SOLENNE INCORONAZIONE DELLA NEL

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SOLENNE INCORONAZIONE DELLA NEL
RIVISTA DEL PONTIFICIO SEMINARIO TEOLOGICO “S. PIO X” DI CATANZARO                                          ANNO XIV NUMERO 1 - GENNAIO 2019

                                                         SOLENNE INCORONAZIONE DELLA

                                                                                                   NEL

                                                                      di consacrazione
                                                                   della cappella maggiore
                                                                                   17 NOVEMBRE 2018

Editoriale                                                                   stringendolo saldamente a sé, sembra offrirlo a noi, suoi figli, proprio
                                                                             perché consapevole che anche la sua missione è consistita, e consiste
Mons. Vincenzo Rocco Scaturchio - Rettore                                    tutt’ora dal cielo, nel mostrare e nell’offrire al mondo Colui che ha di
                                                                             più caro: il Figlio suo! Anche Lei, specularmente al Padre, che «tanto ha
                                                                             amato il mondo, da dare il suo Figlio unigenito» (Gv 3,16), ci ama a tal
Maria, Mater Boni Consilii,                                                  punto da offrirci Gesù e, in questo dono associa se stessa, divenendo
                                                                             nostra Madre. Questo è l’eterno consiglio: Dio vuole comunicare a noi
modello di ogni discepolato                                                  se stesso nel suo Figlio… e Maria è la Mater Boni Consilii! Per una felice
                                                                             coincidenza, il tema che ci guida quest’anno nella formazione è giu-
             uest’anno 2018 vede la nostra comunità impegnata a con-         stappunto: «Dammi tuo figlio, quello che hai di più caro». Il riferimento

    Q        cludere i festeggiamenti per il 50° dalla Consacrazione della
             Cappella Maggiore. Abbiamo voluto dedicare a tale evento
un anno di riflessione e di preghiera per incrementare nella comunità,
                                                                             è ad Abramo, al quale Dio richiede in offerta il figlio Isacco (Gen 22,2).
                                                                             Al nostro Patriarca che, in cuor suo e nella sua fede guardava il Dio che
                                                                             provvede, fu risparmiato il figlio; a Maria no: Ella ha dato davvero quello
                                                                             che aveva di più caro! Questa considerazione volge a formare i nostri
non solo attuale, ma anche e soprattutto tra gli ex alunni, la devozione
alla Mater Boni Consilii, celeste Patrona del nostro Seminario. Il 17 no-    giovani candidati al sacerdozio a saper rinunciare a tutto per amore di
vembre u. s., con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal        Gesù e appartenergli totalmente, superando l’abominevole tentazione
Card. Giovanni Battista Re, sulla sacra effigie è stato posto un prezioso    di un’ambigua pedagogia dell’et… et (Dio e il mondo), per perseguire in-
diadema, opera del maestro orafo crotonese Sergio Saraco. Il Docu-           vece quella virtuosa dell’aut… aut (solo Dio e i fratelli). Anche in questo
mento finale del Sinodo, appena celebrato, al n. 83 ci dice: «Tra tutte le   la Mater ci è di esempio e ci sostiene, come dice ancora il Documento
figure bibliche, che illustrano il mistero della vocazione, va contemplata   sinodale: «Come madre e maestra misericordiosa continua ad accom-
in modo singolare quella di Maria. Giovane donna che con il suo “sì” ha      pagnare la Chiesa e a implorare lo Spirito che vivifica ogni vocazione. È
reso possibile l’Incarnazione, creando le condizioni perché ogni altra vo-   quindi evidente che il “principio mariano” ha un ruolo eminente e illu-
cazione ecclesiale possa essere generata, ella rimane la prima discepola     mina tutta la vita della Chiesa nelle sue diverse manifestazioni» (n. 83).
di Gesù e il modello di ogni discepolato». Ecco perché la nostra comunità    Gesù, che Lei ci offre, noi lo guardiamo e lo contempliamo ogni giorno,
mette al centro della propria giornata e del proprio cammino di forma-       ogni sera nell’Eucaristia, che ci sta davanti nel tabernacolo aperto; ma
zione la Madre e il Bambino! In loro troviamo le condizioni della gene-      è sempre Lui che abbiamo tra le mani nella Bibbia aperta che contiene
razione della nostra vocazione e della nostra missione. Se Maria è nostro    la Parola di Dio, il Verbo che nel grembo della Vergine ha preso carne.
modello nella chiamata a seguire come discepoli il Figlio suo Gesù, allo     Con Lui cerchiamo di fare amicizia. Lui vogliamo seguire, Lui è il Maestro
stesso modo Ella è nostro modello nella missione di offrire Gesù al          che ci educa, davanti al quale ci prostriamo per adorarLo VIVO nel Sa-
mondo. Nell’immagine da noi venerata, vediamo, infatti, il Bambino           cramento dell’Altare. Lui cerchiamo di imitare: Colui che ogni giorno di-
Gesù che, pur tenuto fra le braccia dalla Madre, in realtà è proteso verso   venta nostro cibo, donandosi tutto a noi, affinché noi impariamo a dare
coloro che a Lui si rivolgono in preghiera. D’altro canto la Madre, pur      tutto noi stessi a Lui e ai fratelli.
SOLENNE INCORONAZIONE DELLA NEL
Indice
IL SERVIZIO: UNA STELLA DELLA CORONA DELLA VERGINA MARIA di Don Serafino Parisi    pag. 3
UNA CORONA DI GLORIA SUL CAPO DI MARIA a cura delle Monache Agostiniane di Rossano      4
FESTA IN ONORE DELLA MATER BONI CONSILII                                                5
OMELIA DEL CARD. GIOVANNI BATTISTA RE                                                   6
INNO ALLA MATER BONI CONSILII di Fortunato Marsetti                                     7
LETTERA 22 di Giovanni Rigoli                                                           8
“MAESTRO, È BELLO PER NOI ESSERE QUI” di Domenico Lamanna                               9
MINISTERO SACERDOTALE E SANTITÀ di Antonio Lamanna                                     10
CHIAMATI PERCHÈ AMATI di Francesco Buccafurri                                          11
LA MISSIONE POPOLARE A GIFFONE di Tommaso Calipa                                       12
IL PASTORE BELLO di don Antonio Peduto                                                 13
LA TAPPA PROPEDEUTICA di don Gregorio Corea                                            14
CENA NATALIZIA DI SOLIDARIETÀ                                                          15
CRONISTORIA a cura di Giovanni Rigoli                                                  16
MEMORANDUM a cura di Stefano Lafranconi                                                20

 Contatti:                                                               Sostieni il Seminario
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                           Coordinatore: Mons. Alessandro Saraco - Redazione: Seminaristi del gruppo cultura
            Copertina: Immagine della “Mater Boni Consilii” - Pontificio Seminario S. Pio X, Catanzaro - Stampa: Grafiche Simone

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SOLENNE INCORONAZIONE DELLA NEL
Il servizio: una stella della corona della Vergine Maria
 di don Serafino Parisi, docente Istituto Teologico Calabro

       l tema del servizio è trasversale nella       servo, servire”: quella della sottomissione –        concreta lettura costruttiva riesce a integrare

