L' ltra a campana - ANFFAS Firenze
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l’altra Agile, veloce, essenziale Ecco la newsletter di Anffas Firenze campana La campagna del 5x1000 un tassello fondamentale nella raccolta fondi Per sostenere le attività e sviluppare progetti futuri Periodico del centro di riabilitazione di Anffas Firenze Anno VI | n. 18 | Luglio 2020 Anffas Firenze al tempo del coronavirus
l’altra in questo numero campana Quadrimestrale scientifico e di informazione del centro di riabilitazione 17 di Anffas Firenze La quarantena vista da casa: Registrazione Tribunale di Firenze 4 "Un'esperienza che non n. 5867 dell’8 marzo 2012 dimenticheremo mai" Interpretare l'emergenza n. 18 luglio 2020 La riabilitazione al tempo del Coronavirus editore Anffas Onlus Firenze 18 Via Bolognese 232 Firenze 055 400151 info.anffas.firenze@gmail.com Gli operatori e l'emergenza 6 www.anffasfirenzeonlus.it "Garantita la continuità direttore responsabile di un servizio essenziale" Paolo Vannini Come affrontare la riapertura del centro redazione Una sfida per tutti Francesco Bicchi Vittorio D’Oriano Pier Franco Gangemi Fulvio Giovannelli 20 Paolo Rastrelli L'assistenza domiciliare: Giovanni Russo Paolo Vannini 8 gli operatori del centro a casa dei nostri "ragazzi" progetto grafico Supporto psicologico e impaginazione Un aiuto costante Cristiano Pancani durante la pandemia cristiano.pancani@gmail.com stampa Buti Arti Grafiche 23 Firenze Rendicontazione sociale 10 e raccolta fondi per le nuove necessità Il sostegno telefonico ad ospiti e familiari "confinati" a casa 26 La campagna del 5x1000 ® 12 per sostenere le attività e sviluppare progetti futuri Con la bacheca virtuale © Anffas Onlus Firenze messa in pratica Via Bolognese 232, 50139 Firenze la riabilitazione a distanza Tel 055 400151 info.anffas.firenze@gmail.com www.anffasfirenzeonlus.it 2 · · LUGLIO 2020
L'editoriale La nostra reazione al Coronavirus Nervi saldi e coraggio. E non è finita U n anno fa di questi tempi erava- che quest’anno subirà, inevitabilmente, alcune mo nel pieno dell’organizzazione modifiche rispetto ai precedenti. Le colonie per della nostra consueta cena estiva prime, come accennavo in apertura. Abbiamo con familiari, amici e conoscenti pensato a lungo come organizzarci, tenendo di Anffas Firenze, ed eravamo in conto di numerosi aspetti. Anzitutto le esigenze dirittura d’arrivo nella definizione degli ospiti e la loro volontà di poter trascorrere delle colonie estive dei nostri “ragazzi”, al mare e insieme a tanti loro amici un periodo fuori dallo in montagna. Sembra passato un secolo: oggi lo stesso ambiente e le necessità dei loro familiari scenario è ben altro. L’evento festoso ovviamente di poter contare su questo sostegno pieno, come salterà, le vacanze subiranno un forte ridimensio- sempre accaduto. Poi il rispetto massimo di tutte namento che stiamo definendo, con non poche le direttive anti Covid, oltre a tutti gli aspetti difficoltà, proprio nei giorni in cui andiamo in organizzativi relativi ai periodi di ferie del nostro stampa. D’altronde la bufera Covid 19 ha scon- personale e di quello della cooperativa di servizio, volto il mondo e non poteva non essere anche e molto altro ancora. Dalla Società della Salute per noi un’esperienza estremamente complessa, di Firenze abbiamo ottenuto l’autorizzazione faticosa, piena di insidie e pericoli. Credo di poter a poter rendere eccezionalmente operativo il dire che l’abbiamo affrontata con nervi saldi e centro diurno in agosto e di non effettuare, o farlo una buona dose di coraggio. in maniera ridotta, le colonie estive. La scelta I risultati parlano da soli, gli attestati di stima sulla quale ci stiamo indirizzando è di tenere giunti anche dalle istituzioni sanitarie locali e in funzione il diurno, di chiudere due delle tre regionali ne sono un’ulteriore conferma. Dob- comunità alloggio e di organizzare le sole vacanze biamo esserne fieri e ringraziare tutti coloro che in montagna per un numero limitato di ospiti, li hanno resi possibili. Stiamo attenti soltanto a in gran parte quelli che vivono stabilmente nelle non cantare vittoria troppo presto: l’emergenza case famiglia. Ovviamente qualsiasi soluzione si è sicuramente ridimensionata e speriamo di adotteremo non sarà quella che avremmo voluto poter trascorrere l’estate con meno affanno ma la e speriamo davvero si tratti di una scelta dettata preoccupazione resta, soprattutto per un centro da una situazione straordinaria e irripetibile. come il nostro che ospita persone con disabilità È tutto così complicato in questo periodo che intellettive e relazionali. molte cose si andranno definendo, questo lo spe- I nostri “ragazzi”, appunto. Ebbene hanno dimo- riamo davvero, proprio nel periodo che ci separa strato resistenza e adattamento, sono stati davvero dalla chiusura di questo numero all’uscita dalla bravi. Non dobbiamo dimenticarci quanto possa tipografia. Compreso un nodo ancora irrisolto, essere stata pesante per loro la quarantena a e tutt’altro che secondario, relativo a modalità e casa e il totale distacco dal centro, la mancanza tempi dei pagamenti dell’Azienda Usl. Stiamo di “contatto fisico”, gli scambi con altri ospiti ed soffrendo non poco il ritardo degli accrediti a operatori. Anffas ha fatto il massimo per ridurre nostro favore e ulteriori slittamenti potrebbero i disagi con un supporto telefonico continuo, con comportare difficoltà nella gestione finanziaria una piattaforma web che ha creato veri e propri dell’associazione. Speriamo che a breve questa gruppi di contatto virtuali fra terapisti, assistenti, situazione si definisca. Vorremmo che di dovere ospiti e familiari, infine con l’assistenza domicilia- capisse che non si tratta di una piccola preoccu- re per alcuni giorni, alcune ore al giorno, nei casi pazione. più critici. Non sappiamo cosa accadrà alla ripresa della sta- Paolo Rastrelli gione autunnale – ci pare che nessuno lo sappia Presidente Anffas Onlus Firenze davvero – intanto affrontiamo il periodo estivo, LUGLIO 2020 · ·3
