolo1 dedicato al Congresso Cgil è firmato dal direttore Altero Frigerio. “Chi scrive ha avuto la fortuna, il privilegio di concludere il proprio percorso professionale lavorando per la Cgil. Tante le belle esperienze accumulate, nei giornali o nella radiofonia, come al fianco di personalità della politica e delle istituzioni nazionali o europee. Ma il sindacato è forse più di altri il luogo dove si possono incontrare, sposare, praticare “passione e ragione”. Umanità e diritti, lotte e regole, ideali e obiettivi materiali, protagonismo delle persone e valore della comunità: è questo il conglomerato del sindacato confederale che ho visto esprimersi ai massimi livelli sotto l'egida di Susanna Camusso, “segretario generale” - perché “indica la funzione”, come ebbe a dire uscendo dal centro congressi Frentani appena eletta dal Direttivo a novembre 2010 - della Confederazione Generale Italiana del Lavoro. “La Camusso” - è un’opinione strettamente personale - lascia una Cgil più forte, più in salute, più nuova, più protagonista. Non di “com’era prima”, ma per come Susanna è riuscita a guidarla e cambiarla, per i contenuti, le conquiste, il profilo della Cgil: del nuovo millennio, del nuovo lavoro, della nuova politica. Ovvero una Cgil in “direzione ostinata e contraria” di fronte agli attacchi, alle difficoltà, agli sconquassi, alle delegittimazioni; capace di resistere e opporsi egregiamente alla crisi, alla frammentazione, all'individualismo e alla nuova barbarie. (…) Nel suo editoriale Frigerio propone un bilancio degli anni di direzione di Susanna Camusso e in particolare parla di una vera e propria “svolta”.
(…)Impegnarsi sull’ordinario (la contrattazione come faro e delineare le condizioni di un nuovo orizzonte, per forza straordinario. La parola radicale ha assunto un’accezione negativa nel lessico politico-mediatico ma solo una forte radicalità può salvare il sindacato (direi la sinistra stessa) dall’abbandono e dalla irrilevanza. La proposta della patrimoniale per finanziare un Piano del lavoro capace di indicare una vera risposta anticiclica alla crisi – dell’economia, dell’industria, del territorio - e la Carta dei diritti universali per costruire - dalla parte dei lavoratori - una normativa compiuta all’altezza dei mutamenti epocali intervenuti nel nostro sistema produttivo, ebbene, le elaborazioni che le hanno determinate e le proposte che ne sono scaturite hanno alzato lo sguardo e cambiato l’orizzonte mettendo in soffitta le quiete sicurezze redistributive (quando ci sono i soldi attacchiamo, quando scarseggiano ci difendiamo). Ed è un patrimonio da preservare accuratamente ponendo le basi per una organizzazione sociale e di massa con una chiara identità ideale, in grado anche nei prossimi anni di sviluppare con coerenza la propria presenza nei luoghi di lavoro come nel contesto politico e sociale italiano. Di tutto ciò (e di molto altro) dobbiamo dire grazie a Susanna Camusso, grande dirigente sindacale, grande Segretario generale della Cgil. Per leggere il testo completo dell’editoriale: http://www.radioarticolo1.it/articoli/2019/01/18/8493/lereditadi- camusso. VINCENZO COLLA SU REPUBBLICA: CI VUOLE UNA CGIL PIÙ RADICALE, SUL SEGRETARIO TROVEREMO UN ACCORDO Su Repubblica di oggi Paolo Griseri firma l’intervista al candidato Vincenzo Colla, che fa seguito alla intervista pubblicata ieri a Maurizio Landini a cura di Roberto Mania. “C’è chi ritiene che venerdì sera Vincenzo Colla, 57 anni, potrebbe diventare il nuovo segretario generale della Cgil – scrive Griseri - Se dalla vigilia gli osservatori sono propensi a dare la vittoria a Maurizio Landini, Colla potrebbe in realtà essere la sorpresa che pochi pronosticavano quando, in autunno, Susanna Camusso aveva lanciato la candidatura dell'ex segretario generale della Fiom. Nella rappresentazione un po' schematica di questi mesi Colla è il riformista contro Landini il movimentista. O addirittura, nella versione più grezza della contrapposizione, Colla è più vicino al Pd e Landini ai grillini. Così è abbastanza inattesa la ricetta proposta dallo sfidante: «Il sindacato italiano ha bisogno di compiere