L' ltra a campana - ANFFAS Firenze

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L' ltra a campana - ANFFAS Firenze
l’altra
                                                            Agile, veloce, essenziale
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campana                                                     La campagna del 5x1000
                                                            un tassello fondamentale
                                                               nella raccolta fondi
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                                                           e sviluppare progetti futuri
Periodico del centro di riabilitazione di Anffas Firenze
Anno VI | n. 18 | Luglio 2020

        Anffas Firenze al tempo del coronavirus
L' ltra a campana - ANFFAS Firenze
l’altra

                                     in questo numero
campana
Quadrimestrale scientifico
e di informazione del centro
di riabilitazione
                                                                                        17
di Anffas Firenze                                                                      La quarantena vista da casa:
Registrazione Tribunale di Firenze                        4                            "Un'esperienza che non
n. 5867 dell’8 marzo 2012                                                              dimenticheremo mai"
                                                        Interpretare l'emergenza
n. 18 luglio 2020
                                                        La riabilitazione
                                                        al tempo del Coronavirus
editore
Anffas Onlus Firenze

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Via Bolognese 232
Firenze
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info.anffas.firenze@gmail.com
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                                                          6
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                                                                                       "Garantita la continuità
direttore responsabile                                                                 di un servizio essenziale"
Paolo Vannini                                           Come affrontare
                                                        la riapertura del centro
redazione                                               Una sfida per tutti
Francesco Bicchi
Vittorio D’Oriano
Pier Franco Gangemi
Fulvio Giovannelli
                                                                                       20
Paolo Rastrelli                                                                        L'assistenza domiciliare:
Giovanni Russo
Paolo Vannini                                             8                            gli operatori del centro
                                                                                       a casa dei nostri "ragazzi"
progetto grafico
                                                        Supporto psicologico
e impaginazione                                         Un aiuto costante
Cristiano Pancani                                       durante la pandemia
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Firenze
                                                                                       Rendicontazione sociale
                                                        10                             e raccolta fondi
                                                                                       per le nuove necessità
                                                        Il sostegno telefonico
                                                        ad ospiti e familiari
                                                        "confinati" a casa

                                                                                       26
                                                                                       La campagna del 5x1000
                   ®
                                                        12                             per sostenere le attività
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© Anffas Onlus Firenze                                  messa in pratica
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2 ·                         · LUGLIO 2020
L' ltra a campana - ANFFAS Firenze
L'editoriale

                          La nostra reazione al Coronavirus
                          Nervi saldi e coraggio. E non è finita

U
                  n anno fa di questi tempi erava-       che quest’anno subirà, inevitabilmente, alcune
                  mo nel pieno dell’organizzazione       modifiche rispetto ai precedenti. Le colonie per
                  della nostra consueta cena estiva      prime, come accennavo in apertura. Abbiamo
                  con familiari, amici e conoscenti      pensato a lungo come organizzarci, tenendo
                  di Anffas Firenze, ed eravamo in       conto di numerosi aspetti. Anzitutto le esigenze
                  dirittura d’arrivo nella definizione   degli ospiti e la loro volontà di poter trascorrere
delle colonie estive dei nostri “ragazzi”, al mare e     insieme a tanti loro amici un periodo fuori dallo
in montagna. Sembra passato un secolo: oggi lo           stesso ambiente e le necessità dei loro familiari
scenario è ben altro. L’evento festoso ovviamente        di poter contare su questo sostegno pieno, come
salterà, le vacanze subiranno un forte ridimensio-       sempre accaduto. Poi il rispetto massimo di tutte
namento che stiamo definendo, con non poche              le direttive anti Covid, oltre a tutti gli aspetti
difficoltà, proprio nei giorni in cui andiamo in         organizzativi relativi ai periodi di ferie del nostro
stampa. D’altronde la bufera Covid 19 ha scon-           personale e di quello della cooperativa di servizio,
volto il mondo e non poteva non essere anche             e molto altro ancora. Dalla Società della Salute
per noi un’esperienza estremamente complessa,            di Firenze abbiamo ottenuto l’autorizzazione
faticosa, piena di insidie e pericoli. Credo di poter    a poter rendere eccezionalmente operativo il
dire che l’abbiamo affrontata con nervi saldi e          centro diurno in agosto e di non effettuare, o farlo
una buona dose di coraggio.                              in maniera ridotta, le colonie estive. La scelta
I risultati parlano da soli, gli attestati di stima      sulla quale ci stiamo indirizzando è di tenere
giunti anche dalle istituzioni sanitarie locali e        in funzione il diurno, di chiudere due delle tre
regionali ne sono un’ulteriore conferma. Dob-            comunità alloggio e di organizzare le sole vacanze
biamo esserne fieri e ringraziare tutti coloro che       in montagna per un numero limitato di ospiti,
li hanno resi possibili. Stiamo attenti soltanto a       in gran parte quelli che vivono stabilmente nelle
non cantare vittoria troppo presto: l’emergenza          case famiglia. Ovviamente qualsiasi soluzione
si è sicuramente ridimensionata e speriamo di            adotteremo non sarà quella che avremmo voluto
poter trascorrere l’estate con meno affanno ma la        e speriamo davvero si tratti di una scelta dettata
preoccupazione resta, soprattutto per un centro          da una situazione straordinaria e irripetibile.
come il nostro che ospita persone con disabilità         È tutto così complicato in questo periodo che
intellettive e relazionali.                              molte cose si andranno definendo, questo lo spe-
I nostri “ragazzi”, appunto. Ebbene hanno dimo-          riamo davvero, proprio nel periodo che ci separa
strato resistenza e adattamento, sono stati davvero      dalla chiusura di questo numero all’uscita dalla
bravi. Non dobbiamo dimenticarci quanto possa            tipografia. Compreso un nodo ancora irrisolto,
essere stata pesante per loro la quarantena a            e tutt’altro che secondario, relativo a modalità e
casa e il totale distacco dal centro, la mancanza        tempi dei pagamenti dell’Azienda Usl. Stiamo
di “contatto fisico”, gli scambi con altri ospiti ed     soffrendo non poco il ritardo degli accrediti a
operatori. Anffas ha fatto il massimo per ridurre        nostro favore e ulteriori slittamenti potrebbero
i disagi con un supporto telefonico continuo, con        comportare difficoltà nella gestione finanziaria
una piattaforma web che ha creato veri e propri          dell’associazione. Speriamo che a breve questa
gruppi di contatto virtuali fra terapisti, assistenti,   situazione si definisca. Vorremmo che di dovere
ospiti e familiari, infine con l’assistenza domicilia-   capisse che non si tratta di una piccola preoccu-
re per alcuni giorni, alcune ore al giorno, nei casi     pazione.
più critici.
Non sappiamo cosa accadrà alla ripresa della sta-              Paolo Rastrelli
gione autunnale – ci pare che nessuno lo sappia                Presidente Anffas Onlus Firenze
davvero – intanto affrontiamo il periodo estivo,

                                                                                   LUGLIO 2020 ·            ·3
L' ltra a campana - ANFFAS Firenze
INTERPRETARE L’EMERGENZA

La riabilitazione al tempo del coronavirus
I problemi per gli ospiti “confinati” a casa. La necessità di ripensare
l’organizzazione del centro. I buoni risultati degli screening sierologici.
E una riflessione finale: privati delle “abilità” che da sempre mancano
ai nostri ospiti, ci siamo sentiti più vicini a loro

Pier Franco Gangemi                    dell’organizzazione ed in parte          i rischi di contagio di comunità e
Direttore sanitario
                                       anche alle vicende personali degli       si è garantita al tempo stesso la
                                       operatori, sono tutti fattori che        stessa qualità di vita agli utenti.

