Guida per una sana e consapevole scelta alimentare

Pagina creata da Mario Cappelli
 
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Guida per una sana e consapevole scelta alimentare
Guida
per una sana
e consapevole
scelta
alimentare

Progetto cofinanziato dal Ministero delle Attività Produttive
Indice degli
                                                                   argomenti
                                                1   PRESENTAZIONE                pag. 3

                                                2   ABC DELL’ETICHETTA           pag. 4

                                                3   MARCHI E LORO SIGNIFICATO   pag. 20

                                                4   PIRAMIDE ALIMENTARE         pag. 23

                                                5   PREVENZIONE E NUTRIZIONE    pag. 26

                                                6   FRODI ALIMENTARI            pag. 29

                                                7   CONSERVAZIONE ALIMENTI      pag. 32

                                                8   BIOLOGICO                   pag. 38

                                                9   CONSIGLI PER LA SPESA       pag. 44

                                                10 ADDITIVI                     pag. 46
Direzione progetto:      Glenda Giunò
                         Lorenzo Miozzi         11 CIBO E PUBBLICITÀ            pag. 49

Comunicazione esterna:   Massimo De Grandi      12 COMMERCIO EQUO E SOLIDALE    pag. 53

Redazione testi:         Alessandra Mallarino   13 OGM                          pag. 57
                         Giuseppe Riccardi
                                                14 GLOSSARIO                    pag. 58
Ideazione progetto:      Monica Multari
                         Rossella Miracapillo
Presentazione
Il Movimento Consumatori, attraverso il progetto
“Questione di etichetta”, vuole divulgare in modo
semplice e diretto ai consumatori le principali infor-
mazioni legate al mondo della nutrizione.
Il consumatore consapevole ha la peculiarità non so-
lo di poter scegliere in base al suo fabbisogno nutri-
zionale e calorico, ma anche in base a conoscenze
merceologiche e commerciali.
Nell’ambito del progetto realizzato con il cofinanzia-
mento del Ministero delle Attività Produttive, il Movi-
mento Consumatori produrrà una serie di Guide per
fornire ai consumatori un valido aiuto per orientarsi
tra gli scaffali di un supermercato o le bancarelle di
un mercato, e soprattutto, una conoscenza basilare
per fare la spesa correttamente e mantenere la salu-
te seguendo semplici consigli pratici.
Saper leggere un’etichetta permette al consumatore
di venire a conoscenza di parecchie informazioni uti-
li sul prodotto quali la composizione dell’alimento,
gli ingredienti, la provenienza, la durata ecc. E’ vero
che spesso abbiamo poco tempo da dedicare al
momento della spesa ma è importante, per la nostra
salute e per una sorta di educazione mentale al con-
sumo responsabile, dedicare qualche minuto in più a
questa semplice operazione per capire veramente
cosa stiamo mettendo nel nostro “carrello”.

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ABC dell’ etichetta
                                                                                        QUALI CARATTERISTICHE DEVONO AVERE PER LEGGE?
                       ABC                                                              • Chiarezza

                        dell’etichetta                                                  • Facile comprensione
                                                                                        • Essere facilmente leggibili
                                                                                        • Essere indelebili
    CHE DEFINIZIONE È POSSIBILE DARE ALL’ETICHETTA?                                     • Essere stampate in lingua italiana
    L’etichetta è la carta d’identità degli alimenti confezionati attraverso la quale
    il consumatore può ricavare molte informazioni utili (ad esempio, gli ingre-        TRACCIABILITÀ
    dienti, la loro tipologia e quantità, la durata del prodotto, la provenienza        La legge n. 204 del 3 agosto 2004 ha imposto l’obbligo di ri-
    ecc.).                                                                              portare in etichetta anche l’indicazione del luogo di ori-
    Qualsiasi azienda che produce generi alimentari e li commercializza deve, per       gine o di provenienza della materia prima utilizzata.
    legge, obbligatoriamente apporre sulla confezione l’etichetta che deve con-
    tenere determinate informazioni.                                                    Ricorda ANCHE che:
    Una cosa molto importante da non dimenticare è che l’etichetta non deve             Vendita a peso netto
    avere alcun tipo di scritta o immagine che possa trarre in inganno il consuma-      La vendita delle merci, il cui prezzo sia fissato per
    tore, così come non è possibile presentare “nomi di fantasia” che allontanano       unità di peso, deve essere effettuata a peso ed al
    l’acquirente dal reale acquisto che sta per fare, se questi                         netto della tara.
    non sono seguiti dalla denominazione di vendita.                                    Si intende per tara tutto ciò che avvolge o contiene
                                                                                        la merce o è unito a essa e con essa viene venduto.
    PERCHÉ È UTILE LEGGERE LE ETICHETTE?                                                Gli strumenti metrici utilizzati devono contenere la visualiz-
                                                                                        zazione diretta ed
    • consentono al consumatore di essere
                                                                                        immediata del peso netto e devono essere collocati in modo tale che la vi-
      correttamente informato sul pro-
                                                                                        sualizzazione sia agevole per l’acquirente.
      dotto;
    • permettono di scegliere il pro-
                                                                                        Obbligo di esporre il prezzo anche per unità di misura
      dotto più vicino alle proprie
                                                                                        La legge obbliga i commercianti ad indicare, oltre al prezzo di vendita, anche
      esigenze;
                                                                                        l’indicazione del prezzo per unità di misura, a meno che i due prezzi siano
    • permettono di attuare
                                                                                        identici.
      una valutazione sul
      rapporto qualità/
      prezzo.                                                                           QUALI SONO LE INFORMAZIONI OBBLIGATORIE?
                                                                                        • Denominazione di vendita, ovvero il nome del prodotto
                                                                                        • L’elenco degli ingredienti
                                                                                        • La quantità netta del prodotto in peso o volume
                                                                                        • Il termine minimo di conservazione o la data di scadenza
                                                                                        • Le modalità di conservazione e d’impiego, quando siano necessari partico-
                                                                                          lari accorgimenti

6                                                                                                                                                                        7
ABC dell’ etichetta
    • Il nome e la sede del produttore, o del confezionatore, o di un venditore         perché permette al consumatore di poter definire la qualità di un prodotto
      stabilito in UE                                                                   ed è di particolare aiuto nei casi di allergie alimentari. Gli ingredienti sono in-
    • Lo stabilimento di produzione o confezionamento                                   dicati in ordine di peso decrescente: da quello utilizzato in maggiore quanti-
    • Il codice relativo al lotto o altra dicitura atta a identificare il prodotto      tà a quello usato in minore quantità.
    • Titolo alcolimetrico per gli alcolici.                                            Nel caso in cui un ingrediente sia evidenziato in etichetta o in pubblicità
                                                                                        (esempio biscotti al cacao), deve essere indicato nell’elenco con la percen-
    Per i prodotti sfusi?                                                               tuale specifica; si tratta, infatti, dell’ingrediente “caratterizzante”.
    Per questa tipologia di prodotti la legge prevede degli obblighi: la denomi-
    nazione di vendita, l’elenco degli ingredienti, il titolo alcolometrico, le moda-   Quantità netta in peso o volume del prodotto:
    lità di conservazione.                                                              Deve essere indicata in etichetta per i prodotti liquidi: l, cl, ml, mentre per i
    Per le paste fresche ripiene è obbligatorio indicare la data di scadenza.           prodotti solidi: gr., Kg.
                                                                                        Per tutti quei prodotti conservati in un liquido di governo (salamoia, scirop-
    LE DEFINIZIONI PRINCIPALI:                                                          po, aceto, ecc) l’etichetta deve indicarne il “peso del prodotto sgocciolato”
    Denominazione di vendita:                                                           oltre che “il peso netto”.
    Per denominazione di vendita s’intende esattamente la descrizione del pro-
    dotto, prevista dalle normative italiane e comunitarie.                             Termine minimo di conservazione:
    Denominazioni di vendita sono ad esempio “olio extra vergine di oliva”, “vi-        Indica la data entro la quale l’alimento è garantito per le sue proprietà dal
    no”, “pasta di semola di grano duro”, ecc.                                                        produttore, purché sia rispettata la corretta conservazione.
    Nel caso in cui un prodotto non sia regolato da una specifica                                         Questa data è preceduta dalla dicitura: “DA CONSUMARSI PREFE-
                                                                                                               RIBILMENTE ENTRO………..”; per gli alimenti che hanno una
    normativa, la sua denominazione sarà rappresentata dal
    nome che è stato consacrato da usi e consuetudini. Al                                                            lunga conservazione si troverà scritto: “DA CONSU-
                                                                                                                              MARSI PREFERIBILMENTE ENTRO LA FINE DI……….”.
    prodotto possono essere dati nomi di fantasia, ma poi
    devono essere seguiti dalla denominazione di vendita.                                                                        Per tutti quei prodotti la cui conserva-
    La denominazione di vendita deve indicare anche lo                                                                                zione è inferiore ai tre mesi, sarà
    stato del prodotto (liofilizzato, surgelato,                                                                                           sufficiente indicare mese e gior-
    ecc).                                                                                                                                 no. Per i prodotti che durano tra
                                                                                                                                         i 3 e i 18 mesi basta indicare me-
    Ingredienti:                                                                                                                        se e anno, per i prodotti con un
    Gli ingredienti sono tutte quelle                                                                                                  tempo di conservazione superio-
    sostanze, inclusi gli additivi (indi-                                                                                          re ai 18 mesi basta riportare l’anno di
    cati con il nome della categoria,                                                                                          scadenza.
    seguito dal nome specifico o sigla
    CEE corrispondente) e gli aromi, impiegate                                                                               La data di scadenza:
    per la preparazione di un prodotto alimen-                                                                           E’ la data entro la quale il prodotto deve es-
    tare.                                                                                                          sere necessariamente consumato; la dicitura impie-
    L’elenco degli ingredienti è importantissimo                                                             gata a questo fine è: “DA CONSUMARSI ENTRO…………..”. De-

