Terra di Motori da percorrere in auto e in moto 9 itinerari

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Terra di Motori da percorrere in auto e in moto 9 itinerari
EPIEMONTE
       Terra di Motori
               9 itinerari
     da percorrere in auto e in moto

                    Percorsi turistici - Tourist routes
 Circuits touristiques - Touristische Routen -

                         Torino, Val Susa e Canavese

                         Cuneo e provincia

                         Langhe, Monferrato e Roero

                         Valsesia

                         Novara e provincia

                         Val d’Ossola

                         Biella e provincia
Terra di Motori da percorrere in auto e in moto 9 itinerari
Indice
   TORINO, VAL SUSA E CANAVESE
                                                                           P
31 Tra la Val Susa e la Val Chisone                              pag. 2
   Al Colle delle Finestre e sulla Strada dell’Assietta

32 Il Canavese                                                   pag. 4
   Dai castelli del Canavese ai ghiacciai del Gran Paradiso

   CUNEO E PROVINCIA

3 Da Cuneo a Busca                                               pag. 7
   Tra arte, natura e buona cucina

   LANGHE, MONFERRATO E ROERO

43 Da Alba ad Acqui Terme passando da Asti                      pag. 10
   Vigne, castelli e acque termali

53 Le colline dell’Unesco                                       pag. 13
   Un dolce paesaggio tutto da assaporare

   VALSESIA

63 Da Varallo Sesia a Fobello                                   pag. 17
   Sulla Via Lancia fino alla Conca di Smeraldo

   NOVARA E PROVINCIA

73 Tra pianura e colline                                        pag. 20
   Natura, arte, riso e vino nel segno di Alessandro Antonelli

   VAL D’OSSOLA

83 La Val d'Ossola                                              pag. 24
   Ammirando la maestosa Cascata del Toce

   BIELLA E PROVINCIA

93 Da Viverone alla Valsesia                                    pag. 26
   Tracce di storia e panorami di sogno
Terra di Motori da percorrere in auto e in moto 9 itinerari
PIEMONTE
                          Terra di Motori
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                           I
1·2                                l Piemonte, terra di motori, offre agli appassionati
                                   delle due e quattro ruote un imperdibile patrimo-
               4·5                 nio motoristico e paesaggistico tutto da esplorare.
                             Quale modo migliore per scoprire le meraviglie di que-
 3
                             sto territorio se non percorrerne le sue strade, al di fuori
               dalle piste battute dal turismo di massa?
            La guida Terra di Motori presenta una selezione di 9 itinerari da
 percorrere in auto, per chi ama la comodità, o in moto, per chi predilige la li-
 bertà: uno strumento corredato di informazioni dettagliate relative ai percorsi,
 indirizzi utili e una carta stradale che accompagna alla scoperta di possibilità
 sorprendenti tra cui orientarsi con facilità. Panorami spettacolari che si esten-
 dono a perdita d’occhio, dalle maestose vette dell’arco alpino alle dolci distese
 collinari, dalla suggestiva Pianura Padana agli incantevoli specchi lacustri: una
 varietà di paesaggi costellata di borghi e città ricche di storia e proposte cultura-
 li, dove lasciarsi attrarre dalle innumerevoli opportunità di svago e relax, assa-
 porando la cucina locale e i vini che hanno reso famosa nel mondo la regione.
 Gli itinerari, tutti percorribili nell’arco di una giornata, si snodano su differenti
 tipologie di strade per rispondere alle diverse necessità dei visitatori.
 Terra di Motori conduce inoltre alla scoperta di un patrimonio motoristico che
 non ha eguali, dove si uniscono la tradizionale creatività e le più avanzate tecno-
 logie, illustrando una selezione delle principali collezioni, proposte museali,
 circuiti e manifestazioni tematiche che rendono la regione un vero paradiso
 per gli appassionati della meccanica.
 Il Piemonte rappresenta uno dei principali centri mondiali per tutto ciò che at-
 tiene la produzione motoristica: qui sono nate alcune delle maggiori case auto-
 mobilistiche italiane di livello internazionale, come la FIAT (Fabbrica Italiana
 Automobili Torino), fondata nel 1899 a Torino, e hanno sede rinomati centri di
 ricerca che concorrono all’eccellenza nel settore automotive, di cui un illustre
 esempio è il Centro Ricerche FIAT (CRF). La regione è inoltre la patria di car
 stylist e designer di fama mondiale, dal Gruppo Bertone a ltaldesign-Giugiaro e
 Pininfarina. Tra i piloti più noti Achille Varzi e Vincenzo Lancia, fondatore della
 storica casa automobilistica Lancia.
 Una guida che fornisce affascinanti spunti di visita tra le svariate ricchezze re-
 gionali, a volte celate, che meritano una sosta: per conoscere il Piemonte da un
 punto di vista inusuale e ricercarne la straordinaria autenticità.

                               www.piemonteitalia.eu
Terra di Motori da percorrere in auto e in moto 9 itinerari
www.turismotorino.org

    Tra la Val Susa
    e la Val Chisone
    Al Colle delle Finestre
    e sulla Strada dell’Assietta
                                       L’itinerario si snoda tra la Val Susa e la Val Chisone, lungo
    Itinerario                         una strada rinomata per la bellezza dei panorami e famosa
                                       tra gli appassionati di ciclismo per la difficoltà della salita al
    147 km
                                       Colle delle Finestre dal versante della Val Susa.
    Dislivello da Torino

                                       P
    1836 m                                     artendo da Corso Francia, a Torino, si seguono le indi-
                                               cazioni verso Rivoli e la SS 25 per raggiungere Aviglia-
    Tipologia di strade                        na; quindi si continua verso Sant’Antonino di Susa e
    Strade asfaltate,                  si prosegue imboccando la SS 24 del Monginevro in direzione
    strade sterrate                    Bussoleno. Da qui ci si inoltra sulla SP 207 verso Mattie, fino
    GPS da Torino                      ad arrivare a Meana di Susa (m 730 slm), da dove ha inizio il
                                       nostro itinerario vero e proprio.
    Lat. 45°04'17"N
                                       La strada che porta al Colle delle Finestre – che mette in co-
    Long. 7°32'46"E
                                       municazione la Val Susa con la Val Chisone – presenta 1700 m di
    GPS da Meana di Susa               dislivello su uno sviluppo di 18,7 km (di cui gli ultimi 8 su strada
    Lat. 45°07'23"N                    sterrata), e ha inizio oltre il bivio della SS 24, in direzione SP 172.
    Long. 7°03'46"E                    Dopo Traverse e Suffis si prosegue con numerosi tornanti; giun-
                                       ti al Colletto di Meana, una fontana segna l’ingresso nel Parco
                                       Orsiera-Rocciavré. Si giunge poi alla Bergeria Casette, e dopo aver
                                       oltrepassato il Piano del Tiraculo si arriva infine a destinazione,
                                       al Colle delle Finestre (m 2176 slm), dove una targa ricorda la
                                       tappa del Giro d’Italia 2005. Il colle è dominato dal forte di Fe-
                                       nestrelle (www.fortedifenestrelle.com), la più grande struttura
                MEANA
    SAUZE       DI SUSA                fortificata d’Europa e la più estesa costruzione in muratura dopo
    D’OULX
                                       la Grande Muraglia Cinese.
                              TORINO
                                       Limitrofa alla strada del Colle delle Finestre, lungo la dorsale che
             COLLE                     unisce Pian dell’Alpe a Sestriere e Sauze d’Oulx e separa la Val
             DELLE FINESTRE
                                       Chisone dalla Val Susa, si snoda, per oltre 60 km quasi intera-
                                       mente sopra i 2000 m, una rotabile di origine militare: la Stra-
                                       da dell’Assietta (www.stradadellassietta.it). Percorrerla offre
                                       un’occasione unica per scoprire alcune delle pagine più signifi-
                                       cative della storia delle Alpi occidentali: dalla Repubblica degli
2                                      Escartons al regno dei Savoia, questa zona di confine ha sempre
Terra di Motori da percorrere in auto e in moto 9 itinerari
TORINO, val susa e canavese
                                                                                                                                                      13
© Paolo Meitre Libertini - Turismo Torino e Provincia

