L'ALTRA VISITA QUINDICI - Unibo
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L'INTERVISTA POLITICA ECONOMIA Parla Andrea Cangini, direttore Le formazioni in campo Deliveroo, Foodora, Glovo: a Bologna del Resto del Carlino e del Qn a un mese e mezzo dal voto impazza il food delivery QUINDICI ANNO 1 N 3 | 18 GENNAIO 2018 L’ALTRA VISITA Supplemento quindicinale di “InCronaca” – giornale del Master in Giornalismo di Bologna
11 SOMMARIO 14 4 Quanto costa smaltire i rifiuti? di Simone Fontana 8 Intervista a Cangini, direttore del QN di Giuseppe Gabrieli e Albachiara Re 11 Elezioni, il derby delle sinistre bolognesi di Valerio Castrignano 14 Le palestre popolari: boxe e antifascismo di Ruggero Tantulli 17 DeliverBo e gli altri di Giampaolo Cattaneo Sala 20 Il 2017 dei musei di Giulia Gotelli 22 Il Cartellone di Quindici 17 22 Direttore Responsabile: Giampiero Moscato Edizione a cura di: Roberto Anselmi Desk: Gabriele Bonfiglioli e Gianluca Cedolin Rivista informativa: Quindici ©Copyright 2017 - Supplemento quindicinale di “InCronaca” Giornale del Master in Giornalismo dell’Università di Bologna Pubblicazione registrata al Tribunale di Bologna in data 15/12/2016 numero 8446 via Azzo Gardino, 23 - 40122 Bologna Numero telefonico. 051 2092200 E-mail: red.incronaca@gmail.com Sito Web: www.incronaca.unibo.it
La foto di QUINDICI In un Natale molto burrascoso per gli alberi in Italia (leggi Spelacchio), Bologna saluta l'abete che ha accompagnato le feste in Piazza Nettuno. Net- tuno, qui coperto dai lavori, che lo scorso 22 dicembre ha fatto il suo grande ritorno dopo quasi due anni di restauri (FOTO di Alberto De Pasquale). Quindici - 3
(FOTO) di Simone Fontana METTERE LE MANI NEL "RUSCO" D opo la contesa politica tra il Comune di Roma e la Regione Emilia-Romagna, si riaccendono i riflettori sul costo della gestione dei rifiuti nel territorio che detiene il record di spazzatura prodotta per ogni singolo abitante. Soltanto a Bologna ogni anno vengono smaltite 223mila tonnellate di rifiuti, gestite da Hera, la società partecipata al 12% dal Comune, ma la quota europea del 65% di differenziata è ancora un miraggio. Fuori dalla bagarre elettorale, quanto costa davvero il "rusco" sotto le Due Torri?
V enti centesimi al ta, 38 di vetro e 25 di plastica, per chilo, poco più di un totale di 263 di differenziata sedici nel caso di pro capite che contribuiscono a raccolta differen- mettere in moto una macchina ziata. È questo il che costa complessivamente 16,43 costo della gestio- centesimi al kg. La fetta maggiore ne dei rifiuti in Emilia-Romagna, del costo della differenziata è co- un processo che a Bologna è ge- stituita dalla sua raccolta (11,36 stito in ogni sua fase da Hera, la centesimi al kg), che avviene por- multiservizi ad azionariato diffu- ta a porta o tramite le isole inter- so partecipata al 12% proprio dal rate - una modalità inaugurata nel comune capoluogo emiliano e che 2014 e che in quattro anni ha por- opera in 358 realtà locali spar- tato i quartieri centrali della città se tra Emilia-Romagna, Marche, a passare dal 25% a quasi il 60% di Veneto e Friuli Venezia Giulia. raccolta differenziata. La restante Notizia di pochi giorni fa è il die- parte dei costi (circa 5 centesimi trofront di Ama, la società che si al kg) è dovuta al trattamento e occupa del servizio rifiuti a Roma al riciclo, che avviene per la mag- N e che agli inizi di gennaio aveva gior parte in impianti di recupero valutato la possibilità di destina- sparsi per la regione. (FOTO) re una quota di indifferenziata ai ella sola provin- termovalorizzatori emiliani, salvo cia di Bologna poi cambiare idea a causa dell’alto sono presenti 2 costo del servizio, quantificato in impianti di recu- 200 euro a tonnellata dall’asses- pero dell’umido sore all’ambiente della Capitale, (Sant’Agata Bolo- Pinuccia Montanari. Abbiamo gnese e San Pietro in Casale), 3 deciso quindi di mettere le mani impianti di recupero della carta nell’immondizia, nel tentativo di (Mordano, Granarolo e Zola Pre- dare un prezzo ad ogni fase del dosa), 4 impianti dedicati al rici- suo ciclo di smaltimento. Secondo clo dei metalli (Bologna, Valsa- Lunedì sera a Bologna: rifiuti indifferenziati l’annuale rapporto Ispra– l’Istitu- moggia, Mordano, Ozzano), 2 per to Superiore per la Protezione e il legno (Imola e Valsamoggia) e la Ricerca Ambientale – l’Emi- 7 impianti di prima destinazione lia-Romagna nel 2016 è stata la delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (Bologna, Piano- I bolognesi terza regione per quantità di ri- fiuti urbani prodotti, dietro solo a Lombardia e Lazio. Quasi 3 mi- ro, Marzabotto, Anzola dell’Emi- lia, Sala Bolognese). La percen- raccolgono ogni lioni di tonnellate di spazzatura: 653 kg di rifiuti per ogni singolo tuale di recupero, secondo il sito Hera, ammonta al 94,6% del tota- anno 263 kg di abitante – in assoluto il dato pro capite più alto a livello nazionale - le, con picchi di oltre il 98% per le frazioni di verde, legno e ferro. La differenziata pro con un trend in crescita dell’1,7% rispetto al biennio precedente. gestione dei rifiuti indifferenziati passa invece per un’altra strada, capite, per un Aumenta anche la percentuale di rifiuti differenziati, che ora si at- leggermente più costosa. Ogni kg di spazzatura non differenziata costo di 16,43 testa attorno al 60% del totale, ma che comunque non basta a com- costa 20,58 centesimi, di cui 8,21 solo per la fase di raccolta e tra- centesimi al kg petere con la media delle restanti sporto. Nel 2015, il 72% dell’indif- regioni del nord Italia. Diversa la ferenziata è stato conferito tramite storia a Bologna, che nello stesso i contenitori stradali, mentre ap- 2016 ha riciclato appena il 46% pena il 18% è stata prelevata porta delle 223mila tonnellate di rifiuti a porta dai veicoli adibiti allo sco- urbani prodotti. Un dato che stri- po. Dal momento della raccolta, il de se comparato con l’oltre 70% di rifiuto urbano può essere stoccato differenziata raggiunto dall’intera o trattato meccanicamente, ma provincia di Parma. Ciascun abi- deve terminare necessariamente tante di Bologna raccoglie ogni la sua corsa verso l’inceneritore o anno 58 kg di organico, 91 di car- verso la discarica. Quindici - 5