scelte più radicali». Colla, in che cosa il sindacato dovrebbe essere più radicale? «Dobbiamo aggredire una distribuzione della ricchezza che è sempre più ingiusta. Parlo della ricchezza che c'è, in mano a una minoranza sempre più piccola, e a quella che si accumula nei luoghi di lavoro, che finisce in minima parte a chi la produce. Il sindacato per sua natura deve tenere uniti i lavoratori, utilizzando la forza si quelli più sicuri, che hanno un posto certo, per difendere quelli più deboli, che vivono nella precarietà. Se non combattiamo la diseguaglianza, questi due mondi si allontaneranno sempre più e sarà impossibile esercitare il mestiere stesso del sindacalista». Dopo aver fatto il punto sui problemi politici emergenti, per quanto riguarda nello specifico il congresso, ecco le risposte di Colla. Lei e Landini avete aderito al documento della maggioranza della Cgil che ha raccolto il 98% dei voti. Se siete d'accordo sulla politica, perché dividersi sul segretario? «L'importante è l'unità sulla linea politica. Fa parte del nostro pluralismo, che ci si possa dividere sul nome di chi meglio può interpretare quella politica. Non a caso il voto sui documenti congressuali è palese e quello sui segretari è a scrutinio segreto». Arriverete alla conta finale? «Io credo che ci sia la possibilità di trovare la soluzione che salvaguarda il pluralismo ed evita alla Cgil di spaccarsi come una mela. Bisogna lavorarci tutti insieme. Superando anche le caricature come quella di chi dice che si starebbero confrontando i dirigenti da una parte dei delegati di fabbrica dall'altra. Metà dell'assemblea è composta da delegati di fabbrica, non mi pare che ci sia questo rischio». (…) L’INTERVISTA A MAURIZIO LANDINI, IERI SU REPUBBLICA L’intervista a Landini pubblicata ieri alla vigilia dell’apertura dei lavori del XVIII Congresso è a cura di Roberto Mania, “Questo governo ha piani pericolosi per i lavoratori. Che errore voler mescolare lotta alla povertà e sostegno al lavoro. La Cgil non si spaccherà sul leader” (p.5). Maurizio Landini risponde a tutte le domande sulle misure messe in campo dal governo, da quota 100 al reddito di cittadinanza, passando ovviamente per le
previsioni negative sull’andamento dell’economia della Banca d’Italia. L’intervista si conclude con un focus sul Congresso: “..La domanda di Mania: Da domani si svolgerà il congresso della Cgil. Lei è stato candidato alla segreteria generale dopo una decisione presa a maggioranza dalla segreteria confederale su proposta di Susanna Camusso. Una scelta contrastata che ha portato Vincenzo Colla a candidarsi in alternativa. II paradosso è che entrambi sostenete la mozione che ha ottenuto il 98% dei consensi. Come finirà il congresso? «Intanto vorrei sottolineare che in una stagione in cui si pensa di sostituire la democrazia con i social media, la Cgil ha dato dimostrazione di una grande operazione di democrazia partecipata: otto mesi di confronto, migliaia di congressi che hanno coinvolto tutte le strutture che rappresentano i nostri 5,5 milioni di iscritti. Ne è emersa una Cgil unita, con una sua visione autonoma e un suo progetto per il Paese. Abbiamo rinnovato i gruppi dirigenti senza spaccature, la stessa cosa accadrà a Bari. Il segretario generale è uno solo. Non ci saranno rotture per scegliere chi prenderà il posto di Susanna Camusso che ha guidato con capacità la Cgil in una fase molto complicata. Troveremo tutti insieme la soluzione, con intelligenza e nel rispetto delle nostre regole democratiche». Altra domanda di Mania: Chi farà il passo indietro, lei o Colla? «Non ci sarà bisogno di passi indietro. La Cgil è un'organizzazione collettiva, non ci sono in ballo ambizioni personali. Noi tutti siamo a disposizione di un progetto collettivo per l'emancipazione del mondo del lavoro e per l'estensione della democrazia». OTTO PAGINE DEL MANIFESTO SULLA CGIL L’inserto speciale pubblicato oggi dal manifesto è presentato dal direttore Norma Rangeri, che a proposito del bilancio degli ultimi anni dell’azione del sindacato scrive: (…) La vicenda della Cgil offre una visione e una prospettiva di lotta. Da