Grazie don Carlo! Bollettino della comunità parrocchiale della città murata - Parrocchia san Fedele
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Giugno 2018 Comunità Grazie don Carlo! Bollettino della comunità parrocchiale della città murata di Como
Giugno 2018 Comunità LA LETTERA DEL PARROCO Dall’alto: don Carlo con Giovanni Porlezza; con don Lorenzo durante la visita pastorale del vescovo Diego; Mi avete dato il giorno dell’ingresso in diocesi del vescovo Oscar. A pagina 4: nel 2013, il giorno del suo la gioia ingresso in parrocchia; durante una visita al Museo diocesano di Milano; con i frati francescani durante di essere padre la Missione parrocchiale nel 2012. parrocchiale per avermi dato la gioia di sperimentare, come parroco, la bellezza della paternità spirituale. Nella mia vita sacerdotale sono stato chiamato a tanti e diversi servizi nella nostra amata diocesi (ed oltre: ho vissu- C to anche il bollente ‘68 mentre ero assi- stente degli universitari alla “Cattoli- 2 ca”…) Ma solo il ministero pastorale a 3 Carissimi amici, san Fedele mi ha introdotto nella fatica è con comprensibile emozione che scri- e nella gioia di essere padre: quanti bim- vo, ancora come parroco, qualche paro- bi con le loro famiglie ho portato al fon- la di commiato a ognuno di voi e a tutti, te battesimale; quanta gioia nell’acco- Comunità della città murata in S. Fedele, stare i fanciulli al primo incontro con a cui il vescovo mi ha inviato come pa- Gesù nell’Eucaristia; quante coppie di store e guida quasi quindici anni orsono. fidanzati accompagnati all’altare per il Già l’annuncio è stato dato il 13 maggio: matrimonio cristiano; quanto dolore per insieme a don Lorenzo, mio fratello, sarò il distacco da persone care ho cercato affidato alla Unità pastorale di Civiglio e di condividere e di consolare… Brunate, come collaboratore; a San Fe- dele verrà come prevosto don Pietro Così, dopo quindici anni di vita con voi, Mitta, attuale parroco di Mandello Sacro quando cammino per le strade della Cuore; don Nicholas e don Simone con- parrocchia, ad ogni porta (nessuna esclu- tinueranno ad abitare in parrocchia: don sa!) si risvegliano nel mio animo ricordi Nicholas anche come collaboratore per di gioie e di incontri, di sofferenze, che la parte giovanile. diventano rapide preghiere di lode, di Quanto a me, il distacco da una comuni- riconoscenza, di intercessione, mormo- tà così complessa, ma anche così ricca rate col cuore… di doni spirituali (e tanto amata…) fa un Tra tanti ricordi non dimentico il dono po’ soffrire: ma è una sofferenza dolce e della Missione parrocchiale (ottobre luminosa perché è nel solco della volon- 2012) e gli incontri di comunità presso i tà buona del Signore. Saveriani di Tavernerio, per dare avvio insieme ad ogni anno pastorale, confron- Sento il dovere, in questo momento di tandoci e progettando… E le nostre feste congedo e di passaggio a un nuovo ser- che, da settembre a novembre, raduna- vizio, più proporzionato alle mie forze, no man mano una comunità sotto lo di ringraziare il Signore e la comunità sguardo dei santi protettori… E i pelle-
Giugno 2018 Comunità grinaggi a santuari vicini e lontani… Comunità in cammino, che non na- sconde i suoi acciacchi, ma che si riprende, si affida, non perde il senso della meta. E in tutti questi anni la bel- la fraternità sacerdotale vissuta con i vicari e i collaboratori. Sono proprio tanti i doni di cui rende- re grazie! Di più: pur attraverso la fa- tica emotiva del distacco, il Signore QUINDICI ANNI CON NOI mi offre altre ragioni di consolazione. Le cose dette e fatte Innanzitutto la gioia di sapere che ver- rà, come nuovo parroco a San Fedele, un prete sperimentato, saggio e buo- no, don Pietro Mitta, che saprà com- pensare le mie deficienze. Prego fin da don Carlo d’ora per lui. Un’altra ragione di con- 4 solazione è che il nostro vescovo ci Appunti quotidiani in tre lustri 5 ritiene ancora capaci (mio fratello ed spulciando tra le pagine del bollettino io) di un nuovo mandato, di un nuovo parrocchiale. Le opere, ma soprattutto servizio, proporzionato alle nostre il grande affetto del nostro parroco, forze. Grazie anche a lui per questa vissuto dentro e fuori le case della comunità. fiducia. E intanto, riconosciamo quanto sono preziose e vere le parole di papa Fran- cesco, scritte qualche settimana fa in una lettera sull’ “imparare a conge- darsi”: “Chi assume nella verità – ha Chissà perché, quando un parroco monio, artistico e non, a lui affidato detto – questa necessità di congedar- lascia il suo incarico, in genere si stila (pensate ai lavori in san Donnino, in si, deve discernere nella preghiera un elenco di “cose materiali” da lui san Fedele, in oratorio… Ahi! Sto ca- come vivere la tappa che sta per ini- fatte – il nuovo oratorio, il rifacimento dendo nel tranello). ziare, elaborando un nuovo progetto dell’impianto di riscaldamento della di vita, segnato, per quanto possibile, chiesa, il nuovo organo e via dicendo Sono andato in archivio, tralasciando di austerità, di umiltà, di preghiera di – facendo risaltare l’aspetto “materia- i faldoni relativi ai lavori materiali (e intercessione, tempo dedicato alla le” della sua missione a discapito di dai!), ho consultato la raccolta dei bol- lettura e disponibilità a fornire sem- quello spirituale… che generalmente lettini parrocchiali per cercare qua e plici servizi pastorali…” “al sa cundìs via” con delle frasi del là degli spunti che ci facciano capire tipo: “ mentre per i frutti spirituali solo l’interesse di don Carlo alle “opere spi- Che il nostro congedo (di don Loren- il Signore li conosce”. Suvvia siamo seri. rituali”. Mi sono accorto che si potreb- zo e mio), per il bene di questa Co- Come ebbe a dire un santo parroco be scrivere un libro. Ne ho scelto solo munità parrocchiale, possa avere il cittadino: “Volevo fare il prete, mi sono alcuni… un po’ a caso. sostegno della vostra preghiera. La trovato a fare l’idraulico tra rubinetti Scriveva don Carlo sul numero spe- nostra non mancherà! che perdono e gabinetti intasati” Fare ciale di questo bollettino edito per il prete è un’altra cosa… Non che don l’inizio del suo ministero parrocchiale Grazie ancora! Carlo in questi 15 anni da parroco non nell’ ormai lontano ottobre 2003: «Mi Don Carlo, vostro parroco abbia materialmente curato il patri- dovrò liberare dalle abitudini, dai ritmi