N el 2016, in Emi- dati raccolti da Arpae nel 2014, Nel 2016 lia-Romagna sono stati inceneriti un sono prodotti dall’Emilia-Roma- gna in una quantità vicina ai 13,7 in Emilia- milione e 554mila tonnellate di rifiu- milioni di tonnellate. Per questo genere di rifiuti, per lo più sco- Romagna sono ti, di cui 213mila nell’impianto di Granarolo nell’E- rie risultanti dal trattamento de- gli stessi rifiuti urbani e delle ac- stati inceneriti milia e i restanti negli altri 7 impianti presenti sul territorio que reflue, il processo standard è quello del recupero (nel caso di un milione regionale, per un recupero ener- getico totale di 4,5mila GWh elet- rifiuti speciali non pericolosi) o dello smaltimento. La regione non e 554mila trici e circa 2mila GWh di termi- ci. Nello stesso periodo sono finiti è tuttavia in grado di raggiunge- re la completa autosufficienza e tonnellate in discarica 475mila tonnellate di rifiuti, il 16% del totale prodotto, per questo esporta 2,3 milioni di tonnellate di scarti – in particolar distribuiti tra i 13 impianti regio- modo verso la Lombardia – pur nali, dei quali 2 sono situati nella importandone 3,4 milioni. Il co- provincia di Bologna (Sant’Agata sto complessivo della gestione dei Bolognese e Gaggio Montano). Il rifiuti in un comune come Bolo- costo complessivo del trattamen- gna ammonta - basandosi sui dati to e dello smaltimento dell’in- forniti dal rapporto Ispra - a 41,7 differenziata è di 11,67 centesi- milioni di euro ogni anno, circa mi al kg - 117 euro a tonnellata 107 euro pro capite, a cui vanno - la cifra che l’assessore regionale sommate le spese sostenute per all’Ambiente Paola Gazzolo aveva la pulizia delle strade. Secondo contrapposto alla stima dell’am- il bilancio consuntivo del 2015 ministrazione capitolina. Ma vale approvato dal Consiglio Comu- la pena specificare che i 117 euro nale di Bologna, i fondi trasferiti rappresentano una media tra lo ad Hera per “il servizio di pulizia smaltimento in discarica e quello delle strade e piazze e il servizio tramite inceneritore (mentre la ri- di raccolta differenziata e smal- chiesta di Ama riguardava il solo timento dei rifiuti solidi urba- incenerimento). Per di più la cifra ni” ammontano a 73,3 milioni di non comprende il riconoscimento euro. Un onere che, nel 2016, è degli oneri di disagio ambientale stato bilanciato dagli 85,5 milioni e il costo del servizio di traspor- di euro derivanti dal gettito della to da Roma (come l’assessore ha Tari – la tassa sui rifiuti – e che se giustamente specificato). Capito- si raggiungesse l’obiettivo europeo lo a parte per la gestione dei rifiu- del 65% di raccolta differenziata si ti speciali, che secondo gli ultimi ridurrebbe di 1,8 milioni di euro. Quindici - 6
L'intervista Faccia a faccia con i ragazzi del master in giornalismo Andrea Cangini a ruota libera: «Vedo male l'Europa» Il direttore del Quotidiano Nazionale e del Carlino si racconta a InCronaca, tra futuro della professione e politica, con uno sguardo alla situazione bolognese di Giuseppe Gabrieli e Albachiara Re D alla passione politica e giornalistica sa del rapporto conflittuale con mio padre. Tutto è scoperta per caso durante un viag- cambiato quando sono partito per l’Irlanda, finito gio in Irlanda fino al ruolo di diret- il liceo. Ero a studiare inglese a Dublino e da lì mi tore del Resto del Carlino e del Quo- spostai a Belfast. Rimasi affascinato dalle dinami- tidiano Nazionale, Andrea Cangini, che di quegli anni, fatti di contestazioni e scontri è diventato una figura di spicco del per l’indipendenza dell’Ulster. Preso dall’eccitazio- mondo dell’editoria. L’incontro con InCronaca è ne di ritrovarmi a stretto contatto con la notizia, stato ricco di aneddoti e spunti di riflessione. Non mi finsi giornalista. Riuscii a intervistare Gerry solo la morte del padre Franco, che pure fu diret- Adams, leader dello Sinn Féin e, in quel momento, tore del giornale della città, ma anche la situazione ho capito il mestiere che avrei voluto fare». politica italiana, il quadro europeo e quello inter- nazionale. Da quel giorno ne è passato di tempo e ora è diret- tore del Resto del Carlino. Qual è la decisione più Direttore, quando e come ha deciso di diventare difficile presa ricoprendo questo ruolo? giornalista? «Ce n'è da prendere di continuo, è un mestiere per «Ero determinato a non fare il giornalista a cau- cui è naturale farsi dei nemici. Ad esempio, nello Quindici - 8
stesso giorno, ho ricevuto critiche sia da Renzi che da Berlusconi. Il primo ha chiamato l’editore chie- dendo la mia testa, il secondo mi ha telefonato per convincermi che avevo torto. È stato interessante perché mi confermò una certa idea che mi ero fat- to su entrambi. La mossa di Berlusconi è stata più intelligente perché, dal giorno dopo, il mio unico obiettivo diventò "rimettere a posto" Renzi». Il suo quotidiano è il più letto a Bologna. Come giudica, fino a questo momento, l’operato del sindaco Merola? «Non bene. Bologna ha sempre avuto un peso impor- tante sulla scena nazionale grazie a una classe dirigen- te di rilievo. Merola, però, non è all'altezza di questa tradizione. È una persona perbene, ma con un carat- tere debole: ha rischiato di essere troppo dipendente dai "poteri forti" della città. La lotta per la competizio- ne della segreteria del Pd, nei mesi scorsi, ha mostra- «Stanno venendo meno i tradizio- to uno stato di cattiva salute della società bolognese. Stanno venendo meno i tradizionali pilastri della so- nali pilastri della società bologne- cietà bolognese: il partito e le coop». se: il partito e le coop» I sondaggi danno il Movimento 5 Stelle come primo partito. Vista l’impossibilità di formare un governo Renzi e Berlusconi continuano a influenzare lo sce- monocolore, con quale partito potrebbero andare nario in vista delle elezioni. Come sono cambiate le in coalizione i grillini? priorità di Berlusconi dopo il nuovo accordo con «Il loro obiettivo è d’immagine. Vogliono far crede- Lega e Fratelli d’Italia? re al proprio elettorato che quello dato a loro non è «Renzi e Berlusconi difficilmente potranno esprimere un voto sterile. Qualora Di Maio ricevesse l’incarico, una maggioranza omogenea. Ma il ‘Cavaliere’ oscilla dopo le consultazioni, il capo dello Stato gli garantirà tra due ipotesi: la prima è che il centrodestra abbia una di poter costituire una maggioranza. La loro idea è di maggioranza di governo con Lega e FdI, cosa ad oggi annunciare un programma in Parlamento e vedere chi difficile ma non impossibile. La seconda vede Berlu- aderisce. Ma non credo che ci saranno le condizioni sconi che, giocoforza, cercherà di mettere in piedi un per un governo dei 5 stelle con delle alleanze. Allo sta- governo di larghe intese insieme a Renzi ed è probabi- to attuale potrebbe esserci un accordo più con Liberi e le che Salvini non ci stia. Bisognerà trovare i numeri in Uguali che con la Lega, ma lo stesso partito di Grasso Parlamento. Ci attende, dunque, un periodo di grandi è diviso al proprio interno sulla questione». contrattazioni a Roma. Gli scenari sono infiniti. Quindici - 9