8                                                                                                                                                                              9
ABC dell’ etichetta
     ve riportare giorno e mese. Si ritrova su tutti i prodotti facilmente deperibili            ESEMPIO GRAFICO DI UN’ETICHETTA -
     (latte e i suoi derivati, carni fresche, paste fresche con ripieno, pesce fresco            PRINCIPALI ELEMENTI DI LETTURA
     ecc).
                                                                                                  I GOLOSONI – Biscotti per la prima colazione
     Numero di lotto:                                                                             Biscotti: denominazione di vendita (genere merceologico: in questo caso si
     E’ apposto dal produttore e vale a identificare l’insieme delle unità di vendi-              tratta di biscotti).
     ta, fabbricate in condizioni identiche di tempo e di luogo.                                  Ingredienti: farina di grano tenero tipo 0, zucchero, uova, latte intero in
                                                                                                  polvere, grassi vegetali, agenti lievitanti (carbonato acido di sodio), sale.
     Etichetta nutrizionale:                                                                      Elenco in ordine decrescente del quantitativo degli ingredienti utilizzati.
     E’ facoltativa (vedi D.lg. 77/93). Diventa obbligatoria quando un’informazione               Da consumarsi preferibilmente entro il: 14/11/05
     nutrizionale sia fornita in etichetta o in pubblicità, come ad esempio per bi-               E’ la data entro la quale il prodotto va consumato.
     scotti poveri in grassi o in zucchero, o per cibi light in generale. E’ anche ob-            Codice a Barre viene utilizzato da alcuni operatori dell’industria e della
     bligatoria per tutti quei casi in cui il prodotto è destinato ad una particolare                           distribuzione per falicitare le operazioni logistiche e di iden-
     alimentazione.                                                                                             tificazione del prodotto.
     L’etichetta nutrizionale può riportare, nell’ordine: il valore energetico, le pro-
     teine, i carboidrati, i grassi; oppure: il valore energetico, le proteine, i carboi-
     drati, gli zuccheri, i grassi, gli acidi saturi, le fibre alimentari, il sodio. Può inol-
     tre riportare altri elementi, quali l’amido, gli acidi grassi monoinsaturi e polin-          Quantità media per 100g di prodotto:
     saturi, il colesterolo; le vitamine e i sali minerali, se presenti in quantità signifi-      Tabella Nutrizionale
     cativa.                                                                                      Valore energetico Kcal 689
                                                                                                  Proteine g 5
                                                                                                  Carboidrati g 9
                                                                                                  Grassi g 12

                                                                                                  La tabella nutrizionale fornisce le informazioni nutrizionali del prodotto ed è
                                                                                                  obbligatoria solo quando in etichetta o in pubblicità venga dichiarata una
                                                                                                  particolare caratteristica nutrizionale del prodotto.

                                                                                                  Prodotto da “Il Golosone S.r.l” Via Pastrengo 14 10100 Collegno Torino
                                                                                                  La ragione sociale è importante poiché identifica il produttore; così in caso
                                                                                                  di qualsiasi problema, il consumatore ha la possibilità di risalire “all’origi-
                                                                                                  ne” del prodotto.
                                                                                                  Quantità del prodotto: può essere espressa in peso o volume a seconda del
                                                                                                  prodotto 450g
                                                                                                  Da conservarsi in luogo fresco e asciutto
                                                                                                  Modalità di conservazione: sono obbligatorie nel caso in cui il prodotto ri-
                                                                                                  chieda particolari accorgimenti, ad esempio la conservazione nel frigo o in
                                                                                                  freezer.

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ABC dell’ etichetta
     CARATTERISTICHE DELLE ETICHETTE DEI PRINCIPALI ALIMENTI                             CACAO E CIOCCOLATO
                                                                                         L’etichettatura dei prodotti di cacao e di
     ACQUE                                                                               cioccolato, oltre ad assicurare la trasparenza,
     Acque destinate al consumo umano                                                    deve recare una distinta indicazione a secon-
     Il Decreto 31/01 modifica ed unifica tutti i parametri relativi alle acque desti-   da che il bene sia prodotto con aggiunta di
     nate al consumo umano, con la sola eccezione delle acque minerali.                  grassi vegetali diversi dal burro di cacao
     La liberalizzazione del mercato dell’acqua e le direttive europee consentono        o che sia prodotto utilizzando esclusi-
     di commercializzare qualsiasi acqua potabile, tramite acquedotti, cisterne,         vamente burro di cacao; nel primo ca-
     bottiglie, contenitori, ecc...                                                      so, l’etichetta dovrà contenere la dizio-
     L’acqua “non minerale”, la stessa erogata dagli acquedotti, potrà quindi esse-      ne: “cioccolato”, mentre nel secondo
     re venduta con denominazioni di fantasia.                                           caso potrà essere utilizzata la dizione: “cioc-
     Potrà essere venduta normale acqua del rubinetto, eventualmente trat-               colato puro”.
     tata e resa più gradevole. In tal caso sull’etichetta dovrà comparire la
     dicitura “ACQUA DA TAVOLA” o “ACQUA DA BERE” o altre diciture di                    CARNI BOVINE
     fantasia ma non “ACQUA MINERALE”.                                                   L’etichetta della carne bovina deve comunicare obbligatoriamente:
                                                                                         • Paese di nascita del bovino (indica il paese di nascita dell’animale);
     Acque minerali naturali                                                             • Paese/i d’ingrasso (indica il/i paese/i dove l’animale è stato allevato);
     Sono da considerarsi tali le acque che, avendo origine da una fal-                  • Paese di macellazione e numero di riconoscimento dello stabilimento di ma-
     da o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sor-                              cellazione (indica il paese dove l’animale è stato macellato e lo stabilimen-
     genti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieni-                         to dove è avvenuta la macellazione);
     che particolari ed eventualmente proprietà favorevoli alla                          • Paese di sezionamento e numero di riconoscimento dello/degli stabilimen-
     salute.                                                                                to/i di sezionamento (indica il paese dove è avvenuto il sezionamento del-
     Le acque minerali naturali si distinguono dalle ordinarie ac-                          le carni e lo/gli stabilimento/i dove la carne è stata sezionata);
     que potabili per la purezza originaria e la sua conservazio-                        • Codice di tracciabilità (numero di identificazione del singolo capo o di un
     ne, per il tenore in minerali, oligoelementi e/o altri costi-                          lotto di animali).
     tuenti ed eventualmente, per alcuni loro effetti.
     Esse vanno tenute al riparo da ogni rischio di inquinamento.                        Sono, invece, facoltative tutte le informazioni non comprese tra quelle obbli-
                                                                                         gatorie sopra riportate, quali ad esempio:
     Classificazione delle acque minerali:                                               • Razza e categoria
     • MINIMAMENTE MINERALIZZATA se il RESIDUO FISSO è                                   • Sistema d’allevamento
       uguale o inf. a 50 mg/l                                                           • Data di nascita dell’animale
     • OLIGOMINERALE se il RESIDUO FISSO sta tra 51 e 500 mg/l
     • MEDIO MINERALE se il RESIDUO FISSO sta tra 501 e 1500                             Per poter riportare in etichetta informazioni facoltative, gli operatori devono
       mg/l                                                                              essere preventivamente autorizzati in tal senso da parte del Ministero delle
     • RICCA DI SALI MINERALI se il RESIDUO FISSO è superiore a                          Politiche Agricole e Forestali ed inoltre devono sottoporsi ad un sistema di
       1500 mg/l                                                                         controlli aggiuntivi da parte di Organismi di controllo che verifichino la veridi-