Giugno 2018 Comunità � di vita finora consueti e rendermi inti- mava la comunità chiedendosi: «… mamente e concretamente disponibile ma come testimoniare la speranza cri- alla nuova condizione della mia vita, stiana che scaturisce da Gesù risorto e quella cioè di stare con voi e di cammi- vivo tra noi, senza rassegnarsi all’andaz- nare con voi nella fede, nella speranza, zo corrente, fatto di delusioni, di picco- parrocchia san fedele - como nella carità. Una impresa difficile, ma lo cabotaggio, di angoscia mascherata Grazie anche affascinante e suggestiva». di attivismo, di paura…» E che dire del Con questi pensieri , 39 anni dopo la sacramento del Perdono da don Car- sua ultima ed unica precedente espe- lo tanto amato? Sin dal primo giorno rienza parrocchiale (vicario coopera- ebbe a dire a proposito della famosa DON Carlo tore a Cadorago) don Carlo si presen- tava a noi, suoi nuovi parrocchiani. lavatrice che ha attraversato con di- sinvoltura la venerabile antica basilica, portata su un carrello… non dimenti- la comunità di san fedele Qualche tempo dopo il nuovo parro- chiamo poi che la lavatrice è stata la- r i n g r a z i a e s a l u ta co, presi i primi contatti con la realtà sciata in sosta accanto al confessiona- don carlo e don lorenzo complessa della nostra comunità ebbe a scrivere: «Questa parrocchia così an- le: quasi a dire che c’è un bucato dello spirito che ci attende tutti in appunta- tica e così giovane, così complessa e così menti fedeli… oppure qualche anno splendida, non finisce mai di stupirmi dopo in occasione del Natale: «Mentre con la novità degli incontri e delle espe- andiamo al sacramento del perdono 6 martedì 5 giugno 2018 rienze». E l’articolo terminava con per prepararci al Natale riconciliati con 7 ore 21 : santa messa con il un’arguta osservazione: «Sulla porti- Dio» Un argomento che, più volte ri- cina del Tabernacolo di san Fedele è chiamato, ha portato don Carlo a vo- vescovo Oscar in s.Fedele raffigurato un Gesù Buon Pastore che lere tenacemente un’opera “materiale” bussa ad una porta. Nella raffigurazio- (il restauro di un confessionale) che ne sembra esserci un errore: la porta è dando dignità al luogo di celebrazio- d om e nica 24 giugno senza maniglia. In realtà, di errore non ne ne facesse capire anche visivamen- ore 10.30: Santa Messa c’è ne: quella è la porta del cuore uma- te l’importanza. no. Si apre solo dall’interno!» Solenne in san Fedele E poi l’attenzione all’Eucaristia e alla con tutta la comunità, Nell’anno 2005 in occasione della pub- chiesa di santa Cecilia “chiesa cittadi- blicazione della Dies Domini di Giovan- na dell’Adorazione”, la cercata presen- i gruppi e le associazioni ni Paolo II e della lettera dei vescovi za di una comunità di suore Adoratri- (sono sospese le sante messe delle ore 10.30 italiani sul significato della domenica ci, i ministri dell’Eucaristia per poter a sant’Eusebio e delle 10 e 11.15 a san Fedele) don Carlo ci richiamava sul significato raggiungere meglio e più frequente- a seguire: aperitivo per tutti della domenica cristiana: «Vale la pena mente anziani ed ammalati della no- di ricordarci che l’assemblea non si ra- stra comunità; la benedizione delle duna nel Giorno del Signore semplice- famiglie, mai tralasciata a costo di ore 12.45: mente per contemplarsi, né per fare un arrivare a sera sfinito; i “gruppi fami- Pranzo in oratorio. regalo a Dio, né tantomeno per pagare glia”, i nuovi percorsi per fidanzati in Iscrizioni al pranzo entro Giovedì a Lui una tassa doverosa. Ci raduniamo preparazione al matrimonio… 21 giugno in sacrestia a san Fedele in assemblea per incontrare Gesù che Qualsiasi lista sarebbe certamente “per si dona per noi e per diventare noi stes- difetto”! si una manifestazione di questo miste- � Tutti sono invitati ! ro: celebriamo l’Eucaristia per manife- E nell’ottica della evangelizzazione, stare al mondo il progetto di Dio, per come dimenticare la Missione Parroc- diventare noi stessi una epifania del suo chiale del 2012, fortemente voluta per amore». rilanciare l’entusiasmo del Vangelo; il Nel settembre 2005 il parroco richia- costante impegno di diffusione della
Giugno 2018 Comunità Parola del Signore cercando di poten- Grazie don Carlo! È una frase molto breve ma che racchiude ziare i gruppi del “Vangelo nelle case” molto: soprattutto gratitudine umana e nella fede. Vorrei rin- e la Catechesi per gli adulti, l’attenzio- graziare don Carlo per avermi guidato come prete novello, nei ne alle problematiche missionarie e primi passi del ministero. Lo ringrazio per avermi saputo soste- Grazie sociali… E via di seguito. nere nell’inizio dell’avventura presbiterale, ma anche indicare Quante volte lo abbiamo sentito sot- – sempre con discrezione e uno squisito senso paterno – le direttrici da per- tolineare con forza che il centro della correre, gli obiettivi da perseguire, i modi necessari a costruire comunione. don nostra fede è “Credo in Gesù Cristo, Ringrazio il Signore perché mi ha donato di condividere con don Carlo tutti crocifisso, morto e risorto”… gli anni del mio ministero presbiterale, prima come vicario e poi come sacer- Come possiamo dimenticare il don dote residente in parrocchia, che dava una mano, ma che sempre si è sentito Carlo Carlo discreto e fattivo nei confronti a casa, grazie anche all’accoglienza di don Carlo. dei deboli, dei bisognosi, uomo della Con lui ringrazio anche don Lorenzo, che ha iniziato la sua avventura a s. Fe- carità… Quante persone aiutate in dele insieme a me, nel 2010. Certamente siamo diversi per età, carattere e – questi anni… la mensa estiva in Ora- soprattutto – esperienza, ma anche torio, la casa di sant’Eusebio utilizzata grazie ad una bella relazione con lui come dormitorio. L’impegno, anche e ho potuto “imparare” un po’ di più ad Voglio ringraziarla spesso economico, per alleviare/risol- essere prete. anche a nome di tutto vere situazioni disagiate di vario ge- Vi auguro di poter continuare a segui- il Consiglio per gli Af- nere… Il tutto con discrezione e si- Carissimo don Carlo, re, con la paternità e la sollecitudine fari Economici per il gnorilità. forse è giunto anche che vi contraddistingue, i fratelli e le lavoro che abbiamo 8 per te il tempo di cono- sorelle che ancora e sempre incontre- fatto insieme in questi anni a servizio 9 E mentre termino questi “appunti” scere una parola nuova. rete sul cammino. Non dimenticatevi della nostra Parrocchia. E, mi permet- senza pretese riporto una parte di una Una parola che, avendo di pregare per noi, noi lo faremo per ta, anche per tutto quel lavoro di at- lettera pervenuta alla nostra redazio- avuto la fortuna di conoscere qualche voi! Buon cammino. tenzione alle persone ed in particola- ne che mi sembra giusto tenere in tuo fratello (don Lorenzo, in partico- don Nicholas re agli ultimi che Lei a fatto e che giusta considerazione: lare), mi sono persuaso che i vostri continuerà a fare. Ci pensavo in questi “Ora caro don Carlo il Signore ha de- genitori non vi hanno insegnato. Una giorni: come definirei don Carlo? Se- ciso di servirsi ulteriormente di Te e di parola che certo ti è sfuggita mentre condo me la risposta è semplice: un tuo fratello don Lorenzo, attribuendo- chinavi, notte e giorno, il capo sui libri Don Carlo per me è da