Sin       dalle prime avvisaglie
          dell’emergenza Covid il
personale dell’Anffas di Firenze si
                                       hanno condizionato nell’imme-
                                       diato il nostro operato: siamo stati
                                       costretti a separare, dividere, iso-
                                                                                I turni e le presenze di tutto il
                                                                                personale, in primis gli assistenti,
                                                                                sono state ricalibrate in base a
è trovato di fronte ad una scelta      lare, indicare flussi di accesso che     questa nuova situazione.
obbligata: mentre fino ad ora il       evitassero la commistione degli
compito era riabilitare e nel con-     ospiti e degli operatori, onde ri-       SPAZI RIDOTTI E DIVISI
tempo accudire, adesso l’obiettivo     durre il rischio di contagio. Il tutto   Gli ospiti del nostro centro sono
si era ribaltato: la priorità andava   nell’estrema difficoltà di reperire      da sempre stati abituati ad una
alla cura della persona in sicurez-    i dispositivi di protezione indivi-      totale libertà negli spazi, nelle
za.                                    duale; tanto estrema che ci siamo        relazioni, giravano da un locale
                                       messi a produrre mascherine “fai         all’altro, si andavano a trovare
IL CONFINAMENTO A CASA                 da te” (non per niente il bricolage      a vicenda, venivano negli uffici.
Ben presto è stato ufficialmente       è una delle nostre risorse); ne          Adesso questo non è possibile
decretato dalle autorità il confi-     abbiamo fatte più di 800.                e li fa soffrire; per non parlare
namento a casa degli ospiti del        Ferma restando la cessazio-              di quanto hanno sofferto quelli
diurno, ma ciò ha anche imposto        ne dell’attività di trasporto dei        confinati a casa.
in automatico una assistenza           disabili dalle proprie famiglie al
totale e permanente di quelli          centro diurno, peraltro impos-           I BUONI RISULTATI
delle comunità alloggio, la cui        sibile secondo i nuovi criteri di        DEGLI SCREENING
casa era per l’appunto l’Anffas e      sicurezza imposti dall’emergenza,        Non abbiamo sinora registrato
non ne avevano un’altra. Anche         si è trattato di gestire la vita degli   vittime, ma solo pochi casi posi-
non fossimo un’associazione di         ospiti delle comunità alloggio in        tivi, di cui solo uno debolmente
familiari, siamo pur sempre inclusi    sicurezza e senza strappi. Essi          sintomatico: uno tra gli ospiti, già
nell’elenco dei “Livelli essenziali    infatti usufruivano normalmente          in isolamento prima che venisse
di assistenza” la cui interruzione     degli stessi spazi e trattamenti         accertato, nonostante non abbia
tout-court potrebbe addirittura        degli utenti del centro diurno,          mai avuto difficoltà respiratorie.
costituire un reato.                   dove venivano e vengono tuttora          Siamo in effetti stati tra i primi
                                       portati. Per questo motivo sia i lo-     ad effettuare uno screening a
LE NUOVE REGOLE                        cali di soggiorno, sia gli ambienti      tappeto degli ospiti e del per-
DEL CENTRO                             per il pranzo, sia il personale, sono    sonale, compreso quello non
Il distanziamento sociale e l’uso      stati organizzati in tre comparti-       strettamente destinato alla cura.
dei dispositivi di protezione          menti separati, uno per ciascuna         Abbiamo successivamente, prima
individuale, la riduzione di per-      casa famiglia, con percorsi interni      della riapertura, testato anche i
sonale dovuta in parte al cambio       distinti: così si sono minimizzati       membri del tessuto familiare di

4 ·                · LUGLIO 2020
L' ltra a campana - ANFFAS Firenze
Di queste iniziative si è colto im-       improvvisamente privati di quelle
                                         mediatamente il senso profondo:           “abilità” che da sempre mancano
                                         la vicinanza. Ciò è ben descritto         ai nostri ospiti e ci siamo quindi
                                         nel suo senso più profondo in un          sentiti più vicini a loro. Abbiamo
                                         altro articolo di questa rivista.         finalmente ed intimamente com-
                                         In questa situazione quasi apoca-         preso ciò che conta nell’esistenza
                                         littica, sulle prime, la riabilitazione   di un individuo, abile, più o meno
                                         classica ci era parsa una chimera         diversamente.
                                         irraggiungibile. E invece no.             In due parole, siamo divenuti tutti
                                                                                   “disabili relazionali”.
                                         PRIVATI DELLE
                                         CONSUETE ABILITÀ                          REINTERPRETARE
                                         Se facciamo per una volta un’a-           IL NOSTRO COMPITO
                                         nalisi su noi stessi, piuttosto che       Ecco quindi che, come colti da
                                         sui nostri tutelati, l’emergenza          una illuminazione, abbiamo dato
                                         Covid ha messo in risalto valori          una reinterpretazione a quale
chi riprendeva la frequenza (oltre       che prima erano stati sottosti-           fosse il nostro compito, la nostra
ai candidati stessi).                    mati, o dati per scontati e che,          missione, con le persone portatri-
                                         invece, fanno parte a pieno titolo        ci di disabilità. Magari anche pri-
IL CORDONE OMBELICALE                    del complesso chiamato “qualità           ma facevamo le cose giuste, ma
CON LE FAMIGLIE                          di vita”. Tuttavia le precauzioni         senza renderci conto che alcuni
Sin da subito si è deciso di non         sanitarie, come è anche illustrato        gesti quotidiani erano molto più
rompere il cordone ombelicale            approfonditamente in altra parte          importanti e “riabilitativi” di altre
con le famiglie: cordone doppio,         della rivista, hanno stravolto i          attività più convenzionali.
gestito da psicologo ed assistente       nostri rapporti sociali. Il ma-
sociale; doppio anche nel senso          scheramento e la mancanza del             IMPARARE DALLE DISGRAZIE
che ha collegato sia la famiglia         contatto visivo immediato hanno           Dalle disgrazie c’è sempre qual-
che l’ospite del diurno in prima         reso il cosiddetto linguaggio             cosa da imparare. Chi scrive ha
persona. Questo contatto tele-           non verbale ambiguo e carente.            superato l’alluvione di Firenze del
fonico costante ha permesso di           L’uso dei social media è apparso          1966 ed ha sperimentato esempi
supportare per quanto possibile          talvolta frustrante o fuorviante,         di generosità e di altruismo non
le situazioni più critiche e, in un      soprattutto dove doveva trasmet-          immaginabili. Anche dall’emer-
caso, risolvere una vera e pro-          tere valori prettamente affettivi.        genza coronavirus, che peraltro
pria emergenza. É stato anche            Le stesse abilità della vita quoti-       non è affatto terminata, ma si è
possibile individuare i bisogni          diana, la cura della persona, l’ali-      solo modificata nel suo spettro
inderogabili, onde programmare           mentazione, sono risultate più o          di rischi, si possono apprendere
concretamente interventi a domi-         meno fortemente compromesse,              cose belle e nuove: per quello che
cilio nei casi più svantaggiati.         soprattutto in quelle persone che         riguarda la nostra professione,
                                         ne delegavano una parte a terzi,          ma anche da parte dei familiari
I SERVIZI ALTERNATIVI                    per abitudine o per necessità, per        dei nostri tutelati, si è appreso un
Ci è stato detto al momento della        età o per professione. La mancan-         modo più mirato e consapevole
chiusura “istituite dei servizi alter-   za di baci, di abbracci, di carezze,      di “fare riabilitazione”: si è capito
nativi” e noi abbiamo pensato a          di strette di mano, ha prodotto in        che la riabilitazione è, in realtà, un
tre cose semplici: telefonare alle       noi un bisogno di affetto da dare         processo a due sensi, fatto di dare
famiglie, creare un portale infor-       e da ricevere, che ci ha causato          e di ricevere, o meglio di saper
matico, mandare del personale            intima sofferenza.                        dare e saper ricevere, con consa-
individualmente a domicilio.             Ci siamo visti cioè anche noi             pevolezza ed attenzione.

