Terra di Motori da percorrere in auto e in moto 9 itinerari
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EPIEMONTE Terra di Motori 9 itinerari da percorrere in auto e in moto Percorsi turistici - Tourist routes Circuits touristiques - Touristische Routen - Torino, Val Susa e Canavese Cuneo e provincia Langhe, Monferrato e Roero Valsesia Novara e provincia Val d’Ossola Biella e provincia
Indice TORINO, VAL SUSA E CANAVESE P 31 Tra la Val Susa e la Val Chisone pag. 2 Al Colle delle Finestre e sulla Strada dell’Assietta 32 Il Canavese pag. 4 Dai castelli del Canavese ai ghiacciai del Gran Paradiso CUNEO E PROVINCIA 3 Da Cuneo a Busca pag. 7 Tra arte, natura e buona cucina LANGHE, MONFERRATO E ROERO 43 Da Alba ad Acqui Terme passando da Asti pag. 10 Vigne, castelli e acque termali 53 Le colline dell’Unesco pag. 13 Un dolce paesaggio tutto da assaporare VALSESIA 63 Da Varallo Sesia a Fobello pag. 17 Sulla Via Lancia fino alla Conca di Smeraldo NOVARA E PROVINCIA 73 Tra pianura e colline pag. 20 Natura, arte, riso e vino nel segno di Alessandro Antonelli VAL D’OSSOLA 83 La Val d'Ossola pag. 24 Ammirando la maestosa Cascata del Toce BIELLA E PROVINCIA 93 Da Viverone alla Valsesia pag. 26 Tracce di storia e panorami di sogno
PIEMONTE Terra di Motori 8 9 7 6 I 1·2 l Piemonte, terra di motori, offre agli appassionati delle due e quattro ruote un imperdibile patrimo- 4·5 nio motoristico e paesaggistico tutto da esplorare. Quale modo migliore per scoprire le meraviglie di que- 3 sto territorio se non percorrerne le sue strade, al di fuori dalle piste battute dal turismo di massa? La guida Terra di Motori presenta una selezione di 9 itinerari da percorrere in auto, per chi ama la comodità, o in moto, per chi predilige la li- bertà: uno strumento corredato di informazioni dettagliate relative ai percorsi, indirizzi utili e una carta stradale che accompagna alla scoperta di possibilità sorprendenti tra cui orientarsi con facilità. Panorami spettacolari che si esten- dono a perdita d’occhio, dalle maestose vette dell’arco alpino alle dolci distese collinari, dalla suggestiva Pianura Padana agli incantevoli specchi lacustri: una varietà di paesaggi costellata di borghi e città ricche di storia e proposte cultura- li, dove lasciarsi attrarre dalle innumerevoli opportunità di svago e relax, assa- porando la cucina locale e i vini che hanno reso famosa nel mondo la regione. Gli itinerari, tutti percorribili nell’arco di una giornata, si snodano su differenti tipologie di strade per rispondere alle diverse necessità dei visitatori. Terra di Motori conduce inoltre alla scoperta di un patrimonio motoristico che non ha eguali, dove si uniscono la tradizionale creatività e le più avanzate tecno- logie, illustrando una selezione delle principali collezioni, proposte museali, circuiti e manifestazioni tematiche che rendono la regione un vero paradiso per gli appassionati della meccanica. Il Piemonte rappresenta uno dei principali centri mondiali per tutto ciò che at- tiene la produzione motoristica: qui sono nate alcune delle maggiori case auto- mobilistiche italiane di livello internazionale, come la FIAT (Fabbrica Italiana Automobili Torino), fondata nel 1899 a Torino, e hanno sede rinomati centri di ricerca che concorrono all’eccellenza nel settore automotive, di cui un illustre esempio è il Centro Ricerche FIAT (CRF). La regione è inoltre la patria di car stylist e designer di fama mondiale, dal Gruppo Bertone a ltaldesign-Giugiaro e Pininfarina. Tra i piloti più noti Achille Varzi e Vincenzo Lancia, fondatore della storica casa automobilistica Lancia. Una guida che fornisce affascinanti spunti di visita tra le svariate ricchezze re- gionali, a volte celate, che meritano una sosta: per conoscere il Piemonte da un punto di vista inusuale e ricercarne la straordinaria autenticità. www.piemonteitalia.eu
www.turismotorino.org Tra la Val Susa e la Val Chisone Al Colle delle Finestre e sulla Strada dell’Assietta L’itinerario si snoda tra la Val Susa e la Val Chisone, lungo Itinerario una strada rinomata per la bellezza dei panorami e famosa tra gli appassionati di ciclismo per la difficoltà della salita al 147 km Colle delle Finestre dal versante della Val Susa. Dislivello da Torino P 1836 m artendo da Corso Francia, a Torino, si seguono le indi- cazioni verso Rivoli e la SS 25 per raggiungere Aviglia- Tipologia di strade na; quindi si continua verso Sant’Antonino di Susa e Strade asfaltate, si prosegue imboccando la SS 24 del Monginevro in direzione strade sterrate Bussoleno. Da qui ci si inoltra sulla SP 207 verso Mattie, fino GPS da Torino ad arrivare a Meana di Susa (m 730 slm), da dove ha inizio il nostro itinerario vero e proprio. Lat. 45°04'17"N La strada che porta al Colle delle Finestre – che mette in co- Long. 7°32'46"E municazione la Val Susa con la Val Chisone – presenta 1700 m di GPS da Meana di Susa dislivello su uno sviluppo di 18,7 km (di cui gli ultimi 8 su strada Lat. 45°07'23"N sterrata), e ha inizio oltre il bivio della SS 24, in direzione SP 172. Long. 7°03'46"E Dopo Traverse e Suffis si prosegue con numerosi tornanti; giun- ti al Colletto di Meana, una fontana segna l’ingresso nel Parco Orsiera-Rocciavré. Si giunge poi alla Bergeria Casette, e dopo aver oltrepassato il Piano del Tiraculo si arriva infine a destinazione, al Colle delle Finestre (m 2176 slm), dove una targa ricorda la tappa del Giro d’Italia 2005. Il colle è dominato dal forte di Fe- nestrelle (www.fortedifenestrelle.com), la più grande struttura MEANA SAUZE DI SUSA fortificata d’Europa e la più estesa costruzione in muratura dopo D’OULX la Grande Muraglia Cinese. TORINO Limitrofa alla strada del Colle delle Finestre, lungo la dorsale che COLLE unisce Pian dell’Alpe a Sestriere e Sauze d’Oulx e separa la Val DELLE FINESTRE Chisone dalla Val Susa, si snoda, per oltre 60 km quasi intera- mente sopra i 2000 m, una rotabile di origine militare: la Stra- da dell’Assietta (www.stradadellassietta.it). Percorrerla offre un’occasione unica per scoprire alcune delle pagine più signifi- cative della storia delle Alpi occidentali: dalla Repubblica degli 2 Escartons al regno dei Savoia, questa zona di confine ha sempre