am- uomo buono al servizio di Dio e dei vi nonostante il carico anagrafico, ai tempi dell’Università Cattolica. Una mirare. Innanzitutto per la sua fratelli. Grazie don Carlo. giovanile freschezza per assolvere al parola che mai ti è passata per la men- umiltà. L’ho conosciuto come Claudio compito di continuare nella testimo- te durante gli anni del tuo operoso direttore de Il Settimanale e nianza del suo Spirito di amore e di ministero in seminario, in curia, in collaboratore del Vescovo ep- servizio dalla convalle alla montagna. parrocchia. Ebbene caro don Carlo, pure, quando è diventato parroco, ha avuto Non abbiate paura, don Carlo e don forse è giunto il tempo anche per te verso di me una riverenza tale da commuovermi e meravigliarmi. E a oggi non Lorenzo, per le incognite della nuova di conoscere la parola riposo. è cambiato nei miei confronti: sento sempre stima in lui verso di me e di que- missione: il vostro esempio sarà sem- Tuttavia, credo che sia troppo tardi sto ora voglio proprio ringraziarlo ufficialmente. Diceva che io avevo introdot- pre un grato ricordo e stimolo per la per farla diventare parte della tua to lui, ricco di cultura e studi purtroppo prevalentemente teorici fino ad allora, Comunità di san Fedele a proseguire vita: qualcosa mi fa sospettare che, all’arte del “pastore di anime”. In realtà in don Carlo ho sempre visto vissuto in unita, gioiosa, lodando e ringraziando una volta giunto a Brunate, ripren- concretezza quanto appreso sui libri in seminario circa l’essere “pastore d’ani- il Signore per la sua costante vicinan- derai il tuo consueto e diuturno la- me”. Immagino ora che con dispiacere lascerà questo ruolo, non perché “at- za”. voro. taccato al cadreghino”, ma perché quasi un “pastore inutile” perché senza Luciano Campagnoli Grazie, don Carlo, per averci inse- gregge. Conoscendo un po’ i Calori, credo però che non sarà proprio così. A gnato la tenacia nel lavoro e l’amore Brunate, dove l’aria (anche quella dello Spirito santo) è buona, la vista spazia nella preghiera. Grazie per il tuo sti- a perdita d’occhio e dove si riesce a rimanere sopra le nebbie invernali che le ecclesiale nobile e riservato. Gra- attanagliano a volte la città, spero e credo che don Carlo e don Lorenzo trovi- zie per tutto quello che hai fatto per no come servire ancora benissimo il Signore e la Sua/nostra Chiesa. Quindi la Chiesa di Como e per ciascuno di grazie grazie grazie per quel che don Carlo è stato per me e per la Chiesa che noi. con don Lorenzo ha servito e sta servendo. Auguri di cuore. don Enzo Don Luciano
Giugno 2018 Comunità Don Matteo durante il Grest del 1987. A pagina 12 L’A F FETTUOSO R ICOR DO con mons. Angelo Dolcini Ma chi era veramente don Matteo? Così lo ha ricordato don Valerio il giorno delle sue esequie in san Fedele 10 Chi era don Matteo? Metto insieme chiuso la sua esistenza terrena proprio Venne poi il ritorno a Como, proprio forze. La consapevolezza dei propri 11 alcuni semplici ricordi, con affetto, con pochi giorni fa, e don Matteo ha vo- mentre io risalivo in Valle, per lasciare limiti è fonte di umiliazione, umilia- stima. Il 14 giugno del 1992 don Mat- luto dedicargli un ricordo pieno di posto qui a San Fedele ad altri più zione che fa soffrire più dei mali fisici». teo entrava dalla porta della basilica stima, di simpatia e anche di commo- pronti di me. Prima Dizzasco, in Val Don Matteo ha sempre vissuto questo di san Fedele per la sua Prima Messa, zione sulle colonne del nostro Setti- Intelvi, poi San Bartolomeo e San Fe- fragile equilibrio: fra il desiderio di sotto lo sguardo compiaciuto del papà manale diocesano. La sera stessa, dele a Como. Quindi il desiderio di poter fare un passo in più, e l’essere – compiaciuto e apparentemente di- dopo aver letto questa lettera sul Set- incarnare l’ideale di don Folci: l’ade- sempre risucchiato indietro da qual- staccato, come suo stile -, quello gio- timanale, ho inviato a don Matteo un sione a Gesù crocifisso. Insomma, una che sofferenza. Alla fine il suo cuore ioso della mamma, quello dell’allora messaggino telefonico, nel quale gli vita colma di grazie, dolori, soddisfa- si è stancato di vivere questa tensione. sorellina. Lo accompagnava lo stile che dicevo “Caro Matteo, hai scritto pro- zioni, delusioni. Come tutti. Si muore anche di crepacuore. Tutta- aveva appreso da mons. Dolcini, uno prio bene di don Domenico, un ricor- Ma chi era veramente don Matteo? C’è via la sua fede non è mai venuta meno. stile che aveva dentro qualcosa di an- do puntuale’: Non so se avrà fatto in un segreto che ha accompagnato so- «Nonostante questo non bisogna mai tico e insieme qualcosa di nuovo e di tempo a leggere questo mio messag- prattutto i suoi ultimi anni. Di fronte perdere la fiducia che Dio sa trasfor- fresco. Tante furono le primizie di don gio. A Traona don Matteo visse la sua a un segreto dovremmo tutti inginoc- mare in qualcosa di bello anche le Matteo durante quell’estate, come la esperienza di prete novello, fra gioie chiarci e tacere, senonché lui stesso sofferenze e le lacrime ... Solo se cade Messa celebrata a Vassena, luogo na- e dolori, anche con momenti di ilarità ha voluto rivelarcelo, dalle colonne del a terra e marcisce il seme può diven- tivo proprio di mons. Dolcini. e una furbizia tutta sua. bollettino parrocchiale (settembre tare spiga e dare frutto. Questo è il Poi venne Traona, la prima destinazio- Poi venne Sondrio, con a fianco ben tre 2017). messaggio che vorrei trasmettere». ne pastorale. Il momento più impor- compagni di ordinazione sacerdotale, Don Matteo ci ha svelato un momen- Don Matteo hai raggiunto il traguardo. tante, più significativo, per la vita di che poi divennero quattro, e poi cin- to di dolore della sua vita: «Un mo- In te Gesù ha potuto dire: «tutto è don Matteo: la prima volta lontano da que, calcolando anche i preti del cir- mento poco piacevole è stato quando compiuto». Noi preghiamo per te, casa, lontano dalla città, lontano dal- condario. Sondrio gli è rimasta nel mi sono reso conto con chiarezza che perché tu sei stato in questo mondo, la sua amata parrocchia di San Fedele. cuore, e anche lui è rimasto nel cuore la mia “carriera” ecclesiastica (per usa- e, come per tutti, la polvere ti si è at- Traona poi era sede prestigiosa, già in di molti sondriesi. Era sua l’ultima Mes- re un termine un po’ desueto) non taccata alle scarpe. Tu, adesso che sei passato cappellania di san Luigi Gua- sa della domenica, quella delle 19.30, sarebbe proseguita nel modo consue- con Gesù per sempre, parla bene nella. Qui don Matteo trovò don Do- la “Messa degli sciatori”, che lo apprez- to, cioè che non sarei mai diventato di noi, della tua famiglia, della tua menico Songini, un parroco tradizio- zavano per le prediche sempre molto parroco, ad esempio. Non solo per Chiesa. nale, come non dispiaceva a lui, ma puntuali e corte. Curò con grande de- certe malattie croniche, ma per una Don Valerio Modenesi anche innovativo. Don Domenico ha dizione i chierichetti della parrocchia. più generale debolezza/mancanza di