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L' ltra a campana - ANFFAS Firenze
DOPO LA GRANDE EMERGENZA

        La riapertura del diurno:
        una sfida da combattere tutti insieme
        Il centro si è attrezzato con nuove regole. Gli ospiti “esterni” non devono
        mescolarsi con quelli delle comunità alloggio e con i relativi operatori.
        Prima di salire sui pulmini viene misurata la temperatura corporea a tutti.
        La capienza dei mezzi di trasporto è dimezzata per permettere il
        distanziamento. Ospiti e operatori verranno sottoposti a test sierologico,
        con cadenza mensile. L’appello di Anffas: fondamentale rispettare le regole
        nella vita di tutti i giorni per evitare al massimo possibili contagi

Pier Franco Gangemi                  non è intuitivo, che la riapertu-      nostra pratica di assistenti, tera-
Direttore sanitario
                                     ra non significa affatto che non       pisti e familiari di persone con
                                     c’è più rischio, ma il contrario; il   disabilità? Il centro si è attrezza-

La    diminuzione dei contagi,
      determinata dal distanzia-
mento sociale e dalla chiusura
                                     rischio torna ad aumentare man
                                     mano che le persone tornano a
                                     frequentarsi e, potenzialmente,
                                                                            to in modo da poter accogliere
                                                                            tutti gli ospiti abituali, ma con
                                                                            delle nuove regole, che para-
degli esercizi, ha consentito al     contagiarsi.                           dossalmente si possono definire
governo di autorizzare una cau-                                             restrittive, ma anche il contra-
telata e progressiva riapertura. È   AFFRONTARE IL RISCHIO                  rio, nel senso che sono volte ad
fondamentale capire, anche se        AL MEGLIO                              aumentare il distanziamento e
                                     Il rischio peraltro è parte del-       ad offrire (profittando della bella
                                     la nostra intera esistenza e va        stagione) maggiori spazi vitali.
                                     ponderato per trovare il modo di       Gli ospiti del centro diurno non
                                     affrontarlo al meglio.                 devono (per disposizione di leg-
                                     È pur vero che adesso siamo più        ge) mescolarsi con quelli delle
                                     attrezzati e consapevoli: i reparti    comunità alloggio, né i relativi
                                     degli ospedali sono più capienti       operatori.
                                     ed hanno i macchinari adeguati,        Anche gli ospiti del diurno
                                     i dispositivi di protezione indivi-    vengono trasportati da pulmini
                                     duale sono più accessibili, i locali   pieni solo a metà, distanziati, e
                                     sono organizzati per mantenere il      viene loro misurata la tempe-
                                     distanziamento dei clienti.            ratura corporea prima di salire.
                                     Ciò nonostante è previsto quan-        Sono già stati sottoposti e ver-
                                     to meno un lieve aumento della         ranno ancora sottoposti a test
                                     diffusione del virus che, qualora      sierologico con cadenza mensile,
                                     superasse una soglia di pericolo-      sempre secondo le disposizioni.
                                     sità, indurrebbe a inasprire nuova-    All’interno del centro è stata
                                     mente le disposizioni di sicurezza.    mantenuta la distinzione per
                                                                            pulmini e per operatori, in modo
                                     LE NUOVE REGOLE                        da creare dei nuclei separati,
                                     DEL CENTRO                             (pulmino = settore) all’interno
                                     Come si traduce questo nella           dei quali sia possibile contenere

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L' ltra a campana - ANFFAS Firenze
e ricostruire malaugurate ma           zione individuale (sono passati         possibile raddoppiato. Abbiamo
possibili contaminazioni. Per lo       dalle mascherine chirurgiche            veduto come strutture simili
stesso motivo i terapisti (psico-      alle “fp2”, come impone la legge        alla nostra si sono trasformate
logi, logopedista, musicoterapi-       in caso di utenti che non posso-        in sorgenti di contagio: non si
sta, fisioterapisti) si rivolgono ai   no o non vogliono indossare essi        creda che tutti abbiano “pecca-
vari nuclei in giorni diversi.         stessi la mascherina, quali sono        to” o che comunque in tutte vi
                                       la maggioranza dei nostri ospiti).      siano state falle nella sicurezza:
I RISCHI                                                                       le disgrazie esistono e le mi-
DAI CONTATTI ESTERNI                   LE RACCOMANDAZIONI                      sure di sicurezza abbassano il
Sono dunque i nostri cari al           AI FAMILIARI                            rischio, ma non lo annullano. È
sicuro, nella loro torre d’avorio,     I familiari invece, “liberi” nel tes-   pertanto maggiormente dove-
nel loro castello ben guarnito,        suto sociale urbano, sono i primi       roso osservarle con scrupolo
nella loro villa di campagna,          soggetti potenzialmente esposti         e coscienza, tanto più quanto
come gli sfuggiti alla peste           ai rischi delle nuove riapertu-         aumenta l’esposizione. Ecco
del Decamerone? No. Il rischio         re. Sono dunque anche loro              perché abbiamo voluto fare
viene dai contatti con l’esterno.      responsabili del contenimento           questo appello alla responsabi-
I care-giver ma anche e soprat-        del rischio nel nostro istituto,        lità di tutti, operatori, familiari
tutto i familiari. I care-giver        nella misura in cui osserveranno        e conoscenti, nonostante siamo
infatti controllano anch’essi la       scrupolosamente le prescrizioni         consapevoli dell’affetto e delle
temperatura quotidianamente, e         dettate nelle successive deli-          attenzioni che tutti rivolgiamo ai
utilizzano i dispositivi di prote-     bere regionali, con uno zelo se         nostri tutelati.

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LA NECESSITA’ DI RELAZIONI STABILI E CONTINUATIVE

                    Il ruolo del Supporto psicologico
                    nel pieno della pandemia
                    L’emergenza ha causato sofferenza agli ospiti per i cambiamenti
                    nella loro vita quotidiana. Un buon aiuto è giunto anche dagli
                    strumenti virtuali: i rapporti a distanza hanno avuto la loro
                    rilevanza sul piano comunicativo e riabilitativo

Fulvio Giovannelli
Francesco Bicchi
                                                            rapportarsi a situazioni stabili, sicure, continuative
Unità Psicologia
                                                            nel tempo, per loro piene di significato e portatrici
                                                            di valori. Solo così possono non solo stabilizzarsi

In    questi tempi di pandemia, i nostri modi di
      essere, di rapportarsi, e anche di riflettere e di
vivere la realtà che ci circonda, sono molto cambia-
                                                            ma aumentare la loro Qualità di Vita permettendo
                                                            loro di affrontare situazioni, ed emozioni, nuove e
                                                            gratificanti.
ti e ci hanno spesso trovati spiazzati. La realtà ha        Hanno infatti bisogno molto più di noi cosiddetti
assunto una dimensione diversa, e tante persone             “normali” di sentirsi voluti, riconosciuti e accetta-
le abbiamo vissute e considerate come fossero               ti; venendo meno la possibilità di frequentare il
dei potenziali “nemici” da cui proteggersi (con una         Centro, gli ospiti hanno sofferto per l’interruzione
quantità enorme di disinfettante alcolico maggiore          e la modifica del loro vivere quotidiano, così come
del 70%). I nostri rapporti si sono distanziati e si        le famiglie hanno dovuto far fronte al maggiore
sono coniate alcune espressioni verbali che hanno           impegno quotidiano che, al di là dell’affetto e della
inondato le notizie dei media quali “distanziamento         disponibilità, ha comportato sacrifici e un dispen-
sociale” “assembramenti” “epidemia”, “pandemia” e           dio di energia.
la soluzione più “sanitaria” è stata quella di limitare,    L’Anffas ha cercato di venire incontro ai bisogni
o addirittura annullare, le relazioni sociali spostan-      dell’intero nucleo familiare attraverso l’assistenza
dole e trasformandole in relazioni virtuali.                telefonica, l’assistenza domiciliare e attraverso la
                                                            creazione di un portale informatico dove poter
I RAPPORTI CON GLI ALTRI                                    svolgere alcune attività proseguendo così una parte
Questo cappello introduttivo vuole semplicemente            del programma riabilitativo.
essere una piccola riflessione per far capire come
siano importanti i rapporti umani, per tutte le età e       LA COMUNICAZIONE VIRTUALE
per ogni situazione. In psicologia esiste un assioma,       L’utilizzo dei mezzi di comunicazione virtuale nei
e come tale non va discusso, che suona all’incirca          confronti degli ospiti e delle loro famiglie ha di-
così: “se non ci rapportiamo, non si cresce”, e, come       mostrato che anche i rapporti a distanza, sebbene
dicevano i nostri vecchi “fino alla bara si impara”.        limitanti e forse meno significativi rispetto a quelli
Quindi, la relazione, per i nostri sentimenti, per il vi-   reali, hanno assunto una certa rilevanza sul piano
vere quotidiano, è “semplicemente indispensabile”.          comunicativo e riabilitativo; grazie a questa idea
                                                            (illustrata in un articolo di questa rivista) gli ospiti
FRAGILITÀ E STABILITÀ                                       hanno avuto la possibilità di continuare a svolgere
Si può capire, pertanto, come le persone con fragi-         attività funzionali al loro benessere tenendo sem-
lità cognitive, emotive, affettive, siano bisognose di      pre vivo il rapporto con il Centro.