«La candidatura di Casini è un prezzo che il Pd bolo- gnese paga per gli interessi a livello nazionale dei de- mocratici. È un costo abbastanza alto, in termini di voti. Proprio oggi (mercoledì 17 gennaio, ndr) si sono incontrati Renzi e Critelli per discutere. Con ogni probabilità, "ingoiare il rospo Casini" consentirà alla segreteria bolognese di avere carta bianca su tutte le altre candidature. Su Forza Italia, invece, nessuna idea riguardo eventuali nomi». Lei ha scritto in un suo editoriale che suo padre, scomparso lo scorso 8 ottobre, ha voluto essere sep- pellito con la camicia nera. Oggi ha ancora senso la dualità fascismo e antifascismo? «Ho deciso di parlare della vicenda di mio padre anche per elaborare il lutto. Parafrasando Cossiga ho cerca- to di “storicizzare” mio padre per uscire dalla fase di dolore. Dichiararsi o fascista o antifascista è oggi una Maroni potrebbe farsi carico di una scissione all’inter- scelta individuale. Storicamente non ha più senso». no della Lega ed è difficile che i gruppi parlamentari restino bloccati in una situazione del genere. Ci sarà «Mio padre seppellito con la camicia un po’ di movimento. Secondo me, un governo di larghe intese, in una fase nera? Dichiararsi fascista o antifa- ancora precaria per l’Italia, è auspicabile rispetto a un avventuroso governo grillino, che potrebbe essere un scista è oggi una scelta individua- ulteriore inciampo per la credibilità nazionale». le. Storicamente non ha più senso» La presenza di Casini candidato a Bologna danneg- gia il Pd o lo avvantaggia? Quale potrebbe essere il Qual è, quindi, il suo giudizio sul fascismo? candidato di Forza Italia per la città? «È stato un espediente della storia per consentire a un Paese che non aveva coscienza di sé di modernizzarsi, mettendosi al passo con gli altri stati europei. L’idea era quella di completare il Risorgimento, dando una identità a un popolo. Bisogna riconoscere che il fasci- smo non è stata una parentesi, ma una fase importante della storia nazionale e prenderne atto. Credo che con le rimozioni i paesi non evolvano. Avere una visione più lucida e onesta del proprio passato farebbe bene alla coscienza nazionale». L’Europa sta cercando di costruire un’unità politica per fronteggiare l’ascesa delle potenze economiche asiatiche. Come vede il suo futuro? «Molto male, la stessa costituzione europea è stata fatta prescindendo da un'unione politica, che dubito avverrà a breve. Proprio per questo, l’Europa è un sog- getto che sulla scena internazionale non esiste: non c’è un argomento su cui si sia espressa come un fronte compatto. Continuiamo ancora a soffrire dell’ordine che ci ha imposto il mondo a seguito della Guerra Fredda, cioè quello di guardiano globale. Adesso non è più così. Si stanno affermando sistemi autoritari che hanno la forza economica e gli spazi per pianificare il futuro. La Cina sta comprando interi blocchi di Afri- ca per procurarsi materie prime e la Russia sta facen- do lo stesso. È un paese più debole economicamente rispetto a quello asiatico, ma ha un’alta visione di sé e ciò l’ha reso un interlocutore imprescindibile tra le potenze mondiali». Quindici - 10
Politica Il 4 marzo le elezioni nazionali: radiografia della politica verso il voto Derby a sinistra, nuove speranze a destra Niente sfida tra Casini e Bersani, ma la partita tra Pd e LeU si annuncia un Risiko ricco di incognite. La mappa dei collegi e le truppe in campo di Valerio Castrignano L e elezioni politiche del 4 marzo si avvicinano. metropolitana, tranne una porzione dell’Unione di Tante però sono le incertezze: cerchiamo Imola. Il collegio proporzionale del Senato sarà più dunque di fare chiarezza. Il territorio di ampio e comprenderà anche la Romagna. In ogni Bologna sarà diviso alla Camera in 4 collegi collegio uninominale la singola coalizione potrà uninominali e maggioritari: Bologna- sostenere un solo nome, e quindi i territori dovranno Mazzini (quasi tutto il comune capoluogo); Bologna- essere spartiti tra gli alleati. Poi tra i candidati sarà Casalecchio di Reno (quartiere Borgo Panigale-Reno, eletto chi avrà preso un voto in più degli altri. Nel unione Valli di Reno-Savino-Samoggia, la parte più weekend sarà deciso chi candidare in ogni collegio e occidentale delle unioni Appennino Bolognese e i cambiamenti sono repentini. Ecco il quadro attuale. Alto Reno); Imola (Unione Imola, Savena-Idice, la La sfida più annunciata, Pierferdinando Casini all’uni- parte orientale di Appennino Bolognese e il comune nominale contro Pierluigi Bersani, probabilmente non di Camugnano); San Giovanni in Persiceto (Terre ci sarà. Il Pd cederà agli alleati Centristi per l'Europa d’Acqua, Reno Galliera e Terre di Pianura). Sempre e a Casini la possibilità di correre all’uninominale del alla Camera ci sarà un collegio plurinominale Senato sul collegio che ingloba Bologna, nonostante proporzionale, unico per l’intero territorio. Al i mal di pancia interni. Da qui era nata la suggestio- Senato il collegio uninominale su Bologna sarà uno ne per la sfida storica tra Bersani, che correrebbe con e comprenderà la gran parte del territorio della città Liberi e Ugual, e Casini candidato da Matteo Renzi e Quindici - 11