Giugno 2018 Comunità I L TE STAM E NTO DA PAPA FR A NCESCO Perché il Chi sono i Signore ha scelto me? Santi e come si fa a entrare “nel numero” Vi presentiamo la Gaudete et Exsultate, esortazione apostolica sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo 12 Nel nome del Padre e Figlio e dello Perché il Signore ha scelto me, debo- Le serate del mese mariano di una santità concreta, da cercare e vi- 13 Spirito Santo. Amen. le quanto a salute e talvolta psicolo- quest’anno sono state l’occasione, vere nella vita quotidiana e tra le per- Il sottoscritto Don Matteo Forni, nel gicamente depresso e sofferente? subito dopo la recita del rosario nelle sone a noi vicine, non in modelli ide- pieno possesso delle proprie facoltà Lui solo lo sa. nostre chiese, per un primo approccio ali (fossero anche dei Santi canoniz- mentali, dichiara quanto segue. Ringrazio Dio per le persone buone all’ultima Esortazione apostolica di zati) o astratti: il Santo Padre vede la (…) che ho incontrato durante la mia vita: Papa Francesco, in italiano “Rallegra- santità nei genitori che fanno cresce- Non sempre ho vissuto con coerenza i miei cari genitori e poi parenti, ami- tevi ed esultate”, un documento da lui re i figli, negli uomini e nelle donne e fedeltà gli impegni battesimali e ci, confratelli, superiori.… Sono grato pensato perché tutta la Chiesa si de- che lavorano per portare a casa il pane, quelli sacerdotali. Chiedo di cuore a Dio per avermi fatto conoscere tan- dichi a promuovere il desiderio della negli ammalati, nelle religiose anziane perdono a Dio, soprattutto per le col- ti sofferenti che mi hanno dimostrato santità. Aver “sgranato” sera dopo sera, che continuano a sorridere. In sintesi pe più gravi. come si può vivere con dignità il do- con i Pater e le Ave del Rosario, anche è di questo che si parla nel primo dei Chiedo perdono a chi ho volontaria- lore, la solitudine, la croce insomma. i paragrafi di questo testo ai piedi del- cinque capitoletti che compongono mente fatto soffrire e a chi avessi in- Infine ringrazio il Signore per avermi la Madonna è in piena sintonia con la Gaudete et exsultate. E in tutto ciò è volontariamente offeso. Chiedo per- fatto conoscere la figura di Don Gio- quanto scrive il Papa alla fine del do- presente una caratteristica comune e dono a chi avessi scandalizzato con vanni Folci, l’Opera Divin Prigioniero, cumento: Maria è la santa tra i santi, fondante: la pazienza, la costanza parole o azioni. Le Ancelle di Gesù Crocifisso, i sacer- la più benedetta, colei che ci mostra nell’andare avanti, giorno per giorno, Riguardo al bene fatto, rispondendo doti di Gesù Crocifisso (che mi hanno la via della santità e ci accompagna confidando nel Signore. Nel secondo (con indolenza spesso) alle sollecita- accolto nella loro associazione). da madre qual è, la quale non accetta il Papa mette in guardia da due atteg- zioni della Grazia, sia lode a Dio, il (…) che quando cadiamo rimaniamo a giamenti che vanno contro la santità, quale riesce a “usare” a fin di bene an- terra e a volte ci porta in braccio sen- due nemici che dai primi secoli della che strumenti “inadeguati”. Quant’è In fede, don Matteo Forni za giudicarci. Chiesa, quando erano vere e proprie vero ciò che scrive San Paolo… Noi Como, 8 settembre 2014, Già, ma cos’è la santità? È un modo di eresie, esistono ancor oggi sotto forma sacerdoti siamo fragili vasi di argilla Festa della Natività di Maria Santissima essere e di vivere a cui tutti siamo della tentazione di credere possibile che contengono però un tesoro pre- chiamati e verso la quale il Papa in- salvarsi da sè, indipendentemente zioso. Che privilegio celebrare l’Euca- tende spronarci con questo testo di dagli altri, grazie alla propria cultura ristia e gli altri sacramenti! Nel mini- facile lettura e che richiede solo la religiosa, al proprio impegno, alle pro- stero di confessore avrò influito bene volontà di metterci seduti ed essere prie forze, magari addirittura grazie a o male sulle persone avvicinate? Spe- letto. vere o presunte esperienze mistiche, ro di non aver fatto troppi danni! È interessante come il Papa parli di a prescindere dalla Grazia di Dio e dai
Giugno 2018 Comunità Una carrellata di “famosi”: san RIFLESSIONE Giuseppe, santa Caterina da Siena, Questa è la vera Gioia sant’Antonio da Padova, santa Lucia. Il Papa invita ad una santità “quotidiana” che non si illuda di imitare i grandi santi, ma che si manifesti giorno dopo giorno. sentirsi amati da Dio propri fratelli. Una guida per cammi- nare senza rischiare di perdersi ce l’ha data Gesù e il Papa la ripropone nel terzo capitolo: le beatitudini e le ope- re di misericordia. E in quello succes- sivo descrive alcune caratteristiche della santità nel mondo attuale: pa- zienza e mitezza, umorismo, audacia e fervore, vita comunitaria e preghie- ra costante, virtù controcorrente del- 14 le quali il mondo ha bisogno. L’Esor- La felicità è l’aspirazione suprema di don Bosco, il santo dei giovani, ne fa 15 tazione si chiude poi con un capitolo ogni persona. il cardine della sua pedagogia: “noi dedicato alla vita spirituale come Vi tendiamo con tutte le forze, anche facciamo consistere la santità nello combattimento, vigilanza e discerni- se è spesso una chimera irraggiungi- stare sempre allegri”. mento. bile. La nostra società ha tentato tutte le Che dire ancora? Non resta che pren- Dall’età dell’infanzia meravigliosa a vie per moltiplicare il piacere, ma sen- dere il testo, leggerlo, farlo proprio e quella della serena vecchiaia, ci ac- za donare gioia, anzi aumentando la cercare, nella Chiesa, con la Chiesa e compagna costantemente, quasi qua- tristezza, la nausea, la disperazione. per la Chiesa la propria via di santità, si un presentimento di quello che Benessere e consumismo hanno pau- quella alla quale Dio ha pensato per godremo oltre la vita, perché Dio ci rosamente aumentato i delusi, gli ciascuno di noi. ha creati per essere felici. annoiati, gli infelici. Stefano Proserpio Purtroppo sofferenze, dolori, preoccu- Bisogna tornare alle pure sorgenti pazioni, sono una morsa che ci stringe della gioia: gioia di vivere, gioia di la- > continuamente, privandoci spesso vorare, di donarsi, di sacrificarsi per il anche dei pochi sprazzi di gioia. bene degli altri, gioia di amare! Eppure il messaggio evangelico è un La vera gioia viene dalla consapevo- invito costante alla gioia: “non preoc- lezza di essere amati da Dio, di senti- cupatevi, non abbiate paura…” ripete re accanto a noi il suo Figlio divino Per saperne di più Gesù ai suoi discepoli. che è nato, morto e resuscitato per La Civiltà Cattolica 2018 II, 4028, 107- Nel suo discorso programmatico, le noi! 123 – “Gaudete et exsultate”. Radici, “beatitudini”, proclama “beati” quelli Gioia di poter parlare direttamente struttura e significato dell’Esortazione che accettano di viverle, un invito alla con il Padre che sta nei cieli, sempre apostolica post-sinodale di Papa Fran- gioia più piena. pronto ad ascoltare ed esaudire i suoi cesco. I santi hanno compreso e vissuto que- figli. sto aspetto evangelico, a cominciare Gioia che scaturisce dalla certezza che da Maria che esclama nel cantico del Dio è sempre accanto a noi, dentro di “magnificat”: “tutte le generazioni mi noi, per cui nulla ci può accadere che chiameranno beata!” lui non lo sappia e non lo permetta, San Francesco, il poverello di Assisi, sempre per il nostro bene! lo esalta nel cantico delle creature; Italo Biondi