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L' ltra a campana - ANFFAS Firenze
DALL’UNITÀ DI PSICOLOGIA

               Un sostegno telefonico a ospiti
               e familiari costretti a casa
               dal Coronavirus
               I colloqui per prevenire il rischio di isolamento e mantenere
               un contatto attivo con il Centro. Le famiglie hanno dato voce
               alle proprie difficoltà, alle richieste di chiarimenti e consigli,
               alle paure. Ogni telefonata racconta una storia differente.
               Diversi ragazzi hanno preso consapevolezza degli eventi,
               hanno collaborato e hanno sperimentato nuove attività

Francesco Bicchi                     IL RISCHIO ISOLAMENTO                   lente delle persone, e in quale
Fulvio Giovannelli
                                     Isolamento forzato, incertezza e        modo poter essere di aiuto. La
Unità Psicologia
                                     timore di cosa potrebbe succede-        risposta è arrivata naturale dopo
                                     re, rottura improvvisa di una rou-      le prime telefonate, le famiglie

La    veloce diffusione del
      Coronavirus nel territorio
nazionale è stato un evento che
                                     tine che nel tempo ha alimentato
                                     le sicurezze e il benessere perso-
                                     nale, allentamento di relazioni af-
                                                                             hanno chiesto, implicitamente
                                                                             ed esplicitamente, uno spazio in
                                                                             cui poter dar voce alle proprie
ha condizionato e stravolto in       fettive significative diventate vere    difficoltà, alla richiesta di chiari-
breve tempo le vite di tutti: l’e-   e proprie “basi sicure” grazie alle
mergenza sanitaria ha costretto      quali poter valorizzare e mante-
le autorità ad allentare progres-    nere processi di apprendimento:
sivamente la libertà di movimen-     i possibili effetti del contenimen-
to di ognuno, riducendola allo       to del virus a livello psicologico
stretto indispensabile; il bisogno   possono essere significativi sulla
di socialità che contraddistingue    salute mentale di tutti, a maggior
l’essere umano è stato tempo-        ragione per le persone più fragili.
raneamente messo in secondo
piano di fronte alla necessità di    LE DIFFICOLTÀ
impedire il diffondersi incontrol-   DELLE FAMIGLIE
lato dell’epidemia.                  Per prevenire quanto possibile
Il Centro Anffas di Firenze, per     questo rischio e per mantenere un
salvaguardare e tutelare la salute   contatto attivo con il Centro, l’U-
dei propri assistiti, ha sospeso     nità di Psicologia si è attivata per
da marzo le proprie attività del     erogare un servizio di sostegno
centro diurno e così, dall’oggi      agli ospiti e alle famiglie costrette
al domani, gli ospiti sono stati     a casa, e la straordinarietà della
costretti a rimanere nelle proprie   situazione ci ha indotto a riflettere
abitazioni.                          su quale fosse il bisogno preva-

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menti e consigli, alle paure, uno      condivisione, in cui poter anche        cosa stesse succedendo intorno
spazio in altre parole in cui essere   trovare insieme all’operatore           a loro, lo hanno comunicato con
ascoltate e mantenere un contat-       modalità efficaci di gestione del       preoccupazione, con paura ma
to “relazionale” con il Centro per     disagio cercando di promuovere il       anche con la speranza e la voglia
diminuire il più possibile sensa-      benessere emotivo.                      di tornare al Centro e, nel frat-
zioni di smarrimento, isolamento,                                              tempo, provando a migliorare
solitudine. Uno spazio ben presto      COSA RACCONTANO                         la propria Qualità di Vita, hanno
diventato di informazione e di         LE TELEFONATE                           collaborato per tutelare la propria
                                       Ogni telefonata racconta una            salute e si sono sperimentati in
                                       storia differente, un pezzetto          nuove attività, nuovi giochi, nuovi
                                       della storia della famiglia nei         comportamenti: in altre parole, si
                                       giorni della quarantena: racconta       sono mostrati “pro-attivi” di fronte
                                       come la vita della famiglia sia         a una delle situazioni potenzial-
                                       cambiata, quali abitudini siano         mente più difficili da affrontare.
                                       cambiate, racconta delle difficoltà     A tal proposito mi viene in mente
                                       ma talvolta anche della grande          una frase di Aldous Huxley, il cele-
                                       capacità di “resilienza” dei ragazzi    bre scrittore, che forse racchiude
                                       che hanno affrontato o stanno           il senso di queste ultime parole:
                                       affrontando non solo con grande         “L’esperienza non è quello che ti
                                       coraggio e grande responsabilità        succede, ma quello che fai con ciò
                                       questo periodo storico così denso       che ti succede.” Non è cioè im-
                                       di cambiamenti ma stanno anche          portante quello che accade, ma il
                                       mostrando risorse, abilità, moda-       modo in cui lo affrontiamo, quale
                                       lità di far fronte all’emergenza che    atteggiamento scegliamo che fa la
                                       talvolta hanno stupito gli stessi       differenza: come reagiamo a una
                                       familiari: a fronte di una com-         situazione diventa fondamentale
                                       prensibile difficoltà, alcuni ragazzi   per avere una buona qualità di
                                       hanno preso consapevolezza di           vita.

                                                                                     LUGLIO 2020 ·               · 11
#IOSTOACASA

Un progetto di “riabilitazione” a distanza.
Più vicini con la bacheca virtuale
Il canale è stato attivato nel periodo di chiusura del Centro diurno.
Così terapisti, operatori ed èquipe hanno potuto condividere materiale
riabilitativo, ludico e di informazione interagendo con gli ospiti.
Uno strumento di facile accesso alle famiglie ed utilizzabile da qualsiasi dispositivo

Silvia Tacconi
Musicoterapista

Nel       periodo di restrizione sociale in cui il
          Centro è stato chiuso, abbiamo pensato di
essere “vicini” ai ragazzi costretti a casa, attraverso
un canale virtuale. Ci siamo avvalsi dell’utilizzo di
“Padlet”, un’applicazione on line che permette di
creare bacheche virtuali condivise tra più utenti.

