Grazie don Carlo! Bollettino della comunità parrocchiale della città murata - Parrocchia san Fedele

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Grazie don Carlo! Bollettino della comunità parrocchiale della città murata - Parrocchia san Fedele
Giugno 2018
                            Comunità
Grazie don Carlo!

              Bollettino
              della comunità
              parrocchiale
              della città murata
              di Como
Grazie don Carlo! Bollettino della comunità parrocchiale della città murata - Parrocchia san Fedele
Giugno 2018 Comunità
    LA LETTERA DEL PARROCO
                                                                     Dall’alto: don Carlo con Giovanni
                                                                   Porlezza; con don Lorenzo durante
                                                                la visita pastorale del vescovo Diego;

    Mi avete dato
                                                                       il giorno dell’ingresso in diocesi
                                                                                        del vescovo Oscar.
                                                                A pagina 4: nel 2013, il giorno del suo

    la gioia
                                                                  ingresso in parrocchia; durante una
                                                                 visita al Museo diocesano di Milano;
                                                                          con i frati francescani durante

    di essere padre
                                                                    la Missione parrocchiale nel 2012.

                                                           parrocchiale per avermi dato la gioia di
                                                           sperimentare, come parroco, la bellezza
                                                           della paternità spirituale.
                                                           Nella mia vita sacerdotale sono stato
                                                           chiamato a tanti e diversi servizi nella
                                                           nostra amata diocesi (ed oltre: ho vissu-

      C
                                                           to anche il bollente ‘68 mentre ero assi-
                                                           stente degli universitari alla “Cattoli-
2                                                          ca”…) Ma solo il ministero pastorale a                3
             Carissimi amici,                              san Fedele mi ha introdotto nella fatica
             è con comprensibile emozione che scri-        e nella gioia di essere padre: quanti bim-
             vo, ancora come parroco, qualche paro-        bi con le loro famiglie ho portato al fon-
             la di commiato a ognuno di voi e a tutti,     te battesimale; quanta gioia nell’acco-
             Comunità della città murata in S. Fedele,     stare i fanciulli al primo incontro con
             a cui il vescovo mi ha inviato come pa-       Gesù nell’Eucaristia; quante coppie di
             store e guida quasi quindici anni orsono.     fidanzati accompagnati all’altare per il
             Già l’annuncio è stato dato il 13 maggio:     matrimonio cristiano; quanto dolore per
             insieme a don Lorenzo, mio fratello, sarò     il distacco da persone care ho cercato
             affidato alla Unità pastorale di Civiglio e   di condividere e di consolare…
             Brunate, come collaboratore; a San Fe-
             dele verrà come prevosto don Pietro           Così, dopo quindici anni di vita con voi,
             Mitta, attuale parroco di Mandello Sacro      quando cammino per le strade della
             Cuore; don Nicholas e don Simone con-         parrocchia, ad ogni porta (nessuna esclu-
             tinueranno ad abitare in parrocchia: don      sa!) si risvegliano nel mio animo ricordi
             Nicholas anche come collaboratore per         di gioie e di incontri, di sofferenze, che
             la parte giovanile.                           diventano rapide preghiere di lode, di
             Quanto a me, il distacco da una comuni-       riconoscenza, di intercessione, mormo-
             tà così complessa, ma anche così ricca        rate col cuore…
             di doni spirituali (e tanto amata…) fa un     Tra tanti ricordi non dimentico il dono
             po’ soffrire: ma è una sofferenza dolce e     della Missione parrocchiale (ottobre
             luminosa perché è nel solco della volon-      2012) e gli incontri di comunità presso i
             tà buona del Signore.                         Saveriani di Tavernerio, per dare avvio
                                                           insieme ad ogni anno pastorale, confron-
             Sento il dovere, in questo momento di         tandoci e progettando… E le nostre feste
             congedo e di passaggio a un nuovo ser-        che, da settembre a novembre, raduna-
             vizio, più proporzionato alle mie forze,      no man mano una comunità sotto lo
             di ringraziare il Signore e la comunità       sguardo dei santi protettori… E i pelle-
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Giugno 2018 Comunità
    grinaggi a santuari vicini e lontani…
    Comunità in cammino, che non na-
    sconde i suoi acciacchi, ma che si
    riprende, si affida, non perde il senso
    della meta. E in tutti questi anni la bel-
    la fraternità sacerdotale vissuta con i
    vicari e i collaboratori.
    Sono proprio tanti i doni di cui rende-
    re grazie! Di più: pur attraverso la fa-
    tica emotiva del distacco, il Signore          QUINDICI ANNI CON NOI
    mi offre altre ragioni di consolazione.
                                                             Le cose
                                                   dette   e  fatte
    Innanzitutto la gioia di sapere che ver-
    rà, come nuovo parroco a San Fedele,
    un prete sperimentato, saggio e buo-
    no, don Pietro Mitta, che saprà com-
    pensare le mie deficienze. Prego fin            da don Carlo
    d’ora per lui. Un’altra ragione di con-
4   solazione è che il nostro vescovo ci                     Appunti quotidiani in tre lustri                                                  5
    ritiene ancora capaci (mio fratello ed                  spulciando tra le pagine del bollettino
    io) di un nuovo mandato, di un nuovo                    parrocchiale. Le opere, ma soprattutto
    servizio, proporzionato alle nostre                     il grande affetto del nostro parroco,
    forze. Grazie anche a lui per questa                    vissuto dentro e fuori le case della comunità.
    fiducia.

    E intanto, riconosciamo quanto sono
    preziose e vere le parole di papa Fran-
    cesco, scritte qualche settimana fa in
    una lettera sull’ “imparare a conge-
    darsi”: “Chi assume nella verità – ha        Chissà perché, quando un parroco              monio, artistico e non, a lui affidato
    detto – questa necessità di congedar-        lascia il suo incarico, in genere si stila    (pensate ai lavori in san Donnino, in
    si, deve discernere nella preghiera          un elenco di “cose materiali” da lui          san Fedele, in oratorio… Ahi! Sto ca-
    come vivere la tappa che sta per ini-        fatte – il nuovo oratorio, il rifacimento     dendo nel tranello).
    ziare, elaborando un nuovo progetto          dell’impianto di riscaldamento della
    di vita, segnato, per quanto possibile,      chiesa, il nuovo organo e via dicendo         Sono andato in archivio, tralasciando
    di austerità, di umiltà, di preghiera di     – facendo risaltare l’aspetto “materia-       i faldoni relativi ai lavori materiali (e
    intercessione, tempo dedicato alla           le” della sua missione a discapito di         dai!), ho consultato la raccolta dei bol-
    lettura e disponibilità a fornire sem-       quello spirituale… che generalmente           lettini parrocchiali per cercare qua e
    plici servizi pastorali…”                    “al sa cundìs via” con delle frasi del        là degli spunti che ci facciano capire
                                                 tipo: “ mentre per i frutti spirituali solo   l’interesse di don Carlo alle “opere spi-
    Che il nostro congedo (di don Loren-         il Signore li conosce”. Suvvia siamo seri.    rituali”. Mi sono accorto che si potreb-
    zo e mio), per il bene di questa Co-         Come ebbe a dire un santo parroco             be scrivere un libro. Ne ho scelto solo
    munità parrocchiale, possa avere il          cittadino: “Volevo fare il prete, mi sono     alcuni… un po’ a caso.
    sostegno della vostra preghiera. La          trovato a fare l’idraulico tra rubinetti      Scriveva don Carlo sul numero spe-
    nostra non mancherà!                         che perdono e gabinetti intasati” Fare        ciale di questo bollettino edito per
                                                 il prete è un’altra cosa… Non che don         l’inizio del suo ministero parrocchiale
    Grazie ancora!                               Carlo in questi 15 anni da parroco non        nell’ ormai lontano ottobre 2003: «Mi
               Don Carlo, vostro parroco         abbia materialmente curato il patri-          dovrò liberare dalle abitudini, dai ritmi
    
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                     �
                                                      di vita finora consueti e rendermi inti-     mava la comunità chiedendosi: «…
                                                      mamente e concretamente disponibile          ma come testimoniare la speranza cri-
                                                      alla nuova condizione della mia vita,        stiana che scaturisce da Gesù risorto e
                                                      quella cioè di stare con voi e di cammi-     vivo tra noi, senza rassegnarsi all’andaz-
                                                      nare con voi nella fede, nella speranza,     zo corrente, fatto di delusioni, di picco-
    parrocchia san fedele - como                      nella carità. Una impresa difficile, ma      lo cabotaggio, di angoscia mascherata

