PANE AL PANE - Palermo Assaggio di primavera

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PANE AL PANE - Palermo Assaggio di primavera
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IL PIACERE QUOTIDIANO            ANNO 5-NUMERO 13-MARZO 2020

                                                          Palermo
                                                            Assaggio
                                                       di primavera

                                                                Carni
                                                   Come mangiarle
                                                      senza rischi

                                            PANE
                                         AL PANE
                                              Ritorno ai sapori
                                             semplici e sinceri
PANE AL PANE - Palermo Assaggio di primavera
PANE AL PANE - Palermo Assaggio di primavera
Benvenuti,
ci piacerebbe che questo numero di Vivi di gusto vi
trasmetta tanta voglia di semplicità e sincerità. Crediamo
che questi due concetti siano molto importanti, in cucina
come nella vita. Essere semplici e sinceri dietro i fornelli
non vuol dire realizzare una cucina, povera, banale,
monotona, al contrario! Vi invitiamo a sperimentare
la grande varietà di materie prime e ricette offerte
in primis dai nostri territori. L’importante è farlo senza
perdere di vista l’obiettivo, che è preparare piatti buoni
e sani, esprimendo, attraverso la cucina, se stessi.
La farina, cui dedichiamo il nostro servizio di apertura,
è un ottimo esempio di questo approccio: un ingrediente
basilare e fondativo dell’alimentazione, ma che pure si
presta a infiniti usi e – se conosciuta e utilizzata in tutte
le sue sfaccettature – è sempre in grado di stupire
noi e i nostri commensali. “Pane al pane”, quindi e,
visto che ci siamo, anche “vino al vino”: fra i contenuti
delle nostre pagine – che spaziano dalla fotoricetta
del ragù napoletano ai cosmetici bio – troviamo anche
una panoramica dei vini friulani.
Buona lettura!

                                                 La redazione

                                                                _1
PANE AL PANE - Palermo Assaggio di primavera
sommario

              Sapor                          dee
        tan           i, luoghi, persone e i
              ti mo                             ita.
                    di diversi r amare la v
                               pe

         la materia prima                                  Buono e giusto                          cibo per la mente

       Farine                                     _4   Carni                               _16   Moreno Cedroni                     _39

       Il mondo vasto e variegato di un                Facciamo chiarezza su come e quanto       Il libro di uno degli chef che hanno
       ingrediente basilare                            mangiarle                                 cambiato la cucina italiana

                nel CARRELLO                            Il gusto di viaggiare                         planet lovers

       Marzo                                   _13     Palermo                             _18   Mathias Ghisini                    _40

       Prodotti e specialità stagionali,               Anticipo di primavera in una città        Intervista al responsabile controllo
       protagonisti nelle vostre cucine                dal fascino irresistibile                 di gestione di Padania Alimenti

                                                           ,
         ci metto la faccia                               L arte del dolce                            Kids Friendly

       S. Diaferia e M. Chiappa                _15     Giuseppe Manilia                    _24   Pancakes alla banana               _43
       “Superheroes” nazionali per                     La sua pasticceria nel Salernitano è      Una ricetta gustosa e versatile,
       Ipermercati e Market                            fra le migliori d’Italia                  da condividere con parenti e amici

                                                             f otoricetta                          tendenze gourmet
Vogliamo regalarti una sorpresa musicale.
                                                       Ragù napoletano                     _30   Mozzarella bar                     _44
$MJDDBTVM QR code e accederai alla colonna
  sonora di questo numero. Buon ascolto!               Più che un piatto, un rito. Ce lo         Il candido latticino è al centro
                                                       spiega lo chef Lino Scarallo              di diverse proposte ristorative

                                                         Scuola di cucina                             Fisica-Mente

                                                       La frutta in pasticceria            _32   Fitness in acqua                   _46
                                                       Tredicesimo minicorso a cura della        Acquagym, acquabike e altre attività
                                                       celebre scuola internazionale ALMA        da svolgere in piscina

  _2
PANE AL PANE - Palermo Assaggio di primavera
Wine maps                                                              il menu del mese
                                                                                                                         tutte le ricette!
Friuli Venezia Giulia                              _50                      Menù del mese                       _60
                                                                                                                      Pane con patate e rosmarino        11
Una piccola regione con una grande                                          Pere al caprino, quiche di trota,
                                                                                                                      Pan bauletto integrale             11
tradizione vitivinicola                                                     arance al forno
                                                                                                                      Torta salata con cavolo nero       12
          Ec o. logi c o
                                                                                                                      e tomino
                                                                                le vostre ricette
                                                                                                                      Pane e panelle                     22
Rewilding                                          _52                      Lasagne con ragù di salsiccia _64
                                                                                                                      4BSEFBCFDDBàDP   23
Ripristinare ecosistemi lasciando che                                       Un piatto tipico calabrese, proposto      Mela farcita                       27
la natura faccia il suo corso                                               da una nostra lettrice
                                                                                                                      Chantilly di ricotta con           28
                                                                                                                      cantucci
          Bi o. Logi c o
                                                                                                                      Crumble di mele Kanzi®             29
I cosmetici                                        _53                                                                con frutta secca
                                                                                                                      Ragù napoletano                    30
Il bio non riguarda solo il cibo ma
anche altre merci                                                                                                     Pasta di frutta ai lamponi         35
                                                                                                                      Sorbetto pesca bianca              35
      A nim al hou se                                                                                                 e prosecco
Maiali                                             _54                                                                Confettura di fragole e frutto     37
                                                                                                                      della passione
Suini domestici? Scelta originale ma
                                                                                                                      Pancakes alle banane               43
fattibile
                                                                                                                      Frittatine di bulgur con cavolo    47
                                                                                                                      nero
  colophon
                                                                                                                      Farinata di ceci e fave            48
  MARZO 2020 - NUMERO 13 - ANNO 5                                                                                     con piselli
  Registrazione in tribunale: Pubblicazione mensile registrata
  presso il Tribunale di Milano n.76 del 29/02/2016 - )33.                                                    Riso Arborio con barbabietola,     55
  Ideatore: Altavia Italia
  Proprietario: GS S.p.A., via Caldera 21 - 20153 Milano
                                                                                                                      porri e nocciole
  Editore: Altavia Italia, Alzaia Naviglio Pavese 78/3 - 20142 Milano
  Stampatore: Altavia Italia, Alzaia Naviglio Pavese 78/3 - 20142 Milano
                                                                                                                      Crema di avocado, lime             56
  Direttore Responsabile: Niccolò Vecchia                                                                             ed erba cipollina
  Redazione: The Van, via Cucchiari 20 - 20155 Milano
  Foto di copertina: Hive, via Teglio 9 - 20158 Milano                                                                Pere con mousse di caprino         62
  Pubblicità: Altavia Italia - vdgmkt@altavia.it
                                                                                                                      Quiche di trota salmonata          62
  L’Editore, il Proprietario ed il Direttore Responsabile non sono responsabili per danni causati
  direttamente o indirettamente dall’utilizzo delle informazioni presenti nel Magazine Vivi di Gusto.                 e puntarelle
  3JDPSEBUJEJQSFOEFSFMBUVBDPQJBDBSUBDFBBMMFDBTTF                                                              Arance speziate al forno           63
                                                                                                                      Lasagne con ragù di salsiccia      64
PANE AL PANE - Palermo Assaggio di primavera
ILLUSTRAZIONE DI ALESSIA CASATI
Le farine sono un elemento ancestrale, essenziale, dell’alimentazione umana. Sono parte
   fondamentale della nostra storia e dello sviluppo della nostra stessa civilizzazione.
 Per questo è importante conoscerle, nelle loro caratteristiche, nelle moltissime varietà
e nei diversi utilizzi. Per affrontare e usare con nuova consapevolezza questo ingrediente
 dalla versatilità assoluta, alla base di moltissime delle cose più buone che arricchiscono
la nostra tavola. Per sfruttarne le doti preziose, ma anche per evitarne i possibili difetti.
Che vogliate cimentarvi nel creare una fragrante pagnotta, nello sfornare una profumata
   torta o nel modellare una morbida pizza... siete pronti a mettere le mani in pasta?
PANE AL PANE - Palermo Assaggio di primavera
la materia prima
       Le farine

di Niccolò Vecchia

Ingrediente
dal fascino antico
Alle origini dell’alimentazione e della stessa società: una storia
che ci racconta come l’uomo è diventato un coltivatore stanziale

P
         rima della ruota: la produzione di farina è
         talmente antica da essere addirittura precedente
         a quell’invenzione che, per antonomasia,
consideriamo un punto cruciale per il progresso
dell’uomo. Potremmo aggiungere che l’invenzione della
ruota renderà molto più facile la produzione della farina,
aiutando a costruire macine e poi mulini decisamente
più efficaci, ma questa parte della storia magari la
raccontiamo un’altra volta.