una parte abbiamo un'organizzazione sindacale che ha affrontato gli anni della grande crisi cercando di rinnovarsi sia dal punto di vista teorico (la Carta dei diritti), sia sul versante politico e della partecipazione democratica (i referendum, la consultazione tra gli iscritti e i delegati di base). Dall'altra osserviamo un Pd ripiegato su se stesso, sull'orlo di una scissione, che stenta a rianimarsi dopo la batosta del 4 marzo, con il rito sempre più residuale delle primarie tra candidati che è assai difficile distinguere l'uno dall'altro. Quel famoso gettone del telefono di cui parlava Renzi per stigmatizzare l'arretratezza della Cgil di Camusso a ben vedere è stato speso bene, capace di chiamare a raccolta 5milioni e mezzo di iscritti verso l'approdo di un congresso che promette una battaglia vera, trasparente e importante per tutto il paese”. GLI OTTO ANNI DI SUSANNA. MASSIMO FRANCHI SUL MANIFESTO All’interno dell’inserto speciale del manifesto sul Congresso il pezzo di Massimo Franchi ricostruisce gli otto anni della Cgil guidata da Susanna Camusso: Ecco come chiude il suo resoconto riferendosi al pensiero di Camuso: “..Non dobbiamo chiuderci nelle trincee delle conquiste che abbiamo fatto, tranquillizzatevi voi che pensate che si torna al Medio Evo, non vi lasceremo un millimetro. Bisogna cancellare l'accostamento tra "donna" e "debolezza", non vogliamo politiche di protezione, in un'epoca in cui è una colpa essere deboli, essere migranti, essere poveri. Siamo deboli solo perché siamo discriminate e sfruttate. E intanto la nostra squadra di calcio era ai Mondiali, mentre quella maschile no...». Concludendo con una espressione che da quel giorno in poi ha avuto una valenza generale nella Cgil: «Dobbiamo volerci bene, imparare a volerci bene». Una specie di mantra che Camusso ha praticato anche per ricucire le divisioni interne alla confederazione per arrivare alla proposta di Maurizio Landini come suo successore: una scelta impensabile solo un anno fa e che invece risulta logica giudicando il lavoro di squadra fatto nell'ultimo anno dall'intera segreteria confederale. Anticipando quello che succederà in questo congresso, Susanna Camusso ha già indicato la sua strada: «Lascio un incarico, non la Cgil. Molte compagne me l'hanno chiesto, mi metto a disposizione, sarà il gruppo dirigente a decidere perché è la Cgil che decide, non i singoli». L’ATTACCO DEL FOGLIO Editoriale molto critico nei confronti della Cgil quello pubblicato oggi sul Foglio: “C'è un deficit democratico Perché la Cgil non discute delle enormi differenze tra Landini e Colla? C’è un'emergenza democratica e il rischio fatale di un uomo solo al comando! E' facile riassumere gli allarmi che la Cgil ha strombazzato negli anni a proposito di svolte autoritarie dirette al governo Renzi, per esempio, condite da preoccupazioni per
deficit democratici vari e casuali. Parole che raramente abbiamo sentito ripetere con la stessa vis polemica all'indirizzo del governo Lega-M5s che invece qualche motivo di preoccupazione, in quel senso, lo pone. Il primo sindacato italiano era forse troppo occupato a vedere il deficit di democrazia nell'occhio della politica da non vedere la voragine nel suo. Si è aperto ieri a Bari il Congresso per arrivare all'elezione del successore di Susanna Camusso a segretario generale della confederazione. Ci sono due candidati Maurizio Landini e Vincenzo Colla. Landini è quello proposto da Susanna Camusso. Il Comitato direttivo ha dato ufficialità alla sua candidatura con una mozione unitaria che lasciava aperta la possibilità di eventuali altre candidature. Colla è sceso in campo alla fine dei congressi preliminari proponendo un suo manifesto. Il primo viene dalla Fiom e rappresenta un sindacato movimentista e protestatario, vicino alle posizioni del Movimento 5 stelle. Il secondo invece è considerato riformista e moderato. Sono personalità non affini, probabilmente agli antipodi. E così, come nota Giuliano Cazzola, su Diario del lavoro, si è avuta una situazione inedita e singolare per cui in "un unico documento congressuale ci sono due candidati la cui diversità