    Grazie
                                                      anche affascinante e suggestiva».            di attivismo, di paura…» E che dire del
                                                      Con questi pensieri , 39 anni dopo la        sacramento del Perdono da don Car-
                                                      sua ultima ed unica precedente espe-         lo tanto amato? Sin dal primo giorno
                                                      rienza parrocchiale (vicario coopera-        ebbe a dire a proposito della famosa

    DON Carlo                                         tore a Cadorago) don Carlo si presen-
                                                      tava a noi, suoi nuovi parrocchiani.
                                                                                                   lavatrice che ha attraversato con di-
                                                                                                   sinvoltura la venerabile antica basilica,
                                                                                                   portata su un carrello… non dimenti-
    la comunità di san fedele                         Qualche tempo dopo il nuovo parro-           chiamo poi che la lavatrice è stata la-
    r i n g r a z i a e s a l u ta                    co, presi i primi contatti con la realtà     sciata in sosta accanto al confessiona-
    don carlo e don lorenzo                           complessa della nostra comunità ebbe
                                                      a scrivere: «Questa parrocchia così an-
                                                                                                   le: quasi a dire che c’è un bucato dello
                                                                                                   spirito che ci attende tutti in appunta-
                                                      tica e così giovane, così complessa e così   menti fedeli… oppure qualche anno
                                                      splendida, non finisce mai di stupirmi       dopo in occasione del Natale: «Mentre
                                                      con la novità degli incontri e delle espe-   andiamo al sacramento del perdono
6   martedì 5 giugno 2018                             rienze». E l’articolo terminava con          per prepararci al Natale riconciliati con            7
    ore 21 : santa messa con il                       un’arguta osservazione: «Sulla porti-        Dio» Un argomento che, più volte ri-
                                                      cina del Tabernacolo di san Fedele è         chiamato, ha portato don Carlo a vo-
    vescovo Oscar in s.Fedele                         raffigurato un Gesù Buon Pastore che         lere tenacemente un’opera “materiale”
                                                      bussa ad una porta. Nella raffigurazio-      (il restauro di un confessionale) che
                                                      ne sembra esserci un errore: la porta è      dando dignità al luogo di celebrazio-
    d om e nica 24 giugno                             senza maniglia. In realtà, di errore non     ne ne facesse capire anche visivamen-
    ore 10.30: Santa Messa                            c’è ne: quella è la porta del cuore uma-     te l’importanza.
                                                      no. Si apre solo dall’interno!»
    Solenne in san Fedele                                                                          E poi l’attenzione all’Eucaristia e alla
    con tutta la comunità,                            Nell’anno 2005 in occasione della pub-       chiesa di santa Cecilia “chiesa cittadi-
                                                      blicazione della Dies Domini di Giovan-      na dell’Adorazione”, la cercata presen-
    i gruppi e le associazioni                        ni Paolo II e della lettera dei vescovi      za di una comunità di suore Adoratri-
    (sono sospese le sante messe delle ore 10.30      italiani sul significato della domenica      ci, i ministri dell’Eucaristia per poter
    a sant’Eusebio e delle 10 e 11.15 a san Fedele)   don Carlo ci richiamava sul significato      raggiungere meglio e più frequente-
    a seguire: aperitivo per tutti                    della domenica cristiana: «Vale la pena      mente anziani ed ammalati della no-
                                                      di ricordarci che l’assemblea non si ra-     stra comunità; la benedizione delle
                                                      duna nel Giorno del Signore semplice-        famiglie, mai tralasciata a costo di
          ore 12.45:                                  mente per contemplarsi, né per fare un       arrivare a sera sfinito; i “gruppi fami-
    Pranzo in oratorio.                               regalo a Dio, né tantomeno per pagare        glia”, i nuovi percorsi per fidanzati in
    Iscrizioni al pranzo entro Giovedì
                                                      a Lui una tassa doverosa. Ci raduniamo       preparazione al matrimonio…
    21 giugno in sacrestia a san Fedele               in assemblea per incontrare Gesù che         Qualsiasi lista sarebbe certamente “per
                                                      si dona per noi e per diventare noi stes-    difetto”!
                                                      si una manifestazione di questo miste-

                     �
    Tutti sono invitati !                             ro: celebriamo l’Eucaristia per manife-      E nell’ottica della evangelizzazione,
                                                      stare al mondo il progetto di Dio, per       come dimenticare la Missione Parroc-
                                                      diventare noi stessi una epifania del suo    chiale del 2012, fortemente voluta per
                                                      amore».                                      rilanciare l’entusiasmo del Vangelo; il
                                                      Nel settembre 2005 il parroco richia-        costante impegno di diffusione della
Grazie don Carlo! Bollettino della comunità parrocchiale della città murata - Parrocchia san Fedele
Giugno 2018 Comunità
    Parola del Signore cercando di poten-                                                                               Grazie don Carlo! È una frase molto breve ma che racchiude
    ziare i gruppi del “Vangelo nelle case”                                                                             molto: soprattutto gratitudine umana e nella fede. Vorrei rin-
    e la Catechesi per gli adulti, l’attenzio-                                                                          graziare don Carlo per avermi guidato come prete novello, nei
    ne alle problematiche missionarie e                                                                                 primi passi del ministero. Lo ringrazio per avermi saputo soste-

                                                  Grazie
    sociali… E via di seguito.                                                                                          nere nell’inizio dell’avventura presbiterale, ma anche indicare
    Quante volte lo abbiamo sentito sot-                                                                – sempre con discrezione e uno squisito senso paterno – le direttrici da per-
    tolineare con forza che il centro della                                                             correre, gli obiettivi da perseguire, i modi necessari a costruire comunione.

                                                 don
    nostra fede è “Credo in Gesù Cristo,                                                                Ringrazio il Signore perché mi ha donato di condividere con don Carlo tutti
    crocifisso, morto e risorto”…                                                                       gli anni del mio ministero presbiterale, prima come vicario e poi come sacer-
    Come possiamo dimenticare il don                                                                    dote residente in parrocchia, che dava una mano, ma che sempre si è sentito