Qui ci occuperemo invece di come dei semi, che mangiati
così come sono risulterebbero almeno in parte indigesti,
trasformati in una fine polvere abbiano avuto un ruolo
essenziale per lo sviluppo dell’alimentazione e della
società umana.
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  Le a lte rn a tive
  Sarebbe un vero peccato limitare la propria conoscenza alle farine di frumento, le alternative sono moltissime! Come
  la farina di segale, molto usata nei paesi nordici per creare i loro classici pani neri, o di grano saraceno, saporita e
  naturalmente priva di glutine; inoltre ci si fanno i pizzoccheri, per cui non può che essere lodata. Con la farina di mais in
  Italia facciamo la polenta, mentre in Messico è alla base di tacos e tortillas. Ma la farina si ricava anche da legumi come
  fave, piselli, ceci, lenticchie, fagioli, lupini, cicerchie, tutte ottime come fonti di proteine vegetali.

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PANE AL PANE - Palermo Assaggio di primavera
c e n’è u n a
     la materia prima

             per ogni occasione
        Le farine

            Farina? No, farine! Godiamocele nella loro grande varietà. Ecco alcuni
                  dei cereali (e non solo) da cui si ricava il prezioso macinato

                                             Orzo

                                                                          Kamut
               Miglio

                                            Avena

                                                                         Miglio
              Riso rosso

                                            Farro

                                                                     Quinoa tricolore
           Grano saraceno

_6                                        Amaranto
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la materia prima
       Le farine

E con un po’ di orgoglio patriottico ci è concesso dire che    friabile, si ottengono farine fini, sottili. Il grano duro,
i più antichi ritrovamenti archeologici raccontano che nel     più resistente, produce invece la cosiddetta semola,
Paleolitico superiore furono alcune popolazioni italiche, in   caratterizzata da una grana più grossolana. Q
particolare nella zona del Gargano, le prime a consumare                                                        segue a pagina 8
regolarmente farina, circa 32.000 anni fa.

Ma cos’è, davvero, la farina? In latino arcaico la parola
“far”, da cui deriva la nostra “farina”, indicava in
generale tutti i cereali, prima di evolversi e indicare il
solo farro. Questo ci aiuta a sottolineare come la farina
sia il risultato della macinazione dei cereali, non
solo del frumento: nelle grotte garganiche si usavano
dei rudimentali pestelli per ridurre in polvere i chicchi di
avena.
La storia della farina però è strettamente legata alla
nascita dell’agricoltura e, facendo un salto temporale
in avanti, ci troviamo di fronte proprio Sua Maestà il
frumento: una pianta, diretta discendente del farro, che
meglio di ogni altra può raccontare il passaggio che ha
portato l’uomo a diventare un coltivatore civilizzato e
stanziale.

Se siamo quello che siamo, lo dobbiamo molto al frumento
e a ciò che si ottiene dalla frantumazione dei suoi grani.
Non a caso si divide in grano tenero e grano duro,
riportandoci all’idea di macinazione: dal primo, più

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PANE AL PANE - Palermo Assaggio di primavera
la materia prima
            Le farine

     Pa ne: a r te m ag i ca
     È l’alimento per eccellenza, ma cosa ne sappiamo davvero?
     Alla scoperta di un cibo più completo di quanto pensiamo

     I
           l pane è un alimento che unisce tutto il mondo. Ne        originalmente ottenute con grani coltivati in quella
           esistono varianti pressoché infinite, ognuna legata        regione del Canada. Sono spesso utilizzate in miscela con
           alle tradizioni e alle materie prime del luogo di         farine più deboli per aumentarne la resa.
     origine. Il pane è soprattutto una semplicissima                Per i lieviti possiamo fare una divisione fondamentale
     magia, un miracolo di armonia che nasce da una                  tra lievito di birra e lievito madre. Il primo, semplice
     triangolazione elementare fatta di farina, acqua e              da reperire e da utilizzare, si trova confezionato sia
     lievito. Una formula così semplice ci dice che la bontà di      fresco che disidratato: è un vero ingrediente, affidabile
     un pane deriva principalmente dall’uso sapiente di questi       e costante nei suoi risultati. Consente una lievitazione
     ingredienti, sia per quanto riguarda la loro selezione che il   più veloce, ma al tempo stesso per questo non permette
     loro trattamento.                                               alla farina una fermentazione completa, rendendo quindi
                                                                     meno digeribile il pane prodotto, inoltre esalta in modo
                                                                     minore i profumi dei cereali.
     Partiamo dalle farine, che nella panificazione si
     distinguono in “forti” e “deboli” in base alla quantità e al    È IL FRUTTO DELL’INCONTRO TRA FARINA,
     tipo di proteine che contengono: una farina “forte” ha una      LIEVITO E ACQUA. PER OTTENERE
     maggiore capacità di assorbire acqua perché contiene una        UN RISULTATO BELLO E BUONO È
     superiore quantità di proteine che, a contatto con l’acqua,     FONDAMENTALE CONOSCERE LE
                                                                     CARATTERISTICHE DI QUESTI ELEMENTI
     sviluppano il glutine, con il risultato di lievitare di più.
     Una farina di media forza contiene una percentuale di
     proteine compresa tra il 10 e il 12%. Sopra il 12% si avrà      Il lievito madre o pasta madre è invece il risultato di
     una farina detta “forte”, adatta per le lunghe lievitazioni,    una lunga procedura: si tratta di un impasto di acqua e
     mentre una farina con basso tenore proteico è preferibile       farina, che fermenta grazie a lieviti e batteri. Impastato
     per impasti più rapidi e, una volta cotti, più friabili.        poi con altra acqua e altra farina, innesca un processo
     Sulle confezioni delle farine professionali la forza viene      di lievitazione più complesso e più lungo che potrà
     indicata con la lettera W: le farine deboli hanno una W         conferire una maggiore complessità gustativa al pane.
     tra 90 e 160, le medie una W compresa tra 160 e 250.            Comporta però una maggiore cura: infatti il lievito madre
     Esistono anche farine speciali e molto forti, con una W         va conservato con attenzioni quotidiane e offre un minor
     superiore a 350: vengono chiamate Manitoba perché               controllo nella lievitazione degli impasti. Q
                                                                                                                 segue a pagina 10

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la materia prima
   Le farine

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la materia prima
             Le farine

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                                                                                   dol
      A l s e r v i z i o d i s ua                                                       ci p
                                                                                              uoi f
                                                                                                    ar
      m a e s tà . . . l a P i z z a                                                           esp e fruttuosi
                                                                                                  erime                                        e
                                                                                                        nt i c o n f a r i n e a l ter na t iv

  C
              on la farina in Italia abbiamo fatto una
              cosa, un disco di pasta, con cui abbiamo             E per finire,
              conquistato il mondo. La pizza è un impasto
      delicato, che necessita di lievitazioni lunghe per
                                                                   un buon dolce
      raggiungere quell’elasticità e quella morbidezza
      che la rendono unica. Abbiamo chiesto a tre grandi