12                                                                                                                                                                            13
ABC dell’ etichetta
     cità di quanto riportato in etichetta.                                                   quello per uso industriale, possono riportare:
     Rimangono ovviamente obbligatorie le                                                  1) l’origine floreale o vegetale, se il prodotto è interamente o principalmente
     indicazioni già previste per tutte le car-                                               ottenuto dalla pianta indicata e ne possieda le caratteristiche organoletti-
     ni ed, in generale, per i prodotti alimen-                                               che, fisico chimiche e microscopiche;
     tari quali ad esempio: la data di sca-                                                2) l’origine regionale, territoriale o topografica, quando il prodotto provenga
     denza o il termine minimo di conserva-                                                   interamente dall’origine indicata;
     zione, la denominazione di vendita del                                                3) criteri di qualità specifici, come previsti dalla normativa comunitaria.
     prodotto, ecc.
                                                                                           LATTE:
     MIELE                                                                                 Il latte può essere classificato in base alla tipologia di trat-
     A) Varietà: sono distinte per origine                                                 tamento in:
         (miele di fiori o di nettare, miele di                                            LATTE PASTORIZZATO - PASTORIZZAZIONE
         melata) e secondo il metodo di pro-                                               Secondo la legge italiana, il latte pastorizzato si
         duzione o di estrazione (miele in favo; miele con pezzi o sezioni di favo;        distingue in tre grandi categorie:
         miele scolato; miele centrifugato; miele torchiato; miele filtrato; miele per     • Latte pastorizzato
         uso industriale).                                                                 • Latte fresco pastorizzato
     B) Caratteristiche: è vietato aggiungere al miele qualsiasi ingrediente alimen-       • Latte fresco pastorizzato di Alta Qualità
        tare, additivi compresi. Nei limiti del possibile, il miele deve essere privo di   La “pastorizzazione” consiste nel riscaldamento
        sostanze organiche e inorganiche estranee alla sua composizione. Le ca-            del latte a determinate temperature e per periodi
        ratteristiche compositive specifiche sono indicate in allegato nel decreto.        di tempo ben precisi, permettendo la distruzione
        Ad eccezione del miele per uso industriale, non sono ammessi sapore o              dei germi patogeni e mantenendo inalterato il
        odore anomali, né principi di fermentazione, né modifiche artificiali del          valore nutritivo del latte.
        grado di acidità, né processi di riscaldamento in grado di distruggere o
        inattivare sensibilmente gli enzimi naturali.                                      Il latte fresco pastorizzato d’Alta Qualità è, per
     C) Denominazione di vendita: è ammesso l’utilizzo del nome generico “mie-             legge, solo del tipo intero. E' un tipo di latte che
        le” in alternativa alle denominazioni proprie di ciascuna varietà.                 ha caratteristiche nutrizionali particolari rispetto a
        Devono invece precisamente nominarsi come tali: miele filtrato; miele in fa-       tutti gli altri. Il contenuto di proteine nel latte cru-
        vo; miele con pezzi di favo o favo tagliato nel miele; miele per uso indu-         do destinato all’Alta Qualità è, infatti, di 32 gr. di
        striale («destinato solo alla preparazione di cibi cotti»).                        proteine/litro contro i 28 grammi per quello desti-
     D) Indicazione obbligatoria del Paese di raccolta: è richiesta l’indicazione          nato al latte fresco pastorizzato. Inoltre la percentua-
         del Paese o dei Paesi in cui il miele è stato raccolto. Quando il prodotto de-    le di sieroproteine (che, tra l’altro, favoriscono il sistema im-
         rivi da più Stati, l’indicazione può essere effettuata con le formule del caso:   munitario dell’organismo) è significativamente maggiore nel latte di
     1) «miscela di mieli originari della CE»;                                             Alta Qualità confezionato rispetto al normale latte fresco pastorizzato.
     2) «miscela di mieli non originari della CE»;
     3) «miscela di mieli originari e non originari della CE».                             LATTE STERILIZZATO - STERILIZZAZIONE
     E) Indicazioni facoltative: tutte le varietà di miele, esclusi quello filtrato e      Trattato in contenitore sigillato: si conserva per sei mesi.

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ABC dell’ etichetta
     LATTE OMOGENEIZZATO - OMOGENEIZZAZIONE                                                Rintracciabilità
     E’ un processo meccanico che consente di frazionare le particelle di grasso in        Il Decreto del 14 gennaio 2005 del Ministero delle Politiche Agricole e Fore-
     minutissime goccioline per distribuirle uniformemente e permanentemente.              stali ha emanato le linee guida per la stesura del manuale aziendale per la rin-
     Con l’omogeneizzazione si ottiene una migliore digeribilità del latte.                tracciabilità del latte.
                                                                                           Dal 7 GIUGNO 2005, occorrerà indicare in etichetta il riferimento territoriale
     LATTE U.H.T. (trattamento ultrarapido ad alta temperatura)                            cui fanno capo gli allevamenti di origine del latte impiegato.
     Il metodo UHT si propone di eliminare completamente dal latte ogni tipo di
     forma batterica patogena e non. Il trattamento è realizzato in ambiente steri-        OLI DI OLIVA
     le. Il trattamento ultrarapido ad alta temperatura consente di conservare il lat-     L’OLIO DI OLIVA: è riservato al solo prodotto della lavo-
     te anche per alcuni mesi, certamente solo se non si apre la confezione.               razione dell’oliva senza aggiunta di sostanze estranee e
                                                                                           di oli di altra natura.
     In base al contenuto di grassi si classifica:                                         Oli di oliva vergini:
     LATTE INTERO                                                                          a) olio di oliva extra vergine: olio di oliva di categoria
     La percentuale di grasso non è inferiore al 3,50% ogni 100 gr. di prodotto.              superiore, ottenuto direttamente dalle olive e uni-
                                                                                              camente mediante procedimenti meccanici; l’aci-
     PARZIALMENTE SCREMATO                                                                    dità espressa in acido oleico non può eccedere 1
     il suo contenuto in grassi è pari a 1,5-1,8 gr. ogni 100 gr. di prodotto.                gr. per 100 gr.;
                                                                                           b) olio di oliva vergine: olio di oliva ottenuto diretta-
     SCREMATO                                                                                 mente dalle olive e unicamente mediante procedi-
     Il suo contenuto lipidico deve essere per legge inferiore allo 0,3%.                     menti meccanici; l’acidità espressa in acido oleico non
                                                                                              può eccedere i 2 gr. per 100 gr.;
     DELATTOSATO                                                                           c) olio di oliva composto da oli d’oliva raffinati e da oli d’oliva vergi-
     Il lattosio, attraverso l’introduzione dell’enzima lattasi, viene scisso nei suoi        ni: “olio contenente esclusivamente oli d’oliva che hanno subito un pro-
     due componenti, il glucosio e il galattosio: si otterrà un prodotto più digeri-          cesso di raffinazione e oli ottenuti direttamente dalle olive;
     bile per tutti coloro che hanno scarsità o totale mancanza di lattasi a livello in-   d) olio di sansa di olive: oli contenenti esclusivamente oli derivati dalla lavo-
     testinale.                                                                               razione del prodotto ottenuto dopo l’estrazione dell’olio d’oliva e oli ot-
                                                                                              tenuti direttamente dalle olive.
     VITAMINIZZATO
     Arricchito in vitamine, soprattutto D.                                                COME UTILIZZARE I GRASSI
                                                                                           Per scegliere i condimenti , è bene conoscere i loro componenti principali: gli
                                                                                           acidi grassi saturi e quelli insaturi (a loro volta distinti in monoinsaturi e polin-
                                                                                           saturi).
                                                                                           I condimenti ricchi di acidi grassi saturi tendono a far innalzare il livello di co-
                                                                                           lesterolo nel sangue e se ne raccomanda perciò un consumo controllato.
                                                                                           I condimenti con una maggior percentuale di acidi grassi mono e polinsaturi,
                                                                                           invece, contribuiscono a ridurre le lipoproteine a bassa densità (LDL, VDL) che