                                                        rivestito un ruolo strategico. Anche i conflitti religiosi hanno se- π Strada dell’Assietta
                                                        gnato a lungo questo territorio, in cui la fede valdese ha cono-
                                                        sciuto pesanti persecuzioni. A testimonianza di tutto ciò restano
                                                        l’imponente sistema fortificato e numerosi esempi di arte sacra.
                                                        L’itinerario non è però solo storico e artistico, ma anche ricreativo
                                                        e di grande valenza ambientale, grazie alla ricca biodiversità del
                                                        mondo degli alpeggi e delle aree protette Orsiera-Rocciavré
                                                        e Gran Bosco di Salbertrand, nonché ai suggestivi sentieri
                                                                                                                              Il Forte
                                                        della Via Alpina (www.via-alpina.com) e ai percorsi ciclo-            di Exilles
                                                        turistici ed equituristici.                                           Luogo: Exilles (TO)
                                                        Da Pian dell’Alpe la strada sale regalando splendidi panorami         via Roma, 1
                                                        sulla Val Chisone e attraversa il Vallone dei Morti; si giunge così   Percorrendo la Val Susa, è di
                                                        alla diramazione che conduce al forte del Gran Serin. Appena          grande interesse anche la visita
                                                        prima di questo bivio si incontra una strada che scende per circa     al Forte di Exilles.
                                                        800 m e conduce all’alpeggio Assietta, dove si possono acquista-      Esempio di architettura fortifi-
                                                        re i prodotti locali.                                                 cata francese e sabauda (le pri-
                                                        Giunti alla Testa dell’Assietta (m 2566 slm) – su cui si staglia      me testimonianze di strutture
                                                        l’obelisco che ricorda la battaglia del 1747 combattuta contro i      militari difensive sul roccione
                                                        Francesi nel corso della guerra di successione austriaca – ha ini-    che domina Exilles risalgono al
                                                        zio la discesa. La strada conduce alla ex casa cantoniera adiacen-    VII secolo), il Forte di Exilles
                                                        te al lago dell’Assietta; a destra si incontra il bivio per la Testa  è una costruzione suggestiva
                                                        del Mottas, e a sinistra la strada che porta al monte Gran Costa.     di grandissimo impatto, che si
                                                        Oltrepassato il Colle Lauson si giunge al Colle Blegier; da qui si    impone alla vista da lontano.
                                                        prosegue fino al monte Genevris, in vetta al quale si trova il Faro   Grazie alla collaborazione tra
                                                        degli Alpini, donato dalla Marina Militare Italiana.                  la Regione Piemonte e il Mu-
                                                        L’itinerario prosegue fino al Colle di Costa Piana e al Bourget,      seo Nazionale della Montagna
                                                        dove si incrociano gli impianti sciistici di Sauze d’Oulx. In una     CAI-Torino, nel 2000 è stato
                                                        splendida cornice si giunge infine al Col Bourget e al Col Basset,    restituito al pubblico e offre oggi
                                                        dove, sulla destra, si incrocia la diramazione che scende a Spor-     due percorsi di visita guidata.
                                                        tinia e Sauze d’Oulx.                                                 www.fortediexilles.it                 3
Terra di Motori da percorrere in auto e in moto 9 itinerari
Il Canavese
    Dai castelli del Canavese
    ai ghiacciai del Gran Paradiso

                                         Al confine con la Valle d’Aosta, il Canavese è situato nella
    Itinerario                           parte nordoccidentale del Piemonte. Il territorio è dominato
                                         dal massiccio del Gran Paradiso e punteggiato di numerosi
    90 km
                                         laghi di origine glaciale.
    Dislivello

                                         L
    2373 m                                       asciata Torino tramite la SP 267, si prosegue fino a im-
                                                 boccare la ex SS 460 in direzione di Rivarolo Canavese
    Tipologia di strade                          (34 km circa). Qui è possibile visitare il castello Malgrà,
    Strade asfaltate                     di origine medievale (www.amicicastellomalgra.it); nel 1982
    GPS punto di partenza                il maniero è stato acquistato dal Comune, che lo ha aperto al
    Lat. 45°06'43"N                      pubblico trasformandolo in sede di mostre, eventi culturali e
                                         concerti. Continuando lungo la ex SS 460 si incontra la citta-
    Long. 7°42'24"E
                                         dina di Cuorgnè (www.comune.cuorgne.to.it), dove sugge-
                                         riamo una deviazione per visitare l’antico borgo medievale, la
                                         manifattura cotoniera (1872), che divenne un modello riportato
                                         nei testi scientifici del tempo, e l’antico ponte sul fiume Orco
                                         (1470). Con una breve deviazione si raggiunge Castellamonte
            NOASCA
                                         (www.comune.castellamonte.to.it), dove si può ammirare la co-
                           PONT
                         CANAVESE        siddetta Rotonda Antonelliana, ovvero le mura perimetrali e le
    COLLE
    DEL NIVOLET
                                         colonne (alte 12 m) della chiesa parrocchiale progettata nel 1842
                     CASTELLAMONTE       da Alessandro Antonelli; la chiesa non fu mai completata a causa
                                         dell’eccessivo onere finanziario, e di questo ambizioso progetto
                                         oggi restano solo le mura dalla particolare forma arrotondata.
                                         Ritornando verso Cuorgnè, in pochi minuti si giunge a Pont
                                         Canavese, rinomato per l’abbondanza delle sue acque e la ric-
                                         chezza di ponti e torri. Il paese un tempo era noto con il nome
                                         di Rordilitegna (“passaggio fra due valli”); nel Medioevo fu rino-
                                TORINO   minato Ad Duos Pontes, poiché per entrarci occorreva passare
                                         attraverso i ponti e pagare un pedaggio. Da non perdere il centro,
                                         per apprezzarne i molti tesori artistici, storici e gastronomici.
                                         Il percorso prosegue inoltrandosi nella splendida Valle Orco:
                                         il paesaggio si fa alpino e gratificante. Con un susseguirsi di
4                                        curve e attraversando piccole frazioni si giunge a Sparone
Terra di Motori da percorrere in auto e in moto 9 itinerari
TORINO, val susa e canavese
                                                                                                 2

                                                                                                              © Gloria Faccio - Turismo Torino e Provincia
(www.comune.sparone.to.it), la cui Rocca, che domina la strada π Parco Nazionale Gran Paradiso,
che porta verso l’alta valle, è precedente all’anno Mille; qui si       laghi Serrù e Agnel
svolse lo storico assedio subito da re Arduino tra il 1004 e il 1005
ad opera delle milizie teutoniche.
L’itinerario ora si addentra sempre più in uno dei luoghi più sug-
gestivi che si possano raggiungere con un mezzo motorizzato.
Continuando lungo la ex SS 460 per pochi chilometri si raggiun- « Limitazioni del traffico
ge Locana, il centro più popoloso toccato dal nostro itinerario;       per il Colle del Nivolet:
seguono Noasca e Ceresole Reale, ormai nel cuore del Parco             l’accesso è vietato
Nazionale Gran Paradiso. Da qui e fino al lago Serrù la strada si fa   al traffico privato
sempre più ripida e sale ossessivamente fino all’imponente diga        nelle domeniche di luglio
dell’AEM: qui ci si trova di fronte ai grandiosi spettacoli dei ghiac- e agosto e a ferragosto,
ci perenni del Gran Paradiso, una vista commovente. Sopra              ma l’ingresso è garantito
il lago Serrù si incontra il lago Agnel; poi un’ultima sequenza di     da un servizio navetta
tornanti porta alla balconata panoramica da cui si apre la visione     per l’evento
mozzafiato sul Colle del Nivolet (m 2612 slm) con i suoi laghetti.     “A piedi tra le nuvole”.
www.pngp.it                                                            www.pngp.it.