                                                  Carlo
    Carlo discreto e fattivo nei confronti                                                              a casa, grazie anche all’accoglienza di don Carlo.
    dei deboli, dei bisognosi, uomo della                                                               Con lui ringrazio anche don Lorenzo, che ha iniziato la sua avventura a s. Fe-
    carità… Quante persone aiutate in                                                                   dele insieme a me, nel 2010. Certamente siamo diversi per età, carattere e –
    questi anni… la mensa estiva in Ora-                                                                soprattutto – esperienza, ma anche
    torio, la casa di sant’Eusebio utilizzata                                                           grazie ad una bella relazione con lui
    come dormitorio. L’impegno, anche e                                                                 ho potuto “imparare” un po’ di più ad                           Voglio ringraziarla
    spesso economico, per alleviare/risol-                                                              essere prete.                                                   anche a nome di tutto
    vere situazioni disagiate di vario ge-                                                              Vi auguro di poter continuare a segui-                          il Consiglio per gli Af-
    nere… Il tutto con discrezione e si-                         Carissimo don Carlo,                   re, con la paternità e la sollecitudine                         fari Economici per il
    gnorilità.                                                   forse è giunto anche                   che vi contraddistingue, i fratelli e le                        lavoro che abbiamo
8                                                                per te il tempo di cono-               sorelle che ancora e sempre incontre-          fatto insieme in questi anni a servizio             9
    E mentre termino questi “appunti”                            scere una parola nuova.                rete sul cammino. Non dimenticatevi            della nostra Parrocchia. E, mi permet-
    senza pretese riporto una parte di una                       Una parola che, avendo                 di pregare per noi, noi lo faremo per          ta, anche per tutto quel lavoro di at-
    lettera pervenuta alla nostra redazio-        avuto la fortuna di conoscere qualche                 voi! Buon cammino.                             tenzione alle persone ed in particola-
    ne che mi sembra giusto tenere in             tuo fratello (don Lorenzo, in partico-                                         don Nicholas          re agli ultimi che Lei a fatto e che
    giusta considerazione:                        lare), mi sono persuaso che i vostri                                                                 continuerà a fare. Ci pensavo in questi
    “Ora caro don Carlo il Signore ha de-         genitori non vi hanno insegnato. Una                                                                 giorni: come definirei don Carlo? Se-
    ciso di servirsi ulteriormente di Te e di     parola che certo ti è sfuggita mentre                                                                condo me la risposta è semplice: un
    tuo fratello don Lorenzo, attribuendo-        chinavi, notte e giorno, il capo sui libri                     Don Carlo per me è da am-             uomo buono al servizio di Dio e dei
    vi nonostante il carico anagrafico,           ai tempi dell’Università Cattolica. Una                        mirare. Innanzitutto per la sua       fratelli. Grazie don Carlo.
    giovanile freschezza per assolvere al         parola che mai ti è passata per la men-                        umiltà. L’ho conosciuto come                                         Claudio
    compito di continuare nella testimo-          te durante gli anni del tuo operoso                            direttore de Il Settimanale e
    nianza del suo Spirito di amore e di          ministero in seminario, in curia, in                           collaboratore del Vescovo ep-
    servizio dalla convalle alla montagna.        parrocchia. Ebbene caro don Carlo,           pure, quando è diventato parroco, ha avuto
    Non abbiate paura, don Carlo e don            forse è giunto il tempo anche per te         verso di me una riverenza tale da commuovermi e meravigliarmi. E a oggi non
    Lorenzo, per le incognite della nuova         di conoscere la parola riposo.               è cambiato nei miei confronti: sento sempre stima in lui verso di me e di que-
    missione: il vostro esempio sarà sem-         Tuttavia, credo che sia troppo tardi         sto ora voglio proprio ringraziarlo ufficialmente. Diceva che io avevo introdot-
    pre un grato ricordo e stimolo per la         per farla diventare parte della tua          to lui, ricco di cultura e studi purtroppo prevalentemente teorici fino ad allora,
    Comunità di san Fedele a proseguire           vita: qualcosa mi fa sospettare che,         all’arte del “pastore di anime”. In realtà in don Carlo ho sempre visto vissuto in
    unita, gioiosa, lodando e ringraziando        una volta giunto a Brunate, ripren-          concretezza quanto appreso sui libri in seminario circa l’essere “pastore d’ani-
    il Signore per la sua costante vicinan-       derai il tuo consueto e diuturno la-         me”. Immagino ora che con dispiacere lascerà questo ruolo, non perché “at-
    za”.                                          voro.                                        taccato al cadreghino”, ma perché quasi un “pastore inutile” perché senza
                    Luciano Campagnoli            Grazie, don Carlo, per averci inse-          gregge. Conoscendo un po’ i Calori, credo però che non sarà proprio così. A
                                                  gnato la tenacia nel lavoro e l’amore        Brunate, dove l’aria (anche quella dello Spirito santo) è buona, la vista spazia
                                                  nella preghiera. Grazie per il tuo sti-      a perdita d’occhio e dove si riesce a rimanere sopra le nebbie invernali che
                                                  le ecclesiale nobile e riservato. Gra-       attanagliano a volte la città, spero e credo che don Carlo e don Lorenzo trovi-
                                                  zie per tutto quello che hai fatto per       no come servire ancora benissimo il Signore e la Sua/nostra Chiesa. Quindi
                                                  la Chiesa di Como e per ciascuno di          grazie grazie grazie per quel che don Carlo è stato per me e per la Chiesa che
                                                  noi.                                         con don Lorenzo ha servito e sta servendo. Auguri di cuore.
                                                                                don Enzo                                                                             Don Luciano
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                                                                                                                                             Don Matteo durante il Grest
                                                                                                                                             del 1987. A pagina 12
     L’A F FETTUOSO R ICOR DO                                                                                                                con mons. Angelo Dolcini
     Ma chi era veramente
     		             don Matteo?
     Così lo ha ricordato don Valerio
     il giorno delle sue esequie in san Fedele

10       Chi era don Matteo? Metto insieme           chiuso la sua esistenza terrena proprio     Venne poi il ritorno a Como, proprio        forze. La consapevolezza dei propri               11
         alcuni semplici ricordi, con affetto, con   pochi giorni fa, e don Matteo ha vo-        mentre io risalivo in Valle, per lasciare   limiti è fonte di umiliazione, umilia-
         stima. Il 14 giugno del 1992 don Mat-       luto dedicargli un ricordo pieno di         posto qui a San Fedele ad altri più         zione che fa soffrire più dei mali fisici».
         teo entrava dalla porta della basilica      stima, di simpatia e anche di commo-        pronti di me. Prima Dizzasco, in Val        Don Matteo ha sempre vissuto questo
         di san Fedele per la sua Prima Messa,       zione sulle colonne del nostro Setti-       Intelvi, poi San Bartolomeo e San Fe-       fragile equilibrio: fra il desiderio di
         sotto lo sguardo compiaciuto del papà       manale diocesano. La sera stessa,           dele a Como. Quindi il desiderio di         poter fare un passo in più, e l’essere
         – compiaciuto e apparentemente di-          dopo aver letto questa lettera sul Set-     incarnare l’ideale di don Folci: l’ade-     sempre risucchiato indietro da qual-
         staccato, come suo stile -, quello gio-     timanale, ho inviato a don Matteo un        sione a Gesù crocifisso. Insomma, una       che sofferenza. Alla fine il suo cuore
         ioso della mamma, quello dell’allora        messaggino telefonico, nel quale gli        vita colma di grazie, dolori, soddisfa-     si è stancato di vivere questa tensione.
         sorellina. Lo accompagnava lo stile che     dicevo “Caro Matteo, hai scritto pro-       zioni, delusioni. Come tutti.               Si muore anche di crepacuore. Tutta-
         aveva appreso da mons. Dolcini, uno         prio bene di don Domenico, un ricor-        Ma chi era veramente don Matteo? C’è        via la sua fede non è mai venuta meno.
         stile che aveva dentro qualcosa di an-      do puntuale’: Non so se avrà fatto in       un segreto che ha accompagnato so-          «Nonostante questo non bisogna mai
         tico e insieme qualcosa di nuovo e di       tempo a leggere questo mio messag-          prattutto i suoi ultimi anni. Di fronte     perdere la fiducia che Dio sa trasfor-
         fresco. Tante furono le primizie di don     gio. A Traona don Matteo visse la sua       a un segreto dovremmo tutti inginoc-        mare in qualcosa di bello anche le
         Matteo durante quell’estate, come la        esperienza di prete novello, fra gioie      chiarci e tacere, senonché lui stesso       sofferenze e le lacrime ... Solo se cade
         Messa celebrata a Vassena, luogo na-        e dolori, anche con momenti di ilarità      ha voluto rivelarcelo, dalle colonne del    a terra e marcisce il seme può diven-
         tivo proprio di mons. Dolcini.              e una furbizia tutta sua.                   bollettino parrocchiale (settembre          tare spiga e dare frutto. Questo è il
         Poi venne Traona, la prima destinazio-      Poi venne Sondrio, con a fianco ben tre     2017).                                      messaggio che vorrei trasmettere».
         ne pastorale. Il momento più impor-         compagni di ordinazione sacerdotale,        Don Matteo ci ha svelato un momen-          Don Matteo hai raggiunto il traguardo.
         tante, più significativo, per la vita di    che poi divennero quattro, e poi cin-       to di dolore della sua vita: «Un mo-        In te Gesù ha potuto dire: «tutto è
         don Matteo: la prima volta lontano da       que, calcolando anche i preti del cir-      mento poco piacevole è stato quando         compiuto». Noi preghiamo per te,
         casa, lontano dalla città, lontano dal-     condario. Sondrio gli è rimasta nel         mi sono reso conto con chiarezza che        perché tu sei stato in questo mondo,
         la sua amata parrocchia di San Fedele.      cuore, e anche lui è rimasto nel cuore      la mia “carriera” ecclesiastica (per usa-   e, come per tutti, la polvere ti si è at-
         Traona poi era sede prestigiosa, già in     di molti sondriesi. Era sua l’ultima Mes-   re un termine un po’ desueto) non           taccata alle scarpe. Tu, adesso che sei
         passato cappellania di san Luigi Gua-       sa della domenica, quella delle 19.30,      sarebbe proseguita nel modo consue-         con Gesù per sempre, parla bene
         nella. Qui don Matteo trovò don Do-         la “Messa degli sciatori”, che lo apprez-   to, cioè che non sarei mai diventato        di noi, della tua famiglia, della tua
         menico Songini, un parroco tradizio-        zavano per le prediche sempre molto         parroco, ad esempio. Non solo per           Chiesa.
         nale, come non dispiaceva a lui, ma         puntuali e corte. Curò con grande de-       certe malattie croniche, ma per una                       Don Valerio Modenesi
         anche innovativo. Don Domenico ha           dizione i chierichetti della parrocchia.    più generale debolezza/mancanza di
Grazie don Carlo! Bollettino della comunità parrocchiale della città murata - Parrocchia san Fedele
Giugno 2018 Comunità
     I L TE STAM E NTO                                                                                 DA PAPA FR A NCESCO
     Perché il                                                                                Chi sono i
     Signore
     ha scelto me?
                                                                                              Santi
                                                                                              e come si fa
                                                                                              a entrare “nel numero”
                                                                                                       Vi presentiamo la Gaudete et Exsultate,
                                                                                                       esortazione apostolica sulla chiamata
                                                                                                       alla santità nel mondo contemporaneo