   I   Bibbia. Occupa tutte le sue parti dall’ini-
       zio alla fine: si direbbe dalla Genesi al-
l’Apocalisse. Le note dominanti di questo
                                                     attivata da una relazione strutturata sulla
                                                     base della paura – a un padrone che pretende
                                                     i servigi dei suoi sottoposti facendo leva sulla
                                                                                                          un suggestivo, quanto significativo, aspetto
                                                                                                          semantico: il significato del termine “servo”,
                                                                                                          infatti, nella quasi totalità dei casi è determi-
argomento che non è solo fondamentale, ma            ostentazione della sua forza crudele e della         nato dal suo contrario. Cosa che, dal versante
soprattutto “fondativo”, si trovano tutte nella      sua spietata ferocia e prevaricazione. All’in-       positivo, indica l’essere in funzione di un altro:
figura di Maria, la madre del Signore, secondo       terno della Sacra Scrittura viene attivato un        è diverso essere servo di un padrone esigente
la presentazione che di lei viene fatta nel          processo di affrancamento da quest’uso ne-           e spietato oppure di un signore riconoscente
Nuovo Testamento. Se consideriamo i passi            gativo attraverso un piano di rivalutazione del      e misericordioso. Dal “complemento di speci-
evangelici che la riguardano, cogliamo imme-         contenuto del termine e della stessa identità        ficazione” dipende, dunque, l’identificazione
diatamente il nesso evidente con lo “stile di-       dei “servitori”: il dinamismo della redenzione,      del ruolo e anche la stessa determinazione
vino” del servizio, che costituisce l’icona del      che passa attraverso un integrale percorso di        identitaria del servo.
decisivo modo d’essere e d’agire di ogni cre-        liberazione, conduce il servo a sentirsi “amico”         Ciò che prevale nell’uso positivo di un ter-
dente. Tanto più che sul piano linguistico,          del Signore e “figlio” di Dio Padre. La radice       mine, di per sé negativo, è la dinamica del
oltre che contenutistico, il vocabolo “servizio”                                                          coinvolgimento nel progetto d’amore di Dio.
appartiene non a un’area, ma a un universo                                                                Questa connotazione si trova sia nel testo
semasiologico, ragione per la quale, ogni                                                                 dell’annunciazione (Lc 1,26-38) sia in quello
qualvolta viene utilizzato o semplicemente                                                                della visita di Maria a Elisabetta (Lc 1,39-56).
evocato un sostantivo, un aggettivo, un av-                                                               I due brani sono, evidentemente in continuità
verbio di questa galassia semantica, deve riaf-                                                           tra loro, tanto che il secondo presuppone il
fiorare il portato originario affinché il                                                                 primo sia sul piano logico sia su quello teo-
concetto possa essere compreso nella sua                                                                  logico. Il brano dell’annunciazione presenta
profondità e nelle sue implicazioni, giacché il                                                           tutte le fasi della chiamata con la quale Dio
termine porta con sé temi decisivi: il conflitto                                                          intende inserire attivamente una sua creatura
tra libertà e necessità, l’opposizione tra fidu-                                                          nell’eterno piano della salvezza. Innanzi tutto
cia e paura, e poi il dinamismo antitetico                                                                vi è il saluto profetico (cfr. Sof 3,14-15; Gl
compreso tra morte e vita, l’aporia tra prota-                                                            2,21-27; Zc 9,9-10) dell’angelo «Rallegrati
gonismo e servizio e la rischiosa dissimula-                                                              (chaire)» che rimanda alla scelta, all’elezione
zione tra potere/autorità e ministero.                                                                    divina in virtù della quale il Signore da sempre
    All’interno di una pista sintetica che, at-                                                           aveva riempito di grazia (kecharit men ) la
traversando tutta la Sacra Scrittura, tenti di                                                            Vergine di Nazareth. Poi c’è il turbamento di
raccogliere le espressioni con le quali viene                                                             Maria, quell’interrogativo umano finalizzato
“svelato” il tema del servizio, ci sono delle                                                             alla comprensione delle parole o dell’orienta-
soste grazie alle quali è possibile comprendere                                                           mento all’interno del mistero; e, di seguito,
il significato del “servizio” nelle sue svariate                                                          viene espressa la rassicurazione dell’angelo di
applicazioni di senso. Fin dal principio, “ser-                                                           «non temere» a motivo della grazia di Dio e
vire” è inteso come un compito culturale e                                                                del particolare invito ad essere la madre del
cultuale (cfr. il verbo ‘abad in Gen 2,15) affi-                                                          Signore, per opera dello Spirito Santo. Ga-
dato da Dio all’uomo, fatto a immagine e so-         ‘abad, infatti, “serve” a definire, a qualificare,   briele, dunque, conduce Maria sui sentieri
miglianza dell’Eterno (cfr. Gen 1,26), cioè suo      a identificare (nel senso di indicarne l’iden-       della Bibbia e lei, docilmente, si fa compagna
collaboratore e suo rappresentante sulla terra.      tità), a descrivere un uomo e le sue relazioni,      di viaggio di Abramo e degli altri Patriarchi, di
In tal senso il servizio (il ministero) è voca-      la sua libertà, il suo orizzonte, il suo modo di     Mosè e dei Profeti e risponde (cfr. v. 38) come
zione e grazia e viene conferito come compito        essere e il suo stesso stile di vita.                i grandi personaggi della storia della salvezza
e missione. L’atteggiamento più idoneo per               Proprio per tale motivo il servizio è pre-       avevano a loro volta risposto: «Ecco la serva
accogliere questo dono e per vivere la conse-        sentato come una proposta di vita piena e            del Signore (idou doul kuriou)». Maria si
guente missione è quello della docilità,             realizzata, per una esistenza impegnata e            mette al servizio di Dio confessando l’ade-
espressa nella Bibbia con l’immagine della po-       “beata”: una “pro-vocazione” affinché l’uomo         sione alla sua parola (to rh ma) che le era
vertà: il povero è colui che è aperto total-         possa discernere ragionevolmente, scegliere          stata proposta attraverso l’angelo. Il “servizio”
mente al Signore, è colui che offre a Dio la         liberamente e rispondere consapevolmente al          di Maria è risposta obbediente al disegno sal-
sua piena disponibilità. La totale offerta di sé     Signore che lo chiama a lasciarsi coinvolgere        vifico che il Signore le aveva comunicato. Pro-
potrebbe arrivare fino all’immolazione, alla         nel suo mistero di salvezza. In quanto risposta      posta di Dio e risposta affermativa dell’uomo
consegna della propria vita modellata sulla          a una esigente parola che interpella l’uomo,         sono la celebrazione dell’incontro di due li-
testimonianza di Gesù Cristo (cfr. Lc 22,27), il     l’essenza del ministero può essere detta, in         bertà che si uniscono in un unico piano
Figlio dell’uomo «che non è venuto per essere        definitiva, come il dono gratuito di sé. Sono        d’amore. In tal modo la scelta di vita di Maria
servito, ma per servire e dare la sua vita in ri-    tutti questi i passaggi che fanno comprendere        diventa un cammino di fede all’insegna del
scatto per molti» (Mt 20,28). Questa linea in-       come il servizio – indicando un sistema di re-       servizio.
terpretativa di segno positivo marca la              lazioni – si fondi sulla fiducia e non sulla             L’altro brano può essere definito come “il
differenza con l’altra accezione, totalmente         paura, sulla libertà e non sulla costrizione,        canto della serva del Signore” ed è inserito nel
negativa, che possiedono i lemmi “servizio,          sulla lealtà e non sull’inganno. Proprio questa      testo della visita di Maria a Elisabetta. All’in-