INTERPRETARE L’EMERGENZA La riabilitazione al tempo del coronavirus I problemi per gli ospiti “confinati” a casa. La necessità di ripensare l’organizzazione del centro. I buoni risultati degli screening sierologici. E una riflessione finale: privati delle “abilità” che da sempre mancano ai nostri ospiti, ci siamo sentiti più vicini a loro Pier Franco Gangemi dell’organizzazione ed in parte i rischi di contagio di comunità e Direttore sanitario anche alle vicende personali degli si è garantita al tempo stesso la operatori, sono tutti fattori che stessa qualità di vita agli utenti. Sin dalle prime avvisaglie dell’emergenza Covid il personale dell’Anffas di Firenze si hanno condizionato nell’imme- diato il nostro operato: siamo stati costretti a separare, dividere, iso- I turni e le presenze di tutto il personale, in primis gli assistenti, sono state ricalibrate in base a è trovato di fronte ad una scelta lare, indicare flussi di accesso che questa nuova situazione. obbligata: mentre fino ad ora il evitassero la commistione degli compito era riabilitare e nel con- ospiti e degli operatori, onde ri- SPAZI RIDOTTI E DIVISI tempo accudire, adesso l’obiettivo durre il rischio di contagio. Il tutto Gli ospiti del nostro centro sono si era ribaltato: la priorità andava nell’estrema difficoltà di reperire da sempre stati abituati ad una alla cura della persona in sicurez- i dispositivi di protezione indivi- totale libertà negli spazi, nelle za. duale; tanto estrema che ci siamo relazioni, giravano da un locale messi a produrre mascherine “fai all’altro, si andavano a trovare IL CONFINAMENTO A CASA da te” (non per niente il bricolage a vicenda, venivano negli uffici. Ben presto è stato ufficialmente è una delle nostre risorse); ne Adesso questo non è possibile decretato dalle autorità il confi- abbiamo fatte più di 800. e li fa soffrire; per non parlare namento a casa degli ospiti del Ferma restando la cessazio- di quanto hanno sofferto quelli diurno, ma ciò ha anche imposto ne dell’attività di trasporto dei confinati a casa. in automatico una assistenza disabili dalle proprie famiglie al totale e permanente di quelli centro diurno, peraltro impos- I BUONI RISULTATI delle comunità alloggio, la cui sibile secondo i nuovi criteri di DEGLI SCREENING casa era per l’appunto l’Anffas e sicurezza imposti dall’emergenza, Non abbiamo sinora registrato non ne avevano un’altra. Anche si è trattato di gestire la vita degli vittime, ma solo pochi casi posi- non fossimo un’associazione di ospiti delle comunità alloggio in tivi, di cui solo uno debolmente familiari, siamo pur sempre inclusi sicurezza e senza strappi. Essi sintomatico: uno tra gli ospiti, già nell’elenco dei “Livelli essenziali infatti usufruivano normalmente in isolamento prima che venisse di assistenza” la cui interruzione degli stessi spazi e trattamenti accertato, nonostante non abbia tout-court potrebbe addirittura degli utenti del centro diurno, mai avuto difficoltà respiratorie. costituire un reato. dove venivano e vengono tuttora Siamo in effetti stati tra i primi portati. Per questo motivo sia i lo- ad effettuare uno screening a LE NUOVE REGOLE cali di soggiorno, sia gli ambienti tappeto degli ospiti e del per- DEL CENTRO per il pranzo, sia il personale, sono sonale, compreso quello non Il distanziamento sociale e l’uso stati organizzati in tre comparti- strettamente destinato alla cura. dei dispositivi di protezione menti separati, uno per ciascuna Abbiamo successivamente, prima individuale, la riduzione di per- casa famiglia, con percorsi interni della riapertura, testato anche i sonale dovuta in parte al cambio distinti: così si sono minimizzati membri del tessuto familiare di 4 · · LUGLIO 2020
Di queste iniziative si è colto im- improvvisamente privati di quelle mediatamente il senso profondo: “abilità” che da sempre mancano la vicinanza. Ciò è ben descritto ai nostri ospiti e ci siamo quindi nel suo senso più profondo in un sentiti più vicini a loro. Abbiamo altro articolo di questa rivista. finalmente ed intimamente com- In questa situazione quasi apoca- preso ciò che conta nell’esistenza littica, sulle prime, la riabilitazione di un individuo, abile, più o meno classica ci era parsa una chimera diversamente. irraggiungibile. E invece no. In due parole, siamo divenuti tutti “disabili relazionali”. PRIVATI DELLE CONSUETE ABILITÀ REINTERPRETARE Se facciamo per una volta un’a- IL NOSTRO COMPITO nalisi su noi stessi, piuttosto che Ecco quindi che, come colti da sui nostri tutelati, l’emergenza una illuminazione, abbiamo dato Covid ha messo in risalto valori una reinterpretazione a quale chi riprendeva la frequenza (oltre che prima erano stati sottosti- fosse il nostro compito, la nostra ai candidati stessi). mati, o dati per scontati e che, missione, con le persone portatri- invece, fanno parte a pieno titolo ci di disabilità. Magari anche pri- IL CORDONE OMBELICALE del complesso chiamato “qualità ma facevamo le cose giuste, ma CON LE FAMIGLIE di vita”. Tuttavia le precauzioni senza renderci conto che alcuni Sin da subito si è deciso di non sanitarie, come è anche illustrato gesti quotidiani erano molto più rompere il cordone ombelicale approfonditamente in altra parte importanti e “riabilitativi” di altre con le famiglie: cordone doppio, della rivista, hanno stravolto i attività più convenzionali. gestito da psicologo ed assistente nostri rapporti sociali. Il ma- sociale; doppio anche nel senso scheramento e la mancanza del IMPARARE DALLE DISGRAZIE che ha collegato sia la famiglia contatto visivo immediato hanno Dalle disgrazie c’è sempre qual- che l’ospite del diurno in prima reso il cosiddetto linguaggio cosa da imparare. Chi scrive ha persona. Questo contatto tele- non verbale ambiguo e carente. superato l’alluvione di Firenze del fonico costante ha permesso di L’uso dei social media è apparso 1966 ed ha sperimentato esempi supportare per quanto possibile talvolta frustrante o fuorviante, di generosità e di altruismo non le situazioni più critiche e, in un soprattutto dove doveva trasmet- immaginabili. Anche dall’emer- caso, risolvere una vera e pro- tere valori prettamente affettivi. genza coronavirus, che peraltro pria emergenza. É stato anche Le stesse abilità della vita quoti- non è affatto terminata, ma si è possibile individuare i bisogni diana, la cura della persona, l’ali- solo modificata nel suo spettro inderogabili, onde programmare mentazione, sono risultate più o di rischi, si possono apprendere concretamente interventi a domi- meno fortemente compromesse, cose belle e nuove: per quello che cilio nei casi più svantaggiati. soprattutto in quelle persone che riguarda la nostra professione, ne delegavano una parte a terzi, ma anche da parte dei familiari I SERVIZI ALTERNATIVI per abitudine o per necessità, per dei nostri tutelati, si è appreso un Ci è stato detto al momento della età o per professione. La mancan- modo più mirato e consapevole chiusura “istituite dei servizi alter- za di baci, di abbracci, di carezze, di “fare riabilitazione”: si è capito nativi” e noi abbiamo pensato a di strette di mano, ha prodotto in che la riabilitazione è, in realtà, un tre cose semplici: telefonare alle noi un bisogno di affetto da dare processo a due sensi, fatto di dare famiglie, creare un portale infor- e da ricevere, che ci ha causato e di ricevere, o meglio di saper matico, mandare del personale intima sofferenza. dare e saper ricevere, con consa- individualmente a domicilio. Ci siamo visti cioè anche noi pevolezza ed attenzione. LUGLIO 2020 · ·5