                                                                   L
      protagonisti di raccontarci il segreto dei loro impasti.              a farina è la base di infinite ricette da forno salate.
      Non possiamo che iniziare dal sud, da Napoli. E da                    Ora però diamo ascolto alla voce golosa che tutti
      Gino Sorbillo che, partito dalla sua storica insegna in               abbiamo dentro, che urla: «dolci!».
      via dei Tribunali, sta diventando una superstar: «Il mio     Come per la panificazione, anche per i dolci da forno è
      impasto lo definisco gentile. Non chiedo alle farine alte     necessario ragionare sulla forza delle farine: quando
      prestazioni, aspettando poi le giuste ore di lievitazione.   l’obiettivo che si vuole raggiungere è la friabilità, come
      Utilizzo una farina 0 biologica che miscelo con una          nelle crostate, nelle frolle in genere e nei biscotti, si
      piccola parte di integrale biologica».                       deve usare una farina che sviluppi poco glutine. Invece
                                                                   nei dolci con maggiore struttura e con uova e grassi
                                                                   nell’impasto, come ad esempio i panettoni, servono
      A Roma ci fermiamo invece per ascoltare la voce di           lievitazioni più lunghe e quindi farine più potenti.
      Pierluigi Roscioli, titolare di un forno mitico nella        Anche nei dolci è però possibile fare fruttuosi esperimenti
      Capitale: «Il nostro approccio è più vicino a quello         con farine alternative, non di frumento: ottima è la farina
      della panificazione, ottenendo una pizza soffice ma            di castagne, naturalmente priva di glutine, che si può
      anche croccante. Usiamo solo farine in purezza, senza        usare come unica farina per la preparazione di torte e
      mai miscelarle, volendo valorizzare le caratteristiche       plumcake particolarmente soffici.
      dei grani».
      Il veneto Simone Padoan con la sua pizzeria I Tigli è
      stato invece un pioniere assoluto della pizza gourmet:       La farina di riso invece può essere aggiunta in piccola
      «Utilizzo solo farine grezze, macinate a pietra, integrali   quantità a impasti a base di farina di frumento, per
      o semi-integrali, per avere un prodotto il più naturale      renderli più leggeri e morbidi. La farina di farro,
      possibile e conservare nel lievitato il sapore del grano.    cereale antenato del frumento, può far nascere buonissimi
      Propongo molti impasti differenti, giocando con sapori       biscotti.
      e consistenze in base ai tipi di guarnizioni». Q             Non possiamo poi dimenticare le farine di nocciole,
                                                                   mandorle, noci: raramente possono essere utilizzate in
                                                                   purezza, ma il loro apporto in miscela con altre farine è
                                                                   alla base di torte e biscotti di grande ricchezza gustativa. Q

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Pa n e c o n pa ta t e
 la materia prima                                                            e rosmarino
         Le farine                                                           Ricetta per 6 persone
                                                                             • 250 g di farina tipo 00 • 250 g di semola di grano duro
                                                                             • 15 g di lievito di birra fresco • 250 g di acqua (tiepida)
                                                                             • 15 g di sale • 125 g di patate lesse tagliate a pezzetti
                                                                             • 10 g di rosmarino tritato • 5 g di olio extravergine di oliva

                                                                             Far sciogliere il lievito in poca acqua tiepida, poi
                                                                        3    trasferirlo in una ciotola e impastare aggiungendo
                                                                       ore
                                                                             poco alla volta le farine e l’acqua restante, fino ad
                                                                             amalgamare. Aggiungere il sale, l’olio, il rosmarino
                                                                             e le patate, impastando energicamente per almeno
                                                                             mezz’ora. Far riposare l’impasto per circa 45 minuti.
                                                                             Impastare di nuovo per qualche minuto, poi metterlo
                                                                             nella forma di un filone arrotondato, e farlo lievitare
                                                                             nel forno spento con la luce accesa per un’ora.
                                                                             Incidere con qualche taglio, a seconda del gusto,
                                                                             la superficie del filone, poi infornare a 200 °C per
                                                                             25 minuti.

                                                                 ricette
Pa n B a u l e t t o
Integrale
Ricetta per 8 persone
• 350 g di farina di grano tenero integrale • 150 g di farina
Manitoba • 250 g di latte • 50 g di burro • 50 g di olio evo • 25
g di miele • 10 g di sale • 10 g di lievito di birra fresco • 2 uova

Fare intiepidire il latte e sciogliere il lievito. Unire il
latte, il miele, un uovo intero e un tuorlo (conservando
l’albume), l’olio, le farine poco alla volta, il burro
                                                                        5
(morbido). Impastare per almeno mezz’ora (se a mano),                  ore
ottenendo un impasto elastico. Metterlo in una ciotola
unta d’olio, coprire, lasciarlo nel forno spento con la
luce accesa fino al raddoppio del volume (almeno due
ore). Stendere l’impasto su una spianatoia, ottenendo un
rettangolo il cui lato abbia la misura dello stampo per
infornare. Arrotolare ottenendo un cilindro da deporre
nello stampo coperto di carta forno. Spennellare con
l’albume avanzato (con poco sale) e rimetterlo nel forno
spento per circa un’ora. Estrarlo, portarlo a 170 °C,
infornare per circa 30 minuti. Farlo raffreddare per
almeno 15 minuti nello stampo.                                                                                                                 _11
ricette                                                     2
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Torta salata con cavolo nero
                           a
e tomino stagionato di capra

Ingredienti per 6 persone
• 250 g di farina di grano tenero tipo 1 • 90 g di burro
• 2 uova • 200 g di cavolo nero • 200 g di ricotta vaccina
• 70 g di panna fresca • 150 g di tomino stagionato di capra
• Sale q. b. • Pepe q. b.

Impastare la farina con il burro, un pizzico di sale            la panna, l’uovo,
                                                                                o, poco sale
                                                                              ovo,      sal e pepe, mescolare e
e di pepe, un uovo: quando gli ingredienti saranno              poi unire il cavolo
                                                                               voloo ne
                                                                                     nero,
                                                                                     nero continuando a mescolare.
amalgamati, non proseguire nell’impasto. Fare                   Stendere la pasta a uno spessore di 4 mm, foderare
una palla, ricoprirla con la pellicola e metterla in            una teglia rotonda e bassa, tagliando la pasta in
frigorifero a riposare per almeno 30 minuti. Privare            eccesso. Con la forchetta bucherellare il fondo
le foglie del cavolo nero della costa centrale,                 della pasta, prima di aggiungere con cura il
lavarle, sbollentarle per 5-7 minuti, poi fermare               ripieno. Tagliare a pezzetti il tomino (senza togliere
la cottura con acqua fredda. Scolarle con cura e                la sua crosta) e guarnire la torta. Infornare a 180
tagliarle finemente. In una ciotola unire la ricotta,
       012_                                                     °C per 45 minuti.
nel carrello
         di marzo

   COSA
   METTO
   NEL
   CARRELLO?                         STICK DI SPECK               INSALATA INDIVIA                LEGUMI AL VAPORE
                                       CARREFOUR                 Coltivata al buio per               CARREFOUR
                                Arricchiscono i tuoi piatti      mantenere il candore        La cottura al vapore preserva
                                 con il loro gusto deciso.            delle foglie.           gusto e proprietà nutritive.

       MELE KANZI®                GRAPPA PIEMONTESE           PASSATELLI AL PARMIGIANO           MORTADELLA BOLOGNA IGP
  Dolci e acidule, succose           STRAVECCHIA               REGGIANO TERRE D’ITALIA               TERRE D’ITALIA
  e croccanti: questi frutti        TERRE D’ITALIA                Con uova da galline                  Squisita a fette
sono un concentrato di gioia         Dal Monferrato,           allevate a terra e trafilati             o a cubetti con
         e vitalità.            invecchiata quattro anni.              al bronzo.                        l’aperitivo.

TAVOLETTE DI CIOCCOLATO          HAMBURGER DI SCOTTONA            FARINA PER POLENTA
                                FILIERA QUALITÀ CARREFOUR
                                                                                                                       e di
  SELECTION CARREFOUR                                               TARAGNA DELLA
   Per chi sa apprezzare            Da allevamenti in cui      VALTELLINA TERRE D’ITALIA
                                                                                                           l e z i o n
sapori delicati e ingredienti      è garantito il benessere        Farina di granoturco
                                                                                                    Una seà e sapore!
                                                                                                    qualit
         ricercati.                       animale.                 e di grano saraceno.

                                                                                                                          _13
ci metto la faccia

UN ENTUSIASMO                                                                                     tradurre in
                                                                                                  azioni concrete

superlativo                                                                                       la conoscenza
                                                                                                  di temi come il
                                                                                                  mangiare sano o
                                                                                                  le tipicità». Le
Silvia Diaferia e Marina Chiappa,                                                                 fa eco Marina
“Superheroes” rispettivamente per gli                                                             Chiappa, da
Ipermercati e per i Market Carrefour                                                              cinque anni in
                                                                                                  Carrefour, da