I dem bolognesi prevedono di rac- cogliere un risultato tra il 30 e il 40%. Con questi numeri elegge- ranno 9 parlamentari: 6 alla came- ra e 3 al senato alleato del Pd. Bersani è presente tra i nomi proposti da LeU per correre a Bologna, ma se l’ex segretario Pd lo farà (si parla ancora di una sua candidatura in altri territori), sarà per la camera all’uninominale sul colle- gio di Bologna centro. Sfida indiretta invece tra Casi- ni e Errani, che potrebbe essere presente al Senato su Bologna, ma al proporzionale come primo della lista. I dem bolognesi prevedono di raccogliere un risultato tra il 30 e il 40%. Con questi numeri eleggeranno 9 par- lamentari: 4 all’uninominale della Camera; 1 all’uni- nominale del Senato; 2 al proporzionale della Camera; Rizzo Nervo. Per gli ultimi due posti ci sarebbero più 2 al proporzionale del Senato. Quali nomi candiderà il nomi, tra i quali Marilena Fabbri, Ernesto Carbone, Pd per questi 9 posti? Oltre a Casini, in pole position Stefano Caliandro e Benedetto Zacchiroli. Meno pro- ci sono gli onorevoli Andrea De Maria, Gianluca Be- babile l’ipotesi di cedere un collegio uninominale agli namati e Sandra Zampa. Daniele Manca sarà candida- alleati di Insieme (Giulio Santagata), progetto dal forte ta alla Camera: o nel collegio uninominale di Imola o legame con Bologna perché intreccia le sue radici con al proporzionale. Quella parte del partito che ha so- l’Ulivo di Prodi. De Maria andrà nell’uninominale alla stenuto nell’ultimo congresso Luca Rizzo Nervo come Camera. L’onorevole ha tre opzioni: dimostrare di es- segretario provinciale, chiede di esprimere due nomi, sere la vera sinistra di Bologna e rafforzare il suo peso una donna e un uomo: Francesca Puglisi e lo stesso in città sfidando Bersani (ma sembra più probabile lo faccia la prodiana Zampa); candidarsi a San Giovanni dove è più forte oppure scegliere il collegio di Casa- lecchio, considerato il più sicuro d’Italia per il Pd. Si tratta però di un territorio dove forte è Rizzo Nervo, che potrebbe rivendicarlo alla sua corrente. Oltre a Mdp e Pd, a sinistra c’è anche Potere al Popolo. Alla Camera nel collegio uninominale di Bologna-Mazzi- ni sarà candidato Giorgio Cremaschi, ex leader Fiom. Sempre all’uninominale ci saranno: Claudia Cando- lero (Bologna-Casalecchio), Olawale Oladejo (Imola) e Rachele Via (San Giovanni). Al Senato sempre per il maggioritario ci sarà Francesca Fortuzzi. Primo in lista al proporzionale per la Camera sarà Mauro Albo- resi, al Senato Stefano Grondona. Le divisioni a sinistra aprono nuove speranze a destra: «Bologna è nota per essere la grassa, la dotta e la ros- sa. Dopo queste elezioni sarà un po’ meno rossa», ha detto Tommaso Foti, leader regionale di Fratelli d’I- talia. A Bologna Giorgia Meloni, candidato premier di Fratelli d’Italia, punta al voto dei “malpancisti” di sinistra e, sulla candidatura di Casini, dice: «Non mi sorprende affatto, il Pd da tempo non fa scelte di sini- stra». La Meloni ha poi chiarito che le sue candidatu- re dipenderanno dalle scelte dei territori e che non ci saranno vip in lista: «Non credo nel mito della società civile, credo che non ci sia nulla di più civile di una Quindici - 12
sana militanza». Fratelli d’Italia avrà forse un collegio uninominale su Bologna e sicuramente uno a Piacen- za, per Foti. Piacenza è uno degli 8 territori considerati contendibili per la destra in Emilia-Romagna. La Lega avrà due collegi uninominali nel bolognese, le candi- dature più probabili sono quelle di Lucia Borgonzo- ni e Gianluca Vinci, mentre più difficile è la ventilata sfida diretta tra Matteo Salvini e Casini. Forza Italia Bologna chiede un collegio uninominale alla Came- ra e uno al Senato. I bolognesi che saranno candidati, anche al di fuori della città metropolitana sono: Anna Maria Bernini, Galeazzo Bignami, Massimo Palmizio (che si propone come sfidante di Casini al Senato) e uno dei sindaci della Bassa. Nelle parlamentarie online del M5s, conclusesi il 17 gennaio alle 14, corrono per un posto nei collegi di Bologna 221 iscritti. Cercano la riconferma tutti i par- lamentari pentastellati bolognesi: Paolo Bernini, Elisa «Bologna è nota per essere la gras- Bulgarelli, Matteo Dall’Osso e Michela Montevecchi. Polemiche per l'esclusione dal voto di Davide Zanno- sa, la dotta e la rossa. Dopo queste ni, Silvia Patini e Maria Grazia Gattari. Tra le nuove proposte c’è l’attore Paolo Maria Veronica, il dirigente elezioni sarà un po’ meno rossa», delle Generali Luigi Altavilla, l'attivista per i diritti dei ha detto Tommaso Foti, leader re- disabili Max Ulivieri e i giornalisti Riccardo Forni e Dalio Pattacini. gionale di Fratelli d’Italia Il Rosatellum, la nuova legge elettorale, consiste in un Il 4 marzo, giorno del voto, l’elettore sceglie se: sistema misto proporzionale e maggioritario. Senatori -mettere la croce sul nome del candidato di collegio, e e deputati sono eletti un terzo in collegi uninomina- in quel caso il voto si estende anche ai partiti collegati, li, con un solo candidato per coalizione, due terzi con contribuendo quindi al risultato nella parte propor- un sistema proporzionale. Le soglie di sbarramento su zionale base nazionale, sia alla Camera sia al Senato, sono: -mettere la croce sul simbolo del partito (o di uno dei -il 3% per i singoli partiti partiti) collegati al candidato, estendendo il voto al -il 10% per le coalizioni candidato del collegio Quindici - 13
Sport Viaggio nelle palestre popolari Boxe, calcio e antifascismo Bologna, con quattro strutture e mille persone, è all'avanguardia in questa nuova ten- denza: lo sport romantico e anticapitalista a buon mercato di Ruggero Tantulli « Cosa sono cinque milioni di dollari in confronto a tartaruga o ansia da prestazione agonistica, solo la all’amore di otto milioni di cubani?». Si potrebbe convinzione che promuovere, gratuitamente o a costi riassumere con questa frase, pronunciata nel accessibili, una cultura sportiva fondata sul rispetto 1976 da Teofilo Stevenson, secondo pugile dell’avversario possa giovare al benessere individuale nella storia a vincere tre medaglie d’oro alle e all’integrazione sociale. E così, quale disciplina è Olimpiadi, il fenomeno delle palestre popolari. meglio del pugilato per gettare le basi di un progetto Rifiutando le offerte dei promoters americani, che così ambizioso? gli proponevano il passaggio al professionismo con Sport proletario per eccellenza, da sempre strumento un ingaggio milionario, l’ex peso massimo cubano di rivalsa sociale, la boxe ha goduto per molto tempo rinunciò a sfidare Muhammad Ali per non lasciare di una grande popolarità. Eppure, da alcuni decenni la sua terra e non tradire i suoi ideali. Riportare il pugilato ha subito un drastico ridimensionamento, l’etica nello sport, inquinato dalla ricerca del profitto, sia in termini di iscrizioni, che di visibilità mediatica, eliminando le barriere di ogni tipo, economico-sociali complici anche i pregiudizi che lo associano ad un’e- in primis, è l’obiettivo delle palestre popolari, un tica violenta e fascista. Nasce, invece, proprio intorno fenomeno di aggregazione dal basso che negli ultimi alla boxe il circuito delle palestre popolari, un vero e anni si sta diffondendo in tutto il mondo. Alla base, proprio insieme di laboratori autogestiti che dal ring la rivendicazione dell’attività sportiva come un diritto sta esportando gli stessi principi anche in altre disci- per tutti e non un lusso per pochi. Niente addominali pline, sportive e artistiche. Londra, Amsterdam, Saint Quindici - 14