DOPO LA GRANDE EMERGENZA La riapertura del diurno: una sfida da combattere tutti insieme Il centro si è attrezzato con nuove regole. Gli ospiti “esterni” non devono mescolarsi con quelli delle comunità alloggio e con i relativi operatori. Prima di salire sui pulmini viene misurata la temperatura corporea a tutti. La capienza dei mezzi di trasporto è dimezzata per permettere il distanziamento. Ospiti e operatori verranno sottoposti a test sierologico, con cadenza mensile. L’appello di Anffas: fondamentale rispettare le regole nella vita di tutti i giorni per evitare al massimo possibili contagi Pier Franco Gangemi non è intuitivo, che la riapertu- nostra pratica di assistenti, tera- Direttore sanitario ra non significa affatto che non pisti e familiari di persone con c’è più rischio, ma il contrario; il disabilità? Il centro si è attrezza- La diminuzione dei contagi, determinata dal distanzia- mento sociale e dalla chiusura rischio torna ad aumentare man mano che le persone tornano a frequentarsi e, potenzialmente, to in modo da poter accogliere tutti gli ospiti abituali, ma con delle nuove regole, che para- degli esercizi, ha consentito al contagiarsi. dossalmente si possono definire governo di autorizzare una cau- restrittive, ma anche il contra- telata e progressiva riapertura. È AFFRONTARE IL RISCHIO rio, nel senso che sono volte ad fondamentale capire, anche se AL MEGLIO aumentare il distanziamento e Il rischio peraltro è parte del- ad offrire (profittando della bella la nostra intera esistenza e va stagione) maggiori spazi vitali. ponderato per trovare il modo di Gli ospiti del centro diurno non affrontarlo al meglio. devono (per disposizione di leg- È pur vero che adesso siamo più ge) mescolarsi con quelli delle attrezzati e consapevoli: i reparti comunità alloggio, né i relativi degli ospedali sono più capienti operatori. ed hanno i macchinari adeguati, Anche gli ospiti del diurno i dispositivi di protezione indivi- vengono trasportati da pulmini duale sono più accessibili, i locali pieni solo a metà, distanziati, e sono organizzati per mantenere il viene loro misurata la tempe- distanziamento dei clienti. ratura corporea prima di salire. Ciò nonostante è previsto quan- Sono già stati sottoposti e ver- to meno un lieve aumento della ranno ancora sottoposti a test diffusione del virus che, qualora sierologico con cadenza mensile, superasse una soglia di pericolo- sempre secondo le disposizioni. sità, indurrebbe a inasprire nuova- All’interno del centro è stata mente le disposizioni di sicurezza. mantenuta la distinzione per pulmini e per operatori, in modo LE NUOVE REGOLE da creare dei nuclei separati, DEL CENTRO (pulmino = settore) all’interno Come si traduce questo nella dei quali sia possibile contenere 6 · · LUGLIO 2020
e ricostruire malaugurate ma zione individuale (sono passati possibile raddoppiato. Abbiamo possibili contaminazioni. Per lo dalle mascherine chirurgiche veduto come strutture simili stesso motivo i terapisti (psico- alle “fp2”, come impone la legge alla nostra si sono trasformate logi, logopedista, musicoterapi- in caso di utenti che non posso- in sorgenti di contagio: non si sta, fisioterapisti) si rivolgono ai no o non vogliono indossare essi creda che tutti abbiano “pecca- vari nuclei in giorni diversi. stessi la mascherina, quali sono to” o che comunque in tutte vi la maggioranza dei nostri ospiti). siano state falle nella sicurezza: I RISCHI le disgrazie esistono e le mi- DAI CONTATTI ESTERNI LE RACCOMANDAZIONI sure di sicurezza abbassano il Sono dunque i nostri cari al AI FAMILIARI rischio, ma non lo annullano. È sicuro, nella loro torre d’avorio, I familiari invece, “liberi” nel tes- pertanto maggiormente dove- nel loro castello ben guarnito, suto sociale urbano, sono i primi roso osservarle con scrupolo nella loro villa di campagna, soggetti potenzialmente esposti e coscienza, tanto più quanto come gli sfuggiti alla peste ai rischi delle nuove riapertu- aumenta l’esposizione. Ecco del Decamerone? No. Il rischio re. Sono dunque anche loro perché abbiamo voluto fare viene dai contatti con l’esterno. responsabili del contenimento questo appello alla responsabi- I care-giver ma anche e soprat- del rischio nel nostro istituto, lità di tutti, operatori, familiari tutto i familiari. I care-giver nella misura in cui osserveranno e conoscenti, nonostante siamo infatti controllano anch’essi la scrupolosamente le prescrizioni consapevoli dell’affetto e delle temperatura quotidianamente, e dettate nelle successive deli- attenzioni che tutti rivolgiamo ai utilizzano i dispositivi di prote- bere regionali, con uno zelo se nostri tutelati. LUGLIO 2020 · ·7
LA NECESSITA’ DI RELAZIONI STABILI E CONTINUATIVE Il ruolo del Supporto psicologico nel pieno della pandemia L’emergenza ha causato sofferenza agli ospiti per i cambiamenti nella loro vita quotidiana. Un buon aiuto è giunto anche dagli strumenti virtuali: i rapporti a distanza hanno avuto la loro rilevanza sul piano comunicativo e riabilitativo Fulvio Giovannelli Francesco Bicchi rapportarsi a situazioni stabili, sicure, continuative Unità Psicologia nel tempo, per loro piene di significato e portatrici di valori. Solo così possono non solo stabilizzarsi In questi tempi di pandemia, i nostri modi di essere, di rapportarsi, e anche di riflettere e di vivere la realtà che ci circonda, sono molto cambia- ma aumentare la loro Qualità di Vita permettendo loro di affrontare situazioni, ed emozioni, nuove e gratificanti. ti e ci hanno spesso trovati spiazzati. La realtà ha Hanno infatti bisogno molto più di noi cosiddetti assunto una dimensione diversa, e tante persone “normali” di sentirsi voluti, riconosciuti e accetta- le abbiamo vissute e considerate come fossero ti; venendo meno la possibilità di frequentare il dei potenziali “nemici” da cui proteggersi (con una Centro, gli ospiti hanno sofferto per l’interruzione quantità enorme di disinfettante alcolico maggiore e la modifica del loro vivere quotidiano, così come del 70%). I nostri rapporti si sono distanziati e si le famiglie hanno dovuto far fronte al maggiore sono coniate alcune espressioni verbali che hanno impegno quotidiano che, al di là dell’affetto e della inondato le notizie dei media quali “distanziamento disponibilità, ha comportato sacrifici e un dispen- sociale” “assembramenti” “epidemia”, “pandemia” e dio di energia. la soluzione più “sanitaria” è stata quella di limitare, L’Anffas ha cercato di venire incontro ai bisogni o addirittura annullare, le relazioni sociali spostan- dell’intero nucleo familiare attraverso l’assistenza dole e trasformandole in relazioni virtuali. telefonica, l’assistenza domiciliare e attraverso la creazione di un portale informatico dove poter I RAPPORTI CON GLI ALTRI svolgere alcune attività proseguendo così una parte Questo cappello introduttivo vuole semplicemente del programma