 MANIFESTAZIONI ED EVENTI
 Automotoretrò                                            Motoraduno a Ceresole
 Luogo: Torino - Lingotto Fiere                           Luogo: Pian della Balma - Ceresole (TO)
 Periodo: febbraio                                        Periodo: luglio
 Salone internazionale dedicato al collezionismo dei      Raduno di moto provenienti da tutta Italia con lo
 motori d’epoca.                                          splendido lago di Ceresole Reale sullo sfondo.
 www.automotoretro.it
                                                          Moto-concentriamoci
 Visite guidate “Made in Turin”                           Luogo: Pra Catinat (TO)
 Possibilità di visite guidate su prenotazione in FIAT,   Periodo: ottobre
 Iveco, Pininfarina, Ied.                                 Manifestazione di mototurismo ecosostenibile sui
 Il calendario è consultabile su:                         colli e le strade delle montagne olimpiche.
 www.turismotorino.org/it/madeintorino                    www.mcfinisterrae.it
                                                                                                                                             5
Terra di Motori da percorrere in auto e in moto 9 itinerari
MUSEI E COLLEZIONI
    Mauto                                                      Centro Storico Fiat
    Museo dell’Automobile di Torino                            Luogo: Torino - via Chiabrera, 20
    Luogo: Torino - corso Unità d’Italia, 40                   Il Centro Storico FIAT ha sede in un edificio liberty
    Restituito alla città di Torino nel marzo 2011, rinno-     che fu il primo ampliamento (1907) delle officine di
    vato integralmente, il Museo racconta l’affascinante       corso Dante dove nacque l’azienda. Ora il centro
    storia dell’automobile attraverso l’esposizione di oltre   ospita una collezione di automobili, cimeli, model-
    150 modelli delle più celebri case automobilistiche.       lini e manifesti che copre l’intera storia dell’azienda.
    Info: aperto lunedì 10,00-14,00; martedì 14,00-19,00;      Info: aperto tutte le domeniche 10,00-19,00.
    mercoledì, giovedì e domenica 10,00-19,00;                 www.fiatindustrial.com
    venerdì-sabato 10,00-21,00.
    www.museoauto.it                                           Pista Lingotto e Pinacoteca
                                                               Giovanni e Marella Agnelli
    Fiat Industrial Village                                    Luogo: Torino - via Nizza, 230
    Luogo: Torino - strada Settimo, 223                        La storica sede della FIAT, realizzata da Giacomo
    È il primo centro polivalente di FIAT Industrial nel       Matté-Trucco nel 1921, è stata trasformata in un
    mondo, esteso oltre 74.000 mq. Nell’ampia show-            grande centro polifunzionale dall’archistar Renzo
    room dedicata all’esposizione dei veicoli, una zona        Piano. L’edificio ospita ancora sul tetto la pista di
    illustra le eccellenze tecnologiche e le soluzioni in-     collaudo a cui si accedeva da due incredibili ram-
    novative alla base dei prodotti.                           pe elicoidali attualmente chiuse al pubblico. Per la
    Info: showroom aperta lunedì-sabato 9,00-19,00.            gioia dei più curiosi, la pista è comunque visibile
    www.fiatindustrialvillage.com                              uscendo sul tetto dopo una visita alla Pinacoteca
                                                               Giovanni e Marella Agnelli. Nella Pinacoteca sono
    Mirafiori Motor Village                                    esposte opere di grandi pittori (Tiepolo, Canalet-
    Luogo: Torino - piazza Cattaneo                            to, Canova, Manet, Renoir, Matisse, Balla, Modi-
    Un centro d’eccellenza in una zona dello storico stabi-    gliani); l’ingresso del museo si trova nella libreria
    limento FIAT di Mirafiori, completamente rinnovata.        A Book vicino all’UCi cinemas.
    Con un’area di 70.000 mq, è il più grande spazio espo-     Info: aperto martedì-domenica 10,00-19,00
    sitivo e commerciale d’Europa dedicato all’automobile.     (la biglietteria chiude alle 18,15).
    Info: aperto lunedì-sabato 9,00-20,30;                     www.pinacoteca-agnelli.it
    domenica 9,30-20,30.
    www.mirafiorimotorvillage.it                               † Torino, Museo dell’Automobile
                                                                                                                          © Andrea Guermani - Museo dell’Automobile di Torino

6
Terra di Motori da percorrere in auto e in moto 9 itinerari
CUNEO E PROVINCIA
                                                                                                     3
Da Cuneo a Busca
Tra arte, natura e buona cucina

La prima tappa dell’itinerario è rappresentata dal centro sto-
rico di Cuneo, l’ultima dal kartodromo di San Barnaba di                Itinerario
Busca, un must per gli appassionati di kart e supermoto. Un
                                                                        184 km
percorso molto vario, che attraversa suggestivi scenari alpini
che hanno per protagonisti il Colle dell’Agnello e il Monviso.          Dislivello
                                                                        2195 m

L’
           itinerario parte da Cuneo (m 534 slm), capoluogo della
           “provincia Granda”, dove, passeggiando sotto i portici       Tipologia di strade
           medievali del centro storico, si incontrano alcuni dei       Strade asfaltate,
monumenti più significativi della città: il Duomo, dalla facciata       strade panoramiche
neoclassica ma con interni barocchi; la chiesa di Sant’Ambrogio;        GPS punto di partenza
il complesso della chiesa e dell’ex convento di San Francesco,
                                                                        Lat. 44°23'22"N
sede del Museo Civico, che ancora conservano le originali ar-
                                                                        Long. 7°32'52"E
chitetture medievali recentemente restaurate. Percorrendo via
Roma si può deviare per Contrada Mondovì, anticamente Con-
trada degli Ebrei, suggestiva zona pedonale che merita una visita
sia per la sinagoga sia per i negozi di prodotti artigianali.
Da piazza Galimberti si imbocca corso Soleri per uscire dalla            COLLE
                                                                         DELL ’ AGNELLO
città percorrendo tutto il ponte sul fiume Stura fino alla roton-
da: qui si prende in direzione di Caraglio, immettendosi nella
SP 422. Proseguendo in direzione della Valle Maira, poco fuori il                SAMPEYRE       PIASCO

centro di Caraglio, sulla sinistra si incontra il Filatoio, una delle
                                                                        ELVA
più antiche testimonianze di archeologia industriale presente in                                          BUSCA

Europa. L’edificio, che ospita mostre di arte contemporanea e un
piccolo Museo della Seta, ha l’aspetto di una dimora fortificata;
al suo interno sono stati ricostruiti gli imponenti torcitoi, nonché
                                                                                          VALGRANA
recuperati il filatoio, la filanda e alcune stanze.
                                                                                                         CUNEO
Tornando indietro, dal centro di Caraglio si segue la direzione
della Valle Grana percorrendo la SP 23 fino a Valgrana, dove si
svolta a destra per salire lungo il colle che porta alla località di
Montemale, per poi scendere fino a Dronero. Vale la pena di con-
cedersi una sosta gastronomica a Caraglio o a Valgrana per as-
saggiare i tipici gnocchi al Castelmagno, oppure a Montemale,                                                     7
Terra di Motori da percorrere in auto e in moto 9 itinerari
www.cuneoholiday.com

                                                                              ai piedi del castello arroccato, per gustare le tagliatelle al tartufo
                                                                              nero che cresce nei boschi limitrofi.
                                                                              A Dronero molti edifici, come il Foro Frumentario ottagonale
                                                                              (inizio XV sec.), ricordano un Medioevo fiorente. Imperdibili il
                                                                              ponte merlato sul fiume Maira e il Mulino della Riviera. Il Mu-
                                                                              seo Mallè, ospitato nell’elegante residenza di Luigi Mallè, diret-
                                                                              tore dei Musei Civici di Torino, accoglie una vasta collezione di
                                                                              arte antica e contemporanea con opere di grandi maestri.
                                                                              In Valle Maira si parla la lingua occitanica e lungo la strada che
                                                                              risale la valle si incontrano numerose locande occitane che offrono
© Gian Francesco Fanti - ATL del Cuneese

                                                                              ospitalità e ristorazione con menù ispirati alla tradizione occitana.
                                                                              Da Dronero si imbocca la SP 422, una strada panoramica che
                                                                              risale tutta la Valle Maira; superato il bivio per Stroppo, si svol-
                                                                              ta a destra per percorrere la tortuosa strada che porta a Elva,
                                                                              percorso misto strettissimo ma affascinante. La piccola località
                                                                              conserva l’antica Chiesa di Santa Maria Assunta, considerata un
                                                                              gioiello della pittura gotica, con l’abside interamente affresca-
                                                                              ta dal pittore fiammingo Hans Clemer, attivo alla fine del ’400
                                           π Cuneo, Chiesa di San Francesco   (www.vallemaira.cn.it).
                                                                              Da Elva si raggiunge il Colle di Sampeyre, che collega la Valle
                                                                              Maira alla Valle Varaita attraverso una splendida strada panora-
                                                                              mica ad alta quota (si toccano i 2200 m) per poi scendere fino
                                                                              alla località di Sampeyre.
                                                                              Da Sampeyre si continua a salire lungo la SP 105 fino a Castel-
                                                                              delfino: inizia qui un percorso misto con ampie curve e rettili-
                                                                              nei che portano ai piedi del Colle dell’Agnello. Una deviazione
                                                                              a sinistra nel vallone di Bellino consente di visitare l’omonimo
                                                                              borgo montano, con le sue antiche meridiane affrescate su edifici
                                                     † Surf a Pontechianale   religiosi e case.
© ATL del Cuneese