                                                                     • PAGINA 3 •
SOLENNE INCORONAZIONE DELLA NEL
terno della cornice narrativa (Lc 1,39-45.56)         attraverso l’intreccio di reminiscenze antico-       realizzazione del disegno della salvezza e
costituita dall’incontro tra le due madri (che,       testamentarie e temi scritturistici (cfr. ad         “madre” di tutti i popoli.
con la loro gravidanza, mostrano l’Onnipo-            esempio 1Sam 2,1-10), col quale Maria rin-               Questo andamento storico-teologico con-
tenza di Dio) e tra i due bambini ancora in           grazia Dio che ha rivolto lo sguardo su di lei       tenuto nei due testi mariani fa cogliere quel-
grembo (Giovanni, «il profeta dell’Altissimo»         e proclama che tramite suo figlio – il Figlio di     l’aspetto centrale presente nell’itinerario
di Lc 1,76 e Gesù «il Figlio dell’Altissimo» di Lc    Davide e il Figlio di Dio – il lieto annuncio sa-    biblico legato al concetto del servizio: l’af-
1,32), Maria viene riconosciuta “beata” per la        rebbe giunto ai poveri e agli ultimi, in defini-     francamento del termine (del resto già usato
sua fede nel compimento delle parole del Si-          tiva che Dio sarebbe venuto – ancora una             come titolo onorifico, cfr. il “servo di Yhwh”)
gnore (con una perfetta corrispondenza, fra           volta, compiutamente e definitivamente – in          dal suo significato negativo. Il servo si evolve
l’altro, tra i versi di Lc 1,38 e 1,45) e, nel con-   aiuto al suo popolo. Maria si fa serva di que-       in “amico di Gesù Cristo”, “figlio di Dio Padre”,
tempo, viene profetizzata dalla stessa Elisa-         sta parola di salvezza dichiarandosi ancella         “alleato dello Spirito del Risorto” per realizzare
betta la realizzazione della speranza d’Israele       del Signore. E il Signore la ricompensa con          nel mondo – nonostante l’inadeguatezza con-
grazie al “Sì” di Maria. Dopo di che, nell’altra      una “beatitudine eterna” (Lc 1,48b) perché la        sapevole e l’inutilità felice – storia nuova se-
sezione (Lc 1,46-55), Luca pone sulle labbra di       “schiava del Signore”, avendo accolto il mi-         condo il divino disegno d’amore. Perché nulla
Maria il canto del Magnificat, un inno di lode,       stero d’amore nell’umiltà del servizio, è dive-      è impossibile a Dio!
di stupore, di gioia e di gratitudine modellato       nuta dimora dell’Onnipotente, “alleata” nella

 Una corona di gloria sul capo di Maria… e dei credenti
 a cura delle Monache Agostiniane di Rossano

            assare dalla devozione all’amicizia.      scorgervi il disegno di Dio che andava realiz-       gnore promette ai suoi servi che avranno per-

    P       Dal guardare a Maria come una “fuo-
            riserie” rispetto a noi, comuni mor-
tali, al “prenderla nelle nostre cose”, come fece
                                                      zandosi, non solo in lei, ma anche per lei, in suo
                                                      favore. Ma è soprattutto sotto la Croce che la
                                                      fede di Maria si connota come sapienza del la-
                                                                                                           severato sino alla fine nella fede; che avranno
                                                                                                           maturato l’arte e la sapienza del riporre la pro-
                                                                                                           pria fiducia in Dio, fino a quel gesto di maturità
il discepolo amato (cf Gv 19, 27). Camminare,         sciare, del perdere: sotto la croce Maria accetta    del discepolo che consiste nel saper perdere. Al-
insomma, non solo sotto la sua protezione, non        di perdere quel figlio che era il suo tutto, con     cuni passi biblici ci aiutano a guardare alla co-
solo stretti al suo manto, ma afferrati alla sua      un atto che la apre ad una fecondità smisurata,      rona di Maria come al riconoscimento
mano: camminare insieme con Maria. In questo          verso un’intera umanità. È questo l’«atteggia-       promesso dal Signore a tutti quelli che avranno
trova compiutezza il nostro cammino di disce-         mento mariano per eccellenza», come lo defi-         saputo mettere in campo la fede nel loro con-
poli: dietro a Gesù, assieme a Maria. Ar-                                                                          creto vivere: «sii fedele fino alla morte e
rivare a sentire Maria quale essa è in                                                                             ti darò la corona della vita» (Ap 2, 10);
verità: vicina, prossima come una guida;                                                                           «Ho combattuto la buona battaglia, ho
discreta come un’amica sincera; provvi-                                                                            terminato la corsa, ho conservato la
dente come una madre. Alimentare l’af-                                                                             fede. Ora mi resta soltanto la corona di
fetto per Maria, dialogare con lei durante                                                                         giustizia che il Signore, il giudice giusto,
la giornata, conferisce alla vita cristiana                                                                        mi consegnerà in quel giorno; non solo
un profumo in più. Un’aggiunta di bel-                                                                             a me, ma anche a tutti coloro che hanno
lezza. Meglio: una compiutezza; non ci                                                                             atteso con amore la sua manifesta-
si può dire davvero cristiani se non si è                                                                          zione…» (2 Tm 4, 7-8). Con quella corona,
anche mariani. In Maria contempliamo                                                                               insomma, in certo modo il Signore rico-
l’umanità che finalmente si apre a Dio in                                                                          nosce i suoi discepoli … “a 18 carati”. Una
totale fiducia, in piena disponibilità. In                                                                         corona per Maria; una corona per i santi;
Maria si realizza, potremmo dire, il desi-                                                                         perché non anche per noi? Già Sant’Ago-
derio di Dio di trovare un cuore umano                                                                             stino riconosceva che la vera grandezza
in cui potersi riversare senza l’ombra                                                                             di Maria consiste, prima che nell’essere
della diffidenza o l’ostacolo della paura.                                                                         madre del Signore, nell’essere sua disce-
In questa fede semplice e aperta, che co-                                                                          pola, cioè nell’aver fatto spazio a Dio
stituisce l’essenza della sua verginità, sta                                                                       nella sua vita con piena fede: «Forse che
tutto il fascino e la grandezza di Maria.                                                                          non fece la volontà del Padre la vergine
Ma anche il suo sentirla vicina a noi,                                                                             Maria, che per fede credette, per fede
pure chiamati, come lei, ad aprirci a Dio                                                                          concepì, che fu scelta perché da lei na-
superando i diaframmi della diffidenza e                                                                           scesse per gli uomini la salvezza, che fu
della paura che ce lo tengono distante e                                                                           creata da Cristo, prima che in essa ve-
ci opacizzano il cuore. Il Concilio Vati-                                                                          nisse creato Cristo? Certo che fece la vo-
cano II dà a Maria lo splendido titolo di «pelle-     nisce il teologo Romano Guardini: «resistere         lontà del Padre Santa Maria, e perciò è cosa più
grina nel cammino della fede»: una fede che è         attendendo, nell’incomprensibilità, Dio» (R.         grande per Maria essere stata discepola di Cri-
ad un tempo attendersi tutto da Dio e coinvol-        Guardini, La Madre del Signore, Morcelliana,         sto, che essere stata madre di Cristo» (Discorso
gersi interamente, cuore, spirito e corpo. Maria      Brescia 1989, p. 31): la fede di Maria sta tutta     Denis 25). Possiamo concludere osando una
ha voluto, con piena lucidità e attiva adesione       qui. Lei può dire, come San Paolo: «So in chi ho     parafrasi di quella espressione della Lettera agli
personale, dare credito a Dio e a quella sua          riposto la mia fiducia» (cf 2 Tm 1, 12). Allora la   Ebrei (2, 9) e così rivolgerla a Maria: «Vediamo
enorme promessa: sì, proprio lei sarebbe diven-       corona che vediamo rifulgere sul capo di Maria,      Maria coronata di gloria e di onore a causa
tata la madre del Messia-Salvatore; lei ha sa-        lungi dal segnare una distanza ulteriore tra lei     della sua vita nella fede, perché per la grazia di
puto cogliere il nesso di tanti accadimenti e         e noi, va contemplata come la corona che il Si-      Dio ella credesse a vantaggio di tutti».