riabilitativo. essere una piccola riflessione per far capire come siano importanti i rapporti umani, per tutte le età e LA COMUNICAZIONE VIRTUALE per ogni situazione. In psicologia esiste un assioma, L’utilizzo dei mezzi di comunicazione virtuale nei e come tale non va discusso, che suona all’incirca confronti degli ospiti e delle loro famiglie ha di- così: “se non ci rapportiamo, non si cresce”, e, come mostrato che anche i rapporti a distanza, sebbene dicevano i nostri vecchi “fino alla bara si impara”. limitanti e forse meno significativi rispetto a quelli Quindi, la relazione, per i nostri sentimenti, per il vi- reali, hanno assunto una certa rilevanza sul piano vere quotidiano, è “semplicemente indispensabile”. comunicativo e riabilitativo; grazie a questa idea (illustrata in un articolo di questa rivista) gli ospiti FRAGILITÀ E STABILITÀ hanno avuto la possibilità di continuare a svolgere Si può capire, pertanto, come le persone con fragi- attività funzionali al loro benessere tenendo sem- lità cognitive, emotive, affettive, siano bisognose di pre vivo il rapporto con il Centro. 8 · · LUGLIO 2020
DALL’UNITÀ DI PSICOLOGIA Un sostegno telefonico a ospiti e familiari costretti a casa dal Coronavirus I colloqui per prevenire il rischio di isolamento e mantenere un contatto attivo con il Centro. Le famiglie hanno dato voce alle proprie difficoltà, alle richieste di chiarimenti e consigli, alle paure. Ogni telefonata racconta una storia differente. Diversi ragazzi hanno preso consapevolezza degli eventi, hanno collaborato e hanno sperimentato nuove attività Francesco Bicchi IL RISCHIO ISOLAMENTO lente delle persone, e in quale Fulvio Giovannelli Isolamento forzato, incertezza e modo poter essere di aiuto. La Unità Psicologia timore di cosa potrebbe succede- risposta è arrivata naturale dopo re, rottura improvvisa di una rou- le prime telefonate, le famiglie La veloce diffusione del Coronavirus nel territorio nazionale è stato un evento che tine che nel tempo ha alimentato le sicurezze e il benessere perso- nale, allentamento di relazioni af- hanno chiesto, implicitamente ed esplicitamente, uno spazio in cui poter dar voce alle proprie ha condizionato e stravolto in fettive significative diventate vere difficoltà, alla richiesta di chiari- breve tempo le vite di tutti: l’e- e proprie “basi sicure” grazie alle mergenza sanitaria ha costretto quali poter valorizzare e mante- le autorità ad allentare progres- nere processi di apprendimento: sivamente la libertà di movimen- i possibili effetti del contenimen- to di ognuno, riducendola allo to del virus a livello psicologico stretto indispensabile; il bisogno possono essere significativi sulla di socialità che contraddistingue salute mentale di tutti, a maggior l’essere umano è stato tempo- ragione per le persone più fragili. raneamente messo in secondo piano di fronte alla necessità di LE DIFFICOLTÀ impedire il diffondersi incontrol- DELLE FAMIGLIE lato dell’epidemia. Per prevenire quanto possibile Il Centro Anffas di Firenze, per questo rischio e per mantenere un salvaguardare e tutelare la salute contatto attivo con il Centro, l’U- dei propri assistiti, ha sospeso nità di Psicologia si è attivata per da marzo le proprie attività del erogare un servizio di sostegno centro diurno e così, dall’oggi agli ospiti e alle famiglie costrette al domani, gli ospiti sono stati a casa, e la straordinarietà della costretti a rimanere nelle proprie situazione ci ha indotto a riflettere abitazioni. su quale fosse il bisogno preva- 10 · · LUGLIO 2020
menti e consigli, alle paure, uno condivisione, in cui poter anche cosa stesse succedendo intorno spazio in altre parole in cui essere trovare insieme all’operatore a loro, lo hanno comunicato con ascoltate e mantenere un contat- modalità efficaci di gestione del preoccupazione, con paura ma to “relazionale” con il Centro per disagio cercando di promuovere il anche con la speranza e la voglia diminuire il più possibile sensa- benessere emotivo. di tornare al Centro e, nel frat- zioni di smarrimento, isolamento, tempo, provando a migliorare solitudine. Uno spazio ben presto COSA RACCONTANO la propria Qualità di Vita, hanno diventato di informazione e di LE TELEFONATE collaborato per tutelare la propria Ogni telefonata racconta una salute e si sono sperimentati in storia differente, un pezzetto nuove attività, nuovi giochi, nuovi della storia della famiglia nei comportamenti: in altre parole, si giorni della quarantena: racconta sono mostrati “pro-attivi” di fronte come la vita della famiglia sia a una delle situazioni potenzial- cambiata, quali abitudini siano mente più difficili da affrontare. cambiate, racconta delle difficoltà A tal proposito mi viene in mente ma talvolta anche della grande una frase di Aldous Huxley, il cele- capacità di “resilienza” dei ragazzi bre scrittore, che forse racchiude che hanno affrontato o stanno il senso di queste ultime parole: affrontando non solo con grande “L’esperienza non è quello che ti coraggio e grande responsabilità succede, ma quello che fai con ciò questo periodo storico così denso che ti succede.” Non è cioè im- di cambiamenti ma stanno anche portante quello che accade, ma il mostrando risorse, abilità, moda- modo in cui lo affrontiamo, quale lità di far fronte all’emergenza che atteggiamento scegliamo che fa la talvolta hanno stupito gli stessi differenza: come reagiamo a una familiari: a fronte di una com- situazione diventa fondamentale prensibile difficoltà, alcuni ragazzi per avere una buona qualità di hanno preso consapevolezza di vita. LUGLIO 2020 · · 11
#IOSTOACASA Un progetto di “riabilitazione” a distanza. Più vicini con la bacheca virtuale Il canale è stato attivato nel periodo di chiusura del Centro diurno. Così terapisti, operatori ed èquipe hanno potuto condividere materiale riabilitativo, ludico e di informazione interagendo con gli ospiti. Uno strumento di facile accesso alle famiglie ed utilizzabile da qualsiasi dispositivo Silvia Tacconi Musicoterapista Nel periodo di restrizione sociale in cui il Centro è stato chiuso, abbiamo pensato di essere “vicini” ai ragazzi costretti a casa, attraverso un canale virtuale. Ci siamo avvalsi dell’utilizzo di “Padlet”, un’applicazione on line che permette di creare bacheche virtuali condivise tra più utenti. UNO STRUMENTO FACILE E IMMEDIATO La scelta è stata quella di utilizzare uno strumento facile, semplice, immediato e versatile, che potesse essere adatto per i nostri “ospiti speciali”. Abbiamo UNA PIATTAFORMA DOVE GIOCARE pensato altresì ad uno strumento dove non fosse LAVORARE, CONDIVIDERE necessario un account personale, di facile accesso Da parte nostra sono stati inseriti spunti di lavoro, alle famiglie ed utilizzabile da qualsiasi dispositivo. ognuno secondo le proprie competenze, ed i ragaz- Quindi che