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CUNEO E PROVINCIA
                                                                                                  3
Tornati a Casteldelfino si riprende la SP 105 e si raggiungono
Pontechianale e Chianale. Sampeyre, Casteldelfino e Ponte-                  Kart Planet
chianale (dove c’è anche una seggiovia panoramica) conserva-                Luogo: San Barnaba di Busca
no antiche chiese con portali riccamente adornati e interni affre-          (CN) - via San Benigno, 32
scati, nonché edifici storici con mura in pietra e tetti di lose. In        Si tratta di una moderna pista
particolare, Chianale, frazione di Pontechianale, è annoverata              per i kart e le moto nata nel 1999
fra i “Borghi più Belli d’Italia” per la sua architettura alpina, il        e dotata di tutti i requisiti na-
ponte romanico e le antiche chiese. Tra le meraviglie della Valle           zionali e internazionali in fatto
Varaita si contemplano anche specialità gastronomiche come le               di sicurezza e vie di fuga, che
ravioles, gnocchi di forma allungata conditi con panna e burro,             ha ospitato per quattro anni il
e i gustosi tumin del Mel, formaggette fresche prodotte a Melle             Campionato Mondiale di Su-
(www.vallevaraita.cn.it).                                                   permoto. Oltre ai Campionati
Risalendo la valle si raggiunge infine il Colle dell’Agnello                Mondiale, Europeo e Italiano di
(m 2748 slm), il terzo colle d’Europa per altezza, “scalato” più            supermoto e kart, presso il Kart
volte dai corridori del Giro d’Italia e del Tour de France. Qui             Planet si svolgono anche altri
ci si trova alle prese con un percorso misto stretto, che sale              eventi sportivi legati al mondo
con pendenze del 18% e si gode uno splendido panorama sul                   dei motori, tra cui: Gara inter-
Monviso (m 3841 slm), il “Re di pietra”, notevole elemento                  nazionale di kart (ultima dome-
di richiamo turistico estivo e invernale. Nei mesi estivi il colle          nica di maggio); Campionato
permette l’accesso alla regione francese del Queyras. Dal Colle             Mondiale di mini motard (pri-
dell’Agnello si ridiscende la Valle Varaita fino a Piasco, dove si          ma domenica di giugno); Cam-
trova il Museo dell’Arpa, che conserva interessanti arpe stori-             pionato Italiano Malossi - scoo-
che. La collezione racchiude numerosi pezzi dal ’700 alla pri-              ter (prima domenica di luglio).
ma metà del ’900 provenienti da tutto il mondo.                             Info: aperto tutti i giorni
Da Piasco si prosegue fino a Costigliole Saluzzo e quindi si                escluso il martedì
raggiunge Busca lungo la SP 589. Si prosegue infine in direzio-             (9,00-12,00 e 13,30-17,10).
ne della località San Barnaba di Busca, dove si trova il karto-             +39 0171 946644
dromo Kart Planet, tappa obbligata per gli “smanettoni” e gli               info@kartplanet.it
amanti delle derapate.                                                      www.kartplanet.it
                                                                                                                 © ATL del Cuneese

 MANIFESTAZIONI ED EVENTI

 I tradizionali rally delle Valli Cuneesi
 Luogo: Dronero, Saluzzo (CN)        Valli Cuneesi (fine agosto - ini-
 Periodo: marzo,                     zio settembre). Entrambi sono
 agosto - settembre                  organizzati da Sport Rally Team,
 Dronero ogni anno ospita il         che cura anche il Saluzzo Ma-
 Rally Internazionale delle          ster Show (marzo), un’esibizio-
 Valli Cuneesi (fine agosto - ini-   ne di auto da rally, realizzata in
 zio settembre), manifestazione      un circuito allestito nella città di
 sportiva di alto livello a cui si   Saluzzo.
 aggiunge il Rally Storico delle     www.sportrallyteam.it
                                                                                                                           9
www.langheroero.it - www.astiturismo.it - www.alexala.it

     Da Alba ad Acqui Terme
     passando da Asti
     Vigne, castelli e acque termali

                                                  Dalla “Città delle Cento Torri” alla capitale piemontese del
      Itinerario                                  turismo termale. Si parte da Alba per raggiungere Acqui
                                                  Terme attraverso un percorso tutto curve e saliscendi, che ora
      365 km
                                                  si tuffa nelle colline ammantate di vigneti, ora riemerge per
      Il percorso è divisibile
                                                  offrire panorami spettacolari e assaggi di storia.
      in 3 anelli distinti.

                                                  P
      Per maggiori info:                                  unto di partenza di questo itinerario è Alba (m 172 slm),
      www.motorbikeinitaly.it                             capitale economica e culturale delle Langhe, denominata
      Dislivello                                          anche “Città delle Cento Torri”, a testimonianza della sua
                                                  importanza nelle epoche passate. Prima di partire vale assoluta-
      499 m
                                                  mente la pena di concedersi una passeggiata nel centro storico,
      Tipologia di strade                         tra resti di epoca romana, torri medievali e vestigia romaniche.
      Strade asfaltate                            Da Alba inizia il “tour della Langa del vino” in direzione La Morra:
      in prevalenza panoramiche                   si prende la tangenziale in direzione sudovest e poco fuori dell’a-
                                                  bitato la si abbandona e si imbocca a destra la strada per Pollenzo
      GPS punto di partenza                       e La Morra. Sulla sinistra si può ammirare il castello di Roddi (XII
      Lat. 44°42'03"N                             sec.). Raggiunta La Morra si impone una sosta al Belvedere, che
      Long. 8°02'07"E                             offre uno spettacolare colpo d’occhio sulle colline langarole am-
                                                  mantate di vigneti. Si prosegue in discesa verso Barolo, per una
                                                  visita al rinnovato Castello Falletti, oggi sede del Wi.Mu - Wine
                 ASTI
                                                  Museum: una tappa all’insegna della cultura e della tradizione vi-
                          CASTELLAZZO
         SAN
     MARTINO                BORMIDA        NOVI
                                                  nicola (www.wimubarolo.it). Proseguendo il viaggio nelle zone
      ALFIERI                           LIGURE    del tartufo e dei grandi vini, si raggiungono Novello, Monchiero,
     ALBA
                                                  Monforte d’Alba, con il suo borgo arroccato, e, andando verso
                CANELLI
                                ACQUI
                                TERME
                                                  nord, Castiglione Falletto, sempre su strade collinari con paesaggi
                                                  unici. Poco oltre Castiglione Falletto si incontra Grinzane Ca-
            MONFORTE
                           PONZONE                vour, dove merita una visita lo splendido castello, simbolo delle
            D'ALBA
                                                  Langhe e sede della prima Enoteca Regionale.
                                                  Si imbocca poi la strada che conduce verso Diano d’Alba, il
                                                  cui balcone panoramico offre un’impareggiabile vista a 180 gradi
                                                  sulla Langa e sul Roero, per poi salire a Benevello (m 671 slm).
                                                  Raggiunta la SP 429, si devia verso Treiso, nel cuore della Langa
10                                                del Barbaresco. Per gustare appieno l’atmosfera di questo territo-
LANGHE, monferrato e roero
                                                                                                                          34
                              rio è consigliabile una piccola deviazione verso Barbaresco, borgo
                              immerso nei vigneti da cui nasce il pregiato vino omonimo. Si pro-
                              segue verso Neive, inserito nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia,
                              per poi spostarsi verso sud fino a Mango e quindi a est in direzione
                              di Canelli, passando per Santo Stefano Belbo, nel cuore delle

                                                                                                                               © ATL Asti Turismo
                              colline del Moscato raccontate da Cesare Pavese, che vi nacque
                              e dove tutto ricorda il grande scrittore. Una cartolina d’autore che
                              ci porta a Canelli, il cui borgo alto è dominato dall’imponente
                              villa seicentesca della famiglia Gancia e il cui centro custodisce le π Asti
                              cantine storiche note come “cattedrali sotterranee”.
                              Ci si dirige ora verso nord per Calosso, il paese dei crutìn, antiche
                              cantine scavate nel tufo; si raggiungono poi Castagnole delle Lan-
                              ze e Costigliole d’Asti, con il suo scenografico castello dotato
                              di possenti torri angolari e ponte levatoio; da questa porzione di
                              Astigiano si gode un paesaggio unico e suggestivo, caratterizzato
                              da un susseguirsi di colline e vigneti di straordinaria bellezza.
                              Ci si dirige ora a nordovest verso la SS 231, che si attraversa per
                              raggiungere San Martino Alfieri, dominata dal Castello dei
                              Marchesi Alfieri, quindi si prosegue per Antignano. Meritano
                              una sosta le vicine San Damiano d’Asti, che conserva un impian-
                              to urbanistico medievale, e Cisterna d’Asti, il cui castello ospita
                              un importantissimo museo etnografico – il Museo delle Arti e
                              dei Mestieri di un Tempo –, nato per salvaguardare oggetti e tra-
                              dizioni della vita contadina locale (www.museoartiemestieri.it).
                              Da Antignano si raggiunge in breve Asti, il cui nome evoca im-
                              mediatamente i vini e la cucina del Monferrato, e che vanta uno
                              dei centri storici più belli e meglio conservati del Piemonte.          † Grinzane Cavour
© Ente Turismo Langhe Roero