                                                                      • PAGINA 4 •
SOLENNE INCORONAZIONE DELLA NEL
Al Seminario Regionale “San Pio X”, la festa in onore
 della “Mater Boni Consilii”, alla presenza del Cardinale
 Giovanni Battista Re
 Tratto da “Comunità Nuova” del 19 Novembre 2018

            n fine settimana di festa quello

   U        vissuto nel Seminario Regionale
            “San Pio X” di Catanzaro per la
venuta del Cardinale Giovanni Battista Re,
Vice Decano del Collegio Cardinalizio, Pre-
fetto emerito della Congregazione per i Ve-
scovi e Presidente emerito della Pontificia
Commissione per l’America Latina.
    Una venuta nel luogo formativo voluto
da Papa San Pio X per incoronare la Ver-
gine Maria “Mater Boni Consilii”, patrona
del Seminario, a conclusione anche del-
l’anno giubilare del 50° anniversario della
Dedicazione della Cap-pella Maggiore. Il
porporato, che venerdì sera ha presieduto
la preghiera del vespro, è stato accolto
dall’Arcive-scovo Metropolita di Catan-                 PROGRAMMA
zaro-Squillace Mons. Vincenzo Bertolone,
                                                        Venerdì 16 Novembre
presidente della Cec, dal Rettore del Se-
                                                        ore 19.00: Primi Vespri Solenni presieduti da
minario, Mons. Vincenzo Rocco Scaturchio,                          S. Em.za Rev.ma Sig. Giovanni Battista Card. RE,
e dalla comunità del Seminario.                                    Prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi
    Nella giornata di sabato il Cardinale Re                       e Presidente emerito della Pontificia Commissione per l'America Latina
ha incontrato i seminaristi nell’aula magna
alla presenza dei Vescovi Mons. Antonio                 Sabato 17 Novembre
                                                        ore 08.00: Lodi Solenni
Cantisani, Mons. Luigi Renzo e Mons. Fran-
                                                        ore 10.00: In dialogo con S. Em.za Rev.ma Sig. Giovanni Battista Card. RE
cesco Milito. Presenti anche il dire ore del-           ore 11.30: Solenne Concelebrazione Eucaristica e incoronazione
l’Istituto Teologico Calabro, Mons. Gaetano                        della Sacra Effige della Mater Boni Consilii
Currà, i docenti, il clero regionale, autorità          ore 13.00: Pranzo
istituzionali, ex alunni, e tanti fedeli laici.
    Il Porporato ha proposto una riflessione
sulla Chiesa “in uscita”, trasmettendo la
                                                  prendere la decisione giusta».                   minario è stato fondato per volontà di S.
sua lunga esperienza pastorale con gli ul-
                                                      Questo, infine, l’augurio del Cardinale      Pio X, quale faro di formazione per tutta la
timi tre Pontefici.
                                                  Re al futuro clero di Calabria: «La Madonna      Calabria. Quest’anno era doveroso festeg-
    A seguire, nella cappella del Seminario,
                                                  vi aiuti a conoscere la volontà di Dio su di     giare in maniera solenne la Mater Boni
la solenne concelebrazione eucaristica e il
                                                  voi, volontà che Egli manifesta attraverso       Consilii a 50 anni dalla con-sacrazione
rito di Incoronazione della Sacra immagine
                                                  avvenimenti e circo-stanze, e vi porti a tro-    della Cappella e dal momento in cui la
“Mater Boni Consilii” con il Bambino, con
                                                  vare in essa la pace e la serenità. Vi aiuti a   sacra immagine fu posta al centro dell’ab-
il prezioso diadema ad opera dell’orafo
                                                  camminare sulle strade del Vangelo ed a          side. L’incoronazione della sacra e gie vuol
crotonese Sergio Saraco.
                                                  prepararvi a salire l’altare ben sapendo,        essere un atto ufficiale di testimonianza
    «Un gesto carico di significato - ha
                                                  che, per usare le parole di San Bernardo:        dell’amore che lega tanti figli a Lei: la no-
detto il Cardinale Re nell’omelia -, quello
                                                  seguendo Maria, non imboccherai mai              stra Mater!. La comunità del seminario -
di incoronare la Madonna, che esprime so-
                                                  strade sbagliate; pregandola non cadrai          ha evidenziato il Rettore - mette sempre al
pratuttoo la volontà di voler seguire nella
                                                  mai nella disperazione; con lei come guida,      centro della propria giornata e del cam-
vita i suoi buoni consigli. Tutti abbiamo bi-
                                                  non commetterai errori; in ogni circo-           mino di formazione la Vergine Maria, quale
sogno di una Madre che ci consigli e ci il-
                                                  stanza, guarda a Maria, stella della vita; in    mo-dello nella missione di o rire Gesù al
lumini. Nella vita ci sono sempre momenti
                                                  ogni di coltà, invoca Maria».                    mondo».
di incertezza, di insicurezza, di dubbi, di
                                                      Grande la commozione da parte dei                La celebrazione si è poi conclusa con la
perplessità di fronte a una scelta. In questi
                                                  presenti e del Rettore Mons. Scaturchio,         Benedizione Papale, concessa da Papa
casi e, sopratutto prima di prendere una
                                                  che ha ringraziato il Cardinale Re e tutti i     Francesco tramite la Penitenzieria Aposto-
decisione importante, dobbiamo ricordarci
                                                  presenti. «Sono passati 106 anni - ha            lica.
che abbiamo una mamma sollecita del no-
                                                  detto Mons. Scaturchio - da quando il Se-
stro bene a cui ricorrere, perché ci aiuti a

                                                                 • PAGINA 5 •
SOLENNE INCORONAZIONE DELLA NEL
Solenne concelebrazione eucaristica
 in onore della Mater Boni Consilii
 Omelia del Card. Giovanni Battista Re

          a seconda lettura della Messa               libro della Bibbia, l’Apocalisse, dove si parla di        Le spiegazioni sono varie circa questa