16                                                                                                                                                                                 17
ABC dell’ etichetta
     trasportano il “colesterolo cattivo” (quello che tende a depositarsi sulle pa-    PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI
     reti delle arterie), e aumentano il livello delle lipoproteine (HDL) che accom-   La frutta e la verdura devono riportare, per legge, sull’imballaggio alcune in-
     pagnano il “colesterolo buono” all’eliminazione.                                  dicazioni facilmente identificabili, in caratteri leggibili e in-
                                                                                       delebili.
                            QUALI GRASSI NELL’OLIO                                     Le informazioni
                       (composizione in acidi grassi per 100 gr)
                                                                                       riportate, riguar-
                TIPO            SATURI %     MONOINSATURI % POLINSATURI %              dano:
                                                                                       • varietà: es. mele
          olio d’oliva            16,16            74,45                8,84              golden deli-
        olio d’arachide           19,39            52,52               27,87              cious, oltre al-
        olio di girasole          11,24            33,37               50,22              la denomina-
          olio di mais            14,96            30,66               50,43              zione del prodotto -mela-
        olio di sesamo            13,15            40,10               42,20              è indicata chiaramente la va-
          olio di soia            14,02            22,76               58,96              rietà -golden-;
         olio di cocco            86,80             6,25                1,60           • origine: mele X del Trentino - Italia. Può
         olio di palma            47,10            38,92               12,58              essere indicata l’origine del prodotto, così come la zona di produzione (na-
       margarina vegetale         26,41            36,78               17,64              zionale, regionale o locale);
              burro               48,78            23,72               2,75            • categoria: può comparire come: extra, di I, di II e può essere integrata an-
             strutto              42,47            43,11               11,70              che dal calibro o numero dei frutti o delle confezioni;

     LA FRITTURA                                                                       PRODOTTI ITTICI
     Ogni grasso ed ogni olio sottoposto a calore elevato (180÷200 gradi) si de-       L’etichetta del pesce deve riportare obbligatoriamente:
     compone dando origine a reazioni che portano alla formazione di composti          • Il nome della specie.
     dannosi per il nostro organismo.                                                  • Il metodo di produzione:
     La temperatura alla quale si innescano queste degradazioni viene chiamata                  - “prodotto della pesca” se proviene dal mare aperto;
     “PUNTO DI FUMO”.                                                                           - “prodotto della pesca in acqua dolce” se proviene da fiumi o laghi.
     Da questo momento si libera una sostanza tossica, la “Acroleina”, dannosa al-                                - “prodotto da acquacoltura” se proviene da alle-
     l’organismo.                                                                                                        vamenti;
                                                                                                                          • La provenienza (paese di cattura per i
                                                                                                                            pesci allevati o zona di pesca per gli al-
      PUNTO DI FUMO (°C) DI ALCUNI GRASSI                           OLI da evitare
                                                                    per le fritture:                                        tri);
      OLIO di   ARACHIDE                           200                                                                     Per i pesci pescati in mare aperto basta la
                                                                    COLZA,
      LARDO                                        192                                                                     zona di provenienza, mentre per quelli
                                                                    VINACCIOLO,
      OLIO di   MAIS                               185                                                                     d’acqua dolce è obbligatorio menzionare
                                                                    GIRASOLE
      OLIO di   OLIVA                              180                                                                     lo Stato in cui sono stati pescati.
      OLIO di   SOIA                               180
      OLIO di   SEMI VARI                          160÷170
18    BURRO                                        < 100                                                                                                                 19
ABC dell’ etichetta
     Per il pesce pescato in mare, la zona di provenienza deve essere:                     Le uova sono classificate in base alla categoria in:
                                                                                           • Categoria A: uova fresche
                                 21        Atlantico nord-occidentale                      • Categoria B: uova di seconda qualità o conservate
                                 27        Atlantico nord-orientale                        • Categoria C: uova declassate destinate all’industria alimentare.
                            27 III d       Mar Baltico
                                 31        Atlantico centro-occidentale                    Come leggere il codice di identità
                                 34        Atlantico centro-orientale
                                 41        Atlantico sud-orientale
                   37.1, 37.2, 37.3        Mar Mediterraneo
                               37.4        Mar Nero                                           “0” identifica la                                       “045” identifica
                           51 e 57         Oceano Indiano                                          tipologia di                                       il codice ISTAT
             61, 67, 71, 77, 81, 87        Oceano Pacifico                                    allevamento (*)                                         del comune
                         48, 58, 88        Antartico                                                                                                  di produzione

     UOVA                                                                                                                0 IT 045 CN 001
     Dal 1° gennaio 2004 è entrata in vigore la nuova normativa in merito all’eti-
     chettatura delle uova.                                                                                                                                     “001” identifica
                                                                                             “IT” identifica
                                                                                                                               entro                            il nome ed
     Ogni confezione di uova deve indicare chiaramente i seguenti dati:
     • Il metodo di allevamento delle galline (biologico, a terra, in gabbia o all’a-           lo Stato di                   gg/mm                             il luogo
       perto);                                                                             produzione (°°)                                                      dell’allevamento
     • La data entro la quale consumare il prodotto. Sul guscio il consumatore tro-                                                                             in cui la gallina
       va un codice composto da 11 cifre, esempio 0IT049CN001.                                                                                                  ha fatto l’uovo

                                                                                          Indica la data di scadenza                          “CN” identifica
                                                                                              o in alternativa la data                        la provincia
                                                                                             di deposizione (+++)                             di produzione

                                                                                        (*) Tipologia di allevamento      (°°) Stato di produzione IT = Italia
                                                                                            0 = biologico                 (+++) ENTRO= da consumarsi pref. entro il …
                                                                                            1 = all’aperto                          (non obbligatorio)
                                                                                            2 = a terra                             DEP.= deposto il ……
                                                                                            3 = in gabbia                           (non obbligatorio)

20                                                                                                                                                                                  21
ABC dell’ etichetta
                                                                                           Cosa significa DOCG?

     Guida ai marchi dei                                                                   Come per la sigla DOC anche questa è utilizzata esclusivamente in ambito vi-
                                                                                           nicolo e significa: Denominazione di Origine Controllata e
              Prodotti Tipici                                                              Garantita.