                                                                                                                               11
Il nostro itinerario procede quindi verso il sud della provincia,
                                                 passando per Azzano d’Asti, Montegrosso d’Asti, Montal-
                                                 do Scarampi, Belveglio e Cortiglione.
                                                 D’obbligo una tappa al parco naturale di Rocchetta Ta-
                                                 naro, conosciuto come “il Bosco del Marchese”, un’area di
                                                 grande valore naturalistico e luogo ideale per una sosta. Ci
                                                 si dirige poi nuovamente verso Canelli passando per Nizza
                                                 Monferrato e Calamandrana (SS 592). Da Canelli si procede
                                                 dapprima a sud verso Bubbio, quindi a est verso Monastero
                                                 Bormida, con il suo splendido ponte romanico che dà acces-
                                                 so al centro storico dominato dal castello. Raggiunta Bistagno,
                                                 si prende la SS 30 fino a Ponti, dove si svolta a sinistra verso
                                                 Melazzo; si prosegue per la SS 334 in direzione sud e la si ab-
                                                 bandona per raggiungere Ponzone, impareggiabile balcone
© ATL Alexala

                                                 panoramico sulle Alpi Cozie e sul Monviso.
                                                 Dopo una visita al castello di Morbello, si prende prima a sud e
                         π Castellazzo Bormida, poi a est verso Prasco e Cremolino, sulla SS 456. Superato Mo-
                Chiesa della Madonna della Creta lare, si raggiunge Ovada, importante centro commerciale e arti-
                                                 gianale bagnato dall’Orba.
                                                 Si esce da Ovada in direzione est verso Tagliolo Monferrato,
                                                 per percorrere una delle strade più “castellate” del mondo: si
                                                 costeggiano i caratteristici castelli di Tagliolo, Lerma, Casaleggio
                                                 Boiro e Mornese, fino ad arrivare a Gavi, con il suo imponente
                                                 forte e l’omonimo vino bianco prodotto da uve Cortese. A que-
                                                 sto punto si procede verso nord e in breve si raggiunge Novi
                                                 Ligure, patria dei “campionissimi” del ciclismo Fausto Coppi
                                                 e Costante Girardengo. Di qui si prende per Bosco Marengo,
                                                 che vanta il Complesso Monumentale di Santa Croce voluto da
                                                 papa Pio V, fino a raggiungere Castellazzo Bormida, dove sor-
                                                 ge il santuario della Madonna della Creta, patrona dei Centauri.
                                                 Le indicazioni ci porteranno velocemente ad Acqui Terme, ca-
                                                 pitale del turismo termale piemontese e città ricca di attrattive.
                     † Acqui Terme, La Bollente Fondata dai Romani nel II secolo a.C., custodisce all’interno del
                                                 Museo Archeologico interessanti reperti di epoca romana, per
© ATL Alexala

                                                 tacere di altri importanti monumenti, come l’antica cattedrale,
                                                 il duomo, il palazzo del municipio e Palazzo Robellini. La parte
                                                 più nota della cittadina è però il complesso termale, con le fonti
                                                 La Bollente (540 litri al minuto di acqua a 74 °C) e dell’Acqua
                                                 Marcia, con le quattro colonne sul frontale, e il moderno Lago
                                                 delle Sorgenti (400 litri al minuto di acqua a 45 °C), luogo ideale
                                                 per una sosta all’insegna del relax: oltre a godere delle benefi-
                                                 che azioni dell’acqua termominerale e dei classici servizi spa,
                                                 qui si potrà “Rigenerarsi con l’Acqua, Riequilibrarsi con i Suoni”
12                                               (www.lagodellesorgenti.it).
LANGHE, monferrato e roero
                                                                                                       35
Le colline dell’Unesco
Un dolce paesaggio
tutto da assaporare

Da Pollenzo a Casale Monferrato attraverso ridenti colline
e tesori storico-artistici Patrimonio dell’Unesco. Un percorso               Itinerario
traboccante di fascino, reso ancor più stuzzicante dalle spe-
                                                                             253 km
cialità culinarie: amaretti, tartufo bianco ed eccellenti vini.
                                                                             Dislivello

L’
          itinerario parte da Pollenzo (m 190 slm), borgo di                 290 m
          epoca romana oggi sede dell’Università di Scienze
          Gastronomiche di Slow Food e della Banca del Vino                  Tipologia di strade
(www.bancadelvino.it). Merita una sosta la splendida piazza,                 Strade asfaltate
tutelata dall’Unesco dal 1997, anno in cui l’Agenzia di Carlo                in prevalenza panoramiche
Alberto è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità                    GPS punto di partenza
unitamente alle Residenze Reali dell’intera regione.
                                                                             Lat. 44°41'12"N
Si prosegue alla volta di Bra, per ammirare l’unicità del suo cen-
                                                                             Long. 8°53'45"E
tro storico, ricco di esempi del Barocco piemontese, e per lasciar-
si tentare dalle locali specialità culinarie: tra tutte, la salsiccia e il
formaggio Bra DOP. Il percorso riprende verso sud lungo la SP
661, in direzione di Cherasco, attraversando il fiume e spostan-
dosi in Langa. Posta a dominio della pianura circostante, Chera-                                           CASALE
sco è detta anche “città delle paci”, in virtù delle sette firme che                                   MONFERRATO

qui furono siglate, come la resa di Napoleone al regno sabau-                            SANTUARIO
                                                                                            DI CREA
do nel 1796, nota come “Pace di Cherasco”. Il centro è ricco di
monumenti artistici di pregio, e la città rappresenta un punto di
riferimento per i mercati dell’antiquariato, oltre che per la produ-                       MONCALVO

zione di lumache e cioccolato.
Superata Cherasco ci si addentra nelle colline del Dolcetto, in
direzione di Dogliani, città natale di Luigi Einaudi, per ammi-
rare le opere dell’eclettico architetto Giovanni Battista Schel-             POLLENZO

lino. Da Dogliani si procede verso nord e si risale la dorsale                                 NEIVE   CANELLI

di Langa fino a raggiungere Monforte d’Alba (m 480 slm),
con il suo incantevole centro storico. Da qui ci si dirige a est e
quindi si svolta verso nord per arrivare a Serralunga d’Alba                        DOGLIANI

e ammirare l’ardito maniero, cuore del borgo, attorno al quale
gravita la vita del paese.                                                                                          13
© ATL Asti Turismo
                                   π Canelli,Seguendo la strada per Gallo Grinzane si procede in direzione
                                             della Langa del Barbaresco, con un veloce transito in Alba, che
                              Cantine Storiche
                                             merita una visita approfondita per i suoi tesori artistici ed eno-
                                             gastronomici. Il nostro itinerario continua alla volta di Neive,
                                             annoverato tra i “Borghi più Belli d’Italia”, passando per Bar-
                                             baresco, la cui Enoteca Regionale merita decisamente una sosta
                                             (www.enotecadelbarbaresco.it).
                                             Da Neive si raggiunge la SS 231 e si sale verso Castagnito e
                                             Castellinaldo col suo borgo: è questa la strada più selvaggia e
                                             meglio conservata del Roero. Tappa successiva è Govone, porta
                                             delle Langhe, con il suo Castello Reale, Patrimonio Unesco, e
                                             il suo belvedere. Si prosegue ora per San Martino Alfieri, si
                                             riattraversa la SS 231 per giungere a Costigliole d’Asti con il suo
                                      † Alba maestoso castello, Castagnole delle Lanze, Boglietto, Bionzo e
                                             Calosso. Di qui si scende lungo la strada di Piana del Salto verso
© Ente Turismo Langhe Roero