Etienne, Salonicco, Madrid, Roma. Un proliferare di esperienze, radicate prevalentemente in quartieri di periferia, che coniugano il bisogno di sentirsi bene facendo attività sportiva e il sogno di ricostruire un tessuto sociale sempre più frammentato. In Italia si contano ormai decine di palestre popolari, collegate in molti casi ai centri sociali, occupati o in concessione. Bologna, con le sue quattro palestre popolari, si dimo- stra una città all’avanguardia nel panorama nazionale. A fare da apripista è stata la palestra del Tpo (Teatro Polivalente Occupato), con i primi corsi di pugilato e autodifesa nella vecchia sede di viale Lenin, dopo il primo sgombero. Ma è nel 2010, nella nuova struttura di via Casarini, che prende forma il solido progetto, che trasforma ben presto la palestra popolare in po- lisportiva affiliata alla Uisp. Oltre ai corsi di boxe, in- fatti, nascono quelli di muay thai (sotto la direzione di Riccardo Pedrini, chitarrista del gruppo punk Nabat e scrittore, tra i membri del collettivo Wu Ming fino al 2015), tessuti aerei, yoga, danza afro e danza contact. Della Polisportiva "Hic Sunt Leones", dal nome della «La nostra palestra nasce per squadra di calcio amatoriale fondata nel 2011 dopo creare aggregazione in quartieri i Mondiali antirazzisti di Bosco Albergati (Modena), fanno ora parte anche le squadre di pallavolo (mista) e meno agiati, sulla base di princi- rugby (maschile e femminile). Attorno a questa gran- de famiglia, di casa al Tpo, gravitano più di cinquecen- pi quali l’antifascismo, l'antiraz- to persone, di varie estrazione sociale e provenienza. zismo e l'antisessismo» Non è un caso che la palestra sorga a pochi metri dalla scuola di italiano per migranti. «La nostra palestra, della squadra di calcio – continua –. Prima che na- come tutte quelle popolari, nasce per creare aggrega- scesse la Hsl, nel centro sportivo Pizzoli di via Zanar- zione in quartieri meno agiati, sulla base di principi di c’era un campo abbandonato, in una zona difficile. fondamentali quali l’antifascismo, l’antirazzismo e Oggi, grazie al pallone, si allenano lì più di cinquanta l’antisessismo», racconta Mino Zigrino, pugile e tec- ragazzini. Inoltre siamo riusciti a coinvolgere intere nico federale. «Le nostre attività hanno una funzione famiglie che vengono da mezzo mondo, con pranzi o sociale non indifferente. Basta pensare all’esperienza iniziative che hanno reso vivo quel quartiere». Quindici - 15
A spiccare, in termini di partecipazione, però, resta il pugilato, che al Tpo richiama più di duecento persone. La quota mensile è di 35 euro (15 per gli under 18) e un rapporto complicato con alcuni dogmi della Fpi (Federazione pugilistica italiana). Inizialmente, infatti, la palestra del centro sociale non rientrava nel circuito della Federazione nazionale, ma nel 2014 la palestra del Tpo ha scelto di aderire alla Fpi, che in regione non ha mai ostacolato l'esperimento. Un percorso comune a molte palestre popolari, che porta un beneficio reci- proco. Molti ragazzi, infatti, cominciando in una pale- stra popolare, si appassionano al pugilato e decidono di continuare poi nel circuito tradizionale. Accettando le palestre popolari all’interno della Fpi, d’altra parte, si consente a molti ragazzi di combattere anche restando nel circuito della boxe popolare. È ciò che è successo a Omar, un rifugiato ivoriano che ave- va iniziato alla Palestrina Beltrame di via Sabatucci, palestra popolare nel quartiere Cirenaica, e ora con- tinua anche al Tpo, dove, grazie al tesseramento, può disputare incontri. La Palestrina, nata nel 2012 grazie all’attivismo di alcune associazioni all’interno dell’ex dormitorio pubblico Beltrame, a due passi dal Vag61, è uno spazio che offre corsi di boxe e di muay thai, ma Omar, un rifugiato ivoriano, anche di yoga e teatro. Succede, in situazioni di emergenza, che delle palestre aveva iniziato alla Palestrina diventino dormitori. Alla Beltrame, invece, il semin- Beltrame, palestra popolare nel terrato di un dormitorio è diventato una palestra non commerciale, in un condominio che dà vita a riunio- quartiere Cirenaica, e ora conti- ni, concerti e mercatini. Agli stessi principi risponde la palestra popolare dentro l’XM24, in via Fioravanti. nua anche al Tpo, dove grazie al Dedicata proprio a Teofilo Stevenson, la palestra nata tesseramento disputa incontri nel 2014 rifiuta la mercificazione dello sport, contrap- ponendo una visione collettiva e autogestita del pugi- lato, dove, in estrema sicurezza, si possano diffondere i valori del sacrificio e della lealtà dentro e fuori dal ring. Chi frequenta i corsi della Stevenson, gratuiti, si impegna a partecipare alla gestione della palestra, dal- le riunioni alle iniziative di autofinanziamento, come vendita di materiale, presentazioni di libri e concerti. Attività svolte in collaborazione con i frequentato- ri della Palestrina Libera, sempre nel centro sociale, dove si tengono laboratori e corsi di ginnastica. Negli spazi di XM24, nel maggio 2018 dovrebbe ripe- tersi un torneo internazionale di boxe popolare, con pugili da tutta Europa. Un evento di rilievo per questa disciplina, dove, da regolamento, il ko è vietato. Dall’e- sperienza della Stevenson nasce, infine, l'associazione Bolognina Boxe, all'interno della storica palestra Gino Milli, nel circolo Arci Guernelli di via Gandusio. Oltre ai corsi di boxe, la palestra ospita sport come pallavolo e pallacanestro. Un migliaio di persone in città, complessivamente, frequenta le palestre popolari. Una visione romantica- mente anti-capitalistica dello sport, che dal sudore dei guantoni si proietta nelle relazioni sociali del tessuto urbano. Quindici - 16