avesse anche una modalità di accesso zi hanno avuto l’opportunità di giocare, lavorare e ed utilizzo semplice, dove i terapisti, gli operatori e condividere i loro lavori e pensieri con tutti i visita- l’èquipe potessero condividere a distanza materiale tori della piattaforma scelta, in un ambiente virtuale riabilitativo, ludico e di informazione, e i ragazzi sicuro e protetto. partecipare senza una registrazione per prendere Questo strumento è risultato utile anche agli ospiti visione del materiale messo a disposizione e svol- delle case famiglia, stimolati nel partecipare ad gere anche le attività proposte. attività e video da poter poi rivedere e condividere nella bacheca, contenitore anche di racconti e foto INTERAGIRE CON BACHECHE degli amici costretti a casa. TEMATICHE VIRTUALI Quindi la bacheca è stata strutturata in tematiche, UN USO POSSIBILE uno spazio musicoterapico, uno logopedico, uno ANCHE IN TEMPI “NORMALI” fisioterapico, uno dell’équipe, uno nel quale gli ope- Pensiamo che questo progetto, ideato in un mo- ratori potessero inserire materiale di lavoro vario, mento di emergenza per sopperire alla lontananza ed uno proprio degli ospiti dove scrivere, inviare degli ospiti del Centro diurno, possa essere un foto e video. validissimo strumento da utilizzare anche in tempi Il risultato è stato molto positivo; con questo “normali”: uno spazio di condivisione e un prezioso strumento è stata facilitata l’interazione con e fra i collegamento con le famiglie per mantenere viva ragazzi a casa, mantenendo così vivo il contatto con la continuità lavorativa e comunicativa dal Centro noi. all’ambiente familiare e viceversa. 12 · · LUGLIO 2020
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LE PRIME IMPRESSIONI La “quarantena” e il rientro al centro nei pensieri dei nostri ragazzi Le sensazioni di alcuni ospiti. Duccio: “A casa mi mancavano gli amici e per ingannare il tempo gli telefonavo”. Adriana: “Ero contenta di essere tornata all’Anffas perché ho rivisto i miei compagni e i miei operatori”. Giovanni: “ Questo virus ha scombussolato tutto, non si poteva andare ad un bar, ad un cinema, a teatro, al ristorante”. Andrea: “A casa sono stato bene, ma non sapevo come passare il tempo” Barbara Corti ragazzi rientrati al Centro e che belli caldi e se viene la febbre Logopedista hanno la capacità di verbalizzare alta si deve andare all’ospedale. ciò che hanno provato e soprat- A casa mi mancavano gli amici L’8 giugno 2020, L’Anffas ha riaperto l’ingresso ai ragazzi del diurno. Durante le fasi tutto quello che gli è mancato, durante questi ultimi tre mesi. e per ingannare il tempo telefo- navo al Romoli, all’Adriana e alla Sara. Finalmente sono venute a del lockdown il centro Anffas è prendermi la Betty e la Fabrizia rimasto aperto solo per le case I PENSIERI DEGLI OSPITI e mi hanno fatto tante feste. Ho famiglie e per alcuni utenti le cui AL RIENTRO NEL CENTRO cambiato settore per il virus, per famiglie avevano fatto richiesta ora…poi vorrei tornare a Giove a di assistenza domiciliare ad ope- Duccio Valentini fare il bar!" ra di alcuni colleghi. "Il corona virus è una malattia L’atmosfera di rientro è sta- brutta, può anche venire la feb- Adriana Caldarella ta strana, nonostante la gioia bre e la tosse. Si deve stare a casa "Io non mi posso avvicinare tanto di rivederci. L’incontro è stato naturalmente diverso da come i nostri ragazzi immaginavano: mascherine, guanti, distanze di sicurezza, alcuni di loro sono arrivati equipaggiati di masche- rine e consapevolmente pronti a lavarsi le mani ed a rispettare le distanze. Naturalmente il ritro- varsi è stato alterato da queste necessarie precauzioni, ma ogni giorno che sta passando, le cose stanno prendendo una forma più naturale, nonostante tutte le accortezze per la protezione e la prevenzione che tutt’ora stiamo seguendo. In questo articolo ho pensato di raccogliere i pensieri di alcuni dei 14 · · LUGLIO 2020
a delle persone, perché se no gli attacco il virus. Non ci si può abbracciare, baciarsi e dobbiamo stare più lontani possibile. Non si può mettersi le mani negli occhi, dobbiamo stare un metro di distanza e possiamo solo buttare baci più lontani. Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone e non mettersi le mani nel naso. Importante mettersi i guanti quando si rigoverna. Ero un po’ triste, perché mi annoiavo a stare a casa, ma ieri ero contenta di es- sere tornata all’Anffas perchè ho rivisto i miei compagni e i miei operatori. Ora sono in palestra con i miei amici a fare ginnastica per gli addominali e non si deve stare per la mano, né starnutire davanti alle persone." Vittoria Lobascio "Si tiene la mascherina per non Anche ad uscire, non si poteva prendere il corona virus. Mi è comunque far niente. Mi sono mancato l’Anffas e mi sono man- mancati gli assistenti e anche il cati tutti. A casa guardavo la tv e fatto di non poter accarezzare ho aiutato la mamma a pulire." in qualche modo le persone. Oltretutto sono dovuto rimane- Giovanni Rastrelli re in isolamento in camera mia, "Io ho vissuto una quarantena perché essendo risultato positivo bene, non potevo uscire perché al virus, sono dovuto rimanere in c’era questo virus Covid 19. È isolamento: mangiavo in camera venuto dalla Cina e si è diffuso in con mia sorella che mi aiutava tutto il mondo: Africa, Americhe, dere il contagio. Io sono tornato un po’. Quando sono rientrato India, tutta l’Europa e poi l’Italia. all’Anffas mercoledì scorso e all’Anffas ero molto contento, tra A Bergamo e a Brescia ci sono quando sono arrivato ho trovato l’altro ho conosciuto un nuovo stati tanti morti. Questo virus tutto un po’ cambiato, non so amico che si chiama Alban." ha scombussolato tutto, non si come dirlo... però ho avuto una poteva andare ad un bar, ad un bella accoglienza!" L Bellandi cinema, a teatro, al ristorante "A casa ho fatto il computer (Piat- non c’era nessuno. Dice che non Andrea Barbanera taforma Padlet “Io sto a casa”), è pericoloso, però le mascherine "A casa sono stato bene, ma non che abbiamo realizzato per i ra- bisogna tenerle per non pren- sapevo come passare il tempo. gazzi a domicilio. Con Alberto ho LUGLIO 2020 · · 15