I
     ntervistandole, non si fatica a capire perché                                                uno nel Market
     siano state nominate Superheroes nazionali,                                                  di Corso
     nell’iniziativa che Carrefour lancia da due anni                                             Garibaldi a
per individuare i suoi collaboratori più entusiasti      Sanremo come responsabile casse: «La pratica fa
e comunicativi, capaci di ideare e promuovere            vedere le cose con occhi diversi: dopo aver raccolto
iniziative sulla responsabilità sociale e sulla          centinaia di cicche di sigaretta nella nostra via durante
Transizione Alimentare. Allegre e coinvolgenti,          il World Clean Up Day, i colleghi fumatori hanno
Silvia e Marina sono due fiumi in piena.                  smesso di gettarle a terra. Abbiamo organizzato molte
«Essere una Superhero è un modo per creare una           iniziative, da quella per la Giornata Mondiale per
sinergia con i collaboratori e con i clienti» spiega     gli Oceani al coinvolgimento di alcuni ragazzi disabili
Silvia Diaferia, da 27 anni nell’Ipermercato             nostri clienti nella Giornata della Diversity. Ma
Carrefour di Corso Grosseto a Torino, dove               la più bella per me è stata quella in occasione della
lavora al Centro Informazioni. «Diamo il meglio di noi   Giornata mondiale delle api: 80 bambini hanno
e al contempo                                            guardato le api in delle arnie da osservazione, hanno
impariamo                                                ascoltato le spiegazioni di un’apicultrice e assaggiato i
sempre qualcosa.                                         nostri mieli».
Con le nostre                                            Perché credi che abbiano scelto proprio te? L’abbiamo
iniziative, dai                                          chiesto a entrambe le Superheroes. «Credo soprattutto
laboratori per                                           per l’entusiasmo che sono riuscita a trasmettere e
bambini “Act                                             per non aver mai mollato» è la risposta di Silvia.
For Food Kids”                                           «Sono molto “carrefouriana”: credo nell’azienda e mi
al Sentiero                                              piacciono queste iniziative. Ce la metto sempre tutta
dei Sapori                                               e lo farò anche nella prossima edizione». Ecco invece
che promuove i                                           Marina: «Credere in quello che fai è la cosa più
prodotti locali,                                         importante. Cerco di fare bene il mio lavoro e ne sono
cerchiamo di                                             orgogliosa». Q

                                                                                                                     _15
buono e giusto

      di Luca Speciani

      Carne: mangiarne
      troppa è dannoso?
      Un loro consumo eccessivo fa male? È soprattutto una questione di scelte consapevoli
      e attenzione alla qualità

  R
               ecenti pronunciamenti dell’Oms               di persone è maggiormente esposta al rischio di
               (l’Organizzazione Mondiale della Sanità)     tumori. Questi studi non dimostrano nulla riguardo
               hanno messo in guardia contro un eccessivo   alla carne: è infatti già noto (anche se non abbastanza
      consumo di carne, soprattutto di carni rosse (e in    pubblicizzato) che l’eliminazione di frutta e verdura
      particolar modo di quelle processate). Eppure, gli    fresche e il consumo di zuccheri e di farine raffinate
      studi in merito non forniscono indicazioni                      genera tumori. Dunque, il rischio tumori della
      risolutive.                                                     prima categoria non dipende necessariamente
      Un primo gruppo di ricerche distingue fra                       dalla presenza di carne nella dieta, e
      individui con alimentazione ricca di carni,                     probabilmente non cambierebbe se alla carne
      farine raffinate e zuccheri semplici, e                          si sostituissero, per esempio, i legumi.
      individui che si nutrono invece di cereali e                    Altri studi parlano di consumo di carne
      legumi integrali, uova, formaggi e verdure                      in genere, mettendo insieme bistecche,
      fresche, sottolineando che la prima categoria                   pesce e petti di pollo con wurstel,

_16
ww
                                                         w. m                       .it
                                                              e   dicinadisegnale

salumi, salsicce. È ben noto che questi ultimi                            (bovine, suine, equine) e carni bianche (pollo,
alimenti insaccati sono molto ricchi di nitriti e nitrati,                tacchino). Le prime hanno una maggiore attività
usati come conservanti e coloranti. La cancerogenicità                    anabolizzante (utile per un atleta o per un anziano
di questi conservanti è nota fin dal 1920, e non                           malassorbente, una persona deperita o convalescente),
stupisce che un loro uso abbondante possa favorire, su                    ma dovrebbero essere (per lo stesso motivo)
grandi numeri, l’insorgenza di tumori al colon o allo                     sconsigliate a chi invece abbia una familiarità o una
stomaco. Ma che c’entra il nasello al vapore con tutto                    storia tumorale alle spalle.
questo?                                                                   Le carni bianche invece sono più a rischio di
Occorre poi ricordare che la cancerogenicità di                           antibiotici, usati spesso negli allevamenti avicoli.
molti alimenti è legata al modo in cui vengono cotti.                     Importante dunque scegliere consapevolmente
Qualunque segno di bruciatura su qualunque                                premiando prodotti biologici o almeno da filiera priva
alimento contiene sostanze cancerogene: nella                             di antibiotici, che si stanno ultimamente diffondendo.
carne, come nella pizza, al pari del catrame e del                        Concludendo, è consigliabile non demonizzare questo o
benzopirene contenuti nel fumo di sigaretta. Ma questo                    quell’alimento, ponendo invece sempre attenzione alla
problema non ha certo a che fare solo con la carne.                       qualità di ciò che mettiamo nel piatto. Q
Perché allora si mette spesso sotto accusa la bistecca
alla griglia e quasi mai una pizza troppo cotta?
Tuttavia, un aspetto molto importante che non può
essere negato è la presenza di estrogeni. Questi ormoni
hanno una forte capacità anabolica, cioè stimolano
la moltiplicazione cellulare. Gli estrogeni vengono
usati negli allevamenti di alcuni paesi in cui sono
consentiti (non in Italia, e tanto meno negli allevamenti
biologici!). Chi compra carni estere di scarsa
qualità può quindi assumere dosi di estrogeni
superiori a quanto consigliato. Ma chi si rifornisce
di carni italiane, meglio se biologiche, può stare molto
tranquillo da questo punto di vista.
Va infine evidenziata una differenza tra carni rosse

                                                                                                                                   _17
il gusto di viaggiare
                   Palermo

      D i G i u l i a n a A lta m u r a

      Assaggio
      d i p r i m av e r a
      I tesori, la luce e i profumi del capoluogo siciliano ci permettono di salutare l’inverno
      e proiettarci verso le stagioni calde

  P
               alermo, con i suoi colori straordinari e il suo      ammirarvi esempi di gotico fiorito (come nel portico
               profumo di mare e d’oriente, è la città ideale da    meridionale del 1453) così come elementi di proporzione
               visitare per gustare in anticipo i piaceri della     neoclassica (la grande cupola settecentesca).
      primavera. Fondata dai Fenici tra il VII e VI secolo a. C.,   La Chiesa del Gesù (anche detta Casa Professa),
      è stata per secoli luogo d’incontro tra popoli diversi che,   invece, è l’espressione più significativa del barocco
      nel succedersi delle dominazioni, hanno generato una          palermitano. Le sue dimensioni imponenti, il grandioso
      stratificazione architettonica e culturale senza precedenti,   interno a croce latina, l’esuberanza delle decorazioni
      rendendola un vero e proprio museo a cielo aperto.            sono tali da lasciare chiunque a bocca aperta. Un
      Primo esempio di questa ricchezza storico-artistica è         effetto simile è garantito dalla Cappella Palatina,
      la splendida Cattedrale, definita non a caso il “libro         che lo scrittore Guy de Maupassant ha definito “il più
      di storia di Palermo”: ogni dominazione, infatti, vi ha       bel gioiello religioso sognato dal pensiero umano”: in
      lasciato traccia del proprio passaggio, ed è possibile        questa cappella risalente al 1130 è possibile ammirare
                                                                    la fusione dello stile occidentale con quello bizantino e
                                                                    perfino islamico (il soffitto è coperto da “muqarnes” in
                                                                    legno di tradizione araba, abbellimento più unico che
                                                                    raro per una chiesa cristiana!).
                                                                    Ma non solo le chiese incarnano questa incredibile
                                                                    stratificazione culturale: basta passeggiare per le strade
                                                                    della città per scorgere palazzi la cui importanza storica
                                                                    è pari solo alla loro bellezza. Palazzo Comitini e
                                                                    Palazzo Sant’Elia incarnano l’anima della Palermo
                                                                    barocca con la loro ricchezza decorativa. Palazzo Jung
                                                                    col suo giardino tropicale, esprime lo spirito della
                                                                    Belle époque, mentre il Palazzo Reale è un sontuoso
                                                                    e raffinato esempio di architettura arabo-normanna.
                                                                                                               segue a pagina 20

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I n a lt o : P i a z z a P r e t o r i a . I n b a s s o d a s i n i s t r a :
Pa l e r m o v i s ta d a l m a r e e i l m e r c a t o d e l l a V u c c i r i a .
A sinistra: la chiesa della Martorana.