12      Nel nome del Padre e Figlio e dello        Perché il Signore ha scelto me, debo-      Le serate del mese mariano di               una santità concreta, da cercare e vi-          13
        Spirito Santo. Amen.                       le quanto a salute e talvolta psicolo-     quest’anno sono state l’occasione,          vere nella vita quotidiana e tra le per-
        Il sottoscritto Don Matteo Forni, nel      gicamente depresso e sofferente?           subito dopo la recita del rosario nelle     sone a noi vicine, non in modelli ide-
        pieno possesso delle proprie facoltà       Lui solo lo sa.                            nostre chiese, per un primo approccio       ali (fossero anche dei Santi canoniz-
        mentali, dichiara quanto segue.            Ringrazio Dio per le persone buone         all’ultima Esortazione apostolica di        zati) o astratti: il Santo Padre vede la
        (…)                                        che ho incontrato durante la mia vita:     Papa Francesco, in italiano “Rallegra-      santità nei genitori che fanno cresce-
        Non sempre ho vissuto con coerenza         i miei cari genitori e poi parenti, ami-   tevi ed esultate”, un documento da lui      re i figli, negli uomini e nelle donne
        e fedeltà gli impegni battesimali e        ci, confratelli, superiori.… Sono grato    pensato perché tutta la Chiesa si de-       che lavorano per portare a casa il pane,
        quelli sacerdotali. Chiedo di cuore        a Dio per avermi fatto conoscere tan-      dichi a promuovere il desiderio della       negli ammalati, nelle religiose anziane
        perdono a Dio, soprattutto per le col-     ti sofferenti che mi hanno dimostrato      santità. Aver “sgranato” sera dopo sera,    che continuano a sorridere. In sintesi
        pe più gravi.                              come si può vivere con dignità il do-      con i Pater e le Ave del Rosario, anche     è di questo che si parla nel primo dei
        Chiedo perdono a chi ho volontaria-        lore, la solitudine, la croce insomma.     i paragrafi di questo testo ai piedi del-   cinque capitoletti che compongono
        mente fatto soffrire e a chi avessi in-    Infine ringrazio il Signore per avermi     la Madonna è in piena sintonia con          la Gaudete et exsultate. E in tutto ciò è
        volontariamente offeso. Chiedo per-        fatto conoscere la figura di Don Gio-      quanto scrive il Papa alla fine del do-     presente una caratteristica comune e
        dono a chi avessi scandalizzato con        vanni Folci, l’Opera Divin Prigioniero,    cumento: Maria è la santa tra i santi,      fondante: la pazienza, la costanza
        parole o azioni.                           Le Ancelle di Gesù Crocifisso, i sacer-    la più benedetta, colei che ci mostra       nell’andare avanti, giorno per giorno,
        Riguardo al bene fatto, rispondendo        doti di Gesù Crocifisso (che mi hanno      la via della santità e ci accompagna        confidando nel Signore. Nel secondo
        (con indolenza spesso) alle sollecita-     accolto nella loro associazione).          da madre qual è, la quale non accetta       il Papa mette in guardia da due atteg-
        zioni della Grazia, sia lode a Dio, il     (…)                                        che quando cadiamo rimaniamo a              giamenti che vanno contro la santità,
        quale riesce a “usare” a fin di bene an-                                              terra e a volte ci porta in braccio sen-    due nemici che dai primi secoli della
        che strumenti “inadeguati”. Quant’è                     In fede, don Matteo Forni     za giudicarci.                              Chiesa, quando erano vere e proprie
        vero ciò che scrive San Paolo… Noi                      Como, 8 settembre 2014,       Già, ma cos’è la santità? È un modo di      eresie, esistono ancor oggi sotto forma
        sacerdoti siamo fragili vasi di argilla    Festa della Natività di Maria Santissima   essere e di vivere a cui tutti siamo        della tentazione di credere possibile
        che contengono però un tesoro pre-                                                    chiamati e verso la quale il Papa in-       salvarsi da sè, indipendentemente
        zioso. Che privilegio celebrare l’Euca-                                               tende spronarci con questo testo di         dagli altri, grazie alla propria cultura
        ristia e gli altri sacramenti! Nel mini-                                              facile lettura e che richiede solo la       religiosa, al proprio impegno, alle pro-
        stero di confessore avrò influito bene                                                volontà di metterci seduti ed essere        prie forze, magari addirittura grazie a
        o male sulle persone avvicinate? Spe-                                                 letto.                                      vere o presunte esperienze mistiche,
        ro di non aver fatto troppi danni!                                                    È interessante come il Papa parli di        a prescindere dalla Grazia di Dio e dai
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Giugno 2018 Comunità
            Una carrellata di “famosi”: san     RIFLESSIONE
       Giuseppe, santa Caterina da Siena,
                                                Questa è la vera
                                                Gioia
     sant’Antonio da Padova, santa Lucia.
               Il Papa invita ad una santità
             “quotidiana” che non si illuda
          di imitare i grandi santi, ma che
         si manifesti giorno dopo giorno.
                                                sentirsi amati da Dio
     propri fratelli. Una guida per cammi-
     nare senza rischiare di perdersi ce l’ha
     data Gesù e il Papa la ripropone nel
     terzo capitolo: le beatitudini e le ope-
     re di misericordia. E in quello succes-
     sivo descrive alcune caratteristiche
     della santità nel mondo attuale: pa-
     zienza e mitezza, umorismo, audacia
     e fervore, vita comunitaria e preghie-
     ra costante, virtù controcorrente del-
14   le quali il mondo ha bisogno. L’Esor-      La felicità è l’aspirazione suprema di     don Bosco, il santo dei giovani, ne fa           15
     tazione si chiude poi con un capitolo      ogni persona.                              il cardine della sua pedagogia: “noi
     dedicato alla vita spirituale come         Vi tendiamo con tutte le forze, anche      facciamo consistere la santità nello
     combattimento, vigilanza e discerni-       se è spesso una chimera irraggiungi-       stare sempre allegri”.
     mento.                                     bile.                                      La nostra società ha tentato tutte le
     Che dire ancora? Non resta che pren-       Dall’età dell’infanzia meravigliosa a      vie per moltiplicare il piacere, ma sen-
     dere il testo, leggerlo, farlo proprio e   quella della serena vecchiaia, ci ac-      za donare gioia, anzi aumentando la
     cercare, nella Chiesa, con la Chiesa e     compagna costantemente, quasi qua-         tristezza, la nausea, la disperazione.
     per la Chiesa la propria via di santità,   si un presentimento di quello che          Benessere e consumismo hanno pau-
     quella alla quale Dio ha pensato per       godremo oltre la vita, perché Dio ci       rosamente aumentato i delusi, gli
     ciascuno di noi.                           ha creati per essere felici.               annoiati, gli infelici.
                       Stefano Proserpio        Purtroppo sofferenze, dolori, preoccu-     Bisogna tornare alle pure sorgenti
                                                pazioni, sono una morsa che ci stringe     della gioia: gioia di vivere, gioia di la-