LE PRIME IMPRESSIONI fatto fare le lettere dell’alfabeto, "Si mette la mascherina, se mi ho sentito la storia e la musica e portano fuori, al bar, perché c’è la ginnastica. " il virus. Quando è finito il virus, ritorno all’Anffas." Marco Lacciarini (Casa famiglia 3) Claudio Bazzani "In questo momento drammatico (Casa famiglia 3) mi ha fatto soffrire il non poter "Perché il virus fa male, si prende uscire. Ho sentito la mancanza l’influenza, allora si mette la ma- dei familiari, della mia sorella, schera colorata della Fiorentina." cognato e della piccola di 4 anni, che dopo tanto tempo ha fatto RIPRENDERE IL FILO il compleanno a porte chiuse e MAI INTERROTTO io le ho fatto gli auguri con la videochiamata. Ora la mia sorella Questi sono solo alcuni pensieri viene da me e poi spero di anda- dei nostri ragazzi, anche gli altri re io da loro a casa. " naturalmente con le loro possi- bilità e capacità comunicative, Carmelo Rotondo sono riusciti a farci capire la loro (Casa famiglia 3) grande emozione nel rivederci. "In Casa Famiglia mi trovo bene e Per questo mi è sembrato giusto mi hanno messo la mascherina e “ripartire” annotando alcune delle ora sono contento." loro emozioni, per capire da dove sia giusto riprendere il filo tra Paola Lucheroni noi, che nonostante tutto non si è (Casa famiglia 3) mai spezzato… 16 · · LUGLIO 2020
L’ASSISTENZA DOMICILIARE “Conoscere i ragazzi a casa: un’esperienza che ci ha arricchito ancora di più” Le impressioni di un’assistente sul lavoro svolto nelle abitazioni degli ospiti durante il periodo della pandemia. “L’utilità di entrare in rapporti più stretti con i familiari” Cinzia Borsotti auto, abbiamo fatto piacevoli soste Soprattutto ci ha fatto capire nei bar per un caffé e altre piccoli meglio e a volte scoprire tanti Nel periodo della pandemia uno dei servizi messi in campo da Anffas è stato quello svaghi. CONSOLIDARE IL RAPPORTO problemi che potevamo non aver compreso a pieno nel lavoro al centro, facendoci anche ripensare dell’assistenza domiciliare, che ha CON I FAMILIARI a possibili errori che potevano es- visto impegnati diversi operatori. È In conclusione voglio sottolineare, sere evitati e che lo saranno in fu- stata un’esperienza del tutto nuova e con me tutti i colleghi che hanno turo. Sarebbe davvero importante che inizialmente ci ha provocato vissuto questa nuovo servizio poter continuare ad avere rapporti incertezza sui comportamenti da come assistenti, che è stata un’e- con le famiglie al fine di svolgere tenere, su cosa fare, come rappor- sperienza più che positiva. un lavoro sicuramente migliore. tarsi con le famiglie. C’era preoc- cupazione, insomma, ma appena iniziato il lavoro ogni dubbio, timore e imbarazzo è prontamente LA QUARANTENA IN FAMIGLIA svanito. “Un’esperienza che non dimenticheremo mai” ACCOLTI MOLTO BENE Il racconto della mamma di una giovane ospite. DA TUTTE LE FAMIGLIE Le giornate trascorse tutti insieme fra musica, tv Siamo stati tutti accolti benissimo: e la preparazione di torte salate e dolci. I ragazzi sempre conoscere i ragazzi nella propria in contatto con i loro amici grazie alle connessioni internet vita domestica di tutti i giorni ci ha permesso di entrare in rap- Sono stati due mesi che, nonostante le grandi difficoltà generali del porti ancora più stretti con i loro momento, ci hanno portato una bellissima esperienza. Ci siamo familiari, che ci hanno considerato organizzati a passare tanto tempo insieme fra balli, scemenze persone di casa. Proprio questa è varie e dilettati in torte salate e dolci. Abbiamo imparato a fare stata la sensazione più forte e più la pasta per la pizza che ormai è diventata patrimonio del sabato bella per tutti noi operatori. sera. Sara qualche volta era un pochino annoiata ma ha passato tanto tempo al telefono con Duccio, suo compagno di avventura TANTI DIVERSI MOMENTI all’Anffas. Poi ha ascoltato tanta musica di Laura Pausini, la sua CONDIVISI CON I RAGAZZI passione, e ha guardato alcune serie tv, i video di “Me contro te” I ragazzi ci hanno fatto vedere la le avventure di “Luì & Sofì”. Gli altri miei due figli, Lapo e Neri, loro casa, ci hanno mostrato gli che in questo periodo hanno imparato a sistemare la loro camera, spazi dove trascorrono le gior- sono stati sempre collegati online con gli amici. Abbiamo parteci- nate. Abbiamo condiviso diversi pato a tutti gli eventi dei canti sui balconi e ci siamo divertiti tanto momenti, abbiamo fatto delle tutti. Il mio lavoro non è cambiato molto, ma il resto della giorna- passeggiate, ci siamo spostati in ta l’ho trascorsa come un’adolescente e mi sono immedesimata nel modo di pensare da ragazzi. Per noi è stata un’ esperienza che ci ricorderemo nel tempo. Guendalina, LUGLIO 2020 · mamma· 17di Sara
IL RACCONTO DEGLI OPERATORI DEL CENTRO “Non è stato facile ma abbiamo garantito la continuità del servizio” Il disorientamento dei primi giorni dopo la chiusura del diurno. Le misure per ridurre al massimo il rischio contagio e la riorganizzazione del lavoro. Anche gli ospiti costretti a contenere il loro bisogno di “contatto fisico” e a rispettare tante nuove regole Alcuni operatori IL DISORIENTAMENTO della piattaforma a distanza DEI PRIMI GIORNI “Padlet” proposta e coordinata Era il 9 marzo quando tutta l’Italia fu costretta a fermarsi e ad affrontare una Non avendo ancora delle diret- tive specifiche inerenti i cen- tri diurni, i primi giorni sono dai terapisti. UN PIANO DI LAVORO situazione senza precedenti. Qui trascorsi con tante difficoltà e PER L’EMERGENZA in Anffas abbiamo trascorso i disorientamento, sia da parte dei Nonostante le risorse fosse- primi giorni pieni di incertezze familiari che da parte dei dipen- ro numericamente dimezzate, e timori per la situazione che denti. Dopo aver preso atto del siamo riusciti a coprire il ser- ci siamo trovati a fronteggiare, decreto legge del 16 marzo 2020 vizio diurno per i ragazzi delle consapevoli già dai primissimi n° 18, i ragazzi che usufruiscono case alloggio. Il Direttore del momenti che non sarebbe stato del centro diurno non hanno più personale, insieme ad una parte per nulla facile, viste e consi- potuto frequentare la struttura, dell’equipe, si sono ritrovati a derate le notizie sempre più riversando le famiglie in una riorganizzare il piano di lavoro tragiche che giungevano da ogni situazione di totale criticità, (turni di lavoro, suddivisione dei parte del mondo. sopperita in parte dall’utilizzo gruppi assistenti/assistiti, spazi e percorsi dedicati) per evitare il più possibile la diffusione del virus all’interno della struttura. SENSAZIONI CONTRASTANTI DEI DIPENDENTI ANFFAS Noi dipendenti siamo stati pervasi da emozioni fortemen- te contrastanti: da una parte la paura crescente di possibili contagi, dall'altra la necessità e la volontà di restare vicino ai nostri ragazzi . TRASFORMATE ABITUDINI E MODALITÀ DI LAVORO Il modus operandi ha subito pro- fonde trasformazioni, modifican- 18 · · LUGLIO 2020