UNO STRUMENTO FACILE E IMMEDIATO
La scelta è stata quella di utilizzare uno strumento
facile, semplice, immediato e versatile, che potesse
essere adatto per i nostri “ospiti speciali”. Abbiamo     UNA PIATTAFORMA DOVE GIOCARE
pensato altresì ad uno strumento dove non fosse           LAVORARE, CONDIVIDERE
necessario un account personale, di facile accesso        Da parte nostra sono stati inseriti spunti di lavoro,
alle famiglie ed utilizzabile da qualsiasi dispositivo.   ognuno secondo le proprie competenze, ed i ragaz-
Quindi che avesse anche una modalità di accesso           zi hanno avuto l’opportunità di giocare, lavorare e
ed utilizzo semplice, dove i terapisti, gli operatori e   condividere i loro lavori e pensieri con tutti i visita-
l’èquipe potessero condividere a distanza materiale       tori della piattaforma scelta, in un ambiente virtuale
riabilitativo, ludico e di informazione, e i ragazzi      sicuro e protetto.
partecipare senza una registrazione per prendere          Questo strumento è risultato utile anche agli ospiti
visione del materiale messo a disposizione e svol-        delle case famiglia, stimolati nel partecipare ad
gere anche le attività proposte.                          attività e video da poter poi rivedere e condividere
                                                          nella bacheca, contenitore anche di racconti e foto
INTERAGIRE CON BACHECHE                                   degli amici costretti a casa.
TEMATICHE VIRTUALI
Quindi la bacheca è stata strutturata in tematiche,       UN USO POSSIBILE
uno spazio musicoterapico, uno logopedico, uno            ANCHE IN TEMPI “NORMALI”
fisioterapico, uno dell’équipe, uno nel quale gli ope-    Pensiamo che questo progetto, ideato in un mo-
ratori potessero inserire materiale di lavoro vario,      mento di emergenza per sopperire alla lontananza
ed uno proprio degli ospiti dove scrivere, inviare        degli ospiti del Centro diurno, possa essere un
foto e video.                                             validissimo strumento da utilizzare anche in tempi
Il risultato è stato molto positivo; con questo           “normali”: uno spazio di condivisione e un prezioso
strumento è stata facilitata l’interazione con e fra i    collegamento con le famiglie per mantenere viva
ragazzi a casa, mantenendo così vivo il contatto con      la continuità lavorativa e comunicativa dal Centro
noi.                                                      all’ambiente familiare e viceversa.

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LUGLIO 2020 ·   · 13
LE PRIME IMPRESSIONI

La “quarantena” e il rientro al centro
nei pensieri dei nostri ragazzi
Le sensazioni di alcuni ospiti. Duccio: “A casa mi mancavano gli amici e per
ingannare il tempo gli telefonavo”. Adriana: “Ero contenta di essere tornata
all’Anffas perché ho rivisto i miei compagni e i miei operatori”. Giovanni:
“ Questo virus ha scombussolato tutto, non si poteva andare ad un bar, ad
un cinema, a teatro, al ristorante”. Andrea: “A casa sono stato bene, ma non
sapevo come passare il tempo”

Barbara Corti                          ragazzi rientrati al Centro e che      belli caldi e se viene la febbre
Logopedista
                                       hanno la capacità di verbalizzare      alta si deve andare all’ospedale.
                                       ciò che hanno provato e soprat-        A casa mi mancavano gli amici

L’8     giugno 2020, L’Anffas
        ha riaperto l’ingresso ai
ragazzi del diurno. Durante le fasi
                                       tutto quello che gli è mancato,
                                       durante questi ultimi tre mesi.
                                                                              e per ingannare il tempo telefo-
                                                                              navo al Romoli, all’Adriana e alla
                                                                              Sara. Finalmente sono venute a
del lockdown il centro Anffas è                                               prendermi la Betty e la Fabrizia
rimasto aperto solo per le case        I PENSIERI DEGLI OSPITI                e mi hanno fatto tante feste. Ho
famiglie e per alcuni utenti le cui    AL RIENTRO NEL CENTRO                  cambiato settore per il virus, per
famiglie avevano fatto richiesta                                              ora…poi vorrei tornare a Giove a
di assistenza domiciliare ad ope-      Duccio Valentini                       fare il bar!"
ra di alcuni colleghi.                 "Il corona virus è una malattia
L’atmosfera di rientro è sta-          brutta, può anche venire la feb-       Adriana Caldarella
ta strana, nonostante la gioia         bre e la tosse. Si deve stare a casa   "Io non mi posso avvicinare tanto
di rivederci. L’incontro è stato
naturalmente diverso da come
i nostri ragazzi immaginavano:
mascherine, guanti, distanze di
sicurezza, alcuni di loro sono
arrivati equipaggiati di masche-
rine e consapevolmente pronti a
lavarsi le mani ed a rispettare le
distanze. Naturalmente il ritro-
varsi è stato alterato da queste
necessarie precauzioni, ma ogni
giorno che sta passando, le cose
stanno prendendo una forma
più naturale, nonostante tutte le
accortezze per la protezione e la
prevenzione che tutt’ora stiamo
seguendo.
In questo articolo ho pensato di
raccogliere i pensieri di alcuni dei

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a delle persone, perché se no
gli attacco il virus. Non ci si può
abbracciare, baciarsi e dobbiamo
stare più lontani possibile. Non si
può mettersi le mani negli occhi,
dobbiamo stare un metro di
distanza e possiamo solo buttare
baci più lontani. Lavarsi spesso
le mani con acqua e sapone e
non mettersi le mani nel naso.
Importante mettersi i guanti
quando si rigoverna. Ero un po’
triste, perché mi annoiavo a stare
a casa, ma ieri ero contenta di es-
sere tornata all’Anffas perchè ho
rivisto i miei compagni e i miei
operatori. Ora sono in palestra
con i miei amici a fare ginnastica
per gli addominali e non si deve
stare per la mano, né starnutire
davanti alle persone."

Vittoria Lobascio
"Si tiene la mascherina per non                                             Anche ad uscire, non si poteva
prendere il corona virus. Mi è                                              comunque far niente. Mi sono
mancato l’Anffas e mi sono man-                                             mancati gli assistenti e anche il
cati tutti. A casa guardavo la tv e                                         fatto di non poter accarezzare
ho aiutato la mamma a pulire."                                              in qualche modo le persone.
                                                                            Oltretutto sono dovuto rimane-
Giovanni Rastrelli                                                          re in isolamento in camera mia,
"Io ho vissuto una quarantena                                               perché essendo risultato positivo
bene, non potevo uscire perché                                              al virus, sono dovuto rimanere in
c’era questo virus Covid 19. È                                              isolamento: mangiavo in camera
venuto dalla Cina e si è diffuso in                                         con mia sorella che mi aiutava
tutto il mondo: Africa, Americhe,       dere il contagio. Io sono tornato   un po’. Quando sono rientrato
India, tutta l’Europa e poi l’Italia.   all’Anffas mercoledì scorso e       all’Anffas ero molto contento, tra
A Bergamo e a Brescia ci sono           quando sono arrivato ho trovato     l’altro ho conosciuto un nuovo
stati tanti morti. Questo virus         tutto un po’ cambiato, non so       amico che si chiama Alban."
ha scombussolato tutto, non si          come dirlo... però ho avuto una
poteva andare ad un bar, ad un          bella accoglienza!"                 L Bellandi
cinema, a teatro, al ristorante                                             "A casa ho fatto il computer (Piat-
non c’era nessuno. Dice che non         Andrea Barbanera                    taforma Padlet “Io sto a casa”),
è pericoloso, però le mascherine        "A casa sono stato bene, ma non     che abbiamo realizzato per i ra-
bisogna tenerle per non pren-           sapevo come passare il tempo.       gazzi a domicilio. Con Alberto ho

                                                                                  LUGLIO 2020 ·              · 15
LE PRIME IMPRESSIONI

fatto fare le lettere dell’alfabeto,       "Si mette la mascherina, se mi
ho sentito la storia e la musica e         portano fuori, al bar, perché c’è
la ginnastica. "                           il virus. Quando è finito il virus,
                                           ritorno all’Anffas."
Marco Lacciarini
(Casa famiglia 3)                          Claudio Bazzani
"In questo momento drammatico              (Casa famiglia 3)
mi ha fatto soffrire il non poter          "Perché il virus fa male, si prende
uscire. Ho sentito la mancanza             l’influenza, allora si mette la ma-
dei familiari, della mia sorella,          schera colorata della Fiorentina."
cognato e della piccola di 4 anni,
che dopo tanto tempo ha fatto              RIPRENDERE IL FILO
il compleanno a porte chiuse e             MAI INTERROTTO
io le ho fatto gli auguri con la
videochiamata. Ora la mia sorella          Questi sono solo alcuni pensieri
viene da me e poi spero di anda-           dei nostri ragazzi, anche gli altri
re io da loro a casa. "                    naturalmente con le loro possi-
                                           bilità e capacità comunicative,
Carmelo Rotondo                            sono riusciti a farci capire la loro
(Casa famiglia 3)                          grande emozione nel rivederci.
"In Casa Famiglia mi trovo bene e          Per questo mi è sembrato giusto
mi hanno messo la mascherina e             “ripartire” annotando alcune delle
ora sono contento."                        loro emozioni, per capire da dove
                                           sia giusto riprendere il filo tra
Paola Lucheroni                            noi, che nonostante tutto non si è
(Casa famiglia 3)                          mai spezzato…