     >
                                                continuamente, privandoci spesso           vorare, di donarsi, di sacrificarsi per il
                                                anche dei pochi sprazzi di gioia.          bene degli altri, gioia di amare!
                                                Eppure il messaggio evangelico è un        La vera gioia viene dalla consapevo-
                                                invito costante alla gioia: “non preoc-    lezza di essere amati da Dio, di senti-
                                                cupatevi, non abbiate paura…” ripete       re accanto a noi il suo Figlio divino
     Per saperne di più                         Gesù ai suoi discepoli.                    che è nato, morto e resuscitato per
     La Civiltà Cattolica 2018 II, 4028, 107-   Nel suo discorso programmatico, le         noi!
     123 – “Gaudete et exsultate”. Radici,      “beatitudini”, proclama “beati” quelli     Gioia di poter parlare direttamente
     struttura e significato dell’Esortazione   che accettano di viverle, un invito alla   con il Padre che sta nei cieli, sempre
     apostolica post-sinodale di Papa Fran-     gioia più piena.                           pronto ad ascoltare ed esaudire i suoi
     cesco.                                     I santi hanno compreso e vissuto que-      figli.
                                                sto aspetto evangelico, a cominciare       Gioia che scaturisce dalla certezza che
                                                da Maria che esclama nel cantico del       Dio è sempre accanto a noi, dentro di
                                                “magnificat”: “tutte le generazioni mi     noi, per cui nulla ci può accadere che
                                                chiameranno beata!”                        lui non lo sappia e non lo permetta,
                                                San Francesco, il poverello di Assisi,     sempre per il nostro bene!
                                                lo esalta nel cantico delle creature;                                 Italo Biondi
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Giugno 2018 Comunità
      IN BASILICA
             Un gruppo di
      Vedove
       ha confermato
                                                                                                                                             terno della comunità cristiana a cui
                                                                                                                                             appartengono. Concretamente man-
                                                                                                                                             terranno una vita di preghiera e di
                                                                                                                                             carità, che potrà trovare espressione
             la propria                                                                                                                      nell’attività di volontariato presso la