     ed ai loro significati                                                                Le caratteristiche del vino sono legate all’ambiente e alla
                                                                                           bontà dell’uva impiegata. Si tratta di un riconoscimento di
                                                                                           particolare pregio dato solo ad alcuni vini DOC di notorietà
     INTRODUZIONE                                                                          nazionale ed internazionale. Questi vini sono sottoposti a
     Visto il grande interesse culturale, gastronomico ed economico legato a de-           controlli più severi, devono essere commercializzati in reci-
     terminati prodotti, la Comunità Europea per valorizzarli e differenziarli da altri    pienti di capacità inferiore a cinque litri e portare un con-
     ha creato dei particolari marchi distintivi.                                          trassegno dello Stato che dia la garanzia dell’origine, del-
     Sono così nati i marchi DOC, DOCG, DOP, IGP ecc. da applicare su tutti quei           la qualità e che consenta la numerazione delle bottiglie
     prodotti con la peculiarità di avere una “storia speciale”. Si tratta di “marchi      prodotte (Legge 164/92).
     collettivi” che distinguono il prodotto non in base all’identità dell’azienda di
     produzione ma in base alle condizioni di produzione e controllo.                      Cosa significa IGT?
     L’iter per ottenere un marchio è particolarmente complesso e lungo (all’incir-        Indicazione Geografica Tipica.
     ca dura 2 anni), coinvolge le pubbliche amministrazioni a livello Regionale,          Riconoscimento di qualità at-
     Statale e Comunitario. L’ultimo delicato passaggio è rappresentato dalla pub-         tribuita ai vini da tavola carat-
     blicazione della richiesta sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea, per       terizzati da aree di produzio-
     garantire la trasparenza della procedura rispetto a tutte le parti, pubbliche e       ne generalmente ampie e con
     private, eventualmente interessate.                                                   disciplinare produttivo poco
                                                                                           restrittivo. L’indicazione può
     Ecco i principali marchi:                                                             essere accompagnata da altre
                Per i VINI: DOC    DOCG      IGT    V.D.T   V.Q.P.R.D                      menzioni, quali quella del viti-
                                                                                           gno. I vini Igt sono gli omologhi
                   Cosa significa DOC?                                                     dei francesi “Vin de Pays”
                    Questa sigla è solo e unicamente utilizzata per il settore dei vi-     “Landwein” in provincia di Bol-
                     ni (come da Regolamento Comunitario) e significa: denomina-           zano (Legge 164/92).
                      zione di origine controllata; è un marchio a livello nazionale ri-
                      conosciuto a tutti quei prodotti appartenenti a una zona de-         Cosa significa V.D.T?
                     terminata e ottenuti attraverso l’impiego di materie prime lo-        Vino da tavola.
                     cali.
                   Il vino doc, a differenza del cosiddetto “vino da tavola”, deve         Cosa significa V.Q.P.R.D?
                 essere sempre ricavato, in quantità prestabilite (per non forzare         E’ un’altra sigla utilizzata nell’ambito della Comunità europea il cui significato è:
               le viti nella produzione dell’uva), da uve di una zona geografica           Vino di Qualità Prodotto in Regioni Determinate. In Italia vi rientrano le D.O.C.
           ben delimitata.                                                                 e le D.O.C.G, ossia vini conformi alle varie disposizioni del regolamento.

22                                                                                                                                                                                 23
ABC dell’ etichetta
     Per gli SPUMANTI:
     V.S.Q. Vino Spumante di Qualità
     V.S.Q.P.R.D. Vino Spumante di Qualità Prodotto in Regione Determinata
                                                                                                         La piramide
     Per gli ALTRI PRODOTTI:
                                                                                                              alimentare
                Cosa significa DOP? (Denominazione di Origine Protetta)
                    E’ un marchio comunitario, indica un prodotto originario di una
                      regione e di un paese la cui peculiarità è legata a fattori di na-
                       tura geografica, naturali o umani. E’ fondamentale che tutte
                       le fasi di produzione, trasformazione e lavorazione del                                                     grassi, oli e dolci

                       prodotto avvengano nell’area delimitata.

                   Cosa significa IGP? (Indicazione Geografica Protetta)                                                          YOGU RT

                   Con la sigla IGP si tutela soprattutto la tecnica di produzione, ri-
                                                                                                               latte, yogurt e formaggi      carne, insaccati, pesce,
                     spetto al solo vincolo territoriale. Acquistando un prodotto                                                            legumi, uova e frutta fresca

                      IGP sapremo per certo che apparterrà ad una determinata
                       area geografica e che, almeno una fase produttiva o di lavo-
                       razione è avvenuta in quell’area come prevede la legge. Ri-
                      guardo le materie prime queste possono invece derivare an-
                                                                                                              verdure                                        frutta
                    che da un’altra regione.

                 Cosa significa STG?
                    Si tratta di un’ulteriore forma di protezione (Specialità Tradi-
                      zionale Garantita o Attestazione di Specialità): l’obiettivo è
                       sicuramente quello di tutelare quei prodotti non legati ad                                           pane, cereali, riso e pasta

                       un’area specifica di produzione ma più che altro ad una ri-         BREVE INTRODUZIONE
                      cetta tradizionale. Si potrebbe definire una tutela della ricet-
                                                                                           Paracelso, il famoso medico del 1500, usava ripetere ai suoi studenti: “Tutto è
                    ta originale e le caratteristiche principali che il prodotto in og-
                                                                                           veleno, niente è veleno”, intendendo dire con ciò che gli effetti di un farma-
                  getto deve avere.
                                                                                           co dipendono sempre dalla dose.
                                                                                           Questo significa, in altre parole, che un alimento qualsiasi esso sia può diven-
     Naturale (prodotto)
                                                                                           tare pericoloso per la nostra salute se non lo si consuma in modo appropria-
     L’uso di questo termine generico e
                                                                                           to e corretto.
     fuorviante, generalmente presente
     nella dicitura di alcuni prodotti ali-
                                                                                           COS’È LA PIRAMIDE ALIMENTARE?
     mentari, non trova riscontro in alcuna
                                                                                           La piramide alimentare è una guida grafica di facile consultazione. Rappre-
     legge della normativa vigente.

24                                                                                                                                                                            25
ABC dell’ etichetta
     senta schematicamente e sinteticamente i principi base della dieta mediterra-          Gruppo 4:       Legumi: Proteine di medio valore biologico,
     nea che ha come obiettivo quotidiano quello di promuovere un’alimentazio-                              Ferro, alcune Vitamine del gruppo B, Carboi-
     ne sana, equilibrata e varia.                                                                          drati, Fibra, rappresentano un’interessante al-
     La piramide alimentare è costituita da sei sezioni, ognuna contenente un grup-                         ternativa da consumare in alternativa alla car-
     po di alimenti che deve essere presente nella nostra alimentazione in quanti-                          ne, al pesce e alle uova. Ottime in associazio-
     tà proporzionale alla grandezza della sua sezione. Per fare un esempio con-                            ne con pasta e riso.
     creto, i dolci sono collocati all’apice della piramide, il che significa che il loro   Gruppo 5:       Grassi da condimento: Lipidi, Acidi grassi essen-
                  consumo dovrà essere assolutamente moderato.                                              ziali, Vitamine liposolubili. Il consiglio è di utilizzarli con mo-
                        Riassumendo, è possibile dire che alla base della piramide                          derazione soprattutto quelli d’origine animale (burro, strut-
                               ci sono gli alimenti da utilizzare liberamente ogni                          to, ecc) preferire l’olio extra vergine d’oliva, ottimo a crudo.
                                       giorno, mentre al vertice troviamo quelli da         Gruppo 6 e 7:   Ortaggi e frutta: Vitamina A, C ed altre Vitamine, Minerali, Fi-
                                       utilizzare con moderazione.                                          bra, Acqua, e Zuccheri. La verdura deve essere presente
                                                                                                                                             nella dieta giornaliera almeno
                                     Come dev’essere letta?                                                                                    con tre porzioni, alternando
                                     Alla base della piramide ci sono gli alimenti                                                                con i legumi appartenenti al
                                     fondamentali per la nostra dieta, “scalando la                                                                 gruppo 4, poiché ricchi di
                                     piramide” è importante limitare gradualmente                                                                 fibre, vitamine e sali minera-
                                     gli alimenti indicati, fino al vertice dove abbia-                                                        li. Per la frutta, il consiglio è
     mo grassi, condimenti e dolci il cui utilizzo dovrebbe essere quantitativamen-                                                         quello di sceglierla fresca e di
     te limitato.                                                                                                                                 stagione, ricordando che
                                                                                                                                                          ogni stagione offre i
     Quali sono i gruppi alimentari che fanno parte della piramide                                                                                          frutti con le vitami-
     e quali i consigli per il loro impiego quotidiano?                                                                                                      ne e i sali minerali
     Gruppi e loro principali caratteristiche nutrizionali:                                                                                                 di cui l’organismo
     Gruppo 1:         Carni, pesce, uova: proteine nobili, ferro, alcune vitamine                                                                         ha bisogno, le por-
                       del gruppo B, lipidi. Per quanto riguarda le carni, orientare                                                                   zioni in questo caso
                       le scelte su carni magre, eliminare il grasso visibile, consu-                                                              non dovranno essere infe-
                       mare circa tre- quattro porzioni a settimana.                                                                           riori a due.
     Gruppo 2:         Latte e derivati: proteine nobili, calcio, fosforo, vitamine del                                                       DOLCI I dolci (biscotti, me-
                       gruppo B, lipidi. Scegliere preferibilmente latte e yogurt ma-                                                        rendine e torte) vanno consu-
                       gri, consumarne dalle due alle tre porzioni.                                                                          mati con moderazione , poi-
     Gruppo 3:         Cereali e derivati: carboidrati, proteine di medio valore bio-                                                        ché apportano zuccheri a ra-
                       logico, alcune vitamine del gruppo B. Sono necessari quoti-                                                           pido assorbimento e talvolta
                       dianamente perché apportano all’organismo energia a lun-                                                      grassi saturi non salutari per il no-
                       go termine (derivante dagli amidi), e molte fibre, utili per il                                         stro organismo.
                       mantenimento della funzionalità intestinale.