TORINO, val susa e canavese 13 © Paolo Meitre Libertini - Turismo Torino e Provincia rivestito un ruolo strategico. Anche i conflitti religiosi hanno se- π Strada dell’Assietta gnato a lungo questo territorio, in cui la fede valdese ha cono- sciuto pesanti persecuzioni. A testimonianza di tutto ciò restano l’imponente sistema fortificato e numerosi esempi di arte sacra. L’itinerario non è però solo storico e artistico, ma anche ricreativo e di grande valenza ambientale, grazie alla ricca biodiversità del mondo degli alpeggi e delle aree protette Orsiera-Rocciavré e Gran Bosco di Salbertrand, nonché ai suggestivi sentieri Il Forte della Via Alpina (www.via-alpina.com) e ai percorsi ciclo- di Exilles turistici ed equituristici. Luogo: Exilles (TO) Da Pian dell’Alpe la strada sale regalando splendidi panorami via Roma, 1 sulla Val Chisone e attraversa il Vallone dei Morti; si giunge così Percorrendo la Val Susa, è di alla diramazione che conduce al forte del Gran Serin. Appena grande interesse anche la visita prima di questo bivio si incontra una strada che scende per circa al Forte di Exilles. 800 m e conduce all’alpeggio Assietta, dove si possono acquista- Esempio di architettura fortifi- re i prodotti locali. cata francese e sabauda (le pri- Giunti alla Testa dell’Assietta (m 2566 slm) – su cui si staglia me testimonianze di strutture l’obelisco che ricorda la battaglia del 1747 combattuta contro i militari difensive sul roccione Francesi nel corso della guerra di successione austriaca – ha ini- che domina Exilles risalgono al zio la discesa. La strada conduce alla ex casa cantoniera adiacen- VII secolo), il Forte di Exilles te al lago dell’Assietta; a destra si incontra il bivio per la Testa è una costruzione suggestiva del Mottas, e a sinistra la strada che porta al monte Gran Costa. di grandissimo impatto, che si Oltrepassato il Colle Lauson si giunge al Colle Blegier; da qui si impone alla vista da lontano. prosegue fino al monte Genevris, in vetta al quale si trova il Faro Grazie alla collaborazione tra degli Alpini, donato dalla Marina Militare Italiana. la Regione Piemonte e il Mu- L’itinerario prosegue fino al Colle di Costa Piana e al Bourget, seo Nazionale della Montagna dove si incrociano gli impianti sciistici di Sauze d’Oulx. In una CAI-Torino, nel 2000 è stato splendida cornice si giunge infine al Col Bourget e al Col Basset, restituito al pubblico e offre oggi dove, sulla destra, si incrocia la diramazione che scende a Spor- due percorsi di visita guidata. tinia e Sauze d’Oulx. www.fortediexilles.it 3
Il Canavese Dai castelli del Canavese ai ghiacciai del Gran Paradiso Al confine con la Valle d’Aosta, il Canavese è situato nella Itinerario parte nordoccidentale del Piemonte. Il territorio è dominato dal massiccio del Gran Paradiso e punteggiato di numerosi 90 km laghi di origine glaciale. Dislivello L 2373 m asciata Torino tramite la SP 267, si prosegue fino a im- boccare la ex SS 460 in direzione di Rivarolo Canavese Tipologia di strade (34 km circa). Qui è possibile visitare il castello Malgrà, Strade asfaltate di origine medievale (www.amicicastellomalgra.it); nel 1982 GPS punto di partenza il maniero è stato acquistato dal Comune, che lo ha aperto al Lat. 45°06'43"N pubblico trasformandolo in sede di mostre, eventi culturali e concerti. Continuando lungo la ex SS 460 si incontra la citta- Long. 7°42'24"E dina di Cuorgnè (www.comune.cuorgne.to.it), dove sugge- riamo una deviazione per visitare l’antico borgo medievale, la manifattura cotoniera (1872), che divenne un modello riportato nei testi scientifici del tempo, e l’antico ponte sul fiume Orco (1470). Con una breve deviazione si raggiunge Castellamonte NOASCA (www.comune.castellamonte.to.it), dove si può ammirare la co- PONT CANAVESE siddetta Rotonda Antonelliana, ovvero le mura perimetrali e le COLLE DEL NIVOLET colonne (alte 12 m) della chiesa parrocchiale progettata nel 1842 CASTELLAMONTE da Alessandro Antonelli; la chiesa non fu mai completata a causa dell’eccessivo onere finanziario, e di questo ambizioso progetto oggi restano solo le mura dalla particolare forma arrotondata. Ritornando verso Cuorgnè, in pochi minuti si giunge a Pont Canavese, rinomato per l’abbondanza delle sue acque e la ric- chezza di ponti e torri. Il paese un tempo era noto con il nome di Rordilitegna (“passaggio fra due valli”); nel Medioevo fu rino- TORINO minato Ad Duos Pontes, poiché per entrarci occorreva passare attraverso i ponti e pagare un pedaggio. Da non perdere il centro, per apprezzarne i molti tesori artistici, storici e gastronomici. Il percorso prosegue inoltrandosi nella splendida Valle Orco: il paesaggio si fa alpino e gratificante. Con un susseguirsi di 4 curve e attraversando piccole frazioni si giunge a Sparone
TORINO, val susa e canavese 2 © Gloria Faccio - Turismo Torino e Provincia (www.comune.sparone.to.it), la cui Rocca, che domina la strada π Parco Nazionale Gran Paradiso, che porta verso l’alta valle, è precedente all’anno Mille; qui si laghi Serrù e Agnel svolse lo storico assedio subito da re Arduino tra il 1004 e il 1005 ad opera delle milizie teutoniche. L’itinerario ora si addentra sempre più in uno dei luoghi più sug- gestivi che si possano raggiungere con un mezzo motorizzato. Continuando lungo la ex SS 460 per pochi chilometri si raggiun- « Limitazioni del traffico ge Locana, il centro più popoloso toccato dal nostro itinerario; per il Colle del Nivolet: seguono Noasca e Ceresole Reale, ormai nel cuore del Parco l’accesso è vietato Nazionale Gran Paradiso. Da qui e fino al lago Serrù la strada si fa al traffico privato sempre più ripida e sale ossessivamente fino all’imponente diga nelle domeniche di luglio dell’AEM: qui ci si trova di fronte ai grandiosi spettacoli dei ghiac- e agosto e a ferragosto, ci perenni del Gran Paradiso, una vista commovente. Sopra ma l’ingresso è garantito il lago Serrù si incontra il lago Agnel; poi un’ultima sequenza di da un servizio navetta tornanti porta alla balconata panoramica da cui si apre la visione per l’evento mozzafiato sul Colle del Nivolet (m 2612 slm) con i suoi laghetti. “A piedi tra le nuvole”. www.pngp.it www.pngp.it. MANIFESTAZIONI ED EVENTI Automotoretrò Motoraduno a Ceresole Luogo: Torino - Lingotto Fiere Luogo: Pian della Balma - Ceresole (TO) Periodo: febbraio Periodo: luglio Salone internazionale dedicato al collezionismo dei Raduno di moto provenienti da tutta Italia con lo motori d’epoca. splendido lago di Ceresole Reale sullo sfondo. www.automotoretro.it Moto-concentriamoci Visite guidate “Made in Turin” Luogo: Pra Catinat (TO) Possibilità di visite guidate su prenotazione in FIAT, Periodo: ottobre Iveco, Pininfarina, Ied. Manifestazione di mototurismo ecosostenibile sui Il calendario è consultabile su: colli e le strade delle montagne olimpiche. www.turismotorino.org/it/madeintorino www.mcfinisterrae.it 5