             vocazione                                                                                                                       parrocchia o altre realtà sociali. Voglio-
                                                                                                                                             no essere una testimonianza di fede
     Mercoledì 9 maggio il vescovo Oscar                                                                                                     cristiana in famiglia, in parrocchia
     ha consacrato quattro vedove di                                                                                                         laddove vivono. Poi è evidente che
     Como. Abbiamo chiesto alla loro                                                                                                         insieme vivranno incontri di preghie-
     guida spirituale, padre Francesco                                                                                                       ra e di formazione, perché nessun
                                                         Le vedove durante
                                                         la consacrazione. Nella foto                                                        cristiano è cristiano “per conto suo”!
     Gonella, di spiegarci questo “ordine”.
                                                         piccola, Chicca Busana appone
                                                         la firma al registro dell’Ordo                                                      Il vescovo Oscar, al termine della cele-
                                                                                                                                             brazione, ha dato loro un mandato ma
                                                                                                                                             nel clima già festoso ho perso la frase.
16         Un nuovo ordine religioso in diocesi. Ci    dova ormai da qualche tempo, Chicca       ghiera e di approfondimento, metten-        Cosa ha chiesto loro?                            17
           potrebbe descrivere brevemente di cosa      Busana, si rivolse a me, manifestando     do a fuoco in particolare quanto dico-      Sì, nel clima di festa e di comunione
           si tratta?                                  il desiderio di consacrarsi al Signore    no le Sacre Scritture, i Padri della        ecclesiale, (quella sera in basilica era-
           È vero, un nuovo “ordine religioso” è       nello stato vedovile. Le diedi indica-    Chiesa e il Magistero rispetto allo         vamo più di 300 persone), il padre
           stato istituito in diocesi di Como, l’Or-   zione di sottoporre la sua richiesta al   stato vedovile. Succeduto a mons.           Oscar ha consegnato il mandato dell’a-
           do Viduarum, noto fin dai tempi apo-        vescovo, allora era mons. Diego, il       Diego Coletti, il vescovo mons. Oscar       dorazione eucaristica cittadina nella
           stolici, al quale appartengono vedove       quale la sollecitò ad individuare altre   Cantoni ha rinnovato al gruppo “S.          chiesa di santa Cecilia, al fine di ga-
           che intendono permanere nello stato         persone animate dal suo stesso desi-      Luisa” l’esortazione a proseguire il        rantire una presenza continua. A dire
           di vita vedovile in forma definitiva. Per   derio. Da lì ad un mese Chicca riuscì a   cammino. Alcuni mesi fa, intanto, quat-     il vero è un impegno che il gruppo di
           questo chiedono la benedizione del-         radunare una ventina di vedove inte-      tro vedove del gruppo decidono di           vedove “santa Luisa” aveva già assun-
           la propria condizione, offrendo a Cri-      ressate a questo cammino. Fu allora       avanzare direttamente al vescovo la         to in accordo con il parroco don Carlo,
           sto e alla Chiesa le proprie energie e      che il vescovo Diego mi chiese di ac-     richiesta di far parte dell’Ordo Vidua-     ma ora diventa un servizio di preghie-
           disponibilità. L’Ordo Viduarum è una        compagnare la formazione del grup-        rum. La risposta di mons. Cantoni è         ra ufficiale affidato dal Vescovo all’Or-
           realtà presente in molte diocesi italia-    po.                                       concreta: da un lato affidando alla         do Viduarum.
           ne, dal 9 maggio scorso anche nella         Il nostro “viaggio” ha avuto un inizio    Cancelleria la stesura di uno statuto e
           nostra diocesi grazie al padre vescovo      ufficiale: era il 27 novembre 2015,       all’Ufficio liturgico la preparazione del   Quale è l’augurio che possiamo rivol-
           Oscar che ha accolto la richiesta di        una data importante per la Famiglia       rito di benedizione per le vedove;          gere alle nostre “sorelle”?
           quattro vedove di farne parte. A que-       Vincenziana, perché in quella occasio-    dall’altro incontrando singolarmente        Un augurio semplice e sincero che
           ste sorelle vedove si unirà la vedova       ne celebriamo la festa della Beata        le vedove per accoglierne la vocazione.     traggo dall’omelia stessa del padre
           Elena che già appartiene all’Ordo Vi-       Vergine Maria Immacolata della me-                                                    vescovo Oscar: “Imparate, attraverso
           duarum della diocesi di Milano, ma          daglia miracolosa. Decidemmo anche        Le quattro vedove consacrate vivono in      l’Eucaristia quotidiana, che è il luogo
           essendo nostra diocesana, intende           di dare il nome a questo gruppo di “S.    contesti differenti. Avranno momenti di     dove l’amore di Dio presso di voi si
           chiedere di essere iscritta al registro     Luisa”, in onore di Santa Luisa de        vita comune o il loro ministero si svol-    manifesta con la più ampia intensità,
           dell’Ordo di Como.                          Marillac, anche lei sposa, madre e in     gerà “ognuno per se, Dio per tutti”?        a diventare capaci di amare gli altri
                                                       seguito vedova, fondatrice con S. Vin-    Le consorelle dell’Ordo Viduarum non        con lo stesso ardente cuore con cui
           A chi è venuta questa idea? Esiste già      cenzo de’ Paoli della Compagnia del-      sono chiamate a vivere insieme. Con-        Gesù ci ama. In questo modo diven-
           qualcosa di simile?                         le Figlie della Carità. Così abbiamo      tinueranno la vita in famiglia, assol-      terete anche voi testimoni e annun-
           Tutto è nato circa tre anni fa, quando      dato avvio a questo percorso, scandi-     vendo i loro doveri di madri, di nonne;     ciatori della misericordia di Dio».
           una fedele della Chiesa del Gesù, ve-       to da appuntamenti mensili di pre-        proseguiranno il loro impegno all’in-                    a cura di Ottavio Sosio
Grazie don Carlo! Bollettino della comunità parrocchiale della città murata - Parrocchia san Fedele
Giugno 2018 Comunità
     MONS. PAOLO ANTONIO                                                                               che perseguitava il prelato. Conduce          dai paesi vicini per celebrar Messa in
     AGOSTI NI ZAMPEROLI                                                                               una vita dal tenore modestissimo, con         suffragio del generoso monsignore. Ma
     Un vescovo
                     fedele
                                                                                                       solo un servitore, forse con la compa-        c’era una difficoltà: le leggi napoleoni-
                                                                                                       gnia, nell’ultimo periodo, di un nipote,      che permettevano la sepoltura in chie-
     		                                                                                                Luciano, figlio di suo fratello Terenzio.     sa ai vescovi ma solo nella cattedrale o
                                                                                                                                                     comunque della chiesa di loro tradizio-
        al Papa sepolto                                                                                Una vita “ritirata”
                                                                                                       Frequentavano la sua casa pochi preti,
                                                                                                                                                     nale sepoltura. Tutti gli altri dovevano
                                                                                                                                                     essere portati al cimitero comune che
        nella basilica                                                                                 sicuramente il prevosto di san Fedele         peraltro a Como sarebbe entrato in fun-
        di san Fedele                                                                                  don Antonio Luraschi (mons. Antonio
                                                                                                       Luraschi Como 19 aprile 1747 – 5 otto-
                                                                                                                                                     zione soltanto nel febbraio 1813; intan-
                                                                                                                                                     to i “comuni mortali” erano seppelliti nel
     La disobbedienza alle leggi                                                                       bre 1831 parroco di san Fedele dal 1799       Prato Comune, tra l’Ospedale e il san-
     napoleoniche gli costò il domicilio                                                               al 1823, vicario generale della diocesi       tuario del Crocifisso, al di qua del Cosia.
                                                                                                       dal 1821 al 1831 ndr), uomo dotto, prov-
     coatto lontano dalla sua diocesi                                                                  vido e non privo di coraggio, don Ber-        Una degna sepoltura
                                                           La casa di via Bonanomi dove                nardino Perti, ex filippino che officiava     Il prevosto Luraschi non voleva per il
                                                           il prelato visse gli anni
                                                           del suo esilio comasco                      nella sua vecchia sede di san Giacomo,        povero vescovo una tomba così meschi-
                                                                                                       don Giuseppe Binaghi di Cantù, già pa-        na, e si mosse con arte diplomatica
                                                                                                       dre Anacleto dei francescani zoccolan-        presso la municipalità e la prefettura,
                                                                                                       ti. Nell’autunno del 1812 cadde amma-         prima del decesso, ottenendo un con-
18        Quelli che avevano anche soltanto pro-        Nato a Pesaro                                  lato e si confessò più volte da don Per-      senso di massima. Intanto il 26 novem-            19
          vato l’assaggio pratico delle idee lumi-      Era nato a Pesaro dal nobile signor Fran-      ti: il 25 novembre convocò il notaio          bre gli somministrò il Viatico e l’Unzio-
          nose dei rivoluzionari, a Como e in           cesco il 22 novembre 1733, faceva par-         dottor Gaetano Perti (fratello del con-       ne e, alla presenza del vicario parroc-
          tutt’Italia subalpina (pardon, Repubbli-      te del clero diocesano di Cagli ed era         fessore, nonché di altri tre religiosi e di   chiale e di altri preti, ne ricevette la
          ca Cisalpina) non potevano che ralle-         stato consacrato vescovo il 13 dicembre        un altro notaio) per dettare il suo testa-    solenne professione di fede cattolica.
          grarsi del patto concluso nel 1801 tra il     1779 per la sede di Urbania e sant’An-         mento. Disposto il suo patrimonio per-        Mons. Agostino Zamperoli morì il 28 e
          nuovo arbitro della politica o “primo         gelo in Vado, una diocesi piccola che          sonale a favore del nipote citato, per        all’alba del 30 il feretro fu portato pri-
          console” e il Papa. Ma nel giro di poco       egli aveva curato in quasi trent’anni con      metà, e per l’altra a favore dei rimanen-     vatamente in san Fedele, dove con un
          tempo arrivarono i decreti attuativi, poi     scrupolosa solerzia.                           ti, venne a chiedere ai cittadini ospitan-    gran numero di sacerdoti della città, dei
          altri decreti, poi un nuovo Concordato        La sua fedeltà al Papa gli costò il sog-       ti, presentendo la morte sulle rive del       sobborghi e della pieve di Zezio ed altri
          (sempre meno concordato)… A certe             giorno obbligato a Como, dove trovò            Lario, una sepoltura decorosa.                preti furono celebrate le esequie. Poi il
          costrizioni a nord dell’Appennino si era      alloggio (a sue spese) nella casa dei          Chiese dunque di essere deposto nella         cadavere fu deposto presso e davanti i
          purtroppo assuefatti, ma non nelle ter-       signori Bonanomi, all’imbocco della            chiesa parrocchiale nel cui territorio        cancelli dell’altare maggiore, secondo
          re pontificie bagnate dall’Adriatico che      contrada omonima (ora via Bonanomi             venisse a morte, davanti all’altare del       la concessione data il 28 novembre e
          – dopo una prima occupazione – diven-         1). Nulla di preciso risulta sull’accoglien-   SS. Sacramento, con l’epitaffio: “Pregate     segnata n. 3848.
          nero nel 1808 province del Regno d’I-         za che ebbe da parte del clero e del           Iddio per l’anima di Paolo Antonio Ago-       Veramente a qualcuno in prefettura era
          talia. Parroci e vescovi avrebbero dovu-      popolo: ufficialmente neanche il vesco-        stini Zamparoli vescovo di sant’Angelo in     venuto un dubbio sulla liceità della se-
          to giurare fedeltà incondizionata al          vo di Como poteva avere rapporti di-           Vado e d’Urbania defunto in Como…”            poltura in chiesa, ma il bravo prevosto
          sovrano, imperatore dei Francesi e Re         retti con lui, per non rischiare di dan-       Chiese inoltre che i funerali fossero ce-     fu pronto a replicare che già altri vesco-
          d’Italia, rappresentato a Milano dal figlio   neggiare gli enti da lui tutelati. Proba-      lebrati secondo il “cerimoniale dei ve-       vi nel corso dei secoli erano stati sepol-
          della prima moglie. La maggior parte          bilmente aveva un locale adibito a             scovi”, ma senza alcun lusso, e che nel       ti in san Fedele, specialmente nel decimo
          dei vescovi oppose un netto rifiuto e la      cappella, ovvero oratorio domestico,           giorno della sepoltura, nel terzo e nel       secolo, in specie il vescovo Gualperto.
          conseguenza fu il loro trasferimento in       per celebrare nei giorni feriali: forse in     settimo vi fosse “Ufficio generale”, col-     Così il povero vescovo poté riposare in
          domicilio coatto, privati delle rendite,      quelli festivi si portava in qualcuna del-     l’’elemosina nel primo giorno di £ 2 ita-     pace, anche se cinquant’anni più tardi,
          nelle terre più sicure a nord del Po. Que-    le chiese vicine: direi quella di S. Aman-     liane e negli altri di £ 1 e cent. 45 per     quando il pavimento fu rifatto a piastre
          sta fu la sorte di mons. Paolo Antonio        zio o del Gesù, che stava proprio a due        ciascuna Messa, il tutto a carico degli       esagonali bianche e nere, la lapide fece
          Agostini Zamperoli, patrizio di Cagli e       passi dirimpetto, se non fosse che essa        eredi.                                        la fine delle numerosissime altre che
          vescovo di Urbania e sant’Angelo in           risultava di “ patronato regio” cioè di-       Considerata l’epoca, si può ben indovi-       segnavano il suolo della basilica.
          Vado.                                         rettamente sottoposta al Regno d’Italia        nare il numero dei preti accorrenti sin                               Mario Longatti
Giugno 2018 Comunità
     PELLEGRINI A MACCIO                                                                               PELLEGRINI A GUANZATE
     Poco più di due ore                                                                               Alla Madonna
     		per giungere a chiedere                                                                         del Latte
     Misericordia
                                                           una bella serata di inizio primavera.       I fedelissimi del Gruppo maggiorenni
                                                           Non sono in grado di descrivere lo          da un po’, si sono ritrovati giovedì 17
                                                           stupore che mi ha preso vedendo a           Maggio, per un breve pellegrinaggio
                                                           pochi metri dalla “consuetudine”, quar-     mariano in quel di Guanzate.
                                                           tieri così belli, tranquilli e con tanto    Nelle vicinanze del paese sorge in un
                                                           verde, ma soprattutto mai visti prima,      verde prato il Santuario della Madon-
                                                           nonostante abiti a Como da ormai più        na di S. Lorenzo o Madonna del latte.
                                                           di vent’anni. Possibile che basti anda-     È quella che si dice la “chiesa di cam-
                                                           re appena oltre alle apparenze per          pagna”, immaginando come doveva
                                                           trovare tanta bellezza?                     essere nel passato il paesaggio intor-
            I camminatori a villa Giulini,                 Circa a metà del nostro allegro pelle-      no con tanto verde e coltivazioni.
            quasi in vista della loro meta                 grinare, siamo sbucati davanti alla         Il Santuario era sconosciuto per la
                                                           chiesa di Breccia, proprio mentre que-      maggioranza dei partecipanti, salvo
                                                           sta iniziava a scampanare a festa. Pro-     per pochi che, nativi del circondario,
20   La sera del 6 aprile ci siamo recati al               babilmente lo fa tutte le sere alla stes-   lo avevano frequentato nella giovi-         pella originaria, l’altare della Madonna          21
     Santuario della Trinità dove la Messa                 sa ora, ma a noi è sembrato che ci          nezza.                                      Immacolata e la terza del 1873 con la
     è stata animata dalla nostra corale.                  aspettasse per salutarci e incorag-         È sempre una sorpresa trovarsi a pochi      sacrestia è dedicata a San Giuseppe
     Alcuni intrepidi hanno percorso                       giarci a proseguire.                        chilometri dalla città in luoghi sacri      e qui si trova anche una grande figu-
     il cammino a piedi.                                   Nonostante fosse ormai sera, una sot-       che ispirano subito un senso di pace        ra di San Lorenzo.
     Ecco il racconto di una pellegrina.                   tile luce da fine tramonto ci ha accom-     e di spiritualità; siamo stati accolti da   Con l’aiuto di Don Carlo abbiamo me-
                                                           pagnati e guidati finché non siamo          un volontario che insieme ad altri si       ditato e pregato la Madonna che, con
                                                           arrivati su strade illuminate artificial-   occupa di accompagnare, informare           la sua disponibilità e maternità, ci ha
                                                           mente. Le nove però erano davvero           i visitatori e provvedere alla manuten-     avvicinati e ci avvicina al Suo Figlio
            Ci siamo ritrovati alle 18:45 sul sagrato      vicine e altrettanto non si può dire        zione e alla cura del verde che circon-     Gesù, nostro Salvatore.
            della nostra bellissima basilica, come         della nostra meta e così ci ha presi la     da il Santuario che ha un lungo e sug-      Il tempo per una preghiera per noi,
            da programma, in cinque. Oltre a me,           preoccupazione di non arrivare in           gestivo viale d’accesso composto da         per i nostri cari e per tutti i nostri par-
            infatti, c’erano Ottavio e Rita, un Lu-        tempo alla funzione, di aver sbagliato      un manto d’erba, piante di gelso e          rocchiani, specialmente gli ammalati
            ciano dolorante a una gamba ma co-             scelta del percorso, di aver vanificato     quattordici cappelle della Via Crucis       e poi a seguire la visita della corte a
            raggiosamente presente e Massimo.              tutto. Anche in questo caso, improv-        affrescate.                                 fianco del Santuario, che la Parrocchia
            Ad accoglierci il “nostro” don Carlo, che      visamente, la sagoma del campanile          Dal nostro accompagnatore abbiamo           ha voluto ristrutturare e ammoderna-
            ci ha benedetti e ci ha ricordato la           del santuario si è stagliata all’orizzon-   saputo che il Santuario, preceduto da       re per ospitare famiglie in cerca di
            metafora cristiana dell’andare a piedi,        te a rincuorarci.                           un ingresso imponente del 1821 e da         accoglienza; sull’esempio di Maria
            cioè l’importanza di essere sempre in          Tuttavia, i soli cinque minuti rimasti      un portale in bronzo realizzato nel         ecco la risposta “ materna “ ai tanti
            movimento verso la meta finale. Tutti          di tempo son sembrati ancora uno            1997 per festeggiare i cinquecento          bisogni dei giorni nostri.
            siamo stati d’accordo nel non percor-          scoglio insormontabile ma ecco che          anni dell’affresco che ha dato origine      Per concludere non è mancata una
            rere la “solita via”, quella trafficatissima   Rita, sicura di sé, ha indicato una scor-   al Santuario, si compone di tre chiese      sosta al bar per un momento di frater-
            delle macchine, ovvero Napoleona e             ciatoia che, guarda caso, ci ha fatto       affiancate in un unico corpo comuni-        nità sempre gradito e poi il rientro a
            Varesina, ma di allungare un po’ pas-          varcare la porta del Santuario un mi-       canti tra loro attraverso due arcate.       Como accompagnati dal traffico con-
            sando lateralmente. Rompere i soliti           nuto prima delle nove, come se fosse        All’interno accolgono rispettivamen-        vulso della fine di una giornata lavo-
            schemi? Mi è parso di cogliere ancora          stato tutto calcolato alla perfezione.      te la prima, la più antica, l’immagine      rativa, ma con nella mente e nel cuo-
            una metafora in questa, peraltro più           Possibile che due ore di cammino in-        del 1497 molto venerata, raffigurante       re un briciolo di serenità che sempre
            che ragionevole, scelta, avendo infat-         sieme possano regalarti così tanto?         la Madonna del latte, la parte centra-      questi luoghi mariani sanno dare.
            ti due ore a disposizione ed essendo                                         Rossella      le che è un ampliamento della cap-                     I maggiorenni da un po’
Giugno 2018 Comunità
     A SANT’EUSEBIO                                                                                E STATE DE L L’OR ATOR IO
     A piccoli passi per migliorare                                                                     Il Grest
     la “casa dei ragazzi”                                                                         e il Campo estivo
                                                                                                        a Gandellino
                                                                                                   Anche quest’anno i ragazzi sono pronti
                                                                                                   per vivere un’estate insieme.
                                                                                                   Il grest dall’11 giugno
                                                                                                   e una settimana
                                                                                                   di vita comunitaria
                                                                                                   dal 30 giugno al 7 luglio.