                                                                                      _19
il gusto di viaggiare
                 Palermo

                                                                       Il TEATRO MASSIMO

                                                                   lungomare, bere un caffè o mangiare pesce in un
                                                                   ristorante sul borgo marinaro non sarà certo meno
                                                                   piacevole.
                                                                   A proposito di cibo: sapevate che Palermo, secondo la
                                                                   classifica redatta dal network americano Virtual Tourist,
                                                                   si è classificata al quinto posto tra le migliori località
                                                                   al mondo per lo street food? Provare per credere!
                                                                   Basterà girare per i suoi mercati tradizionali – la
                                                                   Vucciria, Ballarò, il Capo, Borgo Vecchio – per
                                                                   trovare nell’intreccio dei vicoli, tra bancarelle colorate
      Alcuni di questi palazzi ospitano delle vere e proprie       e profumo di frittura, specialità tipiche del cibo di
      case-museo, con tesori tutti da scoprire: gli interni        strada come arancine, “sfinciuni” (un pane morbido con
      del duecentesco Palazzo Mirto nascondono mobili              sopra una salsa a base di pomodoro, cipolla, acciughe,
      e arredi che vanno dal Seicento all’Ottocento, mentre        origano e pezzetti di formaggio), “stigghiole” (budella
      nelle cosiddette “Stanze al genio” ospitate nel              di agnello condite con prezzemolo e cipolla e infilzate
      Palazzo Torre Pirajno è possibile accedere a una             in uno spiedino o arrotolate attorno a un cipollotto,
      collezione unica al mondo – oltre cinquemila esemplari       cucinate sulla brace), polpo bollito, pane e milza, pane
      di mattonelle maiolicate siciliane realizzate tra il XV      con “panelle” (frittatine a base di acqua e farina di
      e il XX secolo. Palazzo Abatellis, infine, è sede della       ceci) e “cazzilli” (crocchette di patate). Non avete già
      Galleria Regionale d’Arte moderna, che custodisce            l’acquolina in bocca? Q
      capolavori indimenticabili, prima tra tutte la famosa
      Annunciata di Antonello da Messina.
      Non si può dire di aver assaporato la cultura palermitana      L a c i t tà d e i P u p i
      senza assistere a una prima al Teatro Massimo, il teatro
      lirico più grande d’Italia, terzo in Europa dopo l’Opera       Il teatro dei Pupi è stato il primo patrimonio italiano
                                                                     inserito tra i “Patrimoni Orali e Immateriali
      di Parigi e quella di Vienna. Questo teatro, cominciato        dell’Umanità” dall’Unesco, e questo dovrebbe dirla
      nel 1875 dall’architetto Giovan Battista Filippo Basile,       lunga sulla sua rilevanza culturale. Palermo ha dato
      è il simbolo della Palermo liberty e un fiore all’occhiello     i natali ad alcune delle famiglie di pupari più note di
      per tutta la nazione.                                          sempre, che si sono tramandate quest’arte magica di
                                                                     generazione in generazione. Assistere a uno spettacolo di
      Con l’arrivo della bella stagione, impossibile rinunciare      Pupi è un’esperienza da non perdere: in città troverete,
      a una passeggiata sulla spiaggia di Mondello,                  oltre al Museo Internazionale delle Marionette Antonio
      ammirando il mare color turchese e la sabbia luccicante.       Pasqualino, diversi luoghi storici in cui assistere a
      Se siete fortunati, sarà già possibile fare il bagno: la       una rappresentazione, dal Teatro Opera dei Pupi della
                                                                     famiglia Cuticchio a quello della famiglia Argento, fino
      spiaggia è balneabile dalla primavera all’autunno!             al Teatro Carlo Magno.
      In alternativa, camminare tra i pini e le palme del

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da n o n
                                             perdere

                                              I l m e r ca t o a l c o p e r t o
                                              Ubicato in un’antica fabbrica agrumaria restaurata con
                                              gusto contemporaneo, Sanlorenzo Mercato ospita alcune
                                              tra le più interessanti realtà enogastronomiche della
                                              regione: potrete trovarvi 2.800 prodotti di qualità che
                                              provengono da 250 fornitori siciliani.

La città dei Ragazzi
Se viaggiate con tutta la famiglia,

                                                                                            ia regionale
la Città dei Ragazzi è una tappa
obbligata: si tratta di un’area situata
all’interno del Parco della Favorita,
interamente dedicata ai bambini e ai
ragazzi, con tanto di castello in mattoni,

                                                                                           nom
ponte levatoio, stazione ferroviaria
e tanto di più.

                                                                                          tro
                                                                                     as
                                                                                     og
                                                                                En
                                                                                                           Scheletri
                                                                                                           e mummie
              Per
                 le

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                                    e
                                              Le Catacombe dei Cappuccini
                                              Si tratta di uno dei luoghi più impressionanti al
                                              mondo, situato nei sotterranei del convento dei Padri
                                              Cappuccini e datato 1599: vi sono conservate ottomila
                                              salme mummificate, suddivise per sesso, classe sociale e
                                              professione, dal XVII secolo sino alla fine del XIX.

                                                                                                                       _21
ric e t t a ri o

olio di semi di arachidi
Carrefour
                                                                                      Pane e panelle                         75   MEDIO

                                               1   In una ciotola, setacciare la farina di ceci, unire l’acqua a temperatura ambiente e
                                                   mescolare energicamente con l’aiuto di una frusta. Aggiustare di sale e di pepe.

                                               2   Versare il composto in una pentola e cuocere a fuoco dolce, continuando a
                                                   mescolare per evitare la formazione di grumi.

                                               3   Quando il preparato si stacca dalle pareti, trasferirlo in una teglia
                                                   rettangolare dai bordi alti (tipo stampo da plumcake) e lasciar riposare
                                                   per qualche ora.
Ingredienti per 10 persone
                                               4   Ricavare delle fettine di medio spessore e friggerle in olio di arachidi
• Olio di semi di arachidi Carrefour q. b.         bollente per qualche minuto, fino a che non risulteranno dorati e croccanti.
• 500 g di farina di ceci
• 1,5 l di acqua                               5   Farcire i panini con le panelle e condire, se si desidera, con qualche
• 10 panini con semi di sesamo                     goccia di succo di limone e del prezzemolo fresco.
• Succo di limone q. b.
• Sale q. b.
• Pepe q. b.

             QUESTO TIPICO PIATTO SICILIANO,
             INVENTATO DAGLI ARABI, È STATO
             AFFINATO DAI PANELLARI DI
  PALERMO CHE, GRAZIE ALL’AGGIUNTA DI SALE,
  PEPE E DELLA FRITTURA, LO HANNO RESO IL
  SIMBOLO DELLO STREET FOOD SICILIANO.

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r ic e t t ar io

                                                                                         pinoli confezionati
                                                                                         Carrefour

75      MEDIO   Sarde a beccafico
1    Mettere l’uvetta in acqua calda e lasciarla in ammollo per qualche minuto.
     In una ciotola con il pangrattato unire il prezzemolo tritato, le acciughe
     sminuzzate, l’uvetta scolata e i pinoli. Aggiustare di sale e pepe, condire con
     dell’olio extravergine di oliva e mescolare per amalgamare tutti gli ingredienti.

2    Farcire con il ripieno le sarde, tenendone un pochino da parte, e arrotolarle
     su se stesse a mo’ di involtini.

3    Distribuire gli involtini ordinatamente in una teglia dai bordi alti, in modo
     che siano vicini tra loro, cospargerli con il pangrattato avanzato e guarnire
                                                                                         Ingredienti per 4 persone
     con qualche foglia di alloro.
                                                                                         • 25 g di pinoli confezionati Carrefour
4    Cuocere in forno preriscaldato a 200 °C per circa 25 minuti. Servire ben            • 520 g di sarde già pulite e aperte
     caldi.                                                                                a libro
                                                                                         • Alloro q. b.
                                                                                         • 50 g di pangrattato
                                                                                         • 10 g di prezzemolo
                                                                                         • 25 g di uvetta
                                                                                         rHEJàMFUUJEJBDDJVHIFTPUUPMJP
                                                                                         r4BMFàOPRC
                                                                                         • Pepe q. b.
                                                                                         • Olio extravergine di oliva q. b.

                                                                                                             P E R P R E PA R A R E Q U E S TA
                                                                                                             R I C E T TA S E C O N D O L A
                                                                                                             T R A D I Z I O N E C ATA N E S E ,
                                                                                           P O T E T E S O S T I T U I R E M E TÀ D E L
                                                                                           PA N G R AT TAT O C O N L A S T E S S A
                                                                                           Q U A N T I TÀ D I P E C O R I N O G R AT T U G I AT O
                                                                                           E AGGIUNGERE POI AGLIO O CIPOLLA
                                                                                           T R I TAT I . S O V R A P P O N E T E Q U I N D I
                                                                                           U N A S A R D A S U L L’ A LT R A , C O M E U N
                                                                                           SANDWICH, E FRIGGETELE IN OLIO
                                                                                           BOLLENTE.