    L     odierna, tolta dagli Atti degli Apostoli,
          ci ha detto che, nella Chiesa primitiva,
tutti erano assidui e concordi nella preghiera
                                                      un “grandioso segno apparso nel cielo, una
                                                      donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi
                                                      piedi e, sul capo, una corona di 12 stelle…….
                                                                                                           espressione che ritornerà anche sul Calvario:
                                                                                                           “Donna, ecco tuo figlio”. La tesi di qualcuno è
                                                                                                           che Maria è per eccellenza la “donna”, così
con Maria, la Madre di Gesù.                          Una donna che dà alla luce “un figlio maschio,       come lo era Eva nel racconto della Genesi.
     È proprio quello che noi stiamo facendo          destinato a governare tutte le nazioni”              Maria è la “Nuova Eva” ed è presentata nel
in questo momento. Siamo raccolti in pre-             (Ap.12,1-5). La Madonna è strettamente col-          Vangelo come l’avveramento della profezia
ghiera sotto lo sguardo della Madonna, che            legata con l’opera di salvezza di suo Figlio, Cri-   della Genesi: “Io porrò inimicizia fra te e la
fra poco sarà incoronata, a ricorderei dei 50         sto Gesù, ed è partecipe della vittoria di lui sul   donna”. S. Agostino invece fa un altro ragio-
anni di questa Cappella, che vi vede ogni             peccato e sulla morte. Tale opera è destinata        namento: Maria è madre dell’umanità di Gesù,
giorno riuniti in preghiera. È un gesto carico        a cambiare il cuore umano. Nel quadro di que-        mentre il miracolo che Gesù sta per compiere
di significato, quello di incoronare la Ma-           sto grandioso piano di salvezza, la Madonna è        è opera della sua divinità. Gesù agisce in que-
donna. Ci inseriamo in una tradizione che ha          presente ai piedi della croce e poi nel Cenacolo     sto momento come Dio e si rivolge alla madre
radici lontane nel tempo e riconosciamo che           insieme con gli Apostoli. È presente anche al-       come persona creata di Dio. Comunque, la
la Madonna è Regina: Regina del regno di Cri-         l’inizio della vita pubblica di Gesù, quando par-    Madonna non si impressiona per il fatto che
sto, Re del Cielo e della terra. Vogliamo in par-     tecipa alle nozze di Cana, di cui ci ha parlato il   Gesù dica che non è ancora giunta la sua ora
ticolare manifestare con questo gesto la              Vangelo odierno; una pagina che ha com-              per incominciare a compiere miracoli. Sa che
nostra volontà di scegliere la Madonna come           mosso generazioni e generazioni di persone e         a Dio nulla è impossibile, e procede a dare or-
Regina del nostro cuore e                                                                                                        dini ai domestici. Fin dai
della nostra vita. Vogliamo                                                                                                      primi secoli i cristiana
affidarci alla sua prote-                                                                                                        hanno sempre avuto fidu-
zione e alla sua guida.                                                                                                          cia nell’intercessione e
Questo gesto esprime la                                                                                                          nella protezione della Ma-
volontà di voler seguire                                                                                                         donna che, assunta in
nella vita i suoi buoni con-                                                                                                     cielo, è vicina a Dio, ma è
sigli, dato che la Beata Ver-                                                                                                    anche vicina a noi. La fun-
gine Maria è venerata in                                                                                                         zione materna di Maria
questa cappella come                                                                                                             nell’esserci vicina e nell’in-
Madre del Buon Consiglio.                                                                                                        tercedere a nostro favore è
Tutti abbiamo bisogno di                                                                                                         sempre stata più precisata
una Madre che ci consigli                                                                                                        e sottolineata lungo i se-
e che ci illumini. Nella vita                                                                                                    coli dall’insegnamento dei
ci sono sempre momenti di                                                                                                        Padri e dei Dottori della
incertezza, di insicurezza,                                                                                                      Chiesa. Nel secolo XII ap-
di dubbi, di perplessità di fronte a una scelta.      che ci ricorda la capacità di intercessione della    pare per la prima volta anche il titolo di “Me-
In questi casi, e soprattutto prima di prendere       Madonna. Agli sposini novelli di Cana sarebbe        diatrice”, che all’inizio del 1800 fu ripreso dal
una decisione importante, dobbiamo ricor-             andata male, se non avessero invitato la Ma-         Card. Mercier e dalla Chiesa in Belgio, dando
darci che abbiamo una mamma sollecita del             donna. Il giorno tanto bello e caro delle nozze      origine ad un movimento che sottolineava con
nostro bene a cui ricorrere, perché ci aiuti a        sarebbe rimasto con un’ombra di tristezza,           convinzione questa capacità della Madonna di
prendere la decisione giusta. Padre Arturo Graf       perché sul più bello sarebbe venuto a mancare        “mediare” a nostro favore. Il concilio Vaticano
diceva: “È bene ascoltare i consigli di chi molto     il vino, elemento importante in una festa. La        II, che dedica tutto un capitolo della Lumen
sa, ma è ancora meglio ascoltare il consiglio         Madonna, con la sua sensibilità materna, si          Gentium alla Madonna nel mistero di Cristo e
di chi veramente ci ama” e che, pertanto, vuole       rende conto del disagio che si sta profilando        della Chiesa, non affronta direttamente il tema
il nostro bene. La Madonna che è stata edu-           e va ad intercedere presso Gesù. È da notare         della mediazione, ma parlando della funzione
catrice della prima comunità cristiana, non ha        che nessuno chiede alla Madonna di interve-          materna della Beata Vergine Maria, vi accenna
mai interrotto questa funzione salvifica. Ella,       nire. È Lei che si rende conto della situazione      dicendo che è invocata anche con il titolo di
come ben sappiamo, fu preannunciato già agli          preoccupante. Questo ci dice che la Madonna          Mediatrice, Ausiliatrice, Soccorritrice. Nell’En-
albori della storia, quando nelle prime pagine        è attenta alle nostre necessità; nulla le sfugge     ciclica Redemptoris Mater, il Papa Giovanni
della Genesi, dopo che il peccato aveva fatto         dei nostri desideri, delle nostre preoccupazioni     Paolo II fa un passo avanti aggiungendo
il suo ingresso nel mondo, vi fu un annuncio          o dei nostri affanni. Ciò che la Madonna fa è        nuovo peso, per la teologia e la pietà, all’ac-
di speranza: “Porrò inimicizia tra te (il serpente    di andare da Gesù per presentargli il problema:      cenno fatto dal Concilio Vaticano II al titolo di
tentatore) e la donna; tra il seme tuo e il seme      non hanno più vino. Ci sorprende che Gesù ri-        “Mediatrice”: il Papa parla esplicitamente di
di lei” (Gen.3,15). Quella medesima figura di         sponda chiamandola “Donna”. Certo, in bocca          “mediazione della Madonna”, precisando che
donna, delineata agli inizi come speranza             a un figlio questo modo di rivolgersi alla           si tratta di una mediazione materna, ordinata
dell’avvenire umano, ricompare nell’ultimo            madre è inconsueto.                                  alla continua nascita di Cristo nel mondo; una

                                                                      • PAGINA 6 •
SOLENNE INCORONAZIONE DELLA NEL
mediazione che poggia sulla partecipazione          ticano II, “cooperò in modo del tutto speciale       con lei come guida, non commetterai errori.
alla mediazione di Cristo, come servizio ad         all’opera del Salvatore….. ed è per noi madre        In ogni circostanza, guarda a Maria, Stella
essa per favorire la sempre più sovrabbon-          nell’ordine della grazia (LG, 61), rivolge anche     della nostra vita;
dante efficacia (n. 31). La mediazione materna      a noi le parole che sono risuonate a Cana:           In ogni difficoltà, invoca Maria” (Omelia II,
di Maria, precisa il Papa, assume la forma di       “Fate quello che egli vi dirà”. È questo il “buon    Super Missam est).
intercessione presso Cristo, come è avvenuto        consiglio” che oggi la Madonna dà a ciascuno
a Cana, quando ottenne che Cristo anticipasse       di voi: “fate quello che Egli vi dirà”, cioè siate        Consapevoli della funzione materna di
la “sua” ora. Dante, con termini altamente          veri discepoli di Gesù, pronti a fare ciò che lui    Maria nei nostri riguardi e cercando luce e so-
poetici, aveva espresso la medesima fiducia         chiede. La Madonna vi aiuti a conoscere la vo-       stegno in Lei, procediamo ora ad incoronare
nell’intercessione della Madonna presso Cristo      lontà di Dio su di voi, volontà che Egli mani-       la Madonna, alla quale è dedicata questa Cap-
a nostro favore, quando fa dire a San Ber-          festa attraverso avvenimenti e circostanze, e        pella. Stringiamoci attorno a Lei, facendo no-
nardo, nella sublime preghiera alla Vergine:        vi porta a trovare in essa la pace e la serenità.    stra un’antica preghiera, che risale al terzo
“Donna, sei tanto grande e tanto vali che chi       Vi aiuti a camminare sulle strade del Vangelo        secolo e che è giunta a noi nell’originale in lin-
vuol grazia e a te non ricorre, sua desianza vuol   ed a prepararvi a salire l’altare, ben sapendo,      gua greca su un papiro egizio. Tale preghiera
volare senz’ali” (Paradiso, Canto XXXIII, 13-15).   che, per usare le parole di San Bernardo:            dice: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifu-
È come volere volare senza ali, se non si ricorre                                                        gio, Santa Madre di Dio: non respingere le no-
alla Madonna. All’intercessione della Madonna       “Seguendo Maria, non imboccherai mai strade          stre suppliche, soccorrici nelle nostre necessità
possiamo sempre ricorrere con fiducia. La           sbagliate;                                           e dai pericoli liberaci sempre, o Vergine gloriosa
Beata Vergine Maria che, come afferma il Va-        pregandola non cadrai mai nella disperazione;        e benedetta”.