MUSEI E COLLEZIONI Mauto Centro Storico Fiat Museo dell’Automobile di Torino Luogo: Torino - via Chiabrera, 20 Luogo: Torino - corso Unità d’Italia, 40 Il Centro Storico FIAT ha sede in un edificio liberty Restituito alla città di Torino nel marzo 2011, rinno- che fu il primo ampliamento (1907) delle officine di vato integralmente, il Museo racconta l’affascinante corso Dante dove nacque l’azienda. Ora il centro storia dell’automobile attraverso l’esposizione di oltre ospita una collezione di automobili, cimeli, model- 150 modelli delle più celebri case automobilistiche. lini e manifesti che copre l’intera storia dell’azienda. Info: aperto lunedì 10,00-14,00; martedì 14,00-19,00; Info: aperto tutte le domeniche 10,00-19,00. mercoledì, giovedì e domenica 10,00-19,00; www.fiatindustrial.com venerdì-sabato 10,00-21,00. www.museoauto.it Pista Lingotto e Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli Fiat Industrial Village Luogo: Torino - via Nizza, 230 Luogo: Torino - strada Settimo, 223 La storica sede della FIAT, realizzata da Giacomo È il primo centro polivalente di FIAT Industrial nel Matté-Trucco nel 1921, è stata trasformata in un mondo, esteso oltre 74.000 mq. Nell’ampia show- grande centro polifunzionale dall’archistar Renzo room dedicata all’esposizione dei veicoli, una zona Piano. L’edificio ospita ancora sul tetto la pista di illustra le eccellenze tecnologiche e le soluzioni in- collaudo a cui si accedeva da due incredibili ram- novative alla base dei prodotti. pe elicoidali attualmente chiuse al pubblico. Per la Info: showroom aperta lunedì-sabato 9,00-19,00. gioia dei più curiosi, la pista è comunque visibile www.fiatindustrialvillage.com uscendo sul tetto dopo una visita alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli. Nella Pinacoteca sono Mirafiori Motor Village esposte opere di grandi pittori (Tiepolo, Canalet- Luogo: Torino - piazza Cattaneo to, Canova, Manet, Renoir, Matisse, Balla, Modi- Un centro d’eccellenza in una zona dello storico stabi- gliani); l’ingresso del museo si trova nella libreria limento FIAT di Mirafiori, completamente rinnovata. A Book vicino all’UCi cinemas. Con un’area di 70.000 mq, è il più grande spazio espo- Info: aperto martedì-domenica 10,00-19,00 sitivo e commerciale d’Europa dedicato all’automobile. (la biglietteria chiude alle 18,15). Info: aperto lunedì-sabato 9,00-20,30; www.pinacoteca-agnelli.it domenica 9,30-20,30. www.mirafiorimotorvillage.it † Torino, Museo dell’Automobile © Andrea Guermani - Museo dell’Automobile di Torino 6
CUNEO E PROVINCIA 3 Da Cuneo a Busca Tra arte, natura e buona cucina La prima tappa dell’itinerario è rappresentata dal centro sto- rico di Cuneo, l’ultima dal kartodromo di San Barnaba di Itinerario Busca, un must per gli appassionati di kart e supermoto. Un 184 km percorso molto vario, che attraversa suggestivi scenari alpini che hanno per protagonisti il Colle dell’Agnello e il Monviso. Dislivello 2195 m L’ itinerario parte da Cuneo (m 534 slm), capoluogo della “provincia Granda”, dove, passeggiando sotto i portici Tipologia di strade medievali del centro storico, si incontrano alcuni dei Strade asfaltate, monumenti più significativi della città: il Duomo, dalla facciata strade panoramiche neoclassica ma con interni barocchi; la chiesa di Sant’Ambrogio; GPS punto di partenza il complesso della chiesa e dell’ex convento di San Francesco, Lat. 44°23'22"N sede del Museo Civico, che ancora conservano le originali ar- Long. 7°32'52"E chitetture medievali recentemente restaurate. Percorrendo via Roma si può deviare per Contrada Mondovì, anticamente Con- trada degli Ebrei, suggestiva zona pedonale che merita una visita sia per la sinagoga sia per i negozi di prodotti artigianali. Da piazza Galimberti si imbocca corso Soleri per uscire dalla COLLE DELL ’ AGNELLO città percorrendo tutto il ponte sul fiume Stura fino alla roton- da: qui si prende in direzione di Caraglio, immettendosi nella SP 422. Proseguendo in direzione della Valle Maira, poco fuori il SAMPEYRE PIASCO centro di Caraglio, sulla sinistra si incontra il Filatoio, una delle ELVA più antiche testimonianze di archeologia industriale presente in BUSCA Europa. L’edificio, che ospita mostre di arte contemporanea e un piccolo Museo della Seta, ha l’aspetto di una dimora fortificata; al suo interno sono stati ricostruiti gli imponenti torcitoi, nonché VALGRANA recuperati il filatoio, la filanda e alcune stanze. CUNEO Tornando indietro, dal centro di Caraglio si segue la direzione della Valle Grana percorrendo la SP 23 fino a Valgrana, dove si svolta a destra per salire lungo il colle che porta alla località di Montemale, per poi scendere fino a Dronero. Vale la pena di con- cedersi una sosta gastronomica a Caraglio o a Valgrana per as- saggiare i tipici gnocchi al Castelmagno, oppure a Montemale, 7
www.cuneoholiday.com ai piedi del castello arroccato, per gustare le tagliatelle al tartufo nero che cresce nei boschi limitrofi. A Dronero molti edifici, come il Foro Frumentario ottagonale (inizio XV sec.), ricordano un Medioevo fiorente. Imperdibili il ponte merlato sul fiume Maira e il Mulino della Riviera. Il Mu- seo Mallè, ospitato nell’elegante residenza di Luigi Mallè, diret- tore dei Musei Civici di Torino, accoglie una vasta collezione di arte antica e contemporanea con opere di grandi maestri. In Valle Maira si parla la lingua occitanica e lungo la strada che risale la valle si incontrano numerose locande occitane che offrono © Gian Francesco Fanti - ATL del Cuneese ospitalità e ristorazione con menù ispirati alla tradizione occitana. Da Dronero si imbocca la SP 422, una strada panoramica che risale tutta la Valle Maira; superato il bivio per Stroppo, si svol- ta a destra per percorrere la tortuosa strada che porta a Elva, percorso misto strettissimo ma affascinante. La piccola località conserva l’antica Chiesa di Santa Maria Assunta, considerata un gioiello della pittura gotica, con l’abside interamente affresca- ta dal pittore fiammingo Hans Clemer, attivo alla fine del ’400 π Cuneo, Chiesa di San Francesco (www.vallemaira.cn.it). Da Elva si raggiunge il Colle di Sampeyre, che collega la Valle Maira alla Valle Varaita attraverso una splendida strada panora- mica ad alta quota (si toccano i 2200 m) per poi scendere fino alla località di Sampeyre. Da Sampeyre si continua a salire lungo la SP 105 fino a Castel- delfino: inizia qui un percorso misto con ampie curve e rettili- nei che portano ai piedi del Colle dell’Agnello. Una deviazione a sinistra nel vallone di Bellino consente di visitare l’omonimo borgo montano, con le sue antiche meridiane affrescate su edifici † Surf a Pontechianale religiosi e case. © ATL del Cuneese 8