do abitudini e modalità di lavoro della gravità della situazione maginabile, ci ha fatto com- di operatori e di assistiti. Tutto ma percependo comunque un prendere quanto la coesione e ciò si è accentuato ancor di più sostanziale cambiamento. la passione per il nostro lavoro quando sono stati rilevati i primi renda possibile anche quello che ed unici due casi positivi, a tal LO SFORZO DI CREARE sembra impossibile. punto che paura e responsabilità UN CLIMA SERENO si sono triplicate sia per noi che Il nostro operato si è concentra- per le nostre famiglie, costrin- to principalmente nel creare e gendoci ad un isolamento forza- mantenere un clima conforte- to all’interno delle nostre stesse vole e sereno, cercando di non abitazioni, una volta terminato il lasciar trasparire ansie e paure ai turno di lavoro. nostri ragazzi. Inoltre, abbiamo dovuto reinventarci attività oc- UNA VERA “RIVOLUZIONE” cupazionali e ricreative per favo- ANCHE PER GLI OSPITI rire il trascorrere della giornata Da un giorno all’altro i nostri contribuendo alla gratificazione ragazzi hanno dovuto impara- dell’ospite. re a contenere il loro bisogno Un plauso speciale va ai nostri di “contatto fisico”, a rispettare colleghi delle case alloggio che percorsi, regole e distanziamen- nonostante l’emergenza hanno to sociale, all’utilizzo di masche- continuato a prestare servizio rine e del gel disinfettante, ma senza diniego alcuno; ed un do- allo stesso tempo sono riusciti veroso e sentito ringraziamen- ugualmente a trarre ispirazione to va a coloro i quali ci hanno dal contesto venutosi a creare, seguito dal principio a tutt’oggi, dilettandosi nel confezionamen- condividendo dubbi, paure e to di mascherine artigianali, sep- soddisfazioni. pur non consapevoli pienamente Questa situazione, fuori dall’im- LUGLIO 2020 · · 19
EMERGENZA CORONAVIRUS L’UNITÀ DI CRISI DI ANFFAS NAZIONALE Attivato un ampio gruppo di tecnici per garantire supporto nella gestione delle criticità. Utilizzati tutti i canali: sito internet, mailing, social e gruppi WhatsApp. Messa a disposizione una grande mole di informazioni utili A nffas Nazionale ha attivato una “Unità di Crisi” di livello nazionale, della quale ha fatto parte anche il nostro direttore sanitario, Pier Franco Gangemi, per affrontare l’emergenza “Co- ronavirus” grazie ad un gruppo di tecnici della propria Rete che ha operato anche a supporto delle proprie strutture ma non solo. GARANTIRE INFORMAZIONI UTILI E SEMPLICI continuano a presentarsi, anche materiali di vario genere, a sup- L’obiettivo è stato quello di garan- se al momento in misura ridotta. porto di tutte le strutture locali tire, per quanto possibile in una e non solo. Notizie e informative situazione in continua evoluzio- UTILIZZATI TUTTI dall’Unità di crisi seguite da una ne, informazioni utili, semplici e I CANALI WEB lunga e dettagliata serie di sezioni, ogni altro supporto per gestire le Tutti i canali e gli strumenti di con link dedicati, nei quali appro- innumerevoli criticità che quo- informazione di Anffas Nazionale, fondire i vari argomenti. Ovvero. tidianamente si presentavano e quali sito internet, mailing, social e • Comunicazioni Anffas nazio- gruppi WhatsApp, hanno veicola- nale to e continueranno a veicolare le • Normative, comunicazioni e informazioni, i documenti, le buo- disposizioni governative e di ne prassi, i protocolli elaborati, per uffici governativi aggiornare costantemente l’intera • Normative, comunicazioni e Rete e manifestare l’impegno e la disposizioni ministeriali vicinanza di Anffas in questo diffi- • Tutela dei lavoratori ed age- cile momento. volazioni lavorative NOTIZIE E INFORMATIVE • Rapporti tecnici istituto supe- DIVISE PER SEZIONI riore di sanità (iss) Tutti i documenti prodotti dall’U- • Comunicazione garante nità di crisi sono stati divulgati privacy aggiornando costantemente la • Documenti concernenti ambi- pagina sul proprio sito, dove è to fiscale stata creata una sezione apposita, • Comunicazioni delle organiz- aggiornata costantemente, con zazioni sindacali 20 · · LUGLIO 2020
“Fase 2”: ripresa graduale dei guaggio facile da leggere e SITO LOCALE E NAZIONALE servizi comunicazione aumentativa IN COSTANTE COLLEGAMENTO Provvedimenti regionali e locali – alternativa Anche Anffas Firenze ha crea- attivazione interventi sui territori • Gestione dello stress to sul proprio sito una sezione Informazioni per accedere al • Didattica a distanza: risorse in evidenza con tutte le notizie fondo integrazione salariale (f.i.s.) e materiali utili per alunni e inerenti l’emergenza Covid 19, – art. 19 decreto legge n. 18/2020 studenti con disabilità con materiali propri e un collega- Informazioni per accedere alla • Modulistica utile mento costante al sito di Anffas cassa integrazione in deroga • Linee guide e materiali ope- nazionale. In questo periodo (cigd) – art. 22 decreto legge n. rativi abbiamo poi continuato ad uti- 18/2020 • Mass media (interviste, arti- lizzare la nostra pagina facebook • Comunicazioni Fish coli, ecc.) e abbiamo dato vita a un nuovo • Comunicazioni Forum terzo • Materiale utile proveniente strumento, la newsletter, del qua- settore dalle reti le parliamo in un altro articolo su • Informazioni utili in lin- • Prodotti multimediali questo numero della rivista. LUGLIO 2020 · · 21
NUOVO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE AGILE, VELOCE, ESSENZIALE: ECCO LA NEWSLETTER DI ANFFAS FIRENZE Le sue caratteristiche: cadenza mensile e informazioni di attualità, nuovi progetti, iniziative, eventi. A volte anticiperà contenuti che saranno sviluppati sulla rivista La nascita della newsletter di Anffas Firenze, il cui primo numero è stato inviato nel mese biamo parlato inevitabilmente quasi solo di questo: di come è stata affrontata la fase iniziale, iniziativa è un modo per aprire sempre di più Anffas all’ester- no. Il paradosso è che il taglio di Aprile, fa parte di un più am- della riorganizzazione dei servizi del nastro sia coinciso con un pio progetto di riorganizzazione dopo la chiusura del Centro momento di “segregazione”, di e potenziamento della nostra diurno e il mantenimento delle difficoltà anche solo a muoversi, comunicazione. È uno strumento tre Comunità alloggio e, infine, a vivere la normalità del quoti- agile, con una cadenza mensile della riapertura. diano. (ma in caso di necessità i tempi Ma non volevamo attendere potranno anche essere rivisti), UN MODO PER APRIRE ancora: non potevamo farci det- pensato per raggiungere veloce- ANFFAS SEMPRE PIÙ tare completamente i tempi da mente un’ampia platea di lettori, ALL’ESTERNO questo ospite inatteso e sgradito composta da familiari degli ospiti In perfetta sintonia con la nostra che aveva già sufficientemente del nostro centro di riabilitazione filosofia di fondo, anche questa sconvolto le nostre vite. diurno e delle comunità alloggio, soci, dipendenti, collaboratori, volontari, amici, rappresentan- ti delle istituzioni e dei mezzi d’informazione (ma il numero di destinatari sarà implementato continuamente e chiunque potrà richiederne l’invio). COME SI PRESENTERÀ LA NOSTRA NEWSLETTER La newsletter sarà composta da informazioni essenziali, nuo- vi progetti, iniziative, eventi, e anticiperà in parte contenuti che saranno sviluppati sulla nostra rivista. La pandemia coronavirus ne ha rallentato l’avvio, ma non è ovviamente il motivo della sua nascita. È solo inevitabilmente Per iscriversi alla newsletter è sufficiente inviare una richiesta mail diventata l’argomento centrale a uno dei seguenti indirizzi: info.anffas.firenze@gmail.com di questi primi tre numeri di vannini.anffas.firenze@gmail.com Aprile, Maggio e Giugno. Ab- 22 · · LUGLIO 2020