 Inno alla Mater Boni Consilii
 di Fortunato Marsetti - seminarista

                                                            Salve regina gloriae
                                                           salve mater historiae
                                                         salve praesidium animae
                                                           salve lux gratia vitae

                                                              O lumen clara diei
                                                              o dulcis rosa fidei
                                                             o ancora firma spei
                                                             o ancilla sancta Dei

                                                          Ave patrona hominum
                                                          ave domina pauperum
                                                            ave custos fidelium
                                                           ave sanctorum lilium

                                                           Tibi semper invocamus
                                                         tibi magna laus canamus
                                                            tibi virgo sospiramus
                                                            tibi musa celebramus

                                                           Deo patri sit gloria
                                                            eiusque soli Filio
                                                          cum Spiritu Paraclito
                                                    nunc et per omne seculum. Amen

                                                                    • PAGINA 7 •
SOLENNE INCORONAZIONE DELLA NEL
lettera 22 - Insieme a Maria: donna di frontiera
 di Giovanni Rigoli - seminarista

              aria, Madre Nostra celeste,      sato alle spalle senza vivere dignitosa-       con chi alimenta la xenofobia, riu-

   M          Donna dell’attesa, di spe-
              ranza, custode della voca-
zione alla vita tutta: consacrata e non.
                                               mente il presente con la speranza di un
                                               futuro che garantisca una maggiore se-
                                               renità ai propri figli? Chiudo gli occhi
                                                                                              sciamo un attimo a riflettere sui nostri
                                                                                              valori originanti la nostra Fede? Pro-
                                                                                              viamo un attimo a fermarci ed immagi-
Guardare a Lei in questo periodo storico       per un attimo ed immagino una nuova            nare come sarebbe, ai nostri giorni la
particolarmente difficile dal punto di         scena della natività: la capanna non è         natività, armandoci piuttosto di amore,
vista valoriale può essere un utile “paio      più quella adornata con le lucine nata-        carità e vera Fede contro tutti gli “ismi”.
di occhiali” con cui guardare e vedere il      lizie e la stella cometa, con i re magi a      Maria è nostra madre amorevole: per-
tutto con occhi diversi, con uno               portare doni preziosi. La capanna è una        ché schierarsi con chi invece perseguita
sguardo rinno-                                                                                                          chi è debole,
vato d’amore e                                                                                                          indifeso, op-
non asettico.                                                                                                           presso? Una
Molti di coloro                                                                                                         nuova scena
che si profes-                                                                                                          della natività
sano cristiani                                                                                                          che mi viene in
sono i primi                                                                                                            mente è quella
giudici       che                                                                                                       di una ragazza
condannano                                                                                                              madre che non
(spesse volte                                                                                                           viene accolta
servendosi di                                                                                                           ed è vessata da
una tastiera e                                                                                                          chi le consiglia
celandosi die-                                                                                                          di abortire per
tro false iden-                                                                                                         non essere di
t i t à )                                                                                                               scandalo e de-
l’immigrazione                                                                                                          cide dunque di
come       feno-                                                                                                        fuggire perché
meno da argi-                                                                                                           sceglie la vita e
nare o meglio                                                                                                           di tutelare la
impedire per-                                                                                                           creatura che ha
ché mette in                                                                                                            in      grembo.
crisi i nostri valori (?) e la nostra tradi-   di quelle “carrette del mare” stracolma        Maria ai nostri tempi avrebbe anche il
zione. Immagino Maria peregrinare              di uomini e donne che neanche conosci,         volto di tutte quelle madri che fanno ri-
clandestinamente e nel nascondimento           che trasuda umanità, paura e speranza;         nascere a vita nuova i propri figli
nel Mediterraneo per fuggire dalla per-        la luce non è quella della stella cometa       schiavi di dipendenze nocive, che si tro-
secuzione politica di tanti nuovi Erode.       ma di un faro che cerca l’imbarcazione         vano nella corsia di un ospedale perché
Nelle varie rappresentazioni che richia-       per impedirle di andare avanti. I reclusi,     il proprio figlio è ammalato o di quelle
mano l’evento della nascita di Gesù, po-       i senza identità, i non voluti da nessuno      madri che il figlio l’hanno perso e pre-
niamo sempre l’accento sul “non c’era          il cui volto deve far riflettere ognuno di     gano affinché la sua anima possa go-
posto per loro nell’albergo” e che Maria       noi. Maria è lì sulla carretta del mare        dere della luce beatifica del Padre. Un
e Giuseppe dovettero fuggire in Egitto.        perché altrimenti, nella propria terra,        guardare alla Madre in modo differente,
Quanti di noi oggi rifiutano di essere         lei, Giuseppe ed il bimbo che ha in            in cui ognuno di noi ritrovi le vere radici
accoglienti e non fanno nulla per impe-        grembo, non sarebbero sopravvissuti a          della propria Fede e nuovi slanci di ca-
dire la persecuzione di coloro che sono        chi voleva la propria morte. Siamo cri-        rità per vivere con speranza il presente
costretti a fuggire dalla propria terra e      stiani e, pertanto, al posto di giudicare      ed il futuro.
dai loro affetti, lasciando tutto il pas-      e puntare il dito, di rifiutare e schierarci

                                                             • PAGINA 8 •
SOLENNE INCORONAZIONE DELLA NEL
“MAESTRO, È BELLO PER NOI ESSERE QUI” (MC 9,5).
 Gli Esercizi spirituali del biennio filosofico a Torre di Ruggiero (Cz)
 di Domenico Lamanna - seminarista

          i sono svolti dal 20 al 25 set-     povertà spirituali che oggi giorno sono    sua materna protezione, certi che come

   S      tembre 2018, a Torre di Rug-
          giero, gli esercizi spirituali
predicati dal rev. sac. Antonio Pangallo
                                              presenti in ogni famiglia; ponendo in-
                                              nanzitutto a noi una domanda fonda-
                                              mentale: “Chi sono io? La mia identità è
                                                                                         madre premurosa ci accompagnerà nei
                                                                                         tortuosi sentieri della vita.

dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova.     data dalla consapevolezza che Dio è con
Il brano evangelico che ha guidato que-       me?”. Da qui il guardarsi
sti giorni di meditazione è stato quello      dentro per riscoprirsi
della trasfigurazione. Sono stati molte-      preziosi agli occhi del
plici i punti che hanno guidato la pro-       Signore.
fonda predicazione di don Nino che
all’inizio ci ha soprattutto ricordato             Pieni di gioia e di
come “in questi giorni il Signore invita      entusiasmo, al termine
anche noi a salire sul Tabor, perché si       degli esercizi abbiamo
vuole rivelare, per essere pronti poi a       affidato a Maria, vene-
scendere, rinnovati dalla trasfigurazione     rata come Madre della
ad annunciarlo ai fratelli”. Proprio questo   Grazia nel rinomato
uno degli inviti che ha rivolto a noi se-     santuario di Torre, il no-
minaristi, sottolineando in modo magi-        stro sì alla sequela Chri-
strale, le esigenze dei nostri tempi, le      sti e abbiamo chiesto la

                                                            • PAGINA 9 •
SOLENNE INCORONAZIONE DELLA NEL
Ministero sacerdotale e santità: gli esercizi spirituali
 di inizio d’anno del triennio teologico
 di Antonio Lamanna - seminarista

            anno formativo 2018-19          tero è importante ricordare sempre la        Cristo passa necessariamente attra-