Giugno 2018 Comunità IN BASILICA Un gruppo di Vedove ha confermato terno della comunità cristiana a cui appartengono. Concretamente man- terranno una vita di preghiera e di carità, che potrà trovare espressione la propria nell’attività di volontariato presso la vocazione parrocchia o altre realtà sociali. Voglio- no essere una testimonianza di fede Mercoledì 9 maggio il vescovo Oscar cristiana in famiglia, in parrocchia ha consacrato quattro vedove di laddove vivono. Poi è evidente che Como. Abbiamo chiesto alla loro insieme vivranno incontri di preghie- guida spirituale, padre Francesco ra e di formazione, perché nessun Le vedove durante la consacrazione. Nella foto cristiano è cristiano “per conto suo”! Gonella, di spiegarci questo “ordine”. piccola, Chicca Busana appone la firma al registro dell’Ordo Il vescovo Oscar, al termine della cele- brazione, ha dato loro un mandato ma nel clima già festoso ho perso la frase. 16 Un nuovo ordine religioso in diocesi. Ci dova ormai da qualche tempo, Chicca ghiera e di approfondimento, metten- Cosa ha chiesto loro? 17 potrebbe descrivere brevemente di cosa Busana, si rivolse a me, manifestando do a fuoco in particolare quanto dico- Sì, nel clima di festa e di comunione si tratta? il desiderio di consacrarsi al Signore no le Sacre Scritture, i Padri della ecclesiale, (quella sera in basilica era- È vero, un nuovo “ordine religioso” è nello stato vedovile. Le diedi indica- Chiesa e il Magistero rispetto allo vamo più di 300 persone), il padre stato istituito in diocesi di Como, l’Or- zione di sottoporre la sua richiesta al stato vedovile. Succeduto a mons. Oscar ha consegnato il mandato dell’a- do Viduarum, noto fin dai tempi apo- vescovo, allora era mons. Diego, il Diego Coletti, il vescovo mons. Oscar dorazione eucaristica cittadina nella stolici, al quale appartengono vedove quale la sollecitò ad individuare altre Cantoni ha rinnovato al gruppo “S. chiesa di santa Cecilia, al fine di ga- che intendono permanere nello stato persone animate dal suo stesso desi- Luisa” l’esortazione a proseguire il rantire una presenza continua. A dire di vita vedovile in forma definitiva. Per derio. Da lì ad un mese Chicca riuscì a cammino. Alcuni mesi fa, intanto, quat- il vero è un impegno che il gruppo di questo chiedono la benedizione del- radunare una ventina di vedove inte- tro vedove del gruppo decidono di vedove “santa Luisa” aveva già assun- la propria condizione, offrendo a Cri- ressate a questo cammino. Fu allora avanzare direttamente al vescovo la to in accordo con il parroco don Carlo, sto e alla Chiesa le proprie energie e che il vescovo Diego mi chiese di ac- richiesta di far parte dell’Ordo Vidua- ma ora diventa un servizio di preghie- disponibilità. L’Ordo Viduarum è una compagnare la formazione del grup- rum. La risposta di mons. Cantoni è ra ufficiale affidato dal Vescovo all’Or- realtà presente in molte diocesi italia- po. concreta: da un lato affidando alla do Viduarum. ne, dal 9 maggio scorso anche nella Il nostro “viaggio” ha avuto un inizio Cancelleria la stesura di uno statuto e nostra diocesi grazie al padre vescovo ufficiale: era il 27 novembre 2015, all’Ufficio liturgico la preparazione del Quale è l’augurio che possiamo rivol- Oscar che ha accolto la richiesta di una data importante per la Famiglia rito di benedizione per le vedove; gere alle nostre “sorelle”? quattro vedove di farne parte. A que- Vincenziana, perché in quella occasio- dall’altro incontrando singolarmente Un augurio semplice e sincero che ste sorelle vedove si unirà la vedova ne celebriamo la festa della Beata le vedove per accoglierne la vocazione. traggo dall’omelia stessa del padre Elena che già appartiene all’Ordo Vi- Vergine Maria Immacolata della me- vescovo Oscar: “Imparate, attraverso duarum della diocesi di Milano, ma daglia miracolosa. Decidemmo anche Le quattro vedove consacrate vivono in l’Eucaristia quotidiana, che è il luogo essendo nostra diocesana, intende di dare il nome a questo gruppo di “S. contesti differenti. Avranno momenti di dove l’amore di Dio presso di voi si chiedere di essere iscritta al registro Luisa”, in onore di Santa Luisa de vita comune o il loro ministero si svol- manifesta con la più ampia intensità, dell’Ordo di Como. Marillac, anche lei sposa, madre e in gerà “ognuno per se, Dio per tutti”? a diventare capaci di amare gli altri seguito vedova, fondatrice con S. Vin- Le consorelle dell’Ordo Viduarum non con lo stesso ardente cuore con cui A chi è venuta questa idea? Esiste già cenzo de’ Paoli della Compagnia del- sono chiamate a vivere insieme. Con- Gesù ci ama. In questo modo diven- qualcosa di simile? le Figlie della Carità. Così abbiamo tinueranno la vita in famiglia, assol- terete anche voi testimoni e annun- Tutto è nato circa tre anni fa, quando dato avvio a questo percorso, scandi- vendo i loro doveri di madri, di nonne; ciatori della misericordia di Dio». una fedele della Chiesa del Gesù, ve- to da appuntamenti mensili di pre- proseguiranno il loro impegno all’in- a cura di Ottavio Sosio