                                             Canelli, di cui ricordiamo il pittoresco borgo, le Cantine Storiche
                                             e l’Enoteca Regionale (www.enotecaregionaledicanelli.it).
                                             Quest’area rappresenta la porta della Langa Astigiana, con le sue
                                             alte colline, gli splendidi e silenziosi borghi in pietra, i boschi, i
                                             calanchi e i prodotti tipici.
                                             Da Canelli si punta verso nord in direzione di Castelnuovo Calcea
                                             e Mombercelli; piegando a ovest si giunge a Montegrosso d’Asti.
                                             Possibili varianti al percorso sono una pausa nella Riserva Natura-
                                             le della Valle Sarmassa, oppure una visita a Nizza Monferrato col
                                             suo centro storico, l’Enoteca Regionale (www.enotecanizza.it)
                                             e il Palazzo del Gusto (www.palazzodelgusto.it), per poi con-
                                             tinuare in direzione di Mombaruzzo per gustare i suoi amaretti
14                                           morbidi.
LANGHE, monferrato e roero
                                                                                              35
Da Montegrosso d’Asti si procede verso nordest raggiungendo
Rocca d’Arazzo, Castello d’Annone e Quarto, facendo rotta ver-
so la parte nordorientale della provincia astigiana. Prima tappa
Castagnole Monferrato, patria del Ruché; oltre al Ruché, da
ricordare la più grande meridiana d’Europa, l’elegante tenuta “La
Mercantile”, il ricetto e i resti del castello. Si arriva poi a Monte-
magno, che merita una sosta per il borgo medievale dominato dal
castello merlato e per la parrocchiale dalla scenografica scalinata
settecentesca. A seguire, gli abitati di Grana, che vanta un’impo-
nente chiesa ricca di opere pittoriche e il piccolo Museo di Arte
Sacra, Casorzo, nota per il suo eccellente Malvasia, e Grazzano

                                                                                                            © Ente Turismo Langhe Roero
Badoglio, la cui Chiesa dei SS. Vittore e Corona ospita la tomba
di Aleramo, personaggio leggendario, capostipite della dinastia
dei marchesi del Monferrato.
Da Grazzano Badoglio si raggiungono la SR 457 e in breve Mon-
calvo, ultima tappa in territorio astigiano di un percorso che ha
attraversato e sfiorato zone di eccellenza paesaggistica, quali le π Vigneti sulle strade del vino
aree dell’Asti, del Loazzolo, del Barbera, del Moscato e del Gri-
gnolino. Moncalvo, la più piccola città d’Italia (titolo concesso
dai Gonzaga e poi confermato dai Savoia nel ’700), presenta un
caratteristico centro storico ed è sede della famosa Fiera Nazio-
nale del Tartufo Bianco, nonché della Fiera del Bue Grasso. Qui
visse e operò Guglielmo Caccia, detto “il Moncalvo”.
Poco a nord di Moncalvo si abbandona la SR 457 per arrivare a
Ponzano Monferrato, nella cui frazione di Salabue si ammira l’o-
monimo castello. Tra Ponzano e Serralunga di Crea si estende           Pista Winner
il Parco del Sacro Monte di Crea (www.parcocrea.com), Pa-              Luogo: Nizza Monferrato (AT)
trimonio dell’Umanità Unesco insieme agli altri Sacri Monti di         Località Piana San Pietro, 1
Piemonte e Lombardia. Ripresa la SR 457, si raggiungono Cere-          La Pista Winner concilia sport
seto con il suo castello – una bella imitazione ricostruita in stile   e intrattenimento, emozioni e
neogotico a partire dal 1911 – e Sala Monferrato. Dalle cave della     spirito di competizione.
vicina Moleto veniva estratto il tufo, che conferisce il caratteristi- Moderno e ben attrezzato, il
co colore bianco alle abitazioni della zona; vuole la leggenda che     kartodromo è noto in campo
in questa località i Saraceni in fuga nascosero un impareggiabi-       internazionale; presso la strut-
le tesoro. Si prosegue fino ad Altavilla Monferrato, che, oltre        tura si organizzano inoltre veri
all’interessante parrocchiale di San Giulio, in cui sono custodite     e propri corsi di pilotaggio kart.
opere del Moncalvo, propone il Museo della Grappa Mazzetti e           È aperto tutto l’anno, ad ecce-
il Museo dei Tramways a Vapore ed Elettrici. Nella vicina Vignale      zione del periodo natalizio, ma
Monferrato meritano una sosta Palazzo Callori, costruito intera-       è necessario informarsi sulle
mente in tufo, e il castello sovrastante la chiesa.                    modalità e possibilità di fruizio-
Iniziando la risalita in direzione nord verso Casale Monferrato,       ne, telefonando o tramite mail.
si incontrano Frassinello Monferrato, nei cui pressi si erge il        Info: +39 0141 726188
castello di Lignano, di origine medievale, presumibilmente uno         info@pista-winner.com
dei più antichi del Monferrato, e Cella Monte, dove, oltre all’Eco-    www.pista-winner.com                 15
museo della Pietra da Cantoni e alla parrocchiale dei SS. Quirico
                                                 e Giulitta (1610), si possono ammirare bellissimi infernot: si tratta
                                                 di vere e proprie architetture di cantina, scavate nel tufo crudo,
                                                 che vanno nel profondo con nicchie destinate al riposo delle bot-
                                                 tiglie di vino rosso. Proseguendo si fa tappa a Rosignano Mon-
                                                 ferrato, che offre una vista mozzafiato dalla sommità della roc-
                                                 ca tufacea, il castello del XII secolo, la coeva chiesa romanica di
                                                 Sant’Antonio e la frazione Colma, da cui parte il percorso guidato
                                                 che conduce alla villa del pittore divisionista Angelo Morbelli. Si
                                                 giunge quindi a San Giorgio Monferrato, dominata da un ca-
                                                 stello il cui nucleo iniziale pare risalire al X secolo.
                                                 Casale Monferrato rappresenta il degno epilogo di un percor-
                                                 so fra suggestive colline, fonte di ispirazione per artisti moderni
                                                 e contemporanei, che hanno disegnato, e abitato, queste zone.
© ATL Alexala

                                                 Casale è considerata la capitale del Monferrato, e la maestosità
                                                 del Castello dei Paleologi, oggi sede dell’Enoteca Regionale del
                           π Casale Monferrato, Monferrato (www.enotecadelmonferrato.it), ben si addice a
                              Gipsoteca Bistolfi una città di tale importanza. Dall’ampia piazza del castello si
                                                 diramano le strade che portano nel cuore della città, che vanta
                                                 numerose attrattive: il Museo Civico e Pinacoteca - Gipsoteca
                                                 Bistolfi con le sue prestigiose raccolte; la bellissima sinagoga
                                                 (1595) con annesso il Museo d’Arte e Storia Antica Ebraica;
                                                 il Duomo (XI sec.) dedicato a Sant’Evasio, numerose chiese e
                                                 residenze nobiliari.

                MANIFESTAZIONI ED EVENTI

                Raduno Internazionale                                     Mostra scambio
                Madonnina dei Centauri                                    delle moto e auto d’epoca
                Luogo: Alessandria e Castellazzo Bormida (AL)             Luogo: Nizza Monferrato (AT)
                Periodo: 2a domenica di luglio                            Periodo: 1° fine settimana di settembre
                La “Madonnina” – così è chiamata la Madonna               Il successo ottenuto nel corso degli anni, con nume-
                della Creta dai suoi fedelissimi motociclisti – è stata   rosi visitatori, ha fatto sì che questa manifestazione
                proclamata “Celeste Patrona dei Centauri” da Papa         si imponesse come una delle principali del settore.
                Pio XII l’11 febbraio 1947. Da allora, ogni anno          www.comune.nizza.at.it
                migliaia di centauri provenienti da tutto il mondo        http://nuke.veteran-nizza.com
                rinnovano l’appuntamento ad Alessandria, per par-
                tecipare al suggestivo Raduno Internazionale dedi-        Rally del Tartufo
                cato alla “Madonnina”.                                    Luogo: Asti
                www.mcmadonnina.it                                        Periodo: luglio-agosto
                http://mccastellazzobormida.it                            Una delle più belle gare del panorama rallistico che
                                                                          si svolge sui suggestivi percorsi dell’Astigiano.
                                                                          www.comune.asti.it
16
valsesia
                                                                                                                         36
Da Varallo Sesia a Fobello
Sulla Via Lancia
fino alla Conca di Smeraldo

Sulle orme di Vincenzo Lancia fra musei, santuari e soste
“da primato”: il più antico dei Sacri Monti del Norditalia,                                       Itinerario
il più alto Parco d’Europa, la più antica colonia walser della
                                                                                                  23 km
Valsesia. Un itinerario all’insegna dell’arte ma anche di una
natura rigogliosa tra boschi, montagne e torrenti.                                                Dislivello
                                                                                                  421 m