Economia Le start-up all'assalto della patria della gastronomia DeliverBo e i suoi fratelli Bologna terra fertile per la consegna di cibo a domicilio, tra nuovi operatori e tante possibilità di scelta per i clienti. A ognuno il suo food delivery preferito di Giampaolo Cattaneo Sala N ove mesi di pizze, sushi e hamburger sedersi a un tavolo per discutere delle condizioni di a domicilio, nove mesi di Deliveroo a lavoro dei rider. Bologna. 75 rider e circa 100 ristoranti, Proteste a parte, il servizio garantito dalla compa- questi i numeri del "canguro" sotto le gnia inglese è eccellente e ordinare del cibo dal- due torri. Un’esperienza fino ad ora la propria abitazione o dalla scrivania dell’ufficio molto redditizia, nonostante la polemica relativa allo non è mai stato così facile. Basta scaricare l’app per sfruttamento dei ciclo-fattorini che consegnano il smartphone e tablet oppure accedere al sito dal pro- cibo direttamente nelle case degli utenti. Le principali prio computer, scegliere il ristorante e cosa si vuole lamentele riguardano la mancanza di contratti mangiare e effettuare il pagamento, rigorosamente regolari e l’assegnazione dell’orario di lavoro, che con carta di credito o Postepay. Sono un centinaio i avviene attraverso un algoritmo basato sui commenti, locali della città che aderiscono al progetto del can- negativi o positivi, espressi dai clienti. guro e il numero è in continuo aumento. Il costo di Venerdì 12 gennaio si è svolto il primo incontro tra consegna è di 2,50 euro, con la possibilità di lascia- la delegazione di "Rider Union Bologna" e i vertici re la mancia al rider. della città, il sindaco Virginio Merola e l’assesso- Il successo economico di questa start-up, così come re Matteo Lepore. Entrambe le parti condividono per Uber e Amazon, sta nel continuo afflusso di l’urgenza di affrontare questo tema a livello poli- capitali su cui l’azienda può contare. Deliveroo è tico e cittadino, ma l’amministrazione comunale apparentemente in rosso, a Bologna, in Italia e in dovrà provare a convincere le aziende di delivery a tutto il mondo. Perde esattamente tutto quello che Quindici - 17
guadagna dai ristoranti che ne sfruttano il servizio. Nel 2016 ha registrato un rosso di 129 milioni di sterline (dati dell’ottobre 2017); le perdite sono cre- sciute del 300%, nonostante i ricavi siano aumen- tati del 615%: il problema dunque è da attribuire all’aumento più che proporzionale dei costi rispetto ai ricavi. Poco male, almeno apparentemente, per- ché nel frattempo sono arrivati oltre 385 milioni dall’afflusso di capitali per un valore totale di circa 2 miliardi di euro. Se si tratta di una bolla specula- tiva sull’onda della New Economy o di una crescita sostenuta anche sul lungo periodo lo scopriremo solo nei prossimi anni. Ma da dove provengono questi soldi? Si tratta di angel investor, soggetti fa- coltosi che provvedono fondi in cambio di obbli- gazioni e quote di capitale o incubatrici e investi- tori privati che credono nello sviluppo futuro della start up. «In questo modo Deliveroo può continua- re a progettare novità: cucine dedicate, nate sull’on- da del servizio “scelti per te” proposta da Spotify toli e libri. Costi di consegna fino a un massimo di nell’ambito musicale, nuovi algoritmi per le conse- 4,90 euro, la possibilità di seguire in tempo reale gne e l’estensione del servizio in altre 12 città nel gli spostamenti del rider e pagamento che viene ef- mondo (sono già 150 in 12 paesi)», ha spiegato il fettuato solo a servizio concluso: queste le carat- fondatore William Shu in una nota. Il progetto più teristiche principali della nuova delivery company accattivante riguarda i locali delivery-only, battez- sempre più popolare del nostro paese. zati "Editions": ristoranti dove è disponibile solo il Connazionale di Deliveroo è JustEat, nata in Da- servizio a domicilio, maggiormente personalizzato nimarca ma quotata alla Borsa di Londra, ormai per consegne più veloci e puntuali. da diversi anni nel panorama del cibo a domicilio Tra i principali competitor c’è la compagnia spa- mondiale e italiano. Il suo valore ammonta addirit- gnola Glovo, che da novembre gestisce anche il tura a 4,6 miliardi di euro. Più popolare e a buon servizio di delivery di McDonald’s a Bologna. Una mercato, specializzata in kebab, pizze al trancio novità che tra i giovani e gli studenti della città sta e dolci di vario genere, permette il pagamento in avendo un successo enorme. È possibile ordinare contanti, una pratica rischiosa ma che avvicina al praticamente qualsiasi cosa sia trasportabile in bici servizio anche i più giovani che non hanno una o in motorino, spese al supermercato, abiti, giocat- carta di credito. A Bologna è stato celebre il suo Arriva dalla Basilicata la favola Piz- un device distribuito ai ristoranti zabo, la startup leader nelle con- IL CASO PIZZABO, dai due founder per trasmettere le segne a domicilio a Bologna tra il comande. 2009 e il 2016. Invenzione di due PIONIERA DEL FOOD Tutto bene dunque, fino all acquisi- studenti fuorisede, l’azienda, fon- zione del febbraio 2016 di Pizzabo data da Christian Sarcuni e Livio DELIVERING da parte di Just Eat, marketplace di- Lifranchi, viene comprata nel 2015 gitale con sede a Londra specializ- per 51,2 milioni di euro dai tedeschi zata nella consegna di cibo a domi- di Rocket Internet e poi rivenduta al colosso inglese Just cilio. La volontà dell'azienda inglese è quella di trasferire Eat, che ne cancella il marchio originale. da Bologna a Milano i 34 dipendenti della startup. Dopo Nata con l’idea di riunire in un’unica piattaforma web ri- numerose fumate nere, finalmente le parti riescono a tro- storanti e pizzerie che offrono cibo da asporto, Pizzabo vare un accordo: una parte del personale viene spostata diventa ben presto un’istituzione in città, grazie ad una nel capoluogo lombardo, mentre chi non accetta il trasfe- forma di autofinanziamento particolarmente redditizia rimento usufruisce delle garanzie stabilite dalla legge. È la e all’aumento costante dei clienti, soddisfatti non solo fine di Pizzabo. dall’efficienza del servizio, ma anche dalle promozioni. La sede bolognese chiude ufficialmente il 15 giugno 2016, Numerosi infatti i locali che garantiscono sconti: bevan- con tanto di saluti ufficiali da parte dei fondatori e pizzata de in regalo, pizze omaggio e, per i fidelizzati, consegne organizzata dagli utenti per commemorare questo brand gratuite. L’invenzione più innovativa? Lo “stampaordini”, così amato e così funzionale per la città. Quindici - 18