                                                      Una sala dell’oratorio
                                                      di sant’Eusebio durante una passata
                                                      edizione del Grest

22       Breve aggiornamento                          ed eventualmente condividere il pro-         Eccoci anche quest’anno pronti                                    23
         su due o tre cose                            getto con Lui.                               per vivere un’estate insieme....
         da fare e in corso d’opera                   Altri aggiornamenti su lavori fatti o in     L’11 giugno è iniziato il Grest che
         all’oratorio, in Basilica                    corso. Grazie alla generosità del nostro     vede i nostri bambini e ragazzi
         e dintorni                                   caro Giovanni Porlezza, è stata instal-      impegnati durante la mattina in
                                                      lata la “linea vita” sul tetto della Basi-   laboratori (teatro, musica, arte e
                                                      lica di San Fedele e sulla Casa Parroc-      sport) e nel pomeriggio in attività più ludiche in ora-
                                                      chiale. È un intervento indispensabile       torio e a volte nel territorio della città murata... vi ca-
         Sull’oratorio non c’è da aggiungere          per poter salire sul tetto e mantenere       piterà magari di incontrare le diverse squadre impe-
         molto a quanto abbiamo già scritto           la manutenzione dello stesso con tut-        gnate nella ricerca di indizi per la caccia al tesoro o di
         nei precedenti bollettini.                   ti i criteri di sicurezza.                   oggetti strani per la caccia all’oggetto. Ogni settimana
         Si tratta solo di aggiornare su quanto       Durante i lavori sono stati verificati lo    è anche prevista una gita fuori porta per l’intera gior-
         si è nel frattempo fatto.                    stato di conservazione dei tetti stessi.     nata. Il Grest terminerà il 29 giugno con una grande
         Si è predisposto il progetto dei lavori      Purtroppo ci si è accorti che il tetto       festa finale alla quale tutta la comunità è ovviamente
         che come ricorderete riguardano il           della Casa Parrocchiale necessita di         invitata. Vi aspettiamo!
         rifacimento del tetto, la sostituzione       interventi importanti. La situazione in      Ma la nostra estate insieme non finisce lì. Infatti il 30
         dei serramenti e la realizzazione del        alcuni punti è peggio di quanto si pen-      giugno si parte per il campo estivo che quest’anno
         cappotto (escludendo la facciata su          sasse con infiltrazioni di acqua nella       vivremo in un luogo ai più conosciuto: Gandellino
         via Volta).                                  casa del parroco.                            (come dice qualcuno “il sogno di ogni bambino”). Per
         Ora si tratterà di predisporre le doman-     È un lavoro di cui parleremo ancora.         una settimana, fino al 7 luglio, condivideremo casa,
         de sia per la Curia, che deve dare il suo    Da ultimo si sta provvedendo alla si-        attività, giochi, passeggiate, pranzi, cene, pulizie ecc.
         benestare, sia per il Comune. E natu-        stemazione del confessionale adiacen-        per crescere da discepoli di Gesù che ci guiderà attra-
         ralmente di reperire i fondi necessari       te alla sacrestia per renderlo più con-      verso gli spunti di riflessione che ci può suggerire il
         per i lavori.                                sono alle esigenze di oggi. A breve          libro di Rut. Una settimana quindi ricca, impegnativa
         Alcuni passaggi stiamo già iniziando         sarà terminato. A tale proposito ag-         e arricchente che vale proprio la pena vivere!
         a farli mentre per le richieste di auto-     giungo solo che si è potuto procede-         Per ora... buona estate a tutti; vi chiediamo di accom-
         rizzazione probabilmente attendere-          re con il lavoro grazie alla generosità      pagnare con la preghiera gli animatori del grest e
         mo l’arrivo di don Pietro Mitta, il nostro   di un privato.                               tutti i bambini e ragazzi che lo vivranno.
         nuovo parroco, in modo da valutare           Il Consiglio per gli Affari Economici                                               Simona Lo Coco
Giugno 2018 Comunità
                                                                                                                                                     Ave Maria
                                                                                                                                                     La devozione mariana ha visto
                                                                                                                                                     la comunità in preghiera nelle
                                                                                                                                                     chiese della città murata per poi
                                                                                                                                                     concludere il 30 maggio nella
                                                                                                                                                     suggestiva cornice di un cortile
                                                                                                                                                     di via Volta. Candele accese a
                                                                                                                                                     testimoniare la nostra fede (...e
                                                                                                                                                     sostenere la speranza di evitare
                                                                                                                                                     il temporale che però ha solo