CUNEO E PROVINCIA 3 Tornati a Casteldelfino si riprende la SP 105 e si raggiungono Pontechianale e Chianale. Sampeyre, Casteldelfino e Ponte- Kart Planet chianale (dove c’è anche una seggiovia panoramica) conserva- Luogo: San Barnaba di Busca no antiche chiese con portali riccamente adornati e interni affre- (CN) - via San Benigno, 32 scati, nonché edifici storici con mura in pietra e tetti di lose. In Si tratta di una moderna pista particolare, Chianale, frazione di Pontechianale, è annoverata per i kart e le moto nata nel 1999 fra i “Borghi più Belli d’Italia” per la sua architettura alpina, il e dotata di tutti i requisiti na- ponte romanico e le antiche chiese. Tra le meraviglie della Valle zionali e internazionali in fatto Varaita si contemplano anche specialità gastronomiche come le di sicurezza e vie di fuga, che ravioles, gnocchi di forma allungata conditi con panna e burro, ha ospitato per quattro anni il e i gustosi tumin del Mel, formaggette fresche prodotte a Melle Campionato Mondiale di Su- (www.vallevaraita.cn.it). permoto. Oltre ai Campionati Risalendo la valle si raggiunge infine il Colle dell’Agnello Mondiale, Europeo e Italiano di (m 2748 slm), il terzo colle d’Europa per altezza, “scalato” più supermoto e kart, presso il Kart volte dai corridori del Giro d’Italia e del Tour de France. Qui Planet si svolgono anche altri ci si trova alle prese con un percorso misto stretto, che sale eventi sportivi legati al mondo con pendenze del 18% e si gode uno splendido panorama sul dei motori, tra cui: Gara inter- Monviso (m 3841 slm), il “Re di pietra”, notevole elemento nazionale di kart (ultima dome- di richiamo turistico estivo e invernale. Nei mesi estivi il colle nica di maggio); Campionato permette l’accesso alla regione francese del Queyras. Dal Colle Mondiale di mini motard (pri- dell’Agnello si ridiscende la Valle Varaita fino a Piasco, dove si ma domenica di giugno); Cam- trova il Museo dell’Arpa, che conserva interessanti arpe stori- pionato Italiano Malossi - scoo- che. La collezione racchiude numerosi pezzi dal ’700 alla pri- ter (prima domenica di luglio). ma metà del ’900 provenienti da tutto il mondo. Info: aperto tutti i giorni Da Piasco si prosegue fino a Costigliole Saluzzo e quindi si escluso il martedì raggiunge Busca lungo la SP 589. Si prosegue infine in direzio- (9,00-12,00 e 13,30-17,10). ne della località San Barnaba di Busca, dove si trova il karto- +39 0171 946644 dromo Kart Planet, tappa obbligata per gli “smanettoni” e gli info@kartplanet.it amanti delle derapate. www.kartplanet.it © ATL del Cuneese MANIFESTAZIONI ED EVENTI I tradizionali rally delle Valli Cuneesi Luogo: Dronero, Saluzzo (CN) Valli Cuneesi (fine agosto - ini- Periodo: marzo, zio settembre). Entrambi sono agosto - settembre organizzati da Sport Rally Team, Dronero ogni anno ospita il che cura anche il Saluzzo Ma- Rally Internazionale delle ster Show (marzo), un’esibizio- Valli Cuneesi (fine agosto - ini- ne di auto da rally, realizzata in zio settembre), manifestazione un circuito allestito nella città di sportiva di alto livello a cui si Saluzzo. aggiunge il Rally Storico delle www.sportrallyteam.it 9
www.langheroero.it - www.astiturismo.it - www.alexala.it Da Alba ad Acqui Terme passando da Asti Vigne, castelli e acque termali Dalla “Città delle Cento Torri” alla capitale piemontese del Itinerario turismo termale. Si parte da Alba per raggiungere Acqui Terme attraverso un percorso tutto curve e saliscendi, che ora 365 km si tuffa nelle colline ammantate di vigneti, ora riemerge per Il percorso è divisibile offrire panorami spettacolari e assaggi di storia. in 3 anelli distinti. P Per maggiori info: unto di partenza di questo itinerario è Alba (m 172 slm), www.motorbikeinitaly.it capitale economica e culturale delle Langhe, denominata Dislivello anche “Città delle Cento Torri”, a testimonianza della sua importanza nelle epoche passate. Prima di partire vale assoluta- 499 m mente la pena di concedersi una passeggiata nel centro storico, Tipologia di strade tra resti di epoca romana, torri medievali e vestigia romaniche. Strade asfaltate Da Alba inizia il “tour della Langa del vino” in direzione La Morra: in prevalenza panoramiche si prende la tangenziale in direzione sudovest e poco fuori dell’a- bitato la si abbandona e si imbocca a destra la strada per Pollenzo GPS punto di partenza e La Morra. Sulla sinistra si può ammirare il castello di Roddi (XII Lat. 44°42'03"N sec.). Raggiunta La Morra si impone una sosta al Belvedere, che Long. 8°02'07"E offre uno spettacolare colpo d’occhio sulle colline langarole am- mantate di vigneti. Si prosegue in discesa verso Barolo, per una visita al rinnovato Castello Falletti, oggi sede del Wi.Mu - Wine ASTI Museum: una tappa all’insegna della cultura e della tradizione vi- CASTELLAZZO SAN MARTINO BORMIDA NOVI nicola (www.wimubarolo.it). Proseguendo il viaggio nelle zone ALFIERI LIGURE del tartufo e dei grandi vini, si raggiungono Novello, Monchiero, ALBA Monforte d’Alba, con il suo borgo arroccato, e, andando verso CANELLI ACQUI TERME nord, Castiglione Falletto, sempre su strade collinari con paesaggi unici. Poco oltre Castiglione Falletto si incontra Grinzane Ca- MONFORTE PONZONE vour, dove merita una visita lo splendido castello, simbolo delle D'ALBA Langhe e sede della prima Enoteca Regionale. Si imbocca poi la strada che conduce verso Diano d’Alba, il cui balcone panoramico offre un’impareggiabile vista a 180 gradi sulla Langa e sul Roero, per poi salire a Benevello (m 671 slm). Raggiunta la SP 429, si devia verso Treiso, nel cuore della Langa 10 del Barbaresco. Per gustare appieno l’atmosfera di questo territo-
LANGHE, monferrato e roero 34 rio è consigliabile una piccola deviazione verso Barbaresco, borgo immerso nei vigneti da cui nasce il pregiato vino omonimo. Si pro- segue verso Neive, inserito nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia, per poi spostarsi verso sud fino a Mango e quindi a est in direzione di Canelli, passando per Santo Stefano Belbo, nel cuore delle © ATL Asti Turismo colline del Moscato raccontate da Cesare Pavese, che vi nacque e dove tutto ricorda il grande scrittore. Una cartolina d’autore che ci porta a Canelli, il cui borgo alto è dominato dall’imponente villa seicentesca della famiglia Gancia e il cui centro custodisce le π Asti cantine storiche note come “cattedrali sotterranee”. Ci si dirige ora verso nord per Calosso, il paese dei crutìn, antiche cantine scavate nel tufo; si raggiungono poi Castagnole delle Lan- ze e Costigliole d’Asti, con il suo scenografico castello dotato di possenti torri angolari e ponte levatoio; da questa porzione di Astigiano si gode un paesaggio unico e suggestivo, caratterizzato da un susseguirsi di colline e vigneti di straordinaria bellezza. Ci si dirige ora a nordovest verso la SS 231, che si attraversa per raggiungere San Martino Alfieri, dominata dal Castello dei Marchesi Alfieri, quindi si prosegue per Antignano. Meritano una sosta le vicine San Damiano d’Asti, che conserva un impian- to urbanistico medievale, e Cisterna d’Asti, il cui castello ospita un importantissimo museo etnografico – il Museo delle Arti e dei Mestieri di un Tempo –, nato per salvaguardare oggetti e tra- dizioni della vita contadina locale (www.museoartiemestieri.it). Da Antignano si raggiunge in breve Asti, il cui nome evoca im- mediatamente i vini e la cucina del Monferrato, e che vanta uno dei centri storici più belli e meglio conservati del Piemonte. † Grinzane Cavour © Ente Turismo Langhe Roero 11