                                                                                                                                              _23
,
         L arte del dolce
         Giuseppe Manilia

      di Niccolò Vecchia

      Anima internazionale
      Il pasticciere della provincia di Salerno ha conquistato un pubblico sempre più ampio
      con i suoi dolci contemporanei

  G
               iuseppe Manilia è un uomo dalle idee chiare:      venendo però ripagato della sua tenacia. Oggi la
               le aveva già a quattordici anni, quando decise    Maison Manilia è un punto di riferimento in
               che da grande avrebbe aperto una pasticceria.     Campania e anche oltre i confini regionali: è stata
      Vocazione? In parte, ma venuta da una considerazione       una delle prime pasticcerie a ricevere le tre torte dalla
      molto pragmatica: «Fu una scelta dettata soprattutto       guida del Gambero Rosso, mentre nel 2017 Manilia
      dal fatto che a Montesano Scalo, il mio paese              è stato premiato dalla prestigiosa Accademia Maestri
      natale, in provincia di Salerno, non c’era nemmeno         Pasticcieri Italiani come Pasticciere dell’anno.
      una pasticceria. Allora dovevo pensarci io».               Come si può cogliere dal nome scelto per la svolta del
      Segue un periodo di apprendistato e di studio: «Sono       suo locale, lo sguardo di Manilia era puntato verso la
      andato a bottega in una pasticceria di un paese vicino,    Francia: «Lo stile francese contemporaneo è stato un
      poi in un’altra. Sono passati circa sette anni di lavoro   modello importante, sia a livello estetico che tecnico.
      e di formazione, poi mi sono sentito pronto a fare il      Ho provato ad applicare questo approccio alla mia
      grande passo. E a ventitré anni ho aperto il mio           realtà, usando prodotti italiani e puntando sempre sulla
      locale». Determinazione e coraggio, quelli dimostrati      leggerezza. Un dolce per me dev’essere buono,
      da Giuseppe Manilia, che gli hanno permesso di             goloso, ma non appesantire chi lo mangia».
      imprimere una svolta netta alla sua proposta dolce,        Macarons, monoporzioni e torte sono oggi le colonne
      circa dodici anni fa. Nei primi anni di vita di quella     della proposta della Maison Manilia, che nel prossimo
      che allora si chiamava Pasticceria Orchidea, Manilia si    futuro dovrebbe essere completamente rinnovata. E
      era concentrato su uno stile tradizionale: «Interpretavo   chissà che tra qualche tempo non nascano anche dei
      i classici della pasticceria salernitana, riscuotendo un   punti vendita altrove… Q
      ottimo successo. Poi però mi sono guardato intorno, mi
      sono fatto delle domande. Che senso aveva che in
      tutte le pasticcerie della mia zona facessimo le             carta d’identità
      stesse cose? La risposta era chiara nella mia mente e        Chi è. Giuseppe Manilia
      mi ha portato a cambiare marcia».                            LA PASTICCERIA. Maison Manilia, Montesano Scalo
                                                                   (Salerno)
                                                                   Online. www.facebook.com/pages/Pasticceria-
      Non tutti a Montesano Scalo compresero la sua scelta:        Giuseppe-Manilia/478049672385817
      inizialmente il pasticciere fece un po’ di fatica,

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FOTO DI DANTE SANSEVIERO

            Giuseppe Manilia
,
L arte del dolce
Giuseppe Manilia
,
    L arte del dolce
    Giuseppe Manilia

M e l a fa r c i ta

                                                           M
                                                                       escolare insieme i tuorli e lo zucchero e far
  Per la crema pasticciera                                             riposare in frigorifero dalle 3 alle 12 ore.
  500 g di latte fresco
                                                                       Mettere in infusione nel latte la vaniglia e
  150 g di zucchero a velo                                 le scorze di limone e far riposare in frigorifero 12 ore.
  125 g di tuorlo d’uovo                                   Portare a ebollizione il latte, nel frattempo aggiungere
  40 g di amido di mais o di riso                          l’amido alla crema di tuorli, una volta raggiunto il bollore,
  4 g di scorza di limone                                  versare il latte sui tuorli in due tempi, e mescolare.
  Vaniglia                                                 Rimettere sul fuoco, raggiungere gli 82 °C, far raffreddare
                                                           e riporre in freezer con della pellicola a contatto.

  Per il Pan di Spagna                                       Per la bagna al limoncello
  250 g di uova                                               100 g di zucchero semolato
  150 g di zucchero semolato                                  150 g di acqua
  185 g di farina                                             50 g di Limoncello di limoni Costa di Amalfi

M                                                          P
           escolare le uova con lo zucchero, poi montare           ortare a ebollizione
           il composto, a mano o a macchina, a velocità            l’acqua con lo
           sostenuta. Quando le uova saranno montate,              zucchero, una volta
versare la farina a pioggia, mescolando l’impasto dal      raggiunto il bollore far
centro all’esterno, e dal basso verso l’alto. Foderare     raffreddare, poi aggiungere
gli stampi e riempirli fino a tre quarti con l’impasto,     il limoncello e mescolare.
cuocere a 180-190 °C per 40 minuti.

Per la finitura

T
       agliare la mela in superficie, formando un           la bagna al limoncello, richiudere la mela con il suo
       coperchio, svuotare il contenuto della mela con     coperchio. Infornare a 140-150 °C per 20 minuti. Il
       un cucchiaio, farcire con la crema pasticciera.     dessert si può servire caldo, come fine pasto (la scelta
Aggiungere il Pan di Spagna a tocchetti, inzuppati con     ideale), o anche freddo come dolce da colazione.

                                                                                                                           _27
ric e t t a ri o

ricotta Carrefour
                                                        Chantilly di ricotta
                                                  con cantucci e melograno                                             10 FACILE
                                                        al profumo di menta
                                             1 In una pentola scaldare a fuoco lento la crema pasticcera per qualche minuto,
                                                 mescolando fino a ottenere una consistenza liscia e vellutata.

                                             2   In una ciotola ammorbidire la ricotta e incorporare lo zucchero a velo e
                                                 la scorza di limone grattugiata.

                                             3   Unire il composto alla crema pasticcera, che nel frattempo si sarà intiepidita,
                                                 e amalgamare bene.
Ingredienti per 10 porzioni

• 450 g di ricotta Carrefour                 4   Sul fondo di bicchierini o ciotoline distribuire prima i cantucci tritati
• 210 g di crema pasticcera già pronta           grossolanamente e poi la chantilly di ricotta, cospargendo la superficie
• 90 g di cantucci alle mandorle                 con chicchi di melograno e qualche fogliolina di menta a piacere.
• 60 g di zucchero a velo                        Servire ben freddi.
• 1 limone (la scorza)
• Chicchi di melograno q. b.
• Menta q. b.

             GRAZIE ALLA FRESCHEZZA DELLA
             MENTA E ALLA CROCCANTEZZA
             DEI BISCOTTI, QUESTO DOLCE AL
  CUCCHIAIO SARÀ UN VERO E PROPRIO REGALO
  PER I VOSTRI OSPITI.

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r ic e t t ar io

             CRUMBLE DI MELE KANZI ® CON                                                mele kanzi ®

70 FACILE    FRUTTA SECCA AROMATIZZATO
             ALLA VANIGLIA E AL ROSMARINO
1   Lavare le mele, privarle del torsolo e tagliarle a cubetti di medie dimensioni.
    Saltarle in padella per qualche minuto con il succo di limone, 70 g
    di zucchero di canna e la cannella in polvere, fino a che non si saranno
    ammorbidite.

2   Per il crumble, in una ciotola lavorare rapidamente con la punta delle dita
    la farina 00, le mandorle e le nocciole tritate, insieme allo zucchero e al burro
    a pezzetti, fino a ottenere un composto sabbioso. Aggiungere del rosmarino a
    piacere e i semi della bacca di vaniglia e amalgamare bene tutti gli ingredienti.   Ingredienti per 6 persone

                                                                                        • 1 kg di mele Kanzi®
3   Disporre i cubetti di mela sul fondo di una teglia dai bordi abbastanza alti e
                                                                                        • 120 g di burro
    coprire con il crumble di frutta secca e vaniglia.
                                                                                        • 190 g di zucchero di canna
                                                                                        • 100 g di farina 00
4   Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 40 minuti circa, fino a che la           • 40 g di nocciole
    superficie del dolce non sarà dorata.                                                • 40 g di mandorle
                                                                                        • 1 baccello di vaniglia
5   Eventualmente, decorare con dell’altro rosmarino e servire tiepido.                 • 1 cucchiaino di cannella in polvere
                                                                                        • Succo di 1/2 limone
                                                                                        • Rametti di rosmarino q. b.