26                                                                                                                                                                                  27
ABC dell’ etichetta
                                                                                        Questi semplici suggerimenti non vogliono anteporsi o

     Guida “prevenzione                                                                 sostituirsi a quelli del medico di famiglia e tanto meno
                                                                                        a consigli specialistici ma fungono solo come coscien-
       e nutrizione -                                                                   ziosi e consapevoli “amici” della nostra vita di tutti i gior-

            consigli pratici”                                                           ni.

                                                                                        1. Aumentare e mantenere un buon quantitativo di frutta, ver-
     In questi ultimi anni compare sempre più spesso il binomio “nutrizione/pre-           dura, legumi e cereali (pane, pasta, riso, orzo, ecc): questo
     venzione”; è vero infatti che queste due parole racchiudono dei significati che       favorirà il nostro organismo nel ricevere quotidianamente vita-
     le uniscono e le accomunano in un discorso di ampio respiro.                          mine, sali minerali, fibre e proteine di origine vegetale. Non di-
     Ogni giorno facciamo delle scelte alimentari e di vita, ci rechiamo al lavoro,        menticare che le fibre sono importanti per un buon funziona-
     andiamo a fare la spesa, ci rechiamo in palestra o al parco per mantenere un          mento quotidiano dell’intestino. Molte vitamine contenute nella
     buon esercizio fisico e conseguentemente per migliorare la nostra salute. Tut-        frutta e nella verdura fresca hanno la peculiarità di svolgere un’atti-
     te queste azioni sono estremamente connesse e collegate tra loro. Una buo-            vità antiossidante e dunque di prevenire l’invecchiamento delle nostre cel-
     na prevenzione, che abbia l’obiettivo di mantenere il nostro fisico in salute,        lule. Tra queste le più diffuse e conosciute sono la vitamina C (agrumi, po-
     parte da piccole e grandi azioni quotidiane ed è formata da una serie di at-          modori), i carotenoidi (pesche, albicocche, ecc) e i composti fenolici (uva,
     tenzioni che volontariamente e coscienziosamente decidiamo di attuare nella           vino).
     nostra vita.                                                                       2. Mantenere costante il peso corporeo anche attraverso l’esercizio fisico co-
     Una buona salute può essere mantenuta scegliendo un’alimentazione equili-             stante e moderato. Questo significa non adottare diete sconsiderate ed
     brata, varia e armoniosa, e parallelamente può essere supportata da una cor-          eccessive, senza alcun tipo di controllo medico. In caso di sovrappeso,
     retta, costante e moderata attività fisica.                                           chiedere un consulto a uno specialista o al proprio medico di famiglia, che
     La nostra società, da qualche decennio ad oggi, sta evidenziando lo sviluppo          ci consigli, al meglio, un’alimentazione personalizzata ed equilibrata, e so-
     di particolari problematiche a livello salutistico. Sono in forte aumento i casi      prattutto per mantenere nel tempo, il peso costante.
     di obesità, anche tra la popolazione più giovane; stanno aumentando le per-        3. Limitare la quantità e l’uso dei grassi saturi: in natura esistono due gruppi di
     sone sofferenti di diabete, ipertensione e con problemi cardiocircolatori. Nel        grassi, quelli di origine animale burro, strutto, ecc, (si tratta di grassi di tipo
     2003 sono state pubblicate le nuove “Linee guida per una sana alimentazio-            “saturo”), e quelli di origine vegetale (olio di oliva, e tutti gli oli di semi).
     ne italiana”, che rappresentano un importante strumento alla portata di tutti i       Questi ultimi sono anche detti “grassi insaturi”, possono a loro volta suddi-
     consumatori, atte a fornire, con la massima semplicità, chiarezza e al contem-        vidersi in mono e polinsaturi. Tra i due tipi è consigliabile sempre preferire
     po profonda scientificità, dei consigli pratici da adottare e seguire quotidia-       il secondo gruppo e limitare l’uso del primo. Attenzione dunque nella scel-
     namente per mantenere e promuovere un buono stato di salute.                          ta di un alimento confezionato: leggere attentamente gli ingredienti, può
     Una corretta prevenzione parte sicuramente da un comportamento consape-               essere d’aiuto per riconoscere il grasso utilizzato.
     vole che si manifesta quotidianamente con scelte attente e ponderate, senza           Non dimenticare che i grassi sono contenuti in percentuale diversa in molti
     per questo diventare rigido e inflessibile.                                           alimenti, ad esempio: uova, latte, carne, formaggi, ecc. Scegliere all’inter-
     Ecco qualche consiglio facilmente adottabile da chiunque voglia mantenere             no di ciascun gruppo alimentare quei cibi che presentano nella loro com-
     un buono stato di salute e prevenire, attraverso semplici scelte quotidiane, le       posizione una percentuale contenuta di grassi e soprattutto alternare spes-
     patologie più diffuse nella nostra società.                                           so la composizione della dieta.

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ABC dell’ etichetta
     4. Moderare l’utilizzo dei dolci e più in generale delle bevande zuccherate.
        Assumere eccessive quantità di questi alimenti può favorire l’insorgenza di
        squilibri energetici e conseguentemente di problematiche legate a un au-
                                                                                                           Le frodi
        mento del peso e a patologie ad esso correlato. Ricordarsi che lo zucche-
        ro di canna ha lo stesso valore energetico di quello raffinato e che i pro-
                                                                                                               alimentari
        dotti “leggeri” o “light” apportano comunque delle calorie; dunque non bi-       Sommario:
        gogna esagerare con il loro consumo.                                             • Cosa si intende per frode alimentare?
     5. Il nostro organismo è composto all’incirca dal 75% di acqua, che è quindi        • Ricordiamo le principali frodi sanitarie
        una sostanza fondamentale e vitale per il mantenimento della nostra salu-        • Chi vigila sugli alimenti commercializzati?
        te. Per un uomo adulto il fabbisogno è di circa 1 ml di acqua per ogni chi-      • Quale è la struttura organizzativa dell’I-
        localoria proveniente dagli alimenti della nostra dieta. Se introduciamo           spettorato Centrale Repressione Frodi?
        1500 Kcal dovremo assumere 1.5 litri di acqua. Non dimentichiamo che             • Quali sono i suoi compiti?
        l’acqua si ricava anche dal cibo che consumiamo, ad esempio dalla frutta,
        verdura, latte, minestre, ecc.                                                   COSA SI INTENDE PER FRODE
     6. Controllare l’utilizzo del sale, che va consumato con moderazione. Le prin-
                                                                                         ALIMENTARE?
        cipali sorgenti di sodio sono: sale da tavola, insaccati, formaggi, crackers,
                                                                                         Prima di parlare di frodi alimentari è necessario definire sinteticamente
        grissini, olive, patatine, arachidi, ecc. E’ bene ridurne il consumo, proprio
                                                                                         il concetto di genuinità di un alimento.
        perché già in natura è contenuto in tantissimi alimenti e spesso non è proprio
                                                                                         Un cibo si definisce genuino quando presenta come peculiarità la freschezza
        il caso di fare delle integrazioni. Bisognerebbe ridurne l’uso a tavola, impa-
                                                                                         ed una buona conservazione. Alcuni cibi non hanno bisogno di particolari
        rando a cucinare insaporendo i cibi con erbe aromatiche quali, ad esempio,
                                                                                         trattamenti o trasformazioni per poter essere consumati; altri, invece, neces-
        il rosmarino, il timo, la maggiorana, ecc.
                                                                                         sitano, da parte dell’uomo, di particolari tecniche di trasformazione e con-
     7. Le bevande alcoliche vanno
                                                                                         servazione al fine di renderli adatti al consumo.
        consumate con moderazio-
                                                                                         La genuinità è legata a particolari standard organolettici (odore, sapore, co-
        ne. Il vino è consigliato du-
                                                                                         lore, ecc), fisici (peso, temperatura, ecc), igienici e chimici.
        rante i pasti nella quantità
                                                                                         Se dovesse mancare anche uno di questi parametri/requisiti verrebbero a ca-
        di un bicchiere, circa, a
                                                                                         dere i principi della genuinità. E’ necessario precisare che una merendina, tan-
        pasto.
                                                                                         to per fare un esempio, che ha perso il requisito legato all’umidità, e si pre-
     8. La parola d’ordine è va-
                                                                                         senta secca invece di morbida, non significa che ha perso anche la commesti-
        riare, ossia consumare
                                                                                         bilità ma soltanto un parziale requisito. Di fatto è stata commercializzata a
        ogni giorno delle scelte
                                                                                         “norma di legge” poi, attraverso una nostra “disattenzione” di conservazione
        alimentari varie ed equilibra-
                                                                                         ha perso una delle sue caratteristiche.
        te che comprendano i principi
                                                                                         Diverso è invece il discorso delle “frodi alimentari”, questo termine è applica-
        nutritivi di base (proteine, grassi e
                                                                                         to a quegli alimenti commercializzati, che non hanno i requisiti di genuinità per
        zuccheri) nel rispetto del reale fabbi-
                                                                                         come normati dalla legge vigente. Esempi tipici di frodi alimentari sono rap-
        sogno personale.
                                                                                         presentate da prodotti venduti con pesi o pezzature non vere dunque le ca-
                                                                                         ratteristiche fisiche, chimiche e igieniche vengono rispettate, ma il consuma-