NUOVI MODELLI DI SOSTENIBILITÀ PER IL TERZO SETTORE Fundraising e rendicontazione sociale: dalla teoria alla pratica La partecipazione di Anffas Firenze ad un corso organizzato dall’associazione nazionale: dalle pratiche di pianificazione all’analisi della raccolta fondi e del tema del dono. Le prime azioni concrete: tabella delle relazioni, mappa dei servizi erogati e misurazione dei risultati economici e sociali Gabriele Raugei Socio volontario A nffas Nazionale, con la collaborazione del Consor- zio la Rosa Blu ha organizza- to recentemente un corso di formazione dal titolo “Master in Fundraising…dalla teoria alla pratica, Capacity building e ren- dicontazione sociale”. Il corso, di 4 giornate, si è tenuto a Bolo- gna in due momenti diversi, fra dicembre 2019 e gennaio 2020, ed è stato seguito da Paolo Van- nini e dal sottoscritto. PIANIFICAZIONE, ANALISI E TEMA DEL DONO Il percorso formativo ha spiega- to sia la promozione di pratiche processo di verifica del proprio dei mercati di approvvigiona- di pianificazione e di gestione modello di governance, nonché mento di risorse economiche e all’interno della propria strut- ai principi ed ai valori che ispi- strumentali, e le modalità per tura organizzativa, sia l’analisi, rano le azioni di sollecitazione interessare, stimolare, cercare attraverso dati ed elementi di e stimolazione del dono e che e trovare donatori di tempo e contesto, del Fundraising e del motivano quindi l’atto donativo fidelizzarli. tema del dono come elementi da parte dei sostenitori. Gli obiettivi che il percorso necessari per dare corso a nuovi formativo ha sviluppato sono modelli di sostenibilità degli RACCOLTA FONDI: stati: discutere di nuovi possi- enti del terzo settore anche alla GLI OBIETTIVI DEL CORSO bili modelli di sostenibilità e di luce della imminente Riforma Si è avuta, inoltre, la possibilità business che tengano conto an- del Terzo Settore. di apprendere gli aspetti più tec- che del contesto, dei clienti, dei Durante il corso particolare nici dell’attività di Fundraising, donatori, della comunità tutta; attenzione è stata posta al le principali strategie, l’analisi confrontarsi sul ruolo del dono LUGLIO 2020 · · 23
NUOVI MODELLI DI SOSTENIBILITÀ PER IL TERZO SETTORE in questi modelli di business; pi di persone o aziende) con cui PROGETTO DI GOVERNANCE trasmettere i principi e gli stru- l’Organizzazione si confronta E RENDICONTAZIONE menti del Fundraising come leva abitualmente. SOCIALE di sviluppo del business; proget- Abbiamo poi, con l’aiuto di Parallelamente, stiamo lavoran- tare soluzioni di miglioramento alcuni dipendenti, costruito la do anche al progetto Governance in merito ad aspetti strutturali, Mappatura delle relazioni della e rendicontazione sociale. processuali e procedurali. (Capa- Organizzazione per permettere Questo Progetto nasce dalla city Building). di rendere visibili le reti di rela- consapevolezza che al muta- zioni, individuandone l’intensità mento delle condizioni di “mer- LA TABELLA e la potenzialità in termini di ri- cato” deve seguire un riesame DELLE RELAZIONI sorse per il Fundraising (denaro, anche del modello di governance Tornati in Anffas, ci siamo subito tempo, beni, servizi e relazioni degli enti senza scopo di lucro. dedicati al progetto Raccolta ). Abbiamo così fissato il nostro Al di là delle prescrizioni nor- fondi e ci siamo subito posti punto di partenza. Sappiamo chi mative, date le finalità statutarie, la domanda di quali fossero le sono i nostri attuali Stakeholder la rendicontazione sociale è relazioni della nostra Organizza- e il loro peso. decisamente l’approccio più fer- zione. Successivamente è iniziato il tile per iniziare una riflessione La domanda potrà sembrare in- lavoro di fidelizzazione e ricerca sul modello di governance della genua, ma nella pratica abbiamo di nuovi Stakeholder così come nostra organizzazione. trovato elenchi personalizzati la progettazione di un piano di Come riferimento e scopo del ma non condivisi, incompleti comunicazione in più passaggi, lavoro che andremo a fare ab- talvolta. Abbiamo allora definito che non ha avuto ancora una biamo messo la nostra Mission una Tabella delle relazioni (grup- sua definizione completa. "Promuovere la qualità della 24 · · LUGLIO 2020
vita delle persone con disabi- lità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie, oggi e dopo di noi”. SERVIZI EROGATI UNA MAPPA COMPLETA Abbiamo poi dichiarato i Valori che la nostra Organizzazione ritiene fondamentali nei rapporti interni con i nostri ospiti e gli obiettivi istituzionale da perse- guire all’esterno. Abbiamo quindi realizzato una prima mappa con la qua- le abbiamo analizzato ciascun Servizio erogato, alla luce dei Valori organizzativi e obbiettivi istituzionali. È chiaro che questa prima mappatura è dichiarativa, ci dice quello che noi vorremmo che fosse. MISURAZIONE DEI RISULTATI (oggetto della programmazio- e quindi occorre investire tempo ECONOMICI E SOCIALI ne). Dopo aver definito le azioni e risorse per portare l’Organiz- Bisogna adesso fare in modo da attivare nell’anno in corso zazione ad un livello migliore in che quello fin qui dichiarato si procede con l’individuazione termini di maturità operativa, passi nella operatività di tutti i delle risorse, tecniche, umane ed programmatica, finanziaria ed giorni, quindi nella programma- economiche, del responsabile/ organizzativa e a fare propria zione e sia verificabile perio- referente, delle persone che ver- una forte volontà e capacità nel dicamente con una effettiva rebbero coinvolte, nonché degli gestire il Fundraising che nei misurazione dei risultati econo- indicatori che misurano il livello prossimi anni dovrà essere una mici e sociali. di raggiungimento degli obiet- significativa quota delle entrate. tivi, siano essi di adeguamento/ Per ogni singolo servizio, attività, mantenimento o di sviluppo progetto, occorre quindi definire a partire dagli obiettivi generali UNA RIFLESSIONE e dall’analisi dello stato di attua- SUL MODELLO zione e delle eventuali criticità GESTIONALE riscontrate, le azioni che nei Sintetizzando, quello che occor- successivi tre anni si dovrebbero re nella nostra Organizzazione attivare per consolidare e/o mi- (come peraltro nella maggior gliorare/superare le criticità ri- parte ) per superare le nuove e levate, individuando tra le azioni crescenti sfide è una attenta ri- quelle da attuare nel primo anno flessione sul modello gestionale LUGLIO 2020 · · 25
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