16 ·                · LUGLIO 2020
L’ASSISTENZA DOMICILIARE

                “Conoscere i ragazzi a casa: un’esperienza
                che ci ha arricchito ancora di più”
                Le impressioni di un’assistente sul lavoro svolto nelle abitazioni
                degli ospiti durante il periodo della pandemia.
                “L’utilità di entrare in rapporti più stretti con i familiari”

Cinzia Borsotti                        auto, abbiamo fatto piacevoli soste    Soprattutto ci ha fatto capire
                                       nei bar per un caffé e altre piccoli   meglio e a volte scoprire tanti

Nel        periodo della pandemia
           uno dei servizi messi in
campo da Anffas è stato quello
                                       svaghi.

                                       CONSOLIDARE IL RAPPORTO
                                                                              problemi che potevamo non aver
                                                                              compreso a pieno nel lavoro al
                                                                              centro, facendoci anche ripensare
dell’assistenza domiciliare, che ha    CON I FAMILIARI                        a possibili errori che potevano es-
visto impegnati diversi operatori. È   In conclusione voglio sottolineare,    sere evitati e che lo saranno in fu-
stata un’esperienza del tutto nuova    e con me tutti i colleghi che hanno    turo. Sarebbe davvero importante
che inizialmente ci ha provocato       vissuto questa nuovo servizio          poter continuare ad avere rapporti
incertezza sui comportamenti da        come assistenti, che è stata un’e-     con le famiglie al fine di svolgere
tenere, su cosa fare, come rappor-     sperienza più che positiva.            un lavoro sicuramente migliore.
tarsi con le famiglie. C’era preoc-
cupazione, insomma, ma appena
iniziato il lavoro ogni dubbio,
timore e imbarazzo è prontamente          LA QUARANTENA IN FAMIGLIA
svanito.                                  “Un’esperienza che non dimenticheremo mai”
ACCOLTI MOLTO BENE                        Il racconto della mamma di una giovane ospite.
DA TUTTE LE FAMIGLIE                      Le giornate trascorse tutti insieme fra musica, tv
Siamo stati tutti accolti benissimo:      e la preparazione di torte salate e dolci. I ragazzi sempre
conoscere i ragazzi nella propria         in contatto con i loro amici grazie alle connessioni internet
vita domestica di tutti i giorni ci
ha permesso di entrare in rap-            Sono stati due mesi che, nonostante le grandi difficoltà generali del
porti ancora più stretti con i loro       momento, ci hanno portato una bellissima esperienza. Ci siamo
familiari, che ci hanno considerato       organizzati a passare tanto tempo insieme fra balli, scemenze
persone di casa. Proprio questa è         varie e dilettati in torte salate e dolci. Abbiamo imparato a fare
stata la sensazione più forte e più       la pasta per la pizza che ormai è diventata patrimonio del sabato
bella per tutti noi operatori.            sera. Sara qualche volta era un pochino annoiata ma ha passato
                                          tanto tempo al telefono con Duccio, suo compagno di avventura
TANTI DIVERSI MOMENTI                     all’Anffas. Poi ha ascoltato tanta musica di Laura Pausini, la sua
CONDIVISI CON I RAGAZZI                   passione, e ha guardato alcune serie tv, i video di “Me contro te”
I ragazzi ci hanno fatto vedere la        le avventure di “Luì & Sofì”. Gli altri miei due figli, Lapo e Neri,
loro casa, ci hanno mostrato gli          che in questo periodo hanno imparato a sistemare la loro camera,
spazi dove trascorrono le gior-           sono stati sempre collegati online con gli amici. Abbiamo parteci-
nate. Abbiamo condiviso diversi           pato a tutti gli eventi dei canti sui balconi e ci siamo divertiti tanto
momenti, abbiamo fatto delle              tutti. Il mio lavoro non è cambiato molto, ma il resto della giorna-
passeggiate, ci siamo spostati in         ta l’ho trascorsa come un’adolescente e mi sono immedesimata
                                          nel modo di pensare da ragazzi. Per noi è stata un’ esperienza che
                                          ci ricorderemo nel tempo.
                                                                                         Guendalina,
                                                                                     LUGLIO 2020 ·    mamma· 17di    Sara
IL RACCONTO DEGLI OPERATORI DEL CENTRO

“Non è stato facile ma abbiamo
garantito la continuità del servizio”
Il disorientamento dei primi giorni dopo la chiusura del diurno.
Le misure per ridurre al massimo il rischio contagio e la riorganizzazione
del lavoro. Anche gli ospiti costretti a contenere il loro bisogno di “contatto
fisico” e a rispettare tante nuove regole

Alcuni operatori                   IL DISORIENTAMENTO                  della piattaforma a distanza
                                   DEI PRIMI GIORNI                    “Padlet” proposta e coordinata

Era      il 9 marzo quando tutta
         l’Italia fu costretta a
fermarsi e ad affrontare una
                                   Non avendo ancora delle diret-
                                   tive specifiche inerenti i cen-
                                   tri diurni, i primi giorni sono
                                                                       dai terapisti.

                                                                       UN PIANO DI LAVORO
situazione senza precedenti. Qui   trascorsi con tante difficoltà e    PER L’EMERGENZA
in Anffas abbiamo trascorso i      disorientamento, sia da parte dei   Nonostante le risorse fosse-
primi giorni pieni di incertezze   familiari che da parte dei dipen-   ro numericamente dimezzate,
e timori per la situazione che     denti. Dopo aver preso atto del     siamo riusciti a coprire il ser-
ci siamo trovati a fronteggiare,   decreto legge del 16 marzo 2020     vizio diurno per i ragazzi delle
consapevoli già dai primissimi     n° 18, i ragazzi che usufruiscono   case alloggio. Il Direttore del
momenti che non sarebbe stato      del centro diurno non hanno più     personale, insieme ad una parte
per nulla facile, viste e consi-   potuto frequentare la struttura,    dell’equipe, si sono ritrovati a
derate le notizie sempre più       riversando le famiglie in una       riorganizzare il piano di lavoro
tragiche che giungevano da ogni    situazione di totale criticità,     (turni di lavoro, suddivisione dei
parte del mondo.                   sopperita in parte dall’utilizzo    gruppi assistenti/assistiti, spazi
                                                                       e percorsi dedicati) per evitare
                                                                       il più possibile la diffusione del
                                                                       virus all’interno della struttura.