   L’       del seminario San Pio x di
            Catanzaro, ha avuto il suo
inizio con gli esercizi spirituali svolti
                                            sua chiamata alla santità perché è la
                                            testimonianza di una vita santa che
                                            attira i fedeli a Cristo. A tal proposito,
                                                                                         verso le quattro dimensioni forma-
                                                                                         tive previste dalla recente Ratio
                                                                                         Fundamentalis: umana, spirituale, in-
nella arcidiocesi di Crotone-Santa          molto arricchenti sono state alcune          tellettuale, pastorale. L’esperienza
Severina presso l’Eremo della Santa         esperienze di vita sacerdotale rac-          degli esercizi spirituali ha suscitato in
Croce in località Corazzo dal 20 al 26      contate da Sua Eccellenza, che hanno         noi il desiderio di seguire Cristo con
di Settembre. Il corso degli esercizi è     fatto riflettere sulla bellezza del mi-      una autentica testimonianza di vita.
stato tenuto da Sua Eccellenza Mon-         nistero sacerdotale immerso nel-             Perciò, a noi ora il proposito di pren-
signor Giuseppe Mani. Il tema prin-         l’umano delle vicende quotidiane. Un         dere in seria considerazione questo
cipale del ritiro è stato quello della      altro aspetto fondamentale delle me-         dono che il Signore ci ha permesso di
peculiare chiamata alla santità del         ditazioni è stato sicuramente il tema        meditare e vivere, attraverso le pa-
presbitero che l’Arcivescovo ha svi-        della sequela Christi attraverso la via      role sagge e significative di Sua Ec-
luppato nei seguenti punti principali:      della croce. Mons. Mani ci ha invitato       cellenza monsignor Mani ricordando
l’essere testimoni attraverso l’amici-      a riflettere che ogni nostra croce è         soprattutto le sue parole: «solo Cristo
zia di Cristo che è il centro della fede    croce di Cristo. Molto interessante è        è l’eterno contemporaneo che dona
cristiana, la via della croce e le mo-      stata la meditazione sulle tre carat-        pieno senso alla nostra esistenza
dalità concrete per seguire autenti-        teristiche che si richiedono al buon         educandoci alla sua sequela».
camente Cristo. Nel corso degli             prete: essere maestro di preghiera,
esercizi, il predicatore ha fatto anche     maestro del perdono e maestro di
riferimento a temi di carattere più         vita spirituale. Il presbitero è chia-
esistenziale riguardante l’affettività      mato ad essere una cosa sola con
del presbitero, le tentazioni, il pec-      Cristo come Egli lo è con il Padre non
cato, la preghiera e, infine, che cosa      dimenticando che egli parla e agisce
significa seguire Gesù in seminario.        in persona Christi. Per noi seminaristi
Secondo l’Arcivescovo, per un presbi-       questo percorso di configurazione a

                                                         • PAGINA 10 •
Chiamati perché amati.
 Missione vocazionale nella città di Corigliano-Rossano
 di Francesco Buccafurri - seminarista

           om’è ormai consuetudine, al-      conferimento del mandato da parte

   C       l’inizio del nuovo anno forma-
           tivo, dopo l’esperienza degli
esercizi spirituali, parte della comunità
                                             dell’Arcivescovo, alla presenza del Ret-
                                             tore e di alcuni giovani provenienti dalle
                                             diverse realtà parrocchiali. Durante la
del Pontificio Seminario Teologico “S. Pio   veglia di preghiera, dopo aver ascoltato
X” vive un’intensa esperienza di missione    la testimonianza vocazionale di due se-
popolare. Quest’anno, per volontà di S.      minaristi, è stato spiegato da Mons. Sa-
E. Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo      triano il senso e l’obiettivo principale
di Rossano-Cariati, dal 29 settembre al      della missione: riavvicinare alla fede i
7 ottobre, un nutrito gruppo di semina-      giovani, aiutandoli a riscoprire il deside-
risti, accompagnati dal Rettore e da al-     rio di Dio e percorrere quella via parti-     Nel corso della settimana ogni semina-
cuni membri dell’équipe educativa, è         colare che il Signore ha tracciato per        rista si è immerso nella vita della parroc-
stato chiamato ad animare una missione       loro in seno alla società e alla Chiesa. Il   chia cui era stato destinato, prendendo
vocazionale, dal titolo Chiamati perché      giorno successivo i seminaristi sono stati    così contatto, in modo concreto, con
amati, nella Vicaria di Corigliano-Ros-      coinvolti nelle attività del Grestival, una   l’opera di evangelizzazione che si è
sano. Alla calorosa accoglienza dei par-     festa organizzata dalla pastorale giova-      svolta nelle differenti realtà, attraverso
roci e delle famiglie ha fatto seguito       nile vocazionale dell’Arcidiocesi a con-      la visita nelle scuole e la condivisione di
l’apertura solenne della missione con il     clusione delle attività oratoriali estive.    momenti di fraternità con i diversi
                                                                                           gruppi parrocchiali. Un altro momento
                                                                                           significativo è stato il concerto proposto
                                                                                           dagli Spiox – band musicale del nostro
                                                                                           Seminario - in una piazza della città di
                                                                                           Corigliano. La missione si è conclusa do-
                                                                                           menica 7 ottobre durante una concele-
                                                                                           brazione eucaristica nella quale si è
                                                                                           chiesto al Signore di benedire i semi di
                                                                                           bene posti nel cuore delle tante persone
                                                                                           incontrate durante quest’esperienza di
                                                                                           grazia.

                                                          • PAGINA 11 •
La missione popolare a Giffone: giorni di grazia e di gioia
 di Tommaso Calipa - seminarista

           al 29 Settembre al 7 Otto-    voglia di conoscere ancora di più il    della missione, erano sempre li

   D       bre 2018 si è svolta la
           missione popolare da
parte di noi seminaristi della diocesi
                                         Signore Gesù e la voglia di avere
                                         una fede più concreta e autentica. E
                                         come non ricordare il “mini – grest”
                                                                                 pronti ad aspettarci per iniziare un
                                                                                 pomeriggio diverso…un pomeriggio
                                                                                 all’insegna della fraternità e dell’al-
di Oppido Mamertina – Palmi (e con       organizzato per i bambini o la loro     legria. Siamo entrati in contatto con
noi anche un semina-                                                                              il popolo ascoltando
rista della Diocesi di                                                                            problemi, sofferenze,
Locri – Gerace), nel                                                                              necessità ma nono-
piccolo comune di Gif-                                                                            stante tutto la gente
fone (RC), accompa-                                                                               ha saputo sempre
gnati      dal     padre                                                                          donare a tutti noi il
spirituale don Salva-                                                                             sorriso anche solo
tore Larocca e succes-                                                                            attraverso un sem-
sivamente raggiunti                                                                               plice sguardo, ve-
dal rettore mons.                                                                                 dendo in noi un
Rocco Scaturchio. Gif-                                                                            esempio di vita vis-
fone conta poco più di                                                                            suta alla sequela di
2.000 abitanti e anno-                                                                            Cristo. I giorni tra-
vera come celeste pa-                                                                             scorsi a Giffone sono
trono l’apostolo san                                                                              stati un’esperienza
Bartolomeo. L’acco-                                                                               molto formativa che
glienza e la disponibi-                                                                           ci ha permesso di
lità da parte del                                                                                 crescere nella fede e
parroco don Sasà Tucci                                                                            di guardare al futuro
e della comunità tutta,                                                                           in vista del nostro
insieme alla carica di                                                                            ministero sacerdo-
affetto e gioia sono                                                                              tale e ci ha fatto ca-
stati i cardini della no-                                                                         pire quanto sia
stra missione popo-                                                                               fondamentale essere
lare.          Preghiera,                                                                         testimoni dell’amore
catechesi, animazione,                                                                            di Cristo con una
centri d’ascolto, visita                                                                          particolare atten-
e benedizione alle fa-                                                                            zione verso il pros-
miglie e agli ammalati,                                                                           simo, il povero e il
visita alle scuole                                                                                bisognoso. Sperando
hanno fatto da cornice                                                                            che il seme da noi
alle nostre giornate                                                                              sparso a Giffone au-
che puntualmente si                                                                               menti giorno dopo
aprivano ogni giorno                                                                              giorno       portando
con la celebrazione                                                                               buoni frutti, ci affi-
della Santa Messa se-                                                                             diamo alle preghiere
guita dall’Adorazione                                                                             che la comunità par-
Eucaristica.       Molto                                                                          rocchiale ha pro-
forte è stata l’espe-                                                                             messo nei nostri
rienza      ai     centri                                                                         confronti affinchè
d’ascolto (molto parte-                                                                           sappiamo e pos-
cipati) dove le famiglie, alla luce      festa conclusiva di sabato? Essi sono   siamo rispondere nella nostra vita
della Parola di Dio, hanno condiviso     stati coinvolti in attività ludiche,    con le stesse parole di Bartolomeo:
i propri pensieri, le esperienze per-    giochi, animazione. È impossibile di-   «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il
sonali, suscitando tanta curiosità,      menticare come, in tutti i giorni       re d’Israele!» (Gv 1, 49).