Giugno 2018 Comunità MONS. PAOLO ANTONIO che perseguitava il prelato. Conduce dai paesi vicini per celebrar Messa in AGOSTI NI ZAMPEROLI una vita dal tenore modestissimo, con suffragio del generoso monsignore. Ma Un vescovo fedele solo un servitore, forse con la compa- c’era una difficoltà: le leggi napoleoni- gnia, nell’ultimo periodo, di un nipote, che permettevano la sepoltura in chie- Luciano, figlio di suo fratello Terenzio. sa ai vescovi ma solo nella cattedrale o comunque della chiesa di loro tradizio- al Papa sepolto Una vita “ritirata” Frequentavano la sua casa pochi preti, nale sepoltura. Tutti gli altri dovevano essere portati al cimitero comune che nella basilica sicuramente il prevosto di san Fedele peraltro a Como sarebbe entrato in fun- di san Fedele don Antonio Luraschi (mons. Antonio Luraschi Como 19 aprile 1747 – 5 otto- zione soltanto nel febbraio 1813; intan- to i “comuni mortali” erano seppelliti nel La disobbedienza alle leggi bre 1831 parroco di san Fedele dal 1799 Prato Comune, tra l’Ospedale e il san- napoleoniche gli costò il domicilio al 1823, vicario generale della diocesi tuario del Crocifisso, al di qua del Cosia. dal 1821 al 1831 ndr), uomo dotto, prov- coatto lontano dalla sua diocesi vido e non privo di coraggio, don Ber- Una degna sepoltura La casa di via Bonanomi dove nardino Perti, ex filippino che officiava Il prevosto Luraschi non voleva per il il prelato visse gli anni del suo esilio comasco nella sua vecchia sede di san Giacomo, povero vescovo una tomba così meschi- don Giuseppe Binaghi di Cantù, già pa- na, e si mosse con arte diplomatica dre Anacleto dei francescani zoccolan- presso la municipalità e la prefettura, ti. Nell’autunno del 1812 cadde amma- prima del decesso, ottenendo un con- 18 Quelli che avevano anche soltanto pro- Nato a Pesaro lato e si confessò più volte da don Per- senso di massima. Intanto il 26 novem- 19 vato l’assaggio pratico delle idee lumi- Era nato a Pesaro dal nobile signor Fran- ti: il 25 novembre convocò il notaio bre gli somministrò il Viatico e l’Unzio- nose dei rivoluzionari, a Como e in cesco il 22 novembre 1733, faceva par- dottor Gaetano Perti (fratello del con- ne e, alla presenza del vicario parroc- tutt’Italia subalpina (pardon, Repubbli- te del clero diocesano di Cagli ed era fessore, nonché di altri tre religiosi e di chiale e di altri preti, ne ricevette la ca Cisalpina) non potevano che ralle- stato consacrato vescovo il 13 dicembre un altro notaio) per dettare il suo testa- solenne professione di fede cattolica. grarsi del patto concluso nel 1801 tra il 1779 per la sede di Urbania e sant’An- mento. Disposto il suo patrimonio per- Mons. Agostino Zamperoli morì il 28 e nuovo arbitro della politica o “primo gelo in Vado, una diocesi piccola che sonale a favore del nipote citato, per all’alba del 30 il feretro fu portato pri- console” e il Papa. Ma nel giro di poco egli aveva curato in quasi trent’anni con metà, e per l’altra a favore dei rimanen- vatamente in san Fedele, dove con un tempo arrivarono i decreti attuativi, poi scrupolosa solerzia. ti, venne a chiedere ai cittadini ospitan- gran numero di sacerdoti della città, dei altri decreti, poi un nuovo Concordato La sua fedeltà al Papa gli costò il sog- ti, presentendo la morte sulle rive del sobborghi e della pieve di Zezio ed altri (sempre meno concordato)… A certe giorno obbligato a Como, dove trovò Lario, una sepoltura decorosa. preti furono celebrate le esequie. Poi il costrizioni a nord dell’Appennino si era alloggio (a sue spese) nella casa dei Chiese dunque di essere deposto nella cadavere fu deposto presso e davanti i purtroppo assuefatti, ma non nelle ter- signori Bonanomi, all’imbocco della chiesa parrocchiale nel cui territorio cancelli dell’altare maggiore, secondo re pontificie bagnate dall’Adriatico che contrada omonima (ora via Bonanomi venisse a morte, davanti all’altare del la concessione data il 28 novembre e – dopo una prima occupazione – diven- 1). Nulla di preciso risulta sull’accoglien- SS. Sacramento, con l’epitaffio: “Pregate segnata n. 3848. nero nel 1808 province del Regno d’I- za che ebbe da parte del clero e del Iddio per l’anima di Paolo Antonio Ago- Veramente a qualcuno in prefettura era talia. Parroci e vescovi avrebbero dovu- popolo: ufficialmente neanche il vesco- stini Zamparoli vescovo di sant’Angelo in venuto un dubbio sulla liceità della se- to giurare fedeltà incondizionata al vo di Como poteva avere rapporti di- Vado e d’Urbania defunto in Como…” poltura in chiesa, ma il bravo prevosto sovrano, imperatore dei Francesi e Re retti con lui, per non rischiare di dan- Chiese inoltre che i funerali fossero ce- fu pronto a replicare che già altri vesco- d’Italia, rappresentato a Milano dal figlio neggiare gli enti da lui tutelati. Proba- lebrati secondo il “cerimoniale dei ve- vi nel corso dei secoli erano stati sepol- della prima moglie. La maggior parte bilmente aveva un locale adibito a scovi”, ma senza alcun lusso, e che nel ti in san Fedele, specialmente nel decimo dei vescovi oppose un netto rifiuto e la cappella, ovvero oratorio domestico, giorno della sepoltura, nel terzo e nel secolo, in specie il vescovo Gualperto. conseguenza fu il loro trasferimento in per celebrare nei giorni feriali: forse in settimo vi fosse “Ufficio generale”, col- Così il povero vescovo poté riposare in domicilio coatto, privati delle rendite, quelli festivi si portava in qualcuna del- l’’elemosina nel primo giorno di £ 2 ita- pace, anche se cinquant’anni più tardi, nelle terre più sicure a nord del Po. Que- le chiese vicine: direi quella di S. Aman- liane e negli altri di £ 1 e cent. 45 per quando il pavimento fu rifatto a piastre sta fu la sorte di mons. Paolo Antonio zio o del Gesù, che stava proprio a due ciascuna Messa, il tutto a carico degli esagonali bianche e nere, la lapide fece Agostini Zamperoli, patrizio di Cagli e passi dirimpetto, se non fosse che essa eredi. la fine delle numerosissime altre che vescovo di Urbania e sant’Angelo in risultava di “ patronato regio” cioè di- Considerata l’epoca, si può ben indovi- segnavano il suolo della basilica. Vado. rettamente sottoposta al Regno d’Italia nare il numero dei preti accorrenti sin Mario Longatti
Giugno 2018 Comunità PELLEGRINI A MACCIO PELLEGRINI A GUANZATE Poco più di due ore Alla Madonna per giungere a chiedere del Latte Misericordia una bella serata di inizio primavera. I fedelissimi del Gruppo maggiorenni Non sono in grado di descrivere lo da un po’, si sono ritrovati giovedì 17 stupore che mi ha preso vedendo a Maggio, per un breve pellegrinaggio pochi metri dalla “consuetudine”, quar- mariano in quel di Guanzate. tieri così belli, tranquilli e con tanto Nelle vicinanze del paese sorge in un verde, ma soprattutto mai visti prima, verde prato il Santuario della Madon- nonostante abiti a Como da ormai più na di S. Lorenzo o Madonna del latte. di vent’anni. Possibile che basti anda- È quella che si dice la “chiesa di cam- re appena oltre alle apparenze per pagna”, immaginando come doveva trovare tanta bellezza? essere nel passato il paesaggio intor- I camminatori a villa Giulini, Circa a metà del nostro allegro pelle- no con tanto verde e coltivazioni. quasi in vista della loro meta grinare, siamo sbucati davanti alla Il Santuario era sconosciuto per la chiesa di Breccia, proprio mentre que- maggioranza dei partecipanti, salvo sta iniziava a scampanare a festa. Pro- per pochi che, nativi del circondario, 20 La sera del 6 aprile ci siamo recati al babilmente lo fa tutte le sere alla stes- lo avevano frequentato nella giovi- pella originaria, l’altare della Madonna 21 Santuario della Trinità dove la Messa sa ora, ma a noi è sembrato che ci nezza. Immacolata e la terza