                                                                       SENSAZIONI CONTRASTANTI
                                                                       DEI DIPENDENTI ANFFAS
                                                                       Noi dipendenti siamo stati
                                                                       pervasi da emozioni fortemen-
                                                                       te contrastanti: da una parte
                                                                       la paura crescente di possibili
                                                                       contagi, dall'altra la necessità
                                                                       e la volontà di restare vicino ai
                                                                       nostri ragazzi
                                                                       .
                                                                       TRASFORMATE ABITUDINI
                                                                       E MODALITÀ DI LAVORO
                                                                       Il modus operandi ha subito pro-
                                                                       fonde trasformazioni, modifican-

18 ·               · LUGLIO 2020
do abitudini e modalità di lavoro     della gravità della situazione        maginabile, ci ha fatto com-
di operatori e di assistiti. Tutto    ma percependo comunque un             prendere quanto la coesione e
ciò si è accentuato ancor di più      sostanziale cambiamento.              la passione per il nostro lavoro
quando sono stati rilevati i primi                                          renda possibile anche quello che
ed unici due casi positivi, a tal     LO SFORZO DI CREARE                   sembra impossibile.
punto che paura e responsabilità      UN CLIMA SERENO
si sono triplicate sia per noi che    Il nostro operato si è concentra-
per le nostre famiglie, costrin-      to principalmente nel creare e
gendoci ad un isolamento forza-       mantenere un clima conforte-
to all’interno delle nostre stesse    vole e sereno, cercando di non
abitazioni, una volta terminato il    lasciar trasparire ansie e paure ai
turno di lavoro.                      nostri ragazzi. Inoltre, abbiamo
                                      dovuto reinventarci attività oc-
UNA VERA “RIVOLUZIONE”                cupazionali e ricreative per favo-
ANCHE PER GLI OSPITI                  rire il trascorrere della giornata
Da un giorno all’altro i nostri       contribuendo alla gratificazione
ragazzi hanno dovuto impara-          dell’ospite.
re a contenere il loro bisogno        Un plauso speciale va ai nostri
di “contatto fisico”, a rispettare    colleghi delle case alloggio che
percorsi, regole e distanziamen-      nonostante l’emergenza hanno
to sociale, all’utilizzo di masche-   continuato a prestare servizio
rine e del gel disinfettante, ma      senza diniego alcuno; ed un do-
allo stesso tempo sono riusciti       veroso e sentito ringraziamen-
ugualmente a trarre ispirazione       to va a coloro i quali ci hanno
dal contesto venutosi a creare,       seguito dal principio a tutt’oggi,
dilettandosi nel confezionamen-       condividendo dubbi, paure e
to di mascherine artigianali, sep-    soddisfazioni.
pur non consapevoli pienamente        Questa situazione, fuori dall’im-

                                                                                  LUGLIO 2020 ·           · 19
EMERGENZA CORONAVIRUS

                L’UNITÀ DI CRISI DI ANFFAS NAZIONALE
                Attivato un ampio gruppo di tecnici per garantire supporto nella gestione
                delle criticità. Utilizzati tutti i canali: sito internet, mailing, social e gruppi
                WhatsApp. Messa a disposizione una grande mole di informazioni utili

A   nffas Nazionale ha attivato
    una “Unità di Crisi” di livello
nazionale, della quale ha fatto
parte anche il nostro direttore
sanitario, Pier Franco Gangemi,
per affrontare l’emergenza “Co-
ronavirus” grazie ad un gruppo di
tecnici della propria Rete che ha
operato anche a supporto delle
proprie strutture ma non solo.

GARANTIRE INFORMAZIONI
UTILI E SEMPLICI                       continuano a presentarsi, anche          materiali di vario genere, a sup-
L’obiettivo è stato quello di garan-   se al momento in misura ridotta.         porto di tutte le strutture locali
tire, per quanto possibile in una                                               e non solo. Notizie e informative
situazione in continua evoluzio-       UTILIZZATI TUTTI                         dall’Unità di crisi seguite da una
ne, informazioni utili, semplici e     I CANALI WEB                             lunga e dettagliata serie di sezioni,
ogni altro supporto per gestire le     Tutti i canali e gli strumenti di        con link dedicati, nei quali appro-
innumerevoli criticità che quo-        informazione di Anffas Nazionale,        fondire i vari argomenti. Ovvero.
tidianamente si presentavano e         quali sito internet, mailing, social e   • Comunicazioni Anffas nazio-
                                       gruppi WhatsApp, hanno veicola-               nale
                                       to e continueranno a veicolare le        • Normative, comunicazioni e
                                       informazioni, i documenti, le buo-            disposizioni governative e di
                                       ne prassi, i protocolli elaborati, per        uffici governativi
                                       aggiornare costantemente l’intera        • Normative, comunicazioni e
                                       Rete e manifestare l’impegno e la             disposizioni ministeriali
                                       vicinanza di Anffas in questo diffi-     • Tutela dei lavoratori ed age-
                                       cile momento.                                 volazioni lavorative
                                       NOTIZIE E INFORMATIVE                    • Rapporti tecnici istituto supe-
                                       DIVISE PER SEZIONI                            riore di sanità (iss)
                                       Tutti i documenti prodotti dall’U-       • Comunicazione garante
                                       nità di crisi sono stati divulgati            privacy
                                       aggiornando costantemente la             • Documenti concernenti ambi-
                                       pagina sul proprio sito, dove è               to fiscale
                                       stata creata una sezione apposita,       • Comunicazioni delle organiz-
                                       aggiornata costantemente, con                 zazioni sindacali

20 ·               · LUGLIO 2020
“Fase 2”: ripresa graduale dei              guaggio facile da leggere e      SITO LOCALE E NAZIONALE
servizi                                     comunicazione aumentativa        IN COSTANTE COLLEGAMENTO
Provvedimenti regionali e locali –          alternativa                      Anche Anffas Firenze ha crea-
attivazione interventi sui territori    •   Gestione dello stress            to sul proprio sito una sezione
Informazioni per accedere al            •   Didattica a distanza: risorse    in evidenza con tutte le notizie
fondo integrazione salariale (f.i.s.)       e materiali utili per alunni e   inerenti l’emergenza Covid 19,
– art. 19 decreto legge n. 18/2020          studenti con disabilità          con materiali propri e un collega-
Informazioni per accedere alla          •   Modulistica utile                mento costante al sito di Anffas
cassa integrazione in deroga            •   Linee guide e materiali ope-     nazionale. In questo periodo
(cigd) – art. 22 decreto legge n.           rativi                           abbiamo poi continuato ad uti-
18/2020                                 •   Mass media (interviste, arti-    lizzare la nostra pagina facebook
• Comunicazioni Fish                        coli, ecc.)                      e abbiamo dato vita a un nuovo
• Comunicazioni Forum terzo             •   Materiale utile proveniente      strumento, la newsletter, del qua-
     settore                                dalle reti                       le parliamo in un altro articolo su
• Informazioni utili in lin-            •   Prodotti multimediali            questo numero della rivista.

                                                                                   LUGLIO 2020 ·              · 21
NUOVO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE

               AGILE, VELOCE, ESSENZIALE:
               ECCO LA NEWSLETTER DI ANFFAS FIRENZE
                Le sue caratteristiche: cadenza mensile e informazioni di attualità,
                nuovi progetti, iniziative, eventi. A volte anticiperà contenuti
                che saranno sviluppati sulla rivista

La     nascita della newsletter di
       Anffas Firenze, il cui primo
numero è stato inviato nel mese
                                      biamo parlato inevitabilmente
                                      quasi solo di questo: di come è
                                      stata affrontata la fase iniziale,
                                                                           iniziativa è un modo per aprire
                                                                           sempre di più Anffas all’ester-
                                                                           no. Il paradosso è che il taglio
di Aprile, fa parte di un più am-     della riorganizzazione dei servizi   del nastro sia coinciso con un
pio progetto di riorganizzazione      dopo la chiusura del Centro          momento di “segregazione”, di
e potenziamento della nostra          diurno e il mantenimento delle       difficoltà anche solo a muoversi,
comunicazione. È uno strumento        tre Comunità alloggio e, infine,     a vivere la normalità del quoti-
agile, con una cadenza mensile        della riapertura.                    diano.
(ma in caso di necessità i tempi                                           Ma non volevamo attendere
potranno anche essere rivisti),       UN MODO PER APRIRE                   ancora: non potevamo farci det-
pensato per raggiungere veloce-       ANFFAS SEMPRE PIÙ                    tare completamente i tempi da
mente un’ampia platea di lettori,     ALL’ESTERNO                          questo ospite inatteso e sgradito
composta da familiari degli ospiti    In perfetta sintonia con la nostra   che aveva già sufficientemente
del nostro centro di riabilitazione   filosofia di fondo, anche questa     sconvolto le nostre vite.
diurno e delle comunità alloggio,
soci, dipendenti, collaboratori,
volontari, amici, rappresentan-
ti delle istituzioni e dei mezzi
d’informazione (ma il numero di
destinatari sarà implementato
continuamente e chiunque potrà
richiederne l’invio).