     Appunti
                                                                                                                                                     minacciato il coraggioso

                                                         La   corale
                                                                                                                                                     gruppo di fedeli).

     per non dimenticare                                 a Maccio
24   ciò che è accaduto                                  La nostra corale, diretta da                                                                                                        25
                                                         Marinella Boggia Paulesu e          6 aprile, pellegrinaggio                   Balestrieri, Giulia e Katia Bonanomi,
     in parrocchia                                       accompagnata all’organo da          al “Santuario                              Leonardo Brignone, Tommaso Con-
     da marzo 2018                                       Raffaele Bellotti, ha animato       Trinità Misericordia”
                                                                                             Alcuni (pochi) volenterosi hanno af-
                                                                                                                                        sonni, Davide Contin, Tommaso Co-

     ad oggi                                             la Messa serale al Santuario
                                                         Trinità Misericordia di Maccio.     frontato a piedi il percorso giungendo
                                                                                                                                        stantini, Carlo Umberto Cucchi, Gior-
                                                                                                                                        gia D’Apollo, Roberto Forbuso, Gaia
                                                         Un piccolo pellegrinaggio,          al santuario di Maccio proprio prima       Furlan, Luca Li Pira, Giovanni Amedeo
                                                         quello del 6 aprile, per i          dell’inizio della celebrazione. Buona      Marra, Leonardo Mistrangioli, Ernesto
                                                         cantori e per un bel gruppo         la partecipazione globale alla liturgia    Enzo Munin, Lisa Papa, Angelica Per-
                                                         di parrocchiani, guidati            Eucaristica presieduta da don Carlo e      retta, Anna Principi, Anna Raineri,
                                                         da don Carlo e don Lorenzo.         animata dai canti della nostra Corale      Edoardo Rezzonico, Eleonora Maria
                                                                                             (vedi l’articolo a pagina 20).             Ruggiero, Lorenzo Terzi, Lucrezia
                                                                                                                                        Torresan, Matilde Valli, Maria Luisa
     Quaresima 2018                              Settimana Santa – Pasqua                    Domenica 8 aprile                          Viganò.
                                                 I riti del triduo pasquale sono stati       Ottava di Pasqua                           Domenica 3 giugno hanno ricevuto il
     Quattro giovedì di riflessione sull’e-      celebrati in Duomo con il vescovo           Celebrata come di consueto la “Festa       Sacramento della Cresima, nella chie-
     sortazione apostolica di Papa France-       Oscar, come gli altri anni. Una piccola     del Battesimo”. Non elevata la parte-      sa di san Fedele, da mons. Rinaldo
     sco “Evangelii Gaudium”- Vivere e           novità: sono cambiati gli orari delle       cipazione, ma i presenti hanno vissu-      Valpolini, Eva Maria Ruckstuhl ed Ema-
     testimoniare il Vangelo della Carità        celebrazioni del Giovedì Santo e del        to con slancio e fede il breve momen-      nuele.
     per diventare un pane che nutre. Ci         Venerdì Santo. Si è tornati “all’antico”    to di preghiera.
     hanno aiutato nella riflessione alcuni      con inizio alle ore 18.30 per favorire                                                 Mese di maggio
     operatori della Caritas cittadina che       la partecipazione di chi alla sera fatica   Cresima                                    Come di consueto celebrato nelle se-
     hanno toccato quattro aspetti dell’e-       ad uscire di casa.                          e Prima Comunione                          rate da martedì a venerdì nelle nostre
     sortazione apostolica con i seguenti                                                    Sabato 28 aprile alle ore 15.00, in Cat-   chiese di sant’Eusebio, san Giacomo,
     titoli: Dalla Parola di Dio alla città.                                                 tedrale e domenica 29 aprile, alle ore     Gesù, san Donnino. Ci ha accompa-
     Simbolo: l’acqua; Servire gli ultimi: di-                                               10.30, in San Fedele i nostri ragazzi/e    gnato ogni sera una riflessione di don
     mensione personale e comunitaria.                                                       hanno ricevuto il Sacramento della         Carlo che ha presentato la recente
     Simbolo: la farina; Ascoltare, accoglie-                                                Cresima e per la prima volta hanno         Esortazione Apostolica di papa Fran-
     re, condividere. Simbolo: il sale; Ani-                                                 partecipato al Banchetto Eucaristico.      cesco sulla “Santità”.
     mare la carità: linee portanti. Simbolo:                                                I loro nomi: Gabriele Aiello, Daniele
     il lievito.
2018 Comunità
                                                                                                                                                                        Giugno 2017
                                                     Famiglia
                                                     di famiglie
                                                                                          Fanno        50
                                                                                          per suor Graziella
26   Mercoledì 9 maggio                              Quasi soffocato da un mare           La famiglia vincenziana                                                           27
     Alle ore 18 in san Fedele, durante la           di bambini, don Carlo posa           si è stretta attorno a suor   Obiettivo
     Santa Messa, quattro vedove hanno
     scelto di consacrarsi al Signore nel
                                                     per una foto ricordo
                                                     con il Gruppo Famiglie della
                                                                                          Graziella che domenica 3
                                                                                          giugno ha ricordato i 50
                                                                                                                        (quasi) raggiunto
     servizio della preghiera e della carità,        parrocchia. Sono sposi che si        anni di consacrazione.        Anche quest’anno ci eravamo presi
     dopo tre anni di cammino di forma-              ritrovano periodicamente per         Nella foto la religiosa è     l’impegno di sostenere alcuni progetti
     zione all’interno del gruppo “S. Luisa          rafforzare l’amicizia vicendevole    affiancata dalla corale       dell’Ufficio Missionario Diocesano:
     de Marillac”. Durante il rito hanno ri-         e approfondire il loro carisma.      dell’Accademia Musicale       le bibbie in lingua kapsiki per i catechisti
     cevuto la benedizione del vescovo               Qui sono ritratti nel cortile        “Lorenzo Perosi” di Sale      del Camerun e alcune borse di studio
     Oscar che le ha iscritte nell’Ordo Vi-          di san Donnino nel loro              (AL), che ha cantato          per i bambini peruviani della missione
     duarum diocesano (vedi la nostra in-            più recente incontro.                durante la solenne            diocesana a Lima. Queste le cifre.
     tervista a padre Francesco, loro guida                                               celebrazione nella chiesa     Questua della quinta domenica di
     spirituale, a pagina 16).                                                            del Gesù.                     quaresima: 1.207 euro; vendita delle torte
                                                                                          Uniamo i nostri auguri a      sul sagrato: 844 euro; offerte per gli ulivi:
     Sabato 12 maggio                                                                     quelli degli amici            364 euro; salvadanai a catechismo: 145
     Ore 14.30 nella chiesa di sant’ Eusebio:                                             per i prossimi 50 anni        euro; mercatino dei libri (vedi la foto qui
     “Festa del Perdono” e celebrazione per                                               di apostolato...              sotto) di sabato 2 giugno: 1.000 euro. In
     la prima volta del Sacramento della                                                                                totale 3.560 euro per le missioni diocesane!
     Penitenza per i nostri ragazzi e ragaz-    sona di don Pietro Mitta. Don Carlo e
     ze che preparano a ricevere i Sacra-       don Lorenzo sono destinati a Brunate
     menti della Confermazione e dell’Eu-       in qualità di collaboratori parrocchia-
     caristia.                                  li. Altro che pensione!

     Domenica 13 maggio                         Sabato 19 maggio
     Ascensione del Signore                     Presieduta dal vicario foraneo don
     Al termine della Messa Parrocchiale        Gianluigi Bollini, abbiamo celebrato
     l’inaspettato (almeno per quest’anno)      in basilica la Veglia di Pentecoste per
     annuncio dell’avvicendamento del           le parrocchie del nostro vicariato. Non
     parroco; il vescovo Oscar ha nomina-       propriamente una folla di fedeli in san
     to il nostro nuovo Prevosto nella per-     Fedele.
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