del 1873 con la è stata animata dalla nostra corale. aspettasse per salutarci e incorag- È sempre una sorpresa trovarsi a pochi sacrestia è dedicata a San Giuseppe Alcuni intrepidi hanno percorso giarci a proseguire. chilometri dalla città in luoghi sacri e qui si trova anche una grande figu- il cammino a piedi. Nonostante fosse ormai sera, una sot- che ispirano subito un senso di pace ra di San Lorenzo. Ecco il racconto di una pellegrina. tile luce da fine tramonto ci ha accom- e di spiritualità; siamo stati accolti da Con l’aiuto di Don Carlo abbiamo me- pagnati e guidati finché non siamo un volontario che insieme ad altri si ditato e pregato la Madonna che, con arrivati su strade illuminate artificial- occupa di accompagnare, informare la sua disponibilità e maternità, ci ha mente. Le nove però erano davvero i visitatori e provvedere alla manuten- avvicinati e ci avvicina al Suo Figlio Ci siamo ritrovati alle 18:45 sul sagrato vicine e altrettanto non si può dire zione e alla cura del verde che circon- Gesù, nostro Salvatore. della nostra bellissima basilica, come della nostra meta e così ci ha presi la da il Santuario che ha un lungo e sug- Il tempo per una preghiera per noi, da programma, in cinque. Oltre a me, preoccupazione di non arrivare in gestivo viale d’accesso composto da per i nostri cari e per tutti i nostri par- infatti, c’erano Ottavio e Rita, un Lu- tempo alla funzione, di aver sbagliato un manto d’erba, piante di gelso e rocchiani, specialmente gli ammalati ciano dolorante a una gamba ma co- scelta del percorso, di aver vanificato quattordici cappelle della Via Crucis e poi a seguire la visita della corte a raggiosamente presente e Massimo. tutto. Anche in questo caso, improv- affrescate. fianco del Santuario, che la Parrocchia Ad accoglierci il “nostro” don Carlo, che visamente, la sagoma del campanile Dal nostro accompagnatore abbiamo ha voluto ristrutturare e ammoderna- ci ha benedetti e ci ha ricordato la del santuario si è stagliata all’orizzon- saputo che il Santuario, preceduto da re per ospitare famiglie in cerca di metafora cristiana dell’andare a piedi, te a rincuorarci. un ingresso imponente del 1821 e da accoglienza; sull’esempio di Maria cioè l’importanza di essere sempre in Tuttavia, i soli cinque minuti rimasti un portale in bronzo realizzato nel ecco la risposta “ materna “ ai tanti movimento verso la meta finale. Tutti di tempo son sembrati ancora uno 1997 per festeggiare i cinquecento bisogni dei giorni nostri. siamo stati d’accordo nel non percor- scoglio insormontabile ma ecco che anni dell’affresco che ha dato origine Per concludere non è mancata una rere la “solita via”, quella trafficatissima Rita, sicura di sé, ha indicato una scor- al Santuario, si compone di tre chiese sosta al bar per un momento di frater- delle macchine, ovvero Napoleona e ciatoia che, guarda caso, ci ha fatto affiancate in un unico corpo comuni- nità sempre gradito e poi il rientro a Varesina, ma di allungare un po’ pas- varcare la porta del Santuario un mi- canti tra loro attraverso due arcate. Como accompagnati dal traffico con- sando lateralmente. Rompere i soliti nuto prima delle nove, come se fosse All’interno accolgono rispettivamen- vulso della fine di una giornata lavo- schemi? Mi è parso di cogliere ancora stato tutto calcolato alla perfezione. te la prima, la più antica, l’immagine rativa, ma con nella mente e nel cuo- una metafora in questa, peraltro più Possibile che due ore di cammino in- del 1497 molto venerata, raffigurante re un briciolo di serenità che sempre che ragionevole, scelta, avendo infat- sieme possano regalarti così tanto? la Madonna del latte, la parte centra- questi luoghi mariani sanno dare. ti due ore a disposizione ed essendo Rossella le che è un ampliamento della cap- I maggiorenni da un po’
Giugno 2018 Comunità A SANT’EUSEBIO E STATE DE L L’OR ATOR IO A piccoli passi per migliorare Il Grest la “casa dei ragazzi” e il Campo estivo a Gandellino Anche quest’anno i ragazzi sono pronti per vivere un’estate insieme. Il grest dall’11 giugno e una settimana di vita comunitaria dal 30 giugno al 7 luglio. Una sala dell’oratorio di sant’Eusebio durante una passata edizione del Grest 22 Breve aggiornamento ed eventualmente condividere il pro- Eccoci anche quest’anno pronti 23 su due o tre cose getto con Lui. per vivere un’estate insieme.... da fare e in corso d’opera Altri aggiornamenti su lavori fatti o in L’11 giugno è iniziato il Grest che all’oratorio, in Basilica corso. Grazie alla generosità del nostro vede i nostri bambini e ragazzi e dintorni caro Giovanni Porlezza, è stata instal- impegnati durante la mattina in lata la “linea vita” sul tetto della Basi- laboratori (teatro, musica, arte e lica di San Fedele e sulla Casa Parroc- sport) e nel pomeriggio in attività più ludiche in ora- chiale. È un intervento indispensabile torio e a volte nel territorio della città murata... vi ca- Sull’oratorio non c’è da aggiungere per poter salire sul tetto e mantenere piterà magari di incontrare le diverse squadre impe- molto a quanto abbiamo già scritto la manutenzione dello stesso con tut- gnate nella ricerca di indizi per la caccia al tesoro o di nei precedenti bollettini. ti i criteri di sicurezza. oggetti strani per la caccia all’oggetto. Ogni settimana Si tratta solo di aggiornare su quanto Durante i lavori sono stati verificati lo è anche prevista una gita fuori porta per l’intera gior- si è nel frattempo fatto. stato di conservazione dei tetti stessi. nata. Il Grest terminerà il 29 giugno con una grande Si è predisposto il progetto dei lavori Purtroppo ci si è accorti che il tetto festa finale alla quale tutta la comunità è ovviamente che come ricorderete riguardano il della Casa Parrocchiale necessita di invitata. Vi aspettiamo! rifacimento del tetto, la sostituzione interventi importanti. La situazione in Ma la nostra estate insieme non finisce lì. Infatti il 30 dei serramenti e la realizzazione del alcuni punti è peggio di quanto si pen- giugno si parte per il campo estivo che quest’anno cappotto (escludendo la facciata su sasse con infiltrazioni di acqua nella vivremo in un luogo ai più conosciuto: Gandellino via Volta). casa del parroco. (come dice qualcuno “il sogno di ogni bambino”). Per Ora si tratterà di predisporre le doman- È un lavoro di cui parleremo ancora. una settimana, fino al 7 luglio, condivideremo casa, de sia per la Curia, che deve dare il suo Da ultimo si sta provvedendo alla si- attività, giochi, passeggiate, pranzi, cene, pulizie ecc. benestare, sia per il Comune. E natu- stemazione del confessionale adiacen- per crescere da discepoli di Gesù che ci guiderà attra- ralmente di reperire i fondi necessari te alla sacrestia per renderlo più con- verso gli spunti di riflessione che ci può suggerire il per i lavori. sono alle esigenze di oggi. A breve libro di Rut. Una settimana quindi ricca, impegnativa Alcuni passaggi stiamo già iniziando sarà terminato. A tale proposito ag- e arricchente che vale proprio la pena vivere! a farli mentre per le richieste di auto- giungo solo che si è potuto procede- Per ora... buona estate a tutti; vi chiediamo di accom- rizzazione probabilmente attendere- re con il lavoro grazie alla generosità pagnare con la preghiera gli animatori del grest e mo l’arrivo di don Pietro Mitta, il nostro di un privato. tutti i bambini e ragazzi che lo vivranno. nuovo parroco, in modo da valutare Il Consiglio per gli Affari Economici Simona Lo Coco