Il nostro itinerario procede quindi verso il sud della provincia, passando per Azzano d’Asti, Montegrosso d’Asti, Montal- do Scarampi, Belveglio e Cortiglione. D’obbligo una tappa al parco naturale di Rocchetta Ta- naro, conosciuto come “il Bosco del Marchese”, un’area di grande valore naturalistico e luogo ideale per una sosta. Ci si dirige poi nuovamente verso Canelli passando per Nizza Monferrato e Calamandrana (SS 592). Da Canelli si procede dapprima a sud verso Bubbio, quindi a est verso Monastero Bormida, con il suo splendido ponte romanico che dà acces- so al centro storico dominato dal castello. Raggiunta Bistagno, si prende la SS 30 fino a Ponti, dove si svolta a sinistra verso Melazzo; si prosegue per la SS 334 in direzione sud e la si ab- bandona per raggiungere Ponzone, impareggiabile balcone © ATL Alexala panoramico sulle Alpi Cozie e sul Monviso. Dopo una visita al castello di Morbello, si prende prima a sud e π Castellazzo Bormida, poi a est verso Prasco e Cremolino, sulla SS 456. Superato Mo- Chiesa della Madonna della Creta lare, si raggiunge Ovada, importante centro commerciale e arti- gianale bagnato dall’Orba. Si esce da Ovada in direzione est verso Tagliolo Monferrato, per percorrere una delle strade più “castellate” del mondo: si costeggiano i caratteristici castelli di Tagliolo, Lerma, Casaleggio Boiro e Mornese, fino ad arrivare a Gavi, con il suo imponente forte e l’omonimo vino bianco prodotto da uve Cortese. A que- sto punto si procede verso nord e in breve si raggiunge Novi Ligure, patria dei “campionissimi” del ciclismo Fausto Coppi e Costante Girardengo. Di qui si prende per Bosco Marengo, che vanta il Complesso Monumentale di Santa Croce voluto da papa Pio V, fino a raggiungere Castellazzo Bormida, dove sor- ge il santuario della Madonna della Creta, patrona dei Centauri. Le indicazioni ci porteranno velocemente ad Acqui Terme, ca- pitale del turismo termale piemontese e città ricca di attrattive. † Acqui Terme, La Bollente Fondata dai Romani nel II secolo a.C., custodisce all’interno del Museo Archeologico interessanti reperti di epoca romana, per © ATL Alexala tacere di altri importanti monumenti, come l’antica cattedrale, il duomo, il palazzo del municipio e Palazzo Robellini. La parte più nota della cittadina è però il complesso termale, con le fonti La Bollente (540 litri al minuto di acqua a 74 °C) e dell’Acqua Marcia, con le quattro colonne sul frontale, e il moderno Lago delle Sorgenti (400 litri al minuto di acqua a 45 °C), luogo ideale per una sosta all’insegna del relax: oltre a godere delle benefi- che azioni dell’acqua termominerale e dei classici servizi spa, qui si potrà “Rigenerarsi con l’Acqua, Riequilibrarsi con i Suoni” 12 (www.lagodellesorgenti.it).
LANGHE, monferrato e roero 35 Le colline dell’Unesco Un dolce paesaggio tutto da assaporare Da Pollenzo a Casale Monferrato attraverso ridenti colline e tesori storico-artistici Patrimonio dell’Unesco. Un percorso Itinerario traboccante di fascino, reso ancor più stuzzicante dalle spe- 253 km cialità culinarie: amaretti, tartufo bianco ed eccellenti vini. Dislivello L’ itinerario parte da Pollenzo (m 190 slm), borgo di 290 m epoca romana oggi sede dell’Università di Scienze Gastronomiche di Slow Food e della Banca del Vino Tipologia di strade (www.bancadelvino.it). Merita una sosta la splendida piazza, Strade asfaltate tutelata dall’Unesco dal 1997, anno in cui l’Agenzia di Carlo in prevalenza panoramiche Alberto è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità GPS punto di partenza unitamente alle Residenze Reali dell’intera regione. Lat. 44°41'12"N Si prosegue alla volta di Bra, per ammirare l’unicità del suo cen- Long. 8°53'45"E tro storico, ricco di esempi del Barocco piemontese, e per lasciar- si tentare dalle locali specialità culinarie: tra tutte, la salsiccia e il formaggio Bra DOP. Il percorso riprende verso sud lungo la SP 661, in direzione di Cherasco, attraversando il fiume e spostan- dosi in Langa. Posta a dominio della pianura circostante, Chera- CASALE sco è detta anche “città delle paci”, in virtù delle sette firme che MONFERRATO qui furono siglate, come la resa di Napoleone al regno sabau- SANTUARIO DI CREA do nel 1796, nota come “Pace di Cherasco”. Il centro è ricco di monumenti artistici di pregio, e la città rappresenta un punto di riferimento per i mercati dell’antiquariato, oltre che per la produ- MONCALVO zione di lumache e cioccolato. Superata Cherasco ci si addentra nelle colline del Dolcetto, in direzione di Dogliani, città natale di Luigi Einaudi, per ammi- rare le opere dell’eclettico architetto Giovanni Battista Schel- POLLENZO lino. Da Dogliani si procede verso nord e si risale la dorsale NEIVE CANELLI di Langa fino a raggiungere Monforte d’Alba (m 480 slm), con il suo incantevole centro storico. Da qui ci si dirige a est e quindi si svolta verso nord per arrivare a Serralunga d’Alba DOGLIANI e ammirare l’ardito maniero, cuore del borgo, attorno al quale gravita la vita del paese. 13
© ATL Asti Turismo π Canelli,Seguendo la strada per Gallo Grinzane si procede in direzione della Langa del Barbaresco, con un veloce transito in Alba, che Cantine Storiche merita una visita approfondita per i suoi tesori artistici ed eno- gastronomici. Il nostro itinerario continua alla volta di Neive, annoverato tra i “Borghi più Belli d’Italia”, passando per Bar- baresco, la cui Enoteca Regionale merita decisamente una sosta (www.enotecadelbarbaresco.it). Da Neive si raggiunge la SS 231 e si sale verso Castagnito e Castellinaldo col suo borgo: è questa la strada più selvaggia e meglio conservata del Roero. Tappa successiva è Govone, porta delle Langhe, con il suo Castello Reale, Patrimonio Unesco, e il suo belvedere. Si prosegue ora per San Martino Alfieri, si riattraversa la SS 231 per giungere a Costigliole d’Asti con il suo † Alba maestoso castello, Castagnole delle Lanze, Boglietto, Bionzo e Calosso. Di qui si scende lungo la strada di Piana del Salto verso © Ente Turismo Langhe Roero Canelli, di cui ricordiamo il pittoresco borgo, le Cantine Storiche e l’Enoteca Regionale (www.enotecaregionaledicanelli.it). Quest’area rappresenta la porta della Langa Astigiana, con le sue alte colline, gli splendidi e silenziosi borghi in pietra, i boschi, i calanchi e i prodotti tipici. Da Canelli si punta verso nord in direzione di Castelnuovo Calcea e Mombercelli; piegando a ovest si giunge a Montegrosso d’Asti. Possibili varianti al percorso sono una pausa nella Riserva Natura- le della Valle Sarmassa, oppure una visita a Nizza Monferrato col suo centro storico, l’Enoteca Regionale (www.enotecanizza.it) e il Palazzo del Gusto (www.palazzodelgusto.it), per poi con- tinuare in direzione di Mombaruzzo per gustare i suoi amaretti 14 morbidi.