                                                                                                   LE MELE KANZI®, CON IL LORO
                                                                                                   GUSTO DOLCE E INTENSO E
                                                                                                   LA CONSISTENZA CROCCANTE,
                                                                                         VALORIZZANO MOLTISSIME RICETTE. COME
                                                                                         QUESTO CRUMBLE CHE, IMPREZIOSITO
                                                                                         DELL’AROMA DI VANIGLIA E DI ROSMARINO,
                                                                                         SAPRÀ ESSERE UN DOLCE IRRESISTIBILE.

                                                                                                                           _29
LA fo t o r i c etta
          Ragù napoletano
                                                         250 g                   250 g
                                                        di spezzatino       di muscolo di maiale
                                                         di vitello

                                                                                 250 g
                                                                            di pancia (tracchia)
                                                                                 di maiale

                                                                                    1
                                                                               cipolla media

                                                                                  5 Kg
                                                                               di pomodoro
                                                                               San Marzano

      Le istruzioni                                                                 2
      di Lino Scarallo                                                       cucchiai di sugna

  I
          l ragù napoletano, o come sarebbe più corretto dire “o’
          rraù”, è una delle grandi ricette della tradizione regionale
                                                                                   1/4
          italiana. Ed è un pezzo fondamentale dell’anima partenopea,         di litro di vino
      come testimonia anche la meravigliosa poesia dedicata a questa          bianco secco
      preparazione da Eduardo De Filippo. Si tratta di una ricetta a
      suo modo semplice, essenziale, che ha come elementi cruciali la
      lentezza della preparazione e la pazienza rigorosa.
      Per proporvela, ci siamo affidati a Lino Scarallo, chef napoletano
                                                                                 basilico
      che nella sua carriera ha realizzato un sogno: portare, per primo,
      una stella Michelin a brillare su un’insegna della città di Napoli,
      Palazzo Petrucci.
                                                                             200 G di olio extra vergine di oliva,
      per 4 persone                                                                       sale q. b.

_30
preparazione
           1
                                                                                     2
                                                                                                                   rimestare
                                                                                         ere  ai fornelli pronti a
                                                                          Bisogna rim an                               il vino,
                                                                                      iaio  di le gn o e bagnare con
                                                                          con il cucch              si sarà asciuga
                                                                                                                    to.
                                                                                  appena il sugo

   Il ragù va preeparato qualc
                              l hhe gio
                                     i rno prima, mettendo la
  carne in olio caldo. Dopo
                              averla fatta brasare, aggiu
 la cipolla tritata. Carne                               ngere
                           e cipolla devono rosolare
la prima facendo la sua                               ins ieme:
                           crosta scura, le seconde
                  appassendo senza brucia
                                             re.
                                                     man mano           3
                                                                     Quando la carne avrà un
                                                                                              bel colore doratoo,
                                                                  aggiungere i due cucchia
                                                                                          i di sugna e il pomodoro
                                                                       San Marzano passato al
                                                                                               passaverdure.

       4
                                             bassissimo.
              Va messo a cuocere a fuoco                     a
                                   e, “pippiare”: onomatope
      Il ragù dovrà, come si dic
                                   del sobbollire a malapena.
      che ben descrive il suono
                                          a lungo: da 12 ore
          Il ragù dovrà cuocere molto
                                      to va rimestato, facendo
        a tre giorni. Di tanto in tan
                                             hi sul fondo.
              attenzione che non si attacc
                                                                                                                            _31
SCUOLA DI CUCINA
             Il corso

                    LA FRUTTA IN PASTICCERIA
                        Tecniche, consigli e ricette dai docenti di ALMA, la più
                    importante scuola di cucina italiana. In questo numero parliamo
                                  di confetture, composte, gelatine...

  L
              a frutta è una delle cose buone della vita.      qualsiasi tipo di frutta. È però molto importante,
              Golosa, dolce, sana: difficile chiedere di       per ottenere delle buone conserve dolci, rispettare
              più. La frutta è anche, proprio per questi       la stagionalità di queste materie prime. Infatti, se
      motivi, uno degli ingredienti più nobili di moltissime   l’obiettivo è conservare il più a lungo possibile i
      preparazioni di pasticceria. Grazie alla competenza      profumi e i sapori di un frutto, è fondamentale
      e agli insegnamenti di Ivan Macchi, docente del          scegliere per questo processo dell   della frutta che
      Corso Superiore di Pasticceria e                                                    maturazione naturale. In
                                                                sia all’apice della sua maturazion
      del Corso Superiore   re di Cucina                             questo modo non si conserverà al  a meglio solo
      Italiana della scuola  la ALMA di                                                               anche la sua
                                                                       il sapore di quella frutta, ma an
      Colorno (Parma), racconteremo                                    consistenza e la sua colorazione.
                                                                                             colorazion
      alcune di queste preparazioni.
                             parazioni.
      Partendo da una considerazione
                           nsiderazione                              CONFETTURE
      generale: le tecnichee che                                       Perché una preparazione si possa chiamare
      citeremo nascono dall’obiettivo
                           all’obiettivo                                                    contenere almeno il
                                                                           confettura, deve conte
      comune di prolungare  re la vita                                       35% di frutta, intera
                                                                                               inte o a pezzi. La
      della frutta per poterne
                            rne godere                                                confettura ddetta “extra” ne
      tutto l’anno.                                                                             contenere invece
                                                                                          deve con
                                                                                               45% Quella
                                                                                            il 45%.
      L A S TA G I O N A L I TÀ                                                               che chiamiamo
      Ci siamo abituati a                                                                     marmellata è una
                                                                                              mar
      trovare sempre, o quasi,
                          uasi,                                                                  confettura
                                                                                                 co

_32
ottenuta                                                                        F R U T TA E S S I C C A TA
esclusivamente                                                                     Questa preparazione
                                                                                   Q
da agrumi. Lo                                                                        ssi basa sulla maggior
zucchero ha un ruolo                                                                  cconservabilità della
importante, in quanto è                                                                frutta di cui si sia ridotta
l’ingrediente che blocca                                                            ddrasticamente la quantità
la fermentazione della                                                           d’acqua all’interno. Si può
                                                                                 d’a
frutta: più ce ne sarà, piùù                                                  essiccare la frutta usando
                                                                              essic
lunga sarà la conservazione.
                          one.                                                     un forno domestico,
                                                                                   u
È utile anche l’inserimento
                          nto                                                      lasciandola a 60-
                                                                                   la
di un ingrediente acido,                                                         65 °C per 6-8 ore al
normalmente il succo di limone, che blocca                                     raggiungimento del risultato
                                                              giorno, fino al raggi
invece l’ossidazione della frutta e aiuta la pectina ad    desiderato. Il forno dovrà avere la valvola aperta,
attivarsi. Quest’ultimo ingrediente è quello che dà        oppure dovrà essere lasciato leggermente aperto
struttura alla confettura.                                 (ad esempio inserendo un mestolo di legno
                                                           nell’apertura).
COMPOSTE
Per molti elementi sono simili alle confetture,            F R U T TA C A N D I TA
ma devono contenere almeno l’80% di frutta.                Sempre partendo dall’azione conservante dello
Questo riduce la componente zuccherina e                   zucchero, la canditura prevede l’immissione
comporta dunque una minore conservabilità.                 ripetuta della frutta in uno sciroppo, poi
                                                           portato a ebollizione. Per osmosi, l’acqua
G E L A T I N E O PA S T E D I F R U T TA                  di vegetazione della frutta verrà gradualmente
Anche in questo caso abbiamo a che fare con una            sostituita dallo zucchero, che penetrerà al suo
preparazione che si serve dei medesimi ingredienti:        interno.
frutta, zucchero, succo di limone, pectina. Si parte
però da un succo o un estratto di frutta, privo            F R U T TA S C I R O P PA TA O S O T T O
quindi di pezzi o di filamenti, e si aumenta               SPIRITO
la componente di pectina, per aumentare                    In queste tecniche, la frutta viene immersa o in
l’elasticità e la masticabilità del risultato finale. La   uno sciroppo (e la percentuale di zucchero nello
percentuale di frutta deve essere almeno il 35%,           sciroppo influirà anche sulla consistenza della
ma quando si parla di gelatina “extra”, anche in           frutta stessa), o in un distillato ad alto grado
questo caso si deve arrivare al 45%.                       alcolico. Q