30                                                                                                                                                                           31
ABC dell’ etichetta
     tore spende più del dovuto e il suo portafoglio viene alleggerito ingiusta-         lecitamente. Ad esempio riproduzioni di prodotti “Made in Italy” provenienti
                 mente.                                                                  da altri paesi.
                                Esistono poi frodi il cui grado di pericolosità          Denaturazioni.
                                           non è solo economico ma va a colpi-           Sono modifiche imposte dallo Stato e consistono nell’aggiunta di denaturan-
                                                   re la nostra salute. Si tratta        ti a merci soggette ad imposta o allo scopo di consentire la scoperta di fro-
                                                         delle frodi sanitarie, attua-   di. L’alcol denaturato è tale a seguito dell’aggiunta di sostanze che lo rendo-
                                                           te allo scopo di lucrare      no imbevibile. La denaturazione serve anche per rilevare frodi. Ad esempio
                                                           indebitamente sulla pel-      nella margarina viene aggiunto dell’olio di sesamo, in modo che, se nel burro
                                                         le del consumatore e pu-        fosse “stranamente” presente della margarina, questo si rileverebbe attraver-
                                                  nibili penalmente ai sensi degli       so il sesamo.
                                        articoli 439 e 452 del Codice Penale.
                                                                                         CHI VIGILA SUGLI ALIMENTI COMMERCIALIZZATI?
     RICORDIAMO LE PRINCIPALI FRODI SANITARIE                                            L’ISPETTORATO CENTRALE REPRESSIONE FRODI, ISTITUITO CON LA LEGGE N.
     Alterazioni.                                                                        462/86 E’ L’ORGANO TECNICO DELLO STATO PREPOSTO ALLA PREVENZIONE E
     Sono peggioramenti delle caratteristiche della merce dovuti a cause naturali e      REPRESSIONE DELLE INFRAZIONI NELLA PREPARAZIONE E NEL COMMERCIO DEI
     in particolare causati spesso dalla cattiva conservazione. Un esempio classico      PRODOTTI AGROALIMENTARI E DELLE SOSTANZE DI USO AGRARIO E FORESTALE.
     è l’irrancidimento dell’olio e dei grassi in generale, provocato dall’ossigeno
     dell’aria e dalla luce.                                                             QUALE È LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’ISPETTORATO
     Adulterazioni.                                                                      CENTRALE REPRESSIONE FRODI?
     Le adulterazioni sono causate dalla sostituzione di una parte del prodotto          L’ispettorato centrale repressione frodi agisce attraverso una specifica struttu-
     con uno scadente o diverso: per esempio si mette orzo torrefatto nel caffè          ra organizzativa che svolge le seguenti attività:
     macinato, oppure l’adulterazione può consistere nell’asportazione di una par-       • Programmazione
     te pregiata della merce. Naturalmente, quando il trattamento è consentito           • Monitoraggio
     dalla legge non si è più in presenza di una frode, come nel caso del latte scre-    • Coordinamento dell’attività ispettiva
     mato che è regolarmente in commercio.                                               • Irrogazione sanzioni amministrative e pecuniarie
     Sofisticazioni.
     L’aggiunta di coloranti gialli alla pasta per farla sembrare all’uovo è un esem-
     pio tipico di sofisticazione. È consentito migliorare l’aspetto di un prodotto,
     ma occorre rispettare le leggi che prevedono la tipologia e il quantitativo di
     additivi che è possibile aggiungere ad ogni merce altrimenti si parla di sofisti-
     cazione.
     Falsificazioni.
     Si tratta di frodi molto gravi perché un prodotto viene sostituito con un altro,
     per esempio margarina al posto del burro.
     Contraffazioni.
     Nomi e marchi di prodotti tipici o il marchio di una ditta vengono impiegati il-

32                                                                                                                                                                           33
ABC dell’ etichetta
                                                                                           dopo l’apertura della confezione. Il latte che acquistiamo non ha bisogno

          Conservazione                                                                    di alcun trattamento termico, poiché è già stato sottoposto a pastorizza-
                                                                                           zione;
                degli alimenti                                                           • CARNE: conservare sempre la carne in frigorifero e consumarla preferi-
                                                                                           bilmente entro le 24 - 48 ore (dall’acquisto) per la carne tritata e fresca in
     Sommario:                                                                             generale, entro 2 giorni per le carni bianche, entro 3 giorni per i salumi
     • Come conservare correttamente gli alimenti                                          non confezionati. Lavarsi sempre le mani sia prima che dopo aver toccato
     • Qual è la differenza tra surgelazione e congelamento?                               della carne, così come devono essere lavati accuratamente i coltelli, taglie-
     • Quali sono i materiali più idonei per congelare?                                    ri e tutti gli utensili utilizzati per la preparazione. Non scongelare mai la car-
     • Quali sono i tempi massimi di conservazione con “il freddo”?                        ne a temperatura ambiente ma nel frigorifero o nel microonde. Per il tra-
     • Cosa si intende per contaminazione crociata?                                        sporto a casa, si consiglia, come per i surgelati e il pesce, l’utilizzo di bor-
     • Che cosa si intende per intossicazione alimentare?                                  se termiche per mantenere costante la temperatura (cate-
     • Indicazioni pratiche                                                                na del freddo), soprattutto d’estate;
                                                                                         • PESCE: al momento dell’acquisto, per verificare se è
     COME CONSERVARE CORRETTAMENTE GLI ALIMENTI                                            veramente fresco, deve avere un odore delicato (di
     Consideriamo, i principali alimenti e osserviamo dei semplici e facili consigli       mare), l’occhio sporgente e le branchie devono ave-
     per mantenere la loro buona conservazione. Partiamo dall’etichetta, che rap-          re un vivace color roseo tendente al rosso. Va con-
                 presenta la prima cosa da leggere e “studiare”.                           sumato entro 24 ore dall’acquisto e all’interno
                         Un consiglio è sicuramente quello di leggere attentamen-          del frigorifero va tenuto sopra il cassetto
                         te le etichette di tutti gli alimenti che decidiamo di ac-        delle verdure, vale a dire nel punto dove la
                         quistare, soprattutto le informazioni concernenti la data         temperatura è più bassa;
                        di scadenza, la conservazione, le modalità di conservazio-       • FRUTTA E VERDURA: riporre la frutta e la ver-
                        ne consigliate dal produttore e gli ingredienti sempre elen-       dura direttamente negli appositi cassetti situati
                       cati in ordine decrescente di quantità. La data di scadenza         nella parte inferiore del frigorifero, in questo modo si evita il contatto con
                      sarà fondamentale per monitorare la durata del prodotto              gli altri alimenti. Lavarle molto accuratamente prima del consumo e diretta-
                     nella nostra dispensa di casa.                                        mente sotto l’acqua corrente. Ricordarsi di consumarle velocemente poiché
                    Per maggiori informazioni inerenti la salute è utile anche leg-        alcune delle vitamine in esse contenute tendono a ossidarsi rapidamente;
                gere le etichette nutrizionali.                                          • SURGELATI: devono essere venduti in confezioni chiuse ermeticamente e di
                                                                                           materiale idoneo atto a proteggere il prodotto da eventuali contaminazio-
     Passiamo ora a considerare i diversi alimenti e la loro corretta conservazione:       ni microbiche o dalla disidratazione. Sulla confezione devono essere ripor-
     • UOVA: lasciarle sempre all’interno della confezione d’acquisto o riporle            tate le seguenti indicazioni: la denominazione di vendita, completata dal
       nello spazio a loro dedicato all’interno del frigo, separate da tutto il resto,     termine “surgelato”; il termine minimo di conservazione e le informazioni
       per evitare che entrino in contatto con altri alimenti. Leggere sempre con          per poter conservare correttamente il prodotto dopo l’acquisto, compren-
       molta attenzione la data di scadenza, ora impressa su ogni singolo uovo.            sive dell’indicazione della temperatura di conservazione. Non dimenticare,
       Non dimenticarsi di lavarsi le mani dopo averle toccate;                            inoltre, che qualsiasi prodotto surgelato una volta scongelato non deve
     • LATTE: controllare sempre la data di scadenza e tenerlo in frigorifero              essere mai ricongelato.