LANGHE, monferrato e roero 35 Da Montegrosso d’Asti si procede verso nordest raggiungendo Rocca d’Arazzo, Castello d’Annone e Quarto, facendo rotta ver- so la parte nordorientale della provincia astigiana. Prima tappa Castagnole Monferrato, patria del Ruché; oltre al Ruché, da ricordare la più grande meridiana d’Europa, l’elegante tenuta “La Mercantile”, il ricetto e i resti del castello. Si arriva poi a Monte- magno, che merita una sosta per il borgo medievale dominato dal castello merlato e per la parrocchiale dalla scenografica scalinata settecentesca. A seguire, gli abitati di Grana, che vanta un’impo- nente chiesa ricca di opere pittoriche e il piccolo Museo di Arte Sacra, Casorzo, nota per il suo eccellente Malvasia, e Grazzano © Ente Turismo Langhe Roero Badoglio, la cui Chiesa dei SS. Vittore e Corona ospita la tomba di Aleramo, personaggio leggendario, capostipite della dinastia dei marchesi del Monferrato. Da Grazzano Badoglio si raggiungono la SR 457 e in breve Mon- calvo, ultima tappa in territorio astigiano di un percorso che ha attraversato e sfiorato zone di eccellenza paesaggistica, quali le π Vigneti sulle strade del vino aree dell’Asti, del Loazzolo, del Barbera, del Moscato e del Gri- gnolino. Moncalvo, la più piccola città d’Italia (titolo concesso dai Gonzaga e poi confermato dai Savoia nel ’700), presenta un caratteristico centro storico ed è sede della famosa Fiera Nazio- nale del Tartufo Bianco, nonché della Fiera del Bue Grasso. Qui visse e operò Guglielmo Caccia, detto “il Moncalvo”. Poco a nord di Moncalvo si abbandona la SR 457 per arrivare a Ponzano Monferrato, nella cui frazione di Salabue si ammira l’o- monimo castello. Tra Ponzano e Serralunga di Crea si estende Pista Winner il Parco del Sacro Monte di Crea (www.parcocrea.com), Pa- Luogo: Nizza Monferrato (AT) trimonio dell’Umanità Unesco insieme agli altri Sacri Monti di Località Piana San Pietro, 1 Piemonte e Lombardia. Ripresa la SR 457, si raggiungono Cere- La Pista Winner concilia sport seto con il suo castello – una bella imitazione ricostruita in stile e intrattenimento, emozioni e neogotico a partire dal 1911 – e Sala Monferrato. Dalle cave della spirito di competizione. vicina Moleto veniva estratto il tufo, che conferisce il caratteristi- Moderno e ben attrezzato, il co colore bianco alle abitazioni della zona; vuole la leggenda che kartodromo è noto in campo in questa località i Saraceni in fuga nascosero un impareggiabi- internazionale; presso la strut- le tesoro. Si prosegue fino ad Altavilla Monferrato, che, oltre tura si organizzano inoltre veri all’interessante parrocchiale di San Giulio, in cui sono custodite e propri corsi di pilotaggio kart. opere del Moncalvo, propone il Museo della Grappa Mazzetti e È aperto tutto l’anno, ad ecce- il Museo dei Tramways a Vapore ed Elettrici. Nella vicina Vignale zione del periodo natalizio, ma Monferrato meritano una sosta Palazzo Callori, costruito intera- è necessario informarsi sulle mente in tufo, e il castello sovrastante la chiesa. modalità e possibilità di fruizio- Iniziando la risalita in direzione nord verso Casale Monferrato, ne, telefonando o tramite mail. si incontrano Frassinello Monferrato, nei cui pressi si erge il Info: +39 0141 726188 castello di Lignano, di origine medievale, presumibilmente uno info@pista-winner.com dei più antichi del Monferrato, e Cella Monte, dove, oltre all’Eco- www.pista-winner.com 15
museo della Pietra da Cantoni e alla parrocchiale dei SS. Quirico e Giulitta (1610), si possono ammirare bellissimi infernot: si tratta di vere e proprie architetture di cantina, scavate nel tufo crudo, che vanno nel profondo con nicchie destinate al riposo delle bot- tiglie di vino rosso. Proseguendo si fa tappa a Rosignano Mon- ferrato, che offre una vista mozzafiato dalla sommità della roc- ca tufacea, il castello del XII secolo, la coeva chiesa romanica di Sant’Antonio e la frazione Colma, da cui parte il percorso guidato che conduce alla villa del pittore divisionista Angelo Morbelli. Si giunge quindi a San Giorgio Monferrato, dominata da un ca- stello il cui nucleo iniziale pare risalire al X secolo. Casale Monferrato rappresenta il degno epilogo di un percor- so fra suggestive colline, fonte di ispirazione per artisti moderni e contemporanei, che hanno disegnato, e abitato, queste zone. © ATL Alexala Casale è considerata la capitale del Monferrato, e la maestosità del Castello dei Paleologi, oggi sede dell’Enoteca Regionale del π Casale Monferrato, Monferrato (www.enotecadelmonferrato.it), ben si addice a Gipsoteca Bistolfi una città di tale importanza. Dall’ampia piazza del castello si diramano le strade che portano nel cuore della città, che vanta numerose attrattive: il Museo Civico e Pinacoteca - Gipsoteca Bistolfi con le sue prestigiose raccolte; la bellissima sinagoga (1595) con annesso il Museo d’Arte e Storia Antica Ebraica; il Duomo (XI sec.) dedicato a Sant’Evasio, numerose chiese e residenze nobiliari. MANIFESTAZIONI ED EVENTI Raduno Internazionale Mostra scambio Madonnina dei Centauri delle moto e auto d’epoca Luogo: Alessandria e Castellazzo Bormida (AL) Luogo: Nizza Monferrato (AT) Periodo: 2a domenica di luglio Periodo: 1° fine settimana di settembre La “Madonnina” – così è chiamata la Madonna Il successo ottenuto nel corso degli anni, con nume- della Creta dai suoi fedelissimi motociclisti – è stata rosi visitatori, ha fatto sì che questa manifestazione proclamata “Celeste Patrona dei Centauri” da Papa si imponesse come una delle principali del settore. Pio XII l’11 febbraio 1947. Da allora, ogni anno www.comune.nizza.at.it migliaia di centauri provenienti da tutto il mondo http://nuke.veteran-nizza.com rinnovano l’appuntamento ad Alessandria, per par- tecipare al suggestivo Raduno Internazionale dedi- Rally del Tartufo cato alla “Madonnina”. Luogo: Asti www.mcmadonnina.it Periodo: luglio-agosto http://mccastellazzobormida.it Una delle più belle gare del panorama rallistico che si svolge sui suggestivi percorsi dell’Astigiano. www.comune.asti.it 16