Il mondo del food-delivery in Italia e a Bologna è in continua espansione, con nuovi unicorni (start up dal valore superiore al miliardo di dollari) che si affac- ciano ogni anno sul mercato contenzioso con l’emiliana Pizzabo, regina delle consegne della città agli inizi del decennio. Dalla Germania arriva invece Delivery Hero, a capo del marchio Foodora, disponibile da pochi giorni anche a Bologna e presente in oltre 10 paesi e 50 città. Nell’ambito delle Offerte pubbliche iniziali (Ipo) tedesche, rivolte al pubblico indistinto di in- vestitori, è la più importante degli ultimi tre anni, con un valore di circa 6 miliardi di euro. Con la sua rapida crescita in pochi anni la società berlinese è diventata uno dei colossi globali, potendo contare Una menzione d’onore merita sicuramente Sgnam, su 300mila ristoranti e oltre 5mila componenti del- l’app sviluppata del 2012 da Giovanni Cavallo e lo staff in 53 paesi. Nel capoluogo emiliano è già Lorenzo Lelli, partiti da zero senza nessuna espe- disponibile il servizio “ritiro”, che permette di pre- rienza imprenditoriale e arrivati a insidiare i co- levare il cibo ordinato direttamente nei ristoranti, lossi stranieri a Bologna, Ferrara, Reggio Emilia e la piattaforma per le aziende Foodora corporate e Modena. Più faticosi l’inserimento nel mercato che traccia gli ordini aziendali e suddivide i costi delle altre città, ma l’efficienza delle consegne e la in modo corretto tra i dipendenti. comodità del servizio per i ristoranti sono i fiori all’occhiello di questa start up tutta italiana. Se la maggior parte dei concorrenti infatti deve instal- lare un Pos fisico nell’esercizio commerciale, con Sgnam è sufficiente scaricare l’app per diventare operativi e gestire gli ordini. Questa piattaforma collabora esclusivamente con ristoranti di fascia medio-alta e può contare a Bologna su un team di 110 persone, tra rider e componenti della logisti- ca. La crescita settimanale del numero di clienti è circa del 5% e alcuni locali tra gli oltre 100 affiliati hanno raggiunto oltre 10mila euro di ricavi mensili aggiuntivi. Il mondo del food delivery in Italia e a Bologna è in continua espansione, con nuovi unicorni, ovvero start up dal valore superiore al miliardo di dollari, che si affacciano ogni anno sul mercato del nostro paese. Possibilità enormi di guadagno che han- no attirato anche l’attenzione di due colossi come Uber e Amazon, già pronti a investire centinaia di milioni di dollari nei rispettivi progetti legati alle consegne del cibo d’asporto. Comodità per tutte le tasche e garanzia di qualità, almeno per la maggior parte dei locali che usufruiscono di questi servizi a domicilio. Attività che, soprattutto in una delle città più famose a livello culinario del nostro Paese, permette anche a coloro che non vogliono uscire di poter mangiare nella tranquillità della propria cucina le specialità, locali e non. Quindici - 19
Cultura Buona affluenza nei luoghi dell'arte pur senza eventi di cartello La carica dei 300mila, ma non basta I musei bolognesi chiudono il 2017 in positivo, in attesa delle grandi mostre di Giulia Gotelli « Il museo, per i bolognesi, deve essere una continuamente». Durante il 2016, infatti, mentre seconda casa - inizia Roberto Grandi, il il Mambo aveva ospitato la mostra su David presidente dell’Istituzione Bologna Musei, Bowie, il Museo Archeologico era stato teatro di incontrato al Mambo – i maggiori punti di un’esposizione basata sull’antico Egitto: da sole interesse sono un bookshop ben organizzato avevano attirato 303.110 visitatori. Perché nel 2017 e una bella caffetteria: quella del Mambo è stata non si è fatto lo stesso, visto l’enorme successo recensita come la migliore di Bologna!». Il 2017, per i di questi eventi di massa? «La grande mostra di musei della città, si chiude con un bilancio positivo quest’anno è Revolutjia – spiega Grandi, attorniato in linea con la media nazionale: nonostante non sia da scaffali candidi dove svettano, a colori vivaci, stato caratterizzato, infatti, da grandi mostre, i primi tutti i libri pubblicati dal museo – ma per quanto dieci mesi registrano 295.588 visitatori. «Un dato riguarda il 2017, non potendo chiudere il bilancio positivo, perché conferma che, pur avendo dovuto in passivo, non abbiamo potuto investire su contare soltanto sulle collezioni permanenti e sulle iniziative costose. Senza contare che una mostra temporanee minori, possiamo fissare l’asticella di grandi dimensioni ha un costo decisamente di base su quasi 300mila visitatori – commenta superiore alle nostre possibilità e abbiamo Grandi, soddisfatto - anche se, ovviamente, non bisogno di un finanziamento esterno, privato. bisogna mai accontentarsi e cercare di migliorare Solitamente collaboriamo con associazioni come Quindici - 20
Arthemisia, Cms e Skira: noi stanziamo 10mila euro e chi organizza veramente la mostra si assume il rischio di impresa, aggiungendo la somma mancante. Il problema emerge in particolare per le mostre di arte contemporanea, perché non si guadagna. Il Museo Archeologico registra sempre una grande affluenza, ma nel 2017, per problemi organizzativi, non abbiamo potuto fare un'altra grande mostra». Anche la partecipazione si attesta su dati positivi: 118.430 persone hanno potuto prendere parte alla vita del museo tramite visite guidate ed eventi culturali. L’elemento didattico rimane fondamentale: l’obiettivo dell’Istituzione, soprattutto attraverso i campi estivi, è infatti coinvolgere i più giovani portandoli a «costruire l’arte tutti assieme». Per attirare gli adulti bisogna ricorrere, invece, a campagne di comunicazione efficace (al momento non adeguatamente finanziate) e a un nuovo format di visite brevi, in modo da non dover pianificare un’intera giornata per poter frequentare i musei. Quindici minuti per «Bisogna far conoscere a bologne- abbandonarsi alla sindrome di Stendhal di fronte alle collezioni più importanti ospitate in città: si e turisti il museo, la sua storia, è questa la principale novità degli ultimi anni, proposta grazie all’abbonamento alla Bologna renderli parte di un'esperienza» Card, che garantisce anche sconti rilevanti e che ha commenta il presidente avuto un discreto successo nel 2017, tanto da essere riproposta nel 2018. Merito anche di una campagna pare, sono stati gli orari. Il Museo Archeologico e di comunicazione che ha colto nel segno, secondo quello Medievale, fino a giugno, chiudevano alle 15 Grandi. «La parola d’ordine è raccontare: riuscire a penalizzando i visitatori, infastiditi