S
        i parte da Varallo Sesia (m 452 slm), cittadina nel cuore
        della Valsesia, con una prima tappa a Santa Maria delle Gra-                              Tipologia di strade
        zie, chiesa di origine quattrocentesca che conserva la famosa                             Strada provinciale
“Parete Gaudenziana” (1513): ventun affreschi di Gaudenzio Fer-                                   panoramica
rari che rappresentano scene della vita e della morte di Gesù. A po-                              GPS punto di partenza
chi metri si trova la stazione di partenza della funivia che conduce
                                                                                                  Lat. 45°48'50"N
al Sacro Monte di Varallo (1491), il più antico dei Sacri Monti
                                                                                                  Long. 8°15'25"E
del Norditalia. Noto anche come “Nuova Gerusalemme”, ospita
una basilica e ben 45 cappelle, per un totale di 800 statue in legno
e terracotta a grandezza naturale e 4000 figure a fresco – realizzate
da artisti di spicco dell’arte lombarda del ’500 e ’600 – che narrano
la vita, la passione e la morte di Gesù: il tutto immerso nel verde                                            RIMELLA
di una Riserva Naturale Speciale con scorci suggestivi sul Monte
                                                                                                  FOBELLO
Rosa, su Varallo e sulla vallata (www.sacromontevarallo.eu).
Merita una visita anche il Palazzo dei Musei, che ospita una
pinacoteca con opere di Gaudenzio Ferrari, Tanzio da Varallo e                                                           SABBIA

altri illustri maestri impegnati dal ’400 al Sacro Monte di Varallo.
                                                                                                                               SACRO
Per gli amanti dell’artigianato, è d’obbligo una sosta alla “Bottega                                  CRAVAGLIANA
                                                                                                                               MONTE

dell’Artigianato”, per conoscere il
                                                                        © ATL Valsesia Vercelli

famoso “puncetto” valsesiano, un
                                                                                                                     VARALLO
pizzo prezioso di esclusiva pro-
duzione locale, e altri prodotti in
legno e tessuto tipici della zona
(www.comune.varallo.vc.it).
Seguendo le indicazioni per la Val
Mastallone, ci si dirige alla volta                                                                 Varallo, piazza e chiesa
di Fobello. La strada provinciale                                                                   di San Gaudenzio                   17
www.atlvalsesiavercelli.it

                                       che collega Varallo a Fobello è chiamata, dal 14 settembre
                                       2008, “Via Lancia”, a significare il forte legame che Vincenzo
                                       Lancia, fondatore della nota casa automobilistica, ha avuto con
                                       il territorio; fortemente voluta dal Valsesia Lancia Story, la Via è
                                       uno dei simboli dei raduni Lancia, che vedono la strada percorsa
                                       dagli appassionati lancisti con le loro splendide auto d’epoca
                                       (www.vialancia.it). Poco dopo Varallo, merita una sosta il
                                       suggestivo Ponte della Gula, che scavalca un orrido a picco sul
                                       torrente Mastallone visibile lungo la strada provinciale.
                                       Sabbia è il primo comune che si incontra risalendo la valle; per
    Ice Rosa Ring                      raggiungere l’abitato, adagiato su un pendio circondato da boschi e
   Luogo: Riva Valdobbia (VC)          costellato di numerose frazioni sparse, è necessaria una breve de-
   L’Ice Rosa Ring è un circuito       viazione dalla strada principale. Il paese di Cravagliana, che si
   per auto su ghiaccio unico nel      attraversa poco oltre, secondo gli storici sarebbe il più antico della
   suo genere, ai piedi del Monte      Val Mastallone. Interessante la parrocchiale dell’Assunta, di origini
   Rosa. La nuova pista omo-           quattrocentesche ma modificata in età barocca, che conserva all’in-
   logata CSAI è attiva solo nel       terno una Via Crucis del Peracino, numerose opere di intaglio, due
   periodo invernale. Il circuito,     pregevoli ancone lignee del XVII secolo e una bella tavola cinque-
   lungo 960 m e largo 10-12 m,        centesca di Giulio Cesare Luini, allievo di Gaudenzio Ferrari.
   propone corsi di guida sicu-        Proseguendo verso Fobello si impone una deviazione per Rimel-
   ra e minicorsi comprensivi di       la (m 1157 slm - www.comune.rimella.vc.it), all’interno del Par-
   giornata sulle piste, gare e ma-    co Naturale Alta Valsesia, il Parco più alto d’Europa. Con le sue
   nifestazioni dedicate alle auto.    numerose frazioni rappresenta la più antica colonia walser della
   Presso la pista su ghiaccio per
   go kart (lunga 300 m e larga in
                                        MANIFESTAZIONI ED EVENTI
   media 8 m) è anche possibile
   affittare go kart (disponibili       Valsesia in Lancia                     PremioVincenzo Lancia
   12 kart motorizzati Comer 80,        Luogo: Gattinara (VC)                  Luogo: Varallo (VC)
   2 tempi, equipaggiati con gom-       Periodo: luglio                        Periodo: settembre
   me da neve chiodate e relative       Un raduno tradizionale che offre       Il Premio intitolato a Vincenzo
   protezioni); è a disposizione        l’opportunità di conoscere Gat-        Lancia è stato istituito nel 1996,
   dei clienti anche tutto l’equi-      tinara, città che vanta una storia     nella consapevolezza che pro-
   paggiamento necessario.              millenaria ed è famosa per il suo      muovere un territorio significa
   Disponibile un servizio catering.    pregiato vino esportato in tutto il    anche dare risalto alle figure che si
   Info: festivi e prefestivi aperto    mondo. Durante il raduno è pos-        sono distinte al di fuori dei confi-
   9,00-12,00 e 13,00-17,00.            sibile visitare un’azienda vitivini-   ni locali: e il capostipite di questi
   Apertura serale:                     cola dove sono mantenute vive le       personaggi non poteva essere che
   venerdì e sabato 20,00-23,00.        tradizioni legate alla vendemmia       Lancia. Da allora, ogni due anni
   Da dicembre a fine febbraio,         e alla produzione del Gattinara e      un valsesiano illustre viene insi-
   secondo le condizioni                vagare per le colline in cui dimo-     gnito del prestigioso Premio, nella
   di innevamento.                      rano i rinomati vigneti.               splendida cornice della sua valle.
   +39 345 6407041                      www.valsesialanciastory.com            www.valsesialanciastory.com
   info@icerosaring.it                  www.atlvalsesiavercelli.it             www.atlvalsesiavercelli.it
18 www.icerosaring.it
valsesia
                                                                                                      36
Valsesia, fondata all’inizio del XIII secolo. Ed è proprio una tipi-
ca casa walser a ospitare il Museo Etnografico Walser di Rimella,             Vincenzo Lancia
che ricostruisce – mediante oggetti, pannelli esplicativi, materiali          La famiglia di Giuseppe Lancia
e documenti – le tradizioni, i mestieri, la dieta e i rimedi naturali         era solita trascorrere le vacanze
utilizzati dal popolo walser. Merita una sosta anche la parrocchiale          estive a Fobello, rinomato luogo
di San Michele Arcangelo. Tornati sulla strada principale, dopo un            di villeggiatura della belle époque;
paio di chilometri si arriva a Fobello (m 873 slm - www.comune.               qui, il 24 agosto 1881, nasce il
fobello.vc.it): una trentina di pittoresche frazioni che, nel XIX se-         quartogenito Vincenzo, chiama-
colo, erano meta di un turismo d’élite di cui resta traccia nelle ville       to affettuosamente “Censin”. Il
signorili (Villa Musy, Villa Lancia, Villa Lanza, Villa Rizzetti, Villa       padre sogna per lui la carriera
Rossi). Fobello è nota anche per aver dato i natali a Vincenzo Lan-           di avvocato, ma Vincenzo ama
cia, qui sepolto nella tomba di famiglia.                                     frequentare l’officina meccanica
Inserito, come Rimella, nel Parco Naturale Alta Valsesia, Fobello             che i fratelli Ceirano hanno aper-
offre numerose mete escursionistiche, come Alpe Sasso San Gio-                to nel cortile della casa paterna:
vanni, Alpe del Cardone, Alpe del Cortese, Alpe Solivo, Colle                 diventa così un abile meccanico
d’Egua seguendo l’itinerario del GTA (Grand Tour Des Alpes).                  e nel 1899, a soli diciotto anni,
La parrocchiale di San Giacomo – eretta nel 1545, distrutta in se-            è collaudatore alla Fiat. La svol-
guito a due alluvioni (nel 1781 e nel 1923) e completamente rico-             ta arriva il 29 novembre 1906,
struita nel 1931 – conserva diverse opere di pregio: tavole del XVI e         quando, a soli 25 anni, “Censin”
XVII secolo, un coro intarsiato e vetrate dipinte. Vicino alla chiesa,        registra con l’amico Claudio Fo-
l’antico Oratorio della Visitazione custodisce un polittico del 1585.         golin una società per la costru-
Fobello ospita inoltre tre piccoli ma importanti musei: la Mostra             zione di automobili: la Lancia.
permanente Vincenzo Lancia, la Mostra permanente del Puncetto                 Inizia così una delle più interes-
e l’Erbario Carestia-Tirozzo. Poco dopo Fobello, vale la pena di              santi pagine della storia dell’au-
fare una breve deviazione verso sinistra per raggiungere Cervatto,            tomobile, animata dalla passione
ridente paesino che domina sia la Val Mastallone sia la valle del             e dall’audacia del fondatore.
torrente Cervo, immerso tra folti boschi e rupi scoscese. Nume-               Ogni modello si distingue per
rose le escursioni possibili, la più classica delle quali è sul sentiero      modernità e innovazione: il di-
che si snoda fino al santuario della Madonna del Balmone.                     namismo e la vivace intelligenza
Per la bellezza e la ricchezza dei suoi boschi, la zona dei comuni            di Vincenzo si rispecchiano nel-
di Fobello e Cervatto viene definita “Conca di Smeraldo”.                     le autovetture, moderne allora,
                                                                              attuali oggi: si pensi all’Aprilia,
                                                                              nata nel 1937, che vantava un co-
  MUSEI E COLLEZIONI
                                                                              efficiente di penetrazione inim-
  Mostra permanente Vincenzo Lancia                                           maginabile a quei tempi.
  Luogo: Fobello (VC)                  giosa casa automobilistica tori-
  via G. Lancia                        nese e la vita del suo fondatore. Il
  La mostra è allestita nel Palazzo    percorso museale è suddiviso in
  Giuseppe Lancia, che lo stesso       quattro sale che portano i nomi
  Vincenzo fece costruire come         di famose auto Lancia: Augusta,
  edificio scolastico. Documenti,      Artena, Astura e Aprilia.
  fotografie, giornali e oggetti ri-   Info: aperta su prenotazione.
  percorrono la storia della presti-   +39 347 7568519
                                                                                                                     19
www.turismonovara.it