valsesia 36 Da Varallo Sesia a Fobello Sulla Via Lancia fino alla Conca di Smeraldo Sulle orme di Vincenzo Lancia fra musei, santuari e soste “da primato”: il più antico dei Sacri Monti del Norditalia, Itinerario il più alto Parco d’Europa, la più antica colonia walser della 23 km Valsesia. Un itinerario all’insegna dell’arte ma anche di una natura rigogliosa tra boschi, montagne e torrenti. Dislivello 421 m S i parte da Varallo Sesia (m 452 slm), cittadina nel cuore della Valsesia, con una prima tappa a Santa Maria delle Gra- Tipologia di strade zie, chiesa di origine quattrocentesca che conserva la famosa Strada provinciale “Parete Gaudenziana” (1513): ventun affreschi di Gaudenzio Fer- panoramica rari che rappresentano scene della vita e della morte di Gesù. A po- GPS punto di partenza chi metri si trova la stazione di partenza della funivia che conduce Lat. 45°48'50"N al Sacro Monte di Varallo (1491), il più antico dei Sacri Monti Long. 8°15'25"E del Norditalia. Noto anche come “Nuova Gerusalemme”, ospita una basilica e ben 45 cappelle, per un totale di 800 statue in legno e terracotta a grandezza naturale e 4000 figure a fresco – realizzate da artisti di spicco dell’arte lombarda del ’500 e ’600 – che narrano la vita, la passione e la morte di Gesù: il tutto immerso nel verde RIMELLA di una Riserva Naturale Speciale con scorci suggestivi sul Monte FOBELLO Rosa, su Varallo e sulla vallata (www.sacromontevarallo.eu). Merita una visita anche il Palazzo dei Musei, che ospita una pinacoteca con opere di Gaudenzio Ferrari, Tanzio da Varallo e SABBIA altri illustri maestri impegnati dal ’400 al Sacro Monte di Varallo. SACRO Per gli amanti dell’artigianato, è d’obbligo una sosta alla “Bottega CRAVAGLIANA MONTE dell’Artigianato”, per conoscere il © ATL Valsesia Vercelli famoso “puncetto” valsesiano, un VARALLO pizzo prezioso di esclusiva pro- duzione locale, e altri prodotti in legno e tessuto tipici della zona (www.comune.varallo.vc.it). Seguendo le indicazioni per la Val Mastallone, ci si dirige alla volta Varallo, piazza e chiesa di Fobello. La strada provinciale di San Gaudenzio 17
www.atlvalsesiavercelli.it che collega Varallo a Fobello è chiamata, dal 14 settembre 2008, “Via Lancia”, a significare il forte legame che Vincenzo Lancia, fondatore della nota casa automobilistica, ha avuto con il territorio; fortemente voluta dal Valsesia Lancia Story, la Via è uno dei simboli dei raduni Lancia, che vedono la strada percorsa dagli appassionati lancisti con le loro splendide auto d’epoca (www.vialancia.it). Poco dopo Varallo, merita una sosta il suggestivo Ponte della Gula, che scavalca un orrido a picco sul torrente Mastallone visibile lungo la strada provinciale. Sabbia è il primo comune che si incontra risalendo la valle; per Ice Rosa Ring raggiungere l’abitato, adagiato su un pendio circondato da boschi e Luogo: Riva Valdobbia (VC) costellato di numerose frazioni sparse, è necessaria una breve de- L’Ice Rosa Ring è un circuito viazione dalla strada principale. Il paese di Cravagliana, che si per auto su ghiaccio unico nel attraversa poco oltre, secondo gli storici sarebbe il più antico della suo genere, ai piedi del Monte Val Mastallone. Interessante la parrocchiale dell’Assunta, di origini Rosa. La nuova pista omo- quattrocentesche ma modificata in età barocca, che conserva all’in- logata CSAI è attiva solo nel terno una Via Crucis del Peracino, numerose opere di intaglio, due periodo invernale. Il circuito, pregevoli ancone lignee del XVII secolo e una bella tavola cinque- lungo 960 m e largo 10-12 m, centesca di Giulio Cesare Luini, allievo di Gaudenzio Ferrari. propone corsi di guida sicu- Proseguendo verso Fobello si impone una deviazione per Rimel- ra e minicorsi comprensivi di la (m 1157 slm - www.comune.rimella.vc.it), all’interno del Par- giornata sulle piste, gare e ma- co Naturale Alta Valsesia, il Parco più alto d’Europa. Con le sue nifestazioni dedicate alle auto. numerose frazioni rappresenta la più antica colonia walser della Presso la pista su ghiaccio per go kart (lunga 300 m e larga in MANIFESTAZIONI ED EVENTI media 8 m) è anche possibile affittare go kart (disponibili Valsesia in Lancia PremioVincenzo Lancia 12 kart motorizzati Comer 80, Luogo: Gattinara (VC) Luogo: Varallo (VC) 2 tempi, equipaggiati con gom- Periodo: luglio Periodo: settembre me da neve chiodate e relative Un raduno tradizionale che offre Il Premio intitolato a Vincenzo protezioni); è a disposizione l’opportunità di conoscere Gat- Lancia è stato istituito nel 1996, dei clienti anche tutto l’equi- tinara, città che vanta una storia nella consapevolezza che pro- paggiamento necessario. millenaria ed è famosa per il suo muovere un territorio significa Disponibile un servizio catering. pregiato vino esportato in tutto il anche dare risalto alle figure che si Info: festivi e prefestivi aperto mondo. Durante il raduno è pos- sono distinte al di fuori dei confi- 9,00-12,00 e 13,00-17,00. sibile visitare un’azienda vitivini- ni locali: e il capostipite di questi Apertura serale: cola dove sono mantenute vive le personaggi non poteva essere che venerdì e sabato 20,00-23,00. tradizioni legate alla vendemmia Lancia. Da allora, ogni due anni Da dicembre a fine febbraio, e alla produzione del Gattinara e un valsesiano illustre viene insi- secondo le condizioni vagare per le colline in cui dimo- gnito del prestigioso Premio, nella di innevamento. rano i rinomati vigneti. splendida cornice della sua valle. +39 345 6407041 www.valsesialanciastory.com www.valsesialanciastory.com info@icerosaring.it www.atlvalsesiavercelli.it www.atlvalsesiavercelli.it 18 www.icerosaring.it
valsesia 36 Valsesia, fondata all’inizio del XIII secolo. Ed è proprio una tipi- ca casa walser a ospitare il Museo Etnografico Walser di Rimella, Vincenzo Lancia che ricostruisce – mediante oggetti, pannelli esplicativi, materiali La famiglia di Giuseppe Lancia e documenti – le tradizioni, i mestieri, la dieta e i rimedi naturali era solita trascorrere le vacanze utilizzati dal popolo walser. Merita una sosta anche la parrocchiale estive a Fobello, rinomato luogo di San Michele Arcangelo. Tornati sulla strada principale, dopo un di villeggiatura della belle époque; paio di chilometri si arriva a Fobello (m 873 slm - www.comune. qui, il 24 agosto 1881, nasce il fobello.vc.it): una trentina di pittoresche frazioni che, nel XIX se- quartogenito Vincenzo, chiama- colo, erano meta di un turismo d’élite di cui resta traccia nelle ville to affettuosamente “Censin”. Il signorili (Villa Musy, Villa Lancia, Villa Lanza, Villa Rizzetti, Villa padre sogna per lui la carriera Rossi). Fobello è nota anche per aver dato i natali a Vincenzo Lan- di avvocato, ma Vincenzo ama cia, qui sepolto nella tomba di famiglia. frequentare l’officina meccanica Inserito, come Rimella, nel Parco Naturale Alta Valsesia, Fobello che i fratelli Ceirano hanno aper- offre numerose mete escursionistiche, come Alpe Sasso San Gio- to nel cortile della casa paterna: vanni, Alpe del Cardone, Alpe del Cortese, Alpe Solivo, Colle diventa così un abile meccanico d’Egua seguendo l’itinerario del GTA (Grand Tour Des Alpes). e nel 1899, a soli diciotto anni, La parrocchiale di San Giacomo – eretta nel 1545, distrutta in se- è collaudatore alla Fiat. La svol- guito a due alluvioni (nel 1781 e nel 1923) e completamente rico- ta arriva il 29 novembre 1906, struita nel 1931 – conserva diverse opere di pregio: tavole del XVI e quando, a soli 25 anni, “Censin” XVII secolo, un coro intarsiato e vetrate dipinte. Vicino alla chiesa, registra con l’amico Claudio Fo- l’antico Oratorio della Visitazione custodisce un polittico del 1585. golin una società per la costru- Fobello ospita inoltre tre piccoli ma importanti musei: la Mostra zione di automobili: la Lancia. permanente Vincenzo Lancia, la Mostra permanente del Puncetto Inizia così una delle più interes- e l’Erbario Carestia-Tirozzo. Poco dopo Fobello, vale la pena di santi pagine della storia dell’au- fare una breve deviazione verso