è data per scontata sulla base della storia e della collocazione dei protagonisti nel dibattito dell'organizzazione". Su questo però non c'è stata discussione. E dal momento che l'elezione del segretario generale spetta all'Assemblea nazionale eletta dal Congresso qual è il processo democratico, ovvero trasparente per definizione, con cui verrà scelto il prossimo segretario? È probabile che ci siano cordate e catene per l'uno o per l'altro candidato. Ma è solo un modo per evitare discussioni”. “BUON LAVORO, CARA CGIL”. MARIO LOIZZO SULLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO Mario Loizzo è stato segretario generale della Cgil Puglia e oggi è presidente del Consiglio regionale pugliese. Interviene sulla Gazzetta del Mezzogiorno (p.5). “La scelta della Cgil di svolgere il suo 18° Congresso Nazionale a Bari onora l'intera comunità pugliese. Sono passati 46 anni da quell'8° congresso svoltosi in città, nel quale la Cgil affrontò il tema della democrazia, dell'unità sindacale e di un nuovo corso economico e sociale, con l'obbiettivo di saldare la grave frattura che divideva il Mezzogiorno dal resto del Paese. E nella enorme sala della Fiera del Levante, in quelle giornate di luglio, si respirò la passione di una grande organizzazione democratica che parlava al Paese di unità sindacale, di lotta al terrorismo, di solidarietà internazionale (era la stagione del Vietnam) di dignità del lavoro, di Mezzogiorno. Dopo quattro decenni, pur in un contesto storico profondamente modificato, quei temi cruciali sono ancora una volta al centro dell'impegno sindacale e perciò la scelta di Bari si conferma per davvero come un segnale di attenzione verso l'intero Mezzogiorno (…). BUON LAVORO DA EMANUELE MACALUSO Il dirigente politico scrive sul Dubbio: “A Bari si apre il congresso della Cgil. Confesso che provo emozione a ricordare cosa hanno rappresentato nella storia i congressi della Cgil, non solo per me ma per tante generazioni di militanti del sindacato e della sinistra. E, soprattutto, cosa hanno rappresentato per il Paese. Nel 1947 partecipai a Firenze, come delegato, al congresso unitario della Cgil, avevo 23 anni ed ero stato eletto segretario regionale della Cgil siciliana. Quel congresso elesse segretari Di Vittorio, Santi, Pastore e, con loro, altri "anziani" sindacalisti ma anche dei giovani tra i quali Luciano Lama come vicesegretario. In quell'occasione conobbi e intrecciai una lunga e affettuosa amicizia con Luciano Romagnoli; aveva la mia età e dirigeva la Federbraccianti, il sindacato italiano più numeroso. Voglio dire che in quel congresso c'erano tanti "anziani", vecchi militanti del sindacato ma anche tanti giovani. Poi la scissione cambiò tante cose ma la Cgil, anche negli anni della "guerra fredda", con Di Vittorio mantenne sempre una ispirazione unitaria e un grande ruolo nazionale. Basti pensare alla proposta del "piano del lavoro" e l'eco che ebbe quella iniziativa in tutto il Paese. Quel carattere della Cgil è stato sostanzialmente conservato dai suoi eredi. Oggi, però, il mondo è radicalmente cambiato. Non ci sono più i grandi partiti di massa che, nel bene e nel male, erano un riferimento politico forte dei sindacati, anche nel momento in cui questi rivendicavano la loro netta autonomia. II welfare italiano è stato costruito grazie a questa dialettica. Oggi il sindacato è più debole di prima, non ha più un retroterra politico che ne rispetti il suo ruolo, la sua autonomia e la sua stessa esistenza. I partiti al governo non sanno nulla della storia del sindacato e non hanno interesse a valutarne il ruolo. Del resto, anche il Pd renziano tendeva ad ignorare e mortificare il sindacato e l'opposizione, oggi, è debole anche perché non ha un rapporto organizzato con il mondo del lavoro come l'avevano i grandi partiti di massa. Quindi, solo il sindacato organizza milioni di lavoratori. Questo fatto è un segno positivo perla democrazia e dà una particolare