COME SI PRESENTERÀ
LA NOSTRA NEWSLETTER
La newsletter sarà composta da
informazioni essenziali, nuo-
vi progetti, iniziative, eventi, e
anticiperà in parte contenuti che
saranno sviluppati sulla nostra
rivista. La pandemia coronavirus
ne ha rallentato l’avvio, ma non
è ovviamente il motivo della sua
nascita. È solo inevitabilmente       Per iscriversi alla newsletter è sufficiente inviare una richiesta mail
diventata l’argomento centrale        a uno dei seguenti indirizzi: info.anffas.firenze@gmail.com
di questi primi tre numeri di         vannini.anffas.firenze@gmail.com
Aprile, Maggio e Giugno. Ab-

22 ·               · LUGLIO 2020
NUOVI MODELLI DI SOSTENIBILITÀ PER IL TERZO SETTORE

                Fundraising e rendicontazione
                sociale: dalla teoria alla pratica
               La partecipazione di Anffas Firenze ad un corso organizzato
               dall’associazione nazionale: dalle pratiche di pianificazione all’analisi
               della raccolta fondi e del tema del dono. Le prime azioni concrete:
               tabella delle relazioni, mappa dei servizi erogati e misurazione dei
               risultati economici e sociali

Gabriele Raugei
Socio volontario

A   nffas Nazionale, con la
    collaborazione del Consor-
zio la Rosa Blu ha organizza-
to recentemente un corso di
formazione dal titolo “Master
in Fundraising…dalla teoria alla
pratica, Capacity building e ren-
dicontazione sociale”. Il corso, di
4 giornate, si è tenuto a Bolo-
gna in due momenti diversi, fra
dicembre 2019 e gennaio 2020,
ed è stato seguito da Paolo Van-
nini e dal sottoscritto.

PIANIFICAZIONE, ANALISI
E TEMA DEL DONO
Il percorso formativo ha spiega-
to sia la promozione di pratiche      processo di verifica del proprio      dei mercati di approvvigiona-
di pianificazione e di gestione       modello di governance, nonché         mento di risorse economiche e
all’interno della propria strut-      ai principi ed ai valori che ispi-    strumentali, e le modalità per
tura organizzativa, sia l’analisi,    rano le azioni di sollecitazione      interessare, stimolare, cercare
attraverso dati ed elementi di        e stimolazione del dono e che         e trovare donatori di tempo e
contesto, del Fundraising e del       motivano quindi l’atto donativo       fidelizzarli.
tema del dono come elementi           da parte dei sostenitori.             Gli obiettivi che il percorso
necessari per dare corso a nuovi                                            formativo ha sviluppato sono
modelli di sostenibilità degli        RACCOLTA FONDI:                       stati: discutere di nuovi possi-
enti del terzo settore anche alla     GLI OBIETTIVI DEL CORSO               bili modelli di sostenibilità e di
luce della imminente Riforma          Si è avuta, inoltre, la possibilità   business che tengano conto an-
del Terzo Settore.                    di apprendere gli aspetti più tec-    che del contesto, dei clienti, dei
Durante il corso particolare          nici dell’attività di Fundraising,    donatori, della comunità tutta;
attenzione è stata posta al           le principali strategie, l’analisi    confrontarsi sul ruolo del dono

                                                                                   LUGLIO 2020 ·            · 23
NUOVI MODELLI DI SOSTENIBILITÀ PER IL TERZO SETTORE

in questi modelli di business;       pi di persone o aziende) con cui       PROGETTO DI GOVERNANCE
trasmettere i principi e gli stru-   l’Organizzazione si confronta          E RENDICONTAZIONE
menti del Fundraising come leva      abitualmente.                          SOCIALE
di sviluppo del business; proget-    Abbiamo poi, con l’aiuto di            Parallelamente, stiamo lavoran-
tare soluzioni di miglioramento      alcuni dipendenti, costruito la        do anche al progetto Governance
in merito ad aspetti strutturali,    Mappatura delle relazioni della        e rendicontazione sociale.
processuali e procedurali. (Capa-    Organizzazione per permettere          Questo Progetto nasce dalla
city Building).                      di rendere visibili le reti di rela-   consapevolezza che al muta-
                                     zioni, individuandone l’intensità      mento delle condizioni di “mer-
LA TABELLA                           e la potenzialità in termini di ri-    cato” deve seguire un riesame
DELLE RELAZIONI                      sorse per il Fundraising (denaro,      anche del modello di governance
Tornati in Anffas, ci siamo subito   tempo, beni, servizi e relazioni       degli enti senza scopo di lucro.
dedicati al progetto Raccolta        ). Abbiamo così fissato il nostro      Al di là delle prescrizioni nor-
fondi e ci siamo subito posti        punto di partenza. Sappiamo chi        mative, date le finalità statutarie,
la domanda di quali fossero le       sono i nostri attuali Stakeholder      la rendicontazione sociale è
relazioni della nostra Organizza-    e il loro peso.                        decisamente l’approccio più fer-
zione.                               Successivamente è iniziato il          tile per iniziare una riflessione
La domanda potrà sembrare in-        lavoro di fidelizzazione e ricerca     sul modello di governance della
genua, ma nella pratica abbiamo      di nuovi Stakeholder così come         nostra organizzazione.
trovato elenchi personalizzati       la progettazione di un piano di        Come riferimento e scopo del
ma non condivisi, incompleti         comunicazione in più passaggi,         lavoro che andremo a fare ab-
talvolta. Abbiamo allora definito    che non ha avuto ancora una            biamo messo la nostra Mission
una Tabella delle relazioni (grup-   sua definizione completa.              "Promuovere la qualità della

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vita delle persone con disabi-
lità intellettiva e relazionale
e delle loro famiglie, oggi e
dopo di noi”.

SERVIZI EROGATI
UNA MAPPA COMPLETA
Abbiamo poi dichiarato i Valori
che la nostra Organizzazione
ritiene fondamentali nei rapporti
interni con i nostri ospiti e gli
obiettivi istituzionale da perse-
guire all’esterno.
Abbiamo quindi realizzato
una prima mappa con la qua-
le abbiamo analizzato ciascun
Servizio erogato, alla luce dei
Valori organizzativi e obbiettivi
istituzionali.
È chiaro che questa prima
mappatura è dichiarativa, ci dice
quello che noi vorremmo che
fosse.

MISURAZIONE
DEI RISULTATI                          (oggetto della programmazio-         e quindi occorre investire tempo
ECONOMICI E SOCIALI                    ne). Dopo aver definito le azioni    e risorse per portare l’Organiz-
Bisogna adesso fare in modo            da attivare nell’anno in corso       zazione ad un livello migliore in
che quello fin qui dichiarato          si procede con l’individuazione      termini di maturità operativa,
passi nella operatività di tutti i     delle risorse, tecniche, umane ed    programmatica, finanziaria ed
giorni, quindi nella programma-        economiche, del responsabile/        organizzativa e a fare propria
zione e sia verificabile perio-        referente, delle persone che ver-    una forte volontà e capacità nel
dicamente con una effettiva            rebbero coinvolte, nonché degli      gestire il Fundraising che nei
misurazione dei risultati econo-       indicatori che misurano il livello   prossimi anni dovrà essere una
mici e sociali.                        di raggiungimento degli obiet-       significativa quota delle entrate.
                                       tivi, siano essi di adeguamento/
Per ogni singolo servizio, attività,   mantenimento o di sviluppo
progetto, occorre quindi definire
a partire dagli obiettivi generali     UNA RIFLESSIONE
e dall’analisi dello stato di attua-   SUL MODELLO
zione e delle eventuali criticità      GESTIONALE
riscontrate, le azioni che nei         Sintetizzando, quello che occor-
successivi tre anni si dovrebbero      re nella nostra Organizzazione
attivare per consolidare e/o mi-       (come peraltro nella maggior
gliorare/superare le criticità ri-     parte ) per superare le nuove e
levate, individuando tra le azioni     crescenti sfide è una attenta ri-
quelle da attuare nel primo anno       flessione sul modello gestionale

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