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ABC dell’ etichetta
     QUALE È LA DIFFERENZA                                                               QUALI SONO I TEMPI MASSIMI DI CONSERVAZIONE
     TRA SURGELAZIONE E CONGELAMENTO?                                                    CON “IL FREDDO”?
     A questo punto è meglio aprire una parentesi e spiegare quale è la differen-        Tempo massimo di conservazione a –18°C di alcuni prodotti alimentari.
     za sostanziale tra la congelazione e la surgelazione.                               Nella tabella che segue sono indicati i tempi massimi di conservazione di vari
     Per surgelazione s’intende un processo di congelamento attuato in tempi             prodotti.
     molto rapidi. La peculiarità è rappresentata dalla formazione di microcristalli
     che non danneggiano la struttura cellulare dell’alimento. La corretta tempera-
     tura di conservazione di un alimento surgelato non deve mai essere sopra i -
     18 °C.
     Per congelamento s’intende il raggiungimento di temperature da -10° a -18°C           Prodotto                                Tempo di conservazione (mesi)
     (in tempi più lenti rispetto al metodo sopra descritto), attraverso le quali al-
                                                                                           Vegetali
     l’interno dell’alimento si vanno a formare dei macrocristalli che possono dan-        Broccoli                                               18
     neggiare, durante la fase di scongelamento, la struttura cellulare, provocando        Spinaci                                                18
     essenzialmente la fuoriuscita di diverse sostanze nutritive. Questa tecnica ser-      Fagioli verdi                                          18
     ve per la conservazione casalinga di cibi freschi o piatti pronti per brevi pe-       Carote                                                 15
                                                                                           Cavolfiori                                             12
     riodi di tempo, senza che siano alterate profondamente le caratteristiche or-
                                                                                           Piselli                                                24
     ganolettiche.                                                                         Patate.                                                18
     In entrambe le tecniche l’acqua contenuta nell’alimento viene trasformata in          Melanzane                                              12
     cristalli di ghiaccio e la differenza tra l’uno e l’altro metodo consiste proprio     Fragole                                                12
     nella diversa rapidità con la quale si raggiunge tale risultato.                      Prezzemolo                                              6
                                                                                           Verdure per minestrone                                 12

     QUALI SONO GLI INVOLUCRI PIÙ IDONEI PER CONGELARE?                                    Pesce e molluschi
     Tra i materiali più idonei per contenere gli alimenti da congelare si indicano: i     Aringa, salmone, sgombro                                4
     sacchetti di polietilene trasparente e l’alluminio. I materiali devono essere         Merluzzo
                                                                                           Sogliola                                                8
     idonei al contatto con gli alimenti.
                                                                                           Gamberi, aragoste, granchi                             10
                                                                                           Vongole, ostriche                                       6
                                                                                           Trota                                                   2

                                                                                           Altri alimenti
                                                                                           Gelato                                                  6
                                                                                           Pizze                                                   6
                                                                                           Ragù carne                                              3
                                                                                           Salsa pomodoro                                          3

36                                                                                                                                                                        37
ABC dell’ etichetta
                                                                                            • lavarsi accuratamente le mani dopo aver toccato frutta e verdura fresca,
      Stelle       Temperatura e modalità                 Tempo di conservazione
                   di conservazione                       massimo                             carne o pesce crudi e uova;
                                                                                            • le uova devono sempre essere separate da tutti gli altri alimenti. Ricor-
      *          - 6 °C                                   1 settimana
                                                                                              diamo, infatti, che il guscio può essere veicolo di salmonella. In ogni caso la
      *          - 12 °C         Conservazione            1 mese
                             alimenti già congelati                                           cottura di quest’alimento, come della maggior parte del cibo che consu-
      ***        - 18 °C                                  1 anno
                                                                                              miamo, distrugge moltissimi batteri pericolosi per la nostra salute;
                             Congelazione alimenti                                          • riporre la carne o il pesce crudi in contenitori ermetici e sistemarli nel fri-
      * ***      - 18 °C         freschi e loro           1 anno                              gorifero sui ripiani più bassi;
                                conservazione
                                                                                            • Cambiare frequentemente gli strofinacci utilizzati in cucina.
                                                                                            • Non utilizzare gli stessi taglieri per alimenti cotti e alimenti crudi. Ad esem-
     Cosa si intende per contaminazione crociata?                                             pio, non preparate la verdura per l’insalata, sullo stesso tagliere che avete
     La contaminazione crociata riguarda gli alimenti ed è rappresentata dal pas-             utilizzato per la carne cruda (sarebbe buona norma adibire un tagliere
     saggio diretto o indiretto di microbi patogeni (che causano malattie) tra due            esclusivamente alla carne cruda).
     tipologie di cibo. In altre parole è possibile definirla come il passaggio diret-      • Non usare taglieri di legno perché la porosità tipica di questo materiale può
     to tra microbi da cibi infetti a cibi sani. Le regole per prevenirla sono sempli-        rappresentare un facile serbatoio per i microbi.
     ci e di facile attuazione. La mancata applicazione di queste regole comporta
     lo svilupparsi di intossicazioni alimentari.                                           INDICAZIONI PRATICHE
                                                                                            La temperatura consigliata del frigorifero domestico e la conservazione degli
     Che cosa si intende per intossicazione alimentare?                                     alimenti deperibili è +4°C e comunque al di sotto dei +10°C.
     L’ingestione di microbi patogeni o tossine prodotte da alcuni di questi orga-          IL FRIGORIFERO RALLENTA LA CRESCITA DEI MICROBI MA NON LI UCCIDE. IN
                                             nismi può causare delle intossicazioni ali-    PROPOSITO E’ FORTEMENTE CONSIGLIATO MANTENERE IL FRIGORIFERO SEMPRE
                                                 mentari, che comportano generalmen-        PULITO E SBRINATO PER PERMETTERE IL SUO CORRETTO FUNZIONAMENTO.
                                                   te nausea, cefalea, vomito e diarrea.
                                                     I sintomi sono variabili a seconda
                                                    l’età della persona, sesso, stato di
                                                    salute, ecc.
                                                Cosa bisogna evitare?
                                             E’ necessario ogni qualvolta si viene a con-
                                           tatto con del cibo (e dunque soprattutto
                                       quando ci si appresta alla preparazione di pie-
                                 tanze per i pasti della giornata) adottare semplici at-
                         tenzioni e precauzioni, tra i quali i più importanti sono:
     • non mettere a contatto cibi cotti con cibi crudi: questo è valevole sia du-
        rante la preparazione che durante la conservazione (ad esempio bisogna evi-
        tare di porre all’interno del frigo alimenti crudi come la verdura o la carne vi-
        cino ad alimenti cotti come ad esempio un arrosto o della verdura cotta);

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