                                                    • PAGINA 12 •
Il pastore bello: modello del Ministero sacerdotale
 di don Antonio Peduto - Diacono

              a tappa pastorale (o sin-     e l’esempio della vita, dà risposte       teologiche e filosofiche assimilate

   «L         tesi vocazionale) è com-
              presa nel periodo tra il
soggiorno in seminario e la succes-
                                            credibili alle innumerevoli domande
                                            dell’uomo. La credibilità di quest’ul-
                                            timo si fonda sulla preghiera e la te-
                                                                                      nel quinquennio istituzionale. La
                                                                                      teologia ricerca un ascolto attento
                                                                                      alle esigenze, alle preoccupazioni e
siva ordinazione presbiterale, pas-         stimonianza         di       fraternità   ai bisogni degli uomini. Il suo scopo
sando ovviamente attraverso il              sacerdotale che caratterizza la vita      non è tanto quello di parlare di Dio,
conferimento del diaconato. La fina-        di ciascuno di noi. Non dobbiamo          ma con Dio. In questo modo, nel
lità della Tappa è duplice: da una          mai pensarci come delle isole, ma         contesto delle esperienze pastorali,
parte, si tratta di essere inseriti nella   sempre come ricercatori di relazione      si inseriscono gli studi compiuti per-
vita pastorale […] in spirito di servi-     con gli altri sacerdoti, in comunione     ché, contribuiscono e fondano l’ela-
zio; dall’altra di adoperarsi per una       con il Vescovo. Questo è ciò che si       borazione di tematiche teologiche
adeguata prepa-                                                                                             nell’omelia      e
razione, rice-                                                                                              nella catechesi.
vendo          uno                                                                                          Nel mese di
specifico      ac-                                                                                          gennaio      avrà
compagna-                                                                                                   inizio il terzo
mento in vista                                                                                              stage nel quale
del presbiterato»                                                                                           approfondiremo
(Ratio Funda-                                                                                               l’amministra-
mentalis Insti-                                                                                             zione e la prassi
t u t i o n i s                                                                                             dei Sacramenti.
Sacerdotalis, n.                                                                                            Ci si soffermerà
74). In linea con                                                                                           anche        sugli
la Ratio, pro-                                                                                              aspetti giuridici
mulgata dalla                                                                                               e amministrativi
Congregazione                                                                                               delle parrocchie
per il Clero nel                                                                                            e della tutela dei
2016, tenendo                                                                                               beni culturali;
presente tutti i                                                                                            questo      stage
documenti ma-                                                                                               terminerà con il
gisteriali, il no-                                                                                          viaggio in Terra
stro Seminario Teologico Regionale          prefigura in questo anno. Il sesto        Santa nel mese di febbraio. Conclu-
di Catanzaro ha dato inizio, per il         anno è suddiviso in stage. Questa         deremo, il sesto anno, nel mese di
terzo anno consecutivo, all’Anno Pa-        struttura è salutare, perché vi è         maggio con il quarto stage, ove è
storale che ha come fine il comple-         un’alternanza tra la vita comunitaria     prevista una verifica finale. Alla fine
tamento dell’iter formativo dei             del seminario e le attività pastorali     di questo percorso, ognuno di noi,
futuri presbiteri, favorendo il loro        che ognuno svolge nelle rispettive        dovrà più che mai configurarsi al
inserimento, progressivo e sereno,          diocesi, permettendo così un inseri-      Pastore Bello (Gv, 10). La preoccupa-
nella Comunità diocesana. Il presbi-        mento graduale nel presbiterio dio-       zione principale del pastore è il bene
tero è chiamato al servizio della vita      cesano. Nel primo stage, iniziato a       del suo gregge. Colui che esercita
della Chiesa, attraverso l’annuncio         metà settembre e conclusosi la            questo compito è Gesù Cristo: Lui è
del Vangelo, la Celebrazione Eucari-        prima settimana di ottobre, ci siamo      il Pastore Bello per eccellenza, il Pa-
stica e la Comunione. Dio, come             visti impegnati nelle missioni popo-      store Supremo delle pecore e dun-
prevede la Dei verbum al n. 2, parla        lari nella città di Rossano-Cariati       que il “modello del ministero
agli uomini e li invita alla comu-          (CS) e in Giffone (RC). Il secondo        sacerdotale”.
nione con sé. Il presbitero dev’essere      stage è stato caratterizzato da
colui che attraverso la predicazione        un’accurata sintesi delle tematiche

                                                        • PAGINA 13 •
Chiamata, discernimento, sequela costante.
 La tappa propedeutica
 di don Gregorio Corea - animatore

         eggendo la Sacra Scrittura ve-       viene secondo la sua sapienza eterna.        capire se ciò che sentono è realmente

   L     diamo come ogni opera di Dio
         comincia con una chiamata.
Sin dalle prime pagine vediamo la chia-
                                              La Chiesa, cosciente di queste verità di
                                              fede e obbediente alle indicazioni del
                                              suo Maestro e Signore, è sempre vigile
                                                                                           la chiamata al sacerdozio e, una volta
                                                                                           verificato ciò, di essere formati per di-
                                                                                           ventare discepoli del Signore e, infine,
mata di Dio all’esistenza di tutte le cose    nello scrutare i tempi per leggere, nella    pastori e guide rimanendo suoi disce-
e dell’uomo mediante la creazione, la         storia e nella società, gli interventi del   poli. Questi giovani, poiché già adulti
chiamata di Adamo prima e dopo il             Signore e guidare i suoi figli nella com-    «si presentano con una personalità più
peccato, la chiamata di Abramo, Isacco,       prensione della propria missione. In         strutturata e un percorso di vita carat-
Giacobbe, Mosè, dei profeti, fino ad ar-      questa attenzione costante, la Chiesa        terizzato da esperienze diversificate.
rivare all’inizio dei Vangeli nelle cui pa-   sa che il Signore continua a chiamare        L’accoglienza iniziale di queste persone
gine risuona la chiamata dei primi            operai perché lavorino nella sua messe       in Seminario richiede un periodo previo
discepoli da parte di Gesù: «Venite die-      e per questo è sempre pronta ad acco-        di cammino spirituale ed ecclesiale, in
tro a me, vi farò pescatori di uomini»        gliere e fornire la formazione necessa-      cui possa svolgersi un serio discerni-
(Mt 4,19). Ogni chiamata da parte di          ria perché si possa rispondere in modo       mento delle motivazioni vocazionali»
Dio è manifestazione di un progetto,          cosciente alla sua chiamata, impegnan-       (Ratio Fundamentalis Institutionis Sa-
portatrice di una missione, richiesta di      dosi a relizzare il suo progetto. In que-    cerdotalis, 24). Questo è il periodo della
un impegno e attesa di una risposta da        sto      contesto       di     vocazione,    tappa propedeutica che può variare da
parte di chi è interpellato. È il Signore     discernimento, formazione e obbe-            uno a due anni. In questo tempo, i gio-
che chiama chi vuole per la missione          dienza costante si inserisce la chiamata     vani vengono avviati «alla preghiera at-
che Lui ha stabilito sin dall’eternità e,     al sacerdozio ministeriale. Molti sono       traverso la vita sacramentale, la
allo stesso tempo, è Lui a stabilire          coloro che scoprono la vocazione da          Liturgia delle Ore, la famigliarità con la
anche il momento della chiamata: al-          giovani o giovanissimi, mentre sono in       parola di Dio, la quale va considerata
cuni vengono chiamati al mattino, altri       aumento coloro che sentono questa            anima e guida del cammino, il silenzio,
a metà giornata, altri alla fine della        chiamata in età adulta. Anche questi         l’orazione mentale, la lettura spirituale»
giornata (cfr. Mt 20,1-16). Tutto av-         ultimi hanno bisogno, come i primi, di       (Ivi, 59). Il percorso del propedeutico

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