dalla presenza far conoscere a bolognesi e turisti il museo, la sua dilagante delle gite scolastiche durante la mattina. storia, renderli parte di un’esperienza – commenta Dall’estate, però, l’orario è stato prolungato fino alle il presidente -. Ma per fare ciò serve una grande 18.30 e il 33% di visite sono state registrate proprio comunicazione e senza questa, per la quale serve nella fascia pomeridiana. un budget esterno, abbiamo le mani legate». Un Per quanto riguarda i turisti, i musei della città sono la altro problema fondamentale dei musei, a quanto meta prediletta di stranieri e non: il 60% di visitatori è composto da vacanzieri europei, che non rinunciano a una tappa culturale nel proprio percorso, in parti- colare francesi, inglesi e tedeschi. Un dato ricavabile dall’ampia diffusione delle Card Bologna Welcome, acquistate preventivamente in blocco dai tour ope- rator. Mentre le preferenze dei bolognesi si aggirano attorno alle mostre temporanee, gli stranieri si foca- lizzano sulle permanenti. «Uno si trova a Bologna e pensa: “O la vedo ora o mai più”. La mostra perma- nente diventa una tappa obbligata del soggiorno in città – racconta Grandi: - I giapponesi in particolare sono grandi amanti di Morandi: ricordo una comitiva che voleva assolutamente visitare la casa dell’artista». Visto il successo del 2017, è inevitabile fare prono- stici sull’anno appena iniziato, dando qualche an- ticipazione sulle future mostre. «Vogliamo ripen- sare Palazzo D’Accursio - conclude Grandi - entro giugno, il sindaco ha promesso di riaprire la Torre dell’orologio, che attirerà non solo turisti ma anche bolognesi, che non l’hanno mai vista. Per far vivere il museo al suo pubblico, abbiamo anche pensato di aprire, all’ultimo piano, un bar affacciato sulla Roberto Grandi, presidente dell'Istituzione Bologna Musei piazza». Quindici - 21
TEATRO CINEMA Peter Pan guarda sotto le gonne Presentato alla scorsa Biennale, questo spettacolo di Livia Ferracchiati racconta la storia di un bambino che cresce in un corpo femminile. 19 gennaio ore 20.30 Teatro Arena del Sole Biglietti da 8,50 a 17 euro L'ora più buia La Bohème Nel 1940, in pieno pericolo nazista, L'opera di Giacomo Puccini torna in Gran Bretagna si erge la figura di in scena al Comunale con la regia di Churchill, la cui interpretazione ha re- Graham Vick e la direzione di Miche- galato a Oldman il Golden Globe. le Mariotti. di J. Wright (G. Bretagna/2017) 114' 19-28 gennaio (tranne 22 e 26) dal 18 gennaio Teatro Comunale di Bologna Roma d'Essai 16.00 18.30 21.00 Riduzione under 30 Ella & John - The leisure seeker Una coppia di acciaccati ottantenni rispolvera il vecchio camper "Leisure IL CARTELLONE DI Seeker" per ripartire all'avventura. di P. Virzì (Ita-Fra/2017) 112' dal 18 gennaio Lumière 15.45 18.00 20.15 22.30 Downsizing In un mondo che consuma troppa energia, uno scienziato inventa una Vito & Duo Sconcerto formula per far sopravvivere gli uomi- "Il bar al portico", serata comico-mu- sicale per beneficenza, con incasso ni: rimpicciolirsi. Con Matt Damon. devoluto all'Associazione Epilessia ER. di A.Payne (USA/2017) 140' 27 gennaio ore 21.00 dal 25 gennaio Teatro Consorziale di Budrio Medica Palace Orchestra filarmonica di Bologna Diretta da Rory Macdonald, l'Ofbo suona il "Concerto per pianoforte e orchestra n.23 in la magg, K488" di Mozart e la "Sinfonia n.5 in do diesis minore" di Mahler. 29 gennaio ore 21.00 Auditorium Manzoni Made in Italy La storia di Riko (Stefano Accorsi), un uomo che ama l'Italia ma arrabbiato con il suo tempo. Regia e musica di Luciano Ligabue. di L. Ligabue (Ita/2018) 104' dal 25 gennaio 2018 The Space Cinema 19.55 22.25
MOSTRE MUSICA EVENTI The Wall Show audiovisivo sperimentale Duello letterario Una mostra multimediale che ha come Mix di generi in uno spettacolo unico Luca Briasco con "Americana. Libri, protagonista il muro in tutte le sue del gruppo francese Chinese Man, in autori e storie dell'America contem- sfaccettature, da simbolo di esclusione tour dopo l'uscita dell'album "Shikan- poranea" si confronta con Alessandra a luogo di memoria. taza". Sarchi e il suo "La notte ha la mia Fino al 6 maggio 19 gennaio ore 22.00 voce", finalista all'ultimo Campiello. Palazzo Belloni Estragon Club 19 gennaio ore 19.00 Biglietti 7-15 euro Biglietto 17 euro Confraternita dell'Uva Le nuove avanguardie russe "It's OK to change your mind!" presen- ta le opere di ventuno artisti russi delle ultime generazioni, delineando un pa- norama vario e interessante. Dal 20 gennaio al 18 marzo Inaugurazione il 19 alle 18.00 Villa delle Rose Revolutija Renga, Nek e Max Pezzali Bologna-Benevento I migliori capolavori russi del Nove- Tre grandi voci italiane si esibiran- La squadra di Donadoni, che non vin- cento, provenienti dal Museo di Stato no in un imperdibile concerto, dove ce in casa dallo scorso 25 novembre, di San Pietroburgo. Da Chagall a Male- canteranno insieme i grandi successi nella ventunesima giornata ospita al vich, passando per Kandinsky. di ognuno. Dall'Ara il fanalino di coda Beneven- Fino al 13 maggio 20 gennaio ore 21.00 to, reduce da due successi di fila. MAMbo Unipol Arena 21 gennaio ore 15.00 Biglietti 12-14 euro Biglietti da 35 euro Stadio dall'Ara Musica elettronica all'Off Trekking a sei zampe Il duo elettronico iBerlino presenta il Riservato ai soci dell'associazione Le loro nuovo album "Hai mai mangiato Ortiche, un percorso di 5-6 chilometri un uomo?", nato nella cucina del loro con il proprio cane nella splendida appartamento. natura di Villa Ghigi e nell'Eremo di 24 gennaio ore 20.30 Ronzano. Off (gratuito) 27 gennaio ore 8.30 Ritrovo via San Mamolo 128, 15 euro Tributo ai Pink Floyd La band riminese Sound Project in "Waiting for Roger", un concerto che introduce la tournée italiana dell'ex Pink Floyd Roger Waters. 27 gennaio ore 21.30 Teatro Arena del Sole Biglietti 16-20 euro Luigi Busi Mercato ritrovato "L'eleganza del vero 1837-1888", Ultimo appuntamento al sabato prima monografica nella sua Bologna mattina per il mercato contadino, in del pittore realista ottocentesco: oltre collaborazione con la Cineteca. Tanti quaranta opere di carattere storico. prodotti locali a chilometro zero. Dal 27 gennaio al 18 marzo 27 gennaio Inaugurazione il 27 alle 17.30 Piazzette Pasolini e Magnani Palazzo d'Accursio, Sala Ercole Davanti al cinema Lumière
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