     Tra pianura e colline
     Natura, arte, riso e vino
     nel segno di Alessandro Antonelli

                                          Il percorso ad anello parte dal capoluogo e alla fine vi rientra,
     Itinerario                           attraversando la pianura e le colline in un paesaggio che via via
                                          si trasforma, fra centri ricchi di storia. Un itinerario che coniuga
     120 km
                                          tradizione, cultura, arte, ambiente ed enogastronomia.
     Dislivello

                                          L
     144 m                                         a visita inizia dal cuore di Novara, alla Basilica di San Gau-
                                                   denzio, testimonianza preziosa dell’arte barocca novare-
     Tipologia di strade                           se, con opere di Tanzio da Varallo e di Gaudenzio Ferrari.
     strade principali, strade            All’interno dello scurolo sono custodite le spoglie del Santo
     secondarie con alcuni                Patrono; la struttura della basilica è sormontata dalla cupola di
     saliscendi nell’area                 Alessandro Antonelli, realizzata interamente in mattoni, che svet-
     delle Colline Novaresi               ta sulla città con i suoi 121 metri. Il centro della vita civile è invece
                                          rappresentato dal Broletto, composto da quattro edifici realizzati
     GPS punto di partenza
                                          dal XIII al XVIII secolo e antica sede delle corporazioni cittadi-
     Lat. 45°26'55"N
                                          ne e del tribunale civico; oggi ospita la Galleria d’Arte Moderna
     Long. 8°37'07"E                      Paolo e Adele Giannoni, raccolta di opere d’arte italiane del tardo
                                          ’800 e dell’inizio del ’900. Di fronte sorge il Duomo antonelliano,
               CUREGGIO
                                          il cui pavimento a mosaico della zona presbiteriale risale all’antico
                                          edificio romanico. All’interno pregevoli opere d’arte di Gaudenzio
                                          Ferrari, del Lanino e una cappella romanica con affreschi dedicati
        ROMAGNANO
        SESIA
                                          alla vita di San Siro; il Battistero (visitabile il sabato e la domenica
                                          pomeriggio) è il monumento più antico della città e risale all’epoca
           GHEMME              OLEGGIO    paleocristiana; di forma ottagonale, contiene un raro ciclo di af-
                                          freschi dell’XI secolo rappresentanti l’Apocalisse di San Giovanni.
                    BRIONA                Lasciata la città si segue la direzione del Lago Maggiore sulla SS 32;
                                          all’altezza del borgo di Cavagliano si prende la strada per la Badia di
                                          Dulzago, suggestivo complesso abbaziale medievale immerso nella
                                          campagna; qui merita una visita la Chiesa romanica di San Giulio.
                    GIONZANA
                                          Si prosegue poi verso Bellinzago Novarese; nel centro del paese,
                                 NOVARA
                                          da vedere i monumenti di gusto neoclassico realizzati da Alessandro
     SAN NAZZARO
     SESIA                                Antonelli, la Chiesa parrocchiale di San Clemente, l’asilo infantile
                                          De Medici e la barocca Chiesa di Sant’Anna. Continuando verso
20                                        nord si raggiunge Oleggio, dove è possibile visitare la parrocchiale
NOVARA E PROVINCIA
                                                                                        37
antonelliana dei Santi Pietro e Paolo; di grande fascino è la Basilica di
San Michele, presso il cimitero, una delle più antiche testimonianze
di architettura romanica del Piemonte, con un pregevole ciclo di af-
freschi risalenti all’anno Mille. Si passa quindi a Mezzomerico, che
fa parte delle Città del Vino del territorio novarese, adagiata su colli-
ne coperte di vigneti. L’itinerario prosegue attraverso una suggestiva
strada fiancheggiata da vigne e roccoli che porta a Suno, anch’esso
centro di produzione vinicola, nelle cui cantine è possibile degustare
e acquistare i vini locali; da segnalare inoltre l’Osservatorio Astrono-
mico, importante centro di ricerca e sede di conferenze.
La tappa successiva è Fontaneto d’Agogna, dove l’Antonelli pro-
gettò per la parrocchiale lo scurolo di Sant’Alessandro, con un singo-

                                                                                                    © ATL Novara
lare impianto circolare che riprende i motivi del classicismo romano.
L’itinerario continua verso nord fino a Cureggio (m 289 slm), dove
si ammirano la Chiesa di Maria Assunta e il battistero romanico, a π Novara, Cupola della Basilica
pianta ottagonale, antica fonte battesimale della pieve. Si percorre        di San Gaudenzio
poi la baraggia del Piano Rosa, una vasta area collinare di brughiera e
prateria, attraversata da facili sentieri percorribili anche a cavallo o in
mountain bike. Da qui, lungo la SR 142, si raggiunge Romagnano
Sesia, dominata da un altro edificio antonelliano, Villa Caccia dei
Conti Caccia di Romentino, monumentale residenza di villeggiatu-
ra in stile neoclassico circondata da un parco rigoglioso; oggi è sede
del Museo Etnografico della Bassa Valsesia e ospita una vasta espo-
sizione dedicata alla storia della viticoltura delle Colline Novaresi.
Sempre a Romagnano sono visibili, in centro, il Torrione del Preto-

                                                                                                    © ATL Novara
rio, in origine parte di un castello o di una casaforte e, lungo la strada
per la Valsesia, un ponte medievale risalente al XII secolo, che an-
ticamente collegava Romagnano a Gattinara attraversando il Sesia π Oleggio, Basilica di San Michele
(www.comune.romagnano-sesia.no.it).
Prendendo a sud, in direzione di Ghemme, si incontra l’oratorio
                                                                                                    © ATL Novara

romanico di San Martino, nei pressi dell’antico castrum di Brecle-
ma. Si raggiunge quindi Ghemme, paese natale di Alessandro
Antonelli e principale centro di produzione vitivinicola della zona,
con l’omonimo DOCG a base Nebbiolo. Nel centro sorge l’antico
castello-ricetto medievale, le cui mura ancora visibili delimitano un
rettangolo di 12.000 mq in cui si raccolgono piccole corti e caratteri-
stiche case con decorazioni in cotto. Nella parrocchiale l’Antonelli
progettò e realizzò lo scurolo della Beata Panacea, santa patrona
del borgo. Continuando verso sud si incontra Sizzano, altra Città
del Vino, dove si ammira la pieve di San Vittore, che custodisce re-
sti di epoca romana, paleocristiana e medievale; tutt’intorno sorge
il castello a forma di anello irregolare, con rustici che presentano
murature formate da ciottoli disposti a spina di pesce. Poco distan- π Roccolo fra le vigne
te sorge Fara Novarese, con l’oratorio romanico di San Pietro, al           delle Colline Novaresi  21
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