responsabilità a chi, appunto, rappresenta il mondo del lavoro. Ecco perché oggi il sindacato dovrebbe essere più unito e contare di più nella dialettica sociale e anche nella complessa vicenda politica italiana. II congresso della Cgil cade in un momento politico difficile. Ma anche interessante. Perché sono in gioco il carattere della democrazia italiana, la sua storia sociale ed anche il modo d'essere dell'Unione europea e del suo ruolo nel divenire della questione sociale nel nostro continente. Spero che su questi nodi si sviluppi il dibattito al congresso di Bari, tra i delegati che hanno sostenuto la candidatura a segretario dei compagni Colla e Landini. E, senza asprezze, si tenda a trovare un terreno comune, ma nella chiarezza delle scelte da fare sui temi che possano e dovrebbero caratterizzare la Cgil come grande forza nazionale, decisiva per ridare al Paese la democrazia disegnata dalla Costituzione, fondata sul lavoro, il progresso, la libertà, la pace, la solidarietà. Buon lavoro”. CORRIERE DELLA SERA: SI TRATTA PER EVITARE LA CONTA Sul Corriere della Sera si sta parlando molto di Cgil in questi giorni. Oggi scrive Enrico Marro, “Cgil, ultima trattativa per evitare la conta”. (p. 29). Oggi si apre il congresso di Bari con la relazione della leader uscente. Il nodo delle deleghe. Sempre Marro tratteggia le biografie dei due candidati alla segreteria: “Landini, l’ex saldatore scelto da Camusso che alla cravatta preferisce la felpa” (p.29) e quella su Vincenzo Colla: “Colla, il riformista poco social, che ha l’appoggio dei pensionati” (p.29). IL “RETROSCENA” SU LA STAMPA Sul quotidiano torinese scrive Fabio Martini: “Colla o Landini, la Cgil avvia il dopo Camusso. Sfidanti uniti su un punto: no ai sovranisti” (p.9). Anche il capo della Fiom, sostenuto dalla segreteria uscente, ha bollato la manovra finanziaria come “miope e recessiva”. Il dibattito si apre stamattina e sarà limitato all’essenziale per far emergere una direzione comune e più antigovernativa. Ecco come conclude il suo retroscena Martini: ..” Dopo l’endorsement a favore di Landini, la segretaria uscente non ha nascosto le sue simpatie, arrivando a mettere il suo "like" ad un tweet che invitava Colla a ritirarsi. Ma se questa mattina la sua relazione non dovesse restare equidistante, secondo lo stile Cgil, è destinato a saltare il "lodo" che impedisce di parlare ai candidati alla leadership”. IL MATTINO Sul Mattino scrive Nando Santonaso: “Cgil, parte il congresso, crollo di iscritti al Sud”. Si apre il confronto per stabilire il successore di Susanna Camusso (p.1). CONQUISTE DEL LAVORO Il giornale della Cisl titola: “Cgil, al via un congresso dal finale apertissimo” (p.2) L’AUGURIO DI DEMOCRATICA (PD) Su Democratica, giornale e blog del Partito Democratico, scrive Mario Lavia: “Colla o Landini? Massima suspence” (p.2). Scrive tra l’altro Lavia:…” Piaccia o non piaccia, è un tempo che richiede qualcosa di nuovo. A tutti i soggetti. In tutta Europa i partiti di sinistra si rompono la testa per cercare nuove soluzioni, nuove ricette, nuovi approcci con una realtà che non è più quella del Novecento, quando i lavoratori - i produttori - seguivano d'istinto i partiti e sindacati di sinistra e poi l'organizzazione in fabbrica o sul territorio garantiva la continuità del rapporto fra coscienza di massa e strumenti di lotta. Ma oggi dove sono quei luoghi, dove quegli strumenti? Non si riesce a venirne a capo. Chiusa l'era del sindacato classico di Luciano Lama e Bruno Trentin e di milioni di lavoratori sindacalizzati (si rende onore in questi giorni a Guido Rossa, martire della lotta al terrorismo), prosegue da 20 anni una lunga fase di transizione nella quale il nuovo sindacato stenta a nascere. A Giovanni (Vincenzo, ndr) Colla o a Maurizio Landini spetterà dunque un compito di immane difficoltà, in un Paese in cui la destra ha rialzato la destra come mai prima d'ora e nel quale c'è un nuovo bisogno di consapevolezza dei diritti dei lavoratori e di lotte per affermarli.” PERCÈ BARI, PARLA GIGIA BUCCI Intervista alla segretaria della Camera del lavoro di Bari, Gigia Bucci sulle pagine di Bari di Repubblica: “Perché Bari? Possiamo diventare il laboratorio del Sud, ma non dimentichiamo i valori che uniscono” (p.2) I
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