                                                                                                                      _33
SCUOLA DI CUCINA
            Il profilo

      I va n
      Macchi
      Piatto preferito da mangiare: la pizza
      Piatto preferito da cucinare: pane, focaccia, pizza
      La pasticceria in 3 parole: sacrificio, curiosità,
      soddisfazione

  B
                olognese, classe ’89, diplomato come            anni. Seguono esperienze a New York e nel
                perito termotecnico. Come è successo            Relais Chateaux “Borgo San Felice”. Il direttore
                che Ivan Macchi sia diventato un docente di     didattico di ALMA Matteo Berti si ricorda però di
      pasticceria? Dopo il diploma intraprende un percorso      lui e della sua bravura, e lo richiama. Così oggi Ivan
      lavorativo affine ai suoi studi trovando impiego in una   Macchi è uno dei docenti del Corso Superiore di
      multinazionale. Dopo quattro anni di duro lavoro          Pasticceria e del Corso Superiore di Cucina Italiana
      prende un mese di ferie. Ma anziché puntare a             in ALMA. Q
      una meta esotica, fra lo stupore dei parenti, decide
      di trascorrere quel periodo libero a Colorno,
      in provincia di Parma. Alla base della scelta               IL CORSO DI PANIFICAZIONE
      apparentemente bizzarra c’è ALMA: Ivan frequenta            Dopo essere stata la prima a inaugurare un corso sulla
      il Corso Tecniche di Pasticceria. Con un progetto           formazione di Sala, ALMA è di nuovo tra gli apripista
      semplice: se non gli fosse piaciuto, sarebbe tornato        nell’aver concepito un corso completamente dedicato
      al suo vecchio lavoro, mentre se si fosse innamorato        all’arte della panificazione. Per quanto quello del
                                                                  panificatore sia di fatto un mestiere antico, mai come
      di quella prospettiva, avrebbe cambiato vita. La            oggi ha necessità di professionisti con una visione
      storia racconta che il Corso Tecniche di Pasticceria        e un approccio moderno; ALMA ha saputo trovare
      a Macchi piacque eccome. L’anno successivo lavora           questo approccio, grazie ai Maestri e ai professionisti
      duramente per potersi pagare il Corso Superiore che         coinvolti nel piano didattico del Corso di Panificazione
                                                                  Moderna, al fine di creare figure che si inseriscano in
      frequenterà nel 2014. Poi arriva la grande svolta. Che      modo concreto e innovativo nel mercato di oggi.
      come prima tappa ha una delle cucine più prestigiose        Per maggiori informazioni sul corso, visitate il sito
      d’Italia, quella del tre stelle di Massimiliano             www.alma.scuolacucina.it.
      Alajmo, a “Le Calandre”, dove si ferma per due

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I       Pasta di frutta ai lamponi

                   • 626 g di purea di lampone • 174 g di
                   succo di limone • 308 g di isomalto • 143 g
45 minuti     6    di glucosio 44 de • 61 g di zucchero • 15 g
 di pectina jeune • 308 g di zucchero • 10 g di acido citrico in
 soluzione

 • Unire la polpa, il succo di limone e gli zuccheri in
 pentola, portare a primo bollore e incorporare con
 l’ausilio di una frusta la pectina, miscelata con la
 seconda quantità di zucchero. • Cuocere a 108 °C,
 incorporare l’acido citrico in soluzione, miscelare
 accuratamente e colare in stampo.

                                                                      II       Sorbetto pesca bianca
                                                                               e prosecco

                                                                                   • 326 g di pesche bianche • 172 g di prosecco
                                                                                   • 403 g di sciroppo di frutta al 50%
                                                                                   • 45 g di inulina • 45 g di acqua
                                                                   60 minuti   4
                                                                   • Preparare uno sciroppo di frutta al 50%, far
                                                                   raffreddare e mixare con la polpa di pesche
                                                                   bianche, successivamente aggiungere il
                                                                   prosecco, l’acqua e l’inulina. • Mantecare.

                                                                                                                            _35
SCUOLA DI CUCINA
        Le ricette

                                                                 LO CHEF CONSIGLIA
                                                                 Per conservare al meglio la colorazione
                                                                 della frutta in una conserva, è

    III         Confettura di fragole
                e f r u t t o d e l l a pa s s i o n e
                                                                 importante evitare di prolungare
                                                                 troppo la cottura della materia prima.
                                                                 Infatti, se si otterrà una colorazione
                                                                 tendente al marrone, sarà il segnale
                                                                 che la cottura è stata eccessiva.
                   • 1 kg di fragole di bosco • 900 g di
                   zucchero • 10 frutti della passione • Succo
                   di un limone • 200 g di pectina (di mele)
90 minuti   4

• Pulire le fragole con acqua fredda, asciugarle
e tagliarle a metà. • Mescolarle allo zucchero e
al succo di limone. • Coprire e porre in frigo per
una notte. • Tagliare a metà i frutti della passione,
ricavarne succo e semi. • Scolare le fragole su
un setaccio e portare a bollore il succo raccolto,
schiumare e continuare la cottura su fiamma viva.
• Quando raggiungerà la temperatura di 110 °C,
aggiungere le fragole, il succo e i semi dei frutti
della passione, la pectina. • Portare ancora a
bollore, schiumare e continuare la cottura per altri
10 minuti. • A cottura ultimata, le fragole dovranno
risultare traslucide. • Invasare in barattoli sterili.

                                                                                                           _37
cibo per la mente
Boy, snow, bird
cibo per la mente

Gli oceani
del gusto
Un libro ripercorre la storia professionale di
Moreno Cedroni, il grande chef marchigiano
specializzato nella cucina di mare

“T
                 rentacinque anni fa ebbe inizio un
                 viaggio che ha segnato per sempre il mio
                 modo di vedere il mondo”. Con queste
parole, il grande chef Moreno Cedroni apre il volume
Cedroni. Il pensiero creativo che ha cambiato la cucina                  Cinzia Benzi e Moreno Cedroni,
                                                                         Cedroni. Il pensiero creativo che
italiana, raccontando l’episodio all’origine della sua                   h a c a m b i a t o l a c u c i n a i ta l i a n a ,
                                                                         G i u n t i , 2 0 1 9 . 2 2 4 pa g i n e
avventura professionale e dello stesso concept della
sua cucina: “Mi sono imbattuto in un’immagine di rara
bellezza, quella del Capo di Buona Speranza, lì dove        colori del mare. Dal risotto all’ostrica, panna acida
due masse d’acqua, l’Oceano Atlantico e l’Oceano            e mela al miso della Madonnina si passa così al
Indiano, si fondono insieme restando al tempo stesso        “susci” (con la “c”) del Clandestino, nel cui primo
distinte”. Quest’immagine si è presentata subito ai         menu erano presenti piatti tuttora definiti dai critici
suoi occhi come espressione del perfetto connubio           come “avanguardia pura” (un esempio? “Elvis”: un
tra la tradizione che era in lui e la creatività che        tataki di tonno bianco con banana, burro di arachidi
avrebbe voluto esprimere, ed è con questa idea              e bacon, brodo leggero di friggitelli, katsuobushi e
che aprì – ancora giovanissimo – la Madonnina del           senape). Le tappe successive? L’apertura di Anikò
Pescatore, ristorante destinato a conquistare due           (la prima salumeria ittica italiana), l’esperienza di
stelle Michelin: ricreare sulla tavola una simile fusione   Officina, con cui Cedroni ha inaugurato un autentico
tra due forze ugualmente incisive che, col passare degli    laboratorio del gusto con l’obiettivo di creare prodotti
anni, avrebbero lasciato spazio ad altri due “Oceani”,      ittici d’eccellenza a lunga conservazione, e – infine –
la ricerca e lo sviluppo.                                   quella del Tunnel, dove la sperimentazione è volta a
Il bel volume dedicato a Cedroni procede                    preservare la dignità delle materie prime attraverso
cronologicamente, soffermandosi su ogni tappa               la tecnologia, per evitare gli sprechi alimentari e
del percorso creativo dello chef, lasciando spazio,         rispettare l’ambiente.
tra un capitolo e l’altro, ad alcune delle ricette          Un viaggio affascinante, quello di Cedroni, che
più emblematiche, accumunate dal gusto per la               non smetterà di sorprendere – proprio come i suoi
sperimentazione e per l’esaltazione dei sapori e dei        piatti. Q

                                                                                                                                _39
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