Giugno 2018 Comunità Ave Maria La devozione mariana ha visto la comunità in preghiera nelle chiese della città murata per poi concludere il 30 maggio nella suggestiva cornice di un cortile di via Volta. Candele accese a testimoniare la nostra fede (...e sostenere la speranza di evitare il temporale che però ha solo Appunti minacciato il coraggioso La corale gruppo di fedeli). per non dimenticare a Maccio 24 ciò che è accaduto La nostra corale, diretta da 25 Marinella Boggia Paulesu e 6 aprile, pellegrinaggio Balestrieri, Giulia e Katia Bonanomi, in parrocchia accompagnata all’organo da al “Santuario Leonardo Brignone, Tommaso Con- da marzo 2018 Raffaele Bellotti, ha animato Trinità Misericordia” Alcuni (pochi) volenterosi hanno af- sonni, Davide Contin, Tommaso Co- ad oggi la Messa serale al Santuario Trinità Misericordia di Maccio. frontato a piedi il percorso giungendo stantini, Carlo Umberto Cucchi, Gior- gia D’Apollo, Roberto Forbuso, Gaia Un piccolo pellegrinaggio, al santuario di Maccio proprio prima Furlan, Luca Li Pira, Giovanni Amedeo quello del 6 aprile, per i dell’inizio della celebrazione. Buona Marra, Leonardo Mistrangioli, Ernesto cantori e per un bel gruppo la partecipazione globale alla liturgia Enzo Munin, Lisa Papa, Angelica Per- di parrocchiani, guidati Eucaristica presieduta da don Carlo e retta, Anna Principi, Anna Raineri, da don Carlo e don Lorenzo. animata dai canti della nostra Corale Edoardo Rezzonico, Eleonora Maria (vedi l’articolo a pagina 20). Ruggiero, Lorenzo Terzi, Lucrezia Torresan, Matilde Valli, Maria Luisa Quaresima 2018 Settimana Santa – Pasqua Domenica 8 aprile Viganò. I riti del triduo pasquale sono stati Ottava di Pasqua Domenica 3 giugno hanno ricevuto il Quattro giovedì di riflessione sull’e- celebrati in Duomo con il vescovo Celebrata come di consueto la “Festa Sacramento della Cresima, nella chie- sortazione apostolica di Papa France- Oscar, come gli altri anni. Una piccola del Battesimo”. Non elevata la parte- sa di san Fedele, da mons. Rinaldo sco “Evangelii Gaudium”- Vivere e novità: sono cambiati gli orari delle cipazione, ma i presenti hanno vissu- Valpolini, Eva Maria Ruckstuhl ed Ema- testimoniare il Vangelo della Carità celebrazioni del Giovedì Santo e del to con slancio e fede il breve momen- nuele. per diventare un pane che nutre. Ci Venerdì Santo. Si è tornati “all’antico” to di preghiera. hanno aiutato nella riflessione alcuni con inizio alle ore 18.30 per favorire Mese di maggio operatori della Caritas cittadina che la partecipazione di chi alla sera fatica Cresima Come di consueto celebrato nelle se- hanno toccato quattro aspetti dell’e- ad uscire di casa. e Prima Comunione rate da martedì a venerdì nelle nostre sortazione apostolica con i seguenti Sabato 28 aprile alle ore 15.00, in Cat- chiese di sant’Eusebio, san Giacomo, titoli: Dalla Parola di Dio alla città. tedrale e domenica 29 aprile, alle ore Gesù, san Donnino. Ci ha accompa- Simbolo: l’acqua; Servire gli ultimi: di- 10.30, in San Fedele i nostri ragazzi/e gnato ogni sera una riflessione di don mensione personale e comunitaria. hanno ricevuto il Sacramento della Carlo che ha presentato la recente Simbolo: la farina; Ascoltare, accoglie- Cresima e per la prima volta hanno Esortazione Apostolica di papa Fran- re, condividere. Simbolo: il sale; Ani- partecipato al Banchetto Eucaristico. cesco sulla “Santità”. mare la carità: linee portanti. Simbolo: I loro nomi: Gabriele Aiello, Daniele il lievito.
2018 Comunità Giugno 2017 Famiglia di famiglie Fanno 50 per suor Graziella 26 Mercoledì 9 maggio Quasi soffocato da un mare La famiglia vincenziana 27 Alle ore 18 in san Fedele, durante la di bambini, don Carlo posa si è stretta attorno a suor Obiettivo Santa Messa, quattro vedove hanno scelto di consacrarsi al Signore nel per una foto ricordo con il Gruppo Famiglie della Graziella che domenica 3 giugno ha ricordato i 50 (quasi) raggiunto servizio della preghiera e della carità, parrocchia. Sono sposi che si anni di consacrazione. Anche quest’anno ci eravamo presi dopo tre anni di cammino di forma- ritrovano periodicamente per Nella foto la religiosa è l’impegno di sostenere alcuni progetti zione all’interno del gruppo “S. Luisa rafforzare l’amicizia vicendevole affiancata dalla corale dell’Ufficio Missionario Diocesano: de Marillac”. Durante il rito hanno ri- e approfondire il loro carisma. dell’Accademia Musicale le bibbie in lingua kapsiki per i catechisti cevuto la benedizione del vescovo Qui sono ritratti nel cortile “Lorenzo Perosi” di Sale del Camerun e alcune borse di studio Oscar che le ha iscritte nell’Ordo Vi- di san Donnino nel loro (AL), che ha cantato per i bambini peruviani della missione duarum diocesano (vedi la nostra in- più recente incontro. durante la solenne diocesana a Lima. Queste le cifre. tervista a padre Francesco, loro guida celebrazione nella chiesa Questua della quinta domenica di spirituale, a pagina 16). del Gesù. quaresima: 1.207 euro; vendita delle torte Uniamo i nostri auguri a sul sagrato: 844 euro; offerte per gli ulivi: Sabato 12 maggio quelli degli amici 364 euro; salvadanai a catechismo: 145 Ore 14.30 nella chiesa di sant’ Eusebio: per i prossimi 50 anni euro; mercatino dei libri (vedi la foto qui “Festa del Perdono” e celebrazione per di apostolato... sotto) di sabato 2 giugno: 1.000 euro. In la prima volta del Sacramento della totale 3.560 euro per le missioni diocesane! Penitenza per i nostri ragazzi e ragaz- sona di don Pietro Mitta. Don Carlo e ze che preparano a ricevere i Sacra- don Lorenzo sono destinati a Brunate menti della Confermazione e dell’Eu- in qualità di collaboratori parrocchia- caristia. li. Altro che pensione! Domenica 13 maggio Sabato 19 maggio Ascensione del Signore Presieduta dal vicario foraneo don Al termine della Messa Parrocchiale Gianluigi Bollini, abbiamo celebrato l’inaspettato (almeno per quest’anno) in basilica la Veglia di Pentecoste per annuncio dell’avvicendamento del le parrocchie del nostro vicariato. Non parroco; il vescovo Oscar ha nomina- propriamente una folla di fedeli in san to il nostro nuovo Prevosto nella per- Fedele.
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