sinistra per raggiungere Cervatto, tomobile, animata dalla passione ridente paesino che domina sia la Val Mastallone sia la valle del e dall’audacia del fondatore. torrente Cervo, immerso tra folti boschi e rupi scoscese. Nume- Ogni modello si distingue per rose le escursioni possibili, la più classica delle quali è sul sentiero modernità e innovazione: il di- che si snoda fino al santuario della Madonna del Balmone. namismo e la vivace intelligenza Per la bellezza e la ricchezza dei suoi boschi, la zona dei comuni di Vincenzo si rispecchiano nel- di Fobello e Cervatto viene definita “Conca di Smeraldo”. le autovetture, moderne allora, attuali oggi: si pensi all’Aprilia, nata nel 1937, che vantava un co- MUSEI E COLLEZIONI efficiente di penetrazione inim- Mostra permanente Vincenzo Lancia maginabile a quei tempi. Luogo: Fobello (VC) giosa casa automobilistica tori- via G. Lancia nese e la vita del suo fondatore. Il La mostra è allestita nel Palazzo percorso museale è suddiviso in Giuseppe Lancia, che lo stesso quattro sale che portano i nomi Vincenzo fece costruire come di famose auto Lancia: Augusta, edificio scolastico. Documenti, Artena, Astura e Aprilia. fotografie, giornali e oggetti ri- Info: aperta su prenotazione. percorrono la storia della presti- +39 347 7568519 19
www.turismonovara.it Tra pianura e colline Natura, arte, riso e vino nel segno di Alessandro Antonelli Il percorso ad anello parte dal capoluogo e alla fine vi rientra, Itinerario attraversando la pianura e le colline in un paesaggio che via via si trasforma, fra centri ricchi di storia. Un itinerario che coniuga 120 km tradizione, cultura, arte, ambiente ed enogastronomia. Dislivello L 144 m a visita inizia dal cuore di Novara, alla Basilica di San Gau- denzio, testimonianza preziosa dell’arte barocca novare- Tipologia di strade se, con opere di Tanzio da Varallo e di Gaudenzio Ferrari. strade principali, strade All’interno dello scurolo sono custodite le spoglie del Santo secondarie con alcuni Patrono; la struttura della basilica è sormontata dalla cupola di saliscendi nell’area Alessandro Antonelli, realizzata interamente in mattoni, che svet- delle Colline Novaresi ta sulla città con i suoi 121 metri. Il centro della vita civile è invece rappresentato dal Broletto, composto da quattro edifici realizzati GPS punto di partenza dal XIII al XVIII secolo e antica sede delle corporazioni cittadi- Lat. 45°26'55"N ne e del tribunale civico; oggi ospita la Galleria d’Arte Moderna Long. 8°37'07"E Paolo e Adele Giannoni, raccolta di opere d’arte italiane del tardo ’800 e dell’inizio del ’900. Di fronte sorge il Duomo antonelliano, CUREGGIO il cui pavimento a mosaico della zona presbiteriale risale all’antico edificio romanico. All’interno pregevoli opere d’arte di Gaudenzio Ferrari, del Lanino e una cappella romanica con affreschi dedicati ROMAGNANO SESIA alla vita di San Siro; il Battistero (visitabile il sabato e la domenica pomeriggio) è il monumento più antico della città e risale all’epoca GHEMME OLEGGIO paleocristiana; di forma ottagonale, contiene un raro ciclo di af- freschi dell’XI secolo rappresentanti l’Apocalisse di San Giovanni. BRIONA Lasciata la città si segue la direzione del Lago Maggiore sulla SS 32; all’altezza del borgo di Cavagliano si prende la strada per la Badia di Dulzago, suggestivo complesso abbaziale medievale immerso nella campagna; qui merita una visita la Chiesa romanica di San Giulio. GIONZANA Si prosegue poi verso Bellinzago Novarese; nel centro del paese, NOVARA da vedere i monumenti di gusto neoclassico realizzati da Alessandro SAN NAZZARO SESIA Antonelli, la Chiesa parrocchiale di San Clemente, l’asilo infantile De Medici e la barocca Chiesa di Sant’Anna. Continuando verso 20 nord si raggiunge Oleggio, dove è possibile visitare la parrocchiale
NOVARA E PROVINCIA 37 antonelliana dei Santi Pietro e Paolo; di grande fascino è la Basilica di San Michele, presso il cimitero, una delle più antiche testimonianze di architettura romanica del Piemonte, con un pregevole ciclo di af- freschi risalenti all’anno Mille. Si passa quindi a Mezzomerico, che fa parte delle Città del Vino del territorio novarese, adagiata su colli- ne coperte di vigneti. L’itinerario prosegue attraverso una suggestiva strada fiancheggiata da vigne e roccoli che porta a Suno, anch’esso centro di produzione vinicola, nelle cui cantine è possibile degustare e acquistare i vini locali; da segnalare inoltre l’Osservatorio Astrono- mico, importante centro di ricerca e sede di conferenze. La tappa successiva è Fontaneto d’Agogna, dove l’Antonelli pro- gettò per la parrocchiale lo scurolo di Sant’Alessandro, con un singo- © ATL Novara lare impianto circolare che riprende i motivi del classicismo romano. L’itinerario continua verso nord fino a Cureggio (m 289 slm), dove si ammirano la Chiesa di Maria Assunta e il battistero romanico, a π Novara, Cupola della Basilica pianta ottagonale, antica fonte battesimale della pieve. Si percorre di San Gaudenzio poi la baraggia del Piano Rosa, una vasta area collinare di brughiera e prateria, attraversata da facili sentieri percorribili anche a cavallo o in mountain bike. Da qui, lungo la SR 142, si raggiunge Romagnano Sesia, dominata da un altro edificio antonelliano, Villa Caccia dei Conti Caccia di Romentino, monumentale residenza di villeggiatu- ra in stile neoclassico circondata da un parco rigoglioso; oggi è sede del Museo Etnografico della Bassa Valsesia e ospita una vasta espo- sizione dedicata alla storia della viticoltura delle Colline Novaresi. Sempre a Romagnano sono visibili, in centro, il Torrione del Preto- © ATL Novara rio, in origine parte di un castello o di una casaforte e, lungo la strada per la Valsesia, un ponte medievale risalente al XII secolo, che an- ticamente collegava Romagnano a Gattinara attraversando il Sesia π Oleggio, Basilica di San Michele (www.comune.romagnano-sesia.no.it). Prendendo a sud, in direzione di Ghemme, si incontra l’oratorio © ATL Novara romanico di San Martino, nei pressi dell’antico castrum di Brecle- ma. Si raggiunge quindi Ghemme, paese natale di Alessandro Antonelli e principale centro di produzione vitivinicola della zona, con l’omonimo DOCG a base Nebbiolo. Nel centro sorge l’antico castello-ricetto medievale, le cui mura ancora visibili delimitano un rettangolo di 12.000 mq in cui si raccolgono piccole corti e caratteri- stiche case con decorazioni in cotto. Nella parrocchiale l’Antonelli progettò e realizzò lo scurolo della Beata Panacea, santa patrona del borgo. Continuando verso sud si incontra Sizzano, altra Città del Vino, dove si ammira la pieve di San Vittore, che custodisce re- sti di epoca romana, paleocristiana e medievale; tutt’intorno sorge il castello a forma di anello irregolare, con rustici che presentano murature formate da ciottoli disposti a spina di pesce. Poco distan- π Roccolo fra le vigne te sorge Fara Novarese, con l’oratorio romanico di San Pietro, al delle Colline Novaresi 21
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